N° 212

Page 1

COP IA

La Rivista degli Autotrasportatori

ERTA DA OFF

Anno 22 - agosto/settembre 2019 - n. 212

il ritorno del Turbo Compound

con I-Save Volvo rende più efficienti i motori della gamma fh

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

IVECO: NON CHIAMATELO NUOVO STRALIS

Ruote commerciali

Nuovagamma gammaOpel Opel Nova Renault Trafic e Master Il nuovo Ducato Test Drive MAN TGE

S-WAY è il nome del nuovo pesante del brand di CNH Industrial

LA CONTROL ROOM DI IVECO A TORINO SPECIALE PNEUMATICI ANFIA


CAMBIA PROSPETTIVA AL TUO BUSINESS

PRESTAZIONI INEGUAGLIABILI Motori 2,3 e 3 litri, fino a 210 CV e 470 Nm

PIÙ EFFICIENTE CHE MAI Risparmio carburante fino al 10% Riduzione costi di manutenzione fino al 10%

PER UNA GUIDA SICURA E SENZA STRESS Nuovissimo sistema di sterzo Sistemi di assistenza alla guida

CONNETTIVITÀ AVANZATA E SERVIZI SU MISURA Più operatività ed efficienza con le soluzioni Daily B-Link

Il Nuovo Daily: un’evoluzione che cambierà la prospettiva al tuo business. Una nuova gamma di motori per gestire la tua attività in modo sostenibile e proficuo. Un ambiente di lavoro produttivo e una serie di sistemi di guida assistita per un’esperienza completamente nuova. Un nuovo livello di connettività che ti apre un mondo di servizi personalizzati. Il Nuovo Daily è davvero la soluzione di trasporto più completa e su misura per il tuo business.


SOMMARIO

n. 212

agosto/settembre 2019 www.trasportale.it

PG.

28

TURBO COMPOUND E I-SAVE DONANO A VOLVO FH ULTERIORE SPINTA

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

17

NON SOLO TIR

19

IL DORSALE

8 DALLA STRADA

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

11

EDITORIALE DI FERRO

15

VOLTA PAGINA

20

di Ferruccio Venturoli La voce della passione

di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

PESANTE IVECO

Comincia una nuova era per il brand di CNH Industrial 28

ON THE ROAD

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard

LO SCATTO 6 L’INTRUSO (GIORDANIA, 2016)

di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica

RUOTE INDUSTRIALI 22 S-WAY È IL NUOVO

SOCIAL TRASPORTARE OGGI è presente su tutti i canali web e social network. Seguici e metti un like!

CI TROVI SU

www.trasportale.it

Sulle strade della Svezia per provare la nuova tecnologia del Costruttore di Göteborg

RUOTE COMMERCIALI 32 OPEL: GAMMA IN STILE PSA Combo, Vivaro e Movano. La nuova gamma anche in versione 4x4

35

siamo

VOLVO TRUCKS: I-SAVE

FIAT PROFESSIONAL: SI PAGA IN… DUCATO

L’ammiraglia di Fiat diventa un genio 38

RENAULT: PIÙ CONNETTIVITÀ PER TRAFIC E MASTER Emozionante prova sulle strade di Cascais

42

MAN: SE FOSSERO TUTTI COME IL TGE!

Tanta personalità per il “piccolo” del Leone

RUOTE VINTAGE 48 50 ANNI DI V8

Vi raccontiamo la storia di un mito


SOMMARIO n. 212 agosto/settembre 2019 PROFESSIONE CAMIONISTA 58 BRASIL

Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli

Non è tutto oro ciò che luccica

EVENTI 54 OVERLAND 20

Si è conclusa a Verona la ventesima avventura. Su RAI 1 il reportage

56

ALIS SEMPRE IN PRIMA LINEA

Nuove attività per l’associazione che annovera quasi 2000 imprese

RUBRICHE FUORI STRADA 31 FOCUS: COME NASCE UN OLIO

Intervista a Giovanni Cecconello di Petronas Lubricants 46

LOGISTICA: CORRIERE PER UN GIORNO

Con Mercedes Sprinter la professione è più semplice 52

LA LOGISTICA DEL VINO

Con UPS siamo andati alle pendici dell’Etna

6 2 LEGALOGISTICA

Anche il freddo ha il suo perché

63 CRYPTOLOGISTICA

Le blockchain della catena del freddo

64

FAI INFORMAZIONE

IN COPERTINA Siamo andati a Madrid per presentarvi il nuovo pesante IVECO. Tutte le novità su questo numero.

La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata

ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 18 sulle seguenti emittenti nazionali: ■■ Radio Centrale - h.18

(Abruzzo: FM 89.4 Emilia Romagna: FM 94.3 - 99.3 102.2)

■■ Radio Potenza Centrale -

■■ RCF Radio Città Futura

■■ Jonica Radio - h.18

■■ Simply Radio - h.17

(Campania: FM100.500)

■■ Radio Lombardia

- h.17,05 (Lombardia: FM 94.600 – 100.200 – 100.300)

(Piemonte: FM 88.0)

■■ Radio Bussola - h.18

(Campania: FM 88.500 – 93.300 – 99.700 – 106.500)

■■ Radio Bologna 1 - h.18

(Emilia Romagna: FM 89.1)

■■ Radio Frejus - h.17,20

(Piemonte: FM 87.6)

■■ Radio Popizz - h.18

(Puglia: FM 101.0)

■■ Radio One - h.18

(Sicilia: FM 93.3)

■■ Radio Emme - h.18

(Toscana: FM 96.8 – 100.4 – 100.5)

■■ Radio Galileo - h.18,05

(Umbria: FM 90.5 – 93.5 – 94.4 – 95.6 – 97.4 – 100.6 – 105.6)

■■ Radio Cortina - h.17,30

(Veneto: FM 93.7 – 95.5 – 98.4 – 102.0 – 103.8)

■■ Radio Stella FM - h.17,30

(Veneto: FM 87.5 – 88.8 – 91.5 – 95.0 – 97.2 – 97.3 – 97.4).

La rivista degli Autotrasportatori n. 212 agosto/settembre 2019 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it TRASPORTARE OGGI AFTERMARKET Un numero in gran parte dedicato allo Speciale Pneumatici e una Cover Story sul Customer Center CNH Industrial.

– 104.9 -106.7)

(Lazio: FM 99.2 - 95.3 – 96.6 – 97.8 – 99.8)

■■ Radio Dora - h.17,20

Targato Italia

(Sicilia: FM 87.5 – 88.3 – 95.5

(Lazio: FM 97.7)

(Calabria: FM 90.20 - 93.90 103.00 - 106.40)

■■ Radio CRC - h.17

■■ Radio Amore - h.17,30

- h.18

h.17,10

(Basilicata: FM 87.8 - 90.5 – 96.3 - 96.3 – 99.3 –103.6)

Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)

Alessandro Bassi, Gabriele Bolognini, Luca Gaier, Anna Francesca Mannai, Antonella Masala, Ted Morbido, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi)

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Trasportare Oggi in Europa fa parte di: Di questo numero sono state tirate: 13.500 copie

IL NETWORK DI MAGAZINE DIGITALI VERTICALI NUMERO UNO IN EUROPA



editoriale

di Luca Barassi

ONDA LUNGA

A

bbiamo appena archiviato il numero di Luglio con il Focus Furgoni, che ci apprestiamo a presentare un’ondata di novità proprio nel segmento LCV, anche se non mancano le sorprese nei cari vecchi “camion”, visto che la copertina di questo numero è proprio dedicata al nuovo pesante IVECO, tanto atteso e agognato dal mercato, e che ha “perso” il nome Stralis per guadagnarsi quello nuovo di S-WAY, segno di una nuova era del Costruttore del gruppo CNH Industrial . Dicevamo i commerciali. Direi che questo è proprio il loro anno, non solo per la ripresa del trend positivo del mercato degli LCV che rialza la cresta con un + 6,6% nei primi cinque mesi, ma anche per la mitragliata di nuovi modelli presentata un po’ da tutte le Case. Aveva cominciato proprio IVECO, in primavera, con il Nuovo Daily e poi la consistente azione di Mercedes-Benz. La Stella, infatti, da oltre un anno sta pompando moltissimo le nuovissime generazioni di Sprinter e Vito, nelle loro diverse configurazioni e,

4

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

soprattutto, lanciando definitivamente la sfida elettrica con i modelli “e” di questi due furgoni. Ci sono state poi le novità viste al Transpotec, con FORD in prima linea sui pick-up per arrivare a primavera inoltrata/inizio estate quando si sono scatenate Renault, presentando a Cascais la quarta generazione di Trafic e Master, Fiat Professional col nuovo Ducato super connesso e Opel che ha completato la gamma in versione PSA. Non dimentichiamo anche brand per così dire minori come Mahindra che lancia il nuovo pick-up e i numerosi “esercizi” elettrici un po’ di tutte le Case. Insomma, come si usa dire ultimamente: tanta roba! Su questo numero potrete leggere molto di quanto sintetizzato nelle righe precedenti, ma la domanda sorge spontanea: il mercato reggerà questa onda d’urto? O ancora: possono questi lanci sostenere la crescita iniziata nel segmento? Ultimo quesito: in qualche

modo il buon periodo degli LCV può aiutare i fratelli maggiori che in questo momento sono in difficoltà? Sono domande alle quali è molto difficile dare una risposta anche perché, per lo più, dipendono da fattori esogeni al settore e alla politica. Però, dal mio punto di vista, storicamente un intenso periodo di lanci porta ad una crescita del mercato. Certo, nel nostro settore, non è la curiosità a dettare le leggi di acquisto, ma di sicuro ad ogni nuova generazione di veicoli si aggiungono dispositivi e soluzioni interessanti ed innovative che ognuno di noi vorrebbe avere a bordo. Per una questione di confort e di sicurezza. Siamo ad agosto e quindi avrete tutto il tempo di leggere le nostre recensioni, i nostri test drive e le nostre esperienze, a volte anche intense, con i veicoli di oggi e di domani. Così, al rientro dalle vacanze potrete dare nuovo impulso al mercato e, come si dice, far girare l’economia. Buone vacanze e, come sempre… #StayTuned.



LO SCATTO

offerto da

L’INTRUSO GIORDANIA 2016



dalla STRADA IKN ITALY

DAF TRUCKS

Pronta l’edizione di Smart Packaging

DAF CF Electric vince il Green

Truck Award

Il DAF CF Electric è stato premiato con il Green Truck Logistics Solution 2019. Alla vigilia della fiera Transport Logistic di Monaco, in Germania, le principali riviste di settore VerkehrsRundschau e TRUCKER hanno anche premiato la rete logistica container Contargo per l’utilizzo dei primi DAF CF Electric in Germania. Questi veicoli completamente elettrici per test su strada effettuano raccolte e consegne di container all’interno del porto di Duisburg in Germania. Il “Green Truck Logistics Solution Award” è un prestigioso riconoscimento per lo sviluppo di nuove tecnologie future focalizzate ad una logistica innovativa e sostenibile in tutta Europa. Richard Zink, direttore marketing e vendite e membro del consiglio di amministrazione di DAF Trucks, ha commentato: “I veicoli elettrici faranno parte della futura vita urbana in Europa. I dati che raccogliamo sulle motorizzazioni totalmente elettriche e sull’utilizzo pratico con partners importanti come Contargo saranno fondamentali per definire le specifiche finali dei veicoli che entreranno in produzione, garantendo cosi che soddisfino perfettamente le esigenze del mercato”.

RENAULT TRUCKS

125 anni e non sentirli! Pharma Hub, la community di IKN Italy dedicata al mondo life science, presenta la nuova edizione di Smart Packaging 2019, che sarà focalizzata sull’analisi degli impatti e delle opportunità a seguito dell’obbligatorietà della Serializzazione ed in vista dell’aggregazione. Poligrafico dello Stato, AIFA* e 16 aziende del mondo del Pharma si confronteranno per un Packaging smart, bio e sicuro. L’edizione 2019 di Smart Packaging sarà un’occasione per: Assistere al confronto tra Alfasigma, Delpharm, Roche e Mylan su costi e opportunità della Serializzazione; partecipare allo Speciale Focus by AIFA* sulla lotta alla falsificazione dei medicinali e al crimine farmaceutico da Luglio 2018 a settembre 2019; apprendere i risultati dell’Audit Angelini – Poligrafico dello Stato relativo ai benefici della collaborazione tra Pharma e Istituzioni; prendere parte alla speciale tavola rotonda con Recordati, Angelini e GlaxoSmithKline sul tema “come si stanno preparando sull’Aggregazione, in vista della deadline dell’1/01/2020 per l’accesso al mercato Russo?”; ascoltare le esperienze di Recordati, Teva, Novartis sul packaging primario: come evitare la contaminazione da contatto? ed assistere al Benchmark Panel con COC Farmaceutici, Boehringer Ingelheim Italia, Alcon Italia e Mylan sui Medical Device: come arrivare preparati alla deadline del 2020? Smart Packaging 2019, in programma a Milano il prossimo 17 settembre, presenta diverse peculiarità rappresentate dai momenti esperienziali e di networking, dai contenuti sempre di estrema attualità e di interesse per il settore, dai benchmarks di approfondimento: l’agenda alterna, infatti, tavole rotonde, industry focus, case history, workshop, panel discussion. Al termine della giornata si svolgerà una sessione di lavoro con focus specifico sul Labelling.

8

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Per celebrare 125 anni di know-how e innovazione, Renault Trucks presenta la sua nuova serie limitata T High 1894 Edition. Il costruttore francese rende omaggio alle sue radici con questo veicolo che riprende i colori del logo Berliet. La carrozzeria ha un’esclusiva verniciatura blu notte mentre alcune parti del veicolo, come la calandra, sono sottolineate dal colore giallo oro ed altri elementi, come i cerchioni, sono rossi. Il T High 1894 è equipaggiato anche di trombe e di una barra di luci sul tetto di colore giallo oro. Diversi elementi grafici sulla carrozzeria esaltano le linee e la dinamicità del veicolo, come la firma “Edition 1894” sulle due fiancate e sul retro della cabina. Le carenature laterali presentano un logo disegnato per l’occasione con le sagome degli iconici camion del marchio utilizzate nella trama, che formano il diamante del logo di Renault Trucks, e con una locomotiva al centro, che rappresenta il logo di Berliet. L’abitacolo del veicolo riprende gli stessi colori. Il cruscotto e il volante sono in blu notte e gli interni delle porte sono dotati di finiture rosse e blu. Gli aeratori, profilati in rosso, vanno a completare l’armonia interna del veicolo. La selleria in pelle nera Recaro® è impunturata in rosso e il poggiatesta è ricamato con la firma dorata “Edition 1894”. Il T High 1894 è dotato anche di tappetini impunturati in rosso e tendine oscuranti giallo oro. Questa edizione limitata include anche attrezzature di alta gamma che migliorano il comfort del conducente, come il cruscotto panoramico con schermo LCD “Edition 1894” e lo schermo aggiuntivo ROADPAD+ con videocamera posteriore. Il T High 1894 monta un motore da 13 litri con una potenza di 520 CV.


dalla STRADA FERCAM

Filiale di Cesena

BRIDGESTONE

in crescita

4320 m² di magazzino coperto, 42 banchine di carico, 20 dipendenti diretti e 70 operatori di magazzino e autisti di distribuzione. Sono questi i dati salienti della filiale di Cesena dell’operatore altoatesino di trasporti e logistica FERCAM, operativa da Aprile 2017 che servirà le provincie di Forlì, Cesena e Rimini. “In Emilia Romagna assistiamo in questi ultimi anni ad una costante crescita e grazie a questa struttura, in posizione geograficamente ottimale, riusciremo a svilupparci ulteriormente assieme ai nostri clienti di questo territorio” afferma Giuliano Boldorini, Direttore Commerciale Distribuzione Euronazionale. La scelta di concentrare in questo impianto le attività delle provincie di Forlì, Cesena e Rimini è dettata dalla necessità di garantire maggiori spazi per supportare lo sviluppo delle attività che FERCAM sta registrando nel territorio, oltre a sfruttare sinergie e ottimizzare tempi di distribuzione e raccolta merci nelle zone di competenza. FERCAM è presente in Emilia Romagna dal 1999 con il centro logistico di Bologna. Oltre a questo, gli investimenti di FERCAM in Emilia Romagna negli ultimo dieci anni si sono concentrati sull’avvio di diverse filiali anche sul territorio; infatti FERCAM è presente anche a Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.

La tecnologia della Casa è utilizzata nelle strutture delle OLIMPIADI edochiane del 2020

Bridgestone Corporation, l’unico Partner Olimpico e Paralimpico globale con head quarter a Tokyo, ha annunciato di aver fornito i suoi cuscinetti isolanti sismici di ultima generazione per le due nuove location permanenti che ospiteranno le gare durante i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. Come leader globale che ha radici fondanti in Giappone che risalgono a 90 anni fa, Bridgestone è orgogliosa di fornire la sua avanzata tecnologia di protezione antisismica al Tokyo Aquatics Centre, dove si terranno le gare di nuoto, immersioni e nuoto sincronizzato, e alla Ariake Arena, dove si svolgeranno il basket e la pallacanestro su sedia a rotelle durante Tokyo 2020. I cuscinetti di isolamento sismico sono supporti strutturali flessibili che isolano dal terreno, contribuendo a ridurre la diffusione dello shock sismico e la possibilità di danni in caso di terremoto. Questi cuscinetti hanno dimensioni comprese tra 600 mm e 1800 mm di diametro. Le due nuove location, in fase di completamento durante il 2019, presentano una struttura di isolamento sismico nel tetto. L’installazione dei cuscinetti sotto al tetto, anziché sotto le fondamenta della struttura, contribuisce a ridurre il peso esercitato sugli elementi strutturali di supporto del tetto.

CITROËN Con C3, il SUV C3 Aircross, C4 Cactus berlina, il Nuovo Berlingo e il Nuovo SUV C5 Aircross, Citroën prosegue l’innovazione che ha caratterizzato i 100 anni della sua storia, migliorando il comfort e la libertà di movimento. Una gamma forte e coerente, che coniuga design iconico, visione eccezionale e di comfort, risultato di 100 anni di esperienza. Nel suo primo centenario la Marca ha dimostrato la sua coerenza e la sua audacia, per offrire un’esperienza unica a bordo all’insegna del benessere. Citroën propone un comfort unico ed eccezionale dal 1919 con un grande numero di innovazioni, che sono diventate la vera firma della Marca. Citroën attinge quindi dalla sua tradizione con il programma Citroën Advanced Comfort®, ispirato dai clienti, che pone le basi per il comfort totale a 360° in 4 ambiti principali: comfort di guida, nella vita quotidiana, nell’utilizzo e nella tranquillità di spirito. Storicamente, il concetto di “comfort” ha portato allo sviluppo di sedili più morbidi e che offrano una ritenuta migliore, e di sistemi di sospensione capaci di assorbire sobbalzi e urti, e di isolare i passeggeri anche sui fondi stradali più accidentati. Nel ventunesimo secolo, però, il comfort copre una gamma più vasta di funzioni: l’approccio moderno ha visto l’arrivo di nuovi materiali e tecnologie avanzate per creare nuove esperienze per i conducenti e i passeggeri.

Una storia di

comfort

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

9


dalla STRADA PEUGEOT

Svela il SUV Nuovo 2008 Grande compagna di libertà e portabandiera dei valori e della visione del Marchio PEUGEOT verso un futuro entusiasmante, Nuovo SUV 2008 è l’interpretazione ultra moderna di un’esperienza di guida istintiva e in grado di interpretare al meglio diverse esigenze di mobilità. SUV autentico e dalle dimensioni ideali, si fa notare per lo stile, particolarmente forte e personale. Ultratecnologico, adotta il PEUGEOT i-Cockpit® 3D di nuovissima generazione unitamente ad equipaggiamenti ed aiuti alla guida che esprimono il massimo livello del know-how della Casa del Leone. Multi-energia, dà libertà di scelta fra 3 diversi tipi di alimentazione: benzina, Diesel e 100% elettrica, tutte in grado di esaltare le caratteristiche di questo nuovo SUV del Leone, coniugando prestazioni con grande efficienza. Il nuovo PEUGEOT 2008 sarà commercializzato in Italia nel corso del primo trimestre 2020. La produzione di Nuovo SUV 2008 avverrà a Vigo (SPAGNA) per le versioni destinate all’Europa e a Wuhan per la Cina.

MAHINDRA

ACITOINOX

Arrivato il nuovo pick-up

Anche Trasportare Oggi è stata tra i protagonisti del media test drive che si è svolto nelle scorse settimane, in anteprima europea, nella cornice dell’oasi naturalistica di NeoruraleHUB in cui Mahindra ha introdotto nel mercato europeo il nuovo GOA Pik-Up Plus. Il target è chiaro: chi cerca un pick-up robusto, affidabile e infaticabile, con un motore che spinge forte fin dai bassi regimi e non si stanca mai, ha trovato il suo compagno di lavoro perfetto. Il nuovo Mahindra GOA Pik-Up Plus, infatti, è stato oggetto di ben 51 modifiche rispetto al modello precedente. Tra i suoi punti di forza, un motore cresciuto in coppia e potenza e una massa rimorchiabile di ben 3.000 kg, il nuovo cambio manuale a sei marce con innesti morbidi e precisi, i dispositivi di assistenza in discesa e per le partenze in salita. Le versioni a quattro ruote motrici con ridotte consentono di affrontare ogni terreno. Il vano di carico offre uno spazio davvero ampio, versatile e facilmente accessibile, perfetto anche per carichi voluminosi e pesanti, con una portata utile che va dai 995kg (4×4, doppia cabina) ai 1.195kg (4×2, singola cabina). Offerto in due allestimenti, S6 e S10, due versioni, singola e doppia cabina, tutte 4×2 o 4×4, Mahindra GOA Pik-Up Plus è in grado di soddisfare ogni esigenza e con gli allestimenti speciali estende ancora di più il suo raggio d’azione: mezzo antincendio, veicolo per la protezione civile e il pronto intervento, soccorso stradale, etc…

10

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Inserito nel catalogo e acquistabile on line il kit

Kinrok per lo Scania S

Dopo i “fasti” di Misano, in occasione del “Week end del Camionista” quando il Kinrok è stato letteralmente “svelato” a un pubblico entusiasta, Anna Acito art director di ACITOINOX ma da qualche mese, dopo i profondi cambiamenti che ci sono stati nel management aziendale, anche project manager, ha ufficializzato l’entrata in catalogo dell’innovativo kit , che ora è acquistabile sul sito www.acitoinox.com. Vale però ricordare brevemente le peculiarità e le caratteristiche dell’ultima creazione dell’Azienda campana, realizzata su un trattore Scania S 650. Prima di tutto il nome: “Si tratta – ha detto Anna Acito – di un gioco di parole tra due termini, King e Rock (re e roccia) che, di per sé, esprimono potere, solidità e forza. Si tratta di attributi che secondo noi si riconoscono in questo allestimento e che portano quindi a definire il carattere del veicolo che ha come obbiettivo quello di emozionare. Nel disegnare il Kinrok – ha continuato – abbiamo voluto esaltare l’orizzontalità della parte frontale della calandra e la verticalità dinamica che divide, appunto, la parte frontale da quella laterale, esasperando il profilo del finestrino e quindi della portiera; abbiamo anche rivestito d’acciaio sia il pianale che il retrocabina. In questo modo – ha detto ancora la giovane designer – abbiamo contribuito a rafforzare ed esplicitare in maniera ancora più evidente l’immagine di un veicolo dal carattere forte che non teme rivali e che è in grado di emozionare proprio grazie alle sue forme spinte, decise e robuste”. Il Kinrok, comunque, porta con se altri “valori” per gli appassionati di Scania, “Sul retro cabina e sul pianale – ha concluso – in omaggio al cinquantesimo anniversario del motore V8, ne abbiamo riprodotto il logo che ormai è diventato un vero simbolo di passione”.


RIFLESSIONI DI INIZIO ESTATE

F

a caldo, guardo il mare in lontananza mentre cerco di concentrarmi sulla tastiera del computer. Non penso a niente in particolare. Cerco solo di afferrare al volo qualche riflessione su questo mondo, quello del trasporto, che mi vede impegnato ormai da più di vent’anni. Riflessione 1: mi viene da pensare che in vent’anni ne ho visti di cambiamenti! Attenzione, però, non parlo di cambiamenti o evoluzioni tecnologiche, ma di quelle, a volte impercettibili, a volte estremamente palesi, che hanno caratterizzato l’ambiente. Poco tempo fa, c’è stata, a Madrid, la presentazione alla stampa internazionale della nuova Gamma S-Way di IVECO (ne parliamo a pagina 22, n.d.r.). Il mondo IVECO, che poi era un’emanazione del mondo FIAT era, fino a poco tempo fa, davvero una realtà a sé stante. Era il vecchio stile FIAT, molto “ingessato”, molto cerimonioso, molto piemontese, molto chiuso in sé stesso. Era un mondo nel quale si aggiravano personaggi che negli anni successivi, nei ricordi e nei racconti di quegli anni, sarebbero diventati mitici, sorta di icone del mondo del “ti ricordi?”. Molti di questi personaggi, chissà perché, erano spesso anziani o forse si comportavano e parlavano e si ponevano come se lo fossero. Devo dire, inoltre, che anche se non eravamo

comunque dei ragazzi, quei personaggi (che oggi scopro avevano solo pochi anni più di me) mettevano in soggezione, perché, con loro, sembrava di parlare con i professori di liceo di un tempo. Oggi tutto questo sembra cambiato, sembrano passati anni luce. I dirigenti, gli ingegneri, ma anche quelli che chi si occupano di marketing, di comunicazione, di organizzazione, sono diversi. Arrivano da ogni parte d’Europa e forse del mondo, sono giovani, sono informali, sono simpatici, sono aperti, parlano dell’Azienda, parlano dei competitor, parlano dei propri prodotti. E tutti lo fanno con una franchezza e con una semplicità che per chi viene dal “vecchi periodo” appare disarmante, quasi irreale. Forse, anche in questo caso possiamo parlare di effetti della globalizzazione? Non lo so, ma ci sta sempre bene pensarlo. Lasciamo perdere ora IVECO e passiamo ad altro. Riflessione 2: esattamente tre anni fa, nel luglio del 2016, il sottoscritto ebbe per la prima volta il piacere e l’onore di scrivere su questa testata. Si trattava, tra le altre cose, di un editoriale. Erano giorni nei quali, le Istituzioni e alcuni media, “pompavano” forte su un’iniziativa – a dire di qualcuno – addirittura “dirompente”.

Era nato l’Osservatorio Nazionale sui Furti e le Rapine in danno di Autotrasportatori, istituito da un protocollo firmato, nel corso di una pomposa cerimonia, alla presenza dell’allora ministro Alfano e da una pletora di “personaggioni”: dal Capo della Polizia al presidente dell’Albo, dal presidente di ANAS a quello di Aiscat, passando dal direttore generale di ANIA, solo per citarne alcuni. L’accordo, di due anni, doveva individuare strategie di prevenzione e contrasto ai furti e alle rapine in danno degli autotrasportatori, ma anche promuovere nuove iniziative di “polizia partecipata” (oscuro concetto dal significato ignoto). Benissimo io, per dirla brevemente, scrissi su queste pagine che era una bella cavolata, che non avrebbe portato a nulla che già non si sapesse e che erano soldi e tempo sprecati. Di anni ne sono passati tre, non due, come voleva il “protocollo” e nessuno, ma proprio nessuno, ha visto i risultati. D’altronde se nessuno li ha “sbandierati” come avrebbe fatto ogni buon “Osservatorio”, vuol dire che non ci sono stati. O, magari che avevo ragione io a dire che tutta la storia dell’Osservatorio non era che un altro bel contenitore pieno di nulla, la solita pomposa e altisonante dichiarazione d’intenti che si fa perché, ogni tanto, qualcosa del genere va fatta. Suvvia, Signori, questi proclami altisonanti non ci impressionano più, anzi, ci fanno decisamente un po’ ridere.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

editoriale di ferro

di Ferruccio Venturoli

11


RENAULT TRUCKS

dalla STRADA

L’azienda coi lavoratori FELICI!

MAN

Il sistema

VAS

migliora la visibilità

Per poter svolgere il proprio lavoro in modo appropriato e sicuro è indispensabile poter contare su una buona visuale e avere sempre una visione completa degli altri utenti della strada. Da oggi a bordo degli autocarri MAN, una videocamera per il sistema di assistenza alla svolta (VAS), amplia la visuale a disposizione dell’autista nel cosiddetto angolo morto. Il monitor si trova nel campo visivo del conducente quando osserva lo specchietto di destra. Il sistema si attiva automaticamente azionando l’indicatore direzionale di destra. Se necessario, il conducente può accendere il sistema anche mediante l’apposito comando. Su richiesta dei clienti, MAN Individual installa sul lato destro della cabina di guida, accanto alla canalina del tetto, una videocamera con lente grandangolare da 150°. L’ampio monitor da 7” viene normalmente montato all’interno della cabina sul montante lato passeggero in modo da poter rientrare nel campo visivo del conducente quando osserva lo specchietto destro. In alternativa, il segnale della videocamera può essere riprodotto anche sul display da 7” del sistema di Infotainment sul cruscotto. Questo sistema di sicurezza può essere ordinato direttamente dalla fabbrica. In alternativa è possibile prevedere anche un montaggio successivo.

Per assegnare il titolo HappyIndex®AtWork, indice della motivazione e dell’impegno dei dipendenti, «Choose My Company» si basa sui risultati di un importante sondaggio europeo annuale, anonimo e altamente partecipato. I punteggi provengono esclusivamente da dipendenti che hanno valutato la propria azienda, su base volontaria, secondo sei criteri: sviluppo professionale, dirigenza, ambiente di lavoro, retribuzione e riconoscimento e, infine, piacere. Con un tasso di partecipazione record, i dipendenti di Renault Trucks hanno permesso alla loro azienda, appartenente al gruppo Volvo, di posizionarsi al primo posto nella classifica delle aziende con più di 5.000 dipendenti, con un punteggio di 4,75 e una percentuale di raccomandazione del 68%. Il 78% sono inoltre orgogliosi dei prodotti e dei servizi offerti dalla casa automobilistica. All’annuncio dei risultati, Thierry Fayette, Direttore delle Risorse Umane di Renault Trucks SAS, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di questa classifica, che conferma il nostro impegno per soddisfare le esigenze dei dipendenti. Comunicare una direzione chiara, migliorare il benessere sul lavoro, agire quotidianamente per la diversità e l’inclusione e consentire ai dipendenti di trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e vita privata sono elementi chiave. Andiamo nella giusta direzione e questo ci incoraggia a rafforzare il nostro impegno per continuare ad essere performanti ed affrontare efficacemente le sfide del nostro settore”.

GRIMALDI GROUP

Prima nave a zero emissioni in porto È stata presentata lo scorso luglio, la “nuova” Cruise Roma, la prima nave del Mediterraneo con zero emissioni in porto. L’ammiraglia del Gruppo Grimaldi è stata recentemente sottoposta a lavori di allungamento e restyling presso il cantiere Fincantieri di Palermo, a conclusione dei quali è tornata operativa sulla linea Civitavecchia-Porto Torres-Barcellona. Già prima dei lavori di allungamento, la Cruise Roma, insieme alla gemella Cruise Barcelona, era tra i traghetti più grandi al mondo per il trasporto di merci e passeggeri. Grazie all’inserimento di un troncone di 29 metri, adesso il cruise ferry misura 254 metri e ha una stazza lorda di circa 63.000 tonnellate. A disposizione dei 3.500 passeggeri che la nave è ora in grado di ospitare vi sono 499 cabine (per un totale di 1.994 posti letto) e 600 comode poltrone reclinabili. Inoltre, i tre ristoranti della Cruise Roma sono in grado di accogliere 850 persone, 280 in più rispetto a prima, grazie all’aggiunta di un ristorante “Family self-service”. Infine, per quanto riguarda i

12

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

veicoli, il ponte auto di 3.000 m2 ha una capacità di 271 automobili, mentre oltre 3.700 metri lineari sono destinati a circa 210 mezzi pesanti. Sotto il profilo tecnologico, sono state adottate soluzioni d’avanguardia volte alla riduzione dell’impatto ambientale e al risparmio energetico. In particolare, sono stati installati quattro scrubber per la depurazione dei gas di scarico al fine di abbattere le emissioni di zolfo fino allo 0,1% in massa – pari a 5 volte meglio di quanto sarà previsto dalla nuova normativa dell’IMO a partire dal gennaio 2020 – e di ridurre il particolato dell’80%. È

stato inoltre installato un impianto di mega batterie a litio della capacità di oltre 5 MWh per alimentare la nave durante le soste nei porti senza la necessità di mettere in funzione i diesel-generatori, raggiungendo così l’obiettivo promosso dal Gruppo Grimaldi delle zero emissioni in porto. “La ‘nuova’ Cruise Roma rappresenta in modo tangibile, da un lato, la nostra continua ricerca dell’eccellenza e, dall’altro, il nostro impegno per una mobilità sempre più sostenibile”, ha dichiarato durante la cerimonia di presentazione Emanuele Grimaldi. “Il nostro Gruppo continuerà in questa direzione, con l’obiettivo costante di rispondere alla domanda di servizi di trasporto di merci e passeggeri con innovazione, qualità, efficienza e rispetto dell’ambiente”.


DAF XF, CF AND LF PURE EXCELLENCE

CAVI Diesel SpA e DAF : un’esperienza lunga 40 anni. CAVI Diesel con le sue sedi nelle provincie di Brescia, Bolzano e Milano è un punto di riferimento per la vendita e l'assistenza di veicoli industriali e commerciali. Quest’anno celebriamo i 40 anni di attività; vi aspettiamo il giorno 21 settembre 2019 presso la nostra sede di Calcinato (BS) e saremo lieti di festeggiare insieme a voi questo importante traguardo. Per partecipare all'evento, iscriviti su https://www.cavidiesel.it/

CAVI Diesel S.p.A. Calcinato (BS) - Via Statale 98 - tel. 0309636261 San Giuliano Milanese (MI) - Piazza Locatelli 8 - tel. 0245869744 Bolzano (BZ) - Via Luiss Zuegg 6 - tel. 0471916070 Per informazioni scrivere a info@cavigroup.it

A PACCAR COMPANY DRIVEN BY QUALITY


dalla STRADA DHL

Sostegno alla Fondazione

Rava

DHL Supply Chain Italia, la società del gruppo Deutsche Post DHL specializzata nella gestione di servizi logistici integrati per le imprese, sostiene la Fondazione Francesca Rava che aiuta i bambini in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, tramite adozioni a distanza, progetti, attività di sensibilizzazione sui diritti dei minori, volontariato. “Siamo orgogliosi di essere al fianco della Fondazione Francesca Rava – ha commentato Antonio Lombardo, Presidente e Amministratore Delegato di DHL Supply Chain Italy – La aiutiamo con quello che sappiamo meglio fare: i servizi di logistica. La nostra capacità di gestire supply chain complesse li supporterà nel far arrivare tempestivamente e in sicurezza le donazioni a destinazione”. Un impegno che l’azienda di logistica leader nel mondo ha a cuore per connettere le persone e migliorarne la qualità della vita in molti paesi. La possibilità di azione è su scala globale con un’azione concreta: DHL Supply Chain si occupa di gestire la logistica dei beni raccolti dalla Fondazione.

