La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 17 - marzo/aprile 2012 - n. 161
In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
■ poker d’actros
quarto premio per il pesante mercedes ■ RAI DI AMSTERDAM UN ATTESO RITORNO
■ TEST DRIVE PEUGEOT BIPPER FIAT DUCATO
■ LOGISTICA CITY LOGIsTICS TRACKER LOG PALLET NETWORK ■ EDITORIALI LA STERZATA L’OPINIONE COLPO DI CODAZZI SEGNALI DI FUMAROLA IL FRONTALE L’INDICE
■ COnSTRUCTION NASCE IL TOE OFF-ROAD
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Sommario
Anno 17 - marzo/aprile 2012 - n. 161
ATTUALITà 5 EDITORIALE
di Luca Barassi
6 il notiziario 7 LA STERZATA
di Roberto Sterza
10 il frontale
di Paolo Tasla
11 L’opinione
di Franco Fenoglio
13 colpo di codazzi
di Giancarlo Codazzi
14 segnali di fumarola
di Sabina Fumarola
15 L’indice
di Patrizio Comi
speciale 40 un atteso ritorno,
IL “RAI” DI AMSTERDAM
Le grandi interviste 18 Giancarlo Codazzi, MAN ITALIA
L’INCHIESTA 22 Le CONGESTION AREA
Parola d’ordine: omogeneità
ruote industriali 26 mercedes-benz: POKER D’ACTROS
ruote commerciali 28 PEUGEOT: BIPPER 32 FIAT PROFESSIONAL: DUCATO 36 MERCEDES-BENZ: Citan
azienda italia 46 gruppo transpobank: tracker log
Giancarlo Codazzi, presidente MAN Italia
In copertina: Il nuovo Actros, ammiraglia Mercedes-Benz, Truck of The Year 2012 aprile/maggio 2011
giugno/luglio 2011
settembre/ottobre 2011
novembre/dicembre 2011
gennaio/febbraio 2012
marzo/aprile 2012
infrastruttre 48 no tav, sì tav
LOGISTICA 52 la city logistics 56 attraccatE alla spina
l’elettrificazione delle banchine
60 il pallet network
RUBRICHE FUORI STRADA 63 social network 64 divieti di circolazione 66 SCADENZE FISCALI
trasportare oggi coNstruction 67 intermat: appuntamento a parigi 72 in... costruzione Il Peugeot Bipper provato in questo numero
La rivista degli Autotrasportatori - n.161 marzo/aprile 2012
Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Redazione: Pierluigi Coppa, Luca Gaier Direttore Trasportare Oggi Construction: Ferdinando Tagliabue Hanno collaborato: Germana Beltri, Giancarlo Codazzi, Patrizio Comi, Anna Dibisco, Franco Fenoglio, Ann-Kristin Göthert, Paolo Sartor, Roberto Sterza, Paolo Tasla Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com
Fotolito e stampa: Pinelli Printing - Seggiano di Pioltello (Mi)
Web site: www.trasportale.it - www.trasportareoggi.eu
CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965
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Direzione e redazione: Via Lesmi, 7 - 20123 Milano- Tel. +39 02 205711 redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, desideriamo informarLa che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Ratios Srl per inviarle la seguente pubblicazione. I dati personali raccolti saranno trattati con l’ausilio di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, Viale Monza 40.
È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
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di Luca Barassi
Block!
V
i ricordate quando da ragazzi ci si divertiva a dare il “block”? Con uno schioccare di dita il “bloccato” doveva rimanere immobile nella posizione in cui si trovava e ubbidire ai comandi impartitigli dai compagni. Ogni reticenza era punita con una penitenza. Allora era un gioco ingenuo di bambini che volevano passare il tempo tra un compito in classe e una partita di pallone, oggi è diventato un pericoloso sistema per paralizzare l’Italia spesso anche in modo violento. Sì, perché quanto accaduto nelle scorse settimane nel nostro Paese, ovvero il fermo dell’autotrasporto, mi ha ricordato tanto questo innocente gioco infantile. Solo che, appunto, non si è trattato di un gioco questa volta e la penitenza per chi non voleva (legittimamente dato che siamo in un Paese libero) sottostare al blocco è stata, nel migliore dei casi, una gomma tagliata e nel peggiore anche qualche sberla… e poi alla fine c’è pure scappato il morto. Attenzione! Non è mio intento non appoggiare la situazione – divenuta ormai insostenibile – delle aziende della nostra categoria che, non solo sono schiacciate da costi di esercizio insopportabili, ma che neppure trovano nel governo e nelle istituzioni un interlocutore attento e interessato a risolvere
questi problemi. Ben lungi da me additare un autotrasportatore che espone sul suo camion la scritta “Lottare per vivere!”, ma non posso che biasimare il comportamento di alcuni suoi colleghi che, comandati appunto dal bullo di turno, obbligano a protestare – con la forza – anche chi non ne ha intenzione e, magari, ha bisogno di quella giornata per portare la pagnotta a casa. E invece torna a casa senza aver fatto la consegna (leggi senza aver guadagnato) e con un pneumatico bucato (leggi costo addizionale). Chi ci ha guadagnato? Nessuno. I nostri editorialisti e collaboratori hanno affrontato, in questo numero, sotto diverse sfaccettature, il problema che si declina negli eccessivi costi del gasolio, nelle accise sempre più elevate, nei costi addizionali delle congestion area e, non per ultimo, nell’inadeguato sistema associativo della nostra categoria. Ed è proprio questo il punto. Quanto successo sulle strade e autostrade italiane a fine gennaio è sintomo di un comportamento compulsivo di pochi che, sotto la bandiera del difendere gli interessi di molti, hanno voluto aumentare il potere di qualcuno i cui interessi non sono certo comuni a quelli che affliggono la categoria nel suo complesso.
EDITORIALE
Qual è stato, infatti, il risultato di questa agitazione? Tonnellate di alimenti agricoli e ittici buttati via, innalzamento dei costi, nervosismo della popolazione (aggravato dal maltempo) e perdita di milioni di euro in mancata produttività. E cosa si è ottenuto in cambio? Il cambiamento del calendario dei divieti di circolazione per i veicoli pesanti, la taratura biennale del cronotachigrafo e poco altro. Ripeto, e vorrei che fosse chiaro, le proteste e, soprattutto, le motivazioni sono più che legittime. Anzi, sono vitali per la sopravvivenza del settore e per la competitività del nostro Paese. Sono le modalità sbagliate e soprattutto inutili. Pericolose, oserei dire, vedendo lo spettacolo che si è consumato tra caselli autostradali arginati, TIR messi di traverso ed episodi di violenza tra colleghi. Ciò che ci auguriamo è che, con un altro schioccare di dita, la situazione si sblockasse davvero e il “bullo” diventasse un interlocutore autorevole per le Istituzioni e il Governo che, da parte sua, DEVE comprendere quanto sia strategico il trasporto, e non marginale. Noi continuiamo a non capire come sia possibile questa cieca visione del settore che va avanti da sempre.■ TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012
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il notiziario
LA DAKAR A IVECO Primo e secondo posto nei veicoli pesanti
Con un primo, secondo e sesto posto nella classifica generale dei veicoli pesanti della 33a Dakar, Iveco si impone nel più importante rally del mondo, al quale hanno partecipato quest’anno gran parte dei costruttori europei e asiatici. Il Team Petronas De Rooy Iveco ha infatti vinto il rally con l’olandese Gerard De Rooy, alla guida di un Iveco Powerstar, un camion prodotto e commercializzato da Iveco in Australia. L’Iveco Powerstar è dotato di un motore FPT Industrial C13, con più di 900 Cv, e di componentistica Magneti Marelli. Alle spalle di De Rooy, gli altri piloti del team, Stacey e Biasion, sono stati alla guida di due Iveco Trakker Evolution 2, equipaggiati con lo stesso motore. I tre veicoli, adattati alle condizioni ambientali estreme del rally, erano di serie e ottimizzati per prestazioni a elevata efficienza energetica. La Dakar ha rappresentato per Iveco una grande opportunità per confermare l’affidabilità dei suoi prodotti in azione: ogni singolo mezzo è stato messo a dura prova in situazioni estreme attraverso tre grandi Paesi del Sud America. La corsa, infatti, partita il 1° gennaio da Mar del Plata, ha attraversato Argentina, Cile e Perù, in una gara in linea di 14 tappe, per un totale di 8.500 chilometri, dei quali circa 4.200 cronometrati.
Una STELLA nel golf 73 anni di profitti E’ il risultato di Paccar Con un quarto trimestre da record – 4,85 miliardi di dollari di ricavi – il gruppo americano continua nella serie di bilanci chiusi in positivo. Molti gli investimenti fatti (soprattutto nel BRIC) e nessun licenziamento tra i 23.400 dipendenti di Paccar. Questo lo spirito con il quale l’azienda americana porta avanti i propri business in tutto il mondo. 327 milioni di dollari di utile per il quarto trimestre, infatti, hanno portato Paccar a chiudere con un utile annuo di 16,36 miliardi di dollari contro i 10,29 del 2010. Una bella sorpresa per gli azionisti, una garanzia per il futuro dei dipendenti e una speranza per tutto il settore automotive. 6
Adam Scott è il nuovo International Brand Ambassador di Mercedes-Benz Il trentunenne campione di golf australiano viene da un anno di grandi successi, incluso il secondo posto ai ‘Masters di Augusta’ e la vittoria al torneo ‘WGC-Bridgestone International 2011’ che gli è valsa il primo ‘World Golf Championship’ della sua carriera. Scott ha commentato: “È un vero onore collaborare con Mercedes-Benz, marchio che vanta una solida reputazione e con valori che si sposano alla perfezione con quelli propri della disciplina golfistica. L’azienda è un grande supporter di questo sport in tutto il mondo e sponsorizza come partner automobilistico internazionale tre importanti tornei, ovvero i Masters, gli Open e l’USPGA Championship. Il suo impegno è rivolto anche ai tornei amatoriali come il MercedesTrophy, un evento arrivato alla sua ventiduesima edizione che attira 60.000 golfisti dilettanti da più di 60 Paesi ogni anno”. Ed ha aggiunto: “È bello essere ambasciatore di un marchio impegnato non soltanto nel mondo del golf, ma anche in altri campi che rispecchiano perfettamente i miei interessi personali. La presenza nel motorsport è ormai celebre, ma anche la sponsorizzazione delle Fashion Week in tutto il mondo è davvero fantastica”.
marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
di Roberto Sterza, Direttore Operational Marketing Renault Trucks Italia
La... sterzata
Limitiamoci L
o spunto di questa “Sterzata” arriva dalla recente introduzione nella città della Madonnina della famigerata Area C, l’area del centro urbano in cui l’accesso dei veicoli è regolamentato e limitato. Una misura che colpisce indifferentemente tutti coloro che devono attraversare la città per i motivi più svariati, dall’andare in ufficio, al fare commissioni o più semplicemente, al farsi i cosiddetti cavoli propri e, naturalmente, a consegnare merci e materiali vari. Di certo, chi opera in città per lavoro, per eseguire consegne, per fare manutenzione, ecc., in un momento in cui ogni euro ha un peso specifico molto alto nella gestione dei propri costi, si vede gravare di un’ulteriore zavorra quotidiana la propria attività. Nel migliore dei casi questi costi supplementari vengono ribaltati ai clienti o committenti, ma, in pratica, è difficile che ciò avvenga. E, se anche così fosse, a pagare sarebbero sempre gli stessi. Magari qualcuno ora alzerà la mano per dire che non c’erano altre soluzioni per ridurre il livello delle polveri nel centro della città. E magari sarà anche uno di quelli che al referendum ha votato affinché si introducesse l’Area C. E’ inutile negare che tutti noi (specialmente chi vive a Milano) saremmo più che felici di vivere in una città piena di fiori, con l’aria pulita, vedendo l’azzurro del cielo più di qualche giorno all’anno. Ma… siamo sicuri che la scusa dell’inquinamento non sia una mossa per fare cassa, illudendo una parte della cittadinanza? E’ una domanda più che lecita a mio parere. Durante il vostro prossimo viaggio aereo, arrivando da nord, non appena superate le Alpi, prestate attenzione allo spettacolo a dir poco sconvolgente che vi si presenterà: una nube senza soluzione di continuità lambisce le Prealpi e copre tutta la Pianura Padana, come una sorta di cuscino grigiastro al di sotto del quale si svolgono le principali attività economico produttive italiane. Davvero credete che, liberando il centro di Milano dai mezzi a motore, si aprirebbe uno squarcio sul cuscino grigiastro e come in un camino tutto l’inquinamento verrebbe spazzato via? Già dal cielo ci si rende conto dell’inutilità della creazione di piccole aree a traffico limitato in un contesto di camera a gas… Visto che tutti noi non crediamo alle favole, non sarebbe forse più concreto fare un
piano strutturale, applicabile ad ogni angolo della Pianura Padana, e più in generale all’Italia? Quello che manca è davvero la visione d’insieme, un approccio strutturato che, pur con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, non punisca sempre i soliti noti e non sia un deterrente agli investimenti. In fondo cosa ci vorrebbe per rivoluzionare, ad esempio, il trasporto urbano? In alcune nazioni sono già in corso sperimentazioni di veicoli silenziosi a emissioni zero, in grado di rifornire i negozi di notte o di raccogliere l’immondizia senza emettere un grammo di polvere sottile. E che dire di un sistema avanzato di telecomunicazioni, che regoli il traffico di merci in città, gestendo aree di parcheggio e di interscambio in tempo reale? Fantascienza? No: nei (soliti) Paesi nordici, nei quali tutto ciò è in fase di sperimentazione, il futuro è già nella vita di tutti i giorni. Se si pensa che in questi momenti di crisi il pubblico non possa permettersi certi investimenti, visti solo come spese, allora si può
passare ad azioni più pragmatiche a breve termine. Perché non decidere, una volta per tutte, in un Paese con il parco circolante più vetusto d’Europa, di premiare chi investe in veicoli di ultima generazione? Perché chi rinnova il proprio parco non possa godere di benefici rispetto a chi opera con maleodoranti veicoli di più di vent’anni? Basterebbe, forse, differenziare le tariffe della tassa di proprietà, dei pedaggi autostradali, ecc, per convincere alcune aziende sull’opportunità di investire in nuovi mezzi. Di certo anche la sicurezza ne trarrebbe vantaggio, oltre ad una miglior efficienza dei trasporti. Scommettete che, così facendo, nonostante un parco di veicoli a basse emissioni nocive, il problema dell’inquinamento rimarrebbe? Ci ritroveremmo di nuovo al principio… A ben vedere, gli impianti di riscaldamento e le altre fonti inquinanti non hanno la targa… multarli sarebbe davvero impossibile. ■ TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012
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il notiziario
NOVITA’ in casa Peugeot Arrivano i nuovi Expert e Partner Saranno presentati in anteprima mondiale al Salone di Ginevra (dall’8 al 18 Marzo) i nuovi Peugeot Expert e Partner Tepee, la cui commercializzazione, insieme alle versioni furgone, è prevista per questa primavera. Il nuovo Peugeot Expert, disponibile nelle varianti veicolo commerciale e trasporto persone (Tepee) si inserisce nell’attività di ampliamento della gamma del marchio e propone i nuovi codici stilistici, nuovi equipaggiamenti e una gamma di motori Euro 5 che lo posiziona come leader del suo segmento (Autovetture e Commerciali) in materia di emissioni di CO2. Si caratterizza per l’aspetto moderno evidenziato dal nuovo frontale, motorizzazioni Euro 5 prestazionali ed efficaci, emissioni di CO2 record per Expert Tepee (2.0 HDi 120 kW - 163 CV- cambio manuale 6 rapporti, 172 g/kmCO2, pari a 6,6 l/100 km), il miglior rapporto potenza/emissioni di CO2 per Expert furgone (2.0 HDi 120 kW - 163 CV- cambio manuale 6 rapporti, 168 g/km CO2, pari a 6,4 l/100 km), equipaggiamenti tecnologici inediti nel segmento, cambio automatico a 6 rapporti sul motore 2.0 litri HDi 163 CV. Anche i nuovi Peugeot Partner e Partner Tepee si evolvono nello stile integrando i nuovi codici del marchio e si dotano delle ultime tecnologie in termini di motorizzazioni ed equipaggiamenti per consolidare il loro successo commerciale. Si contraddistinguono per la personalità decisa e la linea moderna, motorizzazioni Euro 5 e-HDi (Stop & Start di ultima generazione), emissioni di CO2 record sia nel segmento dei veicoli multispazio per il tempo libero (125 g/km), sia nel segmento dei furgoncini (123 g/km), equipaggiamenti tecnologici inediti nel segmento, un’abitabilità, una modularità e una libertà di utilizzo che sono un punto di riferimento per Partner Tepee, due lunghezze e volumi di carico massimo (3,7 e 4,1 m3) tra i migliori del segmento per Partner.
10% in meno di GASOLIO FUELSAVE PARTNER di Shell E’ il nuovo sistema di gestione del carburante della compagnia petrolifera che si è dedicata appositamente alle aziende di autotrasporto, categoria che maggiormente soffre per gli elevati costi del gasolio. FuelSave Partner fornisce le informazioni necessarie per addestrare e preparare i nostri conducenti in modo mirato. 100 veicoli della August Gschwander Transport hanno risparmiato 190 mila euro di carburante in un anno! A questo va aggiunto il contributo all’ambiente che il sistema calcola e fornisce come informazione in termini di minor emissione di CO2. (www.euroshell.it/fuelsavepartner).
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marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Venezia ERTMS
Lo scalo è inserito nel progetto UE
Con la decisione della Commissione Europea del 25 gennaio 2012 [C(2012)172] lo scalo veneziano con le sue connessioni ferroviarie è entrato ufficialmente a far parte dei terminali che entro il 2020 per legge dovranno essere conformi al sistema ferroviario europeo ERTMS (European Rail Traffic Management System/European Train Control System). Per Venezia (Porto Marghera) significa poter permettere ad ogni società ferroviaria europea di servirsi del porto di Venezia, garantendo la massima sicurezza ed efficienza dei convogli merci in arrivo e partenza dallo scalo.
Nuovo Fiat Strada Al via la commercializzazione
Da fine gennaio è disponibile nelle concessionarie italiane il Nuovo Fiat Strada. La gamma, equipaggiata con il potente 1.3 Multijet 16v Euro 5 da 95 CV, si compone di 3 allestimenti (Working, Trekking, Adventure) e 3 body (Cabina Corta, Lunga e Doppia) per un totale di 6 versioni. La novità di maggior rilievo è l’introduzione della cabina doppia (per versioni Working ed Adventure), che può ospitare comodamente 4 persone mantenendo pur sempre una capacità di carico fino a 650 Kg. Mentre la versione Working a cabina singola risponde alle esigenze di quei professionisti che desiderano un “puro veicolo commerciale”. Per utilizzi più impegnativi, è disponibile il differenziale E-Locker (Electronic Locking Differential) per un facile disimpegno in condizioni di scarsa aderenza. Punto di forza del Nuovo Fiat Strada è l’ampio cassone posteriore: 1.685 mm in lunghezza (1332 mm nelle versioni con cabina lunga, 1082 nelle versioni cabina doppia), 1300 mm in larghezza (1070 mm tra i passaruota). La portata utile, compreso il conducente, a seconda delle versioni, va da 630 a 705 kg mentre il peso totale a terra è di 1915 kg e quello rimorchiabile di 1.000 kg.
Successione di country manager in ups Jim O’Gara prende il posto di Frank Sportolari Jim O’Gara (nella foto), è stato nominato nuovo country manager di UPS per l’Italia. O’Gara, in UPS da 16 anni, avrà il compito di consolidare la posizione di UPS nel mercato italiano quale leader nella logistica mondiale, supervisionando l’operatività, la strategia e lo sviluppo del business. Succede a Frank Sportolari che è stato invece nominato presidente di UPS Germania, il mercato più grande di UPS al di fuori degli Stati Uniti con oltre 15.000 dipendenti. O’Gara, nato a Glasgow in Scozia, ha maturato numerose esperienze a livello internazionale. Nel corso degli ultimi sei anni ha ricoperto il ruolo di country manager prima per l’Arabia Saudita e poi per la Nigeria assumendosi allo stesso tempo la responsabilità per l’operatività dell’Africa Sub Sahariana, un’area che comprende 46 Paesi del continente. “Nel corso della sua carriera in UPS Jim è stato in Europa, Medio Oriente e Africa,” ha commentato Jim Barber, presidente di UPS Europa. “La sua comprovata esperienza professionale in posizioni manageriali e la sua profonda conoscenza dell’ operatività di UPS saranno una garanzia del buon esito della sua nomina sul business, supportando i nostri clienti Italiani nel raggiungere meglio i mercati internazionali”.
DAF A DELHI All’AutoExpo esposto il CF
PACCAR ha presentato il suo truck premium DAF CF all’AutoExpo Delhi, la più grande manifestazione automobilistica in India. “L’India è uno dei mercati più grandi ed in più rapida crescita al mondo per i veicoli industriali” - ha dichiarato Dan Sobic, vice-presidente esecutivo PACCAR. DAF è uno dei costruttori leader in Europa per i trattori. I camion DAF sono venduti e assistiti da una rete di oltre 1.000 dealer in tutto il mondo. “I veicoli DAF hanno successo grazie alla loro eccellente affidabilità, efficienza e alti standard di comfort di guida”, ha commentato Don Schulte, amministratore delegato PACCAR in India. “L’AutoExpo 2012 offre l’opportunità di incontrare potenziali clienti, rivenditori e fornitori”.
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012
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IL frontale
di Paolo Tasla
I nodi vengono al pettine U
na frase misura lo stato dell’ansia degli italiani: situazione economica, sociale, politica incandescente. In realtà lo è solo per chi deve lottare quotidianamente per sopravvivere. I lottatori rappresentano più del 90% della popolazione (il 10% controlla più del 70% del PIL) alla quale sono riservate una serie di fenomeni negativi che stanno piegando il due la maggioranza delle famiglie italiane. Citiamo solo alcuni dei fattori di destabilizzazione sociale che stanno minacciando la coesione di questo Paese: il perdurare della crisi economica, la mancanza di lavoro per i giovani, la destrutturazione politica del Paese, la mancanza dei pagamenti da parte dello Pubblica Amministrazione alle PMI, la corruttela che imperversa imperterrita nel sottobosco politico nazionale e regionale, l’evasione fiscale tollerata dalla classe politica, che potrebbe essere facilmente debellata intervenendo con disposizioni legislative urgenti.
