In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - luglio 2016 - n. 188
dealer PEUGEOT
PROFESSIONAL a Torino Locauto Due
ruote commerciali
DAILY E6
dal tetto d’Europa Iveco lancia la nuova versione
FULLBACK
Fiat Professional fa del pick-up il suo cavallo di battaglia
SPRINTER
al mitico Mercedes dedichiamo StoryVan e le nuove versioni
ruote industriali
VIAGGIO IN VOLVO TRUCKS GROUP
i valori di un gruppo con Giovanni Lo Bianco e poi Claudio Gallerani per Volvo Trucks e Giorgio Orsenigo per Renault Trucks e il T 2016
le grandi interviste Sandro MANTELLA
in UNRAE per la sezione trainati
professione camionista
Una nuova rubrica sulla passione Cover Story: Petronas - Finanziamenti ZF: interventi indispensabili - ANFIA
sommario
luglio 2016
www.trasportale.it
n.188
pg. 36 IL DAILY DIVENTA EURO 6 Sempre più ecologico, sempre più efficiente e sempre più confortevole
IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni
4 6 8 11 15 16 19 20
EDITORIALE
di Luca Barassi
Il punto di vista del Direttore
EDITORIALE
di Ferruccio Venturoli La voce della passione
il notiziario
In breve le notizie più importanti del settore
LA STERZATA
In copertina: In un viaggio in La voce appassionata della categoria Gran Bretagna abbiamo avuto NON SOLO TIR modo di conoscere di Alessandro Musumeci le ultime novità Tutto quello che non è veicolo industriale di Petronas e in particolare il nuovo IL DORSALE Urania, il lubrificante di Gian Paolo Pinton con la tecnologia Il contr’altare del Frontale ViscGuard.
di Roberto Sterza
volta pagina di Paolo Volta
Un Professore prestato alla Logistica
porto franco di Franco Oriolo
Tra le pieghe della società e del mercato
In copertina: A due anni dal lancio della nuova gamma, Renault Trucks lancia il T 2016, l’ammiraglia che migliora in performance, sicurezza e costi di esercizio.
Le grandi interviste
22 26
SANDRO MANTELLA: IL TRAINATO IN UNRAE La Sezione Veicoli Industriali dell’associazione si arricchisce di un gruppo di rimorchisti e allestitori VOLVO GROUP TRUCKS: IL VALORE DEI VALORI Con Giovanni Lo Bianco, Claudio Gallerani e Giorgio Orsenigo abbiamo guardato dentro al gruppo
Ruote industriali
30 34
PROFESSIONE CAMIONISTA
Alla scoperta della Iowa 80, un’area di sosta da sogno nel cuore degli Stati Uniti
SCANIA: AL VIA IL “RIA”
Prosegue la politica del Costruttore svedese nel perseguire un trasporto ecosostenibile
Ruote commerciali
36 40 44 48
IVECO: il daily diventa euro 6
Dalla cima del Monte Bianco Iveco presenta il suo piccolo grande camion con le nuove motorizzazioni
fiat professionale: FULLBACK
Dal rugby l’ispirazione per il nome del pick-up di casa Fiat. Comincia da qui l’attacco al segmento
PEUGEOT: L’importanza della rete
Locauto Due è la concessionaria Peugeot a Torino, dove l’attenzione per gli LCV è altissima
MERCEDES-BENZ: SPRINTER 5.5
Una gamma che si amplia fino alle 5,5 tonnellate in occasione dei 20 anni dello storico veicolo
sommario
luglio 2016
StoryVan
52 conto alla rovescia per autopromotec
notiziario:
Le news del settore
Notizie dalle aziende
COVER STORY: PETRONAS
Petronas lancia Urania ViscGuard, il prodotto ideale per i veicoli industriali
mercato: vera ripresa?
Crescono le immatricolazioni di veicoli, mentre rimane stabile l’aftermarket dei v.i.
MANUTENZIONE: IL VOLANO A DOPPIA MASSA
ZF ci spiega l’importanza di questo componente e quando si rende necessaria la sostituzione Terza e ultima puntata nel mondo dei servizi finanziari. Parliamo di LCV
FTS: l’importanza turbine originali
rivista
degli
EVENTI: ARTIGENIO HA DECRETATO IL VINCITORE
www.facebook.com/trasportareoggi
EVENTI: MISANO IN FORMATO RIDOTTO
www.youtube.com/trasportareoggi
È Alberto Gariboldi che si aggiudica il premio messo in palio da Mercedes-Benz. Sempre bella la kermesse romagnola, anche se penalizzata dalla mancanza di grandi protagonisti
AZIENDA DEL MESE: Delgrosso Filtri di qualità da oltre 50 anni
bollettino anfiA AFTERMARKET
Ormai un appuntamento fisso e importante sull’andamento del comparto
ON THE ROAD: FREITAG
Sono ormai famose le borse realizzate con i teloni dei camion e altro materiale di riciclo.
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Sul prossimo numero
SANDRO MANTELLA coordina il nuovo gruppo dei trainati in seno alla sezione veicoli industriali dell’UNRAE
-
n.188
luglio
2016
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile prodotto e iniziative speciali: Ferruccio Venturoli Coordinatore TOE AfterMarket: Francesco Oriolo Responsabile sviluppo editoriale: Franco Fossati - franco.fossati@trasportale.it Hanno collaborato: Vincent Aino, Alessandro Bassi, Luca Gaier, Goffredo Gualandi, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com
Alcuni articoli di questo numero sono corredati di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai.
La versione speciale di Scania allestita dai maghi dell’acciaio. Presentata a Misano
Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.
PREVIEW IAA DI HANNOVER
La qualità oltre: non solo slogan ma impegno per FTS
Autotrasportatori
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TUNING: Acitoinox reinventa l’emerald
Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997
PROFESSIONE CAMIONISTA Una nuova rubrica, tutta sulla passione. In questo numero l’Iowa 80
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Di questo numero sono state tirate: 14.500 copie
Trasportare Oggi in Europa fa parte di:
il network di magazine digitali verticali numero uno in europa
maggio/giugno 2016 La Rivista degli Autotrasportatori
l’inchiesta
febbraio/marzo 2016
Anno 20 - dicembre/gennaio 2016 - n. 184
novità
IL PONTE CHE DIVIDE
aprile 2016
30
SCANIA È IBRIDO Il primo truck Euro 6 con la nuova tecnologia
Dalla Sicilia al Continente e viceversa. Ecco come transitano i mezzi oggi e domani
test drive
DAF CF
440
Un pesante su misura
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franco fenoglio
Nuovo presidente UNRAE V.I.
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MERCEDES SPRINTER: 20 ANNI DI SUCCESSI È il 1996 quando il primo Sprinter esce dalle fabbriche della allora DaimlerChrisler.
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Il convegno di chiusura dell’anno accademico Le reti dei costruttori - Bollettino Anfia Ride & Drive Allison - Il notiziario
dicembre/gennaio ottobre/novembre agosto/settembre 2016 2015 2015
editoriale
di Luca Barassi
Eppur si muove... D
a quanti anni sentiamo pronunciare la parola ecosostenibilità? Da quanti anni convegni, workshop, libri bianchi, proposte di legge cercano di sensibilizzare al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni nocive? Da quanti anni ci chiediamo, soprattutto, come sia possibile ancora oggi essere vincolati alla schiavitù del petrolio? Parole per molto tempo andate al vento e domande rimaste senza risposta. Dito puntato, come spesso accade, sul trasporto pesante dove, al contrario, i veicoli sono notoriamente i meno inquinanti tra quelli circolanti. Finchè le norme si son fatte sempre più restrittive, l’allarme per l’aria che respiriamo è sempre più alto ma soprattutto finchè, per quel che riguarda il nostro settore, è scattato qualcosa di diverso: i clienti del trasporto hanno cominciato ad esigere aziende “green”. A questo punto si è fatta di necessità virtù e la nuova domanda è stata: il trasporto sostenibile può essere anche profittevole? La risposta l’abbiamo data al convegno che TForma ha organizzato in collaborazione con Freight Leaders Council, Scania, Federmetano e Assogasliquidi a Roma, lo scorso 23 giugno e a cui hanno partecipato i principali attori di una filiera che parte dal Governo (protagonista il Sottosegretario al Ministero dei Trasporti Simona Vicari), ai costruttori di veicoli industriali, passando per chi produce i nuovi carburanti alternativi e da chi utilizza i nuovi mezzi ecologici. “I cambiamenti climatici sempre più rapidi stanno richiamando l’attenzione di tutti – ha spiegato Antonio Malvestio, Presidente del Freight Leaders Council e che a Roma ha presentato il Quaderno 25 dell’associazione - La coscienza ecologica si sta velocemente diffondendo. Come spesso accade, siamo di fronte ad una accelerazione: la sostenibilità ambientale sta diventando una priorità, ma l’impreparazione media rischia di far compiere errori. Chi si occupa di trasporti e logistica sarà presto nell’occhio del ciclone. 4
luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Mentre tutte le filiere hanno lavorato per il miglioramento dell’impronta ambientale riducendo la produzione di gas serra, i trasporti sono rimasti indietro”. Di quanto emerso al convegno - durante il quale sono intervenuti anche Dante Natali, presidente di Federmetano, Furio Fabbri, presidente di Gorent e fondatore di Think Green, Rita Caroselli, direttore di Assogasliquidi, Clara Ricozzi, vicepresidente del FLC, Paolo Carri, direttore dello sviluppo business di Italscania e Franco Fenoglio, presidente della sezione v.i. dell’UNRAE – ne parleremo ampiamente sul prossimo numero. Ciò che ora mi preme sottolineare è che il “movimento” verso la nuova frontiera del trasporto sostenibile è univoco e costante. Oggi sono già quattro le Case costruttrici che propongono una gamma di motori green, ma soprattutto stanno diventando tante le aziende che richiedono questo tipo di mezzi, in grado oggi di percorrere lunghe distanze. E anche l’anello debole della catena, ovvero la distribuzione di questi carburanti, si sta lentamente rinforzando. È di pochi giorni fa, infatti, l’apertura della nuova stazione LNG a Castel San Pietro Terme (Bologna) realizzata da Ham Italia per conto di Vulcangas Emilia. Si tratta del quarto punto in Italia e in occasione dell’inaugurazione Fabio Pellegrinelli,
Gas Business Development Iveco Italy, ha sottolineato l’importanza di questa nuova apertura che conferma e supporta la crescente domanda di trasporto sostenibile, esigenza oggi imprescindibile. Noi di Trasportare Oggi ne siamo fermamente convinti e per questo motivo continuiamo ad impegnarci il più possibile per diffondere il “Verbo”. Altro aspetto a cui siamo estremamente legati è la passione. E, nel nostro ambiente, quello giornalistico specializzato intendo, Ferruccio Venturoli è l’incarnazione della passione. Nessuno meglio di lui ha rappresentato tutti gli aspetti del nostro mondo, dal lavoro dell’autista alle difficoltà, rischi ed esigenze delle aziende di autotrasporto, dalle pieghe di lacci e lacciuoli della nostra burocrazia ai veicoli leggeri e pesanti che fanno da scenario alla vita quotidiana di tutti noi. Per questo motivo sono particolarmente orgoglioso che, dopo quasi vent’anni di conoscenza e frequentazione professionale, anche Ferruccio sia approdato alla nostra famiglia, la quale quindi, ancora una volta, si allarga per fornire a voi lettori e alle aziende del comparto un canale di informazione e comunicazione sempre più puntuale, ampio, mirato ed efficace. Benvenuto Ferruccio e buona lettura e visione a tutti voi.●
editoriale di ferro
di Ferruccio Venturoli
Attenzione! Esistono le rapine ai mezzi pesanti! I
l mio amico Gino fa l’impiegato comunale. È una bravissima persona ma è un’anima semplice e, oltre a sapere tutto della Juve e del campionato di calcio, non ha molti altri argomenti. Di camion e di trasporto poi, non ne capisce nulla né, credo, gli interessi capirne. Tuttavia è amico mio da 40 anni e, durante i frequenti viaggi che ci facciamo insieme in auto, vuoi perché si annoia, vuoi perché decine di camion ci passano accanto, ogni tanto tenta di parlare con me di trasporto. Forse, ho pensato, lo fa anche per cortesia. Comunque, qualche giorno fa, eravamo sul tratto di A1 che attraversa la Pianura Padana e il Gino iniziò a parlare di un argomento di cui aveva sentito alla radio poche ore prima. L’argomento era quello delle rapine ai Tir, ben noto a chi, come noi, vive e lavora di e nel trasporto. “Lo sai – mi dice – che tra l’aprile 2015 e il marzo scorso, sono stati denunciati quasi 2300 rapine ai danni di veicoli pesanti? E che il numero è cresciuto nell’ultimo anno?” Non conoscevo le cifre esatte ma, certo, la cosa non mi meravigliava più di tanto. “È un fenomeno grave – mi dice ancora – ma ho sentito che le cose cambieranno presto, grazie alla creazione di un Osservatorio, che studierà a fondo il fenomeno e organizzerà le azioni per contrastarlo.” La notizia che aveva colpito il mio amico Gino era quella della nascita dell’Osservatorio nazionale sui furti e le rapine in danno di autotrasportatori, istituito da un protocollo d’intesa firmato, alla presenza del ministro Alfano, dal Capo della Polizia, Pansa, dal presidente del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori, Di Matteo, dal presidente di ANAS, Armani, dal presidente di Aiscat, Palenzona, e dal direttore generale di ANIA Focarelli. L’accordo, che avrà la durata di due anni, istituisce, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale, un Osservatorio che dovrà individuare strategie di prevenzione e contrasto ai furti e alle rapine in danno degli autotrasportatori, ma anche promuovere 6
luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
nuove iniziative di polizia partecipata. Avevo già sentitito di questo ”Osservatorio” e, al di là dell’entusiasmo del mio amico Gino, la cosa mi era sembrata, sin da subito, una delle solite, fantastiche “italianate”: un sacco di paroloni, una bella cerimonia, tanti bei pezzi grossi che fanno le loro pompose dichiarazioni, concetti difficili. Di grande respiro teorico e, in pratica? Il nulla o poco più. D’altra parte le rapine ai danni dei veicoli pesanti non rappresentano di certo un fenomeno di oggi, né un fenomeno solo italiano. Esattamente 19 anni fa, chi scrive, realizzò un’inchiesta “on the road”, dalla Lombardia alla Sicilia, con interviste “vere” a rapinati, rapinatori, autisti, padroncini e forze dell’ordine, che suscitò piuttosto clamore. Quella volta, qualcuno “cadde dal pero”, scoprendo una nuova, orrenda realtà, ma tutti, proprio tutti, si indignarono moltissimo: “…si tratta di un fenomeno da debellare, non degno di un Paese civile!...” e tutti, ma proprio tutti (Forze dell’Ordine, Organizzazioni e Associazioni varie), lanciarono proclami e dichiarazioni di guerra. Ma da allora è cambiato molto poco, perché se, almeno in parte, il fenomeno si era attenuato (ora sta di nuovo aumentando) una buona percentuale di merito deve andare ai sistemi satellitari.
Dunque, attraverso questo Osservatorio, “il mondo dell’autotrasporto“ (dove ci sono tutti tranne, ovviamente, chi il trasporto lo vive sulla sua pelle), resosi improvvisamente conto che esiste un “problema” furti, dovrà, nell’arco di due anni, studiare come debellarlo. In effetti, proprio nel corso di una recente trasmissione radiofonica sull’argomento, il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo Silvio Faggi, aveva sottolineato la crescente preoccupazione da parte della categoria e aveva spiegato come il rischio di subire un assalto incide sull’attività e l’organizzazione delle imprese di autotrasporto. “Davvero? Per Bacco, che novità!” avevo pensato in quell’occasione. Ma chi inventa queste cose, chi scrive questi comunicati dove la metà del testo è occupata dal nome e dalla carica di personaggi che il trasporto vero, quello che si fa tutti i giorni guidando un camion, o lavorando nei piazzali, non sanno cosa sia, chi li riprende pedissequamente, lo conosce, un po’, il senso del ridicolo? E lo dico serenamente, senza offesa per nessuno, perché quest’Osservatorio, che ha tutta l’aria di essere un bel contenitore pieno di nulla, sarà la solita pomposa e altisonante dichiarazione d’intenti che si è fatta perchè, ogni tanto, qualcosa del genere va fatta. Ma davvero le Forze dell’Ordine, dopo tanti e tanti anni di furti e rapine, per agire hanno bisogno di qualcuno che prima studi il fenomeno? Suvvia, Signori, questi proclami altisonanti forse impressionano il mio amico Gino, sicuramente trovano spazio in comunicati e articoli su alcuni giornali, ma non ci si venga a dire che l’Osservatorio servirà a mettere una parola fine a una piaga che è in suppurazione da anni. Perché se cosi fosse verrebbe spontaneo chiedersi: in tutti questi anni, le Forze dell’Ordine, che hanno fatto? ●
TRASPORTARE OGGI luglio 2016
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Notiziario
Il Corriere Master Courier più efficiente con Mercedes- Benz Consegnati i primi 20 Sprinter
Master Courier, tra le più importanti aziende italiane nel settore dei servizi di corriere espresso, ha scelto Mercedes-Benz Sprinter per ampliare la qualità della flotta all’insegna della sicurezza. I primi 20 veicoli della flotta 2016 sono stati consegnati oggi da Dario Albano, Managing Director MercedesBenz Vans in Italia, a Tommaso Greco, Amministratore Delegato Master Courier. Gli Sprinter scelti da Master Courier sono i modelli 310 e 313, con passo 3.665 mm (p.t.t. 3,5 t) tetto alto nella nuova versione EXECUTIVE, che rappresenta la nuova porta d’ingresso al mondo Sprinter. Questo nuovo allestimento mantiene i più alti standard di qualità ed affidabilità e, grazie al Crosswind Assyst di serie, rimane il punto di riferimento nel campo della sicurezza. “Mercedes-Benz Sprinter risponde perfettamente alle esigenze di un corriere espresso come Master Courier; la qualità, la sicurezza e l’efficienza di Sprinter lo rendono punto di riferimento assoluto del mercato e costituiranno un importante valore aggiunto per la loro flotta”, ha dichiarato Dario Albano, Direttore Commerciale Vans di Mercedes-Benz Italia.
GLS e il trasporto verde
Procede la conversione all’elettrico
I trasporti si fanno più ecologici, finalmente: su Milano GLS ha raddoppiato la flotta di veicoli elettrici. Da fine marzo, nel capoluogo lombardo GLS utilizza 20 mezzi di consegne elettrici. L’obiettivo di lungo termine è convertire all’elettrico l’intera flotta delle Sedi milanesi. Anche a Torino, Vicenza, Parma e Roma GLS sta introducendo la mobilità elettrica, che si trova attualmente in fase di prova. Inoltre, GLS è uno dei primi corrieri espresso in Italia a testare un mezzo di linea ecocompatibile per il trasporto su lunghe distanze. Alimentato a gas naturale liquefatto (GNL), il veicolo percorre ogni giorno la tratta di circa 550 chilometri tra la Sede di Pavia e l’hub di Padova, trasportando in media 800 spedizioni per viaggio. Con questa soluzione sarà verde non solo l’“ultimo miglio”, ma anche il trasporto su lunghe distanze. “Al momento circa il 10% dei veicoli che utilizziamo per le consegne è dotato di alimentazione alternativa, senza contare le biciclette”, afferma Klaus Schädle. “Nel 2014 la quota si aggirava ancora sul 7%. Queste soluzioni ci garantiscono flessibilità, permettendoci di accedere alle ZTL o alle zone temporaneamente chiuse al traffico”. Uno sforzo e un bell’impegno ambientale!
A scuola con Noi Camionisti Iniziativa virtuosa e sempre di grande attualità quella organizzata dall'Associazione Noi Camionisti col progetto della Campagna di Sicurezza Stradale, in cui sono coinvolti istituti Comprensivi delle scuole primarie e secondarie. Per la prima volta infatti un’associazione di camionisti sale in cattedra per fare formazione teorica e pratica a circa a 700 bambini di III e IV elementare degli istituti della provincia di Varese. Le lezioni si articoleranno di due momenti: uno in aula con slide, consigli di comportamento e tante curiosità legate al camion e alla sicurezza sulla strada, ma anche all’utilità dell’autotrasporto e al valore del lavoro dell’autista per la vita quotidiana; l'altro toccando con mano, nel vero senso della parola, il camion con la possibilità di salire, simularne la guida, divertirsi a suonare il clacson e a conoscerne i segreti. Ricordiamo che il progetto concorre al premio Excellence in Road Safety Awards 2016 promosso dalla Commissione Europea.
L’associazione sale in cattedra
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Notiziario
Logistica Mediterranea si “allarga” +10 Stralis di Iveco
Iveco ha consegnato dieci Stralis Hi-Road a Logistica Mediterranea, importante gruppo logistico che vanta un’esperienza di quasi cinquant’anni nel settore dei trasporti intermodali da e per la Sardegna e fortemente specializzata nell’automotive, nei trasporti speciali e di merci pericolose e nella gestione dei servizi portuali. La cerimonia di consegna si è svolta a Elmas (CA), presso la sede dell’azienda, alla presenza di Paolo Ebraico, General Manager della Concessionaria Iveco Acentro, Bruno Fabbri, Direttore Servizi Generali e Acquisti di Logistica Mediterranea e Matteo Innaco, District & KA Manager di Iveco Mercato Italia. Gli Stralis oggetto della fornitura, modello AT440S46T/P, sono stati personalizzati nella livrea dai caratteristici colori di Logistica Mediterranea, sono equipaggiati con motore Iveco Cursor 11 Euro VI da 460 cv, passo 3800, completi di tetto alto e dotati di specifici accessori tra cui ADR, rallentatore idraulico e spoiler e andranno ad accrescere ulteriormente l’ampio parco dell’azienda, da sempre fedele al brand Iveco. Completa la dotazione dei veicoli, l’innovativo sistema di riduzione catalitica HI-SCR, la tecnologia esclusiva di Iveco che assicura una combustione ottimale del motore grazie alla sola immissione di aria.
Il Grifone si aggiudica il primo premio per la Logistica Scania e il PostNord Logistics Award 2016 Scania si aggiudica il primo premio per la logistica, il PostNord Logistics Award 2016, sbaragliando la forte concorrenza di altri tre rinomati candidati tra cui SKF, un’azienda manifatturiera leader nella produzione di guarnizioni. Il premio viene assegnato alla società o organizzazione che ha trovato la soluzione logistica più efficiente, innovativa e creativa. La motivazione del riconoscimento conferito dalla giuria a Scania è stata che "applicando la filosofia di successo e la modalità operativa tipica del proprio modello di produzione, Scania ha stabilito un processo sostenibile che monitora tutte le fasi dal fornitore alla consegna al cliente del veicolo. Questo approccio ha in breve tempo determinato sostanziali effetti positivi in materia di costi, qualità, tempi, livello di inventario e di impatto ambientale". “Questo premio è significativo per noi", dichiara Jenny Marin, Inbound Logistics Sustainability Manager di Scania. "Gratifica sapere che le nostre soluzioni ricevano dei riscontri positivi anche da realtà esterne all’organizzazione. Il premio dimostra che stiamo andando nella giusta direzione e ci stimola a immettere ancor più energia nel nostro cammino lungo la strada della sostenibilità”.
Test di flotta con batteria a Stoccarda GEODIS rinnova il Canter E-Cell: zero emissioni per l’urbano contratto con Kaporal Parte dalla Germania un’iniziativa senza precedenti: un test di flotta con autocarri alimentati a batteria, e quindi a zero emissioni. Per dare il via al progetto, Daimler Trucks, leader nel settore veicoli industriali a livello globale, si è avvalsa della collaborazione con la città di Stoccarda e l’azienda di soluzioni logistiche Hermes. Per un periodo di dodici mesi, la città di Stoccarda metterà alla prova quattro veicoli Fuso Canter E-Cell da 6 tonnellate. Due veicoli con cassone a ribaltamento idraulico saranno impiegati nel settore dei cantieri stradali e nella manutenzione paesaggistica. Gli altri due Canter E-Cell, con allestimento furgonato, saranno destinati al trasporto di arredi urbani e alla consegna di cassonetti per la raccolta rifiuti. Partecipa a questo importante test di flotta a zero emissioni anche l’azienda di soluzioni logistiche Hermes. In questo caso il Canter E-Cell sarà utilizzato per il servizio di consegna pacchi a corto raggio, in ambito urbano. Alla presenza del Sindaco della città di Stoccarda, Fritz Kuhn, i cinque Fuso Canter con alimentazione a batteria hanno ufficialmente iniziato il proprio test: a testimonianza di quanto sia sempre più importante l’elettrificazione dei truck nel servizio di distribuzione urbana.
Il partner logistico offre servizi ad hoc GEODIS e KAPORAL hanno firmato un nuovo contratto di quattro anni per tutte le attività di logistica del brand nel sito logistico di Grans, posizionato a 50km a nord di Marsiglia, Francia. GEODIS si occuperà, in un’area dedicata di 12.000 mq del campus logistico, di ricezione e di stock dei prodotti e della preparazione degli ordini per i 1.600 punti vendita in Francia. GEODIS tratterà anche la preparazione degli ordini online di KAPORAL che ammontano a diverse migliaia di articoli al giorno, nel magazzino di Grans. GEODIS gestirà un totale di 10 milioni di articoli di abbigliamento all’anno. Al fine di fornire a KAPORAL servizi di alta qualità orientati a favorire la sua crescita, in particolare nel settore e-commerce, GEODIS ha ri-organizzato l’intero magazzino investendo in attrezzature speciali e attuando un re-engineering dell’intero processo. TRASPORTARE OGGI luglio 2016
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Notiziario
Si salpa con Mercedes-Benz Vans Tutti a bordo con il VELAfestival
In occasione del VELAFestival 2016 che si è svolto recentemente a Santa Margherita, si è potuto ammirare la Classe V, ammiraglia della gamma Vans della Stella, e del Vito Tourer. Assolutamente declinabile per tutti coloro che necessitano di un abitacolo spazioso – sia per attività sportive che per il tempo libero - Vito Tourer apre una strada totalmente nuova per il trasporto passeggeri: con versioni su misura per le più svariate tipologie di trasporto persone . Estremamente versatile e disponibile in tre versioni di lunghezza, è disponibile anche nella versione Furgone, in cui si conferma uno dei leader del segmento anche in termini di carico utile, e nella versione Mixto, che coniuga i vantaggi dell’ampio vano di carico a quelli dell’alto comfort dei passeggeri anteriori e posteriori. Inoltre il Nuovo Vito è l’unico mid-size van del mercato disponibile con trazione anteriore, posteriore ed integrale permanente. La versione 4x4, offre quella spinta in più in termini di trazione, fondamentale con scarsa aderenza, sabbia o sterrati.
113.100!
Le consegne nel mondo del primo trimestre per Wolkswagen Veicoli Commerciali
In Germania il Marchio ha consegnato 28.000 unità nel primo trimestre, con un + 3,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (27.100 veicoli). Particolarmente elevata è stata la crescita in alcuni mercati europei chiave, quali Italia (+40,2%, 2.900 veicoli), Spagna (+27,7%, 3.100 veicoli) e Francia (+17,6%, 4.600 veicoli). Anche le consegne in Europa Orientale (+2,6%, 8.000 veicoli) e in Sud America (+4,1%, 9.600 veicoli) hanno evidenziato un andamento positivo nei primi tre mesi dell’anno. In aree come Africa (-29,7%, 3.000 veicoli), Asia/Pacifico (-9,1%, 5.000 veicoli) e Medio Oriente (-0,5%, 7.900 veicoli) si è registrata una flessione nelle vendite. Bram Schot, Membro del Consiglio di Amministrazione della marca Volkswagen Veicoli Commerciali con responsabilità per Vendite e Marketing: “Il rinnovamento della gamma, iniziato nel 2015 con il Nuovo Caddy e la nuova gamma T sta mostrando i suoi effetti, e proseguirà quest’anno e l’anno prossimo con Amarok e Crafter”. Sono soprattutto le consegne nei Paesi dell’Europa Occidentale ad aver registrato un andamento positivo.
Un treno d’acqua CAMST premia il trasporto sostenibile dell’acqua Nestlè Vera
Come miglior progetto sostenibile è stato premiato “Un treno d’acqua” nato in collaborazione con il Gruppo Sanpellegrino per il trasporto su rotaia dell’acqua minerale Nestlè Vera. Il treno merci del Gruppo Sanpellegrino ha una frequenza settimanale: parte ogni martedì dall’Interporto di Padova e arriva all’Interporto di Bologna, dove si trova la sede del magazzino Camst, una struttura di 23 mila metri quadrati che consente a Camst di governare direttamente la filiera degli acquisti e di ottimizzare i trasporti. Il nuovo servizio consente di togliere dalla strada ogni anno circa 500 autotreni e di evitare di rilasciare in atmosfera 66,5 tonnellate di CO2, per una riduzione equivalente al 78% rispetto al trasporto effettuato solo su gomma. Il trasporto su treno consente inoltre anche un risparmio energetico di 880.000 MJ all’anno (-74% rispetto al trasporto effettuato su gomma).
