SCANIA CONTINUA AD ESSERE... SUPER eventi
Tutte le opportunità da sfruttare con il Grifone e le ultime consegne della filiale italiana
SAMOTER e MISANO in programma a Maggio
LetEXPO
è andato in scena a Marzo
MERCATI IVECO chiude un anno difficile in bellezza e prospetta grandi novità per il 2023
241 LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI
Poste Italiane s.p.a. –Spedizione in Abbonamento Postale –70%LO/MI COPIAOFFERTA DA
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PG. 54 MISANO SCALDA I MOTORI Il 20 e 21 Maggio riparte il Truck Racing aprile/maggio 2023 www.trasportale.it SOMMARIO n. 241 ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore 8 DALLA STRADA In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende 11 EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione 15 UN MONDO INFORMATO di Gennaro Formato Quando la formazione entra in azienda 19 DIGITAL EXPERIENCE di Marco Giletta Visioni e futuro della logistica 22 IL DORSALE di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica 24 NON SOLO TIR di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale LO SCATTO 6 LA TRAVERSATA (MYANMAR, 2017) www.trasportale.it CI TROVI SU TRASPORTARE OGGI è presente su tutti i canali web e social network Seguici e metti un like! SIAMO SOCIAL LE GRANDI INTERVISTE 36 SARA CASTALDI, IVECO Se non sei social… sei fuori! RUOTE INDUSTRIALI 26 SCANIA: LE OPPORTUNITÀ CON LA SABATINI GREEN Vediamo cosa offre Scania Finance ai propri clienti 30 UNO SU TRE È IVECO Un 2022 da ricordare e un 2023 da vivere 34 RENAULT TRUCKS E FERCAM Una partnership… sostenibile RUOTE COMMERCIALI 38 CITROËN La Smart Urban Delivery di My AMI Cargo RUOTE VINTAGE 76 UNA BISARCA CON LA STELLA Un veicolo storico degli anni ’30 ricostruito oggi
EVENTI
40 SPECIALE LETEXPO
Una seconda edizione che lancia il Salone di Verona
48 IL SAMOTER CI ASPETTA
Edizione 31 per il Salone del Construction
54 EUROPEAN TRUCK
RACING CHAMPIONSHIP
Misano apre le danze del truck racing
60 MOBILE WORD CONGRESS
A Barcellona per parlare di connettività
AFTERMARKET
46 CONTINENTAL VDO
Intervista ad Alessio Sitran
62 MICHELIN
Le multivite di uno pneumatico
64 AC ROLCAR
L’aftermarket degli alzacristalli
66 ACITOINOX
L’ultima meraviglia è un DAF
80 SAF-HOLLAND
Il trailer intelligente
PROFESSIONE CAMIONISTA
70 IN AUSTRALIA SUI B-DOUBLE
La Radio degli Autotrasportatori
IN COPERTINA
SCANIA SUPER ottimizza al massimo il consumo di carburante (Diesel) e quindi anche le emissioni. Con le leggi e gli incentivi in corso SCANIA Finance chiude il cerchio per agevolare i propri Clienti.
sulle seguenti emittenti nazionali:
PIEMONTE
■ Radio Dora h. 18,00-19,00 (FM 88.0)
■ Radio Frejus h. 18,00-19,00 (FM 87.6)
LOMBARDIA
■ Radio Lombardia h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)
VENETO
■ Radio Stella Vicenza
h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.891.5-95.0-97.2-97.3-97.4)
■ Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.598.4-102.0-103.8)
EMILIA ROMAGNA
■ Radio Centrale
h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2)
■ Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)
TOSCANA
■ Radio Emme
h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)
LAZIO
■ Radio Spazio Blu -
h. 18,00-19,00 (FM 97,5)
■ Simply Radio - h. 18,0019,00 (FM 99.2-95.3-96.697.8-99.8)
UMBRIA
■ Radio Galileo
h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)
CAMPANIA
■ Radio CRC
h. 18,00-19,00 (FM 100.5)
■ Radio Bussola
h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)
ABRUZZO
■ Radio Centrale
h. 17,25-18,25 (FM 89.4)
PUGLIA
■ Radio Salentuosi
h. 18,00-19,00
■ Radio System
h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)
CALABRIA
■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00 (FM 90.2-93.9-103.0-106.4)
BASILICATA
■ Radio Potenza Centrale
h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.596.3-96.3-99.3-103.6)
SICILIA
■ Radio Amore - h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)
■ Radio One
h. 18,00-19,00 (FM 93.3)
La rivista degli Autotrasportatori n. 241 aprile/maggio 2023
DIRETTORE RESPONSABILE Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it
COORDINATRICE EDITORIALE Valeria Di Rosa - valeria.dirosa@trasportale.it
VICEDIRETTORE Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it
HANNO COLLABORATO
Alessandro Bassi, Paolo Carri, Luca Gaier, Gennaro Formato, Marco Giletta, Antonella Masala, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta
GRAFICA E IMPAGINAZIONE
il bozzetto di patrizia cella
FOTOLITO E STAMPA
Unigrafica - Gorgonzola (Mi)
CASA EDITRICE
Transpoedit S.r.l.
SEDE LEGALE
Viale Beatrice d’Este, 24 - 20122 Milano P. IVA: 07634360965
DIREZIONE E REDAZIONE Via A. Modigliani, 2 - 20144 Milano redazione@trasportale.it
REDAZIONE DI ROMA
Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma
Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, in Viale Beatrice d’Este, 24. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
SOMMARIO n. 241 aprile/maggio 2023
può essere ascoltata ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19
Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli
Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)
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sono state
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Un ponte… sospeso
Parte da qui la storia del Ponte sullo Stretto. Un’opera che vuole la politica, forse la Nazione ma, in gran parte, non i siciliani.
Le ragioni di questa sorta di opposizione sono tante: una situazione infrastrutturale dell’Isola che renderebbe necessari tanti altri interventi più prioritari, la lobby dei traghettatori che senza dubbio esercitano una notevole influenza sul territorio e, non da ultimo, quel senso di voler starsene un po’ per i cavoli loro da parte dei siciliani. E vista la situazione generale è un sentimento neanche tanto da biasimare…
Ora il Governo ha messo la “quarta” e deliberato l’avvio del processo che dovrebbe portare all’inizio dei lavori, dopo che nel 2012 erano state ottenute le autorizzazioni a procedere, approvato un progetto di massima e annunciato, anche allora, l’inizio della grande avventura. Il governo di Berlusconi cadde e, come sempre accade in Italia, cambiata bandiera, si azzera tutto ciò che è stato fatto precedentemente.
Oggi la maggioranza di centro-destra sembra più solida e destinata a durare per tutta la legislatura, tempo sufficiente a far partire (e anche finire?) realmente i lavori.
Ovviamente certezze nel nostro Paese è difficile averne, per cui stiamo a vedere.
Il Ponte di Messina resta comunque un’opera per così dire “sospesa”, non solo dal punto di vista architettonico. Da un lato permetterà (o è meglio dire permetterebbe?) il completamento del Corridoio 1 collegando il Nord Europa con la Sicilia e quindi gli sbocchi sul Mediterraneo meridionale, poi darà lavoro per molti anni a migliaia di persone, in diversi settori, non solo quello dell’edilizia. Porterà con sé anche numerose opere collaterali utili alla viabilità delle due Regioni coinvolte (Calabria e Sicilia) e, non da ultimo, darà grande lustro all’ingegneria italiana. D’altro canto, però, comporta ingenti investimenti che qualcuno dice potevano essere destinati ad altre opere più necessarie, un impegno burocratico e legislativo non indifferente e, come si diceva poc’anzi, il dover affrontare un sentimento popolare non del tutto favorevole.
Resteremo sempre dunque sospesi tra queste due fazioni, tra chi non vede l’ora di attraversare lo Stretto guidando la propria auto o a bordo di un treno e chi continua a ritenere uno sforzo ed un esercizio inutile, anzi utile solo all’orgoglio di chi taglierà il nastro. #StayTuned.
4 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 editoriale
di Luca Barassi
Al di là del mare.
1971
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LO SCATTO
LA TRAVERSATA
PYNSULAU ISLAND, MYANMAR 2017
Atlante e Stellantis inaugurano la prima stazione di ricarica rapida in Italia
Atlante, società del Gruppo NHOA, nata dalla collaborazione tra Stellantis, NHOA e Free2move eSolutions, ha inaugurato a Magenta, in provincia di Milano, la sua prima stazione di ricarica rapida italiana nella concessionaria Automagenta della rete Stellantis. La stazione di ricarica sarà accessibile al pubblico 24 ore su 24. Sono più di 400 mila i punti di ricarica DKV Mobility in Europa DKV Mobility sta ampliando costantemente la propria rete di ricarica per i veicoli elettrici. Ora, tramite la DKV Card +Charge o l’App DKV Mobility, i clienti di DKV Mobility possono ricaricare i propri veicoli elettrici presso circa 413 mila punti di ricarica pubblici e semipubblici in tutta Europa.
Al via il progetto 5G sull’Autostrada A23
Cellnex Italia e Cellnex Austria insieme ad Autostrade per l’Italia, Regione FVG con il supporto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, hanno avviato uno studio di fattibilità per garantire una copertura con tecnologia mobile 5G sulla tratta autostradale A23 che da Udine oltrepassa il confine austriaco. Lo studio sarà finanziato al 50% dalla Commissione Europea e terminerà a giugno 2023 dopo 6 mesi di lavoro.
Rinnovo del contratto di lavoro per i dipendenti di Stellantis
Rinnovato Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) con Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm e AQCFR per il quadriennio 2023-2026. Aumenti salariali per i lavoratori, valorizzazione del sistema di partecipazione nelle relazioni industriali e sindacali e interventi significativi sul fronte della parte normativa i punti principali dell’accordo.
Nuovo sensore ABS Diesel Technic per MAN e Mercedes-Benz
Diesel Technic ha arricchito la gamma di sensori ABS a marchio DT Spare Parts, includendo un nuovo codice (4.63786) per un’ampia gamma di applicazioni MAN e MercedesBenz, portando il numero totale di riferimenti per questi componenti fondamentali per la sicurezza veicolare a oltre 200.
Nuovo Chief Technology and Information Officer per Volta Trucks
La carica sarà ricoperta da Martin Hofmann che vanta una notevole esperienza nelle trasformazioni digitali maturate in ruoli di rilievo nel Gruppo Volkswagen e in Salesforce. Le sue responsabilità comprenderanno la guida strategica per la realizzazione della visione dell’azienda su servizi digitali al cliente e le operazioni IT.
Nuovo magazzino per Torello
Sarà situato presso il Verona Logistics Park, su una superficie di 40.000 mq coperti, di cui 32.800 mq dedicati al secco e 5.200 al fresco. Il nuovo polo logistico rientra nella strategia di espansione dell’azienda campana come provider di logistica integrata.
dalla STRADA dalla STRADA
PNEUMATICI
Prometeon lancia H02 PRO Trailer
Già disponibile in Europa e Turchia nelle misure 435/50R19.5 e 445/45R19.5, la linea H02 PRO Trailer beneficia delle innovazioni tecnologiche della Serie 02 “Prometeon Engineered” ed è stata progettata per offrire
BIOCARBURANTI
la massima efficienza e l’ottimizzazione dei costi operativi. Offre nuovi standard di sicurezza e capacità di carico e una categoria relativa al consumo di carburante che ora è la Classe A per la 435/50 e la Classe B per la 445/45. Garantisce bassi consumi e l’ottimizzazione dei costi operativi, eccellendo nelle lunghe percorrenze e nei trasferimenti autostradali. Rispetto alla linea precedente migliora sotto tutti gli aspetti, dalla resistenza alle prestazioni, dalla sicurezza alla capacità di carico, oltre a essere l’unico tra i competitor premium ad avere marcatura 3PMSF e sensore RFID.
Si chiama HVOlution, il primo diesel di Eni Sustainable Mobility prodotto con 100% di materie prime rinnovabili: in vendita in 50 stazioni di servizio Eni, sarà disponibile a breve, entro marzo 2023, in 150 punti vendita in Italia. HVOlution è un biocarburante che viene prodotto da materie prime di scarto e residui vegetali, e da olii generati da colture non in competizione con la filiera alimentare. HVOlution può contribuire all’immediata decarbonizzazione del settore dei trasporti anche pesanti, tenuto conto delle emissioni allo scarico, perché utilizzabile con le attuali infrastrutture e in tutte le motorizzazioni omologate, di cui mantiene invariate le prestazioni.
BREAKING NEWS
HVOlution, il diesel di Eni prodotto con 100% di materie prime rinnovabili
dalla STRADA dalla STRADA
IVECO BUS
120 autobus elettrici per il Gruppo Autoguidovie
IVECO BUS si è aggiudicata una gara pubblica per fornire 120 autobus urbani completamente elettrici E-WAY al Gruppo Autoguidovie, la maggiore azienda italiana a capitale privato del Trasporto Pubblico Locale. Gli autobus saranno consegnati a partire dalla seconda metà del 2023 e saranno messi in servizio nelle varie aree servite da Autoguidovie. L’autobus E-WAY è il frutto di vent’anni di esperienza di IVECO BUS nello sviluppo e nella produzione di veicoli a trazioni alternative; offre un alto livello di comfort, con una guida e un’accelerazione fluida, silenziosa e priva di vibrazioni, e vanta un ottimo rapporto tra autonomia e capacità di trasporto passeggeri, grazie alla carica necessaria a garantire un’intera giornata di funzionamento.
DISPOSITIVI SATELLITARI
Una soluzione di monitoraggio per le emissioni di CO2
Insieme ad aziende logistiche tra cui HAVI, Neste e Scania stanno testando una soluzione digitale che consente di semplificare il monitoraggio e la verifica dell’utilizzo di carburanti da fonti rinnovabili da parte di ciascun veicolo. Combinando i dati provenienti dal portale Scania Fleet Management con i dati sulle emissioni di CO2 dei carburanti di Neste, la soluzione fornisce agli addetti alla gestione della flotta dati accurati e aggiornati per la rendicontazione delle emissioni di gas serra (GHG) e i report sulla sostenibilità.
In questomodo, i clienti possono confrontare l’impatto climatico dell’uso di combustibili Neste da fonti rinnovabili rispetto a quelli di origine fossile e monitorare i progressi verso determinati obiettivi di decarbonizzazione. La soluzione combina i dati relativi al luogo di rifornimento di carburante del singolo veicolo con l’autonomia stimata e con i dati sull’impatto climatico derivante dall’uso di Neste MY Renewable DieselTM sostituito al combustibile fossile.
Telepass SAT, il device per i mezzi pesanti
Telepass ha annunciato il lancio della piattaforma per la mobilità dei mezzi pesanti, “Telepass SAT” che integra l’innovativo dispositivo satellitare (K1) a un’app dedicata ai driver. Il nuovo device, sviluppato e brevettato dal Gruppo Telepass, unisce telematica e servizi digitali per fornire a driver e fleet manager nuove funzioni a valore aggiunto e più sicurezza, contribuendo così alla semplificazione degli spostamenti di merci e persone all’interno della rete stradale europea. La novità principale del Telepass SAT è l’app, in esclusiva per i driver, che permette di avere a disposizione su un’unica piattaforma nuove funzionalità per la gestione e il monitoraggio dei servizi associati al veicolo. L’app si integra con il dispositivo per la gestione dei servizi sottoscritti, tra cui il pagamento del telepedaggio, già attivo in 14 Paesi europei – Italia, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Ungheria, Svizzera, Bulgaria e Polonia – per un totale di circa 170mila km gestiti.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 9
FLOTTE
dalla STRADA dalla STRADA
RISULTATI 2022
MAN Truck & Bus Italia: un anno da ricordare
Il 2022 di MAN Truck & Bus Italia si conferma un anno di successi: nonostante lo stop di sei settimane nella produzione di camion dovuto agli eventi bellici in Ucraina, la filiale italiana della Casa del Leone ha registrato una crescita dei principali indicatori economici. A contribuire a questo risultato sono stati i successi ottenuti dalla divisione Bus in tutti i suoi segmenti, il posizionamento premium del TGE nel settore dei veicoli commerciali e il consolidamento dei servizi post-vendita e digitali. Nonostante la pausa nella produzione, gli ordini sono aumentati rispetto all’anno precedente. I camion MAN si sono confermati i più semplici da allestire, ottenendo l’apprezzamento dei molti allestitori e dei loro committenti. Inoltre, il maggior numero di sistemi di assistenza alla guida e i servizi digitali a supporto di conducente e gestore della flotta hanno spesso privilegiato il costruttore di Monaco nelle scelte degli operatori. Gli aggiornamenti tecnologici presentati allo IAA permetteranno inoltre un ulteriore risparmio di carburante fino al 6%. Questo conferma che la trazione diesel, opportunamente sviluppata, rimane al momento la scelta più razionale ed economica, con un ridotto impatto sull’ambiente.
Due nuovi hub Truck as a Service in Germania e Spagna
CONSTRUCTION
La prima autobetoniera elettrica di Volvo Trucks
Volvo Trucks ha consegnato a CEMEX la prima autobetoniera per impieghi pesanti completamente elettrica e a zero emissioni. La cerimonia di consegna del camion elettrico Volvo FMX si è svolta a Berlino, Germania. Il camion può essere utilizzato per un’intera giornata di lavoro, con un’unica ricarica durante la pausa e verrà utilizzato nell’impianto di produzione di calcestruzzo di Spandau, Berlino. Il veicolo elettrico a batteria rappresenta lo sviluppo più recente dell’accordo firmato tra Volvo e CEMEX nel 2021, per una collaborazione globale nel settore delle soluzioni di mobilità elettrica, al fine di ottenere una riduzione delle emissioni di carbonio e un incremento della produttività.
Volta Trucks ha annunciato due nuovi hub Truck as a Service (TaaS) a Duisburg (Germania) e Madrid (Spagna) che si aggiungono a quelli già esistenti di Parigi e Londra. Le due strutture sono state progettate per rispondere alle esigenze di una flotta di veicoli industriali elettrici. Nello specifico l’hub di Duisburg, si estende su una superficie di 3.000 m² e comprende otto aree dedicate ad assistenza e manutenzione e dodici parcheggi esterni per i camion, oltre a uno showroom, uffici, sale conferenza e la Volta Trucks Academy, il centro di formazione specializzato del marchio dedicato alla formazione di autisti, team di vendita, tecnici e gestori di flotte. Quello di Madrid si estende su una superficie di circa 2.500 m² e ospiterà otto parcheggi camion, quattro officine per la manutenzione e l’assistenza, uno showroom, uffici amministrativi, un call center per i clienti e la Volta Trucks Academy. Come i già esistenti hub di Parigi e Londra, anche quelli di Madrid e Duisburg saranno dotati di una serie di caricabatterie installati per soddisfare le esigenze di ricarica di Volta Zero, veicoli commerciali leggeri e autovetture.
10 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023
VOLTA TRUCKS
Riflessioni su una vittoria del buonsenso
chi si fosse abituato a leggere su questa pagina il pensiero del mio amico Mario (ricordate tutti Mario, detto Marietto, spero) stavolta sarà deluso. È in giro per il mondo e, beato lui, di quello che succede in Italia in questo periodo se ne frega.
E allora mi faccio coraggio e affronto questa pagina in prima persona, con una modesta riflessione su quello che ha fatto il Consiglio Europeo: il rinvio sullo stop al 2035 per i motori endotermici per auto e veicoli commerciali leggeri.
La prima cosa che mi viene in mente è che si tratta, finalmente, della vittoria del buonsenso, un buon senso che si sta facendo strada anche tra le Istituzioni europee. Forse i nostri rappresentanti a Bruxelles cominciano a capire che legare la decarbonizzazione alla sola trazione elettrica, dimenticando, per esempio, i carburanti rinnovabili, non solo non è logico, ma può mettere seriamente a rischio la sostenibilità sociale ed economica senza togliere di fatto dalle strade i veicoli più inquinanti.
La decisione, però, non è definitiva, è solo rinviata. Lo “sprazzo di lucidità” del Consiglio, potrebbe spegnersi
nel confronto, nell’immediato futuro, con una posizione chiaramente ideologica (se non anche politica ed economica) di tipo mono-tecnologica che finora era stata fatta passare per una sorta di verità assoluta, l’unica vera via verso la decarbonizzazione.
I segni del “contrattacco”, da parte dei fautori del full electric si sono visti subito, a livello internazionale, con una intensificazione nella comunicazione, che ha derubricato la decisione europea sostanzialmente a “ignoranza”, a “confusione” e a questioni di “ottusa salvaguardia del proprio orticello” da parte dei singoli governi. Ma attenzione, in questi giorni, pur leggendone parecchi di articoli sulla “ottusità”, sulla “incredibile superficialità” del Consiglio o sulla “transizione monca” (in questi termini si sono espressi alcuni media, anche nostrani) da nessuna parte ho trovato delle serie motivazioni o comunque spiegazioni, a sostegno del “solo elettrico”, o sulla sua effettiva efficacia negli obiettivi per la decarbonizzazione. E nessuno ha neanche raccontato che il full electric porterebbe l’Europa sempre più verso un dominio tecnologico ed economico cinese. Ma questo è un dettaglio.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 11 editoriale di ferro
di Ferruccio Venturoli
Dalla padella alla brace.
dalla STRADA dalla STRADA
RICERCHE
Lo studio Ford sull’autonomia dei veicoli elettrici
Condotta nell’ambito del progetto Connected Electric Vehicle Optimised for Life, Value, Efficiency and Range (CEVOLVER) della Commissione Europea, la ricerca di Ford sui veicoli elettrici prende in esame come la loro autonomia possa essere condizionata dal riscaldamento. Gli ingegneri hanno equipaggiato un Ford E-Transit 100% elettrico con braccioli, tappetini, pannelli delle porte, alette parasole e un pannello sotto il volante, tutti rigorosamente riscaldabili. Il test prevedeva consegne giornaliere e merci e altre attività lavorative, con percorrenze di 350 km sulle strade di Colonia e dintorni, in Germania. I test si sono svolti in inverno e in estate, su strade asciutte e bagnate, sotto la pioggia battente e il vento, a testimonianza della grande esperienza di Ford in termini di ascolto delle esigenze dei clienti business. La ricerca ha anche dimostrato che le variazioni delle condizioni atmosferiche, del traffico e della strada possono influire sull’autonomia. Incorporare questi dati nel calcolo dell’autonomia complessiva potrebbe aiutare a prevedere con maggiore precisione l’autonomia in tempo reale. Per i veicoli commerciali, questi dati aggregati potrebbero essere utilizzati come un elemento che consente di “prevedere con esattezza l’autonomia della flotta”, in modo da poter stimare l’energia richiesta per un percorso specifico.
Network
La divisione Commercial Vehicle Solutions di ZF deciso di investire in connettività digitale 5G all’avanguardia dotando la pista di prova per veicoli industriali di Jeversen, in Germania, con una propria rete che consentirà di migliorare i test delle soluzioni basate sui “Big Data” atti a favorire sempre più i prossimi livelli di Mobilità (MaaS) e Trasporto (TaaS) come servizio. Ciò include il supporto allo sviluppo della guida autonoma di livello 4 e 5, che richiede una impeccabile connettività e
grande capacità di gestione dei dati per consentire il controllo autonomo del veicolo e massimi livelli di sicurezza. Basata su una rete di accesso radio (RAN) intelligente e aperta che utilizza un’architettura virtualizzata, basata su cloud e aperta, la nuova rete garantisce un’infrastruttura di trasmissione stabile con bassa latenza ed elevata sicurezza. In questo modo, i comandi sono trasmessi da e verso i veicoli in modo sicuro e in tempo quasi reale; la sua capacità di trasferimento rapido
assicura un flusso di dati end-to-end senza soluzione di continuità nei veicoli in movimento. La pista di prova ZF a Jeversen comprende un mix di curve, rettilinei e tratti a bassa velocità, e permette di replicare un’ampia gamma di condizioni stradali per simulare le situazioni reali. La combinazione di questo tipo di tracciato con le funzionalità avanzate del 5G consentirà a ZF di replicare diversi casi d’uso della guida autonoma, dalle operazioni automatizzate di cantiere a bassa velocità
a quelle in autostrada ad alta velocità. Consente inoltre la connettività con le infrastrutture stradali, come semafori e accessi. Essendo indipendente dai fornitori di servizi di telefonia mobile, ZF può adattare la rete 5G campus in modo rapido e flessibile per soddisfare le mutevoli esigenze tecnologiche ed espanderla rapidamente per supportare le innovazioni future. Migliorando ulteriormente la sicurezza digitale e informatica, la flessibilità e l’affidabilità della struttura di prova globale, la rete di ZF supporta l’accesso remoto senza soluzione di continuità e il trasferimento dei dati dai veicoli di prova all’archiviazione basata su cloud, nonché il download rapido. Anche i produttori, i fornitori, i partner industriali e gli altri ospiti ZF dello stabilimento di Jeversen beneficeranno della nuova rete. Ciò include trasmissioni audio e video di alta qualità provenienti da veicoli dimostrativi in movimento e da telecamere a bordo pista che possono essere trasferiti senza soluzione di continuità al centro visitatori per dimostrare le ultime innovazioni di ZF.
12
ZF attiva il proprio 5G Campus
dalla STRADA dalla STRADA
SCANIA
I nuovi veicoli allestiti da Liebherr
Si tratta di mezzi unici nel loro genere, in grado di rispondere a specifiche esigenze operative, grazie alla modularità del telaio Scania, allestito con torretta per autogrù Liebherr. Ad utilizzare questi veicoli Scania allestiti da Liebherr sono due aziende dell’industria delle costruzioni, Fratelli Paradiso Srl e Dini Autogrù Srl. I mezzi, apparentemente identici tra loro, nascondono delle differenze sostanziali nella catena cinematica legate alla tipologia di impiego e al contesto operativo nel quale operano. Il profondo grado di personalizzazione e l’ottimizzazione del telaio, hanno permesso di agevolare l’allestimento e di minimizzare la tara, garantendo, allo stesso tempo, elevati livelli di robustezza e di uptime.