Partiamo da questo punto analizzando delle macroaree di evasione: obbligo di giustificare fiscalmente i finanziamenti pubblici dei partiti, eliminazione dei finanziamenti pubblici ai giornali dei partiti, obbligo di certificazione ai bilanci delle squadre di calcio, eliminazione del preliminare di compravendita immobiliare, considerare le vincite ai giochi d’azzardo al lordo di IVA. Vediamo le microaree: scontrino fiscale obbligatorio per i tassisti e per le prostitute, ricevuta fiscale per le opere dell’artigiano, potendo scaricare il 50% delle stesse nella propria denuncia dei redditi, eliminazione della esenzione fiscale per la prebenda del portaborse dei parlamentari. Intervento etico sui costi della politica: allineamento degli stipendi del personale della Camera e del Senato sugli stessi valori economici del personale delle imprese private che ricopre ruolo analogo, eliminazione delle scorte di Polizia a tutti gli uomini politici che non rivestono cariche governative, eliminazione di tutti i fringe benefits ai parlamentari, compresi quelli estesi ai famigliari, eliminazione delle auto blu anche negli enti locali a disposizione dei dipendenti/dirigenti. Interventi urgenti: sbloccare i soldi che la P.A. deve alle PMI. Nessuno sa esattamente quanti sono: si dice 70/80 miliardi. Come? Semplice: si riducono i fondi destinati ai partiti, per tre anni, portandoli al 50% degli importi stanziati normalmente. La differenza va immediatamente girata ai creditori della P.A. E ancora, prendiamo poi il caso Lusi: vi sembra credibile che un personaggio di tal genere possa appropriarsi di una cifra simile, senza complici o connivenze? Se così fosse potremmo fidarci di votare politici che dovrebbero rappresentare interessi dei cittadini e amministrare importi molto più alti, quando non sono capaci di tenere in ordine i conti del loro partitino? Lusi è un azzeccagarbugli di provincia, che ha predisposto un vero e proprio disegno criminale, ben sapendo come doveva comportarsi per non fare nemmeno un giorno di prigione. Altro caso di malapolitica: alcuni parlamentari della Lega si sono opposti al taglio dei vitalizi. Ottima controprova di quanto Bossi e Calderoli stanno facendo per prendere per i fondelli i loro votanti: “Roma ladrona, ma quando mi fa comodo Roma pagona”. Ancora: la posizione di Maroni e dei suoi sostenitori, tra cui Tosi, esprime una posizione di onestà politica ed intellettuale ammirevole. Per contro è scattato il divieto per il Sindaco di Verona di presentarsi con una lista propria… alla faccia della democrazia. La Lega: un partito in via di disgregazione, etica, morale, ideologica. Concludendo: che fine hanno fatto i nani e le ballerine? Ci voleva tanto per salvare la parte buona del partito fondato dal manager lombardo-siculo? Facciamo gli auguri al giovane segretario (Alfano, N.d.r.), che possa riportare a galla la parte liberale del partito, selezionando la qualità rimasta dei vecchi membri, possibilmente tenendo in disparte urlatori, ornitologhe, igieniste e personaggi troppo fortunati che trovano chi paga loro appartamenti senza che lo sappiano. Largo anche ad un nuovo fronte progressista che proponga una visione moderna di una democrazia partecipata e possa dimostrare di voler ridurre il potere della Casta e della Supercasta. Sarà questa la discriminante per rimettere in gioco la credibilità ideologica di tutti i partiti, che dovrebbero fare un monumento a Napolitano, avendoli salvati grazie al “commissario” Monti, da uno tsunami che avrebbe travolto non solo i politici al Governo e l’intera classe pubblica dirigente di questo Paese ma soprattutto tutti noi italiani, succubi di una classe politica che ha saputo solo soddisfare i propri interessi. ■ 10 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Go for Efficiency VDO sostituisce i vecchi tachigrafi
La campagna “Go for Efficiency” di VDO continua anche nel 2012. E’ rivolta a tutti coloro che vogliono sostituire il vecchio tachigrafo analogico o aggiornare il nuovo tachigrafo digitale, con una offerta valida sia per chi possiede una strumentazione di VDO, sia di altri produttori. I clienti possono approfittare della calibrazione annuale prevista dalla legge per passare al DTCO 1381 versione 1.4, beneficiando di un notevole risparmio: non dovranno affrontare spese aggiuntive per un ulteriore fermo del mezzo, visto che l’operazione di calibrazione del tachigrafo è comunque obbligatoria. Il DTCO versione 1.4 fa guadagnare preziosi minuti di guida già dal primo utilizzo, in quanto è aggiornato in base al nuovo Regolamento CE 1266/2009, che prevede l’applicazione della “Regola del Minuto” permettendo agli autisti di usufruire di parecchi minuti di guida in più al giorno. L’offerta di VDO “Go for Efficiency” prevede inoltre pacchetti che consistono, oltre che nel VDO DTCO versione 1.4, anche nel pratico dispositivo di bordo VDO DLD (disponibile in versione GPRS e Wi-Fi), che permette di gestire automaticamente il trasferimento dei dati della propria flotta, in accordo con le normative vigenti. Infine, la campagna “Go for Efficiency“ promuove anche TIS Track&Trace per localizzare i veicoli ed elaborare valutazioni riguardo alle attività di guida degli autisti direttamente sul PC dell’utente o tramite l’apposita applicazione disponibile su iPhone e iPad di Apple.
FAMMI VOLARE Iniziativa di Kuehne + Nagel
In collaborazione con SeaMilano e Cargolux Airlines, l’azienda ha organizzato una giornata esclusiva per i propri clienti presso il Malpensa Centre Aeroporto. Fattore chiave del proprio business è la collaborazione con il cliente. Kuehne + Nagel, sposando appieno questa filosofia, per supportare i propri clienti, ha proposto un training ad hoc destinato a managers e operatori addetti al settore delle spedizioni aeree (import ed export) al fine di allargare le loro conoscenze nella normativa e nella pratica dei trasporti aerei merci. La visita alle operazioni di carico / scarico di un aeromobile 747-8 Freighter ha completato la giornata di lavori, permettendo ai propri clienti di toccare da vicino il cuore delle attività operative di questo settore.
L’opinione
di Franco Fenoglio
Foto: Vincenzo Coraggio (archivio Asaps)
Si può fare di più
L’
opinione pubblica ci punta il dito contro. Uso il termine “ci” perché mi sono sempre sentito parte della categoria degli autotrasportatori e per questo vedo la situazione dal loro stesso punto di vista. Giornali, opinione pubblica, classe politica, tutti accusano gli operatori del trasporto di avere reso ancora più critica la situazione di questi mesi, bloccando le derrate sulle autostrade e creando disagi a migliaia di automobilisti. Un’accusa gratuita, sintomo di una scarsa conoscenza del problema. Il problema è solo uno, ed è atavico: la mancanza di un interlocutore unico, forte e autorevole in grado di mettere sul tavolo le reali esigenze degli autotrasportatori e garantire, nel contempo, un regolare svolgimento dei trasporti lungo la Penisola e non solo... come vedremo. Da un lato il nostro mercato, fatto in gran parte come sappiamo da piccoli operatori, con rarissimi casi di realtà logistiche integrate, non è ben rappresentato. Le associazioni sono troppe e frammentate ed ognuna di loro cerca di portare a casa vantaggi per la propria microgalassia di operatori, senza considerare quelle che sono le esigenze globali dell’intero sistema. Dall’altro, abbiamo avuto e continuiamo ad avere nel nostro Paese una classe politica che non considera il trasporto come un elemento strategico per l’economia, situazione che di conseguenza ne impedisce lo
sviluppo, soprattutto se confrontato con quello degli altri Paesi europei. In Italia circolano mezzi spesso non idonei e pericolosi in quanto non rispettano le più semplici norme di sicurezza, mezzi il più delle volte stranieri che non vengono controllati da un corpo di polizia specializzata in grado di visionare documenti provenienti da altre nazioni. In Italia continuano quindi ad operare aziende appartenenti a grandi gruppi internazionali senza che ci sia una adeguata tutela dei nostri operatori. Le nostre eccellenze, pertanto, o se ne vanno all’estero perché qui non trovano le condizioni economiche sufficienti per sopravvivere, oppure sono costrette a chiudere. E così arriviamo ai fermi, ai blocchi ad oltranza del trasporto che spesso creano situazioni che nulla hanno a che fare con le ragioni vere degli autotrasportatori. Gli uni incolpano gli altri e il risultato è che l’Italia si ferma. Nessuno capisce perché si sia arrivati alla situazione di qualche settimana fa... la realtà è che tutti abbiamo perso! Dobbiamo pensare al lungo termine, non solo al breve. Le associazioni non si devono occupare solamente dei bonus e delle tariffe, ma devono pensare a come rendere competitivi i trasportatori italiani nei confronti dei grandi gruppi europei e a come far sì che lo Stato sia in grado di garantire la sicurezza sulle
strade, e devono poter loro stesse essere degli interlocutori autorevoli nei confronti delle autorità comunitarie, di Bruxelles, quindi, non solo di Roma. Il governo d’altro canto dovrebbe pretendere di avere un unico (o quasi) interlocutore, che rappresenti la globalità degli interessi e che lo aiuti a costruire il sistema logistico italiano che meritiamo di avere. E questo per la nostra posizione strategica nel Mediterraneo, per la potenzialità della nostra economia, e per le eccellenze di certe nostre realtà. E allora certifichiamole queste eccellenze! Facciamo in modo che i committenti possano servirsi di chi è oggettivamente in regola, di chi ha autisti professionisti, di chi è attento all’ambiente. Possiamo fare molto di più. Dobbiamo fare di più per la nostra categoria! E le associazioni devono essere protagoniste di questa evoluzione. Anzi, solo con delle associazioni forti, competenti e autorevoli possiamo crescere come Paese, come economia e come settore. Dobbiamo, tutti insieme, rendere possibile lo sviluppo di un settore così importante e strategico per l’economia del nostro Paese, e ancor di più, dobbiamo far sì che lo stesso venga ritenuto tale anche a livello dell’intera Comunità europea. ■ TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 11
il notiziario
Forum internazionale della logistica e dell’autotrasporto Appuntamento a novembre Si sta già lavorando alla programmazione dell’edizione 2012 del Forum, che si terrà sempre a Fiera Milano il prossimo 6 novembre. Il Forum 2011 – prima tappa del percorso che sta accompagnando gli operatori verso Transpotec Logitec, il salone della logistica e dell’autotrasporto che tornerà nel 2013 in una veste completamente rinnovata – manterrà anche quest’anno la stessa formula di successo del 2011, con un convegno istituzionale alla mattina e diversi workshop tematici al pomeriggio. L’appuntamento si focalizzerà sulle infrastrutture per lo sviluppo economico, e sulle testimonianze della centralità della logistica quale motore trainante per la crescita del Paese. Il Forum sarà inoltre l’occasione per presentare l’aggiornamento dello Studio commissionato da Fiera Milano che identifica le linee di intervento strategiche per rendere il sistema logistico nazionale più flessibile ed efficiente. Già numerose le presenze confermate, tra queste Mario Ciaccia, Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti; l’On. Antonio Tajani, Vice Presidente Commissione Europea all’Industria e all’Imprenditoria; Alfredo Altavilla, Amministratore Delegato IVECO Spa; Gino Costa, Presidente UNRAE Veicoli Industriali e Amministratore Delegato Renault Trucks Italia Spa; Bartolomeo Giachino, Presidente della Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica; Rocco Giordano, Docente Politica ed Economia dei Trasporti e della Logistica e Presidente Comitato Scientifico della Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica; Mr. Ivan Hodac Segretario Generale ACEA; Stephen Perkins, Vice Segretario Generale dell’International Transport Forum presso l’OECD e Maurizio Riguzzi, Professore Ordinario di Diritto dei Trasporti e della Logistica dell’Università di Verona.
URLO DI DOLORE
Lettera aperta del presidente di FEDERTRASPORTI
Dopo la situazione critica, causata dal maltempo, di inizio febbraio, il presidente del Gruppo Federtrasporti scrive una lettera aperta in cui ricorda la necessità, in momenti di emergenza, di fare ognuno la propria parte. L’autotrasporto si impegna a dotarsi di tutto quanto serve per viaggiare anche con il maltempo, ma le autostrade devono attrezzarsi con tutto quanto serve per garantire in ogni caso la circolazione. Pena un impoverimento generale del Paese. È un’accusa giocata sul paragone con l’anoressia, sindrome di cui sono affette le Prefetture e la Società Autostrade - secondo Emilio Pietrelli - che sono convinte che la neve, come il cibo per alcuni adolescenti in crescita, possa far male in ogni caso e quindi non appena se ne prevede la discesa bloccano la circolazione dei veicoli da trasporto. La lettera si conclude con questa frase “... Ma se continuiamo a ragionare da anoressici, a costringerci al digiuno di circolazione forzoso, finiremo lentamente per andare incontro al totale deperimento. E viste le condizioni delle nostra economia, è un rischio troppo grande”. 12 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
URBAN LAB 1 E’ il veicolo sperimentale di Renault Trucks per ottimizzare il trasporto urbano
Si chiama Urban Lab 1 il veicolo sperimentale che Renault Trucks ha sviluppato insieme all’allestitore Gemco E-Trucks BV, per testare nuove soluzioni in ambito urbano. Basato sul Renault Midlum Dxi 5 da 16 ton, il veicolo è caratterizzato da una soglia di carico abbassata fino a livello del suolo per rendere le operazioni di carico e scarico merci più veloci e semplici, consentendo di risparmiare 1/3 del tempo rispetto a un veicolo convenzionale, a vantaggio anche dell’ambiente visto che si riduce il tempo di stazionamento del veicolo per ciascuna consegna, liberando gli spazi adibiti al carico-scarico in tempi più rapidi. Urban Lab 1 è dotato di uno specifico sistema di sospensioni sulle ruote anteriori e posteriori che permette di essere abbassato a livello del suolo, premendo, a veicolo fermo, un interruttore all’interno della cabina. Il mezzo è alimentato da due motori elettrici di ultima generazione che azionano le ruote posteriori e che vengono alimentati da un generatore abbinato ad un motore diesel. Un pack di batterie consente al veicolo di viaggiare anche in modalità totalmente elettrica riducendo così al minimo la rumorosità. Urban Lab 1 è uno dei diversi concept che Renault Trucks ha testato per migliorare la distribuzione delle merci nelle città ed è parte integrante dei progetti relativi al sistema di trasporto gestiti da LUTB (Lyion Urban Truc&Bus) e nell’ambito del programma CityFret. E’ parte di un programma di ricerca che coinvolge più partner e ha come obiettivo quello di trovare le migliori soluzioni per ottimizzare il trasporto urbano delle merci.
di Giancarlo Codazzi Presidente del Consiglio di Gestione MAN Truck & Bus Italia Spa
COLPO DI CODAZZI
Autotrasporto: un’opportunità, non un problema C
on i blocchi di gennaio l’autotrasporto italiano ha perso un’occasione, ma ha al contempo dimostrato all’opinione pubblica e alla politica quale ruolo centrale occupa nell’organigramma economico-produttivo del nostro Paese. I blocchi indiscriminati, purtroppo qualche volta degenerati in violenze per gli eccessi di pochi, hanno gettato delle pesanti ombre su tutta la categoria e questo è certamente un male. Contemporaneamente, gli stabilimenti chiusi per mancanza di materie prime, i distributori di benzina a secco, e tonnellate di derrate alimentari marcite, sono stati un chiaro segnale di come senza i camion il Sistema Paese collassa.
E non è un problema dello sbilanciamento verso la modalità gomma e di scarsa efficienza delle ferrovie, come qualcuno ha scritto. Sappiamo bene che il resto dell’Europa trasporta su gomma percentuali di merci solo leggermente inferiori all’Italia, quindi è semmai un problema organizzativo e infrastrutturale che rende il lavoro dell’autotrasportatore sempre più difficile e poco redditizio. Il tutto aggravato anche dalla grande frammentazione che regna in Italia, dove gli imprenditori monoveicolari sono ancora la maggioranza ed effettuano i trasporti non avendo quelle economie di scala di cui invece beneficiano le aziende di trasporto di dimensioni più grandi. Precisate queste incontestabili realtà, lascia comunque perplessi che un Governo di tecnici, presieduto dal Prof. Mario Monti, non abbia colto le opportunità che un rilancio della economicità e sostenibilità del settore del trasporto e della logistica possa rappresentare per il Paese. Il tutto ovviamente inquadrato in un più ampio progetto per facilitare e incrementare la libera circolazione delle merci con tutte le modalità, dal mare alla ferrovia, senza quindi penalizzare le altre forme di trasporto, ma anzi favorendone l’interscambiabilità. Non è un mistero che la mancanza di interporti e strutture di scambio, come aree retroportuali attrezzate, terminal ferroviari e hub
aeroportuali adeguati, siano uno dei più gravi limiti allo sviluppo di una circolazione delle merci efficiente, dove il camion e gli autotrasportatori continuerebbero a recitare un ruolo di primo piano con ben altri riscontri di redditività. Oltre a questo, è basilare sottolineare che in questi scenari si sottovaluta anche il fatto che l’azienda di trasporto è in sostanza un camion con un autista e la stessa si può trasferire semplicemente in altro Paese dove le regole fiscali e occupazionali sono più vantaggiose, penalizzando ulteriormente il tessuto imprenditoriale nazionale e quindi creando un danno alla nostra economia che è anche la somma di quelle degli imprenditori che trasportano le merci. Il Governo del Prof. Monti sta affrontando la complessa materia del mercato del lavoro che pare diventerà un punto determinante per un futuro sviluppo del Paese. Giustamente si è fatto notare che senza un mercato del lavoro che funziona è tutto il Sistema Paese a essere “bloccato”. L’autotrasporto deve quindi diventare terreno di confronto privilegiato per ogni formazione politica che, oggi come in futuro, vuole davvero perseguire il bene dell’Italia. È per questo che il Premier ha una chance unica affinché un settore così vitale dell’economia nazionale come l’autotrasporto possa
tornare a essere il motore della tanto agognata ripresa economica. Le soluzioni sono già da tempo state definite anche dai Governi che si sono succeduti in precedenza, adesso si tratta di realizzarle. Gli investimenti nelle infrastrutture sono il primo passo, a cui si devono affiancare misure per abbattere la burocrazia, per semplificare i vincoli che da sempre sono un pesante fardello per ogni impresa industriale. La tassazione fiscale e le regole occupazionali delle aziende di trasporto devono poi avere una veste europea. E’ troppo facile per loro superare gli ostacoli dettati con un semplice trasferimento all’estero e quindi con un danno per la nostra economia. Gli autotrasportatori stanno facendo da tempo la loro parte, impegnandosi in questo processo di crescita che passa anche attraverso onerosi investimenti. Il settore necessita di una normativa che sostenga gli investimenti in veicoli di ultima generazione, più rispettosi dell’ambiente e con elevati standard di sicurezza attiva e passiva, e che possano garantire economie di esercizio volte a creare nuova redditività, condizione indispensabile per guardare al futuro con rinnovato ottimismo e per rimanere con orgoglio in Italia. ■ TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 13
SEGNALI DI FUMAROLA
di Sabina Fumarola
Responsabile Sales Promotion and Advertising DAF Veicoli Industriali S.p.a.
Provare per credere M
ai come in questo periodo l’attenzione ai costi di esercizio è così alta. Non solo i padroncini, ma anche importanti aziende di trasporto sono focalizzate su efficienza e relativo contenimento dei costi. Sempre più frequentemente l’attenzione viene posta su veicoli dotati di tecnologie avanzate che permettono una riduzione dei consumi e sulla formazione offerta ai propri autisti con l’obiettivo di migliorare lo stile di guida che molto pesa sui consumi.
Come si sono organizzate le Case in questi ultimi anni per poter andare incontro alle esigenze dei clienti? Cercando di offrire un ampio portafoglio di servizi: dalla proposta di soluzioni finanziarie comprensive di contratti di riparazione e manutenzione e talvolta di assicurazioni, per finire poi con l’erogazione di corsi di guida economica attraverso l’ausilio di validi istruttori professionisti. Infatti, il principale beneficio derivante da uno stile di guida corretto è rappresentato dal minor consumo di carburante (sino al 10% in meno) mantenendo una velocità media inalterata senza quindi compromettere la produttività. A questo riguardo vanno fatti rientrare a pieno titolo i pneumatici, il corretto posizionamento dei kit aerodinamici (spoiler, fender etc) e svariati altri dettagli la cui somma non solo permette minori consumi ma riduce l’usura della componentistica ed assicura una maggiore sicurezza. Risparmiare sui costi significa poter investire sui mezzi. Ecco uno dei motivi per i quali le Case hanno deciso di puntare sulla formazione degli autisti dei propri clienti. DAF, per esempio, già dal 2008 ha implementato una propria struttura di corsi (Ecodrive e Safety Drive). Solo attraverso un cospicuo numero di esempi pratici, e mettendo in evidenza i vantaggi, è possibile superare lo scetticismo iniziale di molti partecipanti – a volte reticenti ad accettare suggerimenti sullo stile di guida – arrivando ad esprimere livelli di elevata soddisfazione per gli spunti ricevuti. Guidare in modo Economico (e quindi Ecologico) e Sicuro è un vantaggio non solo per le aziende di trasporto che hanno la necessità di rendere i loro investimenti efficienti a 360 gradi, ma anche per gli autisti che possono “trasportare” il loro valore aggiunto all’interno del conto economico dell’azienda in un momento di grave difficoltà. Le Case stanno dunque facendo la loro parte. E le isituzioni invece? Se è vero che sembra non essere possibile arginare il fiume in piena dei costi del carburante è altrettanto vero che i costruttori di veicoli industriali da soli non possono contrastare il perdurare di questi incrementi. Le istituzioni devono quindi intervenire incentivando i virtuosi attraverso sistemi quali ad esempio accessibilità ai fondi stanziati anche per i corsi per una guida economica, oppure agevolazioni sulla falsa riga di quanto accade in Germania dove si premia, attraverso un sistema di tariffe basate sulle emissioni, chi inquina meno, o premi assicurativi basati sulla percorrenza e sulla sinistrosità del cliente piuttosto che in base a quella della provincia di appartenenza. ■ 14 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Alla guida di Peugeot Sport Olivier Quesnel Olivier Quesnel (nella foto) è stato confermato alla guida di Peugeot Sport dopo un’altra stagione coronata dal successo conseguito con il titolo Costruttori nella Intercontinental Le Mans Cup, vinto per il secondo anno consecutivo, e riporta direttamente a Vincent Rambaud, direttore generale di Peugeot. Olivier Quesnel, 61 anni, MBA e DESS (diplôme d’études supérieures spécialisées) in Economia applicata all’energia, partecipa nel 1980 alla creazione di Peugeot Talbot Sport, sotto la direzione di Jean Todt. Diventa in seguito Direttore generale del Gruppo editoriale Michel Hommel. Entra nel gruppo PSA Peugeot Citroën nel gennaio 2008 e diventa direttore di Citroën Racing, in sostituzione di Guy Fréquelin. Nel gennaio 2009, assume anche la direzione del team di Peugeot Sport. Sotto la sua guida, Citroën Racing ha vinto quattro titoli come Campione del mondo costruttori nel WRC , con 36 vittorie nel rally WRC. Peugeot Sport ha vinto due volte nel campionato ILMC creato nel 2010.
w le aggregazioni Incentivare le aggregazioni e i vettori di qualità Lo ha dichiarato l’eurodeputata Debora Serracchiani visitando la sede bolognese del Gruppo Federtrasporti. Le risorse agli autotrasportatori dovrebbero essere impiegate più che per rimborsare alcuni costi di esercizio «per dare loro la possibilità di aggregarsi, premiando i più virtuosi, magari attraverso una certificazione che faccia stare meglio sul mercato quelli che le regole le rispettano». La parlamentare europea ha auspicato forme che incentivino comportamenti virtuosi, sia dei committenti sia dei vettori: «Il committente deve sapere che se usa un vettore di qualità ne ha vantaggio e quindi deve essere incentivato, anche economicamente, a sceglierlo. E il vettore sarà di conseguenza incentivato a diventare un vettore di qualità, perché sa che così sta sul mercato, mentre in caso contrario ne rimane fuori». «Il vettore di qualità – ha concluso Serracchiani – è anche quello sensibile alla sicurezza stradale. A tale riguardo, come richiede in maniera sempre più decisa l’Unione europea, l’autotrasporto può fare ancora molto. E l’esperienza del Gruppo Federtrasporti lo dimostra: in sei anni è riuscito, lavorando sulla formazione e sullo stile di vita degli autisti, a tagliare del 50% il numero di incidenti causati dai propri veicoli, oltre che a dimostrare che un investimento in sicurezza è in grado di produrre anche ritorni economici».
L’INDICE
di Patrizio Comi, Advisor di Sofia SGR S.p.a.
