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sommario
APRILE-MAGGIO 2014
www.trasportale.it
n.173
pg. 34 SPECIALE COMMERCIALI Il secondo appuntamento dedicato agli under 35 si occupa dei veicoli elettrici Le grandi interviste
IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni
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EDITORIALE
di Luca Barassi
Il punto di vista del Direttore
il notiziario
24 26
L’ALTRA PHONTE di Annalisa Cavani
Una voce femminile dal mondo degli allestimenti
porto franco di Franco Oriolo
Tra le pieghe della società e del nostro mercato
IL FRONTALE di Paolo Tasla
Una graffiante visione della nostra società
IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton
Il contr’altare del Frontale
volta pagina di Paolo Volta
Un Professore prestato alla Logistica
peugeot, chiara falcetta
Una donna alla guida del prodotto. I veicoli commerciali del Leone in Italia
renault trucks: in gamma
Dopo il lancio della nuova gamma nel 2013 i primi veicoli vengono consegnati ai clienti
DAF: Ecodriving in casa cavallo
Una intera giornata seguendo passo a passo il programma di formazione della Casa olandese
Ruote commerciali
SEGNALI DI FUMAROLA Le Case costruttrici viste da dentro
Il Costruttore nazionale è pronto ad affrontare la ripartenza del mercato. Ecco le strategie
Ruote industriali
In breve le notizie più importanti del settore
di Sabina Fumarola
IVECO, FEDERICO GAIAZZI
In copertina: Un veicolo del comparto “Construction” per celebrare il mese del Samoter, Salone del movimento terra che si terrà dall’8 all’11 maggio a Verona. Si tratta del Renault Trucks K che, insieme al C, fa parte della gamma Edilizia e Cantiere della Losanga.
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MERCEDES INFORMA
Una nuova rubrica della Stella per conoscere in anteprima tutte le novità commerciali
speciale commerciali
In questo numero affrontiamo il tema dei veicoli elettrici, futuro della mobilità urbana
test drive: fiat 500L Pro
Una “piccola” molto grande. È la entry level dei commerciali di Fiat Professional
Ruote ecologiche
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renault: kangoo ze
ZE sta per Zero Emission. Con questo veicolo guidare è come scivolare sulla strada
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Oltrepassare la collina in fase di rilascio.
Sfruttare lo slancio.
Un marchio della Daimler AG
Evitare gli innesti in salita.
sommario
APRILE - MAGGIO 2014
Speciale
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samoter: edizione speciale
Nonostante le difficoltà di un segmento più in crisi di altri, il Salone italiano del movimento terra prende il via per rilanciare il settore
Rubriche fuori strada focus: la squadra italscania
La divisione prevendita e marketing della filiale italiana del Grifone è il primo degli appuntamenti che metterà in luce il team Italscania
focus: DKV, risparmio immediato
Un sistema rivoluzionario che permette di comparare i prezzi del carburante in tutta Europa e di fare quindi la scelta più conveniente
focus: consegne
Scania conquista un nuovo cliente: Molteni Trasporti
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focus: transpobank
@trasportale
25 anni dal primo carico inserito in borsa noli
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eventi: misano
Al via anche quest’anno il weekend del camionista Successo per un evento che porta il trasporto al Sud
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TRASPORTARE OGGI CONSTRUCTION editoriale off road
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di Ferdinando Tagliabue
Un quadro puntuale e autorevole sul mondo del cava-cantiere
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IN COSTRUZIONE News e attualità dalle aziende del settore
Alcuni articoli di questo numero sono corredati anche di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai rispettivi store on line.
ci trovi anche su ipad Trasportare Oggi è anche in versione elettronica. Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.
in cantiere
Il mondo dei miniescavatori è fatto da tantissimi operatori. Per questo motivo affrontiamo la panoramica del mercato in due appuntamenti - 2a parte
in cantiere: fuso canter
Un anno tutto dedicato al nuovo veicolo nato sotto il segno della Stella. Più efficienza, meno consumi
La rivista degli Autotrasportatori - n.173 aprile/maggio 2014
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Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi)
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Francesca Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Direttore Trasportare Oggi Construction: Ferdinando Tagliabue Hanno collaborato: Annalisa Cavani, Patrizio Comi, Pierluigi Coppa, Federica Fabi, Sabina Fumarola, Massimo Marciani, Franco Oriolo, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Roberto Sterza, Paolo Tasla, Andrea Trapani, Paolo Volta
Si ringrazia per la collaborazione: Daniela Crescini di Italscania S.p.a.
CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, desideriamo informarLa che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la seguente pubblicazione. I dati personali raccolti saranno trattati con l’ausilio di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, Viale Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Di questo numero sono state tirate: 17.300 copie
L’INTERVISTA Federico Gaiazzi, general manager mercato Italia Iveco a quattr’occhi con noi
La Rivista degli Autotrasportatori
In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
eventi: traspoday
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52 58 60 62 64 66
Anno 19 - ottobre/novembre 2013 - n. 170
■ FOCUS IL MONDO ZF BORSE NOLI STRADE: IL PUNTO
■ EDITORIALI LA STERZATA L’ALTRA PHONTE L’INDICE IL FRONTALE IL DORSALE ARIA DI CASEROTTI SEGNALI DI FUMAROLA
■ TEST DRIVE PEUGEOT BOXER FIAT DOBLÒ XL IVECO STRALIS
■ RUOTE INDUSTRIALI È ANCORA R/EVOLUTION GLI SPECIALISTI SCANIA VOLVO NEW RANGE
febbraio/marzo 2014
dicembre/gennaio 2014
ottobre/novembre 2013
agosto/settembre 2013
giugno/luglio 2013
aprile/maggio 2013
EDITORIALE
di Luca Barassi
Social… mente utile S
e scrivo Facebook a chiunque viene in mente una bella “f” minuscola bianca in campo blu. Se scrivo Twitter comincio già a perdere qualche seguace (mai parola fu più appropriata) e, anche chi conosce l’uccellino azzurro, probabilmente non ha mai cinguettato. Non parliamo poi di LinkedIN, riservato ad una ristretta cerchia di utilizzatori professionali, o di gente in cerca di costante occupazione. E, nonostante gli oltre 30 miliardi di messaggi giornalieri (30 miliardi!!) anche se pronuncio la parola WhatsApp non vengo capito proprio da tutti, soprattutto se i miei interlocutori superano una “certa”. E pensare che vi ho citato i Social Network più diffusi in assoluto, quelli che hanno realmente cambiato il modo di socializzare e di comunicare. Trasversalmente dal punto di vista culturale, anagrafico e professionale. In realtà, se spulciamo nella Rete o nel nostro AppStore piuttosto che Google Play (sto parlando arabo?) ci troviamo di fronte ad una caterva di applicazioni o siti che si prefiggono di svolgere una funzione di aggregazione, di scambi di informazione di vario genere e di messaggistica avanzata. MySpace, ad esempio, è una comunità virtuale, e più precisamente una rete sociale che offre ai suoi utenti blog, profili personali, gruppi, foto, musica e video. Badoo è un sito multilingue. Si sta guadagnando popolarità in mercati emergenti come Russia e Brasile ed ha come peculiarità la funzionalità di vicinanza geografica che identifica i luoghi degli utenti sulla base dell’analisi della loro connessione di rete. Questo consente agli utenti di sapere se ci sono persone in prossimità della loro posizione attuale per poterle incontrare. E poi abbiamo Pinterest, che permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro generati, Instagram per condividere foto e modificarle con dei filtri, ma non dimentichiamo Google+, YouTube o Flickr. E poi, a sorpresa, nei top ten dei Social Network più diffusi al mondo ci sono quelli locali
(ovviamente soprattutto asiatici) come Sina Welbo, Qzone, Tencent, Tencent Welbo, Youku e Ren Ren. Di recente ho scoperto anche un Social Network tematico (ovviamente ce ne saranno migliaia) che si chiama Waze: in pratica, in base alla posizione GPS di tutti i suoi membri, è in grado di fornirci la situazione del traffico sulla strada da noi percorsa e, ovviamente, comunicare con i “wazer” vicino a noi. Mi fermo qui per non annoiarvi ulteriormente. Ma sapete qual è la sorpresa? A parte la mia battuta iniziale, il maggiore incremento nell’utilizzo di questi strumenti lo si ha tra i meno giovani: la fascia di età che è più cresciuta su Twitter nell’ultimo anno (del 79%) è quella dai 55 ai 64 anni, mentre su Facebook e su Google+ gli incrementi più rilevanti si sono avuti nella fascia d’età fra i 45 e i 54 anni. Il bello è che a parole sono tutti contrari a questi strumenti che, dicono, spersonalizzano il contatto, invadono la nostra privacy, trasmettono informazioni al mondo intero e riempiono i server (chissà quali e dove) di dati sensibili. Eppure, alla fine, pochi riescono a farne a meno. Prima o poi la Rete – è il caso di dirlo – di uno o dell’altro Social accalappia chiunque. Magari non è Facebook, magari non è WhatsApp, ma da qualche parte il nostro account si accenderà.
Statene certi. Sicuramente la diffusione dell’accesso a internet attraverso dispositivi mobili e l’ingresso massiccio sulle piattaforme di un’intera generazione, quella appunto che va dai 45 ai 65 anni, che se ne era finora tenuta relativamente a distanza, aiuta questo fenomeno. Ma non dobbiamo vergognarcene. Non dobbiamo fare gli alternativi e dire “io non lo uso” tanto per sentirsi diversi. I Social sono Socialmente utili. Ognuno scelga la propria utilità. Hanno cambiato e stanno cambiando il modo di stare a contatto con la gente, questo è indubbio, ma questo non significa che ciò sia negativo. È come stigmatizzare l’uso delle e-mail, o l’ascoltare la musica su formati digitali o, addirittura, prendere un treno ad alta velocità perché “vuoi mettere la poesia di un viaggio che dura cinque ore invece che due?” direbbe qualcuno. Non facciamo i tolemaici e ricordiamoci di Copernico e di tanti altri che sono stati tacciati di troppa modernità e di andare contro il sistema preesistente. È una esagerazione la mia, è ovvio, ma vuole essere un invito a non essere dei talebani dell’innovazione. Ogni cosa, se usata con intelligenza e soprattutto immersa nel proprio modo di vivere, può avere una sua utilità. Io, per esempio, twitterò a breve questo editoriale! ;-) (@lucabarassi).■
il notiziario
FIAT 500 da Premio Oscar
"Vi siete mai chiesti quale sia il bello dell'Italia?". E' questa la domanda alla quale Fiat ha cercato di dare risposta attraverso un progetto di comunicazione che vede protagonista il regista Paolo Sorrentino, fresco di Oscar, e l'iconica Fiat 500 (che, nella sua versione più lunga, è oggetto dell’articolo di pag. 44, ndr). E la risposta è sicuramente "la creatività". Così, poche ore prima della consegna delle statuette, sulla Hollywood Boulevard di Los Angeles, Paolo Sorrentino alla guida di una 500 è stato protagonista di un suggestivo video che rappresenta tanto un tributo all'Italia e all'italianità quanto un sincero ringraziamento di Fiat al maestro che ha letteralmente trionfato nella notte degli Oscar.
LF AEROBODY DAF abbatte i consumi nella distribuzione Si chiama LF Aerobody il veicolo da distribuzione da 12 tonnellate che DAF ha dotato di spoiler e fender sviluppati appositamente e allestito con cassone PACCAR aerodinamico per garantire un risparmio di carburante del 4% e oltre... Per una perfetta efficienza, la carenatura del tetto del DAF LF Aerobody si inclina leggermente verso l'alto nella parte anteriore e gli angoli sono arrotondati. Nella parte posteriore, il tetto del cassone si inclina leggermente verso il basso al centro, migliorando ulteriormente l'aerodinamica. Per lo stesso motivo, viene fornito di serie un set di spoiler e fender sviluppati appositamente. Questo set integra la cabina al cassone stesso. Grazie alle migliorie aerodinamiche, si risparmia oltre il 4% di carburante e, di conseguenza, è possibile ridurre le emissioni di CO2 nel trasporto per la distribuzione. A una velocità di crociera di 85 km/h, il nuovo Euro 6 LF Aerobody può essere fino all'8% più economico rispetto a un veicolo con cassone tradizionale.
Transpotec Logitec A Maggio il Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto
Inizia il percorso di avvicinamento a Transpotec Logitec 2015 con il consueto appuntamento del Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto, che si terrà il 29 Maggio a Fiera Milano (Rho), presso il Centro Congressi Stella Polare. “La competitività del sistema italiano: lo stato dell’arte, le potenzialità, le opportunità da cogliere”: il sistema italiano dei trasporti e della logistica è in grado di competere? Questi i contenuti dell’edizione 2014 del Forum, il cui programma è già stato definito ed è consultabile all’indirizzo www.transpotec.com. Istituzioni, aziende e stakeholder si incontrano a Fiera Milano per l’annuale appuntamento dedicato al mercato e alle sue problematiche. Un’importante tappa nel percorso che, ad aprile 2015 (dal 16 al 19), condurrà a Transpotec Logitec. Anche Trasportare Oggi si sta preparando all’edizione 2015, non solo come mediapartner della manifestazione fieristica veronese, ma anche, e soprattutto, in veste di testata organizzatrice ufficiale delle prove su strada dei veicoli commerciali. In questa occasione avrete dunque la possibilità di testare gli ultimi modelli delle principali Case presenti. 6
aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
La rivoluzione
del Canter Con Ecofficiency il Fuso è ancora più efficiente ed ecologico
GEFCO Un nuovo servizio per le concessionarie di auto
Con 140.000 esemplari venduti in tutto il mondo, il Fuso Canter è il best-seller mondiale tra gli autocarri leggeri e di gran lunga il veicolo industriale di maggior successo di Daimler Trucks. Già conforme alle severe norme antinquinamento Euro VI ed Euro 5b+, Canter incrementa ulteriormente le prestazioni ed è ancora più efficiente ed ecologico: una rivoluzione che porta il nome di Ecofficiency. Inoltre, sono disponibili nuove varianti di modelli e ulteriori equipaggiamenti per la sicurezza. Euro 5b+ per le versioni leggere fino a 6,0 t di peso totale a terra, Euro VI per quelle pesanti: il Fuso Canter va verso il futuro con un doppio passo. L’ambizioso obiettivo di sviluppo della nuova generazione è di ridurre notevolmente i consumi nonostante l’aumento di peso dovuto all’inasprimento dei valori limite di emissione. La nuova generazione del Canter a norma Euro 5b+ ed Euro VI è più ecologica e decisamente più parca nei consumi rispetto ai modelli precedenti. Dietro al concetto di Ecofficiency si cela un intero pacchetto di misure adottate di serie su tutti i modelli Canter, che si compone di numerosi elementi: una pressione di iniezione più elevata per una combustione ancora più efficiente del carburante, olio motore a bassa viscosità per ridurre l’attrito interno al motore, un giunto elettromagnetico, sistema di raffreddamento ottimizzato, sistema start/stop per il motore, una nuova configurazione dei rapporti al ponte, pneumatici con bassa resistenza al rotolamento a norma Euro VI e minori perdite per attrito nel cambio nella modalità di innesto manuale. Una serie di misure che si traducono, a seconda della versione e del settore di impiego, in una riduzione dei consumi fino al 9% rispetto al modello precedente, con una conseguente diminuzione delle emissioni di CO2.
Si chiama D2D – Dealer To Dealer il nuovo servizio di Gefco Italia interamente dedicato alle concessionarie di automobili, che potranno contare su un servizio personalizzato di trasporto delle auto tra punti vendita in tutto il territorio italiano. L’idea è quella di venire incontro alle nuove esigenze di mercato, che impongono ai rivenditori una disponibilità di vetture limitata direttamente disponibile nel punto vendita. Di conseguenza, si rende sempre più necessaria una sinergia tra i vari concessionari per ottimizzare la circolazione dei modelli richiesti lì dove nasce la richiesta, tarando la distribuzione più sulla vendita al dettaglio che sullo stock. «I benefici del servizio D2D si manifestano sia per la casa automobilistica, che per il rivenditore e l’acquirente finale, in quanto ad ogni passaggio si ottimizzano le risorse e si limitano i tempi di attesa», dice Fabrizio Cosentino, responsabile Operativo e Acquisti Trasporto FVL (Finished Vehicle Logistics) di GEFCO. Solo per il gruppo PSA Peugeot Citroën, Gefco trasporta ogni anno oltre 5.000 vetture sul nostro territorio.
1° LUGLIO 2014 Verrà inaugurata Brebemi
La notizia ufficiale è stata data nel corso di una recente conferenza stampa organizzata dalla Cassa Rurale di Treviglio per ragguagliare il territorio in modo puntuale sull’infrastruttura che collegherà Milano, Bergamo e Brescia, in via di ultimazione. Durante il suo intervento il Presidente Bettoni ha infatti confermato: “L’inaugurazione della Brebemi sarà il prossimo 1° luglio 2014 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e delle più alte cariche”. L’annuncio è stato fatto una settimana dopo la consegna del premio a Brebemi per il miglior Project Financing europeo, avvenuta a Londra. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014
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il notiziario
Comodità NAPA in viaggio Il cluster dell’Alto Adriatico continua a crescere
Da Lampa il Travel Case
Il Napa cresce. Da febbraio la presidenza dell'associazione che comprende i porti dell’Alto Adriatico è passata da Venezia a Rijeka, ma con una importante novità strutturale, ovvero integrando altri scali che fanno parte dell'arco di costa che va dalla Croazia al Veneto. “L’Unione Europea - conferma Paolo Costa, presidente dell'Autorità portuale di Venezia - nell'Alto Adriatico oltre ai porti di primo livello quali Venezia, Trieste, Koper, Rijeka e Ravenna (al di fuori del Napa), ha identificato un secondo livello di scali della Rete globale. Due di questi porti, Monfalcone e Chioggia, hanno chiesto di intervenire nel Napa e stiamo modificando lo Statuto per farli entrare per una completa integrazione dei porti dell'Alto Adriatico e un'offerta sempre più competitiva”. “Il Napa si amplia in un momento di crescita del cluster portuale dell'Alto Adriatico - afferma la presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi - e si conferma una soluzione di enorme vantaggio quale punto più a Nord del Mediterraneo e più vicino ai mercati di oggi e di domani”. Il vantaggio economico dei porti dell'Alto Adriatico è quello di offrire un arco di copertura di quasi 300 gradi, per far trasferire le merci da un lato verso l'Italia e la Francia, dall'altro verso la Bosnia e i Paesi dell'Est più in generale e ancora l'Austria, la Germania, la Repubblica Ceca, l'Ungheria e oltre.
Lampa, la storica azienda leader nel settore degli accessori per auto, camion e motocicli, propone un nuovo prodotto che promette di diventare compagno inseparabile per tutti coloro che, per lavoro o per piacere, fanno dei viaggi parte integrante della loro vita. Travel Case è un comodo astuccio da viaggio che, grazie all’apposito gancio in acciaio, permette di essere appeso ovunque, evitando così di appoggiare i prodotti da toilette in posti umidi o sporchi come bagni, docce, lavandini, hotel e autogrill; il tutto a garanzia dell’igiene personale e, di conseguenza, della nostra salute. Robusto e discreto, Travel Case è un prodotto versatile, appositamente studiato per unire alle sue doti di compattezza (solo 21x24 centimetri) una grande capienza, assicurata da ben 7 tasche portaoggetti adatte a contenere ogni tipo di prodotto per la cura della persona.
HEALTHCARE UPS Lancia un nuovo servizio per le spedizioni critiche
UPS ha annunciato il lancio nei principali mercati europei di UPS Proactive Response™ Secure, una soluzione che combina monitoraggio delle spedizioni e gestione dei rischi per ridurre le possibilità di deterioramento dei prodotti e proteggere i ricavi derivanti da spedizioni di elevato valore, termosensibili e time-sensitive. Questo nuovo servizio aiuta le spedizioni critiche a giungere a destinazione anche in caso di eventi imprevisti e copre le potenziali perdite in caso di danneggiamento o deterioramento del prodotto. UPS Proactive Response Secure è in grado di individuare le spedizioni che transitano in ritardo e attuare azioni correttive, assicurando ai clienti il più elevato livello di protezione per le spedizioni critiche. Il nuovo servizio UPS Proactive Response Secure è l'ideale per la spedizione di prodotti healthcare, inclusi campioni farmaceutici, biologici e diagnostici, materiali per impianti chirurgici e trial clinici. Il servizio è disponibile insieme ai servizi UPS Express verso, da e all'interno di Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Portorico. 8
aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Di Annalisa Cavani, presidente Consorzio Phontis
L’Altra Phonte
INFERNO - Canto III "C
ome d'autunno si levan le foglie, l'una appresso de altra, fin che 'l ramo vede a terra tutte le sue spoglie". Io cercavo Ungaretti e ho trovato Dante, si vede che è ciclico l'autunno... Il segmento del veicolo industriale, dunque, è probabile che stia attraversando questa fase e, se i nostri stimati autori non errano, ci attende l'inverno. Quello di Kondratiev. Sono sicura che questo pronostico non vi piace, eppure, con tutte le lotte che vedo in atto ed i provvedimenti che stiamo prendendo, il gelo arriverà comunque e non potremo far altro che proteggerci e battere i denti, come si dice anche per la paura. Io mi chiedo ogni mattino quale sia la soluzione, altri, con più strumenti, struttura e competenza di me se lo sono chiesti molto tempo prima e ci hanno provato, ma sembrano aver fallito. Vi chiedete anche voi se questo autunno sia evitabile? Voi cosa state facendo? La Compagnia Italiana Rimorchi aveva un progetto ardito, troppo all'avanguardia per un sistema abulico, voleva cambiare la cultura dell'autotrasportatore, evolverlo ed avvicinarlo a quello dei fratelli europei. Il gruppo dirigente aveva probabilmente anticipato i tempi con questa scommessa e noi non l'abbiamo colto. Anzi, lo abbiamo addirittura snobbato. Invidia? Le mie personalissime considerazioni sono che attualmente il nostro ambiente sia caratterizzato da una rigidità tale che può solo spezzarsi, che sia talmente obsoleto da avere i giorni contati e tanto profondamente ignorante che non può che sbagliare. Al momento della fondazione di Phontis il marchio Cardi era ancora fra i più rinomati nel mercato del trainato italiano, neanche a farlo apposta, proprio contemporaneamente venne alla luce il Gruppo C.I.R., tanto da confondere le idee dei curiosi sui media. Noi raccoglievamo in un unico concetto e referente alcune fra le migliori firme del veicolo industriale e senza perdere la nostra identità aziendale. Loro anche, ma esponendosi decisamente di più. E sapete cosa caratterizzava entrambi e tutt'ora ci distingue dal resto? Le persone. La loro qualità ed i loro intenti.
Ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere i Signori ed Ingegneri Luca Margaritelli e Cesare Dal Monte durante la loro battaglia e forse, anch'essi vittime del Sun Tzu, hanno creduto che nella nobiltà di uno dei suoi più noti estratti "il più grande condottiero è colui che vince senza combattere" potessero trovare avversari degni. Invece hanno trovato troie e caproni. Tutti maschi, non fraintendetemi. Cari Signori, l'unico vero errore che sia stato commesso è stato credere che alcuni dei vostri partner interessati ed i vostri competitor conoscessero i dogmi del combattimento leale e l'Arte della Guerra. Ma non tutti leggono, specie qui. Sono stati quasi tutti muti per almeno tre anni, con quegli smaglianti sorrisi di circostanza che nel nostro Paese sono tanto in uso, qualcuno prostrato e tantissimi a far loro una corte spietata. Tutti con l'olio di mandorle in mano a raccattare briciole, ordini, consensi, fatturato e visibilità. Alla luce di quello che sento oggi non
riesco neanche ad immaginare quante dita fossero incrociate sotto ai loro desk e in quanti attendessero bramosi questo momento. Ecco, mi congratulo, siamo soddisfatti? Sì, sono in molti ad esserlo, li sento sornioni al telefono e gli unici che non sogghignano sono quelli che ci sono rimasti in mezzo, che lo temevano e non hanno fatto niente... sia mai che ci vada bene... Non è questo il modo per affrontare l'inverno, se fossimo più umili e stessimo più vicini soffriremmo meno il freddo. Lo sanno anche gli animali. È tempo di accettare la trasformazione del panorama che ci circonda, dobbiamo essere elastici, abbattere tutte le nostre convinzioni ma senza crearne di nuove. Dobbiamo guardare oltre e prendere atto della vera essenza delle cose, prima che degli assetti societari, ad esempio, ci sono le persone, e subito dopo l'inverno, facciamoci coraggio, arriva la primavera! Crescere Signori, cambiare, oppure "lasciate ogni speranza, voi ch'intrate".■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014
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il notiziario
Guida rilassata e sicura Meno infortuni con il sistema Volvo Dynamic Steering
Secondo uno studio condotto da Volvo Trucks, oltre la metà dei conducenti di camion in Europa lamenta dolori alla schiena, al collo e alle spalle. La causa principale degli infortuni sul lavoro è rappresentata dai movimenti ripetitivi derivanti dalle irregolarità stradali e da sterzate e cambi di marcia. Poiché la strada non è mai del tutto uniforme, il corpo vibra con il movimento: si creano così quelle che in ergonomia vengono definite lesioni da sforzo ripetuto (RSI). Si tratta dell'usura del muscolo, proprio come nel caso del gomito del tennista. La nuova Sterzatura dinamica Volvo riduce in modo significativo i movimenti del volante che altrimenti verrebbero creati dalle irregolarità della strada. Non solo rende la sterzata più agevole e comoda per il conducente, ma a lungo termine ha anche un impatto minore su muscoli e articolazioni. Guidando su strade normali a velocità ridotte con la Sterzatura dinamica Volvo, lo sforzo necessario per girare il volante viene ridotto di circa il 75%, mentre, in caso di strade accidentate, la riduzione delle vibrazioni è quasi totale (95-100%).
La rete vendita scania si amplia
Ribatti Veicoli Industriali srl di Andria commercializzerà veicoli e servizi del Grifone
La concessionaria Ribatti Veicoli Industriali srl di Andria entra nella Rete di Vendita e Assitenza di Italscania, che ora annovera 23 Concessionarie e 101 Officine, distribuite capillarmente sull’intero territorio italiano. “Per noi è fondamentale e strategico essere presenti in maniera adeguata in una regione ricca di opportunità commerciali come la Puglia. A Ribatti Veicoli Industriali abbiamo affidato la competenza delle province di Foggia, Barletta Andria Trani e Bari” ha affermato Franco Fenoglio, Amministratore Delegato di Italscania S.p.A. “Dopo differenti esperienze con altri marchi, che ci hanno permesso di maturare e acquisire professionalità, abbiamo deciso di mettere l’esperienza della nostra squadra al servizio di un brand premium come Scania, in quella che consideriamo la nostra età adulta” ha detto Antonio Ribatti, alla guida dell’azienda pugliese. La nuova Concessionaria Scania di Andria, conta su uno staff composto da 30 persone ed ha un’officina specializzata in tutti i servizi dedicati ai veicoli industriali e agli autobus, inclusi carrozzeria, servizio tachigrafo e revisioni.
IAA 2014 Padoan sarà presente alla fiera di Hannover con tante novità
Il calendario fieristico 2014 del gruppo Padoan, azienda leader nel mercato dei serbatoi per veicoli industriali, è ricco di presenze agli eventi più importanti del settore del veicolo industriale; tra questi non poteva mancare la partecipazione alla fiera internazionale per eccellenza del veicolo commerciale: IAA Commercial Vehicles 2014 ad Hannover dal 25 settembre al 2 ottobre. Il salone IAA è un appuntamento strategico per i prodotti Padoan, un appuntamento che si ripete da numerose edizioni, un punto di riferimento per il mercato internazionale. La fiera IAA è divenuta per Padoan il trampolino di lancio delle novità più all’avanguardia, una vetrina dove sono stati e saranno presentati i prodotti e le soluzioni più innovative del mercato. 10 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
il notiziario
EURO 6 Nuova consegna per MAN
Destri S.r.l., azienda veronese specializzata nei trasporti intermodali, rinnova la sua fedeltà al marchio del Leone, che dura dal lontano 2000. Recentemente è stato infatti consegnato alla Destri un nuovo MAN TGX 18.440 Euro 6, configurato specificatamente tenendo in grande considerazione il peso, il consumo di carburante ed il comfort a bordo. Il nuovo TGX è dotato di cambio automatizzato MAN TipMatic con software Profi e del compressore con APM (Air Pressure Management) che consentono di ottimizzare i consumi. E’ anche dotato di tutti gli equipaggiamenti necessari per il trasporto di merci pericolose, meticolosamente adattati dalla concessionaria MAN Eurodiesel sulle specifiche esigenze del cliente, che si è specializzato in questa tipologia di trasporto affermandosi negli anni come punto di riferimento nel trasporto in tank container e in silo container e ottenendo nel 2006 l’attestazione S.Q.A.S. (Safety and Quality Assessment Systems). L’apprezzamento per il marchio MAN non va solo al prodotto in sé ma anche ai servizi offerti grazie alle favorevoli condizioni economiche dei contratti di manutenzione e riparazione previsti per la nuova gamma Euro 6.