Inaugurato a Santena il Museo Aziendale
“Heritage Highlights”
PETRONAS Lubricants International ha inaugurato Heritage Highlights, il proprio museo aziendale che sorge nell’Headquarter di Santena (TO), realizzato con l’allestimento dello studio dell’architetto torinese Federico Bollarino. Il museo aziendale di PLI ripercorre le tappe fondamentali e i traguardi della storia dell’azienda, condivide l’eccellenza che l’ha portata a essere leader nel settore e mette in mostra le innovazioni tecnologiche e i successi sportivi che ha ottenuto in oltre cento anni, dall’inizio della sua attività ad oggi.
SERVIZI FINANZIARI INTEGRATI
Conta fiducia e affidabilità
Collaborando con Handelsblatt Research Institute e l’istituto di ricerche di mercato YouGov Deutschland GmbH, Solaris, piattaforma di embedded finance leader in Europa, ha analizzato in dettaglio l’orientamento degli utenti verso i servizi finanziari integrati – carte di pagamento, conti bancari, prodotti di credito/prestito – nel settore della mobilità. I Paesi coinvolti sono stati Germania, Francia, Spagna e Italia. L’obiettivo era quello di scoprire quali valori i consumatori associano ai fornitori di servizi di mobilità e come questi siano correlati alla disponibilità degli utenti a provare prodotti finanziari integrati con i brand di mobilità.
Dei quattro mercati analizzati, l’Italia è il più promettente: il 61,8% degli intervistati ha dichiarato che utilizzerebbe i servizi finanziari integrati di un fornitore di mobilità. Mentre la Spagna si classifica al secondo posto (51,3%), sorprendentemente in Germania e Francia, rispettivamente, solo il 36,1% e il 33,3% sarebbe disposto a utilizzare un conto, una carta di pagamento o un prodotto di credito integrati nella loro vita quotidiana. Nello specifico per l’Italia, il 26% degli intervistati si è detto disponibile a utilizzare una carta di credito brandizzata da un fornitore di mobilità. Il brand da cui sono più disposti a ottenere una carta di credito è risultato essere Trenitalia. Mentre il 22% utilizzerebbe una carta EasyJet per i viaggi aerei. Invece, Europcar si è classificata al primo posto tra le società di autonoleggio, con 25% degli italiani che fruirebbe di una carta di credito Europcar. SIXT, altra azienda di autonoleggio, è invece il fornitore di mobilità preferito dagli italiani quando viene offerto un pagamento tramite BNPL (Buy Now, Pay Later), con il 17% incline a utilizzarlo.
TRASPORTO REFRIGERATO IVECO consegna 35 IVECO S-WAY a Corsi
IVECO garantisce soluzioni di trasporto ideali per la catena del freddo, offrendo veicoli configurabili a seconda delle esigenze della mission. Ciò consente di scegliere una soluzione modulare per allestimenti frigo, con una configurazione che prevede uno spazio libero sul telaio per l’installazione di componenti aggiuntivi per il gruppo frigo e una disposizione dei compressori e delle prese di forza per alimentarlo. Per questo motivo Corsi, azienda di trasporto refrigerato conto
terzi che opera in Europa da oltre 60 anni, ha deciso di affidarsi al Costruttore italiano acquistando 35 IVECO S-WAY. I veicoli, modello AS440S49T/P, sono dotati di cambio HI-TRONIX, pneumatici 315/70, Parking Cooler, cerchi in lega, Spoiler integrale, misurazione carichi su assi, pacchetti Driving Comfort, High Value, Living Comfort Plus ed Efficiency Plus con GPS predittivo ed ausiliari intelligenti. Inoltre, il kit DVS include una telecamera, un monitor in cabina, sensori
di prossimità e allarmi acustici per avvertire l’autista della presenza di utenti della strada vulnerabili nell’angolo cieco del veicolo. Inoltre, il rapporto al ponte 2,31 permette di ottimizzare i consumi in funzione della mission del cliente.
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aprile/maggio
PETRONAS
Formare per EVOLVERE
la digitalizzazione ha favorito lo sviluppo e l’evoluzione di veicoli sempre più connessi, ben diversi rispetto a quanto circolava in passato sulle nostre strade, in quanto oggi l’elettronica è sempre più presente a bordo.
Nel corso di varie tappe che hanno condotto il prodotto a essere sempre più digitale e connesso, anche la formazione si è dovuta adeguare, attraverso una prospettiva sempre più rivolta all’innovazione tecnologica e al mondo dei servizi e delle nuove funzionalità.
In questo processo, è risultato fondamentale e necessario il coinvolgimento di venditori, clienti e autisti. Bisogna infatti tener conto di quanto sia cambiato anche il ruolo dell’autista, che oggi più che mai è chiamato a interfacciarsi con diversi sistemi e contenuti.
L’interfaccia tra essere umano e macchina è infatti il vettore principale dei corsi di guida, funzionali al corretto utilizzo dei dispositivi di bordo, che consentono così di migliorare la sicurezza e il comfort. Saper usufruire al meglio dei sistemi presenti sul veicolo è anche un modo per ottimizzare le proprie performance alla guida e, di conseguenza, la produttività dell’azienda per cui si lavora. Un altro vantaggio dei corsi di formazione rivolti all’autista è dato dall’ottimizzazione dei consumi, un elemento essenziale per un trasporto sostenibile.
Lo scopo della formazione non è insegnare il mestiere, ma adeguarlo a tutto ciò che ruota attorno al veicolo, dalla telematica all’elettronica. Faccio un esempio: in passato l’introduzione sui veicoli industriali del cambio automatizzato permetteva all’autista di affaticarsi di meno, rimanendo sempre più vigile alla guida, in quanto il cambio automatizzato è gestito dalla centralina, una grande novità per l’epoca. A questo potrebbero aggiungersi innumerevoli esempi relativi a un nuovo modo di guidare. Negli anni, infatti, è cambiato il ruolo dell’autista, ma non la sua importanza nell’acquisire sempre più competenze e conoscenze del veicolo su cui trascorre le sue giornate. Anche in previsione di quella che sarà la guida autonoma, ci tengo a sottolineare che il ruolo dell’autista continua ad essere determinante nella buona riuscita della mission.
In questo contesto, l’offerta formativa IVECO prevede dei corsi per migliorare l’esperienza di guida e la sicurezza su strada. Da fine febbraio è infatti disponibile un nuovo servizio per i clienti della gamma IVECO WAY che permetterà loro di partecipare ad un corso specifico di formazione sul veicolo e ottenere un valido supporto per il miglioramento del consumo di carburante. Durante il corso, verranno presi in analisi tutti i dispositivi di sicurezza e risparmio carburante per garantire a ogni autista la migliore modalità di guida dei veicoli IVECO.
mondo inFormato
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di Gennaro Formato, responsabile Formazione CommerCiale iVeCo merCato italia
dalla STRADA dalla STRADA
GRUPPO TORELLO
Con Scania sulla strada della sostenibilità e dell’innovazione
Torello introduce 100 veicoli Scania nella sua flotta.I 100 veicoli, tra cui 70 Scania Super e 30 Scania V8, contribuiranno al rinnovamento e all’ampliamento della flotta del Gruppo, costituita al 97% da veicoli Euro VI. Accelerando sulla strada della sostenibilità e dell’innovazione, la partnership è un progetto a lungo termine che punta a ridurre le emissioni di CO 2 e a creare un sistema di trasporto e logistica affidabile e redditizio per tutti gli attori coinvolti. Inoltre, per quanto riguarda il piano di investimento necessario per l’introduzione dei veicoli, sfruttando lo strumento finanziario di Scania Finance Italy, è stato possibile garantire una copertura completa dell’investimento. La soluzione proposta si è quindi allineata perfettamente con il business del cliente.
CONCESSIONARIE
Inaugurata a Bolzano una nuova Cavi Diesel
Il nome di Cavi Diesel S.p.A non è nuovo tra gli esperti del settore del trasporto pesante e leggero. Nata più di 40 anni fa, come officina dedicata alla manutenzione e alla riparazione di veicoli pesanti e leggeri, nel 2006 Cavi Group entra a far parte del Gruppo Brixia, storica holding bresciana operativa in diversi settori, tra cui l’automotive, grazie alle attività di vendita, noleggio e assistenza di truck e veicoli commerciali nuovi e usati. La partnership con Renault Trucks Italia, ufficializzata lo scorso novembre in occasione del salone Ecomondo, rappresenta un passo importante nella strategia di sviluppo della concessionaria. La storica sede di Bolzano verrà a breve affiancata da una nuova struttura di vendita e assistenza a Trento diventando il punto di riferimento dei clienti del marchio transalpino per l’intera regione del Trentino-Alto Adige. Un passo importante anche per il costruttore francese che, prosegue la propria attività di espansione e rafforzamento del brand sul territorio nazionale con l’obiettivo di garantire a tutta la clientela qualità di servizio, rapidità e prossimità in
un contesto, come quello attuale, caratterizzato da un forte e rapido cambiamento e con un obiettivo sfidante all’orizzonte quale la decarbonizzazione dei trasporti. In questo scenario è fondamentale poter contare su una costante collaborazione e sulla condivisione di strategie comuni volte a garantire un futuro più sostenibile alle generazioni future.
Questo progetto è condiviso da Cavi Diesel il cui obiettivo è quello di diventare il riferimento della zona per
qualsiasi segmento di mercato proponendo ai clienti soluzioni mirate e innovative, potendo contare una gamma di prodotti completa (da 2.8 a 44 tonnellate) e una offerta di soluzioni di trasporto a 0 emissioni (gamma E-Tech) per fornire soluzioni di trasporto che rispondono al 90% delle attuali esigenze del mercato. L’inaugurazione della sede di Bolzano è stata anche occasione per consegnare quattro nuovi veicoli T High 480 turbo Compound all’azienda di trasporto Transbozen,
azienda di altoatesina con sede a Chiusa (BZ) specialista nel settore della logistica alimentare e dei trasporti a temperatura controllata. Inoltre, in esposizione per tutti gli ospiti che hanno preso parte all’evento un T High 480 Cv con una distintiva livrea Cavi Diesel, un furgone Renault Trucks Master, il nuovissimo Renault Trucks Trafic, un T High 480 TC con semirimorchio personalizzato e veicolo 100% elettrico e il D Wide E-Tech nella versione con cabina ribassata.
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dalla STRADA dalla STRADA
MOBILITÀ ELETTRICA
A Bari il primo test di durata per il MAN Lion’s City E
Il MAN Lion’s City E, un autobus completamente elettrico, è stato testato su un percorso di oltre 450 km a Bari, in Italia, per dimostrare le sue potenzialità anche in situazioni di traffico extraurbano. Il veicolo è stato caricato con un peso di 2,7 tonnellate per simulare un carico del 50% della sua portata totale e alla guida si sono alternati tre istruttori MAN ProfiDrive. Il test è durato 21 ore durante le quali il MAN Lion’s City E ha percorso 451,3 km ripetendo il percorso della linea 1 per più di 13 volte con oltre 500 fermate. Il consumo di energia è stato di 458 kWh, ovvero circa 0,7 kWh/km, con un recupero di energia di 118 kWh. Alla fine della prova, il veicolo aveva ancora una carica residua del 10,5%. Il test è stato concluso con il rientro presso l’officina autorizzata MAN Bellizzi per evitare di correre il rischio di uno stop lungo il percorso con conseguenti problemi alla circolazione.
Arrivano in Italia i Centri PartsPlus
Si tratterà di 24 Centri distribuiti in tutta Italia, attraverso i quali il Costruttore si propone di offrire ai suoi clienti un concetto nuovo di servizio, acquisto e consegna dei ricambi nel mercato italiano, attraverso prezzi e promozioni nazionali, ricambi originali, assistenza tecnica sempre disponibile e consegne giornaliere garantite. Il brand PartsPlus Italia, di proprietà di Ford Italia S.p.A., opererà come una nuova attività commerciale, attraverso una rete di agenti che occuperà più di 300 persone.
Ogni Centro PartsPlus disporrà di un ampio stock di materiali di consumo e ricambi Originali Ford, Motorcraft ed Omnicraft a prezzi competitivi. Tutti gli ordini verranno gestiti attraverso servizi di consegne giornaliere garantite e consegne espresse dedicate, offrendo ai clienti la massima affidabilità e professionalità.
La rete nazionale dei Centri PartsPlus avrà clienti suddivisi per zone e sarà in grado di fornire standard di servizio elevati, attraverso l’utilizzo della più moderna tecnologia in materia di processi di ordinazione e consegna. Ogni Centro PartsPlus sarà gestito da un team di professionisti del settore ricambi, volto a supportare i clienti nella gestione quotidiana degli ordini, garantendo un servizio veloce e puntuale. Sulla base della struttura del business territoriale, sarà possibile ricevere consigli utili e approfittare delle numerose promozioni ed offerte personalizzate. Inoltre, ogni Centro PartsPlus comunicherà ai propri clienti offerte e promozioni vantaggiose attraverso i vari canali di comunicazione. A prescindere dalla marca o dal modello dei veicoli, il lavoro del team PartsPlus sarà quello di supportare Officine e Carrozzerie del territorio nella gestione quotidiana degli ordini, incrementando il business di giorno in giorno.
VOLVO TRUCKS
20 veicoli elettrici a DFDS
DFDS, la più grande società di spedizioni e logistica del Nord Europa, ha effettuato uno degli ordini più grandi di sempre di camion elettrici a batteria di Volvo Trucks, includendo 125 modelli Volvo FM Electric. Inizialmente, 20 di questi camion, alimentati da energia verde, saranno impiegati nei trasporti da e verso la fabbrica di veicoli pesanti di Volvo appena fuori Göteborg. Questa iniziativa rappresenta un importante passo per raggiungere l’obiettivo di sostenibilità di Volvo di avere una filiera al 100% senza emissioni entro il 2040. Inoltre, quattro dei 20 veicoli consegnati a DFDS includono acciaio privo di combustibili fossili, dimostrando il continuo impegno di Volvo per ridurre l’impatto ambientale della sua attività. L’inserimento di veicoli elettrici a zero emissioni è una parte dell’ambizione di DFDS di diventare carbon neutral entro il 2050.
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FORD
I trasporti e il business della “nuvola”
uno dei trend tecnologici più pervasivi degli ultimi anni, rilevante in pressochè tutti i settori industriali - incluso anche quello dei trasporti e della logistica - è sicuramente quello del “Cloud Computing” o “Nuvola Computazionale”. Di che cosa si tratta di preciso? Riporto qui da Wikipedia:
“Il cloud computing, in italiano nuvola informatica o servizi nella nuvola, indica un paradigma di erogazione di servizi offerti su richiesta da un fornitore a un utente finale attraverso la rete internet (come l’archiviazione, l’elaborazione o la trasmissione dati), a partire da un insieme di risorse preesistenti, configurabili e disponibili in remoto sotto forma di architettura distribuita”.
Proviamo a mettere un po’ in ordine le cose, evidenziandone prima gli elementi salienti e poi, a seguire, i principali benefici derivanti dalla sua adozione. L’obiettivo – sia chiaro – non è quello di fare qui una dissertazione tecnica/tecnologica sul Cloud, ma semplicemente di descrivere in modo semplice e sintetico a un utente “profano” al settore IT di che cosa si tratta e quali sono i principali benefici. Si tratta quindi di una modalità di erogazione di servizi informatici (computazionali o di calcolo, di archiviazione, di elaborazione, etc.), erogati da un soggetto specializzato (il Cloud Provider) nei confronti di un utente terzo con una infrastruttura tecnologica dedicata (un datacenter) e destinata a servire tipicamente più clienti attraverso una connessione di rete.
Gli elementi salienti del servizio sono rappresentati dalla “specializzazione” del Cloud Provider che, svolgendo questo tipo di attività come suo core business principale, ha la capacità di focalizzarsi su questa tipologia di servizio anche attraverso investimenti infrastrutturali e di sicurezza massicci, difficilmente affrontabili da aziende di piccole dimensioni o da da aziende più grandi che così facendo evitano di distogliere risorse finanziarie importanti
dal proprio core business. Il secondo elemento saliente è rappresentato dalla “fruizione” del servizio da parte dell’utente finale, che attiva (e paga) il servizio cloud esclusivamente in funzione delle effettive esigenze del momento e del consumo di risorse messe a disposizione dal fornitore cloud. In altri termini, la soluzione è “scalabile” nel senso che può essere aumentata a piacere da parte dell’utente nei periodi di picco delle attività, e ridotta con altrettanta facilità nei momenti di stasi, pagando solo per l’effettivo utilizzo (si parla infatti di “pay-per-use”). Infine, il terzo elemento, a livello più organizzativo, è rappresentato dal fatto che la gestione, mantenimento e aggiornamento dell’infrastruttura IT è garantita dal Cloud Provider, liberando quindi risorse che il cliente può dedicare ad attività a maggior valore aggiunto.
Noi oggi, come singoli utenti privati, siamo esposti quotidianamente ai servizi Cloud. Pensiamo per esempio all’archiviazione delle fotografie scattate dai nostri smartphone, o alle numerose applicazioni mobili che utilizziamo quotidianamente su base ricorrente (app di geolocalizzazione, video streaming, posta elettronica, etc.), o ai servizi di pagamento e di internet banking. Tutti questi servizi sono oggi resi possibili dalla tecnologia Cloud. Tecnologia che ha trasformato completamente la nostra vita e il nostro modo di operare.
Gli impatti sono altrettanto rilevanti nel mondo del business, e di fatto sono ormai numerosissime le aziende di ogni dimensione e di qualunque settore industriale che si avvalgono di servizi in Cloud.
Nello specifico, nel settore dei trasporti e della logistica, vedo personalmente 3 principali aree di utilizzo dei servizi Cloud.
Il primo, il Cloud come elemento abilitante della trasformazione digitale dei propri prodotti: si pensi per esempio alle evoluzioni in ottica di veicoli connessi, guida autonoma e applicazioni mobili rese oggi possibili dalla
di Marco Giletta Vice President strateGic clients, oracle
tecnologia Cloud. Il secondo, il Cloud come fattore di efficienza e di ottimizzazione dei costi aziendali: si pensi per esempio alla gestione in outsourcing, di fatto, delle infrastrutture tecnologiche prima proprietarie, il che consente di liberare importanti risorse finanziarie e di personale per dedicarle al core business dell’azienda. Il terzo, come elemento di innovazione, perchè abilita un più rapido sviluppo di nuove app e servizi, ad esempio a supporto del customer engagement, includendo l’utilizzo di tecnologie di frontiera quali l’Intelligenza Artificiale, chatbot, blockchain e Internet of Things (IoT). Ci sono poi soluzioni in cloud “pronte all’uso” per gestire gli specifici processi aziendali relativi ai trasporti, alla logistica o alla supply chain. Ad esempio Oracle, azienda tecnologica leader di mercato, è impegnata da anni nel supportare la trasformazione digitale dei propri clienti, sia attraverso l’erogazione di servizi tecnologici infrastrutturali e di piattaforma basati sul Cloud (IaaS e PaaS), ma è oggi riconosciuta sul mercato anche per gli applicativi Software as a Service (SaaS) nativi su Cloud, in grado di ottimizzare i processi di business delle aziende clienti, con soluzioni integrate di Supply Chain, Warehouse e Transportation Management.
Non c’è quindi un unico approccio al Cloud: la vera sfida per le aziende oggi è trovare la migliore soluzione partendo dai propri requisiti di business e affidarsi a un partner affidabile rappresenta certamente un’accelerazione importante nel proprio percorso di trasformazione.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 19 digital experience
dalla STRADA dalla STRADA
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
CNH Industrial acquisisce Augmenta
Attraverso l’acquisizione di Augmenta, società specializzata in tecnologie di visione artificiale, CNH Industrial accelera lo sviluppo dell’innovativa tecnologia Sense & Act. Le funzionalità Sense & Act si basano sui dati rilevati dai sensori durante il processo di irrorazione, per implementare misure di protezione delle colture prima e dopo il raccolto. Questa tecnologia dota le macchine di capacità di irrorazione selettive per dirigere e regolare con precisione l’utilizzo dei volumi di prodotto. Augmenta ha inoltre sviluppato una telecamera multispettrale e un software in grado di monitorare l’ambiente operativo della macchina e di agire direttamente attraverso di essa. Il sistema aumenta la produttività dei clienti, favorisce la sostenibilità eliminando l’uso di prodotti chimici e fertilizzanti non necessari e, soprattutto, riduce i tempi, l’impegno e i costi di applicazione. La riduzione delle quantità impiegate di diserbanti, fungicidi, regolatori della crescita e fertilizzanti rap
RICONOSCIMENTI
Volta Zero riceve l’omologazione
europea ECWTA
Volta Trucks ha ottenuto l’omologazione europea ECWVTA (European Community Whole Vehicle Type Approval) per i suoi camion Volta Zero completamente elettrici da 16 tonnellate. La certificazione ECWVTA garantisce la conformità a rigorosi standard ambientali e di sicurezza, permettendo a Volta Trucks di produrre e vendere in serie il veicolo totalmente elettrico Volta Zero. Per ottenere la certificazione, Volta Trucks ha collaborato con gli esperti di ATEEL UK Ltd e ATEEL S.à r.l., il servizio tecnico internazionale, e con SNCH, l’autorità lussemburghese che sovrintende il processo di omologazione secondo le normative internazionali UNECE ed europee. I Volta Zero di serie, prodotti secondo le specifiche dei clienti, inizieranno ad uscire dalla linea di produzione dello stabilimento di Steyr, in Austria, all’inizio del secondo trimestre del 2023.
GEOTAB
In occasione di LetExpo 2023, abbiamo intervistato il Country Manager Italia di Geotab Franco Viganò, fondatore nel 2017 di Geotab Italia, oggi leader nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi e nel supporto alla gestione delle flotte. Tra le sue soluzioni software per la gestione delle flotte aziendali da segnalare MyGeotab, tecnologia informatica che raccoglie i dati trasformandoli in informazioni utili su cui le aziende possono intervenire per ridurre i consumi e ottimizzare i costi. Le tecnologie di Geotab, infatti, producono una gestione sostenibile delle flotte e permettono alle aziende di avvicinarsi agli obiettivi di decarbonizzazione voluti dall’Unione Europea.
Attualmente Geotab conta oltre 40.000 clienti in 150 Paesi. Con più di 2.000 dipendenti a livello globale, la sua mission è raccogliere e semplificare i dati dando loro forma e valore per favorire il business e la sostenibilità delle aziende. Geotab connette oltre 3,2 milioni di veicoli ed elabora più di 55 miliardi di dati al giorno: grazie a un team
composto dai migliori data scientist ed esperti di IA del settore, Geotab sfrutta appieno il potenziale dei dati per una migliore analisi predittiva e in tempo reale, così da affrontare le sfide di og gi e di domani. Recente è una nuo va analisi sull’autonomia dei veicoli elettrici, che ha esaminato l’impat to della velocità e della temperatu ra su due tipi di veicoli: una berlina elettrica e un furgone cargo legge ro, entrambi con una batteria da 65 kWh. L’analisi ha rivelato che la veloci tà di guida influenza l’effetto della tem peratura sull’autonomia: a bassa velocità, la temperatura ha un impatto significativo sull’autonomia, men tre a velocità più ele vate diventa meno rilevante. Inoltre, le dimensioni e la forma dei veicoli influenzano l’autonomia, poiché i veicoli più grandi perdono
autonomia più rapidamente all’aumentare della velocità. I risultati suggeriscono che la strategia migliore per ottimizzare l’autonomia dei veicoli elettrici dipende dal contesto del viaggio, ad esempio evitare l’alta velocità per percorsi autostradali e attenuare l’impatto della temperatura per percorsi più lenti.
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A tu per tu con Franco Viganò
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First Stop è la rete di rivenditori raccomandati Bridgestone, presente in Italia con oltre 200 punti vendita per garantire sicurezza, qualità e risparmio nella gestione dei tuoi veicoli commerciali leggeri e mezzi pesanti Grazie alla professionalità e competenza dei suoi operatori oltre alla vasta offerta di prodotti e servizi in ambito pneumatici, manutenzione e soluzioni digitali per la mobilità, non dovrai più fermare il tuo business!
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il problema della siccità sta diventando una minaccia quasi insuperabile. Abbiamo raccolto alcuni documenti e vi trasmettiamo queste considerazioni per una riflessione generale.
Nel 2019, The European House – Ambrosetti ha costituito la Community Valore Acqua per l’Italia, una community multistakeholder dedicata all’elaborazione di scenari, strategie e politiche sulla gestione della risorsa acqua. La Community coinvolge gli attori chiave della filiera estesa dell’acqua italiana (operatori del ciclo idrico integrato, rappresentanti del mondo dell’agricoltura, provider di tecnologia e software, fornitori di macchinari e impianti) e le Istituzioni nazionali ed europee di riferimento, per favorire un confronto costruttivo e permanente sulle grandi sfide del Paese relative alla gestione della risorsa acqua e agli effetti del cambiamento climatico.
L’acqua è essenziale non solo per il funzionamento del nostro organismo, ma per garantire i cicli naturali del nostro rigoglioso pianeta.
