In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - ottobre/novembre 2014 - n. 176
■ DC13 410 il motore scania da record ■ i clienti del trasporto transtar 92: da sempre DAF
■ test drive volvo fl fiat professional ducato peugeot partner elettrico
■ iveco: a tutto gas i propulsori alternativi
■ sPEciale commerciali ■ new vito le missioni nasce una nuova stella possibili
sommario
ottobre - novembre 2014
www.trasportale.it
n.176
pg. 36 A TUTTO GAS Iveco punta sui carburanti alternativi
IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni
5 6 9 13 16 17 22
Cover story
24
EDITORIALE
di Luca Barassi
MOTORI: DC13 410 DI SCANIA
Record di consumi del “puro” SCR del Grifone in un test condotto a Monaco di Baviera
Ruote industriali
Il punto di vista del Direttore
porto franco
28 32 36
Tra le pieghe della società e del nostro mercato
Ruote commerciali
il notiziario
In breve le notizie più importanti del settore
LA STERZATA
di Roberto Sterza
Tra il serio e il faceto i fatti che ci circondano
di Franco Oriolo
IL FRONTALE di Paolo Tasla
Una graffiante visione della nostra società
IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton
Il contr’altare del Frontale
volta pagina di Paolo Volta
Un Professore prestato alla Logistica
In copertina: Scania ha introdotto l’Euro 6 ormai da moltissimo tempo. Il risultato? Affidabilità totale e consumi da record. Montato sulla cabina G, il DC13 410 ha dato risultati straordinari durante un impegnativo test effettuato a Monaco di Baviera da autorevoli giornalisti del settore provenienti da Francia e Germania.
42 48
VOLVO: Il “piccolo” fl
Ottimale per la distribuzione e per il medio raggio. È il più piccolo della gamma
RENAULT TRUCKS: t in prova
Un percorso inedito per la mission di questo veicolo ha dimostrato lo stesso le sue doti
iveco: a tutto gas
Il costruttore nazionale punta sui combustibili ecologici per il truck del futuro
mercedes: È arrivato il nuvo vito È stato presentato a Berlino a fine luglio. Parte da un prezzo più basso di prima
fiat: ducato in prova
Ottimi risultati nel nostro test drive del van top di gamma di Fiat Professional
Ruote ecologiche
52
peugeot: il partner È anche elettrico 100 per cento a batteria e una autonomia finalmente adatta ad una giornata di lavoro
sommario
OTTOBRE - NOVEMBRE 2014
Speciale
56
VEICOLI COMMERCIALI: MISSIONI POSSIBILI
Gli under 35 quintali possono compiere imprese e lavori straordinari, grazie alla loro flessibilità e alle molteplici configurazioni
I clienti del trasporto
62
Transtar 92: daf da sempre
Siamo andati a Pomezia per fare una consegna reale e vedere come lavora l’azienda laziale con i nuovi veicoli DAF di cui la Transtar 92 ha la flotta completa
Rubriche fuori strada Per il nord della Puglia, il Grifone sigla una importante partnership
@trasportale
eventi: truckemotion Il format monzese raddoppia quest’anno con vanEmotion
www.facebook.com/trasportareoggi
optifuel challenge
www.youtube.com/trasportareoggi
Ion Ciobanu e Raniero Corazza sono i finalisti
Segui il QRCode:
focus: continental
Si chiama Conti EcoPlus l’ultima generazione di pneumatici per autocarro
focus: waberer’s
Un’azienda evoluta e in continua espansione
social network Da VDO una APP per trovare parcheggio nelle aree di sosta
focus: il team
Scania
Concludiamo la presentazione della squadra Italscania con la divisione dedicata ai Bus
Alcuni articoli di questo numero sono corredati anche di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai rispettivi store on line.
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La rivista degli Autotrasportatori - n.176 ottobre/novembre 2014
Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Francesca Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Direttore Trasportare Oggi Construction: Ferdinando Tagliabue Hanno collaborato: Annalisa Cavani, Patrizio Comi, Pierluigi Coppa, Federica Fabi, Sabina Fumarola, Luca Gaier, Massimo Marciani, Franco Oriolo, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Roberto Sterza, Paolo Tasla, Andrea Trapani, Paolo Volta
Si ringrazia per la collaborazione: Daniela Crescini di Italscania S.p.a.
42
LA NUOVA STELLA Il Vito si rinnova e si divide in tre: trazione posteriore, integrale e anteriore
Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, desideriamo informarLa che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la seguente pubblicazione. I dati personali raccolti saranno trattati con l’ausilio di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, Viale Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Di questo numero sono state tirate: 15.300 copie
RENAULT TRUCKS Test drive per il T Range messo a dura prova dal nostro percorso
La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - agosto/settembre 2014 - n. 175
■ TesT drive: scania r490 parTner eleTTrico
■ noviTà commerciali
■ presenTazioni Un daily TUTTo nUovo TransiT coUrier disTribUTion days ■ inTervisTe alessandro mUsUmeci - ciTroËn renaUlT Trafic e masTer giUseppe garri - TranspoTec daf sUlle ardenne
agosto/settembre 2014
giugno/luglio 2014
aprile/maggio 2014 La Rivista degli Autotrasportatori
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concessionarie:
cover story
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■ FOCUS IL MONDO ZF BORSE NOLI STRADE: IL PUNTO
■ EDITORIALI LA STERZATA L’ALTRA PHONTE L’INDICE IL FRONTALE IL DORSALE ARIA DI CASEROTTI SEGNALI DI FUMAROLA
■ TEST DRIVE PEUGEOT BOXER FIAT DOBLÒ XL IVECO STRALIS
febbraio/marzo 2014
dicembre/gennaio 2014
Anno 19 - ottobre/novembre 2013 - n. 170
■ RUOTE INDUSTRIALI È ANCORA R/EVOLUTION GLI SPECIALISTI SCANIA VOLVO NEW RANGE
ottobre/novembre 2013
EDITORIALE
di Luca Barassi
Viaggio della speranza L
unedì 22 settembre. Malpensa. Pronto all’imbarco per un volo Lufthansa che mi porterà ad Hannover dove, da dopodomani (25 settembre, ndr), aprirà i battenti la 65esima edizione dello IAA, la grande kermesse europea dedicata ai veicoli commerciali che ogni due anni dà appuntamento nella città tedesca a migliaia di operatori del settore. Siamo in chiusura del giornale e quindi, su questo numero, non abbiamo modo di documentarvi il Salone, né dirvi come è andata dal punto di vista di affluenza ed esposizione. Per questo vi rimandiamo al prossimo numero di TOE. Vorrei però condividere con voi lo spirito col quale sto per salire a bordo e visitare lo IAA. Nelle settimane passate siamo stati invasi dai comunicati stampa delle tante aziende che al Salone, oltre a parteciparvi come espositori, hanno organizzato eventi, conferenze stampa, visite di vario genere. Le Sette sorelle ci sono tutte, ma anche le Case che producono i veicoli più leggeri. Beh, ci mancherebbe. Queste ultime sono le uniche che quest’anno stanno macinando crescite anche a doppia cifra. Ci ha fatto molto piacere, al di là dell’intasamento della posta, perché dimostra la vitalità dei principali marchi del settore nel voler affrontare fino in fondo questa stramaledetta crisi, cercando ogni spunto per superarla. Ecco, lo spirito con cui affrontiamo questo viaggio è dunque quello della speranza. La speranza di vedere ripartire il settore e l’economia tutta. Non dipende certo da una fiera, direte voi. Certo, però ne è un importante termometro. E non solo in termini di espositori, ma anche nel modo con cui essi comunicheranno, i toni con cui faranno i loro annunci, le novità e i progetti per il futuro, se ci saranno. Ci aspettiamo un grande Salone. Uno di quelli che ci faranno venire le lacrime agli occhi - e non certo per le risate confrontandolo con quanto succede in Italia. Nel nostro Paese stiamo perdendo continuamente competitività, e ovviamente non solo nel settore del trasporto. Proprio nel mondo fieristico stiamo
assistendo al disgregarsi dei nostri fiori all’occhiello: Smau, Salone Nautico, MotorShow…
Siamo ancora lì a sperare, anno dopo anno, che sia quello della ripresa. E puntualmente veniamo smentiti.
Ma torniamo a noi. Ad Hannover, dunque, mi aspetto di vedere dinamismo, vitalità e voglia di investire. Siamo nel Nord Europa. Qui la crisi si è fatta sentire, ma a corrente alternata. Voglio dire: mercati come la Germania, la Francia, per non parlare dell’Inghilterra (Gran Bretagna forse è meglio dire, visto che la Scozia ne fa ancora parte) hanno sì subito grossi ridimensionamenti in questa lunga fase economica, ma dal 2008 ad oggi hanno anche ricevuto salutari boccate d’ossigeno, vivendo quei classici cicli che, seppure con un trend discendente, hanno lasciato spazio a parziali micro riprese. Da noi tutto questo non è avvenuto.
E allora guardo ad Hannover come il luogo, virtuale e non, dove anche l’Italia possa trovare la forza e gli spunti per uscire da questo tunnel. Faccio questo viaggio per toccare con mano l’efficienza economica, per vedere se c’è ancora una locomotiva a cui agganciarsi, per parlare con i grandi player del nostro settore. E per riportare, nel mio piccolo, tutto in Italia, dando anche a voi la speranza e soprattutto la determinazione di arrivare fino a quando quella agognata inversione di rotta ci sarà. E se invece dichiarassimo guerra alla Germania? Ovviamente per arrenderci un minuto dopo... Chissà che ci annettano ;-).
il notiziario
Quiet Truck In arrivo il modello ultra silenzioso DAF CF Euro 6 per applicazioni di distribuzione serale e notturna
Sarà disponibile all’inizio del 2015 il nuovo DAF CF Euro 6 ultra silenzioso (CF Silent), che la Casa olandese ha appena presentato in occasione dell’ultima edizione dello IAA. Conforme alle condizioni per la certificazione come "Quiet Truck" (veicolo silenzioso), non superando il livello di rumorosità di 72 dB(A), è particolarmente adatto per il carico e lo scarico di merci in aree in cui si applicano restrizioni di rumore nelle ore serali, notturne o mattutine. Il nuovo DAF CF Silent è equipaggiato con motore PACCAR MX-11 Euro 6 da 10,8 litri e sarà disponibile con potenze comprese tra 210 kW/286 cv e 320 kW/435 cv, motore già noto per i suoi bassi livelli di rumorosità. Se si preme il pulsante "Silent" sul cruscotto, il software del motore passa ad un programma che limita la coppia e il regime del motore. I cambi marcia avvengono a regimi del motore inferiori. Anche l'innovativo rivestimento del cambio contribuisce alla riduzione del rumore. Il modello CF ultra silenzioso sarà disponibile come trattore 4x2, con Day Cab, Sleeper Cab e Space Cab opzionali e, ovviamente, un'ampia gamma di passi. Successivamente saranno disponibili diverse configurazioni per gli assali.
Veicoli da… Street Food AlKè presenta il furgone elettrico allestito come pizzeria mobile
Alkè, azienda italiana specializzata dal 1992 nella produzione di veicoli commerciali elettrici compatti, ha recentemente presentato il furgone allestito come “pizzeria mobile”: sul cassone sono installati un forno (a gas o elettrico), lavello a doppia vasca con acqua calda o fredda, frigorifero, tavolo di lavoro, bacinelle refrigerate per gli ingredienti, tavolo per tagliare e servire la pizza. I veicoli Alkè sono 100% elettrici e questo offre una serie di vantaggi: la possibilità di utilizzarli anche in ambienti chiusi, l’accesso senza vincoli alle ZTL, un risparmio considerevole in termini di costi di manutenzione e consumi. In aggiunta va considerata anche la notevole riduzione dei costi di gestione che si hanno con una pizzeria ambulante rispetto ad una tradizionale. Ad oggi i veicoli Alkè sono commercializzati in più di 40 Paesi in tutto il mondo (Europa, Medio Oriente, Asia, Australia, Sud America).
Da Papa Francesco
CNA-Fita celebra il 40° anniversario in Vaticano
Una delegazione di 100 imprenditori aderenti alla CNA-Fita, l’associazione artigiana nazionale del trasporto merci e persone in conto terzi, è stata ricevuta all’udienza Pontificia che si è tenuta lo scorso 24 settembre in Vaticano. La delegazione, composta da tassisti, autotrasportatori e noleggiatori della CNA-Fita, e guidata dalla presidente nazionale Cinzia Franchini, ha festeggiato il suo 40° anno di fondazione portando al Papa il loro messaggio di fede e speranza d’imprenditori al servizio tutti i giorni di industrie, commercianti, professionisti, turisti e cittadini, a sostegno dell’economia produttiva ed operosa ma soprattutto legale. “La nostra vocazione d’imprenditori – ha dichiarato Cinzia Franchini – è quella di stare in mezzo, trasportando ogni giorno merci e persone. Questo stare al centro della mobilità nazionale credo sia la sensazione più esaltante e la responsabilità più pesante per i tanti imprenditori che rappresentiamo nella CNA-Fita, che si unisce idealmente con forza e speranza al messaggio di scomunica chiaro e intransigente di Papa Francesco contro le mafie e l’illegalità”. 6
ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Linde in Formula 1 Il produttore di carrelli elevatori supporta la logistica del Gran Premio di Monza
Linde Material Handling (LMH) è fornitore ufficiale del Team Caterham di Formula 1 per quanto concerne la movimentazione delle merci prima, durante e dopo le gare. Ed anche durante il Gran Premio d’Italia che si è corso nel prestigioso circuito di Monza lo scorso 7 settembre, Linde MH Italia ha supportato la scuderia inglese nelle attività di carico/scarico. Al Team Caterham sono stati noleggiati due carrelli elevatori termici H 25, potenti, affidabili e dotati di tutti gli equipaggiamenti di sicurezza ed all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia. Al Gran Premio d’Italia a Monza, oltre all’accordo con Caterham, Linde MH Italia ha fornito il proprio supporto logistico per un totale di 14 carrelli elevatori termici, utilizzati per servizi di movimentazione anche presso altre scuderie come McLaren e presso partner tecnici come DHL UK per Marussia e Mercedes e DHL Italia.
Nuove sedi
Sorgerà a Colonia il nuovo quartier generale tedesco di JCB
JCB Germany ha annunciato il più grande investimento singolo nella sua storia, preparandosi a festeggiare i 50 anni di attività in uno dei più importanti mercati del vecchio continente. JCB, infatti, ha in programma di costruire, con un investimento di circa 25 milioni di euro, un nuovo quartier generale per la Germania su di un sito che ha un'estensione doppia rispetto all'attuale sede di Colonia. I lavori per la nuova sede avranno inizio entro la fine dell'anno, mentre l'apertura è prevista nel 2015, in tempo per festeggiare il 50° anniversario della fondazione di JCB Germany che risale al 1965. La nuova sede JCB in terra tedesca - che coprirà più di 51.000 m² - conferma l'ubicazione a Colonia, nella zona ovest della città, in una posizione ottimale sia per l'accesso al centro di Colonia che per il collegamento con l'aeroporto. La nuova, moderna struttura integrerà spazi a uso ufficio così come per la formazione, per l'officina e i servizi di assistenza; non mancherà un grande showroom per l'esposizione dei più recenti modelli JCB e per l'accoglienza dei clienti in visita.
E-Commerce DHL entra in Netcomm
DHL Supply Chain, società del gruppo Deutsche Post DHL specializzata nel management dei servizi logistici integrati per le imprese, ha aderito al Consorzio Netcomm, punto di riferimento dell’e-commerce italiano, costituito con l'obiettivo di favorire la crescita e la diffusione del commercio elettronico in Italia. Nell’ambito dell’evoluzione dei sistemi distributivi legati all’e-commerce, DHL Supply Chain collaborerà con Netcomm per disegnare modelli di servizio e standard di qualità nell’ambito della logistica integrata. “L’e-commerce riveste oggi un ruolo importante nel processo innovativo dell’imprenditoria italiana e la sua crescita costante ne conferma il trend positivo”, ha dichiarato Eddy De Vita, Presidente e Amministratore Delegato DHL Supply Chain Italy.
Porti
Venezia e Trieste sperimentano lo sdoganamento in mare
Da settembre sono iniziate le procedure per la sperimentazione dello sdoganamento della merce in mare (preclearing) per i porti di Venezia e Trieste. Il sistema, destinato alle spedizioni containerizzate, consente un risparmio concreto di tempo che si attesta attorno alle 36 ore, permettendo così ai porti di esercitare maggiore attrattiva e di essere quindi più competitivi. Le autorità preposte ai controlli dei documenti che accompagnano ogni container verificano in sostanza il nulla osta allo sdoganamento mentre la nave è ancora in navigazione, così che i container “in regola” possano lasciare il porto subito dopo lo sbarco. TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014
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il notiziario
MAN viaggia con Goodyear KMAX e FUELMAX sono ora disponibili anche per i modelli TGX e TGS
MAN adotta sulla sua gamma i più recenti pneumatici Goodyear pensati per ottimizzare il chilometraggio e ridurre i consumi. Goodyear KMAX e FUELMAX sono disponibili come primo equipaggiamento sui veicoli del costruttore tedesco. Gli pneumatici proposti da MAN come primo equipaggiamento sono Goodyear KMAX, la gamma per un elevato chilometraggio, nelle dimensioni 295/80R22.5, 315/70R22.5 e 315/80R22.5, e la gamma FUELMAX a bassa resistenza al rotolamento nella dimensione 315/80R22.5. Questi pneumatici sono offerti come optional sui modelli MAN TGX e TGS. Scegliendo queste coperture, i clienti MAN hanno la possibilità di ridurre ulteriormente i loro costi di esercizio. “MAN ha un’eccellente reputazione per i suoi camion e i loro bassi costi di esercizio. Il fatto che l’azienda abbia scelto i nostri nuovi FUELMAX e KMAX conferma le prestazioni economiche dei nostri pneumatici e darà vantaggi economici ai clienti che acquistano questi camion”, afferma Luca Molgora, Direttore Business Unit Autocarro di Goodyear Dunlop Tires Italia.
Merci su pallet Heinz rinnova con CHEP H.J. Heinz Company, azienda leader del mondo nel settore alimentare (con circa 650 milioni di bottiglie di ketchup vendute ogni anno in 200 Paesi), ha siglato un rinnovo triennale del contratto con CHEP per l’uso dei suoi servizi di pooling di pallet in tutta Europa. Heinz ha incrementato l’utilizzo del servizio offerto da CHEP includendo tutti i suoi flussi di esportazione su pallet dalla fabbrica europea di ketchup di Elst, nei Paesi Bassi, al Regno Unito; l’accordo di filiera consente inoltre di massimizzare l’utilizzo delle attrezzature, per conseguire obiettivi comuni in termini di trasporto efficiente e sostenibile. In Europa, Heinz, CHEP e Samskip, una delle società di trasporti più importanti d’Europa, partecipano al progetto “Lean and Green Barge” per il trasporto dei prodotti dai Paesi Bassi al Regno Unito. Al loro ritorno, le chiatte trasportano pallet vuoti agli stabilimenti di Heinz, dove vengono ricaricate con il prodotto. Questo consente di risparmiare sui costi di trasporto, ridurre la congestione e le emissioni di gas serra, ottimizzando le operazioni della supply chain. Heinz ha deciso di usufruire del servizio Carbon Neutral Pallet di CHEP, con il quale i clienti possono acquistare crediti di carbonio per aiutare a finanziare progetti di riduzione delle emissioni a livello mondiale. 8
ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Appuntamenti A Novembre si terrà a Milano Forum Retail 2014
Il 25 e 26 Novembre si svolgerà a Milano Forum Retail, mostra/ convegno interamente dedicata a sistemi, soluzioni e tecnologie per il Punto Vendita e la Grande Distribuzione Organizzata, un evento di Istituto Internazionale di Ricerca – IIR. Forum Retail si conferma anno dopo anno quale appuntamento di riferimento del settore, un’occasione di networking tra enduser e fornitori e di confronto tra CIO, Direttori Marketing & Loyalty, Responsabili della Logistica, Security Manager e Responsabili Anticontraffazione. Dopo il successo dell’edizione 2013 – che ha visto il coinvolgimento di 1000 partecipanti e 70 sponsor – l’edizione 2014, di cui Trasportare oggi è media partner, si preannuncia all’insegna delle novità a cominciare dalla rinnovata sede dell’evento, in programma presso l’Atahotel Expo Fiera. Per l’edizione 2014 è stato costituito un advisory board composto da autorevoli specialisti in ambito IT del retail, il cui supporto e conoscenze rappresentano una garanzia di qualità dei contenuti del convegno. L’advisory board è costituito da Riccardo Boccalero, Direttore sistemi informativi e comunicazioni Cisalfa, Silvia Caselli, Direttore operativo Librerie Feltrinelli, Debora Guma, CIO Carrefour, Renato Marchi, Corporate CIO Gruppo Pam, Adalberto Santi, CIO Mc Donald’s Italia e Marino Vignati, CIO Auchan.
di Roberto Sterza Direttore Marketing & Comunicazione Renault Trucks Italia
La... sterzata
Orgoglio senza pregiudizi E
bbene sì, dopo tanti anni, 24 per l’esattezza, Renault Trucks si aggiudica il premio di International Truck of the Year. E quindi, una volta tanto, lasciatemi parlare della Casa della Losanga. Dicevo che sono passati 24 anni dalla precedente aggiudicazione del medesimo titolo. Allora il veicolo premiato era l’AE Magnum, un mezzo che fino a pochi mesi fa continuava a distinguersi per l’unicità del suo progetto, più simile a un truck “cab over” americano. Un prodotto accolto con una certa diffidenza, in un contesto di mercato del veicolo industriale abbastanza conservatore soprattutto allora. Del resto in questi vent’anni Renault Trucks ha dimostrato una particolare effervescenza per quanto riguarda le soluzioni aerodinamiche, di comfort di bordo e anche di tecnica, pensando “out of the box”, ovvero fuori da schemi classici. Un esempio per tutti, il mitico Radiance che ha dettato la strada per l’evoluzione di linee e soluzioni varie. Con questo background gli ingegneri di Lione non potevano certamente rinchiudere il progetto della Gamma T in uno schema classicamente rigido. L’équipe di Hervé Bertrand, il designer recentemente insignito del Premio Slice (premio assegnato dalla rivista inglese British Design & Art Direction (D&AD) che promuove i migliori esempi di progettazione originale a livello mondiale), non ha perciò messo limiti nella definizione iniziale del progetto. Il risultato ancora una volta non lascia indifferenti, anzi offre notevoli spunti di discussione. Ancora una volta il costruttore francese percorre una strada diversa dal resto del gruppo, con una linea innovativa che conferisce all’insieme un’immagine di forza e robustezza, valori sempre ben tenuti in considerazione dai trasportatori. Non solo estetica, però: l’inclinazione del parabrezza di 12 gradi, associato alla sezione trapezoidale della cabina, permette al veicolo di ridurre lo sforzo di penetrazione dell’aria a vantaggio dei consumi.
Insomma, l’aerodinamica realmente definita per risparmiare anche la più piccola goccia di carburante. Consentitemi di affermare che un progetto come questo era predestinato ad aggiudicarsi il titolo di Camion dell’Anno. Questo riconoscimento viene sfruttato da diversi costruttori nelle maniere più disparate, da chi non comunica affatto, a chi sembra che abbia vinto il titolo dei titoli. Penso che come al solito la giusta misura sia nel mezzo; è giusto celebrare sul mercato questo titolo, non solamente con il classico adesivo sul parabrezza, ma con una serie di attività che facciano comprendere e condividere le ragioni della scelta. In questo Renault Trucks è molto avvantaggiata rispetto a qualche vincitore passato, avendo tanti contenuti da presentare e raccontare. Ciò coincide anche con un cambio di strategia di comunicazione del
costruttore transalpino, più incline a dimostrare sul campo e con i fatti le qualità e le caratteristiche del nuovo veicolo, piuttosto che fare della pura comunicazione fine a se stessa. Non è un caso che la campagna di lancio delle nuove gamme Renault Trucks si sia caratterizzata da uno slogan semplice ma efficace: il mio camion è un centro di profitto. Un impegno misurabile che non permette nessun genere di bluff. L’imminente evento TruckEmotion sarà il primo palcoscenico in cui la nuova Gamma T potrà fregiarsi del titolo; ancora una volta saremo pronti a confermare su strada (in questo caso pista) le qualità che hanno convinto la giuria internazionale, composta da 25 giornalisti di altrettante nazioni europee, a nominare la Gamma T Camion dell’anno 2015. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014
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il notiziario
Corrieri verdi GLS sceglie lo Sprinter NGT
General Logistics Systems Italy, protagonista nei servizi di corriere espresso in Italia, ha scelto Mercedes-Benz Sprinter Natural Gas Technology, con alimentazione bivalente a benzina e gas metano (Euro 6), per ampliare la propria flotta all’insegna di contenimento dei consumi e rispetto per l’ambiente. L'ultimo dei 50 veicoli è stato consegnato a settembre nella sede di Mercedes-Benz Italia da Alwin Epple, presidente di Mercedes-Benz Italia e Dario Albano, Direttore Commerciale Vans, a Klaus Schädle, Amministratore Delegato di GLS Italy. Una scelta all’insegna di sostenibilità e riduzione dei consumi che trova nel nuovo Sprinter NGT la soluzione ideale per risparmiare sui costi di gestione, rispettare l’ambiente ed aumentare la redditività della propria impresa, conciliando emissioni ridotte, costi di manutenzione contenuti e un’eccellente autonomia. Gli Sprinter scelti da GLS Italy, suddivisi in furgoni passo 3.665 mm e telai passo 4.325 mm, rappresentano la soluzione ideale per soddisfare al meglio le esigenze di consegna di GLS Italy. “La qualità e l’efficienza di Sprinter, resa ancora più evidente dalla motorizzazione a metano, lo rendono punto di riferimento assoluto del mercato e costituiranno un importante valore aggiunto per GLS Italy”, ha dichiarato Dario Albano, Direttore Commerciale Vans di Mercedes-Benz Italia. Klaus Schädle, AD di GLS Italy, ha dichiarato: “Un trasporto sostenibile con pochi impatti ambientali è molto importante per GLS Italy. Perciò noi e i nostri licenziatari investiamo per modernizzare continuamente le nostre flotte”.
