In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - maggio/giugno 2016 - n. 187
le grandi interviste FRANCO FENOGLIO
ride&drive
DAF TRANSPORT EFFICIENCY Dalla Spagna ecco le soluzioni per ottenere la massima redditività dai veicoli
l’inchiesta
FUORI DAL TUNNEL
Apre il Traforo ferroviario del Gottardo
4 anni alla guida di Italscania
nuovi veicoli
gemelli diversi
PSA presenta i nuovi Peugeot Expert e Citroën Jumpy
scania THE
EMERALD
Per i 40 anni di Scania Finance un’ edizione speciale del V8 730 cv
Mercedes: la connettività intelligente Le novità dal mercato - TRP Shop
sommario
maggio/giugno 2016
www.trasportale.it
n.187
pg. 47 INCHIESTA INFRASTRUTTURE Il 1 giugno il Gottardo apre il traforo ferroviario
IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni
4 6 7 9 16 17 19 21
EDITORIALE
di Luca Barassi
Il punto di vista del Direttore
il notiziario
In breve le notizie più importanti del settore
LA STERZATA
di Roberto Sterza
La voce appassionata della categoria
FRANCHI TIRATORI di Cinzia Franchini
La voce appassionata della categoria
IL DORSALE
In copertina: di Gian Paolo Pinton TRP è sinonimo Il contr’altare del Frontale di qualità per tutto ciò che riguarda i NON SOLO TIR ricambi DAF Parts. di Alessandro Musumeci Ma i TRP Shop Tutto quello che non è veicolo industriale come quello di nuova apertura a volta pagina Piacenza offrono di Paolo Volta assistenza e servizi Un Professore prestato alla Logistica ai clienti di tutte le marche.
porto franco di Franco Oriolo
Tra le pieghe della società e del mercato
In copertina: DAF presenta la sua efficienza: nuove configurazioni, versione Silent anche per LF e attenzione massima alla redditività aziendale.
Le grandi interviste
24
FRANCO FENOGLIO: MI SON FATTO IN 4 Quattro anni alla guida di Italscania. Ecco i risultati e le sfide per il futuro
L’inchiesta
47
infrastrutture: apre il gottardo
Il traforo ferroviario più lungo d’Europa è operativo dal 1 giugno. Vediamo i dettagli sulla grande opera
Ruote industriali
28 32 36
DAF: Transport efficiency
Nuove soluzioni e configurazioni per la gamma olandese. Più volume, meno consumi ed emissioni
IVECO: BIOMETANO, CARBURANTE DEL FUTURO Una visita agli impianti di trasformazione EGEA di Pinerolo per capire come alimentare i truck
SCANIA: ANNIVERSARIO DI “SMERALDO”
Il Grifone festeggia i 40 anni di Scania Finance con una edizione speciale della sua ammiraglia
Ruote commerciali
38 42
PSA: EXPERT E JUMPY GEMELLI DIVERSI
Presentati la nuova generazione della gamma media del gruppo francese. Rivoluzione commerciale.
STORYVAN: PEUGEOT BOXER
J7 e J9 sono gli antenati di questo veicolo che ha percorso migliaia di chilometri dal 1981
sommario Ruote Fuori Strada
52
maggio/giugno 2016
Logistica
buste paga: dalla parte dell’autista
Con il sindacato FAST abbiamo analizzato il cedolino degli autisti. Le sorprese non mancano.
54
GRIMALDI: la sardegna È piÙ vicina Grandi offerte e opportunità dall’armatore partenopeo. Sardegna sì, ma anche il resto del Mediterraneo
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59 60 62 64 66
Editoriale:
LE VARIE FACCE DELLA SOSTENIBILITÀ
notiziario:
Le news del settore
Notizie dalle aziende
COVER STORY: TRP SHOP A PIACENZA
L’apertura del primo TRP Shop del nord Italia è un’occasione per vedere la qualità di DAF Parts
mercato: ancora crescita tranne che per i bus Numeri che ricominciano a crescere un po’ per tutto il comparto. Ma ci vuole ancora cautela
MERCEDES: IL FUTURO È LA CONNETTIVITÀ
Anche la Stella ha partecipato al Platooning Challenge. Ma il truck connesso è realtà
70 72 74 76 80 82
finanziamenti: i pesanti
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scania parts: mr senior
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Secondo appuntamento di un viaggio nei servizi finanziari dedicati al mondo truck Con il nuovo programma del Grifone, i veicoli più anni hanno e più risparmiano in manutenzione
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eaton: treno e camion non sono nemici
Alcuni articoli di questo numero sono corredati di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai.
Un camion speciale realizzato per un evento itinenerante nel mondo ferroviario
SPECIALE BATTERIE: ENERGIA AL MEZZO
Un componente fondamentale per la vita dei veicoli pesanti e leggeri. Da non sottovalutare
AZIENDA DEL MESE: HELLA
ci trovi anche su ipad
L’azienda che fa luce sui veicoli industriali e commerciali
Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.
bollettino anfia: EMISSIONI A NORMA
Il ruolo dei Costruttori nell’adozione delle norme sulle emissioni nocive
Sul prossimo numero
INTERVISTA A SANDRO MANTELLA
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile Servizi Speciali: Ferdinando Tagliabue Coordinatore TOE AfterMarket: Francesco Oriolo Hanno collaborato: Vincent Aino, Alessandro Bassi, Patrizio Comi Cinzia Franchini, Luca Gaier, Goffredo Gualandi, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Paolo Tasla, Andrea Trapani, Paolo Volta Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com
Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997
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La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - dicembre/gennaio 2016 - n. 184
novità
l’inchiesta
IL PONTE CHE DIVIDE
SCANIA È IBRIDO Il primo truck Euro 6 con la nuova tecnologia
Dalla Sicilia al Continente e viceversa. Ecco come transitano i mezzi oggi e domani
Trasportare Oggi in Europa fa parte di:
il network di magazine digitali verticali numero uno in europa
DAF CF
440
Un pesante su misura
franco fenoglio
Nuovo presidente UNRAE V.I.
eventi TFORMA
Eurocargo
Il convegno di chiusura dell’anno accademico
TUTTE LE NOVITÀ DEL MEDIO IVECO
Le reti dei costruttori - Bollettino Anfia Ride & Drive Allison - Il notiziario
aprile 2016
febbraio/marzo 2016
dicembre/gennaio 2016
È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Di questo numero sono state tirate: 15.500 copie
test drive nomine
In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
La rivista degli Autotrasportatori - n.187 maggio/giugno 2016
54
AUTOSTRADE DEL MARE Con Grimaldi la Sardegna e il Mediterraneo sono più vicine
cover story
38
VEICOLI COMMERCIALI Il gruppo PSA presenta i suoi gioielli della gamma media: Peugeot Expert e Citroen Jumpy
ottobre/novembre agosto/settembre 2015 2015
luglio 2015
editoriale
P
Si ricomincia?
er noi giornalisti un termometro abbastanza affidabile dell’andamento di un’economia di settore, sono le presentazioni alla stampa e i lanci internazionali di veicoli o prodotti. Soprattutto quelli delle Case costruttrici, evidentemente i maggiori player del nostro comparto. Nei lunghi anni bui della crisi più profonda, senza voler essere eccessivamente ottimisti sulla fuoriuscita da essa, il motore della comunicazione si è non dico spento ma notevolmente ridotto di giri. Le lunghe e “ricche” trasferte per scoprire in anteprima le ultime novità di una gamma, o il nuovo veicolo di punta di una o dell’altra marca, si sono gradualmente ridotte a brevi toccate e fuga in località facilmente raggiungibili, o tour de force in giornata nelle sedi europee delle varie aziende, con rapide e veloci slide sui punti focali della presentazione. Le patinate cartelle stampa, complete di dettagli tecnici, dichiarazione del managment, foto stampate su carta lucida si sono via via trasformate in chiavette USB contenenti i materiali più importanti (a dire il vero, in questo caso, agevolando notevolmente il nostro lavoro e ottenendo materiale spesso più diversificato). Addirittura, in alcuni casi, si è arrivati alla “canference call”, ovvero una presentazione Urbi et Orbi via web. Specchio dei tempi, indubbiamente, e da un lato risparmio anche di risorse non solo di denaro. Ma è fuori di dubbio che si tratti di scelte dovute al crollo dei consumi e degli investimenti. Nulla di biasimabile, ovviamente. Anzi, saper modulare le spese – qualunque esse siano – a seconda dell’andamento del mercato è un pregio delle aziende più virtuose. Sta di fatto che, a mio avviso, la comunicazione deve essere anche spettacolo, emozione e sorpresa, senza naturalmente tralasciare il contenuto e lo spessore d’interventi e 4
di Luca Barassi
maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
informazioni. Ecco perché guardiamo con soddisfazione e speranza ai primi segnali d’inversione di tendenza. L’occasione di parlarvi di questo argomento, infatti, ce l’hanno fornita due recenti eventi, organizzate da altrettante Case costruttrici, che hanno stimolato queste nostre considerazioni. La prima è DAF che per comunicare la propria filosofia di trasporto efficiente, ha messo in campo a Barcellona una “batteria” di veicoli estremamente variegata, composta da numerose configurazioni. Il tutto in una cornice piacevole e nello stesso tempo professionale, con il giusto grado di approfondimento delle novità tecniche e delle soluzioni adottate sulle edizioni 2016. Ne parliamo già in questo numero, e la copertina è dedicata proprio a questo evento. Chi invece ha voluto decisamente stupire i propri ospiti, è stata Iveco. Il Costruttore nazionale, infatti, è riuscito in un’impresa eccezionale: posizionare un nuovo fiammante Daily con motorizzazione Euro 6 proprio sul Tetto d’Europa, a Punta Helbronner a 3.462 metri di altitudine e all’ombra del Monte Bianco. Nella foto che vedete in questa pagina c’è proprio il Daily appena sganciato da un elicottero speciale (ne esistono solo due in Europa)
che da valle ha trasportato fin lassù il veicolo per essere presentato alla stampa (ve ne parleremo sul numero di luglio). Alcuni di voi penseranno che è uno spreco di soldi, ma la comunicazione deve stupire, soprattutto oggi che per far arrivare un messaggio si fa molta più fatica di una volta, in questa giungla di prodotti, servizi e offerte. Pensate a quanto farà parlare questo evento (il cui straordinario video potete vederlo sulla WebTV TOE sul sito www.trasportale.it, n.d.r.) e quanto virale, come si usa dire oggi, sarà il lancio del Daily Euro 6. Più se ne parla, più se ne vende e più gira l’economia. Per buona pace di chi appoggia l’austerity. Ribadisco: è giusto che tutto ciò avvenga se giustificato dalle condizioni economiche del momento. Non crediamo che fior di manager e grandi industriali e imprenditori siano così sprovveduti da investire importanti cifre in comunicazione se non vi sono i presupposti per farlo, con la relativa prospettiva di un ritorno più che proporzionale. Questo pensiero ci fa stare bene e ci auguriamo di potervi presentare sempre più novità nel modo più spettacolare possibile. Noi siamo in prima fila. ●
Notiziario
DAF e i cinquant’anni di storia in Belgio Lo stabilimento di Westerlo continua a crescere
La fabbrica di cabine DAF Trucks di Oevel (Westerlo, Belgio) è stata inaugurata 50 anni fa. Oggi DAF Trucks Vlaanderen N.V. è uno stabilimento di produzione all'avanguardia, ultra moderno, che ha visto negli ultimi 15 anni un' investimento di circa 600 milioni di euro. Attualmente, più di 2.200 dipendenti producono 200 cabine e 450 assali al giorno, destinati ai famosi e apprezzati veicoli DAF CF e XF. Il fatto che DAF intende ora investire a Westerlo 100 milioni di euro in un reparto di verniciatura per cabine completamente nuovo, dimostra la fiducia del produttore di veicoli nel futuro dei suoi stabilimenti di produzione in Belgio. Dal 1966, i veicoli DAF rappresentano una parte importante della produzione "Made in Belgium", dato che le prime quattro cabine uscirono dalla linea di produzione il 5 maggio di quell'anno. Gli investimenti nella fabbrica DAF di assali e cabine di Westerlo non si sono mai interrotti fino al nuovo millennio, in particolar modo per quanto riguarda la nuova generazione di veicoli Euro 6, lanciata nel 2013. La produzione della carrozzeria delle cabine è stata ampiamente robotizzata, migliorando la qualità e le condizioni di lavoro dei dipendenti. Per gli stessi motivi, l'area di produzione delle cabine all'avanguardia Super Space Cab è stata sottoposta a una completa ristrutturazione.
Renault Trucks al SITL
In vetrina con veicoli ad alimentazione a gas naturale
Renault Trucks ha esposto il Renault Trucks D Wide al SITL di Parigi, durante la settimana internazionale del trasporto e della logistica. Tra le soluzioni di energie alternative proposte da Renault Trucks, quella del gas naturale compresso (CNG) è quella più affidabile e con minor emissione di inquinamento, inoltre il motore non necessità di AdBlue. Emettono pochissimo particolato, fumi e cattivi odori. Inoltre, in ambienti urbani, hanno una capacità operativa uguale a quella di un veicolo Diesel. Questo veicolo funziona bene con il gas naturale ed anche con il biogas. Il biogas, una energia rinnovabile prodotta dai materiali organici, consente di ridurre le emissioni di CO2 del 70% rispetto ad un veicolo diesel. I veicoli alimentati a gas naturale o biometano possono operare nelle aree dove è consentito l’accesso ai soli veicoli non inquinanti, e si adattano perfettamente agli utilizzi nelle aree urbane e periferiche, per il trasporto, le consegne e per le attività degli enti locali (la pulizia delle strade, la raccolta dei rifiuti e la distribuzione urbana delle merci). Il Renault Trucks D Wide CNG è disponibile in due configurazioni: 19t 4x2 motrice e 26t 6x2 motrice con motore 9L NGT9 Euro 6 da 320cv. E’ equipaggiato con un cambio automatico Allison 3200, ideale per l’attività di raccolta rifiuti. L’assistenza e la manutenzione di questo veicolo viene garantita da Renault Trucks in tutta Europa.
Spin8 ricarica 14.000 km elettrici In tre mesi di attività la colonnina fast charge installata in centro a Milano presso il garage di via Ariberto, ha ricaricato oltre 110 ore, permettendo di percorrere 14.000 km completamente elettrici, con un risparmio di 1.706 kg di CO2 non emessa nell’aria. Questi primi mesi hanno dimostrato come sia possibile cambiare realmente le abitudini di guida e di ricarica e i possessori di auto elettriche si adattano molto rapidamente alle nuove opportunità. “Quando abbiamo inaugurato la prima fast charge lo scorso 15 dicembre, abbiamo chiesto alle istituzioni di attivarsi e coinvolgere anche i privati nel processo di investimento per realizzare infrastrutture di ricarica per auto elettriche – dichiara Karin Fischer, CEO della start up - Siamo lieti di vedere che in pochi mesi un primario player dell’automotive ha manifestato tanto interesse e capacità di investimento per accelerare questo sviluppo. 12 colonnine fast charge saranno un forte stimolo per i cittadini Milanesi e per gli EV driver in transito, così da spingere ulteriormente il mercato". 6
maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Record del primo trimestre
di Roberto Sterza Automotive Marketing and Communication Professional
L
La Sterzata
Platooning
o devo proprio ammettere: quando per la prima volta ho sentito parlare di Platooning, il primo pensiero è andato al pluripremiato film di Oliver Stone, film dedicato alla guerra del Vietnam. E invece Truck Platooning è qualcosa di veramente dirompente (esplosivo tanto per rimanere in tema), nel mondo dei trasporti. Tenete bene a mente questo termine, perché in un prossimo futuro sarà sulla bocca di tutti.
Ricordo una mia Sterzata in cui ho trattato, a modo mio, l’evoluzione della tecnica che prefigurava un futuro pieno di veicoli pesanti senza conducente. Ebbene il primo passo è stato appena compiuto. A inizio aprile tutti i costruttori europei hanno partecipato a un challenge in condizioni reali su strade e autostrade europee. In pratica ogni costruttore ha raggiunto il porto di Rotterdam in Olanda, chi dalla Svezia, chi dalla Germania, chi dal Belgio, con un bilico seguito da uno o due bilici senza autista. Niente di nuovo direte voi, abbiamo letto su queste pagine delle prove in corso già da qualche anno, ma vedere questi convogli realmente in azione lascia senza parole. Tutto bello, ottimizzazione e riduzione dei costi di trasporto, aumento della sicurezza visto che la maggioranza degli incidenti è dovuta ad errori umani. E noi in Italia come ci posizioniamo in relazione al Platooning? Fortunatamente il costruttore nazionale è attivamente coinvolto nel progetto e questo lascia ottimisti sul vedere prima o poi le carovane sulle nostre strade. Spero però che il sistema Italia capisca l’importanza del Platooning e lavori per favorirne il suo massimo sviluppo. Sono, infatti, tante le variabili in gioco che devono essere controllate e gestite. Pensiamo ad esempio alla qualità degli autisti. Guidare una carovana di oltre 100 tonnellate richiede una competenza e una professionalità certificata, a sua volta giustamente retribuita. Oggi purtroppo troppe aziende di trasporto hanno scelto, o sono state costrette, di servirsi di autisti dall’incerta professionalità, con l’obiettivo di risparmiare e salvaguardare la marginalità. Più volte abbiamo sottolineato come questo tipo di scelte da parte dei trasportatori denoti una scarsa attitudine manageriale e che la competitività vada ricercata altrove. Per ovviare a ciò un sistema affidabile di formazione continua e certificazione degli autisti è più che auspicabile. E’ triste leggere ad esempio ancora di casi
di formazione obbligatoria (la CQC), in cui il processo viene svolto in forma virtuale, ovvero basta pagare e si ottiene tutto. Questo a sfavore di autisti, aziende e scuole guida che nel seguire le regole seguono un percorso, a volte pieno di ostacoli, troppo tortuoso rispetto a quello dei furbetti. I controlli come al solito sono pochi e lasciati alla buona volontà dei singoli. Tralascio di parlare di autisti stranieri, primo per non fare di tutta un’erba un fascio e poi perché dovremmo scrivere pagine intere. Passiamo ora alle infrastrutture. E se il Truck Platooning Challenge lo avessero organizzato nel nostro Paese? Magari invece del Porto di Rotterdam come arrivo, si fosse scelto di arrivare al porto di Gioia Tauro? Beh se gli organizzatori avessero voluto dare una prova di forza del sistema delle carovane, avrebbero sfidato i costruttori dei truck a percorrere la famigerata Salerno - Reggio Calabria. Come si sarebbero comportati i sistemi intelligenti svedese o tedesco nel dover affrontare le variabili sul percorso? Non so quando saranno realmente operativi i Platooning, ma sarebbe veramente bello se prima di allora avessimo un sistema autostradale almeno agli standard dei nostri vicini europei. Altrimenti mi immagino già la scena; i convogli arrivano dal nord al Brennero. Autisti in attesa prendono in carico i mezzi per la tratta nazionale, fino al confine successivo, dove i mezzi riacquistano la loro libertà. Forse non dovevo scriverlo, qualcuno potrebbe appropriarsi dell’idea per creare dei nuovi posti di lavoro! Vedendo la diretta via web del Truck Platooning Challenge, grazie all’utilizzo di riprese dall’elicottero, dopo un periodo di stupore
nel vedere il comportamento delle carovane, la mia attenzione è andata sui camion e automobili che superavano i mezzi i prova. Cercavo di scorgere piccole reazioni, che potessero dare una misura del nuovo modo di relazionarsi tra utenti del traffico reali e virtuali. Soprattutto è sorta questa riflessione; vuoi vedere che gli ingegneri delle diverse case sono così bravi che hanno inserito nei sistemi di controllo delle variabili, legate allo stile di guida degli automobilisti? E soprattutto, ma lo sanno che un automobilista italiano guida in maniera diversa da uno svedese? Avete presente i restringimenti di corsia in autostrada, dove l’inserimento nell’unica corsia avviene nell’ultimo centimetro disponibile in una lotta all’ultimo colpo di freno? Il povero mezzo connesso che segue il capobranco rischia di trovarsi due o tre auto che sfidando tutte le leggi sull’incomprimibilità dei solidi si frappongono tra lui e il suo battistrada. E allora cosa fa? manda un segnale di soccorso alla centrale operativa? Utilizza delle alabarde per farsi strada? Polverizza con un raggio laser le auto di fronte? Immagino che un grande lavoro di comunicazione e formazione dovrà essere dedicato a tutti gli utenti della strada. Ci sarebbero ancora una miriadi di domande e considerazioni sul Platooning, ad esempio sulle aree di sosta, sulla prevenzione dei furti dei carichi, delle ore di guida e tanto altro. Come al solito la discussione continua sul forum di TOE. Chiudo con un messaggio di ottimismo, così come chiude nel film Platoon il personaggio principale. Abbiamo l’obbligo di guardare avanti e continuare a costruire ed evolvere. I costruttori sono in prima linea, ora tocca agli altri attori fare la loro parte. ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016
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Notiziario
Volvo Trucks e l’uomo più forte del mondo Test di forza per il Volvo FH16 750
Pronti a partire? Onorato Armatori dà i numeri Una flotta di 64 navi, ricavi per 614 mln di euro, circa 4.000 occupati, 6,2 milioni di passeggeri trasportati, 26 porti collegati, 33.000 viaggi effettuati soltanto nell’ultimo anno e 7,8 milioni di metri lineari imbarcati. Con questi numeri si è presentata Onorato Armatori S.p.A., il più importante Gruppo di cabotaggio nel Mediterraneo. Onorato Armatori rappresenta la tradizione italiana nel trasporto marittimo del Mediterraneo. Un’identità molto forte che si riflette anche nella scelta del personale composto esclusivamente da italiani. Conclusa con successo un’innovativa operazione di rifinanziamento del valore di 560 milioni di euro, completamente ideata dal Gruppo con l’assistenza delle principali Banche d’affari.
Il 12 aprile ha avuto luogo la sfida, presso il porto di Gotenberg, del camion Volvo FH16 750, che ha dovuto trainare un pesantissimo treno merci. In questa impresa Magnus Samuelsson, ex vincitore della competizione “World’s Strongest Man”, ed il giornalista esperto di veicoli pesanti Brian Weatherley, hanno sfidato le leggi della fisica alla guida del veicolo, per sottoporre I-Shift con primini alla prova più dura di sempre. "Sappiamo già che I-Shift con primini può gestire carichi davvero molto pesanti, ma lo scopo di questa sfida è dimostrare le enormi capacità di questo cambio e mettere in evidenza i risultati che si possono ottenere con i nuovi rapporti dei primini", ha spiegato Peter Hardin, Product Manager FM e FMX, Volvo Trucks. "Tentare, come nel nostro caso, di spostare da fermo un carico così pesante è una sfida durissima per un camion prodotto in serie con cambio automatico. Nei miei 30 anni di esperienza come giornalista di veicoli pesanti non ho mai assistito a niente del genere", ha dichiarato Brian Weatherley. I risultati del test, come sempre spettacolare, non hanno deluso le aspettative.
Citroen e Colette Chi firma chi?
In occasione dei 65 anni della 2CV Fourgonnette e dei 20 anni del Berlingo, Citroën si associa a Colette, il famoso negozio del 213 rue Saint Honoré a PARIGI, per customizzare due veicoli unici. #2CVcolette. André Colette, è la storia di un incontro tra Citroën (dal nome del suo fondatore, André Citroën) e Colette, il concept store parigino. Questa collaborazione tra i due marchi francesi, unendo il gusto comune per l'innovazione e il design, ha fatto nascere dei veicoli unici, Berlingo Electrique e 2CV Fourgonnette, con i colori di Colette. Il blu, firma del negozio, viene adottato dal logo Citroën che ritrova in questa occasione un look retrò. È l'artista plastico Steve Pitocco che firma la realizzazione con una tecnica di pittura a mano nel solco della tradizione dei primi veicoli commerciali. La reinterpretazione dei due veicoli è firmata dall'ufficio stile di Citroën ; il Direttore, Alexandre Malval ha curato ogni dettaglio della trasformazione « old to new » per la 2CV Fourgonnette e « new to old » per il Berlingo. I codici stilistici senza tempo della fourgonnette sono dietro l'angolo, con l’effetto lamiera ondulata per il Berlingo che, come da tradizione, è stato scelto in versione elettrica per circolare a Parigi e assicurare le consegne del concept store per tutto il tempo dell'operazione.
La nave da crociera MSC Seaside prende forma Al via la costruzione nel bacino di Monfalcone
La prima sezione di MSC Seaside, futuristica nave che MSC Crociere ha commissionato a Fincantieri, è stata impostata nel bacino di Monfalcone. Inizia quindi a prendere forma lo scafo della nave con l’impostazione e l’assemblaggio delle varie sezioni finora costruite nello stabilimento. Con una stazza lorda di 154.000 tonnellate, MSC Seaside sarà la nave da crociera più grande mai realizzata in Italia. La nave debutterà a novembre del 2017 e sarà battezzata a Miami il mese successivo. MSC Crociere ha commissionato a Fincantieri 2 navi di generazione Seaside più una ulteriore attualmente in opzione, per un investimento complessivo di 2,1 miliardi di euro. Il 21 aprile, è stata celebrata da MSC Crociere e Fincantieri la “coin ceremony”, tradizionale cerimonia marinara in cui vengono saldate le monete nello scafo delle navi in costruzione. Si tratta di un’antichissima tradizione beneaugurante per la lunga vita delle navi sui mari. Il varo, come già detto, avverrà a dicembre 2017 in quel di Miami. 8
maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
franchi tiratori
di Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-FITA
Beffa austriaca S
ventato da pochi giorni il divieto settoriale al Brennero, per cui l’Austria avrebbe preteso di inibire il transito di alcune merci penalizzando fortemente la nostra economia nazionale, il problema uscito dalla porta rischia di rientrare dalla finestra. Ricordo, infatti, che questo tipo di fermo avrebbe avuto il sapore di una doppia beffa: l’Italia, già penalizzata all’inizio dall’apertura delle frontiere, colpita in modo crescente dall’aumento del cabotaggio stradale da parte di vettori esteri e soprattutto dell’est Europa, avrebbe poi anche dovuto sopportare la penalizzazione, in uscita, di importanti flussi di merci provenienti dai nostri distretti produttivi, con forte vocazione all’export e che utilizzano
quella
tratta.
Adesso, in seguito al pronunciamento dell’Europa che ha sventato, per la seconda volta, il blitz austriaco, questa beffa potrebbe essere reiterata in relazione all’emergenza rappresentata dai flussi migratori di profughi e clandestini che dal bacino del Mediterraneo, attraverso l’Italia, vogliono raggiungere i Paesi nordeuropei. L’Austria ha già chiarito come intende approcciare il problema: riabilitare i blocchi di frontiera, di fatto annullando l’impostazione sin qui garantita ai flussi di merci e persone dal trattato di Scheghen. Quest’ultimo, lo rammento, è uno degli avanzamenti più concreti dell’Unione Europea: una zona di libera circolazione dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti i viaggiatori e le merci, salvo, appunto, circostanze eccezionali. Aderiscono attualmente 26 paesi, di cui 22 membri dell’Unione europea e quattro non membri (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera).
A tal proposito, nei giorni scorsi, si è tenuto un vertice sui migranti al Viminale tra i ministri dell'Interno di Italia e Austria che si è concluso con una posizione ufficiale condivisa: sarà rafforzata la collaborazione nei controlli alla frontiera, con l'obiettivo di non bloccare il traffico al Brennero e salvare la libera circolazione. Per ora, dunque, l'Austria non sospenderà Schengen, ma è fermamente intenzionata a far partire, entro maggio-giugno, i controlli di confine, con un check-point stradale e corsie per la verifica dell'identità di chi viaggia. E’ ovvio che là dove (maggio-giugno) si intendesse riabilitare simili limitazioni e controlli ai valichi del Brennero, sin d’ora, sarebbe opportuno avere credibili e concrete rassicurazioni di ordine politico e pratico affinché non si realizzasse sotto mentite spoglie quel fermo selettivo già sventato in precedenza. Di certo in questo scenario, non rassicurante, la tecnologia può e deve
avere un ruolo centrale, garantendo magari la presenza di scanner e strumenti adeguati a garantire sì i controlli, fermo restando l’obiettivo primario di mantenere fluidi e il più regolari possibili i flussi di merci eventualmente prevedendo corsie preferenziali, distinguendo la tipologia di utenza professionale da quella privata. Il problema è dietro l’angolo e in un’economia continentale come quella europea, dove le merci si spostano ancora oggi in grande prevalenza su gomma, bloccarne la libera circolazione rappresenterebbe, in una fase delicatissima della congiuntura economica e di certo non in forte ripresa, una penalizzazione esiziale. Mi auguro che i Ministeri competenti sappiano mettere in campo insieme al Governo austriaco e con l’Unione Europea tutto quanto sia giusto e utile prevedere per sventare questo insostenibile rischio per il nostro comparto. ●
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016
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Notiziario
CNA-Fita: L’Emilia Romagna spinge per l’autostrada Po Il desiderio di un’idrovia per il trasporto merci L’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, vuole verificare la possibilità di trasformare il Po in un’autostrada dell’acqua per sfruttare questa arteria soprattutto per il trasporto merci: “E’ tempo di una discussione puntuale su questo tema”, sostiene Donini, che assicura “la disponibilità dell’Emilia-Romagna ad andare fino in fondo” sull’idea di rendere il Po un’autostrada naturale, “sia col Governo sia con le altre Regioni” che hanno competenza sul fiume (Piemonte, Lombardia e Veneto). Del resto, ricorda l’assessore, il sistema idroviario padano-veneto è già stato riconosciuto dalla Ue come corridoio europeo. Dunque, “non è il caso di abbandonarci a battute o caricature provinciali- avverte Donini- perché è già un tema politico” a livello comunitario. L’Emilia-Romagna è già “una regione virtuosa” dal punto di vista del trasporto merci su ferro, sottolinea ancora l’assessore. Nel 2015 sono state 18 milioni le tonnellate trasportate non su strada, il che significa “circa 720.000 camion in meno. Ma la geografia ci impone di considerare anche la navigabilità del Po” per il trasporto merci, afferma Donini, utilizzo che “oggi è irrisorio”. Dunque, ribadisce l’assessore, “siamo determinati ad andare fino in fondo per verificare questa opportunità insieme alle altre Regioni e al Governo”. In effetti se si rendesse applicabile lo sfruttamento del Po come idrovia, ne trarrebbe giovamento non solo l’Emilia Romagna ma anche l’Italia e l’Europa intera sia in termini economici che ambientali.