MERCEDES-BENZ

Nasce il portale online per il servizio Omologazioni 4.0 Trucks e FUSO

Sempre più italiani scelgono l’e-commerce per i propri acquisti. Grazie ai nuovi sistemi di pagamento online si riducono considerevolmente i rischi di subire truffe garantendo una maggiore soddisfazione del Cliente, assicurandogli la possibilità di transazioni più economiche, veloci e sicure. Il Gruppo Daimler Trucks è leader nell’ambito della sicurezza, della digitalizzazione e della connettività. La casa con la Stella si pone l’obiettivo costante di offrire prodotti e servizi d’eccellenza ai propri Clienti e, in quest’ottica, Mercedes-Benz Trucks Italia ha voluto rendere il portale online dedicato alle richieste dei servizi di Omologazioni per Clienti, rete commerciale e post vendita più evoluto diventando 4.0. Da oggi, infatti, per gli utenti del sito è possibile pagare i documenti richiesti, tramite carte di credito e tramite il sistema MyBankPayments offerto da Unicredit, che consente di effettuare in modo sicuro pagamenti utilizzando il servizio di online banking della propria banca.

14

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

SCANIA

UNASCA

Insieme a per la formazione delle autoscuole

Italscania e UNASCA, l’associazione nazionale che rappresenta Autoscuole, Scuole Nautiche e Studi di Consulenza Automobilistica hanno organizzato due giornate di formazione dedicate al mondo delle autoscuole. L’incontro, tenutosi presso la sede di Italscania a Trento, è stato un momento importante per sottolineare le innovazioni presenti a bordo dei veicoli industriali e degli autobus di nuova generazione. “Con i veicoli di nuova generazione sono stati fatti grandi passi avanti dal punto di vista dell’innovazione, le case costruttrici di veicoli industriali come Scania hanno fatto grandi investimenti per offrire mezzi all’avanguardia sia dal punto di vista della sicurezza che della sostenibilità”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Con UNASCA abbiamo fortemente voluto organizzare queste giornate di formazione per consentire agli istruttori delle scuole guida di aggiornarsi sulle nuove tecnologie, conoscere da vicino le innovazioni che contraddistinguono il mondo del trasporto e la visione futura di questo settore, così da consentire loro di formare al meglio i nuovi conducenti di autobus e veicoli industriali”. “Sono molto soddisfatto di questi primi corsi a cui ne seguiranno altri in ottobre – dichiara Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole UNASCA –. L’obiettivo è quello di rendere più attuali le materie e gli argomenti della formazione in autoscuola, in modo da immettere nel mondo dell’autotrasporto giovani preparati e aggiornare i conducenti che già circolano per una mobilità sempre più sostenibile. È una richiesta che arriva in modo esplicito proprio dal mondo dell’autotrasporto, che riconosce le autoscuole come parte essenziale di una filiera di tecnologie e formazione sempre più complessa. In questo percorso, il primo passo è aggiornare i formatori delle autoscuole”.


MAESTRI DI… MELINA

L

a stretta connessione che lega logistica ed economia porta progressivamente all’esclusione dal mercato globale i Paesi non in grado di adeguarsi allo sviluppo logistico. È necessario, infatti, che il territorio sia programmato, pianificato, adeguatamente infrastrutturato ed integrato nelle reti internazionali. Il rapporto fra impresa e territorio è uno degli ambiti privilegiati di attività ed analisi delle logistica economica; questo legame, infatti, non è più scontato, ma deve essere il frutto di un reciproco beneficio: perché un’area diventi attraente per un’industria, deve essere in grado di inserirsi all’interno di reti di sviluppo e di competere a livello mondiale con le altre. Sempre di più le infrastrutture assumono una funzione geopolitica.

dell’UE, per il periodo 2021-2027, lo stanziamento proposto dalla Commissione per il CEF supera i 42 miliardi di euro, in aumento del 40% rispetto al precedente bilancio 2014-2020. Ampliando l’orizzonte si osserva che l’area dell’Asia centrale riveste un ruolo importante poiché risente dell’influenza congiunta e degli interessi di tre grandi potenze – Cina, Stati Uniti e Russia – e le infrastrutture sono al centro dei disegni strategici di tutti gli attori in campo. La Cina è presente con la Belt and Road Initiative (BRI), il cui obiettivo è velocizzare il trasporto di persone e merci in un’area geografica che si estende dalla Cina all’Europa. In Africa, il cambio ai vertici della Repubblica democratica del Congo, Paese estremamente ricco di risorse

Nell’Unione europea, nel contesto della realizzazione di un mercato comune, la priorità dei prossimi anni è completare la rete centrale (core) TEN-T. Gli obiettivi rispetto alle infrastrutture sono vari: completare i collegamenti non ancora esistenti, soprattutto a livello transfrontaliero; ridurre le differenze nella qualità delle infrastrutture tra i diversi Stati membri; armonizzare norme e requisiti operativi nazionali; contrarre le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti del 60 per cento entro il 2050. Per finanziare gli investimenti infrastrutturali in Europa intervengono diversi fondi e nel prossimo budget

naturali, ha riportato le infrastrutture al centro degli obiettivi per lo sviluppo, con un manifestato interesse sia di Washington che di Pechino per realizzare le opere infrastrutturali necessarie. Nell’ottobre dello scorso anno il presidente statunitense Donald Trump ha sottoscritto il BUILD Act, che ha istituito una nuova International Development Finance Corporation che raddoppia la capacità finanziaria degli Stati Uniti da 30 a 60 miliardi di dollari, con l’intento di disporre di maggiori fondi per intervenire nella cooperazione infrastrutturale nella regione dell’Indo-Pacifico.

L’Italia per collocazione e conformazione geografica è in una posizione strategica e potrebbe essere la piattaforma logistica d’Europa; cioè fare da ponte con il primo mercato al mondo, che è l’Europa stessa. La Direzione generale Mobilità e trasporti (Dg Move) della Commissione europea nella parte del report dedicato al nostro Paese recita: “L’Italia ha una performance inferiore alla media dell’Ue in tutti i principali indicatori di qualità delle infrastrutture”. Su porti e ferrovie c’è poi un problema di scarsa concorrenza e di carenza di investimenti. In base alla classifica stilata dalla Dg Move della Commissione europea siamo diciannovesimi su 28 nella Ue. Non solo. Nel Mediterraneo Paesi come Turchia, Tunisia, Egitto, Marocco, Spagna, stanno sviluppando notevoli performance in termini di competitività logistica. Il nostro Paese è frenato da una incapacità endemica di fare sistema. Attualmente il valore fatturato dal settore dei trasporti e della logistica è intorno ai 43 miliardi di euro. La potenzialità di crescita dell’industria logistica italiana si stima possa essere di 110 miliardi: la logistica è una miniera di opportunità, ma se vogliamo coglierle dobbiamo accelerare e condividere come Paese una linea strategica di sviluppo chiara e coerente. Il decreto “sblocca cantieri” non ha sbloccato nulla e probabilmente produrrà incertezza e paralisi normativa. Smettiamola di fare melina.

volta pagina

di Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

Fare Melina deriva dal cosiddetto gioco della melina che discende pur con qualche incertezza dall’espressione dialettale bolognese zug dla mléina, appunto gioco della melina. Un tipo di passatempo in uso in epoche passate e diffuso anche altrove. In tutti i casi il significato più accettato è quello che consiste nel passarsi un cappello lanciandolo sopra la testa del suo proprietario, con il chiaro intento di impedirgli di tornarne in possesso. Dal cappello alla palla da basket, la locuzione. è passata quindi in altri giochi e nel linguaggio comune, l’espressione ha poi assunto il significato di «mettere tempo in mezzo, tirare in lungo una situazione, anche con intenti ostruzionistici». O ancora, in senso figurato, il fare melina indica proprio il cincischiare, l’esitare. Tutti atteggiamenti che denotano l’intento di far decantare qualcosa che non si sa come affrontare.

15


dalla STRADA MAN

MERCEDES-BENZ

MAN ospite al

Garanzia di 24 mesi anche per i Trucks usati

Road Safety Forum 2019

Cellulare alla guida, velocità, mancato rispetto della distanza di sicurezza e dell’uso delle frecce: sono numerosi i comportamenti impropri che aumentano il rischio di incidenti in autostrada. Sono stati presentati, giovedì 27 giugno, a Verona durante il Road Safety Forum i risultati del primo “Osservatorio stili di guida” realizzato da A4 Holding. MAN Truck & Bus, costruttore di veicoli industriali e commerciali, è intervenuta al convegno sottolineando l’importanza di un corretto utilizzo delle moderne tecnologie presenti a bordo dei veicoli di ultima generazione volte ad aumentare la sicurezza degli autisti e di tutti gli utenti della strada. Sistemi di sicurezza come il controllo e mantenimento della carreggiata, della velocità e la frenata d’emergenza sono di serie su tutti i veicoli MAN. La tecnologia però non può nulla se non viene correttamente gestita dagli autisti: non è infatti concepita per sostituirsi all’uomo ma per integrarsi positivamente con l’attività di guida fornendo immediato supporto in caso di necessità o di manovra errata. Il costruttore tedesco è da anni impegnato in un’attività di formazione e sensibilizzazione degli autisti ad un utilizzo corretto dei veicoli sfruttando al massimo le potenzialità delle tecnologie di bordo. Alessandro Smania, Direttore Marketing & Comunicazione di MAN Italia, ha affermato: “quanto emerge dallo studio presentato dimostra chiaramente che siamo di fronte ad un problema sistemico e culturale. La tecnologia oggi esiste ma da sola non basta. È necessario un coinvolgimento di tutte le parti in causa, enti e istituzioni – associazioni di categoria – costruttori e imprese, affinché gli utenti professionali della strada siano messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi e in massima sicurezza. Dobbiamo lavorare insieme per sensibilizzare maggiormente la tematica con grande rispetto nei confronti di un settore come quello dei trasporti che ricopre un ruolo strategico per la crescita del Paese”.

Importante novità in casa della Stella: su tutti i Truck Mercedes-Benz con meno di 24 mesi di anzianità e 240.000 km, certi della qualità del prodotto, il TruckStore offre, inclusa nel prezzo di vendita, un’ulteriore Garanzia Mercedes-Benz 24 mesi su tutta la catena cinematica e numerosi componenti meccanici ed elettronici, le manutenzioni regolari e tutti gli altri interventi previsti dal foglio di manutenzione sugli organi meccanici del telaio del veicolo, inclusi i ricambi originali Mercedes-Benz, olio e grasso. L’offerta di pacchetti assistenza che il TruckStore propone sui veicoli usati Mercedes-Benz, con meno di 24 mesi di anzianità e 240.000 km, è ancora più ampia e modulare: BestBasic: comprende la manutenzione regolare e tutti gli altri interventi previsti dal foglio di manutenzione sugli organi meccanici del telaio MercedesBenz, inclusi i Ricambi Originali Mercedes-Benz, olio e grasso. SelectPlus: riunisce tutti i vantaggi di ricevere la garanzia e il servizio di assistenza da un’unica fonte. Il Cliente può così ricevere più assistenza e sicurezza a costi gestibili e pianificati, incluse manutenzioni e riparazioni guasti. Complete: il Cliente può contare su una protezione completa del suo veicolo. Il pacchetto copre tutti gli interventi di officina, inclusi i componenti soggetti ad usura, e comprende tutte le incombenze, dalla gestione degli appuntamenti alla verifica delle fatture. Inoltre, la Garanzia Mercedes-Benz 24 mesi, che copre numerosi componenti meccanici ed elettronici e la catena cinematica, è disponibile anche su tutti i veicoli usati Mercedes-Benz, con un’anzianità fino 5 anni e 550.000 km dalla data di prima immatricolazione.

FIAT PROFESSIONAL

Si sceglie la strada della prevenzione!

Prosegue il tour nazionale nato per sensibilizzare il pubblico maschile, di tutte le età, sull’importanza della prevenzione nella lotta ai tumori. L’iniziativa itinerante- in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi – dopo aver toccato Torino, Verona, Genova, Firenze e Bologna, è arrivata prima a Pescara, dal 6 all’8 luglio, per poi essere stata ospitata fino al 10 luglio ad Atessa nel più grande stabilimento di veicoli commerciali leggeri d’Europa, che dal 1981 produce il famoso Ducato di Fiat Professional, inclusa l’evoluzione MY 2020 lanciata lo scorso luglio. Per l’occasione alcuni esemplari di Ducato sono stati schierati in modo da formare il nastro blu, simbolo a livello mondiale della prevenzione del cancro alla prostata. Lo stesso fiocco, custodito da due mani, spicca sulla livrea dei due Ducato protagonisti di questa campagna di prevenzione. Infatti, sono appositamente allestisti per erogare, gratuitamente, servizi di consulenza medica al pubblico: sono stati percorsi circa 1.500 km ed eseguiti più di 400 consulti urologici. Oltre a luoghi cittadini di grande passaggio, in ogni tappa i due mezzi sono posizionati anche davanti ad alcuni dealer locali dove è possibile prenotare un checkup del proprio veicolo, affidandosi agli specialisti di Mopar – il brand di FCA dedicato ai prodotti e servizi postvendita per tutti i veicoli del Gruppo.

16

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019


C

“SPORCHIAMOCI” LE MANI

ari lettori di Trasportare Oggi, nel numero scorso c’eravamo lasciati sui grandi temi di trasformazione del mondo del business, e in generale della società, provenienti dal digitale. Nel frattempo ho partecipato ad uno di quei seminari globali dove parlano i guru illuminati (in questo caso specifico si trattava di marketing & sales) che presentano alcuni spunti innovativi e punti di vista originali, oltre chiaramente a cercare di vendere i loro libri (e anche questo è marketing…per loro…). Uno dei temi più interessanti, a mio avviso, è stata la trattazione di come l’Intelligenza Artificiale (AI) oggi riesca a fornire una miriade di informazioni, i cosiddetti Big Data, sulle nostre preferenze, e influenzare i nostri comportamenti senza che noi ce ne accorgiamo nel modo più assoluto. Addirittura, dall’analisi di questi milioni di dati, è possibile predire i nostri bisogni futuri, realizzando quella mission del Marketing di risolutore e anticipatore di bisogni non ancora espressi o formulati in maniera consapevole. La portata di questo sviluppo (o invasione?) di AI non ha limiti. Prova ne è che l’A I sta anche iniziando a inserirsi

in contesti ritenuti assolutamente tradizionali, come ad esempio la gestione delle risorse umane in azienda. News di questi giorni è che Esselunga, nota catena di supermercati, si appoggi all’Intelligenza Artificiale per la fase di selezione nella scrematura delle migliaia di CV ricevuti da parte dei candidati, riducendo di moltissimo il tempo dei colloqui e, soprattutto, il relativo costo delle interviste. Quale è il prezzo di tutto ciò? Questo significa che i CV saranno sempre di più analizzati da un computer e, quindi, ci saranno alcune parole chiave che porteranno l’algoritmo a ritenere positiva la candidatura ed altre, invece, a scartarla. Alla faccia della risorsa “umana”. Questo vuol dire anche che non saranno più necessari gli esperti HR che avevano studiato la psicologia, realizzato schemi di sviluppo di competenze… tutto soppiantato da potenti computer. Se l’AI si estenderà, come sembra, a molteplici ambiti del business e della società, dovremo considerare un elevato costo in termini di occupazione e la necessità di ricollocare le persone rimpiazzate dai PC,

reindirizzandole sulle competenze richieste in futuro. Alcuni studi, a tal proposito, stimano che oltre metà dei lavori richiesti tra dieci anni non è stata ancora inventata. Questa è l’altra faccia della medaglia, quella che indica l’opportunità positiva del cambiamento. Io di opportunità ne vedo un’altra. Mi ricollego al mio articolo precedente di Non Solo TIR, dove parlavo della convivenza tra fisico e digitale. Anche nel mondo del lavoro, oltre alle novità e alle rivoluzioni provenienti dal digitale, non dobbiamo dimenticare che una grossa parte delle competenze richieste è ancora rivolto a quel mondo fisico e tradizionale che sembra un po’ dato per morto, ma così non è. Ecco, infatti, che Fincantieri si trova ad annunciare la difficoltà nel reperire 6.000 addetti tra saldatori, carpentieri e operai: merce rara oggi, nonostante il tasso elevato di disoccupazione, visto che ormai tutti i giovani devono necessariamente andare all’università e si sono perse le competenze e la pratica delle professioni tecniche. Che poi, a pensarci bene, si guadagnerebbe molto di più che fare l’avvocato. Ed è paradossale come il mondo dell’istruzione, e la scuola in generale, siano così lontani e scollegati dalla realtà da non riuscire ad intercettare questi trend.

non solo TIR

di Alessandro Musumeci, PSA Group Network Development Manager

Quindi il messaggio in sintesi è: sicuramente è necessario ascoltare i segnali provenienti dai nuovi trend e cercare di comprendere le future opportunità, rendendosi pronti quando si presenteranno ma, allo stesso tempo, non dobbiamo scollegarci dal mondo attuale per tutte quelle aree e funzioni cosiddette tradizionali, per cui è comunque richiesta professionalità e competenza. In poche parole, servirebbe qualche avvocato o ingegnere in meno e un po’ di saldatori in più. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

17


dalla STRADA FORD

Il futuro della mobilità urbana è elettrico Grazie alla collaborazione con 16 partner londinesi, l’Ovale Blu ha testato una flotta di Transit Plug-In Hybrid (PHEV) per sperimentare come tali veicoli possano, da un lato, contribuire a ridurre l’impronta ambientale e, dall’altro, migliorare la produttività di chi è impegnato in attività lavorative nel contesto cittadino. La trazione del Transit Custom Plug-In Hybrid e del people mover Tourneo Custom Plug-In Hybrid è azionata esclusivamente da un motore elettrico, e non dal motore termico. Il pluripremiato motore benzina EcoBoost 1.0 funge da estensore ricaricando le batterie quando è necessario affrontare viaggi più lunghi. Nella sperimentazione sono stati utilizzati 20 prototipi di Ford Transit Custom Plug-In Hybrid che hanno percorso oltre 240.000 km, di ci il 75% è stato condotto in modalità completamente elettrica.

In totale sono stati consumati 5.500 kWh durante la ricarica, per un totale di 1800 ricariche completate delle batterie. Risultato finale? “Grazie a questa sperimentazione, per la prima volta Ford ha consegnato con grande anticipo i primi prototipi ai propri clienti, con la possibilità di utilizzarne il feedback e modificando di conseguenza i veicoli in fase di produzione – ha dichiarato Mark Harvey, Director Urban Electrified Van Programme – la risposta è stata straordinariamente positiva e gli operatori non vogliono più restituirli!”.

ALIS

PEUGEOT

Firmato il protocollo di intesa per “ ”

Plastic free

Un passo concreto per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo della cultura green e blue nel protocollo d’intesa firmato recentissimamente dai Presidenti di ALIS e Marevivo, Guido GRIMALDI e Rosalba GIUGNI. Il principale Cluster italiano dei trasporti e della logistica si è impegnato, con le oltre 1400 imprese associate, ad aderire alla campagna “Plastic free e non solo” che l’Associazione ambientalista Marevivo sta promuovendo. “Aderiamo con piacere – ha dichiarato il Presidente di ALIS Guido Grimaldi – alla campagna ‘Plastic Free e non solo’ promossa da Marevivo, impegnandoci ad adottare una serie di importanti linee guida, quali lo sviluppo della cultura green e blue presso i nostri associati e lavoratori attraverso progetti formativi ed ulteriori iniziative a favore della sostenibilità ambientale e della riduzione dell’inquinamento marino, così come ad incentivare l’utilizzo di carburanti alternativi, nuove tecnologie e sistemi satellitari con l’obiettivo di sviluppare un trasporto sempre più sostenibile ed utilizzare prodotti riutilizzabili o compostabili nei nostri uffici e nei nostri eventi”. La Presidente di Marevivo Rosalba Giugni ha evidenziato che “la partnership con ALIS, un’associazione istituzionalmente impegnata per la sostenibilità ambientale, è quasi un atto dovuto per chi, come Marevivo, punta profondamente sul contributo delle imprese che condividono le politiche sulla riduzione delle plastiche”. “La salvaguardia dell’ambiente e il continuo monitoraggio dell’inquinamento marino – ha concluso il Presidente Guido Grimaldi – da sempre rappresentano una delle priorità programmatiche di ALIS. Attraverso questa preziosa partnership con Marevivo, intendiamo affiancare quelle proposte legislative volte a contribuire a ridurre l’inquinamento marino, attraverso misure che puntino ad eliminare la presenza di plastiche e microplastiche dalle acque”.

18

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Nuovo Direttore della Comunicazione

Eugenio Franzetti è nominato Direttore della Comunicazione PEUGEOT a partire dal 1° luglio 2019. Il suo perimetro di attività comprende la gestione della comunicazione Prodotto, le relazioni con la Stampa, gli eventi e le attività legate ai social network, la comunicazione interna e di sponsoring del Marchio. Riferisce direttamente a Thierry Lonziano, Direttore Marketing e Comunicazione del marchio PEUGEOT. Eugenio, laureato in sociologia con un master in comunicazione, è entrato a far parte di Groupe PSA nel 2001. Ha svolto vari ruoli all’interno dei marchi PEUGEOT e CITROËN nei settori del marketing, della comunicazione e degli eventi. Dopo un’esperienza di due anni come Direttore della pianificazione strategica in un’agenzia di comunicazione, è diventato Direttore della comunicazione, degli eventi e dello sport automobilistico in PEUGEOT Italia nel 2011, e poi ha esercitato le stesse funzioni per Groupe PSA in Italia. Dal 2016 è stato Direttore vendite di CITROËN Italia. Complimenti e in bocca al lupo da tutta la nostra redazione!


QUESTIONE DI FEELING

L’

accadere dei fatti quotidiani che ci circonda è molto pesante sotto vari aspetti. La globalizzazione sta producendo pericolosi effetti negativi sia sul piano politico internazionale sia sul piano umanitario. Le differenti economie del pianeta, rappresentate dai principali attori geopolitici ovvero USA, Cina Russia, Giappone, India, Europa, sono caratterizzate da situazioni interne strutturali completamente incomparabili. L’imperialismo nazionalista di Trump ha fatto crescere negli americani un’autoconsapevolezza che per lustri era stata dimenticata. Si è creato così, uno stato di tensione mondiale che viene per il momento gestita attraverso la costruzione di muri e l’applicazione di dazi che stanno infliggendo profonde crepe alla fiducia internazionale che era stata costruita, attraverso la guerra fredda, dalle grandi potenze per tenere un equilibrio di pace planetaria relativamente stabile. Se da un lato la leadership degli USA, della Cina e della Russia non è in discussione, sul lettino dello psicanalista, in cerca della propria identità, si trova l’Europa. Questo scompenso identitario lascia emergere le tipiche tendenze caratteriali degli Stati che da sempre hanno una propria identità ben delineata. La Francia e il Regno Unito, sul piano storico, la Germania sul piano economico e politico, soffrono meno la mancanza di una politica estera europea e di una comune presa di posizione nei confronti di un fenomeno epocale: l’immigrazione incontrollata.

Non voglio soffermarmi su questo tema, che è diventato un macro-problema quotidiano per gli italiani e… per molti altri cittadini europei “culturalmente responsabili”. A mio parere, possono essere almeno due i temi fondamentali responsabili dell’insicurezza che sta vivendo la gente: l’arroganza e l’incompetenza dei nostri attuali governanti, affiancata dall’inconsistenza politica di un’alternativa, rappresentata da partiti semi distrutti, come Forza Italia o in fase di rifondazione come il Partito democratico. il PD aveva la possibilità di governare il paese, mettendo in pratica sia le riforme interne e sia un riposizionamento

della leadership dei vertici, senza però liquefare il consenso che aveva acquisito. Da masochisti politici come sono soliti essere, hanno preferito spararsi sui “gioielli personali” per fare un dispetto a uno di loro. Altrettanto dicasi del suicidio politico di Berlusconi e di tutti i forzisti, che vogliono affondare con il vecchio leader

miliardario, senza fare alcun tesoro delle esperienze acquisite. Dove volete che andiamo a finire con questa classe politica? Prevedo un governo tecnico con Draghi e Cottarelli per poi arrivare ad elezioni in primavera, anche se Lega sta passando un momento storico forse irripetibile. Per taluni versi la presa di posizione dell’attuale leader politico ha sicuramente il vantaggio di tentare di far capire agli altri partner europei, che in Italia una politica sui migranti ora esiste. Nel bene o nel male, c’è qualcuno che ha detto basta al ventre molle del nostro Paese. Non può essere sufficiente però. Salvini auspica la collaborazione della UE nel portare lavoro, pace e libertà in Libia, in continua guerra civile. Questa situazione di grande confusione politica e umanitaria simbolicamente rappresenta una polveriera, la cui esplosione porterebbe i maggiori danni all’Italia. Il nostro attuale premier si è rivelato una carta vincente, almeno sul piano della pazienza politica “in casa” e sul piano della diplomazia europea, visto che, assieme al buon Tria, sono riusciti a respingere la procedura di messa in mora del nostro Paese. Oso dire che non ci avrebbe fatto male la cura applicata alla Grecia.

il dorsale

di Gian Paolo Pinton

Come conclusione aggiungo anche lo scandalo del presunto finanziamento russo alla Lega. Ci voleva proprio per consolidare la reputazione di un partito che ha fatto sparire 50 milioni di euro e che ha ricevuto dai giudici la possibilità di restituire i soldi in quasi 100 anni. Non perdetevi questo libro, che può aiutarvi a rilassarvi durante le vacanze: “Il metodo della gentilezza” di Shahroo Izadi edizioni BUR Rizzoli. euro 15.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

19


ON THE ROAD Pronti i Tesla a guida autonoma?

Limitatori di velocità sui nuovi truck

La Truckload Carriers Association, una delle piu grandi associazioni di categoria degli USA, ha annunciato il suo supporto al “ The Cullum Owings Large Truck Safe Operating Speed ​​Act”, il disegno di legge che prevede che i nuovi camion di peso superiore a 26mila ( poco meno di 12 tonnellate) siano equipaggiati con limitatori di velocità impostati alla massima velocità di 65 mph (poco piu di 100 km/h) In un recente sondaggio di Truckers News, quando gli è stato chiesto cosa pensassero dei limitatori di velocità, il 77% degli intervistati ha cliccato su “Hate ‘em” (“Li odio”) , il 12% ha dichiarato di disabilitare quello sul proprio camion e soltanto il 6% ha dichiarato di apprezzare i dispositivi. “Essendo un’associazione che rappresenta circa il 78 percento del mercato delle merci – ha detto un portavoce della Truckload Carriers Association (TCA) – è giusto dire che qualsiasi regola relativa ai limitatori di velocità avrà un impatto importante sul nostro settore soprattutto per quanto riguarda la sicurezza; per questo riteniamo che sia giusto appoggiarlo ed è sempre per questo che chiediamo a tutte le organizzazioni professionali del Paese di unirsi a noi . Noi, come industria dell’autotrasporto, abbiamo l’obbligo civile, penale e morale di operare il più responsabilmente possibile per limitare l’opportunità di incidenti”. Proprio uno studio del TCA ha dimostrato quanto sia pericoloso viaggiare ad alta velocità, visto che proprio la velocità è uno dei fattori più importanti per gli incidenti sulle strade americane. Anche i due Enti federali, la National Highway Traffic Safety Administration e il National Transportation Safety Board hanno identificato l’eccesso di velocità come una delle principali cause di incidenti e per questo si sono fatti promotori, presso il Governo, del disegno di legge in questione.

20

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Un recente video, condiviso su diversi “social” da un certo Spencer Uttley, camionista del Nevada, mostra un camion senza autista su un’autostrada della California, tra i veicoli di una normale giornata lavorativa . Il veicolo, a tutti gli effetti, sembra un camion elettrico Tesla.Questa notizia ha scatenato, sempre su i social, una serie di reazioni di vario tipo. Da una parte l’“avvistamento” starebbe a dimostrare che Tesla è già pronta con trattori a guida autonoma in grado di percorrere le strade (quindi non più prototipi), mentre Elon Musk, che aveva svelato il concept per il progetto del camion elettrico nel novembre del 2017, aveva detto che i primi prototipi si sarebbero visti solo alla fine del 2020. Ma dall’altra parte è salito in cattedra un isterismo tipicamente americano: se il camion autonomo è pronto, cosa ne sarà degli autisti? Cioè, la semplice possibilità che questo camion “catturato” da Mr. Uttley possa essere già operativo, rappresenterebbe la prima pietra sulla tomba di massa di tutti gli autisti, in particolare di quelli anziani, che non sarebbero in grado, qualora qualcuno li volesse, di adeguarsi alle nuove tecnologie. Cosi sono apparse un po’dappertutto domande come: gli eco-benefici dell’idea di trasporto senza conducente, superano la preponderanza dei camionisti disoccupati considerati danni collaterali? Il progresso nell’innovazione tecnologica esige sempre un costo umano? Come diceva qualcuno: “ai posteri l’ardua sentenza”.

Amazon, violazione del copyright La Prime Inc., con sede nel Missouri, quattordicesima azienda di autotrasporto negli Stati Uniti per fatturato, ha citato in giudizio Amazon in un tribunale federale per violazione del copyright. Secondo la Prime Inc., infatti, la flotta di Amazon, che viaggia sotto le insegne “Prime”, è “confusamente simile” ai camion della Prime Inc., il cui logo sul telone è uguale da 49 anni. Non si tratta peraltro di una piccola società, visto che, attualmente, dispone di 12mila rimorchi ai quali se ne uniranno altri 3mila entro la fine dell’anno. Diversi anni fa, negli Stati Uniti, Amazon dopo aver lavorato con corrieri come FedEx, o UPS ha deciso di “portare in casa” gran parte delle consegne arrivando in meno di dieci anni a una flotta di 10mila semirimorchi e oltre 20mila furgoni per l’ultimo miglio oltre a dozzine i aerei cargo. Su tutti questi vettori c‘è il marchio “Prime”. Attenzione, non Amazon Prime, ma solo Prime. Secondo Prime Inc., infatti, è proprio l’utilizzo da parte di Amazon del termine “Prime non accompagnato da “Amazon”, che causa grande confusione nel mercato. Dunque la Prime Inc. afferma che Amazon sta rovinando il marchio e la reputazione dell’azienda; ancora non è chiaro se l’Azienda di Springfield miri a un (cospicuo) risarcimento o soltanto a obbligare Amazon a modificare il logo sui camion.


ON THE ROAD

Oracle scommette sul trasporto

Oracle è l’ultima grande realtà tecnologica che scommette sulle aziende legate al trasportatori. Il gigante del cloud computing da 39 miliardi di dollari, ha annunciato che sta collaborando con Loadsmart, un broker di trasporto digitale, per garantire che i suoi clienti possano abbinare rapidamente i loro carichi ai vettori. Oracle è stato coinvolto con la logistica per circa 15 anni, attraverso servizi come Oracle Logistics Cloud, un prodotto, i cui clienti includono nomi come Kraft-Heinz e Coca-Cola, aiuta le aziende a supervisionare le proprie catene di approvvigionamento dal magazzino al negozio o alla casa del cliente. Derek Gittoes, vicepresidente della strategia di product management supply chain di Oracle, ha affermato che Oracle Logistics Cloud aiuta anche le aziende a capire il modo più economico per spedire le merci: quale dimensione, quale società di autotrasporti usare e così via. Fino a questa partnership con Loadsmart, i clienti di Oracle potevano solo prenotare carichi con trasportatori specifici con cui erano già in contatto diretto. Ora possono prenotare con qualsiasi operatore nella rete Loadsmart e avere “visibilità in tempo reale” sui costi disponibili. “Invece di dover chiamare o inviare una e-mail per vedere quale sarebbe il costo di un trasporto, o andare sul Web e cercarlo – ha detto Gitties – ora i clienti possono vedere queste informazioni all’interno del loro ‘prodotto di trasporto Oracle’, che stiamo cercando di rendere il più semplice possibile, costruendo molte diverse integrazioni”.

Daimler Trucks

per la guida autonoma Da giugno Daimler Trucks ha costituito un “gruppo di studio tecnologico autonomo” dedicato esclusivamente alla guida automatizzata, riunendo le sue competenze e attività a livello mondiale. I principali compiti della nuova unità comprendono la strategia generale e l’implementazione dell’automazione di guida, compresa la ricerca e lo sviluppo, nonché la creazione dell’infrastruttura operativa e della rete necessarie, diretti verso la produzione in serie di truck completamente automatizzati di livello 4. Il nuovo Gruppo, che ha la sua base principale a Portland, nell’Oregon, fa parte dello sforzo globale di Daimler Trucks di lanciare camion completamente automatizzati sulle strade americane entro un decennio. Per raggiungere questo obiettivo, Daimler Trucks ha annunciato un investimento di oltre 500 milioni di euro. Nel trasporto commerciale, il livello 4 è il logico passo successivo dopo il livello 2 per aumentare la sicurezza e l’efficienza e la produttività.

RAM

primo tra i pick up

RAM Truck continua la sua crescita in Nord America nel redditizio segmento dei pick up Con le cifre di vendita del secondo trimestre che saranno presto annunciate, sembra che il marchio di proprietà di Fiat Chrysler aumenterà il vantaggio ottenuto nel primo trimestre rispetto a Chevy Silverado, il principale rivale

per la seconda posizione dietro al leader del settore Ford F-150. Secondo l’autorevole Automotive News, Ram deteneva un vantaggio commerciale su Silverado di circa 2200 unità nei primi cinque mesi del 2019. Tra le ragioni per l’ascesa di Ram ci sono gli interni più funzionali e lussuosi della nuovissima Ram 2019, incluso il touch screen da 12 pollici più grande della sua categoria e un tetto apribile panoramico a doppia lastra che è stato il primo nella sua categoria. La rinnovata versione di Ram 1500 è stata salutata come il pick up americano dell’anno

2019 al North American International Auto Show di quest’anno. Fiat Chrysler ha aggiornato anche le versioni heavy-duty del suo brand. Fiat Chrysler ha anche conquistato quote di mercato con sconti aggressivi negli showroom quest’anno. La società ha offerto uno sconto medio di $ 5,900 sul suo nuovo Ram 1500 nel primo trimestre di quest’anno rispetto ai $ 5,000 che la General Motors stava offrendo per il Silverado recentemente ridisegnato. Ma una buona parte del credito per l’ascesa di Ram appartiene a una strategia di marketing che ha fornito un’enorme potenza per il marchio che in breve tempo è diventato un marchio fondamentale per Fiat Chrysler insieme a Jeep.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

21


RUOTE INDUSTRIALI

IVECO

Non chiamatelo

Nuovo Stralis S-WAY segna l’inizio della nuova era dei veicoli pesanti IVECO. Presentato a Madrid il nuovo veicolo per il lungo raggio,

preludio di una nuova gamma completa, connessa e sostenibile

Luca Barassi

C di

22

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

intrapresa dalla multinazionale CNH Industrial, che segna davvero un nuovo corso, per tutti i marchi del gruppo. Una nuova era sottolineata dalla presenza, in occasione del lancio, di Hubertus Mühlhäuser, Chief Executive Officer di CNH Industrial, che ha presentato la visione strategica del Gruppo. “IVECO – ha dichiarato – è parte di un gruppo ben più grande, quello di CNH Industrial, dal quale trae numerosi vantaggi grazie alle

FOCU

S

onnettività, digitalizzazione e sostenibilità non sono certo una novità assoluta per i veicoli commerciali di questo decennio, ma da oggi questi concetti sono entrati a pieno titolo anche nel DNA dei veicoli pesanti di IVECO. L’erede dello STRALIS (presentato al mondo nel 2002, n.d.r.), si chiama SWay e del suo antenato (si fa per dire) mantiene ancora alcuni elementi, come la struttura del corpo cruscotto, le motorizzazioni e lo chassis, ma dal punto di vista estetico e tecnologico rompe decisamente col passato. Madrid è stata scelta non a caso per il lancio di S-WAY, dal momento che qui

IVECO ha il suo centro nevralgico di produzione, con una fabbrica modello in grado di produrre oltre 32000 veicoli all’anno e da dove, naturalmente, uscirà la nuova gamma pesante del brand di CNH Industrial. Anzi, sulle linee della catena di montaggio, ormai sensibilmente robotizzate, sono già in produzione i primi veicoli, disponibili al pubblico sin dall’autunno e, naturalmente, ordinabili sin da ora in Italia e nei mercati coperti da IVECO. Lo Stralis non sarà messo in pensione immediatamente, lasciando ai clienti ancora per un po’ la possibilità di scegliere quale strada prendere. Una strada, quella nuova

OCCHIO PER OCCHIO I gruppi ottici si sono assottigliati e messi in obliquo rispetto alla cabina


FOCU

S

+ Design esterno

UN TETTO TUTTO NUOVO È uno dei principali interventi per migliorare l’abitabilità e l’aerodinamica

Connettività Struttura e sicurezza

Materiali Mancanza Mirror Cam Quadro analogico

sinergie che in esso si possono creare. Questa nuova ammiraglia dei pesanti stradali, pertanto, non è solo un successo per il marchio IVECO, ma rappresenta anche un’importante pietra miliare per CNH Industrial nel suo complesso”.

