N.189

Page 1

La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 20 - agosto/settembre 2016 - n. 189

IAA di Hannover

ruote commerciali

COSA VEDREMO

GRUPPO PSA

le novità dei principali attori al Salone più importante d’Europa

test drive nuovo Citroen Jumpy e nuovo Peugeot Expert

VOLKSWAGEN

Amarok, il pick-up tedesco

FIAT PROFESSIONAL

a tutta gamma con Talento

eventi

In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

CONVEGNO TFORMA

tutto sui carburanti alternativi

professione camionista

Nuovi Stralis L’APPARENZA INGANNA

passaggio sulle ande

SPECIALE PNEUMATICI - NOTIZIARIO SAF HOLLAND - AUTOPROMOTEC





sommario

agosto/settembre 2016

www.trasportale.it

n.189

pg. 20 IAA DI HANNOVER: Il primo Salone post crisi offre spunti di innovazione e nuove idee IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni

4 6 8 11 15 16 17 19

EDITORIALE

di Luca Barassi

Il punto di vista del Direttore

EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione

il notiziario

In breve le notizie più importanti del settore

LA STERZATA

di Roberto Sterza

La voce appassionata della categoria In copertina: Lo Speciale di Alessandro Musumeci Pneumatici Tutto quello che non è veicolo industriale è dedicato all’invernale. IL DORSALE Presto, infatti, di Gian Paolo Pinton sarà necessario Il contr’altare del Frontale sostituire il treno di gomme. porto franco Ecco una di Franco Oriolo panoramica di cosa Tra le pieghe della società e del mercato offre il mercato.

NON SOLO TIR

volta pagina di Paolo Volta

Un Professore prestato alla Logistica

In copertina: A Madrid Iveco ha lanciato la nuova generazione Stralis. Tra le novità la nuova catena cinematica a metano.

Speciale

20

IAA: LA (S)VOLTA BUONA

Torna il Salone più importante del nostro settore nell’anno che segna il cambio di trend. Ecco le novità

Ruote industriali

26 30 32

IVECO STRALIS: NOVITÀ NASCOSTE

Livrea innovativa ma soprattutto una nuova catena cinematica a metano che lascia stupefatti

SCANIA: IL SEGRETO È LA CONNETIVITÀ

Sono tante le soluzioni del Grifone per rendere sostenibile il trasporto.

DAF: consegna importante

Allestimenti speciali per la prima tranche di veicoli destinati a VRENT, azienda cuneese cliente DAF

TForma

34

convegno: trasporto co2

A Roma un incontro incentrato sui carburanti alternativi. Presentato il Quaderno 25 di FLC

Ruote commerciali

38 42 46 50

citroËN: TEST DRIVE MILANO-ROMA

Una super prova con il Nuovo Jumpy lungo l’autostrada A1. Il nostro team a bordo

volkswagen: amarok, il lupo del trasporto Il segmento dei pick-up è in grande fermento e anche la Casa tedesca presenta il suo veicolo

FIAT: MONETA DI SCAMBIO

Con la gamma completamente rinnovata il brand Professional dispone di un’offerta amplissima

peugeot: nuovo expert

Presentato insieme al fratello del Gruppo PSA, lo abbiamo provato nelle strade intorno a Parigi


sommario

agosto/settembre 2016

StoryVan

54

Al suo debutto è stata una rivoluzione. Da sempre caratterizzato dai longheroni, resta il leader della categoria

Editoriale: notiziario:

58

Notizie dalle aziende

Rubriche Fuori Strada

LIBRO BIANCO DEGLI PNEUMATICI RICOSTRUITI Le news del settore

SPECIALE PNEUMATICI: INVERNALI Normative e offerte dal mercato per prepararsi alla stagione fredda

officine: tracker si affida ai migliori

Un installatore professionale è molto importante per la messa in attività degli apparati

saf-holland: qualitÀ e sicurezza

Una intera giornata col CEO del colosso tedesco per conoscere meglio l’azienda e SAF TRAK

62 64 66

AUTOPROMOTEC: STATI GENERALI

Nell’anno in cui non si tiene il Salone numero 1 per l’aftermarket, si svolge un importante incontro

AZIENDA DEL MESE: skf

Un apposito kit per rendere più facile il lavoro degli installatori e per migliorare la manutenzione

bollettino anfiA AFTERMARKET

Ormai un appuntamento fisso e importante sull’andamento del comparto

viaggio: Attraverso le ande Un lavoro duro, sopportato soltanto da chi ha tanta passione. Ecco la storia di due protagonisti

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile prodotto e iniziative speciali: Ferruccio Venturoli Coordinatore TOE AfterMarket: Francesco Oriolo Responsabile sviluppo editoriale: Franco Fossati - franco.fossati@trasportale.it Hanno collaborato: Vincent Aino, Alessandro Bassi, Luca Gaier, Goffredo Gualandi, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com

www.youtube.com/trasportareoggi

EVENTI: Expoferroviaria

Segui il QRCode:

L’ultima edizione torinese dedicata al trasporto su ferro che si trasferirà a FieraMilano

Alcuni articoli di questo numero sono corredati di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai.

AZIENDE: LOGIN GROUP

Dalla Sardegna logistica nel nord Italia per una azienda che basa i propri valori sulla famiglia

DALLA PARTE DELL’AUTISTA: FALLIMENTI L’azienda viene ceduta. E all’autista cosa succede? Vediamo come salvaguardare i propri diritti.

ci trovi anche su ipad Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.

Sul prossimo numero

INFRASTRUTTURE: PANAMA E LIONE

CARBURANTI ALTERNATIVI TForma e Freight Leaders Council per una logistica sostenibile. A Roma

La rivista degli Autotrasportatori - n.189 agosto/settembre 2016

www.facebook.com/trasportareoggi

Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997

MILANO-ROMA CON JUMPY Un lungo test drive ha messo alla prova il nuovo veicolo Citroën

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40.

luglio 2016

La Rivista degli Autotrasportatori

l’inchiesta

IL PONTE CHE DIVIDE

Trasportare Oggi in Europa fa parte di:

il network di magazine digitali verticali numero uno in europa

aprile 2016

Anno 20 - dicembre/gennaio 2016 - n. 184

novità

È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Di questo numero sono state tirate: 13.500 copie

maggio/giugno 2016

38

SCANIA È IBRIDO Il primo truck Euro 6 con la nuova tecnologia

Dalla Sicilia al Continente e viceversa. Ecco come transitano i mezzi oggi e domani

test drive

DAF CF

440

Un pesante su misura

nomine

franco fenoglio

Nuovo presidente UNRAE V.I.

In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

34

@trasportale

Professione Camionista

cover story

71 72 74 81 82 86 88 90

seguici anche su www.trasportale.it

IVECO DAILY: IL PICCOLO GRANDE CAMION

Eurocargo

TUTTE LE NOVITÀ DEL MEDIO IVECO

eventi TFORMA

Il convegno di chiusura dell’anno accademico Le reti dei costruttori - Bollettino Anfia Ride & Drive Allison - Il notiziario

febbraio/marzo 2016

dicembre/gennaio ottobre/novembre 2016 2015



editoriale

T

di Luca Barassi

Fa caldo!

emperatura rovente in questo periodo pre agostiano – data in cui scriviamo – non solo dal punto di vista meteorologico, ma sotto tanti aspetti, alcuni positivi e alcuni negativi. Essendo un ottimista di natura comincio dai primi. E, fortunatamente, riguardano ancora una volta, i dati di mercato del nostro comparto. L’UNRAE comunica che nei primi cinque mesi dell’anno le immatricolazioni sono cresciute di oltre il 35 per cento per il mondo over 35 quintali e del 40 se ci focalizziamo sulle 16 tons e oltre. Percentuali a doppia cifra anche per i più piccoli che, nonostante abbiano cominciato un anno prima il trend rialzista, rispetto ai fratelli maggiori, macinano ancora numeri da boom (+30%). Il tutto accompagnato da un periodo di grazia anche per i trainati, oltre il 60 per cento di crescita rispetto al 2015, come ci ha detto Sandro Mantella che da alcuni mesi guida il gruppo rimorchi e semirimorchi dell’UNRAE. Un fuoco di paglia? Al momento non lo crediamo, però il rischio che lo diventi c’è, e ciò può accadere se non si investe sul futuro e sui giovani che dovranno essere i nuovi professionisti del trasporto e i fautori del rinnovo del nostro parco veicolare ormai vetusto. Solo il 30 per cento dei mezzi pesanti, infatti, è over Euro3. Assurdo. Acquistare un veicolo nuovo costa? È vero, ma quanto costa in più la gestione e la manutenzione di un veicolo di quindici anni o più? Va dato merito, quindi, all’Associazione dei costruttori stranieri di aver messo in piedi “un progetto che, partendo dall’informazione sulle caratteristiche attuali della professione di conducente di veicoli per il trasporto di merci, s’indirizzi soprattutto ai giovani in età scolare o in cerca di lavoro, ne preveda la preparazione e quindi offra loro opportunità concrete di impiego nel settore, contribuendo al duplice risultato di ridurre la disoccupazione giovanile e restituire all’autotrasporto italiano la giusta dignità di comparto economico strategico, che va affidato a professionisti preparati e affidabili”, come ha spiegato il presidente Franco Fenoglio. Arriviamo alle note dolenti. Il mondo associativo di categoria è di nuovo in agitazione per le promesse non ancora mantenute dal Governo o quantomeno 4

agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

per non aver ancora reso effettive tutte le norme e le agevolazioni inserite nel decreto della Finanziaria 2016. Il Ministro dell’Economia Padoan ha sbloccato l’iter per l’emanazione dei provvedimenti economici, anche quelli che riguardano il settore e, alla data in cui scriviamo, il Sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari ha convocato le associazioni di categoria (per mercoledì 20 luglio), per dare avvio al tavolo di confronto sulle problematiche dell’autotrasporto. Purtroppo il giornale va in stampa proprio in quei giorni e quindi non abbiamo modo di aggiornarvi in questa sede dell’esito dell’incontro (lo faremo attraverso il sito Trasportale.it). Ciò che però ci preoccupa di più sono due aspetti, e riguardano entrambe le “parti”: da un lato un Governo che, di qualunque colore sia, ormai da sempre è poco interessato ai problemi della nostra categoria, non ritenendola strategica, come è, per il funzionamento del Paese. Dall’altra parte la categoria stessa che ad ogni occasione propone lo spauracchio del fermo per farsi valere. Un fermo, lo diciamo da sempre, che non porterà a nulla, soprattutto a causa della frammentazione delle nostre

associazioni e dei nostri operatori. Troviamo una strada più efficace. Ultimo aspetto, purtroppo ancora negativo, riguarda lo stato delle nostre infrastrutture. E il ricordo va alle vittime di un incidente assurdo ed evitabile: lo schianto dei due treni a Corato. Nel 2016 siamo costretti ancora a trasportare persone (e cose) su un binario unico, con un controllo sul traffico dei treni che avviene ancora tramite una telefonata tra due capistazione! Mentre l’Europa ci chiede di essere al passo con i tempi con l’intermodalità… Un contrasto stridente e che sottolinea il gap che esiste tra noi e il resto del Continente, e anche tra il nord e il sud del nostro stesso Paese. Anche se qui il dito va puntato ancora una volta contro la burocrazia, incapace di far spendere i soldi già destinati ed erogati per il raddoppio della tratta ferroviaria pugliese. 23 uomini e donne che non dovevano morire e che noi, il nostro Paese, la nostra Cultura, la nostra Società e il nostro “Essere italiani” abbiamo sulla coscienza. ●



editoriale di ferro

di Ferruccio Venturoli

Malafede

o disinformazione? I

l mio amico Gino è un’anima semplice. Nonostante non sia affatto stupido, non è un uomo che si preoccupa di andare a fondo nelle cose, si ferma in superficie: è decisamente più comodo e più semplice. Gino, tra le altre cose, si professa ambientalista convinto. Va da se che, quando stiamo insieme o, quando, frequentemente, ci troviamo a viaggiare in autostrada e i camion ci passano accanto, l’argomento sia quello del trasporto. Siccome il Gino è una persona carina (ma anche perché sa che lo conosco bene) difficilmente si lascia andare con me a discorsi di tipo ambientalistico “spinto” ma, quella volta, chissà perché non è riuscito a tenersi. “Hai letto che ha detto Jacqueline McGrade?” Mi chiede a bruciapelo. “No... Chi è Jacqueline McGrade, una tua amica?” Gino mi guarda inorridito e mi dice che la signora McGrade, altri non è che il famoso direttore dell’AEA, l’Agenzia Europe per l’Ambiente. “E che ha detto?” Lo incalzo… e lui invece di rispondere mi fa un’altra domanda: “Tu lo sai, vero, che ogni anno, l’inquinamento atmosferico provoca 3 milioni di giorni di assenza per malattia e 350mila morti premature in Europa e che gran parte della colpa è delle emissioni prodotte dai veicoli pesanti?” “Quindi?” “Quindi.. bisogna limitare il trasporto su gomma. E la McGrade ha detto come si può fare” “E come?” “Molto semplice: siccome le economie europee fanno affidamento sulle lunghe distanze per il trasporto di merci, basterebbe incorporare i costi “sociali” nel prezzo delle merci, per incoraggiare metodi di trasporto più salutari e tecnologie più pulite.” “Cioè?” “Cioè se il viaggio delle merci costasse di più, se i camion pagassero pedaggi più alti, da una parte i soldi andrebbero a pagare i costi sociali, dall’altra spingerebbero le aziende a usare altri mezzi per 6

agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

far viaggiare le merci”. “E’ interessante – dico io – ma quali sono questi altri mezzi?” “Semplice – dice Gino – ho letto che esitono veicoli commerciali elettrici, oppure a metano, ma soprattutto che le merci devono viaggiare in treno o sui fiumi!” Io voglio bene al Gino, lo conosco da quarant’anni, quindi ho evitato di rispondergli male e l’ho piantata lì. Però, è indubbio che la disinformazione nel nostro e in altri campi, la fa da padrone. A chiacchiere, sono tutti bravi e, soprattutto, hanno tutti la soluzione giusta. La storia dei movimenti ambientalisti contro il trasporto pesante, una storia iniziata parecchi anni fa e che ha dato anche dei risultati è però, qualche volta, caduta nel ridicolo. Di tanto in tanto si leggono qua e là delle dichiarazione fatte da qualcuno che, o è palesemente in malafede o è palesemente disinformato o, terza cosa, porta avanti delle battaglie che, a paragone, quella di Don Chisciotte contro i mulini a vento, era lo sbarco in Normandia. Poco più di un anno fa, quando fu aperta la seconda “canna” del Frejus il signor Cogliati Dezza, all’epoca presidente di Legambiente, si lasciò andare a dichiarazioni davvero allucinanti: “per ottenere più sicurezza – dichiarò a - non è necessario nuovo cemento autostradale, né l’alta velocità ferroviaria, ma una vera politica che disincentivi il trasporto delle merci su gomma attraverso leve fiscali e tariffarie”. Come dire: più costa far viaggiare le merci in camion e meno camion ci saranno! Peccato però che il presidente di Legambiente dovrebbe essere più informato del mio amico Gino, e quindi come pensa di far viaggiare le merci? Anche lui pensa di sfruttare ferrovia e fiumi? Desidera, in

definitiva, che l’Italia sia tagliata fuori dal traffico delle merci? Suvvia ragazzi, cerchiamo di essere seri. D’altra parte Legambiente e gli altri movimenti ambientalisti hanno intrapreso da tempo un vera crociata contro i camion, una guerra che quasi non conosce limiti alle dichiarazioni a effetto. Qualche mese fa, un altro ex presidente di Legambiente, Roberto Della Seta, aveva detto la sua in un’intervista al TG2. Parlando dei cambiamenti climatici, aveva dichiarato che in Italia, il tallone d’Achille è costituito dal trasporto su gomma di “merci e persone” perché siamo uno dei “pochissimi Paesi in Europa, dove le merci viaggiano su strada”. Ma chi gli avrà dato questa informazione? Ma il signor Della Seta, lo sa come è fatta l’Italia? Lo sa quali e quanti sono i problemi del trasporto merci su rotaia? Volendo essere puntigliosi c’è da chiedersi anche perché quando questi signori si lasciano andare a dichiarazioni palesemente improbabili, nessuno, (parliamo di giornalisti professionisti, di testate importanti, di telegiornali RAI) ma proprio nessuno, non dico controbatte, ma almeno non prova a farsi spiegare meglio come, praticamente e non sulla carta, metterebbe in pratica tutte le grandi idee che ha… ●


TRASPORTARE OGGI luglio 2016

7


Notiziario

FedEx acquista TnT Nasce il nuovo colosso nel mondo delle spedizioni internazionali Quattro miliardi e mezzo di euro è il valore dell’operazione che segna la nascita di un nuovo colosso nel business delle spedizioni internazionali, con l’acquisizione da parte della statunitense FedEx dell’olandese Tnt. Gli azionisti di Tnt avevano dato il loro via libera lo scorso 18 maggio, dopo l’approvazione delle autorità Usa e quelle europee arrivata in seguito a indagini durate oltre sei mesi. L’obiettivo alla base dell’accordo è quello di integrare le aree di mercato delle due società e i business complementari. FedEx è la più grande società di trasporto espresso al mondo, presente in più di 220 Paesi, con una rete globale e integrata di trasporti. Come sottolinea David Binks, presidente di FedEx Europe, da ieri anche CEO di Tnt,” L’ acquisizione ci consentirà di espandere le nostre capacità a livello globale e incrementare il nostro business nei mercati in cui Tnt ha una forte presenza, come l’Europa, dove FedEx ha una quota relativamente piccola di consegne regionali e nazionali. E viceversa”. Il punto di forza del nuovo gruppo sarà la presenza capillare sul territorio, supportata da un network in grado di connettere tutti gli hub nei diversi continenti (Asia e Africa comprese), in tempi sempre più brevi. L’acquisizione permetterà anche un rafforzamento nel segmento dell’e-commerce dove il business più tradizionale di FedEx e Tnt deve misurarsi con colossi come Amazon.

Consegne a impatto zero

Metro trasporta con Daily Electric

Iveco ha consegnato a Metro Italia Cash and Carry, una divisione di METRO GROUP, leader internazionale nella vendita al dettaglio, il primo Daily Electric in occasione dell’inaugurazione del nuovo punto vendita del gruppo, La Casa dell’Horeca di Firenze. Grazie alla sua propulsione elettrica a zero emissioni, il veicolo verrà utilizzato per le consegne all’interno dell’area ZTL cittadina. Alla cerimonia di consegna erano presenti, Marcello Zanella, Light Business Line Manager, Iveco Mercato Italia e Giovanni Bettarini, Assessore Sviluppo Economico, Turismo, Città Metropolitana di Firenze. Marcello Zanella, ha dichiarato: “Sono particolarmente onorato di essere oggi a Firenze per la prima consegna di un Daily elettrico in Italia e poter parlare di ambiente e sostenibilità, la strada che Iveco ha scelto di intraprendere ormai da anni, diventando così leader nelle tecnologie sostenibili. La motorizzazione elettrica è solo una parte del mosaico che rappresenta le soluzioni per una mobilità sostenibile: il nostro impegno nei confronti dell’ambiente, infatti, è frutto di anni di impegno e di successo riconosciuto nello sviluppo delle motorizzazioni tradizionali Euro 6 e nelle trazioni alternative a gas naturale, compatibili anche con gas da fonti rinnovabili, entrambe a basso impatto ambientale”. Il veicolo scelto da Metro, personalizzato con un’accattivante livrea dedicata a Metro e Iveco e dotato di cella frigorifera, è un modello 50C Cab Electric, zero emissioni, in versione cabinato con allestimento cella frigo e passo da 3750 mm. Ha un’autonomia che può arrivare a 280 km.

Si offre di più Renault Trucks amplia la gamma OptiTrack

OptiTrack è un sistema che Renault Trucks sviluppa dal 2009 con l’obiettivo di aumentare la forza traente del veicolo avendo cura dei consumi di carburante e mantenendo un elevato carico utile. Il sistema è ora disponibile sul Renault Trucks C in configurazione 8x4 (con motore DTI 11 e 13) e 8x2*6 (con motore DTI 11) e consente di disporre di potenza motrice extra, solo quando necessario, attraverso due motori idraulici integrati nei mozzi delle ruote anteriori. Questa soluzione consente di superare i limiti di un convenzionale veicolo a trazione integrale, in particolare in termini di consumi di carburante, altezza di carico, costi di manutenzione e peso addizionale. Con la versione 8x4 e 8x2*6, l’offerta OptiTrack ora compre la maggior parte delle configurazioni richieste per gli utilizzi nel settore edilizia: 4x2, 6x4, 8x2*6 e 8x4. Semplicemente premendo un pulsante sul cruscotto, l’autista può attivare o disattivare il sistema in avanti o in retromarcia. OptiTrack è operativo da 0 km/h e si disconnette automaticamente ogni volta che la velocità del veicolo raggiunge i 25 km orari. Il sistema è alimentato da una presa di forza sul motore, lasciando così le prese di forza al cambio completamente disponibili. OptiTrack è associato al cambio robotizzato Optidriver, fornito di serie su tutti i veicoli Renault Trucks. 8

agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


Notiziario

Volvo Trucks e il nuovo prototipo Concept Truck per 30% in meno di consumo

Grazie al supporto fornito dalla Swedish Energy Agency, Volvo Trucks ha sviluppato un nuovo prototipo, il Volvo Concept Truck, risultato di un progetto di ricerca durato cinque anni, il cui obiettivo era creare veicoli caratterizzati da una maggiore efficienza nei consumi. Il nuovo Concept Truck riduce infatti il consumo di carburante di oltre il 30%. "Continuiamo a impegnarci per sviluppare veicoli caratterizzati da una maggiore efficienza nei consumi. Si tratta di un'area ad alta priorità in termini sia di salvaguardia dell'ambiente che di riduzione dei costi per i nostri clienti e siamo fieri di essere gli artefici di questo sviluppo. Il nostro Concept Truck dimostra l'immenso potere legato a un progresso tecnico costante", dichiara Claes Nilsson, Presidente e CEO di Volvo Trucks. Uno dei fattori determinanti per il basso consumo di carburante è il miglioramento, pari al 40%, dell'efficienza aerodinamica, che riguarda sia il trattore sia il semirimorchio. Volvo Trucks lavora al Volvo Concept Truck dal 2011 allo scopo di incrementare del 50% l'efficienza dei trasporti a lungo raggio. Poiché il prototipo fa parte di un progetto di ricerca, non verrà commercializzato. Tuttavia, alcune delle sue caratteristiche aerodinamiche sono già state implementate nei veicoli Volvo Trucks prodotti in serie e altre verranno introdotte in futuro.

MSC Crociere e la responsabilità ambientale Percorso didattico per proteggere il mare Partito nell’ottobre del 2015, il percorso didattico “Delfini Guardiani degli arcipelaghi delle Eolie e delle Egadi” è stato promosso da MSC Crociere e dall’associazione Marevivo per trasmettere ai giovani la passione per il mare e diffondere la cultura della sostenibilità fuori e dentro le aule scolastiche. Il progetto, finanziato da MSC Crociere, si fonda sulla convinzione che l’attenzione verso l’ambiente non può che partire dalle generazioni future. Gli alunni delle scuole sono quindi i “delfini guardiani”, cioè coloro che sorveglieranno e proteggeranno il mare affinché sia rispettato da tutti. Sotto la guida degli esperti di Marevivo e dei loro insegnanti, nel corso del progetto i “delfini guardiani” sono stati impegnati in ricognizioni in spiaggia, attività di sea-watching, sono andati a “scuola” dagli artigiani e dagli anziani delle isole e sono stati protagonisti di visite guidate alla scoperta dei segreti racchiusi nelle rocce e nella flora mediterranea. “L’impegno per la salvaguardia del mare è al centro della politica di responsabilità sociale di MSC Crociere che ha consentito alla compagnia di ricevere nel tempo numerosi riconoscimenti – ha affermato Leonardo Massa, Country Manager Italia di MSC Crociere – Essere uno dei leader mondiali del settore crociere comporta certamente una maggiore responsabilità verso l’ambiente. Con questo progetto abbiamo voluto investire sulle nuove generazioni per far crescere la loro sensibilità e creare in loro una coscienza diffusa che può portare a un cambiamento di rotta indispensabile per proteggere un ecosistema fragile e prezioso come quello marino”.

La ferrovia che collega il Mar Adriatico al Mar Baltico Nuovo accordo siglato dal porto di Venezia L’Autorità Portuale di Venezia ha siglato con il Porto di Rostock (Germania) e con il Gruppo Grimaldi un accordo per la creazione di un collegamento intermodale (nave+ferrovia+nave) tra il mar Adriatico e il mar Baltico. Le merci che dai Balcani arriveranno al porto di Venezia via nave, verranno infatti caricate su treno dirette al porto di Rostock per poi ripartire da qui alla volta dei paesi scandinavi. Una soluzione che rende operativo uno dei primi collegamenti lungo il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo. Un nuovo ponte tra Venezia e Rostock che si aggiunge a quello già attivato a novembre scorso tra Venezia e Francoforte (via Brennero) a partire sempre dal servizio ro/ro operato da Grimaldi Lines, raddoppiato da metà giugno 2016, consentendo di portare sul mercato tedesco le merci provenienti via mare dalla Grecia ed altri paesi balcanici in soli tre giorni e viceversa. Il Porto di Venezia continua così la sua “cura del ferro” che fa segnare numeri da record, +31% nei primi 4 mesi del 2016. Questo e' stato reso possibile grazie al fatto che l’Autorità Portuale ha realizzato l’ampliamento del terminal ferroviario Marghera Scalo (9+7 binari per treni da 700 metri) nonché il raddoppio del binario in via dell’Elettronica a sostegno del Terminal Autostrade del Mare. A partire dagli oltre 200 km di rete ferroviaria interna di cui è dotato il porto di Venezia oltre a un proprio scalo merci (Marghera Scalo), questi sviluppi ferroviari a supporto dei traffici portuali consentiranno allo scalo lagunare di espandere la propria catchment area, raggiungendo i mercati quindi più lontani, quelli non serviti già via camion nel raggio di 150 chilometri. TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016

9


Notiziario

Fraikin sceglie il freddo Lamberet Nuovo accordo di fornitura

Due società leader nei rispettivi mercati di riferimento insieme per garantire ai clienti un servizio ancora migliore. Lamberet S.p.A., filiale italiana del gruppo francese leader in Francia e terzo in Europa, nel trasporto a temperatura controllata e Fraikin Italia, società leader nel noleggio di veicoli commerciali e industriali a breve, medio e lungo termine, per la gestione delle flotte e per il noleggio di veicoli con conducente, hanno siglato un nuovo accordo di fornitura. Diversi i veicoli oggetto dell’accordo. Si parte con un SR2 Green Liner (con gruppo frigo Carrier Vector 1550), il semirimorchio ideato per il trasporto frigorifero su lunga distanza. Si prosegue con cinque Fiat Doblò, con gruppo frigo Carrier Xarios 200 S/R, pianalati con un grande volume di carico (5,5 metri cubi, una novità per il mercato italiano nel settore isotermico), che li rende dei veicoli perfetti per il trasporto delle merce deperibili refrigerate. Infine, sei Iveco Daily, con gruppo frigo Carrier Xarios 600 Multi temperatura e cassa New Frigoline Pro da 65 quintali a pieno carico, con paratia e scaffalatura.

Al via TruckEmotion & VanEmotion

Fervono i preparativi per la manifestazione all’Autodromo di Monza

La 5a edizione di TruckEmotion & VanEmotion, la manifestazione nazionale dedicata al mondo dell’autotrasporto e punto di riferimento non solo per gli addetti ai lavori ma anche per gli appassionati, riaccende i motori con un programma più ricco e un team in parte rinnovato. La manifestazione si svolgerà da venerdì 14 a domenica 16 ottobre prossimo, come sempre all’Autodromo Nazionale di Monza, location ormai super collaudata e super prestigiosa. La kermesse – che vede nei concetti di “valore, emozione, business” il proprio marchio - si rivolge soprattutto al mondo dei veicoli da trasporto e da lavoro, ma offre anche una nuova visione per la filiera grazie a seminari, workshop e tavole rotonde, prove di veicoli e incontri business tra i maggiori attori del mercato. Forte del successo e dei risultati registrati nelle precedenti quattro edizioni – solo nel 2015 2.964 prove su truck&van, 12.583 km percorsi, 15 eventi tematici - l’edizione 2016 sta elaborando un nuovo fil rouge che sarà collettore e collante di nuovi spunti tematici. Tutto ciò a dimostrazione della ricchezza e complessità “di un settore trainante e in forte ripresa non solo per l’economia ma per tutto il Sistema Paese Italia”. Dopo il focus sul food legato all’anno dell’Expo, ci saranno temi nuovi che ci sarà dato scoprire a breve. Intanto la squadra di TruckEmotion & VanEmotion si rinnova nel settore comunicazione. L’ufficio stampa e le media relations sono state affidate a Studio Comelli, una struttura milanese professionale di consulenti di co-municazione che da 17 anni si specializza in ambiti come la sostenibilità, la smart logistics e mobility, design e la progettazione dei mezzi di trasporto.

Confetra

e il contenzioso in atto

Contributi ART: nessun procedimento esecutivo

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti non procederà alla riscossione coatta dei contributi 2016 nei confronti delle imprese di trasporto, spedizione e logistica aderenti alle associazioni che hanno presentato ricorso contro la contribuzione. Il contenzioso in atto è stato aperto già dallo scorso anno dalla Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, d’intesa con Fedespedi, Fedit, Assologistica, Anita, Legacoop e Trasportounito. “Auspichiamo un responso favorevole della Corte Costituzionale- ha dichiarato Nereo Marcucci, Presidente della Confederazione – è irragionevole che mercati completamente liberalizzati come quello del trasporto e delle spedizioni private delle merci siano chiamati a versare ulteriori imposte. A parere della Confetra – continua Marcucci – il funzionamento delle Autorità dovrebbe gravare sulla fiscalità generale, una scelta seguita anche in altri Stati europei”.