“Ritorno” al passato Come ai tempi di Marco Polo: Venezia e il Sud Est asiatico
La delegazione vietnamita al seguito dell'Ambasciatore Cao Chinh Thien ha incontrato il Presidente dell'Autorità Portuale Paolo Costa e i tecnici dell'ente per un incontro di approfondimento su tematiche portuali, commerciali e ambientali (bonifiche in ambito lagunare). Venezia e Vung Tao rappresentano quindi un asset fondamentale per lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi e sono, a tutti gli effetti, un ponte gettato tra Centro Europa e ASEAN. Venezia infatti è la porta verso il centro-est Europa capace di minimizzare i costi di trasporto delle aree a più alta densità manifatturiera in Europa e Vung Tao - porto hub del Vietnam - è porta verso il Sud Est asiatico.
Lo Stralis di Iveco nell’ultimo Batman Il veicolo comparirà nel film Batman VS Superman
CNH Industrial e Fiat Chrysler Automobiles North America (FCA US LLC) sono partner per la fornitura dei veicoli per il nuovo film del regista Zack Snyder Batman v Superman: Dawn of Justice. La pellicola, che vede come protagonisti Ben Affleck ed Henry Cavill, verrà distribuita dalla Warner Bros. Pictures in tutto il mondo a partire dal 25 marzo 2016. L'esclusiva partnership, creata tra FCA US LLC e Warner Bros. Pictures in occasione della realizzazione di questo film, prevede la presenza di veicoli commerciali del marchio Iveco di CNH Industrial. Il debutto cinematografico dello Stralis Hi-Way, veicolo della gamma pesante Iveco, avviene in una scena d'inseguimento ad alta velocità a fianco dell'iconica Batmobile. Considerato che le scene d'azione di Batman v Superman: Dawn of Justice sono state in gran parte girate a Detroit nei pressi del comprensorio di FCA, l'inserimento dei suoi prodotti è stato funzionale alle necessità del regista e l'ampia gamma di prodotto dei diversi brand di FCA e CNH Industrial ha consentito alle due aziende di rispondere quasi integralmente alle esigenze del film in fatto di veicoli. Oltre al veicolo pesante Stralis di Iveco, nella realizzazione del film sono stati utilizzati anche veicoli dei marchi Jeep, Dodge, Chrysler, FIAT, Alfa Romeo e Maserati. 10 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Assologistica e Confagricoltura Siglato accordo tra le due associazioni italiane Siglato un importante accordo di partnership e collaborazione tra Assologistica e Confagricoltura, le due associazioni italiane maggiormente rappresentative nel proprio ambito. L’accordo è finalizzato a facilitare i processi di internazionalizzazione delle imprese agricole italiane - produzione, approvvigionamento o vendita all’estero - grazie alla sinergia delle competenze altamente specializzate maturate dalle due associazioni attraverso la rete delle imprese e dei professionisti aderenti alle due realtà. Da oggi le aziende agricole di Confagricoltura che intendono radicare anche all’estero potranno beneficiare dell’assistenza e del supporto molto specifici e tecnici della rete di Assologistica, mentre Assologistica lo potrà altrettanto dalla rete di imprese di Confagricoltura. “Con questa iniziativa intendiamo creare nuove opportunità di attività e di lavoro alle nostre imprese, contribuendo fattivamente a spingere il made in Italy agroalimentare all’estero” ha commentato Massimiliano Montalti, Vice presidente di Assologistica con delega all’internazionalizzazione, firmatario dell’importante Accordo con il Presidente Mario Guidi di Confagricoltura. Il documento sottoscritto dalle due Associazioni nazionali si propone, inoltre, di individuare, condividere e attuare strategie e azioni comuni in tema di commercio e collaborazioni internazionali verso le istituzioni nazionali.
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% L’eccellente economia dei consumi di Scania Streamline viene ulteriormente migliorata del 3%
Nuovo Scania Eco Roll Nuovo Scania 450 Euro 6 SCR Nuovo fuel-saving oil
Retarder Intelligente
Sempre più avanti. LE NUOVE FRONTIERE DELL’ECONOMIA DEI CONSUMI MIGLIORAMENTO CONTINUO
EFFICIENZA COMPROVATA
ECONOMIA OPERATIVA TOTALE
Per Scania ogni dettaglio è importante e rientra in quel processo di miglioramento continuo che è alla base del suo agire. Grazie a questo approccio sono stati introdotti aggiornamenti e novità in grado di ridurre di un ulteriore 3% il consumo di carburante.
L’efficienza nei consumi dei veicoli Scania è comprovata dalla realtà. L’esperienza diretta dei clienti e le prove su strada organizzate dalle più autorevoli riviste di settore dimostrano che Scania è all’altezza delle sue promesse.*
Scania pone al centro del suo impegno la redditività dei propri clienti. Questo si ottiene grazie a veicoli efficienti, realizzati su misura per la missione a cui sono destinati e con servizi personalizzati, offerti da una rete di vendita e di assistenza capillare.
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Notiziario
DAF e il nuovo presidente Trenord Preston Feight nominato presidente di DAF Trucks N.V.
PACCAR Inc, azienda madre di DAF Trucks N.V., ha annunciato che, a partire dal 1 Aprile 2016, Preston Feight sarà nominato Presidente di DAF Trucks N.V. Preston Feight succederà a Harrie Schippers che, a sua volta, assumerà il ruolo di PACCAR Senior Vice President presso la sede di Seattle, con responsabilità diretta di DAF Trucks e PACCAR Parts. Preston Feight è entrato a far parte di PACCAR 18 anni fa, arrivando a ricoprire come sua ultima carica in PACCAR il ruolo di Vice President e General Manager di Kenworth Truck Company. In Kenwort, Preston Feight ha ricoperto, sin dall’inizio, ruoli con responsabilità sempre maggiori, come ad esempio capo ingegnere e vice general manager del dipartimento Marketing & Sales. Preston Feight si è laureto in ingegneria meccanica presso la Northern Arizona University e ha successivamente conseguito una seconda laurea in ingegneria gestionale presso la University of Colorado. La sua nuova nomina includerà anche la gestione della Leyland Trucks nel Regno Unito. Harrie Schippers, fa parte di DAF Trucks da più di 30 anni. Durante questo periodo ha ricoperto diverse posizioni in Contabilità & Finanza, acquisendo ruoli con responsabilità sempre maggiori fino ad essere nominato prima CFO e successivamente, nel 2010, Presidente di DAF Trucks N.V. Harrie Schippers ha conseguito la laurea in economia alla Tilburg University, frequentando poi nel 2007 il Stanford Executive Development Program.
Iveco ancora più verde La Casa sigla l’accordo col Consorzio Italiano Biogas
In occasione della seconda edizione di Biogas Italy, l’evento internazionale dedicato al mondo del biogas che si è svolto recentemente a Roma, Iveco ha avviato una collaborazione con il Consorzio Italiano Biogas (CIB), punto di riferimento del comparto italiano in questa tecnologia. L’accordo, ufficializzato in occasione degli Stati Generali del Biogas alla presenza di istituzioni, associazioni agricole, esponenti dell’industria italiana collegata al settore della mobilità sostenibile e del gas naturale, contempla tra l’altro la fornitura di veicoli Iveco alimentati a gas naturale e biometano alle aziende iscritte al Consorzio, sancendo così l’inizio di una collaborazione tra i due maggiori player italiani nel settore dei combustibili alternativi, con l’obiettivo comune di abbattere le emissioni di CO2. Mihai Daderlat, Business Director Iveco Mercato Italia, ha così commentato: “Siamo orgogliosi di poter sottolineare anche in questa occasione il vantaggio competitivo di Iveco che, con la gamma più completa di veicoli alimentati a gas naturale e un’esperienza di 25 anni nel settore delle trazioni alternative, è oggi in grado di soddisfare le esigenze sempre più consapevoli e rigorose che provengono dai vari stakeholder del settore trasporti, tra tutti i nostri Clienti e le Comunità nelle quali operano”. 12 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
e Moovit
Sugli smartphone la mappatura per viaggiare in treno
Per la prima volta al mondo, il sistema di mappatura dei trasporti si estende alle linee ferroviarie suburbane e regionali, incluso il Malpensa Express, di un’intera regione. Inserendo i luoghi di origine e destinazione del proprio viaggio nelle opzioni di ricerca dell’App di Moovit sarà possibile scoprire il percorso più comodo e veloce per raggiungere in treno la propria meta. Il treno diventa così la soluzione di viaggio predefinita per gli spostamenti in Lombardia e anche all’interno della città di Milano, con il Passante ferroviario, integrandosi con gli altri mezzi di trasporto locale: una funzione innovativa, volta non solo a migliorare l’esperienza di viaggio delle oltre 714mila persone che ogni giorno si spostano con Trenord, ma anche a incentivare l’uso del mezzo pubblico, favorendo l’opzione del treno come mezzo di trasporto più sostenibile. Inoltre, sul menu di Milano dell’App di Moovit è online una sezione dedicata a Trenord, in italiano e in inglese, dove i viaggiatori possono trovare gli avvisi sul servizio e i dati su stazioni, biglietterie e My Link Point, i punti Trenord dedicati all’assistenza dei clienti. Tramite l’App di Moovit, Trenord potrà inviare agli utenti notifiche sul servizio. «Siamo molto orgogliosi di collaborare sinergicamente con Trenord in Lombardia, per fornire un sistema di accesso alle informazioni di viaggio sempre più completo» – ha dichiarato Alex Mackenzie Torres, CMO di Moovit. «Il nostro cliente è sempre più connesso: nel 2015 la fruizione del sito per smartphone è cresciuta del 45% e, a distanza di 9 mesi dal lancio dell’App Trenord, i nostri clienti quotidianamente connessi sono 220mila.» – ha detto Cinzia Farisè, amministratore delegato di Trenord.
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Notiziario
Nuovo edificio per Beta-Trans e WFS Posata la prima pietra nella cargo City di Malpensa
Beta-Trans è uno dei maggiori operatori italiani del mercato, oggi presente a Malpensa con un magazzino di dimensioni molto ridotte, mentre WFS è uno dei maggiori operatori di handling Cargo a livello mondiale, sino a oggi presente a Malpensa per attività di rappresentanza e di assistenza alle Compagnie Aeree. La superficie complessiva dell’edificio che sorgerà a fine marzo 2017,è di 15.000 metri quadrati, due terzi dei quali saranno occupati da Beta-Trans, mentre la parte restante sarà utilizzata da WFS. Il nuovo magazzino, collocato nella posizione centrale della Cargo City Sud, rappresenta la seconda delle strutture per gli operatori Cargo e Corrieri Espressi che entreranno in funzione a Malpensa entro il prossimo triennio (Fedex inizierà a operare a settembre del 2016 e DHL entro la metà del 2018). La struttura verrà realizzata da SEA con un investimento di circa 12 milioni, mentre la realizzazione degli impianti meccanizzati e degli allestimenti interni sarà a carico degli operatori. Grazie al magazzino di WFS e al consolidamento di Beta Trans, l’offerta di servizi alle merci dell’aeroporto si arricchisce ulteriormente.
Cambio ai vertici PSA Nominato Massimo Roserba Cambio ai vertici del Gruppo PSA: Massimo Roserba è entrato a far parte del Gruppo PSA Peugeot Citroën in qualità di Direttore Generale Italia. Nato a Pescara 48 anni fa, sposato e laureato all'Università “Luigi Bocconi” di Milano, Massimo Roserba ha maturato una lunga esperienza internazionale presso Fiat Chrysler Automobiles (FCA), nell'area Sales e Marketing,dapprima come International Operations Marketing Director, poi come Head of Fiat Brand & Product Marketing Director Fiat-Chrisler Group for Asia Pacific Countries. Dal 2015 era Head of Alfa Romeo Commercial Development zona EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Massimo Roserba subentra a Olivier Mornet che, dopo 5 anni di permanenza in Italia, assume l'incarico di Direttore Generale della joint venture Changan PSA Automobile Company, in Cina. 14 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Acqua ancora più pulita Sanpellegrino trasporta bottiglie con mezzi a LNG Una capacità inquinante 11 volte inferiore rispetto ai più moderni veicoli per il trasporto merci. Un minore impatto ambientale dal punto di vista acustico e un vantaggioso risparmio sui consumi in confronto al gasolio. Sono queste le caratteristiche dei nuovi mezzi di trasporto alimentati a LNG (Liquefied Natural Gas) che il Gruppo Sanpellegrino ha introdotto nella propria flotta per il trasporto dell’acqua minerale Levissima dapprima in Lombardia e successivamente in Veneto. Un progetto innovativo realizzato con il supporto logistico del Gruppo Maganetti e la tecnologia dei veicoli Iveco, che permette al Gruppo di continuare a muoversi nella direzione della sostenibilità. “Insieme al partner logistico Gruppo Maganetti, diamo il via a questo importante progetto che impiega veicoli innovativi alimentati a LNG destinati al trasporto dell’acqua minerale Levissima sulle strade della Lombardia e, successivamente, su quelle del Veneto – commenta Luigi Terzi, Supply Chain Manager del Gruppo Sanpellegrino – Un traguardo significativo che è un ulteriore passo in avanti nel nostro impegno verso la sostenibilità. L’utilizzo di LNG nel campo dei trasporti su gomma rappresenta un cambio di direzione sostanziale e per questo abbiamo voluto fortemente investirci. Una scelta coraggiosa che fa da apripista ad una pratica che speriamo si diffonderà sempre di più tra le aziende italiane diventando col tempo una prassi virtuosa, a patto di risolvere uno dei punti chiave della questione: lo sviluppo sul territorio nazionale di una rete distributiva del gas. Attualmente, infatti, ci sono solo due stazioni di rifornimento a Piacenza e a Novi Ligure”.
UPS e il grande freddo Container criogenici per spedizioni termosensibili
UPS ha annunciato il lancio in Europa del servizio UPS Temperature True® Cryo, che offrirà alla clientela del settore healthcare l’accesso a soluzioni end-to-end per la protezione dei prodotti e la possibilità di inviare campioni in ambiente criogenico. Il servizio include il tracking in tempo reale e la possibilità di intervento che, combinati alle soluzioni di mitigazione dei rischi e al network globale di torri di controllo di UPS, garantiranno un totale controllo delle spedizioni in ogni fase del loro viaggio lungo la supply chain. Questa soluzione utilizza i container criogenici all'avanguardia di Cryoport che consentono ai clienti di UPS di mantenere i prodotti congelati a -150°C per 10 giorni, sia in fase di transito sia di stoccaggio, grazie all’utilizzo di vapore di azoto liquido. In caso di livelli di volume minimi, le spedizioni possono essere anche combinate con UPS Proactive Response® Secure, un servizio di tutela finanziaria che garantisce una copertura per questo tipo di spedizioni time-sensitive e termosensibili. "In caso di trasporto di prodotti che richiedono una procedura di crioconservazione, i clienti vogliono essere tranquilli sul fatto che i prodotti siano protetti. Introdurre questa soluzione nel mercato europeo è stata quindi la naturale evoluzione della costante espansione dei nostri servizi di logistica all'avanguardia a livello globale nel settore healthcare e life science” ha dichiarato Jan Denecker, director of healthcare marketing & strategy di UPS Europe.
il dorsale
di Gian Paolo Pinton
Sempre in salita I
n queste poche righe dovrei accennare a casi che possano dimostrare come funzioni positivamente il sistema Paese. Questa continua e volonterosa ricerca da parte mia, riesce sempre più difficilmente a trovare esempi virtuosi che possano trasferire motivazione, entusiasmo e fiducia in questo Paese. In realtà se non ci fosse l’attivismo dell’attuale Premier e l’impegno professionale del presidente della BCE Draghi, avrei pochi spunti da citare come esempio. Non dico che tutto quello di cui si occupa il nostro Primo Ministro sia da considerare e possa rappresentare la soluzione di tutti i mali italiani, ma se stiamo ben attenti alle sue parole, possiamo sicuramente notare come la politica in Italia sia spesso un’arma a doppio taglio. L’opposizione, che ha gestito per quasi 20 anni questo Paese, si lamenta dell’attivismo di Renzi, da loro giudicato inefficienza politica. Questo giovane politico toscano in 24 mesi ha sostenuto e realizzato più riforme di quanto fatto in 20 anni dai fedelissimi di Silvio e di Umberto. Mentre erano al potere, i ministri e i parlamentari di maggioranza dormivano sonni profondi, mentre l’allora Premier si occupava d’altro. Certo sono tanti i temi ancora irrisolti e quelli che continuano a insorgere quotidianamente. Primo fra i tanti il problema della corruzione endemica, che non ha colore ed etichetta politica. I ladri e i truffatori che si nascondono dietro le sigle di un partito non vanno diversamente considerati. Siano di destra o di sinistra, devono andare urgentemente in galera, se la Giustizia potesse procedere più speditamente. A tal proposito, possiamo dire che questo luogo di recupero, esiste oramai solo per pochissimi. Come sappiamo lo svuotacarceri, votato in silenzio da questa maggioranza di Governo, ignorando il parere contrario della popolazione italiana, sta producendo uno sorta di impunità, esclusiva del tutto italiana, per i criminali che possono serenamente delinquere a tutto discapito della sicurezza e del diritto degli italiani di non avere la propria casa violata. Rubano, violentano, picchiano, entrano con la forza nelle case senza essere poi puniti, se arrestati, con pene esemplari dalla Giustizia, la quale asserisce di applicare le leggi (per pene inferiori a due anni non è previsto l’arresto). Credo sia importante riconoscere agli italiani il diritto di difendere la proprietà e difendere la propria persona e quella dei propri cari, usando ogni mezzo contro gli intrusi, per legittima difesa. In questa materia, paradossalmente dovremmo invocare la legge americana che permette ai cittadini di difendersi anche con armi, se vengono assaliti nelle loro proprietà. Altra considerazione la riservo alle lamentele sorte in alcune città da parte degli immigrati di origine economica, non i profughi dei Paesi in guerra. Non sarebbe male trovare un accordo diplomatico con il Vaticano e ospitarli anche nei Palazzi liberi del Clero, o nei maxi appartamenti di certi cardinali. L’ultimo pensiero va alle Banche truffatrici, che in varie regioni italiane ed in particolare in Veneto hanno ingannato la fiducia e azzerati i risparmi di centinaia di migliaia di piccoli azionisti, costringendoli alla disperazione. Per i responsabili della pessima gestione bancaria non esiste, per il momento, alcuna punizione visto che per addebitare loro le responsabilità, inspiegabilmente, una grande parte degli stessi azionisti fregati si sono opposti all’attivazione della domanda di rivalsa. Su questa situazione auspico un intervento da parte della Politica di Governo a difesa dei correntisti fregati e non delle banche. Il Premier ci deve pensare bene. ● 16 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Assologistica:
cultura e formazione I nuovi regolamenti doganali Dal 1 maggio sono entrati in vigore i Regolamenti applicativi nn. 2446.15 e 2447.15 del nuovo Codice Doganale UE, Reg. 952.13, che introducono, a fianco dello sdoganamento standard, un nuovo sistema avanzato di tipo interattivo, che recepisce ed attiva su richiesta, proposte e prassi degli operatori. Inoltre, vengono previste importanti semplificazioni dedicate agli operatori certificati AEO (Authorized Economic Operator), riguardanti, tra l’altro, lo sdoganamento centralizzato, i fast corridors e il self-assessment. Assologistica Cultura e Formazione, il ramo formativo di Assologistica, nell’ambito delle sue attività programmate a sostegno delle competenze del settore logistico nel suo complesso, ha tenuto il 12 aprile presso la propria sede di Milano, il corso “L’ABC delle operazioni doganali a partire dagli Incontems”, per dare a chiunque ne fosse interessato, un quadro generale chiaro dei principali documenti necessari alle operazioni doganali alla luce dei nuovi provvedimenti ed i loro riflessi sugli INCOTERMS 2010. A tenere la docenza del corso, l’avvocato Ettore Sbandi, specializzato in commercio internazionale e diritto doganale e delle accise del prestigioso Studio Santacroce, che ha sintetizzato: “Il tema doganale ha un rilievo orizzontale nell’impresa, non relegabile solo allo shipping, ma coinvolge praticamente tutti i dipartimenti dell’impresa, dal legale agli acquisti, fino alla produzione ed alle vendite”. Per ulteriori informazioni e approfondimenti www.assologisticaculturaeformazione.com
Nomina ai vertici del Gruppo GEFCO Pavel Ilichev nuovo executive vice president strategia e finanza Al posto di Philippe Cossé, Pavel Ilichev dirigerà la performance aziendale e orienterà le decisioni strategiche del Gruppo GEFCO in ambito finanziario, come nel caso di fusioni e acquisizioni. “Sono felice di entrare a far parte di GEFCO, attore mondiale nella logistica per l’industria e leader europeo nella logistica automobilistica. Oltre che di una rinomata expertise mondiale, GEFCO gode di una solida situazione finanziaria, l’ideale per rispondere alla sua ambiziosa strategia di crescita nei settori più stimolanti del momento”, ha sottolineato Pavel Ilichev. Tra il 2012 e il 2015, Pavel Ilichev è stato per tre anni consecutivi nella top 50 dei migliori direttori indipendenti russi.
Non solo tir
di Alessandro Musumeci Responsabile operazioni commerciali Citroen e ds
INPUT E OUTPUT E
ccoci al numero di maggio/giugno, quindi quasi al “giro di boa” di questa annata. Tratterò, allora, il tema dell’andamento del mercato dei Veicoli Commerciali, come spunto per poi comprendere le politiche e i fattori che lo stanno influenzando. Partiamo da qualche numero: al cumulo a fine marzo, il mercato dei veicoli commerciali segna un +30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; questo incremento è omogeneo su tutti i canali, contrariamente ad un paio di anni fa, quando era stato il canale noleggio a determinare la quota principale di crescita, grazie ad alcune importanti forniture. In particolare, le Società e le “partite IVA” stanno rinnovando il loro parco esistente o anche incrementandolo, segno questo di una ripresa tanto sospirata e di una quanto mai attesa uscita dal tunnel della crisi degli ultimi anni.
Ma è proprio così? Siamo davvero di fronte ad un’economia più dinamica? C’è da essere finalmente ottimisti? Ovviamente tutti lo speriamo ma, a vedere davvero cosa succede, e incrociando più elementi, probabilmente non c’è ancora da “cantar vittoria”. In realtà oggi sembra essere finito quel pessimismo generalizzato di qualche anno fa che aveva reso l’economia insensibile a qualsiasi stimolo. Oggi, il mercato è ancora debole ma almeno si mostra pronto a rispondere agli input e agli incentivi esterni. Quello che sta maggiormente muovendo il comparto delle aziende è l’iniziativa del super ammortamento al 140%, che, aumentando l’importo deducibile del 40%, funziona come una sorta di incentivo alla sostituzione e al rinnovo dei mezzi. Da subito, addirittura prima che tale norma fosse ufficializzata con la benedizione della Legge di Stabilità, il mercato ha reagito a questo incentivo in maniera positiva. Una simile reazione immediata l’abbiamo vista a inizio anno anche sul comparto dei privati quando un’imponente operazione sulla rottamazione ha risvegliato il mercato delle vetture facendo impazzire le cifre e le stime. E stiamo parlando soltanto di un’iniziativa privata da parte di un costruttore, anche se il principale. Pensiamo quale risultato potremmo avere se si replicasse un’operazione guidata dal Governo, una sorta di ammortamento
Risultati del sondaggio “Click e compra” Con quale frequenza effettui acquisti online?
140%, anche sul Privato! Il ricordo agli incentivi statali alla rottamazione viene quasi immediato, ma non mi riferisco solo a questo: in realtà, mi riferisco a qualsiasi tipo di supporto e stimolo di larga scala che possa risvegliare i consumi, che ormai sembrano abituati al nuovo standard di crisi e frugalità. Ogni volta che arrivano gli aggiornamenti sui dati dell’economia italiana e mondiale somigliano alle cifre che si trovano nelle analisi del sangue...0,1…0,05… Quali soluzioni ci vengono prospettate? Alcune volte assistiamo alla BCE che taglia i tassi, oppure incrementa le operazioni di acquisto titoli e di stampa di moneta: tutte cose che spesso nella pratica hanno impatto più sui bilanci delle banche che sul consumatore finale…ed invece è lì che bisognerebbe arrivare! E prima possibile, senza indugi, senza intermediari. Dopotutto, la liquidità facile data in questi anni alle banche avrebbe dovuto arrivare diretta alle famiglie, ma non è sempre andata così. Da qualche mese, si è avuta un’inversione di tendenza dopo che la prima banca italiana si è mossa con offerte e tassi sui mutui estremamente vantaggiosi, migliori anche delle banche online. Per restare sul mercato, molte altre banche l’hanno seguita ed ecco, come per magia, che il mercato dei mutui si è risvegliato. Anche nel settore bancario, pertanto, un forte incentivo ha fatto ritrovare slancio e vigore ad un settore fino ad allora statico e depresso.
Qui si potrebbe riaprire l’antico dibattito se tra i compiti ed il perimetro dello Stato ci sia quello di intervenire a sostegno dell’economia. Spetta allo Stato supportare e rilanciare i consumi in tempi di crisi? Oppure il libero mercato deve trovare da solo un equilibrio? Keynes o Hayek, per dirla con gli economisti? Probabilmente non vi è una risposta unica, oppure, come al solito, la verità sta nel mezzo. La verità oggi sta nel fatto che il mercato ed i consumi su diversi settori stanno reagendo agli input e ai segnali di supporto e sostegno. Lasciare questo onere ai privati può essere non efficace, sicuramente meno rapido e forse anche rischioso. A questo punto, lo Stato dovrebbe farsi carico di
50%
50%
● 1 volta alla settimana ● 1 volta al mese
Compreresti un'automobile direttamente sul web?
100%
● sì
Su cosa devono puntare concessionari e venditori per valorizzare il loro ruolo rispetto alla vendita diretta online? Consulenza commerciale e finanziaria 20% Test drive
20%
Presenza sul web Orari estesi
40% 20%
promuovere ed incentivare alcuni settori in crisi e, facendo questo, ridare slancio all’economia e all’occupazione, quanto mai in forte tensione. E voi cosa ne pensate? Anche secondo voi il super ammortamento è la causa principale del forte incremento del mercato dei veicoli commerciali? Per ritornare ai livelli di un mercato auto e veicoli commerciali degno dell’Italia è quindi necessario un supporto/sostegno dello Stato? Oppure il libero mercato ce la può fare da solo? Quale potrebbe essere un’iniziativa di successo a risvegliare e rilanciare i consumi dell’intero comparto auto? DITECI LA VOSTRA OPINIONE, attraverso il sistema di indagini e survey di KMEET, cliccando qui accanto sul QR CODE oppure digitando il codice NONTIR sul sito www.kmeet.it. Nel riquadro vi proponiamo i risultati emersi dalla precedente survey, legata all’articolo “Click e compra!” ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 17
Notiziario
Mercedes-Benz Vans + Confartigianato: Artigenio! Preston Feight nominato presidente di DAF Trucks N.V. Artigenio – il contest lanciato da Confartigianato e Mercedes-Benz Vans – ha finalmente i suoi tre finalisti: Alberto Gariboldi, Francesca Colonia e Sara Vignoli. I tre makers 2.0 sono stati selezionati tra le oltre 500 adesioni inviate e gli 80 progetti caricati sul portale, sulla base di quattro requisiti oggettivi: fattibilità del progetto entro i sei mesi, fattibilità e sostenibilità finanziaria ( entro la cifra di 10.000 euro), esigenza sentita ( che creasse una effettiva richiesta) e idoneità a rappresentare Confartigianato nel mondo. Selezione non facile che assegnerà al vincitore di una di queste ”tre espressioni positive del nostro mondo”, il sostegno economico di 10.000 euro alla fine de mese di aprile. Nello specifico si tratta di tre progetti molto eterogenei tra di loro: Alberto Gariboldi – progetto ‘Coltello rototraslante’: un innovativo sistema per l’apertura, la chiusura ed il blocco per coltelli ed utensili serramanico. Il modello è dotato di una posizione di blocco intermedia che ne permette, inoltre, un utilizzo alternativo, come gancio, rampino o piccozza. Francesca Colonia – progetto ‘Nuovi Alfabeti’: il progetto nasce dall’esigenza di completare alcuni alfabeti d’epoca al momento disponibili presso l’Associazione Culturale Betterpress che si occupa di stampa a caratteri mobili e del recupero di strumenti, macchinari e abilità della tradizione tipografica per una sua reinterpretazione nell’ambito della comunicazione visiva.‘Nuovi Alfabeti’ vuole anche creare una nuova font, un nuovo alfabeto di caratteri disegnato e progettato oggi, realizzato con la moderna tecnologia di una lasercut e stampato infine con macchinari manuali della tradizione tipografica. Sara Vignoli – progetto ‘Elements of nature’: l’idea nasce dalla volontà di portare la natura nei contesti urbanizzati, partendo dall’immagine delle piante che crescono sulle rocce, e arrivando allo studio di una struttura modulare composta da due romboedri, componibili in sette moduli diversi. Utilizzando questi moduli è possibile realizzare delle pareti verdi, sia di separazione per ambienti interni, sia per esterni di rivestimento o come giardini verticali. In occasione della proclamazione dei tre finalisti, sono stati presentati anche i video relativi ad altri progetti arrivati e “non cestinati” che una giuria composta dalla stampa specializzata ha valutato dal punto di vista comunicativo, assegnando a Francesca Mavilla la ‘menzione comunicazione’ per il progetto ‘Arteciclo’.
