La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - dicembre/gennaio 2015 - n. 177
In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
■ test drive il nuovo RENAULT master peugeot boxer actros brutale scania r520
■ saloni iaa ad hannover
■ speciale commerciali il noleggio
■ le grandi interviste stefano ciccone
■ i clienti del trasporto man: ALPETRANS
Un marchio Daimler.
Mercedes-Benz Sprinter, Vito e Citan. Una squadra di fuoriclasse. Dalla piccola distribuzione cittadina a quella su lunga tratta, dai trasporti leggeri ai carichi maggiori: la gamma completa Mercedes-Benz veicoli commerciali offre una soluzione a ogni esigenza lavorativa. Grande efficienza, grande agilità e bassi consumi grazie alla tecnologia BlueEFFICIENCY. E con Adaptive ESPŽ di serie che regola la dinamica di marcia in funzione del carico, la sicurezza è assicurata per ogni trasporto. Seguici su Facebook
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dicembre - gennaio 2015
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n.177
pg. 22 UN TEST BRUTALE La versione Acito Inox dell’Actros 1863 non è solo elegante e potente, ma guarda anche ai consumi IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni
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Le grandi interviste
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EDITORIALE
di Luca Barassi
Il punto di vista del Direttore
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In breve le notizie più importanti del settore
LA STERZATA
di Roberto Sterza
Tra il serio e il faceto i fatti che ci circondano
porto franco di Franco Oriolo
Tra le pieghe della società e del nostro mercato
di Sabina Fumarola
Le Case costruttrici viste da dentro
Un Professore prestato alla Logistica
IL FRONTALE di Paolo Tasla
Una graffiante visione della nostra società
IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton
Il contr’altare del Frontale
MERCEDES: UN TEST BRUTALE
Una versione unica per l’Actros 1863 realizzato da Acito Inox
SCANIA: esuberante stradista
Esperienza TopLine con lo Scania R520 che ha dimostrato tutta la sua forza
MAN: Tutti a scuola con man
La formazione, lo sappiamo, è importante e il Leone di Monaco è impegnato su questo tema
Ruote commerciali
SEGNALI DI FUMAROLA
di Paolo Volta
La soddisfazione per la vittoria del TOY e altre considerazioni con il CEO di Renault Trucks Italia
Ruote industriali
il notiziario
volta pagina
marchio di qualitÀ: stefano ciccone
In copertina: Il nuovo Renault Master impegnato nella discesa dal traghetto che da Laveno Mombello ci ha portato, per la nostra prova, a Intra, sulle rive del Lago Maggiore. In prova la versione dCi 165 cavalli e 17 metri cubi di volume del vano di carico. Un leader della sua categoria.
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Mercedes informa: il servizio Su questo numero, intervento di Roberto Ferrari, responsabile After Sales Van della Stella TEST DRIVE: A TUTTA FORZA Ottime le prestazione del nuovo Renault Master 165 dCi che ha tirato fuori tutte le doti da leader mercedes-benz: vito vitoria
Dopo avervelo presentato in anteprima a ottobre ecco la prova su strada realizzata a Bilbao
peugeot: test drive nuovo boxer
Un veicolo che viene da lontano e con questa nuova versione conferma la sua leadership
sommario
dicembre - gennaio 2015
Speciale
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VEICOLI COMMERCIALI: il noleggio e il mercato
Una annata importante per il segmento leggero che ha visto invertire il trend anche se in parte condizionato dal settore del noleggio
I clienti del trasporto
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ALPETRANS: DA MARE A MARE CON MAN
Continua il nostro viaggio tra i clienti dei Costruttori di veicoli industriali. Questo mese siamo con Alpetrans, che nella sua flotta conta oltre 40 MAN
Rubriche fuori strada Entusiasmo al Salone più importante del settore
@trasportale
formazione:
tforma per le aziende
Chiuso il primo anno del nuovo format per la gestione profittevole delle aziende Terzo successo della manifestazione che si svolge all’Autodromo di Monza
66 68 70
transpobank:
STEFANO CICCONE L’amministratore unico di Renault Trucks Italia subito dopo l’assegnazione del TOY 2015
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La finalissima a Nizza ha visto lo strapotere francese
focus: bosh
Tanta tecnologia e una azienda all’avanguardia. Visitata la fabbrica di Hannover da sempre con gli at
È la borsa noli per antonomasia, ma ormai da tempo non solo quello
Alcuni articoli di questo numero sono corredati anche di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai rispettivi store on line.
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eventi: ecomondo La fiera del futuro rilancia il trasporto sostenibile
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La rivista degli Autotrasportatori - n.177 dicembre /gennaio 2015
Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Francesca Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Direttore Trasportare Oggi Construction: Ferdinando Tagliabue Hanno collaborato: Annalisa Cavani, Patrizio Comi, Pierluigi Coppa, Federica Fabi, Sabina Fumarola, Luca Gaier, Massimo Marciani, Franco Oriolo, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Roberto Sterza, Paolo Tasla, Andrea Trapani, Paolo Volta
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eventi: truckemotion
optifuel challenge
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IAA, ALTRA MUSICA
Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, desideriamo informarLa che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la seguente pubblicazione. I dati personali raccolti saranno trattati con l’ausilio di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, Viale Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Di questo numero sono state tirate: 15.100 copie
PEUGEOT Lassù sulle montagne abbiamo guidato l’ultima generazione Boxer
La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - agosto/settembre 2014 - n. 175
■ TesT drive: scania r490 parTner eleTTrico
In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
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EVENTI:
cover story
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■ noviTà commerciali
■ presenTazioni Un daily TUTTo nUovo TransiT coUrier disTribUTion days ■ inTervisTe alessandro mUsUmeci - ciTroËn renaUlT Trafic e masTer giUseppe garri - TranspoTec daf sUlle ardenne
ottobre/novembre 2014
aprile/maggio 2014
agosto/settembre 2014
febbraio/marzo 2014
giugno/luglio 2014
dicembre/gennaio 2014
EDITORIALE
di Luca Barassi
Gioco gioco! S
iamo a fine anno. Permetteteci di giocare un po’. L’idea ci è venuta dopo avere ricevuto l’ultimo rapporto del Centro Studi Continental che, analizzando i dati diffusi da Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie di Autostrade e Trafori), ha registrato un incremento dello 0,5 per cento di traffico pesante nei primi sette mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato non certo eclatante, ma pur sempre positivo. Ed in effetti, anche in modo puramente empirico, anche noi abbiamo notato che sulla rete italiana i TIR, sensibilmente diminuiti durante questa lunga crisi, hanno cominciato di nuovo ad occupare le carreggiate.
Da questo spunto, e avendo viaggiato nelle ultime settimane in automobile in giro per l’Italia da nord a sud, abbiamo voluto vedere le “marche” che, in autostrada e sulle grosse vie di comunicazione, ci hanno incrociato o preceduto. Così abbiamo preso un bel block-notes e camion dopo camion abbiamo cominciato a segnare i veicoli che incontravamo. Per completezza di informazione va detto che abbiamo considerato i veicoli pesanti oltre le 16 tonnellate e non più vecchi di una decina d’anni. Siamo arrivati a 500, quindi un’ottima base statistica a nostro avviso. Attenzione: non si tratta né di quote di immatricolato, né nulla di scientifico. È solo un modo per avere un’idea di cosa circola da noi e senza considerare la differenza fra targhe straniere e italiane. Abbiamo fatto cinque rilevamenti in momenti diversi con 100 veicoli per ogni tratto e senza soluzione di continuità. Ecco cosa abbiamo rilevato sulle tratte di Milano-Firenze, Bologna-Ravenna, Adriatica e Roma-Milano. Iveco batte tutti con un 30,2%, seguita da Volvo con un secco 18%, e Scania con il 16,5% dei passaggi. A ruota Mercedes-Benz (13,5%), DAF (7,8%), MAN (7,1%) e Renault Trucks (6,9%). Ciò che abbiamo notato è che per alcune Case c’è molta varianza tra una
tratta e l’altra, per altre invece le percentuali sono abbastanza costanti. Si tratta di un gioco, lo ripetiamo, però non si distanzia molto dalla realtà dei numeri ufficiali. Avremmo voluto andare avanti, provando a contare il numero di targhe straniere rispetto a quelle italiane. Ma forse ci “saremmo fatti del male”. Lasciamo questo ulteriore giochino all’anno prossimo quando, speriamo, gli effetti della nuova finanziaria che dovrebbe contenere interventi per contrastare il cabotaggio, avranno dato i loro frutti. Intanto ci accingiamo a scavallare questo 2014 che doveva essere l’anno della ripresa ma che, ancora una volta, ha visto un PIL in recessione e un ulteriore allontanarsi del cambio di rotta. Tutti puntano sul 2015 e anche noi,
ovviamente. L’importante è che a settembre del prossimo anno non ci dicano ancora “scusate, abbiamo sbagliato…”. Non ci resta che ringraziare le migliaia di lettori che ogni mese ci seguono su queste pagine e ogni giorno su Trasportale.it e sui nostri canali Social (Facebook in primis ma anche Twitter), diventati ormai un modo per informarsi in modo veloce, immediato e attraverso il linguaggio di tutti i giorni e che, soprattutto, permette di dire la propria senza filtri e senza paletti. Un ottimo fine anno e un ancora più florido inizio è il migliore augurio che possiamo fare a tutti voi, senza dimenticare i tanti collaboratori e amici che hanno contribuito a far crescere ancora di livello l’informazione di Trasportare Oggi in Europa.
il notiziario
VEICOLI DELL’ANNO
Renault Trucks T
L’ammiraglia della Losanga è “International Truck of the Year 2015”
Il 23 Settembre, al Salone del veicolo industriale di Hannover (IAA), dopo aver raccolto un totale di 129 punti, 48 punti in più rispetto al secondo classificato, il Renault Trucks T si è aggiudicato il prestigioso titolo di “International Truck of the Year 2015”. Gianenrico Griffini (nell'immagine, a destra), presidente della giuria, ha consegnato il rinomato trofeo a Bruno Blin, presidente di Renault Trucks. La giuria, composta da 25 giornalisti, rappresentanti di 25 riviste europee specializzate nel trasporto su gomma, ha premiato il Renault Trucks T per aver fornito il maggior contributo al miglioramento dell’efficienza del trasporto su gomma. La giuria dell’International Truck of the Year ha assegnato il titolo al Renault Trucks T sulla base di diversi criteri: innovazione tecnologica, comfort, sicurezza, prestazioni su strada, riduzione dei consumi, impatto ambientale e costo d’esercizio (TCO). La giuria ha evidenziato le qualità del Renault Trucks T, facendo particolare menzione alle soluzioni aerodinamiche di ultima generazione e al comfort offerto ai conducenti sia alla guida sia durante le pause di riposo.
Nuovo Daily “International Van of the Year 2015” per la terza generazione del commerciale leggero di Iveco
Sempre durante la 65esima edizione del Salone Internazionale di Hannover, il Nuovo Daily è stato eletto “International Van of the Year 2015”, da una giuria composta da 23 giornalisti delle più importanti riviste specializzate europee. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno al veicolo che, secondo la giuria, “ha fornito il miglior contributo per l’efficienza e la sostenibilità del trasporto di merci su strada, in termini di impatto ambientale e sicurezza”. Nell’anno della competizione più agguerrita da quando il premio è stato istituito nel 1991, l’Iveco Daily ha trionfato con un margine di 17 punti sugli altri finalisti. Nella votazione il Nuovo Daily è stato la prima scelta dei 23 giurati. Un veicolo completamente rinnovato, che si presenta con efficienza del volume di carico ai vertici della categoria, best-in-class per volumetrie e portate, comfort e guidabilità da autovettura e consumi ulteriormente ridotti. Queste in sintesi le caratteristiche principali del Nuovo Daily, completamente rinnovato nell’80% dei suoi componenti.
L’Ue incentiva l’LNG nello shipping Cofinanziamento di 322mila euro per NAPA L’Unione Europea, all’interno dell’ultimo bando Ten-T, ha concesso ai porti dell’Alto Adriatico un cofinanziamento al 50% (322mila euro) per la realizzazione di un Masterplan per lo sviluppo di infrastrutture portuali per LNG (gas naturale liquefatto) e altre soluzioni a basso impatto ambientale. Queste azioni hanno l'obiettivo di aumentare competitività, efficienza e sostenibilità delle flotte e allo stesso tempo sono in grado di dare concretezza agli obiettivi delle più recenti e stringenti normative europee in materia di riduzione dell’impatto ambientale. Leader del progetto - denominato POSEIDON MED-COSTA II - è Qatar Energy Europe (societa' di consulenza del settore energetico appartenente ad un fondo di investimento del Quatar), che ha coinvolto partner di Grecia, Cipro, Qatar e operatori del calibro di Contship Italia e Grimaldi Group. A capitanare il progetto per il Napa sarà l’Autorità Portuale di Venezia (alla quale saranno cofinanziati 110mila euro), oltre che alla partecipazione dei porti di Trieste, Capodistria (Slovenia), Rijeka (Croazia), ciascuno con 70mila euro. Il co-finanziamento europeo è pari al 50%. 6
dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Il notiziario
Easy Mover Da Ford e Hertz un veicolo a noleggio per passeggeri con disabilità Il Transit Custom, il veicolo commerciale Ford da una tonnellata della famiglia Transit, che si distingue per l’abbondante spazio a bordo e per una straordinaria versatilità, è stato scelto da Hertz, leader mondiale nel settore dell’autonoleggio, per lo sviluppo di ‘Easy Mover’, il primo veicolo 9 posti dedicato al trasporto dei diversamente abili. “Siamo orgogliosi di essere i primi fra tutte le aziende di autonoleggio a lanciare un prodotto espressamente dedicato alla mobilità dei passeggeri diversamente abili”, ha dichiarato Massimiliano Archiapatti, Amministratore Delegato di Hertz Italia. “Con ‘Easy Mover’ vogliamo dare la possibilità ai passeggeri in carrozzina non solo di poter viaggiare con la sicurezza di un allestimento di ultima generazione, ma vogliamo anche permettere loro di godere di un comfort senza precedenti per questa tipologia di mezzi, e la scelta del Ford Transit Custom si sposa perfettamente con questa nostra volontà”. Questo speciale allestimento, sviluppato da Focaccia Group, entrerà a far parte della flotta Hertz e potrà essere noleggiato dai clienti che hanno particolari necessità di trasporto, garantendo tutta la versatilità e la sicurezza del Transit Custom. “Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto di Hertz dedicato ad offrire la totale mobilità a persone diversamente abili ed alle loro famiglie”, ha dichiarato Andrea Ciucci, Direttore Veicoli Commerciali, di Ford Italia.
Brebemi piace Oltreoceano Francesco Bettoni, Presidente di Brebemi SpA, ha ricevuto il prestigioso "Excellence in Business Award" Anche Oltreoceano è risultata una notizia estremamente positiva l’apertura della A-35 Brebemi, una autostrada che a Chicago è stata definita la più grande costruzione autostradale italiana degli ultimi 50 anni, oltre ad essere il primo progetto nel suo genere a utilizzare interamente il “project financing”, senza contributo pubblico. Dopo i riconoscimenti ricevuti a Londra per il project financing in ambito europeo e continentale – Project Financing International Awards di Thomson Reuters e Project Financing Magazine di Euromoney Conferences – è arrivato il terzo ed importante premio internazionale consegnato a Chicago (Illinois-USA). Francesco Bettoni, Presidente di Brebemi SpA, ha ricevuto il prestigioso "Excellence in Business Award" per lo straordinario successo ottenuto con lo sviluppo e la costruzione dell’A35 Brebemi, realizzata in totale project financing. Il premio è stato assegnato a ottobre dalla IACC – Chicago Italian American Chamber of Commerce – in occasione di una cerimonia a cui hanno partecipato 450 tra le più alte cariche imprenditoriali e istituzionali del Midwest.
457
E’ la nuova pala gommata di JCB
La potente JCB 457 è il primo modello di pala gommata a essere stato dotato di una struttura della cabina, di un cofano motore e di un contrappeso posteriore completamente rinnovati nel design. Elementi che contribuiscono a migliorare la visibilità, a diminuire i livelli di rumorosità, e ad aumentare lo spazio interno rendendo migliore l'ambiente di lavoro dell'operatore. Inoltre, il modello 457 è la prima pala gommata di grandi dimensioni di JCB a soddisfare gli standard antinquinamento previsti dalla normativa Tier 4, grazie alla presenza di un motore diesel MTU perfettamente adatto alle possibili modalità di impiego della macchina. Il nuovo motore consente di ottenere un importante risparmio di carburante, pari a circa il 16% rispetto al modello precedente. La cabina di nuova generazione JCB CommandPlus offre il massimo livello di comfort per l’operatore. TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015
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il notiziario
New look Ecco la nuova livrea dei mezzi TNT
A ottobre, in occasione dell’ottava edizione del “Drive Me Challenge”, la competizione internazionale che laurea il Campione del Mondo tra i 20.000 driver TNT, è stato svelato il nuovo look dei veicoli TNT. Tutti i mezzi del corriere (camion, furgono e aerei), a seguito del rebranding, sono stati interessati da un restyling della loro livrea. Il nuovo look dei mezzi TNT è caratterizzato da uno stile molto fresco e immediato, e naturalmente “total orange”: viene ripresa con grande evidenza la nuova tagline del corriere espresso: “The People Network” e sparisce l’ogiva nera che fino ad ora aveva caratterizzato i veicoli del corriere espresso. Questa nuova livrea progressivamente sarà implementata su tutta la flotta TNT nei prossimi anni.
Nuove nomine
Iveco: Mihai Radu Daderlat è il nuovo General Manager del Mercato Italia
Dal 1° ottobre, Mihai Radu Daderlat è il nuovo General Manager del Mercato Italia di Iveco. Ingegnere Meccanico, 52 anni, nazionalità rumena, Mihai Radu Daderlat entra in Iveco nel 1993 come Responsabile Service in Romania. Nel 2001, a capo del Technical Service di International Operations, si occupa della gestione di una squadra di tecnici superspecializzati per l’assistenza ai clienti dell’area che va dalla Russia all’Africa e Middle East. Nel 2006 diventa Customer Service Manager East Europe & Far East, con il compito di garantire le attività di assistenza e di gestione dei ricambi. Dopo un’esperienza significativa a livello internazionale nel 2010 arriva sul Mercato Italia Iveco come Customer Service Manager. Nel 2012, la profonda conoscenza dei Paesi dell’Est anche a livello professionale, gli vale il nuovo incarico di General Manager Eastern Europe. 8
dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
RTEC
La sfida di Renault Trucks tra i professionisti del post-vendita
Si chiama RTEC, ovvero Road to Excellence Championship, la competizione europea tra i professionisti del post-vendita lanciata quest'anno da Renault Trucks con l'obiettivo di sviluppare le competenze ed evidenziare le abilità della sua rete nella fornitura di servizi post-vendita ai propri clienti attuali e futuri. Da Giugno, oltre 1.800 partecipanti, provenienti da Francia, Belgio, Lussemburgo, Regno Unito, Irlanda, Malta, Cipro, Spagna, Portogallo e Italia, si sono già iscritti al Challenge. Le prime sfide RTEC fra team, formati da un massimo di quattro persone, sono iniziate a settembre e si svolgeranno in ogni Paese fino a Febbraio 2015. Alla fine delle prove, i dieci team migliori si sfideranno nella finale che si terrà a Lione nel mese di Aprile 2015. Ai finalisti verranno assegnate sfide specifiche per riparare e manutenere un veicolo in condizioni di lavoro reali, dall’accettazione del veicolo alla rimessa del veicolo nelle mani del cliente. La qualità del lavoro di squadra, i metodi utilizzati e il rispetto delle regole vigenti nella rete Renault Trucks saranno i criteri determinanti per designare il team vincente.
di Roberto Sterza Direttore Marketing & Comunicazione Renault Trucks Italia
La... sterzata
Cose dell’Ecomondo S
i è appena concluso il salone Ecomondo di Rimini e possiamo già fare alcune considerazioni. Anzitutto riguardo all’affluenza dei visitatori, che ha registrato – secondo i dati ufficiali – un aumento di presenze rispetto alla precedente edizione. Un dato confortante di questi tempi, che può essere interpretato come un segnale positivo dell’economia in generale, anche se è limitato ad un settore specifico. Il settore dell’ecologia, in generale, ha mostrato una sua effervescenza in diverse realtà italiane che si distinguono anche a livello internazionale.
In questo contesto anche i veicoli industriali hanno calcato il palcoscenico della rassegna rivierasca, esposti in stand molto essenziali, improntati più sul business che sullo show. Benché non tutti i costruttori fossero presenti direttamente, l’impressione è che Ecomondo rappresenti una vetrina alla quale sarà sempre più difficile rinunciare. Questo perché in un momento in cui le attività di distribuzione e di trasporto risentono della congiuntura, le applicazioni di trasporto collegate al pubblico costituiscono un potenziale ancora vitale. Non illudiamoci però di avere trovato un nuovo El Dorado, soprattutto per via delle limitazioni economiche a cui devono sottostare comuni ed enti locali. Posso però testimoniare l’alto livello d’interesse dei vari rappresentanti delle municipalizzate, stimolati anche dalla crescente necessità di rispettare le normative antinquinamento promosse a livello europeo. A differenza di quanto avviene in un salone tradizionale, i costruttori di veicoli industriali presenti, hanno privilegiato l’esposizione di mezzi più idonei a utilizzi, quali ad esempio la raccolta rifiuti, piuttosto che il classico trattore maxi potenza full optional. Tutto ciò stimola una riflessione: vista la quantità e qualità dei visitatori, visto l’impegno e professionalità delle case presenti, vista l’elevata rappresentanza di case legate al movimento terra, vista la posizione baricentrica di Rimini e la facilità dei collegamenti (ad esempio in treno) ed infine considerando che il salone si tiene a Novembre, un momento propizio per pianificare gli acquisti dell’anno successivo, non c’è il rischio che Ecomondo diventi
a breve l’unico vero punto di riferimento del mondo del truck? Ovviamente la domanda dovrebbe fare riflettere i promoter delle manifestazioni pseudo concorrenti, anche se immagino lo stiano già facendo. Forse però la riflessione dovrebbe essere fatta ancora più a monte, ovvero, a parte il salone di Hannover, c’è ancora spazio per un salone solo per veicoli industriali stile fiera campionaria nella vecchia Europa? Teniamo conto che, ad esempio in Italia, il mercato si è ridotto a un terzo con effetti devastanti per le case, le loro reti di vendita, carrozzieri e ovviamente per i trasportatori. Questi ultimi tra l’altro sono super informati sulle offerte di tutte le case costruttrici sia in termini di prodotto che di prezzi e non aspettano un salone per raccogliere informazioni, già accessibili sulle diverse piattaforme online sviluppate singolarmente dalle aziende. Inoltre anche i costruttori prediligono sempre di più degli eventi in-house, offrendo agli invitati prove dinamiche, presentazioni dedicate e soprattutto nessuna distrazione esterna. Vorrei precisare che non sto promuovendo Ecomondo a discapito di altre manifestazioni,
ci mancherebbe. Però la scelta degli organizzatori del polo fieristico di Rimini, di anticipare di un giorno l’edizione 2015, cancellando la giornata di sabato, è sintomatica di come la riuscita di un evento non si misuri più con il numero di visitatori, ma con la loro qualità. In quest’ottica l’evento TruckEmotion, che si tiene sul circuito di Monza, ha una formula che si rivela esattamente complementare, con un denso programma che si sviluppa nel fine settimana, offrendo come plus la possibilità di effettuare delle prove dinamiche di veicoli. Il continuo interesse nei confronti dell’evento brianzolo dimostra d’altro canto come ci sia spazio per un evento più per autisti che per titolari di flotta. Il ritorno dalla partecipazione a questa manifestazione è più di immagine che di business; benché l’organizzatore sia un forte catalizzatore dei personaggi più importanti del settore, attraverso un fitto programma di presentazioni e tavole rotonde. A questo punto non resta che aspettare di vedere come risponderanno i promoter degli altri eventi in programma l’anno prossimo, in termini di contenuti e format. Il tutto nell’interesse di quanto ci sta più a cuore, ovvero il mondo dell’autotrasporto.■ TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015
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il notiziario
Usato
AmicoBlu Un evento itinerante per incontrare l’Italia che lavora
Iveco aumenta le garanzie
Da ottobre è disponibile una speciale garanzia sui veicoli Pre-owned appartenenti alla categoria “Used Plus Premium”, quei veicoli con età massima di quattro anni, basso chilometraggio, totalmente revisionati, riparati e collaudati dai centri usati europei (Used Truck Center-UTC) e garantiti dalla casa costruttrice per 12 mesi. Questa garanzia è offerta a tutti i clienti finali dagli UTC e dalla rete Iveco e riguarda non solo la catena cinematica, ma, con una piccola franchigia, la quasi totalità dei componenti. Garantisce un’assistenza conforme agli standard più elevati: la rete Iveco di officine autorizzate, infatti, è in grado di intervenire tempestivamente su qualsiasi attività nel giro di 24 ore dall’attivazione della garanzia avvalendosi dei medesimi servizi di assistenza che vengono offerti sui veicoli nuovi. Guidonia (Roma), Firenze, Bologna e Milano: sono state queste le quattro tappe del Road Tour organizzato a novembre dal noto brand di noleggio di auto e furgoni AmicoBlu. Un modo tutto nuovo per incontrare ed essere ancora più vicino all’Italia che lavora, alle esigenze di trasporto delle attività commerciali e delle piccole e medie imprese. Una carovana di Sprinter, gli esclusivi veicoli Mercedes-Benz new entry della flotta AmicoBlu, ha fatto tappa lungo la strada da Roma a Milano nei principali mercati agroalimentari italiani… con un carico di sorprese. Il team del Road Tour, composto da operatori, consulenti e manager AmicoBlu, ha tirato fuori dai furgoni tutto quello che serviva per allestire un piccolo angolo di comodità e regalare un breve momento di relax, compreso di caffè e cornetto, a chi è impegnato nel suo lavoro quotidiano, rispondendo ad ogni curiosità o richiesta e dando la possibilità di provare il noleggio AmicoBlu ad un prezzo scontato.
