La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 20 - luglio 2017 - n. 195
ruote industriali SCANIA S730
test drive dell’ammiraglia
DAF XF E CF
In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
arriva la nuova generazione
focusFurgoni 2017
A TUTTO VAN
un numero in gran parte dedicato al segmento dei veicoli commerciali leggeri: mercato, guida all’acquisto, approfondimenti
le grandi interviste marco lazzoni
a collocquio con il direttore generale di MAN Truck&Bus Italia Autopromotec 2017 - Acitoinox - News La contraffazione - Bollettino ANFIA
sommario
luglio 2017
www.trasportale.it
pg. 32
WEEKEND DEL CAMIONISTA A Misano la seconda tappa del FIA. Ma in realtà c’è stato molto di più
IN QUESTO NUMERO
Eventi In copertina: Un numero in gran parte dedicato agli LCV meritava una copertina con un furgone. Qui un Mercedes Sprinter van
Attualità e opinioni
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EDITORIALE
di Luca Barassi
Il punto di vista del Direttore
NON SOLO TIR
di Alessandro Musumeci
Tutto quello che non è veicolo industriale
il notiziario
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IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton
Il contraltare del Frontale
MARCO LAZZONI
Con il direttore generale di MAN Italia abbiamo spaziato su tutto il mondo dei truck
Ruote industriali
20 24 28 30
SCANIA: TEST DRIVE S 730
L’ammiraglia della next generation del Grifone sulle strade della Lombardia
DAF: EVOLUZIONE XF E CF
Non si parla di nuove serie, ma di nuove tecnologie al servizio dell’efficienza
MERCEDES-BENZ: connettivitÀ
Risparmiare carburante anche attraverso nuove applicazioni informatiche
SCANIA: LE ECCELLENZE DELLA RETE
Una rubrica pensata per mettere in mostra le qualità di una assistenza premium
32 36 38
MISANO: LA RINASCITA
Grazie anche ad un nuovo Title sponsor la kermesse prende nuovo smalto
CONFERENZAGNL: AVANTI AL METANO
Accelerano e si potenziano gli sforzi per portare in strada sempre più veicoli a gas
RETE LNG: SEMPRE DI PIÙ
Apre un nuovo distributore di gas liquefatto. Iveco con Autamarocchi ci credono
Rubriche fuori strada
In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende
Le grandi interviste
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n.195
In copertina: L’ingresso della Fiera di Bologna dove si è svolta, dal 24 al 28 maggio scorsi l’ultima edizione di Autopromotec
l’azienda del mese: tauro trasporti
Terza generazione di autotrasportatori a Teramo. Un segreto del successo: le nuove tecnologie
RUOTE ASSICURATE: GOMME BUCATE
Come subentra la copertura assicurativa in caso di perdita anche di parte della merce
PAGINA 57: FOCUS FURGONI Il mercato con le interviste dei protagonisti, una guida all’acquisto con i consigli delle Case e una serie di approfondimenti tematici per orientarsi meglio in Concessionaria
sommario
LUGLIO 2017
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42 44 46
Editoriale: LARGO AI VAN
notiziario:
Le news del settore
Notizie dalle aziende
eventi: autopromotec
Il resoconto di un evento dal successo annunciato. Prossimo appuntamento nel 2019
50 52 54
bollettino anfia: convegno edu
www.facebook.com/trasportareoggi
CNH INDUSTRIAL: LA CONTRAFFAZIONE
www.youtube.com/trasportareoggi
A Bologna la sezione autocarro è stata protagonista del programma Edu
Come tutelarsi da una piaga sempre più diffusa. Ce lo spiegano alla multinazionale torinese
L’INTERVISTA: RINO ACITO DI ACITOINOX
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L’azienda di Salerno che abbellisce i camion di ogni marca è gestita da un giovane 36enne
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Sul prossimo numero
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LE AUTOSTRADE DEL MARE
La
rivista
degli
Autotrasportatori
-
n.195
luglio
2017
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Vice direttore e Coordinatore AfterMarket: Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it Responsabile sviluppo editoriale: Franco Fossati - franco.fossati@trasportale.it Hanno collaborato: Alessandro Bassi, Luca Gaier, Goffredo Gualandi, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Roberto Sterza, Andrea Trapani, Paolo Volta Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com
Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Voghera,11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Redazione di Roma: Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997
L’LNG AVANZA: Aperto a Padova un nuovo punto di distribuzione
cover story
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INTERVISTA A MARCO LAZZONI Cambio deciso di rotta per MAN Italia
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maggio/giugno 2017
aprile 2017
febbraio/marzo 2017
dicembre/gennaio 2017
ottobre/novembre 2016
agosto/settembre 2016
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Di questo numero sono state tirate: 14.500 copie
Trasportare Oggi in Europa fa parte di: il network di magazine digitali verticali numero uno in europa
editoriale
di Luca Barassi
T
Addio all’Euro
ranquilli. Non si tratta di una Italexit, né di un abbandono della moneta unica da parte del nostro Paese. Almeno per ora. Parliamo di tutt’altro, ovvero della nostra compagna di viaggio di tutti i giorni, la normativa sulle emissioni inquinanti dei veicoli industriali (per quanto ci riguarda). Euro 1, 2, 3… fino al più recente Euro 6, o “sesto” come qualche virtuoso usa dire. Infatti, forse non tutti sanno che i numeri arabi stanno ad indicare gli standard applicabili alle autovetture, mentre quelli romani ai veicoli industriali. Comunque, bando alle ciance. Queste sono solo formalismi lessicali. Ciò che conta sono i contenuti che sottostanno alla dicitura.
Dal 1993, anno di introduzione da parte della Comunità Europea della normativa Euro 1 (I), al 2014 quando è partito l’obbligo di legge per l’Euro VI, le emissioni sono state decimate, tanto da rendere i veicoli di nuova generazione praticamente “puliti”. Il particolato (PM), tanto per fare un esempio, è passato da 0,14 a 0,005 g/Km, mentre l’NOx da quasi 8 a 0,25 g/Km. Insomma un camion di oggi consuma quasi come 100 camion di vent’anni fa. Ma adesso cosa succede? Come detto dal 1° settembre 2014 tutti i veicoli di nuova immatricolazione devono rispettare gli ultimi standard e, per arrivare a questo, le Case hanno dovuto intervenire in modo molto pesante sullo sviluppo dei nuovi motori. La “meccanica” non è stata più sufficiente e di è dovuto passare all’ausilio della “chimica”, con l’introduzione dell’urea e i motori SCR. Da allora non si sente più parlare di futuri nuovi standard, o molto poco, né tanto meno di Euro 7, o VII che dir si voglia. Qualcosa, si dice, è sui tavoli di Bruxelles ma, se siamo ancora al livello di “essere sui tavoli”, significa che parliamo di un’ottica temporale di almeno 10 anni. 2025 quindi.
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Probabilmente, quindi, la sigla Euro 7 non la vedremo proprio. Qualche evoluzione, che è continua, ci sarà (Euro 6c, Euro 6d, ecc), ma il numerino, arabo o romano che sia, non credo che lo vedremo cambiare. Più probabile, invece, che i nuovi futuri standard prenderanno il nome dal tool di simulazione che ne misura le emissioni, ovvero VECTO. Nella sua idea VECTO vorrebbe, innanzitutto mettere d’accordo un numero di Paesi più ampio, anche Oltreoceano (Trump permettendo), misurare oltre alle emissioni anche il consumo di carburante abbinato e, soprattutto, rendere più facile e veloce il processo di omologazione dei veicoli, in particolar modo per quelli pesanti che, come sappiamo, hanno una quantità di combinazioni di configurazione enorme. Molto di più di questo protocollo (come è più corretto chiamarlo) non si sa, per ora. Ma il punto è un altro. È davvero utile, al livello di emissioni a cui siamo arrivati oggi, puntare su ulteriori riduzioni che ben poco margine lasciano al miglioramento della qualità dell’aria? Non sarebbe forse meglio concentrare le forze (e le leggi) su altri interventi? A cosa mi riferisco? Per esempio al fatto che oltre il 70 per cento del parco circolante sia ancora pre Euro 4. Allora, forse, togliere dalle strade milioni di camion che, come abbiamo visto, inquinano 50 o 60 volte di più dei più moderni truck è prioritario rispetto a costringere i Costruttori a spendere ingenti somme per cercare di ottenere lo “zero assoluto”. Al limite lo zero assoluto raggiungiamolo con nuovi motori che non utilizzino energie di origine fossile, ma fonti elettriche. Quali, come e a quali costi non sappiamo ovviamente dirvelo ma, di sicuro, in questo modo renderemo l’aria davvero più pulita. Con buona pace degli amanti della “doppietta”. ●
Non solo tir
di Alessandro Musumeci Direttore Regionale Citroen / DS
L'evoluzione della specie
L’
argomento di questo mese è il cambiamento, tema che già ho affrontato in questa rubrica, ma questa volta vorrei calarlo nello specifico della realtà del mondo Automotive e della Rete di vendita delle vetture. Di recente si è svolto l’Automotive Dealer Day, che come ogni anno ricorda ai Concessionari di prepararsi per il futuro perché il cambiamento è in atto, è alle porte e, una volta che arriva, non si può più far finta che non ci sia stato. Due immagini mi sono piaciute particolarmente, ovvero quelle di due figure professionali come l’accompagnatore di ascensori, presente nei grandi hotel o palazzi signorili e responsabile di chiedere ai Signori a quale piano vadano e di premere il numero corrispondente; l’altra è la confezionatrice di cappelli per Signora. Entrambe queste figure professionali hanno un punto in comune: non esistono più! I motivi sono molteplici, dalle mode che cambiano, ai sistemi informatici che si evolvono. Il punto essenziale è che ci accorgiamo di questi cambiamenti solo a posteriori e quanto il processo è già ultimato. E a questo punto, la domanda è scontata: anche il mestiere del Concessionario subirà questo destino inesorabile? Ovviamente oggi questo sembra improbabile, lontanissimo dalla realtà ma credo che anche chi nel passato svolgesse i due ruoli citati prima non avesse poi questa percezione del cambiamento che li avrebbe fatti scomparire. Evidentemente accanto a quelli spariti, molti mestieri si sono evoluti perché sono riusciti a percepire il cambiamento e assecondarlo perché effettivamente i segnali spesso ci sono e sono forti, visto che poi se ne parla sempre in questi simposi o nei seminari di formazione. Ecco quindi che anche il ruolo del Concessionario deve evidentemente evolvere rispetto al passato o ad oggi stesso. Oggi ancora abbiamo alcuni Concessionari che non rispondono alle richieste inviate via email dai potenziali Clienti, oppure che rispondono con dei tempi di reattività che non sono certamente quelli di chi oggi chi utilizza il web con il suo smartphone.
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Per altri, invece, il massimo dell’evoluzione digitale è rappresentato dall’avere una pagina facebook in cui postare di tanto in tanto alcune immagini o la promo del mese. Per non parlare poi dei Venditori che protestano in maniera incessante per i continui Porte Aperte che tolgono tempo e spazio alle famiglie. Ovviamente il riposo ed il tempo per la famiglia devono essere rispettati, ma qui entra in gioco un discorso organizzativo dell’imprenditore che deve strutturare la sua squadra per poter rispondere alle esigenze del Cliente, nel pieno rispetto dei suoi dipendenti. Oggi, il Cliente ha poco tempo per dedicarsi alle proprie passioni o ai propri acquisti e vuole farlo nel tempo che ha a disposizione: ecco quindi che dare un servizio distintivo vuol dire anche e soprattutto dare la possibilità di scelta al Cliente, incluso di fare lo shopping o la spesa durante la domenica. Il commercio è stato sempre trainato dalla domanda e basta fare un giro nei Centri commerciali di domenica per capire che chi è strutturato per tenere aperto riesce ad intercettare questi Clienti. Il Concessionario medio non è ancora strutturato per rispondere a queste nuove esigenze, incluso nel dimensionamento della forza vendita, e quindi le aperture domenicali forzate dalle Case madri vengono vissute come uno sforzo enorme ribaltato sul solo Venditore: andare poi a lavoro con spirito e animo negativo, e convinzione dell’inutilità dell’apertura domenicale, non fa altro che trasferire questo messaggio ai Clienti. È quindi un circolo vizioso che porta a fare braccio di ferro tra Costruttore e rete di vendita senza alcun vincitore perché in questo mestiere le azioni di successo sono quelle stabilite e concordate in modalità win-win. Come risolvere questo enigma? Qualcuno deve cedere? Non è semplice da chiarire e il mio punto di vista potrebbe essere di parte, ma sicuramente una cosa è vera: nel business è la domanda e i bisogni del Cliente che guidano e determinano chi va avanti, chi continua a stare sul mercato e chi no, con buona pace di chi accompagnava i Clienti nel viaggio in ascensore…●
Notiziario
Premiato il Nuovo Scania R 450 “Green Truck 2017”
Le prestigiose riviste tedesche di settore VerkehrsRundschau e TRUCKER, con il sostegno di ZF, hanno premiato il nuovo Scania R 450 Highline come Green Truck 2017 per la categoria veicoli pesanti, fino a 40 tonnellate di massa totale a terra. “Il premio ottenuto in Germania è un’ulteriore conferma di come Scania sia alla guida del cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile", ha evidenziato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development di Italscania. “Con la nuova generazione di autocarri siamo riusciti a garantire una riduzione dei consumi di carburante di almeno il 5%, grazie alle innovazioni apportate alla catena cinematica e a un’aerodinamica ulteriormente migliorata. Abbiamo ulteriormente incrementato l’efficienza di tutti i nostri motori ed arricchito la gamma da 13 litri con l’introduzione del nuovo 500 CV puro SCR. Per quanto riguarda la trasmissione, abbiamo tagliato del 45% i tempi di cambiata attraverso l’introduzione di aggiornamenti sia sull’hardware del cambio che nel software di controllo del nostro Opticruise, giunto ormai alla quinta generazione. Sul fronte dell’aerodinamica, invece, abbiamo sviluppato una cabina totalmente rinnovata, mantenendo però gli elementi chiave del DNA Scania. Ogni superficie, sia frontale che laterale e persino la parte inferiore del veicolo, è stata ottimizzata in modo da ridurre il più possibile la resistenza aerodinamica per minimizzare il consumo di carburante e garantire una migliore silenziosità”.
L’Ovale blu è virtuoso Corsi gratuiti di guida responsabile La Ford Social Home, temporary space dell’Ovale Blu, allestito nel cuore di Milano, ha ospitato la conferenza stampa dedicata al lancio della 5a edizione del Ford Driving Skills For Life, il programma di training gratuito sulla guida responsabile dedicato ai 18-25enni. Il DSFL rappresenta l’impegno di Ford nell’area della Corporate Social Responsibility, che finora ha comportato per l’Ovale Blu un investimento complessivo pari a 12 milioni di euro. In Italia, il DSFL è stato lanciato nel 2013 e ha toccato fino ad oggi 7 città (Roma, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Pavia, Monza), coinvolgendo in totale oltre 2.500 ragazzi, che hanno potuto acquisire maggiore consapevolezza e responsabilizzazione alla guida, per evitare le distrazioni, imparare a riconoscere tempestivamente i pericoli, controllare il veicolo in situazioni d’emergenza, gestire gli spazi e la velocità. Per la nuova edizione 2017, Ford Italia ha previsto 2 tappe, Roma e Palermo, con l’obiettivo di formare 650 ragazzi.
Renault Trucks e XPO Logistics Il sodalizio continua
XPO Logistics ha firmato un contratto per i prossimi due anni di oltre cento milioni di euro per l’acquisto di camion Renault Trucks. In questa occasione Bruno Blin, presidente di Renault Trucks, ha consegnato a Luis Angel Gomez, direttore generale Transport Solutions Europa di XPO Logistics, le chiavi del 2.500° Renault Trucks Euro 6 della flotta XPO in Europa. Bruno Blin, presidente di Renault Trucks, sottolinea: “La firma di questo contratto di due anni e la consegna del 2.500° camion Euro 6 Renault Trucks sono la perfetta dimostrazione della fiducia che nutre XPO Logistics nei confronti del nostro marchio e della qualità dei prodotti francesi. Il nostro auspicio è accompagnare al meglio la crescita di XPO, fornendole soluzioni di trasporto efficienti e adatte alle esigenze dei suoi clienti e delle sue attività”. I 2.500 camion Renault Trucks Euro 6 che compongono la flotta di XPO Logistics appartengono alle gamme D e T, distribuzione e lungo raggio, e vengono utilizzati per il trasporto regionale, nazionale ed internazionale. 8
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Notiziario
ALCOA WHEELS apre gli “STORE” Una rete di professionisti
Italia, Spagna e Inghilterra. Sono questi i Paesi da cui parte il progetto della multinazionale dell’alluminio rivolto ai gommisti, ovvero i professionisti della “ruota”. ALCOA WHEELS ha creato, dunque, il primo network di specialisti in grado di assistere la flotta in ogni aspetto commerciale, tecnico e relativo alla manutenzione delle ruote, oggi uno degli elementi che incidono sull’ottimizzazione dei costi di esercizio. In Italia la rete ALCOA WHEELS STORE è già a regime, con 32 punti sul territorio. Un grande vantaggio per i centri autorizzati che possono godere della formazione e delle condizioni agevolate fornite dalla Casa madre e un grande vantaggio per il cliente finale che ha così la certezza di rivolgersi ad un punto specializzato, all’avanguardia dal punto di vista di offerta e di strumenti per il postvendita. La selezione degli “Store” è stata fatta in base alla penetrazione sul territorio con particolare rilievo nelle flotte ed è stata rivolta non verso i distributori di pneumatici, ma principalmente a chi gli pneumatici li maneggia ogni giorno. “Oggi finalmente il mercato sta crescendo – afferma Roberto Corridori, direttore commerciale Alcoa Wheels Italia – e i veicoli acquistati oggi fra un anno o due dovranno cambiare gomme e cerchi. In quel momento, vogliamo che gli autotrasportatori non si rivolgano a dei semplici gommisti, ma a degli specialisti di prodotto”.
UNRAE
Nominato il nuovo Presidente
Michele Crisci, Presidente e Amministratore Delegato di Volvo Car Italia, è stato eletto dall’Assemblea Generale dei Soci 11° Presidente dell’UNRAE per il biennio 2017-2019, succedendo a Massimo Nordio. “La mia nomina a Presidente dell’UNRAE, che assumo con l’orgoglio degli incarichi di prestigio, rappresenta un impegno di continuità nella strategia tracciata già da diversi anni, orientata a consolidare il ruolo dell’UNRAE quale interlocutore di riferimento degli Organi Istituzionali, nelle scelte di politica economica e sociale che riguardano l’intero settore automotive in Italia, della Stampa e degli Operatori di settore. La nostra attività sarà orientata allo sviluppo di tutti i comparti che rappresentiamo: le autovetture, i veicoli commerciali, i veicoli industriali, gli autobus, i rimorchi e semirimorchi, Gruppo all’interno del quale l’Assemblea oggi ha ratificato l’ingresso di 8 nuovi soci. Affronteremo i temi del bisogno di adeguamento, nel nostro Paese, delle infrastrutture necessarie ad accogliere le nuove tecnologie, sia in termini di nuove motorizzazioni, per le quali continueremo a puntare sulla neutralità tecnologica, sia in termini di sicurezza della circolazione per gli automobilisti e in ottica di sviluppo della guida autonoma, attraverso la realizzazione di una efficace Cabina di Regia di cui tutti avvertiamo il bisogno, guidata da un Mobility Champion che abbia la capacità e la volontà di aggregare gli stakeholders della mobilità e promuoverne la nuova cultura” ha dichiarato durante il proprio discorso di insediamento.
DHL e la nuova via
della seta
La merce viaggia su treno
Il servizio Rail di DHL Global Forwarding rappresenta, viaggiando sulla nuova Transiberiana che unisce la Cina all’Europa in circa due settimane, una nuova via della seta con un costo inferiore dell’aereo e transit time più veloce della nave. E c'è un altro vantaggio: il risparmio di emissioni di carbonio. Anche solo un leggero spostamento verso la ferrovia potrebbe già contribuire a ridurre le emissioni di CO2. Rispetto ad altri mezzi di trasporto il Rail emette significativamente meno CO2. Nonostante ciò, in Italia ancora solo il 6% delle merci viene spedita utilizzando il trasporto ferroviario. “La quantità di merci che si muovono quotidianamente da una parte all’altra del globo è in crescita costante e progressiva e il settore delle spedizioni, generando il 14% delle emissioni di anidride carbonica globali, ha un ruolo di primo piano nel combattere i cambiamenti climatici. – afferma Mario Zini, CEO di DHL Global Forwarding Italia – Un maggior utilizzo del Rail non può più essere rimandato: si tratta di un sistema sicuro, un compromesso eccellente fra tempi e costi. La nostra nuova Transiberiana è inoltre un’ottima occasione di incrementare l’import-export tra Cina ed Europa, due tra le realtà più in evoluzione in fatto di business”. luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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Notiziario
Mercedes-Benz Italia Cambio ai vertici
Roland Schell, Head di Mercedes-Benz Italia, assumerà il ruolo di Head of Mercedes-Benz España a partire dal 1° ottobre 2017. Marcel Guerry, attuale Head di Mercedes-Benz Switzerland AG, succederà a Roland Schell in questo ruolo in Italia. Roland Schell (1963), è entrato nel Gruppo nel 1993 e ha iniziato la propria carriera nell’ambito dell’own retail in Germania. Nel 2005 ha assunto il ruolo di CEO Retail in Mercedes-Benz France. Nel 2009 è diventato Managing Director Mercedes-Benz Cars in Francia. Nel 2011 è stato nominato General Manager di Mercedes-Benz Cars in Italia per poi assumere, dopo quattro anni, il ruolo di Head of Mercedes-Benz Italia. Marcus Breitschwerdt - Head of Region Europe Mercedes-Benz Cars - ha dichiarato: “Nel 2016, grazie ad un approccio innovativo nel digital marketing, nell’organizzazione della Rete, con campagne commerciali di grande successo, Roland Schell e il suo team, hanno riconquistato la leadership nel mercato premium in Italia. Roland Schell ha sviluppato eccellenti relazioni con la rete dei concessionari e posto in essere lo ‘stato dell’arte’ dei processi Mercedes-Benz in Italia. Sono molto felice che sia lui il nuovo ‘Head of Mercedes-Benz España’ nella squadra di Mercedes-Benz Cars Region Europe”.
DKV anche in Croazia Fatturazione pedaggi abilitata
La Croazia è un paese di transito cruciale per molti trasportatori internazionali che attraversano la penisola balcanica durante i viaggi che originano o terminano all’interno dei Paesi europei. A partire dal 25 aprile 2017, DKV Euro Service diventa il primo fornitore europeo di carburanti e servizi per la fatturazione dei pedaggi a essere compatibile con gli operatori autostradali croati HAC e ARZ. Questa copertura consentirà ai clienti DKV di evitare lunghe attese alle barriere e ridurre i costi. I clienti DKV possono richiedere l’On Board Unit ENC per veicoli con peso totale superiore a 3,5 tonnellate e pullman e ottenere così il 35% di sconto dall’operatore. L’On Board Unit ENC permette anche utilizzare le corsie dedicate a ENC e risparmiare tempo al casello autostradale.
Caddy TGI La sua missione? Ridurre le emissioni
Goodyear Massima affidabilità
Goodyear sta fornendo pneumatici e supporto tecnico per più di 3.000 veicoli da cantiere, attualmente impiegati per la costruzione dell’aeroporto più grande del mondo, che sorgerà ad Istanbul. L’anno scorso, circa 8.000 pneumatici autocarro della gamma Goodyear Omnitrac II per impieghi misti (su strada e in fuoristrada) sono stati forniti ai camion che lavorano nell’area di 76,5 milioni di metri quadrati del cantiere. Il supporto fornito da tecnici Goodyear specializzati è essenziale per garantire la massima affidabilità e durata operativa dei pneumatici, affinché i veicoli possano lavorare senza intralci in condizioni estreme e a temperature elevate. L’obiettivo è quello di assicurare le massime prestazioni degli pneumatici ottimizzando il costo chilometrico dei mezzi coinvolti nel progetto. 10 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Particolarmente attenta all’ambiente e parca nei consumi l’alimentazione a metano del Caddy TGI è disponibile in tutte le versioni. Il punto di forza del Caddy TGI infattiè l’autonomia: con un pieno di metano può percorrere ca. 630 km (ben 860 km per la versione Caddy Maxi): best in class tra tutti i veicoli a metano attualmente disponibili in Europa. Un simile risultato è frutto di un’alimentazione “quasi monovalente” a metano (con riserva di benzina pari a 13 litri), con consumi nel ciclo combinato pari ad appena 4,1 kg/100 km e 4,3 kg/100km per la versione Caddy Maxi. I serbatoi di metano a bordo del Caddy TGI e del Caddy Maxi TGI vengono integrati da un serbatoio di benzina da 13 litri di capacità per la fase di avviamento e riscaldamento del motore. In questo modo, è disponibile anche una riserva di benzina, qualora nessuno degli oltre 3.200 distributori di gas metano presenti in Europa si trovi nelle vicinanze. Questo veicolo di casa Volkswagen è in grado di soddisfare ed esaudire le numerose necessità e desideri dei Clienti.
Notiziario
MAN Truck & Bus Center arriva a Brescia Inaugurata la nuova sede
Si tratta delle prima di una lunga serie: la prima concessionaria diretta di una costituenda rete che vedrà presto altre aperture in Italia. La sede è a Castegnato, alle porte del capoluogo bresciano, sulla tangenziale che va verso Milano e la Valle Camonica, a pochi chilometri dal casello di Brescia Ovest e dall’imbocco della Brebemi. La nuova sede si sviluppa su una superficie complessiva di 6.500 mq, dei quali 4 mila mq sono di piazzale, 300 mq per l’accettazione e magazzino e quasi 1.000 mq tra showroom e area di consegna. L’officina occupa 1.200 mq dove trovano posto otto postazioni di lavoro, ovviamente tutte dotate delle più recenti strumentazione per la diagnosi avanzata, oltre a un’area destinata alla revisione di cambi e motori. “Era il presidio che ci voleva – spiega il Responsabile Gianluca Formenti -, perché operiamo in un’area dove le flotte sono di piccole o al massimo medie dimensioni e quindi spesso i titolari sono anche autisti e vogliono un rapporto diretto e competente con il proprio centro di assistenza”.
Associazione A.L.I.S. Volvo Trucks Italia La new entry del Porto di Venezia
Il Presidente dell'Autorità di sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale Pino Musolino, ha accettato l'invito di entrare a far parte di ALIS l'associazione che raggruppa le migliori imprese impegnate per lo sviluppo dell’intermodalità e del trasporto ecosostenibile. Venezia oggi è il porto più intermodale d'Italia, l'unico che alla movimentazione congiunta via nave e ferrovia aggiunge anche l'eccellenza della modalità fluviale. Solo a marzo 2017, sono state movimentate via chiatta più di 1600 tonnellate di merce (virole), dalla Lombardia al Porto di Venezia per poi imbarcarsi da qui per la Cina. Un servizio apprezzato anche dall'UE che ha inserito la tratta Venezia-Mantova lungo l'asta del Po nel Corridorio Mediterraneo della rete Ten-T contribuendo a sviluppare anche servizi regolari nei settori container, siderurgico e chimico. Per Venezia però l'intermodalità significa anche aver costruito una rete innovativa ed efficiente che sfrutta un mix efficiente tra ro-ro (traghetti) e ferrovia contribuendo a quella "Cura del Ferro" cui tutti i porti italiani sono chiamati a partecipare.”Sono quindi lieto - ha dichiarato Musolino - di poter entrare oggi a far parte dell'Associazione ALIS, Venezia saprà mettere a fattore comune la propria esperienza a beneficio delle imprese e del territorio per la creazione di un vero sistema di trasporto integrato e totalmente intermodale”.
12 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Celebrazioni per il 40° anniversario
Sono già trascorsi 40 anni dall’omologazione del primo Volvo Trucks in Italia. Tanta strada, tanto successo e 70.000 veicoli venduti: l'F7, l'F10 nato nel 1977, il Volvo FL nato nel 1996 sino al più amato di tutti, l'FH, nato nel '93 ed oggi giunto alla sua quarta generazione uscita nel 2012. Giovanni Lo Bianco, Amministratore Delegato, sottolinea l'importanza che la rete ed i clienti hanno sempre ricoperto: "Il mercato del trasporto su strada ha attraversato anni difficili, ma anche in quegli anni sia i clienti, sia i nostri concessionari e le officine autorizzate hanno sempre dimostrato attaccamento al marchio. Ora che il mercato è in ripresa, l'obiettivo è continuare ad affermare i nostri valori e continuare a crescere". E per festeggiare questo traguardo, sono stati realizzati per l’occasione 40 bellissimi FH, numerati, interamente blu, con grafiche e personalizzazioni sia esterne che interne ed una livrea assolutamente unica in cui spicca il logo che si trova sulla cabina, creato appositamente per l'evento: la tipica silouette a V dei fari che, riconoscibili già da lontano, sembrano illuminare la strada verso il progresso.
Notiziario
UPS
Il freno di emergenza di Volvo
Merci pericolose nel portafoglio spedizioni
Guida ancora più sicura
UPS ha ampliato il programma globale di spedizioni di merci pericolose aggiungendo oltre 400 nuove merci che possono essere accettate all’interno del network globale di spedizione aerea e più di 300 prodotti per il network europeo di spedizioni via terra. UPS ha inoltre incrementato la quantità consentita di determinate merci pericolose trasportabili. “UPS aiuta le aziende ad adempiere ai rigidi e spesso complessi requisiti richiesti nelle spedizioni di merci pericolose” sottolinea Nando Cesarone, Presidente di UPS Europe. “Ora possiamo soddisfare i crescenti bisogni dei nostri clienti che richiedono soluzioni “one-stop” per spedire merci sia convenzionali che pericolose”. Ovviamente vengono utilizzati imballaggi ad hoc, ermetici, contenitori resistenti al fuoco e coperture ignifughe.
Volvo Trucks è convinta che il sistema di frenata di emergenza e altri dispositivi di sicurezza attiva offrano notevoli vantaggi. Quando il freno di emergenza si attiva, le luci di stop iniziano a lampeggiare per avvisare i veicoli che seguono e quando la velocità del camion scende a 5 km/h, si attivano anche le luci di segnalazione di emergenza lampeggianti. Il sistema di Volvo funziona anche sulle strade tortuose ed è in grado di distinguere tra i guardrail stradali e gli ostacoli veri e propri, ovvero i veicoli, motocicli inclusi. Per trarre il massimo vantaggio dal sistema, è fondamentale verificare che tutte le funzioni, ad esempio i freni ABS, siano attive sia sul camion che sul rimorchio. "I nostri sistemi di sicurezza attiva fanno parte di una soluzione olistica che riduce in modo evidente i rischi legati al traffico. È tuttavia essenziale ricordare che la tecnologia da sola non è sufficiente. Per ottenere un ambiente stradale sicuro, è necessaria un'interazione attiva tra tutti gli utenti della strada. Un autista esperto e concentrato, che gestisce il proprio veicolo in modo responsabile, rimane sempre la migliore forma di prevenzione degli incidenti", afferma Carl Johan Almqvist, Traffic & Product Safety Director presso Volvo Trucks.
Notiziario
Citroën va a canestro Il Double Chevron è sponsor della Federazione Italiana
Citroën Italia e il basket azzurro si uniscono per formare un'unica squadra e puntare alla conquista dell'Europa. Il marchio è, infatti, top sponsor della Federazione Italiana Pallacanestro. In particolare, sarà a fianco delle Nazionali Azzurre maschili e femminili impegnate nei rispettivi campionati continentali di categoria della prossima estate. «Con l'accordo di collaborazione con la FIP Citroën Italia rafforza il legame con la pallacanestro italiana, dove peraltro è già presente come title sponsor dei campionati nazionali di A2 e B, con cui condivide valori positivi fondamentali, quali spirito di squadra, lealtà, integrazione, voglia di emergere. Valori che – ha dichiarato Angelo Simone, Direttore di Citroën in Italia – il nostro Marchio sintetizza nell'espressione “Feel Good”. L'abbinamento alla pallacanestro di vertice ci consente anche di incontrare una vasta platea di appassionati, giovani e famiglie, appartenenti a tutte le categorie sociali e demografiche, che permetterà ai nostri Concessionari di impegnarsi in attività locali, mettendo in campo le proprie iniziative mirate».
Kögel
Grande commessa dalla Polonia
La società di noleggio di veicoli commerciali Hama Polska, appartenente al gruppo DBK, amplia la propria flotta da noleggio con 1.100 nuovi semirimorchi Kögel allo scopo di potenziare ulteriormente il servizio DBK Rental. Per l’ulteriore potenziamento di questo servizio di noleggio nei Paesi citati, Hama Polska ha quindi ordinato da poco nuovi semirimorchi: 900 nuovi Kögel Cargo e 200 nuovi Kögel Mega che grazie ai loro costi di manutenzione ridotti sono ideali per le società di noleggio.
Ford N. 1
iveco
Livello oro allo stabilimento di Madrid
Nuova organizzazione nella Direzione Comunicazione
Ford Italia è stata premiata per il più alto livello di soddisfazione espresso dalla rete di vendita dei veicoli commerciali, e l’Ovale Blu è stato votato dai dealer italiani come il mandato più desiderato, per la terza volta, in occasione dell’Automotive Dealer Day 2017, l’evento B2B più importante del settore. “Questo attestato di soddisfazione premia l’impegno e le risorse che investiamo nel rafforzare la relazione con la nostra rete di FordPartner, con l’obiettivo di massimizzare il valore delle loro aziende e posizionare sempre più in alto il brand Ford”, ha dichiarato Fabrizio Faltoni, Presidente e Amministratore Delegato di Ford Italia. “Il prestigioso riconoscimento, ottenuto per il terzo anno consecutivo, ci spinge a fare ancora di più, soprattutto nello sviluppare nuove opportunità di business”. 14 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Lo stabilimento IVECO di Madrid (Spagna) è il primo impianto di produzione del gruppo CNH Industrial a raggiungere il livello Oro nell’ambito del programma World Class Manufacturing (WCM) – uno degli standard più rigorosi a livello mondiale nel settore della produzione per la gestione integrata di stabilimenti produttivi e processi. Grazie a questo risultato, lo stabilimento è diventato il migliore in termini di eccellenza produttiva tra i 64 impianti del gruppo in tutto il mondo. Pierre Lahutte, Iveco Brand President, ha commentato: “Siamo estremamente orgogliosi dello stabilimento di Madrid e di come sia riuscito a raggiungere il livello Oro del WCM. Si tratta di un grande successo, reso possibile dal lavoro di squadra, dall’impegno e dalla determinazione di tutto lo stabilimento. Abbiamo investito molto in questa struttura e, grazie agli sforzi di tutte le persone coinvolte nella produzione, siamo riusciti a rivedere completamente i processi di produzione. Il risultato è una garanzia di qualità eccellente per ogni veicolo che lascia lo stabilimento”.
il dorsale
di Gian Paolo Pinton
C
Il momento di farsi sentire
on l’arrivo di Donald Trump sulla scena della politica mondiale, sono stati cambiati i paradigmi di relazione tra l’Europa e gli USA e non solo. Se da un lato, sembrerebbe che l’ombrello protettivo della NATO, per poter continuare ad esistere, verrà a costare molto di più a tutti gli Stati Europei, dall’altro il radicalismo autocelebrativo e imperialista del Tycoon americano potrebbe far risorgere la Vecchia Europa dal complesso di inferiorità che si porta dietro dalla fine della seconda guerra mondiale. Personalmente sono dell’avviso che il nostro Paese non possa lasciarsi scappare l’occasione per diventare uno dei riferimenti politici più autorevoli, nel trovare i nuovi equilibri sia intereuropei che oltre Atlantico. Questa eventuale futura posizione geopolitica della UE non significa interruzione dei rapporti “ottimali” esistenti con gli USA, ma potranno rappresentare, almeno in parte, una volontà di poterli rinegoziare sia nelle condizioni riguardanti gli aspetti militari, sia per quanto riguarda i trattati economici in essere. La materia più scottante resta senza dubbio la minaccia trumpiana del disconoscimento da parte degli USA, degli impegni già assunti da 197 Paesi con il famoso trattato di Parigi, firmato anche da Obama. L’accordo prevede le regolamentazioni delle emissioni gassose, materia che se incontrollata implica un peggioramento certo delle condizioni climatiche generali di tutto il pianeta, la cui temperatura media, in un secolo, potrebbe aumentare di 0.3 gradi. Lasciare il pallino in mano ai tedeschi è politicamente molto rischioso, perché non è pensabile che sia un solo stato a diventare il leader europeo della politica
estera della UE, anche se di fatto lo è sempre stato. Ancora una volta il ruolo dell’italiana Mogherini, alto rappresentante della politica estera della UE, è stato del tutto disatteso. Il risveglio della leadership francese non sarà però così veloce e automatico, come vorrebbero far credere i giornali d’oltralpe. Ecco allora che se in Italia ci fosse un Governo politico strutturato, grazie ad una nuova legge elettorale, per il nostro Paese potrebbe aprirsi uno scenario nuovo, nel quale giocare un ruolo importante. Potrebbe essere quello di occupare il terzo lato per formare il triangolo europeo che possa diventare il riferimento internazionale ed allo stesso tempo, rappresentare gli interessi di tutti gli Stati della UE. Anche perché ritengo sia l’unica strategia per poter più che abbozzare un progetto condiviso, che abbia come obiettivo primario quello di bilanciare o bloccare i flussi migratori che si stanno oramai trasformando in un problema sociale, a causa della mancanza di coraggio e di progettualità da parte dei politici governanti. Un problema grave, di cui abbiamo già parlato più volte in questo spazio e che riguarda sia aspetti sociale, sia morali. I problemi non mancano, sia per la UE che per l’Italia. Credo sia obbligatorio fare strategia geopolitica comune e pianificare le immigrazioni, altrimenti saranno sicuramente problemi molto gravi e amari per gli anni futuri, rischiando di cadere in un caos sociale grazie alla mancanza di lavoro, sia per gli italiani veri sia per quelli immigrati. Lettura consigliata: “Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione” di Stefano Allievi e Gianpiero Dalla Zuanna. Editori Laterza euro 12. ●
luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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le
GRANDI INTERVISTE
Marco Lazzoni
Siamo in forma
Colloquio a tutto tondo con l’amministratore delegato di MAN Truck & Bus Italia che, ottimista sul mercato, delinea il sistema logistico di domani e come il Leone ha intenzione di giocare la partita nel nostro Paese di Luca Barassi
D
opo aver costruito la propria esperienza nei ruoli chiave delle principali multinazionali del nostro settore e aver girato un po’ tutta l’Europa, Marco Lazzoni è rientrato in Italia da poco più di due anni per prendere in mano le redini della filiale italiana del Costruttore di Monaco. Una gamma completa, efficiente, mai così performante come quella attuale di MAN, necessita di una spinta decisa sul nostro mercato, per riconquistare quegli spazi e quelle quote che gli competono. Ecco che la figura di Lazzoni cade a pennello ed è per questo che è stata fortemente voluta dal quartier generale di Monaco. Ingegnere di formazione, ma con una visione a 360 gradi sul management aziendale e sul business e, soprattutto, sulla direzione che il sistema logistico m o n diale sta 16 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
prendendo, è stata per noi una occasione ghiotta per cercare di intravedere, tramite il manager toscano, il futuro del nostro comparto. E parlando di futuro non si poteva che cominciare da quelli che saranno i propulsori del domani, che funzioneranno con energie sicuramente alternative, per ottemperare prima di tutto a quello che oggi è senz’altro un must: la sostenibilità. “Il futuro è sicuramente elettrico - risponde deciso Marco Lazzoni a questo interrogativo – o quantomeno ibrido. Abbiamo affermato, giustamente, che la sostenibilità è un atteggiamento imprescindibile da qualche anno a questa parte. Ma il concetto di sostenibilità deve essere allargato. Non si può parlare solo di sostenibilità ambientale, nonostante l’aspetto ecologico sia stato il motivo scatenante del nuovo corso industriale, ma anche di sostenibilità economica. Economicità nello sviluppo dei motori, ma anche e soprattutto delle reti di distribuzione, senza trascurare l’aspetto sociale. Se si considerano tutti questi aspetti, allora sì che parliamo di sostenibilità 2.0”. Insomma, oggi abbiamo davanti numerosissime tecnologie che vanno dal gas naturale, liquido o compresso, ai biocarburanti, al GPL e all’idrogeno. L’elettrico è l’unico che può ritenersi vincente? ➤ “Sì, e per due ragioni. La prima l’abbiamo già detta e riguarda l’aspetto economico. È vero che lo sviluppo di un motore a metano costa meno di uno elettrico, dovendo fare solo alcune modifiche, ma il costo di una efficiente rete di distribuzione è enorme. La seconda ragione è ambientale. Un motore a gas non è una rivoluzione. È un mezzo step, francamente.
