n. 180

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sommario

maggio/giugno 2015

www.trasportale.it

n.180

pg. 36 PERSI 26.000 VEICOLI L’UNRAE denuncia quanto lo Stato ha perso durante la crisi IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni

Anno 20 - maggio/giugno 2015 - n. 180

EDITORIALE

di Luca Barassi

Il punto di vista del Direttore

il notiziario

In breve le notizie più importanti del settore

porto franco di Franco Oriolo

Tra le pieghe della società e del nostro mercato

volta pagina di Paolo Volta

unrae 26000 VEICOLI PERSI

Qual è il costo della delocalizzazione?

anniversari 100 anni

fuel duel

IL FRONTALE di Paolo Tasla

Una graffiante visione della nostra società

IL DORSALE

di Gian Paolo Pinton

Il contr’altare del Frontale

NON SOLO TIR

di Alessandro Musumeci

Tutto quello che non è veicolo industriale

MAN

La Trucknology Generation a Monaco

SFIDA ALL’ULTIMA GOCCIA Mercedes-Benz Actros campione di consumi

In copertina: Il Mercedes Actros 1845LS protagonista del Fuel Duel. 25 l/100 Km è stato l’incredibile risultato della sfida ideata due anni fa dalla filiale olandese della Stella.

première

CITROËN berlingo PEUGEOT partner

transpotec logitec

COME È ANDATA?

Costruttori e operatori hanno dato vita all’appuntamento dell’anno AdBlue: l’additivo ha la sua importanza Aspettando Autopromotec - ANFIA

Un Professore prestato alla Logistica

Speciale Transpotec

26

La Rivista degli Autotrasportatori

In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

4 6 11 13 18 19 20

Cover Story

In copertina: La Rete Renault Trucks si amplia per essere sempre più vicini al cliente. Parma e Torino sono due realtà in cui la Losanga è presente in modo diretto.

Anno 1 - maggio/giugno 2015 - n. 3

Renault Trucks

RETI IN ESPANSIONE Il servizio al Cliente arriva attravero la Rete

mercato

PIÙ TRAFFICO, PIÙ RETE

saloni

AUTOPROMOTEC AL VIA!

FUEL DUEL: L’ACTROS BATTE TUTTI

Mercedes-Benz non teme confronti e anche nell’ultimo duello ottiene i risultati migliori

Ruote industriali

38 42 44

DAF: cf lavora in silenzio

Insieme a Lamberet e Thermo King, il costruttore olandese mette in strada il primo truck silenzioso

MAN: trucknology generation

Il Leone celebra a Monaco i suoi 100 anni di produzione con una Limited Edition speciale

SCANIA: Ecolution

Il rispetto per l’ambiente è uno dei primi valori del Grifone. Ecco il programma

Ruote commerciali

IL SALONE DELLA SVOLTA

Il Transpotec torna ad essere il punto di riferimento fieristico in Italia. Successo superiore alle aspettative

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protagonisti

ADBLUE DI QUALITÀ

46 51 52 56 58

SPECIALE: GLI allestitori

Sono i partner delle Case. Spesso i loro prodotti vengono messi a listino per agevolare il Cliente

Mercedes informa: used 1

L’usato può essere una scelta strategica per la flotta. Ma deve essere garantito

fiat professional: test drive doblÒ

Due anime, quella più automobilistica e quella professionale. In prova le abbiamo testate entrambe

citroËn: il nuovo volto del berlingo

È stato il protagonista dello stand del Costruttore francese al Transpotec. Già disponibile sul mercato

peugeot: È tempo di partner

Il nome è già un programma. Anche il compagno di lavoro più fidato è stato rinnovato


sommario

maggio/giugno 2015

Servizi

36

26.000: sono i veicoli che secondo l’unrae abbiamo “perso”

Uno studio dell’associazione dei Costruttori esteri ha portato in luce non solo la perdita in termini di mezzi, ma anche quanto lo Stato non ha incassato

Rubriche Fuori strada

61 62

EVENTI: SCANIA TOP TEAM

Per essere pronti ed efficienti col Cliente finale, il Grifone mette in gara i propri specialisti. La finale si è svolta a Bratislava

logisitca: autostrade viaggianti

Anche i TIR possono prendere il treno. E il biglietto non è così caro come si possa pensare. Ecco chi è meglio organizzato

Sul prossimo numero

il punto sulle infrastrutture in italia

67 68 70 72 75 79 82

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Le news del settore

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il mercato: traffico e reti

Il traffico pesante aumenta e di conseguenza anche le reti di servizi

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cover story: renault trucks La Losanga investe nella Rete e apre due Centri gestiti direttamente

autopromotec: al massimo È senza dubbio la manifestazione di riferimento del settore

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Protagonisti: adblue

Resnova è distributore globale dell’AdBlue by BASF

ANFIA: il bollettino AM

La sezione Autocarro ogni mese informa sulle sue attività

38

SILENZIO PARLA DAF CF è il truck a 72 decibel

61

Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi)

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Francesca Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile Servizi Speciali: Ferdinando Tagliabue Coordinatore TOE AfterMarket: Francesco Oriolo Hanno collaborato: Vincent Aino, Dario Albano, Alessandro Bassi, Federica Fabi, Sabina Fumarola, Luca Gaier, Goffredo Gualandi, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Roberto Sterza, Paolo Tasla, Andrea Trapani, Paolo Volta

CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, desideriamo informarLa che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la seguente pubblicazione. I dati personali raccolti saranno trattati con l’ausilio di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, Viale Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Di questo numero sono state tirate: 15.200 copie

aprile 2015

febbraio/marzo 2015 La Rivista degli Autotrasportatori

dicembre/gennaio 2015

Anno 20 - agosto/settembre 2014 - n. 175

■ TesT drive: scania r490 parTner eleTTrico

In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

La rivista degli Autotrasportatori - n.180 maggio/giugno 2015

cover story

TOP TEAM Ecco chi ha vinto la finale nazionale tra i professionisti del Grifone

■ noviTà commerciali

■ presenTazioni Un daily TUTTo nUovo TransiT coUrier disTribUTion days ■ inTervisTe alessandro mUsUmeci - ciTroËn renaUlT Trafic e masTer giUseppe garri - TranspoTec daf sUlle ardenne

ottobre/novembre 2014

agosto/settembre 2014

giugno/luglio 2014



editoriale

di Luca Barassi

Un editoriale per due S

oddisfazione massima! E’ questo il sentimento che scorre dentro di me e dentro tutta la stupenda squadra che ha contribuito a fare del Transpotec e delle prove dei veicoli commerciali, un evento straordinario, sopra ogni aspettativa. L’adrenalina circola ancora a mille mentre sto scrivendo queste righe, pensando ad oltre un anno di lavoro consumato in una settimana scaligera che ricorderemo per molto tempo. Giuseppe Garri, con il suo team di Milano e Gian Paolo Pinton, anima storica di questa manifestazione, sono riusciti nel miracolo: far rinascere il Transpotec, dopo l’affossamento della precedente gestione che a Milano è quasi riuscita ad uccidere il Salone di riferimento del nostro settore dal 1988. Primo passo, nel 2013, riportarlo con grande fatica e dispendio di risorse, a Verona. Secondo passo farlo fiorire in un tripudio di ottimismo quest’anno. Non ho sentito una sola voce fuori dal coro, tra i padiglioni, non un lamento, nessuno che abbia fatto affermazioni negative o pessimistiche. Ci si è incontrati, parlati, fatte presentazioni, lanciate anteprime, ma anche fatto contratti, business e networking. Ovvero le ragioni di una fiera. Una sfida dall’esito non scontato, in questo particolare momento socio-economico. Ma la gente e le imprese hanno voglia di uscire dal tunnel, e il Transpotec ne è stata forse la prima vera occasione. Per questo vi lascio al servizio della bravissima Francesca Lugaresi che è riuscita a mettere su carta l’atmosfera respirata a Verona, senza tralasciare le importanti novità portate dagli oltre 260 espositori. Ma questo intervento è intitolato “Un editoriale per due”, parafrasando un famoso film, e il motivo è questo: al Transpotec, tra i molteplici appuntamenti, convegni, riunioni, visite e conferenze stampa, ho avuto modo di conoscere, attraverso gli amici di sempre dell’Highway Truck Team, Secondo Sandiano che, oltre ad essere editore di Trasporto Notizie, è anche presidente di Assotrasporti, una “vera” Associazione di categoria. E’ stato un incontro molto interessante che darà vita ad una collaborazione di ampio respiro e per questo, a lui, ho voluto lasciare lo spazio ad un commento del convegno curato dal Comitato centrale dell’Albo e che intitolerei così: “Il Comitato centrale è di tutti!”. 4

maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

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“Il futuro dell’autotrasporto italiano è stato il fulcro del convegno curato dal Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori al Transpotec 2015. Un futuro - quello tracciato dal Presidente del Comitato centrale, Maria Teresa Di Matteo - declinato in tre parole chiave: regole, sicurezza e competitività. Molte e importanti le sfide di cui l’Albo intende farsi promotore, dalle verifiche sulle imprese iscritte con zero veicoli al trasferimento degli Albi provinciali alle Motorizzazioni, dalla semplificazione normativa alla messa a punto di un nuovo portale web di riferimento per la categoria. Ma senza solide basi nel presente non può costruirsi un futuro di grandi riforme. Il punto è che il presente resta incerto. Dall’ultimo rinnovo del gennaio 2014, sono state taciute le attività del Comitato centrale, immobile, chiuso in se stesso e sordo ad ogni richiamo della base. È giunto il momento di mettere da parte gli interessi di casta, prestare ascolto alle richieste dei trasportatori e rimboccarsi le maniche. Il Comitato centrale dell’Albo non è proprietà privata di alcune associazioni, è di tutti gli autotrasportatori iscritti all’Albo. Non dev’essere una sala chiusa per pochi eletti, ma un punto di incontro, dialogo e confronto con chi vive

ogni giorno le problematiche quotidiane del trasporto merci. Per questo Assotrasporti insiste nel raccogliere le istanze sul territorio e portarle alle istituzioni, cui chiede maggiore apertura e soluzioni concrete. Un barlume di speranza c’è. Ad esempio, la Presidente dell’Albo ha anticipato che il Governo scriverà con altri Paesi europei una lettera a Bruxelles, per chiedere una revisione della normativa su cabotaggio e dumping sociale. Un importante passo avanti dopo mesi di silenzio. Eppure Assotrasporti da oltre un anno si batte contro il fenomeno dilagante del cabotaggio abusivo. Prima associazione in Europa, ha puntato il dito contro la legge francese che vieta il riposo “lungo” a bordo del veicolo, chiedendo l’armonizzazione delle leggi nazionali all’interno del mercato unico europeo e ottenendo risposta già dall’allora Presidente della Commissione europea Barroso. Finalmente il Ministero dei trasporti e l’Albo se ne sono accorti e concordano con Assotrasporti sull’importanza di agire tempestivamente in sede comunitaria per definire regole comuni a tutti i Paesi UE. Una (piccola) vittoria, prima che di Assotrasporti, dei trasportatori che non si sentono degnamente rappresentati dalle grandi associazioni dell’Albo”. ●



Notiziario

Nuova organizzazione in Italscania Un team ad hoc per il mondo dei motori industriali e marini A partire dallo scorso gennaio, lo sviluppo del business nel segmento dei motori industraili e marini è stato affidato ad un nuovo team. Italscania S.p.A. ha, infatti, deciso di integrare tutte le attività di vendita e di assistenza dei motori industriali e marini all’interno della propria organizzazione di distribuzione italiana. Questo ha portato alla nascita di un team appositamente dedicato alla cura dei vari aspetti e processi specifici: dalla consulenza pre sales alla vendita, dal follow-up dell'installazione al supporto tecnico. La direzione della business unit è affidata a Paolo Carri, mentre Riccardo Moraglia, professionista con una ventennale esperienza nel campo dei motori, assume la funzione di responsabile vendite. Ad affiancarli, una squadra affiatata di professionisti di Italscania S.p.A., alla quale sono affidate le responsabilità delle aree dell’application engineering, del supporto post vendita, della logistica e della comunicazione.

In Belgio la Coca-Cola viaggia con

Renault Trucks Coca-Cola Enterprises Belgium ha ricevuto le chiavi del suo 100° veicolo con la Losanga

Eletto International Truck of the Year 2015, il T ricevuto dalla Coca-Cola Belgio, il decimo della propria flotta, è una motrice 6x2 da 26 tonnellate e verrà utilizzato per applicazioni di distribuzione regionale pesanti. Coca-Cola Enterprises è uno dei maggiori imbottigliatori dei prodotti a marchio Coca-Cola Company. Dal 2008, Coca-Cola utilizza motrici Renault Trucks per trasportare i propri prodotti nei supermercati, nelle scuole e negli ospedali. Inizialmente, la flotta includeva modelli Premium, ma ora hanno iniziato ad entrare anche le motrici della nuova gamma T. Autotelai da 26 tonnellate equipaggiati con cambio robotizzato Optidriver e motore DTI 11 da 380 cavalli. Per l'occasione, il 100° veicolo della Casa della Losanga ha una speciale targa brandizzata "Coca-Cola" nel caratteristico colore rosso del Marchio.

Il QRCode di BreBeMi

Un innovativo navigatore personalizzato per raggiungere l’autostrada da qualsiasi luogo

E’ attivo da marzo il QRCode di A35 Brebemi, pensato per contribuire ad una navigazione personalizzata intelligente per raggiungere l’autostrada da qualsiasi luogo seguendo il percorso più breve. Il progetto rientra nelle iniziative, partite all’inizio di marzo assieme alla campagna pubblicitaria “Dà valore al tuo tempo”, volte a dare maggiore visibilità e a far meglio conoscere la nuova autostrada che collega in modo diretto e rapido le città di Milano e Brescia lungo la direttrice Milano -Venezia. L’azione principale di marketing prevede incontri presso le realtà territoriali interessate all’uso di A35 Brebemi quali, professionisti, trasportatori, imprese, altre realtà economiche ed altre iniziative destinate agli utenti automobilisti. Per l’occasione sono stati prodotti diversi strumenti, di facile conservazione ed uso comune come le vetrofanie per auto, carte geografiche geolocalizzate ed adesivi che riportano un particolare QRCode. Questo codice permette, con un semplice smartphone o tablet, di accedere velocemente ad una navigazione intelligente e dedicata che dal punto in cui è stata attivata consente di raggiungere la A35 Brebemi nel modo più rapido. Il QRCode Easy-Nav di A35 Brebemi è anche scaricabile dal sito di Brebemi: www.brebemi.it 6

maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI


Notiziario

PEDAGGI Dal 1° gennaio 2016 il Belgio passa al sistema satellitare Viapass: DKV è pronta

A partire dal 1° gennaio 2016 il Belgio introdurrà il sistema di pedaggio satellitare Viapass per tutti i veicoli con peso totale superiore a 3.5 tonnellate. Il sistema di pedaggio verrà applicato sulla rete stradale nazionale e autostradale belga attualmente soggetta a Eurovignetta (Fiandre, Vallonia e Bruxelles) e sostituirà l'Eurovignetta a tempo. La quota di pedaggio dipenderà dal peso totale e dalla classe EURO del mezzo, oltre alla categoria stradale. Il rilevamento del pedaggio in base al percorso avverrà attraverso una On Board Unit satellitare, che può essere ordinata dopo registrazione online o acquistata in una delle oltre 100 stazioni di servizio in Belgio. Ulteriori punti vendita saranno aperti nei paesi limitrofi. Il pedaggio Viapass per veicoli pesanti sarà caratterizzato come una tassa (quindi senza IVA) nelle regioni di Bruxelles e delle Fiandre, mentre in Vallonia sarà considerato un canone sull'utilizzo delle strade (e quindi con IVA). Immediatamente dopo la registrazione e l'installazione della On Board Unit sul veicolo, l'utente potrà scegliere di pagare il pedaggio secondo due modalità, prima o dopo il viaggio. Un modo comodo per adeguarsi al nuovo sistema di pedaggio belga sarà attraverso DKV Euro Service. Per il nuovo pedaggio satellitare in Belgio è prevista una fase test per monitorare la corretta funzionalità del sistema per l'inizio del 2016.

SOLAREXPO 2015 Tutte le soluzioni ibride della Stella all’evento di riferimento per i temi delle energie alternative e rinnovabili

Ad aprile, la gamma ibrida della Stella è stata protagonista a SOLAREXPO 2015, appuntamento internazionale dedicato all’integrazione delle tecnologie energetiche low carbon. L’evento ha visto protagoniste tutte le soluzioni ibride firmate Mercedes-Benz: dalle berline ai truck, una rivoluzione concreta che vede oggi ben 11 vetture ed un veicolo industriale già disponibili sul mercato. La strada verso le zero emissioni elettriche passa, infatti, attraverso lo sviluppo di soluzioni diesel/ ibride, benzina/ibride e ibride plug-in. Ambasciatrici della Stella nell’area Green Mobility di SOLAREXPO, la Classe S PLUG-IN HYBRID, Classe B Electric Drive e Canter Eco HYBRID.

A tutto GAS 40 Nuovi Daily CNG per GEOS

Quaranta Nuovi Daily CNG sono stati consegnati lo scorso marzo a GEOS, azienda che opera nel settore dei trasporti, presso la concessionaria V.I.V.A. BRESCIA DIESEL SPA. “Questa consegna – ha commentato Pierre Lahutte (nella foto, ndr) – è un’ulteriore conferma del grande valore del nostro veicolo, già vincitore del prestigioso riconoscimento di ‘International Van of the Year 2015’, che contiene ottime soluzioni sia per l’ambiente sia per la competitività, oggi punti chiave nell’economia del trasporto. Un prodotto italiano, quindi, che è vincitore su tutta la linea: dal veicolo in sè, alla tecnologia all’avanguardia, al marchio di affidabilità da sempre attribuito al nostro Daily”. I veicoli consegnati a Geos sono 40 furgoni Daily CNG, modello 35S14N V, H2 passo 3520L con una volumetria di 12 metri cubi, con un motore da 136 Cv alimentato a gas naturale compresso (CNG, Compressed Natural Gas). I vantaggi che derivano dall’utilizzo di questi mezzi sono molteplici dal punto di vista della sostenibilità ambientale ed economica: il risparmio complessivo sul costo totale di gestione del veicolo, il cosiddetto TCO – Total Cost of Ownership – può arrivare fino al 10%. TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015

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Notiziario

Cargo Airline Veicoli… del futuro of the Year Kapsch TrafficCom testa un sistema per il platooning dei mezzi pesanti

Le auto connesse stanno arrivando. Dalle ultime edizioni del Salone di Ginevra, del CES di Las Vegas e dell’ITS World Congress, la più importante fiera dedicata ai sistemi intelligenti di trasporto, i veicoli a guida autonoma sembrerebbero vicini a diventare realtà, ma è più probabile che queste nuove tecnologie trovino applicazione nel settore dei veicoli commerciali prima che in quello dei veicoli privati. Nel circuito di prova AstaZero in Svezia, Kapsch TrafficCom ha testato un sistema per il platooning dei mezzi pesanti, una soluzione che permette di collegare diversi veicoli in un convoglio in cui solo il primo della fila è effettivamente controllato da un conducente. Nel progetto, Kapsch fornisce l’equipaggiamento V2X per permettere la comunicazione tra veicoli e infrastruttura (V2I o Vehicle To Infrastructure) e tra veicolo e veicolo (V2V o Vehicle To Vehicle). I test effettuati in Svezia mostrano che la tecnologia potrebbe essere pronta per la produzione nei prossimi cinque anni.

Vinitaly Palletways: otto anni da protagonista

Il riconoscimento va alla compagnia aerea nazionale degli Emirati Arabi Uniti

Etihad Cargo, la divisione cargo di Etihad Airways, la compagnia aerea nazionale degli Emirati Arabi Uniti, è stata insignita del titolo di “Cargo Airline of the Year” da parte della più importante rivista del settore, Air Transport News (ATN). Il premio, che è stato assegnato sulla base dei voti espressi da tutta l’industria insieme al verdetto di una giuria di esperti internazionali, riconosce l’impegno di Etihad Cargo nello sviluppo del mercato globale del trasporto merci attraverso l’apertura di nuove rotte, l’introduzione di prodotti innovativi e la sua stimata relazione con la comunità internazionale delle spedizioni (nella foto, David Kerr, VP di Etihad Cargo, riceve il premio dal Dottor Kostas Iatrou, Managing Director di Air Transport News).

DHL Express e FAI insieme per l’ambiente Il leader del trasporto espresso sponsor logistic partner del Fondo Ambiente Italiano

La società leader nel trasporto espresso su pallet Palletways, ha presenziato per l'ottavo anno consecutivo al Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato al vino che si è tenuto a fine Marzo a Verona, allestendo nei colori aziendali, verde e blu, uno spazio espositivo due volte più ampio rispetto allo scorso anno. Dal 2014 l'azienda è parte attiva nella tutela dell'ambiente, attraverso la partecipazione, con Treedom, a un progetto di responsabilità sociale d'impresa finalizzato a promuovere la tutela di territori ricchi di risorse naturali, come le Province di Catania e Siracusa. L’azienda guidata da Roberto Rossi è inoltre impegnata nella gestione degli Epal (un sistema per il riciclo e l'interscambio efficiente dei pallet, con l'obiettivo di ridurne lo smarrimento), nell'utilizzo di mezzi di nuova generazione e nella gestione attenta degli scambi, allo scopo di ottimizzare le percorrenze e contenere costi e consumi. 8

maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

DHL Express Italy è stato sponsor e logistic partner del Fondo Ambiente Italiano in occasione della XXIII edizione delle Giornate FAI di Primavera, assicurando la movimentazione di tutti i materiali e la gestione della logistica nelle diverse città: tutte le spedizioni sono state effettuate con veicoli commerciali ecologici garantendo impatto ambientale zero. “La valorizzazione e il supporto allo sviluppo delle eccellenze italiane, in Italia come nel resto del mondo, sono la nostra vocazione e la guida a svolgere al meglio il nostro lavoro ogni giorno” – ha dichiarato Alberto Nobis, A.D. di DHL Express Italy – “Poter essere al fianco del FAI in una manifestazione che celebra il patrimonio artistico e culturale italiano e lo rende accessibile a migliaia di persone è per noi motivo di orgoglio e occasione per condividere i valori di responsabilità sociale che guidano DHL in tutto il mondo”.


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Notiziario

La fabbrica dei RECORD Dalle linee della Sevel è uscito il veicolo n° 5.000.000: è un Fiat Ducato Panorama

UPS studia gli

e-shopper

Pubblicata la seconda edizione dello studio europeo UPS Pulse of the Online Shopper™

Il sito industriale Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri), in Val di Sangro, ha tagliato il traguardo di cinque milioni di veicoli prodotti. Il mezzo con cui si è raggiunto il primato è un Nuovo Ducato Panorama 130 Multijet II. Si rafforza così il legame storico tra il best seller Fiat Professional - 34 anni di vita, cinque generazioni e oltre 2,6 milioni unità vendute - e la più grande fabbrica europea per la produzione di furgoni medio-grandi. L'attività dello stabilimento inizia nel 1981 con una produzione di 350 veicoli al giorno. Successivamente viene ampliato, fino ad arrivare alla capacità attuale di oltre 1000 veicoli al giorno. Oltre al Nuovo Fiat Ducato vengono prodotti anche due analoghi modelli per il partner PSA. La fabbrica sorge tra i comuni di Atessa e Paglieta, in provincia di Chieti, su un'area di oltre un milione e 200 mila metri quadrati (120 ettari), ed è attrezzata per l'intero ciclo produttivo: lastratura, verniciatura e montaggio.

truckEmotion e vanEmotion

UPS, leader globale nella logistica e nei servizi di trasporto, e comScore, società leader nella misurazione del mondo digitale, hanno pubblicato la seconda edizione dello studio europeo UPS Pulse of the Online Shopper™ che analizza i fattori che muovono un acquirente online lungo l'intero percorso verso l'acquisto. I risultati evidenziano l'emergere della figura del "flex shopper", un acquirente online “spietatamente” esigente, in grado di passare da un canale all’altro così come da un device all’altro per asservire gli strumenti che ha a disposizione alla sua personale necessità e convenienza. Oltre 1.000 italiani (6.200 europei) sono stati intervistati e hanno preso parte allo studio. “I ‘flex shopper’ vogliono convenienza e completezza di informazioni quando effettuano un acquisto online” sottolinea Aylin Bumin, Marketing Manager di UPS Italia. “Nell'ottica di soddisfare queste esigenti aspettative, UPS si trova nella posizione ottimale per aiutare i retailer a sviluppare soluzioni logistiche innovative determinanti per il successo con i clienti online, in particolare attraverso UPS My Choice® e Access Point Network™, una combinazione che permette di personalizzare l'esperienza di consegna del pacco”. L'edizione europea rientra in uno studio globale che prende in esame le tendenze che si stanno affermando in Asia, Brasile, Messico e Stati Uniti. Secondo i principali risultati emersi a livello internazionale, gli acquirenti online desiderano luoghi di consegna alternativi e un maggior numero di opzioni di pagamento; gli smartphone fungono da catalizzatore per lo shopping omnicanale e i retailer dovrebbero risolverne i limiti; la spedizione gratuita continua a giocare un ruolo decisivo accanto ad un'accresciuta importanza dei resi.

A settembre appuntamento all’Autodromo di Monza con la quarta edizione

La quarta edizione di truckEmotion & vanEmotion, la manifestazione nazionale dedicata al mondo dell’autotrasporto e punto di riferimento per gli addetti ai lavori e gli appassionati di motori, torna da venerdì 25 a domenica 27 settembre 2015 nella prestigiosa cornice dell’Autodromo di Monza, uno dei più antichi circuiti permanenti al mondo. Forte del successo e dei risultati registrati nel 2014 – con 1.828 prove su truck, 663 prove su van, 206 prove off road, 11.450 km percorsi, una grande affluenza di visitatori e un programma ricco di convegni, workshop tematici e relatori autorevoli in rappresentanza di tutta la filiera - l’edizione 2015 si preannuncia ricca di interessanti novità. Inoltre dal 2 marzo sulle frequenze di Radio Number One ha ripreso la trasmissione “truckEmotion - l’emozione si fa strada”: da settimanale a quotidiana, la striscia dedicata al settore trasporto va in onda alle 5.45. Disponibile anche in podcast su www.truckemotion.it - www.vanemotion.it 10 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI


di Franco Oriolo manager, giornalista e docente a contratto di Branding alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Torino

porto franco

Il potere del coniglio A

Castelnuovo Belbo ridente comune piemontese, rischiano grosso. Infatti una pro loco particolarmente attiva e un’amministrazione comunale giovane e propositiva, organizzano da anni in ottobre la Sagra della Polenta e Coniglio. Una festa popolare che affonda le sue radici nella più autentica tradizione contadina, quando al termine della raccolta dell’uva, prodotto agricolo principale ancor oggi in questo incontaminato angolo di Monferrato astigiano, da poco Patrimonio Unesco, nelle case e nei cortili si celebrava con una grande mangiata a base di polenta e quel coniglio che veniva appositamente allevato per tutta l’annata. La festa con gli anni è cresciuta e molti sono coloro che arrivano anche da Torino, Milano e Genova per passare una giornata all’aria aperta e gustare un piatto sano sostanzioso economico, magari anaffiandolo con un bicchiere di barbera, sempre che ci sia l’amico astemio che guida, merce ormai divenuta preziosa quanto l’oro. Pare infatti che ci sia un traffico di amici guidatori astemi i cui cellulari vengono passati con la stessa parsimonia con cui andrebbe usato un buon aceto balsamico sulle fragole. Ma per quale motivo i castelnovesi rischiano? Bene, è successo che lo scorso 30 gennaio 2015, mentre il mondo si baloccava con attacchi terroristici a riviste satiriche, decapitazioni, guerre, migranti che facevano il bagno delle accoglienti acque gelate del Mediterraneo, l’on. Michela Vittoria Brambilla, nella sua strenua lotta a favore dei diritti degli animali, depositasse una proposta di legge per il “Riconoscimento dei conigli quali animali d’affezione nonchè il divieto della vendita e del consumo delle loro carni e dell’utilizzazione delle loro pelli e pellicce a fini commerciali”. Nella concisa presentazione della proposta, si sostiene che “il coniglio, dopo il cane e il gatto, risulta essere l’animale più diffuso nelle case degli italiani.” Ohibò, se così fosse ci chiediamo che brutta fine abbiano fatto i criceti, gli uccelli in genere e i pappagalli in particolare, le tartarughe e soprattutto i pesci rossi, anche se effettivamente anche chi scrive conosce ben due signore che tengono conigli da compagnia in casa.

Comunque per “porre fine alla mattanza di conigli” l’articolo 3 della proposta di legge prevede che “chiunque allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni sia punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con l’ammenda da 1.000 a 5.000 euro per ciascun animale.” Se la legge verrà approvata, e non mi stupirei, oltre al killer di conigli, si svilupperà anche la figura dello spacciatore di carne. Immagino già le intercettazioni: “Ciao, sono io, ce l’hai?”, “Si, ma mancano le olive taggiasche”, “Dai chi se ne frega, lo facciamo alla cacciatora.”, “Va bene, a stasera, solito posto.” Si scherza chiaramente e bisogna avere rispetto per le emozioni e gli affetti delle persone. Quello che però ci dà da pensare è che il coniglio improvvisamente sia diventato una

star da proteggere solo perché una parte di persone ha deciso che gli piace tenerselo imprigionato in casa, come “animale d’affezione”. Vogliamo dire che con questa legge non si protegge l’animale e non si combatte la sua sofferenza, ma si accarezza l’egoismo dell’uomo, il suo bisogno di non restare solo. Altrimenti si dovrebbe mettere subito fine alla mattanza degli agnelli nel periodo pasquale, bloccare l’allevamento delle oche per ricavarne il fois gras, impedire l’uso alimentare della carne di cervo e così via. E adesso che ci penso, in campagna, fino a qualche tempo fa venivo svegliato dal canto di due galli che in perfetto sincrono e senza darsi sulla voce, si alternavano. Era bello quel risveglio e mi ci ero affezionato. Adesso non li sento più e non credo che siano morti per vecchiaia. Onorevoli, si può fare qualcosa per i galli? ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 11


Notiziario

Milionesimo camion per DAF Celebrato dal primo ministro olandese Mark Rutte A fine febbraio dalla fabbrica di Eindhoven è uscito il milionesimo camion DAF. Un grande traguardo che non poteva che essere celebrato in grande stile, con la sua presentazione da parte del primo ministro olandese Mark Rutte (a destra, nella foto, insieme al presidente e CEO di DAF Trucks NV Harrie Schippers, a sinistra, e a Bálint Révész, titolare e CEO Révész Group, ndr). Nel corso degli ultimi due anni la gamma completa di prodotti è stata completamente rinnovata in vista della normativa sulle emissioni Euro 6. Allo stesso tempo, sono state introdotte importanti innovazioni nello stabilimento di Eindhoven, dove i camion sono costruiti su ordinazione e dove ogni giorno 122 autocarri medi e pesanti lasciano la catena di montaggio. Révész Group, cliente DAF con una flotta di 480 veicoli specializzati nel trasporto cisternati e bulk container, ha ricevuto il milionesimo veicolo prodotto integrandolo nella sua flotta. Nel 1955 il 10.000esimo veicolo uscì dalla catena di montaggio e nel 1964 il 50.000esimo. Seguì Il 250.000esimo nel 1984, il 500.000esimo nel 1999 e nel 2007 il 750.000esimo. Il primo veicolo DAF fu venduto il 1° Settembre del 1949.