Il valore dell’acqua
A questo link: www.santanna. it/il-bicchiere-mezzo-pieno/ il-ciclo-dell-acqua è spiegata l’origine della vita stessa, ed è proprio per questo che è estremamente importante essere a conoscenza di come la consumiamo, e soprattutto in quale quantità. Scarse risorse idriche, siccità e desertificazione sono temi difficili e, purtroppo, sempre più attuali. Solo documentandosi e rimanendo informati si può davvero cercare di modificare le proprie abitudini per far fronte a queste problematiche e dare il proprio contributo alla salvaguardia dell’ambiente.
In questo articolo tentiamo di esplorare, molto sinteticamente come questa preziosa risorsa viene consumata nel mondo e, nello specifico, in Italia. Partiamo dai dati. Come è noto, la percentuale di acqua dolce utilizzabile per attività umane è molto bassa: si parla dell’1% della quantità totale presente sul nostro pianeta. Della piccolissima parte di acqua rimanente, oltre il 90% è impiegato in agricoltura. Il fabbisogno minimo di un essere umano per assicurarsi la sopravvivenza è di circa 4,5 litri d’acqua ogni 24 ore, assunti sia in forma liquida (acqua
o altre bevande) sia attraverso i cibi. Tuttavia, per le attività quotidiane (come, ad esempio, l’igiene personale e il lavaggio degli indumenti) si arriva anche ai 50 litri. In media ogni italiano consuma quotidianamente 245 litri di acqua potabile: il 39% per bagno e doccia, il 20% per i sanitari, il 12% per il bucato, il 10% per il lavaggio delle stoviglie, il 6% per usi di cucina, il 6% per il lavaggio dell’auto e per il giardino, solo l’1% per bere e il 6% per altri usi.
Secondo l’Organizzazione mondiale della meteorologia negli ultimi 20 anni l’accumulo di acqua terrestre è diminuito di 1 centimetro ogni anno e ad oggi solo lo 0,5% è utilizzabile e disponibile come acqua dolce. La colpa? Dell’aumento della popolazione globale sì, ma ovviamente anche del cambiamento climatico cui dipendono poi tutti i rischi connessi all’acqua come le inondazioni, le piogge estreme e soprattutto i lunghi periodi di siccità.
Che cosa faresti se rimanessi senza acqua? È la domanda che oltre 5 miliardi di persone rischiano di farsi entro 30 anni quando la risorsa più importante per la vita sulla Terra diventerà un “lusso”. Se nel 2018 erano 3,6 miliardi le persone con un accesso inadeguato all’acqua per almeno un mese all’anno, entro il 2050 la cifra potrebbe quasi raddoppiare.
Fra guerre, inquinamento atmosferico, costi dell’energia alle stelle ora si presenta anche il rischio di non avere acqua sufficiente, si può dire che non saranno anni facili per chi dovrà affrontare gli anni a venire.
22 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 il dorsale
di Gian Paolo Pinton
“Non” piove, governo ladro.
non solo TIR
Il nostro futuro passa dall’educazione
cCari lettori di Trasportare Oggi in Europa, eccoci ad un nuovo appuntamento con NON SOLO TIR, e questo mese parliamo di un argomento fondamentale per i ragazzi e le famiglie, ovvero la scuola. È un tema vastissimo, su cui si parla spesso e altrettanto spesso vengono evidenziate carenze o difficoltà. Recentemente, per alcuni progetti specifici indirizzati ai giovani, ho avuto la fortuna, vorrei dire il privilegio, di rientrare nelle scuole secondarie superiori, parlare con insegnanti e studenti, e di rivivere emozioni e sensazioni del passato.
Appena varcata la soglia dei cancelli, si può immediatamente respirare l’energia, la passione che avvolge questo apparato, ma anche le sue profonde contraddizioni. Visitando diverse tipologie di scuole su tutto il territorio italiano, mi sono reso conto che questo sistema è lontano dall’essere omogeneo però vi sono moltissimi centri d’eccellenza. Ne cito soltanto alcuni: un istituto agrario di Roma dove si producono ottimi prodotti enogastronomici e si trasmette l’amore e le potenzialità di questo settore per la nostra economia. Sovente, si cercano i settori dove differenziarci dalla concorrenza di paesi a basso costo di manodopera: il cibo italiano, e ovviamente anche il vino, è di gran lunga il più apprezzato al mondo e si distanzia da qualsiasi tipo di concorrenza a livello globale. Questo è un vero asset di incredibile potenziale per l’azienda Italia ma spesso ce ne dimentichiamo, oppure semplicemente lo diamo per scontato e non lo valorizziamo a sufficienza. Tenuto conto del territorio e della storia italiana,
ci dovremmo attendere aule di istituti agrari o alberghieri ben più gremite di studenti rispetto a quelle di giurisprudenza o economia, eppure sappiamo che non è così.
Ho visitato altri istituti professionali, in particolare nel Nord-Est dove il collegamento con le aziende del territorio è molto stretto; e la scuola svolge davvero il ruolo fondamentale e strategico di preparazione e sviluppo delle competenze richieste e necessarie al tessuto economico ed imprenditoriale. In queste aree, percorsi formativi e lavorativi vengono considerati come due passaggi dello stesso processo e, pertanto, si alimentano e sostengono a vicenda.
Ho conosciuto delle scuole dove i temi della lotta al bullismo sono trattati quotidianamente per cercare di costruire una futura società non solo più preparata ma anche più comprensiva, attenta ed inclusiva; e dove l’educazione civica è considerata una materia di studio permanente, con docenti esemplari che a volte assolvono compiti che dovrebbero essere di responsabilità delle famiglie. Per queste materie, gli esami si svolgono non a scuola bensì nella vita, da qui l’essenziale compito svolto dagli insegnanti che non si limita alla pura conoscenza nozionistica ma va ben oltre.
Insomma, la scuola ha un’importanza enorme per la società, per le famiglie e per chi, come il sottoscritto, ogni giorno le affida la crescita dei propri figli per poter diventare persone e cittadini seri e responsabili. Il compito di ognuno di noi è contribuire alla crescita, alla valorizzazione e, perché no, anche al rispetto dei docenti e del sistema scolastico nel suo complesso.
24 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023
direttore MArketing citroën itAliA
La
scuola
non è riempire un secchio, ma accendere un incendio.
William Butler Yeats
Scania si propone come fornitore di soluzioni complete che contribuiscono alla riduzione delle emissioni carboniche e alla redditività dei clienti. Nel mondo dei servizi, le soluzioni di Scania Finance permettono di pianificare gli investimenti ottimizzando i futuri profitti ed evitando imprevisti
“Sabatini Green” la consulenza su misura di Scania Finance
26 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 RUOTE
SCANIA
INDUSTRIALI
Richiedere le agevolazioni fiscali può rivelarsi piuttosto complicato. Per questo Scania Finance, da sempre, si affianca alle imprese nell’iter per accedere ai finanziamenti e ai contributi offerti dalla cosiddetta “Nuova Sabatini” per l’acquisto, anche in leasing, di macchinari, impianti e beni strumentali. Nota tra gli addetti ai lavori, è particolarmente importante per ogni società che opera nel mondo dell’autotrasporto. Vediamo di cosa si tratta e come può essere sfruttata dai clienti Scania.
COS’È LA “NUOVA SABATINI”
Particolarmente attesa nel panorama delle agevolazioni finanziare, quest’anno è stata istituita la Nuova Sabatini Green , già sviluppata a partire dal 2016 grazie anche alla consulenza dell’Associazione Italiana Leasing (ASSILEA), di cui Scania Finance Italy fa parte. Si parla di un contributo ministeriale pari al 3,575% a favore delle PMI che investono in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale. Tali macchinari vanno usati nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Dato il rinnovo del 1° gennaio 2023, i clienti possono usufruire dell’esperienza del Grifone per la gestione delle domande, godendo così di un supporto attivo e di una consulenza tempestiva al fine di soddisfare gli adempimenti ministeriali ed assicurarsi i fondi. Per capirne di più ne abbiamo parlato con Giovanni Rainone, Insurance Manager di Scania Finance Italy, che ci ha illustrato le opportunità offerte dalla Sabatini Green: “Scania Finance offre ai suoi clienti l’opportunità di accedere alla Sabatini Green, la nuova versione della misura Beni strumentali ”, spiega Rainone. “Questa agevolazione è stata introdotta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di incentivare l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale. Grazie alla Sabatini Green, le aziende possono ottenere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per investimenti in beni materiali o immateriali ad uso produttivo”.
LA SABATINI IN PILLOLE
OBIETTIVO Facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
OGGETTO Sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali
A CHI SI RIVOLGE Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
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Giovanni Rainone
In questo contesto i servizi Scania affiancano le imprese di trasporti nell’iter per accedere ai finanziamenti e ai contributi a tasso agevolato offerti dalla legislazione per l’acquisto anche in leasing di macchinari, impianti e beni strumentali. Molte sono le aziende di trasporto pronte a sfruttare questa opportunità e Scania Finance è storicamente al loro fianco mettendo a disposizione la propria esperienza per dare un contributo fondamentale, soprattutto in questi ultimi anni, a tutti quei soggetti che vogliono investire nel loro futuro.
LE NOVITÀ CON LA NUOVA DISCIPLINA
La richiesta di accesso alla Sabatini Green avviene attraverso la presentazione di una domanda da parte delle società interessate, che possono presentarla a partire dal 1° gennaio di ogni anno.
La nuova disciplina prevede che il contributo possa essere richiesto per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware o per l’acquisto di software e tecnologie digitali ad uso produttivo. Il contributo spetta alle PMI, ovvero le aziende che occupano meno di 250 persone e che hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio non superiore a 43 milioni di euro.
Quali sono i principali vantaggi della Sabatini Green per i clienti Scania?
“I principali vantaggi per i nostri clienti
50° GRIFONE PER FORNERO
PRESENTI ALLA CONSEGNA DEL NUOVISSIMO SUPER I RAPPRESENTANTI
DI EUROCAR 2000 E ORTA DIESEL, LE DUE OFFICINE SCANIA ALLE QUALI STORICAMENTE AUTOTRASPORTI FORNERO SI AFFIDA
La storica azienda di Pinerolo, specializzata nel trasporto industriale, ha ricevuto, nelle scorse settimane, il cinquantesimo veicolo del Grifone svedese, un fiammante Super che si è subito aggiunto agli altri mezzi già a disposizione della flotta.
sono l’accesso facilitato al credito e la possibilità di accrescere la competitività del proprio sistema produttivo. Inoltre, grazie al sistema sviluppato internamente da Scania Finance, il processo di richiesta dell’agevolazione è molto snello e semplice. Una volta ricevuta la domanda da parte del cliente, noi ci occupiamo di controllare l’adempimento dei requisiti richiesti dalla legge. Inoltre, i clienti di Scania Finance possono beneficiare della nostra esperienza nel settore delle agevolazioni e dei finanziamenti, grazie alla quale possiamo offrire un supporto personalizzato e mirato ”.
I numeri sono importanti, ad esempio la partecipazione dei clienti di Scania Finance alla Sabatini Green è assai importante. “Dal 2016, anno in cui è stata introdotta la prima versione
della misura, abbiamo deliberato oltre 700 milioni di euro in operazioni e ricevuto oltre 3500 domande. Il record di domande è stato raggiunto nel dicembre 2022, con ben 130 richieste presentate in un solo mese ”, ci illustra Rainone.
Un’occasione ancora più importante per sfruttare i vantaggi della “Sabatini Green” sono le agevolazioni in vigore da questo anno: “Certo – spiega ancora Rainone – la nuova Sabatini Green prevede una percentuale di agevolazione maggiore rispetto alla Sabatini
Un traguardo importante figlio di un percorso sviluppato negli anni grazie a una forte partnership con Scania, e in particolare con la concessionaria Scania Piemonte. “Siamo molto orgogliosi del rapporto che abbiamo instaurato con la Autotrasporti Fornero – ha dichiarato Giovanni Perrone, Sales Manager Scania Piemonte. – Nel 2015 abbiamo venduto loro il primo trattore Scania, ma è stato nel 2017, con la nuova generazione di veicoli, che abbiamo ulteriormente consolidato il nostro rapporto. Un aspetto che ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta di Scania per la Autotrasporti Fornero è stato sicuramente l’appoggio delle officine di zona, Eurocar 2000 e Orta Diesel: affidabilità e rapidità sono aspetti fondamentali per l’azienda, che ha trovato nelle nostre officine dei partner validi e fidati. Soddisfare le esigenze dei nostri clienti,
infatti, è fondamentale e siamo molto contenti che Fornero abbia individuato nei camion Scania un valido supporto per la loro attività ”. “La scelta del marchio Scania è spinta dai massimi livelli di efficienza nei consumi che questi veicoli sono in grado di garantire. I camion Scania sono estremamente affidabili, tecnologicamente all’avanguardia e assicurano prestazioni di altissima qualità assicurandoci importanti vantaggi, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che di quella economica ”, conferma Ercole Fornero. Dal 2017 la sede aziendale è stata trasferita al nuovo indirizzo in Strada Statale Orbassano 8, a Pinerolo (TO), dove dispone di un piazzale di 35.000mq, officina autorizzata alle revisioni veicoli in sede, deposito merci e lavaggio autorizzato per un parco veicolare sempre più vasto che ormai ha superato quota 100 truck.
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SCANIA
GUARDATE LA VIDEOINTERVISTA CON IL VOSTRO SMARTPHONE
Sabato 18 febbraio 2023 Autotrasporti Fornero, azienda con oltre 60 anni di storia, ha ritirato il suo 50° veicolo Scania. I rappresentanti del Grifone, Alex Gambirasio e Giovanni Perrone, assieme a Ercole e Massimo Fornero, hanno parlato ai nostri microfoni.
ordinaria, che può raggiungere fino al 10% del valore dell’investimento, a fronte del 7,7% previsto dalla Sabatini ordinaria”. In questo contesto, Scania ha rinnovato la propria volontà nel fornire un servizio di alta qualità ai propri clienti, con un processo snello e un supporto costante per la presentazione della domanda e il controllo dell’adempimento delle condizioni previste. Infatti, Scania Finance verifica la documentazione trasmessa dalla PMI, nonché i requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione dell’impresa e solo a seguito di positività della verifica effettuerà la prenotazione del contributo.
UNA SOLUZIONE SU MISURA FIRMATA SCANIA
Non stupisce che, a livello generale, a richiedere la Nuova Sabatini siano state tendenzialmente le aziende più grandi e strutturate, con personale amministrativo e finanziario molto attento a tutto ciò che riguarda la finanza agevolata, ma grazie al supporto di Scania Finance anche le aziende con dimensione più contenute hanno potuto accedere a queste agevolazioni e farsi assistere durante tutto l’iter della domanda. Un successo firmato Scania. Grazie al sistema sviluppato in casa, ricorda con orgoglio Rainone, “i nostri clienti possono beneficiare di un servizio ancora più efficiente e personalizzato, come dimostrano i numeri raggiunti negli ultimi anni. Inoltre, abbiamo implementato un sistema di controllo interno per garantire la massima trasparenza e sicurezza nei confronti dei nostri clienti, che possono contare su un servizio affidabile e competente”.
ALLA SCOPERTA DI SCANIA FINANCE
Scania Finance Italy offre soluzioni di finanziamento e assicurazione sicure ed affidabili, pensate per i veicoli a marchio Scania. Per quanto si possa aver costruito un business solido, tutte le imprese attraversano momenti di vulnerabilità e possono essere esposte a rischi: i servizi assicurativi Scania Finance sono appositamente studiati per gestire al meglio gli imprevisti visto che sono progettati per ridurre al minimo le perdite finanziarie, ottimizzare l’operatività e garantire
la massima tranquillità dei clienti. Le proposte inoltre sono flessibili: grazie ad un’attenta consulenza svolta dal personale specializzato, è possibile analizzare i rischi specifici dell’attività e selezionare il servizio adatto alle esigenze di ogni azienda, scegliendo i prodotti assicurativi migliori per gli obiettivi delle imprese. L’offerta assicurativa Scania è, inoltre, integrabile con le altre soluzioni, al fine di operare in sinergia con i servizi e la rete di assistenza.
Scania offre varie proposte assicurative con primarie compagnie:
FULL KASKO SCANIA Full Kasko Scania copre i danni fisici al veicolo. L’intera organizzazione Scania è sempre pronta a riparare il veicolo e rimetterlo su strada il prima possibile dopo un sinistro, evitando problemi e lunghe pratiche. Il vantaggio principale per l’azienda è l’operatività continua;
GAP GAP copre il debito residuo tra il costo di estinzione del leasing e il valore di mercato indennizzato dalla garanzia Full Kasko. GAP consente il recupero della parte non utilizzata dell’anticipo alla data del sinistro totale in proporzione alla durata residua del leasing rispetto alla durata complessiva;
RCA L’assicurazione che protegge le aziende da tutti i rischi ad essa connessi come ad esempio Incendio, Furto, Eventi Atti vandalici, durante l’intero ciclo di vita del veicolo;
TUTELA LEGALE È la soluzione che conferisce una completa ed efficace difesa penale per delitti colposi o contravvenzioni ai professionisti della guida ed alle aziende di autotrasporti, tutela i diritti di tutti gli stakeholder (proprietari, conducenti, collaboratori e trasportati), assistendo le aziende nella difesa penale e nelle richieste di risarcimento danni. È disponibile, inoltre, una copertura assicurativa per il costo aziendale derivante dai casi di ritiro, sospensione o revoca della patente di guida dei propri dipendenti/soci/collaboratori.
PROTEZIONE LEASING Consente di far fronte agli impegni previsti dal contratto di leasing, in caso di decesso o invalidità permanente della persona assicurata. In caso di inabilità temporanea, garantisce il pagamento di un certo numero di quote mensili del leasing.
La Sabatini Green è un’opportunità da cogliere perché, oltre a rappresentare una novità importante per il mondo delle PMI e delle agevolazioni, favorisce le aziende che sono certificate dal punto di vista della sostenibilità dei processi produttivi e dei prodotti. Un’esigenza a cui – ancora una volta – Scania sa dare una risposta concreta. “Se il cliente è certificato dal punto di vista dei processi può sicuramente accedere al contributo. In questo modo, l’azienda di trasporto otterrà un vantaggio competitivo significativo, in termini economici ”. Una soluzione letteralmente su misura per chi vuole utilizzare i vantaggi della Sabatini per dare slancio ai propri affari.
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La famiglia Perrone (al centro) premiata da Giovanni Perrone (Scania Piemonte), Peter Baratelli (Direttore generale Scania Milano) e Alex Gambirasio (Area Manager Italscania).
Uno su tre è
Risultati
eccezionali per il gruppo industriale di Torino che si rafforza in tutta Europa e in Italia raggiunge una quota di mercato del 33 per cento. Prospettive ottime anche per il 2023 che IVECO promette essere innovativo di Luca Barassi
Un triennio davvero eclatante per IVECO che in Italia, dal 27 per cento di quota di mercato nel segmento sopra le 3,5 tonnellate, raggiunge quasi il 33 per cento nel 2022. Un traguardo in linea con tutto il mercato europeo e con l’andamento del neo Gruppo industriale fuoriuscito dallo spin-off di CNH Industrial: 14.357 milioni di euro di fatturato con una crescita del 13,5%, un utile netto rettificato di 424 milioni (+40%) e una solida liquidità finanziaria di 690 milioni di euro. Numeri che arrivano al termine di anni davvero difficili e che quindi rendono ancora più orgogliosi gli uomini (e le donne, naturalmente – n.d.r.) di IVECO così come ha dichiarato Massimiliano Perri, Direttore Generale del Mercato Italia: “Il 2022 è stato un anno complesso, che siamo stati in grado di trasformare in successo, grazie a idee, prodotti e persone. Oggi, il percorso continua verso nuove direzioni. Siamo onorati di condividere
i nostri traguardi raggiunti, che non costituiscono solo un numero, ma il risultato dell’eccellente lavoro svolto da tutta la squadra IVECO Mercato Italia insieme ai nostri concessionari ”.
A TUTTA GAMMA, ANZI DI PIÙ
Alla conferenza stampa di presentazione dei risultati del 2022, ma soprattutto dei programmi per quest’anno, erano presenti oltre a Massimiliano Perri, anche Fabrizio Buffa a capo del segmento medio e pesante per il mercato Italia e Massimo Revetria, suo omonimo per i leggeri, ma anche Valerio Vanacore, recentemente nominato Responsabile Trazioni Alternative IVECO Mercato Italia. Questo a significare il forte impatto e sforzo che il Costruttore sta ponendo nella transizione energetica del settore. Attenzione, parliamo di transizione energetica e non solo di elettrificazione, nonostante i veicoli a batteria rappresentino un obiettivo di sviluppo
importante, sia per la gamma leggera con il neonato eDaily, che per quella pesante con i veicoli Nikola.
Infatti “IVECO – ha detto Vanacore –è stata pioniere della transizione energetica con il gas naturale, una risorsa perfettamente compatibile con i veicoli a biogas, e, forte dell’esperienza maturata nelle trazioni alternative, è pronto ad accompagnare i clienti in direzione di una nuova mobilità elettrica, grazie a partnership e servizi che andranno a costituire un vero e proprio ecosistema funzionale a un trasporto realmente sostenibile ”. Una direzione ben precisa che vede l’utilizzo del veicolo giusto per la mission corretta utilizzando tutte le tecnologie a disposizione, compreso il Diesel “pulito” di oggi che per IVECO significa essere “Fuel Hero” con l’S-Way che ha raggiunto un risparmio nei consumi (e quindi di conseguenza anche nelle emissioni) fino all’8 per cento, come ha sottolineato Fabrizio Buffa che ha anche ricordato quali sono state e quali saranno anche in futuro le priorità di IVECO: centralità dell’autista, il lancio del nuovo IVECO Turbostar, la connettività con il Driver Pal e l’assistenza con IVECO Top Care.
30 RUOTE INDUSTRIALI IVECO
PROMESSE CONFERMATE DAI FATTI
Tutti sanno delle difficoltà di produzione del 2022, dovute alla mancanza di materie prime e allo scatenarsi del conflitto in Ucraina dove, tra l’altro, erano collocate molte fabbriche di componentistica. Uno scenario che ha sia allungato i tempi di consegna dei veicoli in modo quasi insostenibile per gli operatori, sia i costi. Nonostante tutto questo, però, IVECO è riuscita già nel corso del 2022 a incrementare la capacità produttiva e a ottimizzare i processi con la prospettiva certa per quest’anno di tornare ai tempi di consegna precrisi. “Un risultato – ha detto Fabrizio Buffa – che riusciamo a raggiungere sia grazie alla flessibilità produttiva delle nostre fabbriche, sia alla forza della rete IVECO sul territorio”.
A questo va aggiunto poi lo sforzo dell’ingresso ufficiale del gruppo nel mercato dei veicoli pesanti elettrici con il marchio Nikola che, dopo essere stato presentato e descritto da diversi mesi, è pronto per essere consegnato. I primi Nikola Tre, trattore full electric da 530 Km di autonomia, saranno infatti presi in carico in autunno da SMET, LC3, GLS e Fercam.
UN TESTIMONIAL D’ECCEZIONE
È Massimo Revetria, con orgoglio, ad annunciare l’ingresso nella famiglia IVECO di un personaggio davvero coinvolgente: Enrico Brignano. L’at-
La conferenza stampa di inizio anno è stata condotta dal Top Management del Mercato Italia. Da sinistra: Massimiliano Perri (Direttore Generale), Massimo Revetria (Responsabile Gamma Leggera), Fabrizio Buffa (Responsabile Gamma Media e Pesante) e Valerio Vanacore (Responsabile Trazioni Alternative).
mezzo di riferimento nel panorama dei veicoli commerciali.
Un prodotto che ha saputo soddisfare le esigenze del suo stesso testimonial, in quanto Enrico Brignano dispone di un Daily cabinato con box per il supporto alla logistica della sua attività professionale, una scelta che dimostra ancora una volta l’apprezzamento e la versatilità dell’iconico
rappresentante della gamma leggera IVECO.
La gamma leggera accoglie con entusiasmo il nuovo volto del Daily, come ha evidenziato Massimo Revetria, Responsabile Gamma Leggera IVECO Mercato Italia: “Siamo onorati di presentare il nuovo testimonial del Daily, Enrico Brignano è un professionista che saprà comunicare al meglio tutte le qualità e i valori del nostro iconi-
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Iveco Group ha firmato con le Organizzazioni Sindacali FimCisl, Uilm- Uil, Fismic, Uglm e AQCFR l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) per il 2023-2026 già applicato dal 2012 in Italia. L’intesa ha alla base uno sforzo aziendale e una condivisione sindacale maturata in continuità con il passato che si consolida ulteriormente. I punti centrali dell’accordo, che prevede anche l’obiettivo comune tra Azienda e Organiz-
performance del sistema industriale di Iveco Group in Italia, riguardano gli aumenti salariali per i lavoratori, la valorizzazione del sistema di partecipazione nelle relazioni industriali e sindacali e interventi significativi sulla parte normativa.
Sul fronte economico, gli aumenti avranno una componente strutturale e una congiunturale. In particolare, nei primi due anni di applicazione del CCSL 2023-2026 è previ-
economico aziendale complessivo superiore all’11%, a cui si aggiungerà un aumento dell’istituto “indennità funzioni direttive” per i Professional, l’erogazione di 400 euro “una tantum” in due tranches ad aprile e luglio e, per il 2023, di 200 euro in beni e servizi welfare che saranno disponibili per tutti i dipendenti attraverso una piattaforma dedicata.
