n. 167

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In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 18 - aprile/maggio 2013 - n. 167

■ dangel furgoni 4x4 targati peugeot

■ MAN RED PASSION

■ TRANSPOBANK ECO BORSA NOLI ■ TEST DRIVE MERCEDES ACTROS ■ RUOTE INDUSTRIALI IL NUOVO IVECO TRAKKER

■ LE GRANDI INTERVISTE STEFANO CICCONE

■ eventi IL TRANSPOTEC DELLA RISCOSSA A TUTTO BAUMA


■ TRANSPOTEC


Sommario Anno 18 aprile/maggio - n. 167

ATTUALITà 5 EDITORIALE

di Luca Barassi

6 il notiziario 9 LA STERZATA

di Roberto Sterza

11 L’ALTRA PHONTE

di Annalisa Cavani

12 SEGNALI DI FUMAROLA

di Sabina Fumarola

14 ARIA DI CASEROTTI

di Cinzia Caserotti

cover story 22 MAN, RED PASSION

LE GRANDI INTERVISTE 18 STEFANO CICCONE, RENAULT TRUCKS

ruote industriali 26 MERCEDES: IL NUOVO ATEGO 30 IVECO: tRAKKER, FACCIA NUOVA 34 TEST DRIVE: MERCEDES-BENZ ACTROS

ruote commerciali 38 PEUGEOT-DANGEL: SENSAZIONI 4X4

EVENTI 42 TRANSPOTEC: MISSIONE COMPIUTA 48 MISANO: tUTTI IN PISTA!

In copertina: MAN TGX. Ducati ha scelto il costruttore di Monaco per la propria flotta a supporto del Team di corse.

Stefano Ciccone, amministratore unico di Renault Trucks Italia


www.volvotrucks.it/fh

nuovo VolvO FH Volvo Trucks. Driving Progress


■ test drive piaggio porter fiat scudo workup scania g440 ■ eventi misano ci aspetta

■ infrastrutture ponte o non ponte?

■ copertina renault magnum:

febbraio/marzo 2013

dicembre/gennaio 2013

ottobre/novembre 2012

luglio/settembre 2012

La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 17 - maggio/giugno 2012 - n. 162

In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

La Rivista degli Autotrasportatori

■ fiere ifwla 2012 roma lowe

Anno 17 - gennaio/febbraio 2012 - n. 160

Truck of the Year 2012

DA UN SUCCESSO ALL’ALTRO Molte le novità presentate nel 2011. Il 2012 parte da qui

VINCENZO SCARDIGNO PIAGGIO - NEONATO IN NISSAN IL SISTEMA NERVOSO DEI TRUCK - ASTRA: NUOVA GAMMA I CAMBI SECONDO RENAULT TRUCKS - TECHPRO IVECO LA VOCE DELLA LOGISTICA - TRACKER: LE SUPERFUNZIONI

la leggenda continua

maggio/giugno 2012

marzo/aprile 2012

gennaio/febbraio 2012

LOGISTICA 50 LO SPORTELLO UNICO 54 INTERPORTI: NUMERI CHE PARLANO 58 LA LOGISTICA DEL FARMACO

rubriche fuori strada 61 FOCUS: IL SUCCESSO DI TRANSPOBANK 62 social network

trasportare oggi coNstruction 64 editoriale off road di Ferdinando Tagliabue 65 in costruzione 68 A TUTTO BAUMA 72 GLI IBRIDI IN CAVA

Con i veicoli commerciali Peugeot, trasformati da Dangel in 4x4, si può superare qualsasi ostacolo. La rivista degli Autotrasportatori - n.167 aprile/maggio 2013

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Francesca Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Direttore Trasportare Oggi Construction: Ferdinando Tagliabue Hanno collaborato: Cinzia Caserotti, Patrizio Comi, Pierluigi Coppa, Federica Fabi, Franco Fiorucci, Sabina Fumarola, Massimo Marciani, Paolo Sartor, Roberto Sterza, Paolo Tasla, Andrea Trapani Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com

Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, desideriamo informarLa che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Ratios Srl per inviarle la seguente pubblicazione. I dati personali raccolti saranno trattati con l’ausilio di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, Viale Monza 40.

È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Di questo numero sono state tirate: 15.300 copie

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EDITORIALE

di Luca Barassi

BUONASERA! C

on questa semplice, naturale e amichevole parola Papa Francesco si è palesato al mondo lo scorso 13 marzo. Un messaggio chiaro, di buon augurio che, credo, possa essere stato gradito da chiunque, cristiano, ortodosso, ebreo, musulmano, ateo o agnostico. Non ha importanza di quale religione o fede o anche non fede ciascuno di noi possa essere. A prescindere da ciò che ci sia o meno nell’Aldilà la vita terrena è fatta dagli Uomini. E sono gli Uomini che ci danno speranza, che costruiscono il mondo, che portano avanti idee e progetti, che ci fanno sognare, piangere e sorridere. Ecco, quest’Uomo – il nuovo Papa – ha dato il suo importante contributo a riscaldare gli animi di tutti noi e una nuova spinta per superare il difficile momento storico ed economico che stiamo attraversando. Una iniezione di fiducia di cui avevamo tanto bisogno. E anche il nostro “piccolo” mondo dei trasporti è fatto di Uomini. E Donne, naturalmente, come sottolinea Annalisa Cavani nel suo nuovo spazio (L’Altra Phonte) che da questo numero ospitiamo su Trasportare Oggi. “Uomini” che hanno contribuito al successo di una manifestazione come il Transpotec che era sull’orlo di una crisi di nervi e che, invece, ha saputo reagire cogliendo i bisogni del mercato e ripartendo da dove era nata. Uomini che stanno traghettando le loro aziende in un mare più tranquillo e stanno cercando, con determinazione e professionalità, di navigare nella giusta rotta dentro la tempesta. Stefano Ciccone, nuovo amministratore unico di Renault Trucks Italia, che abbiamo intervistato per voi su questo numero, è uno di questi e, siamo certi, saprà spingere sempre più in alto la Losanga in un anno per lei cruciale come il 2013. Sono gli uomini che fanno le aziende e non le aziende a fare gli uomini. Però le aziende, quelle più virtuose, sanno valorizzare i propri uomini. Così, noi del mercato Italia, salutiamo con simpatia

Andreas Schmid, per tanti anni direttore generale dei veicoli industriali e commerciali Mercedes-Benz nel nostro Paese, per la sua nuova sfida professionale in Germania, sempre all’interno del gruppo. Così come ci fa piacere dare il benvenuto a Lorenzo Sistino, che da alcuni mesi ha preso la guida di Iveco, dopo la ristrutturazione degli organigrammi del costruttore nazionale e il passaggio di Alfredo Altavilla in Fiat. Ma la strada è fatta anche di Uomini comuni, di tutti i giorni, che non sono sotto i riflettori e le luci della ribalta. Parlo di coloro che ogni giorno guidano i camion (li voglio chiamare così) e i numerosi veicoli professionali in tutta Italia e in tutta Europa. E parlo, in particolare, di uno straordinario gruppo di camionisti, l’Higway Truck Team, fatto da “uomini” veri. E non perché siano virili (anche perché sono tanti gli elementi di sesso femminile all’interno, a

partire dalla mitica Marina), ma perché hanno un cuore grande così. E gli “uomini” veri hanno cuore. Permettetemi, infine, dato che ho dedicato questo editoriale al genere umano, e a coloro che stanno costruendo qualcosa per il nostro futuro, di indicare, tra loro, gli Uomini (e quindi le Donne) che lavorano ogni giorno per darvi questo strumento di informazione e comunicazione, fatto di mezzi classici come il giornale che state sfogliando e di strumenti più moderni, come la versione per iPad, il Trasportale e i social network (Facebook e Twitter) dove ogni giorno siamo in contatto con voi. A loro va il mio personale (e spero anche vostro) plauso per ciò che stanno realizzando, per il progetto e per le idee che stanno portando avanti, ognuno per quel che gli compete, in modo eccellente e pregevole. Non faccio nomi, né cognomi, perché ognuno sa di chi sto parlando e poi perché… siamo Uomini, mica caporali! ■

TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013

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il notiziario

Tachigrafo

analogico VDO lancia una nuova campagna

Occorrono dischi? “Con VDO è tutta un’altra musica – Un mese di dischi gratis”… Questa la nuova campagna che VDO rivolge ai conducenti dei numerosi mezzi che hanno ancora il tachigrafo analogico e per i quali i dischi tachigrafo sono indispensabili. Come da tradizione, nei primi mesi dell’anno VDO, marchio del Gruppo Continental, offre ai propri clienti la possibilità di rifornirsi di scatole di dischi ad un prezzo agevolato. La nuova campagna offre ai padroncini una scatola contenente 220 dischi più 30 pezzi in omaggio (mediamente la quantità necessaria in un mese) e ai gestori flotte una confezione da quattro scatole, per un totale di 120 dischi in omaggio. La promozione sarà attiva fino ad esaurimento scorte. I tradizionali dischi diagrammati conservano in forma grafica le informazioni registrate dal tachigrafo analogico riguardanti velocità, distanza percorsa, tempi di guida e tempi di riposo. I dischi di VDO, inoltre, possono essere importati nel software di valutazione dati TIS-Web® tramite un apposito scanner professionale, rimanendo così a disposizione del fleet manager per l’analisi e il controllo dei dati.

Freschezza portatile Arriva U-Go di Autoclima

Nell’anno del suo 50esimo anniversario, Autoclima, azienda specializzata nella produzione di condizionatori e climatizzatori per veicoli (truck e furgoni, veicoli speciali, movimento terra, autobus e treni, fino ai veicoli militari e all’aeronautica per alcune componenti), lancia sul mercato un prodotto, brevettato, a dir poco innovativo, le cui consegne sono previste già da Aprile: un condizionatore (ma funziona anche come riscaldatore) da parcheggio portatile chiamato simpaticamente U-Go. Trasportabile facilmente da un camion ad un altro (pesa ca. 19 Kg e misura 36x37x40 cm), grazie a due pratiche maniglie e a una tracolla che rendono facile anche il suo spostamento all’interno della cabina a seconda della zona che si desidera rinfrescare, è particolarmente pratico sia per i padroncini che per le flotte, che possono spostarlo secondo le esigenze e senza nessuna difficoltà di installazione (plug and play), non richiedendo fori o modifiche alla cabina, né il lavoro d’officina. U-Go raffresca e deumidifica senza ricariche di acqua, funziona a motore spento (deve solo essere collegato ad una presa da 24 V) e garantisce all’autista sonni tranquilli (impossibile l’immissione di gas soporiferi dall’esterno). Non richiede manutenzione ed è dotato di salvabatteria e telecomando.

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aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


16 Km in più Avanza la Salerno-Reggio Calabria A Marzo è stata aperta al traffico la tratta Scilla-Bagnara Calabra, circa 16 chilometri. "L'appuntamento è un altro importante passo in avanti verso il completamento di una delle più importanti infrastrutture del Paese, oltre che parte integrante del corridoio europeo Helsinki-La Valletta" ha dichiarato Corrado Passera, che è tornato sulla Salerno-Reggio Calabria dopo il sopralluogo effettuato lo scorso giugno. "Secondo la tabella di marcia - ha continuato - i tratti a corsia unica dovranno essere dimezzati entro l'estate, mentre entro la fine dell'anno tutti i cantieri oggi aperti dovranno essere completati. Nel corso di questi mesi abbiamo lavorato con impegno insieme ad Anas per far sì che le scadenze dei lavori vengano rispettate e l'apertura al traffico dell'ultima parte del Macrolotto V (che si estende complessivamente per 30 km da Gioia Tauro fino a Scilla) lascia ben sperare in questo senso". L'A3 Salerno-Reggio Calabria è una infrastruttura unica al mondo in quanto a tutti gli effetti è una vera e propria autostrada di montagna. Nel complesso, sono state realizzate o sono in corso di realizzazione 134 gallerie e 432 ponti e viadotti. In alcune tratte, quali quella lucana e quella reggina, la successione galleria-viadotto procede per decine di chilometri senza soluzione di continuità.

Volkswagen pensa in verde

Ambiziosi obiettivi per il Gruppo sul fronte ecocompatibilità

Al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, concluso il 17 Marzo scorso, il Gruppo Volkswagen ha confermato l’obiettivo strategico di diventare entro il 2018 il Costruttore più ecocompatibile, anche attraverso la riduzione dell’inquinamento ambientale per ogni veicolo prodotto (ridotto del 10% negli ultimi due anni). “Il Gruppo Volkswagen, entro il 2020, vuole ridurre le emissioni di CO2 della propria flotta europea di veicoli nuovi a 95 g/km”, ha spiegato il presidente Martin Winterkorn, “questo dato equivale a ottenere consumi inferiori a 4 litri per 100 km in tutti i segmenti e le classi. Un’impresa a dir poco straordinaria”. Winterkorn ha inoltre confermato che il Gruppo riuscirà a conseguire l’obiettivo che si è posto di ridurre, entro il 2015, le emissioni di CO2 della propria flotta europea di veicoli nuovi sotto i 120 g/km, a un livello di 12 grammi inferiore rispetto a quanto stabilito per legge. “È il momento di dar vita a innovazioni che possano determinare una rapida affermazione di tecnologie efficienti e sistemi di trazione alternativi”. Ecco il perché dell’impegno della Volkswagen per l’introduzione, anche in Europa, di incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici, proprio come accade già negli Stati Uniti e in Cina.

Iva e pneumatici Conto salato per chi acquista da evasori

Mediamente 1.500 euro, secondo Airp (Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici): è questo il conto che il fisco può presentare ad un camionista che incautamente ha acquistato un treno di gomme da un soggetto che ha evaso l’Iva. Infatti, in base ad un decreto del Ministro delle Finanze del 31 ottobre 2012, un camionista o un’azienda di trasporto che acquista pneumatici da una società che ha evaso l’Iva può essere chiamato dal fisco a versare l’importo dell’Iva sul “valore normale di mercato” degli pneumatici che ha acquistato. E’ importante specificare che la disposizione che rende gli acquirenti corresponsabili del mancato pagamento dell’Iva da parte di chi vende pneumatici trova applicazione solo nelle operazioni intercorse tra operatori economici e quindi non per le vendite di pneumatici effettuate nei confronti di privati. Inoltre va segnalato che la sanzione scatta quando l’acquisto è stato fatto a prezzi inferiori ai valori normali di mercato.

Lavoratori distaccati Occorre vigilare

"La Commissione europea intervenga per salvaguardare la tenuta occupazionale nell'autotrasporto, messa a rischio dall'applicazione della normativa Ue sul distacco comunitario". Lo chiede l'eurodeputata Debora Serracchiani, componente della commissione Trasporti, in un'interrogazione rivolta alla Commissione, sottolineando che “per alcune aziende italiane operanti nel settore dei trasporti sembra ormai pratica diffusa avvalersi di prestazioni di personale di lavoro temporaneo fornito da agenzie interinali stabilite in altri Paesi Ue, con conseguenze negative sul fronte occupazionale per la categoria. Sempre più imprese scelgono di assumere i loro conducenti in Paesi che presentano un ridotto costo del lavoro e tale tipologia contrattuale, ammessa dalla normativa europea, in alcuni Paesi come l'Italia viene percepita come un fenomeno negativo, attraverso cui si possono legalizzare situazioni di dumping sociale. Al di là delle conseguenze occupazionali per la categoria, viene inoltre messa a rischio la certezza di retribuzione pagata dalle aziende italiane alle agenzie di lavoro che, in teoria, dovrebbero versare i contributi al sistema previdenziale italiano. Se cosi non fosse, gli autotrasportatori assunti tramite agenzie localizzate in Paesi dove i costi del lavoro sono più bassi rischierebbero di non ricevere la pensione". TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013

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il notiziario

La Losanga nella Città Proibita 20 Renault Midlum antincendio alla Cina Il mercato cinese guarda con interesse ai veicoli antincendio della Losanga, ordinandone 20. Apprezzate in particolare la robustezza e la longevità del Renault Midlum, commercializzato in Cina da circa dieci anni, ma mai nella versione antincendio. Per la prima volta dunque la Casa francese fornirà al Paese 20 mezzi in questa versione, due dei quali, già consegnati, sono stati scelti per proteggere la Città Proibita, nel cuore della Città Imperiale di Pechino. Renault Trucks ha già una quota del 75% sul mercato francese dei veicoli antincendio e ora, si è guadagnata un posto di tutto rispetto sui mercati internazionali dopo aver vinto contratti in Algeria, Spagna e Cile.

24 candeline

Compleanno di Transpobank

Attiva dal 15 marzo 1989, lo storico sistema oggi è Leader incontrastato in Italia, con migliaia di clienti fedeli e affidabili. La facilità d'uso del sistema e la sua diffusione rendono la borsa noli adatta a qualsiasi tipo di azienda di autotrasporto o spedizioni, dal padroncino alla grande organizzazione logistica. Abbonarsi a Transpobank porta grandi vantaggi in termini di tempo, ma soprattutto in termini economici. L'abbonamento si ammortizza in pochissimi giorni con guadagni elevatissimi soprattutto con l’uso quotidiano. Da 24 anni il gruppo Transpobank sviluppa servizi telematici per le flotte e per i piccoli operatori offrendo borsa noli e servizi satellitari, oggi anche integrati in un unico sistema. Trace e Log Eco sono le ultime frontiere di Transpobank. Informati sul sito www.transpobank.it.

Mercato Commerciali ancora in calo

Il mese di febbraio ha registrato un'altra pesante flessione (la diciottesima) del mercato dei veicoli fino a 3,5 ton. Secondo le stime elaborate dal Centro Studi UNRAE, sono stati immatricolati 7.780 veicoli, in flessione del 31,7% rispetto agli 11.384 del febbraio 2012, mese che aveva già registrato una riduzione del 28,6%. In soli due anni il mercato si è ridotto di più della metà, portandosi ad un livello mai raggiunto dal 1990, cioè da quando sono disponibili dati ufficiali. I risultati del primo bimestre indicano un calo del 28,8% e 15.909 veicoli venduti, rispetto ai 22.354 del gennaio-febbraio 2012, perdendo così in soli 2 mesi altre 6.500 immatricolazioni. “Il crollo delle vendite degli ultimi anni sta invecchiando il nostro parco circolante: questo potrebbe rivelarsi un potenziale importante se si realizzassero iniziative di stimolo al suo rinnovo. Ma gli interventi di rilancio dell’economia passano per un quadro politico più stabile”, ha affermato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. 8

aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


di Roberto Sterza Direttore Marketing & Comunicazione Renault Trucks Italia

La... sterzata

Immagina… puoi?

L'

introduzione della normativa Euro 6 rappresenta un giro di boa al quale i costruttori si avvicinano introducendo nuovi prodotti. Se diamo un'occhiata alle innovazioni tecnologiche che arricchiscono il contenuto degli ultimi arrivati, non può non balzare subito all'occhio come ormai si proceda nella direzione di introdurre soluzioni e sistemi che assistano gli autisti (e di conseguenza le loro imprese) a condurre il veicolo ottimizzandone le performance a vantaggio della sicurezza e della produttività. Grazie (soprattutto) allo sviluppo della telematica, quello che sembrava fantascienza qualche anno fa viene oggi offerto di serie o in opzione sui veicoli in produzione. Ricordo una presentazione - parlo di almeno 20 anni fa - in cui si abbozzava timidamente ad una futura connessione tra il veicolo ed una centrale operativa per accedere on-line alla centralina dei mezzi e gestirne i dati. Al culmine di questa proposta vi sarebbe stata la possibilità di acquistare on-line il surplus di cavalli per un determinato periodo, in modo da affrontare ad esempio un percorso in salita mantenendo una desiderata media di velocità. Come spesso accade in questo genere di presentazioni, le reazioni furono le più

disparate. Qualcuno la buttò sul comico, chiedendo ad esempio se chi non avesse pagato il servizio si sarebbe trovato poi dei somari al posto dei cavalli, o, nel caso dei veicoli più piccoli, dei pony. Ma, si sa, al cospetto dei visionari si diventa sempre piccoli o banali… Ebbene, oggi la realtà ha superato di gran lunga la fantasia. Per citare un esempio fra tutti, una delle ultime novità introdotte, esiste un sistema che, memorizzando i percorsi già effettuati, permette alla centralina di auto-aggiornarsi e suggerire all'autista il miglior stile di guida. Si tratta sicuramente di un sistema freddo e inflessibile, da abbinare ad un sistema più tradizionale… Ma ve lo immaginate voi un braccio meccanico che, uscendo dal volante, bacchetti sulle mani l'autista, ogni qualvolta intercetti un cambiamento rispetto allo stile di guida richiesto? Avrebbe pure un doppio vantaggio: tenere sveglio il conducente e stimolargli la circolazione del sangue degli arti superiori.

quanto bere. Si potrebbe arrivare persino alla pianificazione del minuto da dedicare alla pausa “toilette”, perfettamente sincronizzato con i tempi scanditi dal cronotachigrafo. Intravedo già un business, facendo accordi con determinate marche di bevande, in modo da consigliare anche cosa bere. Per il mangiare l'algoritmo sarebbe più complesso, essendoci molte più variabili da considerare. Una cosa è senza dubbio: lo sviluppo delle soluzioni telematiche migliora considerevolmente le condizioni di guida degli autisti riducendo gli sforzi ed i movimenti. Frenate intelligenti, cambi automatici... l'utilizzo dei piedi verrà sempre più ridotto al minimo essenziale. Per evitare i classici problemi alle gambe (come in aereo) di chi sta troppe ore seduto senza muoversi, verrà offerta dalle case una soluzione in collaborazione con gli specialisti del wellness: un tapis roulant dal sedile alla pedaliera, controllato - manco a dirlo - dalla centralina.

Bando alle ciance: c’è un prezzo da pagare per l’innovazione. Un giorno, magari, al fine di incrementare ulteriormente la produttività, un software ottimizzerà i percorsi con le soste e, tramite complessi algoritmi, suggerirà all'autista quando e

Se avessi più spazio riuscirei a immaginare ancora qualche gadget per i camion del futuro. Mi fermo qui e aspetto le vostre visioni sul blog “La Sterzata” su Trasportale.it, ricordando che solo l'immaginazione è il nostro limite. ■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013

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il notiziario

SU GOMMA Soluzione Pirelli per le flotte

Sull’importanza del ruolo svolto dallo pneumatico nell’economia e nella sicurezza del trasporto ci siamo dilungati più volte sottolineando come una corretta manutenzione, un costante controllo della pressione di gonfiaggio possano rivestire un ruolo importante non solo per la riduzione del consumo di carburante ma anche per la durata dello pneumatico, senza poi dimenticare l’aspetto sicurezza con il contributo che solo uno pneumatico in perfetta salute e correttamente gonfiato può dare. Questi (ed altri) aspetti rientrano nel pacchetto integrato di prodotti, soluzioni e servizi che Pirelli rivolge alle flotte allo scopo di accrescere l’efficienza nella gestione di un parco di mezzi pesanti. E questo “pacchetto” è stato presentato lo scorso marzo (a Monaco di Baviera) alle principali flotte internazionali, ai dealer e ai partner internazionali, nel corso di un evento denominato Pirelli Driving Innovation. Per quanto concerne il prodotto, il protagonista di questo pacchetto è la Serie 01, ovvero quella gamma di pneumatici per veicoli industriali che assicura economicità di esercizio, sicurezza e rispetto dell’ambiente, grazie alla riduzione delle emissioni inquinanti. A completare l’offerta in termini di prodotto si deve anche aggiungere la gamma del brand associato Formula. La serie 01 Pirelli è composta dagli pneumatici per i segmenti “W” (invernali), “H” (lungo raggio), “R” (medio-lungo raggio), “G” (per impiego misto strada e cantieri) e “ST” (rimorchi e semi-rimorchi). Le caratteristiche della Serie 01 assicurano elevata resa chilometrica, bassa resistenza al rotolamento (quindi riduzione dei consumi), ottima ricostruibilità e rispetto ambientale (bassa rumorosità e materiali privi di olii altamente aromatici (HAOF). Sul piano dei servizi, invece, il pacchetto delle soluzioni per le flotte proposto da Pirelli comprende il sistema Cyber Fleet (si tratta di una tecnologia Pirelli con marchio registrato) che consente la misurazione della pressione e della temperatura degli pneumatici. A ciò si devono aggiungere soluzioni di assistenza, manutenzione, gestione e per la ricostruzione degli pneumatici: Fleet Check, Fleet Management, CQ24 International e Novateck. Questo pacchetto integrato è stato sviluppato allo scopo di ridurre i costi di gestione delle flotte e, come sottolineano i report di Frost & Sullivan, i costi di gestione, oggi, rappresentano la maggiore preoccupazione dei fleet manager. Dalla Fleet Survey 2012 di Pirelli risulta che oltre il 90% delle flotte europee (grandi e medie) ha come obiettivo misurare e ridurre i consumi di carburante e quindi i costi di gestione. Oltre il 70% del campione vorrebbe raggiungere l’efficienza nei consumi di carburante e intraprendere azioni volte a ridurre questa voce di spesa come corsi di guida, sostituzione dei veicoli, gestione della logistica, acquisto di pneumatici con minor resistenza al rotolamento e, quindi, minori consumi.

Sicurezza Ford premiata da Euro NCAP

Euro NCAP, la più importante autorità indipendente europea per la verifica della sicurezza dei veicoli, premia Ford. Il costruttore, più di ogni altro, ha infatti vinto in tre delle sette categorie previste dagli Euro NCAP Best in Class Awards: la nuova Kuga ha vinto nella categoria SUV, la B-MAX in quella MPV compatti e il nuovo Transit Custom nella categoria dei van commerciali e per la famiglia. Quest'ultimo ha ottenuto un punteggio generale del 77%, risultando il primo veicolo, nella storia della sua categoria, a ricevere le cinque stelle (e un riconoscimento speciale Advanced Reward per il monitoraggio della segnaletica orizzontale), un risultato condiviso con il Tourneo Custom, il modello analogo per trasporto persone. “La sicurezza è per Ford uno dei valori fondanti,” ha dichiarato Stuart Southgate, responsabile sicurezza auto Ford. “Il riconoscimento del valore dei nostri veicoli come i più sicuri della loro categoria, da parte di Euro NCAP, è una grande soddisfazione, che premia il lavoro e il talento dei nostri designer e dei nostri ingegneri”.