Trasporti speciali Sistema certificato per il trasporto farmaceutico da Autoclima e CarFibreglass
Sinergia fra Autoclima e CarFibreglass per il trasporto di medicinali: il sistema Cover by CarFibreglass + il climatizzatore Autoclima (con unità evaporante caldo/freddo), montato in estensione al clima originale a cruscotto, si presenta come la prima soluzione in Europa ad aver superato brillantemente i test che ne certificano la conformità, secondo le Linee Guida Europee in materia di distribuzione di medicinali (2013/C 343/01). L’attestazione ottenuta certifica il mantenimento di temperature tra +15 C° e +25 C° anche in condizioni estreme di caldo o freddo. Il controllo della temperatura avviene attraverso una centralina digitale posta nel cruscotto del veicolo. Il pacchetto è fornito in kit predisposto ed è disponibile per la maggior parte dei veicoli commerciali venduti in Europa ed è commercializzato sia da CarFibreglass che da Autoclima. L’accordo stipulato in Italia con le principali Case automobilistiche, che offrono questa soluzione tra gli allestimenti disponibili nei loro cataloghi, propone anche l’eventuale fornitura del montaggio completo, presso il concessionario che ne fa richiesta. 10 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
di Franco Oriolo, manager, giornalista e docente a contratto di Branding alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Torino
PORTO... FRANCO
Cambio di paradigma R
ecentemente ho avuto modo di riandare con la memoria a una storiella degli anni liceali. Erano tempi di Guerra Fredda e di Muro di Berlino, il presidente degli USA si incontra con il presidente dell’Unione Sovietica e discutono animatamente su chi avrebbe dominato il mondo nel 2000. A un certo punto decidono di affidare la disputa alla CIA e al KGB e richiedono una risposta veloce. Poche ore dopo viene consegnato un documento al presidente USA che lo guarda e si gira più volte il foglio tra le mani senza parlare, il presidente URSS, impaziente di sapere e stanco di attendere, sbotta chiedendo: “E allora cosa dice questo benedetto documento?”, il presidente americano, scoraggiato, gli passa il foglio dicendo: “Boh, guarda tu, io non ci capisco niente, è scritto tutto in cinese!”. Quello che allora faceva sorridere, oggi si avvia a diventare realtà. Dopo la caduta del Muro 25 anni fa, tutto si è accelerato e il baricentro economico mondiale si sposta sempre più velocemente dall’Occidente all’Oriente come sta a dimostrare l’espansione economica sempre maggiore della Cina. Fate un semplice esperimento, procuratevi un planisfero non convenzionale, con la Cina al centro. L’Europa diventa un piccolo e frastagliato agglomerato di stati all’estrema periferia della terra, lo Stivale difficile da individuare. Tutto ciò mi ha fatto riflettere una volta di più sull’importanza di sapere cambiare velocemente le nostre mappe mentali, i nostri riferimenti, i nostri paradigmi. La società italiana oggi attraversa sicuramente uno dei periodi più bui della propria storia, credo però che ad aggravare questa difficile situazione contribuisca in maniera decisa una diffusa demotivazione di fondo che attraversa in modo trasversale tutta la popolazione. L’evoluzione del mondo che viene vissuta come pericolo, il confronto vissuto come minaccia, i genitori che spingono i figli ad emigrare perché in Italia non c’è futuro e nel contempo le forze che alimentano la paura del diverso che arriva da noi per costruirsi un futuro migliore. E’ una situazione schizofrenica che rischia di contagiare anche le imprese.
La recente esperienza di T-forma ha però dimostrato che queste ultime possono trovare nella formazione una formidabile arma di motivazione per tutti coloro che sono parte del processo produttivo, a partire dal management che deve indirizzare e dare l’esempio. È evidente che, in qualsiasi ambiente lavorativo e produttivo in cui ci troviamo, per operare in maniera coesa ed efficiente è necessario essere compatti e far sì che tutti sentano di prendere parte ad un progetto. Dal punto di vista psicologico, la formazione assolve un compito indispensabile, in termini di utilità e beneficio, su un duplice asse: per la persona perché si sente valorizzata e al passo con i
tempi, e per l’azienda perché in questo modo si lavorerà tutti con maggiore impegno e motivazione. La formazione rivolta alle persone migliora la consapevolezza del cambiamento e contribuisce a sottolinearne gli aspetti di opportunità a discapito di quelli che rimandano alle criticità. Durante i corsi di T-forma abbiamo conosciuto aziende “visionarie”, cioè quelle che hanno cambiato paradigma comprendendo come la formazione sia leva di sviluppo per le imprese in un contesto socio economico in cui solo con un rilancio delle competenze e una nuova potente motivazione si può pensare di uscire dallo stallo economico in cui ci troviamo. ■ TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 11
segnali di fumarola
di Sabina Fumarola
Responsabile Sales Promotion and Advertising DAF Veicoli Industriali S.p.a.
Venti d’Oriente È
stato in occasione del mio secondo viaggio in terra Congolese che ho preso coscienza della crescente potenza economica della Cina sperimentandola in prima persona. A distanza di un solo anno ho assistito a numerosi cambiamenti e, per deformazione professionale, non ho potuto fare a meno di notare la presenza di un maggior numero di cantieri e di conseguenza di mezzi d’opera… tutto rigorosamente made in China. La popolazione locale sembra reagire bene alla presenza dei nuovi “bianchi” perché vedono non solo la speranza di un progresso, ma anche segni tangibili quali formazione professionale, occupazione, infrastrutture e costruzione di strade, stadi, palazzi statali. Che sia o meno una nuova forma di colonialismo (non dimentichiamoci delle risorse infinite da sempre oggetto di sfruttamento da parte di Europa ed America) ha almeno avuto il merito di riaccendere i riflettori sull’Africa. La Cina sta conquistando quasi tutta l’Africa, e non solo. A soli 20 giorni dal rientro africano, eccomi catapultata in una realtà decisamente differente: quella della fiera IAA di Hannover, l’importante manifestazione dedicata ai veicoli industriali e commerciali che ha accolto ben 1.904 espositori provenienti da 46 Paesi e circa 260.000 visitatori. Bisogna riconoscere che l’atmosfera è sempre frizzante e fiduciosa, certamente distante da quella che viviamo nella nostra bella Italia. Direi che rappresenta un buon antidoto al pessimismo ed al piagnisteo cronico. Oltre a ciò riserva sempre molte novità e sorprese. Una di queste è stata proprio la presenza del marchio cinese Dongfeng, per la prima volta espositore. Lo ha fatto presentando la gamma intera dei suoi veicoli, dai leggeri ai pesanti, con un’attenzione particolare alla nuova ammiraglia “Kinland”(tra l’altro progettata da un’azienda di Moncalieri) con cerimonia di “reveal” annessa. Probabilmente è prematuro pensare che il camion made in China stia sbarcando in Europa Occidentale, ma sicuramente l'esordio di Dongfeng alla più importante manifestazione europea (e una delle più importanti del mondo) dedicate all'autotrasporto è un segnale non trascurabile dell'interesse verso il Vecchio continente. Nei primi otto mesi del 2014, in Cina sono stati venduti 527.600 veicoli pesanti, numeri che non siamo più abituati nemmeno ad immaginare. In poco più di un mese, passando dal continente africano a quello europeo, ho avuto l’impressione di aver vissuto anche un po’ più ad Oriente. Quanto esposto rappresenta solo un piccolo spaccato, frutto di una esperienza personale, che mi ha dato l’opportunità di conoscere ed approfondire alcune dinamiche e di andare oltre il banale pregiudizio legato al made in China. L’immagine che mi si è palesata davanti è il famigerato ed avvincente gioco “Risiko”. Con obiettivi molto chiari e definiti, le armate rosse stanno conquistando nuovi continenti e sconfiggendo molti dei nemici storici senza “esplicite” dichiarazioni di guerra. 12 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Global Volunteer Month I dipendenti UPS di tutto il mondo confermano il loro impegno nel sociale
Sin dalla sua fondazione nel 1907, UPS ha sviluppato una solida tradizione di supporto alle comunità in cui opera a livello mondiale. Ad ottobre circa 400.000 dipendenti UPS di tutto il mondo, fra cui i circa 1200 dipendenti di UPS in Italia, hanno donato 315.000 ore di volontariato in attività al servizio delle comunità nell'ambito del "Global Volunteer Month" (mese di volontariato globale), aumentando del 5% il monte ore mensili donate rispetto alla scorsa edizione. Sotto la guida della UPS Foundation, la fondazione che gestisce i programmi di responsabilità sociale e filantropici di UPS, l'iniziativa "Global Volunteer Month" chiama all'azione centinaia di migliaia di dipendenti UPS di ogni area affinché prendano parte in numerose attività e manifestazioni di volontariato in tutto il mondo. I volontari di UPS Italia si sono cimentati in una gara di cucina organizzata in collaborazione con l’associazione “Universiis” al fine di intrattenere gli anziani ospiti della casa di riposo Giovanni Paolo I di Seriate, Bergamo.
Autostrade… fluviali Al via collegamenti regolari tra i porti di Venezia e Valdaro (Mantova) Prende il via da dicembre il servizio regolare di collegamento via fiume tra i porti di Venezia e Valdaro (Mantova), un servizio settimanale per merci in colli, rinfuse ed in particolare container. Grazie a questa nuova iniziativa, si chiude la fase di promozione avviata dall’Autorità Portuale per garantire che la modalità fluviale contribuisca alla logistica portuale nel Nord Italia, anche grazie al completamento della Conca di Brondolo e di altre infrastrutture fluviali portate a termine dalla Regione Veneto e dalla Regione Lombardia. Il Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, ha dichiarato: “Con il lancio di questo servizio regolare, Venezia ha dato concretezza alle scelte della Commissione Europea e del Governo italiano per promuovere le linee navigabili interne. Dopo la decisione dell’Ue di inserire questo collegamento tra i core-network di rilevanza internazionale, diamo avvio – con una punta di orgoglio – all’unico sistema marittimo-fluviale a sud delle Alpi. Grazie anche al lavoro congiunto con la Regione Veneto e la regione Lombardia, auspichiamo che questo nuovo servizio regolare possa aumentare la competitività del sistema produttivo lombardo-veneto”.
di Paolo Volta - giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti
volta pagina
Un PIL logistico
I
l trasporto è una attività derivata, mai fine a se stessa e che non esisterebbe disgiunta da altre attività economiche. Essa effettua una trasformazione del bene nello spazio modificandone la posizione rispetto al mercato. Un bene ha valore solo quando è nella disponibilità dell’utilizzatore. Per costruire, ad esempio, una lavatrice sono necessarie varie materie prime: plastica, acciaio, rame, ecc che sapientemente impiegate danno luogo ad un elettrodomestico. Quest’ultimo, stoccato nel magazzino prodotti finiti del produttore, è privo di utilità in quanto non ancora trasformato in denaro: è l’atto del trasferimento presso il consumatore che conferisce utilità al prodotto; infatti l’utilità rappresenta la capacità di un bene o di un servizio a soddisfare un bisogno. La relazione tra mobilità di merci ed economia è intensa e complessa. Gli indicatori – del rapporto – si trovano sempre più nelle condizioni macroeconomiche dell'economia globale, come andamenti del PIL, della produzione industriale e del commercio internazionale. Un indicatore utilizzato in numerosi studi al fine di seguire l’andamento congiunto dell’economia di un Paese ed il trasporto merci interno, la cosiddetta “intensità di
trasporto”, è il rapporto tra il traffico merci misurato in tonnellate-km e il Prodotto Interno Lordo (PIL). Sino al 2007 il trasporto merci è cresciuto a tassi superiori a quello del PIL quindi è sceso sensibilmente rispetto ad esso. Il Fmi rivede infatti al ribasso le stime di crescita per l'Italia nel 2014 e 2015. Il PIL calerà quest'anno dello 0,2% (-0,5 punti percentuali rispetto a luglio) e tornerà positivo nel 2015 con +0,8% (-0,3 punti). Il -0,2% del 2014 segue il -2,4% del 2012 e il -1,9% del 2013. Fanno meglio Spagna (+1,3% 2014 e +1,7% nel 2015) e Grecia (+0,6% e +2,9%). Il PIL dell'area euro crescerà sia nel 2014 sia nel 2015 meno del previsto, registrando un +0,8% quest'anno (-0,3% punti percentuali rispetto a luglio) e un +1,3% nel 2015 (-0,2 punti). L'Fmi sottolinea che sono aumentati i rischi di recessione per Eurolandia e resta il rischio di deflazione oltre a quello di stagnazione. Il report della terza edizione (di prossima pubblicazione la quarta edizione) dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, sottolinea che il valore del fatturato delle aziende “italiane” di logistica conto terzi è stato di 76,8 miliardi di euro nel 2011, con un incremento in termini nominali del 7,8% rispetto al 2009
(+3,5% in termini reali). La previsione per il 2014 è di circa di 82 miliardi di Euro. La penetrazione della logistica conto terzi nel nostro Paese è in crescita (38% nel 2011 rispetto al 36% del 2009), per un valore complessivo del mercato italiano della Contract Logistics (fatturato diretto alle sole aziende committenti) pari a 42,1 miliardi di Euro nel 2011. Per stimare il mercato della Logistica conto terzi in Italia, il fatturato (76,8 miliardi di Euro nel 2011) è stato depurato dal valore degli scambi interni alla filiera. Rapportando questo dato al valore della logistica in Italia (ossia il totale dei costi logistici per i committenti al netto del costo delle scorte) – 110 miliardi di Euro – si ottiene un grado di penetrazione pari al 38% e per contro un 62% di mercato non attualmente raggiunto. In un contesto ove l’economia domestica stenta a decollare e quella europea non brilla, le imprese manifatturiere hanno sempre più necessità di concentrarsi sul core business e di utilizzare servizi ad elevato valore aggiunto. Con quali strumenti si può conquistare il mercato della Logistica conto terzi? Pochi e semplici: qualità del servizio, professionalità e formazione del personale. ■ TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 13
il notiziario
+16% Il settore delle costruzioni rialza la testa in Italia
Secondo il Cresme, Centro ricerche economiche e sociali di mercato per l’edilizia e il territorio, nel 2015 finirà la fase recessiva del settore edile. Nulla sarà come prima, ma il comparto delle macchine da costruzione potrà contare anche su una ripresa del mercato interno e non più solo sulle esportazioni. In realtà un primo segnale di ripartenza del mercato domestico, colto anche lo scorso maggio a Verona in occasione di Samoter, Salone internazionale triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia (la 30ª edizione è in programma dal 22 al 25 febbraio 2017, www.samoter.com), è stato confermato dai dati di mercato del primo semestre dell'anno, elaborati da Unacea, Unione nazionale aziende construction equipment & attachments. Le macchine vendute sono state, infatti 3.134, con un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2013. Numeri che permettono di immaginare un incremento del valore della produzione 2014 per le imprese italiane del settore attorno al 2,4 per cento. In attesa che la tendenza si consolidi ci si affida ancora al mercato estero. Sempre Unacea certifica l'export, nei primi mesi dell'anno, in crescita del 2% nel complesso, con performance particolarmente positive per le macchine stradali (+16%), quelle per la preparazione di inerti (+8%) e per il calcestruzzo (+6%).
AdBlue-Air1
La qualità di sintesi distribuita in esclusiva dai Rivenditori Autorizzati
Motore vincente Il nuovo PACCAR MX-11 Euro 6 si aggiudica il “Truck Innovation Award”
Il motore PACCAR MX-11 Euro 6 ha vinto il Truck Innovation Award in occasione dell’annuale Fleet Transport Awards 2015 in Irlanda, riconoscimento ottenuto per la sua tecnologia, la massima affidabilità, l’elevata efficienza nei consumi e tara ridotta per un’ottima capacità di carico. Il motore PACCAR MX-11 da 10,8 litri è disponibile nei modelli DAF CF ed XF, con potenze da 210 kW/286 Cv ai 320 kW/435 Cv. “Integrando il maggior numero di funzioni possibili e applicando tecnologie avanzate come il doppio albero a camme in testa e di iniezione common rail ad alta pressione, il nuovo PACCAR MX-11 è un ottimo esempio di sviluppo del motore moderno, offrendo un valore aggiunto per l'operatore nel rispetto dei requisiti rigorosi Euro 6 sulle emissioni" ha commentato Jarlath Sweeney, presidente della giuria Fleet Transport Awards ed editore della principale rivista Irlandese Fleet Transport. “Il nuovo motore PACCAR MX-11 ha l’obiettivo di raggiungere un’elevata efficienza a cilindrate ridotte”, ha detto il capo ingegnere Ron Borsboom, membro del Board of Management di DAF Trucks. “I principali criteri di sviluppo sono stati quelli delle alte prestazioni, tara ridotta e consumi, così come massima affidabilità, durata ed eccellente operatività. Abbiamo ricevuto ottimi feedback dai clienti di tutta Europa riguardo il motore PACCAR MX-11 e siamo onorati di ricevere il Truck Innovation Award, che è un grande riconoscimento”.
Leader mondiale nella produzione e fornitura di AdBlue, Yara distribuisce Air1, l’unico AdBlue di sintesi prodotto in Italia, attraverso un professionale network di Rivenditori Autorizzati. Si tratta di una rete di distributori ufficiali Air1, selezionati da Yara, ubicati capillarmente su tutto il territorio nazionale per garantire all’industria del trasporto continuità e affidabilità nella fornitura dell’esclusivo AdBlue dalle caratteristiche di altissima qualità e purezza, eccellendo sempre gli Standard ISO 22241. Requisiti che derivano, appunto, dalla tecnologia di produzione per sintesi, e che rendono l’AdBlue di Yara - prodotto direttamente nello Stabilimento Yara di Ferrara e commercializzato con il marchio Air1 - estremamente affidabile e sicuro, così da preservare il sistema catalitico (sensibile alle impurità potenzialmente presenti nell’acqua o nell’urea) e il suo corretto funzionamento. I rivenditori ufficiali offrono inoltre un servizio di consulenza sulle modalità di fornitura o sui sistemi di stoccaggio più adatti per le aziende che dispongono di depositi di stoccaggio interni. Per trovare il Rivenditore Autorizzato Air1 più vicino, visitate il sito www.air1.info. Per maggiori informazioni, contattate: Yara Italia S.p.A - Via Benigno Crespi, 57 - 20159 - Milano -Tel +39 02 754 163 18 - Mail: air1.italia@yara.com 14 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 15
IL frontale
di Paolo Tasla
Se finirà il caos ci potrà essere un futuro? P
aradossalmente l’Italia riesce ad andare avanti solo se nella caldaia dell’alimentazione sociale, politica, economica entrano continuamente nuove tipologie di energie negative polivalenti. Cosa vogliamo dire? Sono anni che viviamo di una crisi alla luce del sole, dove i nodi vengono al pettine ferendo i più deboli. A questa situazione di morte sociale e di tante categorie di persone e di aziende, si sono aggiunti migliaia di immigrati disperati che hanno visto l’Italia come la promessa. Allora abbiamo tre interpretazioni da applicare a questa situazione: 1. L’evangelica: siamo tutti fratelli, siamo tutti senza lavoro e senza pane e quindi quello che è mio, devo condividerlo con te e quello che è tuo te lo tieni perché, sulla carta, sei più povero di me. In questo modello d’interpretazione si pensa di risolvere i problemi con preghiere e chiedendo miracoli al Signore. 2. La politica: l’Italia è sempre stata un caos di razze e di popoli. Nessuno mai è stato in grado di creare una serie di leggi che fossero valide e rispettate da ognuna di esse. A pensarci bene, alla legge si è spesso sotituito il crimine organizzato; per cui più caos c’è, più spazio per il malaffare esiste! 3. L’economica: molti imprenditori hanno aiutato gli immigrati che volevano intraprendere un lavoro onesto. Altrettanti ne hanno sfruttato il lavoro sottopagandoli e rendendoli schiavi di un sistema dal quale nessuno può liberarsi.
Da qui l’inizio del grande malore che cominciava a insinuarsi in tutto il Paese. Non si poteva più andare avanti con quella disparità di trattamenti che classi sociali apparentemente vicine, si trovavano ad avere, con infinita ingiustizia nel trattamento fra l’una e l’altra. Chi sono stati le colonne portanti di questo nuovo scenario? I politici, gli imprenditori, la Chiesa, i sindacati e il popolo. Ora, con grande imprudenza cercherò di segnalarvi quali possono essere state, a mio avviso, le rispettive colpe di queste cinque classi dirigenti, che governano il Paese dalla fine del 1800. 1. I Politici: noi italiani, fino ai primi anni del ‘900 siamo stati un popolo incolto, di contadini e di braccianti, di pescatori e di mandriani. Non ci sono statistiche degli italiani/e laureati dall’anno 1900 in avanti. Le prime arrivano negli anni ‘30! In altre parole chi governava, dopo l’avvento del Regno d’Italia nel 1860, aveva una popolazione di analfabeti e di ignoranti assoluti. 2. Gli imprenditori: per quasi 100 anni hanno regnato senza particolari problemi (salvo gli ultimi 20 anni) e senza avere responsabilità dirette nelle crisi, accumulando capitale grazie all’immunità garantita dall’inefficienza dello Stato. A partire dal 1910 vediamo che la maggior parte delle grandi imprese hanno prolificato segnando il buono ed il cattivo tempo di questo Paese. Alcune fasce sociali si sono arricchite all’inverosimile, mentre l’economia sviluppata dalle imprese ed il lavoro che ne scaturiva, ha fatto esplodere, nonostante le due guerre, una borghesia mediamente ricca e felice. 3. La Chiesa. L’altro elemento storico-sociologico che ha costruito questo Paese è stata la fusione della Aristocrazia Papalina con il Clero popolare dando vita ad un amalgama di piattaforme religiose distribuite in tutta Italia, diventando i riferimenti parrocchiali di tanti giovani e di tante persone anziane, che hanno trovato nella Chiesa accoglienza e coraggio di intraprendere, di soffrire, di resistere. Ancor oggi in Italia dobbiamo riconoscere alla parte buona della Chiesa, la volontà di aiutare sempre tutti e di tenere aperte le porte per ogni persona che abbia bisogno di un tetto o di un pasto caldo. 4. Parlare o criticare i Sindacati fino a qualche tempo fa era come appartenere al Partito fascista, anche se non ne avevi avuto la possibilità anagrafica. Invece è arrivata l’ora di aprire il Vaso di Pandora dei signori sindacalisti. Chiediamoci, dunque, che cavolo ha fatto il Sindacato per questo Paese e per la Classe Operaia? Guardate i loro siti internet, in particolare i Bilanci. Provate a vedere se pagano imposte. E la variabile che da indipendente è diventata dipendente scolpita dall’accordo Lama-Agnelli cosa ha fatto per questo Paese? Che cosa hanno fatto i sindacati per l’Ilva di Taranto? E per l’inquinamento delle concerie di Arzignano e quelle in Toscana? In questa fase di cambiamento critico del modello sociale, che come già detto, non è una crisi, dobbiamo mettercelo in testa bene che il Sindacato non ha capito il cambiamento e vuole conservare solo il proprio potere di opporsi senza progettualità alternativa! 5. Il Popolo. Siamo un disastro storico. Privi di identità, figli di infinite dominazioni, schiavi della criminalità organizzata, pronti a corrompere e ad essere corrotti, evasori fiscali, codardi nell’esprimere le proprie idee, senza coraggio nel combattere le ingiustizie, forti con i deboli e deboli con i forti. Siamo l’humus ideale per lasciare spazio alle élite nazionali oramai alleate con le élite internazionali. Leggetevi un bel libro: Sergio Rizzo. Da qui all’eternità (L’Italia dei privilegi a vita!). Feltrinelli 15 euro. 16 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Eco Performance Award L’edizione 2015 apre anche alle aziende di trasporto italiane L’Eco Performance Award, istituito nel 2007, è un importante riconoscimento indipendente che premia progetti, a livello europeo, in ambito di sostenibilità adottati dalle imprese che operano nel settore dell'autotrasporto. Il vincitore dell'edizione 2014 è stata l'azienda bavarese Elflein Spedition & Transport GmbH. Con questo premio, DKV Euro Service e i suoi Premium Partners Knorr-Bremse e PTV Group hanno premiato una realtà del settore trasporti e logistica che con successo ha saputo raggiungere obiettivi di crescita in maniera sostenibile. Eco Performance Award 2015 apre per la prima volta anche alle aziende italiane che potranno presentare la propria candidatura entro il termine del 31 gennaio 2015. Per tutte le informazioni e la documentazione necessaria alla partecipazione al Premio è attivo l'apposito sito www.eco-performance-award.com
L'autotrasporto nello Sblocca Italia Plauso di CNA-Fita per cabotaggio e onorabilità CNA-Fita plaude alle riforme riguardanti l'autotrasporto contenute nel Decreto Sblocca Italia, diventato legge. In particolare, alla norma sul contrasto al cabotaggio e a quella sulla certificazione dell'onorabilità. "Finalmente potremo, speriamo, porre fine all'utilizzo di vettori irregolari che alla sola Lombardia sottraggono il 32% dei trasporti, e di questi almeno 60% in modo illegale", ha commentato il presidente CNA-Fita Lombardia Patrizio Ricci. La presidente nazionale Cinzi Franchini, nel vedere accolto l'appello di CNA-Fita sul contrasto alle infiltrazioni mafiose ha così commentato: "Tra i requisiti necessari per iscrivere e mantenere iscritta un'impresa di autotrasporto all’Albo nazionale sarà necessaria l’informativa antimafia, collegata alla certificazione di onorabilità obbligatoria per poter operare. Mi auguro che ora si possa interrompere anche l'erogazione dei contributi pubblici (accise, formazione, pedaggi, ecobonus) alle imprese interdette".
di Gian Paolo Pinton
IL DORSALE
L’aria è sempre più pesante Zero incidenti C
E’ l’obiettivo del progetto Volvo “Non-Hit Car and Truck”, che ha dato vita a una tecnologia rivoluzionaria
Volvo Trucks ha sviluppato una nuova tecnologia in grado di ridurre drasticamente il rischio di incidenti causati da un campo visivo limitato consentendo un'analisi a 360° di tutto ciò che accade intorno al veicolo. Questa tecnologia, attualmente in fase di collaudo, potrebbe divenire realtà nei prossimi 5-10 anni ed è il risultato di un progetto di ricerca condotto in collaborazione con Volvo Cars chiamato Non-Hit Car and Truck. Per la prima volta in assoluto, è possibile consentire a un veicolo di registrare e valutare tutto ciò che accade nell'ambiente circostante e di suggerire al conducente azioni volte a evitare possibili incidenti, come ad esempio la collisione con pedoni, ciclisti e altri veicoli. In caso di mancata risposta da parte del conducente alle azioni suggerite, il sistema di sterzata o l'impianto frenante possono essere attivati in maniera autonoma. Il principale componente della tecnologia è una piattaforma dati che combina gli input ricevuti da telecamere, radar e altri sensori posizionati su tutti i lati del veicolo, consentendo di eseguire un'analisi a 360° dell'ambiente circostante ogni 25 millisecondi. Il sistema interpreta tutti gli input, analizza le situazioni di rischio e genera diverse opzioni stradali per il veicolo. Combinando diversi metodi sensoriali, la tecnologia è in grado di distinguere e identificare i diversi utenti della strada, tra cui pedoni, ciclisti, motociclisti e altri veicoli, calcolandone sia la distanza che la direzione.
e ne vuole di ottimismo per sperare che questo Paese possa cambiare. “Fai della comunicativa un’arte” diceva Giacomo (3,2-10). “Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole andare chi le manovra. Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose”. In questo articolo vorrei invitare le categorie sociali a meditare sull’uso della lingua. Questo piccolo muscolo ha un potere straordinario: può fare del bene (benedire) e del male (maledire) come nessun altro elemento della natura umana. “Le parole sono come pietre”, “La tua lingua taglia come una lama”, “Multo quam ferrum lingua atrocior ferit”, “Mille altri vidi a cui la lingua Lancia e spada fu sempre”. Sono alcune frasi celebri che significano come si possa ferire usando solo le parole. Sono molto preoccupato per la leggerezza di alcuni giornalisti televisivi che annunciano notizie incomplete e inesatte, vedi la vicenda dei marò, così come si inebriano di occupare minuti e minuti televisivi per i delitti che avvengono nel nostro Paese. Poi la sagra di trasmissioni urlate e volgari, che si copiano l’un l’altra. Personaggi senza ritegno che vengono idolatrati perché fanno audience, senza vergognarsi di usare il turpiloquio, le offese a terzi e farsi vanto delle loro volgarità quotidiane. Chi legge è troppo intelligente per non pensare e individuare quei burattinai viventi a cui mi riferisco e che la televisione continua a somministrarci quotidianamente. Direttori di telegiornali che urlano a tutto spiano, che aprono il loro spazio informativo facendo passare per dramma ogni notizia, senza avere la capacità, l’equilibrio, il tono di voce di chi sa di essere un leader dell’informazione.