Per il premio di risultato, introdotto in via sperimentale nel 2022 in sostituzione del precedente sistema premiale contrattuale, viene confermata la
sperimentalità per ulteriori due anni con alcune modifiche che includono, tra l’altro, l’innalzamento del pagamento massimo previsto; vi è inoltre un cambiamento sul moltiplicatore che rende possibile un ulteriore miglioramento del premio. Tra gli altri aspetti più rilevanti, da sottolineare la creazione di un Osservatorio Nazionale delle Politiche Industriali e Organizzative volto anche a monitorare la trasformazione aziendale dovuta alla transizione ecologica, e il perfezionamento del sistema di partecipazione basato sulle Commissioni.
Ovviamente in questo contesto, il grande protagonista del 2023 per il segmento leggero è l’eDaily. Ultimo arrivato tra i veicoli commerciali elettrici ma sicuramente il più completo, sia dal punto di vista di gamma e modelli, sia per quanto riguarda gli allestimenti che prevedono delle prese di forza dedicate (ePTO) in grado di soddisfare gli allestimenti e le applicazioni più esigenti.
“D’altronde – ha sottolineato Revetria – l’eDaily non è altro che il Daily di sempre con una catena cinematica elettrica. Quindi le stesse operazioni che si possono fare con il modello termico, possono essere affrontate, a zero emissioni, con il veicolo elettrico”.
RUOTE INDUSTRIALI IVECO
OTTIMI RISULTATI ANCHE SUL FRONTE “HR”
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Massimo Revetria consegna la chiave virtuale del Daily di Enrico Brignano, neo testimonial del brand.
La gamma Daily si completa con la versione elettrica, già disponibile in tutti i suoi modelli.
a 360° Un progetto
Con l’offerta E-Tech, Renault Trucks si pone nuove importanti ambizioni in termini di mobilità elettrica, proponendosi come valido partner nel fornire ai clienti una gamma completa di veicoli elettrici che possono essere impiegati per tutte le tipologie di trasporto e cantieristica in ambito urbano.
Questo il senso del progetto che Renault Trucks ha condiviso lo scorso febbraio a Roma, presso la filiale di FERCAM
Logistics & Transport, l’operatore logistico altoatesino che ha voluto essere una delle prime aziende italiane del settore a prendere in consegna un innovativo Renault Trucks D 16 E-Tech
LA CONSEGNA
A FERCAM è stato consegnato un nuovissimo veicolo Renault Trucks D 16 E-Tech (100% elettrico) allestito con furgonatura in alluminio e sponda caricatrice Tercam. “Il D 16 E-Tech
Una partnership tra FERCAM e Renault Trucks per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di lotta al cambiamento climatico
di Renault integrerà la flotta di mezzi elettrici e a ridotto impatto ambientale già in servizio a Roma per la distribuzione urbana. L’adozione di veicoli ecocompatibili è un elemento importante del progetto Emission Free Delivery, il cui obiettivo è implementare un servizio di distribuzione sostenibile dei centri storici delle nostre città”, afferma Dino Menichetti, Regional Manager di FERCAM e Responsabile di Progetto. Insomma, una scelta ponderata visto che l’eTruck è stato scelto per le sue peculiarità tecniche in modo da essere inserito nella flotta dedicata ai servizi groupagistici nella città di Roma e dintorni.
L’IMPEGNO DI RENAULT TRUCKS PER LA DECARBONIZZAZIONE
Ormai il dato è tratto e l’arrivo della gamma T e C 100% elettrica di Renault Trucks, al termine del 2023, segna
di Andre A Tr ApAni
una ulteriore accelerazione da parte del costruttore francese a favore della decarbonizzazione del trasporto merci su strada.
Renault Trucks è attualmente l’unica azienda a proporre la mobilità elettrica per tutti gli usi: dalla bici da carico da 650 kg al trattore e al veicolo da cantiere elettrico da 44 t. Oggi Renault Trucks dà un nuovo impulso alla propria strategia ampliando ulteriormente le proprie ambizioni. L’azienda intende raggiungere il 50% dei volumi di veicoli elettrici entro il 2030 e inoltre, entro il 2040, il 100% dei veicoli che commercializzerà saranno senza emissioni di carbonio.
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SUPPORTO A 360°: LE QUATTRO FASI
Per sostenere questi obiettivi Renault Trucks entra in una nuova era offrendo una serie di servizi destinati a supportare completamente le aziende di trasporto nel processo di transizione energetica che ha come fine ultimo la neutralità dal carbonio.
La nuova offerta elettrica, chiamata E-Tech, fornisce ai clienti un supporto a 360° seguendo quattro fasi importanti. Vediamo come funziona, passo dopo passo.
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FASE Una fase iniziale in cui il cliente viene supportato da esperti Renault Trucks nella definizione del progetto di decarbonizzazione, nello studio e nella condivisione delle esigenze operative. Il costruttore mette a disposizione dei clienti la propria esperienza nel proporre soluzioni di trasporto e nella costruzione di veicoli industriali.
completa, che include il planning esecutivo e la previsione della riduzione delle emissioni di CO2 per gli anni successivi.
CONOSCERE L’EMISSION FREE PROJECT
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FASE Una seconda fase di diagnostica, basata sulla conoscenza della specifica attività del cliente: analisi della flotta e dei percorsi, analisi dell’impianto elettrico dei siti, ecc., che include strumenti di simulazione per supportare la decisione del cliente e monitorarne l’attività come il simulatore di riduzione delle emissioni di carbonio, il simulatore di autonomia, ecc.
Con i risultati della diagnosi Renault Trucks fornisce al cliente una consulenza
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FASE Segue poi una fase in cui Renault Trucks diventa l’architetto del progetto di decarbonizzazione e costruisce insieme al cliente il nuovo ecosistema di mobilità elettrica. Sono inclusi la definizione e la configurazione dell’autocarro completo con allestimento, l’infrastruttura di ricarica nei siti, i contratti di manutenzione, ecc. È durante questa fase che Renault Trucks mette a disposizione, su richiesta del cliente, un autocarro elettrico perché possa testarlo in condizioni operative reali.
L’Emission Free Project di FERCAM, di cui fanno parte i sotto progetti Emission Free Delivery (per i veicoli) ed Emission Free Buildings (per gli edifici), raggruppa tutte le iniziative aziendali volte ad ottimizzare l’impiego di risorse per una efficace riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività.
Il nuovo veicolo verrà utilizzato per la distribuzione locale, non solo per i servizi groupage nella Capitale, ma anche per mostre d’arte, traslochi ed in ogni occasione in cui i clienti richiedono una particolare attenzione alla riduzione delle emissioni nocive.
4
FASE Nella fase finale Renault Trucks si fa carico della soluzione di decarbonizzazione: si va dall’installazione dell’infrastruttura di ricarica nei siti del cliente alla formazione
degli autisti e dei responsabili della flotta, ecc. Infine, tramite le proprie risorse, Renault Trucks e la rete di assistenza si fanno carico del monitoraggio operativo della flotta del cliente, sfruttando la connettività dei veicoli.
A questo punto la casa francese propone il monitoraggio dell’infrastruttura di ricarica, della guida e dei consumi fornendo validi consigli per l’ottimizzazione, raccomandazioni di percorsi e procedure di manutenzione. Come ha ricordato lo stesso AD Pierre Sirolli ai nostri microfoni “gli autotrasportatori hanno bisogno di un supporto concreto nella transizione verso i veicoli elettrici e Renault Trucks è al loro fianco nel progetto di decarbonizzazione, con un’assistenza basata su competenza, previsione, vicinanza, serenità e velocità di esecuzione. Partner importanti come FERCAM sono utili per noi perché sono pionieri in questa nuova tecnologia a zero emissioni. Il futuro è adesso: noi siamo pronti, abbiamo veicoli affidabili, prodotti di serie e abbiamo tutta l’esperienza necessaria per accompagnare tutti i clienti nella transizioni all’elettromobilità”. Parola di Renault Trucks.
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Da sinistra verso destra:
Andrea Boninsegna Direttore Marketing FERCAM; Dino Menichetti Regional Manager FERCAM; Hannes Baumgartner Amministratore Delegato FERCAM; Pierre Sirolli Amministratore Delegato Renault Trucks Italia; Andrea Rossini Energy Transition Manager Renault Trucks Italia;
Se non sei sei fuori! SOCIAL
Nulla è immutabile. Non lo è il tempo, figuriamoci le nostre abitudini, i nostri consumi, i nostri pensieri e le opinioni. Ancor meno immutabile, quindi, è la comunicazione e l’informazione, generalista o di settore che sia. Per sua natura essa deve seguire le mode, i mercati e l’evoluzione degli standard del mondo a cui si rivolge. Non comprendere e non adeguarsi a ciò significa essere anacronistici e fuori dal tempo; significa essere cechi e sordi all’inevitabile mutazione e sviluppo a cui il genere umano è destinato. Darwin insegna.
Certo, può non piacere, ci si può sentire in qualche modo “imposti”, perché c’è sicuramente chi gui da il cambiamento, ma tant’è. Detto que sto va visto anche l’altro lato della meda glia: le sfide e le opportunità che offrono gli strumenti che abbiamo a disposizione oggi sono decisamente stimolanti e, per chi mangia pane e comunicazione, una occa sione per scatenare la propria creatività. Chi per primo sta capendo che il mondo dell’informazione sta cambiando, sono le grandi multinazionali che col digitale stanno cercando di raggiungere il proprio target di riferimento in modo più veloce, anticonformista e dinamico. Farlo con una strategia ben precisa, non improvvisata e lungimirante paga, ma cosa significa avere una strategia di marketing digitale?
Lo abbiamo chiesto a Sara Castaldi, Responsabile Brand Marketing del mercato Italia di IVECO.
Abbiamo detto che il mondo cambia, o meglio evolve. Il nostro settore non è da meno e per trasmettere agli operatori questi cambiamenti c’è solo uno strumento: la comunicazione, nelle sue varie declinazioni. Sei d’accordo Sara?
Il mondo cambia e lo fa velocemente, paradossalmente il periodo Covid ci ha fermato e accelerato allo stesso tempo. È
come se fossimo stati messi in stand by per mesi e ci abbiano riattivato ad una velocità diversa. È una sensazione strana che si ha, o che almeno ho io, sia a livello personale che professionale. Sono cresciuta, professionalmente parlando, in un mondo abbastanza frenetico ma negli ultimi anni lo è sempre di più. Tutto è diventato più veloce, il mercato corre in molteplici direzioni tra esigenze sempre più crescenti e risposte sempre più diversificate e customizzate e con esso anche noi dobbiamo correre per stare al passo. Ecco che allora le trazioni dei mezzi diventano tante come diesel-elettrico- gas-idrogeno per rispondere alle tante esigenze di servizio, di ecologia, di tipologia di trasporto, di tipologia di cliente e di abitudini e consuetudini. Tante le esigenze, tante le risposte tante le direzioni e di conseguenza tanti e vari i modi di comunicare con il cliente e con il mercato.
36 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 LE GRANDI INTERVISTE SARA CASTALDI
I nuovi media prendono sempre più piede nella comunicazione delle aziende grandi e piccole, naturalmente con strategie e piani editoriali ben precisi. IVECO è sicuramente tra le più orientate alla comunicazione digitale, con notevoli soddisfazioni
di Luca Barassi
Oggi il mercato, più che mai si muove per soddisfare le singole priorità dei clienti e queste sono sempre più diverse le une dalle altre. Da sempre IVECO lavora mettendo al centro di tutto il cliente e quando le esigenze aumentano e le priorità si diversificano il nostro compito è dare risposte puntali quindi tante e tutte diverse. Chiaramente dopo averle trovate a livello produttivo dobbiamo anche comunicarle e quindi sì, la comunicazione è lo strumento indispensabile per arrivare al nostro target, come si dice in gergo, e, naturalmente essa ha diverse sfaccettature. Le aveva prima quando non esisteva il digitale, figuriamoci ora!
Quindi anche la comunicazione e l’informazione ovviamente evolvono, per seguire il mercato di riferimento. Quali sono oggi secondo te le principali differenze tra il modo di comunicare di solo 5/6 anni fa e oggi e, soprattutto, quali sono dal tuo punto di vista gli scenari per il futuro? Oggi non possiamo più accontentarci a chiederci cosa vuole sapere il cliente, ma dobbiamo anche chiederci dove e come vuole le risposte e adattarci di conseguenza. Negli anni le generazioni hanno cambiato il modo di accedere alle informazioni sotto ogni punto di vista, mi basta pensare che io facevo le ricerche di scienze sfogliando e leggendo “Esplorando il corpo umano”, prima ancora mia madre aveva enciclopedie, mentre oggi mio figlio cerca su internet. Tre generazioni tre modalità alla ricerca di stesse informazioni. Anche per noi funziona così, clienti di generazioni diverse cercano le stesse informazioni ed è nostro dovere trovare modi diversi per fargliele reperire quindi ecco che usiamo la cara vecchia carta ma anche i social, le interviste scritte e quelle televisive, la radio e le app di musica digitale. In futuro saremmo chiamati a spostarci dove si sposta il mix generazionale con cui abbiamo a che fare. Non possiamo abbandonare la vecchia guardia che vive la tecnologia come un impedimento, né fare il contrario. È questione di trovare il formato giusto per ogni cliente esattamente come ci impegniamo a consegnare il veicolo giusto e la trazione giusta per ogni mission.
Tu sei a capo della comunicazione del mercato Italia di un grande gruppo industriale. Come sta sfruttando IVECO i nuovi media per differenziare il proprio messaggio e raggiungere al cuore i propri potenziali clienti?
Non c’è differenza di messaggio c’è differenza di modalità con cui viene divulgato. Una scheda tecnica resterà sempre una scheda tecnica con dimensioni del mezzo, informazioni sul motore, spiegazione del cambio e via dicendo; ma cambia il modo di presentarla o meglio, non esiste più un solo modo per rappresentarla.
Come detto prima è cambiata la figura del cliente che è meno standardizzato è più diversificato, quindi non c’è un cuore solo ma ce ne sono tanti e, tra l’altro di generazioni diverse, appunto.
È un dato di fatto che il futuro sarà sempre più tecnologico e dovremmo adattarci per poter continuare a comunicare con le nuove generazioni.
I ragazzi di oggi saranno gli imprenditori di domani e dovremmo essere pronti a comunicare con la loro lingua digitale senza mai scordarsi però delle necessità delle generazioni precedenti.
Faccio un esempio molto semplice: io sono di una della generazione “di mezzo” quella che ha vissuto l’era prima di internet e quella dopo e ho la fortuna di poter scegliere se leggere un libro cartaceo o usare un e-book. E non è così scontato avere il lusso di poter scegliere perché ad esempio mio padre non affronterebbe mai un e-book perché non è nelle sue corde mentre mio figlio studia praticamente solo dai libri digitali.
Insomma, tradizione e innovazione, nel mondo della comunicazione e dell’informazione, possono andare d’accordo?
Devono andare d’accordo altrimenti qualcuno resta indietro. Credo che entrambi gli aspetti abbiano lati positivi e negativi come tutto d’altronde. Non mi piace pensare che “vecchio” è buono e “nuovo” è cattivo o viceversa perché non è possibile farlo. Ma non solo in termini comunicativi, sotto tutti i punti di vista.
Per natura non siamo fatti per stare fermi ma per evolverci. C’è una frase che mi piace molto: se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci non siamo alberi. Non è una citazione colta perché credo fosse una vignetta di Snoopy ma il concetto è chiaro, bisogna andare avanti, spostarsi, muoversi, cambiare. Altrimenti si rimane fermi al palo e non è possibile interfacciarci col mondo che ci circonda. Si tratta di accettare il cambiamento, non di subirlo ma di governarlo anzi, per restare in tema, si tratta di guidarlo.
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SMART URBAN
Il concetto che sta alla base del progetto AMI ed il commitment di Citroën nella realizzazione di questo prodotto è la democratizzazione dell’elettrico. Con questa soluzione di mobilità anticonformista, la marca vuole abbattere le barriere all’acquisto dei veicoli a zero emissioni.
Citroën AMI è 100% elettrica e permette di muoversi nei centri cittadini con una guida facile, silenziosa e fluida, inoltre può essere ricaricata da una comune presa elettrica in sole 4 ore, praticamente come uno smartphone e senza l’ausilio di wallbox.
Compatta e agile, con una lunghezza di 2,41m e un diametro di sterzata di 7m, semplifica la vita dell’utilizzatore che viaggia in un abitacolo confortevole, protettivo e spazioso.
AMI si fa notare grazie ad un design unico caratterizzato da una perfetta simmetria. Queste soluzioni stilistiche non sono solamente un vezzo estetico, ma sono funzionali all’abbattimento dell’impatto ambientale e dei costi di produzione.
Accessibile a tutti, grazie alla possibilità di guidarla a partire dai 14 anni ed alla convenienza delle soluzioni di acquisto ultra-competitive ed adatte a tutte le esigenze.
CARGO, PER LE CONSEGNE IN CITTÀ
Citroën non ha pensato, però, solo ai Clienti privati! Infatti, My Ami Cargo è pensata per soddisfare le nuove esigenze di mobilità dei professionisti del trasporto e non solo. Qual è dunque la caratteristica di questa
versione? Citroën ha creato accanto al sedile del conducente uno spazio di carico modulare che può essere utilizzato per trasportare pacchi, documenti e oggetti di ogni tipo in tutta sicurezza, fino ad un carico utile di 140kg e un volume utile complessivo di 400L. My Ami Cargo, quindi, va a coprire un segmento di mercato parzialmente inesplorato, offrendo maggiore protezione rispetto a un
veicolo a due o tre ruote e maggiore agilità di un veicolo commerciale di segmento superiore, permettendo uno stoccaggio funzionale, abbinato ai vantaggi del veicolo elettrico. Offre inoltre ovviamente maggiore protezione rispetto a un veicolo a due o tre ruote ed è più agile di un veicolo commerciale di segmento superiore grazie alla sua estrema compattezza e alla sua maneggevolezza.
38 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 RUOTE COMMERCIALI CITROËN
My Ami Cargo è la versione professionale dell’innovativa Citroën AMI, la soluzione per la mobilità urbana, elettrica, “easy” e per tutti di Luca Gaier
Dunque ecco le caratteristiche del vano di carico, a fianco della postazione di guida:
La parete divisoria verticale separa la zona di guida dalla zona di carico, ed è posizionata in modo da offrire uno spazio sufficiente e garantire la protezione del guidatore dal suo carico, assicurandogli al contempo il miglior comfort di guida possibile, identico a quello offerto dalla versione trasporto persone di Ami. Il design si è adattato alla funzione. Così, una parte della parete divisoria è stata sagomata in modo da garantire al conducente lo spazio sufficiente per azionare agevolmente il freno a mano. L’altezza della parete divisoria è stata calibrata per rimanere al di sotto della linea di cintura della carrozzeria e mantenere così una visibilità a 360° per garantire la sicurezza. Il ripiano modulare orizzontale che funge da copertura e può sostenere un peso di 40 kg è stato ricavato sul lato superiore per trasformarlo in un vero e proprio ufficio mobile. È stata creata una zona sagomata, in formato
A4, per contenere documenti come una bolla di consegna, un libro degli ordini o un tablet. Modulabile, il ripiano può essere sollevato sia verso il conducente per un migliore accesso all’area di stoccaggio dall’esterno, sia verso la porta lato passeggero per raggiungere facilmente il contenuto direttamente dal sedile del conducente. Il ripiano è anche rimovibile e permette così di posizionare oggetti
la cui altezza supera quella del contenitore e in tal caso può essere posizionato facilmente dietro il sedile.
Il ripiano inferiore del vano è regolabile su 2 livelli. Può essere sollevato e bloccato verticalmente senza ostruire la zona di carico, oppure abbassato in posizione orizzontale, allo stesso livello del pianale del veicolo. Quest’ultima posizione permette una lunghezza utile di oltre 1,20 m. Sono
presenti dei ganci per il passaggio di cinghie per fissare gli oggetti più fragili. Un ulteriore vano portaoggetti chiuso e separato è stato progettato nella zona posteriore, per contenere oggetti da tenere al sicuro, come ad esempio uno smartphone.
4 EPISODI SUI SOCIAL
Trasportare Oggi ha realizzato una serie di clip video per descrivere al meglio le applicazioni di My AMI Cargo. Ambientate in una grande metropoli come Milano, che però deve fare i conti con vicoli angusti e ampie aree ZTL, gli episodi raccontano la vita di chi ogni giorno, per lavoro, è impegnato in consegne di materiali, pacchi e prodotti di vario genere. Nel primo episodio Alessandro Musumeci, responsabile marketing della marca in Italia, ne spiega le principali caratteristiche, mentre i successivi mostrano la mobilità tra esercizi pubblici, uffici e consegne private. La sostenibilità della mobilità commerciale, dunque, passa anche dalle piccole consegne urbane che possono migliorare la qualità della vita degli operatori del trasporto ma anche degli utenti finali.
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4 EPISODI PER ESSERE “SMART” Guarda le storie di #SmartUrbanDelivery
Buona la seconda!
Partecipare a una fiera è un’attività strategica per un’impresa. Lo sa bene Alis che, per l’edizione 2023 di LetExpo, ha deciso di investire sullo sviluppo della manifestazione che, dallo scorso anno, viene svolta nei padiglioni di VeronaFiere, un luogo iconico dell’autotrasporto italiano.
“I numeri di questa seconda edizione di LetExpo sono straordinari: 310 espositori, 350 relatori – tra rappresentanti delle istituzioni ed eccellenze imprenditoriali italiane – e oltre 60mila mq interni, senza dimenticare tutta l’area dedicata all’esterno. Abbiamo più che raddoppiato i numeri dell’edizione passata, la prima, raggiungendo le 100mila presenze”, spiega Guido Grimaldi, presidente di Alis, commentando i risultati registrati nei quattro giorni di apertura. “È stata un’occasione importante per esporre i nostri mezzi di ultima generazione – ha continuato Grimaldi – e siamo molto felici che l’Esercito Italiano, la Marina Militare e i Carabinieri abbiano partecipato con così tanto entusiasmo alla nostra iniziativa”. Non solo fiera nelle parole del Presidente di Alis.
“Come è possibile che manchino decine di migliaia di operatori nel settore della logistica e, al tempo stesso, ci siano così tante persone senza un lavoro? Per quale motivo non far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro? La presenza a LetExpo
di 50mila giovani che provengono da tutta Italia – conclude Grimaldi – è per noi motivo di grande orgoglio. Formazione, giovani e futuro sono sicuramen
La seconda edizione di LetExpo si chiude con numeri straordinari che la annoverano tra i nuovi appuntamenti di punta per tutti gli attori della logistica e del trasporto di Valeria di rosa e andrea Trapani
40 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 EVENTI LetExpo
le conferenze e le interviste istituzionali, “ALIS Hub” per i workshop organizzati in collaborazione con le aziende e ALIS Academy, e “ALIS Cafè” per dibattiti e confronti informali su temi di attualità come la sostenibilità, l’innovazione e il mondo del lavoro. Ampio spazio è stato dedicato anche alla formazione: l’area di ALIS Academy è stata triplicata rispetto all’edizione precedente. Più di 30 scuole, ITS, università e altri enti di formazione in 1.200 metri quadrati di spazio espositivo, oltre 5.000 studenti e docenti provenienti da tutta Italia, numerosi momenti di interazione tra giovani e aziende di logistica e società di risorse umane attraverso seminari, project work, testimonianze manageriali, visite aziendali e veri colloqui di lavoro. Infine un intero padiglione dedicato ad “ALIS per il Sociale” che ha incluso attività sportive, esibizioni artistiche come quella della squadra di ginnastica ritmica dell’Aeronautica Militare e, soprattutto, la partecipazione attiva di oltre 40 associazioni, fondazioni ed enti che si dedicano alla solidarietà, al volontariato, al terzo settore e all’attenzione ai più bisognosi. Durante i quattro giorni dell’evento, sono stati numerosi i testimonial di primo piano, tra cui il Sindaco ed ex calciatore Damiano Tommasi, l’allenatore e
già Pallone d’Oro Fabio Cannavaro e il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.
LE ULTIME NOVITÀ DEI COSTRUTTORI
Iniziamo il nostro giro tra i padiglioni di LetExpo proprio dalle novità esposte in fiera dalle Case Costruttrici. Presenti a Verona, IVECO, Ford Trucks, Mercedes-Benz Trucks e Scania.
IVECO, presente nello stand MECAR per il secondo anno consecutivo, ha proposto ai visitatori della fiera le sue soluzioni per un trasporto sostenibile, a partire dall’ultimo arrivato nella Casa di Torino, l’IVECO eDaily, la soluzione elettrica e a impatto zero dedicata all’ultimo miglio e presentata dal Costruttore solo qualche mese fa. Spazio anche al trasporto pesante con l’IVECO S-Way Fuel Hero, un trattore progettato per massimizzare il risparmio di carburante fino all’8% e l’IVECO S-Way LNG, esempio perfetto di trasporto sostenibile, poiché
il biometano permette di raggiungere la neutralità carbonica con una riduzione superiore al 121%, come dimostrato da uno studio del CNR in collaborazione con il CIB, il Consorzio Italiano Biogas, e IVECO.
Debutto invece per Mercedes-Benz Trucks Italia che è stata protagonista con i due veicoli di punta della Casa con la Stella all’insegna della compatibilità ambientale: l’eActros, il primo Truck 100% elettrico prodotto in serie e l’Actros L che stabilisce nuovi standard in termini di comfort ed efficienza nel segmento premium dei truck diesel. Per il futuro la Dual Strategy di Daimler Truck verso la transizione energetica mira all’utilizzo di due tecnologie: veicoli elettrici a batteria per il corto e medio raggio e veicoli elettrici a Fuel Cell per il trasporto sul lungo raggio.