Premiata CONTINENTAL L’azienda tedesca è “Produttore di pneumatici dell’anno”
Continental ha ricevuto ben due premi dalla rivista “Tire Technology International”. Una giuria composta da esperti internazionali non solo ha insignito Continental del titolo di “Produttore di pneumatici dell’anno”, ma ha anche premiato l’azienda tedesca per il suo programma di riciclo della gomma proveniente da pneumatici usati che viene riutilizzata per la ricostruzione di pneumatici per autocarro nello stabilimento ContiLifeCycle di Hannover. Entrambi i riconoscimenti sono stati consegnati in occasione della fiera “Tire Technology Expo”, che si è tenuta a febbraio a Colonia.
Sfida tra i ghiacci Doppia vittoria per il Transit e il Connect all’Arctic Van Test
Ford Motor Company ha dominato con una doppia vittoria l’Arctic Van Test, un’estenuante sfida tra veicoli commerciali che si svolge ogni anno nelle condizioni più estreme tra freddo, neve e ghiaccio. Ford ha partecipato con il nuovo Transit e il nuovo Transit Connect, che hanno vinto nelle rispettive categorie ottenendo un’entusiasmante doppio successo per l’Ovale Blu. Le ripetute accensioni alle temperature polari finlandesi, lo slalom su una pista d’atterraggio ghiacciata e ben 700 Km percorsi senza sosta su tortuose strade innevate sono solo alcune delle prove alle quali sono stati sottoposti i veicoli commerciali partecipanti. I Transit si sono distinti anche per la straordinaria efficienza, la capacità di carico superiore e l’eccellente maneggevolezza. Nel corso di altre prove sono state misurate l’efficienza e la rapidità degli impianti di riscaldamento e sbrinamento dei vetri, e sono stati verificati gli effetti di numerose notti passate all’aperto a temperature abbondantemente al di sotto dello zero. Il nuovo Transit da 2 tonnellate ha ottenuto il punteggio più elevato in 9 categorie su 13, superando i veicoli concorrenti di Mercedes-Benz, Opel e Volkswagen. Il nuovo Transit Connect ha conquistato il primo posto in 7 categorie, distinguendosi in modo particolare per la stabilità e la maneggevolezza su fondo ghiacciato. Ha vinto sui concorrenti Citroën, Renault e Volkswagen. 12 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
di Franco Oriolo, manager, giornalista e docente a contratto di Branding alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Torino
PORTO... FRANCO
Più PIL per tutti!
N
on so se anche voi avete la mia stessa opinione: gli economisti e i professori che come visione e capacità di governo hanno avuto meno fortuna che al Gratta e Vinci, dopo un breve silenzio dovuto alla paura di essere lapidati sulle pubbliche piazze, negli ultimi tempi hanno nuovamente tirato su il capino e discettano dalle patrie televisioni e sui giornali, spiegandoci con dovizia di particolari come andranno le cose nei prossimi anni. Niente di nuovo sotto il sole, l’unica novità è che sembrano diventati tutti farmacisti. Si azzuffano sulle previsioni del PIL, ma non certo quello di Cetto Laqualunque (che finisce peraltro con la U). L’altro, quello che sta per Prodotto Interno Lordo. E forti delle proprie convinzioni sono pronti a lanciarsi in faccia ponderosi tomi, zeppi di numeri e istogrammi, per uno 0,1 in più o in meno. I giornali, poi, ci vanno a nozze sparando titoli tipo: “PIL: Italia come la Grecia, peggio della Spagna” che, quanto a banalità, fanno rimpiangere la famosa frase di Love Story (libretto e filmetto degli anni ’70) “amore significa non dover mai dire mi dispiace”. Se i suddetti sacerdoti del nulla prendessero i mezzi pubblici e ascoltassero stralci dei discorsi del popolo, si renderebbero conto che in giro la gente annaspa, ha paura, non si fida dei politici, anzi non li considera proprio; ma non si arrende, si arrabatta, si reinventa, addirittura intraprende, perché, non potendo contare su sostanziose prebende o consulenze a parecchi zeri e svanito il sogno del posto fisso, deve comunque sopravvivere. E allora forse, questi scienziati, comprenderebbero una semplice verità: gli ultimi sette/otto anni c’è stata una guerra e ora che gli echi degli spari e delle cannonate sembrano rarefarsi, si inizia a pensare alla ricostruzione. Ma la questione non è tanto se la ripresa sta per esserci o tarderà ancora uno o due trimestri, piuttosto il fatto che dove la guerra è terminata prima che da noi, perché i generali erano senz’altro di un’altra pasta, la ripresa c’è già da tempo. La vera novità è che questa volta, mentre la gente perdeva il lavoro, si impoveriva, riscopriva l’economia, quella domestica,
e iniziava a raccogliere la frutta dai bidoni dei mercati, il mondo è andato avanti. Il web si è evoluto, la connessione è totale, i giovani hanno rinunciato a tutto meno che all’iPhone e non perché sono dei fannulloni dediti ai giochini, ma perché la loro è una cultura diversa, quella empirica del provare e riprovare. Tutto ciò ha aumentato le differenze, per cui oggi le generazioni, in termini di utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione, non sono più di dieci anni, ma di cinque e anche meno. Sul web circolano in proposito vignette folgoranti come quella inserita in questo articolo. Il rischio è di una situazione di analfabetismo di ritorno per cui a ripresa avviata molte persone anagraficamente giovani rischieranno di non essere adeguate alle mansioni richieste, altri saranno bravi e veloci ma non ancora pronti per entrare nel ciclo produttivo. Un gatto che si morde la coda? Non proprio, un soluzione c’è e si chiama formazione. Occorre ripartire subito a investire in modo massiccio nella riqualificazione delle risorse umane. Cominciando a sfruttare le leggi già esistenti. In Italia si è iniziato a parlare di
Fondi Paritetici Interprofessionali e di formazione continua dei lavoratori in generale già dal 1978 con la legge n° 845, istituzione del Fondo di rotazione per dare sistematicità agli interventi nel settore della formazione finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Nel 1993 le organizzazioni sindacali, Confindustria e il Governo stipulano un accordo programmatico e nel 1997 la legge n°236 avvia nel nostro Paese il sistema della formazione continua dei dipendenti delle aziende che viene finanziata dalle stesse imprese tramite il versamento dello 0,30% dei contributi pensionistici. Quindi questo significa che per ogni dipendente il datore di lavoro versa uno 0,30% che, se non si trasforma in ore di formazione, rimane inutilizzato sui conti INPS. Ora, quante aziende sanno che esistono e utilizzano questi soldi? Non ho la risposta e non credo sia poi così importante. Quello di cui tutti dobbiamo essere coscienti da subito è che questa nuova ricostruzione non riguarderà gli edifici, come dopo la II Guerra mondiale, ma le competenze, i cervelli. Da qui l’importanza della formazione. E se qualcuno ancora non è convinto, vale il famoso detto “se non credete nella formazione, provate con l’ignoranza”. ■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 13
segnali di fumarola
di Sabina Fumarola
Responsabile Sales Promotion and Advertising DAF Veicoli Industriali S.p.a.
Al centro ci siamo noi T
utte le volte in cui mi trovo a diretto contatto con i clienti, mi sforzo di entrare un po’ nel loro mondo e mi stupisco costantemente di quanto sia sfaccettato il settore in cui operiamo; settore che offre continui spunti per analizzare non solo l’economia reale ed il diretto rapporto con il Pil, ma anche il progresso tecnologico ed ancora alcuni fattori psicosociali legati allo stile di vita degli autisti. L’ultima occasione è stata l’edizione del Traspo Day che si è tenuta a Capua dal 6 al 9 Marzo. Mentre curiosavo tra gli stand dei vari espositori, mi è capitato di prestare attenzione ai commenti dei nostri amici trasportatori che ammiravano i modelli di punta presentati da ciascuna casa costruttrice; prodotti ideati, studiati e realizzati da team di tecnici specializzati che vengono guidati non solo dai mercati, dalle legislazioni ma soprattutto dal cliente stesso. Per questo motivo trovo interessante comprendere le attese dei clienti nei confronti dei nostri veicoli, poiché è proprio dai classici commenti quali ad esempio meno potente, più stabile, più comodo, con consumi elevati, con design superato che nascono prodotti ipertecnologici sostenuti da studi ingegneristici sempre più all’avanguardia e team di ricerca e sviluppo adeguati. Credo che spesso si sottovaluti la valenza scientifica della progettazione di un veicolo industriale, emblema di elevata innovazione tecnologica, professionalità e competenze. E’ sufficiente pensare al lavoro svolto da interi team di ingegneri e designer dedicati, ai ripetuti test di conformità, all’attenzione ad ogni minimo dettaglio. Gli ingenti investimenti sulla ricerca e sviluppo non hanno solo un impatto diretto sul benessere degli autisti ma anche sulle legislazioni correnti come ad esempio le normative sulle emissioni. Il peso e la rilevanza che assumono il settore R&S sono senza dubbio indiscutibili, ma nonostante ciò è data sempre poca visibilità ed evidenza al loro operato. Provate a sfogliare una rivista specializzata oppure a effettuare una ricerca sul web. Quante notizie sono pubblicate sull’importanza della ricerca e quanta (poca) enfasi viene data alle persone responsabili di tale progresso? Quanto spazio invece è riservato ad argomenti quali quote di mercato, fatturati, prestazioni del veicolo, prove di consumo, confronti tra concorrenti, strategie commerciali, di marketing ecc.? Non dovremmo invece dimenticare che dietro alla realizzazione della “macchina” c’è il lavoro di grandi uomini professionisti, i quali probabilmente non potranno spiegarci in maniera semplice i tecnicismi, ma potrebbero invece trasferirci il concetto vincente del team working e della perseveranza. Dopo questo excursus sull’eccellenza dei team R&S proviamo a riflettere ora sulla situazione del parco circolante dei veicoli industriali italiani e sui provvedimenti presi dai governi per promuovere il loro rinnovamento. Io preferisco tornare ad ascoltare i nostri amici autisti che, nonostante tutto, riescono a descrivere ancora “con romanticismo” il loro camion! 14 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
In un click la mobilità veneta E’ nato il Nuovo Portale Veneto Infoviabilità Realizzato da Veneto Strade sulla base di un Protocollo d’intesa con la Regione Veneto, il portale Veneto Infoviabilità, cui si accede attraverso il sito www.venetostrade.it, fa confluire in maniera sinottica un ampio numero d’immagini sullo stato del traffico, provenienti dai sistemi di controllo del traffico dei singoli gestori della rete stradale e autostradale del Veneto, al fine di giungere ad una informazione coordinata e integrata sulla viabilità usufruibile dai singoli utenti delle strade, dai turisti ma anche nell’ambito delle azioni della Protezione Civile. “Abbiamo raccolto e coordinato in un unico sito gli 'occhi elettronici' di 208 videocamere. Uno strumento prezioso per chi, prima di partire, vuole conoscere la situazione del traffico, e monitorarne la situazione in divenire", spiega l’Amministratore Delegato di Veneto Strade Silvano Vernizzi. "Questo è il primo step di un progetto che vedrà sempre più informazioni consultabili in tempo reale sul nostro sito, ricordo infatti che le telecamere sono aggiornate ogni cinque minuti, 24h su 24, tutti i giorni dell’anno in modo automatico. Una operazione a costo davvero contenuto, solo 6.500 euro, ma dalla significativa utilità”.
La via della crescita secondo artoni Presentato il piano industriale 2014-2018 che prevede investimenti e nuovo sviluppo “al servizio dei clienti”
“Abbiamo le persone giuste per realizzare i progetti orientati allo sviluppo che abbiamo inserito nel piano industriale 2014-2018. Siamo di fronte a grandi cambiamenti ma la nostra storia che parte nel 1933 è la migliore conferma che Artoni ha la capacità di cambiare seguendo il mercato”. Anna Maria Artoni, vice presidente della Artoni Trasporti di Reggio Emilia, ha chiuso così il Business Meeting 2014 che ha riunito “la squadra Artoni”, da tutta Italia, per definire una road map che punta alla crescita grazie a nuovi investimenti. “Nuovi servizi e un’ulteriore miglioramento del livello, già alto, di efficacia operativa – ha aggiunto il direttore generale Andrea Nasturzio – sono la conferma che gli impegni presi vengono rispettati. Partendo dai margini di redditività in terreno positivo che ci consentono di guardare avanti con la consapevolezza che molto lavoro è stato fatto”. Il piano industriale, partendo dal 2014, prevede infatti una crescita del fatturato con una media del 3-4% annuo rispetto al 2013 e della marginalità di quasi cinque punti nell’arco piano. Lo sviluppo di nuovi format operativi, l’ingresso nel settore del trasporto di prodotti farmaceutici (a temperatura controllata), lo sviluppo della tracciabilità in ottica paperless sono altrettanti tasselli di una visione che da 80 anni mette “il cliente al centro”.
IL frontale
di Paolo Tasla
Paradossi di una Italia al degrado P
iù di tre milioni di senza lavoro, almeno due milioni di immigrati illegali, 80.000 aziende che hanno chiuso i battenti dall’inizio dell’anno, i furti nelle città che aumentano con percentuale a doppia cifra e negozi sfitti in tante belle posizioni di varie città. E ancora: località che franano sotto la pioggia, allagamenti che si ripetono negli stessi siti dove si sarebbe dovuto intervenire subito dopo le precedenti alluvioni, gente che muore travolta dalla piena di fiumi che avrebbero dovuto essere messi in sicurezza, Pompei che continua a franare senza che si provveda ad intervenire nonostante i finanziamenti europei ammontino a decine di milioni di euro. Per contro altrettanti milioni di euro vengono spesi illegalmente da consiglieri comunali e provinciali, sulla scia del modello Fiorito, capostipite degli amministratori regionali disonesti. Personaggi inquisiti che continuano a frequentare il Parlamento e ad avere incarichi governativi. Il degrado comincia da qui. Da chi spende per se stesso e non per il Paese. Strutture reputate serie come l’ASI, Agenzia Spaziale Italiana che spende quattro milioni di euro per organizzare un meeting. Mentre, per contro, manca la benzina alle volanti. E allora i soldi si cercano con le tasse. Imposte comunali a carico delle famiglie già stratartassate. Siamo il popolo più tassato al mondo e in cambio abbiamo servizi vergognosi: dalle poste ai treni. Andate nei paraggi di qualsiasi stazione ferroviaria italiana e vedrete quale sarà il degrado che regna sovrano. Non parliamo dei taxi a Roma. Provate a prenderne uno nelle vicinanze della stazione: se la località di destinazione aggrada il tassista vi darà il passaggio altrimenti rinuncerà. Non accade nemmeno in Tanzania. E le Metropolitane italiane? Sporche e ricche di borseggiatori. Pulizia delle strade: provate a vedere come sono ridotte quelle intorno alla nuova Fiera di Milano, a RHO. Tutta la zona dovrebbe essere un fiore all’occhiello grazie alle prestigiose manifestazioni che si svolgono all’interno del quartiere fieristico più importante d’Europa. Punto. Basta questo per dimostrare ancora una volta il degrado. Se il 2013 è stato l'anno magico del turismo (i viaggiatori nel mondo sono cresciuti di oltre 52 milioni rispetto ai 12 mesi precedenti) perché in Italia il contributo del settore al PIL è fermo al 4.1%? I pernottamenti sono scesi del 4.6%.Vi trascrivo questi dati, riferiti ai visitatori turistici annui, sui quali riflettere, poiché il nostro è il più Bel Paese del mondo, nonostante tutto il degrado che vi ho descritto: USA con 67 milioni di turisti all’anno, Spagna 57.7, Francia 83 milioni, Cina 57.7 e Italia? 46.4 milioni (Fonte Eurostat Travel & Tourism economic Forum, dati riferiti al 2012). Come sia possibile un fatto del genere dovrebbero spiegarlo a noi cittadini i grandi soloni che ci hanno governato e che ci governano ora. Concludo dicendovi che la sola Firenze possiede un Patrimonio artistico di valore superiore all’intero Patrimonio artistico della Spagna. Per fortuna adesso abbiamo un premier fiorentino! Vediamo come si muoverà con il turismo, il buon Renzi. Leggetevi questo libro: “La rivolta del correntista” vademecum contro l’usura applicata sfrontatamente da alcune banche. Autore Mario Bortoletto. Edizioni Chiarelettere. 16 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Con Valentino Rossi Iveco è Official Supplier dello Sky Racing Team VR46 Ancora una volta al fianco di Valentino Rossi e dopo il Moto GP, che Iveco segue ormai da anni, il 2014 vede per l’azienda l’attivazione di una nuova collaborazione, quella con lo Sky Racing Team VR46 al Moto3, la categoria junior del Motomondiale, dove competono le stelle nascenti del motociclismo. L’azienda sarà infatti “Technical Sponsor” del Team nato dalla collaborazione tra Sky Sport e l’azienda VR46 di Valentino Rossi. Iveco, in qualità di Official Supplier, fornirà due Stralis Hi-Way Euro VI, 500 cv, di colore nero, che saranno brandizzati con i colori della squadra e utilizzati rispettivamente per il trasporto di materiale e come officina e per l’ospitalità. I mezzi sono dotati delle più recenti tecnologie per il comfort dell’autista, tra cui il sedile Hi-Comfort, e delle migliori soluzioni di telematica a bordo come il sistema Iveconnect, l’esclusivo sistema Iveco che integra in un unico dispositivo i servizi di infotainment, navigazione, assistenza alla guida. Inoltre, i veicoli sono dotati del sistema di sicurezza Adaptive Cruise Control, che permette di mantenere costante la velocità di crociera al livello scelto dal conducente ed è in grado di valutare l’eccessivo avvicinamento al veicolo che precede.
FEDERTRASPORTI per il Friuli Serracchiani incontra Pietrelli Al centro dei colloqui le problematiche dell’autotrasporto con particolare attenzione alle peculiari condizioni in cui il settore opera nelle regioni di confine, come il Friuli Venezia Giulia appunto. Nel corso dell’incontro, sono state esaminate alcune delle criticità più attuali, quali la somministrazione internazionale del personale e il cabotaggio che, assieme ad altri fattori, incidono pesantemente sulla competitività dell’autotrasporto italiano, con effetti drammatici sulle aree più prossime al confine. I rappresentanti del Gruppo Federtrasporti, che hanno anche tratteggiato alcune iniziative che coinvolgono il territorio del Friuli Venezia Giulia, tra cui un progetto per accrescere la presenza del Gruppo nel pordenonese, hanno chiesto alla Regione di fornire un supporto informativo sugli strumenti normativi tesi a favorire le aggregazioni.
Come un ELEFANTE Sono le dimensioni del più grande pneumatico Goodyear Lo pneumatico Goodyear OTR da 63 pollici è alto oltre 4 metri e pesa più di 5.400 chili: è alto quanto un elefante di analoga larghezza e peso. Quest’enorme pneumatico OTR è stato sviluppato per trasportare centinaia di tonnellate di roccia e altri materiali e fa parte della gamma di pneumatici RM (Rock Mining, ossia linea per miniera sotterranea) prodotti da Goodyear. Il gigantesco pneumatico da 63 pollici (diametro del cerchio) è prodotto nello stabilimento Goodyear di Topeka in Kansas (U.S.A.) e venduto in tutto il globo per equipaggiare i più grandi mezzi per movimento terra e macchinari minerari del mondo, utilizzati di solito nelle miniere di rame, oro, roccia dura e carbone. Questo pneumatico, che ha un diametro totale di 4,023 metri, è più alto rispetto all’altezza regolamentare della maggior parte dei semirimorchi in Europa (4 metri) e misura un metro in più rispetto all’altezza a cui viene collocato il canestro della pallacanestro. I suoi 5.400 chili sono un concentrato di tecnologie avanzate ed è in grado di trasportare un carico di 100.000 kg ad una velocità fino a 50 km/h.
METANO Distributori crescono
Anche in Puglia ci saranno distributori di metano in autostrada. Lo prevede un accordo siglato dall’assessorato allo sviluppo economico della regione Puglia, da Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) e da varie associazioni del settore della distribuzione del metano, tra cui Federmetano. “Si tratta di un accordo - dice il presidente di Federmetano, Dante Natali - che segue quello già sottoscritto dalle Regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Piemonte. Il nostro auspicio è che anche altre regioni seguano l’esempio di quelle più virtuose che hanno già promosso accordi per la diffusione, anche in autostrada, dei punti di rifornimento di metano. In questo modo si può contribuire a diminuire l’impatto ambientale dei mezzi di trasporto a motore, visto che il metano è il carburante più ecologico tra quelli oggi maggiormente diffusi”.
di Gian Paolo Pinton
IL DORSALE
Gli artigianisti C
’è un antico detto orientale che dice: “per raggiungere la serenità interiore si dovrebbero finire tutte le cose che si sono cominciate”. In Italia c’è questa possibilità. Proviamo a pensare in positivo. Per dare la serenità alla gente disperata dalla crisi, bisogna mettere in campo subito tre tipi di iniziative: 1) Decreti legge immediati e straordinari che detassino le imprese che assumono. 2) Fornire le risorse alle Università per premiare i ricercatori che vogliono studiare in Italia, assicurando loro un compenso mensile dignitoso e paragonabile a quelli che si percepiscono all’estero. 3) Mettere a disposizione entro 30 giorni almeno quattro miliardi per le opere pubbliche: dalla messa in sicurezza del suolo alla ricostruzione di quanto distrutto dalle alluvioni e dai terremoti fino alla messa in funzione di nuovi istituti carcerari. L’altra analisi è sulle 5 leve per il rilancio del nostro Paese: 1) Promuovere, in un unico pacchetto di “MADE IN ITALY” le eccellenze (Moda, Design, Luxury, Auto sportive, Vini, Gastronomia, Arte e Turismo) con un'unica campagna pubblicitaria (biennale) comune, che usi il mondo televisivo, digitale e social web, in tutti i mercati dove il Made in Italy è un must: USA, Cina, Medio Oriente, Brasile e una campagna ad hoc anche nei Paesi dell’Unione Europea (grosso modo possiamo calcolare un investimento di 500 milioni di euro per anno, compresa produzione). 2) Valorizzare la scuola. Ci sono professori straordinari che possono trasferire ai nostri ragazzi entusiasmo e preparazione di primo livello. Pensate, come esempio, al Team Zero Robotics del Liceo Fermi di Padova che ha colto una prestigiosa vittoria nella gara internazionale di robotica promossa dalla NASA e dal Mit, che si è svolta a bordo della stazione Spaziale internazionale. Merita la citazione Renato Macchietto, il professore che ha saputo condurre con maestria l’intero team di ragazzi ad un successo dal valore impareggiabile. 3) Il sistema sanitario nazionale. Abbiamo visto tutti, direttamente o indirettamente, il grande livello professionale della nostra classe medica e paramedica, come sono organizzate le strutture ospedaliere e quanto lo Stato abbia fatto per dare a tutti i cittadini, italiani e stranieri, il massimo dell’assistenza e delle cure mediche. Pensate solo cosa succederebbe se dovessero essere applicate le regole dell’assistenza sanitaria in vigore negli Stati Uniti. Da rabbrividire solo a pensarci. 4) Valorizzare l’intero settore artigianale italiano. L’Italia ha la fortuna immensa di coltivare centinaia di migliaia di imprese artigianali, la cui abilità creativa e manuale raggiunge vette di eccellenza impareggiabili in tutto il mondo. I nostri artigiani si meritano una nuova definizione linguistica, un neologismo che solo ai nostri artigiani-artisti, possiamo riconoscere: artigianisti (dall’unione di artitgiani + artisti). Fatene uso e vedrete che sarà utile a tutti gli artigiani di’Italia e diventerà un “brand” di categoria. 5) Il coraggio dei piccoli e medi imprenditori. La resistenza di queste imprese che da sole, senza l’aiuto delle banche, devono riposizionarsi e soprattutto devono cercare di trovare nuovi mercati all’estero. Ci sono stati oltre 50 imprenditori che si sono suicidati nel 2013, vittime della crisi e dell’insensibilità della stessa società in cui operavano. Poche sono le persone che si rendono conto di quali siano i pesi quotidiani che le PMI devono sopportare: dalle tasse in continuo aumento alle difficoltà non solo di vendere ma anche di incassare, dai tentativi usurari di talune banche fino agli ostacoli della burocrazia per avere permessi o certificazioni per accelerare le consegne. Sembra che lo Stato sia contro le PMI e non al loro fianco. A questo proposito un ruolo maggiormente incisivo lo potrebbero giocare le Camere di Commercio soprattutto su due asset: essere molto più operative verso le PMI nel condurle all’estero ed essere l’Istituzione garante, in termini di legge, che i prestiti bancari, concessi alle PMI, non siano frutto di “politica occulta di usura” da parte di alcuni istituti di credito. Non c’è più tempo per aspettare: l’Italia rischia di collassare. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 17
volta pagina
di Paolo Volta - giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti
Logistica e territorio: un equilibrio indispensabile I
comparti dell’industria più sensibili alle problematiche dei flussi dei materiali e che già applicano alla produzione le tecniche del just in time, sono consci che il vantaggio competitivo va ricercato non solo sul prodotto bensì in un ampio spettro di opportunità. D’altra parte è noto che la produttività di un’impresa è strettamente correlata alla qualità del proprio sistema logistico. Il sistema logistico persegue come propri obiettivi, benefici di costo e di servizio per le aziende: il sistema possiede un’intrinseca dinamicità che gli consente di adeguarsi a un quadro imprenditoriale e ambientale in continua evoluzione all’interno del quale deve raggiungere un insieme complesso di finalità. Uno dei cambiamenti più rilevanti indotti dalla logistica riguarda la diversa collocazione geografica della produzione industriale modellata non più sulle necessità produttive ma su quelle distributive. Le diverse esigenze dei due momenti del ciclo economico (produzione e distribuzione) vengono ricomposte proprio attraverso l’intervento della logistica. Così, in un sistema globalizzato, l’azienda che può fare affidamento su un efficiente apparato logistico preferisce delocalizzare e ricollocare le proprie attività produttive laddove sia economicamente vantaggioso (un esempio su tutti è naturalmente il basso costo della manodopera nei Paesi in via di sviluppo); per arrivare poi al prodotto finito ricomponendo tutti i vari elementi reperiti al minor costo sui diversi mercati internazionali e infine – ma non ultimo – fornire al consumatore il bene nel luogo e nel tempo desiderato. In questo modello organizzativo, i prodotti che vengono movimentati sono di fatto “arricchiti dalla logistica”, poiché la stessa vi gioca un ruolo rilevante e non solo nell’ultima fase di delivery, ma già in quella della produzione. I vari momenti del trasporto entrano a far parte della formazione del valore dei beni movimentati all’interno di un sistema che fraziona 18 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
i cicli produttivi realizzando degli articoli merceologici con un elevato valore aggiunto che li rende maggiormente competitivi. Di fatto la stretta connessione che lega logistica ed economia porta progressivamente all’esclusione dal mercato globale i Paesi non in grado di adeguarsi allo sviluppo logistico. È necessario, infatti, che il territorio sia programmato, pianificato, adeguatamente infrastrutturato ed integrato nelle reti internazionali. Il rapporto fra impresa e territorio è uno degli ambiti privilegiati di attività ed analisi delle logistica economica. Questo legame, infatti, non è più scontato, ma deve essere il frutto di un reciproco beneficio: perché un’area diventi attraente per un’industria, deve essere in grado di inserirsi all’interno di reti di sviluppo e di competere a livello mondiale con le altre.