Sergio Zavoli, Enzo Biagi, Corrado Augias, Piero Ottone, Stefano Folli, De Bortoli o Mieli e pochi giovani come Fazio e Daria Bignardi, questi professionisti sono (erano) tutti grandi comunicatori. Personaggi pacati e sereni ci sono anche in Radio come Ruggero Po e Antonio Loquenti. Questi personaggi, che sono sempre più rari, non sono riusciti a creare una scuola giornalistica televisiva e radiofonica che riproponesse il loro stile. Per questo motivo consigliamo si dedichino ad altri lavori tutti i giornalisti che si credono mattatori, che si credono i David Lettermann o i Johnny Carson delle trasmissioni americane. Sarebbe ora di rinnovare/ tagliare trasmissioni come Porta a Porta, Ballarò, Contro Ballarò, Piazza Pulita e tutte quelle arene dove i vari sgarbi della situazione, supportati da politici bugiardi e impreparati rovinano le serate agli italiani, che ancora perdono tempo a credere alle loro fandonie. Sì, l’arte del parlare è segno di chiara leadership. Mi piaceva la semplicità verbale di Prandelli, che nell’ombra della sua voce aveva impostato una leadership intellettuale di buon livello, per chi lo avesse seguito nella sua sfortunata avventura del calcio. Mi piace la leadership verbale e vocale di Montezemolo, che con il suo pseudo stile agnelliano, riallineato ai tempi nostri, rappresenta un evergreen le cui parole ispirano fiducia. I relax dei celesti domiciliari del cavaliere forse lo stanno riportando ad un uso della voce meno piazzaiola e aggressiva. Una leadership verbale che conferma quella manageriale è sicuramente la voce di Mr. Tod’s, mentre la leadership verbale di un importantissimo capitano di industria, come quella del presidente di Confindustria sarebbe un interessante caso da studiare, dal punto di vista dell’analisi massmediologica. Mentre l’attuale premier, avendo la fortuna di essere fiorentino riesce a giocare con le parole modulando la sua leadership passionale o ruffiana, a seconda dei destinatari dei messaggi. Mi crea ansia la proattività delle domande incalzanti che lo stile Gruber ha indotto altri giornalisti improvvisati ad imitarla, trasformando un’intervista televisiva in un interrogatorio giudiziario. Non posso dimenticarmi dei Sindacati: energia vocale e verbale all’ennesima potenza. Ma di sostanziale leadership se ne parla? La piattezza della voce di personaggi che da più di 30 anni sono mantenuti da noi, per il fatto di essere stati eletti, ha fatto perdere alle loro parole ogni significato di leadership sia simbolica che reale. Ci sono poi i boiardi di stato, i privilegiati, i pensionati di lusso, i barbieri della Camera che hanno scelto un altro tipo di leadership vocale: il silenzio. Per loro vale solo la voce del denaro che percepiscono a fronte di vantaggi che dovrebbero esser eliminati o con le buone o con le cattive maniere, senza però alzare la voce, altrimenti si perderebbe la leadership. TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 17
Le grandi interviste
Stefano Ciccone
Marchio di qualità
È questo che, secondo Stefano Ciccone, dovrebbe rappresentare il TOY, premio quest’anno vinto dal T Range, ammiraglia della nuova gamma di Renault Trucks di Luca Barassi
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Inevitabile parlare del TOY, a pochi giorni dalla consegna ufficiale ad Hannover. Cosa rappresenta per Renault Trucks questo premio, in questo contesto di mercato? Prima di tutto rappresenta l’ottenimento di un riconoscimento prestigioso a coronamento di un lavoro di sette anni di sviluppo e ricerca per arrivare al prodotto finale e ad un anno dal suo lancio sul mercato, insieme a tutta la R/Evolution. Dopo 24 anni dal Magnum ecco dunque un altro benchmark, non solo per Renault Trucks, ma per tutto il mondo del trasporto. Inoltre questo premio cade a pennello perché ci permette, appena dopo un anno dal lancio, di proporre con rinnovata forza ai clienti questo straordinario veicolo, il T appunto.
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Quanto può influire, secondo lei, un premio come il TOY sulle vendite di un veicolo industriale? Cioè, in sostanza, quanto può condizionare il cliente finale? La vendita di un veicolo industriale, oggi, è fatta di numerosi elementi, ma alla fine ciò che interessa al cliente è il Total Cost of Ownership, dove fortunatamente con questo veicolo siamo assolutamente vincenti. L’aver ottenuto il “Truck of The Year” può rappresentare un aiuto alla vendita, ma soprattutto rappresenta un importante biglietto da visita da presentare al cliente per iniziare la trattativa nel migliore dei modi. Insomma, col TOY non si vende un camion, ma si aprono senza dubbio più porte. Ci piacerebbe conoscere la sua personale opinione su questo premio che, lo abbiamo detto, è di sicuro prestigio per una Casa… Io credo che sia un premio largamente riconosciuto. Non ho dubbi sulla sua validità, ritengo però che raggiunto il livello di maturità che ha questa istituzione dovrebbe essere semplicemente rilanciato. Dovrebbe diventare un “marchio di fabbrica” che sottende altre iniziative non legate solo alla consegna del trofeo. Paradossalmente mi piacerebbe addirittura un evento in cui giornalisti o clienti possano fare una “degustazione” cieca di alcuni veicoli. Spes-
so, infatti, la percezione di un brand – e non la realtà dei fatti – condiziona la valutazione di chi ne è coinvolto.
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a due anni alla guida della filiale italiana della Losanga, Stefano Ciccone si appresta a traghettare Renault Trucks Italia verso un anno sicuramente difficile, ma con un “marchio” prestigioso sull’ammiraglia del costruttore di Lione. Lo abbiamo incontrato a truckEmotion dove il premio gli è stato simbolicamente consegnato in qualità di amministratore unico di Renault Trucks Italia, dopo che la cerimonia ufficiale è stata consumata allo IAA di Hannover. Ad ogni modo, più che del premio in sé, Stefano Ciccone ci è sembrato orgoglioso del prodotto che lo ha vinto, consapevole della forza che può avere sul mercato e dei vantaggi che può dare al professionista del trasporto.
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Parliamo del vincitore. Così come il Magnum a suo tempo, il T sta facendo parlare molto di sé, in positivo e in negativo. Secondo lei cosa non convince chi, in prima battuta, lo critica... In pratica che cosa, di questo veicolo, necessita essere “digerito”? Il design del T è indubbiamente innovativo e, come tutte le cose che sono “avanti”, hanno un processo più lungo di accettazione. Le rivoluzionarie linee del T, erede del Magnum, sono sicuramente in controtendenza rispetto a tutto ciò a cui eravamo abituati e l’essere così pionieristici, si sa, può far correre il rischio di non esser compresi fin dall’inizio.
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 19
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La gamma è già al completo o l’anno prossimo verranno introdotte delle configurazioni o motorizzazioni nuove? Sostanzialmente siamo già in grado di dare a qualsiasi cliente il veicolo adatto per lui. Nel 2015 si andranno solo a coprire delle nicchie al momento ancora scoperte.
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Oggi si parla molto di motorizzazioni alternative, in particolare a gas o metano. Per
il T ci sono progetti in vista? Il gruppo ha già pronta la tecnologia. Veicoli dimostrativi sono già in strada, anche ibridi. Però riteniamo che non sia ancora il momento di far partire la commercializzazione in quanto c’è tutta una serie di investimenti post produzione (training della forza vendita, riparazioni, infrastrutture, ecc.) che il mercato non è ancora pronto a sopportare. Questo non vuol dire che ci tiriamo indietro nello sviluppo e nella ricerca dell’abbassamento delle emissioni, anzi! Le Case, e Renault Trucks per prima, sono impegnate in prima linea nel rendere sostenibili motorizzazioni ecologiche. Esempio ne è l’Euro 6. Il problema è che ad oggi i propulsori cosiddetti puliti non sono economicamente sostenibili. Insomma, siamo pronti, sia per il gas che per l’elettrico. Ci serve un cambio culturale del mercato e anche delle istituzioni.
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20 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
mai e indubbiamente il lavoro fatto sul T avrà effetti benefici anche e soprattutto nel medio/ lungo termine.
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Ciò che conta oggi, tuttavia, sono i pareri e i commenti di chi ha effettivamente visto e provato il veicolo. Anche i più scettici, infatti, hanno cambiato totalmente idea una volta visto dal vivo. Il design delle nuove gamme Renault Trucks è orientato all’ottimizzazione dei costi, al comfort di guida, all’ottenimento della massima efficienza e, non da ultimo, a rendere orgoglioso chi lo guida. D’altro canto lo slogan di questo veicolo (e di tutta la gamma, n.d.r.) è “Il mio camion è un centro di profitto”. Inoltre, bisogna considerare un fattore strategico importante: con la R/Evolution Renault Trucks ha voluto fare un riposizionamento verso l’alto, proprio come percezione di marca, oltre che come qualità di prodotto. Questo, naturalmente, necessita uno sforzo maggiore e più tempo per trasmetterlo al mercato. La mia opinione è che un veicolo dal design all’avanguardia non stancherà
Le linee estremamente innovative del nuovo truck della Losanga proiettano in avanti il concetto di design di un veicolo industriale. E come tutte le cose innovative hanno bisogno di tempo per essere digerite dal mercato.
L’orgoglio di essere alla guida di Renault Trucks Italia è una delle caratteristiche di Stefano Ciccone.
terventi importanti dal punto di vista governativo che sta mostrando una cecità incredibile nei confronti del trasporto motore, in tutti i sensi, dell’economia. Non si rendono conto, per esempio, che il 75 per cento del trasporto da e per l’Italia è fatto da vettori stranieri e se si apre una crisi internazionale noi siamo davvero a terra. E poi, l’altro problema, che non viene minimamente preso in considerazione dal Governo, è la delocalizzazione delle imprese, prima verso i Paesi dell’Est, ma ora anche verso Paesi come l’Austria o la Svizzera. Stiamo lavorando, in ambito UNRAE, con uno studio fiscale in modo da definire qual è la perdita che lo Stato italiano sta subendo in termini di perdita di gettito fiscale. Poi presenteremo questo studio a breve che speriamo possa suonare come un reale campanello d’allarme.
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Quindi cosa ci aspettiamo per l’anno prossimo? Sicuramente nessuna punta verso l’alto. Io credo che in questo momento ci siamo stabilizzati su questi livelli, legati soprattutto al trasporto locale. I venti di crisi ora arrivano anche dall’estero e quindi questo non ci aiuterà. Abbiamo un grande potenziale, ma al momento è schiacciato dalla poca oculatezza dei nostri governanti e dalla contingenza globale. Noi andiamo avanti, comunque, come si può vedere dagli investimenti e dagli sforzi che ogni giorno facciamo per rendere efficiente il lavoro dei nostri clienti. ■
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Arriviamo alle note dolenti. Anche il 2014, nonostante le previsioni di inizio anno, è in sofferenza per quel che riguarda il segmento pesante. Qualche dato e le sue considerazioni sul futuro… Purtroppo è così. Nel migliore dei casi l’immatricolato di quest’anno non supererà quello del 2013, nel peggiore si registrerà un ulteriore restrizione del 10%, il che vuol dire andare su un livello di 9 mila veicoli oltre le 16 tonnellate. Se pensiamo a quando il mercato era oltre i 30 mila pezzi… In realtà la situazione non ci suona come una sorpresa e, per di più, ritengo che non abbiamo ancora toccato il fondo. E in questo gran parte della responsabilità va data alle nostre istituzioni. Andremo ancora più a fondo se non ci saranno in-
21 TRASPORTARE febbraio/marzo 2015 2014 21 TRASPORTARE OGGIOGGI dicembre/gennaio
Ruote industriali
Mercedes-Benz
Una prova… BRUTALE Per ora è un pezzo unico, ma se dovesse piacere al pubblico ce ne saranno presto altri. Parliamo dell’Actros 1863 Brutale, testato per voi sulle strade della Lomellina di Luca Barassi
N
on possiamo certo dire di non essere abituati all’imponenza dei pesanti stradali dopo quasi vent’anni di Trasportare Oggi, ma dobbiamo ammettere che avvicinandoci al Mercedes-Benz Actros 1863 Brutale un po’ di soggezione l’abbiamo provata. L’Actros è l’Actros. Lo conosciamo tutti, nella sua livrea rinnovata due anni fa. Elegante, maestoso e brillante allo stesso tempo. La versione 1863 con la cabina Giga Space, poi, è davvero dominante. Ma davanti al “vestito” che Acito Inox ha confezionato per questa Stella non si può rimanere insensibili. Un esemplare unico, speciale, commissionato da Daimler per celebrare il nuovo motore OM 473, sei cilindri in linea e 15,6 litri di cilindrata per questa potenza da 630 cavalli. Il suo debutto in società 22 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
l’ha fatto a Misano, durante il week-end del Camionista. Occasione perfetta dato il target di questo veicolo, ovvero il padroncino, tipicamente sensibile alle grandi potenze anche se, visto il risultato del nostro test drive, questo Brutale può essere adatto alla flotta che si vuole distinguere. Eleganza e potenza Da sempre Mercedes-Benz si distingue per eleganza e confort, unendo a questi elementi sensoriali la tecnologia dei propulsori e della sicurezza attiva e passiva. L’Actros ne è l’icona, per quel che riguarda i veicoli industriali. Pertanto il compito di Acito Inox, azienda di Salerno specializzata nella progettazione e personalizzazione
IdentiTruck in acciaio, non era facile. L’obiettivo era esaltare ancor di più le linee dell’ammiraglia di Stoccarda, rendendole aggressive ma sobrie allo stesso tempo. Un processo di studio attento, realizzato in stretta collaborazione con il marketing italiano della Casa tedesca e che è sfociato in quest’opera, potremmo definirla così, di grande impatto. Le due caratteristiche di questo veicolo, eleganza e potenza, sono state raggiunte con le cromature attentamente posizionate sulla calandra, negli specchietti, sulle fiancate e sulle minigonne del mezzo, nonché utilizzando la cabina Giga Space, ed equipaggiandolo con 630 cavalli che sprigionano 3100 Nm di coppia (tra i 1000 e i 1500 giri). Prime impressioni di guida La prospettiva a bordo del Brutale è decisamente particolare. L’altezza ci permette di vedere molto bene la strada davanti a noi aiutandoci nella guida predittiva. Attenzione al piede, però, perché da questa prospettiva sembra di andare più piano rispetto alla reale velocità. A 85 Km/h (la nostra velocità in autostrada) avevamo l’impressione di non superare i 70. All’interno lo spazio è immenso, sia per l’altezza della cabina ma, soprattutto, per il lay-out del lato passeggero,
Video servizio
Mercedes-Benz ACTROS 1863 LS 4x2 All round “Brutale” Prezzo al pubblico: 233.999,00 euro + IVA
MOTORE
Diesel Mercedes-Benz Euro 6
tipo
OM 473 R6 con due alberi a camme in testa. Sistema di ricircolo dei gas di scarico raffreddato e turbocompressore a gas di scarico con intercooler. Sistema di iniezione con 4 valvole/ cilindro Amplified Pressure Common Rail System (APCRS); sistema post-trattamento gas di scarico SCR.
cilindri
6 in linea
Alesaggio/Corsa
139/171 mm
cilindrata
15569 cm3
Potenza massima
460 kW (630 CV) a 1600 g/min
Coppia massima
3000 Nm a 1100 g/min
Potenza fiscale
78 CV
Raffreddamento
a liquido
Freno motore
3 stadi - su valvola di scarico + EGR e waste gate: potenza di frenatura massima dimensioni 350 kW a 2300 g/min*
trasmissione
meccanica ad albero con giunti cardanici
trazione
posteriore
frizione
bidisco
cambio
Powershift a prestazioni ottimizzate 12 marce + 4 RM ad azionamento automatizzato Cambio G 330-12 (11,63-0,77)
Assale posteriore
a semplice riduzione
Cerchi
9,00 x 22,5
Pneumatici
n.6 - 315/80 R 22,5
Velocità massima
90 Km/h con limitatore di velocità elettronico
TELAIO
a longheroni con profilati ad U a sezione costante
Sospensione anteriore
a balestre paraboliche, ammortizzatori e barra stabilizzatrice
Sospensione posteriore
a molle pneumatiche, ammortizzatori e barra stabilizzatrice
FRENI
pneumatici Telligent con ABS/ASR e sistema antiarretramento
Anteriori
a disco
posteriori
a disco
SERBATOIO
Gasolio 580 l in alluminio (lato sinistro, 650 x 700 x 1450 mm); AdBlue 75 l (Flat)
IMPIANTO ELETTRICO Tensione
24 V
Alternatore
28 V - 100A
Batterie
2 in serie 12V - 170Ah
MASSE
Il video può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it
M.T.T.
18000 kg (7500/12000)
M.T.T.C.
44000 kg
*Con freno motore potenziato (cod. M5V) il valore è di 475 kW a 2300 g/min
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 23
Test drive Consumi rilevati tramite computer di bordo. Tipo strada
Tratta
Km
Km/h
Consumo
Autostrada
Arluno - Casei Gerola
144
79
3,38
Statale
Casei Gerola - Vigevano
80
45
2,85
Statale
Vigevano - Vittuone
31
42
2,8
Totale Andata/ritorno
255
realizzato come una vera e propria zona living. In cabina poco richiama la versione speciale dell’Actros, solo una targa, naturalmente cromata, ricorda che si tratta del Brutale. Di speciale c’è sicuramente la dotazione full optional di questo veicolo che, infatti, raggiunge il considerevole prezzo in strada di 233 mila euro. Ma la maggior parte degli optional montati a bordo riguardano la sicurezza e il confort di guida che, anch’esso, si traduce alla fine in sicurezza. Predisposizione Fleetbord, Radar, Active Brake Assist (ABA) di terza generazione,
3,12
Qui sopra l’ABA in funzione e sotto una visuale della cabina Giga Space adottata su questo veicolo speciale.
F cus
OM 473
Da 517 a 630 cavalli, 15,5 litri, 6 cilindri in linea, X-Pulse, 1284 Kg. Un vero “heavy duty”
Focus Brutale
Le cromature sono la sua firma
24 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Tempomat e assistente di corsia assicurano un livello di guida e sicurezza davvero unici. Una sorpresa Non c’è dubbio che chi acquista 630 cavalli di potenza non ha come priorità il risparmio di carburante, ma necessita di capacità di trazione superiore
+_
Potenza Confort Eleganza Costo elevato Non di serie per missioni attraverso i valichi o per lunghi tragitti con portate importanti. Dunque salendo sull’Actros 1863 non ci aspettavamo faville da questo punto di vista. Ebbene, siamo stati smentiti molto presto. Infatti, già dopo il primo tratto autostradale che da Arluno ci ha portato verso Alessandria, e poi Tortona attraverso la Torino-Piacenza, il computer di bordo registrava un consumo poco superiore ai 29 litri per 100 Km. Ma anche nel tratto di statali e provinciali, come si può vedere dalla tabella, il risultato è stato migliore delle più rosee aspettative. Certo, merito anche di un driver d’eccezione al nostro fianco, come Roberto Spelta, responsabile della Profit Academy, ovvero del programma di formazione di guida ottimizzata per i clienti MercedesBenz. È lui che ci ha spiegato i segreti per sfruttare al massimo la tecnologia che Daimler ha messo a disposizione sul veicolo. Un vantaggio, ovviamente, ma che dimostra quanto i corsi di guida ottimizzata portino a dei risparmi notevoli sui costi di esercizio. Insomma, il nostro protagonista, il motore OM 473, ci ha dato grandi soddisfazioni e, tra le particolari caratteristiche del nuovo propulsore, figura anche una raffinatezza tecnica: la tecnologia Turbocompound, uno dei fattori che contribuisce principalmente a garantire i livelli elevati di prestazioni e redditività del motore. Il termine Turbocompound indica una seconda turbina, collocata a valle del turbocompressore a gas di scarico, che sfrutta la temperatura residua dei gas di scarico dopo che hanno attraversato il turbocompressore per incrementare ulteriormente l’efficienza del motore. Gli effetti di questa tecnologia li abbiamo sentiti soprattutto in ripresa, ancora più spontanea già ai bassi regimi e, contemporaneamente, in condizioni di carico elevato. Insomma, Mercedes-Benz non poteva scegliere modo migliore per lanciare questo propulsore. Gli ha dato un vestito “Brutale” e lo ha messo in mano a chi di potenza se ne intende, facendolo girare in tutta Italia tra clienti e appassionati. Un esemplare unico, ma che può essere replicato in qualsiasi momento per la sempre esigente clientela della Stella.■
Confort
Massimo spazio con la cabina Giga Space
Acito Inox
Da Salerno un allestimento esclusivo TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 25
Ruote industriali
Scania
Esuberante stradista
N
on è sempre domenica! Così recita un vecchio detto. E così può capitare che, all’appuntamento con un muscoloso veicolo pesante come lo Scania R520, attore principale delle pagine del test drive di questo mese, ci accompagni un meteo tutt’altro che amichevole. Nonostante questo, la speranza di archiviare buone immagini non manca. D’altronde un pizzico di fortuna, tra uno scroscio d’acqua ed un improvviso capolino del sole tra le nuvole, ci consente di realizzare questo servizio in una location che, per un veicolo 26 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
pesante come lo Scania serie R, è come il cacio sui maccheroni. Il centro intermodale Hupac è la nostra prima tappa per verificare la maneggevolezza del veicolo tra i binari dei treni e le mastodontiche gru che caricano sui carri ferroviari i semirimorchi. Anche se il truck è imponente, pare davvero minuscolo se confrontato con le strutture del centro intermodale lombardo più importante. Per i pochi che non conoscono questa infrastruttura è sufficiente sottolineare che il terminal di Busto Arsizio-Gallarate è un’interfaccia strategica per il trasbordo strada-rotaia del Nord Italia.
IdentiTruck SCANIA R 520 Topline Streamline
Prezzo del veicolo in prova: 190.946,00 euro (Iva esclusa)
Esperienza “Topline” con lo Scania R520 che ha dimostrato la sua forza per le missioni più impegnative, senza trascurare l’economicità globale di Pierluigi Coppa
CILINDRATA
16,4 litri - 8 cilindri a V
Potenza kW (CV) a giri/minuto
382 (520) a 1.900
motore
DC 16 101 EGR VGT DPF SCR Freno motore (320 kW)
Coppia massima a giri
2.700 Nm a 1.000-1.300
livello ecologico
Euro 6
Iniezione
XPI (Hight Pressure)
cambio
Scania Opticruise 12 marce + 2 RM con Active Prediction
Sospensione Anteriore
Molle Paraboliche
Sospensione Posteriore
Pneumatica
Pneumatici
315/80 R22.5
cerchi alcoa
9.00 x 22.5
freni
ABS, EBS TC (Traction Control)
lunghezza trattore lunghezza massima
5.958 mm
dimensioni
2.500 mm
Altezza massima (cabina Topline)
3.976 mm
MTT
18.000 kg
MCC
44.000 kg
Portata utile (max su ralla)
10.097 kg
passo
3.700 mm
serbatoio gasolio
400 litri
Caratteristiche/sistemi R520
XPI iniezione ad alta pressione EGR ricircolo dei gas esausti SCR riduzione catalitica selettiva VGT turbo a geometria variabile DPF filtro antiparticolato SDS Scania driver support ESP Electronic stability program Cruise control with active prediction
Le novità della serie R Salire e soprattutto scendere da una cabina della serie Scania R Topline è agevole, nonostante l’altezza, grazie ai tre gradini. Ma ci vogliamo concentrare, in primis, sul “cuore pulsante” di questo truck. Sollevata la cabina osserviamo il poderoso propulsore a V da otto cilindri e constatiamo che, rispetto al 13 litri, la posizione della turbina a TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 27
geometria variabile è mutata: è posizionata dietro alla bancata e non sul fianco destro del più “piccolo” sei cilindri. Anche la coppia disponibile è davvero “consistente” con 2.700 Nm ed è stato previsto un freno motore adeguato da 320 kW. Per osservare le rigide normative Euro 6, Scania, anche in questo mezzo, ha adottato la tecnologia mista EGR (ovvero il ricircolo dei gas esausti) ed SCR (riduzione catalitica selettiva), oltre ad equipaggiare il tutto con un sistema ad iniezione (XPI) ad altissima pressione che ottimizza al massimo l’efficienza del propulsore. Silence, please! Osservate scrupolosamente le procedure di sicurezza in vigore nel centro intermodale Hupac, proseguiamo con il test drive che prevede un tratto autostradale, “habitat” naturale per un veicolo a lungo raggio come questo Scania, che nasconde sotto la cabina un poderoso propulsore da 16 litri di cilindrata e 520 cavalli.