“Trasporto” speciale in profondità U-Boat Worx presenta i suoi nuovi sottomarini privati, appositamente progettati per le navi da crociera e il settore turistico, tra cui un modello mai costruito prima in grado di scendere a una profondità record. Sono stati lanciati tre nuovi modelli di sottomarini di lusso: il Cruise Sub 5, il Cruise Sub 7 e il Cruise Sub 9. I modelli Cruise Sub 5 e 7 sono in grado di scendere a1.140 metri, una profondità mai raggiunta da nessun sottomarino turistico. In base al modello è possibile trasportare 5, 7 o 9 persone per immersione. "Le nostre attività sulle navi da crociera hanno ispirato lo sviluppo della nostra serie Cruise Sub", dichiara Bert Houtman, fondatore e presidente di U-Boat Worx. "Sia che l'operatore decida di esplorare in maniera esclusiva le profondità marine in zone remote o che scelga di effettuare numerose escursioni subacquee alla scoperta delle barriere coralline, i Cruise Sub sono ottimizzati per offrire ai passeggeri un'esperienza senza pari". 10 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Profondità record per sottomarini turistici
di Roberto Sterza Automotive Marketing and Communication Professional
La Sterzata
Un mondo di App
O
rmai la parola app penso sia tra le più utilizzate nel nostro linguaggio quotidiano. Non c'è discussione in cui non ci scappi la parolina magica. Persino le signore attempate nei loro ritrovi pomeridiani, magnificano il lavoro dei nipoti, che arricchiscono quotidianamente il menù del loro smartphone con applicazioni di tutti i generi, il più delle volte senza capirne l’utilità. Se ho preso ad esempio le signore che passano i pomeriggi a giocare burraco, significa che il fenomeno delle app è ormai penetrato nel nostro tessuto, è parte di noi e della nostra vita. Di come stia cambiando il mondo, ne ho avuto una conferma recentemente partecipando a un evento riservato ai concessionari italiani di auto e truck (Automotive Dealer Day di Verona, n.d.r.). Lo stesso evento qualche anno fa avrebbe visto la partecipazione, in qualità di sponsor ed espositori, di aziende specializzate nella fornitura di materiali e servizi per il lavoro quotidiano del dealer. Oggi a farla da padrone sono le software house, ovvero quelle aziende che sviluppano programmi (app appunto) per la gestione del business del dealer. I servizi offerti dalle app sono i più disparati e realmente coprono tutti gli aspetti operativi del dealer. La domanda a questo punto sorge spontanea, parafrasando lo slogan della Nutella, “che mondo sarebbe senza le app” o ancora, ma come abbiamo vissuto finora? Eravamo così imbruttiti e trogloditi? No, però prendiamo ad esempio il mondo dell’usato; da sempre non così sexy
come la vendita del nuovo. Una volta i veicoli usati erano ammassati in un’area, possibilmente il più lontano possibile dallo showroom. Lentamente il business dell’usato ha acquisito una propria dignità con una sua personalizzazione, personale ad hoc con strumenti specifici di comunicazio-
ne. A differenza del veicolo nuovo, facilmente visibile sui mezzi di comunicazione, ogni mezzo usato è un mondo a se, per lo stato d’uso e per la propria storia. Ora si trattava di presentare al meglio il singolo veicolo, ad un pubblico molto più vasto di quello che normalmente gravita fisicamente attorno al
piazzale. Sono così nate le riviste dell’usato con i classici fotoannunci, che avevano il merito almeno di attirare l’attenzione sulle offerte, dando la possibilità di vedere il veicolo. Ci sarebbe da aprire una parentesi sulla qualità delle fotografie, ma sorvoliamo. Sono successivamente arrivati i primi portali dell’usato su internet, con il vantaggio evidente di aumentare il numero di veicoli proposti, aumentando anche le immagini e le informazioni a corredo. Oggi andiamo oltre, comodamente da casa è possibile fare dei tour virtuali all’interno dell’abitacolo per verificare comodamente dal divano la reale qualità del veicolo in oggetto. Non mi stupirei se un domani, costruttori permettendo, non fosse possibile connettersi direttamente alla centralina elettronica del veicolo ed avere una fotografia reale riguardo l’utilizzo reale del veicolo. In questo modo si avrebbe la certezza ad esempio del chilometraggio reale del mezzo. Fantascienza? Proprio no, le informazioni ci sono basta accedervi e nel mondo dell’Internet of Things tutto è possibile. Ma una app che mi trova un veicolo secondo i miei parametri tecnici e di budget, che mi fornisce le informazioni visuali e tecniche e che infine mi propone la miglior soluzione finanziaria, non annulla la figura del venditore? Probabilmente si, o meglio anche la figura del venditore (in parte sta già accadendo) dovrà subire una metamorfosi verso una figura più gestionale e meno operativa. È il prezzo che impone il progresso che sta letteralmente stravolgendo (magari senza che ce ne accorgiamo) la nostra vita. D’altronde, che mondo sarebbe senza le app? ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 11
Notiziario
DHL Express
Un altro premio a DAF prende il volo Adam Baker eletto miglior Tecnico Europeo DAF dell’Anno Ed 2016
"DAF organizza la competizione ‘Tecnico Europeo DAF dell’anno’ per sottolineare l’importanza di avere tecnici di laboratorio professionali", ha detto Johan Drenth. "E’ soprattutto un riconoscimento per la loro professionalità”. I camion moderni sono veicoli di alta tecnologia e una vasta e profonda conoscenza tecnica è necessaria per poter lavorare su di essi. Inoltre, il tecnico è il biglietto da visita nelle concessionarie della DAF; lui gioca un ruolo importante quando si parla di soddisfazione del cliente. E' tutta una questione di fornire un servizio di qualità fin nei minimi dettagli. Adam Baker – che lavora da sei anni al concessionario Chassis Cab Truck Centre di Ipswich – è stato del tutto sorpreso della sua vittoria. "Quando mi hanno scelto come DAF Best Technician della Gran Bretagna lo scorso anno non riuscivo a crederci", ha detto. "E adesso sono il migliore dell’Europa!" Alla domanda che cosa caratterizzasse un buon tecnico, la sua risposta è stata breve ma incisiva: "Una conoscenza approfondita e a tutto tondo del prodotto. E, soprattutto, molta dedizione".
Tirrenia propone nuove
linee merci da e per la Sicilia 3 milioni di euro per la “Litoranea Veneta” Dal 1 settembre 2016 saranno operative le due nuove linee merci Livorno-Catania e Catania-Malta, inizialmente con un collegamento di otto volte a settimana per la Livorno-Catania e sei-volte a settimana per la Catania-Malta, per poi passare dal 1 gennaio 2017 a partenze giornaliere. La nuova nave ro-pax che opererà su queste tratte seguirà una programmazione oraria ideata appositamente per andare incontro alle esigenze degli autotrasportatori che, con l’aumento delle linee, avranno più possibilità per ottimizzare le loro attività. Una grande opportunità, dunque, per il settore dell’autotrasporto siciliano, che Tirrenia considera un mercato importante e in fase di crescita. Una decisione, quella di istituire queste nuove tratte, presa dalla Compagnia con l’intento di rafforzare le autostrade del mare. La Livorno-Catania e la Catania-Malta, che si affiancano alla storica rotta Ravenna-Brindisi-Catania, potenziano ulteriormente il mercato siciliano e garantiscono ulteriori collegamenti a disposizione dei clienti del settore merci dell’Isola. I nuovi servizi offerti dalla Compagnia vanno ad aggiungersi ai 13 collegamenti già esistenti. Attualmente, infatti, Tirrenia, oltre alla Sicilia e alle Isole Tremiti, offre una pluralità di rotte da e per la Sardegna per 365 giorni all’anno, collegando i quattro principali porti dell’Isola con Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli e Palermo e garantendo in alta stagione fino a 98 partenze settimanali da e per l’Isola per passeggeri e merci. 12 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Nuovo polo logistico all’aeroporto di Venezia
DHL Express, leader mondiale nel trasporto espresso internazionale e SAVE, società di gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso, hanno sottoscritto l’accordo per la costruzione di un nuovo polo logistico di ultima generazione presso l’aeroporto di Venezia Marco Polo Tessera. I lavori prenderanno il via all’inizio del 2017 per concludersi entro il primo trimestre del 2018. Il nuovo Gateway, che occuperà una superficie di 18.920 mq, destinerà 5.295 mq al magazzino per le operazioni di smistamento e 2.695 mq agli uffici e diventerà il gate d’accesso per tutte le merci internazionali del Nord Est, un’area cruciale per l’economia italiana e in espansione verso i mercati internazionali. “Il nostro obiettivo è garantire il miglior servizio attraverso la continua ricerca di innovazione per i nostri clienti. L’espansione a Venezia è destinata a gestire le future crescite e far assumere a questo gateway un ruolo ancora più strategico rispetto alla missione di servire il mercato italiano” ha dichiarato Alberto Nobis, AD di DHL Express Italy. “Il progetto oggi presentato rafforza il rapporto di partnership da tempo instaurato con DHL” – ha affermato Enrico Marchi, Presidente di SAVE – “Il nuovo gateway rappresenta un investimento molto importante per l’aeroporto di Venezia e ne sostiene il ruolo di centralità per la gestione delle merci e per l’economia di un territorio proiettato su mercati internazionali”.
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 13
Notiziario
Servizio diretto fra Adriatico La linea container Evergreen e Far East raddoppia su Venezia
Evergreen riorganizza i suoi servizi su Venezia e aggiunge al servizio feeder intra-mediterraneo un nuovo servizio diretto fra Adriatico e Far East:i container trasportati dalla compagnia di navigazione taiwanese verranno imbarcati e sbarcati al Porto di Venezia presso il terminal Vecon. Il nuovo servizio fornito da Evergreen prevede l’utilizzo di 2 navi della capacità ciascuna di 5700 Teu che si aggiungeranno alle altre 8 già operanti sulla linea diretta Venezia-Far East e riunite nella alleanza fra le compagnie di navigazione CMA-CGM, China Shipping e UASC denominata “Ocean 3” cui si aggiunge anche MOL. Un servizio che, nel 2015, ha intermediato oltre 100.000 container al Porto di Venezia. "L'arrivo della Evergreen è un'ottima notizia. E’ una grande occasione per le imprese del Nord-Est. Nonostante le limitazioni di accessibilità nautica di cui soffre Venezia, e pur nei limiti di sostenibilità imposti dal patto ambientale di salvaguardia della Laguna costituito attorno al sistema MoSE, le attività di escavo realizzate in questi anni ci hanno permesso di offrire alle compagnie che scalano il nostro porto il massimo dell'accessibilità e dell'efficienza possibile. Ogni singolo centimetro disponibile ha attratto nuovi traffici perché dietro Venezia c'è un mercato ricco e tante imprese il cui sviluppo si basa sull'export e che hanno bisogno di un porto efficiente. Ma pochi centimetri non sono più sufficienti per far fronte alle esigenze del mercato di domani. Abbiamo bisogno di realizzare il sistema VOOPS che con i suoi 20metri di fondale naturale e un efficace sistema di collegamento ai suoi scali dedicati a terra consentirà a Venezia di ritornare a svolgere appieno la funzione portuale che ne ha contraddistinto l’economia nella storia”, ha dichiarato il Presidente Paolo Costa.
Incentivi? Partiti!
Trasformiamo a metano e GPL i veicoli commerciali
Al via, fino ad esaurimento fondi gli incentivi, le cui risorse ammontano complessivamente a 300mila euro, destinate alla trasformazione dei veicoli commerciali leggeri inferiori a 3,5t: - Incentivi BI-FUEL, rivolti alle trasformazioni a GPL e metano dei veicoli commerciali inferiori a 3,5t di categoria da Euro 2 in poi immatricolati dopo il 01/01/1997. L’importo delle agevolazioni è di € 750 per le trasformazioni a GPL e di € 1.000 per quelle a metano. Il sistema di assegnazione del contributo è uguale a quello degli incentivi ai veicoli non commerciali ed è stata attivata sul sito www.ecogas.it un’apposita sezione per le prenotazioni. Aventi diritto, le persone giuridiche con sede legale o operativa in un Comune aderente alla Convenzione ICBI, escluse le imprese che esercitano attività trasporto merci in conto terzi. I veicoli ammessi, che possono essere di proprietà oppure oggetto di contratto di leasing, sono i commerciali leggeri utilizzati per l’esercizio di attività di trasporto in conto proprio: vetture M1 e veicoli commerciali N1 destinati al servizio di noleggio (con o senza autista) e alle attività commerciali ed artigianali; veicoli commerciali N1 per il trasporto merci urbano. Condizione necessaria, trovarsi nei limiti della regola de minimis. - Incentivi DUAL-FUEL, rivolti alle trasformazioni diesel/GPL e diesel/ metano con uso combinato dei due carburanti. L’importo delle agevolazioni è di € 750 per le trasformazioni a GPL e 1.000 per quelle a metano. Il sistema di assegnazione dei contributi, pari a € 750 per il GPL e € 1.000 per il metano, avviene attraverso un’apposita procedura nella quale l’azienda si farà carico di compilare schede di monitoraggio dei veicoli trasformati. Ammessi, i commerciali leggeri N1 inferiori a 3,5t, con esclusione di quelli destinati ad attività di trasporto merci in conto terzi. E’ necessario trovarsi nei limiti del regime comunitario de minimis.
Sicurezza First! Il Porto di Venezia dà lezioni
Bridgestone e il nuovo battistrada Bandag porta le flotte più lontano Bandag, leader mondiale nella produzione di pneumatici ricostruiti di qualità premium, lancia in Europa un nuovo disegno battistrada Ultra Wide Base per mega trailers: uno pneumatico per tutte le posizioni per uso Regionale: Bandag BRR-UWB. L’innovativo battistrada offre ai gestori di flotte numerosi benefici quali: prolungata vita dei pneumatici grazie alla maggior resistenza all’usura, notevole risparmio di carburante ed eccellente sicurezza sul bagnato. Ne conseguono un elevato chilometraggio, tempi di inattività minimi, e quindi un basso costo per chilometro, caratteristiche che permettono agli operatori del settore di ottenere il massimo dalle carcasse e dalla loro attività. Essendo caratterizzato da un’alta resistenza all'usura e da una bassa resistenza al rotolamento, il pneumatico Bandag BRR - UWB consente ai gestori di flotte europee di affrontare le sfide del trasporto regionale e al contempo di ottenere il massimo dalle loro carcasse. 14 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
In occasione della Giornata Mondiale della Salute e della Sicurezza, presso il terminal Vecon a Marghera si è svolta l’iniziativa “Il Porto di Venezia loves safety!” Da sempre molto attivo in questo campo infatti il terminal del Gruppo PSA ha aderito alla proposta della Fondazione LHS (leadership in health and safety) di partecipare al primo roadshow sulla sicurezza in simultanea in tutta Italia (oltre 35 città) sotto lo slogan nazionale Italia loves Sicurezza 2016. Vecon dunque ha coinvolto le diverse Istituzioni che operano in porto – a partire dall’Autorità Portuale - per trasformare i propri piazzali in spazio per laboratori per bambini accompagnati dai genitori, alla scoperta del mondo della safety portuale. Ad attendere i 200 piccoli accompagnati tutti gli attori protagonisti della safety in porto: Vigili del Fuoco, 118, Guardia di Finanza, CP, Autorità Portuale, CFLI e ovviamente gli operatori che hanno raccontato con percorsi dimostrativi e informativi come deve essere gestita un’emergenza in termini di sicurezza nella vita quotidiana.
di Alessandro Musumeci Responsabile operazioni commerciali Citroen e ds
Non solo tir
Al voto! Al voto! I n questi giorni i nostri cugini d’oltralpe sono alle prese con diversi grattacapi: innanzitutto la ormai costante minaccia terroristica che non accenna a diminuire, anzi intensificata con il recente incidente dell’aereo di linea della Egyptair, le cui cause sono ancora avvolte nel mistero. Il meteo ci mette anche la sua con piogge incessanti e le piene dei fiumi. E poi i problemi di politica interna, che stanno sfociando in incessanti scioperi e manifestazioni. E i francesi, ve lo dice uno che ha passato alcuni anni a Parigi, non scherzano in tema di scioperi: quando iniziano con una protesta è difficile che cedano se non raggiungono i propri obiettivi. Il tema dello scandalo di questi giorni è la riforma del lavoro, una legge che somiglia al nostro Job Acts, il quale da noi è passato con qualche timida protesta ma niente più, e che in Francia sta causando innumerevoli manifestazioni che rischiano di bloccare le riforme. Nonostante livelli eccezionali di disoccupazione vicini ai nostri e ben al di sopra del 10%, il popolo delle “35 ore” ancora non riesce ad abbandonare e distaccarsi dai privilegi ottenuti in tempi passati, ma che ormai sono lontani anni luce, ed incompatibili con la concorrenza odierna, proveniente soprattutto dai paesi emergenti. Ed ecco quindi sommosse e scioperi ad oltranza (raffinerie, trasporti…) che promettono di colpire l’evento internazionale più importante dell’anno, ovvero gli Europei di calcio. Ma la pensano veramente tutti così i Francesi? In effetti, questi scioperi sono indetti e promossi dai sindacati, ma a questi aderisce solo il 20% della forza lavoro…detto in altri termini, è accettabile che il 20% dei lavoratori parli e si muova a nome di tutti e minacci di bloccare le leggi in un Paese moderno e democratico? Forse è proprio per questo motivo che in Francia i sindacati si fanno sentire con tale forza ed intensità: non possiedono la rappresentatività numerica e quindi cercano di far gridare le loro poche voci (ma obiettivamente compatte) per sembrare più numerose.
E arriviamo al tema della rappresentatività: ovvero fino a dove e quando hanno diritto i sindacalisti, o i politici, a parlare e portare avanti delle idee in nome degli elettori? È un tema dibattuto recentemente anche in Italia, in particolare dopo il recente referendum, che non ha visto il raggiungimento del quorum. In generale in Europa, non solo in Italia, quella dei referendum sembra sia diventata una moda, di gran lunga inflazionata negli ultimi decenni: da una parte è sintomo di voler allargare su alcune decisioni la base partecipativa a tutti gli elettori e non ai soli “eletti”, dall’altra però evidentemente lo strumento è corretto ma utilizzato in maniera impropria. Il referendum può, anzi deve, essere indetto su temi fondamentali di carattere etico, sociale, umano, come è stato in passato per il divorzio o l’aborto: ciascuno di noi su questi temi ha una visione, un’opinione, un credo che gli permettono di poter esprimere la propria scelta. Quando, invece, i temi diventano così complessi che occorre un dottorato per poter comprendere il testo referendario, oppure così marginali sulla vita quotidiana dei cittadini, lo strumento perde efficacia. È passato pochissimo tempo dall’ultimo referendum ma sono costretto a “googlare” per ricordare quale fosse il quesito di voto, a dimostrazione del grande impatto sul quotidiano.
Nonostante le maratone televisive e i dibattiti per cercare di convincere verso una o l’altra posizione, la gente non si sente toccata da temi spesso incomprensibili ai più, e quindi basta un timido sole per snobbare l’invito al voto e preferire al seggio le spiagge e i parchi. E poi ci si mettono anche illustri politici che, al momento opportuno della convenienza, invece di sostenere sempre e comunque il principio del voto e della democrazia, spingono anche loro a disertare l’urna. Personalmente ritengo che sul referendum costituzionale del prossimo autunno si raggiungerà una larga partecipazione, al di là delle intenzioni di voto per il sì o per il no, perché chiaramente il tema è fondamentale per l’Italia e per le nostre riforme; si tratta di una modifica importante che segna una rottura con il passato, e sicuramente gli Italiani vorranno dire la propria. La politica dovrebbe quindi prendersi le proprie responsabilità di legiferare per quanto concerne i mandati che gli sono dati, appoggiandosi ad équipe di esperti, laddove i temi lo richiedono, e richiedere l’opinione popolare soltanto nei casi di interesse generale che hanno un impatto forte sulla vita quotidiana dei cittadini.● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 15
il dorsale
di Gian Paolo Pinton
Solidarietà e diritti
I
l futuro del nostro Paese è contestualizzato in uno scenario politico e sociale internazionale, che non lascia intravvedere niente di buono. L’aggravarsi delle situazioni legate ai conflitti bellici in atto in diverse parti del Pianeta, l’apparizione sulla scena politica americana di un personaggio inquietante come Donald Trump, di cui i media si erano occupati solo per le sue imprese finite in bancarotta, la crescita di consensi per Marie Le Pen in Francia, la vittoria persa per una manciata di voti in Austria dal leader xenofobo Norbert Hofer, il rischio di richiudersi in casa della Gran Bretagna, i muri eretti al confine del Brennero dall’Austria, i fili spinati sorti al confine dell’Ungheria, il dissenso populista di Salvini… sono tutti paradigmi inversamente proporzionali alle coscienze collettive che fanno della solidarietà, della responsabilità sociale e della consapevolezza dei cambiamenti in atto, i fattori comuni condivisi per trovare un equilibrio sociopolitico universale. Infatti, la maggioranza dei leader politici nazionali ed internazionali, seppur più a parole che con i fatti, cercano di individuare, in chiave di realizzazione pratica, possibili soluzioni per affrontare efficacemente il fenomeno epocale che stiamo vivendo in diretta: la fuga dalle Guerre, dalla fame e dai cambiamenti climatici di milioni di persone. La mia posizione di semplice osservatore partecipante, senza alcuna pretesa di fare analisi di scenario strutturate o politicamente strategiche, non mi impedisce però di commentare quali potrebbero essere le linee di reazione e di atteggiamenti positivi, in queste drammatiche pagine di storia che stiamo vivendo ogni giorno. Anch’io reputo che ci sia un nuovo modello di Guerra in atto. A fianco di quelle che si combattono con le armi e che continuano a mietere migliaia di vittime quotidianamente, si affiancano i morti degli annegamenti nel Mediterraneo, rivelatosi ad essere, contrariamente al sogno che accompagnava ogni persona che si era imbarcata dalle rive africane in cerca di un mondo migliore, la tomba d’acqua in cui migliaia di persone hanno perso la vita. Molto peggio di una strage di guerra armata. Nelle nostre Città vagano centinaia di profughi accolti in modo solidale dalle nostre Istituzioni. Sembrano spaesati ma felici, con i loro telefonini in mano, alcuni in sella a qualche bicicletta e soprattutto con la gioia negli occhi di sentirsi liberi di girare e di condividere la vita di tutti noi cittadini normali. Ma quanto potranno durare i programmi di assistenza passiva messi in atto dal Governo? Ci sono progetti governativi di informazione culturale al fine di trasferire loro la conoscenza della nostra lingua, della nostra costituzione, della nostra legge e cosa fondamentale, la possibilità di imparare un mestiere? Questa considerazione mi lascia molto perplesso. Non ho mai sentito un politico, di maggioranza o di minoranza, fare un discorso programmatico sul futuro dei profughi. Quasi non esistessero. Eppure il loro stato di disoccupazione va ad ingrossare le fila dei milioni di giovani disoccupati, che arrancano quotidianamente per sbarcare il lunario. ● 16 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Lo sviluppo del corridoio
Adriatico-Baltico
Il Porto di Venezia sempre più importante Il corridoio Adriatico-Baltico (BAC) è uno dei tre corridoi europei della rete transeuropea di trasporto "centrale" che interessa lo scalo di Venezia assieme al corridoio Mediterraneo ma, anche a quello Scandinavo-Mediterraneo (Venezia è infatti il porto “core” geograficamente più vicino al Brennero), ponendo lo scalo lagunare al centro di uno dei nodi cruciali della strategia europea di trasporto e di sviluppo e che può offrire importanti vantaggi all’economia europea e, a quella del Nordest in particolare, fondata sull’export. A fronte di ciò, sono state presentate le prospettive di crescita dell'intero multi-porto alto Adriatico e di Venezia in particolare, oltre alle possibili azioni da intraprendere al fine di attuare una strategia che miri a valorizzare le potenzialità dell’Alto Adriatico e della struttura logistica del corridoio Adriatico-Baltico. Infatti la radice marittima adriatica del corridoio è costruita come il delta di un fiume, i cui rami toccano tutti i porti dell’Altro Adriatico da Ravenna a Venezia, Trieste, Capodistria e Rijeka e che il corridoio sarà davvero a servizio dei mercati europei solo se tutti gli scali interessati saranno in grado di esprimere al meglio le loro potenzialità. La strategia di attuazione deve infatti prevedere un progressivo rafforzamento della capacità dei porti dell’Alto Adriatico, con l’obiettivo di accogliere traffici container per almeno 6 milioni di TEU entro il 2030, ma anche nuovi traffici Ro-Ro (traghetti) e traffici più tradizionali.
FORUM AUTOTRASPORTO A Fiera Milano filera e istituzioni a confronto Torna a Fiera Milano il Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto, appuntamento ormai consolidato negli anni in cui non c’è Transpotec, per offrire al comparto un momento strategico di incontro sulle problematiche più urgenti del settore. L’appuntamento è per il 16 settembre 2016, nella Sala Martini del Centro Congressi Stella Polare a Rho, e coinvolgerà le istituzioni a tutti i livelli e i maggiori rappresentanti della filiera come opportunità per riflettere sulle grandi dinamiche dell’autotrasporto e della logistica, tra riforme normative, necessità del mercato, vecchi problemi e nuove sfide.
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TRASPORTARE OGGI luglio 2016 17
Notiziario
TNT nel cuore di Venezia Ricevere e spedire merce in laguna è ancora più facile
Buone notizie per veneziani e turisti: TNT ha aperto una finestra spazio-temporale nel luogo più iconico del mondo, Venezia appunto, e da oggi offre la possibilità di ricevere le consegne nel cuore della città antica in fermo deposito già dalle 8 del mattino e - per chi vuole spedire, l’ultima partenza serale è alle 16.30! Spedire e ricevere merce a Venezia dunque è ancora più facile: un vantaggio in più - ad esempio – per chi utilizza il Servizio Bagagli, uno dei servizi più apprezzati in una città turistica per eccellenza quale Venezia. Il tutto è stato possibile grazie ad un nuovo TNT Point aperto dal partner TNT “Cristiano Brussa Trasporti”, che ha attivato un proprio un proprio Centro Servizi nel sestriere di Cannaregio sfruttando al meglio le sinergie con il network TNT. Quale migliore occasione per festeggiare il 21esimo anno di vita del network di prossimità TNT?
Iveco e il noleggio Potenziamo le idrovie 3 milioni di euro per la “Litoranea Veneta”
Ammonta a 3 milioni di euro l’ultimo investimento della Regione del Veneto per potenziare la navigabilità dell’idrovia “Litoranea Veneta”, implementando questa storica via d’acqua, lunga 127 chilometri, che attraversa Veneto e Friuli Venezia Giulia e collega la laguna di Venezia alle foci dell’Isonzo, con quello che si può definire il “by pass” della Piave Vecchia, cioè il tratto di 7 chilometri che collega il fiume Piave al Taglio del Sile. “L’iniziativa – ha detto l’assessore veneto alle infrastrutture e ai trasporti De Berti – ha lo scopo di ‘toccare con mano’ e di valutare con i soggetti pubblici e privati di quest’area, le opportunità offerte dalle vie navigabili in un territorio di straordinaria ricchezza culturale e ambientale. Questi percorsi acquei interni rappresentano un ulteriore elemento di attrattiva turistica, sui quali possiamo e dobbiamo lavorare, in termini di valorizzazione infrastrutturale e di promozione. In altri Paesi europei le reti navigabili sono da tempo una risorsa economica e occupazionale importante e la Regione del Veneto vuole anch’essa rivalutare e proporre il proprio patrimonio idroviario, mettendo a frutto i finanziamenti che in quest’ambito sono disponibili”. In questi ultimi anni, infatti, la “Litoranea Veneta” è stata oggetto di interventi di ammodernamento e riqualificazione, costati circa 27 milioni di euro, compiuti dalla Regione utilizzando fondi statali e avvalendosi della società Sistemi Territoriali. Tra le opere più importanti, da segnalare la ricostruzione delle conche di Cortellazzo e del nuovo ponte Spano nel Comune di Jesolo, ma anche gli interventi di stabilizzazione delle sponde e la realizzazione di un sistema di controllo da remoto per la manovra delle conche del Cavallino, Cortellazzo, Revedoli e Bevazzana. 18 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Consegnato il 500esimo veicolo, un Daily Hi-Matic
Iveco ha fornito il cinquecentesimo veicolo, un Daily Hi-Matic 60C17, alla società S.V. di Rivoli (TO), azienda da oltre vent’anni specializzata nel noleggio di veicoli refrigerati. La cerimonia di consegna si è svolta la settimana scorsa presso la sede del cliente finale, Cantaluppi Tavernerio, ad Albese con Cassano (CO), alla presenza di Marco Evola, Account Manager di Iveco e di Salvatore Vaccaro, titolare di S.V. Noleggio. Il veicolo oggetto della consegna è un Daily Hi-Matic, dotato di motore 3.000 cc e dell’innovativo cambio automatico a 8 rapporti che, grazie ai suoi standard di versatilità, contenimento dei costi e comfort di guida, assicura un piacere di guida assoluto. L’allestimento del mezzo è stato realizzato da Icy Truck, società del Gruppo S.V., con una cella frigorifera, suddivisa da paratie interne, in grado di operare contemporaneamente a tre diversi livelli di temperatura, da -20°Cw a 0-4°C, per assicurare il ciclo del freddo nel trasporto di generi alimentari deperibili. La famiglia di prodotto Daily Hi-Matic, con leva del cambio multifunzioni ergonomica, è concepita per fornire un piacere di guida assoluto e mettere il conducente nella condizione di guidare con maggior sicurezza, potendosi concentrare esclusivamente su traffico e condizioni di guida. Il veicolo offre prestazioni eccezionali nelle due differenti modalità Eco e Power.