Il territorio, in sostanza, deve essere capace di offrire un valore aggiunto. Anche le aree esistenti fra più territori produttivi rivestono un’importanza per la logistica, in quanto vi si possono verificare strozzature del flusso di traffico e inefficienze di varia natura. All’interno di un tale contesto appare evidente il duplice ruolo di causa ed effetto del trasporto: lo sviluppo di un mercato internazionale, ha da un lato contribuito alla diminuzione del costo del trasporto, ma dall’altro ne è stato una conseguenza. L’efficienza del trasporto e delle reti logistiche ha permesso alle aziende di eliminare i costi di magazzino, evidentemente superiori a quelli relativi alla frequenza delle consegne. Sotto questo profilo appare indispensabile e necessario trovare un equilibrio fra le esigenze aziendali e quelle pubbliche che sollecitano invece una diminuzione del traffico e una sua razionalizzazione. ■
Le grandi interviste
Federico Gaiazzi
Motori
sempre accesi Iveco ha gestito questi anni di crisi adattando la propria offerta al mercato in evoluzione ed ora è pronta a ripartire insieme al Paese. Ce ne parla Federico Gaiazzi, General Manager del mercato Italia dell’azienda torinese di Luca Barassi
I
ngegnere di formazione ma “markettaro” di esperienza. Questo binomio ha fatto di Federico Gaiazzi l’uomo giusto per gestire il mercato italiano negli ultimi anni di una crisi che si prolunga da troppo tempo. Se a questo uniamo anche l’esperienza come amministratore delegato delle Officine Brennero (unica concessionaria di proprietà di Iveco in Italia, N.d.r.), il profilo si completa con la profonda conoscenza delle esigenze della Rete, “ultimo miglio” verso il cliente finale. Questo primo scorcio di 2014 ci sta dando dei segnali positivi, con un mercato che oltre le 2,8 tonnellate segna un +3 per cento, spinto dal comparto leggero ma anche dal segmento “medio” che registra un bel 6 per cento di incremento. Con Federico Gaiazzi abbiamo analizzato l’evoluzione del comparto e visto le strategie affrontate dal Costruttore nazionale per superare il lungo tunnel e, soprattutto, gli assi nella manica per dare slancio alla ripartenza. Una azienda che, come ci ha detto lui, ha “tenuto sempre i motori accesi” ed ora è pronta ad accelerare.
20 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
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Un prodotto all’avanguardia, una rete ben strutturata e una gamma completa sono le strategie di Iveco per la ripartenza
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di quel termine ormai sulla bocca di tutti, il Total Cost of Ownership. L’altro aspetto è la tipologia del cliente. Da qualche anno a questa parte vediamo il maggior peso delle grandi flotte rispetto ai padroncini con l’evidente cambiamento delle esigenze relativamente al prodotto ma anche ai servizi di cui essi necessitano e al tipo di supporto che richiedono da parte della rete. Quindi tutto questo influenza l’intera struttura e ne modifica inevitabilmente l’approccio al mercato.
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Ing. Gaiazzi non affrontiamo il tema dei numeri di un mercato che si è ridotto di un terzo rispetto a sei anni fa, ma guardiamo all’evoluzione che ha avuto questo mercato a causa della crisi in termini di tipologia di domanda… La crisi ha sicuramente influenzato molto sia il prodotto ma anche la tipologia di clienti che acquistano in questo mercato. I clienti, in questi anni, sono diventati molto più oculati nelle loro scelte. La parola d’ordine, infatti, è oggi per tutti efficienza. Efficienza nella scelta del mezzo giusto per la propria mission, di propulsori adatti al tipo di trasporto effettuato, andando ad individuare la potenza giusta che non penalizzi i tempi ma neanche i consumi e l’utilizzo di dispostivi elettronici che permettono l’ottimizzazione della guida. La ricerca, insomma, di un risparmio a 360 gradi. Ma non nel senso di un mero taglio dei costi, piuttosto di una ottimizzazione, appunto, delle risorse e l’attenta gestione
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Di conseguenza, quindi, Iveco come ha risposto a questo nuovo scenario, comunque in continua evoluzione? Principalmente l’offerta di prodotti con potenze ottimizzate, con dei pacchetti di optional specifici per ridurre i consumi, con dei servizi telematici evoluti, e anche con nuove motorizzazioni che non siano diesel ma metano e in particolare con il CNG (il gas naturale compresso) e l’LNG (il gas naturale liquido) pur nel rispetto TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 21
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Non sappiamo quando precisamente, ma siamo vicini al momento della ripresa, anche dai primi segnali che arrivano in questa parte dell’anno. Sarà dunque un momento
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22 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
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Metano e combustibili alternativi sono il futuro del trasporto leggero e pesante. Iveco ci crede e investe molto nella ricerca e sviluppo
delicato e strategico da sfruttare con attenzione. Quali scelte farà Iveco per sfruttare al massimo il rilancio dell’economia? Abbiamo sempre tenuto i motori caldi, pronti a ripartire e pronti a investire nella ripresa. La nostra strategia è quella di avere una gamma di prodotti sempre innovativa. Questo lo abbiamo fatto nonostante la crisi: prima con lo Stralis, poi col medio e poi quest’anno è la volta del Daily, un veicolo completamente nuovo. Altro aspetto molto importante, in un momento in cui le aziende devono ripartire, è
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dei limiti che ancora la nostra normativa impone. Rappresenta ancora una nicchia, naturalmente, ma potrebbe essere senz’altro un importante sbocco per il futuro, e noi ci crediamo molto e stiamo investendo nello specifico sviluppo. Da questo punto di vista, poi, devo dire che ci ha pagato molto la scelta di puntare su motori SCR, con potenze ottimizzate e cilindrate adeguate. Siamo andati ad individuare segmenti specifici, come il 480 cavalli inserito tra il Cursor 11 da 460 cavalli e il 500, che ne fanno oggi un nostro cavallo di battaglia.
quello finanziario. CNH Industrial Capital Europe, joint venture tra CNH Industrial e BNP Paribas Leasing Solutions, ha recentemente esteso l’offerta di leasing e finanziamenti ai clienti Iveco. Grazie a questa iniziativa, che ci permette di fare delle offerte molto aggressive (come per esempio un tasso zero sulla gamma leggera) per il finanziamento dei veicoli, i clienti potranno così accedere ai servizi “su misura”. Non per ultimo, ci siamo ormai attrezzati con un network consolidato che conta più di 110 punti vendita sul territorio,
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Quale considera oggi il fiore all’occhiello del prodotto Iveco? Ce ne sono molti e in questa chiacchierata ne abbiamo smarcati parecchi. Però, sicuramente, c’è un aspetto di cui andiamo molto fieri. Ed è il consumo. Recentemente abbiamo fatto certificare il consumo dello Stralis dalla TÜV tedesca e il risultato è stato una ulteriore riduzione del 2,33% di consumo rispetto all’ultima versione EcoStralis, il quale a sua volta aveva già registrato un saving del 7% che porta ad oltre il10% di risparmio rispetto alla prima serie Stralis.
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fondamentale per poter essere vicini al cliente.
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Nel prossimo mese di maggio si svolgerà il Samoter, Salone del movimento terra italiano, inserito nel programma triennale delle manifestazioni europee di questo comparto. Iveco, come tutto il gruppo CNH, non sarà presente. Come mai questa decisione che peserà sicuramente molto sulla manifestazione? Il 2013 ha registrato un mercato dello specifico comparto di poco più di 600 macchine. Si capisce come, in questo contesto, ogni investimento possa oggi risultare poco profittevole. Questo non vuol dire che non crediamo nel veicolo “construction”, anzi, ma essendo le risorse limitate e non infinite, abbiamo deciso di puntare su un Salone europeo di più ampio respiro come lo IAA di Hannover dove il gruppo sarà presente in grande stile.■
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per far ripartire il più presto possibile il veicolo perché mai come in questo caso il tempo è denaro.
Ecco, appunto, la Rete vendita come è organizzata oggi e quali servizi è in grado di erogare? È ovvio che negli ultimi anni c’è stata una ristrutturazione del network, come per tutti i player del nostro mercato. Ma ciò su cui abbiamo puntato noi è il fatto di poter coprire comunque in modo efficiente il territorio. Ciascun dealer, infatti, ha più punti commerciali che fanno arrivare la presenza del brand Iveco su oltre 110 punti vendita, come detto. A questo va aggiunto l’enorme apparato di assistenza su cui i nostri clienti possono contare, ovvero 467 officine e centri autorizzati in grado di intervenire in qualsiasi momento. Ed è proprio questo il principale servizio che vogliamo offrire: un intervento immediato e un fermo macchina ridotto al minimo TRASPORTARE TRASPORTAREOGGI OGGIfebbraio/marzo aprile/maggio 2014 23
Cover story
Renault Trucks
In gamma! Nonostante Renault Trucks non sia presente, come la maggior parte dei Costruttori, al Samoter, abbiamo voluto dedicare la copertina di questo mese alla serie K, il veicolo da cantiere della nuova gamma della Losanga di Luca Gaier
D
alla C alla T è l’alfabeto di Renault Trucks che ha voluto identificare così i nuovi veicoli della R/Evolution lanciata lo scorso anno dal Costruttore francese. Un veicolo nel suo complesso rivoluzionario che, così come fu per l’allora avanguardistico Magnum, continua a far parlare di sé. A partire dalla sua forma che, a differenza dei veicoli concorrenti, è trapezoidale sì, ma rovesciato, ovvero con la parte più larga in 24 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
basso. Un innovazione che, per i progettisti di Lione, ha portato a un miglioramento notevole della capacità di penetrazione dell’aria e dell’ottimizzazione dei flussi d’aria. Non è certo solo questa la rivoluzione di una gamma che ha come obiettivo quello di porre
il camion al centro dell’operatività dell’azienda di trasporto trasformandolo in un centro di profitto e non di costo. Ogni segmento di questa gamma ha delle caratteristiche all’avanguardia che rendono i suoi veicoli innovativi e moderni. Vediamone alcuni.
C e K: le gamme Edilizia e Cava/Cantiere Per questi nuovi veicoli, Renault Trucks propone due gamme distinte: Edilizia C e Cava/cantiere K, in modo da rispondere il più efficacemente possibile alle esigenze dei clienti. La gamma Renault Trucks C, disponibile con due larghezze di cabina, presenta, innanzi tutto, un importante carico utile, un comfort simile a quello di un camion lunga distanza, e consuma poco. Inoltre, l’eccellente motricità e le capacità di superamento di passaggi difficili le consentono di sedurre i professionisti del movimento terra. Quanto alla gamma K (in copertina, N.d.r.), è il nuovo punto di riferimento in materia di robustezza e capacità di superamento di passaggi difficili ed offre il miglior angolo d’attacco del mercato. Fra le principali prestazioni di queste nuove gamme di veicoli Edilizia - Cava/cantiere, ricordiamo: cabina più spaziosa, confortevole ed ergonomica con manopole; un gradino laterale integrato per controllare agevolmente il carico; robustezza a tutta prova, grazie al rinforzo delle protezioni per i pezzi più esposti agli urti ed al paraurti interamente in acciaio, proposto per entrambe le gamme C e K di Renault Trucks. Infine, le loro capacità tecniche sono eccezionali con un’eccellente distanza dal suolo, 120 tonnellate di MTC ed il miglior angolo d’attacco del mercato (32°) per la gamma K. La gamma C dispone di OptiTrack, il sistema di trazione idrostatica sull’asse anteriore, che consente di disporre temporaneamente di un supplemento di motricità,
Il mio camion,
secondo Renault Trucks
Dopo il lancio avvenuto nel giugno del 2013 a Lione, i primi veicoli della nuova gamma cominciano ad essere consegnati ai clienti anche in Italia. E dunque arrivano le prime risposte dal campo. Trasportare Oggi realizzerà per questo motivo un volume speciale, disponibile su Trasportale.it, dedicato alla nuova gamma e alle interviste alle prime aziende che hanno potuto provare sul campo T, D, C e K. Un inserto sul numero di giugno di TOE vi ricorderà come poter visualizzare l’opuscolo e come scaricarlo tramite un QRCode.
mentre la gamma K dispone di versioni convenzionali con tutte le ruote motrici. Grazie ad una tara ottimizzata, la gamma Edilizia C ha un carico utile eccezionale, che arriva fino a 22,8 tonnellate. La gamma Cava/cantiere K offre delle MTT fino a 50 tonnellate e delle MTC fino a 120 tonnellate. D come Distribuzione Per la gamma Distribuzione, Renault Trucks propone, fin da oggi, tre modelli: uno da 10 a 18 t, un altro da 16 a 26 t ed un terzo da 18 a 26 t. Un’offerta complementare, da 3,5 a 7,5 t, sarà commercializzata prossimamente al fine di coprire anche le esigenze di quei clienti. I nuovi motori DTI 5 e DTI 8 si basano su tecnologie ben note, adatte alle applicazioni urbane. Sono conformi alla norma Euro 6 ed hanno delle prestazioni ed un’affidabilità migliori. Su questa nuova gamma si ritrovano i bassi consumi della generazione precedente. La
possibilità di raggiungere la coppia massima fin da 900 giri/min permette al conducente di non dover sollecitare il motore e di ridurre, quindi, il consumo. Analogamente, la potenza generosa del nuovo motore 4 cilindri, equivalente a uno da 6 cilindri, consentirà di migliorare ancora la capacità di carico dei veicoli. T, la gamma Lunga Distanza Perfetto equilibrio tra risparmio di carburante e comfort di vita a bordo. Dispone di una catena cinematica implementata, dei nuovi motori Euro 6 e di una cabina inedita. Grazie al design, ad un angolo d’inclinazione del parabrezza di 12° con conseguente miglioramento del Cx fino al 12%, ed alla nuova catena cinematica, che migliorano il rendimento, questa gamma ha uno dei più bassi consumi del mercato, in calo del 5% rispetto alla precedente generazione, nonostante i vincoli legati alla norma Euro 6. Nuova la cabina: aerodinamica, spaziosa e confortevole con una larghezza di 2,35 m davanti e fino a 2,5 m dietro. Dispone di un letto estensibile e di uno alto che può essere trasformato in uno spazio di custodia supplementare. Il tunnel motore è stato abbassato a 200 mm e, nella versione con pavimento piano, sparisce del tutto. Il posto di guida è stato ottimizzato con nuovi sedili, disegnati da RECARO® per Renault Trucks, una plancia di bordo ergonomica con display centrale da 7 pollici, il più grande del mercato. Per quel che riguarda i motori, la gamma Lunga Distanza di Renault Trucks è dotata degli Euro 6 DTI 11 e DTI 13. Il cambio automatizzato Optidriver, di serie su tutta la gamma, ha un nuovo software di gestione d’innesto dei rapporti. ■
TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 25
Ruote industriali
DAF
Nuova filosofia
di Francesca Lugaresi. Foto di Davide Da Ponte
O
re 8.30 di un sabato mattina: si entra in aula. Sta per iniziare la lezione teorica di un corso che al suo termine stamperà sul volto di ogni partecipante il sorriso della soddisfazione. I partecipanti sono 16 autisti (divisi in due gruppi da 8, impegnati ciascuno per una mezza giornata) e il corso è quello di guida economica di DAF e chiamato Ecodriving, uno dei tanti servizi erogati dalla Casa e dalla sua rete di concessionarie. Siamo a Boves, in provincia di Cuneo, presso la sede di una grande azienda, il Gruppo Cavallo, che nella divisione trasporti conta un centinaio di mezzi, tutti costantemente e minuziosamente monitorati, e altrettanti autisti, tutti dipendenti, su cui l’azienda crede, e investe, molto, a cominciare dalla loro formazione: un valore aggiunto sia per i driver sia per l’azienda stessa che il titolare, Luciano Cavallo, alla guida di un vero e proprio piccolo impero imprenditoriale, invita saggiamente a considerare come un patrimonio comune. 26 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
La tecnologia fa passi da gigante: promette, e realizza, motorizzazioni brillanti, pulite e al contempo parsimoniose, interviene sull’aerodinamica per fendere meglio l’aria, alleggerisce o ridimensiona i componenti dove può… Tutte le Case costruttrici fanno enormi investimenti in questo senso (l’ultimo, enorme, sforzo si chiama Euro 6). Ma non basta. Perché il fattore umano continua a svolgere un ruolo fondamentale quando si tratta di condurre un automezzo, con “400 quintali che spingono”, sia per quanto riguarda la sicurezza che i consumi di carburante. Lo stile di guida, insomma, incide profondamente su questi aspetti costituendo dunque una leva non indifferente su cui poter agire per migliorare redditività, efficienza, sicurezza ed ecocompatibilità, risultati alla mano. I camion di ultima generazione sono altamente sofisticati e occorre conoscerli bene per poterne sfruttare appieno tutte le potenzialità, adot-
di guida
Autotrasporti Cavallo ha partecipato all’Ecodriving, il corso di guida economica di DAF constatando come uno stile di guida più attento ai consumi può tradursi in un’importante occasione di risparmio. TOE ha trascorso la giornata formativa presso l’azienda per raccontarvi tutti i dettagli
In queste pagine, alcuni momenti del corso Ecodriving a bordo dei veicoli DAF XF Euro 6. Il corso si è tenuto presso il Gruppo Cavallo lo scorso 8 Marzo. In apertura, il titolare dell’azienda, Luciano Cavallo (il terzo da sinistra), posa assieme al fratello Mario (il terzo da destra), ad alcuni collaboratori e al team “commerciale” di DAF.
tando un approccio al volante diverso, una “nuova filosofia di guida”, come hanno tenuto a sottolineare Nicola, Ilvo e Stefano, i tre istruttori che lo scorso marzo hanno tenuto il corso in casa Cavallo. Lezione on the road sui DAF XF Euro 6 Il corso non è solo teorico, nonostante l’aspetto formativo in aula sia molto importante, ma anche pratico. Ed è proprio durante la sessione di guida, per cui DAF ha messo a disposizione due XF Euro 6 da 460 e 510 Cv (con semirimorchio ribaltabile carico), che il driver impara a interagire con la strada, con la “situazione” e con il veicolo, affrontando il percorso e le sue variabili (traffico, rotonde, falsipiani o saliscendi) con una nuova consapevolezza: usando sapientemente acceleratore, cambi marcia e freni, sfruttando l’inerzia del mezzo e del suo carico (trasformandoli in suoi “alleati”), guardando sempre lontano per anticipare i movimenti del mezzo in base alla viabilità, perché “la ripartenza da fermi è un disastro, il movimento è invece sempre un vantaggio”, viaggiando insomma il più possibile a consumo zero, grazie alle tante accortezze acquisite e alla conoscenza del mezzo. A sorprendersi è Franco (che apprezza la silenziosità e il confort dell’XF 460), autista da più di 20 anni, di cui 17 al servizio del Gruppo Cavallo. Nella fase di guida assistita (che, a parità di condizioni, replica TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 27
il tragitto effettuato in precedenza senza l’aiuto del trainer), ha ottenuto un ottimo risultato: 46,8 l/100 km contro i 54,6 del giro non assistito, senza penalizzare la velocità media che, anzi, è leggermente salita (48,8 Km/h contro 48,1). È Giorgio Porello, responsabile della sezione camion di GuidarePilotare, che ci fa il punto su quali risultati aspettarsi da questo tipo di corso: “I risultati, in termini di riduzione di consumo medio, variano molto da persona a persona, andando da un minimo del 5% ad un massimo del 20%. I dati forniti dalle aziende nel corso del tempo riguardo le medie che i singoli autisti sono riusciti a mantenere nel loro abituale percorso giornaliero (ca. 600 km) ci
La parola ai protagonisti Franco (autista): “Quando mi hanno proposto questo corso ero un po’ perplesso: siamo sempre sul camion e devono spiegarci come si guida? Ora sono molto soddisfatto di averlo fatto. Nonostante i tanti anni di esperienza, ho imparato molte cose, a cui non pensavo proprio. Prima eravamo abituati a fare andare su di giri il motore…”. Ilvo (istruttore): “Se non senti i giri che salgono, non significa che non stai andando avanti… Una volta che il veicolo acquista scorrevolezza è come un pallone che rotola spinto dal vento, e che spesso va più veloce di un pallone calciato”. Giorgio Porello (responsabile GuidarePilotare): “ll nostro compito è quello di dimostrare all’autista cosa può ottenere con una guida più attenta, dipende poi solo dal driver mettere in pratica ogni giorno ciò che ha imparato durante il training. I risultati, insomma, sono garantiti solo se esistono tre condizioni: un autista coinvolto, un veicolo efficiente e la formazione”. Luciano Cavallo (titolare): “La diminuzione dei consumi non deve penalizzare i tempi, perché i tempi rappresentano comunque un costo. Gasolio e personale sono le principali voci di costo per un’azienda: non ha senso migliorare la prima peggiorando la seconda”.
confortano parecchio, andando dal 5 al 7%, valori che si traducono in un risparmio di 10-12 litri al giorno di carburante”. Valori che per un’azienda come il Gruppo Cavallo possono significare un risparmio di 37.000 euro al mese. Giù i consumi dell’11,3% E’ stato questo il risultato dei 16 “allievi” del corso (seguito con grande interesse e partecipazione, anche dallo stesso titolare), tanto da meritarsi i complimenti dei trainer: “Su un percorso così breve (12 km) non era facile evidenziare simili valori”. E il minor consumo non è certo andato a discapito della velocità media che è anzi aumentata dell’8,3%. Unico
DAF Ecodriving
Tra il 2008 e il 2009 nasce a livello embrionale la collaborazione tra DAF e GuidarePilotare, che si consolida a partire dal 2009, quando vengono organizzati i primi corsi di Ecodriving, che si strutturano maggiormente nel 2010, per poi giungere a una svolta nel 2011, con 30 corsi erogati. Oggi sono 1.100 i driver trainizzati (per 80 corsi), e 9 gli istruttori, rigorosamente certificati dalla Casa olandese. Il corso si articola in una parte teorica e in una parte a bordo del veicolo, con l’obiettivo di fornire ai driver uno strumento di autocontrollo sia per il contenimento dei costi di gestione del mezzo che per l’aumento della sua sicurezza. La lezione teorica, interattiva e coinvolgente, prevede un quiz iniziale e affronta - oltre a quello della guida economica, e di tutto ciò che incide sul consumo del veicolo - un ventaglio di argomenti molto ampio: mobilità responsabile, dinamica del mezzo, inerzia, energia cinetica, spazi di arresto, sicurezza e comportamento alla guida, aderenza, gomme ecc. Parte del corso è incentrata poi sulla presentazione del prodotto DAF, con un particolare focus sui nuovi motori Euro 6, e sulle loro peculiarità, legate ai sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti (come per es. la rigenerazione attiva del filtro antiparticolato): le conoscenze dei driver vanno aggiornate nel corso del tempo, al passo con l’evoluzione dei veicoli. La pratica si svolge lungo un tragitto di tipo “urbano” lungo al massimo una ventina di chilometri (con rotonde, saliscendi, falsipiani), e deciso insieme all’azienda. Il percorso viene effettuato due volte dallo stesso autista (sullo stesso veicolo e con lo stesso istruttore): la prima seguendo il suo abituale stile di guida, la seconda seguendo i suggerimenti del trainer. In entrambi i casi si rilevano consumi e tempi per poi compararli a fine giornata.
28 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Corso di Ecodriving DAF - dati sul consumo
La sicurezza Ä un equilibrio mentale. 08-mar-14
AZIENDA
Gruppo Cavallo Boves, Cuneo
Km. PERCORSI
TEMPO CONSUMO in minuti
VEICOLI DAF XF 460 e 510 Euro 6
Guida 1 - Non assistita AUTISTA
1Ä autista 2Ä autista 3Ä autista 4Ä autista 5Ä autista 6Ä autista 7Ä autista 8Ä autista 9Ä autista 10Ä autista 11Ä autista 12Ä autista 13Ä autista 14Ä autista 15Ä autista 16Ä autista Media
Lt/100 Km
Guida 2 - Assistita e dopo teoria
CONSUMO Km / litri
VELOCITA' Media km/h
Km. PERCORSI TEMPO CONSUMO Lt/100 CONSUMO in minuti Km / litri
Km
SCOSTAMENTI
VELOCITA' Media km/h
CONSUMO Lt/100 Km
VELOCITA' Media km/h
1.5% -7.2% 0.4% 7.2% 15.5% 15.4% 19.2% 15.1% 14.9% 13.6% 6.6% 4.4% 9.5% 2.1% 7.7% 7.2%
8.3%
12.00
14.00
54.60
1.83
48.10
12.00
14.00
46.80
2.14
48.80
12.00
14.00
54.10
1.85
45.60
12.00
16.00
50.90
1.96
42.30
12.00
13.00
53.60
1.87
48.80
12.00
13.00
44.00
2.27
49.00
12.00
13.00
51.70
1.93
48.50
12.00
12.00
45.10
2.22
52.00
12.00
19.00
47.60
2.10
34.80
12.00
15.00
38.20
2.62
40.20
13.00
18.00
49.80
2.01
40.30
13.00
14.00
45.10
2.22
46.50
12.00
18.00
47.90
2.09
36.50
12.00
14.00
45.40
2.20
43.50
12.00
17.00
57.20
1.75
38.30
12.00
15.00
42.50
2.35
44.10
12.00
16.00
52.40
1.91
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12.00
14.00
45.40
2.20
45.60
12.00
16.00
50.90
1.96
41.20
12.00
13.00
47.80
2.09
46.80
12.00
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52.00
1.92
39.10
12.00
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49.80
2.01
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12.00
13.00
55.70
1.80
47.90
12.00
13.00
48.80
2.05
50.00
13.00
15.00
48.60
2.06
49.50
13.00
14.00
46.00
2.17
54.20
12.00
14.00
48.80
2.05
48.00
12.00
13.00
44.50
2.25
49.00
12.00
14.00
53.50
1.87
48.30
12.00
13.00
47.10
2.12
52.00
12.00
14.00
45.30
2.21
46.00
12.00
13.00
42.20
2.37
49.30
-14.3% -5.9% -17.9% -12.8% -19.7% -9.4% -5.2% -25.7% -13.4% -6.1% -4.2% -12.4% -5.3% -8.8% -12.0% -6.8%
15.31
51.48
1.95
43.79
13.75
45.60
2.20
47.19
-11.3%
risultato “anomalo”, quello del secondo autista che, fermato per un controllo, ha diminuito la sua velocità media, riuscendo comunque a ridurre i consumi di quasi il 6% nonostante la ripartenza da fermo. Una guida efficiente, insomma, non solo fa risparmiare carburante, ma fa risparmiare anche tempo (oltre che proteggere la meccanica del veicolo) e “questa è la cosa che sorprende maggiormente gli autisti, perché sono convinti proprio del contrario: per consumare meno devo andare più piano”, ci confida Porello. A sottolineare l’importanza della variabile tempo anche Luciano Cavallo: “La produttività del veicolo è data dalle percorrenze in tempi corretti, perché la valutazione del prezzo è funzionale ad una media statistica sui tempi di percorrenza”. I motivi di una scelta Doppio investimento: sull’aspetto umano e su quello della flotta. Entrambi importantissimi. “E’ da un anno che stiamo lavorando sugli autisti”, ci spiega il titolare del Gruppo Cavallo, i cui mezzi compiono mediamente 120/130.000 km all’anno, “la media aziendale di febbraio è di 2,66 Km/litri, quella dell’anno scorso era di 2,49, tenendo presente che i consumi si differenziano in funzione di tratta e tipologia di veicolo (le cisterne che scaricano pneumaticamente, per es., consumano 14 l solo per lo scarico). Cerchiamo di far capire ai nostri driver che è anche nel loro interesse dedicare attenzione ai consumi e contribuire al buon andamento dell’azienda. Il nostro futuro dipende anche da loro”. Un messaggio che in questa azienda trova terreno fertile, come ha dimostrato l’ampia e immediata adesione degli autisti al corso. L’azienda, poi come detto, è molto attenta alla sua flotta, sia dal punto di vista della manutenzione che del rinnovo dei veicoli (l’età media del parco circolante è di sei anni), garanzia di maggiori rendimenti. I veicoli sono sempre sotto controllo anche dal punto di vista dei consumi: “Agli autisti diamo degli itinerari e delle indicazioni tanto sulle strade che sulle metodologie di guida, e velocità, da tenere, cercando di identificare le soluzioni ideali. Ci accorgiamo però che molto dipende dal soggetto che guida, c’è molta discrepanza tra un autista e l’altro, anche dell’ordine del 10%. Per reggere l’inevitabile concorrenza che i Paesi dell’Est rappresentano per il trasporto italiano possiamo solo migliorare quelli che sono i sistemi di gestione, l’organizzazione, la struttura e il servizio”, prosegue Cavallo, che interviene con
Il Gruppo Cavallo
250 dipendenti, 110 autisti (tutti dipendenti a contratto nazionale), un centinaio fra trattori e motrici, 180 fra rimorchi e semirimorchi, 100mila metri quadri di area su cui sorge l’azienda (di cui 30mila coperti, 7mila dedicati all’officina): sono solo alcuni dei numeri che tratteggiano la realtà del Gruppo Cavallo, piccolo impero imprenditoriale a conduzione famigliare situato a Boves (Cn), nato negli anni del Dopoguerra. Al timone dell’azienda è Luciano Cavallo (vi lavora insieme al fratello Mario e due cugini) che ne prese le redini giovanissimo, appena ventenne, facendola crescere e diventare nel corso degli anni la realtà di oggi. “Un passo alla volta”, è la strategia lungimirante di un uomo con rare doti manageriali. L’azienda, specializzata nel trasporto di materie prime per l’approvvigionamento di vetrerie e cementerie, lavora con gruppi multinazionali del calibro di Buzzi e Italcementi, e dispone di 15 mila metri quadri di magazzini per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci (c’è anche un nuovo deposito a Peveragno, utilizzato per lo stoccaggio di mais biologico). Quella dei trasporti e della logistica è in realtà solo una delle divisioni del Gruppo, il cui nome per esteso è Autotrasporti Cavallo Giordano & Vallauri spa, retaggio di una fusione avvenuta negli anni ’70 con un’altra azienda di trasporto, la Giordano & Vallauri appunto. Del Gruppo fanno parte anche la divisione “Officine Cavallo” (dal ’92) - che offre servizi h24 per la manutenzione e riparazione di auto e camion (c’è anche un forno per la verniciature delle carrozzerie), realizzando anche allestimenti per i mezzi utilizzati nell’attività di trasporto - e, dal ’94, la Divisione Macchine agricole (OMB), dove lo stesso titolare, grazie alle sue approfondite conoscenze tecnico-ingegneristiche, contribuisce a progettare sistemi dedicati (brevettati). Un’azienda all’avanguardia, molto attenta ai consumi e all’ambiente, come dimostrano sia l’imponente impianto fotovoltaico - in grado di produrre 2500 Kw/ora, di cui l’azienda usa solo il 5% per il suo fabbisogno -, sia quello per il trattamento e il riciclaggio delle acque reflue.
grande accortezza e meticolosità su ogni aspetto dell’attività aziendale in cui si possano ottenere margini di miglioramento. “Con l’Ecodriving di DAF volevamo che ai nostri autisti venissero dati determinati input in funzione della tipologia di guida che devono tenere con i nuovi veicoli, per ottenere dei risultati che sono quelli che ci attendiamo”.■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 29
Focus
Formazione
L’importanza di essere… formati Trasportare Oggi entra nel mondo della formazione realizzando un programma di corsi dedicato ai manager della logistica di Luca Barassi
M
acchina e uomo. È il binomio che da sempre fa da motore alla nostra economia, al nostro business. Oggi a questi due elementi se ne aggiunge un altro, come strumento strategico per crescere e rendere performante la propria attività. Stiamo parlando della formazione che diventa indispensabile sia per la gestione ottimale delle macchine (vedi corsi di guida economica della Case costruttrici), che per la crescita delle persone che operano in una azienda. Il fattore umano, dunque, aumenta la propria strategicità e diviene il fulcro delle aziende virtuose. Per questa ragione, e per il fatto di essere da sempre all’avanguardia nel proporre strumenti innovativi per il comparto del trasporto, Trasportare Oggi e Trasportale.it hanno deciso di realizzare una serie di corsi professionali per il mondo della logistica, con la collaborazione di illustri docenti ed esperti della comunicazione aziendale. I driver del progetto Raggiungere l’obiettivo della soddisfazione del cliente significa sviluppare un processo di ideazione, produzione ed erogazione del servizio qualitativamente alto, iter che pone le sue radici nel superamento di logiche di inerzia aziendale a vantaggio di un deciso approccio allo sviluppo ed alla crescita di managerialità.