Il conto economico, in senso lato, di queste tecnologie, non è positivo e non ha prospettiva. L’innovazione vera, invece, viene dall’elettrico e dall’ibrido. Credo che l’intera industry prenderà questa direzione, non solo noi che crediamo fortemente nell’e-mobility, tanto da avere già ora in Austria un E-Truck in fase di sperimentazione sul campo”. Il valore residuo del gas Ma c’è un altro quesito interessantissimo che Marco Lazzoni pone, ad avvalorare ancora di più la causa dell’elettrico, contro le altre fonti energetiche alternative: quanto varranno sul mercato questi veicoli nella loro seconda o terza vita? ➤“È un tema importante, credo, a cui però non è facile dare una risposta. Qual è l’affidabilità nel tempo di queste tecnologie? Qual è la probabilità che si creino delle reti davvero diffuse di approvvigionamento di questi carburanti tanto da rendere appetibile un usato di questo tipo? Per il momento molti spot e poche risposte concrete. Oggi chi ha fatto questa scelta, spesso, si è creato un proprio impianto, ma chi comprerà il suo mezzo usato dovrà quindi organizzarsi anch’egli con una propria rete? Su quali mercati si potrà contare per rivendere questi veicoli?”. Certamente dovremo aspettare molti decenni per avere queste risposte, ma il ragionamento non fa una piega, nonostante sia naturale aspettarsi una evoluzione fatta di molti passaggi intermedi. ➤ “Su questo non c’è dubbio. E il diesel resterà per molto tempo ancora il carburante primario. I motori a gasolio hanno sviluppato una efficienza difficilmente
superabile in breve tempo e la tecnologia Euro 6 li ha resi davvero rispettosi dell’ambiente a discapito di quanto percepisca generalmente l’opinione pubblica. A questi, come detto, piano piano, si affiancheranno le nuove tecnologie”. Efficienza anche in termini di emissioni, va detto. Se pensiamo che un Euro 6 inquina come 30 Euro 3, per non parlare dei modelli ancora precedenti. ➤“È proprio questo il punto. Se io fossi al governo, non mi preoccuperei oggi di emettere norme per ridurre ulteriormente le emissioni dei motori diesel, che sono già al minimo. Mi concentrerei, invece, sull’eliminare dalle strade i moltissimi veicoli che inquinano veramente, dato che il 70 per cento del parco circolante è ancora ante Euro 3. Non mi auspico, quindi, che ci sia questa rincorsa alle normative sempre più restrittive, quando c’è una situazione sulle strade del genere. È una distonia.” Possiamo concludere questo tema con una frase del nostro interlocutore che sintetizza un po’ il suo pensiero: “si può mandare l’uomo sulla luna, ma bisogna vedere a quale costo lo si fa.” Il sistema logistico segue le politiche produttive Dopo aver parlato di energia del futuro, è importante interrogarsi anche su quale sarà lo scenario logistico di domani, con una prospettiva almeno ventennale. ➤“Sono sicuramente in arrivo grandi cambiamenti. – risponde su questo punto Lazzoni – Innanzitutto l’intermodalità prende sempre più piede, quanto meno a livello mondiale. Ma ciò che ritengo importante è luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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chiedersi dove si svilupperanno in futuro i siti produttivi. Noi usciamo da un lungo periodo dove la parola chiave è stata globalizzazione e, a seguito di questo, c’è stata una decisa politica di offshoring dell’industria. Questo ha portato nei sistemi logistici una grande complessità. Ora, non sono sicuro che nei prossimi 20 anni resterà questo status. Forse si sta tornando indietro. Ci si sta rendendo conto che da un punto di vista macroeconomico produrre lontano dai mercati di consumo non è detto che sia la soluzione più giusta ed economicamente più valida. E questo evidentemente può cambiare lo scenario della logistica.” Quindi non vanno valutati e pensati solo i modelli delle città del futuro, ma anche le logiche di produzione industriale che, appunto, potranno cambiare. Le scelte, quindi, che riguardano non solo l’autotrasporto ma il sistema logistico generale saranno dipendenti da queste evoluzioni. Così come la direzione verso cui si andrà in tema di conduzione di veicoli: guida autonoma, platooning, strade elettrificate e via dicendo. ➤ “Certamente, ma se ampliamo ancora di più l’orizzonte temporale dobbiamo anche chiederci se i veicoli avranno le ruote. E in questo caso i player potrebbero non essere più i Costruttori di oggi. D’altronde chi crea discontinuità con il passato, chi fa le grandi rivoluzioni, non è necessariamente il protagonista del comparto in cui opera. Ma noi sicuramente tutto questo non lo vedremo…” Una crescita che è strutturale La paura che si tratti di un fuoco di paglia c’è. Anche il primo quadrimestre ha chiuso con una ulteriore crescita che porterà a fine anno ad incrementare le immatricolazioni almeno del 10%, più del doppio rispetto a quanto ci si aspettasse alla fine dell’anno scorso.
18 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Cosa sta succedendo? Marco Lazzoni, invece, è decisamente ottimista: ➤“Io sono del partito che pensa che questa sia una crescita strutturale. Una crescita che ha avuto senz’altro l’avvio grazie al superammortamento e alla legge Sabatini, ma che ora andrà avanti autonomamente. Perché? Innanzitutto perché l’economia cresce (oltre l’1%), poi perché i camion sono ormai da cambiare, ma soprattutto perché è in atto, a mio avviso, una reale ristrutturazione del settore degli autotrasportatori. C’è stata, insomma, una accelerazione nell’uscita dal mercato dei più deboli e un forte potenziamento delle grandi aziende. Questo è una evoluzione positiva, perché se vogliamo avere una chance di sopravvivenza dobbiamo giocare con le stesse carte degli altri Paesi europei.” Il punto è capire quale sarà la nuova soglia a regime. Nel pre-crisi era di 32/33 mila veicoli, oggi forse sarà 25/26 mila. Questa la stima del nostro interlocutore.
Marco Lazzoni è alla guida della filiale italiana di MAN Truck&Bus Italia dal luglio del 2015.
Il futuro di MAN in Italia Anche se si tratta di una domanda scottante, abbiamo per forza dovuta farla al “nuovo” AD della filiale italiana del Costruttore tedesco: Marco Lazzoni, infatti, ha ereditato una quota di mercato poco superiore all’8%, quando il marchio, in Europa, registra una media del 15/20 per cento. Capire quali siano stati gli errori del passato aiuta senz’altro a capire quali saranno le strategie e le ricette per il futuro. ➤“Sostanzialmente l’errore è stato uno: decidere di non sviluppare una propria rete. Decisione, tra l’altro, in controtendenza rispetto al resto d’Europa (per il marchio intendo). MAN, che si trovava in una situazione non certo di leadership, non poteva pensare di uscire da questa situazione attraverso una politica di soli dealer privati che, ovviamente, sono attratti maggiormente da brand con penetrazione di mercato maggiore”.
Evidente quindi quale sarà la nuova strategia: ricostruire questo pezzo di rete che manca, quello appunto delle concessionarie e officine di proprietà. Un processo non certo facile dovendo colmare un gap di circa 15 anni. ➤“Per nulla facile – continua l’entusiasta Lazzoni – soprattutto perché il mio primo compito è stato quello di convincere la Casa Madre a investire di nuovo nel nostro Paese. Facendo loro capire le nostre potenzialità e quello che possiamo fare con una gamma come quella di oggi e con una ripresa ormai avviata. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione. La mia più grande soddisfazione è che Monaco ora ci crede e ha scommesso sull’Italia.” Abbiamo dunque appreso che dopo l’apertura quest’anno di tre centri MAN Italia
➤“Finalmente!
(Brescia, Roma e uno nel Nord Est), si arriverà ad avere almeno 10 strutture di proprietà nell’arco di tre-cinque anni. ➤“Dobbiamo però garantire – completa – l’assistenza sul territorio, la gestione delle grandi flotte come del piccolo operatore. Per questo è importante coinvolgere tutta la rete, privata e di proprietà, e gestirla centralmente attraverso un unico referente che garantisce a tutti le stesse regole. Questo è il segreto”. A tutta gamma col TGE Altra leva sicuramente di grande importanza, è senza dubbio l’ampliamento della gamma del Leone, che ora può contare anche sul segmento leggero e arrivare fino alle 3,0 tonnellate di PTT.
– esulta l’Ingegnere – Io credo che si trattasse di un desiderio irrealizzato da tanto tempo da parte dell’Olimpo di MAN. L’opportunità ce l’ha data senz’altro il fatto di far parte del Gruppo Volkswagen, sulla cui piattaforma (Crafter), non è certo un segreto, è costruito il nostro veicolo più leggero. Un’opportunità che cogliamo con entusiasmo, certi di contribuire notevolmente ai volumi di produzione della piattaforma stessa”. Se da un lato la logica di gruppo ha portato alla realizzazione del TGE, va detto che la Rete e la clientela più affezionata al marchio è felicissima di questo avvento. Lo si è potuto percepire ad Hannover, dove è il veicolo è stato presentato ufficialmente, ma anche al Transpotec, dove ha fatto la sua entrata nel mercato Italiano. Ad aprile l’inizio della commercializzazione e a fine giugno le prime consegne. Ora cominceremo a vederlo in strada. Ma quali differenze vedremo tra i due fratelli? ➤“È chiaro che il veicolo, di per sé, è lo stesso. Ciò che cambia è la destinazione d’uso, quindi la tipologia di clienti. La rete Volkswagen ha una sua capillarità e si rivolge ovviamente più al mondo dei privati, degli artigiani. Noi, evidentemente, ci rivolgiamo ai terzisti, agli operatori della logistica. La differenza, quindi, è sulle competenze. Ci dedicheremo molto sul veicolo allestito, pur senza trascurare il furgone o altre configurazioni”. Quella del TGE sarà, comunque, una gamma completa che arriverà ad essere completamente definita a fine anno. Si parte dal furgone a ruota singola, sino ad arrivare all’elettrico, ovvero l’E-TGE. ➤“L’avvento del TGE è, comunque, un altro anello importante della nostra strategia. Ci sarà un rafforzamento del brand, perché in sostanza il marchio MAN entrerà nei centri cittadini.”
MAN mecenate del territorio Al Transpotec, che per MAN è stata un’eccellente occasione di lancio del new deal dell’azienda in Italia, abbiamo visto anche un lato diverso della sua politica di comunicazione, assolutamente inedita. Quella di voler in qualche modo “ringraziare” il territorio che la ospita regalandogli momenti che vanno al di là del mero tema del trasporto. ➤“Credo molto al fatto di portare avanti dei temi specifici. Quello che abbiamo fatto a Verona è stato, prima di tutto, quello di celebrare la città, ma è stata l’occasione per parlare di arte, fotografia, medicina, ricerca. Bisogna avere la capacità di saper far vivere una azienda nell’epoca in cui si trova, in maniera completa e non solo nello specifico ambito in cui lavora.” Un mood, come si dice oggi, che parte da dentro per espandersi al di fuori dell’azienda. ➤“Sì –conclude Marco Lazzoni – io credo che prima di tutto si debba creare l’ambiente positivo dentro alla società in cui viviamo tutti i giorni, ovvero l’azienda. Se chi lavora in un’organizzazione odia l’organizzazione stessa, non venderà mai niente al suo esterno. Se si crea un clima positivo interno, invece, questo si trasmette anche al di fuori. In più la motivazione si crea con elementi valoriali. Noi oggi stiamo cercando di creare questa chimica, motivo per il quale le persone più importanti sono i miei colleghi e tutti i nostri collaboratori”. La ricerca della felicità, insomma, è importante. Anche nel mondo dei camion. Questo è quanto Marco Lazzoni, col suo staff di MAN Truck & Bus Italia, vuole trasferire ai suoi clienti e a tutto il mercato. ●
19 TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo OGGI 19 luglio 2017 TRASPORTARE2014
Ruote industriali
Scania
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La G del Grifone ha raggiunto il top con la cabina S della next generation Scania. Abbiamo provato l’ammiraglia col propulsore da 730 cavalli, un connubio di confort, sicurezza ed economia
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AIRBAG LATERALE
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Il sistema a tendina, in anteprima mondiale, interviene in caso di ribaltamento del veicolo. Secondo Scania, in prospettiva, la protezione laterale potrebbe salvare il 25% delle vite in caso di incidenti di questo genere
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NUOVO OPTICRUISE La soluzione del sistema frenante per l’albero secondario del cambio consente azioni rapidissime e perdite di potenza limitate. La ricaduta positiva sui consumi è garantita 20 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Toccato il
PUNTO G
di Maurizio Gussoni
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he la vera prova di un veicolo industriale avvenga nelle mani del cliente è cosa nota. Ma quando un veicolo riesce a trasmettere il proprio DNA anche nel corso di un breve viaggio, vuol dire che ha centrato l’obiettivo. Trasportare Oggi, lungo un percorso di 337 chilometri, ha messo alla prova uno Scania S730 A4x2NB dotato, appunto, della nuovissima cabina top di gamma e con il pieno di carico, ovvero una massa complessiva di 44 tonnellate su strada. Un percorso variegato: dall’autostrada alla provinciale supertrafficata, fino al centro cittadino, che ha messo in luce tutte le qualità della “next generation” Scania: confort, connettività, bassi consumi e potenza.
percorsi in test. Il risultato è tangibile, oltre alle nuove cabine, che a colpo d’occhio danno subito l’idea del nuovo, anche tanti interventi tecnologici sono stati messi in campo per portare ai massimi livelli il prodotto. E con un obiettivo ambizioso, ottimizzare la redditività per i clienti sfaccettando il problema da ogni parte: dall’aerodinamica, alla catena cinematica, a tutti i servizi connessi all’utilizzo quotidiano e duraturo del veicolo. Compreso il grande neo che ha sempre afflitto le aziende di trasporto, ovvero il fermo macchina per la manutenzione. Insomma, una logica globale indicata con il termine
TOE (Total Operating Economy), ovvero un parametro che non tiene più solamente conto di tutti i costi inerenti il veicolo, ma anche delle entrate e della redditività del singolo trasporto in relazione a vari parametri come il tempo impiegato o il chilometraggio percorso. NUOVA CABINA Il primo impatto visivo lo si ha con la cabina, che può essere ordinata in 24 diversi modelli base. La S della nostra prova, è completamente rinnovata e studiata nei
IL 730 AI RAGGI X
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Questo veicolo, come detto, è della nuova generazione di autocarri Scania, una stirpe con alle spalle dieci anni di sviluppo, 20 miliardi di corone svedesi di investimento (il più grande che l’azienda abbia effettuato nei suoi 125 anni di storia) ed oltre dieci milioni di chilometri
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V8
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DIGITAL Digitale, moderno, super funzionale e piacevole alla vista. Sono le caratteristiche del nuovo pannello strumenti
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La mitica configurazione del Grifone, ottimale per gestire i 730 cavalli del propulsore.
carattere Calandra rinnovata sia nel design che nella struttura. Il nuovo progetto, oltre a regalare ancora maggiore forza all’aspetto del veicolo, è stato completamente rivoluzionato
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identiTruck SCANIA S 730 A4X2NB
Prezzo di Listino della versione in prova: 326.432,00 euro + IVA
CABINA
Serie S
SOSPENSIONE DELLA CABINA
ad aria
motore
DC16 8v, 730 cv a 1.900 giri
COPPIA
3.500 Nm da 1.000 a 1.400 giri
valvole per cilindro
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Livello di emissioni
Euro 6
controllo emissioni
EGR, VGT, SCR, DOC, DPF
sistema di iniezione
scania XPI
cambio
Autom Scania Opticruise 12 MARCE, 3 PROGRAMMI DI MARCIA
protezione dell’occupante anche in caso di ribaltamento. Una novità che, secondo Scania, in prospettiva è in condizioni di ridurre del 25% il numero dei decessi in caso di ribaltamento. Sicurezza significa anche soluzioni tecniche: l’assale anteriore è stato avanzato di 5 cm, spostando più in basso il centro di gravità e così favorendo l’assetto nella frenata d’emergenza, visto anche il potenziamento dell’intero impianto freni che ora monta cilindri da 30 pollici. Il risultato è il 5% di diminuzione degli spazi di frenata. Importante anche lo studio per la resistenza aerodinamica: i vari interventi, che hanno interessato anche particolari apparentemente minimali come gli specchi retrovisori, gli spoiler ed altro, hanno consentito una riduzione generale del 2% del consumo del carburante ed una significativa diminuzione del rumore. CAMBIO SUPER RAPIDO
Completamente rinnovato il cambio automatico Opticruise. I normali sincronizzatori sono stati sostituiti con un sistema di frenata automatica 400 LT capacità serbatoio dell’albero secondario del cambio. In questo modo, visto che si tratta di 315/70 R22.5 Pneumatici anteriori un sistema intelligente, gli alberi vengono sincronizzati nella loro rotazione facendo diminuire la velocità del secondario e, successivamente, ingra315/70 R22.5 Pneumatici posteriori nando il rapporto desiderato. Quindi minor spreco di energia meccanica 7.968 kg – a serbatoi pieni e PESO TRATTORE e maggiore velocità - valutata in 0,4 secondi - della cambiata. In più, il considerando un autista di 75Kg passaggio al rapporto superiore, vista la rapidità, consente di manteLARGH: 2.59 MM, LUNGH: 5.935 DIMENSIONE nere una pressione ottimale del turbocompressore e quindi di entrare MM, H: 2.816 (senza deflettore) nella marcia superiore con maggiore potenza. A questo si aggiungono 44 ton PTT la nuova funzionalità per il sistema di riduzione della velocità, impostabile dall’utente su tre diversi livelli ed il controllo della velocità in discesa, che impedisce al veicolo di superare la velocità massima impostata per oltre minimi particolari, a partire dal pavimento piatto che trasforma il tutto 35 secondi, evitando di incappare in problemi con il tachigrafo. in una sorta di mini-appartamento. Inoltre, tutti i comandi, studiati in partecipazione con Porsche Engineering, sono posizionati esatPAROLA D’ORDINE: CONNETTIVITÀ tamente dove devono essere, a portata di mano e con una logica intuitiva che difficilmente crea il pericoloso effetto della ricerca del Scania è stato il primo Costruttore a rendere connessi tutti i propri veicoli. comando durante la marcia. Stessa cura anche per l’infotainment: Oggi, nel mondo circolano circa 250.000 veicoli Scania che trasmettono schermo da cinque o sette pollici, ingresso AUX e USB per l’impian- dati di ogni tipo alla centrale operativa. Una miniera di informazioni che to stereo, connessione Bluetooth che supporta due cellulari, ingressi serve non solo a sviluppare sempre nuovi prodotti, ma anche e soprattutper telecamere e, naturalmente, comandi integrati al volante per go- to ad ottimizzare la manutenzione dei veicoli, avvisando il cliente quando vernare l’intero impianto. è il momento di intervenire. Per adesso la fase di pianificazione di un apAppare, fra l’altro, del tutto evidente l’altissima qualità della com- puntamento in Concessionaria è ancora affidata all’autista, ma chissà se ponentistica dell’intero cruscotto - abbassato di qualche centimetro un giorno il veicolo si fermerà da solo nell’officina autorizzata più vicina? per favorire la visibilità - e degli assemblaggi. Tutta la struttura della cabina è realizzata in acciai ad alta resistenza, il che consente di ottenere una struttura molto robusta e high-tech, aumentando la sicurezza in caso di impatto. Anche il comfort ha rappresentato una priorità. Infatti, la lunghezza interna della cabina è stata aumentata di 5 cm, è stata elevata l’altezza del tetto e l’ingresso in cabina è facilitato da quattro larghi gradini antisdrucciolo. Grandi ragionamenti anche per la visibilità: la posizione del conducente è più vicina di 6,5 cm al parabrezza e spostata di lato di 2 cm. Il che, grazie anche una superficie vetrata più estesa ed agli specchietti retrovisori ad effetto grandangolare, ha favorito enormemente la visibilità. Inoltre le possibilità di regolazione del sedile del conducente sono diventate praticamente infinite, consentendo di mettere in comodità pure soggetti con altezza compresa tra 1,5 e 2 metri, anche quando questi ultimi indossano scarponi o indumenti particolarmente ingombranti. Per il riposo notturno, infine, è possibile montare due letti da 80 cm di larghezza (quello inferiore può arrivare a un metro) con dei comodissimi materassi ed il sedile del passeggero può essere ruotato per permettere, come nel salotto di casa, di vedere un programma TV sull’apparecchio montato sulla paratia. retarder
SCANIA 4.10 Nm
LA TENDINA CHE SALVA LA VITA Ma la grande novità di Scania, un’autentica prima mondiale per la sicurezza, sono gli airbag laterali a tendina che consentono la 22 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
test drive Percorso Totale Km
Km/h
Litri
lt/100km
TEMPO (min)
337,6
64,13
93,15
27,59
h 5,15
Extraurb.+aut+tang* Km
Km/h
Litri
lt/100km
TEMPO (min)
182,8
71.6
51,5
28,17
153
cremona mantova
4
mantova assago
5
Extraurbana Km
Km/h
Litri
lt/100km
TEMPO (min)
59,63
52,15
16,63
27,89
68
Autostrada Km
Km/h
Litri
lt/100km
TEMPO (min)
26,63
76,58
6,31
23,68
21
In alto la postazione di guida dello Scania serie S. Qui sotto il sedile girevole per il relax post lavoro.
E poi lo Scania Active Prediction che, sfruttando le mappe del navigatore e la conoscenza del territorio, imposta la riduzione della velocità in salita al fine di ottimizzare al massimo l’inerzia del veicolo. Non manca il sistema Pulse and Glide che provvede ad accelerare leggermente il veicolo per acquisire l’energia cinetica sufficiente ad avere inerzia per almeno dieci secondi. Tutti piccoli “trucchi” per ottimizzare i consumi.
2
6
PIACENZA CREMONA
3
Autostrada
MELEGNANO PIACENZA
Km
Km/h
Litri
lt/100km
TEMPO (min)
48,34
79,21
10,75
22,24
36
Tangenziale Km
Km/h
Litri
lt/100km
TEMPO (min)
16,79
30,82
6,70
39,90
32
ASSAGO MELEGNANO
1
*(tangenziale Est-Esterna+ tangenziale Sud milano)
GUIDA IN SICUREZZA E COMFORT Ma è arrivato il momento di viaggiare sul nostro truck. Ed ecco le nostre impressioni: dal punto di vista del comfort ben pochi potrebbero avere qualcosa da ridire. La cabina è molto silenziosa e ben molleggiata ma quello che più di ogni altra cosa colpisce è la climatizzazione, specie con i primi caldi della primavera avanzata. Il fresco arriva quasi misteriosamente e si diffonde per tutto l’abitacolo senza essere colpiti da correnti d’aria. E poi la guida. È un vero piacere, col retarder che può essere usato come un vero elemento di assistenza alla guida. Infatti consente dolci decelerazioni senza dover ricorrere più di tanto al pedale del freno... con ovvie ricadute positive sul portafoglio. Lodi anche al cambio, veramente eccezionale dal punto di vista della rapidità e della razionalità con le quali opera, specialmente con il programma di marcia Economy inserito. Ovvero quando diventa tangibile che tutto è stato pensato e calcolato per minimizzare i consumi. I risultati del nostro test lo testimoniano: 337 chilometri, misti tra statali infestate da semafori e lunghe code, percorrenze autostradali, tangenziali intasate, senza farci mancare un tratto cittadino (Mantova) ha marcato il consumo di 27,59 litri per cento chilometri. E tutto questo a pieno carico, quindi con un peso complessivo di 44 ton. Oggi, dunque, potenza non significa per forza consumo. Anzi. La tecnologia aiuta ad ottimizzare i cavalli e il confort aumenta la produttività degli autisti a tutto vantaggio della sicurezza e del migliore Total Operating Economy! ● luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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Ruote industriali
DAF Ride&Drive DAF ha presentato i nuovi veicoli CF e XF: un concentrato di tecnologia ed efficienza, una nuova generazione con standard elevatissimi che la Casa olandese stessa definisce “Eccellenza Pura”
Cambio pelle I vantaggi
di Federica Lugaresi
I
n natura, nel caso di alcuni animali, per poter crescere si verifica il cambiamento di pelle quasi sempre in un solo colpo. Una muta che comporta un’evoluzione e un miglioramento. Insomma una nuova vita, o meglio una nuova generazione, come quella dei nuovi prodotti DAF – CF e XF - che stabiliscono nuovi altissimi standard in materia di efficienza e di comfort alla guida. E forse non è un caso che come location per la presentazione sia stata scelta la zona di Maastricht, sulle rive della Mosa, nota ai più per la firma dell’omonimo trattato dei dodici paesi membri dell’allora Comunità Europea, da cui è nata l’Unione Europea di oggi. Questa neonata gamma, che nasce da 24 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
una base di partenza già top di prodotti Euro 6, è la più performante di sempre grazie a motori innovativi, nuove trasmissioni e ottimizzazioni aerodinamiche che permettono una riduzione di carburante fino al 7%, 100 kg in meno di tara per un carico utile maggiore, e costi di esercizio ulteriormente minimizzabili con l’ausilio del nuovo sistema di gestione delle flotte DAF Connect. Il risultato è che “I nuovi CF e XF, affiancati da servizi leader nel settore e da una rete di concessionari altamente professionali, rappresentano la felicità di ogni proprietario e il sogno di ogni conducente” come dichiarato da Preston Feight, presidente di DAF Trucks. E Trasportare Oggi li ha provati per voi.
Fiore all’occhiello di questi nuovi prodotti, un maggiore risparmio di carburante che come dicevamo può arrivare al sette per cento. Un risultato ottenuto grazie alla nuova trasmissione che permette la perfetta interazione tra motore, impianto di posttrattamento, trasmissioni e assali posteriori. Condizione sine qua non, ridurre i regimi motore: la coppia massima dei motori PACCAR MX-11 e MX-13 è stata aumentata ed è già presente a 900 giri/min, mentre col motore 390 kW/530 CV PACCAR MX-13 – che identifica il top di gamma – abbiamo 2.600 Nm a 1.000 giri/min. Anche il cambio TraXon fornito da ZF di serie sul modello standard a 12 marce (ed opzionale a 16), contribuisce a ridurre al minimo il consumo di carburante, permettendo la riduzione delle perdite di attrito
Connessi con DAF In un mondo sempre più connesso, il sistema di gestione delle flotte diventa uno strumento sempre più indispensabile. Uno strumento che si identifica in DAF Connect, disponibile come opzione, che fornisce informazioni in tempo reale relative a posizione del veicolo, consumo di carburante, chilometraggio e tempi di inattività e utilizzo della flotta. E col quale, aggiungiamo noi, la gestione del veicolo tocca i vertici del rendimento. A perfetto corollario della filosofia DAF Transport Efficiency. Con la funzione Live Fleet View è possibile inoltre effettuare una pianificazione ottimale; uno strumento insomma che permette di ottimizzare la disponibilità del veicolo, ridurre i costi operativi e migliorare l’efficienza logistica. Alla guida del CF abbiamo assistito ad un cambio driver verificando i “poteri” della connessione stessa: Gianluca Dall’Olio (Sales Engineer, Homologation Engineer, Trainer presso DAF Veicoli Industriali) ha sostituito la propria scheda di guida, e la connessione è stata immediata con messaggi apparsi in italiano.
e passaggi rapidi alle marce superiori, che si traduce in una guida morbida e senza strappi, come abbiamo potuto apprezzare durante le prove sia su XF 480 FAR che su CF 410 FT Silent. È stato rivisto il design degli assali posteriori che ora permettono di guidare a velocità di crociera di 85 km/h con un regime di 1000-1040 giri/min in base alle specifiche della trasmissione. Questa nuova generazione, con corona e pignone completamente rinnovati, contribuisce ulteriormente alla minima rumorosità del veicolo. Compaiono novità anche in termini di EcoRoll e regolatore di velocità (Dynamic Cruise): nella generazione precedente l’attivazione dell’EcoRoll avveniva con il Predictive Cruise Control, ora se si impone un limite di velocità l’EcoRoll si può attivare in anticipo grazie ad un’ulteriore integrazione del PCC che rende il veicolo ancora più risparmioso in tema di carburante. Insieme alle prestazioni motore è stato migliorato il freno motore PACCAR MX11 che ora vede una potenza massima frenante di 340 Kw che si traduce in un aumento della potenza frenante del 20% tra i 1.000 e 1.500 giri/min, e in un + 30% tra i 1.200- 1.500 giri/min. Inoltre nei nuovi veicoli CX e XF - che segnaliamo, diventano più green avendo la possibilità di utilizzare HVO, GTL e BTL (questi ultimi due sono combustibili sintetici prodotti attraverso la conversione indiretta e chiamati gas-in-liquid e biomass-to-liquids) - è stato sviluppato un impianto di post trattamento dei gas di scarico, compatto e totalmente rinnovato, caratterizzato da una
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riduzione del peso di circa 50 Kg. Aggiungiamo che, con questa nuova unità EAS, gli intervalli di pulizia delle ceneri possono arrivare fino a 500.000 km. Unitamente a ciò, l’ottimizzazione del peso di motore e telaio, fanno sì che il peso totale del truck si sia ridotto complessivamente di 100 Kg, permettendo direttamente un carico utile pari a + 100 Kg.
La catena cinematica completa della nuova generazione DAF: il motore Paccar MX-13, il cambio ZF TraXon e il nuovo assale.
26 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Si allungano anche gli intervalli di assistenza dei nuovi CF e XF, che ora possono essere prolungati da 150.000 a 200.000 km, minimizzando i tempi di fermo macchina e massimizzandone la disponibilità.
Come evidenziato d a Raoul Wijnands (Manager Testing di DAF), il risultato finale in termini di TCO (Total Cost of Ownership) si traduce in un risparmio complessivo di 5.150€ per veicolo/anno: 3.000€ derivanti dal risparmio di carburante, 600€ relativi all’aumento di carico utile (+100 kg), 250€ per intervalli di manutenzione fino a 200.000 km e 1.300€ provenienti da DAF Connect. Più eccellenza di così…
Il nuovo abitacolo L’accoglienza e l’armonia delle forme sono i primi elementi che ci colpiscono: non sembra di stare nella cabina di un truck ma in un comodo salotto. L’abitacolo spazioso (il modello XF Super Space Cab propone la cabina più spaziosa e disponibile sul mercato con u n volume di oltre 12 m3), le finiture interne, la comodità dei sedili offrono il massimo livello di qualità e confort per il conducente. Anche il quadro della strumentazione è stato rinnovato diventando più leggibile e, novità assoluta, è stato dotato di un contatore tachigrafo che mostra il tempo di guida/ riposo rimanente. Nuova anche la regolazione della temperatura -che contribuisce alla massima efficienza dei consumi- consumando meno energia raffreddando l’aria quanto basta per raggiungere i gradi desiderati, senza mischiare aria fredda e calda al massimo. La temperatura a bordo risulta così perfetta e tutte le aree (anche in verticale) raggiungono la temperatura desiderata: il fresco si diffonde per tutto l’abitacolo senza essere colpite da correnti d’aria.
Le “nostre” prove Su di un percorso definito “Route Heerlen”- caratterizzato da strada provinciale e cittadina, con leggere salite, svolte e rondò - abbiamo provato due veicoli: XF 480 FAR e il CF 410 FT Silent. In entrambi i casi abbiamo apprezzato la comodità della cabina che ci ha accolto nel suo comfort ed eleganza. Il design è stato completamente rinnovato ed abbiamo potuto apprezzarne gli interni di classe ed il pannello degli strumenti completamente ridisegnato. L’ impressione è stata quella di viaggiare su di un pullman dalla guida morbida e senza scatti, non per lo stile di guida del driver ma grazie al nuovo cambio TraXon a 12 marce (esiste, come già detto anche il modello opzionale a 16), sviluppato da ZF. In particolare, ci siamo stupiti della sensazione di “pastosità” dell’XF dotato di sospensioni pneumatiche che ne rendono la guida più ovattata, a differenza del CF equipaggiato da sospensioni paraboliche (e quindi meccaniche). Il CF 410 FT è un city truck dotato di due serbatoi (di 765 litri e 340 litri) che conferiscono al veicolo sicuramente una maggiore autonomia ma anche un peso maggiore da portare in giro (XF invece risulta più
leggero con un unico serbatoio da 545 litri). In termini di dinamicità il city truck risulta migliore perché più basso e quindi più reattivo come motore che ricordiamo, è un 410 Cv. Effettuata anche la prova di attivazione dell’EcoRoll che è entrato in funzione al raggiungimento della velocità di 70 Km/h. Insomma,
si tratta davvero di nuovi mezzi appartenenti ad una nuova generazione: un “cambio pelle” che ci ha sorpreso positivamente per il raggiungimento di standard impensabili. Un “cambio pelle” per il quale si richiederà una nuova formazione ai driver che verranno formati su questo nuovo prodotto, che tanto diverso è dai veicoli precedenti per caratteristiche e regimi differenti. Tutte le altre versioni a completamento della
gamma, saranno posticipate a partire dall’autunno 2017. “Produciamo i migliori veicoli mai realizzati sul mercato e l’ultima generazione di CF e XF rappresentano l’eccellenza allo stato puro” ha dichiarato Feight. E noi non possiamo che essere perfettamente allineati.●
L’elegante interno del DAF CF Exclusive Line
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Focus Applicazioni
In occasione del Transport Logistic, Mercedes-Benz ha presentato le proprie novità in tema di connettività
Tecnologia al servizio del L risparmio di Andrea Trapani
a posizione centrale nel panorama europeo e il progresso tecnologico che accompagna da sempre l’economia tedesca sono il miglior biglietto da visita possibile per presentare le novità di FleetBoard, lo strumento telematico di Daimler lanciato nel 2000 e già punto di riferimento nel suo settore. Un lancio in grande stile, con la Stella che ha dedicato un intero evento per mostrare al pubblico le importanti novità, data la delicatezza dell’argomento. Gli autotrasportatori, infatti, sanno come sia primario l’obiettivo di ridurre il costo totale di possesso dei propri mezzi. FleetBoard si pone come risposta a questa domanda seguendo lo sviluppo tecnologico di questi decenni. Alla prima 28 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
presentazione al pubblico nell’anno 2000, tanto per fare un raffronto storico, i dati disponibili e le infrastrutture digitali erano ancora a uno stadio iniziale di sviluppo: lo standard utilizzato per la comunicazione dei dati da/verso i veicoli industriali era il canale SMS della rete GSM. In quegli anni la posizione di un veicolo poteva essere rilevata fino a pochi metri di distanza grazie ai 24 satelliti del sistema americano GPS.