Renault Trucks e la Formula 1 Gestione della logistica del Team
Rientrata nelle competizioni nel 2016, con il proprio team di Formula 1, Renault Sport Formula One Team, prosegue la sua quindecennale collaborazione con Renault Trucks. Durante le tappe del European Grand Prix, i veicoli Renault Trucks T, nominati International Trucks of the Year 2015, ed equipaggiati con motore DTI 13 Euro 6 da 520 cv e con pacchetto Fuel Eco, gestiranno la logistica del team. Con questi veicoli verranno trasferite le monoposto, i pezzi di ricambio ed i motorhomes, tutti componenti fondamentali per lo svolgimento e la gestione delle attività durante le competizioni del Grand Prix Formula 1. Prima vetrina per questi imponenti veicoli sarà Barcellona, in occasione del Gran Premio di Spagna, prima competizione europea della stagione. Renault Sport Formula One Team ha scelto i veicoli Renault Trucks T520 per alcune peculiarità quali “la qualità del prodotto, l’innovazione e la conformità agli standard Euro 6. La sicurezza attiva di questi veicoli è stata notevolmente migliorata rispetto al veicolo della generazione precedente, il Magnum. Inoltre il consumo di carburante si è notevolmente ridotto”.
di Paolo Volta giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti
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Dal PIL ai trasporti. Il passo è breve N
onostante lo stimolo dato dalla Bce, la crescita economica europea è alquanto modesta; pesano le incertezze geopolitiche, i dubbi di una possibile Brexit e la debolezza dell’economia cinese. Il Pil dell’Eurozona (stima Bce) è atteso all '1,6%. Previsioni ancora negative per la Grecia, che resta in recessione. Revisioni al ribasso per l’Italia. Dall’1,4% di febbraio il Pil è ora stimato all’1,1%. Il governo italiano sottolinea l’incremento del numero di lavoratori tra aprile 2014 e aprile 2016. Le serie storiche mostrano che sono aumentati di 455.000 unità, passando da 22.179.000 a 22.634.000. Per trovare un dato di occupati più alto bisogna tornare a maggio 2012 (22.636.000), ovvero a quasi quattro anni fa quando, comunque, gli effetti della crisi iniziata nel 2008 erano già in essere. Che la disoccupazione resti troppo alta lo ha sottolineato anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finali della sua relazione annuale, sottolineando che il suo “progressivo riassorbimento, essenziale per offrire adeguate condizioni di vita ai cittadini, è necessario anche per riportare l’inflazione su valori in linea con la stabilità dei prezzi”. L’area della moneta unica rimane in deflazione. Il Target Bce dell’inflazione posto al 2% è considerato come il valore «giusto» per una crescita economica sana. La deflazione è la diminuzione nel tempo del prezzo dei beni e dei servizi. Intuitivamente, è il contrario dell’inflazione, che si verifica invece quando i prezzi salgono; può essere positiva se è scaturita da un’abbondanza di offerta: generoso raccolto agricolo o progressi tecnologici o salto di qualità nella concorrenza (basti pensare alle riduzioni dei prezzi dei Pc o agli effetti della liberalizzazione delle telecomunicazioni), ma è sicuramente negativa quando è dovuta ad un calo della domanda. L’idea di un sistema economico
dove, mese dopo mese, i prezzi continuano a diminuire, può sembrare ideale. È vero l’esatto contrario. Durante i periodi di deflazione si contraggono, non solo i prezzi dei beni ma anche quelli dei servizi, dei trasporti ed i valori degli stipendi. C’è una cosa che però rimane solitamente stabile: gli interessi sui debiti. Le tendenze deflazionistiche hanno più padri: il calo dei prezzi delle materie prime; l’innovazione tecnologica che stempera i costi del commercio; l’invecchiamento della popolazione che incrementa la propensione al risparmio ecc. La domanda di trasporto è costituita dalle merci, che si spostano da un’area–origine verso un’area–destinazione in un determinato arco temporale. Lo spostamento, tuttavia, non è mai fine a se stesso, ma scaturisce dal bisogno di soddisfare anche altre domande. Per questo la domanda di
trasporto viene considerata “derivata” rispetto ai processi industriali di distribuzione e di produzione. Molto semplicemente incrementare produzione e consumi significa avere più merce da movimentare nelle varie modalità. L’attività economica dipende dall’efficienza della logistica per la fornitura dei materiali all'industria e per la mobilità delle merci lungo la catena di approvvigionamento fino a raggiungere il consumatore finale. Senza dimenticare le problematiche relative alle emissioni di gas a effetto serra ed alla congestione. Cultura, formazione, spirito innovativo, revisione dei trattati (ad esempio il trattato di Maastrict fu pensato e sottoscritto in presenza di problematiche economiche profondamente divere da quelle odierne, anzi neppure immaginabili) sono i volani che consentiranno all’economia di proiettarsi nel futuro. Non l’inerzia. I costi dell’inerzia sono sempre troppo alti. ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 19
porto franco
di Franco Oriolo manager, giornalista e docente di Branding alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Torino
Il futuro e la matita
O
rmai non c’è nulla di più incerto delle certezze. E non mi riferisco al posto fisso, all’amore eterno o alla pensione, argomenti su cui ormai non scommetterebbe più neppure il più british degli inglesi, che di scommesse se ne intendono, penso proprio alla relatività che hanno assunto certi concetti. Prendiamo il futuro, come concetto chiaramente, perché come previsione di quanto ancora deve accadere, già Lorenzo il Magnifico nella seconda metà del 1400, avvertiva che “di doman non v’è certezza”. E infatti fino a qualche decennio fa la non prevedibilità del futuro era una certezza. La gente risparmiava perché non si poteva prevedere cosa riservasse il futuro, comprava una casa perché era sempre meglio avere un tetto di proprietà sulla testa, così anche in futuro nessuno ti poteva cacciare da casa tua, le famiglie si sobbarcavano notevoli sacrifici per far studiare i figli perché avessero un futuro migliore. E anche le previsioni del tempo, monopolio del compianto colonnello Bernacca, venivano prese col beneficio d’inventario, perché non sempre ci prendeva. Poi si raffinarono i modelli matematici, gli algoritmi divennero sempre più complessi, 20 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
i processori sempre più piccoli e potenti e infine il web, la realtà virtuale, la connettività e l’intelligenza artificiale. Dopo aver partecipato ad un recente convegno, di cui accenno in altra parte di questa stessa rivista, ho preso coscienza del fatto che tutto questo futuro stia provocando una mutazione negli esseri umani, creando quattro nuove tipologie con differenti approcci al concetto del futuro: coloro per cui il futuro è già passato, quelli che partendo dagli stessi fondamenti vedono scenari completamente opposti, chi si è impadronito di alcuni pezzetti di futuro industrializzandoli e rendendoli già fruibili dalle persone e dal mercato, e infine quelli che analizzando i trend affermano che questa determinata cosa sicuramente accadrà ma prima di 5, 10, 15 o 20 anni. La cosa affascinante di questi nuovi cluster di futurologi è che vivono queste diverse forme di futuro, in modo diretto e trasversale. Laddove una volta c’era una netta distinzione tra la ricerca, il presente e la fantascienza, oggi esiste una sorta di stargate dove si entra e esce dal futuro con estrema disinvoltura. E allora dove bisogna porsi? A chi credere? Chi seguire? Due piccoli esempi.
Il primo, quando ero piccolo c’era un cartone animato in cui un bambino seguiva una partita di baseball sul suo orologio. Ero affascinato da questa magia e la ritenevo tale, una cosa bellissima che però sarebbe stata relegata al mondo dei cartoni. Sbagliavo, ci è voluto qualche decennio ma oggi sui nostri smartphone vediamo quello che vogliamo. Altro esempio, sono anni che ci dicono che la vita media è aumentata e aumenterà ancora la speranza di vita. Bene, nel 2016 la vita media ha avuto una brusca frenata. Forse con un po’ di buonsenso sarebbe stato prevedibile, infatti ogni medico sa che oltre un certo limite, l’aumento della vita media dipende dalle medicine e dalle cure che garantisci all’anziano. Chiaro quindi che nel momento in cui si taglia la spesa sanitaria, gli anziani si curano meno e hanno più possibilità di passare prima a miglior vita prima. Forse sarebbe bastato un po’ di buon senso. In sintesi io credo che il futuro possa essere preconizzato, ma mai in maniera radicale. In proposito il cantante John Bon Jovi ha coniato una frase bellissima: “Progetta il tuo futuro, ma con una matita”. E una massiccia dose di realismo. Dubbio: ma il realismo è futuro o è presente o... ●
Notiziario
Sfida vinta da Volvo Trucks Si cambia! “Battute” 750 tonnellate
Palcoscenico della sfida impossibile il porto di Gotenberg in Svezia, dove sono stati caricati 40 container pieni di ricambi Volvo su 20 rimorchi, a formare un treno lungo 300 metri. Includendo il camion, il peso totale è di 750 tonnellate. La missione: far partire da fermo un Volvo FH16 con un carico di 750 tonnellate e percorrere una distanza di 100 metri. "I-Shift con primini offre una trazione in partenza che non ha paragoni nel mercato dei camion prodotti in serie. Con i nuovi rapporti dei primini è possibile trasportare carichi pesantissimi, partire su fondi difficili e guidare a una velocità di appena 0,5 km/h. Per i carichi eccezionali di solito vengono impiegati camion realizzati appositamente, ma noi usiamo un Volvo FH16 con una catena cinematica arrivata direttamente dalla fabbrica", spiega Peter Hardin, Product Manager FM e FMX presso Volvo Trucks. Il Volvo FH16 impiegato nel test è stato equipaggiato con I-Shift con primini e dotato degli assi più robusti offerti dalla gamma standard di Volvo. Alla guida del camion, Magnus Samuelsson, ex-vincitore del titolo di "World's Strongest Man". "Ci sono poche cose come la sensazione che dà sfidare e vincere i propri limiti fisici. Negli anni ho affrontato molte sfide difficili, ma un peso del genere non l'ho mai trainato", ha dichiarato Magnus Samuelsson. Perfettamente riuscita un’impresa davvero straordinaria!
In Mercedes Paolo Lanzoni ed Eugenio Blasetti si scambiano i ruoli
Passaggio di testimone in Mercedes-Benz Italia tra Paolo Lanzoni, che dal primo luglio sarà il Responsabile Product Management Mercedes-Benz Cars Italia, ed Eugenio Blasetti, che diventerà Press Relations Manager di Mercedes-Benz Italia. Paolo Lanzoni, nato a Roma nel 1976, inizia il suo percorso professionale nel 1997 in Mercedes-Benz Italia nei Veicoli Industriali. Approda alla Comunicazione nel 2002 dove, con sempre maggiori responsabilità, ha curato la comunicazione interna e le relazioni con la stampa per il mercato italiano, contribuendo al lancio di innovativi servizi di mobilità del gruppo Daimler come car2go e mytaxi. Eugenio Blasetti, 55 anni di Roma, inizia la sua carriera professionale in Mercedes-Benz Italia nel 1989 nell’area dell’after sales e, dopo due anni, passa alla Direzione Marketing Mercedes-Benz vetture dove, con sempre maggiori responsabilità tra prodotto e comunicazione, ha contribuito a sviluppare la strategia MercedesBenz e smart per il mercato italiano e, a livello internazionale, attraverso l’International Product Commitee.
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TRASPORTARE OGGI luglio 2016 21
le
GRANDI INTERVISTE
Sandro Mantella
di Luca Barassi
I trainati chiam l’UNRAE risponde All’inizio dell’anno la Sezione Veicoli Industriali di UNRAE ha deliberato la nascita del Gruppo Rimorchi&Semirimorchi. A coordinare la nuova unità dei costruttori esteri è stato chiamato Sandro Mantella
22 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
20
anni di esperienza nel settore automotive, sviluppata soprattutto nell’ambito dei veicoli commerciali e industriali. Nel comparto dei trainati è ormai una personalità e dal 2011 guida col ruolo di General Manager la Lamberet S.p.a., importatore privato del colosso francese del trasporto refrigerato.
Non poteva, dunque, esserci profilo migliore per gestire il rilancio e il rafforzamento del Gruppo di costruttori esteri del settore rimorchi e semirimorchi in Italia. Sandro Mantella, infatti, inizia la sua carriera in Iveco, nella più grande concessionaria del sud Italia. Segue l’intero percorso formativo all’interno della concessionaria stessa, occupandosi di customer service, post vendita e vendita di veicoli leggeri e industriali. Successivamente passa ad occuparsi dello sviluppo del mercato delle macchine movimento terra nel centro e sud Italia per Komatsu e altri marchi. In particolare segue la vendita sia dei mezzi meccanici che dei macchinari industriali (escavatori, pale, autocarri per cave, miniere, cantieri). Entra in
Mercedes-Benz dove sviluppa e gestisce la rete commerciale dei concessionari della Campania. Il resto è storia di oggi. Ecco qual è il futuro del Gruppo all’interno dell’UNRAE.
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Come nasce l’idea di una specifica sezione dedicata ai produttori di trainati? È un’idea di Franco Fenoglio che dallo scorso anno ha preso la guida della sezione veicoli industriali dell’associazione che annovera in seno a sé i produttori di veicoli esteri in Italia. Una scelta dettata dall’enorme sviluppo registrato negli ultimi anni dal comparto: nel 2015 il settore dei rimorchi e semirimorchi ha chiuso in Italia con 10mila unità, con un
ano, Sandro Mantella ha una lunghissima esperienza nel settore automotive e in particolare in quello del trainato.
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 23
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Veniamo agli obiettivi che vi prefiggete. Quali sono le priorità? Prima di tutto saremo impegnati a sostenere e promuovere le azioni necessarie per un’efficace e concreta crescita del mercato, con
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Ci sono già delle novità che sottolineano il deciso cambio di rotta dell’UNRAE? Sì, possiamo dire che finalmente saremo in grado di dare, in modo costante e mensile un’informazione sui dati relativi alle immatricolazioni: oggi il nostro compito è fare chiarezza, a partire dalla quantificazione del mercato, suddiviso per settori e tipologie. Non solo, la comunicazione prevedrà anche una analisi sull’andamento del mercato e le previsioni sui dati futuri. Finalmente possiamo dire che ci stiamo mettendo alla pari con gli altri Paesi. Insomma, un deciso segnale di cambiamento. Va anche sottolineato che è ormai pronto il portale web dedicato al Gruppo rimorchi e semirimorchi per dare una informazione e un aggiornamento ancora più preciso e trasparente.
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Dato che ci siamo, ci dia una panoramica del mercato italiano del trainato. Come già accennato su circa 70 marchi presenti in Italia, il 40 per cento si accaparra il 90% del mercato. Abbiamo sottolineato che oggi quasi due terzi sono marchi esteri e di questi una trentina rappresentano a loro volta la quasi totalità dell’immatricolato estero. Il trend delle vendite, poi, è estremamente positivo sia per rimorchi che per i semirimorchi. Per i primi i dati provvisori danno ad aprile una crescita del 20% rispetto al quadrimestre 2015 con una previsione a dati consolidati di un ulteriore +10%. Per i semirimorchi abbiamo (sempre a dati provvisori) un +30% rispetto al primo quadrimestre 2015 e ci aspettiamo un ulteriore +10% a dati aggiornati. Il primo quadrimestre 2016 dovrebbe dunque assestarsi a +40% su tutto il comparto del trainato. ●
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Quindi in realtà non solo costruttori… Infatti, l’intenzione è aprire anche agli allestitori per poter dare vita a un gruppo ampio e portare al Ministero proposte che abbiano un valore importante. È evidente che insieme possiamo rappresentare un valido e forte interlocutore per le istanze al Governo. La complementarietà del mondo dei rimorchi e semirimorchi con quello dei veicoli industriali è evidente, così come lo è quello di altri produttori di allestimenti, dalle sponde alle gru, dagli accessori alle piattaforme: l’UNRAE intende aprirsi a tutti questi mondi.
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24 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
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Quante sono oggi le aziende che hanno aderito al Gruppo? Appena partiti hanno aderito subito Goldhofer e Lamberet, che porta anche il marchio Kassbohrer. Successivamente hanno dato conferma anche Dhollandia e ThermoKing, ma l’obiettivo entro fine anno è fare in modo che si associno il maggior numero di marchi esteri, almeno il 90 per cento del mercato.
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Esiste anche un tavolo trasversale con la corrispondente sezione di ANFIA?
I dirigenti di UNRAE e ANFIA si incontrano periodicamente (circa una volta all’anno) per confrontarsi sulle esigenze del settore. Però, bisogna dire che le strategie operative sono diverse, così come i canali attraverso i quali operiamo.
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Cosa l’ha spinta ad accettare questa prestigiosa ma anche difficile sfida? Prima di tutto le sfide mi piacciono. E poi perché è davvero necessaria una associazione importante che rappresenti tutti i costruttori esteri e ancora di più perché alla presidenza c’è una persona come Fenoglio determinata a raggiungere risultati importanti, come è stato fatto per i veicoli industriali. Fino ad ora rimorchi e semirimorchi sono passati in secondo piano. È ora di svoltare.
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Detto-fatto. Arriva la delibera e poi la richiesta di coordinare il nuovo Gruppo a Sandro Mantella… Sì, è stato direttamente Franco Fenoglio a chiedermi di coordinare il nuovo gruppo del trainato. Quando mi ha telefonato per dirmi che dalla riunione in UNRAE era emersa questa decisione e per chiedermi la mia disponibilità, ho accettato senza riserve. Mi occupo dei rimorchi perché rappresentano la mia passione, lo faccio con orgoglio e il piacere di stare al fianco dei clienti: se con l’incarico in UNRAE riusciremo a realizzare qualche progetto che darà benefici al settore dei produttori di rimorchi e semirimorchi, m’impegno con entusiasmo. Del resto la necessità di un tavolo tra i costruttori si avvertiva da tempo: il mercato dei rimorchi e semirimorchi sta crescendo e oggi vale, in termini unitari, quasi quanto il settore dei veicoli industriali con la specificità che i brand presenti in Italia sono oltre 70 di cui il 40% rappresenta il 90% del mercato.
particolare riferimento agli aspetti relativi alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale. Il gruppo di lavoro metterà le proprie competenze al servizio delle istanze politiche e amministrative. Il primo passo sarà quello di avere una totale trasparenza sui dati del mercato e sul parco circolante nel dettaglio. Questo ci consentirà di realizzare un piano di misure per incentivare il settore sia nell’interesse delle stesse case che della sicurezza stradale e del controllo dell’inquinamento ambientale.
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trend in crescita che supera di molto quello dei Veicoli Industriali, tanto che oggi in termini di volumi i due settori sono molto vicini. Inoltre, se un tempo il peso dei costruttori nazionali era superiore a quello estero, con la crisi degli operatori italiani, la chiusura di grossi gruppi industriali e la vendita di altri a compagnie straniere, la proporzione si è ribaltata e oggi oltre il 60 per cento della quota di mercato è tenuto dai marchi stranieri, ed è un trend in forte crescita. Ecco che quindi ci si è posti il problema di cavalcare questa crescita e spingere sul rilancio del comparto stesso, che nonostante la ripresa ha bisogno di nuovi stimoli e nuove iniziative a sostegno.
Ruote industriali
Volvo Group Trucks
Il valore dei valori Due brand, un unico Gruppo. È stata questa la difficile sfida che Giovanni Lo Bianco ha accettato guidando il neonato Volvo Group Trucks Italia sotto il quale vivono le due anime ben distinte di Renault Trucks e Volvo Trucks. Ne abbiamo parlato anche con Claudio Gallerani e Giorgio Orsenigo responsabili rispettivamente del marchio svedese e di quello francese di Luca Barassi
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elicata, complessa e stimolante. È la fase che dall’aprile del 2015 Giovanni Lo Bianco, AD del Gruppo Volvo Trucks Italia, sta gestendo per moltiplicare gli effetti positivi che le sinergie di un gruppo industriale come quello svedese può ottenere, mantenendo l’identità e le caratteristiche peculiari che ciascuno dei due marchi (Renault Trucks e Volvo Trucks, n.d.r.) hanno costruito in decenni di storia dei veicoli commerciali. Certamente il 53enne manager francese, ma dalle forti radici siciliane, aveva le idee molto chiare quando è arrivato a Zingonia nel 2013 per prendere in mano le redini di Volvo Trucks Italia e, sicuramente, il percorso per arrivare alla struttura attuale del gruppo era già delineata. Forse ancora non erano definite le modalità, le strategie e, soprattutto la reazione del mercato ad una unificazione delle strutture, certamente, ma non dei valori e delle strategie. “Posso dire – esordisce Lo Bianco soddisfatto – che lo staff interno, la rete e soprattutto il mercato si è rivelato estremamente maturo e attento alle dinamiche delle aziende che
26 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
forniscono loro i principali strumenti di lavoro. La percezione dei clienti, oggi, è esattamente quella che noi vogliamo trasmettere: due brand con due precisi e distinti posizionamenti di mercato e che operano con le proprie strategie, sotto il grande ombrello di valori creato da Martin Lundstedt che dall’ottobre scorso guida la multinazionale svedese”. Dunque, con Giovanni Lo Bianco prima e poi con Giorgio Orsenigo e Claudio Gallerani abbiamo cercato di capire quali sono i valori del gruppo, gli obiettivi che esso si pone in Italia e, soprattutto, quali sono le novità e le evoluzioni in atto per Renault Trucks e Volvo Trucks.
sono gli obiettivi che oggi Volvo Group si pone in Italia con la nuova organizzazione? Il primo obiettivo è quello di portare il marchio Renault Trucks ad un livello di percezione superiore rispetto a dove è oggi. La nuova gamma merita di essere posizionata più in alto, data la completezza, efficacia ed efficienza dei veicoli che la compongono. Secondo punto è consolidare il marchio Volvo Trucks sul mercato italiano che è indiscutibilmente considerato un premium brand. Ultimo, ma non certo d’importanza, è avere una Rete sempre più forte.
Giovanni Lo Bianco, abbiamo parlato dunque di valori, ovvero quelle che sono le nuove linee guida che il gruppo ha dettato per approcciare i mercati di tutta Europa e mondiali. Quali sono e Lei come li ha vissuti in questo anno di ristrutturazione aziendale? Sono cinque i pilastri del Gruppo Volvo oggi: la passione prima di tutto, senza la quale non è possibile raggiungere nessun traguardo, la fiducia in se stessi e nelle potenzialità dell’azienda e il cambiamento, nel senso di attenzione all’ evoluzioni della società e del mondo che ci circonda per potersi adeguare ad esse. Il più grave errore è, infatti, restare fermi sulle proprie posizioni: se non hai mai cambiato, poniti la domanda di cosa riusciresti a fare se cambiassi qualche cosa. Il quarto punto fermo della nostra filosofia è la performance, naturalmente. Se non si ottengono risultati concreti non ci può essere null’altro. Ho lasciato per ultimo, infine, quello che per noi è un valore fondamentale: il successo del cliente. La nostra filosofia di produzione e di commercializzazione è basata sul fatto di fornire un valore aggiunto al cliente, e non solo fornirgli un veicolo. Tutto questo è racchiuso in una parola: persone. Perché le aziende sono fatte di persone e solo attraverso di loro si possono portare avanti i concetti che abbiamo appena illustrato. Per me è stato estremamente naturale mettere in atto tutto ciò, perché fa parte di me, del mio modo di lavorare. Mi sono riconosciuto al 100 per cento. Partendo da questi presupposti, quali
Per raggiungerli ritiene che la nuova struttura del gruppo sia a regime? E quali sono state le difficoltà maggiori per arrivare a questo assetto? Dopo oltre sei mesi dall’avvio del processo di ristrutturazione, possiamo dire di essere a velocità di crociera. Questo grazie alle persone che naturalmente erano già preparate. Le difficoltà ci sono state, indubbiamente, ma sono state brillantemente superate dalla forza che i singoli prodotti e marchi hanno sul mercato. Ad ogni modo lo sforzo maggiore lo abbiamo messo proprio in questo: integrare senza toccare minimamente l’identità di ciascun brand. Ovviamente chi, all’inizio, ha avuto più timore è stata la rete, soprattutto quella di Renault Trucks, dato che è lei ad essere per così dire entrata in casa Volvo dal punto di vista logistico. In altri Paese, per esempio, è stato il contrario. E questo a dimostrazione del fatto che non esiste per il gruppo un marchio più importante dell’altro. Valori di gruppo e obiettivi comuni quindi, ma strategie ben distinte. E quando si arriva dallo stesso cliente cosa succede? Non è il prezzo a entrare in gioco? Non succede nulla di particolare. Le reti lavorano in concorrenza perfetta. Il fatto che le direzioni siano sotto lo stesso tetto non fa certo sì che vi siano commistioni di informazioni o politiche commerciali. Ognuno continua a lavorare come ha sempre lavorato su quel determinato cliente, cercando di ottenere l’obiettivo prefissato. E il prezzo è davvero l’ultimo dei miei pensieri. Non vendiamo un prezzo ma una soluzione. E stiamo continuando a farlo.
Parliamo di mercato allora. La ripresa c’è, è evidente. Lei come vede il futuro e il gruppo come guarda alle nuove tecnologie in ambito di propulsori e carburanti? È vero. I volumi sono nettamente più alti rispetto allo scorso anno. Circa il 30 per cento in più. Ed è molto. Però attenzione, perché il primo quadrimestre vede un andamento piatto e non un trend in salita. Paesi come la Spagna che erano molto più indietro di noi durante la crisi, oggi stanno recuperando più velocemente. L’Italia dovrebbe attestarsi, alla fine dell’anno, su circa 15 mila veicoli (oltre le 16 tonnellate), ma è una previsione. Ad ogni modo ritengo che le iniziative attuate dal governo in questo ultimo anno e mezzo abbiano aiutato la ripresa e stiano dando più ossigeno agli autotrasportatori. Come sempre bisognerebbe fare di più, per esempio per rinnovare il parco veicolare. Ricordiamo che solo il 30 per cento dei mezzi circolanti è Euro 5 o superiore, il resto è Euro zero - Euro 4. Sul futuro dei motori, invece, ritengo che ci si debba concentrare ancora per molto tempo sul diesel, rendendolo sempre più performante. Il gruppo è naturalmente pronto ad offrire soluzioni alternative, come il gas, l’elettrico o l’ibrido, però parliamo di quote di mercato piccolissime e resta il problema della distribuzione sul territorio. Rendere sempre più efficienti i motori diesel, invece, secondo noi è la strada migliore per una mobilità sostenibile, dal punto di vista economico e ambientale. In ambito tecnologico comunque il Gruppo Volvo è considerato un benchmark. Ma tutti gli sforzi che vengono fatti in tal senso sono volti a portare realmente innovazione sul mercato o sono semplicemente esercizi di ricerca e sviluppo? L’innovazione tecnologica fa parte del DNA di Volvo. È innegabile. Il nostro scopo è quello di anticipare i bisogni. La sicurezza è un nostro must per esempio, e tante soluzioni da noi implementate sono state poi portate avanti anche da altri. Sì, facciamo ricerca e sviluppo, ma la portiamo realmente al cliente finale. Anticipiamo il futuro. Se un giorno esisterà il teletrasporto, lo avrà inventato sicuramente Volvo. Vogliamo essere il transport solution provider preferito al mondo. (continua a pag. 28) TRASPORTARE OGGI luglio 2016 27
(continua da pag. 27)
Giorgio Orsenigo
A
bbiamo parlato sino ad ora di valori. Valori che delineano il modus operandi del Gruppo Volvo e quindi che si declinano nell’operatività di tutti i giorni. Ma ciascun brand ha dei propri valori intrinseci e peculiari, che appartengono alla propria cultura, alla propria storia e alla propria specificità aziendale. Per Renault Trucks sono la robustezza, la vicinanza al cliente e l’impegno. Ma ciò che contraddistingue più di tutto il marchio è l’ampiezza della gamma, come ci ha sottolineato Giorgio Orsenigo, che ne è il responsabile in Italia. “Esatto. I veicoli a disposizione del marchio coprono un segmento che va dalle 3,2 alle 44 tonnellate. Ma l’ampiezza della gamma non è solo identificabile in termini di portate, ma anche in termini di motorizzazioni. Basti pensare, per esempio, che sopra i 16 t siamo presenti con due motori (11 e 13 litri). Una gamma flessibili anche per quel che riguarda le cabine e in termini di utilizzazione (cantiere, distribuzione, raccolta rifiuti)”. Sono previsti dei nuovi lanci che andranno a rendere ancora più versatile l’offerta? Quando una gamma è così completa, inevitabilmente ogni anno c’è qualcosa di nuovo che va a completare un profilo, una serie di motorizzazioni o più precisamente un allestimento. Per esempio nel 2016 è prevista una serie di nuove introduzioni per la gamma T, quella dedicata al lungo raggio: il nuovo motore 13 litri common rail, modifiche sulla struttura della cabina per rendere ancora più
28 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Direttore Renault Trucks Commercial aerodinamico il veicolo, introduzione dell’alluminio in alcuni componenti che permetterà una riduzione di peso fino a 150 Kg. L’altro importante lancio, per così dire, è relativo al trasporto leggero e urbano, con i motori Euro 6 per Master e Maxity. Insomma, di fatto le innovazioni sono continue, e questo fa parte della “francesità” del marchio. Come sempre l’ammiraglia di una Casa è quella che identifica maggiormente la gamma dei propri veicoli e per Renault Trucks il T ne è il portabandiera. Ma il Master, veicolo di produzione di Renault (auto) è da tempo parte integrante dell’offerta del costruttore di Lione. Come procede la collaborazione con i cugini francesi? Il Master fa parte ormai del DNA di Renault Trucks. Noi non possiamo che essere soddisfatti di questa partnership proprio perché permette di arrivare fino alle 3,2 tonnellate. Poi, naturalmente il prodotto “trucks” per me è molto differente dal prodotto “vetture”. Prima di tutto per gli allestimenti, studiati appositamente per l’utente professionale pesante. Ma poi anche l’assistenza, i servizi e, naturalmente la rete di distribuzione e la strategia commerciale. Quindi il Master è per noi un veicolo di successo, gestito con l’ottica di chi fa camion e quindi con l’attenzione ad una particolare tipologia di clientela. Parliamo di rete. L’anno scorso sono stati aperti due nuovi RT Center, a Parma e Torino. Qual è la strategia di Renault Trucks dal punto di vista della copertura del territorio quindi?