La domanda di trasporto subirà trasformazioni radicali, sempre più diretta al soddisfacimento delle esigenze cosiddette di logistica, di sistemi di servizi destinati ad accrescere la loro importanza in settori merceologici sempre più numerosi. Le imprese per sfruttare le potenzialità presenti nel business dovranno essere in grado di offrire una gamma di servizi ad alto valore aggiunto, quali la raccolta degli ordini, la gestione delle consegne, dei resi, dei pagamenti, l’analisi dell’imballo, il post-vendita, superando così la frontiera della semplice distribuzione della merce. La caduta delle frontiere, infine, ha dato vita e consistenza ad un mercato molto ampio, ove la competizione deve essere affrontata con sistemi aziendali basati su legami interni ed esterni solidi, con flessibilità organizzativa strutturale e professionalità altamente qualificata. La natura del sistema logistico è sostanzialmente scevra da modelli in quanto si definisce ogni volta in base ai contesti in cui viene ad organizzare l’opera, ai compiti che i suoi membri debbono assolvere per realizzare la strategia d’impresa. Fondamentali allora risultano le risorse umane che vi operano, il capitale necessario a movimentare o stoccare le merci, la rete informativa. Logistica quindi come sinonimo di dinamismo ed adattabilità a contesti aziendali ed ambientali sempre mutevoli. Un format innovativo Quattro giornate full immersion e un convegno finale in cui convogliare le competenze acquisite, dando gli ingredienti per una gestione aziendale moderna e performante.
30 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Ogni giornata è un modulo a se stante che può completarsi con la partecipazione ad uno o più giornate. Gli incontri, che prevederanno sia aspetti teorici che case history portate direttamente in aula, saranno coordinati da Paolo Volta, giornalista, docente, saggista e consulente di Economia dei Trasporti, insieme a Francesco Oriolo, esperto di marketing e comunicazione aziendale. Entrambi editorialisti di Trasportare Oggi e quindi profondi conoscitori delle problematiche e delle esigenze
E’ un’iniziativa di
Dedicato ai titolari e al management delle aziende di trasporto, TForma è il nuovo ciclo di formazione mirato, efficace e flessibile per rendere profittevole la propria attività Logistica: opportunità di Business per l’impresa di autotrasporto (corso base) • La sua evoluzione nel tempo • Dentro e fuori dal cancello 20 • Logistica industriale - commerciale - integrata MAGGIO • Logistica e marketing: i due volti del servizio al cliente • Il Marketing come strumento di vendita nel mondo del trasporto • Come presentare la propria azienda al committente • Come evidenziare opportunità e eccellenze
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Logistica: opportunità di Business per l’impresa di autotrasporto (corso avanzato) 17 GIUGNO
della tipologia di aziende a cui ci rivolgiamo. Le giornate di formazione di svolgeranno a Milano e saranno corredate da materiale didattico e dalle testimonianze di importanti operatori del nostro settore. Su richiesta si potranno organizzare sessioni presso le aziende coinvolgendo un più ampio spettro di collaboratori dell’azienda stessa. Inoltre, le aziende aderenti a Fondirigenti e Fondimpresa possono richiedere il voucher a copertura della quota di partecipazione, secondo le modalità e tempistiche previste dai Fondi. TForma fa partire il vostro business È questo, dunque, il nome che sarà il nuovo punto di riferimento per la formazione per un trasporto profittevole. TForma, come detto, è formato da cinque moduli, i cui programmi sono pubblicati in questa pagina. Scegli dunque uno o più moduli per te e per i tuoi collaboratori iscrivendoti on line su Trasportale.it o inviando il modulo di adesione via fax (02 700565220) oppure via mail all’indirizzo tforma@trasportale.it.■
• Il sistema logistico • Logistica quale strumento organizzativo • Logistica e catena del valore • Il sito web efficiente • L’utilizzo del social network per proporsi al mercato e fidelizzare il cliente
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• Il contratto di trasporto internazionale e intermodale: obblighi e responsabilità delle parti • I documenti di trasporto • Il ruolo della Dogana • L’assicurazione merce trasportata, i limiti risarcitori, le responsabilità • Gli Incoterms e 450 + IVA
La gestione dell’impresa di trasporto • Il contratto di trasporto, spedizione, logistica • La gestione del personale: viaggiante e di ufficio 21 • La gestione del rischio nell’impresa di trasporto: assicurazione merce, assicurazione ottobre mezzi, assicurazione personale, ecc. • Comunicazione d’impresa: l’importanza di comunicare • Metodologia del controllo di gestione e 450 + IVA 18 NOVEMBRE
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Coordinatore didattico: Prof. Paolo Volta - Coordinatore marketing e comunicazione: Francesco Oriolo
MODALITÀ DI ISCRIZIONE Costo di partecipazione al singolo modulo: 450,00 euro + IVA Costo di parteciapzione al Convegno: 150,00 euro + IVA Costo di partecipazione all’intero ciclo formativo: 1.650,00 euro + IVA Ciascun corso sarà effettuato al raggiungimento minimo di 10 partecipanti. Inviare e-mail all’indirizzo tforma@trasportale.it indicando Nome, Cognome, Azienda, Recapito telefonico, e-mail e il tipo di partecipazione che volete effettuare (data del corso o intero ciclo formativo). Sarà nostra cura inviarvi il modulo di adesione e le indicazioni per il pagamento della quota.
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a cura di Dario Albano, direttore Van Mercedes-Benz Italia
MERCEDES INFORMA
V come Valore, Versatilità… Visione Vi parliamo, in questo primo appuntamento, dei valori che hanno contraddistinto lo sviluppo di un nuovo veicolo
L’
innovazione tecnologica e la sicurezza sono sempre stati e rimangono punti fermi per noi in Mercedes-Benz. Nonostante la situazione congiunturale e la persistente incertezza che ancora oggi caratterizza il mercato dell’auto, continua ad essere una nostra priorità rimanere al top su questi temi. La spesa nel miglioramento delle tecnologie legate alla sicurezza è sempre da considerarsi come il migliore degli investimenti. In questo momento, infatti, abbiamo deciso di cogliere la sfida “del domani” e di spingerci oltre. La Classe V è il frutto di questa filosofia e del lavoro effettuato per il futuro ampliando e rinnovando sempre più la nostra gamma. Con l’uscita della nuova Classe V, raffinata, esclusiva ed estremamente versatile, vogliamo dimostrare non solo che lo spazio è un vero è proprio lusso, ma che può essere vissuto in nuove forme e contesti. Con questa nuova vettura intendiamo ‘spiazzare’ la concorrenza, che non dispone di un monovolume premium con cui competere in un mercato in espansione sia in Europa che all’estero. Attualmente in Italia occupiamo il 70% del mercato business, ma con l’introduzione della Classe V e grazie alle sue caratteristiche molto più automobilistiche, puntiamo ad allargarci sulla clientela privata e soprattutto sulle famiglie numerose che sapranno apprezzarne la funzionalità e le dotazioni e finiture al top.
La Classe V rappresenta, nonostante le dimensioni generose, la vettura ideale per tutti coloro che, alla ricerca di abitabilità e spazio per i bagagli, non intendono rinunciare allo stile, al comfort e all’immagine di una vettura Mercedes. La funzionalità, per un monovolume di alta gamma, è un must e il comfort e lo stile un piacere: la nuova Classe V coniuga tutto questo come nessun’altra vettura del suo segmento. Due passi, tre lunghezze (da 4.895 a 5.370 mm), fino ad 8 posti, tre motorizzazioni e numerosi equipaggiamenti a richiesta, rendono la nuova Classe V il monovolume ideale per soddisfare i gusti e le esigenze più variegati, delle famiglie e di coloro che ricercano un abitacolo versatile e spazioso per le proprie attività sportive e ricreative. Inoltre, resta un mezzo perfetto anche come esclusiva navetta per il trasporto di VIP e ospiti di prestigiose strutture alberghiere. Ci aspettiamo di catturare l’interesse di un nuovo target, quello privato. Ci rivolgiamo a famiglie numerose o allargate, a persone attive ed amanti di vari sport outdoor e a coloro che fanno una scelta “fori dal coro” privilegiando il confort e lo spazio che regala Classe V, ma senza per questo rinunciare all’eleganza ed alla sicurezza di una vettura Mercedes-Benz. Non può passare inosservata la ricchissima
dotazione di sistemi di sicurezza con cui è equipaggiata la Classe V, che al pari delle altre vetture Mercedes-Benz non solo brilla per la ricchezza delle tecnologie di assistenza alla guida e per la sicurezza, ma vanta alcune particolarità, come il microfono integrato in plancia per far sentire ai passeggeri posteriori la voce del guidatore, così che ad esempio i genitori possano dialogare con i figli riducendo le distrazioni. La ricchezza delle dotazioni spazia inoltre dalle luci con tecnologia LED alla regolazione adattiva delle sospensioni per ridurre il rollio, fino al Pre-Safe che allerta cinture di sicurezza e airbag se «avverte» il pericolo d’incidente per garantire la massima efficacia in caso di collisione. Un altro tema estremamente importante ai giorni nostri è quello inerente all’ambiente ed ai consumi, ed anche in questo campo la Classe V, grazie al motore diesel quattro cilindri 2.1 litri, declinato nelle versioni 200 CDI e 220 CDI spicca per rendimento e consumi contenuti, rispettando gli standard Euro VI. Lanceremo la nuova Classe V a fine Giugno e con questa vettura abbiamo il potenziale di crescere in misura importante, nell’ordine di circa il 15%-20%. Il futuro si prospetta impegnativo, ma con Classe V ci sentiamo di poter raccogliere la sfida. ■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 33
Speciale veicoli commerciali ELETTRICI Speciale veicoli comm
Cittadini
esemplari
Silenzio, emissioni zero e immagine ecosostenibile. Sono le caratteristiche che fanno del veicoli elettrico il mezzo del futuro. Anche per il segmento dei commerciali, mezzi professionali per antonomasia
S
e per il settore auto e altre tipologie di veicolo il mondo elettrico ha intrapreso una decisa crescita costante, nel caso dei veicoli commerciali siamo ancora agli inizi, nonostante si stia creando sempre di più un certo interesse verso questa soluzione di propulsione. Le ragioni che stanno alla base di questa crescente attenzione sono da ricercarsi nel fatto che questa particolare categoria di veicoli è in grado di assicurare il pieno 34 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Il calend ar
di Ferdinando Tagliabue
rispetto delle politiche ambientali, sia in termini di emissioni inquinanti (zero), sia di silenziosità. Ciò consente di circolare liberamente nelle ZTL e in aree protette da emissioni acustiche, come località termali o zone residenziali con divieto di circolazione nelle ore notturne. Se a questi aspetti strettamente pratici aggiungiamo il fatto che circolare con un veicolo elettrico fornisce all’azienda una immagine
Aprile/Maggio GLI ELETTRICI Giugno/Luglio I PROPULSORI Agosto/Settembre GLI ALLESTIMENTI Ottobre/Novembre MISSION POSSIBLE Dicembre/Gennaio VERSO IL TRANSPOTEC
i TOE ti d en
gli appunta e d m io Febbraio/Marzo IL MERCATO
merciali ELETTRICI moderna ed ecosostenibile, possiamo dire che si tratta di un’ottima opportunità per le flotte di presentarsi al mercato con un biglietto da visita diverso. L’impiego in ambito urbano dei veicoli elettrici è ovviamente quello più adatto, in quanto sui percorsi urbani in genere non si raggiungono elevate velocità commerciali mentre i frequenti stop and go e la necessità di contenere al massimo le emissioni inquinanti contribuiscono a rendere questa categoria di veicoli particolarmente apprezzabile, non solo nelle attività di distribuzione vere e proprie ma anche in quelle di carattere municipale. Una guida diversa Per guidare un veicolo elettrico in maniera realmente efficace è necessario un certo “rodaggio”, almeno per il conducente, in quanto la guida di un commerciale elettrico è molto differente da quella di un veicolo tradizionale. Uno stile di guida “ruvido” con accelerazioni violente, su un commerciale elettrico è assolutamente da evitarsi in quanto il consumo della batteria salirebbe in maniera considerevole a tutto svantaggio dell’autonomia di percorrenza. Le prestazioni fornite dagli elettrici sono buone, molto buone, l’accelerazione spesso risulta addirittura sorprendente per la grande
Speciale veicoli commerciali ELETTRICI
fluidità, ma l’autonomia è il vero tallone d’Achille di questi mezzi; quindi una guida accorta, che sfrutti la ricarica con il rilascio o la frenata, è assolutamente indispensabile. La decelerazione consente al motore di funzionare come un generatore, e così, quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore, l’energia cinetica della decelerazione viene immagazzinata e convertita in corrente elettrica, utilizzata per ricaricare la batteria. Come abbiamo già accennato in precedenza uno dei punti deboli dei veicoli elettrici in generale, e quindi a maggior ragione dei furgoni, riguarda l’autonomia. In linea teorica si parla di percorrenze superiori ai 100 km ma l’influenza dello stile di guida può variare di molto la reale autonomia e in genere si tratta di una variazione verso il basso. L’evoluzione tecnologica
delle batterie si muove in direzione di una maggior efficienza, durata e leggerezza. E’ però evidente che questo processo evolutivo che vede impegnati i costruttori di veicoli sarebbe molto più rapido se il mercato rispondesse in maniera più consistente e se ci fossero degli adeguati incentivi. In attesa di un possibile (e auspicabile) sviluppo del mercato dei commerciali elettrici dobbiamo segnalare che non tutti i costruttori presenti nel comparto dei commerciali hanno una loro versione elettrica. Tra gli assenti spiccano i nomi di Fiat, Ford, Opel, Renault Trucks (che è presente nel comparto degli elettrici con una versione del Maxity ma con un PTT di 4,5 t e che pertanto non rientra in questa nostra carrellata) e Volkswagen. Eccoli! Tra i modelli elettrici più recenti spicca sicuramente il nuovo Citroën Berlingo Full Electric proposto in versione L1 a 2 e 3 posti e in L2 a 3 posti. La motorizzazione sviluppa una potenza massima di 49 kW (67 CV) con una potenza continua di 35 kW (48 CV) a 6000 g/min e una coppia massima di 200 Nm. Le batterie sono basate sulla tecnologia agli ioni di litio e per la ricarica il Berlingo Full Electric è dotato di due prese, una che permette la ricarica rapida (in opzione) dell’80% in 30 minuti grazie alle colonnine dedicate, l’altra per ricariche normali, mediante presa domestica da 230V, che richiede tra le 8 e le 15
In alto, il bocchettone per la ricarica del Peugeot Partner. Qui a fianco, il Renault Kangoo ZE, oggetto anche del nostro test drive.
TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 35
Speciale veicoli commerciali ELETTRICI Speciale veicoli comm passo 3300 mm con 2 batterie arriva a 1030 kg e con 3 batterie a 810 kg. Per i cabinati, con passo 3000 e 2 batterie la portata utile è di 1450 kg mentre con passo 3450 la portata con 2 batterie è di 1435 kg e con 3 batterie di 1215 kg. Un sistema telematico di bordo consente il monitoraggio in remoto del veicolo, con la possibilità di effettuare diagnosi in caso di anomalia per una ottimizzazione della produttività. La soluzione Mercedes-Benz per il trasporto a emissioni zero si chiama Vito E-Cell, un veicolo che si basa su un vasto patrimonio di esperienza accumulato da MercedesBenz negli ultimi decenni nel campo dei motori elettrici. Con una autonomia di circa 130 km, il Vito ECELL è in grado di soddisfare le esigenze del trasporto urbano anche perché contemporaneamente all’innalzamento dell’autonomia, il vano di carico del veicolo risulta sfruttabile senza alcuna limitazione e altrettanto dicasi ore in funzione dell’intensità di corrente. La capacità volumetrica, sostanzialmente identica a quella del Berlingo tradizionale è di 3,3 e 3,7 mc per l’L1 e di 4,1 mc per L’2 mentre le portate sono di 695 e 636 kg per l’L1 e di 552 kg per L’2. Identica per tutti i modelli sia la velocità massima (110 km/h) sia l’autonomia (170 km). Se il Citroën è tra i veicoli di più recente introduzione passiamo a quelli presenti da più tempo, il Daily e il Vito. Iveco è da tempo impegnata nel comparto degli elettrici dove è presente con il suo Daily proposto in esecuzione cabinato e furgone con MTT da 3,5 a 5,2 t. Il motore elettrico è di tipo asincrono trifase con una potenza di picco da 60 a 80 kW e una coppia motore da 230 a 300 Nm. L’inverter, tipo IGBT, ha una tensione di esercizio da 180 a 380 Vdc, corrente massima a 400 A e una frequenza massima di 320 Hz. Il Daily elettrico è alimentato da 2, 3 o 4 batterie (le 4 batterie sono destinate al Daily 50C) posizionate nella parte inferiore del veicolo; queste batterie possono essere ricaricate mediante una presa trifase a 380 volt in un tempo di circa 8 ore. Si tratta di batterie del tipo senza manutenzione, facili da smaltire, caratterizzate da una lunga durata combinata con una eccellente affidabilità e che possono essere completamente riciclate dal fornitore. L’autonomia varia da 90 a 120 km in base al numero di batterie che influenzano anche il carico utile. La versione furgone con passo 3000 mm a 2 batterie raggiunge i 1185 kg mentre quella con 36 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
In alto, il veicolo elettrico della Stella, il Vito Zero Emission. Qui sopra, il pianale del Daily elettrico e qui sotto, e-NV200 che sarà lanciato a breve sul mercato.
per la portata (circa 900 kg). Sotto il cofano del Vito E-CELL si trovano un motore elettrico (che eroga una potenza continua di 60 kW e una potenza massima di 70 kW) ed i relativi componenti periferici (come l’elettronica di potenza, il convertitore di coppia
merciali ELETTRICI
Speciale veicoli commerciali ELETTRICI
L’impegno A2a La società A2A è sicuramente pioniera nel campo delle infrastrutture di ricarica e la sua attività è iniziata a Milano e a Brescia nel giugno del 2010. Il sistema di ricarica si avvale di diversi macro componenti. C’è la stazione di ricarica che comprende le diverse componenti che formano la colonnina di ricarica (display, case, protezioni elettriche, misuratore di energia elettrica, modem gprs, prese, ecc.) sia in modalità master sia in modalità slave; sia in versione pubblica sia privata (parcheggi aziendali o privati). Comprende inoltre un configuratore locale che permette la gestione e la manutenzione in loco della colonnina. Vi è poi il Centro di Controllo che provvede a gestire le informazioni da e verso le colonnine di ricarica attraverso la rete di comunicazione. Invia e riceve informazioni dall'interfaccia WEB e dal servizio SMS. E’ in configurazione ridondata con back-up a caldo per garantire massima disponibilità e continuità. L’interfaccia WEB prevede due diverse interfacce, una destinata agli operatori A2A e un’altra per gli utenti. Vi è infine il servizio sms. I dati dei principali stati di ricarica (connesso, in ricarica, disconnesso, malfunzionamento) veicolati dal Centro di Controllo sono inviati al servizio SMS.
alto voltaggio quando non viene utilizzata. Oltre ad apposite stazioni di ricarica destinate alle flotte a cui si collegano i veicoli mediante un cavo di alimentazione standard a 7 poli, che prevedono la ricarica alla rete da 380/400 Volt, il processo di ricarica può durare al massimo 6 ore con la batteria completamente scarica. Se necessario il Vito E-Cell può essere ricaricato attraverso un cavo di alimentazione supplementare ad una rete da 230 V con una normale spina shuko. Questa soluzione può risultare utile se il Van, di notte, non può essere collegato all’apposita stazione di rifornimento ma in questo caso il tempo di ricarica si raddoppia. Il Vito E-CELL è equipaggiato di serie con una Smart Charge Communication Unit (SCCU), che rende possibile una gestione intelligente delle ricariche del veicolo, come provvedere affinché la ricarica avvenga entro una determinata fascia oraria economica. Tramite il volante multifunzione ed il quadro strumenti, i caricabatterie possono essere impostati dal guidatore su fasce orarie più economiche; questa impostazione, attraverso un PC, può essere effettuata a livello centralizzato dal gestore di flotta; inoltre la SCCU consente il caricamento parallelo di diversi veicoli di una stessa azienda senza sovraccaricare la rete elettrica. A BREVE SUL MERCATO
Dalla visione del retro del veicolo elettrico di Nissan si nota come lo spazio per il carico è notevole. Qui sotto, uno dei grandi protagonisti del mercato dei commerciali elettrici, il Citroën Berlingo e, a lato, un motore elettrico di ultima genererazione.
e il caricabatteria della rete. La coppia massima, che nei motori elettrici è già disponibile alla partenza, equivale a 280 Nm e la trasmissione affidata ad un cambio monomarcia sulle ruote anteriori. Le batterie, agli ioni di litio, resistenti, potenti e con una elevata densità energetica e una tensione nominale di 360 Volt, sono alloggiate sotto il pianale di carico. Il gruppo batterie è composto da 16 moduli con un totale di 192 celle; ogni cella è controllata da un sistema di gestione delle batterie e, per prevenire inutili perdite di corrente e rischi di interventi non autorizzati, un sistema di sicurezza disattiva la rete ad
Il commerciale elettrico di Nissan si chiama e-NV200 e il suo lancio è imminente (entro la prima metà di quest’anno). L’e-NV200 è il secondo veicolo a emissioni zero prodotto da Nissan dopo la Leaf ad essere destinato alla produzione in serie. Dai test effettuati presso importanti flotte nei diversi mercati è emerso che l’e-NV200 è molto facile da guidare, efficiente ma anche di notevole comfort, silenziosissimo e con una notevole capacità di carico. Oltre a consolidare l’importante ruolo di Nissan nel segmento dei veicoli a emissioni zero,
l’ e-NV200 rappresenta un’importante innovazione nel segmento dei veicoli commerciali, in quanto non solo offre la spaziosità, la versatilità TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 37
Speciale veicoli commerciali ELETTRICI e la praticità del modello base offrendo in più le avanzate performance del sistema di alimentazione di LEAF. Accelerazioni estremamente fluide e grande silenziosità (prerogative tipiche dei veicoli elettrici) sono ovviamente presenti anche sull’e-NV200, che, secondo i tecnici della Nissan, possiede un enorme potenziale per molte aziende, grazie anche al sistema telematico avanzato e agli eccellenti costi di esercizio. Nissan crede molto nei veicoli a emissioni zero e da tempo sta esplorando nuove opzioni per portare le sue tecnologie EV sul mercato dei veicoli commerciali, come l’autocarro leggero e-NT400 nato dalla piattaforma europea Cabstar (Atlas in Giappone). Questo veicolo elettrico, che è ancora in fase di sviluppo, utilizza la stessa propulsione della LEAF. I bassi costi di esercizio renderanno questo veicolo estremamente conveniente per le imprese; la batteria agli ioni di litio, ad alta capacità e potenza, e il motore elettrico da 80 kW, sono in grado di assicurare eccellenti prestazioni, un’esperienza di guida molto interessante, con accelerazioni grintose e una marcia omogenea e priva vibrazioni. All’e-NT400 viene attribuita un’autonomia di circa 140 km in modalità NEDC, valore sicuramente interessante specialmente tenendo conto che la tecnologia integrata Quick Charging per ricaricare la batteria all’80% richiede solo 60 minuti.