Negli anni successivi l’avanzamento delle tecnologie ha compiuto rapidissimi progressi. FleetBoard ha utilizzato le nuove opportunità offerte portando avanti in modo significativo lo sviluppo di nuovi standard nel settore, che le hanno consentito di migliorare i propri servizi. Oggi FleetBoard effettua il rilevamento di un gran numero di dati di stato, di viaggio e di posizione del veicolo e li trasmette tramite telefonia
mobile all’azienda interessata. FleetBoard offre una gamma completa e modulare di servizi relativi alla gestione di ordini, autisti e parco veicoli, che i clienti possono combinare a seconda delle loro esigenze specifiche. DAL 2.0 AI SERVIZI DELL’INDUSTRIA 4.0 Conoscere il presente per capire il futuro; così si può riassumere l’ecosistema dietro a FleetBoard. Digitalizzazione, big data, soluzioni Cloud, IoT e Artificial Intelligence associate a Scrum, Design Thinking, Innovation Hub e nuove società partner, infatti, sono alla base di ulteriori soluzioni e servizi a concreto valore aggiunto per il settore logistico rappresentando nuove chance e nuove opportunità di business. FleetBoard le utilizza appieno per garantire al Cliente evidenti vantaggi e valore aggiunto grazie a concrete opportunità diinterconnessione. L’obiettivo, confermano in casa Mercedes-Benz, “è quello di supportare il più possibile le attività logistiche con soluzioni digitali e di aumentare la redditività degli attori del settore logistico, facendo diventare realtà la vision futura di Seamless Transportation: l’interconnessione completa di tutte le attività su strada e i diversi attori coinvolti nelle attività di trasporto”. LE NOVITÀ Per chi viaggia uno dei fattori più importanti è la cartografia. Non sono solo barzellette le storie che si trovano nelle cronache locali, spesso un navigatore che sbaglia può rovinare un’intera giornata di lavoro a un trasportatore. Da qui la collaborazione con HERE con cui, attraverso l’utilizzo dei big data prodotti dal sistema FleetBoard è stata sviluppata anche una soluzione che analizza e visualizza chiaramente nel modo
più comodo per l’utente diversi dati relativi a flotte di truck, quali tempi di parcheggio o carico e scarico. Il vantaggio in termini pratici è quello di consentire, ad esempio, la visualizzazione di informazioni relative al livello del carico di diversi veicoli industriali o a determinati hotspot di parcheggio. L’impiego mirato di big data consente di valutare le serie di dati esistenti e garantisce la massima trasparenza per quanto riguarda infrastrutture e prestazioni delle singole flotte. Questo rende possibile sviluppare le azioni consigliate per accrescere ulteriormente la redditività e lo sfruttamento del potenziale aziendale. Non solo, piattaforme digitali come le borse carichi offrono alle imprese la possibilità di trovare soluzioni di trasporto alternative. La ricerca di offerte adeguate sulle diverse piattaforme richiede comunque molto tempo. FleetBoard ha deciso di affrontare questa sfida, utilizzando i dati valutati e sviluppando su tale base FleetBoard nxtload. Il metamotore di ricerca integra offerte e funzioni di ricerca di diverse borse carichi e consente a quanti gestiscono le spedizioni di individuare rapidamente gli ordini supplementari su tutte le piattaforme. Intanto, in ambito di soluzioni di gestione dei propri dati, Mercedes-Benz ha scelto le soluzioni cloud: “Presupposto indispensabile per la sostenibilità e il costante miglioramento dei prodotti digitali è rappresentato dalla possibilità di aggiornamento e release rapidi del software oltre che dalla scalabilità delle soluzioni”, affermano dalla Stella. Per garantire questo, in futuro la piattaforma cloud Microsoft Azure costituirà l’infrastruttura per tutti i servizi e tutte le soluzioni FleetBoard. Non manca la vision hardware comunque: ad esempio, utilizzando le HoloLens – ovvero speciali lenti che consentono di vedere nello spazio proiezioni virtuali 3D e di interagire con loro – si è reso possibile sperimentare
di persona il modo in cui FleetBoard creerà il futuro della gestione veicoli. Nel paesaggio tridimensionale del FleetBoard HoloDeck, infatti, il gestore flotte del futuro può controllare i propri veicoli dal vivo dato che il sistema rileva carico del veicolo, vano di carico disponibile, gli ordini di trasporto, il relativo percorso ed i tempi di guida e risposta degli autisti. IDEE DAL BASSO Una delle più grandi sfide nel campo delle soluzioni digitali consiste nel portare sul mercato nuovi prodotti e metterli a disposizione dei clienti. A questa sfida è stata data risposta con il cosiddetto “Innovation Funnel”, le cui nuove idee digitali sono in sviluppo già dalla metà dello scorso anno. I partner, come lo staff o i clienti o qualsiasi altra persona interessata possono proporre suggerimenti per soluzioni digitali future. Come? Nel cosiddetto ’‘Elevator Pitch’ ogni partecipante ha cinque minuti di tempo massimo per presentare le sue idee al Digital Product Team di FleetBoard. Il Digital Product Team, composto da un gruppo di esperti provenienti da diversi divisioni FleetBoard come Mercedes-Benz Truck, Daimler Financial Services e dal dipartimento informatico, valuta le idee dopo una sessione di dieci minuti di domande e risposte, approvandole o meno, a seconda dei casi, con una maggioranza qualificata. In caso di successo i partecipanti hanno quattro settimane di tempo per costruire, in un agile project team, un prototipo del prodotto e il relativo business plan. Poi la sfida diventa realtà. IL FUTURO SU IOS E ANDROID In futuro FleetBoard non soltanto lavorerà allo sviluppo di nuove app per il FleetBoard Store, ma anche per app Android e iOS – in modo che i Clienti possano trovare il prodotto disponibile sul dispositivo che più loro aggrada. La meta-ricerca sul carico FleetBoard nxtload oppure la borsa dei combustibili FleetBoard FuelHub vengono ad esempio impiegati come pagine web. Inoltre FleetBoard sta testando l’uso di nuove tecnologie come l’Augmented Reality o le HoloLens per applicazioni in ambito logistico per aumentarne ulteriormente l’efficienza. La nuova app FleetBoard Vehicle Lens, ad esempio, utilizza la realtà aumentata per mostrare all’autista del truck dati importanti in tempo reale riguardanti il veicolo in modo chiaro, intuitivo e comprensibile. ●
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Ruote industriali
Scania Ha inizio da questo numero un “viaggio” tra il network di concessionarie e officine Scania in Italia. Una squadra altamente professionale che, grazie ad abilità e competenza, sinergie e dialogo ad ogni livello, è in grado di offrire ai propri clienti un servizio a 360° di altissima qualità
Nella rete!
di Federica Lugaresi
Q
uando si sceglie di investire in un nuovo strumento di lavoro, ossia in un nuovo veicolo, che accompagnerà per alcuni anni nella quotidianità e che si rivelerà decisivo per la competitività e redditività della propria azienda, è fondamentale scegliere il marchio a cui ci si affida. Si, perché il rapporto con la Casa costruttrice, attraverso la sua concessionaria, non si esaurisce nell’atto della vendita. Anzi, questo è solo il primo passo e il punto di partenza di un percorso che verrà compiuto insieme al Costruttore, che attraverso la sua Rete di assistenza garantirà sempre la massima operatività dei mezzi. Il servizio e la relazione col cliente sono diventati a tutti gli effetti oggi più che mai strategici, e determinanti nella scelta di acquisto. Insomma 30 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
fanno la differenza. E possiamo dire che il veicolo sia diventato anch’esso un servizio. In ciò il Grifone nella vicinanza al cliente, viene supportato da una Rete vendita e assistenza tra le più capillari nello scenario dei costruttori di veicoli industriali. Stiamo parlando di 19 concessionari (solo due di proprietà Scania), 100 officine (69 sono private), 90 consulenti di vendita veicoli e servizi, 750 meccanici specializzati e 25 master driver: sono le “mani” della squadra attraverso cui Italscania entra in contatto con tutti i suoi clienti. “Una rete composta prevalentemente da imprenditori privati, una peculiarità tutta italiana (all’estero la maggior parte delle realtà sono di proprietà e gestite da Scania), che funziona molto bene” come dichiara Daniel Dusatti, Network Development & Parts Director di Italscania. L’imprenditore privato - la vera alternativa alla gestione delegata ad un manager - va a determinare,
infatti, una struttura sinergica che riesce a portare motivazione, competenze, energia e soddisfazione (che sono tipiche dell’imprenditore italiano) all’interno della rete stessa. Una sfida, se possibile ancora più grande, dove l’attaccamento e la forte appartenenza al marchio Scania la fanno da padroni. E dove le modalità operative si fondano sempre su di un impegno di reciprocità, di oneri e onori, e doveri. “C’è omogeneità di attitudine e comportamento: ciò determina coesione e sinergia sulla rete importantissime. E le persone che lavorano per Scania in officina o in concessionaria, si sentono parte integrante del successo del marchio” continua Dusatti. Un lavoro, come sempre di squadra, per un servizio eccellente tra la Casa madre e i concessionari, e tra officina e concessionario finalizzato alla massima soddisfazione del cliente. I prossimi appuntamenti Per esaltare questo credo e questa filosofia e farla conoscere ai nostri lettori, abbiamo predisposto quattro interventi tematici che mostrano il lato migliore della rete Scania. Il primo riguarderà le Officine Storiche, vi racconteremo alcune di quelle che collaborano con Scania da più di quarant’anni, un tributo dovuto da parte del Grifone alla fedeltà e alla professionalità di questi imprenditori. Il raccontare, infatti, queste realtà è un modo di fare onore alle persone che spesso vengono viste, erroneamente, come delle realtà imprenditoriali secondarie alla Casa stessa ma che in verità identificano una prima linea che ha un peso determinante nel successo del marchio. Così come dedicheremo una puntata alle imprenditrici femminili (Officine in Rosa) che si sono affermate con successo in questo scenario dalla
La rivoluzione Scania nel 2016 ha “sconvolto” il mondo della manutenzione, introducendo la nuova manutenzione con piano flessibile. Ora non sarà più il cliente a contattare l’officina al raggiungimento di un La squadra Scania è pronta a scendere in campo per determinato chilometraggio ma rivoluzionare il mondo della manutenzione. sarà proprio l’officina a contattare i clienti quando, secondo le reali condizioni di utilizzo del veicolo, dovranno effettuare degli interventi di manutenzione. Stiamo parlando della nuova frontiera della manutenzione: un servizio innovativo e altamente “su misura” offerto dal Grifone con l’obiettivo di massimizzare la profittabilità dei propri clienti. Un piano di manutenzione non più basato sui chilometri effettuati ma sulle reali condizioni di utilizzo del veicolo grazie alla connettività che consente un monitoraggio costante e in tempo reale dei veicoli connessi. Verranno quindi effettuati solo gli interventi necessari, nel momento in cui ce ne sia realmente bisogno. Con questo tipo di manutenzione, la visita in officina è resa ancora più efficiente grazie al fatto che i dati diagnostici dei veicoli possono essere scaricati da remoto prima che i mezzi arrivino in officina, permettendo a quest’ultima di programmare appositamente l’assistenza e di essere attrezzata al meglio, in modo da rendere il “pit-stop” davvero rapido, con tecnici e pezzi di ricambio sempre disponibili. Un perfetto servizio tailor-made!
connotazione prettamente maschile. “Qui la figura femminile riveste un ruolo manageriale importante portando avanti l’assistenza con determinazione impressionante, stupendo molto per la competenza tecnica, per la capacità di gestire i clienti e portando il servizio Scania ai massimi livelli” - dichiara ancora Daniel Dusatti. Altro tema importantissimo sarà il cercare di capire come nel tempo si riesca a portare avanti, nei decenni, l’attività di assistenza arrivando per alcune realtà alla terza generazione: sarà interessante identificarne il modello di successo e di continuità nel tempo nell’appuntamento Officine generazionali.
Non meno interessante sarà raccontare alcune peculiarità di alcuni distretti, quali le Officine isolane - della Sardegna o della Sicilia - che si trovano ad operare in un contesto differente dalle officine “del continente” (e che hanno anche un parco veicolare particolare con forte presenza di autobus per il trasporto pubblico, con picchi fortissimi durante l’estate). Officine che hanno dinamiche e strutture diverse e che si trovano quotidianamente a dover rispondere a delle sfide importanti del mercato locale. Tutte eccellenze che si evincono “dalla soddisfazione del cliente tramite indagini di costumer satisfaction, in aggiunta a parametri quantitativi di crescita sul servizio, alla capacità di essere reattivi all’innovazioni proposte da Scania (per es. manutenzione flessibile o l’introduzione della nuova figura professionale dell’accettatore), ed alla flessibilità per cogliere il cambiamento nel breve periodo. Oggi infatti, il mercato richiede capacità di interpretazione del cambiamento e dell’innovazione a stretto giro” prosegue Dusatti. Ma il percorso della rete Scania non termina con il raggiungimento di un obiettivo, che è anzi un punto di partenza: “crescere ulteriormente sulla vendita e sull’assistenza, consolidare la sinergia del lavoro sempre più integrato tra la Casa e concessionari ed officine, è la mission per il futuro” conclude Dusatti. Continuando a soddisfare le elevate aspettative nei confronti del marchio. E dando il giusto rilievo e la giusta visibilità a queste realtà. Allora… appuntamento sul prossimo numero! ●
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Eventi Weekend del camionista
Tu chiamale se vuoi... di Luca Barassi
M
isano Truck Race, weekend del camionista o più semplicemente... “Misano”. Sono questi i termini con i quali, ormai da 25 anni, viene indicato l’appuntamento di fine maggio presso il Circuito Marco Simoncelli di Santa Monica, sulla riviera romagnola. Un evento che ha avuto fortune altalenanti, dagli albori ai floridi anni ’90 e inizio 2000, dove le Case giocavano un ruolo importantissimo, non solo in gara, ma anche e soprattutto nell’ospitalità di tanti clienti. Poi la progressiva uscita dei costruttori negli anni della crisi, da MAN, DAF, fino a Renault Trucks. Oggi questi nomi non hanno più un ruolo così strategico nella buona riuscita dell’evento, avendo praticamente tutti scelto di sacrificare la propria scuderia ufficiale e riducendo la presenza nei paddock a stand di rappresentanza o attraverso i propri concessionari. Due eccezioni in controtendenza: Iveco che ha, anno dopo anno, aumentato il proprio impegno in questa manifestazione, dedicando quest’anno ingenti risorse anche nella fornitura di motori, pur senza un team ufficiale, e Scania che gode di un enorme paddock naturale, quello dei decorati, quasi tutti targati Grifone. Un nuovo player
Petronas Lubricants non ha certo deciso di entrare in punta di piedi a Misano. 32 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
emozioni
L’ingresso di Petronas come title sponsor ha dato una svolta alla kermesse romagnola. 40 mila appassionati e tante iniziative dentro e fuori la pista
Soprattutto gara
“Abbiamo voluto dare un segnale forte – ha dichiarato Alessandro Orsini, head of Europe del produttore malese – volendo giocare un ruolo decisivo nel settore dei truck”. Una scelta che ha dato ragione alla multinazionale dei lubrificanti chiudendo un bilancio decisamente positivo, oltre le più rosee previsioni. Petronas Urania Grand Prix Truck ha superato la barriera dei 40.000 visitatori in due giornate nelle quali Misano World Circuit ha ospitato la 25esima edizione di un evento che ormai ha consolidato una dimensione europea. Ognuna delle componenti della manifestazione ha espresso risultati straordinari: record di pubblico; record del raduno di camion decorati da tutta Europa, con oltre 180 esemplari, che hanno occupato tutti gli sazi disponibili; sold out i test drive nelle varie opzioni disponibili con centinaia di prove sia in circuito che all’esterno; grande spettacolo in pista con l’europeo dei truck, unica tappa italiana in calendario.
“Siamo molto contenti – commenta Andrea Albani, Managing Director MWC – perché continua a crescere e a consolidarsi il nostro palinsesto di eventi internazionali, a vantaggio anche del territorio, per l’indotto che esprimono, nel contesto del sistema Motor Valley. A ciò si aggiunge un ulteriore valore concreto: il weekend rappresenta un appuntamento di business per le imprese, a contatto con la clientela e in questo contesto favorevole genera affari per tutta la filiera”. I protagonisti Oltre a Petronas Lubricants che, come detto, ha dato il nome alla manifestazione e ha occupato una grande area per mostrare la propria offerta di lubrificanti specializzati per il settore, sono stati numerose le aziende che hanno utilizzato l’area dei paddock per esporre i propri prodotti e servizi.
Anche se in Italia l’aspetto agonistico è meno sentito che all’estero, non va dimenticato che Misano è l’unica tappa italiana del FIA European Truck Racing Championship. Assoluto mattatore del weekend riminese è stato Adam Lacko che ha segnato una tripletta di vittorie presso il MWC. Le sue tre vittorie hanno replicato il risultato di 12 mesi fa e si è assicurato la leadership del campionato con 12 punti di vantaggio su Steffi Halm. Da segnalare il ritorno in pista di Antonio Albacete. Il campione spagnolo è stato fermo un anno per mancanza di sponsor, ma quest’anno è tornato più agguerrito che mai. Ecco, al termine delle prime due gare di campionato, la classifica TOP 10 piloti e quella dei team. Piloti
Adam Lacko Steffi Halm Jochen Hahn Antonio Albacete Norbert Kiss Gerd Körber Sascha Lenz Jose Rodrigues André Kursim Thomas Robineau
92 80 72 60 56 47 46 34 14 12
Team
Team Reinert Adventure Die Bullen von IVECO Magirus Buggyra Racing Truck Sport Lutz Bernau Team Tankpool
127 122 107 97 77
Evento nell’evento
IVECO era presente con un’area di circa 1.500 mq, dedicati all’esposizione degli Stralis Emotional Truck e, per la prima volta a Misano, del Daily in diverse versioni. RENAULT TRUCK ha presentato il THCS 520 Passion, il nuovo gioiello della strada e dall’anima bicolore, nero opaco e rosso fuoco, mentre VOLVO, presente per la prima volta alla kermesse, ha colto l’occasione per festeggiare i suoi 40 anni in Italia con la serie speciale dedicata all’anniversario. SCANIA, oltre a “mostrare i muscoli” con i tanti decorati del Grifone, ha esaltato le potenzialità della nuova generazione di autocarri e servizi, con i consumi ridotti del 5% grazie alle innovazioni apportate alla catena cinematica e a un’aerodinamica ulteriormente migliorata. Mercedes-Benz Italia ha partecipato col proprio concessionario PIOLANTI TRUCK e due modelli Actros: 1845 full optional con cabina giga space e un 1845 allestito nella versione speciale “20°Anniversario”. Molto divertente la presenza di DKV, che oltre a presentare tutte le informazioni riguardo ai servizi offerti, a partire dalle carte carburante, per passare al rimborso dell’IVA con un particolare focus sulla grande novità in ambito di pagamento dei pedaggi in Italia e all’estero, ha divertito il pubblico con la propria mascotte in giro per tutta la struttura. Chi si sarà nascosto sotto le sembianze di “Buddy”? Tanti programmi e intrattenimenti per tutti La grande novità di questa edizione è stato il cambio di partner per la gestione delle prove di veicoli industriali. Edizioni C&C ha fatto effettuare centinaia di test drive dei veicoli. Prove di qualità, effettuate con l’aiuto di un istruttore, alla scoperta dei punti di forza e delle peculiarità del veicolo. Prove di abilità, con la competizione fra i partecipanti, e prove di prodotto nel circuito del paddock o in pista. Dall’evitamento di ostacolo con muro d’acqua radiocomandato, 34 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
A Misano il pubblico dei fans ha potuto incontrare Gerard De Rooy, due volte vincitore della Dakar. Ospite di PETRONAS, De Rooy ha aperto la parata dei 180 camion decorati che ha concluso l’evento di Misano. Ma non solo: in una speciale pista off-road preparata alle spalle degli spalti del circuito, molti clienti, giornalisti e visitatori hanno potuto vivere un’esperienza straordinaria. A bordo dell’Iveco Powerstar vincitore della Dakar 2016, Gerard ha fatto provare evoluzioni, salti e corse pazze lungo lo sterrato preparato ad hoc. All’uscita dall’abitacolo occhi sbarrati ma entusiasti di una prova unica, difficilmente ripetibile. “Mi sembrava di partire per una missione lunare – ha dichiarato Federica – ma le sensazioni sono state davvero forti”. Pietro al termine del giro ha detto “Nonostante i balzi fossero davvero impressionanti, mi sono sentito incollato al sedile, grazie al sistema di cinture da gara”. Anche Luca ne è uscito eccitato: “L’abitacolo è spartano, ma stracolmo di strumenti, pulsanti, luci e apparecchi di vario genere. Vedere Gerard all’opera è incredibile!”. La presenza del Team De Rooy a Misano ha dato dunque un ulteriore spinta allo show e ha testimoniato come la partnership con Petronas sia sempre più soddisfacente.
alla frenata con evitamento, steering pad per sotto e sovrasterzo, curva bagnata con fondo a scarsa aderenza e aquaplaning. Letteralmente preso d’assalto lo stand di Exxon Mobile che, all’ingresso del circuito, offriva birra fresca e piadina a volontà. Le bellissime ragazze presenti allo stand hanno fatto il resto. Un habitué di Misano anche Acitoinox che, oltre ad essere presente indirettamente nel vasto parco di truck decorati, ha messo in piedi una divertente gara al pungiball che ha regalato emozioni e tanta competizione. In premio per i più “forti” confezioni per la
manutenzione delle ruote Alcoa, di cui Acitoinox è rivenditore autorizzato. Più volte nominati in queste righe, infine, i Camion Decorati, assoluti protagonisti della vasta area a fianco all’ingresso. Non solo, i bellissimi e variopinti truck hanno dato vita ad una parata finale entusiasmante, con 180 mezzi che si sono mossi dalle loro postazioni per sfilare in pista e concludere così una due giorni davvero emozionante. A questo punto non possiamo far altro che aspettare maggio del 2018 per vivere ancora queste fantastiche emozioni e nuovi programmi. ●
o n c G r I u T o I t A T R R n O E i P I S N A E U A P R O R T
Dopo la prima esperienza in occasione dell’European Truck Festival di Brescia, Il tour in giro per le feste e i raduni d’Italia di Giti Tire è approdato a Misano con un programma di eventi e giochi divertente e coinvolgente. Le “tutine” del costruttore di pneumatici asiatico, infatti, hanno accolto i tanti visitatori dei paddock presso lo stand, riconoscibilissimo da un enorme e colorato arco gonfiabile. Qui era impossibile trattenersi dalla tentazione di partecipare al gioco “Tu e Giti Contest” e a scatenare i propri pensieri con l’iniziativa “Dicci la Tua con Giti”. Moltissime le foto scattate alla fine del weekend, ma solo due (una per giornata) hanno vinto l’esclusivo trolley firmato Giti: Andrea Gallo e Danilo Pelusi. In questa pagina alcune delle foto più belle e quelle dei vincitori. Per quanto riguarda “Dicci la Tua con Giti” vi lasciamo al video che abbiamo realizzato con le clip dei visitatori. Video Dicci la Tua
Il video può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it
Andrea e Lorenzo Gallo, vincitori del Contest della prima giornata
Danilo Pelusi col suo “selfie” si è aggiudicato il premio della seconda giornata
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Eventi ConferenzaGNL Il Palazzo dei Congressi della Mostra d’Oltremare di Napoli ha accolto centinaia di operatori e imprenditori che hanno seguito, in un’unica occasione, i lavori della quarta ConferenzaGNL e la seconda ExpoGNL
Parlando di
di Andrea Trapani
A
d attendere i numerosi professionisti del trasporto e della logisitca, oltre alla grande scenicità degli spazi, c’è stata la forte caratterizzazione internazionale dell’evento, unico nell’area euro-mediterranea. Anche la risposta degli imprenditori e delle istituzioni locali è stata superiore alle attese: basti pensare che il presidente dell’Autorità portuale di Napoli ha partecipato a due degli incontri e il vicesindaco di Napoli è intervenuto al seminario M.A.R.E., un progetto di sviluppo del GNL e del biometanobioGNL, proposto dalla Facoltà di Ingegneria Chimica dell’Università Federico II di Napoli. UN SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE Numerosi gli appuntamenti, i dati raccontano un evento denso di impegni. Due giorni di lavoro, tre sessioni plenarie, quattro sessioni tematiche, sei seminari tecnici, 24 aziende presenti, 80 relatori coinvolti (di cui una ventina internazionali) e soprattutto 604 partecipanti sono la misura del successo di questa edizione. Non solo. I 350 delegati che hanno preso parte alla ConferenzaGNL - l’evento internazionale dedicato agli usi diretti del metano liquido come combustibile per tutti gli impieghi possibili - hanno seguito con attenzione tutti i dibattiti, ponendo domande e interloquendo con i relatori, traendone spunti e opportunità per le iniziative professionali e imprenditoriali. 36 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
metano
La partecipazione di 20 relatori internazionali, spagnoli, francesi, cinesi, statunitensi, norvegesi, rappresentanti della Commissione Europea e dell’IMO (International Maritime Organization, agenzia dell’ONU), ha dato ulteriore visibilità dell’evento fuori dai nostri confini. Valore aggiunto anche il coinvolgimento dei rappresentanti dei Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo come Malta, Marocco, Giordania, Israele, e degli esponenti di MEDREG (l’associazione mediterranea dei gestori delle reti del gas, ndr) e dell’Associazione Parlamentare del Mediterraneo (anch’essa struttura ONU), nella prospettiva della diffusione anche presso di loro delle tecnologie per l’utilizzo diretto del GNL. Significative le partecipazioni di alcuni esponenti di punta del settore marittimo, come Ennio Cascetta, stretto collaboratore del Ministro delle infrastrutture e trasporti e il presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, principale porto crocieristico del Mediterraneo, che ha annunciato il prossimo rifornimento di GNL di una nave da crociera della serie Aida. IVECO, PIONIERE DELLA SOSTENIBILITÀ Prima di entrare all’interno dei padiglioni, rimaniamo ancora all’esterno dove IVECO ha
esposto in bella vista uno Stralis NP alimentato a gas naturale liquefatto rinnovando il proprio impegno nella sostenibilità. In questa veste il ruolo della casa torinese ha avuto una valenza strategica: il pay-off “IVECO, il tuo partner per un trasporto sostenibile” parla chiaro. IVECO ha rimarcato, ancora una volta, il proprio impegno nello sviluppo di nuove tecnologie sostenibili per essere portavoce di una transizione energetica che poco alla volta sta prendendo piede nel nostro paese. La strategia di prodotto di IVECO mira a fornire ai propri clienti veicoli che consentano loro di essere più sostenibili, sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico. “È l’unico costruttore a offrire una gamma completa di modelli alimentati a gas naturale, dai veicoli commerciali leggeri ai veicoli pesanti a lunga distanza, agli autobus – con un parco circolante di oltre 16.000 veicoli IVECO a trazione alternativa, che include 5.800 veicoli dedicati al trasporto pubblico”, ricorda la stessa società. LA SFIDA AMBIENTALE TRA I MODELLI STRALIS Interessanti i dati raccolti dall’analisi condotta dal Gruppo SMET che hanno dimostrato come gli Eco Truck LNG di ultima generazione siano sempre più efficaci in termini di
Alla Conferenza GNL, Andrea Gerini, segreterio generale di NGVA Europe, nel suo intervento sull’importanza del GNL per il trasporto su strada.
ConferenzaGNL, una lunga storia in soli 5 anni
sostenibilità ambientale. Uno studio effettuato sulla tratta autostradale che collega Torino a Mantova - dove, per un anno, hanno viaggiato i nuovi mezzi IVECO Stralis 400 cv., affiancati dal modello precedente IVECO Stralis 330 cv – ha evidenziato come, a parità di tratta, gli IVECO Stralis 400 cv. hanno consentito una più significativa riduzione delle emissioni di CO2: la percentuale si attesta sul 15% rispetto a un veicolo alimentato a diesel (contro il 10% degli IVECO Stralis 330 cv.) per un totale di 440 tonnellate di anidride carbonica risparmiate in un anno, percorrendo 2.288.640 km complessivi. I risultati dell’analisi sono stati presentati da Domenico De Rosa, AD del Gruppo SMET: “Da sempre cerchiamo di operare con il massimo rispetto per l’ambiente che ci circonda. Il gas naturale è il carburante più ecologico, perché elimina quasi del tutto gli inquinanti atmosferici, riduce le emissioni di CO2 e in alcuni casi anche l’inquinamento acustico. Per questo motivo, già nel 2015 in partnership con IVECO, abbiamo deciso l’ingresso nella nostra flotta di un numero sempre maggiore di IVECO Stralis 330 cv. e 400 cv.”. Dall’analisi condotta dal Gruppo SMET è emerso inoltre che la scelta degli Eco Truck di ultima generazione comporta effettivi vantaggi anche in termini di rendimento del mezzo. IVECO Stralis 400cv. consuma infatti fino al 15% in meno ed ha un’autonomia di ben 1.500 km, contro i 700 km del modello precedente. “Mi auguro si possa presto
incrementare la rete di distribuzione del carburante LNG, la cui mancanza di capillarità rappresenta senza dubbio un deterrente alla svolta green per molti operatori del nostro settore. - ha concluso De Rosa - L’UE si è impegnata in tal senso, appoggiando con decisione lo sviluppo della rete di distribuzione: entro il 2025 la distanza massima tra due stazioni di rifornimento non potrà superare per legge i 150 km per il CNG e i 400 km per l’LNG”. GPL, UN GRANDE FUTURO A NAPOLI Come abbiamo evidenziato, la ConferenzaGNL ha avuto il merito di portare nel capoluogo campano il tema e le tecnologie del GNL, tanto che è stato corale l’apprezzamento per la scelta di Napoli come sede dei due eventi paralleli. A corollario di tutto ciò il Presidente dell’Autorità Portuale, Pietro Spirito, ha detto di voler richiedere a breve manifestazioni di interesse per la costruzione di un deposito di GNL nel porto di Napoli e ha accelerato le prospettive di investimento perché sposta di centinaia di chilometri a sud la possibilità di poter utilizzare il GNL nel Mezzogiorno. All’interno della Conferenza gli operatori, che hanno visitato la seconda ExpoGNL e che hanno assistito ai seminari tecnici a loro dedicati, hanno avuto modo di entrare in contatto con le più attive e importanti
ConferenzaGNL è un’iniziativa indipendente, nata nel 2012, per promuovere la nuova filiera industriale del GNL di piccola taglia in Italia e nell’area euromediterranea e coglierne tutte le opportunità ambientali ed economiche. In meno di cinque anni ConferenzaGNL, acquisita da Mirumir srl nel 2016, ha organizzato 3 conferenze internazionali, 1 expo e 7 workshop tematici coinvolgendo istituzioni e aziende a tutti i livelli ed è diventata una voce rappresentativa nei tavoli di lavoro istituzionali, nelle consultazioni e nelle audizioni parlamentari, nonché punto di riferimento per il settore grazie a una costante attività di informazione e sensibilizzazione, sviluppata anche attraverso il suo sito web e la sua newsletter quindicinale. L’iniziativa è sviluppata da Mirumir, società organizzatrice di fiere e congressi, con la collaborazione di WEC Italia, il comitato nazionale del World Energy Council, la più importante organizzazione internazionale mondiale multi-energy.
aziende del settore e ampliare la conoscenza del metano liquido e delle sue applicazioni. Ne è nato un momento di informazione e di formazione per coloro che, desiderosi di cogliere le opportunità offerte dall’impiego di questa nuovo combustibile, hanno avuto modo di “toccare con mano” progetti, prodotti e automezzi. Confermata anche la previsione di REF-E per investimenti nel settore di circa 1,3 miliardi nei prossimi 2 anni e mezzo. Ma la sete di novità e il desiderio di cogliere le opportunità di investimento e occupazionali offerte dal GNL e dallo sviluppo del suo utilizzo non hanno riguardato solo Napoli e dintorni; i delegati sono infatti intervenuti da tutte le regioni del Sud (Sicilia in particolare) e del Centro-Nord, a conferma che ConferenzaGNL e ExpoGNL sono ormai manifestazioni consolidate e riconosciute tra le più importanti nell’area mediterranea. I due giorni di lavori sono stati chiusi dalla tavola rotonda internazionale e dall’intervento del direttore generale approvvigionamento energetico del MISE, Gilberto Dialuce, mentre la sua stretta collaboratrice Liliana Panei ha seguito tutti lavori ed è intervenuta nella sessione dedicata allo sviluppo delle piccole reti isolate e della metanizzazione della Sardegna tramite depositi costieri di GNL. Nel suo intervento Gilberto Dialuce ha confermato che la prossima Strategia Energetica Nazionale, per la prima volta in Italia, contemplerà lo small scale GNL per il suo ruolo nello scenario energetico e nella mobilità a basse emissioni, per il rispetto dei parametri ambientali stabiliti dagli accordi internazionali. ●
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Ruote ecologiche
Iveco
Si scrive
GNL,
si legge opportunità
Inaugurato ad aprile il primo distributore di metano liquido nell’Interporto di Padova. Grande l’interesse e tanta l’attenzione al punto che, parallelamente, Iveco ha consegnato 20 trattori Stralis Full LNG ad Autamarocchi di Federica Lugaresi
“I
l metano ti dà una mano” è stato uno dei tormentoni degli anni ’80 e molti di noi ne ricordano lo spot in cui il bambino gattonava verso un promettente futuro. Di metano già si parlava nel 1984 ed era visto come l’energia del futuro, anche se allora non si pensava di certo alla trazione dei veicoli commerciali. Oggi, nel 2017, il metano (liquido) è una concreta opzione per i trasporti a lunga e media distanza, grazie anche all’inaugurazione del primo distributore pubblico di metano liquido all’Interporto di Padova. La stazione è il primo elemento di GAINN4DEP l’iniziativa Italiana per la realizzazione della rete nazionale LNG per il trasporto: un progetto dal valore 38 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
complessivo di 1,27 miliardi di euro (vedi riquadro). L’impianto, realizzato da Liquimet, è uno dei primissimi di questo tipo in Italia, e sarà in grado di erogare sia metano liquido che in forma gassosa. Grande interesse, dunque, tanto che Iveco ha colto l’occasione per celebrare la fornitura ad Autamarocchi di 20 Stralis a propulsione metano liquido. L’ultima, in ordine di tempo, produzione del costruttore italiano, in grado di percorrere in autonomia fino a 1400 chilometri. Ciò dimostra l’attenzione e la ricerca continua di Iveco per le nuove tecnologie che hanno permesso alla Casa di Torino di essere leader europeo nel settore dei combustibili alternativi, anticipando soluzioni che contribuiranno a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale del settore dei trasporti. La stazione di rifornimento di Padova La struttura della stazione, inizialmente realizzata con una baia per rifornimento LNG ed una per CNG, è prevista per consentirne l’estensione fino a quattro baie con doppio
erog a tore, aumentando la potenzialità di rifornimento fino a 500 veicoli al giorno. Le soluzioni innovative studiate per la sicurezza del metano includono la realizzazione di tubazioni e dispositivi aerei incapsulati in camini di scarico verso l’alto per convogliare in alto le eventuali dispersioni accidentali di metano, evitando di causare condizioni di infiammabilità nell’area di rifornimento. L’LNG non arriva alla stazione di rifornimento di Interporto Padova via strada da Marsiglia o Barcellona, bensì con ISO containers intermodali per ferrovia da Rotterdam, in linea con il principio di riduzione della carbon footprint e di decongestione del traffico stradale.
In attesa che la rete si arricchisca dei depositi costieri di LNG da cui rifornire le navi e gli ISO-containers, questi ultimi possono anche viaggiare su traghetto o nave porta containers per consentire una consegna di LNG “sostenibile” anche in Sud Italia e nelle isole. Il Network italiano Buone notizie, quindi, sul fronte dello sviluppo della rete dell’LNG ad uso autotrazione nel nostro Paese: dopo le prime dieci stazioni di rifornimento di metano liquido (Gera Lario, Pontedera, Casatenovo, Piacenza, Novi Ligure, BolognaCastel san Pietro e Macerata sono solo alcune di queste), ecco aggiungersi un altro mattoncino nel processo più generale di sviluppo del network italiano di impianti. Si tratta infatti di un altro piccolo, ma significativo, balzo in avanti verso un sensibile potenziamento delle infrastrutture dedicate a questo carburante ecologico, la cui diffusione si sta ampliando in maniera considerevole negli ultimi anni, e in particolare nel settore dell’autotrasporto.
La consegna 20 nuovi IVECO Stralis Natural Power, questo l’importante lotto di veicoli sostenibili che è stato consegnato nel corso di una cerimonia ufficiale svoltasi lo scorso 21 Da sinsitra Antonio Nicotra, aprile, presso l’Interporto Presidente di Liquimet, di Padova, alla presenza Pierre Lahutte, IVECO Brand delle istituzioni, di PierPresident,, Oscar Zabai Presidente di Autamarocchi. re Lahutte, IVECO Brand President, Mihai Daderlat, Business Director IVECO Mercato Italia, Oscar Zabai Presidente di Autamarocchi e Antonio Nicotra, Presidente di Liquimet. Il Nuovo Stralis NP IVECO è infatti il primo veicolo a gas naturale progettato per missioni di lunga distanza, dotato di motore Iveco Cursor 9 da 400 Cv, cambio Eurotronic e doppio serbatoio di LNG, con capacità di 540 litri ciascuno, in grado di garantire fino a 1500 km di autonomia. Le performance del Nuovo Stralis LNG, che consente una riduzione delle emissioni di NOx del 32% di PM del 99% e di CO2 fino al 95% in caso di utilizzo di biometano (forma energetica per la quale i Nuovi Stralis Natural Power sono già compatibili), hanno risposto alle esigenze di Autamarocchi (tra i soci fondatori di A.L.I.S. - Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) che ha visto nella Casa torinese il partner ideale per un trasporto sostenibile.