In uno spazio espositivo all’interno del Padiglione 4, Scania ha esposto la sua gamma di soluzioni sostenibili tra le quali il trattore stradale Super A4X2NB: con un’efficienza termica del 50% ed un risparmio carburante pari ad almeno l’8%, Scania Super
si contraddistingue per un maggiore uptime e un’ottimizzazione degli intervalli di manutenzione. L’obiettivo di Scania, infatti, è quello di guidare il cambiamento verso una mobilità e un’economia sempre più sostenibili, in virtù di un ampio portafoglio di soluzioni all’avanguardia, da Super ai mezzi alimentati a biocarburanti e a trazione alternativa, e da una rosa di servizi finanziari e di assistenza su misura per ogni cliente. LetExpo è stata occasione per Scania per siglare anche un importante accordo con LoJack,
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società leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nella protezione e nel recupero dei veicoli rubati. Il sistema sviluppato da LoJack, che può essere attivato dai concessionari e dalle officine autorizzate Scania sia al momento dell’acquisto del mezzo, sia in occasione delle attività di manutenzione e riparazione, completa e arricchisce il portafoglio di servizi di Scania legato alla sicurezza dei veicoli, offrendo una protezione completa contro ogni tipo di imprevisto.
Stesso padiglione per Ford Trucks Italia con un F-Max in bella mostra all’interno di uno stand in cui si è affiancata letteralmente all’esperienza di Maurelli Group, l’azienda che ha portato nel mercato italiano, insieme ad altri soci, i suoi inconfondibili camion.
L’edizione 2023 del Sustainable Tour, il ciclo di incontri sulla sostenibilità nel mondo dei trasporti e della logistica promosso da evenT, si è aperta proprio tra i padiglioni della Fiera di Verona, in occasione di LetExpo. L’impatto della geopolitica europea sulla sostenibilità della filiera logistica e i grandi cambiamenti che stanno attraversando la logistica stessa sono stati al centro del dibattito che ha coinvolto rappresentanti del mondo istituzionale, associativo, industriale e professionale. A moderare il dibattito ancora una volta Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi, e Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno. Ad aprire la tavola rotonda Nicolò Berghinz , Responsabile delle relazioni esterne di ALIS, secondo il quale le grandi mutazioni che sta attraversando il nostro settore sono state conseguenti ai veri e propri choc che hanno sconvolto il mondo negli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra in Ucraina. Secondo il professor Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT, le tensioni geopolitiche sono solo uno dei fattori che stanno portando a un ripensamento complessivo della supply chain globale. Anche trasformazione
digitale e sostenibilità sono importanti fattori di cambiamento che stanno influenzando la logistica delle imprese. Questi cambiamenti stanno portando alla comparsa di fenomeni come il reshoring, che consiste nel riportare la produzione in patria, il friendshoring, ovvero la ricerca di fornitori affidabili all’interno della stessa area geografica, e il nearshoring, che consiste nel trovare fornitori nelle vicinanze per ridurre i tempi di consegna e i costi di trasporto. In sostanza, la globalizzazione come è stata concepita finora sta subendo una profonda riconsiderazione, con la conseguente richiesta di una logistica dinamica ed efficiente, ma anche ecosostenibile. Questo significa che le aziende devono essere in grado di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e al contempo preoccuparsi della riduzione dell’impatto ambientale dei loro processi produttivi e logistici.
In questo contesto, dunque, si parlare di crisi della logistica? E cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? “La logistica ha dovuto affrontare delle crisi senza precedenti, con tanti problemi concentrati in un periodo molto ristretto, ma non si può fermare”, sintetizza Massimiliano Perri,
IL RUOLO CENTRALE DELL’INTERMODALITÀ
La transizione energetica, dunque, al centro del dibattito che ha animato la quattro giorni di Verona. Come ha sottolineato lo stesso Guido Grimaldi, “l’unica e più competitiva via di tra sporto sostenibile è, ora più che mai, l’intermodalità marittima e ferroviaria Un’analisi condotta dal Centro Stu di Alis e Srm, il think tank di Inte sa San Paolo, prevede infatti che nel 2023 ci sarà un ulteriore in cremento del trasporto via mare e via ferro rispetto al trasporto su strada. Questo trend posi tivo è stato già evidente nel 2022, quando sono stati trasfe riti 5,8 milioni di camion dal le strade italiane e dall’Italia
Direttore Generale IVECO Mercato Italia.
La sostenibilità, scandita da programmi come il Fit for 55 europeo, passa anche dalla tecnologia e dallo sviluppo “imprescindibile” dei veicoli per il trasporto pesante su gomma, come ha sottolineato ancora una volta Perri. “È evidente la spinta verso veicoli a trazione elettrica, che però oggi non garantisce la stessa autonomia e flessibilità del diesel. Noi crediamo molto in tecnologie alternative al diesel ma fondate sul motore a combustione, come per esempio i biocombustibili ”. Molto dipenderà dalle normative, come quelle che l’Europa sta proponendo: pensiamo agli obiettivi di decarbonizzazione nel settore automotive per il 2035 e il 2050. “La normativa europea che ci poneva delle date precise sta mostrando un primo indice di ravvedimento, e il riferimento è ovviamente alla proposta del divieto di vendita di veicoli leggeri a benzina o diesel, oggi messa in discussione”, ha spiegato Francesca Bonino di NTCM Studio Legale, che prevede sorprese per quanto riguarda le scelte legislative europee, ma anche italiane, nel prossimo futuro.
E rimanendo in Italia, Marco D’Elia, a capo della
EVENTI
SUSTAINABLE TOUR SI PARTE DA QUI
I protagonisti della prima tappa del Sustainable Tour. Da sinistra: Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno, Marco D’Elia, Direttore della Direzione Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, Massimiliano Perri, Direttore Generale IVECO Mercato Italia, Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT, Francesca Bonino di NTCM Studio Legale, Sandro Pietramala, QHSE & Sustainability Manager di Savino del Bene, Nicolò Berghinz, Responsabile delle relazioni esterne di ALIS e Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi.
Direzione Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, si è soffermato sull’adozione di strumenti “dinamici” come il Piano regionale dei Trasporti, entrato in vigore nel 2020, concepito per “monitorare il raggiungimento degli obiettivi attraverso un sistema di indicatori per capire come il mondo della logistica si adatta ai mutamenti che possono anche generare delle crisi ”.
Nel concreto della logistica è entrato Sandro Pietramala, QHSE & Sustainability Manager di Savino del Bene, multinazionale nella logistica integrata internazionale con un oltre 5mila dipendenti e un fatturato di 4,5
miliardi di euro. “Mi chiedo se la crisi della logistica sia una crisi della domanda o dell’offerta. La pandemia ha sicuramente creato una crisi sistemica. Nel periodo post-pandemico il sistema cambia molto velocemente, la questione è come si adattano le aziende”. E qui entra in gioco il concetto di resilienza, con l’incapacità di una parte delle aziende di adattarsi nei modi e nei tempi giusti al cambiamento.
“
L’importanza della logistica si è vista proprio nel periodo della pandemia”, ha ricordato il vicepresidente di ALIS, Marcello Di Caterina E oggi, superato quel momento, ha detto Di Caterina
verso l’Europa, con un abbattimento di oltre 5,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 . L’intermodalità nel trasporto permette anche un risparmio di oltre 7 miliardi di euro a favore dei cittadini italiani, grazie alla riduzione dei costi di trasporto e di conseguenza dei prezzi di acquisto dei beni di consumo.
ON AIR LIVE OGNI GIORNO
La Radio degli Autotrasportatori, Trasportare Oggi On Air, è stata mediapartner di LetExpo con 4 puntate direttamente da Casa ALIS: interviste, curiosità, cronaca.
LE
LAVORO E FORMAZIONE PER LA CRESCITA DELLA LOGISTICA
rivolgendosi ai tanti ragazzi presenti tra il pubblico, “c’è una carenza enorme di personale specializzato in tanti settori della logistica e dunque un mondo di opportunità nell’ambito del trasporto intermodale”. E la strada maestra per raggiungere gli obiettivi che la logistica si è posta in termini di sostenibilità e sviluppo è quella di fare sistema, partendo proprio dalla capacità di eliminare le diversità tra l’ambito ferroviario, quello stradale e quello marittimo.
I prossimi appuntamenti del Sustainable Tour si svolgeranno presso gli Interporti di Pordenone, Prato e Torino.
Tuttavia, per poter sostenere ulteriormente questa crescita e garantire la qualità del servizio, è necessario investire nella formazione e nell’accesso alle professioni specializzate nel settore del trasporto, incentivando le assunzioni e riducendo i costi di accesso alle professioni. Ed in questo, un ruolo fondamentale è costituito dagli ITS.
Come sappiamo gli ITS, ovvero gli Istituti Tecnici Superiori, rappresentano percorsi di specializzazione tecnica post diploma, valida alternativa ai percorsi universitari. Offrono un percorso biennale di studi di livello terziario (post diploma) parallelo a quello offerto dalle Università ma si differenziano per l’alta specializzazione tecnica derivante da un’impostazione che prevede almeno il 30% di ore in pratica professionale svolte direttamente presso aziende ospitanti i tirocini formativi e il 50% dei docenti di estrazione dal mondo del lavoro. Insomma, una soluzione pratica per le necessità nell’ambito della logistica. Infatti, attualmente, a fronte di 459mila nuovi occupati, si contano circa tre milioni di NEET, giovani che non studiano e non
cercano occupazione mentre soltanto il 53% delle donne ha un impiego. Inoltre, “c’è grande richiesta di tecnici altamente specializzati e c’è carenza di competenze. Eppure, siamo in un momento storico strategico segnato dalle transizioni digitale ed ecologica e questo cortocircuito va spezzato”. Lo ha ricordato Silvio Busico, presidente
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PUNTATE CLICCANDO SUL QRCODE
Più di 30 scuole, ITS, università e altri enti di formazione si sono ritrovati negli spazi di ALIS Academy.
CARRELLATA DI PERSONALITÀ
di Its Logistica Puglia e coordinatore della Rete Nazionale degli Its per la Mobilità Sostenibile, intervenendo in uno dei dibattiti più attesi a Verona.
“Abbiamo una carenza di personale in quasi tutti i settori della logistica – ha evidenziato il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi – e temo che questa situazione risenta della scarsa percezione delle opportunità offerte da questo settore. Siamo già intervenuti con alcune misure come il bonus patente per l’autotrasporto pesante, ma ci sono da affrontare ancora il tema dei macchinisti, degli ufficiali e dei
sottufficiali nel trasporto marittimo, il sistema dei porti, degli interporti e dell’intermodalità. Avere un buon numero di persone formate nella logistica significa consolidare e incrementare le nostre posizioni nei prossimi decenni ”. Una prima risposta per superare le difficoltà tra domanda e offerta arriva proprio da Rete Its per la Mobilità Sostenibile e Alis che hanno siglato un protocollo la cui finalità è “analizzare e cogliere i bisogni reali delle imprese – ha spiegato Busico – trasformarli in competenze e in progetti formativi per colmare la mancata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro ”. “È un protocollo strategico, nel quale crediamo tantissimo – ha sottolineato Nicolò Berghinz , coordinatore di Alis Academy – perché avvicina ancora di più il settore della formazione al mondo del lavoro, alle concrete esigenze delle imprese, ai fabbisogni formativi e professionali e al mondo delle competenze che evolvono continuamente ”. Sulla centralità degli Its come punto di incontro e raccordo tra imprese, formazione, mercato del lavoro e istituzioni si è soffermato anche il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Durigon . “Gli Its offrono una formazione altamente specializzata – ha
ricordato – e possono dare grande slancio al nostro Paese. Sarà nostro impegno potenziare un sistema che si distingue per alta formazione ed eccellenti possibilità di occupazione”. “Questa rassegna è una grande occasione per migliorare la nostra rete – ha concluso Busico – dobbiamo ampliare e potenziare il dialogo tra i diversi sistemi perché come ha ribadito il Presidente Mattarella nel messaggio inaugurale a LetExpo2023, il settore della logistica e dei trasporti è elemento essenziale della crescita e indicatore della qualità della vita nel nostro Paese ”. Scuola e logistica, un connubio indispensabile.
APPUNTAMENTO AL 2024
LetExpo quindi si conferma il nuovo appuntamento di spicco del trasporto e della logistica, in grado di coinvolgere tutti gli attori della filiera, dalle piccole imprese alle grandi Case Costruttrici, fino a istituzioni e centri di formazione. Appuntamento al 2024 a Verona quindi? “Speriamo di sì – ha anticipato Grimaldi – perché abbiamo ottimi rapporti con questa Fiera e con la sua presidenza, con la Regione e con il sindaco. Speriamo di aver trovato una casa per i prossimi anni. Vogliamo fare sempre meglio ”.
44 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 EVENTI Let E xpo
8 Ministri 9 Viceministri e Sottosegretari 3 Presidenti di Commissioni Parlamentari 7 Parlamentari 2 Eurodeputati 6 Presidenti di Regione
Guido Grimaldi, Presidente di Alis.
Nuova apertura in Campania: servizio ancora più efficiente e consegne sempre più rapide per il Sud Italia e le Isole www.dieseltechnic.it Global Automotive Solutions – Made in Germany Diesel Technic raddoppia Seconda sede in Italia
IL TRASPORTO? Sempre più
tecnologico e connesso
Che il mondo del trasporto si stia evolvendo sempre più verso tecnologia e connettività è sotto gli occhi di tutti. Quello che serve è riuscire a guidare le aziende attraverso questo cambiamento. E per farlo è neces sario che tutti gli attori della fi liera, dalla politica alle aziende di trasporto, collaborino per supera re le sfide che il settore è chiama to ad affrontare, dall’adozione del le nuove tecnologie, al problema infrastrutturale, fino a quello della carenza degli autisti. Ne abbiamo parlato con Alessio Sitran, Business Development & Institutional Relations Manager Continental VDO Italia.
La prima domanda non può che riguardare l’anno che si è appena concluso e le prospettive per il 2023. Cosa ci può dire a riguardo. L’anno 2022 si è concluso in maniera positiva, nonostante le incertezze e le difficoltà che l’hanno contraddistinto, innanzitutto per la crisi dei componenti e la difficoltà di reperibilità di prodotto. Se guardiamo al nostro segmento il mercato ha presentato una dinamica positiva, consentendo una crescita di almeno 5 punti
Le normative previste dal Pacchetto Mobilità e la transizione energetica stanno spingendo sempre più verso un cambiamento radicale del trasporto e della logistica.
Alessio Sitran di VDO traccia prospettive e soluzioni verso cui
gli attori della filiera dovrebbero orientarsi di Valeria di rosa
percentuali che salgono a due cifre se consideriamo l’order intake complessivo. È rimasta stabile la parte tachigrafo, mentre è cresciuto, dato importante, del 13% il settore dei servizi alle flotte. Chiaro segno che digitalizzazione e connettività, anche perché favoriti dai cambiamenti normativi e tecnologici richiesti dal Pacchetto Mobilità I, sono sempre più una priorità di investimento per gli operatori. In questo contesto diventa quindi ancora
46 AFTERMARKET CONTINENTAL VDO
Alessio Sitran
Le novità di VDO hanno trovato spazio a LetExpo
VDO, insieme a Continental, ha partecipato a LetExpo, la fiera promossa da Alis che si è tenuta a Verona dall’8 all’11 marzo scorso. In uno stand dedicato presso il padiglione 6 sono state presentate le innovazioni tecnologiche dell’azienda. Ancora una volta focus su digitalizzazione, connettività e nuove sfide poste dalla transizione energetica e dalle
novità normative promosse dal Pacchetto Mobilità, tra le quali l’entrata in vigore dal 21 agosto 2023 della nuova versione di tachigrafi intelligenti. Spazio quindi al nuovo tachigrafo intelligente VDO DTCO 4.1, la versione più recente del tachigrafo digitale sviluppata in linea con le direttive stabilite nel Pacchetto Mobilità I, e al nuovo VDO Link,
la nuova soluzione Plug & Play di VDO che permette ai gestori di flotte di recuperare ed elaborare i dati tachigrafici, come ad esempio tempi di guida e di riposo in tempo reale e a distanza, senza la necessità di installare moduli telematici in modo permanente nel veicolo, che, in questo modo, diventa una vera e propria piattaforma “open-in”.
oggi intercetta una trasformazione, quella che l’autotrasporto sta vivendo, fatta di evoluzione tecnologica del veicolo, processi di digitalizzazione e di cambiamenti normativi che necessariamente richiedono di ridisegnare le nuove competenze della professione nel medio e lungo periodo.
più necessario promuovere una sostenibilità competitiva del nostro comparto sul medio e lungo periodo che sappia affrontare con efficacia la complessità delle sfide attuali poste dal mercato, dall’evoluzione digitale, dalla transizione energetica e ancora dall’evoluzione normativa legata al pacchetto Mobilità.
Come possiamo gestire questa complessità?
Gestire questa complessità richiede legare lo sviluppo dell’autotrasporto italiano ad una politica di filiera logistica e industriale del paese che ne contestualizzi gli interventi di sviluppo e questi interventi devono ragionare in un’ottica di integrazione tra politica della mobilità e politiche di sviluppo infrastrutturale. A tal fine, è importante ricordare come oggi disponiamo delle importanti risorse messe a disposizione dal PNRR. Diventa essenziale, e su questo riterrei necessaria una forte attenzione da parte delle Istituzioni, non solo sostenere le aziende di trasporto verso il rinnovo del parco circolante con veicoli sempre meno impattanti sul piano emissivo, bensì anche di supportarle strutturalmente in questo cambiamento verso l’adeguamento al Pacchetto Mobilità e la conseguente adozione di nuove tecnologie che ridefiniscono la catena del valore del settore.
Permane centrale il tema della carenza di autisti. Quali considerazioni si sente di fare. Il secondo tema richiama l’attenzione sulla necessità di rimettere l’autista al centro delle politiche di sviluppo dell’autotrasporto. Oggi si stima tra i 17k e i 20k la carenza di autisti, che può anche essere letta come una carenza qualitativa delle condizioni in cui questo lavoro viene svolto. Credo che l’autotrasporto, per come si è modificato nel corso degli ultimi 20 anni, abbia ahimé perso la capacità di attrarre e tenere qualitativamente questa figura professionale. Ne consegue che perseguire l’obiettivo di ridare centralità alla figura dell’autista richieda fare leva sulla professionalità di chi svolge questo mestiere che
Il 2023 è anche l’anno di entrata in vigore del nuovo tachigrafo intelligente. Cosa ci può dire a riguardo? Precisamente il 21 agosto 2023 entrerà in vigore la nuova, seconda versione di tachigrafo intelligente. Oggi il mondo dell’autotrasporto è un sistema complesso dove in particolare la digitalizzazione sta acquistando un ruolo centrale. Questo significa che è molto maggiore la mole di dati che devono essere gestiti in modo qualitativamente più intelligente. Significa, peraltro, un ruolo maggiore delle piattaforme e dei servizi digitali. Ecco, il tachigrafo intelligente si muove lungo questa direzione perché è ormai un ecosistema, una piattaforma integrata con altre piattaforme per la gestione intelligente e costo-efficace delle informazioni.
Il nuovo tachigrafo intelligente segna un ulteriore step evolutivo non solo per gli operatori ma anche per le autorità di controllo. Le sue funzionalità, in primis i moduli DSRC e GNSS, consentono di aumentare il costoefficacia del controllo. L’obiettivo è non solo migliorare ulteriormente la sicurezza stradale, ma anche di migliorare le condizioni equitative di mercato dove la compliance, ossia il rispetto delle norme, diventa un elemento di vantaggio competitivo.
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richiesta A grande
Inumeri di SaMoTer sono storicamente quelli di una grande manifestazione. Il Salone Internazionale Macchine per Costruzioni 2023, in programma alla Fiera di Verona dal 3 al 7 maggio, dopo lo stop forzato per la pandemia, toccherà quota 31. Un numero di edizioni che sono sinonimo di un successo e di un autentico interesse che è maturato nei decenni in un segmento di mercato che, da sempre, è alla base del mondo del trasporto di cui ne segue fortune e cicli. Pertanto, l’appuntamento con il principale evento italiano dedicato alle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia, preannuncia già una manifestazione in
ulteriore crescita rispetto a cinque anni fa, merito della completezza dell’offerta, della posizione strategica e del ruolo riconosciuto di palcoscenico internazionale per l’innovazione del settore. Quest’anno, poi, la kermesse veronese punta i riflettori sul ruolo chiave che l’industria delle macchine per costruzioni è destinata a giocare nella sostenibilità ambientale e nello sviluppo dei modelli economici delineati dal New Green Deal, con il focus su due temi di grande rilevanza, la transizione ecologica e la transizione digitale. Una svolta necessaria per valorizzare le innovazioni introdotte per ridurre le emissioni e valorizzare il riciclo dei materiali
impiegati nei cantieri. Un approccio razionale alla sostenibilità che comporta un efficientamento significativo, la conseguente riduzione dei costi economici e ambientali, nonché il miglioramento complessivo delle prestazioni. Sofisticate tecnologie mettono in connessione gli esseri umani con le macchine e le macchine con altre macchine, consentendo l’automazione progressiva delle attività edili, lo sviluppo dell’efficienza e la gestione in sicurezza dei lavori più pericolosi. La rivoluzione dell’industria 4.0 sta investendo il mondo delle macchine per costruzioni e SaMoTer è l’osservatorio privilegiato per capire il cantiere del futuro.
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transizione energetica Asphaltica
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UNO SCENARIO IN GRANDE ESPANSIONE
“La filiera – ha detto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere durante la presentazione dell’evento – sentiva la forte mancanza di uno dei suoi appuntamenti professionali di riferimento in Europa, soprattutto in questo momento, con uno scenario fortemente espansivo che nei prossimi anni vedrà assegnare al comparto edile italiano oltre 107 miliardi di euro del PNRR ”. Gli ha fatto eco Marco Risi, presidente di UNACEA, l’associazione di catego ria italiana delle mac chine e attrezzature per le costruzioni,
partner di Veronafiere, secondo il quale: “il settore delle macchine e delle attrezzature per costruzioni si presenta al SaMoTer con una gamma di soluzioni tecnologiche che farebbero progredire enormemente la sostenibilità ambientale dei cantieri. Si va dalle macchine di nuova generazione con motori di fase V e tecnologie 4.0 alle attrezzature per la demolizione selettiva e il riciclo, fino agli impianti per il calcestruzzo, dotati di mescolatori che producono materiale di qualità con minori emissioni gassose”.
Con sei padiglioni a disposizione degli espositori, più tre aree esterne, si rafforza il format delle ultime edizioni, con una manifestazione sempre più interattiva e dinamica, che punta sulla presenza di aree “demo” dove vedere e provare molte delle macchine in esposizione, senza dimenticare una partecipazione ancora più tailormade, dagli eventi alla promozione, dall’allestimento alla convegnistica. Nell’edizione 2023 poi, torneranno anche gli appuntamenti con B2Press, per
Simulazioni di lavoro in campo e prove tecniche saranno effettuate tutti i giorni nell’area “Demo” E.
SaMoTer Lab
dedicata all’innovazione, al confronto e alla formazione. L’iniziativa, già presentata in anteprima
ad alcune aziende che sviluppano soluzioni e tecnologie 4.0: Bosch Rexroth, Cobo Group, Kiwitron, Ifm electronic, Leica Geosystems, S.A.E.T., Spektra – A Trimble Company, Spring Machine Control, Moba Electronic, Topcon Positioning Italy, W.A.Y. È aperto a tutte le aziende del settore construction desiderose di portare innovazione e contenuti in fiera e di aprirsi al confronto. Spazio quindi alla sensoristica, a tutti i dispositivi per telerilevamento, agli strumenti di diagnostica, all’Internet of Things, alle piattaforme machine-to-machine, alle macchine a basse emissioni. Si tratta di un progetto nato a seguito nel dialogo continuo
con il settore che ha espresso la necessità di un luogo dedicato all’esposizione tecnologica, abbinato a momenti di aggiornamento, di formazione e di confronto con chi produce innovazione, l’utilizzatore finale, con le istituzioni e il mondo della ricerca. Samoter Lab godrà di ottima visibilità all’interno degli spazi espositivi: situato nel nuovo padiglione 12, di fronte all’ingresso principale Re Teodorico, è un passaggio obbligato per i visitatori. Gli spazi sono caratterizzati da allestimenti ad hoc e da un format smart, per ogni azienda la presenza espositiva è infatti concepita secondo un modello tailor made.
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A SaMoTer debutta Samoter Lab, il nuovo cuore pulsante della manifestazione, la nuova area
Dopo un’attesa durata cinque anni la Fiera di Verona , il principale evento italiano dedicato alle macchine movimento terra da cantiere e per l’edilizia.
mettere in contatto aziende selezionate e stampa specializzata, il Concorso Novità Tecniche, per premiare gli investimenti in ricerca e innovazione delle imprese, e un grande Summit Internazionale dedicato a tutti i protagonisti e i decisori del settore delle macchine per costruzioni.
UNA STORIA CHE PARTE DA LONTANO
Quella di SaMoTer è una lunga storia, figlia di un’intuizione che risale al 1964, quando fu pensato un salone dedicato interamente al movimento terra. SaMoTer nasce così, da un’idea, a Veronafiere, nella prima metà degli anni Sessanta, per creare all’interno del panorama fieristico italiano uno spazio specifico dedicato alle macchine movimento terra che, dal 1948, venivano presentate nell’ambito della fiera della meccanizzazione agricola. La scommessa si rivela vincente e in linea con le esigenze delle piccole e medie imprese del comparto, che richiedevano un appuntamento specialistico di scambio, promozione e confronto con le diverse esperienze tecniche e con il mondo della ricerca e delle università. Una storia che continua macinando, fin da subito, grandi successi. Basti pensare che, già nel 1971, la manifestazione sancisce ufficialmente il proprio ruolo da protagonista nel panorama fieristico internazionale, entrando a far parte dell’UFI, Union des Foires Internationales, oggi “Global Association of the Exhibition Industry ”, l’organismo che riunisce gli organizzatori di rassegne di maggior spessore a livello mondiale. Da qui una cronistoria che diventa sempre più legata al mercato che si
C’è anche ASPHALTICA
sta globalizzando: dalla fine degli anni Settanta fino ai primi anni Ottanta, la domanda di prodotti tecnologici si contrae e le opere di rilievo si riducono. Non sono pochi i marchi gloriosi a scomparire dal panorama imprenditoriale, mentre altri, grazie ad alleanze interne ed internazionali, trovano il modo di competere sui mercati.