Veicoli commerciali: un mercato in crescita
La crescita a doppia cifra che era stata segnata nel mese di gennaio dal mercato dei veicoli commerciali fino a 3,5 t è stata confermata anche a febbraio. Nel secondo mese dell’anno sono stati venduti 9007 veicoli contro i 7819 dello stesso periodo del 2013, con un incremento del 15,2%. In questo modo il primo bimestre 2014 fa registrare 18.026 unità immatricolate contro le 15.893 del primo bimestre 2013, con una crescita del 13,4%. Massimo Nordio, Presidente di UNRAE ha dichiarato:“I risultati che stiamo vedendo sul mercato dei veicoli da lavoro erano ormai attesi, considerando il livello di minimo del 2013 con il quale si confrontano. Dopo aver toccato il record storico negativo con 101.200 unità lo scorso anno, con una contrazione di oltre il 58% dei volumi in soli 6 anni, il settore, per effetto confronto, non può che dare un segno di crescita”. “Alle condizioni attuali e senza interventi incisivi di stimolo ai consumi e, quindi, alle esigenze di distribuzione delle merci – ha sottolineato ancora Nordio – il mercato dei veicoli commerciali potrebbe tecnicamente esprimere, a fine 2014, fino al 15% in più rispetto allo scorso anno. E’ necessario, però, attendere i risultati dei prossimi mesi per vedere se queste indicazioni iniziali possono essere davvero considerati i primi segnali di una ripresa più solida”.
questo modo anche un corretto fissaggio dei carichi particolarmente lunghi. L’autonomia è di circa 170 km, valore che corrisponde ad un carico medio su percorso misto e con una guida standard. Si tratta di un valore decisamente alto a cui contribuiscono due sistemi di recupero dell’energia che agiscono sia in fase di rilascio sia in fase di frenata. Un ulteriore contributo all’autono-
PEUGEOT PARTNER Presentato in anteprima in occasione dell’IAA 2012, il Peugeot Partner elettrico sarà commercializzato nel nostro Paese a partire da aprile. Il veicolo, strettamente derivato dal Partner, ne mantiene lo styling recentemente aggiornato. Il Partner elettrico è dotato di un motore sincrono a magneti permanenti (posizionato anteriormente) che sviluppa una potenza massima di 49 kW (67 CV) con una coppia massima di 200 kW disponibile sin dall’avvio e la trasmissione è mono rapporto. L’energia è fornita da due batterie agli ioni di litio ad alta densità energetica che sono posizionate nel pianale nella zona del retrotreno, soluzione che contribuisce a migliorare ulteriormente la stabilità del veicolo, assieme all’ESP. Il vano di carico, sulla versione L1 (al momento l’unica disponibile) è di 3,3 mc, lo stesso del tradizionale, con una portata di circa 700 kg. La lunghezza del piano di carico è di 1,80 metri, che si estende grazie alla possibilità di abbattere il sedile del passeggero e che consente in 38 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
mia, anche se indiretto, viene dalla strumentazione di bordo, con un indicatore della quantità di corrente impiegata istantaneamente anche nel rilascio e in frenata; vi è poi uno strumento che riporta la carica residua ed il livello di efficienza in modo da “aiutare” nello stile di guida. Due i sistemi di ricarica indipendenti. C’è quello di serie, con una presa convenzionale anteriore che permette la ricarica lenta (circa 10/12 ore in base all’amperaggio che comunque viene riconosciuto e autoregolato) che funziona su prese di tipo domestico e sulle colonnine. Vi è poi, optional, un sistema di ricarica rapida
che si avvale di una bocchetta differente e che permette di ricaricare fino all’80% in solo mezz’ora. Questo sistema, che lavora a 50 A, necessita di un proprio impianto di ricarica ed è indicato per le aziende che dispongono di una propria flotta o per i distributori di carburante. L’ELETTRICO VAN OF THE YEAR Lanciato ufficialmente nel 2011, il Kangoo ZE è stato insignito del titolo di “International Van of the Year 2012”, attribuito per la prima volta ad un veicolo elettrico. La presa di ricarica di Nuovo Kangoo ZE è stata spostata dietro il frontale per consentire un agevole collegamento del cavo fornito con il veicolo su una Wall Box domestica, in 6 – 9 ore, oppure su una colonnina di ricarica pubblica. Sulla versione ZE il design del cruscotto differisce dalle altre versioni con la presenza dell’econometro, dell’indicatore di carica della batteria e di quello della velocità, con caratteri di colore blu. Non entriamo nel dettaglio di questo veicolo, in quanto potete leggere la prova del Kangoo ZE nelle pagine di qeusto giornale e vedere il VideoTest sulla nostra WebTV all’indirizzo www.trasportale.it. Ci teniamo però a evidenziare la presenza dell’R-Link, l‘assistente di guida che fornisce tutte le informazioni utili al conducente per gestire meglio il percorso, l’autonomia e la ricarica della batteria. ■
adpress.it
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Ruote commerciali
Peugeot
Peugeot ci crede! Chiara Falcetta è la Product Manager dei veicoli commerciali della filiale italiana del Leone. Con lei abbiamo avuto modo di fare una panoramica sulla vasta gamma offerta da Peugeot in questo segmento
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iovane, brillante e, soprattutto, competente. È questo il sintetico profilo di Chiara Falcetta, dal 2009 in Peugeot e dal 2010 responsabile dei veicoli commerciali ed elettrici. Un ruolo importante e strategico per Peugeot e che, solitamente, è appannaggio del sesso maschile. Si vede che, anche in questo, la Casa francese è avanti. Parlare con Chiara Falcetta ci è stato utile per comprendere quali saranno le strategie di Peugeot nel comparto dei veicoli fino a 3,5 tonnellate e, soprattutto, renderci conto di quanto il marchio abbia negli ultimi anni investito in questo segmento, ritenendolo cruciale e anche profittevole. E i risultati si vedono: da alcuni anni Peugeot è il primo marchio estero di
veicoli commerciali e la rete si è specializzata sempre di più arrivando ad avere circa 70 concessionarie (su un totale di 125) esperte in veicoli commerciali leggeri (Peugeot Professional Center).
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Peugeot AMA Italia: solo uno slogan o qualcosa di più concreto? Si tratta evidentemente di una campagna emozionale che vuole toccare le “corde” patriottiche del target a cui ci riferiamo. Ma questo concetto parte da una realtà importante: Peugeot produce i propri veicoli industriali in diversi siti europei, ma uno di questi si trova proprio nel nostro Paese, a Val di Sangro, dove c’è la linea del Boxer, l’alto di gamma dei nostri furgoni. Un elemento di orgoglio per noi che abbiamo voluto sottolineare con questa campagna, legata anche ai valori del rugby, di cui dall’anno scorso siamo sponsor (per la squadra nazionale). Gli altri impianti produttivi, invece, si trovano in Turchia, per il Bipper, a Vigo in Spagna per il Partner e a Valencienne in Francia per l’Expert. Per ogni veicolo, dunque, abbiamo un sito che produce per tutti i mercati da noi coperti.
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di Luca Barassi
Il prodotto Peugeot si avvale anche di partnership importanti se non sbaglio… Assolutamente. Per quanto riguarda la trasformazione dei nostri veicoli in 4x4, lavoriamo da tantissimi anni con l’alsaziana Dangel, mentre, per gli allestimenti del Boxer abbiamo di recente concluso l’accordo con Onnicar, azienda di Cuneo in grado di soddisfare una vasta gamma di
dell’automotive a credere fortemente nel segmento van. Da qui gli importanti risultati che ne fanno un brand leader
sempre di più, come si fa nelle auto, di pacchetti di allestimento o configurazione. Questo rende più facile la proposta e agevola il professionista nella scelta. Per quel che riguarda i veicoli posso dire che sicuramente in questo periodo abbiamo rafforzato ancora di più le posizioni del Partner. Si tratta di un mezzo che ha capacità di carico medio-piccole – dai 638 agli 896 Kg a seconda delle versioni – e che si posiziona appena sopra il Bipper (il più piccolo della gamma) e sotto l’Expert, il veicolo che fa da ponte verso il fratello maggiore della gamma, ovvero il Boxer. Una gamma molto ampia, come detto, che soddisfa qualsiasi esigenza e, in più, abbiamo creato un sistema trasparente ed economico per passare da un segmento all’altro. Basta aggiungere al proprio canone di leasing (al 2%) 25 euro al mese per scegliere il veicolo di livello superiore.
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La lunga fase recessiva che sta affliggendo il nostro mercato ha secondo lei modificato in qualche modo la domanda di veicoli commerciali in termini di segmenti e di tipologia di allestimento? Dal 2009, da quando sono entrata in questo settore, non abbiamo rilevato significativi scostamenti da una gamma all’altra. Più che altro abbiamo sentito noi l’esigenza di essere il più possibile vicini al cliente finale con proposte semplici e altissima professionalità della nostra rete. In questo l’azienda ha investito tanto, capendo molto prima di altri l’importanza, la potenzialità e la marginalità che questo comparto può dare. Abbiamo cominciato da tempo un processo che ci ha permesso di strutturarci molto bene in termini di vendita: a partire da qui, dal nostro quartier generale, dove un team dedicato si occupa delle grandi flotte e dei noleggiatori e poi una struttura che fa capo alla direzione vendite che supporta i concessionari per la vendita sul loro territorio. Forse, ciò che più si è modificato in questi anni, è l’approccio alla vendita, ovvero la creazione
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Peugeot è stata una delle prime Case
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esigenze di personalizzazione del veicolo. La cosa estremamente interessante è che tutte le trasformazioni sono già a listino; questo significa che il cliente, già in Concessionaria, è in grado di sapere con esattezza quanto gli costa il veicolo adatto alla sua mission.
Ecco, il Boxer. Sarà questa la principale novità di quest’anno per Peugeot che dovrà scontrarsi con il lancio dei nuovi veicoli dello stesso segmento da parte dei principali competitor. Quali sono le leve sulle quali puntate voi per promuovere la vostra proposta in questo comparto? Ci sono tre assi di prodotto: il primo è la qualità. In tal senso ci sono stati notevoli sforzi per rendere la carrozzeria ancora più solida e con degli interventi che l’hanno ulteriormente migliorata rispetto al passato. Il secondo punto è la differenziazione. Il nuovo Boxer avrà uno stile che rispecchierà la rinnovata immagine di marca, per quel che riguarda la parte stilistica. Inoltre questo intervento sarà utile per differenziare i tre veicoli che
Chiara Falcetta è entrata nel 2009 in Peugeot e dopo un anno ha cominciato ad occuparsi di prodotto. Dopo quattro anni in questo ruolo è oggi uno raro caso di esperti al femminile del nostro comparto.
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Per quanto riguarda le motorizzazioni ci saranno delle novità? Per il momento cilindrate e potenze rimarranno le stesse. Per la versione 2.2 da 130 cavalli, però, ci sarà la possibilità di equipaggiare lo Stop&Start.
42 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
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Parliamo di futuro. Ritenete che sia più importante puntare sulla ricerca di propulsori ad energie alternative o sull’ottimizzazione degli attuali motori a gasolio, cercando di diminuire sempre di più consumi ed emissioni? Direi che le due strade vanno percorse in modo parallelo. Il “qui e ora” parte da una eccellenza del gruppo per i motori a gasolio che da sempre sono all’avanguardia in termini di emissioni di CO2, di ricerca e sviluppo in soluzioni poi condivise col settore dell’automotive (lo Stop&Start sviluppato da Peugeot, per
esempio, è considerato il migliore tra tutti quelli proposti sul mercato). Il futuro, invece è l’hybrid air, ovvero l’ibridazione con un motore termico e un motore pompa. Una soluzione che avrà il vantaggio di essere più leggero e costare meno. È una tecnologia che in produzione arriverà da qui a tre anni ma che già sta cominciando le fasi di sperimentazione. Un’altra grande innovazione del gruppo PSA che dimostra l’attenzione riposta nel risparmio energetico e nella mobilità sostenibile del gruppo francese. ■
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vengono prodotti sulla stessa piattaforma (Jumper e Ducato). Infine, l’altro elemento per noi fondamentale è la tecnologia e la sicurezza: ESP di serie sin da subito, infoentertainment a bordo estremamente avanzato con la possibilità per la prima volta in assoluto, di avere su Boxer il navigatore integrato nel cruscotto. E poi, come già detto, l’avere a listino una vasta gamma di allestimenti e trasformazioni che ne faranno un veicolo perfetto per ogni esigenza.
Ruote commerciali
Fiat Professional
Piccola, ma non troppo
A
quelli con parecchie primavere sulle spalle, la vista della Fiat 500 ricorda moltissimo le prime uscite fuori porta con l’incoscienza tipica dell’età ed il desiderio di scoprire la propria indipendenza. 500 Fiat è anche questo: il passato che è dentro di noi e ci ricorda che non sempre è necessario gettare tutto all’insegna della modernità. Per questo motivo la Casa torinese (o americana?) ha voluto riscoprire (nel 2007) le linee del modello della vetturetta che ha reso riconoscibilissimo in tutto il pianeta il brand 44 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Fiat. Osservando gli interni, comunque, le cose sono parecchio cambiate: le finiture sono di qualità (volante in pelle) ma lo stile, quello si, è rimasto lo stesso, in un veicolo oggi equipaggiato di tutto ciò che un professionista deve avere per la propria sicurezza di guida e per quella degli altri. Un piccolo (mica tanto poi) veicolo dedicato al trasporto commerciale che consente di raggiungere location laddove altri commerciali non si sognano neanche di percorrere, per evidenti impedimenti dovuti agli ingombri.
IdentiVan Fiat 500L PRO 1,3 MJT 85 CV Prezzo: 13.900,00 euro (Detax) Dati espressi in (mm)
Lo stile vintage di una delle icone del marchio Fiat e la tecnologia di un veicolo moderno si sono unite sulla versione più lunga della mitica 500 per realizzare quello che è già considerato un veicolo commerciale di Pierluigi Coppa
MOTORE
1.3 Multijet 16V Euro 5
Cilindrata (cm³)
1.248
Potenza kW (CV) a giri
62 (85) a 3.500
Coppia (Nm) a giri
200 a 1.500
Livello ecologico
Euro 5
Iniezione
Turbocompressore con turbina a geometria variabile ed intercooler
Numero marce
5 + RM
Portata (kg)
500
Peso PTT (kg)
1.895
Altezza (mm)
1.658
Lunghezza (mm)
4.147
larghezza (mm)
1.784
PASSO (mm)
2.612
Sbalzo ANTERIORE (mm)
829
sbalzo posteriore (mm)
762
Lunghezza vano di carico (mm)
2.400
Capacità vano di carico (lt)
1.310
dimensioni
500 L: SDE 1.3 16 V 85 Cv prestazioni a pieno carico 110
400
375 100 350
85 CV @ 3500 rpm
90
325 300
80
275 70
Power (CV)
250 60
225
200 Nm @ 1500 rpm
200 50
150
125
30
Torque (Nm)
175 40
100 20 75 10 500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
50 5000
Engine Speed (rpm)
Grande dentro, piccola fuori La 500L PRO è il modello “entry level” di Fiat Professional, il modello adatto al professionista che deve trasportare strumentazione varia in grande agilità: quindi tecnici di assistenza di telecomunicazioni o quant’altro, che possono trovare nella 500L una grande alleata per via della sua grande agilità permessa dalle dimensioni contenute, ma con un vano di carico (o bagagliaio) che, abbattuti i sedili, è in grado di offrire ed ospitare 1.310 litri di capacità.
Tutto questo conservando un elevato livello di comfort che è tipico di questa vetturetta offerta in diverse versioni (Living, Trekking). Il modello 500L PRO, oggetto della prova di questo mese, omologato N1 (autocarro, così da beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per la categoria) è disponibile esclusivamente nella configurazione a 4 posti. Gli interni, progettati per la massima flessibilità, permettono di trasportare comodamente oggetti TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 45
Test drive
La nostra prova con la Fiat 500L PRO si è svolta su un percorso misto articolato su 282 chilometri. Dal centro cittadino abbiamo imboccato la tangenziale Est di Milano che ci ha portato, attraverso un tratto di Statale (la SS35) sull’autostrada per Como. Usciti a Como Nord abbiamo percorso il lungo lago fino a Laglio e poi a Mandello sul Lario, per poi rientrare alla base lungo lo stesso tragitto. Il test ha confermato il consumo dichiarato dalla casa di circa 25 Km con un litro.
lunghi fino a 2,4 metri (abbattendo il sedile del passeggero anteriore), mentre le operazioni di trasporto sono agevolate da una soglia di carico particolarmente bassa (670 millimetri).
Perfetta leggibilità degli strumenti del cruscotto
A spasso con 500L Difficile non provare puro divertimento alla guida di questo vero mito italiano. Il lavoro diventa sicuramente più gradevole quando lo si deve affrontare con un veicolo commerciale che si rivela tale solo dopo aver sollevato il portellone posteriore. Le linee “morbidose” della vetturetta (senza spigoli) regalano uno stile inconfondibile al modello, mentre il propulsore consente di ottenere consumi risicati in virtù di una ridotta massa del veicolo, ma soprattutto grazie alla consolidata “parsimoniosità” del Multijet 1.3 16V (Euro 5) da 85 cavalli (a gasolio). Il peso ridotto del veicolo permette altresì una guida brillante ed ecologica (4.2 litri/100 km e soli 110 g/km di CO2) con un equipaggiamento che regala grande sicurezza con ABS,
F cus
N1
La grande leva del freno di stazionamento
B.A.S. (Brake Assist System) ed ESC con funzioni Hill Holder, ASR/MSR, DST (sterzo attivo), Start&Stop, sensori di parcheggio ed ERM (antiribaltamento). Analizzando in particolare quest’ultimo sistema di sicurezza, si scopre che è un’evoluzione del sistema ESP che interviene quando una ruota si solleva dalla strada. L’ERM determina, insomma, quando un veicolo è in una situazione di rollio ed applica la forza frenante alla ruota appropriata per ridurre la probabilità che tale evento (ribaltamento) si verifichi. Per quanto riguarda l’intrattenimento durante la guida, una grande attenzione è stata riservata al sistema di entertainment, definito da Fiat “Uconnect” che
omologato autocarro
Info entertainment
Focus ERM
Dallo schermo LCD di 5 pollici tutto è sotto controllo, anche dal volante
46 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
L’evoluzione del’ESP antiribaltamento
+_
Flessibilità utilizzo 7 airbag Potenza/consumi Mancanza cruise control Plastiche rivestimenti
aggiorna la tecnologia Blue&Me. Grazie al display da 5 (cinque) pollici posto al centro del cruscotto è possibile avere sotto controllo (sotto le dita) telefonate, musica ed i nostri files musicali a portata di touchscreen elevando, in tal modo, la sicurezza durante la marcia. Non manca una porta USB, né un ingresso audio ausiliario, mentre alcuni comandi sono replicati al volante per non distrarre inutilmente dalla guida il professionista. Apprezzabile anche la funzionalità di controllo livello del volume in relazione alla velocità. Ma non solo, il sintonizzatore radio dispone sia della classica sezione AM/FM, sia di DAB (Digital Audio Broadcasting): in altre parole il nuovissimo (e ancora poco diffuso) sistema di ricezione radio digitale in grado di assicurare un’altissima qualità. Durante il variegato e trafficato percorso del nostro test drive, percorrendo le strette viuzze del lungolago di Laglio, la 500L Pro ha
sfoderato le sue doti di grande tenuta di strada e di maneggevolezza, confermando che questa vettura, nonostante gli anni, è attuale e conserva ancora un forte appeal. La leggerezza dello sterzo attivo, inoltre, consente di macinare chilometri e chilometri in mezzo al traffico in grande comfort. Attivando il tasto “City”, infatti, si ammorbidisce lo sterzo in manovra, grazie all’ausilio di un servosterzo elettrico, facilitando le manovre di parcheggio e la guida cittadina. Successivamente “City” si disattiva automaticamente appena superata la velocità di 40 km/h. Cresce il successo Fiat 500L piace, non c’è alcun dubbio, ed i numeri lo confermano. Nel vecchio continente, lo scorso anno la gamma 500L ha scalato le classifiche di vendita diventando in pochi mesi la prima del suo segmento con una quota del 17,2% ed è stata leader in Italia (sempre nel suo segmento) con una quota del 40,9%, oltre a essere l’auto più venduta, sia tra le vetture medie, sia tra quelle alimentate a gasolio. Rispetto ad un classico commerciale (come il Qubo, ad esempio) la 500L può contare, a nostro avviso, su un diverso “biglietto da visita” che un professionista esibisce in visita dal cliente. ■
Vintage e Cool
Una sigla mitica, oggi di gran moda
CITY
Un semplice tasto per ammorbidire lo sterzo con velocità inferiori a 40 Km/h TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 47
Ruote ecologiche
Renault
Leader del silenzio Uno dei primi veicoli elettrici proposti nel mercato dei commerciali, Renault Kangoo ZE è anche il più numeroso in circolazione in Europa con oltre 8000 mezzi circolanti. Lo abbiamo provato in città
di Luca Barassi
N
on ci saranno cartine in questo test drive in quanto la nostra prova è avvenuta tutta in ambito urbano, girovagando per la città di Milano per una intera settimana. Circa 160 chilometri in vari momenti della giornata e in diverse arterie cittadine, Area C (la ZTL del capoluogo lombardo) compresa. Sì, perché forse lo diamo per scontato, ma con un veicolo elettrico non dobbiamo preoccuparci di varchi e orari; le aree a traffico limitato, infatti, sono per questi van del futuro sempre aperte e libere. A bordo del Renault Kangoo ZE (ZE sta per Zero Emission naturalmente, N.d.r.), che ha subito il rinnovo stilistico di tutta la gamma come vedremo a breve, ciò che ci ha maggiormente stupito è stato il silenzio più totale nel quale abbiamo viaggiato. E’ vero che ormai anche i moderni motori termici sono estremamente silenziosi, ma 48 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
la sensazione di “scivolare” sulle strade con lo ZE è stata davvero entusiasmante. L’unico pericolo? Anche pedoni e frequentatori delle strade cittadine rischiano di non sentirvi arrivare. Quindi, mi raccomando, doppia attenzione, nonostante anche in questo caso Renault arriva in aiuto della nostra serenità di guida con una grande novità tra le opzioni, l’alert esterno sonoro “ZE Voice” che avverte i pedoni dell’arrivo del veicolo, attivandosi da 1 a 30 km/h. L’aspetto conta sempre Come abbiamo detto, il design di tutta la gamma Kangoo è stato rinnovato recentemente e anche lo ZE ha beneficiato di questo importate e sostanziale restyling che, oltre all’aspetto
IdentiVan Video Test
Renault Kangoo Maxi Combi ZE
23.500,00 euro + IVA (canone noleggio batterie escluso)
motore Tipo motore
Sincrono con rotore a bobina
Potenza massima kW
44
Coppia massima Nm
226
TRASMISSIONE
Il video test può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it
esterno, ha riguardato gli interni e anche la tecnologia montata a bordo. Va detto, innanzitutto, che seppur alla linea è stata data una impronta che trasmette robustezza e dinamismo, ogni versione – trasporto passeggeri, merci e ZE – si differenzia in alcuni particolari. La differenziazione stilistica tra multispazio, furgonetta e versione ZE, infatti, è accentuata rispetto alla precedente generazione. Il multispazio mostra due modanature cromate
200 a 1.500
tipo
Riduttore
N° di rapporti
1
PERFORMANCE Numero marce
5 + RM
Velocità di punta (km/h) (L1)
130
0 – 50 km/h (sec)
5,5
0 – 100 km/h (sec)
22,4
Lunghezza BATTERIE
4.147
tipo
Ioni di litio
Massa (Kg)
260
Capacità (kWh)
22
ricarica sbalzo posteriore
762
Standard (3 kW)
dimensioni
Con cavo di ricarica occasionale (2 kW)
da 6 a 9 ore da 10 a 12 ore
sterzo Diametro di sterzata tra marciapiedi (m)
11,9
pneumatici Standard (3 kW)
da 10 a 12 ore
Pneumatici a basso consumo
Sì
tipo
195/65 R15
freni (3 kW) Standard
da 10 a 12 ore
ABS
Serie
Assistenza alla Frenata di Emergenza
Serie
Ripartitore elettronico della frenata
Serie
Dischi all’anteriore (mm)
280
Dischi al posteriore (mm)
274
MASSE (kg (kg) Standard (3 kW)
da 10 a 12 ore
A vuoto in ordine di marcia (min/max opzioni)
1 553
Massimo autorizzato con carico
2 260
Totale circolante autorizzato
2 260
Carico utile massimo
650
Parliamo di energia
ai due lati della losanga, anch’essa cromata, che risalta sulla finitura contrastante nero brillante, la furgonetta è equipaggiata con paraurti granulato nero, meno sensibile ai piccoli urti da utilizzo intensivo del veicolo. Neri anche i prolungamenti dei gruppi ottici posteriori. Il logo cromato spicca su una finitura granulata nera, mentre l’appartenenza al mondo elettrico di Nuovo Kangoo ZE è rivelata dall’aspetto azzurrato della losanga, delle due modanature cromate sul frontale, dei prolungamenti dei gruppi ottici posteriori nonché della superficie interna dei due gruppi ottici posteriori. Il veicolo riprende il paraurti anteriore della furgonetta e le mascherine nere dei proiettori del multispazio. In linea con ZOE, la presa di ricarica di Nuovo Kangoo ZE è stata spostata dietro il frontale, dove il conducente potrà collegare il cavo fornito con il veicolo per una ricarica su una Wall Box domestica oppure su una colonnina di ricarica pubblica.
È sicuramente l’aspetto più importante per un veicolo elettrico. Autonomia e tempo di ricarica. Ma anche la modalità di ricarica è importante. E noi lo abbiamo vissuto sulle nostre spalle durante la prova di questo veicolo. Infatti, le caratteristiche standard di Kangoo ZE prevedono una ricarica abbastanza veloce utilizzando le colonnine pubbliche, sempre più diffuse nelle aree urbane. Bene, ma se queste non funzionano come nella migliore tradizione delle “cose italiane”? Rimaniamo a piedi? Fortunatamente no, perché Kangoo prevede anche la ricarica tramite Wall Box, ovvero rete domestica, utilizzando l’apposito cavo dotato di trasformatore. Certo, ci vuole qualche ora in più, ma anche in un paio d’ore (tempo di una pausa pranzo) possiamo darci la carica (non solo al veicolo) per arrivare a destinazione. E arriviamo al tasto “dolente” della categoria veicoli elettrici. Un tasto che si riferisce, appunto, a tutto il mondo della propulsione ecologica TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 49
e non al veicolo nello specifico testato da noi. Siamo, infatti, ancora lontani da poter contare su autonomie pienamente soddisfacenti, quantomeno utilizzando tecnologie economicamente proponibili, soprattutto ad un pubblico professionale. Reanult Kangoo ZE ha fatto molto per ottimizzare questo dato e prolungare la vita quotidiana del mezzo oltre al fatto, come abbiamo detto, di aver dato una duplice possibilità di ricarica che fornisce una sorta di paracadute in caso di bisogno. 60 chilometri è il valore standard ma, dalla nostra esperienza di questo test, meglio calcolarne una decina in meno per stare tranquilli. Fondamentale, però, è lo stile di guida, che deve essere molto diverso da quello a cui siamo abituati per i motori a propulsione tradizionale: velocità il più possibile costante, poche accelerate decise e, invece, tante frenate e decelerate. Questo perché la tecnologia Renault premia la frenata. La decelerazione, infatti, consente al motore di funzionare come un generatore. Quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore, l’energia cinetica della decelerazione viene immagazzinata e convertita in corrente elettrica, utilizzata per ricaricare la batteria. Oltre a questo e alla modalità Eco, altre funzionalità consentono di preservare l’autonomia di Nuovo Kangoo ZE: il pre-condizionamento, una funzione che programma l’attivazione del riscaldamento o della ventilazione quando il veicolo è in fase di ricarica. Si ottiene così una temperatura confortevole nell’abitacolo prima di sedersi al volante, a beneficio dell’autonomia del veicolo. E poi l’econometro che, sul cruscotto, precisa se l’auto si trova in fase di consumo o di recupero energetico. Infine il Nuovo Kangoo ZE è equipaggiato di serie con pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, che consentono di guadagnare alcuni chilometri di autonomia ed ha la possibilità di equipaggiare un riscaldamento addizionale (in opzione) alimentato con biocarburante (B30), in grado di migliorare il comfort termico nell’abitacolo, a vantaggio dell’autonomia del veicolo.
Un’ampia gamma di 14 versioni La gamma trasporto merci di Kangoo propone 11 versioni (comprese versioni ZE) con un volume utile compreso tra 2,3 e 4,6 m3, tra cui la recentissima versione 3 posti anteriori, declinata nelle 3 lunghezze: Compact, Express e Maxi (non disponibile sulle versioni ZE, Maxi 5 posti e doppia cabina). Da notare che Renault Kangoo Compact diventa così l’unico veicolo di meno di 2,8 m3 a proporre tre posti anteriori. Per quanto riguarda le multispazio, Kangoo e Grand Kangoo 5 e 7 posti offrono un vano bagagli il cui volume, dietro il divano posteriore, è compreso tra 660 a 930 litri.
combinazioni, adatte ad ogni tipo di carico. Un sistema di assistenza permette di riportare senza sforzi la panchetta in posizione standard. Diamo un po’ di numeri La versione 100% elettrica del Nuovo Kangoo ZE offre dimensioni e capacità di carico identiche a quelle della versione termica, grazie alla batteria disposta in posizione centrale sotto il pianale, con un volume di carico compreso tra 3 e 3,5 m3 e un carico utile di 650 kg. Il pianale piatto offre una lunghezza di carico massima di 2,5 m (con sedile passeggero ripiegato), invariato rispetto alla versione termica. La larghezza tra passaruota (1,21 m) consente di caricare un europallet e le porte posteriori asimmetriche e la porta laterale scorrevole facilitano l’accesso allo spazio di carico.
Al servizio del professionista Molti gli usi che abbiamo potuto testare con questa versione Maxi a 5 posti, anche grazie all’innovativo sistema di modularità che consente di ribaltare la panchetta posteriore e il sedile passeggero per formare un pianale piatto, molto utile per caricare oggetti di lunghezza fino a 2,50 m (2,88 su Grand Kangoo, Kangoo Maxi 5 posti e doppia cabina). La panchetta posteriore frazionabile 1/3 - 2/3 si ripiega facilmente, con un semplice gesto, grazie ad una maniglia fissa posta sulla sommità della panchetta: lo schienale della panchetta va così a poggiare sulla seduta. Un elemento di giunzione, situato alla base dello schienale e della seduta, assicura la continuità tra il pianale del vano bagagli e lo schienale della panchetta in posizione ribaltata. Il sedile del passeggero anteriore è dotato della stessa funzionalità. Tale modularità consente numerose
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Il Nuovo Kangoo ZE è disponibile anche in versione Maxi 2 posti e 5 posti: il primo ha un volume utile fino a 4,6 m3 e lunghezza di carico fino a 2,9 m, mentre il 5 posti dispone di un volume vano bagagli da 2,4 m3 a 3,6 m3 (con panchetta posteriore ribaltata). Insomma, tanta flessibilità in un mezzo professionale che porta ad un considerevole risparmio in termini di energia, permette di salvaguardare l’ambiente e consente un lavoro continuativo in qualsiasi area anche, come detto, con limiti alla circolazione. Vale la pena farci un giro, quantomeno per provare quella sensazione inconsueta di guida silenziosa.■
Focus
Paolo Carri, direttore della Divisione Pre-Sales & Marketing che si presenta su questo numero nella sua completezza.