Con Volvo Truck si parte da fermi Presentato l’I-Shift con primini Volvo Truck ha presentato la nuova versione di I-Shift che consente di aggiungere fino a due nuovi primini, permettendo al veicolo di partire da fermo e trasportare fino a 325 tonnellate di massa totale. "I-Shift con primini offre possibilità completamente nuove ai veicoli pesanti con trasmissione automatizzata per regolarne la velocità quando procedono lentamente e nelle retromarce. L'autista può così trasportare carichi pesanti senza doversi preoccupare delle situazioni che potrebbero causare costosi tempi di fermo", dichiara Peter Hardin, Product Manager FM e FMX. Grazie ai nuovi primini, il veicolo può procedere a velocità minime, 0,52 km/h, e questo semplifica notevolmente le manovre di precisione, ad esempio nelle attività di cantieristica e manutenzione. "I primini hanno contribuito a migliorare considerevolmente la guidabilità e la capacità di spunto, semplificando il lavoro degli autisti che operano su terreni difficili e superfici scivolose con carichi pesanti, come nei cantieri, nelle miniere o nelle foreste. Più l'operazione di trasporto è pesante e il terreno accidentato, maggiori sono i vantaggi che i primini offrono all'autista", spiega Peter Hardin. "I-Shift con primini consente al veicolo di effettuare partenze da fermo in situazioni estreme. Combinare i primini con un rapporto al ponte adeguato dell'asse posteriore che ottimizzi i giri del motore alle alte velocità, permette di ridurre il consumo di carburante in autostrada. Si tratta di un vantaggio fondamentale per le aziende che gestiscono questo tipo di trasporti", afferma Peter Hardin. 18 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
DKV: gli specialisti dei pedaggi In Europa clienti più tranquilli Dal Belgio alla Russia, dalla Norvegia alla Spagna: ovunque siano applicati pedaggi o imposte chilometriche, DKV Euro Service ne gestisce i pagamenti. Il tradizionale sistema di fatturazione e pagamento pedaggi in realtà include innumerevoli servizi – a partire dal recupero IVA, fino al portale DKV COCKPIT per i Clienti, un comodo strumento di gestione online in cui è anche possibile monitorare i dati relativi alle proprie carte. Ad oggi, circa 30 pedaggi europei ed altri sistemi di imposta possono essere pagati con la DKV Card, DKV BOX e vari altri box di terze parti. Indipendentemente dal numero di sistemi di pagamento DKV utilizzati, il Cliente riceve un’unica fattura, chiara e dettagliata. “La natura dei servizi che derivano da una carta o una on-board unit dipende dal Sistema di pedaggio in questione e dal suo operatore”, afferma Marco Berardelli, country manager DKV Italia. Nel caso del sistema di pedaggio belga, introdotto quest’anno, DKV offre una “Registrazione Premium” che contiene l’intero programma, inclusa la registrazione per il sistema usato dall’operatore, l’ordine e la spedizione dei box, il pagamento dei servizi interessati. E in Russia, dove lo scorso 15 novembre è stata introdotta un’imposta autostradale per i mezzi oltre le 12 tonnellate, gli autisti possono presentare le proprie tratte a pedaggio in loco presso il terminal pedaggi e pagare con la propria DKV Card, accettata senza necessità di alcuna registrazione presso 90 terminal pedaggi. Le opzioni di pagamento si distinguono in Pre-pay e Post-pay. Il pagamento con carta carburante generalmente implica la modalità post-pay, in questo modo il Cliente paga dopo aver completato il viaggio. “Il vantaggio principale per il Cliente che utilizza il post-pay è l’istantaneo e automatico aumento di liquidità”, afferma Marco Berardelli.
di Paolo Volta giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti
volta pagina
Nuove frontiere, nuovi muri
S
chengen, in Lussemburgo, è la cittadina dove il 4 giugno 1985, fu firmato lo storico accordo da Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi che decisero di eliminare progressivamente i controlli alle frontiere interne e di introdurre la libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi, dei paesi firmatari, di altri paesi dell’Unione europea (UE) e di alcuni paesi terzi. La convenzione di Schengen completa l'accordo e definisce le condizioni e le garanzie inerenti all'istituzione di uno spazio di libera circolazione. Firmata il 19 giugno 1990 dagli stessi cinque paesi, è entrata in vigore nel 1995. L'accordo e la convenzione, nonché gli accordi e le regole connessi, formano insieme l’«acquis di Schengen», che è stato integrato nel quadro dell'Unione europea nel 1999 ed è diventato legislazione dell’UE. Lo spazio di Schengen comprende 22 dei 28 paesi dell’UE. Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania vi aderiranno successivamente. Irlanda e Regno Unito hanno aderito parzialmente e mantengono i propri controlli alle frontiere. Altri quattro paesi (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) fanno parte dello spazio di Schengen. I paesi candidati all'adesione dell'UE
devono accettare integralmente l'acquis di Schengen al momento della loro adesione. Recentemente a fronte dei forti flussi migratori alcuni Paesi hanno deciso di reintrodurre i controlli alle frontiere. Gli organi di informazione ci hanno messo al corrente di lunghe code di camion alle frontiere con inevitabili ritardi nelle consegne, determinando in tal modo ripercussione sull’intero processo logistico che sottende alla mobilità delle merci. Il rispetto dei tempi di consegna è alla base dei sistemi logistici, e la necessità di prevedere un “delta temporale di scarto” impone nell’immediato di rivedere la politica e la gestione delle scorte nonché i processi produttivi, con inevitabili ricadute negative sui costi industriali dei prodotti. Considerando che nel perimetro Schengen circolano, circa 60 milioni di Tir all’anno, oltre 200 milioni di viaggiatori, 1,7 milioni di lavoratori transfrontalieri e che il 75% del commercio intraeuropeo avviene via gomma, quali le ripercussioni economiche? Thomas Baumgartner, amministratore delegato di Fercam e presidente di Anita, ha sottolineato che «un camion fermo costa a un'azienda 60 euro l'ora”; per cui
supponendo un ritardo di un'ora a veicolo- all’anno- il costo per il settore sarebbe di almeno 3miliardi e 600 milioni. L’associazione delle aziende di autotrasporto dei Paesi Bassi ipotizzando il ripristino dei controlli alle frontiere di tutti i confini dello spazio Schengen ed immaginando di accumulare un ritardo di un ora per ogni frontiera da attraversare, ha stimato un danno per il solo settore dell’autotrasporto olandese di circa 600 milioni di euro. Allargando l’orizzonte France Strategie stima in 100 miliardi all’anno il costo del ritorno ai controlli alle frontiere. La tedesca Bertelamann Stiftung ipotizza un costo superiore di circa 140 miliardi annui. Nell’arco di tempo 2016 - 2015 significherebbe un aggravio di 77 miliardi per la Germania e 49 miliardi per l’Italia. Il tutto, ovviamente, minerebbe la già debole crescita. In tema di barriere l’auspicio è che si costruiscano solo “Muri della Pace” come quello di Parigi: alto 9 metri, largo 13 e lungo 16. Consiste in una lastra di vetro che si erige su una base metallica ricoperta in legno ed acciaio inossidabile. La parola “pace” è raffigurata su tutta la superficie in vetro ed è scritta in 32 lingue, tra le quali l’alfabeto braille. ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 19
Notiziario
Codognotto e Iveco: alleanza green In arrivo nel Gruppo i primi quattro Iveco Stralis LNG
Il Gruppo Codognotto punta decisamente su efficienza e innovazione con un piano di rapido rinnovamento della sua flotta, con mezzi tecnologicamente all’avanguardia e più attenti all’ambiente. Punta di diamante di questa iniziativa sono i primi 4 Iveco Stralis LNG (Liquid Natural Gas), arrivati aprile 2016, che consentiranno, a parità di prestazioni, una straordinaria riduzione dell’impatto ambientale dei camion in movimento. Per il Gruppo Codognotto l’acquisto dei primi camion a Liquid Natural Gas fa parte di una importante conversione della propria flotta, che si sta concretizzando soprattutto con l’acquisto di camion Euro 6 in sostituzione dei meno moderni e che vedrà già a maggio del 2016 la sostituzione completa degli Euro 3. A commento di questa importante strategia aziendale, l’Amministratore Delegato, Maurizio Codognotto, ha affermato: "Il nostro Gruppo sta anticipando le condizioni di mercato necessarie alla diffusione del carburante alternativo, stimolando una maggior presa di responsabilità di altri operatori del settore e di coloro che sono chiamati ad investire nelle necessarie stazioni di rifornimento. Da tempo si discute di carburanti alternativi, ma un mercato in stallo e l’abbassamento del prezzo del petrolio rallentano la loro diffusione. Noi cerchiamo di essere sempre molto concreti – ha proseguito Codognotto -, qualche mese fa abbiamo realizzato per i nostri clienti una linea ferroviaria Italia/Polonia con un servizio estremamente efficiente dal punto di vista logistico, ma anche molto attento all’ambiente, oggi investiamo nelle nuove tecnologie del trasporto. Sappiano che questa è l’unica ricetta valida in termini di sostenibilità aziendale”.
YOKOHAMA 110L POWER GENERATION Scania presenta un motore 16,4 litri V8 alimentato a gas
Il nuovo pneumatico Truck per asse sterzante e per impiego autostradale
La novità più importante che riguarda Yokohama 110L risiede nella sua carcassa capace di aumentare la capacità di carico a parità di misura. La dimensione 315/60 R22.5 ottiene per esempio lo stesso indice di carico della 315/70 R22.5, ovvero passa da LI 154 a LI 156. La nuova struttura della carcassa, denominata “Spiraloop”, è contraddistinta da una struttura senza giunture che apporta numerosi benefici Yokohama 110L reca il logo “Spiraloop” sul fianco ed è dotato anche di una mescola BluEarth a basso impatto ambientale. Questo modello è il primo pneumatico autocarro costruito con questa tecnologia, tradizionalmente applicata ai prodotti vettura, che favorisce una diminuzione della resistenza al rotolamento e quindi una maggiore longevità del componente con benefici effetti sui consumi di carburante e sulla resa di esercizio di un mezzo pesante. Lo pneumatico è disponibile nella misura 315/60 R22.5. 20 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
L’ultima novità nella vasta gamma motori di Scania per applicazioni industriali è una versione alimentata a gas del suo ben collaudato motore V8 16,4 litri. Il motore, caratterizzato da livelli emissioni di anidride carbonica inferiori rispetto alle versioni alimentate a diesel, è una soluzione specificamente sviluppata per la power generation a velocità costante. La sua introduzione risponde alla crescente sensibilità per la sostenibilità ambientale che vede la graduale predilezione per gas naturale e biogas rispetto al classico diesel. Questo motore infatti riduce considerevolmente le emissioni di biossido di carbonio e l’impatto acustico in fase di funzionamento. Con il gas naturale, le emissioni di CO2 sono ridotte del 20%, mentre con il biogas le riduzioni possono arrivare al 90%.
di Franco Oriolo manager, giornalista e docente di Branding alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Torino
porto franco
Il colore delle idee
P
er chi come me è stato giovane a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, il colore è sempre stato un codice importante. A beneficio dei nativi digitali, chiarisco che non si sta parlando del colore televisivo, anche perchè per noi ragazzi del secolo scorso, buona parte della vita è stata in bianco e nero. Parlo del colore delle idee che trovavano la loro principale espressione nelle bandiere. Certo, tutto era più semplice al tempo: rossi i comunisti, neri i fascisti, bianchi i democristiani, rosso più chiaro i socialisti, rosso “minimo sindacale” i socialdemocratici, tricolore i liberali, osavano soltanto i repubblicani che precorrendo gli ambientalisti esibivano orgogliosi l’edera. Insomma il colore era un simbolo di apprtenenza. Poi venne la Prima Repubblica che così come venne se ne andò, in quanto oggi si parla già di Seconda Repubblica. Iniziarono le prime confusioni tra partiti e istituzioni. In cima alla lista i leghisti di Bossi che esibivano sempre
qualcosa di verde, anche da ministri. Famose le cravatte di Calderoli, o la più sobria pochette di Maroni, comunque il colore delle idee avave ancora la sua belle importanza. Persino la discesa in campo del Cavaliere, che ama fare le cose in grande, aveva riportato il colore nella politica: l’azzurro, come la divisa della nazionale. Che dire di più. Così, mentre la Seconda Repubblica emetteva i primi vagiti, il colore perdeva importanza a favore del leaderismo. Finiti i capi iniziava l’epoca dei leader. Sembra la stessa cosa ma non è: il capo diviene tale in virtù di un percorso, essere leader è una vocazione, un talento, un istinto, come per i cani da tartufi: tutti i cani hanno fiuto, ma quelli per la cerca del prezioso tubero, ne hanno più degli altri. Ma mentre non tutti i cani si sentono adatti per cercare tartufi, tutti i poltici si sentivano leader e quindi giù di slogan: “Borgofiorito Sindaco”, “Cannamozza
Presidente”, “Stappaunghie Consigliere” e via leadereggiando. Piano piano il colore sparì, così come i leader e le idee. Oggi persino Salvini ha lasciato il verde a favore delle felpe, con buona pace del professor Miglio che si starà rivoltando nella tomba. Adesso siamo di nuovo sotto elezioni. L’altro giorno percorrendo uno dei viali della mia città ho fatto caso a un’infilata di affissioni che mi ha mandato in confusione: difficile distinguere tra i prodotti e i politici, spesso sono molto più credibili i primi. I secondi molto meno, anche in fatto di comunicazione. Unica differenza l’abbigliamento: i conservatori compresi tra i 40 e i 60 anni, sono in giacca e cravatta, quelli under 40 hanno il maglione ma molto molto sobrio. I progressisti, vestono casual chic e sorridono di più. Ad uno in particolare mi sa che il sorriso glielo hanno aggiunto in photoshop! ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 21
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GRANDI INTERVISTE
Franco Fenoglio
“MI SON FATTO IN… 4!” Anniversario importante per Franco Fenoglio che festeggia il quadriennio alla guida della filiale italiana di Scania con risultati sorprendenti, in termini di quote di mercato ma anche di percezione del marchio
G
li amministratori delegati o le alte sfere delle Case costruttrici solitamente occupano il loro tempo principalmente a disegnare strategie e riorganizzare la struttura aziendale. Non è così per Franco Fenoglio che da oltre 46 anni è letteralmente “sulla strada” a far crescere i reparti, le business unit o le aziende del mondo automotive di cui ha fatto parte e, per una buona percentuale, guidato. SKF, TRW, Iveco, New Holland, Piaggio e infine Scania sono i milestone del suo invidiabile percorso professionale segnato da grandi successi lavorativi e umani. Un approccio decisamente commerciale, quello del manager torinese, che lo ha reso uno degli uomini più conosciuti tra le aziende del comparto autotrasporto ed anche tra i più apprezzati tra i “colleghi” che, all’unanimità, lo hanno voluto alla guida della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE. Ma questa è un’altra storia. Ora sono esattamente quattro gli anni durante i quali Franco Fenoglio ha ricoperto l’incarico di amministratore delegato di Italscania e, in più, esattamente un anno che ha anche assunto la carica di Presidente della stessa azienda. 24 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Un riconoscimento che lo gratifica dei risultati ottenuti in questi anni e della fiducia riposta nel management italiano da parte dei vertici svedesi. Noi abbiamo voluto, proprio in questa occasione, ripercorrere il periodo marchiato dal Grifone, cercando di capire lo stato d’animo dell’uomo e i traguardi raggiunti e da raggiungere del manager, cominciando dal delineare un bilancio tra quanto è stato dato all’azienda da parte di Fenoglio stesso e quanto è stato ricevuto. “Direi che è stato un «do ut des» in perfetto equilibrio. Come sa chi mi conosce, per me al centro di ogni cosa ci sono le persone. Bene, entrando in Scania, in una realtà completamente diversa da quelle da me vissute sino a quel momento, ho trovato soprattutto una grande famiglia e un’ attenzione quasi maniacale all’uomo, nel senso di essere umano. Imprescindibile ovviamente il prodotto, nel senso di qualità e innovazione, e la propensione al cliente. Strategie, sulla carta, comuni in qualsiasi azienda che si rispetti, ma in Scania le ho viste realizzate veramente, e non solo scritte. Quindi per venire alla sua domanda potrei dire che ciò che ho trovato è esattamente uguale a ciò che mi sono portato dietro dal mio excursus professionale”.
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Le persone, all’ interno di un’azienda, sono un “team”. Che squadra ha trovato al suo arrivo a Trento? Se volessimo parafrasare una popolare canzone di qualche anno fa direi «siamo una squadra fortissimi», assolutamente in linea con lo spirito profuso da Södertälje (la sede di Scania, N.d.R.) e con una grande passione e il Grifone nel cuore. Ciò che penso di aver portato io è il coraggio di gettare questo cuore al di là dell’ostacolo e far fare all’azienda un vero e proprio salto in avanti in termini di qualità e di performance. Oserei dire che l’immagine di Scania è sempre stata talmente alta, talmente perfetta che, forse, ci si era un po’ adagiati su questa percezione mentre, in questi quattro anni, si è riusciti a porre e poi raggiungere obiettivi che, visto il grande impegno di tutta la squadra, il marchio Scania meritava. Bastava solo consapevolezza, fiducia e naturalmente coraggio. A dimostrazione di quanto ho detto c’è il fatto che la squadra che c’è oggi in Italscania è pressoché la stessa che ho trovato al mio arrivo. In altri casi il rapporto è stato l’inverso.
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di Luca Barassi
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Arriviamo al dunque. Ha parlato di risultati ottenuti. In effetti Scania in Italia è cresciuta del 50 per cento. Quale è stata la strategia vincente che ha permesso questo straordinario traguardo? Intanto vorrei sottolineare che questo, come altri, non è certo un punto di arrivo ma un punto di partenza.
Detto questo credo che il punto centrale sia che da sempre Scania si sia focalizzata sul mercato del lungo raggio, mentre il mercato del trasporto è fatto di molteplici segmenti e applicazioni. Ecco, la scelta è stata proprio quella di andare a cercare altre nicchie di mercato, dove Scania non è mai stata particolarmente presente, puntando quindi sulle specializzazioni. Raccolta rifiuti, cava cantiere, ecc.. Segmenti dove c’era ampio spazio di crescita. Ma, soprattutto, se nel 2008 in Italia avevamo un mercato di 25000 pezzi di cui circa 15000 di trattori, la quota di Scania (concentrata su questo segmento) era di 1500 veicoli. Dal momento che il mercato in sei anni si è più che dimezzato, restando radicati sul lungo raggio avremmo avuto un prospect di poco più di 600 mezzi venduti. Sarebbe stata una Caporetto. Andando, invece, a vendere anche negli altri segmenti, non solo abbiamo avuto a disposizione un mercato più ampio (anche se sempre in sofferenza naturalmente), ma abbiamo anche migliorato le quote.
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Può dirsi orgoglioso, quindi di ciò che ha trovato e di ciò che è diventata in quattro anni Italscania… Assolutamente. Sono circondato da Persone – con la P maiuscola – che hanno dato l’anima all’azienda. Ma non solo per mera abnegazione professionale, anche e soprattutto per vera e propria passione. Questo è ciò che premia alla fine.
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 25
Il mondo Scania è amplissimo e va dai veicoli industriali ai bus , fino ai motori marini. Negli ultimi anni Italscania si è concentrata nello sviluppare il mercato degli specializzati.
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26 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
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Quasi a dire che il servizio è più importante del prodotto? Beh, diciamo che Scania parte già da un prodotto che è
eccezionale. La qualità e anche la percezione dei veicoli del Grifone sono indiscutibilmente alti. Ma il cliente, man mano che andiamo avanti, chiede sempre di più servizio e servizi. E noi siamo, anche qui, i numeri uno. Ricordo, per esempio, il nostro Scania Support Programmes, lanciato circa un anno e mezzo fa, che consiste nel fatto di poter adattare tutto lo spettro di servizi disponibili (nono solo riparazioni ma anche driving training, driving coaching, servizi di assistenza, finanziamenti e assicurazioni, ecc.) alle specifiche esigenze del cliente, modulando come un vestito sartoriale. Ovvero, non ci sono dei rigidi pacchetti di servizi , ma la possibilità di agire in maniera trasversale su tutta l’offerta, partendo dalle aspettative del cliente e adeguando la proposta alle peculiari esigenze del singolo operatore.
Fino ad ora abbiamo parlato di ciò che è successo dal 2012 ad oggi. Ma da qui in avanti quali sono i progetti e le strategie per il futuro? Ancora una volta devo sottolineare il concetto che sta alla base della nostra
filosofia aziendale, ovvero il miglioramento continuo. Non vedrete mai un elemento di stacco netto col passato. Quindi, per prima cosa, va detto che continueremo sulla strada percorsa fino ad ora, con il modus operandi di cui abbiamo parlato sino ad ora.
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Per ottenere questo immagino sia stato fondamentale l’azione della Rete. Quanto tempo ci hanno messo i dealer a modificare il proprio approccio al mercato? Non c’è un momento di svolta preciso. È un divenire, un miglioramento continuo, come piace dire a noi. La nostra Rete, inoltre, ha una solidità invidiabile. Nessuno dei nostri dealer, in questi anni di crisi, è fallito e, anzi, abbiamo ampliato i nostri punti di vendita e assistenza sul territorio e proprio grazie al nostro network di Concessionari l’attenzione al servizio è molto alta. L’essere all’avanguardia su questo aspetto è ciò che oggi sta pagando di più, in termini di fidelizzazione del cliente, ma anche di acquisizione di nuove flotte e quindi di crescita del nostro business.
Questo è chiaro. Ma quali sono gli strumenti per ottenere questo miglioramento continuo e le performance degli ultimi anni? Certamente non il prezzo. Noi vendiamo valore e nei prossimi anni, questo concetto sarà ancora più amplificato. Dimostreremo al cliente che stare con noi non vuol dire comprare solo un veicolo ma vuol dire comprare una squadra. Cosa signifca questo? Significa che essendo la vita di un veicolo di cinque, sei o sette anni, il cliente farà parte della famiglia Scania almeno per tutto questo periodo. Perciò gli uomini della squadra Scania seguiranno il cliente nella vita del veicolo in maniera costante, cercando di migliorare le performance dello stesso in termini di consumi, di uptime, affidabilità e, appunto, di servizi offerti. Ecolution, per esempio, è un programma
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che sintetizza questo concetto. In pratica mettiamo il cliente in condizione di concentrarsi sul proprio business e di non pensare al veicolo. E anche qui la Rete svolge un ruolo fondamentale.
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La sostenibilità, dunque, resta un tema centrale per Scania. Indubbiamente. Ma non solo. Per Scania è importante andare oltre. È importante vedere al di là del
proprio cliente e cercare di interpretare le tendenze del mercato nel senso più ampio del termine. Per esempio, di recente, è stato fatto un simposio per analizzare le esigenze del cliente del nostro cliente, perché lì si vede la direzione che prenderà l’autotrasporto. E noi saremo già pronti. È fondamentale sentire e coinvolgere tutti gli
attori di una filiera. Magari l’autotrasportatore è poco sensibile ad un motore ecologico, ma lo è sicuramente di più il suo committente, mentre le istituzioni sono interessate per ragioni diverse. Tutti, comunque, contribuiscono a modificare le scelte per il futuro, bene o male. Ritengo che tutta la catena debba essere coinvolta sempre. Per fare informazione e formazione. I carburanti alternativi giocano un ruolo centrale nel futuro del trasporto europeo e mondiale, ma c’è confusione. Per questo è nostra intenzione come costruttori, ma anche in sede UNRAE, spingere affinché tutti siano sensibili a questo aspetto e non ci sia qualcuno che blocca la catena.
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E per i prodotti ci sono delle anticipazioni sul futuro del Grifone? Più che di prodotto parlerei di tecnologia. Scania è avanti anni luce nella ricerca e nello sviluppo di nuovi motori e di nuove tecnologie. Spesso, il problema, è il mercato che non è pronto. Noi non mettiamo mai sul mercato «prototipi» ma veicoli già immediatamente vendibili e quindi a listino. Siamo stati i primi a proporre propulsori a metano e crediamo che il futuro sia nell’LNG. Ma è necessario che la rete (intesa in questo caso nel senso di distribuzione) ci segua. Ad Ecomondo abbiamo presentato il primo truck ibrido, ed è una realtà, non un’idea per il 2025. Sono veicoli già in produzione.