Azienda, non ti finanzio! Anzi finanziami tu! la pari, non hanno dovuto ricapitalizzarsi. Per le banche italiane, avendo anche loro titoli del proprio debito (B.T.P.) però quotati sotto la pari, si sono viste ridurre drasticamente il proprio patrimonio. Ora, quando la banca presta soldi è costretta ad avere un capitale proprio rapportato a quanto erogato (ad esempio, se il cliente riceve 100, la banca, di suo, deve avere 10), se aggiungiamo che l’UE ha imposto di aumentare questo rapporto, si può ben capire perche le nostre banche si sono trovate con le casse “vuote”. Riduzione del valore del patrimonio
+ aumento capitale proprio rapportato all’erogato
= obbligo di aumentare il proprio capitale
E’
un periodo, questo, dove l’incontro tra impresa e sistema bancario sembra un evento nefasto. Da una parte (le aziende) con l’esigenza di una forte liquidità, dall’altra (le banche) che in questo momento si trovano con le “casse” vuote, senza soldi! Come si può essere arrivati a questo punto? Se l’italiano medio, da buona formica, continua la sua crescita di accumulo dei propri risparmi, come mai le banche non riescono nella gestione di questi flussi finanziari? I motivi sono principalmente due. Il primo è stato causato dai nostri partner “forti” europei che hanno chiesto ed ottenuto di far valorizzare i titoli in possesso delle banche nei propri portafogli al valore di mercato anziché al valore nominale. Ciò ha comportato che, mentre le banche francesi e tedesche, avendo nelle loro posizioni titoli del proprio debito pubblico che al momento quotano sopra
In questo periodo di crisi è difficilissimo riuscire a reperire liquidità dal mercato, perciò l’unico modo che hanno le banche per ridurre la necessità di reperire capitale proprio, è negare i prestiti. Il secondo motivo, a mio giudizio, è l’incapacità da parte delle banche di valutare un’azienda, tanto da decidere se merita o meno credito. Nel recente passato l’erogazione era prettamente “clientelare”: se conosci qualcuno riesci ad ottenere, altrimenti niente. Potrei citare il vecchio caso del gruppo FERRUZZI oppure dei recenti crack del gruppo PARMALAT (sono stati erogati miliardi di Euro basandosi su “fotocopie” di titoli dichiarati di proprietà…). A dare una mano a chi deve erogare, è arrivata in soccorso una nuova normativa denominata BASILEA 2 che cambia il metodo di valutazione della finanziabilità delle imprese, introducendo nuovi parametri e controlli più rigidi da parte del sistema bancario. A sto punto ci chiediamo: chi darà una mano all’imprenditore? Basilea 2 è una convenzione internazionale
entrata in vigore nel 2008 che stabilisce i requisiti patrimoniali minimi per le banche in funzione dei rischi assunti. Sulla base di determinati parametri di giudizio, in sostanza, a ogni impresa viene assegnato un rating Basilea 2, ovvero una classe di merito creditizio che misura la probabilità di insolvenza dell’impresa: più bassa è tale probabilità, maggiore sarà la possibilità per l’impresa di ottenere il finanziamento, e minore sarà il costo dell’operazione. Fermo restando che ogni istituto bancario potrebbe far ricorso a differenti strumenti di calcolo di rating, la valutazione interna cui un’azienda deve fare riferimento per adeguarsi agli standard indicati dall’accordo Basilea 2 si basa sugli indici di bilancio, sulla struttura interna, sul rapporto con la propria banca, sul rapporto con la centrale dei rischi e sulla situazione settoriale e ambientale. La determinazione del rating, d’altro canto, ha valenza nei rapporti non solo con le banche finanziatrici, ma anche con tutti quegli interlocutori che possono avere interesse a misurare la capacità competitiva e patrimoniale dell’azienda (come ad esempio fornitori, clienti e dipendenti): per questo il rating potrà rappresentare un utile indicatore a supporto della definizione degli obiettivi di gestione per il management, contribuendo a una più efficiente politica del capitale. In estrema sintesi, Basilea 2 è il nuovo accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche. In base ad esso le banche dei Paesi aderenti dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai vari rapporti di credito assunti. Maggior rischio = maggiori accantonamenti, quindi per la banca maggiori costi. Le banche dovranno classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, attraverso procedure di rating sempre più sofisticate. Nel 2008 avevo un timore: che l’applicazione dell’accordo potesse tradursi in minor credito alle imprese più rischiose e a tassi più elevati. In questi momenti, purtroppo, ne ho avuto la certezza! ■ patrizio.comi@sofiasgr.it TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 15
il notiziario
Il Nuovo DAILY cresce
Mille Miglia Collaborazione con Daimler
Daimler AG ha siglato una collaborazione strategica con il Museo Mille Miglia di Brescia il cui obiettivo è mettere in risalto ed intensificare le affinità tra il Museo Mercedes-Benz e il Museo Mille Miglia. La partnership tra le due istituzioni prevede, ad esempio, il prestito di alcuni dei pezzi esposti. La prima tappa di questa partnership prevede l’esposizione, dal 15 febbraio 2012, al Museo Mille Miglia, di cinque auto da corsa ed un veicolo commerciale da competizione della collezione Mercedes-Benz Classic, la cui storia è strettamente legata alla corsa stradale più celebre d’Europa. L’intento di questa cooperazione vuole andare oltre il semplice omaggio alla storia della celebre corsa. Alcune opere d’arte della collezione di Daimler AG saranno esposte al Museo di Santa Giulia di Brescia, un complesso architettonico che non ha eguali in Europa per posizione e concept espositivo.
Debuttano sul mercato due nuove motorizzazioni
Pronte per il loro debutto sul mercato due nuove versioni del Nuovo Daily, il veicolo della gamma leggera di Iveco insignito di importanti riconoscimenti internazionali. Sono ora infatti disponibili le versioni con motore da 2,3 litri Euro 5 e 146 CV e quella con motore da 3 litri EEV e 146 CV. Il motore da 2,3 litri Euro 5 e 146 CV, con coppia di 350 Nm, è dotato di un nuovo turbocompressore a geometria variabile e della esclusiva tecnologia Multijet II, in grado di garantire la massima efficienza. Su tutte le motorizzazioni da 2,3 litri Euro 5 (106, 126 e 146 CV) è abbinabile il nuovo cambio a 6 marce, ottimizzato per sfruttare al meglio la disponibilità di coppia del motore al fine di ridurre i consumi. La motorizzazione da 3 litri EEV e 146 CV, 370 Nm di coppia con turbina a geometria variabile, completa l’offerta di veicoli adatti a missioni particolarmente impegnative che richiedono un allestimento con tara elevata. In aggiunta a questi contenuti, il conducente del Nuovo Daily può migliorare il proprio stile di guida con tecnologie innovative come la funzione Start&Stop e il sistema GSI (Gear Shift Indicator). Combinando i vantaggi offerti dal nuovo motore da 2,3 litri da 146 CV, dal cambio a 6 marce e dal sistema Start&Stop, il Nuovo Daily può realizzare, su un percorso misto, una riduzione di consumi ed emissioni di CO2 fino al 10% rispetto al modello precedente. Una riduzione che assume proporzioni ancora più rilevanti su percorsi urbani, dove il beneficio offerto dallo Start&Stop e dal Gear Shift Indicator è maggiore. Ultima novità: da ora i cerchi in lega sono disponibili su tutte le versioni del Nuovo Daily con ruote singole.
La logistica a ROMA L’IFWLA per la prima volta in Italia Il Palazzo dell’Eur a Roma ospiterà dal 16 al 18 maggio IFWLA 2012, l’evento più importante nel settore della Logistica a 360°. A completamento del progetto è stato affiancato un’Expo sui mezzi di trasporto industriali e commerciali denominato ROMALOWE. IFWLA, l’associazione internazionale della Logistica Industriale (processo produttivo, magazzinaggio, movimentazione, spedizione) che raggruppa a livello mondiale i principali operatori del settore, ha scelto Roma per la Convention annuale. Le edizioni precedenti si sono tenute in Cina, India, Lituania, Inghilterra, Canada, Giappone, Cipro. Partner istituzionale di IFWLA è Assologistica. Organizzatore dell’evento è Fiera di Roma con due manager in prima linea: Luisa Ridori, project manager dell’intera manifestazione, e Gian Paolo Pinton, partner manager per l’area di ROMALOWE, che riporta il settore dei Trasporti su gomma e la filiera logistica “oltre i cancelli della fabbrica”. Un doppio evento, quindi, dove gli addetti ai lavori avranno la possibilità di incontrare i grandi player internazionali. L’integrazione tra convention ed expo ha, infatti, come obiettivo la realizzazione di un evento strettamente B2B dove gli operatori, oltre a confrontarsi e ad approfondire le tematiche del settore, trovano nuove soluzioni, innovazioni, nuovi modelli di business.
16 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
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Le grandi interviste
Giancarlo Codazzi
Orgoglio e… Definire Giancarlo Codazzi un uomo tutto di un pezzo è limitativo rispetto alla figura che ne esce da questa intervista
di Luca Barassi
U
n manager di grandissima esperienza e che ha avuto l’opportunità, in questi anni, di guidare diversi importanti marchi del nostro settore.
18 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Un settore che Giancarlo Codazzi non solo ha sempre rispettato, considerandolo uno dei mondi più affascinanti dell’industria, senza il quale non ci sarebbe stato quello sviluppo di mercati e attività che ha contribuito a caratterizzare il benessere collettivo, ma che lo ha anche appassionato a tal
punto da far propri i valori di questo mondo e considerare dei maestri i suoi operatori, ovvero gli autotrasportatori. “Senza il trasporto – sottolinea Codazzi – anche oggi nulla sarebbe possibile, nonostante l’avvento delle super comunicazioni, di internet, tutto ciò che viene acquistato deve essere trasportato, in tempi brevi e nel rispetto degli impegni presi”.
passione ❝
Laureato a pieni voti a 23 anni nel 1985 in una delle più autorevoli università italiane. Oggi è presidente della MAN Italia dove ha portato il bagaglio messo insieme in una lunga carriera di successi e di valori che restano alla base del suo lavoro di tutti i giorni. L’umanità, il sacrificio, il rapporto umano, nonché l’attenzione per l’organizzazione, il
Qui sopra il TGX EfficientLine, il veicolo di punta della Casa bavarese, costruito e pensato per ottimizzare i costi di esercizio.
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Quali sono dunque i valori dell’“uomo” Codazzi e quali, in particolare, gli piace trasferire in azienda? Il rispetto per il prossimo, il mantenere la parola data e la passione per quello che fai sono alcuni dei valori in cui credo. Dico sempre che le aziende sono fatte in primis di persone, e sono le persone che assieme portano avanti un progetto, sia di vita, con la famiglia, sia professionale con l’azienda.
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servizio, le sinergie, la logistica sono solo alcuni dei valori personali e professionali che ho avuto modo di apprendere e condividere. In MAN ho portato questo. Ho portato un bagaglio di esperienze maturate in aziende leader di settore e il valore dei rapporti umani con persone speciali come gli imprenditori del trasporto ai quali desidero offrire un prodotto all’altezza delle loro aspettative come quello che ho oggi la possibilità di proporre in MAN. In cambio ho trovato una squadra di validi colleghi e collaboratori ed una rete di Partner di vendita ed assistenza pronta a raccogliere assieme le sfide che si prospetteranno oggi ed in futuro.
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 19
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Questi sono passaggi molto importanti nel mondo dell’automotive. Il gruppo Volkswagen con l’acquisizione di MAN e Scania e la commercializzazione dei veicoli commerciali Volkswagen diventa uno dei più autorevoli competitors del mercato mondiale dei veicoli industriali e commerciali. Le sinergie sono chiare ed immaginabili. Volkswagen, nell’auto, ha sempre saputo gestire al meglio marchi provenienti da diverse culture e diversi Paesi e, sono certo, lo saprà fare anche per il settore dei veicoli industriali.
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Parliamo di prodotto. Cosa ha in serbo il marchio bavarese per quest’anno? MAN intende continuare a promuovere il concetto di efficienza legato ai suoi prodotti, sia per quanto riguarda il segmento autocarri sia per quello degli autobus, con soluzioni innovative, in linea con le normative ambientali, dalle prestazioni eccellenti e consumi estremamente contenuti. Guardando al futuro prossimo, ovvero la IAA di Hannover, la Casa Madre avrà modo di presentare le soluzioni per il futuro, come ad esempio i nuovi motori Euro6.
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anche ad un controllo di Scania. Ci può spiegare cosa cambia soprattutto per il cliente finale e quali sono le sue opinioni in merito?
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L’anno scorso, tra l’altro, Volkswagen ha superato la soglia del 50% in MAN controllando di fatto il marchio di Monaco. Lo scopo era quello di arrivare
L’uomo è al centro del programma di ricerca e sviluppo di MAN ed è anche la priorità per Giancarlo Codazzi. Un binomio vincente dunque!
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Veniamo, appunto, all’azienda. MAN è stata per anni una impresa autonoma di diritto italiano, poi è stata inglobata nel “mercato” austriaco come filiale. Ora, col suo arrivo, ha di nuovo una sua autonomia e lei ne è il Presidente. Quanto ha influito lei in questa ristrutturazione e quali sono le motivazioni di questo nuovo asset? MAN è una realtà multinazionale. Per vincere deve unire la conoscenza tecnica del prodotto con quella del mercato in cui decide di operare. Spetta al management preposto a gestire un Paese definire come si approcciano i clienti, e si scelgono i migliori collaboratori per garantire un eccellente servizio. Queste sono le motivazioni del nuovo asset. Gli intenditori dicono che la migliore pizza margherita si mangia a Napoli, non all’estero. MAN è un’azienda leader anche in questo. Nei mercati importanti si affida ad un management che conosca il mercato e le sue peculiarità. Tutto quello che vedete sul nostro mercato è frutto di scelte condivise assieme ai vertici di MAN.
Giancarlo Codazzi, 50 anni, si è laureato all’Università Bocconi di Milano. Di origine fiorentine, poco dopo la laurea si è trasferito a Trento dove, per molti anni, è cresciuto professionalmente. Dopo aver portato la propria esperienza in numerosi marchi del nostro settore, oggi guida con orgoglio quella che è diventata nuovamente la MAN Italia.
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Infine, ci piacerebbe avere una sua opinione sui recenti blocchi nel settore del trasporto.
Una sua visione del problema e anche un parere sull’approccio da parte delle aziende. I blocchi del trasporto dipendono da fattori chiari e oggettivi, siano essi interni che esterni al nostro Paese, ma sempre riconducibili ai costi sostenuti delle aziende. Il quadro è molto semplice: i costi interni necessari per il trasporto, come il gasolio, le autostrade ed il salario degli autisti hanno subito importanti aumenti. Al contempo le aziende di trasporto estere possono contare su costi inferiori tanto da generare o addirittura obbligare il trasferimento di aziende italiane all’estero. Il committente, anche lui sensibile ai costi e quindi non disponibile a farsi carico degli aumenti, spesso sceglie le aziende di trasporto in base alle tariffe minime ricevute e non alla qualità del servizio offerto. Il motivo dello sciopero è quindi chiaro e prevedibile, e fa capire ancora di più l’importanza del trasporto in un Paese come il nostro e la necessità di normative più cautelative del settore.■
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Altro importante contributo è stato l’EfficientLine. Ci può dare un resoconto di questo progetto, i risultati e gli obiettivi per il futuro? Il trattore TGX EfficientLine continua ad essere il nostro cavallo di battaglia nel segmento lungo raggio. Dopo una prima fase di lancio e promozione sul mercato, stiamo raccogliendo enormi apprezzamenti e riscontri positivi sul campo. I clienti che hanno acquistato l’EfficientLine sono molti soddisfatti: hanno riscontrato una riduzione del consumo di gasolio. L’obiettivo per MAN è di continuare in questa direzione: promuovendo un prodotto con una configurazione ottimale per il trasporto di linea, ad un prezzo molto interessante.
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Un grosso sforzo è stato fatto da parte vostra per mettere al centro dell’attenzione l’autista col programma ProfiDrive. Ci dia una sua visione del progetto e come proseguirà quest’anno. MAN, con il programma ProfiDrive, offre da oltre 30 anni corsi di guida economica e sicura per i conducenti. Questo è un notevole valore aggiunto nei confronti del cliente, che non solo acquista un prodotto di livello qualitativamente elevato, ma può usufruire di un training mirato volto al miglioramento dello stile di guida. MAN Italia, ha offerto negli ultimi anni corsi di guida sicura ed economica. Con l’acquisto del TGX EfficientLine l’erogazione del corso è inclusa nel contratto per permettere all’acquirente di sfruttare al massimo le potenzialità del veicolo. Le sessioni sino ad oggi organizzate hanno dato risultati eccellenti.
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 21
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L'inchiesta
Parola d’ordine: omogeneità Accessibilità delle aree urbane e competitività: come la mobilità può contribuire al rilancio dell'economia di Massimo Marciani (presidente FIT Consulting)
L
a mobilità delle persone e delle merci è largamente riconosciuta quale presupposto imprescindibile per la crescita economica e lo sviluppo della società, elemento strategico per lo sviluppo competitivo di città e regioni e diritto fondamentale delle collettività. Nel contesto europeo i trasporti costituiscono uno dei settori economici più rilevanti ma, anche, uno dei principali fattori di deterioramento della qualità ambientale e della vivibilità, soprattutto nelle grandi aree urbane: inquinamento atmosferico e acustico, consumo di fonti energetiche non rinnovabili, 22 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
consumo di suolo, congestione, incidentalità sono tra i principali costi ambientali connessi ai trasporti. Il 70% della popolazione dell’Unione Europea vive nelle città che producono l’85% del PIL complessivo scontando costi enormi legati alla congestione che, solo in Italia, vale 9mld di euro. In questo contesto i trasporti costituiscono la principale fonte di emissioni di PM10 e PM2.5, le cosiddette polveri sottili che sono tra i principali agenti inquinanti estremamente dannosi alla salute. C’è dunque una reale esigenza di integrare le politiche di gestione
del traffico con quelle di gestione della qualità dell’aria e di una pianificazione integrata delle azioni e delle misure che coinvolga tutti gli attori portatori d’interesse. Tra queste politiche di gestione della mobilità urbana è ormai evidente la necessità di sviluppare nuove forme di accessibilità ai centri cittadini – con particolare attenzione alle città d’arte ed alle aree con particolare vocazione turistica – in modo da ottimizzare gli spostamenti favorendo contemporaneamente l’utilizzo di veicoli con elevati standard di eco-sostenibilità. In tale contesto la mobilità delle merci gioca senza
I numeri della distribuzione urbana A livello italiano, l’entità del trasporto di merci in ambito urbano/locale – fondamentalmente identificabile con i trasferimenti che avvengono su distanze non superiori ai 50 km – ammonta, su base annua, a 606 milioni di tonnellate ed a 12,5 miliardi di tonn.*km, pari, rispettivamente al 48,8% ed al 7,2% dell’intero autotrasporto merci nazionale. Il conto terzi a livello complessivo (l’intero autotrasporto merci nazionale) assorbe circa il 61% delle tonnellate trasportate e l’86% delle tonn.*km prodotte, in ambito urbano/locale scende, nell’ordine, al 40,5% ed al 45,1%. Il “costo” del trasporto, espresso attraverso il fatturato reso esplicito, può essere indicato in € 66,24/t e € 3,49/t*km per il c/proprio; € 14,8/t e € 0,65/t*km per il c/terzi. Volendo attribuire un significato economico a questo indicatore, si ha per il conto proprio un costo del trasporto di 4 volte superiore al conto terzi per tonnellata trasportata; di oltre 5 volte per tonnellata*km movimentata. Degli oltre 27,5 miliardi di euro che costituiscono il prodotto economico annuo del segmento di trasporto qui esaminato – pari al 32,3% di quello relativo all’intero autotrasporto merci nazionale –, al conto proprio è attribuibile una quota corrispondente a quasi l’87% (23,9 miliardi) ed al conto terzi il residuo 13% (3,6 miliardi). Con riferimento all’intero
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L’ entità del trasporto di merci in ambito urbano/locale ammonta, su base annua, a 606 milioni di tonnellate ed a 12,5 miliardi di tonn.*km
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dubbio un ruolo di primo piano per lo sviluppo locale se percepita come opportunità di sviluppo e non come problema ambientale.
comparto dell’autotrasporto merci italiano, tali valori percentuali si cifrano, nell’ordine, nel 58,4% e nel 45,6%. In ogni caso risulta evidente che una razionalizzazione del settore non può che passare attraverso una produttività, un’efficacia, un’efficienza che il conto terzi professionale evidenzia nella quasi totalità dei casi esaminati e peraltro presenti in letteratura ed indagini nel territorio nazionale.
(essenzialmente autofurgoni e furgoni), si rileva che il conto proprio ne dispone di circa 1,15 milioni unità contro appena le 75 mila in possesso delle imprese professionali di autotrasporto. In sostanza, il conto proprio detiene circa il 94% dei veicoli merci destinati al trasporto delle merci in ambito urbano/locale contro il residuo 6% a disposizione del conto terzi, ma li utilizza meno e meno professionalmente.
Il parco mezzi
I sistemi distributivi
La supremazia “quantitativa” del conto proprio sul conto terzi nella distribuzione urbana/ locale delle merci – emersa in tutta evidenza soprattutto in termini di fatturato prodotto (ovvero di un “costo” sostenuto) – trova un’ulteriore conferma nella consistenza del parco veicolare in riferimento alla quale assume entità ancor maggiori. Assumendo che alla distribuzione urbana/ locale siano adibiti quasi esclusivamente veicoli “leggeri”, aventi cioè un peso complessivo a terra non superiore alle 3,5 tonnellate
Le trasformazioni che hanno interessato i sistemi distributivi primari, dai fornitori agli impianti di produzione e da questi ai depositi centrali e/o periferici, si sono propagate anche ai sistemi distributivi secondari, tipicamente quelli che assicurano l’approvvigionamento dei punti vendita, siano essi negozi di vicinato che medie e grandi superfici di vendita. Uno dei cambiamenti più rilevanti è rappresentato dal progressivo aumento della frequenza dei rifornimenti ai punti vendita. Ciò è stato fatto per ridurre il capitale immobilizzato in scorte,
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ridurre gli spazi necessari per lo stoccaggio dei prodotti, trasformare gli spazi in precedenza adibiti a magazzini in spazi destinati ad attività di vendita. Questo consente di incrementare la gamma di prodotti offerti e quindi aumentare il fatturato/redditività del Punto Vendita per unità di superficie complessiva; ridurre i rischi di invenduto, rischi particolarmente avvertiti nei comparti a più forte innovazione tecnologica (elettronica, HI-FI, foto-cine, ecc.) o più soggetti al fattore moda (abbigliamento, pelletteria, profumeria, ecc.). All’aumento di frequenza delle consegne ha quindi corrisposto una riduzione dei quantitativi delle singole consegne. L’effetto congiunto di queste due tendenze
determina un maggior traffico di distribuzione. Genera, cioè, ulteriori elementi di conflittualità tra la componente passeggeri e quella merci della mobilità urbana, sia relativamente alla circolazione che alla sosta e concorre ad alimentare la congestione e l’inquinamento in ambito urbano. Le nuove normative Il 28 marzo 2011 la Commissione europea ha adottato il nuovo Libro bianco sui trasporti con una strategia di ampio respiro e dal lungo orizzonte temporale fino al 2050. Anche i trasporti dovranno fare la loro parte ed il documento individua tre obiettivi per abbattere le emissioni che si dovranno ridurre del 60%: migliorare l’efficienza dei veicoli mediante l’uso di carburanti e sistemi di alimentazione sostenibili, ottimizzare le prestazioni della catena logistica multimodale e puntare sull’uso efficiente delle infrastrutture grazie ai sistemi di gestione informatizzata del traffico. Il tema della distribuzione urbana delle merci per lungo tempo ha ricoperto una valenza assolutamente residuale all’interno della già di per sé sottovalutata questione della mobilità urbana e soltanto negli anni più recenti si è avviato, anche in Italia, un dibattito approfondito sugli strumenti da attivare per ottimizzare l’ultimo miglio della distribuzione delle merci. Attualmente in Italia gli oltre ottomila Comuni 24 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
FIT Consulting srl ha sviluppato negli anni una specifica competenza sui temi della mobilità delle persone e delle merci e dalla fine degli anni ’90 ha condotto non solamente studi, ricerche, analisi sul tema dell’ultimo miglio ma ha anche realizzato attività di assistenza, consulenza e project management sul territorio che hanno portato alla nascita ed all’affermarsi di numerosi progetti locali a Padova, Parma, Ferrara, Frosinone, Genova, Prato, Venezia, Mestre dai quali sono state formulate buone pratiche che si sono affermate in Italia ed in Europa come esempi virtuosi. Attualmente la FIT Consulting è consulente della Consulta Generale per l’autotrasporto e la logistica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla quale fornisce un servizio di supporto operativo e tecnico specialistico per il processo di filiera distribuzione urbana delle merci finalizzato all’attuazione dell’accordo con l’associazione italiana dei comuni ANCI.
operano in difformità per regolare l’accesso ai centri urbani ed in assenza di programmazione (Piani Urbani della Mobilità) nella maggior parte dei casi. Tutto questo avviene senza confrontarsi con gli operatori della filiera del trasporto che lamentano la mancanza di forme di concertazione o di approccio industriale al settore concordate, mancanza che poi determina un aumento della conflittualità delle parti che troppo spesso genera ricorsi al TAR con ulteriori costi per gli Enti Locali e per i privati derivanti dall’accesso al sistema giudiziario. Solo a seguito della promulgazione del Piano Nazionale della Logistica il tema della distribuzione urbana delle merci è tornato prepotentemente al centro della scena e, sulla base del protocollo di intesa sottoscritto tra Consulta dell’autotrasporto e della logistica e ANCI, sarà possibile giungere ad un sistema di regole condivise. E’ necessario, peraltro, che sia nella pianificazione di lungo periodo (PUM) che in quella di breve (PUT) le esigenze della distribuzione urbana delle merci trovino una adeguata trattazione, rinviando, eventualmente, ulteriori approfondimenti e dettagli all’interno di specifici piani di settore (Piani merci). Il punto centrale Una maggiore diffusione dei principi di accreditamento che siano armonici nei contenuti delle ordinanze comunali e centralizzati
nella gestione complessiva non avrebbe il solo scopo di rendere il sistema della distribuzione urbana delle merci una vera e propria risorsa per il settore ma potrebbe essere soprattutto un efficace strumento di lotta all’evasione fiscale nel settore del trasporto merci di imprese non strutturate di cui talvolta si avvalgono fornitori che interrompono la catena logistica ufficiale. Per quanto concerne la merce trasportata, diverse indagini identificano in una percentuale prossima al 30% la quantità di merce trasportata “in nero” o “fuori bolla”, con evidente elusione ed evasione dell’imposta dovuta. I dati emersi da un’operazione su scala nazionale della Guardia di Finanza, denominata Truck, indicano che su 239 imprese di autotrasporto controllate, 80 (ovvero il 33%) sono risultate totalmente sconosciute al fisco. Le attuali norme sull’accessibilità nelle aree urbane lasciano dunque maglie molto larghe ai trasportatori che consegnano fuori bolla utilizzando autoveicoli con permesso d’entrata privato. Una efficace soluzione tecnica è la costruzione di un sistema di accreditamento dei soggetti autorizzati ad entrare nelle nostre città in quanto in regola (in termini di DURC contributivo, bolla di fattura e consegna merci corrispondenti) attraverso dati forniti in automatico. Il sistema consentirebbe così di rendere la vita più difficile ai soli operatori di trasporto “irregolari” (sia come diritto d’accesso che come tariffe d’ingresso), contribuendo a ridurre l’evasione nel settore del trasporto merci, in Italia particolarmente estesa con un evidente e consistente recupero di introiti fiscali a totale vantaggio dei singoli Comuni virtuosi. FIT Consulting srl è una società certificata UNI EN ISO 9001- 2008 per "Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza tecnico-scientifica nell’ambito dei trasporti, mobilità logistica e turismo. Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza per l'accesso ai programmi di finanziamento europei, nazionali e regionali", e nasce nel 1997, dall’integrazione di diversi e complementari profili professionali. ■
Un marchio Daimler.