Grande prodotto, A partire da questo numero vi presentiamo la “squadra Italscania”. Un team di professionisti che lavorano in aree aziendali strategiche della filiale italiana della Casa svedese: presales e marketing, vendita, post vendita e finance. Cominciamo dalla divisione dedicata ai servizi prevendita e marketing guidata da Paolo Carri di Francesca Lugaresi
N
on ci pensate mai? Dietro ad ogni prodotto c’è il lavoro e la competenza di tantissime persone. Così è anche per il camion dei vostri sogni, risultato di un’organizzazione aziendale sofisticata e complessa quasi quanto la tecnologia che gli dà vita e lo compone. Normale vedere dietro a un veicolo “solo” le fatiche di progettisti, designer e ingegneri, o quelle di chi dà forma, letteralmente, al prodotto di serie assemblandolo in fabbrica, ma il suo arrivo (e mantenimento) sul mercato esige molto di più. Un mondo di professionalità ben coordinate da un’abile regia, che dialogano e si completano per raggiungere un 52 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
comune obiettivo: il massimo della qualità al servizio del cliente. Ci piaceva l’idea, per una volta, di andare oltre il prodotto, anzi, sarebbe forse più corretto dire a monte di questo, per farvi conoscere il volto umano di un marchio, quello fatto da persone che, con grande spirito di squadra e passione, contribuiscono quotidianamente con il loro lavoro a decretarne il successo, ascoltando attentamente la voce del mercato, recependone le esigenze, trasformandole in un prodotto costantemente in evoluzione per allinearsi al meglio alle sue mutevoli ed esigenti richieste e aspettative, soprattutto in termini di redditività, produttività e affidabilità, anche nei settori più di nicchia.
Arrivare al cliente Un prodotto che, nella sua continua e inevitabile metamorfosi tecnologica, deve “comunicare” per farsi conoscere, deve raggiungere facilmente e capillarmente sul territorio i suoi abituali, fedeli, utilizzatori e i suoi potenziali acquirenti. Un prodotto che va “cucito” su misura, consegnato in tempi brevi e che, poi, va seguito, e servito, per tutto il corso della sua (prima ma anche seconda) vita. Come? Affiancando il cliente in ogni momento, fin dall’acquisto, agevolandolo nella scelta con la consulenza di esperti, proponendogli formule e soluzioni finanziarie ad hoc, assistendolo, poi, con programmi di manutenzione e riparazione programmata dai costi (e tempi) certi, e con servizi che arrivano a declinarsi persino in una serie di utilissimi supporti agli autisti, addestrandoli a una guida sicura ed efficiente. Solo pochi esempi che non esauriscono certo tutto l’insieme di attività, funzioni e relative competenze che ruotano intorno al vostro camion, ma che rendono bene l’idea della complessità organizzativa necessaria a proporvi un prodotto (e un servizio) di qualità, a orientarvi nella scelta del vostro investimento e, soprattutto, a valorizzarlo, ottimizzando quindi al meglio la gestione della vostra attività. E un prodotto (così come un servizio) di qualità non può che essere il risultato di una grande squadra, proprio come quella di Italscania, l’importatore italiano della Casa di Södertälje, che permette tutto questo attraverso il lavoro delle sue strategiche divisioni aziendali sotto l’abile e attenta guida dell’amministratore delegato Franco Fenoglio. Una nuova Direzione… Su questo numero di Trasportare Oggi cominciamo dunque col presentarvi la prima di queste, ossia la Direzione presales e marketing, guidata fin dal 2011 da Paolo Carri (che dal 1° Novembre dello scorso anno è anche a capo della Direzione della Divisione motori), che ne ha assunto la responsabilità in un momento di cambiamento organizzativo per questa importante Divisione, che oggi si declina in sei aree: sales engineering, ufficio tecnico, ordini e logistica, comunicazione, analisi di mercato e
grande team
TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 53
impostazione tracciando nel contempo un bilancio a due anni dalla sua introduzione. “La creazione della nuova Direzione Pre-Sales & Marketing nasceva dalla necessità di una maggiore interazione fra coloro che si occupano del prodotto in tutti i suoi aspetti, dal sales engineering alla gestione degli ordini, ed i colleghi che questo stesso prodotto devono analizzare e comunicare all’esterno. Non più quindi singole attività fra loro separate, ma un modo di lavorare coordinato, in grado di sviluppare una visione d’insieme”. …in evoluzione Ultimo nato all’interno di questa Direzione molto articolata, è il reparto Scania Fleet Management & Driver Training che, sotto la responsabilità di Michele Tenuti, anch’egli ingegnere, è appunto di recente costituzione. “Affidare questi due servizi ad un’unica squadra significa credere nella loro grande potenzialità quale supporto attivo alla redditività del cliente”, ci dice Tenuti nel raccontare il lavoro e le finalità di questa strategica area, aggiungendo: “Lo Scania Fleet Management è, infatti, il sistema che permette il monitoraggio dei vari aspetti legati alla funzionalità ed all’utilizzo di ciascun
Qui a fianco Michele Tenuti, responsabile del comparto Fleet Management & Driver Training. Qui sopra Gianni Miori (in alto) e Andrea Giovannini, driver trainer di Scania.
Scania Fleet Management & Driver Training. Nel 2011 nasceva infatti la nuova Direzione Pre-Sales & Marketing che, per la prima volta, univa due ambiti, quello legato al prodotto e quello relativo alla comunicazione, che fino ad allora erano rimaste due entità separate. E’ proprio l’ingegner Paolo Carri, in Italscania dal 1998, dove ha ricoperto nel corso degli anni varie posizioni di rilievo (in ambito logistico e di marketing, post vendita e prodotto), che ci spiega il perché di questa
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veicolo: dal consumo di carburante allo stile di guida dell’autista, fino allo scarico dei dati del tachigrafo e molto altro ancora, mentre il Driver Training, affidato a Gianni Miori e Andrea Giovannini, due driver dalla lunga esperienza lavorativa presso Italscania, garantisce ottimi risultati in termini di miglioramento nei consumi e nella modalità di guida da parte dell’autista. I due servizi sono strettamente collegati fra loro”. Tenuti, con un background sia nel marketing che nel post-vendita, crede nel futuro e nello sviluppo del suo reparto:
è finalizzata a supportare la continua espansione della gamma di prodotti Scania” afferma Zanella. Carmela Morlino è invece una giovane signora che dalla Puglia si è trasferita da alcuni anni in Trentino, e in Italscania è responsabile di un team molto affiatato che gestisce tutto il flusso di ordini proveniente dalla rete Scania in Italia alla fabbrica. “E’ un lavoro che richiede molta precisione, conoscenza del prodotto, capacità di reazione e di gestione dei problemi e delle persone. Il nostro lavoro implica, inoltre, contatti quotidiani sia
Sono le persone che fanno una azienda. In Scania questo è un must che li contraddistingue ogni giorno. “La nostra è partita come una sfida: nuovi servizi da far conoscere ed apprezzare alla nostra rete ed ai clienti. Ad alcuni anni di distanza possiamo essere contenti dei risultati fin qui conseguiti ed abbiamo la certezza che esistono ottime prospettive di sviluppo. Sempre più clienti, e non soltanto le flotte di maggiori dimensioni, si rendono conto che non possono prescindere da strumenti di monitoraggio dei loro veicoli e dalla Da sinistra, Claudio Zanella (responsabile ufficio tecnico), Michela Bertoldi (analisi di mercato), Alessandro formazione degli autisti”. Potrich (ufficio ordini), Daniela Crescini (communications) e Paolo Sebastiani (ufficio ordini). Le altre aree Ascoltando i diversi protagonisti di questa Divisione mentre ci raccontano il loro lavoro, non possiamo fare altro che notare la grande motivazione e il profondo orgoglio che li accomuna, ma soprattutto, una grande conoscenza del prodotto, elemento basilare nello svolgimento delle attività quotidiane di tutti questi ambiti. Come in quello degli uffici tecnici e della logistica dove lavorano persone che hanno parecchi anni di esperienza alla spalle e conoscono approfonditamente il prodotto Scania e le sue evoluzioni. E’ il caso di Claudio Zanella, a cui fa capo l’ufficio che si occupa di omologazioni, di collaudi in unici esemplari, di emissione di documenti, nonché di assistere la rete Scania e gli allestitori. “Negli ultimi anni questo aspetto ha assunto un ruolo cruciale. L’assistenza tecnica ai nostri partner allestitori richiede grande competenza e precisione ed Carmela Morlino coordina l’ufficio ordini. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 55
con la rete che con i colleghi in fabbrica e a noi, fra l’altro, viene richiesta la capacità di trovare la soluzione ottimale fra le esigenze del mercato italiano e quelle della Casa madre”. La funzione di sales engineering fa capo ad Alessandro Girardi, mentre quella di analisi del mercato a Michela Bertoldi: “Entrambi svolgono un lavoro che supporta enormemente lo sviluppo di strategie legate al prodotto ed al marketing. Inoltre sono di grande aiuto anche alla Direzione Vendite Veicoli che non può assolutamente prescindere dai dati e dagli approfondimenti che questi nostri collaboratori sono in grado di offrire: customer satisfaction, segmentazione del mercato, analisi dei competitors, individuazione di nuovi modelli, supporto tecnico alla rete, sono tutti aspetti veramente strategici”, come tiene a sottolineare Paolo Carri.
Chiara Vaccari durante l’ultima edizione dello Young European Truck Driver e sotto, Alessandro Girardi, responsabile sales engineering.
Comunicare al mercato Con il reparto Communications, il cerchio delle competenze all’interno della Direzione PreSales & Marketing si chiude. “Tutto ciò che viene fatto sul
A presentarsi sul prossimo numero di Trasportare Oggi sarà la Direzione Vendite che fa capo a Cinzia Caserotti. fronte dello sviluppo del prodotto e dei servizi rischia di non dare i risultati attesi se non accompagnato da adeguate strategie di comunicazione che sfruttino tutti i canali attualmente disponibili: da quelli tradizionali quali la stampa, il direct marketing o gli eventi fieristici, a quelli meno convenzionali come i social network”, afferma Chiara Vaccari, responsabile della comunicazione di Italscania da circa due anni, che aggiunge: “Il nostro lavoro è fra i più invidiati in azienda e, in effetti, non possiamo certo dire che il nostro sia un lavoro monotono e di routine. Inoltre, nel
56 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
bene e nel male, tutto ciò che facciamo ha una grande visibilità e può essere giudicato da chiunque, sia internamente all’organizzazione che all’esterno di essa. Forse è proprio questo essere sempre sotto i riflettori che lo fa percepire da molti, che non ne conoscono tutti i risvolti, come un lavoro piacevole e gratificante, senza ‘effetti collaterali’. E’ sicuramente un lavoro che può regalare grandi soddisfazioni, ma che richiede un’attitudine particolare e competenze specifiche che spaziano dalla capacità organizzativa a quella di tessere relazioni, fino alla prontezza nel rispondere alle esigenze dell’ultima ora”. Per addentrarci e farvi conoscere “da vicino” la Direzione Pre-Sales & Marketing di Italscania, abbiamo volutamente dato voce ai suoi protagonisti per farvi capire non solo le singole competenze e gli scopi di ogni area, ma lo spirito di una squadra formata da persone profondamente legate da unità di intenti e da un grande senso di appartenenza. Uno spirito che cogliamo anche nelle parole dello stesso Paolo Carri, che guida e coordina questa bella squadra: “Posso dire che ciò che apprezzo maggiormente del mio lavoro è la varietà degli ambiti e delle attività in cui mi trovo coinvolto e la possibilità di verificare quotidianamente la capacità di collaborazione dei miei collaboratori cosa che, forse, nasce dal fatto di aver condiviso negli anni molte esperienze all’interno dell’organizzazione Scania. Questa capacità di lavorare assieme, di aiutarsi reciprocamente, di cercare di perseguire un miglioramento continuo e…. perché no? di lavorare divertendosi, fa veramente la differenza e ci permette di affrontare i nostri impegni con serenità ed entusiasmo”. ■
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Focus
DKV
Risparmio immediato DKV Italia celebra 35 anni di attività e con l’occasione presenta il nuovo aggiornamento della DKV App per Smartphone: un sistema rivoluzionario che permette di comparare i prezzi del carburante in tutta Europa e di fare quindi la scelta più conveniente di Francesca Lugaresi
D
a quasi 80 anni DKV accompagna gli autotrasportatori sulle strade di tutta Europa con un ventaglio sempre più ampio di servizi integrati, tarati sulle più tipiche esigenze del settore. Dalle carte carburante (di cui è stata un precursore sul mercato) ai sistemi per il pagamento dei pedaggi, dal rimborso delle accise e dell’IVA estera a quello dei pedaggi autostradali per chi viaggia in Italia (di cui si occupa dal 2002 il Consorzio DKV Euro Service), fino all’assistenza stradale 24/24-7 giorni su 7 e ai numerosi servizi on line, come lo “Station Finder DKV”, che permettono di massimizzare il business delle aziende, aiutandole a pianificare i percorsi a minore costo, sia per il gasolio che per i pedaggi. Servizi che DKV sta rendendo disponibili anche su dispositivi mobili, con funzioni ovviamente meno complesse ed avanzate per rendere il sistema di immediato e facile utilizzo mentre si è in viaggio. In casa DKV, insomma, si continua ad investire in soluzioni innovative, volte ad ottimizzare costi e tempi. Ultimo risultato di questa costante evoluzione è la nuova versione dell’App DKV, “sorellina” dello Station Finder, presentata lo scorso 28 febbraio a Milano, proprio il giorno del 35° compleanno di DKV Italia, che ha celebrato anche un altro importante traguardo: quello dei 300 nuovi clienti acquisiti, picco massimo raggiunto degli ultimi cinque anni. 58 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Abbassare i costi con un’App Per fare la scelta più conveniente bisogna poter disporre della più ampia offerta di informazioni possibile e, soprattutto, occorre poterne disporre in tempo reale, in particolare quando si deve decidere dove fermarsi per fare rifornimento. Per questo c’è l’App DKV, appena aggiornata e disponibile in sei nuove lingue, tra cui l’italiano, che permette di trovare, in modo rapido e intuitivo, le stazioni di rifornimento convenzionate (45.000 in Europa e 5.000 in Italia, in costante crescita) a più basso costo (prezzo alla pompa) lungo il vostro percorso, visualizzabili sia a livello di mappa che di lista analitica, ordinabile per prezzo e distanza. La App, gratuita, aperta a tutti e disponibile per iOS e Android, non necessita di alcuna registrazione. Valore aggiunto di questa soluzione, semplice ma rivoluzionaria al tempo stesso, è il multibrand: grazie alle partnership di DKV con tutte le compagnie petrolifere in Italia e in Europa, e agli accordi sulla trasmissione certificata on line dei dati relativi alle transazioni sui rifornimenti effettuati con carte carburante, il monitoraggio dei prezzi avviene in tempo reale offrendo quindi una visibilità immediata delle tariffe di mercato di tutti i brand petroliferi, traducendosi, per voi,
in un altrettanto immediato risparmio. E non si parla solo dei brand “premium”, ma anche di quelli a basso a costo. Il mercato italiano sta infatti evolvendo in fretta, sia con situazioni indipendenti, sia con network a basso costo che le stesse grandi compagnie stanno implementando, aprendo dunque scenari di risparmio davvero interessanti. E se si pensa che in questo contesto le differenze di prezzo possono arrivare anche a 20 centesimi al litro, si può ben comprendere quanto questo possa significare in termini di risparmio per un’azienda che abbia anche un solo camion che per viaggiare necessiti di 30.000 litri di gasolio l’anno… Guidati sulla strada del risparmio La ricerca dell’area di servizio è personalizzabile: si possono configurare soglie massime di prezzo, cercare stazioni che effettuano servizio 24/24, ristoranti, pompe ad alta velocità ecc., informazioni che poi si possono eventualmente salvare tra i “favoriti”. Tra le varie funzioni, anche il link diretto per bloccare la carta in tempo reale. Una volta scelto il distributore, basta selezionarlo e il sistema di navigazione dello smartphone vi porterà direttamente all’area individuata. La App DKV offre uno strumento unico sul mercato, che ha già avuto un ottimo riscontro, come dimostrano le decine di migliaia di download a livello europeo. ■
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Focus
Consegne
Sinergie costruttive La consegna di due veicoli Scania all’Autotrasporti F.lli Molteni di Giussano a fine febbraio ha segnato l’inizio di una nuova collaborazione di Francesca Lugaresi
L’
immagine che immortala l’attesa consegna, tra sorrisi e volti soddisfatti, segna un confine tra un punto di arrivo e uno di partenza. L’arrivo è quello di un percorso fatto di lunghe riflessioni, di prove attente e severe, di scelte difficili e ponderate, sfociate in un investimento decisivo per la competitività e la produttività dell’azienda. La partenza è quella di un nuovo percorso che l’azienda si aspetta di compiere insieme al marchio cui ha deciso di affidarsi. Per lavorare insieme. E per crescere insieme. Questa, è la storia di un incontro fra due imprese che condividono questa filosofia. Ad iniziare “a braccetto” questo nuovo percorso la Autotrasporti F.lli Molteni di Giussano, nell’operosa Brianza, specializzata dal 1981 nel trasporto di cemento sfuso principalmente in tutta la Lombardia, e Scania, che a fine febbraio, per mano dell’amministratore delegato della sua filiale italiana, Franco Fenoglio, ha consegnato all’azienda due nuovi veicoli della serie R, entrambi Euro 5: un R 480, nella livrea bianca che lo accomuna ai veicoli del parco (monomarca) già esistente e costituito da una trentina di mezzi di proprietà, e un R 560 Streamline color champagne, arrivati la mattina stessa della consegna direttamente dalla Concessionaria Scania di Milano. Una consegna che ha celebrato l’inizio di una nuova, promettente collaborazione: il Grifone ha infatti fatto il suo ingresso per la prima volta nella flotta dei fratelli Molteni, Carlo e Ferdinando, che gestiscono l’azienda, fondata e gestita dal padre negli anni 50, con l’aiuto della terza generazione - i due figli di Ferdinando: Luca, che si occupa della logistica, e Marco la cui passione per i camion ne ha segnato il destino professionale come autista - coadiuvati da 28 driver e, nel lavoro d’ufficio, da un team di sei efficientissimi dipendenti. La Autotrasporti F.lli Molteni, che collabora con i più grandi produttori di cemento ed è coinvolta, con i suoi servizi, nella realizzazione di grandi opere pubbliche come Brebemi, ben rappresenta la realtà di quelle piccole-medie aziende italiane che, nonostante le tipiche difficoltà del settore e gli inevitabili scontri con un sistema burocratico farraginoso, sono capaci 60 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Franco Fenoglio, AD di Italscania, consegna le chiavi dei nuovi veicoli a Carlo Molteni, alla cui destra si trovano i due nipoti, Marco e Luca, e il fratello Ferdinando. Alla sinistra di Fenoglio, Stefano Defant e Fabio Scaccabarozzi della Concessionaria Scania Milano Spa.
di tradurre con grande pragmaticità e tenacia i loro orizzonti di crescita in progetti concreti. Ma, soprattutto, di distinguersi per l’impegno e la cura che accompagnano i loro servizi, investendo ogni giorno sulla qualità del lavoro; sul rispetto delle regole; sulla professionalità degli autisti, che in questa azienda seguono costantemente corsi di formazione; sulla sicurezza, tema particolarmente caro ai due titolari, come si evince dalla pubblicazione di un vademecum per uso interno dal titolo “Trasportare in sicurezza” (e che si trova rigorosamente a bordo di ogni veicolo) contenente una serie di linee guida e norme di comportamento che tutti gli autisti sono tenuti a seguire, e divenuto anche oggetto di una tesi di laurea all’Università Bocconi; ed infine, non certo per importanza, sul parco mezzi, che ha poco più di cinque anni di vita ed è tenuto sempre sotto controllo, sia dal punto di vista della manutenzione che dei consumi, monitorati giornalmente. Una professionalità, e una competenza, che si riflettono anche nella scelta del veicolo da acquistare, perché su questo non si deve e non si può assolutamente sbagliare. “Dopo avere valutato l’ampia offerta dei principali produttori, abbiamo ritenuto Scania il marchio più confacente alle nostre necessità e desideri, sia per la lunga e indiscutibile tradizione di affidabilità e qualità legata a questo marchio,
sia per il particolare approccio della Casa alle aziende come la nostra. Da oggi inizia il confronto con i nuovi veicoli e con un nuovo partner, che per noi rappresenta un motivo di crescita e l’opportunità di intraprendere un percorso di conoscenza che porti ad un miglioramento reciproco fra chi produce veicoli e chi li utilizza”, ha affermato Carlo Molteni. C’è un altro punto su cui i fratelli Molteni si sono ben trovati con lo “spirito” Scania: riguarda il concetto di veicolo, che non si limita unicamente al suo valore iniziale, e quindi al suo costo di acquisto (per quanto importante, soprattutto di questi tempi), ma si allarga ad un concetto di più ampio respiro, che guarda al medio-lungo termine, e che considera i consumi, l’affidabilità (e quindi la disponibilità e la massima operatività dei veicoli), il suo valore nel tempo. Ma, soprattutto, la certezza di avere sempre il Costruttore al proprio fianco, per studiare insieme a lui il mezzo più adatto alle proprie esigenze, ottimizzandolo sulla base delle specificità della sua mission, per accompagnarlo poi con i suoi servizi. Intraprendendo insomma con l’azienda un percorso comune, lastricato di progetti e sinergie costruttive per entrambi, primo fra tutti “quello della massima efficienza dei veicoli per garantire all’impresa più competitività sul mercato”, come ha affermato Fenoglio in questa occasione.■
Daniela Basilico Comunicazione (Mi) - www.danielabasilico.com
Il primo apparato satellitare che ti fa risparmiare davvero!
GUIDA INSTABILE
GIRI MOTORE
giri motore troppo elevati
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uso non necessario di potenza del motore
ECO DRIVE guida efficiente
andamento fluttuante del pedale dell’acceleratore
ACCELERAZIONI BRUSCHE accelerazione troppo brusca
STILE DI GUIDA fluida discontinua
Tracker EcoDrive è l’unico dispositivo satellitare di bordo in Europa capace di farti risparmiare carburante fino al 15 % grazie all’istruttore di guida che corregge l’autista in tempo reale. Il display EcoDrive, posizionato sul cruscotto, segnala tramite apposite spie luminose tutti i comportamenti che generano consumi eccessivi e stress al motore. Dopo breve tempo l’autista guiderà spontaneamente in modo più economico e rispettoso del veicolo, consentendo all’azienda inaspettati risparmi sui consumi e sulla manutenzione. EcoDrive è la versione più avanzata dei satellitari Tracker e include anche la localizzazione dei veicoli, la lettura del tachigrafo digitale, il monitoraggio dei parametri del motore, lo scambio dei messaggi, il calcolo dei percorsi, il controllo sul furto del carburante e la sicurezza del carico.
Focus
Gestione flotte
25 anni e… sentirli!
Non sono tante le aziende che, soprattutto nel mondo dei servizi, possono contare su una longevità tale. Il segreto di tanta floridezza? L’essere sempre all’avanguardia di Luca Gaier
I
l segreto del successo è di stare sempre avanti di un passo alla struttura snella, ha potuto adattarsi velocemente alle continue evoluzioni tecconcorrenza. Il Gruppo Transpobank da 25 anni ha sempre pro- nologiche e professionali del nostro comparto. posto servizi innovativi e soluzioni telematiche moderne per le aziende di autotrasporto e spedizioni. Continua evoluzione E oggi, che l’azienda festeggia questo importante anniversario, ancora di più si pone come partSin dall’aprile del 1989, quando il primo ner tecnologico a 360 gradi per le grandi flotte, carico fu immesso sulla rete del Minitel così come per il padroncino, che necessitano (primo strumento utilizzato dalla borsa di un controllo costante dei propri mezzi e noli), l’obiettivo era chiarissimo: far otdell’ottimizzazione sia dei viaggi che dei timizzare i viaggi delle aziende di aucosti generali di gestione. Tutto questo totrasporto e velocizzare il lavoro Transpobank e Tracker sono in grado di degli spedizionieri. L’obiettivo è farlo, in modo efficiente, semplice ed rimasto lo stesso, solo che ora economico. si utilizzano strumenti e funzioD’altronde l’esperienza dell’aziennalità moderni e innovativi. da milanese, il cui centro di ricerca Dalla semplice borsa noli su e sviluppo è inserito all’interno rete Minitel si è passati al dell’Area Science Park di Trieweb per poi creare il priste, si è consolidata su anni mo sistema di gestione di conoscenza del mercaflotte satellitare (Trato e sulle esigenze degli cker) che poi è stato operatori e, grazie alla sua integrato alla borsa noli
62 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
più evoluta del mercato e che potete scaricare su www.transpobank.it e fruire sia via web che attraverso la nuovissima App per smartphone. Le funzionalità della borsa noli sono tantissime e il pannello di controllo può essere personalizzato a seconda del proprio lavoro. Ma, come dicevamo, bisogna essere sempre un passo avanti al mercato e su questo, in particolar modo per Tracker, il gruppo milanese è leader. Oggi ad un satellitare non si chiede soltanto di essere un semplice antifurto, ma di essere un apparato che consenta di monitorare via Internet l’attività del veicolo e una moltitudine di parametri di bordo. In questo contesto Tracker è un servizio che si rivolge alle flotte di autotrasporto con una gamma di soluzioni senza pari nel settore, e grazie allo sforzo di ricerca e sviluppo è in grado di fornire soluzioni altamente personalizzate. Le funzionalità di base del servizio Tracker sono quelle di localizzazione in tempo reale delle flotte. Sono disponibili le posizioni istantanee e quelle passate (storico) e la visualizzazione dei punti avviene su mappe digitali e anche in formato “streetview”. Le versioni di Tracker più richieste sono però quelle avanzate, che generano vantaggi aggiuntivi in termini di efficienza e risparmio: il monitoraggio dei consumi di carburante, la messaggistica da e verso gli autisti tramite display, le funzionalità ecodrive che impongono all’autista uno stile di guida risparmioso e rispettoso del mezzo garantendo una eccezionale riduzione dei litri consumati. La versione ecodrive, corredata da un display che in cabina fa da tutor per l’autista, è stata montata su oltre 500 mezzi pesanti e genera risparmi inaspettati e dimostrati fino a 1000 litri al trimestre, oltre al taglio dei costi di manutenzione legato alla minore usura che una guida più dolce consente. Una nuova funzione - tra le ultime messe a punto dagli ingegneri di Tracker presso il Centro di ricerca e sviluppo di Trieste - è lo scarico automatico dei dati del tachigrafo direttamente via web, che può essere svolto in ogni momento indipendentemente dalla posizione del veicolo (anche all’estero).