WAY PER TUTTI

Quando Garrit Marx, attraverso un video emozionale che ha raccontato la storia del viaggio di un pacchetto “top secret”, ha scoperto il nuovo nome del veicolo pesante estraendo dalla misteriosa missiva il suo logo, la sorpresa ha invaso la grande sala della fiera di IFEMA dove si è svolta la presentazione

ad una platea di oltre 1200 persone tra giornalisti, clienti e dealer. Pochi, infatti, si aspettavano anche il cambio di denominazione. Tutti, o quasi, erano pronti per chiamarlo “Nuovo Stralis”, ma si sono dovuti ricredere, segno di una svolta davvero marcata e dell’avvento di un vero e proprio nuovo prodotto. Una “S”, quella del logo presentato agli astanti, che, a dispetto di chi pensasse che potesse richiamare il vecchio nome del veicolo, rappresenta la strada, sinuosa, che questo veicolo on-road è predestinato a percorrere. S-WAY è solo il primo veicolo con il quale il brand introduce la propria

nuova gamma pesante, che rappresenta la transizione verso la fornitura di soluzioni di trasporto integrate e caratterizzate da una sostenibilità sia economica che ambientale. Dunque, si parte dalla S, per poi completare la gamma con le versioni dedicate all’off-road leggero con X-WAY, per poi rendere disponibili il T-WAY per il cava-cantiere e completare infine la gamma con tutte le specializzazioni e configurazioni. Il focus, però, è uno solo: l’aver progettato un veicolo per la prima volta intorno all’autista per quanto riguarda soprattutto il design della cabina, la sicurezza e la connettività, ma allo stesso tempo con un approccio sempre rivolto al gestore della flotta che deve, per forza di cose, avere sempre sott’occhio il costo totale, il famigerato Total Cost of Ownership. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

23


La plancia e il nuovo volante. La struttura è quella del modello precedente ma le funzioni e il lay-out sono nuovi.

RUOTE INDUSTRIALI

IVECO IL NUOVO VEICOLO: LE PRIORITÀ

Rivoluzionare completamente il mezzo non era proprio possibile. Principalmente per una questione di costi ma anche perché siamo ormai abituati, da alcuni anni, non a vivere cambi radicali e netti ma, piuttosto, l’avvio di nuove generazioni di veicoli caratterizzate da un cambiamento continuo e graduale. Così S-WAY, che nel suo aspetto esteriore trasmette le novità progettuali, mantiene ancora alcuni elementi del “vecchio” Stralis, come la struttura interna della cabina, adattandoli e migliorandoli però per le esigenze dell’autista moderno e alle applicazioni pesanti del prossimo decennio. Si è deciso, quindi, di procedere per priorità, andando a privilegiare la sicurezza, il confort dell’autista e i costi di esercizio che,

dalla modifica delle cerniere che regalano – e non è da poco – un nuovo suono alla chiusura delle porte.

OPEN THE DOOR centrale che sviluppa la cabina in verticale, il tetto non più squadrato ma con una curvatura aerodinamica verso la parte posteriore, i gruppi ottici, completamente rinnovati. Tutto ciò per “nascondere” la nuova struttura della cabina che punta a rinforzare tutti gli elementi per la sicurezza passiva e adeguarli allo standard ECE R29-03. In pratica la cabina è molto più resistente sia in casi di ribaltamento laterale che completo, oppure negli impatti frontali. Sempre in tema di sicurezza, va notato l’allargamento della botola sul tetto che, pensata

A questo punto, però, la porta la apriamo per accedere all’interno del veicolo e posizionarci al posto di guida. Nonostante la cabina sia stata alzata di circa 10 centimetri, l’accesso è rimasto a tre scalini, consentendo una salita comoda e poco faticosa. Come detto, il cockpit in sé, è rimasto quello dello Stralis, ma, una volta seduti al posto di guida si possono notare subito gli interventi migliorativi introdotti. Prima di tutto la posizione, arretrata e quindi più comoda. L’innalzamento della cabina, oltre a dare una visuale maggiore sulla strada, ha permesso anche di realizzare un pavimento quasi piatto, con un tunnel

I profili laterali della cabina e le minigonne sono stati pensati per ridurre al minimo le turbolenze del flusso d’aria

Il nuovo tetto è perfettamente integrato nella parte anteriore del veicolo e presenta una superficie piana che riduce la resistenza aerodinamica

Le porte sono state completamente riprogettate, eliminando anche il montante intermedio e rafforzando la struttura Calandra completamente ridisegnata, con angoli arrotondati e le alette laterali

Il gradino per l’accesso al parabrezza si integra perfettamente con la calandra

24

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

per dare maggiore luminosità all’interno, permette anche una uscita di emergenza per la maggior parte delle corporature. Tornando, però, agli aspetti progettuali, notiamo immediatamente la nuova porta. Sono molte le novità di questo elemento della cabina. Primo fra tutti l’eliminazione del montante intermedio che aumenta la visibilità dall’interno e diminuisce la rumorosità. Rumorosità e vibrazioni migliorate anche per il generale irrigidimento della struttura di cui abbiamo parlato prima e

motore rialzato di soli 20 centimetri. Allo stesso tempo, però, nel blocco cruscotto si notano numerosi elementi innovativi. Innanzitutto, proprio a filo col tunnel motore, appare un comodo cassetto di dimensioni A4 e alcuni portabottiglie e le porte FOCU

S

complessivamente, con i nuovi interventi, sono diminuiti di oltre il 4 per cento, per le versioni diesel, mentre per il gas dove IVECO è ormai leader da anni, si registrano ottimizzazioni ancora più importanti. L’aspetto esteriore è comunque fondamentale ed è, tutto sommato, quello che viene valutato per primo. Spesso, però, ciò che vediamo è la punta dell’iceberg di ciò che sta sotto. L’S-WAY, stacca decisamente col passato dal punto di vista del design: la calandra

I nuovi gruppi ottici danno un carattere completamente diverso la veicolo

LISTINO La variazione del prezzo rispetto all’attuale Stralis sarà nell’ordine del 4/5 %


usb, poi è stata ottimizzata la posizione di pulsanti e, soprattutto, molti comandi (22) sono stati portati sul nuovo volante, tagliato sulla parte inferiore, per dare più spazio alle gambe. A tal proposito si nota anche la sparizione della chiave di accensione dal piantone dello sterzo, sostituita dal pulsante di accensione, creando così ancora maggiore agio alla parte inferiore del corpo. Come abbiamo detto, la progettazione della cabina è stata pensata proprio in funzione dell’autista, il quale, una volta in piedi, trova spazio e possibilità di movimento notevolmente aumentati, anche grazie all’incavo realizzato tra la console superiore, fino ad arrivare alla zona notte dove, il nuovo letto sagomato è simmetrico rispetto alla cabina stessa e può essere vissuto da una parte o dall’altra indifferentemente. Tutto questo si traduce in una altezza interna di 2,15 metri nella parte centrale della cabina, mentre lo spazio longitudinale superiore utilizzabile risulta incrementato di 35 cm rispetto al modello precedente, facilitando l’accesso al lettino superiore e ai vari scomparti. Il nostro futuro si costruisce col nostro passato ed è condizionato dal nostro presente, come disse Samir Es Sahel. È forse per questo motivo che Garrit Marx, President Commercial and Specialty Vehicles di IVECO, ha voluto che in questa importante occasione fosse presente che ha segnato la storia del marchio: Giancarlo Boschetti, amministratore delegato di IVECO dal 1990 fino al 2001. Insomma, possiamo forse dire che sia il papà dello Stralis.

AERODINAMICITÀ

A proposito di priorità, quello del miglioramento della penetrazione dell’aria e conseguente risparmio sul consumo di carburante, è stato uno dei must del nuovo veicolo. Il Cx (il coefficiente che indica l’aerodinamicità di un mezzo) è diminuito di ben il 12 per cento, e questo grazie ad una serie di interventi. Partiamo dal frontale che è stato reso il più possibile piatto e dove perfino il gradino di accesso al parabrezza scompare completamente quando non viene utilizzato.

Sono stati poi ridisegnati i deflettori e gran parte delle linee della cabina che portano ad un deflusso maggiore dell’aria. Addirittura, si è progettato un migliore flusso dell’aria all’interno del vano motore e del radiatore. Anche gli specchietti hanno subito interventi in termini di aerodinamica, anche se forse ci si aspettava l’introduzione delle mirror cam. Naturalmente, come già accennato, il grosso dell’effetto è dato dalla nuova conformazione del tetto che, oltre a

Garrit Marx mostra al mondo il logo del nuovo veicolo pesante IVECO.

CONNETTIVITÀ ESSERE CONNESSI NON È UN OPTIONAL MyIveco Way Solution rivoluziona l’approccio alla connettività di bordo, offrendo una serie di servizi basic inclusi nell’acquisto del veicolo, con la possibilità di fare degli upgrade modulari a seconda delle proprie specifiche esigenze.

MYIVECO VEHICLE MONITORING & REMOTE ASSISTANCE

MYIVECO EASY WAY APP

MYIVECO WEB PORTAL

MYIVECO SMART REPORT

FLEET MANAGEMENT

FLEXIBLE M&R WITH CONNECTED SERVICES

MYIVECO WEB API

MYIVECO UPTIME MONITORING

PROFESSIONAL FUEL ADVISING

RISPARMIO MyIveco Smart Report e MyIveco Web portal forniscono informazioni sul consumo di carburante e sulle abitudini di guida degli autisti MIGLIORARE LE PERFORMANCE MyIveco Vehicle Monitor & Remote Assistance permette di programmare in remoto alcuni interventi di aggiornamento e intervenire in caso di emergenza

UPGRADE Massimo livello di manutenzione proattivo e visibilità totale del veicolo

UPGRADE Consulenza anche da remoto sulla modalità di ottimizzazione dei costi

COMFORT MyIveco EASY WAY APP controlla la maggior parte delle funzioni del veicolo da smartphone o tablet www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

25


IVECO

FOC

RUOTE INDUSTRIALI

Giuliano Giovannini, capo del prodotto medio e pesante di CNH Industrial.

basato su una piattaforma sviluppata in collaborazione con Microsoft, che include funzioni di memorizzazione e gestione sicura dei dati, oltre che numerosi servizi a valore aggiunto. Proprietari e autisti sono, dunque, sempre connessi al veicolo tramite il proprio dispositivo mobile o PC, mediante l’intuitivo

US

APP Connettività dentro e fuori dal veicolo per una migliore vita e bordo regalare maggiore abitabilità interna come abbiamo visto, penetra l’aria in modo molto più efficace. Per finire, le minigonne e gli spoiler laterali sono stati progettati per ridurre al minimo gli spazi tra trattore e semirimorchio e le turbolenze create dalle ruote.

ATTENZIONE ALL’AUTISTA Ecco alcune soluzioni introdotte nell’S-WAY che aiutano a vivere meglio all’interno della cabina. SIMMETRIA Il letto è simmetrico e quindi tutte le utenze sono posionate in modo da poter essere usufruite sia da destra che da sinistra. FRIGO Lo sportellino superiore è utilissimo per poter prelevare dall’interno una bottiglia senza distogliere lo sguardo dalla strada e senza aprire completamente lo scomparto. LUCI Molto user friendly la possibilità di disinibire l’accensione delle luci interne in caso di apertura delle porte. Indispensabile per la convivenza a bordo. ACCENSIONE La chiave è un lontano ricordo. Il veicolo si avvia con un bottone e lo spazio per le gambe aumenta.

portale MyIVECO, disponibile anche in versione App, che gestisce la maggior parte delle funzioni di bordo, tramite Bluetooth e quindi anche dal di fuori del mezzo. Il vero salto di qualità dal punto di vista tecnologico, sta nell’approccio proattivo e non più reattivo agli eventi di assistenza e manutenzione. Come abbiamo già visto per il Nuovo Daily, la Connectivity Box permette numerosi interventi in remoto da parte della Control Room di IVECO, massimizzando i tempi di disponibilità del veicolo.

IL CAMION CONNESSO AL 100%

Il nuovo, avanzato Connectivity Box integrato nell’IVECO S-WAY è un potente strumento per la connettività, nonché un vero e proprio elemento di svolta. Permette la raccolta, l’elaborazione e lo scambio di dati in tempo reale con un funzionamento

26

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Grazie alla collaborazione con Microsoft che offre un’ampia gamma di servizi modulari, la App MyIVECO consente di ottenere una consulenza professionale sui consumi di carburante e opzioni per la gestione e la manutenzione delle flotte, al fine di migliorarne ulteriormente prestazioni ed efficienza.

APP Con la MyIVECO Easy App si controllano, anche da fuori, numerose funzioni del veicolo: alle luci, all’infotaiment, al condizionatore notturno, ai finestrini laterali. Tutto a portata di App si potrebbe dire. SEDILE Con l’abbassamento dell’altezza del sedile, ma il potenziamento del cuscino si è riusciti a dare un confort maggiore anche agli “estremi” delle taglie, dai più alti ai più bassi. LITRI Più spazio per lo stivaggio, anche grazie alla nuova conformazione del tetto. Stivaggio interno di oltre 250 litri e doppio ripostiglio accessibile dall’esterno

1600 CHILOMETRI A GAS

Neanche a dirlo, il gas, e soprattutto l’LNG, sono il fulcro dell’offerta motoristica del nuovo pesante IVECO. Niente di nuovo, ben inteso, perché la catena cinematica del Costruttore torinese si è ben sviluppata in questi ultimi anni, fornendo una gamma di prodotti davvero efficiente. Il gas è ormai da molti anni la priorità, per IVECO, nella mobilità a carburanti alternativi e offre sia soluzioni CNG, ma anche LNG. L’IVECO S-WAY Natural Power continua ad essere infatti l’unico camion a LNG da 460 CV che offre un’autonomia fino a 1.600 km per le missioni a lungo raggio. Questo veicolo consente di usufruire di tutti i vantaggi del gas naturale, riducendo le emissioni di particolato del 99%, quelle di NO2 del 90% e, con l’impiego del biometano, di portare le emissioni di CO2 a rasentare lo zero, con una riduzione del 95%. La salita in cabina resta agevole, nonostante sia stata rialzata di 10 centrimetri.



RUOTE INDUSTRIALI

VOLVO TRUCKS

I-Save è la nuova catena cinematica Volvo che ha come cuore il motore D13 con TurboCompound. Un binomio che porta ad una riduzione di consumi del 7 per cento di

Luca Barassi

Turbo Compound

Il ritorno del

P

rendi un motore performante, integralo con una turbina aggiuntiva e fai gestire il tutto da un software super efficiente. Avrai così dato origine ad I-Save, l’ultima soluzione tecnologica di Volvo Trucks sviluppata per rendere ancora più efficienti, performanti e unici i propri veicoli FH. Una sigla, quella di FH, che è da molto tempo diventata sinonimo di sicurezza, confort ed economicità di esercizio, la cui gamma da alcuni mesi è completata con i propulsori LNG a ciclo Diesel. Non siamo qui oggi, però, a parlare di questo carburante. Anzi, siamo andati fino a Göteborg, in Svezia, per percorrere quasi 400 chilometri tra le verdi foreste scandinave con una gamma molto varia di truck del Costruttore locale, costituita da veicoli dotati del nuovo motore D13TC, da 460 e 500 cavalli, e altri con l’eSCR di

28

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Volvo, in modo da testarne le differenze. In totale 12 mezzi pronti a soddisfare tutte le nostre curiosità di guida.

COS’È I-SAVE

Il cuore di Volvo FH con I-Save è, come abbiamo detto, il nuovo motore D13TC, il motore per lungo raggio di

Volvo Trucks più efficiente nei consumi mai realizzato finora. È dotato di pistoni con camera di combustione a onde che migliora la combustione stessa e aumenta l’efficienza, dirigendo il calore e l’energia verso il centro dei cilindri. L’energia in eccesso nei gas di scarico viene quindi utilizzata per alimentare il


motore mediante una turbina aggiuntiva nel flusso di scarico, detta unità Turbo Compound. Il motore D13TC produce, così, fino a 300 Nm di coppia in più. Ciò significa che sarà necessaria una minor accelerazione e un minor consumo di carburante per mantenere una velocità costante nel traffico autostradale. I-Save è molto di più però perché integra meccanica a software avanzato. Infatti, altre caratteristiche di I-Save includono nuovi ponti posteriori a basso attrito, il sistema I-See aggiornato basato su mappa che analizza le pendenze da affrontare, adattandosi ad esse, e include un software di cambio marcia ottimizzato per le applicazioni a lungo raggio.

PERCHÉ 7

Il 4 per cento del risparmio promesso da Volvo è ottenuto grazie al motore, quindi a quella turbina aggiuntiva sulla quale viene convogliata l’energia in eccesso e che andrebbe dispersa. Una energia che genera una coppia maggiore direttamente scaricata sugli assali

del veicolo. C’è, però, un ulteriore 3 per cento che viene sbandierato dal Costruttore svedese e che contribuisce notevolmente a rendere più sostenibile, non solo dal punto di vista economica, l’impresa di trasporto. Da dove viene quindi generato questo ulteriore risparmio?

Partiamo dal software, un avanzato sistema in grado di gestire e ottimizzare la combustione del carburante e la distribuzione di energia sulla catena cinematica. Sempre parlando di software, però, I-Save è dotato di I-See, un innovativo sistema di guida predittiva integrato col cruise control e che sfrutta mappe sempre aggiornate residenti nel cloud. I-Cruise e I-Roll, inoltre, gestiscono le discese e le pendenze, per far sì che il motore non bruci carburante se non necessario, pur mantenendo la velocità di marcia definita dall’autista. Fondamentale, ovviamente, l’apporto del cambio. L’I-Shift AT2612F è una trasmissione automatizzata a 12, 13 o 14 rapporti con selettore di gamma, con controllo elettronico del cambio di marcia e con possibilità di selezionare i rapporti manualmente. Completano il pacchetto i nuovi differenziali, lo spegnimento del motore in folle e la pompa del servosterzo a portata variabile. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

29


IN SALITA LA VERA FORZA

Come detto, durante la due giorni svedese, abbiamo avuto a disposizione 12 FH configurati con motori da 460 e 500 cavalli, sia SCR che Turbo Compound. Il percorso, molto variegato e costituito da sali-scendi di diverso grado, da curve e rondò e da passaggi semi cittadini, aveva lo scopo di farci toccare con mano gli effetti del sistema sviluppato da Volvo per i viaggi di lungo raggio.

FOCUS

RUOTE INDUSTRIALI

VOLVO TRUCKS

IL MOTORE D13TC Il D13K500, TURBO-TC è un motore diesel a 6 cilindri in linea da 12,8 litri e 460 o 500 CV, dotato di alberi a camme in testa, quattro valvole per cilindro e iniezione common rail. L’unità turbocompound converte i gas di scarico in coppia grazie a un accoppiamento meccanico, che fornisce maggiore potenza ai regimi inferiori. Gli ingranaggi della distribuzione, posti nella parte posteriore del motore, generano meno vibrazioni e consentono l’installazione di una presa di forza posteriore. Il D13, TURBO-TC è un motore a basse emissioni in termini sia di gas di scarico, sia di livello di rumore. Per soddisfare i requisiti legali, Volvo Trucks ha sviluppato un sistema di post-trattamento che, nella marmitta, combina i sistemi DOC (catalizzatore ossidante), DPF (filtro antiparticolato), SCR (riduzione catalitica selettiva) e ASC (catalizzatore per residuo di ammoniaca). Il motore è inoltre dotato di un sistema EGR (Exhaust Gas Recirculation) con raffreddamento che riduce ulteriormente le emissioni. Grazie al sistema di post-trattamento delle emissioni, i motori Volvo offrono un’elevata efficienza e superano le normative vigenti denominate Euro 6 versione Step D.

30

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Va detto, innanzitutto, che i veicoli dotati di motore da 500 cavalli avevano, in più anche il famoso Dual Clutch, un ulteriore ausilio alla guida che permette cambi di marcia praticamente senza strappi e in grado di ottimizzare al massimo la coppia. Difficile, comunque, percepire sul volante o sul sedile, le differenze tra veicoli che partono già da livelli di confort elevatissimi. Il rumore in cabina, infatti, è praticamente inesistente per qualsiasi modello. Dove, invece, si sente molto la differenza è sulle lunghe salite, anche di percentuali non elevatissime. Qui la potenza del Turbo Compound è evidente ad occhio nudo, soprattutto viaggiando in colonna e notando come i veicoli col D13TC recuperavano velocemente terreno, senza però modificare i giri del motore e mantenendo, quindi, sotto controllo i consumi. Il bilancio, comunque, si fa a fine giornata, o a fine viaggio con la tabella dei consumi alla mano… e qui non c’è storia.


TECNOLOGIE

G

iovanni Cecconello è una vera istituzione in Petronas Lubricants. Come ha dichiarato lui stesso “Sono in Petronas da prima che la Petronas comprasse l’azienda”. Quindi stiamo parlando dei tempi di Fiat Lubrificanti. Dunque, Petronas è la sua azienda e il testing è la sua area di intervento. Abbiamo così sfruttato la sua presenza a Misano, dove Petronas è stata per il terzo anno consecutivo title sponsor del Weekend del Camionista, per farci raccontare come si arriva alla realizzazione di un prodotto con le qualità imposte dal gruppo malese.

DAL PRE SVILUPPO ALL’AFTERMARKET

Dietro alla confezione di lubrificante che troviamo in officina o dal rivenditore, c’è un percorso lunghissimo che parte dall’analisi delle esigenze del cliente, nel senso di “Costruttore”. Una sorta di setup per definire i target di cui ha bisogno il Costruttore: limiti di emissioni, vantaggi legati al consumo e tanti altri parametri su cui potrebbe influire il fluido. Un lavoro fondamentale che genera, in pratica, quella che sarà la carta d’identità del fluido. “Proprio così – ci spiega Cecconello – e, se un tempo questo lavoro veniva fatto principalmente per FIAT e per le aziende satellite, oggi l’ambito di competenza si è allargato moltissimo, avendo come clienti costruttori di tutte le marche e da tutti i Paesi del mondo”. Il manager torinese, però, dal 2010 ha, a sua volta, ampliato le proprie responsabilità in azienda andando a ricoprire un incarico estremamente delicato, quello dei rapporti con i Costruttori, in particolare quelli del gruppo CNH oltre al mondo delle due ruote. “Lo sviluppo è sempre stato il mio Focus ed ora ho la possibilità proprio di potenziare la gamma dei prodotti in funzione dei target dei Clienti e utilizzando anche nuove basi che Petronas ci mette a disposizione, come le ETRO PLUS, ovvero delle basi del gruppo 3 quindi paragonabili ai sintetici, con un alto indice di viscosità e resistenti all’ossidazione, cioè all’invecchiamento”. Petronas Lubricants però non si occupa solo

del prodotto di primo equipaggiamento, ma naturalmente rende disponibili lubrificanti in aftermarket che però ovviamente si devono attenere alle specifiche internazionali. “Anche qui però il nostro obiettivo è quello di accontentare, se così si può dire, il costruttore per aggiungere le performance desiderate. E qui a Misano abbiamo tra l’altro portato i nostri ultimi lubrificanti URANIA 5 30 e 10 30, pensati e creati soprattutto in un’ottica di riduzione del consumo di carburante”. Quando, infatti, vediamo che una Casa comunica una consistente riduzione di consumi (e quindi di TCO), parte di quella percentuale è influenzata anche dai fluidi scelti, il cui apporto può essere nell’ordine dello 0,5 per cento. Non poco.

IL FUTURO SOSTENIBILE DI PETRONAS

“Il nostro gruppo – afferma orgoglioso Giovanni Cecconello – è particolarmente attento a tutte le evoluzioni per essere sostenibile da tutti i punti di vista. A partire dalla continua ricerca di ottimizzazione del cost of ownership fino allo sviluppo di prodotti orientati alle propulsioni elettriche”. Ecco che allora da Petronas arriva un nuovo marchio, IONA, che svilupperà i fluidi per i motori elettrici e non solo. “Sì – conferma l’ingegnere – ci saranno nuovi sviluppi per queste tecnologie. Non parleremo più di lubrificanti ma di nuovi tipi di fluidi, comunque necessari ai propulsori”. L’altra frontiera dello sviluppo che, anzi, probabilmente arriverà prima del puro elettrico, è l’ibrido di prima generazione, ovvero non

FOCUS

Petronas 2.0

Una chiacchierata molto interessante con l’uomo che ha dedicato la sua vita al testing e allo sviluppo di nuovi prodotti in

Petronas di Luca Barassi

il plug-in. “Stiamo infatti lavorando ad un secondo step per questo genere di tecnologia. Ad oggi possiamo usare anche nell’ibrido gli stessi lubrificanti usati per il termico, mentre per le future generazioni di questi motori stiamo sin da ora sviluppando prodotti nuovi”.

SANTENA OMBELICO DELLA RICERCA

Il 9 marzo 2018, con un investimento di 70 milioni di dollari, Petronas ha inaugurato il Centro Ricerche e Tecnologia (Sviluppo) globale. Un impianto decisamente all’avanguardia che testimonia l’impegno costante del gruppo nel campo dell’innovazione della tecnologia dei fluidi anche grazie alla collaborazione e coprogettazione con i partner OEM. “Ad un anno dall’apertura ufficiale la parte di laboratorio è oggi pienamente attiva. Vanno ancora completate alcune celle che sono destinate alle future catene cinematiche. Si tratta, come potete immaginare, di una attività complessa, che necessita un confronto continuo anche col cliente finale che deve approvare delicate procedure e autorizzazioni sui processi di sviluppo. Inoltre, i risultati che escono da questi test devono essere chiari e soprattutto riproducibili, affinché il Costruttore li reputi affidabili”. Quindi, dopo un primo rallentamento della messa a regime dell’opera, ormai siamo vicini al traguardo. Un traguardo che, per quanto riguarda gli obiettivi di qualità ed efficienza dei prodotti Petronas è già stato raggiunto da tempo. L’allargamento del portafoglio prodotti, comunque, è una priorità per Petronas, così come quello di renderlo disponibile in modo capillare sul territorio.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

31


RUOTE COMMERCIALI

OPEL

Opel brilla con PSA

A due anni dall’ingresso nel Gruppo PSA, Opel presenta la sua nuova gamma sviluppata con le sinergie e le piattaforme del gruppo. Dangel firma le versioni 4×4. I risultati sono eccellenti di

32

Luca Barassi

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

S

tefano Virgilio, communication manager di Opel Italia, lo chiarisce subito con orgoglio: “Il 2018, ovvero l’anno successivo dell’ingresso in Groupe PSA, Opel ha fatto il miglior risultato di sempre. E la storia del marchio comincia nel 1862!”. Non è solo questo il motivo di orgoglio per il manager romano, dal momento che nell’ambito di una crescita globale a livello europeo, il mercato italiano è quello che traina di più e si attesta come terzo mercato del marchio dopo Germania e Inghilterra che sono

storicamente i due mercati “di casa” per Opel e quindi i più forti. “Va anche detto – aggiunge Virgilio – che Opel sta puntando moltissimo sui veicoli commerciali e, ancora una volta, l’Italia è quella che cresce di più, più della media europea. Infatti, se a livello europeo il segmento è cresciuto nel primo trimestre del 30 per cento, in Italia la crescita è stata del 62!”.

GAMMA TUTTA NUOVA

L’ingresso in PSA ha dato subito una importante gratificazione ad Opel, la quale


Dangel è lo storico partner del Gruppo PSA per le trasformazioni off-road.

si è vista assegnare con Combo il prestigioso premio “International Van of The Year”, insieme ai propri compagni di piattaforma, Berlingo e Partner. È proprio dal Combo che è iniziato il rinnovo della gamma in chiave PSA e che oggi si completa anche con il Vivaro e il Movano. Una gamma molto ampia e che offre un numero elevatissimo di configurazioni, oltre alle versioni 4x4 proposte dal partner del gruppo Dangel. Non a caso la presentazione dei nuovi modelli è avvenuta sulla pista fuoristrada dell’ATAC di Francoforte, dove abbiamo potuto testare Combo, Vivaro e anche Zafira 4x4 in un test off-road davvero impegnativo. La nuova gamma gode dello storico know-how e dell’affidabilità tedesca del

Opel Combo Cargo, nonostante le sue dimensioni ridotte, può caricare fino a 2 Europ pallet.

marchio Opel, con l’efficienza delle piattaforme del gruppo PSA, in particolare la EMP2 che tante soddisfazioni sta dando, soprattutto per il segmento medio, quello di Vivaro che, giunto alla sua terza serie, vedrà anche il debutto di una versione full electric nel 2020. Agli estremi del segmento il Combo, che come detto ha visto la luce della nuova versione lo scorso anno e nonostante le sue dimensioni ridotte è in grado di caricare fino a due Euro pallet, e il nuovo Movano che brilla per gli eccezionali standard di sicurezza e connettività, sicuramente tra i più avanzati del mercato anche perché arrivati per ultimi in ordine di tempo. L’altissimo numero di dispositivi tecnologici e assistenti alla guida di ultima generazione, caratterizzano comunque tutta la nuova gamma che, ancora una volta, porta sempre più vicino un veicolo commerciale moderno ad un auto di prima categoria. Lo abbiamo notato anche nel percorso fuori strada, sicuramente più adatto ad una jeep più che ad un veicolo commerciale, ma proprio nel suo essere così estremo ha messo in luce le eccezionali doti di confort di guida e affidabilità delle versioni 4x4. Ricordiamo che Dangel da anni modifica i veicoli del gruppo PSA, rendendo estremamente semplice ed efficiente il passaggio alla motricità integrale, anche grazie ad un comodo commutatore posto sul cruscotto.

COMBO PER TUTTI

Opel Combo Cargo offre un’ampia gamma di versioni, tra cui una versione standard lunga 4,40 metri, una versione XL da 4,75 metri e una spaziosa versione doppia cabina cinque posti. Il nuovo furgone compatto di Opel si distingue dalla maggior parte dei concorrenti per

CONNETTIVITÀ OPEL CONNECT Il nuovo sistema di servizi di connettività è disponibile sulle autovetture e sui veicoli commerciali a marchio Opel dall’inizio del 2019. Oltra alla chiamata d’emergenza, l’offerta di servizi di connettività include la navigazione connessa, la diagnostica del veicolo, l’assistenza in caso di furto della vettura, l’accesso remoto all’auto e funzionalità per la gestione delle flotte, oltre che Apple CarPlay e Android Auto. Entro il 2024, Opel Connect sarà disponibile sull’intera gamma di modelli Opel.

il volume di carico fino a 4,4m3, la portata fino a 934 kg e un piano di carico lungo fino a 3.440 mm, per trasportare oggetti e materiali da lavoro particolarmente ingombranti. Particolarmente ingegnosa, la distanza tra i due passaruota è sufficientemente ampia da permettere di caricare due Euro pallet. Inoltre, una funzione unica nel segmento è presente sulla nuova generazione di Opel Combo Cargo: un indicatore di sovraccarico basato su sensori che, premendo un pulsante, consente di verificare di non aver troppo peso a bordo. Per quanto riguarda le motorizzazioni Opel Combo Cargo si pone al top della categoria, con uno standard per le emissioni nocive che rispetta la normativa Euro 6D-Temp, la più aggiornata in vigore. Gli economici diesel 1.5 litri hanno livelli di potenza da 56 kW/76 CV a 96 kW/130 CV (consumo di carburante: ciclo urbano 5,1-4,1 l/100 km, ciclo extraurbano 4,4-3,8 l/100 km, ciclo misto 4,6-3,9 l/100 km, emissioni di CO2 pari a 123-104 g/km) e rispettano le norme sulle emissioni Euro 6d-TEMP. Questi motori all’avanguardia sono abbinati a cambi manuali a 5 e 6 rapporti.

Il commutatore per la trazione 4x4 è facilmente raggiungibile.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

33


RUOTE COMMERCIALI

OPEL

Un’esclusiva PSA: il Rear Vision consente la visione posteriore e degli angoli morti.

scorrevoli sono particolarmente pratiche in quanto, per la prima volta su Vivaro, si aprono automaticamente in opzione: un movimento del piede verso i sensori è tutto quello che serve quando ci si trova di fianco al veicolo. Infine, l’apertura FlexCargo sotto il sedile anteriore lato passeggero, consente di trasportare in tutta tranquillità oggetti lunghi fino a 4,02 m, nella versione lunga 5,30 m.

MOVANO, LA RIVINCITA DEL BI-TURBO VIVARO, THE BEST

Un modello, tre misure che permettono di arrivare fino a 2500 kg di capacità di carico. 4,60, 4,95 e 5,30 sono le tre lunghezze dismonibili che corrispondono alle “taglie” del nuovo Vivaro: S, M e L. L’altezza è unica, 1,90; una dimensione che permette di entrare agevolmente in molti spazi coperti, magazzini e garage. Anche per Vivaro la gamma è molto ampia e le configurazioni

FOCUS

ASSISTERE È UN MUST Numerosi i sistemi di assistenza alla guida disponibili per la prima volta su tutta la gamma e, a volte, assolutamente inediti ed esclusivi per Opel. REAR VISION Una visibilità ottimale intorno alla vettura è garantita dall’Allerta angolo cieco e dalla Telecamera posteriore che riporta tutto sollo schermo digitale installato al posto dello specchietto retrovisore. VENTO LATERALE (Movano): il Sistema di assistenza in presenza di vento laterale tiene sotto controllo il veicolo attivando l’ESP (il guidatore viene informato dal simbolo del vento sul display). FRONT COLLISION ALERT Allerta collisione, con rilevamento pedoni e Frenata automatica di emergenza LANE KEEP ASSIST Sistema per il mantenimento della corsia HILL DESCENT CONTROL Assistenza alla discesa.