Corsi di formazione Yokohama investe sulla crescita professionale
Yokohama Italia, nell’ottica di offrire un’opportunità e un supporto per la crescita professionale propone ai propri dipendenti una serie di corsi di formazione aziendali. Un’importante iniziativa, questa, che proseguirà nel 2015 e che ribadisce la modernità e l’apertura di Yokohama come impresa orientata all’accrescimento delle competenze dei propri lavoratori. L’attività formativa, voluta fortemente dal management aziendale di Yokohama, è stata approvata dagli Organismi Paritetici Territoriali e il programma dei corsi è stato formulato con la preventiva consultazione dei Rappresentanti dei lavoratori: Enrico Mazzardi, Dario Imperadore e Antonio Torsello. L’intero pacchetto, rivolto alla totalità dei dipendenti, sarà finanziato attraverso il recupero dei contributi obbligatori versati dall’azienda a Fondimpresa e destinati, appunto, alla formazione del personale. Nella proposta elaborata da Yokohama Italia sono previste sia attività formative obbligatorie, che saranno effettuate entro la fine del 2014, come corsi in tema di sicurezza e salute sul lavoro e di gestione delle emergenze, sia attività facoltative specifiche per le varie attività svolte in azienda, come corsi inerenti le normative sul trasporto destinati al comparto logistico, corsi sulla vendita destinati agli agenti e all’area commerciale, approfondimenti sui sistemi informatici aziendali e corsi di lingua straniera per il personale interessato. 10 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
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La rivoluzione di TNT Express Italy L’accordo tra il corriere e le OO.SS segna una svolta nell’organizzazione del lavoro nella logistica italiana
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Dedicato ai titolari e al management delle aziende di trasporto, TForma è il nuovo ciclo di formazione mirato, efficace e flessibile per rendere profittevole la propria attività
Logistica: opportunità di Business per l’impresa di autotrasporto (PRIMA PARTE)
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L’evoluzione della logisitica nel tempo e i nuovi strumenti affinchè sia uno strumento strategico: il marketing nel mondo del trasporto, il servizio al cliente, come valorizzare le proprie eccellenze e le opportunità verso la committenza.
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Logistica: opportunità di Business per l’impresa di autotrasporto (seconda PARTE)
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Il sistema logistico quale strumento organizzativo e l’utilizzo dei nuovi media nell’attività di trasporto e logistica come il web e i social network. Obiettivo: fidelizzazione del cliente e avanzati strumenti di marketing.
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Logistica internazionale
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La gestione dell’impresa di trasporto
4
NOVEMBRE
18
NOVEMBRE
Dal contratto di trasporto, alla gestione del personale viaggiante e di ufficio. La gestione del rischio nell’impresa di trasporto e la comunicazione d’impresa. Metodologia del controllo di gestione
CONVEGNO - WORKSHOP outsourcing, partnership,cosourcing: opportunità per l’impresa di autotrasporto?
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E’ in fase di implementazione l’accordo relativo all’internalizzazione delle attività di handling siglato a Roma il 16 luglio scorso da TNT Express Italy e da FILT, FIT e UILTrasporti. L’intesa cambia totalmente l’approccio da parte di un top player del settore rispetto alle attività operative all’interno delle sue Filiali sul territorio. “Questo accordo rappresenta una svolta nel mondo dell’organizzazione del lavoro all’interno del comparto logistico in Italia” ha commentato Tony Jakobsen, Managing Director di TNT Express Italy. TNT è la prima azienda del settore a dare seguito all’accordo-quadro siglato lo scorso febbraio presso il Ministero del Lavoro tra Fedit e i Sindacati che ha fatto da riferimento per questa intesa. L’operazione rientra in un programma di investimenti (35 milioni di euro entro il 2016) stanziati da TNT per migliorare la sicurezza sul lavoro e la qualità dei processi operativi. L’internalizzazione delle attività avverrà prevalentemente con contratti a tempo indeterminato con l’estensione di una serie di garanzie e diritti, quali la formazione, il trattamento della malattia, i ticket restaurant, finora non previste per questo genere di attività, eliminando così importanti aree di precarietà.
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Coordinatore didattico: Paolo Volta - Coordinatore marketing: Francesco Oriolo Sponsor e partner:
MODALITÀ DI ISCRIZIONE Costo di partecipazione al singolo modulo: 450,00 euro + IVA Costo di parteciapzione al Convegno: 150,00 euro + IVA Costo di partecipazione all’intero ciclo formativo: 1.650,00 euro + IVA Ciascun corso sarà effettuato al raggiungimento minimo di 10 partecipanti. Inviare e-mail all’indirizzo tforma@trasportale.it indicando Nome, Cognome, Azienda, Recapito telefonico, e-mail e il tipo di partecipazione che volete effettuare (data del corso o intero ciclo formativo). Sarà nostra cura inviarvi il modulo di adesione e le indicazioni per il pagamento della quota.
Nuove funzioni per la DKV App E' pronto un aggiornamento per la app per smartphone di DKV Euro Service. La App, disponibile per smartphone IOS e Android, consente agli utenti di comparare i prezzi del carburante e la distanza dalle stazioni di servizio in tutta Europa. Un utile strumento utilizzato da ben 11.000 utenti nei primi sei mesi dell’anno. La nuova versione aggiornata mostra i prezzi carburante nelle valute locali, comprese le valute di importanti Paesi di transito, come Bulgaria, Romania e Ungheria. Gli utenti inoltre ricevono le informazioni sul traffico aggiornate e possono decidere se impostare oppure no la visualizzazione dei costi carburante. La App è disponibile, sin dal suo lancio all'inizio del 2014, in 8 lingue: tedesco, inglese, ceco, francese, italiano, olandese, polacco e rumeno ed è ora ancora più user friendly, con più funzioni ed una più precisa localizzazione. Nella ricerca si possono impostare vari filtri con parametri specifici di selezione, come il servizio 24/24, le pompe di rifornimento ad alta velocità, ristoranti e altro ancora. Le stazioni di servizio più frequentate, le impostazioni di ricerca o anche le ricerche complete possono essere archiviate nei "preferiti".
di Franco Oriolo, manager, giornalista e docente a contratto di Branding alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Torino
PORTO... FRANCO
Persone informate sui fatti
O
dio i luoghi comuni. Li rifuggo come la scelta deliberata e comoda di non esercitare il pensiero e il libero arbitrio. Eppure ogni tanto ci casco. Vengo ai fatti. Dopo un inverno mite come una primavera e una primavera che pareva la prosecuzione dell'inverno, ecco finalmente giugnembre e lugliembre. Freddo, nonni al mare con nipoti che a luglio rientrano dopo quindici giorni di pioggia inferociti come bufali. Giuro di averne visto uno che alla domanda di una gentile farmacista su come era andata la vacanza, rispondeva “uno schifo, solo 2 giorni di sole”, e all'incauta che ribatteva “però si è abbronzato!”, l'arzillo avo per poco saltava il bancone per morderla alla giugulare. Intanto arriva agosto con una leghista suddivisione tra nord e sud Italia: nei territori padani continuava una maschia pioggia, mentre a sud imperava il sole. Decidiamo di optare per una breve vacanza sotto la linea gotica. Dopo oltre un decennio si torna nella natìa Calabria, a Trebisacce, nell'Alto Jonio cosentino. Periodo: dal 13 al 21 agosto, in pratica tutta la collezione di bollini rossi e neri di Autostrade per l'Italia in un colpo solo. Uno schiaffo alle partenze intelligenti. Primo ostacolo: prenotare l'albergo. Mandiamo la mail di rito e ci apprestiamo a una lunga attesa. Primo luogo comune sfatato: dopo poche ore arriva la risposta, completa con prezzi, disponibilità e servizi. Neanche in Svizzera. Prenotiamo. A questo punto si tratta di scegliere il mezzo di trasporto. Il volo TorinoLamezia costa quanto un Milano-New York con l'aggiunta del rebus bagaglio. Scartiamo l'aereo. Passiamo al treno. Ormai con l'alta velocità, l'Italo, le Frecce multicolori, arrivare a Roma è uno scherzo. E anche a Salerno. Oltre però non si va. D'altro canto già Carlo Levi lo aveva dichiarato con forza che “Cristo si è fermato a Eboli” e non si è più mosso. Bisognerebbe farlo sapere a quell'ex a.d. – che non sta per annus domini – delle patrie ferrovie che profetizzava fughe di manager all'estero se avessero ridotto gli stipendi! Quindi dopo molto pensare, decidiamo di affrontare la lunga trasferta in macchina. E qui parte il Grande Luogo Comune. I nonni: “per la bambina è un viaggio troppo lungo”. Gli amici: “farete mica la SalernoReggio Calabria? Vi puzza la vita. E' tutto un cantiere, mancano le aree di servizio, ore in fila fermi, gallerie buie, camion a gogo!”. Un
po' intimoriti, optiamo lo stesso per l'auto. Decidiamo però di spezzare il viaggio e fermarci a dormire a Cassino. Si parte. Camilla durante il viaggio si diverte a vedere passare l'Italia dal finestrino. Noi genitori siamo un po' frullati, non dal traffico che è scorrevole, ma dalle best hits dello Zecchino d'Oro che ci accompagnano fino a Cassino. L' Edra Palace è un gradevole hotel 4 stelle subito all'uscita dell'autostrada. Bella piscina, personale gentile, cucina ottima e anche la prima colazione del mattino successivo. Riposati e rifocillati ci prepariamo alla grande sfida: la Salerno-Reggio Calabria. E scopriamo un'autostrada completamente nuova, scorrevole, gallerie perfettamente illuminate, aree di servizio pulite e finalmente incrociamo un paio di pattuglie della Stradale. Nei giorni successivi arriveremo fino a Rosarno e la situazione sarà la stessa. Ripenso alla famigliare Torino-Piacenza che non ha gallerie ma è l'unica autostrada italiana a una corsia effettiva, essendo l'altra occupata da mezzi pesanti senza soluzione di continuità. Finalmente siamo a Trebisacce. Il Miramare Palace Hotel è un esempio di virtù alberghiere. Sorto nel 1958 fino a tutti gli anni '70 da lì sono transitatati e hanno pernottato tutti i cantanti che tenevano serate tra Cosenza e Taranto. Interamente ricostruito nel 2008, sono stati aggiunti servizi come la piscina del roof garden senza cambiarne le linee architettoniche originali. Trattamento professionale con un tocco di gradevole famigliarità.
Ristorante interno di qualità a prezzi ragionevoli. Spiaggia privata senza lesinare sui lettini. Mare che merita abbondantemente la Bandiera Blu che gli è stata attribuita per l'anno 2014, ma questo per la verità non è merito del Miramare. Sole sempre. Un lungomare che tutte le sere si anima. Ottimo cibo di strada, come gli strepitosi “zippuli”, pasta fritta nell'olio bollente, che si possono mangiare salati o dolci. Migliaia di persone si sono riversate sul lungomare e in spiaggia il 16 agosto, in occasione della processione della statua di San Rocco, patrono del paese, per la benedizione del mare. Nessun inchino e l'antica abitudine di fare offerte in denaro che venivano “spillate” alla statua del santo e che ricordavo dall'infanzia, sostituita da una funzionale quanto anonima cassetta per le offerte che garantiva la privacy e preservava da gesti plateali. Il mattino della partenza, osservo con attenzione la statua in bronzo di un altro santo, San Francesco da Paola, protettore della gente di mare, ritratto nell'atto di attraversare lo stretto di Messina sul suo mantello. Dal prospetto principale l'immagine è quella di un frate benedicente. Allora ripenso all'insegnamento di Marangoni che un'opera d'arte va vista nel suo insieme. Giro quindi intorno a San Francesco e da dietro l'immagine è proprio quella di un marinaio che governa una vela. Capisco. Mai fermarsi all'apparenza. Mai ascoltare frasi ripetute senza conoscenza diretta. Mai nutrirsi di luoghi comuni. Mai. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 13
il notiziario
Optifuel Lab 2 Pannelli solari e recupero di calore dai gas di scarico nei truck del futuro
Nuova consegna per MAN
Optifuel Lab 2 è il prototipo con cui Renault Trucks si sta preparando al futuro, con l'obiettivo di ridurre ulteriormente i consumi e puntare alla massima efficienza energetica dei propri mezzi di trasporto. Creato sulla base del Renault Trucks T, l’Optifuel Lab 2 manda in pensione l’Optifuel Lab 1, introdotto nel 2009. Il progetto è stato sviluppato con il sostegno di otto partner: Plastic Omnium, Michelin, Sunpower, Renault, IFP Energies Nouvelles, CEP-Armines, CETHIL-INSA e LMFA-Ecole Centrale. È anche supportato da ADEMA, l'Agenzia francese per l'Ambiente e il Controllo dell'Energia. Optifuel Lab 2 presenta 20 tecnologie a bordo, ciascuna delle quali affronta quattro temi principali legati ai consumi: gestione energetica, aerodinamica, resistenza al rotolamento e aiuti alla guida. Il focus del lavoro di ricerca svolto con l’Optifuel Lab 2, è stato quello di ottimizzare la gestione delle varie fonti di energia. "L'idea è quella di consumare il meno energia possibile dal motore a combustione interna", spiega Claude Covo, Direttore del Progetto. "Abbiamo quindi potenziato elettricamente diversi elementi ausiliari del veicolo quali aria condizionata, pompa dell'acqua, pompa del carburante e la pompa dello sterzo. Abbiamo poi moltiplicato le fonti di energia elettrica con l'aggiunta di pannelli solari e l'installazione di un sistema di recupero dell'energia dei gas di scarico basato sul ciclo Rankine".
Pausa caffè Costi minimi Coffee2: la nuova caffettiera elettrica di Lampa pensata per i professionisti al volante
LAMPA presenta COFFEE 2, la nuova caffettiera elettrica pensata per avere sempre a portata di mano la comodità di una buona tazza di caffè. COFFEE 2 si collega direttamente alla presa accendisigari e, grazie alle sue ridotte dimensioni, può essere agevolmente collocata all’interno della cabina, senza creare alcun tipo di intralcio alla guida. Pratica e funzionale è pronta all’uso in pochi istanti, semplicemente riempiendo il serbatoio di acqua nello sportellino superiore e caricando il caffè nel cassettino frontale. La sua linea, moderna e di design, è arricchita da un pratico interruttore con spia luminosa che ne consente l’accensione solamente all’occorrenza, limitando così l’utilizzo di corrente elettrica. Una comoda tazza in ceramica, ideale per mantenere in temperatura le bevande, è fornita in dotazione. COFFEE 2 assicura anche la massima sicurezza grazie alla protezione termica e da sovraccarico. 14 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
L’Europa li dichiara illegittimi
Lo scorso 4 Settembre la Corte di Giustizia europea ha emanato la sentenza indirizzata al Tar del Lazio (presso cui erano pendenti da oltre due anni numerosi ricorsi presentati da alcune associazioni della committenza contro la disciplina dei costi minimi), con cui si dichiara illegittima la disciplina dei costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio dell’autotrasporto (organismo che però non esiste più, lasciando in parte ancora aperta la questione…), in quanto non compatibile con le norme comunitarie sulla concorrenza. Nereo Marcucci, Presidente di Confetra (Confederazione dei Trasporti e della Logistica), tra le associazioni che avevano presentato ricorso, ha dichiarato: "Dobbiamo accettare le lezioni che ci arrivano dall'Europa. In tema di concorrenza non ci possono essere alternative al mercato. Da quasi tre anni ci siamo dichiarati disponibili al dialogo per trovare soluzioni eque che potessero garantire la capacità commerciale dei piccoli vettori. Oggi più che mai questo dialogo deve avere concretamente inizio senza interferenze politiche”.
Nuova gamma Ford Transit consumi da 3,7 a 7,4 l/100 km, emissioni CO2 da 97 a 196 g/km.
NUOVA GAMMA FORD TRANSIT
I costi di gestione più bassi della categoria Transit Courier, Transit Connect, Transit e Transit Custom Nessuno è più versatile, più affidabile, più efficiente. ford.it
IL frontale
di Paolo Tasla
Italiani brava gente
P
arafrasando il titolo di un film e di un libro, le vicende di questi giorni ci portano a riflettere sul comportamento degli italiani, strano popolo capace di esprimere grandi uomini, grandi opere, grandi intelligenze e nel contempo grande individualismo, mancanza di senso dello Stato, del dovere e della coscienza collettiva.
Si sono cercate le ragioni partendo dalla caduta dell’Impero romano, dissolto ad opera di Odoacre nel 476, passando per le varie dominazioni barbariche, spagnole, francesi, austriache che hanno prodotto un carattere incline a pensare ad un IO piuttosto che a un NOI. Per l'enciclopedia britannica gli italiani “non possono essere accomunati da nessuna caratteristica” cosa che può essere spiegata dalle diverse dominazioni che si sono succedute sul territorio, mentre altre fonti definiscono gli italiani come appartenenti alla medesima nazione e che, sebbene spesso descritti come popolazione omogenea, sono divisi in molteplici gruppi culturali, sociali e politici... Il politologo Domenico Fisichella, nella voce "Italia. Popolo, nazione, Stato" nota come, rispetto ai concetti di "popolo" e "nazione" italiana, si confrontino tre diverse posizioni interpretative: la prima ritiene che si possa parlare di un popolo italiano già a partire dall'età romana, la seconda ritiene che si possa parlare di italiani a partire dai secoli XI e XII, mentre la terza fa coincidere il concetto di popolo italiano con il concetto di nazione, facendo quindi risalire la sua nascita all'Unità d'Italia. Posizioni diverse che ci fanno capire come parlare di Popolo Italiano sia estremamente difficile, cercando di accomunare un nord al centro e ad un sud. Ma una serie di concetti amorali accomunano tutta l’Italia: la corruzione, la camorra, il clientelismo, l’individualismo, la ruberia amministrativa, oltre all’evasione fiscale: dal Piemonte alla Lombardia dal Veneto all’Emilia per finire in Sicilia, Sardegna, Calabria. Non passa giorno senza che ci sia un nuovo scandalo, una nuova indagine, nuovi imputati che poi sono gli stessi della prima repubblica o i degni figli. Il sindaco di Locri ha fatto notizia: ha scritto una lettera a Dio, non sapendo più a chi rivolgersi, chiedendo un aiuto per fermare l’assenteismo dei suoi 240 impiegati comunali. L’a.d. di una società pubblica partecipata piemontese chiede aiuto per risolvere il problema di alcuni suoi dipendenti sempre ammalati: su 16 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
oltre 200 ogni giorno 34 sono in malattia. Siamo in perenne emergenza ed a ogni nuova emergenza si cerca di fare fronte improvvisando, anche se la creatività è una caratteristica italiana ed è stata l’arma vincente di molti settori che vanno dalla moda all’alimentare dalla meccanica alla cultura. Da alcuni mesi è cambiato il primo Ministro, sono cambiati alcuni sindaci di varie città dove ci sono state le più recenti elezioni, si continuano a cambiare i vertici di società pubbliche e private. Tutto ciò però non basta, per rimettere in sesto le aziende e richiamare al senso di responsabilità i vari dirigenti e dipendenti: al primo accenno di modifica dello status quo si assiste a manifestazioni e proteste. Nessuno vuole rinunciare ai propri interessi, ai propri angoli di tranquillità, soprattutto nello scenario dei dipendenti pubblici o parapubblici. E’ un rifugio dal quale uscire equivarrebbe al proprio suicidio. Mors tua vita mea! Fa bene Renzi a dire che non guarda in faccia nessuno, speriamo solo che non sia una partita persa in partenza e che lo faccia veramente. Fa bene a puntare sulla Scuola per cambiare questo Paese. Non ci sono altri modi. I giudici, i vigili, i tassisti, i consiglieri comunali, i dipendenti pubblici delle due Camere, tutti quelli che vivono nel loro Paradiso, saranno sempre contro tutti quelli che vorranno portare un po’ di giustizia ed equità in questo modello di società sghimbescia e strabica, ingiusta e annientatrice di ogni nuova speranza per i giovani. Perché questo tutti contro tutti? Stiamo affondando e non capiamo che se non ci salviamo da soli, arriverà qualcuno che certamente non avrà scrupoli. All’annuncio del blocco degli stipendi pubblici, fanno eco i nuovi indagati del PD emiliano, uomini del presidente, uomini che avrebbero dovuto sostituire i politici indagati in precedenza. Mentre non c’è alcun annuncio di tagli
agli stipendi di manager, magistrati, politici, burocrati. Annullati anche i provvedimenti per rimettere tra i delitti anche il falso in bilancio e il riciclo del denaro. Il Paese dei Balocchi, con 180 miliardi di evasione all’anno, fatta da chi? Dai lavoratori dipendenti? Dai poveri tutori dell’ordine che vivono con 1300 euro rischiando la vita per noi cittadini? Perché non si scende in piazza a difendere le nostre forze dell’ordine che lavorano per poche migliaia di euro al mese e non si protesta contro chi, come i consiglieri regionali, hanno stipendi che rasentano l’indecenza. Mediamente si parla di 8.500 euro netti al mese per ogni consigliere regionale. Perché il Presidente Renzi non ha bloccato quelle retribuzioni? Perché i dipendenti delle Camere continuano a percepire stipendi più alti dei primari ospedalieri con privilegi che vanno dai cellulari alle cure estetiche? Perché politici come Amato continuano ad avere pensioni da oltre 30.000 euro al mese? Si parla di diritti acquisiti: anche gli scatti di anzianità, anche i rinnovi contrattuali già firmati sono diritti acquisiti… ed allora il diritto è uguale per tutti o come al solito ci sono cittadini di serie A e B? Moretti chiede gli applausi comunicando di percepire “solo” 690.000 + 190.000 annui. Come farà a vivere? Alla faccia di chi invece vive con 500/600/800 euro al mese. A tutto c’è un limite! Allora perché non si protesta? Contro i sindacati che hanno rovinato questo Paese difendendo solo alcune categorie di lavoratori. Contro chi negli ultimi 20 anni ha pensato solo ai propri affari personali, a quelli degli amici, dei nani e delle ballerine ed ora si atteggia a scendere di nuovo in campo come salvatore della patria. Perché non ci sono leggi severe contro chi deturpa inquina rovina il Paese più bello del mondo? Contro chi non dà alcuna possibilità ai nostri figli e nipoti di avere fiducia in un futuro, di esprimere le proprie potenzialità, di crearsi una famiglia? Italiani è ora di reagire, poiché è e sarà solo colpa nostra se non facciamo qualche cosa subito e presto! Leggetevi un libro retrò, che vi fa capire da chi eravamo amministrati: Le Chiavi del 2000 di Franco Reviglio. Mondadori. ■
Caricamion Un servizio Transpobank
Dedicato ai furgonisti e agli autotrasportatori monoveicolari, Caricamion è uno dei tanti servizi che la borsa noli più diffusa in Italia offre agli operatori della logistica. Sul mercato da oltre 25 anni, Transpobank è da sempre attenta alle esigenze del settore e, nel tempo, ha sviluppato anche un servizio satellitare che oggi la pone come l'unica azienda a poter offrire un sistema di gestione flotte integrato. Ma per il padroncino che è sempre sul mezzo, lo strumento più utile è sicuramente lo smartphone. Ecco che allora è stato studiato Caricamion (utilizzabile solo da telefonino) una applicazione che permette di consultare i carichi anche mentre si è in viaggio. Le offerte commerciali prevedono abbonamenti trimestrali, semestrali o annuali con tariffe a partire da 50 euro + IVA al mese.
DANGEL
Al Motor Show di Parigi
Per la 16esima volta, Automobiles Dangel è lieta di partecipare al MOTOR SHOW di Parigi. Sarà nel padiglione 3, corsia - A, stand - 111, che il costruttore Francese esporrà in esclusiva un prototipo Partner 4x4 in aggiunta alla vettura di serie Berlingo 4x4. Dal 4 al 19 ottobre il Team DANGEL sarà lieto di ricevervi sul loro stand durante le giornate aperte al pubblico, e sarà prevista un’accoglienza speciale riservata alla stampa e ai profesionisti del settore per le giornate del 2 e del 3 ottobre.
S.I.TO
Nuovo CDA all'Interporto di Torino
Martedì 16 settembre si è tenuto il primo Consiglio di Amministrazione di S.I.TO S.p.a. che ha sancito l'insediamento del presidente Gianbattista Quirico, del vice presidente Sergio Sodero e dei consiglieri Cristina Manara, Giampiero Astegiano e Riccardo Brunelli. Per il collegio sindacale, la nomina di Franco Grieco, rappresentante di Finpiemonte Partecipazioni, a presidente del Collegio, per la parte privata Piergiorgio Brachet e Mara D'Oriano, espressione di FS Logistica.
di Gian Paolo Pinton
IL DORSALE
Verso la Terza Guerra Mondiale?