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Ruote industriali
Mercedes-Benz
Poker d’Actros Quarto titolo Truck of the Year per l’ammiraglia di Casa Daimler, la cui Stella brilla da moltissimi anni nel panorama dei veicoli industriali di Luca Barassi
V
e lo abbiamo presentato in anteprima, siamo andati a vederlo e provarlo quando è stato esibito ufficialmente a Bruxelles l’estate scorsa e vi abbiamo annunciato l’incoronazione a Truck of the Year 2012 appena abbiamo conosciuto il verdetto dopo la fiera internazionale “Trailer 2011” di Kortrijk, in Belgio. Questo mese gli abbiamo dedicato la copertina, per celebrare questa annata sotto il segno della Stella. Ottima occasione per focalizzarci, ancora una volta, sulle eccezionali qualità di questo veicolo che è stato completamente riprogettato e che ha impegnato per ben 10 anni gli ingegneri di Stoccarda. Pensate: quando nel 2004 festeggiavamo il secondo titolo dell’Actros, gli uomini della Stella già da due anni stavano lavorando al veicolo del 2011! Esercizio di stile Nel nuovo Mercedes-Benz Actros l’innovazione incontra l’emozione: ecocompatibile come nessun altro, si presenta oggi come il migliore Truck sul mercato in termini di comfort, dinamica di marcia e redditività. Tre caratteristiche indispensabili per il veicolo pesante di oggi e di domani. Il veicolo trasmette dinamicità, forza e robustezza fin dall’aspetto esterno. Il frontale del nuovo Actros rinuncia quasi del tutto alle linee diritte e alle superfici piane. Curvature e linee contrastanti con un andamento concavo e convesso conferiscono al nuovo Actros una spiccata dinamicità ed un carattere originale. Il veicolo rinuncia così alla separazione finora consueta tra la parte superiore e inferiore della cabina, presentandosi come un insieme unico. Molte, come detto, le innovazioni dello stile dell’Actros 2012. Tra queste va sicuramente sottolineata la fanaleria, quell’aspetto che dà vita ad un mezzo, creando quella che possiamo definire l’espressione del camion. Nel gruppo ottico sono integrati anabbaglianti, abbaglianti, indicatori di direzione e luci diurne. A richiesta, l’Actros può essere dotato anche di fari bixeno. Innovativa la funzione “Follow-me-Home” che illumina la strada all’autista anche una volta sceso dalla cabina. E anche nell’avvicinarsi al mezzo possono essere attivate a distanza le luci dell’Actros, accendendo così non solo queste ultime, ma anche la Stella nella mascherina del radiatore. Le cabine 2,3 e 2,5 m di larghezza, quattro varianti di tetto e una lunghezza massima di 2,3 m; queste le misure vitali del nuovo Actros, dietro le quali si cela un sistema modulare studiato ad hoc per le esigenze del trasporto di linea. 26 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
ClassicSpace lunga con tetto standard
2,3 m di larghezza e tunnel motore 170 mm. Altezza interna sul tunnel motore 1,46 m, davanti al sedile lato passeggero 1,59 m.
ClassicSpace lunga con tetto standard
2,3 m di larghezza, pianale piatto. Altezza interna 1,64 m.
StreamSpace lunga
2,3 m di larghezza e tunnel motore da 170 mm. Altezza interna sul tunnel motore 1,79 m, davanti al sedile lato passeggero 1,84 m.
StreamSpace lunga
2,3 m di larghezza, pianale piatto. Altezza interna 1,97 m.
StreamSpace lunga
2,5 m di larghezza, pianale piatto. Altezza interna 1,97 m.
BigSpace lunga
2,5 m di larghezza, pianale piatto. Altezza interna 1,99 m.
GigaSpace lunga
2,5 m di larghezza, pianale piatto. Altezza interna 2,13 m.
Ovviamente, all’interno, tanto confort e quell’eleganza che da sempre contraddistingue l’interno dei veicoli Mercedes-Benz. La zona più funzionale della plancia è realizzata in un sobrio color antracite, mentre vano posteriore, soffitto e zona del sedile lato passeggero si presentano in una chiara tonalità beige almond. Per il nuovo Actros i designer hanno creato superfici pregiate, un generoso
sedile di guida con funzione di massaggio (disponibile a richiesta da quest’anno), letti confortevoli come a casa, volante multifunzione, strumenti di infotainment dal nuovo design, vani di stivaggio asimmetrici sul tetto. Caratteristiche da ammiraglia, quale è questo veicolo, ma che naturalmente non si fermano qui, sia per quanto riguarda la configurazione standard che per i numerosi optional e le possibilità di personalizzazione. Come per il nuovo SoloStar Concept: una comoda zona relax realizzata sul lato passeggero che si caratterizza come un vero e proprio salotto e dona al veicolo una nuova dimensione di abitabilità. Modelli e motorizzazioni Il motore OM 471 Mercedes-Benz viene montato sul nuovo Actros in quattro configurazioni di potenza e di coppia che rispondono alle esigenze di imprenditori e autisti. In particolare sono disponibili le seguenti versioni: Potenza (kW)
Potenza (CV)
Coppia (Nm)
310
421
2.100
330
449
2.200
350
476
2.300
375
510
2.500
Una particolarità del nuovo OM 471: in abbinamento al rapporto al ponte (2,611) il propulsore eroga 200 Nm di coppia in più nel rapporto più alto del cambio automatico, per impedire che quest’ultimo passi ad una marcia inferiore quando il veicolo affronta una salita. La struttura del nuovo OM 471 Mercedes-Benz si basa sul sei cilindri verticale, una piattaforma che promette un funzionamento fluido. Con un alesaggio di 132 mm e una corsa di 156 mm, il modello OM 471 Mercedes-Benz è un propulsore a corsa lunga con un’elevata capacità di ripresa che rientra nella categoria dei motori heavy duty per autocarri pesanti. Il peso a secco della versione omologata Euro VI è di 1.146 kg, mentre il peso a norma DIN 70020-A ammonta a 1.126 kg. ■
I PLUS DEL TOY 2012
Carattere delle linee Confort Redditività Sostenibilità TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 27
Ruote commerciali
Peugeot
Beep… Beep... Bipper! Come il famoso personaggio della Warner Bros il più piccolo veicolo commerciale di Peugeot è veloce, agile e anche furbo di Pierluigi Coppa
“F
ate largo! Arriva il Bipper”. Potrebbe essere questo il claim per un veicolo che già dal nome richiama dinamismo e brillantezza. Ma a queste caratteristiche si aggiunge l’estrema maneggevolezza ed una capacità di carico eccezionale rapportata alle dimensioni del mezzo. Per questa ragione Peugeot pone, a ragione, il Bipper tra i veicoli da lavoro di punta, perfetto per i professionisti del trasporto che hanno bisogno di muoversi nelle aree urbane e necessitano di un mezzo agile e facilmente parcheggiabile. E, infatti, la nostra prova si è consumata nella città per antonomasia, Milano, che in quanto a traffico, a percorsi angusti e spazi ridotti per la sosta, non la batte nessuno. Sia in una zona industriale, dove abbiamo testato il suo ampio vano e la possibilità di aumentare la volumetria abbattendo la griglia di protezione dal lato passeggero, sia nel centro cittadino, dove abbiamo testato frequenti fermate, consegne nelle vie più anguste del centro storico e anche l’utilissimo sistema Start&Stop. In ogni situazione, ad ogni modo, ci ha colpito la propulsione brillante ed una grande autonomia, grazie ai consumi contenuti ottenuti in virtù di una cilindrata di soli 1,3 litri. La motorizzazione a nostra disposizione era il 75 cavalli HDI che è parte della seconda generazione dei propulsori Multijet Euro 5, tutti abbinati al filtro antiparticolato FAP (in altre parole DPF, di origine General-Motors Fiat) ed al sistema Start&Stop per contenere i consumi ed abbattere gli inquinanti. Un sistema, quest’ultimo, che entra in funzione a motore caldo, senza marcia 28 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
innestata, a veicolo fermo con il pedale della frizione sollevato, ma che si rivela anche utile per chiunque si dimentichi di allacciare la cintura di sicurezza. In caso di inosservanza di questa semplice norma di sicurezza, la funzionalità Start&Stop non sarà disponibile.
L’immagine non è tutto, però… Senza dubbio un veicolo commerciale, la cui missione è quella di essere un mezzo da lavoro, deve avere caratteristiche e performance tecniche elevate. E su questo concetto, fino a poco tempo fa, si sono basati la maggior parte dei Costruttori mondiali, senza dare troppo peso al confort e allo stile. Per fortuna la musica è cambiata e il Peugeot Bipper ne è l’esempio. Infatti, la prima cosa che viene da dire dopo avergli dato uno sguardo è che è bello! La seconda è che è simpatico. Sì, simpatico. E’ questo il sentimento che ci ha trasmesso durante il test drive. Sarà la silhouette o
la calandra grintosa o lo stemma sul cofano, oppure la fanaleria che sembra quasi che strizzi l’occhio all’autista del mezzo. A bordo gli interni moderni, luminosi, funzionali, sono stati disegnati per un utilizzo facile e rapido nel segno della qualità della vita a bordo. Il cruscotto dalle linee arrotondate, che ricordano le bombature dello stile esterno, risponde alle necessità dei professionisti più esigenti. Il suo aspetto robusto è completato da una strumentazione a quattro quadranti, da un display multifunzioni, dalle spie di allarme e dalla console centrale. L’ergonomia, in particolare, è stata oggetto di particolare attenzione affinché ogni comando fosse a portata di mano ed ogni
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Un veicolo commerciale, oggi, deve essere anche confortevole e sicuro. Il Bipper è l’archetipo di questa nuova filosofia del segmento.
l’eccellente lavoro di ottimizzazione dello spazio realizzato a bordo del veicolo Peugeot. Il Bipper pare, infatti, disegnato intorno al driver... lo spazio riservato al conducente non è eccezionale sicuramente, ma dispone di una ergonomia a dir poco incredibile e la sicurezza di marcia è assicurata dal sistema ASR con freni a disco sulle ruote anteriori e a tamburo sulle posteriori. Spazio e prestazioni Il Bipper rappresenta un veicolo davvero singolare nel segmento dei piccoli furgoni.
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spia visibile a colpo d’occhio. Dicevamo del confort, dunque. Un elemento nuovo in un veicolo da lavoro, che si coniuga perfettamente con le performance e la piacevolezza di guida. Elementi essenziali per le persone che trascorrono diverse ore a bordo del Bipper, i sedili sono stati ideati per offrire prestazioni ottimali. Da sottolineare la soluzione, davvero ingegnosa, che prevede la possibilità di abbattere il sedile del passeggero per aumentare la lunghezza del vano di carico interno (sino a 2,8 metri). Considerando la lunghezza esterna del mezzo (3,86 metri), si comprende benissimo
Inquadra col tuo smartphone il codice qui a lato per vedere il video del test drive. Se non hai il reader scaricalo gratuitamente da iTunes Store
Con una portata di 610 kg (compreso il conducente) è lungo appena 3,86 metri, alto 1,72 e largo 1,71 metri. Dimensionalmente, quindi, molto compatto, il che consente di frequentare agevolmente e con disinvoltura i centri cittadini, grazie e soprattutto ad un diametro di sterzata di appena 9,95 metri. Per completare l’agilità di Bipper, durante le manovre sono previsti (optional) anche i sensori di parcheggio. Per trasportare in sicurezza la merce, il vano di carico (che dispone di una capacità di 2,8 m3) adotta sei robusti e pratici anelli di fissaggio, oltre che una robusta paratia di separazione per
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la protezione del conducente dalle possibili intrusioni del carico in cabina. Paratia che, come già detto, è possibile spostare per aumentare il vano di carico. Abbiamo apprezzato soprattutto l’ottimo livello di insonorizzazione del vano motore che non trasmette eccessivo rumore a bordo. La struttura del veicolo assai compatta, inoltre, non trasmette fastidiose vibrazioni, compreso il vano di carico, tutto questo a vantaggio della silenziosità di marcia, mentre la visibilità esterna consente una mobilità assoluta senza alcun timore. Da consigliare, comunque, i sensori di prossimità contro il rischio di cozzare contro qualche “panettone” di cemento! Attraverso due portiere a battente asimmetriche molto ampie, che si possono aprire sino a 180 gradi, grazie ad un sistema di tiranti a scomparsa, si accede al vano di carico. Le operazioni di carico e scarico sono agevolate da una soglia di carico particolarmente bassa (527 millimetri) e da una porta laterale scorrevole. La capacità del Bipper si coniuga anche alle numerose tasche portaoggetti che possono “ingoiare” documenti ed oggetti di tutti i tipi. Ma è soprattutto il propulsore che regala sensazioni che vanno al di là dei suoi pur limitati 75 cavalli, grazie ad una coppia entusiasmante. I consumi, inoltre, sono da record se pensiamo che a 110 km/h l’indicatore elettronico del consumo istantaneo posto sul cruscotto del Bipper segnala solamente 5,2 litri per 100 chilometri: quindi circa 20 Km/litro. Di questi tempi, con i carburanti a prezzi vertiginosi, è una gran bella assicurazione contro i consumi “fuori controllo”. La funzionalità Start&Stop, ideata principalmente per spegnere il motore ai semafori, si può comunque disinserire quando, per esempio, ci si trovi in condizioni di traffico caotico ed il continuo accendere e spegnere il propulsore potrebbe logorare inutilmente sia il driver, sia il nostro Bipper.
In queste immagini alcuni particolari del Bipper provato da Trasportare Oggi. Partendo da sinistra: il motore compatto da 75 cavalli, le cerniere dei portelloni posteriori che permettono una apertura a 270°, il cruscotto molto simile a quello di una autovettura e, qui sotto, il vano di carico con la possibilità di aumentare la volumetria aprendo la griglia dal lato passeggero.
■ Identikit Peugeot Bipper 1.3 Multijet 75 CV Motore Cilindrata (cm3) Potenza kW (CV) a giri Coppia (Nm) a giri Livello ecologico Iniezione Numero marce Portata (kg) Peso PTT (kg)
1,3 HDI Multijet 1.248 55 (75) a 4.000 190 a 1.500 Euro 5 con FAP Turbocompressore con turbina 5 + RM 535 1.700
Dimensioni (mm) Altezza Lunghezza Larghezza Passo Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Lunghezza vano di carico Larghezza vano di carico Diametro di sterzata (metri) Volume di carico (m3)
1.721 3.864 1.716 2.513 760 591 1,523 – 2,491 570 9,95 2,5-2,8 (max)
Costo Bipper 1.3 Multijet 75 CV: 14.704 Euro (Iva inclusa) 30 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Sicurezza e stabilità Bipper è equipaggiato con un avantreno di tipo pseudo Mc Pherson con molle e ammortizzatori coassiali, mentre il retrotreno è a bracci tirati e barra di torsione. Il gruppo è fissato alla carrozzeria da silent-block, che filtrano i rumori e le vibrazioni in movimento ed è sostanzialmente questa la ragione della grande silenziosità e sicurezza che trasmette immediatamente il Peugeot Bipper durante la marcia. Anche a veicolo scarico, il comportamento dinamico del veicolo gratifica il possessore che può contare su una struttura (in caso di urto) attentamente studiata al fine di salvaguardare il pericolo di intrusione del propulsore in cabina. Bipper HDI è disponibile anche nella configurazione 1.3
HDI 75 CV FAP con Stop&Start e cambio robotizzato “chiavi in mano” a 15.805 Euro. Dai professionisti per i professionisti, il Bipper è stato concepito per rispondere alle esigenze più diverse del mondo delle imprese e in questo momento, in cui una profonda crisi attanaglia l’economia mondiale, quella del veicolo Peugeot sembra essere una soluzione sostenibile in grado di abbattere i costi di esercizio, sia per i ridotti consumi che per i costi di manutenzione sotto controllo. Non meravigliatevi, quindi, se nei prossimi mesi sentirete sempre più “Bipper” intorno a voi. ■
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 31
Ruote commerciali
Fiat Professional Inquadra col tuo smartphone il codice qui a lato per vedere il video del test drive. Se non hai il reader scaricalo gratuitamente da iTunes Store
Potenza e capacità
Dopo avervelo presentato prima dell’estate scorsa, ci abbiamo fatto un giro per offrirvi un test drive completo. Stiamo parlando del Ducato 150 di Pierluigi Coppa
H
a collezionato importanti riconoscimenti internazionali, grazie alle cinque generazioni che si sono succedute sino ad oggi. Fiat Ducato è, infatti, un veicolo giunto ad un altissimo livello di maturità commerciale e prestazionale. Ma quando un veicolo si può definire “maturo”, dal momento che le richieste degli operatori specializzati del trasporto si affinano continuamente? Ad un veicolo commerciale oggi si richiede lo stesso comfort ottenibile da una
autovettura, ma con una capacità di trasporto adeguata al proprio business e soprattutto ad un prezzo accattivante. Troppe richieste? In tal senso il Fiat Ducato è una gran bella risposta a simili aspettative ed assolve egregiamente alla domanda di caratteristiche sin qui esposte. Tutto questo semplifica l’attività professionale nella realtà di tutti i giorni lavorativi, dal momento che, alla guida del nuovo Ducato, si dimentica di condurre un “rude” veicolo commerciale. Grazie a nuovi materiali del cockpit, dotati di una “risposta tattile” più gradevole, l’atmosfera a bordo è sicuramente più raffinata e confortevole di un tempo. Oltre ai nuovi propulsori, particolarmente gradevole si rivela il restyling interno della plancia, mentre rimangono pressoché
inalterate le linee della carrozzeria con eccezione della presenza delle Day Light Running, in altre parole le luci diurne, sempre accese di giorno, al fine di ottemperare all’attuale normativa di legge. Test drive Cuore pulsante del Ducato 150 cavalli testato questo mese, è il propulsore da 350 Nm di coppia Euro 5 equipaggiato con freni a disco su tutte le ruote (di serie), oltre ad ABS ed EBD. Il motore Multijet, di seconda generazione, grazie a nuovi iniettori, durante le fasi di alimentazione immette il gasolio micronizzato a 1.800 bar attraverso otto fasi distinte. Il risultato finale è un consumo ed una rumorosità contenuti con più potenza a disposizione ed emissioni di CO2 anch’esse particolarmente contenute. Questo nuovo propulsore regala performance eccellenti, grazie ad un significativo aumento di potenza (+24 %) e di coppia (+9 %), rispetto alla precedente generazione.
La consolle centrale è stata completamente ridisegnata con materiali e plastiche più resistenti al duro lavoro che dovranno sopportare, oltre ai sistemi di intrattenimento e di infomobilità, come la predisposizione al Tom Tom di Fiat Professional. L’inserimento della destinazione desiderata nel navigatore viene eseguita con l’ausilio della sola voce. Un modello di navigatore, quindi, particolarmente accattivante dotato di caratteristiche di alto livello che si rivela utilissimo, grazie alle performance del device utilizzato (optional a 299,17 Euro Iva compresa). La guida del Ducato è davvero rilassata, sia grazie alla grande visibilità, sia grazie ad un raggio di sterzata molto contenuto (12,46 metri) che regalano al veicolo una grande agilità nel traffico cittadino. Con i prezzi dei carburanti alle stelle una motorizzazione del genere è quanto mai azzeccata, poiché consente di coniugare prestazioni e consumi limitati. Alla velocità di 90 chilometri, in sesta marcia, il numero di giri si attesta
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Qui sopra il corpo centrale del cruscotto sopra il quale troneggia il navigatore a comando vocale utilizzato durante il test drive. Qui sotto un dettaglio della fanaleria posteriore e della cerniera che regola l’apertura del portellone.
■ Identikit Fiat Ducato 150 MH2 (Passo medio Tetto alto)
Motore Cilindrata (cm3) Potenza kW (CV) a giri Coppia (Nm) a giri Livello ecologico Iniezione Numero marce Portata max (kg) Peso PTT (kg)
Multijet II 150 16V 2.287 109 (148) a 3.600 350 a 1.500 Euro 5 Multijet II Turbocompressore con turbina a geometria variabile ed intercooler 6 + RM Anteriore (1.850) Posteriore (2.000) 3.500
Dimensioni (mm) Altezza Lunghezza Larghezza Passo Lunghezza vano di carico Larghezza vano di carico Altezza vano di carico Diametro di sterzata (metri) Volume di carico (m3)
2.524 5.413 2.050 3.450 3.120 1.870 1.932 12,46 11,5
Costo versione Fiat Ducato 150 furgone MH2 27.700 Euro (Iva esclusa)
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2.000, mentre il consumo stimato è nell’ordine di 13-15 chilometri/litro. Ottimo l’isolamento acustico del vano di carico (da 11,5 m3) realizzato tramite una paratia rivestita in materiale fonoassorbente, con una accessibilità garantita da una porta laterale scorrevole e funzionale e porte posteriori apribili a 90°, 180° e, a richiesta, a 270°. A bordo la posizione di guida più consona si trova rapidamente, grazie alla regolazione assiale del volante e a quella in altezza del bracciolo. Comodissima la
panchetta biposto con schienale centrale attrezzato che, all’occorrenza, si può ribaltare e trasformare in un pratico tavolino, mentre numerosi vani portaoggetti sono disponibili sotto i sedili del conducente e dei passeggeri. Viene riconfermata anche su questa nuova versione l’impostazione a trazione anteriore con avantreno Mc Pherson e sospensioni posteriori ad assale rigido con molle a balestra. Sul fronte sicurezza, il Ducato offre il sistema antibloccaggio ABS costituito da una centralina idraulica a 8 elettrovalvole, 4 sensori attivi e 4 canali con correttore elettronico della frenata EBD che ripartisce l’azione frenante sulle quattro ruote per impedirne il blocco, oltre a garantire, in ogni condizione di marcia, il pieno controllo del mezzo. E’ disponibile invece a richiesta il sistema ESP (Electronic Stability Program) che interviene in condizioni di emergenza sul controllo dinamico del veicolo, la rotazione di quest’ultimo attorno al suo asse verticale (velocità d’imbardata), l’accelerazione laterale e l’angolo del volante impostato dal guidatore. Durante le prove di guida, la sensazione di controllo totale del mezzo è talmente presente che a volte ci si dimentica letteralmente di essere alla guida di un veicolo “fuori tutto” di cinque metri e mezzo! Non dobbiamo infine dimenticare che il veicolo può essere equipaggiato (optional) anche con l’efficiente Start&Stop System. Un sistema, ques’’ultimo, che entra in funzione a motore caldo, senza marcia innestata, a veicolo fermo con il pedale della frizione sollevato, ma che si rivela anche utile per ricordare al driver, qualora lo abbia dimenticato, di allacciare la cintura di sicurezza. Da consigliare assolutamente per la sicurezza, inoltre, la telecamera posteriore per eseguire manovre e parcheggi in totale tranquillità, in optional a soli 550 euro. ■
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Mercedes-Benz Citan
Un Titano citt Le città crescono, l’e-commerce pure, il “just in time“ diventa sempre più capillare: il mercato della “city logistics” guadagna in importanza. Un mercato che ha bisogno di furgoni per il trasporto dell’ultimo miglio di Ann-Kristin Göthert
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o scorso febbraio Mercedes-Benz ha presentato in anteprima quello che può essere considerato come il frutto dell’unione tra la prestigiosa Casa tedesca e la altrettanto famosa Casa francese Renault: il “pargolo” si chiamerà Citan, questo il nome del nuovo veicolo con la Stella pensato e studiato ad hoc per il trasporto urbano. Un nome che deriva dalla combinazione di “City” e “Titano”, e che fa subito correre la mente a quelle figure della mitologia classica che tutti ricordiamo come esseri forti e potenti, capaci di andare molto oltre la norma. Perché si deve andare oltre la norma in un mercato così particolare come quello del trasporto cittadino, per il quale servono veicoli capienti ma piccoli, versatili e maneggevoli, per evitare, o almeno rendere minimi, i problemi legati alla
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quotidiana fornitura delle merci a negozi o ad altri clienti finali (sempre più esigenti nell’aspettarsi un servizio rapido e puntuale), un servizio che il più delle volte costringe a soste in strade spesso strette, là dove mancano adeguate zone di carico e scarico.