Completano l’offerta, infine, il Sistema intelligente di controllo e limitazione della velocità (Intelligent Speed Control and Limiter), il Sistema per la prevenzione dei colpi di sonno (Driver Drowsiness Alert) e il Riconoscimento limiti di velocità (Speed Sign Recognition).

possono soddisfare qualsiasi richiesta. Nelle dimensioni appena citate, infatti, Vivaro è disponibile con versioni Classico, Doppia cabina per trasportare fino a sei passeggeri, Pianale Cabinato (disponibile in un secondo momento) e Life per il trasporto di più persone (per la prima volta). A bordo del nuovo Vivaro, inoltre, si vive davvero bene e il veicolo è dotato di tutti i confort possibili e immaginabili per rendere più agevole (e quindi performante) il lavoro del corriere o dell’artigiano. Nell’abitacolo, infatti, guidatore e passeggeri si sentono come su un’automobile: sistemi come lo Head up display, la telecamera posteriore con visione a 180°, l’Allerta collisione, la Frenata automatica di emergenza e il Cruise Control garantiscono una guida rilassata. Grazie alla posizione di seduta ergonomica, tutti i comandi sono visibili e facili da raggiungere per chi siede al volante. La migliore connessione, poi, è sempre garantita da sistemi di infotainment all’avanguardia. Le ampie porte posteriori e quelle laterali scorrevoli permettono di accedere facilmente al vano di carico. Le porte laterali

I van Opel assomigliano sempre più a delle autovetture, per confort e sicurezza.

Il nuovo Opel Movano è pratico, flessibile ed efficiente. La sensazione, salendo a bordo, è quella di un mezzo solido, affidabile e oggi anche altamente connesso. Forse, l’unico difetto che gli si può trovare, è che ancora ha quell’aspetto “camionistico” e ruvido dei furgoni di più vecchia concezione, non avendo ancora assorbito completamente il DNA delle nuove generazioni. Questione ancora di poco e, comunque, trattandosi di un mezzo da lavoro, può contare su qualità per questi compiti best in class. Nuovo Opel Movano è disponibile in quattro lunghezze e tre altezze, con una massa complessiva che può raggiungere le 4,5 tonnellate e 17 metri cubi di volume di carico. In totale, in fabbrica si realizzano ben 150 versioni differenti, per carrozzeria o allestimento. Numerosi sistemi e tecnologie di assistenza alla guida rendono la vita lavorativa più sicura e più piacevole. Con ben 22 vani e spazi portaoggetti c’è tantissimo spazio per tutto quello che serve ogni giorno. È poi, però nel suo BiTurbo diesel che questo veicolo trova la sua unicità. I motori generano così maggiore potenza e sviluppano una coppia più elevata. Si possono scegliere versioni a trazione anteriore o posteriore e il cambio manuale a sei rapporti o (tra breve) il cambio manuale automatizzato. Le unità da 2.3 litri rispettano i rigidi standard Euro 6d-TEMP (veicoli leggeri) o Euro VId (veicoli pesanti) e vanno da 96 kW (131 CV) a 133 kW (180 CV). Rispetto alla generazione precedente, la potenza è aumentata tra 5 e 10 cavalli, e la coppia massima tra 20 e 40 Newton metri, arrivando fino a 400 Nm per il BiTurbo top di gamma da 133 kW (180 CV).


FIAT PROFESSIONAL

RUOTE COMMERCIALI

Un genio

al lavoro

Poche settimane fa al Mirafiori Motor Village di Torino, è stato presentato il Nuovo Ducato: più funzionale e risparmioso ma soprattutto… anche elettrico! Federica Lugaresi

I di

l genio è colui che presenta una spiccata attitudine e versatilità in un’arte o in una professione – basti solo pensare a Leonardo da Vinci di cui quest’anno ricorre il 500mo anniversario della morte – ma anche chi possiede un’intelligenza straordinaria. Applichiamo questa definizione al Ducato di Fiat Professional, e troveremo un veicolo capace di sfidare e soddisfare ogni missione, pur restando “Ducato al 100%”. #GeniusAtWork appunto, è l’hashtag coniato dal Costruttore torinese per riassumerne le peculiarità. Leader in Europa per il quinto anno consecutivo, primo per vendite in 12 Paesi e modello di punta nel mondo dei veicoli ricreazionali, Ducato MY2020 si rinnova in termini di contenuti e tecnologie per consolidare la propria leadership tanto che in Fiat stimano che entro il 2023, se ne venderanno 3,7 milioni di unità.

I PILASTRI

Il boom dell’e-commerce, con un aumento dei beni da consegnare in tempi sempre più brevi, la necessità di avere un vano di carico capiente, la facilità di trasformazione, l’esigenza di un utilizzo semplice del veicolo stesso e la necessità

di propulsori più performanti ed ecologici sono i driver che hanno permesso di ottenere il nuovo Ducato. I motori, oggi tutti Euro 6D, sviluppano potenze da 120 a 180 cv e sono ancora più efficienti, ecologici, performanti e con diverse alimentazioni.

FULL ELECTRIC È la grande novità svelata quest’anno. Il primo van totalmente elettrico della Casa sarà disponibile già dal 2020 e sarà pre ordinabile prima della fine dell’anno in attesa dell’arrivo sul mercato. Fiat Professional ha dato così una svolta ancora più“green” alla sua gamma dopo due anni di progettazione e sviluppo (con i più avanzati standard qualitativi del Gruppo FCA) per ottimizzare il dimensionamento delle batterie e relativa autonomia. Anche se ancora non sono state svelate le sue caratteristiche tecniche, il nuovo Ducato elettrico ha già fatto partire una serie di progetti pilota con alcuni importanti clienti business per portare avanti la fase di sperimentazione congiunta, al fine di poter

assecondare le principali esigenze degli stessi. Verrà quindi proposto in base al maggior pacchetto energetico fruibile, proporzionandolo alla dimensione della flotta, rispettando in pieno il paradigma della www.trasportale.it  “centralità” del cliente. TRASPORTARE OGGI 35


RUOTE COMMERCIALI

FIAT PROFESSIONAL

L’intera gamma Multijet 2 è ora composta da propulsori 2,3 litri di derivazione industriale con compressore a geometria variabile, per una guida più fluida e un motore più elastico che mai fin dalle basse velocità, con conseguente riduzione dei consumi nel reale ciclo di utilizzo. Entrando nello specifico, si parte dal 2.3 Multijet 2 da 120 CV a 2750 giri con 320 Nm di coppia massima a 1400 giri, abbinato al cambio manuale, che migliora del 10% potenza e coppia rispetto al

precedente motore 2.0 litri. Il 140 CV da 3500 giri è invece il cuore della gamma, versatile ed elastico con i suoi 350 Nm di coppia (+9% rispetto al 130 Multijet) a soli 1400 giri, disponibile sia con cambio manuale sia con il nuovo cambio automatico T9 di ZF a 9 rapporti. Per i più esigenti e sensibili all’ambiente, il 160 CV a 3500 giri, eroga fino a 400 Nm a 1500 giri nella versione con cambio automatico; mentre al top di gamma troviamo il 2.3 Multijet da 180 CV a 3500 giri: 400 Nm di coppia con trasmissione manuale e 450 Nm – 12% in più rispetto al modello precedente – con il nuovo cambio automatico a nove marce che “colloca il motore a valori di best-in-class in termini di coppia nella categoria”.

Occhio sempre attento alla sostenibilità ambientale con le alimentazioni alternative: il Ducato 140 Natural Power è infatti parte di una gamma completa di veicoli commerciali a metano che vanno dalle Car Derived Vans, al Fiorino passando per il Doblò Passo Corto e Passo Lungo. Torniamo ora al nuovo cambio automatico “9speed”. Stiamo parlando di una nuova trasmissione automatica di ZF a nove rapporti che garantisce una guida piacevole e rilassata soprattutto ai corrieri che devono affrontare numerosi start & stop nelle aree urbane. È il cambio best-in-class in termini di peso e permette un utilizzo ottimizzato della coppia motrice che arriva, sulla versione 180 cavalli, alla quota record di 450 Nm. Garantisce infine grande affidabilità e durata grazie al convertitore di coppia che tampona l’assenza della tradizionale frizione. Il Ducato MY2020 col nuovo cambio T9

Alcuni particolari che caratterizzano il nuovo furgone di casa FIAT: la connettività avanzata, il rinnovo del design e le motorizzazioni, tra cui l’inedita versione elettrica prevista nel 2020.

36

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019


è stato progettato affinchè prestazioni e consumi siano ottimizzate per qualunque tipo di applicazione. Infatti, è possibile scegliere tre modalità di guida: Normal, Eco, (che fornisce una risposta di accelerazione più fluida e una strategia di cambiata per una maggiore riduzione dei consumi) e Power, che fornisce una risposta rapida di accelerazione e cambi di marcia ottimali anche in condizioni gravose. Non dimentichiamo la chicca dell’EcoPack. Si tratta di un sistema che consente di ridurre ancora di più il consumo di carburante – e di conseguenza le emissioni di CO2 – attraverso Start & Stop, l’alternatore intelligente; la pompa di alimentazione a controllo elettronico che garantisce risparmio energetico e maggiore efficienza di combustione; l’interruttore ECO switch che supporta il conducente nel risparmio di carburante.

TEST DRIVE LA NOSTRA PROVA Il van L3 H3 a passo lungo, equipaggiato con motore 4 cilindri in linea da 140 cv, cambio manuale a 6 rapporti, a trazione anteriore, è stato il veicolo con cui abbiamo effettuato il test drive. Il percorso si è snodato lungo una cinquantina di chilometri, sia sulle strette strade del centro di Torino, che su quelle extraurbane attraversando zone industriali, ma anche sulle strade in salita che scavallano la Collina di Superga. Utilissimo la Rear View Camera per le manovre in retromarcia, che spesso si devono effettuare anche solo semplicemente uscendo da un parcheggio. Maneggevole e facile alla guida, il nuovo Ducato attraversa con agilità anche le strade più tortuose e trafficate grazie al motore brillante. Unica pecca, l’importante e robusto montante (inserito nel nuovo design che conferisce il miglior coefficiente aerodinamico di sempre) che però a nostro avviso, limita la visibilità del conducente soprattutto in curva.

SI GUIDA ASSISTITI

Con l’aumento della tecnologia – sempre più evoluta – parallelamente cresce la sicurezza sia per il conducente che per gli utenti della strada. I sistemi di assistenza alla guida stanno diventando sempre più imprescindibili, vuoi per il vantaggio immediato di cui sopra, vuoi per l’aiuto che rappresentano in termini di sostenibilità economica poiché consentono di contenere i costi di manutenzione straordinaria sui veicoli, ma anche di risparmiare sul premio assicurativo. Ecco che compaiono il Blind spot assist (BSA), che utilizza sensori radar installati nel paraurti posteriore per individuare veicoli in avvicinamento invisibili al conducente se posizionati nell’angolo cieco dello specchietto retrovisore; il Rear cross path detection (RCP), che consente di evitare incidenti durante le operazioni di manovra in retromarcia; Full brake control (FBC), che in caso di un pericolo di collisione imminente, allerta il conducente e interviene autonomamente con una frenata di emergenza. Non dimentichiamo il Lane departure warning system (LDWS), che determina se il veicolo sta uscendo dalla propria corsia di marcia, anche in condizioni di scarsa visibilità; Traffic sign recognition, che utilizza la telecamera di bordo e riconosce i segnali stradali di limite di velocità consentita e sorpasso, riportandoli sul display di bordo; ma anche High beam recognition, che gestisce l’accensione e spegnimento dei fari abbaglianti durante la guida notturna riconoscendo automaticamente i veicoli nel senso di marcia opposto.

Il sensore pioggia e crepuscolare attiva i tergicristalli e ne regola la velocità in base all’intensità della precipitazione, mentre Tyre pressure monitoring system (TPMS), controlla costantemente la pressione degli pneumatici, segnalandone eventuali cali direttamente sul display di bordo.

PIÙ FUNZIONALE

Salendo a bordo si nota al primo impatto il cruscotto più funzionale, dotato di numerosi vani per allocare tutti gli oggetti necessari al lavoro quotidiano. Ma è l’infotainment di ultima generazione che la fa da padrone con il nuovo dispositivo 7” touchscreen by Mopar con ingresso USB e sintonizzatore Radio DAB e e la possibilità di impostare gli ingombri del veicolo tenendo conto anche dell’eventuale allestimento in modo da ottenere indicazioni per evitare di entrare in strade non sufficientemente larghe o passaggi ad altezza limitata. Il nuovo sistema include l’integrazione di Apple CarPlay e la compatibilità con Android AutoTM. Apple CarPlay fornisce indicazioni stradali ottimizzate a seconda delle condizioni del traffico e può essere usato per eseguire e ricevere chiamate, inviare e ricevere messaggi e ascoltare Apple Music, audiolibri e podcast restando sempre concentrati sulla strada. Ovviamente non manca il controllo vocale Siri. Il sistema è compatibile inoltre con Android AutoTM, che consente di non

uscire dall’ecosistema Android nemmeno mentre si è al volante, “proiettando” applicazioni e servizi sul display centrale. Il conducente può utilizzare Google MapsTM o Waze per ottenere indicazioni stradali e accedere con facilità a musica, contenuti multimediali e alle principali app di messaggistica.

CARICHIAMO, CARICHIAMO

Vano di carico ampio ed efficiente grazie anche alle porte apribili a tutta altezza fino a 270 gradi, e un pianale di carico ribassato per muoversi agilmente tra una fase e l’altra del lavoro. Si parla di una capacità di carico “best in class” che va dagli 8 ai 17 m3. La gamma Ducato è capace di soddisfare le esigenze di trasporto più disparate con tre differenti passi, quattro lunghezze, tre altezze e portate utili da 1.000 kg a 2.0000 kg. Svariate le configurazioni per ogni missione: Ducato trasporto Merci è disponibile in quattro configurazioni con peso totale a terra da 2.800 chilogrammi a 3.500 chilogrammi, mentre le configurazioni di Ducato Maxi sono 3, da 3500 kg a 420 kg. A queste si aggiungono le versioni Furgone Doppia Cabina e Combi, capaci di ospitare fino a 7 persone offrendo un vano di carico con lunghezza fino a 2,50 metri. In più, nel Furgone Doppia Cabina di Fiat Ducato, sfruttando lo spazio sotto i sedili posteriori, possono essere stivati oggetti lunghi fino a 3,60 metri. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

37


RUOTE COMMERCIALI

RENAULT Renault Veicoli Commerciali ha presentato in Portogallo i nuovi MASTER e TRAFIC, arrivati alla quarta generazione. I tecnici hanno lavorato sia sul design che sui propulsori, passando per connettività, sicurezza e comfort

di

oceano

sull’

Federica Lugaresi

uasi 40 anni e non sentirli. Il primo lancio del Trafic e Master è avvenuto nel 1980. Da allora oltre quattro milioni di unità vendute, e oggi, tanta voglia di rinnovamento con restyling interessanti per rispondere alle nuove esigenze dei clienti. Design imponente curato nei minimi dettagli, nuove motorizzazioni, soluzioni su misura per l’abitacolo degli operatori professionali, robustezza e comfort di guida identificano i miglioramenti degli standard della gamma dei van. Andiamo però con ordine. Per presentare i due nuovi veicoli la Casa della Losanga ha scelto il Mare, meglio, l’Oceano, di Cascais, in Portogallo, l’area più occidentale del continente. Qui la costa è uno spettacolo meraviglioso. Il poeta portoghese Luis Vaz de Camoes la descrive come “dove la terra finisce e il mare comincia” e ci ha rapito l’anima e il cuore: Oceano Atlantico da una parte e dune di sabbia dall’altra.

38

Quarantenni

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Senza dubbio è un luogo dall’energia pazzesca, dove il pensiero non può non andare ai grandi viaggi e alle grandi scoperte: le Indie, le spezie, i velieri, le onde e i tesori. Qui si racconta di Alfonso Sanches, un navigatore del posto che sarebbe arrivato in America prima di Colombo, ma al suo ritorno si sarebbe fermato a Madera, nella dimora di Colombo, dove avrebbe lasciato il diario di bordo, da cui avrebbe preso spunto il navigatore genovese per la sua rotta del 1492. Senza scomodare troppo gli esploratori del passato, andiamo a scoprire i nuovi veicoli della Losanga.

IL NUOVO MASTER

L’ammiraglia della Casa francese, si presenta con un design esterno più robusto e affermato, con la calandra verticalizzata, fari a led a forma di “C”, con una capacità illuminante pari al 50% in più delle versioni precedenti, con paraurti e parafango anteriori rinforzati. È all’interno, però, che abbiamo la sorpresa. Da oggi la vita a bordo è davvero più comoda. Innanzitutto, lo schermo del navigatore è completamente integrato nella parte centrale della plancia, indipendentemente dal sistema multimediale utilizzato (R-LINK Evolution o


Media Nav Evolution); poi il nuovo cruscotto è pieno di vani portaoggetti (10,5 litri), gli indicatori sono ridisegnati ed è presente un caricatore a induzione per smartphone. Per la pausa pranzo, è presente un tavolinetto con tanto di porta bicchiere. Sembra davvero di essere su un’auto e quasi ci si dimentica che si è a bordo di un mezzo concepito per il lavoro; ce lo ricorda l’ampio vano di carico che è stato ottimizzato per facilitare le operazioni di carico/scarico in tutte le condizioni. Ecco che quindi compaiono maniglie ergonomiche e luci all’interno (LED situati davanti alla porta scorrevole e posteriormente, in mezzo al tetto che consentono una luminosità 5 volte più potente all’interno del vano di carico).

SICUREZZA IN PRIMIS

La sicurezza è sempre stato un must per la Casa francese e il nuovo Master non smentisce la tradizione. Dotato da tempo dell’allarme di superamento della linea di carreggiata, dell’assistenza al parcheggio posteriore e della telecamera di retromarcia, oggi

il Master si arricchisce di nuovi dispositivi di assistenza alla guida per facilitare le manovre e garantire maggiore tranquillità sia all’utente della strada che ai passeggeri. Si tratta di dispositivi ormai irrinunciabili anche e soprattutto su un veicolo da lavoro: “Front Park Assist”, assistenza al parcheggio anteriore; “Rear View Assist”, assistente per il monitoraggio della visione posteriore, con un display nella parte superiore del parabrezza che assicura una visibilità posteriore ottimale a media e lunga distanza; “Blind Spot Warning”, sensore di angolo morto. Ma non finisce qui, giacché la tecnologia, ormai è una sorta di angelo custode; così c’è il “Side Wind Assist” (di serie), assistenza per la stabilizzazione in caso di vento laterale che si attiva a partire da 70km/h e permette di correggere fino al 50% della deviazione laterale del veicolo in condizioni estreme; l’“Automatic lights and wipers” (di serie), accensione automatica dei gruppi ottici e dei tergicristalli e l’“Active Emergency Braking System”, il sistema di frenata d’emergenza automatica AEBS, attivo in città e in autostrada.

TEST DRIVE LE NOSTRE PROVE L’organizzazione Renault in quel di Cascais ci ha suggerito 3 tipi di percorso di varia lunghezza, che in parte si sono ricoperti, affrontando sia brevi tratti cittadini che strade extraurbane con varia pendenza. Il primo veicolo provato è stato un Master a trazione posteriore, gemellato, 3,5 t e caricato con zavorra di 640 Kg con cui abbiamo affrontato il loop più lungo e panoramico. Motore brillante, facile da guidare, soprattutto in manovra di uscite dal parcheggio grazie alla telecamera montata posteriormente sopra il portellone. Abbiamo “sentito” il cambio un po’ lungo con prima e seconda tanto corte. Nella seconda prova ci è toccato un Trafic a trazione anteriore, 2,8 t, anch’esso zavorrato con carico di 440 Kg. Sicuramente la percezione di guida è stata più da auto che da veicolo da lavoro, sia nella conduzione, per la guida morbida ed elastica, che per il comfort. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

39


RUOTE COMMERCIALI

RENAULT

FOCUS

DOVE NASCONO I VAN Lo stabilimento Renault Sovab di Batilly (Francia) è il sito di produzione di Master dal 1980. Con un organico di circa 2.700 dipendenti, ha assunto 370 persone in 4 anni. L’attività dello stabilimento genera nel territorio un indotto con quasi 5mila posti di lavoro indiretti. L’84% dei fornitori dello stabilimento ha sede in Francia. Dal 2009 il Master viene prodotto anche nello stabilimento di Curitiba in Brasile dal 2009 (per il Sud America). Lo stabilimento Renault di Sandouville assicura la produzione di Trafic dal 2014. Nel 2019, lo stabilimento di Sandouville festeggia 55 anni di attività e 8 milioni di veicoli prodotti, tra cui il 500millesimo Trafic nel marzo del 2019.

la scelta tra 3 lunghezze e 2 altezze). Offre un’autonomia reale di 120 km, adeguata alla missione di consegna giornaliera e ad altri utilizzi professionali in ambiente urbano. Monta una batteria di nuova generazione agli ioni di litio “Z.E. 33” da 33 kWh, e un motore con potenza di 57 kW. Sempre una soluzione sur mésure. Perché, nel caso ci fosse ancora qualche dubbio, sappiate che il nuovo Master è capace di soddisfare qualunque esigenza, proponendo 350 versioni disponibili, tre altezze e quattro lunghezze, ma anche trazione anteriore e posteriore. Il vano di carico si presenta importante con una capacità che va dagli 8 ai 22 m3. Anche relativamente ai tipi di carrozzeria l’offerta è

SORPRESE SOTTO AL VESTITO

Sotto al cofano le nuove motorizzazioni più potenti e risparmiose. I propulsori tutti 2.3 DCI diventano al 100% Twin Turbo EURO 6 D-TEMP EVAP ISC, con potenze che vanno da 135 a 180 cv e coppia fino a 400 Nm che garantiscono una maggiore elasticità. La novità più interessante, però, è che i nuovi motori consentono di ridurre i consumi e di risparmiare fino a 1l/100 Km. Il problema dell’ultimo miglio (o dernier kilomètre come lo chiamano i francesi) viene risolto dalla versione elettrica del grande furgone Nuovo Master Z.E (disponibile in 6 versioni, con

40

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Volume abbondante per il Nuovo Master.

ampia: furgone, telaio doppia cabina per il trasporto di squadre in cantiere, telaio, pianale, furgone cassonato… le versioni disponibili in Italia sono più di 400! Un vero taylor made insomma che spiega il motivo per cui, nell’anno passato, il 38,5% dei Master sia stato destinato all’allestimento: dal più semplice al più articolato. Il prezzo si dovrebbe aggirare sui 25.900 euro, per la versione ICE dCi 135 E6Dt.

IL FRATELLO MINORE

Anche il nuovo Renault TRAFIC, con oltre due milioni di veicoli venduti e commercializzato in 50 Paesi, si presenta con un nuovo design esterno più dinamico, anche lui con fari a led dalla caratteristica forma di “C”. La stessa cosa può dirsi per gli interni che si presentano decisamente più armonici del modello attuale, anche se va sempre ricordato che si tratta di un mezzo da lavoro apprezzato per la sua agilità e, soprattutto, connettività. Il Trafic, infatti, sembra sempre più un ufficio mobile, dove è proprio la connettività a farla da padrona, con soluzioni multimediali decisamente performanti, come R-LINK Evolution, come Media Nav Evolution con display multi-touch (compatibile con Android Auto™ ed Apple CarPlay™), come la nuova radio 1DIN R&Go e il nuovo microfono per una maggiore qualità di comunicazione.


PROPULSORI DCI DA 2 LITRI

Il Trafic è dotato di una nuova gamma di propulsori dCi da due litri, decisamente adatti all’’utilizzo professionale cittadino. Come nel caso del fratello maggiore Master, anche il Trafic monta propulsori Euro 6d-temp EVAP ISC che consentono un risparmio di carburante sino a 0,6 l/100 km. Il turbocompressore a geometria variabile permette un aumento della potenza e della coppia rispettivamente fino a 170 cv e 380 Nm. Ovviamente sul Trafic un occhio è sempre attento alla sostenibilità ambientale anche grazie al sistema SCR. Novità anche nelle trasmissioni perché, i nuovi motori, sulle due potenze superiori, possono essere accoppiati a una trasmissione automatica a doppia frizione EDC6, che garantisce una risposta rapida al passaggio di rapporto, aumentando l’agilità nelle manovre sulle strade cittadine.

100 VERSIONI PIENE DI TECNOLOGIA

Anche sul Trafic, naturalmente, troviamo una gran massa di tecnologia utile per una guida sicura. Tra i diversi dispositivi il retrovisore interno “Wide View Mirror” che raddoppia l’angolo di visibi-

GLI ASSISTENTI ALLA GUIDA

Gli interni dei due nuovi veicoli: a sinistra il Trafic e qui sotto il Master.

lità laterale posteriore destro e il “Front and Rear Park Assist”, assistenza al parcheggio anteriore / posteriore con telecamera di retromarcia. II vano di carico è ottimizzato con un volume utile, che va da 3,2 a 8,6 m3 ed una lunghezza utile che può arrivare sino a 4,15 m. Inoltre, è caratterizzato dall’apertura delle porte posteriori a 225°, 18 anelli di ancoraggio ed altre soluzioni per fissare e facilitare il carico in tutta sicurezza. C’è solo l’imbarazzo della scelta: infatti sono oltre 100 le versioni disponibili nella gamma Italia con 2 lunghezze e con 2 altezze. Ma attenzione: per il trasporto persone, arriva il nuovo Trafic Spaceclass, alto di gamma, per i clienti professionali. Si tratta di un vero e proprio salotto mobile, con plancia moderna che può arrivare a 50 configurazioni, e allestimento fino a nove posti. Il lancio del nuovo Trafic avverrà in concomitanza con quella del Master, a un prezzo di circa 24.330 euro, anche in questo caso per la versione ICE dCi E6Dt, ovviamente l’Iva è esclusa.

Connettività e assistenza alla guida sono un must sui veicoli Renalut. Dall’alto: l’allarme di superamento della linea orizzontale, sensori di parcheggio posteriori, sensori per il contrasto del vento laterale, aiuto alla visibilità posteriore e periferica, frenata d’emergenza, allerta angolo morto, sistema di controllo stabilità elettronico.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

41


RUOTE COMMERCIALI

MAN TRUCK&BUS

Se fossero

tutti così… di

Ted Morbido

aT

OE g g g

TEST drive g g g pr o va

to

d

Cambio automatico, assistenti alla guida a profusione, finitura da supercar… il test del MAN TGE 3.140 si trasforma così in una comoda passeggiata di 180 km con il Lago Maggiore a fare da cornice

42

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

L

a verniciatura metallizzata e quel leone stilizzato sulle fiancate fanno subito capire che questo TGE non è un furgone qualsiasi. La conferma ce l’abbiamo appena prendiamo posto alla guida, non tanto per la postazione quasi automobilistica, comune ormai a tutti i van, ma per l’elevato numero di dotazioni che vi troviamo, a cominciare dal cambio automatico a 8 rapporti che promette di trasformare il nostro test in una comoda passeggiata.

IL TEST, SULLE SPONDE DEL LAGO MAGGIORE

Una prova su strada lineare per mettere alla prova dei fatti la guidabilità e, soprattutto, l’efficienza dei tanti sistemi di ausilio alla guida che il MAN TGE 3.140 monta. Partiamo dal MAN Center Milano che si trova a Rescaldina, nel Nord-Ovest della provincia milanese, a pochi chilometri da quella varesina e anche a pochi chilometri dall’autostrada dei Laghi che si congiunge con la A26 che sale fino a


FOCUS

Gravellona Toce. È proprio questa che imbocchiamo per percorrerla fino a Baveno per una settantina di chilometri; da qui, attraverso la viabilità ordinaria, quindi costeggiando il lago, scendiamo da Verbania a Sesto Calende, per circa 40 km. Qualche sosta per il servizio fotografico e poi ancora un tratto autostradale per riavvicinarci al MAN Center Milano e completare gli aspetti fotografici. Alla fine, il computer di bordo ci comunica che abbiamo percorso un totale di 187 km alla velocità media di 51 km/h con un consumo di 12,7 km/l. Doveroso però precisare che il furgone era scarico.

IN AUTOSTRADA CI LASCIAMO PORTARE…

Chi conosce il tratto terminale della Gravellona Toce, dopo Sesto Calende a

salire, sa bene che è un’autostrada caratterizzata da traffico scarso (tranne nei weekend) e da un susseguirsi di veloci curvoni, molto dolci e regolari. La situazione ideale per mettere alla prova l’”Assistente attivo al mantenimento della corsia”: a 110 km/h, nei tratti dove non abbiamo veicoli intorno, lasciamo che sia il sistema a mantenere il MAN TGE 3.140 in carreggiata. La manovra è dolce, ovviamente si deve avvicinare alla linea bianca per iniziare a impostare la curva, ma l’operazione è portata a termine sempre correttamente e mai si creano situazioni di pericolo. Dopo un po’ è il sistema stesso che ci invita a rimettere le mani sul volante (le tenevamo a pochi millimetri di distanza) e semmai la difficoltà è forzare, per esempio per un sorpasso, il volante per attraversare la corsia. In

VIAGGIARE SICURI Con tutti gli ausili alla guida, dall’ACC all’assistente al mantenimento della corsia, distrarsi è meno pericoloso (ma non è un buon motivo per verificarlo).

realtà, è sufficiente mettere la freccia e l’assistente si disattiva, diventando quindi un incentivo anche ad usare più spesso gli indicatori di direzione. Apprezzabile il segnale del sistema in funzione al centro del cruscotto: verde quando ha la situazione è sotto controllo e arancio quando c’è qualche imprevisto. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

43


FO

RUOTE COMMERCIALI

MAN TRUCK&BUS

S CU

POTENZA AUTOMATICA Il quattro cilindri di 2.0 litri con i suoi 140 cv abbinato al cambio automatico a 8 rapporti è la migliore garanzia per viaggiare senza stress.

44

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Comodissimo anche il cruise control con la regolazione della distanza dal veicolo che precede (ACC, Active Cruise Control). Magari su un’autostrada semideserta non serve a molto, se non a mantenere una velocità costante e contenere i consumi, ma in condizioni di traffico più intenso si farà certamente apprezzare. Il suo comando sul volante è molto pratico e anche intuitivo, semmai ci si deve fare l’abitudine perché le prime volte i rallentamenti improvvisi, quando si “aggancia” al veicolo che precede, possono sorprendere, ma poi ci si fa l’abitudine e anzi si apprezza questo ausilio alla guida. Per esempio, in un tratto a corsia unica per lavori, lasciamo che il MAN TGE 3.140 faccia tutto lui: regolare la velocità e la distanza sul veicolo che precede, scegliere la marcia migliore e mantenere la corsia anche in curva. Considerando l’elevato numero di incidenti dovuti a disattenzioni (soprattutto tra i conducenti di van sottoposti a numerosi stress) è una importante garanzia per l’austista e, di conseguenza, per il suo datore di lavoro. Abbiamo parlato di consumi e, per dare

qualche dato guardiamo il consumo istantaneo del computer di bordo: dai 22 km/l a 90 km/h ai 10 km/l a 130 km/h, con dei valori intermedi abbastanza interessanti come i 16 km/l a 110 km/h. La giornata è particolarmente calda, con punte (frequenti) di 35°C e quindi a malincuore rinuncio all’efficace aria condizionata per verificare i decibel all’interno: si parte da 52 db al minimo, per salire a 62 db a 50 km/h e 66 db a 80 km/h, per poi attestarsi tra i 70 db e i 72 db da 100 a 120 km/h, decisamente degli ottimi dati.

IN RIVA AL LAGO PENSIAMO ALLE FOTO

Da Verbania riprendiamo a scendere verso la “bassa” costeggiando il Lago Maggiore. L’obiettivo è verificare il TGE in azione in condizioni di traffico urbano e in passaggi poco agevoli come la viabilità sui laghi sa riservare. Nulla da invidiare quindi ai centri delle città, se non il panorama decisamente migliore. Cerchiamo delle location carine per le foto destreggiandoci tra orde di turisti e quindi a diventare protagonisti sono


il cambio automatico e i sistemi di ausilio al parcheggio, con la telecamera posteriore che svolge egregiamente il suo compito ed è di grande aiuto. Quanto al cambio è sempre pronto nello scegliere il rapporto più consono e il passaggio di marcia è appena percettibile. Per verificare le location dobbiamo uscire spesso dal vecillo e mi ritrovo, mio malgrado, a ripetere quelli che sono i gesti e le modalità d’uso di tanti corrieri. Macchina fotografica, blocchetto degli appunti, telefono, fonometro tutto trova posto nel ben articolato sistema di vani che si sviluppa attorno all’autista tra lo spazio nelle portiere, quello sopra al parabrezza e, volendo, il ripiano che si ottiene ribaltando il sedile centrale. Attraversare la cabina non è particolarmente agevole per l’ingombro della leva del cambio, ma sono difficoltà superabili, considerando anche la poca frequenza con cui questa operazione deve solitamente farsi. La leggibilità degli strumenti è ottima e intuitiva, così come le informazioni sul viaggio sfruttando anche il cluster centrale (rinunciando però al navigatore) sono complete.

FO

F

La prova è finita ma è doveroso un “walkaround” del MAN TGE 3.140 per esprimere gli ultimi giudizi. La parentela con il Volkswagen Crafter è evidente, ma la calandra MAN riesce a conferire al TGE una spiccata personalità impreziosita dai nuovi fari a led. Per inserirlo nell’articolata offerta della gamma diciamo che con il tetto alto è la versione intermedia tra quella normale e quella “super alta”, mentre il passo è quello minore tra le due opzioni, ma il più

CABINA SU MISURA La posizione di guida è perfetta e con ampie possibilità di regolazione e la dotazione di vani è proprio completa.

S CU

ED È ANCHE BELLO! US OC

CHE BELLO! La calandra MAN aggiunge fascino e aggressività al look del frontale, ulteriormente esaltata dai fari a led.

comune: 3.640 mm. Tutto questo si traduce in misure interne con un’altezza utile 2.189 mm dichiarati (che sotto i longheroni si riducono però a 1.950 cm) e una lunghezza di 4.300 mm. La larghezza del vano è di 1.882 mm che si riducono a 1.380 ai passaruota (e a 1.030 in caso di ruote gemellate, ma non è il nostro caso). Il piano di carico è a 580 mm dal terreno e la luce utile delle due porte è rispettivamente 1.490 mm per quella posteriore e 1.340 mm per quella laterale, con un’altezza per entrambe di 1.850 mm; tutte misure verificate centimetro alla mano! Infine, completa la dotazione di ganci per fissare il carico.

Un’ultima osservazione sulla driveline, dove il cambio automatico a 8 rapporti (in alternativa il manuale da 6 rapporti) era abbinato al 4 cilindri turbodiesel di 2.0 litri Euro 6 nella sua potenza intermedia, cioè 140 cv con una coppia di 340 Nm, se si ha la prospettiva di viaggiare spesso con carichi importanti si potrà anche valutare la versione da 177 cv, altrimenti questa è certamente la prima scelta. La trazione era anteriore ma la gamma TGE offre anche la versione posteriore oppure 4x4, c’è solo l’imbarazzo della scelta. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

45


RUBRICHE FUORISTRADA

LOGISTICA

Corriere per un giorno Cosa si prova a guidare uno Sprinter pieno di pacchi da recapitare in una giornata? Mercedes-Benz Van lo ha fatto provare ad alcuni giornalisti del settore

P

rovate a immaginare cosa si prova a lavorare per un corriere. Più precisamente a fare l’autista per un corriere, in termini più moderni, diciamo a fare l’uomo “dell’ultimo miglio”. Provate a immaginare cosa vuol dire fare consegne in una grande città, per esempio, Roma. Provate a immaginare la fatica, la pressione, la fretta, la necessità di portare a termine un certo numero di consegne, nonostante il caldo o magari la pioggia, nonostante il traffico, nonostante non ci siano parcheggi, nonostante il destinatario non sia reperibile, nonostante i pacchi siano tanti e siano pesanti, e grandi, e difficilmente trasportabili. Se siete riusciti a immaginare, almeno solo in parte, come ci si potrebbe sentire, e se vi interessasse provare,

46

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

contattate Mercedes Benz Van, potrebbero accontentarvi e farvi passare un giorno da corriere, fornendovi, naturalmente, anche il furgone, ovvero uno Sprinter nuovo di pacca. Insomma, in Mercedes-Benz Van potrebbero ripetere quello che qualche

PRONTI, PARTENZA... VIA! Tutto è iniziato al Centro Logistico di Mercedes a Capena, vicino Roma, dove sotto lo sguardo vigile di alcuni cronometristi, sono stati presi diversi scatoloni di un Actros e caricati sui vari Sprinter.

settimana fa è stato fatto con un gruppo di giornalisti e farvi provare sulle strade di Roma, sotto una fastidiosa quanto infida pioggerella, il duro lavoro del corriere che, però, oggi dispone di mezzi in gradi di agevolare e rendere più performante la sua giornata sulle strade.