XPO Logistics: riduce ancora il suo impatto ambientale Nuova flotta di Stralis Euro VI a GNL XPO Logistics ha presentato la nuova flotta camion Stralis Euro VI Natural Power acquistata da Industrial Vehicles Corporation (IVECO). I veicoli, con alimentazione a gas naturale liquefatto (GNL), rappresentano la flotta di camion alimentata a gas più grande in Francia. XPO Logistics diventa in questo modo il primo fornitore di servizi di trasporto transalpino ad integrare completamente la motorizzazione a gas nella sua offerta di trasporto standard, confermando il proprio impegno di lunga data per la riduzione della proprio impatto ambientale. XPO Logistics ha ricevuto da IVECO 31 trattori Stralis durante l’inaugurazione di Bondoufle, ampliando la sua flotta di cinque trattori a gas già in servizio in Francia. La motorizzazione di questi trattori consentirà di ridurre del 96% le emissioni di particelle sottili e del 70% le emissioni di ossido di azoto, rispetto ai limiti consentiti dagli standard Euro VI. Nel futuro l’azienda conta di gestire Bondoufle esclusivamente con trattori e camion alimentati a gas con l’obiettivo di introdurre questo tipo di veicoli a gas anche negli altri siti. 10 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


di Roberto Sterza Automotive Marketing and Communication Professional

La Sterzata

Corrente alternata

O

rmai sta diventando una mia ossessione: osservare come il nostro mondo, le attività, le nostre convinzioni, stiano assumendo una dimensione liquida. Cambiano, si modificano, si adattano ai cambiamenti in tempo reale e talvolta assumono una dimensione impensabile, addirittura ben oltre l'immaginazione. Volete un esempio? Se vi dicessi che in un mese un'azienda ha venduto 7 mila camion sulla carta, di un modello di veicolo, che se tutto va bene si vedrà sulle strade non prima di un anno? Probabilmente mi consigliereste di cambiare il mio fornitore di sostanze varie. E invece no. Lo scorso maggio un costruttore americano di veicoli pesanti elettrici, una specie di fratello maggiore di Tesla, ha comunicato che nel primo mese di commercializzazione di un trattore rivoluzionario, bello da vedere, 100% elettrico, ha raccolto oltre 2 miliardi di dollari in prenotazioni. Ora ditemi voi: ma non è fantascienza raccogliere soldi prima ancora di costruire un mezzo, e per costruire intendo proprio inventarlo? Il mondo che conosciamo è proprio l'opposto, dove non solo è difficile far pagare il veicolo al giusto prezzo, ma soprattutto è un'impresa farselo pagare! Va bene direte voi, l'America è un altro

mondo, con i suoi volumi e le sue dinamiche, qui da noi, dove alcuni contratti si scrivono ancora sul tovagliolo a tavola, ci vorranno ancora dei secoli. Ne siamo davvero sicuri? Secondo Trevor Milton, proprietario di Nikola Motors, nel giro di un paio d'anni i costruttori tradizionali di truck segneranno il passo in fatto di vendite. Oddio a me sembra una dichiarazione un tantino ottimistica, addirittura spavalda, però di questi tempi di "liquidità" non mi stupisco e sorprendo più di niente. Ma chi sono questi signori di Nikola Motor Company? Cominciamo con il dire che Nikola era il nome di un famoso ingegnere elettrico, inventore e fisico serbo naturalizzato statunitense, il cui nome completo era Nikola Tesla. Magari il cognome vi suggerisce qualcosa. Bene, l'appuntamento in cui sveleranno il prototipo e magari qualche altra informazione è fissato il 2 dicembre, direttamente presso la loro sede di Salt Lake City nello Utah. Sarà l'occasione per vedere e forse toccare il primo camion totalmente elettrico da 2.000 cavalli, il cui costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 5.000 dollari al mese, tutto incluso. Ancora non è ben chiara l'autonomia di questi mezzi e soprattutto le modalità di ricarica. Se associamo il camion, soprattutto americano, alle

lunghe distanze, rimangono delle forti perplessità, tenendo bene a mente che le batterie pesano. Magari i mezzi che sono stati ordinati servono per il trasporto di batterie! Il peso delle batterie e la loro autonomia è il vero punto critico dei veicoli elettrici. A conferma di ciò, ci viene in aiuto uno dei fondatori di Tesla (di nuovo spunta questo nome), tale Ian Wright. Recentemente al salone WasteExpo di Las Vegas ha presentato un prototipo di veicolo elettrico ibrido, Mack la cui parte tradizionale non è costituita da motori diesel, bensì da motori jet a reazione, quelli degli aerei tanto per intenderci. Insomma dei motori a turbina che non inquinano come quelli tradizionali a gasolio. A quanto pare in Nuova Zelanda ci sono autobus che operano in questa modalità. Tutto bene, ma allora i veicoli 100% elettrici sono una realtà o no? Veramente già 7000 mezzi sono stati ordinati? Inizio ad avere qualche timore che la realtà sia diversa e che i soliti maghi del marketing abbiano creato l'ennesimo colpo ad effetto. A noi non resta che vedere gli sviluppi di questa situazione liquida, in attesa che prenda forma di una corrente, in questo caso alternata. #FutureIsNow @SterzaRoberto ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 11


Notiziario

OITA: primo incontro ufficiale del CTS Nuova sede Si fa il punto sul trasporto alimenti

L’Osservatorio Interdisciplinare Trasporti Alimenti ha organizzato a Roma, presso il Dipartimento dei Trasporti della MCTC, il primo incontro ufficiale di insediamento dei componenti del Comitato Tecnico Scientifico, occasione per fare il punto sullo stato dell’arte del trasporto alimenti, condividere il piano di lavoro dell’Osservatorio e dare il via ai progetti e alle prime ricerche scientifiche. Clara Ricozzi, Presidente Esecutivo di OITA, ha dichiarato: «Con l’insediamento del Comitato Tecnico Scientifico e la definizione delle aree di lavoro, affidate ai suoi illustri componenti secondo le loro specifiche e riconosciute professionalità, si completa il percorso per la piena operatività dell’Osservatorio Interdisciplinare per il Trasporto Alimenti». Ricozzi ha poi aggiunto: «Il Comitato rappresenta il “think tank” dell’Osservatorio per il conseguimento dell’obiettivo che ci siamo posti: assicurare che le attività di movimentazione, logistica e distribuzione dei generi alimentari e dei farmaci siano svolte con mezzi e in condizioni igieniche adeguati, per la sicurezza e la qualità dei prodotti destinati al consumo dei cittadini. Inoltre, grazie anche al confronto con tutti gli operatori coinvolti, il Comitato ci aiuterà nella conoscenza dei processi, nell’analisi delle regole e dei controlli sulla loro osservanza, in modo da individuare eventuali lacune, anche normative, e formulare eventuali proposte di soluzione».

Lamberet “K0” Il nuovo Peugeot Expert in versione isotermica

Lo sviluppo delle versioni isotermiche e frigorifere «K0» - questo è il nome del progetto di Nuovo Peugeot Expert – è stato portato avanti da Lamberet con l’obiettivo di realizzare il miglior adattamento frigorifero per i nuovi modelli e di rendere questa offerta subito disponibile alla commercializzazione. In consegna da giugno sulla gamma Expert, il kit frigorifero Lamberet coprirà le 3 lunghezze di Nuovo Peugeot Expert: Compact, Standard, Long. Questa ampiezza della gamma permetterà a Lamberet e a Peugeot di offrire volumi adatti ad ogni cliente: 2,5, 3 o 3,5 m³. Da settembre la cella frigorifera per la versione pianale-cabina di Nuovo Peugeot Expert completerà l'offerta, in modo da soddisfare le esigenze di chi necessita di un volume superiore, fino a 7,5 m³. Questo kit è ideato per raggiungere il più alto livello di isolamento secondo la regolamentazione ATP in vigore per i carichi deperibili, ovvero la classe «Isotermico Rinforzato». Queste prestazioni, compatibili con la presenza della porta laterale, permetteranno agli utilizzatori di usufruire di tutti i vantaggi di un livello di sicurezza alimentare superiore, di una usura minima del gruppo frigorifero e della possibilità, con un gruppo adeguato, di operare in freddo negativo fino a -20°. 12 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

ATL di Iveco

La Casa torinese più vicino alla Lombardia

E’ stata inaugurata a Fagnano Olona (Varese) la nuova sede della Concessionaria ATL con un evento mirato a far conoscere la nuova struttura e i veicoli Iveco in esposizione. La nuova sede ATL Iveco sorge su un’area esterna di 9000 mq, dedicati allo showroom dei veicoli dei marchi Iveco e Fiat Professional e dispone di uno spazio interno di 3000 mq dove si svolgono le attività di vendita di nuovi e usati, i servizi di assistenza e di distribuzione dei ricambi. La struttura di ATL Iveco di Fagnano Olona, in via Salvo D’Acquisto 8, si aggiunge alla storica sede principale di Colico (LC) e a quelle di Oltrona San Mamette (CO) e Lainate (MI), quest’ultima specializzata nella gestione dei ricambi grazie al suo ampio e strutturato magazzino. Alla cerimonia d’inaugurazione era presente Mihai Daderlat, Iveco Business Director Italy & Mediterranean Area che ha dichiarato: “L’inaugurazione di oggi è un’ulteriore conferma del grande valore della Rete di Iveco, che dimostra la stretta sinergia di Iveco e le sue Concessionarie. ATL continua a guardare al futuro con coraggio e determinazione, sempre capace di cogliere le esigenze del tessuto aziendale locale”.

DHL ed ENI

Oltre al pieno spedizione e ricezione di pacchi

Nelle stazioni di servizio si potrà inviare e ricevere le proprie spedizioni DHL. Si tratta di un nuovo e importante servizio che sancisce l’avvio della partnership tra Eni e DHL Express e che è stato inaugurato da poco a Roma, presso la Eni Station di Via Laurentina. Le stazioni di servizio coinvolte dall’iniziativa, per ora 50 ma che entro il prossimo biennio potrà essere esteso fino a raggiungere i 500 punti vendita, sono dislocate in Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto.


TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 13


Notiziario

Il virtuosismo di FCA e CNH Industrial W gli incubatori di idee!

Mercedes Benz Truck aumenta la connettività

Maggiore sicurezza, maggiore redditività

Si è svolta a Torino la prima edizione dell’International TechPro2 Event, manifestazione dedicata al programma di formazione tecnica di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e CNH Industrial. Oltre che per illustrare le attività finora svolte e i programmi futuri di TechPro2, l’incontro è stato l’occasione per premiare alcuni ragazzi tra i più meritevoli che hanno partecipato alla formazione in diversi Paesi del mondo. In sintesi TechPro2, oltre a essere un programma di sviluppo per creare figure professionali d’officina altamente specializzate, è un progetto di respiro globale che coinvolge e parla direttamente ai giovani (molti dei quali provengono da contesti sociali disagiati) per offrire loro un futuro professionale certo. Inoltre, TechPro2 è anche e soprattutto un modello di relazione innovativo tra la scuola (nello specifico gli istituti Salesiani) e il mondo del lavoro, rappresentato da FCA e CNH Industrial e dalle loro reti commerciali e assistenziali. TechPro2 è un’iniziativa globale (opera infatti in 4 continenti e in contesti sociali molto diversificati, sia per cultura sia per condizioni socio-economiche e al momento i “percorsi formativi” attivi sono 58 in 11 nazioni) che consegna ai giovani un progetto di vita: ciò significa dare alle nuove generazioni opportunità di crescita serie e strutturate, che consentano ai ragazzi di vivere un presente e di progettare un futuro fatto di lavoro, di famiglia, di dignità.

Mercedes-Benz Uptime e FleetBoard Store per app, due inediti prodotti digitali per accrescere ulteriormente la redditività dei veicoli industriali nell’impiego quotidiano a vantaggio dei Clienti, rappresentano un’anteprima di quello che MercedesBenz Trucks presenterà in occasione dell’IAA Veicoli Industriali a settembre. MercedesBenz propone, inoltre, i sistemi di sicurezza più evoluti nel settore dei veicoli industriali pesanti, introducendo il sistema di assistenza alla svolta ed il sistema di frenata di emergenza Active Brake Assist di ultima generazione (ABA 4) con riconoscimento pedoni. Anche sul fronte del consumo di carburante la Casa di Stoccarda consolida la propria leadership: grazie ai pacchetti per l’efficienza più moderni è stato infatti possibile ottenere una riduzione dei consumi di Mercedes-Benz Actros pari al 6%, rispetto alla 1°generazione di motorizzazione in Euro VI. Tutte queste soluzioni, raggruppate sotto l’inedito concetto di ‘Road Efficiency’, garantiscono al Cliente una gestione del proprio veicolo all’insegna di consumi ancora più contenuti. Mercedes-Benz Trucks è riuscita così a trasformare i progetti visionari, presentati nei mesi addietro, in prodotti e servizi concreti. Stefan Buchner, Responsabile Mercedes-Benz Trucks ha dichiarato: “Affidabilità e massima disponibilità sono di primaria importanza per i nostri Clienti. Con l’introduzione di Mercedes-Benz Uptime siamo in grado di soddisfare ancora meglio queste esigenze grazie ai dati in tempo reale ed al collegamento in rete”.

Nuovi accordi tra Gruppo Grimaldi e Arcese Traffici intermodali consolidati in Mediterraneo Da diversi anni Arcese si impegna a sviluppare il trasporto multimodale come soluzione integrata strada, rotaia, mare, con l’obiettivo strategico di rendere sempre più robusta, flessibile, performante e competitiva la propria offerta di servizi di trasporto. Nell’ambito di questa strategia si collocano i recenti accordi siglati con il Gruppo Grimaldi che hanno l’obiettivo sfidante di collegare l’attuale network stradale e combinato treno di Arcese con il network short sea di Grimaldi, arrivando quindi a collegare con soluzioni multimodali i mercati di Italia, Spagna e Grecia, non solo fra loro ma anche con il Centro e Nord Europa. Nell’ambito di questa collaborazione si pone anche la recente acquisizione da parte del Gruppo Arcese di Sarlog, società specializzata nei traffici intermodali fra Italia e Spagna. 14 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


di Alessandro Musumeci Responsabile operazioni commerciali Citroen e ds

Non solo tir

Dilemmi bancari nostrani S

cegliere il tema di questo mese non è stato affatto semplice, per quanti sono gli spunti e gli argomenti degni di nota: ovviamente la “Brexit”, con le sue conseguenze è stato il tema più presente nelle ultime settimane, ma purtroppo anche una serie nefasta di incidenti (lo scontro fra treni in Puglia e conseguenti polemiche sul binario singolo), attentati terroristici che ci hanno toccato da vicino come italiani (Dacca e Nizza) o litigi a sfondo razziale terminati in tragedia (omicidio di un immigrato a Fermo, in circostanze ancora da chiarire).

Ognuno di questi temi meriterebbe un approfondimento speciale, però questo mese vorrei focalizzare l’attenzione su quanto sta accadendo al nostro sistema bancario e alle sue possibili ricadute sull’intera Unione Europea, in quanto solleva degli interrogativi generali che ci accompagnano, con le dovute proporzioni, nella vita lavorativa di tutti i giorni. Quanto accaduto negli ultimi anni caratterizzati dalla crisi, ci ha insegnato che i protagonisti e, a volte, i focolai risiedono proprio all’interno del sistema bancario, così fragile, così essenziale ma anche così potente. Nel 2008 si voleva utilizzare l’esempio di Lehman Brothers per dimostrare che nessuna azienda era “too big to fail”, ovvero che ogni società, per quanto grande, poteva fallire, fosse anche una grande banca. Purtroppo però alcuni fatti hanno delle conseguenze molto importanti e gravi, e quindi bisogna valutarne pienamente i rischi sistemici nel momento in cui si prende questo tipo di decisioni. E quindi, vedendo le conseguenze tragiche e durature della crisi del sistema bancario sull’economia di interi Paesi, ci si è resi conto che le banche non potevano essere lasciate al loro destino ma dovevano essere guidate, regolamentate, addirittura sorvegliate e, in caso di problemi non risolvibili, perfino salvate. Sì, ma come? La Germania ad un certo punto (dopo aver risolto i propri problemi interni) si è opposta ai salvataggi delle banche da parte dei Governi, ovvero effettuati con soldi pubblici a carico dei contribuenti (leggi: aumento del debito pubblico), ed ha forzato per definire una nuova procedura cosiddetta di “Bail in” in cui le perdite eventuali di una banca dovessero essere assorbite in primis dagli azionisti e quindi anche dai possessori di obbligazioni, che sono a tutti gli effetti titoli

a rischio. E tutti i Paesi europei, incluso il nostro, hanno sottoscritto il “Bail in”. Fin qui tutto corretto, a parte il fatto che in Italia, a differenza di altri Paesi, i possessori di obbligazioni rischiose non sono i cosiddetti investitori istituzionali, bensì famiglie, piccoli risparmiatori, pensionati. Insomma profili molto distanti dai ragionamenti tipici delle speculazioni finanziarie e assolutamente non in grado di assorbire simili perdite. A dimostrazione di questo, un risparmiatore che avevo perduto il proprio denaro a seguito del fallimento di una banca regionale si è tolto la vita. Arriviamo quindi ai fatti di questi giorni, ovvero della crisi del Monte dei Paschi di Siena, la più antica Banca al Mondo! Un record che dovrebbe con orgoglio farne un’entità protetta dall’UNESCO e che, invece, una cattiva amministrazione negli anni ha portato quasi al fallimento. Ritornando quindi alle regole che valgono per tutti, cosa è più opportuno fare? La Germania vorrebbe che le regole fossero fatte rispettare da tutti, perché, come precisato dalla Merkel a Renzi, “le regole non si possono riscrivere ogni 2 anni”. È anche vero però che in questo momento, subito dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione

Europea, in un contesto di diffusa incertezza e preoccupazione, una crisi bancaria metterebbe in serio pericolo la sopravvivenza stessa dell’Europa: un simile scenario darebbe forza e vigore alle spinte populiste e antieuropee che già imperversano e stanno guadagnando terreno in tutti gli stati del Vecchio Continente. Si apre quindi un dilemma tra l’esecuzione rigorosa di regole scritte e condivise da tutti e la gestione intelligente per evitare rischi sistemici ben più ampi e pericolosi. Rigore o flessibilità, per riassumere con due termini ormai abusati, e che spesso identificano due culture (Nord Europa e Sud Europa) così differenti e lontane da sembrare inconciliabili. In questi casi, spesso, ci si riconduce al buon senso, ammesso che sia facile comprendere dove si trovi. Probabilmente in questo momento storico, bisogna davvero essere tutti uniti e solidali per dimostrare con i fatti quell’unione che spesso sembra fittizia e portatrice solo di danni e problemi, anziché progresso e sviluppo. Sembra banale o propagandistico, ma solo uniti si possono contrastare le forze esterne distruttrici che stanno mettendo a rischio e minacciando la nostra libertà e la nostra cultura. ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 15


il dorsale

di Gian Paolo Pinton

Una ventata di ottimismo DHL logistica

L

enta ma evidente la voglia di ripresa che c’è nel mondo, anche se esistono macro problemi strutturali politico sociali che non sono mai esistiti prima. Un veloce commento, da osservatore partecipante, sulla crisi dei politici che accomuna Paesi come gli Stati Uniti, Gran Bretagna, Austria e aggiungiamo Italia.

Donald Trump rappresenta la parte conservatrice ed integralista dell’America. I giornali hanno riportato che è fallito 4 volte e nonostante questa situazione sta mietendo consensi a valanga. Proviamo a pensare cosa potrà essere l’America con un Presidente come D.T. in caso di vittoria. Protezionista, nazionalista e in parte reazionario. Il trattato TTIP sarebbe acqua fresca in confronto alle paleoidee del miliardario. In GB dopo la vittoria di Brexit, si profilava un Premier davvero antitetico al profilo tradizionalmente equilibrato dei Britannici. Il biondo Johnson è stato stoppato forse da un improvviso impulso di autocritica arrivato perfino da Buckhigham Palace! Pericolo scampato. Vedevo già la coppia Trump-Johnson all’opera! La situazione in Medio Oriente, che non promette niente di buono, con la Libia incendiata a suo tempo, dalla Francia e dall’Inghilterra per creare problemi all’Italia ed eliminare il male che si è poi rivelato minore: Gheddafi. Ottimo risultato per garantire il caos, che affiancato dalla situazione della Siria, della Turchia e dell’Afghanistan rende lo scacchiere medio orientale, una grandissima polveriera che alimenta ISIS e nemici dell’Occidente. A tutto questo che basterebbe a sufficienza, dobbiamo aggiungere la preoccupazione della riedizione delle elezioni presidenziali in Austria, indimenticato Paese che ha dato i natali ad Hitler ad Heider. Ora correrà per le Presidenziali rifatte, il terzo nome che inizia sempre per h: Hofer. Dio ci scampi e liberi dai leader reazionari ai nostri confini! In Italia, stiamo vivendo una stagione di delirio politico, in considerazione del fatto che, nonostante si fosse parlato tanto di cambiamenti, di riforme di ristrutturazione della classe politica, chi attualmente ha la responsabilità del Governo, viene ferito e attaccato quotidianamente più dal fuoco amico che dall’opposizione. Un’opposizione fatta da amebe politiche, che non riescono a proporre un progetto valido, riformatore, democratico e di profilo europeo. Evito di fare nomi, ma tutti noi vediamo ogni giorno chi sono i politici che strillano, sbeffeggiano, pontificano, minacciano. Tutte persone che portano al collo collane di privilegi, che hanno creato cerchi magici che trovano sistemati parenti e amici senza differenza tra partiti. Una magistratura lentissima, che non agisce con determinazione contro i bancari faccendieri, che da anni hanno manipolato miliardi di euro riducendo le Banche in questione, in scatole vuote, scalabili con qualche centinaio di milioni di euro a fronte delle decine di miliardi che valevano qualche anno fa. Magistrati che si dimenticano di fare sequestri cautelativi dei documenti dei banchieri truffatori, i quali si godono la dolce vita nei Paesi del mondo che non hanno trattati di estradizione con l’Italia. E nel frattempo il nostro Paese accoglie decine di migliaia di profughi che arrivano pensando di trovare il paradiso, quando presto si accorgeranno che saranno sì accolti e sfamati, ma non saranno seguiti per avere una formazione in materia di lingua, costumi, norme e valori da rispettare e possibilità di apprendere un mestiere. Saranno costretti a cadere nelle maglie dei criminali, perché questi esseri umani non potranno essere mantenuti dal nostro Stato per tutta la vita, ma nessuno dei nostri illuminati politici ha pensato al “dopo”, di questo inaspettato ma non imprevisto fenomeno sociale epocale, che cambierà i fondamentali etnici del nostro Paese. Pensiamo alla forza che potrebbe scaturire dalla vittoria del referendum Costituzionale. Una riforma costruita da anni e che non trova chiarezza nelle spiegazioni date dai politici. I cittadini sanno poco, non sono informati. Sentono, senza capire, quello che urlano le aquile del no e quello che sussurrano le colombe del sì. Prepariamoci alle elezioni. Sono vicine. Prevedo che nella Primavera del 2017 le urne ci aspetteranno. Ma per chi potremmo votare? Mi piacerebbe proprio capirlo. ● 16 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

sempre più green Il lancio di due nuove sfide “Fair and Responsible Challenge” è la competizione volta a sviluppare soluzioni per la logistica del domani. Caratteristica imprescindibile dei progetti sarà la sostenibilità: DHL accoglie idee originali e soluzioni pratiche su cui costruire modelli di business capaci di affrontare e risolvere le sfide ambientali e sociali. Dall'utilizzo di soluzioni logistiche per accelerare il progresso verso l'economia circolare allo sviluppo di reti di trasporto a livello mondiale per favorire un commercio più equo. L’idea può essere un nuovo prodotto, un servizio, un nuovo tipo di imballaggio: ciò che conta è che generi valore per la società, per l’ambiente e per le imprese. “Siamo convinti che fare bene il nostro lavoro scaturisca da fare del bene in senso generale. La sfida è quella di dare all'equità e alla responsabilità sociale un approccio più imprenditoriale. Le aziende dovrebbero concentrarsi sulla creazione di valori condivisi, trasformando sfide sociali e ambientali in modelli di business sostenibili, equi e potenzialmente redditizi. Vogliamo trovare idee nuove e innovative per far alimentare questa visione” afferma Bill Meahl, Chief Commercial Officer di DHL. La seconda sfida è il "Robotics Challenge”: DHL invita a riflettere sullo sviluppo di un prototipo di consegna che possa autonomamente accompagnare i corrieri durante l'ultimo miglio delle consegne. I prototipi presentati devono essere in grado di attraversare paesaggi tipici urbani e rurali a piedi e in velocità. I progetti saranno selezionati in base alla loro funzionalità e a quanto saranno giudicati in grado di rispondere alle necessità evidenziate. Una giuria di esperti di logistica selezionerà tre finalisti per ogni sfida che avranno la possibilità di presentare la propria idea o prototipo il 17 Novembre presso l'Innovation Day DHL. Per ogni Challenge sarà decretato un vincitore che riceverà un premio di 20.000 euro e mostrerà la propria idea ai DHL Innovation Center a Troisdorf / Germania e Singapore vivendo l’emozione di vedere il proprio progetto trasformarsi in realtà.


porto franco

di Franco Oriolo manager, giornalista e docente di Branding alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Torino

Il treno e il limone

H

o sempre amato il treno. Lo preferisco all’auto perché permette di osservare, dormire, mangiare, oziare, pensare, lavorare, anche fare riunioni. Ho sempre amato le stazioni, quelle grandi con il loro fascio di binari, apparentemente senza una logica, frutto invece di un disegno razionale e di generazioni di pensiero tecnico, e anche quelle piccole, di fondovalle, distanti dal centro abitato o che dividono il paese in due, con i loro passaggi a livello. Anche quelle con il binario unico che si sdoppia per permettere il cosiddetto “incrocio”, oggi forse anacronistiche in quanto concepite in un tempo in cui la velocità era sottomessa all’intelligenza e alla responsabilità. Mi piace anche il nuovo volto delle grandi stazioni, la capacità di recuperare antiche architetture per favorire attività commerciali, servizi, eventi. E non sono contrario alle privatizzazioni. La storia delle nostre ferrovie è intrisa d’iniziativa privata, pionieristica e visionaria che ha visto, almeno fino agli anni ’30, nello sviluppo delle rotaie la possibilità di trasportare genti e merci, per guadagno ma anche per servizio. E anche grazie a questi privati che oggi in Italia possiamo contare su 17.000 chilometri di rete ferroviaria. Mi piace anche e molto l’Alta Velocità, perché la uso spesso, anche se resto convinto che troppo ci si è concentrati su questi 1.000 chilometri, lasciando nell’incuria, nell’abbandono o in sistemi di movimento e sicurezza del secolo scorso, una parte importante degli altri 16.000. Il giornalista, però, si deve attenere ai fatti, ma può e deve esprimere delle opinioni. La mia più che un’opinione è una considerazione che parte da quando mio padre, capostazione delle ferrovie italiane, come ho già scritto in altre occasioni, parlando dei viaggiatori li definiva, con grande rispetto, “utenti del servizio ferrroviario”. Per questi “utenti” tutto doveva essere funzionante e gradevole, dalla sala d’aspetto ben calda in inverno, ai bagni puliti, ai fiori che abbellivano la stazione. Prima di diventare capostazione, lui, era stato “assuntore”, cioè un privato che aveva “assunto” la gestione di una piccola stazione e per

questo percepiva un compenso nell’ambito di un rapporto privatistico. Per mio padre, quindi, l’utente era un cliente. Oggi siamo tutti clienti, come ci ricorda la voce sui treni che ci avvisa dell’arrivo in stazione con un suadente “…gentile Cliente, il treno alta velocità ….sta per arrivare nella stazione di…”. Ma che tipo di clienti siamo oggi? Le ferrovie, infatti, sono diventate un grande albero di limoni: i rami secchi vanno tagliati, quelli buoni tenuti, ma alla fine i limoni-clienti sono fatti per essere spremuti. Lo vivono ogni giorno eserciti di pendolari sulle linee regionali, ma succede anche con i nuovi player della mitica Alta Velocità. In proposito una testimonianza personale. Lo scorso 28 febbraio ho acquistato da NTV (Italo per intenderci) un biglietto cumulativo Torino-Roma, andata e ritorno, con un’interessante promozione. Qualche giorno dopo, per motivi di famiglia, ho dovuto modificare la data. Chiamo il call center chiedendo il cambiamento, ma mi viene risposto che con quella promozione il cambio data non è ammesso. Un po’ seccato, acquisto un nuovo biglietto cumulativo e do l’addio a 150,00 euro già spesi.

Passano un paio di settimane e approfittando di una sosta a Torino Porta Susa chiedo a un’operatrice di NTV come mai non era stato possibile cambiare data. La persona gentilmente verifica e mi dice che secondo lei la data poteva essere cambiata, suggerendomi di scrivere una mail all’ufficio Relazione con la Clientela, cosa che faccio il 26 aprile. A quel punto inizia uno scambio di mail degna di una pochade francese, basato su un equivoco iniziale che viene chiarito soltanto, dopo una telefonata, il 17 giugno. Quel giorno l’ufficio Relazione con la Clientela mi comunica di aver preso in carico la mia segnalazione, aggiungendo che “Sarà nostra cura contattarLa al più presto”. Da allora è passato esattamente un mese e non è successo nulla. In chiusura un suggerimento a Nuovo Trasporto Viaggiatori: cambiare ragione sociale in Altro Trasporto Viaggiatori. Sì, perché come “Cliente” per “Nuovo” mi aspetto qualcosa di diverso, qualcosa di meglio, meno burocrazia, più velocità di reazione, risposte immediate, positive o negative che siano. Se così non è, pazienza, ma non si tratta di Nuovo bensì di Altro: un altro ente burocratico, un altro privato che tende la mano per cogliere il limone. ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 17


Notiziario

Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto Segnamoci questa data! L’appuntamento è per il 16 settembre 2016, nella Sala Martini del Centro Congressi Stella Polare a Rho, e coinvolgerà le istituzioni a tutti i livelli e i maggiori rappresentanti della filiera come opportunità per riflettere sulle grandi dinamiche dell’autotrasporto e della logistica, tra riforme normative, necessità del mercato, vecchi problemi e nuove sfide. Organizzato da Transpotec in collaborazione con la rivista Vie&Trasporti, l’incontro, dal titolo “Siamo Sistema. Autotrasporti, interporti, logistica: verso una grande integrazione”, propone un confronto aperto tra aziende e istituzioni sulla grande sfida dell’integrazione, nell’ottica di una maggiore redditività di un settore che è sempre più strategico per il Sistema Paese. “Come organizzatori di Transpotec, che è tornato ad essere evento di riferimento italiano del comparto, la nostra mission è certamente favorire il business e creare occasione di crescita sul mercato per le imprese, ma anche supportare il settore nell’evoluzione e nello sviluppo di relazioni proficue tra i suoi maggiori rappresentanti, offrendo momenti utili a renderlo più compatto, sinergico e competitivo nel mondo – spiega Roberto Rettani, Presidente di Fiera Milano. – E’ questo lo spirito con cui accogliamo il Forum, strumento di sviluppo che ci offrirà spunti importanti in vista della prossima edizione di Transpotec, nel 2017, utili per offrire una manifestazione ancora più vicina alle esigenze di tutti gli operatori”.

Transpotec Logitec Metà della superficie disponibile già occupata

Pari merito in casa PSA Riconoscimenti a Peugeot Expert e Citroen Jumpy Nel corso della 12ª edizione del Prix Auto MAAF Environnement, i nuovi Peugeot Experte Citroën Jumpy sono stati eletti, a pari merito, miglior veicolo commerciale da una giuria di 13 giornalisti della stampa automotive. Il Prix Auto Environnement MAAF, nato nel 2005,identifica i veicoli e le innovazioni tecnologiche considerate dai media automobilistici più rappresentativi degli sforzi dei costruttori e dei produttori di equipaggiamenti nella protezione dell'ambiente. Quest'anno la giuria ha attribuito i Prix Auto Environnement 2016 ad 8 categorie che hanno recepito la norma Euro6, e sulla base di criteri che tengano conto dei consumi di carburante, delle emissioni di CO2 e dell'inquinamento. Per la categoria veicoli commerciali sono stati premiati i nuovi veicoli commerciali di Groupe PSA: il Nuovo Peugeot Expert Premium Pack Compact e il Nuovo Citroën Jumpy Versione XS Business .

18 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Transpotec Logitec, la kermesse dedicata ai trasporti e logistica, organizzata da Fiera Milano, è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che operano nel settore: autotrasportatori, responsabili della logistica, grande distribuzione, proprietari di flotte e corrieri. La manifestazione si svolgerà dal 22 al 25 febbraio 2017 e in molti hanno già compreso l’importanza dell’evento: a otto mesi dalla manifestazione infatti, quasi metà della superficie disponibile è già occupata; e l’appuntamento fieristico mostra un interessante trend di crescita, confermando la tendenza di un mercato entrato dall’inizio dell’anno in un periodo di netta ripresa in ogni comparto. In questo clima di ottimismo Transpotec risponde all’esigenza, fortemente sentita dal comparto, di un momento di incontro concreto, dove produttori e operatori possano mettere a confronto proposte e soluzioni, sviluppate all’insegna di un autotrasporto sempre più sostenibile, tecnologico e competitivo. A conferma di tutto ciò, i numerosi keyplayer internazionali, che hanno scelto la manifestazione per presentare le loro innovazioni in ogni comparto. Ecco alcune delle tematiche, punto di forza della prossima edizione di Transpotec: ampia e variegata sarà in particolare l’offerta di rimorchi, allestimenti e componentistica nel campo della temperatura controllata, un comparto che punta ad offrire performance qualitativamente alte insieme a consumi energetici ridotti.


di Paolo Volta giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

volta pagina

Infrastrutture: un sistema complesso L

o sviluppo del trasporto ferroviario merci e dell’intermodalità non possono essere solo una scelta dettata dalle prioritarie necessità di tutela ambientale e di riequilibrio delle quote modali dalla gomma al ferro, ma anche un’opportunità economica grazie all’efficienza del sistema nel suo complesso.