Un mercato in crescita “A livello mondiale il numero delle immatricolazioni di furgoni e furgoncini crescerà in modo
adino entrare nel mercato dei piccoli furgoni con il Vaneo che, però, non aveva riscosso un gran successo: dopo nemmeno 5 anni la produzione è stata sospesa per il numero piuttosto basso di veicoli venduti. Sarà stato il costo elevato e la tendenza dei piccoli imprenditori ad essere molto più attenti, al momento dell’acquisto, a certi requisiti come il costo per chilometro piuttosto che privilegiare come criterio di scelta la marca e l’immagine del proprio mezzo di lavoro. Sta di fatto che questi veicoli non hanno trovato quel riscontro sul mercato che potesse giustificare i costi di produzione.
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Mercedes-Benz: “Se avessimo dovuto fare il Citan senza un partner, avremmo anche potuto lasciar perdere”. Un mercato che cambia Cosi è nato il progetto del nuovo city van Mercedes-Benz, teso a tenere il passo con l’evoluzione del mercato, il mutamento della logistica metropolitana, il comportamento ed atteggiamento dei consumatori, che fanno emergere tutta l’importanza di aspetti quali le dimensioni e la capacità di un veicolo, e le richieste della
Se avessimo dovuto fare il Citan senza un partner, avremmo anche potuto lasciar perdere
Non era certo la proverbiale qualità ad essere messa in discussione, basti guardare alle vendite di Vito e Viano, Sprinter e Vario, cioè la tipologia più grande dei furgoni MercedesBenz, né il concetto di veicolo in sé. Fatte queste considerazioni, con il noto buon senso e pragmatismo tedesco, i responsabili si sono rivolti alla nazione che ha “inventato questa tipologia di veicoli”, raggiungendo un accordo con Renault, perché, come ha sostenuto in modo molto chiaro Volker Mornhinweg, Direttore capo Divisione Van
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notevole, dal milione di oggi a oltre 1,3 milioni nel 2015, con un tasso di crescita del 30 per cento, un incremento che in Europa avverrà in misura più che proporzionale”. Così la dichiarazione dell’esperto di logistica Marcel Hischebeck di Karlsruhe. Naturale, quindi, che questo mercato catalizzi l’attenzione e l’interesse di tutte le case produttrici di veicoli destinati al trasporto merci. Questo andamento, suffragato dai dati sopra citati, ha evidentemente convinto Mercedes a “riprovarci” dopo l’ultimo tentativo fatto dalla Casa tedesca di
clientela sempre più incentrate sul rapporto costo-efficacia e per la quale un marchio conta sì, ma soltanto nella misura in cui “il costo lo permette”, come ha dimostrato la passata esperienza nel ramo dei piccoli van. Per garantire un alto numero di pezzi prodotti, indispensabile per sostenere i costi di produzione, il veicolo in progettazione doveva essere molto funzionale e soprattutto versatile, per essere appetibile per un ampio target: commercianti, società di servizi, artigiani, corrieri, edilizia, tutte TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 37
categorie con esigenze differenti da dover soddisfare al meglio. Fondamentali a questo punto sono le differenti versioni di allestimento, la possibilità di personalizzazioni (maggiorazione del carico utile, scomparti e vani portaoggetti, configurazione di paratie divisorie, porte, portelloni…), così come sono determinanti anche le versioni offerte dal costruttore: passo corto, lungo, extralungo. La modularità e la possibilità di trasformazione per adeguarsi e rispondere alle diverse esigenze sono insomma caratteristiche vincenti. Comunque, tutto ciò ancora non basta per avere davvero successo con un nuovo veicolo e qui entra in gioco di nuovo il marchio Mercedes e la sua fama, ormai sinonimo in tutto il
mondo di qualità, controllo meticoloso di ogni singolo componente del veicolo, garanzia di un funzionamento costante, possibilità di un uso quasi continuo, particolarmente importante in questo segmento del mondo del trasporto perché chi ha un veicolo solo non si può permettere tempi di fermo. Per ora solo emozioni Come afferma Volker Mornhinweg: “Il city van del domani è uno con la Stella”. “E questo”, ha continuato il direttore della Divisione Van, “si deve non solo vedere, ma anche sentire, poter toccare con mano”. L’aptica, ossia la tattilità, deve richiamare
il “Mercedes feeling” e la Casa ha voluto trasmettere a questo nuovo progetto tutti i valori rappresentati dal suo marchio. Per adesso, dunque, dobbiamo accontentarci di questo per immaginare il nuovo veicolo dedicato alla distribuzione urbana. Infatti non sono stati ancora resi noti i particolari tecnici del Citan. Sappiamo solo che il nuovo city van sarà offerto nelle versioni Furgone, Kombi e Mixto, già note nel Vito, e che a seconda della versione saranno disponibili tre diverse lunghezze e due versioni di peso totale a terra. E, come già indicato, sarà possibile personalizzare il veicolo in moltissimi modi, per garantire la necessaria versatilità. Come ha sottolineato Mornhinweg, Citan dispone di un motore che lo pone tra i modelli più economici nei consumi e più puliti della sua classe, sia nella versione diesel, sia in quella a benzina. Per il futuro è prevista anche una versione a zero emissioni. Per tutti i processi di produzione è garantita la qualità per la quale Mercedes è nota. La produzione avverrà in Francia, ed è stato concordato con il partner d’Oltralpe che ogni veicolo venga collaudato da una squadra di specialisti. Comfort ed ergonomia, guida confortevole, agile e sicura, garantita anche dall’ESP di serie su tutte le versioni, nonché un servizio 24 ore su 24 garantito dalla struttura organizzativa, gli interventi di manutenzione, completano il quadro che Mercedes intende offrire con questo nuovo city van, che verrà presentato il prossimo settembre durante l’IAA di Hannover anche al grande pubblico.■
■ la ricerca neurologica Come è stato molto chiaramente esposto nella relazione del Dott. Häusel, membro del CdA del Gruppo Nymphenburg (che si occupa di ricerche di mercato e consulenza alle aziende per quanto riguarda articoli di marchio), nonché noto autore tedesco di libri importanti come “Brain View” o “Think Limbic”, il plusvalore di un prodotto va creato: con il marchio, il “branding” e, oggigiorno in modo massiccio, con l’amplificazione emozionale. Ricerche di mercato hanno dimostrato che il marchio Mercedes viene identificato con valori quali l’affidabilità, la disciplina, la competenza e la sicurezza. Questi valori appartenenti all’immagine del marchio vengono trasferiti e associati all’immagine dell’imprenditore, padroncino o azienda che sia, garantendo, di riflesso, una equivalente idea di qualità e affidabilità del servizio offerto. Un processo che avviene nel nostro inconscio come è stato scientificamente dimostrato.
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Un atteso ritorno
40 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Dopo la sospensione nel 2009, il RAI di Amsterdam torna a puntare i riflettori sull’autotrasporto, con un format riveduto che coniuga tradizione e novità di Anna Dibisco
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opo le edizioni da tutto esaurito del 2005 e del 2007, il grande buio del 2009: l’annullamento di una delle più importanti manifestazioni dedicate al veicolo industriale, da sempre fedele all’appuntamento biennale nella capitale olandese (negli anni dispari), sanciva ufficialmente la gravità del momento di crisi che il settore stava attraversando, preannunciandola con un asciutto comunicato. Il RAI, come veniva familiarmente chiamato l’European Road Transport Show dal nome dello spazio fieristico che lo ospita, si sarebbe dovuto infatti tenere dal 29 ottobre al
■ Sette sorelle: sì, ma… La notizia della riapertura del RAI (ci piace chiamarlo così) non può che farci piacere. Ovviamente viene percepito come un segnale di ripresa, dopo l’annullamento dell’edizione del 2009 o quantomeno di cauto ottimismo. Anche lo spazio che noi di Trasportare Oggi abbiamo voluto dare alla manifestazione vuole essere un invito a vedere positivamente il futuro e un sostegno a chi si impegna per dare impulso all’economia del nostro settore. Ma appunto di sostegno si tratta, ovvero di rendere qualcosa un po’ più importante di quel che è. Sì perché al di là delle belle novità che vi presentiamo in questo speciale, dei nuovi format, del corposo elenco di espositori, dobbiamo anche saper leggere tra le righe. Partiamo dal nome della manifestazione. Un nome decisamente impronunciabile per la maggior parte degli stranieri (dal punto di vista dell’Olanda). Questo dà subito il metro di come si pone la fiera, ovvero come una manifestazione locale e poco più. L’European Road Transport Show era un evento internazionale, anzi uno degli eventi più attesi dal mercato perché lì si “vendeva”. BedrijfsautoRAI non sarà così. Le Sette sorelle, i principali costruttori di camion, ci sono, è vero, ma ci sono con le loro sedi nazionali. Le Case madri no. E poi basta dare un’occhiata al sito per capire che del mercato internazionale si dà poco rilievo. Dunque ci auguriamo che, come per il nostro Transpotec ripartito dal 2.0, anche il vecchio e caro RAI riparta dal BedrijfsautoRAI per rinascere dalle ceneri di una crisi troppo lunga e possa ritornare ad essere il “motore” di tutte le esposizioni del nostro settore. Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it 5 novembre di quello stesso anno, ma quasi tutti i costruttori, tra cui Daf, padrone di casa, avevano dato forfait per contenere le spese. Da qui, ossia “dall’attuale situazione economica dell’industria del trasporto dovuta alla crisi finanziaria”, come riportava il comunicato, la decisione dell’ente organizzatore di sospendere e rimandare ad aprile 2012 quello che è sempre stato considerato uno degli appuntamenti più importanti e attesi a livello internazionale (soprattutto dai costruttori, che in questa sede hanno sempre concluso molti buoni affari anche considerando il fatto che l’Olanda è uno dei più trafficati crocevia d’Europa, dove operano imprese di trasporto dalle dimensioni consistenti). Una fama e una rilevanza che il RAI condivide con lo IAA di Hannover (che si terrà invece il prossimo settembre). TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 41
Aria di ottimismo Questi ultimi anni sono stati decisamente anni un po’ “spenti” dal punto di vista dei Saloni di settore, fatta eccezione per l’edizione 2010 dello IAA e per quella del 2011 di Samoter che, sebbene focalizzato sulle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, ha offerto comunque alle Case l’occasione di “riapparire sulle scene” e di fare il punto sul generale andamento del mercato sia per quanto riguarda il
New format “Il settore è ora in ripresa” avverte infatti in un comunicato il product manager di
I temi dell’innovazione e della sostenibilità saranno al centro dell’edizione 2012 del BedrijfsautoRAI
prodotto off road che per quello stradale. La crisi del settore, com’era prevedibile, si è riversata insomma sugli eventi fieristici ad esso dedicati. Ma il peggio, forse, è passato e a confermarlo questa volta è il rinnovato slancio di una manifestazione che punta molto sulla ritrovata fiducia, seppure ancora timida, degli operatori, testimoniata, tanto per incominciare, da almeno due fattori. In primo luogo dal fatto che lo scorso agosto oltre il 60% dello spazio fieristico del RAI (una superficie di circa 45 mila metri quadri) era già stato prenotato e, in secondo luogo, dalla presenza, ad oggi, di tutte le case costruttrici, che hanno aderito
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e confermato la loro partecipazione all’edizione 2012: DAF, Iveco, Man, Mercedes-Benz, Renault Trucks, Scania e Volvo. Tutte pronte a lanciare la propria offensiva di prodotto schierando sul palcoscenico del RAI (così continueremo a chiamarlo) i loro ultimi modelli, veicoli sempre più puliti ed efficienti.
TERTS Joost ‘t Hooft, “non siamo ancora arrivati, ma siamo sulla buona strada. Fra gli operatori del mercato prevale un sentimento di ottimismo ed è giunto il momento di riportare al successo questa manifestazione”. Così il RAI si è preparato all’appuntamento di aprile, ormai prossimo, con grande slancio, per offrire la più completa e ricca panoramica delle ultime novità in termini di prodotto, servizio e soluzioni per il trasporto, attraverso una organizzazione degli
spazi espositivi interni che ne prevede la divisione in quattro sezioni: una dedicata ai i veicoli industriali (truck), una ai veicoli commerciali (van), una ai veicoli speciali (rimorchi ed edilizia) e una quarta area dedicata agli accessori e alla componentistica. Un evento che, nella sua nuova veste, intende puntare l’attenzione su tutto ciò che il mercato è oggi in grado di offrire in termini d’innovazione e sostenibilità, questo il fil rouge dell’edizione 2012. Sponsorizzato dalla compagnia di assicurazioni TVM, il “RAI” torna dunque dal 17 al 21 di aprile con un nutrito elenco di espositori (vedi il riquadro) e un’agenda, ancora in via di definizione al momento in cui scriviamo, ricca di conferenze, presentazioni e incontri, ma anche di test drive e prove (che verranno effettuate nella vasta area esterna dell’Europa Complex), e torna con l’intenzione di mantenere la consueta cadenza biennale (alternandosi con AutoRAI, il Salone dell’auto di Amsterdam). Ciò che non mantiene più è invece il nome TERST, che lo accompagnava dal 1998, debuttando oggi come BedrijfsautoRAI, denominazione che lascia intendere la volontà degli organizzatori, data anche l’indiscussa importanza dell’industria dei
■ Visitare il BedrijfsautoRAI BedrijfsautoRAI si terrà dal 17 al 21 aprile ad Amsterdam presso RAI Exhibition Centre – Europa Complex ■ Gli orari: Martedì 17 e Mercoledì 18 aprile: 11.00-18.00 Giovedì 19 e Venerdì 20 aprile: 11.00-22.00 Sabato 21 aprile (Truck Drivers Day): 10.00 - 17.00 ■ Le tariffe di ingresso: Giorni feriali: € 16,00 Fine settimana: € 14,00 Sera (dalle17.00): € 12,00
trasporti olandese, di rivolgersi e dare ampio risalto soprattutto al mercato nazionale (pur con i dovuti richiami al contesto internazionale), come per altro sembra suggerire anche la scelta di tenere la conferenza programmata per il 19 aprile (e presentata fra le novità della nuova edizione) in olandese. Il rilancio dell’evento fieristico avviene attraverso la rivisitazione del concept che ha caratterizzato le passate edizioni, restituendone un profilo più consono, a detta degli organizzatori, “alle esigenze di espositori e visitatori”, con un calendario più limitato (la copertura fieristica sarà di soli cinque giorni rispetto ai nove del 2005 o ai dieci del 2007), ma che offre quest’anno due
■ Biglietti on line Giorni feriali: € 14,50 Fine settimana: € 12,50 Sera (dalle ore 17.00): € 10,00 Bambini Gratis fino a 14 anni (con un adulto) Gruppi Gruppi (10 persone o più): € 12,00 (a persona) ■ I principali eventi Martedì 17 aprile (10.00-10.45): apertura ufficiale del BedrijfsautoRAI con proclamazione del vincitore dello “Special Vehicles Innovation Award” Giovedi 19 aprile (08.00 - 11.45): conferenza (in lingua olandese) Sabato 21 aprile: Truck Drivers Day Per maggiori informazioni: www.bedrijfsautoRAI.nl
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 43
Sarà improntata su innovazione e sostenibilità anche la sopracitata conferenza di giovedì 19 aprile che cercherà di offrire uno sguardo di insieme su questi aspetti, nel breve e nel lungo periodo, invitando l’industria del trasporto a dare il proprio contributo nel definire una road map fino al 2035 (in vista, per esempio, della riduzione del 60% di CO2 entro quell’anno). Fra i partner della conferenza il Porto di Rotterdam, RAI Association e il ministero (olandese) delle Infrastrutture e dell’Ambiente. Infine, il BedrijfsautoRAI si concluderà tradizionalmente con quello che è un immancabile appuntamento per tutte le fiere di settore, ossia il Truck Drivers Day di sabato 21 aprile. Una intera giornata di festa tutta dedicata agli autotrasportatori e alle loro famiglie (fino ai 15 anni l’entrata è gratuita), ricca di momenti ludici e divertenti, così almeno promettono gli organizzatori, preannunciando un programma a dir poco spettacolare realizzato insieme ai partecipanti e a OSC.■ aperture serali (giovedì 19 e venerdì 20). Altra novità è il “BedrijfsautoRAI outdoor park”, un’ampia area espositiva esterna dove i visitatori della manifestazione potranno accedere gratuitamente per cimentarsi alla guida di veicoli a trazione alternativa, come quelli elettrici o ibridi, o per mettere alla prova le proprie abilità nelle apposite aree allestite dalla OSC (organizzazione che raggruppa centinaia di associazioni di trucker). Mentre la Divisione Veicoli Speciali di RAI predisporrà qui una vetrina di quello che è lo stato dell’arte dell’innovazione tecnologica dell’industria dei trasporti. I principali eventi Come dicevamo, l’edizione 2012 del “RAI” sarà focalizzata principalmente sul tema dell’innovazione applicata al mondo dei trasporti (cui peraltro la fiera ha sempre dedicato particolare attenzione), declinata negli aspetti più legati all’efficienza, alla sostenibilità, all’impatto ambientale e alla sicurezza. E proprio alle aziende che meglio hanno saputo distinguersi per il grado di innovazione dei loro prodotti o servizi, e per le potenzialità di mercato a questa legate, è rivolto lo “Special Vehicles Innovation Award”, sponsorizzato da ING Lease, una delle tre principali società di leasing olandesi specializzata nel settore dei veicoli industriali. L’importante riconoscimento, giunto alla sua quinta edizione e dedicato solamente agli espositori, verrà assegnato al vincitore, selezionato da una giuria di esperti tra una rosa di cinque finalisti, martedì 17 aprile, durante la giornata inaugurale di BedrijfsautoRAI. 44 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
LEGENDA: Accessori e pezzi di ricambio Veicoli pesanti Veicoli speciali Veicoli commerciali
■ Gli espositori* ABK Kunststoffen B.V. Amsterdam RAI B.V. APS B.V. Ass. Autofauteuils B.V. Autec-VLT Automotive Equipment Belastingdienst / Centrale Administratie Externe Interne Communicatie Bott Nederland B.V. Broshuis B.V. Brotec Benelux B.V. Business Track Car Fibreglass S.r.l. Cargo Security Systems B.V. Cargotec Netherlands B.V. Cargotec Netherlands B.V. Caromi B.V. Carrosseriefabriek Harderwijk B.V. Carrosseriefabriek Heiwo B.V. Carrosseriefabriek Tijmen Ploeg B.V. Carrosseriefabriek Veth Arnhem B.V. Christ Autowasinstallaties B.V. Combi Carrosseriebouwers B.V. Continental Automotive Trading Nederland B.V. C-Track Benelux B.V. Custers Hydraulica B.V. DAF Trucks N.V. De Jong IJmuiden-I B.V. De Kleine Benelux B.V. DealerLeasing B.V. Dhollandia Nederland B.V. DKV Euro Service Benelux v.o.f. Dometic Benelux B.V. Easyloader Eco Performance Equinox Autolijn B.V. Feldbinder Spezialfahrzeugwerke GmbH Firestone Industrial Products Europe B.V. Flex-in Holding B.V. FNV Bondgenoten Frigoblock Grosskopf GmbH General Motors Nederland B.V. GHH Rand Schraubenkompressoren GmbH
Gps-Buddy Nederland B.V. GreenChem B.V. Groeneveld Transport Efficiency B.V. Hertoghs Carrosserieen B.V. Holland Oto B.V. Hyva International B.V. Imbema Rhiwa B.V. Industrie Cometto S.p.A. Intercontrol Meet-en Regeltechniek B.V. Intertruck Benelux B.V. Iveco Nederland B.V. Jiannis Trailer Service B.V. Joloda B.V. Jumbo Fabriek van Aanhangers en Opleggers B.V. King-Ping Bedrijfsimperiaals B.V. Kluytmans Verkoop B.V. Knorr Bremse Benelux BVBA Kraker Trailers Axel B.V. Kunststof Coatings Nederland B.V. Lecatecs bvba MAN Truck & Bus B.V. MANTEL SUPPORT Marelko Benelux B.V. Mazon B.V. Mercedes-Benz Nederland B.V. Middelbos B.V. Min Hsiang Corporation MobiCoach B.V. Mol Coatings B.V. Moplan Bedrijfswageninrichting B.V. Movexx International B.V. Nebu Transport Services Next Hydraulics S.r.l. Oliehandel D.C. Berkel B.V. Orion Automotive B.V. Orlaco Products B.V. Palfinger Nederland Partsline Pewag Nederland B.V. Pon’s Automobielhandel B.V. Profi Glass B.V. PTV Nederland B.V.
Punch Telematix Nederland B.V. RDW Renault Nederland N.V. Renault Trucks Nederland B.V. Rhino Products B.V. Savas Seating B.V. SCANIA Nederland B.V. Snoeks Automotive B.V. Sortimo Nederland B.V. Stichting Nederlandse Algemene “Miniatuur” Autoclub T.T.N. Ederveen B.V. Technische Centrale B.V. Tekno B.V. Thermo King Transportkoeling B.V. TimoCom Soft- und Hardware GmbH TM-CS B.V. TOP Systems B.V. Transport en Logistiek Nederland Trenkamp & Gehle GmbH TRP Van den Born Carrosserie B.V. VB Air Suspension B.V. VDL Groep B.V. Veap Shield United Spoilers en Windgeleiders B.V. Veba Meditemp B.V. Veldhuizen B.V. Volvo Nederland B.V. Wiegel Transport Equipment B.V. Zevim bedrijfswageninrichting ZF Friedrichshafen AG Truckstar magazine De Transportkrant Typisch Transport Transport Radio DAZ Verlag De Telegraaf Trucks Magazine *Il suddetto elenco può essere soggetto a cambiamenti TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 45
Azienda Italia
Gruppo Transpobank
Risparmiare... guidando Cominciamo da questo numero una serie di interventi dedicati a spiegare nel dettaglio le funzioni della borsa noli Transpobank e della gestione satellitare delle flotte Tracker
“TRACKER LOG” Il risparmio del carburante parte dallo stile guida
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asciando da parte per un momento la profezia Maya, il 2012 si preannuncia comunque difficile per la categoria dei trasporti. Stiamo assistendo giorno dopo giorno ad aumenti e rincari su benzina e diesel (cinque aumenti delle accise solo nel 2011) che hanno portato i prezzi del carburante a livelli record mai registrati e tra i più alti d’Europa. Come si può notare, infatti, l'incidenza della tassazione sul diesel in Italia è pari al 60%, mentre in Germania le tasse coprono il 49,7%, in Francia il 48,2% e addirittura il 41,9% in Spagna. A fronte di tale disparità di tassazione è evidente che (attendendo le annunciate azioni del governo) le aziende italiane oggi debbano guardare al loro interno per cercare di razionalizzare i 46 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
costi e poter essere competitive sul mercato. Gli autisti rappresentano un fattore essenziale per la redditività delle imprese e una possibile fonte non indifferente di risparmio sui costi. Sono loro, infatti, determinanti per ridurre i consumi di carburante e l'usura di pneumatici. Come? Alcuni esempi: innanzitutto evitare il piede pesante sull'acceleratore, poi è bene adottare una velocità costante nella guida; le forti accelerazioni così come le brusche decelerazioni sono deleterie dal punto di vista del consumo di carburante. E’ quindi preferibile una guida fluida nella quale si cambino le marce con moderazione evitando di mantenere il motore a regimi elevati. Inoltre, per esempio, utilizzare il Cruise Control su lunghi tratti di guida autostradale genera un risparmio
notevole di carburante, viceversa è controproducente utilizzarlo su strade tortuose. Tracker (marchio registrato del Gruppo Transpobank) ha per questo sperimentato, e da poco messo sul mercato, un innovativo sistema di monitoraggio dei dati telemetrici del mezzo, rendendoli visualizzabili ed analizzabili in tempo reale direttamente su qualsiasi computer collegato alla rete. Il nuovo apparato Tracker Log è funzionale ed installabile su tutti i veicoli a motore di qualsiasi marca e modello sia commerciali, sia consumer, purché prodotti dal 2003 in avanti. La sua semplice installazione non richiede alcuna connessione con il BUS del veicolo, garantendone quindi completamente l’integrità senza inficiare in alcun modo sulla sua garanzia. ■
Grazie al sistema di localizzazione GPS, gli utenti in possesso della periferica Tracker Log, oltre alle normali informazioni sulla posizione del veicolo, sul percorso effettuato, sulle soste e ripartenze, possono reperire informazioni oggettive riguardo lo stile di guida degli autisti
Una volta selezionato il veicolo prescelto è possibile visualizzare, con un semplice click, i grafici giornalieri/settimanali contenenti i parametri della velocità tachigrafica, il livello carburante, i giri motore, l’acceleratore, la coppia motore, la temperatura motore e la pressione del turbo. Tutti questi dati potranno essere comparati fra di loro, analizzando inoltre i km percorsi, le ore motore, i litri di carburante consumato e il numero di frenate effettuate. Una simile completezza di dati ed informazioni, intersecati fra di loro, possono essere di facile aiuto per individuare gli autisti che non si rivelano propriamente oculati nella gestione del veicolo; è possibile così intervenire su di essi suggerendo loro precise indicazioni sullo stile di guida da adottare.