10 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


L’Altra Phonte

Di Annalisa Cavani, presidente Consorzio Phontis

Multitasking… o sei fuori! S

ono sicura che avete notato tutti il portamento sicuro di Tania e il taglio disinvolto di Tiziana. E cosa avete pensato dei vertiginosi tacchi di Anna mentre sfilava nel padiglione 8 accanto alla sorella Giulia, sorridente e solare come il mese di luglio? Non può esservi sfuggita la dolcezza di Laura, la chioma indomabile di Patrizia, lo sguardo implacabile di Lorena. Avete notato la freschezza di Manuela? Non potete non essere stati travolti dall’esuberanza di Angela e indifferenti all’eleganza di Cristina. Le avete viste tutti, e tutti vi siete chiesti che cosa stia cambiando, perché non erano avvinghiate ad un tubo d’acciaio, non portavano micro jeans strappati e camicette country annodate, non calzavano texani… anche se avrebbero potuto farlo, e anche bene. Erano invece le donne di Transpotec Logitec 2013, le donne che quotidianamente nutrono le loro aziende e che le rappresentano, come soltanto una donna è capace di fare, con tutta se stessa, per vederle diventare grandi, robuste e tenaci. Ecco chi emerge in questo caos sordo, ecco chi risolleva il nostro settore paralizzato, mani abili e impavide, menti attente, intraprendenti, creative e sgombre da preconcetti, animi in sintonia con l'esistenza, non solo col mercato, e che conoscono e apprezzano il naturale evolversi delle cose. Tutto in ognuna di esse. Globali. Transpotec, insomma, è tornato a Verona e sono state le Signore ad accoglierlo, e animarlo. Sono donne che stanno ripercorrendo i passi delle loro madri, pioniere ardite ed indiscusse in un settore in cui, non più di 15 anni fa, una voce femminile dall’altra parte del cavo serviva soltanto a smistare chiamate, prendere appuntamenti e redigere fatture. Mi è perfino giunta voce che sovente, certi rustici Signori si rivolgessero alle

medesime chiedendo: ”Ma non c’è un uomo che mi può rispondere?”. Quelle di oggi sono donne in cui piccole, medie e grandi aziende hanno creduto e compreso che la competenza non ha sesso. E cosa dire dei nostri Clienti? Che se sono uomini preferiscono essere ascoltati piuttosto che convinti e se sono donne, perché credetemi, fra loro ci sono altre donne, l’intesa è immediata e costruttiva! Sapete come funziona ora? Che Tiziana parla correntemente cinque lingue straniere e conosce dettagliatamente la costruzione di diversi tipi di telai per rimorchi e semirimorchi adatti a qualunque tipo di trasporto, è proiettata in tutta Europa e si interfaccia con i più grandi flottisti ed è in competizione con le più importanti case costruttrici teutoniche. Succede che Manuela è responsabile

della qualità di uno dei marchi storici e stoici nel mercato dei ribaltabili. Che Patrizia gestisce vezzi e capricci di intoccabili imprenditori dell’ambiente Moto GP e Ferrari Challenge. Che Angela ha pensato, fondato e guidato più aziende insieme, concertandole in un unico e audace progetto comune. Queste donne come ognuna delle altre che non ho nominato ed ognuna a modo suo. E non siamo in un Paese remoto, sapete? Siamo nel nostro Paese, dove non ci sono aiuti concreti alle donne che lavorano. Sì, lo so, questo è banale e lo sapete tutti. Così, tanto banale per banale, concludo dicendo che quando viene la sera e abbiamo svolto il nostro amato lavoro, chiudiamo la porta dell’ufficio e apriamo quella di casa, dove ci attende un altrettanto prezioso, onorevole ed avvincente match. ■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 11


segnali di fumarola

di Sabina Fumarola

Responsabile Sales Promotion and Advertising DAF Veicoli Industriali S.p.a.

Investimenti "economici"

M

ai come in questo periodo di disorientamento è di vitale importanza non perdere la fiducia, avere sangue freddo e non arrendersi continuando ad investire. Alcuni citano Einstein, altri fanno riferimento al duplice significato in cinese della parola Crisi individuando non solo una minaccia ma anche una grossa opportunità di cambiamento. Tutti noi (dall’impiegato al dirigente, dall’autista all’imprenditore), nello svolgimento delle quotidiane attività lavorative, dovremmo iniziare la giornata partendo da questa consapevolezza. La crisi va vissuta come fattore positivo, da cui bisogna trarre gli stimoli giusti per uscirne, possibilmente meglio di come ci si è entrati. Per superare l’odierna situazione di recessione è indispensabile rilanciare la crescita, ma per far questo serve la capacità di rimettere in discussione metodologie di lavoro (magari un po’ arcaiche) e cattive abitudini mostrando la massima apertura. La parola “investimento” normalmente spaventa ed atterrisce. Investire in un momento di crisi? Le risposte generalmente possono essere svariate: da “Al momento è essenziale contenere i costi” ad “Aspettiamo che passi la bufera” oppure “Aspettiamo che si formi il nuovo governo”. Parole che enfatizzano e risaltano l’immobilismo già in auge. Risposte che se analizzate superficialmente posso essere assolutamente condivisibili e comprensibili. Se invece decidiamo di approfondire dovremmo allora chiederci il motivo per cui al termine “investimento” venga associato “istintivamente” l’idea di sostenere “maggiori costi”. I costi più attaccabili sono ad esempio tipicamente quelli relativi al marketing, alle consulenze, insomma quelli considerati sacrificabili o con priorità, di primo acchito, di secondo livello. Ci sono tuttavia degli investimenti “economici” che spesso vengono sottovalutati e non considerati, come quello di puntare al raggiungimento dell’eccellenza di alcuni processi. Un esempio? Potremmo servirci di questo periodo per migliorare la gestione dei contatti attraverso il CRM (il cui valore strategico è in Italia ancora nebuloso). L’input dovrebbe partire dalle case costruttrici per poi diffondersi a cascata in concessionaria. Queste attività, come altre innumerevoli qui non citate, negli anni scorsi sono state considerate meno rilevanti rispetto alla vendita e vissute quasi come un’entità scollegata dalle azioni commerciali. Cosa sappiamo davvero dei nostri clienti? Se un venditore non fa più parte della nostra squadra dove è possibile recuperare (in modo strutturato ed integrato) lo storico delle trattative, acquisti, passaggi in officina, feedback, reclam, e così via? Tali informazioni costituiscono un patrimonio aziendale inestimabile, ma si fatica ancora a trasferirne il valore aggiunto connesso. Quante volte i nostri venditori hanno lamentato la mancanza di tempo da dedicare all’inserimento dei dati a sistema. Forse adesso potremmo gestire il nostro tempo in maniera più efficace e quindi efficiente, senza costi aggiuntivi: semplicemente senza sprechi. La crisi quindi può e deve essere una buona occasione per cambiare il nostro modo di pensare, per scardinare le abitudini e trovare nuove soluzioni per aumentare la nostra professionalità. Maggiore flessibilità e predisposizione al cambiamento non potranno quindi essere percepiti come “costi di marketing aggiuntivi”. 12 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

Action for Road Safety Iveco e New Holland Agriculture sostengono la campagna FIA Iveco e New Holland Agriculture hanno avviato una collaborazione con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per sostenere, in qualità di “Official Suppliers”, la campagna FIA Action for Road Safety. L’accordo prevede l’avvio di attività comuni per diffondere un messaggio in tema di sicurezza e di utilizzo di comportamenti corretti sulla strada. La campagna FIA Action for Road Safety intende sensibilizzare ed educare a un comportamento di guida più sicuro, al fine di salvare vite umane sulle strade di tutto il mondo. Iveco e New Holland Agriculture sono i primi costruttori di veicoli commerciali e di macchine agricole a sostenerla e sfrutteranno i rispettivi network per diffondere il proprio messaggio in tema di sicurezza stradale, che per i due brand di Fiat Industrial rappresenta un valore fondamentale: la tecnologia applicata ad avanzati sistemi di sicurezza è infatti uno strumento indispensabile alla salvaguardia del conducente, degli altri utenti della strada, del veicolo e del carico. Iveco e New Holland Agriculture daranno inizio a questa collaborazione con una presenza concreta sui circuiti di gara del FIA World Touring Car Championship, il principale campionato per Vetture da Turismo. Iveco condurrà in pista il primo Safety Truck: un veicolo, lo Stralis, che per la prima volta vestirà i panni di “Leading Truck” e aprirà tutte le gare effettuando un giro di pista e posizionandosi davanti allo schieramento prima della Leading Car. Inoltre, all’interno del paddock sarà allestita un’area dedicata alla sicurezza in cui sarà presente un veicolo Iveco hospitality, appositamente personalizzato e utilizzato come palco e spazio di incontro per comunicare i messaggi sulla sicurezza stradale per i veicoli commerciali e per le macchine agricole. New Holland Agriculture sarà presente alla prima tappa del Campionato, a Monza, con un Trattore T7 Auto Command dotato di sistema ABS SuperSteer™. Lanciata l'11 maggio 2011 a sostegno del progetto delle Nazioni Unite Decade of Action for Road Safety (2011- 2020), l'iniziativa della FIA ha ricevuto il sostegno entusiasta da parte della comunità degli sport motoristici, dei membri dei governi e dei decision makers globali.


il notiziario

L’approccio olistico di

Volvo Trucks

In cabina si respira aria buona

Volvo Trucks ha apportato miglioramenti importanti alla qualità dell'aria all'interno della cabina del nuovo Volvo FH, tramite l'impiego di tessuti e componenti che contengono e rilasciano una minore quantità di sostanze chimiche, per un ambiente di lavoro più pulito e sano. Si tratta di un aspetto, quello della qualità dell'aria in cabina, che nel corso dell'ultimo decennio ha acquisito un'attenzione crescente da parte della Casa. "Il nostro approccio olistico aveva come obiettivo primario di ridurre al minimo le emissioni relative ai materiali degli interni e impedire che le particelle esterne potessero entrare nella cabina attraverso il sistema di climatizzazione”, spiega Lars Mårtensson, responsabile del settore ambientale in Volvo Trucks. Tutti i prodotti ignifughi sono stati eliminati dai tessuti della cabina del nuovo FH (ora più spessi e densi per rispettare le normative antincendio). Tutti i tessuti sono certificati secondo lo standard globale Oeko-tex standard 100, il che significa che non contengono livelli pericolosi di sostanze. Le sostanze chimiche tossiche presenti nei materiali plastici e nei pellami sono state sostituite da sostanze meno dannose, mentre la pelle è stata conciata con un processo che non prevede l'utilizzo di cromo (riducendo così anche il rischio di allergie). Per evitare che le particelle esterne penetrino nella cabina, l'aria in entrata passa attraverso una combinazione di due filtri attivi, progettati per ridurre al minimo il numero di tali particelle.

Cargo aereo UPS apre la porte ai mercati globali

In un incontro con la stampa avvenuto lo scorso Marzo UPS, la maggiore società di spedizioni a livello mondiale, ha presentato i suoi servizi nel settore del trasporto cargo a supporto delle imprese italiane, in un contesto, sempre più globalizzato, che vede incrementare le esportazioni (3,7% nel 2012, rispetto al 2011) delle nostre aziende, per le quali l’accesso ai mercati internazionali è fondamentale. George Post, Marketing Director, UPS Northeast Europe District, EMEA Region, ha approfondito le caratteristiche del nuovo servizio lanciato da UPS all’inizio di quest’anno, il Worldwide Express Freight. Il servizio è un’estensione del portafoglio UPS Express per piccoli pacchi, in grado di offrire un’esperienza senza interruzioni tra le spedizioni espresso di pacchi e le spedizioni espresso di merce pesante, consentendo di spedire pallet superiori ai 70 kg con la stessa facilità di un pacco utilizzando il network aereo globale di UPS, da 37 Paesi di origine – inclusa l’Italia – a 41 Paesi e territori di destino. UPS Worldwide Express Freight offre un servizio door-to-door con giorno definito e una garanzia “soddisfatto o rimborsato” che offre tra i tempi di transito più veloci del settore, tra cui spedizioni da un giorno sull’altro verso gli Stati Uniti dall’Europa, dalla regione Asia Pacifico e dalle Americhe, e spedizioni in due giorni verso l’Europa dall’Asia Pacifico, dagli Stati Uniti e dalle Americhe.

TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 13


Aria di Caserotti

di Cinzia Caserotti Direttore Vendite Italscania S.p.a.

Le sfide del futuro Come tutti sappiamo, a fine anno entrerà in vigore la normativa Euro 6 che ha richiesto un grande impegno sul fronte della ricerca e degli investimenti da parte delle Case costruttrici di veicoli industriali e di tutto l’indotto ad esse collegato. Raggiunto anche questo impegnativo traguardo e considerando la capillarità della rete distributiva, il gasolio si conferma come la fonte di energia di riferimento per il mondo del trasporto pesante a livello planetario. Sappiamo però che, proprio a seguito dell’urgenza del tema ambientale, e aggiungerei anche del tema della riduzione dei costi del carburante, la ricerca per lo sviluppo e la produzione di motori alimentati da carburanti alternativi è progredita enormemente ed è sfociata in risultati molto interessanti dal punto di vista tecnico e commerciale. Mi riferisco principalmente ai motori alimentati a gas naturale (CNG o LNG). I vantaggi della scelta di questo tipo di propulsori sono molteplici e diversamente rilevanti a seconda del tipo di impiego che ne viene fatto e, dato il livello attuale del costo del gasolio, l’aspetto economico suscita sicuramente un notevole interesse. Oltre a questo aspetto siamo di fronte a motori più puliti, che consentono in particolare una riduzione significativa delle emissioni di particolato, rispetto al diesel. Nel caso poi di alimentazione con biogas, ottenuto quindi da biomasse, si ottiene un abbattimento delle emissioni complessive di CO2 nell’ordine del 70%. La loro spiccata compatibilità ambientale li rende quindi molto interessanti per il trasporto passeggeri o per veicoli che effettuano servizi in ambito urbano come, ad esempio, la raccolta rifiuti. Un altro aspetto che rende particolarmente idoneo il loro utilizzo in zone abitate è il basso livello di emissioni sonore. Quest’ultimo vantaggio, ma in verità anche tutti i precedenti, si esalta se il motore fornisce una coppia elevata e disponibile già a bassi giri: questo consentirà infatti l’utilizzo dell’attrezzatura poco al di sopra del minimo a tutto beneficio della quiete, del portafoglio e dell’ambiente. Infine, con l’introduzione sul mercato di veicoli dotati di serbatoi di gas naturale liquefatto (LNG), le prospettive di utilizzo di questo combustibile si allargano anche ai trasporti di linea. Tutto ciò ci fa capire come i motori a gas rappresentino sempre più una valida alternativa, in alcuni ambiti, ai motori diesel e come sia doveroso da parte delle Case costruttrici prestare la massima attenzione allo sviluppo di questi propulsori. 14 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

LOG ECO Tracker aiuta a risparmiare

Ad aiutare le aziende di autotrasporto a risparmiare carburante non ci sono solo i nuovi cambi della Case costruttrici o gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento oppure le motorizzazioni con carburanti alternativi, ma anche le tecnologie informatiche e, più precisamente satellitari. Tracker, sistema di telelocalizzazione delle flotte del gruppo Transpobank, ha messo a punto un servizio in grado di ridurre i consumi di gasolio fino al 15 per cento, grazie ad un display che in cabina indica all’autista il modo migliore di usare il motore in relazione al carico presente sul mezzo e al percorso che sta facendo, monitorato appunto dal satellite.

Cambi al vertice Mercedes-Benz Italia rinnova la squadra trucks Dopo una lunga ed apprezzata esperienza in MercedesBenz Italia che lo ha visto, dal 1996 al 2001, Direttore Marketing Trucks e Direttore Commerciale Vans e, dal 2009, nel ruolo di Direttore Generale Veicoli Industriali e Commerciali, Andreas Schmid (nella foto), dal prossimo 1° maggio, sarà il nuovo Head of Sales & Marketing Trucks Germany. Della fine di febbraio l’annuncio che, nell'ambito di un percorso di crescita interno alla Direzione Generale Veicoli Industriali, Mario Ferrari Aggradi è diventato il nuovo Direttore TruckStore ed Enrico Ferraioli ha assunto l'incarico di Responsabile Marketing Trucks. Nel team di Ferraioli, Fabrizio Lombardi sarà il nuovo Responsabile del Product Management. Mario Ferrari Aggradi, trentottenne laureato in Economia, entra in Mercedes-Benz Italia nel 2005 e, dopo essere stato Responsabile Marketing e Pianificazine TruckStore, dal 2008 è Responsabile Marketing Trucks. Enrico Ferraioli, ingegnere trentaquattrenne, è in Mercedes-Benz Italia dal 2007 al Marketing Mercedes-Benz Cars. Dal 2010 entra a far parte della squadra Trucks e, dopo un'esperienza internazionale in Giappone in Mitsubishi Fuso, assume la responsabilità della strategia usato.



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PACCAR MX-11 Nuova generazione di motori Euro 6 per DAF

DAF lo ha presentato ufficialmente a Marzo a Eindhoven, dove verrà prodotto a partire da questo autunno, destinato ai veicoli Euro 6 della serie CF e XF, promettendo massime prestazioni ed efficienza. Dopo il motore PACCAR MX-13, arriva il nuovissimo e compatto bialbero PACCAR MX-11, con cilindrata di 10,8 litri e potenze da 290 a 440 CV. Caratteristica principale è, appunto, il doppio albero a camme in testa, con quattro valvole per cilindro e un collettore di aspirazione integrato, ma anche il nuovo monoblocco, completamente riprogettato, un sistema common rail che consente pressioni di iniezione fino a 2.500 bar, il turbocompressore a geometria variabile. Cinque le gamme di potenza per due aree di applicazioni differenti. Le versioni da 210 kW/290 CV, 240 kW/330 CV e 271 kW/370 CV con coppie massime rispettivamente di 1.200, 1.400 e 1.600 Nm (a 1.000 – 1.650 giri/min.) sono ideali per applicazioni di distribuzione urbane, regionali e nazionali. Per le applicazioni pesanti, le gamme di potenza da 291 kW/400 CV e 320 kW/440 CV sono disponibili con coppie massime rispettivamente di 1.900 e 2.100 Nm (a 1.000 – 1.450 giri/min.). Grazie alle coppie elevate a regimi motore ridotti e all'eccellente efficienza nei consumi, il nuovo PACCAR MX-11 diventerà uno dei motori principali per la versatile serie CF, il cui nuovo modello Euro 6 verrà presentato ad Aprile. Il consumo di carburante del motore PACCAR MX-11 da 10,8 litri è mediamente inferiore di un ulteriore 3% rispetto al già efficiente motore PACCAR MX-13 da 12,9 litri; inoltre la riduzione di peso (oltre 180 Kg) rappresenta un'altra opportunità per migliorare ulteriormente l'efficienza nei consumi, in modo particolare nelle applicazioni di trasporto di materiali sfusi e cisterne.

HIGHWAY TRUCK TEAM La sfilata sulla neve

Manifestazione ormai attesissima da tutti i soci dell'HIGWAY TRUCK TEAM e non solo, che anche quest’anno ha riscosso un grande successo con la partecipazione di ben 80 mezzi che hanno sfidato il maltempo per passare una giornata alla scoperta dell’Altopiano, e dei divertentissimi giri in motoslitta fatti presso Cima Ekar dove come ormai è tradizione la comitiva ha fatto una sosta-spuntino e premiato la pasticcera più brava. Grande partecipazione anche alla cena sociale svoltasi la sera stessa a Quinto Vicentino dove ancora una volta si è avuto avuto prova del grande cuore di tutti. Il ricavato della lotteria e qualsiasi altra offerta pervenuta quella sera, sarà donato alla famiglia di Simone, collega camionista che ha perso la vita un mese fa in un incidente lasciando una moglie e due figli. Alla prossima impresa del "Team".

16 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

RUGBY Peugeot subito vincente

La Casa automobilistica francese, che oltre a produrre una gamma di successo di vetture tecnologicamente all'avanguardia è leader nei veicoli commerciali, da quest'anno è sponsor della nazionale italiana di Rugby... ed è subito vittoria! All'esordio, infatti, gli azzurri del Rugby hanno battutto la squadra d'Oltralpe per poi ripetersi sabato 14 Marzo contro l'Irlanda nel prestigioso Torneo delle 6 Nazioni. Si tratta del miglior risultato di sempre dei nostri giocatori che mai avevano conseguito due vittorie nel torneo. "Peugeot Ama Italia" recita lo slogan del Leone rampante. Evidentemente ha portato fortuna!


Celebrazioni Interporto Padova compie 40 anni

Interporto Padova Spa celebra i 40 anni di attività, 40 anni di intermodalità e logistica al servizio del Nord-Est e dell'Italia. La storia dell'interportualità italiana è nata proprio qui tra il 1970 e il 1973 grazie all'intuizione di due persone illuminate: il prof Mario Volpato, allora presidente della Camera di Commercio che sviluppò il concetto stesso di centro di scambio fra le varie modalità di trasporto (stradale, ferroviario e fluvio-marittimo), concetto fino allora sconosciuto, e Mauro Ferretti all'epoca Ispettore del Servizio Commerciale delle FS che, proprio a Padova in occasione di un convegno del Tramag, coniò il neologismo “interporto” ora universalmente utilizzato. Due “visionari” che non si limitarono a teorizzare queste piattaforme di scambio modale, ma si impegnarono a realizzarle davvero. Fu grazie agli sforzi di Camera di Commercio, Comune e Provincia di Padova da un lato e delle Ferrovie dello Stato dall'altra, che nel 1973 fu fondato Interporto Padova. Movimentato per ferrovia il 43% dei 4,4 milioni di tonnellate di merci transitate nel 2012, un centinaio le aziende insediate, più di 3000 dipendenti. Sono solo alcuni dei numeri che fanno della struttura padovana una realtà indiscussa a livello nazionale. Oltre a favorire l'uso del treno, Interporto Padova svolge un servizio di distribuzione urbana delle merci in città con mezzi ecologici (Cityporto) considerato una best practice a livello europeo ed ha installato sui magazzini uno dei più grandi impianti fotovoltaici su tetto con una potenza di oltre 12 MW.

10 milioni di Euro L’investimento di Continental per il nuovo impianto di ricostruzione pneumatici Continental ha annunciato la realizzazione di un nuovo impianto per la ricostruzione di pneumatici per autocarri pesanti ed autobus, al quale verrà annesso uno stabilimento per il riciclo della gomma proveniente da pneumatici usati. Questo nuovo complesso, primo nel suo genere in tutto il mondo, sorgerà presso il quartier generale di Continental ad Hannover-Stöcken e avvierà le sue attività nel corso del 2013. Con un investimento di più di dieci milioni di Euro, Continental intende rafforzare la sua posizione sui mercati dell’Europa Occidentale e sviluppare ulteriormente il suo peculiare approccio “ContiLifeCycle”. “Riteniamo un nostro obbligo proporre soluzioni sostenibili per la produzione e per la ricostruzione di pneumatici. La nostra tecnologia ci consente di riutilizzare la gomma degli pneumatici usati per produrre pneumatici nuovi e ricostruiti”, commenta Andreas Esser, Responsabile Internazionale di Continental Commercial Vehicle Tires. “L’impianto ContiLifeCycle servirà anche da centro di competenza per la ricostruzione, potendo contare su un’organizzazione interdisciplinare unica nel suo genere, grazie al fatto che l’impianto ospiterà dipartimenti di ricerca e sviluppo, di produzione, di ingegneria della produzione e di controllo della qualità. Questo tipo di organizzazione ci permetterà di migliorare continuamente i nostri prodotti”, afferma Christian Sass, Responsabile Truck Tires Retreading EMEA. Il servizio ContiLifeCycle si basa su quattro pilastri: pneumatici nuovi, riscolpitura quando opportuno, ricostruzione a nuovoe gestione delle carcasse. Così possono ridursi del 30 – 40% i costi diretti degli pneumatici.


Le grandi interviste

Stefano Ciccone

Vento da Est Stefano Ciccone, da gennaio alla guida di Renault Trucks Italia, ha costruito la sua carriera nell’Est Europa e torna nel nostro Paese per affrontare un momento cruciale del Costruttore francese di Luca Barassi

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alle Lettere al management. È forse grazie, infatti, alla sua formazione letteraria che Stefano Ciccone è approdato nel mondo dell’automotive dove ha ricoperto tutti i ruoli chiave di questo settore: commerciale, concessionario, imprenditore e infine manager. Manager al timone di un importatore di veicoli industriali e quindi un ruolo che racchiude un po’ tutto il suo excursus professionale. Oltre a tutto non parliamo di “un” importatore, ma “dell’importatore” con la I maiuscola dal momento che Renault Trucks, nel mercato italiano del veicoli industriali, occupa da anni una posizione consolidata di leadership tra le case estere. “Sì, posso dire che le mie esperienze e la mia carriera hanno preso forma proprio perché ho sempre amato la storia contemporanea, argomento tra l’altro di discussione della mia tesi di laurea, e in particolare la politica dell’Est europeo. Ecco che quando mi è stato proposto di andare in Ungheria, nel 1999, a gestire la rete commerciale di una concessionaria Iveco, ho accettato con grande entusiasmo. Da lì è stata un’evoluzione continua e anche molto veloce: nel 2001 sono andato a gestire in toto una concessionaria in Bulgaria dove, dopo poco tempo, ho avuto l’occasione di aprire io stesso, con dei soci bulgari, la seconda concessionaria di Sofia per Iveco.”

Insomma, non ha perso tempo e soprattutto non si è fermato un attimo… Non potevamo permettercelo. La situazione, in quel momento, era molto favorevole. Bisognava cogliere al volo il boom economico che stava vivendo il Paese e tutta l’area in quegli anni e le numerose agevolazioni che i governi di allora offrivano a chi investiva sul loro territorio. Anche per questo motivo abbiamo scelto di rilevare una struttura già esistente, con dei soci locali, e rilanciarla dall’interno senza aspettare i lunghi tempi necessari ad aprire una nuova realtà imprenditoriale. Questa 18 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


strategia ha pagato, tanto che nel 2004 eravamo la prima concessionaria bulgara per fatturato e volumi di vendita.