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archionne crede nel superamento di questo stato di assoluto smarrimento generale ma non ha idea di quando ciò avverrà. Catarsi, o metodo catartico da applicare al Paese prima che scoppi l’isteria generale. Ci vorrebbe una grande purificazione politica. Sento odore di elezioni alle porte. Forse è l’ultimo tentativo prima del Commissariamento dell’Unione europea, che sarebbe una specie di dittatura amministrativa, unico metodo per togliere i privilegi, abbassare gli stipendi ai politici ai superburocrati e adottare le riforme strutturali che il nostro Primo Ministro, nonostante il suo impegno, la sua energia, la sua volontà, ha contro “poteri invisibili” che gli impediscono di fare. Non posso dimenticare la situazione che ha caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale. Riporto il pensiero di Karl Popper che temeva per la reazione emotiva del socialismo, dall’anima “utopica e messianica” dove le scelte politiche, più dirette dalla passione che dalla ragione, rischiavano di cadere nel totalitarismo di sinistra. Quello stesso denunciato dai membri della Scuola di Francoforte, al suo rientro in Germania dopo l’esilio americano, tanto da mettere in crisi la compattezza del credo marxista di allora che aveva guardato in una sola direzione: verso l’irrazionalismo nazifascista che aveva trascinato il mondo in guerra. Oggi, la situazione in Siria, in Libia, in Ucraina, il triangolo del Califfato, sono stati di fatto che fanno tremare quotidianamente tutti i progetti di rilancio e di crescita delle Società Civili. L’Unione europea che prova a ritrovarsi unita e compatta, gli Stati Uniti che non hanno una leadership sicura e decisa, la posizione intransigente di Putin, il fronte bellico Israelo-Palestinese, sono alcuni dei più sostanziali motivi per cui non si riesce a trovare una soluzione di come combattere e risolvere queste situazioni senza rischiare di arrivare apertamente alla Terza Guerra Mondiale. Concludo ricordando le parole di Max Weber, il massimo sociologo della modernità, che in epoca non sospetta aveva indicato nel “potere carismatico” la forma più attuale per risolvere i problemi creati da un’eccessiva burocratizzazione della società industrializzata, rispetto ad altre forme di potere, tradizionali e razionali. Weber riconosce con grande anticipo, come sostiene anche Carlo Bordoni nel suo saggio, ciò che avrebbe generato la crescita tumultuosa di una società di massa, cioè una società composta da un numero crescente di persone che hanno nuovi bisogni, maggiore istruzione e dunque maggiori esigenze rispetto al passato. Voglio aggiungere, in questa mia breve analisi, il parere di Elias Canetti, antropologo illuminato che nel 1960, nel suo libro “Massa e Potere” esprime un’analisi accurata di queste concentrazioni casuali di persone che stanno assieme senza conoscersi, senza toccarsi, senza condividere la consapevolezza della propria volontà, ma forti del numero e pronti ad esplodere all’improvviso con una “scarica” violenta e incontrollabile che solo un buon capo (o più capi) carismatici, facendo leva sulle emozioni, sa (sanno) controllare le passioni e guidare le soluzioni opportunamente verso il nemico di turno. Sembrava un presagio il pensiero di Canetti. Senza minimamente aver potuto prevedere la nascita di Internet, la forza della rete, l’importanza dei Social network e la flessione del ruolo televisivo sia come strumento di comunicazione politica, che come espressione non interattiva di trasmissioni oramai omologate e prive di differenze e di efficacia multimediale, a vantaggio della funzionalità relazionale della rete, che crea la comunità pensante che è simbolicamente pronta a prendere decisioni improvvise e pesanti. Dobbiamo riflettere e anche molto in fretta. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 17
il notiziario
La guerra delle
Autostrade
Ricostruiamo TradeMax sarà il marchio dei ricostruiti Goodyear Dunlop
A4 e A35: il cartello della discordia
Non corre buon sangue fra la A4 Milano-Venezia e la nuova A35, ossia la Brebemi, il collegamento autostradale fra Milano, Bergamo e Brescia che si contende la tratta, e gli utenti, con la prima. Una polemica iniziata fin dai primi giorni di vita dell'A35, inaugurata a luglio, e già sfociata in un ricorso (da parte di Brebemi). Al centro della polemica il cartello comparativo di distanze e pedaggi, per auto e Tir, relativo alla tratta Brescia Ovest-Milano Est delle due autostrade (e particolarmente sfavorevole a Brebemi). Cartello che Autostrade per l'Italia aveva posizionato in prossimità del casello Brescia Ovest. Il 12 settembre il cartello informativo oggetto di contestazione è stato rimosso dalla stessa Autostrade per l'Italia.
S.V. e Noval
Goodyear Dunlop annuncia che i ricostruiti Dunlop per veicoli commerciali, in precedenza prodotti con la denominazione MultiTread, faranno ora parte dell’offerta di ricostruiti a caldo premium TreadMax. Ciò significa che i pneumatici autocarro di Goodyear e Dunlop di ultima generazione possono ora essere ricostruiti come TreadMax Goodyear e TreadMax Dunlop. Il nuovo portafoglio di ricostruiti a caldo premium TreadMax comprenderà l’attuale gamma di pneumatici per veicoli commerciali di Goodyear e Dunlop, tra cui i pneumatici per trasporto stradale, per impieghi misti, per autobus e pullman. Ciò faciliterà la scelta degli operatori delle flotte nel selezionare le versioni dei pneumatici per veicoli commerciali ricostruiti a caldo premium di Goodyear e Dunlop. Usando gli stessi materiali e le stesse caratteristiche del battistrada dei pneumatici nuovi che sostituiscono, i prodotti TreadMax Goodyear e TreadMax Dunlop offrono prestazioni simili a quelle delle coperture nuove equivalenti. Scegliendo i ricostruiti a caldo premium TreadMax, gli operatori delle flotte possono ridurre in modo significativo il costo totale di possesso dei loro pneumatici e ottimizzare il costo chilometrico.
Un traguardo da 250 veicoli
Il mese di luglio scorso per la neocostituita S.V. srl, società di Noleggio Veicoli Refrigerati di Salvatore Vaccaro, non sarà ricordato per il brutto tempo, ma come la prima importante tappa del nuovo cammino della suddetta società torinese. Nel pomeriggio del 31 luglio infatti, è stato consegnato dalla S.V. il 250° veicolo, un IVECO Daily 60C15, alla società Noval di Orbassano, azienda che cura i servizi alla ristorazione e parte integrante della C.I.C. (Cooperativa Ristorazione Catering). Le chiavi del nuovo Daily sono state consegnate direttamente da Salvatore Vaccaro, Amministratore Delegato della S.V., a Italo Nebiolo, titolare della Noval e presidente della C.I.C. “Questa consegna riveste per la nostra azienda e per me personalmente un valore particolare” - ha detto Salvatore Vaccaro con una certa enfasi - “il rapporto con Italo Nebiolo risale infatti a molti anni fa, quando fondai la mia prima società di noleggio e la Noval fu il mio primo cliente”. Anche per la Noval questo 250° veicolo marcato S.V. segna un punto importante in quanto, come ha affermato il presidente Nebiolo, “rappresenta una rinnovata testimonianza di fiducia nell'affidabilità di Salvatore Vaccaro e del suo team”.
18 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Da sinistra: Salvatore Vaccaro, Sara Nebiolo, Italo Nebiolo, Sara Vaccaro
Prevede il percorso dall’inizio alla fine per farti risparmiare gasolio fino al 5%. Il nuovo Actros con Predictive Powertrain Control. Consumi ulteriormente ridotti in Europa* con il Predictive Powertrain Control. Questo sistema avveniristico, disponibile a richiesta, rende il nuovo Actros ancora più efficiente: infatti conosce già in anticipo l’andamento della strada, come salite e discese imminenti. E quindi può ottimizzare in modo previdente i cambi di marcia e la velocità. Risultato: un ulteriore risparmio fino al 5% sui consumi. Per ulteriori informazioni sul nuovo Actros con Predictive Powertrain Control potete inquadrare il codice QR, rivolgervi al vostro Partner Mercedes-Benz o visitare il sito www.mercedes-benz.com/overall-economy * 95% di copertura su autostrade e strade statali.
Oltrepassare la collina in fase di rilascio.
Sfruttare lo slancio.
Un marchio della Daimler AG
Evitare gli innesti in salita.
il notiziario
Gru
Innovazioni Eberspächer rivoluziona la gestione dell'energia a bordo
Effer cresce nel marino
Effer, specialista da oltre 40 anni nella produzione di gru idrauliche, per autocarro e marine, ha fatto per la prima volta il suo ingresso all'SMM di Amburgo, la più importante fiera internazionale per il settore delle costruzioni navali che si è tenuta a settembre, presentando dal vivo uno dei modelli più richiesti, la 275M. Questa macchina fa parte della gamma di gru articolate richiudibili, a cui si aggiungono la serie di gru articolate, e le telescopiche per un totale di oltre 20 gru marine in produzione (www.effer.com). La progettazione attenta e i processi di costruzione all’avanguardia le rendono gru ideali per resistere nel tempo e nelle condizioni atmosferiche e di lavoro più difficili. Il costruttore italiano di gru ha incrementato la vendita delle marine del 30% negli ultimi 2 anni, e il trend è in forte crescita. Effer quindi si avvicina al suo 50° compleanno con le migliori prospettive di sviluppo anche per la sua divisione marina.
Autocaravan, camion e veicoli commerciali hanno bisogno costantemente di energia sia durante la marcia sia durante la sosta. Eberspächer, tra i principali produttori e fornitori al mondo di sistemi di scarico, di riscaldatori per veicoli e di sistemi di condizionamento per autobus, ha recentemente presentato allo IAA di Hannover il generatore a celle di combustibile (APU Auxiliary Power Unit) che trasforma il gasolio in energia elettrica e alimenta, pertanto, tutte le utenze di bordo. Il sistema, del tutto indipendente dal motore, rivoluzionerà la gestione dell'energia a bordo dei veicoli permettendo una riduzione dei consumi e delle emissioni. In futuro, componenti che oggi sono azionati meccanicamente, potrebbero essere alimentati elettricamente con costi minori. "Il nostro sistema non solo è in grado di risolvere il problema energetico durante i periodi di sosta, ma stiamo perseguendo un nuovo approccio olistico alla gestione dell’energia a bordo che, oltre al rispetto per l’ambiente riesce a migliorare l'efficienza operativa", spiega Klaus Beetz, COO Eberspaecher Climate Control Systems.
CO2 in picchiata
Ottimi i primi otto mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo 2013
Nei primi otto mesi del 2014 in Italia sono state emesse quasi un milione e mezzo (per la precisione 1.451.023) di tonnellate di CO2 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini percentuali si tratta di un calo del 2,3%. Questo dato si riferisce alle emissioni di CO2 causate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione. Le emissioni di CO2 provenienti dall’uso di benzina sono diminuite di 772.464 tonnellate (e cioè del 4,5%), mentre quelle provenienti dall’uso di gasolio di 678.559 tonnellate (che corrispondo all’1,5% in meno). Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del Ministero dello Sviluppo Economico. 20 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
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di Paolo Volta - giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti
Da spazio a tempo
I
l passaggio da una economia di autoconsumo ad una di mercato, innescato già dopo la scoperta del continente americano, diviene definitivo agli inizi dell’Ottocento, quando cioè il fattore produttivo prevalente nel settore agricolo diventa il capitale piuttosto che la terra, l’apporto di energia comincia a provenire dalle macchine sostituendo quello di uomini e animali. Ma soprattutto fino ad allora i frutti della produzione agricola venivano gestiti per affrontare i cicli naturali della terra, per garantirsi cioè un sostentamento nei periodi dell’anno privi di raccolti. Dopo di allora, invece, i raccolti non soltanto garantiscono la sussistenza agli abitanti di una zona, ma vengono anche indirizzati verso una domanda espressa in luoghi distanti da quelli di produzione; accanto alla gestione delle scorte si pongono problemi di distribuzione fisica, di trasporto, di individuazione dei luoghi deputati a ricevere la merce. Problematiche di ordine spaziale che trovano supporto nello sviluppo dei mezzi di trasporto quali treni, navi a motore, auto ed aereo. Saranno questi stessi mezzi di trasporto, sempre più perfezionati e velocizzati, a innescare quel processo di progressivo “rimpicciolimento” del pianeta che condurrà all’attuale epoca di globalizzazione. A portare a termine tale processo è stato lo sviluppo di quelle forme di comunicazione e di commercio - prima fra tutte internet che di fatto hanno reso il pianeta un unico “villaggio globale”. Ora è chiaro che in un mondo ridotto a un villaggio, la funzione spazio diviene assolutamente relativa, mentre riacquista fondamentale importanza la funzione tempo. La rincorsa del mercato si giustifica con 22 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
la velocizzazione del ciclo dei prodotti, determinato sia da ragioni tecnologiche sia da mere esigenze di differenziazione commerciale, che di fatto determina anche un accorciamento dei lead time produttivi. Anche la stessa qualità produttiva viene esaltata non tanto come valore in sé ma perché equivale a un risparmio di tempo, che evita correzioni e rifacimenti. Infine, il processo produttivo maggiormente diffuso nell’epoca globale - il just in time - sottolinea già nel nome l’importanza dell’elemento temporale. Con tutto ciò non si vuol dire che la funzione spazio abbia perso importanza, ma soltanto che la sua valenza competitiva si esalta quando viene coniugata con la funzione tempo. Volendo esemplificare, ciò significa che ha senso lanciare un prodotto in un ambito commerciale, soltanto se si
possiede un’organizzazione che garantisca la presenza del prodotto stesso sugli scaffali nel momento di richiesta da parte dei consumatori. La possibilità di rispondere a una domanda tramite un’offerta generata in una qualunque parte del mondo, impone una competizione basata sulla tempistica nel senso che tra due prodotti analoghi dal punto di vista del prezzo e degli standard produttivi viene premiato quello che per primo raggiunge il mercato. In questo modello organizzativo i vari momenti del trasferimento materiali entrano a far parte della formazione del valore dei beni movimentati all’interno di un sistema che fraziona i cicli produttivi. Fondamentale quindi la scelta del fornitore di servizi di trasporto ed il rapporto con lo stesso al fine di trasformare il compenso per il servizio effettuato in un investimento. ■
Ruote industriali
Scania
Un motore
24 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
da record Il 410 cavalli fa parte della gamma dei 18 propulsori Euro 6 sviluppati da Scania. Un SCR puro che ha registrato i migliori consumi di sempre di Luca Barassi
L’
Euro 6 consumerà più gasolio dei “vecchi” Euro 5. È sempre stato questo l’assunto che ha accompagnato il lancio, in tutta Europa, dei nuovi propulsori con le sempre più rigide limitazioni alle emissioni nocive imposte dalla UE. Un assunto oggi smentito da Scania che, tra la sua ampia gamma di propulsori di nuova generazione adatti alle diverse esigenze di trasporto, ha sviluppato il DC13 115 410 Euro 6, un motore con tecnologia SCR che ha fatto impallidire i concorrenti, secondo un super test effettuato da autorevoli giornalisti di settore francesi e tedeschi (tra cui firme di “Truckers” e di “Verkehrsrundschau”). La prova, effettuata con tutti i veicoli sullo stesso percorso (a nord di Monaco, ndr), ha previsto l’uso di un autoarticolato di 40 tonnellate a pieno carico. Il veicolo combinato era uno Scania Streamline, la gamma presentata l’anno scorso dal costruttore svedese, incentrata sulla serie G ed R e specificatamente studiata per ottenere
l’ottimizzazione massima del TCO (Total Cost of Ownership) e in particolare del consumo di carburante. Il modello scelto per questo test è stato il G 410, nella sua tipica colorazione Ocean Blue. Il record Il risultato del test ha evidenziato che, nessun motore equivalente, indipendentemente dalla classe di emissione, aveva precedentemente superato l’impegnativo percorso a nord di Monaco con poco meno di 24 litri/100 km. Dunque le preoccupazioni relative ad un incremento di costi dovuti ai nuovi standard europei sono infondate, almeno stando a quanto presentato da Scania, tanto che alcuni clienti del costruttore svedese che avevano fatto la corsa all’acquisto dell’ultimo Euro 5, hanno bloccato gli ordini a favore del nuovo propulsore. “D’altro canto – ha affermato Joel Granath, a capo della produzione dei truck Scania – sono già tre anni che consegniamo veicoli che montano motori Euro 6 e i tantissimi chilometri fatti da questi
Non solo consumo
Oltre ai costi operativi abbassati, cosa vuol dire dal punto di vista climatico che un nuovo Scania Streamline riduce il consumo di carburante fino all’otto per cento rispetto al precedente modello? Se prendiamo ad esempio un Eurotrailer standard, questo consuma mediamente 28 litri di carburante per 100 chilometri, in determinate condizioni. Normalmente per ogni litro di carburante c’è un’emissione di 3 Kg di Co2. Il veicolo preso in esame, dunque, produrrebbe 28x3 Kg di Co2 ogni 100 Km, ovvero 84 chili. Ma se Scania è in grado di risparmiare l’8% di carburante, significa portare quei 28 litri a 25,76 che, moltiplicati per 3 Kg di Co2, significa poco più di 77 Kg, una differenza di quasi 7 chili ogni 100 chilometri che, per un mezzo che lavora per 120 mila chilometri all’anno vuol dire immettere nell’atmosfera oltre 8 tonnellate in meno di gas nocivi.
TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 25
La gamma Euro 6 DC09
DC13
DC16
DC09 Gas
DC09 Biodiesel
DC13 Biodiesel
DC16 Biodiesel
250 hk
370 hk
520 hk
280 hk
320 hk
450 hk
580 hk
280 hk
410 hk
580 hk
340 hk
360 hk
490 hk
152
320 hk
450 hk
730 hk
360 hk
490 hk
1598
motori hanno dimostrato la validità delle scelte di sviluppo del nostro marchio, sia in termini di affidabilità che di risparmio”. La cosa sorprendente è che il record registrato non fa riferimento esclusivamente ai propulsori Euro 6, ma ad ogni tipologia di veicolo provato sino ad ora. Cosa significa questo in termini di risparmio? Se consideriamo una macchina che tipicamente fa il lungo raggio europeo, ovvero una media di 120.000 chilometri all’anno, vuol dire un risparmio di circa 1200 litri di carburante che, tradotto in euro al costo del gasolio odierno, significa circa 2 mila euro… per veicolo! Un calcolo fatto solo paragonando questo motore ad altri della stessa generazione. Immaginate fare un confronto con un mezzo vecchio di qualche anno. 26 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Tutto l’Euro 6 di Scania Il passaggio alla classe di emissione Euro 6 in Europa ha impegnato notevolmente l’industria pesante per diversi anni. Gli ingegneri hanno sudato sette camicie per soddisfare i severi requisiti e i clienti hanno temuto che la tecnologia più avanzata, tra le altre cose, avrebbe portato ad un maggiore consumo di carburante.
Oggi, come abbiamo visto, Scania è riuscita a dare una risposta concreta e confortante a questi timori, offrendo il motore SCR 410 cavalli, ma anche una gamma completa di seconda generazione formata da ben 18 diverse motorizzazioni alimentate a gasolio, gas e biodiesel e con potenze che vanno da 250 a 730 cavalli. Essere in grado di offrire una gamma di motori così ampia rispettando le scadenze fissate per la nuova legislazione entrata in vigore, è un vero successo. Dietro questo risultato c’è tanto duro lavoro e un considerevole investimento di un miliardo di euro in sviluppo, prove e certificazioni. Non meno importante è il fatto che sette di questi motori sono progettati per carburanti alternativi, cosa notevole in un momento in cui molti produttori stanno ancora lottando per ottenere una dignitoso line-up di diesels convenzionali. L’introduzione più recente è il 16 litri V8 di Scania con 580 CV e adatto al biodiesel anche al 100%. ■
Ruote industriali
Volvo
Tutto intorno L’FL è il “piccolo” di Casa Volvo e si rivolge al mondo della distribuzione, urbana e a breve-medio raggio. Lo abbiamo provato per verificarne le innovative soluzioni progettuali
di Ferdinando Tagliabue
U
n veicolo che sa trovarsi perfettamente a proprio agio nel traffico e negli spazi stretti dei centri urbani, dove sono inevitabili frequenti stop and go e continue salite e discese dalla cabina, ma che non disdegna i percorsi veloci, anche autostradali. La facilità di guida è una delle sue più apprezzabili caratteristiche grazie alla presenza della trasmissione automatizzata I-Sync e al piccolo ma brillante motore a 4 cilindri da 210 CV, un propulsore dalla risposta particolarmente pronta e con un’ampia scorta di potenza a disposizione e una erogazione costante di coppia anche a bassi regimi. 28 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
L’FL si presenta inequivocabilmente come un Volvo. Il classico logo iron mark è posizionato in alto sotto il parabrezza, circondato da una sezione scura che contribuisce ad enfatizzare l’aspetto moderno del veicolo. La griglia frontale a nido d’ape,
IdentiTruck VOLVO FL 512-210
Prezzo: Non fornito dal costruttore
... a me
motore
Volvo D5K turbo intercooler, con sistema di gestione elettronica dell’iniezione con testata a 4 valvole. Il controllo del sistema affidato alla centralina elettronica, iniezione carburante con tecnologia common rail
N° cilindri
4 in linea
CILINDRATA
5,1 litri
Potenza massima
210 CV (kW) a 2200 giri/min.
Coppia massima
800 Nm a 1100/1700 giri/min.
Tecnologia
Euro 6
Freno motore:
a compressione EPG da 80 kW a 2800 giri/min.
Cambio
Volvo I-Sync ATO8006, automatizzato con possibilità di modalità manuale, a 6 rapporti + RM
Asse anteriore
da 4,5 t
Asse posteriore
da 8,5 t a singola riduzione RSS 0819A con rapporto al ponte 3.31
Sospensioni anteriori
con molle a balestra parabolica
Sospensioni posteriori
pneumatiche a 2 soffietti
Cerchi Pneumatici
oltre a contribuire in maniera gradevole all’estetica, permette di accrescere il flusso d’aria a tutto vantaggio del raffreddamento del motore e del processo di post trattamento. I fari (che sono stati ampiamente ridisegnati) ricordano la stretta
a disco da 17,5”
dimensioni 245/70 R 17,5
Freni
pneumatici con dischi auto ventilanti anteriori e posteriori. Il sistema frenante a controllo elettronico EBS fornisce una risposta alla frenata più rapida e sicura e minor usura dei freni. Il sistema include diverse funzionalità come ABS, freni anti bloccaggio, bloccaggio del differenziale e frenata combinata.
Passo
4.100 mm
Sbalzo posteriore min/max
2.445/2535 mm
MTT
12.000 kg
Lunghezza massima fuori tutto
7955 mm
Tara senza allestimento con pieno rifornimenti
4.195 kg
Serbatoio gasolio
in plastica da 215 lt
Serbatoio AdBlue
32 lt in plastica
Cabina
letto compatta CAB – SSLP con vano portaoggetti montato sul tunnel motore. In questo caso la cabina è senza letto. Le sospensioni anteriori prevedono ammortizzatori in gomma e posteriori con una combinazione di molle e ammortizzatori
DOTAZIONI SPECIALI sul veicolo in prova
Filtro carburante riscaldato, Aiuto alla trazione con acceleratore elettronico, Sedile guida comfort con cinture, riscaldato, Botola tetto in vetro, Immobilizer, Pacchetto Audio Advanced con CD con MP3, Bluetooth per collegamento vivavoce telefono, porte USB e Aux, controlli al volante e telecomando, Pacchetto interni Distribuzione + con alzacristalli elettrici, tappetini in gomma, telecomando chiusura centralizzata, climatizzatore, illuminazione gradini di accesso, tavoletta per appunti, ripiani sopra parabrezza, cruise control, doppia presa elettrica 24+12, specchi elettrici, botola tetto manuale, Spoiler tetto e fender laterali cabina.
parentela con i modelli pesanti della Casa e sono integrati nel paraurti, in tre parti, e caratterizzati da sezioni angolari in acciaio. La linea generale è improntata all’aerodinamica con ampi arrotondamenti volti a ridurre la resistenza all’aria, a tutto vantaggio della guidabilità e del contenimento dei consumi di carburante. Un ulteriore contributo all’aerodinamica viene fornito dagli spoiler e dai deflettori aggiuntivi. TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 29
Test drive Tratta
Tempo
Km
Lt
Km/h
Km/lt
Zingonia - Capriate
8’06”
4,1
1,29
30,37
3,17
Capriate - Seriate
15’03”
21,2
3,267
84,51
6,48
Seriate - Endine
31’58”
29,2
4,988
54,80
5,85
Endine - Iseo
43’54”
42,8
6,850
58,49
6,24
Iseo - Brescia
23’04”
21,1
3,68
54,88
5,73
Brescia - Capriate
47’02”
62,3
9,32
79,47
6,68
Capriate - Zingonia
7’09”
3,7
0,834
31,04
4,43
184,4
30,229
62,63
6,10
TOTALE
2h56’16
Sali e scendi L’accesso alla cabina è reso particolarmente agevole dalle ruote da 17.5”, dalla presenza di due gradini abbastanza bassi e ravvicinati tra loro, ben coadiuvati da due ampie maniglie poste ai lati delle portiere che peraltro hanno un’ampia apertura. Tutto ciò, come detto, per venire incontro alle esigenze dell’utilizzatore di questo veicolo che avrà anche la necessità di una visibilità aumentata intorno al mezzo. Per questo motivo la porta lato passeggero dispone di una ulteriore superficie vetrata nella parte inferiore. Con questo tipo di vetratura il finestrino è a scorrimento superiore in luogo del classico finestrino a scorrimento verticale. POTENZA CONCENTRATA Il motore D5K è un diesel Euro 6 a 4 cilindri in linea con albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro; ha una cilindrata di 5,1 litri ed è dotato di turbocompressore (con turbina a geometria variabile) e intercooler; sviluppa una potenza massima di 210 CV a 2200 g/min e una coppia di 800 Nm ad un regime compreso tra 1100 e 1700 g/min, che contribuisce a facilitare la guida del veicolo così come l’iniezione del carburante common rail. Pressione e tempi di iniezione sono controllati elettronicamente: ciò comporta l’introduzione nella camera di combustione di carburante misurato con grande precisione e finemente nebulizzato. La funzione di controllo effettua adattamenti istantanei alle condizioni di utilizzo del momento, mentre la possibilità di iniettare carburante anche dopo l’iniezione principale porta ad una notevole flessibilità. Il tempo di iniezione del carburante è variabile e questa soluzione ha
Qui sopra, il cruscotto con numerose informazioni ben organizzate. A fianco l’ampia vetrata del portellone passeggero.
effetti benefici sia sulla rumorosità del motore sia sulle emissioni; prima dell’iniezione principale, vengono iniettate piccole quantità di carburante e questo riduce sensibilmente il ritardo ed il rumore conseguente la fase di combustione principale. Per quanto concerne la conformità all’Euro 6, Volvo ha scelto la soluzione SCR per il post trattamento dei gas di scarico, quindi l’iniezione di AdBlue nei gas di scarico prima che passino attraverso un convertitore catalitico SCR, all’interno del quale avviene una reazione tra AdBlue e gli ossidi di azoto, innescando un processo che riduce le emissioni ed in cui gli ossidi di azoto vengono trasformati in gas d’azoto (innocuo) e acqua. Da sottolineare che i tecnici della Volvo assicurano che il consumo di carburante dei nuovi motori Euro 6 è del tutto identico a quello dei precedenti propulsori Euro 5. IN PROVA Regolazione del sedile, del volante e dei retrovisori, ma anche un’occhiata alla finestratura nella parte bassa della porta di destra e si è pronti per la prova. Il pedale della frizione non c’è visto che l’I-Sync non ne ha bisogno. I-Sync è un cambio automatizzato a 6 marce con possibilità di funzionamento in modalità manuale. La leva posta dietro al volante permette di scegliere il cambio di marcia in modalità automatica o manuale. Optiamo per il completo automatismo, del resto abbiamo un breve tratto urbano (trafficato) per poi dirigerci verso l’autostrada. Il cambio passa di marcia con grande rapidità e silenziosità grazie ai comandi elettroidraulici. Ricordiamo che le selezioni di marcia vengono effettuate mediante la leva posta dietro il volante; l’anello rotante esterno permette di bloccare la prima o di effettuare la retromarcia, mentre con l’anello rotante interno si può scegliere tra folle e guida; la funzione Kickdown è di serie. Il cambio, i cui intervalli di assistenza sono previsti a 360 mila km o 3 anni, è
F cus
Su e giù facile L’accesso al veicolo è studiato con attenzione
6,10 Km/lt
Focus 30 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
L’ottimo consumo della nostra prova
predisposto per il montaggio di due tipi di prese di forza con uscita posteriore con connessione a flangia o a pompa. Oltre all’eccellente funzionalità del cambio, che mettiamo al lavoro anche in modalità manuale più per curiosità che per reale necessità, è il motore che si rivela importantissimo protagonista con il suo ampio regime di coppia massima che permette di sfruttare sempre al meglio il motore con un minimo numero di cambi di marcia e facilitando al massimo la guida. La visibilità è molto buona. Certo l’altezza da terra del posto di guida non è quella di un peso massimo ma in compenso la maneggevolezza e la facilità
Un vano in più L’FL della nostra prova era equipaggiato con un pratico vano multiplo posizionato sul tunnel motore. Questo spazioso vano portaoggetti dotato di serratura è specificamente progettato per la cabina comfort (CAB-SSLP) senza letto e viene installato contro la parete posteriore della cabina. Il cassetto estraibile offre tanto spazio per documenti, carte stradali ed effetti personali, ed è suddiviso in due parti, uno scomparto ampio ed una sezione più piccola, dotata di un proprio coperchio, per garantire un maggiore ordine all’interno del vano. Uno scomparto esterno, posto sul lato conducente, può contenere due bottiglie o alcuni piccoli oggetti. Quando si estrae il cassetto, la superficie superiore forma un piano che permette di scrivere o mangiare. Sulla parte superiore del vano si trova un altro grande scomparto dotato di coperchio, in grado di contenere un computer portatile o quei documenti che devono essere sempre a portata di mano. Questo scomparto dispone anche di due prese a 12 e 24 V, per eventuali apparecchiature supplementari. Il vano superiore ha un volume di 21,3 litri mentre quello inferiore di 44,5 litri.