IL CAPENA LOGISTIC CENTER Il nuovo Sprinter si innesta alla perfezione con i sistemi di gestione altamente informatizzati e con la logistica d’avanguardia utilizzati presso al Logistic Center Capena di Mercedes-Benz. Il sistema informatico di gestione degli ordini e la reperibilità europea dei ricambi, permettono di sfruttare al meglio risorse logistiche che vanno oltre i confini nazionali, mentre i moderni sistemi automatizzati e la professionalità del personale garantiscono efficienza e qualità, visto che la Stella non esternalizza la distribuzione dei propri pezzi di ricambio, per camion, auto e van. Tutto è controllato dall’interno della Casa madre e tutto

LO SPRINTER 314CDI A TRAZIONE ANTERIORE

Il veicolo scelto per la prova era il nuovo Sprinter 314cdi a trazione anteriore, con motore due litri da 114cv, cambio manuale a 6 marce e soglia di carico abbassata a 80mm. Da sottolineare proprio l’introduzione della nuova trazione anteriore attraverso la quale lo Sprinter può esprimere

è distribuito in prima persona. Il Centro Logistico italiano fa parte della rete logistica dei GSP, che gestisce l’intera catena logistica dei ricambi, dal fornitore fino ai circa seimila punti di vendita. Al mondo le sedi GSP sono 38, con 4100 addetti, 750mila pezzi in gestione che viaggiano in 160 Paesi. Solo in Europa ogni giorno muovono 230mila pezzi. E uno dei centri di eccellenza è proprio quello che ha sede a Capena, pochi chilometri a Nord di Roma, su un’area complessiva di 37mila metri quadrati, tra uffici e magazzino ricambi. L’approvvigionamento le sue potenzialità legate al principio di funzionamento, nei veicoli con carico leggero. Il peso maggiore e, quindi, la maggiore pressione sull’asse anteriore, migliorano notevolmente la trazione e, di conseguenza, le prestazioni. Ogni furgone era connesso attraverso l’app “Mercedes Pro”, che consente al gestore delle flotte o alla base logistica di monitorare e dialogare con i driver. Si tratta di una prerogativa ormai indispensabile, visto che la digitalizzazione e l’urbanizzazione sono i principali driver del profondo cambiamento nella mobilità di mezzi e persone. Grazie a un’evoluta infrastruttura IT, al collegamento in rete e a un mix di tecnologie in grado di offrire una soluzione di sistema integrale, lo Sprinter è un veicolo che può fare il protagonista nella catena della logistica e traporto dell’industria 4.0.Ricordiamo anche che la terza generazione di Sprinter, che fissa nuovi standard nel segmento Large Van, porta a bordo la connettività evoluta dell’MBUX che è in grado di offrire ad autisti e a gestori di flotte, un autentico concentrato di tecnologie innovative, sia per la sicurezza sia per la connettività.

dei ricambi avviene dai magazzini centrali europei di Germersheim e Hatten: ogni giorno arrivano, in media, al Logistic Center undici bilici con i ricambi per il reintegro scorte e due veicoli con i ricambi urgenti. Vengono scaricate in media 3mila parti di ricambio al giorno e, per ognuna di esse, viene verificata l’integrità e la qualità.

PROVE A CRONOMETRO

La prova, dunque, è partita da Capena, il grande centro logistico a Nord di Roma dove, dal cassone di un Actros, i vari “equipaggi”, ovvero coppie di giornalisti, hanno prelevato una serie che sembrava infinita di cartoni numerati di ogni grandezza, per poi caricarli sul proprio furgone in maniera più logica possibile. Dopo il primo punto di scarico in via Bona a Roma, sede di Mercedes-Benz Italia, l’arrivo è stato in via Variola, periferia est, sul Grande Raccordo Anulare, storica concessionaria dedicata ai furgoni e ai camion che riapre dopo aver subito un completo rinnovamento. Non è stata certo una prova terribile, se non per ritrovare all’interno del furgone i vari scatoloni da consegnare. Insomma, una giornata diversa e decisamente interessante ma, difficilmente, qualcuno dei partecipanti avrà deciso di lanciarsi definitivamente nel dorato mondo degli autisti dei corrieri (F.V.)

FOCUS www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

47


RUOTE

V8

V8

i primi , cinquant’anni di

Ferruccio Venturoli

E

ra il settembre del 1969 e a Francoforte sul Meno si svolgeva il più classico dei Saloni, lo IAA. Nello stand di Scania era esposto qualcosa di molto interessante, ma anche di molto discutibile: il nuovo motore V8 da 350CV. Interessante come oggetto, ma anche per quello che rappresentava, il motore Diesel più potente mai prodotto per equipaggiare un camion. Discutibile perché, come avviene in questi casi, il mondo

48

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Il nuovo motore esposto al Salone di Francoforte del ’69, sullo sfondo il nuovo veicolo destinato ad ospitarlo, l’LB140.

del trasporto si era diviso in due, pro e contro il “mostro” dato che “a cosa sarebbe servita tutta quella potenza?”. Nonostante questo scetticismo, il motore Scania V8 diventò presto una sorta di sogno per molti camionisti. Passo dopo passo la potenza è costantemente aumentata fino ad arrivare ai 730 CV dell’ultima Serie S. Questa è la storia di un propulsore entrato nella leggenda che, proprio quest’anno, doppia la boa dei sui primi cinquant’anni.

LA RICERCA DI MAGGIORE POTENZA

All’inizio degli anni ‘60 in Scania si decise che i 220 – 260 CV del motore 11 litri non erano più sufficienti sulle lunghe distanze. Bengt Gadefelt, il leggendario responsabile della progettazione dei motori Diesel di Scania tra gli anni ‘60 e ‘80 aveva previsto la necessità di sviluppare motori per veicoli industriali capaci di soddisfare la crescente richiesta di maggiore potenza, in particolare per il


Il rivoluzionario

propulsore a 8 cilindri fu presentato nel 1969 al Salone di Francoforte. Da allora è passato mezzo secolo di idee, di progettazione e di sviluppo che hanno fatto del propulsore iniziale il capostipite di un vero mito nel mondo del trasporto

trasporto di legname e carichi pesanti sul lungo raggio. Nei primi anni ‘60, i motori a sei cilindri in linea da 8 e 11 litri di Scania raggiungevano i 250 CV, una potenza sufficiente per i lunghi tragitti dell’epoca. Tuttavia, gli ingegneri di Scania (allora, ancora Scania-Vabis), rendendosi conto che questa potenza non sarebbe stata più sufficiente in un vicino futuro, decisero di dare uno scossone al mercato. Gadefelt, famoso per l’abitudine di sporgersi sulle scrivanie dei progettisti per evidenziare con arguzia determinati dettagli, fu incaricato di guidare il progetto di sviluppo di un nuovo e più potente motore, una decisione che Scania prese nel 1962. “Ci rendemmo conto che per ottenere una ‘guidabilità’ ideale – ha raccontato negli anni successivi Gadefelt – ci servivano circa 350 cavalli. Questo significava circa 100 cavalli in più degli altri nostri motori”. Uno Scania LB140 con rimorchio; l’LB fu il primo camion a montare il nuovo motore a 8 cilindri. Siamo nel 1970.

170MILA MOTORI V8 DA 14 LITRI

La domanda di motori per camion più potenti coincideva opportunamente con la tendenza verso mezzi con cabina avanzata al posto della cabina arretrata, che aveva dominato il trasporto pesante nel periodo post-bellico. Ma c’era un problema: come far stare un motore più grande, da otto cilindri in linea, sotto una cabina avanzata? Il progetto ideato da Gadefelt e dai suoi colleghi prevedeva un propulsore potente ma molto compatto: un V8 a 90 gradi, con una cilindrata di 14,2 litri. Questo tipo di propulsore aveva tutte le caratteristiche che gli ingegneri di Scania stavano cercando: ottima trattività ai bassi regimi, pochi cambi di marcia richiesti, surplus di potenza sufficiente lungo tutto l’arco di utilizzo del motore. Il primo modello ad essere equipaggiato con il nuovo motore, l’lb140, conquistò rapidamente un notevole consenso, soprattutto tra i padroncini. I clienti apprezzavano l’aspetto del motore, con i

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

49


RUOTE

V8 caratteristici coperchi delle valvole a “V” sulle teste dei singoli cilindri, ed erano entusiasti dei 350 cavalli di potenza abbinati a una coppia che invitava all’uso dei bassi regimi. E ovviamente c’era il tipico suono, quel rombo destinato a diventare una delle caratteristiche più apprezzate del V8. Da allora Scania ha costruito in totale più di 170mila motori V8 da 14 litri, facendone di gran lunga il propulsore più venduto nel segmento ad alta potenza.

La primissima immagine del prototipo del V8, in una fotografia del 1964.

Un LB141: i 350 CV rappresentavano davvero il massimo che un autista potesse sognare: in quegli anni le potenze,anche nei camion che facevano le rotte internazionali, non superavano i 250 CV.

diminuirono l’usura, il consumo e il livello della rumorosità ed erano necessari meno cambi di marcia. Per supportare l’introduzione di questa filosofia fu creato lo slogan “Drive on green! – Guida sul verde!”, Si trattava dell’uso dei codici colorati sul contagiri, dove una banda verde indicava il range di giri più economico.

INTERCOOLER CON EDC ED EURO 1 LA FILOSOFIA DEI BASSI GIRI MOTORE

Otto anni più tardi, nel 1977, la potenza fu portata a 375 CV con una maggiore potenza ai bassi regimi. Si ponevano le basi per la filosofia Scania dei bassi giri motore che avrebbe caratterizzato lo sviluppo

50

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

dei propulsori svedesi per anni. Le caratteristiche del V8 cambiarono senza, però, compromettere il rendimento o diminuire la potenza. La filosofia dei bassi giri motore portava anche altri vantaggi: visto che il motore operava a una velocità inferiore

Nel 1982 si introdusse un altro tassello che fece storia: l’intercooler. Fu immessa sul mercato la nuova motorizzazione da 420 CV a 1900 giri/min che, con una coppia di 1725 Nm a 1250 giri/min, permetteva un minore consumo di carburante. Cinque anni dopo un’altra novità, l’EDC, il controllo elettronico dell’iniezione; nel

Da sinistra Bengt Gadefelt ideatore e progettista del V8 da 14,2 litri, il primo V8 da 16 litri, del 2000 e l’ultimo, quello attuale, da 16,4 litri.


1987 con il lancio della gamma Serie 3, venivano tre nuove varianti del V8, con il top di potenza da 470 CV e con EDC. Alla fine degli anni ‘80 il futuro del V8 era a rischio, perché Scania stava lavorando su una delle più importanti riprogettazioni della cabina mai effettuata, che sarebbe poi diventata la serie 4, lanciata nel 1995. Di colpo, con tutte le difficoltà del dover inserire nel progetto un blocco motore V8, questa non sembrava più essere una scelta ovvia. Le discussioni e le riunioni in Azienda non furono poche, visto che c’era chi propendeva per un nuovo 6 cilindri in linea ma alla fine prevalse la volontà di mantenere il V8. Intanto, si era nei primi anni ’90, la questione ambientale iniziava a prendere piede e, nel ’91, in occasione del centenario della Casa, veniva introdotta una gamma completa di veicoli Euro1.

Il V8 Scania montato su un LB140. Si tratta della prima foto ufficiale fornita dalla Casa, siamo nel 1969, il Salone di Francoforte si è appena concluso.

e 5, perciò a metà degli anni ‘90, Scania si preparava per un ulteriore balzo tecnologico ovvero lo sviluppo di un V8 completamente nuovo in sostituzione del 14 litri. Con l’avvento del nuovo millennio, dunque, la “leggenda” originale veniva rimpiazzata dal V8 16 litri decisamente più potente e dotato di una potenza

Un trattore LB141 con semirimorchio fotografato in Italia, nei pressi di Trento. Con questo camion, Italscandia, l’allora importatore Scania in Italia, aprì il mercato del nostro Paese alla Casa svedese.

DA 14 A 16 LITRI

La nuova gamma di motori includeva due nuovi motori V8: un 450 CV (331 kW) a controllo meccanico ed un 500 CV (368 kW) con controllo elettronico dell’iniezione. Il livello di coppia ruppe la barriera dei 2000 Nm richiedendo l’introduzione di una gamma di cambi più forti. La normativa sulle emissioni e i requisiti ambientali diventavano sempre più stringenti con l’arrivo degli standard Euro 3, 4

nominale tra 480 e 580 CV a 1.900 giri/ min e fino a 2.700 Nm di coppia – più del doppio dell’originale V8 del 1969. Nel 2004 fu la volta della Serie R: nella versione 16 litri 8V disponeva di 500 e 580 CV con delle coppie rispettivamente di 2400 e 2700 Nm. A maggio del 2006, apparve il “mostro”, il nuovo motore da 620 CV con 8 cilindri a V: il motore, all’epoca, più potente in assoluto, destinato però a cedere presto lo scettro.

Nel 2010 Scania fece un ulteriore e importante, passo avanti con l’introduzione del motore da 16 litri, con la cilindrata aumentata 15,6 a 16,4 litri, dotato di un nuovo blocco cilindri in cgi ( ghisa a grafite compatta), più leggero ma più robusto. E poi il “record”, ancora una volta il motore per impieghi stradali all’epoca più potente al mondo: un V8 da 730 CV con una coppia massima di 3.500 Nm. Con l’R 730, era nata una nuova leggenda.

NUOVI STANDARD NEI CONSUMI

Negli anni seguenti, lo sviluppo di motori e cabine è continuato a ritmo intenso. In occasione dell’introduzione dei suoi nuovi veicoli Streamline a marzo 2013, Scania ha presentato anche la gamma Euro 6 di seconda generazione, inclusi i motori V8 da 520, 580 e 730 CV. In linea con le crescenti esigenze di salvaguardia ambientale, la Casa svedese ha continuato a sviluppare motori in grado di essere alimentati da carburanti rinnovabili. Ogni camion V8 prodotto dal 2015 può funzionare con biodiesel-hvo inoltre l’azienda offre anche diverse alternative per il biodiesel fame. In coincidenza con il suo 125° anniversario, nel 2016, Scania ha presentato una gamma di camion nuova di zecca. Si è trattato del più grande lancio di prodotti nella storia dell’azienda che è stato il risultato di dieci anni di sviluppo per un investimento di oltre 20 miliardi di corone svedesi (2 miliardi di euro). Nell’agosto del 2017 Scania ha introdotto una nuova generazione di motori V8 Euro 6 che rappresentano un nuovo standard nel consumo di carburante. I motori, disponibili a 520, 580 e 650 cavalli di potenza, possono ridurre il consumo di carburante dal 7 al 10% per i clienti con veicoli che hanno pesi combinati più elevati di rimorchi e camion, velocità medie più elevate o entrambi. La nuova generazione di motori è la risposta di Scania alla crescente tendenza nel settore dei trasporti verso autocarri più pesanti e più lunghi. I nuovi motori 520, 580 e 650 si uniscono a quello da 730 cavalli per offrire le massime prestazioni. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

51


UPS

Dal

LOGISITICA

vulcano al furgone

L’e-commerce esplode e offre nuove opportunità di mercato alle piccole e piccolissime aziende che, anche senza GDO, possono spedire direttamente in Italia e nel mondo.

di

Anna Francesca Mannai

I

n Italia e nel mondo, l’e-commerce cresce e crescerà ancora con una media di 1 o 2 punti percentuali all’anno (3% per l’Italia). Il 95% dei consumatori globali connessi a Internet ha già compiuto almeno un acquisto online, il settore eGrocery (largo consumo online) ha guadagnato 70 miliardi di dollari negli ultimi due anni. Tutto questo rappresenta una nuova sfida per il settore trasporto e logistica del retail e accorciare le distanze con servizi mirati ed efficienti può essere un volano di crescita per l’export delle eccellenze italiane, come il vino.

Secondo l’ultimo “Nielsen Connected Commerce Report” i settori trainanti delle vendite online sono stati e sono i viaggi, i libri e la musica, la moda, i prodotti di bellezza e l’elettronica. Queste sono le tipiche categorie del primo acquisto in rete ma, nella misura in cui si consolidano familiarità, abitudine e fiducia, il ventaglio di tipologie di prodotti si amplia. Tra i settori in crescita, nel mondo, (+6% nel 2018) c’è quello del vino, uno dei prodotti simbolo del made in Italy di qualità, che di certo non si può copiare e nemmeno imitare. Si tratta di un mondo complesso, dalle mille sfaccettature, ma possiamo dire in generale che al suo interno stia vivendo una stagione di rinnovamento e di grande crescita qualitativa fatta anche di piccole e piccolissime realtà.

IL CASO DEI VINI DELL’ETNA

Prendiamo, ad esempio, il territorio etneo dove, da una decina d’anni o poco più, un manipolo di produttori illuminati ha avviato un percorso di sviluppo e

52

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

valorizzazione dei vitigni autoctoni. Oggi abbiamo un centinaio di piccole cantine e due denominazioni certificate, l’Etna DOC e l’Etna Bianco Superiore DOC. In meno di sei anni la vendita di Etna Doc è triplicata. Molte di queste etichette non passano nella grande distribuzione, partono dalle pendici del vulcano e raggiungono direttamente le case, i ristoranti o le enoteche attraverso i corrieri. Per capire meglio la logistica di questi piccoli e preziosissimi colli abbiamo visitato alcune aziende vinicole etnee che sono servite o stanno per essere servite da UPS con il partner siciliano Randazzo.


In questo territorio, infatti, è evidente lo sforzo del corriere per raccogliere più cantine possibile e, quindi, ottimizzare i carichi sulla singola categoria merceologica.

COME NASCE LA VENDITA ONLINE DEL VINO?

“La vendita attraverso l’e-commerce, negli ultimi anni, per noi è cresciuta in maniera esponenziale – ci ha confermato Francesco Raciti, uno dei titolari dell’azienda Gambino Vini, cliente UPS – Il traino inizialmente è stato l’enoturismo: era chi veniva a visitarci che una volta tornato a casa poi continuava ad acquistare a distanza”. Questo è ancora un input importante che si è sviluppato nel territorio etneo grazie a iniziative come Etna Wine Lab che organizza tour guidati delle cantine sul vulcano. “Nel tempo, però, abbiamo iniziato a ricevere ordini online anche da chi ci aveva conosciuto con il passaparola, gli amici e i conoscenti dei turisti che ci avevano visitato” ha proseguito Raciti. Un volume di vendite che ha reso necessario strutturare il servizio di spedizione in modo più organico, spedire all’estero non è così semplice con tutte le normative legate all’export e alle dogane.

IL CORRIERE CHE NON TI ASPETTI

Solitamente, si prepara il pacco e si chiama il corriere che dopo un po’ viene a ritirarlo e lo porta dove lo deve portare, punto. Nel caso specifico del settore vinicolo, visto il trend di crescita, UPS fornisce un servizio di consulenza specializzato e basato su una stretta collaborazione con il cliente. C’è una “Guida UPS per spedizioni internazionali di bevande alcoliche” che riassume tutti i servizi e le tecnologie a disposizione degli operatori del settore, ma il supporto dei consulenti UPS è fatto quasi “su misura”. Insomma, non si tratta solo di fredda tecnologia, per quanto abbiamo potuto vedere.

“UPS può essere di supporto anche per il piccolo produttore che non è organizzato a livello distributivo, ai rifornimenti del canale Horeca o ad altre spedizioni di piccola entità, come le campionature” ci ha spiegato Lotta Vikman, Retail Segment Marketing Manager di UPS, ricordando poi che “I mercati esteri sono un punto di sbocco naturale per la creatività italiana in bottiglia. Gli Stati Uniti sono in testa alla lista dei Paesi importatori con il 25%, seguono il Regno Unito (15%) e la Germania (14%). I primi 10 Paesi nella classifica (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Canada, Svizzera, Giappone, Svezia, Francia, Paesi Bassi, Danimarca) rappresentano il 79% del fatturato totale delle esportazioni di vino italiano imbottigliato”.

PROCEDURE SEMPLIFICATE E TRACCIABILITÀ

“Per non perdere tutte queste importanti opportunità, abbiamo sviluppato appositamente per produttori, enoteche, agriturismi e negozi gourmet italiani una specifica soluzione di spedizione vino business-toconsumer. – ha proseguito Vikman – Il nuovo servizio offre ai nostri clienti maggiori opportunità di cogliere i vantaggi di questo segmento chiave del mercato retail

del vino, offrendo ai consumatori scelta e comodità”. Una volta ricevuto l’ordine, il gestionale UPS WorldShip consente al produttore di semplificare la conformità commerciale della spedizione e migliorare l’esperienza di consegna, le procedure sono più snelle e il pacco è tracciabile. Tra i servizi dedicati, c’è anche una specifica assicurazione “Customized Declared Value” (valore dichiarato personalizzato) che protegge le spedizioni che contengono vino e alcolici fino a coprire l’intero valore al dettaglio della merce. Sono incluse le perdite associate a rottura e a problemi di temperatura, come la pressione sul tappo di sughero e le infiltrazioni.

L’IMPORTANZA DELL’IMBALLAGGIO

UPS spedisce esclusivamente bevande che hanno un contenuto alcolico inferiore al 70% in volume, in contenitori di massimo 5 litri. “Tra i nostri servizi, abbiamo anche imballi specifici per garantire l’integrità del prodotto – puntualizza la manager della multinazionale – Per tutte le destinazioni, garantiamo un packaging certificato e sicuro, studiato appositamente per il trasporto delle bottiglie di vino (da 1, fino a 12 bottiglie per i vini fermi e da 1 a 6 bottiglie per vini frizzanti), ordinabile attraverso il nostro call center. Esiste inoltre la possibilità di far certificare il proprio packaging attraverso lo UPS Packaging Test Lab, o di utilizzare fornitori di packaging certificati da UPS. Gli imballaggi sono riciclabili e riutilizzabili, e sono stati sottoposti a test rigorosi (certificati ISO 22248)”. Una volta preparati la documentazione e l’imballaggio – allora sì – le bottiglie di vino sono pronte per essere caricate sul furgone e cominciare il viaggio verso la tavola. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

53


EVENTI

OVERLAND

Arrivo in

Arena

di

Federica Lugaresi

D

opo 9 mesi di viaggio, 45.000 km percorsi nel continente Africano e numerose difficoltà, la squadra di Beppe e Filippo Tenti con la carovana di Overland è rientrata a Verona, al cospetto dell’Arena in Piazza Bra. La giornata soleggiata e la temperatura infuocata hanno accolto i veicoli con ancora addosso la sabbia arancione del deserto, anche se sarebbe meglio dire dei deserti, visto che hanno guidato attraverso Marocco, Mauritania, Senegal, Gambia, Nuova Guinea, Gana, Togo, Benin, Sierra Leone, Liberia e Nigeria. Un’avventura che ha arricchito di colori e culture tutti i partecipanti (Vigili del Fuoco, Carabinieri e Paracadutisti in pensione del regimento “Tuscania”) capitanati da Filippo e Beppe. “Ci siamo divertiti – ha dichiarato l’instancabile Filippo Tenti – ma ora stiamo già preparando la prossima spedizione”.

54

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

Si è appena conclusa la 20ª edizione di Overland, la spedizione che ha attraversato l’Africa con Scania e Volkswagen Veicoli Commerciali IL COCKTAIL DI VEICOLI

Strade complicate, terreni aspri e paesi difficili sono stato lo scenario per i veicoli che hanno supportato Overland. 4 mezzi Volkswagen Veicoli Commerciali, in particolare un Amarok 3.0 V6 TDI 4MOTION, un Caravelle 2.0TDI 4M0TION, un Transporter Kombi Rockton 2.0TDI 4MOTION e un Crafter 2.0TDI 4MOTION, hanno varcato ogni tipo di terreno e superato ostacoli, talvolta ardui e impegnativi, grazie soprattutto alla trazione 4MOTION ed ai sistemi di assistenza alla guida di cui sono dotati. “I nostri veicoli trasportano persone e cose e con questa partecipazione ci siamo esposti ancora una volta dimostrando che sono affidabili e pronti ad affrontare le situazioni più complesse. Abbiamo fornito anche mezzi sottoposti a doppio sforzo, in quanto avevano già partecipato alla spedizione indiana” ha spiegato Luca Bedin Brand Manager di Volkswagen Veicoli Commerciali.

“Oltre alla trazione 4MOTION, prerogativa della gamma Volkswagen Veicoli Commerciali, che ha consentito ai mezzi del Marchio di affrontare percorsi talvolta proibitivi, garantendo motricità e stabilità alla carovana, in questa edizione si è rivelato vincente il mix di veicoli che con le loro diverse Uomini e mezzi protagonisti di Overland 20. Da sinistra: Beppe Tenti, Franco Fenoglio, Luca Bedin e Filippo Tenti.


SU RAI1 Venerdì 26 Luglio 2019 su RAI1 è tornato Overland, l’avventura più amata della televisione dal 1995 a oggi. Giunta alla 20a stagione, torna in Africa con 8 puntate in seconda serata. Partendo dall’Italia, transita via terra tra le insidie delle Nazioni nella zona occidentale dell’Africa subsahariana quali Senegal, Guinea, Sierra Leone, Costa d’Avorio, Nigeria. Raccontando per immagini il tormentato presente di territori difficili ma dalla bellezza unica al mondo, densi di storia, cultura e umanità.

caratteristiche e peculiarità sono riusciti a soddisfare a tutto tondo le svariate esigenze della spedizione” ha continuato Bedin. “Questo è il terzo anno consecutivo che i nostri mezzi sono i protagonisti della spedizione. Siamo fieri di questa lunga partnership che sta riscuotendo un gran successo”. Indispensabile alla carovana arancione anche uno Scania XT B 6x4 HZ da 410 CV con cabina G e allestimento sviluppato da Austeras Trade. Un veicolo dal design robusto, sia dal punto di vista estetico che delle funzionalità. “Siamo molto orgogliosi di aver partecipato alla ventesima edizione di Overland, una spedizione che ha visto i nostri mezzi impegnati nell’affrontare sfide estremamente complesse”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato

di Italscania. “Il veicolo Scania XT, come si vedrà nel corso delle puntate (che andranno in onda su Rai1 a partire da martedì 16 luglio, per 8 puntate in seconda serata N.d.R.), ha dato prova di grande affidabilità e robustezza durante tutto il percorso, dimostrando ancora una volta di essere la soluzione ideale per i clienti che si trovano ad operano negli ambienti più gravosi e che hanno quindi maggiori necessità in termini di efficienza, produttività e affidabilità. Con l’introduzione della gamma XT, Scania ha infatti ridefinito gli standard di eccellenza nel settore delle costruzioni, con l’obiettivo chiaro di conquistare una posizione di primaria

Ecco una sequenza di momenti dell’avventuroso viaggio nell’Africa nord occidentale che testimoniano le eccezionali prestazioni dei veicoli coinvolti.

importanza anche in questo settore”. Non dimentichiamo che anche il Service svolge un ruolo molto importante in spedizioni di questo genere: per entrambe le Case l’assistenza è stata ottima! www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

55


ALIS

Dalle navi ibride ai patti sindacali Evento romano di ALIS, l’associazione guidata da Guido Grimaldi, per parlare di futuro pulito del trasporto, di ambiente in generale, ma anche della firma di un importante

protocollo d’intesa

EVENTI

sulle Relazioni Industriali

“L

a risposta del mondo dei trasporti all’inquinamento può arrivare dall’incremento di quelli via mare e ferro, grazie all’intermodalità tra navi e treni. È così, infatti, che si sono già tolti dalle strade, in un solo anno, oltre 1,5 milioni di camion. Un risultato pari a 40 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate sull’intera rete stradale, con un abbattimento di oltre 1,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 nell’aria”. Lo ha affermato Guido Grimaldi, presidente di ALIS a Roma, nel corso di “Mobilità a impatto zero: il futuro è green”, alla presenza di diverse delegazioni di studenti degli Istituti tecnici associati ad ALIS e, tra gli altri, del vicepremier Matteo Salvini. Le 1.400 aziende associate ad Alis insieme ai 152mila lavoratori diretti e indiretti “stanno contribuendo da tempo a produrre risultati concreti in termini di sostenibilità ambientale

con una riduzione di emissioni di CO2 fino al 70% rispetto al tutto-strada e raggiungendo obiettivi ambiziosi”, ha spiegato Grimaldi, sottolineando che lo scopo principale dell’associazione è “quello della riduzione ulteriore delle emissioni di CO2 e, a partire dal 2020, saremo in grado di abbatterle ulteriormente soprattutto grazie allo sviluppo di nuove tecnologie”.

NAVI IBRIDE ALIMENTATE A LITIO

Una di queste innovazioni tecnologiche è quella delle mega batterie a litio installate sulle navi, grazie alle quali “porteremo zero emissioni in porto, rispettando così le comunità portuali e mantenendo pulite le città”, ha aggiunto Grimaldi, spiegando che per ricaricarle si utilizzano picchi di potenza del moto ondoso e che si tratta di interventi “che aumenteranno le performance dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. A partire da maggio

L’evento romano è stata anche l’inattesa occasione per annunciare che ALIS aveva sottoscritto con le Segreterie Confederali Nazionali di CGIL, CISL, UIL, un “Protocollo d’Intesa sulle Relazioni Industriali”. Con l’accordo, ALIS, riconoscendo il ruolo delle parti sociali e imprenditoriali per lo sviluppo del settore aderisce integralmente al sistema di relazioni sindacali CGIL, CISL e riconosce la centralità del CCN e l’importanza della contrattazione di secondo livello, da sviluppare e implementare in coerenza con le previsioni dei contratti collettivi nazionali. ALIS ha anche confermato la propria volontà di aderire, sottoscrivendolo, al CCNL Spedizione, Autotrasporto, Merci e Logistica, sottoscritto da FILT CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI. La sottoscrizione del Protocollo d’Intesa sulle Relazioni Industriali comporterà l’estensione delle regole del sistema sindacale confederale alle oltre 1.400 imprese che aderiscono ad ALIS e agli oltre 152mila lavoratori da esse impiegati, garantendo uniformità di trattamenti contrattuali, regole comuni e maggiori tutele all’interno 56filiera TRASPORTARE della produttiva. OGGI  agosto/settembre 2019

FOCUS

IL PROTOCOLLO D’INTESA SULE RELAZIONI INDUSTRIALI

2020 il nostro cluster riceverà 12 gigantesche navi ibride alimentate a litio e in grado di garantire zero emissioni in porto grazie alla modalità ‘eco’ - ha continuato Grimaldi - I loro garage saranno in grado di imbarcare 520 camion, circa il doppio della capacità delle attuali navi ibride impiegate nel Mediterraneo. Per Alis, la sfida importante che deve affrontare il Paese – ha concluso il presidente dell’Associazione - è quella di fare della mobilità sostenibile il motore del cambiamento delle nostre aziende”.

UN SETTORE AD ALTA RILEVANZA STRATEGICA

Che il settore della mobilità sostenibile sia sempre di più “ad alta rilevanza strategica” lo ha confermato l’amministratore delegato di Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), Domenico Arcuri, citando studi internazionali secondo i quali le esternalità negative del trasporto “non green” costano il 4% del Pil di tutto il mondo. “Ecco anche perché – ha detto - quella a favore della sostenibilità e contro l’inquinamento è una battaglia che il settore dei trasporti ha intrapreso da tempo e che sta cominciando a portare i primi risultati”. A mostrarsi soddisfatto è stato anche Matteo Salvini, secondo il quale, il mondo dei trasporti “guarda avanti, investe sulla tutela dell’ambiente e risparmia CO2. Sono orgoglioso che ci siano aziende italiane così all’avanguardia”. All’evento hanno partecipato anche esponenti del mondo ambientalista e scientifico, come l’astronauta Umberto Guidoni, secondo il quale un forte apporto alla sostenibilità “può arrivare anche dal mare visto che questo tipo di trasporto è importante perché riesce a spostare tonnellate di merci e per questo bisognerebbe ottimizzarlo e incrementarlo”. F.V.


EUROPEAN TRUCK FESTIVAL 2019

L’European Truck Festival ha traslocato alla fiera di Montichiari, trasformandosi in un connubio tra expo e festa. Il 29 e il 30 giugno scorso, dunque, anno zero della nuova manifestazione

EVENTI

EVENTI

Si cambia! di Gabriele Bolognini

D

FOCUS

opo un avvio in sordina sabato 29, vuoi per il caldo torrido che ha investito tutta la regione, vuoi per la nuova location, al polo fieristico di Montichiari, finalmente è partita la sesta edizione dell’European Truck Festival. L’evento, organizzato da “Rinocustom”, nuova realtà dedicata al mondo del truck tuning, ideata e fondata da Ventura Rino Acito, noto imprenditore campano del settore, si presentava quest’anno, per la prima volta in assoluto, in una doppia veste. Infatti, oltre al classico raduno di camion, realizzato in una vasta area open, un intero capannone del Centro Fiere di Montichiari era dedicato ad un’expo di veicoli nuovi, ricambi, accessori e servizi. Tra gli espositori principali citiamo: le concessionarie locali di MAN Truck & Bus, Volvo Trucks e Scania; i rivenditori e produttori di accessori Truck Point e Erophones, la stessa Rinocustom; la Italeri con la sua produzione di modellini di camion; e poi, Brebemi, Camion Supermarket, FAI e Walter Service.

ANNO ZERO PER LA SESTA EDIZIONE

Anche l’anticipo di data non ha contribuito ad una “partenza a tutto gas”. Infatti, rispetto le altre edizioni che hanno avuto luogo nel mese di settembre, durante il periodo scelto per la nuova manifestazione, si svolgevano contemporaneamente più raduni sparsi per l’Italia e concentrati soprattutto nel nord. Tuttavia, dal sabato pomeriggio è aumentato l’afflusso di camion e piano piano l’evento è partito con tutto il suo classico fricandeau di musica a tutto volume, colori sgargianti, acciai scintillanti, motori rombanti, odori e sapori unici provenienti dallo lo Street Foof Fest, evento nell’evento. Di fronte ai vari grill dove veniva arrostito di tutto dai polipetti alle salamelle, dagli hamburger di carne di mucca agli hamburger di cavallo, dalle patatine fritte tagliate a bastoncini a quelle a spirale, una serie di biergarten con tanto di panche, tavoloni e ombrelloni, davano la possibilità di gustare, comodi e all’ombra, le varie prelibatezze. Di certo questo non è un raduno per vegani!