Un cambiamento epocale per un Costruttore. Sicuramente è un messaggio più difficile da far passare al mercato. È evidente che una nuova cabina, un nuovo motore hanno un effetto emotivo diverso, ma il vero cambiamento sta nella cultura e nella sensibilità dei clienti. E anche in quello dei clienti del cliente. ●
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 27
Ruote industriali
DAF
2016: Odissea Volume e spazio sono requisiti fondamentali per l’efficienza del trasporto. Con questi ed altri elementi cruciali DAF presenta la nuova edizione di LF, CF e XF di Luca Barassi
I
mmaginate di entrare in un centro abitato con un carico di 40 tonnellate, di notte e senza svegliare nessuno perché le vostre emissioni sonore non superano i 72 dB(A). Immaginate di trasportare 120 metri cubi di merce con un articolato di gamma media di 18,75 metri e ottimizzare al massimo così il vostro viaggio, riducendo i costi operativi. Immaginate, infine, di risparmiare sempre di più sul consumo di carburante riducendo, allo stesso tempo, quasi al minimo le emissioni nocive. Tutto questo oggi è possibile grazie alla vasta gamma di veicoli LF, CF e XF e ai motori Paccar da 5 e 7 litri, dotati del nuovo cambio AS Tronic a 12 marce. Si chiama “Efficienza”, anzi “DAF Transport Efficiency”, se vogliamo utilizzare lo slogan del costruttore olandese che ha declinato, per il 2016, i propri veicoli con nuovi equipaggiamenti e soluzioni, alcune davvero innovative. A Barcellona, dove abbiamo testato i numerosi modelli a disposizione, adatti a molteplici applicazioni, è soffiato un fortissimo vento di Maestrale, quasi a sottolineare l’energia in grado di essere sprigionata dalla gamma olandese. La distribuzione si chiama LF Le molteplici innovazioni che DAF sta introducendo nei veicoli di distribuzione LF si integrano perfettamente nella filosofia DAF Transport Efficiency: ridurre i costi di esercizio e aumentare ulteriormente la redditività. Il nuovo modello LF 2016 è caratterizzato dalla presenza
28 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
della trasmissione ottimizzata. Il software avanzato e la migliore gestione del calore e dell’aria nell’impianto di posttrattamento dei gas di scarico, rendono il motore PACCAR PX-5 da 4,5 litri (112 kW/152 CV - 157 kW/213 CV) fino al 5% più efficiente in termini di consumo
carburante, mentre per il motore PACCAR PX-7 da 6,7 litri (164 kW/223 CV - 231 kW/314 CV) è adesso disponibile, come optional, anche il cambio automatico AS Tronic a 12 marce. Uno dei principali vantaggi del nuovo LF 2016 è la maggiore possibilità di personalizzare
nello… spazio
il veicolo per un utilizzo specifico, grazie ai nuovi sette passi con lunghezze fino a 6,90 metri. Ciò assicura carrozzabilità fino a oltre 9 metri e la massima capacità di carico. Questo permette, aggiungendo un rimorchio, di arrivare fino a 18,75 metri con una capacità di carico di 120
metri cubi, su una gamma di motrici che hanno ptt che vanno dalle 7,5 alle 19 tonnellate. Abbiamo provato una di queste configurazioni, l’LF 280 FA 4x2, con un carico totale di 22 tons. Il propulsore era il PX7 da 6,7 litri ma con una potenza non
eccessiva, ovvero 280 cavalli. Coppia ed elasticità sono state eccezionali. Anche su lunghe pendenze il veicolo ha reagito benissimo, trainando con forza e senza strappi il suo carico. Certo, bisogna fare attenzione alla manovrabilità, perché è vero che si ha in mano un veicolo “medio”, ma lungo quasi 20 metri. Proprio su questo veicolo abbiamo avuto modo di apprezzare il nuovo cambio AS Tronic 12 marce prodotto da ZF per DAF. Rispetto al cambio automatico a 6 marce esistente, questo cambio consente di ottenere PTC più elevate, fino a 32 tonnellate, per offrire una maggiore produttività. Inoltre, i valori del regime del motore più bassi consentono di ottenere un consumo carburante minore e di ridurre i livelli di rumorosità TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 29
nell’abitacolo. Unica pecca, a nostro avviso, la posizione del pulsante che permette il cambio di marcia manuale, posizionato a destra dell’autista, vicino al freno di stazionamento. D’altro canto, invece, ottimo il controllo del freno motore tramite il pedale del freno ruote. Una volta attivato, infatti, è possibile aumentare l’intensità del freno motore semplicemente col piede. Le altre innovazioni introdotte sull’LF 2016 incentrate sull’efficienza sono: i nuovi fender cabina e spoiler tetto per garantire un’aerodinamica ottimale che assicura un risparmio di consumo carburante fino al 4 per cento, la nuova presa d’aria posta direttamente dietro la cabina, le nuove luci posteriori a LED e, infine, a partire dal nuovo modello LF 2016, i dati del tachigrafo sono ora visualizzati anche sul display centrale delle informazioni. In questo modo il conducente può monitorare in maniera più efficiente i valori della velocità del veicolo e le ore di guida per evitare di incorrere in violazioni. Silenzio, parla DAF È il titolo dell’articolo con cui, alcuni mesi fa, abbiamo presentato l’innovativo sistema “Silent” di DAF, oggi disponibile anche sui veicoli più piccoli (LF), anche se solo nella versione da 7,5 tonnellate. Per l’utente, questa rivoluzionaria tecnologia, si traduce in un pulsante sul cruscotto. Il pulsante “Silent” consente, quindi, al guidatore di attivare la funzione “Silent mode” (modalità silenziosa), tramite la quale il software del motore passa a un programma che limita la coppia e la velocità, ed i cambi marcia avvengono a regimi del motore più bassi. Certo, questo è ciò che “vede” chi guida il camion, ma pensate a cosa c’è sotto il cofano per garantire questo livello di emissioni sonore. Ma non aspettatevi a bordo di percepire grandi differenze. Il silenzio è tutto fuori. Tutte le versioni Silent sono disponibili con varie configurazioni. Per esempio, il nuovo DAF LF Silent è disponibile anche nella versione cabinato 4x2 con la possibilità di scegliere tra una cabina Day Cab, Extended Day Cab o Sleeper Cab (provata da noi a Barcellona) e un’ampia selezione di opzioni relative al passo. I modelli DAF CF e XF Silent sono disponibili come cabinati o unità trattore, con la possibilità di scegliere tra varie cabine, lunghezze del telaio e configurazioni assali. Per quel che riguarda i propulsori, invece, il DAF CF Silent è dotato di motore PACCAR MX-11 da 10,8 litri con potenze da 210 kW/286 CV a 320 kW/435 CV. Il DAF XF Silent è disponibile solo nel modello da 320 kW/435 CV del motore MX-11. Il nuovo DAF LF Silent da 7,5 tonnellate è dotato del motore PACCAR PX-5 da 4,5 litri con potenze di 112 kW/152 CV e 135 kW/184 CV. Gran volumi! La gamma CF con motore PACCAR PX-7 è stata ampliata e include un nuovo modello con terzo assale folle sterzente sollevabile da 7,4 tonnellate montato dietro l’assale posteriore da 13 tonnellate. Questo aumenta la capacità di carico utile 30 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Qui sopra la combinazione LF gran volume provata da noi a Barcellona. Nelle foto qui a fianco, dall’alto: il nuovo cruscotto dell’LF che richiama tutti i dati del veicolo e si sincronizza col cronotachiografo, il selezionatore del nuovo cambio AS Tronic a 12 velocità e il pulsante che inserisce la modalità “Silent”.
CONFIGURAZIONI e MOTORI
fino a oltre 19 tonnellate e consente combinazioni fino a 32 tonnellate. Naturalmente, per carichi utili ancora più elevati, resta disponibile il CF ad assale triplo con il motore PACCAR MX-11 da 10,8 litri e il motore PACCAR MX-13 da 12,9 litri. Inoltre, nell’ambito della DAF Transport Efficiency, DAF ha ampliato gamma con le
nuove unità trattore con ralla ribassata e un’altezza ralla di soli 91 centimetri. Ciò offre l’opportunità di migliorare ulteriormente i guadagni per ogni chilometro consentendo volumi di carico pari ad oltre 100 m3 entro le dimensioni massime ammesse. Tale risultato si è raggiunto, in parte, installando una ralla alta 140 mm: una riduzione
di 22 mm, rispetto ai 162 mm delle versioni con pianale ribassato esistenti. L’altezza è stata inoltre ridotta con il montaggio di pneumatici a basso profilo. Per esempio, sono utilizzati pneumatici di misura 315/45R22.5 sugli assali posteriori. L’assale anteriore presenta la misura già esistente di 355/50R22.5 oppure la nuova 375/45R22.5. Quest’ultima è stata sviluppata da DAF insieme a Goodyear. Naturalmente, anche la geometria dell’assale posteriore svolge un ruolo importante nella realizzazione di un’altezza ralla inferiore di soli 91 centimetri, dove le barre di reazione, staffe e gioghi sono stati completamente riprogettati. Oltre all’altezza ralla ancora più ridotta, ne è risultato un traino longitudinale ottimale. Ed è per questo che le qualità di sterzo e di gestione dell’unità trattore con pianale ribassato DAF hanno raggiunto alti livelli senza precedenti. Ecco perché, quindi, il viaggio di DAF continua… nello spazio. ●
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 31
Ruote ecologiche
Biometano DAY
Soluzioni
Il 10 marzo scorso, si è svolto presso il CNH Industrial Village di Torino, il Biometano Day: evento dedicato alla filiera biometano-biogas volto a sensibilizzare l’utilizzo di questo carburante alternativo in un’ottica di economia circolare, riduzione di impatto ambientale e sostenibilità di Federica Lugaresi
L’
iniziativa super green organizzata da CNH Industrial in collaborazione con FCA ed EGEA e ACEA Pinerolese – le due principali multiutility a livello nazionale nella filiera dei servizi pubblici locali, specificatamente nei settori energetici e ambientali - ha avuto un grande successo. L’alto numero dei partecipanti, con la presenza delle maggiori testate di settore e nazionali, ha confermato la grande attualità del tema. Infatti siamo ormai sempre più consapevoli che il settore dei trasporti rappresenti una 32 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
fonte di CO2 fossile: minimizzare i consumi di carburante significa quindi ridurre le emissioni di CO2; ed è utilizzando fonti rinnovabili che ci si ripensa ecocompatibili a tutti gli effetti. Tra i vari carburanti alternativi disponibili, il biometano rappresenta sicuramente la maggiore novità nel campo delle energie rinnovabili: di facile reperibilità, questo biocarburante è prodotto nelle “farm” più sviluppate, a zone di fermentazione dedicate, che permettono di avere biogas disponibile per i vari utilizzi. E’ dal trattamento dei rifiuti – tramite la biodigestione di alcune biomasse – e delle
acque reflue locali che si individua la fonte più sostenibile ed efficiente per la sua produzione. Ed è utilizzando motopropulsori compatibili ed alimentati a biometano che si raggiunge una riduzione in termini di emissioni di CO2 pari al 90%. Ci hanno visto lungo Fiat Chrysler Automobiles e CNH Industrial hanno anticipato questa “evoluzione positiva” con importanti investimenti sino dagli anni Ottanta. FCA è da oltre 15 anni il maggiore costruttore europeo nel campo delle vetture e veicoli
In particolare il Nuovo Eurocargo a gas naturale – che ricordiamolo è stato eletto “International Truck of The Year 2016”- riducendo le emissioni acustiche, diventa il veicolo perfetto per applicazioni urbane notturne. Un’ulteriore conferma insomma del nuovo pay-off che recita: “Iveco: il tuo partner per un trasporto sostenibile”. Ancora più sostenibile, aggiungiamo noi, per la tecnologia adottata, consolidata e proiettata nel futuro. L’approccio di FCA e CNH Industrial alla mobilità sostenibile risponde perfettamente alla tecnologia del gas naturale. E’ infatti anche grazie al CRF (Centro Ricerche Fiat), punto di riferimento per realizzare motopropulsori e sistemi veicolo, che i progetti finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale su tutto il ciclo di vita del veicolo, sposano perfettamente l’eccellenza tecnologica e la filosofia ecocompatibile prerogativa dei due costruttori. Ovviamente soddisfacendo in pieno gli obiettivi richiesti dalla Comunità Europea. Per sottolineare ancora di più la tendenza alla valorizzazione delle risorse rinnovabili, l’evento del Biometano Day ci ha permesso di verificare due casi concreti, due realtà che producono biometano utilizzando residui agricoli e rifiuti urbani.
Green…tose commerciali a metano, con ampia gamma di veicoli a doppia alimentazione (Doblò e Ducato sono i due modelli più recenti). CNH Industrial – leader europeo nella tecnologia a gas naturale con oltre 14.000 veicoli venduti nei brand di Iveco e Iveco Bus, equipaggiati con motori del marchio FPT che dal 1996 ha prodotto oltre 29.000 unità a gas naturale – ha già predisposto per il funzionamento a biometano tutte le soluzioni della propria gamma a metano. Ecco quindi spiccare lo Stralis Natural Power che contempla le due tecnologie: metano compresso e metano liquido. Equipaggiato con motori Iveco Cursor 8 CNG Euro VI da 330 Cv, ha un’autonomia media di 750 km, tale da poter essere utilizzato su media e lunga percorrenza. Completano la gamma lo Stralis, il Nuovo Eurocargo e il Daily alimentati a gas naturale compresso (CNG).
L’impianto di produzione di Biometano della EGEA.
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 33
EGEA e ALCEA Pinerolese Come abbiamo già accennato, uno dei criteri imprescindibili che deve superare un carburante alternativo per poter essere considerato tale, è la disponibilità in quantitativi sufficienti. Se poi la produzione di biometano avviene in casa, il gioco è fatto: oggi l’Italia è il terzo potenziale produttore al mondo di biometano da matrici agricole con due miliardi di metri cubi annui! Nel settore delle energie rinnovabili (fotovoltaico, idroelettrico, biogas e biometano) Egea è una realtà operativa nelle diverse fasi della filiera dei servizi pubblici locali, e leader a livello nazionale nella realizzazione d’impianti e reti di teleriscaldamento su misura di centri di media dimensione (sono 15 le città ad oggi servite). In particolare il suo business si suddivide nella produzione e vendita di energia elettrica, produzione e distribuzione e vendita di gas naturale ed energia termica per teleriscaldamento. Tra le sue mission contribuire al benessere e alla crescita del territorio in cui opera e restituire saperi, investimenti e competenze, contribuendo così a far crescere in modo responsabile il comune sistema cui appartiene; ma anche proseguire nell’impegno di tutela dell’ambiente, riducendo l’impatto generato dalle attività industriali. Egea, infatti, ha dimostrato la propria capacità di realizzare impianti all’avanguardia e capaci di sviluppare veri e propri circoli virtuosi (come nell’esempio dell’impianto a biometano realizzato ad Ozegna in provincia di Torino) perfettamente inseriti nel contesto ambientale e socio-economico in cui sorgono. Nel caso di Ozegna, l’impianto è alimentato da reflui di allevamenti bovini e suini oltre che da insilati vegetali (mais e sorgo); il digestato è utilizzato come ammendante dei terreni destinati alla coltivazione della frazione vegetale stessa, 34 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
di circa 60.000 t/anno di rifiuti organici delle città. Dal 2014 l’impianto di Pinerolo produce anche biometano per alimentare auto e veicoli industriali nonché per il fabbisogno domestico (cucina e riscaldamento) e i processi produttivi di grandi aziende. Il biometano è ottenuto attraverso un processo di upgrading del metano contenuto nel biogas “intercettato” in un complesso processo di trattamento anaerobico dei rifiuti organici di Torino e numerose città del torinese. Nella pratica e ragionando in numeri, se tutto il biogas prodotto in un anno dal Polo Ecologico fosse trasformato in biometano, si potrebbe alimentare un’utilitaria per oltre 55 milioni di km evitando una produzione di oltre 76.000 t/anno di CO2. Tutto pronto quindi?
destinata all’alimentazione dell’impianto. Un modello di eccellenza in cui “la provincia diventa fulcro dello sviluppo economico in chiave sostenibile del Paese”. ALCEA Pinerolese è un Polo Ecologico Integrato operativo dal 2003, che ha sviluppato un percorso di produzione di energia rinnovabile attraverso il trattamento e la valorizzazione
In Italia esistono già più di 1.500 impianti a biogas per una produzione di più di 2 miliardi di metri cubi di gas naturale che potenzialmente trasformato in metano, corrispondono ai consumi annui di 2 milioni di veicoli. Ma affinchè tutto ciò diventi realtà è necessario ancora superare le incertezze normative relative alla fiscalità del settore e sull’utilizzo del digestato; fare maggiore chiarezza sui certificati d’immissione (CIC) e snellire le procedure per le autorizzazioni inerenti la costruzione di infrastrutture sia in campo agricolo che dei trasporti. In attesa dell’emanazione delle norme europee, la cui pubblicazione per ora non è imminente, e in attesa di un chiarimento delle norme nazionali su cui fare riferimento, ci si “prepara” e impara ad essere più rispettosi delle risorse naturali, dell’ambiente e quindi della salute pubblica. ●
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Volvo Trucks SERVICES
Ruote industriali
Scania Finance spegne 40 candeline e per celebrare la ricorrenza, in collaborazione con Italscania, presenta la serie limitata “The Emerald”
Scania
Anniversario di di Federica Lugaresi
S
“Smeraldo”
cania Finance è un caleidoscopico mondo di abilità, esperienza e professionalità specializzato nell’offrire soluzioni e protezioni tailor made dedicate sia al padroncino che alla grande impresa di trasporto, che voglia sviluppare ed implementare la flotta aziendale. Quarant’anni di esperienza e grande professionalità fanno di Scania Finance un punto di riferimento per il cliente che viene affiancato in ogni momento durante tutto l’iter: dalla fase che precede l’acquisto del veicolo, fino al riscatto finale. “Proprio perché pensiamo che il veicolo Scania sia prezioso come una gemma, in occasione del 40° anniversario, Scania Finance Italy in collaborazione con Italscania presenta sul 36 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
mercato italiano l’edizione limitata “The Emerald” – dichiara Ronny Willekens Amministratore Delegato Scania Finance Italia. Nasce quindi, The Emerald, un prodotto esclusivo, in serie limitata, che rappresenta una soluzione completa. Un collettore dove si collocano la migliore tecnologia, la versatilità di tutti i servizi Scania e la “preziosità” degli interni. Un concentrato di soluzioni di altissima qualità. Quello, insomma, che può fare la differenza. Differenza che soddisfa il cliente che chiede sempre di più in servizio e servizi.
Uno Smeraldo tecnologico con servizi al top
Scheda tecnica The Emerald
Un gioiello, dalle linee pulite e pensate per la ricerca del miglior coefficiente aerodinamico, progettato per offrire il massimo confort e garantire un’esperienza di guida unica grazie anche ai particolare stilistici e agli accessori al top di gamma. Una gemma dove si concentrano le eccellenze tecnologiche di Scania, accessoriata con il motore V8 da 730 CV – in versione Euro 6 – come da tradizione green del Grifone. Questo motopropulsore rappresenta il top di potenza, capace di garantire la massima affidabilità e produttività nel rispetto dell’economia dei consumi: i professionisti che necessitano sempre di più di ridurre i tempi di trasporto senza scendere a compromessi, non potrebbero fare scelta migliore. Ma non finisce qui. Infatti, a questo prestigioso modello 730 CV, vengono associati il pacchetto controllo Driving Training e Fleet Management: un pacchetto finanziario completo con un canone leasing sostenibile a tasso fisso per una durata massima di 72 mesi. Oltre a questo, agevolazioni su servizi di assistenza ed una protezione assicurativa contro rischi di furto, incendio, kasko, eventi naturali, gap finanziario e protezione vita. Scania Finance, infatti, conoscendo le specifiche esigenze del settore del trasporto, suggerisce soluzioni finanziarie ad hoc, adeguando le proposte alle peculiari necessità del singolo operatore. Vengono offerte insomma, le coperture assicurative più adatte a tutelare il veicolo – bene più prezioso per il cliente Scania – proteggendo il suo investimento con la massima sicurezza, permettendogli di concentrarsi sul proprio business e aumentando la produttività della propria azienda. Un prodotto così speciale (così come un servizio a 360°) non può che essere il risultato di una grande squadra, come quella di Scania, segnata come sempre da grandi successi lavorativi e umani. ●
Carta d’identità di Scania Finance Anno di nascita: 1976 Passaggio storico: 1999
Scania ha acquistato la finanziaria Fiscar S.p.A., preposta al finanziamento dell’acquisto di veicoli nuovi Scania nel mercato italiano. L’acquisizione rientra nella strategia Scania di un ulteriore rafforzamento delle relazioni con i clienti, offrendo una gamma completa di servizi finanziari.
Attività:
La società finanzia circa il 20% delle vendite dei veicoli Scania in Italia. Il finanziamento diretto al cliente è un’attività in rapida espansione. Negli ultimi tre anni il portafoglio crediti delle società finanziarie possedute da Scania è cresciuto in Europa del 30% all’anno ed è ora nell’ordine di 14 miliardi di corone svedesi. L’Italia, con 17.000 veicoli industriali pesanti immatricolati nel 1998, è un mercato strategicamente importante per la sua dimensione e la sua posizione geografica. Già nel 1998, l’Italia è risultato il settimo mercato Scania nel mondo con una quota del 13%.
Segni particolari:
31 persone, di cui 5 persone al finance, 5 alla collection, 3 al credito, 3 insurance, 6 back office e 7 al sales, 1 IT e 1 Compliance. Attività principale finanziamento e assicurazioni di veicoli Scania. Portafoglio di circa 235M Euro (+12% rispetto al 2014), penetrazione finanziaria 40%, penetrazione assicurativa: 78% sui veicoli finanziati e 20% sui non finanziati (50% sui veicoli venduti). Ronny Willekens Amministratore Delegato Scania Finance Italia
SCANIA R730 V8 “THE EMERALD”
dimensioni
MOTORE
DC16 103
CILINDRATA
16 LITRI
POTENZA MAX
730 CV
LIVELLO EMISSIONI
EURO 6 EGR+SCR
COPPIA MAX
3.500 NM
CAMBIO
GRSO925R - 12+ 2 primi e 2 retro, con Overdrive e Retarder
CABINA
CR19 TOPLINE
RAPPORTI AL PONTE
3,80 3,42 3,27 3,08 2,92 2,71
CERCHI
9.00 alluminio Alcoa Durabrite
SOSPENSIONI
PNEUMATICHE INTEGRALI
PNEUMATICI ANTERIORI
315/80R22.5 Lungo raggio sterzante Michelin
Pneumatici 1° asse posteriore
315/80R22.5 Lungo raggio trazione Michelin
PASSO
3.700 mm
LUNGHEZZA TOT
6.120 mm
ALTEZZA CABINA (a vuoto)
3.984 mm
ALTEZZA IN CABINA
2.230 mm
LARGHEZZA
2.550 mm
PTT TOTALE
44 T
PORTATA UTILE (carico su ralla)
8.700 kg
SERBATOIO GASOLIO
950 XW (sx) + 550XW (dx)
SERBATOIO UREA
76 litri (sotto telaio)
ASSALI
8.000 kg (ant) + 11.500 kg (post)
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 37
Ruote commerciali
Gruppo PSA
Expert e Jumpy sono i due nuovi riferimenti per il trasporto commerciale medio rispettivamente di Peugeot e Citroën, i due marchi leader del Gruppo PSA di Luca Barassi
D
Gemelli
ue marchi, un solo veicolo. O meglio, due veicoli realizzati sulla stessa piattaforma industriale, quella del Gruppo PSA, nell’ottica di un’ ottimizzante economia di scala in modo da contenere costi di produzione e quindi, alla fine, prezzo finale su strada. L’inevitabile conseguenza è avere due prodotti praticamente identici che vanno a distinguersi sul mercato con politiche commerciali e finanziarie differenti e con la proposta di pacchetti optional specifici. Rispetto alla generazione precedente, invece, oggi i Nuovi Peugeot Expert e Citroën Jumpy sono riusciti a differenziarsi anche nel look, dando così agli appassionati dei due marchi, la loro family identity. Molto diverso, infatti, anche il modo di presentarsi al pubblico, sia per quel che riguarda il colore di lancio del veicolo (grigio per Expert, rosso per Jumpy), sia nel messaggio proposto attraverso le clip di presentazione. Ad ogni modo, come si può immaginare, l’elemento che identifica maggiormente questi due gemelli del veicolo commerciale è la calandra, dove si ritrova la firma del 38 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
marchio, ma che oltre a questo ha uno stile ben diverso tra i due veicoli. Nuovo Citroën Jumpy è caratterizzato da un design derivato dall’universo delle autovetture e dal mondo dei SUV: il cofano corto, sviluppato orizzontalmente e sostenuto dai larghi gruppi ottici posizionati in alto, dà l’impressione di dominare la strada. Il frontale è caratterizzato anche da un grande paraurti rassicurante, che integra le griglie delle prese d’aria nere, al fine di accentuare lo stile robusto di Nuovo Jumpy. Nuovo Peugeot Expert reinterpreta in modo deciso i codici del segmento. Le proporzioni sono armoniose fra la parte anteriore, il posto di guida e il volume posteriore. Gli sbalzi compatti e le ruote posizionate ai quattro angoli gli conferiscono una forte presenza e lasciano indovinare la sua maneggevolezza e l’utilizzo ottimale del volume interno. Le linee pure sottolineano la sua fluidità e la modernità della sua silhouette. Anche in questo caso il cofano corto e alto è a sbalzo sul grande fascione paracolpi avvolgente e protettivo e si addice all’utilizzo quotidiano dei professionisti che si muovono in un ambiente impegnativo.
Tra le doti dei nuovi veicoli PSA c’è quella della manovrabilità. Unitamente alle soluzioni tecnologiche di recente introduzione ne fanno un mezzo perfetto per le esigenze professionali.
diversi Evoluzione o rivoluzione?
Nuova piattaforma modulare e introduzione di numerosi equipaggiamenti moderni, tipici del mondo automobilistico e davvero inediti nel segmento dei veicoli commerciali, sono gli elementi che contraddistinguono questa rivoluzionaria generazione di mezzi altamente professionali e studiati per ottimizzare il lavoro di corrieri, artigiani e operatori logistici in genere. La piattaforma EMP2, sulla quale sono costruiti i veicoli di nuova generazione del Gruppo PSA, è in grado di abbinare le dimensioni esterne compatte ad una capacità di carico eccezionale. Disponibile in tre lunghezze e due o tre posti anteriori, i nuovi veicoli propongono fino a 6,6 m3 di volume utile e 1400 kg di carico utile con una lunghezza di 4 m (nella versione lunga). Le versioni Standard e Long da 4,95 m e 5,30 m si collocano al centro del mercato, mentre la versione Compact da 4,60 m, unica nel segmento, permette di caricare fino a 5,1 m3 e 1400 kg, con una lunghezza utile di 3,32 m. Il tutto declinato su di una gamma completa al
fine di soddisfare le esigenze di tutti i professionisti, in funzione del loro settore di attività. I furgoni, proposti nelle tre lunghezze, si rivolgono soprattutto ai professionisti che necessitano di un grande volume di carico (da 4,6 a 6,6 m3). Il pianale cabinato offre una base di trasformazione per realizzare veicoli frigoriferi, ad esempio, ma anche le versioni cosiddette “grande volume” o per qualsiasi altro tipo di trasformazione. Il combi, invece, anch’esso disponibile in 3 lunghezze, è dedicato soprattutto alle associazioni, ai centri ricreativi e agli enti territoriali che sono alla ricerca di un veicolo per il trasporto di persone con un numero massimo di posti a sedere e di volume. Soluzioni per il professionista, e non solo L’ ultracentenaria tradizione ed esperienza di Citroën nel comparto automobilistico, così come la sua esperienza di 80 anni nel settore dei veicoli commerciali, unita alla tecnologia e alla ricerca e sviluppo del marchio Peugeot, hanno permesso di dare una svolta decisa all’offerta di furgoni, van o LCV che dir si voglia. La tendenza ad introdurre strumentazioni e optional tipici delle autovetture in questo segmento è cominciata da qualche anno, ma oggi con il Nuovo Expert e il Nuovo Jumpy, la traslazione è praticamente completata. TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 39
Carlos Tavares lancia la nuova generazione di lcv
In queste due immagini si può notare la grande capacità di carico del veicolo, ampliata anche dalla trasformabilità della parte anteriore.
L’evoluzione delle strategie di collaborazione tra Costruttori mondiali è stata sottolineata da Carlos Tavares a Sevelnord, la fabbrica che dal 1994 ha prodotto più di 2,5 milioni di veicoli e dove è stata presentata alla stampa mondiale la nuova gamma di Peugeot Expert e Citroën Jumpy. Infatti, il CEO del Gruppo PSA ha evidenziato come l’EMP2 sia oggi la piattaforma di produzione comune con i veicoli commerciali Toyota. “Una dimostrazione chiara dell’eccellenza industriale e ingegneristica di PSA”, ha aggiunto Tavares. Oggi PSA Peugeot Citroën, oltre ad aver contribuito sensibilmente alla crescita industriale della Francia, si attesta anche come leader europeo nel mercato dei LCV, con una quota di mercato superiore al 20%, con una gamma che dal Bipper/Nemo al Boxer/Jumper copre tutti i segmenti.
Una vera esclusiva in questo segmento sono le porte laterali scorrevoli apribili senza chiave: l’accesso senza chiave permette di aprire e chiudere le porte laterali senza contatto, anche quando si hanno entrambe le mani occupate. Basterà passare il piede sotto l’angolo del paraurti posteriore per sbloccare il veicolo. Così facendo la porta laterale dal lato in cui ci si trova si apre automaticamente. Lo stesso gesto chiude le porte e blocca automaticamente il veicolo.
40 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
La nuova navigazione 3D connessa a comando vocale con informazioni sul traffico in tempo reale, il VisioPark 1 la retrocamera con visione posteriore aerea a 180° e ingrandimento della zona posteriore o l’Allarme Attenzione del Conducente sono altri sistemi tecnologici che per la prima volta vengono messi a disposizione su un veicolo commerciale. Ma, ovviamente, sia per ciò che riguarda il confort che per la sicurezza, le soluzioni sono tantissime e vanno scoperte con cura e attenzione, anche in base alle proprie specifiche esigenze. Noi di Trasportare Oggi avremo sicuramente modo di illustrarvele in modo approfondito in occasione dei futuri test drive dei veicoli, che vi proporremo sui prossimi numeri.
Obiettivo n.1 dell’operatore logistico: carico e ufficio mobile Nuovo Citroën Jumpy e Nuovo Peugeot Expert sono il compagno ideale dei professionisti alla ricerca di uno strumento di lavoro che semplifichi loro la vita nel quotidiano. Moderni e funzionali, offrono per esempio il Moduwork, una parete di separazione specifica e un sedile del passeggero laterale modulare. Il Moduwork permette di aumentare la lunghezza di carico di 1,16 m. e permette anche di trasformare l’abitacolo in un vero ufficio mobile, grazie all’abbassamento del bracciolo centrale, che offre un tavolino orientabile con una fascia elastica e aderente per mantenere fermi gli oggetti (PC, tablet, ecc…). Per finire, nella rete accessori sono disponibili dei supporti specifici per smartphone e tablet.
Tutte le misure Dimensioni
XS/Compact
M/Standard
XL/Long
Lunghezza
4,60 m
4,95 m
5,30 m
Altezza
1,90 m
1,90 m
1,93 m
Passo
Corto
Lungo
Lungo
Sbalzo posteriore
Corto
Corto
Lungo
Lunghezza utile max al suolo
3,32 m
3,67 m
4,02 m
Lunghezza di carico tra i passaruota
1,26 m
1,26 m
1,26 m
Volume utile
5,1 m3
5,8 m3
6,6 m3
Carico utile
1.400 Kg
1.400 Kg
1.400 Kg
Diametro di sterzata
11,30 m
12,40 m
12,40 m
Nel posteriore, i furgoni sono dotati di porte a battente 50/50, che possono essere vetrate, con lunotto termico e tergicristalli. In alternativa, in opzione, è disponibile il portellone. L’apertura delle porte a battente a 250° permette di non invadere la carreggiata durante le operazioni di carico e scarico e viene proposta in opzione sulle versioni lunghe e non interferisce con l’apertura delle porte laterali scorrevoli.