GAINN4DEP
Il piano di sviluppo nel nostro Paese è molto ambizioso e si prefigge nel breve periodo l’obiettivo di creare, anche su stazioni di servizio carburanti già esistenti, almeno una ventina di stazioni di rifornimento di LNG diffuse capillarmente sul territorio nazionale. Ciò garantirà un’adeguata rete distributiva e consentirà di offrire un servizio confacente al mondo del trasporto, ormai sempre più orientato verso questo nuovo carburante. Innovazione sostenibile Le potenzialità dell’LNG per i vari utilizzi partono da due necessità fondamentali: differenziare le fonti energetiche e ridurre le emissioni inquinanti. Sotto il primo aspetto LNG garantisce grande disponibilità, produzione geograficamente distribuita e flessibilità di trasporto,
mentre le minori emissioni si basano su riduzione della NOx, abbattimento del particolato e riduzione della CO2. Di conseguenza, l’LNG è candidato ad essere il più importante carburante alternativo per il trasporto pesante, per la sua densità energetica, le doti ambientali e l’elevata disponibilità sui mercati. Questa tecnologia innovativa può consentire un risparmio economico davvero rilevante per gli operatori del mondo dell’autotrasporto, che può arrivare fino a 25.000 euro l’anno per i veicoli che hanno percorrenze nell’ordine di 75.000/100.000 chilometri. Al dato economico, poi, si aggiunge l’altro più significativo che riguarda, come dicevamo poc’anzi, la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. I propulsori a metano non rilasciano infatti polveri sottili e permettono una riduzione fino al 25% di
L’obiettivo dell’iniziativa GAINN_IT, lanciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’aprile 2014 è definire, prototipizzare, sperimentare ed implementare la Rete Italiana delle Infrastrutture di Combustibili Alternativi, in particolare dell’LNG per il trasporto marittimo e stradale. La prima fase di GAINN_IT (GAINN4CORE, GAINN4MOS) è stata approvata dalla CE ottenendo cofinanziamenti europei. Con GAINN4DEP inizia la fase realizzativa dell’iniziativa nazionale per la creazione della rete di punti di rifornimento e depositi di LNG (gas naturale liquefatto) per il trasporto marittimo e stradale: un’operazione che prevede un investimento complessivo stimato in 1,27 miliardi di euro nel quinquennio 2017-2022. Per ridurre l’impatto ambientale del trasporto, la Commissione Europea richiede agli Stati Membri di realizzare un numero minimo di punti di rifornimento di LNG entro il 2025 nei principali nodi (porti, interporti e nodi stradali) della rete di trasporto Trans-Europea ed entro il 2030 in tutta la rete. L’Italia, che ha recepito nel dicembre 2016 la Direttiva, da tempo ha promosso una amplia collaborazione, nell’ambito dei progetti TEN-T e CEF, con i paesi confinanti per garantire la continuità extraterritoriale della rete LNG senza la quale l’utilizzo di questo combustibile non potrà essere efficiente. CO2 emessa. I vantaggi del gas naturale sono quindi una realtà concreta e disponibile anche per i mezzi pesanti, come testimoniato dal Nuovo Stralis NP AS440S40T/P LNG. ●
Lotto Tulfens Pfons.
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L’azienda del mese
Transpobank
La qualità del La Tauro Autotrasporti è un’azienda dall’esperienza trentennale di Teramo, nata dalla passione e dedizione di persone che credono in ciò che fanno. Oggi è alla terza generazione ma i valori sono quelli di sempre
trasporto
di Federica Lugaresi
I
l padre fondatore Attilio, poi il figlio Domenico e oggi anche la nipote Giorgia sono in grado tutti insieme di soddisfare i clienti, dando loro la migliore soluzione a qualsiasi problema legato alla spedizione e alla logistica delle loro merci. “La qualità del trasporto” - questo il motto dell’azienda - che si avvale esclusivamente di mezzi propri e di personale specializzato, per offrire un servizio di eccellenza in grado di garantire la massima efficienza e tempestività per qualsiasi direttrice nazionale ed internazionale. “Attualmente la ditta ha un’area coperta di 3.000m2 di magazzino per lo stoccaggio merci e logistica, e possiede un parco veicoli composto da 30 automezzi e 60 semirimorchi” dichiara Domenico Tauro. Una flotta (multimarca) con cui vengono trasportati fondamentalmente prodotti alimentari non deperibili a lunga conservazione: “movimentiamo merce nel nord Europa – prevalentemente birra a scendere e prodotti tipici pugliesi come vino, pasta e olio verso il nord, ma anche materiali industriali, continua Domenico, e in 48 ore dal carico siamo in Olanda, paese verso cui abbiamo una linea diretta quotidiana e dove abbiamo un piccolo centro di smistamento”. Specializzati comunque nelle consegne a 360°: da qui la scelta di una flotta impegnativa composta da piccole motrici, piccoli furgoni ma anche motrici importanti per trasporti voluminosi ed eccezionali. Un’azienda in crescita Ma l’azienda e la famiglia hanno voglia di crescere per superare sempre nuove sfide. Ecco il motivo per cui 5 anni fa è stata aperta una linea per il trasporto intermodale: con questo sevizio viene infatti garantito (grazie a 30 semirimorchi per linea ferroviaria) un minor 40 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
rischio di danneggiamento del contenuto, un minor costo di trasbordo tra mezzi di tipo diverso e una maggiore velocità nell’effettuare il trasporto. Guardano sempre avanti i signori della Tauro che già dieci anni fa si sono avvicinati al mondo Transpobank. “Operiamo con loro per vendere il carico sul mercato ma anche per prendere e vendere viaggi. Importanti i vantaggi che abbiamo avuto: relativamente ai carichi, a breve distanza ottimizziamo i km a vuoto; ma anche dal lato rete grandi sono le soddisfazioni: abbiamo preso molti contatti e abbiamo fatto tante conoscenze con cui collaboriamo attualmente. Si è creato un bel rapporto di stima reciproca con Transpobank e sicuramente il volume di affari continuerà a consolidarsi, sia nel prendere che nel vendere i Partendo da destra: Dott.Franco Iachini commercialista dell’azienda Domenico Tauro, Attilio Tauro (padre di Domenico, socio al 25% e viaggi. Il servizio che forniscono amministratore), Sindaco di Castellalto, D’alfonso presidente della Regione. è estremamente utile e funzioLa foto è stata scattata in occasione dell’apertura del nuovo stabile lo scorso nale” conclude Domenico. ● 29 aprile.
Anno 3 - luglio 2017 - n. 18
Autopromotec
miracolo italiano
Successo (quasi) annunciato per la kermesse dell’aftermarket
anfia
protagonista
cnh industrial
contraffazioni
acitoinox
il bello dei truck
Editoriale
di Ferruccio Venturoli
LARGO AI VAN
U
n’dizione di TOE Aftermarket un po’ particolare, quella di questo numero. Infatti, come avrete potuto notare, abbiamo dovuto lasciare molto spazio al Focus Furgoni, che ha impegnato 40 pagine della rivista. Non solo, gli abbiamo “dovuto cedere” anche posizione e cover rigida. Noi però non siamo per nulla arrabbiati per questo, dato il valore e lo spessore degli argomenti trattati nel Focus… e voi? L’Aftermarket, d’altro canto, è sempre nei nostri pensieri. Non ci dimenticheremo certo del fatto che questo sia stato il settore che ha tenuto in piedi le sorti di molti Costruttori durante i lunghi anni della crisi. Ma non è solo per questo motivo che tanto ci appassioniamo a questo mondo. Le “pieghe” di tutto ciò che accade nel dopo vendita del veicolo e del primo equipaggiamento sono davvero tante. Alcune hanno risvolti davvero inediti.
Su questo numero, per esempio, grazie alla collaborazione con CNH Industrial abbiamo cercato di capire un aspetto forse un po’ nascosto, ma sicuramente molto presente e serpeggiante nel sottobosco dell’aftermarket: la contraffazione. Cos’è, quali sono i mercati più prolifici e come la si combatte, ce lo ha spiegato Xavier Lucas, giovane manager della multinazionale torinese, che ha fatto dei diritti d’immagine, dei brevetti e del trademark, la sua ragione di vita professionale. Ma c’è un altro argomento, oltre all’ormai tradizionale appuntamento col “Bollettino dell’ANFIA”, che ha catalizzato la nostra attenzione su questo numero: Autopromotec. E non solo la nostra di attenzione, dato che anche ANFIA ha realizzato il suo intervento proprio su quanto fatto da loro a Bologna. D’altronde si tratta proprio di una kermesse di ampio respiro e “grande” in tutti i sensi.
Un appuntamento che richiama un’attenzione internazionale vista raramente dalle manifestazioni nostrane. Almeno da qualche anno a questa parte. Unico rimpianto il fatto che il “nostro” settore, quello dei truck o dei veicoli commerciali in genere, è ancora molto marginale. Ogni anno si tenta di fare qualcosa in più ma, al di là dei numeri che sono inevitabilmente più piccoli di quelli dell’auto, non c’è una grossa spinta interna a dare spazio a questo mondo. Quest’anno ci ha provato Scania che, insieme ad ExxonMobil (molto visibile e presente all’interno dell’intera manifestazione), ha realizzato un’area test esterna dove far provare un proprio veicolo (un G340 LA 4x2 MNA alimentato a gas metano liquefatto, LNG) e ci abbiamo provato anche noi, portando uno dei workshop TForma in quest’ambito, al di fuori del programma
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it
La rivista del post vendita - ANNO 3 - n. 18 - luglio 2017
Magazine specializzato supplemento alla testata Trasportare Oggi in Europa, n. 195 luglio 2017
42 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile di testata: Ferruccio Venturoli
“Edu”. Pochi altri tentativi e, va detto, area molto defilata rispetto al quartire e allo sviluppo dell’esposizione. Puntiamo al 2019. Chiudiamo questa edizione in formato ridotto in modo spumeggiate: un’intervista al mitico Rino Acito, general manager e vero simbolo di Acitoinox. Rino ci ha spiegato tante cose del successo della sua azienda, ma non dimentichiamo che dietro alla “bellezza” delle creazioni di Acitoinox c’è la sorella di Rino, Anna… forse anche con lei dovremo fare presto due chiacchiere. Vi lasciamo alla lettura di questo numero, anticipandovi che sul prossimo ci saranno delle novità “grafiche”, in particolare che riguardano questa pagina. Stay tuned e buona estate. ●
Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com
Hanno collaborato: Vincent Aino, Goffredo Gualandi,
Casa editrice: Transpoedit S.r.l. - Sede legale: V.le Monza 40 20123 Milano - P.IVA: 07634360965
Si ringrazia per la collaborazione: ANFIA, Politecnico di Torino, ZF
Redazione: redazione@trasportale.it
Reg. Trib. di Milano N. 723/97
Notiziario
Federal-Mogul
Bridgestone Insieme al F.A.I. Family Day
L’evento organizzato e promosso dalla Federazione Autotrasportatori Italiani ha avuto come obiettivo quello di coinvolgere le famiglie bresciane e in particolare i bambini per trasferire una migliore conoscenza del mondo dell’autotrasporto e dell’autotrasportatore. Durante la giornata, famiglie e bambini hanno avuto la possibilità di vedere da vicino i mezzi che si incontrano ogni giorno su strada per garantire la consegna delle merci e, attraverso un percorso didattico suddiviso in punti di conoscenza, hanno avuto la possibilità di conoscere la filiera dell’autotrasporto e dei prodotti agroalimentari del territorio. “Siamo stati invitati dalla Federazione Autotrasportatori Italiani - Associazione provinciale di Brescia, a partecipare in qualità di Partner a questo evento dedicato alle famiglie, - afferma Monica Graziani, Trade Marketing & Promotion Manager - Commercial Products, Bridgestone Europe, Italian Branch Sales Division. Abbiamo subito accettato con entusiasmo l’invito perché l’obiettivo della manifestazione ben si sposa con l’impegno di Bridgestone di informare il pubblico sull’importanza del pneumatico e della sua corretta manutenzione. Durante la giornata abbiamo spiegato ai bambini ed alle famiglie cos’è uno pneumatico, come viene prodotto e il ruolo importante che riveste. Lo pneumatico è infatti l’unico elemento di contatto tra il veicolo e la strada, consentendo così di viaggiare in totale sicurezza e nel caso dell’autotrasporto di consegnare le merci di cui tutti noi abbiamo bisogno”.
Lubrificanti ExxonMobil
La nuova gamma per veicoli commerciali leggeri
ExxonMobil lancia la prima gamma di oli motore ad alte prestazioni dedicata specificamente al settore dei veicoli commerciali leggeri in Europa. Questa famiglia di prodotti è composta dagli oli motore Mobil DelvacTM City Logistics 5W-30 (P, V, F, M) e Mobil DelvacTM Light Commercial Vehicle E 10W-40, che hanno ricevuto l’approvazione di importanti case costruttrici come Peugeot, Citroen, Iveco, Volkswagen, Ford e Mercedes-Benz. “Siamo entusiasti per il lancio di questa linea di lubrificanti pensata appositamente per i veicoli commerciali leggeri”, ha dichiarato Richard Grist, European Commercial Vehicles Field Marketing Manager di ExxonMobil Petroleum and Chemical. “Si tratta della prima gamma di prodotti completamente dedicata al mercato europeo dei veicoli leggeri e ci permette di offrire i prodotti giusti per questo settore in forte crescita”.
Pneumatici ricostruiti
Nuovo processo per misurare la resistenza alla corrosione
FederalMogul Powertrain ha sviluppato un nuovo processo per classificare la resistenza alla corrosione di materiali per canne cilindro che le consentirà di fornire componenti ancora più durevoli per le applicazioni più severe. Grazie alla possibilità di fornire un confronto diretto fra materiali e processi di rivestimento differenti, la nuova metodologia di test consente sviluppi nei materiali indirizzati specificamente a quegli impieghi con carburanti di scarsa qualità e in presenza di alti livelli di EGR. Prima del lavoro svolto da Federal-Mogul Powertrain, non esisteva alcuna procedura riconosciuta per paragonare la possibile resistenza alla corrosione di diversi materiali durante il funzionamento di un motore.
Nuova garanzia Goodyear
Una nuova campagna di Goodyear rende gli pneumatici ricostruiti ancora più convenienti per le flotte. La nuova garanzia, che prevede l’accettazione del 100% delle coperture esenti da difetti visivi, fa parte del programma Goodyear Customer Own Casing (COC) e aiuterà gli operatori delle flotte a ridurre il costo totale di possesso. Il Multiple Life Concept di Goodyear, che unisce la riscolpitura alla ricostruzione, è volto a ridurre il costo degli pneumatici fino al 10% e aumentarne il chilometraggio fino al 25%, rispetto all’alternativa rappresentata dall’utilizzo di pneumatici nuovi. Grazie al prolungamento della vita dello pneumatico si generano notevoli vantaggi per l’ambiente: minore impiego di materiali e riduzione nei consumi di carburante, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2. “Accettare un maggior numero di coperture per la ricostruzione dai nostri clienti riduce le preoccupazioni dell’operatore. Il Multiple Life Concept di Goodyear sfrutta al massimo le prestazioni dei pneumatici, riduce i costi di esercizio e migliora l’impronta di CO2”, dichiara Luca Molgora, Direttore BU Commercial di Goodyear Dunlop Italia. La garanzia di accettazione del 100% delle carcasse del cliente si applica alle seguenti misure di pneumatici: 295/60R22.5, 295/80R22.5, 315/60R22.5, 315/70R22.5, 315/80R22.5 385/55R22.5 385/65R22.5 e 435/50R19.5. Per maggiori informazioni le flotte e gli utenti possono contattare un rivenditore specializzato Goodyear.
44 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Peso ottimizzato e maggiore robustezza E’ in arrivo un sollevatore telescopico particolarmente robusto dal nome SAF Hercules. Nonostante la sua leggerezza solleva carichi di 24.000 kg. La piastra 3D a 10 buchi consente che i dispositivi attualmente sul mercato possano essere facilmente sostituiti con il nuovo SAF Hercules. Lo specialista di veicoli commerciali è fiducioso per l’alta qualità del sollevatore telescopico e offre una garanzia di 3 anni. Il nuovo SAF Hercules combina due aspetti importanti: il design robusto, e il suo peso ottimizzato lo rendono particolarmente economico, in quanto ogni kg di carico utile conta nel settore dei trasporti. Rispetto al sollevatore SAF TITAN Pro, il SAF Hercules vanta un risparmio di peso di 8 kg. Il nuovo prodotto ha una capacità di sollevamento di 24.000 kg e il carico statico è di 50.000 kg.
Un secolo per Yokohama Rubber
Un nuovo sito per celebrarsi
Nel 2017 Yokohama Rubber Company festeggia i sui primi cento anni di storia e per raccontare questa sua lunga vita ha creato un sito ad hoc: http://www.y-yokohama. com/global/100th/ All’interno del 100th anniversary site sono infatti disponibili tutte le informazioni sulle tappe fondamentali della storia di Yokohama Rubber, nonché alcuni video storici che celebrano la nascita e la crescita globale dell’azienda. Il 2017 rappresenta per la Casa anche il termine delle attività previste dal Grand Design 100, il manifesto programmatico che ha guidato le scelte economiche, ambientali e sociali dell’azienda in tutto il mondo negli ultimi 10 anni. Yokohama si è infatti posta una serie di obiettivi fra cui l’abbassamento delle emissioni di gas dovute al processo produttivo dei propri stabilimenti e una serie di attività correlate per migliorare l’ecosistema.
Accordo tra le sponde...
web News
SAF e il nuovo sollevatore telescopico
Link utili scelti per voi www.fiamm.com
FIAMM Energy Technology è un azienda multinazionale attiva nella produzione e distribuzione di accumulatori per avviamento autoveicoli e per uso industriale nata in seguito alla separazione dal Gruppo FIAMM del business delle batterie automotive e delle batterie industriali con tecnologia al piombo. L’azienda di Montecchio dispone di circa 20 sedi commerciali
www.autoclima.it
Conoscenza, tecnologia, qualità e la forza innovatrice delle persone sono le armi vincenti di AUTOCLIMA in un contesto di mercato altamente competitivo, pensando sin da oggi soluzioni innovative vincenti anche negli anni futuri. L’azienda è specializzata in climatizzatori per camion, furgoni e veicoli speciali
www.airtopitalia.eu
Al via la collaborazione tra HydroSystem e Anteo
HidroSystem di Dogana Repubblica di San Marino e Anteo di Molinella Bologna, rispettivamente capitanate da Andrea Tinti e Ilmer Maietti, hanno siglato un importante accordo di collaborazione che rivoluzionerà il mercato delle sponde idrauliche in Italia. Le due aziende hanno infatti deciso di unire le forze per realizzare sinergie nella produzione delle sponde caricatrici che saranno vendute in Italia. «La costituzione di un importante polo produttivo Nazionale - dice Andrea Tinti - e in particolare le sinergie di prodotto che attiveremo, permetteranno di ampliare la gamma delle sponde offerte e consentiranno di soddisfare sempre più capillarmente le molteplici esigenze del mercato nei diversi settori della logistica, del trasporto merci, della gestione rifiuti, dei servizi per l’ambiente, dei servizi di emergenza e di assistenza alle persone anziane e disabili a mobilità ridotta». «Gamma, qualità e flessibilità produttiva rappresenteranno i punti di forza di questo accordo - dichiara Ilmer Maietti - Il nostro obiettivo è quello di garantire ai clienti la miglior gamma di prodotti 100% Made in Italy, in grado di rispondere alle specifiche richieste del mondo professionale e del mercato nazionale in continua crescita ed evoluzione”.
TRASPORTARE OGGI
L’azienda italiana di Soliera (MO) in soli 25 anni ha conquistato una posizione dominante nel mercato della filtrazione aria, grazie alle elevate prestazioni dei propri prodotti nell’abbattimento di pollini, polvere e sostanze inquinanti. Dispone inoltre di una rete capillare di Distributori per la commercializzazione in Italia e in Europa. luglio 2017 45
Eventi
in scena la rivoluzione L’edizione 2017 della rassegna internazionale dell’aftermarket automotive si è conclusa con numeri da record, con un grande interesse internazionale e con la consapevolezza di essere già nel futuro
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di Ferruccio Venturoli
e cifre dicono che, “L’altro Motor Show” di Bologna, come qualcuno ha definito Autopromotec 2017, è stato da record: 1.651 espositori, dei quali il 42% proveniente da Paesi esteri, per un totale di 53 Paesi rappresentati, sei in più rispetto all’edizione scorsa. Sono state ben 962 le aziende straniere che hanno partecipato con, in testa (e non è certo una sorpresa), le aziende cinesi, seguite da quelle tedesche, spagnole, britanniche, polacche, americane e poi, via via, praticamente di tutto il mondo industrializzato. Cosi come di tutto il mondo, con una prevalenza di arabi, indiani e cinesi, sono stati i 113.616 operatori professionali, ben 9.627 in più rispetto all’ edizione 2015 (+9,26%); di questi, 46 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
90.061 sono arrivati dall’Italia mentre 23.555 dall’estero, con un aumento dell’8,06% di presenze di operatori professionali italiani e del 14,09% di internazionali. Numerosi anche i giornalisti specializzati accreditati, 422, il 33,4% dei quali provenienti dall’estero. Ma, come è ormai è inevitabile, Il successo di un evento si vede anche e soprattutto dai risultati delle attività sul web: il sito ufficiale di Autopromotec ha fatto registrare 182.609 visitatori unici e 1.950.542 di pagine visualizzate, così come è stata vivace l’attività sui “social”. LA STRADA GIUSTA Che sia stato un successo senza “se” e senza “ma”, ne è convinto Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec, che si dice ben risoluto a continuare nella direzione intrapresa: “I numeri di questa edizione di Autopromotec – ha detto l’A.D. - ci spronano a mantenere alta la qualità dell’esposizione e dei convegni organizzati nell’ambito di
AutopromotecEDU. Ma contribuire al successo dell’edizione 2017 è stata senz’altro la leadership mondiale delle aziende coinvolte nel business automotive aftermarket”. E per affrontare e gestire questo successo, quest’anno sono stati 14 i padiglioni messi a disposizione, oltre a cinque aree esterne, per una superficie complessiva di 158mila metri quadrati ed è stato anche ideato un nuovo modo di “presentare” gli espositori, in base ai settori merceologici, con oltre 550 categorie, a copertura di tutti i sotto-settori del mercato aftermarket, in modo di agevolare così la programmazione della visita del salone anche in base ai diversi interessi professionali. Va sottolineato che quest’anno è stata realizzata, all’interno della fiera, in un’area esterna, un “area truck”, dove è stato possibile provare uno Scania a gas naturale liquefatto (LNG), precisamente un G340 LA 4x2 MNA, nel quale la Casa svedese ha unito la salvaguardia ambientale alla diminuzione dei costi in azienda.
UN LUOGO D’INCONTRO D’altra parte è indubbio che Autopromotec sia la piazza ideale per incontrarsi e condividere progetti, intuizioni ed esperienze per arrivare a definire i cosiddetti “mega trend”. Le aziende di componentistica in Italia, per esempio, investono tre miliardi di euro in attività di ricerca e sviluppo, cifra importantissima in un periodo in cui l’accelerazione tecnologica è massima. Solo così si può ottenere una credibilità a livello internazionale che permette di raggiungere fino a 85 punti percentuali di fatturato nell’export. Ma è davvero sbagliato pensare che Autopromotec 2017 sia stata una mera e semplice, seppur ricca rassegna di aftermarket, perché nelle cinque giornate bolognesi si è capito davvero che il futuro è adesso, che la rivoluzione si sta compiendo, che un grande cambiamento di idee, di mentalità, di filosofia, in definitiva cambiamento di vita, è già in atto. E da un po’.
Renzo Servadei, patron della manifestazione, ha presenziato alla maggior parte dei convegni, dichiarandosi estremamente soddisfatto del trend positivo di Autopromotec.
TRASPORTARE OGGI
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Ed è giusto dire che Autopromotec sia un luogo d’incontro, visti i momenti di formazione e informazione del calendario di convegni e approfondimenti organizzati nell’ambito di AutopromotecEDU, l’arena di confronto e dibattito sulle tematiche più attuali del postvendita automotive. Proprio in termini di convegni, sono stati 93 gli eventi di approfondimento durante i cinque giorni di rassegna fieristica, incontri che hanno coinvolto 2.900 professionisti del settore.
OFFICINA 4.0, così si lavorerà domani
comunicano in digitale e che sono soprattutto sempre più aggressive, grazie anche ai vantaggi dell’interconnessione. La digitalizzazione sta entrando prepotentemente anche nelle officine più ricettive ai cambiamenti. Autorizzate o indipendenti che siano, tutte dovranno saper operare in qualità di multibrand; e chi non si adegua è “fuori”.
IL FUTURO È ORA Che la rivoluzione sia, ormai, in atto, lo ha fatto capire chiaramente Pietro Berardi, After Sales President Nissan USA, che ha regalato alla platea del convegno inaugurale un’inedita (almeno per noi) panoramica delle tendenze a livello mondiale. La digitalizzazione in USA è probabilmente ancora più sviluppata che in Europa. Dall’altra parte dell’Oceano, per comprare l’auto, nuova o usata, non si va neanche più dal dealer: la si sceglie sul computer e la si può far consegnare direttamente a casa, proprio come avviene con un qualsiasi oggetto ordinato su eBay. Il mondo cambia e pure velocemente: sei clienti su 10 comprano dal Web in USA. La piattaforma Amazon, si sa, ha un proprio canale aftermarket capace di consegnare nella realtà oltre due milioni di parti l’anno a un prezzo mediamente più basso del 20% rispetto ai consueti canali di distribuzione. Nuove realtà quindi si affacciano, che
UN TRASPORTO DIVERSO Non era stato troppo diverso il discorso di chi lo aveva preveduto sul palco, quel Franco Fenoglio, amministratore delegato e presidente di Italscania che, decisamente più di altri manager, ha compreso le reali possibilità di un trasporto, diverso, migliore, meno inquinante, basato sulla telematica e sulla connettività tra i veicoli. E Fenoglio ha illustrato la filosofia della sua azienda anche con una serie di video assolutamente esplicativi e non privi di un certo fascino. Così dallo schermo sono
14 PADIGLIONI PIENI PIENI Il comparto dei pneumatici, nuovi o ricostruiti, dei cerchi e delle relative attrezzature per l’assistenza, situato all’interno dei padiglioni 15, 19, 20, 22, 31 e nell’area 42, è sembrato quello decisamente più ricco. Il più ricco ma anche quello con più produttori “sconosciuti” la maggior parte cinesi, senza neanche una rappresentanza in Europa. Gli strumenti dedicati al servizio del post-vendita, dalle attrezzature per la diagnostica e il sollevamento, alle soluzioni per gli autolavaggi e il car care, dai prodotti per la carrozzeria agli utensili e compressori, erano esposti nei padiglioni 14, 25, 26, 29, 36 e in parte del 30, dove c’erano davvero le eccellenze mondiali al servizio di autofficine, carrozzerie, elettrauto, gommisti, autoconcessionari, stazioni di servizio, centri specializzati per l’assistenza e la riparazione. I padiglioni 16, 18, 21 e parte del 30, hanno ospitato invece il settore dei ricambi, prodotti di consumo, e i servizi per un’industria in continua evoluzione, come i software e sistemi informatici, le reti automotive, le catene di distribuzione e i servizi logistici. 48 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Il progetto “Officina 4.0: Proof of Concept” è stata un’iniziativa attraverso la quale il visitatore ha potuto vedere con i propri occhi quale sarà la prossima evoluzione del mondo delle riparazioni, quali le tecnologie e in che modo cambierà il ruolo dei professionisti. Ciò grazie a un percorso virtuale, rappresentato dai nuovi iter di rilevazione del guasto, degli interventi di diagnosi e delle conseguenti operazioni di manutenzione e riparazione. Come hanno spiegato gli organizzatori, “L’officina del domani nasce dai profondi mutamenti che stanno ridefinendo l’auto, i truck e i veicoli commerciali e il modo in cui essi interagiscono con il mondo esterno, con nuove tecnologie che richiederanno alla riparazione indipendente un forte salto di mentalità, per rimanere competitiva. Da qui l’esigenza di innovarsi per non rimanere fuori dai giochi della manutenzione e riparazione, attrezzandosi e formandosi adeguatamente per continuare ad assicurare un servizio completo e all’avanguardia”. Controlli in remoto Il veicolo, sempre più connesso, registrerà e trasmetterà i suoi dati di marcia in modo continuo, così come le informazioni sul suo stato operativo e sulle sollecitazioni a cui sono sottoposti i diversi componenti. Il riparatore quindi, attraverso i sistemi di lettura intelligente e approfondita dei dati, sarà in grado di tracciare in tempo reale lo “stato di salute” dei veicoli dei propri clienti e consigliare di intervenire sul veicolo in modo preventivo. In tal modo si ottimizzeranno non solo i servizi resi alla clientela (che per esempio potrà già conoscere il costo dell’intera operazione), ma soprattutto sarà possibile ridurre i tempi di intervento minimizzando il fermo macchina. Con questo progetto si è voluto rivelare quello che sarà il futuro del mondo delle riparazioni, quali le tecnologie e in che modo cambierà il ruolo dei professionisti. Un’ anticipazione delle tendenze, per permettere a chi sarà in grado di “ascoltare” di avere - nel domani che è già oggi - un’opportunità di business.
WORKSHOP TFORMA #1 Ottimizzare il TCO Nella giornata di apertura, TForma e Logistica&Management hanno parlato di ottimizzazione dei costi d’esercizio.
L’INELUTTABILITÀ DEL METANO
Se ci occupiamo di trasporto su gomma e se parliamo di rivoluzione, non possiamo non prendere in considerazione i carburanti alternativi, in particolare di metano di cui, proprio in riferimento al trasporto pesante, si è discusso ad Autopromotec. E va detto che, con il convegno “Metano e trasporto pesante: risparmio e logistica dei rifornimenti”, Autopromotec ha sottolineato il suo ruolo strategico, come punto di incontro di alto livello del mondo del postvendita. Quello del metano nel trasporto pesante, è un momento “felice” con le grandi opportunità offerte da GNC e GNL. Negli ultimi 5 anni, il parco circolante autocarri a metano è aumentato del 29%; con un incremento di questo livello, è prevedibile che per il 2025, un numero adeguato di punti vendita di GNL assicurerà la perfetta circolazione anche di veicoli pesanti alimentati con metano liquido. Occorre, però, assicurarne un’adeguata diffusione, un tema sul quale stanno lavorando, nell’ambito della Strategia Energetica Nazionale, sia Federmetano che il Ministero dello Sviluppo Economico. Focus sulla rete Lo sviluppo della rete in Italia terrà conto principalmente di due fattori: stazioni di servizio in vicinanza dei depositi dei trasportatori e lungo le rotte dell’autotrasporto. Rimane da risolvere l’elevato costo alla pompa del GNL, causato soprattutto da problemi legati al trasporto. Per Massimo Santori, Relazioni Istituzionali di CNH Industrial-Iveco per lo sviluppo del trasporto ad alimentazione GNL sono particolarmente importanti le sinergie di sviluppo con le altre società coinvolte nell’ambito del metano liquido per autotrasporto, visto che, attualmente, il metano liquido è l’unica proposta concreta che possa assicurare lunghe autonomie di viaggio ai camion, con percorrenze nell’ordine di 1.500 km.
Autopromotec 2017, quale occasione migliore per organizzare un incontro aperto al pubblico su come rendere profittevole la gestione di una flotta di veicoli. Il tutto grazie alla collaborazione di Alcoa Wheels, Giti Tire, VDO e naturalmente Scania, che da quattro anni supporta il progetto di formazione voluto da Trasportare Oggi. Una vetrina effervescente e importante come Autopromotec è stata lo scenario adeguato per confrontarsi sul tema dell’ottimizzazione dei costi di esercizio. Dal TCO (Total Cost of Ownership) al TOE (Total Operating Economy) è sicuramente una sfida importante per il futuro di ogni azienda di autotrasporto e logistica e per coloro che hanno una flotta di veicoli commerciali di proprietà. “Stiamo parlando - ha detto Paolo Volta, economista dei trasporti e coordinatore didattico di TForma - della chiave di volta per andare avanti. Solo osservando come si muove la società, potremo capire come si sta evolvendo il trasporto”. Se il trasportatore rappresenta il trait d’union tra la produzione e il consumatore, è fondamentale avere sott’occhio gli elementi da controllare per capire come calibrare bene un’impresa. Un occhio ai costi e uno alla produttività Ottimizzare non solo i costi (costo Km del lavoro, costo carburante, costo organizzativo) ma ottenere anche la massima produttività ottimizzando le risorse. Alessio Sitran – business development manager di VDO Italia – ha fatto una panoramica relativa all’ottimizzazione dei costi vista dal mondo del tachigrafo. Si tratta di uno strumento digitale che permette di ridurre i costi di esercizio e parallelamente di ottimizzare (fino al 90%) i costi del quotidiano operativo. Roberto Corridori – direttore commerciale di Alcoa Wheels Italia – ha affrontato il tema dell’uso dell’alluminio, in grado non solo di diminuire la tara (fino al 47%), ma anche di permettere un risparmio di carburante e impattare positivamente sui diversi componenti del mezzo. Giancarlo Perlini – direttore marketing di Italscania – ha portato un intervento di approfondimento sulla connettività e sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica, del trasporto su gomma attraverso le nuove tecnologie. Manutenzione flessibile, guida predittiva, fattori di funzionamento sono solo un esempio delle voci che contribuiscono all’ottimizzazione dei costi di esercizio. Il fiscalista Mauro Di Curzio si è soffermato più sugli aspetti di bilancio delle specifiche voci di costo di un’impresa di trasporto (dai costi di polizza agli oneri finanziari, ai corretti inquadramenti contrattuali), mentre Alfonso Trapani – amministratore unico di Astarte - ha testimoniato la propria esperienza di sindacalista nelle problematiche legate alla competitività delle aziende di trasporto che, spesso, a fronte di una diminuzione dei costi vanno a diminuire anche le tariffe, senza quindi migliorare il margine. “uscite” stazioni di controllo e sensoristica, coinvolte nel processo di ricezione e consegna merce studiate ad hoc, in grado di interagire con veicoli a guida autonoma per ridurre a zero sprechi e perdite di tempo. Tutto per un ambiente più pulito e nettamente più funzionale. Una flotta connessa, in altri termini, è anche perfettamente efficiente, senza contare che è ormai possibile eseguire anche manutenzioni flessibili in funzione delle esigenze del cliente, con incredibili risparmi gestionali.
solo i Costruttori, il mondo della componentistica e tutta la filiera del trasporto, ma anche le istituzioni, a loro spetta il compito (affatto facile) di partecipare attivamente a un cambiamento sempre più repentino, sempre più globale, sempre più epocale. ●
IL DOMANI È CONNESSO Dunque, per assistere a un vero e decisivo cambiamento di tutto quanto è trasporto e, più in generale mobilità, non bisogna aspettare cinquanta o cento anni, ma nemmeno dieci. È davvero questione di poco: già nel 2025, tutti i veicoli saranno in qualche modo connessi. In parole povere, tutti i veicoli nuovi saranno dotati di sensoristica e telecamere in grado di rivoluzionare anche il modo di fare assistenza, a questo punto non più meccanica. D’altra parte, l’evoluzione non coinvolgerà TRASPORTARE OGGI
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Il bollettino dell’Autocarro
Protagonisti ad AUTOPROMOTEC
ANFIA-Aftermarket ha animato il programma “Edu” della manifestazione bolognese con iniziative mirate la settore dei veicoli commerciali
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A cura della Redazione
mpio spazio ai temi legati al mondo dell’autocarro e dell’autotrasporto tra le iniziative di ANFIA ad Autopromotec 2017, due in particolare: il convegno “Evoluzione dell’autocarro: impatto legislativo e nuovi scenari della distribuzione”, tenutosi il 25 maggio e, nella stessa giornata, la seconda sessione formativa del “Progetto Giovani Conducenti presso le scuole” che ha visto anche il coinvolgimento di Continental Automotive e UNASCA. Il convegno ANFIA-Aftermarket ha trattato svariate tematiche, tra cui i trend della distribuzione dei ricambi di veicoli industriali e autobus a livello europeo, con un focus sul mercato italiano, i crescenti requisiti di sicurezza e sostenibilità ambientale dei nuovi veicoli immessi sul mercato e il progresso dei mezzi a guida autonoma. Negli ultimi anni, lo specifico mercato è diventato sempre più articolato e complesso anche in conseguenza
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dell’aumento degli attori presenti nel panorama europeo ed italiano. Per dare qualche cifra indicativa: Europart (Germania), con un fatturato di 400 milioni di Euro (nel 2015) e 1.900 dipendenti, è presente in 28 Paesi, tra cui l’Italia, con 14 rivenditori, mentre Skuba, con un fatturato di 132 milioni di Euro e 850 dipendenti è presente in 15 nazioni. Un ulteriore elemento che ha contribuito alla crescita della complessità del settore è l’espansione dei network di riparazione presenti in Italia: Top Truck, ad esempio, conta circa 173 officine, All Truck 53 officine targate, Optima Truck 30 officine ed Expert Truck Point 8 officine targate, per citarne alcuni. Sullo sfondo di un contesto così complesso e ricco di protagonisti così diversi tra loro, prosegue l’inasprimento delle normative comunitarie per la sicurezza e la sostenibilità ambientale dei veicoli industriali, oggetto di interventi legislativi che spingono gli investimenti in innovazione tecnologica, ma anche in adeguamento delle competenze di tutti gli operatori del settore.