Grande elasticità e potenza più che sufficiente, quindi, per muovere con agilità e trasportare le 44 tonnellate del carico. In cabina il rumore è molto contenuto e per avvalorare e certificare la sensazione di silenzio e comfort abbiamo utilizzato un fonometro certificato, lo strumento migliore per rendere oggettivo tale dato: solo 62.9 - 63 dB(A) misurati nel tratto autostradale (A8) a 85 km/h costanti. Un dato che la dice lunga sul lavoro di insonorizzazione eseguito sulla cabina Topline, che consente di muoversi agevolmente in piedi al suo interno. Grande spazio a disposizione e due i posti letto estremamente comodi a disposizione con un cockpit disposto ad arco ed i comandi disposti, ovviamente, molto razionalmente. Il tragitto che abbiamo scelto prevede la percorrenza di tratti anche impegnativi con salite e discese frequenti dove osserviamo il pronto intervento del
F cus
62.9-63.5 È il range di dB(A) che attestano la silenziosità in cabina
FocusAl Top
Equipaggiamento e accessori di gestione
28 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
sistema Scania Active Prediction, una modalità che prevede l’utilizzo dei dati cartografici per analizzare discese e salite del mezzo al fine di ridurre il consumo di carburante in ragione di circa 4-5 punti percentuale. In pratica, quando si affronta
+_
elasticità e potenza
del propulsore a otto cilindri a V grandissimo comfort e silenziosità della cabina Topline
una leggera salita, il sistema non “pompa” (utilizzando un termine motoristico) gasolio nei cilindri del propulsore (per mantenere la velocità impostata), ma sfrutprezzo di acquisto ta l’energia cinetica accumulata elevato dal mezzo per superare il dislivello, per poi riprendere subito la velocità di crociera precedentemente impostata dal cruise control. Senza dimenticare anche il sistema Eco-Roll che “stacca” letteralmente il propulsore in presenza di discese accentuate, contribuendo ad un ulteriore risparmio di circa il 2 per cento, affiancato da un cambio automatico (Opticruise) con diverse modalità di inserimento: Economy, Standard e Power. Diverse modalità, quindi, per differenti “scenari” di lavoro. La giornata non certo gradevole sotto il profilo meteo rivela anche un ulteriore aspetto negativo: un traffico veicolare intenso che non aiuta certamente a centellinare ogni goccia di gasolio. Riusciamo, quindi, a malapena ad archiviare 2.5 km/litro in circa 41 chilometri (Assago-Gallarate) con una media chilometrica ridicola (39 km/h). Molto meglio al ritorno, quando la velocità media sale a circa 58 km/h e riusciamo a realizzare un consumo di 3.2 km/litro. In totale, comunque, nei circa 200 chilometri percorsi, con condizioni favorevoli si sono raggiunte medie chilometriche davvero ottime, sino a 3.1-3.2 km/litro. Un buon risultato, sicuramente, considerando il generoso propulsore a otto cilindri che equipaggia questo truck. ■
V8
Coppia disponibile davvero “consistente” con 2.700 Nm, con un freno motore adeguato da 320 kW
Streamline
Attenzione massima al TCO
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 29
Ruote industriali
MAN
l e d o e n e t a L’
Siamo stati alla MAN Academy, il nuovo centro per la formazione tecnica del personale di officina, inaugurato quest’anno dalla filiale italiana del Leone con l’obiettivo di garantire i più alti standard di servizio in tutta la Rete di assistenza di Francesca Lugaresi
N
on si finisce mai di imparare. Soprattutto quando si tratta della sofisticata tecnologia che muove i veicoli, una tecnologia in costante evoluzione (basti solo pensare al passaggio all’Euro 6 o all’esponenziale sviluppo dell’elettronica sugli automezzi) e che per questo richiede aggiornamenti continui anche per i tecnici più esperti. Quando poi si tratta del servizio post vendita MAN, formazione e aggiornamento del personale di assistenza devono seguire modalità ben precise, in linea con i rigidi protocolli dettati della Casa madre, per garantire al cliente il massimo della professionalità e competenza, in tutta la Rete di officine autorizzate. Così, dopo qualche mese dall’inaugurazione della nuova sede di Dossobuono, alle porte di Verona, avvenuta nel 2013, 30 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
MAN Truck & Bus Italia ha celebrato quest’anno l’apertura del Training Center MAN Academy, situato a pochi chilometri di distanza (a Villafranca), che ci ha aperto le sue porte per presentarci il ricco programma di attività formativa dedicato ai punti di assistenza. Due nuove sedi, moderne e spaziose, che rispondono pienamente all’immagine e ai valori del brand, a cominciare dall’efficienza, divenuta, come ormai sappiamo, simbolo e filosofia del Costruttore bavarese. Il principio guida di quel processo di rinnovamento e sviluppo che MAN Truck & Bus Italia sta vivendo da qualche anno sotto tutti gli aspetti: societario, di organizzazione manageriale, ma anche, ovviamente, di prodotto e servizio, compresa la formazione. La medesima filosofia di efficienza è stata estesa dunque anche alla Rete di partner chiedendo loro di allinearsi ai più alti standard di servizio al cliente, un passo necessario in questo continuo processo
“evolutivo” dell’azienda, indispensabile a rendere omogenea tutta la Rete dal punto di vista dello standard di qualità offerto. Un percorso che l’azienda prosegue raccogliendo successi e conferme, come ci ha raccontato in questa occasione Alessandro Smania, direttore marketing di MAN Truck & Bus Italia: “Ci siamo appena aggiudicati nuovamente sia il titolo Piloti che Costruttori nel Truck Race, per il terzo anno consecutivo il TÜV ci ha riconosciuto come il marchio con la più bassa percentuale di difettosità sui veicoli, e l’EfficientLine 2 sta ottenendo ottimi risultati dal punto di vista dei consumi. Tutto ciò denota la nostra coerenza, che ci proietta a dare il massimo ai nostri clienti”. Qui si insegna la qualità MAN Academy nasce quindi con l’intento di formare personale tecnico altamente qualificato, sia per il settore truck che per quello
a t i d n e v t s po Formazione anche per i formatori
E’ la Casa madre, insomma, a dettare la linea a livello mondiale in tema di formazione (consentendo solo piccoli adattamenti di programma per alcuni mercati). A sottolineare questa rigorosità, anche uno dei formatori, Oscar Martini, responsabile del coordinamento del Centro di formazione: “La struttura stessa di ogni corso, dalle tematiche trattate alla durata, fino al modo di insegnare dei formatori, e quindi di coinvolgere i partecipanti, è stata standardizzata da MAN al fine di creare una Rete di formazione uniforme a livello globale”. Dunque, ad essere formati per primi sono i formatori stessi (85 in tutto il mondo), che stanno seguendo un processo di certificazione: “Il formatore MAN Academy deve fare alcuni giorni di training presso la Casa madre, in Germania, per essere formato sia dal punto di vista tecnico che ‘comportamentale’, e sottoporsi ad un esame dove viene valutato da un’apposita commissione”, ha spiegato Martini. Una gamma completa di seminari Non c’è che dire: il programma “didattico” è davvero molto ricco e ben architettato bus, portando tutte le officine autorizzate al medesimo livello di eccellenza. 2.000 metri quadri di superficie, due aule per l’insegnamento della teoria, una spaziosa area attrezzata per lavorare direttamente sui veicoli e un team di formatori dedicato, coadiuvati da una segreteria organizzativa, assolvono a questo importante compito (con il contributo di un altro centro ad Anagni), che coinvolge tutta la Rete italiana, composta da 94 punti di assistenza: 45 quelli dedicati solo ai truck, 10 le officine specializzate sugli autobus e 39 quelle formate su entrambe le tipologie di prodotto. La struttura di Villafranca, dimensionata per la Rete italiana, è in grado di erogare in un anno un centinaio di corsi, rivolti a poco meno di un migliaio di partecipanti, per un totale di 180 giornate di formazione. “Non si tratta di una formazione ‘Made in Italy’, ma seguiamo i protocolli e i programmi formativi definiti dalla Casa madre, con cui collaboriamo strettamente. Il percorso didattico è uguale per tutta la nostra Rete”, ha tenuto a precisare Lorenzo Boghich, responsabile Service per MAN Truck & Bus Italia.
In alto, la sede del nuovo Training Center MAN Academy. In questa immagine, l’interno di una delle due aule dove si svolgono le lezioni teoriche.
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 31
A lezione di D38
declinandosi in una serie di corsi base (propedeutici ai diversi seminari), che i partecipanti possono frequentare via web comodamente da casa, e di corsi specifici per autobus e truck. Naturalmente la presenza in aula diventa fondamentale mano a mano che il livello di formazione cresce proseguendo lungo il percorso che l’officina ha scelto
per aumentare le competenze del proprio personale. Esistono infatti diversi percorsi formativi dedicati alle specifiche figure di officina, che si tratti del tecnico che segue la revisione motori, o il cambio o la diagnostica della parte elettrica, fino al personale che segue l’accettazione. Solo per gli autobus ibridi, per fare solo un esempio, esiste un particolare percorso di formazione, rivolto specificamente a chi lavora con alti voltaggi, così come per il personale che svolge assistenza su strada (Mobile 24), che deve avere una competenza a 360° del veicolo per poter essere in grado di affrontare qualsiasi problematica. Parte del lavoro del team MAN Academy consiste anche nel supportare le officine nella programmazione del percorso formativo del loro personale, in particolar modo nella fase di avviamento di quelle che entrano per la prima volta a far parte del marchio. Il portale della formazione Il rapporto con la Rete di assistenza, dal punto di vista della formazione, non si esaurisce solo in questa fase, ma viene mantenuto nel tempo grazie ad un portale web, 32 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Anche noi della stampa siamo tornati sui banchi di scuola per assistere a uno dei corsi di aggiornamento - nello specifico sull’Euro 6 e le tecnologie di abbattimento dei gas di scarico - erogati per il personale d’officina (e organizzato per noi in forma “light”). Una sorta di “simulazione” che ci ha fatto ben comprendere, però, l’accuratezza con cui vengono formati i tecnici. Non poteva mancare un focus sul nuovo motore D38, perfetta sintesi di efficienza e potenza, presentato in anteprima sui TGX al Salone IAA di Hannover lo scorso settembre. 6 cilindri in linea, 15,2 litri di cilindrata, potenze da 520, 560 e 640 Cv (quest’ultimo, riservato agli eccezionali, verrà introdotto la prossima primavera), 1330 kg di peso: questo l’identikit di un motore costruttivamente nuovo, che alle alte potenze associa pesi contenuti, grazie a un nuovo basamento, nuovi materiali e componenti. Nello sviluppo del D38 i tecnici MAN non hanno puntato a nuovi record in termini di Cavalli, ma all’affidabilità, all’efficienza e all’abbattimento dei costi di esercizio.
gestito dalla Casa madre, sul quale ogni sei mesi viene pubblicato un elenco di corsi con relative date di svolgimento. Il portale, cui accedono gli stessi punti di assistenza, funge anche da archivio delle anagrafiche di tutte le officine dislocate sul territorio nazionale, e della cronologia dei corsi frequentati dal loro personale, con tanto di calcolo di “coefficiente di formazione”, un sistema che permette a MAN Academy di valutare, appunto, il grado di formazione raggiunto dalla Rete, e alle officine stesse di controllare il loro percorso di crescita formativa. Didattica evoluta Oltre ai seminari in aula, l’équipe di formatori MAN Academy si avvale del web per l’erogazione di diversi corsi, secondo modalità diverse. Come il Web Based Training, una sorta di video tutorial dedicato ai corsi “pretraining” (i corsi base) che sostituisce quelli in aula, comportando vantaggi per l’officina; ed il “Seminario virtuale”, utilizzato invece per i corsi di aggiornamento, che vengono fatti via webcam da un formatore permettendo ai partecipanti “collegati” alla “stanza virtuale” (per non più di 40 minuti) di interagire in diretta con lui.
Nasce l’ “Esperto MAN” Nella nuova sede di MAN Academy si è svolta a settembre la prima sessione d’esame per la certificazione della qualifica di tecnico “esperto MAN”. Con l’obiettivo di certificare presso ogni officina autorizzata presente sul territorio almeno una figura professionale con una expertise a 360° attestata e riconoscibile, MAN Academy all’inizio del 2013 ha cominciato a selezionare, in tutti i punti di assistenza, tecnici con un percorso di formazione già avanzato, requisito che dava loro accesso all’esame di “esperto MAN”. Così, 48 esaminandi provenienti da diverse officine di tutta Italia si sono cimentati a settembre in una serie di severissime prove teorico pratiche superando a pieni voti l’esame (per la quasi totalità dei partecipanti), a dimostrazione dell’eccellente livello di preparazione. “Siamo in linea con la Casa madre, avendo certificato un numero considerevole di esperti MAN. Questo significa che la Rete sta lavorando bene, anche grazie al nostro di lavoro, e che ha raggiunto un elevato livello di competenza”, ha commentato Martini, fra i cinque formatori presenti alla sessione d’esame. ■
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MERCEDES INFORMA
di Roberto Ferrari, Responsabile After Sales Van Mercedes-Benz Italia
Il service è tutto
Oggi tutto ciò che c’è dopo l’acquisto assume una importanza strategica per l’operatore del trasporto
M
ercedes-Benz non solo è sinonimo di qualità ed affidabilità dei prodotti, ma rappresenta un riferimento anche per il mondo dei Servizi. La cura del Cliente inizia con la capillarità e la professionalità della rete assistenziale. I Clienti Vans possono fare affidamento in Italia su quasi 200 Officine Autorizzate con un alto grado di professionalizzazione garantito da corsi effettuati presso i centri di formazione Mercedes-Benz. La distribuzione geografica della rete assistenziale garantisce alla quasi totalità dei Clienti di avere una Officina Autorizzata a meno di 40’ di distanza dal proprio domicilio. Il gradimento dei Clienti per il livello di servizio complessivo offerto dalla rete autorizzata è testimoniato dall’indice di soddisfazione NVBS che dal 2010 vede Mercedes-Benz come
brand leader in Italia nella Soddisfazione del Cliente. Ma chi viaggia per lavoro deve essere sempre sicuro di arrivare. Anche in questa evenienza MercedesBenz è preparata per offrire il massimo supporto ai suoi Clienti grazie al Service 24h. Un call center altamente professionale garantisce il 90% di soluzione telefonica dei casi presentati entro soli 20’’ e, nel caso si dovesse rendere necessaria una assistenza sul posto, l’80% dei problemi viene risolto in meno di 2 ore dalla chiamata di soccorso. Questo servizio è integrato con il MobiloVan, punto fermo della strategia Mercedes-Benz. Grazie al MobiloVan tutti i veicoli immatricolati successivamente al 1° ottobre 2012 hanno la garanzia di prosecuzione del viaggio in caso di guasto tecnico o di sosta in officina. Per poterne usufruire è sufficiente fare un intervento di assistenza/manutenzione l’anno. I servizi garantiti sono il Service24h, il rimborso delle spese per il taxi o la disponibilità di un veicolo sostitutivo. Tutto ciò è valido fino a 30 anni dalla data di immatricolazione e senza limiti di chilometraggio. Ma i servizi non sono sufficienti se non sono supportati dall’utilizzo dei ricambi originali. E’ bene ricordare che
dietro il marchio di originalità di un ricambio c’è un lungo processo di test intensivi per garantire il rispetto degli elevati standard qualitativi del prodotto nuovo. Longevità, prestazioni, evoluzione tecnica devono essere garantiti. Queste sono solo alcune delle specificità dell’offerta assistenziale che Mercedes-Benz propone per rispondere alle esigenze della propria clientela. A queste se ne aggiungono molte altre come, ad esempio, la possibilità di stipulare Contratti di Servizio personalizzabili per soddisfare ogni esigenza temporale e chilometrica del Cliente, proposte manutentive a pacchetto per gli interventi di manutenzione più comuni che consentono di offrire il miglior rapporto qualità/prezzo, la possibilità di acquistare Ricambi Rigenerati direttamente dalla fabbrica ed offerti ad un prezzo estremamente vantaggioso e con le stesse garanzie del prodotto nuovo ecc. Gli oltre cento anni di esperienza ci hanno insegnato che per soddisfare il Cliente è fondamentale non limitarsi alla sola gestione dell’assistenza, ma che la sfida è nella quotidiana ricerca di servizi che possano far fronte a tutte le esigenze presenti e future del Cliente.■ TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 34
Ruote industriali
Renault
A tutta fo Copertina dedicata al Renault Master 2.3 dCi 165 cavalli, provato per voi su un bel percorso misto sul Lago Maggiore. È il top di gamma della Casa francese che ha appena rinnovato sia questo veicolo che il Trafic, proponendo al mercato due veri fiori all’occhiello
di Luca Barassi
T
anto spazio, tanta tecnologia a bordo, tanti nuovi accorgimenti che aiutano a lavorare meglio e, soprattutto, tanto confort e sicurezza. Sono questi gli elementi principali che ci hanno colpito durante il test drive di 192 chilometri che ci ha portato sulle rive del Lago Maggiore. Abbiamo anche attraversato il lago imbarcando il nostro compagno di viaggio sul traghetto che da Laveno Mombello porta a Verbania, notando come le sue importanti dimensioni relative al modello da 17 metri cubi, non hanno minimamente influito sulla maneggevolezza e sulle manovre di imbarco e sbarco. Insomma, un vero forzuto, in grado di trasportare fino a 1420 chili di merce in, appunto, 17 metri cubi di vano di carico, ma col confort di una vettura. Perché, ricordiamolo, siamo su un furgone di 36 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
alta gamma, da 35 quintali di massa totale a terra e, ciononostante, a bordo il confort è eccezionale, anche per le persone più alte e per lunghi chilometraggi: 742 mm di lunghezza alle gambe, una altezza di seduta di 410 mm e il sedile sospeso che permette una regolazione in base al peso da 40 a 130 Kg. Per non parlare della brillantezza del motore, che ci ha sorpreso sin dal primo sorpasso. Certo si tratta del DCI da 165 cavalli, il più potente dei quattro della gamma (110, 125 e 135 gli altri, ndr). Il propulsore Energy dCi 165, tra l’altro, consuma fino a 1,5 l/100 km in meno rispetto alla versione dCi 150 del precedente modello, pari a un risparmio di circa 2.000 euro in tre anni (calcolato al prezzo di 1,40 al litro).
rza
IdentiVan
Renault Master L4XL H3 T35 2.3 dCI 165 Cv E5 prezzo veicolo in prova: 42.321,80 euro
MOTORE
dCI Twin Turbo
Cilindrata (cm )
2.298
Potenza kW (CV)
120 (165)
Coppia (Nm) a giri
360 a 1.500
Livello ecologico
Euro 5
iniezione
Common rail con turbina a geometria variabile
Numero marce
6 + RM
Peso PTT (kg)
3.500
3
Dimensioni (mm) altezza
2.786
lunghezza
6.848
Larghezza
2.070
Passo
4.332
Lunghezza vano di carico
4.383
Larghezza vano di carico
1.765
Altezza vano di carico
2.048
dimensioni 17
Volume di carico (m ) 3
Dotazioni veicolo in prova
Video servizio
Il video può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it
Tutto merito del Twin Turbo Prodotto nello stabilimento di Cléon, specializzato nella produzione di motori ad alta tecnologia, il propulsore M9T montato su Nuovo Master evolve profondamente rispetto alla precedente generazione. Complessivamente, il propulsore comprende fino a 212 nuove parti e 12 tecnologie inedite, tese alla riduzione del consumo di carburante, all’incremento del rendimento e al miglioramento dell’acustica. Di particolare
clima anteriore, radio 2x20W con CD MP3 e Bluetooth USB AUX, navigatore integrato Tom Tom, scrittoio + leggio fermacarte ripiegabile in plancia, sedile passeggero biposto con seduta sollevabile, tasca inferiore nelle portiere con luce di cortesia, vano chiuso porta PC, fari fendinebbia, radar parking, regolatore velocità, specchio Wide View, pianale in legno e rivestimento lat. completo in legno.
rilievo, tra tutte le tecnologie, il Twin Turbo, che eroga maggiore potenza con una contestuale riduzione del consumo di carburante. Il primo turbocompressore fornisce una coppia elevata fin dai bassi regimi. La coppia massima ottenuta fin da 1.500 g/min. permette accelerazioni più rapide ed efficaci, anche a pieno carico. Le riprese vigorose permettono, quindi, una guida più agile nel traffico. Cosa che abbiamo constatato nel nostro test drive. Ai regimi più elevati del motore subentra il secondo turbo, che consente di ottenere una maggiore potenza e comfort di guida su strada e autostrada. La tecnologia Twin Turbo offre infatti una riserva di coppia ai bassissimi regimi tale che il conducente possa ritardare il cambio di marcia, per un maggior comfort di guida e un effetto positivo immediato sui consumi di carburante. Le performance di Nuovo Master, equipaggiato con il motore Energy dCi 165, lo posizionano fra i migliori della sua categoria, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 12 secondi, 1000 m con partenza da fermo percorsi in 33,9 secondi e un’accelerazione da 80 a 120 km/h in sesta in meno di 16 secondi. La cabina come area di lavoro Per quel che riguarda la tecnologia di bordo – assolutamente all’avanguardia – c’è da sottolineare l’equipaggiamento di serie con l’ESP di ultima generazione. L’ESP è associato alle più recenti TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 37
Test drive Tipo strada
Percorso
Km
litri gasolio
km/l
Urbano
Milano
4,7
0,5
9,4
autostrada
Milano-Sesto Calende
48,5
5,2
9,3
superstrada
Sesto Calende - Brebbia
12,8
1
12,8
statale
Brebbia - Laveno
15,7
1,2
13,1
statale
Verbania - Arona
45,6
4
11,4
autostrada
Arona - Milano
65
6,8
9,6
192,3
18,7
10,3
L/100Km
9,71 Qui sopra l’ampio vano di carico con il rivestimento in legno. A destra, il trasferimento da Laveno a Verbania con il traghetto.
innovazioni tecnologiche, quali l’Extended grip, l’Hill Start Assist, il controllo di stabilità del rimorchio, il controllo adattivo del carico e la funzione antiribaltamento del rimorchio. Tutto ciò contribuisce ad una vita a bordo sicura e di grande confort. Ma ciò che ci ha colpito di più è stato il numero di soluzioni pensate e studiate per l’operatore logistico. A partire dalla tavoletta portadocumenti a scomparsa in plancia, fino alla inedita posizione del navigatore gestito da un comodo telecomando, dallo spazio sotto al sedile passeggero e dal tavolino girevole orientabile disposto sullo schienale del sedile centrale. Fino a 150 litri di spazio per lo stivaggio di materiale vario. In queste pagine potete avere una panoramica delle tante novità di questo veicolo.
Un test rilassante I 192 chilometri percorsi non ci hanno dunque per nulla stancato. Complice sia la comodità di questa nuova versione L4 a trazione posteriore e ruote gemellate (esiste oggi anche una nuova versione a ruote singole, ndr), sia il motore che, come abbiamo visto, regala molte soddisfazioni sia in autostrada che sulle strade tortuose lungo il lago. Inoltre sulle versioni Twin Turbo come questa, il servosterzo diventa elettroidraulico. Questo sistema migliora la
Supporto telefono con presa 12 V per ricaricare la batteria, portacarte o ticket autostradale.
Alloggiamento in plancia per un PC portatile e/o documenti A4. Tavoletta portadocumenti a scomparsa in plancia.
Grande vano chiuso da 7,6 l in plancia, refrigerato .
38 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Alloggiamento per lettore MP3 accanto ad una 2a presa 12 V e prese di connessione audio.
F
Una gamma ineguagliabile ➤ In linea con la generazione precedente, Nuovo Master propone
350 versioni, con un volume di carico utile compreso tra 8 e 22 m : ➤ 70 combinazioni di versioni (furgone, combi, bus,
una gamma di oltre
3
telaio cabinato e doppia cabina, pianale cabinato e doppia cabina, cassoni ribaltabili, gran volume);
➤
4 lunghezze (3 passi e 2 sbalzi posteriori); ➤ 3 altezze
➤ Doppia proposta trazione anteriore/posteriore (con ruote singole e gemellate);
Da sinistra: L’abitacolo allestito come un ufficio, il dettaglio sul porta Pc, il portadocumenti estraibile e il telecomando per il navigatore, il Twin Turbo del dCi 165 Cv e il vano sotto il sedile del passeggero.
manovrabilità del veicolo a bassa velocità, riducendo gli sforzi sullo sterzo, con un’assistenza variabile in funzione della velocità del veicolo e del volante che rende la sterzata più facile, precisa e diretta. Abbiamo avuto modo anche di fare alcune prove di carico e scarico e l’importante “apertura alare” dei portelloni posteriori, nonché la porta scorrevole laterale di 1270 mm, ci ha permesso di sistemare agevolmente il carico a bordo, con tra l’altro una altezza interna al vano oltre i due metri. Insomma, parlando di luoghi comuni e di frasi fatte, se non “ci sono più le mezze stagioni”, non ci sono più nemmeno i furgoni di una volta, ed è un bene. Il Nuovo Renault Master è l’icona di questo cambiamento generazionale del mondo commerciale che porterà ad efficienze sul lavoro sempre maggiori anche grazie al maggiore confort.■
F cus
N.1
Veicolo più venduto in Europa nel 2013 (per categoria)
➤
4 valori di PTT:
2,8t-3,3t-3,5t (ruote singole e gemellate) e 4,5t (ruote gemellate).
WIDE
Focus
Lo specchietto Wide View è una vera chicca
Forza ed efficienza Il dCi 165 cavalli è un Twin Turbo in grado di erogare potenza e ottimizzare i consumi
150
I litri di vani portaoggetti
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 39
Ruote commerciali
Mercedes-Benz
Vito Vitor Già protagonista su Trasportare Oggi di ottobre, il New Vito torna su queste pagine per presentarsi su strada di Andrea Trapani
V
ito e Vitoria sono legati a vicenda: un nome, una fabbrica e una storia. I Paesi Baschi, inoltre, sono il luogo ideale per provare Vito sulle strade dove nasce e dove può mostrare al meglio tutta la sua versatilità. Il fascino di Bilbao è la cornice perfetta per iniziare la nostra esperienza, una città che – grazie al suo passato industriale e alla sua attuale effervescenza culturale – è il palcoscenico naturale dove partire, chiavi in mano, con un veicolo commerciale che è libero di spaziare in ogni suo angolo naturale: il centro 40 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
cittadino, l’area portuale, i ponti che attraversano l’asse viario e le strade che portano nel resto della provincia. Un tragitto che tocca le vette di questa area della Spagna e che raggiunge, tra tornanti e veloci rettilinei autostradali, proprio Vitoria-Gasteiz, la capitale dei Paesi Baschi che è anche sinonimo di motori. LO STABILIMENTO Dietro a ogni veicolo a motore, infatti, c’è una fabbrica. In questo caso una parentesi è necessaria, visto che dietro all’anima del Vito
c’è una storia da raccontare. Modernissimo e allo stesso tempo ricco di esperienza, lo stabilimento di Vitoria è il più vecchio stabilimento di veicoli commerciali di tutta l’Europa continentale. Qui si producono veicoli da oltre 60 anni, con numeri importanti: basti pensare che, solo dell’attuale generazione di Vito e Viano, ne sono stati prodotti oltre 900.000 esemplari dal 2003. In questi sei decenni sono stati costruiti esclusivamente van e, ora, questo stabilimento è destinato esclusivamente alla produzione del nuovo Vito e della nuova Classe V Mercedes-Benz.
ia!
Il Vito Furgone punta sul trasporto industriale di merci, su operatori del commercio e dei servizi, servizi di recapito e corrieri espresso oltre ai comparti di industria, artigianato ed edilizia. Il Vito Mixto, a sua volta, con due file di sedili e paratia divisoria risponde alle esigenze del trasporto combinato di merci e persone. I suoi target sono i settori già citati in precedenza, mentre il nuovo Vito Tourer è il successore di Kombi di cui ha ampliato però l’esperienza fornendo a sua volta tre possibilità: si va dalla versione Vito Tourer BASE ai modelli Tourer PRO e Tourer SELECT. PROVA A TUTTA… STRADA Alla fine di questa due giorni di test-drive abbiamo guidato almeno un Vito per tipologia tra Furgone, Tourer e Mixto e abbiamo quindi potuto provare il confort e le prestazioni di questa nuova gamma. A bordo di ogni Vito si sta comodi, bisogna ammetterlo. Non c’è versione dove questa sensazione sia assente: l’abitacolo ancora
più spazioso dà il confort che cercano guidatore e passeggero. Anche nei Panel Van la visibilità è totale, come la luce dall’esterno che rende ancora più gradevole l’interno. Il primo colpo d’occhio però plana sulla plancia – completamente riprogettata – che dà un chiaro senso di ordine: non solo, complice il volante in pelle, sembra di stare più su un’ammiraglia stellata che su un veicolo commerciale. I comandi sono a portata di mano e anche il navigatore integrato dà una sensazione di modernità che talvolta manca in altri veicoli di questo segmento. Non è tutto: lo sterzo con servoassistenza elettromeccanica e cinematica modificata è pronto per assicurare una guida fluida. Si può partire tranquilli anche se un ultimo sguardo è dedicato alla regolazione della temperatura: il clima vicino al mare rende possibile giornate calde anche in pieno autunno. Il climatizzatore regolabile semiautomatico TEMPMATIC – disponibile a richiesta per la cabina – controlla automaticamente
Ciò comporta sfide di varia natura. Con tre lunghezze e tre tipi di trazione, motore longitudinale e trasversale e un’ampia gamma di versioni ed equipaggiamenti non ci sono due veicoli uguali fra loro. Una sfida che gli operai e i tecnici affrontano quotidianamente. UN VITO PER TRE Il nuovo Vito Mercedes-Benz, come detto, è universale: con la sua gamma formata da Panel Van (Furgone), Mixto e Vito Tourer si rivolge, infatti, ai target più diversi ed eterogenei. TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 41
A sinistra l’elegante cruscotto che dona a questo van un confort degno delle milgiori automobili. Qui sopra l’evoluto sistema di navigazione e infotainment di bordo.
la temperatura, mentre portata e ripartizione dell’aria vengono impostate manualmente. Ancora più confortevole è il climatizzatore automatico COMFORTMATIC con due zone differenziate che permettono al guidatore e al passeggero anteriore di regolare individualmente la temperatura desiderata. IN CITTA’ Il primo test non può che avere inizio dal percorso più abituale per gran parte dei veicoli commerciali, quello cittadino. Bilbao è il centro perfetto per misurare le prime aspettative sulla maneggevolezza del Vito. Strade cittadine si intersecano con i nuovi assetti veloci che permettono di tagliare in due la città: non esiste prova migliore per provare quanto lo sterzo sia all’altezza delle premesse. Altra cosa importante, in realtà, con gallerie e tunnel cittadini, è la visibilità: l’Intelligent Light System – che include indicatori di direzione a LED, luci diurne a LED, anabbaglianti, abbaglianti e fari con funzione di assistenza alla svolta a LED – ci aiuta in tal senso e toglie ogni preoccupazione. A seconda della velocità di marcia, infatti, i fari si
42 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
adattano automaticamente alle condizioni stradali distribuendo la luce in modo variabile. Sul modello che guidiamo un’altra funzione ci assiste ancora di più nel traffico: il Blind Spot Assist, disponibile anch’esso a richiesta, ci viene più volte in aiuto informandoci durante i cambi di corsia della presenza di altri veicoli nel cosiddetto angolo cieco. Come funziona? Facilmente, visto che entra in funzione a una velocità di circa 30 km/h e, grazie ai sensori radar nel paraurti posteriore, copre le zone delle corsie di marcia adiacenti. Le dimensioni infine si sono dimostrate importanti: già rese note dalla scheda tecnica di Trasportare Oggi in Europa nello scorso numero, un fattore, a volte trascurato come l’altezza, è un’importante punto a favore del Vito. Il nostro esempio è esplicito: la voglia di raggiungere lo stadio St. Mames, infatti, ci “costringe” a transitare da un sottopasso alto appena due metri. Nessun problema, i modelli Vito vanno da un minimo di 1.890 mm (Tourer Pro e Select) a un massimo di 1.910. Perfetti per ogni passaggio.