Un ulteriore e non trascurabile vantaggio del sistema Tracker Log è la possibilità di poter visualizzare online i dati tachigrafici in tempo
reale, senza dover attendere il veicolo presso la propria sede per scaricarli (i termini di scarico dei dati secondo norma di legge sono: ogni 3 settimane per la Carta del Conducente e ogni 3 mesi per i dati del Tachigrafo Digitale). Collegandosi al sito Tracker e selezionando uno specifico veicolo, si è informati su quale autista sta guidando il veicolo, (slot1 o slot2) se è a riposo o disponibile, e quindi è possibile conoscere quante sono le ore di guida ancora usufruibili per la giornata organizzando così al meglio la logistica del veicolo. Di conseguenza, conoscendo in tempo reale le ore di lavoro effettuate da ciascun autista, sarà possibile effettuare le buste paga con un notevole risparmio di tempo.
Una volta selezionato il veicolo su cui concentrare le nostre analisi, dobbiamo decidere il periodo che ci interessa analizzare: oggi, ieri o un giorno specifico (possiamo recuperare informazioni FMS fino a 30 giorni di storico). A questo punto selezionando tra di loro i parametri disponibili, potremo recuperare informazioni sul tipo di guida effettuata sul singolo veicolo. Va inoltre segnalato che settimanalmente tutti i dati di ciascun veicolo vengono inviati via mail al cliente sottoforma di report in pdf, in modo da poter creare un archivio duraturo nel tempo. Valori giornalieri Distanza (Km) Ore motore Carburante (I) Consumo (Km/I)
24-01-2012
25-01-2012
124
0
3h 18'
00'
84
0
1,48
-
Temperature max (°C)
93
0
Numero frenate
190
0
Valori assoluti Distanza (Km) Ore motore Carburante (I) Consumo (Km/l)
482.778
482.778
7484h 21'
7484h 21'
173.210
173.210
2,79
2,79
Oltre ai grafici l’apparato Tracker Log è in grado di indicarci i km percorsi, le ore di motore acceso e il totale dei litri consumati. Questi dati vengono riportati giornalmente sul sito, indicando inoltre con un contatore generale tutti i dati rilevati da quando il veicolo è stato messo in strada la prima volta. Sfruttando al meglio questo nuovo strumento di lavoro, i vantaggi per le aziende di trasporto che decidono di adottarlo sono del tutto evidenti; Tracker Log offre un indispensabile strumento per la razionalizzazione delle risorse e sarà di grande aiuto, nel prossimo futuro, per rimanere competitivi su un mercato sempre più al limite, Maya permettendo. TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 47
Infrastrutture
TAV Torino-Lione
Duplice intesa Con l’accordo definitivo firmato da Italia e Francia alla fine di gennaio, si avvia alla fase operativa il progetto della TAV tra Torino e Lione. Parte integrante del Corridoio Est-Ovest è per l’Europa un asse strategico di Germana Beltri
48 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
I
nizieranno alla fine del 2013 i lavori per il tunnel di base della tanto discussa e contestata linea ferroviaria AV/AC (destinata a un traffico misto merci e passeggeri) tra Torino e Lione che, questa l’intenzione, entrerà in esercizio dopo dieci anni, nel 2023, con l’obiettivo di spostare importanti quote di traffico merci dalla strada alla rotaia (stimate in 700 mila camion all’anno) e di accorciare drasticamente i tempi di percorrenza. Un altro passo avanti sulla strada di quello spazio unico che l’Europa intende realizzare entro il 2030 attraverso una rete pienamente integrata, funzionale ed estesa di corridoi di trasporto (la “rete centrale europea di trasporto”) in grado di garantire a persone e merci una mobilità più efficiente e sostenibile e di rendere più competitiva l’economia europea. “I trasporti sono fondamentali per un’economia efficiente nella Ue, ma oggi mancano collegamenti vitali. Senza collegamenti efficienti, l’Europa non può né
La Torino-Lione rappresenta un tassello fondamentale del noto Corridoio V Lisbona-Kiev (Portogallo-Ucraina), l’asse Est-Ovest oggi ridisegnato dall’Ue in una versione più ridotta che prende il nome di Corridoio Mediterraneo e collegherà Algeciras, in Spagna, fino al confine orientale ungherese. Proprio in quanto segmento vitale di uno dei dieci corridoi riconosciuti lo scorso ottobre dalla Commissione europea come pilastri della “core network”, futura struttura portante dei trasporti nel mercato unico, la Torino-Lione è stata inserita come infrastruttura prioritaria e fatta dunque rientrare nel piano di investimenti che copre il periodo 2014-2020. Un tracciato, quello del Corridoio V, per cui l’Italia si è a lungo battuta negli anni passati affinché sulla mappa dei corridoi europei comparisse a Sud delle Alpi, sul suo territorio, evitando così di spostare il baricentro dei trasporti più a nord e di esserne esclusa. Il tracciato della TAV, di cui il tunnel di base (a doppio tubo), sotto le Alpi, rappresenta la parte più significativa dell’opera (57 chilometri la sua lunghezza, di cui 45 in Francia e 12 in Italia) verrà realizzato per circa il 90% in galleria per ridurre al minimo l’impatto ambientale. I treni viaggeranno in due gallerie separate, una verso l’Italia e una verso la Francia per garantire la massima sicurezza. Rispetto alla linea storica del Fréjus la nuova linea ferroviaria avrà un profilo pianeggiante grazie a pendenze molto più ridotte e distribuite lungo il percorso. La “parte comune”, da Chiusa di San Michele (Italia) a San Jean de Maurienne (Francia), ha uno sviluppo complessivo di circa 84 km.
I trasporti sono fondamentali per un’economia efficiente nella Ue, ma oggi mancano collegamenti vitali. Senza collegamenti efficienti, l’Europa non può né crescere né prosperare.
crescere né prosperare”, come ha dichiarato lo scorso ottobre Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per i Trasporti, in occasione della presentazione del piano di revisione delle Reti Ten-T che rivelava le grandi arterie di trasporto su cui concentrare i finanziamenti. Tra queste c’è anche la linea TAV Torino-Lione, considerata opera strategica non solo dall’Europa, ma anche
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■ La TAV nel contesto europeo
dal nostro Paese, permettendogli di rimanere agganciato ai grandi collegamenti transeuropei (e alle conseguenti ricadute economiche) senza esserne tagliato fuori. Che si tratti di un’opera colossale non vi è alcun dubbio, a cominciare dall’impegno finanziario complessivo necessario alla sua realizzazione, stimato intorno ai 15-20 miliardi di euro (è previsto il cofinanziamento dell’Ue), motivo per cui suscita tante e legittime perplessità soprattutto sul versante costi-benefici. Perplessità che le istituzioni hanno in parte cercato di superare varando, lo scorso aprile, una nuova legge regionale sui cantieri, ispirandosi alle procedure già adottate dalla Francia (con la “Demarche Grand Chantier”), e finalizzata a far ricadere sui territori interessati i benefici dei cantieri per la TAV, garantendo per esempio alle imprese locali un accesso privilegiato ai piccoli appalti o utilizzando manodopera locale. Una legge, insomma, che consenta ai territori locali di avere per sé le ricadute positive. Tra ritardi e traguardi La strategicità e l’utilità dell’opera, come si diceva, viene da molti ridimensionata, quando
Il ministro dei Trasporti francese Thierry Mariani (a sinistra) e Mario Ciaccia, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, durante l’incontro per l’accordo definitivo sulla Torino-Lione siglato da Italia e Francia
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 49
non negata (con tanto di dati alla mano sui reali flussi di merci e passeggeri che non giustificherebbero la necessità dell’infrastruttura), come dimostrano le note vicende legate alle manifestazioni di protesta dei comitati No Tav. Considerando la Torino-Lione inutile e devastante per il territorio e denunciando, dati i costi, lo spreco di denaro pubblico, che potrebbe invece essere dirottato su infrastrutture ritenute di maggiore utilità pratica e con ricadute più immediate, da sempre l’opera è fortemente osteggiata, anche in considerazione del fatto che esiste già una linea storica sottoutilizzata, impedendo l’apertura dei cantieri e rimandando continuamente l’avvio dei lavori. A causa del ritardo cronico l’Italia ha però rischiato di perdere i fondi comunitari destinati alla realizzazione di un’opera il cui progetto risale a più di venti anni fa. Lo scorso giugno, tuttavia, l’apertura del cantiere in Val di Susa (con tanto di polizia a scortare le ruspe) per la
La Tav Torino-Lione ha sollevato molte perplessità sul versante costi-benefici e per questo ampiamente contestata. E’ un’opera colossale, anche per l’impegno finanziario richiesto
galleria esplorativa di Chiomonte (il così detto cunicolo della Maddalena, che ha lo scopo di studiare e monitorare l’ammasso roccioso del massiccio dell’Ambin, sotto il quale è previsto il passaggio del tunnel di base della Torino-Lione) “ha consentito in extremis di accedere ai finanziamenti europei”, come ci ha comunicato Transpadana, Comitato promotore dell’alta velocità ferroviaria merci e passeggeri sulla direttrice est-ovest. Sempre nel 2011, pochi mesi dopo, in agosto, il Cipe (il comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato il progetto preliminare, delibera registrata dalla Corte dei Conti e quindi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a novembre, nel pieno rispetto dell’iter procedurale e del calendario proposto dalla Ue. Una fase, questa, che ha dato il via ai lavori, iniziati recentemente, per il progetto definitivo da parte dell’Osservatorio tecnico, organo governativo istituito nel 2006 che riunisce i rappresentanti tecnici di tutte le parti interessate.
50 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
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La linea ferroviaria completa che collega le due città con, in evidenza, il tratto gestito in comune.
L’accordo definitivo sulla Torino-Lione Lo scorso 30 gennaio è stata raggiunta una tappa decisiva verso l’attuazione della nuova linea ferroviaria. Il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia e il ministro dei Trasporti francese Thierry Mariani hanno firmato l’accordo definitivo sulla tratta transfrontaliera di
Qui sopra il dettaglio dell’interconnssione tra l’opera europea e la linea italiana nei pressi di Susa.
accordi, in questo modo: l’Italia sopporterà un costo di 2,7 miliardi (pari al 57,9% del totale), “una cifra sopportabile spalmandola sui dieci anni di realizzazione dell’opera”, ha affermato Ciaccia, mentre alla Francia toccherà l’onere di 2,2 miliardi (il 42,1%). Ovviamente, Italia e Francia intendono chiedere all’Ue di destinare alla Torino-Lione il massimo importo finanziabile che, come si diceva, è pari al 40% della somma complessiva. Un’opera voluta dal governo
collegamento, che prevede la costruzione del tunnel di base di 57 Km (sotto le Alpi) tra Susa e Saint Jean de Maurienne, delle due nuove stazioni internazionali e il collegamento con la linea storica in Italia. L’accordo era stato raggiunto già alla fine del 2011, dopo mesi di “braccio di ferro” tra i due Paesi, ma a gennaio ha ricevuto la sigla ufficiale della Conferenza intergovernativa Italia-Francia, e ora (al momento in cui scriviamo) è in attesa di essere ratificato dai rispettivi Parlamenti nazionali. L’intesa riguarda soprattutto il tracciato definitivo dell’opera, la ripartizione dei costi tra i due Paesi e il modello di governance che porterà alla realizzazione della TAV.
L’accordo prevede che la Torino-Lione sia realizzata in due fasi. In una prima fase, al termine della quale la tratta sarà già operativa, saranno realizzati il tunnel di base e le due stazioni internazionali a Susa e Saint Jean de Maurienne, mentre nella seconda verranno realizzate le nuove parti di accesso. Chi paga? La prima fase costerà 8,2 miliardi di euro, che l’Unione europea può arrivare a finanziare fino al 40% (per un importo pari a circa 3,3 miliardi di Euro), lasciando la quota rimanente ai due Paesi coinvolti che la ripartiranno, secondo gli
Lasciamo la conclusione alle parole del viceministro che, in occasione dell’incontro per la firma dell’accordo, ha dichiarato: “Il governo italiano conferma l’importanza strategica della Tav TorinoLione e si adopererà per una sollecita ratifica dell’accordo e per la realizzazione dell’opera nel rispetto dei calendari definiti con la Commissione europea. Si tratta di un’opera rappresentativa di tutta l’Europa, e non solo dell’Italia e della Francia, in quanto segmento fondamentale di quel Corridoio Mediterraneo su cui l’Italia sta investendo risorse ingenti. Oggi è il momento delle infrastrutture, a dimostrazione di come il governo le consideri un volano di crescita e di sviluppo per il Paese”. ■
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 51
Logistica
City logistics
Le consegne si fa Padova, Aosta e Brescia le città portabandiera del progetto Cityporto. Sempre più sostenibili, quindi, i modelli di distribuzione delle merci di Anna Dibisco
C
on Aosta e Brescia cresce il numero delle amministrazioni pubbliche che stanno investendo in progetti di Ciylogistics, finalizzati a riorganizzare la distribuzione delle merci nei centri storici per liberarli da traffico e inquinamento affinché migliori il livello della qualità della vita cittadina continuando a garantire, al contempo, l’abituale servizio di rifornimento alle attività commerciali, reso però più razionale, efficiente ed ecologico. Con grandi benefici per tutti. Come sappiamo, infatti, il traffico commerciale ha un’incidenza piuttosto rilevante (oltre il 50%) sull’inquinamento dell’aria nelle aree urbane (cui per altro concorrono anche i veicoli privati), ed è ormai divenuta purtroppo la norma, per molte città, il frequente superamento dei limiti di PM10 imposti dall’Unione europea. Naturale, quindi, che la politica urbana di gestione delle merci si stia concentrando nella ricerca di soluzioni mirate a razionalizzarne la mobilità lungo il così detto ultimo miglio. La ricetta di Padova
In quest’ottica, si fa sempre più strada un modello di delivery ormai ben collaudato, che ha dimostrato buoni risultati: è quello di Cityporto di Padova, città che lo ha implementato nel 2004 e che, da allora, sta facendo scuola per altre amministrazioni che lo hanno replicato con successo, come Trasportare oggi ha monitorato per voi, e riportato sulle sue pagine, nel corso di questi anni. Il principio base di questo modello “rivoluzionario”, pur nelle sue varianti, è quello di una gestione centralizzata e coordinata dell’afflusso delle merci verso i centri cittadini. Si tratta infatti di far convogliare le merci dei vari fornitori presso una unica piattaforma di raccolta e smistamento, individuata spesso in un luogo ai margini della città (come poli logistici o interporti, facilmente raggiungibili perché in prossimità di grandi assi viari), che provvede poi, con l’ausilio di sofisticati sistemi informatici, a riorganizzare i colli e distribuirli “al dettaglio” utilizzando veicoli a basso impatto ambientale, con carichi ottimizzati e percorsi mirati in modo da ridurre il numero di viaggi. Si tratta di un modello che, avendo come presupposto la condivisione da parte degli operatori coinvolti (corrieri, trasportatori e negozianti), cui viene chiesto lo sforzo di cambiare abitudini radicate nel tempo, prevede un’adesione al servizio del tutto volontaria, tendenzialmente incentivata, tuttavia, da una restrizione delle finestre orarie in cui è consentito l’accesso dei veicoli all’interno delle ZTL. Il modello poi, almeno nella fase iniziale di implementazione, non riguarda i prodotti freschi, solitamente introdotti in un secondo momento.
52 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
nno intelligenti Anche Aosta tra le città virtuose Proprio al momento in cui scriviamo (febbraio, ndr), grazie a uno specifico finanziamento del ministero dell’Ambiente, anche Aosta sta per avviare il servizio “Cityporto”, che avrà valenza sperimentale per almeno un biennio, facendo tesoro dell’esperienza di Padova, il cui Interporto ha curato lo studio di fattibilità del nascente sistema di distribuzione. Questo studio, propedeutico all’implementazione del servizio per dimensionarlo sulla base delle reali esigenze e calcolare i necessari
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 53
investimenti, ha evidenziato una modalità di delivery agli oltre 700 esercizi commerciali del centro assai frazionata e “individualista”, che fa spesso uso di veicoli sovradimensionati (lasciati a volte indisciplinatamente con il motore acceso durante le operazioni di scarico). Sono 195 le consegne di collettame (non refrigerato) che avvengono mediamente ogni giorno nel centro storico e di cui il progetto Cityporto presume, sulla base di stime effettuate (in cui rientra la disponibilità o meno dei corrieri ad aderire al servizio), di intercettare il 50%, per poi crescere gradualmente nel corso del tempo. L’obiettivo è quello di far gestire al servizio oltre 20.000 consegne il primo anno e oltre 30.000 il secondo, di incrementare il coefficiente di carico dal 46 al 60% e di ridurre del 30% i viaggi per veicolo con un incremento del 14% del numero di consegne per mezzo. Tra i benefici attesi, oltre una migliore vivibilità per i cittadini (e i turisti) anche una migliore qualità dell’aria, riducendosi le concentrazioni medie di PM10 e di PM 2,5 fino al 7% entro il primo biennio. Il funzionamento del servizio, affidato in appalto alla ditta Logistica
■ Il cronoprogramma del progetto di Brescia Febbraio 2012 – firma dell’accordo tra i partner, avvio del tavolo di concertazione con gli attori coinvolti.
Febbraio 2012 – ordine d’acquisto dei beni strumentali (mezzi, tecnologie, attrezzature per la movimentazione interna del magazzino). Marzo/Aprile/Maggio 2012 – Inizio training per gestione rapporti fornitori, in/outpiattaforma, flusso logico. Aprile/Maggio 2012 – Training gestore Magazzino. Marzo/Aprile/Maggio 2012 – definizione delle Tariffe e delle finestre orarie ZTL. Maggio 2012 – collaudo magazzino, collaudo Strumentazione. Giugno 2012 – start up progetto.
A giugno, il turno di Brescia
Biellese di Sandigliano (Bi) che si è aggiudicata la gara, si basa sulla raccolta delle merci presso un’area di stoccaggio situata in una posizione strategica (l’Autoporto) e sulla successiva consegna a “domicilio” effettuata, almeno all’inizio, con due Iveco Daily alimentati a metano, che verranno integrati con tre furgoni elettrici una volta a regime. Il progetto prevede infatti ulteriori sviluppi in questa direzione, consistenti nell’allestimento di pensiline fotovoltaiche (sono previsti tre punti di rifornimento) che alimenteranno i punti di ricarica destinati a rifornire i veicoli a “impatto zero”, non solo quelli di Cityporto, ma anche dei privati che in futuro intendessero acquistare un mezzo ad energia pulita. Un parcheggio pluripiano situato in corrispondenza di un terminal autobus, ad esempio, verrà dotato di 40 metri quadri di pannelli fotovoltaici e ospiterà al suo interno tre torrette di ricarica. I tre veicoli elettrici effettueranno la spola tra l’Autoporto e il centro lungo percorsi appositamente studiati per ridurre al minimo le distanze e sfruttare quindi al massimo la carica dei mezzi. Cityporto ha richiesto un impegno finanziario di 447.000 Euro, equamente ripartito fra l’amministrazione comunale e il ministero dell’Ambiente, che ha cofinanziato il progetto per 198.000 Euro. 54 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
La sperimentazione di Cityporto partirà tra qualche mese, a giugno, anche a Brescia, dove l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di portare avanti il sistema “ragionato” di distribuzione urbana delle merci per 5 anni. Il progetto, che segue le orme di quello realizzato da Interporto Padova beneficiando della sua collaborazione, è stato presentato lo scorso settembre, non a caso, in occasione della Settimana europea della Mobilità durante un convegno (City Logistics Meeting) sulle diverse esperienze di logistica urbana in Italia ed Europa. Cityporto sarà finanziato in parte dai fondi del programma comunitario Civitas, teso a promuovere una maggiore sostenibilità nella mobilità urbana attraverso il sostegno all’implementazione di strategie innovative, proprio come Cityporto, e potrà contare su 50 mila euro stanziati da Regione Lombardia (100 mila euro saranno messi a disposizione dal Comune di Brescia) che ha aderito al progetto su proposta dell’assessore al Commercio, Turismo e Servizi
Stefano Maullu. La City logistic di Brescia “sarà una rivoluzione nel segno della sostenibilità e di una nuova ottica di centro storico”, ha affermato l’assessore, “un progetto in cui la Regione svolgerà un ruolo importante, soprattutto per costruire un ampio consenso e fare di Brescia un modello per la logistica regionale”. Focus sul progetto “Oggi le finestre orarie di carico e scarico consentono di distribuire merce durante tutto l’arco della giornata generando fenomeni di congestione in aree di pregio del centro storico” racconta a Toe l’ing. Giandomenico Gangi, responsabile Servizio Mobilità e TPL di Brescia (tra i principali attori del progetto che cofinanzierà con 150 mila Euro per l’acquisto di tre mezzi) e Site Coordinator Progetto Civitas, “dall’estate 2011 abbiamo avviato un percorso di pedonalizzazione delle aree di maggiore pregio con l’introduzione di un’unica finestra oraria (6.30-10.00); in questa direzione si inserisce il progetto Cityporto che intende razionalizzare la distribuzione delle merci nella nostra ztl, coinvolgendo inizialmente solo il collettame”. Come verrà accolto il servizio da corrieri e negozianti? “Abbiamo già presentato il progetto in più occasioni – prosegue Gangi – e l’avvio dei tavoli concertati (di cui l’ultimo è stato il 20 gennaio) sono stati molto proficui. Ovviamente si tratta di un progetto partecipato attraverso il quale cercheremo di venire incontro alle esigenze di corrieri e commercianti. Il servizio, inoltre, non prevede alcun costo aggiuntivo per questi ultimi”. Saranno i magazzini di Brescia Mercati Spa (che stanzierà 123.600 Euro come valorizzazione dei costi di magazzino) a ospitare la piattaforma di interscambio dove verranno stoccate le merci che viaggeranno inizialmente su tre veicoli a metano (“si tratterà sicuramente di mezzi da 3,5 ton con sponda idraulica, ma il modello non è ancora stato scelto”, ci dice Gangi), e in futuro queste merci viaggeranno anche su mezzi elettrici. Attualmente in centro sono 437 le consegne effettuate quotidianamente dagli operatori intervistati, per un totale di 12,30 ton di merci, di cui circa la metà (225) potrebbe essere intercettata da operatori potenziali aderenti all’iniziativa. Secondo una stima degli effetti attesi saranno oltre 4.000 i mezzi in meno dopo cinque anni (e quasi 1.400 dopo il primo anno) con una riduzione dei Km percorsi di oltre 284 mila dopo il quinto anno (e 96 mila dopo il primo) con una riduzione, sempre dopo cinque anni, di 19,25 Kg di PM 10. Anche in questo caso si tratta di un servizio basato sull’adesione volontaria, “pilotata” però sempre da interventi che restringono le fasce orarie in cui è consentito l’accesso alla ztl per incentivare la nuova logistica urbana. Orario che per i mezzi aderenti alla City logistic verrà esteso invece alle 24 h.■
Logistica
Porti
Attraccate
Si chiama cold ironing l’ultima frontiera della sostenibilità ambientale nei porti, sistema che permette alle navi in sosta di abbattere drasticamente le emissioni nocive evitando di tenere motori e generatori sempre accesi di Germana Beltri
Q
uello fra i porti e le realtà urbane in cui sono tipicamente integrati quelli italiani è spesso un rapporto altamente conflittuale. Inevitabile, visto l’impatto in termini di inquinamento atmosferico e acustico che queste seppure strategiche infrastrutture (anche per la stessa movimentazione di merci), e le attività ad essi correlate, generano sulle città che li ospitano: solo le emissioni di anidride carbonica delle navi ormeggiate sono responsabili del 20% dell’inquinamento. I porti, poi, sono grandi consumatori di energia, grandi fonti di rumori, gas, polveri dovuti alle attività di cantieristica e alla movimentazione di veicoli pesanti e auto all’interno delle loro aree. Ma sono proprio gli stessi porti, anche in virtù del fatto di essere spesso parte integrante di ambienti cittadini di particolare pregio (si pensi solo per fare un esempio a Venezia e al suo delicato ambiente lagunare), ad avere impostato già da qualche anno la rotta della sostenibilità 56 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
ambientale facendone un fattore di efficienza e competitività. Alcuni stanno così puntando a diventare “green port”, porti verdi, come Genova, Venezia e Civitavecchia solo
per citare alcuni degli scali di riferimento del Mediterraneo, dove il traffico container e crocieristico è particolarmente consistente. Si tratta poi di una scelta in linea con gli
alla spina
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Il cold ironing consente una riduzione di oltre il 30% delle emissioni di CO2 e di più del 95% degli ossidi di azoto e del particolato, nonché l’azzeramento dell’inquinamento locale e acustico
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obiettivi di contenimento delle emissioni inquinanti indicati dallo stesso Libro Bianco nelle sue “Strategie dei trasporti da qui al 2050”: riduzione del 20% delle emissioni CO2 nei trasporti entro il 2030 e del 60% entro il 2050. Obiettivo, questo, da conseguirsi con il progressivo trasferimento del trasporto stradale verso le altre modalità. E il trasporto marittimo giocherà nel prossimo futuro un ruolo fondamentale. Dal “dire al fare” Nonostante le indiscusse difficoltà nell’attuare la “conversione” verde, a iniziare dagli alti costi che comporta intraprendere un simile percorso, i porti hanno iniziato a tradurre concretamente il concetto di sostenibilità codificandolo in strumenti di pianificazione e intervento. Come il Peap, il Piano energetico ambientale portuale realizzato dall’Autorità portuale di Genova che, per il suo carattere innovativo, è stato riconosciuto come Partner Ufficiale della Campagna per l’Energia Sostenibile della Commissione europea. Tra i suoi numerosi obiettivi, oltre a quello importantissimo incentrato sul risparmio energetico e sulle energie rinnovabili, c’è anche l’ambizioso progetto delle banchine elettrificate nell’area delle Riparazioni Navali, di cui si prevede il completamento per il 2013. Si tratta del così detto cold ironing, un innovativo sistema che permette alle navi di collegarsi alla rete elettrica di terra durante la loro sosta in porto e di spegnere così i motori diesel, altrimenti necessari per alimentare le attività e i servizi di bordo (illuminazione, riscaldamento, condizionamento ecc). Il sistema evita quindi
l’immissione nell’aria di grandi quantità di gas serra, responsabili del cambiamento climatico, fumi neri e densi che raggiungono il cuore delle città, come quelli emessi dalle navi che sostano anche dieci-dodici ore in banchina con i generatori in funzione.