Professionisti sulla strada L’evoluzione del comparto richiede continui aggiornamenti per gli operatori professionali, ma anche una maggior sensibilizzazione nei confronti della professione di conducente, a partire dalle nuove leve che si affacciano sul mondo del lavoro. Va in questa direzione il “Progetto Giovani Conducenti presso le Scuole”, che si inserisce nell’ambito di un programma di attività previsto dal Protocollo di intesa per la promozione e valorizzazione della professione del conducente di veicoli adibiti al trasporto merci, istituito dal Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori e siglato dai principali attori istituzionali del mondo dell’autotrasporto, tra cui ANFIA e UNASCA. Due le sessioni formative rivolte agli studenti degli istituti professionali ad oggi organizzate da ANFIA: la prima a Roma il 9 maggio scorso, in collaborazione con IVECO e CONFARCA, la seconda
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Riccardo Buttafarro, coordinatore della sezione autocarro di Anfia Aftermarket, ha dato il via ai lavori dell’incontro organizzato dall’associazione.
in occasione proprio di Autopromotec, il 25 maggio, in collaborazione con Continental Automotive e UNASCA. “Dopo l’esperienza su un veicolo industriale di ultima generazione – ha affermato in quell’occasione Fabrizia Vigo, Responsabile Relazioni Istituzionali di ANFIA – in questa seconda puntata con la formazione dei futuri giovani conducenti abbiamo mostrato ai ragazzi quale significativo contributo in termini di sicurezza derivi della componentistica innovativa e dalle nuova tecnologie ad essa legate”.●
Ragione Sociale: SKF INDUSTRIE SPA
Ragione Sociale: SOGEFI Italy SPA
Sede C.SO SVIZZERA 185 - TORINO
Sede: Viale IV Novembre 19 - 10050 Sant’Antonino di Susa (TO)
Breve profilo aziendale La divisione aftermarket SKF-VSM, offre prodotti e servizi alle reti di assistenza post-vendita di autovetture e veicoli commerciali, a livello mondiale. La politica dell’azienda è quella di offrire ai clienti prodotti di qualità OE e servizi ad alto valore aggiunto, in quanto fornitori di primo equipaggiamento delle più importanti case automobilistiche europee e asiatiche. La gamma di prodotti e servizi è il risultato di una continua innovazione e di un costante miglioramento di tutti i componenti a partire da quelli motore, fino agli organi della trasmissione e alle ruote Settore merceologico Ricambi auto e autocarro Principali prodotti Tenditori/pulegge distribuzione e organi ausiliari per auto e autocarro Kit catena di distribuzione - Pulegge smorzatrici (dampers) e ruote libere alternatore - Kit distribuzione ed organi ausiliari auto e autocarro Kit distribuzione ed organi ausiliari completi di pompa acqua e kit pompa acqua - Cinghie per organi ausiliari trapezoidali e multi gola Kit cuscinetti ruota auto e autocarro, kit giunti omocinetici, kit semiasse e cuffie - Kit cuscinetti ruota con tamburo/disco freno e kit sospensioni - Anelli di tenuta ad olio e grasso per cuscinetti e di paraoli autocarro - Kit dedicati ai sistemi di trasmissione autocarro Attrezzature auto e autocarro Mercati geografici di riferimento Italia Fatturato 21ml Contatti Tel.Davide Gallo 011/2240505 e-mail: davide.gallo@skf.com Sito internet: www.skf.com
Breve profilo aziendale Il Gruppo Sogefi è leader mondiale nella componentistica originale per l’industria automobilistica: progetta, sviluppa e produce sistemi di filtrazione, componenti per sospensioni, impianti di gestione aria e raffreddamento motore. Settore merceologico Filtrazione automotive Principali prodotti Sogefi produce la gamma completa di filtri olio, aria, carburante e abitacolo di qualità OE per tutti i principali costruttori Europei, Americani e Asiatici. Nell’Aftermarket è conosciuta con i marchi Tecnocar, Purflux, Fram®, CoopersFiaam per i veicoli leggeri, e Sogefi Pro per i veicoli commerciali. Mercati geografici di riferimento Sogefi è presente in 21 Paesi, con 41 siti produttivi, 16 uffici commerciali e impiega circa 6800 dipendenti. I mercati di riferimento di Sogefi Italy SPA sono: l’Italia, la Grecia, Cipro e Malta. Fatturato Il fatturato 2016 del Gruppo Sogefi è stato pari a 1574,1 milioni di Euro. Contatti Tel: +39 011 9639460 e-mail: italy-aftermarket@sogefigroup.com Sito internet: www.sogefigroup.com
TRASPORTARE OGGI
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Mercato
CNH INDUSTRIAL
VERAMENTE FALSO Il mondo delle contraffazioni è sempre più sofisticato. Non è solo una questione legale, ma anche di sicurezza per l’utente finale. Ecco come CNH Industrial contrasta il fenomeno
B
di Luca Barassi
rand protection. È questo il termine generico con il quale le grandi aziende identificano una serie di attività e procedure atte a preservare i propri prodotti originali. Ma, a discapito del termine, non si tratta solo di una questione di marchio, ma di tutela di una serie di attività, prodotti e processi delle multinazionali – soprattutto - che investono centinaia di milioni di euro in ricerca, sviluppo e produzione. Sviluppo di prodotti che garantiscono al cliente finale sicurezza, qualità e assistenza. Xavier Lucas, brand protection & anticounterfeiting specialist, ci racconta come avviene il controllo in CNH Industrial, multinazionale che controlla numerosi brand premium del mondo automotive, tra i quali Iveco. “La nostra attività – esordisce il manager
francese – si concentra su tre grandi problemi: le violazioni dei marchi, le violazioni dei copyright e le violazioni dei brevetti.” Come lavora CNH È da circa un anno e mezzo che il Gruppo ha istituito un team di lavoro con lo specifico scopo di sorvegliare e tutelare i clienti, tramite i marchi correlati al brand, soprattutto in ambito di ricambi e aftermarket in genere. A differenza di quanto si potrebbe pensare, l’estrazione e la formazione di chi lavora in questo dipartimento come Lucas, che ne è uno dei responsabili e ideatori, non è di tipo legale, ma di stampo marketing ed economico. Ovvio che l’attività vera e propria debba poi essere supportata dall’ufficio legale interno, nonché da un pool di consulenti esperti di diritto internazionale e di brevetto. “Uno dei principali canali di controllo – ci spiega Xavier Lucas – sono le dogane, attraverso Xavier Lucas, il nostro interlocutore che ci ha spiegato tutto sull’attività anti-contraffazione di CNH Industrial
l e quali abbiamo avviato precise procedure, dapprima in Europa e da qualche mese in un numero sempre crescente di Paesi. La collaborazione con le dogane è fondamentale, dato che da lì transitano tutti i prodotti. Ogni volta che esiste il dubbio sull’originalità di un pezzo o di una confezione, ci viene inviata una foto. Appurata la contraffazione richiediamo l’immediata distruzione del prodotto, ma se questo fa parte di una fornitura consistente, allora valutiamo anche di avviare una azione legale nei confronti del fornitore”. Facciamo un esempio: il filtro di un motore Iveco, la cui confezione (packaging) e contenuto, sono in tutto e per tutto uguali al prodotto originale ma, naturalmente, il prodotto è realizzato da fornitori non autorizzati e con processi non certo qualificati e garantiti dal marchio. Questa è una tipica violazione del trademark. Internet: opportunità e minaccia Il web, come ben sappiamo, ha abbattuto le barriere di ingresso ai mercati. Nel bene e nel male. Un altro canale di controllo dell’ufficio di Lucas, infatti, è proprio internet. Sono moltissimi i siti che mascherano il loro dominio, in modo da far sembrare che faccia capo a quel Costruttore. “Si tratta di un aspetto molto importante – continua il nostro interlocutore – perché il cliente finale rischia di ordinare, inconsapevolmente, prodotti di cui noi non possiamo garantire la qualità. E la diffusione di questa pratica è direttamente proporzionale allo sviluppo del web”.
52 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Insomma, si tratta di contrastare tutte quelle aziende che cercando di dare l’idea e la percezione al mercato di far parte ufficialmente della rete del produttore originale. Senza contare che vi sono siti internet specializzati proprio nella contraffazione. Senza fare nomi, naturalmente.
Etichette e scatole possono leggermente differire da un prodotto originale ad uno contraffatto. Per meglio identificare prodotti “Genuine Parts” viene posto il Testo Anti-contraffazione che si vede nell’immagine.
Domanda o offerta. Di chi è la responsabilità? “Va da sé che senza domanda non c’è offerta” dichiara Xavier. È anche vero, però, che vi sono Paesi dove la contraffazione è molto diffusa. Paesi e un’attività a garanzia della qualità e della sicurezza per il cliente. I brevetti, patrimonio aziendale
da cui, per l’appunto, provengono la maggior parte dei pezzi non originali. Ancora una volta internet è un grande complice, soprattutto dell’offerta, dato che la tecnologia permette di raggiungere potenziali clienti situati dall’altra parte del mondo in modo semplice e poco costoso. Detto questo, bisogna dire che esiste anche una forte richiesta di prodotti non originali, in quanto non sempre per il mercato la qualità è una priorità. “È proprio su questo – dice ancora Xavier Lucas - che la nostra comunicazione sta battendo: cambiare la cultura del cliente. Fargli comprendere l’importanza che ha un ricambio proveniente dalle nostre fabbriche, sia in termini di sicurezza che di assistenza”. Una esigenza, quindi, che parte dal marketing e arriva fino al voler far sapere, al mercato e alla rete, che esiste un controllo
Abbiamo parlato, sino ad ora, soprattutto di contraffazione del marchio: per esempio “marcare” come Iveco un prodotto che non è di Iveco. Altra cosa, invece, è la messa sul mercato di un prodotto non originale, di solito un ricambio, pur senza il logo del costruttore, ovvero senza voler far sembrare il pezzo dell’azienda stessa. Anche in questo caso si tratta di contraffazione, a condizione che tale prodotto sia protetto da brevetto. “Esistono prodotti in aftermarket – riprende Lucas – che sono assolutamente legali, pur non essendo ricambio originale. Diventano contraffatti se, di quel ricambio noi abbiamo brevettato lo stile (il design).” Nel caso di Iveco, per esempio, sono ben 80 i brevetti di stile, che si riflettono su oltre 700 prodotti. È facile comprendere come un brevetto, specie se internazionale, sia un vero e proprio patrimonio per l’azienda. Uno strumento indispensabile per tutelare e proteggere il lavoro di molte persone e le ingenti somme destinate allo sviluppo di nuovi prodotti.
Se la tutela della contraffazione del prodotto è sicuramente prioritario per una multinazionale come CNH Industrial, nondimeno lo è il Copyright delle immagini. Continuando la chiacchierata, il manager di CNH Industrial ci dice che “una parte consistente del mio lavoro è quella di scovare aziende che utilizzano nostre immagini per promuovere la propria attività. Questo è illegale e anch’esso ricade nell’ambito della contraffazione, in quanto con questa pratica si tende ad associare un servizio o un prodotto al brand Iveco, per esempio, anche se con esso non si ha assolutamente nulla a che fare ufficialmente”. Anche in questo caso vi sono diverse modalità di “contraffare”, a volte, peraltro, in assoluta buona fede. Lo si può fare, per esempio nel corso di manifestazioni, e quindi una tantum, oppure in modo permanente su un sito web, tanto per ritornare sul discorso. Come interviene CNH INDUSTRIAL Intanto va detto che la Rete dei dealer è un anello strategico nell’individuazione delle contraffazioni. La loro presenza sul territorio, il rapporto diretto con la clientela e la conoscenza del mercato locale permette di avere un controllo molto più stretto e le loro segnalazioni amplificano l’efficacia del lavoro di Lucas e del suo staff. Nel caso di un uso illegale delle immagini, si agisce diversamente a seconda di quale modalità si è riscontrata. “Se il copyright è stato violato, per esempio, durante una fiera o una manifestazione, è difficile iniziare un’ azione per quello specifico atto, ma sarà nostra cura cominciare a monitorare con attenzione l’attività di quell’azienda”. La seconda fase è una lettera di diffida. Ecco che, a questo punto, l’ufficio legale fa la sua parte, cominciando a mettere le basi per azioni più robuste. “L’obiettivo è quello di chiudere tutte le contraffazioni esistenti”, ci dice un po’ provocatoriamente Xavier Lucas, pur sapendo che ciò non è possibile. In realtà la vera sfida è quella di avere un controllo quanto più ampio possibile, quantomeno in Europa, e la possibilità di intervenire in modo efficiente ed efficace nel momento in cui si riesce a intercettare la contraffazione. ●
TRASPORTARE OGGI
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L’intervista
Ventura Rino Acito
Il leader Ventura Rino Acito, general manager di Acitoinox, un’azienda che dalla provincia di Salerno ha varcato i confini d’Europa. Una gestione familiare, il lavoro, la qualità dei prodotti, qualche buona idea e un pizzico di fortuna. I segreti del successo
A di Ferruccio Venturoli
34 anni è oggi, almeno per chi lo vede dall’esterno, il referente, la personificazione stessa di Acitoinox, azienda che, in 26 anni di storia, è diventata leder europea nella progettazione e realizzazione di accessori in acciaio inox per veicoli
industriali. In sostanza tutte quelle cromature che fanno di un normale camion un vero oggetto di desiderio “senza confini”, perché i camionisti di tutto il mondo quando possono ne fanno largo uso. Un successo che si traduce in accordi commerciali praticamente con tutti i Costruttori e da un fatturato che da tre anni cresce costantemente del 50 per cento all’anno. Incontriamo Rino nell’azienda, di cui oggi è general manager, e che dal 2002, anno in cui ci è entrato, sta portando su veri livelli di eccellenza, attraverso una gestione attenta dei clienti, attraverso accordi importanti e, sopratIl Renault Trucks della tutto con l’utilizzo di gamma T “vestito” da macchinari sofisticati ACITOINOX; tutti gli accessori montati sono di ultima generaziodisponibili anche ne, e un gruppo di presso la rete Renault collaboratori giovani, Trucks Italia motivati e decisamente specializzati. Come si fa, partendo dalla provincia di Salerno, ad arrivare ai vertici europei? “Non è facile – risponde il giovane imprenditore – potrei rispondere semplicisticamente che chi è bravo sfonda, ma
54 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
in realtà non è cosi. Dietro un successo c’è sempre tanto lavoro, tanti sacrifici, qualche buona idea ma anche un pizzico di fortuna, che è davvero fondamentale”. E allora vediamo di analizzare i fattori di un successo, quello di Acitoinox, che oggi è in grado di offrire prodotti di altissimo livello e che ha raggiuto accordi commerciali con le principali Case costruttrici “L’idea è stata di mio padre Erminio – riprende Acito – che nel 1991 diede vita a un’officina per la lavorazione dell’acciaio per gli utilizzi più svariati. È stato quando sono arrivato in Azienda io, una quindicina di anni fa, che ho portato lo “scompiglio”. Ero giovane, non avevo neanche vent’anni e una grande passione e per i camion. Cominciammo a lavorare seguendo queste mie idee: portare la nostra “arte” in un settore un po’abbandonato a sé stesso, un settore considerato di “secondo piano” ma dalle grandissime potenzialità. Oggi il 95% della nostra produzione è nel settore “truck”. Nella migliore tradizione delle piccole imprese italiane, Acitoinox è un’azienda a conduzione familiare, dove ogni componente della famiglia fa la sua parte, dove ognuno si completa con l’altro.. “Forse è uno dei nostri segreti: prima di tutto mio padre Erminio, un grande maestro
artigiano con idee uniche, poi mia madre Rosanna, che si occupa dell’amministrazione, mio fratello Fabrizio che è un programmatore CNC mentre mia sorella Anna è il cuore artistico dell’azienda, è quella che disegna tutti i nostri accessori, riuscendo a dare a ognuno di loro una vera e propria anima. Insomma, a me piace dire che siamo un’azienda che realizza prodotti industriali con la cura di un artigiano”. La bravura, la voglia di fare, spesso non basta. Bisogna trovare qualcosa in più, l’idea giusta, il coraggio di proporsi e proporre il proprio prodotto, magari a veri e propri giganti. “È vero – riprende Rino Acito – noi abbiamo avuto la fortuna, o forse la capacità, di riuscire a siglare degli accordi importanti che, non solo hanno inciso sul nostro fatturato, ma anche e soprattutto ci hanno fornito l’immagine dell’azienda seria e sana che siamo. Ma non è stato facile, ci sono voluti anni di tentativi, anni di frequentazione di fiere e manifestazioni di caratura europea poi, qualche anno fa, in accordo con Mercedes-Benz Italia, abbiamo realizzato gli Actros Brutale e Rivale. Da li, con una serie di accordi, siamo riusciti ad entrare nei portali ufficiali di grandi Case come Renault Trucks e Volvo Trucks. Gli accessori in acciaio dei quaranta esemplari del Volvo FH16 celebrativo dei 40 anni
di Volvo Trucks in Italia, tanto per raccontarne una, sono stati studiati e realizzati da noi.” I grandi clienti e i grandi accordi si, anche se, da quello che sembra di capire, la vostra forza resta il singolo cliente, il padroncino, quello innamorato del suo camion. “È vero anche questo – riprende Acito - abbiamo dei padroncini che da anni, quando comprano un camion lo portano prima da noi per farlo “vestire”. Voglio ricordare per esempio, che noi siamo stati i primi a realizzare e a proporre la linea di accessori per il nuovo Scania S, un vero successo che ci ha quasi travolto, tanto è stata alta la quantità delle richieste”. Abbiamo detto leader europei, basta così? “Direi proprio di no, innanzi tutto, da qualche tempo, abbiamo distributori e rivenditori non solo in Italia, ma anche in Europa e anche in qualche Paese extraeuropeo, poi la nostra intenzione è quella di allargare il nostro business, senza però uscire dal settore dei truck. Per esempio già da qualche anno, anche se con una Società collegata, siamo impegnati nell’organizzazione di eventi (l’European Truck Festival all’Autoparco Brescia Est ) e stiamo pensando anche a qualcosa nell’editoria e nella comunicazione, ma è presto per parlarne.”●
Ruote assicurate
La solita
a cura della Redazione
L
SGOMMATA
a qualità è fondamentale. Non ci dovrebbe essere bisogno di sottolinearlo. A volte, però, anche utilizzando prodotti premium il difetto è dietro l’angolo… e i danni pure. Allora il rapporto col proprio fornitore diventa strategico, soprattutto se la copertura assicurativa è presente su tutta la filiera. In questo caso tutto è bene ciò che finisce bene.
Vediamo cosa è accaduto in Germania ad un autotrasportatore italiano…
IL CASO “Sto viaggiando sugli ottanta, con circa duecentoventi quintali di Valpolicella, Amarone e altre squisitezze enologiche confezionate in cartoni su bancale, prodotte da un famoso cantiniere veronese. Appena oltrepassato Nürnberg percorro il tratto della ‘3’ in direzione Würzburg quando improvvisamente la seconda e terza ruota di destra del semirimorchio scoppiano l’una dopo l’altra disseminando una scia di brandelli di pneumatico dietro di me. Rallento governando con difficoltà verso il ciglio della strada con le quattro frecce accese sino ad arrestare la mia marcia nella prima piazzola circa un chilometro più avanti. Manco farlo apposta, nemmeno il tempo di far mente locale, e una vettura accosta a destra dietro il mio Volvo. Si tratta di una Volkswagen Passat bianca e verde con scritta orizzontale e luminarie bluastre intermittenti sul tetto. ‘Guten Tag… sprechen Sie deutsch!?’ … ‘Ja ein bisschen’ rispondo! Il resto ve lo risparmio! Dopo una mezz’ora di delirante conversazione italo-tedesca, arriviamo ad una conclusione, peraltro verbalizzata dagli agenti, con ammissione di mia responsabilità.
56 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
IL DANNO La settimana successiva mi confronto col gommista a cui ho pagato fior fior di migliaia di euro e, come se non bastasse, come conseguenza dello sbandamento è andato perso il contenuto di 400 bottiglie e quasi 200 cartoni sono risultati danneggiati dalla perdita di liquido. LA BEFFA La polizza trasporti mi riconoscerà (forse) un quarto del valore di perdita. In più mi aspetto anche un balzello del “pejus” sulla mia RCA.
pensate che l’avvocato che ha curato il mio caso è stato così bravo che ora sta persino aiutando il gommista a rivalersi sul suo fornitore, produttore di pneumatici, per ipotesi di difetto occulto del prodotto. Da domani sarò fermo per un paio di giorni. Approfitto per far sostituire anche i due pneumatici esterni delle gemellate della mia motrice. E chi avrebbe mai pensato che dopo ciò che è accaduto, col “Dario Gomma” saremmo rimasti ancora in ottimi rapporti!
Domande & risposte L’epilogo Dell’accaduto ho però informato il mio assicuratore di Tutela Legale. In questi giorni un legale pagato dalla Compagnia, ha trovato un accordo col gommista convenendo che mediante la sua assicurazione mi si riconosca a titolo di risarcimento più o meno 10 mila euro che dovrò girare ai miei committenti per perdita carico e mancato ritiro e consegna merce. Un fatto mi ha positivamente colpito:
Potete inoltrare qualsiasi domanda e richiesta relativa al mondo assicurativo a
Agenzia Generali italia - Das Milano Sempione 36 C.so Sempione 36 - 20154 Milano T. 02.33105955 V.le Marelli 132 - 20099 Sesto S. Giovanni T. 02.2421010 www.niccolai.biz - info@niccolai.biz
f urgoni a cura di Ferruccio Venturoli
il mondo dei veicoli commerciali leggeri
inserto di Luglio 2017 - n.195 di Trasportare Oggi in Europa
A TUTTO VAN Il mercato e le interviste agli opinion leader, la Guida all’acquisto, gli approfondimenti tematici e gli speciali. Tutto quello che c’è da sapere.
f urgoni
Sommario
Editoriale
C
on Focus Furgoni, TRASPORTARE OGGI ha l’inmercato tenzione di iniziare una serie di “speciali tematici.” Questo inserto vuole essere un mezzo, agile e veloce, di inI veicoli commerciali leggeri hanno un trend formazione, quasi una guida, uno strumento di servizio per positivo che dura da oltre tre anni, e gli esperti chi ha necessità di acquistare, di usare o comunque per chi ci dicono che ancora non è finito e che, anzi, vuole saperne di più. durerà ancora a lungo. Alla base di questo Ma attenzione: in questo “Focus Furgoni” non è TOE a “parlare”, non è vero e proprio galoppo una serie di fattori la redazione della rivista a indicare o a giudicare questo o quel veicolo, contingenti, di tipo economico, politico, ma questa o quella gamma per le varie “mission”, ma sono stati, forse per anche psicologico. la prima volta, i Costruttori stessi che, per ogni diverso utilizzo, hanno fornito il loro consiglio, sono stati loro a dirci, nell’ambito della loro produzione, su quale gamma e su quale modello o, addirittura, versione di quel modello indirizzarsi. È stata la redazione, invece, a realizzare i vari “approfondimenti” su argomenti legati al mondo dei veicoli commerciali che formano lo speciale. Detto questo, perché un focus sui veicoli commerciali ( fino alle 5,5 tonnellate)? Perché il mercato dei veicoli da lavoro leggeri mai, forse, come in questo momento, tira, e tira tanto. Il mercato, da oltre tre anni, è in trend positivo e sembra che, almeno per un altro po’di tempo, non voglia proprio fermarsi. Anzi, qualcuno, dice che il bello deve ancora arrivare. I motivi che hanno spinto e spingono tuttora il mercato al galoppo guida all’acquisto sono diversi, sono di tipo contingente, economico, ma anche psiQuali sono le gamme e quali i modelli che ogni cologico. E li analizziamo nelle pagine che seguono. Comunque, al di là dei motivi che spingono all’acquisto in queCostruttore consiglia per ogni singola tipologia di sto momento, è indubbio che il furgone, il veicolo commerciale “mission” . leggero, rappresenta, oggi più che mai, il primo embrione della logistica, parola dai moltissimi significati ma di estrema attualità, Veicoli per il lungo raggio visto che proprio sulla capacità o meno di gestire la logistica, si fa o si disfa il futuro di un’azienda. Nei centri cittadini ormai, chi vuole trasportare, può farlo soltanVeicoli per il trasporto cittadino to con un veicolo di dimensioni limitate, meno inquinante, meno ingombrante, più agile. Veicoli per il cantiere e l’edilizia Ecco allora l’idea di dedicare a questi veicoli uno speciale di quaranta pagine, visto, tra l’altro, che l’informazione su questi veicoli non trova il suo necessario e giusto spazio ne’ sulle riviste di Veicoli per il trasporto persone automobili ne’ su quelle dedicate al trasporto pesante. TRASPORTARE OGGI IN EUROPA, dunque, con questo “Focus” intende attribuire al veicolo commerciale il suo giusto peso, la Pick up sua dignità, il suo essere, di fatto, indispensabile, nell’attuale mondo del trasporto. Ferruccio Venturoli approfondimenti
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Un focus su alcune delle principali, infinite caratteristiche che offrono i veicoli commerciali di ultima generazione.
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La connnettività luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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Un mercato al galoppo Un trend positivo che dura da più di tre anni, una richiesta di veicoli commerciali destinata a salire sempre di più, un futuro che vede i van sugli scudi grazie al nuovo modo di intendere il trasporto e a una logistica che ne determina modi, tempi e modalità. Dario Albano, Managing Director Van di Mercedes-Benz Italia ci aiuta a capire un momento particolare nel mondo degli LCV
I veicoli commerciali secondo
Peugeot
Per restare in tema mercato abbiamo voluto approfondire anche il punto di vista della Casa francese, e lo abbiamo chiesto a Matteo Delle Piane, che ne è neo Responsabile BTOB Rete
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e rilevazioni dell’aprile scorso, avevano fotografato un calo, peraltro abbastanza vistoso, del mercato dei veicoli commerciali fino alle 3,5 tonnellate, quelli internazionalmente noti come LCV (light commercial vehicles). Un calo del 8,3% che, soprattutto dopo 38 mesi di crescita ininterrotta, aveva fatto temere il peggio. Secondo l’UNRAE, infatti, nell’aprile scorso sono stati immatricolati “solo” 13.220 veicoli commerciali, contro i 14.558 dell’aprile 2016, un mese che, a sua volta, aveva segnato un incremento di circa il 33%. Nonostante il dato non fosse uno di quelli che passano inosservati, a detta della maggior parte dei commentatori, bisognava “pensare positivo”, visto che c’erano state una serie di situazioni contingenti che fornivano spiegazioni plausibili per il momento di impasse, per esempio quella che a causa dei ponti e delle festività varie, il mese di aprile ha avuto due giorni lavorativi in meno (18 giorni, anziché 20) che, comunque, avrebbero favorito le vendite del mese precedente e, con tutta probabilità, anche di quello successivo. OTTIME PERFOMANCE Ci si sarebbe messa anche la politica: l’annuncio del ministro Padoan circa le manovre di correzione dei conti pubblici, avrebbero 60 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Matteo Delle Piane, Responsabile BTOB Rete di Peugeot Italia
Nonostante la battuta d’arresto del mese di aprile, il comparto dei veicoli leggeri continua a vivere un trend di crescita. Quali sono i segmenti che tirano di più? Nell’ultimo mese si consolida la crescita dei segmenti F1, dove troviamo il Peugeot Bipper e Partner, e del segmento K1, nel quale siamo presenti con il nuovo Expert. Ad un anno dal lancio, il nuovo Expert costruito sulla nuova piattaforma EMP2 (adottata anche sui modelli più recenti e di successo del Marchio) è il veicolo commerciale che sempre più ci sta dando soddisfazioni.
mercato Siamo poi soddisfatti anche del resto della gamma (Boxer e gamma MIX e VAN derivati da vetture) che ci permette di mantenere trend positivo anche sugli altri segmenti.
Dario Albano, Managing Director Van Mercedes-Benz Italia
Nell’ambito dei van per gli operatori della logistica, lo chassis e i preallestiti hanno un peso notevole. Da alcuni anni la politica di Peugeot Professional sta guardando a questo aspetto con particolare rilevanza, facendo accordi chiave con alcuni allestitori. Ce ne può parlare? Il fatto di aver inserito direttamente a listino i veicoli commerciali allestiti ci ha permesso di essere presenti in quelle nicchie di mercato che altrimenti avremmo avuto difficoltà a raggiungere; il venditore ha così la possibilità di presentare al Cliente un preventivo immediato del veicolo comprensivo di trasformazione. Questo fatto, oltre ad agevolare la presentazione del prodotto, ha ricadute positive anche sotto il profilo della garanzia (che è quella di Peugeot) e della tenuta futura del valore dell’usato. Infine, ma non per importanza, il Cliente può contare su un ulteriore elemento importante: il poter contare su un unico interlocutore per la fase di acquisto, per l’assistenza post vendita e per la garanzia. Come pensa si stia sviluppando il segmento N1? Ci sono normative e novità all’orizzonte? Attualmente il segmento ci aiuta a soddisfare le richieste di un mercato di acquirenti che necessitano di veicolo che permette il trasporto di persone e merci, godendo di un regime fiscale derivante dal loro utilizzo. Al momento non ci sono particolari novità all’orizzonte, ma rimaniamo sempre in attesa di evoluzioni positive che permettano ai clienti di meglio godere delle opportunità che si possono creare. Peugeot ha in previsione di lanciare nuove configurazioni o nuovi prodotti nel medio termine? Ci sono completamenti di gamma rilevanti? Peugeot è sempre alla ricerca di nuove soluzioni e nuovi assetti, così da presidiare al meglio il mercato con una gamma prodotti dedicata. Nei prossimi anni Peugeot si arricchirà di prodotti che soddisferanno le richieste di una clientela sempre più esigente. Veicoli sempre più tecnologici che non guardano solo al trasporto merci, ma sempre più attenti al comfort e alla sicurezza dell’utilizzatore ed alla soddisfazione delle sue esigenze lavorative, con veicoli sempre più connessi con il mondo esterno. L’ambizione è, infatti, quella di garantire agli utilizzatori dei nostri veicoli commerciali caratteristiche qualitative proprie del mondo delle autovetture quali, ad esempio, tecnologia e comfort. Quali saranno le carte vincenti per il futuro? Il futuro richiede sempre più la presenza di operatori che siano in grado di soddisfare le molteplici esigenze di chi con i veicoli ci lavora. Veicoli commerciali, servizi correlati ma anche consulenza per individuare la soluzione ideale per le esigenze del cliente, professionisti tailor-made. La preparazione tecnica e la formazione sono priorità cui teniamo particolarmente noi di Peugeot. L’obiettivo è superare le aspettative del Cliente fornendogli un servizio a 360°.
potuto determinare, in alcuni potenziali clienti, un momento di attesa, giusto il tempo di capire dove voleva andare a parare il Governo con la manovra. Ma la paura vera è stata quella che quel trend positivo, che aveva dato effervescenza al mercato, fosse arrivato alla sua conclusione. Certo, si tratta di un mercato abbastanza schizofrenico, visto che, per fortuna, alla fine è arrivato maggio, e con lui il sereno. Detta in altri termini il trend è tornato positivo, con una crescita, rispetto a maggio 2016 dell’8,7% con la bellezza di 16.540 pezzi venduti, 1.300 in più rispetto a un anno fa. Ma c’è di più, nei mesi tra gennaio e maggio di quest’anno, i veicoli commerciali hanno raggiunto un risultato davvero notevole, con 72.876 unità immatricolate e un aumento delle vendite del 4,9% rispetto alle 69.461 del periodo gennaio-maggio 2016 che, a sua volta, aveva già riportato un’ottima performance con un +32,1%. Dunque, alla base di queste galoppate dei veicoli commerciali ci sono una serie di fattori, che potremmo definire “contingenti” e altri ai quali potremmo dare un valore di “strutturale”. Da una parte, allora, c’è sicuramente nuovo clima di fiducia che sta attraversando il Paese, ma anche il rinnovo delle agevolazioni fiscali del Superammortamento e della Legge Sabatini. Dall’altra parte c’è la considerazione che il mercato dei veicoli commerciali non solo è cambiato negli ultimi anni, ma è ancora in fase di grande evoluzione. Nuovi modi di fare business, nuovi mestieri, nuove idee, nuovi modi di intendere un veicolo e, in definitiva nuovi modi di vivere, necessitano e necessiteranno sempre più di veicoli agili e veloci per spostare le merci e le persone sempre più velocemente e in maniera sempre più economica. UN TREND ANCORA POSITIVO Di mercato, ma non solo, abbiamo parlato con qualcuno che di veicoli commerciali se ne intende davvero e che, sul mercato, ha un punto di osservazione decisamente più ravvicinato di noi, luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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Sopra: i canali di vendita dei veicoli commerciali: calano i privati, crescono i noleggiatori e le flotte. In basso: da oltre tre anni il mercato dei commerciali è in trend positivo, e non accenna a cambiare. (fonte UNRAE)
non ci si deve mai accontentare, e così vogliamo fare qualcosina di più. La star, in termini di numeri di vendita è stato decisamente lo Sprinter mentre, in termini di tasso di incremento maggiore, il primato va al Vito e alla Classe V.” Crescita del 2016: tra gli osservatori c’è chi propende per la teoria della “crisi finita” e del rinnovato ottimismo, altri che considerano il famoso superammortamento il vero motivo di un mercato con il segno “+” fisso, anche se il trend positivo, più forte che da noi, perché si è stabilizzato intorno all’11%, è una costante in quasi tutti i Paesi europei. “Io direi che le aziende, dopo tanti anni di crisi, sono stanche di ‘pensare negativo’ – riprende Dario Albano - e molte di loro hanno avuto voglia di ripartire, di rinascere. Questo, a mio giudizio, è un importantissimo motivo, ma di puro tipo psicologico. Poi c’è il motivo vero, reale, quello che viene dall’incremento del business, dall’incremento della domanda del trasporto merci (una domanda che vediamo anche nei pesanti), che ha portato a un effetto positivo. Poi, certo, la dirompenza è arrivata con il superammortamento, che è sicuramente uno dei fattori che permette ancora al mercato di restare su livelli così alti.” UN PANORAMA TUTTO NUOVO
Dario Albano, Managing Director Vans di Mercedes-Benz Italia. E la prima cosa che gli abbiamo chiesto ha riguardato proprio il “famoso” calo di aprile al quale, anche lui, non ha attribuito una grande importanza. “Non gli ho dato un significato strutturale anche se, effettivamente, un po’ hanno influito i giorni di festa, ma – dice Albano – le potenziali vendite di quei giorni non si perdono, si anticipano o si posticipano. Comunque il mese successivo, maggio, è stato molto buono. Il perché non lo saprei dire, so per certo che a maggio parecchie flotte hanno voluto concretizzare gli acquisti, mentre nella prima parte dell’anno, erano un po’ ‘indecise’. Dunque non dobbiamo assolutamente vedere il calo di aprile come ‘l’inizio della fine’, piuttosto direi che manca un po’ quell’entusiasmo, quella velocità di incremento che abbiamo vissuto l’anno scorso. Comunque un ‘double digit’ (un incremento a doppia cifra n.d.r.) lo continuo a vedere. Secondo me fino alla fine dell’anno il risultato sarà positivo. Anzi – continua – ci sarà, secondo me, un assestamento verso l’alto.”
Il mercato, meglio, il panorama del mondo dei veicoli commerciali, negli ultimi anni è cambiato moltissimo: è diverso il modo di vendere perché è diverso anche il cliente; non più e non solo imprenditori, o corrieri o piccole o grandi aziende di trasporto, ma una sorta di cliente globale che passa attraverso le grandi flotte, i grandi noleggiatori, attraverso una gestione del mezzo del tutto nuova. In definitiva tutto è cambiato perché è cambiata quella che oggi si può considerare la “grande madre” del trasporto, la logistica. Tutti questi cambiamenti come e quanto hanno influito sul modo di lavorare di un grande Costruttore? “Ci sono molti argomenti – dice ancora Albano - da mettere in campo quando si parla di questo: c’è il presente, un pizzico di passato e tanto futuro. Cominciamo dal cliente di oggi: è cambiato, decisamente cambiato. Oggi i nostri interlocutori principali sono le grandi flotte, i grandi noleggiatori, i grandi corrieri che, quasi sempre, poi, hanno veicoli a noleggio. E anche lì c’è tutto un mondo che va dalla vendita, alla rete d’assistenza, al buy back. Parlando poi del futuro - continua Albano - io sono davvero convinto che il mondo del veicolo commerciale, nell’ambito dell’automotive, è quello che ha il più grande potenziale, i più alti tassi di crescita. Più ci lavoro e più me ne convinco”.