85 km/h con un consumo di 6,48 km/lt). Usciamo a Seriate e ci dirigiamo verso i laghi di Endine e di Iseo. La strada è molto trafficata, come sempre, e con frequenti attraversamenti di centri abitati e qualche semaforo. La guida dell’FL è però molto piacevole, potremmo dire divertente. Sterzo preciso, sospensioni molto efficienti, cambio rapidissimo e molto silenzioso ed un motore che prende subito i giri. La prima parte, da Seriate a Endine, ci permette di ottenere una Comfort media di poco inferiore ai 55 km/h con un conDotazioni di sicurezza sumo di 5,85 km/lt mentre nella seconda parte, Visibilità da Endine a Iseo, decisamente più scorrevole a livello di traffico, la media supera i 58 km/h ed il di guida sono quasi automobilistici. Il Freno motore con 1 step consumo arriva a 6,24 km/lt. quadro strumenti ed il cruscotto sono ottiPassaggio interno Il freno motore e una certa attenzione nella guida ci difficoltoso mamente posizionati e ben leggibili, con una permettono di non chiamare quasi mai in causa i freni; in serie di indicazioni che forniscono una esaurienogni caso il freno motore risulta sempre all’altezza della situate informazione sullo stato di salute del mezzo. zione, con una prontezza e una potenza più che adeguata al veicolo. In mezzo al traffico cittadino l’FL si trova perfettamente a proprio agio, Siamo di nuovo in autostrada (a Brescia) il traffico non è particolaril motore è brillante e prende giri con grande rapidità. La visibilità è mente intenso e così, viaggiando sul filo degli 85 km/h, arriviamo eccellente e la maneggevolezza incredibile. Molto buona anche la frea Capriate in 47 minuti con una media oraria di poco inferiore agli nata con i dischi (ventilati) anteriori e posteriori che mostrano grande 80 km/h ed un consumo di 6,68 km/lt, il valore migliore registrato prontezza e potenza. nel corso dell’intera prova. Rientriamo alla base e i pochi chilometri che ci separano dall’arrivo BENE ANCHE IN AUTOSTRADA sono ancora una volta in mezzo al traffico che però non rappresenta un problema per questo FL che ha dimostrato di sapersi Dopo il breve tratto nel traffico urbano ci troviamo in autostrada. Non trovare bene proprio in questa situazione, nonostante, comse si è si tratta certo del terreno prediletto da questo veicolo ma il suo comdetto, anche in autostrada l’FL sa dire la sua con una silenziosità portamento è ineccepibile. Il motore gira molto bene e soprattutto sorprendente per le dimensioni, un eccellente comfort e consumi nella massima silenziosità, anche in velocità (il tratto autostradale da davvero molto interessanti.■ Capriate a Seriate viene percorso ad una media di poco inferiore agli
+ _
210 cavalli Un motore che ha una grande riserva di potenza
TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 31
Ruote industriali
Renault Trucks
A duraprova Abbiamo volutamente portato il nuovo T 460 su strade e percorsi per lui non ideali per vederne il comportamento. Un risultato da campione di Luca Barassi
C
on una sola lettera ha acquisito l’eredità del Premium e del Magnum, massima espressione del concetto di potenza e confort fino al giugno del 2013, quando è stata presentata al mondo la R/Evolution. La lettera è la T, che identifica la gamma a lungo raggio di Renault Trucks e che ha come caratteristiche peculiari una catena cinematica implementata, nuovi motori Euro 6 e soprattutto una cabina inedita.
32 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
IdentiTruck Di test drive ne facciamo molti e, da oltre un anno, vi stiamo presentando la gamma della Losanga, completamente nuova, dai veicoli più piccoli (D Range) alle ammiraglie, appunto la gamma T. Abbiamo deciso, dunque, di presentarvi questo T 460 T4x2 E6 in un modo un po’ diverso, facendolo lavorare su un itinerario tortuoso, con frequenti attraversamenti di centri urbani e poche occasioni per far “correre” il mezzo. Siamo coscienti di averlo trattato un po’ male, ma eravamo curiosi di vedere la reazione di un veicolo di questo tipo a pieno carico nell’affrontare continui rondò, stop&go, passaggi pedonali e sali scendi anche impegnativi, facendolo riposare ogni tanto su tragitti in superstrada e autostradali.
RENAULT TRUCKS T 460 T4X2 E6 Prezzo listino base: 95.690,00 euro + IVA Prezzo veicolo in prova: 135.512,00 euro + IVA
motore
DTI 11, iniezione ad alta pressione common rail (1700 bar), 24 valvole, alberi a camme in testa, distribuzione posteriore.
N° cilindri
6 in linea
CILINDRATA
5,1 litri
Potenza massima
338 KW a 1800 giri/min.
Coppia massima
2200 Nm da 1000 a 1400 giri/min.
Tecnologia
Euro 6
Freno motore:
Optibrake (303 kW a 2300 giri/min.)
Cambio
Optidriver AT 2412E (14,94 – 1) frizione automatizzata. 12 rapporti AV e r RM. Selezione modalità d’uso al volante e selettore marce al volante
Asse anteriore
da 7,5 t
Asse posteriore
da 13 t con rapporto al ponte 2.64 (14x37)
Sospensioni anteriori
balestre paraboliche a due lame. Barra stabilizzatrice
Sospensioni posteriori
pneumatiche con barra stabilizzatrice
Cerchi
in acciaio
dimensioni
Pneumatici
315/70 R 22,5
Freni
sistema di frenatura a due circuiti indipendenti. Freni a disco ventilati, gestione elettronica della produzione dell’aria EAC, compressore 900 l/min, 636 cm3 bicilindro. Sistema EBS, ESC, HAS, ASR, ABS, AFU
Passo
3.800 mm
MTT
18.000 kg
MTC
44.000 kg
Larghezza massima fuori tutto
5.990 mm
larghezza massima
2.499 mm
Altezza esterna massima
3.738 mm
Serbatoio gasolio
in alluminio da 490 lt
Serbatoio AdBlue
64 lt
DOTAZIONI SPECIALI
volante ultimate in cuoio, sedile pneumatico easy access, Optifleet link, fari di svolta supplementari, cuccetta superiore e inferiore ultimate, climatizzazione confort, cerchi alluminio Alcoa, frigorifero, Optifuel Infomax kit completo, Optiroll, interni in pelle (…) .
La prova Il consumo complessivo, quindi, che si è
(elenco parziale)
Questa immagine, scattata prima di partire per il nostro test drive, evidenzia molto bene l’innovativo design della nuova cabina del T Range, una forma trapezoidale che ricorda il “p greco”, studiata per massimizzare l’aerodinamicità del mezzo.
attestato comunque su una media di circa 3 chilometri con un litro, è poco indicativo e non era lo scopo del nostro test. Abbiamo già verificato, infatti, in altre occasioni, l’ottimo rendimento dei motori DTI in grado, con queste nuove versioni Euro 6, di ottenere un risparmio di carburante del 5 per cento rispetto alla generazione precedente. Una percentuale che si può tradurre in 3.000 euro di risparmio all’anno per veicolo. Naturalmente fondamentale è l’uso degli evoluti supporti alla guida, come il cambio robotizzato Optidriver che era montato anche sul nostro veicolo e che gestiva il propulsore DTI 11 litri, 6 cilindri in linea 24 valvole con una coppia di 2200 NM già a 1000 giri/minuto. Altro aspetto importantissimo è lo stile di guida per ottimizzare la parte di TCO (Total Cost of Ownership, ndr) che riguarda il veicolo; e in questo la Casa di Lione è leader con i suoi programmi Optifuel. Ma torniamo al protagonista del nostro viaggio. Durante l’itinerario scelto, di circa 180 chilometri, abbiamo avuto modo, come detto, di verificare la guida sia in autostrada (un tratto della Milano-Laghi e la Gravellona Toce), sia alcune superstrade, fino ad addentrarci in paesi e centri urbani del Varesotto, tra Azzate, Brebbia e Travedona Monate. A bordo, la prima cosa che si percepisce è il grande spazio, dovuto TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 33
possibile svolgere attività di scrittura sia su carta che su tablet, senza subire alcun fastidio o difficoltà. Il computer di bordo è molto dettagliato e ci ha dato modo, durante il viaggio, di tenere sotto controllo numerosi dati. Oltre al consumo di carburante (medio e istantaneo) si possono leggere alcuni dati sullo stile di guida come il numero di frenate, le emissioni di Co2 e di NOx e, grazie alla tecnologia GPS, anticipare l’andatura secondo il percorso che si ha davanti. Molto facile, anche per il passeggero, leggere le informazioni gestite dal conducente direttamente dai comandi al volante, sull’ampio display di 7 pollici. Arrivati all’outlet di Vicolungo abbiamo, quindi, potuto fare il punto della
Qui sopra, due visuali della postazione di guida: comoda, elegante ed ergonomica. In alto a destra l’arrivo a Vicolungo.
anche alle linee estremamente pulite ed essenziali del cruscotto e dei sedili. Una sensazione di ampio respiro che contribuisce alla serenità di guida. Ma sono bastati pochi chilometri per capire che questo veicolo ha anche un’altra importante qualità: la stabilità. Infatti, come abbiamo sottolineato, siamo stati costretti a percorrere molte rotatorie ed anche strade tortuose intorno al lago di Varese. Ebbene, mentre il nostro driver conduceva il mezzo, ci è stato tranquillamente
F cus
OPTI
Optifuel, Optidriver, Optifleet: tutto per rendere il tuo camion un centro di profitto
Controllo totale
Focus
Il display di 7’’ e i comandi al volante permettono di gestire tutte le funzioni del mezzo
34 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
situazione, anche insieme al nostro driver che ha elencato le qualità del veicolo. Tra le altre cose abbiamo dato un’occhiata agli pneumatici, fortemente sollecitati durante il tragitto, e abbiamo notato una ridotta usura e surriscaldamento degli stessi, forse anche grazie alle ottime sospensioni del T 460 e alla notevole stabilità del veicolo riscontrata a bordo. Parliamo di T Nell’IdentiTruck potete vedere tutte le caratteristiche del veicolo in prova, a partire dal prezzo che, già di per sé, è estremamente allettante, parlando di un big della strada. Poco più di 95 mila euro nella configurazione standard, che arriva a 135 mila con gli optional montati su questo mezzo. Della gamma T vogliamo comunque sottolineare alcuni aspetti. Primo fra tutti la grande innovazione nel progettare una cabina sostanzialmente “rovesciata” rispetto ai competitor. Si tratta, infatti, di un trapezio con la parte più larga in basso e quella più stretta in alto, così come nel senso della lunghezza abbiamo una larghezza di 2,35 m d a v a n t i e fino a 2,5 m dietro. Tutto a beneficio dell’aerodinamicità.
All’interno il tunnel motore è stato abbassato a 200 mm e, nella versione con pavimento piano, sparisce del tutto. Il posto di guida è stato ottimizzato con nuovi sedili, disegnati da RECARO® per Renault Trucks e sono caratterizzati dalle cinture di sicurezza color rosso, identificative del marchio. Ed è proprio l’ergonomia di bordo l’altra caratteristica che abbiamo notato. Ogni dettaglio è studiato in funzione della praticità dell’operatore professionale e della personalizzazione, fino alla possibilità di spostare manualmente la pulsantiera secondo le proprie esigenze. Insomma il T 460, così come tutti i veicoli della nuova generazione Renault stabilità Trucks, sono un vero e proprio centro spazio a bordo di profitto, progettato per il massicosti mo confort e rendimento durante il lavoro, sempre più impegnativo soprattutto dal punto di vista ecogamma colori nomico, dell’operatore logistico.■ calandra in materiale
+ _
plastico
Personalizzalo
La targa è personalizzabile col proprio nome
VOILà
Il ribaltamento della cabina è anche elettrico TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 35
Ruote industriali
Iveco
A tutto
gas
Il settore dei trasporti si sta approcciando con sempre maggiore convinzione alle alimentazioni a metano. Una tecnologia ormai matura che inizia a sconfinare dai suoi specifici ambiti di applicazione per offrirsi anche al lungo raggio. TOE fa il punto insieme al Costruttore nazionale
di Francesca Lugaresi
S
ebbene rappresentino ancora una nicchia, oggi il mondo del trasporto merci sta guardando con sempre maggiore interesse alle alimentazioni alternative, in particolare a quelle che utilizzano il metano (si tratta in realtà di una miscela di gas dove il metano è comunque preponderante, ndr), e non più solo in forma compressa (CNG) ma anche in forma liqui36 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
da (LNG). Per quest’ultima, infatti, si stanno aprendo importanti scenari di sviluppo che rendono disponibile, e più appetibile, quale reale alternativa al gasolio, l’utilizzo del gas naturale, e dei suoi vantaggi, anche per il trasporto a medio-lungo raggio, ampliando così i suoi campi di applicazione, fino ad ora confinati tipicamente ai servizi municipali, quali la raccolta e la
movimentazione dei rifiuti, alla distribuzione urbana, fino a quella regionale (grazie ad autonomie di 300-350 km). L’autonomia operativa dei veicoli con serbatoi a gas compresso, diventa ovviamente un problema nelle mission di lunga distanza, per le quali invece il metano allo stato liquido, occupando un volume di circa 600 volte inferiore rispetto al metano allo stato gas-
nella propria flotta di veicoli a gas. Una scelta quest’ultima che permette non solo di ridurre significativamente la loro impronta sull’ambiente in termini di minori emissioni inquinanti, ma anche di ricavarne una certa profittabilità economica. Notevole, infatti, il risparmio in termini di costo del carburante (che sappiamo bene essere la voce più importante del TCO, il costo totale di esercizio che abbraccia l’intero ciclo di vita del veicolo), avendo il gas naturale un costo decisamente inferiore rispetto al diesel, con una riduzione fino al 40%, che può arrivare a tradursi in un risparmio complessivo del TCO fino al 7%. A condividere questo impegno nella sostenibilità ambientale (ma anche nell’offrire soluzioni vantaggiose per i suoi clienti) è il Costruttore nazionale che, da tempo, crede e investe molto nella ricerca e nello sviluppo delle motorizzazioni a gas (identificate con il nome Natural Power), un campo in cui vanta una lunga esperienza, ritenendo i combustibili alternativi un importante sbocco per il futuro sia nell’ambito del trasporto leggero che di quello pesante, come del resto dimostra la sua ampia offerta di veicoli CNG. Si tratta di una gamma completa che va dalle 3,5 tonnellate del Nuovo Daily alle 16 tonnellate dell’Eurocargo, fino alle 40 tonnellate dello Stralis, oggi proposto anche nella versione LNG, i cui primi esemplari (Euro 5) in circolazione nel nostro Paese sono stati consegnati lo scorso aprile in concomitanza dell’inaugurazione, a Piacenza, della prima stazione di rifornimento LNG in Italia di Eni. Una lunga storia
soso (il che permette di stivarne molto di più, ridurre la tara del veicolo e aumentare il carico utile), rappresenta una soluzione possibile. I benefici economici ed ambientali legati a questa ormai consolidata e provata tecnologia sono, come vedremo, tutt’altro che trascurabili rispetto all’uso del combustibile tradizionale.
Impegno ambientale, benefici economici Se fino a qualche tempo fa è stata una scelta appannaggio di pochi, oggi sono sempre di più le aziende “socialmente responsabili” che per cultura di impresa intendono realizzare un percorso di sostenibilità anche attraverso l’inserimento
“Quella relativa al metano non è una tecnologia nuova ed è oggi una tecnologia altamente affidabile”, ci spiega Franco Zorzetto, Responsabile prodotto Iveco per il mercato Italia, con cui abbiamo fatto il punto sulla diffusione delle motorizzazioni alimentate a gas. “Iveco ha iniziato a commercializzare veicoli a metano negli anni ’90: si tratta quindi di un prodotto che vendiamo da più di venti anni. Se all’inizio era soprattutto prerogativa del trasporto persone in ambito urbano, a livello di veicoli commerciali, nei primi dieci anni il metano è stato quasi esclusivamente appannaggio della raccolta rifiuti: erano soprattutto aziende municipalizzate ad acquistare questo tipo di mezzi. Oggi è sempre più richiesto anche dal lungo raggio. Per quanto ci riguarda, a livello europeo, parlando di motori a metano sono oltre 22.000 le unità ad oggi consegnate. Come veicoli, sono 5.000 i leggeri in circolazione e 2.000 quelli tra medi e pesanti, cui dobbiamo aggiungere 5.000 bus (il motore fa sempre parte della stessa famiglia di propulsori FPT, anche se parliamo di applicazioni diverse). Tutti questi veicoli hanno percorso in totale ad oggi oltre mille milioni di chilometri a dimostrazione del TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 37
fatto che si tratta di una tecnologia più che consolidata!”. Una storia e un percorso di evoluzione che Iveco prosegue nella convinzione che si tratti “dell’unica tecnologia alternativa al diesel che sia sostenibile dal punto di vista economico”, come afferma Zorzetto. A conferma del suo “credo” in questa tecnologia, Iveco ha appena presentato al grande pubblico internazionale del Salone IAA di Hannover, importante palcoscenico dell’innovazione, sia la versione Natural Power del Nuovo Daily (CNG), che condivide con il suo omologo diesel stessa affidabilità, confort, spazio e portata utili (non penalizzati dall’allocazione delle bombole), sia lo Stralis Natural Power Euro 6 alimentato a gas naturale liquefatto, dotato di un nuovo serbatoio conforme alla normativa entrata in vigore in Italia lo scorso 10 giugno, che permette l’omologazione dei veicoli LNG, fino ad ora non possibile, aprendo le porte di questa tecnologia anche al lungo raggio. Verso una importante svolta Il Regolamento UNECE 110, che armonizza l’omologazione dei veicoli a metano, da giugno 2014 include infatti anche i mezzi a gas naturale liquefatto, permettendo così ai Costruttori di omologare e immatricolare i veicoli con impianto LNG al pari dei veicoli CNG, già inclusi nel Regolamento. Una novità importante che apre interessanti prospettive nel mercato dei pesanti a LNG. “Oggi il costo del combustibile Franco Zorzetto, Responsabile prodotto Iveco per il mercato Italia.
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sta diventando davvero penalizzante e, data la convenienza economica del metano, l’interesse ad utilizzarlo non proviene più solamente dalla distribuzione, settore di elezione per questo tipo di motorizzazioni già da qualche anno, ma sta crescendo sempre più anche da parte del lungo raggio, dove ci sono grossi volumi di veicoli”, continua Zorzetto. “Pensiamo di essere giunti al punto in cui partirà la crescita dei volumi che verranno richiesti. Ormai stanno venendo meno le principali barriere che limitavano l’utilizzo del metano nel trasporto merci anche sulle lunghe distanze e l’intera filiera si sta organizzando. Grazie alla nuova normativa l’omologazione dei veicoli LNG è possibile da giugno e questo ci ha permesso, di aprire, a settembre, gli ordini dell’Euro 6 e non solo sul mercato italiano. Dunque, la normativa c’è, il veicolo e la tecnologia ci sono, permettendo autonomie che arrivano ai 750
km, il passaggio successivo è quello relativo alla disponibilità del gas liquefatto a livello di rete distributiva, per il quale però ci sono importanti progetti in corso”. La disponibilità La diffusione degli impianti di rifornimento rappresenta ovviamente una questione cruciale. Se non esistono ormai più problemi di approvvigionamento del gas compresso (oggi in Italia circolano 775.000 veicoli a gas e la rete di distribuzione ha raggiunto un migliaio di stazioni), quello per il gas allo stato liquido è ancora piuttosto agli albori nel nostro Paese, a differenza di altre regioni d’Europa, in particolare Spagna, Paesi Bassi e Inghilterra, dove l’infrastruttura è già fortemente presente (in tutto sono una cinquantina le stazioni già operative). Non a caso, sono proprio principalmente Spa-
Sopra, il versatile Eurocargo. A destra, il motore N 60 CNG di Fpt Industrial. Sotto, gli Stralis Natural Power LNG consegnati lo scorso aprile a LC3.