Rispetto a questi ultimi, il cold ironing consente una riduzione di oltre il 30% delle emissioni di CO2 e di più del 95% degli ossidi di azoto e del particolato, nonché l’azzeramento dell’inquinamento locale e acustico. L’italia non arriva per prima in questo tipo di tecnologia, visto che il sistema è adottato già da tempo negli Stati Uniti, con Los Angeles come riferimento mondiale per la connessione di navi portaconatiner, e nel Nord Europa: nel porto di Lubecca (Germania), a Zeebrugge (Belgio), nei tre porti finlandesi di Oulu, Kemi e Kotka e in
quello svedese di Goteborg, primo porto, a livello mondiale, a sfruttare fin dal 1999 l’elettrificazione delle banchine. Venezia: il cold ironing più grande del mondo Attore di prim’ordine nel supportare i porti in questo percorso “green” è Enel (suo il progetto, per il porto di Civitavecchia, della prima banchina elettrificata del Mediterraneo) che, attraverso il progetto Porti verdi cui hanno aderito già diverse realtà portuali, si pone l’obiettivo di mettere a disposizione le migliori tecnologie disponibili in campo energetico per creare porti a basso impatto ambientale. Un progetto che si articola in un ventaglio di servizi volti al miglioramento dell’efficienza dei sistemi energetici dei porti: dai progetti esecutivi di cold ironing allo studio di sistemi di mobilità elettrica all’interno della zona portuale, dallo sviluppo di fonti rinnovabili (solare ed eolico, fino al più futuribile moto ondoso) all’adozione di sistemi di illuminazione e led. Proprio nell’ambito di questo progetto, il gruppo energetico, lo scorso ottobre, ha consegnato all’Autorità portuale di Venezia lo studio di fattibilità per l’elettrificazione da terra delle banchine per l’area di Marittima, sulla base di un accordo stretto nel febbraio del 2010. Con una capacità complessiva di 64 MW, rappresenterebbe l’infrastruttura di cold ironing più grande del mondo, destinata ad alimentare simultaneamente quattro grandi navi da crociera (secondo la normativa tecnica internazionale ogni imbarcazione può assorbire una potenza massima pari a 16 MW). “Il cold ironing”, ha affermato il Responsabile Innovazione e Ambiente di Enel Andrea Valcalda in una intervista rilasciata all’Ansa per l’occasione, “è un tema importante e di grandi prospettive, indubbiamente complesso, ma che oggi fa segnare certamente un passo avanti importante. L’impegno odierno testimonia la volontà importante dell’Autorità veneziana, che si è tradotta nell’utilizzo di fonti rinnovabili, di mobilità elettrica negli spazi portuali, di illuminazione efficiente. E’ la testimonianza che le migliori tecnologie, pensate magari per altri
58 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Sistemi di alimentazione elettrica da terra delle navi ormeggiate in porto: il cold ironing permette di spegnere i motori durante la sosta
settori, possono dare ottimi risultati anche in aree delicate come quelle portuali”. Enel, come detto sopra, ha inoltre ultimato il piano di mobilità elettrica per il trasporto di personale e crocieristi nell’area portuale con l’installazione di due prime stazioni per la ricarica e ha realizzato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che consiste nella copertura degli edifici ubicati nell’area demaniale del porto. Civitavecchia monitora l’aria Capofila nell’intraprendere il percorso verso la sostenibilità ambientale, con un
accordo tra l’autorità portuale ed Enel nel marzo del 2008, Civitavecchia sembra essere in una fase di stasi nel progetto di elettrificazione delle banchine, invocata per altro da più parti visto il forte inquinamento causato dalle navi ormeggiate. Lo scorso ottobre, però, è stato sottoscritto un accordo quadro tra l’Autorità portuale e Arpa Lazio per l’installazione di una stazione fissa per il monitoraggio della qualità dell’aria del porto e delle aree limitrofe. “Si tratta - ha affermato il presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti - di una convenzione con cui l’Autorità portuale intende porre in essere, insieme ad Arpa, tutte le iniziative volte a salvaguardare la salute e l’ambiente. Non solo monitoreremo costantemente le emissioni di ogni genere in porto (delle navi, del traffico veicolare e, più in generale, di tutti i traffici ospitati in un porto), ma addirittura saremo il primo porto italiano a realizzare delle previsioni molto dettagliate sulla qualità dell’aria. Crescita, ambiente e sviluppo sostenibile sono tra i punti principali cui si ispira il mio mandato”. ■
Logistica
Pallet Network
Consegna espressa per il pallet Chi sono e cosa offrono gli operatori presenti nel mercato nazionale? TOE indaga particolarità e origine del servizio dei Pallet Network di Paolo Sartor
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a particolarità del servizio è quella di adattarsi ad aziende con esigenze di spedizione anche variabili di merce su pallet con destinazioni multiple, in espresso e/o in piccole quantità. Il settore dei Pallet Network nasce agli inizi degli anni novanta in Inghilterra per rispondere ad una chiara esigenza di mercato in rapida evoluzione ed orientata a ricevere tariffe sempre più competitive e performance di servizio sempre più elevate e personalizzate. Il panorama distributivo inglese era – come quello italiano d’altronde – caratterizzato dalla presenza di
molti attori nell’offerta di servizi di trasporto, che lamentavano una cronica riduzione della redditività e maggiore volatilità di rapporti con la clientela. Al contempo si evidenziava una graduale sofisticazione
FERCAM, società da sempre attenta alle nuove e mutevoli richieste della committenza, offre un servizio di consegna espressa su pallet
delle esigenze dei clienti industriali legata a numerosi elementi tra i quali: la riduzione degli stock, la produzione just in time ed una attenzione sempre crescente all'efficienza dell'intera Supply Chain Management. La novità vera è stata quella di applicare tecnologie e soluzioni tipiche del mondo corrieristico ad un altro settore. A dimostrazione della bontà di questo progetto distributivo, basti ricordare che molte multinazionali anche del settore moda e grandi case automobilistiche hanno dato piena fiducia e fanno affidamento sui Pallet Network per la distribuzione espressa in ambito europeo. Il potenziale dei Pallet Network in Italia In Italia nessuna rivista ha uno spazio dedicato a questa forma di trasporto anche se ha un potenziale nell’ordine di 100 mila pallet all’anno. Al contrario la stampa specializzata britannica, così come alcune testate di riferimento internazionale, dedicano sezioni fisse ai Pallet Network a dimostrazione del loro posizionamento nel mercato dei servizi logistici e di trasporto. La cosa non sorprende, ma il settore è in forte espansione ed oggi in Italia operano quattro imprese di cui
Il servizio di Pallet Network sta riscuotendo un notevole interesse da parte della committenza.
parleremo in questo articolo (vedi box). E' più facile dire, infatti, per cosa non è adatto un network... tutto ciò che non è su un pallet non può essere movimentato. Più che a un settore merceologico, il servizio offerto è particolarmente adatto a clienti che hanno l’esigenza di spedire, anche in modo irregolare, pallet verso destinazioni multiple, in espresso e in piccole quantità, tipicamente da uno a quattro pallet per destinazione.
Anche gli operatori logistici ci credono L’evoluzione che ha avuto il mondo dei trasporti negli ultimi 20 anni ha portato molte aziende di trasporto a riposizionarsi nella fornitura di servizi specializzati. Dalla suddivisione storica tra completisti e collettamisti si è passati ad una suddivisione più articolata con l’arrivo nel mercato italiano
■ Quali caratteristiche deve possedere il potenziale concessionario di un Pallet Network?
In estrema sintesi è un operatore votato al servizio, con una buona struttura commerciale, deve dimostrare solidità finanziaria ed un fatturato di almeno qualche milione di Euro; operare localmente a livello regionale nella logistica di distribuzione di partite di merce, preferibilmente per clienti diretti e non con contratti di sub-vezione, ed infine, è un operatore abituato ad organizzare trazioni nazionali e internazionali per altre filiali e/o corrispondenti. TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 61
dei courier. Da quel momento in poi (eravamo alla fine degli anni ’80) gli operatori del collettame si sono ripartiti tra espressi e tradizionali. Per alcuni anni le cose sono rimaste più o meno invariate, finché non si è affacciato sul mercato un nuovo concetto di servizio pallet non più legato alle esigenze di rese veloci, ma di abbattimento dei costi. Con l’arrivo della crisi a livello mondiale, le aziende hanno ben accolto questa opportunità fornita dal mercato dei Pallet Network. “La FERCAM, società sempre attenta e sensibile alle esigenze del mercato – spiega Carlo Marsili, Business Development della Distribuzione Italia – si è, negli anni, adeguata alle nuove e mutevoli
richieste di servizi offrendo al mercato sempre nuovi prodotti come appunto il FERCAM 24h nazionale, servizi internazionali con rese garantite e veloci come il System Plus ed il TARGOSPEED”. Secondo Carlo Marsili con il progressivo sviluppo del mercato destinato alla grande distribuzione, il servizio pallet assumerà dimensioni molto interessanti dal punto di vista dei volumi. In buona sostanza, spiega lo stesso Marsili, “oggi bisogna proporre alla clientela anche il servizio su pallet, prodotto che coniuga le esigenze di contenimento del costo della spedizione alle esigenze di servizio che altrimenti potevano essere appannaggio di altri operatori del settore”.■
Pallet nazionale Due servizi che si differenziano per la velocità di consegna e differenti altezze e pesi massimi dei pallet. Questa in sintesi la proposta commerciale dei Pallet Network. La formula di tassazione a pallet consente massima trasparenza sul piano tariffario, grazie a diversi scaglioni tariffari, e di abbandonare il complicato concetto del peso/volume.
Operatore
FERCAM
Localizzazione Numero Concessionari HUB interscambio in Italia pallet
Servizi/tariffe
Tipologie pallet e scaglioni tariffari
Caratteri distintivi del servizio offerto
Verona (Nord-Nord), Bologna (NordCentro/Sud), Napoli (Centro-Sud)
Economy (72/120 ore a seconda delle zone di consegna, con possibilità di consegna tassativa) Business (24/48 ore a seconda delle zone di consegna)
- Pallet grande 80x120x220 peso over 400 kg - Pallet medio 80x120x160 peso fino a 400 kg - Pallet piccolo 80x120x120 peso fino a 200 kg
Dare un servizio integrato di track & tracing delle consegne on line, gestione del POD (Proof on Delivery), e gestione prenotazioni telefoniche
25 filiali proprie e 75 centri distributivi
ONE EXPRESS
Bologna e Napoli
72 concessionari
Silver (72 ore intero territorio nazionale) Gold (24/48 ore a seconda della zona di consegna)
5 categorie: P150 (150 kg h 60 cm), P300 (300 kg h 80 cm), P550 (550 kg h 120 cm), PS550 (650 kg h 220 cm) e P1.000 (1.100 kg h 220 cm)
Puntare sui tempi di resa contenuti e sulla massima integrità delle merci
Pall-Ex Italia
Fiorenzuola (Pc) Marcianise (Ce)
48 concessionari
Standard (72/96/120 ore a seconda delle zone di consegna), Non Stop (espresso 24/48/72 a seconda delle zone di consegna)
4 categorie: FULL (1.200 kg h 230 cm), LIGHT (600 kg h 230 cm), HALF (500 kg h 120 cm) e QUARTER (300 kg h 70 cm)
Puntare sulla qualità del servizio ed estendere i servizi a livello europeo ed Est Europa a breve Croazia, Polonia e Romania
Palletways Italia
Calderara di Reno (Bo) e Avellino
70 concessionari
Premium (24/48 ore a seconda delle zone di consegna) Economy (tempi di resa di 72 ore sull’intero territorio nazionale)
5 categorie: MINI QUARTER (150 kg h 60 cm), QUARTER (300 kg h 80 cm), HALF (550 kg h 121 cm), LIGHT (550 kg h 220 cm) e FULL (1.000 kg h 220 cm)
Primi ad entrare nel mercato nazionale, elevata copertura del territorio, elevato controllo delle consegne con il Track & Trace
62 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Sono ormai molteplici gli usi del codice crittografato in grado di far visualizzare video, pagine internet ed elementi multimediali sui telefoni e device di ultima generazione
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a larghissima diffusione degli smartphone e dei tablet (iPhone e iPad in testa) ha dato una accelerata proporzionale all’uso, da parte della stampa e delle aziende, del QRCode, ovvero di quella strana immagine, incomprensibile per noi, che invece può essere letta dall’occhio elettronico dei nostri moderni telefonini. In pratica, scaricando sul proprio apparato una applicazione (gratuita), questa attiverà la propria fotocamera che, puntata sullo strano “geroglifico”
rimanderà automaticamente all’elemento voluto dal suo creatore. Non bisogna fare niente di più. Trasportare Oggi, naturalmente, non poteva essere da meno e, già dal numero scorso, ha introdotto questo multimediale sistema di fruire la stampa specializzata, integrando così la Rivista degli Autotrasportatori con il suo Canale YouTube e il portale del trasporto, Trasportale.it. Ecco, per esempio, l QRCode che trovate nei servizi di questo mese:
Test drive Peugeot Bipper
Test drive FIAT DUCATO
■ INTERMAT su Smartphone Anche la manifestazione di Parigi (di cui parleremo nelle prossime pagine di Trasportare Oggi Costruction) ha realizzato la versione mobile del nuovo sito Internet che fornisce agli espositori e ai visitatori tutte le informazioni necessarie per organizzare la loro partecipazione e programmare la visita al Salone. È possibile accedere al sito non solo da qualsiasi computer ma ora anche dagli smartphone, utilizzando una versione specifica. Grazie ad un Codice QR, leggibile dalla fotocamera di uno smartphone, l’utente viene automaticamente indirizzato al sito di Intermat in versione mobile.
social network
QRCODE mon amour ■ Alcuni lettori di QRCODE
Accedendo all’App Store di Apple direttamente tramite il vostro smartphone o tablet, oppure da iTunes potete scaricare gratuitamente:
i-nigma QR Code QR Code Reader Qrafter Fullreader BitQR Per il mondo Android, su Android Market:
QR Droid QR Reader QuickMark @AbrQuotidiano.it: Stop dei Tir e maltempo, la Fiom chiede ricorso alla cig per i giorni di fermo alla Sevel (13 feb) @valenina: Strade bloccate, per l’autotrasporto perdite fino all’80% e cassa integrazione (8 feb) @vigarofalo: Oggi il governo si impegna a seguire con attenzione il settore dell’autotrasporto. (8 feb) TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 63
divieti circolazione
Oggi non circoliamo Riportiamo su queste pagine i giorni (dal mese di Marzo in poi) in cui vige il divieto di circolazione fuori dai centri abitati per i veicoli con massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate, così come ha stabilito il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Decreto ministeriale n. 429 del 15 dicembre 2011, divenuto operativo a partire dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 31 dicembre 2011. Si tratta di un calendario che in taluni periodi dell’anno risulta piuttosto fitto di giornate in cui è previsto il fermo, come per i mesi di Aprile, Luglio, Agosto e Dicembre. Sottolineiamo, tuttavia, che al momento in cui scriviamo il Consiglio dei Ministri sta ancora esaminando il testo del “decreto semplificazioni” che potrebbe modificare tale calendario. Il decreto prevede infatti la possibilità di abolire i divieti di circolazione negli eventuali giorni precedenti o successivi ai giorni festivi, e di introdurre il divieto anche in altri giorni (in aggiunta a quelli festivi) “da individuarsi in modo da contemperare le esigenze di sicurezza stradale, connesse con le prevedibili condizioni di traffico, con gli effetti che i divieti determinano sulla attività di autotrasporto nonché sul sistema economico produttivo nel suo complesso”. Ricordiamo poi che il decreto 429 indica anche le esenzioni previste per talune tipologie di trasporti e mezzi, che possono quindi mettersi in viaggio nonostante le limitazioni (per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a leggere integralmente il decreto). Il divieto di circolazione è previsto per tutte le domeniche dei mesi di Marzo, Aprile, Maggio, Ottobre, Novembre e Dicembre dalle ore 8,00 alle ore 22,00. E per tutte le domeniche dei mesi di Giugno, Luglio, Agosto e Settembre dalle ore 7,00 alle ore 24,00.
4 Marzo 11 Marzo 18 Marzo 25 Marzo
1 Aprile 6 Aprile 7 Aprile 8 Aprile 9 Aprile 10 Aprile 15 Aprile 22 Aprile 25 Aprile 29 Aprile
64 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00
dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 14,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 16,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 14,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00
1 Maggio 6 Maggio 13 Maggio 20 Maggio 27 Maggio
dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00
2 Giugno 3 Giugno 10 Giugno 17 Giugno 24 Giugno
1 Luglio 6 Luglio 7 Luglio 8 Luglio 13 Luglio 14 Luglio 15 Luglio 20 Luglio 21 Luglio 22 Luglio 27 Luglio 28 Luglio 29 Luglio 3 Agosto 4 Agosto 5 Agosto 10 Agosto 11 Agosto 12 Agosto 15 Agosto 18 Agosto 19 Agosto 24 Agosto 25 Agosto 26 Agosto
dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00
dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 16,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 16,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 16,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 14,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 16,00 alle ore 24,00 dalle ore 00,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 14,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00 dalle ore 16,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 23,00 dalle ore 7,00 alle ore 24,00
1 Settembre dalle ore 7,00 alle ore 23,00 2 Settembre dalle ore 7,00 alle ore 24,00 9 Settembre dalle ore 7,00 alle ore 24,00 16 Settembre dalle ore 7,00 alle ore 24,00 23 Settembre dalle ore 7,00 alle ore 24,00 30 Settembre dalle ore 7,00 alle ore 24,00
7 Ottobre 14 Ottobre 21 Ottobre 28 Ottobre 31 ottobre
dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 16,00 alle ore 22,00
1 Novembre 4 Novembre 11 Novembre 18 Novembre 25 Novembre
2 Dicembre 7 Dicembre 8 Dicembre 9 Dicembre 16 Dicembre 21 Dicembre 22 Dicembre 23 Dicembre 25 Dicembre 26 Dicembre 30 Dicembre
dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00
dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 16,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 16,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00 dalle ore 8,00 alle ore 22,00
scadenze fiscali
Scadenze fiscali di Marzo e Aprile IVA Emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione. Liquidazione e versamento dell’IVA Liquidazione e versamento dell’Iva dovuta per il mese precedente (contribuenti Iva mensili), o per il 4° trimestre (contribuenti Iva trimestrali), o relativa al secondo mese precedente (contribuenti Iva mensili che hanno affidato a terzi la tenuta della contabilità). Irap Versamento dell’acconto mensile Irap dovuto sulle retribuzioni, sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e sui compensi corrisposti nel mese precedente. Irpef Versamento ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Versamento in unica soluzione dell’addizionale regionale e comunale dell’Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e pensionati sulle competenze del mese precedente a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto di lavoro. Versamento della rata dell’addizionale regionale e comunale dell’Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e pensionati sulle competenze del mese precedente a seguito delle operazioni di conguaglio di fine anno. Dichiarazione di intento Comunicazione all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, dei dati contenuti nelle dichiarazioni di intento ricevute nel corso del mese precedente. Società di capitali Versamento da parte delle società di capitali della tassa annuale per la tenuta dei libri contabili e sociali. Intrastat Invio telematico elenchi Intrastat riepilogativi delle cessioni e acquisti nonché prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente. Black List Invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con soggetti aventi sede, domiciliati o residenti nei Paesi così detti “Black List”. Beni aziendali Scade termine per la comunicazione dei beni aziendali assegnati in godimento ai soci e titolari di imprese individuali o ai loro familiari nonché dei finanziamenti effettuati o ricevuti dai soci. SISTRI Entra in vigore, a seguito di proroga disposta dall’art. 13, co. 3 del D.L. 216/2011 (Decreto Milleproroghe), il Sistema Automatico di Tracciabilità dei Rifiuti (Sistri). Si segnala, tuttavia, che un emendamento apportato dalla legge di conversione del suddetto decreto dovrebbe far slittare l’adempimento al 30 giugno 2012. Dichiarazione di intento Comunicazione all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, dei dati contenuti nelle dichiarazioni di intento ricevute nel corso del mese precedente.
66 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Irpef Versamento ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Versamento in unica soluzione dell’addizionale regionale dell’Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e pensionati. Versamento 3° rata addizionale regionale e comunale Irpef relativa ai redditi di lavoro dipendente ed assimilati per l’anno 2011 (per i sostituti d’ imposta che hanno effettuato le relative operazioni di conguaglio nel mese di dicembre). Versamento addizionale regionale e comunale Irpef relativa ai conguagli per redditi di lavoro dipendente ed assimilati effettuati per rapporti cessati nel mese di marzo.
IVA Emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente. Queste dovranno essere accompagnate da un documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti tra i quali viene effettuata l’operazione.
IVA Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese di marzo (contribuenti Iva mensili). Intrastat Invio telematico elenchi Intrastat riepilogativi delle cessioni e acquisti nonché prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente.
Black List Invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con soggetti aventi sede, domiciliati o residenti nei Paesi così detti “Black List”.
CUD Scade termine per i sostituti d’imposta tenuti al rilascio della certificazione unica CUD, per la trasmissione agli Enti previdenziali, in via telematica dei dati retributivi relativi al mese di marzo 2012.
730 Presentazione al sostituto d’imposta del modello 730/2012.
Locazione Versamento imposta di registro contratti di locazione ed affitto di beni immobili con decorrenza 1° aprile e su annualità successive alla prima con inizio dal 1° aprile.
Rimborso IVA Presentazione istanza di rimborso/compensazione iva infrannuale per il 1° trimestre 2012. Scheda carburante Termine ultimo per i soggetti che utilizzano mezzi di trasporto nell’ambito dell’esercizio dell’attività d’impresa per rilevare, con periodicità mensile, il numero dei chilometri da riportare nell’apposita scheda carburanti. Non sono obbligati alla tenuta della scheda carburante i soggetti Iva che pagano tali acquisti esclusivamente mediante carte di credito, di debito o carte prepagate.