Performante il cambio: l’automatico in versione 7G-TRONIC Plus è preciso e asseconda il percorso permettendo di intervenire rapidamente con i comandi del cambio sul volante; dal canto suo, anche la tradizionale versione a sei marce scivola via senza alcun problema. E non ci sono problemi neanche di tenuta. L’impressione di guida è piacevole, il percorso diventa quindi il panorama perfetto per provare anche qualche accelerazione. La versione Tourer, usata per una parte di questo percorso, dà le giuste sensazioni a chi deve occuparsi anche della comodità dei passeggeri: non ci sono sbandamenti e la tenuta è ottima. L’assetto Comfort – a richiesta per il Mixto e di serie per tutti i Vito Tourer – troverà sicuramente l’attenzione di chi deve pensare all’esperienza altrui. Nella nostra prova il “comfort” è stato di parola, particolarmente apprezzato tra le montagne basche grazie alle sospensioni meno rigide e alla maggiore sensibilità degli ammortizzatori che ci hanno regalato dolcezza anche nei tratti più aspri.
TORNANTI E CURVE
IN AUTOSTRADA
Il test-drive sul percorso extraurbano si rivela più impegnativo del previsto. Uno dei percorsi prevede l’ascesa, con pendenze percentuali oltre il 13%, al Santuario di Urkioola.
Il Vito si fa notare anche in autostrada, complice anche il passo sicuro e la linea accattivante tra i vari veicoli. Ora il cambio – sia la versione a 6 marce manuale che il cambio automatico 7G-TRONIC Plus (disponibile a richiesta) – può stare tranquillo. Non ci sono i continui cambi di pendenza del percorso precedente. Finalmente possiamo parlare anche della velocità: i limiti spagnoli sono stringenti, ma i 120 km/h massimi fanno capire che il Vito ha motorizzazioni che non hanno problemi con i percorsi autostradali. I 1598 cm3 e gli 84 kW del Tourer 111 CDI, ad esempio, sono ottimi per una condotta veloce e sicura: basti pensare che il contagiri, a circa 100 km/h, indica solo 1800 giri. La ripresa è veloce, il motore si sente appena solo ai giri più alti. Quel che conta
sono le prestazioni. Come già verificato sul più difficile “mangia e bevi” del percorso extraurbano, il cambio risponde velocemente e le sei marce sono finalmente scalabili per godersi il viaggio tra le corsie della strada veloce per eccellenza. In autostrada si è rilevato importante uno degli optional che più positivamente hanno impressionato dal lato sicurezza: il sistema antisbandamento. La definizione è legata a una raffinata tecnologia come illustra la stessa Mercedes-Benz: una telecamera dietro il parabrezza riprende la corsia di marcia anteriore mentre una centralina elettronica integrata elabora costantemente i dati rilevati e, attraverso le differenze di contrasto, identifica le corsie e la segnaletica orizzontale. Cosa succede in pratica? Il sistema antisbandamento – che si attiva a partire da una velocità di 60 km/h – “vede” le strisce bianche (ma anche le strisce gialle dei cantieri stando alla nostra esperienza) e reagisce con una piccola vibrazione sul volante. Impossibile non sentirla, impossibile trovarla fastidiosa. Se possiamo permetterci un consiglio, è uno degli accessori “must” per chi fa orari e/o percorsi difficili. CONSUMI Mercedes-Benz dichiara consumi contenuti: mediamente il consumo di gasolio NEDC “rispetto al predecessore è minore di circa il 20%”, scrive il produttore che aggiunge che “a seconda del modello il vantaggio può arrivare anche al 32%. In altre parole: la riduzione dei consumi nel nuovo Vito varia tra 0,6 e 2,6 l/100 km, che in termini di euro, per un chilometraggio annuale di 20.000 km, si traduce – assumendo un prezzo del carburante di 1,40 euro – in benefici sui costi compresi tra 170 e 730 euro l’anno”. Il continuo cambio di veicolo non ci ha permesso di verificare il valore certificato di 5,7 l/100 km per il Vito 116 CDI BlueEfficiency da 120 kW (163 CV). Possiamo però dire che, su un percorso misto tra extraurbano e un tratto autostradale, il “nostro” Vito Tourer 111 CDI da 84kW è stato perfino più parsimonioso, ovviamente – come immaginabile – senza carico.
CARICO E PASSEGGERI Non abbiamo solo guidato. Alcuni appunti sono necessari per analizzare alcuni dei dettagli più importanti per l’utilizzo sul campo del veicolo. Partiamo dai passeggeri: i modelli del Vito provvisti di sedili nel vano posteriore sono dotati, di serie, di un fermaporta attivo per la porta scorrevole come misura di sicurezza supplementare. Funziona per bloccare la porta scorrevole aperta nella posizione finale; per sbloccarla è necessario azionare la maniglia. La chiusura accidentale della porta scorrevole, per esempio in salita, è così esclusa. Sul Tourer, per chi lo richiede, è disponibile anche il sistema di chiusura della porta scorrevole ad azionamento elettrico.
Uno sguardo anche al vano di carico del Vito Furgone con una premessa per chi viene dal modello precedente: le dimensioni sono quasi invariate. Per questo le attrezzature esistenti possono essere trasferite sul nuovo Vito. L’altezza interna è di 1408 mm, mentre la lunghezza di carico è 2433 mm nel nuovo Vito Compact, 2668 mm nel Vito Long, 2908 mm nel Vito Extralong. Utile, nel Vito Furgone, è anche la possibilità di carico passante sotto i sedili anteriori, con un aumento della lunghezza di carico di altri 153 mm per tutta la larghezza. Il vano di carico è largo 1685 mm; la distanza di 1270 mm tra i passaruota consente di caricare senza problemi trasversalmente europallet in direzione di marcia. ■
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 43
Ruote commerciali
Peugeot
Un campione di categoria
di Ferdinando Tagliabue
I
furgoni Peugeot fecero la loro prima apparizione nel lontano 1950. Da allora ne sono stati costruiti più di un milione e ottocentomila esemplari, di cui circa un milione solo di Boxer, in tre generazioni. Il Boxer che abbiamo guidato sulle strade della Valle d’Aosta è stato commercializzato a partire dal secondo trimestre del 2014 andando ad affiancare gli altri veicoli della gamma Peugeot, ovvero il 44 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Bipper, il Partner e l’Expert, che costituiscono una bella e completa squadra di veicoli commerciali in grado di rispondere alle molteplici esigenze di una utenza così vasta e complessa come quella degli operatori logistici. Rispetto ai veicoli della generazione precedente i tecnici della Casa francese si sono concentrati in modo particolare su due aspetti, ovvero durata e comfort acustico, obiettivi che sono stati conseguiti
IdentiVan Dopo il lancio avvenuto ad aprile è giunto il momento di portare il Boxer in strada. Così come alla presentazione internazionale, anche alla guida si è rivelato un vero protagonista operando su diversi fronti: rinforzando la struttura della carrozzeria in modo da conferire una maggior rigidità, rivedendo il collettore di scarico, migliorando e rinforzando i meccanismi di apertura delle porte (sia le posteriori che le laterali scorrevoli), migliorando i supporti degli ammortizzatori e adottando una nuova gamma di motori con FAP conformi alla normativa Euro 5. ESTETICA: BELLO DENTRO… E FUORI L’aspetto estetico generale del veicolo è decisamente gradevole e moderno; il frontale si presenta con un’aria robusta ma al tempo stesso aggressiva, caratterizzata da un cofano con forti linee sporgenti, che pone in grande evidenza il marchio e i fari diurni di serie, che nella versione a LED rendono ancora più aggressivo e allo stesso tempo elegante il veicolo. Il paraurti è decisamente imponente ed integra, nella parte inferiore, due nicchie per alloggiare (in opzione) i fendinebbia; sopra i fendinebbia troviamo altre due nicchie rettangolari che assolvono alla funzione di pedana per consentire la pulizia del grande parabrezza. L’accesso al posto di guida è agevolato dall’ampia apertura delle porte, anche se è comunque richiesto un innalzamento della gamba per accedere al posto di guida. Regolazione del sedile e del volante permettono di trovare immediatamente la posizione di guida più corretta e personale. L’abitacolo è decisamente abbondante, impossibile soffrire di claustrofobia! Gli interni sono improntati alla massima funzionalità, senza per questo trascurare il comfort. Il volante, che nella parte superiore lascia perfettamente la visibilità della strumentazione, offre una gradevole sensazione tattile. Accanto al volante la corta leva del cambio in posizione naturale, mentre la plancia è ordinata e dominata nella parte centrale dalla nuova radio sotto la quale si trovano i comandi per la climatizzazione.
Peugeot Boxer L2H2 2.2 HDI 130 FAP® Prezzo del veicolo in prova: 29.370,00 Euro
MOTORE
2.2 HDi 130 FAP
cilindrata cc
2198
CILINDRi n
4
valvole
16
Alesaggio/corsa mm
86x94,6
Potenza max
130 CV (96 kW)/3500 giri/min.
Coppia max
320 Nm/2000 giri/min.
Norma antinquinamento
Euro 5
Lunghezza mm
5413
Larghezza (esclusi retrovisori) mm
2050
Altezza mm
2522
Sbalzo anteriore mm
948
Sbalzo posteriore mm
1015
Passo mm
3450
Carreggiata (anteriore e posteriore) mm
1810/1790
Diametro sterzata (tra marciapiedi) m
12,64
12,84 Diametro sterzata (tra muri) mdimensioni
Lunghezza pianale mm
3120
Larghezza tra passaruote/max piano di carico mm
1422/1870
Larghezza porta laterale scorrevole mm
1250
Altezza porta laterale scorrevole mm
1755
Larghezza porte posteriori mm
1562
Altezza porte posteriori mm
1790
Volume vano m³
11,5
Portata utile kg
1300
Peso a vuoto con conducente kg
2000
Peso totale a pieno carico kg
3300
Limite asse anteriore/posteriore kg
1750/1900
Il lancio
LA PROVA Dopo aver dato uno sguardo generale al nostro protagonista, siamo dunque pronti per partire iniziando con un tratto urbano, giusto per avere una conferma delle doti di cittadino del Boxer. Nel traffico urbano il veicolo si trova perfettamente a proprio agio nonostante le dimensioni non siano da utilitaria. La maneggevolezza è davvero notevole, lo sterzo eccellente, il volante offre un’ottima presa e la posizione di guida risulta perfetta anche per la città. Unico neo, a nostro avviso, è dato dall’eccessiva generosità delle dimensioni dei montanti che limitano leggermente la visibilità nella tre quarti anteriore, ma si tratta di una sensazione alla quale ben presto ci si abitua e alla quale si fa l’occhio. Prima di uscire dall’area urbana decidiamo qui di fare un po’ di test. Parcheggiare non è un
Ad aprile la presentazione della nuova generazione Boxer. Qui il veicolo a Chantilly prima di essere commercializzato a partire dal secondo trimestre del 2014.
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 45
Test drive Consumi rilevati tramite computer di bordo. Tipo strada
Percorso
Km
Tempo
Km/h
consumo
Km/lt
Urbano/tangenziale
Milano città- Barriera MI-TO
12
17’
42,35
1,30
9,2
Autostrada
Barriera MI-TO - Verres
139
75’
111,2
14,6
9,5
Montagna salita
Verres - Isollaz
6
10’
36,0
0,7
8,8
Montagna salita
Isollaz - Champoluc
29
44’
39,54
3,2
9,0
Montagna discesa
Champoluc -Verres
35
45’
46,66
1,2
29,1
Autostrada
Verres - Barriera MI-TO
141
78’
108,46
14,5
9,7
Urbano/tangenziale
Barriera MI-TO - Milano
14
19’
44,21
1,55
9,0
376
298’
74,66
37,05
10,1
TOTALE/MEDIE
Lt/100 km
9,8
I numerosi fori e ganci garantiscono un fissaggio sicuro del carico.
F cus
entrati nel vano di carico si può mantenere la posizione eretta. Il fissaggio del carico, operazione spesso trascurata o sottovalutata, non rappresenta certo un problema, data l’abbondanza di anelli e barre. Riprendiamo, quindi, il posto di guida e ci muoviamo in direzione dell’autostrada. Il traffico è sufficientemente scorrevole, il motore brillante e la visibilità ottima. Buona musica a farci compagnia e, appena fuori dalla barriera di Milano, ecco fare la sua comparsa anche il sole. Insomma non manca nulla. Gli accessi al vano di carico e all’abitacolo lato passeggero, dove si notano anche le comode tasche sulla portiera. Al casello il ritiro del biglietto è agevole, il finestrino si abbassa quasi del tutto, anche problema grazie all’eccellente lavoro dello sterzo e alle generose di- se c’è la possibilità di prendere il documento dal distributore più alto. mensioni dei retrovisori. Certo la lunghezza è considerevole ma se Siamo in autostrada e se i primi chilometri sono più trafficati del prelo spazio è sufficiente, anche di poco, il Boxer entra senza fatica. visto, con qualche lavoro e restringimento di corsia a farci da comAltro aspetto fondamentale per un veicolo commerciale sono le ope- pagnia, dopo Novara si procede senza grandi intoppi e, laddove i razioni di carico e scarico e così, una volta in sosta, diamo un’oc- lavori lo consentono, i 130 km/h (abbondanti) sono la regola. Anche chiata al vano di carico. Scendere dal posto di guida è più agevole a velocità sostenuta la silenziosità è una costante di questo veicolo. che salire, o forse più naturale. La porta laterale richiede una certa Certo la guida richiede una maggior attenzione ma lo sterzo è molto energia in fase di apertura mentre in chiusura l’accompagnamento è stabile e il veicolo, anche carico, non mostra segni di affaticamento, più che sufficiente. Accedere al vano di carico lateralmente è molto procedendo spedito e consentendo rapidi sorpassi, potendo semsemplice (dopo aver vinto una certa resistenza della porta), l’aper- pre contare su una scorta di potenza pronta all’occorrenza. Nel tratto tura è decisamente ampia e l’altezza libera considerevole. Una volta di autostrada vera e propria viaggiamo ad una media superiore ai
LED
Personalità con i fari di nuova generazione
CO2 da record
Focus
229 g/km è il valore di emissione di anidride carbonica per questo nuovo veicolo
46 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
110 km/h e proprio in questa situazione notiamo l’eccezionale livello di silenziosità e un motore che, pur girando a ritmi sostenuti, non arreca il benché minimo disturbo.
+_
Silenziosità Abitacolo spazioso Motore brillante
IN MONTAGNA
Montante ingombrante Pedaliera ravvicinata
Usciamo a Verres (seconda uscita della Valle d’Aosta), e imbocchiamo la strada della Val d’Ayas in direzione Champoluc. Si tratta della classica strada di montagna con brevi rettilinei che quasi mai consentono lo spazio per un sorpasso, e un susseguirsi di curve intervallate da qualche tornante (non troppi per fortuna). Siamo ancora lontani dalla stagione sciistica e quindi il traffico è abbastanza modesto. In compenso ci sono i lavori di allargamento della sede stradale, almeno nei primi chilometri. Il nostro primo riferimento è la località Isollaz, che dista solo 6 km da Verres, con alcuni tornanti, anche abbastanza insidiosi, ed un susseguirsi di curve e strettoie. Nonostante una certa conoscenza del percorso la velocità media è abbastanza modesta e anche con un certo impegno non riusciamo a superare i 36 km/h. Svolgiamo le nostre operazioni di carico rapidamente e ci accingiamo ad affrontare il tratto successivo, che dalla località Isollaz ci porta a Champoluc, rinomata località turistica estiva e invernale, ai piedi del gruppo del Monte Rosa. Questo tratto, decisamente più lungo del precedente, ne ricalca sostanzialmente le caratteristiche: poco traffico, qualche interruzione per lavori in corso, tante
curve e qualche tornante. Il motore gira piacevolmente e il cambio mostra un eccellente comportamento anche negli azionamenti più rapidi. Solo qualche incertezza nel passaggio dalla quarta alla quinta, specie se la manovra viene eseguita con una certa rapidità, mentre se il passaggio avviene con moderazione non vi sono inconvenienti di sorta. In termini di facilità di guida e maneggevolezza non ci sono problemi. Lo sterzo è sempre pronto e preciso e la visibilità in curva, nonostante le ragguardevoli dimensioni del montante che avevano arrecato qualche fastidio nel traffico urbano, risulta eccellente. Il motore è sempre pronto e brillante anche in presenza di pendenze considerevoli e riusciamo a percorrere la trentina di chilometri che separano le due località ad una media di quasi 40 km/h, valore che, seppur di poco, riusciamo a migliorare nel tratto successivo, quello di discesa, dove viaggiamo ad una media superiore ai 46 km/h, grazie soprattutto al minor traffico. Considerando i 376 km percorsi in quasi cinque ore (qualche cosa di più considerando soste varie e operazioni di carico e scarico), al di là della media di quasi 75 km/h dobbiamo tenere in considerazione un aspetto decisamente positivo in termini di comfort. Il Boxer si guida bene, sempre e comunque, in città come in autostrada, in salita come in discesa. Insomma, una bella (e confortevole) “automobilona” dalla quale è probabilmente difficile staccarsi anche la domenica! ■
Il silenzio dell’Euro 5
Le nuove motorizzazioni sono costituite dai 2.2 HDi FAP 110 (81 kW e 250 Nm a 1750 giri/min) e da un 3 litri. Nel caso del 2.2 meno potente si tratta di un 4 cilindri turbo con monoblocco in ghisa, testata in alluminio, 16 valvole e due alberi a camme in testa. Oltre al 2.2 110 vi sono poi il 2.2 HDi FAP 130 (quello che equipaggia il veicolo in prova) ed il 2.2 HDi FAP 150, due propulsori che sviluppano rispettivamente 96 kW e 320 Nm a 1800 giri/min e 110 kW e 350 Nm a 1750 giri/min. Le differenze rispetto al motore da 110 CV riguardano il sistema di raffreddamento dei pistoni. Inoltre, va sottolineato che entrambi i motori possono essere forniti con la tecnologia Stop & Start. Da ricordare infine il motore 3.0 HDi FAP 180, un 3 litri con sistema di iniezione common rail in grado di regolare la pressione tra 450 e 1800 bar in funzione della domanda. Questo propulsore sviluppa 130 kW e 400 Nm a 1400 giri/min, valori considerevoli per la categoria.
Tutto a portata di mano La riprogettazione del cruscotto ha arricchito le dotazioni a disposizione dell’autista
8,7
Il consumo di litri/100 Km dichiarato da Peugeot TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 47
Eventi
IAA 2014
Tutta un’altra
Una manifestazione che si conferma il punto di riferimento della filiera del trasporto commerciale e che ha sottolineato l’enorme distanza tra il nostro Paese e il resto d’Europa di Luca Barassi
A
bituati ai piagnistei, più che giustificati, del martoriato mercato italiano, non ci è sembrato vero respirare l’aria di fermento e di voglia di crescita proveniente dall’Europa e, ancor più, dall’Estremo Oriente, con la Cina che l’ha fatta da padrona portando oltre 200 aziende espositrici. Lo IAA 2014, che si è svolto ad Hannover dal 26 settembre al 2 ottobre, anticipato dalle due giornate dedicate alla stampa internazionale, è stato, infatti, un susseguirsi di messaggi positivi e rivolti ad uno 48 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
sviluppo futuro, ma neanche troppo lontano. “Driving the future”, non a caso, era lo slogan di questa 65esima edizione che, lo ricordiamo, si alterna con la gemella di Francoforte, dedicata alle auto, negli anni dispari. Testimonianza ne sono state le 322 première presentate durante il Salone, di cui 78 europee tra le quali, vivaddio, anche l’Italia ha avuto la sua parte, con il lancio del nuovo Doblò Fiat Professional e il Daily Iveco che si è aggiudicato il Van of the Year 2015.
Driving the future e… Future Truck Inutile dirlo, Daimler con i suoi brand Mercedes-Benz, Fuso e Setra, sono i padroni di casa e non fanno nulla per nasconderlo. Insieme a Bosch, loro partner, e anche sponsor della manifestazione tedesca. Protagonista delle giornate stampa, ma anche del mega stand che in realtà prendeva tutto un padiglione, è stato il Future Truck 2025, un’anticipazione dell’autocarro di linea del futuro, affascinante dal punto
musica
di vista estetico e realistica sotto il profilo tecnico, tanto che il “camion che guida da solo” è realmente entrato nell’hangar dove si è svolta la conferenza stampa della Stella. Una provocazione che, al di là delle linee stilistiche del nuovo truck, ha fatto toccare con mano le innovazioni tecnologiche messe in atto, anche col contributo di Bosch, e che nei progetti di Daimler saliranno a bordo da qui a dieci anni. Il Future Truck 2025 Mercedes-Benz deve quindi alla sua dotazione tecnica la sua superiorità di autocarro a guida autonoma. Mercedes-Benz la riunisce tutta nell’intelligentissimo sistema “Highway Pilot”, simile al pilota automatico di un aereo. L’interconnessione con altri autocarri o autovetture amplia ulteriormente le sue capacità, ma non è indispensabile per la guida autonoma. Insomma una fitta rete di sensori e radar in grado di rendere autonomo il veicolo, senza dover dipendere da altri veicoli o da centrali operative.
FUTURE TRUCK IN DETTAGLIO Troppo numerose le innovazioni introdotte sul veicolo del futuro targato Mercedes-Benz e troppo importanti gli aspetti stilistici per essere licenziati in poche righe di testo. Vi invitiamo dunque ad entrare nel Future Truck 2025 andando a visitare la pagina www.trasportale.it/veicoli/ruote-industriali/6249-2025.html
Naturalmente saranno molti i passaggi, anche burocratici, che dovrà passare questa rivoluzione del trasporto di linea pesante, ma intanto alcuni accorgimenti potrebbero essere introdotti con facilità, come per esempio l’eliminazione degli specchietti retrovisori sostituiti da microtelecamere che trasmettono le immagini all’interno del veicolo.
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 49
Due grossi vantaggi: nessun angolo morto e miglioramento notevole dell’aerodinamicità. Come anticipato, però, se il Future Truck è stata indubbiamente l’attrazione principale della presenza di Daimler, lo stand ha impressionato come sempre il pubblico per la sua maestosità e per il numero di veicoli e motori presentati quest’anno: 60 autocarri, veicoli commerciali e autobus su un’area fieristica di circa 10 mila mq. Il punto focale dello stand Daimler è stata la leadership tecnologica nei rispettivi segmenti. Gli highlight di ogni marchio e di ogni segmento sono stati messi in particolare evidenza. Per Fuso si tratta del Canter da 8,55 t p.t.t. e del nuovo Canter E-Cell di produzione europea a trazione esclusivamente elettrica. Mercedes-Benz Vans celebra il debutto davanti al pubblico del nuovo Vito, ponendo in primo piano le versioni Furgone, Mixto e Tourer con un apposito show sul palco. Per Mercedes-Benz Autobus, l’attenzione è incentrata sul prestigioso autobus da turismo a pianale rialzato Travego in versione Safety Coach. Mercedes-Benz Special Trucks presenta la première davanti al pubblico nazionale dell’Econic NGT con motore a gas: un’altra pietra miliare per i sistemi di propulsione “verdi”. Setra celebra invece il debutto internazionale della Serie ComfortClass MD, come pure delle nuove varianti di lunghezza dei modelli ComfortClass S 511 HD e ComfortClass S 519 HD.
iaa da ricordare
2066
espositori
45 322 265.000 66° IAA
Paesi rappresentati première
mq di esposizione dal 22 al 29 settembre 2016
Le Case al completo Come da tradizione non mancava proprio nessuno. Le Sette Sorelle hanno esposto le proprie meraviglie in grande stile. Per tutti un filo conduttore: il risparmio dei consumi (o meglio ancora del TCO, Total Cost of Ownership) e la sostenibilità ambientale. Renault Trucks, paladina dell’ottimizzazione dei costi di esercizio (il suo slogan è “Il mio camion è un centro di profitto”), è stata la prima donna del Salone, grazie all’incoronazione del T Range, l’ammiraglia della nuova gamma, come Truck of The Year 2015.
Lo IAA è anche un importante momento di presentazione delle Case costruttrici che lanciano qui i loro modelli del futuro. Inoltre, è anche l’occasione per premiare il Truck of The Year e il Van of The Year dell’anno a venire.
Di fianco a loro, nello stesso padiglione, Volvo Trucks, cugini o fratelli che dir si voglia della Losanga e sempre più apparentati nell’ottica di una riorganizzazione del gruppo svedese. L’FH è comunque il TOY in carica e, durante questo lungo anno, sono state presentate le novità di tutta la gamma e che ad Hannover hanno potuto essere messe in mostra al completo. “Silenzio… parla DAF”: parafrasando un noto spot pubblicitario potremmo presentare così la presenza del costruttore olandese ad Hannover che, tra i suoi modelli in livrea arancione, ha messo in luce il CF Silent, unico nel suo genere, per le attività di distribuzione urbana serali e notturne. Quando il CF Silent viene impostato sulla modalità speciale “Silent mode” (Modalità silenziosa), il livello di 50 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Tra le numerose première da evidenziare quella italiana di Fiat Professional col nuovo Doblò. Ma al Salone si è vista soprattutto tanta tecnologia sia nella parte componentistica, che in quella relativa all’ecosostenibilità.