La famiglia Sprinter

si allarga

Mercedes-Benz introduce due nuove versioni: EXECUTIVE e PRO

Si amplia la gamma di MercedesBenz Sprinter con le due nuove versioni EXECUTIVE e PRO, disponibili su furgoni e telai, che completano l’offerta Mercedes nel segmento Large Van raddoppiando l’offerta in termini di combinazioni tra allestimenti, versioni, portate e motori del nuovo Sprinter. La versione EXECUTIVE rappresenta la nuova porta d’ingresso al mondo Sprinter e sarà disponibile sull’intera gamma furgoni e telai: da 3,190 a 5,0 tonnellate, da 95 a 190 CV, con passo da 3.250 a 4.325 mm con sbalzo lungo. Con il Crosswind Assyst di serie lo Sprinter rimane il punto di riferimento di tutta la categoria nel campo della sicurezza. Questa versione consente un risparmio che può superare i 1.800 euro rispetto alle precedenti versioni. Sicurezza, comfort, infotainment e protezione del vano di carico sono i punti di forza della nuova versione PRO. Fanno parte della ricca dotazione di serie della versione PRO i fari fendinebbia alogeni, volante multifunzione, sedile conducente comfort, bracciolo lato conducente, volante regolabile in altezza ed inclinazione e la radio Audio 10 con bluetooth. Il rivestimento in fibra rigida del vano di carico e il pianale di carico in legno completano l’allestimento di questa nuova versione che, rispetto alla precedente, a parità di equipaggiamenti, consente un risparmio fino a 1.600 euro. 12 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

Master Pallet Fercam studia un nuovo imballo distributivo

La progressiva frammentazione e polverizzazione delle spedizioni registrabile nel mercato attuale, aveva la necessità di trovare una soluzione distributiva che garantisse la massima precisione, sicurezza ed efficienza di tutte le fasi della catena del trasporto dalla presa dal mittente, al passaggio per le strutture di cross docking fino alla consegna finale a destinazione. Per questo FERCAM ha ideato un nuovo concetto di “imballo distributivo” grazie all’introduzione del Master Pallet FERCAM: un aggregato di piccole spedizioni – con diversi mittenti e destinatari - che vengono posizionate sullo stesso pallet per facilitare e rendere più veloce e sicuro il transito delle spedizioni negli hub e cross-docking della rete distributiva di FERCAM. La soluzione è particolarmente indicata nei casi in cui i carichi da spedire sono composti da pochi colli per diverse destinazioni.


di Paolo Volta giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

volta pagina

Un ministero di peso? L

e dimissioni dell’onorevole Maurizio Lupi da Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno dato vita ad accesi dibattiti. Nei talk show politici, sugli organi di informazione, nelle ipotesi di soluzione del problema, tutto era incentrato sul “peso” dei ministeri e sulla gestione degli equilibri nella divisione di incarichi tra le varie componenti di Governo. Qualora l’Unità di Missione, che nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si occupa prevalentemente di appalti e dell’attuazione del programma delle Infrastrutture strategiche, venisse trasferita a Palazzo Chigi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti verrebbe svuotato perdendo il ruolo di Ministero importante. Due le annotazioni che possiamo fare. La prima prettamente etica: il peso di un ministero appare direttamente proporzionale alla capacità di spesa dello stesso. La seconda di merito: i commentatori, i partecipanti ai dibatti televisivi non hanno la minima idea di cosa rappresenti il trasporto nel nostro Paese. Il Conto Nazionale Trasporti, redatto dall'Ufficio di Statistica dell'Amministrazione in collaborazione con il Ministero, le altre Amministrazioni Pubbliche Centrali e Periferiche, l'Istat e numerosi Enti, Aziende ed Istituti di ricerca di settore ndr. (Il Conto, istituito per Legge oltre quarant'anni fa, costituisce uno strumento informativo di grande rilevanza nel panorama delle statistiche ufficiali di settore, ndr) evidenzia che: • La stima del traffico interno di merci per l’anno 2012 ammonta a poco meno di 183 miliardi di tonnellate-km. • Il trasporto interno di passeggeri evidenzia, per l’anno 2012, quasi 796 miliardi di passeggeri-km. • L’Italia continua a trovarsi ai primi posti fra i Paesi industrializzati per numero di autoveicoli circolanti in relazione alla popolazione residente. Nel 2012, infatti, il rapporto tra popolazione e autovetture è stato pari ad 1,64.

• L’ammontare complessivo delle spese per le autovetture ad uso privato è stato stimato, per il 2012, in circa 156,813 miliardi di euro. • Sono tre gli spostamenti medi procapite giornalieri. Tale risultato investe tutte le circoscrizioni territoriali nella stessa misura. Mediamente le percorrenze complessive pro-capite, in un giorno medio feriale, si attestano intorno ai 35 km, con una distanza media di 12-13 km per ogni spostamento. • Tra le ragioni della mobilità il peso maggiore è riassunto dagli spostamenti legati alla gestione familiare con il 40% sul totale, il lavoro e lo studio si attestano al 36,5%, e le attività dedicate al tempo libero al 23,4%. Recenti studi hanno individuato l’esistenza di una soglia per gli spostamenti alternativi all’auto (bici+Tpl+pedoni), compresa tra il 50% e 60%, quale obiettivo di riferimento per una città più equilibrata come soluzioni di trasporto (intermodale) e con meno traffico. Quella ideale,

ovvero con spostamenti sostenibili che rappresentino oltre la metà del totale, corrisponde in linea di massima ad una città che sappia promuovere e rendere attraenti il movimento a piedi nel raggio di 5-600 metri, la bici fino a 3-4 km ed il Tpl nelle medie distanze (oltre i 5 km), con validi servizi ai pendolari. Nel panorama italiano, i numeri disponibili confermano una volta di più il modello “auto-centrico” che contraddistingue le aree abitate con conseguenti problemi ambientali. Il rapporto Trasporto merci / PIL rappresenta da sempre un indicatore economico significativo; il settore da tempo reclama più attenzione ndr (come è noto pallet e container non votano!!). La liberalizzazione ferroviaria da completare, la mobilità sostenibile di passeggeri e merci da organizzare, gli obiettivi strategici da attuare di portualità e logistica e la riforma del trasporto pubblico locale sono attività solo nobili o anche di peso, in assenza di appalti? Ai posteri l’ardua sentenza. ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 13


Notiziario

Young European Truck Driver Edy De Rocco trionfa nella finale italiana Edy De Rocco, autista di Arsiè (BL), ha vinto la sesta edizione italiana della manifestazione organizzata da Scania e dedicata ai giovani conducenti di autocarri. La finale nazionale è andata in scena sabato 28 marzo presso la sede di Italscania, a Trento. Già nel 2012 Edy aveva assaggiato l’ebbrezza della vittoria a livello nazionale, fermandosi poi ai quarti nella finale europea. Edy De Rocco e Massimo Barilli, autista di Levico Terme (TN), così come gli altri due semifinalisti, ben si sono comportati nelle stazioni di qualificazione: prove consumo, test teorico, prova manovra e controllo preliminare del veicolo. Raggiunte le semifinali, ad attenderli vi è stato un duello di precisione: l’esercizio denominato “Scacco al re” che consisteva nell’abbattimento tramite il rimorchio e la cabina di quattro birilli, ognuno posto sugli angoli di un’area rettangolare e posizionato all’interno di altri due birilli che non dovevano essere toccati. Sul terzo gradino del podio il giovane Daniele Nardini, di soli 25 anni, che ha dimostrato talento alla guida nelle varie prove e solo per un soffio ha mancato la finalissima.

Un riconoscimento Trasporti... per Fai Service speciali La società cuneese ha ricevuto il premio “CULTURA+IMPRESA 2014” per la mostra itinerante su camion “The European Dream Road to Bruxelles”

Arte contemporanea, musica, fotografia e produzione culturale d’impresa. Questi gli ingredienti del Premio CULTURA+IMPRESA 2014, che lo scorso marzo, a Milano, ha premiato le migliori produzioni culturali realizzate nel 2014 in partnership con il mondo dell’impresa. Tra i premiati anche la FAI Service, la società di Cuneo leader nei servizi alle aziende di autotrasporto con sedi in Italia e all’estero (nella foto il direttore generale Francis Cosio, ndr), per la sponsorizzazione della mostra fotografica itinerante su camion “The European Dream-Road To Bruxelles” dell’Associazione culturale OnTheMove, che l’anno scorso da Bari ha percorso le principali piazze italiane fino ad arrivare a Bruxelles. Un tir con all’interno un carico prezioso: l’opera fotografica di Alessandro Penso, fotoreporter internazionale e vincitore del World Press Photo, che per molti mesi ha vissuto e testimoniato la vita degli immigrati che quotidianamente tentano di superare le frontiere dell’Est per entrare in Europa. 14 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

TNT è il primo corriere a regolamentare il trasporto di insetti, molluschi e gasteropodi in Italia

Buone notizie per i 75.000 apicoltori italiani: grazie a TNT, è oggi possibile spedire api (e anche bombi, lumache o molluschi) in tutto il territorio nazionale in modo rapido e sicuro. Questo grazie alla realizzazione di una procedura ad hoc, la X05, che regolamenta il trasporto di questi animali e che specifica anche gli imballi da utilizzare: l’AAPI (Associazione Apicoltori Professionisti Italiani) e l’AIAAR (Associazione Italiana Allevatori Api Regine) hanno infatti definito con TNT le caratteristiche di questi contenitori, che permettono un trasporto sicuro e confortevole per gli animali e ovviamente agevolano un’attività la cui centralità – anche economica – non sempre è ben compresa e che fenomeni drammatici come la moria delle api stanno mettendo in serio pericolo: si pensi, ad esempio, che il servizio di impollinazione che le api assicurano alle sole coltivazioni di interesse alimentare nel mondo è pari a 153 miliardi di Euro/Anno, e a 14,2 miliardi in Europa.


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Notiziario

Nuove nomine

Volvo Group Trucks Sales Giovanni Lo Bianco alla guida delle attività di Renault Trucks Italia e di Volvo Trucks Italia Nel quadro della riorganizzazione delle attività del Gruppo Volvo in Italia, Giovanni Lo Bianco è stato nominato Vice-President del Volvo Group Trucks Sales Italia dal 1° Aprile 2015. Nel nuovo ruolo Giovanni Lo Bianco assumerà la responsabilità delle attività di Renault Trucks Italia e di Volvo Trucks Italia. Questa nuova organizzazione consentirà di operare in una maniera più efficiente, controllata e reattiva sfruttando al massimo le possibili sinergie nelle funzioni di supporto, ottimizzando il posizionamento del portafoglio prodotti e la gestione della clientela. Ciò non comporta alcun cambiamento nell’attuale strategia commerciale del Gruppo che rimane quella di sviluppare e far crescere in maniera indipendente ognuno dei marchi del settore Veicoli Industriali. Giovanni Lo Bianco, 52 anni, è entrato a far parte del Gruppo Volvo nel 1996, registrando importanti successi professionali, ricoprendo incarichi che gli hanno consentito anche una significativa esperienza internazionale all'interno del Gruppo stesso per entrambi i marchi. Tra i principali ruoli ricoperti, Retail Director presso la Volvo do Brasil, in seguito, Direttore Generale di un Volvo Truck Center in Francia. Infine, prima di diventare Amministratore delegato di Volvo Trucks Italia nel 2013, ha ricoperto la carica di Used Trucks Export Director presso Volvo Truck France.

Nuovo CEO per MAN Dal 1° aprile Joachim Drees è Chief Executive Officer del costruttore di Monaco Dal 1° aprile 2015 Joachim Drees è il nuovo CEO di MAN Truck & Bus AG, succedendo ad Anders Nielsen, CEO di MAN Truck & Bus AG dal 1° settembre 2012. Nielsen è passato a sua volta alla Volkswagen AG, la società madre del Gruppo MAN, divenendo responsabile del reparto Business Development della divisione veicoli commerciali. Inoltre, il Consiglio di Sorveglianza ha deciso di estendere il contratto di Heinz Jürgen Löw come Direttore Vendite e Marketing fino al 2021. Fino a poco tempo fa, Joachim Drees è stato CEO della Drees & Sommer AG di Stoccarda. In precedenza è stato partner di una società di investimenti inglese a Londra. Dopo aver studiato presso l'Università di Stoccarda e di Portland, ha lavorato come manager nel settore dei veicoli industriali per il Gruppo Daimler e Mercedes-Benz.

INTERMODALITÀ

Interporto di Parma e porto di Ravenna studiano nuove relazioni strategiche

È stato presentato presso l'Autorità Portuale di Ravenna lo studio sviluppato nell'ambito dell'accordo sottoscritto tra Autorità Portuale, Regione Emilia Romagna e CePIM- Interporto Parma, per verificare la possibilità di sviluppare, attraverso l’incentivazione delle connessione ferroviarie, relazioni strategiche e operative tra Porto di Ravenna, primo Porto dell’Adriatico e terzo Porto italiano al netto del petrolio, e Interporto di Parma, tra i primi dieci in Europa. Nell'ambito dell'iniziativa, la Fondazione ITL (Istituto Trasporti e Logistica) ha illustrato i risultati dello studio, che ha riscontrato il tangibile interesse da parte degli operatori coinvolti nel lavoro, soprattutto in riferimento alla possibilità di attivare un servizio "multiprodotto-multicliente", con origine da Ravenna, funzionale a stimolare lo shift modale per la distribuzione di merci non solo destinate a Parma ed al suo territorio, ma anche, attraverso l’Interporto CePIM, in grado di proseguire sulle direttrici internazionali, verso mercati più ampi. 16 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI


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il frontale

di Paolo Tasla

Caos di privilegi

S

ede della protezione civile di Napoli: i dipendenti si lamentano perché prendono solo 1200 euro al mese. Allora dormono o guardano la tv, mentre i depositi dei materiali della Protezione Civile sono sommersi di sporcizia e sono diventati impresentabili e inutilizzabili (sarebbe la funzione principale) come rifugi per i cittadini, in caso di calamità naturali o addirittura se il Vesuvio si risvegliasse. Così scrive Fabrizio Gatti nella sua inchiesta ”gattopardi di provincia”. Ma non c’è solo Napoli, vi racconto anche quella di Vibo Valentia: se i dipendenti prendessero 1200 euro farebbero festa. Qui i gattopardi si sono divorata la cassa, la Provincia è in default e gli impiegati non ricevono i salari da 5 mesi. Andare a vedere per credere. Li chiamano gattopardi (con la g minuscola per fortuna) perché hanno la capacità di sembrare importanti e l’incapacità di assumersi responsabilità essendo privi di senso civico e di etica personale.

La riforma delle Province doveva essere la più grande riforma dopo quella del Senato. Il 31 marzo le Province dovevano presentare le liste degli esuberi. Questi dipendenti statali, continua Gatti, sono in una botte di ferro: saranno sempre pagati, o messi in mobilità o trasferiti o collocati a riposo da fine dicembre 2016. Saranno circa 20.000 persone del totale di quasi 55.000 di cui più o meno 51.000 assunti a tempo indeterminato con 1200 dirigenti. Ma arrivano i tagli alla spesa: 2.9 miliardi limati dal 2009, un altro miliardo nel 2015, via due miliardi nel 2016, altri tre via dal 2017. I servizi dovrebbero essere confermati. Vi chiedo: avete visto le strade come sono ridotte? Manutenzione e riscaldamento nelle scuole al minimo, pasti per i bimbi delle elementari a dir poco a rischio di fame o disturbi intestinali. I trasporti sono stati ridotti, assistenza ai disabili irrilevante, stipendi dei dipendenti quasi sempre in ritardo. Questa sfida, del resto encomiabile nel merito, dimostrerà se Renzi passerà alla storia come il Premier delle riforme o come quello del caos. Non basta, afferma ancora l’inchiesta di Gatti. Parliamo di Reggio Calabria: i gattopardi l’hanno voluto e così è stato. Sta diventando città metropolitana: appena 180.000 abitanti, 550.000 la provincia, conti sottozero, debiti fuori bilancio. Cosa significa? I debiti fuori bilancio delle Province sono calcolati essere 186 milioni, suddivisi in 75 enti, nel 2013, ultimo rilevamento. Sono dovuti a imprevisti: sentenze di condanna, liti nell’acquisizioni di beni, disavanzi nelle aziende controllate. 12 euro per abitante in Sicilia, 7 in Liguria, quasi 6 in Abruzzo. +80% medio rispetto al 2012. In Basilicata però si raggiunge il 934%, in Campania il 714%, in Sicilia il 584 %, in Liguria il 492%. Una massa consistente, che “non appare nelle scritture contabili” denuncia la Corte dei Conti e rende i bilanci non veritieri. Voltiamo pagina: questi spaccati di inciviltà oramai caratterizzano la vita quotidiana di tutti noi cittadini, che oltre alla crisi economica che ci sta massacrando da oltre dieci anni, malauguratamente deve sopportare un degrado civile senza fine, rendendo fragili e infranti gli argini di una comunità civile, che la maggior parte delle famiglie vorrebbe tutelare per le generazioni future. Le cricche locali, gli anelli magici del potere continuano imperterriti ad usare a loro piacere le enormi risorse a disposizione del sistema pubblico, depauperando i fondi destinati 18 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

alla sicurezza delle persone, alla sistemazione dei territori franati e allagati o a rischio cedimento, all’impiego di energie alternative per combattere inquinamento e malattie conseguenti, alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per competere con gli altri Paesi d’Europa, portando nuova viabilità nei territori industriali del Nord dove le strade provinciali di maggior traffico sono ancora quelle del dopo guerra. Per fortuna ogni tanto qualche Procura mette le mani sui colletti dei politici corrotti e corruttori, il cui fatturato sfiora i 100 miliardi annui, che affiancati agli altri cento di economia in nero, porta la somma ad essere il 20% del debito pubblico giunto oramai a superare i 2 mila miliardi di euro. Da questi concetti dobbiamo ripartire e risalire la china per combattere la crisi italiana. L’aspetto economico è il drappo che avvolge lo scenario generale, ma la vera sostanza di questa condanna è che la maggior parte degli Italiani, quelli che vivono nel Paese reale, si sente senza protezione. Non si possono condannare e subito dopo scarcerare i delinquenti. Oramai lo sanno benissimo i criminali dell’Est che il miglior Paese dove delinquere è proprio l’Italia, “dove puoi fare quello che vuoi, tanto non ti mettono in prigione”. Una vergogna senza fine. Un Paese dove non c’è la certezza del diritto e l’applicazione delle pene è destinato rapidamente verso il caos. Nell’aria si percepisce ovunque questa sensazione di vuoto, di smarrimento, dalle città del Nord al Mezzogiorno mortificato e incarognito dal potere della mafia, della ’ndrangheta e della camorra. Siamo ridotti senza classe dirigente, senza la volontà di leadership delle cosiddette élites che hanno abbassato la guardia, perdendo progressivamente la loro identità sociale, culturale,simbolica. Mi è capitato di sentire dei giovani che stanno seguendo la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative: sono demotivati, privi di voglia di reagire, privi di voglia di cambiare. Così fanno il gioco degli invadenti tribuni populisti che consegneranno definitivamente questo Paese in mano ai nuovi gattopardi o meglio alle faine, perché quando non resterà più niente da rubare, si prenderanno anche le galline. Leggete un bel libro: Massimo Gramellini-Chiara Gamberale Avrò cura di te. Mondadori Store euro 13.60. ●


Delocalizzazione ANITA chiede misure per rilanciare il settore dell’autotrasporto Una contrazione dell’occupazione di 197.000 posti di lavori con conseguente mancato contributo IRPEF, 2.000 flotte del trasporto merci che hanno cessato l’attività, una perdita di introito per le casse dello Stato pari a 10 miliardi di euro perduti dalle accise sui carburanti, 420 milioni di mancati introiti di IRAP, un calo delle immatricolazioni dei veicoli di massa totale complessiva superiore alle 3,5 tonnellate pari a 5.200 unità all’anno dal 2008. Il costo del lavoro in Italia è pari a 60 mila euro all’anno per ogni autista contro i 40 mila dell’Ovest Europa e i 26 mila dell’Europa dell’Est pari al 48% in più rispetto alla media europea. La pressione fiscale è la seconda voce a pesare sui conti delle imprese di autotrasporto italiane che raggiunge il 66% contro il 36% della media europea. Motivi che hanno portato le aziende italiane del comparto a delocalizzare. È questo il quadro del settore dell’autotrasporto italiano, emerso da un’indagine condotta per conto di UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri) sull’esodo delle imprese della filiera dall’Italia e il conseguente impatto per l’economia del Paese, riferita ad un periodo di 5 anni (2008-2013). “Sono dati sconcertanti che scoraggerebbero chiunque a mantenere la propria attività in Italia – ha dichiarato il Presidente di ANITA, Thomas Baumgartner – eppure molte imprese di autotrasporto e logistica continuano a credere in questo Paese e a svolgere qui la propria attività sopravvivendo alla crisi economica. È tempo che il governo dia delle risposte alle imprese di autotrasporto”.

APP DKV Nuova release DKV Euro Service ha completamente rinnovato il look e le funzionalità della sua App gratuita per smartphones iOs e Android, che consente agli utenti di comparare i prezzi del carburante e la distanza dalle stazioni di servizio in tutta Europa. Inoltre, sono state progettate versioni specifiche anche per tablet iOs e Android.

il dorsale

di Gian Paolo Pinton

C’era una volta il Nordest Q

uesto non è solo il titolo del recentissimo libro di Francesco Jori e Gianni Riccamboni, scritto ispirandosi ad una delle menti più lucide di questo territorio un “pò” speciale del nostro Paese: Giorgio Lago. Un giornalista che ha impersonificato meglio di chiunque altro la così detta “razza piave” che in altri campi, come lo sport, era rappresentata da personaggi indimenticati come Gipo Viani. Ilvo Diamanti, con il suo acuto metodo di analisi sociologica, dice che il “Nordest comunque lo chiami segna, in ogni caso, un cambiamento della rappresentazione territoriale, che storicamente divide l’Italia in due. Nord e Sud. E in questo modo, riassume i problemi, o meglio, le 'questioni' nazionali. Una in particolare: la “questione meridionale”. Che riconduce il deficit di integrazione del Sud a un problema di sottosviluppo. Più precisamente, di 'sviluppo dipendente'. Il PIL del Nordest è stato il primo in Europa, superiore anche quello dei Lander tedeschi, studiato da economisti e sociologi di tutto il mondo, suscitando, a suo tempo, anche la curiosità e l’ammirazione di Bill Clinton. Il PIL della sola provincia di Vicenza superava quello dell’intera Grecia. Nella provincia di Treviso c’era un’azienda ogni nove abitanti. Dati incredibili che hanno portato ricchezza e lavoro a tutto il Paese. Non possiamo dimenticarci che oltre il 90% delle PMI venete sono state fondate nei sottoscala o nei garage subito dopo la seconda guerra mondiale. Gli esempi sono tantissimi, non abbiamo lo spazio, in questa sede, di riproporveli. Le PMI nascevano come funghi e l’indotto era motore di un’economica “sparagnina e provinciale” che arricchiva il territorio di possibilità impensabili fino a pochi anni prima. Nacque il turismo termale con Abano e Montegrotto, la più grande area d’Europa e le splendide spiagge di Jesolo, Lignano e Grado. Ci fu il boom delle auto sportive. Il Nordest fu il territorio dove sono state vendute, negli anni 60 e 70, il numero più elevato di Ferrari e di Porche, fin tanto che, quest’ultima, decise di fondare la filiale italiana proprio a Padova. Ma se il Nordest è stato il motore del Paese, tanto che il modello socioeconomico venne studiato anche da altri Paesi stranieri, il solo limite di questo territorio è stato quello di non saper produrre una classe dirigente che potesse avere anche una valenza politica di rilievo, che potesse rappresentare a Roma, ciò che sapeva fare benissimo all’ombra dei propri campanili. Non c’è mai stata una tradizione che preparasse manager pubblici e, pur avendo a Padova una delle migliori Università Italiane, fondata nel 1222, da docenti fuoriusciti da quella di Bologna, sorta nel 1208, la popolazione rimase sempre considerata come un popolo poco illuminato. L’incalzare della globalizzazione, la concorrenza di economie emergenti e il freno dei consumi ha fatto sì che molte PMI, non preparate ad affrontare l’internazionalizzazione, vedessero sfiorire la loro capacità di crescita, anche per una semplice ma imprevista situazione venutasi a creare in molte di queste piccole imprese: la difficoltà del trapasso generazionale. In dieci anni hanno chiuso più di 50.000 aziende, si sono suicidati quasi 100 imprenditori. Dati che sembrano appartenere a dichiarazioni di guerra e che, conseguentemente, hanno ferito il Brand del territorio per eccellenza che aveva conquistato rispetto e ammirazione in tutto il Mondo. “E’ mancato il federalismo illuminato che predicava Giorgio Lago” come dice Massimo Cacciari. In cambio è arrivata la controcultura politica antieuropea della Lega, a far risprofondare la voglia di ripartire del Nordest. Facile terreno di conquista, dei populismi leghisti, visto che la cultura politica dei Veneti è sempre stata manipolata dai politicanti locali, che facevano eleggere in Veneto i candidati delle Regioni del Sud. A distruggere definitivamente la buona reputazione del Nordest c’è stato il recente scandalo Mose, che ha divorato centinaia di miliardi di euro, passando sopra alle buone intenzioni di ministri “poliziotti” come Di Pietro, che non si accorse mai di nulla. Il Mose, oltre a non sapere se tecnologicamente sarà la vera barriera mobile che salverà Venezia dalle alte maree, ha trascinato nel fango tutta la classe politica cresciuta all’ombra della seconda Repubblica, confinando il territorio a modello da non imitare, soprattutto per le opere pubbliche. Non voglio concludere con la frase “Addio Nordest” bensì lanciare un messaggio positivo per ripensare il modello socio economico, culturale e politico di questo territorio. Credo sia assolutamente obbligatorio, cominciando dalle prossime elezioni amministrative. Un’occasione da non perdere per rinnovare la classe dirigente politica puntando sui giovani. Forza Nordest! ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 19


Non solo tir

di Alessandro Musumeci Responsabile vendite B2B Rete Citroën

I “Santini” nell’era moderna S

ono di ritorno da un weekend a Londra dove si è svolta l’annuale Global Conference degli Alumni Bocconi, un’occasione ricca di meeting, networking, incontri e ritrovi con amici. In pieno terzo millennio e nel contesto di una delle migliori Business School europee, ti aspetti di trovare in queste riunioni degli spunti e delle idee di modernità e di innovazione, insomma di capire dove si va e quali sono i trend futuri del business. E invece, scopri che protagonisti di tutti gli incontri, scambi e chiacchierate sono niente di meno che i biglietti da visita. La carta... non proprio una “disruptive innovation”. Ebbene sì, tutti questi mega manager, banchieri di alto livello, imprenditori, CEO, CFO e simili, tutti riuniti con l’obiettivo di estendere il proprio network e intenti nell’ormai consolidato rituale dello scambio delle business card (una maniera più moderna e attraente per chiamare i vecchi biglietti da visita). Dobbiamo quindi arrenderci al potere incontrastato della carta? Possibile reagire in qualche modo? Che dicono i pionieri del “moderno a tutti i costi”? Quelli che scommettevano che i kindle avrebbero soppiantato i libri cartacei?