Motorizzazioni di ultima generazione Le motorizzazioni adottate per i nuovi veicoli francesi sono i moderni ed efficienti BlueHDi Euro 6 da 95 CV / 210 Nm fino a 180 CV / 400 Nm, dotati in gran parte del sistema Stop&Start. Assicurano un eccellente piacere di guida e consumi ed emissioni di CO2
record nel segmento. Il nuovo cambio automatico EAT6 con il BlueHDi 180, offre consumi bassi e libera spazio supplementare per le ginocchia del passeggero centrale. La versione più efficiente che consuma 5,1 l/100 km, ossia 133 g/km di CO2, e tutta la gamma con consumi di 5,4 l/100 km, ossia 140 g/km in media, costituiscono un punto di riferimento nel segmento. L’architettura del blocco anteriore, soprattutto il passo e l’altezza dei longheroni, nonché la geometria dell’avantreno, permettono di integrare questi nuovi propulsori 1.6 L e 2.0 L BlueHDi. La nuova piattaforma permette di ottenere masse ridotte di circa 100 a 150 kg, in base alle motorizzazioni, rispetto alla generazione precedente, e i livelli di consumi record di cui abbiamo appena parlato. Anche PSA ha deciso di adottare la tecnologia SCR per ottenere le emissioni imposte dalla normativa Euro 6. Le sette motorizzazioni disponibili utilizzano una linea di scarico composta da un catalizzatore di ossidazione posizionato all’uscita del motore per eliminare gli idrocarburi (HC) e il monossido di carbonio (CO) prodotti dalla combustione, un modulo SCR (Selective Catalytic Reduction), posizionato a monte del filtro attivo antiparticolato per trasformare, con un’iniezione di Adblue ®*, fino al 90% degli ossidi di azoto (NOx) in vapore acqueo (H2O) e in azoto (N2), entrambi non inquinanti e un filtro attivo antiparticolato con additivo, introdotto in anteprima mondiale nel 2000 dal gruppo PSA PEUGEOT CITROËN, per eliminare il numero delle particelle fino al 99,9%. ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 41
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Story V
Peugeot Boxer
Sotto il segno del
di Ferdinando Tagliabue
42 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
LEONE Siamo giunti alla terza puntata del nostro Van story che avrà per protagonista il Peugeot Boxer
e di Stor t a t y n u A partire da questo numero Trasportare Oggi dedicherà un ampio servizio di carattere storico ai principali veicoli commerciali presenti sul mercato da lungo tempo.
Febbraio/Marzo Ford Transit Aprile Fiat Ducato Maggio/Giugno Peugeot BOXER Luglio Mercedes-Benz SPRINTER Agosto/Settembre Iveco Daily Ottobre/novembre CitroËn BERLINGO Dicembre/Gennaio Volkswagen Transporter
La trazione è anteriore; il carico utile è di 1000 e 1300 kg. La versione da 1000 kg è equipaggiata con motore benzina, un 4 cilindri di 1,8 litri di cilindrata che sviluppa una potenza massima di 69 CV e un diesel di 2,5 litri; entrambi i motori sono accoppiati con cambio meccanico a 4 marce. La versione da 1300 kg è invece equipaggiata con un motore benzina da 2 litri (in versione senza e con catalizzatore rispettivamente con una potenza massima di 75 CV e 84 CV) e con un diesel, lo stesso che equipaggia la versione da 1000 kg ma accoppiato con un cambio meccanico a 5 marce. Nel mese di luglio del 1983 fa la sua apparizione il J5 combi, versione che si caratterizza per la presenza dei sedili amovibili e per la superficie laterale vetrata. Questo modello è disponibile nella versione combi 6+3 e combi lusso. Nel mese di luglio dell’anno successivo (siamo nel 1984) i J5 vengono equipaggiati con paraurti posteriore completo, luci posteriori modificate e tergicristalli intermittenti. Sulla versione furgone vetrato vengono proposti i vetri posteriori laterali fissi, il portellone laterale scorrevole di serie ed un condotto di aerazione al posto dei vetri apribili; nello stesso periodo fa la sua comparsa la versione combi super. Nel 1986 assistiamo ad un considerevole ampliamento della gamma J5 e nel mese di luglio la capacità di carico dei modelli da 1300 kg passa a 1400 kg mentre le versioni con motore diesel vengono rese disponibili anche con la motorizzazione 2.5 litri turbocompressa, ereditata dalla Peugeot 604. Le carrozzerie sono disponibili in esecuzione a passo corto o lungo, tetto normale o tetto rialzato, cabina semplice o doppia e telai cabinati destinati all’allestimento da parte di specialisti. Due anni dopo, siamo nel 1988, la gamma J5 viene ripresentata anche senza modifiche particolarmente evidenti ma con l’ampliamento dell’offerta di motori turbo diesel ai furgoni lamierati e vetrati a passo corto da 1400 kg di portata.
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di Ferdinando Tagliabue
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er parlare del commerciale della Casa del Leone è necessario partire da lontano in quanto, a differenza di quanto avvenuto per il cugino Ducato che ha da sempre mantenuto lo stesso nome, il veicolo della Casa francese è nato con il nome di J5 (i suoi predecessori erano il J7 ed il J9). Il J5 viene introdotto nel 1981 ed è prodotto nello stabilimento abruzzese Sevel di Val di Sangro, in seguito alla joint venture tra il Gruppo PSA ed il Gruppo Fiat per la costruzione di veicoli commerciali. Dopo quasi vent’anni dalla sua presentazione il J7 esce di scena per far posto al nuovo arrivato Peugeot J5, veicolo che equivale in tutto e per tutto alla prima serie del Fiat Ducato e viene proposto fin dall’inizio in versione furgone a tetto alto o basso, pick-up, telonato o cassonato.
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i n o i z a c i l p p a i d ’ o p Dangel introduce la versione 4x4.
ARRIVA DANGEL Nel 1989 arriva una grande novità: la trazione integrale giunge anche sulla gamma J5 grazie alla tecnologia sviluppata da Dangel, destinata alle versioni da 1400 kg e limitatamente alle carrozzerie furgone, telaio cabinato e combi. Nel mese di aprile del 1990 la gamma J5 si arricchisce con l’arrivo dei furgoni Magnum (realizzati su base del telaio cabinato da 1400 kg di Durisotti) che consentono di raggiungere volumi utili di 11 e 13 mc ma è nel mese di luglio dello stesso anno che la gamma J5 cambia volto in maniera piuttosto profonda, con interventi che interessano il cofano, la calandra, i fari e le portiere mentre all’interno le novità riguardano il volante e le finiture. La versione da 1000 kg di portata vede il diesel da 2.5 litri sostituito da una versione da 1.9 litri. Nel 1991 si assiste ad un ulteriore completamento della gamma J5 che raggiunge carichi utili di 1800 kg disponibili sulle versioni furgone, telaio cabinato e combi.
A supporto dei Vigili del Fuoco.
ADDIO J5 Trasporto persone pubbliche e non.
La versione a pianale si adatta a molteplici applicazioni. A sinistra la versione Minibus e qui a fianco il modello realizzato per la Polizia tedesca.
DIESEL PULITI
Era il 2000 quando Peugeot, primo costruttore al mondo, ha proposto un filtro attivo antiparticolato sui motori HDi. Nel 2003 i motori Peugeot sono stati insigniti del riconoscimento di diesel più puliti al mondo.
44 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
UN ACCORDO STORICO Era il 1978 quando PSA stipulò il primo accordo industriale di collaborazione per lo sviluppo e la produzione di LCV. L’accordo, firmato con Fiat Auto venne rinnovato nel 2002 e prolungato fino al 2017. I veicoli saranno assemblati in Italia presso lo stabilimento Sevel di Atessa in Val di Sangro.
Nel luglio del 1994 finisce la carriera della gamma J5 che lascia il posto alla gamma Boxer gemella della nuova serie del Ducato e del Citroen Jumper. Il nuovo modello viene proposto in esecuzione furgone da 2,7 – 3,1 – 3,2 e 3,5 tonnellate di PTT, nella versione combi a 9 posti, minibus (sempre a 9 posti) pianale cabinato e telaio cabinato. Per tutte le carrozzerie sono disponibili tre differenti passi (corto, medio e lungo) mentre per i furgoni viene proposta anche la possibilità di disporre della vetratura e del tetto rialzato. Nel 1996 i furgoni della gamma Boxer con motore diesel 2.5 litri sono disponibili anche in versione a 4 ruote motrici (versione Dangel) e a partire dal mese di dicembre il motore 2.5 diesel TDI da 107 CV a iniezione diretta va a rimpiazzare il turbodiesel 2.5 da 103 CV. Nel 1998 la potenza del 2.5 da 103 CV sale fino a 107 CV e debutta un 2.8 da 122 CV mentre l’anno seguente scende la potenza dei 1.9 a gasolio (68 e 90 CV anziché 69 e 92). Nel 2000 il 2.5 da 107 CV viene rimpiazzato da un più prestante 2.8 da 128 CV, affiancato l’anno successivo da un 2.0 turbodiesel da 84 CV.
CON FORD MOTOR
PSA Peugeot Citroen è stata protagonista assieme a Ford Motor di un accordo stipulato nel 1998 per l’implementazione di un piano per la progettazione e la produzione comune di quattro gruppi di motori diesel common rail ad iniezione diretta. Nel 2005 si è conclusa la quarta fase del progetto che prevedeva la produzione di motori diesel da 2.2 litri destinati a veicoli commerciali piccoli e medi.
A partire dal 2002 la gamma Boxer subisce una importante serie di evoluzioni e miglioramenti che riguardano non solo lo stile esterno ma anche gli interni. La struttura del veicolo viene sottoposta a ben 22 modifiche che hanno lo scopo di irrigidire la scocca e di incrementare la resistenza torsionale del 20% circa. Va poi ricordata l’adozione di un cofano nervato più inclinato e allungato di circa 30 cm, uno scudo con calandra più grande nonché un frontale dotato di proiettori a vetro liscio equipaggiati con lampade H7 e HI. Tra le soluzioni adottate volte a migliorare la versatilità e l’operatività, ricordiamo la notevole accessibilità al vano di carico grazie alla presenza della porta laterale destra scorrevole - con portellone a doppia anta posteriore - che consente un’apertura fino a 270°.
INTERNI ERGONOMICI Internamente tutto è pensato e realizzato in chiave funzionale ed ergonomica con innovazioni a carattere estetico che interessano soprattutto la nuova plancia modulabile (caratterizzata dalla strumentazione elettronica) ed i sedili completamente ridisegnati. Per quanto concerne gli equipaggiamenti, la gamma Boxer si mostra di particolare generosità con proposte di particolare originalità, tanto da essere considerate delle vere e proprie novità mondiali per la categoria, come ad esempio nel caso del piantone dello sterzo regolabile in altezza (fa parte dell’equipaggiamento di serie), il rilevatore di sorpasso (si tratta di una microtelecamera integrata nello specchio retrovisore sinistro) o ancora il rilevatore
DAL 1950 AD OGGI
La lunga storia di PEUGEOT nel segmento dei veicoli commerciali ha inizio nel lontano 1950 e da allora è proseguita ininterrottamente raggiungendo il traguardo di 1,8 milioni di furgoni prodotti, di cui circa un milione di Boxer in 3 generazioni dal 1994, e che continua dal 2014 con l’attuale generazione.
di prossimità posteriore (ripreso dalla 607). La gamma dei motori si completa ulteriormente con un 2 litri a benzina da 110 CV disponibile anche in esecuzione GPL e metano e da tre turbodiesel HDi composta da un 2 litri da 84 CV, un 2.2 litri da 101 CV ed un 2.8 da 128 CV. E nel 2004 è la volta di un ancor più grintoso diesel 2.8 che dispone di una potenza massima di ben 146 CV.
LA SECONDA GENERAZIONE Nel 2006 il Peugeot Boxer si propone nella sua seconda generazione. La nuova gamma pur non rivoluzionando l’immagine del veicolo si caratterizza per il frontale sicuramente ben più originale ed aggressivo, nonché per una serie di novità che caratterizzano le motorizzazioni che registrano anche l’introduzione di un 3 litri a metano da 136 CV di potenza massima e da tre turbodiesel HDi, un 2.2 da 100 e 120 CV ed un 3 litri da 157 CV. Nel 2011 si assiste ad un’ ulteriore crescita di potenza dei motori: quella del 2.2 a gasolio sale rispettivamente a 110 e 130 CV e si aggiunge una variante più briosa da 150 CV; il tre litri, inoltre, viene portato a 177 CV di potenza massima. Con l’occasione delle numerose modifiche introdotte si decide anche di incrementare il peso totale dei veicoli il che porta anche ad una serie di nuove denominazioni commerciali. Ad esempio nasce il 290 con PTT di 2,9 tonnellate, il 330 con PTT di 3,3 tonnellate ed il 350 con PTT di 3,5 tonnellate. In base alle specifiche versioni, il Boxer viene dunque reso disponibile con tre differenti PTT, cinque volumi utili, tre altezze e quattro passi. Per quanto concerne il mercato italiano, la gamma Boxer viene proposta con quattro differenti motorizzazioni HDi da 2 litri con potenza massima di 62 kW, il 2.2 da 74 kW, il 2.8 da 93,5 kW e da 107 kW; in modo particolare va segnalato il motore 2.8 HDI caratterizzato dalla presenza di un turbocompressore a geometria variabile Garrett GT 22 di ultima generazione.
CRESCITA COSTANTE
Il segmento di mercato a cui appartiene il Boxer rappresenta circa 500.000 veicoli l’anno in Europa, con una crescita dello 0,24 % tra il 2010 e il 2013. Nello stesso periodo, il Boxer di terza generazione, conquista lo 0,5 % di quota di mercato in Europa - con un incremento dell’1,3 % dal lancio – e cresce del 35% in volumi di vendita nei paesi extraeuropei.
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Per garantire la massima affidabilità e durata i nuovi Boxer, sono stati sottoposti a percorsi per oltre 4 milioni di km, in condizioni più estreme, a pieno e a mezzo carico, su ogni tipo di percorso, compresi i manti stradali irregolari e le strade di montagna. Affidabilità e durata sono state collaudate con test specifici, tra cui: 1.500 ore con temperature di -20° e +40°c per verificare la resistenza all’invecchiamento di componenti, materiali, elementi meccanici, elettronici e di plastica; 1.000 passaggi al guado in 10 cm di acqua o in 2 - 3 cm con schizzi di acqua salata, senza lavare il veicolo per i successivi 1.000 km per verificare la resistenza alla corrosione; 500 mila cicli di scatto delle aperture, a temperature tra – 30° e +80°c, paragonabili ad un uso intensivo di 10 anni.
IL BOXER OGGI Nell’aprile del 2014 fa la sua comparsa sul mercato la nuova generazione di Boxer; il veicolo mantiene sostanzialmente le caratteristiche che ne hanno decretato il successo e propone risposte decise in termini di qualità, sicurezza, controllo dei costi e praticità di utilizzo. Nonostante si ripresenti con il nome del suo predecessore, il nuovo Boxer è stato progettato per entrare in una nuova era e soddisfare i molteplici utilizzi di una clientela professionale con esigenze elevate in materia di qualità, costi di utilizzo ed efficacia nel quotidiano. Nella fase di sviluppo del nuovo veicolo, i tecnici si sono concentrati in modo particolare nel miglioramento durata e del comfort acustico; la struttura della carrozzeria è stata rinforzata per accrescere la rigidità; il vano del collettore di scarico è stato ridisegnato; ed i meccanismi di apertura delle porte laterali scorrevoli e delle porte posteriori sono stati rinforzati. Altre novità e miglioramenti hanno interessato l’impianto frenante, i supporti degli ammortizzatori nonché una gamma di motori 2.2 HDi con un sistema di iniezione completamente riprogettato. La gamma Boxer si articola su tre passi, sei motori, 4 lunghezze e 3 altezze per un totale di capacità che vanno da 8 a 17 mc. Il nuovo Boxer è anche disponibile in altre versioni specifiche come cabina approfondita a 7 posti (realizzata da Durisotti), pianale semplice a 3 posti o doppia cabina a 7 posti; basi per trasformazioni su telaio singolo o doppia cabina e ancora versioni Combi in configurazione da 5 a 9 posti. ●
PEUGEOT NEL MONDO
Presente in 160 paesi con più di 10 mila punti di contatto, Peugeot ha venduto nel 2013 1.553.000 veicoli nel mondo, ma nei suoi oltre 125 anni di storia le vendite dei suoi veicoli hanno superato quota 60 milioni.
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Inchiesta
Infrastrutture
Fuori dal tunnel Fulcro del Corridoio Genova-Rotterdam, il tunnel ferroviario del Gottardo, ormai in fase di test, sarà completato con un anno di anticipo ed inaugurato il 1 Giugno 2016 di Federica Lugaresi
È
Foto: ALPTRANSIT SAN GOTTARDO S.A. © AlpTransit San Gottardo SA.
stato definito il tunnel dei record: con i suoi 57 chilometri di lunghezza, sarà la galleria ferroviaria più lunga e profonda del mondo, strappando il primato al Giappone. Una grande opera, nel vero senso della parola. E non solo per i costi (si parla di sette miliardi di euro) e per la tecnologia d’avanguardia impiegata per la sua realizzazione, indispensabile per scavare un tunnel nelle profondità della terra bucando una montagna con frese del diametro di dieci metri, ma soprattutto per la valenza strategica che rivestirà una volta ultimata e messa in esercizio. Senza considerare che, in generale, modernizzando e ampliando l’infrastruttura, viene potenziato senza alcuna ombra di dubbio il trasporto commerciale: grazie a quest’opera si trasferisce, infatti, quanto più possibile il traffico merci dalla strada alla rotaia, migliorando considerevolmente la competitività. TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 47
L’opera Il traforo ferroviario del San Gottardo, uno dei nodi centrali del più ampio progetto del Corridoio 24 Genova-Rotterdam, l’ideale asse di collegamento fra il Mediterraneo e il Mare del Nord (per questo chiamato anche “Corridoio dei due mari”), attraversa la Svizzera passando da Basilea e dal Lötschberg-Sempione. Si tratta di uno dei corridoi transeuropei di trasporto considerati prioritari dall’Ue per garantire a persone e merci una mobilità sempre più efficiente, veloce e sostenibile, un indirizzo voluto e indicato dallo stesso Libro Bianco dei trasporti che punta decisamente sulla ferrovia: entro il 2030, il 30% delle merci destinate a percorrenze sopra i 300 Km, dovrà viaggiare esclusivamente su treno (o su nave). La galleria del Gottardo, che fa parte della Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina, si finanzia in buona parte attraverso il Fondo per i progetti di infrastruttura dei trasporti pubblici (FTP) costituito per due terzi dalla tassa sul traffico pesante e per un terzo dall’imposta sugli oli minerali e l’un per mille dell’IVA. Lo stato elvetico, pur non facendo parte dell’Unione Europea, è il Paese che sta avanzando in modo più deciso in questa
della ferrovia nel trasporto merci. E “ripulendo” le strade si attua anche quanto sancito dall’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi: con la costruzione della nuova linea del San Gottardo, la Svizzera realizza uno dei maggiori progetti di tutela ambientale dell’Europa.
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direzione, dando un notevole contributo alla realizzazione delle reti TEN, senza usufruire di finanziamenti Ue. La sua politica dei trasporti è, infatti, notoriamente orientata, da diversi decenni, al trasferimento del traffico su rotaia, fissando un limite agli autocarri che possono transitare sulle Alpi in un anno (650.000) per ridurne inquinamento atmosferico e acustico. Una politica da sempre apprezzata dal popolo svizzero che si è espresso più volte in suo favore attraverso lo strumento del referendum. Evidentemente, è anche per questa volontà condivisa dalla cittadinanza - che non lascia spazio a polemiche e proteste - che i lavori del tunnel svizzero, iniziati nel 1998 con l’apertura dei primi cantieri, hanno raggiunto le ultime fasi, tanto da fissare la data dell’inaugurazione il 1° giugno 2016, in anticipo di un anno dell’entrata esercizio, nonostante questo abbia comportato maggiori costi operativi. Un importante capitolo della storia dei trasporti L’idea di una trasversale alpina con pendenze minime non è nuova. La prima visione di
Cifre e fatti da record!
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La lunghezza della galleria di base del San Gottardo, che ruba così il primato di tunnel ferroviario più lungo del mondo alla Seikan in Giappone, lunga quasi 54 chilometri galleria chilometri.
2.300 28,2
I metri di roccia che in alcuni punti separano la galleria di base del San Gottardo dalla superfiterrestre: questo dato fa della galmetri cie leria anche il più profondo tunnel ferroviario mai costruito.
Il peso del materiale di scavo estratto. Gran parte è stata riutilizzata all’interno della montagna sotto forma di calcestruzzo. Il materiale milioni di tonnellate restante è stato impiegato per la Il tempo richiesto per la co- valorizzazione della zona o l’edistruzione della galleria di ficazione di terrapieni. Nel Lago base del San Gottardo, che di Uri sono state create tre riseranni sarà messa in servizio pun- ve protette e tre isole balneari.
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tuale a dicembre 2016.
210.000 autocarri
Il numero di autocarri che entro il 2020 sarà possibile trasferire su rotaia per l’attraversamento delle Alpi. Entro il 2030 questa cifra potrebbe addirittura arrivare a 240 000 corse all’anno.
1.172.000 Qui sopra l’immagine della rete infrastrutturale dei corridoi logistici nel 2008. Qui sotto un convoglio durante il collaudo del nuovo Traforo.
1ora
Il numero di panettoni che la Coop trasporta ogni anno da sud a nord per via ferroviaria Il tempo che le persone in viaggio tra Milano e la Svizzera tedesca potranno risparmiare una volta ultimato l’intero asse del San Gottardo.
Foto: ALPTRANSIT SAN GOTTARDO S.A. © AlpTransit San Gottardo SA.
una Galleria di base del San Gottardo risale niente meno che al 1947. Il tunnel di base del Gottardo sarà pronto prima del previsto, come già detto, con l’inaugurazione fissata al primo di giugno e prevedendo la circolazione regolare dei treni a dicembre 2016, come annunciato e confermato dall’Ufficio Federale dei trasporti svizzero (UFT), AlpTransit SA (ATG), costruttore della galleria di base, e le Ferrovie svizzere (FFS SA), futuro gestore. La nuova ferrovia del San Gottardo è una linea ad alta velocità: su un tratto di circa 60 km, i treni passeggeri possono raggiungere punte massime di ben 250 km/h. Oltre ad accorciare le distanza tra Zurigo e Milano, grazie all’alta velocità di percorrenza, sarà la produttività nel traffico merci a beneficiare della ferrovia pianeggiante, che consentirà di aumentare considerevolmente, raddoppiandole, le tonnellate trasportabili da e verso il cuore dell’Europa. Attualmente sull’asse del San Gottardo viaggiano quotidianamente fino a 150 treni merci. Con la messa in opera del traforo di base, la capacità aumenterà di oltre 200 treni, arrivando ad una capacità di carico di circa 40 milioni di tonnellate di merci l’anno ( il doppio della capacità attuale). Il dislivello contenuto e la pendenza ridotta a 550 m sul livello del mare, permetterà ai treni merci di viaggiare a
una velocità doppia (160 km/h anziché 80). Un’opera gigantesca quella del Gottardo che, pur avendo incontrato molte difficoltà, a cominciare da quelle geologiche e imposto condizioni di lavoro durissime e pagato il suo tributo di vite umane (sono stati 8 gli incidenti mortali dall’avvio dei cantieri), ha raggiunto grandi traguardi. Step by step gli obiettivi raggiunti Per comprendere fino in fondo quest’opera ciclopica, entriamo un po’ più nel dettaglio. Per i lavori di costruzione, la Galleria di base del San Gottardo è stata suddivisa in cinque diversi comparti. I cunicoli d’accesso hanno consentito a personale, materiale e macchine di raggiungere i cantieri nel cuore della montagna. Per risparmiare tempo e costi, si è lavorato simultaneamente nei diversi comparti. L’accesso al comparto di Sedrun è stato realizzato mediante un cunicolo orizzontale della lunghezza di 1 km e due pozzi della profondità di 800 m. Da lì si è avanzato in entrambe le canne mediante cariche di esplosivo in direzione nord e sud. Dato che lo spesso strato di roccia e le forti tensioni minacciavano di deformare la galleria, è stato in parte necessario mettere in sicurezza lo scavo mediante accorgimenti speciali. Gli ingegneri hanno TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 49
Foto: ALPTRANSIT SAN GOTTARDO S.A. © AlpTransit San Gottardo SA.
sviluppato un innovativo sistema con centine flessibili di acciaio che, comprimendosi sotto la pressione della montagna, hanno evitato il deformarsi dell’opera finita. Il primo diaframma principale del San Gottardo è caduto nella canna est il 15 ottobre 2010, a circa 30 km dal portale sud e 27 km dal portale nord. Lo scavo è avvenuto con grande precisione, come testimonia la differenza di soli 8 cm in orizzontale e 1 cm in verticale. Nelle canne principali l’avanzamento è avvenuto per l’80% con la fresa e per il 20% con il metodo tradizionale dell’esplosivo. A ottobre 2010 il traguardo più importante, dicevamo: il congiungimento dei due fronti di scavo con la caduta dell’ultimo diaframma di roccia tra Faido e Sedrun, nel tubo est, uno dei due tubi (o canne) a binario unico che formano la galleria correndo paralleli a 40 metri di distanza. Obiettivo celebrato con festeggiamenti a Genova a rinnovare lo storico rapporto tra la Svizzera e il suo ideale porto sul Mediterraneo. Cinque mesi dopo, si è completato il traforo anche nel secondo tubo (l’ovest) concludendo così lo scavo della galleria del Gottardo. Nel 2013 sono state eseguite le prime corse di prova ad alta velocità per verificare il corretto funzionamento dei vari sistemi. Nel 2014, due anni prima dell’entrata in servizio, con circa 650 viaggi in 78 giorni terminano le corse di prova che si sono svolte per sei mesi tra il portale sud di Bodio e la stazione
Il Terzo valico, che richiederà una decina di anni per la sua realizzazione e sarà lungo 53 km, è uscito dall’impasse che lo ha bloccato per anni: soltanto a luglio 2012 è stato firmato il verbale di accordo per l’avvio dei cantieri del primo lotto costruttivo (sei in tutto), per un costo di 500 milioni di euro. Si parla invece di 6.200 milioni di euro per il costo totale dell’opera che verrà attivata nel 2020. A completamento dell’opera
lavori del suo anello iniziale, il Terzo valico dei Giovi, opera ferroviaria ad alta capacità veloce, strategica per connettere i porti liguri con il sistema produttivo del Nord Ovest e i mercati del Centro Europa e per la loro competitività rispetto ai porti di Amburgo e Rotterdam. In coerenza con la strategia di privilegiare modalità di trasporto ecosostenibili, ribadita dall’Unione Europea con l’Iniziativa Faro (COM(2011) 21), l’opera consentirà di Ma non finisce qui trasferire quote consistenti di traffico merPer completare il Corridoio 24 Genova-Rot- ci dalla strada alla rotaia, con vantaggi per terdam è fondamentale il proseguimento dei l’ambiente, la sicurezza e il sociale. multifunzionale di Faido. Lungo la tratta di galleria lunga 13 km i treni sono circolati fino a 220 km/h. Finalmente, nel 2015 la ministra dei trasporti Doris Leuthard, insieme a Renzo Simoni e Andreas Meyer dà il via al conto alla rovescia ai festeggiamenti per l’apertura della Galleria di base del San Gottardo la cui inaugurazione – ricordiamo - è fissata per il prossimo 1° giugno 2016.
50 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
I 15,4 km della Galleria di base del Ceneri rappresentano, dopo l’apertura della Galleria di base del San Gottardo, il secondo maggiore progetto di galleria della Svizzera. Sebbene la Galleria di base del San Gottardo rappresenti il fulcro della NFTA, solo con la Galleria di base del Ceneri nascerà la ferrovia di pianura ininterrotta. Alla sua completa messa in opera è previsto un notevole risparmio di tempo nei vari collegamenti; ad esempio tra Lugano e Locarno è prevista una riduzione del tempo di percorrenza da 50 a 22 minuti, tra Bellinzona e Lugano la riduzione prevista è da 21 a 12 minuti. Viene previsto anche un miglioramento delle interconnessioni con la Lombardia. Con il completamente di questa opera pubblica, unitamente a quella del San Gottardo, si potrà ottenere una linea ferroviaria quasi completamente pianeggiante, in grado di accogliere sul suo percorso treni merci dal peso complessivo di 2.000 tonnellate senza la necessità di locomotori supplementari, nonché treni ad alta velocità.