Cosa l’ha fatta dunque diventare un manager, da imprenditore affermato quale oramai era a Sofia? Alcune mie esperienze pre-automotive (Blockbuster e Nike soprattutto) mi hanno lasciato dentro una esigenza di internazionalità e di voglia di affrontare aspetti che andassero al di là di quelli puramente commerciali (una concessionaria si concentra sostanzialmente su obiettivi di vendita). Questi pensieri hanno cominciato a farmi sentire un po’ stretto nel ruolo di dealer. Anche qui la fortuna mi ha strizzato l’occhio. Infatti, nel 2008, Renault Trucks cercava un importatore in Bulgaria e sul tavolo abbiamo trovato l’offerta da parte di Renault Trucks Commercial di convertire, attraverso una acquisizione, la Torino Motors nell’importatore bulgaro della Losanga. Ovviamente io ho gestito la transizione della struttura (che aveva come competenza Bulgaria e Serbia) durata circa un anno e mezzo per poi avere l’opportunità, nel 2009, di guidare la regione del Sud Est Europa di Renault Trucks, che comprende nove Paesi diventati senza dubbio difficili in questo scenario di crisi economica.

Renault Truck ©

Ed ora, con lo stesso ruolo arriva a gestire il mercato nostrano. Sicuramente molto diverso da quello che ha lasciato, sia per volumi che per tipologia, non è vero? Sì, intanto devo dire che, nonostante amassi molto quei Paesi, anche Bucarest dove ho vissuto gli ultimi tre anni, sono molto contento di ritornare in Italia. Dopo quattordici anni all’estero e nonostante abbia una moglie non italiana (è inglese), il richiamo delle radici resta forte. Certamente si tratta di una grossa sfida, sia per la situazione economica che affligge il nostro mercato e sia, appunto, per il fatto che territorio, volumi ma soprattutto atteggiamento della rete distributiva sono completamente diversi. Qui parliamo di famiglie che da 40, 50 anni hanno la loro concessionaria e sono prosperate insieme allo sviluppo di Renault Trucks, maturando un crescente attaccamento al marchio, pari a quello della loro stessa azienda. Nei Balcani è tutto diverso. Fino a pochi anni fa non c’erano strutture organizza TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 19


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importantissimo momento per la Casa di Lione: il rinnovo totale dell’intera gamma che si preannuncia essere una vera e propria rivoluzione… “REvoluzione direi, dato che il claim di questo storico momento della Losanga è R/Evolution che sta ad indicare, evidentemente, un cambiamento evolutivo dei veicoli e dell’intero approccio della Casa verso i nostri clienti. Ma poco o nulla posso dirvi in questo momento a tal proposito perché mai come oggi c’è stato tanto riserbo e segretezza in un lancio di una nuova gamma. Sarà l’11 giugno il momento in cui, anche molte persone interne all’azienda, conosceranno le novità dei

Un mercato speculativo, quindi, che al termine della sua fase ascendente si è ritrovato con un circolante ridotto e senza le basi per sopportare la recessione. Esatto. Sostanzialmente la grossa differenza è la maturità del mercato. Concentriamoci, dunque, sull’Italia dove lei, oltre ad affrontare la crisi globale è chiamato a rispondere a due sfide importanti: mantenere la posizione di leadership della Losanga nel segmento pesante e gestire un 20 aprile/magio 2013 TRASPORTARE OGGI

te straniere, ma key account che cercavano di vendere alle mega flotte create dal blocco sovietico nei diversi Paesi. E in ogni Paese vi era una diversa specializzazione di trasporto, a seconda delle esigenze della “Madre Russia”. Naturalmente non parliamo degli ultimi decenni, ma il substrato imprenditoriale è sicuramente condizionato dalla propria storia. E comunque ogni Stato dell’area est europea è in realtà un mercato a sé stante. Inoltre, mentre in Italia e in Occidente bene o male la cultura imprenditoriale ha fatto consolidare nel tempo i patrimoni e gli imperi aziendali, là si sono viste repentine ascese, con conseguenti enormi investimenti, costruzioni di “Cattedrali” imprenditoriali che sono poi crollate come castelli di carta quando è cominciata la grande crisi globale.

veicoli Renault Trucks. E sono molto orgoglioso di questo in quanto il lancio è stato studiato nei minimi dettagli e con grande professionalità. Sì, è vero. Io arrivo in un momento particolare per il marchio. Il 2013 sarà un anno cruciale per Renault Trucks soprattutto proprio grazie allo sviluppo di questi mezzi in cui è stata messa una attenzione direi maniacale, in particolar modo nella ricerca dell’abbattimento dei costi di esercizio. Ogni veicolo è una azienda a sé stante che deve produrre profitto per l’autotrasportatore. Una filosofia che Renault Trucks persegue da diverso tempo, ma che ora viene esaltata al massimo. Per quanto riguarda la sfida nel mantenimento, anche per quest’anno, della posizione di leadership ovviamente ritengo che sarà una sfida vincente, soprattutto grazie alla gamma attuale che ci sta dando enormi soddisfazioni e ottimi riscontri da parte delle aziende di logistica italiane. Il Premium, in particolare, grazie alle sue doti di risparmio di consumo di carburante e non solo, ci permetterà di posizionarci ancora al vertice, per poi costruire, con la nuova gamma, la leadership per il 2014 e gli anni a venire. Quote che si stabilizzeranno su quali percentuali? Glielo chiediamo sia per i pesanti che per gli altri segmenti. “Sotto le 16 tonnellate non penso faremo grandi balzi pur portando avanti una politica di crescita di volumi, anche grazie al traino della nuova gamma. Ma devo dirvi che oggi, anche dove siamo leader, ha


poco senso parlare di quote di mercato. Se pensiamo che nei primi due mesi del 2013 si sono immatricolati 1600 veicoli oltre le 6 tonnellate, capite che basta piazzare 16 veicoli in più per acquisire un punto di quota. Non è indicativo, né remunerativo. Ovvio che essere primi piace a tutti e, naturalmente, crea un effetto trainante e l’immagine del vincente.

L’ultimo aspetto che vogliamo affrontare con Stefano Ciccone è quello relativo alla convivenza di due marchi (Volvo Trucks e Renault Trucks) teoricamente concorrenti, e con la propria identità, all’interno di uno stesso gruppo imprenditoriale e ad un management che si sta sempre più integrando. “Mah, io non vorrei parlare dei due marchi ma parlare dei sei marchi. Perché noi, sempre più, siamo diventati una azienda globale. Se pensiamo alla stessa composizione del gruppo Volvo che ha sede in un Paese, la Svezia, il cui mercato è trascurabile. È evidente che l’attenzione

del gruppo è rivolta al mercato globale. Questa vocazione è andata sempre più crescendo fino a sviluppare un approccio olistico del mercato, che comprende tutto. L’aspetto trucks del gruppo Volvo ha dunque al suo arco diverse frecce in grado di gestire le esigenze di Paesi e aree territoriali diverse, ma anche di coprire in modo complementare le diverse richieste di tipologia di prodotto e di specializzazione. Oggi quindi il gruppo Volvo copre il 100 per cento delle richieste del mercato, grazie alla missione specifica di ogni azienda. Renault Trucks, nella fattispecie, è un marchio High-End, ovvero alto di gamma che copre geograficamente tutta l’Europa, alcuni Paesi del Nord Africa ed ha un accesso privilegiato in altre aree del nostro pianeta. Volvo Trucks è presente in altre zone del mondo in maniera massiccia, ha un’alta percezione nell’immaginario del cliente e prodotti diversi. Ma la dimostrazione che questo approccio funziona è che, nonostante la crisi, i volumi di entrambi i marchi sono in crescita. Mai come oggi, quindi, nella nostra azienda si percepisce una unità di intenti. E anche questo è un cambio di mentalità e generazionale. Ecco che quindi il management del gruppo ha l’importante ruolo di salvaguardare l’unità dell’azienda e, nello stesso tempo, l’identità di ciascun brand. Separiamo tutto ciò che aiuta a coprire le necessità del mercato preservando, appunto, ognuno la propria identità, ma uniamo le forze in tutto ciò che può creare economie di scala e strategie comuni. ■

E nell’ambito di questi servizi quello finanziario immagino sia importantissimo.

“Devo riconoscere che oggi il ruolo svolto da RTFS, Renault Trucks Financial Services, è determinante in quanto ci permette con prodotti estremamente flessibili di finanziare i nostri clienti, anche dove le banche non vogliono coprire le esigenze imprenditoriali. Abbiamo deciso sostanzialmente di dare fiducia alle aziende che trasportano su gomma, e lo hanno fatto performando negli anni passati. A breve, ci auguriamo che questa crisi finirà e questa politica, siamo certi, ci ripagherà. Dove non arriva la lungimiranza del credito classico, arriviamo noi. In sostanza, tornando alla sua domanda iniziale riguardo al ruolo che deve avere la casa costruttrice, secondo noi la risposta corretta è quella del Total Partner: al cliente forniamo il mezzo, gli forniamo gli strumenti per controllare una gestione corrente del mezzo, diminuendo i costi gli forniamo la manutenzione programmata e poi anche il finanziamento.

Nell’attesa di vivere questo importante momento, vorremmo sapere quale deve essere, secondo lei, il ruolo di un costruttore di camion oggi. Ci interessa saperlo in quanto presupponiamo che nella sua risposta ci sia la filosofia commerciale di Renault Trucks. “Direi che il costruttore ha due anime: quella industriale, evidentemente, ma anche quella di supporto alla professionalità del nostro cliente. Il primo aspetto, chiaramente, è fondamentale in quanto è un segnale della vitalità di una azienda. Nel nostro caso, per esempio, far capire che, nonostante la contingenza economica, stiamo investendo ingenti cifre per offrire una gamma di prodotti adatti alle esigenze delle flotte moderne, significa rafforzare la nostra immagine e le nostre posizioni. Allo stesso tempo la casa costruttrice non deve fermarsi al prodotto. Deve fare formazione per l’ottimizzazione della guida del veicolo, ma anche far capire alle flotte, magari meno organizzate, come si deve gestire un business. Oltre a questo ci deve essere un’adeguata offerta di servizi e un approccio da parte della rete in chiave moderna e soprattutto in linea con l’approccio della Casa madre che ha avuto modo di verificare la bontà di queste strategie in altre parti del mondo.

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Un traino e un’immagine che verrà esaltata dalla vostra “Rivoluzione”… “Indubbiamente. Si tratta di un cambio davvero epocale, considerando il fatto che l’attuale gamma è stata lanciata quasi 20 anni fa. Oggi – anzi l’11 giugno – non proponiamo un restyling o un rinnovo di facciata, ma una serie totalmente nuova che va dalle 6 alle over 16 tonnellate, passando dal mezzo d’opera. Anzi, quest’ultimo, è forse la rivoluzione nella rivoluzione. È davvero bellissimo!

TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 21


COVER STORY

MAN

Red Passion A dominare la copertina di questo numero è il rosso fiammante: quello della passione sportiva che ha dato vita alla collaborazione fra il Leone di Monaco e Ducati Corse. Sette TGX nella livrea della squadra bolognese ne diventano la sua “forza motrice” verso il MotoGP

di Francesca Lugaresi

22 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

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osso fiammante, rosso passione. Passione per lo sport e per i motori, per la tecnologia che è alla base di sempre nuove sfide da affrontare e da vin-

cere, sia per chi progetta e costruisce veicoli che per chi, con i veicoli, compete in un campionato mondiale. Questa la liaison tra il costruttore tedesco e la celeberrima casa di Borgo Panigale, che ha dato vita alla partnership tra i due marchi “adottati dalla stessa mamma” (il gruppo Volkswagen, ndr). Partnership annunciata a Marzo


proprio durante le giornate del Transpotec Logitec, dove sullo stand MAN, nell’ampia area dedicata al Motorsport, campeggiava uno splendido e ammiratissimo TGX 18.480 in abito Ducati, che molti autotrasportatori vorrebbero sicuramente possedere… Che lo spirito sportivo stia permeando la realtà di molti Costruttori è una tendenza ormai consolidata da tempo, come dimostra, per fare solo un esempio, il Truck Race Championship (dove per altro MAN detiene il titolo piloti), ma anche la lunga tradizione di sponsorizzazioni sportive di alcune Case. Un connubio sempre più sentito che abbraccia diverse discipline sportive e vede condividere con queste molti valori e obiettivi, come lo spirito di squadra, la passione, la condivisione di progetti e sfide da vincere. Un modo diverso, se vogliamo, di Nell’immagine di apertura, da sinistra: Bjoern Loose, Responsabile Marketing MAN Truck & Bus AG, Gabriele Del Torchio, AD di Ducati Motor Holding Spa (sotto, durante la conferenza stampa), Giancarlo Codazzi, AD di MAN Truck & Bus Italia. In primo piano, il pilota Andrea Dovizioso (sopra, a bordo del MAN TGX).

presentarsi al mercato, visto che il binomio truck-sport suscita sempre molto interesse a attenzione. Chi non si è soffermato, infatti, a guardare la nostra copertina? E non stiamo certo peccando di presunzione, anche se il peccato con il rosso, in fondo, “ci azzeccherebbe”. Ci sono tutti gli ingredienti, insomma, per trattenere lo sguardo almeno un attimo: gli splendenti truck col leone (anche se immortalati in una grigia e piovosa giornata di fine marzo), una altrettanto fiammante Ducati Desmosedici GP13, protagonista tra pochi giorni (il 7 aprile, ndr) del Campionato del Mondo MotoGP 2013, a rivaleggiare con i giganti giapponesi, e, per non farvi mancare niente, anche una bellissima modella che occhieggia dalla cover con un tacito invito a saperne di più (sull’argomento).

TGX in divisa Ducati Non potevano che avere il colore rosso del Team Ducati Corse i sette trattori MAN TGX 18.480 arruolati a trasportare le moto di Borgo Panigale sui circuiti di tutto il mondo al seguito, appunto, dei Campionati mondiali MotoGP e SBK. Questa la fornitura della Casa di Monaco al marchio bolognese, la cui consegna è avvenuta a Marzo presso la prestigiosa sede di Ducati, dove l’AD di MAN Truck & Bus Italia Giancarlo Codazzi ha simbolicamente consegnato le chiavi della flotta a Gabriele Del Torchio, AD di Ducati Motor Holding Spa. Un evento che ha visto anche la presenza di Paolo Ciabatti, Direttore Progetto MotoGP Ducati Corse, e del pilota Andrea Dovizioso (al suo debutto con la TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 23


Desmosedici GP13) che, per questa occasione, dalla sella di una moto da competizione è passato alla “guida” di un truck per le foto di rito. I TGX da 480 Cv nella loro livrea sportiva garantiranno, nello specifico, il trasporto dei semirimorchi sia della squadra corse (quindi moto, officina e ricambi) sia delle hospitality su tutti i circuiti della stagione europea. Un trasporto, quello di beni preziosi come le “rosse su due ruote”, di cui MAN sente grande responsabilità riservando per questo a Ducati il meglio della sua offerta, soprattutto dal punto di vista delle dotazioni di sicurezza dei veicoli, uno degli elementi che da sempre distinguono la politica costruttiva della casa tedesca. Il meglio dell’offerta MAN Non manca proprio nulla ai TGX 18.480 entrati a far parte della squadra Ducati Corse, l’equipaggiamento è full optional. A cominciare dalla cabina XXL (dotata di seconda cuccetta), la più grande della categoria, i cui interni, particolarmente curati, sono sportivi ma ricercati, creando un ambiente elegante e confortevole dove spiccano naturalmente gli elementi di personalizzazione. Tanta pelle, per cominciare, riservata ai sedili, ai pannelli delle portiere e al volante, tutti caratterizzati dalle cuciture rosse in contrasto, con i loghi Ducati Corse ricamati sui sedili in grande evidenza. La parte superiore della plancia è impreziosita da finiture in carbonio

I MAN TGX Ducati Corse… in breve Modello

TGX 18.480 4x2

MOTORE

D2676 Common Rail

POTENZA

353 kW / 480 CV

Coppia

2.300 Nm

PASSO

2.300 Nm

MTT / MTC

18.000 kg / 44.000 kg

Sospensioni

Balestra / Pneumatiche

CAMBIO

Automatizzato MAN TipMatic® con Intarder e software “Profi”

CABINA

XXL, 2.440 mm larghezza - 2.280 mm lunghezza

SISTEMI DI SICUREZZA

MAN BrakeMatic® con EBS, ABS, ASR ESP ACC LGS II Ausilio alla partenza in salita MAN EasyStart Fari allo xeno Volante multifunzione

ALTRI EQUIPAGGIAMENTI

Aeropaket completo Cerchi in lega Sedile autista pneumatico e climatizzato con supporto lombare Radio MAN Media Truck Advanced con sistema navigazione integrato e MAN Sound System Frigobox 2° cuccetta Avvisatori acustici sul tetto

PERSONALIZZAZIONE DUCATI

Interni in pelle con logo Ducati ricamato sui sedili e cuciture in contrasto Inserti cruscotto in carbonio Colore esclusivo Ducati Corse

e l’eleganza sportiva degli interni si ripropone anche all’esterno, nei cerchi in lega. Il motore è un turbodiesel a sei cilindri in linea common rail che eroga una potenza di 480 Cv (353 kW). Grande attenzione è stata riservata anche alle comodità e all’intrattenimento dell’autista, come dimostra la presenza del MAN Media Truck Advanced, il sistema di infotainment con navigatore satellitare integrato specifico per veicoli industriali, e del MAN Sound System, per le orecchie musicalmente più esigenti. Il conducente ha inoltre il piacere di guidare su un sedile pneumatico e climatizzato con supporto lombare, di utilizzare un cambio automatizzato MAN TipMatic a 12 rapporti con Intarder e software “Profi”, di avere a disposizione un frigobox e di impugnare un volante che, oltre ad essere caratterizzato dalla piacevolezza della pelle, è anche multifunzione, cosa che contribuisce alla sua sicurezza. Sono proprio le dotazioni di sicurezza a spiccare nell’equipaggiamento full optional: dal MAN BrakeMatic con il sistema elettronico frenante EBS, il sistema antibloccaggio ABS e il controllo di trazione ASR, al controllo elettronico della stabilità (ESP), dai fari allo xeno, all’ACC (Adaptive Cruise Control), che adegua automaticamente la velocità del veicolo a quello che lo precede; fino all’ LGS (Lane Guard System), pronto ad avvisare il conducente qualora il veicolo oltrepassi la linea di demarcazione della corsia senza che vengano attivati gli indicatori di direzione. ■ 24

aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI



Ruote industriali

Mercedes-Benz

Distribuzione rinnovata Motori Euro 6 a 4 e 6 cilindri da 156 a 299 CV, cabina rinnovata, cambio automatizzato PowerShift 3, retarder a magneti permanenti, sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano il nuovo modello Mercedes destinato alla distribuzione leggera

di Ferdinando Tagliabue

26 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


C

on l’entrata in scena del nuovo Atego Euro 6 si completa il processo di rinnvamento intrapreso da Mercedes, iniziato con l’Actros poi proseguito con Antos e Arocs. Il quarto atto del rinnovamento di gamma della Casa della Stella ha come protagonista dunque il più piccolo della famiglia, ma si tratta di un piccolo campione, almeno nella sua categoria, quella da 6,5 a 16 tonnellate, che ha come teatro la distribuzione leggera. Il rinnovamento dell’Atego è particolarmente ampio e coinvolge interamente il veicolo, dalla cabina alla catena cinematica e al telaio.

■ STABILITà E COMFORT Il nuovo Atego dispone di un telaio completamente ridisegnato in cui i tecnici hanno voluto ottenere il massimo in termini di stabilità e comfort. Numerose le soluzioni adottate, come ad esempio una nuova taratura dell’asse anteriore, lo sterzo a circolazione di sfere che assicura la massima precisione di sterzata ma anche eccellenti prestazioni in termini di traiettorie rettilinee e sensibilità di risposta alla conformazione del manto stradale. Le sospensioni a 4 punti della cabina sono ora più rigide allo scopo di ridurre la tendenza al rollio e al beccheggio.

FORTE SOMIGLIANZA Basta anche un’occhiata distratta per capire che l’Atego appartiene alla grande famiglia Mercedes, anche se il nuovo veicolo mantiene tratti specifici che hanno del resto contribuito in passato al successo di questo modello. Ma vi sono alcuni aspetti assolutamente innovativi, sia dal punto di vista del design che del confort, che della tecnologia di serie a bordo. Riassumiamoli, prima di entrare nel dettaglio del veicolo. Il frontale è caratterizzato dalla griglia con tre lamelle dalle generose dimensioni e dalla nuova grembiulatura che ospita fari, frecce e luci diurne. Sempre all’esterno, i deflettori laterali sono perfettamente integrati con le altre soluzioni aerodinamiche e riducono sensibilmente l’imbrattamento dei cristalli. L’accesso alla cabina è particolarmente agevole grazie anche all’apertura delle porte a 90°, mentre l’abitacolo presenta una serie di soluzioni che facilitano

enormemente il lavoro di distribuzione come, ad sempio, un facile passaggio da un lato all’altro della cabina. I sedili, che offrono un’ampia possibilità di regolazione, dispongono di poggiatesta integrato e braccioli sollevabili. La plancia, che riprende le tonalità scure già viste sui nuovi pesanti, si presenta con un display centrale di facile lettura, ha la strumentazione analogica retroilluminata bianca e interruttori ergonomici, ma soprattutto, in tutte le versioni, è presente di serie il volante multifunzione e il computer di bordo grazie al quale è possibile effettuare il controllo del veicolo direttamente dal posto di guida e senza distaccare le mani dal volante.

Il cruscotto e la strumentazione sono sicuramente uno degli elementi distintivi del nuovo Atego. Qui sopra si può notare il volante multifunzione (di serie in tutte le versioni) che controlla il computer di bordo e le principali funzioni utili all’autista. Sulla destra si intravede la leva del cambio PowerShift.

APRIAMO IL VASO DI PANDORA Le versioni della cabina sono quattro, proposte in tre differenti lunghezze, il che permette di disporre della soluzione ideale a qualsiasi esigenza e mission. C’è la cabina S Classic Space (in versione normale e lunga), la cabina L Cassic Space e la L Big Space; tutte con larghezza esterna di metri 2,3, ideale per fronteggiare al meglio il traffico urbano; inoltre, per servizi comunali, antincendio o autostradali, è disponibile anche una cabina doppia a sei posti. Per il nuovo Atego non potevano certo mancare nuovi motori, ovviamente Euro 6. Si tratta di due propulsori BlueEfficiency Power in esecuzione a quattro (OM 934 di 5,1 litri di cilindrata) e sei cilindri (OM 936 di 7,7 litri) che coprono un segmento di potenze che va da 156 a 299 CV (115 – 220 kW). Il quattro cilindri OM 934 viene utilizzato per la prima volta sulla gamma Atego, mentre il sei cilindri è già stato utilizzato sulle altre gamme pesanti Antos, Arocs e Actros. I due nuovi motori sono stati realizzati secondo un principio modulare che prevede diversi componenti uguali. Osservando alcuni di questi componenti, come alberi a camme con camme calettate a caldo, bielle fucinate e imbullonate, si percepisce l’intenzione di realizzare motori destinati a durare e a mantenere nel tempo efficienza e prestazioni. Gli elevati valori della pressione di accensione, in combinazione con il sistema di iniezione common rail che utilizza una pressione di lavoro di 2400 bar, consentono riduzioni nei consumi del 2% rispetto ai precedenti Euro 5. I nuovi iniettori elettromagnetici con diffusori a dieci fori consentono di ottenere TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 27


un’iniezione ottimale, regolando al meglio, e in ogni condizione di esercizio, il momento dell’iniezione e la quantità di carburante iniettato nella cavità a sbalzi del pistone in alluminio con raffreddamento a getto d’olio. Con una potenza specifica del motore che può raggiungere i 33,8 kW/l (46 PS/l), i nuovi propulsori Euro 6 a corsa lunga con raffreddamento del sistema di ricircolo dei gas di scarico, sono tra i motori diesel a più alto rendimento. Il nuovo quattro cilindri da 5,1 litri (meno di 500 kg di peso a secco) già nella versione base sviluppa una potenza di 115 kW (156 CV) ed una coppia di 650 Nm costante nell’intera fascia di regime tra 1.200 e 1.600 giri/min. Nella fascia successiva, dai 1.600 ai 2.500 giri/min., il motore eroga circa il 90% della potenza massima. La ravvicinata scalarità della potenza nei nuovi quattro cilindri (115, 130, 155 e 170 kW ovvero 156, 177, 211 e 231 CV) permette di soddisfare tutte le esigenze della distribuzione. I valori di coppia (compresi tra 650 e 900 Nm) erogati costantemente a partire dai 1200 giri/min., assicurano dinamicità e prestazioni solitamente riservate ai sei cilindri. OM 934 Potenza kW (CV)/giri

115 (156) a 2200 g/min. 130 (177) a 2200 g/min. 155 (211) a 2200 g/min. 170 (231) a 2200 g/min.

Coppia

650 a 1200-1600 g/min. 750 a 1200-1600 g/min. 850 a 1200-1600 g/min. 900 a 1200-1600 g/min.

Il sei cilindri OM 936 da 7,7 di cilindrata viene proposto con tre differenti tarature di potenza: 175, 200 e 220 kW (238, 272 e 299 CV con valori di coppia compresi tra 1000 e 1200 Nm. Questo motore è caratterizzato da doppio albero a camme, turbocompressore singolo con turbina a struttura asimmetrica, sistema di regolazione della pressione di sovralimentazione mediante valvola waste gate a comando elettronico che assicura non solo una migliore reattività in accelerazione ma anche una precisa regolazione della pressione di sovralimentazione durante l’intervento del freno motore. OM 936 Potenza kW (CV)/giri

175 (238) a 2200 g/min. 200 (272) a 2200 g/min. 220 (299) a 2200 g/min.

Coppia 1000 a 1200-1600 g/min. 1100 a 1200-1600 g/min. 1200 a 1200-1600 g/min.