L’Euro 6 a metano Le consegne dei primi Iveco Stralis Euro 6 alimentati a gas naturale sono iniziate già da qualche mese sui mercati europei. I veicoli sono equipaggiati con motore Cursor 8 Natural Power da 270 a 330 Cv. Il motore è abbinato a un cambio meccanico ZF a 16 rapporti o un cambio automatico Allison a sei marce con convertitore idraulico di coppia. Nelle versioni CNG, la capacità complessiva delle bombole va da 400 a 1300 litri, con un layout che può essere personalizzato dal cliente. Per il medio-lungo raggio lo Stralis Natural Power è disponibile anche con LNG. I motori FPT Industrial a gas naturale sono caratterizzati da combustione stechiometrica, ossia con un rapporto tra aria e combustibile chimicamente corretto, alimentazione 100% gas naturale e ciclo Otto con candele di accensione che provocano la combustione della miscela aria-gas immessa da un rail, con due iniettori per cilindro. Il trattamento dei gas di scarico è effettuato con un catalizzatore a tre vie passivo, che non richiede aggiunta di additivi, contrariamente a quanto avviene per i motori Euro 6 che equipaggiano i veicoli industriali “convenzionali” che necessitano, appunto, di AdBlue.
gna e Paesi Bassi gli Stati dove già circolano oltre 200 mezzi LNG venduti direttamente da Iveco (senza contare i veicoli “convertiti” da altri). “In Italia, al momento, c’è una stazione di rifornimento LNG, inaugurata da Eni a Piacenza lo scorso aprile, dopo un lungo, e doveroso, iter amministrativo per le necessarie autorizzazioni. L’LNG è molto più diffuso di quello che pensiamo: il metano viene trasportato via nave e consegnato a molti distributori già allo stato liquido, qui viene poi gassificato e reso disponibile come metano compresso per auto o camion. Manca insomma il passo successivo, quello di avere una stazione di rifornimento predisposta alla sua distribuzione”, continua Zorzetto, al quale chiediamo quali siano i progetti attualmente in corso di cui ci accennava. “Iveco partecipa a due importanti progetti: uno coinvolge UIR, l’Unione degli Interporti, e l’altro, di respiro europeo, è denominato Blue Corridors. Il primo è volto alla diffusione del gas liquefatto ospitando punti di rifornimento proprio all’interno degli interporti per arrivare ad offrire una rete di distribuzione
su scala nazionale. Il secondo, come dicevo, è un progetto di interesse europeo e coinvolge 27 partner. Anch’esso si pone l’obiettivo di medio periodo di rendere l’LNG una reale alternativa al diesel per i trasporti di medio-lungo raggio e contempla l’apertura di 14 stazioni di rifornimento distribuite su quattro principali corridoi di traffico europei, a una distanza di circa 400 km una dall’altra. Tre di queste stazioni sono già operative (una in Italia, una in Svezia e una nei Paesi Bassi), mentre altre dieci dovrebbero diventarlo entro il 2016. Un primo importante passo legislativo è stato fatto lo scorso maggio con la Direttiva ‘On the deployment of alternative fuels infrastructure’ in cui si chiede agli Stati membri di adottare politiche nazionali per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi come l’LNG e le loro infrastrutture”. Pioniere dell’LNG in Italia I primi veicoli LNG a circolare nel nostro Paese da aprile sono quelli che Iveco ha consegnato a LC3, azienda specializzata nel trasporto merci a temperatura controllata e portacontainer. Si tratta di cinque Stralis Natural Power LNG con un’autonomia di oltre 750 km, equipaggiati con 4 serbatoi CNG da 70 litri e un serbatoio criogenico LNG da 525 litri. Il gas naturale è immagazzinato allo stato liquido nel serbatoio criogenico a -130° e alla pressione di 9 bar e viene convogliato al motore allo stato gassoso. L’azienda sta dunque testando i veicoli, che circolano con una speciale autorizzazione del ministero dei Trasporti (per sperimentazione), da circa cinque mesi, un tempo sufficiente TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 39
Il Nuovo Daily, la cui versione CNG è appena stata presentata al Salone di Hannover. Sotto, il motore Cursor 78 CNG Euro 6 di FPT Industrial.
per fare un primo bilancio. “I riscontri che abbiamo costantemente da LC3, un’azienda decisamente all’avanguardia nel fare questo tipo di scelta, sono assolutamente positivi ed è un po’ la conferma di quello che abbiamo visto anche sugli altri mercati, dove siamo riusciti a mettere su strada questo tipo di veicoli già da tempo”, ci racconta Zorzetto, sottolineando anche l’ottima collaborazione fra le due aziende. “Uno dei primi dubbi, poi confutato, riguardava le prestazioni dei mezzi rispetto ai veicoli tradizionali. A questo proposito è significativo il commento di diversi autisti, entusiasti della maggiore silenziosità in cabina e delle minori vibrazioni sul sedile – e per chi ci sta otto ore al giorno fa davvero la differenza – che si traduce in un migliore confort. Ma il feedback decisivo dell’azienda riguarda l’aspetto economico, dando conferma del risparmio economico del 40-50% rispetto al diesel”. La silenziosità, inoltre, è una caratteristica di questi veicoli non solo all’interno della cabina: rispetto alle versioni diesel, nei mezzi alimentati a gas naturale, la riduzione del rumore è in media di 5 Decibel, cosa che li rende particolarmente adatti nelle missioni di raccolta rifiuti e di consegna notturna. E non vanno tralasciati i benefici per l’ambiente: il metano è infatti molto più verde del 40 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
diesel Euro 6. Le emissioni di particolato si riducono del 95%, quelle di NOx del 35% e quelle di CO2 dal 10% fino al 100% in caso di utilizzo di bio-metano. Facciamo i conti Il fattore determinante nell’orientare le aziende sulle alimentazioni a metano è sicuramente il costo del gasolio, che rende conveniente questo tipo di investimento. “Rispetto ai veicoli convenzionali, l’acquisto di quelli alimentati a gas richiede un investimento maggiore che, a listino, è di un
30% superiore nel caso del CNG, mentre per un LNG si può arrivare anche a un 40-45% in più rispetto al diesel. Il forte risparmio in termini di costo del combustibile permette tuttavia di rientrare dall’investimento nel giro di un anno e mezzo al massimo per il CNG, due e mezzo per l’LNG. E’ bene sottolineare che stiamo parlando di ritorno sull’investimento unicamente in merito al prezzo di listino, che sappiamo bene essere solo uno dei tanti fattori del TCO. Tenendo conto del costo totale di esercizio nella sua complessità, il risparmio su un periodo di possesso di 4 anni si aggira intorno al 6-7%, quantificabili in 30-40.000 Euro. Il veicolo, insomma, dopo un anno o due si è ripagato, da lì in poi si inizia a ‘guadagnare’ e nel giro di 4 anni ‘fa intascare’ fra i 30 e i 40 mila Euro”. Senza contare, aggiungiamo noi, i “potenziali” incentivi, rivolti ai veicoli industriali, sulle trazioni alternative a gas naturale o bio-metano, il cui decreto, siglato a luglio dal ministero dei Trasporti, risulta ancora in sospeso al momento in cui scriviamo, nonostante preveda la presentazione delle domande entro il 30 novembre. Vedrà mai la luce sulla Gazzetta Ufficiale? ■
Ruote commerciali
Mercedes-Benz
Il nuovo Vito si presenta con una nuova trazione (anteriore) e ad un prezzo inferiore alla versione precedente. Qualità crescente con costi più bassi. Ecco la filosofia della Stella
di Luca Barassi
Più a meno V
come Vito, ma anche come Viano. E’ nel nome della specializzazione che Mercedes-Benz lancia il nuovo veicolo dedicato al mondo professionale, lasciando le mission rivolte alla famiglia e al tempo libero al Viano, l’anima più automobilistica dei veicoli commerciali della Stella. Grazie a questa scelta industriale, Vito ha 42 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
potuto concentrare le proprie caratteristiche e il proprio concept sugli aspetti operativi e con l’attenzione rivolta alle esigenze dell’operatore del trasporto, come dell’artigiano o il commerciante. Niente fronzoli, dunque, è un design che deriva dal fratello maggiore Sprinter dando sin da subito l’impressione di qualità e ricerca
dell’aerodinamicità, aspetto, quest’ultimo, fondamentale per la riduzione dei consumi di carburante. Nel segmento tra le 2,5 e le 3,2 tonnellate la nuova Stella offre un veicolo estremamente versatile, economico ma dal carattere forte ed elegante che da sempre contraddistingue la Casa di Stoccarda.
Dieter Zetsche (a destra), CEO della Daimler, lancia a Berlino il nuovo Vito con la sua nuova colorazione blu elettrico opaco, insieme a Volker Mornhinweg, capo della divisione Vans di Mercedes-Benz.
Insomma, se il carico utile, con circa 1.000 kg per 2,8 t di peso totale a terra, è sorprendentemente elevato, il prezzo d’acquisto e i costi di mantenimento sono invece insospettabilmente bassi. E i nuovi sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza lasciano pochi margini ai concorrenti diretti.
In tre è meglio che in due La versatilità del nuovo Vito emerge con evidenza quando si parla delle trazioni. Primo veicolo nella gamma MercedesBenz, il nuovo Vito è disponibile a scelta con le trazioni posteriore, integrale, e
adesso anche anteriore. La nuova trazione anteriore si inserisce nella gamma abbinata a un compatto motore turbodiesel molto leggero. L’OM 622, montato trasversalmente, è un compatto 4 cilindri da 1,6 l di cilindrata, un coerente downsizing a beneficio del contenimento dei consumi, di un peso più vantaggioso con carico utile corrispondentemente TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 43
Nelle immagini di queste pagine si possono notare i numerosi vani creati nell’abitacolo del nuovo Vito e l’attenzione alle esigenze dell’utenza professionale.
elevato e di un prezzo d’acquisto che permette alla gamma Vito di partire da un listino più basso rispetto al passato. Il motore a quattro valvole sovralimentato, con due alberi a camme in testa e iniezione diretta, è una struttura molto moderna con testata a flusso trasversale, rivestimento a basso attrito delle canne del cilindro e pistoni in acciaio con fasce elastiche a tensione ridotta e pertanto ad attrito ridotto. La tecnologia di
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iniezione common rail lavora con una pressione di iniezione massima di 1.600 bar; gli iniettori piezoelettrici a sette fori reagiscono con particolare velocità e precisione. Come dicevamo, grazie a questa soluzione motoristica, il carico utile è maggiore di circa 120 kg rispetto al modello precedente, e di circa 60 kg rispetto al nuovo Vito a trazione posteriore. A veicolo vuoto o con poco carico, la trazione anteriore presenta degli indubbi vantaggi, per non parlare del prezzo d’acquisto, davvero interessante. Anche Euro 6 Naturalmente sono numerose le motorizzazioni che possono essere abbinate alle diverse configurazioni del veicolo. L’OM 651 è il 2,1 litri di cilindrata ed è disponibile in tre versioni di potenza: 114 CDI, 100 kW (136 CV), 116 CDI, 120 kW (163 CV) e 119 BlueTEC, 140 kW (190 CV). Il 119 BlueTEC è la versione conforme alla futura norma sui gas di scarico Euro 6. La trasmissione della forza motrice è affidata di serie a un cambio manuale. Il cambio automatico con convertitore 7G-TRONIC PLUS è disponibile a richiesta per il Vito 114 CDI e il Vito 116 CDI, di serie per il Vito 119 BlueTEC e per il Vito 4x4 a trazione integrale. Focus sicurezza
antislittamento (ASR), la ripartizione elettronica della forza frenante (EBV), il Brake Assist idraulico (BAS), l’ausilio alla partenza in salita, la regolazione in funzione del carico Regelung Load Adaptive Control LAC, la protezione antiribaltamento Roll Over Mitigation e Roll Movement Intervention ROM/RMI, il controllo sottosterzante Enhanced Understeering Control EUC, l’asciugatura automatica dei dischi dei freni (Brake Disc Wiping) in caso di pioggia e accostamento automatico preventivo delle pastiglie ai dischi freni (Electronic Brake Prefill) nelle situazioni critiche. Ordinando il nuovo Vito con il gancio di traino, si ottiene automaticamente anche la stabilizzazione del rimorchio Trailer Stability Assist TSA. In caso di frenata in situazione di pericolo le luci di stop adattive del Vito si attivano automaticamente, mentre le luci di stop lampeggiano anziché illuminarsi solo staticamente. All’arresto del veicolo conseguente alla frenata in situazione di pericolo le luci di stop adattive vengono disattivate e le luci d’emergenza si attivano automaticamente. Parola d’ordine: versatilità
Un campione di sicurezza che vanta già di Tutti i modelli del nuovo Vito sono disponibili serie il sistema di regolazione della dinamica in varie versioni. Così come il suo predecesdi marcia ADAPTIVE ESP e può contare sul sore, il nuovo Vito è infatti disponibile con sistema antibloccaggio (ABS), la regolazione due passi e tre lunghezze in versione Vito In questa sequenza le tre trazioni che contraddistinguono il nuovo Vito. Da sinistra: l’anteriore, di nuova introduzione, l’integrale e la posteriore. Si nota anche la diversa posizione del motore.
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Compact, Vito Long (con sbalzo posteriore allungato) ed Extralong (con passo ulteriormente allungato). Rispetto alle versioni precedenti tutte e tre le lunghezze del Vito sono cresciute di 140 mm, un aumento riconducibile sostanzialmente all’avancorpo allungato a vantaggio della protezione pedoni. Ne derivano lunghezze dei veicoli di 4.895 mm, 5.140 mm e 5.370 mm; i due passi restano per contro invariati, rispettivamente a 3.200 e 3.430 mm. Con 1.928 mm (senza retrovisori), anche la larghezza della carrozzeria supera di poco il valore dei modelli precedenti e garantisce maneggevolezza anche in condizioni di traffico disagevoli. L’altezza del veicolo per Furgone, Mixto e Tourer BASE è di 1.910 mm; quella di Tourer PRO e Tourer SELECT è invece di soli 1.890 mm. Tutte le versioni restano perciò nettamente al di sotto dell’importante soglia dei due metri, che permette di accedere ai comuni garage, autosilo e impianti di lavaggio. Il cuore della gamma del nuovo Vito sono le versioni da 2,8 t e 3,05 t di peso totale a terra, cui si aggiunge una versione del nuovo Vito con peso diminuito da 2,5 t e una versione con peso aumentato da 3,2 t. Diversi allestimenti, numerosi equipaggiamenti a richiesta e una straordinaria scelta fra tre sistemi di trazione permettono un alto grado di personalizzazione. Non vogliamo svelarvi tutto su questo numero, in quanto tra pochi giorni saremo a Bilbao a provare su strada il nuovo veicolo e qui vi potremo dare le nostre impressioni di guida che potranno così integrarsi con la presentazione della gamma di queste pagine. Ma se avete fretta di aggiungere alla vostra flotta questo moderno strumento di lavoro, sappiate che tutte le versioni e le motorizzazioni sono già disponibili sul mercato, compresa la motorizzazione Euro 6.■
MERCEDES INFORMA
Cosimo Molinari, Responsabile vendite Mercedes-Benz Vans
La nascita di una nuova Stella
M
ercedes-Benz è sempre stata all’avanguardia… sicurezza, affidabilità e innovazione. Oggi tutte queste qualità si fondono e si armonizzano nel nuovo Vito, un veicolo che si distingue nettamente dalla vecchia generazione e che si propone al mercato come compagno affidabile, robusto e dalle molteplici personalizzazioni. La parola d’ordine che contraddistingue l’ultimo nato in casa Mercedes-Benz è, infatti, versatilità: due passi, tre lunghezze e quattro pesi fanno di Vito un campione di flessibilità. Il nuovo Vito è il primo nel suo segmento a proporre tre tipologie di trazione: la classica posteriore, la nuova anteriore e, a partire dal primo trimestre del prossimo anno, anche quella integrale. La trazione anteriore completa un’offerta già a tutto tondo. Il nuovo design del Vito convince per il look più robusto e dinamico che, grazie ad un consistente miglioramento nella penetrazione aerodinamica, contribuisce anche alla riduzione dei consumi di carburante e al miglioramento delle prestazioni di marcia. Gli interni non deludono grazie a sedili avvolgenti e confortevoli, ad un abitacolo spazioso e ad una plancia interamente riprogettata che si distingue per la sua funzionalità ed ergonomia. Il Vito offre un’ampia gamma di versioni: il Furgone per il trasporto merci ed il Mixto per il trasporto persone e merci sono oggi affiancati dalle nuove versioni Tourer che aprono una strada inedita per il trasporto dei passeggeri. Il Tourer BASE, il versatile Tourer PRO e l’esclusivo Tourer SELECT rappresentano una gamma completa, con soluzioni su misura per le più svariate esigenze. Le motorizzazioni risultano altrettanto varie e complete.
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Cinque livelli di potenza abbinati a diverse tipologie di trazione; quella anteriore disponibile sul Vito 109 CDI da 65kW (88CV) e Vito 111 CDI da 84kW (114CV), quella posteriore disponibile sul Vito 114 CDI da 100kW (136CV), Vito 116 CDI da 120kW (163CV) e Vito 119 BlueTEC da 140kW (190CV) quest’ultimo già conforme alla norma sui gas di scarico Euro 6 di prossima attuazione. Forte di queste sue caratteristiche il nuovo Vito si posiziona come il veicolo commerciale di riferimento nel mercato dei “mid size”. Si tratta di un segmento di mercato in crescita rispetto allo scorso anno (+ 20% circa) all’interno del quale il Vito è molto apprezzato non solo dai padroncini (come ad esempio gli artigiani) ma anche dalle grandi flotte e dalle società di noleggio a breve termine che lo utilizzano come servizio navetta per i loro clienti ormai sempre più attenti alla qualità, al comfort ed alla sicurezza dei veicoli che noleggiano. Con i suoi bassi costi operativi e l’alto valore di rivendita tipico dei prodotti della Stella, il nuovo Vito rappresenta il veicolo commerciale ideale per tutte quelle aziende che oltre a valutare la qualità del prodotto da acquistare fanno anche attenzione a tutti i costi che devono sostenere durante l’intero ciclo di vita dei loro veicoli (TCO). In definitiva in un contesto economico che rimane ancora complesso ed altamente competitivo Mercedes-Benz intende, con l’introduzione del nuovo Vito, consolidare e migliorare la propria performance di mercato rivolgendosi a tutti quei clienti che fanno della qualità, dell’efficienza e della sicurezza elementi irrinunciabili per la loro strategia di business. ■
AUTOMATICAMENTE IN TESTA: AS TRONIC + INTARDER Nel trasporto a lungo raggio, nella distribuzione o in veicoli speciali: numerosi proprietari di flotte e conducenti in tutto il mondo si affidano per valide ragioni alla collaudata combinazione di AS Tronic e Intarder. Il cambio automatizzato convince per innesti di marcia rapidi e precisi e garantisce la massima sicurezza e un comfort eccellente in qualsiasi situazione. Con 12 rapporti finemente scalati il motore rimane sempre nella fascia di regime più economica. La perfetta comunicazione fra motore, frizione e cambio protegge l’intera catena cinematica e riduce il consumo di carburante. Il freno esente da usura integrato nel cambio consente una decelerazione sicura e senza fading, rispetta l’ambiente grazie a ridotte emissioni acustiche e di polveri fini e riduce i costi d’esercizio. www.zf.com/trucks
Ruote commerciali
Fiat Professional
Avanti così!
F
orse la ripresa economica ripartirà proprio dal settore veicoli commerciali, se è vero che nei primi sei mesi del 2014 le immatricolazioni dei nuovi veicoli commerciali leggeri (e quindi fino a 3,5 t di PTT) sono cresciute in Italia del 15%, contro una media europea di circa il 10,9%. Sono dati diffusi a livello europeo da Acea (Associazione dei Costruttori Automobilistici Europei) dai quali emerge che gli aumenti delle immatricolazioni fatti registrare in Italia sono maggiori di quelli registrati mediamente in Europa. Dati estremamente positivi che sottolineano come il particolare comparto sia estremamente importante per la crescita del settore automotive. Il nuovo 48 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Fiat Ducato 2014 (scaturito dagli studi del gruppo PSA) è sintesi naturale di una nutrita serie di migliore tecnico/stilistiche mirate ad accrescere affidabilità, comfort e sicurezza di un mezzo da lavoro come la sesta versione del Ducato che, per sua stessa natura, deve rispondere ad altissime aspettative di robustezza. Dopo il lancio uf-
IdentiVan
Fiat Ducato Furgone Maxi 35 Alto Euro 29.100 (detax)
Il DNA della sesta generazione del Ducato è comune al gruppo PSA e non ha deluso le aspettative dei professionisti: elevare ulteriormente il fattore comfort e sicurezza di un veicolo commerciale al vertice della gamma Fiat Professional di Pierluigi Coppa
MOTORE
Multijet II 150 16V
Cilindrata (cm3)
2.287
Potenza kW (CV) a giri
109 (148) a 3.600
Coppia (Nm) a giri
350 a 1.500
Livello ecologico
Euro 5+
Consumi (l/100km)
7.0/7.5
Iniezione
Multijet II Turbocompressore con turbina a geometria variabile ed intercooler
Numero marce
6 + RM
Portata max (kg)
1.560
Massa a vuoto (kg)
1.925
Peso PTT (kg)
3.500
Sospensioni anteriori
ruote indipendenti tipo McPherson
Sospensioni posteriori
assale rigido e molle balestra paraboliche
sospensioni Dimensioni (mm) pneumatiche a Sospensioni posteriori
dimensioni
Altezza
2.539
lunghezza
5.413
larghezza
2.050
passo
3.450
Lunghezza vano di carico
3.120
Larghezza vano di carico
1.870
Altezza soglia di carico
550
Altezza vano di carico
1.932
Diametro di sterzata (metri)
12,8
Volume di carico (m )
11,5
3
ficiale avvenuto nel maggio 2014, abbiamo il piacere di testarlo in modo approfondito per scoprirne lati nascosti, pregi e, compito sempre più arduo, trovare qualche pecca… anche se sarà dura!
certamente inosservato. L’obbiettivo conseguito è quello di offrire uno strumento di lavoro che non richieda continui interventi di piccola manutenzione. In tal senso sono stati studiati numerosi accorgimenti per limitare il tempo dedicato alla sostituzione dei materiali normalmente soggetti ad usura. Saliti a bordo, il nuovo Ducato ci accoglie con una tipica atmosfera più da autovettura, che da “rude” commerciale. Materiali, accessori ed ergonomia sono stati, versione dopo versione, continuamente migliorati ed aggiornati agli strumenti tecnologici attuali. Come il porta tablet/smartphone disponibile come optional e fortemente raccomandato che pone fine al dilemma di dove piazzare il nostro
VideoTest
Cattivo, ma non troppo L’intervento dei designer ha conferito al nuovo Ducato caratteristiche estetiche di grande eleganza vuoi per i fari “a goccia” avvolgenti con le luci diurne a LED, vuoi per la calandra che circonda il frontale del veicolo offrendo grandissima protezione anche contro i piccoli urti. Sicuramente un veicolo che, grazie a linee pulite, non passerà
Il video può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it
TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 49
Le immagini qui sopra mostrano l’ampio vano di carico e i comodi portelloni per l’accesso, il motore estremamente compatto e la presa 12 volt supplementare nel vano di carico.
telefonino intelligente. Un accessorio semplice, ma indispensabile anche per chiunque debba avere sotto mano una bolla di consegna o quant’altro. Al volante
F cus
Ottima la precisione di guida e la manovrabilità del mezzo, grazie soprattutto alla scelta della trazione anteriore e dei sistemi di sicurezza attivi installati (ESC con ABS, EBD, LAC). Sulla nuova
versione debutta il nuovo sistema Hill Descent Control, una chicca tecnologica che consente di mantenere costante la velocità del veicolo in discesa (a 30 Km/h) senza dover necessariamente richiedere l’intervento dei freni. Pensiamo alla sua utilità nelle rampe di accesso ai parcheggi sotterranei, oppure come valido aiuto su strade “bianche”. La sensazione è quella di avere una sorta di rallentatore intelligente integrato, ma non è tutto. Anche l’ITC (Intelligent Traction Control) è perfetto quando, su terreni a scarsa aderenza, il sistema trasferisce autonomamente motricità alla ruota con più “grip”. E la
Best seller
oltre 2,6 milioni di unità dal 1981 ad oggi
Focus Info entertainment al Top 50 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
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tecnologia non smette di stupirci: Ducato, infatti, è dotato del sistema anti-rollio (Roll Over Mitigation) e di RMI (Roll Movement Intervention), al fine di massimizzare il comfort e ridurre il rischio di ribaltamento. Il nostro test drive ha avuto come destinazione Portofino, una location raffinata dove il veicolo commerciale Fiat ha richiamato molti curiosi attirati proprio dal nuovo frontale del mezzo. Durante il tragitto abbiamo avuto l’occasione di provare i nuovi sistemi di aiuto alla guida, come la telecamera posteriore che, con un ampio “field of view” (angolo di visione) ed i sensori di parcheggio, ci ha consentito di muoverci in modo disinvolto anche nelle strette viuzze di Portofino. Percorrendo i circa 400 chilometri (A/R) e sulle curve della Serravalle abbiamo messo alla prova anche il propulsore, un Multijet II da 2.287 cm3 di cilindrata in grado di erogare 150 cavalli: una potenza più che adeguata, grazie alla grandissima progressione e coppia (350 Nm) offerta dalla motorizzazione Multijet di seconda generazione. Sicuri e confortevoli Le numerose dotazioni di sicurezza del nuovo Ducato di cui abbiamo parlato, ci hanno permesso di guidare in totale tranquillità e controllo e, allo stesso tempo, constatare un ottimo isolamento acustico della cabina che ci ha consentito di ascoltare musica e rispondere al telefono in modo agevole, oltre a registrare medie chilometriche interessanti, dovute in parte anche al consistente lavoro di riduzione dei pesi
Controllo totale la telecamera posteriore agevola le manovre
Con un pulsante le porte si aprono fino a 180°
(circa 35 chili) intervenendo sulla scocca e sulle particolari sospensioni. Nel test drive Milano-Portofino-Milano, infatti, è stata conseguita una media di circa 9.6 km/litro (a 110 Km/h di media con cruise control inserito) che includono, quindi, un tracciato “misto”, città, autostrada e centri storici. Musica e comunicazione, invece, sono garantiti dall’equipaggiamento multimediale veramente molto completo anche sulla versione di base (Classic): Radio AM/FM e DAB (Digital Audio Broadcasting) con ingressi aux e USB, Bluetooth per collegare il proprio smartphone, navigatore satellitare Tom Tom, presa USB per ascoltare i propri brani musicali e riconoscimento vocale per controllare radio, telefono e navigatore senza dover distogliere gli occhi dalla strada. I isolamento acustico comandi di attivazione sono incabina seriti sul volante multifunzione precisione della guida ed il display touchscreen Lcd dotazioni di sicurezza e aiuto alla guida è da 5 pollici. Insomma, nessuna scusa e nessun alibi è ammesso oggi sul nuovo Dudesign condiviso col gruppo PSA cato per la disattenzione ducosto complessivo rante la guida. Anche le manovre in retromarcia possono essere effettuate in totale serenità, grazie alla telecamera posteriore. Le dimensioni che contano
Il vano di carico assomiglia ad un piccolo box dove parcheggiare un’utilitaria. Le dimensioni parlano chiaro: 3,12 metri di lunghezza e 1,87 di larghezza con due metri e mezzo di altezza consentono di caricare sino a 11,5 metri cubi di merce, in totale comodità grazie alle due porte simmetriche posteriori che si possono aprire sino a 180 gradi solo premendo un bottone, senza dover rischiare di pizzicare le nostre dita sganciando leve o altro. Per completare l’accessibilità al vano di carico il veicolo dispone anche di due porte laterali scorrevoli. Il Maxi 35 tetto alto provato da noi ha un passo di 3450 mm con una lunghezza massima di 5413 mm, che gli consentono di coniugare le esigenze di carico con una manovrabilità eccezionale. Per trovare di meglio bisognerà aspettare la settima generazione dello storico veicolo, da sempre fedele alle proprie tradizioni.■
ESC
di serie su tutta la gamma
Click
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Ruote ecologiche
Peugeot
Un sogno diventato realtà L
o ammettiamo: il nuovo Partner Elettrico ci ha conquistato immediatamente. Anche se i veicoli ecosostenibili (come si usa dire) stanno prendendo sempre più piede, è ancora abbastanza poco frequente poter testare un veicolo a propulsione elettrica 100% e ciò suscita quel sano sguardo denso di meraviglia che ti consente di apprezzare anche quei dettagli che potrebbero sembrare delle ovvietà. In primis, la silenziosità che offre un grande piacere di guida al conducente, ma anche a chi gli sta intorno. Infatti, attraversando il parco della villa ottocentesca Bagatti Valsecchi, abbiamo potuto tranquillamente ascoltare il canto di alcuni pettirossi, così come una musica soave provenire dall’interno della villa. Il nostro passaggio poi non ha di certo disturbato la pace di alcuni visitatori intenti a leggere la storia della famiglia Bagatti Valsecchi e tantomeno il giardiniere che con cura potava le rose. Il nuovo Partner Elettrico quindi ben 52 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
si inserisce in un contesto dove la tutela dell’ambiente è fondamentale, proponendo una mobilità responsabile e un piacere di guida senza eguali. Con il nuovo Van 100% elettrico, Peugeot consente ai professionisti di accedere senza problemi a tutte le zone regolamentate in materia di emissioni, senza rinunciare a quelli che sono i punti fondamentali e di successo del Partner: la modularità e la grande praticità di utilizzo, nonché un notevole volume di carico.