L’ORGANIZZATORE RINO ACITO “Sono molto soddisfatto di questo ETF. Abbiamo realizzato una nuova idea, quella di affiancare al raduno, che anche quest’anno ha visto la partecipazione di tanti bei camion provenienti sia dall’Italia che dall’estero, un padiglione espositivo al coperto – commenta Rino – Tuttavia, rispetto le scorse edizioni abbiamo registrato un calo di presenze, dovuto soprattutto al caldo. Questo lo possiamo considerare un anno zero relativamente alla nuova formula ed alla nuova location. Da questa prima esperienza abbiamo imparato tanto. Per il prossimo anno abbiamo già in mente altre idee per migliorare e rendere sempre più unica questa manifestazione”.

IL PROGRAMMA

Oltre alla temperatura esterna, che in alcuni momenti ha toccato punte di 41°, a scaldare gli animi dei partecipanti ci ha pensato una delle esibizioni da sempre tra le più acclamate dell’ETF: il truck wash. Fortunatamente abbondanti birre gelate hanno aiutato i presenti a rinfrescare le gole arse e a rendere la festa sempre più allegra. Per combattere il caldo un gruppo di simpatici camionisti francesi ha organizzato una piscina gonfiabile nella quale hanno soggiornato tutto il tempo con figli e compagne. Molte le presenze italiane, provenienti dal nord al sud della penisola, ma anche quelle straniere: cechi e francesi soprattutto. Poi, come ogni anno, il team dei Diavoli Rossi si è esibito, in un’apposita area transennata, in forsennati drift, regalando emozioni e divertimento al pubblico. Un paio di club di collezionisti di musclecar americane anni ‘60/’70 ha partecipato alla manifestazione con le proprie scintillanti vetture e pick-up contribuendo notevolmente al clima di festa. Infine la domenica, una giuria composta da giornalisti di settore, presieduta da Carlo Otto Brambilla, direttore delle testate Trasporto Commerciale e Camion Supermarket, ha premiato i camion più belli partecipanti al raduno. Tra questi i primi tre: lo Scania serie S spinto dal mitico V8 in versione 650 CV, il rosso “Huracan” dei F.lli D’Angelo, come “Best in show” tra i veicoli iscritti al raduno; lo Scania serie R 520 V8 azzurrro della ceca Servis ADS come veicolo customizzato più bello ed elegante; il DAF XF, sempre della ceca Servis ADS, come veicolo customizzato proveniente da più lontano. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

57


PROFESSIONE

CAMIONISTA

BRASILE

Odisséia

brasileira In cabina con Caetano, su una delle rotte più dure del Brasile: da Rio de Janeiro al confine con la Bolivia. Cinquemila chilometri su asfalto, terra, fango e sulle chiatte fluviali del Rio delle Amazzoni

Testo e foto di Fergus J. Flaherty

A

nche per chi lo conosce bene è davvero difficile descrivere il Brasile. Per quanto è grande, per quante cose diverse vi si trovano, per quante etnie e racchiude, per quante bellezze e luoghi straordinari può offrire. Ma è difficile descrivere anche quanto sia duro,

58

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

quanto sia pericoloso attraversarlo, specialmente alla guida di un camion. Accanto a panorami maestosi, accanto a ecosistemi unici al mondo, ci sono strade indegne di questo nome, ci sono i lunghi giorni in cabina, c’è la solitudine, c’è la malavita, c’è la povertà.

Abbiamo voluto vivere un viaggio, quasi un’Odissea, da una parte all’altra del Brasile, da Rio De Janeiro, la “Città Meravigliosa”, fino a Epitaciôlandia, cittadina sperduta del Nord, nel piccolo stato di Acre, una sottile striscia di terra stretta tra l’Amazzonia, la Bolivia, e il


Perù; un viaggio di quasi 5mila chilometri e sette giorni. Riportarne la cronaca è impossibile, così ci limitiamo a riportare qualche storia, qualche scambio di battute strappate a Caetano.

LA TRANSPORTADORA JOLIVAN

Ad aiutarci, nella nostra impresa è stata la Trasportadora Jolivan, una delle più grandi aziende del Paese che ci ha messo “a disposizione”, uno dei suoi “caminhoneiros”, Caetano Almeida, quarantanove anni, venti dei quali passati su queste strade. Caetano, una moglie e tre figli che non vede quasi mai, quando sale a bordo del suo trattore Scania

R420, con semirimorchio di 17 metri carico di manufatti plastici, è già in giro da un mese e, nella migliore delle ipotesi, non sarà a casa prima di una ventina di giorni. “Il problema non sta in quanti giorni si sta in giro – dice l’autista – ma per quanto tempo non vedi la tua famiglia. La nostalgia, la mancanza degli affetti e i problemi che si creano in famiglia sono le cose che più mi fanno pesare questo lavoro. Il resto – continua – ha poca importanza, l’esperienza di vent’anni mi mette al riparo delle sorprese che su queste strade non mancano di certo”. Dunque, lo Scania muove da Rio verso l’interno, prima tappa, Belo Horizonte, nello stato del Minas Gerais.

In alcuni tratti, soprattutto all’inizio del viaggio, lo stato delle strade è accettabile; improvvisamente, però, passano dall’asfalto alla terra battuta per poi tornare all’asfalto nei pressi di qualche città.

Quando si entra nella Foresta Amazzonica, si entra in una natura incredibile; anche se l’asfalto viene rifatto spesso, la foresta lo “divora” letteralmente.

LA FAMIGERATA BR_40

La strada è la famigerata BR_40 che, dopo alcuni tratti di buon asfalto, piomba in una situazione allarmante. “Ci sono dei rettilinei lunghissimi dove ci si spinge fino a 80 all’ora – riprende Caetano – che finiscono, però, con curve secche, quasi ad angolo retto, che si vedono solo all’ultimo momento e che non sono segnalate; se non conosci la strada rischi di ammazzarti: affronti una curva e te li trovi ribaltati in mezzo alla strada…, poi le buche, enormi, profonde; i tratti di terra battuta che si alternano a quelli di asfalto. Quando piove, la strada si trasforma in un pantano, se entri in una buca piena d’acqua, non ne esci. Caetano deve attraversare due dei più grandi ecosistemi del mondo: il Pantanal del Mato Grosso (la più grande zona umida del mondo) e la Foresta Amazzonica (la più grande foresta equatoriale del Pianeta, circa 7milioni di chilometri quadrati), dovrà salire su traghetti e chiatte per evitare le strade-non strade nella foresta e risparmiare un paio di giorni di viaggio.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

59


PROFESSIONE

CAMIONISTA

“Uno dei grandi rischi: può capitare che dietro una curva a gomito ci sia un camion di traverso. “Molti colleghi – dice Caetano – rischiano troppo”.

BRASILE

CARNE, FAGIOLI E BANDITI

Caetano Almeida, è uno dei migliori autisti della Jolivan, forse la più grande azienda di trasporti del Paese. Da vent’anni frequenta le strade che attraversano il Brasile.

Non vedere la propria moglie, i propri figli per due mesi è la cosa più triste di questo mestiere. La nostra unica consolazione sono i telefonini…

Il nostro amico, nonostante tutto è spinto da una grande passione, senza la quale un viaggio del genere risulterebbe davvero impossibile. Gli unici momenti di relax sono quando, all’imbrunire, parcheggiato vicino ad altri camion, scambia due chiacchiere con i colleghi, anche loro stanchi e lontani da casa da giorni. È proprio in uno spiazzo di terra battuta, che i racconti escono dalla bocca e dal cuore, di Caetano e dei suoi colleghi. Davanti a un piatto di carne e fagioli: “questa è la dieta del camionista – dice – il primo ristorante lo incontreremo solo a Rio Branco, tra due giorni…”. La notte, in queste aree di sosta non può essere presa alla leggera; uno dei colleghi

La notte, davanti a un piatto di carne secca e fagioli, i “caminhoneiros” possono rilassarsi e, allora, dal profondo del cuore arriva la nostalgia di casa, la solitudine.

60

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

resterà sveglio per evitare di incappare in una delle grandi piaghe di questo Paese, la criminalità. “Qui – dice Felipe, che sta portando un carico di mobili a Rio Branco – abbiamo ogni tipo di bandito: ci sono quelli organizzati in bande, che sono dei professionisti e che, se possono, non ti fanno del male ma ti rubano tutto, carico, camion e effetti personali. Poi c’è la microcriminalità, ragazzini di 12, 13 anni, spesso armati e pericolosissimi. Te li trovi in cabina ti puntano una pistola in faccia e prendono quello che hai lì: soldi, il telefonino: una volta hanno voluto le mie scarpe. Spesso agiscono di notte, ti tagliano il telone e portano via quello che capita, senza neanche guardare”.

LA SOLITUDINE DEL CAMINHONEIRO

La criminalità non è l’unica piaga di questo posto, visto lo stato di grande povertà, la prostituzione impera un po’ dovunque. “Purtroppo – dice ancora Caetano – lungo la strada incontri continuamente ragazze, spesso addirittura bambine, che ti propongono sesso e quasi sempre portano con loro la tragedia dell’Aids”. Ma i discorsi inevitabilmente cadono su quello che sembra essere il vero tormentone dei camionisti brasiliani: la solitudine. “Non vedere la propria moglie, i propri figli per due mesi – continua – è la cosa più triste di questo mestiere. La nostra unica consolazione sono i telefonini… spendiamo un sacco di soldi in telefonate, ma è l’unica cosa che possiamo fare”. Dopo 4mila chilometri, dopo aver attraversato sei Stati e tre macroregioni, Centroeste, Sudeste e Norte, entriamo nell’Amazzonia.


Qui abbiamo ogni tipo di bandito: ci sono quelli organizzati in bande, che sono dei professionisti e che, se possono, non ti fanno del male ma ti rubano tutto, carico, camion e effetti personali.

IL TRAGITTO SUL FIUME

Una gran parte del tragitto tra Rondonia e Acre deve essere fatta sul fiume, sulle vecchie chiatte che percorrono i grandi bacini amazzonici, il Rio delle Amazzoni e qualcuno dei suoi diecimila affluenti. Un’operazione che, anche se ci si è abituati, è comunque considerata rischiosa, viste le condizioni dei natanti, troppo spesso vecchi e malconci. Caetano si imbarca insieme con altri camion e alcune vetture; l’imbarcazione è carica all’inverosimile e non è davvero un’esperienza

La chiatta sovraccarica sta per attraccare, una volta sbarcati il nostro viaggio sarà quasi al termine; per fare poco meno di cinquemila chilometri abbiamo impiegato sette giorni esatti.

piacevole. Nonostante tutto, però, mentre la chiatta scivola lentamente sulle acque limacciose del Rio delle Amazzoni non si può non ammirare lo scenario magico, selvaggio e irreale che si apre sulle due sponde. Foresta fittissima, nella quale è possibile trovare di tutto, tutte le piante, tutti gli animali, la vita e la morte cosi vicine tra loro. La foresta è un corpo che vive, che cresce, che tutto divora. Di tanto in tanto, dalla foresta si alza un po’ di fumo, è il disboscamento che avanza, ma che non reggerà molto, presto verrà rimangiato dalla foresta. Una settimana esatta dopo essere partito da Rio de Janeiro, il camion entra nello stato di Acre. L’Odissea è al termine. Un giorno di riposo poi, con un nuovo carico, Caetano riprenderà il suo cammino. Lo Scania R420 della Trasportadora Jolivan, il veicolo che, tutte le settimane svolge un lavoro che sembra una vera odissea. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

61


Legalogistica

a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri

Per il presente intervento abbiamo ritenuto opportuno prendere spunto dall’interessante Workshop “Zero Gradi” organizzato, nel mese di giugno presso Villa Jucker in Legnano, da TForma e da molti altri protagonisti della cold chain.

La dura legge del freddo Il sistema HACCP definisce, invece, tutte le disposizioni in materia d’igiene sanitaria che i trasportatori di derrate alimentari devono osservare per preservare la salubrità del prodotto. Deriva dal Reg. CE 852/2004, facente parte del Pacchetto Igiene, recepito in Italia attraverso il DLgs 193/2007. In particolare, il trasportatore, sia che svolga l’attività in proprio sia che la svolga in conto terzi, dovrà munirsi di un In merito ai rinnovi, la Circolare prevede manuale HACCP, o piano che il primo vada eseguito presso l’Esperto di autocontrollo, che può Autorizzato entro 6 anni dalla data essere redatto solo dopo di costruzione del mezzo, il secondo entro aver frequentato un coril 9° anno, il terzo entro il 12°, con possibilità so di formazione abilidi mantenimento della classe solo se già tato secondo la direttiva Europea 2005/36/CE, di tipo normale “N” (IN-FNA-FNAX) mentre il recepita dallo stato italiamezzo sarà declassato a tipo normale no con Dlgs 206/2007. Il “N” qualora la classificazione precedente manuale dovrà poi essefosse di tipo rinforzato “R” (FRC-FRCX-IR). re continuamente aggiorAl quindicesimo anno di età la prova nato al fine di garantire, e dimostrare, una costante non sarà più di competenza dell’Esperto, tutela della sicurezza dema di un Centro Prove autorizzato. gli alimenti trasportati. A conclusione di questo brevissimo sunto normativo preme evidenziare l’importanza che le innovazioni tecnologiche applicabili ai mezzi di trasporto rivestiranno sempre più all’interno della Cold Chain. Grazie ad esse, infatti, si potrà garantire sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. in modo sempre più preciso il costante Inoltre, lo Studio può offrire consulenza alle piccole, controllo della temperatura e registrare medie e grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, tempestivamente le eventuali variaziodei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. ni, sia per poter intervenire immediataInoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione mente a salvaguardia dei prodotti, sia di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, per avere la certezza del momento in cui individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella la Catena si è spezzata, anche ai fini di eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte. difesa in un eventuale contenzioso.

Molteplici prescrizioni normative gravano sui trasportatori che operano nel trasporto degli alimenti, ma le principali norme a cui tali soggetti devono fare riferimento per assicurare il rispetto dei diritti (e della salute) dei consumatori e per evitare di incorrere in pesanti sanzioni, si rinvengono nell’accordo ATP (Accord Transport Perissable) e nel sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Il primo, varato a Ginevra nel 1970, stabilisce i criteri e le regole da attuare per eseguire i trasporti di merce deperibile e specifica i requisiti che i veicoli refrigerati devono possedere per svolgere tale attività. Per essere in regola con tale normativa, il trasportatore dovrà essere sempre in possesso dell’Attestazione ATP del veicolo, rilasciata dal Ministero dei Trasporti. L’appendice 4 dell’allegato 1 dell’accordo prevede che tutti i mezzi di trasporto speciali, inoltre, debbano riportare la sigla di riconoscimento (es.: IN, IR, FNA, etc.) e sotto la sigla la data (mese ed anno) di scadenza dell’attestato A.T.P.

Le condizioni operative per il rilascio di tale attestato da parte degli Esperti, peraltro, sono state recentemente riordinate dalla Circolare - 02/08/2018 - Prot. n. 18911 del Ministero, la quale ha specificato che gli stessi possono provvedere al rinnovo delle attrezzature isotermiche secondo il puntuale prospetto in essa riportato.

I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie. In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’utilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019 62 INFO Per maggiori informazioni e richieste di consulenze legali: www.pmeg.it


di Marco Moshi – Amministratore Delegato Labchain srl

A distanza di due mesi dall’evento Zero Gradi, approfondiamo questo strumento anche per lo specifico comparto All’inizio di luglio è stata presentata la nuova applicazione di Bofrost, sviluppata da EY, per la gestione della propria catena del freddo tramite l’utilizzo di dati registrati su blockchain. I dati registrati possono adesso essere letti dai consumatori finali tramite il proprio smartphone, conoscendo così l’intera filiera del prodotto acquistato. La gestione della logistica a temperatura controllata, così come delle supply chain in generale, è infatti uno dei casi d’uso principali per la blockchain. Tramite questo strumento si può infatti oggi certificare il mantenimento della temperatura dei prodotti entro un intervallo di temperatura specificato e costantemente monitorato. Per poter conseguire una catena del freddo ininterrotta è necessario poter monitorare continuativamente tutte le attività di produzione, stoccaggio e distribuzione refrigerate, così come il corretto funzionamento delle attrezzature utilizzate nei dati processi. Per poter certificare la validità dei dati registrati è però necessario l’utilizzo di un sistema che ne garantisca la trasparenza, l’immutabilità e di manipolazione. L’utilizzo della blockchain nelle catene di approvvigionamento permette appunto di ottenere questi risultati, migliorando la trasparenza, la tracciabilità, la fiducia tra le parti coinvolte e – perché no - ridurre i costi amministrativi.

I vantaggi

Una supply chain su blockchain può aiutare i partecipanti a registrare i dati dei prodotti quali l’origine, il

prezzo, la qualità, le certificazioni. Tramite l’utilizzo di “oracoli” (rilevatori collegati ad internet ed alla blockchain), la blockchain può certificare gli spostamenti delle merci, la temperatura a cui vengono trasportate, dare certezza della data di consegna e di accettazione della merce riducendo la litigiosità tra le parti coinvolte. L’implementazione di blockchain nella supply chain può inoltre migliorare la gestione del magazzino e l’efficienza della logistica, evitando lo stoccaggio eccessivo di prodotti e ottenendo una riduzione degli sprechi.

manomettere i dati registrati sulla blockchain; ■■ rafforzamento

della sicurezza dei consumatori, tramite la verifica dell’intervallo di temperatura specificato e delle date di produzione e distribuzione dei prodotti;

■■ aumento

della visibilità del brand, mediante la pubblicizzazione della tecnologia e lo sviluppo di applicazioni che permettano il controllo della catena distributiva da parte dei clienti finali;

■■ riduzione

della litigiosità tra attori e miglioramento nei pagamenti, sempre grazie all’impossibilità di manomettere i dati registrati sulla blockchain.

CryptoLogistica

La blockchain e la catena del freddo

I player

I benefici dell’applicazione della tecnologia blockchain alla catena del freddo possono così essere riassunti: ■■ miglioramento

della tracciabilità delle merci, per mezzo della registrazione automatica del dato che permette di verificare istantaneamente la posizione dei prodotti; della trasparenza e prevenzione delle frodi, grazie all’inalterabilità e l’impossibilità di

La strada della supply chain su blockchain è stata intrapresa non solo da Bofrost, ma anche da diversi altri brand mondiali della distribuzione. IBM ha infatti realizzato una piattaforma assieme ad undici società alimentari, tra le quali Walmart, per utilizzare la tecnologia blockchain al fine di monitorare gli spostamenti e l’immagazzinaggio di merci deperibili, per individuare in modo rapido e preciso le inefficienze della filiera alimentare e proteggere quindi meglio i clienti finali da eventuali rischi. Pur essendo la tecnologia blockchain agli inizi, sono già presenti ed operative diverse applicazioni di livello enterprise. Per gli operatori la sfida è quella di recepire prima degli altri la trasformazione tecnologica in atto e muoversi da capofila nel miglioramento dell’efficienza della propria catena del freddo.

■■ aumento

INFO Per maggiori informazioni su Labchain, potete visitare il sito http://labchain.it

Labchain srl progetta e realizza soluzioni blockchain per il B2B.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

63


NE Z A TE R R B R ITO R I A L E IAN ZA - L ODI

Accordo siglato È stato costituito l’Osservatorio

La firma dell’accordo con al centro Claudio Fraconti, Presidente della FAI Territoriale di Milano. Alla sua destra Marco Colombo e Riccardo Bettio rispettivamente Segretario e Consigliere provinciale FAI Milano. Alla sua sinistra: Emanuele Barosselli, Segretario Regionale Filt-Cigl Lombardia, Mario Lovergine, Segretario Regionale Fit-Cisl Lombardia e Luigi Galante, Segretario Regionale Uiltrasporti.

FAI di Milano – Monza e Brianza – Lodi – Pavia e i Sindacati dei Lavoratori

interessanti opportunità, dovute alle innovazioni tecnologiche, alla concorrenza sempre più marcata, alla crescita esponenziale del fenomeno e-commerce, richiedono un diverso e innovativo approccio nel sistema dei rapporti fra azienda e dipendenti.

territoriale dei Trasporti e della Logistica tra la

a cura della

D

Redazione

opo un confronto durato alcuni mesi, in cui si sono susseguiti numerosi incontri con le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori lombarde, la FAI territoriale milanese per parte delle imprese del settore, la FIT Cisl, la FILT Cgil e la UILtrasporti come rappresentanti dei lavoratori, hanno costituito un Osservatorio Territoriale permanente dei Trasporti e della Logistica. L’organismo avrà il compito di affrontare e cercare le possibili soluzioni ai problemi sociali, organizzativi ed economici del settore, promuovendo i valori della sicurezza, della legalità e della salute nei luoghi di lavoro. Per il perseguimento di tali obiettivi l’Osservatorio definirà e implementerà un sistema di relazioni industriali, partendo dai rapporti già consolidati e sviluppati nel tempo tra le organizzazioni sindacali e la Fai di Milano, dando attuazione a quanto previsto dal Contratto collettivo di settore in termini di relazioni e riconoscimenti reciproci fra le parti datoriali e sindacali. L’esigenza nasce anche dal particolare momento storico in cui si trovano ad operare le imprese del comparto autotrasporto – logistica: le nuove sfide, che diventano anche

64

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2019

LE ALTRE INIZIATIVE

Oltre alle “normali” attività di relazioni industriali, l’Osservatorio promuoverà anche iniziative pubbliche, quali convegni e seminari su tematiche specifiche del settore; si proporrà quale interlocutore con le istituzioni ed autorità del territorio, nonché con gli enti scolastici ed università. In tale contesto, verrà posta particolare attenzione allo sviluppo delle nuove tecnologie che vengono sempre più applicate nei settori del trasporto e della logistica, con particolare attenzione alle implicazioni che le stesse avranno sui lavoratori e, in generale, sull’organizzazione del lavoro. Nell’ambito dell’Osservatorio opererà un’ap­ posita commissione con l’obiettivo di accertare la situazione delle imprese relativamente alle normative contrattuali specifiche del settore, con particolare riguardo ai temi della discontinuità, della forfetizzazione dei compensi per il lavoro straordinario e delle indennità di trasferta, degli accordi di secondo livello legati alla produttività e al welfare. Un’ulteriore e importante finalità dell’organismo sarà la gestione delle conflittualità che vengono a crearsi tra imprese e dipendenti. A tale scopo opererà un collegio di conciliazione sindacale che, in ottemperanza a quanto già previsto dal Contratto Collettivo Nazionale, si occuperà

delle controversie tra aziende e lavoratori, anche al fine di limitare l’ingerenza nel settore di soggetti diversi dalle parti sociali firmatarie del CCNL.

L’OBIETTIVO

La FAI di Milano ritiene che l’Osservatorio debba, in via prioritaria, lavorare alla creazione di un Protocollo di Legalità nel settore, da sottoscrivere unitamente alle parti sindacali, con l’intervento e l’avallo della Prefettura, coinvolgendo le forze dell’ordine, l’Ispettorato del Lavoro, l’ufficio territoriale della motorizzazione, tutti gli enti ed autorità – in sostanza – che devono garantire il controllo del rispetto delle norme, verificare e sanzionare le situazioni di illegalità diffusa nel settore, a tutela delle imprese che invece operano nel rispetto delle regole. È questo, senza alcun dubbio, il principale obiettivo che la Federazione storicamente persegue: obiettivo che oggi più che in passato riveste importanza fondamentale, in un settore che vede la presenza sempre più massiccia di concorrenza sleale, soprattutto straniera, con marcati fenomeni di elusione o, ancor peggio, evasione delle norme non più tollerabili, in quanto vanno a minare la sicurezza sociale e della circolazione.

CONTATTI E INFORMAZIONI Milano, viale Bacchiglione, 16 Tel 02 55210970 Mail: info@faimilano.it Presidente: Claudio Fraconti Segretario: Marco Colombo IAL ASS OR DI M I L O C I A Z I O N E TE R R IT A - L O AN O - M O NZ A B R I A NZ

E

FAI informazione

ZI O CIA ON ASS O O - M N M I LA


Anno 5 - agosto/settembre 2019 - n. 33

IVECO CUSTOMER CENTER La Control Room presso il CNH Industrial Village è il centro di controllo di tutti i veicoli IVECO

SPECIALE PNEUMATICI

EMERGENZA MECCANICI

TRASPORTARE OGGI ON AIR



NOTIZIARIO Hella

DKV

Il network supera le 8000 stazioni in Italia

Nuova

DKV Euro Service, leader per l’approvvigionamento in viaggio senza contanti e per il pagamento dei pedaggi in tutt’Europa, continua con successo il percorso di espansione e diversificazione del proprio network per il rifornimento carburante. Solo in Italia l’azienda ha oggi più di 8.000 stazioni di servizio, questo traguardo rende indubbiamente DKV CARD la carta carburante multibrand più diffusa ed accettata del Paese. Di questi 8.000 punti, oltre 1.500 impianti sono Pompe Bianche, stazioni completamente automatizzate o della Grande Distribuzione che costituiscono il “network Low Cost” di DKV, in cui è possibile risparmiare fino a 20 centesimi / litro. I punti di accettazione DKV sono distribuiti in modo capillare in tutte le regioni d’Italia coprendo quasi interamente il circuito autostradale (95% degli impianti) e sono in costante aumento anche nei “centri urbani” dove coprono il 40% delle stazioni. “Il 2019 è sicuramente un periodo di traguardi per DKV Euro Service, che quest’anno raggiunge i 40 anni di attività in Italia e 8.000 stazioni di rifornimento nel nostro Paese” ha dichiarato Marco Berardelli, Managing Director di DKV Euro Service Italia – “la nostra CARD è indubbiamente quella multimarca più diffusa e accettata d’Italia e d’Europa, con oltre 80.000 punti nel continente. Il nostro impegno è quello di rendere ancora più capillare la rete ed incrementare la quota delle stazioni urbane, low cost e che erogano carburanti alternativi, per essere ancora più vicini alle esigenze di tutti i nostri clienti”.

nomina

Il Dr. Alberto Serra ha assunto l’incarico di General Manager di HELLA Spa succedendo a Claudio Barbieri che ha deciso di perseguire un altro percorso professionale. La società sviluppa e produce prodotti illuminotecnici ed elettronici per l’industria automobilistica e dispone di una delle più vaste organizzazioni commerciali per la fornitura di ricambi per veicoli, accessori e servizi di diagnosi e assistenza a livello europeo. “Alberto è la scelta perfetta in un momento di forte cambiamento all’interno del Gruppo HELLA” ha detto Ismael Carmena Leon Presidente di HELLA Spa e Direttore della regione Western Europe. “Grazie alla sua capacità di gestire i cambiamenti e alla sua esperienza nel mondo HELLA, Alberto sarà sicuramente in grado di affrontare le sfide interne ed esterne del settore Automotive Aftermarket. Un ringraziamento particolare a Claudio Barbieri per il suo eccellente operato di questi anni che ha portato HELLA Spa in una posizione autorevole nel panorama dell’Aftermarket Italiano”. “Sono onorato di questo incarico che intendo svolgere con il massimo impegno personale e professionale” ha affermato il neo Direttore Generale Serra.

FEDERPNEUS

Il corretto gonfiaggio aumenta il risparmio di CO2 Il controllo della pressione degli pneumatici può far risparmiare mediamente ad ogni automobilista 83 euro all’anno e può far diminuire le emissioni di CO2 di 120 kg. Questi dati emergono da uno studio di Federpneus, l’associazione nazionale dei rivenditori specialisti di pneumatici. Se si calcola una percorrenza media annuale di circa 15.000 km, con un consumo medio di un litro per 12 km si arriva ad un consumo totale in un anno di 1.250 litri di benzina. Secondo un documento ufficiale della Commissione Europea, una pressione troppo bassa degli pneumatici provoca una maggiore resistenza al rotolamento che si traduce in un maggior consumo di carburante che può arrivare fino al 4%. In un anno, quindi, il maggior consumo di carburante per automobilista che circola con pneumatici sgonfi può arrivare a 50 litri. Dal momento che ogni litro di benzina consumato porta ad un’emissione di 2,4 kg di CO2, il maggior consumo di 50 litri di benzina si traduce anche in maggiori emissioni di 120 kg di CO2 in un anno. Sia la maggiore spesa che l’aumento delle emissioni di CO2 sono quindi evitabili grazie al controllo della pressione degli pneumatici. www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

3


NOTIZIARIO Onnicar-Gruau

TRASPORTO REFRIGERATO

Cambio

Opteon XL per ridurre le emissioni di CO2

ai vertici

The Chemours Company (Chemours) (NYSE: CC), un’azienda chimica globale e leader di mercato per i prodotti fluorurati ha annunciato che Carrier Transicold Europe, situata a Rueil-Malmaison in Francia sta collaborando con Chemours per selezionare e adottare un refrigerante idrofluoroolefina (HFO) a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP) Opteon™ XL in sostituzione dell’R-452A per il trasporto refrigerato nel 2021. Nell’ambito del regolamento F-Gas, i refrigeranti HFO Opteon™ XL sono soluzioni a lungo termine che hanno il più basso GWP per il trasporto refrigerato in grado di ridurre fino all’85% le emissioni di CO2 rispetto all’R-452A. La collaborazione con Chemours nella scelta di un refrigerante Opteon™ XL segna l’impegno di Carrier Transicold Europe a fornire ai clienti un refrigerante che abbia l’equilibrio ottimale tra ridotto impatto ambientale, consumo energetico, prestazioni, sicurezza e longevità. “Con il regolamento F-Gas che incita il settore HVACR a dirigersi verso soluzioni più rispettose dell’ambiente, è fondamentale fornire delle opzioni con un GWP inferiore ai costruttori di tutto il mondo” ha affermato Diego Boeri, vice president di Chemours Fluorochemicals. I refrigeranti HFO a basso GWP Opteon™ sono una gamma di refrigeranti sostenibili e versatili che soddisfano le esigenze a lungo termine dei mercati della refrigerazione, della climatizzazione, delle pompe di calore e dei chiller. Sono stati sviluppati per aiutare a soddisfare le normative sempre più severe a livello globale, mantenendo o migliorando le prestazioni rispetto ai prodotti che sostituiscono, oltre a incoraggiare le scelte di refrigeranti e il design di attrezzature più sostenibili al fine di ridurre l’impronta carbonica.

Dallo scorso marzo Dario Bianchi è succeduto a Laura Francone e ha assunto la carica di Direttore Generale dello specialista nella progettazione e produzione di allestimenti e trasformazioni di veicoli commerciali che, da marzo 2017, fa parte del Gruppo francese Gruau. Bianchi entra in Onnicar nel 2011 come ingegnere automobilistico, ricoprendo vari ruoli in azienda, dal reparto tecnico all’area commerciale, e assumendo, negli anni, la qualifica di Vicedirettore e a partire dal 22 marzo scorso quella di Direttore Generale, subentrando alla fondatrice della società Laura Francone. “Sono onorato di questa nuova sfida che ho accettato con entusiasmo e senza alcuna riserva”, ha affermato Dario Bianchi. “Negli ultimi mesi abbiamo lavorato fianco a fianco con Laura Francone per l’attuazione del piano strategico “Projet 2022” firmato con Gruau dopo l’acquisizione della nostra società da parte del Gruppo di Laval avvenuta nel 2017. Onnicar diventerà ambasciatore del marchio Gruau in Italia con la creazione di Gruau Italia e uno dei primi progetti che ci vedrà protagonisti è quello degli allestimenti per il trasporto isotermico o refrigerato su veicoli commerciali, che in parte abbiamo iniziato a presentare allo scorso Transpotec”. Dopo un 2018 molto positivo che ha chiuso con un fatturato pari a 280 milioni di Euro per il Gruppo Gruau, di cui 14 generati da Onnicar, e la conferma di importanti contratti per grandi clienti, per l’anno in corso è prevista un’ulteriore crescita di fatturato (la previsione è di 290€ MIO) e l’internazionalizzazione del gruppo con un incremento delle esportazioni dal 25 al 40% entro il 2022.

KOEGEL

Ricevuto l’“Axia Best Managed Companies Award” È stato conferito a Kögel Trailer GmbH l’”Axia Best Managed Companies Award”, il premio e marchio di qualità dall’azienda di auditing e consulenza Deloitte, dalla WirtschaftsWoche e dalla Bundesverband der Deutschen Industrie e. V. (BDI) per le medie imprese dall’eccellente gestione aziendale. “Siamo molto orgogliosi di questo premio, perché conferma che la strada seguita da Kögel è quella giusta e rafforza il nostro proposito di continuare ad andare dritti per questa strada”, ha affermato Thomas Eschey, amministratore delegato della Kögel Trailer GmbH. “Come tutte le aziende che hanno ricevuto il premio, anche Kögel è caratterizzata da un management esemplare, che unisce in maniera unica lungimiranza strategica con capacità innovativa, una cultura dirigenziale sostenibile e una buona gestione aziendale. In

4

TRASPORTARE OGGI

tal modo contribuisce a garantire il futuro economico della Germania e allo stesso tempo costituisce un modello per le altre aziende”, ha sottolineato Lutz Meyer, partner e direttore del programma per le medie imprese di Deloitte.

agosto/settembre 2019


FRA-BER

Anche sul veicolo il cambio stagione con lo spray sanitizzante

RINO TRUCK CUSTOM

Per viaggiare e/o lavorare bene è assolutamente necessario essere immersi in un ambiente “sano”, capace di proteggere dal caldo (e dal freddo) ma non soltanto… Per essere certi, infatti, che l’impianto di condizionamento ci regali solo aria climatizzata e non rilasci (insieme ad essa) germi, batteri e funghi si deve procedere – in particolare durante i cambi di stagione – alla sua sanitizzazione attraverso un trattamento di pulizia e di igiene profonda. Per tutto questo, i laboratori di Ricerca e Sviluppo FRA-BER (www.fra-ber.it) propongono un prodotto efficacissimo denominato DEOTEX PLUS che sanitizza e deodora gli abitacoli di auto, camper, roulotte ma, naturalmente, anche di furgoni, camion, autobus, pullman, ambienti pubblici o domestici e condizionatori in generale. Dotato di una grande forza antibatterica e antiacaro, DEOTEX PLUS elimina alla fonte i cattivi odori che si formano all’interno del sistema, è profumato e non macchia i tessuti o qualsiasi altra parte con il quale possa venire in contatto. DEOTEX PLUS by FRA-BER è in vendita in una confezione spray monouso da 250 ml al prezzo indicativo di Euro 10,39 IVA inclusa.

Una nuova realtà per la personalizzazione inox (e non solo) dei truck Nasce Rino Truck Custom, una nuova realtà fondata da Ventura Rino Acito, l’eclettico imprenditore campano che fin dal 2003 si è occupato, presso l’azienda di famiglia, di produzione di accessori in acciaio inox per camion. “Spinto dalla grande passione per i camion” – afferma Rino Acito – “e dal desiderio di dare vita ad esemplari unici, ho sentito il bisogno di offrire un servizio unico che potesse soddisfare le esigenze di ogni cliente, affidando a noi la possibilità di personalizzare il veicolo in toto”. Oggi Rino Acito si apre al mercato, in modo indipendente, con una nuova attività che non si limiterà unicamente alla progettazione di accessori in acciaio, bensì, per la prima volta in Italia, ad una customizzazione a 360° del veicolo, dagli esterni agli interni. Ogni singolo progetto, studiato assieme al cliente, sarà seguito da un’equipe di professionisti con un’attenta e minuziosa analisi della domanda, fino alla progettazione, presentazione, realizzazione e consegna del veicolo. Ogni particolare del progetto di personalizzazione viene lavorato nel dettaglio in modo artigianale e con materiali di alta qualità. Rino Truck Custom è in grado di offrire un ventaglio di soluzioni innovative come: la verniciatura personalizzata della carrozzeria; wrapping realizzati con pellicole speciali; realizzazioni di accessori in acciaio inox AISI 304; applicazioni in ABS; installazione di fari supplementari e luci a LED; personalizzazione di cerchi e copribulloni; rivestimenti e verniciatura degli interni; installazione di impianti audio e TV.