L’ALTERNANZA CON INTERMAT E BAUMA
La Fiera di Verona in questo contesto decide di adeguare sempre più la manifestazione alle esigenze delle aziende e SaMoTer diventa biennale, così da garantire alle imprese la possibilità di programmare meglio investimenti e presentazione dei prodotti. Questo fino al 1993 quando la fiera si cadenza ogni tre anni. Gli anni Ottanta e i primi anni Novanta, infatti, sono molto intensi: la prevista globalizzazione dei mercati è arrivata e impone scelte nuove. La rassegna, allora, cambia ancora e diventa triennale, venendo inserita nel ciclo delle fiere europee patrocinate dal CECE (Committee for European Construction Equipment). Viene così sancito l’accordo di alternanza con i maggiori saloni internazionali, Intermat di Parigi e Bauma di Monaco, che rafforza il brand e accresce la propria rappresentatività di settore con l’inclusione di altri segmenti emergenti del comparto: il mondo del tunnelling, il noleggio, la distribuzione, l’approfondimento tecnico-scientifico e la ricerca. Nel 2002 Il salone raggiunge il traguardo delle 25 edizioni, con 948 espositori da 31 paesi e sfiorando le 90mila presenze. La superficie espositiva vola a quota 94.388 metri quadrati. Le edizioni
Con SaMoTer torna Asphaltica, la fiera dedicata alle tecnologie e soluzioni sostenibili per pavimentazioni stradali e infrastrutture viarie, promossa da SITEB –Strade Italiane e Bitumi e da Veronafiere. Dare sostanza agli investimenti per la messa in sicurezza del patrimonio stradale italiano, sfruttare al meglio le risorse del PNRR per progettare strade durevoli e sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, concepire smart roads per la mobilità di domani, anche attraverso l’efficace impiego di materiali riciclati: questi sono solo alcuni dei temi e degli spunti che saranno al centro di questa edizione, che vedrà la partecipazione dei gestori e responsabili delle amministrazioni pubbliche e dei principali operatori dell’industria del settore, oltre al coinvolgimento di rappresentanti delle Istituzioni ed esperti che si confronteranno anche su best practice e nuove tecnologie green. Una filiera, quella legata al mondo del bitume, che in Italia vale tra i 18 e i 20 miliardi di euro, con 400 impianti e 35mila addetti diretti che arrivano a 500mila considerando l’indotto. Asphaltica, che si terrà nel padiglione 11, con un’ampia area esterna, vede totalmente esauriti gli spazi espositivi a disposizione degli operatori. Non mancheranno i momenti convegnistici promossi dalle principali aziende e le dimostrazioni dinamiche sui prodotti più innovativi e sostenibili. Oltre al programma dei convegni, nel corso dei cinque giorni di fiera si terranno altrettanti eventi nell’Agorà in cui saranno approfonditi temi chiave per la mobilità, a partire dalla transizione green delle nostre strade. Un appuntamento speciale sarà dedicato ai 50 anni di vita di SITEB, compiuti proprio nel mese di maggio 2023; un momento nel corso del quale si ripercorreranno i 10 lustri vissuti dal settore, le principali innovazioni che ne hanno cambiato il volto, i momenti più importanti, attraverso le testimonianze di uomini d’Associazione e di impresa che hanno fatto la storia di questo comparto.
successive sono all’insegna della continuità del successo: in particolare l’edizione del 2008 registra la partecipazione di 1.026 espositori, di cui il 30,70% esteri da 36 Paesi, su una superficie netta espositiva di 131.156 metri quadrati e con un’affluenza di 106.857 visitatori. Nel 2011, in un momento difficilissimo per l’economia e per il settore delle costruzioni in particolare, SaMoTer, con oltre 900 espositori e 100 mila visitatori conferma il ruolo di assoluto rilievo nel panorama internazionale.
50 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 EVENTI SAMOTER
Ricchissimo il calendario di incontri, tavole rotonde e convegni,
Nel 2014 la manifestazione subisce la crisi economica mondiale e del settore in Italia, ma nonostante le difficoltà decide di dare il proprio contributo per consentire al settore di riprendere a camminare, dando alle aziende l’opportunità di sviluppare nuovi contatti e mercati. Nello stesso anno SaMoTer si svolge per la prima volta in concomitanza con Asphaltica (macchine e impianti per il settore stradale e del bitume) promossa da e con Siteb – Strade Italiane e Bitumi.
TANTE PRESENZE E GRADITI RITORNI
Tra le numerose partecipazioni di quest’anno spicca il ritorno all’evento di CGT, storico distributore esclusivo delle linee di prodotto Caterpillar e parte del Gruppo internazionale TESYA. Hanno inoltre confermato la loro presenza a Samoter, e ad Asphaltica anche Ammann, Bobcat, Bomag, Cifa, Dieci, Doosan, Hidromek, Kato Imer, Kobelco, Komatsu, Magni, Marini, Merlo, Sany, Sermac, Sunward, Takeuchi, Venieri, WackerNeuson, Wirtgen, Yanmar, Zoomlion.
Bobcat , per esempio, sarà a Verona, con una presenza importante di modelli lanciati di recente, e mostrati la prima volta in Italia, eredità di un 2022 ricco di novità in diverse linee di prodotto. In particolare, il SaMoTer sarà la giusta vetrina per le ultime novità della gamma di attrezzature per la manutenzione del suolo che include pale articolate di piccole dimensioni, trattori compatti, minipale cingolate, tosaerba e attrezzature per il manto erboso. Novità nel settore degli escavatori cingolati, visto che al SaMoTer Doosan Infracore si presenterà, per la prima volta in Italia, con il nuovo brand Develon, confermandolo come nuova identità globale del marchio. Poche, ma di livello, le presenze dei costruttori di veicoli industriali. Tra quelli, diciamo così, generalisti saranno
presenti DAF e Renault Trucks entrambi nel padiglione 7, quello destinato, appunto, ai veicoli industriali. Per il costruttore olandese ci sarà la première dei veicoli di nuova generazione per il segmento Construction, XFC caratterizzati dal DNA dei pluripremiati veicoli XF, XG e XG+, eletti “International Truck of the Year 2022 e 2023”. Caratteristiche premium, come aerodinamica ottimizzata, catena cinematica ad alta efficienza, eccellente posizione di guida, allestimenti e finiture di prima classe, vengono ora rese disponibili anche per veicoli del settore Construction. I nuovi modelli XFC sono estremamente versatili grazie ad un’ampia scelta di configurazioni degli assali, diverse varianti di trasmissione e tipologie di cabina molto confortevoli. Il modello XFC a 2, 3 e
COME ORIENTARSI
Sono ben tre le aree esterne: la “F” e la “E” per le esposizioni statiche e dinamiche relative a SaMoTer, mentre la “D”: è riservata ad Asphaltica.
4 assali per applicazioni construction, sarà disponibile con trazione singola o doppia ed è progettato per i lavori più impegnativi in condizioni difficili. Questo veicolo robusto offre un ampio angolo di attacco, una distanza dal suolo elevata ed è caratterizzato da un esclusivo design esterno con paraurti robusto e una piastra di protezione del radiatore in acciaio. Ma se il nuovo XFC è quello sotto i riflettori, lo stand DAF è occupato anche da un XF 480 FAN 6x2 con terzo asse sterzante con gancio scarrabile posteriore BoB. Renault Trucks porterà in fiera l’intera offerta di prodotto relativa al segmento cava-cantiere, la Gamma K e la Gamma C; naturalmente, oltre al cosiddetto “ferro”, la Losanga proporrà tutti i servizi legati alla gestione di entrambe le gamme.
Padiglione 12 Samoter LAB (area innovazione), movimento terra e attrezzature forestali
Padiglione 11 Asphaltica
Padiglione 10 Frantumazione, demolizione, movimento terra
Padiglione 9 Movimento terra macchine compatte, macchine per calcestruzzo, componenti ricambi motori
Padiglione 8 Movimento terra, sollevamento, noleggio
Padiglione 7 Veicoli cava-cantiere
AREA F – Area esterna statica: sollevamento, movimento terra, calcestruzzo
AREA E – Area demo e Cantiere digitale
AREA D – Area esterna Asphaltica
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CHE C’È DA SAPERE
QUANDO
3-7 maggio 2023
DOVE
Quartiere fieristico Veronafiere
Ingresso Re Teodorico (Viale dell’Industria)
ORARI
mercoledì-sabato: 09.00-18.00
domenica: 09.00-16.00
BIGLIETTI
Intero – valido per 1 ingresso: in cassa € 18,00 – online € 15,00
Abbonamento – valido per 1 ingresso al giorno in cassa € 35,00 – online € 25,00
COME ARRIVARE
In auto
Autostrada A22 (Brennero-Modena)
Uscita consigliata: Verona Nord (distanza dalla fiera: c.ca 9 km)
Autostrada A4 (Torino-MilanoVenezia-Trieste)
Uscita consigliata: Verona Sud (distanza dalla fiera: c.ca 2 km)
UN VEICOLO PER OGNI UTILIZZO
In treno
La stazione di Verona Porta Nuova dista circa 2 km dalla fiera.
Taxi: Unione Radiotaxi Verona (h24)
T. 045 532666 | Sms 340 3210021
Per quanto riguarda i costruttori molto “specializzati” i riflettori saranno puntati su Astra e Perlini.
Anche Astra sarà presente all’interno del padiglione 7, con uno stand di 300 m2, nel quale verranno esposti i veicoli più rappresentativi della gamma HD9, progettata per lavori gravosi nel settore minerario, petrolifero, delle grandi opere e del trasporto pesante. In esposizione una gamma di veicoli completa che rispecchia perfettamente la capacità di Astra di “cucire” i propri prodotti sulle necessità del cliente, fornendo soluzioni ad hoc per qualsiasi specifica esigenza, grazie ad un’esperienza di oltre 75 anni di attività.
In aereo
L’aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca dista circa 9 km dalla fiera. Trasporti da / per aeroporto: navetta / aerobus (aeroporto / stazione ferroviaria)
I veicoli esposti presentano tutte le specificità tecniche della gamma Astra, dal robusto telaio in acciaio ad alta resistenza composto da due longheroni piani e paralleli tra loro, ideali per qualsiasi tipo di allestimento, alla catena cinematica studiata per le mission più gravose e impegnative. SaMoTer, poi, sarà l’occasione per presentare la nuova edizione dell’Astra Extreme by Nature Demo Tour : da Verona partirà infatti un tour dimostrativo con diverse tappe che vedrà coinvolto il modello HHD9 8x6 allestito con cassone semiroccia Cantoni da 24 m3 e che vanta un peso totale a terra di oltre 60 ton. Dislocazione diversa per Perlini, che sarà al padiglione 10 con uno stand di 160 m2, nel quale farà la parte del
Verona Airlink collega la Stazione di Verona, Porta Nuova, con l’aeroporto in 15 minuti. Servizio giornaliero con partenze ogni 40 minuti.
Servizio taxi (uscita Terminal Arrivi) T. 045 2223525
Asphaltica si terrà nel padiglione 11 della Fiera di Verona, con un’ampia area esterna. La concomitanza tra SaMoTer e Asphaltica risale all’edizione del 2014.
leone il nuovo DP 265, un modello da 26 tonnellate metriche di portata, che va a completare la gamma dei dumper rigidi. Si tratta di una nuova versione completamente digitalizzata, che permette un controllo totale del veicolo da remoto, garantendo, oltre alla consultazione costante dei parametri di funzionamento della macchina, anche la possibilità di una manutenzione preventiva da remoto.
L’utilizzatore potrà così valutare meglio le prestazioni operative della flotta, pianificare la manutenzione per la massima produttività, migliorando sensibilmente la sicurezza.
Oltre alla presentazione del DP 265, verrà ufficialmente presentato in fiera il nuovo Dealer Italiano, che curerà il mercato nazionale per quanto riguarda la vendita e l’assistenza del prodotto Perlini.
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Verona 9 marzo 2023 SUSTAINABLE TOUR MEDIA PARTNER UNA INIZIATIVA Info e contatti visita il sito: www.eventforma.com Prato 28 settembre Pordenone 4 maggio Torino novembre l’anno degli interporti PARTNER TOUR SPONSOR TOUR
Ritorna il aMisano
GRAND PRIXTRUCK
Dalla Motor Valley romagnola riparte il Truck Racing, con il campione uscente Kiss ancora super favorito.
Sul Circuito Marco
Simoncelli una due giorni all’insegna della vera passione
di Marco Perri
Il 20 e 21 maggio, per la trentunesima volta, l’European Truck Racing Championship (ETRC) torna sul circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico per quello che quest’anno si chiama Rubia Engine Oil Misano
Grand Prix Truck
L’edizione 2022, quella del trentennale, ma anche quella autunnale del ‘21, quella della ripartenza, dopo lo stop del 2020, sono state decisamente un successo con quasi quarantamila presenze. Due edizioni che hanno messo in luce, se ancora ce ne fosse il bisogno,
quale sia la grande voglia degli appassionati di stare insieme, di vivere momenti di pura passione, di amicizia e, naturalmente, di motorsport. Perché, va detto: al di là della passione per i camion c’è un campionato europeo, gestito dalla Federazione internazionale che vede impegnate squadre da mezza Europa, in alcuni casi con il supporto, più o meno velato delle case e comunque con un grande impegno economico.
E allora vediamo cosa ci propone il campionato 2023, cominciando dalla piacevole novità di una nuova tappa, in Polonia, a Poznan, che porta gli appuntamenti di campionato a nove,
ancora decisamente troppo pochi per un campionato di livello come dovrebbe essere quello del truck racing ma, comunque, uno più dello scorso anno e, soprattutto a un numero di gare che non si vedeva dal 2017.
NOVE WEEKEND DI CORSE
“Il fatto che il calendario del Goodyear FIA ETRC torni a essere composto da 9 weekend di gara, come non accadeva dal 2017 – ha commentato Marek Nawarecki, Director of FIA Sport & Touring Cars Department – è certamente un’ottima notizia, segno del positivo sviluppo della competizione negli ultimi due anni ”.
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Dunque per la prima volta le corse dei camion faranno tappa in Polonia, un mercato ormai di primissimo piano per i veicoli industriali in ambito europeo. Quella polacca sarà la quarta tappa del campionato, che partirà il 20 e 21 maggio da Misano e si sposterà, nel mese di giugno, all’Hungaroring, poi allo Slovakia Ring e quindi, appunto, a Poznan. Si ripartirà a metà luglio con il tradizionale appuntamento del Nürburgring per poi proseguire ad agosto a Most, in Repubblica Ceca. Le ultime tre tappe saranno quelle di Zolder e Le Mans, nel mese di settembre, con la chiusura tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2023 a Jarama, in Spagna, come nel 2022. Novità non piacevole, invece, anche se, nel momento in cui scriviamo non è stata comunicata ufficialmente, è l’assenza del team Buggyra. La squadra ceca sembra che voglia prendersi un anno di pausa anche per preparare al meglio la prossima Dakar e altre competizioni off- road
dove è impegnata con diversi mezzi. Un vero peccato perché Buggyra rappresentava un po’ l’outsider che poteva inserirsi nella battaglia dei primi, grazie a un team affiatato, un veicolo performante e piloti di grande esperienza come Adam Lacko o di grandi speranze come il ventunenne Teo Calvet che, secondo voci dell’ambiente, sembra voglia dedicarsi al Campionato francese e alla Dakar.
I TEST DRIVE di TRASPORTARE OGGI e di VADO E TORNO
Se in pista e, in generale nel paddock, non mancano gli spunti d’interesse, non possiamo non sottolineare il lato “professionale” dell’evento. Abbiamo visto, infatti, che saranno presenti, in veste ufficiale, tutte le più grandi Case costruttrici: da IVECO a DAF, da Renault a Ford Trucks, con il grande ritorno di Mercedes. Tutte, oltre ad avere una propria area espositiva, metteranno a disposizione i loro veicoli di ultimissima generazione, quindi Diesel, a gas naturale o elettrici, per i test drive completi, con la possibilità, per il pubblico, di guidare sia in pista e che fuori dal circuito, sulle strade aperte al pubblico. Dopo il grande successo riscontrato lo scorso anno, infatti, anche quest’anno i test saranno organizzati e gestiti dai media partner del Gran Prix Truck di Misano, Trasportare Oggi e Vado e Torno. Effettuare il test sarà possibile sia il sabato che la domenica, previo prenotazione nella stessa area dei test drive. E’ importante sottolineare che per poter effettuare il test è necessario essere dotati della patente adeguata al veicolo da provare.
VIA LIBERA ALLE PROPULSIONI ALTERNATIVE
Altra novità importante, da un punto di vista tecnico, è il via libera all’ingresso di propulsori alternativi nella griglia di gara dei camion. A partire da quest’anno, infatti, i regolamenti tecnici consentiranno l’utilizzo di propulsori elettrici e ibridi insieme all’attuale generazione di camion da corsa con motore a combustione, nel Goodyear FIA ETRC. I camion con propulsori alternativi devono essere ibridi (di qualsiasi tipo) o completamente elettrici, devono essere sottoposti a un’ispezione tecnica completa da parte della FIA e ricevere un passaporto tecnico FIA/F prima di poter scendere in
pista. “L’aggiunta di propulsori elettrici alla griglia di partenza apre possibilità completamente nuove – ha detto Georg Fuchs, direttore generale di ETRA – perché l’enorme coppia dei motori elettrici può rendere le gare più emozionanti e ricche di azione ”.
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Kiss precede Hahn a Misano; il campionato 2022 si è chiuso in quest’ordine.
Nonostante l’OK da parte della FIA, però, non sembra che ci siano già veicoli elettrici in grado di partecipare, anche se i rumours parlano con insistenza di un team importante, molto avanti nella sperimentazione di un veicolo da
corsa con propulsore elettrico. Va comunque ricordato che nell’European Truck Racing Championship, già viene utilizzato il Diesel green di Total Energies uno dei primi carburanti rinnovabili al 100% usato nelle competizioni di motorsport. A seguito di una gara d’appalto, infatti, e dell’approvazione concessa dal FIA World Motor Sport Council, TotalEnergies è diventata, nel 2021, per tre stagioni, il fornitore esclusivo di un carburante rinnovabile al 100% per il FIA ETRC.
ANCORA KISS SUPERFAVORITO
Da un punto di vista squisitamente agonistico, il campionato riparte da dove aveva lasciato lo scorso anno:
DA SAPERE
BIGLIETTI, DOVE COMPRARLI E QUANTO COSTANO
È attiva, sulla piattaforma
TicketOne, www.misano circuit.com/biglietteria/truck la prevendita dei biglietti, con possibilità di acquistare
l’ingresso per la singola giornata o l’abbonamento per entrambi i giorni: I prezzi dei biglietti vanno da 16 (fino al 30 aprile) ai 25 euro, l’abbonamento per i due giorni da 32 (fino al 30 aprile) ai 37 euro.
I bambini fino a 12 anni pagano un euro.
COME SI ARRIVA AL MISANO WORLD CIRCUIT
via Via Daijiro Kato, 10 – 47843 Misano Adriatico (RN)
In auto Misano si raggiunge facilmente con l’Autostrada A/14 Bologna/Bari/Taranto che è a sua volta collegata con le principali autostrade europee. Uscita: Cattolica. Il parcheggio è gratuito, è adiacente alla pista e alla zona bar ed è illuminato e ben visibile.
In treno Una fitta rete ferroviaria collega Riccione con le principali destinazioni nazionali ed internazionali.
l’ungherese Norbert Kiss, su MAN, super favorito, Jochen Hahn con il suo IVECO a inseguire, attento però al tedesco Sascha Lenz che lo scorso anno si è piazzato terzo a pochi punti dall’alfiere IVECO. Quest’anno Lenz potrebbe essere più “pericoloso”, visto che la sua squadra la SL Truck Team, anche grazie al nuovo sponsor Apollo Tyres, sembra più agguerrita che mai e ha a disposizione un nuovissimo MAN TGS 2022. Dunque, vista anche la probabile assenza del team Buggyra, la vittoria finale dovrebbe essere riservata a ai tre top driver che hanno conquistato il podio lo scorso anno. Certo il domino del quattro volte campione europeo Kiss e del suo MAN l’anno scorso è stato quasi assoluto, visto che ha vinto sedici delle 32 gare effettuate, di cui quattordici gare “1” e “3”, che
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Jochen Hahn con il suo IVECO; il pilota tedesco, grande personaggio del circo del truck racing, è stato campione europeo 6 volte, 4 con MAN e 2 con IVECO.
Il ventilato ritiro, per quest’anno, della squadra ceca Buggyra, potrebbe togliere un outsider importante per la corsa al titolo.
sono quelle che danno il punteggio maggiore, chiudendo con 410 punti, contro i 295 del secondo, Hahn. Come si sa, chi vince ha sempre ragione e chi vince sbaragliando tutti ancora di più ma, siccome qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, va detto che il team e il pilota ungherese sono al centro di chiacchiere e mezze voci nel paddock: ci si chiede di quale magia si dotato il loro veicolo, che sembra non avere pari in qualsiasi fase della corsa: in curva, in velocità, in stabilità, in affidabilità. Al di là del fatto, oggettivo, che gli uomini che compongono il Révész Racing sono, forse, tra i migliori in assoluto, c’è chi parla di una preparazione del veicolo spesso al limite del regolamento o di una partecipazione piuttosto forte della casa madre che, invece, ha sempre
QUATTRO GARE IN DUE GIORNI
Ogni tappa dell’European Truck Racing Championship dura due giorni. Nel primo ci sono due sessioni di prove libere di 20 minuti, una prova di qualificazione di 15 minuti (Q1) a cui partecipano tutti i camion iscritti in gara. C’è poi una Super Pole, cioè una prova di qualificazione di 10 minuti a cui partecipano solo i dieci camion che hanno ottenuto i tempi migliori nella prova precedente e serve per determinare le prime dieci posizioni sulle griglie di partenza della prima gara. Le gare del primo giorno sono due, ognuna di circa 45 chilometri, ma nella seconda gara l’ordine di partenza, entro le prime otto posizioni, è inverso a quello d’arrivo del primo match, cioè, in pratica, chi ha finito ottavo parte per primo, il settimo per secondo e così via.
Il secondo giorno si ricomincia: warm up di 15 minuti, prova di qualificazione di 15 minuti e Super Pole di 10 minuti, quindi le due gare. I punteggi, per gara 1 e 3 partono da 20 punti per il primo fino a 1 punto per il decimo classificato. In gara 2 e 4 il punteggio è dimezzato. Possono partecipare i trattori stradali a due assi, prodotti in almeno 50 esemplari. Il motore non può superare i 13 litri, non possono pesare più di 5,3 tonnellate, e devono avere un’ altezza minima di 2,55 metri; vietato il traction control, il cambio è libero e durante le gare non è concessa l’emissione di fumo nero dai tubi di scarico. La velocità massima è limitata a 160 km/h; e tutti i veicoli superano abbondantemente i mille cavalli.
MISANO COME GRANDE
EVENTO PER LA FILIERA
Detto dunque del lato sportivo, passiamo a quello squisitamente di “evento”, a cominciare dal fatto che sarà tutto sotto l’egida di Rubia Engine Oil, marchio legato alla gamma lubrificanti che la TotalEnergies dedica al trasporto pesante: una gamma che ha ottenuto più di 200 approvazioni dai principali Costruttori di Veicoli Pesanti e che a Misano presenterà la nuova gamma Rubia Optima. Come di consueto la manifestazione all’autodromo Marco Simoncelli sarà ricchissima di contenuti nei quali la passione si svilupperà in una serie di eventi nell’evento.
smentito decisamente. Come abbiamo detto l’unico vero avversario del campione dovrebbe essere Jochen Hahn, grande personaggio del circus del truck race con ben sei titoli conquistati, quattro con MAN e due con IVECO. E a proposito di IVECO, da quello che è trapelato, dovrebbe aver riservato ai due team privati, ma “ufficiali”, il Team Hahn Racing e il Team Schwabentruck veicoli sostanzialmente simili a quelli dello scorso anno, anche se in FPT Industrial avrebbero curato e sviluppato con particolare attenzione i motori. Va ricordato che IVECO è presente con quattro team, tutti tedeschi: oltre ai due già citati, c’è il Reinert Racing di René Reinert e il Don’t Touch Racing di André Kursim.
L’ormai classicissimo raduno dei camion decorati che, anche quest’anno, saranno circa duecento e che,
luogo di incontro tra la community dei camionisti e degli appassionati e le aziende della filiera dell’autotrasporto, nonché occasione per presentare ma anche provare i nuovi modelli da parte dei costruttori. Quest’anno, tornano a Misano diversi Costruttori in veste ufficiale con l’esposizione delle gamme più recenti: così IVECO, Mercedes-
BREVE STORIA DEL TRUCK RACING
Dare una data di nascita alle corse di camion, praticamente è impossibile: competizioni più o meno legali, più o meno organizzate, si sono sempre tenute negli Stati Uniti ma anche in Europa, in particolare nel Regno Unito, nei Paesi Scandinavi, in Germania e in Francia. È stato solo, però, nel 1985 che fu organizzato un campionato con regole e manifestazioni abbastanza pionieristiche si, ma diviso in 3 classi distinte, in base alla potenza e al livello di modifiche apportate. La classe “A”, la più importante, fu vinta da un inglese, Rod Chapman, su un Ford Cargo; Chapman vinse altre due volte, ancora con lo stesso Ford Cargo nell’87 e con un Volvo F12 nell’89. I veicoli dominanti in quei primi anni, furono i Ford Cargo, i Volvo White, i Mercedes e i Volvo.