PER MERCEDES UN’OTTIMA ANNATA
INFINITE APPLICAZIONI
E i van di Mercedes-Benz? “Per i nostri veicoli – risponde pronto Albano - il 2016 è stato davvero un gran bell’anno, con numeri importanti. Nel 2017, non solo siamo assolutamente in linea con il nostro target e con gli obbiettivi che ci eravamo dati, ma si sa,
I motivi della crescita li abbiamo già visti, per esempio la gestione dell’ultimo miglio, poi c’è la crescita esponenziale della e-commerce. Ci sarà, probabilmente anche un ridimensionamento verso il basso dei veicoli, si andrà verso quelli più piccoli anche se
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quello dei mid-size van, sembra il segmento con il potenziale di crescita più importante. “C’è una tendenza a incrementare le flotte – riprende Albano anche perché l’e-commerce porta a crescere nell’area dei corrieri. Corrieri che, comunque, preferiscono i veicoli più grandi, per esempio lo Sprinter, che è un veicolo molto richiesto proprio dai corrieri, che vogliono una macchina super affidabile con la quale fare chilometri, tanti e in poco tempo, per poi lasciarla e prenderne un’altra. Comunque è proprio il segmento legato all’e-commerce, che ha i tassi di crescita più importanti; e noi in questo segmento stiamo crescendo molto, anche se siamo decisamente ancora indietro. Ma, a parte l’e-commerce, c’è un proliferare di aziende e di progetti davvero molto entusiasmanti. Ci sono dei giovani che si inventano il lavoro, che creano dal nulla occasioni di business. Insomma, non credo di poter dire con sicurezza quale sia la tipologia di veicoli in maggiore crescita, io ne vedo tante, perché il futuro sarà contrassegnato da tante e tali applicazioni che oggi non sono neanche immaginabili”. LA GUIDA AUTONOMA È LA REALTÀ E a proposito di futuro, pare che gli italiani siano scettici nei confronti della connettività in generale e, della guida autonoma in particolare. I nostri connazionali non credono che ci sarà, prima o poi, un periodo di diffusione piena, (che oscillerebbe tra il 2030 e il 2050), ma soprattutto sulla fiducia da riporre in un veicolo “comandato” dall’elettronica. Solo il 48% degli italiani sarebbe disposto a provare un veicolo senza conducente, mentre 1 su 4 – il 25% – non ci salirebbe mai. E allora, ci viene da chiedere: tutti questi discorsi sulla connettività e sulla guida autonoma, sono fantascienza o sono possibilità di un futuro ormai vicino?” “Non sono fantascienza – ribatte Albano - e non sono neppure il futuro. Sono il presente. Mercedes-Benz ha già fatto molte 64 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
prove di veicoli con guida autonoma anche su strade aperte al pubblico, quindi siamo i primi a crederci. Non è una cosa di domani mattina, ci vorrà del tempo per adeguare le infrastrutture e per adeguare le persone, ma è decisamente un cammino inarrestabile. Per quanto riguarda la connettività, già le nostre vetture sono tutte connesse e a brevissimo lo saranno anche i nostri van. Tutti i veicoli saranno connessi continuamente, per quanto ci riguarda, con un grande centro di Daimler dal quale già si gestisce tutto”. UN FUTURO RADIOSO E visto che siamo in tema di futuro continuiamo: per il futuro gas o elettrico? E quanto ci vorrà prima che l’Europa “viri” decisamente verso un carburante alternativo? “Il gas – risponde pronto Albano – è un carburante già vecchio, possiamo considerarlo protagonista solo di un periodo di transizione come questo. E dirò di più, il futuro è “full electric”, non ibrido. Certo, prima che l’elettrico possa soppiantare il Diesel debbono passare parecchi anni, si devono creare le infrastrutture, i punti di ricarica, ma bisogna anche e soprattutto accorciare i tempi di ricarica. Poi, credo, che le grandi Compagnie Petrolifere debbano ‘reinventarsi’ se vorranno sopravvivere. Noi, comunque, usciremo a breve con l’intera gamma elettrica, dal Citan allo Sprinter”. E finiamo parlando proprio di futuro, con una domanda secca: È radioso il futuro del mercato dei van? “Per i veicoli commerciali assolutamente sì. Ci sarà – conclude Dario Albano - un effetto finale della crisi, che consoliderà il mercato, perché ancora non abbiamo raggiunto il massimo raggiungibile. Magari avverrà a tassi inferiori degli ultimi due anni, ma ci sarà. In più ci sarà un’aggiunta dovuta ai vari cambiamenti di cui abbiamo parlato, quindi una domanda di commerciali sempre in attivo per parecchi anni, sia per le merci che per le persone”. ●
guida all’acquisto
Più pesanti e più potenti per i tragitti Traspor lungo ra to più lunghi ggio
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e le cilindrate più piccole sono sempre più economiche nella fase dell’acquisto e della gestione e offrono una portata maggiore, perfetta per il breve raggio, le potenze maggiori – al contrario - sono da destinarsi soprattutto ai trasporti autostradali, ove la velocità commerciale, i tempi di consegna, hanno un ruolo più importante. A questa ultima categoria appartengo i furgoni appositamente progettati per il carico e lo scarico di materiali sfusi o in pallet. Mezzi che non derivano da modelli “automobilistici” o ludici, ma altamente professionali, concepiti con uno scopo ben preciso: aiutare chi lavora trasportando materiali, operai e quant’altro da un punto A un punto B. Per lavorare in loco o per scaricare.
I mezzi con le potenze e le capienze maggiori e con le cilindrate più alte, sono quelli destinati alle tratte più impegnative, ai percorsi autostradali, QUANTO GRANDE? ai carichi più pesanti: Scelta la motorizzazione si deve pensare al volume di carico. Che cosa si dovrà trasportare? sono anche quelli che Se siamo nella gamma dei mezzi da media/lunga distanza il volume di carico deve partire da possono essere allestiti più 5 metri cubi, come minimo, e potersi spingere sopra i 9. In base a questa scelta, il passo facilmente e che si prestano, sarà corto o lungo (quindi con misure sui 4 metri di lunghezza utile interna), il tetto basso o alto. In questo caso però si deve porre molta attenzione alle altezze del proprio garage, o comunque, a un uso dei parcheggi delle zone in cui si va a operare, non sempre con le altezze utili per introdurre decisamente professionale. un mezzo molto ingombrate come quelli della categoria H3-L3. Ma l’attenzione dovrà essere prestata anche alla forma del vano di carico, all’altezza dal Insomma, sono quelli più vicini suolo, alla distanza fra i passaruota e all’esistenza di botole che permettano l’allungaalla concezione mento del vano di carico, collegandolo alla cabina. di un “piccolo camion”. ATTENZIONE ALLE APERTURE Nel caso di un mezzo commerciale destinato alla lunga distanza si potrà soprassedere dall’avere due porte laterali apribili, e acquistare, invece, solo il modello a 66 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
listino con la porta sulla destra. In coda, poi, è sempre meglio avere il portellone a 2 battenti con apertura a 360 gradi. Ultimamente stanno uscendo sul mercato modelli che, traendo la tecnologia dalle automobili, permettono l’apertura del vano di carico senza mani, grazie a sensori di movimento posti sotto il pianale e alle chiavi elettroniche tenute indosso dall’operatore. In questo caso accertarsi che il prezzo degli optional non sia superiore ai reali benefici o al reale uso della novità elettronica. PORTANTE A CHI? La gamma di questi mezzi, poi, si divide in due fasce, come le tipologie di mission: carichi pesanti o medi e ruote gemellate o a traccia singola. Esistono, in pratica, furgoni con telaio portante e trazione posteriore, più robusti, e quelli a trazione anteriore e carrozzeria portante più leggeri. I primi possono essere trasformati in piccoli mezzi ribaltabili o anche, con la cabina doppia, adibiti al trasporto di una piccola squadra; i secondi, invece, a lavori meno impegnativi. Inoltre, e questo è importantissimo, quelli più pesanti possono essere allestiti a seconda del lavoro a cui si decide di destinarli: trasporti in isotermia, autonegozi, traslochi. Le possibilità sono veramente infinite. Piccola riflessione sulla scelta della trazione e delle gomme. Quella posteriore, gemellata, regala più stabilità e raggi di sterzata maggiori (di contro ha una tara maggiorata), quella anteriore a ruota singola una guida più tradizionale e semplificata. OCCHIO AL COMFORT Infine se si utilizza il furgone prevalentemente per viaggi di lavoro in autostrada sarà fondamentale oltre all’analisi degli aspetti tecnici, far valere il buon senso. La cabina è spaziosa? C’è spazio per riporre tutti gli strumenti di lavoro. La visibilità fra i montanti e sufficiente? I sedili sono comodi? Quello del guidatore ha le dimensioni corrette fra altezza, distanza dal volante e, nel caso, è dotato di sospensioni pneumatiche? I pedali sono facilmente raggiungibili? Tasti e leve sono in posizioni ergonomiche? Sono tutti aspetti che, forse, presi singolarmente, possono sembrare facilmente superabili, ma nel complesso devono assolutamente essere presi in considerazione al momento della scelta. Il nuovo furgone sarà la “casa” del suo autista per 10 ore al giorno o poco meno, e deve essere comodo oltre che pratico. Economico, di facile gestione e con costi contenuti; e soprattutto mantenere un valore residuo in una eventuale permuta successiva. Tra i veicoli che seguono, tutti consigliati dai Costruttori, manca il nuovo MAN TGE perché, nonostante sia stato presentato e commercializzato non abbiamo ancora la gamma completa a disposizione.
Consigliati dal Costruttore CITROËN
Gamma: Jumpy
FIAT PROFESSIONAL
Gamma: Ducato
Il Jumpy è offerto in tre lunghezze e due o tre posti; la volumetria arriva a 6,6 m3, per una portata fino a 1.400 chili e una lunghezza massima di 4 m. Le versioni Standard e Long da 4,95 e 5,30 m si collocano al centro del mercato, mentre la versione Compact da 4,60 m, unica nel segmento, permette di caricare fino a 5,1 metri cubi, con una lunghezza utile di carico di 3,32 metri. L’altezza è limitata a 1,90 m. Motorizzazioni Turbodiesel di ultima generazione Euro 6 da 95 a 180 CV abbinabili anche al cambio automatico EAT6. Architettura: a scocca autoportante. Modelli o versioni consigliati: Jumpy Furgone XL – Club BlueHDi 180 S&S EAT6
Offerto con il motore Multijet Euro 6 da 130, 150 e 177 Cv, e con il Natural Power da 2.999 e 130 Cv, il Ducato è disponibile in tre passi, quattro lunghezze, tre altezze otto volumetrie, da 8 a 17 m³ e tre dimensioni di porta laterale scorrevole e di porta posteriore. PTT: da 28 a 42,50 quintali. Cambi, manuale a 5 marce, manuale e robotizzato a 6 rapporti. Sull’intera gamma è di serie il sistema di controllo elettronico della stabilità (ESC) che integra alcune ulteriori funzioni, tra queste il sistema anti-rollio che aumenta il comfort e riduce i rischi di ribaltamento. Architettura a scocca autoportante. Modello e versioni consigliati: Talento Combi 1 ton H1M1 1.6 Diesel Twin turbo 1.6
ford
IVECO
Gamma: Transit
Il Nuovo Transit, in configurazione furgone è disponibile per due o più passeggeri, a passo corto, medio, lungo e jumbo, in tre lunghezze e due altezze, lunghezze che salgono a cinque nella versione telaio cabinato. Oltre a queste due configurazioni è possibile avere il Transit anche come Combi, Minivan e Minibus M2. Tre le motorizzazioni, tutte 2.2, da 100, 125 e 155 CV. Tre anche le trazioni: anteriore, posteriore e integrale, le prime due disponibili in alternativa su tutti i modelli furgonati. Architettura a scocca autoportante. Modello e versioni consigliati: Transit Van Jumbo 350 L2 H1
Gamma: Daily
Il Nuovo Daily Euro 6 propone ancora una volta un numero pressoché infinito di versioni, spinte da due motori a quattro cilindri, con cilindrate da 2,3 e 3,0 litri, una potenza da 120 a 210 Cv e una coppia massima da 320 a 470 Nm. L’offerta del Nuovo Daily Euro 6 include anche la gamma Hi-Matic che offre vantaggi in materia di sicurezza, prestazioni e produttività grazie alla leva del cambio ergonomica multifunzionale e alla strategia di cambiata auto-adattativa. La gamma Daily Hi-Matic include una linea assai ampia di modelli in grado di soddisfare tutti i fabbisogni commerciali. Architettura a longheroni a C. Modelli o versioni consigliati: Daily Hi-Matic E635S18VA8 versione International
luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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guida all’acquisto
Consigliati dal Costruttore MERCEDES-BENZ
Gamma: Sprinter
NISSAN
Gamma: NV400
La terza generazione di Sprinter, nata nel 2013, propone varianti a 4 e 6 cilindri con potenze da 115 a 190 Cv, equipaggiabili con il cambio automatico sequenziale a 7 rapporti 7G-Tronic o il manuale a 6 marce Eco Gear. I motori a gasolio, naturalmente, sono i padroni del mercato, ma ci sono anche un “bivalente” benzina-metano e un “monovalente” solo metano, entrambi 4 cilindri con sovralimentazione e iniezione diretta Euro 6. Si tratta di versioni da 1,8 litri di cilindrata e 156 Cv. Trazione posteriore e integrale. Architettura a scocca autoportante. Modelli o versioni consigliati: Furgone 314CDI F 37/35 tetto alto; Furgone 316 CDI F 37/35 tetto alto; Furgone 319CDI F 37/35 tetto alto
Nissan, per l’NV 400, propone una garanzia di 5 anni o 160.000 km (naturalmente vale la prima condizione che si verifica). Il Nissan NV 400 è offerto in quattro varianti di lunghezza e tre di altezza. Sei le versioni: furgone (con volume di carico da 8-17 metri cubici e carico utile fino a 2.254 kg) doppia cabina, il trasporto passeggeri, bus a 9 posti, telaio o pianale cabinato, dieci volumi di carico, quattro MTT e trazioni anteriore o posteriore, tutte con una sola motorizzazione Euro 5 articolata in 5 potenze, da 110 a 165 CV. Architettura a scocca autoportante. Modelli o versioni consigliati: il costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
OPEL
PEUGEOT
Gamma: Movano
Gamma: Boxer
Il Movano è disponibile come furgone, autotelaio e trasporto passeggeri. Il furgone è offerto in 4 lunghezze e 3 altezze. Le aperture laterali, larghe 1.270 mm (1.050 mm su L1) permettono di caricare su tutte le versioni euro-pallet. Le versioni H1 e H2 hanno portelloni posteriori a tutta altezza. Nella versione H2 i portelloni posteriori permettono di caricare oggetti alti fino a 1.820 mm. Cinque le motorizzazioni da 2,3 litri, da 110 a 170 CV, masse complessive da 28 a 45 quintali. Trazione anteriore o posteriore con ruota singola o gemellata. Architettura a scocca autoportante. Modelli o versioni consigliati: Movano Van 3.5t., volume di carico da 17 m3, da 163 CV.
La Peugeot, per il suo veicolo di punta, il Boxer, propone un’ampia gamma di configurazioni che si articolano in tre passi diversi, quattro lunghezze e tre altezze per volumetrie da 8 a 17 m3. Fra le configurazioni disponibili quella con la cabina lunga da 7 posti, pianale semplice o doppia cabina e versioni combi per il trasporto persone. Una motorizzazione: 2.0 L Blue HDI con tre livelli di potenza 110, 130 e 160 CV, tutti abbinati a un cambio a 6 marce. Peugeot Boxer propone un nuovo sistema ESP specifico per le cabine motrici con telaio AL-KO. Le sue tarature si adattano a tante possibilità di allestimenti. Modelli e versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
Renault
renault trucks
Gamma: Master
Gamma: Master
Il Master è disponibile in 5 motorizzazioni, tutte 2.3 DCi, da 110, 125, 135 e 165 Cv. È offerto in oltre 350 varianti, combinando 4 lunghezze e 3 altezze, furgone, combi, pianale o telaio cabinato, trazione anteriore e posteriore, che offrono da 8 a 22 metri cubi di volume utile. Le versioni L4 H2 e H3 furgonate a trazione posteriore e ruota singola, sono studiate per le consegne gran volume a lunghe distanze. Grazie alla distanza tra i passaruota, il vano di carico può contenere fino a 5 europallet. Cambi manuali a 5 o 6 marce. Architettura a scocca autoportante. Modelli o versioni consigliati: Master furgone FG TP L4H2 RS 165 CV
Il Master offre oggi oltre 350 varianti, combinando 4 lunghezze e 3 altezze, furgone, combi, pianale o telaio cabinato, trazione anteriore e posteriore, che offrono da 8 a 22 metri cubi di volume (nelle configurazioni furgone). Il Master adotta di serie l’ESP di ultima generazione, con controllo adattativo del carico, assistenza alle partenze in salita ed Extended Grip, che consente di recuperare aderenza su fondo scivoloso con neve, fango o sabbia. Le motorizzazioni 2.3 dCi, vanno da 110 a 165 CV. Le versioni da 135 e 165 Cv sono equipaggiate con la tecnologia Twin Turbo. Modelli o versioni consigliati: Master 165.35 Autotelaio + furgonatura in alluminio
toyota
VOLKSWAGEN
Gamma: Proace
il Proace è offerto in 2 allestimenti: Proace e Comfort con tre motorizzazioni Diesel Euro 6: 1.6 da 95 CV o 115 CV con sistema S&S e 2.0 da 122 CV. Proace è disponibile in due differenti passi, 2.925 mm e 3.275 mm. Tre le configurazioni: il Compact, lungo 4.609 mm, con un vano di carico di 3.324 mm e un volume di 5,1 m3; il Medium, lungo 4.959 mm con vano di carico di 3.674 mm per un volume di 5,8 m3; il Long, lungo 5.309 mm con uno sbalzo posteriore più lungo, per una maggiore capacità di carico. Il vano di carico è lungo 4.026 mm e ha un volume di 6,6 m3. Architettura: a scocca autoportante. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni. 68 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Gamma: Crafter
Il Nuovo Crafter è disponibile in tre diverse lunghezze (5,98, 6,83 e, solo per la versione Furgone, 7,39 metri) e altezze (2,35, 2,59 e 2,79 metri). Trazione anteriore e posteriore. Il nuovo Crafter propone propulsori a partire dal nuovo 2.0 litri TDI EA 288 Nutz, appositamente sviluppato per questo modello, disponibile con trazione anteriore in tre diversi livelli di potenza: 102, 140 e 177 Cv, quest’ultimo come TDI biturbo. L’intera gamma di propulsori è Euro 6, oltre a essere dotata di serie del sistema Start&Stop. Architettura: telaio con carrozzeria autoportante. Modelli o versioni consigliati: : Crafter 35 furgone 2.0 TDI 140 Cv (passo medio, tetto alto, traz.ant)
guida all’acquisto
Guidare downtown
F
ra tutti gli ambienti di lavoro dell’accoppiata uomo/veicolo, il centro cittadino rappresenta uno dei più usuranti per entrambi, visto che, da una parte mette a dura prova la meccanica, i motori e i consumi, dall’altra innervosisce, stanca e stressa gli autisti. Nonostante, però, sia un ambiente “ostile”, rappresenta il campo il d’azione della maggior parte dei professionisti che sono al volante e lavorano, fra ritiri, consegne e trasporti. Ed è proprio la città l’ambiente dove si riscontra la maggior parte delle situazioni tipiche che si possono verificare durante un servizio di trasporto.
Traspor cittadin to o
STRESS per uomini e mezzi
Dal punto di vista dei veicoli, i continui stop and go contribuiscono a far innalzare i consumi e usurare le trasmissioni: facile avere il piede leggero durante un percorso costante, altra cosa fra i semafori e il traffico. E che dire della buche? E dei marciapiedi, dei passaggi stretti e delle doppie file? In città viene sollecitata anche, e di molto, la componente umana di stress e stanchezza; non si è soli e si ha a che fare con gli altri utenti della strada anche loro alle prese con gli stessi problemi. Dunque, esiste un furgone giusto per la città? Anche se non è corretto rispondere a una domanda con un’altra domanda, viene da dire: cosa ci si deve fare? Ma andiamo per ordine. L’uso cittadino di un veicolo necessita di tutta una serie di “accorgimenti”, che riguardano anche l’interazione uomo- veicolo, e che ora andremo ad analizzare ma prima di tutto bisogna dire la verità: in città, meno spazio si occupa e meglio è. Insomma se non c’è proprio bisogno, bisogna evitare di cadere nella tentazione di acquistare un furgone anche poco sovradimensionato perché, anche se un po’di spazio in più potrebbe servire, quei pochi centimetri potrebbero essere una vera dannazione nel caso di una consegna veloce nel traffico. Dunque, detto questo e cioè che “piccolo è meglio” andiamo a vedere il resto.
I centri delle grandi città, tra traffico, strade strette, marciapiedi e parcheggi impossibili, sono i campi di battaglia classici e più duri per CONSUMI E COMFORT i veicoli commerciali Al di la degli usi specifici che possiamo analizzare in generale per la città bisogna stare attenti a due cose: che quotidianamente consumi e comfort. Dunque privilegiare potenze medio basse, diciamo fino a 110 CV e, può sembrare lavorano davvero, strano, ma spendere qualche euro in più per “arredare” la cabina. Se si lavora in città, infatti, bisogna rasma anche per chi li segnarsi a passare in furgone un bel po’ di tempo, di conseguenza bisogna assicurarsi di stare comodi e che il posto di lavoro sia funzionale. Allora, bluetooth per il telefono vivavoce, un buon impianto di cliguida. Per non rovinare matizzazione automatico, in modo da poter impostare la temperatura comfort e non rischiare pericolosi il veicolo né la salute sbalzi durante i frequenti stop and go, navigatore integrato o sistema di connessione con cellulare, dei loro autisti bisogna tablet per pianificare gli itinerari e un buon numero di vani e cassetti. sapersi attrezzare, I CITY VAN scegliere bene Se per il lavoro in città non si ha bisogno di molto volume (e ricordando sempre che “piccolo è e non scordarsi meglio”), anche se poi si viaggia con pesi fino alla tonnellata, ci si può orientare sulle cosiddette qualche piccolo segreto. furgonette. Un termine un po’ ”vintage” ormai sostituito dalle espressioni city van o small van. In questi casi le volumetrie oscillano fra i 2,5 e i 4,5 metri cubi e le portate dai 600 kg alla tonnellata. Il mercato offre decisamente un panorama molto vasto di “city van”, che praticamente sono offerti 70 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
da tutti i Costruttori ma bisogna cercare di capire esattamente di quanto spazio si ha bisogno e, semmai, ci si può orientare su quei veicoli che hanno la possibilità di allungare il vano di carico abbattendo o sdoppiando la paratia tra autista e vano di carico stesso. I MID VAN Il segmento dei “medi” che parte dai 900 kg di portata e 5 metri cubi di volume è forse il più versatile in assoluto ma un po’più scomodo in città. Possiamo dire che il segmento dei mid-van è, comunque, quello, in assoluto, più vasto e più “frequentato”, visto che a discapito di qualche centimetro in più si carica davvero molta più merce. Nei mid van c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ogni costruttore offre il suo “medio” con tante e tali combinazioni di motore, trazione e carrozzeria, da arrivare ad avere in catalogo anche diverse centinaia di varianti. Questi furgoni sono dei veri tuttofare: utili a corrieri e professionisti del trasporto, ma abbastanza confortevoli e maneggevoli per servizi in conto proprio, senza contare che sono tra i meglio e più “vantaggiosamente” allestibili.
Consigliati dal Costruttore CITROËN
Gamma: Jumpy
FIAT PROFESSIONAL
Gamma: Fiorino
Il Jumpy è stato concepito intorno all’efficienza e alla facilità di utilizzo, caratteristiche tipiche dei commerciali Citroën a partire dal mitico Citroën Type H che quest’anno compie 70 anni. Il Jumpy, è caratterizzato da linee fluide e da un’architettura funzionale, pratica ed ergonomica che gli permette di offrire fino a 1400 kg di carico utile e 6,6 m3 di volume di carico. Gli interni del Jumpy offrono un buon comfort, grazie a particolari soluzioni tecnologiche tra le quali il sistema di accesso e accensione senza chiave, le porte laterali apribili senza chiave con comando motorizzato, il nuovo Touch Pad da 7’’ per gestire le funzioni media, telefono e navigazione. Modelli o versioni consigliati: Furgone XS-Club BlueHDi S&S
Veicolo facile da gestire nel traffico che non rinuncia però a volumetria e capacità di carico, forte dei sui 2,8 metri cubi per 660 kg di potata massima. La gamma di motori Euro 6 può vantare una scelta completa di alimentazioni; sono infatti disponibili due turbodiesel 1.3 MultiJet2 da 80 e 95 CV, un 1.4 benzina Fire aspirato da 77 CV e il 1.4 Natural Power (benzina/metano) da 70 CV. Con il Nuovo Fiorino fa il suo esordio anche la versione EcoJet che, grazie al sistema Start & Stop, all’alternatore “intelligente”, alla pompa olio a cilindrata variabile e al cambio robotizzato Comfort-Matic, rende possibili consumi pari a 3,8 litri ogni 100 km nel ciclo combinato. Modello e versioni consigliati: Fiorino SX lastrato1.3 Multijet 16v, 95 CV Euro 6
FORD
fuso
Gamma: Transit Courier
Gamma: Canter
L’ultimo, il più piccolo, della famiglia Transit è il Courier. Un furgone costruito su piattaforma B che va a inserirsi alla base della gamma, con volumi di carico da 2,3 metri cubi che superano del 10% quelli dei diretti concorrenti. Tra le caratteristiche principali un vano di carico lungo 1,62 metri e alto 1,24, con diverse paratie di separazione dalla cabina: integrale in acciaio, anche vetrata, e a rete metallica ripiegabile. La lunghezza utile del piano di carico aumenta fino a 2,59 metri e il volume utile fino a 2,6 metri cubi con il sedile del passeggero ripiegato. Il Transit Courier è spinto dalle motorizzazioni 1.6 e 1.5 TDCi rispettivamente da 90 e 75 CV e dall’ innovativo EcoBoost 1.0 da 100 CV. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
Dopo l’ultimo restyling la gamma Canter è disponibile in tre varianti di peso disponibili: 3,5, 6 e 7 tonnellate di MTT e 6 varianti di passo, a partire da 2.500 mm. Anche i carichi ammessi sugli assi e il disegno del telaio sono stati modificati. Questo ha consentito di aumentare le capacità di carico dagli 85 ai 95 kg a seconda delle versioni. Sono disponibili anche una versione con passo extra lungo fino a 4.750 mm per allestimenti di lunghezza complessiva fino a 7.000 mm, la disponibilità del motore da 175 CV anche per le versioni da 3,5 t di MTT e una versione a ruota singola con una larghezza di soli 1.700 mm. Modelli o versioni consigliati: Canter 3S13/3C13 con cassone/ sovrastruttura furgonata leggera per consegne urbane
IVECO
MERCEDES
Gamma: Daily
Il più grande successo di vendite Iveco Daily lo ha ottenuto con la versione Hi-Matic che, solo nel 2015 è stata consegnata in più di 10mila esemplari soprattutto nei mercati del Nord Europa. Da qui la decisione di Iveco di estendere l’offerta del cambio automatico a 8 marce praticamente a tutta la gamma, anche caratterizzandone le versioni con una cromatura sulla griglia. Maggior comfort di guida, specie in città, ma anche minori consumi visto che nelle versioni Hi-Matic è disponibile l’opzione Eco Switch PRO che identifica il carico del veicolo e gestisce le cambiate di conseguenza, riducendo anche le emissioni inquinanti. Modelli o versioni consigliati: : Daily Hi-Matic E6 35S12VA8 versione Urban
Gamma: Citan
Il Citan, in versione Furgone, è disponibile in tre lunghezze: 3,94, 4,32 e 4,71 m., tre varianti di peso, fino a 2.200 kg di MTT e una portata massima di 800 kg. Nonostante le dimensioni compatte, il Citan ha un vano di carico di lunghezza rispettivamente di 1,36, 1,75 e 2,13 m (Compact, Long, Extralong), con un volume di 2,4, 3,1 e 3,8 m³. tre turbodiesel a iniezione diretta con potenze da 75 a 110 CV e un turbo benzina da 114 CV, sono i motori disponibili su Citan. La trasmissione è affidata a cambi a cinque e sei marce con leva a joystick sulla consolle centrale; i rapporti e le spaziature sono adattati esattamente alla rispettiva versioni di motore e peso. Modelli o versioni consigliati: Citan 109 CDI furgone Citan 109 CDI Furgone Long e Citan 111 CDI Furgone Long
luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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guida all’acquisto
Consigliati dal Costruttore NISSAN
Gamma: NV 200
opel
Gamma: Corsa
Con l’NV200 Nissan è riuscita a mantenere dimensioni esterne compatte riuscendo, prò, a ricavare uno spazio di carico generoso per lunghezza (2,04 m) e volume (da 3,1 a 4,2 metri cubi). Molto ampia l’offerta di modelli furgonati, semifurgonati e versioni combo. Molte anche le opzioni di porte singole o doppie, scorrevoli sui lati; portellone incernierato in alto o a doppio battente in coda. NV200 è disponibile con differenti motorizzazioni: motore benzina da 1,6 litri e 110 CV e un dCi da 1,5 litri e 90 o 110 CV. Motori moderni con consumi contenuti, che permettono di allungare i tempi di percorrenza tra un rifornimento e l’altro. Modelli e versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni.
Piccola, ma con lo spazio che serve, la funzionalità e il comfort anche. Il vano di carico, facilmente accessibile ha un volume di 0.92 m3 con una portata massima di 496 kg, che rimane fermo e protetto dalla paratia in acciaio a mezza altezza. I motori sono un benzina con due potenze, 70 e 90 CV, e un Diesel da 75 CV Euro 6. Ampia la dotazione di sicurezza con il Traffic Sign Assist, che riconosce i limiti di velocità, Il Lane Departure Warning che avvisa quando viene superata la corsia di marcia, il Following Distance Indication aiuta a mantenere la distanza appropriata dal veicolo che precede e il Forward Collision Alert, l’avviso di collisione frontale. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
PEUGEOT
piaggio
Gamma: Bipper
Gamma: Porter
Peugeot Bipper, realizzata sulla stessa base della Citroën Nemo e della Fiat Qubo, è un veicolo commerciale con le dimensioni di un’utilitaria. È lungo 397 cm ma, grazie ad alcune ingegnose soluzioni, il volume interno, di 2,5 m3, può arrivare fino a 2,8 m3 con l’abbattimento del sedile del passeggero, mentre la lunghezza del pianale arriva a 2.491 mm per un’altezza interna di 1,181 metri, con una portata utile di 585 kg. Il diametro di sterzata è di 9,95 metri. Uscito di scena, nel 2013, il motore a benzina, il Bipper viene offerto con un Diesel Euro 6 da 1.248 CC e 80 CV e 5 marce, ma anche nella versione con S&S e cambio robotizzato. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
Il Porter edizione 2016 è decisamente innovativo in tema di tecnologia e di meccanica. Grazie al nuovo motore MultiTech Euro 6 a benzina, ha aumentato le prestazioni e diminuito le emissioni e i consumi. Il MultiTech che equipaggia Porter è un’unità completamente nuova, un quattro cilindri bialbero da 1.299cc di cilindrata con distribuzione a catena a 16 valvole, disponibile in tre differenti soluzioni: benzina ,bi-fuel EcoPower (benzina+GPL) e bi-fuelGreen-Power (benzina+metano). La gamma Porter continua a offrire anche Porter Electric Power, il veicolo 100% elettrico, la cui prima versione è uscita nel lontano ’95. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
renault
renault trucks
Gamma: Kangoo
Gamma: Master
Il Kangoo è una furgonetta a scocca portante differenziata in tre versioni Compact, Expres e Maxi, alle quali si è aggiunta recentemente il Grand Kangoo, con passo allungato di 38 cm per ospitare sette posti complessivi. La lunghezza è di 4,66 m, la larghezza è di 1,83 m, esattamente come l’altezza. Il passo di 3,8m è il “plus” della versione Maxi dotata di una capienza pari a 4000 dm3 con un vano lungo più di 2 metri e largo 1 metro.Il Kangoo è spinto da un motore Energy 1.5 TCe 115 CV Euro 6 a benzina e da un Energy 1.5 DCi diesel Euro 6 declinato in 3 potenze, 75, 90 e 110 CV. Del Kangoo esiste anche la versione elettrica, il Kangoo Z.E. Modelli e versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
Il Master viene commercializzato sia da Renault che da Renault Trucks, con veicoli praticamente identici, riconoscibili soltanto per una targhetta applicata sulla carrozzeria, che chiarisce che sempre di Renault si tratta, ma di Renault Trucks. Il master offerto da Renault Trucks è spinto da un motore DCi 2.3 Euro 6 coniugato in 5 potenze: 110, 130, 145, 165, e 170 Cv, quest’ultima potenza accoppiata a un cambio robotizzato a 6 marce , per un MTT che va da 2,8 a 4,5 ton. Trazione anteriore, posteriore e integrale, ruote posteriori singole e gemellate, versioni furgone, telaio, cabinato a trasporto persone. Modelli o versioni consigliati: Master 2.3 DCi 110 L1H1, trazione Anteriore
TOYOTA
VOLKSWAGEN
Gamma: Proace
Il Proace è disponibile in Italia in tre configurazioni: Compact (L0), Medium (L1) e Long (L2). La Compact è lunga 4,6 m e offre un volume di carico di 4,6 m3, che diventano 5,1 grazie allo Smart Cargo, per una portata utile di circa 1.025 kg. Motori 1.6 da 95 Cv e 115 Cv. La versione Medium, è lunga 4,9 m, e offre un volume di carico di 5,3 m3; la portata è di 1.050 kg con il motore da 115 Cv, che diventano circa 1.400 kg con la motorizzazione 2.0D da 122 Cv. La versione Long offre un un volume di carico di fino 6,6 metri cubi (con Smart Cargo), una portata di circa 1.400 kg, ed è abbinata al 2.0D da 122 Cv. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni 72 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Gamma: Caddy
Il city van di Volkswagen, è stato introdotto nel 2004 e, fino all’ultima riedizione, del 2015, ha venduto 1,5 milioni di esemplari. Le otto unità Euro 6 sono suddivise fra quattro propulsori a gasolio, tre a benzina e uno a metano. L’offerta è articolata sul 2.0 litri TDI a quattro cilindri da 75, 102, 122 e 150 CV sul TSI (a benzina) a tre cilindri da 1.2 litri e 84 CV, sul 1.000 cc sempre a tre cilindri, ma da 102 cavalli e sull’1.4 TSI a quattro cilindri da 125 CV. Le trasmissioni sono manuali a 5 o 6 rapporti o, in opzione, a 6 o 7 marce DSG. Il furgone ha un passo di 2,682 mm, una lunghezza esterna di 4,506 mm, una larghezza di 1.793 e un’altezza di 1.823 mm. Modelli o versioni consigliati: Caddy furgone 2.0 TDi 102 CV passo corto
guida all’acquisto
Il cemento sul cassone
L
o scriviamo da parecchi mesi, confermato dal successo del Samoter di Verona in coppia con il Transpotec. Il comparto dei mezzi da cantiere, leggeri (e non solo) ha superato la crisi ed è destinato a risalire la china. Grazie alla ripresa dell’attività edilizia, dopo otto anni di impasse, il mercato italiano sta aumentando le proprie quote di immatricolato e dovrebbe continuare a crescere nel prossimo biennio, arrivando a 15mila macchine pesanti vendute nel 2018 (+34% nel biennio). Dietro le grandi attrezzature i mezzi da cantiere da 3,5 tonnellate a 6. Con 46.227 immatricolazioni in totale nel 2016 rappresentano, in generale, una fetta molto importante del trasporto professionale, e di cui i mezzi adibiti al cantiere rappresentano quasi il 10 per cento.
Edilizia & cantiere
LA MISSION SPECIFICA
La ripresa è iniziata, l’edilizia torna a tirare. Piccole ristrutturazioni e cantieri più o meno grandi costellano le nostre città e tirano la volata ai mezzi da cantiere piccoli o grandi che stanno conoscendo un nuovo splendore dopo gli anni terribili della crisi. Tutte le Case offrono veicoli adatti all’edilizia in motorizzazioni, trazioni e configurazioni diverse. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Partiamo dal presupposto che devono essere mezzi adibiti al trasporto di materiale a punti di raccolta per essere riutilizzato in riempimenti o per essere avviato in discarica. Quindi possono essere principalmente distinti in mezzi omologati per il trasporto sulla rete viaria pubblica (camion, motrici, autotreni) e mezzi impiegati unicamente su pista di cantiere (dumper a 2 o a tre assi). Per le macchine impiegate nel trasporto su strada vanno considerate le caratteristiche sottoposte al regolamento del codice della strada: il peso a vuoto, il peso totale a pieno carico ossia del carico massimo trasportabile per il quale il mezzo è omologato e il peso totale viaggiante (compreso eventuali traini o rimorchi). CASSONE RIBALTABILE Nei cantieri edili sono di gran lunga preferiti i camion omologati per il trasporto terra sulla rete viaria pubblica. È normale infatti che il terreno asportato debba essere trasportato in discarica. Il mezzo più tradizionale è un 2 assi (4X4): carico utile da 1.5 a 12 tonnellate con capacità della benna da 3 a 7 m3 e carico totale omologato inferiore alle 19 tonnellate. Un mezzo con cassone, ribaltabile, trilaterale o non, può servire per il trasporto delle macerie e delle attrezzature in un cantiere, come si diceva, ma anche essere adibito al carico di colli con dimensioni molto importanti, come i pali della luce, le vetrate sui cavalletti o le tubazioni da idraulico. VEICOLI GIA ALLESTITI Nella scelta del mezzo migliore vanno preferiti quelli con sistema di trazione maggiorato sulle ruote anteriori (differenziale autobloccante), il sistema di aiuto nelle partenze in salita o su fondi poco stabili. Da non sottovalutare anche l’importanza di una doppia cabina, che consente il trasporto della squadra di operai e delle attrezzature, risparmiando su un secondo mezzo di appoggio. Per il cassone vale sempre la pena di rivolgersi a carrozzieri e allestitori di provata esperienza, e non ai “battilastra” con la bottega vicino al cantiere. Più di un allestitore (o carrozziere) oggi, collabora con le grandi Case costruttrici e ne è coinvolto nella progettazione dei nuovi mezzi commerciali. Un approfondimento su questo tema lo potete trovare nelle prossime pagine. 74 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
DIMENSIONI E TRAZIONE Altro fattore di scelta sono le dimensioni del mezzo, la sua compattezza, la distanza fra gli assi (il passo), il raggio di sterzata e, naturalmente, la trazione. Se la mission prevalente è l’approvvigionamento dei cantieri di ghiaia e sabbia, e il trasporto in discarica dei detriti, si deve ipotizzare un furgone di dimensioni contenute, così da poter muoversi in agilità in città, con un buon diametro di volta che, a seconda del passo può essere di 11,80 metri (passo corto) o di 12,50 (passo lungo). E poi, trazione anteriore o posteriore? I “tuttoavanti” costano meno a parità di volume utile, ma quelli a trazione posteriore adottano il telaio a longheroni e traverse in luogo della scocca portante, quindi sono adatti a carichi maggiori. Generalizzando un po’ si può dire che la trazione posteriore, con o senza ruote gemellate, meglio si adatta a chi opera a pieno carico, su strade non asfaltate, o in ambienti difficili, come cave e cantieri.