Ecco allora comparire chi vuole adattare ai tempi moderni il rituale del “Santino”, o almeno ci si prova. Come? Semplice: invece del solito bigliettino cartaceo, tira fuori l’i-phone (di per sé già icona del moderno) e si collega immediatamente su Linkedin: due secondi appena per inviare l’invito ed accettarlo ed eccoci collegati alla rete professionale. Sì... ma poi? Così rapido per connettersi ma altrettanto veloce per cadere nel dimenticatoio. E quindi, alla fine, essere collegati a tutti vuol dire non esserlo con nessuno. Infatti, quando rientri in aereo o metti ordine tra i documenti, il biglietto da visita cartaceo dà molto più l’idea del contatto fisico e reale: come se la persona fosse ancora lì davanti, puoi ricordarne le fattezze fisiche e magari anche i punti essenziali degli argomenti di cui avete discusso. Il contatto su Linkedin, invece, rientra nel mucchio delle centinaia di persone con cui sei connesso, non tutti fisicamente conosciuti o mai incontrati: almeno se hai una business card, puoi essere certo che quella persona l’hai incontrata realmente. Effettivamente anche su uno strumento semplice e comune come i biglietti 20 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

da visita, le aziende si possono sbizzarrire in originalità: se andate su google e digitate “business card LEGO”, scoprirete con sorpresa che in Lego i biglietti da visita non sono realizzati con carta ma proprio con dei mattoncini, icona aziendale, con scritto sopra il nome e job title della persona. Sempre rimanendo in ambito di business card, ogni volta che mi capita di scambiarle con qualcuno, mi viene istintivo di porgerle con due mani e chinarmi leggermente in avanti, ripetendo un rituale asiatico che ho appreso durante un viaggio di lavoro in Cina: lì, lo scambio delle business card è un rito serio, quasi un cerimoniale a cui prestare molta attenzione, non come da noi dove alcune volte si vedono bigliettini che vengono lanciati in aria. La maniera con cui si consegna il bigliettino in Oriente è un indicatore di rispetto per la persona cui ci rivolgiamo, oltre che strumento per chiarire lo status sociale e la gerarchia: attraverso il job title scritto sulla card si definiscono i ruoli, si capisce in un meeting a chi bisogna rivolgere lo sguardo e le attenzioni. Insomma, personalmente, credo che anche nell’epoca del digital a tutti i costi ci siano alcune cose che non necessitano di essere

rinnovate o stravolte rispetto alla tradizione. In una rapida associazione di idee che mi riporta più sul quotidiano lavorativo, una riflessione simile l’ho già fatta riguardo la nostra comunicazione sui veicoli commerciali e l’efficacia commerciale di ciascun mezzo: radio, stampa, alcune volte la TV, sempre più spesso le DEM e ovviamente il digitale. Ma devo ammettere che lo strumento che maggiormente ci porta dei risultati visibili e reali è il semplice e old-fahion flyer o volantone cartaceo. E poi, c’è da osservare che una volta le cassette della posta erano piene e strabordanti di offerte e pubblicità, e quindi tipicamente tutto quello che non era bollette o simili veniva cestinato, senza nemmeno uno sguardo. Ora invece, il fenomeno si capovolto a discapito del digitale, ovvero di posta cartacea ne riceviamo ben poca, mentre siamo inondati da e-mail di ogni tipo: ecco quindi che, in un contesto simile, il mezzo più semplice, anche se non il massimo in tema di modernità, come la carta risulta il più efficace. Ancora una volta, nell’era del digitale e dell’innovazione a tutti i costi, le cose più basic e semplici sono quelle più efficaci. Questo vale nel nostro lavoro quotidiano come negli incontri d’élite organizzati nella City all’insegna della modernità e dell’innovazione. ●


Consumare di meno? Scegli Actros, non teme rivali. L’Actros convince ad ogni sfida. Nei mesi scorsi molte aziende di trasporto hanno partecipato al programma «Fuel Duel» testando l’Actros in diverse condizioni di impiego in tutta Europa. Il risultato medio di tutte le prove ha dimostrato una riduzione dei consumi pari al 10,5%*. Altri duelli si svolgeranno nei mesi a venire… Guardate voi stessi: www.fuelduel.it

Un marchio della Daimler AG

* Aggiornamento al 02.04.2015: consumo medio con veicoli Euro V ed Euro VI, 4.884.349 km percorsi in condizioni di impiego reali, 984 test (di cui 48 in Italia).


Cover story

Fuel Duel

DUELLO

finale

Mercedes-Benz Actros non teme confronti e in un appassionante test si dimostra il veicolo che consuma di meno con un risparmio di oltre l’11 per cento di Luca Barassi

22 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI


E

ssere il numero uno del mercato in Europa non basta. Bisogna anche dimostrare ai propri clienti che l’obiettivo è farli risparmiare, soprattutto in questo contesto economico. E MercedesBenz non si tira certo indietro, nonostante la sua quota di mercato del 23 per cento. Le ragioni di questo successo tra i proprietari di flotte si concretizzano proprio nella grande efficienza economica dei suoi veicoli,

oltre che nell’elevato livello di sicurezza. I valori di consumo da soli sono più che convincenti: l’Actros con tecnologia Euro 6 utilizza fino al cinque per cento meno di carburante rispetto al suo modello predecessore Euro 5. Se poi, in aggiunta, viene utilizzato il sistema di controllo predittivo di Powertrain (PPC), il risparmio di carburante aumenta di un ulteriore cinque per cento. Che il duello abbia inizio! 750 test di confronto in situazioni reali, su strada e tra le flotte dei principali clienti Mercedes. Si chiama FUEL DUEL e Actros ha dimostrato un vantaggio in termini di consumo di oltre undici per cento di media, vincendo oltre il 90 per cento dei duelli. L’esempio più recente lo abbiamo visto a Soest, vicino a Dortmund, con la Meiberg Transport; ad un Actros 1845 LS (Euro 6) è stato contrapposto - per due settimane di reale operatività - un veicolo equivalente concorrente, ma con un propulsore ancora Euro 5. Nel duello l’Actros 1845 della Meiberg ha lavorato per 4972,7 km, registrando un consumo medio di 25,0 l per 100 km. Questo significa che il beneficio in termini di consumo di carburante rispetto all’autocarro concorrente con Euro 5 è stato di 1,9 l/100 km, ovvero il sette per cento. Nel caso di un chilometraggio annuo di 120.000 km, questo si traduce in un risparmio di 2280 l di carburante e sei tonnellate di CO2. Il proprietario dell’azienda, Dirk Meiberg, ha spiegato: “Non ci interessa ciò che

I Fuel Duel si svolgono in tutta Europa direttamente presso le aziende Clienti. L’ultima sfida, in ordine di tempo, è stata presso la Meiberg Transport di Dortmund.


Gli Actros utilizzati per i Fuel Duel hanno tutti le stesse caratteristiche e sono identificabili con una livrea ben specifica. A bordo, nei primi giorni del programma, anche un trainer Daimler per illustrare tutte le funzionalità del veicolo.

viene pubblicizzato sui depliant e sulle brochure delle Case. Abbiamo voluto mettere alla prova l’Actros nelle operazioni quotidiane e scoprire che cosa può fare realmente a confronto con le nostre unità esistenti che hanno una media complessiva di consumo di 29,5 l/100 km”. In dettaglio…

gamma di velocità selezionata nel controllo di crociera, può calcolare quale è la marcia ottimale più velocemente di quanto qualsiasi driver può fare e cambiare la marcia esattamente nel momento giusto. Ogni giorno, grazie al servizio FleetBoard, il Professional Training & Consulting Team è in grado di verificare la guida de-

aggregate per un periodo prolungato di tempo oppure in riferimento all’ultimo viaggio fatto. Il sistema non solo dà al driver il punteggio relativo al suo stile di guida, ma fornisce anche suggerimenti su come realizzare un stile di guida ancora più performante.

25,0 l/100 Km contro i 26,9 l/100 km del miglior veicolo della flotta. È stato questo il risultato dell’ultima sfida del Fuel Duel.

24 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

Le regole sono sempre le stesse, per ogni duello: l’autista della flotta interessata riceve un briefing approfondito e inizialmente è accompagnato da un istruttore professionista o un esperto del personale di vendita Mercedes-Benz. Dopo di che svolge il suo lavoro abituale con l’Actros per due settimane, supportato dal servizio telematico FleetBoard. I veicoli Mercedes-Benz dedicati al Fuel Duel hanno una configurazione identica: i mezzi per la maggior parte sono dotati di una cabina StreamSpace, PPC e FleetBoard. Ad oggi, 90 Mercedes-Benz Actros sono in strada in 22 Paesi, impegnati nel Fuel Duel, un’iniziativa ideata da MercedesBenz Olanda due anni fa. ●

L’Actros 1845 LS è stato in azione per due settimane nell’azienda di trasporto Meiberg, trainando un semirimorchio refrigerato contenente 33 pallet di scatole di carne fresca ogni giorno da Heiligenstadt a Dortmund. Il primo giorno il driver, come da procedura, è stato formato in modo approfondito sul veicolo e sull’utilizzo del PowerShift 3, che è montato di serie. Il sistema di controllo predittivo Powertrain (PPC) è stata una ulteriore novità per l’autista impegnato in questa sfida. Il PPC (ne abbiamo parlato specificatamente nel numero di aprile di Trasportare Oggi After Market, N.d.R.) è uno strumento straordinario, tecnologicamente avanzatissimo: non solo conosce la topografia del percorso che a breve affronterà il veicolo, ma conosce anche il peso preciso del mezzo e la

gli autisti impegnati nei duelli, attraverso una serie di rilevazioni quali accelerazione e frenate, velocità, e gear shifting. Nel caso specifico il giudizio di Eisenhower Fabian, consulente per la Germania del Professional Training & Consulting Team è stato: “L’uomo al volante è un vero professionista. La scala di valutazione FleetBoard, che va da 1 a 10, ha segnato 9,67”. Il driver, naturalmente, è anche consapevole di questo punteggio, attraverso un display a bordo che dà informazioni

I Duelli in 22 Paesi europei con 90 modelli Actros



Eventi

il SALONE

della svolta di Francesca Lugaresi

È

stata una vera e propria iniezione di fiducia quella dell’edizione 2015 di Transpotec Logitec, che ha appena chiuso i battenti nella città scaligera dopo quattro giornate dense di anteprime, eventi, appuntamenti convegnistici, ma soprattutto, di pubblico. Qualcuno ha voluto definirlo come “il salone della ripresa”, non solo come auspicio, ma come una certezza supportata da numeri. Dopo anni di Saloni semideserti, insomma, possiamo dire finalmente di avere respirato un clima di grande fermento e ottimismo e avere (ri)vissuto le giornate di gloria di un tempo: 26 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

per gli organizzatori della manifestazione, per le Case presenti che ci hanno creduto, per le testate, come la nostra, mediapartner dell’evento, che si sono fatte loro stesse promotrici di eventi, come le prove dei veicoli, vera anima dei Saloni sui trasporti. Un’edizione che ha ripagato il coraggio di esserci degli espositori (che hanno raggiunto quota 260, il 33% in più rispetto all’ultima edizione del 2013). Perché di coraggio si tratta, richiedendo un grandissimo impegno, che le Case hanno dovuto decidere di assumere già alla fine dello scorso anno, in un momento ancora di grande incertezza, nonostante si cominciasse a intravvedere una piccola ripresa del mercato.

Si è concluso il 19 aprile Transpotec Logitec, l’evento di riferimento per il mondo dell’autotrasporto italiano. Il bilancio? Oltre le aspettative: grande affluenza di visitatori, più di 24.000, grande soddisfazione di espositori ed organizzatori Parola d’ordine: ottimismo Una soddisfazione quasi palpabile quella di cui siamo stati testimoni dal 16 al 19 aprile, fin dalle prime due giornate della manifestazione, tipicamente dedicate agli incontri con la stampa e i dealer, per poi raggiungere il culmine nelle giornate di sabato e domenica, con la copiosa affluenza di visitatori e clienti. Se il numero delle preregistrazioni al primo giorno di manifestazione (circa 12.000) faceva ben sperare, il numero ufficiale delle presenze


registrate al suo termine, 24.107 visitatori (+16%) ne ha decretato il vero successo. E il successo si percepiva, anche senza numeri ufficiali, guardando gli stand dei Costruttori, sempre affollati di clienti o semplici visitatori interessati a scoprire le novità presentate. Si percepiva dai tappi di bottiglia che saltavano “dietro le quinte”, che lasciavano intendere brindisi a qualche nuovo ordine, un suono che nell’edizione 2013 mancava completamente. Si percepiva dai volti degli espositori, sempre intenti a soddisfare le domande di chi si fermava presso i loro stand, con grandi e genuini sorrisi, sempre accesi nonostante la stanchezza. “La scelta di esserci non è stata azzeccata… di più!”, ci ha riferito durante queste intense giornate un entusiasta Alessandro Oitana, responsabile della business line medium heavy di Iveco.

“Siamo attori protagonisti di una fiera che a mio avviso passerà agli annali come la fiera della svolta. Il clima di fiducia e ottimismo è palese, ed è lo stesso che si percepiva alle manifestazioni fieristiche di settore ante crisi”.

“Un salone oltre le aspettative”, ha confermato Enrico Ferraioli, responsabile marketing trucks della filiale italiana di Mercedes-Benz. “Abbiamo riflettuto molto sul fatto di partecipare o meno: per una Casa costruttrice si tratta di un investimento importante e la partecipazione deve quindi avere un ritorno. Non sapevamo se questo ritorno ci sarebbe stato ma devo dire che questa edizione ci sta stupendo molto positivamente, c’è molta più gente di quello che ci aspettavamo, abbiamo lo stand costantemente pieno di clienti, concessionari, giornalisti e operatori del settore. È un salone che segna la voglia di ripresa e che conferma i primi segnali positivi che stanno arrivando dal mercato”. Questi, a nostro avviso, sono i segni tangibili di un entusiasmo che sembra decretare, se non

proprio la ripresa, almeno l’uscita da quel lungo periodo di crisi nera che ha affossato interi mercati. Quale migliore cartina al tornasole, infatti, di una fiera sui trasporti per saggiare l’andamento della nostra economia? I motivi del successo Sono diversi i fattori che hanno contribuito a questa ottima riuscita di Transpotec 2015. Vediamoli insieme.

Innanzitutto le Case che hanno aderito in massa. Ben cinque su sette i big player presenti e, dobbiamo aggiungere, in grande stile: Daf, Iveco, Man, Mercedes-Benz e Scania (rigorosamente in ordine alfabetico), distribuiti in due padiglioni (su quattro), dove il

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 27


raggruppamento di Man, Scania e Volkswagen veicoli commerciali in un unico padiglione faceva risaltare la comune appartenenza al Gruppo Volkswagen, qui presente, quindi, nella sua completezza. Accanto alla presenza delle Case costruttrici di veicoli pesanti, va sottolineato il grande ritorno dei commerciali: oltre alla già citata Volkswagen c’erano anche Citroën, Isuzu e Peugeot. Tutta la filiera del trasporto, va detto, era comunque rappresentata al gran completo: allestitori, borse noli (Transpobank in primis), soluzioni per la gestione delle flotte, tachigrafi, carte carburante, pneumatici, componenti, ricambi, carburanti e lubrificanti, additivi, sistemi di pesatura, impianti di lavaggio, climatizzatori, assicurazioni… impossibile citare tutti i marchi presenti e le soluzioni da loro offerte, impossibile condensare in poche pagine tutto ciò che abbiamo potuto vedere a questo “Salone della ripresa”, a ulteriore conferma di quella ricchezza di novità, prodotti e servizi che ha caratterizzato, come dicevamo, questa edizione. E proprio le novità e le anteprime han❷ no rappresentato un ulteriore fattore di successo, dando alla manifestazione un senso di grande vivacità e fermento. Non solo novità di prodotto e servizio, come vedremo tra poco, ma anche “societarie”. Come la presentazione della nuova Società Italiana Rimorchi da parte del Gruppo polacco Wielton (quinto produttore europeo di rimorchi e semirimorchi), che rilancerà sul mercato i tre marchi storici della CIR (Compagnia Italiana Rimorchi), creata dal gruppo Margaritelli: Viberti, Cardi e Merker, che rimarranno tre marchi italiani (Andrea Bettini sarà il direttore generale Italia). “Siamo molto contenti di poter consegnare questa creatura, cui abbiamo dedicato tantissimi sforzi, ad un gruppo come Wielton creando un’azienda che possa essere nello stesso tempo italiana e avere quell’accesso a investimenti, sviluppo, tecnologie raggiungibili solo con i grandi numeri. Penso sia importante per il mercato italiano avere un soggetto che non solo produce in Italia, ma che ha anche una grande attenzione alle esigenze del nostro mercato”, ha spiegato soddisfatto Luca Margaritelli.

Anche il costruttore cinese di pneumatici Giti Tire ha colto l’occasione del Transpotec per presentarsi, per la prima volta in Italia, insieme ai suoi marchi GT Radial e Primewell, due brand complementari che rispondono alle esigenze di un mercato differenziato: “Transpotec è uno degli eventi più importanti di settore e Giti non poteva mancare”, ha dichiarato Daria Sala Della Cuna, country manager Giti Tire per Italia, Spagna e Portogallo. “Siamo qui per fare conoscere la grande validità del nostro prodotto, sfatando il diffuso pregiudizio sulla scarsa qualità dei prodotti cinesi che vengono venduti ‘un tanto al chilo’”. Transpotec, poi, è stato anche occasione per alcuni brand di dare visibilità alle proprie partnership, come per Onnicar, azienda specializzata nella realizzazione di allestimenti in lega leggera di alluminio, che pur non avendo un proprio stand era presente su quelli di Iveco, Citroën, Peugeot, Volkswagen, Dhollandia e Autoclima. In ognuno di essi una novità. Altro motivo di successo, l’impeccabile ❸ organizzazione di Fiera Milano, che ha reso possibile questo evento lavorando assieme alle Case per garantirne la riuscita. “Siamo certi che la manifestazione abbia rappresentato un’opportunità importante per tutti gli attori del settore”, ha spiegato Giuseppe Garri, Exhibition Manager di Transpotec Logitec. Un traguardo raggiunto con tutta la squadra,

impossibile da citare qui al completo, ma che ha lavorato insieme per dare a espositori e visitatori pari importanza. “Le due metà della stessa mela”, come dice sempre Gian Paolo Pinton, anima storica di questo salone e Sales & Marketing advisor di questa edizione. Lo stesso AD di Italscania, Franco Fenoglio, ha tenuto a citare il team di Fiera Milano durante la nostra intervista: “Sappiamo come è andato il mercato italiano in questi anni, ma è ora che il nostro Paese cresca. Per questo abbiamo pensato che fosse giusto essere presenti, nonostante il sacrificio che questo comporta. Devo dare atto all’organizzazione di Giuseppe Garri e di tutto il suo staff, che hanno saputo incoraggiare la presenza delle Case e offrire un ottimo servizio”.


Da citare poi, come ingrediente fondamentale di una fiera sui trasporti, i test drive, che hanno dato la possibilità di toccare con mano gli ultimi modelli messi a disposizione dalle Case sia per i veicoli commerciali che per i pesanti, su percorsi appositamente studiati per testarne prestazioni, maneggevolezza e confort di marcia. 225 i test drive effettuati nell’area dedicata ai veicoli fino alle 3,5 tonnellate e organizzata dalla nostra rivista, che ha visto protagoniste Citroën, Iveco, Mercedes-Benz, Peugeot, e Volkswagen. Per le prove dei truck, affidate a Vie&Trasporti, erano disponibili Daf (XF), Iveco (Stralis), Man (Tgx) e Scania (serie R), con e senza semirimorchio, sui quali ci si doveva cimentare negli esercizi utilizzati dalla Uicr (rappresentata in Italia dall’associazione Noi camionisti) per il suo Campionato del Mondo Autisti.

Sempre in un’area esterna ai padiglioni fieristici Iveco ha fatto testare il confort di marcia del suo Nuovo Daily Hi-Matic, con nuovo cambio automatico a 8 rapporti. Si tratta della prima tappa di un contest che toccherà diverse città in Italia. Particolarmente ricca anche la parte ❺ convegnistica, che in questa edizione ha visto toccare tematiche di grande attualità e rilevanza. Sicurezza e sostenibilità nell’autotrasporto quella trattata nel convegno inaugurale di venerdì, che ha visto riunite intorno al tavolo le case produttrici e i rappresentanti di ANAS, ACI e FAI. Si è parlato di sostenibilità anche nel convegno di ANFIA incentrato sulla distribuzione merci in ambito urbano. La formazione è invece stata al centro del nostro convegno TForma (vedi riqadro nella pagina). Il Comitato centrale dell’Albo ha introdotto le nuove regole e i nuovi scenari

TForma va avanti

Un convegno dal titolo “Gli strumenti strategici per rendere profittevole l’attività di trasporto” è servito al duplice scopo di dare spunti per il rilancio delle imprese del settore e per presentare il nuovo anno accademico di TForma, l’innovativo programma di formazione su cui per prima Scania a creduto, condividendo i valori della centralità del fattore umano e che quest’anno è supportato anche da GiTi Tire. L’incontro è stato aperto dal Prof. Paolo Volta che ha fatto una analisi macroeconomica del nostro settore per evidenziare, dal punto di vista di un grande esperto di logistica, quali siano gli elementi critici e quindi strategici dell’attività di trasporto e anche quali gli sbocchi che oggi possono portare profitto ad una azienda e invertire una rotta molto pericolosa che ha portato l’Italia in 5 anni a perdere 9 punti di PIL. SCANIA era presente al tavolo con due suoi illustri esponenti per motivi diversi e molto importanti. Paolo Carri, direttore presales&marketing, infatti, ha illustrato un innovativo punto di vista dell’azienda di trasporto. Da anni siamo ormai orientati all’ottimizzazione del TCO (Total Coast of Ownership), mentre secondo gli studi del Costruttore svedese è oggi importante focalizzarsi su un nuovo elemento, il TOE, Total Operating Economy. Mentre Franco Fenoglio, ad del Grifone in Italia, ha tirato le conclusioni del convegno e sottolineato quanto Scania creda nell’elemento umano, nella formazione e nella nuova visione della azienda di trasporto. Altro strumento strategico, affrontato da Clara Ricozzi, vice presidente di Freight Leaders Council, è stato quello della semplificazione normativa. Un recente studio dell’UNRAE ha presentato “il conto” - per così dire - allo Stato di quanto ha impattato la perdita di competitività del trasporto durante la crisi: 10,4 miliardi di euro (praticamente una manovra fiscale). Soldi persi dall’Italia e andati all’estero a causa del fatto che la crisi ha spinto le nostre imprese a delocalizzare. E una dei motivi che hanno fatto fare questa scelta sono proprio le lungaggini burocratiche del nostro Paese. L’incontro è stato moderato da Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi e da Franco Oriolo che, in qualità di responsabile marketing di TForma, ha illustrato i motivi per i quali la formazione è un ulteriore strumento per rendere profittevole le nostre imprese.

che la riforma dell’Albo porterà nel settore e nelle imprese che ne fanno parte. Non poteva mancare, poi, il tema dei costi della sicurezza all’indomani dell’abolizione dei costi minimi. Anche FAI Service, nel suo Trackyvillage, vera e propria piazza degli autotrasportatori, è stata promotrice di numerosi dibattiti e convegni sul ruolo dell’impresa dell’autotrasporto. Ogni giorno, inoltre, era possibile partecipare a workshop tecnici rivolti alle imprese di trasporto su gestione del veicolo, del personale, della tecnologia e sulla organizzazione aziendale. Ed infine il “colore”, quello dei momen❻ ti di festa e allegria organizzati durante tutto il weekend per il grande pubblico, con i camion decorati dell’International Day Show, e i raduni delle associazioni di camionisti come l’immancabile Highway Truck Team. Da citare anche l’intrattenimento allo stand di FAI Service, con i nuovi casting per il programma televisivo “Gli Inarrestabili” di Marco Berry.

Le anteprime Impossibile poter rendere conto di quattro intensissimi giorni condensandoli su poche pagine, dovendo lasciare spazio anche alle immagini, che forse, riescono a restituire l’atmosfera vissuta più delle parole. Proviamo, tuttavia, a passare velocemente in rassegna le principali novità, che in molti casi non si riferiscono solo al prodotto, ma spesso anche al servizio, sempre più evoluto e personalizzato. Non potendo citare tutto, ci concentreremo su ciò che la Case stesse hanno tenuto a mettere in particolare evidenza. La grande anteprima italiana per Daf, che si è presentata insieme al partner Goodyear (i suoi pneumatici vengono montati in primo equipaggiamento dalla Casa olandese) è stato il CF Silent, la versione ultrasilenziosa ideale per la distribuzione serale e notturna, grazie ad un livello di rumorosità che non supera i 72 db(A). Ma al pubblico ha voluto presentare


versioni 2015 delle serie XF (protagoniste anche dei test drive su strada al di fuori della fiera) e il suo programma Daf Transport Efficiency: un insieme di importanti innovazioni di prodotto e servizio finalizzate ad incrementare ulteriormente le prestazioni del veicolo e ad abbassare i costi di esercizio. L’anteprima per Iveco, che come le altre Case ha schierato tutta la gamma di veicoli, dai leggeri ai pesanti on road e off road, arriva dai leggeri, con la presentazione del Nuovo Daily 4x4, che completa la gamma Van of the Year 2015, ed è considerato dalla Casa “strategico non tanto per il mercato 4x4, che non esprime grandi volumi, ma perché considerato un entry level per forniture più grandi, soprattutto su gare pubbliche”, ci ha spiegato Marcello Zanella, responsabile della business line light che ha aggiunto: “Come guest star di questo salone considero piuttosto il Daily Hi-Matic, anche se non è una novità, essendo stato messo a catalogo a ottobre 2014. Il cliente italiano è ancora poco abituato al cambio automatico e penso quindi sia necessaria una promozione più intensa”. Nei pesanti Iveco ha puntato i riflettori sulle trazioni alternative a metano, con lo Stralis LNG (a metano liquido), proposto con la potenza di 330 CV e un serbatoio criogenico da 510 litri. “C’è un’attenzione fortissima su questo veicolo che permette notevoli risparmi”, ci ha riferito Alessandro Oitana, che ci ha anticipato informalmente la possibile apertura, quest’anno, di altri due distributori (oltre a quello di Piacenza) e la possibile proroga degli incentivi ministeriali (in scadenza il 30 maggio), con importi superiori agli attuali 9.000 Euro. Sotto i riflettori dello stand MAN, il TGX D38, con il nuovo motore da 15 litri che coniuga potenza ed efficienza, e il TGX EfficientLine2, che garantisce un risparmio di carburante certificato del 6,57% rispetto al suo predecessore. Ma anche i tanti servizi messi a disposizione del cliente: dai contratti di manutenzione e riparazione alla gestione telematica della flotta, fino alle soluzioni finanziarie. Come per Iveco, anche per Mercedes-Benz le anteprime sono state appannaggio dei van, con le due nuove versioni dedicate a Sprinter, l’ammiraglia dei veicoli commerciali della Stella. Si chiamano EXECUTIVE (la versione “entry level”) e PRO (i cui punti di forza sono sicurezza, comfort, infotainment e protezione del vano di carico) e promettono importanti risparmi dovuti alla particolare configurazione. Anche i prezzi sono particolarmente aggressivi partendo, per la versione Executive, da 23 mila euro. La grande novità sta anche nell’altrettanto aggressiva proposta finanziaria che prevede, sempre per questa versione, 220 euro di rata mensile. Per passare alla versione Pro basta aggiungere a questa solo 10 Euro. La Stella ha lanciato l’invito “Incontriamoci a Truck Square”, chiamando proprio così il suo stand, trasformato in una sorta di piazza dei camion attorno a cui si sviluppava idealmente tutta la città Mercedes, dove ogni 30 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

La novità

di VDO

E’ stata una delle tante anteprime di questo salone: è DTCO 2.2, la nuova versione del tachigrafo di VDO, marchio del gruppo Continental che produce tachigrafi da oltre cinquant’anni. Oltre ad essere stato oggetto di un restyling esterno, DTCO 2.2 introduce importanti novità legate alla velocità di scarico dati (con una riduzione dei tempi fino al 30%), alla possibilità di gestire e inserire le attività da smartphone tramite App sviluppate da VDO, al miglioramento nella rappresentazione delle ore di guida e di riposo del VDO Counter, che informa costantemente il conducente non solo sulle ore di guida e di riposo, ma anche sui tempi di sosta trascorsi su traghetti e treni. La versione del dispositivo destinato al mercato del ricambio e retrofit può registrare, oltre allo storico delle posizioni GPS (tramite GeoLoc), il consumo di carburante, il peso totale del veicolo e i dati diagnostici. DTCO 2.2 si interfaccia con il CAN-Bus consentendo di registrare nel tachigrafo i dati FMS del veicolo e permette lo scarico da remoto via GPRS o Wi-Fi. Sul prossimo numero di Trasportarte Oggi ve lo racconteremo dettagliatamente.

veicolo è stato ambientato nel suo contesto, dall’Actros all’Arocs, dall’Atego all’Econic a metano, fino al Fuso Canter EcoHybrid. Sotto i riflettori l’Actros configurato Fuel Duel (la nostra cover story di questo numero, N.d.R.). E poi Scania, la grande rivelazione di questo Salone. Una presenza tanto auspicata da operatori e appassionati, quanto incerta fino all’ultimo. Il Grifone si è distinto per il suo elegante stand su due piani e si è presentata in gran forza, come marchio a tutta gamma, con tutti i suoi prodotti e servizi, schierando tutta la sua tecnologia all’avanguardia nell’economia dei consumi e nella sostenibilità ambientale.