Restiamo in Nord Europa e, visitando lo stand di Scania, abbiamo notato la particolare enfatizzazione dell’aspetto motoristico. La cabina, sì, è importante, ma per il Grifone non ci sono grandi novità su questo fronte, se non l’aver presentato, ormai già da oltre un anno, lo Streamline. E’ sul propulsore, invece, che gli ingegneri di Södertälje hanno fatto passi da gigante, raggiungendo il massimo col 410 cavalli euro 6, campione assoluto di consumi. Con una superficie espositiva di circa 10.000 metri quadri MAN Truck & Bus ha anch’essa puntato la propria presenza sull’efficienza dei consumi dell’intera gamma grazie alle innovative tecnologie introdotte.
rumorosità non supera il valore di 72 dB(A); questo significa che il CF è conforme alle condizioni per la certificazione “Quiet Truck” (veicolo silenzioso), permettendo così di caricare e scaricare merci in aree in cui sono in vigore limitazioni dei livelli di rumorosità nelle ore serali, notturne o del primo mattino.
Al centro della scena, alla fiera, troviamo il modello di punta tra gli autocarri: il TGX D38, che ad Hannover viene presentato per la prima volta al pubblico. Con le sue potenze da 520, 560 e 640 CV, la nuova ammiraglia diviene la bandiera della flotta MAN.
Casa Italia Abbiamo accennato alle enormi difficoltà del nostro Paese e soprattutto della sensibile discrasia tra quanto succede da noi e nel resto del Continente. Una su tutte la esterovestizione, pratica che sta ulteriormente affossando il nostro mercato,
soprattutto quello delle vendite di veicoli. Comunque ad Hannover i nostri marchi, leader in tutto il mondo e portabandiera del made in Italy anche per il settore automotive, si sono fatti sentire e vedere con grande forza ed orgoglio. IVECO, a cavallo tra il mondo Light TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 51
Ad Hannover sono tradizionalmente presenti gli operatori e i costruttori di tutta la filiera del trasporto commerciale, dai pesanti ai leggeri. Un vero e proprio punto di riferimento mondiale che ogni anno si dà appuntamento nella città tedesca.
Commercial Vehicles e gli heavy truck con una gamma che va dalle 2,8 alle 44 tonnellate, rappresenta il proprio impegno per la mobilità del futuro con Iveco Vision, un concept dedicato alla mobilità a basso impatto ambientale che raggruppa in un veicolo commerciale una serie di soluzioni innovative. Si tratta di un vero e proprio “laboratorio per il futuro”, che ha visto il coinvolgimento di oltre 20 partner (fa cui Bosch, Brembo, Dainese, ST) e che anticipa la roadmap delle innovazioni Iveco, con particolare attenzione all’impatto ambientale, alle trazioni alternative, all’assistenza e al comfort del conducente, oltre che al miglioramento della produttività. Naturalmente ha dato ulteriore lustro al segmento leggero il Van of the Year 2015, assegnato al nuovo Daily, presentato a giugno a livello internazionale e che ha raccolto il consenso generale proprio per essere un veicolo completamente nuovo, in oltre l’85 per cento dei suoi componenti. Per il settore pesante, invece, in un’area dedicata alle motorizzazioni Euro 6 con l’esposizione dei motori Iveco Tector 7, Cursor 13 e Cursor 8 CNG, Iveco ha dato risalto a Hi-SCR, l’esclusivo sistema tecnologico che non richiede EGR, e che contribuisce ad abbassare il costo totale di gestione. Sempre in ambito di eccellenze italiane, FIAT Professional ha scelto la kermesse teutonica per lanciare il suo Doblò, la quarta generazione di un veicolo ideato per essere un commerciale a tutti gli effetti, non una semplice “furgonetta” ma un vero e proprio LCV con possibilità di adattarsi a tutte le missioni di lavoro e alle diverse tipologie di allestimenti. Pur andando in concessionaria a partire dall’inizio del 2015, al salone di Hannover erano esposti sei esemplari del Nuovo Doblò: due sono versioni Cargo (L1H1) equipaggiati con motori 1.3 MultijetII (da 75 CV e da 90 CV, quest’ultimo in versione EcoJet), un Nuovo Doblò Cargo Maxi (L2H1) con motore 1.6 Multijet II da 100 CV ed equipaggiato con 3 posti anteriori, un Work Up 2.0 Multijet II da 135 CV con 3 posti anteriori, un Cargo XL (L2H2) dotato di 1.6 Multijet II da 90 CV, cambio robotizzato e allestimento specifico “Officina Mobile” con scaffalature 52 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
modulari e, infine, un Combi (L1H1) 1.4 Natu- sistema di telecamere che aumenta sicurezza ral Power da 120 CV (bifuel benzina/metano). e comfort soprattutto nei veicoli pesanti. In ambito pneumatici citiamo Goodyear con Non solo veicoli le novità che vanno dal completamento della gamma Goodyear Marathon con lo penumaNaturalmente il Salone di Hannover è una tico LHTII, alla gamma Dunlop che si compleghiotta occasione per presentare tutto ciò ta con il Dunlop SP244, senza dimenticare il che sta dentro o intorno al mezzo, e non sol- ricostruito e il nuovissimo Concept Goodyear tanto il prodotto finito nel suo complesso. 10T, prototipo per rimorchio con una capacità Bosch, come detto, è stato grande prota- di 10 tonnellate. Per gli allestimenti, Kögel gonista dello IAA, sia come sponsor della ha colto l’occasione dello IAA per festeggiare manifestazione che come partner di molte i suoi 80 anni di storia, offrendo il massimo in case presenti (Daimler, Fiat, Iveco…). Tra le qualità del trasporto e protezione dagli influssi numerose soluzioni presentate in termini di atmosferici e dal furto con il Kögel Box. Menriduzione dei gas di scarico, di ibridazione tre per Lamberet, lo specialista del trasporto dei motori e di ottimizzazione dell’elettronica frigorifero, protagonisti sono stati i suoi innodi bordo, va sottolineato l’impegno del colos- vativi semirimorchi SR2 HD CX System Diso tedesco nello sviluppo della connettività a stri+, ottimizzato per la logistica distributiva, bordo. Entro il 2016, secondo Wolf-Henning e l’SR2 SuerBeef+ pensato per il trasporto Scheider, membro del cda di Bosch, ogni carni, con più altezza utile e grande stabilità. nuovo veicolo commerciale in Europa e negli Stati Uniti sarà connesso alla rete. Bosch è “Mamma i cinesi!” già leader nel mercato europeo dei sistemi di infotainment destinati a camion e autobus e Capitolo a parte l’invasione dall’Est asiatiutilizza questi sistemi anche per ridurre i con- co. Una volta l’urlo di terrore era “Mamma sumi di carburante dei veicoli commerciali. li turchi!”, oggi il pericolo commerciale arriva Un esempio è dato dal sistema Eco.Logic dall’Oriente più profondo. Dongfeng ComMotion, in grado di calcolare una strategia di mercial per la prima volta ha partecipato allo guida efficiente, utilizzando un orizzonte elet- IAA facendo capire l’interesse del marchio tronico basato sui dati di navigazione. cinese al nostro (in senso europeo) mercato, L’altro grande gruppo tedesco, ZF, offre sto- anche nei veicoli pesanti. FAW e Sinotruck ricamente la gamma più completa di cambi sono gli altri due costruttori con gli occhi a per veicoli commerciali e industriali. Ad Han- mandorla che hanno fatto da capofila agli olnover era presente con la sua offerta modu- tre 200 brand cinesi. lare che permette anche l’utilizzo dei cambi Quale sia la strategia di questi nuovi player AS-Tronic sulle motorizzazioni ibride, ma so- non si sa di preciso, anche perché al moprattutto era presente con le tecnologie che mento manca loro la presenza capillare sul regolano la manovrabilità dei veicoli e, in par- territorio. Certo è che fanno paura per la loro ticolare, le applicazioni in grado di manovrare determinazione, per i bassi costi di produzioil mezzo da terra, senza nessuno a bordo, ne e per la capacità di insinuarsi fra le pieghe l’Innovation Truck. di una crisi economica diffusa. Ancora da Naturalmente l’elenco delle aziende presenti verificare la qualità, anche perché gli uffici di è lunghissimo. Sono stati 2066 gli espositori comunicazione di queste aziende non sono provenienti da 45 Paesi di tutto il mondo. state prodighe di dettagli e neanche hanno Vogliamo citare comunque Continental gradito in modo particolare la presenza di VDO, il cui gruppo ormai si è spinto ben ol- giornalisti nei loro stand. tre la produzione di pneumatici e ad Hanno- Forse un po’ di sano protezionismo non staver ha spinto sulle videotecnologie di bordo rebbe male, nonostante siamo nell’epoca delpresentando il ProViu®Mirror - l’innovativo la globalizzazione. ■
I clienti del trasporto
MAN e Alpetrans
Da mare a
Continua il nostro viaggio tra i clienti dei Costruttori di veicoli industriali. Questo mese siamo saliti a bordo con Alpetrans, che nella sua flotta conta oltre 40 veicoli MAN di Ferdinando Tagliabue
D
a Genova a Venezia. Sono questi i due porti che hanno fatto da partenza e capolinea della giornata con Alpetrans per vedere come lavora l’azienda di Marostica e per parlare con il titolare, ma anche con l’autista, dei veicoli del Leone. Una tratta abbastanza comune per Alpetrans che, tra le varie attività, ha anche quella della fornitura alle navi da crociera e in genere alle compagnie di navigazione che svolgono questa attività con la sua particolare stagionalità e con rotte e durate assai diverse tra loro, dal Mediterraneo ai fiordi norvegesi o ai Caraibi o al Sud America. Il viaggio per il nostro autista, che lavora da più di 8 anni all’Alpetrans e si chiama Patric (italianissimo a dispetto del nome), è iniziato nel tardo pomeriggio da Genova, dove sono stati caricati 4700 kg di merce della Società Italcatering, fornitore delle navi della MSC. Quando sentiamo parlare di 4700 kg di merce rimaniamo ovviamente stupiti. Ma come, un trattore MAN TGX 18.440 4x2 BLS-EL in configurazione EfficientLine, con motore Euro 6 da 440 CV per un simile carico? Ebbene sì visto che, a dispetto del pochissimo peso, il semirimorchio è al completo con 33 bancali. 54 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Ovviamente si tratta di merce leggera, biancheria, ceramiche, televisori, arredi e altro destinato ad una nave della flotta MSC. Più precisamente della nave da crociera Orchestra, un colosso da oltre 92 mila tonnellate di stazza, costruito nel 2007, lunga poco meno di 300 metri, larga 32 e alta quasi 60, in grado di ospitare 3600 persone (1050 membri dell’equipaggio e 2550 passeggeri). UN VERO LETTO Il viaggio di Patric iniziato a Genova prevede ovviamente la sosta per la notte, sosta che Patric decide di effettuare a Verona (zona industriale ben conosciuta e tranquilla, poco affollata e senza “ladruncoli”). Certo non è la soluzione ideale – ci dice il nostro autista che nonostante la giovane età ha tanti anni e tanti chilometri fatti sulle rotte europee (Francia, Germania, Olanda, Gran Bretagna) – ma in Italia mancano strutture, come quella di Brescia Est, in grado di ospitare camion e fornire adeguati servizi ai camionisti, aree che invece all’estero sono presenti e diffuse. In compenso la cabina XLX, non solo ha dimensioni decisamente generose (2.440 mm x 2.280 mm) ma anche un vero letto,
Veicolo in viaggio
mare
MAN TGX 18.440 4X2 BLS-EL (EFFICiENT LINE)
MOTORE
D2676LF26 Euro 6
potenza
440 CV (324 kW)
cambio
ZF 12 AS 2330 DD con Intarder
Sospensioni
anteriori a balestra / posteriori pneumatiche, impianto sospensioni pneumatiche ECAS
Asse anteriore
ipoidale HY-1350 con bloccaggio del differenziale
cerchi
Alcoa Dura Bright sull’assale anteriore e posteriore, senza ruota di scorta e supporto
pneumatici
Continental ECO-PLUS; tubo di gonfiaggio pneumatici con manometro e sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (TPM)
impianto frenante passo
MAN BrakeMatic® (elettronico con ABS, ASR); freni a disco sugli assali anteriore e posteriore dimensioni 3.600 mm
cabina
XLX (2.440 mm x 2.280 mm)
Equipaggiamento Standard
confortevole e spazioso. Il nostro autista guida questo veicolo dal febbraio 2014 (nel frattempo ha percorso circa 80 mila km). Ed è la prima volta che guida per così lungo tempo un veicolo della MAN ma la sensazione che il TGX gli ha sin qui fornito è più che positiva. Ed è sulla spaziosità della cabina che Patric tiene a soffermarsi, rimarcando anche i numerosi vani porta oggetti e gli spazi per gli effetti personali, fondamentali per chi sta fuori casa per intere settimane come appunto capita a lui e a tanti suoi colleghi. Noi saliamo a bordo all’alba, a Vicenza Est, per proseguire insieme a Patric fino al porto di Venezia. Non sono nemmeno le sette del mattino ed il traffico non è particolarmente intenso. Certo la pioggia fitta (che ci accompagnerà anche per tutto il resto della giornata) non contribuisce a migliorare le condizioni operative ma anche la pioggia fa parte del lavoro. Il traffico comunque è modesto; poche auto, molti camion. Noi viaggiamo a 85 km/h (il veicolo è limitato a questa velocità) e così sono tanti i camion che ci superano ma noi, anche volendo, non possiamo andare più veloci di così. “Tanto – ci dice Patric – non arriviamo molto dopo, pochi minuti al massimo, in compenso a questa velocità riusciamo a percorrere 3,8 – 3,9 km/lt, un consumo tale che talvolta ci si dimentica di fare gasolio, anche perché la somma e la capacità dei due serbatoi arriva a quasi 900 litri!”.
Aeropacket
spoiler sul tetto e carenature laterali telaio
Serbatoio
in alluminio con serratura a chiave da 660 litri (a destra), 250 litri (a sinistra) e da 75 litri di AdBlue sx, serratura a chiave
Sicurezza
ESP Controllo elettronico stabilità
Limitatore di velocità
85 km/h ± 1 km/h
Il TGX usato per questo trasporto pronto ad essere scaricato sulla banchina del porto di Venezia dove è ormeggiata la nave “Orchestra”.
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 55
Si esce dall’autostrada ed eccoci immersi nel traffico, un traffico normalmente intenso ma reso ancor più caotico dalla forte pioggia. Il tragitto verso il porto è complicato, pieno di rallentamenti, rotonde e semafori ma Patric lo ha percorso migliaia di volte e non ci sono né segreti né sorprese. Strano quindi vedere il navigatore sempre acceso nella console. La domanda sorge spontanea. “Mi fa compagnia” risponde candidamente il driver quasi a giustificare quella voce sicuramente inutile, almeno per lui e almeno in quell’occasione. LA LUNGA ATTESA Intanto tra una chiacchiera ed un semaforo siamo giunti al porto di Venezia. Sono da poco passate le 8 del mattino, non ci sono tanti camion e forse le operazioni di scarico potrebbero essere più rapide del previsto. Ma non è così. Si parcheggia e ci si mette in attesa. Ci sono già altri veicoli in sosta ed in attesa di scaricare. Ci sono anche altri mezzi dell’Alpetrans e così si scambia qualche parola con i colleghi. Una sigaretta, un caffè e poi ognuno sul proprio camion ad attendere la chiamata perché 56 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
all’aperto, con tutta questa pioggia, non è proprio il caso di stare. Nel nostro caso l’attesa è abbastanza lunga, ma ciò che appare più strano è che il tempo non è uguale per tutti. L’attesa è più o meno lunga in base alla merce che si trasporta. Se si tratta di merce fresca (carne, frutta, verdura ecc.) o comunque deperibile, i tempi sono brevi e questi veicoli vengono scaricati con precedenza. Viceversa, ed è il nostro caso, non trasportando nulla di deperibile, restiamo in sosta a guardare i veicoli giunti dopo di noi entrare ed effettuare le operazioni di scarico, operazioni che vengono eseguite dagli operatori della cooperativa portuale, a differenza di quanto avviene nei porti di Genova, La Spezia e Livorno, dove si deve provvedere anche allo scarico delle merci. In pratica passano quasi quattro ore di attesa prima di iniziare le operazioni di scarico, operazioni che richiedono comunque un’altra mezz’ora che dobbiamo trascorrere sul camion, quasi imprigionati dalle severe norme sulla sicurezza che vigono al porto di Venezia e che impediscono l’accesso alla banchina ai non autisti, anche se in precedenza abbiamo sia segnalato la nostra presenza sia fornito tutte le nostre generalità di ospite all’autorità portuale. Finalmente il veicolo è stato scaricato completamente e possiamo ripartire. L’uscita dalla zona di scarico è più agevole, i controlli sono stati eseguiti in entrata e non c’è bisogno di replicarli. Pochi minuti e siamo fuori dal porto e dopo qualche altro minuto (e chilometro) siamo di nuovo in autostrada e pronti alla meritata sosta per un rapido pranzo con cui finisce la nostra giornata di accompagnatori, ma non quella di Patric a cui auguriamo un buon proseguimento di viaggio.■
Dino Tolfo, ovvero Alpetrans Non esiste modo migliore per conoscere l’azienda di Marostica, se non fare alcune domande a Dino Tolfo, 59 anni e fondatore di Alpetrans. Con lui abbiamo parlato dell’attività di autotrasporto ma anche del rapporto con MAN, iniziato ormai da oltre 10 anni e continuato con grande soddisfazione. Quando è iniziata l’attività di Alpetrans e come si è sviluppata? Alpetrans inizia la sua attività negli anni ’80, specializzandosi, da subito, nell’utilizzo di veicoli refrigerati per l’esportazione (di frutta e verdura) e l’importazione (di carne), specialmente dalla Germania. Negli anni successivi crescono le attività, aumenta il parco macchine e i settori in cui opera, spaziando dai formaggi al vivaismo, all’agroalimentare e al farmaceutico. L’attività di Alpetrans si è sviluppata, fino ad una decina di anni fa essenzialmente sulle direttrici estere e in particolare quelle di Germania, Olanda, Gran Bretagna e in misura minore Francia, Spagna e Paesi balcanici. Dove si trovano le sedi in Italia? E all’estero? La società ha sede a Marostica (VI) zona con forti insediamenti industriali, e su importanti direttrici, dall’Adriatico al Brennero o verso Padova; oltre alla sede di Marostica abbiamo anche una filiale a sud di Milano (Lacchiarella) e un’altra a Coversano in provincia di Bari, zona di origine di importanti traffici di prodotti ortofrutticoli. Questo per quanto concerne l’Italia. Negli ultimi anni però c’è stata una vera e propria “aggressione” da parte di vettori dell’Est europeo (Polonia, Lituania, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria ecc) che hanno messo in sofferenza diversi traffici, ponendoci in condizione di non competitività su numerose direttrici. I noli sono scesi vistosamente anche a causa del minor costo del personale viaggiante e quindi costi chilometrici nettamente inferiori a quello di imprese italiane. Quindi per mantenere i portafogli clienti (frutto di anni di lavoro) ci siamo trovati costretti anche noi a recarci nell’Est Europa, prima in Slovacchia e successivamente, nel 2013, in Bulgaria. Oggi abbiamo una divisione di attività che contempla il trasporto italiano organizzato e gestito dalle sedi italiane e su direttrici italiane e un portafoglio su direttrici europee gestito prevalentemente dalle due società estere che di Alpetrans mantengono sia il nome sia il sistema operativo. Abbiamo poi in progetto di creare una struttura in Olanda (con un partner olandese) per accrescere la nostra presenza in un’area geografica caratterizzata da elevati volumi di traffico e vastissimi collegamenti. In Italia Alpetrans è molto forte nel settore del florivivaismo grazie ad una rete distributiva che ci permette di seguire sia i clienti nazionali sia la parte che giunge da Olanda e Danimarca. Un altro importante segmento di attività di Alpetrans riguarda il farmaceutico. Quella che inizialmente è stata una difficoltà con la concorrenza di operatori dell’Est Europa si è in seguito trasformata in un’occasione di attività con l’apertura di vere aziende di trasporto. In Bulgaria raccogliamo delle opportunità che nemmeno immaginavamo esistessero. Sulle direttrici europee possediamo la capacità di una forza lavoro importante e grazie alle società in Slovacchia e in Bulgaria, disponiamo di aree strategicamente legate alle ore di guida degli autisti. Quante persone lavorano in azienda (personale viaggiante, magazzino, impiegati ecc.)? Tra le società italiane, quelle estere e le filiali lavorano circa 280 persone, di cui 200 di personale viaggiante (una cinquantina in Italia e la restante parte costituita da autisti delle società estere). Vi sono poi una sessantina di impiegati (tra Italia ed estero). Pochi invece gli addetti al magazzino che sono in gran parte personale di cooperative. Quali sono i punti di forza di Alpetrans? Sicuramente il nostro personale (non solo quello viaggiante) che opera nei vari settori. Il personale viaggiante viene formato all’inizio del rapporto di lavoro e poi, attraverso corsi periodici, costantemente aggiornato sulle normative in materia di sicurezza e igiene, sui mezzi in dotazione e sulle procedure che regolano il Sistema di Qualità. Il personale amministrativo, logistico e tecnico segue corsi e aggiornamenti in modo da poter offrire alla clientela le soluzioni logistiche e tecniche migliori e più innovative. Quanti e quali mezzi costituiscono il parco mezzi e quanti sono i MAN? Il parco mezzi comprende circa 60 unità in Italia e più di 100 tra le due società estere. Per quanto concerne nello specifico i veicoli MAN ricordo che abbiamo iniziato ad acquistarli nel 2013 (6 o 7 veicoli). Poi, constatato le eccellenti prestazioni, ne abbiamo acquistati anche altri, sia in Italia sia in Bulgaria. Attualmente abbiamo circa 40 camion MAN e contiamo di andare avanti in questa direzione velocemente poiché abbiamo potuto constatare che si tratta di mezzi molto buoni e affidabili; gli autisti sono molto soddisfatti del comfort e la rete di assistenza è molto capillare. Inoltre ci siamo organizzati con MAN affinché il personale della nostra officina (dove svolgiamo interventi di manutenzione ordinaria) frequentasse dei corsi di specializzazione. Ora siamo riconosciuti come se fossimo una officina autorizzata con la possibilità di operare su certi tipi di interventi autonomamente. Quale è l’età media dei veicoli? Oggi gli automezzi percorrono al massimo 120 mila km all’anno (ad eccezione di quelli che sono guidati dai doppi autisti che arrivano a circa 170 mila km). Con questi chilometraggi i nostri camion hanno una vita di circa 5/6 anni mentre l’età media per i semirimorchi arriva anche a 9 anni. Il parco semirimorchi è costituito da circa 200 unità, quasi tutti frigoriferi a cui si aggiungono una ventina di telonati destinati a soddisfare le esigenze di traffico di alcune specifiche direttrici. Soddisfatti della scelta MAN? Assolutamente sì. Loro ci hanno seguito, non solo per quanto concerne il mezzo ma anche per la formazione degli autisti, sulla manutenzione, sulla formazione del personale di officina. Ci hanno fornito una eccellente assistenza dal punto di vista commerciale per poter acquistare anche in Paesi dove non avevamo rapporti (con i concessionari in Bulgaria o in Slovacchia). Insomma ci siamo proprio trovati bene.
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Eventi
T-Forma
Formazione:
la strada della crescita
Quest’anno Trasportare Oggi si è fatto promotore di T-Forma, un ciclo formativo dedicato al management delle aziende di trasporto con lo scopo di rendere più profittevole la loro attività. Iniziativa organizzata grazie al contributo di partner e docenti prestigiosi di Francesca Lugaresi
U
na delle vie che portano alla crescita, personale, ma soprattutto aziendale, va rintracciata senza alcun dubbio nella formazione. Un investimento importante, che rappresenta un’indiscutibile fonte di vantaggio competitivo, e dunque di profitto, seppure non immediato. Non a caso, tutte le più grandi aziende ci credono, e da sempre, investendo sulla formazione del proprio personale, come ZF, multinazionale leader nei sistemi di trasmissione e autotelaio; oppure organizzando 58 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
corsi specificamente dedicati ai clienti affinché possano utilizzare e sfruttare al meglio il prodotto acquistato, sensibilizzandoli al contempo sulla loro strategicità, come Italscania con i suoi training rivolti agli autisti (ma l’azienda è particolarmente sensibile anche alla formazione interna). Proprio questi due grandi marchi sono stati i prestigiosi partner dell’iniziativa T-Forma, condividendo il principio secondo il quale il ruolo della persona è strategico nella vita di un’azienda, divenendo la chiave del suo successo se
opportunamente valorizzata e formata. Questo il concetto di fondo che ha portato la nostra testata a dare vita a T-Forma in questo 2014, “anno zero” di un progetto con tanta voglia di crescere, nell’ottica di rispondere a un’esigenza di completamento del panorama formativo fino ad ora offerto. T-Forma ha iniziato dunque quest’anno col tracciare un percorso di formazione “personalizzabile” di differenti moduli (quattro workshop e un convegno finale, tenuto lo scorso 18 novembre), per accompagnare le imprese sulla via
di una maggiore redditività. A condurre le aziende lungo questo percorso sono stati Paolo Volta, giornalista e consulente di Economia dei Trasporti, con una esperienza quarantennale nel settore della logistica e dei trasporti, e Francesco Oriolo, anch’egli giornalista e consulente di marketing e comunicazione aziendale, con un importante trascorso dirigenziale in una delle principali Case costruttrici di veicoli industriali. Di volta in volta, a seconda dei temi trattati, a portare il loro contributo ai corsi T-Forma sono stati testimonial aziendali d’eccezione, come Paolo Carri, a capo della Direzione Pre-Sales e Marketing di Italscania, e Paolo Vivarelli, marketing manager di ZF Italia. Logistica, comunicazione e marketing Queste le grandi tematiche attorno alle quali si sono sviluppati fin nel dettaglio i numerosi argomenti trattati nel corso degli incontri, ciascuno della durata di otto ore. Quattro intere giornate, distribuite fra ottobre e novembre, e dedicate ai principali aspetti su cui un’azienda di trasporto può lavorare per ampliare i propri margini di miglioramento nella sua quotidiana gestione, rendendola insomma più efficiente e moderna, e quindi più profittevole. Come è emerso da questi corsi, sono davvero molte le aree decisive su cui una impresa può intervenire, spesso a costo zero, per migliorare la propria “catena del valore” e, di riflesso, quella del proprio cliente: dagli aspetti più tipicamente legati alla logistica a quelli più relazionali, che coinvolgono quindi l’ambito della comunicazione, compresa, naturalmente, quella “social”, ultima frontiera del digital marketing. Proprio il marketing relazionale, per esempio, si dimostra fondamentale, anche per le aziende di trasporto, nel costruire un rapporto efficace e duraturo con i loro clienti. E se la relazione diretta col cliente non vi convincesse come leva per il vostro business, sappiate che il 70% della vendita di camion viene realizzato proprio in questo modo.