I numeri della fresatrice a Gripper 450m (compreso LN) ➤ Peso: 2.700 tonnellate ➤ Diametro: 8,8m (Bodio), 9,5m (Faido) ➤ Trasmissione: 3,5 MW/4.700PS ➤ Forza di avanzamento: massimo 2.500 tonnellate ➤ Forza di bloccaggio: 7.000 tonnellate ➤ Momento torcente: >6.000kNm ➤ Numero di giri: 6 giri al minuto ➤ Lunghezza della corsa: 2m ➤ Potenza di avanzamento: fino a 40m/d ➤ Prezzo di acquisto: circa 30 milioni di CHF ➤ Lunghezza:
➤ Produttore: Herrenknecht/Germania
17 operai per turno ➤ Tempo di lavoro: 2x9h di avanzamento + 6h ➤ Esercizio: 320 giorni l’anno ➤ Forza lavoro:
Per collegare la Galleria di base del Ceneri alla linea ferroviaria esistente sono in fase di costruzione varie opere al nodo di Camorino. Tra di esse spiccano soprattutto il ponte a quattro bi-
di manutenzione
nari sovrastante l’autostrada A2 e i due viadotti ferroviari con gli imponenti pilastri a V. L’inaugurazione e la messa in servizio della Galleria di base del Ceneri sono previste per il 2020. ●
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Focus Dalla parte dell’autista
Ammazza che busta!
In collaborazione con FAST - Federazione Autonoma Sindacato Trasporti, cominciamo da questo numero una serie di appuntamenti che possono aiutare a far chiarezza su diritti e doveri di chi guida i camion… e di chi ne è proprietario
categoria???
di Giuseppe Parise lombardia@sindacatofast.it a cura di Luca Gaier
È
l’ultimo giorno del mese. Giorno di paga. Quindi una bella giornata, in teoria. Non per tutti, però. Infatti, le brutte sorprese sul cedolino sono più frequenti di quelle belle, ovviamente a discapito del più debole che, in questo caso, è l’autista. Ma siamo sicuri che l’imprenditore è sempre in cattiva fede? Spesso, infatti, sono gli stessi titolari che si rivolgono a sindacati e associazioni per avere delucidazioni su come compilare correttamente la busta paga e compensare in modo equo i propri collaboratori. Perché, ricordiamolo, l’autista è il biglietto da visita di una azienda. Un autista soddisfatto, fedele all’azienda e gratificato sarà sempre la migliore pubblicità per il titolare.
come sono calcolate??? non si capisce perchè non 8 ore e PERCHÈ il sabato mattina non VENGA conteggiato!
NON ESISTONO STRAORDINARI?
Ma quanto mi paga questa busta? Diciamolo subito: una busta paga corretta è tale se vengono inseriti, in fase di input, i dati corretti, relativi alle regole contrattuali e alle leggi sul lavoro. Il contratto collettivo nazionale di lavoro è la Bibbia, in questo caso, per la configurazione del programma che darà vita ai documenti retributivi del dipendente. In caso contrario si riscontreranno senz’altro delle anomalie. Sono due le tipologie di voci retributive che troviamo sul cedolino: ➤ Le voci fisse. Fanno riferimento alle regole contrattuali e sulle quali difficilmente si potranno trovare anomalie o difformità rispetto a quanto richiesto dalla legge. 52 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
CEDOLINO DI UN AUTISTA CHE GUIDA UN BILICO/AUTORATICOLATO FA MEDIAMENTE UNA NOTTE ALLA SETTIMANA FUORI. IN QUESTA BUSTA PAGA MANCANO UN PO’ DI VOCI.
➤ Le voci variabili. Queste, invece, riguardano gli accordi aziendali di secondo livello e possono andare a modificare le voci variabili del contratto collettivo. Ed è proprio su queste ultime voci che, spesso,
l’imprenditore – in buona o cattiva fede – cade nell’errore. Tra l’altro queste sono i “capitoli” che fanno la differenza, ovvero dove l’autista, soprattutto se viaggia molto all’estero e resta fuori sede molti giorni al mese,
Cosa controllare
➤ Giorni di trasferta NOTTURNI e GIORNALIERI ➤ Livello contrattuale ➤ Retribuzione del sabato ➤ Voci fisse e variabili ➤ Oneri fiscali e addizionali
categoria??? e’ un’abitudine dimenticare la quota
costruisce una buona parte del suo guadagno. Infatti, orario di lavoro, prestazioni straordinarie, trasferte, livello professionale dell’autista sono alcune delle variabili che costruiscono lo stipendio finale e sulle quali bisogna prestare la massima attenzione. Una corretta o non corretta applicazione delle regole e delle voci sopradette, può far cambiare l’assegno finale anche di 400 euro al mese. Leggi bene che ti passa Sappiamo tutti che gli straordinari devono essere pagati. Ma guardiamo bene la nostra busta paga. Siamo sicuri che sono state applicate correttamente le regole della Legge 66 che riguardano proprio l’orario di lavoro, le prestazioni notturne e quelle festive. Sembrerebbe lapalissiano che una guida dopo le 20 di sera debba essere retribuita di più di una guida fatta alla luce del giorno. Eppure, spesso, è proprio qui che si fanno le differenze, ovvero vengono conteggiate il numero di ore realmente lavorate, ma attribuite al giorno invece che alla notte o al sabato e domenica. Anche la “tredicesima” e la “quattordicesima” (ovvero il cosiddetto assegno personale) sono sacrosanti e difficilmente non vengono pagati. Ma quanti di voi si ritrovano le due voci separate in busta paga? Sì perché solo così il dipendente beneficia di tutte le agevolazioni fiscali del caso, mentre con un’unica voce ne beneficia solo il datore di lavoro.
CEDOLINO DI UN AUTISTA di BILICO/AUTORATICOLATO CHE VIAGGIA MEDIAMENTE fuori tutta la settimana
A chi rivolgersi
Trasferta: quanto mi costi?
La rubrica “Dalla parte dell’autista” è realizzata in collaborazione con FAST – Federazione Autonoma Sindacato Trasporti. Per ogni chiarimento su quanto pubblicato e per avere una consulenza relativa al proprio rapporto di lavoro potete rivolgervi alla Segreteria Nazionale.
Autotrasporto, Logistica e Spedizione merci Segreteria Nazionale Piazza Libertà 7 – 21050 Cairate (Va) - Telefono 0331.361004 - 335.5485297 www.sindacatofast.it - fastautotrasporto@sindacatofast.it
Negli esempi che abbiamo riportato in queste pagine, abbiamo i cedolini di due autisti di bilico. Uno fa mediamente una notte alla settimana in trasferta, mentre l’altro è tutti i giorni lontano dalla sede. Guardando, anche senza particolare attenzione, i due documenti, appare subito evidente che manchino parecchie voci o, quantomeno, siano un po’ aleatorie le regole con le quali vengono conteggiate le spettanze. L’autista, per sua natura, è sempre in trasferta, ovviamente. Ma un conto se la trasferta è giornaliera, un conto se è notturna. Nel primo caso, infatti, il costo è di circa 25 euro, nel secondo 46! Una bella differenza. Attenzione, quindi, alla giusta ripartizione delle proprie trasferte e, soprattutto della famigerata voce “trasferimenti” dove, spesso e volentieri, il datore di lavoro inserisce – forfetariamente! – le indennità, naturalmente senza distinzioni.● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 53
Logistica
Grimaldi moltiplica la propria offerta nel Mediterraneo offrendo linee efficienti e soluzioni specifiche per l’autotrasporto. Ci parla della rivoluzione del mare Guido Grimaldi
Autostrade del mare
Un mondo di Guido Grimaldi
di Andrea Trapani
“I
l mondo dell’autotrasporto è nostro amico”. Così Guido Grimaldi, Direttore commerciale Short Sea del gruppo partenopeo, introduce le attività che da decenni vedono le navi Grimaldi protagoniste dei nostri mari. Il Gruppo Grimaldi è leader nel settore dei trasporti marittimi, un’attività italiana di 54 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
altissimo livello che registra 12.000 dipendenti (che toccano quota 60.000 lavoratori con l’indotto), oltre 120 navi e 50 paesi serviti in 4 continenti attraverso 130 porti. Orgoglio e numeri da record che rappresentano al meglio la storia recente societaria: “Il 2015 e il 2016 sono stati anni importanti per le nostre attività, siamo rimasti vicini alle PMI e alle grandi aziende che sono la nostra clientela storica”, ricorda il Direttore. Risultati che sono il frutto di un’accurata programmazione: “Il nostro Gruppo ha affrontato la crisi facendo grandi investimenti, con una funzione anticiclica, in un periodo di grave sofferenza economica. Abbiamo investito cifre di rilievo, nell’ordine di 4 miliardi di euro, negli ultimi anni: per noi i momenti di crisi sono anche momenti di opportunità – afferma con sicurezza Guido Grimaldi -. Abbiamo acquistato navi di ultima generazione, con capacità doppia a quella media, che sono state i nostri mezzi rivoluzionari per innovare questo settore, al pari di quello che iPhone e iPad hanno rappresentato per Apple”.
SARDEGNA, CHE PASSIONE!
Tra le ultime “rivoluzioni” l’offerta verso la Sardegna è di una quelle che ha avuto il maggior impatto positivo sul mercato: “E’ una vera e propria rinascita: i nostri amici autotrasportatori ci hanno chiesto di tornare a servire i porti sardi e, dal settembre 2015, lo abbiamo fatto in maniera importante: siamo gli unici a collegare la Spagna all’isola e dall’Italia abbiamo incrementato i collegamenti in una tratta particolare. Non va dimenticato – ricorda Grimaldi – che, grazie alla continuità territoriale, di fatto c’era una situazione di monopolio. Il nostro Gruppo, senza accedere ad alcun finanziamento pubblico, ha permesso il calo dei noli e dei prezzi nell’ordine del 30/40% con una positiva ricaduta in economicità per tutto il territorio sardo”. I numeri? “Una ricchezza stimabile in 150 milioni di euro”. Riassumendo Grimaldi propone la novità assoluta PalermoCagliari, favorendo gli scambi commerciali tra Sardegna e Sicilia a diretto beneficio delle aziende che operano in queste due regioni a
Il gruppo GRIMALDI
Fondato nel 1947, la Grimaldi è un Gruppo multinazionale di logistica completamente integrato e specializzato nel trasporto marittimo di automobili, carico rotabile, container e passeggeri. Negli anni ’60 il Gruppo ha iniziato a rafforzare la propria presenza nel settore del trasporto merci utilizzando navi cisterna e portarinfuse. L’espansione nel settore Ro/ro, e, più specificamente, nel trasporto di veicoli ha avuto origine nel 1969, quando il Gruppo ha lanciato un servizio di linea regolare tra l’Italia ed il Regno Unito. I servizi offerti dal Gruppo Grimaldi ottennero ben presto la fiducia delle maggiori imprese automobilistiche che avevano necessità di trasportare i propri veicoli tra il Nord Europa ed il Mediterraneo. Questo evento ha segnato l’inizio del periodo moderno: negli ultimi quarant’anni, infatti, il trasporto di merci rotabili ha rappresentato la forza trainante per la crescita del Gruppo. Allo stesso tempo, il Gruppo ha esteso il suo network non solo servendo le rotte del Mediterraneo e del Nord Europa, ma anche quelle tra Nord Europa e Africa Occidentale e tra Nord Europa e Sud America. Brand del Gruppo: Grimaldi Lines – Minoan – ACL – Finnlines – Malta Motorways of the Sea
navi
carattere insulare per le quali il trasporto, ed in particolare quello marittimo, rappresenta il pilastro fondamentale del loro sviluppo economico. A queste si affiancano le linee Genova-Cagliari e Livorno-Cagliari, con partenze 4 volte a settimana da ciascun porto. Novità di queste settimane, a seguito del grande successo riscosso, il raddoppio dal 1° giugno del collegamento Livorno-Olbia la cui frequenza, già giornaliera, diventerà di due volte al giorno da ambo i porti, con un transit time di appena otto ore: “Sempre sulla linea Livorno-Olbia, in queste settimane abbiamo affiancato, alle due navi ro/ pax, una unità ro/ro della classe Eurocargo per venire incontro alla clientela cargo”,
sottolinea Guido Grimaldi. “Questa nave di ultima generazione ha una capacità di carico di 4.000 metri lineari di merce rotabile, pari a circa 300 tra camion e semi rimorchi, ed effettuerà partenze giornaliere ambo le direzioni, garantendo così una continuità di servizio per le aziende di trasporto, anche durante il periodo estivo”. Non è tutto. Il ripristino degli scali a Porto Torres anche nel periodo invernale permette i collegamenti da/verso Civitavecchia nonché da/verso Barcellona: “L’impegno del Gruppo continua nell’offerta di collegamenti merci e passeggeri dalla penisola italiana e dalla Spagna per la Sardegna. Con i nostri servizi offriamo
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 55
Tre a anche la possibilità per gli spagnoli di viaggiare verso le coste sarde, un modo per aumentare i flussi turistici”. ADRIATICO, UNA VERA AUTOSTRADA DEL MARE Le Autostrade del Mare sono il fiore all’occhiello del Gruppo Grimaldi, che offre servizi di trasporto marittimo tra Italia, Spagna, Grecia, Libia, Tunisia, Malta e Marocco. Notevole l’impegno con l’introduzione, dallo scorso settembre, di numerose novità anche sui collegamenti nel Mar Adriatico. Per collegare i flussi delle merci destinate ai Balcani e al Sud Est Europa provenienti da Italia, Svizzera, Austria, Francia e Germania sono previste connessioni intermodali giornaliere da Venezia e Ravenna per il porto greco di Patrasso con un servizio diretto garantito dalle navi ro-ro Ec Trieste e Ec Patrasso dedicate al traffico merci (con oltre 3.400lm di capacità di carico). L’estate 2015 ha regalato anche maggiori connessioni di cabotaggio nazionale con collegamenti giornalieri dal Nord al Sud, attraverso il porto di Ravenna, in direzione di Bari e Brindisi e, con collegamenti trisettimanali, da Venezia per il capoluogo pugliese; sono offerti anche collegamenti trisettimanali da Ravenna e Brindisi verso la Sicilia. In
S NU
di MAREBO i nn
Ecobonus e Marebonus sono incentivi nazionali diretti a tutti gli autotrasportatori. L’obiettivo è quello di sostenere le imprese nell’utilizzo dell’intermodalità quale soluzione logistica. Applicazione Ecobonus: 2007– 2008 -2009, Marebonus: 2016-2017-2018
aggiunta, graditissime dai trasportatori, le partenze da Brindisi per la Grecia: “Questo potenziamento non solo favorisce i traffici verso il territorio greco ma, essendo Igoumenitsa la porta di accesso per i Balcani, il rafforzamento dei collegamenti da Brindisi vuole supportare la movimentazione delle merci che transitano per la Grecia per raggiungere altre destinazioni”. Il tutto con quattro moderne navi dedicate con 2.600 unità di capacità di carico settimanale.
INTERMODALITA’: TIR, TRENO E NAVE INSIEME NEL FUTURO E il futuro? Ce lo anticipa sempre Guido Grimaldi: “I servizi marittimi devono essere complementari, la nave deve trovare sinergie e offrire un prezzo competitivo. Stiamo lavorando per offrire tratte treno+nave con cui gli autotrasportatori, sui lunghi tragitti, potranno trarre i maggiori benifici possibili nei loro trasferimenti”. Infine, un plauso per lo sguardo in prospettiva delle istituzioni: “E’ un segnale forte – chiude il Direttore commerciale – che sia stato previsto il MareBonus nel 2016. Il nostro paese e l’Unione Europea hanno puntato molto sulle Autostrade del Mare che sono sempre più necessarie per lo sviluppo del mondo dei trasporti; da parte nostra offriamo tutto l’impegno per garantire i servizi migliori per le esigenze di chi vive questa realtà”.●
Tra livorno e palermo con il piu’ grande traghetto del mediterraneo
56 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Il collegamento cargo, inaugurato nel 2011, registra una novità assoluta da settembre 2015: la linea è diventata ro-pax con l’introduzione della MN Europalink: il più grande traghetto del Mediterraneo con una capacità di carico di oltre 4.300 metri lineari di merce rotabile (trailer, furgoni, auto, ecc) e dotata di tutti i confort per ospitare a bordo 1.000 passeggeri. Beneficio del turismo e della mobilità dell’intera regione Sicilia. Autostrada del mare veloce, puntuale e frequente tutto l’anno.
Anno 2 - maggio/giugno 2016 - n. 10
Teconologia
MERCEDES CONNECTIVITY
Finanziamenti - 2
Servizi per i truck
TRP
Speciale batterie
Un elemento vitale
marchio di qualitÀ Apre il primo TRP Shop nel nord Italia
C O N TA C T I TA L I A • To
mr senior Per il vostro Scania il tempo non passa mai
mr senior è il servizio di manutenzione e riparazione della durata di due anni, rinnovabile alla scadenza, espressamente dedicato ai veicoli Scania con più di cinque anni di vita. Da oggi Scania Support Programmes, l’offerta di servizi integrati di Scania, si amplia con questa nuova soluzione, che garantisce l’affidabilità del vostro veicolo nel tempo e la sostenibilità del vostro business.
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di Francesco Oriolo
Editoriale
Le varie facce della
sostenibilità
J
eremy Rifkin, visionario economista americano, predice che il futuro passerà attraverso la sharing economy e l’internet delle cose, aumenterà l’autoproduzione di energia dalle rinnovabili e la connessione sarà il collante di questa nuova rivoluzione industriale. E’ successo a Dusseldorf di fronte alla stampa mondiale di settore, invitata da Daimler Trucks all’evento “Shaping the future”, campus dedicato alla connettività che tra le altre cose ha presentato la propria ipotesi di “platooning”, cioè la possibilità per un certo numero di camion di viaggiare in convoglio. Di certo l’attenziona alla sostenibilità è il leitmotiv di questa nostra epoca. Sostenibilità ambientale innanzi tutto, campo in cui la cara vecchia Europa è sempre stata all’avanguardia, come ci ricorda ANFIA nel suo spazio dedicato all’autocarro. Argomento che diventa ancora più importante ora che la ripresa del mercato autocarri e rimorchi si sta consolidando, come dimostra anche la nuova lettura dei dati immatricolativi, sempre di Anfia, basata sulla data di rilascio della carta di circolazione. Una ripresa trainata dai provvedimenti governativi, le cui misure puntano a piani di sviluppo pluriennale delle imprese e contribuiscono allo sviluppo della green economy. Veicoli nuovi, quindi rallentamento dell’aftermarket? Assolutamente no, anzi nuove occasioni di business, come si evince dalla seconda parte del nostro approfondimento sui finanzimenti dedicato questa volta all’acquisto dei truck. Dal confronto con i maggiori Costruttori presenti nel nostro paese, si delinea una nuova figura di autotrasportatore sempre più attento al costo chilometrico e di
conseguenza ai servizi, primo tra tutti il contratto di Manutenzione&Riparazione. Quindi sostenibilità ambientale ma anche sostenibilità dei costi. EATON Fluid Power ha allestito un truck per illustrare le proprie soluzioni per “alimentare un settore ferroviario sostenibile”, nei due sensi. Il roadshow Eaton Mobile Technology raggiungerà i maggiori gestori di ferrovie, produttori di materiale rotabile e OEM. Altro tema complementare ai due precedenti è il servizio, a cui DAF Parts, protagonista della cover story di questo mese, rivolge da sempre la propria attenzione per farne un imprescindibile punto di forza verso i propri clienti. In questo caso
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it
La rivista del post vendita - ANNO 2 - n. 10 - maggio/giugno 2016
Magazine
specializzato
supplemento
alla
Trasportare Oggi in Europa, n. 187 maggio/giugno 2016
testata
Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile di testata: Francesco Oriolo
parliamo di TRP, la rete europea di ricambi. In questo numero l’azienda del mese è HELLA, una realtà dalla storia centenaria, all’avanguardia nei sistemi di Illuminazione, di Thermo Management e al Garage Equipment, per autovetture e veicoli commerciali. Innovazione e qualità che contraddistingue anche SCANIA di cui parliamo della nuovissima offerta Mr Senior. E per finire uno Speciale Batterie, con consigli utili per la scelta e la manutenzione, che sappiamo essere sensibili al freddo e al caldo. Come gli esseri umani che hanno bisogno di vivere in un mondo sostenibile. E così il cerchio si chiude. ●
Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com
Hanno collaborato: Vincent Aino, Goffredo Gualandi, Ferdinando Tagliabue
Casa editrice: Transpoedit S.r.l. - Sede legale: V.le Monza 40 20123 Milano - P.IVA: 07634360965
Si ringrazia per la collaborazione: ANFIA, Politecnico di Torino, ZF
Redazione: redazione@trasportale.it
Reg. Trib. di Milano N. 723/97
TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 59
Notiziario
Due novità in casa Federal-Mogul Pesentati i due innovativi rivestimenti per il mantello del pistone
I nuovi rivestimenti di Federal-Mogul Powertrain per il mantello del pistone aumentano la durata della vita dei pistoni stessi. I moderni rivestimenti EcoTough® riducono ulteriormente l’attrito, l’usura e la rumorosità malgrado le condizioni operative sempre più estreme in cui si trovano a operare garantendo quella maggiore resistenza necessaria per durare tutta la vita del pistone in presenza dei più elevati carichi termici e meccanici tipici dei motori ad elevata efficienza di ultima generazione. Il rivestimento EcoTough-New Generation è una resina rinforzata con ossido di metallo che incorpora inoltre particelle di lubrificante solido. EcoTough-New Generation assicura vantaggi in termini di riduzione di attrito del pistone fino al 15% rispetto ai rivestimenti tradizionali, migliorando in modo diretto l’efficienza del motore. A seguito di numerosi test al banco e sviluppi sul motore, i pistoni campione dotati di rivestimento EcoToughNew Generation stanno attualmente completando il processo di validazione da parte delle case costruttrici. Il rivestimento EcoTough-D è stato sviluppato per i pistoni diesel in alluminio e acciaio, per applicazioni su autovetture e veicoli commerciali. Sfruttando la maggiore rigidità strutturale dei pistoni diesel e le migliori proprietà lubrificanti del gasolio, Federal-Mogul è riuscita a definire una diversa formulazione e a migliorare ulteriormente i livelli di attrito. EcoTough-D, il rivestimento a base polimerica rinforzato con fibre corte di carbonio e contenente grafite incorporata come lubrificante solido, riduce l’attrito del pistone perfino del 35% rispetto ai rivestimenti convenzionali disponibili sul mercato. Anche la resistenza all’usura è migliorata fino al 30%.
Johnson Controls lancia un nuovo prodotto
Sedili prodotti con schiume a basse emissioni
“Il nostro obiettivo è la sostituzione di materiali con prodotti a basse emissioni, idonei a una produzione in serie, che non pregiudichino le caratteristiche principali delle schiume di poliuretano quali la durata e la rigidità”, spiega Ingo Fleischer, group vice president & general manager product group Foam alla Johnson Controls Automotive Seating. “Le recenti innovazioni, quali ad esempio la nostra schiuma di poliuretano a basse emissioni, garantiscono un’aria più pulita e più sana all’interno del veicolo”. “Esaminiamo e testiamo tutti i nuovi materiali e tutte le nuove tecnologie sul mercato in un modo continuo e sistematico, in stretta collaborazione con i nostri fornitori di materiali”. “Basandoci su questi risultati, adattiamo il processo produttivo al fine di massimizzare il potenziale del nuovo materiale nella riduzione delle emissioni”, continua Fleischer “Le schiume giocano un ruolo sempre più importante nei sedili in termini di comfort e per dare forma alla seduta e allo schienale. Se si calcola un volume medio della schiuma di 0,25 m3 in un sedile di un’autovettura, questa ottimizzazione della formula supporta i nostri sforzi volti a creare un ambiente interno più pulito e più sano”. “Nel corso degli anni, siamo stati in grado di migliorare non solo il materiale base della schiuma, ma anche i processi produttivi, i metodi di prova e nel complesso il nostro know-how tecnico”, spiega Fleischer. Oltre ad aver diminuito fino al 90 percento i COV, Johnson Controls ha anche ridotto con successo le impurità che producono cattivi odori e gli aldeidi a un minimo assoluto.
ACITOINOX al Traspoday 2016 Presentato “Eolo” il coprimozzo anteriore
Nello stand, in anteprima nazionale, il nuovo “Eolo Anteriore”, il primo coprimozzo anteriore dall’aria accattivante e seducente, pensato per soddisfare i gusti dei veri appassionati del truck tuning. Pur avendo una conformazione strutturale differente rispetto al coprimozzo posteriore, il nuovo Eolo Anteriore, ha connotati estetici in linea con il family feeling della gamma. Per migliorare la compatibilità degli Eolo con i cerchioni Alcoa e facilitare la fruibilità del prodotto durante l’utilizzo, sono state introdotte alcune modifiche che hanno determinato un lieve restyling di tutto il kit Eolo, disponibile oggi nelle finiture Super Mirror, Blue Mirror e Gold Mirror (altre finiture sono disponibili su richiesta). Eolo Anteriore è compatibile con il cerchione Alcoa 22.5x11.75 et 135; Eolo Posteriore è compatibile con il cerchione Alcoa 22.5x9.00. 60 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Pneumatici Goodyear per impieghi portuali Col “LED allarme pressione”si risparmia tempo e denaro Goodyear annuncia l’estensione della gamma di pneumatici EV-4C, destinati principalmente all’impiego sui mezzi portuali, che oggi sono disponibili anche nella misura 18.00R25. Questi pneumatici sono concepiti per supportare gli operatori portuali ottimizzando l’investimento e il costo orario grazie alla loro maggiore durata e robustezza. EV-4C nella misura 18.00R25 è concepito per essere usato soprattutto su macchine sollevatrici, impiegate nella maggior parte dei porti ed interporti di tutto il mondo. Il pneumatico presenta un innovativo battistrada che riduce le vibrazioni causate dalle larghe scolpiture, assicurando così un’usura uniforme del battistrada. Il disegno del battistrada offre elevati livelli di trazione ed eccellenti prestazioni di frenata sul bagnato, mentre la sua grande profondità aumenta la longevità della copertura, ottimizzando così il costo orario. Al fine di facilitare le attività di manutenzione degli operatori e di valorizzare i loro investimenti sui pneumatici, Goodyear introduce sul mercato una novità assoluta: l’innovativo LED Allarme Pressione, un cappuccio led che, installato sulla valvola, monitora la pressione del pneumatico e si illumina quando questa scende al di sotto del livello impostato. In questo modo è possibile ridurre i tempi necessari per il controllo dei pneumatici - verificando solo quelli con spia luminosa accesa - aumentarne la durata, garantendo un’usura più uniforme, e ridurre i costi legati al maggior consumo di carburante da parte di pneumatici con pressione errata.
B-Drive il portale dedicato alle aziende
Bridgestone, azienda leader nella produzione di pneumatici e prodotti in gomma, ha presentato BDrive, un portale innovativo che offre ai partner di canale il libero accesso online ad una vasta libreria di contenuti sul mondo Bridgestone, con risorse digitali sui prodotti e informazioni di marketing. Progettato e realizzato per consentire un facile e rapido accesso alle informazioni, B-Drive è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 tramite browser web, consentendo la distribuzione automatizzata di risorse sui prodotti e sulle campagne. “Siamo impegnati a investire in modo innovativo per supportare i nostri partner di canale con gli strumenti e le informazioni necessari ad aiutarli nelle attività di vendita e marketing” ha affermato Timothy Manuel, Director Replacement Sales Europe, Bridgestone Europe. “B-Drive è un fantastico esempio di come il rapporto con i nostri partner di canale stia continuamente evolvendosi per mettere a frutto strumenti e contenuti digitali innovativi”. Dotato di un’interfaccia intuitiva per un facile accesso alle risorse e alle informazioni digitali, il portale B-Drive è stato creato in esclusiva per le aziende in stretti rapporti commerciali con Bridgestone Europe.