Un marchio che “crede nella sostenibilità” come hanno dimostrato, per esempio, i due trattori a metano esposti, equipaggiati con il medesimo motore (9 litri, 5 cilindri, 340 Cv, monocombustibile a metano, ciclo otto), uno CNG (gas compresso, dotato di 8 bombole in acciaio da 103 litri), e l’altro, “dimostrativo”, dotato sia di serbatoio criogenico per il gas metano liquefatto che di bombole in composito, che privilegiano la leggerezza: tre soluzioni differenti di stoccaggio del gas. Ma il marchio svedese ha voluto comunicare molto di più: il concetto del TOE (Total Operating Economy), evoluzione del TCO, che punta l’attenzione non solo sui costi, ma sui ricavi che l’uso del veicolo è in grado di portare; e

Il Transpotec è cominciato da qui… Sono gli allestitori e i carrozzieri che hanno fatto nascere questa manifestazione nel 1988. A loro, dunque, andrà sempre il riconoscimento di Transpotec come uno dei motori del nostro mercato. Per questo motivo ben due padiglioni su quattro sono stati praticamente appannaggio della categoria, il 10 e il 12. Ampi spazi per ospitare le ultime novità relative ai “due terzi di un autotreno” e tante aziende che per la prima volta si sono affacciate alla manifestazione oppure sono tornate dopo alcuni anni. Non mancavano certo i grossi nomi – Adamoli, Chereau, Krone, Multitrax, R.A.O. – oltre alla neonata Italiana Rimorchi S.p.a. che rilancerà sul mercato i tre marchi storici della CIR (Viberti, Cardi e Merker). Tra questi grandi nomi, però, spiccano anche delle realtà virtuose che ci piace citare. La siciliana Chiavetta, per esempio, che ha partecipato sin dalla prima edizione al Transpotec fino al 2006. Un ritorno che testimonia quanto anche le aziende del sud abbiano voglia di uscire dalla crisi. E l’azienda di Catania – ci mostra Danilo Chiavetta – ne è un esempio con 58 unità prodotte nel 2014 e lo stesso numero nei soli primi quattro mesi di quest’anno. Al salone ha portato il tancontainer S3-PF0126, un tre assi che può arrivare fino a 26 piedi e grazie al suo metodo di costruzione innovativo ha una tara di ben 3 tonnellate (www.chiavetta.it). La IFAC, una delle più importanti aziende italiane produttrici di furgoni isotermici e kit isotermici, è un vero gioiello italiano, con uno stabilimento che può essere invidiato in tutto il mondo. Ancora una volta possiamo dunque testimoniare, avendo visitato direttamente questa struttura, come il sud sia l’avanguardia e non la retroguardia del nostro Paese (www.ifacspa.it). Progetto 18 è il semirimorchio di 15,17 metri esposto al Salone da F.A.S.T. Una lunghezza maggiorata rispetto allo standard ma ovviamente regolarmente omologata. Una produzione tutta nazionale che rende orgogliosi i responsabili dell’azienda di Treviso di partecipare a questo salone molto “italiano”. Per il mondo delle cisterne, invece, vi presentiamo la Santi di Brescia, una azienda specializzata in questo settore. Al cliente finale può essere fornito il prodotto completo finito (rimorchio + cisterna), ovviamente omologato, oppure può essere smantellato il vecchio allestimento per poi installare la nuova cisterna. Oltre 600 le unità prodotte ogni anno e per il futuro il progetto è di internazionalizzare ancora di più.


il concetto di modularità, che la Casa ha fatto proprio nello sviluppare prodotti e servizi “cuciti su misura” di ogni cliente, e che si concretizza nel suo Scania Support Programmes, una vera e propria evoluzione nella modalità di dare servizio lanciata proprio in occasione di questo Transpotec e che avremo modo di approfondire sul prossimo numero. Passando al mondo “under 35 quintali”, oltre alle già citate Iveco e Mercedes, abbiamo trovato Citroën, per la quale questo salone è stata l’occasione per presentare in anteprima nazionale il nuovo Berlingo, presentato in anteprima mondiale al Salone di Algeri a marzo, occasione anche per ufficializzare il suo “Club degli allestitori”, nato con l’obiettivo di offrire al cliente la massima gamma di allestimenti grazie a diverse partnership. A rappresentare la ricca gamma di allestiti Citroën sullo stand, oltre al nuovo Berlingo, c’era un furgone Jumpy isotermico, allestito da Novaplast con gruppo frigorifero Webasto, mentre nell’area test drive si poteva testare un Jumper con furgonatura Onnicar. Citroën sul nostro mercato è in crescita (+7%), un’evoluzione positiva che si concretizzerà nella seconda parte dell’anno grazie soprattutto al lancio del nuovo Berlingo e agli accordi commerciali con CNA (la confederazione degli artigiani e della piccola e media impresa), con la quale la Casa partecipa a diverse iniziative locali, con offerte dedicate. Una partnership esclusiva che riguarda sia i veicoli commerciali che le vetture. Anche Peugeot ha colto l’occasione del Transpotec per lanciare il nuovo Partner e far toccare con mano al pubblico degli operatori i suoi veicoli allestiti, frutto della solida collaborazione con diversi partner. Grande protagonista dello stand anche il Boxer, modello di punta della gamma commerciale Peugeot, con ben cinque diversi allestimenti, di cui due per la temperatura controllata realizzati in collaborazione con Onnicar e lo specialista francese Lamberet. Due veicoli allestiti da Onnicar erano presenti anche sullo stand di Autoclima, un Boxer “Tartufolanghe” e un Partner, uno dei 35 facenti parte della flotta “salvanimali” allestito per l’Enpa (l’ente nazionale per la protezione animali), dotato di una leggera coibentazione e di un evaporatore (Autoclima) per migliorare la ventilazione del vano.

Il “Fuorisalone”

Mercedes-Benz e DAF hanno proposto test drive su circuiti esterni alla fiera. La Stella ha messo a disposizione due nuovi Mercedes-Benz Actros autoarticolati “Profit Academy”, la scuola di guida economica di Mercedes-Benz, che facevano continuamente la spola intorno alla fiera compiendo un percorso misto (anche con un tratto autostradale) di 30 km, in reali condizioni di utilizzo (caricati a 44 t). “Due veicoli particolari pensati per la formazione”, ci ha spiegato Enrico Ferraioli, “perché a 6 posti, per portare più clienti contemporaneamente in piena sicurezza. Siamo gli unici a farlo in Italia. Formiamo circa 400 conducenti ogni anno con risultati che arrivano fino al 10% di risparmio di carburante, facendo registrare inoltre una velocità commerciale maggiore”. Due DAF XF 2015 Edition full optional (già in linea con le normative sui dispositivi di sicurezza che entreranno in vigore nel 2018) e caricati con 200 q di travi in cemento armato, hanno invece effettuato un percorso più breve, solo cittadino, per riuscire a soddisfare le numerose richieste. Tantissimi, infatti, gli autotrasportatori che hanno voluto provare l’XF460 Space Cab o l’XF510 Super Space Cab. Ad alcuni di loro abbiamo chiesto le impressioni “a caldo”, appena scesi dal veicolo, e sono state tutte davvero ottime, in particolare per quanto riguarda la silenziosità in cabina, la fluidità del cambio e la visibilità. E tutti arrivano da esperienze su veicoli di altre Case. “Ottimo cambio che non ‘strattona’, comodo alla guida, cabina spaziosa e ottima visibilità”, ci ha detto Paolo, autotrasportatore di Parma. “Sono rimasto piacevolmente colpito dalla dolcezza delle cambiate, dall’ottima guidabilità: è una macchina molto ‘gentile’. Il motore è molto silenzioso, non lo senti girare e la visibilità è molto buona”, ci ha riferito invece Sebastiano, autotrasportatore di Como, specializzato nel trasporto tessile.

“Dall’ultima edizione cui siamo stati presenti a oggi, il marchio è cresciuto - ci ha detto Carlo Leoni, responsabile comunicazione Peugeot Italia - investendo molto sui veicoli commerciali, sia in termini di prodotto che di organizzazione della rete vendita, ma anche dello sviluppo delle opportune competenze per cucire il veicolo sulle esigenze del cliente. Ciò ci ha consentito di diventare il primo marchio estero nella vendita di veicoli commerciali. Siamo qui anche per affermare questa leadership sul territorio. La nostra strategia per il 2015 è trovare punti di contatto con una clientela specializzata: il Transpotec è uno di questi. Ma vorremmo ancor più focalizzarci sugli allestimenti di nicchia, come la florovivaistica o il food, presidiando fiere di settore dedicate”.

Anche Volkswagen, come abbiamo visto per altre Case, ha iniziato a mettere a listino veicoli già allestiti. Reduce dal lancio del nuovo T6 (sul mercato a settembre, insieme al nuovo Caddy) che si è svolto proprio in concomitanza del Transpotec, la Casa ha messo infatti in mostra la sua iniziativa sulla gamma Crafter, che vede nascere una offerta diretta, a listino, di tre allestimenti: un cassone, un ribaltabile e un van, tutto in lega leggera di alluminio (Onnicar). Crafter viene proposto con tre anni di garanzia sulla meccanica che vengono così “ereditati” anche dall’allestimento, mentre sulla gamma Transporter e Caddy rimangono i due anni canonici. Sullo stand anche il Transporter Tech&Sound, il modello attualmente in promozione, presente anche nell’area prove. “Non potevamo mancare a questo Transpotec”, ci ha detto Luca Bedin, brand manager Volkswagen veicoli commerciali Italia, “non solo perché questo evento si svolge a casa nostra, ma anche perché abbiamo intrapreso un percorso di sempre maggiore specializzazione e sviluppo di soluzioni orientate a soddisfare le esigenze delle diverse categorie professionali. Transpotec è un’ottima occasione per presentare la nostra iniziativa sulla gamma Crafter”. Solo una cosa da dire a questo punto: Arrivederci al Transpotec Logitec 2017! ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 31


Test drive veicoli commerciali by

225!

È il numero di prove effettuate nei quattro giorni del Transpotec. Un successo per il segmento che ha visto partecipare a questo evento nell’evento cinque Costruttori e 14 veicoli. Su di un percorso sviluppato in un’ area di 7000 mq abbiamo messo alla prova le principali qualità di un veicolo commerciale e l’abilità dei driver

di Ferdinando Tagliabue

U

n successo nel successo. La brillante edizione 2015 del Transpotec Logitec di Verona ha visto protagoniste, nell’area allestita dalla nostra rivista, ben 5 Case di veicoli commerciali, con mezzi con portata fino a 3,5 tonnellate: Citroën, Iveco, Mercedes, Peugeot e Volkswagen. 14 veicoli in rappresentanza di diverse tipologie di veicoli commerciali: 3 destinati al trasporto passeggeri, 3 allestiti (furgonature e cassonati), 4 van e 4 van a tetto alto e passo medio o lungo. Il percorso, che misurava poco più di mezzo chilometro di lunghezza e si sviluppava su un’area di circa 7 mila metri quadrati, è stato pensato e realizzato per mettere in evidenza le tipiche caratteristiche dei mezzi commerciali, l’accelerazione, la frenata, la capacità volumetrica di carico e la facilità di accesso 32 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI


i

video dei 4 giorni

Ogni giorno on line in diretta con quanto successo in pista. Tutti i viedeo possono essere riprodotti con un qualsiasi smartphone tramite il relativo QRCode, oppure visti sulla WebTv TOE su www.trasportale.it

1° giorno

3° giorno

2° giorno

4° giorno

FACILI E MANEGGEVOLI

al vano di carico ma soprattutto la facilità di guida e la maneggevolezza. Bello il percorso, belle le prove e, soprattutto, bella la gente che ha partecipato, che si è regolarmente registrata al desk gestito da tre splendide ragazze e che ha effettuato i propri test. 225 prove, come si è detto, in cui il pubblico si è più volte soffermato sulle caratteristiche dei mezzi, chiedendo informazioni e approfondimenti ai professionalissimi driver presenti in pista.

Va detto che un veicolo commerciale, a differenza dei veicoli pesanti, non sempre è guidato da un professionista della guida e dai dati emersi dalle nostre prove (ma anche dalle quattro chiacchiere che si facevano prima di provare i veicoli) sono emerse le più disparate professioni anche se con un contatto più o meno stretto con il veicolo commerciale e con un ampio ventaglio di ore trascorse alla guida. Per valutare il livello di facilità di guida non ci siamo risparmiati, infatti il percorso che Trasportare Oggi in Europa ha messo a punto è stato di quelli davvero impegnativi e dove si doveva guidare con impegno e attenzione, con ben pochi tratti in cui ci si poteva rilassare. Insomma, tante, tantissime curve, anche piuttosto impegnative e una gimkana che non concedeva distrazioni e richiedeva la massima concentrazione per non portare ad una ecatombe di coni stradali. Ricordiamo, inoltre, che tutti i veicoli erano a mezzo carico, a differenza di molti test drive che invece lasciano il veicolo vuoto, senza dare così la vera sensazione del lavoro quotidiano.

ACCELERA E FRENA Dopo la zona dei dossi ancora curva e con-

LE PROVE DOSSI La prima parte del percorso, giusto per “scaldarsi” non presentava difficoltà di rilievo; si trattava di una serie di curve e controcurve che permettevano così all’utente di prendere un po’ le misure del veicolo e sensibilizzarsi sullo sterzo. Dopo questo primo tratto si andava ad affrontare la zona dossi, costituita da due dossi in acciaio (del peso di un centinaio di kg ciascuno) alti 12,5 centimetri e che andavano affrontati dapprima con le ruote di sinistra e successivamente con quelle di destra. I due dossi erano abbastanza ravvicinati e per questa ragione le sospensioni si trovavano ad essere caricate e scaricate, messe sotto notevole sforzo ed in un brevissimo spazio.

trocurva sino a giungere ad una di 180° che richiedeva una certa attenzione per evitare l’abbattimento di coni e per poter affrontare nel migliore dei modi il successivo rettilineo di accelerata. Il rettilineo lungo circa 70 metri richiedeva grande prontezza nell’accelerare e nel saper dosare l’acceleratore in modo da ottenere le migliori prestazioni. Ovviamente non tutti hanno avuto la stessa prontezza (e capacità) nell’accelerare e quindi, giunti all’apposito segnale, frenare con la massima energia. Quella della prova di frenata è stata una delle prove che sono piaciute di più soprattutto a livello emozionale. Accelerare al massimo ed arrivare ad un punto preciso in cui “inchiodare” è sicuramente divertente oltre che un modo per verificare sul campo la bontà, la prontezza e la potenza dell’impianto frenante. TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 33


i

magnifici 14

14 i veicoli messi a disposizione dalle 5 Case, Citroën, Iveco, Mercedes-Benz, Peugeot e Volkswagen - per le prove sul percorso di Trasportare oggi in Europa. Citroën JUMPER 35 L4 2.2 HDI 150 - Allestito con furgonatura Onnicar in lega leggera. Motore HDI 150 CV 2.2 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 6.700 mm, passo 4.035 mm, massa totale 3,5 t, Portata 1205 kg, volume:18,6 mc JUMPER Business 35 L2 H2 HDI 130 - furgone Motore HDI 130 CV 2.2 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 5.413 mm, passo 3450 mm, massa totale 3,5, portata 1500 Kg, volume 11,5 mc

Iveco DAILY 35S15/2.3V - furgone Motore 146 cavalli, 2.3 cilindrata , cambio 6 rapporti, lunghezza 6.048 mm, passo 3.520 mm, massa totale 3,5 t, portata 1.1180 Kg, volume 12 mc

La squadra dei Test Drive Commerciali al completo con i driver delle cinque Case protagoniste.

CARICO e SCARICO

DAILY 35S13 P - cabinato cassone Motore 126 cavalli 2.3 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 5.913 mm, passo 3.450 mm, massa totale 3,5 t, portata 1.440 Kg, volume 12 mc DAILY 35S14N V/P - furgone Motore Metano 136 cavalli 3.0 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 6.048 mm, passo 3.520L mm, massa totale 3,5 t, portata 850 , volume 12 mc DAILY 35C15 - cabinato Motore 146 cavalli 3.0 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 6.523 mm, passo 3.750 mm, massa totale 3,5 t, portata 1.120 Kg

Mercedes-Benz SPRINTER 316 CDI F 37/35 - furgone Motore 163 cavalli 2.2 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 5910 mm, passo 3665 mm, massa totale 3,5 t, portata 1300 Kg VITO 111 CDI - furgone long Motore 114 cavalli 1.6 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 5.140 mm, passo 3.200 mm, massa totale 2,8 t , portata 950 Kg, volume 6,3 mc VITO 119 BLUETEC TOURER Select L Motore 190 cavalli 2.2 cilindrata, cambio 7 rapporti, lunghezza 5140 mm, passo 3200 mm, massa totale 3,05 t, portata 1.038 Kg, numero posti 8 CITAN 111CDI - kombi friendly n1 Motore 110 cavalli 1500 cilindrata, cambio 6 rapporti,lunghezza 4321 mm, passo 2697 mm, massa totale 2,16 t, numero posti 5

LA GIMKANA

Una prova, questa, non affrontata da tutti sia per la tipologia di veicolo in prova, sia perché attirati dalla zona di manovra dove tutti si sono diretti. Per il carico/scarico era necessario innanzitutto avvicinarsi all’area in cui si trovavano una serie di scatoloni di varie dimensioni, bancali carichi (ma vuoti) e cilindri in cartone da uno o due metri di lunghezza. Questa prova ha permesso di verificare la capacità volumetrica dei mezzi che comunque erano già carichi con zavorre pesanti e quindi valutare al meglio lo spazio a disposizione.

Sempre restando nella zona carico scarico era anche possibile accedere ad una zona di manovra ed eseguire una simulazione di

BOXER 333 L2H2 2.2 HDi 130 FAP Furgone lamierato Motore HDI 130 CV 2.2 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 5413 mm, massa totale 3,3 t, portata 1300 Kg, volume 11,5 mc

VOLKSWAGEN CRAFTER passo medio - furgone Motore 109 cavalli 2.0 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 5.905 mm, passo 3.665 mm, massa totale 3,0 t, portata 1.308 Kg, volume 10,5 mc TRANSPORTER TECH&SOUND - furgone Motore 140 cavalli 2.0 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 4.890 mm, passo 3.000 mm, massa totale 3,5 t, portata 782 Kg, volume 5,8 mc

34 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

Dopo avere fatto prove a bassissima velocità ecco che si poteva uscire dall’area carico scarico per immettersi nuovamente sul percorso che era stato in precedenza abbandonato. Subito dopo l’immissione sulla pista ed aver affrontato qualche curva

MANOVRA

Peugeot

EXPERT TEPEE MIX ACTIVE L1 2.0 HDI 125 FAP® Motore HDI 125 CV 2.0 cilindrata, cambio 6 rapporti, lunghezza 4.813 mm, massa totale 2.780 Kg, portata 804 Kg, volume 1,881 mc

a quella del veicolo. Ovviamente in questa prova i veicoli più piccoli erano quelli più avvantaggiati ma la soddisfazione di riuscire a completare la prova anche con un passo lungo e tetto alto è stata senz’altro grande ed ha ampiamente compensato qualche giro in più di volante.

parcheggio piuttosto complesso. Per eseguire questa prova era innanzitutto necessario fare una inversione di marcia, operazione che ha messo in luce il raggio di sterzata dei mezzi. Una volta girato il veicolo, ci si doveva avvicinare in retromarcia ad un’area a forma di “L” delimitata da transenne e coni, con una larghezza di poco superiore

facile in accelerazione ecco che si presentava quella che – a dire di molti – è stata la prova più divertente (assieme alla frenata): la gimkana. Questo tratto, segnalato da coni rossi (per differenziarlo e facilitare la comprensione della prova) posti a una decina di metri tra loro richiedeva non solo una grande precisione dello sterzo, ma anche la massima rapidità nel ritorno dello stesso. Il test è risultato molto apprezzato da quasi tutti poiché ha permesso di mettere in risalto le doti del veicolo ma anche la capacità e l’occhio del guidatore.●



Servizi L’economia dei trasporti

- 26.000! di Luca Barassi

È il tragico bilancio di veicoli persi in cinque anni di crisi. Ma, secondo un interessantissimo studio di UNRAE, non è il solo danno alla nostra economia causato dalla poca attenzione ai problemi del comparto. Le soluzioni ci sono

È

un vero e proprio grido di dolore lanciato dall’UNRAE lo scorso 31 marzo presentando l’analisi, dal punto di vista dell’autotrasporto, di questo lungo periodo di crisi. Diciamolo subito, così da alleggerire un po’ la lettura di questo articolo: anche secondo i Costruttori stiamo lentamente uscendo dal tunnel, dato che la previsione dell’immatricolato oltre le 3,5 tonnellate per il 2015 è di 13.500 veicoli, l’11 per cento in più dello scorso anno. 36 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

Ma c’è poco da stare allegri a vedere cosa siamo riusciti a perdere dal 2008 ad oggi lasciando che – a causa di una crisi che certo non dipende dal settore – le aziende o chiudessero o si trasferissero all’estero. Lo scenario Neanche la prima guerra mondiale aveva fatto registrare una tale perdita di PIL, il 9 per cento. Ma se tale tracollo può essere imputato per la gran parte alla congiuntura

macroeconomica mondiale, lo stesso non si può dire dell’impatto che ciò ha avuto sul nostro settore, in particolare nel mercato italiano. Come abbiamo già sottolineato in altre occasioni, infatti, se è vero che tutta Europa ha sofferto dal punto di vista di produzione di veicoli industriali (e ovviamente di economia dei trasporti), la maggior parte dei Paesi hanno vissuto anche momenti di ripresa in questi anni e, soprattutto, certi mercati hanno quasi beneficiato della nostra difficoltà.


Un esempio: nel 2010 il mercato dei veicoli industriali italiano era quasi cinque volte quello della Repubblica Ceca; nel 2014 è quasi uguale. A conti fatti comunque sono 26.000 i veicoli pesanti in meno immatricolati rispetto al 2008 nel nostro Paese. Significa un bel -64 per cento.

poco attento ad un settore che muove il 90 per cento delle merci ed è quindi motore e sfogo di tutta l’economia. “Le aziende se ne vanno – afferma Codazzi – perché i nostri costi di gestione sono troppo alti, il doppio della media europea, per la pressione fiscale insopportabile (66% contro il 36% all’estero), per le difficoltà burocratiche e per le

4° Paese

L’Italia è il esportatore al mondo. La logistica e il trasporto merci sono il cuore del sistema produttivo Gli effetti Ai molti la percezione di questa crisi è ben chiara, avendo toccato tutti noi in vario modo. Ciò che forse non è chiarissimo è l’effetto che l’emorragia di aziende del nostro settore ha avuto sul bilancio dello Stato e sul comparto in genere. Chi ci ha fatto finalmente chiarezza è stata l’Unrae che ha esposto una serie di dati

5.200

normative penalizzanti”. Inaccettabile. E il campanello d’allarme suonato da Giancarlo Codazzi insieme a tutti gli associati UNRAE è che se non si fa qualche cosa l’emorragia continua facendo perdere all’erario 2 miliardi di euro all’anno solo di accisa. “Per noi Costruttori – continua il presidente – un’ulteriore beffa: gli utili sono passati da quasi 50 milioni di euro a poco più di 2 milioni, mentre le imposte dopo un primo calo da 37 milioni a 11 sono rimaste allo stesso livello, pur non producendo più lo stesso PIL”. Le soluzioni sono tre per l’associazione degli importatori esteri e sono interventi che vengono richiesti a gran voce: Defiscalizzazione dell’autotrasporto, sia diretta che indiretta sul costo del lavoro, il Salario minimo armonizzato a livello europeo e la ormai atavica Liberalizzazione del noleggio senza conducente anche per i veicoli oltre le 6 tonnellate.

immatricolazioni all’anno di veicoli registrati all’estero

estremamente allarmanti e, in parte, contradditori e che fanno emergere proprio il problema della fuoriuscita di aziende (e quindi di immatricolato) dal nostro Paese. Partendo da circa il 60 per cento in meno di veicoli immatricolati notiamo che c’è stato un 25% in meno di chilometri percorsi dalle flotte ma che la rete autostradale ne ha perso solo il 14%. Significa che i TIR stranieri viaggiano comunque. E poi ancora: 32,7% di tonnellate in meno di merce trasportata e 37,3 per cento in meno di consumo di gasolio, non certo dovuto a motori particolarmente performanti. Tutto ciò ha portato a far chiudere 2000 aziende del settore e un numero imprecisato di imprese che hanno delocalizzato. Cosa significa? 10,4 miliardi di euro persi da parte dello Stato in IPT mancate, meno introiti sulle accise e meno imposte incassate. Praticamente una manovra finanziaria!

197mila posti di lavoro persi

Che fare? A conclusione della carrellata di dati, elaborati con molta attenzione, Giancarlo Codazzi, presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, ha tirato le somme bacchettando un sistema politico sempre

Noi lo scriviamo, lo urliamo, lo facciamo sapere attraverso tutti i nostri canali di informazione. Ma è importante che non lo sappia solo il nostro settore, che ben conosce le problematiche che lo affliggono. È importante che queste cose le sappia l’opinione pubblica, coloro che si occupano di economia NON dei trasporti e, naturalmente la politica, non intesa come apparato legato ai partiti, ma come sistema che “dovrebbe” governare l’Italia e farne gli interessi. Quindi urge un incontro a livello Istituzionale per far conoscere e ben chiarire questi numeri terrificanti a Governo e Ministri interessati. Chissà che il neo Ministro Delrio non sia più sensibile dei suoi predecessori a queste tematiche…●

UNRAE in numeri

L’

39

le aziende associate

54

marchi rappresentati

Quota settore V.I.

>60% Le aziende del settore V.I. associate sono: DAF Isuzu MAN Mercedes-Benz Nissan Renault Trucks Scania Volkswagen Volvo Trucks

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 37


Ruote INDUSTRIALI

DAF

Il silenzio è... di Ferdinando Tagliabue

C

ome avviene quasi sempre in occasione degli incontri con Daf, una breve carrellata sulla situazione del mercato e qualche previsione sono pressoché d’obbligo. E l’incontro del marzo scorso non ha fatto eccezione. La prima novità è che in questa occasione Daf si è presentata in compagnia di Lamberet e Thermo King, e la seconda è che si è percepito un clima positivo per il settore (e non solo) che in verità mancava da un po’ di tempo. Paolo Starace, nell’introduzione all’incontro con la stampa ha tenuto a sottolineare come le stime sul PIL 2015 siano in seppur modesto rialzo (+0,4%); c’è una ripresa dell’occupazione fragile, ma pur sempre ripresa; il clima di fiducia è il migliore

38 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

Daf, Lamberet e Thermo King, ognuno con le proprie specifiche competenze, si sono trovati il 17 marzo scorso presso l’autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina, per una presentazione alla stampa volta a sottolineare l’eccellenza dei propri prodotti specialmente per quanto concerne il trasporto e la distribuzione urbana delle merci nelle ore notturne dove la silenziosità operativa non solo è sempre più apprezzata ma anche, in taluni casi, resa obbligatoria


daf dal 2002, i tassi sono ai minimi storici; il sistema bancario sembrerebbe più aperto verso il settore e le previsioni del mercato atteso per i veicoli oltre le 6 tonnellate indicano un + 20%! Certo siamo ancora sotto della metà rispetto al mercato del 2007 ma nei confronti del 2014 è iniziata un fase di ripresa sia per il mercato dei veicoli da 6 a 15 t sia per quello oltre le 15 t. DAF TRANSPORT EFFICIENCY Daf Transport Efficiency è un nuovo e completo programma di tecnologie, servizi, consigli e idee volte ad aumentare ulteriormente le prestazioni del trasporto riducendo nel contempo i costi e l’impatto ambientale a cui concorrono il Daf MultiSupport, i servizi finanziari Paccar Financial, i ricambi Paccar Parts, l’international Truck Service, il Daf Driver Academy, la rete di dealer ed il servizio usato. Per quanto concerne i motori (Paccar MX) questi hanno già fatto ricorso a tecnologie innovative come ad esempio il Predictive Cruise Control, Predictive Shifting and Eco Mode, soluzioni grazie alle quali è possibile ottenere risparmi di carburante dell’ordine del 4-5% e che, affiancati ai

Il progetto PIEK

Nel 1998 il governo olandese ha stabilito una serie di norme per regolamentare l’emissione del rumore emesso durante le operazioni di carico e scarico delle merci nella distribuzione al dettaglio. Ciò ha determinato un progetto, denominato PIEK, e nel 2004 al sistema di certificazione PIEK per i veicoli e le attrezzature che operano sotto 60dB (A). Per raggiungere lo standard, ciascun prodotto è acusticamente misurato e deve funzionare emettendo un rumore inferiore a 60dB (A) misurato a 7,5 metri dalla sorgente sonora. Questo limite è ritenuto non lesivo per le persone residenti nelle vicinanze del centro di consegna. Lo standard PIEK attualmente è stato adottato in diversi Paesi come: Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, ma la maggior parte degli altri Paesi dell’UE è alla ricerca di soluzioni.

nuovi spoiler e fender, accrescono ulteriormente le possibilità di risparmio di carburate. Con Daf Transport Efficieny, il costruttore olandese punta a cinque obiettivi per migliorare l’efficienza dei trasporti. Bassi consumi, maggiore disponibilità del veicolo, costi operativi ridotti, un ritorno più elevato per km ed un impatto ambientale più basso. L’efficienza, che è la somma di molti fattori, inizia con la scelta del veicolo giusto, quello più adattato alle specifiche applicazioni a cui concorrono una serie di importanti elementi come un’aerodinamica efficiente, motori economici, intervalli lunghi di manutenzione e bassa tara. Ma vi sono anche altri modi per incrementare ulteriormente l’efficienza e abbattere i costi, come ad esempio attraverso contratti di riparazione e manutenzione intelligenti, e anche migliorando le prestazioni fornite dall’autista attraverso i corsi di guida Ecodrive. NOVITÀ DI PRODOTTO Le novità di prodotto proposte da Daf per il 2015 comprendono innanzitutto la modalità ECO (controllata dal conducente) standard per i veicoli delle serie CF ed XF con i motori MX-11 e MX-13 con tutte le potenze, tutti i cambi manuali e automatizzati con la sola eccezione dei veicoli con software fuori strada. Da ricordare anche il regolatore di velocità non

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 39


invasivo, standard sui CF ed XF con tutti i livelli di potenza; questo dispositivo rappresenta un miglioramento del regolatore di velocità (CC) e non necessita di controllo da parte del conducente. Un’altra novità di prodotto è costituita dal regolatore di velocità predittivo (PCC) che consente di risparmiare carburante semplicemente “prevedendo” le condizioni della strada che deve essere ancora percorsa utilizzando le informazioni su salite e discese. Il PCC provvede a rilasciare l’acceleratore vicino alla fine di una salita e all’inizio di una discesa permettendo così al veicolo di sfruttare l’energia cinetica disponibile; il PCC favorisce inoltre un efficiente utilizzo della funzione dell’EcoRoll. Il PCC comprende anche la funzione predittiva del cambio AsTronic, influendo in maniera positiva sulla strategia di comando del cambio. Un’altra interessante novità è costituita dal potenziamento del freno motore MX13 che ora dispone di un 20% in più di potenza frenante a 1500 giri/min e una potenza massima di 360 kW a 2100 giri/min. Il freno motore potenziato prevede un nuovo comando a leva con 4 posizioni fisse che corrispondono a quattro potenze di frenata.

Il RE del freddo

Thermo King, nata nel 1938 a Minneapolis, fa parte del gruppo Ingersoll Rand e produce gruppi frigoriferi per il trasporto su gomma, nave, aria condizionata per autobus e container speciali per il trasporto aereo. La gamma di gruppi frigoriferi per semirimorchi comprende unità mono temperatura e multi temperatura per utilizzo generico ma anche unità per utilizzo specifico su rimorchi a timone e unità per consegne in zone a bassa emissione di inquinamento. Tra i prodotti introdotti più di recente sul mercato ricordiamo le unità ad opzione silenziosa e ad opzione Whisper Pro mono temperatura. Tra la produzione più recente ricordiamo l’unità di refrigerazione per semirimorchi SLXe 300 Whisper Pro ora ottimizzata e resa disponibile per le consegne notturne. Questa unità è in grado di soddisfare i protocolli revisionati PIEK (2013) grazie al posizionamento globale integrato; offre eccellenti prestazioni per la protezione del carico in ogni condizione ambientale; ha accesso illimitato H24 in tutte le aree urbane.