Italscania: i valori come segno distintivo Paolo Carri, in qualità di responsabile Direzione Pre-sales e Marketing di Italscania, ha offerto ai partecipanti una interessante visuale sull’approccio al marketing di una importante Casa costruttrice, che fonda i suoi valori sull’attenzione al cliente, sulla qualità del prodotto offerto (intesa anche come eliminazione degli sprechi), sulla sicurezza e, non ultimo, sul rispetto e valorizzazione delle risorse umane, quindi sulla formazione, principio su cui l’azienda è da sempre impegnata a sensibilizzare anche i propri clienti, con i suoi training rivolti ai conducenti (“dall’esperienza all’eccellenza”…). “Siamo nell’era del marketing 3.0”, ha affermato Paolo Carri citando Philip Cotler, uno dei maggiori esperti in materia. “In un contesto di incertezze sociali, le imprese hanno l’opportunità di differenziarsi sulla base dei valori di cui sono portatrici. Noi di Scania ci crediamo e crediamo anche di poter avere un ruolo nella differenziazione di chi ci sceglie come partner”. Nello specifico di chi si occupa di trasporto, infatti, il veicolo rappresenta l’interfaccia dell’azienda con il cliente finale: è il suo biglietto da visita. La qualità e l’affidabilità che lo caratterizzano giocano un ruolo importante, per esempio, nella puntualità delle consegne e quindi nella capacità di onorare la “promessa” che l’operatore logistico fa verso il cliente finale. Il veicolo è insomma un vero e proprio strumento di marketing per l’impresa di trasporto.
Tratto distintivo di questo ciclo formativo è stato quello, quindi, di integrare nel suo programma didattico logistica, marketing operativo e comunicazione di impresa quali fattori strategici su cui puntare per sviluppare il business nella logistica perché “la competenza ti fa entrare in gioco, la comunicazione te lo fa vincere”, citando uno tra i più grandi esperti di comunicazione a livello internazionale, Beau Tosckich.
Luca Barassi ha aperto l’ultimo dei quattro moduli formativi previsti per questa prima stagione di T-Forma.
Strumenti per affrontare il cambiamento Obiettivo di T-Forma è stato quello di offrire ai suoi partecipanti un valido corredo di conoscenze e strumenti “tecnici” in grado di aiutarle a fare della logistica un elemento strategico della loro attività, a vendere meglio i loro servizi, a comunicarli efficacemente al mercato e a “personalizzarli”, creando TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 59
ZF: innovare per creare il futuro Per il Gruppo ZF, colosso da 17 miliardi di fatturato (2014) e 72.000 dipendenti, l’innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti sono i mattoni con cui costruire il futuro dell’azienda. Per questo la multinazionale tedesca investe ogni anno il 5% del suo fatturato in Ricerca e Sviluppo e porta avanti diversi programmi di formazione rivolti non solo al suo personale interno, ma anche ai giovani, per appassionarli al mondo della “tecnica”, e alla ricerca di “nuovi talenti” che possano far crescere il suo capitale umano. “L’innovazione per noi ha radici lontane, che ci portano al 1915, al nostro fondatore, il Conte Zeppelin, progettista e ideatore dei famosi dirigibili, e alla sua determinazione nel credere in un’idea e nel perseguire un obiettivo”, ha raccontato Paolo Vivarelli, marketing manager di ZF Italia. Un imprinting che si esprime tutt’oggi nel continuo sviluppo di nuovi prodotti e materiali (sono almeno un paio i brevetti depositati ogni giorno). Oltre ad avere un centro di formazione tecnica “in casa”, ZF Italia fa direttamente formazione presso le reti vendita e le officine e offre supporto diretto al cliente finale. Ad Arco di Trento, inoltre, sta nascendo un nuovo polo di formazione centralizzato per tutti i prodotti ZF. un’offerta fortemente caratterizzata e difficilmente imitabile dalla concorrenza, una offerta ad alto valore aggiunto che esca dai confini della semplice distribuzione per creare nuove opportunità di business. Oggi il trasporto, infatti, non è più concepibile come semplice spostamento di merce dal punto A al punto B, ma richiede una gestione evoluta e altamente professionale di tutta una serie di attività e servizi complementari al trasporto stesso capaci di creare valore per il cliente finale, e di rappresentare al contempo un plus per l’azienda. Oggi è più che mai necessario affrontare la complessità di un mercato sempre più volubile (si pensi ad es. al ciclo di vita dei prodotti, sempre più corto per alcuni settori), e a questo le aziende che offrono servizi di trasporto e logistica devono sapersi adeguare velocemente, con le opportune conoscenze, gli approcci più corretti, la volontà di innovare e la capacità di guardare e immaginare il futuro. Con la crisi si sono fermate le idee, si è lasciato spazio solo alla contingenza della vita quotidiana. Ma non è più tempo di “stare alla finestra”. E’ tempo di ridare competitività alle vostre aziende, di pensare a una gestione d’impresa non legata alla sua mera sopravvivenza ma al modo di farla crescere. E di fare crescere le persone che vi lavorano, autisti compresi. ■
Paolo Volta è il coordinatore didattico del progetto, ideato e messo in atto da Trasportare Oggi con la collaborazione di Francesco Oriolo.
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La chiave d'ingresso per il mondo del trasporto Il primo portale italiano del trasporto e della logistica è oggi un vero e proprio canale multimediale del mondo dei trasporti: Trasportare Oggi, dal 1997 l’unica pubblicazione in Italia che si rivolge al settore della logistica in modo diretto, mirato e capillare, disponibile anche su AppStore scaricando gratuitamente l'applicazione per iPad. WebTv, grazie al canale YouTube, e un Social Media grazie alla pagina Facebook (facebook.com\trasportareoggi) e al profilo Twitter (@trasportale) completano l'offerta. 15000 copie della rivista distribuite ogni numero, 160.000 accessi mensili al sito, 5000 fan di Facebook sono i principali numeri che identificano il successo del network garantito dalla costante partecipazione di tutto il mondo dell'autotrasporto.
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Eventi
truckEmotion
Un format vincente
Anche l’edizione 2014 della kermesse che ormai da tre anni prende il via all’interno dell’Autodromo di Monza, ha confermato che i modelli “fieristici” vanno rinnovati per avere successo di Francesca Lugaresi
12.869
partecipanti, 1.828 prove su truck, 663 prove su van e 206 prove off road, per un totale di 4.000 km percorsi per i van e 6.500 per i truck. Sono questi i numeri della terza edizione di truckEmotion, dove il mondo del trasporto, come ormai è consuetudine, si è dato appuntamento presso l’Autodromo Nazionale di Monza nel weekend dal 10 al 12 ottobre. Unico assente, quest’anno, era il sole, ma questo non ha certo scoraggiato il grande pubblico di appassionati, accorsi proprio per 62 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
testare su questo circuito (sulla pista Junior) gli ultimi modelli di truck messi a disposizione dalle Case (tutte presenti) e, per la prima volta, sulla pista di F1, anche i veicoli commerciali leggeri (LCV) – comprese le versioni 4x4 su un percorso off-road – con Ford, Iveco, Mercedes-Benz, Peugeot, Renault Trucks e Volkswagen. A onor del vero, un altro grande assente c’è stato, il ministro Lupi, atteso per il convegno istituzionale incentrato sui temi caldi dell’autotrasporto. Presenti, invece, gli amministratori delegati delle Case costruttrici, a sottolineare il loro impegno a fianco degli autotrasportatori. Tra i relatori, Franco Fenoglio per Italscania, Giancarlo Codazzi per MAN (presente anche in qualità di presi-
dente dell’UNRAE veicoli industriali) e Stefano Ciccone per Renault Trucks, che, proprio in questa sede, ha ricevuto dal presidente della giuria ITOY Gianenrico Griffini il prestigioso riconoscimento “International Truck of The Year 2015” per la nuova gamma T, replicando la premiazione avvenuta una decina di giorni prima al Salone IAA di Hannover. Dal loro osservatorio privilegiato, gli “ad” non potevano che tratteggiare un quadro a tinte fosche del settore (che sta vivendo una situazione da “tempesta perfetta”), non certo una novità purtroppo, ma anche la volontà di tornare a creare un terreno favorevole alla crescita e competitività delle nostre aziende, per il quale è necessaria, però, la volontà della politica.
Un po’ di malcontento A truckEmotion il mondo dell’autotrasporto, come per le precedenti due edizioni, ha manifestato tutta la sua passione. Quella per i veicoli e la tecnologia che li compone, e che questa manifestazione permette davvero di toccare con mano, ma anche la “passione” di chi ogni giorno si trova a dover fare i conti con una realtà sempre più difficile, almeno nel nostro Paese, e che per questo invoca l’attenzione della politica e dei suoi rappresentanti, dai quali, ormai da
tempo, il settore si sente abbandonato. Proprio nell’ambito del suo convegno istituzionale, truckEmotion ha messo in luce le spinose questioni che sta vivendo il settore in questo momento – il cabotaggio, la recente sentenza sui costi minimi sulla sicurezza, il taglio (58 milioni di Euro) delle risorse già assegnate al settore previsto dalla legge “Sblocca Italia”, un protocollo di intesa, quello firmato a novembre 2013, praticamente disatteso, la riduzione, a partire dal 1° gennaio 2015, della compensazione delle
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protagonista delle prove in pista, a bordo dei truck top di gamma delle Case, tutti ovviamente in versione Euro 6, dove la scelta è stata quest’anno veramente ampia: dal Renault Trucks T 460 e 520 all’Iveco Stralis Hi-Way, dall’XF 510 di DAF al Volvo FH 500 e FH 16 750, dall’Actros di MercedesBenz al nuovissimo MAN TGX D38, fino agli Scania V8 da 730 e 580 Cv. truckEmotion è una sorta di “matriosca di eventi”, un grande contenitore dove tutti i gran-
accise sul gasolio… – offrendo così ai presenti, in rappresentanza di una categoria allo stremo, l’opportunità di far sentire la propria voce, cui questo evento ha fatto da cassa di risonanza, e proprio in questa sede si è discusso della possibilità di una mobilitazione a fine anno. La predisposizione al dialogo, da sempre dimostrata dalla categoria in questi mesi, non sembra infatti più essere sufficiente ad ottenere quel minimo di garanzie necessarie alla sopravvivenza di una delle colonne portanti della nostra economia. Situazione che costringe molte azien-
Uno Scania “cabriolet”, naturalmente non omologato, Marco Berry con gli Inarrestabili, e i relatori del convegno del sabato mattina. Sotto, una vista dall’alto del circuito monzoese dove hanno girato truck e van.
de a delocalizzare all’estero (e non sempre in linea con la legge), altro tema trattato durante l’evento, con testimonianze dirette e la presenza di un avvocato cha ha fatto luce sul fenomeno della esterovestizione. A trasferire insomma le loro aziende dove esistono condizioni più favorevoli che in Italia, e dove anzi lo Stato ospite stende loro tappeti rossi… facendo perdere al nostro Paese un immenso “patrimonio”, in termini di capacità imprenditoriali, ma anche di fiscalità per i mancati introiti nelle casse dello Stato. Tanto contenuto, tanto divertimento Come promesso, truckEmotion si è presentato quest’anno con un format ancora più ricco, sia in termini di eventi collaterali, che hanno divertito e intrattenuto ininterrottamente il suo pubblico, sia in termini di “contenuto”, con i suoi undici appuntamenti declinati in convegni, workshop e seminari. E proprio in onore dei nuovi protagonisti, gli LCV, la prima giornata è stata quasi interamente dedicata a loro, fornendo ai presenti un quadro esaustivo del mercato (compreso quello dell’usato), delle tendenze e delle nuove opportunità offerte in questo settore, come quella del noleggio a lungo termine. 64 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Opportunità, come ha spiegato Luca Secondini, ad Mercedes-Benz Charterway, che le aziende di trasporto italiane, a differenza di quanto avviene nell’Europa settentrionale, stanno approcciando in modo ancora molto timido, prediligendo l’acquisto “tradizionale” dei veicoli da lavoro (gestendoli quindi in proprio) nonostante i numerosi benefici che il noleggio comporta in termini di efficienza e ottimizzazione della flotta. Ma truckEmotion è stato, come sempre, soprattutto festa, voglia di divertirsi e di “emozionarsi”. L’emozione è stata soprattutto
di brand presenti, oltre ad esporre i loro prodotti o servizi, organizzano a loro volta piccoli “eventi nell’evento” tra i quali è davvero piacevole perdersi, come, per fare solo un esempio, la premiazione presso la stand Iveco di Zampieri Holding in qualità di “Eco TNT Supplier of the Year” (per avere inserito nella flotta TNT Italy 30 Stralis a metano) o i casting per la nuova edizione de “Gli inarrestabili”. A fare da filo conduttore, l’intrattenimento e la musica di Radio Number One, sul cui palco si sono succeduti diversi spettacoli: quelli del comico Leonardo Manera, la sfilata delle Miss truckEmotion, l’originalissima asta benefica di Ritchie Bros… Insomma, a truckEmotion è impossibile annoiarsi, come è impossibile descrivere in poco spazio i suoi innumerevoli momenti ludici, affidandoci per questo alle immagini quali migliori testimonial di una manifestazione davvero imperdibile, capace di offrire contemporaneamente formazione, aggiornamento, divertimento ed emozione, e che vi dà appuntamento al 2015.■
Daniela Basilico Comunicazione (Mi) - www.danielabasilico.com
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Eventi
Il gran finale della competizione che premia l’autista col “piede più leggero” ha visto sui gradini più alti del podio i due concorrenti francesi di Luca Barassi
N
on potevano esserci condizioni migliori per celebrare e concludere una lunga stagione di qualificazioni, prove, semifinali e finali nazionali di quello che è considerato il banco di prova per coloro che riescono a far dare il massimo al proprio veicolo, consumando il meno possibile. Un percorso che ha coinvolto 6.000 partecipanti durante gli eventi nazionali, che si sono svolti in 15 Paesi con la partecipazione di oltre 1.200 imprese di trasporto. Una efficienza che Renault Trucks promuove sia grazie ai propri propulsori di ultima generazione, ma anche grazie ad un programma di formazione degli autisti delle
Optifuel Challenge flotte che arriva fino ad accompagnarli nel loro lavoro quotidiano. Comunque il 29 ottobre scorso un cielo dall’azzurro imbarazzante ha accolto i 28 finalisti a Nizza presso il Palais Nikaia. E non solo il cielo, ma anche un radioso Bruno Blin, presidente di Renault Trucks, ha augurato ai partecipanti provenienti da 15 nazioni un caloroso in bocca al lupo o meglio... “Bon Chance!”.
In una parola, comunque, ottimizzazione dei costi. E se è vero che dal punto di vista estetico la nuova gamma fa ancora fatica a convincere il pubblico, tutti i presenti hanno elogiato le prestazioni del veicolo che, come ha sottolineato il presidente, ha unito le doti del Magnum e del Premium in un solo prodotto.
Una occasione unica
Ma torniamo alla competizione. La finale internazionale si è svolta sulla “distanza” di un quiz di 15 domande e di una prova di guida di 29 chilometri in condizioni di traffico reale. Otto T 460, tutti uguali, hanno messo alla prova i 28 finalisti che hanno dovuto fare attenzione al tempo, al consumo, al rilascio dell’acceleratore, all’uso del freno. Con un demo driver a bordo che li ha guidati per tutto il percorso, tutti i concorrenti si sono comportati egregiamente, nel pieno rispetto delle leggi e della sicurezza di guida, fattore particolarmente sentito da Renault Trucks. Anche l’alcol test ha contribuito a sensibilizzare concorrenti e pubblico sull’importanza della sicurezza, attiva e passiva.
L’edizione di quest’anno dell’Optifuel Challenge si è svolta sotto la stella della nuova gamma di Renault Trucks e, in particolare, del T Range, vincitore del Truck of The Year 2015. Grande opportunità, quindi, per i concorrenti che hanno potuto guidare il camion considerato, da una giuria di giornalisti di 25 Paesi, la migliore novità dell’anno. Insieme a Bruno Blin, infatti, Gianenrico Griffini, presidente della giuria internazionale del premio, ha elencato i numerosi punti che hanno convinto i giornalisti di 25 Paesi ad assegnare questo premio all’ammiraglia della Losanga, dopo oltre 24 anni di digiuno.
La gara
La Francia sbanca
66 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Foto di gruppo per i vincitori dell’edizione 2014 dell’Optifuel Challenge con al centro il presidente di Renault Trucks Bruno Blin. A destra i due concorrenti italiani Ion Ciobanu e Raniero Corazza che hanno ottenuto degli ottimi piazzamenti.
E a testimonianza della bravura di tutti i partecipanti c’è stato il risultato complessivo dei punteggi la cui differenza dei primi 5 è stata di pochi decimi. Ognuno di loro avrebbe potuto vincere. Anche il nostro Raniero Corazza della Ecoservice, arrivato ad un pelo dal podio, quarto. Ma alla fine l’hanno spuntata i francesi con un primo e secondo posto. Il miglior ecodriver è infatti Stepane Saves (Transport Semezies) seguito a fil di ruota (è il caso di dirolo) dal conna-
zionale Jean Philippe Rioux (Stef). Terzo posto per l’ungherese Daniel Nagy (Káta-Kamion). Una bella soddisfazione per tutti ed un premio davvero importante sia per l’autista (8000 euro da spendere in 5 negozi a sua scelta del suo Paese) che per l’azienda di cui fa parte che si aggiudica un intero anno di assistenza Renault Trucks gratuita. Come detto ottimi anche gli italiani che hanno partecipato alla finalissima: Raniero Corazza della Ecoservice e Ion Ciobanu della Tipes.
Molta soddisfazione anche da parte loro e grande entusiasmo per i veicoli guidati, sia durante questa competizione, ma comunque anche in azienda, dove la flotta è costituita in gran parte dalla Losanga. L’appuntamento è sicuramente per l’anno prossimo, vero e proprio anno di regno del TOY, e chissà che questa volta i nostri autisti non riescano a strappare il prestigioso titolo. ■
l’ Optifuel Challenge Video Challenge
Il video può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it
TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 67
Focus
Bosch
Sotto il tuo camion… tutto!
La presentazione del Future Truck allo IAA di Hannover è stata l’occasione per conoscere meglio Bosch, azienda partner del progetto, la cui ricerca e tecnologia è la più avanzata al mondo
di Luca Barassi
L
a visita di uno stabilimento è sempre qualche cosa di affascinante. Se poi lo stabilimento è uno dei numerosi impianti Bosch, allora l’esperienza è ancora più esaltante. Il sito di cui stiamo parlando è quello di Hildesheim, suggestiva struttura degli anni ’30 immersa nella foresta a pochi chilometri a sud di Hannover. È qui che viene sviluppata la tecnologia per l’EM-Motive, la nuova società a cui partecipa la Robert Bosch e la Daimler per la produzione e commercializzazione di motori elettrici. Una partnership importante, i cui dettagli sono riportati nel riquadro di queste pagine. Attraverso la visita di questo impianto abbiamo avuto modo di conoscere a fondo le molteplici attività di Bosch, un’azienda globale che fattura oltre 46 miliardi di euro all’anno operando nei settori dell’Info entertainment, nella strumentazione avanzata di bordo, nella strumentazione specifica per veicoli commerciali e autobus, nella componentistica elettronica e nel software per l’automotive. Insomma, un vero colosso di cui spesso, nella vita di tutti i giorni, non sappiamo neppure di avere a che fare. 68 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
Sì, perché la tecnologia Bosch è sotto di noi, all’interno dei nostri veicoli, spesso nei meandri più reconditi. Ma è lì, il più delle volte, che viene gestita l’efficienza del nostro mezzo. O magari “semplicemente” il nostro confort. Il futuro si chiama “connettività”
Il camion del futuro sarà connesso in rete. Non più tardi del 2016, ogni nuovo veicolo commerciale in Europa e negli Stati Uniti sarà abilitato per la connessione al web. La funzionalità di connessione aumenterà l’efficienza e ridurrà, di conseguenza, i costi di trasporto. Bosch fornisce la tecnologia di base per il collegamento in rete, ossia l’unità di controllo della connettività (CCU, Connectivity control unit). Questo dispositivo collega l’elettronica di bordo con server esterni sfruttando la connessione dati. Ancora più importante è l’offerta di servizi telematici Bosch che permettono di assistere il cliente nella pianificazione della manutenzione o nel monitoraggio del trasporto di valori. Grazie alla connettività, Bosch può supportare gli operatori della flotta nella pianificazione degli intervalli di manutenzione del
parco veicoli, utilizzando una connessione Internet, Bosch è in grado di aggiornare ed ottimizzare la soluzione di sistema Eco. Logic Motion, ovvero sulla base dei dati di navigazione ottimizzati relativi alla topografia o ai raggi di curvatura, questa soluzione permette già oggi di sviluppare una strategia di guida proattiva, riducendo in media il consumo di carburante del 5%. E poi ancora: Secure truck parking, il servizio per la sosta in sicurezza del camion
che si pone come obiettivo l’aumento della sicurezza della catena logistica, l’Unità di controllo del rimorchio per veicoli commerciali, con la quale i trasportatori possono visualizzare l’ubicazione e le condizioni del carico in qualsiasi momento, e l’eCall, il sistema di chiamata di emergenza che, in caso di incidente, invia al centro di monitoraggio di emergenza Bosch dati importanti quali luogo, ora e direzione di marcia del veicolo incidentato. Bosch fornisce anche una nuova unità di bordo (OBU) che permette l’accesso automatico del veicolo al sistema di rilevamento del pedaggio in Germania. Massima attenzione anche al “piccolo” Adottando un approccio sistematico che inizia con la pressione di picco di 2.500 bar generata dal sistema Common Rail, Bosch sta rendendo i sistemi di trazione dei veicoli commerciali ancora più efficienti, riducendo le emissioni e abbattendo i costi per ogni chilometro percorso. Per esempio, il nuovo iniettore CRIN3-25 impedisce al carburante di finire nel condotto di ritorno senza essere stato utilizzato. Di conseguenza, il nuovo sistema Common Rail di Bosch può conseguire un risparmio di carburante fino all’uno percento, abbattendo i costi per un importo che può raggiungere i 700 euro l’anno. I costi di esercizio degli autocarri dipendono tuttavia anche dalla quantità di AdBlue necessaria per rimuovere gli ossidi di azoto dalle emissioni di scarico. Il sistema
di dosaggio Bosch Denoxtronic aumenta l’efficienza regolando l’iniezione della soluzione di urea in base alla regione del mondo in cui viene utilizzato il veicolo: così le Case auto possono personalizzare con precisione i componenti della trazione. Nelle regioni in cui l’AdBlue ha un costo elevato, Bosch può offrire una soluzione progettata per sostenere pressioni elevate e alti livelli di ricircolo dei gas di scarico. Laddove invece l’urea è più economica, il sistema Bosch punta a massimizzare l’efficienza della combustione con elevati volumi di aria in eccesso: in questo caso, l’effetto combinato del sistema Common Rail e di Denoxtronic può ridurre i consumi di gasolio fino al 5%.■
Una partnership futuristica Il 14 luglio scorso Daimler AG a Robert Bosch Gmbh hanno completato la negoziazione e firmato l’accordo per l’istituzione di una joint venture paritetica per i motori elettrici. La nuova azienda si chiamerà EM-motive GmbH e si occuperà dello sviluppo, della produzione e della vendita di motori elettrici innovativi per veicoli elettrici. Il quartier generale e il sito produttivo EM-motive GmbH sarà a Hildesheim, mentre l’engineering sarà a Stoccarda, vicino alle sedi di entrambe le aziende. Inizialmente EM-motive GmbH potrà contare su un organico di circa 100 collaboratori e sarà guidata da due figure direttive, una per azienda, con pari poteri. L’obiettivo della cooperazione tra Daimler e Bosch nel campo dell’elettrificazione dell’auto è di condividere le rispettive competenze e sinergie per accelerare lo sviluppo di soluzioni avanzate nel campo dell’elettrificazione attraverso batterie, fuel cell e range extender. La caratteristica principale dei motori elettrici prodotti dalla joint-venture è la modularità progettuale, che garantisce la possibilità di installarli su una larga varietà di veicoli. Bosch si occuperà della gestione delle vendite agli altri costruttori di auto ed entro il 2020 è prevista la produzione di oltre un milione di motori elettrici. Lo sviluppo e la produzione dei motori elettrici è supportato da entrambi i know how delle aziende coinvolte. Il Gruppo Bosch è leader nella fornitura di tecnologie e servizi, in particolare nel settore automotive, dove può vantare una grande esperienza proprio nello sviluppo e nella produzione di motori elettrici. Daimler detiene un’esperienza ultraventennale nell’area dei veicoli elettrici così come nello sviluppo dei motori elettrici e delle batterie, dimostrando con i suoi prodotti quali risultati si possano raggiungere in questo settore.
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Focus
Transpobank
25 anni al servizio
dell’autotrasporto La borsa carichi è divenuta ormai uno strumento di lavoro fondamentale per le aziende di trasporto. Transpobank, leader di mercato nel settore, mette loro a disposizione la sua lunga esperienza, con un ricco ventaglio di servizi all’avanguardia
consente l’utilizzo di settemila login contemporanee da diversi dispositivi quali pc desktop, tablet, smartphone con OS Android o Apple e, a breve, Windows Phone. Il servizio è accessibile sul sito web www.transpobank.it. solo mediante codici di accesso riservati alle aziende di autotrasporto e spedizioni abbonate. Affidabilità totale
a cura della redazione
T
ranspobank S.r.l. è una realtà affermata e leader assoluta sul mercato italiano nel campo dei servizi professionali rivolti alle imprese di autotrasporto e spedizioni merci in ambito nazionale ed internazionale. Opera dalla sede di Milano con attività prettamente commerciali ed amministrative e dalla sede di Trieste (Area Science Park) con attività di produzione e customer service. Transpobank, è la prima borsa carichi in Italia sia per diffusione che per anni di attività. Transpobank, infatti, è attiva dal 15 marzo 70 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
1989 e nel corso dei sui 25 anni di attività si è evoluta divenendo il punto di riferimento per le aziende di autotrasporto e spedizioni italiane, con una crescita costante del numero delle imprese abbonate. Attualmente sono collegate al sistema 10.500 imprese di autotrasporto, dal vettore mono-veicolare alla grande Casa di spedizioni. Il parco veicoli degli utenti abbonato è formato da oltre 280.000 unità, dal furgone al bilico gran volume. Il servizio, in termini di fruibilità, si è evoluto in modo esponenziale sfruttando tutte le tecnologie disponibili, ed oggi è costituito da una piattaforma web di capacità elevate che
L’azienda opera sul territorio con una rete vendita dinamica e di grande esperienza. Gli abbonati vengono selezionati e verificati al fine di garantire la massima affidabilità del nuovo Cliente che accede al servizio. In primis, vengono effettuate delle verifiche nelle rispettive Camere di Commercio e vengono analizzati i documenti per verificarne la regolarità (visure camerali, iscrizioni all’albo dell’autotrasporto, dotazioni di polizze assicurative). Inoltre, mediante una società specializzata in risk management aziendale, si ottengono informazioni affinché l’azienda possa essere giudicata idonea ad accedere al sistema di borsa carichi. Le aziende iscritte sono costantemente monitorate per garantire la massima affidabilità, soprattutto nelle transazioni relative ai
pagamenti dei trasporti affidati. Transpobank, sempre ai fini della sicurezza, è l’unica borsa carichi europea ad utilizzare il contatto telefonico su rete fissa o cellulare gratuito e con garanzia di contatto tra utenza abbonata. Questo servizio tecnologicamente avanzato consente infatti all’autotrasportatore di telefonare tramite il proprio apparecchio di rete fissa o tramite il proprio cellulare agli altri abbonati sfruttando la tecnologia VoipServer2phone. In pratica, le telefonate sono gratuite e certificate dai server di Transpobank e garantiscono che i contatti avvengano sempre e solo tra clienti abbonati, garantendo la massima affidabilità. Come funziona Il sistema opera completamente in tempo reale, 24h su 24 e 365 giorni all’anno. Le funzioni principali del servizio sono costituite da tre sezioni specifiche: ➤ L’inserimento delle offerte di carico. Gli spedizionieri e le aziende di grandi dimensioni che necessitano di reperire con rapidità un vettore idoneo al trasporto della propria merce, possono inserire nel sistema, in meno di 30 secondi, un’offerta di
carico dettagliata, indicando i luoghi di carico e scarico della merce, le data di carico e consegna, il peso della merce e come è imballata, il tipo di veicolo richiesto a seconda del peso e del volume (potendo scegliere tra bilici, autotreni, motrici o furgoni). Confermato l’inserimento, l’offerta di carico diviene istantaneamente visibile a tutte le aziende di autotrasporto abbonate, o inviata via sms/fax/email. Questa funzione straordinaria consente di ricevere entro pochi minuti le telefonate degli autotrasportatori che sono interessati al trasporto avendo già tutti i requisiti richiesti dall’offerente.