UN GRANDE FRENO MOTORE Economicità e dinamicità non sono le sole doti che contraddistinguono gli Atego, che possono contare su un eccellente livello 28 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

di potenza del freno motore. Sui modelli con motore a quattro cilindri la potenza erogata dal freno continuo raggiunge i 145 kW e, a richiesta, i 170 kW; nel caso del sei cilindri si raggiungono i 235 kW, ma a richiesta (versione premium) si raggiungono i 300 kW. Grazie ai nuovi e potenti freni motore l’usura delle pastiglie ed il carico termico risultano sensibilmente inferiori; rispetto al modello precedente la potenza del nuovo freno motore a decompressione è cresciuta del 50% circa a tutto vantaggio della sicurezza, del comfort e dell’economia. Nel caso di impieghi gravosi, come nel caso di un frequente traino di rimorchio, Mercedes propone per l’Atego un retarder a magneti permanenti che sviluppa una coppia frenante supplementare in assenza di usura pari a 650 Nm.

UNA NUOVA GENERAZIONE DI CAMBI Con il nuovo Atego arriva anche una nuova generazione di cambi a 6, 8 e 9 marce e i cambi automatizzati Mercedes-Benz PowerShift 3 disponbili di serie per il mercato tedesco su tutte le versioni Euro 6 e dalle innegabili doti di comfort particolarmente apprezzabili nel mondo della distribuzione urbana. Sui modelli con potenza fino a 238 CV,


■ MINORE MANUTENZIONE La fasatura variabile degli alberi a camme VCP (Variable Camshaft Phaser) è stata utilizzata per la prima volta su motori diesel di serie. La fasatura variabile degli alberi a camme a comando idraulico, consente di anticipare l’apertura delle valvole di scarico in modo tale che i gas di scarico vengano alimentati al condotto di scarico agevolando così la rigenerazione del filtro antiparticolato anche durante la marcia o in presenza di temperature esterne fino a meno di 30°C, escludendo in questo modo possibili interruzioni di marcia. La riduzione dei tempi di fermo va anche attribuita al nuovo sistema di manutenzione che è in grado di calcolare gli intervalli di manutenzione in base alle effettive condizioni di lavoro e di impiego. Se ad esempio il nuovo Atego viene utilizzato nel trasporto di linea o nel lungo raggio è possibile raggiungere percorrenze dell’ordine di 120 mila km (20 mila in più rispetto alla generazione precedente) prima di doversi recare in officina. Un ulteriore esempio di economicità è dato dal consumo di olio che risulta dimezzato rispetto ai motori della serie 900.

Dettagli che fanno la differenza

i cambi PowerShift 3 sono a 6 rapporti mentre per il segmento superiore viene adottato un cambio PowerShift 3 a 8 rapporti, adatto anche alle versioni destinate al traino di rimorchio. Entrambi i cambi dispongono

Alcune soluzioni innovative di questo veicolo: la nuova grembiulatura che ospita i fari, l’accesso alla cabina, le sospensioni pneumatiche e il posizionamento della ruota di scorta.

di quattro diversi programmi di marcia, ognuno dotato di tre modalità. Secondo il tipo di impiego è disponibile anche la modalità Power, e in questo caso gli innesti del cambio avvengono in modo tale da sfruttare al meglio la potenza utilizzando la fascia di regime superiore. Per l’impiego fuoristrada, per esempio, è disponible il programma Offroad che, nei tratti in salita, mantiene più a lungo la marcia per evitare interruzioni nella trazione, mentre per i servizi antincendio è disponibile (a richiesta) il programma Fire Service che prevede innesti particolarmente rapidi. Per quanto concerne i cambi manuali, questi sono disponibili in due versioni, a 6 e 9 rapporti; questi cambi sono azionati da una leva posta sulla plancia in una posizione particolarmente comoda e utilizza un sistema di comando a tiranti. La possibilità di disaccoppiare il comando del cambio dal motore permette di ridurre la rumorosità e le vibrazioni sulla leva.

PIU’ CARICO UTILE Nella distribuzione il carico utile è un aspetto fondamentale e le modifiche strutturali apportate al telaio compensano quasi completamente i chili in più derivanti dalle tecnologie utilizzate per soddisfare i requisiti previsti per l’Euro 6. Da qui la presenza di un serbatoio in materiale sintetico da 80 l più leggero di quello da 120 l, di molle paraboliche ad una foglia sull’asse posteriore, di protezioni antincastro laterali dal peso ottimizzato o, ancora, di cerchi in alluminio nelle versioni da 17.5 e 19.5. Confermata anche la precedente facilità di allestimento dell’Atego derivante non solo dalle numerose sovrastrutture complete disponibili in primo impianto tra cui anche l’ultima generazione di piattaforme ribaltabili Meiller. Restiamo dunque in attesa della diponibilità del veicolo per una prova su strada in modo da darvi, oltre alla descrizione tecnica di questo articolo, anche le nostre impressioni di guida e le sensazioni “on the road”. ■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 29


Ruote industriali

Iveco

Faccia nuova

La rinnovata vetrina veronese del Transpotec è stata l’occasione per la presentazione italiana del nuovo Iveco off road, che mantiene il nome pur evolvendosi nell’aspetto e nel confort di Ferdinando Tagliabue

G

li aspetti innovativi che contraddistinguono il Trakker sono essenzialmente concentrati nella cabina, una cabina più bella, spaziosa e confortevole (il cui livello può essere paragonabile a quello dei migliori stradali), pensata per un veicolo che deve lavorare su terreni spesso molto sconnessi, impervi e che trasmettono alla struttura forti sollecitazioni, ma che al tempo stesso riesce ad assicurare eccellenti livelli di qualità di vita a bordo. A proposito di cabina, va ricordato che per il Trakker sono previste quelle della serie stretta che in questo caso sono state denominate Hi-Land (la cabina corta) e Hi-Track (la cabina è quella lunga disponibile anche a tetto alto). Comodi e moderni Il comfort è assicurato da un sedile con poggiatesta e cintura di sicurezza integrata, sospensione pneumatica con regolazione del molleggio e dispositivo di abbassamento rapido; il cuscino è regolabile in altezza, inclinazione e profondità (con la possibilità di riscaldamento) mentre lo schienale regolabile presenta sostegno lombare. Un ulteriore contributo al miglioramento della qualità della vita a bordo del veicolo viene dalla presenza di numerosi vani portaoggetti di grande capacità e tutti perfettamente a portata di mano. La plancia, che è stata completamente riprogettata e per la quale è stato fatto

30 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


ampio ricorso a materie plastiche di alta qualità, si fa particolarmente apprezzare per l’ergonomia. A questo proposito va sottolineato che tutti i comandi e gli interruttori sono facilmente visibili e azionabili dal conducente, anche durante la fase di guida del veicolo. Gli aspetti telematici e le varie funzionalità che hanno fortemente contribuito a decretare il successo dello Stralis, trovano ampio spazio anche all’interno della cabina del Trakker. Un esempio a questo proposito riguarda la tecnologia Iveconnect, il sistema che permette di gestire in maniera estremamente semplice il navigatore, gli strumenti di ausilio alla guida, infotainment e i servizi avanzati di gestione della flotta. Massima versatilità Se gli aspetti innovativi sono essenzialmente legati alla cabina, uno dei punti di forza della gamma Trakker è sicuramente rappresentato dai motori Cursor FPT Industrial che per questa gamma sono gli Euro 5 (in esecuzione 8 e 13) con cilindrate di 8 e 13 litri. Il motore da 8 litri sviluppa una potenza massima di 360 CV con una coppia di 1500 Nm a partire da 1125 giri/min. che rimane costante fino a 1685 giri/min.

■ LA PRESENZA AL BAUMA Se a Verona la presenza del nuovo Trakker è stata tutto sommato abbastanza modesta, non altrettanto si può dire del Bauma (Monaco di Baviera 15-21 aprile), giunto alla sua trentesima edizione e con il titolo di principale manifestazione europea per il settore del movimento terra. Inoltre, va sottolineato che accanto a Iveco, a Monaco saranno presenti anche i marchi di New Holland Construction e di FPT Industrial a testimonianza dell’eccellenza di soluzioni tecnologiche del Gruppo per i professionisti della cava e del cantiere: dai piccoli furgoni agli autocarri a cassone ribaltabile snodabili; dai mini-escavatori dal peso inferiore alla tonnellata fino agli escavatori da cava da 60 tonnellate. La gamma dei veicoli leggeri verrà rappresentata dal Daily che per l’occasione sarà proposto nella versione 55S17 DW a trazione integrale, con cambio Sonntag e con varie opzioni per differenti soluzioni di trasporto. Per quanto concerne invece la gamma pesante e media, il Salone bavarese ospiterà il nuovo Trakker AT 440T 45 WT/P, con la sua cabina completamente rinnovata e che rappresenta la soluzione ideale per missioni off road; il Trakker sarà affiancato dal nuovo Stralis Hi-Way, premiato come “Truck of the Year 2013”, proposto nella versione AS 440S50 T/P, equipaggiato con motore Euro 6. Da ricordare ancora la presenza della gamma Eurocargo, rappresentata da un modello 75 “E”, ribaltabile con gru da 75 tonnellate e da un 80 “E”, un vero e proprio autotreno, grazie alla sua capacità di traino pari a 11,5 tonnellate. Anche a Monaco l’offerta dei pesanti del Gruppo sarà completata dai modelli Astra e più precisamente da un Dumper HHD9 8x6, configurato per il settore mining, e un Dumper articolato ADT da 30 metri, veicolo caratterizzato da una struttura estremamente robusta, destinato ad operare principalmente in grandi cantieri e nelle operazioni di escavazione a cielo aperto, anche in presenza di difficili condizioni del terreno.

Il Cursor 13 viene invece proposto con tre differenti livelli di potenza: 410 CV con sistema di sovralimentazione a geometria fissa e valvola waste gate; 450 e 500 CV con turbina a geometria variabile (VGT). Il Cursor 13 da 410 CV è equipaggiato con il CEB (Combined Engine Brake), un freno motore potenziato che abbina gli effetti di decompressione e coppia frenante; mediante una valvola a farfalla posta sul collettore di scarico crea una contropressione dei gas di scarico che serve a rallentare la rotazione del motore e ad aumentare la forza frenante. Uno dei punti di forza del Trakker è da sempre rappresentato dalla grande versatilità, dote che è stata mantenuta anche per la nuova versione. L’offerta del nuovo TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 31


■ WASTE-GATE: PIU’ Alcuni particolari del nuovo mezzo d’opera del costruttore nazionale: in alto a sinistra la fanaleria in parte protetta contro agenti esterni, il confortevole cruscotto e, qui sopra, la cabina Hi-Street vista dall’esterno.

pesante off road prevede infatti, oltre alle motorizzazioni appena viste, due versioni (cabinato allestibile e trattore per semirimorchio) con MTT che arrivano fino a 40 t nel caso del cabinato e raggiungono le 56 t per la combinazione trattore più semirimorchio, due altezze di tetto (basso e alto) con tetto alto proposto solo per la cabina Hi-Track, configurazioni a due, tre e quattro assi, con trazione parziale (4x2, 6x4 e 8x4) o integrale (4x4, 6x6 e 8x8). Queste caratteristiche possono essere combinate con un’ampia scelta di telai, sospensioni e rapporti al ponte. L’ampia possibilità di varianti assicura la certezza di trovare sempre la soluzione ideale a qualsiasi tipo di mission. A questo proposito vogliamo ricordare che il nuovo Trakker è disponibile in oltre 1700 versioni di fabbrica che possono soddisfare le esigenze, anche più specifiche, nel trasporto di inerti, calcestruzzo, manutenzione stradale e trasporti eccezionali. Tanta sicurezza per l’off road Nella progettazione del nuovo Trakker l’aspetto sicurezza è stato tenuto in grandissima considerazione prevedendo numerosi sistemi quali ABS, EBL e, a richiesta, ASR, grazie al quale le ruote 32 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

motrici dispongono della miglior trazione possibile anche su fondi stradali con forti pendenze o particolarmente scivolosi. Grazie all’ “Off Road Mode” è possibile inserire la funzione ABS, permettendo (fino ad una velocità massima di 15 km/h) il bloccaggio delle ruote, soluzione di particolare utilità quando ci si trova ad affrontare percorsi ripidi e che presentano una scarsa aderenza.

COPPIA MENO CONSUMI

Il design della turbina, progettata appositamente con valvola wastegate integrata, permette già a bassi regimi un’alta pressione di alimentazione, ottimizzando quindi la coppia e i consumi. Al raggiungimento della pressione di sovralimentazione massima (corrispondente agli alti regimi), è però necessaria una protezione meccanica del motore e della turbina stessa. Questo compito è svolto dal sistema waste-gate, che consente di mantenere costante e limitata la pressione sulla turbina permettendo in certe condizioni una graduale fuoriuscita dei gas direttamente verso il collettore di scarico.

Una volta superata la velocità di 15 km/h il dispositivo ABS si reinserisce automaticamente. Siamo soddisfatti della presentazione avvenuta a Verona e avremo modo di approfondire ancora di più le novità del veicolo da cantiere del costruttore nazionale al Bauma di Monaco ma, soprattutto, aspettiamo di avere in mano il veicolo a metà anno per offrirvi una delle nostre prove su strada. ■



Ruote industriali

Mercedes-Benz

Inquadra col tuo smartphone il codice qui a lato per vedere il video. Se non hai il reader scaricalo gratuitamente da iTunes Store

Über alles

Frutto di più di dieci anni di studi e di un investimento di circa un miliardo di euro, Mercedes Actros è un progetto che oggi diventa una realtà tangibile. Lo abbiamo provato

di Pierluigi Coppa

L

o abbiamo ammirato durante l’adrenalinica presentazione a Bruxelles, lo abbiamo visto on the road a Misano e dai Concessionari e finalmente oggi abbiamo il piacere di testarlo. È l’Actros, definito il progetto più dispendioso intrapreso dalla casa della Stella negli ultimi 115 anni. Solo un numero tra tanti: rispetto al modello precedente, il nuovo Actros (Euro 6) archivia un meno 3 per cento per quanto riguarda il consumo di carburante. Merito, soprattutto, di un attento e calibrato utilizzo della penna dei designer tedeschi che hanno lavorato sul profilo aerodinamico del truck al fine di ridurne il coefficiente e, naturalmente, del nuovo propulsore OM471. Per quanto riguarda il primo aspetto è stata determinante l’inclinazione di 15 gradi del parabrezza, mentre il cuore pulsante di 510 cavalli sotto il cofano si è rivelato il giusto equilibrio per un’ottima potenza ma, allo stesso tempo, strizza anche l’occhio al contenimento dei consumi, riduzione degli inquinanti e grande comfort per chi utilizza il truck, sia come mezzo di lavoro, sia come strumento di relax “After Job”. I numeri di Actros Prima del lancio ufficiale di Actros si parlava diffusamente di una “nuova era” del veicolo pesante, da sempre additato come “untore” e descritto come “sporco e cattivo”. Oggi il truck è riuscito a conseguire sul fronte sicurezza ed emissioni risultati davvero incredibili. Il “caronte tecnologico” della normativa europea ha imposto ai grandi costruttori di truck il traghettamento verso i severissimi limiti Euro 6 con il grande risultato di ottenere macchine “dotate” di un grandissimo rispetto ambientale. Il veicolo che abbiamo testato è equipaggiato con un propulsore a sei cilindri in linea Euro 6 da 510 cavalli, ma soprattutto in grado di erogare una coppia di 2.500 Nm disponibili già a 1.080 g/min., affiancato da un cambio automatico di terza generazione a dodici rapporti Powershift 3. Due alberi a 34 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


IdentiTruck Mercedes Actros 1851 LS Flat Floor

142.400,00 euro + Iva

camme in testa (di tipo composito) comandano quattro valvole per cilindro (caratteristica inedita per i propulsori di queste dimensioni), mentre il sistema di iniezione, grazie all’amplificatore di pressione X-Pulse, consente di raggiungere i 2.100 bar, convenientemente “modulato” dalla mappatura del motore. Per ottemperare alla norma Euro 6, il sofisticato sistema di riduzione delle emissioni inquinanti del nuovo Actros si avvale della tecnologia SCR con additivo AdBlue, il ricircolo dei gas di scarico (EGR) ed un filtro antiparticolato particolarmente efficiente. Sul fronte aerodinamico, oltre alle linee più filanti, il nuovo truck monta particolari prese aria anteriori che, grazie a sensori di temperatura, si aprono solamente il tempo necessario, al fine di non modificare il coefficiente di attrito aerodinamico.

cilindrata

12,9 - 6 cilindri

Potenza kW(CV) a giri/minuto

375 (510) a 1.800

MOTORE

OM 471 LA R6 Ricircolo trattamento emissioni scarico (SCR) Freno motore (300 kW) ed Ecoroll

Coppia massima a giri/min

2.500 Nm a 1.080

COPPIA MASSIMA

2300 Nm a 1000-1300 giri/min.

Livello ecologico

Euro 6

Iniezione

Amplificatore X-Pulse 2.100 bar

CAMBIO

PowerShift 3 (ottimizzato) 12 marce + 2 RM

Sospensione Anteriore

Molle Paraboliche

Sospensione Posteriore

Pneumatica

CERCHI

9.00 x 22,5

PNEUMATICI

315/80R22.5

FRENI

Telligent con ABS, EBS e ASR

Lunghezza trattore

5.100 mm

Lunghezza totale

16.500 mm

Larghezza massima

2.500 mm

MTT

18.000 Kg

MCC

44.000 Kg

Portata utile (max su ralla)

10.097 kg

Passo

3.700 mm

Serbatoio gasolio

570 litri

Serbatoio AdBlue

75 litri

TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 35


Test drive

Purtroppo, a differenza degli altri test drive pubblicati dalla nostra testata, non abbiamo potuto rilevare i litri di gasolio consumati. Tipo Strada

Tratta

Km

Statale/provinciale

Training Center Mercedes – Arluno (Ingresso A4)

3,2

Autostrada

Arluno – Svincolo A26

38

Autostrada

Svincolo A26 – Borgomanero

26

Statale/provinciale

Borgomanero – Gravellona Toce

33

Autostrada

Gravellona Toce – Vittuone

97

TOTALE

197,2

Il tempo totale del test è stato di 3 ore e 40 minuti circa.

autostrada superstrada statale/provinciale città

F cus

15 gradi

L’inclinazione del parabrezza

Strumentazione Focus impeccabile 36 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


+_

Sensazioni a bordo

Grande abitabilità

Partiamo da Vittuone, e più precisamente dal Training Center Mercedes, con una temperatura esterna davvero molto rigida, ma la giornata è limpida e promette ottime immagini da Costo elevato catturare lungo il tragitto. Abbiamo fissato Gravellona Toce come destinazione finale, per un percorso, quindi, che prevede sia tratti di autostrada sia strade statali, sia, infine, strade con limiti di velocità molto rigidi e carreggiate piuttosto strette, che metteranno a dura prova la manovrabilità del camion. Il casello autostradale della A4 di Arluno è, come si suol dire, dietro l’angolo e viene raggiunto in una manciata di minuti. Abbiamo fortuna nel trovare poco traffico sino allo svincolo A26 che ci condurrà a Borgomanero. Proseguiamo, quindi, in direzione della nostra meta, Gravellona Toce passando dal lago d’Orta e, quindi, attraversiamo la via panoramica, la strada statale 229, Omegna e Casale Corte Cerro. A volte dobbiamo quasi fermarci per consentire ai veicoli pesanti che incontriamo di passare in sicurezza per via di carreggiate che non si possono certamente definire “ampie”. In ogni caso la visibilità è perfetta sotto ogni aspetto e ci consente di avere sott’occhio tutti i 15 metri del lungo semirimorchio, mentre le asperità del manto stradale vengono assorbite alla grande dalla cabina Gigaspace. La generosa potenza del propulsore viene scaricata con grande fluidità dalla precisione del cambio automatico Powershift 3 che consente al driver di concentrarsi unicamente sulla guida. L’abitabilità a bordo del nuovo Actros è davvero a cinque stelle, in quanto la cabina Gigaspace (Flat Floor) consente, grazie ai 2 m e 13 cm di altezza di passeggiare comodamente all’interno del veicolo, mentre il feeling delle morbide plastiche è di gran livello. Che dire poi dell’ergonomia offerta dal posto di guida e dei comandi facilmente raggiungibili, oltre ad

Cabina Gigaspace Alta redditività

un’ottima leggibilità della strumentazione di bordo, perfetto connubio tra strumentazione digitale e analogica! Il tutto condito da una grandissima eleganza. Giungiamo, infine, alla meta e, con le carreggiate delle strade che si allargano, ne approfittiamo per girare qualche breve sequenza video che potrete vedere seguendo il link allegato a questo test. Abbiamo percorso circa 100 km in circa 120 minuti totalizzando una media chilometrica discreta per via di strade “panoramiche”, ma che comunque ci hanno consentito di apprezzare il buon lavoro apportato al sistema delle sospensioni, oltre al freno motore ed al sistema frenante complessivo, messo a dura prova in qualche occasione durante il test. ■

Il fascino della Stella

- 3%

Il risparmio di consumo rispetto alla generazione precedente TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 37


Ruote commerciali

Peugeot-Dangel

Sensazioni 4x4 I veicoli commerciali Peugeot diventano integrali grazie alla trasformazione di Dangel, partner del gruppo PSA da oltre trent’anni di Luca Barassi

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S

uperare l’ostacolo con un semplice e deciso colpo all’acceleratore. Senza fare nient’altro. È possibile grazie ad una tecnologia all’avanguardia, ma allo stesso tempo semplice, che la rende estremamente affidabile. Una centralina elettronica avanzatissima? Circuiti integrati che gestiscono la trasmissione della coppia? Niente di tutto questo. La tecnologia Dangel applicata ai veicoli di serie del gruppo PSA e, in particolare, di Peugeot è meccanica e agisce nel momento in cui manca aderenza a un semiasse o addirittura a una singola ruota. Un’esperienza, quella dell’azienda di Sentheim, in Alsazia, che arriva da lontano, esattamente dal 1980 quando fu realizzato il primo 4x4 Dangel, la 504. Da allora oltre 38.000 veicoli prodotti e un ritmo di produzione odierno di circa 3.000 mezzi di cui più di un terzo sono marchiati col Leone rampante.

15 i veicoli

che escono dalla linea ogni giorno

27.000 mq

l’area occupata dalla fabbrica Dangel

2.500

Perché Peugeot punta alla trazione integrale Per il costruttore francese è fondamentale poter soddisfare le esigenze di qualsiasi professionista del trasporto, non solo del flottista che svolge tragitti predefiniti e su arterie stradali di grande comunicazione, oppure di artigiani che operano prevalentemente nelle aree urbane. Al di là di ciò che vediamo ogni giorno sulle strade vi sono operatori che hanno bisogno di muoversi in tutte le stagioni e con diverse condizioni meteo, che devono accedere a zone impervie o sono costretti ad alternare percorsi autostradali con percorsi off road. Allo stesso tempo, però, hanno necessità di avere una portata e un volume utile elevato, facilità d’uso e confort sia alla guida che nelle operazioni di carico e scarico. Per questo la scelta è quella di utilizzare un veicolo commerciale di serie di casa Peugeot, le cui doti di performance, confort e affidabilità sono consolidate, e darlo in mano a Dangel affinché trasformi esclusivamente la trazione, senza intaccare minimamente il volume di carico e incidendo di solo 80 Kg sul peso trasportabile per il Partner e di 140 Kg per Expert e Boxer. Così le aziende municipalizzate e coloro che svolgono attività di servizio pubblico, operatori della sanità e del soccorso, come le aziende e gli artigiani che lavorano nell’edilizia, in agricoltura e in parchi e giardini possono contare su un mezzo ad hoc.

i veicoli prodotti nel 2012

6 ore

il tempo di trasformazione di ogni veicolo

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4 modelli in cerca del 4x4 Partner, Partner Tapee, Expert e Boxer è il segmento della gamma commerciale Peugeot destinata alla trasformazione Dangel. In due allestimenti, Endurance ed Extreme. Il fratello maggiore della famiglia è un furgone da 3,5 tonnellate di PTT con una portata utile che va da 1310 a 1425 Kg a seconda della versione. Le potenze di 130 e 150 cavalli sono erogate dal propulsore diesel di 2200 cc HDi con filtro antiparticolato. Il prezzo, a seconda dell’allestimento e del modello, va da 32.386,00 euro a 38.386,00 euro al netto dell’IVA. Per Expert e Partner, naturalmente, andiamo nella categoria sotto le 3,5 tonnellate, quindi nel segmento del puro veicolo commerciale. Qui le portate vanno da 470 Kg

per il furgone più piccolo a 1000 Kg per l’Expert. Molte, invece, le versioni disponibili tra furgone vetrato, Tepee, Mix, a due o tre posti e con le varie tipologie di tetto. Tutte abbinabili alle versioni Endurance ed Extreme. I prezzi vanno dai 21.323,00 euro per il più economico Partner, fino ai 30.672,00 euro per l’Expert da 125 cavalli e 6 metri cubi di volume.