IdentiVan Peugeot Partner Elettrico
Silenzioso e leggero mentre attraversa il parco di una villa antica nel cuore della Brianza, il leone dal cuore completamente elettrico sa affilare gli artigli quando si tratta di scattare nel traffico milanese. Due facce del Partner che tutti vorrebbero avere di Lorella Turchetto
Prezzo: 26.420,00 euro + IVA
2 posti
3 posti
MOTORE tipo
Elettrico sincrono a magneti permanenti
Potenza massima a regime giri/min (kW) CEE
49 da 4000 a 9200
Potenza massima a regime giri/min (CV) CEE
67 da 4000 a 9200
Coppia massima a regime (Nm)
200 da 0 a 1500
Potenza massima continua giri/min (kW) CEE
35 a 6000
Potenza massima continua giri/min (cv) CEE
47 a 6000
Coppia massima continua (Nm)
194,5 a 100
Regime massimo – giri/min
9500
BATTERIA PRINCIPALE Tecnologia
Ioni di Litio
Tecnologia
80
Capacità nominale totale - kW
22,5
dimensioni
Voltaggio – V Voltaggio
330
(3,75 V/75 Ah per cella)
MASSE (Kg) Peso a vuoto in ordine di marcia (compreso conducente)
1605
Portata
620
561
Carico utile (compreso conducente)
695
636
Massa rimorchiabile
0
Peso totale a pieno carico
2225
1664
0
2225
Dimensioni (mm) Lunghezza
4380
Larghezza (esclusi i retrovisori)
1810
Altezza (in ordine di marcia)
1822
Passo
2728
Sbalzo anteriore/posteriore
925/727
Carreggiata anteriore
da 1505 a 1507
Carreggiata posteriore
da 1554 a 1556
capacità Volume totale del bagagliaio (dm3 – metodo VDA) (senza ruota di scorta in sede)
3300
3700
prestazioni Velocità max (km/h)
Un carico di tutto rispetto! Un altro dettaglio che ci ha conquistato è la notevole capacità di carico: il volume utile, infatti, arriva fino a 3,3 m3 con una lunghezza interna di ben 1,80 m, per un carico utile che raggiunge tranquillamente i 685 kg. Disponibile in un’unica lunghezza (4,38 m), questo mezzo offre uno dei volumi di carico più importanti nel segmento dei furgoncini e si colloca come il migliore della sua categoria. Ma il Partner Elettrico non finisce di stupire: dotato di sedile Plan Facile, che può ospitare fino a tre persone nei
110
Accelerazione (in sec) - da 0 a 100 km/h - km da fermo (0-100 m)
18,7 40,3
19,4 40,5
Consumi ed Emissioni Autonomia - km
170
Consumi in ciclo misto – Wh/km
132
Ciclo urbano
0
Ciclo extra-urbano
0
Ciclo combinato
0
CO2 (g/km) (ciclo combinato)
0
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capacità, i tecnici di Peugeot le hanno sistemate nel pianale del veicolo, a entrambi i lati del retrotreno, in modo da mantenere anche le medesime caratteristiche stradali del Partner. Il leone affila gli artigli
Qui sopra l’apertura posteriore del vano di carico e, sotto, il bocchettone per l’attacco alla corrente elettrica per la ricarica delle batterie.
Quando il leone affila gli artigli di certo non può che profilarsi un altro scenario: la nostra prova infatti si sposta nel bel mezzo del traffico milanese. In questa situazione caotica la prima cosa che notiamo è il grande vantaggio di non avere a che fare con un cambio. Non solo: a bordo manca proprio la leva del cambio che è stata sostituita da una rotella dove è possibile selezionare le varie modalità. Questa è una soluzione alquanto confortevole perché permette di viaggiare comodamente in tre persone. Intanto continuiamo a destreggiarci nel traffico e tra i semafori della città meneghina: notiamo con piacere che appena scatta il verde il Partner non delude. Infatti, lo spunto è uno dei principali plus di questo veicolo. Una prontezza, uno scatto degno di un felino che si deve al motore elettrico compatto ad alte prestazioni che eroga una potenza di 67 Cv e una coppia di 200 Nm disponibile istantaneamente. Abbinato a un riduttore monorapporto a presa permanente, il propulsore è di tipo sincrono a magneti permanenti che offre una sensazione di brio e versatilità sin dalla partenza in tutte le fasi di accelerazione, senza cambiare marcia.
posti anteriori incrementando così le prestazioni di modularità che hanno contraddistinto il Partner sin dal suo esordio, il nuovo van può incrementare il volume di carico di altri 400 litri. Come? Semplice, basta togliere la ruota di scorta e il gioco è fatto. In questo modo, la capacità di carico può arrivare fino a 3,7 m3 nella lunghezza L1 con una lunghezza utile di 3 m, e fino a 4,1 m3 nella L2 con una lunghezza utile di 3,25 m. Ed ecco che sorge una domanda spontanea: ma dove sono state posizionate allora le batterie? Per avere una tale
F cus
Motore elettrico alte prestazioni e scatto felino
Eco-guida innovativa
Focus
per il massimo del risparmio energetico
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Peugeot: la visibilità è ottima, i sedili assicurano una guida piacevole soprattutto a chi fa del van uno strumento di lavoro. Il riscaldamento 100% elettrico consente di aumentare la temperatura all’interno dell’abitacolo in poco tempo. Grazie alla funzione “eco-mode” è possibile mantenere la ventilazione all’interno del mezzo senza consumare troppa energia. Come funziona? Più freni più si ricarica Il Partner Elettrico, che è caratterizzato da una catena di trazione elettrica alloggiata nel vano motore, funziona grazie a due gruppi Quando si ha a che fare con il batterie agli ioni di litio ad alta densità energetica, in grado di erotraffico quotidiano delle grandi gare 22,5 kW/h, collocate nel pianale del veicolo, a entrambi i lati città, le frenate sono all’ordine del del retrotreno. Per adattarsi a tutti gli utilizzi nel quotidiano, il nuogiorno. Durante il tour nel centro della città constatiamo che il piede vo van presenta due sistemi totalmente indipendenti di ricarica: di continua a spostarsi dall’acceleratore al freno e viceversa. Questo serie, vi è una ricarica normale che consente di utilizzare una conconsente al Partner Elettrico di immagazzinare energia e, di consenessione fino a 16 A e che richiede da 6 a 9 ore per una ricarica guenza, le batterie si ricaricano. Il Partner Elettrico dispone, infatti, di completa del mezzo; mentre come optional Peugeot prevede una un sistema di rigenerazione dell’energia in fase di decelerazione ma ricarica rapida (fino a 125 A) che permette di recuperare anche nella fase attiva della frenata, il quale conl’80% delle capacità della batteria in soli 30 minuti. verte l’energia cinetica in energia elettrica. Lo sportellino della ricarica normale è posizionaIn tal modo, l’autonomia del veicolo scattante e veloce sin dalla partenza to sul parafango anteriore destro del veicolo, in fase di marcia è preservata megrande comfort a bordo mentre la presa di ricarica rapida prende il glio. elevata capacità posto dello sportellino del carburante sul paTra un semaforo e l’altro, tedi carico rafango posteriore sinistro. niamo monitorato sul quadro i chilometri percorsi poche le colonnine per Dunque, dopo aver testato il nuovo Partner - circa 40 km dalla parla ricarica presenti Elettrico sia all’interno dell’area urbana che tenza - e l’indicatore del in città nell’hinterland milanese restano le riflessioni consumo, un valido ausilio il prezzo ancora troppo elevato dei veicoli tipiche del caso: cosa aspettiamo a sviluppaperché aiuta costantemente elettrici re e a utilizzare questo tipo di veicolo? Riflessioni ad adottare una guida econoche sono state suscitate da questo straordinario test, mica. Non solo: il computer di bordove ha regnato il silenzio all’interno dell’abitacolo, dove do visualizza l’autonomia rimanente e il non è mancata la grinta e la spinta di un motore davvero perforconsumo medio in kWh. mante e da una coppia alquanto generosa. Senza trascurare la Ricordiamo che il Partner Elettrico prevede un’auguida comoda e sicura e una capacità di carico impressionante tonomia di 170 km nel ciclo europeo NEDC. Queper questa categoria. Nonostante sia un mezzo di lavoro, l’estesti sono sicuramente valori rilevati in condizioni tica è ben curata con una decorazione esterna stilizzata che simparticolari, infatti l’autonomia media in condizioni boleggia la tecnologia elettrica. Essendo elettrico e, quindi, ecodi esercizio reali è di circa 100 km. Siamo dunque sostenibile, ci ha infine permesso di girare comodamente in centro ancora a meno del 50% della nostra autonomia. città senza pagare un euro per entrare nelle zone a traffico limitato. Proseguiamo dunque nel massimo del confort. A borChe dire di più? Il nuovo Elettrico è il Partner che tutti vorremmo! ■ do, infatti, ogni dettaglio è stato studiato dai tecnici
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Duplice sistema di recupero dell’energia
Tutto sotto controllo autonomia e consumo sempre sott’occhio
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Speci SpecialialeSpeci usatoale VeiSpeci ale usatoali Speci alealeVeiusato coli Commerci coli Commerci
Missione possibile Il calend ar 56 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Aprile/Maggio GLI ELETTRICI Giugno/Luglio I PROPULSORI Agosto/Settembre GLI ALLESTIMENTI Ottobre/Novembre MISSIONE POSSIBILE Dicembre/Gennaio VERSO IL TRANSPOTEC
i TOE ti d en
gli appunta e d m io Febbraio/Marzo IL MERCATO
SpecialealeVeiusato SpeciaalileSpeci usatoale VeiSpeci ale usato ali Speci coli Commerci coli Commerci Abbiamo parlato di tutto in questo ampio spazio dedicato ai vans durato tutto l’anno. Ci mancava l’aspetto di colore, ovvero gli usi più particolari e impegnativi che vengono fatti con questi strumenti di lavoro dalle Case e dai loro clienti
In apertura, la missione dei Porter dall'Italia a Pechino. Qui, i duri test affrontati dal Ford Transit e, sotto, una delle tante applicazioni dello Sprinter 4x4.
di Ferdinando Tagliabue
L
i vediamo tutti i giorni sulle nostre strade e autostrade, in città, nei parcheggi, mentre caricano o scaricano merci o persone. Sono i veicoli commerciali, veicoli diffusissimi che svolgono il loro lavoro per imprese di trasporto, artigiani, operai, padroncini ecc. Ma i veicoli commerciali non sono solo veicoli da lavoro, o meglio non sempre lavorano, a volte fanno cose eccezionali, altre volte accompagnano persone avventurose in giro per il mondo o più semplicemente svolgono mansioni piuttosto inconsuete, magari utilissime. In questi ultimi mesi, in pratica dall’inizio di questo 2014 abbiamo assistito alla continua presentazione di nuovi modelli, aggiornamenti, nuovi motori, ampliamento dell’offerta di allestimenti ecc. In questa occasione avremo modo di parlare anche
di nuovi modelli (quelli di quest’anno per intenderci) ma anche modelli non recentissimi che però, meritano di essere segnalati in quanto protagonisti di viaggi o lavori molto interessanti o quanto meno inconsueti. PROVE DI DURATA Un veicolo commerciale (ma ciò vale anche per le autovetture come per gli autocarri) prima di essere introdotto sul mercato viene
sottoposto ad approfonditi collaudi e prove di affaticamento che permettono di individuare eventuali punti deboli in modo da poter porre rimedio prima di iniziare la produzione di serie. E’ più o meno così per tutti i costruttori che si trovano nella necessità di simulare anni di lavoro in pochi mesi ed è quello che ad esempio ha fatto Ford con i suoi nuovi Transit: 6 mesi di test estenuanti per simulare 10 anni di lavoro, tanto che sono stati percorsi l’equivalente di 11 milioni di km
TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 57
Speci SpecialialeSpeci usatoale VeiSpeci ale usatoali Speci alealeVeiusato coli Commerci coli Commerci (più o meno 275 volte il giro del mondo) sia in laboratorio sia in condizioni reali, in Europa, Nord America, Africa e Asia e con temperature comprese tra – 40°C (in Finlandia e Canada) e + 40°C (di Dubai e dell’Arizona) su tipi di strade più disparate. Tra le numerose prove estreme vi è stato quello della velocità massima a cui i veicoli sono stati tenuti per 2 mesi consecutivi, 3 mesi di percorsi dissestati o chiusi in speciali strutture con bagni di sale e fanghi corrosivi per provare la resistenza al deterioramento o ancora un mese di test dell’otto per creare sollecitazioni estreme a gomme, cuscinetti e sterzo. I Transit sono stati guidati per oltre 5 mila km su un percorso con buche e ostacoli, con impatti a 60 km/h contro marciapiedi da 140 mm. Grazie a queste ed altre prove è stato possibile individuare ed implementare più di un centinaio di modifiche e altrettanti miglioramenti che la normale utenza non potrebbe mai scoprire. DAILY MILIONARIO (DI CHILOMETRI) Il Daily è uno tra i veicoli commerciali più conosciuti e apprezzati per la sua robustezza e affidabilità ma in certi casi si va ben oltre la robustezza e l’affidabilità. E’ il caso di una pattuglia di minibus Daily (sono 25 Overland 13 ha portato i Porter Piaggio fino in Cina senza conducente alla guida.
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per l’esattezza) che ogni mattina partono alle 6.00 da Soweto in direzione Johannesburg. Dopo 45 minuti la prima tappa, alla periferia di Johannesburg, per caricare i passeggeri diretti in Namibia, passando dalla città ai terreni più impervi, talvolta desertici, della savana, in compagnia di animali selvatici, con attraversamenti di guadi e un contachilometri che inesorabilmente sta per raggiungere i 999.999 km! Questa storia che inizia ogni mattina in Sudafrica e si conclude ogni sera in Namibia è una storia di ordinario lavoro? Crediamo di no! E’ sicuramente una storia grandiosa nella sua realtà, nei sacrifici, nelle
SpecialealeVeiusato SpeciaalileSpeci usatoale VeiSpeci ale usato ali Speci coli Commerci coli Commerci emozioni, nei chilometri che i 25 Daily percorrono quotidianamente e che li ha portati a percorrere in soli tre anni un milione di chilometri sulle impervie strade africane. C’è un video nel quale i tecnici Iveco Service arrivano tempestivamente sul posto a soccorrere l’autista del veicolo sconcertati dalla vista del contachilometri su cui appaiono sei zeri consecutivi. L’AVVENTURA ELETTRICA Abbiamo parlato di video e come non ricordarsi di Overland, le avventure che hanno come protagonisti i camion arancioni che gi-
Crescita continua Il comparto dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5 tonnellate), ha fatto registrare anche nel periodo estivo di luglio e agosto una considerevole crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Osservando il periodo in maniera più dettagliata dobbiamo segnalare per il mese di luglio una crescita del 30,8% con 10.951 unità immatricolate rispetto alle 8.374 unità immatricolate nello stesso periodo del 2013. Meno entusiasmante l’incremento del mese di agosto che ha comunque fatto registrare un + 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2013 con 4.401 unità vendute contro le 3.838 unità vendute nello stesso periodo del 2013. Al termine del periodo estivo i veicoli commerciali immatricolati nel corso dei primi otto mesi dell’anno hanno raggiunto la cifra di 74.586 unità (con una crescita del 17,3%) contro le 63.611 del periodo gennaio-agosto dello scorso anno. Secondo il Presidente dell’UNRAE Massimo Nordio: “I risultati del periodo estivo confermano la fiducia sul recupero del settore dei veicoli da lavoro che comunque, lo ricordiamo, si confronta con un anno 2013 segnato da valori decisamente depressi”. Nell’analizzare i dati di mercato Nordio prosegue rilevando che: “Come per il mercato delle autovetture, il settore dei veicoli è stato sostenuto dalle vendite nel canale noleggio, avvantaggiato dall’assegnazione di alcune gare, per le quali le Aziende hanno scelto di rinnovare la flotta con auto a noleggio e non di proprietà”.
Il Daily nella savana che ogni mattina parte da Soweto e va in Namibia.
rano il mondo e trasportano le immagini dei loro viaggi impossibili nei salotti delle nostre case. Prima che qualcuno obietti che qui si dovrebbe parlare di veicoli commerciali e non di camion (per giunta “musoni”) precisiamo subito che c’è stato un Overland (il 13° per la precisione) che ha avuto come protagonisti dei veicoli commerciali. Non solo, ma veicoli commerciali tra i più piccoli messi a disposizione del mercato, e per giunta elettrici. Non vi basta? Aggiungiamo che questi veicoli erano pure senza guidatore (almeno non al volante)! Overland 13, ennesima avventura geografica dell’amico Beppe Tenti, inizia a Milano il 19 luglio del 2010 e termina a Shanghai (dove si svolgeva l’Expo) il 28 ottobre dello stesso anno. Una “passeggiata" di 18.500 km che ha attraversato oltre all’Italia Slovenia, Croazia, Serbia, Ungheria, Ucraina, Russia, Kazakistan e Cina, che ha visto quattro piccoli Piaggio Porter elettrici dotati di un sistema di percezione e guida autonoma (alimentato da batterie ricaricabili supplementari, un pannello solare sul tetto per il mantenimento in carica delle batterie) messo a punto dal Vislab dell’Università di Parma. Ovviamente i quattro Porter non erano soli ma supportati da quattro camper, due camion per la custodia notturna ed un carro attrezzi equipaggiato con un generatore diesel. Il sistema di percezione e guida autonoma è stato utilizzato solamente quando le condizioni stradali e di sicurezza lo
Quando gli Sprinter di Mercedes-Benz escono dalla linea di produzione, sono destinati ad attenti test di controllo qualità prima di arrivare al cliente finale.
consentivano. Resta il fatto che quattro piccoli Porter pur viaggiando quasi sempre alternativamente due alla volta in modo tale da aumentare la percorrenza giornaliera (due viaggiavano su strada per distanze di una settantina di km e due si ricaricavano sul carro attrezzi) non hanno mai avuto il benché minimo inconveniente “Nemmeno una foratura” ci tiene a precisare Beppe Tenti - ancor oggi soddisfatto
della sua impresa e del comportamento dei quattro piccoli furgoni arancioni che giunsero a Shanghai in perfette condizioni. NON SOLO DESERTO Per restare nel campo delle avventure segnaliamo il Mercedes Sprinter del signor Antonio Soligno. Si tratta di uno Sprinter 319 trasformato 4x4 e con TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 59
Speci SpecialialeSpeci usatoale VeiSpeci ale usatoali Speci alealeVeiusato coli Commerci coli Commerci allestimento Gulliver specificamente modificato per impieghi anche nel deserto. Tra le modifiche che il particolare impiego del veicolo ha reso necessarie vi è stata l’installazione di un serbatoio del gasolio supplementare da 75 litri con pompa che provvede a travasare direttamente il gasolio nel serbatoio principale, due ruote di scorta (con relativo verricello), tre taniche per gasolio da 20 litri di capacità cadauna e quattro piastre da sabbia. Il veicolo di Soligno in un anno ha fatto molti viaggi avventurosi, percorrendo più di 50 mila km sulle strade (e piste) del Nord Africa (Libia, Algeria, Mauritania e Marocco), della Mongolia (tra il maggio e il giugno scorso) e dell’Islanda (questa estate). Intanto è già in preparazione qualche altro viaggio, anche se non ci è stato detto dove e quando, ma è sicuro che Soligno e il suo Sprinter 4x4 tra breve saranno nuovamente in movimento. I LEONI DEL RUGBY L’accordo tra Peugeot e la FIR (la Federazione Italiana Rugby) è giunto al suo secondo anno e vede la Casa del leone fornire alla Federazione i veicoli utilizzati per i trasferimenti dei dirigenti e dei tecnici federali. Questa però non è certo una notizia curiosa, strana o un’impresa speciale o un impiego particolarmente originale. Ma non è tutto, ed infatti l’accordo tra la Federazione Rugby e Peugeot supera di slancio gli aspetti legati al marketing per inserirsi in un campo davvero speciale, quello delle terapie mediche e della diagnostica (ovviamente messa a disposizione
60 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Un commerciale per l’assistenza rapida
Il tempo medio di risposta fornito da Goodyear per l’assistenza stradale dalla sua rete TruckForce è molto breve e, in tutta Europa, dal ricevimento della richiesta di assistenza a quando il camion è nuovamente in condizioni di viaggiare il tempo medio è stato di 138 minuti. Questo dato tiene conto anche di alcune aree remote d’Europa in cui vi sono vaste zone disabitate. La rete Goodyear TruckForce comprende circa 2.000 fornitori di servizi dislocati in zone strategiche in 28 Paesi europei; ogni sede TruckForce dispone di attrezzature necessarie e personale specializzato per affrontare tutte le richieste legate agli pneumatici. In Italia la Rete è formata da 132 rivenditori specialisti del settore omogeneamente distribuiti sull’intero territorio (isole comprese), tutti muniti di almeno un furgone per assistenza esterna e buona parte di essi con servizio di assistenza stradale garantito sulle 24h, giorni festivi compresi. Insomma, ancora una volta, veicoli commerciali (di tutte le marche) pronti a svolgere un servizio in cui rapidità di esecuzione e professionalità costituiscono requisiti fondamentali.
della nazionale durante le partite e gli allenamenti. Infatti un Boxer Peugeot è stato appositamente attrezzato come unità di crioterapia mobile; la crioterapia, per chi non lo sapesse, è una particolare tecnica che sottopone i fisico a temperature molto basse (si possono raggiungere anche i 200° C sotto zero) allo
scopo di contribuire al recupero muscolare. E l’Italia è la seconda nazione (dopo il Galles) a dotarsi di una unità di crioterapia mobile. Il Boxer, che solitamente sosta all’interno della struttura romana dell’Acquacetosa, è uscito per la prima volta in missione in occasione della partita svoltasi allo stadio Olimpico contro la nazionale scozzese e nel futuro sarà al seguito della nazionale azzurra per i principali eventi che vedranno coinvolta la squadra. TECNOLOGIE MEDICALI Concludiamo la carrellata restando nel campo della salute, un mondo dove opera il signor Claudio Petrucci della società Logistica Futura di Fonte Nuova (nei pressi di Roma), società specializzata da oltre vent’anni nel trasporto e installazione (in ambienti predisposti) di apparecchiature ad alta tecnologia e medicali (TAC e risonanze magnetiche), una attività in cui sono indispensabili doti si esperienza, assoluta precisione e cura dei dettagli, requisiti fondamentali quando si lavora con apparecchiature estremamente sofisticate e delicate, e che si avvale da sempre di veicoli (furgoni ma anche autocarri) Mercedes-Benz. La flotta dei commerciali è composta da una decina di Mercedes Sprinter che raggiungono una percorrenza annua di circa 100120 mila km e che restano in attività per un massimo di 3 anni, a garanzia dei massimi livelli di affidabilità ed efficienza nelle attività di trasporto e posizionamento. Del resto l’attività di Logistica Futura comporta spesso il dover raggiungere luoghi particolari o installare macchinari e apparecchiature in posti ove non vi sono ingressi o spazi adeguati. ■
I clienti del trasporto
DAF e Transtar 92
Nient’altro
Un parco mezzi di 80 veicoli. E sono solo DAF. È la Transtar 92, azienda di Pomezia con la quale abbiamo trascorso una giornata di lavoro, consegnando con un nuovo XF alcuni bancali al Centro Agroalimentare di Roma a Guidonia di Ferdinando Tagliabue
N
on deve stupire il fatto che molte imprese di trasporto vedano in DAF, e in particolare nei nuovi XF, un prestigioso biglietto da visita. Basta un’occhiata per notare l’aspetto elegante che sa trasmettere questo veicolo, oltre ad una sensazione di potenza e sicurezza che ne caratterizzano la marca. 62 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Una di queste aziende è la Transtar 92, con sede a Pomezia, fondata nel 1989 da Romeo Pulimanti. Un esempio di solidità aziendale e, soprattutto, di crescita all’insegna della continuità famigliare. Romeo, infatti, è tutt’oggi a capo dell’azienda ma da oltre 15 anni è affiancato dal figlio Roberto che con passione e dedizione contribuisce ad affermare l’azienda
di famiglia nel difficile settore del trasporto. Il segreto del successo di Transtar 92 si basa anche sulla grande capacità di rapportarsi e rendere partecipi tutti gli addetti al corpus aziendale, creando un gruppo forte, unito e motivato che sa trasmettere anche all’esterno queste capacità che, recepite, si tramutano in una costante e sempre rinnovata fiducia.
che DAF
attraverso la Rete sul territorio. “La scelta DAF è da considerarsi ormai ‘storica’ – ci dice Roberto Pulimanti – visto che va avanti da 25 anni”. Il parco è davvero vario ed è formato da trattori XF, anche di nuovissima generazione, oltre che da carri LF e CF a 2, 3 e 4 assi. I veicoli sono equipaggiati con satellitare GPS e sottoposti costantemente ad interventi di manutenzione programmata che assicura la massima efficienza ed affidabilità dei mezzi. I trattori XF sono adibiti ai trasporti sulle tratte più lunghe (nazionali e internazionali), per servizi a temperatura controllata e groupage, mentre i carri vengono utilizzati soprattutto per lavori di distribuzione (in particolare i 4 assi lavorano in ADR con il trasporto di bombole di gas). L’età media è di circa quattro anni e gli acquisti più recenti (del 2014) sono cinque trattori XF 460 Euro 6. “Le nuove macchine sono sensibilmente più silenziose – ci dice Roberto – e anche a livello di consumi di carburante sono stati notati dei miglioramenti rispetto all’Euro 5 che già assicurava eccellenti risultati”. Insomma, una soddisfazione a 360 gradi sia da parte della proprietà che da parte degli autisti. Un entusiasmo che noi di Trasportare Oggi abbiamo voluto constatare di persona salendo a bordo di uno dei nuovi XF durante una consegna a Guidonia. Birra e sale L’autista che ci accompagna nel nostro viaggio con un nuovo fiammante trattore XF 460 Euro 6, agganciato ad un altrettanto nuovissimo semirimorchio 3 assi Kogel, si chiama Gheorghe Vleju, ma per tutti è Gigi. E’ nato in Romania ma vive ormai da molti anni in Italia. Conosce molto bene la lingua italiana e anche il romanesco. Gigi lavora per la Transtar 92 dal 2006. Ha svolto per diversi
Prima e seconda generazione di Transtar 92: Romeo Pulimanti col figlio Roberto davanti a parte della loro flotta DAF. Nel riquadro qui a fianco Gheorghe Vleju (Gigi), uno degli autisti dell’azienda laziale, con cui abbiamo viaggiato da Pomezia a Guidonia.