Le opere infrastrutturali attualmente in cantiere - oltre alla galleria ferroviaria del Gottardo - che collegheranno il nostro Paese con i mercati europei, sono la realizzazione della nuova linea ad alta capacità ferroviaria Italia-Austria (sotto il valico del Brennero, tra Alto Adige e Tirolo), il tunnel di valico italiano per la nuova linea Torino-Lione e, il Terzo valico dei Giovi tunnel italiano, sulla direttrice Genova-Rotterdam (Sempione e Gottardo). Il porto ligure, quale terminale del corridoi europeo Genova Rotterdam diviene la naturale appendice marinara della Svizzera e della Baviera, e può giocare un ruolo concorrenziale coni gli scali del Nord Europa. La società di consulenza e ricerca inglese Drewry - una delle più importanti società indipendenti di ricerca e advisory nel settore marittimo - ha pubblicato recentemente un'analisi sull'attuale offerta delle linee marittime containerizzate che dalla Cina (Shanghai) servono il mercato della Germania meridionale, includendo nella valutazione dell'offerta le connesse attività portuali, ferroviarie e di trasporto fluviale - e non quelle stradali - necessarie per l'importazione dei carichi negli stati federati tedeschi del Baden-Wüttemberg e della Baviera. L'analisi indica anche i costi e i transit time medi necessari per il trasporto dei contenitori e ridimensiona i vantaggi assicurati dai porti dei bacini settentrionali del Tirreno e dell'Adriatico per servire quel mercato e attesta invece la convenienza di utilizzo dei porti nordeuropei, anche se più distanti dai luoghi di destino delle merci (Monaco dista 840 chilometri da Rotterdam e 650 da Genova); la potenzialità s’infrange su costi più elevati e burocrazia.

L’equazione “sviluppo infrastrutturale = sviluppo economico” è tutt’altro che un assioma automaticamente valido. Numerose esperienze hanno dimostrato che non è possibile parlare di semplice rapporto causa/effetto fra infrastruttura ed economia. La rappresentazione attuale di una infrastruttura è quella del “sistema complesso”, secondo il quale ogni installazione deve essere considerata parte di un sistema dei trasporti, inteso come porzione di un sistema sociale ed economico ampio. Non è ipotizzabile che le infrastrutture generino “meccanicamente” benefici, né che distribuiscano effetti positivi sul territorio. L’esperienza mostra come il grado di espansione aumenti laddove la nuova infrastruttura si inserisce in un quadro di politiche di sviluppo armonizzate tra loro. Una pianificazione strategica di un’area, di cui

l’infrastruttura è una parte, che prevede una serie di interventi in un insieme organico di azioni contribuisce sensibilmente allo sviluppo del potere attrattivo del territorio. L’evoluzione del settore della logistica e del trasporto negli ultimi anni ha confermato che la competitività di un nodo logistico è strettamente correlata ad un modello di inoltro e distribuzione delle marci efficace ed efficiente. La competizione fra territori è certamente infrastrutturale, ma servizi, organizzazione, tecnologia operative ed informatiche rappresentano oggi gli elementi cardine della competitività. Rispondere a tali esigenze significa sviluppare l'offerta, rafforzarne il posizionamento nei diversi segmenti di mercato, potenziare la capacità produttiva da immettere sul mercato internazionale, ma soprattutto proporre agli operatori un sistema efficiente. ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 19


Eventi IAA di Hannover

La (s)volta bu Grande attesa per il 66° IAA, Salone Internazionale dei Veicoli Commerciali e Industriali di Hannover, dal 22 al 29 settembre. Sarà la prima fiera internazionale del dopo crisi e la prima in cui mobilità intelligente, connettività e nuove frontiere della logistica avranno uno spazio predominante

di Francesco Oriolo

L’

attesa per l’appuntamento di quest’anno è grande, in quanto costituirà un punto qualificato di confronto su quella che ormai sta assumendo le tinte di una ripresa di mercato consolidata. 20 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

L’ultima edizione dell’IAA, nel 2014, faceva già intravvedere la luce in fondo al tunnel della lunga crisi di mercato, durata poco meno di un decennio, ma ora, due anni dopo, la situazione si presenta certamente

migliore con l’Europa occidentale che fa segnare una significativa ripresa, in tutti i segmenti: pesante, leggero e componentistica. A differenza del mercato statunitense che, invece, è in una fase di arresto.


infosalone

ona

Date 22/9 – 29/9 Giornata stampa 21/9 Orari

9:00 – 18:00

Biglietti Riduzioni

22 euro feriale – 13 euro festivi Autisti con patente 10 euro – altre categorie 7 euro

Come arrivare visitare il sito www.iaa.de

è stato “Driven the future”, quest’anno sarà “Driven by Ideas”. Ad Hannover si ritrova tutto il mondo che gravita intorno al settore truck e van. Una delle caratteristiche che fa dell’IAA un momento imperdibile e speciale, è proprio il fatto che praticamente tutti i fornitori sono presenti a fianco dei produttori. Tutta la filiera è rappresentata: camion, veicoli commerciali leggeri, autobus, veicoli speciali, rimorchi, allestimenti e attrezzature, parti e accessori, logistica dei trasporti, attrezzature e prodotti per l’assistenza, la riparazione e la manutenzione dei mezzi, letteratura professionale e periodici, nuovi concept, servizi, organizzazioni e le aziende legate alla mobilità, al traffico e alle attività di trasporto. Sotto lo slogan del 2016, quindi, il 66 ° Salone Internazionale di Hannover presenterà anteprime mondiali e innovazioni, tra cui propulsori innovativi, soluzioni logistiche intelligenti e concetti per la mobilità connessa e automatizzata. Il nuovo formato “New Mobility World” consentirà di entrare nel vivo della conoscenza degli argomenti della logistica e del trasporto futuro. Cinque i temi principali: veicoli connessi, guida automatica, propulsori alternativi, logistica urbana e servizi di trasporto. I visitatori potranno familiarizzare con questi argomenti in vari modi. Ci saranno congres-

si, forum, momenti di dibattito, test drive di veicoli elettrici e dimostrazioni di prodotti, servizi e applicazioni nell’area demo “New Mobility World Live”. Ci saranno anche visite guidate a piedi che seguiranno quattro percorsi riguardanti i veicoli connessi, la guida automatica, i propulsori alternativi, la logistica urbana e i servizi di trasporto. Anticipazioni dalle Case costruttrici Al momento in cui chiudiamo questo numero di Trasportare Oggi in Europa, non tutte le Case hanno scoperto le carte per l’IAA di Hannover. Quindi pubblichiamo qui solo quelle dispoibili, rimandandovi a Trasportale.it per gli aggiornamenti daybyday. MAN Massimo riserbo sulle novità che MAN presenterà al prossimo IAA. Dalle prime indiscrezioni si può però ipotizzare una rinnovata famiglia di motori con ulteriori step di sviluppo per rispondere alle future normative Euro 6c: dovrebbero essere tutti commonrail, a 4 e 6 cilindri in linea e con un range di potenze da 150 a 640 cv. Molta attenzione

“Driven by Ideas”, non solo uno slogan Ad ogni edizione uno slogan che identifica il tema portante della manifestazione. Nel 2014 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 21


dovrebbe essere riservata anche al comfort di bordo con un leggero restyling delle cabine e alla sicurezza ed efficienza dei veicoli con ulteriori evoluzioni della gamma Efficient Line e dei sistemi di ausilio alla guida e quindi alla sicurezza. Su tutti un ulteriore evoluzione dell’EfficientCruise (come chiamano in MAN il predictive cruise control interfacciato con il gps) in abbinamento a un nuovo e ancora più raffinato EfficientRoll. MERCEDES TRUCKS Mercedes Trucks, che da sempre ritiene Hannover casa sua, ha già dedicato una preview di due giorni alla stampa, in cui sono state presentate le direttrici che animeranno lo stand all’IAA. Tre sono i concetti su cui punta la presenza della casa di Stoccarda: efficienza, sicurezza e connettività. Relativamente al primo punto, l’efficienza, gli autocarri di nuova generazione Mercedes Truck saranno più potenti, più parsimoniosi e ancor meno inquinanti. Questo attraverso una scelta di propulsori che vede la nuova generazione del sei cilindri in linea OM 470 con netta riduzione dei consumi, un nuovo livello di potenza dell’OM 470 da 335 kW 22 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

(456 CV), l’evoluzione della catena cinematica per OM 471 e OM 473 e fino al 6 percento di consumi in meno con le misure adottate per tutti i motori Heavy Duty e la catena cinematica. Per la sicurezza, saranno presentati i nuovi sistemi di assistenza alla guida: sistema di assistenza alla frenata d’emergenza Active Brake Assist 4 con riconoscimento dei pedoni e sistema di assistenza alla svolta.Infine la connettività, argomento strategico su cui i tedeschi puntano su un nuovo prodotto: Mercedes-Benz Uptime, un sistema di connessione in rete che aumenta nettamente la

disponibilità dei veicoli. Lo IAA sarà inoltre per Mercedes l’occasione di celebrare con un modello speciale i 20 anni di Actros che si annuncia come un’ammiraglia dall’equipaggiamento esclusivo. Vent’anni fa la prima generazione Actros di Mercedes Trucks festeggiava il suo ingresso in società sempre al Salone Internazionale dei Veicoli Industriali di Hannover. Da allora l’Actros è stato venduto in oltre un milione di esemplari. L’attuale generazione per il suo ventennale è stata rinnovata con sistemi di sicurezza innovativi e un’ulteriore ottimizzazione dei consumi.


infoconvegni Il programma convegni è di alto livello, e impossibile da pubblicare tutto in questo speciale. Qui vi indichiamo quelli che, secondo noi, sono gli eventi più significativi, ma il programma completo può essere consultato nella sezione “Eventi” del sito www.iaa.de.

lunedì 26 10.00 -13.00 “I bus nel trasporto locale e long distance, senza emissioni, sicuri e connessi”; 13,00-18,00 “I Droni nella logistica: dalla visione alla realtà”; 16.00-19.00 “La digitalizzazione nei veicoli commerciali”; martedì 27 10.00-17.30 “New Mobility World Lab16 - Le startup incontrano l’Industria”; mercoledì 28 09.00-20.00 “La rivoluzione digitale nell’automotive”; 10.00-15.00 “La logistica urbana del futuro”; giovedì 29 09.30-16.00 “I veicoli commerciali come leader di innovazione nell’automazione e nella connettività”. e il fitness permette di eseguire esercizi terapeutici e di rafforzamento e allenamento delle parti del corpo più soggette a sollecitazioni nel lavoro di autista. Il set è stato concepito e sviluppato in modo specifico per l’uso nella cabina dell’autocarro. Il modello speciale dispone, inoltre, di un equipaggiamento per la sicurezza che comprende la versione più recente dell’Active Brake Assist 3 e da dicembre 2016 Active Brake Assist 4, il sistema

di mantenimento della distanza, il sistema di assistenza alla svolta, il sistema antisbandamento, l’Attention Assist, airbag lato guida e retarder. La dotazione dell’Actros prevede la nuova catena cinematica ottimizzata per ridurre i consumi, che sarà presentata all’IAA 2016. L’Actros dispone inoltre di serie del Tempomat ad azione preventiva Predictive Powertrain Control (PPC). L’edizione speciale dell’Actros del ventennale sarà limitata a 200 esemplari.

Il modello speciale entrerà in scena con una veste esclusiva, caratterizzata dalle lamelle cromate e dalle modanature in acciaio legato dello spoiler anteriore. Tra gli altri tratti peculiari di questo Actros molto particolare, vanno citati gli inserti cromati con il sigillo dell’anniversario nell’alloggiamento del retrovisore esterno, la cornice del logo del marchio sulla mascherina anteriore, i fari bixeno con mascherina scura e i deflettori dei cristalli laterali. A tutto ciò si aggiungono ancora i cappucci copridado con Stella Mercedes su tutte le ruote, le coperture in acciaio legato sull’assale anteriore e i cappucci, sempre in acciaio legato, sull’assale posteriore. Per gli interni sono stati previsti un completo equipaggiamento e nuovi elementi. Assolutamente unica la nuova luce per il tetto scorrevole e sollevabile in cristallo, costituita da 138 LED racchiusi in una cornice in vetro acrilico e il colore dei LED si seleziona con un tasto per creare l’atmosfera luminosa desiderata. Climatizzatore automatico e frigorifero, Sound System e grande display nella plancia portastrumenti, tromba pneumatica e vano portaoggetti sulla plancia incrementano la funzionalità e il comfort. Con il TopFit Set di serie il conducente si mantiene in forma, quest’attrezzatura per lo sport TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 23


RENAULT TRUCKS Renault Trucks, al 66o Salone IAA di Hannover, padiglione 17, stand A21, esporrà nove veicoli. Saranno presenti i modelli per le lunghe distanze, per le attività in cava, per l’edilizia e la distribuzione. Sarà inoltre possibile ammirare da vicino il camion che ha partecipato al rally Dakar ed assistere, presso aree dedicate all’interno dello stand, a varie animazioni in cui verrà

sottolineata la caratteristica robustezza del marchio. Per quanto riguarda i veicoli “lunga distanza”, i visitatori potranno scoprire, in esclusiva, il T Maxispace High Edition di Renault Trucks, un’edizione speciale del T520. Vi sarà inoltre una sezione della cabina del T High per consentire ai visitatori di apprezzare l’ergonomia, la visibilità e soprattutto il comfort di questo veicolo. Per quanto riguarda la gamma dedicata al “cava-cantiere”, verrà presentata una versione particolare del K, con specifiche per il mercato tedesco, vale a dire il Renault Trucks K480 Skorpion. Sarà possibile ammirare il Renault Trucks K del team MKR Adventure che, dopo le recenti prestazioni alla Dakar e al Silk Way Rally, verrà presentato per la prima volta al pubblico. Questo camion sarà oggetto di un’attenzione tutta particolare perché sarà possibile, grazie alla presenza di due speciali simulatori, rivivere le sensazioni che si provano a guidare in un ambiente rally. I visitatori dello stand Renault Trucks avranno inoltre, la possibilità di assistere al laboratorio di personalizzazione di camion «Pimp my truck!». Sven Punke, Marcel Barth e il loro team del Truck Tuning Center, premiati per il camion «Avatar» all’ultima edizione del Gran Premio di Germania del Nürburgring saranno inoltre all’opera in un area dello stand che Renault Trucks ha messo loro a disposizione. Con aerografia, smontaggio e rimontaggio di parti e allestimenti originali degli interni della cabina, un Renault Trucks T High sarà personalizzato durante l’intera durata del salone. I visitatori potranno così apprezzare 24 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

la messa a punto di questo modello e gli accessori utilizzati, ma anche la robustezza del veicolo. Per consentire ai visitatori di seguire tutto ciò che avviene presso lo stand e soprattutto le varie fasi del processo di personalizzazione, Renault Trucks trasmetterà lo show «Pimp my truck!» sui social media. Questi i veicoli esposti: T520 Maxispace High Edition 4x2, T460 SC 6x2 , C460 Optitrack 4x2, K480 Skorpion 8x4, D Wide 460 4x2 , D cab 2,1 m ,Master Euro 6 furgone L4H2 , K MKR Adventure. SCANIA Scania mantiene il riserbo, avendo dato appuntamento al 23 agosto, quando darà inizio al lancio della sua nuova generazione di autocarri presentando i primi esemplari destinati al segmento lungo raggio in ambito europeo. Questo evento rappresenta il debutto pubblico del più importante investimento in nuovi prodotti e servizi nella storia di Scania, che celebra in questa stessa occasione il suo 125° anniversario. L’introduzione della nuova offerta Scania avverrà in più fasi, con una chiara focalizzazione sui diversi settori e segmenti di clientela, seguendo un preciso programma, nell’ambito del quale l’attuale e apprezzata gamma continuerà ad essere commercializzata in contemporanea. L’introduzione graduale della nuova generazione avrà inizio con le applicazioni

relative ai veicoli del segmento lungo raggio destinate al mercato europeo e sarà successivamente seguita dalle ulteriori applicazioni di trasporto. La personalizzazione rappresenta il denominatore comune di tutta la gamma di soluzioni Scania basate sull’integrazione di prodotti e servizi su misura, che contribuiscono a ridurre i costi operativi e di manutenzione, massimizzando l’effettiva produttività e disponibilità del veicolo su strada. Scania punta a diventare leader nel trasporto sostenibile, in cui partnership e digitalizzazione avranno un ruolo sempre più importante. Sostenibilità è anche una delle parole chiave del prossimo lancio, in quanto fattore cruciale per la futura competitività di Scania, dei suoi clienti e dei loro stessi committenti. “Siamo ora nella fase finale di preparazione della nostra organizzazione di vendita e servizio, e stiamo finalizzando contemporaneamente la predisposizione delle attività produttive in Europa. Al momento, non è nostra intenzione fornire ulteriori informazioni sulle tante innovazioni che abbiamo in serbo. Ma sono convinto che quello che Scania si accinge a svelare il 23 agosto farà parlare di sé – sia all’interno che al di fuori del nostro settore”, afferma Christian Levin, Executive Vice President Sales and Marketing. Insomma, ci vediamo tutti ad Hannover! ●


Sapere è potere

Con Dynafleet hai il tuo business sotto controllo

Solo controllando ogni dettaglio è possibile contenere i costi e incrementare la produttività. Esattamente quello che ti permette di fare Dynafleet, il nostro sistema di gestione delle flotte. Rende più semplice accedere alle informazioni necessarie e condividerle, per gestire l’attività in modo più intelligente. Scopri di più su DYNAFLEET e sulla Top Ten dei Servizi su volvotrucks.it/toptenservizi

Volvo Trucks SERVICES


Ruote industriali

Iveco

L’apparenza inganna di Ferruccio Venturoli

A

ll’esterno sembra quello di sempre, solo una nuova livrea di presentazione lo differenzia da quello precedente, però le novità ci sono, eccome. Ma sono tutte “sotto il vestito” e tutte orientate verso una progressiva e drastica riduzione dei costi di esercizio. Il nuovo Stralis, in realtà, sono tre: quello progettato per offrire la migliore soluzione per le missioni regionali e di breve durata, incluso il trasporto di merci pericolose, dove il sistema di post-trattamento HI-SCR, risulta importantissimo. Poi la versione con il “pacchetto” XP, sviluppata per il trasporto

26 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

I nuovi Stralis XP e NP sembrano assolutamente uguali ai precedenti, ma sotto al vestito sono davvero diversi: tanta tecnologia in più e una grande attenzione ai costi d’esercizio e alle emissioni internazionale di lunga durata, che ha il suo “plus” nelle nuove dotazioni innovative che consentono un risparmio di carburante e nei nuovi servizi che ne massimizzano l’efficienza e l’operatività. E c’è, naturalmente quello che si può considerare il fiore all’occhiello, il rivoluzionario Nuovo Stralis NP, alimentato a gas naturale compresso e liquefatto,che è il camion per il trasporto internazionale più sostenibile mai esistito, un prodotto che rappresenta una vera e propria svolta nel mondo dei trasporti a gas naturale, l’unico camion

alimentato a gas naturale che offre la potenza, il comfort e l’autonomia necessaria per affrontare le missioni di lunga distanza. INVESTIMENTO IMPORTANTE Una piccola, grande rivoluzione, quella messa in campo da Iveco, per la quale sono stati investiti, per il momento, quaranta milioni di euro, mentre altri trenta sono stati stanziati per il prossimo anno. Due investimenti distinti, il primo per mettere mano

La nuova gamma presentata a Madrid


alla catena cinematica e a quella parte della meccanica fondamentale nel contenimento dei costi di esercizio e dei consumi, il secondo per rinnovare la cabina. Non è più il tempo, infatti di rifacimenti totali, con investimenti fantasmagorici. Iveco ha voluto, da una parte, aumentare il vantaggio che ha preso sulla concorrenza, con la fortunata scelta dell’SCR potenziato, effettuata qualche anno fa, dall’altra adeguare lo Stralis a qualche accorgimento tecnico già presente sui mezzi dei concorrenti. IL MIRINO SUL TCO

reinventato, con il campione di TCO2 Stralis XP, un camion all’ avanguardia, e con lo Stralis NP, il primo e unico camion alimentato esclusivamente a gas, nelle missioni di lunga durata”. UN NUOVO APPROCCIO TECNOLOGICO

importante del TCO e dei consumi che, secondo la Casa, arrivano all’11%, attraverso le tante piccole, grandi innovazioni tecnologiche. Ecco allora lo Stralis XP, nelle versioni da 11 e da 13 litri

Le linee guida nello sviluppo del nuovo Stralis, come detto, sono quelle di una riduzione

Il motivo dominante della presentazione alla stampa, avvenuta nello stabilimento Iveco di Madrid, dove lo Stralis viene prodotto, è quello della diminuzione del costo totale di esercizio: “TCO2 Champion”, ovvero il campione nell’abbattimento del Costo Totale di Esercizio e di CO2. “Il Nuovo Stralis – ha detto infatti il presidente di Iveco, Pierre Lahutte - è stato progettato per diminuire il costo totale di esercizio e le emissioni di CO2. Nei prossimi anni – ha continuato – il traino del mercato dei veicoli industriali e commerciali, sarà proprio il trasporto merci di lunga durata e lo Stralis ha le carte in regola per guidare un mercato completamente TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 27


Ottimizzare la combustione per risparmiare Il sistema Smart EGR presente nel 480XP e nel 570XP opera in combinazione con il sistema Iveco di post-trattamento HI-SCR per ottimizzare la combustione, con vantaggi nel risparmio di carburante nelle missioni di lunga durata. Il sistema sfrutta un quantitativo minimo di ricircolo dei gas di scarico, appena l’8%, per permettere un inizio anticipato dell’iniezione, riducendo il consumo di carburante, mentre viene mantenuta la conversione degli ossidi di azoto (NOx) allo scarico al 97%, assicurata proprio dal sistema HI-SCR. Questa soluzione rivoluzionaria, ha tutti i vantaggi del sistema HI-SCR Only: nessuna variazione delle dimensioni del radiatore, nessuna manutenzione straordinaria, nessun aumento di peso, nessuna rigenerazione durante lo stazionamento e intervalli di manutenzione più lunghi.

Il Natural Power nella versione con due bomboloni criogenici che gli permettono un’autonomia di 1.500 chilometri e in quella con un bombolone e quattro bombole a gas compresso, che gli danno un’autonomia di 1.000 chilometri

In occasione della presentazione dello Stralis XP e NP, erano esposti anche alcuni trattori decorati: grande successo per quello dedicato alla Ferrari, ma ce n’era uno dedicato alla Dakar, uno al team Iveco di Truckracing e, ancora una volta, agli All Blacks

che acquistano un po’ di potenza e tanta coppia in più. Ora il 480 Cv, picco di potenza per il Cursor 11, offre una coppia da 2300 Nm, che è notevole rispetto alla cilindrata; al top di gamma c’è il Cursor 13 da 570 Cv, più potente della versione precedente. I motori sono stati riprogettati allo scopo di ridurre l’attrito, ma l’anima di queste unità è l’SCR ottimizzato, che viene ora arricchito di un EGR “intelligente” che, praticamente, anticipa l’iniezione e partecipa al contenimento dei consumi. A governare i Cursor “rivisitati” c’è la nuova trasmissione automatizzata Hi-Tronic di origine ZF, che comanda anche il nuovo cruise predittivo e il limitatore di velocità e di coppia EcoSwitch. Il sistema HI-TRONIX riduce la velocità di selezione delle marce del 10%, ed 28 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


è progettato per disporre di quasi il doppio dei rapporti, rispetto alla generazione precedente di cambi automatici, può aumentare la durata fino a 1,6 milioni di chilometri e riduce le emissioni acustiche di 6 db, l’ideale per le missioni notturne silenziose. RISPARMIO SEMPRE IN PRIMO PIANO

Nota di cronaca

A chiusura delle manifestazioni di presentazione, va registrata la commessa record di 200 trattori Stralis NP, sia LNG che CNG, spinti dal motore Cursor 9 da 400 Cv, HiWay Cab e cambio Eurotronic e di 50 NP CNG da 330 Cv da parte del Gruppo francese Perrenot, da decenni cliente dell’azienda torinese. Secondo Iveco, quest’ordine segna l’inizio della sistematica transizione, in Europa, verso un trasporto su strada più economico e decisamente più rispettoso dell’ambiente. Ma fa anche dell’Iveco un vero pioniere nella movimentazione delle merci con veicoli a gas naturale.

Sempre in ottica risparmio vanno ricordati anche i nuovi eco-pneumatici tripla “A” sviluppati da Michelin: abbassano la resistenza al rollio, permettendo un risparmio di carburante significativo, fino all’1,5% in media durante il primo ciclo di vita. Un risultato che, secondo la Casa, permette una diminuzione delle emissioni di CO2 di 1,33 kg ogni 100 km, che raggiunge le oltre 3,7 tonnellate durante il primo ciclo di vita del veicolo. C’è poi il nuovo ponte posteriore a riduzione singola, che migliora la geometria degli ingranaggi, riduce l’attrito e ottimizza il consumo di carburante. DAL GASOLIO AL GAS NATURALE Ma Iveco si rivela un costruttore rivoluzionario, quando si parla di metano: finalmente si può parlare, e a ragione, di lungo raggio, per la versione NP (Natural Power) del nuovo Stralis che, alimentato a gas naturale compresso (CNG) o liquefatto Lo Stralis è stato presentato sotto lo slogan di “TCO2 CHAMPION”: campioni di TCO (Total Cost of Ownership) e nell’abbattimento di CO2

(LNG) viene ora dotato del Cursor 9, forte dei suoi 400 Cv, che corrispondono a un rapporto di 10 Cv per tonnellata di carico, in linea con gli standard commerciali sulla lunga distanza, e di una coppia di 1.700 nm. Rispetto al precedente modello CNG il nuovo Stralis offre un costo totale di esercizio inferiore del 3% e il recupero dell’investimento può essere raggiunto in circa 5 anni. Insomma, con il raddoppio dell’autonomia fino a 1.500 km nella versione dotata di due bomboloni criogenici (a 1.000 km in quella con un bombolone e quattro bombole a gas compresso) e una cabina grande, sembra davvero che, finalmente, un veicolo non alimentato a gasolio possa entrare a pieno titolo nel mercato del lungo raggio. ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 29


Ruote industriali

Veicoli autonomi

Uno sguardo al futuro Essere sempre più connessi sembra l’inevitabile trend a cui tutti ci dobbiamo ormai abituare. Scania ancora una volta guarda avanti e riesce nell’impresa di collaudare un sistema di trasporto autonomo, la cui guida non necessita di autista. di Federica Lugaresi

S

iamo oltre la fantascienza. Sì, perché uno dei possibili scenari futuri presentati da Scania è un sistema di guida sostenuta dalla sola intelligenza integrata, sviluppando veicoli ad hoc che si portano da soli ed in totale autonomia. Mezzi “smart” – utilizzabili in ambienti chiusi come per es. in cava o in porto, e dove non sussiste il confronto con condizioni di traffico normale – capaci di guidare con rotte predefinite, comprendere l’ambiente circostante, di adeguarsi ad esso portando a termine compiti predeterminati e ben precisi e di interagire con macchine dello stesso tipo. 30 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Agli “albori”

Possiamo senza dubbio affermare che il concetto di connettività sia alla base di questa tecnologia. Gli investimenti di Scania in questo ambito sono iniziati già nei primi anni 2000, quando vennero lanciati i primi servizi digitali offerti dal Fleet Management. A quell’epoca – ormai è storia - era possibile ricavare dati dai sistemi di gestione elettronici del veicolo relativi al consumo di carburante, all’usura e allo stile di guida. Informazioni che costituiscono, come sappiamo, la base dei servizi Scania Driver Training e Driver Coaching, che a loro volta rappresentano importanti tasselli del concetto più evoluto Ecolution by Scania. Grazie alla connettività infatti è possibile migliorare l’efficienza e la prestazione del veicolo, e conseguentemente ridurne i costi. E non per ultimo ridurne le emissioni e quindi l’impatto ambientale.


Il “presente” del futuro Il costruttore svedese ha fatto della sostenibilità un valore di impresa: il rispetto ambientale è un vero e proprio driver di sviluppo grazie alla convinzione di potere (e volere) contribuire ad un trasporto ecosostenibile ed intelligente, complice probabilmente la sua terra d’origine da sempre all’avanguardia del rispetto e protezione dell’ambiente. Il credo ambientale del Grifone fa sicuramente parte di quel miglioramento continuo che – nel presente – porta a compiere scelte lungimiranti e all’avanguardia per rendere migliore non solo l’azienda stessa ma anche la collettività. Come afferma il presidente e amministratore delegato di Scania Henrik Heriksson “I veicoli automatici sono solo uno dei tanti tasselli di un quadro molto più grande, su cui Scania si sta concentrando per sviluppare delle soluzioni di trasporto che siano sicure, sostenibili per l’ambiente e che non utilizzino carburanti fossili. Avere dei mezzi che si guidano da soli, accresce sia la sicurezza che la produttività. Inoltre, un mezzo automatico non guiderà mai troppo velocemente o in modo aggressivo e solo raramente avrà bisogno di riposare; il che ovviamente ne accresce la disponibilità”. Detto ciò, sicuramente il sistema di trasporto autonomo è un esempio lampante di come Scania “stia affrontando le sfide per imporsi come uno dei principali leader a livello globale per quanto riguarda le soluzioni di trasporto sostenibile”. Il Grifone infatti dimostra di saper utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione per continuare a percorrere la strada per un trasporto sempre più green. Strada, in cui il cambiamento viaggia a velocità esponenziali, e dove ogni giorno - nel prossimo futuro - cambierà tutto. Come dichiarato da Åsa Pettersson, il capo della divisione Scania Public and Sustainability Affairs, “Siamo orgogliosi del fatto che noi di Scania non ci siamo mai fossilizzati solo su certe tecnologie. Al contrario, noi abbiamo sempre deciso di affrontare le strade più insidiose (e costose) per condurre le nostre ricerche in ogni area possibile”. Come dire: al futuro non c’è limite! ●

Si può

fare!

Grazie alla collaborazione con fornitori leader in tecnologie avanzate e con il mondo scientifico accademico, la Casa svedese è arrivata a sviluppare questo tipo di veicoli autonomi. Per ora sono solo prototipi, ma la dimostrazione del loro funzionamento è avvenuta nella pratica, in ambiente cava, con grande successo attraverso due veicoli collegati fra loro. Vediamone in dettaglio il funzionamento: Unità di controllo automatico E’ l’intelligenza cuore del veicolo che esegue tutte le funzioni di automazione e di assistenza. In pratica fa da collettore e collante poiché raccoglie i dati dai numerosi sensori del veicolo e li elabora per dare una visione complessiva dell’area circostante. L’unità di controllo riceve anche le destinazioni di trasporto dal sistema logistico fuori bordo e le traduce in istruzioni eseguibili dal sistema del veicolo. Sistema di propulsione Il sistema di propulsione smart di Scania si occupa delle propulsioni del veicolo con la più alta precisione e efficienza energetica. Il motore, il cambio, la frizione e i freni ausiliari sono controllati dal sistema di propulsione centrale. Camera multi-lens Ha una visione stereoscopica che permette di vedere la morfologia del terreno quasi quanto l’occhio umano. E’ montata dietro il parabrezza, e monitora l’area di fronte al veicolo per captare la presenza di oggetti, altri mezzi, pedoni e le delimitazioni della corsia. Guida elettronicamente assistita EAS (Electronically Assisted Steering) è un sistema elettroidraulico che permette alle funzioni di automazione e di assistenza di condurre in sicurezza il veicolo sulle strade evitando ed gli ostacoli. Radar a breve raggio Montati ad ogni angolo del veicolo, il radar a breve raggio garantisce la localizzazione di altri veicoli o di pedoni a 360 gradi. Funziona sempre, indipendentemente dalle condizioni metereologiche o di luce. Radar a lungo raggio Grazie al raggio di 200 m in fronte al veicolo, questo radar permette di operare il veicolo anche ad alte velocità. Sensori di inerzia I sensori di inerzia misurano la rotazione e l’accelerazione del veicolo per aiutare l’unità di controllo automatico a calcolare come esso si stia muovendo. Sensori di velocità della ruota Misurando i giri di ogni ruota, l’unità di controllo automatico può calcolare come il veicolo si muove. GPS Il GPS localizza la posizione del veicolo e gli permette di definire la sua rotta. Le manovre richieste dalla rotta stabilita sono supportate dai sensori e dall’elaborazione dei dati. Collegamento dati mobile Il collegamento dati mobile, invece, è il canale di comunicazione per ricevere le missioni di trasporto, riportando lo stato e la performance dei veicoli e condividendo i dati sensibili fra tutti i mezzi in opera.