Dopo i Truck Center Renault Trucks citati da lei, abbiamo aperto ancora tre nuovi dealer: a Piacenza, Roma (dove precedentemente avevamo solo un punto vendita) e poi tra Caserta e Benevento un’altra Concessionaria che copre quel territorio fino a Napoli. Tutti già operativi. Di fatto oggi abbiamo 16 dealer e 108 officine. Quindi una rete estremamente capillare. Da questo punto di vista, ovvero da quello numerico, possiamo quindi considerarci a regime, anche se dal punto di vista strutturale non lo si è mai in quanto è necessario seguire l’andamento del mercato. Sul fatto di scegliere tra concessionarie di proprietà o imprenditori privati non c’è una particolare prerogativa. A Parma e Torino avevamo la necessità di coprire il territorio rapidamente e con strutture di qualità, pertanto abbiamo fatto questa scelta. Poi, però, come detto, abbiamo nominato tre nuovi dealer. E questo è segno di crescita e di risposta del mercato al nostro marchio, che negli ultimi due anni è cresciuto di oltre il 23%, in termini di volumi e di percezione di mercato”. A proposito di mercato. Oggi i clienti si stanno sempre di più rivolgendo verso prodotti pesanti oppure, stanno facendo un downsizing dei loro veicoli, a scapito quindi della gamma media che si sta sempre più riducendo in termini di volumi. Voi come rispondete a queste esigenze? Sì, è vero. Oggi il mercato che va dalle 6 alle 16 tons è un mercato di poco più di 2500 pezzi, quindi estremamente compresso. E le ragioni sono dovute principalmente al cambiamento delle abitudini dei consumatori e, dall’altro lato, una maggiore flessibilità dei veicoli più piccoli. Renault Trucks, però, grazie proprio alla sua gamma completa può rispondere bene alle mutevoli esigenze dei clienti. In più, proprio per le motivazioni che abbiamo detto, con la nuova gamma di due anni fa abbiamo introdotto il D 2M che va a completare dai 3,5 ai 7,5 ton.
Claudio Gallerani Commercial
Direttore Volvo Trucks
V
olvo Trucks è indiscutibilmente quello che viene chiamato un premium brand. E su questo concetto ha costruito i propri valori, che anche qui mettiamo in luce prima di entrare nel merito delle strategie del marchio con Claudio Gallerani: qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente.
potenza, grande robustezza e grande abitabilità. Quindi la fama dei nostri veicoli è quello di essere forte e robusto. In Italia, oggi, la potenza è vista come necessità, ovvero per le specificità del lavoro svolto dall’autotrasportatore.
Estetica/stile, sicurezza e innovazione tecnologica. Insieme alla potenza del propulsore sono le tre macro aree sulla base delle quali si sviluppa un veicolo. Che peso dà Volvo a ciascuna di esse? In linea generale vorrei dire che dare un peso diverso all’uno o all’altro è difficile. È una combinazione di questi aspetti, vanno tenuti presenti tutti senza perdere il focus di ciascuno. Ma voglio dire di più, e questa domanda cade a pennello. Lo sviluppo di un veicolo parte dalle esigenze del cliente e noi in realtà abbiamo individuato sei aree, non tre, che rappresentano una esplosione di queste citate. Questi bisogni sono: la produttività (il veicolo deve contribuire a generare business), l’efficienza dei consumi (e relative emissioni) e l’uptime, ovvero il tempo di utilizzo del veicolo. E questi attengono alla tecnologia. Poi abbiamo identificato il driver appeal e quindi come un veicolo può attrarre e mantenere gli autisti più professionali, la sicurezza e, infine, la protezione, nel senso di sicurezza rispetto a furti e aggressioni, quindi quanto il veicolo, appunto, è in grado di proteggermi.
I-Shift e Dual Clutch sono due eccellenze di Volvo Trucks. Quanto il mercato italiano le ha recepite? Per farle un esempio di come i clienti stanno recependo le innovazioni tecnologiche le posso dire che fino a 10 anni fa i veicoli con il cambio automatico venduti erano il 15%, oggi sono il 90%. Noi riteniamo di essere in grado di creare il bisogno. Un altro esempio è il dynamic steering: chi lo prova, poi non ne può più fare a meno. Sono soluzioni incredibili, ma che se non hai avuto modo di toccarle con mano non te ne rendi conto. Comunque se per il Dynamic Steering oggi siamo su quote intorno al 15 per cento, il Dual Clutch sta avendo una risposta più rapida. Ma solo perché molti non hanno ancora avuto modo di provarli.
L’altro aspetto nello sviluppo del veicolo, dicevamo, è la potenza. Su questo Volvo ha sempre puntato, ricercando il limite. Oggi è l’unico marchio ad avere un motore da 750 cavalli. Perché per voi è così importante questa scelta? Tanto per cominciare Volvo nasce come costruttore svedese e quindi in un ambiente completamente diverso da quello a cui siamo abituati qui. In Svezia da sempre viaggiano con macchine che devono avere grande
Immagino che in questo lavoro di sensibilizzazione la Rete è fondamentale. Com’è strutturata? Certo. Abbiamo numerosi veicoli in prova con le nuove tecnologie montate che i Concessionari fanno provare ai clienti. Sono 15 in tutta Italia e 83 sono le officine. Tutte dipendono direttamente da noi, in modo da gestire tutto il processo di qualità. Oggi, quindi, abbiamo una copertura del territorio ottimale.
Una presenza sul campo che oggi vi permette di dire di essere il primo importatore in Italia… quali dunque i prossimi obiettivi? Ovviamente il primo obiettivo è quello di mantenere questa posizione di leadership. Rappresentiamo il 15 per cento del mercato, ovviamente oltre le 16 tonnellate di PTT. Una crescita straordinaria fatta negli ultimi anni. Nel 2012 avevamo una media del 10%, nel 2013 13,9, 14,6 nel 2016 e oggi esattamente il 14,9. Abbiamo conquistato, e non acquistato, quota anno dopo anno, nonostante questa non sia una politica di Volvo generalmente. Oltre a mantenere la posizione rispetto ai concorrenti, ovviamente cercheremo di incrementare ulteriormente la quota, possibilmente fino al 16 per cento. Un obiettivo raggiunto lavorando su tutti i segmenti. E quando dico tutti intendo proprio tutti. E non è cosa facile. Naturalmente non c’è solo il prodotto, ma anche il servizio. Anzi, oggi forse è quasi più importante… Sì certo. È proprio così. Il mercato oggi ha proprio questa esigenza e ha recepito la necessità di unire al mezzo anche il servizio. Noi abbiamo oggi una macchina su due che viene venduta con un contratto di manutenzione e uno su quattro del parco circolante, quasi il 90 per cento hanno il Dynafleet quindi collegati telematicamente, abbiamo fatto l’anno scorso più di 1000 corsi di guida a casa dei clienti. Anche qui siamo all’avanguardia: chi gestisce la flotta ha per esempio la possibilità di mettersi sul proprio smartphone i veicoli gestiti, monitorando tutti i dati di guida degli autisti. ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 29
Professione camionista
Il sogno del
di Ferruccio Venturoli
L
a Interstate 80 è lunghissima. Se la percorri tutta, e parti da San Francisco, in California, attraversi dodici Stati e arrivi a due passi dall’Empire State Building, a New York. Ma non è umano percorrere tutto d’un fiato, 4.671 chilometri. E così devi fermarti, per mangiare un boccone, per sgranchirti le gambe o altri bisogni fisiologici. Ma anche, se vuoi, per assistere a una funzione religiosa, a una rappresentazione teatrale, per farti tagliare i capelli e, se avanza tempo, per fare una puntata al casinò. 30 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Sì, perché lì dove la Interstate 80 sfiora la sconosciuta e remota cittadina di Walcott, nello stato dell’Iowa, c’è il più grande truck stop del mondo, tradotto in termini nostrani, un’area di servizio che qui da noi ( ma anche nel resto d’Europa) non si riesce neanche a immaginare. Ecco la storia del “world largest truckstop”. L’INTUIZIONE DI BILL MOON La Interstate 80, realizzata tra il ’59 e il ’65, è considerata, come importanza nella movimentazione di cose e persone, l’erede della mitica Route 66. Nel 1964, prima ancora che la strada
camionista
IOWA 80, è un’ immensa area di servizio, dove tutto, compresi il museo, il teatro e la chiesa è pensato per rendere meno dura possibile la vita di chi lavora sulla strada
fosse terminata, nell’Iowa, la Standard Oil costruì, per precisa volontà di un suo funzionario, Bill Moon, una piccola stazione di servizio. Un anno dopo, subentrato il marchio Amoco ( American Oil Company), la struttura fu affidata alla direzione di quello stesso Bill Moon, che ne aveva voluto la realizzazione, e che sarà il personaggio fondamentale nella storia di quello che diventerà il più grande truck stop del mondo. Quella stazione di servizio, cosi come nacque, non era diversa dalla maggior parte dei truck stop di quel periodo: una rivendita di accessori, un paio di pompe di carburante, una piccola officina e un ristoro affidato alla gestione di una famiglia del luogo. TRASPORTARE OGGI luglio 2016 31
L’enorme “store” di accessori, un vero e proprio supermarket, dove si trova tutto, ma proprio tutto quello che occorre al camion e al camionista.
A Iowa 80 c’è anche uno show room per la vendita di veicoli nuovi. Si comprano e si vendono camion nuovi o usati; le pratiche amministrative vengono, ovviamente, sbrigate sul posto.
UNA CRESCITA VERTICALE Sotto la direzione di Bill Moon il truck stop iniziò a crescere e, nel 1984, lo stesso Moon, approfittando del fatto che l’Amoco stava dismettendo le stazioni di servizio, acquistò la struttura, cominciando un grande lavoro di di ampliamento e di ammodernamento delle strutture e dei servizi che, di fatto, è ancora in corso. Il fabbricato originale fu quasi raso al suolo, per essere ricostruito con criteri più moderni e funzionali; fu realizzato uno spazio riservato ai camionisti e, cosa molto rara all’epoca, le docce. Nel 1989 un nuovo, grande “store”, fornito di ogni ben di Dio, completò l’opera. Nel 1992 Iowa80, entrò a far parte della grande catena di franchising “Truckstop of America”, che permise alla struttura, pur mantenendosi indipendente, di far parte di un grande network nazionale che le permetteva di entrare nel business delle “carte servizi”
Il Jamboree Nella filosofia di Bill Moon c’era, e c’è ancora negli eredi, una grandissima attenzione verso il cliente. E’ in quest’ottica che nacque il Walcott Truckers Jamboree (la festa dei truckers di Walcott), un piccolo raduno, ideato come un omaggio da parete della proprietà nei confronti dei camionisti locali ma che, con il tempo (siamo alla 37esima edizione) è diventato uno dei raduni più importanti degli States e l’esempio per molti altri. Gli ingredienti della festa sono gli stessi di sempre: camion fantastici dalle cromature spettacolari, veicoli d’epoca, tanta musica, fiumi di birra, e grandi, immensi barbecue.
32 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
La lavanderia a disposizione di tutti i clienti con prezzi estremamente popolari. Chi lavora sulla strada negli Stati Uniti spesso non torna a casa per settimane.
Il Museo Nel 1997 si è avverato il sogno di Bill Moon, il fondatore: un piccolo ma ricchissimo museo. Il Iowa 80 Trucking Museum, nei suoi oltre cento metri quadrati, raccoglie memorabilia, insegne, oggetti della storia del trasporto americano insieme a molti camion di varie epoche; gran parte del materiale arriva dalla collezione privata della famiglia Moon, ma molto vasto è il materiale donato da privati cittadini, soprattutto camionisti ed ex camionisti. L’ultimo “pezzo” pregiato è un Kenworth KDC825C “Bullnose” del 1958, sembra l’ultimo esistente, con sei milioni di chilometri, donato nel 2010 da Ray O’Hanesian un ex padroncino che, per trent’anni si è fermato a Iowa80 due volte a settimana.
Iowa 80 è anche un luogo dove ci si incontra, dove ritrovare vecchi colleghi, dove scambiare esperienze, dove cambiare lavoro, forse dove cambiare vita.
Sui vari piazzali c’è posto per 900 camion con rimorchio, 350 vetture e 35 autobus. Ci sono 15 pompe di gasolio, un’officina, un’assistenza ufficiale Cat e mun attrezzato posto di pronto soccorso
legate alle grandi flotte che, nel frattempo, nascevano un po’ ovunque. Il 1992 fu l’anno della morte di Bill Moon; la proprietà restò, comunque, alla sua famiglia che la mantiene tuttora. Nel 1994, un ulteriore salto di qualità: grazie anche a un investimento “importante” l’Iowa80 è cresciuto ancora diventando il più grande truckstop del mondo. SERVIZIO COMPLETO Oggi, sui 90 ettari su cui è sviluppato, l’Iowa80 offre ai 5mila truckers che ci fermano ogni anno, un ristorante da 300 coperti, il cui buffet è ormai leggendario, tre fast food di tre differenti catene;
ventiquattro docce singole, un modernissimo teatro da un centinaio di posti, due casinò, un barbiere, un dentista, un posto di pronto soccorso, un enorme store, un’officina, un’ assistenza ufficiale Caterpillar, quindici pompe di gasolio, uno spazio vendita usato, uno “show room” per veicoli nuovi, un centro attrezzato per stampare o ricamare livree su camion, divise, magliette e cappelli, due lavabiancheria automatici, una banca, una chiesa, un piccolo, ma ricchissimo, museo e un piazzale per 900 camion con rimorchio, 350 vetture e 35 autobus da grande linea. “Nei suoi oltre cinquant’anni di vita – si legge su una pubblicazione ufficiale – Iowa80 ha seguito di pari passo l’evoluzione del trasporto americano, mantenendo sempre e comunque vivo quel carattere di “casa lontano da casa”, con il fine di servire al meglio chi vive di e nel trasporto”. ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 33
Ruote ecologiche
Al “VIA” il RIA Scania
Scania persegue un percorso di continuo miglioramento e di costante ricerca tecnologica, arrivando a proposte ecosotenibili che coniugano eccellenza tecnica e abbattimento dei costi di Federica Lugaresi
I
n un mondo sempre più attento alla sostenibilità, in cui il focus – per alcuni - è assicurare una soddisfazione ottimale delle richieste in modo da incrementare l’efficienza del trasporto e contemporaneamente evitare o minimizzare le emissioni di CO2 superflue, il Grifone offre un nuovo strumento ad hoc. Con impatto ambientale si intende un effetto rilevante causato da un evento, un’azione o un comportamento sullo stato di qualità delle componenti ambientali. Il parallelismo ci sorge spontaneo: come la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) mostra quali modifiche di stato ambientale possano produrre le azioni e le pressioni antropiche – sia sull’ambiente antropizzato che sull’ambiente naturale – così il RIA (Rapporto di Impatto Ambientale) di Scania permette alle aziende di trasporto di rilevare, monitorare e contenere il livello di emissioni inquinanti dei veicoli in flotta. Proprietà transitiva applicata alla perfezione! Un alleato dell’ambiente La sostenibilità, dunque, resta uno dei temi centrali per Scania. Le aziende di autotrasporto sono sempre più sensibili alle 34 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
tematiche ecologiche, consapevoli che il settore dei trasporti rappresenti una fonte di CO2 fossile e che minimizzare i consumi di carburante contribuisca conseguentemente a ridurne le emissioni. E contribuisca a centrare gli obiettivi fissati dall’UE per il 2030 (ossia ridurre le emissioni di gas serra dell’80%), aggiungiamo noi. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste il servizio RIA offerto dalla Casa svedese. Nel RIA vengono registrati i valori di sostanze inquinanti quali: ossidi di azoto (NO, NO2), particolati (PM), idrocarburi (HC), ossido di carbonio (CO), e anidride carbonica (CO2). Tali valori, relativi alle emissioni di ogni veicolo - a loro volta calcolate in base ai chilometri percorsi, al consumo di carburante e al tipo di motore - possono essere visualizzati da remoto accedendo al Portale Scania Fleet Management. Con veicoli Scania così connessi e dotazione del Pacchetto Controllo, qualunque realtà aziendale potrà avere tutti gli strumenti necessari per utilizzare al meglio le informazioni raccolte in tempo reale che costituiscono il RIA, traendone i massimi vantaggi per la gestione della flotta. Infatti i dati raccolti da questo rapporto mettono in evidenza i miglioramenti del singolo veicolo o dell’intera flotta, in termini di riduzione delle emissioni in funzione del tempo e delle tratte percorse.
Un trasporto sempre più intelligente Ogni azienda di trasporto che si rispetti punta a ridurre la propria carbon footprint. Una richiesta che anche i clienti dei clienti considerano ormai imprescindibile perché il trasporto deve diventare sempre più sostenibile. Alle aziende che si sono già convertite ad un trasporto intelligente attraverso la connettività dei servizi tramite lo Scania Fleet Management, il Grifone propone un’ulteriore evoluzione. Possiamo, infatti, affermare che il RIA rappresenti “la carta vincente per conquistare un vantaggio competitivo in un nuovo scenario, nel quale ogni protagonista della filiera ha il dovere di contribuire minimizzando l’impatto legato alla propria attività”. Convertirsi ad una soluzione di trasporto “smart”, significa spingersi sempre più avanti nel contenere le emissioni carboniche concentrandosi soprattutto su tre fattori fondamentali: carburanti alternativi, efficienza energetica e trasporto intelligente (v. grafico a triangolo). Grazie alle soluzioni proposte da Scania - che permettono l’interazione fra questi tre elementi - qualsiasi azienda può raggiungere più velocemente i propri obiettivi in termini di CO2. Ormai è assodato che una guida efficiente e motopropulsori all’avanguardia, performanti e che utilizzino carburanti provenienti da fonti rinnovabili, siano determinanti per l’abbattimento delle emissioni di CO2. Ancora una volta la Casa svedese ci stupisce anche in materia di protezione ambientale, dimostrando di lanciare sempre nuove sfide a beneficio della redditività aziendale dei propri clienti. ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 35
Ruote Commerciali
Iveco
L’istinto per il
di Federica Lugaresi
F
arà molta strada. Stiamo parlando del Nuovo Daily Euro 6 che Iveco ha presentato in anteprima con l’evento più spettacolare ed alto d’Europa. E in realtà di strada ne ha già percorsa tanta volando, letteralmente, sospeso ad un elicottero fino a quota 3.464 m s.l.m. Cornice mozzafiato è stata la terrazza estrema di Punta Helbronner (Monte Bianco) dove il veicolo top di gamma, è stato svelato alla stampa di tutta Europa con la sua rivoluzionaria applicazione DAILY BUSINESS UP. Un gioiello del Costruttore torinese, appartenente al segmento dei veicoli commerciali leggeri, “che utilizza la tecnologia per massimizzare l’efficienza dei 36 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
consumi e ridurre le emissioni, riducendo l’impatto ambientale” come dichiarato da Pierre Lahutte, Iveco Brand President. Il miglior Daily di sempre, aggiungiamo noi, in termini di qualità, equipaggiamenti, tecnologia, TCO e sostenibilità a convalida dello slogan “Iveco il tuo partner per il trasporto sostenibile”. “Un Daily FIRST in class che non sarà secondo a nessuno e avrà un effetto dirompente” ha sottolineato ancora Lahutte, grazie anche alla sua innovativa applicazione DAILY BUSINESS UP che permette al conducente non solo di essere sempre connesso, ma che può anche diventarne Assistente di guida e Assistente di business.
Sempre connessi! Con il Nuovo Daily Euro 6 stiamo parlando del primo veicolo commerciale leggero che ha introdotto la connettività a bordo: un vero e proprio ufficio produttivo in mobilità in cui si è superato il concetto di infotainment. Mediante l’esclusiva app progettata da Iveco, il conducente è in grado di controllare la flotta, massimizzando l’efficienza del lavoro quotidiano, diminuendo i costi totali di esercizio (TCO), comunicando con veicolo e motore attraverso il proprio smartphone o tablet, grazie alla connessione Bluetooth stabilita automaticamente attraverso la nuova radio digitale.
Business Disporre di un partner perfetto in affari è il sogno di tutti e disporre del Daily migliore di sempre è quel sogno che diventa realtà. Il Nuovo Daily Euro 6, con la sua rivoluzionaria “DAILY BUSINESS UP”, diventa indispensabile per lo sviluppo e la crescita delle attività di trasporto
DAILY BUSINESS UP - “un’ulteriore dimostrazione del Business Instinct del Nuovo Daily Euro 6 e della sua abilità di anticipare e soddisfare le esigenze commerciali dei clienti” come dichiarato da Raffaele Di Donfrancesco, Iveco Daily Business Line Director - può fungere da Assistente alla guida grazie a caratteristiche quali il sistema Driving Style Evaluation (DSE), il sistema di navigazione professionale di Sygic e il manuale utente interattivo. Ma può essere utilizzata anche come Assistente all’attività del conducente: è in grado, infatti, di aiutare a ottimizzare l’efficienza della flotta con la funzione Fleetwork e di tenere traccia dei servizi programmati, ottimizzando così l’efficienza del lavoro quotidiano degli autisti. Inoltre l’app garantisce un collegamento diretto a IVECO Assistance Non Stop, il servizio di assistenza su strada, attivo 24 ore su 24. Un concentrato di funzioni che contribuiscono a diminuire i costi totali di esercizio e al raggiungimento di un’alta redditività per l’attività del cliente. Tecnologia sostenibile: sempre e comunque Prestazioni senza eguali con i suoi nuovi e potenti motori a quattro cilindri, con cilindrate da 2,3 e 3,0 litri, una potenza da 120 a 210 CV e una coppia massima da 320 a 470 Nm, a cui si deve aggiungere un miglioramento nell’efficienza dei consumi, con un risparmio fino all’8% (ciclo NEDC), rispetto ai precedenti modelli Euro 5. La tecnologia SCR la fa da padrona (ma resterà disponibile l’EGR a bassa pressione sui modelli con motore F1A, per i clienti
La spettacolare scenografia in cui è stato presentato alla stampa il Nuovo Daily E6: il Tetto d’Europa a 3.464 m di altitudine.
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 37
La culla del Nuovo Daily Euro 6: l’eccellenza nell’eccellenza
Il Nuovo Daily Euro 6 è fabbricato interamente presso lo stabilimento Iveco di Suzzara (MN), totalmente dedicato a questa gamma di prodotti. Qui infatti nascono le 11.000 varianti del Daily, con una metodologia basata su processi di World Class Manufacturing (WCM). Il WCM permette di gestire l’elevato grado di complessità necessario per una gamma così ampia, creando processi senza errori “per raggiungere risultati a tre zeri: zero difetti, zero rifiuti e zero incidenti”. Introdotto già nel 2007, in realtà si tratta di un processo di miglioramento continuo incentrato sul coinvolgimento di ogni operatore che partecipa alla produzione. A convalida di ciò, allo stabilimento è stata riconosciuta la certificazione Medaglia d’argento, che attesta gli elevati livelli di qualità offerti. 80.000 è il numero di Daily Euro 6 che verranno prodotti nell’anno in corso, ma Iveco prevede di arrivare ad un numero a sei cifre!
Qui sopra, Pierre Lahute sul veicolo appena adagiato sulla piattaforma a 3.464 metri di altitudine. In basso la plancia che ospita l’innovativo sistema infotaiment. Nella pagina tre diverse versioni del nuovo Daily: il 4x4, il cabinato e l’elettrico.
con missioni a basso chilometraggio che preferiscono questa soluzione). Come sappiamo, Iveco precursore del sistema SCR con oltre 25 anni di esperienza e una spiccata predisposizione per il “green”, è sempre attenta all’ambiente studiando e proponendo tecnologie volte a minimizzare le emissioni di particolati prodotte dal motore. Ma con il Nuovo Daily Euro 6 riesce a stupire ancora una volta: il veicolo sarà pronto per i limiti Real Driving Emissions anticipando di ben tre anni i tempi, rispetto alle nuove normative che entreranno in vigore nel 2020. Entriamo nel dettaglio. Il motore F1C ottimizzato da 3,0 litri è equipaggiato con la tecnologia Selective Catalytic Reduction - in grado di controllare le emissioni di NOx - e con i nuovi iniettori, di grande
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aiuto nell’ottimizzazione della combustione e nella diminuzione delle emissioni di particolati prodotte dal motore. In questo modo il motore può sviluppare tutta la potenza necessaria per le missioni più impegnative ad elevato chilometraggio, con un basso consumo di carburante, intervalli di manutenzione più lunghi e, quindi, costi operativi particolarmente bassi. Il nuovo motore F1A da 2,3 litri invece è stato riprogettato partendo dalla coppa dell’olio. Qui, l’utilizzo di materiali moderni ha permesso di arrivare ad una riduzione del peso del motore pari al 6%; e attraverso la riduzione dell’attrito, si è ottimizzato ulteriormente il sistema di raffreddamento. L’insieme di queste novità all’interno del propulsore F1A, in aggiunta ad una cilindrata leggermente maggiore e ad un sistema di ricircolo dei gas di scarico a bassa pressione, assicurano una riduzione naturale delle emissioni grezze, necessitando solo di un sistema di post-raffreddamento semplificato. Tecnologia sostenibile dicevamo, avvalorata anche dall’offerta di due versioni di motori ecocompatibili all’interno dell’ampia gamma: il Daily Natural Power, che utilizza
gas naturale compresso e si presta per applicazioni urbane a traffico limitato grazie al suo funzionamento pulito e silenzioso, e il Daily Electric, la versione silenziosa a emissioni zero. Relativamente alle prestazioni, le nuove caratteristiche quali la pompa dell’olio a cilindrata variabile, la turbina a geometria variabile sul motore F1A, il sistema EcoSwitch PRO, il motore più leggero e la frizione ridotta nei motori e sugli assi, contribuiscono ulteriormente all’eccellente riduzione dei consumi e a bassi costi di esercizio, con un risparmio stimato fino a 2.000€ in quattro anni. “Il Nuovo Daily Eyro 6 è quindi un concentrato di altissima tecnologia ed efficienza che permette di estendere gli intervalli di manutenzione fino a 50.000 km grazie all’uso di componenti e materiali di consumo più duraturi, con un aumento del 20% dei tempi di operatività tra una manutenzione e l’altra”. alto in gamma. Completano il comfort di questo “salotto” un nuovo volante in pelle, sedili con coperture blu e un nuovo poggiatesta in tessuto espanso. Una gamma in più Iveco ha voluto porre il conducente al centro del processo di progettazione del veicolo, offrendo la massima comodità e garantendo il piacere di guida. Punta di diamante del Nuovo Daily Euro 6, è l’esclusiva gamma Hi-Matic che offre tutti i vantaggi in materia di sicurezza, prestazioni e produttività grazie ad equipaggiamenti speciali quali la leva del cambio ergonomica multifunzionale e la strategia di cambiata auto-adattativa. Possiamo parlare di un veicolo smart a tutti gli effetti. Infatti per agevolare ancora di più la guida, l’Hi –Matic è dotato del sistema smart EcoSwitch PRO, che “capisce” esattamente quando attivarsi e senza alcun tipo di intervento da parte del conducente, riconoscendo se il veicolo è carico o meno, riducendo in tal modo il consumo di carburante e diminuendo ulteriormente le emissioni. Versatilità: voto 10 I dettagli che fanno la differenza Come avrete capito il Nuovo Daily Euro 6 è un Daily “First in class” e non si risparmia neanche in materia di comfort. La cabina è ancora più silenziosa rispetto ai modelli precedenti e il livello di rumorosità è ridotto di 4 decibel, con un miglioramento dell’8% dell’acustica del veicolo. La nuova “postazione lavoro” è assolutamente pratica e funzionale grazie all’accessibilità completamente riprogettata dei 18 vani portaoggetti, e ad una plancia dal design pulito, fornita di basi di appoggio per tablet o portadocumenti. La nuova radio digitale (DAB) integrata nel cruscotto offre tutte le principali funzioni DAB e FM, con tutte le funzionalità multimediali e di gestione del telefono che normalmente sono previste su di un veicolo
Anche in tema di versatilità, Il Daily è da sempre il partner perfetto per gli allestitori essendo estremamente versatile all’interno della categoria con la gamma più ampia nel settore, da 3,3 a 7,2 tonnellate di massa totale a terra e da 7,3 m3 a 19,6 m3 di volumi di carico. Le versioni disponibili – furgone, furgone semivetrato, cabinato, scudato e cabina doppia – permettono le più svariate applicazioni. Questo grazie soprattutto alla sua struttura portante che con le traverse a C in acciaio speciale, rappresenta il miglior punto di partenza che consente agli allestitori di declinarlo nelle diverse missioni come camper, ambulanza, servizio di soccorso o raccolta rifiuti. Un’ulteriore novità è data dall’introduzione del nuovo passo da 5.100 mm sul modello da 7 tonnellate, che ottimizza quindi la lunghezza possibile della carrozzeria per le versioni cabinate. ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 39
Veicoli commerciali
Fiat Professional
Una tonnella di versatilità
Da Fiat Professional arriva il Fullback, veicolo adatto alle esigenze del professionista del trasporto che non vuole rinunciare all’uso promiscuo di Luca Gaier
T
endenza ad un downsizing dei veicoli commerciali e necessità di avere strumenti di lavoro estremamente versatili, fanno del Fullback un veicolo candidato ad essere assoluto protagonista nel segmento del trasporto commerciale, e in particolare quello relativo alle portate ridotte. Tecnicamente è un pick-up, ma la tonnellata di peso trasportabile, lo pone tra i 40 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
leader del settore e, pur presentandosi con un aspetto molto automobilistico, ha tutte le caratteristiche per essere apprezzato da chi del trasporto ne fa una professione. A partire dalle configurazioni che, in termini di motori e dimensioni, è varia e ampia. Insomma, Fiat Professional vuole giocare un ruolo, quello appunto del fullback (che nel rugby è l’ultimo uomo in difesa o il
difensore in attacco e che identifica un giocatore capace di risolvere qualsiasi situazione, N.d.R.), di leadership. Quale scegliere La gamma, come detto molto ampia, si articola in tre configurazioni (chassis, cabina estesa e cabina doppia) e al-
ta che permette l’inserimento della trazione integrale in modalità “part time” o “full time”. In entrambe le modalità, part time e full time, è opzionale per il cliente la possibilità di dotare il veicolo di blocco elettronico del differenziale posteriore che consente di ridurre al minimo le differenze di rotazione tra le ruote posteriori, assicurando un trazione ottimale su percorsi off-road. Per quanto riguarda l’architettura delle sospensioni, Fullback prevede, all’avantreno, un raffinato schema a doppi bracci con barra stabilizzatrice mentre, al retrotreno, è presente un assale rigido con balestre multistrato per la massima affidabilità e robustezza. Arriviamo alle dimensioni. In dettaglio, tutte le versioni di Fullback sono alte massimo 1.780 mm, larghe fino a 1.815 mm e con un passo da 3.000 mm. Invece, la lunghezza totale varia a seconda della configurazione: raggiunge i 5.275 mm per la cabina estesa e 5.285 mm per la cabina doppia. Varia anche la lunghezza del vano di carico: 1.850 mm per la cabina estesa, 1.520 mm per la cabina doppia. La portata è di oltre una tonnellata e la massa rimorchiabile supera le tre tonnellate. Serve anche stile lestimenti per ogni esigenza del cliente. Per quel che riguarda i propulsori, il pick up Fullback è equipaggiato con un motore turbodiesel common rail da 2,4 litri declinato in due livelli di potenza e coppia: 150 CV (113 kW) e 380 Nm oppure 180 CV (133 kW) e 430 Nm. Questo propulsore si caratterizza per il basamento in alluminio dal peso contenuto e per la sovralimentazione
con turbocompressore a geometria variabile con intercooler che assicura la massima efficienza. Sono inoltre disponibili due tipologie di cambi: manuale a sei marce o automatico a cinque marce. La trazione, invece, è assicurata sia dalla versione 4X2 (posteriore) che dalla versione 4X4 (integrale). Tutte le versioni 4X4 sono equipaggiate con un selettore elettronico
Come abbiamo detto, la principale caratteristica del Fiat Professional Fullback è la sua versatilità. Una versatilità che va oltre l’aspetto professionale e sfocia nell’uso per il tempo libero e la quotidianità in generale. Per questo lo stile, il design e il comfort sono elementi fondamentali e che riteniamo siano distintivi di questo veicolo. TRASPORTARE OGGI luglio 2016 41
Part Time o Full Time?