Consigliati dal Costruttore CITROËN
Gamma: Jumper
FIAT PROFESSIONAL
Gamma: Ducato
La gamma di Nuovo Citroen Jumper si articola su una vasta possibilità di combinazioni fra 4 lunghezze disponibili, 3 passi e 3 altezze possibili per un totale di otto carrozzerie furgonate da 8 a 17 metri cubi di volume di carico. Oltre alla configurazione a doppia cabina, pianalati e allestibili, trasporto persone da 5 a 9 posti. il Nuovo Jumper offre sei motorizzazioni, tutte HDI da 110, 130, 150 e 180 CV, che coprono tutta la gamma di utilizzi per un veicolo commerciale; da quello cittadino alle condizioni più severe e impegnative. Le due potenze da 130 e 150 CV sono disponibili anche in versione e-HDI con Stop&Start. Modelli o versioni consigliati: Jumper Cassone ribaltabile trilaterale by Onnicar - doppia cabina 35 – L3 BluHDi 130
Il best seller di Fiat Professional, offerto dal 2016 con il motore Multijet Euro 6 da 130, 150 e 177 Cv, oltre che con il Natural Power da 130 CV, è disponibile in 5 passi e 6 lunghezze per la gamma base da trasformazione; oltre a Cabine Motrici e Scudati Motore per il collegamento di telai posteriori speciali Al-Ko AMC. Con l’edizione del 2014, l’offerta di Ducato si arricchisce di nuove versioni, come, per esempio, una crew cab da 6 posti, o un autocarro con cassone ribaltabile trilaterale. Cambi, manuale a 5 marce, manuale e robotizzato a 6. Sull’intera gamma è di serie il sistema di controllo elettronico della stabilità (ESC). Modello e versioni consigliati: Ducato Autocarro Maxi 35 LH1 2.3 Multijet 16 v 130 CV
FORD
FUSO
Gamma: Transit Chassis
Gamma: Canter
Ford Transit Chassis è stato progettato partendo dalle esigenze dei clienti e ottimizzato in collaborazione con allestitori specializzati. Il telaio a longheroni e traverse ultra resistente è disponibile in cinque lunghezze, per una massa complessiva del veicolo compresa tra 3.100 kg e 4.700 kg. È anche possibile scegliere tra le varianti cabina singola e doppia, oltre che tra trazione anteriore, posteriore e integrale, per una capacità di traino, a seconda delle specifiche, fino a 3,5 tonnellate (in caso di rimorchio). Attraverso gli Allestimenti Speciali (SVO)di Ford c’è anche la possibilità di un allestimento specifico, per esempio i lampeggianti sul tetto, le batterie AGM o un determinato colore. Modelli o versioni consigliati: Transit Chassis Cab 350 L2 H1
Canter, è stato il primo a lanciare il cambio automatizzato a doppia frizione su un veicolo della sua categoria, la trasmissione Duonic a sei marce, accoppiata con il motore a 4 cilindri turbo Diesel da 3 litri e tre gamme di potenza 130, 150 e 175 CV. La trasmissione automatizzata è disponibile come alternativa alla trasmissione meccanica a 5 rapporti. Sul Canter è disponibile anche la funzione Start/Stop, sia per il cambio manuale sia per il Duonic. Disponibile anche la versione con passo extra lungo fino a 4.750 mm per allestimenti di lunghezza fino a 7.000 mm, la disponibilità del motore da 175 CV anche per le versioni da 3,5 t di MTT e una a ruota singola con una larghezza di soli 1.700 mm. Modelli o versioni consigliati: Canter 3S15/3C15 con cassone
IVECO
MAHINDRA
Gamma: Daily
L’Iveco Daily unisce la sicurezza della trazione posteriore alla flessibilità di una gamma davvero completa di carrozzerie. Il Daily cab è studiato per gli impieghi in cantiere ma anche per i tragitti in città. Proposto in configurazione con assale posteriore a ruote singole o gemellate, è un mezzo destinato agli impieghi più duri. Per le mission cantieristiche è prevista anche una versione a doppia cabina con sette posti. È anche la soluzione ideale per allestimenti cassonati fissi o ribaltabili, furgonature in lega e isotermiche e ha un’ampia scelta di varianti di potenza, passo e rapporto al ponte. Modello e versioni consigliati: : Daily Hi-Matic E6 35C15 passo 3450/3750 mm con cassone ribaltabile
Gamma: Genio
Alla versione Cabina Singola a 2 e 4 ruote motrici del Genio, Mahindra affianca una versione doppia cabina con trazione integrale inseribile elettricamente, dotata di allestimenti specifici come un roll-bar inserito tra l’abitacolo e il cassone e uno speciale paraurti posteriore. Equipaggiato con il collaudato 2.2 turbodiesel common-rail a 16 valvole, ma dotato di un inedito cambio manuale a 5 marce, il Genio Doppia Cabina è realizzato sulla base di un robusto telaio d’acciaio scatolato che ne esalta le doti di trasporto, con una portata utile di 925 kg, mentre la doppia cabina di guida permette di disporre di un cassone lungo 1.620 mm. Modelli o versioni consigliati: Genio Trazione integrale cabina doppia
luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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guida all’acquisto
Consigliati dal Costruttore mercedes-benz
Gamma: Sprinter
NISSAN
Gamma: NT 400
La robusta superficie di carico, da 4,3 a 9,2 m2, dello Sprinter telaio, consente di trasportare senza problemi fino a 5 europallet. Per eseguire le operazioni di carico e scarico con la stessa facilità con cui si effettua il trasporto, il cassone è inoltre dotato di sponde completamente ribaltabili sui tre lati. Con tre passi, due versioni di cabina, quattro lunghezze e due larghezze del cassone, lo Sprinter è ideale per questa mission. Lo Sprinter Autotelaio soddisfa tutti i requisiti per la realizzazione di sovrastrutture. Carico utile fino a 3.4002 kg e nella versione da 5.500 kg offre anche una solida base per le più svariate esigenze nel settore. Modello o versioni consigliati: Sprinter Telaio cabina singola/ cabina doppia 314CDI T 37/35 o 414 CDI T
Costruito su un robusto telaio con sezione a “C” e asse posteriore con sospensioni multi-link, l’NT400 Cabstar è disponibile in quattro classi di massa totale a terra (2.800, 3.200, 3.500 e 4.500 kg) tre passi (2,5 , 2,9 e 3,4 metri) e con ruote posteriori singole o gemellate. Per la massima versatilità, si può scegliere NT400 Cabstar con cabina singola o con una spaziosa cabina doppia a 6 posti. Le motorizzazioni disponibili sono 121, 136 e 145 CV. Il programma “Business Ready” di Nissan, permette di scegliere i un’ampia gamma di allestimenti. Oltre alla versione con cassone trilaterale, si può ordinare NT400 Cabstar con cassone ribaltabile o furgonato. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
OPEL
PEUGEOT
Gamma: Movano
Gamma: Boxer
Il Movano è disponibile come furgone, autotelaio e trasporto passeggeri. Per attività particolari la gamma di telai e di cabine rappresenta la base per costruire il veicolo adatto alle differenti esigenze. Cinque le motorizzazioni da 2,3 litri, da 110 a 170 CV, masse complessive da 28 a 45 quintali. Trazione anteriore o posteriore con ruota singola o gemellata. Presente di serie su tutti i modelli, L’ESP incrementa la sicurezza a livello esponenziale. Presenti anche l’assistenza alla partenza in salita (HSA), il controllo di stabilità del rimorchio (TSM) e il sistema di controllo della trazione migliorato (ETCS). Modelli o versioni consigliati: Movano cassone 3,5 t. ribaltabile trilaterale trazione posteriore, ruote gemellate
Boxer propone un’ampia gamma di configurazioni che si articolano in 3 passi diversi, 4 lunghezze e 3 altezze per volumetrie da 8 a 17 m3. In caso di particolari esigenze professionali Boxer viene offerto con telaio cabinato e a doppia cabina, pianale cabinato, ma anche in versioni predisposte per il trasporto di disabili, ambulanze, officine mobili, autocarri con cassone fisso e ribaltabile. Nel caso degli usi cantieristici, di serie, vengono proposte sponde perimetrali in lega leggera di alluminio (altezza 400 mm), portapali anteriore con rete paracabina, cassetto portautensili in acciaio inox, 3 coppie di ancoraggi certificati, azionamento elettroidraulico tramite pulsantiera Modelli o versioni consigliati: Boxer Cassone Ribaltabile Trilaterale
PIAGGIO
renault
Gamma: Porter
Gamma: Master
La novità più importante Piaggio Porter 2016 è senza dubbio il motore MultiTech Euro 6: un 1.3 in tre differenti soluzioni di alimentazione: benzina, Eco-Power GPL e Green-Power a metano, caratterizzato da prestazioni e consumi milgiori. Il Porter è disponibile anche Maxxi, con telaio rinforzato, ruote posteriori gemellate e fino a 1.200 kg di carico utile. Tante le versioni in listino: pianale fisso, ribaltabile lungo e corto (tutti con tre sponde laterali apribili), furgone e furgone vetrato. La variante chassis permette di realizzare una gamma di allestimenti speciali. Modelli e versioni consigliati: Porter Maxxi, il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
Il Master è disponibile in 5 motorizzazioni, tutte 2.3 DCi, da 110, 125, 135 e 165 Cv. E’ offerto in oltre 350 varianti, combinando 4 lunghezze e 3 altezze, furgone, combi, pianale o telaio cabinato, trazione anteriore e posteriore. La tecnologia X-Track, che consiste in un differenziale meccanico a slittamento limitato, sospensioni rialzate, protezioni sottoscocca e pneumatici ad alta aderenza, è anche su Master e consente di trasformare un veicolo di serie, con trazione 4x2, in una versione in grado di affrontare terreni difficili, innevati o su sterrato. Un’alternativa alle quattro ruote motrici. Modelli o versioni consigliati: Master MRO con cassone fisso e ribaltabile
RENAULT TRUCKS
VOLKSWAGEN
Gamma: Maxity
Nato per la distribuzione, ma usato anche nei cantieri, e molto amato dai noleggiatori, il Maxity è progettato per offrire il massimo carico utile si un veicolo deve poter garantire la massima manovrabilità. Il veicolo è offerto con MTT da 3,5 a 4,5 ton. Ed è disponibile anche in versione 3,5 ton Heavy Duty con sospensioni e assi rinforzati. Il motore è il DXI 3,0 disponibile in due configurazioni di potenza 130 e 150 CV. Due le cabine, singola e doppia ( soltanto nella versione 3,5 ton). E’offerta anche una versione elettrica con una velocita massima di 90 km/h, con un’autonomia di 100 km. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni 76 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Gamma: Transporter
Il Transporter, giunto ormai alla sesta generazione, è il T6 per gli utilizzi che non siano trasporto persone; è spinto da un 2 litri TDI 84, 102, 150 e 204 CV accoppiato a un cambio a 5 o 6 marce. La portata massima si attesta a poco più di una tonnellata. Grazie ai due passi di lunghezza diversa e alle tre altezze del tetto differenti, viene alla luce un buona versatilità dell’intera gamma del veicolo tanto che, insieme alla varietà delle combinazioni di propulsori disponibili, è possibile ottenere fino a 500 varianti.nella versione “Camioncino” è possibile combinare le lunghezze di passo con cabina doppia o singola. Modelli o versioni consigliati: Transporter furgone 2.0 TDI 4Motion 150CV
guida all’acquisto
Quando il furgone Trasporto ospita le persone Passeggeri
I
l trasporto pubblico locale stenta a diventare competitivo rispetto al mezzo privato e solo la crisi economica sembra aver determinato un leggero spostamento verso i mezzi pubblici. Si tratta di un comparto che, per quanto riguarda il TPL (trasporto pubblico locale) in senso stretto, dipende interamente dalla domanda pubblica e che è andato ridimensionandosi di anno in anno a causa del pesante indebitamento pubblico e del conseguente progressivo taglio delle risorse disponibili, fino a determinare quasi la scomparsa del comparto industriale degli autobus. La mancanza di interventi strutturali con investimenti pubblici certi e impiego verificato, con obiettivi precisi per un trasporto efficiente, sicuro, sostenibile, ha contribuito a rendere il parco autobus sempre più vecchio, inquinante e rumoroso e anche più povero di mezzi. I CLASSICI MINIBUS Davvero un’altra situazione è quella dei minibus, meglio, dei veicoli commerciali leggeri allestiti a trasporto passeggeri. Si tratta di un settore in pieno sviluppo, dato che il trasporto persone fra grandi alberghi internazionali, maison de charme poste in luoghi non facilmente raggiungibili, campi da golf, aereoporti, fiere, noleggio con conducente (Ncc) senza contare gli scuolabus o le navette dei centri anziani, sta vivendo un momento di grande auge. Infatti, nel 1° trimestre 2017 sono stati rilasciati 1.005 libretti contro i 636 rilasciati nell’analogo trimestre del 2016 (+58%); 423 hanno riguardato autobus-minibus urbani e interurbani e 301 autobus-minibus turistici, 281 scuolabus e minibus. L’IMPORTANZA DELL’ UTILIZZO Se la vostra mission è quella di trasportare persone da un punto all’altro, facendo si che queste persone stiano abbastanza comode, il mezzo da scegliere deve avere una serie di prerogative che ne facciano il veicolo che davvero fa per voi. Non si 78 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Se per i grandi autobus il settore resta ancora in difficoltà, per i minibus si assiste a una piccola esplosione; il trasporto persone sta crescendo di pari passo con l’evolversi della società. Al di la della meccanica l’attenzione deve andare sugli allestimenti e, in generale, sul comfort dei passeggeri, dopo aver ben capito quale deve essere l’utilizzo del veicolo. Quale patente occorre, in base al numero dei passeggeri.
Veicoli che si possono guidare con la patente “D” ➤ veicoli previsti dalla patente “B” ➤ autoveicoli per trasporto di persone (autobus e filobus) con numero di posti totali superiore a 9 ad uso proprio, anche trainanti un rimorchio leggero.
Veicoli che si possono guidare con la patente “D1” ➤ veicoli della categoria “B” ➤ autoveicoli per trasporto di persone (autobus e filobus) con numero di posti totali superiore a 9 e inferiori a 17 (posto del conducente compreso) a uso proprio, anche trainanti un rimorchio leggero.
tratta davvero di un’operazione semplicissima perché praticamente ogni costruttore ha a listino una gamma per il trasporto passeggeri, con versioni e modelli diversi, senza parlare di quegli allestimenti speciali, realizzati da carrozzieri specializzati su meccaniche e telai spesso più “importanti” dei modelli più diffusi. Di quelli non parleremo, limitandoci a dare uno sguardo alla produzione di serie. Dovendo scegliere, dunque, un veicolo per trasportare passeggeri dobbiamo partire dall’assunto che la bontà o l’affidabilità del motore o delle parti meccaniche, sia un dato di fatto, così da concentrarci decisamente su altri parametri, importanti sui questo tipo di veicoli per esempio il comfort. E quando si dice “comfort” si abbraccia una serie piuttosto vasta di informazioni. IL COMFORT SOPRATTUTTO Per esempio l’impianto di condizionamento del veicolo che non deve essere sottodimensionato, cosa che può capitare se si parla di un furgone con il tetto alto e che deve essere fruibile da tutti i passeggeri, davanti e dietro. Attenzione, poi, alle sospensioni, che devono essere pneumatiche e, se possibile, regolabili a piacere a seconda del fondo stradale e del numero di passeggeri. Anche il vano di carico ha la sua rilevanza: deve essere spazioso e compatibile con il numero di passeggeri; il rischio è quello di avere bagagli ammucchiati in cabina, tra i passeggeri. Importantissimi sono gli eventuali gradini di accesso che permettono la salita anche ai meno agili, per non parlare delle rampe per disabili. Non certo da ultimo va fatta la scelta degli interni e dei materiali con cui “arredare” il mezzo da trasporto passeggeri, che deve naturalmente essere in linea con il tipo si passeggero che si deve trasportare: “arredare” un minibus per una scuola elementare non è certo come allestire la navetta di un centro anziani o il veicolo di un grand hotel. Potrebbe essere interessante anche pensare a un veicolo a trazione integrale, se l’utilizzo se la mission prevede strade di montagna, terreni sconnessi o innevati. Se poi l’utilizzo del veicolo è anche o soprattutto invernale, non sarebbe male pensare a un impianto di riscaldamento maggiorato. Infine, se i viaggi, sono particolarmente lunghi un buon sistema audio &video potrebbe essere importante, così come un collegamento wi-fi.
Consigliati dal Costruttore CITROËN
Gamma: Spacetourer
FIAT PROFESSIONAL
Gamma: Talento
Lo SpaceTourer è offerto in tre lunghezze che vanno da 4,60 m a 5,30. Gli interni ospitano fino a 9 persone e l’apertura della porta scorrevole può arrivare fino a 95 cm. SpaceTourer è disponibile in quattro versioni delle quali Business e Business Lounge (da 9 posti), sono per clientele professionali. Per SpaceTourer, Citroën, propone cinque motorizzazioni Diesel BlueHD da: 95, 115, 150 e 180 CV, il motore da 95 CV è disponibile con cambio robotizzato ETG6, mentre su quella da 180 CV è prevista solo l’automatica EAT6, a 6 rapporti. Modelli o versioni consigliati: Spacetourer Business Lounge XL Blue HDI180 EAT 6
Il nuovo Talento, offerto nella configurazione Furgone, Combi, Pianale e Cabinato, è proposto dalla Casa torinese in sola motorizzazione, il Multijet 1,6 Twinturbo Euro 6, declinata però in quattro potenze: 95, 120,125 e 145 CV, tutte abbinate a un cambio manuale a 6 rapporti. La grande versatilità del veicolo permette, nelle versioni trasporto persone, di ospitare fino a 9 posti, con un volume di carico di 1,0 m3 nelle versioni a passo corto e di 1,8 m3 in quelle a passo lungo. Architettura: scocca autoportante. Modelli o versioni consigliati: Talento Combi 1 ton H1M1 1.6 Diesel Twin turbo 1.6
ford
IVECO
Gamma: Tourneo
E’ il veicolo studiato per il trasporto persone in vari modelli (Courier, Connect e Custom) per le diverse esigenze e declinazioni. Nel modello Custom i sedili delle due file posteriori possono essere ripiegati, per configurare lo spazio a proprio piacimento per un totale di più di 30 combinazioni di sedili. Il modello è disponibile in due versioni, lunghe 4,97 e 5,34 metri. Entrambe sono dotate di porte posteriori scorrevoli e di portellone posteriore ad apertura completa. Sotto il cofano c’è il 2.0 TDCi con potenza da 105 a 170 CV, in grado di garantire costi di gestione contenuti. Modelli o versioni consigliati: Tourneo Custom 8/9 posti L2H1
Gamma: Daily
Tra le tante versioni, il Daily offre una gamma di minibus completa per dimensioni, motorizzazioni e personalizzazioni. Per rispondere a tutte le esigenze, Daily offre una scelta di allestimenti estremamente ampia. Facilmente personalizzabili grazie ad un’ampia gamma di opzioni sia per la meccanica che per l’allestimento interno, i minibus Daily sono concepiti in tre diverse direzioni: turistica, per il trasporto interurbano e scuolabus. Motori Diesel, Natural Power (CNG) ed elettrico e portate adattate e ottimizzate per ogni tipo di allestimento. Modelli o versioni consigliati: Daily 4C Versioni Line e Pop
luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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guida all’acquisto
Consigliati dal Costruttore MERCEDES-BENZ
Gamma: Vito
NISSAN
Gamma: NV300
Il Vito è l’unico, nella su categoria, a offrire tre trazioni: posteriore, integrale e anteriore che offre i vantaggi di una portata maggiore a parità di peso totale e migliore maneggevolezza a veicolo scarico. Il compatto 4 cilindri da 1,6 l di cilindrata, che è abbinato alla trazione anteriore, è disponibile in due potenze: 109 CDI da 88 CV e 111 CDI 114 CV. La trazione posteriore e le tre versioni di potenza abbinate al motore da 2.1 l di cilindrata sono: 114 CDI da 136 CV, 116 CDI da 163 CV e 119 BlueTEC da 190 CV. Per quanto riguarda il trasporto persone c’è il Tourer da 8 posti, nelle versioni Base, Pro e Select. Modelli o versioni consigliati: Vito TourervPro 116 CDI Long, Vito Tourer Select 119 CDi Extralong
Il Nissan NV300 furgone viene offerto in quattro misure (L1H1, L1H2, L2H1, L2H2) due per il minibus a sei posti (L1H1, L2H1) oltre al pianale cabinato (L2H1). Per chi ha bisogno di spazio per passeggeri sono disponibili due versioni dell’NV300 Combi (L1H1, L2H1) che ospitano fino a sei persone. Progettato per trasportare fino a tre Europallet standard anche nella versione L1, il vano di carico può accogliere fino a 10 pannelli di cartongesso da 2,5 m. È disponibile anche la botola nella paratia dell’abitacolo per il carico di oggetti lunghi fino a 4,15 metri. Il volume di carico nella parte posteriore varia tra 5,2 e 8,6 metri cubi. Modelli o versioni consigliati: il costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
OPEL
PEUGEOT
Gamma: Vivaro
Gamma: Traveller
Il Vivaro Combi è un veicolo “people mover”, segmento che abbraccia sia i van sia le monovolume la cui destinazione è quella di far “viaggiare” le persone. Il Vivaro è spinto da due motori 1.6 turbodiesel Euro 6 declinati in quattro potenze: 95, 115, 125, 145 CV, le ultime due sono caratterizzate da una doppia sovralimentazione che garantisce una coppia favorevole praticamente a qualsiasi numero di giri. Il Combi viene offerto con nove posti; la particolarità sta nel fatto che si può trasformare da minibus a veicolo di trasporto con un volume di carico di quasi sei metri cubi oltre a tutte le possibili configurazione intermedie. Modelli o versioni consigliati: Vivaro Combi 9 posti L2
Presentato al Salone di Ginevra 2016 Peugeot Traveller fa parte dei veicoli multispazio per trasporto combinato e degli shuttle per VIP. La sua base abbina dimensioni esterne compatte e buona abitabilità. Traveller propone fino a nove posti con un volume del bagagliaio di 1.500 litri, che può arrivare fino a 4.900 litri grazie ai sedili rimovibili. Disponibile in tre lunghezze da 4,60 m a 5,30 m (Compact, Standard, Long), la sua altezza 1,90 m. ne garantisce l’accesso nei parcheggi coperti. Le motorizzazioni Euro 6 da 95 a 180 CV e il nuovo cambio automatico EAT6 assicurano consumi ed emissioni di CO2 record nel segmento. Modelli e versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
PIAGGIO
renault
Gamma: Porter
Gamma: Trafic
Dopo il lifting, soprattutto di tipo tecnico, dello scorso anno, il Porter si presenta con alcune novità, tra queste, quella che appare più importante è senza dubbio il motore MultiTech Euro 6, un 1.3 in tre differenti soluzioni di alimentazione a benzina, Eco-Power GPL e Green-Power a metano, caratterizzato da prestazioni più vivaci, da consumi più contenuti e da emissioni ridotte. Resta nel listino la variante elettrica Electric Power, in commercio da vent’anni. La sicurezza a bordo del Piaggio Porter 2016 è garantita dall’ABS e dal controllo di stabilità di serie. Il ripartitore di frenata è invece optional. Modelli o versioni consigliati: Porter Van Glass
Il Trafic è offerto nelle versioni L1 (4,99 metri totali) ed L2 (5,39 metri totali), con vani di carico da 3,75 e 4,15 metri. Il furgone spazia da 5,2 a 8.6 m3 di portata. Il modello L1 con tetto standard è certificato per tre Europallet, ma sono disponibili anche versioni rialzate e a doppia cabina. La gamma propulsori è incentrata sul 4 cilindri diesel 1,6 litri, nelle versioni dCi 90 e dCi con turbina singola ed Energy dCi 120 e dCi 140 con doppia sovralimentazione. La versione passeggeri, con la possibilità di trasportare fino a 9 persone, è adatta a un pubblico professionale. Modelli o versioni consigliati: Trafic Passenger L2 H1 125CV con kit Black Edition
RENAULT TRUCKS
VOLKSWAGEN
Gamma: Master
Il Master è commercializzato sia da Renault che da Renault Trucks è offerto nelle versioni più diverse: furgone, autotelaio, cabina singola o doppia, combi e bus, a ruote singole o gemellate, trazione anteriore o posteriore. E’ spinto da un Euro 6 da 2.3 litri. Per quanto riguarda il trasporto passeggeri è disponibile, con trazione anteriore nella versione combi da 9 posti o bus da 17 posti e trazione posteriore, con motorizzazioni 110, 145, 170 e 165 CV, quest’ultima motorizzazione è disponibile soltanto sulla versione bus da 17 posti e trazione posteriore. Modelli o versioni consigliati: il Costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni 80 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Gamma: Caravelle
Transporter, Mulivan e Caravelle, sono le tre anime del T6 per i diversi utilizzi: merci o persone. In funzione del modello gli interni offrono diverse soluzioni, privilegiando la praticità per il furgone e l’eleganza e il comfort per le persone. Le motorizzazioni TDI due litri hanno potenze a da: 84, 102, 150 e 204 CV, queste ultime due sono offerte anche con un motore a benzina. Tutte le motorizzazioni Diesel hanno il sistema di riduzione delle emissioni SCR. Sono disponibili cambi a 5 e 6 marce oltre all’automatico DSG a 7 rapporti e alla trazione integrale 4Motion. Modelli o versioni consigliati: Caravelle Comfortline 2.0 TDI 150 CV (traz.anteriore)
guida all’acquisto
Una volta si chiamava camioncino PICK UP
I
n lingua inglese “to pick-up” significa raccogliere, trasportare oggetti vari, ed è questa appunto la funzione primaria di questi mezzi, molto “Yankee” e muscolosi. Ma da alcuni anni, non molti in verità, questi “camioncini” da grande West americano, stanno prendendo piede nel Vecchio continente. Mezzi esclusivamente da lavoro, che con opportuni allestimenti si possono anche trasformare in piccole piattaforme aeree, oltre che essere i mezzi più adatti a fare da collegamento fra il cantiere e la città. In grado di trasportare più persone, se legate al lavoro, e attrezzi o macchinari nel cassone alle spalle della cabina. Mezzi che si possono utilizzare come mezzi di emergenza o attività legate alle necessità dei comuni italiani, fino a trasformare il cassone nella culla che possa alloggiare una cellula camperizzata. Il successo, quindi, della categoria ha spinto molte Case costruttrici a rinnovare i modelli a listino, modificando quelli che hanno in produzione in America Latina o stringendo joint venture tecnologiche per mettere in comune i pianali e offrire modelli diversi, ma con una base comune e quindi con minor costi di progettazione. UN VEICIOLO PROFESSIONALE In Italia questa tipologia di mezzo è immatricolabile come autocarro N1 uso proprio, ed è per questo motivo che ne trattiamo in questa sede. È un autocarro adibito al trasporto delle proprie cose che si sia un privato oppure un’azienda, quindi intestato alla partita Iva. Questa categoria ha abolito e sostituito il veicolo adibito a uso promiscuo nel 1999. L’autocarro registrato come uso proprio non ha alcun limite nel suo utilizzo, proprio perché non si tratta di un veicolo a reddito commerciale. Si possono quindi trasportare tutte le cose personali oppure aziendali le quali, proprio perché non vengono trasportate dietro corrispettivo, non possono essere classificate come merci. I trasportati non devono rientrare obbligatoriamente dell’organico aziendale, quindi potremo avere a bordo qualsiasi categoria di persone, familiari e bimbi inclusi, in qualsiasi momento, giorno della settimana e in qualsiasi situazione. UN PO’ COMMERCIALE UN PO’ OFF ROAD Mezzo “ibrido”, un po’ mezzo commerciale e un po’ mezzo off-road. Una formula che funziona: piace perché è robusto, spazioso, comodo, sembra tanto un 82 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Arriva dagli Stati Uniti, ma ha conquistato il mondo: molto “Yankee” e spesso muscoloso, in Italia è considerato esclusivamente un veicolo da lavoro. Mezzo “ibrido”, un po’ veicolo commerciale e un po’ offroad, piace perché è robusto, spazioso, comodo e un po’scic. E soprattutto, grazie all’ omologazione N1, gode di una serie di agevolazioni fiscali: scarico totale dell’Iva, deduzioni sui costi di assicurazione e spese.
blasonato Suv (ma costa spesso molto meno), e soprattutto grazie all’ omologazione N1 gode delle agevolazioni fiscali: scarico totale dell’Iva, deduzioni sui costi di assicurazione e spese. In America circolano modelli di Pick-Up anche con ruote gemellate posteriori in grado di trainare migliaia di chili e caricarne altrettanti, che hanno ovviamente misure molto imponenti e PTT eccessivi; in Europa le misure sono state “civilizzate”, per cui non esiste una mission che il Pick-Up non possa affrontare. Il suo telaio è, di prammatica, costruito da longheroni, quindi come fosse un camion, il che si traduce in un mezzo molto più robusto di un piccolo veicolo commerciale, un minifurgone, o addirittura di una derivata, quelle automobili che sacrificano i posti posteriori e che sono la “cosa” più simile al pick-up. TRAZIONE INTEGRALE O 4x2 Che modello scegliere? Spesso si tratta soltanto di un fattore economico. Come discriminante possiamo scegliere due aspetti, uno tecnico e uno di comodità. Quindi decidere in base alla propria mission se si desidera solo la trazione posteriore e quanto comoda deve essere la cabina. Se si ha intenzione di lavorare in montagna e in zone con terreni sterrati è evidente che è preferibile un mezzo 4x4, anche con la trasmissione automatica a gestione elettronica, oppure con quella inseribile dalla plancia. Offrirà sempre più spunti di grip sul suolo e possibilità di cavarsela da impasse molto meglio di un 4x2. Ma se il lavoro che si deve compiere prevede sterrati semplici e molta più strada asfaltata, anche con un pensiero all’’usura e al costo dei grandi pneumatici tassellati che montano tutti, al costo del carburante, il 4x2 potrebbe essere la soluzione migliore. Anche per le cabine dando per certo che si voglia viaggiare comodi, l’imbarazzo della scelta è dato sempre dal prezzo. Nella maggior parte dei casi, grazie anche allo spazio a disposizione sono ampie e ben organizzate, dotate di ogni accorgimento elettronico di info-trattenimento e di informazioni per la guida e la sicurezza attiva e passiva. Ultimamente stanno anche uscendo sul mercato mezzi con la cabina non doppia, ma allargata. Il che permette alle spalle dei posti anteriori di avere un piccolo spazio aggiuntivo per bagagli o addirittura due piccole sedute. Tra i veicoli consigliati dai Costruttori manca l’X-Class, il veicolo con il quale Mercedes sta per entrare nel mercato del pick-up; il veicolo sarà disponibile al pubblico dopo l’estate, ne pubblichiamo quindi soltanto una foto.
Consigliati dal Costruttore DACIA
Gamma: Dokker
FIAT PROFESSIONAL
Gamma: Fullback
Dall’esperienza Dacia Dokker Van, nasce Dacia Dokker Pick-Up, piccolo, con i suoi 4,36 m di ampiezza ma grande, con i suoi 753 kg di carico utile. C’è anche la possibilità di caricare il cassone con oggetti fino a 1,9 mt di lunghezza, garantendo una certa versatilità. Dacia Dokker Pick-Up è realizzato attraverso una trasformazione del Dokker Van ed è offerto con la motorizzazione 1.5 dCi 75 cv e proposto con un solo livello di allestimento, che presenta di serie tutti i principali equipaggiamenti di confort e sicurezza, quali ABS, chiusura centralizzata, vetri elettrici e clima manuale. Modelli o versioni consigliati: Dokker Pick-Up
Nato dall’accordo con Mitsubishi, il pick-up a trazione integrale di Fiat Professional si presenta in tre configurazioni:cabina estesa, doppia cabina e chassis, e due livelli di allestimento, SX o LX. Tutte le versioni sono alte 1.780mm e larghe fino a 1.815 e hanno un passo di 3mila mm. La lunghezza varia in base alla configurazione: 5,19m, per la Estesa, 1,520 per il Doppia Cabina. La portata può arrivare a 10 quintali. Il motore è un turbodiesel da 2,4 litri con potenze : 150 o 180 CV abbinabili a un cambio manuale a sei marce o automatico a cinque . Modelli o versioni consigliati: Fullback Doppia cabina, 180 CV cambio automatico, pack LX platinum
ford
MAHINDA
Gamma: Ranger
Ranger è proposto a due o quattro ruote motrici, con differenziale autobloccante elettronico posteriore e un comando centrale per modificare il tipo di trazione (da 4x2 a 4x4, ridotte incluse). Da quest’anno è equipaggiato con i motori Euro 6 Diesel Duratorq, da 2,2 litri da 160 CV e, nella più performante versione, da 3,2 litri e 200 CV. Cambio a 6 marce che, con il motore da 3,2 litri può essere anche automatico. Per quanto riguarda il carico utile, Ranger può arrivare a fino a 1.403 kg. Architettura: scocca autoportante in acciaio a saldatura unificante. Modello e versioni consigliati: il costruttore ha fornito solo la gamma, non particolari versioni
Gamma: Genio
Il nuovissimo pick-up della multinazionale indiana ha dalla sua la lunghezza del cassone e il prezzo, decisamente tra i più bassi del mercato. Offerto nelle versioni cabina singola e doppia (in questo caso il cassone è un po’ più corto), a trazione posteriore o integrale (inseribile elettronicamente). Il propulsore è un 2.2 litri turbodiesel common-rail a 16 valvole abbinato a un inedito cambio manuale a 5 marce. La portata massima, grazie a un robusto telaio in acciaio scatolato che costituisce la base del mezzo, è di 1.185 chilogrammi con uno spazio di carico di 2,4x1,66x0,49 metri nel caso della versione a cabina singola. Architettura: a longheroni. Modello e versioni consigliati: Genio cassonato a cabina singola
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guida all’acquisto
Consigliati dal Costruttore MITSUBISHI
Gamma: L200
NISSAN
Gamma: Navara
Progettato all’insegna del minor impatto ambientale possibile, l’L200 è spinto dai motori Clean Diesel MIVEC 4N15 da 2,4 litri e 154 e 181 CV. La trasmissione è affidata ai un cambio manuale a 6 marce e uno automatico a 5 rapporti, con modalità Sequenziale Sport e gestita dal sistema SS4-II (Super Select 4WD II, con ridotte e trazione integrale permanente) con sistema di trasferimento elettronico tramite selettore a rotazione. Il raggio di sterzata è di 5,9 m (il migliore del segmento) e la lunghezza del vano di carico arriva a 1.520 mm. Sul modello Club Cab sono disponibili anche le 4 porte. Modelli o versioni consigliati: il costruttore non ha fornito particolari versioni
L’edizione 2017 del pick-up più venduto in Europa presenta un nuovo motore Euro 6 2.3 litri dCi, da 160 e 190 CV, accoppiato a un cambio manuale a 6 marce. Navara è disponibile in cinque configurazioni di carrozzeria, per venire incontro a tutte le esigenze: King Cab, Double Cab, versione telaio Chassis Cab. Trazione posteriore e integrale regolata da un selettore che permette di optare per le 2 o le 4 ruote motrici con la possibilità di innestare le ridotte e il blocco del differenziale posteriore. Le portate, cosi come le dimensioni del pianale variano in base alle dimensioni della cabina e al numero dei posti disponibili. Modelli o versioni consigliati: il costruttore non ha fornito particolari versioni
toyota
VOLKSWAGEN
Gamma: Hilux
L’Hilux è offerto in quattro tipi di allestimento: Pickup, Chassis & Cab, Extra Cab e Double Cab. Sotto al cofano pulsa il motore 2.4 D–4D Global Diesel 16 valvole DOHC Euro 6, con turbocompressore a geometria variabile e intercooler. La potenza massima è di 150 CV a 3.400 giri. La trasmissione è affidata in tutte le versioni al nuovo cambio manuale a 6 marce mentre l’automatico a 6 rapporti, Super ECT, è disponibile sulle versioni Double Cab a trazione integrale. La lunghezza del vano di carico raggiunge i 2.315 mm, la portata supera la tonnellata, mentre la capacità di traino arriva a 3,5. Modelli o versioni consigliati: il costruttore non ha fornito particolari versioni
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Gamma: Amarok
In Italia tre livelli di allestimento: Comfortline, Highline e Aventura, e un solo tipo di carrozzeria, a doppia cabina. La trasmissione può essere 4x4 permanente (4Motion), con cambio automatico a otto rapporti, oppure a trazione posteriore (integrale inseribile manulmente), cambio manuale a sei rapporti e marce ridotte. Due i motori, entrambi a gasolio ed Euro 6, da 204 e 224 CV. Lungo 532 cm e largo 195, l’Amarock ha un cassone che, pur misurando appena 1,55 metri di profondità, può caricare un europallet, e, negli esemplari equipaggiati con le sospensioni rinforzate “heavy duty”, può accogliere fino a una tonnellata di merce. Architettura: scocca a longheroni, rinforzata da traverse. Modelli o versioni consigliati: Amarok 3.0 V6 TDI Emotion, 204 CV
approfondimenti
f urgoni
In un futuro non
Dopo il Diesel, l’elettrico o il gas?