CF e XF SILENT La novità di maggior rilievo è però senza dubbio costituita dalle versioni Silent dei CF e degli XF che rappresentano una concreta risposta alle crescenti limitazioni alla distribuzione urbana delle merci. Il progetto PIEK, nato nei Paesi Bassi, fa riferimento a veicoli autorizzati ad effettuare le consegne fuori dai normali orari solo nel caso in cui la loro rumorosità esterna è pari a: 60 dB(A) di notte (23.00 - 7.00) o 65 dB(A) di sera (19.00 - 23.00). Compromesso per i veicoli Quiet Truck con livello di picco (PIEK) di 72 dB(A). Attualmente solo i veicoli alimentati a CNG o CNL o ibridi sono conformi al livello Quiet Truck; si tratta comunque di veicoli che comportano una maggiorazione di costi (di circa 30 mila Euro) e con prestazioni limitate a causa dei livelli di potenza (inferiori a 330 CV).

40 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

I CF e XF Silent rappresentano la sola soluzione con motore diesel, un maggior costo contenuto in 4150 Euro e la possibilità di disporre di un veicolo in grado di fornire prestazioni normali fuori dalle zone PIEK. Le versioni Silent sono disponibili per la serie CF nelle esecuzioni FT, FTG, FTP, FA, FAG, FAN e per le serie XF nelle esecuzioni FT, FTG, FTP, FA, FAN, in tutte le varianti di cabina, con motori MX 11 in tutte le potenze, con tutti i cambi manuali e automatizzati nonché nelle preparazioni FrigoBlock. Fanno eccezione i modelli con prese di forza a doppia uscita, con presa di forza al volano NMV200, con radiatore dell’olio per il cambio, con l’EAS diviso, con unità SCR verticale e quelli equipaggiati con cambio automatico Allison. Le versioni Silent prevedono un particolare software motore con iniezione Multi Pulse, limitazione del numero di giri del motore e limitazione di coppia del motore nonché l’insonorizzazione del cambio montata sul cambio stesso e il software AS Tronic con una specifica strategia di comando del cambio. La modalità silenziosa, 72 dB(A), può essere comandata a richiesta dal conducente. In questa modalità le prestazioni del veicolo


prevedono una velocità realistica di 30 km/h con 40 t e di 50 km/h con 20 t; la capacità di superamento di pendenze ha un gradiente del 12% con 40 t ma, ricordiamo che le prestazioni “normali” sono sempre disponibili. Il problema della distribuzione urbana delle merci nelle ore notturne, quindi la necessità di grande silenziosità non riguarda solamente il trattore ma coinvolge ovviamente anche il semirimorchio ed eventualmente nel caso di merci deperibili, anche l’unità di refrigerazione.●

Il

Sopra e sotto la sterzata con i semirimorchi Lamberet dove si notano gli assi sterzanti posteriori che permettono un diametro strettissimo. Qui a fianco l’interno del semirimorchio raffreddato dall’impianto Thermo King.

grande freddo per la città

L’SR2 SuperCity di Lamberet rappresenta sicuramente un aspetto rivoluzionario nel comparto dei semirimorchi refrigerati destinati alla distribuzione urbana dei prodotti freschi grazie alla presenza di una serie di innovazioni tecnologiche a cominciare dal telaio, dalla cella multi temperatura e dall’incredibile comfort acustico. Il particolare telaio del semirimorchio SR2 SuperCity integra un asse fisso e due assi direzionali montati su un modulo dotato di rotaie con una altezza di soli 180 mm e un passo da 6950 mm che assicura un incredibile raggio di rotazione minimo di 5016 mm (quello di un semirimorchio tradizionale 3 assi è di 6873 mm). Eccellente anche la tenuta di strada alle alte velocità grazie al telaio ribassato a passo lungo. Inoltre il controllo elettroidraulico degli assi direzionali evita al semirimorchio il fenomeno dello sbandamento che contraddistingue i sistemi degli assi inseguitori tradizionali. Inoltre è stato mantenuto uno sbalzo posteriore sufficiente per implementare un portellone a scomparsa classico fondamentale per la distribuzione urbana. La cella multi temperatura, in grado di ospitare 33 pallet, dispone di un sistema di riciclo dell’aria su partizione mobile lato vano anteriore; l’aumento di volume è stato ottenuto grazie all’impiego di cerniere a doppio nodo sul telaio posteriore che hanno permesso di estendere di 40 mm la lunghezza utile dell’area di carico. Il comfort acustico rappresenta una dote essenziale per le consegne urbane in ore notturne; per questa ragione tutte le apparecchiature sono omologate con l’etichetta PIEK. La piattaforma in alluminio offre le migliori prestazioni in termini di dB (con un valore di 54 dB) reso possibile dall’adozione di un sistema (brevettato) di rottura del ponte sonoro. L’eccezionale manovrabilità dell’SR2 SuperCity, che misura 16,50 m quando è agganciato, ha un raggio di sterzata maggiore di quella di un trasportatore da 21 pallet da 10,80 m di lunghezza complessiva. L’adozione di materiali e componenti silenziosi, compreso il gruppo refrigerato, rispettano la tranquillità di chi risiede nei pressi di luoghi di distribuzione. I due scomparti permettono di gestire due temperature in un solo veicolo mantenendo i 33 pallet e il portellone posteriore garantisce manovre rapide per il carico e lo scarico. Il guadagno in termini di capacità del 33% rispetto ad un vettore di analoga maneggevolezza permette di ridurre il numero di veicoli in circolazione a tutto vantaggio dell’ambiente e delle minori emissioni. Non va poi dimenticata la maggior economicità in quanto un trasportatore può ridurre il numero di macchine impiegando i semirimorchi sia per la lunga distanza sia per la distribuzione urbana nonché la maggior produttività in quanto l’impiego di questi semirimorchi permette di rifornire i punti vendita senza dover passare da un centro dedicato alle operazioni di carico/scarico dei veicoli. TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 41


Ruote industriali

MAN 100 anni sono un bel traguardo, quindi ora l’obiettivo è raddoppiare. Per celebrare l’importante anniversario MAN ha realizzato una Limited Edition del TGX D38 presentato a Monaco

200

di questi TRUCKNOLOGY DAYS! di Luca Barassi

C’

è chi ai Saloni ci partecipa, e c’è chi i Saloni se li organizza in proprio. Come MAN che, ogni anno dal 2008 a Monaco, presenta la sua vasta gamma di veicoli, motori e configurazioni ad un pubblico vasto e variegato. Oltre 6500 visitatori nell’ultima edizione. Un’occasione incredibile per i Clienti tedeschi prima di tutto, ma anche di tutta Europa, di vedere le novità in anteprima e di provare le numerose versioni messe a disposizione dal Leone. Quest’anno poi, possiamo definirlo un vero e proprio spiegamento di forze, messo in campo proprio forse per la concomitanza dei 100 anni dalla produzione a Monaco del primo truck MAN. Oltre 170 autocarri sono stati messi in esposizione e in strada. Gli esperti erano a disposizione per illustrare ogni 42 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

caratteristica degli autocarri MAN, operativi nel settore dell’edilizia, della distribuzione, del trasporto pesante, municipale e a lunga distanza, nonché del settore agricolo e agroforestale. Particolarmente apprezzate sono state anche le visite guidate nei siti produttivi in cui vengono realizzate le serie TGX e TGS. I Trucknology® Days, inoltre, rappresentano l’inizio del nuovo “MAN Trucknology® RoadShow 2015”, che porta in tour in tutta Europa 70 veicoli della gamma TGL, TGM, TGS e TGX, tra cui in anteprima il nuovo MAN TGX D38. In tutta Europa le organizzazioni commerciali MAN attingono a questa flotta di veicoli di colore rosso carminio per partecipare a eventi e presentazioni. I clienti ricevono dai propri rivenditori MAN i


100 Years Edition

veicoli in prova per alcuni giorni. In questo modo, sperimentano la competenza MAN nel settore, scoprendo le sue soluzioni di trasporto economiche ed efficienti. Che c’è di nuovo L’ammiraglia MAN ai Trucknology® Days è la nuova TGX D38. Si tratta di una soluzione potente ed efficace, pensata per trasporto a lunga distanza, trazione e carico pesante e inaugurata lo scorso settembre alla fiera IAA. Il cuore del veicolo è il nuovo motore sei cilindri in linea D38, con cilindrata da 15,2 litri. Questo propulsore, che presenta uno straordinario sviluppo delle prestazioni, amplia la gamma TGX con i modelli da 520, 560 e 640 CV. E poi c’è l’efficienza del Costruttore tedesco.

Per il suo speciale modello, MAN ha scelto laccature dai colori esclusivi (Stone Grey Metallic, D38 Red, Steel Blue Metallic e Crystal White Metallic), che si sposano perfettamente con la tinta rosso-arancione dei leoni fiammanti. Ma sono le ruote, con i loro impeccabili dettagli, ad attirare l’attenzione: i cerchioni in alluminio Dura Bright EVO restano sempre lucidi grazie a uno speciale trattamento applicato alla superficie, mentre le viti di fissaggio della ruota vengono rifinite con una copertura in acciaio temperato. Comfort di guida illimitato è il tema attorno a cui ruota la “100 Years Edition”. Il pacchetto infotainment “Plus” comprende sistema audio, radio MMT (MAN Media Truck) Advanced con software di navigazione apposito per autocarri, ingresso USB per ascoltare musica e ricaricare lo smartphone, telecomando a infrarossi e impianto bluetooth con vivavoce: una dotazione completa, adatta alla modalità di guida e di riposo. Il concetto di comfort non può prescindere dalla comodità del conducente, sia in posizione di guida che di riposo. Su richiesta, è possibile aggiungere un sedile passeggero accanto al posto di guida. Entrambi i sedili sono dotati di sospensioni pneumatiche, supporto lombare, adattamento spalle e riscaldamento, caratteristiche che li rendono perfetti per i lunghi tragitti. Inoltre, sono integrati elementi quali tendine parasole, luci di lettura, poggiapiedi e braccioli dal lato guida e passeggero. Il volante in pelle multifunzione, il riscaldamento a veicolo fermo e il refrigeratore con tavolo di appoggio completano la dotazione.

il previdente Tempomat EfficientCruise, i nuovi motori D26-TopTorque - ideali per una guida a basso regime e a ridotto consumo di carburante - la nuova Con TGX EfficientLine 2, MAN è riuscita a combinare nuove tecnologie per diminuire il consumo di carburante, contribuendo in tal modo alla riduzione dei costi complessivi d’esercizio (TCO), nonché delle emissioni di CO2. La dotazione di serie comprende:

funzione Speed Shifting che consente il rapido passaggio tra le marce 10, 11 e 12 limitando le interruzioni della forza di trazione nelle salite e il modulo di bordo MAN TeleMatics che offre al gestore del parco veicoli una panoramica completa sul consumo di carburante e un’analisi ottimale degli interventi di manutenzione richiesti. Ad ogni modo fare un elenco di tutte le novità presenti a Monaco dal 19 al 21 marzo scorsi è praticamente impossibile. L’unica possibilità che avete è non mancare alla prossima edizione.●

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 43


Ruote industriali

scania Si chiama Ecolution la strategia di Scania per aiutare le aziende di trasporto ad essere più competitive sul mercato. Un programma su misura del cliente per fargli risparmiare carburante e rispettare l’ambiente. Dai risultati assicurati

Sfida ai

consumi

di Francesca Lugaresi

D

ietro al pacchetto di prodotti e servizi denominato Ecolution by Scania, si cela molto di più che una semplice offerta di soluzioni volte a minimizzare i consumi e a ridurre la così detta impronta di carbonio. Ecolution è un progetto che rispecchia la filosofia della Casa nel suo approccio al cliente. La rispecchia nell’alta personalizzazione dell’offerta, secondo quel concetto di modularità che Scania ha fatto proprio nello sviluppare i suoi prodotti e servizi a misura delle più specifiche esigenze delle aziende. La rispecchia in quella continuità di rapporto necessaria a creare una vera e propria sinergia tra Costruttore e cliente, presupposto

44 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

indispensabile per il perseguimento di un obiettivo comune: garantire all’impresa di trasporto più competitività sul mercato. Un obiettivo il cui raggiungimento non si esaurisce nella scelta del veicolo più adatto alla mission dell’azienda, questo è solo il punto di partenza, ma richiede una prospettiva di più ampio respiro, che abbracci possibilmente tutto il ciclo di vita del veicolo stesso. Ecolution, in tal senso, è un progetto che Scania condivide con il cliente prendendolo sotto braccio nella sua quotidianità lavorativa per garantirgli un reale risultato in termini di economia dei consumi e di sostenibilità ambientale. Una meta comune da raggiungere insieme.

Sotto esame Una tecnologia all’avanguardia, come quella offerta da Scania, non basta a garantire ad un’azienda il massimo della redditività se non viene “cucita su misura” delle più specifiche esigenze dell’azienda stessa. Ecco perché il programma Ecolution, articolato in quattro moduli, parte da un’analisi approfondita e dettagliata della sua attività di trasporto per arrivare a un pacchetto di soluzioni personalizzate inerenti le specifiche del veicolo, lo stile di guida dei conducenti, la manutenzione del mezzo e il follow-up, ossia la verifica del mantenimento dei risultati ottenuti a distanza di tempo dal


punto di vista del contenimento dei consumi. Sotto la lente Scania, dunque, viene messa innanzitutto la tipologia di trasporto dell’impresa in esame, le particolari esigenze legate alla sua attività, il carico del veicolo, la tipologia di strada che viene percorsa abitualmente. Ma non solo. Sotto esame, è anche lo stile di guida dei conducenti relativamente alla topografia del terreno, alle condizioni di traffico, alla velocità, per stabilirne il potenziale margine di miglioramento, non solo per quanto riguarda gli autisti più giovani, ma anche i più esperti. Il fattore umano, come ben sappiamo, continua infatti a giocare un ruolo determinante nelle prestazioni del mezzo in generale, ed un corretto stile di guida può tradursi davvero in una importante occasione di risparmio per un’azienda di trasporto. L’analisi iniziale, che può essere effettuata in un unico incontro presso il proprio concessionario di fiducia, si declina insomma in un ampio ventaglio di parametri e dati attentamente valutati e rielaborati (a titolo gratuito e senza alcun obbligo per l’azienda) per definire insieme al cliente un obiettivo comune: il massimo del risparmio di carburante possibile ottenibile sulla base delle specificità della sua mission. Risultato che ovviamente va mantenuto, o migliorato, nel tempo. Con gli strumenti più idonei. Un risultato che assicura tangibili benefici anche per l’ambiente e, di riflesso, per l’immagine che l’impresa di trasporto offre ai propri clienti anche in termini di “responsabilità sociale”. Soluzioni ad hoc Dopo avere “preso le misure” si passa quindi alla fase successiva, ossia lo studio della

soluzione più completa ed efficace per ottenere l’obiettivo che ci si è prefissati, attraverso la combinazione di tutti gli strumenti utili a ridurre drasticamente i costi operativi legati ai consumi, e le emissioni. La strada da seguire si articola, come detto, in quattro moduli: configurazione ottimizzata, guida ottimizzata (Scania Driver Training), manutenzione ottimizzata (Contratto Ecolution) e follow-up costante. Le specifiche tecniche del mezzo vengono tarate sulle necessità operative del cliente, sulla base di quei dati che sono stati oggetto dell’analisi iniziale: così, la catena cinematica, ad esempio, viene scelta in maniera mirata a seconda del tipo di carico trasportato, si dota il veicolo di minigonne, spoiler, componenti leggeri, fino a prendere in esame anche l’utilizzo di carburanti alternativi (biogas, etanolo, biodiesel). Insomma, la configurazione del veicolo viene studiata, per ogni azienda, fin nel più piccolo dettaglio per minimizzare i consumi. Come si diceva, poi, la formazione del personale viaggiante è un’altra importantissima leva su cui agire per diminuire i costi di esercizio e quando si tratta di investire in questo senso i risultati sono praticamente immediati in termini di rendimento: con Scania Driver Training, il programma di formazione per una guida economica rivolto ai conducenti, i consumi possono essere ridotti anche del 10%. Nel programma Ecolution un trainer personale è pronto a fornire tutti i consigli e a insegnare su strada le tecniche per uno stile di guida ottimale. Un modo per coinvolgere maggiormente gli autisti motivandoli a contribuire

al buon andamento dell’azienda, stimolandoli a migliorare le loro performance per il raggiungimento degli obiettivi di consumo prefissati. Una sfida, insomma, anche per loro, non solo a migliorarsi, ma a mantenere il livello raggiunto nel corso del tempo, mettendo in pratica ogni giorno ciò che hanno imparato durante il training. Ed è proprio questo lo scopo del follow-up, cioè quello del “consolidamento” dei risultati raggiunti e delle buone abitudini apprese attraverso l’analisi costante dei dati relativi alle prestazioni del mezzo raccolti attraverso Scania Fleet Management. In generale, il lavoro di squadra deve proseguire nel tempo: l’azienda è sempre affiancata dal Costruttore nel perseguimento dei suoi obiettivi di consumo, regolarmente monitorati per garantirne la continuità, con resoconti mensili sui risultati ed incontri trimestrali focalizzati sul miglioramento dell’attività. Infine, altro punto fondamentale nel controllo dei costi, è un attento programma di manutenzione per mantenere sempre il veicolo nelle migliori condizioni. Ecolution offre un piano di manutenzione dedicato e personalizzato aggiungendo al consueto programma di manutenzione ulteriori controlli, come l’allineamento degli assi, la regolazione dello spoiler, la pressione e lo stato degli pneumatici: parti vitali del veicolo che se non opportunamente ispezionate e “corrette” possono portare a significativi aumenti del carburante. Un esempio? Un grado di disallineamento degli assali può incrementare i consumi dell’1%. Ecolution, insomma, prende in considerazione tutti quegli aspetti che possono essere potenzialmente migliorati e tradotti in maggiore efficienza per l’impresa, sia dal punto di vista economico che ambientale, offrendo la “ricetta” più adatta ed adeguata alle peculiarità di ogni singolo operatore. Un sistema collaudato per risultati garantiti A confermare l’efficacia di Ecolution, naturalmente, ci sono i dati di un programma collaudato da tempo. I veicoli Ecolution registrano un risparmio medio di carburante superiore al 10% rispetto ai veicoli “tradizionali”. Un risultato che è visibile fin da subito e che può spingersi fino al 14%, che si traduce in un risparmio annuale di circa 9.800 litri e nella riduzione di 29 tonnellate di anidride carbonica, confrontato con un veicolo non ecolution che percorre 200 mila km/anno con un consumo medio di 35 l/100 km.●

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 45


Ruote commerciali

Gli allestitori

Mille modi per lavorare di Ferdinando Tagliabue

I

Nel numero di aprile abbiamo visto i veicoli commerciali dalla prospettiva dell’allestimento. Su questo numero li guardiamo da quella di chi li allestisce, partner delle Case costruttrici

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veicoli commerciali, analizzati dal lato veicolo da trasporto hanno sicuramente nel classico furgone (o van) il loro rappresentante più diffuso e famoso. Ciò però non significa che il furgone sia il più degno rappresentante del settore dei commerciali, diciamo piuttosto che è il tipo di allestimento che meglio si adatta ad un trasporto di tipo generico e meno specialistico. Ciò però non significa che anche il furgone non sia allestibile. Forse non lo è esternamente, anche se si tratta di una verità contestabile visto che vi possono essere aperture “strategiche” sul tetto, portapacchi speciali, scale e altro, per non parlare degli allestimenti interni tipo officina mobile (per i più disparati settori e artigiani), magazzino ricambi, coibentati, trasporto disabili, generatori di potenza, carri funebri, trasporto valori, per non parlare dei furgoni con la vetratura che dispongono


anche di una seconda fila di sedili (talvolta anche una terza) e che consentono il trasporto promiscuo di merci e persone. Insomma, dentro il classico van si può nascondere uno specialista. LE CASE E GLI ALLESTITORI Innanzitutto è bene specificare che la situazione italiana è diversa, anche se sempre meno, rispetto a quella degli altri Paesi europei più propensi all’allestimento standard. In Italia si ama ancora la personalizzazione e la ricerca di un allestimento “su misura”. Ovviamente le Case costruttrici di veicoli commerciali non sono in grado di proporre allestimenti specialistici, almeno non direttamente. Alcuni costruttori sono in grado di proporre alcuni allestimenti realizzati da allestitori partner con i quali intercorrono rapporti di stretta collaborazione e che sono in grado di fornire allestimenti che la Casa stessa garantisce. In altri casi esistono degli allestitori che il costruttore, attraverso il dealer, suggerisce al proprio cliente e altri ancora che lasciano al dealer la gestione dell’allestimento voluto dal cliente. Se un costruttore garantisce e mette a listino un determinato veicolo con uno specifico allestimento, il prezzo di tale veicolo è valido per l’intero territorio nazionale, è garantito per lo stesso periodo di garanzia del veicolo dal costruttore stesso e può essere consegnato direttamente e in tempi più brevi. Per contro, il veicolo al cui allestimento provvede il dealer riesce ad essere perfettamente “su misura” delle specifiche esigenze del cliente che così può contare su un “pezzo unico” (o quasi). Resta comunque il fatto che le Case costruttrici, attraverso i propri dealer, cercano di fornire un’adeguata e costante formazione ai venditori specializzati, specialmente in quei comparti in cui vi è una continua evoluzione e costanti miglioramenti. NON SOLO VAN A differenza di quanto avviene nel comparto degli autocarri, dove l’allestimento è ovviamente obbligatorio, nel comparto dei veicoli

commerciali molti costruttori, oltre al classico van declinato in lunghezze, in passi, altezze, cabine semplici o doppie, trazioni anteriori o posteriori, ruote semplici o gemellate, propongono anche una versione cassonata, anch’essa con le stesse differenze che caratterizzano i van (ad eccezione ovviamente dell’altezza). Nonostante queste ampie possibilità di scelta e personalizzazione il settore dei commerciali alimenta anche innumerevoli allestitori e allestimenti, più o meno specializzati, che presentano un ventaglio di offerta impressionante per numero e varianti. La minor polverizzazione del settore e la crescente presenza del noleggio hanno privilegiato negli ultimi anni la diffusione di allestimenti standard, ma la percentuale di veicoli da allestire è ancora molto elevata e gestita in modo diverso da azienda ad azienda. MILLE LAVORI PER IL COMMERCIALE Se ad una osservazione superficiale e un poco distratta la stragrande dei commerciali risulta essere un van, un occhio più attento e competente riesce ad individuare differenze importanti. Un esempio in questo senso è

rappresentato dalle AMBULANZE, apparentemente van come tutti gli altri anche se non mancano esempi di ambulanze realizzate su furgonature, veicoli di pronto soccorso o emergenza. Un altro caso di veicoli che all’esterno non presentano particolari differenze con un qualsiasi van ma al loro interno ospitano sorprendenti soluzioni è quello delle OFFICINE MOBILI, officine che si rivolgono ai più disparati settori e che vengono utilizzate da aziende di manutenzione (dagli ascensori agli scaldabagni, dagli impianti elettrici alle reti idriche, del gas o altro) ma anche da una moltitudine di artigiani, riparatori, installatori ecc, che, in base al tipo di attività, possono necessitare di van di grandi dimensioni ma anche di medie e talvolta anche di piccole dimensioni. Stessa cosa per il TRASPORTO DISABILI, veicoli (grandi, medi e piccoli) che ad una occhiata distratta possono sembrare dei comuni van vetrati ma che ad un esame più attento ed accurato mostrano interventi specifici anche molto complessi. Porte o portelloni e piattaforme di sollevamento variano da allestitore ad allestitore ma devono tutti essere improntati alla massima sicurezza così come i sistemi di fissaggio per le carrozzelle (con o senza binari) e delle cinture di sicurezza. Un altro importante segmento in cui operano i veicoli commerciali è quello del TRASPORTO PERSONE. Anche in questo comparto i veicoli che possono essere impiegati possono essere di taglia diversa (piccoli, medi e grandi) ovviamente con una variabile importante costituita da numero di passeggeri trasportabili. Con la patente B il massimo raggiungibile è di 9 posti (compreso

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l’autista) ma sui veicoli più grandi si arriva a realizzazioni bus anche da 17 posti con diversi gradi di finitura dell’allestimento. Ovviamente nel caso dei 17 posti, così come in quello degli scuolabus, la patente B non è sufficiente. Il grado di finitura di questi veicoli varia molto in base alla destinazione, dalle navette per Hotel ai servizi aeroportuali o per le stazioni ferroviarie, per non dimenticare i piccoli bus urbani. Anche il TRASPORTO ANIMALI può essere effettuato con dei veicoli commerciali. In questo specifico caso sono avvantaggiati i modelli più grandi con pianale (che presentano una soglia di carico più bassa rispetto ai più robusti ma anche più alti modelli con telaio) e una dote fondamentale è costituita dalla stabilità del veicolo e dall’efficienza delle sospensioni. Un allestimento improntato alla massima robustezza è quello del CARRO SOCCORSO. Si tratta di un allestimento non particolarmente diffuso tra i veicoli commerciali per questioni di dimensioni e di portata (per questo genere di veicoli sono preferiti gli autocarri medi) ma anche i commerciali più grandi possono dire la loro giocando la carta delle dimensioni contenute e della maneggevolezza nonché della velocità di intervento.

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I FURGONATI Quello dei furgonati è un settore estremamente vasto in cui si possono trovare una infinità di realizzazioni anche in funzione del tipo di merce trasportata. La maggior parte degli allestimenti furgonati ha come base un commerciale di grandi dimensioni, ma nulla vieta di realizzare un furgonato anche su un medio o su un piccolo, anche se la logica di ricorrere ad un allestimento furgonatura si basa sulla ricerca del massimo volume e del più agevole sfruttamento dello spazio interno. I furgonati possono essere realizzati su veicoli a trazione anteriore o posteriore indifferentemente anche se con alcune differenze tra loro. Ad esempio nel caso dei modelli a trazione anteriore si riesce a disporre di una maggior volumetria grazie alla soglia più bassa (che agevola le operazioni di carico e scarico). Le furgonature gran volume su modelli a trazione posteriore e ancor di più quelli con telaio, sono leggermente penalizzati in termini di volume utile e di soglia di carico che risulta inevitabilmente più alta, ma dalla loro hanno il vantaggio di una

maggior robustezza che li rende più adatti ad effettuare trasporti pesanti o a percorrenze su strade di montagna.
I furgonati gran volume, al di la della forma da “scatolone” che li accomuna tutti, possono essere realizzati in lega leggera, poliestere, playwood, portelloni laterali o posteriori a doppio battente, sponde monta carico e internamente possono avere vari gradi di finitura sia per il rivestimento delle pareti sia per i materiali utilizzati per la pavimentazione, dal legno antisdrucciolevole all’alluminio. Queste furgonature gran volume, che se utilizzate semplicemente per il trasporto di merci da parte di imprese di trasloco, spedizionieri, corrieri, servizi postali ecc. non necessitano di particolari interventi interni, possono anche costituire la base


per allestimenti interni assai più complessi come nel caso di auto negozi, uffici mobili, regie televisive e radiofoniche, cliniche mediche, showrooms, biblioteche mobili e molto altro ancora.

agevole l’accesso al vano magari attraverso un maggior numero di accessi (posteriori e laterali) messi in corrispondenza di fasce di temperatura differenziate. Resta il fatto che indipendentemente dalla pre-

dine, risparmiare un centinaio di chili a viaggio aiuta e soprattutto può fare la differenza tra l’essere multati o no. Certo i cassoni ribaltabili in alluminio sono più costosi rispetto al ferro ma non necessitano di ma-

senza di coibentazioni sulle furgonature destinate al trasporto e distribuzione di merci a temperature negative (0-20°C) è necessaria la presenza di una unità frigorifera che può essere di tipo interno (soluzione che toglie un poco di spazio al vano ma assicura maggior pulizia e protezione all’unità di refrigerazione) oppure esterna, soluzione generalmente di più semplice installazione e più economica, anche se più soggetta a sporcarsi e a trovarsi esposta alle avversità climatiche.

nutenzione e hanno un valore residuo nettamente superiore. Per quanto concerne i veicoli che stanno sotto l’allestimento ribaltabile la scelta della robustezza è fondamentale. Sono quindi privilegiati i modelli con telaio, anche se con una maggior tara, quelli con trazione posteriore, con balestre robuste, barra stabilizzatrice, ponti posteriori rinforzati e ruote gemellate. Ciò però non significa che non vi sia spazio per altre soluzioni (come pianalati a trazione anteriore e ruote posteriori singole) ovviamente più adatti a lavori meno pesanti nel campo dell’edilizia e della cantieristica e spesso anche dotati di doppia cabina per 6 o 7 posti più il carico, anche se in questo caso viene preferito il cassone fisso. Il grande mondo della cantieristica e dell’edilizia non necessita solo di cassoni fissi ribaltabili e le proposte in questo segmento sono davvero tante, dalle gru (posteriori o retro cabina) alle piattaforme aeree destinate ai lavori di manutenzione, ma anche agli interventi di montaggio e finitura in altezza, ai pianalati per il trasporto di piccole macchine movimento terra o attrezzature specifiche (betoniere, pompe per CLS, gruppi elettrogeni, motori ausiliari ecc.).