Fullback, infatti, ha proporzioni sportive grazie alla cabina protesa in avanti e ad uno sbalzo anteriore ridotto. Il frontale presenta un deciso “tocco” di stile italiano, in coerenza con il nuovo timbro stilistico del marchio. Le fiancate hanno nervature ben distinte che slanciano la linea e la parte posteriore è ben raccordata con la cabina. Gli interni riflettono sia la funzionalità del veicolo da lavoro, sia il comfort e l’eleganza di un SUV alto di gamma. In particolare, gli ambienti sono declinati su due livelli: il primo presenta una plancia essenziale ma nel contempo funzionale e completa di autoradio con lettore CD ed MP3, Bluetooth e comodi sedili in tessuto. Il secondo offre una piacevole linea di interni curata nei particolari e nelle finizioni, con plancia bicolore nero/silver e sedili in tessuto o in pelle; la giusta integrazione tra le esigenze di un professionista e di chi cerca anche il piacere e il comfort di guida. Il livello d’ingresso è particolarmente ricco: sono di serie ABS con EBD, TSA (Trailer Stability Assist - il sistema che aumenta la stabilità in caso di traino), LDW (Lane Departure Warning), sette Airbag (frontali , laterali, a tendina e ginocchia guidatore). L’offerta si completa con altri allestimenti,
42 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Ovvero trazione integrale permanente o semipermanente. Ecco quello che offre il pick-up di casa Fiat. La modalità “part time” o semipermanente è presente nelle versioni SX e prevede tre posizioni di guida:
“2H”
(percorsi stradali in condizioni ottimali) con trazione prevista sulle 2 ruote motrici posteriori;
“4H”
selezionabile a velocità fino a 100 km orari, distribuisce la trazione sulle 4 ruote motrici consentendo una guida più sicura su percorsi stradali scivolosi e sconnessi;
“4L”
fornisce marce ridotte per condizioni estreme fuoristradistiche. La modalità “full time” o permanente è invece presente nelle versioni top di gamma LX; caratterizzata dal differenziale centrale Torsen, supportato da 3 frizioni a controllo elettronico che gestiscono in tempo reale la trasmissione della coppia motrice alle ruote in funzione delle condizioni stradali e della velocità. Quattro sono le posizioni di guida. Oltre alla “2H” e “4H” sopracitate, è presente la posizione “4HLc” che prevede il blocco del differenziale centrale distribuendo la coppia equamente fra ruote anteriori e posteriori e migliorando la trazione su percorsi innevati, sabbiosi o su strade fangose. Infine la quarta posizione “4LLc”prevede oltre al blocco del differenziale centrale anche l’inserimento delle marce ridotte che assicurano una maggiore coppia per affrontare percorsi fuoristradistici estremi.
top di gamma, che offrono contenuti automobilistici quali i fari Bi-Xenon, i sedili in pelle anteriori riscaldabili e con sedile guida regolabile elettricamente, una Radio 2DIN con touch display da 6 pollici, una Radio 2DIN con display touch da 7 pollici e Sistema di Navigazione integrato, una telecamera posteriore, il cruise control con limitatore di velocità, il climatizzatore automatico bi-zona e i comandi cambio al volante, disponibili sulla versioni con cambio automatico. Insomma, il nuovo Fullback rappresenta il completamento della gamma Fiat Professional affermandosi nel panorama dei Veicoli Commerciali come un brand “full liner” in grado di soddisfare le più variegate esigenze di ogni professionista. ● FIAT PROFESSIONAL FULLBACK CABINA ALLESTIMENTO TRAZIONE GUIDA Lunghezza esterna con paraurti post. (mm) Larghezza esterna (mm) Altezza (mm) FR (mm) Carreggiata RR (mm) FR (mm) Sbalzo RR (mm) Passo (mm) Lunghezza (mm) Dimensioni Cassone Larghezza (mm) Altezza (mm) Massa a vuoto (compreso guidatore 75kg) kg Peso Totale a Terra kg Numero posti persone Altezza minima da terra Soglia vano di carico Anglo di uscita Angolo di rampa
CABINA DOPPIA
LX 4WD
4WD
SX 2WD (H/R)
CABINA ESTESA LX SX 4WD 4WD
DX/SX 5285 1815 1780 1520 1515 865 1420 3000 1520 1470 475 1875 2910 5 205 850 22 30
DX/SX 5285 1815 1780 1520 1515 865 1420 3000 1520 1470 475 1875 2905 5 205 850 22 30
SX 5285 1815 1780 1520 1515 865 1420 3000 1520 1470 475 1875 2905 5 205 850 22 30
SX 5285 1815 1780 1520 1515 865 1420 3000 1520 1470 475 1875 2905 5 205 850 22 30
SX 5285 1785 1775 1520 1515 865 1420 3000 1520 1470 475 1870 2900 5 200 845 22 30
DX/SX 5285 1785 1775 1520 1515 865 1420 3000 1520 1470 475 1870 2900 5 200 845 22 30
SX 5285 1785 1775 1520 1515 865 1420 3000 1520 1470 475 1765 2800 5 200 845 22 30
SX 5275 1815 1780 1520 1515 865 1410 3000 1850 1470 475 1825 2850 4 205 850 22 30
SX 5275 1785 1775 1520 1515 865 1410 3000 1850 1470 475 1805 2840 4 200 845 22 30
PRESTAZIONI Velocità Massima km/h Capacità di traino (con freno) kg Capacità di traino (senza freno) kg
177 3100 750
179 3100 750
179 3100 750
174 3100 750
169 3100 750
169 3100 750
169 2700 750
179 3000 750
169 3000 750
MOTORE Livello Emissioni Tipo Cilindrata cc Potenza Massima (EEC netto) kW Coppia Massima (EEC netto) Nm Consumo Combinato litri/100km CO2 Combinato g/km
Euro5+ Diesel 2442 133 430 7,2 189
Euro5+ Diesel S&S 2442 133 430 6,4 169
Euro5+ Diesel 2442 133 430 6,6 173
Euro5+ Diesel S&S 2442 113 380 6,4 169
Euro5+ Diesel 2442 113 380 7,2 189
Euro5+ Diesel S&S 2442 113 380 6,4 169
Euro5+ Diesel S&S 2442 113 380 6,4 169
Euro5+ Diesel 2442 133 430 6,6 173
Euro5+ Diesel S&S 2442 113 380 6,4 169
MT 6marce
MT 6marce
MT 6marce
245/70R16 (245/65R17)
205R16C
ALIMENTAZIONE Sistema di iniezione Capacità serbatoio l TRASMISSIONE Tipo
Iniezione diretta Commonrail 75 AT 5marce
MT 6marce
MT 6marce
STERZO Tipo Raggio di Sterzata minimo m
AT 5marce
MT 6marce
Servoassistito 5,9
SOSPENSIONI Anteriori Posteriori
Indipendenti a quadrilatero con molle elicoidali Rigide con molle a balestra ellittiche
FRENI Anteriore Posteriore PNEUMATICI e RUOTE
MT 6marce
Disco ventilato 16" Tamburo 11,6" 245/70R16 (245/65R17)
205R16C
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 43
Ruote commerciali
Concessionarie
Nel segno del Concessionaria storica di Peugeot nel capoluogo piemontese, negli ultimi anni ha affiancato alla vendita delle vetture un forte impegno nei veicoli commerciali e nella clientela B-2-B. Ne parliamo con Fabio Morabito, giovane Responsabile Commerciale Flotte di Locauto Due di Francesco Oriolo
L
a Locauto Due s.r.l. è nata a Torino come Concessionaria Simca ed ha vissuto tutte le fasi di questo storico marchio: dal passaggio all’americana Chrysler e, successivamente, al gruppo industriale francese PSA, rappresentando il Marchio Peugeot. La Locauto Due è stata fondata nel 1960 dalla famiglia Lovera, che tutt’oggi guida la società attraverso Massimo e Daniela, che hanno saputo sviluppare l’azienda per renderla moderna, dinamica e decisamente al passo coi tempi decretandone i continui successi. In un solo biennio (2012 - 2014) gli showroom sono passati da 1 a 5 e al centro assistenza di Torino si è aggiunto quello di Novara. Oggi quindi Locauto Due, oltre che a Torino in Strada Pianezza 275, sede principale della concessionaria, è presente sempre a Torino, in Corso Rosselli 181, a Bricherasio (TO) in strada Pinerolo 101, a Rosta (TO), in corso Moncenisio 79 e a Lumellogno, frazione di Novara, in via Pier Lombardo 228. Grazie a questa diffusione capillare nelle due province 44 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
e alla costante presenza su tutte le piattaforme internet oggi la concessionaria può essere facilmente raggiunta da un numero sempre maggiore di clienti. Locauto Due Concessionaria Peugeot è quindi in Piemonte, un importante punto di riferimento per gli appassionati della Casa del Leone. Le vendite Locauto Due ha sempre saputo mantenere performance commerciali di livello elevato, al top per numeri in Italia. Negli ultimi anni e nonostante la crisi, la concessionaria subalpina ha fatto registrare stabilmente oltre 1300 consegne all’anno. Nell’ultimo biennio, a seguito dell’espansione con l’apertura dei nuovi punti vendita, Locauto Due ha tagliato il traguardo delle 2000 consegne di veicoli nuovi. Di questi, la divisione Peugeot Professional ha storicamente inciso per il 10% circa del totale, ma l’ultimo biennio ha segnato anche per il b-2-b un importante punto di svolta facendo registrare con
un incremento del 52% rispetto al 2014 un risultato che oggi va oltre i 250 veicoli commerciali consegnati. Segno che gli sforzi combinati, in primis della famiglia Lovera e di Peugeot, e a seguire dei venditori specialisti b-2-b hanno portato significativi risultati concreti. Anche per questi motivi la concessionaria è stata negli anni più volte premiata per i risultati ottenuti, sia in termini numerici sia per quanto riguarda la soddisfazione al cliente. Tra i maggiori riconoscimenti: BEST SERVICE PARTNER 2013, per la qualità al cliente del servizio post-vendita di Torino, BEST SERVICE PARTNER 2015, per la qualità al cliente del servizio post-vendita di Novara, BEST DEALER PEUGEOT PROFESSIONAL 2012 per il lavoro svolto nell’ambito b-2-b, BEST DEALER PEUGEOT PROFESSIONAL 2015 per lo stesso motivo. Peugeot Professional: le “teste di cuoio della vendita” Fabio Morabito ha 29 anni e una leggera barba che gli conferisce un’aria più matura della sua età. Mi confessa con un sorriso un po’ sornione che la barba se l’è fatta crescere dieci anni fa quando ha iniziato a fare il venditore di veicoli commerciali Peugeot. “il mondo del veicolo commerciale non è lo stesso dell’autovettura; anche quando il mezzo è car derived, come si dice in gergo, dall’altra parte c’è un operatore economico, piccola media o grande impresa, per
In questo collage di foto le sedi della Locauto due. A partire da sinistra: la sede di Bricherasio (To), di Rosta (To), la sede principale a Torino in Strada Pianezza, il centro assistenza di Novara e infine ancora a Torino in Corso Rosselli.
leone
cui quel veicolo è uno strumento per la produzione del reddito. Di conseguenza uno “sbarbatello” diciannovenne fa fatica a farsi ascoltare da persone molto più mature e competenti, per questo motivo già allora ho deciso di farmi crescere la barba, per avere un’aria più matura. Oggi che la barba è tornata di moda, sono avvantaggiato. Diciamo che ho precorso i tempi, involontariamente.”
La carriera di questo giovane e determinato manager si è svolta tutta in Peugeot e da più di 6 anni in Locauto Due. “La nostra concessionaria ha creato la Divisione Aziende già nel 2000, ma la forma attuale
maggiormente delineata è nata nel 2007 quando la Casa Madre ha dettato delle linee guida comuni a tutta la Rete per svolgere questa professione. Personalmente, anche se non
ho mai disdegnato le vetture, fin dall’inizio della mia attività ho puntato sulla specializzazione nei veicoli commerciali perché ho visto in questo segmento di clientela un grande potenziale, anche se allora non era ancora completamene espresso come oggi. E i fatti hanno confermato la bontà della mia scelta”. Fabio è Responsabile Commerciale Flotte di Locauto Due e da lui dipendono due venditori specializzati che vendono esclusivamente veicoli commerciali, servendo sia la piccola e media azienda che le grandi flotte del territorio di competenza. “Per me i venditori professional sono le ‘teste di cuoio della vendita’ perché devono agire con rapidità e competenza e spesso spingersi oltre e più
Fabio Morabito
avanti di un normale venditore”. “Inoltre” – prosegue ancora Fabio – “in ogni punto vendita dell’organizzazione Locauto Due, abbiamo messo a disposizione della clientela professionale un venditore particolarmente formato e in grado di consigliare, dare una prima assistenza o, quando necessario, vendere, mentre nelle trattative più complesse intervengono i miei venditori o, quando serve, io personalmente”. La passione innanzitutto Dall’eloquio veloce ed esauriente del giovane manager torinese traspare, oltre alla competenza, una grande passione per questo tipo di vendita così poco automobilistica. “Di sicuro questa è una professione che se non è sorretta dalla passione, diventa insostenibile” – conferma Morabito – “perché non ci sono orari, non ci sono feste comandate, non si fa al banco ma sul cliente”. E allora come funziona la ricerca del cliente? “I miei uomini stanno pochissimo in ufficio, sono sempre sul campo, la ricerca avviene secondo metodi classici, door-todoor, esposizioni esterne, fiere dedicate, eventi locali, passaparola di clienti soddisfatti, e investimenti in azioni di marketing mirate al business-to-business”. D’accordo, ma il door-to-door sarà programmato? “Certamente, noi per la ricerca abbiamo cinque livelli di attività: il database che ci mette a disposizione la Casa madre, le azioni messe in pista dal Marketing nazionale, la politica commerciale, i prodotti finanziari, sempre più importanti, perché contengono, oltre al finanziamento una lunga lista di servizi aggiuntivi per rispondere alla sempre maggiore richiesta di un costo certo da parte degli operatori professionali e infine, ma non ultima, l’attività locale”. E la concessionaria Locauto Due, con la sua storica vocazione automobilistica, come vede questo impegno nel b-2-b? “Ci crede profondamente e sta investendo sempre di più in questo settore, anche perché è trainante anche per le vetture”. In che senso? “Dalla nostra esperienza risulta che ogni veicolo commerciale venduto si porta dietro la vendita di tre autovetture, quindi la convenienza a investire in questo settore è chiara!” Quali sono le fasi principali della relazione con un cliente professional? Morabito risponde come sempre senza esitazione: “ricerca del cliente, vendita, gestione del cliente, gestione del post-vendita”. E per quest’ultimo aspetto come siete organizzati? “La risposta che vuole il cliente b-2-b dal post vendita si basa sempre su tre necessità: competenza specifica, disponibilità e velocità di esecuzione”. 46 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
L’officina LOCAUTO DUE SRL. In piedi a sinistra il Rag. Carlo Lovera (fondatore dell’azienda), al suo fianco Daniela Lovera (titolare). Mentre accovacciato in basso a destra Massimo Lovera (presidente Locauto Due Srl).
Non solo vendita
La formazione per eccellere
A questa richiesta Locauto Due risponde in ogni officina con un meccanico e un accettatore dedicati alla clientela professional. Di tutta l’ampia gamma Peugeot, quali sono i veicoli maggiormente venduti nel segmento professional? “Operando alle porte di una grande città lavoriamo molto bene sugli autocarri derivati dalle vetture, quindi su 208 VAN e un po’ tutta la Gamma MIX, ma i numeri più importanti li sviluppiamo su Peugeot Partner e Peugeot Boxer in tutte le loro declinazioni, su Boxer in particolare è sempre più in crescita il numero di veicoli allestiti consegnati, grazie anche alla grande varietà di allestimenti che possiamo proporre di primo impianto. Infatti oggi, il cliente, oltre al costo certo e all’assistenza, chiede veicoli allestiti pronti per produrre reddito” – afferma Morabito – “per questo motivo proponiamo configurazioni standard Peugeot su alcuni allestimenti più diffusi, a cui si aggiungono configurazioni che abbiamo realizzato grazie a nostri accordi con allestitori specifici”. Quindi quali sono le caratteristiche particolari del venditore professional Peugeot, oltre al passamontagna delle forze speciali? Morabito sorride ancora, “esattamente il contrario del passamontagna, deve metterci la faccia, perché il cliente non cerca un venditore ma un consulente. Quindi passione per questo tipo di attività, dedizione, attenzione al cliente e alle sue esigenze. Il cliente esce dalle nostre sedi sempre con un preventivo personalizzato e difficilmente ci sono due preventivi identici anche per gli stessi modelli. Il venditore quindi deve parlare la lingua del cliente, diventando spesso un amico e da ciò deriva la forte fidelizzazione del cliente, da un lato, e l’alto livello di professionalità del venditore, dall’altro”.
E come si fa a mantenere alto il livello di professionalità della vendita? “Con la formazione” – risponde convinto Fabio – “in Locauto Due alla formazione si attribuisce una enorme importanza: formazione tecnica quasi maniacale, formazione sui prodotti della concorrenza, finanziamenti e servizi assicurativi”. Come gestite il ritiro dei veicoli usati dati in permuta dai clienti? “In Locauto Due l’usato, visto la particolare competenza e specializzazione richiesta, viene gestita da una sola persona che si occupa sia delle vetture che dei commerciali”. Come si sta muovendo il noleggio nel veicolo commerciale? “E’ stabilmente in crescita, costante anche se per noi non particolarmente significativa. Certo, dipende molto dal cliente, normalmente la piccola e media azienda è meno portata al noleggio, preferisce la proprietà del mezzo e il leasing operativo con l’aggiunta di servizi complementari , come già detto. L’azienda mediogrande invece ha una visione diversa e si avvicina al noleggio con maggiore interesse, anche perché permette di gestire meglio le punte di domanda senza appesantire eccessivamente il parco”. Quando chiudo il block notes e ci avviamo all’uscita, sono da poco passate le 20.30 e la concessionaria è praticamente deserta. Fuori le macchine sfrecciano verso la vicina tangenziale, alcune già sulla strada delle vacanze: il giorno successivo infatti inizierà il ponte del 2 giugno. “L’accompagno, poi vado a chiudere un paio di cose ed esco anche io”, dice Morabito. Una domanda, l’ultima: ma Fabio Morabito, giovane manager, dai toni pacati ma dalla forte determinazione, ha solo la passione dei veicoli commerciali? “No mi piace anche la musica, tutta, un mondo di musica”. Già, per chi fa tanti chilometri in macchina la musica è la migliore compagnia. ●
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 47
Ruote commerciali
Mercedes-Benz
Generazione
5.5 Scrivere di Sprinter è raccontare la storia di Mercedes-Benz. I numeri sono quelli di un caso di successo: dal primo lancio nel 1995 si contano ben tre milioni di modelli venduti che sono il miglior biglietto da visita per uno dei veicoli commerciali che più ha caratterizzato questo segmento di mercato di Andrea Trapani
I
n questi venti anni la casa tedesca ha seguito l’evoluzione dello Sprinter seguendo le esigenze dei clienti e, modello dopo modello, è arrivata ad offrire, nell’ultima versione di questo giugno, una gamma di van completa facendo debuttare anche l’innovativa versione da 5,5 tonnellata: 450kg in più di carico che offrono maggiori capacità e versatilità. “Le cose migliorano con l’età”, scherza Norbert Kunz – responsabile del Product
48 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Management di Mercedes-Benz - alla presentazione dei nuovi modelli svoltasi alla fine di aprile in Germania. Ogni battuta ha un solido riscontro nella realtà: nel 2015 Sprinter ha toccato, nonostante l’onda lunga della recessione economica, quota 194.200 unità vendute regalando al mercato della Stella un nuovo primato. Al TecForum Sprinter 2016, infatti, il numero uno dei van non solo non ha smentito la propria fama ma ha rilanciato puntando ad aumentare le proprie quote sul mercato. Vediamo come.
EURO 6, UNA LUNGA TRADIZIONE Anticipando i tempi e seguendo i passi del legislatore europeo, Sprinter è l’unico van disponibile con una gamma completa di motori conformi alla normativa Euro 6 da più di tre anni. Mercedes-Benz inoltre ha deciso di continuare a investire sull’innovazione e nel rispetto dell’ambiente scegliendo motorizzazioni che seguono anche lo standard 6/VI: è stata fatta in questa ottica la scelta di fornire la depurazione dei gas di scarico con tecnologia SCR e iniezione di AdBlue. Una soluzione che garantisce una combustione
molto efficiente, con bassi consumi di carburante, basse emissioni di CO2 e gas di scarico puliti. L’OFFERTA ARRIVA A 5.5 La scelta di Mercedes-Benz maturata è quella di offrire una gamma molto varia di Sprinter che possono essere a tre passi, quattro lunghezze, tre altezze e pesi
complessivi compresi tra 3,2 e 5 tonnellate. La versione da 5,5 t di peso complessivo è la vera ciliegina sulla torta che va ad arricchire un ampio spettro di varianti. La mezza tonnellata in più ha diversi obiettivi tra cui quello di venire incontro a una precisa richiesta degli operatori economici per offrire, in un unico prodotto, una grande maneggevolezza di guida grazie alla larghezza di 1,93 metri. Per arrivare a questo risultato si è lavorato molto su alcuni dettagli per rendere efficiente la maggiore capacità del modello: tra i vari interventi si segnalano le mensole dei montanti telescopici avvitate, i rinforzi e i punti di saldatura supplementari sulle lamiere dei longheroni nonché le maggiori misure di irrigidimento che hanno permesso la maggiorazione del peso totale a terra. Quali sono quindi i benefici di questa nuova versione? La risposta viene dalla stessa Mercedes-Benz: “Con questo modello abbiamo voluto dare ai nostri clienti i migliori standard di efficienza e di agibilità, con un grado di soddisfazione superiore a quella degli altri veicoli di questa capacità. Questo lavoro ci ha portato a creare un van che si guida
agev o l mente come fosse un’automobile nonostante abbia una capacità di carico da 5,5 tonnellate”. OLTRE LE MISURE, QUANTE POTENZIALITA’ Anche i motori diesel per gli Sprinter si distinguono per un’offerta molto variegata. Si può scegliere, ad esempio, tra tre motorizzazioni da 2143 cc rispettivamente con 114, 143 e 163 CV e un 3.0 V6 da 190 CV. “I nostri clienti hanno chiesto più potenza e gliela abbiamo fornita”, ricorda Norbert Kunz. “Da giugno le due varianti entry-level dei motori Sprinter sono diventate più performanti: si è passati dal precedente minimo di 70kW alla nuova offerta da 84kW (114CV) mentre la coppia motrice è aumentata da 250 a 300 Nm. Anche la motorizzazione successiva ha avuto un simile upgrade, da 95kW a 105 (143CV) e da 305 a 330Nm. Scelte fatte per incontrare tutte le necessità di chi andrà al volante dei nostri mezzi”. Invariati invece i valori per la versione più potente del quattro cilindri, il 120 kW (163 CV), e per il possente tre litri V6 CDI con 140 kW
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 49
Una novità per il 2017
(190 CV) di potenza e 440 Nm di coppia. Non è tutto: in alternativa alla trazione posteriore, per le classi da 3,5 a 5 t di peso Mercedes-Benz offre lo Sprinter 4x4 con trazione integrale e, a richiesta, con riduttore di coppia supplementare. Di serie c’è un cambio manuale a sei marce mentre a richiesta c’è il cambio automatico con convertitore di coppia 7G-TRONIC PLUS. UNA GAMMA PER TUTTI I… PESI Lo Sprinter da 5,5 t è andato ad ampliare, come abbiamo visto, ulteriormente la già ricca e articolata offerta. Questa molteplicità è assolutamente unica nel suo segmento e ora comprende van con pesi complessivi compresi fra 3 t e 5,5 t. I modelli non si esauriscono qui, anzi è possibile integrarla con incrementi e riduzioni del peso totale ammesso; così lo Sprinter - oltre che nelle classiche varianti da
50 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
3, 3,2, 3,5, 4,6, 5 t e, adesso, 5,5 t di peso complessivo - è disponibile anche nelle versioni da 2,8, 3,88, 4,05 e 4,25 t. Come Furgone, Kombi o Cabinato cassonato, Autotelaio con cabina ed Autotelaio scudato senza cabina, con cabina doppia, con differenti passi, fino a quattro lunghezze e tre varianti di tetto, lo Sprinter è in grado di soddisfare innumerevoli esigenze per i più disparati compiti di trasporto. Lo Sprinter inoltre mantiene l’unicità di avere – tra i veicoli da 3,5 tonnellate con chassis a telaio basso - la trazione posteriore disponibile a richiesta. TOE SU STRADA Non solo 5,5 tonnellate al TecForum di fine aprile dove la presenza di “Trasportare Oggi in Europa” si è materializzata anche sul percorso di
In anteprima, una novità che riguarderà l’offerta Sprinter del prossimo anno; infatti, Norbert Kunz ha detto che “nel 2017 verrà introdotto come standard il Crosswind Assist”. Chi fa molti km sa bene quanto possa essere importante: il Crosswind Assist è un accessorio che consente di mantenere la traiettoria di marcia del veicolo attraverso interventi frenanti automatici che agiscono sulle ruote del lato esposto al vento. ll sistema di assistenza si attiva in modo automatico a partire da una velocità di 80 km/h, riconoscendo in modo tempestivo il vento laterale tramite l’utilizzo dei sensori del sistema di regolazione della dinamica di marcia Adaptive ESP; in questo modo si evitano reazioni pericolose, aumentando nello stesso tempo la sensazione di sicurezza.
Kirchheim-Birkhau: alcune ore alla guida di due Sprinter da 3,5t tra le dolci colline della regione di Baden-Württemberg. Positive le prime impressioni dai test dove abbiamo provato uno Sprinter Panel Van 311 CDI da 114CV e un Panel Van 314 CDI da 143CV. Una buona occasione per osservare le prestazioni con una differenza importante di potenza a parità di cilindrata (2143 cc): i 143CV ovviamente hanno fatto sentire la loro maggior potenza, ma nel percorso misto i 114CV hanno dato l’impressione di essere adeguati alla gran parte delle possibili destinazioni che si possono fare in ambito commerciale. La versione 311 CDI, rispetto alla 314 CDI, montava il cambio automatico che ha seguito alla perfezione le accelerazioni e le difficoltà altimetriche: lineare anche il sei marce manuale che conferma, ancora una volta, la bontà della casa tedesca nel rendere piacevoli le sensazioni di chi si trova alla guida. ●
Artigiani in
Eventi focus
Artigenio Si è concluso Artigenio, il contest lanciato lo scorso novembre da Confartigianato e Mercedes-Benz Vans e che ha chiamato a raccolta i makers 2.0 di tutta Italia. Finalmente è stato proclamato il suo vincitore che ha sbaragliato oltre 500 concorrenti di Federica Lugaresi
“S
iamo felici di offrire il nostro contributo ad un’idea che prende forma, andando oltre alla semplice vocazione commerciale con una iniziativa concreta che darà modo ad un maker italiano di finalizzare il proprio progetto” ha dichiarato Dario Albano, Managing Director di Mercedes-Benz Vans in Italia. Mercedes-Benz Vans, infatti, crede nella forza delle idee e investe sull’eccellenza frutto del talento e dell’artigianalità made in Italy. Ed è proprio da qui che nasce la partnership con Confartigianato, a conferma del suo impegno ad andare oltre la vocazione commerciale con iniziative concrete sul territorio, credendo fermamente nel valore dell’industria italiana e nel patrimonio culturale e di ingegno che fa del nostro paese un punto di riferimento mondiale in tanti settori. Artigenio ha così finalmente il suo vincitore: Alberto Gariboldi che ha sbaragliato gli altri due finalisti Francesca Colonia e Sara Vignoli. Un’ardua decisione Tutti e tre i makers 2.0 con progetti geniali, sono stati selezionati tra le oltre 500 adesioni inviate e gli 80 progetti caricati sul portale, sulla base di quattro requisiti oggettivi: idoneità del progetto ad essere avviato entro i sei mesi, fattibilità e sostenibilità finanziaria (entro la cifra di 10.000 euro), capacità di rispondere ad un bisogno reale (che creasse una effettiva richiesta) e idoneità a rappresentare Confartigianato nel mondo. Ovviamente la selezione non è stata facile, neanche relativamente alla rosa finale trattandosi di tre progetti assolutamente
interessanti e molto eterogenei tra di loro. Il vincitore, Alberto Gariboldi si è presentato col progetto ‘Coltello rototraslante’: un innovativo sistema per l’apertura, la chiusura ed il blocco per coltelli ed utensili serramanico. Questo meccanismo consente di installare, su un coltello o altro utensile serramanico, una lama più lunga (fino al 150%) del manico stesso e, allo stesso tempo, ne rende possibile una totale copertura in chiusura. Il sistema a quattro centri aumenta la resistenza alle forze longitudinali e torsive a cui è generalmente sottoposto un coltello chiudibile. Il modello è dotato di una posizione di blocco intermedia che ne permette, inoltre, un utilizzo alternativo, come gancio, rampino o piccozza. Francesca Colonia ha presentato il progetto ‘Nuovi Alfabeti’: recuperare strumenti, macchinari ma anche lettere degli alfabeti danneggiati per completare alcuni alfabeti d’epoca e reinterpretarli nell’ambito della comunicazione visiva. ‘Nuovi Alfabeti’ vuole anche creare una nuova font, un nuovo alfabeto di caratteri disegnato e progettato oggi, realizzato con la moderna tecnologia di una lasercut e stampato infine con macchinari manuali della tradizione tipografica.