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Da sempre in campo Transpobank può dire di non essersi mai tirata indietro. Nei momenti di espansione e in quelli della crisi. E in 25 anni di cicli ne sono passati tanti. I Clienti sanno che possono sempre contare sulla presenza del personale, altamente professionale, del gruppo milanese e in più sul fatto che periodicamente, in occasione delle grandi manifestazioni, Transpobank e Tracker scendono in campo per incontrare di persona coloro che da anni utilizzano il servizio. A maggior ragione quest’anno, per celebrare l’importante anniversario e per far conoscere le tante novità e funzionalità del più avanzato e diffuso servizio di gestione flotte via web e satellite, il Gruppo Transpobank ha deciso di essere presente sul territorio sia attraverso un calendario di workshop itineranti per la nostra Penisola, sia in occasione dei principali appuntamenti fieristici dell’anno. Infatti Transpobank era presente al TraspoDay di Capua dal 6 al 9 marzo, una ottima occasione per proporsi al mercato del sud. Nei prossimi mesi i servizi Transpobank e Tracker saranno presenti al Samoter di Verona (8-11 maggio) e al TruckEmotion di Monza a inizio ottobre.■
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TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 63
Eventi
Il weekend del camionista
Di nuovo
Torna l’imperdibile appuntamento sul circuito di Misano Adriatico con il weekend del camionista la cui XXII edizione si svolgerà il 24 e il 25 maggio
in pista! P
er tutto il mondo dell’autotrasporto è ormai diventato un appuntamento fisso. Imperdibile. Quasi scontato. Di quelli che non hanno nemmeno bisogno di essere segnati in agenda tanto è atteso e così apprezzato da un pubblico sempre più numeroso (35.000 i visitatori della passata edizione). E come potrebbe essere diversamente per un evento che regala sempre grandi emozioni e divertimento, offrendo altresì una vetrina sugli ultimi modelli e novità proposti dalle Case ed esposti nel paddock? Come tutti gli anni, all’Autodromo Internazionale di Misano Adriatico, intitolato alla memoria di Marco Simoncelli, torna puntuale, per il 22esimo anno consecutivo, il weekend del camionista (quest’anno il 24 e il 25 maggio), unica tappa italiana del Truck Racing Championship, il Campionato europeo di corse di truck. Per due giorni fiato sospeso per le sfide adrenaliniche e le performance spericolate dei variopinti bisonti, rigorosamente senza ABS, traction control e cambio automatico, che si contendono il podio a suon di potenze che arrivano fino a 1.000 Cv. 64 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
di Francesca Lugaresi
Un podio, va detto, che quest’anno sarà appannaggio solo di MAN e delle scuderie private. Infatti, dopo il ritiro dalle corse anche di Reanult Trucks, non restano più altre Case ufficiali a correre. Per anni i costruttori si sono impegnati, poi ritirati e poi ancora impegnati nel Truck Racing ma, da un lato gli ingenti costi per mantenere una scuderia di alto livello, dall’altro l’immagine verso motori sempre più parsimoniosi, hanno spinto i più a spostare i propri investimenti altrove. Nonostante questo, però, ci aspettiamo che saranno tutti presenti nell’area espositiva: Renault Trucks, DAF, Scania, Mercedes, Iveco e, naturalmente MAN, che ci hanno abituato a regalarci show, divertimento ed emozioni. Il camion in versione artistica La meraviglia e lo stupore, dunque, non si esauriscono sulla pista, anzi… e tornano a riemergere negli animi dei visitatori di fronte
agli incredibili e acrobatici spettacoli offerti da spericolati e abilissimi stuntmen e, ancor più (se possibile), al cospetto di quelle opere d’arte viaggianti rappresentate dai camion decorati, di quelli che fanno davvero sognare e che i proprietari mettono in mostra con infinito orgoglio incarnando tutta la passione di chi svolge questa fondamentale professione. Qui, ogni anno, i decorati si danno appuntamento per il consueto raduno, arrivando da ogni parte d’Italia e d’Europa con i loro “bizzarri” arredi, le loro splendide decorazioni, le loro artistiche aerografie, a rappresentare i più disparati paesaggi, o personaggi famosi della storia contemporanea o di quella passata, o, ancora, disegni fantasiosi secondo l’estro dell’artista. L’anno scorso erano in 150, forse il più grande raduno di decorati di tutti i tempi, grazie alla disponibilità di spazi aggiuntivi che hanno permesso di ospitare il 50 per cento di camion in più rispetto alle passate edizioni. Uno spettacolo, anche questo, di grande impatto. Tanta spontaneità Due giorni di festa per tutti gli appassionati di camion, addetti ai lavori e non, due giorni dove i protagonisti assoluti della scena sono, neanche a dirlo, gli autotrasportatori. Piace la kermesse romagnola. Piace tanto. Piace a tutti. Sarà perché mescola sapientemente gli ingredienti più graditi, sia al grande pubblico che agli operatori: le gare, lo show, le varie iniziative collaterali organizzate presso gli stand degli espositori, le prove in pista dei veicoli, la musica e l’aria di festa… E, non da ultimo, a piacere è soprattutto quel clima di informalità, spontaneità e genuinità così tanto diverso da quello più “freddo” e distaccato tipico di eventi più convenzionali, inquadrati in contesti istituzionali. Niente giacca e cravatta, o mise formali per intenderci, il che contribuisce, insieme all’atmosfera poco sopra tratteggiata, a creare quel clima distensivo e amichevole che riesce quasi a far dimenticare per quei due magici giorni i problemi della quotidianità lavorativa (ma non solo) e il serpeggiante malcontento che di questi tempi contagia e accomuna un po’ tutti. Insomma, un’atmosfera
tutta da vivere più che da raccontare, perché solo immergendosi in questo mirabolante, vivace e colorato contesto, costantemente accompagnato dalla colonna sonora di trombe, sgasate e di veri e propri spettacoli musicali itineranti, si può capire lo spirito che lo anima e che rinnova tutti gli anni il desiderio di tornarci in chi lo ha vissuto anche solo una volta. Vicini al mercato Non solo show a Misano. L’appuntamento del weekend del camionista, infatti, rappresenta da sempre, sia per la grandi Case costruttrici, che per le aziende fornitrici di componenti, accessori e servizi per l’autotrasporto (la cui presenza cresce di anno in anno), una grande occasione per avvicinare il mercato. E avvicinarlo, come si diceva, in modo meno formale, senza i filtri e le distanze della più “ingessata” routine lavorativa, per presentare e fare toccare con mano tutto ciò che può essere utile ad ottimizzare, rendere più redditizia ed efficiente l’attività di aziende e padroncini. Dunque, una occasione, anche per questi ultimi, di tenersi aggiornati sulle novità di mercato capaci di semplificare, agevolare e persino rivoluzionare il loro lavoro. Misano è anche una importante occasione, in questo grande contenitore festoso, dove il pubblico “non professionista” incontra e si mescola al popolo degli autotrasportatori, per riscattare questi ultimi dall’immagine negativa e stereotipata che domina ancora troppo spesso il sentire comune. Questo è il loro regno e qui si tocca con mano la loro vera essenza, fatta di passione per il loro lavoro, di preparazione, serietà e professionalità. Misano, insomma, è la festa di chi nutre una passione comune, il camion, che, in queste vesti, rappresenta ben più di un semplice strumento di lavoro. Una passione naturalmente condivisa dalle associazioni di camionisti, altra importantissima anima della kermesse, come la mitica Highway Truck Team che anche quest’anno non mancherà l’appuntamento romagnolo, desiderosa di accogliere con grande affetto e calore chiunque voglia condividere i suoi momenti di festa, e magari, anche solo per un giorno, condividere la grande generosità di questi ragazzi dal cuore d’oro, impegnati da In queste immagini alcuni momenti salienti della kermesse sempre a raccogliere fondi per chi, i momenti di festa, non può viverli.■ romagnola: esposizione, show e corse. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 65
Eventi
TraspoDay
Antimo Caturano, presidente A1 Expo avvia con soddisfazione la seconda edizione di TraspoDay
Il Sud
rilancia di Luca Barassi
C
hi l’ha detto che il Sud significa inefficienza, cause perse e poca voglia di fare? Luoghi comuni. Soprattutto a giudicare da ciò che è stato creato a Capua, a pochi chilometri da Caserta. Dal 6 al 9 marzo scorsi, infatti, qui ha avuto luogo TraspoDay, manifestazione nata quasi per gioco due anni fa e, oggi, rilanciata alla grande con la sua seconda edizione. Una location invidiabile da qualsiasi organizzatore di fiere, dal momento che il polo fieristico A1 Expo si trova esattamente all’uscita di Capua dell’autostrada Napoli-Roma e può contare su di un’area complessiva di 50 mila metri quadri, solo per la manifestazione trasportistica di cui vi stiamo parlando. Il complesso, infatti, è un ex impianto industriale dismesso rilevato dalla famiglia Caturano che, con grande imprenditorialità e lungimiranza, sta bonificando e ristrutturando per riqualificare questo centro e renderlo il polo più attrattivo del Mezzogiorno. Cominciamo da qui Intanto partiamo da questo progetto, la cui seconda edizione si è conclusa con numeri importanti e con una affluenza, soprattutto nel weekend, di solito appannaggio dei Saloni più blasonati. 66 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
E non importa che siano stati mille, diecimila o centomila i visitatori. Importa che le 156 aziende che hanno esposto (il 25 per cento in più rispetto al 2012) abbiano “fatto business” e abbiano avuto la soddisfazione di far vedere i propri prodotti e servizi a tanti operatori del settore interessati. Una manifestazione che non ha avuto, come unico aspetto, quello espositivo ma molto importanti e sentiti sono stati i momenti ludici, il programma convegnistico e la proiezione del film “TIR”, vincitore del Festival Internazionale del Film di Roma. Ma cominciamo dal clou di TraspoDay, ovvero da coloro che ci hanno creduto sin dall’inizio,
Con grande coraggio TraspoDay ha lanciato la sfida all’Italia creando un valido polo fieristico alternativo per lo sviluppo del nostro comparto nel Mezzogiorno
gli espositori. E cominciamo a parlare del lay-out del padiglione che ha ospitato gli stand. Tutto si può dire tranne che non fosse innovativo. Infatti, più che un quartiere dove il visitatore poteva liberamente girovagare per gli stand, si è trattato di una sorta di percorso obbligato che ha guidato gli avventori lungo un serpentone che li ha “costretti” a passare davanti ad ogni espositore. Se da un lato questa soluzione può essere scomoda per chi voglia scegliere con metodicità il tipo di visita da fare, dall’altro dà certamente modo di non perdersi nulla e, dal lato di chi espone, di avere la garantita opportunità di farsi vedere dal proprio potenziale cliente. Nessuna specifica suddivisione per settore ma una vera e propria carrellata di aziende di autotrasporto, commerciali, ricambisti e accessoristica, servizi per le imprese e servizi logistici. Le Sette Sorelle Ma la grande sorpresa è stata la presenza di tutte, ma proprio tutte le Case costruttrici di veicoli industriali. DAF, Iveco, MAN, Mercedes-Benz, Renault Trucks, Scania e Volvo hanno esposto, chi direttamente come Casa madre, chi attraverso il proprio concessionario di zona, le novità di prodotto e i servizi post vendita che oggi vanno tanto di moda. A questo proposito, Antimo Caturano, presidente di A1 Expo, ha voluto ringraziare il management della Case stesse e, in particolare, per la loro presenza in fiera, Franco Fenoglio, amministratore delegato di Italscania, Maurizio Pompei, direttore Trucks
di Mercedes-Benz Italia, e Mario Ferrari Aggradi, direttore di Truck Store Mercedes-Benz Italia. Alcune di loro hanno voluto essere coinvolte in diverse attività che hanno riempito le giornate capuane. Come il Truck Store MercedesBenz che, grazie all’intervento di Mario Ferrari Aggradi, ha organizzato un interessante workshop sul tema dei veicoli usati in tempo di crisi, oppure come Franco Fenoglio, che ha voluto essere presente alla proiezione del film “TIR” Dalle immagini di queste pagine si possono vedere le tante facce di la cui storia ha come protagoniquesta manifestazione: mostra, show, informazione e tanti, tanti sta “veicolare” un trattore Scania. camion, protagonisti dell’area coperta ed esterna.
TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 67
Inizio coi giovani e finale in festa La prima giornata di TraspoDay è stata all’insegna dei giovani. Il padiglione è stato, infatti, invaso, da moltissimi alunni delle scuole del circondario che hanno affollato la sala del convegno a loro dedicato, dal titolo “Mobilità e sicurezza”. Si è dunque parlato di sicurezza stradale con l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, il direttore dell’Agenzia Campana per la Mobilità Sostenibile (ACAM), Sergio Negro, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Caserta, Mario Falbo, il direttore della Motorizzazione civile di Napoli, Giovanni Di Meo, e il Comandante della Polizia Locale di Montagnana (PD), Girolamo Simonato. I relatori hanno illustrato ai giovani quelli che sono i maggiori pericoli alla guida, nell’ottica di un programma di promozione della cultura della sicurezza stradale che ha lo scopo di ridurre il numero di vittime stradali. I dati, purtroppo, parlano chiaro: i più coinvolti sono individui che hanno fra i 20 e i 49 anni di età, in particolare giovani 20-24enni e adulti tra i 40 e 44 anni (Istat). Importante è senz’altro il miglioramento della sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, ma molto incide anche l’informazione e la formazione sulle principali regole di sicurezza: il tasso di mortalità in incidenti stradali, calcolato come rapporto tra il numero di morti e la popolazione residente (per 1.000.000), è passato da 124,5 nel 2001 a 60,1 nel 2012. Sabato sera all’insegna della festa: TraspoDay è stato soprattutto Show con la presenza dei camion decorati. Il “Leggendario”, la “Sirenetta”, “O’ Commissario”, “lo Squalo bianco” e altri “mostri” tutte luci e musica a palla della mitica scuderia hanno movimentato il piazzale. Insomma, proprio tutti tra gli oltre settanta trattori
L’usato al tempo della crisi
Si è parlato di usato al TraspoDay e di come questo settore possa diventare una risorsa in tempo di crisi. A raccontare la situazione del mercato del “seconda mano” sono stati gli esponenti di due modi completamente diversi di gestire il “business” dell’usato. Da una parte Mario Ferrari Aggradi, direttore di Truck Store Mercedes-Benz, la struttura della Casa di Stoccarda che si occupa della vendita dell’usato, dall’altra Tiziano De Angelis, territory manager di Ritchie Bros. Al di là delle evidenti differenze concettuali nell’intendere lo stesso business, uno esponente di una grande Casa costruttrice, l’altro della più grande Casa d’aste del mondo specializzata in macchine industriali, i due si sono trovati d’accordo su un punto: in un momento di crisi la vendita dell’usato nazionale è destinata in gran parte all’estero (per Ritchie Bros, addirittura il 75%) con la conseguenza di un impoverimento, sia numerico che qualitativo, del nostro parco circolante.
Allestimenti particolari, le Case presenti in grande stile e una festa che ha visto la partecipazione di migliaia di appassionati. Sono stati questi alcuni elementi della seconda edizione di TraspoDay, la prima fiera del trasporto e della logistica rivolta al Sud, ma a cui hanno partecipato da tutta Italia.
arrivati tra il pomeriggio di venerdì e la notte. E sono stati proprio i camion i grandi protagonisti della serata di sabato, tra fiumi di birra, panini giganteschi, musica e spettacoli di cabaret. La domenica, chiusura della Fiera, invece, è stata la giornata della presenza delle Istituzioni. In visita alla Fiera sono arrivati Massimo Paolucci della Commissione Trasporti della Camera, Fulvio Martusciello, assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, e Francesco Paolo Iannuzzi, direttore generale dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania. Ospite particolare Maurizio Longo, segretario di Trasportounito, che ha anche preso parte all’inaugurazione della manifestazione il giovedì mattina. Longo ha affermato: “La temperatura del settore è piuttosto alta e continua a crescere pericolosamente. D’altra parte, alla voglia di riscatto delle imprese di autotrasporto si contrappone un sistema politico decisamente miope e incapace di tutelare le imprese italiane in un contesto europeo fortemente competitivo. La chiusura di sedicimila imprese negli ultimi quattro anni e l’assenza di sistemi normativi adeguati, non possono non portare a un’irreversibile sconfitta di uno dei 68 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
settori vitali dell’economia del Paese. Le politiche di Bruxelles, poi, che hanno portato a situazioni eccessivamente liberiste, come il cabotaggio stradale e l’utilizzo troppo spesso improprio di personale dell’Europa orientale o extracomunitario non fanno che accelerare il processo”. Nel pomeriggio si sono tenute le premiazioni del premio fotografico “On the Road” e del TraspoDay Show. Le categorie di quest’ultimo erano: il camion più illuminato, “Il Re della Notte”; l’autista che arriva da più lontano, “O’ straccia dischetto”; l’autista più anziano, “Il Veterano”; il camion più giovane, “Baby Truck” e l’azienda con più camion presenti, “Big team”. Insomma, tutta la soddisfazione si è vista negli occhi del presidente Antimo Caturano che ha voluto così salutare i visitatori, il pubblico e gli espositori oltre che le decine di persone che hanno lavorato a questo progetto: “L’appuntamento è naturalmente per TRASPO DAY 2016. Prima, però, nel 2015, abbiamo in serbo una sorpresa sia per gli espositori che per gli appassionati del settore. Ci faremo sentire presto”. ■
Speciale
Speciale
Edizione speciale
Torna dall’8 all’11 maggio a Veronafiere Samoter, il Salone internazionale triennale dedicato alle macchine da movimento terra, da cantiere e per l’edilizia che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario
di Francesca Lugaresi
C
i eravamo lasciati nel 2011 con un Samoter che occupava gran parte del quartiere fieristico di Verona, come nella migliore tradizione di questo storico Salone. Eravamo nel pieno della crisi ma ancora lo specifico comparto non aveva “registrato” il crollo. Ci ritroviamo oggi, nel 2014, al culmine di una recessione che per il “construction” è stata particolarmente pesante, tanto da far temere per l’apertura dei battenti della 29a edizione di Samoter che, proprio per uscire dal tunnel ha preparato una manifestazione SPECIALE.
Speciale innanzitutto perché la manifestazione rivolta al settore construction, nata a Verona nel 1964, festeggia quest’anno il suo cinquantesimo compleanno, prestigioso traguardo che verrà celebrato da una serie di iniziative appositamente dedicate. Speciale per la sua strategicità, essendo l’unica manifestazione di riferimento in Europa e in Italia per il 2014 - alternandosi, fin dal 1993, con Bauma di Monaco (che si è svolto l’anno scorso) e Intermat di Parigi (che si svolgerà nel 2015) - costituendo quindi un os-
servatorio privilegiato per fare il punto e guardare al futuro del comparto italiano legato al movimento terra e alle attrezzature da cantiere. Altrettanto Speciale per l’innovazione del format, dato dalla concomitanza di Asphaltica, rassegna dedicata alle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni, sicurezza e infrastrutture stradali, che rappresenta una grande novità di questa 29esima edizione, ampliandone l’offerta espositiva, resa possibile dall’accordo di collaborazione con Siteb, l’associazione italiana di riferimento
Spe-ale Speci per le opere stradali e le infrastrutture viarie. E, ancora, Speciale perché intende mettere al centro tematiche strategiche per questo comparto come la sostenibilità economica e ambientale e i nuovi mercati. Speciale, poi, perché sarà un’importante occasione di confronto con il governo e, nello specifico, con il ministero dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti e delle Politiche agricole, coinvolti nella ricerca di soluzioni efficaci per rimettere in piedi il comparto. Speciale, infine, e soprattutto, per l’obiettivo che si è posta: quello, appunto, di predisporre strumenti di ripresa e di rilancio di un settore, quello del movimento terra, ancora molto sofferente (se non per l’export, su cui questa edizione del Samoter vuole proprio puntare i riflettori), ma con una gran voglia di crescere. E sono già oltre 400 gli espositori che ai primi di marzo hanno aderito alla manifestazione, anche se al momento in cui scriviamo si tratta di un elenco ancora provvisorio, perché il motore dell’organizzazione ha ripreso
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Speci Specia-ale
a girare a pieno regime proprio in questi giorni ed ora, come si suol dire, “fervono i preparativi”. “L’intero comparto è in movimento”, come recitava la campagna on air. “Obiettivo: esserci”. Obiettivo: esserci Fervono i preparativi, alla data in cui scriviamo e, nonostante sia marzo avanzato molti aspetti sono ancora in via di definizione. Anche Trasportare Oggi “sta lavorando per voi”, o meglio, per chi ci sarà. In questa speciale occasione, infatti, in collaborazione con Veronafiere, terrà un convegno dal titolo “Costruire… il futuro” (10.00-13.00 - Sala Puccini – Centro congressi Arena – Pad. 6/7) che avrà l’intento di offrire al pubblico specializzato diversi spunti di riflessione per individuare le soluzioni volte ad una crescita sostenibile ed ecologicamente corretta, con un particolare focus
su Expo 2015, importante appuntamento di portata mondiale che avrà inizio tra poco meno di un anno e che si tradurrà sempre più in un incremento delle attività costruttive e, quindi, in opportunità di sviluppo e rilancio del comparto. E così come noi hanno aderito al progetto oltre 400 aziende, che vogliono credere nel rilancio dell’economia, in generale, ma anche nello specifico comparto.
I seminari, i convegni e gli incontri di Samoter 2014 Al momento in cui scriviamo, il calendario è ancora provvisorio e potrebbe subire alcune variazioni. Vedere il calendario definitivo su www.samoter.com
Giovedì 8 maggio
Venerdì 9 maggio
Cerimonia Cerimonia inaugurale del 29° Samoter e consegna del Samoter International Award 10.30- 12.30 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7
Seminario Accordo Inail - Atecap per la formazione in materia di sicurezza Concrete Safety - Atecap in collaborazione con Veronafiere 10.00-12.00 Area Concrete Safety
Convegno Terre e rocce di scavo: un problema o un'opportunità S.I.G. Società Italiana Gallerie in collaborazione con Veronafiere 14.30-18.00 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7
Convegno Terre e rocce di scavo: un problema o un'opportunità? S.I.G. Società Italiana Gallerie in collaborazione con Veronafiere 09.30-13.00 Sala Rossini - Centrocongressi Arena - Padd. 6/7
Seminario I costi della mancata sicurezza Concrete Safety - Atecap in collaborazione con Veronafiere 15.00-17.00 Area Concrete Safety
Convegno Costruire il futuro Rivista “Trasportare Oggi” in collaborazione con Veronafiere 10.00-13.00 Sala Puccini- Centrocongressi Arena - Padd. 6/7
Seminario La progettazione della sicurezza nei cantieri complessi: focus sulle forniture di calcestruzzo Concrete Safety - Atecap in collaborazione con Veronafiere 10.00-12.00 Area Concrete Safety
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Convegno Riutilizzo del territorio. Scavi a cielo aperto Ordine Nazionale dei Geologi in collaborazione con Samoter 09.30 - 12.30 1° p. Palaexpo - Sala Respighi
Convegno Le tecnologie Trenchless: una nuova frontiera verso la sostenibilità sociale ed ambientale IATT - Italian Association for Tranchless Technology in collaborazione con Veronafiere 10.00-13.00 Centrocongressi Europa-Sala Salieri Seminario Fornire il calcestruzzo in sicurezza Concrete Safety - Atecap e Formedil in collaborazione con Veronafiere 10.00-12,00 Area Concrete Safety Incontro Progettazione: BIM per prodotto/cantiere/edificio-infrastruttura ASCOMAC in collaborazione con Veronafiere 10.30 Area Smart Site
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Speciale
I numeri del 2011 Oltre 900 espositori 37 Paesi di provenienza 98.000 108.906 presenze mq di superficie espositiva
I grandi assenti? Beh, ci sono. A partire da Caterpillar, sempre grande protagonista del Salone e in particolare del grande piazzale d’ingresso, già da dicembre aveva dato forfait. E poi le Case costruttrici di veicoli industriali. Con loro è stato un tira e molla fino all’ultimo ma, come biasimarli, dopo che il 2013 ha chiuso con un immatricolato di poco superiore ai 600 pezzi? Gli ingredienti del 2014 La manifestazione, che non coinvolgerà come per le passate edizioni tutto il quartiere fieristico, si prefigge comunque lo scopo di offrire un prodotto fieristico di altissima qualità, incentrato sia sulla parte espositiva, sia sugli aspetti formativi e informativi, ritenuti altrettanto fondamentali, con un calendario di convegni, seminari e incontri molto vario e articolato (di cui l’organizzazione sta definendo proprio in questi giorni gli ultimi dettagli, sia per Samoter che per Asphaltica), mantenendo tra i suoi punti di forza l’area Demo che sarà realizzata al suo interno per mostrare ai visitatori le macchine in situazioni di operatività.
Seminario Investimento: prodotti materiali, macchinari, infrastrutture, strumenti IMAMOTER in collaborazione con Veronafiere 11.30 Area Smart Site Seminario Abilitazione alla conduzione di macchine operatrici ASCOMAC e IMAMOTER in collaborazione con Veronafiere 14.00 Area "SMART SITE" Seminario Esercizio fiscalità di vantaggio, sicurezza sul lavoro, gestione persone e materiali (ASCOMAC) Partecipazione a progetti finanziati (Warrant InnovaImpresa), Incentivi per la sicurezza sul lavoro ASCOMAC e IMAMOTER in collaborazione con Veronafiere 15.00 Area "SMART SITE Seminario Indagine Atecap su impianti e mezzi d’opera per la produzione e la consegna del calcestruzzo
Concrete Safety 15.00-17.00 Area Concrete Safety
Sabato 10 maggio
Convegno Innovazione e sostenibilità macchine mobili e fisse ANIM in collaborazione con Veronafiere 09.30-13.00 Sala Respighi - Centro Congressi Palaexpo (1° piano) Seminario Fornire il calcestruzzo in sicurezza Atecap e Formedil in collaborazione con Veronafiere 10.00-12.00 Area Concrete safety Seminario Legalità normativa giuridico - tecnica appalti/contrattualistica ASCOMAC in collaborazione con Veronafiere 10.30 Area "SMART SITE"
Incontro Ciclo vita chiusura del cantiere, attività di smaltimento del cantiere, ed inizio operatività Costruzione/Edificio/ Infrastruttura (ASCOMAC) Sistemi di recupero dell’energia (ITAE) Tecnologie per Smart Cities and Communities ASCOMAC e IMAMOTER in collaborazione con Veronafiere 11.30 Area "SMART SITE" Seminario Certificazione dei risultati (a cura ASCOMAC) Sicurezza nelle macchine (IMAMOTER) ASCOMAC e IMAMOTER in collaborazione con Veronafiere 14.00 Area "SMART SITE"
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Spe-ale Speci
Nuovi mercati Grande attenzione verrà dedicata, come si diceva, all’internazionalizzazione. La diversificazione su più mercati si è infatti dimostrata una carta vincente per le imprese. L’export di macchinari Made in Italy nei primi nove mesi del 2013 ha fatto registrare 1,8 miliardi di Euro di controvalore, indicando dunque l’estero come la via privilegiata per lo sviluppo del comparto. Le imprese devono guardare al mercato globale, ha confermato anche il Cece (la federazione europea dei produttori di macchine per costruzioni) all’assemblea annuale dello scorso novembre. Ecco perché i nuovi mercati saranno al centro di questa edizione, per cui Veronafiere, con la collaborazione delle Camere di Commercio e degli uffici ICE di Roma ha lavorato e investito in questi mesi per portare in
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questa sede non solo operatori del mercato interno, ma delegazioni commerciali di grandi buyer e operatori specializzati provenienti da Iran, Qatar, Arabia Saudita, Turchia, Kurdistan, Russia, Balcani, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Francia, Svezia, Norvegia, Romania, Stati Uniti (che, insieme all’area Nafta - l’area di libero scambio nordamericana - rappresentano un mercato molto importante per le imprese italiane del settore, assicurando il 7% delle esportazioni), Brasile (che sta investendo per le opere legate ai Mondiali di calcio e alle Olimpiadi 2016), Sudafrica, Area del Mediterraneo. Sostenibilità Altro focus di Samoter sarà quello sulla sostenibilità economica e ambientale di tutta la filiera delle costruzioni (dove in Italia c’è ancora mol-
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to da fare). E’ questo concetto che deve da ora in poi indicare la strada per il futuro sviluppo del comparto. Samoter intende dunque impegnarsi su questa tematica, che percorrerà trasversalmente la manifestazione con iniziative convegnistiche, approfondimenti e aree formative per sensibilizzare il mondo dell’edilizia sulle nuove prospettive dei cantieri e delle costruzioni sostenibili. A darne risalto sarà anche Asphaltica, importante appuntamento per gli operatori della viabilità stradale (che si svolgerà in un’area ben distinta nell’ambito dell’esposizione fieristica veronese, curata da Siteb) con il progetto delle “Green roads”, ossia le soluzioni per realizzare strade con materiali alternativi e riciclabili al 100%, caratterizzate da tecnologie a basso impatto ambientale e bassi consumi energetici. Di “cantiere a impatto zero” parlerà poi
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Speciale Info utili
ASCOMAC (Federazione Nazionale Commercio Macchine) presentando il progetto “Smart Site - Smart City. Dal cantiere alla città intelligente”, un modello di sviluppo sostenibile incentrato su legalità e trasparenza, innovazione tecnologica, alta efficienza di macchine, attrezzature e impianti, elevata formazione, professionalità delle maestranze, miglioramento degli standard di sicurezza sul lavoro, semplificazione burocratica, qualità di materiali ecosostenibili ed efficienti, tendenza a rendere nullo l’impatto energetico ed ambientale. I premi
Giovedì 8 maggio Samoter non solo aprirà i battenti ma, contestualmente alla cerimonia inaugurale di questa 29esima edizione (10.30-12.30 Sala Rossini - Centro congressi Arena - Pad 6/7) consegnerà il Samoter International Award, prestigioso riconoscimento che, dal 1973, viene assegnato a chi, azienda pubblica o privata, e Paese si è particolarmente distinto nell’ambito della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica,
QUANDO: 8 - 11 Maggio 2014
DOVE: Quartiere Fieristico di Verona ORARI: Da giovedì a sabato 9:30-18:00 e la domenica 9:30-13:00 INGRESSO: Porta Cangrande Porta San Zeno Porta Re Teodorico MODALITA’ DI INGRESSO: Riservato agli operatori di settore con registrazione obbligatoria (www.samoter.com/it/serviziOnLine/biglietteria) Biglietto di ingresso a pagamento o su invito gratuito dell'espositore BIGLIETTI: Biglietto intero, valido per 1 ingresso: Acquisto in cassa: € 15 Acquisto in prevendita online: € 7 (con un risparmio del 53%) Abbonamento intero, valido per 1 ingresso al giorno per tutti i giorni di manifestazione: Acquisto in cassa: € 25.00 Acquisto in prevendita online: € 18.00 (con un risparmio del 28%).
contribuendo allo sviluppo, all’affermazione e alla promozione dell’attività edilcantieristica sia a livello nazionale che internazionale. E anche in questo l’edizione 2014 di Samoter vuole essere speciale: in occasione del suo mezzo secolo di vita, premierà i 18 Paesi che nel corso degli ultimi 40 anni, da quando esiste questo riconoscimento, sono stati insigniti del Premio Internazionale Samoter: Algeria, Arabia Saudita, Australia, Brasile, Cina, Dubai, Egitto, Etiopia, India, Iran, Marocco, Nigeria, Pakistan, Panama, Portogallo, Russia, Spagna, Turchia. Sempre il primo giorno verrà premiato anche il vincitore del Concorso Novità Tecniche, altro storico riconoscimento del Samoter, che viene assegnato a quei produttori che presentano in anteprima progetti, prodotti, soluzioni ad alto contenuto innovativo, i cui driver di sviluppo si identifichino nella qualità, nell’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche, nella sicurezza e nella sostenibilità ambientale ed energetica. Veronafiere, insomma, ci crede, invitando altresì tutti gli operatori a fare altrettanto e a non perdere la fiducia, utilizzando questa occasione per trovare una risposta comune alla crisi, che attanaglia ancora pesantemente il settore.■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 73
La chiave d'ingresso per iL mondo deL trasporto Il primo portale italiano del trasporto e della logistica è oggi un vero e proprio canale multimediale del mondo dei trasporti: Trasportare Oggi, dal 1997 l’unica pubblicazione in Italia che si rivolge al settore della logistica in modo diretto, mirato e capillare, disponibile anche su AppStore scaricando gratuitamente l'applicazione per iPad. WebTv, grazie al canale YouTube, e un Social Media grazie alla pagina Facebook (facebook.com\trasportareoggi) e al profilo Twitter (@trasportale) completano l'offerta. 15000 copie della rivista distribuite ogni numero, 160.000 accessi mensili al sito, 5000 fan di Facebook sono i principali numeri che identificano il successo del network garantito dalla costante partecipazione di tutto il mondo dell'autotrasporto.