40 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

Come funziona Abbiamo parlato della semplicità della tecnologia adottata da Dangel, aspetto che la rende flessibile, affidabile ed anche economica in quanto è studiata per privilegiare l’avanzamento delle ruote anteriori. Ma vediamo come avviene la trasformazione nella fabbrica in Alsazia, al confine con la Germania, dove

Trasportare Oggi è andata a visitare la linea di produzione e testare i veicoli per voi. Le catene di montaggio sono due ma è una sola quella che attualmente lavora al 90 per cento. Questo per ottimizzare la logistica dei componenti e la posizione dei meccanici che hanno modo così di avere una propria area di lavoro stabile. Come abbiamo detto, l’intervento di Dangel avviene esclusivamente nella trasmissione del mezzo e quindi nella parte sottostante al telaio. I mezzi (indifferentemente dal modello) vengono messi sul ponte e a questo punto viene alzata la scocca di 20 centimetri e protette certe parti del motore che,


■ UN PO’ DI STORIA La storia di questo piccolo costruttore comincia nella prima metà degli anni settanta, quando un certo Henry Dangel cominciò a lavorare su alcune vetture francesi allo scopo di ricavarne delle versioni fuoristrada che potessero risultare utili anche per utilizzi gravosi ed in terreni accidentati. A tale scopo provò con due modelli particolari, vale a dire la Citroën DS e la Renault 16, che però si rivelarono ben presto poco adatte al tipo di trasformazione che Henry Dangel aveva in mente. Fu così che nel 1978 cominciò a cimentarsi con una 504 Break e stavolta, a poco a poco, riuscì nell’impresa: nacque così la 504 Dangel 4x4, che venne esposta a Parigi nel 1980. Contemporaneamente venne anche registrato il marchio Dangel. Il fatto curioso fu che la Casa madre, ossia la Peugeot, non mise in alcun modo i bastoni tra le ruote ad Henry Dangel, il quale godé anzi dell’autorizzazione dal quartier generale di Sochaux. Nacque così la Automobiles Dangel, con sede a Sentheim, in Alsazia. Due anni dopo, nel 1982, venne realizzata anche la 504 Dangel 4x4 Pick-Up, che venne anche impiegata nella Parigi-Dakar di quell’anno, arrivando a classificarsi seconda. Nel 1986 venne introdotta la 505 Dangel 4x4, anch’essa derivata dalla 505 Break, esattamente come la 504, ma equipaggiata stavolta unicamente con un 2 litri a benzina da 108 CV. Sia nel caso della 504 che in quello della 505, i motori utilizzati erano ripresi pari pari da quelli della normale produzione Peugeot. Nel 1987 cominciò anche la produzione di una versione off-road dei furgoni J5 e C25, successivamente estesa anche al corrispondente modello italiano, il Fiat Ducato. Alla fine del 1992, la fabbrica Dangel raggiunse la quota di 7.500 veicoli prodotti. Nel frattempo Henry Dangel introdusse alcune sue vetture in diverse competizioni sportive estreme, come il Raid Le CapAlger, il Rallye de l’Atlas, il Rallye della Tunisia e l’African Cannon Ball. A partire dagli anni novanta in poi, la produzione si incentrò quasi esclusivamente su modelli fuoristrada derivati da furgoni. Si ebbero quindi versioni off-road derivate dalle nuove generazioni di Ducato/Boxer/ Jumper, dei vari Scudo/Expert/Jumpy e dei ludospace Ranch/Partner e Berlingo.

in un uso fuori strada, potrebbero subire dei danneggiamenti. La nuova trasmissione montata sul veicolo si basa sulla presenza di un giunto viscoso (come mostra il disegno qui sopra) che, in caso di poca aderenza delle ruote anteriori,

passa in automatico da due a quattro ruote motrici. In pratica una parte della coppia viene trasferita al retrotreno in modo proporzionale alla perdita di aderenza. Col crescere delle esigenze estreme di utilizzo del mezzo, cresce la necessità di gestione della trazione delle ruote. Ecco perché Dangel ha pensato ad una evoluzione della versione Endurance, l’Extreme, che introduce anche il Differenziale a Slittamento Limitato (DSL) e il blocco del differenziale. Il primo è in grado di ripartire la potenza da sinistra a destra su un assale per ottenere una migliore guidabilità a tutte le andature e in tutte le condizioni, mentre il blocco del differenziale (da inserire manualmente) trasferisce il 100 per cento della potenza sulla ruota che ha in quel momento aderenza al terreno, permettendo così il superamento dell’ostacolo.■

I veicoli entrano nella linea di produzione (in alto) dove viene smontata la trasmissione per effettuare le modifiche previste dalla trazione 4x4. Vengono anche applicate le eventuali protezioni per garantire una sicura percorrenza su terreni off-road.

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Eventi

Transpotec Logitec 2013

Missione

I 195 espositori e soprattutto gli oltre 20 mila visitatori hanno decretato il successo di una manifestazione impegnata nel suo rilancio nazionale e internazionale di Luca Barassi

E

ra una scommessa. E la posta in gioco era il rischio di perdere l’unico Salone della logistica in Italia. Una perdita che avrebbe ancora di più affossato un mercato in sofferenza come quello del nostro Paese che più di altri risente dei cinque anni di recessione globale. Ma la determinazione degli organizzatori, l’entusiasmo e l’ottimismo di chi ci ha creduto e ha voluto essere presente, e la risposta del mondo dell’autotrasporto, hanno siglato la

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rinascita del Transpotec, proprio a Verona, sua sede storica. Tre edizioni milanesi e un “2.0” dai dubbi propositi avevano portato la manifestazione di riferimento della nostra logistica in un loop discendente molto pericoloso. C’è voluta tanta umiltà da parte di Fiera Milano e anche tanta voglia di investire nel futuro per cambiare decisamente il trend. “Un ottimo risultato in un momento pieno di incertezze – afferma Giuseppe Garri, Exhibition Manager di Transpotec – le aziende

hanno creduto in noi e ora, come le imprese del settore, possiamo guardare al futuro con un pizzico in più di fiducia”. Step by step I segnali positivi si erano visti quando MAN, prima Casa ad aderire al progetto, ha dato il via al balletto degli espositori. Iveco, il costruttore nazionale senza il quale il Salone non avrebbe avuto senso che si svolgesse,


compiuta e Mercedes-Benz con tutta la sua gamma commerciale hanno completato il panorama dei costruttori che hanno dato impulso all’evento. Gli altri, giustificati o meno, sono stati alla finestra e, sicuramente, hanno perso una buona occasione per stare a contatto col proprio pubblico. Solo Renault Trucks è forse la più legittimata ad avere rinunciato all’esposizione dato che (come ci spiega Stefano Ciccone nell’intervista esclusiva nelle pagine di questo giornale – N.d.r.) a giugno presenterà la nuova gamma, completa e rivoluzionaria. DAF si mangia un po’ le mani, anche se un piedino è riuscita a mettercelo col suo concessionario – Immediate Trucks – che ha

esposto la gamma “arancione”, mentre non ci spieghiamo il no di Scania, vicino territorialmente a Verona e da sempre un punto di riferimento per la comunità del trasporto. Sicuramente tutti si rifaranno nel 2015, quando il Salone riaprirà i battenti ancora a Verona, proseguendo questa indovinata partnership tra l’ente fieristico veneto e Fiera Milano. E un ulteriore segno di fiducia si era visto il 1° febbraio quando, insieme alla nostra testata, Transpotec Logitec ha organizzato un incontro dedicato agli allestitori e carrozzieri per illustrare la strategia di internazionalizzazione del progetto fieristico, che non rimane inchiodato nelle strette mura del quartiere veronese. Una risposta positiva dagli intervenuti (Adamoli, Alko, Assali Stefen, Chereau, CIR, Dhollandia, Midi Europe, Multitrax, Omar, Palazzani, Phontis, Real Trailer, Tabarrini, ShmitzCargobull) che hanno confermato l’interesse alla manifestazione e soprattutto agli sviluppi futuri dell’evento.

■ WEBTV TOE al Salone

Durante i giorni della manifestazione veronese, dal 28 febbraio al 3 marzo scorsi, abbiamo intervistato i protagonisti del Salone e ripreso i momenti salienti dei quattro giorni a Verona. Con il QRCode potete accedere direttamente ai video delle due puntate con la sintesi dell’evento in onda sul nostro canale WebTv (www.trasportale.it\web-tv.html).

I Numeri del Salone 20.753 visitatori 195 espositori test drive 1.000 1.800 presenze ai convegni 7 aree esterne 40.000 mq di area espositiva TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 43


Tra stand e piazzali Tre i padiglioni ricoperti, 8, 9 e 10, e sette le aree esterne occupate da numerosi eventi e associazioni che hanno animato la quattro giorni veneta, oltre al PalaExpo e al centro servizi Bra che hanno ospitato il Forum Internazionale della logistica. A dire il vero il clou dell’esposizione è stato nei due padiglioni centrali, 8 e 9, dove si sono concentrate le Case e i principali protagonisti del nostro settore, sia appartenenti alla componentistica, che ai servizi e alle tecnologie, oltre alla stampa specializzata. Il padiglione 10 è stato occupato principalmente dagli allestitori e da quel Truck Day Show che si propone di diventare uno dei “testimonial” itineranti dell’orgoglio dell’autotrasporto. Forse un po’ troppo specializzato come padiglione, cosa che ha reso gli spazi un po’ vuoti e monotematici. Una maggiore amalgama con gli altri espositori avrebbe probabilmente vivacizzato questo ambiente e interessato di più il pubblico. Così come certe aree esterne si sono rivelate un po’ troppo periferiche e con poco mordente, come lo spazio prove oltre il padiglione 9 o l’area MAN all’ingresso lasciata un po’ a se stessa. Sempre affollata, invece, come da tradizione, l’area dei test drive, dove sono state effettuate oltre 1000 prove grazie ai veicoli messi a disposizione da tutte le Case e al villaggio del Camion Raduno, firmato Highway Truck Team, che faceva da cornice alla test drive area. In mostra L’attenzione, si sa, è in gran parte rivolta ai costruttori che mettono in mostra il meglio della loro produzione, lanciando le novità in fatto di allestimenti, motori e servizi. Stand in stile “spending review”, ma tutti molto eleganti ed essenziali e con il giusto 44 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

tocco di personalità che distingue i vari marchi. Iveco (padiglione 8) ha occupato 2.500 metri quadri, lo stand più vasto del Salone, come è giusto che fosse per il “padrone di casa”. Al centro della scena espositiva lo Stralis Hi-Way, appena premiato “International Truck of the Year 2013”, nella nuova versione Euro 6 e con la versione “Emotional”, una serie speciale davvero bellissima e di grande charme, superaccessoriata e soprattutto personalizzabile in ogni dettaglio. Un posto in prima fila a fianco della versione di lancio color arancione. Sullo stand era esposto anche il nuovo Trakker: si trattava del modello AD410T50/P con cabina Hi-Land in configurazione 8X4 e proposto nella colorazione verde Dakar; il motore era quello da 500 CV, mentre per quanto concerne il cambio la scelta è caduta su un automatizzato Eurotronic ZF a 16 marce e sospensioni anteriori paraboliche e posteriori pneumatiche. La gamma media è invece rappresentata da un Eurocargo CNG, mentre tre Daily, di cui uno elettrico e uno Natural Power, sono l’offerta della gamma leggera. Al centro dello stand, nell’area dedicata alle tecnologie motoristiche, era esposto il motore Euro 6 Cursor 11 di FPT Industrial, dotato dell’avanzato sistema di riduzione catalitica High Efficiency SCR (HI-eSCR). Si tratta della motorizzazione del nuovo Stralis, con architettura a 6 cilindri in linea, in tre varianti di cilindrata (8, 10 e 13 litri per la gamma Euro 5; 9, 11 e 13 litri per la gamma Euro 6) e otto varianti di potenza per le versioni Diesel (da 310 a 560 cv), più tre versioni CNG (da 270 a 330 cv). Sono motori con bassi consumi e prestazioni eccellenti, che offrono il massimo di coppia già a regimi molto bassi (a partire da 1.000 giri/min.). Grazie al numero ridotto di cambi marcia, questa elasticità si traduce in efficienza ed elevato comfort di guida. La presenza del gruppo Iveco al Transpotec 2013 era completata da Astra che, al Salone veronese, ha proposto il suo HD9,


■ Pillole di Transpotec ➤ Chereau Italia: uno dei tanti allestitori che hanno aderito alla rinata manifestazione veronese. Presente al padiglione 10, si è presentato come partner unico per l’Italia di Officine Cailotto. ➤ Continental – VDO: leader assoluto dei cronotachigrafi digitali, l’azienda tedesca ha presentato i molteplici servizi di analisi dei dati provenienti dal veicolo e dal lavoro degli autisti, anche in un’ottica di ottimizzazione dei costi di esercizio.

anch’esso caratterizzato dalla cabina profondamente rinnovata. MAN (padiglione 9) ha puntato, oltre che sulla gamma completa con le motorizzazioni Euro 6, sull’aspetto emozionale, con una vasta area dedicata al settore sportivo e il veicolo campione europeo 2012 guidato da Jochen Hahn, presente allo stand, che ci ha confessato che ogni mezzo con cui scende in pista ha per lui un nome di donna. Chi sarà la sua “fidanzata” per la difesa del titolo nel 2013? E poi grande successo per il TGX marchiato Ducati (protagonista della copertina di questo numero di Trasportare Oggi, N.d.r.). Un binomio, quello dei truck con le diverse discipline sportive, che suscita sempre interesse e attenzione. Esposta tutta la rinnovata famiglia TG, su cui campeggia il nuovo logo del leone: dal TGL, per la distribuzione, al “medio” TGM, fino al TGX e TGS, vocati al lungo raggio, tutti dotati delle nuove motorizzazioni a basse emissioni inquinanti, ma dalla generosa potenza. “Arriva l’Euro 6, l’efficienza rimane”, questa l’estrema sintesi della filosofia MAN, claim con cui ha accolto i visitatori presso il suo stand, dove a rappresentare la gamma c’erano un trattore TGX 18.480, un trattore TGS 18.440 TankSilo, e un carro TGL 8.180. “In vetrina”, naturalmente, non poteva mancare il veicolo che ha dato grandi soddisfazioni alla Casa dal punto di vista delle vendite, e grandi soddisfazioni agli operatori dal punto di vista della redditività: un trattore MAN TGX 18.440 EfficientLine Euro 5, il veicolo che massimizza l’efficienza e che rimane un campione di risparmio anche nella versione Euro 6. Spazio anche ai tanti servizi (finanziari e di assistenza) rivolti ai clienti, con corner dedicati. La Stella si fa sempre notare per il suo splendore. E infatti lo stand Mercedes-Benz luccicava per l’eleganza della sua gamma pesante e leggera, oltre che per i veicoli da cantiere e la vasta offerta di servizi proposti dall’importatore tedesco.

➤ Highway Truck Team: protagonista da sempre dei camion raduni, da Verona a Milano fino a Roma. L’associazione di camionisti di Thiene tiene alto lo spirito delle manifestazioni con l’eccezionale semplicità e generosità dei suoi adepti. ➤ Iteco: ormai non più solo monospazzole mobili, ma anche portali per grandi flotte, sempre con la storica affidabilità garantita dall’azienda di Reggio Emilia. ➤ Phontis: un nuovo consorzio di aziende di allestimenti che si propone, unendo le forze dei piccoli e medi produttori italiani, di internazionalizzare il prodotto made in Italy ottimizzando le risorse disponibili. ➤ Pirelli: sempre più protagonista nei veicoli industriali ma anche nei Saloni di settore. Presente al padiglione 9 con le novità degli pneumatici per ogni tipologia di mezzo, motrice o trainato. ➤Transpobank: ha presentato qui a Verona, nel 1988, la prima borsa noli italiana. Dopo 25 anni oggi Transpobank-Tracker è un servizio integrato di borsa noli via web e telelocalizzazione satellitare in grado, col servizio Trace, di ridurre i costi di esercizio dell’azienda di autotrasporto. ➤ Yara: l’ADBlue fa parte ormai della vita di tutti i giorni degli autotrasportatori. Ma la qualità del prodotto è fondamentale per il buon funzionamento del veicolo e per una lunga durata del motore. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 45


Impossibile per la Daimler non presenziare a Verona e non farlo con la sua tradizionale imponenza dato che le novità proposte al mercato nell’ultimo anno sono davvero tante. E non solo per quanto riguarda la motorizzazione Euro 6, ormai presente in tutti le gamme dei costruttori mondiali, quanto per i nuovi veicoli e anche i nuovi segmenti che Mercedes ha regalato al mercato. Antos e Citan ne sono gli esempi più lampanti. Con Antos Mercedes è la prima Casa ad offrire un veicolo pensato per rispondere puntualmente alle particolari esigenze del trasporto pesante nella distribuzione a breve e medio raggio, con versioni studiate per specifiche finalità di trasporto come il Loader e il Volumer. Mentre Citan è il nuovo ed efficiente city van della Stella che coniuga, come nessun altro concorrente sa fare, minime emissioni di CO2 e grande piacere di guida, elevate prestazioni e bassi costi di esercizio. Con il pacchetto BlueEFFICIENCY il consumo è di soli 4,3 litri/100 km.

L’intento di Mercedes, dunque, era quello di presentarsi come il partner ideale per le grandi flotte come per il piccolo operatore logistico in occasione di una ripresa di mercato che i vertici della Casa tedesca non vedono così lontana, sia per l’inevitabile rinnovo del parco circolante, sia per la conclusione dell’era dell’Euro 5. Vi abbiamo descritto naturalmente solo la punta dell’iceberg di ciò che abbiamo visto a Verona, perché oltre ai camion i corridoi del quartiere fieristico scaligero erano affollati di aziende che proponevano ogni cosa che gravita attorno all’attività dell’autotrasporto e della logistica: pneumatici, ricambi, componentistica, tecnologia satellitare e borsa noli, oltre agli accessori e, non per ultimi, gli allestitori i cui prodotti sono tecnologicamente avanzatissimi e iperspecializzati per garantire la massima precisione nell’ottemperare alle esigenze del cliente. Il consiglio che vi possiamo dare è quello di non perdervi la prossima edizione del 2015, ancora a Verona e con aree quantomeno raddoppiate in quello che ci auguriamo tutti sarà l’anno della piena ripresa dei mercati. ■ 46 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

■ FORUM INTERNAZIONALE DELLA LOGISTICA

Confrontarsi per ripartire In concomitanza con la manifestazione fieristica si è svolto il Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto, importante momento di incontro e confronto tra operatori e istituzioni sui temi più attuali e urgenti del settore, base per future iniziative programmatiche di Francesca Lugaresi

U

na Fiera sull’Autotrasporto a 360°. Questa è stata l’edizione 2013 di Transpotec Logitec nell’ambito del quale, per la prima volta dal 2010, gli organizzatori hanno voluto integrare la nuova edizione del Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto, evento che tradizionalmente ha invece sempre anticipato la manifestazione e che quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 600 addetti ai lavori. Non solo esposizione e business dunque, ma anche tanto contenuto, incentrato su temi altamente sensibili come la logistica e i trasporti sostenibili, strategici per il rilancio del settore e il suo sviluppo economico, e sui quali si sono confrontati i maggiori rappresentanti dell’intera filiera arricchendo e vivacizzando con il loro apporto le due giornate dedicate all’evento, la prima di respiro più istituzionale, la seconda dal profilo più tecnico, con workshop che hanno puntato i riflettori su argomenti di grande attualità: dalla City logistics all’intermodalità, dall’innovazione tecnologica nel trasporto (infomobilità e telematica) alla logistica sostenibile, dall’internazionalizzazione delle imprese al trasporto aereo. Albo dell’autotrasporto, Assologistica, Fai, Confcommercio, Anfia, Uir, Confartigiantato trasporti, Anita, Aci, Assoporti, Fedit sono solo alcune delle realtà istituzionali che hanno portato il loro contributo facendo “lavoro di squadra”, proprio quello che gli operatori, come è emerso, dovrebbero incominciare a fare, creando un sistema integrato italiano basato su un sinergico confronto tra le parti. Il momento delle scelte Un evento, quello del Forum, che si è svolto in un periodo di grande incertezza per il Paese, visti gli orizzonti politici ancora indefiniti, incompatibili con l’urgenza di tracciare una direzione decisa per il settore, con una vera e propria politica dei trasporti, che ancora manca, così come manca una logica di sistema del trasporto da più parti invocata e condivisa, come emerso durante la tavola rotonda che ha aperto i lavori. Si è quindi evidenziata l’esigenza di ricostituire un organismo fondamentale come la Consulta Nazionale per la logistica e l’autotrasporto, sciolta dalla spending review, che proprio a questa logica si ispirava e nella quale la prossima legislatura, si è auspicato, sarebbe opportuno che includesse anche l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani quale rilevante partner e punto di osservazione privilegiato sulla distribuzione urbana, indicata dalla Consulta come una delle


priorità da affrontare, visto che proprio nelle aree cittadine si realizza il 70% del Pil. Base dalla quale ripartire per dare una vera politica dei trasporti al Paese, elemento centrale per la sua competitività, è il Piano Nazionale della Logistica, che nei suoi punti programmatici indica con chiarezza la strada da seguire. E’ il momento di scelte responsabili, è stato detto, anche alludendo con preoccupazione alla possibilità della mancata realizzazione di opere come la TAV, che la Commissione Ue ha indicato come segmento vitale di una infrastruttura prioritaria, dando segnali importanti per la valorizzazione del nostro Paese, attraversato da 4 dei 10 corridoi europei. Davvero tantissimi i punti toccati durante la prima giornata: concorrenza sleale, competitività del sistema Paese (dalle imprese ai porti, agli aeroporti), incentivazione all’aggregazione e alla crescita delle dimensioni aziendali, formazione e sicurezza, potenziamento di un’intermodalità che sappia offrire reali alternative sia dal punto di vista dell’efficienza che dell’economicità (ma che oggi rappresenta la Cenerentola del sistema italiano), sostenibilità della logistica e della distribuzione urbana, necessità di creare un sistema di regole organico e condiviso, che superi quella frammentarietà che sta emergendo per esempio proprio in tema di ultimo miglio. Impossibile concentrare nello spazio di una pagina tutti i convegni che abbiamo seguito per voi, ma che saranno sicuramente oggetto di approfondimento sui prossimi numeri. Le idee su cui lavorare, insomma, per noi e per il Governo che verrà, di certo non mancano… Focus sui Workshop I workshop tecnici hanno puntato l’attenzione su tematiche particolarmente sentite in questo momento: come la logistica urbana, che necessita di politiche di intervento finalizzate alla razionalizzazione delle attività di traffico merci in ambito urbano. Sono emerse “ricette” e best practice che potrebbero fungere da modello per altre realtà (interessanti i progetti messi in campo dal Comune di Milano), ma soprattutto è emersa la necessità di porre fine alle iniziative sporadiche e parziali di City Logistic per avviare invece un modello organico di governance mirato a riorganizzare la distribuzione delle merci in città. Ripensare insomma delle linee guida a livello nazionale per armonizzare e rendere più omogenei i criteri e provvedimenti adottati in materia dai diversi Comuni, pur nel rispetto delle singole specificità, al fine di agevolare il lavoro degli operatori. Tra gli altri temi toccati quello della logistica sostenibile, dove si è fatto il punto sulle criticità per cercare di individuare processi virtuosi da attivare attraverso politiche di governo finalizzate. Molto interessante la presentazione del progetto Lean and Green, un programma volontario destinato a quelle aziende che vogliono rendere la loro logistica “agile, snella, sostenibile”, impegnandosi a ridurre del 20% le emissioni di CO2 nell’arco di 5 anni, ricavandone anche un ritorno di immagine. Focus anche sull’intermodalità, che nel nostro Paese è in grave sofferenza (il trasporto ferroviario di merci in Italia è tra i più bassi in Europa), in particolare se confrontato con nazioni come la Svizzera che ha invertito completamente la dinamica strada-rotaia disincentivando la modalità non desiderata. Le Ferrovie italiane riescono a tenere quote di mercato sulle relazioni internazionali, mentre sul mercato nazionale si sono avute forti riduzioni di quote di traffico. Una sfida, quella dell’intermodalità, che può essere vinta: l’Italia ha infatti la massima concentrazione di corridoi merci europei sul suo territorio, deve solo sapere cogliere l’opportunità con i giusti investimenti infrastrutturali. L’obiettivo è però ambizioso: nel giro di 20 anni, trasferire il 30% delle merci che viaggiano su gomma (oltre i 300 Km) alla ferrovia. Si è poi parlato anche di innovazione tecnologica nell’autotrasporto, con particolare riferimento agli strumenti informatici e telematici, che possono determinare un forte miglioramento dei servizi arrivando a ridurre i maggiori costi anche del 30%. Le esperienze ad oggi maturate forniscono i primi utili contributi per i servizi di infomobilità, di tracciamento del veicolo e di posizionamento dei diversi attori della catena trasportistica-logistica rispetto alla movimentazione delle merci. I tempi di attesa, i ritardi dovuti ad impedimenti nella circolazione, limitazioni e divieti imposti, pesano sull’economia del Paese per 40 miliardi di Euro.

■ Giovedì 28 febbraio

Workshop introduttivi

LA LOGISTICA SOSTENIBILE Coordinatore: Antonio Malvestio, Procter & Gamble Federico Oneto, Segretario Generale Freight Leaders Council Plus, Giuseppe Mineo, TRI-VIZOR ITALY, Clara Ricozzi, già Segretario Consulta Generale per l’Autotrasporto, e la Logistica, Nello Rizzo, Direttore Generale IORIO IL TRASPORTO AEREO Coordinatore: Roberto Belloni, Direttore Operazioni SEA - Aeroporti Renato Carrara, Presidente AICAI, Antonio Tamburro, Owner AIR SUPPORT, Fulvio Cavalleri, Vice Presidente Assaeroporti*, Oliviero Baccelli, Certet Università Bocconi, Emanuele Rimini, Esperto di aeronautica INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Introduzione: Gianni Fiaccadori, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Roberto Sampiero, Funzionario Cooperazione Internazionale Agenzia delle Dogane*, Boris Olenich, Adviser Rosteck - Agenzia Doganale Russa, Sidney Pinzani, Direttore Logistica Gruppo Indesit, Massimo De Gregorio, Presidente ANASPED, Giovanni De Mari, Presidente Spedizionieri Doganali, Damaso Zanardo, CEO ZANARDO Servizi Logistici

■ venerdi’ 29 febbraio Sessione plenaria

I risultati dell’Osservatorio Contract Logistics 2012 Marco Melacini, Osservatorio Contract Logistics, Politecnico di Milano Proiezione video e presentazione della IV Campagna per la Sicurezza Stradale promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori Tavola rotonda Introduce: Stephen Perkins, Direttore di Ricerche, International Transport Forum presso OECD Intervengono: Giorgio Adami, Presidente Istituto Tecnico Superiore per Logistica, Ambiente, Sostenibilità e Trasporto - Verona • Eleuterio Arcese, Presidente ANITA • Giovanni Costantini, Cargo Manager SEA - Aeroporti Milano • Francesco Del Boca, Vice Presidente Comitato Centrale Albo degli Autotrasportatori • Marco Mauri, Presidente DEKRA Italia Holding • Carlo Mearelli, Presidente ASSOLOGISTICA • Luigi Merlo, Presidente ASSOPORTI • Stefania Pezzetti, Presidente FEDIT • Alessandro Ricci, Presidente UIR • Mauro Squarcia, Presidente CONFARTIGIANATO Trasporti e Logistica • Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI • Paolo Uggè, Vice Presidente CONFCOMMERCIO • Roberto Vavassori, Presidente ANFIA Modera: Fabio Dadati, Presidente Advisory Board Transpotec Logitec

SESSIONE Workshop LOGISTICA URBANA Introduzione: Giorgio Spatti, Esperto di mobilità urbana Tullio Nunzi, Responsabile Trasporti e Logistica CONFCOMMERCIO, • Maria Berrini, Amministratore Unico AMAT - Agenzia Mobilità, Ambiente e Territorio del Comune di Milano, Corrado Rabbia, AICAI PORTI, AEROPORTI, INTERPORTI, STRADE, AUTOSTRADE E FERROVIE: IL FUTURO SISTEMA INTERMODALE ITALIANO Introduzione: Adelmo Crotti, Docente Politecnico di Torino DIATI - Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture Coordinatore: Giovanni Caruso, Direttore Divisione Intermodalità ed Interporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Alfredo Bonetti, Consigliere e Past President ANITA, • Mario Castaldo, Direttore Divisione Cargo TRENITALIA*, Daniele Testi, Marketing & Corporate Image Director Contship Italia Group, Francesco Abate, Commercial Executive Short Sea Lines, Dipartimento Commerciale Gruppo Grimaldi, Alessandro Valenti, Hupac Intermodal, Marco Terranova, Amministratore Delegato SSB Cargo Italia L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’AUTOTRASPORTO: VEICOLI, STRUMENTI INFORMATICI E TELEMATICI Coordinatore: Carlo Medaglia, Università La Sapienza di Roma Rodolfo De Dominicis, Presidente e A.D. UIRNet, Olga Landolfi, Segretario Generale TTS Italia, Maurizio Salvetti, Key Account Manager Continental Automotive Trading Italia, Massimo Schintu, Direttore Generale AISCAT, Biagio Nicosia, Iveco Product Engineering, Innovation & Advanced Engineering, Innovation Manager, Marco Mauri, Presidente DEKRA Italia Holding.

TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 47


Eventi

Misano

Tutti in pista!

Maggio si avvicina, con il suo imperdibile appuntamento del Weekend del camionista a Misano Adriatico: due giorni di festa, sfide in pista, raduni e con tutte le novità e le soluzioni dalle Case per ottimizzare i costi. Anche Misano è pronto a rilanciare il settore A cura della Redazione

I

l Transpotec ha chiuso i battenti i primi giorni di marzo vincendo la sua importante sfida, confermata dai numeri, e lasciando ora spazio all’attesa per un’altra notissima kermesse del mondo dell’autotrasporto, di tutt’altro genere, è vero, ma dove il camion continua ad essere protagonista indiscusso, soprattutto nella sua veste più “ludica” e spettacolare, e dove al divertimento e allo show, ingredienti principe, si associa la grande attenzione del numerosissimo pubblico di addetti ai lavori e semplici appassionati per gli ultimi modelli e novità proposti dalle Case ed esposti nel paddock… Stiamo parlando dell’appuntamento di Misano Adriatico, unica tappa italiana del Fia Truck Racing Championship, il campionato europeo di corse di camion che anche quest’anno si rinnova aspettandovi sul circuito di Santa Monica nel weekend del 18 e 19 maggio, per assistere a gare mozzafiato in cui si sfidano colorati bisonti di 55 quintali e 13.000 di cilindrata che

48 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

sfrecciano a velocità sostenuta (non più di 160 Km/h, così vuole il regolamento…), senza emettere fumi neri (vietatissimo). Un festoso e allegro evento - per le Case che competono, un importante laboratorio per sviluppare, testare e sperimentare in condizioni estreme tecnologie e componenti che saranno poi destinati ai veicoli di serie - da sempre molto apprezzato dal grande pubblico che nel corso degli anni ne ha consolidato il successo e per il quale Misano è sinonimo di “Weekend del camionista”. Il camion, neanche a dirlo, fa bella mostra di sé sotto molteplici aspetti: nella versione sportiva, con le sue mirabolanti e adrenaliniche performance su pista per contendersi il podio, assicurate da potenze motoristiche da oltre 1.000 Cv e dall’assenza di ABS, traction control e cambio automatico, il tutto a gestire i 33 quintali che pesano sull’avantreno; ma anche in quella “commerciale” di serie, con gli ultimi modelli ad alta redditività ed efficienza offerti dalle

Case. E, ancora, nella versione artistica, rappresentata dai magnifici camion decorati, vere e proprie opere d’arte su ruote che incarnano tutta la passione di chi svolge questa fondamentale professione, e infine in quella storica, capace di narrare, come un libro a cielo aperto, l’evoluzione tecnologica e stilistica di cui sono stati oggetto i truck nel corso degli anni. Vicinanza al mercato Anima della kermesse sono soprattutto le associazioni di camionisti, ma a condividere la passione per i camion e a rendere unico e di successo questo evento contribuisce, naturalmente, anche la presenza delle Case (alcune delle quali impegnate direttamente nel Truck Race), che comunicano così la loro vicinanza al mercato. Come Renault Trucks, per la quale Misano è divenuta ormai una tradizione, e dove l’anno scorso ha riconquistato il titolo di campione europeo a squadre insieme al team MKR


IL CALENDARIO FIA 2013 DATA

CIRCUITO

PAESE

18-19 Maggio

Misano

Italia

1-2 Giugno

X G.P. Camion De Navarra

Spagna

15-16 Giugno

Nogaro

Francia

6-7-Luglio

Red Bull Ring - Spielberg

Austria

12-14 Luglio

ADAC Truck Prix Nürburgring

Germania

27-28 Luglio

Truck Buttle Russia

Russia

31 Agosto-1° Settembre

Czech Truck Prix

Repubblica Ceca

21-22-Settembre

Truck Grand Prix-Zolder

Belgio

5-6 ottobre

XXVII G.P Camión de España

Spagna

12-13 Ottobre

24H Camions - Le Mans

Francia

Technology. Una vittoria che è stata celebrata con una nuova versione del Premium Truck Racing, l’edizione speciale “da strada” introdotta nel 2011 e particolarmente apprezzata dai clienti della Losanga, che hanno la possibilità di condividere l’orgoglio e il prestigio dei suoi successi sportivi. Lo spirito sportivo ha ispirato anche la serie speciale di un’altra grande Casa, MAN, che lo scorso anno a Misano ha presentato in anteprima nazionale il TGX S-Line Race Edition (già ordinabile). MAN nel 2012 ha dominato il circuito con i suoi TGS da 1.100 Cv, vincitori del Campionato Truck Race, che abbiamo visto al Transpotec di Verona, dove TOE ha avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con il campione europeo Jochen Hahn, favorito anche per la stagione 2013 che lo vedrà di nuovo opposto al suo eterno rivale, lo spagnolo Antonio Albacete sempre

con un MAN TGS 18.480, oltre a un nutrito schieramento di altri competitor, dallo squadrone Renault ai Freightliner, senza dimenticare Mercedes e Iveco. Anche DAF dovrebbe essere presente con i suoi eventi e i tanti Clienti che hanno sempre invaso gli spalti e i box del circuito di Misano, intestato all’indimenticabile Marco Simoncelli. Dalla Casa olandese non si hanno ancora dettagli sulla loro partecipazione forse perché stanno preparando qualche cosa di speciale. Ad ogni modo sia le Case, che gli organizzatori dell’evento, sono in fermento: tante sono le idee ma alla data in cui scriviamo, non trapelano ancora, forse perché devono prendere forma o forse perché così si rende l’appuntamento ancora più ricco di sorprese e davvero imperdibile. ■

■ Misano 2012 sulla WebTV TOE

Per chi vuole ricordarsi dei momenti salienti dell’edizione 2012 ecco il QRCode della pagina dove è in onda il filmato dello scorso anno.

TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 49


Logistica

Sportello Unico Doganale

Istruzioni per l’uso Era una priorità dell’ultimo atto della Consulta dell’Autotrasporto prima di essere sciolta: la revisione delle complesse regole per effettuare import ed export. Per ora dobbiamo operare ancora con il vecchio ordinamento di Pierluigi Coppa

F

acciamo luce sulle complesse regole del Codice Doganale Modernizzato e dello Sportello Unico Doganale e le inevitabili complicazioni che insistono tra la necessaria tutela di sicurezza dei cittadini, la competitività delle imprese che oggi è necessario agevolare ed i controlli necessari per dare risposta alle stesse esigenze di sicurezza dei cittadini. 50 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

Per importare ed esportare, gli operatori nazionali sono obbligati ad inviare sino a 76 istanze a 18 Amministrazioni diverse, trasmettendo ad ognuna informazioni e dati spesso simili, o addirittura identici, nella sostanza, per ottenere le autorizzazioni, i permessi, le licenze e i nulla osta necessari. Nella stragrande maggioranza dei casi rilasciati su carta.


Lo Sportello Unico Doganale mette fine a questo autentico delirio di incombenze amministrative a cui le imprese sono tenute a causa di una legislazione in cui ogni amministrazione detiene un “segmento di controllo”. Il DPCM attuativo dello Sportello Unico impone ed obbliga le 18 Amministrazioni ad integrare i processi di competenza (di cui rimangono titolari) offrendo ai cittadini e alle imprese una “interfaccia” a cui rivolgersi unitaria. Partendo dai dati presenti nella dichiarazione doganale (tutte ormai telematizzate) si effettua il controllo della documentazione a corredo della dichiarazione (certificati, nulla osta) accedendo alle basi dati delle amministrazioni che li hanno emessi. Nella sostanza quali sono gli effetti: “digitalizzazione” di una montagna di carta, drastica riduzione dei costi, drastica riduzione dei tempi per l’effettuazione dei controlli (container controllato una sola volta ed in tempi definiti), miglioramento della qualità dei controlli (addio ai certificati falsi). Lo Sportello Doganale è, insomma, la declinazione operativa degli “auspici” contenuti nel Codice dell’Amministrazione Digitale, ribaditi dal decreto semplificazione. Le imprese che interagiscono con le Amministrazioni dello Stato sono tenute ad adeguarsi alle diverse iniziative di innovazione. Lo Sportello Doganale attua, inoltre, “la regia di convergenza” fornendo un metodo operativo per giungere nel breve periodo a sostanziali semplificazioni e relative riduzioni di costi: benefici raggiungibili solo attraverso la stretta collaborazione tra le Amministrazioni per digitalizzare, integrandoli, i procedimenti di rispettiva competenza.

Un parere autorevole Attualmente, con una recessione economica che “morde”, alcune modalità di intervento dei controlli sulle merci potrebbero figurare una limitazione all’economia. Su questo aspetto ed altri abbiamo cercato di fare luce ponendo alcune domande a Teresa Alvaro (nella foto), Direttore Centrale Tecnologie per l’Innovazione dell’Agenzia Dogane. ➤ L’auspicato “dilatamento” della frontiera tecnologica allo scopo di “filtrare” efficacemente le merci non può essere visto, in questo momento economico particolare, come un freno allo sviluppo? No, assolutamente, in quanto la Dogana si propone


princip a l mente di tutelare i cittadini consumatori della Comunità Europea contro il rischio di falsi e contraffazione. Oggi, purtroppo, i controlli non sono distribuiti omogeneamente in tutti gli Stati europei. Facendo un esempio: i 27 “portieri” di questo condominio (Comunità Europea) si dovranno comportare allo stesso modo, adottando lo stesso “modus operandi”. Alcuni Stati Comunitari, infatti, non seguono “pedissequamente” le regole Comunitarie della gestione automatizzata del rischio. Dilatare la frontiera tecnologica serve, insomma, ad imporre un comportamento comune a tutti gli Stati. ➤ Grazie alla telematica e all’invio dei manifesti per via digitale, la banchina è diventata “più corta”. Percentualmente quanto c’è ancora da fare per introdurre totalmente la digitalizzazione del processo doganale che, come ricordava uno studio effettuato dal Politecnico di Milano, consentirebbe un risparmio di circa 3-4 milioni di euro solo in efficienza documentale? Per quanto riguarda l’aspetto puramente doganale, la carta non è attualmente più presente, se pensiamo che al 99% le pratiche

viaggiano digitalmente. Questo semplifica le procedure, dal momento che, per ogni dichiarazione, intervengono 18 Enti che corrispondono a circa 76 documenti prodotti. Dati aggiornati indicano che le dichiarazioni doganali trattate nel 2011 sono state circa 15 milioni, di cui la percentuale eseguita “in cartaceo” solamente lo 0,09%. ➤ Quali sono oggi le problematiche ancora aperte che sarebbe necessario risolvere al più presto per semplificare ed ottimizzare le procedure di import-export? Lo Sportello Unico Doganale per la rilevanza che assume in termini di semplificazione, è stata indicata come l’azione prioritaria nel Piano Logistico Nazionale. E’ necessario, quindi, portare a termine al più presto le attività connesse allo Sportello Unico Doganale. Costi e tempi sono il risultato dell’interazione di 52 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

■ Dal Veneto La Regione Veneto, l’Autorità Portuale di Venezia, l’Agenzia delle Dogane e gli operatori hanno firmato un accordo per prevede l’attivazione dello Sportello Unico Doganale entro il primo semestre del 2013 nel porto di Venezia, in quello fluviale di Mantova e negli interporti di Padova, Verona e Rovigo. L’attivazione dello Sportello Unico Doganale rappresenta un importante passo in avanti per incrementare la produttività del trasporto, perché concentra le pratiche doganali e sanitarie e permette di attuare il preclearing per lo sdoganamento delle merci extracomunitarie. Inoltre, saranno semplificati anche i controlli sui container, grazie all’applicazione di un sigillo digitale. Dopo la firma dell’accordo, i soggetti interessati s’incontreranno periodicamente per verificare l’applicazione dello Sportello Unico Doganale.

tutti gli attori coinvolti a vario titolo nel “momento doganale”, ovvero l’insieme dei processi di pertinenza doganale integrati con le attività degli altri soggetti (Autorità Portuale, terminalisti, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Servizio di Sanità Marittima, Servizio Veterinario, Servizio Fitopatologico, Corpo Forestale, Agenzie Marittime, Case di Spedizione, Spedizionieri Doganali ecc.). La frammentazione del processo di sdoganamento può comportare il controllo di circa 70 documenti diversi (fatture, licenze per import ed export, autorizzazioni, certificati fitosanitari e veterinari...) e, in corrispondenza, l’attesa dell’esito dei controlli esercitati da circa 20 enti e soggetti diversi. In assenza di un efficace coordinamento tra gli enti coinvolti, i costi della frammentazione inevitabilmente ricadono sulle imprese. Esistono, quindi, ancora molte criticità, procedure da snellire e tecnologie da applicare che semplificherebbero notevolmente le operazioni doganali come, ad esempio, l’utilizzo nei container del sigillo elettronico in radio frequenza (RFID) che consentirebbe di eliminare una lunga serie di controlli manuali (visto entrata/uscita ecc.), ma per questa applicazione dovrà essere modificata una regola comunitaria. ■


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Logistica

Interporti

Numeri

che parlano In un affollatissimo incontro l’Unione Interporti Riuniti ha presentato, lo scorso gennaio, il primo Rapporto sul sistema interportuale italiano di Andrea Trapani

U

na pubblicazione tanto attesa e tanto apprezzata, risultato di un impegnativo lavoro di raccolta e soprattutto di omogeneizzazione dei dati di tutti gli interporti censiti (19 sui 24 totali, di cui 12 al Nord, 3 al Centro e 4 al Sud), lavoro che rende la pubblicazione di assoluta attualità e indicativa di un effettivo scenario corrente e di sviluppo prossimo futuro. Il presidente UIR, Alessandro Ricci, ha rimarcato come questo lavoro arriva “dieci anni dopo la ricerca Censis” e di come sia stato importante in quanto ha messo finalmente assieme una serie di “dati non omogenei”.

54 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

“La redazione del Rapporto, oltre all’esigenza di fornire al pubblico dati plausibili e certificati, risponde anche all’urgenza – riferisce sempre il Presidente dell’Associazione – di confezionare un vero e proprio monito al prossimo Governo e al prossimo Parlamento per concludere l’iter normativo degli Interporti e dei Porti, la cui operatività, dovutamente disciplinata, potrebbe pesantemente e positivamente incidere sull’andamento del PIL nazionale”. La stoccata alla legislatura appena terminata

è chiara: “I precedenti Governi ci lasciano con due leggi – su portualità ed interportualità – che non hanno completato il loro iter. Questa mancata approvazione fa i conti con un lavoro importante da fare anche sulla logistica, ma che è rimasto solo di studio”. Con un invito al nuovo Governo:


“Spero che queste questioni siano riprese su basi nuove, magari con un percorso unificato tra porti e interporti”. Entriamo nel merito I numeri del rapporto intanto svelano una realtà di rilievo: il sistema interportuale italiano, infatti, mostra un alto potenziale di crescita e di sviluppo sia della logistica che del trasporto ferroviario/intermodale. Come ricorda il vicepresidente dell’Interporto di Padova: “Questo rapporto mostra un elemento di rilievo: quando dicevamo di razionalizzare gli interporti non lo dicevamo a caso e la fotografia di quanto raccolto lo dimostra. Abbiamo 15 milioni di metri quadri – ricorda Luciano Greco – disponibili immediatamente”. I dati resi noti forniscono cifre precise relative al 2011: ci sono 37,5 milioni di metri quadrati di aree destinate all’attività interportuale, 32 milioni di mq di aree disponibili per attività interportuali, 22,6 milioni di aree infrastrutturate per le attività interportuali, 2,8 milioni di aree terminalistiche e 6 milioni di metri quadrati di aree logistiche. “Numeri

Sarà possibile avere una tassazione con maggiore equità per questo settore?

E come spiega la stessa associazione è stato fortemente voluto, fondamentalmente, per due motivi: primo, per contrastare il prolificare di insediamenti logistici spesso frutto di pure speculazioni immobiliari, a fronte di un’offerta interportuale ancora importante. Secondo, per quantificare il contributo

indicativi di una notevole capacità produttiva effettiva e potenziale”, ricorda Ricci. “E’ indubbio che negli ultimi anni di interporti si parla, ma forse non nelle misure che agli stessi rendono giustizia”. A sorprendere maggiormente – oltre alla dimensione complessiva delle aree interportuali espandibili nel breve/medio periodo, quantificabili in 9,5 milioni di metri quadrati – sono anche i dati relativi alle performance ferroviarie: 972.000 UTI movimentate/anno, 1,7 milioni di TEU movimentati/anno, 27.500 coppie di treni intermodali/anno, indicativi di una dinamicità di movimentazione di rilievo. E’ ancora Greco a spiegare gli obiettivi di questo studio: “Avevamo la necessità di omogeneizzare i dati con lo scopo di rispondere alla domanda su quale sia il ruolo degli interporti”. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 55


Il tavolo dei relatori alla conferenza di Roma. Al centro Alessandro Ricci, presidente Unione Interporti Riuniti. Alla sua destra Luciano Greco, vicepresidente Interporto di Padova, e alla sua sinistra Guido Improta, sottosegretatio al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

che gli interporti assicurano al trasporto ferroviario: un contributo che, come è emerso nel dibattito, “sarebbe ben maggiore se venissero arginate le strategie dell’operatore incumbent certo non a favore del trasporto merci”. Opportunità, non costi Certo è che il rapporto sul sistema interportuale italiano si presenta anche come un valido strumento di promozione territoriale e d’investimento lì dove si quantifica un’offerta ben precisa di logistica e trasporto. Questo perché dagli interporti emergono strutture solide e collaudate perfettamente integrate nei territori di riferimento con cui interagiscono. Tutto questo, ricorda UIR, nell’ambito di “uno sviluppo sostenibile e condiviso” e con la consapevolezza di “essere pronti a confrontarsi con quella ripartenza dell’economia che gli interporti, dal canto loro, hanno in un certo qual modo anticipato”. Dal rapporto con il territorio nasce anche un’altra richiesta che il presidente Ricci ha fatto propria: “Con i nostri studi ci siamo resi conto di quanto il nostro sistema contribuisca all’erario. La sola IMU vale cifre enormi, alti sono anche i valori per la tassa sui rifiuti e queste due voci sono costi importanti per la gestione del servizio. Sarà possibile avere una tassazione con maggiore equità per questo settore?”. 56 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

Un interrogativo che non può uscire dal contesto in cui si trovano, nella realtà, gli interporti: le strategie per gli interporti, sottolinea la stessa associazione, “vanno collocate in Piani di sviluppo completi e globali che dovrebbero riguardare la logistica e l’intermodalità e senza i quali prevarrebbero individualismi improduttivi e fini a se stessi”. In sintesi, serve una riforma dell’intero settore dei trasporti per superare alcune miopie e contrapposizioni tra le parti. I cinque anni della precedente legislatura non sono stati sufficienti, lo saranno i prossimi? In attesa degli sviluppi un ultimo dato: il rapporto ha evidenziato, ancora una volta, le più note problematiche del settore: i colli di bottiglia della linea ferroviaria nazionale e gli squilibri modali del trasporto merci. La risposta in questo senso non può che venire da una scelta politica, le infrastrutture portanti dell’Italia sono in attesa di interventi. Nelle intenzioni dell’associazione emerge quindi chiaramente la volontà di offrire il proprio contributo alle parti politiche che hanno iniziato a governare per promuovere una razionalizzazione del sistema logistico nazionale che punti su infrastrutture – quali gli interporti – che sono inserite ufficialmente nelle dinamiche di sviluppo europee, tanto che sono beneficiarie di investimenti pubblici perché volute dalle

■ Gli interporti associati a UIR analizzati dal rapporto: 1. CIM Novara; 2. SITo Torino; 3. Interporto di Rivalta Scrivia; 4. Interporto di Vado; 5. CePIM – Interporto di Parma; 6. Interporto di Bologna; 7. Interporto di Trento; 8. Interporto Quadrante Europa; 9. Interporto di Rovigo; 10. Interporto Padova; 11. Portogruaro Interporto; 12. Interporto di Cervignano del Friuli; 13. Interporto della Toscana Centrale; 14. Interporto Amerigo Vespucci; 15. Interporto delle Marche; 16. Interporto d’Abruzzo; 17. Interporto Sud Europa; 18. Interporto Campano; 19. Interporto della Puglia.

azioni dei Governi precedenti e che devono essere capitalizzate in un momento di forte spending review. Intanto per il prossimo rapporto, relativo all’anno 2012, l’attesa sarà più breve e dovrebbe essere presentato già nel corso di questa estate.■


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Logistica

Farmaci

Efficienza sanitaria Le nuove sfide della logistica nella sanità e lungo la filiera dei prodotti farmaceutici di Paolo Sartor

A

livello generale la pubblica amministrazione è fortemente interessata a ridurre le inefficienze presenti nel settore della sanità e dei prodotti farmaceutici. Per influire significativamente sul risparmio immediato dei costi, occorre intervenire attraverso la riorganizzazione di tutta la supply chain della gestione dei beni economali e dei farmaci, con grande attenzione soprattutto al tema della sicurezza nella somministrazione dei farmaci al paziente, attraverso l'uso di tecnologie RFID. Le esperienze condotte da alcune A.S.L. (Aziende Sanitarie Locali) di regioni italiane quali Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana dimostrano che risultati significativi possono essere raggiunti solo attraverso un nuovo approccio nei processi di gestione e nei flussi fisici di farmaci e beni economali, che oggi invece sono improntati secondo logiche molto diverse e caratterizzate da dispersione e frammentazione. Non si tratta di idee fantasiose, ma di mettere a fattor comune le esperienze condotte in alcune regioni italiane di partenariato tra pubblico e privato nella gestione di piattaforme logistiche della sanità da dove vengono serviti ospedali, case di riposo e distretti sanitari. In sostanza, si tratta di portare a sistema un modello che già esiste e funziona, ed è basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in un unico centro servizi a livello di area vasta, ove concentrare tutte le attività oggi polverizzate in una pluralità di depositi. Risparmio e maggiore sicurezza, dunque, possono essere a portata di mano se in sanità sarà importata la logica di accorpamento e gestione 58 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI


La sanità da sinonimo di costo deve diventare motore di innovazione.

■ La spesa farmaceutica in Italia La spesa farmaceutica convenzionata netta Servizio Sanitario Nazionale (SSN), nel 2011, ha fatto registrare una diminuzione del -8,6% rispetto al 2010, a fronte di un aumento del numero delle ricette del +0,6%. Nel 2011 le ricette sono state oltre 590 milioni, pari a quasi 10 ricette per ciascun cittadino, per una spesa lorda complessiva di 12,72 miliardi di Euro (fonte Federfarma - Report Giugno 2012). Le confezioni di medicinali erogate a carico del SSN sono state oltre un miliardo e 80 milioni, con un aumento del +0,6% rispetto al 2010. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 18 confezioni di medicinali a carico del SSN.

centralizzata già utilizzata efficacemente in altri settori. Le vere protagoniste della razionalizzazione saranno le aree vaste. L’area vasta, in termini logistici, si caratterizzerà con la presenza di un’unica piattaforma logistica con capacità sufficiente a gestire tutte le categorie di prodotti per tutte le A.S.L. locali, in sostituzione degli attuali magazzini esistenti, in grado di accorpare in un’unica struttura una serie di funzioni attualmente svolte dalle singole aziende sanitarie. In sostanza, un unico hub di area vasta che consentirà di ottenere molteplici vantaggi: contenimento delle transazioni con i fornitori, sia fisiche che contabili; contenimento dei costi di struttura e del personale; riduzione del livello complessivo delle scorte di farmaci (con possibili ricadute positive anche a livello di singoli reparti ospedalieri); messa a norma delle strutture di stoccaggio e dei processi di gestione documentale e fisica (in primis la tracciabilità dei prodotti e scadenze). La struttura del mercato

Logistica collaborativa, movimentazione interna a magazzino e tracciabilità dei prodotti farmaceutici sono i tre must nella supply chain del farmaco.