Sara Vignoli ha ideato ‘Elements of nature’: l’idea nasce dalla volontà di portare la natura nei contesti urbanizzati, partendo dall’immagine delle piante che crescono sulle rocce, e arrivando allo studio di una struttura modulare composta da due romboedri, componibili in sette moduli diversi. Utilizzando questi moduli è possibile realizzare delle pareti verdi, sia di separazione per ambienti interni, sia per esterni di rivestimento o come giardini verticali.Il progetto si colloca nell’ambito del design sostenibile: i materiali utilizzati sono riciclati o biodegradabili e gli elementi che compongono il prototipo sono realizzati utilizzando una stampante 3d con un filamento, l’acido polilattico, ottenuto dall’amido di mais. Alberto Gariboldi, aggiudicandosi così il premio di 10.000 euro ha dichiarato: “Sono emozionato e molto contento di questa vittoria, che sottolinea come il futuro del made in Italy stia nel talento e nelle mani di noi artigiani. La giuria ha creduto nella forza della mia idea, sostenendomi durante le fasi di realizzazione e premiandomi con un contributo di 10.000 euro”. In attesa della prossima edizione di Artigenio – con una collaborazione 2.0 noi non possiamo che complimentarci ed augurare in bocca al lupo! ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 51
an Story VMercedes Sprinter
Un ventennio di
successi
Lo Sprinter, best seller di Mercedes-Benz, ha appena festeggiato il suo compleanno. Le tappe della storia di un veicolo in continua evoluzione di Ferruccio Venturoli
E
ra la primavera del 1995 e debuttatransporter al quale l’austero marketing di Stoccarda regalava un nome vero e non soltanto una fredda sigla. Nonostante il classico schema a motore longitudinale anteriore e trazione posteriore, lo Sprinter segnò una vera svolta tra i commerciali di Mercedes Benz. Rispetto al precedente va lo Sprinter, il primo di Ferruccio Venturoli
52 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
MB 100, cambiava tutto: tecnologia, cabina e design. Il telaio si avvaleva di sospensioni anteriori indipendenti, il motore arrivava fino a 122 CV. Oltre vent’anni fa, dunque, lo Sprinter veniva proposto alla clientela tedesca e a quella di altri sei mercati europei con freni a disco su tutte le ruote e ABS di serie. Il nuovo veicolo, che rientrava nella categoria dai 2,59 a 4,60 t, era disponibile nelle
più svariate versioni, come kombi, furgone, cassonato o autotelaio, con tetto normale o tetto alto, con cabina doppia, in tre diversi passi e un volume di carico pari a 13,4 metri cubi. Fin dall’inizio tre diversi motori garantivano una propulsione adeguata alle mission: due Diesel, un aspirato e uno turbo a iniezione diretta, rispettivamente da 78 e 122 Cv e un’unità a benzina, da 142 Cv.
La prima immagine ufficiale dello Sprinter, siamo nel 1995
Ma non possiamo parlare dello Sprinter se non allarghiamo un po’l’orizzonte, per raccontare, sia pure molto brevemente, da dove arrivava il commerciale della Stella, quali erano i due progenitori dello Sprinter che permisero alla casa di Stoccarda di presentare un veicolo destinato a entrare nella leggenda e a essere guidato, in poco più di vent’anni, da quasi 3 milioni di persone in 130 Paesi.
Era il 1955, quando Daimler-Benz, in pieno miracolo economico, presentò allo IAA, il suo primo veicolo, concepito e realizzato come van e non derivato da automobili, il mitico L319. Si trattava di un camioncino con una MTT di 3,6 t, la struttura principale dei modelli autotelaio e pick-up era costituita da un telaio a traverse e longheroni mentre, per la versione furgonata, si preferì una carrozzeria semi portante. Il frontale era rigido, le sospensioni posteriori a balestre, ruote gemellate sull’assale posteriore e cerchi da 16’’. Inizialmente il van era mosso da un motore Diesel da 1,8 litri e 43 Cv, poi arrivò anche un benzina di 1.9 l e 65 CV. Con i suoi 4,8 metri di lunghezza, la versione furgonata offriva 8,6 m3 di volume massimo di carico. Facciamo un salto di oltre vent’anni e arriviamo al 1977: nella gamma dei transporter Mercedes entra il T1, nella versione furgone e autocarro. Al momento dell’entrata in produzione erano disponibili quattro versioni: 207 A partire da questo numero D, 208, 307 D, 308. La sigla D staTrasportare Oggi dedicherà un ampio servizio di carattere storico ai principali va ad indicare le due motorizzaveicoli commerciali presenti sul mercato zioni Diesel a 4 cilindri in linea; da lungo tempo. gli altri due modelli avevano Febbraio/Marzo invece un motore a benzina, Ford Transit con sigla M115. Dei quattro Aprile il 307 D e il 308 erano i più Fiat Ducato grandi e arrivavano fino a Maggio/Giugno 3,5 t. La produzione del T1 Peugeot BOXER e dei suoi derivati cessò in Luglio concomitanza con il lancio Mercedes-Benz SPRINTER dello Sprinter Agosto/Settembre
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I GENITORI: l’L319 E IL T1
Iveco Daily Ottobre/novembre CitroËn BERLINGO Dicembre/Gennaio Volkswagen Transporter
UNA CONTINUA EVOLUZIONE Torniamo al nostro Sprinter. Neanche un anno dopo la sua presentazione, arrivano le versioni NGT, a gas naturale
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 53
r e t n i r p oni…S
versi
1996: lo Sprinter NGT a gas metano
2001: lo Sprinter viene alimentato con pile a combustibile
e 308 E sprint, a trazione elettrica. Con lo Sprinter NGT (Natural Gas Technology) Mercedes-Benz lancia nella produzione in serie un’altra tecnologia di propulsione alternativa e particolarmente ecologica nel segmento dei veicoli commerciali, senza però dimenticare la trazione elettrica e lanciando, anzi, una nuova generazione di veicoli commerciali elettrici il cui capostipite è considerato proprio il 308 E Sprint. Ancora qualche anno e, nel 2000, arriva il primo facelift per lo Sprinter. Un rinnovamento che non è certo soltanto estetico, visto che sotto al cofano ora lavorano i nuovi motori CDI da 82 e 156 Cv di potenza. In termini di sicurezza il nuovo frontale e i windowbag disponibili in aggiunta agli airbag per lato guida e passeggero, che garantiscono una protezione ottimale contro le collisioni. Dal 2000, dunque, lo Sprinter è disponibile in circa 140 versioni di primo equipaggiamento, con tre diverse trazioni, elettrica, a gas naturale o a benzina/ diesel. A richiesta c’è anche la trazione integrale in tre versioni. L’anno successivo arriva lo Sprinter da 6 t, disponibile nelle versioni cassonato, ribaltabile o autotelaio con cabina normale o doppia.
ANCORA RINNOVATO Lo Sprinter è anche trattore con semirimorchio
Nel 2009, con l’introduzione dell’l’Efficiency Package BlueEFFICIENCY, Sprinter riduce i consumi di carburante e le emissioni.
Lo Sprinter è anche a trazione integrale
L”Edition Sprinter”, nelle versioni Furgone e Kombi per festeggiare i vent’anni
Il rinnovamento non si ferma, e nel 2002, con il secondo facelift, lo Sprinter migliora il suo comfort, cresce in potenza, in sicurezza e cala nei consumi; gli Sprinter kombi e furgone fino a 3,5 t sono gli unici veicoli nella loro categoria a essere disponibili con l’ESP, abbinato ai sistemi ABS, ASR e BAS. Arriva il 2006 e con lui il Nuovo Sprinter; dopo undici anni e circa 1,3 milioni di esemplari, lo Sprinter ha un erede, con una varietà da record di versioni: oltre a una quarta lunghezza, la vera novità è il tetto super-alto, con il quale il volume di carico massimo raggiunge i 17 m³. Tra gli highlight del nuovo nato, motori diesel high-tech, puliti e redditizi e un innovativo telaio, con Adaptive ESP. Ancora qualche anno, siamo al 2009, e Sprinter conferma la sua posizione di leader tecnologico tra i veicoli commerciali. Accanto ad altre innovazioni, c’è una nuova generazione di motori Diesel. Con il CDI 4 cilindri di nuova concezione in tre livelli di potenza e il diesel V6 CDI OM642 a potenza maggiorata, fissa nuovi parametri di riferimento in termini di redditività. Tutti i motori si distinguono per consumi ed emissioni ridotte, grazie all’Efficiency Package BlueEfficiency.
Sei siti produttivi Lo Sprinter viene prodotto in Germania, negli stabilimenti di Düsseldorf e Ludwigsfelde, oltre che in Argentina, a Buenos Aires, a Charleston nel South Carolina, nella cittadina russa di Nischni Nowgorod ed a Fuzhou, in Cina.
54 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
IL MIGLIORE DI SEMPRE
r e t n i r p s o l l e d i “genitori”
Dopo otto milioni di chilometri di collaudo percorsi e 25 milioni di euro investiti nei due stabilimenti di Düsseldorf e Ludwigsfelde, è ormai ora. Nel 2013 esce dallo stabilimento di Düsseldorf il primo Nuovo Sprinter della produzione di serie; Mercedes-Benz Vans inaugura una nuova pagina nella storia di successi dello Sprinter e fissa ancora una volta parameSopra, l’L319 del 1955 e a destra il T1, del 1977 tri di riferimento nel segmento dei veicoli commerciali, con cinque nuovi sistemi di sicurezza e assistenza, fra cui tre anteprime denominato ‘Edition Sprinter’, nelmondiali per veicoli commerciali. È il primo van le versioni Furgone e Kombi in equipaggiato con motori Euro VI e vanta emis- colore argento brilsioni straordinariamente contenute. Nel 2015 lante metallizun ulteriore arricchimento di gamma, con una zato.● versione da 5,5 t di peso complessivo e una crescita di carico utile di quasi mezza tonnellata, raggiungendo così le 2,95 t per il Furgone, e le 3,41 per l’autotelaio. In occasione dei suoi vent’anni, Sprinter si è regalato un modello speciale con dotazioni esclusive
Un vero best-seller
Allestimenti specifici
Lo scorso anno, con 194.200 esemplari venduti, Sprinter si è confermato un vero best-seller e ha segnato un nuovo record senza precedenti mentre, recentemente, è stato consegnato lo Sprinter numero 3milioni
Uno Sprinter ogni due viene specificamente allestito o modificato da aziende specializzate, che possono avvalersi del supporto offerto dal Centro allestitori di Mercedes-Benz Vans e dai suoi specialisti di settore.
Gas liquido Alla fine del 2010 videro la luce i primi Sprinter 316 LGT (Liquefied Gas Technology), veicoli certificati in base a Euro 5, dotati di un motore a quattro cilindri a ciclo Otto funzionante a gas liquido.
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 55
Eventi Weekend del Camionista
Formato ridotto Paddock ridimensionato rispetto agli anni d’oro di Misano, ma chi c’è stato ha partecipato alla grande e ha reso l’appuntamento presso il Circuito Marco Simoncelli una vera festa di Luca Barassi
C
hi c’è ha sempre ragione. E non parliamo solo delle Case. Tra queste, però, Iveco, Mercedes, Scania e alla fine anche DAF hanno fatto del paddock il loro momento di promozione e festa. Ma anche Acitoinox, Alcoa, DKV e Giti Tire e molti altri hanno animato il retro pista e gli stand con tante attività e proposte per i visitatori che sabato e domenica 28 e 29 maggio scorsi hanno deciso di passare una giornata al circuito di Misano. Certo, i grandi assenti c’erano: MAN, prima di tutto, e Renault Trucks. Due brand che sono sempre appartenuti al DNA della kermesse romagnola, insieme a DAF che, seppur presente, ha deciso di mettere a disposizione solo due veicoli per le prove esterne e in area interna. 56 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Anche gli stand, ovviamente, non hanno più il respiro di un tempo e questo, incide un po’ sull’impatto generale della manifestazione. Ma la gara? È vero. Quando parliamo del Weekend del Camionista ci focalizziamo principalmente su ciò che succede dietro la pista, tralasciando in parte il risultato delle gare. Eppure, Misano è la seconda tappa del FIA European Truck Racing Championship, il campionato europeo di corse coi camion. In pista, dunque, dominio totale di Adam Lacko, che col suo Freightliner (Team Buggyra Racing 1969) ha annichilito gli avversari con tre vittorie in quattro gare. Il pilota della Repubblica Ceca sta imponendosi come dominatore del campionato dopo le due vittorie al debutto in Austria e i tre successi a Misano. L’ultima gara della
importanti marchi tra cui ZF. Il team tedesco Schwaben Truck ha gareggiato col pilota Gerd Korber su un Iveco Stralis, motore Cursor 13, prototipo da 1150 cv. Daf ha presentato a Misano tre veicoli disponibili per le prove: il Trattore stradale XF 440
serie è andata al tedesco Jochen Hahn (Man – Team Reinert Adventure). Da segnalare i due podi (terza in gara 2 e seconda in gara 4) di Stephanie Halm, ragazza di grande talento. Le novità di Misano Mercedes ha presentato a Misano il Mercedes-Benz Actros equipaggiato con il nuovo motore OM 471 da 530 CV con un’inedita livrea ‘racing’ che riproduce l’effetto della fibra di carbonio; uno degli Actros coinvolti nel programma di test drive comparativi Fuel Duel, esposto in anteprima assoluta con le nuove grafiche. In un’area di 1.000 mq, Iveco ha presentato quattro differenti veicoli: uno Stralis, completamente personalizzato durante la manifestazione con una livrea studiata e dedicata all’Italia che vince; lo Stralis, in una configurazione super accessoriata con la speciale livrea “40 anni Iveco” e il Trakker protagonista alla Dakar 2016,
con tecnologia Silent, il Trattore stradale XF 510 Super Space Cab e il Carro CF 440 FAN (3 assi ultimo sterzante) allestito con cassa frigo Lamberet. Da Scania, che ha appena lanciato l’ultimo prodotto di assistenza per la manutenzione Mr Senior, una grande rappresentanza nell’area dei veicoli decorati e una presenza ben visibile attraverso Acitoinox che ha presentato la propria personalizzazione dell’edizione speciale “Emerald” dell’ammiraglia svedese, realizzata per celebrare i 40 anni della finanziaria italiana. dove Iveco ha conquistato il gradino più alto del podio con il pilota Gerard De Rooy. Nell’area test drive disponibile lo Stralis HiRoad alimentato a gas naturale compresso (CNG). Ma la grande svolta del costruttore italiano è stata quella di portare in pista un “team Iveco”, ovvero un team fortemente sponsorizzato dall’azienda del gruppo CNH, insieme ad altri
Misano, dunque, c’è. Al di là dei numeri dichiarati dagli organizzatori (37 mila presenze) che possono lasciare il tempo che trovano, la kermesse sopravvive nonostante le difficoltà del mercato e l’assenza di grandi protagonisti del passato. Al Weekend del camionista non si può mancare e l’appuntamento è ancora per il prossimo maggio. ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 57
Tuning
Si ringrazia Renault Trucks Deutschland
Un Renault T 480 High Sleeper Cab, un aerografista bravo e pieno di idee, un amministratore delegato che pensa all’immagine della sua azienda
di Helmut G. Lang
Q
uando una flotta di un’azienda, passa a un numero di camion a due cifre, cioè arriva alla prima decina, l’evento va festeggiato. Questo ha pensato Sven Punke, A.D. della Talmom Transporte di Weil der Stadt, vicino Stoccarda, quando ha deciso che l’ultimo acquisto, un Renault T 480 High Sleeper Cab, doveva essere decorato,
I dettagli
58 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Per festeggiare Si ringrazia Renault Trucks Deutschland
Per realizzare “Avatar” l’artista ha impiegato cinque settimane piene, sette litri di vernice bianca, oltre tre di diversi colori brillanti (soprattutto azzurro, rosso, ocra e verde ) e otto litri di trasparente
con qualcosa di davvero speciale, che fosse il biglietto da visita dell’Azienda sulle strade europee. Il film Avatar lo aveva particolarmente colpito così chiese all’artista dell’aerografo, Marcel Barth di trasformare un normale “T” bianco in un capolavoro viaggiante. Barth si è preso il camion bianco, lo ha sverniciato, carteggiato, ridipinto con un apposito fondo e lo ha poi smontato. Ci sono voluti sette litri di vernice bianca, oltre tre di diversi colori (soprattutto azzurro, rosso, ocra e verde ) e otto litri di trasparente ma, dopo cinque settimane di lavoro, il Renault era diventato un “Avatar”.
L’autore
CINQUE SETTIMANE DI LAVORO Dopo la verniciatura si è passati alle parti in acciaio. Sul padiglione è stata montata una barra portafari in alluminio e sul frontale un bullbar in acciaio inox con quattro grandi fari. Completano l’Avatar i cerchi Alcoa e una copertura posteriore del telaio realizzata su misura. Il viaggio inaugurale è stato effettuato da Jörg Lehmann autista anziano dell’azienda, che si è recato alla concessionaria Renaut Trucks di Stoccarda, per un briefing sul nuovo veicolo e poi a Talmon, nei pressi di Lipsia, per ritirare il nuovo semirimorchio. Durante il viaggio di andata e ritorno, per un totale i 1300 chilometri, Jörg ha avuto qualche ritardo: “Ogni pochi chilometri – racconta ridendo – colleghi e automobilisti mi fermavano per farmi domande sul camion e sulla decorazione”. ●
Fare il camionista era il sogno di Marcel Barth, ma i suoi genitori volevano che imparasse un mestiere “migliore”. Così ha frequentato le scuole d’arte ma, per qualche anno, è riuscito a guidare ugualmente un camion. Poi, era il 2006, alla nascita del secondo figlio ha cambiato vita. Ha aperto a Delitzsch vicino Lipsia, una carrozzeria, la “MB Vernice Design. Naturalmente quello che interessava Marcel era il lato creativo dell’attività, non certo le riparazioni delle ammaccature così, attraverso un lento lavoro di perfezionamento con l’aerografo, è arrivato a essere uno dei migliori decoratori in Germania. Anche se il lavoro si svolge su automobili, motociclette e caschi, l’artista predilige i camion. Quando arriva un lavoro su un camion, tutto il resto passa in secondo piano; insieme al committente studia il disegno, il soggetto, la colorazione. Anche se l’ultima parola spetta, ufficialmente, al cliente, ormai è pacifico che la decisone, su come “trattare” un camion, deve essere sempre la sua.
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TRASPORTARE OGGI luglio 2016 59
focus On the road
Una moda che arriva
dalla
strada
Stiamo parlando delle borse FREITAG, le ormai famose messengers idrofughe e resistenti, fabbricate coi teloni dei camion, cinture di auto come tracolla e vecchi copertoni di biciclette per bordatura di Federica Lugaresi
C
i avete mai pensato? I coloratissimi mezzi pesanti possono essere fonte d’ispirazione (e di recupero) per creare accessori alla moda funzionali e divertenti. Come spesso accade, da ciò che tutti abbiamo sotto gli occhi, ma con la genialità di pochi, nasce una grande idea. E’ il 1993 quando i due designer grafici Markus e Daniel Freitag si mettono alla ricerca di una borsa messenger. I veri zurighesi infatti si spostano in bici e spesso si bagnano sotto la pioggia e i fratelli Freitag volevano una borsa funzionale e impermeabile che potesse contenere i loro progetti. Ispirati dal traffico dei mezzi pesanti policromatici, che passavano davanti al loro appartamento sull’asse di transito di Zurigo, cucirono la prima borsa postina usando vecchi teloni di camion in PVC. Da un proprio bisogno è nata involontariamente un’azienda che oggi conta circa 160 collaboratori. Recycling 100% Regalare una seconda vita ai materiali, recuperare e riciclare ci fa sentire anche più virtuosi e sostenibili con l’ambiente. Non ci si può più permettere di sprecare, non ci si può più permettere di inquinare. Riciclare e recuperare con adeguate trasformazioni il prodotto di scarto, per ottenere un materiale da utilizzare per altri fini, rappresenta non solo un’esigenza e prerogativa essenziale per garantire la stabilità di un ecosistema (impattando il meno possibile sull’ambiente), ma anche una fonte di reddito, e perché no, di lavoro. E mai come oggi il tema è così attuale. Il «ricontestualizzare» come si dice da FREITAG, trasformando vecchi involucri di camion in borse uniche ed altamente funzionali 60 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
avviene presso la fabbrica di Noerd (Zurigo) in cinque complesse fasi. La principale, e paradossalmente la più difficile, riguarda il recupero della materia prima, ossia i vecchi teloni. Nonostante si vedano colonne infinite di Tir in autostrada, i teloni usati dei camion non si trovano dietro l’angolo. Men che meno i più belli e particolari. L’importante approvvigionamento delle materie prime da FREITAG rappresenta, proprio per questo motivo, la fase più delicata: i “truckspotter”(i cacciatori) devono far arrivare al Noerd non meno 300 tonnellate di teloni l’anno necessarie alla produzione delle borse. Impegnativo quindi il lavoro dei cacciatori di TIR che devono incessantemente andare alla ricerca, per telefono o negli autogrill di tutta Europa, dei migliori teloni nei colori più alla moda. Ricavare i teloni per la successiva lavorazione dai sudici e ingombranti involucri protettivi dei TIR è altrettanto complesso. Per trasformare questi mostri in R.I.P. (Recycled Individual Products, ossia Prodotti Individuali Riciclati), è necessario privarli dei loro occhielli, cinghie e di tutto il resto di cui una borsa FREITAG non ha bisogno. Grazie all’occhio degli esperti tagliatori, viene riconosciuto il potenziale di ciascuno dei teloni, da cui si ricavano le parti scelte in porzioni standard di 2,4 metri che,
ripiegate, vengono spedite al magazzino. Lo speciale lavaggio avviene nella cantina della fabbrica. Qui i teli selezionati vengono lavati con 15000 litri di acqua piovana al giorno e un sofisticato additivo segreto, che trasforma «l‘usato» in «patinato» e il «vecchio» in «vintage». Dopo aver fatto emergere tutta l‘autentica bellezza dei teloni, una volta riasciugati, essi vengono spediti ai Bag Designer in pacchi di colori coordinati. Ma il ridare un’anima ai materiali di scarto avviene anche durante la delicatissima fase del taglio che viene eseguita a mano: non un lavoro “freddo” e di macchina, ma di testa e di pancia, fa sì che le borse siano uniche e speciali. Ogni singola creazione, uguale solo a se stessa, sarà caratterizzata dal motivo più bello in assoluto recuperato da quel telone. Nella fase finale della cucitura, solo i prototipi e le borse di prova vengono cuciti in fabbrica; il resto della produzione è affidata ad esperti in Svizzera, Repubblica Ceca, Bulgaria, Francia, Portogallo e Tunisia, ma il controllo finale viene fatto con l’occhio vigile della Freitag. No limits E’ evidente che la fantasia e la creatività non hanno limiti. E per sfruttare al massimo i teloni più interessanti, utilizzandone anche i ritagli più piccoli, nasce una partnership imprevedibile tra la tradizione ingegneristica tedesca ed il design del riciclo svizzero, dando vita a un paio di cuffie dal suono perfetto, caratterizzate da un coloratissimo inserto di telone di camion. Insomma…chi l’avrebbe mai detto? Dal tir alla moda il passo è breve. ●
Anno 2 - luglio 2016 - n. 11
mercato
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manutenzione
volano ZF
lubrificanti
bollettino ANFIA tECNOLOGIA PER V.I. Da Petronas arriva Urania ViscGuard, pensato per il camion si parla green
Qualunque sia la distanza che devi percorrere, la qualità del viaggio dipende anche dalla scelta dei giusti pneumatici.
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di Francesco Oriolo
Editoriale
L’ officina? è questione di futuro
P
uò ritenersi ampiamente soddisfatto Renzo Servadei, AD di Autopromotec, e personaggio schivo, per il risultato della prima edizione di AUTOPROMOTEC CONFERENCE, tenutasi a Bologna il 9 e 10 giugno scorso; una due giorni intensa e ricca di spunti, di quelli che ti obbligano a riflettere e a pensare che nulla è per sempre e processi apparentemente lontani nel tempo, sono pronti dietro l’angolo, anzi, da qualche parte nel mondo c’è già chi li sta mettendo in pratica. Di questi stati generali del mondo autoriparativo e ricambistico italiano, nati da un’esigenza di approfondimento dei protagonisti di Autopromotec e realizzata con il supporto del Mise - Ministero per lo sviluppo economico e Agenzia ICE- Italian Trade Agency e in collaborazione con ANFIA e AICA, daremo ampio resoconto nel prossimo numero di TOE-Aftermarket, ma quello che ci piace sottolineare ora, a caldo, è la forte accelerazione che sta vivendo il mondo dei servizi autoriparativi, del ricambio e della componentistica automotive. Sono i nuovi scenari dell’Officina 4.0, un misto tra “internet of things”, l’internet delle cose che fa dialogare il mezzo con l’officina, segnalando direttamente ogni necessità di manutenzione o riparazione e il ruolo dell’uomo che, ridotto in termini operativi, resta (fortunatamente) fondamentale grazie alla sua creatività e intelligenza. Scenari descritti da eminenti studiosi, consulenti strategici, manager apicali di aziende di servizi per la connettività, guru del web, global player logistici, OEM e rappresentanti dell’associazionismo di settore e delle istituzioni che hanno segnato la traiettoria di un pendolo
oscillante tra l’immanenza di un futuro che è già presente e la riflessione sociologica che si interroga sulle ricadute esistenziali di questa nuova rivoluzione industriale. Al centro la posizione pragmatica di chi vede la filiera autoriparativa attraversata da un cambiamento profondo che però sarà viva e vegeta ancora a lungo e nella quale cresceranno soltanto coloro che più velocemente sapranno interpretare il cambiamento, mentre chi non vorrà abbandonare la propria zona di confort, sarà destinato ad essere inghiottito dalla storia. Quindi ancora una volta a vincere non saranno i più forti ma coloro che prima si adegueranno al cambiamento. Questa è la posizione di PETRONAS PLI, protagonista della nostra cover story, un’azienda globale che sta realizzando il suo principale centro di ricerca e sviluppo in Italia mentre
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it
La rivista del post vendita - ANNO 2 - n. 11 - luglio 2016
Magazine
specializzato
supplemento
Trasportare Oggi in Europa, n. 188 luglio 2016
alla
testata
Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile di testata: Francesco Oriolo
vede nell’Europa dei veicoli commerciali e industriale non un mercato maturo ma un settore ricco di opportunità di crescita. Nel frattempo il mercato italiano delle immatricolazioni cresce mentre quello dei ricambi segna leggermente il passo. Nella parte curata da ANFIA un’interessante articolo sui carburanti alternativi e sulle incentivazioni statali al settore. Completano questo numero la storia imprenditoriale della DELGROSSO che è sul mercato da 65 anni, le indicazioni di ZF sulla manutenzione del volano a doppia massa e gli echi ancora vivi di un convegno organizzato ad Alba dalla FTS, sul problema della sostituzione delle turbine, in caso di riparazione del motore, con prodotti originali previsti dai certificati omologativi. Ah dimenticavo, buone vacanze a tutti. ●
Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com
Hanno collaborato: Vincent Aino, Goffredo Gualandi,
Casa editrice: Transpoedit S.r.l. - Sede legale: V.le Monza 40 20123 Milano - P.IVA: 07634360965
Si ringrazia per la collaborazione: ANFIA, Politecnico di Torino, ZF
Redazione: redazione@trasportale.it
Reg. Trib. di Milano N. 723/97
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 63
Notiziario
Debutto in fiera
Koegel e il rimorchio ribaltabile per asfalto
Il rimorchio ribaltabile per asfalto a 3 assi con volume di carico di 24 m³ presentato alla Bauma 2016 è una variante con un fondo del cassone di 5 millimetri di spessore e una parete posteriore di 4 millimetri di spessore, entrambi in acciaio temprato Hardox 450, nonché pareti laterali in lamiera d’acciaio S700 da 4 millimetri ad alta resistenza. Questa combinazione è ideale per l’impiego quotidiano con miscela d’asfalto e pietrisco. Il cassone del ribaltabile per asfalto è completamente isolato secondo la normativa in materia di asfalto ed è dotato di un dispositivo di misurazione a quattro punti e di un indicatore di temperatura con una stampante opzionale. L’isolamento è costituito da un materiale duroplastico ad alte prestazioni, particolarmente indicato per una gamma di temperature molto elevate fino a 200 °C.