SAF TIRE PILOT - raggiungerai la tua destinazione in sicurezza - regola la pressione dello pneumatico - riduce l‘usura dello pneumatico SAF-HOLLAND ITALIA Via M. Fiorino, 23 37057 San Giovanni Lupatoto VR Tel. 045 - 8250560 Fax 045 - 509789 info@safholland.it facebook.com/safholland.italia

made by

linkedin.com/company/safholland.italia

safholland.com www.trasportale.it

„Regolarità nei tuoi viaggi: TRASPORTARE OGGI 5 con i prodotti SAF-HOLLAND niente


NOTIZIARIO

Mopar È on line il nuovo sito ufficiale

MOTORK

Il primo manuale operativo per l’aftermarket

L’azienda italiana che sta rivoluzionando il mercato europeo del digital automotive, ha presentato Il Metodo GarageK, il primo manuale operativo dedicato ai service e al mondo dell’after sales che si propone come una bussola per orientarsi tra tutti i processi di digitalizzazione da intraprendere per diventare un’officina 2.0. Social network, web marketing, analytics, Digital Manager. Il Metodo GarageK spiega che il digitale può essere affrontato con più consapevolezza e serenità, vedendolo finalmente come un’opportunità di business e non più come un nemico. “Nel 2015 ho pubblicato “Il Metodo DealerK”, il mio primo libro dedicato al tema digital applicato al mondo delle concessionarie – dichiara Marco Marlia, fondatore e CEO di MotorK, società proprietaria del marchio GarageK, e autore de Il Metodo GarageK. – In questi ultimi anni i miei collaboratori ed io abbiamo continuato a lavorare con tutta la filiera della distribuzione automobilistica e ci siamo resi conto che il settore dell’aftermarket era stato escluso dal dibattito sul digital: è stato quindi naturale voler proporre anche agli operatori del post-vendita un manuale aggiornato, con consigli concreti, che possano essere attuati da grandi service autorizzati come da piccole officine indipendenti. L’obiettivo era scrivere un libro nel quale ognuno potesse trovare uno spunto per la propria realtà, piccola o grande che sia, da applicare immediatamente”.

È partito in Italia il nuovo store ufficiale di accessori e ricambi per le vetture FCA dedicato ai professionisti dell’aftersales (B2B), con un catalogo iniziale di 8.000 prodotti. “Siamo orgogliosi di presentare questo progetto innovativo che ci porterà, entro l’estate, a offrire a tutti i nostri clienti un esclusivo Mopar Store online – ha commentato Santo Ficili, Head of FCA Italy Business Center & EMEA Sales Operations, EMEA MOPAR Service, Parts & Customer Care –. Sarà un’esperienza d’acquisto coinvolgente e completa, in linea con l’evoluzione del mercato; una modalità inedita che abbiamo sperimentato, per primi in Italia come brand automotive, vendendo i nostri prodotti attraverso Amazon. E la nostra digital transformation oggi compie un altro significativo e importante passo in avanti”. In questa prima fase il Mopar Store (www.moparstore.it) è attivo sul mercato italiano ma entro breve sarà fruibile anche in Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Polonia. Si rivolge direttamente al mondo dei riparatori (officine e carrozzerie) offrendo loro un catalogo iniziale di circa 8.000 prodotti. Ovviamente sono proposti i ricambi originali Mopar, gli unici a potersi fregiare della qualità certificata da FCA, insieme a una selezione di circa 1.500 Authentic Accessories capaci sempre di esaltare il design e le funzionalità di ogni singolo veicolo del gruppo FCA. E il catalogo online si arricchirà continuamente di nuove categorie e articoli tali da soddisfare le diverse esigenze dei professionisti dell’aftersales.

LINK UTILI SCELTI PER VOI www.bioralubrificanti.com Biora srl è un’azienda dotata di un’organizzazione moderna ed efficiente, attenta alla sicurezza umana ed ambientale, in ogni suo reparto e settore di competenza. Punta di forza dell’attività è il settore dei lubrificanti che li vede protagonisti al fianco di Valvoline come importatore per l’Italia. Biora opera sul mercato dei lubrificanti distinguendosi per l’affidabilità operativa, per l’efficienza dei suoi mezzi e per il costante aggiornamento di tutto il personale. Possibilità di fare ordini online, accedendo all’area clienti.

6

TRASPORTARE OGGI

www.corim.net Dal 2000, l’azienda commercializza in ricambi per veicoli industriali, rimorchi ed autobus, delle più importanti case costruttrici europee. La specializzazione di questa realtà è relativa ai ricambi per impianti frenanti, diventando un importante punto di riferimento per il mercato della Campania e del sud Italia. Oggi Corim distribuisce oltre 40 marchi presenti sul mercato, movimentando oltre 30.000 codici.

agosto/settembre 2019

www.valeoservice.it Valeo Service, parte di Valeo Group, è lo specialista automotive mondiale dell’aftermarket che fornisce le soluzioni tecnologicamente più innovative. L’obiettivo di Valeo Service è quello di occuparsi dei veicoli dei clienti (auto e veicoli industriali) da quando lasciano i siti di produzione. L’azienda è al servizio di produttori, officine e privati in ben 150 paesi, con la missione di anticipare e rispondere ai bisogni dell’aftermarket. L’esperienza sui prodotti include: sistemi di trasmissione, condizionamento, tergitura, illuminazione, areazione e raffreddamento ed elettrici.


www.mercedes-benz.com/roadefficiency

Interconnessione intelligente dei veicoli + Assistenza Clienti in tempo reale + Consigli operativi in tempi brevi Mercedes-Benz Uptime Per un significativo incremento della possibilitĂ di programmare le soste in officina e quindi una maggiore disponibilitĂ del veicolo. Disponibile a richiesta con qualsiasi contratto di assistenza di Mercedes-Benz o come prodotto separato. Abbinabile a tutti i servizi Fleetboard. In abbinamento con Truck Data Center, di serie escludibile per Actros, equipaggiamento a richiesta per Arocs e Antos.


COVERSTORY

CNH PARTS&SERVICE

T T U T

L’

o l l o r t n o c o t t o s O

arrivo della tecnologia ha cambiato il modo di concepire il mondo del trasporto, mettendo sempre in più stretto contatto l’offerta con la domanda e i clienti con i costruttori. La tecnologia non è un driver del cambiamento solo per quanto riguarda l’efficienza economica del settore, ma anche per tutto quello che è il tema dell’assistenza clienti. CNH Industrial non fa eccezione, anzi: le aziende stanno vivendo una nuova rivoluzione guidata dalla digitalizzazione e dall’automazione. Alla base di questa rivoluzione ci sono le applicazioni che hanno potenzialità tali da rendere le imprese sempre più efficienti, efficaci e innovative. Di fronte a questo nuovo ambiente dove operare, i vecchi modelli di gestione

8

TRASPORTARE OGGI

delle applicazioni non sono più sufficienti per rimanere in linea con i tempi.

LA CONTROL ROOM

CNH Industrial, da leader del settore, si è mossa da tempo per creare e sviluppare servizi in nome dell’innovazione per aiutare, tanto l’azienda quanto la rete di assistenza, a fornire un supporto ai clienti sempre più tempestivo grazie a una maggiore innovazione che sta migliorando sempre più le prestazioni e la soddisfazione legata ai propri prodotti. In quest’ottica la Control Room, centro nevralgico del Customer Center di casa CNHI, monitora e assiste da remoto in tempo reale i veicoli in circolazione. Chi si aspetta di entrare in un ambiente austero, tipico dell’immaginazione popolare, agosto/settembre 2019

con una stanza piena di computer e luci soffuse, si sbaglia. La location al contrario è luminosa, accogliente e di grande impatto. Non a caso siamo all’interno del CNH Industrial Village, il centro di eccellenza che riunisce il meglio della produzione industriale del costruttore. Iconico, dopo una ristrutturazione che ha coniugato la modernità dei nuovi spazi alle vestigia dell’architettura industriale, il Village raccoglie in un unico luogo i prodotti dei marchi di CNH Industrial legati al trasporto di merci, di persone, al movimento terra e alle macchine per l’agricoltura.

IL RUOLO DI UN LEADER

A guidare la visita al “Customer Center” abbiamo Andrea Martini, Customer Support & Customer Center Manager CNHI,


Una giornata nella

Control Room per vedere a che livelli è arrivata la connettività. Attraverso gli smartbox installati sui veicoli, IVECO è in grado di

interagire da remoto con gli autisti e i gestori delle flotte di

Andrea Trapani

che accoglie i suoi ospiti davanti alla plancia futuristica della Control Room. In un ampio angolo del centro di assistenza, una serie di grandi schermi sono i protagonisti del primo colpo d’occhio di chiunque entri. È impossibile non notarli, in primo piano appaiono mappe e dati che scorrono continuamente. “Teniamo a vista i sistemi che gestiamo”, introduce Martini comprendendo lo stupore di chi arriva lì per la prima volta. “I dati dei vari sistemi sorgenti trovano spazio su questi schermi per darci una visione d’insieme”. Facciamo un passo indietro. Questa realtà nasce venti anni fa, nel 1999, come Iveco Customer Center: “Dal 2015 abbiamo integrato anche le attività CNH che venivano svolte ad Arese per FCA riguardo ai brand legati al mondo dell’agricoltura, delle costruzioni e tutti gli altri. Oggi – continua Martini – gestiamo 8 brand (Case IH, Steyr, Case Construction, New Holland Agriculture, New Holland Construction, Iveco, Iveco Bus e FPT) e siamo, a tutti gli effetti, il Customer Center di CNH Industrial per l’Europa. Siamo il ponte tra i clienti e i brand erogando oltre una decina di servizi: gestiamo annualmente oltre 2 milioni di contatti attraverso diversi canali di comunicazione, dall’email all’SMS, senza dimenticare le telefonate e le app…”. Numeri che fanno capire la grandezza e la complessità del sistema: “Copriamo 48 paesi con 34 lingue diverse: qui da Torino – ricorda il Customer Center Manager CNHI – gestiamo undici lingue che ci consentono di coprire tutta l’Europa Occidentale, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e parte della Scandinavia.

Non solo, abbiamo provider locali che coprono l’Europa Orientale oltre a Russia, Turchia, Sud Africa e Scandinavia”. Per garantire il servizio, a Torino lavorano 80 persone, ovvero un team di operatori che, oltre a garantire una risposta immediata in undici lingue, garantisce una soluzione rapida a qualsiasi problema (attivando, ad esempio, il centro di assistenza più vicino al luogo del guasto e più adatto al proprio veicolo). Per il servizio Assistance Non-Stop (ANS) si lavora H24, mentre per gli altri servizi viene garantita la presenza 8-20 dal lunedì al venerdì con dipendenti altamente qualificati.

COME SI LAVORA

“La Control Room è nata ormai da quasi due anni e ha a cuore principalmente l’obiettivo di monitorare i veicoli connessi con la telematica e il monitoraggio dei processi gestiti”, ci spiega Martini. Per la parte Commercial Vehicle nel processo di ANS vengono gestite tutte le gamme e tutti i mezzi (leggeri, medi, pesanti, agricoli, a volte anche militari) di qualunque età. “Il 40% di questi contatti sono fuori garanzia ma ci chiedono e forniamo a tutti un supporto end-to-end. Gestiamo con tempestività la fase della riparazione: ci adoperiamo per l’estrema urgenza che riguarda il fermo veicoli, occupandoci ad esempio anche del lato ricambi per i quali abbiamo la possibilità di fare noi direttamente l’ordine e organizzare la consegna direttamente all’officina, dove si trova il veicolo fermo insieme ai colleghi della logistica ricambi”. Intanto, in tanta modernità, un dato a sorpresa: “Attualmente – ci conferma Martini – la maggioranza dei nostri clienti tende a chiamarci tramite telefono, per questo abbiamo bisogno di una costante assistenza multilingue. Accanto a questo canale di comunicazione tradizionale il cliente ha possibilità di

9


COVERSTORY

CNH PARTS&SERVICE CNH INDUSTRIAL VILLAGE: UN CENTRO DI ECCELLENZA I numeri parlano da soli: 74.000 mq totali, di cui 23.000 coperti, e 8.000 mq dedicati all’esposizione di macchine, veicoli, motori e tecnologie, una galleria storica di 2.300 mq, una sala conferenze da 500 posti, 1,2 Km di pista per provare i veicoli delle gamme di tutti i marchi. CNH Industrial Village è tutto questo, un grande viaggio alla scoperta dell’eccellenza. CNH Industrial Village, infatti, vuole essere il centro di eccellenza che riunisce il meglio della produzione industriale. Per la prima volta, in un unico luogo, si trovano i prodotti dei marchi di CNH Industrial

contattarci attraverso i sistemi di bordo veicolo laddove presenti (es. Iveconnect) che si rivela molto utile per la geolocalizzazione e i log che raccoglie assieme alle app dedicate. Ci sono altri clienti che preferiscono usare il portale o le email, comunque siamo in grado di aiutare e dare supporto qualunque sia la modalità utilizzata per contattarci”. La conferma della cura delle esigenze della clientela emerge dalla visione complessiva dei vari sistemi adottati, ad esempio si nota l’attenzione dedicata alle “recall campaign” per informare i clienti delle macchine interessate da una campagna di richiamo.

legati al trasporto di merci, di persone, al movimento terra ed alle macchine per l’agricoltura. Tutti da vedere, tutti da provare, nel grande circuito della pista Iveco e nel campo prove New Holland. Presente anche tutta la professionalità delle concessionarie Iveco, New Holland e FPT Industrial per i servizi di vendita di veicoli nuovi e usati e relativi servizi finanziari, officina, ricambi. E c’è anche molto di più: la possibilità di parlare con gli esperti dei prodotti e dei servizi del mondo industriale, in un’interazione diretta con il presente e il futuro dell’azienda. E poi,

un’esposizione di veicoli storici, uno sguardo curioso sul passato dei marchi e dei prodotti. Non solo lavoro al CNH Industrial Village: trovano spazio anche una zona break, uno store di abbigliamento e accessori personalizzati. Tutto pensato e realizzato mettendo al centro il cliente, le sue esigenze, i suoi desideri, coinvolgendolo completamente in un viaggio istruttivo ed emozionante, nuovo e sorprendente, nel mondo di CNH Industrial. CNH Industrial Village: mai così vicina all’uomo.

chiamare il cliente per avvertirlo della problematica”. Sui dossier aperti si vedono i dettagli utili, sia per gli operatori che per i clienti, con le variabili necessarie per riconoscere i casi critici: per l’assistenza tecnica, ad esempio, sono visibili la verifica del luogo di fermo, l’attivazione dell’officine e – tramite traffico dati – anche la conoscenza dei parametri più utili per intervenire efficacemente.

LA RISPOSTA DEL MERCATO

Parte importante sono i sondaggi sulla valutazione dei clienti che ci aiutano a migliorare costantemente e, per comprendere il perché di ottime valutazioni, basta guardare quello che appare sui monitor: dati su dati, con il dettaglio dei problemi e la presenza di vari sistemi di alert contrassegnati da diversi colori, come l’arancione e il rosso. Facile intuire cosa significhino. Martini ci conferma l’impressione: “I monitor visualizzano i mezzi in circolazione, il verde, l’arancione e il rosso indicano la gravità della situazione per ogni singola macchina. Abbiamo una parte reattiva per assistere il cliente, ma una anche una proattiva dove siamo noi a

10

TRASPORTARE OGGI

“Il nostro servizio ANS è consolidato e gestito da anni anche se la modalità di gestione migliora sempre grazie all’applicazione di tecnologie sempre nuove. Oggi sul nostro sistema siamo sempre più coscienti di quello che accade. Vediamo il caso di ogni agosto/settembre 2019

singolo cliente, abbiamo livelli di dettaglio che ci forniscono le informazioni necessarie per conoscere quali problematiche si sono sviluppate nel tempo su ogni singolo veicolo”. Un’assistenza H24, letteralmente. “Il sistema che abbiamo sviluppato ha un approccio di know-how continuo, crescono le funzionalità assieme agli applicativi”, ci tiene a ricordare con orgoglio Martini. “Questo ci permette di passare sempre più da una modalità di supporto ai clienti di tipo reattivo (come l’ANS) a una proattiva in cui, grazie all’analisi dei dati che i veicoli inviano costantemente, siamo noi a chiamare il cliente prima che sia lui a doverlo fare e a supportarlo nel processo di assistenza. Abbiamo integrato applicativi sviluppati internamente e l’ente Information Technology lavora in coordinamento con noi e tutti gli altri reparti: le competenze della Control Room, infatti, sono trasversali a tutti i team aziendali”. Si dice che la qualità si trasmette vedendo come l’azienda lavora: “I nostri clienti e i nostri dealer sono sempre felici di vedere e conoscere questa nostra realtà dall’interno della Control Room”, conferma Andrea Martini. Da parte nostra non possiamo che essere d’accordo, il futuro in casa CNHI è già oggi.


I TUOI PNEUMATICI DI QUALITA’

Gamma Giti Combi Road, durata e comfort sia su tratte regionali che internazionali

www.giti-tire.eu/it


SPECIALE

pneumatici

L’offensiva degli

“Allseason”

Apriamo, con questa pagina di panoramica sul mercato, uno speciale pneumatici diverso dal solito, costituito dagli approfondimenti proposti da alcuni tra i principali attori

del settore

C

he il mercato della gomma, in particolare nel settore dei veicoli commerciali, non stia vivendo un momento di euforia non è certo un segreto. Complice sicuramente la nota vicenda dei dazi, ma anche e soprattutto una modifica delle abitudini di acquisto da parte delle flotte. In questo panorama, dunque, prende sempre più importanza il fattore “distribuzione”, costituito sia dagli indipendenti che dalla rete diretta dei Costruttori.

12

TRASPORTARE OGGI

Come accennato, però, c’è un fattore che sta incidendo molto sulle vendite di pneumatici soprattutto per i veicoli commerciali, ed è l’orientamento sempre maggiore da parte dei clienti di utilizzo di prodotti Allseason. Le marche premium e quelle che si sono organizzate meglio, stanno risentendo, in questa fase di transizione, un impatto minore sulle vendite complessive, con una contrazione del 4/5 per cento. I meno bravi, invece, arrivano a perdere anche il 20 per cento di fatturato, avendo puntato ancora sulle gamme winter e summer. Di contro, nel 2018 le vendite degli pneumatici ricostruiti sono aumentate del 2,1% rispetto al 2017, attestandosi a 4,54 milioni. Un’inversione di trend condizionata anche dall’entrata in vigore dei dazi europei sulle importazioni di pneumatici nuovi e ricostruiti per autobus o autocarro dalla Cina. Un vero terremoto nel mercato scatenato dal Regolamento di esecuzione 2018/1579, il cui scopo è quello di contrastare pratiche di dumping. agosto/settembre 2019

L’EFFETTO SUL MERCATO

Se ci concentriamo soltanto sul segmento truck, vediamo che in termini di volumi non ci si è mossi molto dalla quota di circa un milione e trecento mila pezzi, tra il 2017 e il 2018. Un dato molto approssimativo, comunque, dato che parliamo di un mercato difficile da quantificare con precisione. La differenza, però, ancora una volta, la sta facendo la nuova regolamentazione sull’importazione e i relativi dazi che hanno ridotto di circa 100mila pezzi i cosiddetti extra-pool, ovvero quelli da importazione. Infine, per quanto riguarda il futuro, va detto che anche il mercato degli pneumatici sarà notevolmente influenzato dalle nuove tecnologie, come l’introduzione degli ADAS e, ancora più in là nel tempo, la guida autonoma. Tecnologie che dovranno per forza di cose condizionare la progettazione dei nuovi prodotti e, pertanto, se ne avvantaggeranno le marche leader, quelle in grado di investire maggiormente in ricerca e sviluppo e avere una più ampia visione sul mercato.


FUELMAX GEN-2 Massima trazione, minimo consumo Benvenuti nella nuova generazione.

Efficienza nei consumi, resa chilometrica e trazione lungo tutta la vita del pneumatico

M A D E T O F E E L G O O D.


SPECIALE

#BRIDGESTONE

pneumatici

“I migliori Una giornata sull’European

Proving Ground

siamo noi”

di Aprilia, il grande circuito prove di Bridgestone, per fare la conoscenza con i nuovi pneumatici del Costruttore giapponese, studiati e progettati in Italia

di

Marco Perri

I

n Bridgestone hanno voluto essere molto chiari e, con gli nuovi pneumatici regionali Duravis R002 e con i recentissimi Ecopia H002, si sono proposti, senza mezzi termini e, forse, con un po’di immodestia, come il marchio leader del settore. “I nostri pneumatici – dicono i manager della Casa giapponese – sono i migliori del mondo e non temono la concorrenza, nemmeno quella dei brand Premium». Tant’è vero che all’European Proving Ground (EUPG) di Aprilia (nei pressi di Roma, n.d.r.), il brand ha messo in competizione i nuovi Ecopia e Duravis con quelli di una grande Casa concorrente. Sono state proposte tre prove specifiche e i risultati sono stati decisamente interessanti.

14

TRASPORTARE OGGI

La riduzione della resistenza al rotolamento che riduce i consumi di carburante, non ha pregiudicato l’aderenza sul bagnato, tanto che Duravis R002 si è guadagnato l’etichetta best-in-class “A” (direzionale) e la marcatura 3PSFM e M+S (direzionale, trattivo e rimorchio).

LA RESISTENZA AL ROTOLAMENTO

La prima prova era quella della resistenza al rotolamento. Più facilmente rotola uno penumatico sull’asfalto e meno il camion consumerà. Così, Bridgestone ha organizzato una prova che è sembrata piuttosto efficace. Ha schierato tre trattori uguali, tre MAN TGX 18 460, con lo stesso carico, il primo equipaggiato con il nuovo Ecopia, il secondo con pneumatici del Competitor più importante, e il agosto/settembre 2019

terzo con l’Ecopia della prima generazione. I tre veicoli sono partiti uno accanto all’altro, con velocità stabilita dal cruise control. A un certo punto, contemporaneamente, tutti e tre “staccano” e procedono in folle. Il primo a fermarsi è stato è il TGX con gli Ecopia di vecchia generazione e questo dimostra che ha una maggiore resistenza al rotolamento. Poi è toccato al veicolo con gli pneumatici del Competitor. Infine (dopo pochi metri) si è fermato il nuovo Ecopia.


È la prova che questo pneumatico ha una bassa resistenza al rotolamento e quindi aiuta a ridurre i consumi. Perché? E che cosa è stato fatto per ottenere questo risparmio?

MESCOLA E DISEGNO FANNO LA DIFFERENZA

La risposta ce le danno quattro giovani ingegneri del Technical Center Europe di Castel Romano (anche questo nei pressi di Roma). “Abbiamo pensato un nuovo disegno del battistrada – ci ha spiegato Silvia Volpi – che aumenta la rigidità dei blocchi, cioè dei tasselli dello pneumatico. Questo migliora la trazione, dà più efficienza e più sicurezza”. Ma non basta. “Abbiamo utilizzato anche una nuova mescola – dice Brenda Barrios – che rappresenta un vero passo avanti nella tecnologia degli pneumatici. Ha una maggior quantità di silica, che è un mix di silice (che già si usava in passato) con ossigeno molecolare, che consente una bassa deformazione del battistrada ed evita così i microslittamenti. In questo modo, lo pneumatico resiste meglio anche ai danneggiamenti”. E il Presidente e CEO di Bridgestone EMEA, Paolo Ferrari, ha aggiunto: “abbiamo creato e testato gli Ecopia H002 insieme ai nostri clienti. Abbiamo percorso oltre 14 milioni di km attraverso l’Europa con le loro flotte e abbiamo verificato che i nuovi pneumatici permettono di ridurre i costi operativi, le emissioni di CO2 e garantiscono performance costanti per tutto l’anno”.

L’INSEGUIMENTO SU UNA PISTA CIRCOLARE

La seconda prova ha riguardato il Duravis R002, pneumatico regionale messo a confronto con gomme equivalenti del solito Competitor. Si è girato su una pista circolare bagnata da irrigatori d’acqua, per simulare la situazione di asfalto bagnato.

Per i test e le dimostrazioni, sono stati usati trattori MAN TGX 18 460 e TGS 18 500 arrivati espressamente da Monaco.

I due MAN (stavolta due TGS 18 500) sono partiti uno da una parte dell’anello e uno dall’altra. Li abbiamo seguiti sull’impianto video e abbiamo notato che l’autista che guidava il mezzo con gomme del Competitor ha dovuto fare molte più correzioni dell’altro. Ma, poco a poco, il trattore equipaggiato con Duravis R002 si è avvicinato sempre di più al Competitor e quasi lo ha raggiunto: il segnale di una superiore capacità trattiva delle Duravis (con meno correzioni sullo sterzo e più trazione sulla strada). Il vantaggio è dato, come per l’Ecopia, dalla nuova mescola che aumenta la trazione e che consente un’ottimizzazione del contatto sulla strada. Ma questi pneumatici si segnalano anche perché hanno tutti una vita più lunga del 45% rispetto agli pneumatici precedenti.

camion (sempre MAN TGX 460). Arrivati a 50 km/h gli autisti frenano sulla pista bagnata e con pessime condizioni di grip. Il Competitor ha frenato da 50 a 0 (cioè si è fermato) in 23 metri (niente male!), ma i Duravis hanno frenato in 20,3 metri, cioè circa il 10% in meno rispetto agli altri pneumatici e in condizioni assolutamente identiche per l’uno e per l’altro.

UNA FRENATA CORTA CORTA

Infine, la terza prova, che era incentrata sulla frenata: da una parte i Duravis R002 che sulle rotte regionali rischiano una “vita” meno tranquilla di quella degli pneumatici montati su veicoli da lungo raggio, e dall’altra gli pneumatici del Competitor. Partenza da lontano per far prendere velocità al

Bridgestone ha da poco lanciato la nuova generazione di pneumatici Ecopia, sviluppati per garantire risparmio di carburante, grazie all’innovativo battistrada e a una mescola sviluppata con una tecnologia di nuova concezione.

www.trasportale.it

QUALCHE DUBBIO?

Possiamo credere a prove tanto omogenee e, comunque, organizzate da Bridgestone? Certamente sì, perché i tecnici Bridgestone sono ben sicuri del loro lavoro, ma per esserne un po’ più sicuri, siamo ricorsi a un sistema un po’ italiano: abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i driver di MAN che hanno portato i loro camion da Monaco fino alla pista di Aprilia. “Abbiamo fatto mille chilometri, ognuno con i suoi pneumatici – ci hanno detto – e sinceramente abbiamo sentito una differenza notevole tra i Bridgestone e quelli della concorrenza. E i dati dei consumi parlano chiaro: i MAN, con Duravis ed Ecopia, hanno consumato di gran lunga di meno!”. Comunque, accanto al prodotto, c’è molto altro, per esempio Tirematics e Total Tyre Care, fino alla recente acquisizione di TomTom Telematics, ma di questo magari, ne parliamo un’altra volta… TRASPORTARE OGGI

15


SPECIALE

#GOODYEAR

pneumatici

Standard

ridefiniti

La vicinanza di Goodyear alle flotte è rinomata. Oggi ancora di più con il nuovo prodotto

GOODYEAR TOTAL MOBILITY e le nuove gamme pneumatici autocarro KMAX GEN-2 e FUELMAX GEN-2

D

a pochissime settimane si è celebrato il cinquantesimo anniversario del primo sbarco sulla Luna. Apollo 11 fu la missione spaziale che portò i primi uomini sul nostro satellite, gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, il 20 luglio 1969 alle 20:17:40 UTC. Armstrong fu il primo a mettere piede sul suolo lunare, sei ore più tardi dell’allunaggio, il 21 luglio alle ore 02:56 UTC. Un evento storico clamoroso di cui il mondo intero è a conoscenza; ma forse pochi sanno che, qualche anno dopo, anche Goodyear è allunata posando i primi pneumatici con gli astronauti della NASA nel 1971. Da allora di passi ne sono stati fatti tanti e di chilometri, pure. Possiamo dire, infatti, che la Casa abbia ridefinito gli standard del settore pneumatici. Oggi più che mai, visti gli ultimi sviluppi presentati alla stampa internazionale proprio a Mireval nel sud della Francia, dove è ubicata l’area test di Goodyear.

16

TRASPORTARE OGGI

di Federica Lugaresi

KMAX GEN-2 E FUELMAX GEN-2, LE NUOVE GAMME PNEUMATICI

Lo pneumatico gioca un ruolo fondamentale poiché è il contatto tra il veicolo e la strada. Non solo. È assodato, infatti, che gli pneumatici influenzino più del 3% il costo del veicolo e più del 40% il TCO di una flotta: identificano quindi elementi che contribuiscono sicuramente a fare la differenza.

TEST AREA TEST DI MIREVAL Goodyear ha acquistato l’area prove di Mireval nel 1984 (che oggi fa parte di una riserva naturale) per testare gli pneumatici di truck, auto e moto.

56 dipendenti 286 giorni asciutti all’anno

(noi siamo stati un po’ sfortunati)

168 ettari 7 circuiti (incluso wet circle,

wet handling, dry handling, high performance, off road….) Qui sopra la nuova gamma di pneumatici. Da sinistra: Fuelmax D, Fuelmax S e Kmax. agosto/settembre 2019

Oltre 9.000 test all’anno

36.000 pneumatici testati all’anno


Le ultime gamme proposte sono state studiate per un maggiore chilometraggio, consumi super efficienti in ogni condizione meteo, e pensate per applicazioni interregionali e su lunghe distanze. “L’esigenza di oggi è ottenere prestazioni più equilibrate nelle applicazioni per trasporto inter-regionale e su lungo raggio, in modo da rendere l’operatività giornaliera efficiente e fluida” come dichiarato da Matteo Berti, Sales GM Commercial di Goodyear Italia. In realtà, le new entry di cui sopra, rappresentano l’ultimo tassello di un discorso più ampio che si identifica nel GOODYEAR TOTAL MOBILITY, un approccio o meglio un pacchetto, in cui la connettività gioca un ruolo fondamentale per il monitoraggio consentendo di anticipare problemi, di assicurare il buon funzionamento dello pneumatico, garantendo la massima disponibilità del veicolo da lavoro. In una parola: proattività! Entrando nello specifico il KMAX GEN-2 è un prodotto autocarro per asse sterzante e asse motore che offre un chilometraggio elevatissimo e permette prevalentemente alle flotte regionali di ottimizzare la vita dello stesso e di affrontare le difficili condizioni stradali. Si tratta di una gamma che offre gli stessi vantaggi in termini di chilometraggio pari a quella precedente ma con trazione notevolmente migliorata. Il battistrada è caratterizzato da due disegni a 5 o 6 costolature in base ovviamente alle misure, e dalla tecnologia IntelliMax Rib Technology con lamelle Flexomatic. L’insieme di questi elementi permette di limitare l’usura, assicurando un ridotto spazio di frenata per tutta la vita dello pneumatico e una bassa resistenza al rotolamento, con conseguente riduzione nei consumi. La gamma Goodyear KMAX GEN-2 comprende 9 misure per lo pneumatico per asse sterzante KMAX S GEN-2 e 7 misure per lo pneumatico per asse motore KMAX D GEN-2. La prima è sviluppata per offrire un chilometraggio ottimizzato, il rispetto delle prestazioni invernali grazie alla marcatura snow flake.

DUNLOP: INTRODOTTE 20 NUOVE MISURE DI PNEUMATICI AUTOCARRO Dunlop – marchio del gruppo Goodyear – presenta anch’essa una nuova gamma di pneumatici autocarro a basso tonnellaggio per asse sterzante e trattivo con diametro del cerchio di 17.5 e 19.5 pollici. Le gamme SP346 e SP446 sono state progettate appositamente per offrire elevato chilometraggio, trazione e lunga durata in tutte le applicazioni. La nuova gamma comprende 10 pneumatici per asse sterzante

La gamma KMAX D GEN-2, invece, offre diversi vantaggi tra cui una capacità di affrontare tutte le condizioni meteo migliorata del 25%, una resistenza ai danni aumentata del 15% e un’efficienza dei consumi incrementata del 5%, pur mantenendo le stesse prestazioni di elevato chilometraggio del predecessore KMAX. A livello di etichettatura hanno ottenuto le classificazioni ‘C’ o ‘D’ per l’efficienza dei consumi, ‘B’ o ‘C’ per l’aderenza sul bagnato e un’unica onda per il rumore esterno di rotolamento. Anche per la gamma FUELMAX GEN-2 (declinata anch’essa in asse motore e asse sterzante) si riscontrano un chilometraggio migliorato fino al 10%, una capacità di affrontare tutte le condizioni meteo aumentata del 30% e una minore rumorosità, ma con lo stesso alto livello di efficienza nei consumi dei precedenti pneumatici FUELMAX. Per il FUELMAX S GEN-2 si ha la medesima tecnologia per il battistrada di cui abbiamo parlato poco fa con una mescola che è stata formulata per permettere una riduzione dei consumi e di un’elevata resistenza all’abrasione. Ha ottenuto l’etichetta europea ‘B’ per l’efficienza dei consumi, ‘B’ o ‘C’ per l’aderenza sul bagnato e un’onda per il rumore esterno di rotolamento (a seconda delle misure). La versione per asse motore FUELMAX D GEN-2 presenta un design compatto dalle lamelle più numerose e più profonde per offrire trazione per tutta la durata della vita e in tutte le condizioni meteo, buone prestazioni di frenata sul bagnato e l’ottemperanza alle norme sulle prestazioni invernali rappresentate dal simbolo snow flake. Il battistrada incorpora la tecnologia per la riduzione dei consumi IntelliMax Groove.