Q
uando la necessità di chi guida un furgone o, per meglio dire, la sua “mission”, prevede la necessità di entrare e circolare liberamente nei centri storici interdetti ai mezzi con alimentazione tradizionale (cioé a benzina o gasolio) e alle zone a traffico limitato, un veicolo a basso impatto ambientale, può rappresentare davvero la soluzione definitiva. I mezzi da lavoro elettrici sono ancora pochi e, soprattutto, sono parecchio costosi. Il panorama, quindi, non è ancora vastissimo: si va dal Nissan eNV200, il più venduto in assoluto, passando per i francesi Citroën Berlingo Van Full Electric, Peugeot Partner Elettrico, Renault Kangoo Z.E e per l’Electric Porter di Piaggio e poi, salendo, per il Daily Electric, fino al “pesante” Maxity elettrico di Renault Trucks. Dunque, nonostante tutti siano concordi sul fatto che la trazione del futuro sia solo quella elettrica, il mercato è ancora in attesa del grande
troppo lontano il gasolio andrà a scomparire, ma già oggi, per le consegne nei centri cittadini, i veicoli a basso impatto ambientale sono una soluzione. Ancora limitati i listini dei veicoli elettrici, che non sono alla portata di tutte le tasche e che necessitano ancora di uno sviluppo delle infrastrutture e nella tecnologia delle batterie. Oggi, dunque, tra mezzi elettrici, a GPL o a metano, sono questi ultimi quelli in grande sviluppo
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Il Renault Kangoo Express ZE; la casa della Losanga è stata tra le prime a credere nella propulsione elettrica per i veicoli commerciali
carburanti alternativi Doblò e Ducato, sono disponibili nelle varianti Natural Power, per ogni esigenza di trasporto merci, da 1 a 4,2 metri cubi di capacità di carico, mentre Iveco propone il “peso massimo” Daily CNG, con portate Il GAS DI PETROLIO fino a 1062 kg. Tra i due LIQUEFATTO (GPL) estremi dell’offerta spiccano anche i multispazio tePer quanto riguarda i primi, a deschi Opel Combo Van, GPL (poco meno di 3600 in tre varianti di formato da i distributori in Italia), tro3,4 a 4,2 metri cubi di volumeviamo sia mezzi “tradizioFiat tria per le merci, e il Volkswagen nali”, come il Dacia DoProfessional Caddy TGI, da 3,7 a 4,2 metri cubi. kker GPL, Volkswagen dispone della Caddy Van BiFuel, sia gamma più completa: C’è poi il Mercedes Sprinter NGT che, in abbinamento con il motore veicoli derivati da autovetPanda Van, Punto Van, Fiorino, Doblò e Ducato, sono a benzina, raggiunge un’autonoture, come le Fiat Panda disponibili nella versione mia fino a 1.200 km senza scenVan GPL e Punto Van GPL, Natural Power dere a compromessi in termini di sia furgoncini a cabina avanzata, spazio di carico. come il Piaggio Porter GPL, il VEM A loro si aggiungono gli economici e meno conosciuti GAC Cover GPL (anche 4x4), il GAC Way GPL e il Martin Motors Freedom Cab GPL. Il vantaggio che accomu- Way Ecomode metano e i VEM Cover Metano (anche 4x4). na questi veicoli è duplice: da un lato l’autonomia più estesa, perAUTONOMIA LIMITATA ché ai 300-400 km consentiti dal serbatoio della benzina se ne aggiungono quasi altrettanti permessi dalle bombole di GPL, dall’altro i costi di gestione contenuti, dovuti al prezzo alla pom- I veicoli a metano per il momento sono concepiti come dei quasi pa del GPL. In ultimo va ricordata la pericolosità del GPL, forte- mono-alimentazione a gas (dall’autonomia limitata a 200-300 km) mente infiammabile, tanto che, qualche volta, ai veicoli dotati di cui si aggiunge un serbatoio di benzina d’emergenza, di capacità bombole di GPL, è vietato il parcheggio sotterraneo, al chiuso limitata a 12-15 litri, con i quali percorrere quei 100-120 km necessari a trovare una stazione di servizio dotata di pompa di rio, addirittura, l’acceso ai traghetti. fornimento del gas compresso. Ne deriva a volte un’ involontaria schiavitù che comporta non solo deviazioni di percorso rispetto agli itinerari programmati, al fine di eseguire il rifornimento di metano, ma anche tempi d’attesa prolungati, viste le code che solitamente si formano agli ancora poco diffusi punti di rifornimento del metano. Per scegliere bene occorre quindi anche verificare la copertura della rete distributiva di GPL e metano nelle zone in cui si opera; per i veicoli elettrici è invece necessario disporre – in forza della loro autonomia molto limitata – di colonnine di ricarica in azienda o nel box di casa, dove effettuare il rifornimento di energia ogni notte, tenendo presente inoltre l’autonomia limitata al massimo a 120 km. ● sviluppo che, comunque, sta per arrivare. Gli ostacoli stanno ancora nel costo e nel peso delle batterie, nella scarsità di infrastrutture per la ricarica e nel tempo necessario per una ricarica. L’offerta è più ampia e accessibile sul piano economico quando si guarda a trazioni “non Diesel” nei bi-fuel GPL e metano.
Uno dei più “pesanti” tra i commerciali elettrici, il Renault Trucks Maxity; ha un carico utile fino 1,5 tonnellate ed è alimentato da batterie agli ioni di litio. L’autonomia è di 100 chilometri e un pieno costa 2 euro.
A METANO, O GAS NATURALE Il nuovo Iveco Daily,
Ci sono poi i veicoli alimentati a metano, più coelettrico al 100%, ha un’ autonomia stosi rispetto a quelli alimentati a GPL, ma tecfino a 280 km e nologicamente più evoluti e decisamente meno monta batterie inquinanti. Nonostante il metano sia considera- completamente riciclabili, che to un carburante “di passaggio” tra il gasolio e l’elettrico, quasi tutti i Costruttori hanno diversi possono essere ricaricate in modelli a listino. Fiat dispone della gamma più sole 2 ore completa: Panda Van, Punto Van, Fiorino,
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approfondimenti
f urgoni
Liscio come l’olio
Se le mission di trasporto non sono tutte uguali,
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n mercato in crescita del 38 per cento entro il 2020 come quello dei veicoli commerciali leggeri, merita attenzione, non solo per quanto riguarda lo sviluppo di nuove gamma, ma anche per gli accessori e i prodotti di consumo. Primo fra tutti l’olio lubrificante, uno dei primari responsabili dell’efficienza di un motore. Motivo per il quale ExxonMobil ha deciso di investire in ricerca e sviluppo per offrire al mercato un prodotto estremamente innovativo che ha lo scopo di intervenire su due elementi specifici di un motore “light”: protezione e riduzione dei consumi di carburante. Ad ognuno il suo
non lo possono essere neppure i lubrificanti. Ecco allora che ExxonMobil ha creato il primo prodotto dedicato
specificatamente al Parola d’ordine: specificità. Non solo per il segmento, ma addirittura per la mission. TM TM Mobil Delvac è una famiglia di prodotti composta dagli oli motore Mobil Delvac City segmento LCV Logistics 5W-30 (P, V, F, M), che hanno ricevuto l’approvazione di importanti case costruttrici come Peugeot, Citroen, Iveco, Volkswagen, Ford e Mercedes-Benz e da Mobil DelvacTM Light Commercial Vehicle E 10W-40. Frutto di una lunga tradizione di innovazione tecnologica che contraddistingue il marchio Mobil Delvac ormai da 90 anni, il lubrificante completamente sintetico Mobil Delvac City Logistics 5W-30 è ideale per i veicoli che affrontano ogni giorno situazioni di traffico urbano intenso. Rispetto ai prodotti convenzionali minerali, il Mobil Delvac City Logistics 5W-30 offre un’eccellente protezione del motore, contribuendo a prolungarne la durata e a ridurre i consumi di carburante. Al prodotto 5W-30, si affianca anche il lubrificante semi-sintetico Mobil Delvac Light Commercial Vehicle E 10W-40 che offre ottime caratteristiche per la protezione del motore, favorendo una lunga durata dei motori dei veicoli commerciali leggeri più vecchi. Queste caratteristiche possono aiutare a ridurre l’incidenza di problemi di manutenzione imprevisti, evitando così tempi di fermo e perdite di redditività.
La nuova famiglia di lubrificanti Mobil Delvac™, ciascuno approvato dai Costruttori di veicoli commerciali. Da sinistra: Ford, Mercedes-Benz, Peugeot-Citroen e Volkswagen. L’ultimo a destra è il Mobil Delvac™ Light Commercial Vehicle E 10W-40, consigliato dalla ExxonMobil per l’utilizzo in applicazioni che richiedano VW 501 01 / 505 00.
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approfondimenti
f urgoni
Quando l’elettronica salva la vita
I veicoli moderni sono dotati, ormai molto spesso di
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no degli aspetti più significativi dell’attuale circolazione stradale europea, rispetto al passato, è che, nonostante l’incremento del traffico e del numero degli automezzi, il numero degli incidenti stradali con conseguenze gravi per gli occupanti, è drasticamente diminuito. Molto del merito va alla particolare attenzione delle Case Costruttrici nel progettare veicoli sempre più sicuri, sia a livello di struttura che di sistemi di sicurezza. In un veicolo, i sistemi di sicurezza si dividono in due grandi famiglie: sistemi di sicurezza passiva come cinture di sicurezza, poggiatesta, airbag; sistemi di sicurezza attiva che intervengono su diverse componenti del veicolo come freni, sterzo, pneumatici, ammortizzatori, luci e tergicristalli. L’orientamento attuale del mercato è quello di offrire veicoli dotati, di serie, di un completo equipaggiamento di dispositivi elettronici che, oltre a rendere la guida più sicura, la rendano anche molto più confortevole e rilassante per chi è costretto a passare molte ore dietro a un volante. È proprio su questi che intendiamo soffermarci. Anti Brake-locking System Il sistema antibloccaggio freni ABS, consente di mantenere la stabilità e la direzionalità del veicolo in caso di frenate d’emergenza. L’ABS è costituito da una ruota dentata inserita all’interno del disco/freno (ruota fonica); da un sensore elettromagnetico inserito di fronte ai denti della ruota fonica; una centralina che elabora i dati inviati dai sensori; una valvola di ritorno che “esegue gli ordini” della centralina. In pratica i denti della ruota fonica, passando davanti al sensore, producono delle variazioni di corrente. 90 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
serie, di sofisticati dispositivi di sicurezza. Si tratta di strumenti elettronici in grado, se non di garantire, certamente di aumentare notevolmente la sicurezza attiva e passiva, evitando incidenti o, eventualmente, diminuendone di molto la gravità. Quali sono e come funzionano i più importanti dispositivi di sicurezza
sicurezza La centralina legge i segnali provenienti dai sensori, e se uno di essi non fornisce segnale, conclude che la relativa ruota è ferma. Lancia quindi un comando alla valvola di ritorno, che si apre parzialmente e lascia defluire parte del liquido indietro verso il serbatoio. Il freno quindi viene liberato e la ruota torna a girare. Subito dopo la pressione viene fatta risalire, e la pinza del freno di nuovo viene “caricata”. La centralina ripete il ciclo dei controlli venti volte al secondo, esaminando gli impulsi provenienti dai sensori e fornendo i relativi comandi alla valvola della ruota che ritiene bloccata mentre le altre girano. Electronic Stability Control
Da oltre 15 anni l’ABS viene integrato da un Programma Elettronico di Stabilità, ESP, congiuntamente all’ASR (Anti Spin Regulation - sistema elettronico estensivo dell’ABS che impedisce il pattinamento delle ruote motrici in fase di accelerazione). La principale funzione dell’ESP è quella di mantenere il veicolo in qualsiasi situazione: frenate di emergenza, accelerazioni e variazioni di carico o scarti. Attualmente molti veicoli commerciali vengono forniti di serie di Adaptive ESP, un sistema che consente di modificare il tipo di intervento in base al peso del mezzo in funzione del carico trasportato. Nell’ESP vengono impiegati altri quattro sensori, in aggiunta a quelli adottati su ABS e ASR, integrati nel mozzo ruota che comunicano alla centralina la velocità istantanea di ogni singola ruota. Un sensore di angolo di sterzo, inoltre, comunica alla centralina la posizione del volante e quindi le intenzioni del guidatore. Tre accelerometri, indicano alla centralina le forze agenti sul veicolo. L’ESP è in grado di monitorare tutto il veicolo, dai freni all’alimentazione del motore e può generare, a “grappolo”, una serie di funzioni aggiuntive.
Collision Prevention Assist Il Collision Prevention Assist avvisa il conducente quando il proprio veicolo si avvicina troppo in fretta ad altri veicoli in movimento, aiutandolo così a mantenere la distanza di sicurezza. E’ costituito da due funzioni principali: l’avviso anticollisione anteriore (FCW) e il Brake Assist. Il Collision Prevention Assist entra in funzione a partire da una velocità di 30 km/h. Un radar a medio raggio controlla un’area di circa 80 m antistante il veicolo, per individuare eventuali oggetti che potrebbero entrare in collisione. Le informazioni rilevate dal radar vengono abbinate a parametri quali la velocità del veicolo e la traiettoria per calcolare la probabilità di collisione. Una spia si accende quando viene riconosciuto un veicolo che precede e si scende al di sotto di una certa distanza da questo. La segnalazione dinamica della distanza si attiva quando il proprio veicolo si avvicina con una differenza di velocità troppo elevata al veicolo rilevato che lo precede. In questo caso viene operata una segnalazione sia visiva che acustica. Le due segnalazioni offrono al guidatore la possibilità di effettuare una frenata di emergenza o una manovra di scarto. Blind Spot Assist Il Blind Spot Assist supporta il guidatore avvisandolo durante il cambio di corsia dell’eventuale presenza di altri veicoli nel cosiddetto “angolo cieco”. Quattro sensori radar a corto raggio applicati a sinistra e a destra del veicolo rilevano la presenza di un altro veicolo o di un ciclomotore nell’angolo cieco, una spia rossa si accende nel retrovisore esterno dal lato corrispondente. Qualora, nonostante la prima segnalazione, il sistema di assistenza rilevi l’intenzione del guidatore di cambiare corsia di marcia, un segnale acustico supplementare si attiva e la spia rossa comincia a lampeggiare. Lane Keeping Assist
Brake Assist adattivo Di fronte a un ostacolo improvviso si interviene sul freno ma spesso in modo non sufficientemente deciso. Il Brake Assist individua un’imminente frenata d’emergenza monitorando la pressione frenante; se il guidatore non frena in maniera appropriata, questo dispositivo genera la massima forza frenante riducendo sensibilmente lo spazio di frenata. In qualsiasi momento il guidatore ha però la possibilità di prevalere sull’intervento del Brake Assist adattivo; in altri termini, se il guidatore richiede ai freni una maggiore decelerazione di quella prevista dal sistema, le intenzioni del guidatore hanno la precedenza.
Nel caso in cui un guidatore distratto cambi di corsia involontariamente, interviene il Lane Keeping Assist. Grazie a una telecamera applicata dietro il parabrezza che riprende la corsia di marcia anteriore, una centralina elettronica integrata elabora costantemente i dati rilevati e, attraverso le differenze di contrasto, identifica le corsie e la segnaletica orizzontale. Se, senza indicatore di direzione inserito, o senza concomitanti variazioni di posizione dell’acceleratore o del pedale del freno, il veicolo minaccia di oltrepassare la segnaletica orizzontale laterale, la centralina interpreta un abbandono indesiderato della corsia di marcia e avvisa il guidatore con un segnale acustico. ● luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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approfondimenti
f urgoni
Quel vestito che specializza il veicolo
È
un settore sempre in fermento e molto ricco di protagonisti, ma è soprattutto il luogo di elezione per la scelta del mezzo e della tipologia di allestimento. Ogni lavoro ha una sua tipologia di necessità e di esigenze specifiche; per questo motivo, gli allestimenti per furgoni sono orientati anche alla settorializzazione e alla specializzazione, rivolgendosi così al mercato con un’ampia offerta di prodotti e servizi personalizzati. I settori sono molteplici: trasporto in isotermia di prodotti alimentari, trasporto di prodotti farmaceutici, idraulici, elettricisti, addetti al giardinaggio, manutenzione, approvvigionamento cantieri edili, trasporto collettame, spedizionieri, trasporto pallet, trasporto fiori e piante, vestiti e abbigliamento, giardinaggio, manutenzione reti idriche e gas, riparazioni, toelettatura ambulante, auto negozi, rifornimento di distributori automatici, lavaggio auto a domicilio, trasporto persone. E l’elenco potrebbe allungarsi a dismisura. Insomma, qualsiasi sia la professione, esiste una soluzione ottimale per costruire il proprio veicolo commerciale. In un momento economico, poi, abbastanza favorevole per il settore. La vendita di mezzi entro le 3,5 tonnellate, infatti, è in continua crescita anche quest’anno. Tanto da avere messo nel paniere oltre 40 mila immatricolazioni (42.738 per l’esattezza) fino ai primi di aprile. Con una crescita del 7,7 per cento rispetto all’anno scorso nel medesimo periodo, fermo a poco più di 39 mila. PATTI COMMERCIALI L’attuale politica commerciale delle maggiori Case costruttrici di veicoli commerciali vede stringersi sempre più joint con gli allestitori stessi. In modo da avere un solo referente e una sola garanzia totale sul mezzo appena acquistato. È il sistema più in voga attualmente. In molti casi, soprattutto, nel campo del trasporto alimentare e dei mezzi dotati di cassoni ribaltabili o fissi le strette collaborazioni con i big delle furgonature isotermiche e dei mezzi da cantiere hanno portato a produrre e proporre interi listini di mezzi da 1 metro cubo a più di 10 per la catena del freddo o di cassonati e ribaltabili in pronta consegna per le ristrutturazioni edili. Mezzi in stock, già omologati, da mettere in moto per lavorare da subito. Senza perdere tempo fra concessionario, allestitore e Ufficio omologazioni. L’inserimento a listino dei veicoli trasformati permette di fornire ai clienti versioni ottimizzate, un processo di montaggio che risponda 92 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Se è vero che oggi è la specializzazione è l’elemento che, in tutti i business, fa la differenza, è vero che nel trasporto, sia pesante che leggero, è l’allestimento giusto che determina la riuscita o meno della mission. E le Case lo sanno bene, tant’è che molte di loro sono in grado di offrire veicoli già allestiti, chiavi in mano, attraverso joint venture con i carrozzieri, una soluzione che agevola decisamente il cliente
allestimenti
agli standard qualitativi dei vari costruttori, con informazioni certe su costi, tempi di consegna e caratteristiche tecniche dei veicoli avendo un prezzo unico, tutto ciò per permettere al cliente di godere della garanzia diretta su tutto: sia veicolo che allestimento. LA CATENA DEL FREDDO
prodotto di qualità. Le pause pranzo sono sempre più brevi e una volta a casa, dopo il lavoro, non si ha più voglia di mettersi in cucina, ma nemmeno di rivestirsi e andare in un ristorante. Per questo i servizi di food delivery stanno diventando sempre più importanti. In prima linea ci sono i big delle vendite online come Amazon, ma anche la GDO come Esselunga o altre realtà come UberEats, JustEat, Foodora, Deliveroo e Glovo. Una tendenza che crescerà nel prossimo futuro e che cambierà nei prossimi anni il volto della logistica, che sarà sempre più organizzata per rispondere al trasporto dell’ultimo miglio e di prossimità. Fatta questa premessa sul settore più importante, facciamo una breve analisi sulla scelta del mezzo e quindi sui punti salienti dell’allestimento.
L’isotermia e il trasporto in temperatura controllata, oggi è uno degli ambiti più profittevoli. Le abitudini della nostra società stanno cambiando, l’offerta di cibo, in particolare quello di qualità, sta aumentando e il controllo della catena del freddo è basilare. I consumatori chiedono sempre di più la consegna del fresco, di prodotti agroalimentari ricercati o dei piatti pronti gastronomici, direttamente a casa IL VANO DI CARICO o sul posto di lavoro e in breve tempo. Prodotti che possono avere diverse esigenze di temperature di conservazione, che implicano veicoli commerciali con sistemi multi-temperatura sempre più so- Scelta la marca e il modello, bisogna considerare molto bene la fisticati. Questo sta avvenendo soprattutto nelle grandi città dove lunghezza, la larghezza e l’altezza del vano di carico. Per alcuni c’è anche una maggiore propensione alla spesa e alla ricerca del veicoli medio piccoli la versione a passo allungato offrirà un guadagno in capacità di carico notevole. Nel caso invece si desideri lavorare all’interno del furgone, magari installando un banco da lavoro, verificare l’altezza utile interna. La maggior parte dei furgoni di grandi dimensioni con tetto alto ha un’altezza interna attorno ai 180 cm, sufficienti per molti operatori ma non per tutti. LA PORTATA REALE Accertarsi sempre delle portate reali del mezzo prescelto, e quindi del tipo di allestimento da installare. Se si tratta di un ribaltabile si deve decidere se in acciaio o in lega leggera. Tutti e due validi, ma il primo evidentemente è più pesante e soggetto a un’ usura maggiore rispetto all’alluminio. È necessario considerare che è prevalentemente il peso del contenuto caricato a determinare il peso totale. Se si tratta di un furgone “officina” il contenuto, che è necessario all’attività lavorativa e comprende attrezzature, ricambi e quant’altro, ha un peso normalmente 3-4 volte superiore rispetto all’allestimento. Ad esempio, un furgone attrezzato con cassettiere e scaffalature per 200 chili una volta riempito con materiali e attrezzature può arrivare a a superare i mille chili di carico. È quindi consigliabile optare per veicoli con portate superiori: la differenza di costo per un veicolo commerciale con caratteristiche di dimensioni o portata maggiorata è in genere modesta, mentre il guadagno in sicurezza risulta rilevante. luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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approfondimenti
f urgoni colonna telescopica. Apertura aggiuntiva a rotazione verticale con bloccaggio. E le portate vanno da 600 a 1.500 chili, le larghezze utili del piano: da 800 a 1.250 mm e le lunghezze del piano: da 2.000 a 3.000 mm. LE LUCI E LA SICUREZZA
IL PIANALE Il pianale nei furgoni non è mai completamente piatto ed è sottoposto costantemente alla pressione di tutti i pesi caricati nel veicolo. Dopo la riduzione degli spessori dei lamierati effettuata dalle Case costruttrici negli ultimi anni, diventa indispensabile installare un pianale di rinforzo in legno speciale multistrato, oppure in alluminio, sia per proteggere la carrozzeria, sia per costruire una solida base su cui installare l’allestimento se si tratta ancora di una officina mobile, o di un autonegozio da street food. LE PARETI I furgoni hanno protezioni originali della carrozzeria molto ridotte o assenti. È molto facile danneggiare le lamiere dall’interno, circostanza che comporta la formazione di ossidazione all’esterno della carrozzeria, con il risultato, a lungo termine, non solo di un evidente danno estetico al mezzo, ma anche di potenziali conseguenze strutturali di una certa gravità. Oltre ai pianali sono disponibili protezioni per le pareti, per la paratia sul fondo del vano di carico, per i passaruota e per il tetto del vano di carico. Tutti i pavimenti, le pannellature e gli altri rivestimenti interni per furgoni esistono pronti, tagliati e preforati. In questo caso parliamo di veicoli adibiti al trasporto di abiti o dedicati ai traslochi. TUBI&SCALE Per i componenti lunghi, quali tubi e canaline, si potranno utilizzare dei contenitori prolungati denominati grondaie, da posizionare come ultimo elemento appena sotto il tetto. Per quanto riguarda il materiale da caricare sul tetto, sono disponibili barre porta tutto, portapacchi con spondine laterali e rullo di carico posteriore, portascale basculanti o ammortizzati e portatubi in inox. Per chi ha bisogno di salire sul tetto del furgone esistono scalette da montare sulle porte posteriori del furgone. RAMPE DI CARICO Le rampe, in fase di carico e scarico, sono fondamentali; sono disponibili anche servoassistite, con struttura in tubolare di acciaio e piano in alluminio mandorlato antiscivolo. Ancoraggio al veicolo tramite colonna telescopica e sistema di appoggio dei piedini autoposizionanti. Il montaggio non richiede nessuna modifica strutturale della carrozzeria del veicolo e del pianale stesso. Di solito sfruttano un sistema di fissaggio a 3 punti con 94 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
Molto importante è la valutazione dell’illuminazione interna necessaria per trovare e prelevare i materiali trasportati, ma anche quelle destinate all’illuminazione della zona esterna di lavoro o segnalare un cantiere . Utilissime per ovviare alla scarsa illuminazione delle luci originali sono le lampade LED, che utilizzano la tensione di 12 Volt della batteria del veicolo. Da verificare anche la necessità di fari esterni e girofari a luce arancione. Studi del settore dei trasporti informano che ben il 25 per cento degli incidenti stradali in Europa, che coinvolgono camion e veicoli commerciali leggeri, è dovuta a una mancanza o a un’insufficiente utilizzo di sistemi per la sicurezza del carico. I veicoli commerciali solitamente, trasportano collettame, sabbia, pallet, utensili e materiali di ricambio, che vengono adeguatamente alloggiati nell’allestimento interno al veicolo, ma nel 60 per cento dei casi, vengono trasportate anche merci varie che non possono essere alloggiate nell’allestimento per motivi dimensionali e di peso. Queste merci vengono semplicemente adagiate sul pianale del veicolo, diventando delle vere e proprie mine vaganti per la sicurezza del veicolo e dell’autista. Il bloccaggio della merce nel vano di carico dei furgoni è di vitale importanza per la sicurezza degli utilizzatori. ●
allestimenti
Nell’ambito degli allestimenti a temperatura controllata il leader assoluto è il costruttore francese,
Il freddo è firmato Lamberet
che da alcuni anni si è specializzato anche nel segmento dei leggeri
I
l controllo della temperatura nel trasporto merci professionale, non è certo un fattore da improvvisare. Lo sanno bene Lamberet e i costruttori partner con i quali l’allestitore di Lione lavora ormai da alcuni anni per realizzare coibentazioni ad hoc e su misura per le diverse mission di trasporto. Oggi Lamberet è l’unico in Europa ad offrire il trasporto frigorifero da 1 a 100 metri cubi, capace di adattarsi a qualsiasi esigenza, anche a quella dei piccoli veicoli coibentati elettrici, che possono spingersi fino nei centri storici e al domicilio dei consumatori. In particolare, la nuova gamma di veicoli leggeri allestititi isotermici è la più ampia e anche la più completa. Sono 63 i modelli di veicoli di peso inferiore alle 7t PTAC (peso di carico totale autorizzato, n.d.r.) che vengono prodotti da 16 diversi costruttori e messi sul mercato dal carrozziere francese con i più innovativi allestimenti frigoriferi personalizzati.
qualità del prodotto sono fondamentali. Oggi, però, Lamberet, per il mondo dei veicoli commerciali, offre qualcosa in più: gli allestimenti a tempera- tura controllata a listino. Con alcune Case, infatti, le coibentazioni dei furgoni vengono fornite direttamente dal concessionario secondo degli standard prestabiliti, adatti alle diverse tipologie di trasporto.
Su misura e a listino
Il segmento dei leggeri
L’esperienza proveniente da oltre 80 anni di attività nel mondo dell’isotermico industriale, si traduce oggi nella capacità di realizzare prodotti su misura per ogni tipologia di veicoli, dal rimorchio, al veicolo utilitario al semirimorchio, passando per la motrice. Prodotti che provengono da una ricerca e sviluppo interni e proprietari e che utilizza software di progettazione e simulazione digitali tra i più avanzati al mondo. Se il segmento del trasporto pesante – motrice, semirimorchio e cassa mobile – rappresentano senza dubbio la produzione tradizionale e storica di Lamberet, da alcuni anni, complice l’evoluzione delle flotte degli operatori logistici, le competenze del carrozziere francese si sono concentrate anche nel segmento leggero. Qui vengono utilizzate tecnologie avanzate, esclusivamente dedicate al freddo. L’utilizzo di materiali compositi creano grandi capacità isolanti, mediamente del 16 per cento superiori a rivestimenti metallici. Qualità fondamentali per il trasporto dell’alimentare e del farmaceutico, dove la deperibilità e il mantenimento delle
Furgone, Pianale cabinato e Telaio cabinato. Sono queste le tre linee di produzione per veicoli fino a 7,5 tonnellate e un volume fino a 20 m3. Per ogni casa e per ogni specifico mezzo, sono stati studiati allestimenti ad hoc, fatti appunto su misura per il veicolo stesso e personalizzabili di volta in volta dal cliente. FURGONE ➤ Veicolo piccolo ma pallettizzabile – furgone grande dotato di porta laterale e provvisto di omologazione “isotermico rinforzato”. Tecnologia frigorifera all’avanguardia anche grazie ai partner dei gruppi frigo. PIANALE ➤ Per il trasporto di carichi pesanti realizzato con la soglia ultra bassa. I diversi allestimenti previsti sono dedicati ai mestieri del freddo (pesce, carne, medicinali, ecc). TELAIO-CABINA ➤ Due linee, New Frigoline e New Frigoline Pro dedicate alle esigenze di trasporto più esigenti. Oltre a prevedere allestimenti specifici, offrono un isolamento superiore grazie a pareti dallo spessore minimo di 85mm. ● luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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Una telematica sempre più in linea con il nuovo trasporto
I
Anche i “commerciali leggeri”, così come è già avvenuto per le auto e sta avvenendo nei
l comparto della guida autonoma/automatica è destinato a ricevere un enorme slancio “pesanti”, stanno adesso che la maggioranza delle Case automobilistiche sta cercando di finalizzare la propria roadmap per l’automazione tecnologica, entro la fine di quest’anno. Si prevede che godendo a piene questa tendenza aprirà la strada a nuovi modelli di business nell’ecosistema automobilimani delle ultime stico. Una volta che il mercato avrà stabilito un ambiente di test favorevole e sviluppato migliori capacità di rilevamento, il focus si sposterà sul potenziamento dell’acquisizione tecnologie. I veicoli dati e delle capacità di validazione. L’analisi di Frost & Sullivan rileva che un veicolo su 7 avrà possono essere sempre forti caratteristiche di automazione entro il 2030. Una previsione che dà (o darà) slancio a nuove opportunità di business per le Case automobilistiche, le aziende tecnologiche e i connessi tra loro, con fornitori di mobilità. Gli esperti si sono trovati d’accordo sul fatto che il settore della mobilità sta affrontando una profonda trasformazione con la convergenza di guida automatica, l’azienda, con l’officina, connettività ed elettrificazione.
per un trasporto che
UNA VERA RIVOLUZIONE In futuro le aziende tecnologiche che offrono soluzioni per la guida automatica, si troveranno a competere con i Costruttori di veicoli tradizionali. Ciò porterà a una rivoluzione nel settore e si prevede che il mercato crescerà fino all’incredibile “vetta” di 60 miliardi di dollari nel 2030. Il ritmo con cui si sviluppano i servizi connessi, le soluzioni con sensori e altri servizi simili fa supporre che sarà possibile raggiungere 96 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
si annuncia sempre più a misura d’uomo. In un futuro che sta arrivando rapidamente
connettività I van di Citroën saranno equipaggiati con l’antifurto Vodafone Vehicle Defence Grazie a un accordo fra Citroën e Vodafone il Nemo Van, il Berlingo Van/Combi, il Jumpy e il Jumper, sono ora protetti dall’antifurto satellitare “Vodafone Vehicle Defence”, uno degli ultimi prodotti sviluppati divisione Automotive della multinazionale. Vodafone Vehicle Defence, offerto da Citroën assieme a 24 mesi di abbonamento, è un servizio con copertura europea che protegge dalle manomissioni dei sistemi satellitari di serie e contro i disturbatori di segnale, i cosiddetti jammer. AUTOALIMENTATO E IMPERMEABILE Il dispositivo satellitare, di dimensioni ridotte (55 x 80 x 33 mm) e dotato di una Global SIM IoT (Internet of Things) Vodafone, è autoalimentato, è impermeabile e ha antenne GPS e GSM/GPRS integrate. Inoltre, il dispositivo effettua automaticamente un check settimanale della centralina per garantire la sua continua efficienza. Vodafone Vehicle Defence è disponibile presso tutte le concessionarie Citroën e si attiva con un telefonata, sfruttando la rete Vodafone è operativo in 44 Paesi europei, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. IN CONTATTO CON le Forze dell’Ordine Il servizio di antifurto satellitare è gestito dalla centrale operativa di sicurezza di Vodafone Automotive;in caso di furto del veicolo, il proprietario chiama la centrale operativa di Vodafone Automotive che attiva in tempo reale e senza alcun costo la procedura di gestione dell’evento: tracciamento del veicolo, localizzazione e recupero tramite la polizia. Nel caso in cui il veicolo sia rintracciato all’estero, la centrale operativa italiana si interfaccia con il cliente nella sua lingua, mentre le operazioni di recupero vengono svolte con la corrispondente centrale operativa di sicurezza del paese dove il veicolo è stato localizzato che guiderà le operazioni con la polizia locale.
la piena funzionalità autonoma entro il prossimo decennio. Durante le sessioni sul futuro della connettività e sui modelli di business autonomi, le principali case automobilistiche hanno svelato che la convergenza consentirà al settore di rispondere pienamente alle sfide che la mobilità affronta oggi, dato che l’inquinamento e gli incidenti, la rendono una questione sia politica che sociale, che va oltre le esigenze dei clienti. LA DIGITALIZZAZIONE Il veloce ritmo della digitalizzazione sta trasformando il comparto automobilistico guidato dai componenti in un settore focalizzato sul software e sulle soluzioni; si tratta di un cambiamento accelerato dall’evoluzione delle aspettative per lo stile di vita digitale dei clienti e dalla domanda di servizi nuovi e innovativi. Entro il 2020, i veicoli connessi a internet saranno l’applicazione numero uno, trasmettendo oltre 350 KB di dati al minuto. Il settore automobilistico assisterà a un cambiamento di passo basato sui 5 pilastri, che costituiscono la prossima generazione di opportunità di crescita: luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
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Catena di approvvigionamento connessa, Internet delle cose e Industry 4.0, Mezzi commerciale e auto connessi e autonomi, Vendita al dettaglio digitale e gestione dell’interazione con i veicoli (VRM, Vehicle Relationship Management) e Mobilità come servizio (MaaS). In una futura catena di approvvigionamento connessa, la combinazione di dati di Internet delle cose con gli strumenti di analisi, darà ai produttori una piattaforma comune per operare con visibilità in tempo reale, promuovendo una maggiore interdipendenza, collaborazione, reattività dinamica e la flessibilità di integrare innovazioni dirompenti. Si prevede che da ciò deriveranno risparmi fino a 1 miliardo di dollari per una Casa automobilistica convenzionale. Entro il 2025, le tecnologie avanzate come la guida automatica, la mobilità connessa, la ricarica dei veicoli elettrici e le soluzioni per la salute e il benessere avranno un ruolo cruciale nel miglioramento dell’esperienza offerta dagli operatori di condivisione dei veicoli. LA CENTRALE per la RACCOLTA DATI Alcuni mezzi commerciali non troppo distanti da noi, sono già in grado di ordinare, a una centrale di raccolta dati, il pezzo da sostituire, in caso di manutenzione ordinaria, e di farselo consegnare direttamente a bordo tramite i droni. Esattamente come, gia da tempo. Si può fare con il “Dash botton” di Amazon. Infine la connettività con i sistemi di fleet management permette la raccolta di una moltitudine di dati utile a capire 98 luglio 2017 TRASPORTARE OGGI
come viene utilizzato il furgone e come, quindi, sia possibile implementarne l’utilizzo a vantaggio dei costi di gestione. Si possono avere dati sui cambi marcia dato che l’utilizzo corretto ed efficiente delle marce è essenziale ai fini del risparmio di carburante, della sicurezza e delle prestazioni, poiché può migliorare lo stile di guida e ridurre rischi e costi. Sulle frenate dato che monitorando il comportamento dei conducenti in termini di frenata, è possibile correggere le loro abitudini di guida e aumentare così la sicurezza, ridurre l’usura e incrementare la produttività. E sulla velocità di crociera, dato che mantenere una velocità costante può aumentare significativamente il risparmio di carburante e ridurre i costi di manutenzione. ●