PRODOTTI ALIMENTARI Un importante segmento di trasporto che vede protagonisti i veicoli commerciali con allestimenti estremamente specialistici è quello del trasporto e della distribuzione di prodotti alimentari freschi, congelati e surgelati. Il trasporto degli alimenti viene disciplinato dalla normativa ATP che riguarda quelle sostanze che vengono considerate deperibili, e che coinvolgono un vastissimo numero di prodotti che spaziano dal latte (e tutti i suoi derivati) alle carni ed ai prodotti ittici, alimenti congelati e surgelati. I veicoli destinati al trasporto e alla distribuzione di merci per la ristorazione o al trasferimento di merci deperibili (pane e prodotti di pasticceria) può fare ricorso a van adeguatamente coibentati di varia

IL MONDO DELL’EDILIZIA

misura dai piccoli ai più grandi. Diverso il discorso per i prodotti surgelati e congelati che devono disporre di celle isotermiche con gruppi frigoriferi, in grado magari di trasportare prodotti a temperature differenziate. In questo caso vengono privilegiate furgonature specifiche che rendono più

Il settore dell’edilizia, che ormai da qualche anno versa in una profonda crisi, è stato in passato grande utilizzatore di veicoli commerciali, a cominciare dal più classico degli allestimenti per questo settore: il ribaltabile. Il requisito principale di un commerciale con cassone ribaltabile (sia esso un trilaterale o un posteriore) è la robustezza. Del resto si sa che quando si carica materiale edile di vario genere (dalla sabbia ai mattoni, dalla terra al cemento, dalle ghiaie alle travi ecc.) il peso è sempre di difficile stima. Fortunatamente a livello di veicoli c’è un’ampia offerta e ancor più ampia è la possibilità di scelta in termini di allestimenti ribaltabili. I cassoni in ferro, più pesanti e più soggetti a problemi di ruggine, sono ancora molto diffusi anche per la loro maggior economicità rispetto ad analoghe soluzioni in alluminio. Certo dovendo stare entro le 3,5 tonnellate di PTT, stante i sempre maggiori controlli da parte delle forze dell’or-

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 49


Renault è sicuramente uno dei nomi di maggior prestigio in Europa nel comparto dei veicoli commerciali grazie anche ad una gamma di veicoli tra le più complete del mercato basata su quattro modelli (Master, Trafic, Kangoo e Clio Van) che si concretizzano in oltre 450 versioni standard a cui vanno aggiunte le innumerevoli proposte che si basano su allestimenti specifici realizzati da un nutrito gruppo di allestitori partner. A questo successo va poi aggiunto il concreto contributo che viene dalla capillarità e dalla professionalità della rete di vendita e della rete specializzata Pro+. Come abbiamo accennato in precedenza, la gamma dei commerciali Renault è costituita da 4 modelli tutti estremamente recenti a cominciare dal più grande, il Master, ampiamente rinnovato nel 2014 e la cui gamma di motorizzazioni si è ampliata passando da tre a quattro livelli di potenza (110, 125, 135 e 165 CV, tutti con cilindrata di 2.3 litri) migliorando non solo in termini di potenza ma anche di contenimento dei consumi grazie al ricorso alla tecnologia Twin Turbo (sui due motori più potenti) e single turbo per i meno potenti. Oltre alle motorizzazioni il nuovo Master è stato migliorato nel comfort e nella sicurezza di guida con ESP di ultima generazione, che comprende l’Extended Grip, Hill Start Assist, il sistema antisbandamento del rimorchio (associato all’opzione gancio di traino montato in fabbrica), lo specchio “Wide View”, che migliora la visualizzazione dell’angolo morto, nonché una inedita versione furgone L4 (H2 e H3) a trazione posteriore e ruote singole, specificamente sviluppata per i corrieri. UN SUCCESSO MONDIALE Nel 2014 anche il Trafic (34 anni di storia e 1,6 milioni di unità vendute) ha introdotto la terza generazione caratterizzata da un design più robusto e dinamico ma anche maggiori dimensioni a

Lo specialista

RENAULT

tutto vantaggio del comfort e della funzionalità. L’abitacolo è stato trasformato in un vero e proprio ufficio mobile con dispositivi intelligenti come supporti per telefoni e tablet, uno spazio per il PC, un tavolino scrittoio formato A4 amovibile e tantissimi vani portaoggetti. Per quanto concerne le motorizzazioni queste rispettano i criteri della norma Euro 5b+ e sono già predisposte per rispettare la norma antinquinamento Euro 6b; va poi sottolineato che il conducente ha la possibilità di contenere ulteriormente il consumo di carburante (fino al 10%) ricorrendo agli strumenti di bordo di eco-guida: “ECO mode”, indicatori di stile di guida e di cambio di marcia. I quattro livelli di potenza sono ottenuti con il propulsore R9M proposto in versione single turbo (da 90 e 115 CV) e Twin turbo (120 o 140 CV con o senza S&S). Introdotta sul mercato nel 1997 la gamma Kangoo si è via via ampliata fino a raggiungere, con le inedite versioni a tre

Renault Business Booster Tour Il 20 gennaio scorso è partita una speciale carovana di veicoli commerciali Renault allestiti denominata Business Booster Tour, che si protrarrà per l’intero 2015 (si concluderà a dicembre), toccando in 100 tappe l’intero territorio nazionale. Nel corso di ogni tappa ogni concessionario avrà a disposizione per un periodo di 2 settimane una delle cinque carovane che sono state organizzate con veicoli allestiti che potranno essere esposti e presentati alla clientela professionale. Nel Business Booster Tour sono stati coinvolti 12 allestitori partner, con 26 veicoli allestiti organizzati in 5 carovane che toccheranno man mano 100 città identificate. L’obiettivo che si è posta Renault con questa iniziativa è non solo di essere al fianco delle aziende ma anche di supportarle con la qualità del suo prodotto e la professionalità della rete vendita. I veicoli che compongono la carovana sono un sintetico esempio non solo di allestimenti specifici ma anche una interessante selezione dei numerosi allestitori partner di Renault. Vi sono ad esempio due Kangoo destinati al trasporto di persone con mobilità ridotta con allestimenti degli specialisti Olmedo e Focaccia, e due Kangoo Express con coibentazione standard, uno allestito da

50 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

posti anteriori, 30 versioni. Tra le caratteristiche dei Kangoo vi è sicuramente la grande flessibilità grazie d una serie di funzionalità innovative, pensate soprattutto per semplificare la vita degli utilizzatori, come nel caso del pianale piatto o del giraffone scorrevole. Il Kangoo dispone di quattro motorizzazioni Energy con Stop & Start e sistema di recupero dell’energia in decelerazione (dCi 75 – 980 e 110 CV e Energy TCe da 115 CV) a cui va aggiunta la motorizzazione 100% elettrica a zero emissioni in fase di utilizzo. Ricordiamo infine la Clio Van, vera regina della città ed equilibrato mix di design, affidabilità, personalità, tecnologia, comfort e sicurezza, caratterizzata oltre che dalle dimensioni contenute anche da una dotazione oltremodo completa e da un abitacolo curato e funzionale. L’offerta di motorizzazioni comprende un benzina da 75 CV, un GPL da 75 CV e i diesel da 75 e 90 CV S&S. ●

tappa a Varese

Lauti con gruppo frigo 0-4°C e l’altro realizzato dalla Fratelli Ricciardi con gruppo frigo da -20°C. Due anche gli alIl video può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il lestimenti su Trafic QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it per trasporto persone; si tratta di un Trip Emotion a 8 posti realizzato da Olmedo e di una realizzazione dello specialista Focaccia per il trasporto di persone a mobilità ridotta. I Trafic dedicati al trasporto merci vedono due coibentazioni standard realizzate da Royal Plastic e da Fabbri Cool System; sempre della Royal Plastic sono presenti anche due Trafic con coibentazione standard e gruppo frigo da 0 a -4°C. Da segnalare ancora due allestimenti di officina mobile su Trafic realizzati da Store Van e due Trafic Haccp allestiti da Car Fiberglass. Decisamente più nutrita la gamma di allestimenti su base Master per il trasporto persone a cominciare da due realizzazioni di Focaccia (un bus e un veicolo dedicato al trasporto di persone a mobilità ridotta). Scattolini propone due Master allestiti con cassone fisso e due con cassone ribaltabile. Vi è poi una furgonatura Gran Volume di Durisotti, una cella frigo con piastre eutettiche di Royal Plastic; un Master Maxximo con furgonatura della Carrozzeria Luca Carlo che presenta anche un allestimento per il trasporto cavalli. Il Master carro soccorso è allestito da Co.Me.Ar. e vi è anche un Master furgone L4XL, ovviamente non allestito.


di Leonardo Colizzi Responsabile usato veicoli commerciali

Mercedes informa

Quando l’usato è garantito L

a gestione dell’usato rappresenta uno degli elementi fondamentali del business all’interno delle filiali delle case automobilistiche (MPC) e soprattutto nelle concessionarie. In effetti per una MPC gestire l’usato vuol dire, fra l’altro, definire correttamente i valori residui che verranno utilizzati per garantire il valore di rientro dei mezzi bilanciando il rischio di sopravvalutazione del veicolo rispetto al mercato e mantenendo, al contempo, un valore competitivo che possa garantire una più elevata pressione sui volumi dei veicoli nuovi da sviluppare.

Al fine di poter ottenere un residual value che rispecchi questi elementi, è fondamentale sviluppare una rete di concessionarie che possa fare dell’usato un vero business anche grazie all’offerta di prodotti che ispirino fiducia nel Cliente. Per questo, come Mercedes-Benz, abbiamo lanciato il marchio Used 1. Con Used 1 il dealer è in grado di offrire la più ampia gamma di veicoli commerciali e servizi Mercedes-Benz e di altre marche in Europa, in altre parole il Cliente avrà la possibilità di fare la scelta giusta per un usato di qualità. Al fine di poter avere un processo di remarketing che funzioni correttamente la MPC deve essere in grado di gestire in maniera dettagliata e competente i flussi di rientro dei veicoli cercando di essere quanto più accorta nella determinazione dei danni dovuti all’uso del mezzo. La velocità nella stima dei danni e l’accordo preventivo con i clienti per stabilirne l’entità, sono in grado di fare la differenza fra una gestione con potenziale risultato positivo rispetto ad una gestione con margini negativi. La chiarezza nel definire i danni deve essere

riproposta nella stessa modalità nel momento in cui questi vanno scomputati dal potenziale prezzo di rivendita che verrà applicato alle concessionarie, per fare in modo che non sorgano contestazioni postacquisto dei veicoli. Ritornando al brand utilizzato per attribuire valore ai veicoli usati, con Used 1 abbiamo cercato di fare in modo che il cliente finale potesse essere indirizzato nella scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze. In effetti in ogni concessionaria aderente sono presenti veicoli Mercedes-Benz e di altre marche distinti fra: • Veicoli Premium: fino a 3 anni di anzianità e 100.000 km di percorrenza, con un’ottima preparazione meccanica e di carrozzeria. • Veicoli d’Occasione: fino a 6 anni di anzianità e 200.000 km di percorrenza, con una buona preparazione meccanica e di carrozzeria. La garanzia rappresenta uno degli elementi che

consente di riconoscere maggior valore al veicolo e di fare in modo che il Cliente possa avere completamente fiducia del prodotto che andrà ad acquistare. Ovviamente un veicolo garantito vuol dire che sia stato sottoposto ad un accurato controllo tecnico, preparato e ricondizionato in relazione al valore commerciale che questo può assumere. E’ chiaro che oltre ad avere un veicolo di cui fidarsi, è opportuno che tutta la catena del valore sia coinvolta nell’offrire la migliore e più completa soluzione per il cliente. Per questo non possono mancare offerte finanziarie mirate che per Mercedes-Benz sono gestite tramite MercedesBenz Financial Services e Mercedes-Benz Charterway. In ultimo non è da sottovalutare l’importanza che ricopre l’assistenza che, per quanto riguarda la rete Used 1 consente di avere una copertura in tutta Europa dando maggiore tranquillità e valore al Cliente.● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 51


Ruote commerciali

Fiat Professional

doppia anima di Luca Barassi

Da sempre Doblò si sdoppia in un perfetto compagno di viaggio sia per il tempo libero che per il lavoro. La versione Cargo ovviamente si concentra sulle qualità professionali del veicolo, ma sembra di guidare un’auto

I

n fondo è Fiat. La cultura automobilistica non mente, oggi come allora. Per questo abbiamo voluto affiancare al nuovissimo modello di Doblò Cargo, un esemplare storico della Casa di Torino, un Fiat Furgone 1100T – 217D del 1962. Abbiamo voluto, cioè, testimoniare come da sempre il marchio nazionale è abituato a offrire veicoli ad alte prestazioni sia alla clientela privata che a quella professionale. 52 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

Un test drive che è partito proprio da Casaletto Vaprio, dove ha “casa” questo esemplare storico, tenuto con soli pezzi originali. Salirci a bordo è un tuffo nel passato e ci fa ancora più apprezzare i passi che sono stati fatti in 50 anni per rendere più confortevole l’attività di trasporto. Aspetti che ormai diamo per scontati e a cui oggi non facciamo caso, ma che fino a non molto tempo fa erano appannaggio solo delle auto di lusso, forse.


identiVan

Fiat Professional Doblò Cargo SX 1.3 90 cv Ecojet Prezzo del veicolo in prova: a partire da 16.160,00 euro + IVA Motore

4 cilindri in linea, trasversale anteriore

Cilindrata

1.248 cm3

Potenza

66 KW – 90 CV a 4.000 giri/min

Coppia massima

200 Nm a 1.500 giri/min

Normativa emissioni

Euro5 b

Numero Marce

5

Trazione

Anteriore

Peso PTT

2,7

Altezza

1.845 mm

Larghezza

1.832 mm

Lunghezza

4.406 mm

Passo

2.755 mm

Altezza vano di carico

1.305 mm

Larghezza vano di carico

1.714 mm

Larghezza fra passaruota

1.230 mm dimensioni 1.820 mm Lunghezza piano di carico

Portata utile

750 Kg

Volume di carico

3,4 m3

Anche il carico si fa in… quattro

E fanno quattro Parliamo delle generazioni di questo straordinario e ambivalente veicolo. Dopo il debutto in anteprima mondiale al Salone Internazionale 2014 di Hannover, il Nuovo Doblò Cargo si presenta al grande pubblico con un design, esterno e interno, completamente rinnovato e dalla chiara impronta automobilistica, come abbiamo detto. Lo dimostrano un frontale più moderno e distintivo, la griglia anteriore di maggiori dimensioni e tutti gli elementi nuovi (paraurti, cofano, proiettori e gruppi ottici posteriori). Novità anche per l’abitacolo che presenta un completo rinnovamento in termini di plancia, tessuti, volante, grafiche del quadro strumenti e pannelli delle porte. Allo stesso modo, l’impostazione tesa alla maggiore funzionalità si evince dalle soluzioni ergonomiche specifiche, dalla panchetta multifunzionale anteriore a tre sedili, dal miglioramento del comfort acustico in cabina e dai nuovi sistemi di infotainment e navigazione. Inoltre, al pari della generazione precedente, la capacità di carico e la volumetria del Nuovo Doblò Cargo sono al top della categoria. Ovviamente l’occhio al risparmio è inevitabile oggi. Così l’ultimo capitolo di questo veicolo porta ad ottenere consumi di carburante che possono arrivare al 15% in meno rispetto alla versione precedente, soprattutto con le motorizzazioni EcoJet dedicate ai propulsori da 1.6 di cilindrata e 105 cavalli e al 1.3 da 90 cavalli, il veicolo provato da noi in questo test.

Lo stile al servizio della funzionalità si evince anche da altri elementi come, ad esempio, l’ampia gamma di pratici vani portaoggetti, il cassetto anteriore con chiave e apertura rallentata, le bocchette di dimensioni maggiori per un miglior confort climatico e il nuovo volante con migliore ergonomia. Quest’ultimo è davvero piacevole da prendere in mano e il servosterzo ha qualcosa in più degli altri veicoli commerciali. Sarà la dimensione, il design o appunto il servosterzo ma sta di fatto che viene proprio voglia di usare questo nuovo volante. Peccato solo la mancanza del controllo di UConnect. Funzionale è anche il vano di carico come dimostrano la sua forma regolare, le maniglie ergonomiche (sia del vano che della cabina), oltre alla pratica apertura a 180° delle porte posteriori che ne consentono un accesso comodo e agevole, soluzioni specifiche e uniche nella categoria. Senza dimenticare che, al pari della generazione precedente, la capacità di carico e la volumetria del Nuovo Doblò Cargo sono al top della categoria: infatti, può trasportare fino a più di 1 tonnellata di carico e vanta una volumetria superiore a 5 m3. Le generose dimensioni interne garantiscono una lunghezza del vano di carico di 182 cm, sulle versioni a passo corto, come quella del nostro test drive; una larghezza di 171 cm e un’altezza di 130 cm che diventa 155 cm nelle versioni a tetto alto. Inoltre, la misura tra i passaruota è di 123 cm di larghezza permettendo di sistemare fino a 2 europallet all’interno del vano di carico. Infotainment rinnovato Inutile dire che il Nuovo Fiat Professional ha tutti gli ultimi ritrovati in termini di tecnologia applicata all’infotainment, ma vale invece la pena sottolineare la presenza del noto sistema multimediale UConnect 5” dotato di touchscreen a colori di 5”, uno dei più TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 53


test drive

grandi del segmento, che permette al guidatore di accedere a tutte le funzionalità principali, dalla radio analogica – a richiesta anche digitale (DAB) – fino a tutti i principali supporti multimediali (mediaplayer, iPod, iPhone, smartphone) collegabili attraverso la porta USB e il connettore Aux-in. Completano UConnect 5” i comandi al volante e il software Eco:Drive che aiuta il guidatore nella riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2. Inoltre, a richiesta, è possibile aggiungere al sistema la navigazione integrata, sviluppato in collaborazione con TomTom.

Tipo strada

Tratta

Km

Km/h

Tempo

l/100 Km

Urbana

Milano centro – San Donato M.se

11,4

19

35’

9,0

Statale

San Donato M.se – Casaletto Vaprio

33,3

53

37’

5,5

Statale

Casaletto Vaprio – Bergamo Alta

42,1

42

59’

6,1

Autostrada

Bergamo Alta – San Donato – Milano

56,3

76

41’

6,7

150,8

41

2h52’

6,7

TOTALE Consumi calcolati attraverso il computer di bordo del veicolo

Tra passato e futuro Come detto la nostra prova ha avuto un esordio particolare, ovvero l’incontro tra due epoche di veicoli commerciali: il Fiat 1100T e il Nuovo Doblò Cargo. Un confronto affascinante che, come abbiamo sottolineato, fa toccare con mano l’evoluzione della progettazione in questo settore. Dunque, dopo aver “giocato” un po’ con il vintage, ci siamo messi alla guida del nostro Doblò Cargo SX 1.3 90 cv Ecojet passo corto. Una versione senza il tetto alto (disponibile) e senza il terzo sedile in cabina. Inoltre, la versione utilizzata per la prova, aveva la paratia fissa che divide completamente l’abitacolo dalla zona di carico. Se proprio dobbiamo trovare un difetto a questo veicolo, lo troviamo sedendoci al posto di guida. Infatti, il gioco del sedile in senso longitudinale è abbastanza limitato, rendendo non perfettamente comoda la posizione, soprattutto per chi è alto oltre il metro

F cus

la pagella

UConnect ti dice come hai guidato

A CONFRONTO Focus

La copertina di TOE col nuovo Doblò sul volante del mitico 1100 Fiat. Passato e presente… o forse futuro?

54 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI


VINTAGE

La bellissima location che ci è stata gentilmente messa a disposizione dalla famiglia Merigo è il cortile della Villa del ‘500 antistante la Chiesa di S. Giorgio Martire di Casaletto Vaprio. Mentre lo storico FIAT 1100 T del 1962 ci è stato prestato per l’occasione da Guido Bossi, appassionato collezionista automobilistico. Si tratta di un furgone, rimasto in circolazione fino alla fine degli anni ’70, con motore di 1481 cm3, 60 cavalli e un rapporto di compressione di 7,3. Il peso del veicolo carrozzato è di 1200 Kg con una portata utile di 1230 Kg. Insomma, un 2,5 di MTT. Lunghezza totale di 4428 mm, passo 2300 mm e altezza di 2030 mm.

+_

Confort Visibilità Silenziosità Postazione di guida Pochi comandi al volante

e ottanta. Di contro, però, il volante può essere regolato in ogni modo, con il piantone che si adatta ad ogni esigenza. Gli abbiamo fatto provare un po’ di tutto: la traversata della “bassa” padana, con le lunghe strade rettilinee e molto trafficate, le aree urbane di Milano e hinterland e le impegnative salite di Bergamo Alta, dove il Doblò, pur con solo 90 cavalli, si è dimostrato brillantissimo. La paratia fissa non permette la visibilità dallo specchietto retrovisore (che infatti non è previsto), ma il parabrezza e soprattutto i nuovi specchietti laterali rendono la marcia e la manovra sicura e serena. Tutto a bordo gira perfettamente. Procediamo su strade trafficate e proviamo anche un pezzo di sterrato, notando l’ottima risposta delle sospensioni e la silenziosità interna. Insomma, dopo una giornata tra continui start&stop, prove di carico e scarico e guida in diverse condizioni, non ci sentiamo per nulla affaticati e questo, a nostro avviso, è un aspetto importante quanto il consumo di carburante.●

182 CM

È la dimensione del vano di carico. Ottimo per un passo corto

15% Si può arrivare a risparmiare questa percentuale con la nuova versione

BELLO E POSSIBILE

Il volante è il primo “incontro” che si ha a bordo TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 55


Ruote commerciali

Citroën

Un volto NUOVO

E’ stato il protagonista dello stand Citroën all’ultima edizione di Transpotec Logitec, appena conclusa. In questa occasione la Casa francese ha presentato il Nuovo Berlingo, che ha fatto il suo esordio a marzo al Salone di Algeri. Disponibile da giugno, è già ordinabile

di Federica Fabi

C

on quasi 3 milioni di esemplari venduti dal 1996 (122 mila in Italia), e a quasi vent’anni dal suo esordio sul mercato, Citroën Berlingo si rinnova sia nella versione Van che Multispace. Il multispazio francese si presenta infatti oggi sul mercato con un nuovo design e tante novità, soprattutto tecnologiche, riproponendo allo stesso tempo i suoi storici punti di forza, da sempre apprezzati sia dalle famiglie che dai professionisti, come la grande modularità, il confort e il volume, quindi la grande offerta di spazio. Il suo debutto ufficiale lo ha fatto a marzo, al Salone di Ginevra, cogliendo poi, ad aprile, l’importante occasione offerta dal Salone veronese Transpotec Logitec per calcarne la scena e farsi conoscere dal grande pubblico nella versione Van dotata della tecnologia BlueHdi, la più efficiente del mercato in termini di riduzione di consumi ed emissioni, che permette di soddisfare la normativa Euro 6. In questo specifico contesto gli operatori hanno potuto toccare con mano la grande generosità di carico (due europallet), la facilità e la sicurezza d’uso, grazie agli accessi intelligenti, alle ampie porte laterali scorrevoli o alle porte posteriori asimmetriche che si aprono a 180°. 56 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

Le novità Ma vediamo più nel dettaglio le novità introdotte. Il restyling esterno si caratterizza per un design più moderno tutto incentrato sul nuovo frontale composto da un nuovo parafango, con luci diurne a LED riposizionate (più in basso) e una nuova griglia per la calandra. Un restyling che racconta, già dall’esterno, la personalità del Nuovo Berlingo, sintesi di funzionalità, confort, robustezza, tecnologia e semplicità. Lo spazio interno è stato rivisitato, con nuovi rivestimenti e tessuti, ma è soprattutto la tecnologia a farla da padrona. Dotazioni pratiche e intuitive agevolano l’esperienza di guida. Per incominciare, a bordo, degno di nota è il Nuovo Touch Pad con display da 7 pollici che consente di avere a portata di

mano tutte le funzioni multimediali, come la radio, il Bluetooth, le impostazioni del veicolo, e la navigazione. Il confort di guida è assicurato anche dall’Active City Brake, il sistema di frenata automatica che permette di evitare i tamponamenti, e la tecnologia


All’esterno linee morbide e frontale tutto nuovo, all’interno abitacolo di stampo automobilistico e tanta tecnologia in ausilio al lavoro del professionista del trasporto. Sono queste le caratteristiche del nuovo Berlingo disponibile sin d’ora in tutte le concessionarie Citroën.

non lascia soli nemmeno in fase di parcheggio grazie al supporto della telecamera di retromarcia abbinata ai sensori di parcheggio anteriori e/o posteriori. Pulito ed economico Alta tecnologia anche per le motorizzazioni efficienti di ultima generazione, con l’introduzione della già citata tecnologia BlueHDi che permette una significativa riduzione di consumi ed emissioni. Per esempio, il Nuovo Berlingo Multispace abbinato alla motorizzazione BlueHDi 100 S&S registra consumi nell’ordine di 4,1l/100 km ed emissioni di CO2 di 109 g. Anche nella versione Van le emissioni di CO2 sono contenute (106 g con motore BlueHDi 100 S&S ETG6). Oltre alle nuove motorizzazioni Euro 6 (BlueHDi 100, BlueHDi 100 S&S, BlueHDi 100 S&S ETG6, BlueHDi 120 S&S), la versione Van resta disponibile nelle versioni Euro 5 (VTi 95 benzina, HDi 75 e HDi 90 Diesel) ed offre anche quella a zero emissioni. Euro 6, invece, per le motorizzazione a benzina del Nuovo Berlingo Multispace (Vti 95 e Vti 120), cui si aggiunge, rispetto alla versione commerciale, il Diesel BlueHDi 75.

della distribuzione di disporre della Cabina Extenso che offre tre posti anteriori modulari. Grazie al posto centrale aggiuntivo, il veicolo può accogliere davanti tre persone, mentre quando è chiuso si trasforma in un pratico tavolinetto. Questo sedile ospita inoltre al di sotto della seduta un alloggiamento supplementare di 7,5 litri richiudibile con un lucchetto. Il sedile passeggero laterale è a scomparsa per creare un pianale piatto e trasportare carichi fino a tre metri di lunghezza in versione corta e 3,25 metri in versione lunga. Può anche essere chiuso a libro con la seduta sollevata contro lo schienale, per il trasporto di carichi alti direttamente nella cabina. Due le lunghezze disponibili: L1 (volume utile fino a 3,7 m3) e L2 (fino a 4,1 m3). Di rilievo per il segmento, il rapporto tra lunghezza di carico interna e lunghezza esterna del veicolo (4,38 m in versione corta e 4,63 m in versione lunga). Come vi abbiamo anticipato all’inizio, tra gli altri punti di forza del veicolo ci sono la capacità di carico (due europallet, come detto) e la facilità d’uso, grazie a larghe porte laterali scorrevoli e alle porte

posteriori a battente asimmetriche che permettono la massima flessibilità d’uso. Naturalmente, i progettisti hanno curato in modo particolare anche l’aspetto del confort, sia per quanto riguarda la comodità all’interno (oltre alla già citata tecnologia multimediale, ragguardevole lo spazio centrale anteriore, in particolare con il cambio ETG6 - Efficient Tronic Gearbox 6), sia per quello di marcia, con il Grip Control, che permette una motricità ottimizzata in tutte le circostanze. Per una distribuzione a zero emissioni Il Nuovo Berlingo è anche disponibile nella versione più ecosostenibile, quella elettrica. Il Nuovo Citroën Berlingo Van Full Electric offre 170 km di autonomia, una batteria in grado di ricaricarsi automaticamente in fase di decelerazione o frenata, 67 Cv di potenza e una coppia praticamente costante a qualunque regime (200 Nm da 0 a 1500 giri/min) e raggiunge i 110 Km/h. ●

Nuovo Berlingo Van: un partner di lavoro ideale Grazie ad una offerta completa di silhouette, motorizzazioni ed equipaggiamenti, la versione Van del Nuovo Berlingo risponde alle esigenze delle mission più specifiche, facendo leva su uno dei suoi storici punti di forza, la completa modularità e versatilità di utilizzo. Oggi queste fondamentali caratteristiche si concretizzano nella possibilità per i professionisti

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 57


Ruote commerciali

Peugeot

è tempo di partner

Nell’ambito del programma di rinnovo della gamma commerciale di Peugeot è il momento del restyling di Partner e Partner Tapee, svelati al Salone di Algeri e protagonisti al Transpotec di Verona

di Luca Barassi

I

l suo nome evoca in modo chiaro e deciso la mission di questo veicolo: Partner. Un valido compagno di lavoro per la versione business e un ineguagliabile compagno di viaggio per il Tepee. E se è vero che le esigenze della clientela professionale sono in continua evoluzione, lo devono essere anche i veicoli con i quali essi lavorano ogni giorno. Dunque, dopo il lancio del 1996, il Leone propone la quarta generazione del Partner, che interviene sia sugli aspetti stilistici che su quelli tecnologici. Nuova calandra, nuovi equipaggiamenti moderni e “connessi”, nuova gamma di motorizzazioni Euro 6 dai bassi consumi e prestazionali sono gli elementi che aumentano l’attrattiva dei PEUGEOT Partner e Partner Tepee del 2015. Una robustezza evidenziata da un design espressivo Il design del frontale caratterizzato da forza ed espressività, si inserisce nel rinnovamento 58 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

iniziato nel 2014 sulle gamme dei veicoli commerciali, soprattutto con il nuovo PEUGEOT Boxer. Inserita tra i proiettori con cornice ridisegnata, la nuova calandra ha linee più affusolate ed incorpora al centro il Leone PEUGEOT. Assieme ad un nuovo fascione paracolpi avvolgente conferisce ai nuovi PEUGEOT Partner e Partner Tepee maggiore verticalità e robustezza percepita. Le nuove “patch” riportate che sconfinano sullo scudo aumentano la robustezza del frontale ed hanno il vantaggio di poter essere facilmente sostituite in caso di graffi o piccoli urti. Ospitano i fari fendinebbia e le luci diurne a LED (disponibili secondo il livello di allestimento). La firma luminosa è sottolineata da questi DRL, posizionati più in basso, alle estremità del fascione paracolpi. L’insieme rende visivamente il veicolo ben piantato al suolo e ne allunga la silhouette. Questo all’esterno. Ma è all’interno che il professionista vive la propria giornata


lavorativa. E allora Peugeot ha trasformato sempre di più l’abitacolo in un ufficio mobile, collocato in un ambiente di ispirazione sempre più automobilistica, in cui Peugeot è leader e non per nulla l’importatore di veicoli commerciali numero uno in Italia. La seduta in posizione alta offre una visibilità ottimale e una posizione di guida ergonomica associata al volante regolabile in altezza e in profondità e alla leva del cambio posizionata sulla plancia. Inoltre, il terzo passeggero centrale anteriore ha a disposizione tutto lo spazio per le ginocchia, un’esclusiva nel segmento, grazie al cambio ETG6, la cui leva è sostituita da una manopola sul cruscotto. Vani portaoggetti per circa 60 litri sono disponibili nell’abitacolo, per i passeggeri e il conducente. Il vano chiuso ubicato davanti al volante o il tavolino scrittoio posto dietro lo schienale ribaltabile del sedile

centrale facilitano notevolmente la vita dei professionisti. Per quel che riguarda la telematica, a bordo troviamo un grande touchscreen a colori da 7’’ perfettamente integrato, disponibile in opzione sull’allestimento Comfort, con

Plan Facile

Con il sedile Plan Facile, il nuovo PEUGEOT Partner conserva le prerogative di modularità che lo contraddistinguono sin dal lancio. Quest’equipaggiamento unico nel segmento dei furgoni, copiato ma mai uguagliato, permette al contempo:

»

»» A 3 persone di accomodarsi nei posti anteriori. E’ un aspetto pratico molto apprezzato dai professionisti, che possono trasportare i loro dipendenti e gli utensili da un cantiere all’altro, ottimizzando gli spostamenti;

»

»» Di avere un pianale piatto, un volume utile aumentato di 400 l e una lunghezza utile superiore di 1,20m, pur conservando la capacità di trasportare 2 persone, grazie al sedile passeggero laterale ripiegabile;

»

»» Il trasporto dei carichi alti grazie alla seduta del sedile laterale che si ripiega anche verticalmente contro lo schienale;

»

»» Una funzione ufficio mobile grazie al tavolino scrittoio integrato nello schienale ribaltabile del sedile centrale;

» Un vano portaoggetti supplementare chiudibile con lucchetto.