Focus Consegne

Protagonisti

per un giorno DAF, FARID e VRENT sono le aziende coinvolte in questa importante giornata in cui l’azienda della provincia di Cuneo ha ricevuto la prima tranche di veicoli di Ferruccio Venturoli

S

ono una quarantina i primi DAF, allestiti dalla FARID, che sono stati consegnati alla VRENT, azienda leader nazionale nel noleggio a breve, medio e lungo termine, di veicoli adibiti a servizi di raccolta rifiuti ed ecologici in genere. I veicoli, che fanno parte di una commessa che supera i tre milioni di euro, sono CF 310 FAN 6x2 con motore Paccar PX-7 Euro 6. Alla breve cerimonia di consegna, che si è svolta nella sede di FARID Industrie, a Vinovo, nei presi di Torino, hanno partecipato Alberto Scotti, marketing & after sales manager di FARID, Paolo Starace, amministratore delegato di DAF Italia e Fabio Telese, amministratore delegato di VRENT. Nel corso dell’incontro, Fabio Telese ha voluto sottolineare come il binomio FARID–DAF sia una garanzia di successo in un settore, quello del noleggio, dove la manutenzione ridotta al minimo, sia del veicolo che dell’allestimento è una delle più importanti 32 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

componenti del successo. “I motori euro 6, poi - ha detto ancora Telese – sono oggi, nel nostro settore, l’unica vera scelta “ecologica”, perché sia il metano, che l’elettrico, sono ancora lontani dall’essere utilizzabili. La rete distributiva del metano, in Italia, ha ancora troppe lacune e, per quanto riguarda la trazione elettrica, la batterie in uso in questo momento non sono ancora in grado di “lavorare” su allestimenti pesanti e complicati come, appunto, i compattatori anche se, a mio giudizio, il futuro è proprio nell’elettrico”. La cerimonia conclusa con la consegna, a Fabio Telese, da parte di Paolo Starace, di una targa ricordo per sugellare quello che, a tutti gli effetti, sembra essere un sodalizio destinato a durare nel tempo. I protagonisti

La consegna da parte di Paolo Starace (a sinistra) della targa ricordo a VRENT

VRENT è una realtà imprenditoriale nata nel 2008, che dispone di una flotta di oltre 500 mezzi tra i quali compattatori, minicostipatori, satelliti con vasca e spazzatrici stradali. Dal 2015, VRENT ha ampliato la sua offerta con lo sviluppo di due nuove tipologie di servizi: ZIPRENT, che offre un servizio di veicoli commerciali a lungo termine e veicoli industriali a lunga distanza CLEANCITY, che propone un servizio di noleggio di mezzi e operatori per il decoro delle città.

Le origini della FARID Industrie, invece, risalgono al 1929; oggi è un’azienda con una forte propensione all’export e una presenza stabile in oltre 30 paesi. E’ uno dei più importanti costruttori di compattatori per la raccolta rifiuti e canaljet a livello internazionale, dispone di una forza lavoro di oltre 550 dipendenti e di due siti produttivi in Italia e due all’estero (Inghilterra e Venezuela). Il gruppo si compone di diverse aziende aggregate, fortemente integrate e alla ricerca di sempre maggiori sinergie. ●


NUOVO NUOVO STRALIS NATURAL POWER IL RIVOLUZIONARIO VEICOLO A GAS PER UN TRASPORTO SOSTENIBILE A LUNGO RAGGIO.

NUOVA CATENA CINEMATICA Motore Cursor 9 da 400 CV Certificato Piek Quiet Truck Cambio automatizzato a 12 velocità con funzione eco-roll Ponte posteriore con attriti interni ridotti Eco-pneumatici Michelin “Tripla A”

TCO RIDOTTO Fino al 40% di risparmio sul carburante Intervalli di manutenzione ogni 75.000 km Servizi telematici di alto livello

ELEVATE PRESTAZIONI NEL LUNGO RAGGIO Più di 1.000 litri di capacità di LNG Fino a 1.500 km di autonomia

MASSIMO COMFORT E SICUREZZA Cabina Hi-Way Abitabilità ed ergonomia al vertice della categoria Adaptive Cruise Control Rifornimento in totale sicurezza

NUOVO STRALIS NP: IL MIGLIOR VEICOLO A GAS DELLA CATEGORIA PER MISSIONI A LUNGO RAGGIO ED EMISSIONI ULTRARIDOTTE.

Scopri il NUOVO STRALIS NP, il rivoluzionario veicolo a gas per le missioni a lungo raggio. Oltre alle emissioni di CO2 estremamente ridotte, con il nuovo motore, la nuova cabina, la nuova trasmissione e i serbatoi CNG e LNG, puoi ottenere fino al 40% di risparmio sul carburante, minimo inquinamento e massimo comfort nelle missioni a lungo raggio. NUOVO STRALIS NP, campione naturale di TCO2.

W W W. I V E C O. I T


Eventi TForma La prima parte del convegno, moderato da Luca Barassi (a sinistra), ha visto la partecipazione come relatori di Antonio Malvestio, Antonio Macera, Franco Fenoglio e Paolo Volta. L’evento è poi proseguito con gli interventi di Rita Caroselli, Dante Natali, Furio Fabbri, Paolo Carri e Clara Ricozzi.

Il metano conti R una mano di Francesco Oriolo

Il primo convegno dell’anno di TForma ha voluto affrontare il tema della sostenibilità e in particolare il futuro dei carburanti alternativi. Nell’occasione è stato presentato il 25° Quaderno del Freight Leaders Council su “La sostenibilità nei trasporti e nella logistica” 34 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

oma, Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio. Non si poteva scegliere location più adatta per parlare del futuro del trasporto in chiave sostenibile, ospitando, nell’occasione sia le associazioni che si occupano di metano e carburanti alternativi, ma soprattutto le Istituzioni e in particolare il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Per loro presenti il portavoce del Sottosegretario Simona Vicari (impegnata per i gravi eventi siciliani) e il Direttore Generale del Ministero dei Trasporti Enrico Finocchi.


dato spunto a Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi in Europa e moderatore dell’incontro, di sottolineare come “di metano si parlava già nel 1984 ed era visto come l’energia del futuro, anche se allora non si pensava certo alla trazione di veicoli commerciali. Oggi quando parliamo di carburanti o propulsione alternativa, non parliamo piu’ solo di metano ma anche di biogas, biodiesel, olio vegetale idrotrattato (hvo), bioetanolo, ibrido e elettrico e infine il gas naturale che è attualmente, ancora una volta, il futuro, in particolare per il settore del trasporto”. Il Freight Leaders Council e il Lean & Green Award Ad aprire il convegno, dopo l’introduzione di Barassi, Paolo Volta, economista dei trasporti e Antonio Malvestio, presidente di Freight Leaders Council, associazione privata nata a Milano nel 1991 che riunisce aziende leader della filiera della logistica, con lo scopo di formulare pareri, giudizi ed indirizzi rivolti alle istituzioni per contribuire allo sviluppo e alla competitività della logistica sostenibile.

nua a darci L’evento è stato un’occasione per fare il punto della situazione sui carburanti alternativi dal petrolio e ai suoi derivati, con un occhio all’economia dei trasporti e della logistica e l’altro agli impatti sull’ambiente. Il risultato è stato un pensiero nuovo che allo storico “Verde è bello” ha aggiunto, numeri alla mano, che è anche profittevole e positivo per le aziende che perseguiranno la strada “Green”. Lo spot del bambino che gattonava verso un promettente futuro, mentre una voce fuori campo recitava “Il metano ti dà una mano”, destinato a diventare uno dei tormentoni degli anni ’80, ha introdotto il convegno e ha

Paolo Volta ha illustrato lo scenario internazionale relativo alla diffusione dell’LNG. Di particolare interesse il progetto Blue Corridors, iniziativa europea su larga scala che coinvolge 27 partners di 11 nazioni, nato per dimostrare che l’LNG è una concreta opzione per i trasporti a media lunga distanza con la reale possibilità di sostituire nel medio futuro il diesel. Il progetto prevede 4 Corridoi internazionali, 100 veicoli Heavy Duty a LNG, 14 nuove stazioni di servizio, per un investimento complessivo di 14 M di euro e una durata dei lavori prevista in quattro anni. Volta ha infine concluso sostenendo che i carburanti alternativi possono

rendere profittevole l’azienda di trasporto e tutta la logistica, “grazie all’importante contributo dato all’abbattimento della CO2 e al conseguente alleggerimento della cosiddetta PEF, Product Environmental Footprint, introdotta ufficialmente nell’Unione Europea con la Raccomandazione 2013/179/CE. Questa ‘impronta’ costituisce una sfida ma anche una grande opportunità per il trasporto merci, oltre al fatto che dobbiamo soddisfare i nostri bisogni ma pensare anche a coloro che ci seguiranno, in stretta collaborazione con tutta la filiera e con il supporto delle istituzioni”. Come detto il convegno ha ospitato la presentazione dell’ultima fatica del Freight Leaders Council, ovvero il Quaderno 25, dedicato proprio alla logistica sostenibile. Antonio Malvestio ha sottolineato come la pubblicazione sia stata concepita per essere un vero e proprio manuale per informare tutta la filiera su cosa si può fare per un trasporto delle cose maggiormente sostenibile e come in particolare gli interporti possano giocare un ruolo significativo per il raggiungimento di un minor impatto ambientale. In sei passi si può cambiare il futuro del trasporto: imporre il calcolo della CO² prodotta attraverso il trasporto, lanciare un piano nazionale per i combustibili a ridotto impatto ambientale, un piano nazionale per l’intermodalità ferroviaria, premiare i trasporti più lenti per migliorare la sostenibilità del sistema, dare visibilità allo sforzo per una migliore sostenibilità del trasporto merci e accelerare lo sviluppo della smart mobility. Evento nell’evento, poi, il FLC ha premiato con il Lean & Green Award la società CIM S.p.a. che gestisce l’Interporto di Novara. L’Interporto di Novara CIM è il primo in Italia ad aggiudicarsi questo premio per aver avviato interventi utili alla riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 20% in 5 anni. Il prestigioso riconoscimento, nato in Olanda e importato in Italia dal FLC, è stato ritirato dai rappresentanti della struttura novarese Giulia Violini e Umberto Ruggerone. Le prospettive di GNL e metano La seconda parte del convegno ha avuto inizio con l’intervento di Rita Caroselli, direttore Assogasliquidi, che ha approfondito il tema dell’impegno di Assogasliquidi per la crescita del settore. Assogasliquidi è l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto dei gas liquefatti. Recentemente si sono approfondite le potenzialità del GNL per vari utilizzi che partono da due necessità fondamentali: differenziare le fonti energetiche e ridurre le emissioni inquinanti. Sotto il primo aspetto il GNL garantisce grande disponibilità, produzione geograficamente distribuita e flessibilità di trasporto, mentre le minori emissioni si basano su riduzione della NOx, abbattimento del particolato e riduzione della CO2. TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 35


“Di conseguenza” – ha detto Caroselli – “il GNL è candidato ad essere il più importante carburante alternativo per il trasporto pesante, per la sua densità energetica, le doti ambientali e l’elevata disponibilità sui mercati”. L’azione dell’Associazione negli anni è stata volta a mettere a disposizione le proprie conoscenze tecniche al fine di poter individuare le esigenze del comparto per garantirne un armonico sviluppo e in tal senso dialogare con le istituzioni per individuare le più idonee soluzioni tecniche e normative. “Da queste azioni” – ha aggiunto Caroselli – “sono scaturite una maggiore semplificazione e standardizzazione della realizzazione degli impianti per la distribuzione stradale del GNL e per il suo utilizzo presso le utenze industriali,

Bruxelles che dell’affermazione “The Environment is a good business” ha fatto suo credo. “Il network” – ha spiegato Fabbri – “si basa su due concetti, rivoluzionare il modo di fare impresa e dire un netto no al ‘consumo’ dell’ambiente, abbattendo l’impatto ambientale attraverso investimenti in processi innovativi che si trasformano in una leva competitiva aziendale, agendo sull’offerta e non sulla do-manda, supportando le istituzioni”. GoRent – che è una società per azioni operante nel settore del noleggio di veicoli a basso impatto ambientale, per l’espletamento dei servizi di igiene urbana, nata nel 2002 a

In questa foto la consegna del premio Lean&Green Award alla CIM Spa. Da sinistra: Giulio Traversi, Giulia Violini, Umberto Ruggerone e Enrico Finocchi.

attraverso indicazioni tecniche e normative omogenee sul territorio”. “Quello che serve ora” – ha concluso la responsabile di Assogasliquidi – “è un piano strategico per il GNL e, in proposito, il MISE ha aperto un tavolo a cui hanno partecipato numerosissimi soggetti, con la conseguente adozione di un organico piano strategico di sviluppo del comparto in tutti i suoi segmenti di utilizzo”. Sulla distribuzione del metano in Italia e in Europa, su i suoi vantaggi e sulle prospettive, si è intrattenuto Dante Natali, presidente di Federmetano, associazione nata nel 1948 e oggi la principale associazione dei distributori e trasportatori di metano per auto in Italia, che si caratterizza per una significativa presenza sull’intero territorio nazionale. “Per potere essere competitivi nelle iniziative utili per il settore, è fondamentale unirsi per contare di più” – ha affermato Natali - “per questo Federmetano dal 2009 ha creato un servizio di affiliazione dedicato specificatamente alle officine specializzate del settore, che possa essere utile alle stesse 36 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

per proporsi sfruttando una maggior visibilità e confrontandosi con gli operatori del settore per dare e ricevere informazioni utili a svolgere con risultati la propria attività”. Natali ha poi supportato i concetti con i numeri. Si è così appreso che in Italia a fronte dei 420 distributori del 2003, a maggio del 2016 si contava un numero quasi triplicato: 1121. Inoltre oggi la rete italiana è la prima in Europa che vede al secondo posto la Germania con 914 punti di distribuzione. Anche i dati del circolante registrano l’Italia in testa in Europa. L’ambiente è un buon business: l’esperienza GoRent A portare un’esperienza diretta del vantaggio di essere green è stato Furio Fabbri, presidente di GoRent, e fondatore della Rete Think Green, un network europeo con sede a

Firenze - oggi è leader in Italia nel supporto ai servizi ecologici e industriali. “Attualmente il nostro parco mezzi è di 800 unità, con i prossimi acquisti dovrebbe raggiungere il migliaio di veicoli, e serviamo una clientela che annovera le principali aziende pubbliche e private nel settore dei servizi, posizionate su tutto il territorio nazionale” - ha ancora detto Fabbri che ha aggiunto – “ecosostenibilità è la parola d’ordine della nostra azienda che ha deciso di stringere un patto ideale con le future generazioni, divenuto presto la propria mission: nello sviluppo dell’attività di impresa non si può tralasciare lo scrupoloso rispetto del pianeta su cui viviamo”.


Riduzione delle emissioni a 360°: il caso Scania Paolo Carri, direttore Business Support & Development di Italscania S.p.A., ha affermato che “se da una parte le previsioni di ulteriore incremento del trasporto su gomma nei prossimi anni - le stime di crescita dicono che già solo nel 2030 supereremo del 30% il fabbisogno del 2010 - non possono che far piacere a un costruttore, dall’altra abbiamo la consapevolezza di essere parte del problema perché all’aumento della domanda di trasporto può corrispondere il rischio di un incremento delle emissioni derivanti dalla combustione di derivati del petrolio”. Da questa presa di responsabilità prende le mosse la scelta Scania di coniugare con i propri prodotti, la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica, attraverso la produttività, l’efficienza energetica, i carburanti alternativi e l’elettrificazione. Per il manager Scania uno dei punti fondamentali per rendere concreta questa scelta è la connettività che già oggi vede 190.000 veicoli della casa svedese connessi nel mondo. ”I dati operazionali che Scania raccoglie sono un patrimonio per lo sviluppo di nuovi prodotti” – ha ancora spiegato Carri –“ma servono anche per proporre ai clienti le specifiche migliori e per definire in modo sartoriale i piani di manutenzione”. Da Scania è venuta anche una chiara indicazione di quello che ci si può aspettare da ciascun tipo di carburante alternativo, in termini di riduzione delle emissioni di CO2 che vanno dal -20% del gas naturale, al -66% del biodiesel, al -90% di biometano, di HVO e di bioetanolo, per arrivare al – 92% dell’ibrido.

Il 25° Quaderno del Freight Leaders Council 25 anni sono sempre un traguardo importante. Se poi il numero si riferisce agli anni di una pubblicazione, la celebrazione viene superata dalla curiosità di capire cosa è successo in questo periodo di tempo, la necessità di verificare lo stato dell’arte e l’imprescindibile voglia di esplorare gli scenari futuri. Momento centrale, ma non esclusivo, dell’attività del FLC è la pubblicazione di Quaderni monografici come quello presentato a Roma, contenenti ricerche su tutto il settore del trasporto merci e sulle problematiche ad esso correlate, con particolare attenzione alle ricadute sul ambiente e sicurezza. Il 25° Quaderno su “La sostenibilità nei trasporti e nella logistica”, in effetti, è un poderoso studio di 192 pagine a cui hanno collaborato ricercatori, esperti di trasporto e di logistica, dirigenti ministeriali e aziende del mondo dei veicoli commerciali e industriali. Il lavoro si divide in 10 capitoli. Nel primo vengono delineati gli obiettivi europei e nazionali, evidenziando quali sono le aspettative dell’Europa e dell’Italia in merito alla sostenibilità del trasporto e della logistica. Il secondo è invece dedicato alle norme applicabili per calcolare l’impronta ecologica e il carbon foot print. Si passa così a esaminare nel terzo capitolo quali sono i programmi per la riduzione dell’impronta ecologica. Il capitolo 4 esamina come lavorare sui mezzi di trasporto attraverso i motori, i combustibili, gli stili di guida, i navigatori predittivi, gli pneumatici e l’aerodinamica dei truck. Il capitolo 5 è invece incentrato sul miglioramento della distribuzione urbana delle merci e il capitolo 6 analizza il trasporto ferroviario e lo shift modale Trenobonus e Marebonus. Nel settimo capitolo trovano posto alcune best practises nella gestione dei mezzi attraverso la standardizzazione dei mezzi di trasporto, il riempimento dei rimorchi e i sistemi intelligenti di trasporto e sicurezza, mentre l’ottavo promuove una maggiore sostenibilità nella logistica. Il capitolo 9 è forse quello di maggiore importanza perché illustra quanto il Freight Leaders Council richieda alle istituzioni ma anche a tutti i protagonisti della filiera per marciare compatti lungo la strada di un trasporto sostenibile: 1 – Imporre il calcolo della CO2 prodotta con i trasporti; 2 – Lanciare un piano nazionale su due binari: LNG e biocarburanti; 3 – Piano nazionale per Intermodalità ferroviaria; 4 – Premiare i trasporti lenti; 5 – Dare visibilità allo sforzo nazionale verso la migliore sostenibilità del trasporto merci; 6 – Accelerare lo sviluppo della smart mobility. Il caso Scania chiude il libro.

Ora occorre accelerare il ricambio e rinnovamento dei veicoli e continuare in un’ottica Massa critica ispirata a un sistema di trasporto più sosteper il trasporto del futuro nibile grazie anche ad una maggiore integraClara Ricozzi, vicepresidente del FLC, ha zione di tutti i protagonisti del comparto e sottolineato come sia veramente giunta l’ora delle istituzioni”. di sfatare il mito del trasporto su gomma “brutto, sporco e cattivo; infatti i dati ci dicono che Ha chiuso il convegno romano Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoil trasporto professionale che li industriali e rimorchi di UNRAE, il quale rappresenta il 14% di tutha precisato il ruolo strategico dell’autoto il trasporto stradale ha trasporto. “Come UNRAE siamo però fortemente investito in concentrati su due aspetti fondamentali sostenibilità. del settore, l’obsolescenza del parco

circolante che va al più presto rinnovato anche in ottica di minore impatto ambientale e di maggiore sicurezza e la valorizzazione della figura dell’autista, in particolare per attirare i giovani verso questa professione che nel futuro li vedrà protagonisti di una vera rivoluzione: da camionisti a piloti professionisti”. Franco Fenoglio ha annunciato che come UNRAE sono in preparazione un Position Paper sul rinnovo del parco e un Progetto Autisti. “E’ però fondamentale” – ha concluso Fenoglio – “che tutte le associazioni protagoniste del mondo del trasporto su gomma facciano massa critica per portare avanti la progettualità di un sistema di trasporto che ha avuto, sta avendo e avrà un ruolo centrale in tutta Europa e non solo in Italia”. Il bambino corre ancora

Franco Fenoglio è intervenuto al Convegno TForma in qualità di presidente della sezione veicoli industriali di UNRAE.

Insomma, Il bambino dello spot del 1984, ormai è un adulto che si trova a scegliere e gestire opzioni diverse per coniugare abbattimento delle emissioni, performance dei mezzi e economicità del trasporto. Sicuramente una grande responsabilità visti anche i tassi di crescita della popolazione mondiale e la necessità di essere veloci, sempre più veloci. Ci piace quindi pensare che il bimbo divenuto adulto continui a correre perché in palio non c’è soltanto un trasporto più sostenibile, ma un mondo migliore.● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 37


Ruote commerciali

Citroën

MILANO-ROMA... Atteso, lanciato e presentato.. Mancavo solo di provarlo. E noi lo abbiamo fatto al meglio, sulla lunga dorsale tirrenica che unisce la Capitale con il nord Italia di Luca Barassi

M

ilano-Roma. Vi ricordate la trasmissione su Rai 3 andata in onda una quindicina di anni fa? Lo spirito di questo test drive è stato un po’ questo. Il clou della redazione di Trasportare Oggi è partita dalla sede del giornale per arrivare a Roma, seguendo la A1, attraverso la nuova Variante di Valico e facendo una sosta a Sinalunga dove abbiamo trovato una vera e propria chicca: il Centro di Documentazione Storica Citroën, un luogo “sacro” e pregno di passione e del mito del Double Chevron nascosto tra le colline toscane. 590 chilometri di strade urbane, extraurbane e autostrada durante i quali i tre protagonisti che hanno occupato la cabina del Nuovo Jumpy BlueHDi 120 S&S M Club, hanno avuto modo di scambiarsi le impressioni di guida, confort di bordo e attività varie di carico e scarico. Comodità prima di tutto Nonostante la cabina fosse al completo, ovvero occupata da tre passeggeri, e nonostante notoriamente il terzo sedile (quello centrale) sia solitamente destinato a brevi viaggi, il tragitto è stato estremamente 38 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

confortevole per tutti… certo, con qualche rotazione di posto. Tra l’altro la zona centrale del corpo selleria, è dedicata ad ospitare il Moduwork che permette, tra le altre cose, di trasformare l’abitacolo del Nuovo Jumpy in un vero ufficio mobile, grazie all’abbassamento del bracciolo centrale che offre un tavolino orientabile con una fascia elastica e aderente per mantenere fermi gli oggetti (PC, tablet, e altro ancora). Ad ogni modo il piacere di guida è dato soprattutto dalla derivazione automobilistica di questo veicolo, in particolar modo proprio negli interni. Una vera e propria rivoluzione nel modi di approcciare il trasporto commerciale. La plancia, infatti, trasmette una sensazione di fiducia. Abbinata alla posizione di guida rialzata e riposante, consente di dominare ancora di più la strada e la sua configurazione permette al conducente di avere tutto a portata di mano e di sguardo, come il Touch Pad da 7’’, i comandi del climatizzatore, i vani portaoggetti, i pulsanti di apertura delle porte laterali scorrevoli motorizzate, ecc. Il rivestimento dei sedili è realizzato con materiali morbidi ed accoglienti, che assicurano un comfort di alto livello. Infine, va detto, che a prescindere dalla condizione del fondo stradale, Nuovo Citroën Jumpy offre un comfort di guida


comodamente in

jumpy

Il

team

ai massimi livelli grazie al binomio ruote-sospensioni che conferiscono precisione di guida, mantenendo una buona ammortizzazione (avantreno rinforzato Pseudo Mc Pherson con barra antirollio e nuovo retrotreno a triangoli obliqui). Per garantire il massimo comfort sia con il veicolo carico che con il veicolo vuoto, Nuovo Citroën Jumpy ha molle a rigidità variabile e ammortizzatori ad Ammortizzazione Variabile Asservita al Carico (AMVAC), un sistema «passivo» che permette la variazione dell’ammortizzazione in funzione dell’assetto del veicolo. Soluzioni sorprendenti La rivoluzione del Nuovo Jumpy si esplicita anche nell’introduzione di una serie di dispositivi e sistemi di assistenza alla guida e alla vita di bordo davvero inediti per un van. Percorrere quasi 600 chilometri, in gran parte in autostrada, può essere oltremodo noioso oltreché stancante. Beh, a tal proposito la

Da sinistra: Francesco Oriolo, Federica Lugaresi e Luca Barassi, lo staff di TOE impegnato in questo super test.

prima cosa che ci ha sorpreso è stata che il nostro Jumpy, dopo alcune ore di corsa no stop ci ha letteralmente ricordato di “FARE UNA SOSTA”. Sì, proprio così: un messaggio sul display, accompagnato da un allarme acustico soft, ci ha avvertito che è necessario un minimo di riposo dopo un tot di chilometri. Come dargli torto! Ovviamente a bordo l’avvertimento ha suscitato stupore e ilarità, ma abbiamo accettato il consiglio. Pit-stop all’Autogrill Cantagallo. Ripresa la marcia abbiamo subito attivato il particolare “specchietto” che proietta moltissime informazioni del veicolo e dell’itinerario direttamente sul parabrezza, in modo che il conducente, per leggerle, non debba scostare lo sguardo dalla strada. Bellissimo. Tipico delle TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 39


auto di ultima generazione. E le informazioni sono davvero tante: oltre alla velocità del veicolo, il dispositivo è collegato anche al navigatore e fornisce le indicazioni principali dell’itinerario (prossime uscite, svincoli, rotonde, eccetera). Ma non finisce qui. Infatti, davanti a noi appaiono anche i limiti di velocità “letti” dal veicolo grazie alla telecamera posizionata nella parte alta del parabrezza. Quando un cartello con il limite di velocità viene rilevato dalla telecamera, il conducente può accettare, premendo un tasto, di adeguarsi alla velocità raccomandata e regolare o limitare la sua velocità di conseguenza. Davvero smart questo Jumpy! I passeggeri non si annoiano Sono molti altri ancora i dispositivi che aiutano chi è alla guida a procedere “quasi” in modo autonomo, come l’Active Safety Brake che permette di ridurre i pericoli per i passeggeri, frenando al posto del conducente grazie alla telecamera multifunzione posizionata nella

L’altezza di 190 cm permette al Nuovo Jumpy di accedere dove molti dei suoi concorrenti non possono arrivare.

zona alta del parabrezza, il sistema di Sorveglianza dell’Angolo Morto (SAM), il Regolatore di Velocità Adattativo che permette al conducente di far sì che il proprio veicolo si adatti alla velocità di quello che lo precede o ancora l’Allarme Rischio Collisione (ARC) che informa il conducente dell’esistenza di un rischio di collisione imminente e l’Avviso di Superamento involontario della Linea di carreggiata (ASL). Ciononostante è bene che chi è alla guida non si distragga e sia concentrato su quanto avviene in strada. Per contro i passeggeri hanno modo di passare il tempo in vario modo. Prima di tutto sfruttando il monitor Touch Screen 7” che, tra le altre cose permette di “trasferire” il proprio smartphone sul monitor stesso, grazie alla

F cus

SPECCHIO DELLE MIE BRAME Le principali informazioni proiettate sul parabrezza

MIRROR SCREEN

Focus Sul monitor 7” tutto il vostro smartphone

40 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


Una sosta di passione

Non si tratta di un restyling, ma di un veicolo di nuova concezione, sia nel design che nella catena cinematica.

funzione Mirror Screen, proposta in abbinamento alle tecnologie Apple CarPlayTM e MirrorLink®. I

+ del Nuovo Jumpy

I punti di forza del nuovo veicolo realizzato dal gruppo PSA, insomma, si possono sintetizzare in quattro focus, tutti caratterizzati dal segno “più”: + design, moderno e al servizio di ogni esigenza, + modularità, per una massima facilità di carico grazie alle tre lunghezze XS 4,60 m, M 4,95 m e XL 5,30 m, al Moduwork che permette di ottenere una lunghezza utile fino a 4 m nella versione XL, ai maggiori volumi a disposizione da 5,1 m3 per la versione XS fino a 6,6 m3 per la versione XL, al carico utile maggiorato fino a 1.400 kg e all’altezza contenuta di soli 1,90 m che gli permette di accedere ai parcheggi sotterranei. E poi ancora + equipaggiamenti high-tech come il Touch Pad da 7”, per una connettività immediata e intuitiva e l’apertura delle porte laterali senza chiavi e + motorizzazioni efficienti, che assicurano costi d’utilizzo “best in class” (BlueHDi 95, BlueHDi 95 S&S ETG6, BlueHDi 115 S&S, BlueHDi 120, BlueHDi 120 S&S, BlueHDi 150 S&S, BlueHDi 180 S&S EAT6). Il nostro 120 cavalli, lunghezza M, ha confermato tutti questi plus, con un consumo che, pur discostandosi un po’ dal valore dichiarato dalla Casa, resta di tutto rispetto in considerazione anche del fatto che abbiamo utilizzato il veicolo per un test drive. Alla fine siamo arrivati a Roma in poco meno di sei ore, calcolando le soste, freschi e rilassati e consumando poco meno di 50 litri, un po’ più di mezzo serbatoio.●

Situato a Sinalunga, nella verde provincia toscana senese, il Centro di Documentazione Storica Citroën occupa un’antica fornace ed il contiguo, più moderno capannone di uffici per un totale di circa 3000 metri quadri di superficie. Oltre a duecentocinquanta metri lineari di scaffalature che raccolgono i documenti, le immagini fotografiche, le pellicole cinematografiche ed i nastri magnetici che raccontano la storia dei marchi Citroën e DS in Italia e nel mondo, il Centro Documentazione dispone didimensioni sale di consultazione, un’aula didattica, una sala cinematografica ed una officina privata dove vengono manutenute le vetture storiche della scuderia di Citroën Italia e dello stesso CDSC. Il Centro Documentazione Storica Citroën è gestito dall’omonima associazione culturale priva di finalità di lucro, che si pone come obiettivo la ricerca, la conservazione, la catalogazione, il restauro, la digitalizzazione e la valorizzazione del patrimonio storico dei marchi Citroën e DS ed è interamente supportato da Citroën Italia, fungendo anche da tramite tra i Club, i singoli appassionati e la stessa Casa Madre. Visite su appuntamento Info: www.archiviostoricocitroen.info Email: info@archiviostoricocitroen.info Telefono: 0577 678850

CARICO +

Volumi ampliati anche grazie a Moduwork

1.400 Kg È la capacità di carico a cui può arrivare il Nuovo Jumpy

aggressive

Carattere e forza sono le caratteristiche stilistiche TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 41