VDO pronta col cambio di stagione
VDO TPMS Pro: lo strumento di diagnostica rinnovato
Grazie agli ultimi aggiornamenti del software, lo strumento opera su una tipologia di auto (brand e modelli) ulteriormente ampliata, ma anche su un numero maggiore di sensori per il canale Aftermarket. In particolare è prevista l’integrazione di nuove procedure di apprendimento per i sensori montati su alcune tipologie di auto e di brand, ma anche per le nuove tipologie di sensori sviluppati in modo specifico per il canale dei ricambi. Inoltre l’ottimizzazione di alcune funzioni – ad esempio quella relativa alla tracciabilità dello storico delle ultime operazioni effettuate – fa in modo che il sistema possa riconoscere in maniera automatica le attività identiche ripetute, fornendo così una sola segnalazione. TPMS Pro permette alle officine di leggere, verificare e programmare i sensori di pressione degli pneumatici (sia originali che del canale aftermarket) della maggior parte dei produttori. Oltre alla pressione delle gomme, si possono quindi rilevare - in tempi rapidi - informazioni altrettanto importanti come la temperatura, lo stato della batteria o l’ID del sensore. “Le operazioni di controllo e di diagnosi sono attività importanti e delicate e devono risultare affidabili. Gli strumenti di diagnostica ricoprono un ruolo fondamentale nel lavoro quotidiano delle officine” afferma Francesco Aresi, Responsabile Commerciale della divisione Ricambi Auto di Continental Automotive “L’esperienza e la competenza di VDO, permette lo sviluppo di strumentazione di diagnostica sempre aggiornata in grado di rispondere alle esigenze del mercato; le officine possono così beneficiare di tutti i vantaggi derivanti dall’utilizzo di strumenti di diagnostica sempre all’avanguardia”.
web News
Bridgestone ha il suo primo portale
Link utili scelti per voi www.lampa.it
L’azienda mantovana, leader nel settore di ricambi per auto, ciclo e camion, propone una vasta gamma di prodotti di alta qualità per autoricambi dal design sempre aggiornato. Il suo catalogo è consultabile online senza registrazione.
www.febi.com
febi bilstein è produttore e fornitore di ricambi per autovetture e veicoli industriali che si colloca a livello mondiale fra i leader di mercato nell’aftermarket indipendente. Febi truck division offre un’ampia gamma di ricambi per tutti i modelli in commercio, con la qualità di primo impianto.
www.mecarparts.com
TRW offre il “Perfect Match”
Programma di dischi e pastiglie freno per veicoli commerciali
Il “Perfect Match” proposto da TRW Aftermarket per i veicoli più pesanti e potenti è costituito da un programma avanzato di dischi ad alto contenuto di carbonio e da una gamma specifica di pastiglie freno realizzate con un innovativo materiale d’attrito, concepito appositamente per veicoli commerciali leggeri e Sports Utility Vehicle (VCL e SUV). La particolare vocazione di TRW nello sviluppo di soluzioni innovative, in grado di anticipare le esigenze di ogni tipo di veicolo, si deve al continuo monitoraggio delle tendenze del settore e alla capacità di rispondere rapidamente alle richieste del mercato. Richard Adgey, Global Product Portfolio Manager IAM di TRW, spiega: “Alla base del successo dei veicoli più pesanti e potenti ci sono la ricerca di sempre maggiori livelli di comfort e robustezza, l’aumento del traffico e il crescente desiderio di velocità”. “Abbiamo sviluppato questo programma proprio per rispondere alle esigenze di tali veicwoli che, dovendo gestire una maggiore energia cinetica, richiedono una potenza frenante più elevata”.
Mecar ricambi online è un portale che movimenta all’anno e in tutto il mondo, più di 20 mila ricambi (sia per veicoli commerciali che per quelli industriali). Garantisce inoltre la reperibilità istantanea dei pezzi di ricambio e la consegna entro le 48 h dall’ordine. Tutti i ricambi sono garantiti dal marchio Iveco di cui Mecar è concessionaria ufficiale. TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 61
Cover story TRP
Un marchio di
qualità
A Piacenza apre il primo TRP Shop del nord Italia, completamente dedicato alla riparazione e alla vendita di ricambi originali e rivolto ai clienti con veicoli di ogni marca di Ferdinando Tagliabue
L
a lunga e prestigiosa lista di partner industriali TRP dà immediatamente la percezione della qualità e dell’ampiezza dei prodotti e dei servizi di questa azienda. Un marchio che fa capo al costruttore DAF e al Gruppo Paccar, ma che si rivolge ai possessori di mezzi di ogni Casa e – questa è la grande novità – anche a chi necessità di ricambi e assistenza per il mondo del trainato. Cogliendo l’occasione dell’apertura del TRP Shop di Piacenza, abbiamo dedicato la Cover Story del magazine AfterMarket per presentarvi meglio i vantaggi e le soluzioni per flotte e padroncini di questo importante player mondiale. Partiamo dalla qualità. I ricambi originali TRP sono realizzati in maniera tale da soddisfare pienamente i più severi requisiti in termini qualitativi stabiliti
62 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
dal Gruppo Paccar e applicabili allo specifico settore di riferimento. Ogni tipo di prodotto viene sottoposto ad una serie di test rigorosi e collaudati anche in condizioni estreme. Indipendentemente dalla marca, dal tipo o dall’età del veicolo in possesso, TRP è in grado di offrire comunque i componenti, i ricambi e, soprattutto, l’assistenza necessaria a rimettere in strada, in pochissimo tempo, un veicolo industriale, un rimorchio o un semirimorchio. L’assortimento di ricambi TRP viene costantemente aggiornato ed arricchito continuamente di nuove linee di prodotti, sempre e comunque perfettamente conformi agli standard di qualità richiesti. Qualità e affidabilità sono, dunque, requisiti fondamentali della filosofia TRP e per questa ragione tutta la sua gamma di prodotti è coperta da una garanzia della durata di un anno. Nel caso, poi, il montaggio venga effettuato nell’officina generica annessa al TRP Shop, la garanzia di un anno copre sia le parti sia la manodopera ed è valida in tutti i 1.000
punti dove il marchio TRP viene distribuito. Ed è proprio questo il secondo punto di forza che vogliamo sottolineare. La presenza capillare in tutta Europa assicura un servizio globale ovunque ci si trovi con il proprio veicolo. One stop shop Così come a fianco di un grande uomo c’è sempre una grande donna, possiamo dire che dietro ad ogni buon trattore c’è un semirimorchio, specifico per le diverse tipologie di trasporto. Ecco che allora TRP, che gode di un catalogo di oltre 70 mila articoli, oggi è in grado di intervenire sul veicolo completo, da capo a… coda. Dunque, come recita lo slogan dell’azienda, un’unica sosta per tutte le esigenze. Partendo dalla motrice o trattore che sia, fino al rimorchio e semirimorchio. Tutto è disponibile in un TRP Shop con
annessa, ovviamente, un’officina in grado di offrire i servizi di montaggio e manutenzione necessari a rimettere in strada il veicolo. Prodotti di consumo Gli autoarticolati lavorano cinque o sei giorni alla settimana per lunghe ore. Diverso, ma non meno gravoso, è l’impegno cui sono chiamati gli autocarri leggeri utilizzati nella distribuzione urbana, a breve e medio raggio, con continui stop and go e numerose solleci-
L’intervista
MASSIMO POVIA titolare di Povia Parts & Service Trucks
La recentissima inaugurazione della Povia Parts & Service Trucks (3 aprile scorso, N.d.r.), ci ha dato l’occasione per conoscere da vicino un TRP Shop e capirne il suo funzionamento e la sua utilità per i clienti del territorio. Oltre a tutto, il nuovo centro, si trova in una zona ad altissima densità industriale, nell’ambito del famoso polo logistico di Piacenza. Incontriamo, così, Massimo Povia che ci racconta la storia della sua attività, una attività legata alla sua famiglia proveniente dal mondo del trasporto e che nel 1990 ha interrotto l’attività in questo settore per seguire quello che era l’attività paterna di meccanico iniziata negli anni ’50 come riparatore generico. Nel 2000 sono iniziati i rapporti con DAF e la sede di Mantova si è sviluppata sia dal punto di vista del business, sia come numero di dipendenti, diventando una officina autorizzata DAF. Con l’ingresso nell’attività dei due fratelli avviene una forte spinta di rinnovamento e soprattutto una crescita in termini di mentalità commerciale. Viene ben compreso il concetto che il ricambio non è solo quello che viene venduto all’interno dell’officina, ma anche quello che viene proposto direttamente al cliente. E così Massimo Povia si è “tolto” la tuta da meccanico per indossare il camice da magazziniere, orientandosi maggiormente in questo modo verso la piena soddisfazione delle esigenze del cliente, proponendogli esattamente ciò di cui ha bisogno e “a domicilio”. Tutto ciò è avvneuto quando il progetto TRP era ancora embrionale, in pratica ancora un catalogo di ricambi che venivano proposti all’interno delle officine.
“Come TRP Shop & Service, siamo in grado di accogliere i clienti di tutte le marche offrendo loro un servizio di officina, e non solo di vendita di ricambi al banco - ci dice con il giusto orgoglio Massimo Povia – e lo mostriamo anche in questa occasione. Entra un veicolo, di qualsiasi marca e c’è la gamma di ricambi anche per loro”.
tazioni dovute al traffico cittadino. Dunque sia per gli autoarticolati che operano sulla linea sia per i veicoli più leggeri destinati alla distribuzione, il lavoro è comunque pesante e mette a dura prova ogni parte del motore, la trasmissione, gli assi. Insomma tutto ciò che è in movimento. Per questa ragione tutto deve essere perfettamente lubrificato e ingrassato in modo da assicurare sempre il perfetto funzionamento, ad elevate temperature di esercizio così come in ogni condizione di strada e tiplogia di trasporto. Ecco che allora TRP ha il prodotto più adatto a soddisfare ogni esigenza di officina, così come gli strumenti per rendere più facile ogni intervento di assistenza e manutenzione. Tutto ciò è reso possibile da una gamma completa di materiali di consumo che comprende sigillanti e adesivi, lubrificanti e grassi, prodotti per la pulizia, tutti testati e approvati secondo i più elevati standard. Non solo: entrando nel TRP Shop, il cliente ha la possibilità di scegliere in autonomia dagli scaffali il prodotto di cui ha bisogno, senza il “filtro” di un bancone. In Italia è un approccio assolutamente nuovo. ●
Cosa ha fatto fare il salto di qualità? “Una importante svolta nell’attività – risponde Massimo Povia – è stata rappresentata dal venditore esterno, soluzione che è nata sulla sede di Mantova e prevedeva la visita alle locali officine su percorsi ben definiti e con la consegna dei ricambi il giorno successivo, come avveniva nella più classica attività dei ricambisti. Oggi il venditore è però anche un consulente che sente le esigenze del cliente e sa valutare le necessità future, sa valutare quello che viene proposto da altri e porsi come alternativa grazie ad una ampia gamma di prodotti che TRP può fornire, con in più i consigli tecnici di una officina competente.” L’attività si è sviluppata in fretta? “Ad un primo venditore esterno ne è seguito un altro (dopo due anni) e poi ci è venuta voglia di investire nella zona di Piacenza, dove ci troviamo ora, che è una zona di grandi autotrasportatori, grandi flotte, dove si sono bravissimi meccanici e anche bellissime officine interne. Qui abbiamo il Service e lo Shop. Il Service verrà seguito da mio fratello che ha una grande esperienza su tutte le marche – precisa Massimo Povia – replicando in un certo senso la precedente esperienza della sede di Mantova.” Il TRP da quando ha aperto i battenti? “Nonostante che l’inaugurazione ufficiale per il pubblico sia oggi, la nuova sede di Piacenza è operativa, per la Camera di Commercio, dall’8 di gennaio di quest’anno (2016). Il personale è costituito oltre che dai due venditori esterni, un magazziniere interno e due meccanici.” Il futuro è l’e-commerce… “Sì, questa è una delle possibilità di acquisto. Dopo la consegna della password al cliente, questi può entrare sul catalogo TRP (o DAF) e, individuato il prodotto interessato, può cliccare, metterlo nel carrello e concludere l’ordine. A questo punto la merce può essere ritirata direttamente al magazzino di Piacenza, oppure essere consegnata da uno dei venditori esterni presso la sede del cliente. La clientela è estremamente eterogenea ed è composta da flotte e da padroncini. La flotta non viene qui in sede ma siamo noi a visitarla e a proporre i prodotti, cosa che invece fa il padroncino che trova nello shop il suo punto ideale in cui ha l’occasione di vedere e toccare con mano ciò che deve acquistare. Inoltre, la flotta è più sensibile al prezzo ed il vantaggio di TRP è quello di poter essere estremamente competitivo. Lo slogan One stop One shop è sicuramente un punto vincente di TRP. Il mio sogno è che il cliente entri qui e non abbia più bisogno di andare da nessun’altra parte”.
Contatti
POVIA - PARTS & SERVICE TRUCKS Via P. Belizzi, 38 - 29122 Piacenza Telefono: 0523.1620102 e-mail: info@officinapovia.com
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Mercato
Autocarri e rimorchi, continua il trend positivo. Autobus giù Da aprile ANFIA cambia il sistema di lettura dei dati di mercato dei veicoli industriali e il trend si conferma positivo, autobus a parte, con ricadute positive anche sull’aftermarket di Goffredo Gualandi
I
mportante novità nella lettura del mercato dei veicoli industriali, autocarri e autobus e dei veicoli trainati: da aprile scorso ANFIA pubblica i dati delle nuove immatricolazioni presenti nell’Archivio dei Veicoli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che viene aggiornato con la data di rilascio della carta di circolazione. Questo per dare una lettura puntuale e definitiva del mercato. “Con l’adozione di questo criterio” – comunica ANFIA – “si evitano stime di mercato generate dalla lettura dei dati secondo la data di rilascio della targa, le cui code immatricolative aggiornano l’archivio con 3-4 mesi di ritardo”. I nuovi dati A marzo 2016, sono stati rilasciati 1.592 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+22% rispetto a marzo 2015) e 1.755 libretti di circolazione di rimorchi e semirimorchi pesanti, con ptt superiore a 3.500 kg (+89,3%). Nel primo trimestre 2016, sono stati rilasciati 4.610 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+19,2%) e 3.977 libretti di circolazione di rimorchi e semirimorchi pesanti (+41,8%). La strada, dunque, continua ad essere la modalità di trasporto merci preferita nel nostro Paese anche se in Italia, il calo dei
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volumi delle merci trasportate è stato maggiore rispetto alle media UE, determinando una contrazione più accentuata delle vendite di veicoli adibiti al trasporto merci con ptt superiore a 3.500 kg, con conseguenze molto pesanti per il comparto produttivo nazionale. Nel 2015, le immatricolazioni di autocarri e rimorchi-semirimorchi hanno registrato incrementi del 19,7% e del 54% rispettivamente. Nello stesso anno, anche i dati di traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade misurati in milioni di veicoli-km sono stati positivi: +3,8% rispetto al 2014. La ripresa e il mantenimento di un trend con il segno più del mercato dei veicoli industriali e dei veicoli trainati sono stati determinati dall’adozione di misure pubbliche varate dal Governo a sostegno del rinnovo delle flotte. La sostituzione più rapida dei mezzi di trasporto che deriva da questi provvedimenti, favorisce inoltre l’immissione su strada di veicoli nuovi con ridotti standard emissivi (Euro VI) e con alimentazione alternativa, in particolare, metano e metano liquido, nonché di semirimorchi per l’intermodalità marittima e ferroviaria. La stessa positività non si riscontra nel mercato degli autobus con ptt superiore a
3.500 kg che registra una contrazione del 39,3% a marzo 2016, per un totale di 201 libretti rilasciati, mentre nel primo trimestre il calo si attesta al 12,7%, con 645 libretti rilasciati. Un inizio anno molto negativo, quindi, considerando che il parco circolante autobus - sia pubblico che privato – in Italia ha un’età media di circa 13 anni (7,9 anni in Francia, 6,9 anni in Germania e 7,7 anni in Regno Unito). Si tratta di un comparto che, per quanto riguarda il TPL in senso stretto, dipende interamente dalla domanda pubblica e che, quindi, è andato ridimensionandosi di anno in anno a causa del pesante indebitamento pubblico e del conseguente progressivo taglio delle risorse pubbliche disponibili. Tornando ad autocarri e rimorchi è’ facile prevedere che il trend positivo di immatricolazioni nuove avrà riflessi interessanti sulla componentistica e sull’aftermarket. In particolare per quanto riguarda i truck dove, come risulta dal servizio sui finanzimenti in questo stesso numero di TOE-AM, il cliente si indirizza in misura sempre maggiore su soluzioni di acquisto dei veicoli che prevedano contratti di manutenzione e riparazione e di conseguenza utilizzo di ricambi.●
Tecnologia
Sempre connessi A Dusseldorf in una giornata interamente dedicata alla stampa mondiale, Daimler Trucks ha presentato le innovazioni previste per la connettività. Un sistema in cui ognuno comunica con gli altri e la rete comunica con tutti, creando vantaggi comuni
U di Francesco Oriolo
n perfetto esempio di archeologia industriale, poco distante dall’aeroporto di Dusseldorf, quello dove Daimler Trucks ha celebrato l’evento “Shaping the future”, campus dedicato alla connettività. Giornalisti giunti dai cinque continenti che per un’intera giornata sono stati intrattenuti sulla visione di Daimler Benz sul veicolo da trasporto di un futuro prossimo, attraverso interventi e workshop. Nelle lisce pareti bianche
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dell’edificio che ha ospitato il meeting, erano incastonate colonne di ferro antico, strutture portanti perfettamente restaurate, a rappresentare la continuità e insieme la diversità tra la cultura industriale del secolo scorso e la nuova Rivoluzione Industriale. Jeremy Rifkin, settantenne economista e futurologo americano, consigliere di aziende e capi di stato, nel suo intervento visionario ha sottolineato come il futuro passerà attraverso la sharing economy e l’internet delle cose. In questo scenario si colloca la connettività o interconnessione. Nel suo intervento Wolfang Bernhard, membro del board di Daimler AG con la responsabilità di Daimler Trucks & Buses, ha sottolineato come Daimler stia “collegando il camion con internet, facendone il nodo di dati per la rete logistica e mettendo in collegamento tutti i soggetti coinvolti nelle merci: autisti, responsabili del traffico, operatori di flotta, officina, produttori e le compagnie di assicurazione o le autorità che ricevono le informazioni in tempo reale”.
direzione. In questo modo il loro comportamento diventa calcolabile ed è possibile regolare con sicurezza la distanza. Un primo ulteriore sviluppo dell’Actros a guida autonoma grazie all’interconnessione è rappresentato dal sistema Highway Pilot Connect. Qui la connettività gioca un ruolo determinante. Grazie all’interconnessione, due o più autocarri possono marciare in colonna (“platooning”) mantenendo la stessa velocità e una distanza di sicurezza minima consentita di 15 m. La minore distanza diminuisce la resistenza aerodinamica, riducendo il consumo di carburante e le emissioni, in media anche del 7% per tutti i veicoli che partecipano al convoglio. HighwayPilot Connect: il platooning di Daimler Trucks
Oltre 365 000 Truck Daimler in rete Per il costruttore tedesco la connettività non è una scoperta recente. Infatti, dal 2013 a livello mondiale ha inserito oltre 365.000 veicoli nella connettività. Gli ingegneri del progetto Prometheus, fin dal 1986, posero le basi per il veicolo interconnesso di oggi. A partire dagli anni ’90, partì un progetto specifico denominato “Promote Chauffeur”: due autotreni, collegati elettronicamente tra loro, procedevano a breve distanza l’uno dall’altro. A partire dal 2000, con l’arrivo della telematica, Daimler equipaggiò i primi veicoli con il sistema FleetBoard. In tal modo, l’autocarro divenne per la prima volta un elemento pienamente integrato della catena logistica dei trasporti. Oggi nell’importante mercato dei veicoli industriali nordamericano, Daimler Trucks North America porta avanti le sue attività nel settore dei servizi interconnessi attraverso
la partecipazione alla Zonar Systems Inc., sviluppatore e fornitore leader nel campo delle soluzioni logistiche, telematiche e di connettività. Daimler Trucks North America e Zonar sono uniti da una partnership che dura da cinque anni e che è iniziata con il lancio sul mercato del sistema di telediagnosi “Virtual Technician”, per poi proseguire con lo sviluppo della soluzione completa “Detroit Connect” che consente inviare una “fotografia” in tempo reale delle condizioni tecniche del motore al Servizio Assistenza Clienti di Detroit. Lo stadio di sviluppo successivo è stato la guida autonoma, come dimostra il sistema Highway Pilot, che scannerizza l’area antistante a corto e lungo raggio con la massima precisione grazie a sistemi di telecamere e radar. Attraverso l’interconnessione, i veicoli possono scambiarsi dati sulla propria destinazione e sul senso di marcia, sulla rispettiva velocità, sulla loro posizione esatta nella corsia di marcia e anche su minime variazioni di andatura e
Quando si parla di “platooning”, si intende l’interconnessione elettronica di più autocarri su autostrade e strade extraurbane. HighwayPilot Connect si basa sul sistema HighwayPilot, sviluppata con il Freightliner Inspiration Truck e l’implementazione del sistema su un Actros Mercedes-Benz di serie. Alla base c’è l’interconnessione dei veicoli e la precisa scansione dell’ambiente circostante. Il sistema HighwayPilot Connect dispone di alcune funzioni tecniche aggiuntive rispetto allo HighwayPilot. La differenza rispetto ad altri sistemi risiede nel controllo completamente automatico delle dinamiche laterali di cui HighwayPilot e HighwayPilot Connect dispongono. È proprio questa funzionalità a rendere possibile la guida autonoma, perché interviene attivamente sullo sterzo, assistendo il conducente e alleggerendo il suo lavoro nei monotoni spostamenti a lungo raggio in convoglio. L’interconnessione degli autocarri è realizzata mediante una piattaforma telematica installata a bordo dei veicoli. Le informazioni sullo stato del convoglio e sulla situazione del traffico sono fornite al conducente da un monitor da 8” collocato sulla plancia portastrumenti. Ogni conducente conosce quindi sempre il numero di veicoli che compongono al momento il convoglio e qual è la sua posizione al suo interno. I conducenti vengono inoltre costantemente informati sulla situazione del traffico. Gli autoarticolati formano in autostrada un convoglio, mantenendosi ad una distanza reciproca di appena 15 m circa. La distanza limitata riduce notevolmente la resistenza aerodinamica e le misurazioni condotte su un percorso di prova pianeggiante con tre autoarticolati a velocità di marcia costante di 80 km/h hanno fatto registrare un risparmio medio sui consumi del 7 per cento. La guida in convoglio riduce al minimo lo spazio occupato TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 67
in autostrada. Tre autoarticolati necessitano complessivamente di appena 80 m di strada, contro i 150 m richiesti attualmente per rispettare la distanza di sicurezza. Con un tasto si forma il convoglio Ecco come si forma un convoglio: il conducente di un autoarticolato attiva il sistema HighwayPilot con l’apposito tasto blu, passando così dalla guida manuale a quella automatizzata. Il sistema HighwayPilot trasmette il segnale “HighwayPilot Connect available”. Se un altro autocarro desidera agganciarsi, il suo conducente preme un secondo tasto, azzurro, sulla plancia portastrumenti. A questo punto, il suo autocarro si collega automaticamente all’autocarro in testa e riduce la distanza fino a 15 m. Al convoglio così formato possono attaccarsi anche altri autocarri. La lunghezza massima del convoglio non dipende dalla portata del segnale di trasmissione, ma dal numero di veicoli. Un convoglio può comprendere veicoli di imprese diverse, purché dispongano tutti dello stesso standard tecnico. Il “platooning” garantisce sempre la necessaria distanza di sicurezza tra gli autocarri. Quando il veicolo in testa o un altro autocarro del convoglio frena, rallentano automaticamente anche 68 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
tutti i veicoli al seguito. Se il primo autocarro aumenta il ritmo, sempre entro i limiti di velocità ammessi, accelerano anche tutti gli altri autocarri del convoglio. I sorpassi non esistono: è il primo autocarro a dettare la velocità di tutti i veicoli. Se, lungo un tratto libero di strada, una vettura si inserisce nel convoglio, il veicolo dietro di essa aumenta immediatamente la distanza. Se il veicolo in testa si ritrova davanti un veicolo più lento, tutti i membri del convoglio adeguano automaticamente la loro velocità. Le manovre di sorpasso eventualmente necessarie vengono eseguite manualmente dagli autisti. Se il veicolo che conduce il convoglio attiva l’indicatore di direzione per cambiare corsia, l’informazione viene trasmessa ai veicoli al seguito. V2V e V2I: la comunicazione tra veicoli e tra autocarri e infrastrutture L’area antistante il veicolo è tenuta sotto controllo da una telecamera stereoscopica installata sopra il frontale, dietro il parabrezza. La telecamera ha una portata di 100 m e copre un’area di 45° in orizzontale e di 27° in verticale. Oltre a rilevare gli oggetti e lo spazio libero, la telecamera riconosce la corsia di marcia e assolve quindi una funzione fondamentale per la guida
automatizzata in corsia. Gli autocarri equipaggiati con HighwayPilot e HighwayPilot Connect dispongono non soltanto di un sistema di controllo delle dinamiche longitudinali, ma anche del controllo delle dinamiche laterali. I sensori e le immagini della telecamera sono collegati tra loro (multisensor fusion). La plancia portastrumenti dell’Actros equipaggiato con HighwayPilot e HighwayPilot Connect si distingue appena dai veicoli di serie: sul lato destro del posto di guida, si notano due tasti di colore blu per l’attivazione e la disattivazione di HighwayPilot e HighwayPilot Connect. Un LED nei due tasti segnala al conducente che il sistema è attivo. I sistemi HighwayPilot e HighwayPilot Connect trovano il loro completamento nell’interconnessione V2V e V2I, vale a dire la comunicazione Vehicleto-Vehicle e Vehicle-to-Infrastructure. Ciò significa che tutti i messaggi vengono trasmessi anche a destinatari esterni, come le stazioni di controllo del traffico che possono reagire, ad esempio modificando il limite massimo di velocità o aprendo corsie di marcia aggiuntive. Possono inoltre inviare a loro volta messaggi ai veicoli. Tutti questi dati informano per tempo il conducente e il computer del suo veicolo. In questo modo possono a sapere, ad esempio, della presenza di un ostacolo prima che si verifichi una situazione pericolosa. ●
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Servizi finanziari
2a puntata
a pensieri zero truck Continua l’inchiesta di TOE-AfterMarket nel mondo dei finanziamenti, con un focus sui veicoli truck dove l’utente professionale è sempre più sensibile al costo chilometrico
di Francesco Oriolo
P
er comprendere meglio cosa chiede oggi il cliente al momento dell’acquisto di un truck nuovo, abbiamo rivolto cinque domande alle finanziarie captive degli OEM che operano in Italia. Il profilo che si delinea è quello di una nuova figura di autotrasporatore, sensibile al costo chilometrico più che al prezzo di acquisto iniziale. All’inchiesta hanno partecipato DAF, per voce di Edoardo Gorlero, Country Manager della PACCAR FINANCIAL ITALIA, IVECO, con Monica Bertolino, Italy Country Manager Financial Service, MERCEDES, per mezzo di Enrico Ferraioli, Responsabile Marketing e Omologazione dei Veicoli Industriali Mercedes Benz Italia, RENAULT TRUCKS, SCANIA, rappresentata da Luca Patrignani, Direttore Vendite Scania Finance Italy. L’ufficio stampa di MAN ha annunciato che “Proprio in queste settimane si sta completando l’integrazione tra la precedente MAN Financial Services con VW Financial Services per cui al momento la nuova organizzazione è in fase di definizione”. Quanto pesa il finanziamento nell’acquisto di un truck? Su questo argomento im modo unanime le Case rispondono che circa il 95% dei veicoli 70 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
pesanti viene finanziato. DAF, SCANIA e MERCEDES concordano su questa percentuale e la casa tedesca aggiunge che “Sicuramente uno dei driver principali oggi è il finanziamento, in parte perchè i clienti si stanno allontanando sempre di più dal concetto del prezzo di acquisto diventando invece sensibili al costo chilometrico. Comunque in Mercedes, mediamente 1 su 3 usa la captive Mercedes Benz Financial Services”. In IVECO “La soluzione di finanziamento è determinante per effettuare l’investimento, i dati a nostra disposizione ci indicano che una parte marginale degli acquisti viene effettuata senza il supporto di una soluzione finanziaria o meglio di leasing”. RENAULT TRUCKS ritiene che “Il peso del finanziamento nella decisione di acquisto è inversamente proporzionale alla capacità finanziaria dell’azienda: più un’azienda è debole e più la soluzione finanziaria sarà
fondamentale nella decisione”. SCANIA, la cui captive dichiara di intervenire nel 45% delle vendite, ritiene che questo dato è penalizzato “dalla Legge Sabatini che ha favorito le banche anche se negli ultimi due anni la crisi ha accelerato il processo di consolidamento delle aziende in gruppi di sempre maggiore peso e importanza, rappresentando una garanzia per una captive che ha l’obiettivo di aiutare le vendite”. Le formule di finanziamento più usate Per DAF sono essenzialmente due: il leasing finanziario per i padroncini e il leasing finanziario con buy back per le flotte. Non ha dubbi IVECO che dichiara: “Certamente il leasing con offerta integrata di servizi di manutenzione e assicurativi e canoni flessibili che possano essere
adeguati ai flussi di cassa del cliente”. Leasing al primo posto per MERCEDES che sottolinea come la differenza sta nella rata finale, chi privilegia tenere di meno il veicolo preferisce una rata più bassa con valore residuo alto, chi usa il mezzo per un periodo più lungo, magari in funzione
Rata o canone all inclusive Anche qui l’opinione dei Costruttori è sostanzialmente concorde, così come le loro offerte. La rata o il canone che dir si voglia includono sostanzialmente anche i servizi accessori, in modo da avere una
sono complesse ed i trasportatori con le soluzioni di leasing finanziario ed operativo coprono gran parte dei loro investimenti. Con il cosiddetto “super ammortamento” inoltre, applicabile solo al leasing ed acquisti in proprietà, la convenienza fiscale manterrà ancora marginale il noleggio. Anche per MERCEDES e RENAULT TRUCKS Il noleggio è meno diffuso rispetto al leasing anche se è molto più flessibile. Mercedes offre il noleggio anche sui truck attraverso la captive Charterway mentre gli svedesi di SCANIA, dal loro punto di vista, non vedono una grande sviluppo “oltre che per i noti motivi legislativi, perchè sul lungo termine il cliente privilegia la scelta del leasing operativo”. Il ruolo di una finanziaria captive
di allestimenti particolari e costosi che vengono utilizzati per pochi chilometri all’anno, si orienta su una rata maggiore e paga soltanto l’1% di riscatto. Anche per RENAULT TRUCKS “Indubbiamente il leasing è la soluzione principe sul mercato sia delle captive che delle indipendenti. All’interno del leasing sta crescendo la percentuale di clienti che, per avere una rata bassa, chiedono il leasing operativo con buy-back. Mentre prima tale prodotto era richiesto solo dalle flotte, ora anche aziende di piccole dimensioni si vogliono indirizzare su questa soluzione”. SCANIA da parte sua registra che la quota di leasing operativo, con alto valore di riscatto, sta aumentando e prevedibilmente il trend sarà ancora in crescita. Il cliente, infatti, oggi si concentra sulla rata ma nel prossimo futuro l’attenzione passerà sempre di più sul costo chilometrico.