»»

Bluetooth, porta USB, presa jack, il riconoscimento vocale e la funzione MirrorScreen con gli smartphone compatibile e Il navigatore, disponibile in opzione, consente di visualizzare i limiti di velocità e le informazioni sul traffico con la cartografia dell’Europa.

Una vasta gamma Le motorizzazioni sono, sin da subito, Euro 6. Complessivamente sono disponibili cinque nuovi propulsori benzina VTi e Diesel BlueHDi, che sviluppano da 75 CV a 120 CV.

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 59


Calendario 2015 presented by

in collaborazione con

26 maggio

6 giugno

Le Correlazioni tra economia e trasporti - Tendenze del trasporto - Le infrastrutture in Italia e in Europa - Le imprese del settore e i soggetti del mercato

Modelli organizzativi - Aspetti dimensionali e strutture organizzative - Le strutture commerciali Aspetti normativi: accesso alla professione, tariffe, assicurazioni

SCENARI TRASPORTISTICI NELL’ERA MODERNA

Milano - Business Lounge

ORGANIZZAZIONE DELLE IMPRESE DI TRASPORTO

Milano - Business Lounge

24 giugno

2 luglio

Previsione del business e pianificazione delle risosrse - Controllo di gestione Centri di costo e metodi di valutazione costi Activity Based Costing -Contrattualistica

Progettazione del servizio - Outsourcing delle attività logistiche - I contratti di outsourcing Criteri di valutazione del mercato Le partnership e i rapporti col cliente finale

Milano - Business Lounge

Torino - Punto 65

9 settembre

16 settembre

Le origini della logistica e le sue applicazioni Logistica e marketing - Il marketing come strumento di vendita - Come presentare la propria azienda al committente - Come evidenziare opportunità ed eccellenze

Il sistema logistico - Logisitca quale struemento organizzativo - Logistica e catena del valore Il sito web efficiente - Social Network nel mondo della logistica: usarli per fidelizzare il cliente

CONTROLLO DI GESTIONE DELLE IMPRESE DI TRASPORTO

CRITERI DI PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL SERVIZIO AL CLIENTE

LOGISTICA: OPPORTUNITA’ DI BUSINESS LOGISTICA: OPPORTUNITA’ DI BUSINESS PER L’IMPRESA DI TRASPORTO (parte 1) PER L’IMPRESA DI TRASPORTO (parte 2)

Milano - Business Lounge

3 ottobre

Milano - Business Lounge

20 ottobre

LOGISTICA INTERNAZIONALE

LA VENDITA DEL SERVIZIO DI TRASPORTO

Il contratto di trasporto - I documenti del trasporto Il ruolo della Dogana - L’assicurazione Gli Incoterms

L’analisi della concorrenza - Punti di forza e debolezza dell’azienda - Tecniche di vendita Il CRM

Torino - Punto 65

Milano - Business Lounge

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11 novembre CONVEGNO FINALE “L’importanza di essere onesti”: i rischi e le controindicazioni delle esterovestizioni e gli interventi necessari per evitare l’impoverimento dell’industria trasportistica italiana

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maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

8983209

Molti gli interventi sia esterni che interni del nuovo Peugeot Partner. Particolare attenzione alla tecnologia e all’infotainment.


foto: Jacopo Salvi

Scania Top Team Eventi A marzo si sono svolti due importanti appuntamenti dello Scania Top Team, la competizione tra officine ideata dalla Casa svedese ben 25 anni fa. Il campione italiano emerso dalla finale nazionale, Sacar S.p.a., ha lasciato il passo ai team scandinavo e austriaco nella semifinale regionale

eccellenze in gara di Francesca Lugaresi

O

gni anno Scania celebra la professionalità di tutta la sua rete di assistenza con lo Scania Top Team, la competizione mondiale dedicata alle officine giunta al suo quarto di secolo di vita (nata come edizione unicamente svedese, si è estesa a tutta l’Europa dal 2003). L’officina Sacar S.p.a di Frosinone ha combattuto fino alla fine lo scorso 21 marzo alle semifinali regionali di Bratislava, ma ad andare alla finalissima di Södertälje (dal 3 al 5 dicembre), aspirando al titolo di campione mondiale, saranno però i team scandinavo e austriaco, che hanno sbaragliato gli altri concorrenti giunti da Belgio, Finlandia, Germania, Norvegia, Polonia, Olanda e, appunto, Italia. Questo l’epilogo di una giornata di gloria, quella della finale nazionale dello Scania Top Team, che la nostra testata, come vi abbiamo documentato su Trasportale.it, ha seguito lo scorso 2 marzo a Trento e che ha visto emergere, fra cinque officine in

gara (precedentemente selezionate fra le 60 partecipanti), quella migliore d’Italia, la Sacar appunto, rappresentante dell’eccellenza del servizio Scania nel nostro Paese (erogato dalle sue cento officine e oltre trecento meccanici). Formazione, abilità e competenza Scania Top Team è un vero e proprio programma di training alternativo che attraverso il “gioco” e la competizione trasmette i valori del miglioramento continuo, della ricerca dell’eccellenza e della formazione. La competizione è di per sé formazione, infatti, vista la preparazione necessaria a superare lunghe e severissime selezioni, divenendo quindi occasione per approfondire ulteriormente tecnologie, metodi di riparazione e diagnostica, già oggetto di continuo studio e aggiornamento da parte dei meccanici della rete. Un’esperienza formativa anche dal punto di vista del lavoro di gruppo, dell’affiatamento e dello spirito di squadra necessario quando si lavora assieme per l’ottenimento di un risultato comune. Ed è proprio quello che hanno saputo dimostrare Alessandro Calicchia, Maurizio Di Girolamo, Fulvio Caporetto, Marco Calicchia e Fabio Marigliani, i componenti del “Team Sacar”, durante le cinque prove (di cui una teorica consistente in un questionario a risposta multipla, senza l’ausilio di manuali o Pc) organizzate in cinque differenti stazioni (di cui una focalizzata su un autobus in avaria). Prove che ricalcano la medesima struttura in tutte le fasi della competizione, dalla finale nazionale alle semifinali regionali, fino alla finalissima, e che intendono

simulare le diverse problematiche legate alla diagnostica, riparazione e manutenzione dei mezzi che quotidianamente il personale di officina si trova ad affrontare. Prove appositamente studiate per valutare l’abilità e la competenza necessaria ad una corretta diagnosi e alla conseguente risoluzione del problema, coordinandosi con il proprio team nello stabilire la migliore strategia finalizzata al minor fermo macchina e alla massima soddisfazione del cliente. Appuntamento a dicembre «Siamo fieri di aver potuto rappresentare l’Italia alla semifinale regionale – ha dichiarato Fulvio Caporetto, capitano del team Sacar S.p.A. di Frosinone. In alcune prove abbiamo lasciato qualche punto di troppo, perdendo la scia della forte squadra svedese. Questa esperienza rimarrà comunque un piacevole ricordo e sarà lo sprone per arrivare ancor più preparati nella prossima edizione del Top Team». Lo sprone, aggiungiamo noi, per riprendere quella tradizione di successi che hanno accompagnato le officine italiane Scania alle passate edizioni del Top Team, distinguendosi a livello internazionale: nella maggior parte delle edizioni il team campione italiano si è infatti classificato nei primi dieci team al mondo. Il viaggio di Sacar, e dei meccanici italiani Scania, verso il podio mondiale finisce dunque qui, ma, insieme a loro, seguiremo il prossimo appuntamento di dicembre, tifando sportivamente per chi saprà dimostrarsi il migliore. Rimane il successo di questa nona edizione, che è riuscita a coinvolgere ben 8 mila meccanici. ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 61


Logistica

Autostrade viaggianti

in treno... TIR nonostante tutto

Il trasporto intermodale è una realtà che, in questa fase storica, ha sempre più rilevanza per chi si occupa di trasporti e logistica. Tra normative nazionali ed esigenze sempre più attente al rispetto ambientale, il trasporto combinato tra gomma e treno è quello che sembra destinato a un futuro con prospettive maggiori di Andrea Trapani

P

er l’Italia le Alpi sono il banco di prova definitivo, i nostri vicini di casa – Austria e Svizzera – da anni stanno dimostrando le possibilità del servizio ferroviario nel sistema intermodale delle merci. Nel Paese elvetico la scelta politica è stata chiara con il trasferimento del traffico su rotaia che dovrebbe evitare, entro il 2018, tra i 650.000 e i 700.000 transiti transalpini di mezzi pesanti (obiettivo che comunque non pare raggiungibile, stando 62 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

all’ultima analisi dell’Ufficio Federale dei Trasporti di fine 2013, ndr). Comunque sia, la maggior parte delle merci attraverso le Alpi svizzere è trasportata su ferro, con una quota del 63,4 per cento che pone la Svizzera di gran lunga all’avanguardia a livello internazionale. Numeri importanti, ma che non sono gli unici: nel 2011 la strada viaggiante austriaca del Brennero ha trasportato un numero di autocarri tre volte superiore rispetto a quella elvetica seppur su una tratta più breve.

TIR SUI TRENI: TCNA vs ROLA Partiamo dalle possibilità che vengono offerte, nell’ambito del trasporto combinato ferro+gomma, sulle modalità di invio delle merci partendo dalle distinzioni tecniche: si parla di trasporto combinato non accompagnato (TCNA) quando l’unità di traffico viene trasbordata assieme al veicolo stradale non motorizzato che la trasporta, mentre si parla di trasporto combinato accompagnato (TCA) – o Rola – quando, diversamente


foto: RAlpin SA

ha imparato a conoscere i pregi delle autostrade viaggianti: relax e tempi certi sono i servizi più ricercati da chi accompagna il proprio mezzo sul treno. I VANTAGGI DELLA ROLA Uno dei maggiori vantaggi della Rola, infatti, risiede in un’offerta concepita per massimizzare l’utilità per il cliente: grazie alla coincidenza dell’orario di viaggio col periodo obbligatorio di riposo degli autisti, all’arrivo a destinazione ci si può rimettere immediatamente al volante. E’ inoltre possibile attraversare le Alpi tutto l’anno, 24 ore su 24, in entrambe le direzioni, senza preoccuparsi del divieto posto alla guida notturna e domenicale. Ad esempio, sulla relazione Friburgo in Brisgovia-Novara la Rola consente di attraversare la Svizzera partendo e approdando in territorio UE, evitando così lunghe e dispendiose formalità doganali alla frontiera svizzera. E IN ITALIA?

dal caso precedente, il mezzo stradale che trasporta l’unità di traffico viene trasbordato integralmente, con l’unità di trazione e il personale di guida. Alcuni professionisti del settore spiegano cosa sia più conveniente per chi deve scegliere tra i due servizi: “Il traffico combinato non accompagnato (TCNA) e l’autostrada viaggiante (Rola) presentano delle notevoli differenze dal punto di vista della tecnica di trasporto”, ricordano in casa Hupac, operatore svizzero di rilievo nel trasporto combinato. “Mentre nel TCNA solo il contenitore con il carico viene trasferito sul treno e l’autista e la motrice restano indietro presso il terminal, con l’autostrada viaggiante viaggiano sul treno l’autocarro completo e l’autista. Di conseguenza i treni dell’Autostrada Viaggiante presentano un carico utile netto minore rispetto

al TCNA. Un treno Rola medio trasporta circa 20 autocarri, contro le 36 spedizioni stradali di un treno del TCNA. Ne conseguono costi di produzione maggiori per ogni unità trasferita. A ciò si aggiunge l’utilizzo inefficace delle scarse capacità delle tracce. Altri aspetti che gravano sul sistema dell’autostrada viaggiante sono rappresentati dai costi notevolmente superiori per l’acquisto e la manutenzione dei carri ferroviari speciali necessari”. TCNA il più possibile e Rola lo stretto indispensabile, in sintesi. Non tutti sono d’accordo, anzi. Nonostante lo stesso Consiglio Federale elvetico, a novembre 2013, dichiarasse che “la strada viaggiante deve diventare più efficiente” il legislatore svizzero è sempre più deciso a non tornare indietro da questa scelta. Infatti, nonostante tutto, il servizio Rola resta apprezzato. Chi guida un truck

Il servizio Rola interessa, come abbiamo appena visto, anche il nostro Paese. Tra le tratte con maggiore apprezzamento quelle che attraversano proprio la Svizzera per collegare il Piemonte e la Lombardia alla Germania. Dal 2001 la gestione dell’autostrada viaggiante tra Friburgo in Brisgovia e Novara è affidata a RAlpin, che a partire dal 2011 ha in carico anche la linea che collega Basilea Kleinhüningen (porto) a Lugano. L’offerta della Rola si inserisce, come già anticipato, nel quadro più ampio della politica svizzera in materia di traffico di transito e si configura ogniqualvolta il tipo di carico, il parco veicoli o l’organizzazione dell’impresa di trasporti lo richiedano. “Nel 2014 – ci fanno sapere da RAlpin – abbiamo trasferito con l’autostrada viaggiante (Rola) 110.000 autocarri dalla strada alla rotaia, registrando un incremento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Nel 2014 sono state trasferite 99.300 spedizioni sulla tratta Friburgo in Brisgovia -Novara e 10.500 sulla tratta Basilea-Lugano. Il maltempo in Italia settentrionale e i conseguenti blocchi sulle tratte hanno impedito di raggiungere un nuovo record. Complessivamente solo lo scorso anno, a causa di tale maltempo e delle frane, è stato necessario cancellare circa 120 convogli ovvero non è stato possibile trasportare oltre 2000 automezzi”. Nonostante questa nota amara, il 2014 è stato un anno positivo: a febbraio la Rola ha caricato il milionesimo autocarro (dal 2001) e, fino alle intemperie invernali, non vi sono stati inconvenienti di rilievo in grado di pregiudicare l’operatività del servizio. Il 2014 ha dimostrato che, in condizioni di attività normali, RAlpin raggiunge ottimi risultati in termini di trasferimento del TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 63


foto: RAlpin SA

Dal 9 dicembre 2012, invece, dopo l’abbandono di Okombi, operatore austriaco che aveva gestito la tratta Trento-Monaco, Trenitalia e Trasposervizi hanno siglato un accordo per assicurare la continuità del collegamento anche tra l’interporto di Roncafort (Trento) e quello tedesco di Regensburg (Monaco). L’AFA (Autostrada Ferroviaria Alpina), infine, è una società controllata pariteticamente da Trenitalia e da SNCF-GEODIS che commercializza il servizio di autostrada viaggiante (accompagnata e non) sui 175 km che collegano – in meno di tre ore – i terminal di Torino Orbassano e di Bourgneuf-Aiton, in Francia. Realizzato con 5 coppie di treni giornalieri, il servizio, a carattere sperimentale come si legge sul sito cargo.trenitalia. it, “ha tra i principali obiettivi il riequilibrio traffico su rotaia: “La domanda stabilmente elevata e il conseguente massiccio sfruttamento dei treni, in media pari all’87% della capienza, confermano l’attrattività della Rola e del suo ruolo di importante elemento della politica di trasferimento dei trasporti dalla gomma alla rotaia”.

i Vantaggi

LE ALTRE AUTOSTRADE VIAGGIANTI Alpe Adria sta oggi sviluppando l’autostrada viaggiante (da Trieste/Fernetti a Salisburgo, ndr) anche sulla direttrice EstOvest, lungo il percorso che sarà interessato dal Corridoio 5, con l’obiettivo di alleggerire i flussi del traffico pesante generato dall’interscambio commerciale tra il NordEst Italia e i Paesi del Centro-Est Europa, quali Slovenia, Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia del sud. L’iniziativa vede coinvolti quali scali capolinea i principali nodi intermodali di confine della Regione Friuli Venezia Giulia e gli interporti dell’area padana. Trafficatissimo, invece, l’asse del Brennero. Rail Cargo Austria offre due collegamenti, uno fino alla frontiera e l’altro che arriva invece in territorio italiano. La Rola più trafficata va dal Brennero a Wörgl e viceversa, il grande interporto tirolese nel distretto di Kufstein. L’altra parte sempre da Wörgl per raggiungere direttamente, senza interruzioni, Trento.

Perché ROLA?

u riduzione dei consumi di carburante u risparmio sui pedaggi u nessuna perdita di tempo a causa di code e ingorghi stradali u risparmio sui chilometri operativi u possibilità di rispettare i periodi di riposo previsti dalla legge per gli autisti dei camion u nessuna limitazione, come il divieto di circolazione notturno o nei fine settimana per il tragitto iniziale e finale

Rola sta per «Autostrada viaggiante» e viene dalle prime lettere della corrispondente espressione “Rollende Autobahn” in lingua tedesca: è la linea ferroviaria che trasporta autocarri, autotreni e autoarticolati caricandoli presso appositi terminali e ospitando gli autisti al seguito in una comoda carrozza di accompagnamento.

64 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

modale in favore del ferro lungo la direttrice in questione che, in Italia, interessa la Valle di Susa. Questo indispensabile corridoio internazionale per la circolazione delle merci attraversa un territorio, come noto, particolarmente sensibile ai temi ambientali”. Sui convogli ferroviari, che hanno in composizione anche una vettura per accogliere gli autisti, possono essere caricati sia autoarticolati completi che soli semirimorchi. ●


Anno 1 - maggio/giugno 2015 - n. 3

Renault Trucks

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Editoriale

Tutti a bologna di Francesco Oriolo

T

utto è pronto alla Fiera di Bologna per ospitare Autopromotec 2015, un’edizione che si annuncia come quella più importante di sempre: + 10% di espositori rispetto al 2013, incremento delle delegazioni e dei buyers stranieri, presenza di Brasile e Argentina, confermata e rinnovata la parte Industrial Vehicle Service, dedicata specificamente al mondo aftermarket dei veicoli industriali. Sicuramente il frutto di un’organizzazione meticolosa che sa fare sistema sia con le istituzioni sia con i privati e d’altro canto ancora una positiva dimostrazione di come il settore after market stia tirando e si professionalizzi sempre più, almeno a giudicare dai molti e interessanti convegni e momenti formativi programmati in ambito Autopromotec 2015.

Anche i dati sul traffico dei veicoli pesanti sono favorevoli e fanno intravvedere una ripresa dei trasporti che direttamente si collega a un mutato clima economico, non così solido da far brindare a una ripresa strutturale, ma certamente a un miglioramento della domanda con conseguente ripartenza dei consumi e delle merci trasportate su gomma. Certo non sono tempi di vacche grasse e l’età del circolante è quella che ben si conosce. Da qui la necessità di manutenzioni attente e di conseguenza la nascita di reti assistenziali che vanno ad integrare quelle delle case costruttrici. Alcuni esempi di come stanno crescendo le reti di pari passo alla crescita del traffico, li troviamo nell’attento articolo di Goffredo Gualandi.

C’è poi chi in fatto di assistenza scende in campo direttamente. Ci riferiamo a Renault Trucks Italia che ha inaugurato due Renault Truck Center a Parma e Torino, zone nevralgiche per l’autotrasporto. A questa operazione del costruttore francese, che integrandosi con la rete di officine autorizzate di Concessionaria, mira a dare un servizio ancora più tempestivo ed efficiente al cliente, abbiamo dedicato la nostra cover story di questo mese. Alla mobilità sostenibile e all’abbattimento delle emissioni si dedica da sedici anni la Resnova di Flero di Brescia che, erede della storica V. Orlandi, ha saputo passare dalla meccanica per gli automezzi da trasporto, ai prodotti come l’AdBlue di Basf di cui sono distributori, alla realizzazione di progetti di mobilità innovativa in collaborazione con l’Università della Tuscia. Segnali incoraggianti per l’autotrasporto, la logistica e l’Italia anche dalla lucida analisi

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it

La rivista del post vendita - ANNO 1 - n. 3 maggio/giugno 2015

Magazine specializzato supplemento alla testata Trasportare Oggi in Europa, n. 180 maggio/giugno 2015

Coordinatrice editoriale: Francesca Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile di testata: Francesco Oriolo

che ci offre ANFIA in questo terzo numero di TOE – AfterMarket. Uno sguardo disincantato sull’Europa del trasporto che evidenzia come il baricentro si stia spostando verso Est in misura sempre maggiore. E a proposito di ANFIA AFTERMARKET e Autopromotec 2015, va segnalato il “1° Meeting nazionale ricambi veicoli industriali – Autocarri, autobus, rimorchi e semirimorchi” che si terrà a Bologna venerdì 22 maggio, alle ore 15.00, in Sala Rossa. Ultimo pensiero, prima di lasciarvi alla lettura della nostra rivista: in questo numero riferiamo ampiamente del Transpotec dove tradizionalmente l’aftermarket non è molto presente, visto però come va il mercato non varrebbe la pena di pensarci per la prossima edizione? Lasciamo aperta la domanda, nel caso di risposta positiva, noi ci saremo.●

Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com

Hanno collaborato: Vincent Aino, Goffredo Gualandi, Ferdinando Tagliabue

Casa editrice: Transpoedit S.r.l. - Sede legale: V.le Monza 40 20123 Milano - P.IVA: 07634360965

Si ringrazia per la collaborazione: ANFIA, Politecnico di Torino, ZF

Redazione: redazione@trasportale.it

Reg. Trib. di Milano N. 723/97

TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 67


Notiziario

Batterie al sale

FIAMM investe in questa tecnologia efficiente ed ecologica FIAMM vince alla grande la scommessa delle batterie con tecnologia al sodio-nichel (batterie al sale), che si sta dimostrando la soluzione ecologica più flessibile per numerose applicazioni, che vanno dalla mobilità elettrica allo storage di energia a supporto delle fonti rinnovabili fino ai sistemi di backup per garantire la continuità dell’erogazione di energia nei data center o nelle stazioni di telefonia. Sono sempre più numerosi i progetti in Italia e nel mondo che vedono protagonista questa tecnologia che dà importanti vantaggi dal punto di vista ecologico (bassissimo impatto ambientale, assenza di emissioni, componenti totalmente riciclabili) e di efficienza (lunghissima durata, alto numero di cicli, massima resistenza agli sbalzi termici, elevata energia specifica, basso costo delle materie prime). Una scommessa, quella di FIAMM, vinta grazie ad un piano di investimenti in ricerca e sviluppo del valore di oltre 15 Meuro in 4 anni (dal 2011 al 2014), alla collaborazione con importanti centri di ricerca e università e all’esperienza di “specialista nell’immagazzinamento energia” maturata in oltre 60 anni di storia.

Eberspächer

Arriva la terza generazione di riscaldatori per veicoli elettrici e ibridi

Novità dal Gruppo Eberspächer, inerenti sia la tecnologia di riscaldamento ad aria quanto quella ad acqua. Da più di 15 anni Eberspächer catem ha scelto la tecnologia PTC per garantire la sicurezza intrinseca dei suoi sistemi di riscaldamento per applicazione automotive, caratterizati inoltre da ingombri limitati. Dal 2016 sarà disponibile la terza generazione di riscaldatori PTC ad acqua ad alto voltaggio: sarà un prodotto ancora più compatto e leggero, con una riduzione di peso e volume del 30% rispetto all’attuale, e soprattutto più efficiente grazie all’aggiornamento dell’elettronica di controllo integrata. I riscaldatori PTC ad aria, progettati per il sistema elettrico a 12 volt, sono ora disponibili anche per i sistemi elettrici a 48 volt delle nuove vetture ibride: un passo necessario, perché ci si attende che i risparmi di combustibile, che nel traffico cittadino raggiungono il 20% rispetto a una vettura tradizionale con motore a combustione, garantiranno a questa tecnologia un importante e rapido sviluppo di mercato.

GITI TIRE

GT RadialChampiro FE1: ampliamento strategico di gamma

Giti Tire introduce nove nuove misure nella già vasta offerta dello pneumatico da vettura GT RadialChampiro FE1, andando così a coprire più del 95% del segmento in target. Studiato per essere uno pneumatico vettura versatile in grado di coniugare comfort e alte prestazioni, e nell’ottica di diventare uno dei prodotti più venduti del marchio, il Champiro FE1 è studiato per auto appartenenti ai segmenti C e D, inclusi i best seller VW Golf, Peugeot 308 e Kia C’eed. Ora disponibile in 24 misure, il GT RadialChampiro FE1 è disponibile dalla misura 175/65R15 alla 225/55/R17 con codici di velocità compresi tra H e W. Lo pneumatico è stato disegnato per garantire una maggiore durata ed elevate prestazioni su fondi bagnati grazie ad un’ottima dispersione dell’acqua. È inoltre caratterizzato da una nuova mescola che riduce la generazione di calore e ne migliora la resistenza al rotolamento. Un nuovo profilo del battistrada offre una guida ancora più confortevole mentre lo speciale disegno ne riduce significativamente la rumorosità.

AB Volvo si affida a TNT per i servizi di consegna aftermarket internazionali

Rinnovato il contratto per la gestione della movimentazione delle consegne urgenti delle parti di ricambio del Costruttore svedese

TNT raccoglierà la componentistica automotive e i ricambi da oltre 800 differenti fornitori in Europa e li consegnerà agli impianti produttivi AB Volvo in Svezia, Belgio, Francia e Polonia. Il servizio è supportato dal network integrato road e air di TNT in Europa e combina servizi schedulati e speciali per assicurare che tutte le necessità di consegna per la produzione siano soddisfatte. La necessità di mantenere bassi livelli di scorte di magazzino assicurando il mantenimento efficace del funzionamento delle linee di assemblaggio rendono essenziale disporre di consegne affidabili e garantite. TNT fornisce un servizio di monitoraggio dei flussi di transito door to door con i suoi Automotive Control Centres, con una disponibilità 24/7. Sempre in base al contratto, TNT gestirà la distribuzione dei ricambi ai concessionari Volvo in Europa supportando l’offerta aftermaket del brand. La maggior parte dei ricambi sono raccolti presso la sede centrale di Volvo AB o nei magazzini di supporto in Europa. 68 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI



Mercato

TIR in aumento?

Si amplia la rete

di servizio

I dati di crescita del traffico veicolare pesante confermano un nuovo atteggiamento di fiducia in una svolta dell’economia dopo anni di crisi. L’anzianità del parco e una situazione di ripresa non ancora assestata, danno nuova linfa alla crescita di nuove reti di servizio di Goffredo Gualandi

N

el 2014 il traffico di veicoli pesanti sulle autostrade italiane è aumentato del +0,7% rispetto al 2013. Considerando solo il mese di dicembre l’aumento è stato del +3,7%. Questi dati sono stati elaborati da Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) e sono stati resi noti dal Centro Ricerche Continental Autocarro. Dall’elaborazione emerge anche la percentuale di crescita del traffico di veicoli pesanti nei diversi tratti autostradali. È positivo il dato rilevato dalla società Autostrade per l’Italia: infatti, sui quasi 3.000 chilometri di rete autostradale gestiti, il traffico di veicoli pesanti è aumentato del +0,6%. L’incremento maggiore, però, è stato registrato sulle Autostrade Meridionali (la Napoli-Salerno), con una crescita del +6,2%. Per quanto ancora lieve, l’aumento del traffico sulle autostrade è molto importante perché segnala un’inversione di tendenza rispetto ai cali degli anni precedenti. Secondo il Centro Ricerche Continental Autocarro, i segnali positivi che provengono dall’andamento dell’economia e il calo dei prezzi dei carburanti potrebbero favorire, nel corso del 2015, il consolidamento della ripresa del traffico di veicoli pesanti, con conseguenze positive per le aziende di autotrasporto, che negli anni passati sono state colpite duramente dalla crisi. Quando l’economia riparte, ripartono i consumi e con essi aumenta la velocità delle attività logistiche, soprattutto in termini di evasione dell’ordine e di consegna. La rapidità, insieme alla disponibilità e allo stato dei prodotti, all’affidabilità delle consegne e alla flessibilità, prima durante e dopo il trasporto, diventano i cardini fondamentali del servizio che ogni cliente vuole e pretende.