Ruote commerciali

Volkswagen

Il lupo del tras Nella mitologia Inuit Amarok è un lupo gigante noto per dare la caccia ai viaggiatori solitari. Per Volkswagen è il pick-up, unico del segmento B, che monta un motore V6 tre litri di ultima generazione. Un prodotto polivalente che ben si adatta alle esigenze del professionista del trasporto

di Federica Lugaresi

D

al 2009 ne sono stati venduti 455.000 esemplari in tutto il mondo. Stiamo parlando del pick-up Volkswagen Amarok, un veicolo che possiamo definire borderline data la sua versatilità trasversale al segmento dei commerciali e ai fuoristrada tuttofare. Un veicolo che può è potrà tranquillamente essere utilizzato anche - e soprattutto - per il tempo libero. Prodotto ad Hannover, è il primo pick-up europeo che sei anni e mezzo dopo il suo debutto, si presenta rielaborato sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo estetico. L’aspetto “ibrido” Con i suoi 5,25 metri di lunghezza e 2,23 di larghezza (specchietti retrovisori inclusi), Amarok è l’espressione di tutto quello che un pick-up tradizionale deve offrire: robustezza, solidità, ma anche comfort e praticità per trasportare persone e materiali ovunque ce ne sia bisogno. Lampante comunque è l’appartenenza alla famiglia di Caddy, Transporter e Crafter quando si osserva il frontale che presenta il medesimo design. Design rinnovato, dal look più incisivo, accattivante e distintivo grazie a profili più arrotondati. Si tratta di un mezzo forte, con una superficie di carico capace di ospitare un euro pallet e, a seconda degli allestimenti, in grado di trasportare carichi utili superiori ad una tonnellata; inoltre alcune versioni del nuovo Amarok potranno trainare 42 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

un peso rimorchiabile di 3,5 tonnellate. Nonostante l’imponenza del mezzo salire a bordo del veicolo è estremamente facile: una volta all’interno, si ha la percezione di essere su di una autovettura e lo spazio disponibile per testa e gambe è molto generoso, merito dei sedile anteriori che si possono regolare in altezza e con ampia possibilità di regolazione

longitudinale. Sedili che risultano assolutamente perfezionati anche in tema di ergonomia e comfort. Il nuovo potente motore Anche se, per il target europeo, il veicolo è stato pensato soprattutto per il tempo libero ed utilizzo personale, non si è voluto rinunciare ad un equipaggiamento


porto

testato in una cava), arriva fino a 550 Nm di coppia e 165 kW / 224 CV. Per il mercato italiano sarà disponibile Amarok da 204 CV e 224 CV, nelle versioni Comfortline e Highline. Un occhio sempre attento anche in tema di sostenibilità: con 24 valvole e alberi a camme in testa, il motore è conforme alla normativa emissioni Euro 6 di recente introduzione. A velocità elevate, il lungo rapporto di trasmissione delle marce più alte del cambio manuale (o automatico) riduce il numero di giri e il livello dei consumi, favorendo la silenziosità di marcia ed il contenimento delle emissioni di CO2. È inoltre dotato di serie di BlueMotion Technology, che rappresenta un’ulteriore tecnologia per il

utilizzano lo stesso veicolo come un’autovettura per la marcia su strada. Con la trazione integrale 4MOTION – permanente o inseribile - le applicazioni si rivolgono alle situazioni più estreme ed il veicolo risulta essere un vero e proprio fuoristrada. Il mezzo infatti è in grado di affrontare a pieno carico anche pendenze del 100% ( angolo di inclinazione 45°) e di superare con disinvoltura sia avvallamenti che ripide pendenze. Sicurezza in primis

c o n un propulsore potente e robusto. Infatti, “la vera forza viene da dentro” dato che il motore V6 tre litri - che può resistere per oltre 300.000 km - al debutto sull’Amarok, è il risultato di un’ulteriore ottimizzazione in termini di prestazioni, emissioni e consumi. Il pick-up, perfettamente a suo agio sia su strada sia su fondi stradali off-road (noi di Trasportare Oggi l’abbiamo

risparmio di carburante: per il nuovo Amarok 165 kW/224CV con cambio automatico a 8 rapporti sono previsti consumi di gasolio pari a 7,6 litri/100 km e valori di emissione di CO2 pari a 199 gr/km. A seconda della potenza del motore vengono proposti tre differenti sistemi di guida: la trazione classica posteriore 4x2, e la trazione integrale 4MOTION disponibile sia in combinazione con cambio manuale a sei rapporti, sia con cambio automatico a otto rapporti. Ovviamente nel primo caso Amarok è pensato per clienti che necessitano di un pick-up da lavoro, ma che

Proprio per la natura e le applicazioni offroad del veicolo, in tutte le sue versioni, Volkswagen ha voluto proporre dotazioni di sicurezza ad elevati livelli. Amarok protegge i suoi occupanti non solo grazie ad airbag per guidatore e passeggero ma, a seconda del mercato di riferimento, anche di airbag laterali e per torace. Fondamentale anche la presenza di un sistema di frenata anti collisione multipla – gioiellino di Volkswagen - che innesca automaticamente una frenata dopo la collisione, prevenendo possibili urti successivi , ancora prima che il conducente possa reagire. La base dell’Amarok ha una struttura peculiare del suo segmento: un telaio a longheroni centrale, costituito da longheroni portanti longitudinali e da ulteriori longheroni trasversali saldati insieme ad essi. Tutto ciò conferisce una resistenza ottimale alle sollecitazioni di tipo torsionale e che fa del veicolo uno strumento di lavoro robusto e affidabile. Altra novità a bordo di questo pick-up è il sistema di controllo della pressione degli pneumatici, che informa il guidatore del livello relativo alla pressione TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 43


di ciascuno pneumatico sia prime che durante la marcia. Le pendenze estreme possono essere affrontate in tutta sicurezza grazie al sistema di assistenza nelle partenze in salita – riducendo il regime del motore ed intervenendo sui freni - che diventano così assolutamente controllate e semplici. Non dimentichiamoci dei sistemi per fissare il carico: di serie, in ogni angolo della superficie di carico, troviamo quattro occhielli di ancoraggio. In viaggio su Volkswagen Amarok Aventura Il test drive che abbiamo effettuato sia su strada che off road, in una cava nei pressi di Monaco di Baviera, ci ha permesso di provare il nuovo Amarok Aventura, con il motore V6 turbodiesel più potente (165 KW/224 CV), con cambio automatico 8 marce a trazione integrale. Questo pick-up, che

è nella sua versione più potente, può raggiungere una velocità massima di 193 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi. Un top di gamma, con sedili premiati per la

44 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

loro ergonomia in pelle Nappa, e arricchito di tutta una serie di equipaggiamenti aggiuntivi quali cerchi in lega fino a 20 pollici e microfono vivavoce. Un mezzo robusto e imponente ma sicuramente dalla guida comoda ed elegante tanto che ci siamo dimenticati di essere su di un

fuoristrada. Anche gli interni da “salotto” con la parte più alta della consolle centrale, dotata di un nuovo sistema Infotainment che, se equipaggiato ad hoc, permette di accedere ai contenuti del proprio smartphone tramite il touchscreen, hanno contribuito a questa piacevole sensazione. Un gioiellino insomma per il tempo libero e non solo che sarà disponibile in Italia a partire dalla fine di settembre 2016 (ma la versione 150 kW/204 CV nel 2017). ●



Ruote commerciali

Fiat Professional

Moneta di di Luca Gaier

S

ono poche le Case che si possono fregiare di una gamma professionale così ampia, strutturata e specialistica come quella messa in campo oggi da Fiat Professional. Forse non è un caso che la denominazione scelta per i veicoli richiami antichi coni usati per i rapporti commerciali di un tempo. Una scelta che sottolinea il DNA professionale di questo marchio e che oggi propone una gamma aggiornata ma che è in continua evoluzione. Completamente rinnovata in appena due anni, infatti, oggi la gamma di Fiat Professional è la risposta giusta a qualunque missione di trasporto in quanto

46 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

copre tutti i segmenti: propone ogni tipo di carrozzeria, portata e volume e offre una completa scelta di varianti di passo, lunghezza e altezza. Vanta, inoltre, motori ad alta efficienza e con diverse alimentazioni, anche a GPL e metano, sempre di più una scelta azzeccata per le aree urbane. Le novità di quest’anno Se il Fullback ha portato ad un ulteriore downsize del mondo commerciale, Fiorino e Talento rappresentano la storia del trasporto leggero professionale e quest’anno è toccato a loro godere del rinnovo stilistico e cinematico, subito gli scorsi anni da Doblò e Ducato.


scambio Talento, Ducato, Fiorino e Doblò sono le “monete” di lavoro offerte da Fiat Professional, a cui si aggiunge il pick-up Fullback presentato nel numero scorso di Trasportare Oggi

Fiorino è il modello che ha inventato il segmento degli small van. Rinnovato nel design, esterno e interno, il nuovo veicolo di Fiat Professional è perfetto per l’utilizzo cittadino grazie alle dimensioni compatte che lo rendono agile nel traffico e facile da parcheggiare, senza però rinunciare alla notevole capacità di carico fino a 2,8m3 e portata fino a 660 Kg. Inoltre, il nuovo Fiorino è ai vertici della sua categoria per prestazioni, costo di gestione, comfort e funzionalità. Al suo fianco si schiera Talento che, grazie alle sue generose capacità di carico, è il compagno ideale del professionista nei suoi percorsi urbani ed extra urbani. Si contraddistingue per la sua

grande versatilità e per l’abilità di adattarsi alle diverse esigenze dei clienti, e per un nome dalla forte valenza simbolica che evoca sia le innate doti del mezzo sia il concetto di valore tramite il riferimento alla moneta, come da tradizione del brand Fiat Professional. Nasce così un veicolo funzionale che valorizza il lavoro, il tempo e il denaro dei professionisti, e si concentra sulle loro reali esigenze. Talento rappresenta il punto di raccordo tra il Doblò Cargo e il Ducato e consente a Fiat Professional di coprire nuovi volumi e lunghezze di carico, e di competere nel segmento 2P con passi di dimensioni ideali. TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 47


Le soluzioni di Scegli il tuo… Talento È questo sicuramente il modello più flessibile alle diverse missioni di utilizzo: dalle officine mobili ai veicoli con cassone, dai mezzi coibentati a quelli con cella refrigerata, dai camper per il tempo libero ai mezzi per la Pubblica Amministrazione. L’offerta del Talento, infatti, permette di coprire nuove volumetrie e lunghezze di carico per soddisfare in modo completo ogni esigenza di trasporto professionale. In particolare, il nuovo veicolo è stato progettato per rendere l’area di carico più pratica. L’apertura della paratia “CargoPlus”, posta sotto i sedili dei passeggeri, permette ai professionisti di trasportare oggetti lunghi fino a 3,75 metri (4,15m per l’allestimento a passo lungo). L’accesso al vano di carico è semplice e immediato, grazie alla sua forma regolare e squadrata, unita alla possibilità di aprire le porte posteriori a 255°. La straordinaria accessibilità è garantita anche dalla soglia di soli 552 mm e dalla larghezza della porta scorrevole di 1030 mm (a 100 mm dal pavimento). Il volume di carico è pari a 5,2 m3 nell’allestimento a passo corto, a 6 m3 in quello a passo lungo e addirittura a 8,6 m3 nell’allestimento a passo lungo e tetto alto: ciò significa che il veicolo, anche nell’allestimento a passo corto, è in grado di trasportare 3 Euro pallet. Infine, il veicolo di Fiat Professional registra fino a 1249 kg di portata utile e fino a 3060 kg di PTT. Anche i motori seguono lo spirito di adattamento alle esigenze B2B. A equipaggiare il nuovo veicolo di Fiat Professional quattro propulsori diesel da 1,6 litri, tutti omologati Euro6, capaci di soddisfare le esigenze di guida di tutti i clienti.

48 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

FCA Bank

FCA Bank offre prodotti finanziari completi di servizi aggiuntivi che consentiranno ai clienti di guidare il Fullback e tutti gli altri modelli della gamma Fiat Professional, potendo beneficiare di soluzioni complete di mobilità grazie all’inclusione di tutti i servizi nel canone/rata mensile. Tutte le soluzioni di FCA Bank sono pensate per adattarsi alle esigenze di aziende, professionisti e privati. Leasing la soluzione che consente di disporre di tutti i modelli della gamma senza acquisirne la proprietà è disponibile nella sua soluzione più tradizionale con Facile Leasing, oppure con l’innovativo Be-Lease, la soluzione leasing con la polizza RCA inclusa nel canone, particolarmente vantaggioso anche per i privati. Rateale classico è il prodotto pensato per i clienti che privilegiano l’acquisto dell’auto potendo beneficiare di una rata accessibile. Noleggio Lungo Termine grazie alle soluzioni proposte da Leasys, un’offerta completa di servizi a condizioni particolarmente vantaggiose per privati e clienti business che preferiscono usare l’auto senza gli oneri e i rischi tradizionalmente legati alla proprietà. A completamento dell’offerta finanziaria, è inoltre disponibile una vasta gamma di servizi assicurativi e non, dedicati alla protezione dell’auto e del cliente: la Polizza a protezione del credito, che assicura il pagamento di una parte del finanziamento in caso di avvenimenti improvvisi e imprevedibili, polizza furto e incendio, collisione e kasko, GAP, estensione di garanzia e manutenzione Mopar, marchiatura dei cristalli o del veicolo.

La gamma propone: 1.6 MultiJet Turbo da 95 CV, disponibile anche nella versione EcoJet con S&S e 260 Nm; 1.6 MultiJet Turbo da 120 CV e 300 Nm; 1.6 EcoJet S&S TwinTurbo da 125 CV e 320 Nm; e 1.6 EcoJet S&S TwinTurbo da 145 CV e 340 Nm. Tutti i motori di Talento sono basati sulla tecnologia SCR (Riduzione Catalitica Selettiva), il sistema che abbatte le emissioni di ossidi di azoto, pericolosi

per la salute umana, iniettando una soluzione di AdBlue® nei gas di scarico. Inoltre, i quattro propulsori adottano un turbo a geometria variabile oppure un TwinTurbo che riduce emissioni e consumi, e di conseguenza anche i costi di esercizio. Il turbocompressore a doppio stadio permette una guida flessibile, grande reattività e un’eccellente potenza alle alte velocità. Il primo turbo eroga coppia elevata alle basse velocità per assicurare una risposta ottimale a una media accelerazione, mentre il secondo si attiva alle alte velocità per sovralimentare il motore garantendo così un’accelerazione omogenea e potente. ●


TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 49


Ruote COMMERCIALI

Peugeot

Un viaggio da... Dall’esperienza del Gruppo PSA ecco nel dettaglio la prova del veicolo di Casa Peugeot. Piattaforma e catena cinematica in comune col Jumpy, ma carattere e peculiarità tutte sue

di Andrea Trapani

L

a data scelta per la presentazione alla stampa è davvero speciale: venerdì 10 giugno 2016, ovvero il giorno dell’inaugurazione dei campionati europei di calcio a Parigi. Un evento che non ha assolutamente messo in secondo piano la “prima assoluta” sulle strade di casa dei furgoni francesi. Anzi, come in un passaggio ideale di consegne, è stata l’occasione ideale per provare la guidabilità dei nuovi van nelle 24 ore clou per il traffico dell’area parigina. Una sfida non da poco, tra l’afflusso di tifosi e la grande mole di sicurezza che caratterizza il territorio francese dagli attentati dello scorso novembre. Le strade percorse tra la capitale e la Piccardia hanno saputo valorizzare il 50 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

carattere globale del nuovo veicolo costruito con la nuova p i a t t a f o rma EMP2. Il g r u ppo transalpino ha progettato i due veicoli per facilitare la vita dei professionisti, mettendo a loro disposizione nuovi strumenti per una maggiore redditività, come il Moduwork, l’Easy Entry System (una novità assoluta nel segmento con le porte laterali scorrevoli dotate di apertura automatica, azionata muovendo il piede sotto la parte laterale del paraurti posteriore) e il 3D Connected Navigation, con comandi vocali (per telefono, navigazione e selezione emittente radio) e informazioni

in tempo reale su traffico, meteo e POI. VERSIONI Disponibile in tre lunghezze e due o tre posti anteriori, il nuovo Peugeot Expert propone fino a 6,6 m3 di volume e 1400 kg di carico utile con una lunghezza di 4 metri. Le versioni Standard e Long da 4,95 m e 5,30 m si collocano al centro del mercato. La versione Compact da 4,60 m, unica nel segmento, permette di caricare fino a 5,1 m3, con una lunghezza di 3,32 m2. Con le sue dimensioni e


Expert

equipaggiamenti di ultima generazione, rari o addirittura inediti: le già citate porte laterali scorrevoli automatiche sono rivoluzionarie in questa categoria di veicoli, a loro volta sono elementi unici nel segmento la grande modularità dello spazio passeggero data da Moduwork e il cosiddetto head-up display che permette la lettura dei cartelli stradali e del limite di velocità. Altrettanto rari l’Active Safety Brake e lo Smartbeam (ossia la commutazione automatica degli abbaglianti). I MOTORI

i suoi sbalzi ridotti, a sua volta, Peugeot Expert offre una grande maneggevolezza particolarmente apprezzata dai professionisti che lo usano quotidianamente nelle zone urbane. La sua altezza limitata a 1,90 metri - dote rara in questo segmento di mercato - garantisce l’accesso dei nuovi furgoni del Gruppo PSA praticamente in tutti i parcheggi cittadini.

Assieme alla nuova generazione di furgonette, ha fatto il suo debutto anche una nuova gamma motori turbodiesel BlueHDi (cilindrate 1.6 e 2.0). Il primo (1.6) è disponibile nelle varianti da 95 e da 115 CV, il secondo (2.0) con 120, 150 e 180 cavalli. Riassumendo, il Gruppo PSA ha puntato sulle moderne ed efficienti motorizzazioni Euro 6 da 95 CV / 210 Nm a 180 CV / 400 Nm dotandole in gran parte del sistema Stop&Start; obiettivo un eccellente piacere di guida e consumi con emissioni

di CO2 da record nel segmento. Il nuovo cambio automatico EAT6, disponibile con il motore BlueHDi più potente da 180CV, offre consumi ancora più parchi liberando, contemporaneamente, spazio supplementare per le ginocchia del passeggero centrale. I consumi dichiarati: la versione più efficiente, afferma PSA, consuma 5,1 l/100 km, ossia 133 g/km di CO2, mentre tutta la gamma Peugeot Expert con consumi medi di 5,4 l/100 km, ossia 140 g/km in media, costituisce un punto di riferimento per tutti i competitor. A BORDO CON TOE Dopo l’introduzione con le caratteristiche tecniche, finalmente saliamo su uno dei nuovi Peugeot Expert: direzione Château du Raray. Si parte dall’aeroporto Charles de Gaulle per attraversare il Parco Naturale “Oise - Pays de France” con i suoi boschi; il modello che ci aspetta è la versione “Commercial Van” Standard da 120 cavalli per 2.000 di cilindrata. L’abitacolo ci accoglie con una vista ben diversa da

UNO SGUARDO AI PROFESSIONISTI Per soddisfare le esigenze dedicate ai numerosi usi, Peugeot Expert è disponibile anche nelle versioni a Doppia Cabina, a 5 o 6 posti, fissi o ripiegabili; a Pianale cabinato come base per le trasformazioni e Combi per il trasporto di persone fino a 9 posti. Per l’efficacia, il comfort e la sicurezza dei professionisti, si trovano numerosi

Prova completa quella del Peugeot Expert sulle strade dell’hinterland parigino, fiino alle Cateaux du Raray.

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 51


quella che ci si aspetta da un furgone e la prima sensazione è di salire su un’automobile. Un’auto ovviamente rialzata, con una visuale simil-SUV, caratterizzata da materiali sagomati e da un volante e una plancia disposte verticalmente. L’idea di un allestimento pratico e creato per un uso professionale è lampante: la presenza del nuovo sistema “touch-screen” da 7 pollici, con navigatore integrato, si coniuga con la presenza di un alloggiamento per il computer portatile che appare ripiegando lo schienale del sedile centrale anteriore con cui si riesce a creare anche una piccola ma efficace postazione di lavoro. Non solo, il Moduwork si dimostra davvero utile: il sistema, infatti, aumenta la disponibilità di spazio grazie alla flessibilità interna che si ha ripiegando il sedile anteriore del passeggero esterno. In strada Abbiamo sistemato tutto. Pronti, si parte. E subito la piacevole sensazione iniziale trova le sue conferme su strada. Uscire dalla cintura parigina il primo giorno di Parigi 2016 richiede una certa attenzione alle indicazioni del navigatore il cui volume appare perfetto. Il motivo? Semplice: l’efficace insonorizzazione fa dimenticare che stiamo guidando un furgone con motore diesel, la silenziosità del viaggio aumenta il comfort iniziale. In questo senso PSA ha investito molto: per i più esigenti la possibilità di avere servizi come Connect SOS & Assistance o sistemi di sicurezza e assistenza alla guida – come Active Safety Brake, l’Allarme Attenzione Conducente, Blind Corner Assist e Visiopark 1 con sensori di parcheggio più retrocamera - fanno salire la percezione di sicurezza alla guida in maniera importante. La marcia è piacevole, Expert tiene bene

52 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Una marcia

sicura

I progettisti Peugeot hanno incrementato ulteriormente la sicurezza di marcia introducendo su Nuovo Expert numerosi dispositivi di tecnologia avanzata come: Line Departure Warning avviso acustico e visivo del superamento involontario della linea di corsia; Speed Limit Detection riconoscimento dei segnali stradali di limitazione della velocità, con possibilità di adattare la velocità ai limiti rilevati; Driver Attention Alert analisi dell’attenzione del conducente tramite movimenti del volante e traiettorie; High Beam Assist

commutazione automatica anabbaglianti-abbaglianti per velocità

superiori ai 25 orari; Adaptive Cruise Control regolatore di velocità intelligente; Distance Alert avviso di possibile collisione; Active Safety Brake decelerazione automatica per evitare possibili impatti con il veicolo che precede.


Sopra l’ergonomico interno del Peugeot Expert con il pratico modulo “ufficio mobile” che rende questo veicolo un vero e proprio strumento di lavoro a 360 gradi. Sotto il pianale della piattaforma EMP2 sul quale è realizzato il veicolo del Gruppo PSA.

Il

moduwork Il Moduwork offre prestazioni di modularità esclusive nel segmento dei furgoni. Grazie al grande vano ricavato nella parete e alla seduta del sedile laterale che si ripiega, permette: O A 3 persone di prendere posto nella zona anteriore. O Di avere un pianale piatto con una lunghezza utile aumentata di 1,16 m o un volume supplementare nella zona anteriore, e 2 persone a bordo; O Una funzione ufficio mobile, grazie al tavolino orientabile integrato nello schienale ripiegabile del sedile centrale; O Uno spazio di carico sotto la seduta del sedile centrale.

la strada. Merito anche del telaio, derivato dall’EMP2 automobilistico, che sembra sopperire bene alle varie difficoltà del percorso tra cui l’impegnativo tratto in pavé che circonda l’affascinante area del Chateau de Chantilly. Il nostro Expert ospita anche un piccolo carico (350 kg) nella parte Van, ma la nostra prova è stata così lineare da dimenticarsi di averlo per gran parte del viaggio. Merito anche del motore 2.0 che, anche nella versione con meno cavalli, risulta brillante tanto in autostrada quanto sul tracciato misto: si riesce a tenere una buona velocità di crociera e a superare senza affanni. Unica accortezza è stare abbastanza alti di giri: infatti, nella nostra prova il motore ha mostrato una certa pigrizia sotto i 2000 giri, mentre al di sopra le prestazioni ricordavano più quelle di un’auto che quelle di un furgone. Segno che i tempi sono cambiati e la piacevolezza di guida è garantita anche a chi guida questi nuovi mezzi. I consumi sono nella norma, ovvero

Ecologici e premiati Non solo numeri. Lo scorso 8 giugno, nel corso della 12ª edizione del Prix Auto MAAF Environnement, i nuovi Peugeot Expert e Citroën Jumpy sono stati eletti, a pari merito, miglior veicolo commerciale da una giuria di 13 giornalisti della stampa automotive. Il Prix Auto Environnement MAAF, nato nel 2005, identifica i veicoli e le innovazioni tecnologiche considerate dai media automobilistici più rappresentativi degli sforzi dei costruttori e dei produttori di equipaggiamenti nella protezione dell’ambiente.

poco superiori ai 6 l/100 km in un tracciato che ha attraversato la Piccardia tra strade veloci e percorsi urbani; ovviamente le prestazioni più parche sono avvenute nei lunghi rettilinei che la campagna francese ci ha regalato. Il consumo istantaneo, a sua volta, è stato parsimonioso anche nei tratti “più tirati” o nelle frequenti ripartenze. Altri appunti di viaggio riguardano la capacità di frenata, ottima, nonché la guidabilità: lo sterzo, come altre componenti, ha confermato un forte richiamo alla leggerezza automobilistica. Arriva la sera e si chiude così un’esperienza al volante che, per una volta, non può essere smentita: con Expert è come guidare sulle strade di casa.● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 53


an Story VIveco Daily

Un vero ever

Dopo quasi quarant’anni IVECO Daily continua a essere un best seller e un veicolo tagliato per tutte le esigenze del trasporto leggero

di Ferruccio Venturoli

L

a storia del Daily corre in parallelo con quella di IVECO, acronimo di Industrial Veichles Company, nata nel 1975. Era, infatti, il 1978 e si era deciso che era ora di razionalizzare l’universo dei veicoli da lavoro, fino ad allora popolato da numerosi brand con prodotti e gamme simili o, addirittura, sovrapponibili: Fiat, Lancia, OM, UNIC, Pegaso e

54 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Magirus-Deutz. Iveco avrebbe riunito i marchi e il Daily, primo esemplare della progettazione integrata, avrebbe fatto ordine. La sfida per il nuovo veicolo, dunque, era quella di un’entrata “dirompente” nei segmenti inferiori, con una cabina moderna, motori efficienti e telai robusti, migliorando comfort e guidabilità, ottimizzando il rapporto tara/carico utile e, soprattutto,

quella di trasferire su un veicolo di ridotte dimensioni, la struttura di un camion vero e proprio, con telaio separato e trazione posteriore. Per vincere la sfida, fu progettato un telaio semplice, con due longheroni uniti da elementi trasversali, sospensioni anteriori a doppio triangolo con ammortizzatore idraulico e molla a barra di torsione e sospensioni posteriori a ponte rigido con balestre.


green

della OM, AR8 nel caso lo stemma fosse quello dell’ Alfa Romeo. Tra i veicoli di un marchio e l’altro non c’erano differenze sostanziali, se non per il Ptt di omologazione che variava tra i 3 e i 4 mila chili. Inizialmente i motori erano gli stessi per tutti, il 2,5 litri, quattro cilindri da 75 Cv Sofim e il benzina 1995 cc Fiat, da 82 Cv, per le versioni da 30 e 35 quintali ma, nel 1984, arrivava anche il turbo da 100 Cv e TurboDaily. I motori sovralimentati potevano ora spingere il peso dei veicoli ben oltre i 3.500 chili: fino a 4 mila veniva offerto il turbo in alternativa all’aspirato, per la nuova versione da 5 mila chili l’unica opzione era il turbo. Era arrivato il momento anche di TurboDaily 4x4, una versione a quattro ruote motrici. È proprio dell’84 l’adozione di IVECO come marchio principale, anche se restavano i marchi originali: al centro il marchio IVECO, a sinistra gli altri. Con l’avvio della prima serie iniziavano anche le avventure internazionali per Daily: veniva prodotto, su licenza, dalla Zastava Camioni di Belgrado e, soprattutto, partiva l’attività della cinese Naveco, joint venture tra IVECO e la cinese Nanjing Motor Corporation.

Sei marchi diversi I motori erano anteriori longitudinali, raffreddati a liquido, la trasmissione era a cinque rapporti o automatica a tre e trazione posteriore. Il nuovo leggero era disponibile sia cabinato che furgone e si chiamava Daily se marchiato Fiat, Unic o Magirus-Deutz; “Grinta”, se portava lo stemma

e di Stor t a t y n u A partire da questo numero Trasportare Oggi dedicherà un ampio servizio di carattere storico ai principali veicoli commerciali presenti sul mercato da lungo tempo.

Febbraio/Marzo Ford Transit Aprile Fiat Ducato Maggio/Giugno Peugeot BOXER Luglio Mercedes-Benz SPRINTER Agosto/Settembre Iveco Daily Ottobre/novembre CitroËn BERLINGO Dicembre/Gennaio Volkswagen Transporter

n va

Le p

Verso gli anni Novanta Alla fine degli anni ottanta, Daily era uno dei migliori furgoni sul mercato ma, avendo ormai quasi 12 anni, cominciava a notarsi un certo invecchiamento. Fu lanciata la seconda serie con diverse innovazioni tecnologiche, utilizzando i pregi del vecchio modello e la sua ampia gamma. Sparirono le versioni a benzina e i modelli Diesel mantennero gli stessi livelli di potenza. Il telaio perse la versione 40 quintali a due ruote motrici e divenne disponibile nella nuova “pesante” da 59. Si procedette a una profonda opera di aggiornamento dell’estetica, con un generale ammorbidimento delle linee, con frontale e abitacolo ridisegnati. Il Daily degli anni Novanta mantenne la leadership del mercato nei segmenti da 35 a 60 quintali, confermando la validità di un progetto ormai collaudatissimo. Nel 1996 un nuovo aggiornamento, questa volta alla gamma e alla meccanica. Divenne disponibile la versione Basic, con allestimenti semplificati, e Classic, meglio equipaggiata, mentre i motori subirono un trattamento ecologico in ossequio alle normative “EURO 2” e si rese disponibile l’ABS. Per la terza serie, Daily cambiava solamente nell’aspetto, più moderno, e con nuovi gruppi ottici; venne tolta la versione Turbo Daily”, visto che tutti i motori erano diventati di tecnologia Unijet (common rail). Vennero aggiunte la versioni “AGile” (con cambio automatico e manuale a 6 marce) e “CNG” (a metano). Arrivò anche Daily 65, con una massa a pieno carico di 6,5 tonnellate e il Daily 28 fino a 2,8 tonnellate.

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 55


' a t i s curio

Il nuovo millennio

1978, un “30 AR8” sigla adottata per Daily marchiato Alfa Romeo.

I Daily elettrici fanno parte della flotta della DHL tedesca.

2002, un Daily nella versione militare Torpedo, partecipa alle varie spedizioni Overland. Qui è nel deserto libico.

2002, nel periodico rinnovamento della flotta dei veicoli per il trasporto logistico della Scuderia Ferrari, arrivano anche i Daily.

Con il nuovo millennio Daily cresceva ancora, la nuova serie, disegnata da Giugiaro, veniva commercializzata in versione furgone, cabinato, Combi, Minibus, AGile e CNG. Nel 2009 veniva presentato un leggero restyling estetico, con l’introduzione di una nuova mascherina frontale e del nuovo marchio Iveco, a caratteri più grandi e distanti tra loro. Sotto il punto di vista della sicurezza venne introdotto il controllo di stabilità ESP di serie per tutte le versioni. Tra i motori debuttava il 3,0 litri Natural Power a doppia alimentazione ( metano-benzina) e i nuovi diesel common rail omologati secondo la normativa EEV. Nel 2011 ancora un restyling, con nuova mascherina frontale, nuovi gruppi ottici, interni più moderni e funzionali, potenziamento impianto di raffreddamento e una nuova versione del 3.0 Multijet quattro cilindri twin turbo da 205 cavalli. Nel 2012 veniva presentato Daily Elettrico, ovvero la versione spinta da un motore Iveco Altra elettrico, con potenza di 60 Kw e 230 Nm di coppia massima abbinato a due batterie di trazione più una terza batteria opzionale con autonomia massima di 120 km a pieno carico.

Storia di oggi

Il “49.10” è la versione più pesante (5mila chili) della prima gamma Daily.

1979, il “40,8” destinato al mercato statunitense, partecipa a un “economy run” da Boston a San Francisco.