Autopromotec
Si promuove la kermesse anche in Corea del Sud Autopromotec, la più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, negli ultimi anni si è distinta soprattutto per una strategia di sviluppo fortemente incentrata sull’internazionalità, con articolati piani di promozione mirati ad aumentarne la visibilità e a promuovere la filiera del Made in Italy automotive. In vista della 27A edizione, la macchina di promozione internazionale di Autopromotec si è di nuovo messa in moto con la missione in Corea del Sud guidata da Emanuele Vicentini, Brand Manager di Autopromotec, e inserita all’interno delle “Missioni di Sistema” promosse dal Ministero dello Sviluppo Economico e da ICE (Istituto per il Commercio Estero). La Corea del Sud è la sesta economia mondiale, in costante crescita grazie soprattutto a una forte esportazione che include anche il settore automobilistico. In questo ambito il paese orientale si pone infatti al quinto posto a livello mondiale, con oltre 4,5 milioni di veicoli prodotti annualmente, da cui l’importanza che ricopre per l’automotive, a diversi livelli.
Un occhio alla pulizia FRA-BER lancia un nuovo prodotto Il nuovo prodotto TOGLIMOSCERINI della linea Aktiv-E by FRA-BER è dedicato a chi ama curare ogni aspetto della pulizia del proprio mezzo, sia esso auto, camper o camion. La prima cosa con la quale infatti ognuno di noi deve confrontarsi, anche pochi minuti dopo aver lavato con cura e attenzione il proprio mezzo, è la presenza di quei fastidiosi insetti sulla propria carrozzeria e su tutte le altre parti esposte che con la primavera e l’estate sembrano moltiplicarsi all’infinito. Per non parlare del fatto che limitano la visibilità sul parabrezza. Toglimoscerini, il prodotto in questione, è a base di enzimi attivi, ideali per ammorbidire e disgregare i residui organici lasciati da insetti e moscerini permettendone una facile rimozione. La sua speciale formula ne garantisce la sicurezza su tutte le parti, anche le più delicate.
Camion connessi
Il tracciamento elettronico favorisce le aziende telematiche
Il tasso di adozione dei camion connessi nel mercato globale è destinato a decollare, poiché i produttori di autocarri avanzano a grandi passi verso la standardizzazione degli equipaggiamenti telematici in una vasta gamma di modelli. Entro il 2022, si prevede che tutte le principali case automobilistiche installeranno nei propri camion strumenti telematici standardizzati e offriranno un servizio di diagnostica remota gratuito. Nell’aftermarket, i fornitori di servizi telematici implementeranno sempre più soluzioni di analisi dei dati e integreranno soluzioni di software indipendenti nei pacchetti più diffusi per la gestione della flotta. Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Global Connected Truck Market 2016 Outlook”, prevede che nel 2016 la base installata globale di strumenti telematici crescerà quasi del 13,5% l’anno, guidata dalla maggiore attenzione delle case automobilistiche alla diagnostica degli autocarri. L’India e l’America Latina aumenteranno il proprio contributo alla base installata globale, mentre l’Europa e il Nord America continueranno ad essere i leader del mercato, con oltre il 57% della base installata totale. 64 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
“Profilo” ribassato per Goodyear Col “LED allarme pressione”si risparmia tempo e denaro
Goodyear reinventa lo pneumatico autocarro, lanciando una misura assolutamente nuova nell’industria: Goodyear KMAX S per asse sterzante con profilo ribassato nella misura 375/45R22.5. La gamma si amplia quindi ulteriormente con l’introduzione di un altro pneumatico a profilo ribassato: Goodyear KMAX D per asse motore nella misura 315/45R22.5. Queste nuove versioni della gamma KMAX, studiata appositamente per aumentare il chilometraggio, svolgono un ruolo essenziale per ottimizzare l’efficienza delle flotte offrendo una capacità di volume di oltre 100 m3 per i semirimorchi. I nuovi pneumatici a profilo ribassato sono il frutto della collaborazione con DAF, in quanto sviluppati per la sua speciale motrice a pianale ribassato. Inizialmente saranno disponibili solo come primo equipaggiamento per le motrici a pianale ribassato DAF CF e XF, ma saranno presto introdotti anche come ricambio. Goodyear KMAX S 375/45R22.5 è una misura totalmente nuova per l’industria del pneumatico ed è stata aggiunta dalla ETRTO (European Tyre and Rim Technical Organisation) nell’elenco delle misure ufficiali. Queste due novità rappresentano un importante passo avanti nel segmento del trasporto merci, alla costante ricerca di miglioramenti nelle tonnellate per chilometro, nel rispetto dei limiti di altezza imposti ai veicoli.
Nuova App “Battery Finder”
Exide Technologies, produttore leader a livello mondiale di batterie per l’avviamento e la trazione destinate al mercato del Primo Equipaggiamento e del ricambio, ha lanciato la nuova App “Battery Finder” che, grazie alle istruzioni di montaggio complete e sempre aggiornate, consente agli utenti di trovare la giusta batteria per ogni applicazione. La nuova App si caratterizza per una grafica migliorata, una maggiore facilità di utilizzo, miglioramenti significativi delle prestazioni e un nuovo design più scorrevole. La nuova App Battery Finder di Exide comprende oltre 5000 marchi e modelli e consente anche la ricerca di batterie per applicazioni due ruote. La App Exide Battery Finder è disponibile per iOs e Android e funziona sia su smartphone sia su tablet. Tutte le raccomandazioni di Exide per l’installazione delle batterie, selezionate da un team di esperti, vengono regolarmente aggiornate con i nuovi modelli di auto immessi sul mercato. La funzione di ricerca sulla nuova app è stata migliorata rendendo più semplice e veloce trovare la giusta batteria. Gli utenti possono effettuare una ricerca per numero di telaio, marca e modello e altri criteri, a seconda del tipo di mezzo. L’app è stata ottimizzata per display ad alta definizione, offre una navigazione one-click e tempi di risposta del server più veloci.
Fassi presenta il nuovo modello
F255A per arricchire la Gamma XE
Dopo la recentissima presentazione al mercato del modello F545RA, Fassi prosegue il completamento della gamma XE, con l’introduzione di nuovo modello tra le gru di fascia media. La F255A appartiene alla classe con momento massimo di sollevamento di 22 tm, ha uno sbraccio massimo idraulico di 17,10 m che diventa 25 m nella versione a quattro bracci sfilabili in abbinamento alla prolunga idraulica L213 più le prolunghe manuali. Questa gru è la soluzione ideale per chi cerca tra le macchine di questa classe ottime prestazioni di sollevamento, agilità e versatilità. Grazie l’ottimo rapporto peso potenza la F255A è perfetta quando è necessario avere un prestante binomio camion gru: ottime performance di sollevamento della gru e generose possibilità di carico del veicolo. Il nuovo modello F255A è una gru a rotazione a pignone e cremagliera con in dotazione di serie il collaudato sistema di controllo FX500, il distributore idraulico D850, il radiocomando Fassi RCH/RCS e il controllo di stabilità FSC-S o H. La gru sarà offerta in diverse versioni fino ad massimo di sei sfili idraulici nella configurazione base e in quattro versioni con braccio secondario corto.
Mercedes Benz “ricambia”
web News
Exide Technologies
Link utili scelti per voi www.naizil.com
Da oltre 50 anni Naizil S.p.A. produce tessuti spalmati in PVC per teloni da camion. Il catalogo comprende un’ampia gamma di teli per camion in altezze fino a 330 cm. disponibili a magazzino in diversi colori e formati che per le loro caratteristiche soddisfano ogni tipo di richiesta e applicazione. I prodotti Naizil S.p.A. per teloni per camion sono provvisti di certificazioni.
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La tappezzeria Giovanni Duracci è un’azienda leader a livello nazionale per le lavorazioni artigianali e su misura per ogni cliente e per tutti i tipi di camion. La vendita dei prodotti è anche on-line e per corrispondenza e con spedizioni in tutto il mondo, con vasta scelta di tessuti, pelli e similpelli.
www.carautoricambi.it
Partita la campagna sui ricambi Trucks
Efficienza, sicurezza e tecnologia sono i valori alla base della qualità dei ricambi originali Mercedes-Benz Trucks, in grado di rispondere, anno dopo anno e chilometro dopo chilometro, alle particolari esigenze di padroncini e aziende di trasporto. Un veicolo industriale deve ridurre al minimo i fermi macchina ed è per questo motivo che la qualità del servizio postvendita si valuta dalla velocità di assistenza, da una corretta manutenzione e dall’affidabilità dei ricambi. Su queste basi, ecco che i maggiori mercati europei, con il supporto di Casa Madre, hanno lanciato per la prima volta una campagna offrendo contemporaneamente in 10 Paesi gli stessi ricambi a condizioni promozionali comparabili nello stesso periodo. Studiata sulle specifiche esigenze dei mercati europei, Mercedes-Benz Parts Partner offre a prezzi particolarmente vantaggiosi nelle officine autorizzate Mercedes-Benz Trucks ben 20 ricambi originali relativi a usura, manutenzione e carrozzeria come, ad esempio, ammortizzatori, kit freni, filtreria, soffietti, alternatori, fari, parabrezza su tutta la gamma Veicoli Industriali della Stella: Atego, Antos, Actros e Axor. L’iniziativa Mercedes-Benz Parts Partner è valida dal 2 maggio al 31 agosto per le vendite al banco delle officine autorizzate Mercedes-Benz Trucks aderenti all’iniziativa e riporte sul sito mercedes-benz.it.
Carauto Ricambi è un’azienda che nasce negli anni ’60, diventata punto di riferimento per la ricambistica di autocarri e di auto. L’azienda offre ruote a disco, fanaleria, vetri, sospensioni integrative e tutta una serie di accessori per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta. TRASPORTARE OGGI luglio 2016 65
Notiziario
Nuovo lubrificante
per Shell
Rimula Ultra per motori diesel per autotrazione pesante
Shell Rimula Ultra 5W-30 si differenzia dagli altri oli presenti sul mercato per l’innovativa tecnologia Dynamic Protection Plus, nata dalla combinazione esclusiva tra la Shell PurePlus Technology e la Adaptive Additive Technology. Il rivoluzionario processo alla base della tecnologia Shell PurePlus permette di ottenere un olio base sintetico cristallino ed essenzialmente privo d’impurità a partire dal gas naturale anziché dal petrolio. Rispetto alle formulazioni sintetiche tradizionali, questa tecnologia brevettata da Shell conferisce al lubrificante finito prestazioni migliori in termini di viscosità, riduzione dell’attrito e volatilità. I benefici di Shell Rimula Ultra 5W-30 sono molteplici: non solo il prodotto assicura un livello di protezione ddi risparmio sui consumi di carburante, con effetti economici positivi in considerazione delle migliaia di chilometri che un autotrasportatore percorre in media in un anno. Shell Rimula Ultra 5W-30 con tecnologia Dynamic Protection Plus è adatto per veicoli Euro 4, 5 e 6.
Nuova nomina in DKV Continua l’impegno con l’ambiente
Nuova nomina per la funzione di CSR (Corporate Social Responsability) Manager nel Gruppo DKV MOBILITY SERVICES; dall’inizio di quest’anno, infatti, Sabine Nixtatis (33 anni), ricopre la posizione professionale recentemente istituita di CSR Manager dopo una brillante carriera di Responsabile Marketing nella società tedesca DKV. “Il Gruppo DKV è attivo da molti anni, per sua stessa iniziativa, nell’ambito della Responsabilità Sociale d’Impresa,” dice Alessandro Gerini. “Mi fa molto piacere la nomina di CSR Manager di Sabine Nixtatis, in quanto il suo nuovo ruolo le permetterà di ricoprire una posizione di assoluta rilevanza nell’ottica di progetti di sviluppo e di portare avanti, all’ interno di una visione strategica, le varie attività del Gruppo relative alle diverse aree dell’ambiente, dei mercati, dei dipendenti e dell’impatto sociale.” La proattività e l’impegno del Gruppo DKV nell’ambito della sostenibilità è confermato anche dalla sponsorizzazione da parte di DKV Euro Service, e dei suoi partner Knorr-Bremse e PTV Group, del concorso Eco Performance Award, il più importante riconoscimento d’Europa, istituito nel 2007, che premia le aziende europee che riescono ad adottare una strategia globale di sostenibilità, attraverso progetti in ambito economico, ecologico e sociale e operanti nel settore dei trasporti.
Continental vince!
Sul podio lo pneumatico Conti Hybrid HT3
Lo pneumatico per rimorchi Conti Hybrid HT3 si è aggiudicato due importanti riconoscimenti per il design: l’iF Design Award e il Red Dot: Best of the Best. “Questi premi riconoscono gli standard elevati che applichiamo costantemente nello sviluppo dei nostri pneumatici in termini di prestazioni, sicurezza ed efficienza e che possono essere riscontrati nella loro progettazione. Siamo molto soddisfatti e vediamo in questi premi un riconoscimento della costante ricerca della qualità che sta alla base dello sviluppo di questi pneumatici”, ha commentato Constantin Batsch, Vice President business unit Truck Tires EMEA di Continental. Per quanto riguarda l’iF Design Award, lo pneumatico Conti Hybrid HT3 445/45 R 19.5 si è aggiudicato il primo posto nella categoria “Prodotto”, battendo oltre 5000 prodotti concorrenti, e ha favorevolmente impressionato la commissione, composta da 58 esperti di design di livello internazionale, sia per la qualità della progettazione che per il carattere innovativo, per la sicurezza e per la compatibilità ambientale.
LAMBERET investe sulla fabbrica di Saint Cyr/Menthon Ampliamento della fabbrica ed equipe di produzione supplementare
Le innovazioni Lamberet presentate all’ultimo Solutrans per i camion e i semirimorchi stanno riscuotendo un grande successo commerciale. Il giro d’affari del I trimestre 2016 ha così segnato un +18%. Dopo l’avviamento lo scorso aprile della produzione del nuovo sito 100 mila mq di cui 15 mila coperti dedicati ai mezzi frigoriferi, situato a Saint Eusèbe (71), Lamberet accelera il suo piano di investimento ed estende la fabbrica di Saint Cyr/Menthon. 10 mila mq di terreno, impianto di riserva della fabbrica, saranno attrezzati a fine linea al servizio del nuovo laboratorio inaugurato a gennaio 2016, specializzato negli allestimenti personalizzati di camion e semirimorchi. La superficie totale del sito di Saint Cyr/Menthon, dedicato alla produzione e realizzazione di veicoli industriali frigoriferi, sarà portata a circa 210 mila mq di cui 61 mila riservata ai laboratori. Autentico motore nel suo mercato di riferimento in termini di innovazione, Lamberet rafforza allo stesso tempo i suoi mezzi di Ricerca&Sviluppo, creando un nuovo piano di 700 mq dedicato a R&D e munito di mezzi ultramoderni in CAO e CFAO. L’ampliamento della capacità produttiva della fabbrica di Saint Cyr/Menthon, si accompagna a un rafforzamento delle squadre di produzione. In quest’ottica e per fronteggiare nel breve periodo l’incremento dell’attività, 30 contratti ad interim sono vacanti per dei posti in squadra (2x8 principalmente), pronti a partire tra maggio e giugno 2016. Questi posti saranno mantenuti fino alla chiusura annuale della fabbrica a fine luglio e potranno essere ripresi alla riapertura a fine agosto. 66 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
C O N TA C T I TA L I A • To
mr senior Per il vostro Scania il tempo non passa mai
mr senior è il servizio di manutenzione e riparazione della durata di due anni, rinnovabile alla scadenza, espressamente dedicato ai veicoli Scania con più di cinque anni di vita. Da oggi Scania Support Programmes, l’offerta di servizi integrati di Scania, si amplia con questa nuova soluzione, che garantisce l’affidabilità del vostro veicolo nel tempo e la sostenibilità del vostro business.
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Con manutenzione senior il vostro veicolo sarà controllato secondo i piani manutentivi previsti dai programmi di ispezione Scania per almeno 2 anni. Potete scegliere in funzione delle vostre necessità pacchetti di 2, 3 o 4 ispezioni confezionati ad hoc, che potrete cominciare a pagare dal primo intervento manutentivo.
Con riparazione senior le eventuali riparazioni saranno scontate con una formula che prevede vantaggi crescenti in base all’età del veicolo. Tali vantaggi saranno applicati esclusivamente sulle lavorazioni previste dai Pacchetti Scania in vigore e saranno garantiti per tutta la durata del contratto mr senior.
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Cover story Petronas
Che gran mercato
l’europa
Intervista ad Alessandro Orsini, PETRONAS Lubricants International Regional Head of Europe, che vede nel vecchio continente e nel settore truck, un mercato ricco di opportunità. Ricerca e sviluppo, un intenso programma di training e workshop dedicati, sono i capisaldi della strategia europea
P di Francesco Oriolo
etronas Lubricants International (PLI), è il ramo dell’omonima azienda petrolifera malese, con sede a Kuala Lumpur, che produce e vende una gamma completa di prodotti lubrificanti per l’automotive e l’industria. Il colosso asiatico è presente in oltre 80 paesi ed è attualmente tra le prime 15 aziende del settore nel mondo. Il cuore pulsante di questo player petrolifero globale ha però salde radici in Italia, a Villastellone, immediato hinterland torinese, dove ha avuto sede FL Selenia, dalla cui acquisizione è nata nel 2008 PLI. FL Selenia fa parte della storia dell’automotive nazionale avendo le sue radici nella prima sezione di Fiat dedicata ai lubrificanti. Nei moderni uffici del sito di Villastellone, all’ombra della grande torre di miscelazione, incontriamo Alessandro Orsini, da poco tempo Regional Head of Europe di Petronas PLI, a cui chiediamo 68 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
di illustrarci la strategia di sviluppo del Gruppo in Italia e in Europa. Orsini, 50 anni, dottore in chimica industriale, livornese dall’accento delicato e dall’eloquio chiaro e sintetico, è un manager che di prodotto se ne intende, e anche di clienti, avendo passato gran parte della sua vita professionale in Shell, dove si è occupato di carte specifiche per l’utenza professionale. Dottor Orsini, recentemente in U.K. avete lanciato la nuova linea Urania con tecnologia ViscGuard™ specificamente indicato per le flotte truck. In cosa consiste questa tecnologia? “Uno dei nemici peggiori del motore di un veicolo commerciale e industriale è l’accumulo di depositi di carbone che se sottovalutato e non gestito può portare a guasti imprevisti. Le particelle di fuliggine prodotte durante il processo di combustione possono contaminare l’olio motore, causando ispessimento e agglomerati di particelle più grandi con l’effetto di aumentare l’usura del motore e di accorciarne la vita utile. La nostra nuova tecnologia ViscGuard™ è stata pensata apposta per proteggere il motore dall’accumulo di depositi e migliorare vita e performance del motore e quindi del veicolo commerciale e industriale.” Per quale motivo questo prodotto e in questo momento? “E’ stato un periodo di grande innovazione per le aziende del settore dell’autotrasporto professionale, in parte dovuto anche al basso costo del gasolio, che ha generato un rinnovamento dei parchi. Quello che però abbiamo notato è che la precedente crisi, quando tra le altre cose il costo del gasolio era molto più elevato, aveva già generato una prima importante riduzione delle aziende a cui, oggi, fa seguito un rinnovamento della qualità media del trasporto. Per il futuro quindi vedo il bicchiere mezzo pieno, con la grande opportunità costituita dalle aziende che vogliono fare trasporto in maniera più evoluta.”
La nuova gamma PETRONAS Urania con tecnologia ViscGuard™ La nuova gamma di lubrificanti per motori diesel pesanti PETRONAS Urania con tecnologia ViscGuard™ previene gli effetti dell’usura abrasiva, protegge dall’accumulo di depositi di carbone e resiste all’ossidazione mantenendo costante la viscosità del lubrificante, condizioni necessarie per mantenere ottimali le performance dei mezzi ed il business in movimento. PETRONAS Urania con tecnologia ViscGuard ™ è stato progettato specificatamente per disperdere i depositi nel motore, mantenendo il livello di viscosità ottimale per tutto il suo ciclo vitale. Nelle prove effettuate confrontando PETRONAS Urania con tecnologia ViscGuard™ con prodotti standard di mercato, PETRONAS afferma di aver ottenuto nei test di mantenimento della stabilità della viscosità in presenza di elevata fuliggine un risultato fino al 89% superiore e nei test di controllo dei depositi di carbone un risultato migliore fino al 50% in più. Il lancio sul mercato di PETRONAS Urania con tecnologia ViscGuard ™ risponde alla strategia di crescita di PLI nel settore dei lubrificanti, per essere annoverato tra i “Top Player” mondiali entro il 2019. Questa strategia capitalizza la tendenza al rialzo del mercato globale dei lubrificanti, che entro il 2021 dovrebbe raggiungere un valore stimato di $ 166.590.000.000, sfruttando inoltre la spinta data dal trend crescente di vendite di veicoli commerciali e la rapida industrializzazione nei paesi emergenti. i continui incontri con gli operatori hanno evidenziato una grande voglia da parte loro di intendere i fornitori come coloro che li aiutano a creare efficienza nei propri parchi. Non voglio usare la parola consulente, preferisco pensare alla nostra struttura commerciale come ‘gente Petronas impiegata presso i clienti’. Questo però vuol dire non limitarsi a parlare di prezzo, ma richiede un’operazione di affiancamento al cliente per analizzare la situazione e verificare come Petronas può agire per far incrementare un po’ il loro fatturato, attraverso l’ottimizzazione degli intervalli di cambio olio, o minimizzando i costi di fermata, o utilizzando qualche filtro in meno, insomma mantenendo giovane più a lungo il motore dei loro veicoli
nuovi. In questa loro necessità e voglia di cambiamento dei rapporti, Petronas vede un’ importante discontinuità rispetto al passato”. Una domanda un po’ provocatoria: perché Petronas si sente pronta a rispondere a questa richiesta di innovazione? “Vede negli ultimi anni contrassegnati da momenti sicuramente difficili, la concorrenza ha lavorato sull’aggiornamento della produzione esistente, noi invece abbiamo investito nello sviluppo di prodotti premium e con la ripresa
Quindi oggi cosa chiedono le flotte truck a un produttore di lubrificanti? “Parlando del 2016, in cui Petronas a oggi fa registrare un incremento a due cifre del volume del venduto, rispetto al 2015, e anche spingendosi verso il biennio successivo, in cui probabilmente la situazione del trasporto sarà stabile, TRASPORTARE OGGI luglio 2016 69
Pronto entro il 2017 il nuovo PLI Global Research & Technology Center Per il nuovo Centro Ricerche di Petronas Lubricants International che sta sorgendo a Villastellone, sono stati previsti investimenti pari a 60 milioni di euro e sorgerà su un’area di 80 mila metri quadrati. All’avanguardia sia dal punto di vista architettonico sia ambientale, attraverso l’uso di elevate tecnologie per il risparmio energetico, a pieno regime dovrebbe occupare da 100 a 150 tra ricercatori e operatori altamente specializzati. Il PLI Global Research & Technology Center di Villastellone sarà dedicato allo sviluppo degli olii lubrificanti e avrà tre obiettivi principali: sviluppare lubrificanti e servizi di qualità per tutto il mondo, raggiungere elevati standard tecnici e costituire un benchmark nella tecnologia dei lubrificanti, essere un partner strategico nell’innovazione motoristica per i global player automotive. Il Global Center di Villastellone, potrà contare sull’appoggio di altri centri di ricerca satelliti, localizzati in Nord America, Brasile, Sud Africa e Cina.
degli acquisti di mezzi eravamo pronti con la nuova tecnologia ViscGuard™. Un altro fattore decisivo è il nostro nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo, la cui piena operatività è prevista per la fine del 2017, che sta sorgendo qui, a Villastellone. Petronas non ha investito in Asia o in altra parte del mondo ma in Italia, a Torino, perché siamo fermamente convinti che tutte le idee e l’innovazione nascano in Europa per poi scendere a cascata nel resto del mondo”. L’innovazione però oltre che tecnologica, è anche di processo e va sposata dalle persone. Sotto questo aspetto vi sentite altrettanto sicuri? “Senza persone non si va da nessuna parte, questo è certo. E sicuramente si tratta di una grande sfida per tutto il personale Petronas, in particolare per la struttura commerciale che dovrà passare dalla vendita tecnica di un prodotto, a diventare appunto ‘gente Petronas impiegata presso i clienti’. Per questo abbiamo dato avvio a un programma di training che coinvolgerà 180 persone, solo nel 2016, attraverso una Academy, e che ha già interessato il 30% del target. Una formazione che proseguirà negli anni a venire”. A tal proposito, il lancio internazionale di Urania ViscGuard™ in U.K è stata anche l’occasione per l’inaugurazione ufficiale del primo Petronas Branded Workshop interamente dedicato ai veicoli commerciali e industriali. Ci illustra brevemente il progetto? “E il nostro progetto di Petronas Network 2.0 che prevede 3.500 punti brandizzati in Europa entro il 2019, di cui una congrua parte interamente dedicata alle flotte di veicoli commerciali e industriali. Fino ad oggi ne sono stati aperti 1.200 e uno, il primo interamente 70 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
dedicato al mondo del trasporto professionale è quello in U.K realizzato in partnership con Alltruk PLC, un operatore locale specializzato nel noleggio, nell’assistenza e nel fleet management. Anche per i truck quindi, verranno creati punti di eccellenza che lavoreranno a stretto contatto con noi per crescere nel business, attraverso l’innovazione, una dotazione tecnica e diagnostica sempre aggiornata, il training e tutti i supporti di marketing necessari. Il numero di questi Petronas Branded Workshop dedicati ai veicoli commerciali e industriali, sarà adeguato alle esigenze dei mercati e delle diverse tipologie di clienti. Quello che ci interessa è aumentare nei mercati la loyalty della clientela”. Quali sono i mercati europei su cui state puntando? E per quanto riguarda il mercato italiano? “Prioritariamente, la Spagna, il Regno Unito, la Germania, la Polonia e la Turchia. Per l’Italia le rispondo con un dato: oggi per Petronas Lubricants l’Italia rappresenta il 48% di tutto il business europeo, inoltre qui abbiamo il nostro maggiore La grande torre di miscelazione a Villastellone, alle porte di Torino.
cliente come primo impianto, il Gruppo FCA e CNH Industrial. L’Italia è il punto forte di Petronas Lubricants, ma ora vogliamo andare alla conquista del rimanente 52% in Europa”. E c’è da crederci, vista la quieta determinazione di questo manager internazionale, che nel poco tempo libero ama dipingere con la tecnica dell’olio su tela, rendendo concrete le cose che ha immaginato. ●
Crescita stabile, in movimento reti
Mercato
Per l’Aftermarket calma piatta anche se la ripresa è prevista a breve. Intanto si rivoluzione l’assistenza: nuove reti, meno fermi in officina, più officine interne alle flotte
I
di Goffredo Gualandi
n questi primi 4 mesi del 2016 continua la crescita a doppia cifra nel mercato dei veicoli commerciali e industriali con un trend positivo innescatosi nel 2015. Secondo i dati Anfia aggiornati al 30/04/2016, si riscontrano da gennaio ad aprile 2016 il 27,4% di incremento delle registrazioni autocarro rispetto allo stesso periodo del 2015. In particolare per i veicoli stradali con massa superiore alle 16 t. si attestano a 28,8%, anche i veicoli pesanti cantiere sono in ripresa ma con una crescita più modesta intorno 8,8%; a livello di area il centro sud e isole crescono il doppio rispetto al nord. La produzione nazionale di autocarri >3,5t. di ptt nel 2015 è cresciuta nel nostro paese del 30% rispetto al 2014 di circa 33.000 unità prodotte. Per quanto riguarda gli allestimenti nel 2015 sono cresciuti del 54,3% principalmente generici e portacontainer. Incentivi e altri indicatori, prezzi del gasolio in flessione rispetto al 2015, traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade, misurato in milioni di veicoli-km, cresciuto del 3,3% nei primi 9 mesi 2015 (dati Aiscat) e dello 0,7% nel 2014, dopo il calo del 2,3% nel 2013, e la produzione industriale fanno bene pensare per il futuro. Anche nel settore del mercato Aftermarket dei veicoli commerciali e industriali, infatti, i veicoli per essere riparati, oltreché che per la loro anzianità, devono percorrere i chilometri e il trend del traffico merci su strada (tkm), secondo i dati eurostat, dal 2014 è positivo a livello internazionale e impiega veicoli pesanti per distanze più lunghe con una componente di viaggi a vuoto inferiore rispetto ai nazionali. Il trasporto nazionale, che ha la quota maggioritaria, rimane fermo sui valori del 2012, anche perché più legato alla produzione industriale e trasporto di materie prime.
L’Aftermarket segna il passo, le reti si rinnovano
Meno fermi, più officine integrate
Rispetto al 2015, nel comparto dell’Aftermarket dei veicoli industriali, non si registrano gli stessi ritmi di crescita, il 2016 è iniziato e sta procedendo sostanzialmente stabile con crescite e cali localizzati e su singole tipologie di prodotti legati a vari fattori specifici, assistiamo quasi a un periodo di attesa, di luci e ombre, e pensiamo che la vera ripresa arriverà presto. Nel frattempo la filiera non sta con le mani in mano, c’è fermento, e come già accennato, stiamo assistendo a un principale fenomeno riguardante l’evoluzione della rete del postvendita truck in Italia, dove la parola d’ordine è innovare, con lo sviluppo di nuovi servizi ed ampliamento delle competenze. Bisognerà vedere se in futuro saranno in grado di mantenere il passo delle nuove tecnologie applicate ai veicoli OE con mezzi sempre più efficienti, sicuri ed ecologici fino ad arrivare ai veicoli con guida autonoma e sistemi telematici integrati di geo localizzazione con funzioni di gestione della flotta e manutenzioni.