Ricordiamo brevemente che la filiera dei prodotti farmaceutici è composta da 5 attori e precisamente: 230 industrie farmaceutiche, 130 concessionari/depositari, circa 5.000 trasportatori e operatori logistici, 128 distributori intermedi (grossisti) e infine 17.000 farmacie più 2.500 ospedali (comprendendo le case di cura e le A.S.L.). Complessivamente la spesa farmaceutica valeva nel 2011, secondo i dati Federfarma, oltre 12,72 miliardi di Euro (vedi riquadro per maggiori dettagli). Nel processo di approvvigionamento di prodotti farmaceutici, le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie tendono a comportarsi come agenti individuali, con un ufficio acquisti, una

farmacia e un sistema distributivo chiuso basato sul classico processo ordine-consegna. L'insieme dei flussi riguardanti gli ordini e i materiali è scarsamente orientato alla condivisione con le altre aziende ospedaliere. Da ciò ne consegue un elevato numero di transazioni rivolte ad una miriade di fornitori, con conseguente scarsa capacità di negoziazione del prezzo d'acquisto. La maggiorparte dei farmaci, presso le aziende ospedaliere, viene acquistato a scorta o addirittura direttamente dai singoli reparti, in maniera autonoma con gli evidenti sprechi generati dal mancato utilizzo entro la data di scadenza del farmaco. Tutto ciò rende difficile una pianificazione nella fruizione e nell'approvvigionamento, con conseguente generazione di giacenze improduttive e maggiori costi di stoccaggio. Un procedimento, questo, errato e poco controllato, che mette in risalto esigenze ben precise come: la razionalizzazione dei percorsi di distribuzione dei prodotti; l'ottimizzazione dello stoccaggio, con la definizione del livello di soglia ottimale per ciascun prodotto, la riduzione delle scorte e dei farmaci scaduti, l’informatizzazione delle procedure e delle analisi statistiche e di dettaglio sui consumi dei farmaci. Al contrario, una gestione centralizzata degli ordini e delle scorte di magazzino consente la pianificazione, a fronte di una richiesta, degli scambi tra le diverse strutture afferenti ad un'unica agenzia regionale, la riduzione o la concentrazione degli ordini di fornitura, l'ottimizzazione delle scorte. I benefici dettati dall'adozione di questa soluzione sono: l’ottimizzazione del processo di approvvigionamento, attraverso una gestione centralizzata e standardizzata delle procedure operative e delle relazioni TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 59


La tutela del prodotto nella supply chain è uno dei principali timori per i dirigenti del settore sanitario.

con i fornitori; la riduzione dei costi d'acquisto, grazie ad un maggior potere contrattuale originato dalla aggregazione della domanda e dalla possibilità di definire livelli di servizio standardizzati con i fornitori; l’ottimizzazione nella gestione delle scorte, grazie all'implementazione di nuove regole di prelievo dai magazzini e che tengano conto di fattori quali lo stock minimo di prodotto da garantire, la data di scadenza dei lotti di farmaci e le previsioni di consumo. Alcune criticità di filiera La criticità dei prodotti e la normativa italiana che vieta il trasporto di specialità medicinali insieme ad altre tipologie di prodotti conduce ad una mancata saturazione dei carichi di trasporto soprattutto a livello degli smistamenti regionali. Questa difficoltà si traduce in una scarsa redditività delle attività di trasporto dei farmaci che gli operatori del settore esternalizzano a società meno specializzate e non sempre dotate degli automezzi adeguati. Un’altra criticità della catena distributiva contribuisce a renderla onerosa: quella della gestione degli approvvigionamenti agli ospedali. In questo ambito c’è un grosso problema di sprechi (poiché si valuta che circa il 15 % dei farmaci e delle forniture di economato ordinati dagli ospedali si perdano).

60 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

I risultati di una indagine condotta da UPS Secondo i risultati della quinta indagine annuale “Pain in the Supply Chain” di UPS, in tutto il mondo i dirigenti del settore sanitario stanno investendo nelle rispettive supply chain in vista di una continua crescita globale in un ambiente sempre più complesso e dinamico. L’83% delle aziende sanitarie ha citato, come le due principali aree in cui pianificano investimenti, l’espansione in nuovi mercati e le nuove tecnologie. Gli intervistati hanno in programma di utilizzare entrambe le strategie nei prossimi tre-cinque anni per rendere le loro aziende più competitive ed efficienti e mantenere l'integrità dei prodotti. I quattro principali Paesi verso i quali le aziende intendono espandersi nei prossimi tre-cinque anni sono Cina, Stati Uniti, Brasile e India. Nonostante gli investimenti in programma, i dirigenti si mantengono “cauti” riguardo l’attuale situazione del settore in cui operano, in considerazione

■ Farmaci: persi nella logistica 300 milioni di euro Ammonta a 300 milioni di Euro il costo dei farmaci che si disperdono annualmente in Italia all’interno del ciclo distributivo ospedaliero. Altri 240 milioni sono il valore annuale dei farmaci e degli altri beni sanitari che, regolarmente acquistati dalle aziende sanitarie locali, non raggiungono la somministrazione al paziente, ma si disperdono durante le numerose e spesso incontrollate tappe che percorrono all’interno delle realtà ospedaliere, dall’arrivo nei magazzini fino alle corsie dei nosocomi.

delle sfide impegnative poste dal difficile clima economico, dalle pressioni per ridurre i costi, dal quadro normativo sempre più complesso e dalle riforme. Sebbene ci sia l’intenzione di investire, restano alcune barriere all'espansione globale, da identificarsi innanzitutto nelle normative nazionali, indicate come principale ostacolo negli ultimi tre anni e citate quest’anno dal 46% degli intervistati. Ulteriori ostacoli all’espansione globale sono le questioni relative alla tutela della proprietà intellettuale e la qualità e sicurezza dei prodotti, indicate come tali rispettivamente dal 33% e dal 27% dei dirigenti intervistati. Una normativa articolata e complessa per la gestione dello stoccaggio e trasporto Sotto il profilo normativo il settore farmaceutico deve seguire parametri specifici in quanto gestisce prodotti di fondamentale importanza: si richiede pertanto affidabilità e rapidità massime, assoluta conformità al quadro normativo ed un servizio clienti efficiente. I prodotti farmaceutici richiedono infatti specifiche metodologie per la gestione e stoccaggio e devono essere distribuiti nel rispetto di precise normative. Ad esempio, lo stoccaggio a magazzino ed il trasporto devono avvenire in molti casi entro determinate fasce di temperature e può prevedere lo stoccaggio di sostanze controllate e/o pericolose come barbiturici e sostanze radioattive che richiedono particolari misure di sicurezza. Il quadro normativo relativo al settore farmaceutico è complesso ed in continua evoluzione in tutto il mondo e per questo motivo le aziende del settore farmaceutico richiedono al fornitore logistico un continuo allineamento ed adeguamento in termini di conformità delle prestazioni da lui erogate. ■


Transpobank

Focus

Superlavoro

A Verona, presso lo stand di Transpobank, tanti autotrasportatori hanno risposto all’annuncio del nuovo sistema integrato di gestione flotte e ricerca dei carichi. Tanto lavoro, quindi… in tutti i sensi Di Luca Gaier

C

ome consuetudine a questo genere di manifestazioni lo stand di Transpobank è letteralmente preso d'assalto, e il rinato Transpotec di Verona non è stato da meno. Anzi, lo spazio di 100 metri quadrati colorato del giallo sgargiante, tipico del marchio dell’azienda milanese, è stato protagonista della manifestazione. "500 clienti - annuncia con soddisfazione il presidente Fabio Grusovin - ci hanno fatto visita e hanno messo la loro firma sul proprio nome stampato sulla parete dello stand. 2500 sono stati gli inviti che abbiamo recapitato e 5000 sono stati i gadget che abbiamo distribuito e moltissime le trattative che si sono concluse positivamente nei 4 giorni della fiera e nei giorni immediatamente successivi".

Un ritorno alle origini Transpobank e Transpotec sono nate come due gemelle nell'ottobre del 1988. Tant’è che proprio nei giorni in cui scriviamo la borsa noli più diffusa d’Italia ha spento 24 candeline. Nonostante la crisi ci aspettavamo il successo dei due marchi e delle due attività del nostro settore, perché entrambi sono nel cuore dei trasportatori e hanno uno scopo comune: incrementare il business delle aziende operanti nel mondo della logistica. "Erano ormai tre anni che aspettavamo questo evento - continua Grusovin - e sinceramente ci mancava e abbiamo considerato vincente la scelta di ritornare alla sede tradizionale di Verona che in passato non ha mai tradito le aspettative".

Chiacchierando col presidente del gruppo milanese abbiamo approfondito alcuni aspetti del servizio offerto e qualche aneddoto sul lavoro in fiera: "Sono giornate faticosissime per il nostro staff, ma allo stesso tempo importanti perché ci danno la possibilità di ascoltare i clienti sempre prodighi di consigli per migliorare i servizi che sono diventati compagni quotidiani di lavoro, come la borsa noli Transpobank e la gestione flotte attraverso i satellitari Tracker". Le novità via web La parte del leone l'ha fatta come sempre Transpobank che nell'occasione si è presentata in una nuova versione arricchita di alcune esclusive funzioni pensate per TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 61


Social Network ■ Twitter a manetta

Le pareti dello stand erano ricoperte dai nomi dei numerosissimi clienti Transpobank. Coloro che hanno fatto visita allo stand hnno così apposto la loro firma sul muro.

rendere ancora più veloce e sicura l’operatività dell' addetto al traffico. "Devo dire - ci spiega ancora il titolare di Transpobank - che è stata apprezzata la nostra idea di integrare la borsa noli con i satellitari Tracker in una nuova funzione chiamata Trace, che si traduce per chi offre i carichi nella possibilità di monitorare in tempo reale la posizione geografica della merce affidata nella borsa noli. Da questa integrazione tra i due sistemi ci aspettiamo grandi risultati commerciali per noi e per i nostri clienti: un livello di servizio così elevato (unico nel variegato mondo delle borse noli N.d.r.) porterà in Transpobank un grande flusso di nuove offerte di carico che richiedono alti standard di sicurezza e che normalmente non transitano attraverso le borse noli". Passando a Tracker, il servizio di gestione flotte satellitare, la gamma di versioni è stata ampliata in modo notevole, grazie alla tecnologia che permette di gestire a bordo del camion molte più informazioni oltre alla semplice posizione o al segnale d'allarme in caso di furto o rapina. L’offerta è dunque modulare, nel senso che si parte da un semplice localizzatore al quale si possono aggiungere diversi accessori, ognuno dei quali svolge una funzione ben specifica. Il cliente può così personalizzare la soluzione più idonea in relazione alle proprie necessità. 62 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

Alcuni esempi Ad esempio è possibile integrare il localizzatore al display-navigatore chiamato Nav per la comunicazione con l'autista, oppure alla centralina Log che legge e trasmette i parametri del motore, i consumi e le informazioni presenti nel tachigrafo digitale. Molto specifiche sono, invece, le versioni Trailer e Box dedicate ai rimorchi e ai container. Potenti e resistenti se si pensa che possono inviare posizioni per sette anni senza essere ricaricati. La nuovissima EcoDrive consente di segnalare in tempo reale all'autista, tramite un piccolo display installato sul cruscotto, le correzioni allo stile di guida. “E’ incredibile - afferma Grusovin - ma con l'Ecodrive si ottengono risparmi di consumi fino al 15%”. Che dire poi della piccolissima Mobile Tracking? Un vero gioiellino derivato dalla tecnologia militare, piccolo come un portachiavi, è nato per monitorare le persone o i colli preziosi. Una gamma di soluzioni così ampia e flessibile, abbinata ad un livello di innovazione altissimo e ad una storia così lunga, fanno di Transpobank e di Tracker i partner ideali per il trasportatore che vuole essere sempre al top sul mercato.■

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■ VIDEOCOMUNICATI Renault Trucks lancia un nuovo modo per comunicare le proprie iniziative e i propri eventi: il QRCode. Il costruttore di Lione, infatti, dal mese scorso ha cominciato a postare sul proprio sito Videocomunicati. Il primo è quello relativo al “Camion che aiuta a volare”: Euro Jet Srl di Castel Guelfo (Bologna) ha allestito un Renault Kerax 520 8x4 per l'idrosgommatura delle piste degli aeroporti, un'operazione fondamentale per assicurare la sicurezza del volo. L'allestimento è realizzato dalla statunitense Waterblasting Technologies ed è il primo, e finora unico, in Europa ad utilizzare un sistema di riciclo dell'acqua, che riduce i costi operativi ed aumenta l'autonomia di lavoro della macchina. Ecco come funziona.


Movimento terra, off road e cantiere

Direttore: Ferdinando Tagliabue

■ eventi a tutto bauma ■ IN COSTRUZIONE bobcat dynapac caterpillar jcb komatsu case doosan

■ tecnologie ibridi in cava


editoriale off road di Ferdinando Tagliabue direttore Trasportare Oggi Construction

Pagamenti alle PRESTAZIONI imprese: qualche MIGLIORATE cosa anche nel 2013 BOBCAT TR38160

E’ ormai da diversi anni che da più parti, ed in particolare da parte dell’ANCE, che si sottolinea come la regionalizzazione del patto di stabilità interno possa rappresentare lo strumento principale che le Regioni hanno a disposizione per limitare tutti gli effetti negativi del patto e favorire lo sblocco dei pagamenti alle imprese, con particolare riguardo al settore dei lavori pubblici. Questo strumento ha consentito di “liberare” nei tre anni dal 2010 al 2012, 3,5 miliardi di Euro (400 milioni nel 2010, con 7 Regioni aderenti, 1,2 miliardi nel 2011, con 13 Regioni, e 1,9 miliardi nel 2012 con 16 Regioni aderenti), alleviando così le forti tensioni sul sistema economico locale. Visti i buoni risultati che sono stati raggiunti negli ultimi anni, questo strumento della regionalizzazione è stato consolidato dal legislatore anche per il 2013 e con la legge di stabilità per il 2013 è stato confermato l’incentivo alla regionalizzazione del patto di stabilità interno previsto per le Regioni che adottano lo strumento nella componente di compensazione verticale. Così come già avvenuto nel 2012, la legge di stabilità conferisce alle Regioni un contributo pari a 800 milioni di euro per il 2013. Questo contributo è ripartito su 17 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto) in maniera differenziata, da un minimo di 6.442 milioni per il Molise ad un massimo di 121,090 milioni per la Sicilia. A differenza di quanto avvenuto nel 2012, quando il contributo è stato erogato solamente a fronte di interventi a favore dei Comuni, ora l’intervento viene ripartito in due quote, di cui una è destinata alla rimodulazione degli obbiettivi del patto comuni pari a complessivi 600 milioni di euro; l’altra è destinata alla rimodulazione degli obiettivi del patto delle Province, e ammonta a complessivi 200 milioni di euro. La cifra destinata a ciascuna Regione è destinata a coprire l’83,33% della quota che ogni singola Regione cede agli enti locali allo scopo di rimodulare gli obiettivi del patto di stabilità interno. In pratica ciò significa che le Regioni che, nell’anno 2013, cedono spazi finanziari ai propri Comuni, ricevono un contributo pari all’83,33% degli spazi ceduti. A fronte della cessione di risorse virtuali le Regioni acquisiscono delle risorse reali, destinate ad estinguere anticipatamente il proprio debito, ovvero al pagamento dei residui passivi in conto capitale in favore dei creditori. Quindi anche per il 2013 la regionalizzazione del patto rappresenta non solo un meccanismo dato alle Regioni per aumentare, a costo zero, i pagamenti alle imprese della propria Regione ma anche un’occasione per le Regioni stesse di acquisire nuove risorse in un contesto di un drastico taglio ai trasferimenti statali. Insomma, è pur sempre qualche cosa. Va comunque ricordato infine che per potere beneficiare del contributo previsto dalla Legge di stabilità, le diverse Regioni devono adottare le decisioni relative alla regionalizzazione del patto entro il 31 maggio. 64 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

Bobcat ha lanciato il nuovo telescopico rotante TR38160 che va a sostituire il precedente TR35160 e che dispone di una maggior capacità di sollevamento (3,8 t contro le 3,5 t precedenti) e di un’altezza massima di sollevamento di 15 metri. Il TR38160 è il più piccolo della gamma di telescopici rotanti Bobcat, composta da quattro modelli con capacità di sollevamento da 3,8 a 5,0 tonnellate; il TR38160 è dotato di braccio telescopico a due segmenti, mentre i restanti tre modelli (TR45190, TR50210 e TR40250) dispongono di un braccio telescopico a tre segmenti e offrono una capacità massima di sollevamento, rispettivamente, di 18,7, 20,5 e 24,5 m. Caratterizzati da una grande versatilità (possono operare su terreni accidentati in campo industriale, edile e dell’ingegneria civile), i telescopici rotanti completano la gamma Bobcat composta da 13 telescopici a telaio rigido con capacità di sollevamento da 2,2 a 4,0 tonnellate e altezze di sollevamento comprese tra 5,2 e 17,4 m. Analogamente agli altri telescopici rotanti della gamma, anche il piccolo TR38160 è predisposto di serie per il montaggio della piattaforma portapersone, con la possibilità di scegliere tra 10 diversi tipi di piattaforme, parte integrante di una linea completa di accessori utilizzabili con questo modello, di cui fanno parte anche falconi estensibili, benne e forche per pallet. La versatilità è ulteriormente aumentata grazie alla maggiore capacità di sollevamento del TR38160, che consente di utilizzare la macchina insieme al verricello con guidacavo da 3,8 tonnellate, per un’operatività più rapida e regolare. Quindi grande versatilità e tutti i vantaggi operativi di un telescopico a telaio rigido, associati alla leggerezza e versatilità di una gru girevole. Grazie alla rotazione di 360° (per i modelli TR50210, TR40250 e TR45190) e di 400° (per il TR38160), i telescopici rotanti Bobcat sono in grado di rispondere in modo efficace alle esigenze di un intero cantiere da una sola posizione.


in costruzione

DYNAPAC Rinnovamento

Il rinnovamento di prodotto in Casa Dynapac, iniziato con i modelli maggiori (CA5000, CA6000 e CA6500) si è esteso anche ai modelli medi (CA2500, CA2800, CA3500 e CA4000) che, mantenendo l’impostazione innovativa e le caratteristiche di unicità dei modelli più grandi, possiedono anche doti di facilità di manutenzione che deriva loro dalla presenza di motori montati trasversalmente. Queste macchine si presentano con un’ampiezza di vibrazione ottimizzata per le migliori prestazioni ed il dispositivo Active Bouncing, che ha lo scopo di prevenire i danni provocati dall’effetto risonanza, prolungando la vita d’esercizio ed eliminando i rischi di sovracompattazione. Queste macchine assicurano all’operatore un eccellente comfort, consumi di carburante contenuti ed un ottimo livello di produttività. Grazie ai carichi lineari statici che vanno da 25 a 45 kg/cm, questa famiglia di rulli CA, si rivela la soluzione ideale per compattare diversi materiali, dalla sabbia alla ghiaia alla roccia frantumata. L’ampiezza di 1,8 - 2 mm dei modelli CA3500 e CA4000 consente la compattazione di rockfill in strati di 1,25 – 1,5 metri. L’effetto profondità migliorato determina una maggiore capacità di volume e un numero inferiore di passaggi per raggiungere le specifiche di compattazione. Tutto ciò si traduce in considerevoli risparmi di carburante ed una conseguente riduzione del costo per metro cubo compattato.

SOLUZIONI Lavori in corso Gestione e monitoraggio parchi macchine con Caterpillar

Caterpillar ha introdotto una nuova aggiunta al pacchetto di offerte hardware Cat Product Link con il nuovo hardware PL421 che offre l’opzione “track-and-trace” a costi inferiori, per sostenere le attività di gestione e monitoraggio dell’intero parco macchine dei clienti. Il nuovo sistema PL421 offre funzionalità di base per il monitoraggio delle risorse per applicazioni a 12 e 24 volt, fornendo le ore di esercizio della macchina e comunicandone la posizione; inoltre, dispone di funzionalità di delimitazione dei confini geografici e di gestione delle attività di manutenzione. L’hardware PL421 supporta la trasmissione dei dati fuori bordo tramite le reti cellulari GSM 2G. Il modulo PL421 consente il monitoraggio delle condizioni e dei dati di utilizzo, dove disponibili, delle risorse dotate di sistemi di controllo elettronico e di un collegamento di comunicazione conforme allo standard per le reti pubbliche SAE J1939. Data la sua robustezza, il modulo pò operare in ambienti difficili; inoltre, in caso di parchi macchine che dispongono non solo di attrezzature Cat, il PL421 è progettato per supportare macchine, attrezzature ausiliarie, gruppi elettrogeni e autocarri specializzati, indipendentemente dalla marca o dal modello. Cat Product Link è una robusta soluzione di monitoraggio e di gestione delle risorse a distanza, che offre strumenti potenti per trasformare i dati provenienti dal parco macchine in informazioni essenziali, utili per aumentare la produttività, ridurre i costi e gestire i rischi. VisionLink, l’intuitiva interfaccia di Product Link, semplifica il monitoraggio dei dati dell’intero parco macchine dei clienti, per poi entrare nel dettaglio delle singole risorse.

Bretella dei Fiori

Il progetto della “Bretella dei Fiori” di Rovereto (TN), fondamentale per alleggerire il traffico sulla Ss. 12 in corrispondenza di zone densamente abitate, prevede la realizzazione di un nuovo tracciato stradale di 1,2 km con un sottopasso ferroviario, sede stradale scavata in trincea, tubazioni, acquedotto, tubi drenanti, sottoservizi e una rotonda del diametro di 41 m. La realizzazione della bretella porterà considerevoli benefici sia per gli utenti dell’infrastruttura sia per gli insediamenti della fascia attraversata dall’attuale itinerario stradale, che vedranno ridursi sensibilmente l’inquinamento acustico ed atmosferico. Inoltre, la realizzazione di quest’opera, contribuirà al miglioramento degli standard di sicurezza sia per gli utenti della nuova arteria sia per la popolazione che gravita lungo l’odierno asse di transito. Tra i protagonisti dell’intervento vi è l’escavatore JCB JS 220 NLC (sigla che indica la versione con carro lungo e stretto) dotato di una struttura a “X” con longheroni a sezione trapezoidale e ampi fori per lo scarico dei detriti in corrispondenza dei rulli superiori. Questo escavatore JCB è equipaggiato con un propulsore turbodiesel da 5,2 litri di cilindrata che sviluppa una potenza massima di 128 kW (174 CV) a 2.000 giri/min. Accanto al JS 220 NLC opera nel cantiere anche un altro escavatore cingolato, il JCB JZ 140 LC con potenza di 73 kW a 2.000 giri/min, dotato di impianto idraulico con sistema load sensing a portata variabile con mandata flow-on-demand, potenza erogata variabile e distributore multifunzione a centro aperto. Il lavoro è stato affidato a Consta S.p.A., che opera nel settore delle infrastrutture e dell’edilizia pubblica e privata. Per l’esecuzione di scavi e movimenti di terra Consta si è affidata a subappaltatori locali, che hanno utilizzato i citati escavatori JCB, forniti dalla OMP, concessionario JCB locale per la Provincia di Trento e con sede ad Ala (TN). TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 65


IN COSTRUZIONE

Costi di esercizio Più produttività, minori consumi

Si chiama WA380-7 la nuova pala Komatsu progettata in funzione della massima produttività e di ridotti consumi di carburante. Il contenimento dei consumi di carburante va principalmente attribuito al nuovo motore Komatsu, certificato in base alle normative EU Stage IIIB ed EPA Tier 4 Interim, un motore che, grazie al common-rail è in grado di assicurare non solo ridotte emissioni di NOx e PM ma anche prestazioni, a tutto vantaggio della massima produttività. Con una potenza di 142 kW ed un peso operativo che varia da 18.510 a 19.715 kg, la WA380-7 adotta il sistema satellitare KOMTRAX che, in questo caso, è installato con funzioni aggiuntive, ai fini di una sempre migliore gestione della macchina. Come tutte le macchine equipaggiate con i nuovi motori Eu Stage 3B anche la gommata WA380-7 offre la vantaggiosa opportunità di godere di un’importante novità Komatsu, o meglio, di una novità assoluta nel contesto del settore delle macchine movimento terra: si tratta di Komatsu Care, vale a dire una formula che garantisce, a chi sceglie una di queste macchine, quattro tagliandi gratuiti (olio, filtri e analisi olii compresi) a 500-10001500-2000 ore entro tre anni, da effettuarsi presso le officine ed i centri autorizzati Komatsu, nonché la fornitura, gratuita, del filtro antiparticolato a 4.500 (max) e 9.000 (max) ore entro 5 anni.