A giugno del 2014 arrivava l’ultima vera rivoluzione, un veicolo interamente riprogettato per soddisfare tutte le esigenze del trasporto leggero. Per la Casa era il miglior Daily di sempre; del passato manteneva la sua classica

Il telaio del Daily con le bombole per il metano. Siamo nel 2004 IVECO è già avanti nello studio delle alimentazioni alternative

IVECO A BOLZANO L’Iveco di Bolzano, ex stabilimento Lancia V.I., riconvertito per usi militari, sfruttò il telaio 40.10W per realizzare il V.M., un veicolo multiruolo realizzato secondo gli standard NATO, disponibile in versione “torpedo”, con una capote in tela e, in versione blindata chiusa, il cosiddetto VM Protetto. Sin dall’inizio della produzione, Daily fu il protagonista dell’ attività della NAVECO, joint venture tra IVECO e la cinese Nanjing Motor Corporation

56 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


struttura a telaio, mentre l’impegno progettuale si concentrava sul cabinato e sul furgone, con un focus privilegiato su quest’ultimo, che migliorava le proprie prestazioni in termini di maneggevolezza e capacità di carico, grazie a volumetrie ottimizzate, e facilità di utilizzo, con un piano di carico più accessibile

il carico massimo. Anche il comfort del veicolo è stato fortemente migliorato, con un abitacolo comodo e più insonorizzato. Per quanto riguarda il design, ha fatto il suo debutto il nuovo family feeling IVECO. Il frontale composto di moduli diversi: la superficie vetrata del parabrezza, incorniciata dai montanti neri, prosegue nei finestrini laterali e si unisce alla fascia creata dai proiettori e 1978, marchio della Magirus-Deutz dalla calandra all’altezza degli specchi. Il in evidenza sulla calandra e piccolo cofano galleggia fra i due moduli, in basmarchio IVECO in basso a sinistra. Il so, il paraurti si allarga verso i passaruoGruppo non è ancora pronto per un veicolo a solo marchio IVECO ta. I fari sono collocati in posizione alta e arretrata. La maggiore superficie vetrata rende l’abitacolo più luminoso e amplia la visione verticale migliorando anche l’aerodinamica. Per quanto riguarda i motori, sono due quelli che lo equipaggiano, da 2,3 e 3 litri, con nove potenze, da 106 a 205 Cv. I motori in versione Euro5b+ con EGR o in versione Euro VI con sistema misto EGR+ SCR. La gamma era completata dalla versione a metano Natural Power da 136 Cv. Appena il tempo di vedersi assegnata una serie di premi, tra i quali l’ International Van of the Year 2015, e arriva Nuovo Daily Euro 6 con una presentazione spettacolare sul Monte Bianco. E’ la consacrazione di un mito. ●

e capienze ottimizzate, con i nuovi modelli da 11, 18 e 20m3. Tutti i modelli fino a 3,5 tonnellate sono dotati di nuove sospensioni anteriori, che garantiscono un miglior controllo del veicolo e permettono di migliorarne il comfort e

RIVOLUZIONE La struttura portante con telaio, motore anteriore longitudinale e trazione posteriore, soluzioni tipiche dei veicoli industriali, è stata la chiave di un successo talmente ampio che neppure in IVECO era stato immaginato.

NOME IN CODICE: GAMMA S Nella fase di progettazione, partita alla fine del ’73, e fino al lancio sul mercato, il Daily era stato previsto come “Progetto Gamma S”.

U.S.A. Daily, con la denominazione 40.8, fu proposto, per un breve periodo, anche sul mercato statunitense, per completare l’offerta della gamma ITONA (Iveco Trucks Of North America).

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 57


Professione camionista

Passaggio sul A oltre 3mila metri d’altitudine, sulla frontiera andina tra Argentina e Cile, una chiacchierata con due “camioneros”. La vita e la passione di chi vive il trasporto dall’altra parte del mondo

Juan Antonio ha 62 anni e da quasi quaranta fa il “camionero”. Guida un autotreno MAN Diesel del 1980; nonostante gli oltre 35 anni di lavoro.

Il Tunnel del Redentor, valico di confine tra Cile e Argentina a 3,300 metri, in una foto invernale.

di Marco Perri

E

rano anni che pensavo ad un viaggio come questo. Finalmente il caso, più che la volontà o un programma preciso, mi ha portato qui, a 3.300 metri d’altitudine. Ho passato qualche ora sulla strada che porta, attraverso le Ande, dal Cile all’Argentina. Un passaggio continuo, di camion di ogni tipo, dai più moderni a quelli che vedi e ti chiedi come facciano non solo ad arrampicarsi per quelle strade ma soltanto a marciare. Soprattutto ti chiedi come faranno mai, senza turbo e senza retarder

58 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

ad andare su e giù carichi all’inverosimile, su salite e discese da brividi. Insomma, seduto, su uno sgabello in una sorta di posto di ristoro/officina, dalla parte cilena del Tunnel del Cristo Redentor, mi guardo i camion che passano. Il tunnel, di costruzione abbastanza recente, mette in comunicazione Cile e Argentina ed è una delle vie principali per le quali transitano i veicoli, tra i due Paesi. Dunque, camion che vanno e camion che vengono, qualcuno si ferma per un po’di gasolio, per comperare le sigarette, per usare la latrina alle spalle del piccolo fabbricato.


le

ANDE Danilo, con il suo Scania 143 H dei primi anni Novanta, si appresta a intraprendere un viaggio che ha il sapore davvero dell’avventura: ventottomila chilometri, per portare un carico di bobine di carta pregiata. Il viaggio dello Scania e del suo autista, se tutto andrà bene, durerà almeno un mese e Danilo ha con se la sua cucina viaggiante

Qualcuno si ferma Si ferma anche Juan Antonio, con un fantastico autotreno MAN Diesel del 1980. Juan Antonio ha 62 anni e da quasi quaranta fa il “camionero”. Dopo tanto lavoro come autista dipendente, finalmente, qualche anno fa, è riuscito a comprarsi un camion tutto suo. Il suo autotreno oggi, oltre a un po’di merce sfusa, porta due macchine da stampa che vanno recapitate a Buenos Aires, praticamente dall’altra parte del continente americano. Si tratta di un viaggio che, tra fermate, guasti, piccole deviazioni, soste più o meno obbligate, strade dissestate, piogge torrenziali, grandi e terribili salite e altrettante discese, è di circa

5mila chilometri. Juan Antonio, impiegherà sette, otto giorni. Nella Capitale caricherà di nuovo, scaricherà da qualche parte lungo la strada e tra una ventina di giorni passerà di nuovo da qui, sulla via di casa. Mi viene spontaneo chiedergli se il camion è comodo e, soprattutto, se è in grado di sopportare un viaggio così lungo. Lui si fa una grande risata: “Questo è un camion del 1980. So che da voi è considerato un veicolo da museo, ma qui fa il suo dovere. Certo – dice - non ha né turbo né retarder, né altre diavolerie moderne, ma cinque anni fa gli ho cambiato il motore ed ora monta un otto cilindri da ben 320 cavalli che, in pianura, a 1.600 giri, mi fa i 100 all’ora!”. E c’è da esserne assolutamente orgogliosi, in situazioni come queste! TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 59


Il camion di Juan Antonio è in grado di fare su e giù per le terribili strade delle Ande. Negli anni ha sostituito il motore, ma cabina, il telaio e l’asse anteriore, sono originali. Lo abbiamo incontrato in una sorta di area di sosta sul versante cileno del Tunnel del Redentor, confine andino tra Cile e Argentina.

Lo Scania di Danilo e, sotto, il “camioneros” in un momento di vita quotidiana col suo mezzo.

Un parco molto vecchio Va detto, per comprendere meglio la situazione, che in questa zona, tra Cile e Argentina, circolano camion e rimorchi che, non solo portano sul cofano il marchio praticamente di tutti i maggiori costruttori mondiali, ma che hanno un’età media che supera abbondantemente i 25 anni. Così, ogni tanto, sui tratti di pianura, camion di trent’anni, senza turbo e limitatore (che non è obbligatorio ma che è presente su tutti i camion moderni) sorpassano i più recenti Volvo, Scania o Un musone Mercedes LS 1935. Fabbricato in Brasile fino a pochissimi Mercedes; ma quando si va anni fa, ha avuto un grande successo in tutta l’America Latina in montagna, per esempio sul famigerato Paso Los Libertadores, allora sì, che la differenUn camion stracarico affronta, za tra i camion nuovi e i vecchi “ruderi” si fa notare. in discesa, i terribili tornanti che, dal confine con l’Argentina, Soprattutto, quando dalla vetta, a 3mila metri, si va portano i veicoli verso la pianura giù, verso la grande pianura: lì servono davvero sistemi cilena; il segreto – dicono – è frenanti molto seri. E, a proposito, come fa, con il suo quello di non surriscaldare i freni. MAN Diesel, non tanto a salire sui passi andini, quanto a scenderne? Si tratta di tornanti strettissimi, spesso innevati o ghiacciati, sul ciglio del burrone sulle quali l’unica salvezza è rappresentata (quando ci sono) dalle “pistas de emergencia”, sorta di svincoli ciechi in salita, posti alla fine o a metà di discese impegnative, dove un camion senza più freni può terminare la sua corsa senza danni. Juan Antonio quasi si meraviglia di una simile domanda, per lui è ridicola. “Scendere non è difficile – risponde – basta riuscire a non surriscaldare i freni, usare il freno motore, ragionare su ogni curva e, se proprio serve, ricordarsi che esistono le pistas de emergencia”. 60 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


Uno dei tanti Scania che percorrono le strade del Sud America; la Casa svedese fu tra i primi costruttori europei a capire le potenzialità di alcuni Paesi sudamericani icone Cile, Argentina e Brasile.

Al Tunnel del Redentor si arriva ( o si va via) percorrendo un’allucinante serie di tornanti ripidissimi. Se i freni non ce la fanno, ci sono le “pistas de emergencia”. Un vecchio camion senza il cofano anteriore, forse uno Scania, si arrampica su una delle strade andine, verso uno dei tanti passi che segnano il confine tra Cile e Argentina.

Innamorato del proprio lavoro Alle domande, banali e forse un po’ stupide che mi vengono in mente, come: “ti piace questo lavoro? Non vorresti qualcosa di più tranquillo? Stare di più a casa?” Juan risponde indicando il panorama che si gode da quassù: “Questa è la mia vita, e questi sono i miei spazi. Il freddo delle cime delle Ande, il caldo delle pianure, le discese e poi le risalite: come potrei rinunciare a tutto questo?”

Mentre siamo li, a parlare, arriva anche Danilo, con il suo Scania 143 H, ben più giovane del MAN del collega, visto che è dei primi anni Novanta, e ha “solo” trentacinque anni. Nel semirimorchio ha un carico di preziosa carta lavorata a mano; la sua destinazione dista “appena” 28mila chilometri. Danilo e il suo Scania

Danilo è molto fiero del suo 143H, che ha, comunque, una cabina con sospensione pneumatica, aria condizionata e un motore da 450 CV. Cosa si vuole di più? Un ottimo allestimento per la lunga cavalcata, che dovrebbe durare, incluso il viaggio di ritorno, più o meno un mese. Il nuovo arrivato ci saluta, è cordiale, ma non vuole perdere tempo e, sul lato della strada, dà il via al suo personale rito del pranzo. Anche lui, infatti, come molti colleghi, ha con se la sua cucina, alloggiata in stipetti e gavoni ricavati nel telaio del semirimorchio: all’interno piatti, pentole, il fornello a gas, sedie pieghevoli e un contenitore speciale per il Mate, un infuso amarissimo, una specie di tè, che dovrebbe togliere la stanchezza. Ma forse è più la paga prevista, l’equivalente di 3mila dollari, che aiuta a sopportare le fatiche di un simile viaggio. In alcune aree che attraverserà, con quella cifra potrebbe viverci un paio d’anni senza lavorare. ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 61


Logistica

Eventi

Expo sì,

ma ferroviaria Expo Ferroviaria lascia Torino, l’edizione 2016 si chiude con l’annuncio del trasferimento negli spazi di Rho Fiera

particolarmente significativa in un settore, quello ferroviario, dove il paese del Sol Levante è tra i protagonisti assoluti a livello globale.

di Andrea Trapani

Il capoluogo sabaudo ha mostrato la sua anima dedicata al ferro. Non c’è solo la locale GTT a rappresentare il legame tra i torinesi e il trasporto su rotaia, ma anche presenze istituzionali come quelle del Presidente della Regione Piemonte, Chiamparino, del presidente dell’Autorità dei Trasporti, Andrea Camanzi, nonché di Maurizio Manfellotto, già CEO di Ansaldo Breda e ora di Hitachi Rail Italia. Personalità che hanno certificato la fondamentale funzione del Nord Italia nel sistema ferroviario internazionale. All’apertura Chiamparino e Fassino hanno evidenziato “la centralità del trasporto regionale e l’importanza della grande piattaforma logistica che si va delineando nel Nord-Ovest, che offre grandi opportunità pari a quelle del Nord Europa”. Il ruolo delle vie veloci, infatti, regala nuove prospettive che - una volta aperti Gottardo, Terzo Valico dei Giovi e le infrastrutture verso la Francia - porteranno al centro dell’economia italiana le città del triangolo industriale: Torino, Milano e Genova.

U

n doppio saluto, dunque, visto che, nell’ultima apparizione negli spazi del Lingotto, è stato l’ex Sindaco Piero Fassino a rendere omaggio alla kermesse dedicata all’industria ferroviaria che, anche quest’anno, ha regalato nuove prospettive alla politica dei trasporti. I dati 2016 parlano di una crescita costante per Expo Ferroviaria: oltre ai 270 espositori, di cui 66 esordienti, di 22 Paesi diversi, si sono registrati oltre 5.400 visitatori tra ingegneri, manager, dirigenti, stakeholder e appassionati. Importante la presenza dei mercati stranieri: l’11% delle presenze, infatti, è arrivato dall’estero, da 49 stati tra cui Cina, India, Russia, USA e Giappone. Proprio la presenza nipponica è stata

Piero Fassino, ex sindaco di Torino, ha aperto Expo Ferroviaria

IL TRIANGOLO INDUSTRIALE

IL FUTURO A MILANO “Rho Fiera - grazie all’interconnessione con i maggiori hub aereoportuali italiani Malpensa e Linate, l’autostrada Torino-Milano - è lo snodo ideale per le occasioni di business 62 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

che costituiranno il futuro delle ferrovie e delle reti continentali e globali”, ricordano anche gli organizzatori che spiegano così i motivi dietro al passaggio di consegne tra le due sedi. L’edizione numero 8 si svolgerà dunque dal 3 al 5 ottobre 2017 a Rho Fiera. Cosa aspettarsi nei prossimi anni? Sicuramente l’alta velocità ha cambiato lo spazio e la temporalità; le prospettive di crescita del settore in Italia e gli investimenti del Governo hanno la necessità di interagire con un mercato sempre più multinazionale dove, assieme ai vantaggi per il traffico passeggeri, si sommano le nuove possibilità di interoperabilità per tutto il sistema delle merci: il treno, infatti, è sempre più amico e compagno dell’autotrasporto. Soprattutto i professionisti avranno sempre più bisogno di infrastrutture dedicate in una realtà dove l’alta velocità sta diventando la… metropolitana d’Italia. ●


a d a r t s a f i s e n o i z o m e ’ L Prova gratis i tuoi mezzi preferiti iscriviti online su:

www.truckemotion.it segreteria@truckemotion.it

14/15/16

OTTOBRE

Follow us on


Focus Aziende

L’incontro di due grandi famiglie Chi si somiglia si piglia. Così è stato per Log-In Group e Scania, due grandi famiglie con la medesima filosofia aziendale, volta al miglioramento continuo nel pieno rispetto del fattore umano di Federica Lugaresi

L’

aria che abbiamo respirato durante la consegna di sei trattori Scania R580 – che ha visto la presenza di Franco Fenoglio, A.D. di Italscania e Stefano Defant, Direttore Generale di Scania Milano – alla LogIn Group è stata quella di un ritrovo di famiglia, o meglio di due Grandi Famiglie. Una nuova partnership nata da un credo condiviso: il fare squadra, che fa di una azienda una grande azienda. È questo è l’imput di Scania, come sottolineato da Franco Fenoglio “dato che la squadra fa la differenza, mentre l’uomo da solo non è nessuno”, ma anche dalla Log-In Group. La storia Log-In Group, è un’importante azienda specializzata nella logistica e trasporto su territorio nazionale, servizio di Groupage da e per la Sardegna, oltre che nel trasporto delle merci reperibili e nella logistica rivolta alla GDO. Log-In Group è presente sul territorio nazionale con due depositi, uno in Sardegna e l’altro in Lombardia: Olbia e Segrate, le città sedi dei depositi, sono i due punti di riferimento per l’attività del Gruppo, che “conferma quella spinta all’innovazione, quella ricerca di miglioramento, quell’essere vicino alle esigenze del cliente (close to you) che lo hanno reso leader nel mondo della logistica”. La sede di Segrate - che noi di Trasportare Oggi

64 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

abbiamo visitato e che presto avrà anche un asilo nido per i figli dei dipendenti - è stata da poco rinnovata con l’aggiunta di 2000 metri quadrati di cella e 1000 metri quadrati di secco, per deposito conto terzi e un punto di appoggio per il servizio di groupage. L’Azienda, nata dall’idea imprenditoriale dei due cugini Antonio D’Iglio e Massimo Esposito, ha deciso di avvicinarsi al Grifone per soddisfare la propria necessità di avere veicoli caratterizzati da efficienza, robustezza e solidità, bassi consumi e non per ultimo, che garantissero la sicurezza dell’autista. Insomma come dichiarato dal titolare Antonio D’Iglio “Scania è la Ferrari del trasporto e proprio per questo continueremo a cambiare il parco mezzi con loro”. “Specializzati soprattutto nel freddo e nel secco, lavorando con marchi importanti ,dobbiamo soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti”- continua D’Iglio - e Scania ha prodotti eccezionali e la qualità dei veicoli è indiscutibilmente alta. Non solo: il Grifone è il numero uno anche in termini di servizio e servizi, capace di soddisfare al meglio le aspettative del cliente. E del cliente del cliente. Le tempistiche, la qualità del prodotto (che arrivi a temperatura controllata) e il risparmio nei costi, sono richieste che devono essere soddisfatte sempre e comunque. Con i veicoli Scania e i semirimorchi

a s solutamente efficienti di Lamberet tutto ciò è possibile, e sembra proprio che la Log-In Group abbia trovato la formula che soddisfi i propri obiettivi. Per Scania capire il business del cliente e capire cosa fare insieme per il suo conto economico è fondamentale. “Il cliente innanzitutto” è uno dei valori fondamentali del Grifone e, conoscendo il settore in cui il cliente opera, la Casa svedese è in grado di offrire un notevole valore aggiunto. La scelta E la scelta di un veicolo importante come l’R580 è assolutamente adeguata all’elevata velocità commerciale di questa azienda: i consumi sono molto buoni nell’ambito di tipologia di missione, e il confort dell’autista è pienamente soddisfatto grazie alla scelta del Driver Experience. Inoltre, scegliere di stare con Scania non significa acquistare solo un veicolo, ma vuol dire comprare una squadra: ciò significa che essendo la vita di un veicolo di cinque, sei, sette anni, il cliente farà parte di questa famiglia per tutto questo lasso di tempo. Infatti gli uomini del team Scania seguiranno il cliente nella vita del veicolo in maniera costante, cercando di migliorare le performance in termini di consumi e affidabilità con i servizi offerti e, per esempio come in questo caso, per ora, con contratti di manutenzione. ●



Focus Dalla parte dell’autista

AAA… Azienda

cedesi

Secondo appuntamento della rubrica realizzata in collaborazione con FAST. In questo numero parliamo di cessione di una azienda di trasporti. E l’autista che fine fa? di Luca Gaier

L

e aziende nascono, crescono e a volte muoiono. I motivi possono essere molteplici: crisi economica, cattiva gestione, nuove opportunità di mercato, raggiunti limiti d’età dell’imprenditore… In ogni caso le aziende possono essere chiuse, fallire oppure essere cedute, in toto o in parte. Nei primi due casi ben poco c’è da fare o da dire; saranno i tribunali e i curatori fallimentari ad occuparsi dei beni, dei crediti e dei debiti della “fu Impresa”. Ma se una attività viene ceduta? Sia essa l’azienda intera per cessione o fusione, sia essa solo un ramo dell’impresa, i suoi beni, servizi e attività patrimoniali passano di mano. E all’autista cosa succede? Nel migliore dei casi il suo “contratto” viene preso in carico, così com’è, dalla nuova società che si accolla retribuzioni e versamenti vari, ma non sempre il passaggio è trasparente ed è bene fare attenzione.

66 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Occhi aperti! Il primo consiglio è banale, ma altrettanto fondamentale: leggere tutto prima di firmare qualsiasi documento! A volte, per paura di perdere il lavoro o di avere ritorsioni di vario genere, si accetta qualsiasi cosa. Ma quando arriva la prima busta paga o è il momento di ritirare il proprio TFR possono essere dolori. Il secondo consiglio può essere un po’ meno scontato, ma altrettanto importante. Di solito questi passaggi sono scritti in “burocratichese” e l’autista, che di mestiere fa altro, non può conoscere ogni cavillo o sotterfugio (legale o meno) messo in atto dalle società per cercare di risparmiare sul costo del personale. Allora la consulenza di sindacato o di una associazione di categoria può essere risolutoria. L’importante è scegliere bene e rivolgersi a chi parla la nostra stessa lingua e sa relazionarsi con chi sta dall’altra parte del tavolo. Detto questo, vediamo su cosa concentrare la nostra attenzione. Innanzitutto è importante rendersi conto se la cessione dell’azienda avviene tra società private, oppure da una società ad una cooperativa. Nel secondo caso, infatti, c’è il rischio che l’autista si ritrovi dipendente di una Coop, le cui regole sono diverse rispetto ad una srl

o una spa, o addirittura “socio” della cooperativa stessa. Possono esserci dei vantaggi in questo, ma l’importante è conoscere i propri diritti e, soprattutto, farli valere, senza che lo status di socio sia solo sulla carta. Da azienda ad azienda Anche nel caso di una cessione tra “privati”, però, come detto, si possono nascondere alcune insidie per l’autista. Partiamo dal contratto. Come ben sapete il rapporto di lavoro viene regolamentato da un contratto nazionale di lavoro e da accordi di secondo livello. Le caratteristiche di questi accordi incidono sulla natura retributiva, pensionistica e fiscale del rapporto e, quindi, sul costo del lavoro per l’azienda committente. Non c’è da stupirsi, dunque, se, in occasione di un passaggio di mano dell’attività, si cerchi di “ottimizzare” – per così dire – tale costo. Prima di tutto il contratto, se originariamente era a tempo indeterminato, deve restare tale. Eventuali modifiche “a termine” o “a progetto” possono sottintendere un futuro ridimensionamento del personale, da cui non saremo al riparo al termine del nostro contratto. Altra clausola da tenere sott’occhio è la qualifica o mansione del nostro contratto. A parte sigle “creative” che a volte


Circoletto rosso

➤ Il contratto di lavoro che dovrà essere firmato dai dipendenti può essere quello che avete già come “cessione di contratto di lavoro subordinato” con in più allegata la lettera di assunzione; ➤ Verificare l’importo che sarà erogato col prossimo stipendio per compararlo al “vecchio accordo”; ➤ Farsi preparare il conteggio dettagliato e completo del TFR;

omissis omissis

omissis

➤ Verificare l’accordo aziendale di secondo livello

appaiono sulle buste paga (vedi articolo sul numero di maggio/giugno, n.d.r.), il rischio è di vedersi modificato, ovviamente peggiorativamente, il proprio inquadramento, vedendosi così poi penalizzato il trattamento di indennità, contributivo o sanitario. Non da ultimo, ovviamente, è da guardare la retribuzione vera e propria. Il neo datore di lavoro si deve prendere in carico lo stipendio conquistato fino a quel momento dall’autista, con tutte le sue indennità ed eventuali benefit del caso.

omissis

omissis omissis omissis omissis

omissis

omissis

E il TFR? Altro aspetto scottante è la cosiddetta liquidazione. È noto, ed è anche sacrosanto, che l’accantonamento TFR sia una forma di finanziamento per le aziende. Quando, però, è il momento di “liquidare”, appunto, il dipendente, tali somme devono essere disponibili. E nella delicata fase di cessione d’azienda, questo particolare viene spesso, per così dire, dimenticato. È bene, quindi, prima di tutto farsi dire qual è l’importo fino a quel momento accantonato per i propri servigi all’azienda negli anni di lavoro e sapere che vi è la possibilità di richiedere in toto o in parte tale somma, ricominciando così da capo l’accantonamento col nuovo rapporto di lavoro, ma potendo usufruire sin da subito del “vecchio” tesoretto. Insomma, non diamo per scontato nulla e, soprattutto, chiedete e fate valere i vostri diritti, meglio se con il supporto di chi ne sa un po’ più di voi. ● Nell’immagine in questa pagina abbiamo pubblicato una lettera di assunzione a seguito di una cessione d’azienda così come dovrebbe essere affinché tuteli tutti i diritti del lavoratore.

A chi rivolgersi La rubrica “Dalla parte dell’autista” è realizzata in collaborazione con FAST – Federazione Autonoma Sindacato Trasporti. Per ogni chiarimento su quanto pubblicato e per avere una consulenza relativa al proprio rapporto di lavoro potete rivolgervi alla Segreteria Nazionale.

Autotrasporto, Logistica e Spedizione merci Segreteria Nazionale Piazza Libertà 7 – 21050 Cairate (Va) - Telefono 0331.361004 - 335.5485297 www.sindacatofast.it - fastautotrasporto@sindacatofast.it

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 67


e'arrivato trasportale 3.0

Informazione Tutte le ultime notizie sul mondo del trasporto e della logistica presentate in un nuovo format

Blog Gli opinion leader del settore con i loro personali diari

TForma Formazione per un trasporto profittevole

TOE on line sfoglia sul web la rivista degli autotrasportatori

In Diretta Segui in tempo reale gli eventi a cui partecipa la nostra redazione

Social Network

Gasolio Il prezzo medio alla pompa sempre aggiornato

AfterMarket

Il nuovo canale di informazione del mondo del postvendita

Facebook, Tweeter e LinkedIn direttamente sul portale del traspoto

www.trasportale.it

Daniela Basilico Comunicazione - www.danielabasilico.com

WebTV

Ogni settimana nuovi video con interviste, test drive, presentazioni ed eventi

Tutto un altro trasporto


Anno 2 - agosto/settembre 2016 - n. 12

SAF-Holland

SOTTO AL CAMION

autopromotec

GLI STATI GENERALI

SPECIALE PNEUMATICI

PREPARIAMOCI AL CAMBIO È tempo di pensare agli pneumatici invernali

officine

TRACKER


La più vasta gamma di ricambi tutte marche per veicoli industriali e rimorchi in Italia

Ricambi e componenti di qualità sono una priorità per tutti i proprietari di camion e rimorchi. Ecco perché abbiamo aperto negozi TRP a Roma e Piacenza, dove si può trovare la più vasta gamma di ricambi di tutte le marche di autocarri

ORA APERTI! NEGOZI TRP ROMA & PIACENZA

e rimorchi in Italia. Ricambi con un ottimo rapporto qualità/ prezzo che soddisfano le esigenze di massima disponibilità del veicolo. Disponibilità immediata, 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Aperto adesso! Per saperne di più: trp.eu/it

TRP Shop Roma, Via Ponte del Tremio 1, Anagni (FR). Tel 0775 772788 TRP Shop Piacenza, Via Paolo Belizzi, 38, Piacenza. Tel: 0376.663825 – 335.6074759 TRP Store Roma, Via Fnetharchilinciatem, 23781 Rome. Tel 4536 789 56

www.trpparts.com

TRP Store Piacenza, Via Dresasdaeriesre, 34628 Piacenza. Tel 2345 123 24 www.trpparts.com


Editoriale

Più che riscostruiti, rigenerati di Francesco Oriolo

E

conomia, ecologia, efficienza, se ne parla così tanto di questi tempi, da rischiarne l’abuso e quindi il luogo comune. Non è questa la sensazione che ha trasmesso Stefano Carloni, presidente dell’A.I.R.P. (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) introducendo la presentazione del Libro Bianco sugli Pneumatici Ricostruiti, giunto alla terza edizione e tenutosi a Roma. Carloni ha ricordato che quando si parla di pneumatici ricostruiti l’immagine che si presenta nella mente di alcuni è condizionata da retaggi del passato, che lo fanno percepire semplicemente come un prodotto a basso costo. La verità è un’altra e l’incontro romano, a cui hanno preso parte istituzioni, politici, Motorizzazione Civile e Ministero dell’Ambiente, Bridgestone e Michelin, giornalisti e, non ultimi, autotrasportatori, è servito a evidenziarla, facendo parlare fatti e numeri. Così si è sottolineato che uno pneumatico ricostruito è un prodotto basato su componenti di prima qualità, come le carcasse, progettate per avere più vite, e che impiega materiali di alta tecnologia e processi omologati con un livello di sofisticazione tecnologica molto elevato. L’Italia è tradizionalmente in prima fila nella ricerca e nello sviluppo di macchinari, tecnologie e metodologie, inoltre la filiera coinvolge una gamma di soggetti molto ampia, tra cui piccoli e medi ricostruttori e produttori di materiali e attrezzature per la ricostruzione, tessuto imprenditoriale che rappresenta una tipicità italiana e un prezioso patrimonio culturale, tecnico e professionale. Parlando di “ricostruito” il segmento dell´autocarro occupa la quasi totalità del mercato. Il mondo dell’autotrasporto ha un legame stretto e di lunga data con l’Industria dello pneumatico ricostruito. E in proposito, il mercato del ricostruito in Italia, negli ultimi nove anni, ha perso oltre il 43% nel segmento autocarro. Colpa della crisi, ma anche della crescente concorrenza di prodotti nuovi a basso costo, “usa-e-getta” in quanto non ricostruibili. La ricostruzione consente di prolungare la vita media del prodotto più volte, il tutto ad un costo contenuto e senza perdere in termini di qualità. Secondo i dati AIRP per il solo anno 2015 si parla di una minor spesa di

oltre 69 milioni di euro, calcolata sulla base del delta tra l’acquisto di uno pneumatico nuovo rispetto all’opzione della ricostruzione. Ci sono poi benefici dal punto di vista ambientale a monte ed a valle. Si stima che la ricostruzione abbatta le emissioni di CO2 di circa il 30% rispetto alla produzione di uno pneumatico nuovo, salvando circa il 70% dei materiali originari del pneumatico. Secondo AIRP, l’Italia risparmia ogni anno in media 107 milioni di litri di petrolio ed oltre 30.000 tonnellate di altre materie prime strategiche come gomma naturale e sintetica, nero fumo, fibre tessili, acciaio e rame. I vantaggi a valle sono altrettanto importanti. Il problema dell’impatto sull’ambiente di uno pneumatico a fine vita è molto serio, perché occorre circa un secolo affinché uno pneumatico immesso nell’ambiente si deteriori completamente. In Italia, si producono ogni anno 380.000 tonnellate di pneumatici da smaltire. Ogni anno, grazie alla ricostruzione, è possibile evitare l’immissione di oltre 30.000 tonnellate di pneumatici. Infine la sfida di conciliare sostenibilità economica ed ecologica, impone a livello internazionale il concetto di economia circolare, vale a dire una logica di produzione

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it

La rivista del post vendita - ANNO 2 - n. 12 - agosto/settembre 2016

Magazine specializzato supplemento alla testata Trasportare Oggi in Europa, n. 189 agosto/settembre 2016

Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile di testata: Francesco Oriolo

industriale votata al completo riuso di un prodotto e delle sue componenti, nonché all’azzeramento dei quantitativi di spreco e scarto. Il rischio oggi è che, con il continuo calo delle vendite, questo importante vantaggio si perda e con esso la spinta d’innovazione tecnologica che ha storicamente caratterizzato il comparto, in particolare in Italia. Rinunciare alla ricostruzione significherebbe, infatti, gettar via l´elevato contenuto tecnologico già presente in un moderno pneumatico di qualità e che sarà ancora maggiore nei pneumatici “intelligenti” di domani. Sempre in questo numero continuiamo a parlare di gomme dedicando uno Speciale agli pneumatici invernali che illustra la normativa vigente e presenta l’offerta di mercato disponibile. Troverete poi un ampio reportage della due giorni bolognese sull’Officina 4.0, una lunga chiacchierata col CEO del colosso tedesco degli assali SAF-HOLLAND che propone in Aftermarket l’innovativo prodotto SAF TRAK, presentiamo i tenditori SKF e chiudiamo con una interessante analisi di ANFIA sulle relazioni tra e-commerce e logistica urbana. E considerato il periodo, non può mancare il nostro migliore augurio di buone vacanze a tutti! ●

Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com

Hanno collaborato: Vincent Aino, Goffredo Gualandi,

Casa editrice: Transpoedit S.r.l. - Sede legale: V.le Monza 40 20123 Milano - P.IVA: 07634360965

Si ringrazia per la collaborazione: ANFIA, Politecnico di Torino, ZF

Redazione: redazione@trasportale.it

Reg. Trib. di Milano N. 723/97

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 71


Notiziario

Parola chiave “Versatilità” Dunlop presenta una nuova gamma di pneumatici autocarro

Le prestazioni della nuova gamma stradale Dunlop, concepiti sia per trasporto regionale che per lunghe distanze, in estate e in inverno, offrono alle flotte la certezza di potere affrontare con i loro veicoli qualunque situazione troveranno sulla loro strada. La nuova gamma Dunlop si rivolge a flotte che operano in tutti i settori del trasporto stradale e, oltre al chilometraggio migliorato, garantisce bassi consumi nei trasporti su lunghe distanze. Tale gamma stradale comprende lo pneumatico per asse sterzante SP346, lo pneumatico per asse motore SP446 e quello per rimorchio SP246. “La nuova gamma Dunlop introduce nuovi standard di versatilità, mai raggiunti prima, in quanto assicura un elevato chilometraggio, bassi consumi di carburante e il rispetto dei requisiti invernali nel trasporto regionale e su lunghe distanze” dichiara Antonio Calabretta, Direttore Commerciale Autocarro di Goodyear Dunlop Italia. “Grazie a questi pneumatici, le flotte possono contare su un buon equilibrio fra prestazioni, chilometraggio e bassi consumi, ottimizzando così il loro investimento sui pneumatici e riducendo il Costo Totale di Possesso. La garanzia di elevate prestazioni invernali, inoltre, permette agli operatori di affrontare la stagione fredda con la certezza che i loro veicoli non saranno colti alla sprovvista da condizioni severe imprevedibili. Gli SP346, SP446 e SP246 sono pronti ad affrontare tutte le situazioni che si troveranno davanti”.