➤ La ricerca di offerte di carico. L’autotrasportatore che al momento o retroattivamente ha uno o più veicoli circolanti sul territorio nazionale o europeo, e che necessita di coprire una tratta che altrimenti dovrebbe effettuare con il rimorchio vuoto, si collega al sistema di borsa carichi e accedendo alla sezione ricerca carichi, può selezionare le offerte a lui più congeniali, a seconda delle proprie esigenze, potendo selezionarle per luogo di carico/partenza, per luogo di scarico/consegna oppure entrambe. Il sistema propone, in diretta, la lista delle offerte di carico disponibili in quel momento e le aziende offerenti. L’autotrasportatore quindi entra in contatto con l’offerente per verificare i dettagli del trasporto e accordarsi sul prezzo e le modalità di trasporto. Non vi è alcun costo di transazione o provvisionale di intermediazione da parte di Transpobank. ➤ La prenotazione di carichi è una funzione che consente al trasportatore di poter programmare la ricezione di offerte di carico per i giorni a venire. Impostando i giorni di interesse, luogo di carico e scarico, il sistema memorizza la prenotazione del cliente autotrasportatore e nei giorni seguenti invia mediante SMS/Email le offerte di carico che l’autotrasportatore può leggere direttamente sul proprio cellulare o smartphone senza necessariamente essere in ufficio o davanti ad un computer. Servizi integrati Il sistema Transpobank è altresì interconnesso con la piattaforma di gestione flotte via satellite Tracker.it. Il carico denominato Trace, all’interno della borsa carichi, consente all’azienda che offre il trasporto di poter seguire minuto per minuto la propria merce trasportata dal veicolo a cui è stata assegnata e che dispone di un satellitare di bordo Trace. Il sistema inoltre avvisa sull’orario di inizio e fine carico, sul percorso effettuato ed eventuali soste fatte dagli autisti e avvisa infine sul luogo, data e orario dell’avvenuta consegna della merce. Tutto in automatico, senza interventi manuali degli operatori che utilizzano il servizio di borsa carichi. Per abbonarsi, basta richiedere informazioni sul sito Transpobank.it oppure chiamare il numero verde 800251601.■ TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 71
Insieme, abbiamo
www.transpotec.com
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una marcia in pi첫.
Eventi
Ecomondo
Ecomondo, Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, si è confermato l’appuntamento leader dell’economia verde, vetrina delle più innovative soluzioni per l’ambiente di Germana Beltri
Il Salone della Green Economy D
al 5 all’8 Novembre scorsi si è svolto a Rimini Ecomondo, Fiera del recupero di materia e di energia e dello sviluppo sostenibile, importante punto di riferimento in materia di sostenibilità ambientale a 360 gradi. Ogni anno il Polo fieristico riminese si trasforma in un vero e proprio contenitore, vetrina e luogo di condivisione, su scala internazionale, di saperi, soluzioni, tecnologie, servizi e progetti all’avanguardia volti a ridurre il nostro impatto ambientale e a migliorare l’uso di risorse vitali, e non rinnovabili, in senso più efficiente: dal recupero energetico al trattamento delle acque, dalla mobilità “dolce” alla raccolta e trattamento dei rifiuti, per trasformarli in risorsa, dalle tecnologie per il controllo della qualità dell’aria alla riqualificazione urbana. “Lo sviluppo, se non rispetta l’ambiente, non è vero sviluppo: lo dicono i numeri. Non è 74 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
possibile continuare a crescere consumando così tanti materiali e producendo così tanti rifiuti. Dobbiamo passare da un’economia lineare a un’economia circolare, e le imprese lo stanno capendo. Nel riciclo oggi c’è un mercato enorme”, come si è espresso il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti alla cerimonia del taglio del nastro di questa diciottesima edizione di Ecomondo. La Green Economy si pone insomma come un nuovo modello industriale, dove l’impresa si ripensa come ambientalmente compatibile. E proprio nella Green Economy, l’edizione 2014 di Ecomondo ha voluto rintracciare uno dei più importanti driver di crescita, la via maestra per uscire dalla crisi. “Chi partecipa a Ecomondo incontra concreti strumenti per la crescita, comprende la rotta della ricerca e dell’innovazione, quali sono le piste per finanziarla; incrocia la domanda
internazionale e comprende le opportunità offerte da nuove filiere di valore e dell’economia circolare e dalla simbiosi industriale. (…) Il problema di un’impresa – ad es. la poduzione di grandi volumi di scarti e rifiuti ndr – diventa soluzione per un’altra (…)”, ha spiegato Fabio Fava, del Comitato Tecnico Scientifico. Rivoluzione ambientale Proprio l’ambiente, spesso vissuto più come un vincolo che come un’opportunità, può rappresentare la via per uscire dalla crisi economica: lo sviluppo di una Green Economy può insomma tracciare la strada al rilancio di investimenti e occupazione. Questa la tematica al centro delle prime due giornate della manifestazione in cui si è svolta la terza edizione degli Stati Generali della Green Economy promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 66 organizzazioni di imprese Edizione record
In alto, un albero realizzato con gli scarti di alluminio rappresenta la riciclabilità dei rifiuti. Qui sopra, lo stand di Renault Trucks anche quest’anno presente a Rimini e, sotto, il Porter elettrico esposto nello stand Piaggio.
rappresentative del settore in Italia, in collaborazione con il Ministero dell´Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico. Un concetto confermato dallo stesso ministro dell’Ambiente: “Gli Stati Generali della Green Economy sono il motore della conversione culturale, e quindi politica ed economica, che sta ponendo l’economia sostenibile al centro del progetto-Paese. I dati parlano chiaro: in anni di crisi gravissima nel nostro Paese cresce, e vigorasamente, un solo comparto, quello della green economy. E’ cresciuto il volume d’affari ed è cresciuta soprattutto l’occupazione. Il Governo sostiene questa ‘rivoluzione ambientale’ e vede negli Stati Generali il laboratorio privilegiato del cambiamento”.
Ecomondo raccoglie da sempre grande successo, come dimostrano i sedici padiglioni del quartiere fieristico riminese interamente occupati quest’anno, con 1.200 aziende espositrici, grazie anche alla contemporaneità di altre importanti manifestazioni dedicate al sistema ambiente: Key Energy (fiera internazionale per l´energia e la mobilità sostenibile), Key Wind (Salone dell´energia del vento), Cooperambiente (Salone del sistema cooperativo legato all´ambiente), H2R - Mobility for Sustainability e Condominio ECO (soluzioni e servizi per gli immobili). Un successo decretato quest’anno da numeri importanti, che hanno fatto di questo appuntamento una “edizione record”. Sono stati 101.144 i visitatori (con un incremento dell’8,6% sul 2013), 86 i Paesi di provenienza degli operatori, dei quali 30 d’Oltreoceano, e 350 i buyer presenti in rappresentanza di Turchia, Paesi balcanici, Nord Africa, ma anche Russia, Bulgaria, Romania, Sud America e Polonia. “Il nostro sistema di Fiere dedicate all’ambiente è ormai fra i primissimi in Europa e la prossima sfida in Brasile apre nuovi affascinanti orizzonti”, ha commentato il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni, facendo riferimento al recente annuncio sull’acquisizione, da parte della Spa riminese e dell’editore Tecniche Nuove, del FIMAI di San Paolo, la fiera sull’ambiente più importante dell’America Latina, con cui, appunto, il marchio Ecomondo verrà esportato nel 2015 in Brasile. Un mercato strategico, che nelle sue politiche di sviluppo sta puntando sempre più sulla sostenibilità e che per questo può offrire interessanti prospettive alle tecnologie offerte dalle nostre imprese. TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 75
Ecoinnovazione Ecomondo è il palcoscenico ideale per le Case costruttrici di veicoli per presentare i loro ultimi sviluppi in tema di soluzioni per un trasporto sostenibile, di cui vi offriamo una breve e non esaustiva carrellata. CNH Industrial, per esempio, ha messo in primo piano la propria eccellenza tecnologica in fatto di ricerca, design e produzione di motori e veicoli a gas naturale, come il Nuovo Daily, eletto “Van of the Year 2015”, esposto sullo stand in versione CNG. Renault Trucks ha portato a Ecomondo i veicoli della nuova gamma per le applicazioni ambientali: un D Access con compattatore di rifiuti, un D Cab 2m con cassone portarifiuti, un Maxity con cassone ribaltabile e, novità, un D Wide alimentato a Biodiesel, mentre un Maxity elettrico ha trovato la sua ambientazione perfetta nel padiglione della “Città Sostenibile”, dove è stato ricostruito un Le fiere della Green Economy vi danno modello stand con ideale di iniziative, appuntamento a Rimini Fiera dal 3 al città, per incontri, ta6 Novembre 2015. L’anno prossimo il cittadivole rotonno e per de per sentornerà protagonista anche l’ambiens i b i l i z z a re SAL.VE, il Salone internazionale te, reso gli operatori dedicato al veicolo ecologico, che possibile da della filiera tecnologie, sull’importanza passa da triennale a biennale. soluzioni e prodi intraprendere un getti vocati alla sopercorso verso “l’imstenibilità e all’efficienza. patto zero”, ma anche per Anche Scania ha presentato il parlare di consumi, carburanti almeglio della sua offerta dedicata al settore ternativi, novità di prodotto e servizi di assidell’igiene ambientale, vivacizzando il suo stenza, portando la testimonianza di aziende clienti che hanno scelto il metano quale alternativa al gasolio, con grandi
APPUNTAMENTO AL 2015
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Sostenibilità è la parola d’ordine per Ecomondo. Qui sopra, uno dei numerosi incontri organizzati da Scania nel proprio stand.
benefici economici, oltre che ambientali. Non poteva quindi mancare sullo stand del Grifone un veicolo Scania Euro 6 a metano (P340 LA4X2MNA). Tre anteprime nazionali a Ecomondo per la Stella, da sempre sensibile al tema dell’ecocompatibilità: sul fronte dei pesanti, i nuovi Atego in versione spazzatrice, il Canter Eco Hybrid TF1 C15 e l’Econic NGT Euro 6. Mentre in rappresentanza della gamma Mercedes-Benz Van, protagonista al Salone di Rimini è stato il nuovo Vito, primo veicolo del segmento disponibile a scelta con trazione posteriore, integrale e oggi anche anteriore. Presenti anche Volvo CE e Volvo Truck Italia, che hanno dato risalto all’ampio ventaglio di servizi del post vendita, del noleggio, dell’usato e dei servizi finanziari. Anteprima assoluta per l’escavatore EW210D Material Handling con benna a polipo, cabina sollevabile, carro rinforzato e bracci material handling. Protagonista, sempre per Volvo Construction Equipment, anche la pala gommata L110H, che si distingue per i consumi particolarmente ridotti. Sui suoi 200 metri quadri di area espositiva Piaggio Veicoli Commerciali ha portato il suo Porter Elettrico Tipper versione DRL, parte di una famiglia molto ampia e versatile (alla quale appartengono anche le versioni elettrico e bi-fuel), capace di soddisfare ogni esigenza di trasporto professionale, anche nei settori specifici della raccolta rifiuti e dell’igiene urbana grazie agli allestimenti speciali. Senza dimenticare l’operosa ed evergreen Ape, una gamma altrettanto versatile.■
Speciale Veicoli Commerciali Speciale Veicoli Commerciali
Febbraio/Marzo IL MERCATO Aprile/Maggio GLI ELETTRICI Giugno/Luglio I PROPULSORI Agosto/Settembre GLI ALLESTIMENTI Ottobre/Novembre MISSIONE POSSIBILE Dicembre/Gennaio MERCATO E NOLEGGIO
di Ferdinando Tagliabue
I
ll 2014 potrà considerarsi sicuramente un’ottima annata. Non per il vino, vista l’estate piovosa e per nulla calda e in cui il sole ha fatto la sua timida apparizione solo quando l’estate stava già finendo, ma per
Trend in crescita per il settore dei Light Commercial Vehicles, in parte condizionato dal comparto del noleggio. Analizziamo, insieme alle Case, questo eccellente 2014 il veicolo commerciale. Un’eccellente estate, sia in termini di vendite sia per quanto concerne le novità di prodotto. Finalmente, dunque, la nostra chiacchierata con i responsabili dei principali marchi presenti sul nostro mercato ha avuto un tono positivo, anche se, ed è questo il motivo del nostro approfondimento, bisogna saper leggere tra le righe e i numeri. Quasi tutti gli intervistati sono concordi nell’attribuire al segmento del noleggio a lungo termine una parte importante di
questo inaspettato incremento di mercato. Ma se il noleggio a lungo termine ha giocato un ruolo rilevante nell’incremento 2013-2014, vi sono sicuramente anche altri fattori che hanno contribuito in maniera più o meno importante. Secondo Luca Bedin di Volkswagen “il trend positivo che si è fin qui registrato è collegato ad un ‘rimbalzo tecnico’ dopo un lungo periodo di stagnazione della domanda, che ha effettivamente determinato un ulteriore invecchiamento del parco circolante. TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 77
Speci SpecialialeSpeci usatoale VeiSpeci ale usatoali Speci alealeVeiusato coli Commerci coli Commerci
Certamente le tante novità introdotte da gran parte dei player, sia in termini di nuovi prodotti che di offerte di servizi, hanno a loro volta contribuito”. Roberto Sterza di Renault Trucks ha sottolineato che tra i fattori che hanno influenzato positivamente il mercato, oltre al già citato noleggio, vi è stata la forte evoluzione del modello di distribuzione (ovvero l’impennata dell’e-commerce e la sempre maggiore offerta di consegna a domicilio da parte dei centri commerciali). Inoltre, “il settore si può definire iper concorrenziale dove le Case costruttrici, oltre a presentare continuamente novità di prodotto e cogliere i benefici di economie di scala (partnership), fanno di tutto per cogliere opportunità di business favorendo l’acquisto ed il cliente”. Secondo Giovanni Portanova di Renault Italia, “il livello del mercato del 2013 è stato il più basso mai registrato, quindi l’incremento che stiamo registrando è da considerarsi fisiologico; sicuramente anche le novità di prodotto che abbiamo avuto nel 2014 hanno avuto modo di influenzare questo dato”.
Anche secondo Vincenzo Varriale, Corporate Sales Manager di Nissan Italia “il rinnovamento dei prodotti operato da diversi costruttori, e tra questi Nissan, ha contribuito alla ripresa del mercato, stimolando la domanda. Nel 2014, Nissan ha lanciato la nuova gamma Truck, introducendo NT500, prosecutore del noto Nissan Atleon, e il nuovo NT400 Cabstar”. Per Dario Albano di Mercedes Van “il mercato nel 2014 sta segnando un risultato positivo che sicuramente lascia ben sperare. Da un’analisi più approfondita emerge comunque che il risultato con segno ‘più’ che si sta generando nell’anno in corso, rappresenta un minimo, per non dire quasi ininfluente, segnale rispetto alla perdita di mercato che i Vans hanno subito dal 2007/2008 fino al 2013 incluso”. A ciò si deve aggiungere il peso derivante dal lancio di nuovi prodotti, come il Vito, la necessità di cambiare parte del parco causa invecchiamento dello stesso, soprattutto da parte delle flotte.
UN PARCO OBSOLETO
Secondo Andrea Ciucci, responsabile veicoli commerciali Ford Italia, “la crescita del mercato veicoli commerciali è un segnale molto positivo perché, ancor più delle vetture, è strettamente legato all’andamento dell’economia. Oltre al noleggio le tante novità di prodotto – prosegue Ciucci – hanno comunque rappresentato un forte stimolo al cliente offrendo grandi opportunità per ridurre i costi di gestione del veicolo grazie a minori consumi, estensione degli intervalli di manutenzione e più elevati valori residui”. Anche per Roberto Fumarola, responsabile mercato Italia Fiat Professional, oltre al fattore noleggio “ha influito positivamente l’importante rinnovamento prodotti delle prin-
Per Silvio Dughera, responsabile dei veicoli commerciali Opel, “anche la domanda di sostituzione su un parco mezzi ormai obsoleto ha una suo effetto sui dati di vendita così come l’offerta di nuovi modelli (raramente così ampia) e in tutti i segmenti del mercato fino a 3.5 t. In questo contesto, il nuovo Opel Vivaro si sta facendo velocemente spazio con un’accoglienza estremamente favorevole da parte delle clientela che comprende come un veicolo nuovo, con costi di gestione ai vertici della categoria, possa quasi sempre essere economicamente più conveniente rispetto all’utilizzo di un veicolo obsoleto con elevati consumi e manutenzione onerosa”. 78 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
SEGNALI POSITIVI
cipali Case, tra cui Fiat Professional che nel giugno 2014 ha avviato con successo la commercializzazione del Nuovo Ducato”. Alessandro Musumeci di Citroën Italia, sostiene che “oltre al fenomeno noleggio, negli ultimi mesi, anche le vendite a piccole e medie imprese, quelle più legate al tessuto dell’economia reale, stanno dando dei segnali positivi, segno normalmente anticipatore del ciclo economico, e l’impressionante ondata di novità di prodotto da parte di tutti i principali player, segno di un’attenzione maggiore da parte delle Case costruttrici ai veicoli commerciali”. Per Ismaele Iaconi, responsabile BtoB e VU rete di Peugeot, considerando il mercato 2014 “sembrerebbe che la crisi economica, che ha raggiunto il culmine lo scorso anno, stia pian piano lasciando spazio ad una maggiore fiducia da parte degli imprenditori. Anche il rinnovamento delle gamme di alcuni costruttori – come nel caso di Peugeot – ha influenzato la crescita di volumi”.
SpecialealeVeiusato SpeciaalileSpeci usatoale VeiSpeci ale usato ali Speci coli Commerci coli Commerci CAUTI OTTIMISMI Abbiamo poi chiesto ai nostri intervistati come ritengono possa essere il mercato dei veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate nel 2015, un mercato ancora in crescita, quasi a compensare un pessimo 2013, oppure un mercato più stabile e in attesa di nuovi cambiamenti? A differenza di quanto emerso in precedenza con una sostanziale
veicoli commerciali necessari al lavoro, hanno un ciclo più lungo ma regolare e quindi – prosegue Musumeci – “ci attendiamo un rinnovo fisiologico del parco circolante anziano”. Roberto Fumarola ha tenuto a sottolineare che “gli attuali indicatori macroeconomici per il 2015, in particolare PIL +0,8%, non lasciano intravedere significativi incrementi della domanda. La nostra migliore stima per l’anno prossimo pertanto è pari ad un + 5,0%”.
In questo puzzle i nostri interlocutori dello Speciale Veicoli Commerciali di questo numero. Dall'alto a sinistra in senso orario: Alessandro Musumeci (Citroën), Roberto Fumarola (Fiat Professional), Ismaele Iaconi (Peugeot), Silvio Dughera (Opel), Luca Bedin (Volkswagen), Andrea Ciucci (Ford), Giovanni Portanova (Renault), Sergio Piperno Beer (Iveco), Dario Albano (Mercedes-Benz), Roberto Sterza (Renault Trucks) e Vincenzo Varriale (Nissan).
e unanime attribuzione al fenomeno noleggio come responsabile principale della crescita, parlando di 2015 le opinioni dei vari attori sono più differenziate. Alessandro Musumeci ritiene che l’andamento del 2015 potrà dipendere “molto da come le nuove politiche economiche e di sviluppo potranno concretizzarsi e rinstaurare un clima di fiducia nelle imprese” anche in considerazione del fatto che, essendo i
Decisamente più positiva la previsione espressa da Andrea Ciucci di Ford Italia secondo il quale “il mercato potrebbe crescere tra il 15 e il 20% rispetto al 2014, con una crescita del 10% circa nel canale padroncini/artigiani e aziende. Il resto verrà dal rinnovo del parco circolante di grandi aziende atteso per il secondo semestre”. Per Iveco le aspettative sono soprattutto legate al Nuovo Daily, Van of the Year 2015.
Secondo Sergio Piperno Beer di Iveco “anche se le previsioni macroeconomiche degli ultimi mesi sono state riviste al ribasso rispetto ad inizio anno, per il 2015 ci aspettiamo una lieve crescita”. Chi proprio non si sbilancia è Dario Albano di Mercedes-Benz Van il quale si limita ad un laconico “pensiamo positivo. Difficile avventurarsi in previsioni. Dipende molto dall’azienda ‘Italia’ ”. Cauto ottimismo anche in Casa Nissan che attraverso Vincenzo Varriale ritiene che il trend di rinnovo iniziato nel 2014 dovrebbe continuare nel 2015, senza però aspettative di incrementi consistenti. Infatti,
il ristagno dell’economia reale non fa intravedere a breve una ripresa consistente che possa portare i volumi a livelli comparabili con quelli di cinque anni fa. Silvio Dughera, responsabile veicoli commerciali di Opel, è abbastanza concorde con quanto espresso da Varriale e cioè un 2015 in crescita moderata rispetto al 2014 ma ancora lontana dai livelli pre-crisi. Ottimismo anche in Casa Peugeot secondo Ismaele Iaconi che ritiene che “viste le premesse di un buon 2014, il mercato dei veicoli commerciali continuerà a crescere in modo costante anche nel 2015”. Giovanni Portanova di Renault Italia non vuole fare previsioni, anche se ritiene possibile un 2015 in leggera crescita rispetto al 2014. L’opinione è condivisa anche da Roberto Sterza che confida nella prosecuzione del trend positivo. TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2015 79
Speciale Veicoli Commerciali Speciale Veicoli Commerciali E I VEICOLI “PULITI”? Come sarà il 2015 per i veicoli super puliti (elettrici, metano, GPL ecc.)? E’ prevedibile un’impennata di richieste? “Per il momento Citroën – afferma Alessandro Musumeci – con C-zero e con il Nuovo Berlingo Full Electric è pronta a sfruttare tutte le opportunità di questo settore”. Roberto Fumarola sottolinea che “negli
Mercato sempre in crescita In base alle stime elaborate e fornite dal Centro Studi dell’UNRAE, le vendite di veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate di PTT hanno fatto registrare nel mese di settembre
11.025 immatricolazioni (contro le 8.075 dello stesso periodo del 2013) facendo segnare + 38,8% rispetto allo stesso periodo 2013. Grazie a questi risultati i primi nove mesi dell’anno hanno fatto registrare l’immatricolazione di 86.089 veicoli che significa un aumento del 20,1% rispetto ai
71.686 veicoli immatricolati nello steso periodo del 2013. Va inoltre sottolineato che nel periodo da luglio a settembre, la crescita è stata quasi del 32%. Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, ha tenuto a sottolineare che: “Mentre nel mercato delle autovetture la spinta si è decisamente attenuata, il canale delle vendite a noleggio sta continuando a sostenere gli ultimi mesi del mercato dei veicoli commerciali. Ciò grazie alla scelta di sostituzione della flotta da parte di alcune importati Aziende di Servizio Pubblico che si sono orientate su veicoli a noleggio piuttosto che di proprietà”. Nordio ha poi proseguito affermando che: “Alla luce dell’andamento dei primi 9 mesi dell’anno l’UNRAE conferma la propria stima di un mercato 2014 che si dovrebbe attestare intorno alle 120 mila immatricolazioni complessive”.
ultimi tre anni i veicoli elettrici hanno rappresentato volumi minimi, mediamente lo 0,2% della domanda, e non prevediamo per l’anno prossimo variazioni rilevanti e per quanto riguarda le alimentazioni alternative (metano/GPL), nel 2014 si è verificata una leggera contrazione delle vendite dovuta alla stabilità del prezzo del diesel”, mentre Andrea Ciucci di Ford afferma che i veicoli a metano e GPL rappresentano già oggi una mix importante soprattutto nei segmenti minicargo e furgonette. Una loro crescita sarà legata a incentivi economici o a limitazioni all’accesso ai centri urbani. Sergio Piperno Beer, direttore marketing Iveco mercato Italia, sottolineando che Iveco è da lungo tempo impegnata nella costruzione di veicoli all’avanguardia nel rispetto di standard ambientali, ribadisce che oggi, i clienti che orientano le proprie scelte verso il Daily a metano, lo fanno principalmente per ottenere un’efficace riduzione del costo totale d’esercizio (TCO) andando ad abbattere in maniera significativa il costo del carburante. “La mobilità elettrica – secondo Vincenzo Varile di Nissan – può rappresentare un’alternativa importante anche per il trasporto legato al lavoro. L’accesso nei centri storici per i veicoli endotermici è sempre più ostacolato da restrizioni ed ecotasse e per le aziende che distribuiscono beni e servizi in questi ambiti – con un chilometraggio giornaliero che risulta, nella media europea, inferiore ai 100 km – i veicoli e-NV200 possono rappresentare una valida soluzione. In quest’ottica si colloca la scelta di DHL, che ha acquistato 40 e-NV200 da destinare alla distri80 dicembre/gennaio 2015 TRASPORTARE OGGI
buzione ultimo miglio in aree urbane”. Silvio Dughera di Opel tiene a sottolineare che “per il GPL non riteniamo ci siano spazi di crescita ulteriore, mentre maggiore potenziale vediamo nel metano, da noi già offerto sul Combo, se incentivato da una politica di distribuzione del carburante sul territorio più capillare”. Ismaele Iaconi di Peugeot ritiene “che il mercato dei commerciali elettrici rimarrà invariato nel 2015, visti i costi ancora alti di questi veicoli, le problematiche relative alla mancanza di infrastrutture per poter effettuare la ricarica veloce dei veicoli, la mancanza di un piano di incentivazione statale atto a sostenere il cambio del parco circolante inquinante,
favorendo in modo particolare le vendite sul trasporto elettrico”. “Per le altre alimentazioni – prosegue Iaconi – penso non valga la pena investire. Meglio puntare sui motori Diesel, più affidabili, sicuri, con maggiore autonomia, risparmio sulla manutenzione e facilità di rifornimento senza perdita di tempi morti alla ricerca del distributore giusto”. Nel caso di Renault Trucks il tema delle energie alternative rientra nella strategia del marchio. La tecnologia verde ha ancora un prezzo non competitivo con l’omologa tradizionale, inoltre richiede in alcuni casi investimenti anche in infrastrutture. Detto ciò, nel breve assisteremo a una molto lenta crescita di quota di mercato, che rappresenterà comunque una solida base di sviluppo, quando le nuove tecnologie saranno più accessibili e magari incentivate.■
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In queste pagine, da sinistra in senso orario: Fiat Fiorino, l'interno del Caddy Volkswagen, il nuovo Canter Fuso, il Ford Transit 2 tons, lanciato in questi giorni a Barcellona, e, sotto, la gamma Kangoo di Renault.