rata certa. RENAULT TRUCKS fa un distinguo, nella convinzione che nelle aziende di medio/grandi dimensioni tale concetto è ben chiaro e viene richiesto da anni. Negli ultimi tempi si stanno avvicinando a tale formula anche aziende di dimensioni minori e tale fenomeno si spiega con la forza vendita dei concessionari che è sempre più attenta a proporre una soluzione di trasporto invece della mera vendita del truck. E anche nel noleggio vale lo stesso discorso, nonostante si tratti di un comparto a sé stante. Per DAF oggi il noleggio non supera il 3%, ma in prospettiva possiamo ragionare anche di un nuovo mercato che può andare oltre il 20%. Basta vedere cosa succede in Inghilterra dove le maggiori flotte sono società di noleggio. IVECO ritiene che la situazione italiana è ancora distante da una diffusione importante nel noleggio nel settore del trasporto, le normative
La captive deve supportare le vendite, questo il ritornello, “fornendo soluzioni finanziarie specifiche per i clienti”. Insomma, una fidelizzazione del cliente con vantaggi per entrambe le parti. La captive è il partner naturale del costruttore per mille motivi: cultura del settore, vicinanza alla casa madre, capacità di fornire soluzione cucite su misura, ad esempio i pacchetti di finanziamento completi, incluso contratti di manutenzione e servizi telematici. In sintesi se l’autotrasportatore è sempre più un utente qualificato e preparato sui costi del veicolo, d’altro canto la necessità di avere la massima produttività dei mezzi, senza fermo macchina, spinge ormai non solo i grandi flottisti ma anche gli operatori piccoli e medi, verso forme di finanziamento che non sono più una rata e un tasso di interesse, ma una soluzione ad ogni problema: tecnico, assicurativo e di consumi. Il finanziamento qundi da servizio si è trasformato in “contenitore” di servizi. E le finanziarie captive delle Case costruttrici hanno capito velocemente quanto importante sia il loro ruolo nella conclusione della vendita di un truck, in un mercato del credito dove non sono più gli unici attori come negli anni della grande crisi finanziaria, quando le banche facevano orecchi da mercante alle esigenze degli autotrasportatori. Il noleggio aumenta ma le previsioni per il futuro, tra dettami legislativi e abitudini nazionali, sono divergenti. Certo la formula è ottimale per gestire punte di lavoro senza appesanntire il parco mezzi. Si delinea così il settore del trasporto professionale. E per i veicoli leggeri, sempre più importanti per il door-to-door e l’ultimo miglio, vista anche la crescita delle vendite online? Seguiteci, affronteremo l’agomento sul sul prossimo numero di TOE-AM. ● TRASPORTARE OGGI maggio/giugno 2016 71
Manutenzione
Felici di essere... senior Mr senior è il nuovo servizio di assistenza per veicoli Scania con più di 5 anni di vita. Più passa il tempo e maggiore è il risparmio di Luca Gaier
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Eterna giovinezza Allo scadere di ogni servizio di assistenza, indipendentemente dall’età del veicolo, sono molteplici le possibilità di prolungarlo o di estenderlo con formule su misura per ogni necessità. MAIN: il nuovo programma di manutenzione studiato appositamente per mantenere il veicolo in perfetta forma, lasciando a voi il piacere di guidare. Il piano di manutenzione viene impostato per singolo veicolo sulla base della configurazione, della tipologia di lavoro, dei percorsi effettuati e dei parametri di utilizzo specifici. Questi ultimi sono periodicamente monitorati dai tecnici Scania attraverso l’uso di strumenti dedicati. I programmi di manutenzione si basano su piani di intervento modulari ed allo stesso tempo estremamente flessibili, definiti in modo puntuale. Tali interventi devono essere effettuati presso la rete di assistenza Scania Italia che opera in accordo a standard elevati e che ha un rapido accesso ai ricambi Scania. MAC: è la formula semplice che abbina ai veicoli la manutenzione e la copertura sulla catena cinematica: la marcia in più del vostro veicolo che lo rende ancora più efficiente e controllato. Mac3 è la soluzione “due in uno” ossia sottoscrivendo, al momento dell’acquisto del
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Eventi
Eaton
Arriva il treno, anzi il camion Eaton lancia un roadshow in Italia per presentare soluzioni innovative che incrementano l’affidabilità dell’industria ferroviaria e lo fa con un truck di ultima generazione di Francesco Oriolo
E
se si usasse un camion per parlare di treni? Questo è quello che hanno pensato i manager di Eaton realizzando un truck appositamente dedicato, che è stato recentemente presentato alla stampa e agli opratori del settore ferroviario nella sede Eaton Fluid PoweR di Pessano con Bornago, nella prima periferia milanese. L’occasione è stata l’avvio del roadshow Eaton Mobile Technology Day che raggiungerà più di 35 importanti gestori di ferrovie, produttori di materiale rotabile e OEM in Belgio, Germania, Austria, Svizzera, Italia, Francia, Spagna e Regno Unito. Il mezzo Protagonista un semitrailer appositamente allestito trainato da un truck di ultima generazione interamente brandizzato Eaton. All’interno gli spazi sono stati suddivisi in altezza su due piani collegati da una confortevole scala. Al piano terra l’ambiente è utilizzato per presentare l’intera gamma di soluzioni elettriche e idrauliche, in grado di aiutare i costruttori di treni, i proprietari di infrastrutture e i gestori di ferrovie a migliorare la sicurezza, favorire la redditività e ottimizzare l’affidabilità. Al piano superiore è stata ricavata una comoda sala incontri in grado di ospitare 74 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
una quarantina di persone. “Abbiamo deciso di adottare questa soluzione su gomma” – spiegano in Eaton – “perchè permette una grande flessibilità di uso. Infatti, possiamo recarci direttamente nelle sedi dei nostri clienti e rimanervi più giorni, illustrando le nostre soluzioni tecniche alle diverse categorie di addetti ai lavori interessati. Pensiamo così di estendere quasta soluzione anche ad altri comparti in cui la nostra azienda è presente”. L’azienda Il settore Electrical di Eaton, le cui soluzioni per il mondo ferroviario sono protagoniste del Mobile Mobile Technology Roadshow, è leader a livello internazionale e vanta esperienza nei campi della distribuzione dell’energia e protezione dei circuiti, protezione dell’alimentazione di emergenza, controllo e automazione, illuminazione e sicurezza, soluzioni strutturali e dispositivi di cablaggio, soluzioni per ambienti difficili e pericolosi e servizi di ingegnerizzazione. Eaton è una società di gestione dell’energia elettrica, idraulica e meccanica con circa 97.000 dipendenti che vende i suoi prodotti a clienti in oltre 175 paesi e ha fatto registrare un fatturato di 20,9 miliardi di dollari nel 2015. “Con i numerosi mezzi di trasporto disponibili al giorno d’oggi, il settore ferroviario è stimolato a rendere i viaggi in treno sempre affidabili, efficienti, sicuri, confortevoli ed economici, soddisfacendo al tempo stesso le richieste
sempre più pressanti di regolamentazione e globalizzazione” - ha dichiarato Delphine Clement, Responsabile del segmento ferroviario di Eaton EMEA - “Eaton mette a disposizione dei propri clienti un’ampia gamma di conoscenze, esperienze e innovazioni, in grado di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi”. “L’obiettivo del Mobile Tech Day - ha aggiunto Marco Bellotti, Responsabile Marketing di Eaton Italia - è dimostrare come il team di progettisti di applicazioni elettriche e idrauliche di Eaton, insieme ai suoi partner specializzati, collabora con successo con il settore ferroviario italiano per essere all’altezza di queste sfide”. Mente Mauro Mezzina, Regional Sales Manager di Fluid Power di Eaton, ha precisato: “per noi è essenziale sfruttare i trent’anni di esperienza nel settore per sviluppare soluzioni innovative per i nostri clienti e far avanzare il settore verso un futuro sostenibile”. E a proposito di sostenibilità, sempre durante il Mobile Technology Roadshow, Eaton ha presentato il libro bianco dedicato alla tecnologia di media tensione che soddisferà le esigenze di elettrificazione del settore ferroviario, dal titolo Energising a sustainable rail system (Alimentare un sistema ferroviario sostenibile). Il documento verte sulle sfide derivanti dalla scelta di un sistema elettrico moderno di media tensione, un campo della tecnologia elettrica in cui negli ultimi anni sono stati compiuti enormi progressi.●
Tecnologia EFB – una nuova generazione di batterie per veicoli commerciali pesanti. Chi l’ha avviata ?
La unica VARTA® Promotive EFB è una batteria realizzata appositamente per veicoli commerciali ad elevate prestazioni con alto numero di cicli di carica e scarica. La Promotive EFB è conforme ai requisiti di resistenza a forti vibrazioni. Le sue caratteristiche tecnologiche assicurano migliori prestazioni e ottima affidabilità. L’innovativo circolatore di acido previene efficacemente la stratificazione dell’acido che è il problema comune con le applicazioni deep cycling. Prodotta in Europa con i massimi standard di qualità, la Promotive EFB alimenterà in modo affidabile flotte commerciali e ridurrà drasticamente i periodi di inattività. Più informazioni su www.varta-automotive.com
It all starts with
Speciale batterie
sensibili
La batteria rappresenta un elemento vitale nel veicolo e richiede cura nella scelta e nella gestione per migliorarne la vita utile di Francesco Oriolo
S
ta a vedere che le batterie sono come le persone: meteopatiche, cioè sensibili al tempo atmosferico. Questi strumenti così essenziali per la vita del veicolo, che si tratti di un’automobile, un commerciale o un truck, sono nel contempo uno di quegli elementi a cui siamo così abituati da pretenderne sempre la massima efficienza, senza pensare a tutte le importanti funzioni che assolvono. Come il cuore nell’organismo umano, la batteria è il cuore pulsante del veicolo, se collassa anche il veicolo si ferma. Resta il fatto che, come spiega il professor Silvano Guelfi del Politecnico di Torino, “a fronte di un mercato dell’aftermarket che ha visto nel 2015 performance record in
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tutti i segmenti, la domanda di batterie pur con segno positivo, è stata leggermente inferiore alla performance del settore ed essendo a valle di due inverni nè freddi nè caldi, una correlazione sicuramente esiste”. Quindi, agenti atmosferici a parte, l’importante è avere batterie sempre efficienti, sia per l’avviamento che per supportare tutte le varie funzioni collegate all’elettronica che i moderni mezzi offrono all’autista. Anche il caldo non aiuta Sicuramente le caratteristiche qualitative delle batterie attualmente usate su veicoli commerciali sono elevate, inoltre l’adozione sui truck come primo
impianto della doppia batteria e in qualche caso anche della terza, dedicata esclusivamente all’alimentazione dell’elettronica, ha praticamente azzerato la possibilità di problemi generati dagli accumulatori. Gli esperti sostengono che in questi ultimi decenni di forte innovazione del veicolo e di massiccia introduzione dell’elettronica, la batteria non ha visto una pari velocità di innovazione. Dalla classica batteria al piombo alla batteria piombo-calcio o piombo-argento che sviluppa una maggior forza sulla batteria, la tecnologia è rimasta la stessa. Oggi però la sperimentazione sta avanzando velocemente e si studiano soluzioni alternative, come l’utilizzo del litio. Comunque la sensibilità alle variazioni atmosferiche rimane, infatti anche il caldo non fa bene all’accumulatore. Le batterie sono studiate per operare in una fascia di temperatura a seconda della quale il risultato è più o meno performante. Certo con il freddo la batteria potrebbe avere problemi ad avviare ma a temperature molto basse
al tempo
che i tecnici fissano a circa -30 gradi, per contro con il caldo la batteria si surriscalda, considerata pure la vicinanza al motore, e questo può provocare l’essicazione degli elementi. Chi vende accumulatori da molti anni sostiene che “si cambiano tante batterie in inverno perchè ha fatto troppo caldo in estate e viceversa che è esattamente il contrario di quello che si ritiene normalmente”.
viene restituito evitando l’assorbimento del liquido degli elementi e allungando di conseguenza la vita della batteria. Altro fattore importante per una lunga vita delle batterie è la posizione del vano in cui sono alloggiate che deve essere il più possibile al riparo da vibrazioni, altro elemento che influisce in modo estremamente negativo sull‘efficienza e sulla vita stessa della batteria. La tecnologia di questo importante componente del veicolo va verso un maggiore alleggerimento, una maggiore durata nel tempo, la diminuzione delle dimensioni, una minore manutenzione e un maggior numero di cicli e una sempre maggiore sicurezza a prescindere dalle differenti condizioni atmosferiche. Infine il modo migliore per avere una batteria sempre performante è evitare, quando possibile, di fare tanti avviamenti e poca strada. “Ormai i grandi players in questo settore non sono molti e la qualità è assolutamente adeguata” – afferma Guelfi – “di sicuro c’è una forte battaglia di prezzo, ma visto l’andamento generale del settore aftermarket è prevedibile che anche questo componente farà registrare ottime performance di vendita.” Sia con la neve sia con il sole. (segue a pag.78)
Batterie più leggere e di minori dimensioni Oggi i produttori di batterie, relativamente alle esigenze specifiche degli operatori professionali del trasporto, in particolare sui veicoli medi e pesanti, stanno lavorando sull’evoluzione delle batterie che, in caso di surriscaldamento, provocano un effetto condensa il cui vapore
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(segue da pag.77)
JOHNSON CONTROLS: l’affidabilita’ testata
Johnson Controls Power Solutions è leader nella produzione di batterie per il settore automotive a livello globale e fornisce ogni anno circa 140 milioni di batterie a case costruttrici e al settore aftermarket. L’intera gamma di batterie al piombo acido e agli ioni di litio della società è in grado di fornire l’energia necessaria a quasi ogni tipo di veicolo, inoltre il sistema di recycling (raccolta di batterie esauste) della società Johnson Controls ha fatto sì che le batterie automobilistiche siano diventate il prodotto di consumo più riciclato al mondo. Globalmente, 15.000 addetti sviluppano, producono, distribuiscono e riciclano batterie in oltre 50 siti. Il player mondiale ha editato una brochure per la corretta realizzazione dei test sulle batterie specificando che in Europa ogni anno vengono condotti innumerevoli test di batterie per auto seguendo le procedure più disparate, ma non sempre tali test rispecchiano le esigenze dei consumatori. Per questo motivo, secondo Johnson Controls, occorre richiamarsi a una norma, la norma EN 50342-1-Test, che contempla il controllo di varie caratteristiche, come la potenza elettrica, la durata prevista e la sicurezza di una batteria. Le procedure prescritte sono decisamente severe e sottopongono la batteria alle massime sollecitazioni in una serie di prove certificate. Nel complesso il consumatore ricava da tale test un quadro assolutamente obiettivo sulla qualità di un tipo di batteria e cioè uno strumento valido per prendere le sue decisioni d’acquisto future. Naturalmente anche su web le informazioni sono esaustive e dettagliatissime, raggiungendo il sito www.varta-automotive.it. Il vademecum L’azienda distribuisce anche un sintetico vademecum per la corretta installazione e ricarica delle batterie. Per installare: fissare saldamente la batteria, non coprire i fori di degassamento ed evitare che si sporchino eccessivamente, assicurarsi che l’aerazione sia sufficiente, prima dell’installazione/disinstallazione spegnere tutti i componenti per evitare la formazione di scintille e quando si toglie la batteria, scollegare prima il polo negativo, quindi quello positivo; quando si collega la batteria, collegare per ultimo il polo negativo per evitare il pericolo di provocare un corto circuito con gli utensili. Per ricaricare: assicurarsi che l’ambiente sia aerato, non caricare mai batterie gelate o la cui temperatura superi i 45° C, prima collegare il polo positivo della batteria al polo positivo del caricabatterie, e solo dopo collegare il polo negativo della batteria al polo negativo del caricabatterie, infine accendere il caricabatterie solo dopo aver collegato completamente la batteria e a carica ultimata disconnettere per primo il caricabatterie. I prodotti Infine attraverso la tecnologia avanzata della gamma VARTA® Promotive, Johnson Controls offre la giusta batteria per fornire energia ad una vasta gamma di strumenti elettrici e ad una lunga lista di tecnologie e caratteristiche di un veicolo. Dai camion ai furgoni, ai veicoli a lunga percorrenza, agli autobus, ai camion dei pompieri, alle mietitrebbie, ai veicoli industriali, la gamma VARTA è stata studiata
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per ridurre i tempi di fermo e i costi. “Con la nuova batteria VARTA Promotive EFB, i ricambisti e le flotte potranno offrire ai loro clienti una nuova tecnologia innovativa che soddisfa i requisiti dei camion di oggi, fornisce extra affidabilità e aiuta a prevenire guasti”, dice Florence Bailleul, vice president & general manager Aftermarket EMEA. Oltre alla batteria VARTA Promotive EFB gli altri prodotti VARTA offrono numerosi vantaggi perché, anche la VARTA Promotive Silver esente da manutenzione e la VARTA Promotive Blue, riducono significativamente il numero di malfunzionamenti rispetto a batterie convenzionali. Questo è possibile grazie alla tecnologia VARTA in cui ripongono fiducia molti produttori leader di veicoli commerciali. VARTA Promotive Silver EFB La nuova batteria VARTA Promotive EFB con tecnologia Enhanced Flooded è la prima batteria EFB per veicoli commerciali con l’innovativo circolatore di acido che previene la stratificazione dell’acido. Prodotta specificatamente per veicoli commerciali ad elevate prestazioni con uso ciclico pesante, notevoli richieste energetiche ed alto fabbisogno in termini di resistenza alle vibrazioni. VARTA Promotive Silver È una batteria studiata per veicoli commerciali con performance elevate, ad alto assorbimento e che richiedono la massima resistenza alle vibrazioni e supera i requisiti EN Super Heavy Duty (SHD - norma EN 4) e di resistenza alle vibrazioni (V3). Sicurissima, grazie alla tecnologia del coperchio a labirinto, ai rompifiamma integrati, ai copripoli e agli speciali tappi. Le altre caratteristiche sono: Autoscarica ridotta grazie alla tecnologia della griglia in lega calcio-argento e conservabile in magazzino fino a 18 mesi. Si tratta della più recente tecnologia di batterie nel mercato OE e HD e un consumo d’acqua minimo per un notevole risparmio sui TCO. VARTA Promotive Blue Questo modello è stato realizzato per veicoli commerciali con performance elevate e assorbimento standard. Tecnologia Extended OE e un consumo d’acqua minimo per un notevole risparmio sui TCO, soddisfa i requisiti EN (EN 3 standard) e di resistenza alle vibrazioni (V2). Anch’essa sicurissima grazie alla tecnologia del coperchio a labirinto, ai rompifiamma integrati, ai copripoli e agli speciali tappi e con autoscarica ridotta. È conservabile in magazzino fino a 15 mesi. VARTA Promotive Black I veicoli meno recenti e quelli a basso assorbimento, tra cui bulldozer, minibus e piccoli trattori, hanno comunque bisogno di una potenza elevata e affidabile. Grazie alla sua collaudata tecnologia ibrida, VARTA Promotive Black assicura una riserva di energia considerevole. E in condizioni di lavoro normali non richiede manutenzione, il che si traduce in costi complessivi inferiori. Ideale per veicoli con esigenze energetiche meno complesse, la tecnologia OE standard e un basso consumo d’acqua consentono di ridurre il TCO per i veicoli di base e soddisfa i requisiti EN (EN 2 standard) e di resistenza alle vibrazioni (V1).
Azienda del Mese HELLA
E luce fu
HELLA, con una storia centenaria, si pone oggi all’avanguardia nei sistemi di illuminazione e non solo
A cura della Redazione
H
ELLA è un’azienda dall’esperienza centenaria ricca di risultati e di successi. Nata in Gemania nel 1899, oggi con oltre 24.000 articoli, si pone tra i principali fornitori di componenti delle più grandi case automotive mondiali, offrendo un’ampia gamma di prodotti: dall’Illuminazione all’Elettrico e all’ Elettronica, al Thermo Management e al Garage Equipment, per autovetture e veicoli commerciali. Riconosciuta come leader mondiale nella fornitura di sistemi di illuminazione per autoveicoli, la storia di HELLA segue di pari passo quella dell’automobile di cui ha contribuito in modo determinante allo sviluppo. La storia italiana della HELLA ha origine nel 1986 e questi trent’anni anni sono stati punteggiati da importanti eventi che hanno visto l’apertura, nel 1992 della HELLA SPA di TORINO, sede per il primo equipaggiamento e nel 2009, l’inaugurazione la nuova sede di Settala, in provincia di Milano, presso la quale, l’anno successivo, è stato implementato l’innovativo sistema per la gestione del magazzino “Pick by voice”.
di illuminazione introdotti negli ultimi anni, quali l’AFS (Advanced Frontlighting System), sistema di illuminazione intelligente che si adatta di volta in volta alle condizioni di guida e atmosferiche e il recente AFL (Adaptive Forward Lighting), sistema distribuzione della luce che si adatta automaticamente alla velocità e al profilo della strada, la nuova svolta di HELLA sta oggi nel LED. Il faro a LED sviluppato da HELLA per la Cadillac Escalade Platinum ha ottenuto a Detroit il PACE Finalist Award. La tecnologia LED è sempre più utilizzata ed in via di sviluppo per la progettazione di nuovi sistemi di illuminazione per garantire il massimo del comfort e della sicurezza, senza rinunciare all’estetica ed al design. Sulla versione top il design sofisticato e la tecnologia ottica a LED intelligente, vengono riuniti in modo ottimale all’interno di uno spazio ridotto: 64 moduli LED consentono la distribuzione della luce necessaria ad ogni situazione, che viene adattata alle condizioni meterologiche stradali e alla velocità, accendendo o spegnendo in modo automatico singoli LED. La gamma prodotti
La tecnologia LED Oltre ai proiettori allo xeno che hanno rappresentato un deciso passo avanti in termini di innovazione, e i sistemi avanzati
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Il nome HELLA non significa però soltanto sistemi di illuminazione. Negli ultimi anni sono state ampliate le linee Elettronica ed Elettrico, nonché quella del Thermo Management
attraverso la Joint Venture Behr Hella Service e portando i prodotti allo stesso livello di eccellenza dei prodotti di Illuminazione. La Gamma Behr Hella Service copre due aree principali, Raffreddamento Motore e Aria Condizionata con un’ampia gamma di prodotti di alta qualità per Autovetture e Veicoli Commerciali Leggeri e Pesanti. Nella strategia Parts, Tools and Services HELLA ha stretto ulteriori joint venture, come quella con Hella Gutmann Solutions per i sistemi di diagnosi, la banca dati tecnica, i servizi di assistenza telefonica, la formazione per le officine, il service dei sistemi A\C con la gamma di stazioni di ricarica Husky e altri 800 codici per un service completo al riparatore. Inoltre, nell’ottica di ampliamento dell’offerta ai clienti, è stata completamente ridisegnata la Gamma Batterie HELLA con un prodotto di elevata qualità e massima affidabilità ed è stata introdotta la nuova linea frenante Mintex con una gamma completa di pastiglie freno, dischi, ganasce e tamburi freno. Una crescita organica, solida e costante, ha permesso a HELLA di estendere il proprio raggio d’azione sul mercato in modo da offrire ai rivenditori e alle officine i servizi supplementari necessari per lavorare in modo pratico, facile e proficuo. ●
Daniela Basilico Comunicazione (Mi) - www.danielabasilico.com
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Il bollettino dell’Autocarro
emissioni a norma
L’
Europa è stata la prima regione al mondo ad introdurre una valutazione del comportamento, in condizioni reali di guida, dei sistemi di controllo delle emissioni a bordo degli autoveicoli leggeri durante il processo di omologazione, al fine di integrare l’attuale prova su banco a rulli in un ciclo di guida armonizzato. E’ stata infatti prevista, attraverso il pacchetto normativo RDE - Real Driving Emissions - una nuova prova per misurare le emissioni nelle reali condizioni di guida, con limiti obbligatori. Il cosiddetto secondo pacchetto RDE per gli autoveicoli leggeri, rilasciato dal TCMV, organo tecnico della Commissione europea, composto dai rappresentanti dei 28 Stati Membri, a ottobre 2015, e recentemente approvato dal Parlamento europeo, sarà obbligatorio per i veicoli di nuova omologazione dal 1° settembre 2017 per quanto riguarda le autovetture, e dal 1° settembre 2018 per i veicoli commerciali leggeri di classe II e III.
base di un fattore finale di conformità di 1.5, entrerà in vigore il 1° gennaio 2020 per le autovetture di nuova omologazione e il 1° gennaio 2021 per tutte le nuove autovetture vendute. I veicoli commerciali leggeri di classe II e III dovranno rispettare i nuovi standard (Euro 6d - TEMP e Euro 6d) un anno dopo. L’Europa è in prima linea anche nella lotta globale ai cambiamenti climatici, attraverso la definizione di obiettivi molto ambiziosi per la riduzione delle emissioni di CO2 degli autoveicoli leggeri. Il Regolamento 510/2011 per i veicoli commerciali leggeri ha definito per la prima volta degli standard da rispettare nella limitazione delle emissioni di CO2 delle rispettive flotte di nuovi veicoli immatricolati nel Vecchio Continente, standard che sono entrati in piena applicazione lo scorso anno. Entrambi i regolamenti sono già stati modificati per introdurre una successiva fase di riduzione delle emissioni nel 2020, con applicazione completa un anno dopo. Le nuove proposte di Regolamento, con i target post 2020 – si spera in un adeguato lead time che ne fissi il raggiungimento, ad esempio, al 2030 – sono attese per la prima metà del 2017.
I nuovi standard Tutte le nuove autovetture vendute in Europa dal 1° settembre 2019 dovranno essere adeguate allo standard Euro 6d-TEMP, con un limite di non eccedenza, mentre lo standard Euro 6d completo, con NTE sulla
82 maggio/giugno 2016 TRASPORTARE OGGI
Il ruolo dei produttori di veicoli industriali Nel frattempo, le istituzioni europee stanno lavorando a stretto contatto con i rappresentanti dell’industria e non solo,
per definire nel dettaglio la futura procedura di dichiarazione dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2 dei veicoli industriali. Mentre lo strumento di simulazione (VECTO) sviluppato per il calcolo della CO2 emessa è in fase di finalizzazione, sulla definizione dei principi e dei limiti dello schema di dichiarazione finale la discussione è ancora aperta. A questo proposito, i produttori di veicoli industriali stanno dando un significativo contributo, assicurandosi, attraverso le loro competenze, che una serie di specificità del settore vengano tenute in debita considerazione nella definizione della procedura completa. Tra queste, ad esempio, il principio del “lavoro fatto” (“work done” principle), che porta alla scelta del parametro di riferimento appropriato, ad esempio grammi di CO2 per tonnellata/km; l’approccio integrato, secondo cui tutte le parti in causa contribuiscono alla complessiva riduzione di CO2; la segmentazione dei veicoli basata sulla reale applicazione del veicolo finito, in modo da individuare un valore specifico per ogni differente destinazione d’uso, ad esempio combinazione trattore/semirimorchio per il trasporto a lunga percorrenza. Infine, un ulteriore elemento che presto completerà il quadro normativo europeo è la nuova procedura dei test di omologazione WLTP (World Harmonised Light-Duty Test Procedure), in sostituzione dell’attuale ciclo di prova NEDC (New European Driving Cycle) sia per le emissioni di gas inquinanti, sia per le emissioni di CO2 degli autoveicoli leggeri. La nuova procedura di test sarà oggetto di uno specifico Regolamento europeo che, con ogni probabilità, verrà emanato in tempo per introdurre il WLTP insieme al pacchetto RDE. L’applicazione del WLTP alla rilevazione delle le emissioni di CO2 potrà avvenire soltanto alla conclusione di un elaborato esercizio di correlazione, che permetta di definire gli standard di performance specifici per i vari Costruttori relativamente ai target fissati per il 2021. ●