Un partner storico Come abbiamo detto la flotta di Transtar 92 è costituita oggi da 80 camion, tutti DAF. Una fiducia ricambiata dalla Casa olandese con una presenza e una assistenza costante, sia direttamente dalla sede dell’importatore italiano a Milano, che TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 63
Crescere in redditività
anni il proprio lavoro su tratte internazionali ma ora “tiene famiglia” – come tiene a precisare – e quindi ha scelto di lavorare su tratte nazionali e più spesso regionali. Con Gigi si chiacchiera del più e del meno durante il nostro viaggio che dalla sede della Transtar 92 ci porta al Centro Agroalimentare di Roma a Guidonia ad una sessantina di chilometri da Pomezia e che rappresenta la prima tappa della giornata a cui farà seguito una presa di manufatti industriali nelle vicinanze di
Grazie ai pacchetti DAF MultiSupport Care e DAF Warranty Plus e all’organizzazione dell’assistenza, DAF è in grado di proporre all’utenza una gamma completa di servizi standard e opzionali. Con i servizi DAF MultiSupport è possibile scegliere tra sei differenti pacchetti: MultiSupport Care+, garantisce l’esecuzione della manutenzione preventiva 1 DAF completa in base a una tariffa mensile prestabilita. Con DAF MultiSupport Care+, il dealer DAF fornisce molteplici altri servizi, oltre alla normale manutenzione. Infatti, grazie alla loro esperienza e conoscenza, i tecnici DAF sanno anzitutto come individuare i segni di potenziali problemi futuri. Riconoscendo per tempo tali indicazioni, è possibile evitare costosi guasti. DAF MultiSupport Warranty Plus – Driveline, garantisce l’esecuzione delle 2 riparazioni necessarie alla trasmissione del veicolo sulla base di un prezzo fisso corrisposto anticipatamente. Fornito con tutti i veicoli DAF nuovi, il pacchetto DAF MultiSupport Warranty Plus Driveline è disponibile per un massimo di 3 anni per le riparazioni dei componenti della trasmissione del veicolo. Tutte le operazioni sono gestite da DAF. DAF MultiSupport Xtra Care, garantisce l’esecuzione della manutenzione pre3 ventiva completa e delle riparazioni necessarie dei componenti della trasmissione e fornisce assistenza in caso di guasto. Con un piccolo contributo aggiuntivo il pacchetto offre non solo interventi di manutenzione preventiva di alta qualità. DAF MultiSupport Xtra Care protegge anche dai rischi finanziari derivanti da difetti della trasmissione e comprende l’assistenza in caso di guasto. DAF MultiSupport Warranty Plus – Vehicle, garantisce l’esecuzione delle 4 riparazioni necessarie per il veicolo sulla base di un prezzo fisso corrisposto anticipatamente. Con tutti i veicoli DAF nuovi, il conveniente pacchetto DAF MultiSupport Warranty Plus Vehicle è disponibile per un massimo di 3 anni, per riparazioni all’intero veicolo. Tutte le operazioni sono gestite da DAF. DAF MultiSupport Flex Care garantisce l’esecuzione della manutenzione preventiva completa e delle riparazioni necessarie per l’intero veicolo, compresi i problemi lega5 ti all’usura. Questo pacchetto completo di interventi di riparazione e manutenzione include, come opzione standard, anche le riparazioni dovute all’usura e l’International Truck Service, con la flessibilità di poter scegliere più opzioni, tra cui revisioni, rabbocco del livello dell’olio e sostituzione di lampadine/fusibili. DAF MultiSupport Full Care, garantisce l’esecuzione della manutenzione preventiva completa e delle riparazioni necessarie per l’intero veicolo, compresi problemi legati all’usura, l’assistenza in caso di guasto e ulteriori prodotti opzionali oltre che la possibilità di includere le revisioni. DAF MultiSupport Full Care non offre solo interventi di riparazione e manutenzione. Il pacchetto comprende soluzioni per tutti gli aspetti di assistenza del veicolo, dal cambio del filtro dell’olio al monitoraggio del veicolo, al controllo dei costi.
6
Rieti. Traffico, automobilisti spesso maleducati e costantemente al cellulare, sicurezza, poche aree di sosta e altro ancora sono gli argomenti su cui Gigi si scalda e dà la sua opinione di esperto della “strada”. Quelli che separano Pomezia da Guidonia sono pochi chilometri ma “pesanti”, trafficatissimi, come un po’ tutto il raccordo anulare ma che nelle ore di punta si trasformano in un lento se non immobile serpentone di auto e camion. Per fortuna sull’XF Euro 6 stiamo molto comodi e la grande professionalità del nostro autista contribuisce a rendere il percorso piacevole. “C’è tanto traffico – ci dice Gigi – ma è inutile prendersela, è sempre così e quindi è molto meglio starsene sulla corsia di destra, quella maggiormente frequentata dai camion e snobbata dalle auto, che invece si cimentano in avventurose gimcane e passaggi da una corsia all’altra con accelerazioni e frenate che non portano a nessun risultato significativo”. L’arrivo al Centro Agroalimentare di Guidonia dove la Transtar 92 consegna birra e sale. In alto il magazzino a Pomezia.
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Il protagonista del viaggio Altro argomento di conversazione è, naturalmente, il mezzo su cui viaggiamo. L’XF Euro 6
Un’attività lunga 25 anni
è secondo Gigi molto meglio del precedente Euro 5 sotto tutti gli aspetti, dai consumi (ci assicura che si riescono a fare, in condizioni ottimali, fino a 100 km con 19 litri di gasolio che, a pieno carico, possono salire a 24 litri) alla facilità di guida e di manovra (lo sterzo è molto migliorato) e soprattutto l’efficienza e la completezza di informazioni fornite dalle componenti elettroniche di cui Gigi è letteralmente entusiasta. Visto di fronte l’XF è davvero imponente e la calandra nera contribuisce ad enfatizzare ulteriormente questa sensazione; peraltro proprio sopra la calandra e la striscia cromata con il logo DAF, le imprese di trasporto hanno a disposizione un ampio spazio per personalizzare il veicolo con nomi o logo. Ovviamente le 12 stelle che rappresentano i Paesi della UE nell’anno di fondazione della Transtar 92, fanno bella mostra sul nostro mezzo. Non si deve però pensare che il nuovo XF rinneghi il passato. Certo la nuova versione appare decisamente diversa ma non vi è stato un distacco netto. Un passato, infatti, che nel caso della cabina, ha saputo farsi apprezzare per innegabili doti di praticità, comfort e spaziosità e che, nella nuova versione, sono stati ulteriormente migliorati. Quindi giusto e normale che un’impresa di trasporto possa trovare nel DAF XF la soluzione alla sua esigenza di disporre di un veicolo in grado di racchiudere in sé doti di estetica, aerodinamica, ma anche affidabilità e parsimonia. Grande attenzione è stata posta all’aspetto
dell’aerodinamica che contribuisce non solo al contenimento dei consumi di carburante (dote molto apprezzata dal titolare di impresa) ma anche alla silenziosità in cabina (più apprezzata da chi trascorre lunghe ore a bordo). Parafanghi, deflettori e grembialature laterali nuove conferiscono al veicolo un’aria modernissima migliorando l’aerodinamica e l’ottimizzazione dei flussi d’aria (e quindi i consumi). Uno spoiler (più leggero, facilmente regolabile e perfettamente raccordabile con il semirimorchio) e i fender, contribuiscono ad una riduzione del consumo (e delle emissioni) del 10% circa cui danno un concreto contributo anche i parafanghi aerodinamici (con indicatori di direzione ben visibili). E se l’esterno del veicolo è il biglietto da visita dell’impresa, l’interno è la casa (e l’ufficio) di chi lo guida e per questa ragione DAF, da sempre molto attenta alle esigenze di chi vive il veicolo, ha ulteriormente migliorato il comfort di guida e lo spazio (che arriva a 12,6 metri cubi). E i conducenti ringraziano (primo fra tutti Gigi), perché hanno a disposizione una postazione di lavoro efficiente, confortevole e sicura, che facilita la guida e la permanenza a bordo, anche in fase di riposo, e a questo proposito è doveroso ricordare che queste cuccette sono fra le più confortevoli in assoluto, con una lunghezza di 220 cm, una larghezza che varia da 70 a 80 cm e un materasso da 16 cm di spessore con 900 molle insacchettate. Infine, il cuore dell’XF, cioè il motore Paccar MX-13, naturalmente Euro 6, e quindi pulito ma anche affidabile, duraturo e poco assetato come i suoi predecessori e con una coppia generosa che facilita la guida. La versione utilizzata da noi era il 460 che dispone di una coppia di 2.300 Nm che si sviluppa all’interno di un’ampia gamma di regimi che va da 1.000 a 1.425 giri/min e che viene erogata ai nuovi cambi automatici AS Tronic dotati di utili funzioni quali l’EcoRoll (alla minima discesa il motore scende al minimo) e il FastShift (senza disinnesto della frizione tra l’undicesima e la dodicesima marcia) per una maggior efficienza nei
Attualmente la Transtar 92, oltre ad una flotta di 80 veicoli e 80 semirimorchi, ha 104 dipendenti tra autisti, magazzinieri e impiegati, molti dei quali lavorano in azienda fin dalla fondazione, il che la dice lunga sulla filosofia di gestione della famiglia Pulimanti. Dopo aver consolidato la propria attività nel comparto del trasporto nazionale ed internazionale (in groupage e a carico completo da e per l’Europa dove peraltro dispone di corrispondenti in quasi tutti i Paesi), Transtar 92 ha saputo ampliare la propria attività integrandola con le spedizioni ed i servizi di logistica, allargando ulteriormente il proprio impegno, con la piena consapevolezza di saper offrire risposte e servizi in grado di soddisfare anche le più specifiche e complesse esigenze, forte di una flotta ampia ed eterogenea, fatta di trattori e motrici (DAF), semirimorchi (prevalentemente centinati e cassonati) ma anche scarrabili, per meglio rispondere ad ogni esigenza della clientela. Inoltre, a completare la componente servizio va ricordato un magazzino, modernissimo e perfettamente attrezzato, di ben 11.500 metri quadrati. L’attività nel comparto della logistica, infatti, prende avvio otto anni fa ma nel corso del tempo si è via via ampliata anche sotto la spinta di sempre crescenti esigenze della clientela. Oggi Transtar 92 gestisce l’attività in tutte le sue fasi, dal ricevimento al controllo, all’etichettatura con inventario informatico, allo stoccaggio, alla riconsegna della merce; si effettuano spunte, picking, stivaggi e tutte le operazioni necessarie su ogni tipo di prodotto grazie ad attrezzature e strutture adatte anche a merci particolari. E ogni servizio (circa 600 al giorno) viene pianificato con precisione integrando e ottimizzando ogni processo.
Romeo (a destra) e Roberto Pulimanti, titolari dell’azienda di famiglia.
consumi, e ancora l’Intarder 3 ancora più potente a velocità inferiori. A questo punto, più per provocazione che per altre ragioni, chiediamo al nostro anfitrione con quale veicolo di altra marca cambierebbe il suo XF. La risposta non ci sorprende, visto l’entusiasmo che il nostro autista ha mostrato per il grande DAF, ed è categorica: “L’XF non lo cambierei con nessun altro veicolo”. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 65
Focus
Concessionarie
Al centro Franco Fenoglio e il Sindaco di Andria. Alla sua destra Michele Ribatti e, dall’altra parte la moglie di Antonio Ribatti col marito. Alle spalle del Sindaco Sten Fagerdahl, presidente Italscania S.p.a.
Ribatti ora è Scania L’affidabilità degli imprenditori di Andria si fonde con quella del Grifone, per una offerta solida e competitiva ai clienti della Puglia di Luca Gaier
E’
dal 1° marzo che sul tetto degli uffici della Ribatti Veicoli Industriali si staglia il logo del Grifone, ma è solo lo scorso 19 settembre che la Concessionaria di Andria ha “aperto ufficialmente le porte” alla sua clientela per mostrare l’offerta Scania affiancata dalla professionalità della famiglia Ribatti assicurata da oltre 40 anni di continua presenza sul mercato. Fu il padre di Antonio Ribatti (oggi alla guida dell’azienda), infatti, ad avviare l’attività del commercio di veicoli industriali nei primi anni ’70. Certo, un momento economicamente
florido e che andava verso tempi ancora migliori. Ma proprio in questo periodo Michele, e poi il figlio Antonio, hanno saputo far crescere l’azienda e costruire una reputazione impeccabile tra le aziende conto proprio e conto terzi che utilizzano veicoli pesanti per il proprio lavoro. Posizione strategica
23 mila metri quadri in una zona ricca di attività industriali, agricole e di import export. Qui si fa la pasta, si macellano carni e si esporta frutta e verdura. Tutte imprese che necessitano di trasporto, spesso a lungo raggio. E a queste aziende, oltre alla vendita del nuovo e dell’usato, Ribatti Veicoli Industriali offre tutti i servizi di assistenza necessari ad un cliente del trasporto: officina meccanica, carrozzeria, specialisti per riparazioni importanti e l’assistenza h24 in tutto il territorio di competenza. “Oggi – dice Michele Ribatti, nipote del fondatore – ci stiamo rivolgendo anche alla distribuzione locale e a medio raggio, oltre che alla nostra tipica clientela che fa l’internazionale”. E il padre Antonio: “E’ proprio grazie all’affidabilità e alla convenienza in termini di consumi dei prodotti Scania, che abbiamo potuto fare il salto di qualità e andare oggi dai nostri clienti con una offerta di livello superiore”. Una partnership naturale Franco Fenoglio, amministratore delegato di Italscania, che ha partecipato insieme al suo Presidente Sten Fagerdahl al taglio del nastro ha dichiarato: “Fin dai primi contatti c’è
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Antonio Ribatti con Paolo Carri (a destra) direttore pre-sales e marketing di Italscania, all’ingresso della Concessionaria.
subito stata comunione d’intenti fra Italscania e gli imprenditori pugliesi ed è risultato facile raggiungere l’accordo per il mandato in quest’area”. Ora l’obiettivo è far arrivare le quote di mercato Scania anche in Puglia a livello della media nazionale – intorno al 12 per cento – attraverso il lavoro di 30 persone e tre officine autorizzate sul territorio e guidate dalla passione e dalla tenacia di Antonio e Michele a cui presto si affiancheranno altri membri della famiglia. Perché dietro ad ogni marchio, ci stanno delle persone! ■
Daniela Basilico Comunicazione (Mi) - www.danielabasilico.com
Il primo apparato satellitare che ti fa risparmiare davvero!
GUIDA INSTABILE
GIRI MOTORE
giri motore troppo elevati
POTENZA DEL MOTORE
uso non necessario di potenza del motore
ECO DRIVE guida efficiente
andamento fluttuante del pedale dell’acceleratore
ACCELERAZIONI BRUSCHE accelerazione troppo brusca
STILE DI GUIDA fluida discontinua
Tracker EcoDrive è l’unico dispositivo satellitare di bordo in Europa capace di farti risparmiare carburante fino al 15 % grazie all’istruttore di guida che corregge l’autista in tempo reale. Il display EcoDrive, posizionato sul cruscotto, segnala tramite apposite spie luminose tutti i comportamenti che generano consumi eccessivi e stress al motore. Dopo breve tempo l’autista guiderà spontaneamente in modo più economico e rispettoso del veicolo, consentendo all’azienda inaspettati risparmi sui consumi e sulla manutenzione. EcoDrive è la versione più avanzata dei satellitari Tracker e include anche la localizzazione dei veicoli, la lettura del tachigrafo digitale, il monitoraggio dei parametri del motore, lo scambio dei messaggi, il calcolo dei percorsi, il controllo sul furto del carburante e la sicurezza del carico.
Eventi
truckEmotion
La passione si riaccende
di Francesca Lugaresi
A
nche quest’anno torna protagonista a Monza la passione per i truck, che si riaccenderà nelle giornate del 10, 11 e 12 ottobre. Forte del grande successo di pubblico riscontrato nelle precedenti edizioni, truckEmotion rinnova per il terzo anno consecutivo il suo atteso appuntamento autunnale, sempre presso il celeberrimo Autodromo, dove sarà possibile “sfrecciare”, per tutto il weekend, con i modelli di ultima generazione messi a disposizione dalle Case per farveli conoscere e testare. Una location particolarmente adatta e apprezzata, che ha contribuito a decretare la grande popolarità di questo evento, a partire dal suo brillante esordio nel 2012. Evento che funge sempre più da richiamo sia per il pubblico di appassionati che per gli operatori del settore e i brand ad esso legati: oltre ai numerosi player del comparto, saranno presenti per la prima volta al gran completo 68 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
tutte le Case costruttrici di veicoli industriali. Un evento inoltre sempre più frequentato dal mondo associazionistico tra cui UICR, l’Unione internazionale degli autisti professionisti, e Noi Camionisti. La grande novità del 2014 Quest’anno la manifestazione dedicata al mondo dei veicoli da trasporto e lavoro si presenta con una grande novità che raddoppierà l’emozione della guida in pista… Protagonisti di truckEmotion infatti non saranno solo i truck, ma anche i veicoli commerciali leggeri (LCV), con i quali per la prima volta fa il suo ingresso a questa manifestazione “vanEmotion”, un evento nell’evento, che vedrà la presenza dei marchi Ford, Iveco, Mercedes-Benz, Peugeot, Renault Trucks e Volkswagen. Motivo in più per partecipare dunque, avendo a disposizione non solo una vetrina completa di tutte le ultimissime novità del settore, sia di
prodotto e componentistica che di servizio, ma anche un mitico circuito dove poter effettuare i test drive dei veicoli che sceglierete, sia pesanti – sulla consueta pista junior – che leggeri – sulla pista di F1 (è consigliata la registrazione sul sito ufficiale della manifestazione www.truckemotion.it). Questi ultimi, inoltre, altra novità, potranno essere testati anche su un percorso off road, sempre all’interno del parco, proprio per consentirvi di mettere alla prova le caratteristiche tecniche dei mezzi 4x4 presenti alla manifestazione: il tracciato toccherà una parte della pista vecchia dell’Autodromo, l’adrenalinico rettilineo di alta velocità, la storica ed emozionante sopraelevata e lo sterrato nel parco con ostacoli. Un evento poliedrico… L’originalità del format, che si è dimostrata in questi anni la carta vincente unendo alle prove in pista importanti occasioni di formazione,
Torna tra pochi giorni con il suo innovativo format l’evento più coinvolgente dedicato al mondo del trasporto: dal 10 al 12 ottobre si svolgerà, come di consueto presso l’Autodromo Nazionale di Monza, truckEmotion, di cui la nostra rivista è media partner
…di grande spessore
I numeri del successo 2013
10.683 1.759 6.000 14
visitatori (+20% rispetto al 2012) prove veicoli in pista (+15% rispetto al 2012)
km di prova (+20% rispetto al 2012)
eventi tematici (+12% rispetto al 2012)
momenti di spettacolo, divertimento e business, verrà replicata anche questo ottobre, ma, come ormai ci hanno abituato gli organizzatori (vere e proprie fucine di idee), verrà naturalmente arricchito di novità e sorprese. Per darvi qualche anticipazione (oltre alla grande novità appena citata), l’evento si svolgerà quest’anno con la partecipazione straordinaria del comico Leonardo Manera, e per rendere ancora più festosa la manifestazione tornerà anche l’immancabile musica di Radio NumberOne. Saranno veramente tanti i momenti ludici, tra cui quelli dove potrete cimentarvi in prove di abilità (cominciate fin d’ora ad allenarvi sul vostro camion ad “aguzzare la vista”…), e altrettanto ricche saranno le attività di parterre, come quelle organizzate dalla Protezione civile, che organizzerà corsi di sopravvivenza per i bambini, o le dimostrazioni della Croce Rossa.
Non mancheranno poi i camion decorati, mentre i veicoli storici sfileranno nel centro di Monza. L’edizione 2014 di truckEmotion, inoltre, si dedicherà anche alla solidarietà organizzando un’asta di beneficenza grazie alla collaborazione con Ritchie Bros, la più grande casa d’aste di macchinari e autocarri industriali a livello mondiale. Credeteci: per chi non abbia mai assistito ad un’asta di Ritchie Bros (capaci di vendere un camion in un solo minuto), si tratta di uno spettacolo assolutamente da non perdere! Oggetto di questa asta “al ribasso” saranno modellini, cerchi Alcoa, batterie per i camion…
truckEmotion però, come ormai sappiamo bene, non è solo festa, ma anche, e soprattutto, un evento dal grande contenuto formativo, articolato in un ricco programma di convegni, seminari e workshop (che si svolgeranno tra venerdì e sabato). L’attenzione degli organizzatori quest’anno è stata rivolta anche ai veicoli commerciali, organizzando venerdì mattina un seminario di approfondimento (a iscrizione) sul noleggio a lungo termine, cui faranno seguito la presentazione di un sondaggio realizzato da Charter Way su questo importante tema e la presentazione di due volumi scritti dal giornalista Giuseppe Guzzardi, direttore organizzativo di truckEmotion, per conto di Arval. Sabato 11 sarà una giornata densa di appuntamenti importanti: proprio a truckEmotion si riunirà ufficialmente, per la prima volta fuori Roma, il nuovo Comitato centrale dell’albo dell’autotrasporto, e si terrà un convegno sul fenomeno della esterovestizione e sulle possibili soluzioni per cercare di bloccare l’emorragia di aziende italiane all’estero. A parlarne saranno il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, gli amministratori delegati delle Case e un commercialista che illustrerà le problematiche legate a questa pratica. Non mancheranno, come sempre, i workshop tecnici e saranno molte e interessanti le tematiche affrontate durante questo tipo di incontri, come il problema delle apnee notturne, di grande attualità. E come ogni anno, verrà esposta la relazione di Asap Service Management Forum, incentrata sulla servitizzazione. Incubatore di idee Questo tipo di eventi può divenire un incubatore di importantissimi progetti, dalle grandi potenzialità di crescita e con prospettive determinanti per il settore. Nell’edizione 2014 verranno istituiti per la prima volta l’angolo dello scambio lavoro (il Job center) e l’angolo della formazione (Truck Business School). Proprio per cercare di riportare in Italia il mestiere del camionista, truckEmotion, in collaborazione con Fai Service ed altre realtà, sta lavorando ad un importante progetto formativo basato sulla organizzazione di corsi volti all’insegnamento di questo mestiere. Un progetto di grande respiro, che mira alla possibilità di usufruire dei fondi della comunità europea per poter avviare degli stage presso aziende di trasporto italiane facendoli seguire, magari, da una assunzione…. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 69
Eventi
Renault Trucks
Chapeau!
Si è svolta il 20 settembre vicino Siena la finale nazionale dell’Optifuel Challenge, la competizione con cui la Losanga premia i fuoriclasse dell’ecoguida. A fine ottobre i due vincitori partiranno alla volta di Nizza, alla conquista del podio europeo di Francesca Lugaresi
Da sinistra: Raniero Corazza della Ecoservice e Ion Ciobanu della Tipes (primi classificati), Stefano Rocchetto dell’Autotrasporti Rossato Daniele (4° classificato), Antonino Foti della International Transport Service, Agostino Kuel dell’Autotrasporti Cavagna (3° classificato), Emilio Bracaglia dell’Autotrasporti Pigliacelli (5° classificato) e Giuseppe Donzelli della D&D.