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Tutto questo presuppone veicoli efficienti in grado di viaggiare 365 giorni all’anno. Se la tanto agognata ripresa ha effetto sull’aumento del traffico, lo stesso impatto ha sul numero di chilometri percorsi dallo stesso mezzo. Di conseguenza il veicolo ha bisogno di una manutenzione più efficace e di più frequenti interventi riparativi. Le reti di vendita, subendo una riduzione dei volumi a causa della crisi, hanno puntato sempre di più a migliorare la rete post-vendita e service, quale elemento chiave per la competitività aziendale del dealer, incrementandone l’efficienza e l’efficacia. Già da qualche tempo stiamo assistendo anche ad un altro

La nuova tecnologia sull’autocarro è il ritorno alla vecchia piastra fusa Maggiori informazioni e rivenditori autorizzati su: fenomeno: le flotte miste sono sempre più comuni e i camion di nuova generazione stanno diventando sempre più efficienti, le emissioni sono controllate e l’elettronica è ormai fondamentale per la sicurezza e la corretta gestione su strada del veicolo, questo rende necessario sviluppare controlli diagnostici e manutenzione specializzata in “versione light”. Anche i fornitori di componenti e i vari attori della filiera del mercato indipendente, hanno saputo cogliere al volo questo cambiamento, costituendo veri e propri network di assistenza specifici per il veicolo industriale. Un esempio è costituito dal network di officine multimarca TOP TRUCK, si tratta di 130 officine ed è basato su un programma appartenente al consorzio GROUPAUTO, le cui aziende, grazie alle collaborazioni internazionali, hanno sviluppato in Italia una soluzione che permette alle officine del network di trovare con semplicità i ricambi e le informazioni necessarie per eseguire a regola d’arte una riparazione multimarca di qualità. Un altro caso di scuola è quello nato dall’esperienza di due leader nella distribuzione dei ricambi, Rhiag e Bertolotti, che hanno dato vita a OPTIMA TRUCK SERVICE, con circa 70 officine. OPTIMA è la rete di officine multimarca specializzate nella manutenzione e nella riparazione dei mezzi pesanti, come anche il programma AREA ZF, con più di 40 officine certificate da ZF, che è specializzata nelle riparazioni di cambi meccanici, frizioni, prese di forza e rallentatori. Ormai incominciano anche a delinearsi le reti di assistenza 2.0 cioè con più produttori di componenti raggruppati sotto un unico brand, come il caso di ALLTRUCKS il concept di officina sviluppato da alcuni dei principali fornitori automobilistici di primo equipaggiamento, Knorr-Bremse, Bosch e ZF. Cresce la domanda, cresce il traffico su gomma, crescono le reti di assistenza, un fenomeno che è soltanto all’inizio. ●

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Cover Story

Renault Trucks Center

L’assistenza diretta scende in campo Con l’inaugurazione di due nuovi Truck Center a gestione diretta, Renault Trucks rafforza la sua presenza sul territorio offrendo, insieme alle vendite, attività di assistenza all’intera gamma di veicoli commerciali e industriali del Costruttore francese

di Francesco Oriolo

È

una bella giornata di sole quella che saluta questa nuova avventura della Losanga a Torino. Sullo sfondo delle montagne innevate, i clienti arrivano alla spicciolata ma numerosi, mentre la perfetta organizzazione curata dal Marketing e dall’Ufficio Stampa, rende ancora più gradevole questa discesa in campo, in modo diretto di Renault Trucks, nel mondo dell’assistenza al cliente. Il primo Truck Center, questa la definizione scelta da Renault per i centri diretti di service, è stato aperto a Parma, ora si inaugura a Nichelino, immediato hinterland torinese, in posizione strategica, a poca distanza dall’uscita della tangenziale. Tocca a Matteo Wieber, Service Quality Manager Customer Service Renault Trucks e responsabile Renault Truck Center, spiegare in cosa consiste il progetto. Lo fa con parole semplici e concrete. “Come Renault Trucks abbiamo ritenuto che in alcune zone a forte vocazione trasportistica e con

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una nostra importante presenza in termini di quota e di clientela nuova e fidelizzata, fosse necessario avvicinarsi ancora di più al cliente, offrendo centri diretti di assistenza ai veicoli industriali nuovi e usati. Le strutture sorgono in territori molto attivi sia nell’ambito dell’autotrasporto in conto terzi, sia in quello delle attività commerciali e industriali, che possono usare veicoli per il trasporto delle merci in conto proprio. I Truck Center, per ora due, sono attivi h24 sette giorni su sette”. Ci saluta Wieber e si avvia verso l’ingresso del Truck Center, dove si terrà la cerimonia di inaugurazione del punto assistenziale con il taglio del tradizionale nastro rosso, e che prevede la zona uffici dell’officina ma è anche il punto di riferimento di due venditori diretti. Assistenza e vendita: binomio perfetto Il motivo della presenza presso i Truck Center della forza vendita diretta di Renault Trucks ci viene spiegato da Francesco Stroppiana, Direttore Commerciale Renault Trucks Italia.


In pratica con l’apertura delle due nuove sedi RTCenter, Renault Trucks Italia ribadisce l’impegno nel garantire sempre la massima prossimità agli operatori durante l’acquisto e la vita operativa del veicolo. La capillarità dei punti di vendita e di assistenza consente a ogni cliente di raggiungere velocemente un centro autorizzato della Losanga da qualsiasi punto della Penisola. “Queste officine dirette – spiega Giorgio Orsenigo, Customer Service Manager Renault Trucks Italia – “nascono per garantire un servizio di qualità all’autotrasporto in alcune zone critiche. Aumentano la nostra capillarità nel servizio, si integrano con la

“Questa struttura, - ci dice - nata per l’assistenza si presta ad essere un punto di appoggio per i nostri venditori e un riferimento per i clienti, sia quelli storici sia quelli che si stanno avvicinando al nostro prodotto per la prima volta o dopo aver interrotto gli acquisti di veicoli nuovi negli anni della crisi. Occorre non dimenticare che in questa zona, vantiamo con alcuni clienti una conoscenza reciproca ultratrentennale, testimoniata dal fatto che dal 2009 al 2013, la Losanga è stato il secondo marchio. Questo è un territorio vasto, pieno di valli, e costituirà anche un importante punto di riferimento per la prospezione della clientela” . Intanto con il passare della mattinata aumentano gli autotrasportatori che raggiungono il Renault Truck Center e tra un caffè e un pasticcino, hanno l’opportunità di visionare da vicino la gamma di veicoli commerciali e

industriali proposta da Renault Trucks, tra cui spicca l’ammiraglia stradale, il Renault Trucks T, nominato Truck of the Year 2015. Siamo giornalisti, quindi osservando l’interesse dei clienti viene naturale chiedere a Roberto Sterza, Direttore Marketing & Communications Renault Trucks Italia, se e quale tipo di impatto potrà avere l’esperienza dei Renault Truck Center sulla comunicazione. “Uno dei pilastri in Renault Trucks è sempre stata la vicinanza al cliente, credo che ora la conoscenza mediata attraverso la rete integrata con quella diretta attraverso i Renault Truck Center, ci aiuterà a fare una comunicazione ancora più mirata al cliente finale” . Come funziona l’assistenza In effetti questi punti diretti non vanno a sostituire la rete assistenziale delle concessionarie ma si integrano, come spiega bene Gianpaolo Dal Lago, Direttore Sviluppo Rete Renault Trucks Italia che afferma: “Per noi oggi è come aprire una nuova officina che si unisce a quelle esistenti e con quelle si integra, contribuendo a rendere ancora più forte lo spirito Renault Trucks di servizio e vicinanza al cliente” .

Qui a sinistra Francesco Stroppiana, direttore commerciale RT Italia. In alto a destra Giorgio Orsenigo, Customer Service Manager della filiale italiana della Losanga e sotto Gianpaolo Dal Lago, direttore Sviluppo Rete.

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RTcenter - Parma

rete assistenziale esistente e garantiscono il mantenimento di un alto tasso di rapidità nella risposta. Non è certo una novità che per il cliente è fondamentale la celerità dell’intervento”. Una panoramica sul mercato L’occasione è ghiotta per chiedere al manager come vede l’andamento del mercato dei ricambi. Orsenigo sottolinea che “il momento per l’aftermarket è positivo e già da tempo ci sono segnali di ripresa”. Il fatturato ricambi ha fatto registrare un + 5-6% per la linea OKELIA (ricambi after market) a confronto dello stesso periodo dell’anno scorso, percentuale che sale al + 10-15% nei ricambi per i semitrailer, in quanto durante la crisi molte officine oltre alla riparazione sui veicoli si sono portate in casa le riparazioni dei semirimorchi. E l’invecchiamento del parco circolante come viene affrontato in casa Renault Trucks? “Oltre ai normali contratti di M&R sui veicoli nuovi, è dal 2014 che in casa Renault

Il 21 marzo scorso Renault Trucks ha inaugurato il nuovo RT Center a Parma in una zona dove sono peraltro presenti alcune imprese di autotrasporto anche già clienti di Renault Trucks nonché attività commerciali e industriali che utilizzano in conto proprio veicoli industriali e commerciali Renault Trucks. Il nuovo centro emiliano sarà supporto alla vendita non solo alla provincia di Parma ma anche a quelle vicine di Modena, Reggio Emilia, Cremona, Pavia e Piacenza, località ove sono già peraltro presenti diversi centri di assistenza della Casa francese. L’RTCenter Parma,è in grado di offrire un accurato e completo servizio di assistenza grazie ad una moderna e perfettamente attrezzata officina di 600 metri quadrati e di un ampio magazzino ricambi di 300 metri quadrati disposto su due piani mentre sull’ampio piazzale esterno sono esposti i veicoli usati che rientrano nel programma Renault Trucks Selection. L’RT Center di Parma, che è operativo dalla prima settimana di marzo, ha registrato un numero di entrate in officina perfettamente in linea con le aspettative, a conferma dell’importanza di una copertura capillare del territorio nazionale che Renault Trucks si è imposta.

RTcenter - Torino Il 28 marzo Renault Trucks ha inaugurato il nuovo RT Center a Nichelino, in via Torino 417, ai confini con il capoluogo piemontese, e a poche centinaia di metri dall’uscita Debouchè della tangenziale. Anche la copertura del Piemonte viene potenziata, grazie al nuovo RTCenter Torino che, oltre al capoluogo piemontese, si propone come punto di riferimento per le numerose vallate alpine del circondario oltre che per le aree limitrofe quali Vercelli, Biella e Aosta. La sede ha un’ampia officina di 1200 metri quadrati e un magazzino ricambi di 200 metri quadrati. A condurre la squadra di Torino, che conta sei dipendenti diretti tra officina, diagnostica, magazzino ricambi e amministrazione, è stato chiamato Giovanni Minniti, con un lungo passato nell’assistenza Renault Trucks.

abbiamo messo in pista i Contratti Endurance per veicoli Renault di oltre cinque anni di vita – afferma ancora Orsenigo – “si tratta di contratti che prevedono particolari livelli di manutenzione su 20/30 operazioni fondamentali per prolungare la vita attiva del veicolo. Sono contratti della durata di uno o due anni e sono rinnovabili. Questa è la nostra risposta concreta a un parco che invecchia” . A questo punto tutto è pronto per essere operativi in maniera diretta ma integrata con la rete assistenziale delle Concessionarie, con la mente rivolta al cliente e pronti a cogliere tutte le opportunità di una ripresa economica che si inizia ad avvertire, come l’aria frizzante di questa soleggiata giornata torinese. ● 74 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI


vado

Autopromotec

Eventi

al massimo

Ai nastri di partenza la 26esima edizione della manifestazione dedicata all’after market automotive che si terrà dal 20 al 24 maggio alla Fiera di Bologna. Più 10% di espositori rispetto al 2013 e delegazioni di operatori e buyers da tutto il mondo. Confermato e rinnovato Industrial Vehicle Service, iniziativa dedicata al mondo after market dei veicoli industriali, con un focus sul GNL. Spazio infine a momenti formativi e ai convegni

a cura della Redazione

C’

è grande attesa per la 26esima edizione di Autopromotec 2015, manifestazione internazionale specializzata nelle attrezzature e nell’aftermarket automotive, in programma presso il quartiere Fieristico di Bologna dal 20 al 24 maggio. La rassegna biennale, già dalla fine dello scorso anno aveva annunciato l’ottimo andamento delle adesioni da parte degli espositori, che prima ancora della scadenza ufficiale delle iscrizioni faceva registrare il tutto esaurito in molti settori merceologici. Anche per l’edizione 2015 di Autopromotec, la distribuzione degli spazi espositivi rispecchierà la forte connotazione di “fiere nella fiera” (vedi cartina) che da sempre caratterizza la manifestazione e che consente ai visitatori di pianificare facilmente la propria visita in base agli interessi professionali, ottimizzando al massimo i tempi. Secondo gli organizzatori di Autopromotec, questa domanda crescente di spazi espositivi rispecchia il fermento e lo sforzo tecnologico che stanno attraversando l’intero comparto dell’aftermarket automotive. Il dato che meglio dimostra l’interesse raggiunto da Autopromotec è il confermato trend positivo del numero di aziende espositrici e il notevole aumento di delegazioni di buyer provenienti dai vari continenti. I numeri indicano un incremento del +10% degli espositori rispetto al 2013, con una considerevole quota di aziende straniere, dovute alla mirata attività di promozione internazionale, che fa parte del progetto di

internazionalizzazione del sistema. In questo quadro si è inserito pure il recente road show che ha fatto tappa in Argentina e Brasile. I due paesi sudamericani, da tempo nel focus degli organizzatori, rappresentano infatti mercati imprescindibili per la manifestazione e per il sistema Italia del post vendita, tanto in termini di espositori quanto di visitatori. Anche sul fronte delle delegazioni estere di visitatori professionali, Autopromotec 2015 si preannuncia come un importante appuntamento, con oltre 24 delegazioni provenienti dai vari continenti, mentre rispetto al 2013 è più che raddoppiato il numero di gruppi internazionali che visiteranno la manifestazione. Tra questi: Stati Uniti, Messico, Kazakistan, Libano, Marocco, Qatar, Emirati Arabi, Sudafrica, Arabia Saudita, Corea del Sud e Giappone, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovenia. Anche quest’anno Autopromotec metterà a disposizione dei propri espositori la piattaforma di business matching B2Match che si terrà nella grande area omonima, allestita nel Quadriportico del Centro Servizi, rappresentando il punto di incontro del networking internazionale. Autopromotec rinnova Industrial Vehicle Service Modello che vince non si cambia, questo devono aver pensato gli organizzatori di Autopromotec, rinnovando anche in questa edizione 2015 l’iniziativa Industrial Vehicle Service, destinata al mondo dell’assistenza ai mezzi pesanti. Industrial VehiclesService, nata nel 2011, è un momento espositivo inTRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 75


I convegni mercoledì

20

maggio Ore 10.30, Sala Rossa – traduzione simultanea in lingua inglese Convegno inaugurale “La ripresa economica c’è già. L’automobile può ripartire” Ore 12.00, Sala Blu – in lingua inglese Conferenza Stampa Internazionale Saluto alla stampa e ai delegati internazionali. Presentazione dello scenario aftermarket e di Autopromotec 2015 Ore 12.00, Sala Pegaso Da autoriparatore a meccatronico: opportunità per i giovani. Come avvicinare ricambisti, officine, fornitori a scuole e istituzioni Ore 14.00, Sala Blu Convegno de La Consulta dei Service Manager: “La qualità necessaria dei servizi di Concessionaria Auto” Ore 16.30, Sala Blu – in lingua inglese con traduzione consecutiva in italiano Focus Paese: VIETNAM Ore 17.00, Sala Rossa Premi GIPA - 13a edizione dei Trofei GIPA dell’Eccellenza

giovedì

21

maggio Ore 10.30, Sala Rossa – in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano IAAM15 - International Automotive Aftermarket Meeting 2015 - “Connected vehicle connected business: opportunities and challenges for the Aftermarket” Ore 10.00, Sala Blu Attitudini per il postvendita. La parola a Roberto Vaccani Ore 14.00, Sala Blu “Il futuro in officina tra web, mobile e wearable device” Ore 15.00, Sala Rossa Il postvendita indipendente prossimo venturo e l’aggiornamento tecnologico: confronto tra gli attori della filiera Ore 16.00, Sala Blu – in lingua turca con traduzione consecutiva in italiano Focus Paese: TURCHIA

venerdì

22

maggio Ore 10.00, Sala Rossa Trasporto e metano: dal GNL al dual fuel Ore 11.00, Sala Blu Come trasformare miliardi di numeri in opportunità commerciali: le schede Trade Catalyst Ore 14.00, Sala Blu – in lingua portoghese con traduzione consecutiva in italiano Focus Paese: BRASILE Ore 15.00, Sala Rossa 1° Meeting Nazionale Ricambi Veicoli Industriali - Autocarri, Autobus, Rimorchi e Semirimorchi Ore 16.00, Sala Blu “Idee vincenti per la gestione profittevole della tua officina”

sabato

23

maggio Ore 10.00, Sala Blu Incontro FEDERMETANO su reti officine Ore 10.00, Sala Pegaso Il protocollo MCTCNet2 e relativo stato di attuazione Ore 15.00, Sala Blu Autoriparatori e web: a che punto siamo?

76 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

dedicato all’autocarro, con una guida esclusiva destinata alle aziende partecipanti del comparto assistenza e manutenzione ai mezzi per l’autotrasporto e con un logo speciale per identificare gli espositori di attrezzature, componenti e ricambi per l’autocarro. La corretta manutenzione dei mezzi, e l’utilizzo di innovazioni tecnologiche atte a ridurre i costi di gestione, fanno di Industrial Vehicle Service 2015 un percorso specialistico che, accanto alle più recenti attrezzature, ai componenti e ai ricambi destinati al mondo dei mezzi pesanti e proposti alle aziende del comparto, terrà alta l’attenzione sull’innnovazione tecnologica. E’, infatti, previsto un focus particolare su quelle tecnologie destinate all’intera filiera dei carburanti gassosi, che possono rivelarsi determinanti al fine di ridurre i costi di gestione e anche le emissioni, come richiesto da leggi sempre più attente alla salvaguardia ambientale. È in quest’ottica che già nel 2013 Autopromotec aveva iniziato a promuovere la filiera, dai produttori ai distributori e agli utilizzatori di gas, in particolare quella riguardante il metano gassoso e il GNL (gas naturale liquefatto), presentando motori a combustione Dual-Fuel, Bi-Fuel e a combustione interna con Gas Naturale, per veicoli commerciali e industriali pesanti. Nell’edizione 2015 questa attività diverrà centrale all’interno di Industrial Vehicle Service, tanto che gli organizzatori hanno già annunciato la nascita di un Progetto Espositivo Innovativo nell’area 44, dove verrà installata appositamente un’importante struttura espositiva esterna in cui sarà presente l’intera filiera del GNL. In questo spazio verranno ospitati dai


produttori di gas alla catena e ai servizi di distribuzione sul territorio, all’installazione delle trasformazioni sui veicoli circolanti, alle bombole, ai componenti. Completeranno l’area i mezzi delle principali case che stanno innovando i loro modelli di gamma con nuovi propulsori alimentati proprio con il GNL. Industrial Vehicle Service non rappresenta però solo un percorso espositivo. Propone infatti anche momenti convegnistici e di interscambio tra operatori, in modo da creare attenzione sulle tematiche più attuali del mondo del trasporto. Gli organizzatori di Autopromotec hanno predisposto un percorso di riunioni, tavole rotonde e iniziative concrete con i principali operatori. In collaborazione con Federmetano, sono stati avviati due progetti di Forum e Convegni ad AutopromotecEDU, in cui saranno coinvolte anche tutte le Associazioni di Categoria dell’Autotrasporto e i vari Ministeri interessati non solo ad aggiornare le norme ma anche a sviluppare questo settore strategico per l’intero Sistema Paese. L’Europa si è già mossa da tempo e il suo progetto “LNG Blue Corridors”, che ha tra gli obiettivi lo sviluppo di stazioni di servizio dotate di carburanti a basso impatto ambientale lungo quattro grandi direttrici commerciali che attraversano il continente da nord a sud, ha anche in Italia un primo punto di rifornimento a Piacenza. Si prevede che presto altre stazioni analoghe nasceranno, essendo il mercato già pronto ad utilizzare carburanti gassosi che riducono i costi fino al 50% e si stima che l’adeguamento conseguente del parco circolante possa coinvolgere migliaia di operatori, 2 milioni di veicoli, con un giro d’affari di oltre 1 miliardo di euro. ●

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Scarica i dati della carta autista tramite smartphone

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L’autista riceve un promemoria automatico di scarico dati della carta conducente, avvia il download dalla App TIS-Web Fleet e i dati della sua carta vengono inviati direttamente nell’archivio TIS-Web senza utilizzare la carta azienda. • Cosa serve in ufficio: TIS-Web (software di gestione dati di VDO) • Cosa serve sul mezzo: tachigrafo con carta autista, DTCO Smartlink attivo (dispositivo Bluetooth di VDO che collega tachigrafo e smartphone), App TIS-Web Fleet • Cosa NON serve: carta azienda

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Protagonisti resnova

soluzioni per la mobilità

L’azienda di Flero (BS) guidata da Claudio Mascialino, da sedici anni sul mercato, rivolge sempre di più le sue attenzioni al mondo della mobilità e del trasporto sostenibile. L’AdBlue di BASF, di cui Resnova è distributore globale, resta comunque centrale nel portafoglio prodotti

R

di Vincent Aino

Claudio Mascialino, fondatore di Resnova

esnova è una società bresciana nata nel 1999, da un’intuizione di Claudio Mascialino, ingegnere meccanico, oggi imprenditore in vari settori che spaziano dall’AdBlue, alle biciclette e sistemi di ricerca per le auto elettriche, fino all’immobiliare ecosostenibile, con l’obiettivo di catalizzare all’interno della Resnova le idee e i prodotti che potessero portare a innovazioni sostanziali nel campo dell’automotive con particolare attenzione alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente. A quel tempo Mascialino è un giovane imprenditore che si è formato all’estero, in particolare in Inghilterra, maturando una visione che cerca di coniugare in ciascuna attività, la qualità del prodotto e del servizio con la salvaguardia dell’ambiente e quindi la qualità di vita, come si dice oggi, a “360 gradi”. Andando con ordine, tutto inizia con Orlandi, l’azienda di famiglia fondata nel 1859, che nel tempo è passata dalla meccanica, come le ralle omonime, destinata all’auto-

trasporto puro, ai prodotti per la riduzione delle emissioni inquinanti, alla mobilità e ai servizi complementari alla mobilità stessa. Sfruttando l’esperienza tecnica Orlandi e affiancandola agli specialisti del settore automotive e all’ufficio studi Resnova, l’azienda mette a punto e sviluppa nuovi prodotti che vengono poi immessi sul mercato o direttamente da Resnova o da altre aziende del gruppo, attraverso una serie di distributori capillarmente localizzati sul territorio italiano ed estero. “Grazie alla nostra storica presenza sul mercato, deteniamo rapporti con aziende leader a livello mondiale nel settore automotive, ma questi primi sedici anni di Resnova” – spiega Caludio Mascialino, intervistato nel suo ufficio di Flero, ove peraltro non si ferma mai molto – “ci hanno fatto comprendere come oggi il mondo chieda soluzioni di mobilità più che semplici mezzi di trasporto. Questo ha fatto sì che la nostra azienda abbia al centro della propria visione la mobilità sostenibile in cui vogliamo essere al top dell’innovazione dalle due alle quattro ruote. E da questa visione abbiamo rivisto anche i valori di Resnova che oggi sono innovazione, ma TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2015 79


anche design e funzionalità, sicurezza ma anche sostenibilità e affidabilità. Per questo oggi il business portfolio Resnova, che ci piace definire innovativo, integrato e internazionale, oltre ai prodotti, fornisce consulenza e servizi.” Così ai prodotti classici come l’AdBlue di Basf di cui sono distributori globali, eccetto la Germania, si aggiungono bici elettriche e altre soluzioni di mobilità, ma anche studi di engineering e sviluppo di progetti industriali, analisi e studi di fattibilità in collaborazione con l’Università della Tuscia di Viterbo. “Fondamentali sono però le persone, con le loro competenze e la passione per ciò che realizzano, e la curiosità di capire in anticipo dove sta andando il mondo, e questo spiega come mai sia difficile trovarmi in ufficio” dice ancora Mascialino - “una curiosità però mai fine a se stessa ma canalizzata a portare idee nuove ai nostri servizi per la mobilità e le infrastrutture, la terza fetta del nostro portfolio”. Infine Resnova è partner in alcuni progetti altamente innovativi nel campo delle energie alternative come DRIVE, in partnership con ABB, consorzio italiano per lo sviluppo della prima rete ‘fast charging’ per veicoli elettrici. I prodotti AdBlue per l’autotrasporto Nello specifico del settore autotrasportistico, Resnova è distributore ufficiale dell’AdBlue by BASF dal 2004 ed è il partner dei principali produttori di veicoli commerciali, mezzi speciali e trattori agricoli sia per il primo riempimento OEM che per il mercato dei ricambi OES. Resnova è inoltre partner delle principali compagnie petrolifere al mondo ed è presente con una rete capillare in molti paesi. Con la sua presenza globale Resnova è in grado di fornire il cliente, ovunque sia, in maniera affidabile e rapida, garantendo sempre il massimo standard di qualità del prodotto. Secondo Claudio Mascialino

80 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

L’offerta Resnova di AdBlue AdBlue da BASF è disponibile in vari formati. Tutte le confezioni sono progettate specificamente per garantire la durata e la qualità del prodotto. AdBlue da BASF 10LT con beccuccio dedicato e sigillato (camion e macchine agricole) AdBlue da BASF 5LT con beccuccio dedicato e sigillato (vans) AdBlue da BASF nel 1000 lt IBC Soluzione ideale per piccole flotte. Può essere fornito con pompa dedicata AdBlue da BASF sistema di stoccaggio ed erogazione 5000 lt Soluzione ideale per medie o grandi flotte. Può essere fornito con sistema di erogazione metrico o non metrico. E’ disponibile anche il sistema di monitoraggio remoto del livello del serbatoio.

“L’AdBlue by BASF permette di rispettare più rapidamente i limiti delle emissioni imposti dalla normativa. Infatti, la nuova normativa sui limiti delle emissioni dei motori diesel sia per applicazioni mobili che stazionarie, è in vigore in Europa dal 2006 con l’Euro 4 e successivamente sono stati implementati Euro 5 ed Euro 6. La regolamentazione delle emissioni è in rapida espansione a livello mondiale e molto probabilmente entro il 2020 diventerà obbligatoria in tutto il mondo ad eccezione di alcuni rari paesi. Oggi tutti i produttori di camion, macchine agricole e mezzi speciali producono motori diesel che rispettano i limiti di emissione grazie alla innovativa tecnologia di post-trattamento dei gas di scarico denominata SCR (Riduzione Catalitica Selettiva) in combinazione con l’agente riducente AdBlue; anche i motori di piccola taglia automobilistici recentemente necessitano di tale tecnologia e di

AdBlue per conformarsi al regolamento”. Quando parla di AdBlue l’imprenditore Mascialino lascia il posto all’ingegnere: “La tecnologia SCR richiede l’utilizzo dell’AdBlue, un agente riducente purissimo. AdBlue by BASF è una soluzione di urea ultra pura al 32,5%, è assolutamente sicuro ed innocuo per l’ambiente. L’AdBlue by BASF viene iniettato a monte del catalizzatore SCR, questa soluzione di alta qualità riduce il livello degli inquinanti nei gas di scarico dei motori diesel dei veicoli commerciali di oltre il 90%. BASF produce AdBlue solo ed esclusivamente da un processo di sintesi (hot melt urea). Questo processo permette di rispettare i severi requisiti previsti dalla normativa in maniera semplice e costante. AdBlue by BASF soddisfa pienamente la normativa ISO 22241. L’assoluta purezza del composto è la garanzia della durata ed efficienza costante del sistema SCR”. ●


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Il bollettino dell’Autocarro

Autotrasporto:

il baricentro si sposta ad Est,

l’Italia migliora

A

pprofondire la conoscenza del comparto dei veicoli industriali a livello europeo fa parte degli obiettivi dell’Area Autocarro di ANFIA-Aftermarket, e rappresenta un buon punto di partenza per seguire in maniera il più possibile aggiornata le dinamiche evolutive sempre più rapide che caratterizzano il trasporto merci e la logistica nel nostro continente, in rapporto allo scenario internazionale. Per fare una fotografia è utile tenere presenti alcuni dati, significativi del peso di questa porzione di industria nell’economia europea. Trasportando oltre 18 miliardi di tonnellate di merci all’anno, gli autocarri consegnano circa il 75% di tutte le merci movimentate sul territorio europeo. Circa il 90% del valore di tutte le merci in Europa è trasportato da autocarri e l’85% di tutte le merci trasportate da questi veicoli viene movimentato su piccole distanze, inferiori ai 150 km. Circa l’8% di tutti i veicoli commerciali leggeri e pesanti e di tutti gli autobus a livello mondiale viene prodotto in Europa (1,6 milioni di unità). Con un fatturato annuo di circa 70 miliardi di euro, circa 250.000 addetti diretti e, con gli indiretti, 3,6 milioni di persone. Nel 2012, l’export dei veicoli commerciali pesanti europei è cresciuto, in termini di valore, del 18%, rappresentando un surplus della bilancia commerciale di circa 6 miliardi di euro. L’introduzione dello standard Euro VI – entrato in vigore nel 2013 per le omologazioni e diventato operante per le immatricolazioni dal 1° gennaio 2014, ha coinciso con un grande risultato per l’industria dei veicoli industriali e degli autobus. La normativa, infatti, ha previsto una regolamentazione delle emissioni nocive pari, quasi, ad un azzeramento, con un taglio del 90% circa rispetto ai livelli del 1990, senza contare che, dal 1970 ad oggi, i

82 maggio/giugno 2015 TRASPORTARE OGGI

consumi di carburante e le emissioni di CO2 di questi veicoli sono diminuiti di oltre un terzo. Per tutto il 2013, i Costruttori hanno potuto produrre e vendere i modelli omologati prima del 31.12.2012 (purché Euro V o EEV). Dal 1° gennaio 2014, invece, si sono potuti vendere solo autocarri Euro VI e gli Euro V/ EEV prodotti entro il 31.12.2013. Secondo i dati preliminari Eurostat, il traffico merci su strada, nel 2013, registra, in Europa, un recupero dell’1,6% sul 2012, con 1.720 miliardi di t/km movimentate da autocarri e rimorchi. La strada è in assoluto la regina nel trasporto nazionale e internazionale, con punte eccezionali in Spagna, con il 91% di tutte le merci trasportate, nel Regno Unito l’83%, in Italia e in Germania l’80% e in Polonia il 76%. La Germania si conferma il primo Paese dell’Unione europea per volumi di merci trasportate, seguita dalla Polonia. La Polonia ha sperimentato la crescita maggiore, vicina al 63% nel periodo 20072013, passando da 151 miliardi di t/km trasportate nel 2007 a 246 miliardi nel 2013, contribuendo insieme a Bulgari), Slovenia e

Repubblica Ceca, a spostare il baricentro del trasporto europeo su strada verso oriente. Il traffico merci su strada, in miliardi di t/km trasportate, nel 2013 è in calo rispetto all’anno precedente in Germania, Spagna, Francia e UK, e finalmente in recupero in Italia. L’Italia, tra il 2007 e il 2013, ha perso il 40% delle merci movimentate su strada in miliardi di t/km (da 211,4 miliardi a 127,2). Nel solo 2011, il calo è stato del 18,7% sul 2010 e, nel 2012, del 13,2% rispetto all’anno precedente. Nel 2013, nel nostro Paese, sono stati movimentati su strada 127,2 miliardi di t/km di merci (+2,6% rispetto al 2012), ancora presto certamente per parlare di una ripresa, ma almeno non si è aggiunto un altro segno meno. Si registra anche un leggero miglioramento del traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade (dato Aiscat) che, misurato in milioni di veicoli-km, nel 2014 è leggermente cresciuto, registrando un +0,7%, dopo il calo del 2,3% del 2013.● 1) Fonte: ACEA 2) Le quantità di merci movimentate su strada, rilevate da Eurostat, riguardano quelle effettuate da autocarri con portata superiore a 3,5 tonnellate.




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