Nel 1994 la FIA, la Federazione Internazionale, prese ufficialmente sotto la sua egida il campionato, che diventò Fia European Cup. Le classi di veicoli ammessi furono due: Super Race Truck e Race Truck. Questa formula andò avanti fino al 2005 e, possiamo dire che, fino alla fine degli anni ’90, il Truck Race ebbe il suo periodo di massimo splendore, con Mercedes, DAF e MAN impegnate in prima persona, seppure con scuderie private. In quel periodo il circo del Truck Race arrivò a livelli non troppo dissimili da quello della Formula Uno, con un enorme incremento dei costi. A dominare in quegli anni furono i Mercedes, i DAF, i MAN, i Caterpillar, i Buggyra, con piloti del calibro di Fritz Kreutzpointner, di Harri Loustarinen, di Steve Parrish, di Ludovic Faure, Gerd Korber, di Markus Östreich. I costi sempre crescenti fecero sì che le grandi case abbandonassero, portando con loro la pubblicità e ridimensionando, di fatto, tutto l’ambiente. Nel 2006 si corse ai ripari, modificando ancora la formula: nuova denominazione, FIA European Truck Championship, nuovo regolamento e una sola classe di veicoli in corsa.
Trucks, DAF si affiancheranno ad altri brand di importanza internazionale: Goodyear, ZF, Rubia Engine Oil, solo per citarne alcuni. Come sempre però una parte importante è destinata ad aziende, forse considerate minori, ma di grande importanza nel nostro mondo, una su tutte, decana della partecipazione alla manifestazione romagnola, la campana ACITOINOX.
Dopo l’esordio dello scorso anno, poi, tornerà anche nel 2023 il “FIA Innovation Camp”, un’area espositiva, voluta dalla Federazione Internazionale, che ha come scopo quello di promuovere lo sviluppo sostenibile e aumentare l’impiego di tecnologie alternative
nella filiera e tra le aziende di autotrasporto. Qui le Case costruttrici potranno mettere in mostra i loro mezzi con alimentazione alternativa.
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Nel prossimo European Truck Championship IVECO sarà presente con quattro team, tutti tedeschi.
IN ONDA IN PRIMA SERATA SU UNA PRODUZIONE GUARDA IL CALENDARIO DELLE PUNTATE SU BREAKINGNEWS TRUCKRACING OSPITIINSTUDIO TESTDRIVE @event @trasportareoggi @vadoetorno www.eventforma.com IN COLLABORAZIONE CON MEDIA PARTNER
è sempre più… Mobile
Il Mobile World Congress è una delle fiere tecnologiche più importanti al mondo e, anche quest’anno, l’industria dell’autotrasporto ha conquistato un ruolo sempre più centrale al suo interno. Niente di strano, è un processo irreversibile tanto che gli addetti ai lavori ipotizzano un’inevitabile ibridazione delle maggiori manifestazioni a cavallo tra automotive e innovazione. Stavolta però, tra i padiglioni, non c’è stato niente di visibile. Non c’era il ferro, c’erano alcune auto e gli elicotteri sperimentali per la futura mobilità urbana di persone e merci, ma non si è visto in mostra nessun truck o van. Nulla di cui preoccuparsi visto che, ancora una volta, rimane la consapevolezza che l’autotrasporto stia letteralmente per fondersi nel mondo della tecnologia.
SERVIZI CONNESSI, CHE BOOM!
Le previsioni parlano chiaro: i servizi connessi varranno 81 miliardi di dollari entro il 2030 e la tecnologia 5G si sta rivelando la forza trainante della rivoluzione che sta attraversando il settore. Il mercato dei mezzi connessi è uno dei settori a più rapida crescita nell’Internet of Things visto che possiede il potenziale di garantire un enorme impatto sulla sicurezza dei cittadini e degli autisti nonché nell’offrire grandi opportunità di guadagno tanto per l’industria degli operatori telefonici quanto per quella dei produttori di veicoli industriali. Se gli studi delineano i prossimi anni in maniera chiara, il futuro della mobilità fa altrettanto: i nostri figli vedranno in
strada veicoli autonomi, viaggi più puliti e sostenibili e persino mezzi in grado di effettuare da soli pagamenti per servizi come il parcheggio e i pedaggi.
LE NOVITÀ VISTE A BARCELLONA
L’importanza di queste innovazioni per le prossime generazioni è andata in scena negli spazi della ‘Fiera di Barcellona’ dove i partecipanti hanno avuto la possibilità di incontrare i maggiori attori del settore automotive e di stabilire relazioni B2B per accelerare le proprie ambizioni. Tanti incontri pubblici, ma assai più numerosi sono stati quelli riservati. Non a caso, anche nella prima edizione del MWC “postCovid”, il 50% dei partecipanti aveva un titolo dirigenziale, se non superiore, ovvero era qui per fare affari. Insomma, nei padiglioni della fiera catalana, non sono mancate le idee. Tra le aziende non poteva mancare una delle presenze fisse delle principali kermesse di questi anni, ovvero lo stand di HyperloopTT, l’azienda di trasporti e tecnologia con sede a Los
Anche a Barcellona va in scena la convergenza tra i mondi della tecnologia e dell’autotrasporto, una tendenza che si sta affermando in tutte le principali fiere mondiali. Nessun veicolo in esposizione, ma ci sono novità che presto vedremo a bordo dei truck e dei van del futuro di Andre A Tr ApAni
Hyperloop, la società sta ancora lavorando per sviluppare una forma di trasporto ad alta velocità sicura, efficiente, sostenibile ed economica. I trasporti sono affari, ma soprattutto politica. Gli americani lo sanno bene,
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L’autotrasporto
IL DISPLAY CHE RICONOSCE CHI GUIDA
Accanto a queste situazioni futuribili, ci sono anche soluzioni a portata di mano. Tra i protagonisti non possiamo non nominare la scelta Continental che ha presentato un’innovazione mondiale, frutto della collaborazione con il partner trinamiX, in anteprima assoluta: si tratta di un display con sistema di identificazione del conducente, che integra una telecamera per la misurazione dei parametri biometrici. Un nuovo sviluppo per un prodotto che, già durante il CES 2023 di Las Vegas, si era aggiudicato il CES Innovation Award 2023 per la categoria “Vehicle Tech & Advanced Mobility”. Come funziona? Il display con sistema di identificazione del conducente
è il primo schermo a consentire un autenticazione contactless mantenendo alti livelli di sicurezza e prevenendo tentativi di frode e furto. Parliamo di una funzione già nota a tutti gli utenti che utilizzano il riconoscimento facciale su smartphone e che, ora, inizia a farsi strada anche sui veicoli a motore. Grazie a questa soluzione, Continental e trinamiX vogliono garantire un’elevata protezione in quanto il veicolo può essere avviato solo una volta completata l’autenticazione della persona alla guida. Un’innovazione che sui veicoli commerciali e industriali potrebbe risolvere molte necessità relative alla sicurezza del trasporto delle merci, tanto che non è difficile immaginare una veloce integrazione nei mezzi a listino nei prossimi anni.
LA NECESSITÀ DI STANDARD COMUNI
Il messaggio è chiaro: il futuro dell’ecosistema automotive sarà caratterizzato da una forte presenza di tecnologie avanzate e connessioni di rete
di gigabyte di dati al cloud ogni mese. Questa mole di dati è mille volte superiore rispetto alla capacità attuale delle reti, il che rende necessaria una massiccia espansione delle infrastrutture di rete. A partire dal 5G, grande protagonista delle ultime edizioni del MWC.
ANCHE I TEDESCHI DICONO LA LORO
sempre più performanti. Ecco perché, nel corso del Mobile World Congress, anche Toyota ha voluto conquistare un ruolo di primo piano nella discussione sulle prossime opportunità che arriveranno nel settore. Il costruttore giapponese, lo scorso 1° marzo, ha partecipato a un importante dibattito sul tema della connettività veicolare, insieme ai rappresentanti di GSMA, KDDI e Nexar: la discussione è ben presto virata sull’importanza di unire quanto prima le esperienze provenienti dalle diverse industrie per costruire una rete efficace per intraprendere quelle azioni necessarie per un futuro connesso con standard comuni da adottare. Secondo le stime del settore, infatti, l’ecosistema dei servizi connessi trasferirà fino a 10 miliardi
Ricordate quando, nel MWC 2019, Mercedes-Benz Trucks presentò le funzionalità avanzate di Actros a Barcellona, Fleetboard compreso? Quest’anno l’attenzione è stata indirizzata alla parte automobilistica con un annuncio di grande rilievo. Mercedes-Benz e Cisco, infatti, hanno annunciato una collaborazione per offrire un’esperienza di lavoro ottimale all’interno delle vetture Mercedes-Benz E-Class. La partnership, che punta al mercato del lavoro ibrido, trasformerà le auto in uffici mobili sicuri e confortevoli grazie alla tecnologia di Webex Meetings e Calling e Webex AI audio di Cisco, sfruttando il rinomato comfort di Mercedes-Benz. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza di lavoro efficiente e innovativa anche in mobilità. Obiettivo di veicoli commerciali e pesanti compresi, possiamo scommetterci.
Anche Cariad ha sfruttato la vetrina di Barcellona per presentare in anteprima il nuovo app store che sarà disponibile nei veicoli dei marchi del Gruppo Volkswagen. Audi sarà il primo brand ad integrare lo store in vari suoi modelli a partire da luglio di quest’anno. Le due aziende si sono già assicurate numerosi partner per il nuovo negozio online. Che si tratti di musica e video, giochi, navigazione, parcheggio e ricarica, app meteo o lavoro da remoto, lo store offrirà funzioni essenziali e popolari che trasformano ogni veicolo in un compagno smart per i conducenti. Pronti al futuro che la tecnologia è già pronta.
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pneumatico Le “multivite” di uno
Giunto alla sua seconda edizione, l’attestato per la gestione sostenibile degli pneumatici di Michelin premia le aziende che, attraverso l’utilizzo della riscolpitura e della ricostruzione degli pneumatici, si sono distinte nella mobilità sostenibile
di Valeria di rosa
Sono 31 su 70 le aziende che hanno ricevuto da Michelin l’attestato per la gestione sostenibile degli pneumatici, un riconoscimento che mira a dare visibilità alle aziende di trasporto che attraverso una attenta gestione degli pneumatici contribuiscono ad una mobilità più sostenibile con impatti positivi sull’ambiente, sulla sicurezza e sulla loro redditività.
L’ATTESTATO
Sviluppato dall’Azienda e sottoscritto da Michelin Italiana, l’Attestato di Gestione Sostenibile degli Pneumatici nasce nel 2021 ed è destinato a flotte che condividono la volontà di una mobilità più sostenibile anche per il trasporto di merci.
Con un parco circolante di circa 13.500 autocarri, le 31 flotte che hanno ricevuto l’attestato hanno risparmiato complessivamente 4.503 tonnellate
di CO2 – l’equivalente delle emissioni annuali di una flotta di 102 camion –e 1.639 tonnellate di materie prime –quantità di risorse necessarie per produrre 23.363 pneumatici autocarro. L’attestato poggia su dati oggettivi, che derivano da misurazioni svolte sugli pneumatici dei mezzi delle flotte di trasporto che ne hanno affidato a Michelin la gestione. La formula matematica sulla quale si basano queste misurazioni è stabilita dal centro di Ricerca e Sviluppo di Ladoux, che prende in conto due fattori chiave, il tasso di riscolpitura e rico struzione. Attraverso questa formula viene calcolato il risparmio di CO terie prime. Calcoli effettuati presso il
R&D Center Michelin di Ladoux da enti esterni (DEKRA) hanno attestato, ad esempio, che attraverso la sola operazione di riscolpitura degli pneumatici è possibile risparmiare fino a 2 litri di carburante ogni 100 km percorsi. L’assegnazione viene rilasciata alle flotte che hanno raggiunto il livello soglia di riferimento, che si basa sulla media del tasso di riscolpitura e ricostruzione delle flotte italiane gestite da Michelin Servizi e Soluzioni.
62 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 AFTERMARKET MICHELIN
LE AZIENDE PREMIATE
A.T.DUE SRL
GUBBIO PG
Trasporto Merci Generiche
ANGELUCCI TRASPORTI SRL
CASOLI CH
Trasporto Merci Generiche
AUTOTRASPORTI GRAZIANO
GUERRA SRL
PESARO PU
Trasporto Merci Generiche
AUTOTRASPORTI
GRUPPO FRATI
POMPONESCO MN
Trasporto Merci Generiche
AUTOTRASPORTI PICCININI SRL
FONTEVIVO PR
Trasporto in Silos Prodotti Chimici
AUTOTRASPORTI RATTENNI SRL
PESCARA PE
Trasporto Merci Generiche
BERTANI TRASPORTI SPA
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Trasporto Autoveicoli
CONSERVA LOGISTIC SOLUTIONS SRL
MODUGNO BA
Trasporto Merci Generiche
CONSERVA SPA
BITONTO BA
Trasporto Merci Generiche
CONSORZIO CON.SE.TRA.
POLLA SA
Trasporto Merci Generiche
EMME TRUCK GROUP SRL
CAGLIARI CA
Trasporto Merci Generiche
FAS TRASPORTI SRL
PESCARA PE
Trasporto Merci Generiche
GRUPPO ANGELUCCI TRASPORTI SRL
CASOLI CH
Trasporto Merci Generiche
GRUPPO ARCESE TRASPORTI SPA
ARCO TN
Trasporto Merci Generiche
GRUPPO INBA SPA
SOLETO LE
Trasporto Merci Generiche
GRUPPO KOINE’ SPA
MADONE BG
Trasporto Merci Generiche
GRUPPO SBG
FIDENZA PR
Trasporto Prodotti Petroliferi
GRUPPO C.A.A
OPERA MI
Trasporto Merci Alimentari/Refrigerati
ICOTRANS SRL
GUBBIO PG
Trasporto Merci Generiche
I-FAST AUTOMOTIVE LOGISTICS SRL TORINO TO
Trasporto Autoveicoli
INBA SPA
SOLETO LE
Trasporto Merci Generiche
MESAROLI LOGISTICA SPA
TREVENZUOLO VR
Trasporto Merci Generiche
MOSSUCCA SRL
MELFI PZ
Trasporto Merci Generiche
NICOLOSI TRASPORTI SRL
CATANIA CT
Trasporto Merci Generiche
PAGANELLA SPA
MANTOVA MN
Trasporto Merci Generiche
PE.TRA SRL
BREMBATE BG
Trasporto Merci Generiche
S.G.L. SRL
FIDENZA PR
Trasporto Prodotti Petroliferi
S.T.B. SRL SERV. TRASP.
BARBETTI
GUBBIO PG
Trasporto Merci Generiche
TRASPORTI LILLIU SRL
UTA CA
Trasporto Merci Generiche
V&V SERVICE SRL
ASOLO TV
Trasporto Merci Generiche
GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ
DEL GRUPPO MICHELIN
Il Gruppo Michelin è impegnato a ridurre, ove possibile e senza detrimento di tutte le altre prestazioni, il peso degli pneumatici, le emissioni di CO2 prodotte dal loro uso e il numero di pneumatici necessari per percorrere una data distanza così come è orientato al riutilizzo dei materiali. Seguendo questo principio tutti gli pneumatici autocarro Michelin sono ricostruibili e riscolpibili al fine di risparmiare risorse e materie prime. Il Gruppo, infatti, mira a raggiungere, entro il 2050, la carbon neutrality per tutta la fase produttiva (Scope 1 e 2) e le operazioni logistiche (Scope 3). Per il 2030, il Gruppo ha fissato un traguardo intermedio che mira a una riduzione delle emissioni dei propri stabilimenti produttivi del
50% tra il 2010 e il 2030 (nel 2021 ha raggiunto un -29%) e delle emissioni delle operazioni logistiche del 15% tra il 2018 e il 2030 (-13% nel 2021).
LE 4R DI MICHELIN ITALIA
A sostegno della strategia di sostenibilità del Gruppo, Michelin Italiana ha dato vita a numerose iniziative. Dal 2019 ad oggi, grazie ad interventi di efficientamento energetico dei propri siti produttivi, ad esempio, ha raggiunto, nel 2021, una riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dai propri stabilimenti del 20% rispetto al 2010. Ma non solo. Attraverso l’adozione della Strategia delle 4 R , tutti i prodotti sono concepiti considerando, fin dalla loro progettazione, anche obiettivi di sostenibilità al fine di ridurre il loro impatto sull’ambiente, lungo tutto il ciclo di vita. Nello specifico, questa strategia prevede di:
R idurre, ove possibile e senza detrimento di tutte le altre prestazioni, il peso degli pneumatici, le emissioni di CO2 prodotte dal loro uso e il numero di pneumatici necessari per percorrere una data distanza.
R iciclare gli pneumatici a fine vita, recuperando i materiali costituenti e destinandoli ad altri utilizzi, adempiendo al principio della “Responsabilità Estesa del Produttore” (EPR).
R innovare, anche attraverso importanti collaborazioni, i propri processi produttivi, sostenendo l’impiego di materie prime provenienti da fonti rinnovabili.
R iusare gli pneumatici a fine vita. Questo è possibile grazie a modelli concettuali e specifiche tecnologie che consentono di riscolpire e ricostruire lo pneumatico, in molti casi più di una volta, facendo sì che lo stesso prodotto immesso sul mercato duri più a lungo: è l’approccio “multivite”.
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Ambizione ed
efficienza
Ac Rolcar, leader nella produzione e distribuzione sul mercato After Market e di Primo Impianto, progetta, produce e distribuisce alzacristalli elettrici e manuali a cura della redazione
Sin dal 1986 Ac Rolcar ha intrapreso un percorso di costante evoluzione, dimostrando nel tempo forza e intraprendenza, divenendo una realtà sempre più stabile, organizzata ed autonoma. Fondata da Ermando Castiglioni, l’azienda nasce con l’obiettivo di distribuire componenti auto per il mercato OES e IAM. Nel 1992 crea la propria unità produttiva indipendente in provincia di Genova, mentre nel 2007 compie il grande passo, fondando lo stabilimento produttivo Ac Rolcar in Cina. Nel 2022, l’azienda ha intrapreso una nuova sfida: l’apertura dello stabilimento in Tunisia, il cui obiettivo è l’offerta di un solido supporto logistico dinamico e organizzato sulla costa del Mediterraneo, mantenendo la competitività di mercato e la qualità di prodotto. In un’ottica di accrescere la propria indipendenza produttiva, Ac Rolcar sta acquisendo nel comparto dello stampaggio plastica, una fabbrica sul territorio nazionale, essenziale per la produzione degli alzacristalli.
SEMPLICE, VELOCE E SOSTENIBILE
Questa frase rappresenta perfettamente le innovazioni di prodotto dell’azienda: con l’obiettivo di semplificare e velocizzare le operazioni di installazione dei suoi prodotti, vengono sviluppati ricambi con una perfetta aderenza alle prestazioni e alla qualità degli OEM. Gli alzacristalli elettrici vengono forniti di connessioni Plug&Play, e le centraline Ac Rolcar sono in grado di comunicare con il protocollo LIN, mantenendo quindi tutte le funzioni integrate nell’alzacristalli. Inoltre, l’azienda ha reso disponibile sul proprio canale YouTube le video istruzioni dei suoi ricambi, che permettono di ridurre l’impatto ambientale della carta stampata.
SOSTENIBILITÀ, INNOVAZIONE E QUALITÀ
Con il progetto Green Together, l’eco sostenibilità diventa un valore aziendale e la tutela dell’ambiente una delle “mission” principali, il tutto comprovato da risultati pratici e certificazioni ambientali. Tra le principali attività troviamo l’ottimizzazione dei componenti utilizzati, l’introduzione del nuovo formato scatola che ha ridotto il volume di
A proposito di Ac Rolcar
Quartier generale, laboratorio e logistica San Mauro Torinese (TO) – 34 operatori – 6.000 mq area struttura logistica altamente avanzata;
Unità produttiva Cicagna (GE) –33 operatori – 3.000 mq di area produttiva;
Unità produttiva Wenzhou (Cina) –20 operatori – 1.200 mq di area produttiva;
Unità produttiva Nabeul (Tunisia) –40 operatori – 3.000 mq di area produttiva;
Sede Commerciale Varsavia (Polonia).
spedizione ed il peso dell’imballo del 20% circa, la digitalizzazione delle istruzioni di montaggio, la preferenza delle risorse rinnovabili ed infine il sostegno di un apicoltore sul territorio nazionale in collaborazione con 3Bee. L’ultima novità riguarda il restyling del logo: un cambio di look che ha visto la modifica di alcuni elementi grafici, che conferiscono al marchio la dinamicità dell’azienda che rappresenta, mantenendo i suoi caratteri distintivi e la sua riconoscibilità. Per il 2023, Ac Rolcar è desiderosa di raggiungere nuovi ambiziosi traguardi, garantendo ai clienti il continuo ampliamento gamma, l’innovazione di prodotto, la qualità del servizio e tutta l’assistenza tecnica e commerciale necessaria. Traguardi pronti a dimostrare ancora una volta l’efficienza e la dinamicità dell’azienda di San Mauro Torinese.
64 TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023 AFTERMARKET AC ROLCAR
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È un DAF XG+ il capolavoro appena uscito dall’atelier di ACITOINOX
Non più solo acciai ma un prodotto completo, frutto del lavoro di un vero e proprio centro stile, che propone nuove idee e soluzioni estetiche all’avanguardia di Marco Perri
l’ultimameraviglia
Qdella propria vita in una cabina, per fare un lavoro di indubbi sacrifici, ci vuole una componente fondamentale, la passione. È quello che
Roma, ma residente da anni a Cesena, base per il trasporto di ortaggi freschi, nel quale Martinelli è specializzato. Dunque, chi frequenta la tratta stradale
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vissimo DAF XG+ 530, decisamente molto particolare. Forse l’aggettivo particolare è un po’ riduttivo visto che quel trattore è un pezzo davvero unico.
QUASI QUATTRO MESI DI LAVORO
Si tratta di IMPULS, ultimo capo lavoro dell’atelier ACITOINOX, ri tirato da pochi giorni da Marti nelli, dopo quasi quattro mesi di lavoro, tra progettazione e realizzazione.
Siamo abituati a immaginare un prodotto uscito da ACITOINOX come un veicolo nel quale gli acciai fanno da padroni, ma l’IMPULS è decisamente diverso.
“ Nell’IMPULS – ci dice Anna Acito, design manager dell’Azienda campana – abbiamo voluto portare una serie di innovazioni. Il veicolo porta con sé, sostanzialmente, due stili: da una parte la tradizione scultorea nordica, dall’altra il design italiano. Lo stile nordico lo si ritrova nell’ aggiunta di alcuni componenti che vanno ad enfatizzare e prolungare le scocche del veicolo e nel colore, usato come strumento per conferire maggiore imponenza. Lo stile italiano, invece, lo si ritrova negli accessori in acciaio, nell’espressività e nella ricercatezza del design, negli elementi decorativi ”.
IL COLORE AL CENTRO DEL PROGETTO
Dunque sembra di capire, almeno a prima vista, che sia la colorazione a differenziare l’IMPULS dai lavori, diciamo cosi, classici di ACITOINOX.
“Effettivamente – riprende Anna Acito
– per prima cosa, a differenza del solito, abbiamo fatto poco uso dell’acciaio ma abbiamo realizzato un progetto ‘a tutto tondo’, utilizzando l’acciaio soltanto in alcuni punti e servendoci di altri materiali: per esempio abbiamo inserito un paraurti in vetroresina, ordinato in Olanda e sul quale noi abbiamo poi lavorato”.
Ma parliamo delle tinte e delle pellicole, cioè della “copertura” del veicolo.
“Per andare a coprire e a caratterizzare il veicolo – dice ancora la giovane designer – abbiamo progettato l’uso di pellicole speciali con un’ispirazione “umana”: per esempio si notano delle nervature sui fianchi del veicolo che ricordano i nervi sul viso di un uomo, tant’è che danno l’idea di una mascella. Poi c’è l’effetto a nido d’ape che va a simulare la pelle. Da qui
arriva il nome del veicolo IMPULS che, in parte viene dal temperamento del cliente, ma molto anche dal risultato di queste nervature, di questi impulsi che si vanno a generare proprio attraverso i nervi tesi presenti sulla cabina. Quindi – continua – c’è stata una selezione delle tinte: partendo dal colore primario, un bordeaux, abbiamo selezionato le tinte e le tonalità delle grafiche, scegliendo un rosso più vivo. E
Lo spoiler del retro cabina, realizzato in base alla tendenza attuale, cioè non solo i profili verticali dello spoiler ma anche il pezzo centrale, nel quale vengono inserite le luci di posizione.
ottenendo dei riflessi metallizzati, gli stessi che abbiamo ripreso sulle pellicole, in un rosso più aranciato. Poi abbiamo mixato il tutto per ottenere, nelle parti più scure, un effetto a nido d’ape. Abbiamo verniciato anche alcune parti in acciaio lasciandone ovviamente alcune in acciaio mirror che è la nostra firma”.