DUMPER Alta velocità Doosan in Kenia

Una flotta di otto dumper articolati Doosan MT41 è attualmente al lavoro in Kenia, impegnata nei lavori di costruzione della diga sul fiume Chemususu, nella Rift Valley, 250 km a Nord Est di Nairobi. I lavori per la diga, che hanno preso avvio nel 2009, si estendono su una superficie di 95 ettari. Quando sarà terminata, la diga avrà una capacità di 11 miliardi di metri cubi di acqua, che sarà trattata in un impianto specializzato prima di essere distribuita alle comunità della zona. I dumper Doosan MT41 sono utilizzati per il trasporto delle rocce a valle mediante le ripide discese da una vicina cava fino al cantiere della diga. Si tratta di diversi milioni di tonnellate di roccia che dopo essere stati estratti dai fianchi della cava vengono portati dai dumper per formare la gigantesca parete della diga che sarà alta circa 60 m. Secondo l’AD dell’impresa proprietaria dei dumper Doosan “si tratta delle macchine più adatte a questo lavoro. Nella stagione delle piogge, le strade polverose si trasformano in superfici scivolose e rese viscose dal fango. Il carrello posteriore tandem consente agli autocarri Doosan di affrontare qualunque pendenza senza alcuna difficoltà. La trazione è sempre assicurata e queste macchine ci consentono di continuare a lavorare anche mentre piove”. Va poi sottolineato che molte delle strade interessate dai lavori hanno curve quasi a gomito e la ralla anteriore dei dumper assicura grande stabilità, riducendo l’usura degli pneumatici e permettendo di fare a meno del blocco differenziale. Per raggiungere il sito di scarico alla sommità dell’alta parete di pietra della diga, l’operatore deve guidare in retromarcia lungo un tratto di strada molto stretto e gli operatori confermano come l’eccellente visibilità offerta dai dumper consenta di effettuare le operazioni di scarico in tutta sicurezza. 66 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

CASE 1121F

La società francese Trezence-TP ha di recente acquistato una pala gommata Case 1121F da 27 tonnellate e allestita con benna da 5 mc. La macchina è stata messa al lavoro in una cava che fornisce gli aggregati per il vicino cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità LGV Sud Europe Atlantique (LGV SEA), a Charente, nella Francia occidentale. La macchina è impiegata in tre diverse tipologie di lavoro: scavi al fronte della cava, alimentazione e svuotamento del frantoio e caricamento dei camion. Inizialmente, l’impresa aveva utilizzato per il lavoro una pala gommata (di peso equivalente a quello della 1121F) di nuova generazione, di un costruttore americano. La macchina è però stata sostituita dopo soli quattro mesi dalla 1121F e l’impresa ha potuto riscontrare considerevoli risparmi in termini di consumi e produttività, come riportato in tabella. Nell’arco dell’intero progetto, la cui durata è stimata in tre anni, la pala gommata CASE movimenterà 11 milioni di tonnellate di materiali e per l’impresa la differenza di 12 litri l’ora per 1.000 tonnellate comporterà un risparmio di 132.000 litri di diesel, con una riduzione del 20% sui consumi di carburante, per un ammontare103.000 Euro. Naturalmente questi dati hanno pesato fortemente sulla decisione dell’acquisto poiché la cifra risparmiata corrisponde al salario medio annuale di due operatori (spese comprese). Questa vendita è il frutto di un programma di dimostrazioni che Case sta tenendo in Francia e che ha riscosso molti consensi, mostrando sul campo le prestazioni e i bassi consumi delle pale gommate della nuova Serie F. I considerevoli risparmi di carburante sono attribuibili alla tecnologia SCR dei motori FPT Industrial che equipaggiano le pale gommate Case. La tecnologia SCR (utilizzata in Europa fin dal 2004) permette al motore di utilizzare solo aria pulita, eliminando così il ricircolo dei gas di scarico e la necessità di utilizzare un costoso filtro antiparticolato e di consumare carburante extra per ridurre le emissioni, come avviene invece con la tecnologia CEGR. Produttività Consumo carburante Ciò si traduce per l’impresa 35 lt/ora 74 lt/1000 t di evitare ogni fermo macchi- Altro modello 6600 t in 14 ore 7000 t in 14 ore 31 lt/ora 62 lt/1000 t na legato ai rifornimenti quo- Case 1121F Differenza di: 12 lt/1000 t pari tidiani e alla rigenerazione del al 20% di risparmio sul diesel filtro prevista ogni 12 mesi.


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BAUMA

IL SALONE DELLA

SPERANZA

Dal 15 al 21 Aprile si terrà a Monaco di Baviera la prossima edizione del Bauma, Salone internazionale delle macchine movimento terra e dei materiali da costruzione, macchine da miniera e veicoli per il settore delle costruzioni di Ferdinando Tagliabue

I

l Bauma è la più importante manifestazione europea del settore, che si alterna ogni tre anni con altre due manifestazioni europee: il Samoter di Verona (che si svolgerà il prossimo anno) e Intermat di Parigi, in programma nel 2015. Alla manifestazione prenderanno parte più di 3200 espositori (furono 3256 nel 2010, provenienti da una cinquantina di Paesi) che troveranno spazio su una superficie espositiva di oltre 570 mila metri quadrati (15 mila in più della passata edizione), pronti per accogliere più di 400 mila visitatori provenienti da oltre 68 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

200 Paesi (nell’edizione del 2010 furono 420 mila, ma molti non riuscirono a raggiungere Monaco di Baviera a causa della nube provocata dal vulcano islandese). Data l’importanza della manifestazione, tutti i big del settore saranno presenti e le novità non mancheranno, a dimostrazione di una forte volontà di crescita e di sviluppo, con macchine sempre più efficienti e produttive e dalla ridotta manutenzione, motori potenti ma al tempo stesso parsimoniosi e puliti, cabine sicure e confortevoli.

MOTORI PULITI Tra le tendenze emergenti dall’edizione 2013 del Salone bavarese, vi è sicuramente una grande attenzione nei confronti dei motori. E’ il caso di JCB e dei suoi motori Ecomax che soddisfano i requisiti richiesti dagli standard Tier 4 Interim. Molti costruttori di motori, per ottenere la massiccia riduzione di emissioni di particolato richiesta, hanno adottato un filtro antiparticolato, mentre JCB ha progettato una soluzione


che evita il ricorso a sistemi di post trattamento con conseguenti minori costi di gestione; inoltre il motore Ecomax, che non adotta DPF, è in grado di consumare un buon 10% in meno rispetto al suo omologo Tier 3, con gli ulteriori vantaggi derivanti dalla minor manutenzione e dalla possibilità di utilizzare olii motore standard. La gamma Ecomax viene attualmente installata su diverse macchine JCB (terne, movimentatori telescopici, pale gommate, escavatori JS e minipale) e copre un segmento di potenze che va da 74 a 173 CV. SENZA FILTRO ANTIPARTICOLATO L’assenza del filtro antiparticolato è una soluzione in cui New Holland Construction è pioniera (attraverso i motori FPT). Per questa ragione, in occasione del Bauma, sono stati presentati i nuovi escavatori short (E75C SR) e medium radius (E85 SC MSR). Le due nuove macchine, migliorate nelle prestazioni e nei consumi, si presentano con una maggior potenza, grazie alla soluzione Tier 4 Final con CEGR + DOC e comandi idraulici ad alta efficienza. Questa soluzione ha reso possibile un risparmio che arriva fino al 31% grazie anche al sistema “Intelligent Total Control” e alla nuova modalità ECO. Le due nuove macchine sono equipaggiate con un motore turbocompresso ad iniezione diretta che si avvale del sistema CEGR (ricircolo dei gas di scarico raffreddati) abbinata ad un semplice sistema di post trattamento con catalizzatore di ossidazione del gasolio (DOC). Si tratta di una soluzione estremamente efficiente che non necessita di una rigenerazione attiva del filtro antiparticolato. In questo modo tutto il combustibile viene utilizzato per alimentare l’escavatore. Per i motori sotto i 75 kW, in cui le dimensioni compatte della macchina rispettano i vincoli di spazio, NHC ha basato la sua soluzione Tier 4 final sulla tecnologia CEGR. Con l’avvento di vincoli sempre più cogenti delle normative sulle emissioni, New Holland ha sviluppato tecnologie volte a minimizzare nei propri prodotti le emissioni, i livelli fonometrici (sistema INDR) ed i consumi,

venendo così incontro anche agli sforzi delle amministrazioni più attente all’ambiente, che si impegnano per migliorare la qualità di vita dei propri cittadini, minimizzando le emissioni inquinanti di tutti i mezzi. EFFICIENZA NEI CONSUMI Il contenimento dei consumi di carburante è una delle necessità più impellenti e tutti i costruttori sono fortemente impegnati in questo senso. Per Doosan contenimento dei consumi e produttività vanno di pari passo, e ciò è confermato dal suo nuovo escavatore cingolato DX255LC-3 Stage IIIB da 25 t, profondamente migliorato sotto il profilo della produttività, efficienza dei consumi, precisione del controllo, comfort dell’operatore, affidabilità, durata e facilità di manutenzione. Nel progettare il nuovo escavatore, per rispondere ai requisiti Stage IIIB, Doosan è andata ben oltre la semplice messa in conformità della macchina, sfruttando in pieno la maggiore potenza resa disponibile dall’equilibrio ottimale tra cilindrata e potenza. Il nuovo DX255LC-3 è dotato di un turbodiesel a 6 cilindri Doosan DL06K raffreddato ad acqua da 138 kW (185 HP) a 1.900 giri/min. Caratterizzato da un’architettura Common Rail ad alta pressione con iniezione diretta del carburante e gestione elettronica, questo motore utilizza tecnologie di post trattamento del ricircolo dei gas di scarico raffreddati (EGR), catalizzatore a ossidazione diesel (DOC) e filtro antiparticolato diesel (DPF). Il DX255LC-3 ha un peso operativo di 25,08 t con braccio standard, bilanciere e benna da 1,1 mc; la forza di strappo alla benna

è di 17,9 t (ISO), mentre quella al bilanciere è di 12,8 t (ISO). Lo sbraccio di scavo massimo è di 9,9 m al suolo nella configurazione monoblocco standard e di 10,3 m in configurazione articolata. La profondità di scavo massima è pari a 6,8 m in configurazione monoblocco. CINGOLATI E GOMMATI Anche in occasione del Bauma, Case si conferma attenta alla conformità agli standard sulle emissioni, presentando due midi escavatori cingolati CX75SR (“short radius”) e CX80C con motori Tier 4 Final/EU Stage IV che, grazie alla presenza di nuove pompe idrauliche ad alta portata, sviluppano una potenza idraulica maggiore del 9% e i tempi di ciclo sono ridotti mentre la forza di scavo è incrementata del 3%. La cabina è ora più grande del 7% e utilizza lo stesso monitor e la stessa interfaccia operatore degli escavatori cingolati di più grande tonnellaggio della Serie C. Per ottemperare alla fase finale della normativa sulle emissioni allo scarico, si è fatto ricorso alla tecnologia CEGR (Cooled exhaust gas recirculation) con catalizzatore diesel DOC (Diesel Oxidation Catalyst). RINNOVATI I GOMMATI Novità in Case anche per gli escavatori gommati di cui sono proposti due modelli WX148 e WX168, provvisti di un esclusivo sistema idraulico a tre pompe che garantisce un controllo superiore e migliori prestazioni. Il sistema CIS (Case Intelligent Swing) consente all’operatore di regolare la velocità di rotazione della torretta per adattarla all’applicazione in corso. Gli escavatori sono inoltre provvisti di un nuovo selettore unico che consente di scegliere velocità e modalità di lavoro. I gommati della Serie WX hanno una trasmissione Powershift idrostatica completamente automatica, montata direttamente sull’assale posteriore con grande altezza libera dal suolo; i potenti freni sono a disco in bagno d’olio e gli intervalli di cambio olio assali di 2.000 ore contribuiscono a ridurre e costi operativi. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 69


POTENZA E SOSTENIBILITà Hitachi è un altro dei big presenti a questa edizione del Bauma e anche in questo caso non potevano mancare delle interessanti novità volte a soddisfare le molteplici e non facili esigenze di una utenza sempre più sensibile ai temi di sostenibilità, produttività, versatilità, comfort, sicurezza e facilità di manutenzione. A tal fine, vengono proposti gli escavatori medi ZX160-5 e ZX180-5, due machine in grado di operare anche in condizioni estremamente gravose. I due nuovi modelli, che offrono all’operatore un ambiente sicuro, con comandi facili cui la macchina risponde con prontezza e precisione, sono un esempio di equilibrio tra potenza e sostenibilità in quanto, pur ottemperando alle norme europee sulle emissioni, non cedono a compromessi in fatto di efficienza. Il potente motore Isuzu di nuova generazione, conforme alla normativa Stage IIIB, assicura consumi di carburante contenuti, grazie anche a soluzioni come l’arresto automatico ed il regime minimo automatico del motore, che prevengono sprechi di carburante riducendo nel contempo rumorosità, emissioni di gas di scarico e CO2. La produttività è esaltata dal sistema idraulico HIOS III che consente operazioni più rapide con un consumo di carburante inferiore rispetto alla precedente generazione Zaxis-3. La funzione di potenziamento automatico serve invece per conseguire elevati obiettivi di produzione in cantieri impegnativi ed è stata accresciuta del 10%. COMPATTO E GOMMATO Le novità nel settore degli escavatori gommati compatti vengono anche da Liebherr che presenta il nuovo modello A910 Compact da 11,5 tonnellate; questo nuovo escavatore, grazie ad un raggio di rotazione di soli 1600 mm, si trova perfettamente a suo agio nei classici lavori di movimento terra ma anche negli impieghi in ambito 70 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

urbano. Del resto il suo potente motore Deutz da 75 kW soddisfa i requisiti di emissioni dei gas di scarico di livello IIIB senza l’impiego di un filtro antiparticolato diesel; il catalizzatore di ossidazione, che non necessita di manutenzione, riduce quindi le emissioni e garantisce, al tempo stesso, minori costi di gestione. In ogni caso è disponibile su richiesta anche il filtro antiparticolato. L’A910 Compact è equipaggiato, di serie, con un braccio posizionatore con deporté e un bilanciere lungo 1,85 m. Il sistema di cambio rapido LIKUFIX completamente automatico, disponibile come optional, permette di sostituire celermente gli utensili meccanici e idraulici senza lasciare la cabina. TECNOLOGIE E SERVIZI Sono decisamente numerose le proposte Komatsu per il Bauma, dove il costruttore giapponese propone una serie di novità in termini di tecnologie di prodotto e di versatilità di servizio. Vi saranno due anteprime mondiali, un dozer e un escavatore, macchine ulteriormente valorizzate dalla tecnologia IMC (Intelligent Machine Control), in grado di offrire al prodotto un altissimo valore aggiunto. E le due nuove macchine, esibendosi in alcune performance live nel corso della manifestazione, avranno modo di mostrare come il sistema IMC possa contribuire ad incrementare la produttività e la riduzione dei costi operativi migliorando nel contempo la sicurezza sul luogo di lavoro. Komatsu esporrà un totale di 28 macchine tra cui tre nuove macchine dotate di motori EU Stage IIIB (S3B), vale a dire le pale gommate WA320-7 e WA470-7 (che vanno ad aggiungersi alle pale gommate WA380-7 e WA500-7), nonché l’escavatore PC138US-10, presentate qui per la prima volta al pubblico. MINI MA SOLO DI NOME Quello delle mini macchine, miniescavatori, skid ecc., è un comparto fra i più vivaci e

costantemente aggiornati. Queste piccole macchine, pur mantenendo la pregevole caratteristica delle dimensioni compatte, sono via via cresciute in termini di prestazioni, produttività e affidabilità. La facilità di trasporto è una delle grandi doti di queste macchine il cui funzionamento semplice ne favorisce l’impiego anche ad operatori non particolarmente esperti. In questo specifico comparto, ma non solo, troviamo il colosso Caterpillar che al Bauma si presenterà su tre differenti spazi, per una superficie espositiva totale di oltre 12 mila metri quadrati. Nello specifico comparto delle macchine di piccole dimensioni il costruttore americano presenta quattro miniescavatori, il Cat 302.2D, il 302.4D e i modelli a raggio compatto 301.7D e 308E2. I modelli della serie D sono equipaggiati con una spaziosa cabina operatore con tettuccio parasole accessibile da entrambi i lati della macchina, o, su richiesta, con una cabina chiusa che offre funzionalità standard di livello superiore, tra cui un efficiente sistema di riscaldamento/sbrinamento/ventilazione e un parabrezza retrattile, che può essere facilmente riposto nel tetto grazie alla molla a gas. La sezione inferiore del parabrezza può essere sollevata e riposta insieme alla sezione superiore: una soluzione di stoccaggio rapida per migliorare ventilazione e visibilità. La funzione idraulica viene azionata mediante l’interruttore proporzionale a rotella sul joystick. Un interruttore consente di variare il flusso idraulico ausiliario in base alle esigenze delle diverse attrezzature. Tutti i modelli sono dotati di impianto idraulico ausiliario a due vie, che consente di utilizzare sia il martello idraulico che un’attrezzatura bidirezionale, ad esempio una trivella. Come per i modelli più grandi della nuova gamma di escavatori Cat, tutti i comandi sono servoassistiti, soluzione che assicura un funzionamento omogeneo con il minimo sforzo ed eliminano la necessità di interventi di manutenzione su cavi e leverismi. SPECIALISTI DEL PICCOLO Uno degli specialisti in questo specifico comparto è senza dubbio Kubota che, proprio di recente, ha ampliato la propria gamma di miniescavatori con il modello U55-4 da 5,4 t serie 4 che con questa macchina ha inteso porre l’accento sulla prestazioni, e in particolar modo sulla sua stabilità e l’elevato grado di comfort per l’operatore, aspetto di grande rilievo su macchine (e cabine) dalle dimensioni particolarmente contenute. Gli spazi particolarmente ristretti sono il terreno ideale in cui queste macchine operano ed è pertanto importantissimo che in fase di rotazione gli ingombri siano molto contenuti e nell’U55-4 l’ingombro è pressoché nullo quando la macchina è in rotazione di 90°. La motorizzazione (affidata ad un Kubota V2607-DI) offre, con i suoi 42 CV e una rumorosità particolarmente contenuta, ampie possibilità operative anche in ambito urbano. Le


prestazioni della macchina, che ha un peso di 5400 kg, sono di ottimo livello ed è possibile caricare fino a 1150 kg a 3 metri. La cabina è attrezzata con un pannello digitale ed ergonomico di facile uso che permette di avere costantemente sotto controllo la funzionalità della macchina a tutto vantaggio del comfort, cui contribuisce anche la presenza di un impianto di aria condizionata. Anche Yanmar può essere considerato a tutti gli effetti come uno specialista nel comparto dei piccoli e al Bauma presenta il nuovo miniescavatore SV26, ultimo nato della serie SV caratterizzato dal raggio di rotazione posteriore estremamente corto e che per le sue caratteristiche rappresenta un eccellente compromesso tra compattezza, potenza, comfort e facilità di accesso. Grazie al peso contenuto (2590 kg con cingoli in gomma e cabina), può essere trasportato su un piccolo rimorchio o un veicolo leggero. La motorizzazione è affidata ad un motore diesel Yanmar a 3 cilindri ad iniezione diretta con una cilindrata di 1330 cm3 che contribuisce alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni inquinanti, conservando tuttavia una potenza di 7,4 kW a 2400 g/min. Il consumo di carburante (meno di 4 litri/ora), può essere ulteriormente ridotto con l’installazione di un sistema automatico per la riduzione del numero di giri del motore (opzione), che interviene quando la macchina è inattiva per più di 4 secondi. Grazie alla combinazione di 3 movimenti simultanei, l’impianto idraulico VIPPS (ViO Progressive 3-Pumps System), brevettato dalla Yanmar, contribuisce all’eccellenza delle prestazioni in termini di velocità e funzionamento progressivo. LAVORARE IN PICCOLI SPAZI Anche Volvo Construction Equipment è ben presente nel settore degli escavatori compatti dove ha di recente introdotto una nuova gamma di modelli compatti girosagoma (siglati ECR25D, ECR58D e ECR88D) caratterizzati da un ridotto raggio di rotazione. Si tratta di macchine con motori potenti ma parsimoniosi che, seppure di ridotte dimensioni, forniscono prestazioni di scavo, forza di strappo e penetrazione, ma anche capacità di sollevamento, equiparabili a quelle di macchine di maggiori dimensioni. La loro mobilità è agevolata da una funzione automatica di marcia a due velocità che ottimizza la trazione e da pedali di traslazione idraulici che assicurano il massimo controllo dei cingoli. Oltre a queste caratteristiche, il modello ECR25D vanta un’elevata

■ TRASMISSIONI AUTOMATICHE ALLISON Al Bauma sono numerosi i costruttori che espongono veicoli equipaggiati con le trasmissioni completamente automatiche Allison, che vengono scelte per le prestazioni che sono in grado di fornire anche nelle condizioni operative estreme in campo minerario o nel movimento terra. La C.A.T. Construction GmbH, società tedesca specializzata in attrezzature speciali per l’industria del petrolio e del gas, ha diverse macchine al lavoro in Siberia a temperature che toccano i -40°C. Un altro esempio che viene dal freddo riguarda la TechStroyGaz i cui veicoli Scania (R114С 6x6 da 24 t) operano nel distretto autonomo di Yamal-Nenets, in Russia, un’area conosciuta per il suo permafrost irremovibile e per le strade paludose. Uno di questi veicoli è equipaggiato con trasmissione automatica Allison 4000 a 6 marce e, nonostante il mezzo milione di chilometri, non ha mai avuto bisogno di interventi di riparazione fuori programma. Il nemico con cui confrontarsi non è solo il freddo, ma anche il caldo, infatti le estati torride che surriscaldano i componenti interni di una macchina fino a 70°C Gli Astra HHD8 con trasmissioni automatiche Allison 4700R al lavoro in una grande centrale idroelettrica a 2000 metri, possono essere una durissima prova nelle Alpi Svizzere. come avviene nel bush australiano. E’ in queste condizioni che operano due trattori Steiger Tiger con trasmissione Allison 6000 che hanno accumulato oltre 50 mila ore senza avarie presso una miniera di bentonite. Veicoli con trasmissioni Allison operano a 1000 metri sotto terra nelle miniere di ferro del Nord della Svezia e nei cantieri per la costruzione della diga etiope sul Nilo Blu, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, fornendo prestazioni elevate e una grande affidabilità, indipendentemente dal terreno, dalle temperature e dalle L’unità di fratturazione idraulica per la stimolazione di un condizioni operative. pozzo con trasmissione automatica Allison a sette marce S9820M. Sono solo alcuni degli esempi operativi delle trasmissioni Allison che al Bauma mostra le proprie trasmissioni destinate ad altri tipi di veicoli come ad esempio lo Zetros 1833 4x4 di Mercedes, destinato al settore minerario, o di Bell, i cui dumper articolati B25E e B30E sono allestiti con trasmissioni automatiche Allison della Serie 3000, o ancora Terex con i modelli TR400 e TR60 e, per finire, a casa nostra con gli esempi dei dumper Perlini DP 705 o dell’Astra HHD9 allestito con la trasmissione 4700R. Un Mercedes Zetros allestito con una trasmissione automatica Allison della Serie 3000.

mobilità: può essere trasportato con un massimo di tre benne e un martello idraulico su un piccolo rimorchio pesando comunque meno di 3,5 tonnellate, compreso il rimorchio. Con una carrozzeria dal design contenuto e un braccio centrale (modelli ECR58D ed ECR88D), la sovrastruttura dei modelli ECR è così compatta che la parte posteriore ruota all’interno del pattino, mentre il modello ECR25D supera la larghezza del cingolo solo se dotato di un ulteriore contrappeso. Ciò permette di avvicinarsi notevolmente agli oggetti senza rischiare contatti con la parte posteriore della macchina. Anche

il raggio, ridotto anteriormente e posteriormente, è particolarmente indicato per lavorare nelle corsie singole, riducendo al minimo i disagi al flusso del traffico. I tre nuovi modelli sono disponibili con un braccio monoblocco (in alternativa un braccio in due pezzi per l’ECR88D), diverse configurazioni per il bilanciere e per la lama per una maggiore flessibilità. In tema di motorizzazioni ricordiamo che l’ECR25D ha un motore da 15,5 kW (21,1 CV), mentre l’ECR58D monta un quattro cilindri Tier 4f (Nord America) o Stage IIIA (Europa e Asia) da 36,5 kW (50 CV). Il modello ECR88D infine adotta un quattro cilindri da 43 kW (58 CV) Tier 4f/Stage IIIB. La cabina (standard per i modelli ECR58D ed ECR88D) è certificata ROPS, ha un design moderno e offre una visibilità a 360° grazie alle ampie superfici vetrate. ■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2013 71


In cava

LARGO AGLI IBRIDI

(ANCHE IN CANTIERE) La tecnologia ibrida, dopo aver fatto la sua comparsa nel settore automobilistico e in quello dei veicoli commerciali e industriali, si presenta anche nel campo del movimento terra e lo fa con illustri protagonisti come Caterpillar e Liebherr di Pietro Altissimo

P

er Caterpillar si tratta di un escavatore cingolato, il 336E ibrid H presentato in anteprima al pubblico a Monaco di Baviera. Questa macchina, invece di perdere l’energia cinetica della struttura superiore, la cattura in accumulatori e la riutilizza durante l’accelerazione. Secondo Caterpillar tutto ciò si traduce in una riduzione del consumo di carburante di circa il 25%. L’ i m p e g n o Liebherr nel segmento dell’ibrido si inserisce nel settore con il nuovo escavatore idraulico a benna strisciante HS 8300 HD, una macchina innovativa che combina tecnologie ultramoderne ad una struttura concepita per le tradizionali applicazioni “HeavyDuty”. Allo scopo di accrescere il rendimento è stata sviluppata una trazione ibrida più potente e più ecologica; inoltre vengono utilizzati argani idraulici a caduta libera con una forza di sollevamento della fune di 50 t. Il nuovo HS 8300 HD è dotato del Pactronic di Liebherr, un sistema ibrido di trasmissione su base idraulica che, 72 aprile/maggio 2013 TRASPORTARE OGGI

LA BETONIERA DAL CUORE VERDE

grazie all’accumulo e al successivo riutilizzo dell’energia in eccesso permette di aumentare la produttività e anche ridurre notevolmente il consumo di carburante. La tecnologia dell’accumulatore idraulico garantisce anche una ridotta manutenzione ed un’affidabilità maggiore. Il ridotto consumo energetico comporta una notevole diminuzione delle emissioni di scarico riducendo quindi l’impatto ambientale.

L’ibrido si affaccia anche nel mondo delle betoniere e lo fa con Cifa che presenterà la betoniera ibrida Energya 9. Si tratta di un concept nuovo sia nel design sia nelle prestazioni, all’insegna dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale; dunque un vero e proprio cuore verde con consumi ridotti ma anche minore rumorosità e maggiore risparmio. Energya 9 è una betoniera con tamburo di capacità di 9 metri cubi e dotata di un motore elettrico che viene alimentato da un gruppo batteria al Litio intelligente di ultima generazione. La ricarica della batteria può avvenire sia durante la fase di trasporto su strada, sfruttando il motore diesel dell’autotelaio, sia durante la fase di carico (o di fermo macchina) mediante una presa plug-in collegata alla rete elettrica. Durante la fase di trasporto il sistema, inoltre, recupera l’energia sia in fase di frenata dell’autotelaio sia durante il rallentamento del tamburo. In relazione a questo progetto avveniristico, studiato in collaborazione con il Politecnico di Milano, Cifa ha già depositato alcune domande di brevetto. Una avanguardia tecnologica che descrive la betoniera del domani: economica, ecologica ed elettrica. ■


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