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disponibile per ipad su appstore
twitter: la nuova frontiera di Toe
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Disponibile su
Movimento terra, off road e cantiere
■ piccoli forzuti la seconda puntata sui miniescavatori
Direttore: Ferdinando Tagliabue
■ In costruzione Doosan VOLVO CE michelin new hoLLAND
■ fuso canter l’efficienza in cantiere
editoriale off road di Ferdinando Tagliabue direttore Trasportare Oggi Construction
PAGARE I DEBITI
I
l detto “a pagare e a morire c’è sempre tempo” fa da sempre parte del linguaggio comune ma se questo detto lo guardiamo dal punto di vista di tante imprese, appare completamente diverso, stonato, visto che per tante, tantissime imprese potrebbe essere trasformato in “se non pagano si muore”. E intanto si va avanti, zoppicando, in maniera sempre più precaria, cercando di resistere, giorno per giorno affrontando una situazione che un giorno lascia trasparire segnali positivi e quello successivo mostra nuovamente il buio. E’ il caso dei debiti della pubblica amministrazione che, stando a quanto affermato nei giorni scorsi ad una trasmissione di RaiTre dal Presidente della Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini, saranno pagati entro il mese di luglio. Bassanini ha infatti dichiarato: “Sono convinto che per i debiti della P.A. di parte corrente, che sono il grosso, il pagamento sia possibile anche molto prima della fine di luglio, bastano due, al massimo tre mesi”. Ma di quanti soldi si tratta? La cifra, stando alle stime, quanto mai elastiche, oscilla tra i 20 e i 100 miliardi, cifra che peraltro è già conteggiata nelle stime del deficit (che non deve superare la soglia del 3% del Pil) e per la quale non è necessario trovare altre coperture. La rimanente parte, i debiti in conto capitale che ammontano a 5-10 miliardi, è stato detto che richiederà dei tempi più lunghi anche se la data indicata nel 21 settembre dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi è, secondo Bassanini, una data credibile, del resto il 21 settembre è San Matteo. A sostegno di questa soluzione viene anche il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ma, come ha sottolineato il Presidente della Cdp anche Enrico Letta era favorevole alla soluzione ma si trovò a fronteggiare le obiezioni proprio da parte dell’amministrazione del Ministero dell’Economia per il rischio che potesse emergere debito, cosa che l’Europa non vuole. Insomma si vive ancora alla giornata. E anche il settore vive alla giornata, in maniera sempre incerta. Lo vediamo anche dal Samoter che, a dispetto di tante voci che lo volevano finito, ci sarà. Sarà forse un Samoter più piccolo, meno affollato, con qualche grande assente (speriamo non troppi) ma con tante imprese italiane che credono ancora nella capacità del nostro Paese e nella necessità che l’Italia continui ad essere una realtà industriale anche in questo settore, con la forza della serietà e la volontà di rilanciare crescita e occupazione. 76 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
GOOD NEWS In calo gli infortuni sul lavoro
Sono stati resi disponibili sulla banca dati statistica dell’INAIL i dati relativi agli infortuni totali e mortali indennizzati nel settore delle costruzioni, aggiornati al 31 ottobre 2013. L’analisi conferma una significativa flessione degli infortuni indennizzati totali e mortali. Il trend è confortante in quanto continua a diminuire anche il dato degli infortuni rapportato al totale degli occupati (anch’esso in netto calo negli ultimi anni). In particolare, il numero di infortuni indennizzati totali nel 2012, pari a 47.193, è diminuito del 19,5% rispetto all’anno precedente, incrementando le riduzioni già avvenute negli anni passati. Anche l’incidenza degli infortuni totali rispetto al numero di occupati si è significativamente ridotta, passando da 31,7 nel 2011 a 26,9 nel 2012 per 1.000 occupati. Per quanto riguarda il numero di infortuni mortali indennizzati (nello specifico 149 nel 2012), i dati evidenziano un calo di circa il 20% rispetto al 2011. Da segnalare anche che è diminuita l’incidenza degli infortuni mortali rispetto al numero di occupati, che si attesta a 0,08 per 1.000 occupati. I dati relativi all’anno 2012 non sono consolidati a causa dei tempi tecnici di definizione e sono, pertanto, suscettibili di modifiche da parte dell’INAIL nel corso dei prossimi mesi.
CONTRO IL MALTEMPO Macchine New Holland Construction
Una vasta gamma di macchine movimento terra New Holland Construction, sono state protagoniste in diversi luoghi d’Europa, dal Regno Unito all’Italia, alla Spagna, recentemente colpiti da perturbazioni e inondazioni. In Gran Bretagna il concessionario New Holland Construction di Dorchester, G. Crook ha fornito all’Agenzia per l’ambiente un escavatore New Holland E385, che ha lavorato due settimane per riparare le barriere protettive della spiaggia di Preston. Nella città di Gijon, nelle Asturie, le macchine New Holland Construction hanno prestato immediato soccorso e l’impresa RUVICAM, responsabile della manutenzione delle strade per conto del Comune di Gijon, ha inviato diversi mezzi New Holland Construction per riparare i danni riportati dal lungomare, prima che un’altra ondata di maltempo peggiorasse la situazione. Alla fine di gennaio anche l’Italia è stata colpita da piogge particolarmente violente che hanno provocato situazioni di emergenza ed esondazioni in Emilia Romagna, Toscana e Liguria, un’emergenza che ha visto i Vigili del Fuoco effettuare oltre 2 mila interventi di soccorso, in cui, ancora una volta, le macchine New Holland Construction sono state protagoniste.
in costruzione
DUMPERS Doosan riduce il costo
Recenti prove sul campo realizzate con i nuovi dumper articolati Doosan DA30 e DA40 con motori Tier 4/Stage IV Final hanno evidenziato valori eccellenti di efficienza nei consumi e nella capacità di trasporto nonché una significativa riduzione del costo operativo per tonnellata. La versione Tier 4/Stage IV Final del DA40, dotata di un nuovo sistema di controllo e gestione, ha evidenziato consumi medi pari a 17 l/ora, un valore eccellente e sensibilmente migliore rispetto ai livelli già eccellenti offerti dalle macchine DA40 T41. Il dumper articolato Doosan DA40 unisce a consumi di carburante contenuti una velocità massima di 58 km/h; la capacità del cassone è stata portata a 24,4 mc e il carico utile raggiunge ora le 40 t metriche senza portellone, con un incremento di oltre il 15% rispetto al precedente modello MT41, a tutto vantaggio di una considerevole riduzione del costo operativo per tonnellata. Tutti i dumper articolati Doosan dispongono di snodo di articolazione posizionato dietro la ralla, soluzione che assicura una omogenea ripartizione dei pesi anche in caso di massima sterzata. Questa caratteristica, associata a un carrello tandem posteriore a oscillazione libera, garantisce il costante contatto con il suolo della trazione integrale a 6 ruote, per una distribuzione omogenea della potenza e ottime prestazioni di guida sui terreni difficili.
TREND Mercati in miglioramento (per VCE)
Nel quarto trimestre del 2013, Volvo Construction Equipment ha riferito che il fatturato netto è aumentato del 3%, raggiungendo quota 13.005 milioni di SEK, rispetto ai 12.572 milioni di SEK nello stesso periodo dell’anno precedente. Tenuto conto delle oscillazioni valutarie, il fatturato netto è aumentato ulteriormente, arrivando al 6%. Questo miglioramento delle cifre è dovuto in gran parte all’incremento delle vendite degli equipaggiamenti più piccoli, che hanno contribuito ad aumentare le consegne del 9% durante il trimestre. Il reddito operativo è aumentato del 16% durante il periodo, raggiungendo 272 milioni di SEK, rispetto ai 235 milioni di SEK dello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine operativo ha visto un miglioramento nel quarto trimestre, arrivando al 2,1% rispetto all’1,9% nel quarto trimestre 2012. Nonostante l’aumento degli ultimi tre mesi, nell’arco del 2013 Volvo CE ha registrato una diminuzione complessiva del fatturato del 16%, scendendo a 53.437 milioni di SEK, rispetto a 63.558 milioni di SEK nel 2012. Per il 2014, nei mercati complessivi in Cina ed Europa ci si attende una crescita dello 0-10% misurata in unità, mentre per Nord America, Sud America e Asia (Cina esclusa) è previsto un range da meno 5% a più 5%.
iN SARDEGNA Rapporto costruzioni Il 20 febbraio scorso è stato presentato a Cagliari il VI Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Sardegna, nato dalla collaborazione tra Ance Sardegna ed il Centro Studi Ance. Lo studio è stato illustrato dal Presidente di Ance Sardegna Maurizio de Pascale e da Anna Bimbo del Centro Studi dell’Ance. Il rapporto conferma la drammatica crisi in atto nel settore che ha visto in cinque anni una caduta del valore aggiunto delle costruzioni in Sardegna del 38,3% in termini reali, risultando il settore economico più penalizzato dalla crisi. Anche il mercato del lavoro evidenzia una significativa contrazione dei livelli occupazionali, con una perdita di 24.100 addetti nelle costruzioni tra il 2007 e il 2013. Nel rapporto sono inoltre contenuti alcuni approfondimenti regionali sul mercato immobiliare residenziale, sugli aspetti relativi al credito, sul rischio idrogeologico del territorio e sull’andamento dei bandi di gara per lavori pubblici.
UN AMICO DEI DUMPER Michelin X-Super Terrain+
Michelin ha di recente presentato un nuovo pneumatico (siglato X-Super Terrain+) destinato ai dumper articolati, macchine che operano in condizioni difficili e spesso estreme, dove gli pneumatici devono poter assicurare le massime prestazioni in termini di trazione, robustezza e affidabilità. Il nuovo modello ha raccolto l’eredità del precedente X-SUPER TERRAIN, per quanto concerne la capacità di trazione, ma con in più importanti miglioramente tecnologici come ad esempio i rinforzi aggiuntivi, la carcassa di ultima generazione con tecnologia C2 e mescole di nuovissima progettazione che assicurano un incremento in termini di durata del 15% circa. Il nuovo Michelin X-Super Terrain+ è un vero e proprio alleato di qualità per i dumper, un alleato forte della tecnologia Michelin, messa a disposizione dell’utenza specializzata nella grande cantieristica e che assicura, indipendentemente dalle condizioni operative, durata, capacità di trazione e di manovrabilità, affidabilità, robustezza e anche sicurezza, grazie ai fianchi rinforzati con un cordolo di protezione laterale. I nuovi X-Super Terrain+ si fanno apprezzare per la loro convenienza grazie alla miglior resistenza alle aggressioni, a livello di carcassa e di mescola del battistrada, aspetti che aumentano sensibilmente la durata dello pneumatico. TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 77
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In Cantiere
Miniescavatori
PICCOLI FORZUTI Proseguiamo con la seconda puntata dedicata ai miniescavatori, macchine compatte, leggere, facili da manovrare e con una manutenzione particolarmente agevole che, proprio per queste importanti caratteristiche, sono diventate importantissime, se non insostituibili, in tutti i cantieri
di Ferdinando Tagliabue
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i abbiamo lasciato sul numero di febbraio/marzo con alcuni marchi protagonisti di questo importante segmento del movimento terra. Bobcat, CNH Industrial, Case, Caterpillar, Doosan, Euromach e Hyundai. Proseguiamo nella carrellata sui piccoli forzuti prendendo in esame la produzione di altri grandi costruttori impegnati in questo specifico comparto in cui, lo ricordiamo, fanno parte sia i mini che i midi escavatori fino a 15 tonnellate. JCB JCB è presente anche nel comparto dei microescavatori, con una gamma particolarmente ampia. Cominciamo dai modelli 8008 CTS e 8010 CTS che, grazie alle loro dimensioni particolarmente contenute, possono passare da porte standard da 762 mm senza per questo rinunciare a doti di forza inaspettate. Questi due piccoli possono eseguire lavori impegnativi in ambienti ristretti mantenendo la massima stabilità in ogni condizione. Il modello 8008 CTS da 875 kg ha un motore da 9 kW, sottocarro allargabile e vanta profondità di scavo e portate ai migliori livelli della categoria. Il modello 8010 CTS con peso di 1.028 kg, è estremamente compatto e facile da trasportare; è equipaggiato con un motore da 13,8 kW, sottocarro allargabile, e un eccellente comfort, con ampi spazi per le gambe e assenza di interruttori di commutazione che possono confondere l’utente. Tutte le funzioni sono indipendenti l’una dall’altra, il che consente anche ad operatori poco esperti, di apprendere rapidamente e facilmente il funzionamento della macchina. 78 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
Comfort, controllabilità, affidabilità, accessibilità per la manutenzione e prestazioni caratterizzano anche gli altri modelli che compongono la gamma di miniescavatori JCB (8014, 8016, 8020, 8025 e i nuovi modelli 8026 e 8018) macchine che offrono grande controllo, facilità di accesso negli interventi di manutenzione, una cabina confortevole ma anche un design compatto, facilità di trasporto e la possibilità di operare in spazi particolarmente ristretti. I miniescavatori JCB a giro sagoma posteriore zero (i modelli 8030, 8035, 8040, 8045 e 8050) rispondono alla necessità di macchine compatte ma veloci, potenti e produttive. Il modello JCB 8014 CTS, raggiunge una
profondità massima di scavo di 2,64 m e ha una forza di strappo di 11,3 kN. Il peso di soli 1554 kg (versione tettuccio), rende la macchina facile da caricare e trasportare. Il modello 8016 CTS è un giro sagoma con profondità massima di scavo di 2590 mm, ha un motore da 14,2 kW e una forza di strappo di 13,7 kN. Il modello 8018 CTS è caratterizzato da processi di progettazione e produzione che hanno permesso di creare una macchina a giro sagoma posteriore all’avanguardia, con un motore potente, una lama dozer resistente, boccole in acciaio, un sottocarro allargabile, peso ridotto e un distributore idraulico ad alta precisione. I pattini di usura registrabili
all’interno del carro allargabile garantiscono una lunga vita utile e una guida stabile, confortevole e silenziosa. Il mini JCB 8020 CTS da 1987 kg utilizza lo stesso motore Perkins da 14,7 kW e 1,1 litri di cilindrata della serie 801, ma dispone di un lungo sottocarro allargabile idraulicamente per una maggiore stabilità, nonché di traslazione a due velocità con funzione auto kickdown per rapide manovre in cantiere. Il mini escavatore 8025 ZTS offre tutti i vantaggi dei modelli a giro sagoma posteriore tradizionale ma con la sicurezza aggiuntiva offerta dal giro sagoma ZTS. Il motore è un Perkins 3 cilindri da 20,9 kW, da 1,5 litri montato su un sottocarro stabile attentamente abbinato al diagramma di scavo per garantire prestazioni ottimali e maggiore sicurezza. Il modello 8026 CTS è la primissima macchina JCB a giro sagoma posteriore tradizionale nella categoria da 2,5-3,5 tonnellate e con il suo peso di 2,7 tons, è uno degli escavatori più grandi trainabili da un veicolo da 3,5 tonnellate. Il motore è un Perkins da 18,4 kW; questo escavatore compatto ha un gruppo di scavo con avambraccio e braccio scatolati per una profondità di scavo di 2,74 m, sbraccio di 4,77 m e altezza di scarico di 3,22 m. 8030 ZTS pesa 3217 kg e dispone di un motore Perkins da 20,9 kW. 8035 ZTS da 3651 kg ha un motore Perkins da 23,6 kW e traslazione a due velocità che assicura una velocità massima di 4,3 km/h; questo modello dispone di circuito ausiliario ad effetto singolo di serie e punti di ancoraggio aggiuntivi per facilitare il fissaggio della macchina. Veniamo infine ai modelli 8040 ZTS e 8045 ZTS, rispettivamente da 4300 e 4750 kg; entrambi hanno un motore da 34 kW che assicura eccellenti prestazioni in termini di scavo e di traslazione. KUBOTA Altro costruttore che viene da lontano è Kubota, presente con una gamma ampia e interessante. Nel segmento inferiore alla tonnellata Kubota schiera due modelli, il K008-3 e l’U10-3, entrambi dotati di struttura protettiva antiribaltamento. I due modelli, che hanno un peso rispettivamente di 980 e 1120 kg, raggiungono una profondità di scavo di 1720 e 1800 mm. Entrambi equipaggiati con un motore da 10,2 CV a 2050 giri/min, hanno una capacità della benna rispettivamente di 0,022 e 0,024 mc. Nel segmento tra 1 e 2 tonnellate Kubota propone 4 modelli con pesi compresi tra 1490 e 1780 kg, profondità di scavo da 2250 a 2580 mm, motori da 13 e 16 CV (a 2300 giri/ min), benne con capacità di 0,035 e 0,04 mc, proposti in esecuzione con raggio di rotazione ultra corto e non. In questo segmento spicca il recente U15-3 a raggio di rotazione ultra corto
che gli permettere di rispondere alle esigenze di una grande varietà di lavori e che dispone di una notevole capacità di sollevamento, un ottimo livello di sicurezza e comfort ma anche una grande facilità di manutenzione e di trasporto. Sono invece cinque i modelli che compongono la gamma tra le 2 e le 3 tonnellate i cui pesi vanno da 2030 a 2790 kg. Le profondità massime di scavo vanno da 2320 a 2820 mm. Le motorizzazioni sono 4: 19 CV a 2200 giri/min; 21 CV a 2400 giri/min; 24,8 CV a 2100 giri/min e 7,5 CV a 2300 giri/min, così come sono 4 le capacità delle benne che vanno da 0,06 a 0,08 mc. Il segmento tra le 3 e le 4 tonnellate comprende tre modelli in grado di assicurare movimenti dolci e simultanei, con elevata forza di scavo e grande versatilità di applicazione per gli accessori. I pesi dei modelli che compongono questa gamma sono compresi tra 3410 e 3980 kg mentre le profondità massime di scavo vanno da 3300 a 3510 mm. Due invece le motorizzazioni con potenze di 31,1 e 40 CV. Nella fascia immediatamente superiore (quella tra 4 e 5 tonnellate) troviamo il modello U48-4. Questa macchina da 4,7 t vanta una grande stabilità che gli permette di poter lavorare in maniera efficiente anche in spazi particolarmente ristretti. La versatilità è assicurata da due circuiti ausiliari standard. La profondità massima di scavo è di 3380 mm, ha una benna della capacità di 0,14 mc ed il suo motore sviluppa una potenza massima di 40,5 CV a 2200 giri/min. Concludiamo con il segmento delle 5-6 tonnellate, dove Kubota schiera due modelli tra cui il KX057-4, il più potente tra i miniescavatori di questo costruttore con le sue 5,5 tonnellate di peso ed un motore che sviluppa una potenza massima di 46 CV a 2200 giri/min. Il KX057-4 è stato progettato per lavorare con una vasta gamma di accessori mantenendo una straordinaria stabilità nonché una grandissima versatilità. VOLVO 2985 La gamma di miniescavatori Volvo è in grado di offrire una serie di soluzioni improntate alla massima affidabilità ed in grado di rispondere alle più disparate esigenze di scavo. Sono macchine di grande versatilità e in grado di ben figurare in un’ampia gamma di applicazioni, dalla preparazione di cantieri alla paesaggistica, dallo scavo di fossi e fondazioni alla demolizione, dal caricamento di camion alla posa di tubazioni/ condotti e altro ancora.
Tra le caratteristiche principali della gamma di miniescavatori Volvo ricordiamo i motori di grande affidabilità e dai consumi particolarmente contenuti; le cabine Volvo Care Cab sono in grado di offrire eccellenti livelli di sicurezza e comfort, requisiti fondamentali non solo per ridurre la fatica dell’operatore ma anche per aumentare la produttività. Da segnalare anche la facilità di assistenza e manutenzione, grazie a punti di assistenza periodica accessibili da terra, per assicurare la massima continuità di funzionamento e minori fermo macchina. Da ricordare ancora la presenza di impianti idraulici avanzati per un’elevata rispondenza e sistemi di attacco rapido versatili per una rapida sostituzione della benna e degli attrezzi. La gamma Volvo di escavatori compatti è composta dai modelli EC15C, EC17C, EC18C e EC20C. Il più piccolo, dispone di comandi di rotazione e brandeggio che garantiscono alte prestazioni e un funzionamento senza problemi: la rotazione è controllata dal joystick sinistro e il movimento di brandeggio da un interruttore sul joystick destro. La cabina è tra le più spaziose e comode della sua classe ed è dotata di strutture di sicurezza TOPS, ROPS e OPG1 di serie. Da segnalare l’eccellente visibilità in tutte le direzioni, il sedile dell’operatore multi-regolabile ed il quadro strumenti di grande leggibilità. Il modello EC 17C ha un peso operativo compreso tra 1560 - 1650 kg; l’EC18C ha invece pesi che vanno da 1670 a 1760 kg, mentre l’EC20 ha un peso operativo compreso tra 1850 e 1940 kg. La gamma di miniscavatori Volvo comprende anche i modelli EC25, EC27C, EC30 ed EC35C, quest’ultimo dotato di motore Volvo D2.2D da 36,3 CV, in grado di raggiungere una profondità massima di scavo di 3710 mm. Completano verso l’alto la gamma i modelli EC55C da 5700 kg di peso operativo ed il EC55B Pro, con motore Volvo da 52 CV, profondità massima di scavo di 4360 mm e un peso operativo di 5500 kg.■ TRASPORTARE OGGI aprile/maggio 2014 79
In cava
Fuso
PIÙ EFFICIENZA MENO CONSUMI Un anno tutto dedicato al nuovo veicolo nato sotto il segno della Stella
un filtro antiparticolato progettato per durare l’intera vita del veicolo. Nella progettazione del nuovo Canter i tecnici hanno tenuto in grande considerazione anche l’aspetto sicurezza e così il veicolo dispone di un impianto frenante a gestione elettronica con ESP che integra ABS, ASR e Brake Assist; da ricordare inoltre l’adozione di specchi retrovisori grandangolari supplementari. LA GAMMA
di Pietro Altissimo
I
l Fuso Canter in versione 2014 si presenta con motorizzazioni ancor più pulite ed efficienti rispetto alla serie precedente e più precisamente con motori Euro 6 destinati ad equipaggiare i modelli più pesanti e motori Euro 5b+ destinati ad equipaggiare i modelli più leggeri. A ciò si aggiungano anche una serie di soluzioni tecniche che hanno permesso di ottenere una riduzione dei consumi di carburante del 9% circa. Il nuovo Fuso Canter, vero e proprio successo mondiale, forte di oltre 140 mila esemplari venduti, si presenta dunque con tutte le carte in regola per incrementare ulteriormente lo straordinario successo che lo ha caratterizzato fin dai suoi esordi. MOTORI PULITI Il Canter 2014 si presenta con i motori che rispettano gli standard Euro5b+, almeno per quanto concerne i modelli più piccoli, ovvero quelli fino alle 6 tonnellate, mentre i modelli più pesanti sono conformi allo standard Euro 6. I motori Euro 5b+ rispondono ai requisiti richiesti dalla norma adottando un sistema di ricircolo dei gas di scarico integrato ad un catalizzatore ossidante ed un filtro anti particolato mentre per i motori Euro 6 è stata scelta la soluzione del sistema 80 aprile/maggio 2014 TRASPORTARE OGGI
BlueTec che prevede l’SCR e quindi la presenza di AdBlue. I motori puliti non sono però l’unica caratteristica nuova che caratterizza le versioni 2014 del Canter visto che oltre all’aspetto ecologico i tecnici della Casa si sono concentrati anche sui consumi carburante e sul contenimento dei costi gestionali. ECONOMIA DI ESERCIZIO Per quanto concerne i consumi, che sono stati ridotti del 9% rispetto alle versioni precedenti, sono state adottate diverse soluzioni. Il motore, un 4 cilindri da 3 litri di cilindrata con common rail e turbocompressore a geometria variabile, dispone ora di iniettori che hanno permesso di portare la pressione di iniezione fino a 2000 bar. Inoltre è stato adottato (di serie) il sistema start and stop e si è provveduto ad allungare il rapporto di trasmissione, il tutto senza alterare la dinamica di marcia del veicolo grazie alle doti di elasticità e generosità di coppia del motore. Al contenimento dei costi contribuiscono anche l’adozione di lubrificante motore a bassa viscosità (con intervalli di cambio olio ogni 40 mila km), pneumatici a bassa resistenza al rotolamento,
Una interessante caratteristica del Canter è sicuramente data dalla sua notevole maneggevolezza, una dote particolarmente apprezzabile sia nella guida in città per i servizi di distribuzione sia sui percorsi tortuosi; questa grande maneggevolezza gli deriva da un angolo di sterzata degno di una vettura da città, rendendo così oltremodo agevole l’attività di distribuzione e la possibilità di parcheggiare e accostare senza eccessive complicazioni. E per restare in ambito urbano ricordiamo che il Canter è disponibile anche nella versione Eco Hybrid e che è in grado di assicurare una riduzione dei consumi di carburante del 23% circa. Accanto alla versione iper cittadina (Hybrid) c’è anche un Canter che non conosce ostacoli, ovvero la versione 4x4 con trazione integrale inseribile. Ricordiamo infine che la versione 2014 del Canter è disponibile in una ampia gamma di versioni e lunghezze, già allestito con cassone fisso o cassone ribaltabile, una soluzione che non solo permette di risparmiare sui tempi di allestimento ma che viene proposto a condizioni economiche sicuramente vantaggiose e soprattutto con una garanzia completa legata a quella del veicolo e cioè tre anni o 600 mila km. ■