ANCHE COMPONENTISTICA PROGETTATA E REALIZZATA
AD HOC
La protezione spazzole è divisa in tre pezzi, dove i due pezzi laterali hanno una forma plastica ispirata alla tradizione nordica, realizzata attraverso una modellazione tridimensionale, per assecondare le forme del veicolo.
E, a proposito di “firma”, non mancano accessori progettati per l’occasione, secondo la tradizione dell’Azienda. “Abbiamo progettato parti molto particolari. Per esempio – dice ancora Anna Acito – la ‘protezione spazzole’, un elemento introvabile, perché è difficile e complicato da realizzare, a causa di grossi vincoli tecnici. Abbiamo creato una protezione spazzole divisa in tre pezzi, dove i due pezzi laterali, indipendenti da quello centrale, hanno una forma plastica ispirata alla tradizione nordica, realizzata attraverso una modellazione tridimensionale per assecondare le forme del veicolo, arrivando a realizzare forme di modellazione plastica ‘spinte’ Abbiamo poi realizzato altri pezzi particolari, per esempio il set completo di coprimozzi anteriori e posteriori o lo spoiler del retro-cabina, realizzato
TRASPORTARE OGGI 67
I coprimozzi anteriori e posteriori espressamente studiati per l’IMPULS e la barra parafango con le luci a led.
ACITOINOX
in base alla tendenza attuale, cioè non solo i profili verticali dello spoiler ma anche il pezzo centrale, nel quale vengono inserite luci di posizione ”.
UNO SPARTIACQUE
TRA PASSATO E FUTURO
Dunque, l’IMPULS ha tutta l’aria di essere una sorta di spartiacque tra il passato e il futuro di ACITOINOX, non più solo allestimenti e componentistica in acciaio, per i quali l’Azienda campana è leader europeo, ma un lavoro molto più articolato.
“Forse è così – risponde Anna Acito – in Acitoinox aiutiamo il cliente attraverso le nostre conoscenze; con il tempo abbiamo sviluppato un ruolo, ormai fondamentale, che inizia dalla realizzazione del concept e prosegue fino alla consegna del veicolo totalmente allestito, perché la nostra capacità
Sul frontale spiccano i mascherini in acciaio inox, le barre, sempre in acciaio, ma verniciate, l’applicazione porta targa e lo spoiler in vetroresina.
Attraverso l’uso di pellicole speciali con un’ispirazione “umana”, si notano delle nervature sui fianchi del veicolo che ricordano i nervi sul viso di un uomo, tant’è che danno l’idea di una mascella.
creativa si è estesa anche ad altri campi. Insomma oggi i nostri clienti ci chiedono di progettare un design degli esterni completo, che non riguardi solo l’inserimento
dei nostri accessori, ma anche altri elementi decorativi, aerografie, decori , vernici, pellicole. In sostanza direi che siamo diventati un vero e proprio centro stile, che propone nuove idee e soluzioni estetiche innovative attraverso dei concept all’avanguardia e che coordina il lavoro di professionisti. E a questo proposito – conclude – vorrei ringraziare proprio quei professionisti che hanno reso possibile il nostro lavoro: Electric House per gli impianti elettrici, C&B Prisco per le tappezzerie, Printing Center per le pellicole adesive, Cubicatura Salerno per le verniciature e la concessionaria DAF GB Truck di Frosinone che ci ha commissionato l’allestimento”.
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I rivestimenti in acciaio inox dei gradini della scala di accesso in cabina.
La barra portafari del tetto cabina, i coprifaro personalizzabili e il parasole in acciaio verniciato.
GIOVEDÌ 15 GIUGNO
presso Museo Nicolis
viale Postumia 71
Villafranca di Verona
09:00 Registrazione ospiti e welcome coffee
10:00 Workshop Tematici
12:00 Visita guidata del Museo Nicolis
13:00 Networking lunch
14:30 Convegno: Le nuove fonti energetiche nel trasporto a temperatura controllata
16:00 Zero Gradi Award: Premiazione delle eccellenze del freddo
17:00 Cocktail di chiusura
PARTECIPAZIONE GRATUITA
registrazione e aggiornamento programma:
www.eventforma.com
MEDIA PARTNER CON LA PARTECIPAZIONE DI
UNA
FREDDO IN UNA CORNICE UNICA L’HAPPENING
PROGRAMMA
UNA INIZIATIVA
GIORNATA DEDICATA ALLA CATENA DEL
DEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA
2023
IN COLLABORAZIONE CON
B-double Sui
Non solo road train
sulle strade australiane, ma anche combinazioni più agili, in grado di percorrere la maggior parte delle strade
Ce lo racconta Pete, un autista con tante miglia sulle spalle
di Fergus Flaherty
70 PROFESSIONE CAMIONISTA TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2023
AUSTRALIA
Il B-double
Al contrario di quello che generalmente si crede, sulle autostrade australiane non sono i tradizionali road train le combinazioni su gomma piu diffuse; anzi, questi veicoli sono l’eccezione persino in Australia. La legge, infatti, permette sulle strade pubbliche non più di tre semirimorchi o rimorchi. Combinazioni più lunghe viaggiano esclusivamente sulle strade private, lunghe anche centinaia di chilometri, che portano alle fattorie isolate o alle numerose miniere. I Road Trains “permessi”
Australia, novembre. Dall’altra parte del mondo, la crisi economica, la guerra in Ucraina si avvertono appena. Gli affari delle aziende di autotrasporto vanno a gonfie vele come, d’altra parte, va bene per gli autisti, soprattutto per quelli che hanno a che fare con i colossi. Ma nonostante questo – ci raccontano alla Betts di Adelaide, una grande Azienda con filiali in gran parte del Paese – c’è chi si lamenta: “si potrebbe guadagnare di più, il camion potrebbe essere più recente, potrebbe avere più cavalli etc ”. Invece, e questo lo vediamo chiaramente, i camionisti quaggiù stanno proprio bene. Se si ha buona volontà, voglia di lavorare, capacità e, soprattutto, passione, non è affatto difficile
trovare un impiego ben remunerato. Quando si racconta ai camionisti australiani del livello qualitativo dei loro colleghi europei, questi scuotono increduli la testa: 48 ore lavorative settimanali sono impensabili per gli australiani. Qui, gli autisti possono lavorare fino a quattordici ore, quattordici ore passate a guidare nelle immense distese di un Paese grande come un continente. Non solo, ma qui i camionisti neanche sanno cosa siano le limitazioni di trasporto nel fine settimana e cosi riescono a fare tante e tante miglia, per poi ottenere, il sabato, una busta paga piuttosto “gonfia”.
I camionisti che devono effettuare trasporti su lunghe tratte sono di regola pagati sulla base dei chilometri, meglio, delle miglia, percorse.
poi, quelli che non superano i tre semirimorchi, possono viaggiare soltanto su determinate strade, chiaramente indicate come “Road Train Route”. La combinazione più usata è, invece, quella del B-double (detto anche B-Train). Il B-double consiste in un trattore a tre assi, attaccato a un semirimorchio speciale che monta, a sua volta, una ralla sugli ultimi tre assi alla quale viene agganciato un secondo semirimorchio, permettendo così due articolazioni. La loro
lunghezza massima consentita è di 26 metri. In qualche circostanza, magari nei porti di container, si può incontrare anche un “Super B-double” con il primo semirimorchio a 4 assi, per permettere di caricare sia sul primo, che sul secondo semirimorchio un totale di due container da 40 piedi o quattro da 20. I Super B-double si usano prevalentemente per il trasporto container, quindi da terminal a terminal, mentre i B-double normali, sono assai diffusi, soprattutto sulle lunghe rotte.
Pete Eyb guida un vero e proprio camion da cow-boy, di cui probabilmente sarebbero invidiosi molti colleghi europei.
Un camionista australiano che lavora sulle tratte medio-lunghe e che guida una combinazione B-double, in genere viene pagato in base alle miglia percorse, ma lo stipendio medio si aggira sui 1200 euro a settimana.
Il bullbar, una caratteristica dei camion australiani: non è una decorazione, come potrebbe essere da noi, ma una vera e propria difesa del radiatore e dell’abitacolo, dagli animali, canguri, mucche, cammelli, che si incrociano, soprattutto di notte sulle autostrade.
SUL WESTERN STAR DI PETE
Pete Eyb guida un vero e proprio camion da cow-boy, di cui probabilmente sarebbero invidiosi molti colleghi europei. Pete, i cui avi sono arrivati in Australia dalla Germania, percorre annualmente dai 260 ai 270mila chilometri per la Betts..
“Il mio camion è abbastanza nuovo – dice – è sulla strada da appena due anni. È un Western Star e l’ho trasformato davvero in un gioiello, l’ho riempito di cromature e di parti in acciaio inossidabile”. Sotto la cabina, incorniciata da due tubi di scarico e da due snorkel (tubi di aspirazione per l’alimentazione) che vanno verso il cielo, romba un motore Cummins da 600 cavalli che, secondo una formula di calcolo locale, fa circa 1,50 km con 1 litro di gasolio; in Europa sarebbe davvero fuori mercato anche se dobbiamo considerare che ci sono delle oggettive differenze: questi veicoli hanno il cambio manuale e quindi il consumo dipende molto dalla “bravura” dell’autista; raggiungono e mantengono per lunghissimi tratti velocità massime impensabili in Europa, che possono arrivare a 120 km/h (anche se il limite è di 100
Tempi di guida e controlli
km/h), senza dimenticare che stiamo parlando di un trattore che tira enormi “B-Doubles”,una particolare combinazione, tutta australiana, che “vale” circa 70 tonnellate, composta da un doppio semirimorchio.
600 cavalli sono abbastanza?
Non sono mai sufficienti ”, scherza Pete, mentre guida verso Adelaide. Come autista di questi bestioni –dice – so che serve tutta la potenza possibile. Fino a qualche anno fa il massimo delle potenze, qui in Australia, arrivava a 500 cavalli; oggi, per fortuna, lo standard si è spostato un po’ più in alto”. Ci fermiamo in un truck stop proprio al confine tra gli Stati del Nuovo Galles del Sud e del Sud Australia; finalmente si scende dal camion, finalmente si mangia. E il cibo, insieme a una bottiglia di “XXXX ” la più diffusa birra australiana, apre alle confidenze.
UNO STIPENDIO NIENTE MALE
La domanda è, forse, un po’ sfacciata: “quanto guadagna un autista come te, qui in Australia? ”.
Nello Stato del North Territory e del Western Australia, la parte occidentale dell’Australia, quella più selvaggia, le leggi sono poche e semplici. Chiare come lo sono i dieci comandamenti. E questo vale anche e soprattutto per quanto riguarda le norme che regolano le attività dell’autotrasporto. Nessun disco, nessun tachigrafo, nessun documento che attesti velocità, orari di guida o altro. Ci si ferma quando finisce la strada, “Dio è il solo Giudice per il camionista,” dicono i truckers dell’Outback.
Negli altri Stati, dopo anni di discussioni, si è arrivati, da poco tempo, a una regolamentazione. Ancora non c’è l’obbligo del tachigrafo, ma esiste quello del “libro di bordo”. Il tempo massimo di guida giornaliero è fissato in 12 ore. Il tempo consentito di guida continuata è di 5 ore, seguite da un riposo di mezz’ora o di due riposi superiori ai 15 minuti nell’arco di 5 ore e mezzo. In ogni caso bisogna riposare almeno 6 ore consecutive ogni giorno. Il limite massimo settimanale è di 72 ore. In caso di mancato rispetto degli orari, l’autista può essere multato fino a 1.500 dollari, anche se la multa media è di 300. L’azienda committente, se risulta colpevole per il mancato rispetto dell’orario da parte del camionista, è passibile di una multa che può arrivare a 7.500 dollari australiani. Queste sono le regole, ma farle rispettare è davvero un altro discorso; vista la vastità dei territori un vero controllo della strada è praticamente impossibile né per quanto riguarda la velocità massima né per i tempi di guida.
“Purtroppo – dicono alla Polizia Stradale di Adelaide – ci si affida molto alla professionalità degli autisti, i veri professionisti sanno quando non si può più rischiare”. Gli autisti, dal canto loro, saranno pure professionisti ma, come abbiamo visto, neanche nascondono troppo il fatto di non rispettare né velocità massime né tempi di guida... Il cartello dice: “fermati se hai sonno”.
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misanocircuit.com
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Maggio
“Hells Gate“ (passaggio per l’inferno) dice l’insegna di questo truck stop al confine tra Nuovo Galles del Sud e Australia del Sud.
di lavoro ce n’è tanto e i buoni autisti con il permesso di guida di camion con doppio rimorchio non sono molti e, di conseguenza, sono piuttosto richiesti.
UNA COMBINAZIONE CHE PUÒ TRANSITARE DAPPERTUTTO
Pete ha ottenuto la licenza di guida per una combinazione B-Double già qualche anno fa. “Bisogna aver passato almeno 2 anni su un autoarticolato normale – racconta – poi, dopo un breve
I truck stop, le stazioni di servizio, i piccoli bar anche nelle parti più sperdute del continente, sono oasi per i camionisti. Spesso si trova di tutto, dalla birra a qualche pezzo di ricambio. I prezzi sono alti, anche perché, arrivare dappertutto non è così semplice, ma davvero vale la pena fermarsi. In quelli più grandi si possono trovare – più a beneficio dei turisti che dei clienti abituali – pezzi di memorabilia: vecchie pompe del gasolio, insegne o latte usate.
cab over Kenworth in configurazione B-double nell’insolito scenario di un campo fiorito; nel Queensland, ma in generale in tutto il Paese, in primavera (il nostro autunno) è caduta talmente tanta acqua come non se ne era mai vista. La boscaglia si è trasformata in un prato di viole.
Pete mi guarda, sorride, forse non vuole dirmelo, poi si lascia andare:
“
In genere riusciamo a fare un po’ più di 1.800 dollari australiani (circa 1.200 euro) a settimana. Ma non credere che sia tanto – aggiunge subito – potrebbe essere di più, in fondo, la vita sulla strada è cara”.
Questo, però, non è solo un modo di dire, il costo della vita in Australia ha raggiunto in alcuni posti livelli esorbitanti. Ormai, anche i prezzi nei più infimi caffè, e soprattutto nei punti di ristoro per camionisti, lontani dalla civiltà, sono alti come nelle aree di servizio in Europa.
Un autista che consuma due pasti al giorno e che vuole fare un’abbondante colazione, sommando a questi anche una birra a fine giornata, può arrivare a spendere fino 100 dollari al giorno. Il sistema funziona, perché l’Australia è stata toccata dalla crisi economica solo marginalmente;
corso e un esame, si può ottenere il permesso di guida per un B-Double”. E guidare un B-double è importante perché si tratta di una combinazione che, a differenza di altre, per esempio i road train, che hanno la circolazione limitata ad alcune strade e zone, possono transitare praticamente dappertutto. “Comunque, fare il camionista – ammette Pete – è uno dei migliori lavori in questo Paese. Se lo si confronta con altri lavori e le relative remunerazioni, dobbiamo riconoscere che non ci va poi così male anche se, naturalmente ci potrebbero anche dare qualcosa di più ”. Le aziende calcolano per ogni autista costi aziendali annui lordi medi, di circa 90mila dollari australiani (circa 70mila euro), un conto che prevede anche, vista l’elasticità delle remunerazioni, calcolate anche in base alle miglia percorse, che i più bravi possano guadagnare qualche centinaio di dollari in più.
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Un vecchio
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PROTAGONISTA di un’EPOPEA
di Ferruccio Venturoli
di tutta Europa negli Anni ‘30
Per chi è appassionato di camion, passeggiare nel paddock, o dietro ai box di un circuito durante un Gran Premio di Formula Uno, è uno degli spettacoli da non perdere. Decine di trattori di tutte le marche, tutti decorati con i colori della squadra alla quale appartengono. E questo vale per tutto il motorsport, dalle moto fino al truck race. Naturalmente, in base all’importanza del campionato al quale partecipa, il team avrà a disposizione non solo quella che si
chiama “bisarca” per trasportare le vetture, ma tutta una serie di altri veicoli pesanti che vanno dai motorhome per i piloti, all’hospitality, ai magazzini ricambi a, in certi casi (dipende dal campo di gara), vere e proprie officine mobili. Non è, naturalmente, sempre stato così, un tempo, nella “golden age” del motorsport, la logistica “da corsa” era ben diversa: un camion per trasportare le vetture, uno per i ricambi, tutto molto spartano, tutto più economico.
INIZIÒ IL REPARTO CORSE DELLA STELLA
Il Reparto Corse di Mercedes-Benz fu il primo, negli Anni Trenta, a prendere in considerazione in maniera razionale e molto professionale la logistica per le corse, realizzando, meglio, modificando autocarri della produzione di serie per adeguarli a questi impieghi. Va detto, a onor del vero, che il reparto corse di Stoccarda era, nel panorama del motorsport di allora, di gran lunga quello che disponeva del miglior budget, gli si avvicinava, ma solo a diverse lunghezze, quello dell’altra tedesca, la Auto Union. Il “Silver Arrow Rapid Deployment Team”, come erano chiamati, guidato dal mitico team manager Alfred Neubauer, si muoveva su autocarri Mercedes-Benz blu modificati, pensati per garantire
Servendosi solo di vecchi disegni trovati negli archivi di Stoccarda, Mercedes ha ricostruito, partendo da zero, una delle bisarche che trasportavano le invincibili Frecce d’Argento sui circuiti
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La carovana del Silver Arrow Rapid Deployment Team verso un circuito, nel 1937.
E poi c’era il Portento Blu
Mercedes-Benz ha spesso realizzato operazioni importanti di restauro sui propri veicoli. Una ventina di anni fa, fu rifatto completamente il famosissimo Portento Blu, il transporter che rimase in servizio nel mondo delle corse per soli due anni, ma quelli decisivi, in cui Fangio vinse il mondiale del ‘54 e del ’55. Il Portento Blu fu la realizzazione di un progetto audace, montava il motore 300 SL della famosa
“Ali di Gabbiano” e riusciva a raggiungere i 170 chilometri l’ora, prestazioni che pochi altri veicoli del genere garantivano. Quando Mercedes nel ‘57 si ritirò dalle competizioni, la stessa sorte toccò al Portento, che nel 1967 venne rottamato. Ricostruirlo richiese ben 7 anni e seimila ore di duro lavoro, visto che non esistevano più progetti, disegni e specifiche tecniche, solo qualche foto e il ricordo di chi lavorava nel reparto corse. Grazie, però, a una ricerca intensa, tra gli ex fornitori e gli ex collaboratori, comparvero altre foto, qualche specifica tecnica, alcuni disegni, fino a far risorgere il Trasporter Blu dalle sabbie del tempo.
una catena di approvvigionamento veloce e affidabile dalla fabbrica, in cui venivano costruite le auto da corsa, al circuito, dove avrebbero dovuto vincere le gare. A dire il vero, la maggior parte dei veicoli utilizzati per questo scopo era difficile da distinguere dagli altri autocarri se non il loro prezioso carico, per il loro caratteristico colore blu e per la scritta “rennabteilung” (Reparto Corse).
DESTINATO ALLE FRECCE D’ARGENTO
Sono passati ben 89 anni da allora, da quando, il 3 giugno del 1934, alla Eifel Race, sul circuito del Nürburgring, debuttarono le Frecce d’Argento della Mercedes, vetture che erano lo stato dell’arte dell’epoca, non c‘era nulla di più moderno e tecnologico; erano le macchine da corsa destinate a rimanere
Teloni abbassati e vetture in bella mostra per sfilare per le vie cittadine dopo una vittoria.
Lo LO 2750 non accompagnava solo le auto fino al Gran Premio ma trasportava i pezzi di ricambio e fungeva da officina mobile.
nella leggenda dell’automobilismo. Negli anni ‘30 le corse avevano un fascino particolare, piloti come Manfred von Braushtitsch, Rudolf Caracciola e Hermann Lang, erano come cavalieri invincibili, su vetture come la W25, la W125, la W154, o la più potente, la W165, che ancora corrono nel cuore degli appassionati. Ma come abbiamo visto, nessuna di queste auto, per quanto ben progettata, forse, avrebbe mai potuto diventare una stella senza la vera spina dorsale delle corse, i “racing truck”, i camion destinati a trasportare le “frecce” sui circuiti di tutta Europa e a essere di per sé stessi la logistica della squadra corse
DIRETTAMENTE
DAL PASSATO
Una quindicina di anni fa il MercedesBenz Classic Center ha riportato alla luce il LO 2750, per molti anni la bisarca, l’officina mobile, il fedele compagno proprio delle Frecce Argento. Spesso questo “racing truck” accompagnava le Frecce anche nelle cerimonie importanti, dopo le grandi vittorie, trasportandole con i teloni abbassati, tra la folla festante. Purtroppo, i camion che hanno servito nel mondo delle corse la Casa tedesca, compresi i modelli delle Serie LO 2000, 2500 e 2750, negli anni sono andati perduti. La Casa della Stella, allora, in soli
sei mesi, ha ricostruito questo gioiello “alla vecchia maniera”, basandosi appunto sullo LO 2750, costruito nel 1936, con un motore da 70 cavalli a benzina e una cilindrata poco al di sotto dei 5 litri, ricostruito da zero. Il risultato è eccezionale, il nuovo veicolo sembra davvero uscito dagli anni ‘30, come se fosse rimasto congelato nel tempo. Lo LO 2750 ha ripreso il suo “mestiere” originale, trasporta ancora le frecce d’argento, cosi come fa l’altra mitica bisarca Mercedes degli anni più recenti, il Portento Blu, ai grandi raduni internazionali o alle gare per auto d’epoca, compresa la Mille Miglia, nel nostro Paese.
Bastava spingere l’auto da corsa sul camion, la semplicità di utilizzo lo rendeva un racing truck perfetto.
Manfred von Brauchitsch, vincitore della gara d’esordio delle Frecce d’Argento, il 3 giugno del 1934 , sul circuito del Nürburgring.
L’intelligenza dei rimorchi
Con un occhio di riguardo al futuro, SAF-HOLLAND ha iniziato ad investire in sistemi intelligenti per i rimorchi. Ultimo arrivato è SAF TrailerMaster, un sistema telematico che rende i rimorchi intelligenti a cura della redazione
La digitalizzazione è diventata un fattore chiave nel trasporto e SAF-HOLLAND sta sviluppando soluzioni per aumentare l’efficacia delle flotte e migliorare la loro produttività. È il caso di SAF TrailerMaster sviluppato da Axscend, la filiale britannica di SAF-HOLLAND: un sistema che connette i vari componenti del rimorchio, digitalizza i processi e automatizza la comunicazione tra il rimorchio, il conducente e l’operatore. Si tratta di un’applicazione telematica che mostra in tempo reale tutti i dati del veicolo e il suo spostamento, permettendo ai fleet manager di monitorare costantemente la posizione, il peso del carico e il chilometraggio del rimorchio, nonché lo stato dei pneumatici e dei freni, aumentando la trasparenza delle operazioni di trasporto quotidiane.
MIGLIORE MANUTENZIONE DELLE FLOTTE
SAF TrailerMaster fornisce informazioni tempestive nel caso in cui le condizio ni del rimorchio dovessero cambiare, aiutando a prevenire rotture e guasti. Questo permette ai fleet manager di pianificare meglio e in anticipo le vi site in officina e i tempi di inattività. Tutta la documentazione relativa agli interventi di manutenzione può esse re gestita centralmente ed esporta ta in altri sistemi. SAF TrailerMaster
garantisce una sicurezza e affidabilità del trasporto, prevenendo sovraccarichi pericolosi e guasti dovuti all’usura. I dati vengono raccolti in tempo reale e archiviati in un cloud protetto.
UN PORTALE WEB DEDICATO
SAF TrailerMaster si basa su un portale web che elabora i dati dei veicoli e dei loro spostamenti in modo sincronizzato, presentandoli in un layout semplice e chiaro accessibile da PC, notebook, tablet e smartphone. Ciò consente al trasportatore di avere una visione immediata dello stato dell’intera flotta e di raccogliere informazioni sui rimorchi e sui processi di trasporto. I dati relativi ai veicoli e ai loro spostamenti vengono aggiornati automaticamente, in modo che tutti gli eventi possano essere monitorati e gestiti centralmente. Il responsabile della flotta gestisce tutti i veicoli attraverso il Fleet Desk, dalla loro
immatricolazione fino al ritiro. Il portale web è facile da usare grazie a semplici interfacce utente che richiedono solo pochi clic, dashboard dal layout chiaro, codifiche a colori e diagrammi, e una funzione di ricerca efficace.
UNA DRIVER APP A SUPPORTO DEL CLIENTE
La Driver app rappresenta un prezioso strumento per i conducenti dei veicoli dotati di SAF TrailerMaster, in quanto consente loro di avere una visione completa dello stato del veicolo e di segnalare tempestivamente eventuali problemi. La diagnostica rapida e l’inoltro delle notifiche di guasto ai fleet manager e alle officine permettono di intervenire prontamente e prevenire eventuali guasti o rotture. Inoltre, la lista di controlli da effettuare alla partenza in formato digitale consente di documentare eventuali difetti del veicolo in modo dettagliato e con foto, semplificando la gestione della manutenzione.
SEMPLICITÀ DI INSTALLAZIONE
L’hardware del SAF TrailerMaster è stato progettato per una facile installazione e la configurazione del software è altrettanto semplice, consentendo di assegnare ruoli e funzioni in modo rapido ed efficiente. In caso di necessità, gli esperti di SAF-HOLLAND forniscono assistenza per l’installazione dell’hardware e del software, nonché la formazione dei dipendenti. Grazie a SAF TrailerMaster e alla Driver app, i fleet manager e i conducenti possono contare su un supporto affidabile e completo per garantire un trasporto sicuro e affidabile.
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