U
n “bravo”, detto naturalmente alla francese, ai due vincitori che nella finale italiana dell’Optifuel Challenge 2014, svoltasi lo scorso 20 settembre vicino Siena, si sono distinti per la guida particolarmente virtuosa di un T 460, la nuova ammiraglia di Renault Trucks protagonista (per la prima volta) di questa competizione tutta incentrata sulla guida razionale e giunta quest’anno alla sua terza edizione. “Chapeau” anche alla Losanga per questa iniziativa (aperta a tutti, non solo ai clienti), che mette al centro la sua “filosofia Optifuel”, declinata in un ricco ventaglio di strumenti, servizi ed equipaggiamenti dedicati all’ottimizzazione dei consumi e dei costi di gestione del veicolo. Ion Ciobanu, autista della Tipes, e Raniero Corazza, della Ecoservice, classificati rispettivamente primo e secondo, si sono qualificati per la finale europea dell’Optifuel Challenge, che si terrà a Nizza a fine ottobre, dove verranno accompagnati dai rispettivi titolari e dal concessionario di riferimento. La competizione, che ha visto sfidarsi i sette migliori autisti emersi dalle precedenti selezioni di Catania, Roma, Verona e Milano, ha premiato non solo la parsimonia nei consumi, rilevata grazie a Optifuel Infomax, ma lo stile di guida nella sua globalità, ossia un uso sapiente del 70 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
veicolo a 360 gradi: consumi, velocità media, numero di frenate, utilizzo ottimale del motore, uso del sistema Optiroll (per sfruttare l’inerzia), ma anche eventuali infrazioni al codice della strada sono stati i parametri di valutazione. Prima di affrontare il percorso ambientato tra i colli della campagna senese, tanto gradevole paesaggisticamente quanto impegnativo, i concorrenti hanno seguito un breve corso di formazione sulle principali regole della guida razionale, seguito da un questionario scritto di 35 domande, di cui si è tenuto conto nel punteggio finale. 23 i chilometri di tracciato (top secret fino all’ultimo per i driver), che hanno richiesto la massima concentrazione. Per selezionare quelli che sarebbero entrati nella rosa dei migliori autisti d’Europa era infatti necessario individuare un percorso molto tecnico, inusuale, pieno di difficoltà: al di là di due tratti di tangenziale (all’inizio del percorso, per far prendere confidenza con il mezzo, e alla fine, per stemperare la tensione), i driver, affiancati da un formatore, si sono cimentati su un tragitto molto vario, con tratti da 50 e 70 Km/h, caratterizzato da curve sia ampie che strette e da frequenti saliscendi (con una discesa dell’8%), per essere valutati sulla capacità di anticipo, sul modo di impostare salite e
discese, sulla corretta gestione della velocità e dell’inerzia. Ion Ciobanu, moldavo, è in Italia dal ’99 e lavora da più di dieci anni per la Tipes, azienda di logistica multimodale di Olgiate Molgora (LC) che ha appena ricevuto cinque nuovi Renault Trucks T, parte di una fornitura più ampia. Ion non è nuovo a questa competizione, avendo già partecipato alla finale europea di Siviglia nel 2012, dove era arrivato undicesimo su una quarantina di partecipanti. E’ molto soddisfatto degli insegnamenti acquisiti sulla guida razionale, che, ci racconta, si impegna a trasmettere ai colleghi durante i lunghi viaggi che richiedono due autisti a bordo. “Ho imparato soprattutto a usare meglio il retarder, importante sia per la sicurezza che per migliorare i consumi”. Raniero Corazza, di Frosinone, driver per passione da venti anni, lavora da tredici per la Ecoservice di Civita Castellana (VT), azienda specializzata nel trasporto di rifiuti industriali. Classificato secondo nella semifinale di Colleferro (Roma) su una trentina di autisti, guida tutti i giorni un Magnum 500, gradendo l’opportunità di conoscere la nuova ammiraglia della Losanga proprio in questa occasione: “Il nuovo T è un vero e proprio salto generazionale a livello di motore, guidabilità, elettronica”. ■
Focus
Continental
3
Generazione
Si chiama Conti EcoPlus l’ultima generazione di pneumatici per autocarro lanciata da Continental Truck Tires e presentata lo scorso luglio in grande stile a Milano. Adatta a qualsiasi tipologia di strada e percorso, l’innovativa linea fissa nuovi standard di efficienza dei consumi di Francesca Lugaresi
E’
decisamente sostenuto il ritmo della crescita di Continental Truck Tires, che lo scorso luglio ha presentato a Milano la sua ultima generazione di pneumatici - la Generazione 3 per veicoli pesanti e autobus (per il trasporto persone è stata sviluppata una gamma dedicata), caratterizzata da numerose innovazioni tecnologiche - a partire dalla tipologia di mescola, dal design del battistrada e dalle carcasse - volte alla riduzione dei costi operativi dei mezzi, sui quali la “gomma” grava per il 45%. Una evoluzione e una crescita continua 72 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
quella di Continental, non solo in termini di nuove gamme di prodotto e servizio (si chiama Conti360° Fleet Services il ricco pacchetto di servizi dedicati alle flotte per massimizzarne l’efficienza), ma anche in termini di fatturato (35 i miliardi fatturati quest’anno come Gruppo), che ha raggiunto, sempre quest’anno, il record storico in Italia, come ha annunciato con orgoglio Alessandro De Martino, ad di Continental Italia spa, in apertura della conferenza di lancio dei nuovi pneumatici. Conti EcoPlus Si chiama Conti EcoPlus la linea della nuova generazione di pneumatici Continental per i veicoli pesanti. HS3 per asse sterzante, HD3 per asse trattivo e HT3 per rimorchio sono i protagonisti di questa innovativa gamma che il produttore tedesco ha appositamente sviluppato nell’ottica di incrementare la competitività delle aziende di trasporto, sempre più attente alle singole voci di costo nella gestione della propria flotta. Una generazione, inoltre, nata anche con l’intento di allargare i “confini tecnici” L’HS3, pneumatico dedicato agli assi sterzanti.
degli pneumatici: i prodotti della Generazione 3 sono infatti stati progettati per offrire il miglior rendimento su qualsiasi tipologia di strada e di percorso, rendendoli adatti per gli utilizzi più diversi; la tipologia di strada percorsa abitualmente dalla flotta non condiziona più così la scelta dello pneumatico da utilizzare. E, come per tutte le nuove generazioni, l’ “aspettativa di vita” si allunga…: tutti gli pneumatici della Generazione 3 di Continental possono infatti essere riscolpiti e riscostruiti. Sono inoltre dotati di AirKeep®, una tecnologia innovativa brevettata della carcassa che mantiene fino a un 50% più a lungo la pressione di gonfiaggio (in confronto alla tecnologia tradizionale) e diminuisce l’usura del materiale. Bassa resistenza al rotolamento, bassi consumi Efficienza, risparmio di carburante e rispetto dell’ambiente sono stati i driver di sviluppo della Generazione 3 che arriva così oggi a fissare nuovi parametri di riferimento non solo rispetto alla generazione precedente, ma per tutto il settore: sugli pneumatici da rimorchio (HT3), per esempio, che incidono per il 60% sulla resistenza al rotolamento totale di un mezzo, il miglioramento ottenuto in merito a questo parametro, rispetto ai predecessori, è del 26%. Un risultato raggiunto grazie alla struttura del battistrada bimescola, che contribuisce ad un risparmio nei consumi di carburante di quasi 2 litri ogni 100 Km (Test Continental, ndr), e alla nuova geometria delle scanalature che rende ottimale la distribuzione della pressione e regolare l’usura. In fatto di consumi, l’etichetta europea classifica Conti EcoPlus HT3 nella categoria A (quella che denota il maggiore risparmio di carburante), così come informa del suo basso livello di rumorosità (inferiore ai limiti europei futuri) ponendolo tra i più silenziosi del mercato. Grazie anche a una nuova mescola di gomma, la resistenza al rotolamento è invece migliorata del 16% (sempre rispetto alla generazione precedente) nel caso di Conti EcoPlus HD3, lo pneumatico per asse trattivo, che vanta anche il simbolo 3PMSF (Three Peak Mountain Snow Flake), la marcatura con i tre picchi e il fiocco di neve che ne indica prestazioni specifiche in condizioni di neve impegnative, il così detto indice di aderenza sulla neve, che dovrebbe diventare il nuovo standard per gli pneumatici invernali. L’ampio disegno del battistrada con lamelle multiprofilo sostituisce il classico battistrada
Pressione sempre sotto controllo
Mantenere una corretta pressione degli pneumatici è una condizione fondamentale per la sicurezza, il risparmio di carburante e la salute stessa dello pneumatico. Per questo Continental propone ContiPressureCheck, un sistema che ne monitora costantemente pressione e temperatura. Gli pneumatici “dialogano” con il veicolo grazie a un sensore collocato al loro interno (garanzia di una maggiore accuratezza dei dati rilevati), che tramite una connessione wireless al ricevitore centrale (ECU) invia i dati in tempo reale al display posizionato nella cabina di guida, affinché il conducente possa adottare le opportune misure correttive per impedire danni che porterebbero a inevitabili fermi macchina, se non a veri e propri incidenti.
Per gli assi trattivi è stato realizzato l’HD3.
a tasselli finora tipico dell’asse trattivo. Le microscanalature, che si estendono fino alla base del battistrada, assicurano una trazione superiore ottimizzando l’impronta al suolo. Questo sviluppa minor energia di deformazione e permette una riduzione dei consumi di carburante. Con la sigla HS3 si identificano infine gli pneumatici per asse sterzante, che dispongono dell’Indicatore VAI (Visual Alignment Indicator), in grado di rilevare disallineamenti delle ruote dei veicoli (che causano un aumento del consumo di carburante), prevenendo così il danneggiamento degli pneumatici stessi e salvaguardando la ricostruibilità della carcassa. Il suo innovativo battistrada consente di coniugare caratteristiche apparentemente inconciliabili: una bassa resistenza al rotolamento (migliorata dell’8% rispetto ai predecessori) ed un’ottima aderenza sul bagnato (grazie alle micro lamelle presenti che migliorano la dispersione dell’acqua). Le spalle chiuse danno a questo pneumatico la stabilità necessaria per ridurre le deformazioni, situazione in cui i consumi di carburante aumentano. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 73
Focus
Waberer’s
Il gigante dei trasporti al servizio delle aziende italiane
E’ una delle più grandi società di trasporto su strada d’Europa, con una flotta di oltre 3200 veicoli e consistenti piani di investimento in atto. Parliamo di Waberer’s, azienda ungherese che nelle sue prospettive di crescita guarda con interesse al mercato italiano di Francesca Lugaresi
S
ulle principali autostrade del nostro Paese capita sempre più spesso di vedere il grosso sole giallo brillante che campeggia sullo sfondo blu dei teloni che contraddistinguono i camion dell’azienda di trasporto ungherese Waberer’s (http://www.waberers.com/it/home), all’interno dei quali viaggiano soprattutto beni di largo consumo e merci del settore automotive. Un’immagine che sta diventando ormai famigliare visto che grandi aziende italiane del calibro di Fiat, Pirelli, Scattolini e Candy si affidano a questo vero e proprio colosso del trasporto internazionale, grazie al quale nel nostro Paese viaggiano anche i prodotti di Electrolux, Whirlpool e Vallourec. Nomi che ben rendono l’idea delle capacità di Waberer’s nel soddisfare le esigenze di una clientela così importante. Per il trasportatore ungherese, specializzato nei carichi completi (FTL), l’Italia è tra i cinque principali mercati di riferimento, assieme a Germania, Ungheria, Francia e 74 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Regno Unito. Del resto, sono i numeri a decretarlo: ogni settimana 650 veicoli “col sole” caricano merci in Italia destinate ai mercati europei (in particolare elettrodomestici e ricambi per veicoli), 55.000 carichi completi all’anno viaggiano da e verso il nostro Paese (dove arrivano pezzi di
ricambio per macchine, lavatrici e tubi in ferro), il 10% del fatturato Waberer’s è rappresentato dagli ordini con destinazione l’Italia (con un aumento del 14% nel 2013 rispetto al 2012) e il numero dei clienti italiani è in costante aumento (ad oggi sono più di cinquanta).
In progress…
In queste pagine, le immagini dei veicoli della flotta Waberer’s, una delle più grandi d’Europa. Sotto, la sede ungherese.
Proprio per rispondere al meglio alle esigenze del nostro mercato, Waberer’s aprirà entro quest’anno una sede in Italia (Waberer’s Italia), progetto che rientra nell’ambito di un più ampio programma di crescita del trasportatore ungherese, volto ad ampliare il network delle sue filiali in Europa: si è iniziato con Waberer’s France, aperta a febbraio a Parigi, mentre questo autunno è prevista l’apertura di una nuova filiale nel Regno Unito, cui seguiranno i Paesi Bassi e, appunto, l’Italia. Le nuove filiali saranno dirette da manager locali, quali migliori conoscitori del proprio mercato di riferimento e delle sue peculiarità, con il fine di aumentare il livello di qualità del servizio di trasporto offerto. Al momento in cui scriviamo, non ci resta che aspettare di sapere quale costruttore vincerà una gara senza precedenti… In vista di questo ampliamento, Waberer’s assumerà altri 400 autisti, che andranno ad aggiungersi ai quasi 4.000 attuali. Nel primo semestre 2014 l’azienda ha registrato, rispetto allo scorso anno, una crescita dell’8,7% delle percorrenze, per un totale di 202 milioni di chilometri effettuati dalla flotta col sole sulle strade d’Europa, con un coefficiente di carico superiore al 91%, che per Waberer’s rappresenta un miglioramento dell’1,8%.
Anche la flotta cresce Si potrebbe definire una vera e propria offensiva commerciale quella che Waberer’s sta attuando non solo dal punto di vista della sua crescita societaria, ma anche da quello dell’ampliamento e del rinnovamento della sua flotta. Il parco circolante si compone di oltre 3200 veicoli, tutti Euro 5 EEV ed Euro 6, con un’età media inferiore ai due anni, e dove grande importanza è attribuita alla riduzione dei consumi, che Waberer’s realizza sia attraverso lo stile di guida “ecologico” dei suoi autisti, sia attraverso l’utilizzo di software (proprio a settembre ne è stato introdotto uno nuovo) per ottimizzare e pianificare trasporti e percorsi. Accorgimenti che hanno permesso all’azienda ungherese di rendere più leggera la sua impronta ecologica, arrivando a consumare quasi il 3% di gasolio in meno (dati riferiti al primo semestre 2014). Una flotta in crescita si diceva: lo scorso luglio, Waberer’s ne ha annunciato il potenziamento prevedendo l’acquisto, tramite gara d’appalto, di ben 1300 veicoli Euro 6, per un investimento di oltre 100 milioni di Euro. Più
di un quarto della flotta equipaggiata con motori Euro 5 EEV verrà insomma sostituita con veicoli di nuovissima generazione, ancora più ecologici. I nuovi veicoli, che non solo soddisferanno i più rigidi standard ambientali, ma dovranno rispondere anche a precisi requisiti di sicurezza, saranno inoltre dotati di semirimorchi Mega, che permetteranno di aumentare la capacità di carico del 5%, migliorando così ulteriormente le performances medie annuali della flotta di 6,5 miliardi di FTK (Freight Ton Kilometre).
L’incremento del fatturato Nei primi sei mesi dell’anno il volume d’affari del Gruppo Waberer’s ha raggiunto i 241,4 milioni di Euro, l’11,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, un incremento che si è dimostrato ancor più consistente nella divisione trasporti internazionali (+14,4%). L’azienda ungherese intende raddoppiare entro il 2020 i 452 milioni di Euro di fatturato realizzato lo scorso anno. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 75
social network
TruckYa! La APP VDO per facilitare la ricerca dell’area di sosta
Sempre di più! A cura della redazione
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razie allo sviluppo di un nuovo software di VDO, gli autisti sono in grado oggi di ricercare un parcheggio nel difficile mondo delle aree di sosta. TruckYa!, la App VDO, marchio del Gruppo Continental, permette ai conducenti di mezzi pesanti di accedere ad una comunità virtuale, dove visualizzare e condividere in tempo reale le informazioni sulle aree di sosta autostradali. Gli utenti stessi sono l’elemento più importante di questo network che, condividendo le informazioni tramite smartphone sugli spazi disponibili, migliorano progressivamente il sistema e lo rendono più affidabile. TruckYa! è un esempio concreto del supporto e dell’attenzione rivolta da parte di Continental agli autisti di mezzi pesanti. La App permette inoltre di visualizzare sullo smartphone il tempo di guida residuo. Grazie al tachigrafo digitale DTCO 2.0 o versione superiore - con VDO Counter attivato in grado di calcolare i tempi di guida e tempi di riposo e ad un DTCO SmartLink - TruckYa! può mostrare direttamente sulla mappa le aree di sosta con parcheggi gratuiti raggiungibili entro il tempo di guida rimasto. In questo modo gli autisti ottimizzano i tempi di guida e sono in grado di trovare luoghi sicuri per le loro soste. Facile da usare, veloce e conveniente TruckYa! è un’applicazione gratuita, rapida da installare e subito operativa. Trasforma lo smartphone in un assistente virtuale, segnalando all’autista i periodi di riposo e mostrando in tempo reale i parcheggi liberi nelle vicinanze, identificabili grazie alla localizzazione GPS, che determina la posizione del veicolo e mostra tutte le aree di sosta registrate. ■ 76 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Sono sempre di più il lettori che leggono Trasportare Oggi su iPad. L’applicazione è gratuita, così come tutte le uscite di TOE. Potete scaricarla dall’Apple Store.
Sempre più Facebook Siamo arrivati ad oltre 7300 follower sul Social Network più diffuso del mondo. Una informazione spontanea, in tempo reale e aperta a tutti (www.facebook.com\trasportareoggi).
NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2014 con PROVE IN PISTA e OFF-ROAD
Focus
Non solo truck Con questo appuntamento si conclude il nostro viaggio nelle strategiche divisioni aziendali di Italscania, che ci ha permesso di conoscere team di professionisti accomunati da grande competenza e passione. A chiudere il cerchio, la Direzione Buses&Coaches, un settore in cui il Grifone vanta un secolo di esperienza di Francesca Lugaresi
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n questi ultimi mesi, attraverso queste pagine vi abbiamo fatto entrare nel mondo Italscania, per farvene conoscere la sofisticata organizzazione aziendale, e soprattutto, le persone che lavorano ogni giorno per mantenere vivo un mercato dalle complesse esigenze, con la fierezza di rappresentare un marchio di grande successo. E’ a loro che si deve l’altissima qualità del prodotto e dei servizi offerti. Ed è in parte a loro che si deve il benessere della vostra azienda. Quando deciderete di rinnovare il vostro parco veicolare, vi torneranno in mente queste immagini e questi volti: siamo sicuri che oltre alle brochure informative, ai servizi della stampa specializzata, alle chiacchierate con la vostra concessionaria di fiducia e alle insostituibili prove a bordo del mezzo, 78 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
Da sinistra, Pino Introini, Responsabile commerciale del settore Trasporti Pubblici di Italscania, Roberto Caldini, a capo della Direzione Buses&Coaches, e David Pisoni, Responsabile backoffice e omologazioni.
Roberto Caldini, dal 2013 alla guida della Direzione Buses&Coaches.
il racconto di queste persone e del loro lavoro darà un ulteriore valore al prodotto che state attentamente valutando. Il nostro viaggio alla scoperta del volto umano del Grifone, prima di concludersi, ci porta al di fuori dell’ambito dei veicoli per il trasporto merci, per entrare in quello del trasporto passeggeri. Le competenze e le professionalità della squadra Italscania abbracciano infatti anche questo importante settore di cui si occupa una specifica Direzione che lavora tuttavia in stretta sinergia con alcune delle altre divisioni aziendali interne condividendo parte della struttura organizzativa. Dopo le Direzioni Prevendita e Marketing, Vendite e Used Truck, Sviluppo Rete e Services,
Scania Citywide, l’autobus a basso impatto ambientale per percorsi urbani.
In questa immagine Roberto Caldini assieme ai colleghi degli altri reparti di Italscania che supportano il lavoro della Direzione Buses&Coaches.
a raccontarsi ora è quindi la Direzione Buses&Coaches. Dagli albori… Se sono passati 103 anni dalla presentazione del primo autobus uscito dalla fabbrica svedese di Södertälje (era esattamente il 1911), ben più giovane è la creazione di una Divisione dedicata a questo specifico settore all’interno della filiale italiana del Grifone, che risale al 2000. Fino a quel momento,
infatti, il business relativo agli autobus extraurbani e turistici Scania nel nostro Paese riguardava esclusivamente i telai che venivano carrozzati dai due partner De Simon e Irizar. Con l’arrivo di Henry Jonsson in Italscania – importante figura di riferimento per i colleghi, anche negli anni a venire – lo scenario cambiò e venne istituita una vera e propria Direzione il cui compito era quello di mantenere il fruttuoso rapporto con i partner allestitori e di porre le basi per una presenza
del marchio Scania nel settore del trasporto pubblico locale. E’ in quegli anni che si forma quel team di persone che ancora oggi sono il punto di riferimento per chiunque voglia venire in contatto con i prodotti ed i servizi Scania nell’ambito del trasporto passeggeri. …ai nostri giorni La Direzione Buses&Coaches è oggi guidata dall’ingegner Roberto Caldini, che ne ha assunto la guida il 1° Novembre 2013. TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2014 79
e dell’officina riparazioni. “Nel mio lavoro si richiede una conoscenza del prodotto a 360° che va seguito dalla fase di presales al momento della consegna e anche oltre, anche perché non operiamo sul mercato attraverso una rete di concessionarie e siamo quindi il punto di contatto fra la fabbrica e il mercato”. Sul fronte del trasporto pubblico locale troviamo, in qualità di responsabile commerciale, Pino Introini, un veterano del settore affiancato da Luca Amerio. “Io opero maggiormente nel Nord Italia mentre Luca si concentra nel Sud del Paese, ma lavoriamo formando un tandem molto affiatato”, afferma Pino Introini che conosce bene il mondo del trasporto passeggeri. “In passato, prima di approdare nel mondo Scania, mi sono occupato di mercati esteri in Asia ed Africa dove ho maturato un’esperienza importante, utile ad affrontare anche il mercato Lavoro di squadra italiano”. Anch’egli ricorda con piacere la Luca Amerio lavora nel settore Trasporti Pubblici di Italscania. figura di Henry Jonsson: La Direzione autobus è “In lui mi ha subito colpicomposta solamente da to, oltre alla grande comquattro persone, un gruppo petenza tecnica, il suo che può sembrare un po’ atteggiamento autorevole troppo piccolo in rapporto che non scadeva mai nella al business, ma alla base, presunzione o nell’arrocome spiega Caldini, c’è ganza. Indubbiamente ha una precisa decisione stralasciato un imprinting che tegica: “In questa specifica caratterizza ancora oggi il situazione di mercato il nonostro modo di approcstro gruppo, per altro molto ciare il mercato”. ben affiatato, è sufficiente Ma quali sono le linee guida a far fronte a tutto. Inoltre, nel suo lavoro quotidiano? noi lavoriamo in modo co“La mia lunga esperienza in ordinato con altre direzioni questo settore mi ha insedi Italscania, il post-vendita gnato che se vuoi ottenere e il marketing, che ci fordei risultati devi impegnarti niscono il supporto di cui al massimo. La conoscenabbiamo bisogno. Quella za tecnica del tuo prodotto di avvalersi della compee del mercato, la competenze e dell’esperienza di tenza in campo normativo, altre professionalità interne la capacità di relazionarti all’azienda è stata una specon il tuo interlocutore, ma cifica scelta strategica consoprattutto la correttezza cepita già nel 2000 e che, nei rapporti umani, tutto nel tempo, si è dimostrata ciò crea un’autorevolezza vincente. In questo modo L’eccezionale versatilità dello Scania Omniexpress per il trasporto extraurbano. professionale che ti permetpossiamo avvalerci di persone con una preparazione eclettica senza colleghi che conoscono molto bene la ma- te di raggiungere obiettivi a prima vista irragteria, perché già ampliamente sviluppata per giungibili”. appesantire la nostra struttura”. Certo il mercato del trasporto pubblico urba- il settore del veicolo industriale”. A congedarci da Italscania, e dal team no o del trasporto turistico è molto diverso riBuses&Coaches, sono le parole di CaldiUn piccolo grande team spetto a quello del veicolo industriale, poiché ni, in cui ritroviamo, ancora una volta, quel la personalizzazione del prodotto è portata ai massimi livelli. Tuttavia ciò non ha impedito Tuttavia, oltre alla sinergia con altri reparti grande spirito di squadra e quel riconoscersi di formare dei team di lavoro integrati con di Italscania è importate avere delle profes- nel marchio che va al di là dell’aspetto pui colleghi che operano nell’ambito dei con- sionalità concentrate al cento per cento sul ramente lavorativo: “La nostra forza è quella tratti e del service in generale. “Attualmente prodotto autobus, in tutte le sue possibili di essere una vera squadra, dove ciascuno nei bandi di gara, nel settore del trasporto varianti. Tra i componenti di questo team, di noi è in grado di farsi carico del lavoro e passeggeri, è ormai prassi comune trovare in qualità di responsabile del back-office e dei problemi dei colleghi e lavorare tenendo la richiesta di fornitura di contratti di manu- delle omologazioni, troviamo David Piso- sempre a mente quello che ci diceva Henry, tenzione e riparazione oppure un’attenzione ni, perito meccanico che, prima di passa- ‘Lavoriamo sempre pensando a ciò che è alla formazione del personale, tutti ambiti che re agli autobus, si è formato nella grande bene per la nostra azienda, a ciò che è bene possiamo affrontare grazie al supporto dei palestra tecnica dell’officina allestimento per Scania”. ■
L’esperienza di Caldini, con la sua carriera quasi ventennale in Italscania, dove è approdato nel 1995, ci dimostra ancora una volta quel senso di “fedeltà” e di attaccamento al marchio che non è così comune riscontrare altrove, ma che invece caratterizza molte delle persone che lavorano in questa azienda, come abbiamo imparato a conoscere nel corso di queste puntate. Roberto Caldini ricorda con piacere gli anni a fianco del compianto Henry Jonsson e li definisce “anni di formazione”: “Precedentemente mi ero fatto le ossa in Italscania nel post-vendita e l’incontro con Henry e con il settore degli autobus è stata per me una svolta professionale notevole. Ciò che ho imparato in quegli anni è ancora alla base del mio lavoro e di quello dei miei collaboratori”.
80 ottobre/novembre 2014 TRASPORTARE OGGI
ivanimpagliazzo.it
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