Movimento terra, off-road e cantiere
Direttore: Ferdinando Tagliabue
â– in... Costruzione: Lynx Case Doosan New Holland Liebherr Ihimer Hitachi
â– Intermat: Appuntamento a parigi
Fiere
Intermat
APPUNTAME Intermat rappresenta la più importante manifestazione internazionale del settore edilcantieristica del 2012 e viene a trovarsi in un momento in cui numerosi mercati europei stanno mostrando segni di crescita
di Ferdinando Tagliabue
L’
evento 2012 per il mondo delle costruzioni e del movimento terra è Intermat, il Salone specializzato che si alterna ogni tre anni con le altre due grandi manifestazioni del settore, Bauma e Samoter. Il Salone francese, la cui prima edizione risale al 1988, vedrà come di consueto la presenza dei maggiori costruttori di macchine e attrezzature per la cantieristica, costruttori che mostrano un certo ottimismo grazie anche ai segnali di crescita provenienti dagli Stati Uniti. Il settore delle costruzioni e, in particolare, l’industria delle attrezzature per cantiere ha attraversato in questi ultimi anni un periodo di crisi profonda. A differenza di quanto è avvenuto in quasi tutto l’Occidente, il mercato asiatico è stato caratterizzato da un’intensa attività economica. IL PRe-INTERMAT Il “Pré-Intermat” si svolge tradizionalmente all’inizio dell’anno, circa tre mesi prima del Salone e rappresenta l’occasione che permette
agli espositori di presentare in anteprima le novità per Intermat a circa 200 giornalisti specializzati della stampa internazionale. La location scelta per ospitare il “Pré-Intermat 2012” è stato il Carrousel du Louvre, uno spazio prestigioso dedicato a fiere specializzate e presentazioni di prodotti, situato nel perimetro del celebre
protagonisti
■ Motori puliti e telematica nel presente di CASE Il 2012, rappresenta per Case il 170° anno di attività, un lungo periodo che l’ha vista sempre orientata all’innovazione del prodotto, come è dimostrato dalle sue macchine che si presenteranno a Intermat con innovative e sofisticate soluzioni tecnologiche in tema di motori Tier 4 interim (STAGE III/B). PIÙ POTENZA, MENO EMISSIONI: Per 6 nuovi escavatori della C Series (siglati CX130C, CX160C, CX210C, CX210C Long Reach, CX470C e CX470C ME) sono ora disponibili i motori Tier 4 Interim (STAGE III/B), con sistema CEGR di ricircolo dei gas di scarico. I nuovi escavatori sono equipaggiati con 5 sistemi idraulici di risparmio di energia, grazie ai quali è stato possibile ottenere una riduzione dei consumi del 10% rispetto ai modelli “B Series” (già parsimoniosi). La modalità di lavoro può essere selezionata con un pulsante che permette di scegliere tra Auto, Heavy e Superpower, oltre alla AutoPower Boost per quando è necessario il massimo in scavo e sollevamento. Gli escavatori della “C Series” presentano una cabina rinnovata nel comfort, più spaziosa del 5%, con superfici vetrate maggiorate e con livelli fonometrici più bassi. Tra le novità anche un monitor LED multifunzione da 7 pollici per il controllo delle funzioni della macchina, collegato alla telecamera posteriore (di serie) e a quella laterale (optional). UNA GRANDE TRADIZIONE: La grande tradizione Case nelle pale è portata avanti dai modelli 521F e 621F migliorati rispetto alla “E Series” di cui sono stati mantenuti il modulo di raffreddamento centrale (più efficiente e pulito) ed il motore montato dietro al modulo di raffreddamento, che permette di adottare un contrappeso più leggero migliorando così le prestazioni di scavo e sollevamento e riducendo i consumi. I due nuovi modelli sono equipaggiati con benne da 3,2 e 4,3 t, assali a slittamento controllato e, a richiesta, differenziale anteriore bloccabile che garantisce la massima trazione su ogni tipo di terreno ed elevati fattori di riempimento benna nelle operazioni di scavo e di carico degli autocarri. Tra gli optional citiamo gli assali frontali e posteriori “heavy duty” per una maggior affidabilità e durata in qualsiasi condizione operativa; ricordiamo che entrambi i nuovi modelli sono conformi alla normativa sulle emissioni Tier 4 Interim (STAGE III/B) mediante l’impiego della tecnologia SCR. TERNE A BASSE EMISSIONI: Dal 2012 anche le terne “Construction King” adottano i motori Tier 4 Interim (STAGE III/B) da 100 e 110 CV; da segnalare anche il sistema anti-beccheggio Ride Control che riduce i contraccolpi sul braccio in fase di traslazione, migliorando la ritenzione del carico nella benna.
68 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
Palazzo e Museo del Louvre. Ed è proprio in questa cornice che durante le giornate di lavoro i giornalisti hanno potuto assistere a un evento straordinario: il “Pré-Intermat Prestige”. UN PALMARES PER LE INNOVAZIONI Intermat, ma ciò vale anche per Samoter e Bauma, costituisce un importante appuntamento per i costruttori di attrezzature da cantiere per presentare, spesso in anteprima mondiale, il risultato delle loro attività in materia di ricerca e sviluppo. E l’edizione 2012 di Intermat sarà il luogo in cui il settore assicurerà il massimo spazio alla creatività. E’ questo, infatti, lo scopo degli “Innovation Awards”: dare il maggior risalto possibile alle attrezzature più innovative tra quelle presentate alla giuria. Il concorso dell’edizione 2012 porrà l’accento sul tema della tutela ambientale, quindi eco-progettazione, gestione responsabile, riduzione dei consumi energetici e dei livelli di inquinamento, tutela degli ecosistemi e della biodiversità attraverso l’assegnazione di un “Premio per lo sviluppo sostenibile”. Per la quinta edizione di questo palmarès sono attesi oltre un centinaio di dossier. La giuria che presiederà all’assegnazione degli “Innovation Awards” 2012 riunirà sotto il patrocinio della FNTP, l’associazione francese delle imprese edili e dei lavori pubblici, i rappresentanti delle imprese europee di costruzione degli edifici e opere pubbliche, i direttori tecnici e delle attrezzature, i noleggiatori e i ricercatori. VISITATORI? UN TERZO STRANIERI Ad Intermat si guarda al futuro ma anche al presente e proprio sul presente e sul lato pratico sono incentrate le dimostrazioni che rappresentano uno degli aspetti di maggiore attrazione della manifestazione sin dal suo esordio. Del resto non dobbiamo dimenticare che Intermat offre agli espositori (e ai visitatori) un importante parco prove che, per l’edizione 2012, può contare su una superficie di ben 30 mila mq. Uno spazio che rappresenta per i costruttori un importantissimo complemento dell’esposizione statica della loro produzione, che permette ai numerosi visitatori (l’area attira circa 4 visitatori su 5) di vedere realmente all’opera macchine e attrezzature. Come abbiamo già detto in precedenza Intermat di Parigi rappresenta un terzo degli appuntamenti internazionali per il settore delle macchine e delle attrezzature dell’edilcantieristica mondiale, assieme a Samoter di Verona e Bauma di Monaco, ma con in più il fascino che la capitale francese può vantare rispetto alle altre due rivali europee, indipendentemente dal valore intrinseco del Salone. E’ anche per questa ragione che Intermat 2012 dovrebbe richiamare oltre 200 mila visitatori, cifra quasi raggiunta in occasione dell’ultima edizione, quella del 2009, quando al quartiere
protagonisti
NTO A PARIGI ■ NEW HOLLAND: motori puliti e parsimoniosi
Intermat 2012 sarà l’occasione per New Holland Construction di completare il lancio dei suoi modelli Tier 4 interim (STAGE III/B), lancio che avverrà entro la fine di quest’anno; Intermat vedrà anche il lancio del sistema telematico Smart Fleet e di 14 nuovi modelli. Dopo l’introduzione dei W270C e W300C, l’offerta delle pale gommate è stata completata con i due nuovi modelli W110C e W130C. Tra le caratteristiche salienti si segnalano il blocco automatico del differenziale sull’assale anteriore e i motori certificati Tier 4 interim (STAGE III/B) con tecnologia SCR, il contenimento dei costi di manutenzione, grazie anche ad intervalli di cambio olio assali prolungati del 50%. I W110C e W130C mantengono l’architettura del modulo di raffreddamento cooling box, che allunga del 50% la vita di olio e liquido refrigerante, abbattendo i costi di manutenzione, nonché la posizione del motore (posteriore) che ottimizza la distribuzione dei pesi e assicura consumi inferiori e minori sollecitazioni. DUE ESCAVATORI DI GAMMA ALTA: Ampliata anche la gamma di escavatori “C Series” che si è arricchita di due modelli di gamma alta (E385C ed E485C) e di due medi (E175C e E195C), questi ultimi con motori a tecnologia SCR e sistema idraulico ad alta efficienza. Queste soluzioni hanno permesso di ridurre i costi operativi rispetto alla serie precedente. Intermat vedrà anche la presentazione di tre nuove terne (B100C, B110C e B115C), con dispositivi in grado di garantire una produttività più elevata, tra cui il sistema Auto Glide Rid, funzione che introduce dei miglioramenti al già collaudato sistema Glide Ride, che elimina i sobbalzi del braccio negli spostamenti, assicurando la ritenzione del carico fino a 40 km/h. Il 2012 vedrà anche il lancio dello Yellow Factor Tour, un programma per portare i clienti a Torino, per un viaggio alla scoperta del costruttore, in cui i partecipanti avranno modo di approfondire al massimo livello la propria conoscenza del costruttore New Holland Construction al Fiat Industrial Village, un centro multifunzionale di recente inaugurazione, dove potranno vedere l’offerta completa dei prodotti di New Holland, Iveco e FPT Industrial e provare una serie di macchine e veicoli su piste e campi prova.
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 69
■ La scheda di INTERMAT Manifestazione
INTERMAT 2012 - Esposizione Internazionale delle Attrezzature e Tecnologie per le Industrie dell’Edilizia e dei Materiali
Date/Orari
Dal 16 al 21 aprile 2012 – dalle ore 9.00 alle ore 18.00
Periodicità
Triennale
Luogo Superficie
Quartiere delle Esposizioni di Paris-Nord Villepinte
Specificità
Unico salone a proporre un parco prova esterno, dedicato alle dimostrazioni, di 20 000 mq.
Espositori
Circa 1.500 espositori (nel 2009 il 67% erano stranieri provenienti da 44 Paesi) Profilo: costruttori di attrezzature, componenti ed accessori, distributori, noleggiatori, aziende di servizi per le industrie dell’edilizia e dei materiali.
Visitatori
200.000 visitatori del settore attesi nel 2012 (nel 2009 il 33% dei visitatori erano stranieri con provenienza da 162 Paesi) Profilo: direzioni lavori, aziende di edilizia lavori pubblici, uffici studio, studi di architettura, geometri, distributori e noleggiatori di attrezzature, sollevamento, importatori di materiali, sfruttamento di miniere e cave, organismi finanziari e società di servizi.
Organizzatori
S.E. Intermat: riunisce le associazioni professionali dei costruttori e importatori, CISMA (Syndicat des équipements pour la Construction, les Infrastructures, la Sidérurgie et la Manutention – Associazione delle Attrezzature per l’Edilizia, le Infrastrutture, la Siderurgia e la Movimentazione), SEIMAT (Syndicat des entreprises internationales de matériels et de travaux publics, mines et carrières, bâtiment et levage – Associazione delle Aziende Internazionali di Attrezzature e dei Lavori Pubblici, Mine e Cave, Edilizia e Sollevamento) e Comexposium.
375.000 mq. di superficie espositiva
protagonisti
espositivo di Parigi, i circa 1500 espositori ricevettero la visita di quasi 185.000 visitatori (di cui il 33% internazionali). Tutti i grandi dell’industria dei materiali e delle attrezzature per l’edilcantieristica hanno annunciato la loro partecipazione a Intermat. Solo per citarne alcuni, ricordiamo Ammann, Bobcat Doosan, Caterpillar, Case New Holland, Groupe Fayat, Haulotte Group, Hitachi, JCB, Komatsu, Liebherr, Mecalac Ahlmann, Manitowoc, Peri, Sandvik, Soilmec, Volvo, Wirtgen, Wacker Neuson per una offerta estrema-
mente completa che comprende tutte le competenze in materia di edilizia, dal movimento terra alla componentistica, dalle attrezzature agli accessori, dal sollevamento alla movimentazione, e, ancora, il mondo del calcestruzzo e delle casseforme, i ponteggi, i settori del sondaggio e della trivellazione, il comparto stradale e minerario, il riciclaggio ecc. Insomma un mondo vastissimo concentrato in un’unica esposizione che si preannuncia ricca di novità e che ci auguriamo possa coincidere con forti segnali di ripresa per tutto il settore. ■
■ DOOSAN: prestazioni e comfort Doosan presenta a Intermat due nuovi escavatori cingolati (i DX300LC-3 e DX340LC-3) conformi alla normativa Stage IIIB. Le due nuove macchine sono state progettate tenendo in particolare considerazione il comfort per l’operatore (c’è un esclusivo comando a scorrimento intermittente/ continuo), una migliore controllabilità, una manutenzione semplificata, nonché prestazioni e rendimento energetico. La nuova cabina (ROPS e OPG) è più spaziosa (+6%) e funzionale, merito del comando diretto tramite joystick, che ora dispongono di nuovi interruttori con rotelle di regolazione e pulsanti integrati che garantiscono un controllo più preciso e proporzionale degli accessori. Nuova anche la console con display a colori da 7”; tutte le funzioni possono essere controllate sia dal cruscotto sia dal nuovo comando a scorrimento posto accanto al joystick. La dotazione di serie comprende anche una nuova funzione che permette la selezione e l’impostazione del regime motore, la pressione e la portata idraulica degli accessori. Sempre per restare in tema di comfort vanno segnalate le nuove sospensioni cabina che contribuiscono a ridurre le vibrazioni del 20% ed il livello fonometrico interno a 71 dBA; allo scopo di facilitare il lavoro notturno è stata incrementata del 100% la capacità di illuminazione. POTENZA E RENDIMENTO: Gli escavatori DX300LC-3 e DX340LC-3 sono equipaggiati con un motore turbodiesel Doosan 6 cilindri con iniezione common rail conforme alla normativa Stage IIIB. Il motore del DX300LC-3 ha una potenza di 159 kW (+ 2% rispetto al precedente modello) mentre il motore del nuovo DX340LC-3 sviluppa una potenza di 210 kW; una serie di test su diverse modalità operative hanno mostrato una riduzione dei consumi tra il 5 e il 10%. Da segnalare anche la presenza di un indicatore ECO, posto sul pannello di comando, che esegue il monitoraggio, in tempo reale, del consumo orario di carburante e del carico reale percentuale del motore. L’adozione di nuove pompe e distributori idraulici hanno permesso di aumentare la portata idraulica fino all’11% e la pressione fino a 350-370 bar migliorando la traslazione, la potenza, la capacità di sollevamento e riducendo i tempi di ciclo.
70 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
protagonisti
■ JCB: telescopico ad alte prestazioni
protagonisti
La gamma dei telescopici JCB si arricchisce di un nuovo modello siglato 550-80. La nuova macchina ha un’altezza di sollevamento di 8,1 m con una capacità di sollevamento di 5 tonnellate; due i motori, da 130 e 145 CV, mentre l’impianto idraulico a portata variabile da 140 litri/min ha tubazioni ad alta portata che permettono di ottimizzare i tempi ciclo e le prestazioni delle attrezzature connesse al circuito ausiliario. Il 550-80 si pone ai vertici della gamma JCB e ciò lo rende indicato per la movimentazione di materiali voluminosi in applicazioni gravose come le operazioni di carico con benna ed i lavori di trattamento rifiuti e riciclaggio metalli. La macchina, che raggiunge un’altezza di sollevamento di 8,1 metri e una portata massima di 5 tonnellate, risponde alle esigenze dell’utenza che richiede telescopici con grandi prestazioni di sollevamento in condizioni di sbraccio elevato. Progettato nell’ottica delle operazioni di carico, con elevati angoli di richiamo e di scarico, rispettivamente di 46° e 34°, il 550-80 assicura un’ottima ritenzione dei materiali e notevole capacità di accatastamento per il carico di autocarri o tramogge. Il braccio interno utilizza un design con estremità monolitica che ha lo scopo di ottimizzarne l’integrità strutturale ed incorpora anche il leverismo a Z per la benna; questo sistema offre una forza di strappo di 6,5 tonnellate, con un aumento di oltre il 50% rispetto all’attuale 541 Wastemaster; inoltre, il profilo ribassato del braccio contribuisce al miglioramento della visibilità in ogni direzione, aspetto che riveste una enorme importanza in situazioni di carico con cicli rapidi.
■ bobcat La novità Bobcat per Intermat è il telescopico TL470H, che si avvale di un motore Perkins da 97,5 kW (130 CV), che gli consente di raggiungere una velocità massima di ben 40 km/h. Grazie alla presenza di una nuova pompa load-sensing, con portata idraulica di 190 l/min, il nuovo Bobcat offre tempi di ciclo più rapidi a un regime motore più basso, sia negli spostamenti singoli sia combinati del braccio, il che si traduce in minori consumi e maggior efficienza. La macchina, che ha una capacità massima di sollevamento di 3,5 tonnellate, raggiunge un’altezza massima di sollevamento di 7 metri; la capacità all’altezza massima di sollevamento è di 3 tonnellate mentre lo sbraccio anteriore massimo è di 4.002 mm e la capacità di sollevamento allo sbraccio massimo di 1.500 kg. Il design del braccio, con sezione trasversale maggiorata e una sovrapposizione più lunga, permette alla macchina di affrontare anche i lavori più gravosi; inoltre, il robusto telaio principale e l’autotelaio (con profilo protetto) assicurano alla macchina grande resistenza, massima protezione e una lunga vita utile. ECCELLENTE VISIBILITÀ: Il design della nuova cabina, asimmetrica, lascia l’angolo posteriore destro sgombro da componenti strutturali dando all’operatore una visuale completa sull’intera parte posteriore; la visibilità anteriore è assicurata da un parabrezza arrotondato e dal punto di articolazione ribassato del braccio. Lo sportello (opzionale) in vetro accresce la visibilità sul lato sinistro della macchina, facilitando le manovre negli spazi ristretti ed il passaggio in prossimità di edifici e strutture. La cabina assicura un ambiente di lavoro confortevole con tutti i comandi ben posizionati e facilmente raggiungibili, mentre il display del cruscotto elettronico offre una panoramica delle prestazioni. Il comando della marcia avanti/retromarcia si avvale di un joystick, che rende il controllo della macchina più semplice e intuitivo; per selezionare la direzione di marcia è sufficiente toccare un pulsante mentre l’operatore può continuare a tenere le mani contemporaneamente sul volante e sul joystick. FACILITÀ DI MANUTENZIONE: Gli interventi di manutenzione e di assistenza sono resi agevoli dalla posizione laterale del motore che facilita l’accesso ai principali punti di manutenzione; la batteria si trova nella parte anteriore del vano motore facilmente accessibile così come sono facilmente raggiungibili i filtri. Tutte le aree critiche sono protette dagli agenti atmosferici quando la macchina è in funzione e i vani di accesso, con coperture rimovibili, sono collocati in posizione strategica sul telaio principale.
TRASPORTARE OGGI marzo/aprile 2012 71
in Costruzione
Antincendio innovativo Lynx è il nuovo veicolo per le emergenze internazionali I professionisti dei settori dell’emergenza e dell’antincendio di Francia e Spagna hanno assistito alla presentazione del Lynx, nuovo veicolo tuttoterreno per le emergenze e l’antincendio. Il tour di presentazione è stato organizzato dal Gruppo Iturri, specialista spagnolo del settore e dalla Bremach, con la collaborazione di Allison Transmission. Il veicolo, leggero e potente, è stato progettato sulle necessità dei mercati francese e spagnolo di un 4x4 con una capiente cisterna (2000 litri) e una notevole potenza estintoria (pompa da 1000 l/min) e in grado di accedere alle zone impervie e montane. Il Lynx, nato sul telaio del T-Rex di Bremach, è equipaggiato con un motore Fiat Powertrain Technologies (FPT Industrial) Euro V da 3 litri turbodiesel a doppia turbina da 170 CV con una coppia massima di 400Nm, con trasmissione completamente automatica Allison che contribuisce ad accrescere la manovrabilità e la facilità di guida di questo grintoso fuori strada da 6,5 t di PTT.
DOOSAN Bobcat of Catalunya
Bobcat of Catalunya, sarà la nuova concessionaria Doosan per la Catalogna e rappresenterà entrambi i marchi Doosan e Bobcat. Bobcat of Catalunya, attiva nel mercato delle costruzioni dal 2002, ha attualmente tre filiali: a Girona (circa 1.500 mq), a Lleida (12 mila mq) e la sede centrale di Sant Martí Martorelles, Barcellona (3.500 mq), e può vantare una vasta esperienza e significativi successi con la gamma delle attrezzature compatte Bobcat, con più di 3.000 unità vendute ad una vasta e consolidata clientela, che ora si potrà ampliare con l’offerta di attrezzature pesanti Doosan che comprende escavatori cingolati e gommati, pale gommate e dumper articolati.
Intermat Innovation Award Il premio va a Ihimer Per la categoria “Sustainable development”, con il suo Carry 105 Electric Power, un eco mini dumper dalle caratteristiche particolarmente innovative, Ihimer è stata l’unica azienda italiana delle 12 premiate su 80 candidate, ad essersi aggiudicata il premio. Il Carry è la soluzione ideale per trasportare materiali all’interno di spazi chiusi (come serre, scuole, ospedali, luoghi con ventilazione ridotta, centri giardinaggio, ecc) grazie anche alla sua anima ecologica, costituita da un motore a Corrente Continua (DC) accoppiato ad una pompa idraulica. Le dimensioni particolarmente contenute (690 mm di larghezza massima) rendono il Carry 105 in grado di operare anche in spazi particolarmente ristretti e attraversare porte standard. Ha una velocità massima di avanzamento di 2 km/h e un selettore consente di scegliere tra due modalità di uso: lento o veloce, per una migliore manovrabilità ed una riduzione dei consumi. 72 marzo/aprile 2012 TRASPORTARE OGGI
CASE
La monitorizzazione telematica
Case introdurrà a breve un sistema di controllo telematico che può essere installato sia sulle macchine Case, sia su quelle di altri costruttori. Il dispositivo, denominato Case Fleet Connect, utilizza un’unità di controllo telematico montata sulla macchina per raccogliere e inviare informazioni tramite la rete satellitare GPS. Clienti e concessionari potranno avere accesso ai dati raccolti allo scopo di determinare le ore di lavoro, pianificare la manutenzione e monitorare la posizione della macchina, riducendo così il rischio di spostamenti non autorizzati, il furto e l’utilizzo non autorizzato delle macchine in cantiere fuori dagli orari previsti.
L’ITALIA CHE PIACE Campagna Fiat Panda E’ iniziata domenica 22 gennaio, la campagna pubblicitaria televisiva dedicata alla Fiat Panda. Lo spot presenta il prodotto (la Panda) attraverso immagini ed emozioni di ciò che ha reso grande il Paese: il lavoro, la passione, la capacità di creare prodotti d’eccellenza. Ma perché stiamo parlando della Fiat Panda su queste pagine? Semplice, perché nello spot vi è una breve ma significativa presenza dell’escavatore E305C di New Holland Construction, ripreso mentre lavora in una cava di marmo. Insomma, due eccellenze italiane che contribuiscono, come la nuova Panda, al successo del sistema Paese Italia.
Splittare il mercato Liebherr si fa in due L’azienda tedesca, leader nella produzione di gru edili e componenti di tecnologie di trasmissione, è stata suddivisa in due società indipendenti sotto il profilo giuridico: la Liebherr-Werk Biberach GmbH e la Liebherr-Components Biberach GmbH. La suddivisione in due società ha lo scopo di offrire, presso la sede di Biberach, per entrambi i settori di prodotto (Tecnologie per gru e Tecnologie di trasmissione) prospettive ottimali di crescita futura. In questo senso Liebherr si attiene al principio secondo il quale vanno create chiare unità aziendali che operano autonomamente e che possono reagire con maggior flessibilità in un contesto concorrenziale globale sulla base dei segnali del mercato e delle variazioni congiunturali. E questo concetto strategico è stato costantemente applicato con successo fin dagli inizi della società.
WWW
da Hitachi un sito web per Intermat
I visitatori di Intermat 2012 avranno modo di pianificare anticipatamente la visita al Salone usando il sito Web dedicato, realizzato da Hitachi Construction Machinery (Europe). Il sito (www.hitachi-intermat.com) disponibile in inglese e francese, comprende una visita virtuale dell’area espositiva di Hitachi; i dettagli sulle macchine esposte, compresi i nuovi modelli Zaxis-5, e i link agli opuscoli sui prodotti; una versione per smartphone consentirà di consultare tutte le informazioni desiderate. Ad Intermat Hitachi esporrà in tutto 24 macchine tra cui 4 modelli della nuova gamma Zaxis-5, 5 mini escavatori, 4 Zaxis di dimensioni medie, 3 escavatori gommati e 6 pale gommate ZW. Il nuovo sito presenta non solo immagini da scaricare ma anche i dati tecnici, le caratteristiche dei nuovi modelli, informazioni di carattere generale su HCME, le ultimissime novità e gli aggiornamenti di Twitter, nonché la descrizione di altri prodotti ed eventi presentati nello stand di Hitachi.
Comunica, gestisci e controlla. Con un click! In Ufficio via Web:
A bordo:
• Tutti i veicoli in diretta su una sola mappa. • Invio e ricezione messaggi per gli autisti. • Assegnazione piano carichi con percorso. • Visualizzazione percorsi, Km, carburante. • Calcolo e analisi ore di guida autisti. • Avvisi automatici carico/scarico. • Reportistica completa per ogni veicolo.
• Display panoramico touch screen da 5,2’’. • Ricezione e invio messaggi da/verso l’Azienda. • Ricezione piano carichi con assegnazione percorso. • Navigatore Garmin con mappe europee. • Visione punti di interesse e AUTOVELOX.
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