PRONTI PER LE SFIDE DI OGGI E DOMANI

Spesso si dice che la storia sia indispensabile per prevedere, comprendere e spiegare ciò che poi accade nel futuro. Ma negli ultimissimi anni in realtà è identificando i mega trend (e quindi “guardando” www.trasportale.it

SP346 e 10 per asse motore. Il design all’avanguardia e una struttura robusta della carcassa offrono versatilità di utilizzo e riducono i costi di funzionamento. La marcatura snow flake sia sugli pneumatici sterzanti che su quelli trattivi assicura il pieno rispetto dei rigidi requisiti di prestazioni invernali e la resistenza al rotolamento ottimizzata garantisce un basso consumo. I nuovi pneumatici ben si adattano anche ai veicoli commerciali con motore elettrico e ibrido, in cui le condizioni di coppia sono diverse da quelle che tradizionalmente si trovano nei veicoli a tonnellaggio leggero.

avanti) che si possono trovare le soluzioni a quelle che sono le sfide del presente ma anche del domani. È proprio focalizzandosi su e-commerce e consegne “just in time”, aumento del traffico, digitalizzazione e automazione e nuovi modelli di business che Goodyear ha concepito GOODYEAR TOTAL MOBILITY. Si tratta di un ecosistema che offre migliaia di combinazioni possibili per sviluppare soluzioni su misura per ogni flotta cliente, tra cui gli pneumatici giusti in base all’utilizzo, tecnologie intelligenti per semplificare le operazioni quotidiane e una rete di assistenza completa (2.000 centri di assistenza in tutta Europa) per mantenere i propri camion operativi. In questo senso per Goodyear lo pneumatico, da semplice prodotto diviene un servizio a tutti gli effetti. “Ogni flotta è unica, per questo lavoriamo fianco a fianco con i nostri clienti per soddisfare le loro esigenze, sfide e situazioni specifiche a seconda delle dimensioni della flotta, del raggio di azione e degli obiettivi aziendali attuali e futuri”, ha dichiarato David Anckaert, Vicepresidente Commercial Europe Goodyear. “Che la flotta sia grande o piccola, aiutiamo gli operatori a ottenere il massimo dai loro asset per guadagnare una posizione competitiva”. Consumo carburante, comportamento alla guida, penumatici e relativa manutenzione incidono più del 60% dei costi di un veicolo. Goodyear Total Mobility fornisce tutti gli strumenti necessari a semplificare le operazioni quotidiane, massimizzare i tempi di attività e ridurre al minimo il costo totale di possesso, attraverso: pneumatici premium innovativi per efficienza nei consumi e chilometraggio migliorato; un pacchetto di strumenti unici tra cui tecnologie intelligenti e sistemi di monitoraggio predittivo degli pneumatici (GPredict) per aumentare i tempi di attività, ed anche soluzioni user-friendly di gestione dei pneumatici per ridurre il costo a chilometro; una rete di assistenza TruckForce che fornisce un servizio di soccorso stradale sette giorni su sette e H24. TRASPORTARE OGGI

17


SPECIALE

#GITI TIRE

pneumatici

Ricerca, sviluppo e… colore Giti è un marchio ormai affermato nel panorama degli pneumatici per veicoli commerciali. Con Iginio Schiavi abbiamo affrontato temi riguardanti la prossima stagione e il mercato in generale

Il primo sguardo non poteva non essere rivolto alle novità introdotte nel mercato degli autocarri: “Nei mesi scorsi abbiamo presentato un nuovo prodotto dedicato ai rimorchi che ci ha fatto fare un importante passo in avanti in termini di prestazioni. Il nuovo Giti GTR955 Combi Road migliora la resa chilometrica di circa il 30% rispetto al passato e combina prestazioni di livello tra trasporto regionale e lunga percorrenza”. GTR955, infatti, è il primo pneumatico da rimorchio Giti a ottenere la denominazione “Combi Road”. “Questo prodotto è completamente nuovo ed è stato completamente

di Andrea Trapani

L’

estate è la stagione per pensare all’inverno. Non è un paradosso ma la realtà del mondo degli pneumatici. L’occasione di dare uno sguardo alle stagioni che stanno per arrivare ce la fornisce Igino Schiavi, Business Developement Manager di Giti Tire. Giti Tire nel corso del 2019 ha deciso di continuare a essere protagonista del mondo della gomma con un particolare interesse per i veicoli commerciali e pesanti.

18

TRASPORTARE OGGI

sviluppato in Europa, ad Hannover, per un lungo periodo affinché potesse essere un puro combi road senza compromessi. Parliamo di ben quattro anni di sviluppo, un tempo necessario ad avere un prodotto paragonabile ai migliori del settore. Alla fine, coloro che fanno un uso esclusivo di pneumatici nella lunga percorrenza sono pochi, mentre molti autisti fanno anche regionale: abbiamo investito in tecnologia ed innovazione, pensando sempre alla qualità tanto che viene prodotto dal nostro nuovo stabilimento in Indonesia”. Alcune caratteristiche da segnalare: GTR955 ha visto un miglioramento del profilo dello pneumatico, una nuova carcassa e lo sviluppo di una nuova mescola. Altri elementi chiave sono la resistenza al rotolamento incrementata del 10% e una migliore frenata sul bagnato, progressi che

I due ultimi modelli della gamma Giti Tire: a sinistra il GTR955, a destra il Maxmiler Allseason. agosto/settembre 2019


hanno portato per entrambe a un’etichetta di categoria B. Un prodotto importante visto che gli pneumatici da rimorchio coprono il 35% del mercato europeo del trasporto pesante: obiettivo? Essere protagonisti sia tra i costruttori per l’equipaggiamento di serie sia nell’aftermarket.

UNA GAMMA COMPLETA

Non ci sono solo i truck nel mirino, ci ricorda Schiavi, nell’illustrare l’ultimo prodotto pensato appositamente per i veicoli commerciali: “In particolare, per GT Radial è stato presentato l’all-season per trasporto leggero, il Maxmiler AllSeason. Si tratta di un prodotto veramente interessante, destinato a un segmento in continua crescita. L’all-season per il trasporto commerciale leggero è uno pneumatico che non tutti i competitor hanno sviluppato”. Anche questo pneumatico è stato sviluppato nel Centro Europeo di Ricerca & Sviluppo di Hannover e ha ottenuto le etichette europee B-C per l’aderenza sul bagnato e C-E per la resistenza al rotolamento. Le peculiarità che lo caratterizzano sono una speciale mescola del battistrada studiata per le diverse condizioni atmosferiche con cinghie in acciaio rinforzate assieme a spalle rigide e a un battistrada non direzionale per ridurre al minimo l’aquaplaning e la distanza in frenata. “È stato sviluppato per avere tutte queste caratteristiche in un solo pneumatico, garantendo un utilizzo ottimale durante tutto l’anno. Con i nostri nuovi pneumatici, il portafoglio Maxlimiler continuerà a essere un punto di riferimento nel mercato dei van e dei veicoli commerciali leggeri”, sottolinea Schiavi.

IL MERCATO

La discussione non può evitare la questione dazi che ha colpito pesantemente gli pneumatici autocarro: “Dopo i primi mesi molto complessi, oggi la situazione si sta stabilizzando velocemente grazie alle azioni

intraprese per spostare le produzioni fuori dalla Cina. L’impatto a breve termine è stato molto pesante, ma oggi quasi tutti i produttori si sono riorganizzati. Noi, in particolare, siamo riusciti a portare la produzione in Indonesia e a consegnare nuovi prodotti già nella seconda metà del 2018”, spiega Schiavi che illustra anche la situazione del mercato italiano: “Lo scorso anno, a causa dei dazi sulle importazioni, abbiamo registrato una flessione nelle vendite e quindi il 2019 non poteva che partire molto bene. Ci aspettiamo comunque di continuare su quest’onda positiva e di incrementare la nostra quota di mercato che ad oggi nel comparto commerciale è di circa il 2%”. Intanto in casa Giti Tire è chiaro cosa ci si aspetta dal futuro: “Il nostro obiettivo primario è quello del continuo miglioramento tecnologico e allo stesso tempo mantenere il miglior rapporto qualitàprezzo, per continuare a offrire sempre la soluzione ottimale ai nostri clienti in questo particolare momento del mercato. La situazione di mercato in continua evoluzione, tra l’altro, ha fatto emergere nuovi competitor e conseguentemente l’offerta è cambiata rispetto al passato: per questo siamo convinti che mantenere il nostro focus su qualità di prodotto e sul rapporto qualità/prezzo sia l’arma giusta per caratterizzare il nostro posizionamento nel mercato”. Stessa sicurezza anche per la distribuzione, anche perché non potrebbe essere diversamente: “Abbiamo come importatore ufficiale Magri Gomme, nostro partner storico da oltre 30 anni. È una realtà unica nel settore, è forse l’unica in Europa ad avere un legame così forte e così duraturo con i produttori; ha creduto per primo sul prodotto, continuando ad investire su questo. Sono capillari sul territorio e servono al meglio la clientela con un pacchetto servizi invidiabile”.

www.trasportale.it

PROGRAMMI A TUTTO TONDO

Il marchio Giti intanto continua a far parlare di sé, ci illustra Schiavi: “Da qualche anno stiamo investendo nel mondo del motorsport (sia vetture che truck), anche per la visibilità che porta. Siamo presenti su alcuni mercati ben scelti, vogliamo esserci a 360° tanto che siamo sponsor di vari campionati in giro per il mondo. Non solo, nel motorsport abbiamo anche un team tutto al femminile, dai driver ai meccanici, che ci ha dato molte soddisfazioni”.

In chiusura non potevano mancare alcuni consigli per l’inverno che verrà: “Il cambio gomme è un tema molto importante”, ricorda Igino Schiavi. “A volte si pensa che passare alle gomme invernali sia necessario solo in alcune aree, in realtà sotto i 7 gradi questi pneumatici sono migliorativi a prescindere dalla presenza o meno di neve o ghiaccio. Abbiamo prodotti pensati per il centrosud Europa, il mio consiglio è quello di fare comunque il cambio gomme in inverno, è una questione di prestazioni e sicurezza, e di tenere sempre sotto controllo lo stato degli pneumatici attraverso una buona manutenzione. Ovviamente per chi utilizza la macchina in città e per brevi spostamenti un’alternativa ai più performanti estivo ed invernale sono gli pneumatici Allseason. Ad oggi abbiamo una valida offerta sia per il vettura, per il SUV che per il trasporto leggero: 4Season e Maxmiler AllSeason”. TRASPORTARE OGGI

19


SPECIALE

#PROMETEON

pneumatici

supereroi gomma

I della di

Luca Barassi

I

nventarsi qualcosa di nuovo e di rivoluzionario nel nostro comparto non è così scontato né facile. Prometeon, lo spin-off del Gruppo Pirelli dedicato al business degli pneumatici per truck, ci è riuscita. Non solo in termini di gamme di prodotto e, appunto, di specializzazione sulle esigenze specifiche delle flotte di autotrasporto, ma anche nella logica di approccio al mercato verso cui stiamo andando. Marco Solari, CEO di Prometeon per la regione Europa, ha infatti affermato che siamo in una fase di transizione: da un mondo “verticale” ad un mondo circolare in cui le sinergie sono il fulcro del modo di operare in questo comparto. “Se fino ad ora – spiega il manager genovese – il cliente è stato posizionato al termine della filiera, pur ricomprendo un ruolo importante e restando al centro degli obiettivi della nostra azienda, ora si sta andando verso un modello in cui tutti gli attori del nostro comparto ruotano intorno alle flotte e si devono interfacciare tra loro per rendere efficace il lavoro proprio e dei propri clienti”. Si tratta di un approccio generale, che riguarda il business nel suo complesso, ma che ha trovato in SuperTruck la sua applicazione pratica.

20

TRASPORTARE OGGI

FORMULA

1+1=3

è questa la formula magica del Consorzio che tende a valorizzare la professionalità dei singoli imprenditori, in un’ottica di crescita e di servizio per la flotta.

agosto/settembre 2019

SuperTruck è il consorzio di professionisti della gomma promosso da Prometeon e orientato a dare il massimo del servizio agli autotrasportatori di tutta Europa


HOSPITALITY

i rivenditori che fanno parte di questa realtà, ma l’obiettivo è arrivare in brevissimo tempo a 20 e, entro il 2020, oltre 50. “Anche perché – confessa Marco Solari – l’idea di base di creare un consorzio del genere è del 2007. Anche se ci sono voluti più di 10 anni per metterlo realmente in pratica, la rete di trattative e di progetto era in essere da tempo”. Attraverso regole condivise, la pianificazione di attività e il supporto e il

Daniele Favaro, titolare di Pneusmarca e consorziato fondatore, ha sottolineato: “Sono orgoglioso di inaugurare, insieme a tutti i soci aderenti, questo nuovo percorso di consorziato SuperTruck. Sono certo che nello scenario attuale del nostro settore essere parte di un’aggregazione rappresenti il valore aggiunto fondamentale per affrontare le sfide quotidiane del mercato, nel rispetto delle peculiarità di ciascuno di noi”.

UN CONSORZIO PER VALORIZZARE L’IMPRENDITORE

“Sinergia – continua Solari – è la parola magica. Un termine che indica allo stesso tempo collaborazione e crescita”. La scelta di costituire un Consorzio, dunque, parte proprio da questo presupposto. A differenza del franchising, infatti, il consorzio non impone, ma condivide le scelte tra tutti gli imprenditori che ne fanno parte. “Se è vero che Prometeon – spiega il CEO dell’azienda – è il promotore di questa iniziativa, essa ha gli stessi diritti e doveri degli altri soci. Ovviamente, il vantaggio è che un gruppo così grande è in grado di mettere sul piatto know-how e strumenti difficilmente scalabili da realtà di dimensioni ridotte”. Insomma, è proprio il caso di dire che l’unione fa la forza. Un’unione che tende, come abbiamo detto, ad avvicinare le flotte in un modo diverso, dando cioè ad esse la possibilità di godere di un network di assistenza su tutto il territorio, ma potendo contare sulla professionalità dei singoli imprenditori, che conoscono molto bene il proprio mercato e le esigenze specifiche dei propri clienti. Il Consorzio SuperTruck, il primo interamente dedicato al settore pneumatici per l’autocarro, ha così tagliato il nastro ufficialmente martedì 9 Luglio a Treviso presso il primo punto di vendita consorziato, Pneusmarca, a Villorba. Francesco Antonacci, Presidente del Consorzio Supertruck, ha dichiarato:

“La forma consortile rappresenta la soluzione ideale per garantire l’indipendenza, il coordinamento, e il supporto delle attività dei consorziati, attraverso: trasparenza, chiare regole di governance e piani di attività condivisi nel rispetto dell’individualità di ciascuno”, mentre Andrea Bottini, Consigliere Delegato del Consorzio ha aggiunto: “Il gioco di squadra è l’idea alla base del Consorzio, che nasce infatti dalla volontà di creare un nuovo soggetto che agisca nell’interesse di tutti i partner aderenti e dei loro clienti. Grazie a tale formula, siamo in grado di valorizzare e accrescere la grande professionalità dei consorziati, proponendo soluzioni d’eccellenza al servizio delle flotte”.

LA STRUTTURA DI SUPERTRUCK

Non c’è un “manuale” che debba essere rispettato per entrare a far parte del Consorzio. Serve solo professionalità e voglia di collaborare. Per ora, sono sei,

www.trasportale.it

SUPERTRUCK www.consorziosupertruck.com

è il sito per ottenere tutte le informazioni sulle attività del Consorzio che al momento annovera i seguenti rivenditori: PNEUSMARCA S.R.L. RINALDI GOMME 2012 SRL INDUSTRIAL GOMME GROUP SRL G.D.GOMME DI D’AMORE GAETANO T PNEUMATICI SRL SPIEZIA TYRES S.R.L.

coordinamento da parte di tutti gli appartenenti, si va a creare valore, sempre nel rispetto dell’indipendenza dei singoli. Valore che poi dovrà essere trasferito all’autotrasportatore mettendogli a disposizione un’assistenza evoluta, finanziamenti agevolati e tecnologia che solo un grande gruppo può offrire. Tutto ciò viene regolamentato da uno statuto che stabilisce responsabilità e oggetto specifico di ciascun organo, modalità e frequenza delle riunioni e relativo funzionamento. L’Assemblea, alla quale partecipa un rappresentante per ogni consorziato, nomina così il Consiglio Direttivo che, oggi guidato da Francesco Antonacci, si occupa delle attività ordinarie e straordinarie di SuperTruck. TRASPORTARE OGGI

21


PROFESSIONE

UNRAE

Cercasi

meccatronico disperatamente

Nei prossimi 10 anni serviranno cinquemila addetti specializzati per le reti di assistenza di veicoli industriali sempre più tecnologici. Un incontro ad Autropromotec, organizzato da UNRAE, per far conoscere la situazione. La bella risposta dei giovani presenti di

Marco Perri

Franco Fenoglio, presidente UNRAE Veicoli Industriali.

22

TRASPORTARE OGGI

È

una nuova generazione di meccanici tecnici, quella che serve per i veicoli industriali attuali, tutti ad alta tecnologia. Questo, sostanzialmente, è emerso in un convegno organizzato da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) con Autopromotec EDU in occasione, proprio, della manifestazione bolognese dello scorso maggio. Durante l’evento ci si è interrogati, davanti a circa mille studenti, su quale futuro ci possa essere per i giovani che vogliono ricoprire un ruolo tecnico nel settore automotive, in particolare in quello del trasporto “commerciale”. In Italia ci sono circa 60mila imprese agosto/settembre 2019

attive nel comparto dell’autoriparazione, di cui circa 15mila nelle reti ufficiali, e il settore è in crescita. L’incontro è stato organizzato proprio per sottolineare e far sapere a un pubblico il più largo possibile di come le imprese oggi non riescano a reperire sul mercato del lavoro specialisti da impiegare per la diagnostica e l’assistenza dei veicoli industriali, divenuti nel frattempo sempre più sofisticati dal punto di vista dei contenuti tecnologici.

OPPORTUNITÀ CONCRETE E IMMEDIATE

“Approfittando della tribuna offerta da Autopromotec – ha detto Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – abbiamo voluto creare un incontro con i giovani per sondare e stimolare l’interesse a lavorare nel nostro settore, fornendo opportunità concrete ed immediate. Nei prossimi cinque anni serviranno alle reti delle nostre imprese, che costruiscono e assistono i veicoli industriali, oltre 5mila addetti specializzati. Sto parlando di imprese che portano nomi prestigiosi quali DAF,


generazioni Non è detto che gli strumenti per il lavoro in officina siano esclusivamente chiavi inglesi e che la tuta debba essere necessariamente sporca di grasso.

Isuzu, MAN, Mercedes Benz Trucks, Nissan, Renault Trucks, Scania e Volvo Trucks”. L’assistenza ai veicoli industriali è oggi un ambito di lavoro nel quale la tecnologia, destinata a garantire la sostenibilità ambientale e la sicurezza, ha raggiunto un’elevatissima sofisticazione della gestione e del controllo e, quindi, richiede competenze sempre più evolute: le attività si svolgono presso Officine 4.0, con strumenti elettronici e sistemi di diagnostica tecnologicamente avanzati. Così come non si guida più il camion in canottiera esibendo i muscoli, ma portando con sé il “set” delle connessioni digitali, non si fa più il meccanico con la tuta unta di grasso, ma con il camice bianco.

UN NUOVO APPROCCIO CULTURALE

“Dobbiamo cambiare l’approccio culturale della nostra società – ha ripreso Fenoglio – dove si pensa spesso al mestiere di meccanico come ad un lavoro ‘sporco’ o meno dignitoso di quelli che si potrebbero ottenere con importanti titoli di studio, con i quali tuttavia, alla prova dei fatti, oggi non si possono tristemente avere garanzie di adeguata occupazione. Il settore post-vendita dei veicoli industriali non cerca mera manovalanza, ma giovani tecnici scolarizzati e specializzati, ragazzi e ragazze che siano preparati ad interagire in futuro con i più moderni sistemi che equipaggiano i mezzi di trasporto, visto che si pensa ormai in termini di guida autonoma”. Durante la mattinata di lavori, i rappresentanti delle case associate all’UNRAE presenti all’evento hanno affrontato temi riguardanti le opportunità di lavoro presso le reti ufficiali, dove sempre più alta è l’attenzione per l’innovazione tecnologica dei veicoli industriali, la formazione e gli standard qualitativi. Per dare subito un’opportunità

UN GRANDE INTERESSE DAI GIOVANI In occasione dell’evento, UNRAE ha chiesto ai giovani presenti con un questionario on line, di candidarsi direttamente presso le Aziende associate. Vista la quantità delle adesioni, è stata un’occasione importante per comprendere quali aspetti del settore hanno maggiore appeal sui giovani, e come si possa rendere più appetibile la professione. Dal questionario è emerso un particolare interesse per il settore: circa un terzo dei partecipanti si è dimostrato interessato a lavorare come meccanico: il 90% di coloro che hanno risposto dichiara un interesse “alto” o “molto alto” per la professione presso un’officina dei marchi associati UNRAE. I ragazzi poi non mirano a un “posto qualunque”: quasi la metà di loro ha indicato un solo brand fra gli 8 disponibili, mentre solo il 7% li ha indicati tutti. Si rileva che i partecipanti sono in prevalenza di sesso maschile (il 3% le donne), hanno in media 18 anni, vengono da regioni del Nord, studiano in istituti professionali e sono appassionati di motori. È interessante evidenziare, inoltre, che la possibilità di indicare risposte multiple ha fatto emergere la voglia di mettersi in gioco in un settore che sanno essere

in continua evoluzione tecnologica (oltre il 52%), un’aspirazione tanto forte quanto quella di avere un’ opportunità lavorativa (circa il 54%). Infine, dall’indagine si evince l’ importanza (80%) attribuita alla crescita professionale e alla specializzazione, seguita dal lavoro di gruppo (34%) e dall’autonomia organizzativa (22%). Colpisce invece, contro i molti luoghi comuni, la bassa rilevanza assegnata alla distanza da casa (16%) e all’orario flessibile (solo l’8%). UNRAE sta sviluppando questa iniziativa favorendo i contatti tra questi ragazzi e le Aziende associate.

concreta ai presenti, l’UNRAE ha chiesto in tempo reale con un questionario on line di candidarsi direttamente con le proprie Aziende associate e sono state raccolte nel corso dell’evento numerose adesioni.

UN’OCCUPAZIONE DAI CRESCENTI STANDARD QUALITATIVI

Con l’incontro di Bologna, dunque, UNRAE ha voluto non solo far conoscere

Il meccatronico è un mestiere aperto anche alle ragazze, che piano piano stanno prendendo atto di una nuova realtà. Non sono ancora molte, ma stanno arrivando: tenetevi pronti. www.trasportale.it

le nuove condizioni di un’ occupazione tradizionale che si sta avviando verso un crescente standard qualitativo, ma anche presentare a tutti i potenziali interessati la possibilità di svolgere una professione qualificante e ben retribuita: si tratta di una scelta che offre non solo la possibilità di una prima occupazione all’uscita dalle scuole superiori, ma anche percorsi di formazione permanente e di carriera all’interno di Aziende multinazionali all’avanguardia. “Considerato anche il successo dell’evento – ha detto a manifestazione conclusa Franco Fenoglio – non dobbiamo lasciar cadere l’iniziativa, ma continuare a proporre innanzitutto una nuova immagine nei confronti del mestiere di meccanico, che oggi dovremmo più correttamente definire ‘tecnico specializzato in meccatronica’ oppure, con un neologismo brutto ma molto significativo, ‘meccatronico’”. TRASPORTARE OGGI

23


IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

Un settore in altalena a cura di

Anfia Aftermarket

N

el 2018 sono stati prodotti complessivamente in Italia 389.000 veicoli commerciali leggeri, autocarri e autobus, in calo del 2,6% rispetto ai volumi del 2017. Dal 2000 al 2008 la produzione media annua è stata di 322.000 veicoli, scesa a 278.000 dal 2009 al 2015 e poi risalita a 393.000 dal 2016 al 2018. Nel 2018 sono usciti dagli stabilimenti italiani quasi 325.000 veicoli commerciali leggeri (-2,2% sui volumi prodotti nel 2017), comparto per il quale l’Italia rappresenta un sito produttivo importante, con gli insediamenti storici di Fiat Professional (rinnovato l’accordo con PSA sul sito produttivo di Sevel Sud fino al 2023), Iveco e Piaggio. Il comparto dei veicoli commerciali, degli autocarri rigidi, dei rimorchi e semirimorchi è contraddistinto da una molteplicità di produttori di mezzi speciali e di allestimenti e attrezzature specifiche montate su autoveicoli, che spaziano dal regime di freddo ai veicoli ecologici, alle cisterne, alle gru e alle piattaforme elevabili.

24

TRASPORTARE OGGI

IN EVIDENZA CARROZZIERI E ALLESTITORI

Il settore industriale della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ha registrato crescite produttive importanti nell’ultimo triennio (+26% nel 2016, +13% nel 2017 e +5% nel 2018) ed è stato l’unico comparto dell’industria automotive che nel 2018 ha registrato una variazione tendenziale positiva, a differenza della fabbricazione di autoveicoli (-5,9%) e della fabbricazione di componenti e parti per autoveicoli (-2,2%). Per quanto riguarda il mercato, nel 2018 sono stati immatricolati in Italia oltre 211.000 veicoli commerciali e industriali (-4,2% sul 2017) e oltre 15.000 rimorchi e semirimorchi con PTT superiore a 3500 kg (-4%), secondo le elaborazioni di ANFIA sulla base delle targhe rilasciate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo l’alimentazione, il 91,8% dei nuovi veicoli commerciali leggeri registrati è diesel, il 3% a benzina, il 2,7% agosto/settembre 2019

benzina-metano, l’1,8% benzina-gpl, lo 0,2% ibrido, lo 0,4% elettrico. Cresce, così, la quota di mercato dei veicoli ad alimentazione alternativa, che raggiunge il 5,1% del totale, contro il 4,4% del 2017, registrando una variazione positiva del 10%.

GNL, MIGLIORE SOLUZIONE

Risultano in aumento le vendite di VCL a benzina (+55%), a benzina/metano (+23%) e a trazione elettrica (+20%), mentre sono calate dell’8% le nuove registrazioni di VCL diesel, con un delta negativo di 14.500 unità. I veicoli elettrici (643 unità) appartengono per l’86% al segmento furgonette/ minicargo. Sul fronte degli autocarri, nel 2018 raddoppiano i volumi degli autocarri ad alimentazione alternativa (+95,2%) che, con 1.140 unità, hanno raggiunto una quota di mercato del 4,5% (era del 2,4% nel 2017). Si conferma, inoltre, l’ottima performance del mercato degli autocarri a metano e a GNL, con 1.000 nuove registrazioni, il 91% in più rispetto ai volumi del 2017, a


Analisi della produzione e del mercato dei veicoli commerciali e industriali in Italia nel 2018, mentre ci si avvicina a una svolta irreversibile verso un modello di mobilità

ANCORA IL SUPERAMMORTAMENTO

Ricordiamo che la sfida europea per la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti implica una svolta irreversibile e sempre più rapida verso un modello di mobilità a basse emissioni. Entro la metà del secolo, le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti dovranno essere

almeno del 60% inferiori a quelle del 1990. D’altra parte, è fondamentale che la transizione dell’UE verso un’economia a basse emissioni di carbonio sia accompagnata da azioni volte a sostenere occupazione, crescita, investimenti e innovazione. Guardando alle misure di interesse per l’industria nazionale dei veicoli commerciali e industriali e per le aziende di autotrasporto, ricordiamo che il “DL Crescita”, approvato il 30 aprile scorso, ha reintrodotto il superammortamento al 130% per l’acquisto di beni strumentali nuovi, fino a 2,5 milioni di euro, misura che, negli scorsi anni, si è dimostrata favorevole per sostenere la domanda e quindi anche i livelli produttivi nazionali del settore automotive. Il Decreto ammette i veicoli industriali tra i beni strumentali che beneficiano della riduzione fiscale, quindi va a beneficio delle imprese di autotrasporto, con applicazione sui veicoli industriali acquistati dal 1° aprile al 31 dicembre 2019. Le imprese potranno ottenere un’estensione degli acquisti fino al 30 giugno 2020, a condizione che entro il 31 dicembre 2019 l’acquirente abbia firmato l’ordine e versato un anticipo del 20%.

TO CIA

ASS

O

TO CIA

ASS

O

a basse emissioni

riprova della centralità del gas naturale come trazione alternativa nel trasporto pesante. Ben 697 autocarri sono alimentati a GNL (erano 306 nel 2017, +128%), appannaggio quasi esclusivo di Iveco e 303 sono alimentati a CNG (+39%). Il GNL risulta la miglior soluzione sostenibile applicabile nel breve termine per il trasporto merci a lunga distanza. Per l’ulteriore diffusione di questa tecnologia è fondamentale, tuttavia, proseguire nell’incentivazione all’acquisto da parte delle aziende di autotrasporto e, soprattutto, nell’azione di capillare diffusione delle infrastrutture di rifornimento sull’intero territorio nazionale. A febbraio 2019, la rete distributiva in Italia comprende 39 impianti di distribuzione GNL (erano 15 nel 2017).

RAGIONE SOCIALE AREXONS SPA

RAGIONE SOCIALE SOGEFI FILTRATION ITALY SPA

SEDE Via Antica di Cassano, 23– 20063 Cernusco sul Naviglio (MI)

SEDE Viale IV Novembre 19 – 10050 Sant’Antonino di Susa (TO)

BREVE PROFILO AZIENDALE Azienda italiana, AREXONS è il punto di riferimento nei prodotti per la manutenzione e la cura dell’auto, per il fai da te e l’industria. Da oltre 90 anni si prende cura e preserva nel tempo motori, macchinari e superfici, difendendo le performance, il valore economico e quello affettivo dei beni. La forza del brand misura l’impegno costante di Arexons nel coniugare performance, facilità d’uso e sicurezza, con particolare attenzione per la comunicazione e la didattica di utilizzo. L’azienda commercializza svariate linee di prodotto a marchio Arexons, Svitol, Wizzy, Fulcron, System, Rain Off, Rolin Fluid, Fresca Foglia, Ferox, Vernifer

BREVE PROFILO AZIENDALE Il Gruppo Sogefi è leader mondiale nella componentistica originale per l’industria automobilistica: progetta, sviluppa e produce sistemi di filtrazione, componenti per sospensioni, impianti di gestione aria e raffreddamento motore.

SETTORE MERCEOLOGICO Azienda chimica PRINCIPALI PRODOTTI Olio motore e lubrificanti – Liquidi funzionali – Car care– Batterie e spazzole tergi – Sbloccanti & lubrificanti multi uso – Manutenzione e riparazione professionale – Additivi professionali – Profumatori – Trattamento superfici – Vernici

SETTORE MERCEOLOGICO Filtrazione automotive PRINCIPALI PRODOTTI Sogefi produce la gamma completa di filtri olio, aria, carburante e abitacolo di qualità OE per tutti i principali costruttori Europei, Americani e Asiatici. Nell’Aftermarket è conosciuta con i marchi Tecnocar, Purflux, Fram®, CoopersFiaam per i veicoli leggeri, e Sogefi Pro per i veicoli commerciali.

MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Italia e circa 40 Paesi a livello mondiale (principali Paesi: Spagna, Portogallo, Polonia, Germania, Austria, Francia, Turchia, Messico, Sud Africa)

MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Sogefi è presente in 23 Paesi, con 42 siti produttivi, 4 centri di ricerca e 10 centri di sviluppo, 16 uffici commerciali e impiega circa 6.973 dipendenti. Il mercato di riferimento di Sogefi Filtration Italy SpA è l’Italia.

FATTURATO N/A

FATTURATO Il fatturato 2018 del Gruppo Sogefi è stato pari a 1.600 milioni di Euro.

CONTATTI Tel 02/924361 – e-mail: roberta.cunto@pli-petronas.com

CONTATTI Tel +39 011/9639460 – e-mail: italy-aftermarket@sogefigroup.com

SITO INTERNET www.arexons.it

SITO INTERNET www.sogefigroup.com

www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

25


TRASPORTARE OGGI

ON AIR

On Air di nuovo da settembre

D

opo la pausa estiva, riprende dal 12 settembre la trasmissione radiofonica dell’autotrasporto. Abbiamo chiuso il 13 giugno con la puntata dedicata al nuovo sistema di crowdsourcing per il monitoraggio della salute del mare, anche attraverso imbarcazioni commerciali, per poi fare una coda con lo Speciale Zero Gradi del 20 giugno. In questi mesi abbiamo affrontato molti temi: formazione, la via della seta, il mercato del trainato e poi parlato di eventi importanti come Autopromotec e Misano. Ringraziamo per questo gli ospiti che sono stati con noi: Paolo Volta (consulente di logistica), Giorgio Orsenigo (Renault Trucks),

Claudio Fraconti (FAI Milano, Pavia, Monza e Brianza), Cristiano Sturaro (SAF-Holland), Anna Acito (Acitoinox), Gabriele Binaghi (ZF Italia) e Antonio Nadali (Gruppo Transpobank). Luca Barassi e Ferruccio Venturoli non sono però andati in vacanza (quantomeno non il 20 giugno) e si sono messi al lavoro per preparare il palinsesto dell’autunno. Un programma ricco di appuntamenti e di ospiti per parlare dei tanti aspetti e argomenti che riguardano il nostro mondo. Tra tutti anche la rubrica fissa con FAI Milano, Pavia, Monza e Brianza che affronta dall’interno del settore le problematiche della nostra categoria. Sarà, dunque, ancora il saluto

“Amici in camion e fuori dal camion” che vi accompagnerà ogni giovedì dalle ore 17 sulle numerose emittenti che fanno parte del nostro network. Senza dimenticare la possibilità di ascoltare le trasmissioni tramite podcast su www.trasportale.it e www.transportonline.com. È partito, poi, un nuovo servizio di informazione di Trasportare Oggi, che è la newsletter quindicinale Tnews, attraverso la quale si possono raggiungere i podcast di On Air. A questo punto non avete più scuse… #StayTuned.

FREQUENZE E ORARI ■■

■■

Radio Centrale - h.18

(Abruzzo: FM 89.4 Emilia Romagna: FM 94.3 99.3 - 102.2)

Radio Potenza Centrale - h.17,10

■■

■■

Jonica Radio - h.18

■■

■■

26

Radio Amore - h.17,30

Simply Radio - h.17

■■

Radio One - h.18

■■

Radio Emme - h.18

■■

Radio Galileo - h.18,05

(Lazio: FM 99.2 95.3 - 96.6 97.8 - 99.8)

Radio Lombardia - h.17,05

(Lombardia: FM 94.600 - 100.200 100.300) ■■

Radio Dora - h.17,20

(Campania: FM 88.500 93.300 - 99.700 - 106.500)

■■

Radio Frejus - h.17,20

Radio Bologna 1 - h.18

■■

Radio Popizz - h.18

(Campania: FM100.500) ■■

■■

(Calabria: FM 90.20 - 93.90 103.00 - 106.40)

Radio CRC - h.17 Targato Italia

■■

(Lazio: FM 97.7)

(Basilicata: FM 87.8 - 90.5 96.3 - 96.3 - 99.3 -103.6) ■■

RCF Radio Città Futura - h.18

Radio Bussola - h.18

(Emilia Romagna: FM 89.1)

TRASPORTARE OGGI

■■

(Piemonte: FM 88.0) (Piemonte: FM 87.6) (Puglia: FM 101.0)

■■

(Sicilia: FM 87.5 - 88.3 95.5 - 104.9 - 106.7) (Sicilia: FM 93.3)

(Toscana: FM 96.8 100.4 - 100.5) (Umbria: FM 90.5 93.5 - 94.4 - 95.6 97.4 - 100.6 - 105.6)

12

In collaborazione con

19

In collaborazione con

26

IIn collaborazione con

VOLVO TRUCKS Ospite Ismaele Iaconi

settembre (Lamberet S.p.a.)

LAMBERET Ospite Giovanni Dattoli

settembre (Volvo Trucks)

Radio Cortina - h.17,30 (Veneto: FM 93.7 - 95.5 98.4 - 102.0 - 103.8)

Radio Stella FM - h.17,30 (Veneto: FM 87.5 - 88.8 91.5 - 95.0 - 97.2 97.3 - 97.4)

agosto/settembre 2019

LAMBERET Ospite Alessandro Oitana

settembre (IVECO)

3

ottobre

In collaborazione con

LAMBERET Ospite Claudio Fraconti (FAI)


Traxon – Leggero. Potente. Intelligente. Il primo sistema di trasmissione modulare a livello mondiale, ZF-TraXon permette già oggi agli autocarri di viaggiare in modo efficiente verso il futuro. La struttura compatta e robusta, nonchè il più alto rendimento nella sua categoria, rendono TraXon il nuovo standard per quanto riguarda l’efficienza. TraXon trasmette la potenza del motore pressoché senza perdite, mentre la funzione PreVision GPS e la programmazione della centralina contribuiscono a risparmiare carburante. La struttura leggera del cambio aumenta l’efficienza. TraXon – il cambio per gli impieghi più versatili, dai percorsi a lunga distanza fino all’impiego in cantiere. ZF-TraXon. Leggero. Potente. Intelligente. zf.com/TraXon



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.