Nel postvendita stiamo assistendo anche ad un’evoluzione delle abitudini legate al servizio, con una tendenza al calo del numero delle fermate in officina e della spesa media. La scelta è sempre dettata principalmente dal prezzo e dalla disponibilità del ricambio, mentre stanno aumentando nuovamente le officine interne dei vari trasportatori con il vantaggio di avere maggiore ottimizzazione dei costi e tempestività a discapito talvolta della competenza e aggiornamenti tecnici costanti. Secondo i dati del barometro dell’aftermarket – rilevazione statistica interna al gruppo componenti Anfia che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi Automotive su base mensile, sia a livello consolidato che di singole famiglie prodotto - il fatturato aftermarket registra un incremento del 4,3% nel 2015, in particolar modo positivo per i componenti carrozzeria e abitacolo, mentre in calo la categoria componenti elettrici ed elettronici. ● TRASPORTARE OGGI luglio 2016 71
Tecnica
ZF
Una protezione ZF, la multinazionale tedesca leader mondiale nel settore delle trasmissioni e dei sistemi autotelaio, sottolinea l’importanza del volano a doppia massa (DMF) e del suo corretto funzionamento: vediamo quando sostituirlo e perché
L
ZF Services fornisce volani a doppia massa completi di viti di fissaggio per qualsiasi modello di auto e di veicolo industriale con coppie fino a 1,000 Nm
di Federica Lugaresi
a rapidissima evoluzione della tecnologia nel campo automobilistico ha portato negli ultimi decenni alla produzione di motori sempre più potenti, e contemporaneamente è cresciuta la necessità di migliorare il comfort di guida. La riduzione delle masse di vetture e veicoli e le forme delle carrozzerie ottimizzate grazie all’impiego della galleria del vento, hanno reso maggiormente percettibili sorgenti di rumore che nel passato non potevano essere avvertite. Per contro, il contenuto regime del minimo del motore e l’uso nelle trasmissioni di ultima generazione di lubrificanti a bassa viscosità, hanno contribuito alla generazione di nuovi rumori. Per non parlare delle coppie più elevate, combustione ad alte pressioni nei motori diesel e delle rigide normative 72 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
sui gas di scarico che contribuiscono a creare forti vibrazioni all’interno degli organi di trasmissione. Sono proprio questi rumori e vibrazioni – come ad esempio il battito tra le ruote dentate del cambio, il rimbombo della carrozzeria e le oscillazioni conseguenti alla variazione del carico motore - che riducono il comfort di guida. “Radiografia di un volano” Prerogativa del volano a doppia massa planetario SACHS (montato tra il motore e il cambio) è la capacità di smorzare al meglio le oscillazioni torsionali mediante molle integrate: è composto infatti da due masse collegate fra di loro con molle, che consentono lo smorzamento delle vibrazioni presenti.
La lunghezza delle molle è di importanza decisiva: più una molla è flessibile e meglio isola le vibrazioni. E per l’isolamento ottimale da quest’ultime e il passaggio dolce delle risonanze all’avvio e all’arresto del motore, occorre scegliere il rapporto fra attrito e rigidezza con estrema attenzione. Per entrare più nel dettaglio, la curva tipica di un volano bimassa consta di una prima fase morbida e di una seconda fase più rigida per una migliore gestione della coppia massima del motore. Le vibrazioni del motore sono così ridotte al minimo, proteggendo da danni i componenti del cambio. Ovviamente tutto ciò si traduce non solo in maggior comfort durante la guida, ma anche in una maggiore elasticità del motore e fluidità nell’innesto dei rapporti con un risparmio di carburante.
indispensabile
E’ necessario verificare il tipo di avaria al DMF e successivamente provvedere alla sostituzione soprattutto quando si tratti di:
Surriscaldamento del volano secondario causato da un utilizzo scorretto della frizione, chiaramente visibile in bruciature e crepe.
Volano primario usurato visibile esternamente tramite la fuoriuscita occasionale di grasso.
Nessuno è perfetto Purtroppo il DMF è un elemento soggetto ad usura. La comparsa di usura o danni al volano bimassa possono essere dovute a diverse cause. Vediamo le principali: ➤ frequente stallo del motore ➤ modalità di guida a regime estremamente basso ➤ fenomeni di surriscaldamento per il non corretto uso della frizione
Surriscaldamento nella parte interna del volano che può essere dovuto a sovraccarico meccanico, che accelera l’usura del cuscinetto assiale fra il volano primario e secondario.
Blocco del DMF volano primario e secondario sono stati deformati dall’utilizzo di viti troppo lunghe nel fissaggio che ne impediscono anche lo smorzamento delle vibrazioni e del rumore.
Ma anche lo stile di guida e la rottura di altri componenti contribuiscono a danneggiare il DMF: ➤ funzionamento irregolare del sistema di iniezione ➤ diverse pressioni di compressione ➤ forti vibrazioni dovute a componenti della trasmissione usurati ➤ avviamento a rpm insufficienti TRASPORTARE OGGI luglio 2016 73
Servizi Finanziari 3a puntata
Servizi pesanti per Termina l’inchiesta TOE-AfterMarket sui finanziamenti e si concentra sui veicoli commerciali leggeri, sempre più importanti nella logistica dell’ultimo miglio e con operatori che chiedono maggiori servizi e costi certi
I
di Francesco Oriolo
dati di mercato confermano anche per il primo quadrimestre del 2016 l’andamento positivo dei veicoli industriali e commerciali. Per il segmento dei commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate di massa totale a terra, si può ormai parlare ormai di un trend consolidato. L’avvio di questa crescita a due cifre risale al 2013, trainata principalmente dai corrieri a seguito della diffusione del commercio online che si prevede in costante continuo aumento nel futuro. A chiusura della nostra inchiesta sui finanziamenti abbiamo rivolto sei domande alle finanziarie di alcune tra le più importanti Case presenti sul mercato italiano,
per comprendere se come sta cambiando la formula finanziaria in un settore che si sta caratterizzando per una particolare effervescenza. All’indagine hanno partecipato Fiat Professional, IVECO, Mercedes, Renault e Peugeot. QUANTO PESA IL FINANZIAMENTO NELLA DECISIONE D’ACQUISTO DI UN VEICOLO COMMERCIALE LEGGERO? Se per i truck la risposta sull’importanza del finanziamento era scontata, molto meno per i veicoli commerciali leggeri, ma anche in questo caso la posizione delle Case è unanime e risulta in decisa crescita. Fiat Professional sottolinea che “nel 2014 la quota di clienti che hanno dichiarato di usare finanziamenti è stata il 67%, l’anno scorso è stata il 75%”, quindi ben 11
74 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
sentirsi leggeri
Mercedes e per il cliente è sempre più importante il leasing con alto valore residuo. Per la casa in quanto fidelizza il cliente, per il cliente in quanto può usufruire di una rata bassa e dopo mediamente 48 mesi, si ritrova un veicolo con un buon valore di mercato a fine periodo, anche nel caso voglia riscattarlo”. LE FORMULE DI FINANZIAMENTO PIÙ USATE
punti percentuali in più in solo 12 mesi. Per Peugeot il finanziamento ha “un peso importante, oltre l’85%” e anche per Renault l’incidenza dei finanziamenti venduti da FinRenault e DaciaFin sui veicoli commerciali è, attualmente, superiore al 55%. Articolata la risposta di IVECO: “Scegliere una soluzione di finanziamento oggi è determinante per realizzare progetti di trasporto e mobilità. Gli anni recenti dimostrano, infatti, l’importanza del leasing quale strumento di sostegno agli investimenti di quel tipo di piccola e media impresa che ha saputo migliorare i propri processi produttivi attraverso il necessario rinnovamento tecnologico. Tra le piccole e medie imprese, proprio quelle votate ad una maggiore competitività e orientate all’export, dimostrano una più alta propensione all’utilizzo del leasing. Inoltre l’applicazione delle due norme agevolative – Super Ammortamento e Sabatini – al leasing finanziario non può che velocizzare la decisione d’acquisto di uno o più veicoli commerciali leggeri”. Anche per Mercedes il finanziamento è importante, si calcola che almeno l’80% dei nostri veicoli leggeri venga venduto con
finanziamento o leasing. Di questo 80%, l’azienda tedesca dichiara che circa il 50% è realizzato dalla finanziaria captive, Mercedes Benz Financial Services Italia, mentre il rimanente 30% è venduto con finanziamento o leasing non effettuati dalla captive. “Per
Il finanziamento rateale da sempre stato utilizzato per la vendita dei leggeri, è oggi incalzato dal leasing, in particolare nella forma che prevede un congruo numero di servizi aggiuntivi. Per Fiat Professional con riferimento al business Retail, nel periodo Gennaio-Aprile 2016 il leasing ha fatto registrare il 58% e il rateale il 41%, con un rimanente 1% di altre formule. In Peugeot si registra complessivamente il 75% nei primi mesi del 2016 e anche in virtù del super ammortamento, vengono usati sia il leasing sia il finanziamento rateale classico. Mercedes punta invece sul leasing perseguendo una nuova strada chiamata Accordo Assistenza, aggiungendo cioè servizi come la manutenzione programmata ritagliata sulle esigenze cliente. In IVECO il leasing risulta essere la formula di finanziamento più usata. Particolare attenzione è rivolta al leasing con offerta integrata che racchiude in un unico canone i servizi finanziari, quelli di manutenzione, riparazione
TRASPORTARE OGGI luglio 2016 75
propone da diversi anni ‘pacchetti’ con vari contenuti in termini di servizi, al punto che oggi la formula di finanziamento più utilizzata è il Service Value Drive, che include nella rata anche l’estensione di garanzia fino a 5 anni e le coperture furto/incendio, eventi naturali, cristalli, fino a 5 anni. Questa offerta rappresenta l’85% dei finanziamenti venduti sui veicoli commerciali. LA RATA DIVENTA Mercedes da parte sua non prevede offerte OMNICOMPRENSIVA strutturate che comprendano bollo e assicuSu quest’argomento l’analisi, come corret- razione, ma puntano sull’assistenza e in casa tamente sottolineano in Fiat Professional, Peugeot si evidenzia che ormai le offerte con richiede un maggiore approfondimento. Per servizi integrati sono all’ordine del giorno. IVECO in Italia l’offerta integrata sta diventando sempre più richiesta per i clienti che ne apA CHE PUNTO E’ IL NOLEGGIO DI prezzano i vantaggi competitivi ed il valore agVEICOLI COMMERCIALI LEGGERI giunto che un tale prodotto propone. Il canone IN ITALIA? mensile, infatti, non è solamente la regolare scadenza dei servizi finanziari, ma il comodo frazionamento dei servizi assicurativi, telemati- Fiat Professional cita DATAFORCE, da cui ci, di manutenzione, riparazione ed estensione si evince che il mercato è in leggero calo: 8% di garanzia nonché di pagamento dei bolli per nel 2014, 7.8% nel 2015, 6.8% nel periodo tutta la durata del contratto. L’offerta integrata Gennaio-Marzo 2016. Lo vede invece in crepermette di offrire servizi a prezzi vantaggiosi e scita IVECO pur avvisando che non vanta gli con costi fissi, che non risentono di variazioni stessi vantaggi fiscali concessi dalle norme esterne e, per di più, di disporre di un veicolo agevolative dettate dalla Legge di Stabilità, pertanto la diffusione in Italia rimane comunche mantiene valore nel tempo. Anche Groupe Renault segnala che sempre que limitata. Inoltre un’offerta full leasing si più spesso, la richiesta dei clienti si orienta avvicina di molto all’idea del noleggio e ne verso formule di pagamento che compren- conserva tutti i vantaggi. dono, all’interno di un importo mensile fisso, Mercedes sui 36/48 mesi utilizza il noleggio una serie di servizi, quali manutenzione or- Charterway, con un’unica rata che comprendinaria e straordinaria, prolungamento della de tutto a importo prestabilito. Attraverso garanzia, coperture assicurative. FinRenault Charterway vengono gestite anche esigenze ed estensione di garanzia e quelli assicurativi. In Renault invece, il credito tradizionale prevale ancora ma sta guadagnando terreno il leasing, che pesa per il 40% del totale dei finanziamenti sui veicoli commerciali, grazie anche al beneficio del super ammortamento, che riguarda anche i canoni di leasing.
76 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
per allestimenti complessi e il canone comprende tutto. Renault ritiene il noleggio una formula sempre più apprezzata e richiesta, per la tendenza delle aziende di avvalersi di forme di pagamento che includono i servizi legati alla detenzione del mezzo, anche per motivi di praticità e risparmio di tempo. Renault si è affacciata con un prodotto di noleggio captive, gestito al 100% in casa, che sta conquistando spazio, ma ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Infine anche Peugeot vede una crescita costante in questo settore, +28% rispetto ai primi 4 mesi del 2015. Per Fiat Professional il finanziamento dell’usato è un dato di fatto: “Circa il 50% del business Rental è rappresentato da proroghe di contratti precedenti; invece nel Business Retail circa il 7% è per usato.” Anche Iveco Capital per conto IVECO supporta i clienti nell’acquisto di veicoli commerciali usati. Mercedes ha introdotto l’usato Used1 nel 2008 e le concessionarie e tutta la rete possono vendere con pacchetti definiti con la finanziaria i veicoli usati, mentre Peugeot propone prodotti di finanziamento rateale cross su tutte le durate di anzianità e delle formule di leasing sui veicoli con anzianità entro i 12 mesi. Renault, infine afferma che “il finanziamento di veicoli usati è un settore a cui stiamo dedicando grande attenzione, sia in termini di valutazione del credito che di sviluppo di formule sempre più convenienti e ricche di servizi accessori”.
IN CONCLUSIONE
LE PROMOZIONI IN CORSO Abbiamo infine chiesto alla Case partecipanti all’indagine le eventuali promozioni in corso per chi volesse acquistare un veicolo commerciale leggero. IVECO ha per il Daily ha creato DAYLease un’offerta integrata e flessibile basata su solide collaborazioni con il brand e con le migliori compagnie di settore per proporre soluzioni personalizzate. Il canone onni- con durate comprese tra 48 e 84 mesi. Mercomprensivo permette al cliente di diluire cedes ha su luglio forme di finanziamento lemensilmente i costi finanziari, assicurativi asing a tassi agevolati. Peugeot propone una e di manutenzione relativi a tutta la durata promozione su Expert furgoni lamierati sul del contratto. Permette, infatti, al cliente di mese di giugno, una indirizzata ai trasporti a usufruire di centri autorizzati per l’assisten- temperatura controllata (farmacologico e aliza programmata, di allungare la vita del vei- menti) e l’altra su officine mobili indirizzate a colo e di risparmiare il tempo della ricerca settori merceologici come domotica, idroterdi una polizza ad hoc e del pagamento dei mosanitaria e climatizzazione. Infine Renault bolli. Al termine del contratto, poi, è pos- spinge sul proprio prodotto di punta, il sibile restituire il mezzo, riscattarlo, tramite Service Value Drive, che unisce 3 vantaggi: pagamento in contanti o rifinanziamento tasso (3,99%), servizi, prolungamento garanoppure cederlo in permuta per un nuovo zia a 5 anni, coperture assicurative per 5 anni veicolo. Fiat Professional comunica di ad un prezzo molto vantaggioso, e sconto camion_210x140e4_print.pdf 1 12/05/16 10:34 avere campagne leasing e rateale al 2.95% supplementare associato al finanziamento.
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Il quadro che emerge da questa terza e ultima parte della nostra indagine è di un comparto, quello del veicolo commerciale leggero, che sta evolvendo velocemente caratterizzandosi per una sempre maggiore professionalità e specializzazione degli operatori. Non è estranea a questo cambiamento da una parte la presenza di veicoli di derivazione automobilistica e dall’altra la crescente importanza della logistica dell’ultimo miglio che spesso richiede veicoli leggeri in grado di districarsi nel traffico cittadino, allestiti in maniera specifica, in particolare per il trasporto di prodotti farmaceutici e la distribuzione secondo la catena del freddo. Ecco quindi che le esigenze di finanziamento di un mezzo commerciale e di un truck trovano un punto di contatto importante nella necessità per l’operatore di poter contare su un costo certo, canone o rata, comprensivo del maggior numero di servizi possibile, massimamente flessibile e con la certezza di ridurre a zero il fermo macchina. Solo così si liberano energie per stare concentrati sul proprio business.●
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Astenersi sconosciuti La sostituzione in aftermarket di una turbina è un’operazione che può provocare problemi al motore e danni all’ambiente se il ricambio non è omologato per il veicolo specifico. FTS di Alba è in prima fila anche a livello di sensibilizzazione normativa nella difesa delle turbine originali
L
di Vincent Aino
e moderne turbine hanno raggiunto un tale livello di sofisticata tecnologia da costituire una parte essenziale del motore di auto, furgoni e truck. C’è chi come Giorgio Moffa, AD di FTS, azienda specializzata nelle vendita di turbine e altri pezzi di ricambio, è arrivato ad affermare in un recente convegno dal suggestivo titolo “La qualità oltre”, che “è la turbina l’elemento fondamentale a cui viene abbinato il motore e non viceversa”. Risulta quindi chiaro come in caso sia necessario sostituire la turbina, l’utilizzo di un ricambio originale sia non solo consigliabile ma necessario per almeno tre motivi: impedire danni al motore, evitare impatti ambientali negativi collegati alle emissioni, esporsi al rischio di utilizzare componenti non facenti parte dell’omologazione del veicolo. In particolare sotto quest’ultimo aspetto Honeywell Turbo Technologies, produttore delle turbine
78 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
Garrett, rappresentato ad Alba da Clement De Valon, direttore Global Aftermarket Honeywell Turbo Technologies, è impegnato a livello europeo in un’opera di sensibilizzazione sulle diverse Motorizzazioni nazionali che ha già ottenuto effetti in Germania, in Spagna e in Italia, dove, in caso di sostituzione della turbina con un ricambio diverso da quello previsto come primo equipaggiamento, si richiede una nuova omologazione del veicolo. In pratica, come risulta anche dalla direttiva europea, le sostituzioni del modello di turbocompressore o della marca, effettuati dall’utilizzatore del veicolo già circolante, comportano l’aggiornamento della carta di circolazione. Il rischio del non originale A parte l’aspetto normativo, quali sono gli effetti generati dall’utilizzo di un ricambio non originale? Honeywell a seguito di esperimenti condotti su veicoli con turbine Garrett di primo impianto e prodotti non originali, ha sintetizzato i risultati in quattro punti: 1 – prestazioni ridotte che hanno effetto negativo sulla tenuta di strada
e sul valore del veicolo; 2 – aumento dei consumi di carburante, con conseguente maggiori costi di esercizio; 3 – aumento delle emissioni che portano a un incremento di CO2 e NOx, con due ulteriori conseguenze, maggiore inquinamento e impossibilità dei veicolo a circolare su strada in caso di controlli; 4 - conflittualità con il sistema di gestione del motore, quindi un veicolo circolante in condizione di sicurezza compromessa e che potrebbe creare un conflitto con la ECU (Engine Control Unit) del motore all’avviamento. “Da parte nostra lavoriamo per garantire la massima sicurezza, il minore impatto ambientale e consumi ridotti con turbine originali o, quando possibile, turbine rigenerate seguendo un rigoroso processo in cui vengono utilizzati ricambi di qualità OE” – dice Moffa – “il problema principale rimane però quello di mettere i centri di revisione e gli organi di controllo, in condizione di poter effettivamente verificare se il turbocompressore è corretto mentre i veicoli sono su strada e non, purtroppo, solamente quando subiscono incidenti”. La parola quindi alle istituzioni.●
Daniela Basilico Comunicazione (Mi) - www.danielabasilico.com
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Azienda del Mese DELGROSSO
Soluzioni per la filtrazione da oltre mezzo secolo
Era il 1951 quando la Delgrosso è stata fondata. Oggi, 65 anni dopo, l’azienda di Nichelino (Torino) è stata protagonista di una profonda evoluzione, adattandosi a situazioni diverse, pronta a soddisfare le richieste del mercato e le mutate logiche di consumo.
L’
A cura della Redazione
avventura della Delgrosso SpA nasce nel 1951, quando Mario Delgrosso fonda una piccola unità produttiva. Allora la produzione era basata sullo stampaggio della lamiera, in particolare mediante imbottitura. Tale tecnologia veniva utilizzata per produrre i contenitori della cartuccia filtrante e ha messo le basi per la successiva produzione di filtri aria, olio, gasolio, benzina e abitacolo. Nel 1960, comincia la produzione di filtri. In seguito, nel 1975, è sempre Mario Delgrosso a lanciare sul mercato il marchio Clean Filters, migliorando il prodotto e il servizio per la sua clientela. Pochi anni dopo, nel 1982, il marchio sbarca sui mercati esteri e nel 2009 la Delgrosso SpA viene nominata “Miglior fornitore dell’anno” da Fiat Group. Il 2015 è stato un anno importante per il marchio Clean Filters, giunto al traguardo del 40° anniversario della sua creazione, mentre nel 2016 si assisterà al lancio di 2 nuovi brand: Life Filters, prodotto indicato per il trattamento e la depurazione delle acque e Force Filters, riservato al settore della filtrazione industriale. Il Know How della filtrazione Il comune denominatore delle due nuove business unit è il concetto di filtrazione, in cui la Delgrosso vanta un notevole bagaglio in termini di know-how platform, soluzioni industriali, R&D e capacità industriale. La 80 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
gamma Clean Filters propone le migliori soluzioni di filtrazione per il settore transportation: per l’automotive, auto e autocarro, e per i settori industriali, agricolo, movimento terra, motori marini, e garantendo una copertura del mercato superiore al 95%. Gli stessi livelli di innovazione, qualità e know-how tecnologico utilizzati per il Primo Equipaggiamento sono riproposti anche nell’Aftermarket. A marzo 2016, è stato lanciato il nuovo catalogo auto, valido per il biennio 2016/2017, che contiene oltre 2.000 referenze e 150 nuovi codici. I filtri a marchio Clean Filters vengono progettati e prodotti internamente, per mezzo di 3 stabilimenti specializzati nei segmenti olio, aria e carburante, per una superficie totale di 15.000 m2 coperti e con una capacità produttiva annuale di 11.000.000 di filtri. La qualità è fondamentale per l’azienda. Infatti, ogni prodotto marchiato Clean Filters è sicuro e certificato. Ciascun filtro, prima di arrivare all’utilizzatore finale, deve possedere rigorosi parametri tecnici e superare severi controlli di carattere qualitativo e tecnico, fissati da norme specifiche. A questo proposito, l’azienda ha conseguito, nel 1995, la certificazione in conformità allo Standard ISO 9001, in seguito consolidato con le integrazioni e i miglioramenti previsti dall’aggiornamento UNI EN ISO 9001:2000. Nel 2004, ha poi ottenuto la Certificazione secondo la Specifica Tecnica ISO/TS 16949:2002, che riassume le condizioni richieste in tutto il mondo per i sistemi di gestione della qualità nell’industria dell’automobile.
Il servizio: ascolto e capillarità Sotto il profilo del servizio, altro caposaldo della cultura aziendale di Delgrosso, l’azienda crede fortemente nell’importanza del dialogo con il cliente. Ascoltare, condividere e comprendere ogni aspettativa è un’esigenza primaria per tutti coloro che lavorano in Delgrosso. Per fornire un elevato livello di servizio, l’azienda è attrezzata, a livello di presenza sul territorio, con 14 depositi in Italia, che garantiscono una reale vicinanza ad ogni cliente, 6 depositi in Francia ed uno in Spagna e agenzie di rappresentanza in Spagna, Germania ed Ungheria. Anche la formazione tecnica riveste da sempre un ruolo di grande centralità per l’azienda, sia per la forza vendita, sia per i distributori e per gli utilizzatori finali dei filtri a marchio Clean Filters. L’obiettivo è che tutti i membri di questa speciale filiera possiedano un adeguato livello di conoscenza del prodotto. Per raggiungere questo scopo è stato lanciato uno specifico progetto: CleanTech TOUR 2016, attraverso cui implementare la conoscenza tecnica dei prodotti e di tutti quegli aspetti tecnici che solo un produttore specializzato può affrontare in maniera chiara e lineare, grazie alle conoscenze tecniche e all’esperienza acquisite in oltre mezzo secolo di attività. Clean Filters è inoltre il marchio preferito di alcune tra le più importanti case automobilistiche, garantendo alta efficienza di filtrazione, lunga durata, costituzione robusta, ampia gamma ed elevata qualità dei materiali filtranti. ●
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Il bollettino dell’Autocarro
Incentiviamo il
gnl Incentivi anche per l’intermodalità
I
l GNL (Gas Naturale Liquido) è un combustibile che non contiene zolfo, la cui semplicità molecolare consente una combustione pulita con ridottissimi residui solidi. Al 2030, si stima un potenziale di sostituzione di carburanti tradizionali con GNL tra il 10% e il 20%, vincolato ad alcuni fattori abilitanti, tra cui: il mantenimento dell’attuale vantaggio fiscale rispetto ai carburanti tradizionali, una regolamentazione favorevole e una buona disponibilità di GNL sul territorio italiano, oltre che di mezzi che adottino questa tecnologia a prezzi competitivi e di infrastrutture di rifornimento adeguate. A livello comunitario, con la direttiva del 22 ottobre 2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio sullo sviluppo dell’infrastruttura per i combustibili alternativi, nota come Direttiva DAFI (2014/94/EU), la Commissione europea ha previsto che gli Stati Membri adottino, entro il 2016, dei piani di sviluppo delle diverse fonti alternative per il settore dei trasporti. In questo contesto si colloca anche il GNL, per il quale la Direttiva prevede che, sul versante dei trasporti stradali, entro il 31 dicembre 2025 gli Stati Membri, sempre attraverso i rispettivi quadri strategici nazionali, realizzino un numero adeguato di punti di rifornimento accessibili al pubblico, almeno lungo la rete centrale della TEN-T, al fine di assicurare la circolazione in tutta l’Unione europea dei veicoli pesanti alimentati a GNL. 6,5 milioni di Euro per veicoli A METANO E A GNL
Per la Direttiva DAFI i “carburanti alternativi” sono quelli utilizzati, almeno parzialmente, per la sostituzione dei carburanti
82 luglio 2016 TRASPORTARE OGGI
fossili nel settore dei trasporti, e che sono dotati di potenzialità adeguate per contribuire alla decarbonizzazione e al miglioramento delle prestazioni ambientali di questo settore. Essi includono: elettricità, idrogeno, biocarburanti, gas naturale (compreso il biometano) nella forma gassosa (Gas Naturale Compresso – GNC) e liquida (Gas Naturale Liquido - GNL), gas di petrolio liquefatto (GPL). In risposta alla Direttiva europea DAFI, in Italia il GNL ha già visto l’elaborazione di un piano di sviluppo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. A sostegno dell’implementazione della rete infrastrutturale, sarebbe importante attivare un fondo pubblico, che dia un contributo nella fase di start-up di questo nuovo carburante per accelerarne la distribuzione sul territorio - a cominciare dai porti - a beneficio della mobilità stradale e marittima, secondo le linee guida del Piano strategico nazionale della portualità e della logistica. Sempre in Italia, lo scorso anno, sono state introdotte alcune misure per favorire l’impiego di mezzi a GNL. Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sugli investimenti delle imprese di autotrasporto, emanato a novembre 2015, infatti, ha stanziato 6,5 milioni di Euro per incentivare l’acquisto o la locazione finanziaria di autoveicoli nuovi di fabbrica adibiti al trasporto di merci con massa complessiva a pieno carico da 3,5 a 7 tonnellate, o pari o superiori a 16 tonnellate, con alimentazione alternativa a metano o gas naturale liquefatto. Il contributo previsto era di 4.000 Euro per ogni veicolo della prima fascia, mentre per quelli pari o superiori a 16 tonnellate era di 9.000 Euro per i motori a metano e di 13.000 per quelli alimentati a GNL.
Con lo stesso Decreto, si sono stanziati ulteriori 6,5 milioni di Euro per il rinnovo del parco semirimorchi per l’intermodalità marittima e ferroviaria e ulteriori 2 milioni per il rinnovo delle casse mobili. C’è da dire che sulle lunghe distanze le opzioni di utilizzo di carburanti alternativi sono più limitate rispetto all’ambito urbano, mentre il trasporto intermodale appare la soluzione più efficace. L’intermodalità gomma-ferro e gomma-mare, ad esempio, consente di trasportare grandi quantità di merci, seppur necessiti di tempi lunghi e considerevoli investimenti in infrastrutture. Il provvedimento citato si è concluso lo scorso 31 marzo, ma potrebbe ripetersi già nel corso del 2016 e negli anni a venire. L’obiettivo dell’Unione europea, infatti, è trasferire, entro il 2030, il 30% del trasporto su gomma ad altri modi di trasporto (ferroviario o marittimo) e per raggiungere un obiettivo del genere, l’Italia ha di fronte a sé una strada in salita, percorribile solo introducendo misure strutturali e pianificando investimenti prolungati nel tempo. Anche grazie alle misure introdotte a sostegno del settore dell’autotrasporto, in Italia, sia il mercato degli autocarri, sia quello dei rimorchi pesanti hanno chiuso il primo quadrimestre 2016 con una crescita a doppia cifra. Infatti, con 6.292 libretti di circolazione di nuovi autocarri rilasciati nel periodo gennaio-aprile, si registra un rialzo del 27,4% rispetto al primo quadrimestre 2015, mentre per i rimorchi e semirimorchi pesanti, con 5.121 libretti di circolazione rilasciati, l’incremento riportato è del 39,3%. Meno bene le cose per il mondo aftermarket truck. Nel corso del 2016, comunque, c’è spazio per un miglioramento e, in prospettiva, per una chiusura positiva anche per questo settore, seppur su livelli inferiori rispetto al 2015. Il comparto sta vivendo, infatti, una fase di insicurezza legata non tanto al mercato, ma alle acquisizioni in corso, in Italia e in Europa, da parte di grandi gruppi, che producono incertezza sugli investimenti. ●
mercedes-benz.it/van