Travasiamo i lubrificanti

Pistola contalitri K500

Piusi S.p.A, azienda italiana leader a livello internazionale nelle apparecchiature per il travaso di lubrificanti, carburanti e liquidi, presenta una nuova versione della sua pistola contalitri per olio, K500, prodotto già molto apprezzato dai professionisti della manutenzione dei veicoli. Il nuovo contalitri K500, disponibile sul mercato da 1° luglio, si distingue dal precedente per un vano batterie completamente ridisegnato, oggi integrato all’interno della pistola, che consente una sostituzione più agevole delle batterie stesse, evitando installazioni non corrette, e un miglior collegamento elettrico con la scheda elettronica che gestisce l’erogazione. K500 continua a distinguersi sul mercato per la possibilità di preselezionare la quantità di olio da erogare: è sufficiente impostare sull’ampio display della pistola il valore desiderato e il contalitri blocca l’erogazione al suo raggiungimento. Il beccuccio di erogazione è inoltre inclinabile, per rendere più agevole l’erogazione dell’olio.

Progetto pilota con trasmissione Allison

Novità in casa autoclima Nuovo filtro antibatterico per trasporti speciali

AUTOCLIMA ha annunciato la novità appena resa disponibile ai propri clienti allestitori di ambulanze e trasporto farmaceutico. Si tratta di un filtro antibatterico che, basato sul semplice concetto della fotocatalisi, ha espresso dei risultati eccezionali per garantire a questo genere di veicoli che trasportano umani e cose di trasferirli in un ambiente totalmente esente da cariche batteriche. Il test è stato effettuato impiegando un evaporatore con funzione condizionamento e riscaldamento, modello EH60 (Mistral), avente una capacità frigorifera di 6 kW. E’ già disponibile alla vendita il filtro per un evaporatore con potenza più bassa (4,5 kW), sempre applicato alle ambulanze, modello E40-EH40, mentre a breve sarà anche pronto quello per gli evaporatori di potenza frigorigena più alta, per applicazioni le più svariate. Si può pensare infatti ad altri utilizzi che possono aver bisogno di abbattere non solo la carica batterica, ma anche l’odore che si sviluppa in ambienti saturi di prodotti a forte odore, o di persone.

Autocarro 100% elettrico e aria più pulita Per oltre sei mesi, il Gruppo SCHERM ha utilizzato un trattore portuale Terberg YT202-EV al cento per cento elettrico con un automatico Allison Serie 3000™ per il trasporto di materiale del Gruppo BMW. Rispetto a un veicolo diesel, il Terberg YT202-EV risparmia all’atmosfera circa 12 tonnellate di biossido di carbonio l’anno. Secondo Rainer Zoellner, Responsabile del progetto “e-truck” del Gruppo SCHERM, se il veicolo elettrico continuerà a dimostrare la sua validità fino alla fine del programma pilota di un anno, è probabile che il progetto prosegua. “Il veicolo elettrico completa il servizio in orario e ne siamo pienamente soddisfatti e, fino ad ora, abbiamo avuto solo esperienze positive con la trasmissione Allison”. I gruppi BMW e SCHERM hanno realizzato un investimento a sei cifre nel progetto pilota e questo per una buona ragione. Grazie alla propulsione elettrica, il veicolo genera pressoché zero particolato e opera in maniera molto silenziosa. Inoltre, la trasmissione Allison offre molti vantaggi nel traffico intenso e nelle strade strette di Monaco. L’autocarro automatico da 40 tonnellate fa la spola tra il centro logistico del Gruppo SCHERM e lo stabilimento della BMW, a circa 3 km di distanza, otto volte al giorno durante la settimana lavorativa. “Il camion ha una velocità massima di 40 k/h ma il traffico cittadino rallenta la velocità media,” afferma Zoellner. “La trasmissione Allison dà un aiuto considerevole durante il trasporto perché rende il veicolo semplice da guidare e facile da manovrare. Gli autisti apprezzano particolarmente l’avvio alla partenza, rapido e senza strappi”. 72 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


Alcoa Wheel Products Europe - leader mondiale oltreché europeo per la produzione di ruote in alluminio forgiato per veicoli industriali, rimorchi e autobus - ha annunciato che Andrea Borsari è stato nominato nel ruolo di Fleet Manager per l’Italia. Andrea Borsari ha una grande esperienza nel settore vendite e un forte background tecnico, che ha acquisito nel corso degli ultimi 15 anni nel settore dei pneumatici autocarro (Goodyear). Nel suo nuovo ruolo, Andrea, sarà responsabile dello sviluppo del portafoglio clienti in continua crescita, e contribuirà al successo di Alcoa Wheel Products Europe nella regione. Mr. Chris Edwards, direttore Alcoa vendite per l’Europa occidentale, ha così commentato: “E’ molto emozionate aver aggiunto un nuovo addetto alle vendite in Italia; questo fornirà un livello qualitativamente superiore di servizio alle flotte”.

Goodyear: la scelta corretta

Lo pneumatico impatta su emissione di CO2 dei veicoli

Un largo impiego di pneumatici autocarro con resistenza al rotolamento ottimizzata, come i prodotti della gamma Goodyear FUELMAX, appositamente studiata per ridurre i consumi di carburante, può limitare in modo significativo le emissioni di CO2 dei veicoli di una flotta, consentendo parallelamente anche un importante risparmio economico. I calcoli dimostrano che passando da un pneumatico con classificazione C dell’etichetta europea al pneumatico FUELMAX con classificazione B, un camion standard europeo da 40 tonnellate con rimorchio che percorre 78.000 km all’anno può ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 all’anno di circa 3,2 tonnellate , un valore che per una flotta di 100 mezzi diventerebbe pari a circa 320 tonnellate di CO2. “Le emissioni di biossido di carbonio sono collegate direttamente ai consumi di carburante,” afferma Antonio Calabretta, Direttore Commerciale Autocarro di Goodyear Dunlop Italia. “Una delle principali aree di intervento nel nostro lavoro di sviluppo è la riduzione della resistenza al rotolamento, da cui conseguono una riduzione delle spese in carburante per i nostri clienti e minori emissioni nell’ambiente. Grazie all’introduzione dell’etichetta europea del pneumatico nel 2012, le flotte oggi possono identificare facilmente i pneumatici più efficienti e ridurre la loro impronta sull’ambiente, riducendo al contempo il costo al chilometro, con risparmi annuali di oltre €1.300 per ciascun veicolo”.

AL-KO KOBER Ricambi certificati

É sempre più evidente in Europa il problema dei ricambi non originali, di dubbia provenienza, costruiti con materiali non selezionati e, talvolta, di scarsa qualità. AL-KO, schierata in prima linea nel combattere questo fenomeno, ha realizzato a tutela dell’utente finale un pratico vademecum dei propri ricambi e accessori originali per renderli facilmente identificabili per codice e tipologia. Il libretto contiene anche alcuni consigli utili per quanto riguarda il carico e la gestione del rimorchio industriale, commerciale e ad uso ricreativo come le caravan. Presso il centro di assistenza AL-KO di Verona vengono sempre e solo utilizzati ricambi e accessori originali per assicurare ai clienti la massima affidabilità e durata nel tempo. Il vademecum è in distribuzione in formato cartaceo presso i rivenditori, in formato digitale sul sito di www.al-ko.it o facendo richiesta direttamente ad AL-KO.

acitoinox vince un concorso di bellezza

Volvo FH16 allestito con un kit ad hoc

Antohi Adrian, autista rumeno di Costanza, ha vinto, con il suo Volvo FH16 by ACITOINOX, il secondo premio al T Festival, in Romania. In particolare, l’allestimento completo, è stato ottenuto con il nuovissimo kit studiato e realizzato da ACITOINOX proprio per il pesante svedese e denominato “FH4”. Il kit è composto dal rivestimento dello spoiler posteriore, dal rivestimento e dalla protezione dei gradini della cabina, dal rivestimento dei gradini della carena, dalla fascia parasole, dalle applicazioni per il retrocabina, dalle applicazioni per il parafango “3S”, dalla coppia di cornici per gli specchi, dai fanali posteriori, dai portapresette e, infine, dai profili laterali.

web News

Alcoa annuncia il nuovo Fleet Manager per l’Italia Ben arrivato Andrea Borsari!

Link utili scelti per voi

www.emporiodelcarrozziere.com

Emporio del carrozziere è un’azienda nata nel 1977, specializzata nella commercializzazione di ricambi per veicoli industriali e commerciali. Il sito attivo dal 2007 e rinnovato nel 2012, è una vetrina interattiva, dove il cliente può consultare un catalogo online, prendere contatti col magazzino, acquistare i ricambi e ricevere il materiale tramite una spedizione con corriere.

www.ricambiperauto.it

Innovativo motore di ricerca attivo da 4 anni, che permette di effettuare compravendite fra operatori del settore ricambi auto e truck e acquirenti. Gli utenti possono compilare un modulo di richiesta ricambio che in tempo reale giunge a tutti i venditori affiliati al network.

www.cospel.it

COS.PEL da oltre 20 anni è specializzata nella realizzazione di parti di carrozzeria per veicoli industriali. Oltre 2.000 prodotti sempre disponibili e perfettamente intercambiabili con gli originali. La gamma di componenti per tutte le case costruttrici europee viene costantemente aggiornata. TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 73


Speciale pneumatici

Pronti all’

In inverno aumenta il disagio sulle strade e gli pneumatici diventano fondamentali per la sicurezza del trasporto, dei trasportatori e di chi è sulla strada. TOE-AFTEMARKET dedica uno speciale a questo importante componente, illustrando le prescrizioni legislative e l’offerta dedicata delle maggiori case costruttrici presenti sul mercato italiano

P

di Francesco Oriolo

arlare di neve in pieno agosto può sembrare strano, ma l’inverno non è poi così lontano, soprattutto se bisogna preparare i propri veicoli ad esso. Con l’approssimarsi della brutta stagione diventa importante la necessità di montare pneumatici adeguati alle condizioni delle strade, peggiorate dagli eventi atmosferici e in particolare per le precipitazioni nevose. In proposito la Legge 29 luglio 2010 n. 120 “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”, che ha modificato 74 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

l’articolo 6 del Codice della Strada (“Regolamentazione della circolazione fuori dei centri abitati”), ha disposto che “l’ente proprietario della strada può, […], prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o

pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”. In seguito, e per uniformare il periodo in cui vige l’obbligo tra i vari enti proprietari della strada, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la direttiva n. 1580


inverno

MARCATURA DEGLI PNEUMATICI INVERNALI “Secondo la legislazione vigente che a livello europeo fa tuttora riferimento alla Direttiva 92/23/CEE, in vigore sino a novembre 2017, relativa ai pneumatici e loro impiego – spiega l’ingegner Gian Maurizio Rodella, esperto di omologazioni e direttore CUNA (Commissione Tecnica di Unificazione nell’Autoveicolo) - che definisce le categorie di impiego, lo ’pneumatico di tipo neve’ viene definito come quello che garantisce su fango e nella neve fresca o bagnata un comportamento migliore di quello di tipo stradale, basato su autocertificazione del fabbricante e senza imposizione di livelli minimi di prestazioni e test relativi”. Come detto nel gennaio 2013 il Ministero Trasporti ha emanato una “direttiva” agli enti proprietari delle strade al fine di uniformare contenuti e date di applicazione delle “ordinanze neve” che si sono diffuse negli ultimi anni in cui si conferma che la marcatura richiesta è quella M+S (Mud+Snow), almeno per le ruote motrici. “Va rilevato – precisa Rodella - che per l’autocarro, da oltre vent’anni tutti i veicoli medio pesanti escono già all’origine equipaggiati con pneumatici ‘trattivi’ che comportano anche la marcatura M+S, mentre una marcatura introdotta negli ultimi anni da parte dei fabbricanti, derivante da uno standard americano, è il 3PMSF (three peaks mountain snow flake), le tre montagnette con il fiocco di neve”. Tale marcatura è ora stata introdotta nel Regolamento UNECE 117, relativo alle caratteristiche di omologazione, che affianca alla marcatura M+S, sempre esistente per i pneumatici da neve, identificando una nuova categoria : “severe snow conditions”, cioè per condizioni di neve impegnative, ma non riveste per ora carattere di obbligo legislativo. “In futuro” – conclude Rodella – “e precisamente dal 2018 avremo quindi due tipologie di pneumatici da neve omologati, marcati solo M+S, ad aderenza migliorata su neve e marcati 3PMSF, per condizioni di neve impegnative”. L’OFFERTA DI MERCATO

del 16 gennaio 2013 sulla circolazione stradale in periodo invernale e in caso di emergenza neve, ha definito il periodo di obbligo compreso tra il 15 novembre ed il 15 aprile, con la possibilità, per particolari casi, di un’estensione temporale diver-

sa su strade o tratti di esse in condizioni particolari, come per esempio strade di montagna a quote particolarmente alte, dove la neve od il ghiaccio permangono sulla strada per un periodo di tempo superiore a quello previsto dalla norma.

Se la normativa ci spiega che la marcatura M+S, è attualmente e resterà in futuro una marcatura ammessa anche se non correlata per legge ad una soglia minima di prestazioni in condizioni invernali e la marcatura 3PMSF è destinata a diventare un simbolo di performance eccellente in inverno, abbiamo interpellato le maggiori case costruttrici per avere una panoramica su offerta e caratteristiche dei prodotti proposti al mercato. TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 75


Speciale pneumatici DUNLOP Dunlop ha lanciato una nuova gamma di pneumatici autocarro che comprende il pneumatico per asse sterzante SP346, lo pneumatico per asse motore SP446 e quello per rimorchio SP246. I dati forniti dal Costruttore affermano che questi prodotti offrono un chilometraggio migliorato fino al 10%, una maggiore efficienza nei consumi rispetto ai predecessori e assicurano anche elevate prestazioni invernali. I nuovi Dunlop espongono il simbolo “snow flake” sugli pneumatici per asse sterzante e per asse motore e la marcatura M+S su tutti gli pneumatici. Il nuovo pneumatico per asse sterzante Dunlop SP346 offre un chilometraggio più elevato e consumi di carburante ridotti rispetto al suo predecessore - l’SP344 - oltre a un eccellente comportamento e controllo in tutte le condizioni. L’innovativo disegno del battistrada riporta il simbolo “snow flake”, per gli pneumatici autocarro da neve, e la marcatura M+S. Le lamelle, più profonde di quelle dell’SP344, hanno un ruolo fondamentale perché aumentano la flessibilità dei tasselli permettendo un migliore compattamento della neve. Il disegno delle lamelle e la loro distribuzione sono stati progettati, inoltre, per ridurre l’usura e offrire un’elevata aderenza sul bagnato. Per ottimizzare il

DUNLOP SP446

funzionamento del veicolo, quando è necessaria una maggiore capacità di carico, il nuovo pneumatico per asse sterzante Dunlop SP346, in alcune misure, viene offerto anche nelle versioni High Load.

Lo pneumatico per asse sterzante aiuta a compensare i maggiori carichi sugli assi anteriori dovuti a equipaggiamenti supplementari, come richiesto dalle norme Euro 6. Alla stregua dello pneumatico per asse sterzante, il nuovo Dunlop SP446 per asse motore offre un maggiore chilometraggio e un consumo di carburante ridotto rispetto al suo predecessore, l’SP444. Caratteristica chiave di questo nuovo prodotto è la forma a ‘goccia di pioggia’ della base delle lamelle. Questo speciale disegno aiuta a rispettare i requisiti M+S e “snow flake” e contemporaneamente riduce la pressione intorno alla parte inferiore delle lamelle e garantisce una maggiore robustezza in condizioni di trasporto regionale. La dimensione dei tasselli e l’ampiezza delle scanalature sono progettate per distribuire la rigidità del battistrada al fine di aumentare il chilometraggio e l’aderenza in condizioni di bagnato. Un’altra caratteristica è la nuova Tecnologia a Doppio Strato. Lo strato esterno del battistrada è molto resistente all’abrasione, mentre lo strato interno riduce la resistenza al rotolamento grazie alle sue proprietà di bassa isteresi. Ciò permette di aumentare il chilometraggio e di risparmiare carburante durante tutta la vita del battistrada. Il disegno a V del battistrada permette ai tasselli di entrare gradualmente nell’impronta a terra, contribuendo a ridurre la rumorosità e aumentare il chilometraggio. Al pari dello pneumatico per asse sterzante, l’SP446 per asse motore offre un elevato livello di aderenza in tutto l’arco della sua vita, fino a quando sarà pronto per la ricostruzione. E in proposito, i ricostruiti a caldo premium Dunlop TreadMax completano l’offerta e vengono proposti per ora nella configurazione dei ricostruiti a caldo premium Dunlop TreadMax SP446 che saranno seguiti nel corso dell’anno dai Dunlop TreadMax SP246. goodyear

76 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Goodyear propone la gamma degli pneumatici invernali ULTRA GRIP MAX dotati di marcatura M+S e concepiti specificatamente per affrontare le tipiche condizioni invernali: pioggia, neve sciolta, ghiaccio, fango e basse temperature. L’intera gamma è dotata anche del simbolo “snow flake”, la montagna a 3 picchi con fiocco di neve. I prodotti della gamma Ultra Grip Max sono stati sviluppati per migliorare le (segue a pag.78)


TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 77


Speciale pneumatici (continua da pag.76) prestazioni e offrire controllo ottimale durante la stagione fredda, aumentando i livelli di aderenza e trazione sulla neve. La gamma comprende gli pneumatici per asse sterzante ULTRA GRIP MAX S, che offrono una trazione sulla neve migliorata del 5% rispetto al predecessore con stesso chilometraggio, e gli pneumatici per asse motore ULTRA GRIP MAX D, che garantiscono un chilometraggio superiore fino al 15% rispetto al predecessore e, anche quando sono usurati al 50%, continuano a soddisfare i requisiti della marcatura “snow flake”. Entrambi inoltre assicurano una maggiore aderenza rispetto al modello precedente: 30% in più il primo e 40% il secondo. Le performance di questa gamma sono rese possibili grazie all’IntelliMax Block Technology e alla IntelliMax Edge Technology, che offrono una maggiore aderenza per tutta la durata di vita del pneumatico. Anche per per il rimorchio, Goodyear propone l’ULTRA GRIP MAX T, anch’esso dotato di marcature M+S e “snow flake” e in grado di assicurare elevata aderenza, soprattutto sulle strade ghiacciate e innevate. Giti Tire ha inoltre lanciato ufficialmente a Essen 2016, il GT Radial Maxmiler WT2, uno pneumatico studiato appositamente per il mercato Lo pneumatico GT Radial con marcatura in- invernale del trasporto leggero, presentando vernale, il GSW226, presenta tre nuove misure allo stesso tempo, ha presentato l’intera gamspecifiche per pullman, camion e mezzi sparma europea del segmento gisale che devono soddisfare le norme invettura e trasporto legvernali trans-europee. Marcato sia “three gero. Il Maxmiler WT2 peak mountain snowflake” (montasarà disponibile a gna a tre punte con fiocco di neve) sia partire dall’autunno M+S, lo pneumatico per asse sterzan2016 in 22 refete e trattivo è disponibile nelle misurenze con cerchi re 315/70R22.5, 315/80R22.5 e da 14”-16”, co385/55R22.5. Gli indici di carico vadici di velocità riano da 152/148M a 158 L (160J). Q-T e indici di Le nuove misure si affiancano alla carico da 88/86 385/65R22.5, già presente sul a 121/120. mercato e ha riscosso successo Test indipendenti tra gli autotrasportatori su lunghe assegnano copercorrenze. dice B a tutta la GSW226 garantisce performance di gamma per adeGT grado molto elevato in condizioni inrenza sul bagnato GSW226 vernali rigide che comprendono neve, e codici C-E in resighiaccio e asfalto umido. È progettato stenza al rotolamento. con una scanalatura a spalla larga che assiI test effettuati ad Ivalo mocura un handling ottimale e una grande stabilità, strano un notevole miglioramento delle oltre ad una mescola evoluta per un alto poten- prestazioni di frenata sia sul bagnato che ziale di chilometraggio. sul terreno asciutto rispetto al modello Gli altri prodotti GT Radial del segmento per precedente (Maxmiler WT) e agli pneutrasporto pesante che riportano il simbolo matici di altri due brand di produttori lea3PMSF sono il GT629 per asse trattivo a lun- der. L’azienda di Singapore ha inoltre reso ga percorrenza, specifico per pullman e auto- pubblico che il brand Giti arriva in Europa bus, il GT659+ e il GDR621 per asse trattivo con un’ampia gamma subentrando a GT a media percorrenza. Radial nella divisione europea Truck and Tutti i nuovi prodotti GT Radial per mezzi pe- Bus. Giti Tire ha così lanciato il proprio santi sono il risultato dell’avanzato program- brand di punta Giti nella divisione autocarro ma di test e valutazione dell’azienda, con oltre europea. Questa iniziativa di carattere stra1.000 test sul campo in tutta Europa e tutte le tegico, che vedrà subentrare il brand Giti a carcasse sono progettate per la ricostruzione quello GT Radial attraverso un mix di pneumasia “a caldo” che “a freddo”. tici nuovi e il trasferimento al nuovo marchio GT RADIAL TRUCK AND BUS

78 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

dei prodotti esistenti di maggiore successo, avrà effetto immediato e sarà implementato entro la fine del 2017. Giti Tire è il quinto produttore di pneumatici per mezzi pesanti a livello mondiale ed opera in più di 130 mercati con contratti OE in ogni continente. La decisione è stata presa per aumentare la conoscenza del brand e della gamma Giti, con il fine di creare un’unica piattaforma globale e snellire il processo di sviluppo produttivo. (segue a pag.80)

GT MAX WT2 30


Qualunque sia la distanza che devi percorrere, la qualità del viaggio dipende anche dalla scelta dei giusti pneumatici.

TRUCK TIRES

I TUOI PNEUMATICI DI QUALITÀ

GT Radial offre un’ampia gamma di prodotti studiati per ogni specifica esigenza e tipo di percorrenza. Per il trasporto stradale di merci e persone i pneumatici GT Radial sono appositamente studiati per massimizzare le prestazioni e soddisfare le esigenze delle flotte moderne.

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 79


Speciale pneumatici (continua da pag.78) Daria Sala Della Cuna, TBR Sales & Marketing Director Europe di Giti Tire, ha dichiarato: “Questo è un passo estremamente emozionante, da cui trarranno un significativo vantaggio soprattutto i consumatori finali e i distributori nel mercato europeo. Lo sviluppo degli pneumatici TBR è un processo lungo, perciò essere in grado di convogliare questi sforzi su un ridotto numero di brand, restando sicuri che i prodotti rispondano alle richieste operative e legislative dell’Europa e degli altri mercati, significa portare sul mercato tecnologie all’avanguardia molto più velocemente. Anche gli pneumatici Giti adesso sono montati in tutto il mondo da produttori OEM nei settori truck, rimorchio ed autovettura e, visto che l’esportazione di questi veicoli continua a crescere, anche i ricambi devono essere disponibili in maniera equivalente a livello globale.” L’introduzione dei prodotti a marchio Giti nei singoli paesi europei sarà attuata in modo da integrare le esigenze di mercato con quelle produttive.

a piena profondità. Infine a un sempre maggiore rispetto dell’ ambiente si punta attraverso una migliore economia in termini di carburante e di materie prime grazie alla riscolpitura ed alla ricostruzione. Con il Michelin X® MULTI™ WINTER Z si realizza una riduzione degli spazi di frenata su suolo ghiacciato del 5% e una aderenza e tenuta di strada migliorate anche con la pioggia, in particolare nelle curve. Anche in questo Michelin caso fondamentale l’apX Multi Winter Z 295 80 R22 porto delle lamelle a doppia onda, a piena profondità che conferiscono aderenza su bagnato e neve per tutta la vita dello pneumatico, grazie alla loro struttura tridimensionale e autobloccante che permette una maggiore rigidità dei tasselli e quindi un elevato rendimento chilometrico. Tutti gli pneumatici sono, inoltre, fabbricati nel rispetto delle norme ambientali ISO 14001.

del ricostruito a caldo con l’introduzione della nuova misura Novatread TW:01 295/80 R22.5 per il segmento Winter. Novatread infatti è la linea degli pneumatici Pirelli interamente ricostruita a caldo, ideale per chi cerca prestazioni comparabili a quelle degli pneumatici nuovi e a prezzi assolutamente vantaggiosi, garantendo qualità ed efficienza oltre la prima vita dello pneumatico. A fianco della ricostruzione a caldo, Pirelli propone sia la fascia che l´anello TW:01 nella sua linea di ricostruzione a freddo Novateck. YOKOHAMA

Yokohama propone sul mercato Truck uno pneumatico invernale pensato per lunghi viaggi, in condizioni climatiche ed atmosferiHankook per il trache spesso difficili ed impervie, che costituisporto pesante offre lo sca un dispositivo per la guida performante pneumatico DW06 per e sicuro. Si tratta dello Yokohama SY397, pirelli l’asse motore, sottolil’invernale destinato ad equipaggiare l’asneandone le prestazioni Gli pneumatici invernali della se posteriore dei truck. Il disegno battistradi frenata e aderenza Serie :01 Pirelli (FW:01 e TW:01) da di questo pneumatico è molto ampio e grazie alle lamelle 3D, al sono stati progettati per garan- profondo, tale da espellere al meglio acqua design a zigzag a 5 scatire trattività, tenuta su strada e e neve in condizioni atmosferiche potenzialnalature e al numero eleridotti spazi di frenata anche su mente pericolose. La spalla semi-arrotondata Hankook vato di giunti e avvallamenti. strade fortemente innevate e con- dell’SY397, grazie ad un‘usura regolare, gaDW06 Per il costruttore questo dizioni metereologiche critiche. La rantisce un’ottima resa chilometrica, senza pneumatico impedisce sacrificare le performance dello mescola di ultima generazione un’usura disomogenea e offre pneumatico e la stabilità del e gli innovativi disegni battistraun’elevata prestazione chilometrica. Il partico- da, consente alla linea W:01 di mezzo durante la guida. Il lare disegno dello pneumatico presenta uno assicurare standard di sicudisegno battistrada viene schema a 5 scanalature e tali scanalatura sono rezza elevati e riduzione dei definito “multi-lamellare”, di tipo a zigzag. La combinazione a zigzag e le consumi. La fitta lamellatucaratterizzato cioè da una 5 scanalature sono in grado di offrire una mi- ra del disegno battistrada, serie di lamellature e di gliore trazione in condizioni di neve e ghiaccio. favorisce la “cattura della scanalature atte ad un efficace e continuo scaneve” e quindi eccellente MICHELIN ricamento dell’acqua e aderenza, stabilità e predella neve. cisione di guida. Grazie Anche Michelin punta su economia, scurez- alla ridotta mobilità dei Lo pneumatico garanza ed ecologia, testimoniate da test inter- tasselli battistrada viene tisce così un’eccellente ni. Con la serie X® MULTI™ WINTER T limitata la resistenza al tenuta di strada sul bauna maggiore economia viene perseguita rotolamento e quindi il gnato, sia che si tratti di attraverso il nuovo materiale CAR BION™, consumo carburante e fondi innevati o ghiacche permette di massimizzare la durata la conseguente emissiociati, sia che si guidi chilometrica grazie ad una migliore resi- ne di CO). Regolarità di su di un velo d’acqua. stenza alle abrasioni, spalle massicce che usura e resa chilometriL’innovativa tecnolomigliorano la resistenza alle torsioni e la tela ca sono assicurati invece gia utilizzata dalla Casa carcassa rinforzata rispetto allo pneumati- dalla spalla ribassata che giapponese per la proco Michelin 5/65R22.5 XTE 3 (+7% di fili favorisce un’ottimale distriduzione di questo modelYokohama Truck SY397 metallici). Quanto alla sicurezza la Casa buzione della pressione al lo di pneumatico ha dato francese punta sull’ etichettatura Wet suolo. Inoltre Pirelli propone vita a nervature e lamellaGrip A, la marcatura 3MPSF e le lamelle un ampliamento della gamma ture denominate “ISC”. ● HANKOOK

80 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI


transpolesana

Officine

La connessione aiuta Nel mondo dei trasporti il satellitare professionale rappresenta uno strumento indispensabile che contribuisce alla gestione ottimale dei veicoli. Tracker permette anche un consistente risparmio dei consumi e con l’installatore giusto il gioco è fatto

costantemente in crescita, con parametri sempre più dettagliati e soprattutto in tempo reale; si pensi ad esempio al posizionamento dei mezzi esattamente sulla carreggiata, al chilometraggio percorso, ai tempi di guida e di riposo, all’identificazione dell’autista tramite tachigrafo ed allo scarico dati (legale) da remoto dello stesso, fino ad arrivare ad una lettura completa di tutti i parametri motore.

S di Federica Lugaresi

iamo sempre più connessi e la tecnologia avanza rapidamente. I sistemi di tracciamento satellitare sono diventati uno strumento fondamentale per tutte le aziende di trasporto e di distribuzione e, come recita lo spin-off di Tracker, rappresentano “il miglior modo per gestire efficacemente i tuoi mezzi”. Praticamente indispensabili per una corretta e profittevole gestione dell’azienda. Con il progredire della tecnologia presente sui veicoli e dei dispositivi di bordo, le piattaforme come Tracker.it offrono ai gestori delle flotte una mole di dati

L’importanza dell’installatore Gli ultimi anni hanno inevitabilmente imposto una profonda evoluzione del personale che si occupava delle operazioni di installazione, traghettando il ruolo di elettrauto di mezzi pesanti a quello di tecnico specializzato con solide basi di elettronica ed informatica. La Transpolesana Service ricopre ampiamente queste esigenze puntando su elevate competenze tecniche. Si tratta di una realtà giovane e dinamica in continua evoluzione, grazie all’esperienza acquisita negli anni nel settore dei veicoli industriali dal titolare Davide Buniotto. Nel 2014 è stata inaugurata la nuova sede che copre un’area di 2.000 mq dedicati all’officina più 200 mq all’attività amministrativa/gestionale. Assolutamente strategica l’ubicazione: posizionata sulla SS434 al Km 33 direzione sud (uscita Cerea),

linea di collegamento per la bassa pianura Padana con le più importanti arterie di traffico del Nord-Est (A31-A22-A13). Stiamo parlando di un’officina multimarca, specializzata nella riparazione meccanica ed elettrica di veicoli industriali pesanti, medi e leggeri e, ovviamente, installatore autorizzato di sistemi di controllo “Tracker” per la localizzazione veicoli, verifica soste e percorsi effettuati, scambio messaggi ed ordini di viaggio, controllo del trattore e del rimorchio, notifiche in tempo reale su furti carburante, monitoraggio rimorchi frigo. Sistema di monitoraggio, acquisito fondamentalmente come strumento di lavoro da clienti che operano in vari settori quali logistica, trasporti e grande distribuzione. Oltre alle manutenzioni ordinarie e straordinarie vengono eseguite anche diagnostiche accurate grazie alla dotazione di tester all’avanguardia ed offerta, e una tempestiva assistenza di soccorso stradale grazie ad una attrezzata officina mobile. La Transpolesana Service è anche centro autorizzato dal 2012 per l’installazione di tachigrafi digitali e per le rimappature centraline motori, nonché centro autorizzato per la revisione periodica di legge, su banco rulli, alla presenza degli incaricati della MTC di Verona. Fiore all’occhiello di questo installatore Tracker sono la rapidità e l’efficienza garantite da un magazzino fornito, da un’officina dotata di ampia strumentazione e da uno staff tecnico attento, esperto ed altamente specializzato. Un’azienda che dimostra, nel quotidiano, prioritaria attenzione alle necessità del cliente che sono, da sempre, stimolo per il continuo miglioramento dell’attività, della qualificazione del personale e dei servizi offerti. ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 81


Tecnologia

SAF-Holland

spinta

Il colosso tedesco degli assali oggi si rivolge al mercato aftermarket con un prodotto innovativo. SAF TRAK, il motore idraulico per gli assi trainati in grado di contrastare le situazioni difficili di Luca Barassi

P

arlare di trasporto senza parlare di SAF-HOLLAND è come raccontare una storia di mare senza descriverne i suoi colori e la sua flora e fauna. Mentre chi costruisce cabine e rimorchi si concentra – anche - sul confort e sull’estetica per accondiscendere alle esigenze dei professionisti del trasporto, SAF-HOLLAND si preoccupa unicamente della tecnologia che sta sotto il mezzo con due must: qualità e sicurezza. 18 stabilimenti in tutto il mondo, infatti, costruiscono una gamma vastissima di componenti

dedicati ai trattori stradali, al trainato e ai bus, ma dove gli assali sono sicuramente il prodotto di punta, con oltre 240 mila pezzi prodotti nel 2015. Come è ovvio, la specificità del trasporto è diversa per ogni area geografica, se non per ogni Paese e, di conseguenza, le fabbriche producono localmente articoli adatti al mercato di riferimento. Insomma, un vero e proprio colosso della componentistica automotive e, in

particolare, per il mondo commerciale e industriale in cui, tra l’altro, il mercato aftermarket oggi rappresenta oltre il 25 per cento del fatturato. “In due anni il business specifico è raddoppiato”

82 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

conferma Alexander Geis, oggi presidente EMEA e India di SAF-HOLLAND, ma fino a poco fa responsabile proprio del settore non legato al primo equipaggiamento. Innovazione idraulica Un motore senza un motore. Ovvero un sistema idraulico in grado di generare energia


senza sforzo

e coppia sugli assi trainati sfruttando il motore del trattore. Quindi nessun serbatoio aggiuntivo, poca manutenzione e poco peso in più per non gravare sulla tara. Questo è SAF TRAK, la soluzione che permette di uscire da situazioni critiche sia stradali che off road, causate dall’eccessivo carico, da una pendenza impegnativa o da un selciato sconnesso. Insomma, SAF TRAK

mette il “turbo” al rimorchio. Come? È semplice (si fa per dire): l’impianto idraulico del veicolo viene allungato, facendo in modo che, premendo un pulsante in cabina, si azioni il sistema di ganasce che imprimono alle ruote una maggiore forza e aderenza al terreno. Tale meccanismo meccanico viene alimentato, appunto, dal liquido frenante che viene implementato nell’impianto.

Peso aggiuntivo? Poco più di 150 chilogrammi, ma il suo valore è enorme in caso di necessità. SAF TRAK è ottimizzato per rimorchi standard da 9 tonnellate che viaggiano su strada e fuoristrada, in particolare per ribaltabili e scarrabili operanti in ambito edile o discariche. Come detto, quando è necessaria l’unità ausiliaria, il driver si attiva

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 83


dal trattore con la semplice pressione di un pulsante. Il sistema riconosce automaticamente il senso di marcia e passa automaticamente in modalità stand-by quando si frena o quando viene superata una velocità predefinita. Il motore ad azionamento

idraulico è di lunga durata e bassa manutenzione. “SAF TRAK è un investimento redditizio: esso consente carichi più elevati e sarà ancora efficiente dopo la vita del trattore: un investimento, in altre parole, che paga sicuramente”,

spiega Vincent Koel, Europe Director flotte di SAF-HOLLAND. Altro aspetto importante è che il sistema può essere montato anche su un rimorchio già su strada e non necessariamente in fase di costruzione, ed anche su qualsiasi marca di assale.

DETLEF BORGHARDT, Un giorno con... Trascorrere un’intera giornata con un uomo che gestisce un giro d’affari di oltre un miliardo di euro all’anno, non capita tutti i giorni. Soprattutto se si tratta di un uomo estremamente informale e che mette a proprio agio i propri interlocutori come Detlef Borghardt, da cinque anni alla guida del gruppo tedesco che, in cinque continenti è leader nella produzione di una vastissima gamma di componenti per camion e bus. “Enunciare tutti i prodotti che abbiamo in catalogo – esordisce Borghardt – sarebbe impossibile in un lasso di tempo sostenibile. Semplificando le cose possiamo dire che costruiamo componenti per trattori stradali, offroad, rimorchi e

84 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Ceo Saf-Holland Gmbh

semirimorchi e autobus e le macro business unit sono: gli assali (inclusi i sistemi frenanti, cuscinetti, mozzi e sospensioni) che rappresentano circa il 40 per cento del business,

ralle e sistemi di sollevamento per il 4/5 per cento e gli altri componenti della catena cinematica e della struttura dei veicoli per circa il 20 per cento del fatturato”. Un articolato sistema di prodotti dove l’aspetto tecnologico è importantissimo e, per questo motivo, il servizio che deve essere dato al cliente è strategico. “Il servizio – continua il nostro interlocutore - si basa su tre pilastri: prima di tutto la risoluzione dei problemi nel minor tempo possibile. Il nostro business è B2B e pertanto non è ammissibile che il cliente abbia un fermo macchina prolungato. Il tempo è denaro”. Una priorità che viene garantita attraverso una struttura interna specifica per ogni Paese, in modo che l’autista, l’autotrasportatore o il gestore della flotta in difficoltà possa parlare la propria lingua e avere riferimenti chiari e a lui congeniali. Naturalmente 24 ore su 24. In Italia, dunque ci sarà un numero di telefono italiano, un operatore italiano, una rete di assistenza italiana.


Nuovi media e nuovi canali “Secondo punto strategico del nostro servizio al cliente è, ormai da alcuni anni, Internet. Attraverso il sito e già dalla home page, l’utente deve essere in grado di avere la maggior parte delle risposte che sta cercando, sia commerciali che di supporto. In modo semplice e immediato. Si tratta di una piccola rivoluzione avvenuta negli ultimi anni e che riguarda anche la nostra comunicazione”. Fino ad ora abbiamo parlato di due punti della strategia di servizio di SAF-HOLLAND, ma ne esiste un terzo, non meno importante. “Esatto – completa il manager tedesco – sono i tempi di consegna e la distribuzione. Abbiamo fatto di questo aspetto un punto fondamentale perché, ancora una volta, parliamo al professionista che ha bisogno di lavorare e non deve aspettare lunghi mesi per poterlo fare con i nostri prodotti. Inoltre, è importante adattarsi alle sue esigenze, in termini di modalità di consegna perché spesso il nostro cliente non è organizzato come una grande azienda. Oggi siamo in grado di non dire mai di no ad un nostro cliente. Questo sicuramente costa, ma va fatto!”. Qualità e sicurezza Ciò che sicuramente ha un costo è garantire gli elevati standard di sicurezza e qualità che oggi offre SAF-HOLLAND in tutte le aree geografiche da essa coperte.

“È stato un lavoro faticoso e costoso – spiega Borghardt – e che sicuramente non è finito. Ci sono aree, come la Cina o l’Africa, in cui non c’è mai stata la cultura dell’eccellenza e ci sono voluti cinque, a volte dieci anni per ottenere i risultati che ci siamo prefissi”. 18 siti produttivi per ogni area commerciale in cui tutto il processo di sviluppo e costruzione viene fatto con riguardo ai Paesi in cui ci si trova, ma tenendo in comune, appunto la qualità e la sicurezza dei prodotti. È questo il difficile risultato ottenuto da Detlef Borghardt e dal top managment che oggi porta avanti il gruppo industriale in tutto il mondo, ovvero il CFO Wilfried Treples e i presidenti dei macro mercati EMEA/ India, Alexander Geis, e delle Americhe, Steffen Schewerda, mentre per la Cina, l’Estremo oriente e l’Australia è sempre Borghardt a tenere ad interim la responsabilità del mercato. Il sistema idraulico SAF TRAK azionato dal pulsante in cabina

L’Italia nuova frontiera di conquista “Qui – ammette Detlef Borghardt – non siamo leader, come nel resto d’Europa e USA per esempio. La domanda è se lo saremo? Sì, certamente e in poco tempo. Questo deve essere chiaro”. Altrettanto chiara è la strategia con la quale si vuole arrivare a questo obiettivo: prima di tutto aumentare la gamma di prodotti per il nostro Paese, e un assaggio di questo lo si potrà vedere al prossimo IAA di Hannover, dove SAF-HOLLAND sarà protagonista. “L’altro aspetto importante è di tipo commerciale. In Italia non si è mai lavorato con particolare attenzione sulle flotte. Questo è ciò che stiamo facendo da qualche mese a questa parte, con una nuova struttura che parte dal nuovo direttore generale di SAF-HOLLAND Italia, ovvero Cristiano Sturaro”. Hannover è sicuramente il punto di riferimento fieristico del nostro settore a livello europeo, e forse mondiale, ma in Italia abbiamo un Salone storico che, per il nostro mercato è strategico, il Transpotec Logitec di Verona che, tra l’altro, nel 2017 si svolgerà in contemporanea al Samoter, salone di riferimento per il movimento terra. “Infatti noi saremo presenti, con un format riconoscibile in quanto replicato in tutti i Saloni e gli eventi internazionali. Sarà l’occasione per far conoscere alle flotte italiane i nuovi prodotti messi a listino, tra cui il SAF TRAK, grande novità presentata quest’anno al Bauma. La nostra presenza a Verona, in grande stile, testimonierà l’attenzione e quanto intendiamo investire in Italia”. 

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 85


Eventi

Autopromotec

il futuro può attendere,

ma non troppo

Gli Stati Generali di Autopromotec – Officina 4.0 hanno fatto il punto sull’impatto dell’internet delle cose nel settore riparativo e dell’Aftermarket. Gli scenari convergono su una nuova rivoluzione industriale che coinvolgerà tutto il settore. Quando? Presto e comunque meglio non farsi trovare impreparati

U di Francesco Oriolo

na due giorni visionaria, immaginifica, ma nel contempo pragmatica e concreta, quella svoltasi a Bologna in occasione degli Stati Generali Autopromotec Conference – Officina 4.0, contenitore dii scenari estremi, al fianco di una quotidianità che profuma già molto di futuro. Simbolica anche la scelta della location l’Opificio Golinelli, sede dell’omonima Fondazione Golinelli, che è adiacente all’area industriale di circa 3 ettari occupata fino al 2008 dalla Società Fonderie Sabiem. La struttura integra il recupero urbanistico di un antico opificio in un’ambiente assolutamente contemporaneo, ricco di spazi e di luce, costruendo un ponte ideale tra la cultura materiale del ‘900 e i saperi attuali, sempre più condivisi, virali e veloci. Il futuro e la connettività Gli Stati Generali 2016 sono nati da una “esigenza espressa da partner, operatori, espositori che nell’anno in cui non si tiene il Salone, sentono la necessità di fare il punto sulla rapida e complessa rivoluzione che sta interessando il comparto”. Infatti dopo i saluti di rito, i primi due interventi di scenario, affidati rispettivamente al professor Carlo Ratti, del Massachusetts Institue 86 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

of Technology di Boston, il famoso MIT, e al professor Dipak R. Pant dell’Università Carlo Cattaneo, hanno mostrato differenti modi di interpretare il futuro. Ratti ha letteralmente trasportato i presenti in un futuropresente, parlando di ‘sensible flows’, flussi sensibili, che se ottimizzati possono cambiare i comportamenti delle persone. Uno studio del MIT sulla mobilità urbana ha evidenziato come oggi negli USA un’auto rimane ferma per il 95% del tempo. Con l’avvento delle selfdriving car, le auto che si guidano da sole, potrebbero essere eliminate 8 auto su 10, pur a parità di chilometri percorsi. E questo sarà possibile perché oggi c’è una maggiore disponibilità a condividere un bene piuttosto che a detenerne la proprietà. L’automobile può spostarsi da sola, potrà andare a prendere un altro passeggero dopo aver depositato il primo. “Il futuro sarà sempre più il risultato di una combinazione tra l’intelligenza umana e quella artificiale – ha affermato Ratti, aggiungendo che “gli effetti si vedranno anche nel mondo del delivery e della logistica, dove già oggi esistono robot che fanno consegne”. Se il mondo degli OEM puntano già da tempo sulla connettività, trasformando sempre più i veicoli commerciali e industriali in terminali informatici, anche il mondo della riparazione e dei ricambi non potrà restare alla finestra ad osservare quello che succede ma dovrà velocemente prepararsi a un futuro dove autovetture, veicoli commerciali e truck, saranno computer viaggianti. Ratti ha concluso che “la mobilità autonoma ci sorprenderà e la vedremo diventare realtà prestissimo”.

Il futuro e la sostenibilità Di segno diverso il secondo intervento di scenario affidato al professor Dipak Pant che ha esordito affermando l’inutilità di prevedere il futuro. Secondo Pant “per costruire questo scenario è utile l’esercizio di presagire il futuro attraverso le tendenze di fondo”. Lo studioso individua nell’invecchiamento della popolazione una di queste tendenze che porterà a una riduzione progressiva della quantità generica di prodotti di massa e quindi anche autoveicoli e componenti e all’aumento di nuovi servizi per la mobilità on demand. Altre tendenze di fondo saranno i problemi ambientali che porteranno a un incremento della domanda di apparecchiature multifunzione per esigenze diverse, le sinergie tecnologiche, quindi infotelematico, elettronico ed elettro-meccanico, che porterà a un serio riordino nei sistemi di produzione, vendite, servizi, ricambi e manutenzione. E ancora, la complessità della globalizzazione e l’onnipresenza tecnologica, porteranno a nuove relazioni commerciali tra i protagonisti del mondo automotive, venditori, case costruttrici, componentisti, per creare valore aggiunto tramite prodotti e servizi spesso su richiesta di clienti di una certa comunità o di un particolare territorio. Il professor Pant parlando di


“aumento del disincanto per la modernità” ha concluso affermando che “l’impresa prospera quando riesce ad essere la risposta ai comuni bisogni della società, quindi cogliendo i segni ed anticipando i tempi, l’impresa ha due possibilità: ottenere successo rappresentando l’avanguardia culturale che conduce alla leadership, oppure scomparire dal mercato”. Frasi dure di cui però va letto il grande potenziale collegato a un generale riordino della produzione e della vendita, a cui neanche il mondo aftermarket e assistenziale potrà sottrarsi.

traguardato lo stato dell’arte, cimentandosi nell’esercizio piuttosto arduo di prevedere il momento in cui le ‘vision’ diventeranno realtà quotidiana. Marco Santino, Partner & Managing Director di The Boston Consulting Group, vede l’automobile come un hub digitale, in cui i servizi per la mobilità, la connettività e la guida autonoma saranno i punti chiave del cambiamento dell’industria interconnessa. Crescerà in modo significativo il business del Car Sharing, ci saranno offerte fortemente innovative per i servizi di mobilità e le Connected Cars apriranno un mondo pieno di nuove opportunità di business. L’aftermarket dovrà quindi essere in grado di supportare questa offerta integrata. Santino ha concluso che “questa bellissima sfida per dominare la mobilità del futuro, con nuovi players e nuove regole, è appena iniziata”. Incentrato sul veicolo industriale l’intervento di Franco Fenoglio, Presidente e A.D. Italscania S.p.A., il quale ha esordito con una provocazione, affermando che per il Gruppo svedese “Il futuro è adesso”. “Visto dall’ottica dell’OEM che si occupa di trasporto di cose, la domanda è in continua crescita e non si tratta di un comparto a sè stante ma di una risorsa imprescindibile per l’intero sviluppo economico, in cui il trasporto su gomma ha un ruolo centrale”. Il fattore importante per Fenoglio è che il trasporto di beni segua un approccio che sappia coniugare produttività e guida autonoma con l’efficienza energetica. Relativamente alla connettività, Scania rivendica un ruolo ‘pionieristico’ tra i costruttori di camion, in quanto offre una soluzione denominata Scania Communicator già dal

Angie Cucco di Google

Il futuro è adesso Un futuro, quindi, a due facce: una fortemente legata alla connettività e a un veloce sviluppo dell’ITO (Internet Of Things) e l’altra che pur senza negare la rivoluzione in atto, approfondisce gli aspetti antropologici e le ricadute socio-economiche di questa nuova rivoluzione industriale. Gli approfondimenti che hanno fatto seguito agli scenari, hanno

2004 che è diventata standard nel 2010 e ha importanti ricadute anche sull’assistenza e sull’aftermarket, grazie alla diagnosi remota. Fenoglio ha infine presentato tre esempi di attività già in corso: il progetto Platooning che prevede camion a guida semiautonoma, un nuovo veicolo Scania Hybrid e uno Scania che circola già in Svezia, sfruttando una linea elettrificata per mezzo di due pantografi posti sul tetto della cabina.

Il futuro della distribuzione Passando allo scenario del mondo distributivo e dei nuovi canali commerciali, Angie Cucco, Automotive Strategist di Google, ha sottolineato l’urgenza per chi costruisce veicoli di spostarsi velocemente sull’online. Oggi infatti l’89% di chi acquista un’auto effettua prima ricerche online e l’Italia è seconda in Europa dopo il Regno Unito. Questa abitudine ha un forte impatto anche sulla ricerca di ricambi e accessori e sui servizi di riparazione. Si comprende l’interesse di Google che suggerisce agli operatori dell’automotive di “viincere online prima di incontrare il cliente offline”. L’intervento di Antonio Recinella, CEO Magneti Marelli After Market Parts & Services S.p.A., ha fornito un quadro dell’evoluzione del mercato Aftermarket in Europa e nel resto del mondo, tratteggiando il complesso mondo del canali commerciali Aftermarket a cui oltre ai classici Manifacturer, Wholesalers e Retail, si è aggiunta la fascia degli Intermediate rappresentata da grossi gruppi assicurativi e finanziari, noleggiatori, car sharing e piattaforme di servizi. Recinella ha poi fissato i trend principali che stanno interessando utilizzatori finali e officine e che vedono una diminuzione della spesa riparativa a causa della situazione economica, gli IAM brandend networks che crescono in reputazione e fiducia, così come per i riparatori IAM diventano inevitabili investimenti in tecnologia e formazione per tenere il passo con l’innovazione veicolare, mentre crescono i volumi ‘guidati’ dagli Intermediate prima citati e infine IoT sempre più diffuso nel prossimo futuro. In tutto questo si pone il canale e-comCarlo Ratti del MIT con GianLuca Pellegrini di Quattroruote

merce che potrebbe ulteriormente cambiare le regole del gioco. Il CEO di Magneti Marelli si sbilancia è dà una data a questa rivoluzione: il 2010. In quell’anno si prevede infatti che ci saranno 4 miliardi di persone connesse, 4 mila miliardi di dollari di fatturato provenienti dalle nuove opportunità di business, oltre 25 milioni di apps, oltre 25 miliardi di sistemi intelligenti incorporati e 50 mila miliardi di dati. Insomma, il futuro può attendere, ma non troppo! ● TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2016 87


Azienda del Mese SKF

prevenzione innanzitutto Nella manutenzione del veicolo industriale non va minimizzato l’impatto dei sistemi di trasmissione per organi ausiliari. A questo scopo SKF ha introdotto un apposito kit per rendere più facile il lavoro degli autoriparatori

C

di Goffredo Gualandi

hi gestisce una flotta di mezzi pesanti, grande o piccola che sia, ha la necessità di ridurre al minimo le fermate dei veicoli. Questo richiederebbe la massima cura dei mezzi, ma nonostante i buoni propositi di mantenere efficiente ed affidabile la flotta, non vengono pianificati i necessari intervalli di manutenzione o controlli preventivi. Ciò si riscontra, in modo particolare, quando si tratta di dover verificare o sostituire componenti ritenuti di più lunga durata. E’ il caso, ad esempio, dei sistemi di trasmissione per organi ausiliari che guidano il funzionamento vitale in un motore, di pompe, ventola, aria condizionata e via elencando. Succede, infatti, che durante i controlli o in fase di manutenzione, la cinghia venga sostituita, mentre minor attenzione viene riservata agli altri due componenti degli organi ausiliari, quali tendicinghia e puleggia folle. Attenzione a tenditori e pulegge SKF, azienda leader a livello mondiale nella produzione di cuscinetti, tra i quali i tendicinghia, segnala che così come una cinghia usurata può alterare il corretto funzionamento del motore e degli accessori comandati, anche puleggia e tenditore in avaria possono inficiare il buon funzionamento e rendimento di cinghia e accessori. Se dunque, dopo 88 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

migliaia di chilometri si rende necessaria la sostituzione della cinghia, è assolutamente opportuno e conveniente sfruttare la sosta “programmata” per fare altrettanto con puleggia folle e tenditore. In generale, i costruttori di veicoli suggeriscono intervalli di sostituzione della cinghia tra i 300.000 e i 500.000 Km, mentre per tenditori e pulegge folle tra i 400.000 e i 700.000 Km di percorrenza. Da questo si evince che la durata del sistema tenditore/puleggia non è doppia rispetto a quella della cinghia e non si possono attendere due sostituzioni della cinghia per intervenire. Quindi, al fine di semplificare il lavoro alle officine di riparazione, SKF ha messo a punto una gamma di kit tendicinghia e pulegge folle (VKMCV) che completano la serie dei componenti necessari ad eseguire un corretto intervento. Così facendo, si eviteranno perdite di tempo per effettuare diagnosi o ricerche di guasti su questi componenti, evitando contestazioni e costose fermate del veicolo industriale. Un kit innovativo Attualmente, oltre il 75% degli autocarri di nuova fabbricazione è dotato di sistemi di trasmissione ausiliaria con tenditori automatici. E’ chiaro, dunque, che vi sarà, nel tempo, una domanda crescente di sostituzione dei tenditori automatici e pulegge sul mercato del ricambio. Alcuni tenditori VKMCV contenuti nella confezione SKF, meritano una descrizione dettagliata, in quanto appartengono ad una nuova generazione di

tenditori automatici che hanno avuto l’approvazione delle varie Case costruttrici europee con cui SKF collabora da anni: DAF, Iveco, MAN, Mercedes-Benz, Renault, Scania, Volvo. Sono fabbricati con una molla speciale di tipo elicoidale al cromo silicio, che va a sostituire le molle tradizionali a spirale fin qui utilizzate, perché più robusta e praticamente più resistente all’usura. La molla è coperta da un guscio a labirinto che la protegge da eventuali contaminazioni esterne. Il perno centrale del supporto ha un diametro maggiorato (22-25mm contro lo standard di 20,5mm) e viene sottoposto a nichelatura chimica, che lo rende più duraturo. La puleggia è costruita in acciaio fucinato anziché in plastica o sinterizzata. All’interno della puleggia, una coppia di cuscinetti a sfere al posto del tradizionale singolo cuscinetto, offrono una capacità di carico superiore. Il tenditore, che subisce spinte e vibrazioni, è inibito nei movimenti da un anello limitatore detto “nose ring”. L’insieme di tutte queste caratteristiche fa di questi tenditori automatici con esecuzione migliorata, oltre che dei prodotti più duraturi nel tempo, circa il doppio rispetto ai comuni tenditori a molla in commercio, dei prodotti più affidabili per le applicazioni originariamente più critiche. In pratica, consentono di ottenere in Aftermarket sistemi di trasmissione ausiliaria di altissima affidabilità, pari, o superiori nei casi in cui si presenta una particolare criticità dell’applicazione, a quelli montati in primo impianto. ●


Daniela Basilico Comunicazione (Mi) - www.danielabasilico.com

Il primo apparato satellitare che ti fa risparmiare davvero!

GUIDA INSTABILE

GIRI MOTORE

giri motore troppo elevati

POTENZA DEL MOTORE

uso non necessario di potenza del motore

ECO DRIVE guida efficiente

andamento fluttuante del pedale dell’acceleratore

Tracker EcoDrive è l’unico dispositivo satellitare di bordo in Europa capace di farti risparmiare carburante fino al 15 % grazie all’istruttore di guida che corregge l’autista in tempo reale. Il display EcoDrive, posizionato sul cruscotto, segnala tramite apposite spie luminose tutti i comportamenti che generano consumi eccessivi e stress al motore. Dopo breve tempo l’autista guiderà spontaneamente in modo più economico e rispettoso del veicolo, consentendo all’azienda inaspettati risparmi sui consumi e sulla manutenzione. EcoDrive è la versione più avanzata dei satellitari Tracker e include anche la localizzazione dei veicoli, la lettura del tachigrafo digitale, il monitoraggio dei parametri del motore, lo scambio dei messaggi, il calcolo dei percorsi, il controllo sul furto del carburante e la sicurezza del carico.

ACCELERAZIONI BRUSCHE accelerazione troppo brusca

STILE DI GUIDA fluida discontinua

TRASPORTARE OGGI luglio 2016 89


Il bollettino dell’Autocarro

E-commerce e logistica urbana

quota di popolazione di 16-74 anni che ha fatto acquisti online negli ultimi 12 mesi. In quest’ottica, il settore della logistica distributiva destinato alla consegna di beni acquistati on-line dovrà rispondere in modo sempre più pressante a requisiti di efficienza e affidabilità, ancora di più rispetto ai canali distributivi relativi al commercio al dettaglio di tipo tradizionale. La sfida più pressante è coniugare la profittabilità, la convenienza per il consumatore finale e trasporto e consegna sicuri e garantiti. Magazzini dedicati

T

ra i fattori che giocheranno un ruolo centrale nella prossima evoluzione della domanda di trasporto e nelle dinamiche evolutive della mobilità urbana, si annoverano gli attuali trend demografici e la tendenza all’urbanizzazione, con l’aumento della dimensione delle aree urbane e la diffusione massiva e pervasiva di strumentazioni tecnologiche sempre più avanzate. Lo scenario che si prospetta per il prossimo decennio prevede, quindi, una crescente domanda di modalità di trasporto veloce, un aumento della connettività e della convergenza di informazioni, nonché un incremento dell’ecommerce: si stima che il 20% del commercio al dettaglio avverrà on-line. Il sistema della mobilità urbana dei passeggeri e delle merci sarà quindi chiamato a modificarsi e si configurerà come un sistema complesso ed integrato, la cui gestione efficiente costituirà un fattore chiave. Se queste proiezioni risulteranno confermate, nel breve-medio periodo (5-10 anni), le componenti del sistema logistico e della distribuzione urbana delle merci subiranno profondi mutamenti, dovendo rispondere in maniera adeguata a una crescente domanda di beni e servizi. La logistica urbana comprende in sé anche la filiera del commercio al dettaglio, ultimo passaggio nella distribuzione della merce, quindi ultimo anello della catena della supply-chain.

90 agosto/settembre 2016 TRASPORTARE OGGI

Internet e le vendite online Guardando a questo specifico settore, il crescente utilizzo di internet negli ultimi anni ha comportato un incremento significativo del commercio elettronico, che rappresenta, oggi, uno dei canali di mercato a più elevato tasso di crescita. Occorre distinguere, però, tra commercio B2B e B2C: mentre il primo costituisce senza dubbio la quota più significativa del commercio, il secondo è ancora molto poco diffuso, non solo a confronto con il B2B, ma anche relativamente alle quote di mercato totali, rappresentando in Europa solo il 2% delle vendite al consumo. Nonostante il B2C rappresenti al momento una piccola quota di mercato, il settore è in notevole espansione, a tassi di crescita elevati. Dall’analisi emerge che in quasi tutti i principali mercati internazionali il peso dei prodotti sul totale acquisti e-commerce prevale su quello dei servizi, mentre in Italia i servizi, come si è detto, hanno ancora un’incidenza elevata. In Italia, nel 2015, è aumentata anche la quota di internauti che hanno effettuato acquisti online e quella di imprese che vendono online; in quest’ultimo caso, tuttavia, rimane il divario tra piccole e grandi. Il nostro Paese è, in ogni caso, ancora lontano dagli obiettivi europei 2015, che fissavano al 33% la quota di PMI che hanno effettuato vendite online nell’ultimo anno per almeno l’1% del fatturato totale e al 50% la

Al fianco dei tradizionali metodi di consegna, senza appuntamento, con appuntamento o con finestre temporali concordate, si sta sempre più diffondendo la consegna “indiretta”. Anziché consegnare il bene direttamente all’acquirente, si utilizzano “magazzini” dedicati più o meno strutturati, doorstepping in UK, consegna dropbox presso le abitazioni, sfruttamento di luoghi come scuole, stazioni carburante o strutture di Park & Ride come punti di consegna e prelievo; talvolta si fornisce anche l’accesso ai corrieri all’abitazione o più spesso ad un fabbricato ad essa annesso. Se da un lato queste metodologie innovative di consegna consentono di ottimizzare i percorsi, migliorando l’efficienza generale del sistema, dall’altro richiedono la predisposizione di infrastrutture dedicate per la custodia e la conservazione della merce, in particolare per quella deperibile. È difficile prevedere l’entità degli impatti che il settore dell’e-commerce B2C avrà sul sistema della logistica urbana dell’e-commerce, ma è prevedibile che il settore della logistica urbana soffrirà nel prossimo futuro di una tendenza alla frammentazione degli acquisti e conseguentemente delle consegne, con un incremento delle stesse verso le aree residenziali o terziarie delle città. Un’opportunità quindi per le imprese di autotrasporto, che comporterà anche una serie di modalità organizzative ed operative completamente nuove rispetto al passato.●


C O N TA C T I TA L I A • To

mr senior Per il vostro Scania il tempo non passa mai

mr senior è il servizio di manutenzione e riparazione della durata di due anni, rinnovabile alla scadenza, espressamente dedicato ai veicoli Scania con più di cinque anni di vita. Da oggi Scania Support Programmes, l’offerta di servizi integrati di Scania, si amplia con questa nuova soluzione, che garantisce l’affidabilità del vostro veicolo nel tempo e la sostenibilità del vostro business.

PER I VETERANI DELLA STRADA MANUTENZIONE SENIOR: SEMPRE GIOVANE, AD OGNI ETÀ

RIPARAZIONE SENIOR: PIÙ CONVENIENTE DI COSÌ!

Con manutenzione senior il vostro veicolo sarà controllato secondo i piani manutentivi previsti dai programmi di ispezione Scania per almeno 2 anni. Potete scegliere in funzione delle vostre necessità pacchetti di 2, 3 o 4 ispezioni confezionati ad hoc, che potrete cominciare a pagare dal primo intervento manutentivo.

Con riparazione senior le eventuali riparazioni saranno scontate con una formula che prevede vantaggi crescenti in base all’età del veicolo. Tali vantaggi saranno applicati esclusivamente sulle lavorazioni previste dai Pacchetti Scania in vigore e saranno garantiti per tutta la durata del contratto mr senior.

Scania. Leader per vocazione.

www.scania.it TRASPORTARE TRASPORTARE TRASPORTARE OGGI OGGI TRASPORTARE agosto/settembre febbraio/marzo OGGIOGGI febbraio aprile 2016 91



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.