A TEMPO DI INVALSI (italiano) - classe 5a

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Gli eserciziari “A tempo di INVALSI” sono un utile sussidio per prepararsi alle PROVE NAZIONALI con gradualità, seguendo i contenuti previsti dalla programma zione annuale. Le prove, infatti, sono strutturate in tre livelli di difficoltà che permet tono di verificare le competenze “in ingresso”, “in itinere” e “in uscita”.

Ciascun livello prevede una prova di ingresso con svolgimento guidato, per far ac quisire all’alunno con serenità le abilità e le conoscenze richieste. Nelle prove gui date, inoltre, sono presenti, a volte, dei sintetici riquadri in cui ripassare le regole (ed esercitarsi rapidamente ad applicarle), che potranno essere approfondite nella sezione riportata in fondo a ciascun volume. L’insegnante indicherà il tempo opportuno per portare a termine ogni prova, fino a raggiungere, nel terzo livello, i minuti previsti dal Miur.

Le risposte giuste dei vari quesiti potranno essere consultate nelle Guide per l’inse gnante correlate agli eserciziari. In questi ultimi, invece, l’alunno potrà trovare delle sintetiche tabelle per l’autovalutazione e per monitorare gli ambiti in cui è utile po tenziare le proprie conoscenze.

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LA PROVA INVALSI DI ITALIANO CLASSE 5 a SCUOLA PRIMARIA minuti

La prova INVALSI di italiano accerta le competenze raggiunte dagli alunni nei seguenti ambiti: competenza testuale, compren sione locale e globale del testo, competenza lessicale, ortografia e punteggiatura, morfologia e sintassi.

Le prove contenute in questo volume, anche se gradualmente e con diversi livelli di difficoltà, sono strutturate seguendo il modello delle più recenti prove nazionali.

Ciascuna prova è strutturata in quattro parti:

• Le prime due parti riguardano la comprensione di un testo narrativo, di cui nella prima parte se ne fornisce solo una breve introduzione e, nella seconda parte, viene riportato l’intero testo. La terza parte riguarda la comprensione di un testo infor mativo o argomentativo, che viene presentato in paragrafi, per poi essere riportato interamente soltanto alla fine dei quesiti, a titolo di curiosità.

• La quarta parte, invece, verifica le conoscenze grammaticali attraverso degli eser cizi specifici e mirati: ricostruzioni di frasi, riconoscimento di sinonimi e contrari, ana lisi e rielaborazione delle conoscenze ortografiche e morfo-sintattiche.

1

Istruzioni per la prova INVALSI di Italiano

I LIVELLO

Prova iniziale (svolgimento guidato)

Prova iniziale - autovalutazione

Prova n. 1

Prova n. 1 - autovalutazione

Prova n. 2

Prova n. 2 - autovalutazione

II LIVELLO

Prova intermedia (svolgimento guidato)

Prova intermedia - autovalutazione

Prova n. 3

Prova n. 3 - autovalutazione

Prova n. 4 Prova n. 4 - autovalutazione

III LIVELLO

Prova finale (svolgimento guidato)

Prova finale - autovalutazione Prova n. 5 Prova n. 5 - autovalutazione

Le regole

Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola

Ideatrice dei testi: Federica Goffi

Redazione: Federica Goffi, Silvia Amaolo, Silvia Piangerelli Progetto grafico: Federica Goffi e Deborah Consolani Copertina: Deborah Consolani Impaginazione: Eleonora Bianco e Federica Goffi Illustrazioni: Archivio Tresei

pag. 3 pag. 5 pag. 5 pag. 20 pag. 21 pag. 29 pag. 30 pag. 39 pag. 40 pag. 40 pag. 58 pag. 59 pag. 70 pag. 71 pag. 82 pag. 83 pag. 83 pag. 108 pag. 109 pag. 124 pag. 125

Editrice Tresei Scuola

P.zza Mazzini, 17 60033 Chiaravalle (AN) c.p. 92 Tel. 071/946210 - 071/946378 Fax 071/9470951

© Tutti i diritti sono riservati ISBN 978-888414797-4 www.tresei.com

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ISTRUZIONI PER LA PROVA INVALSI DI ITALIANO

La prova è composta da due testi che dovrai leggere per poi rispondere alle domande che li seguono e da alcune domande di grammatica. Le istruzioni prima di ogni domanda ti diranno come rispondere. Leggile dunque con molta attenzione.

Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta. Prima di ogni risposta c’è un quadrato con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D.

Per rispondere, metti una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritie ni giusta, come nell’esempio 1:

Esempio 1

Qual è la capitale dell’Italia?

Venezia Napoli Roma Firenze

In qualche caso, però, per rispondere dovrai mettere una crocetta per ogni riga di una tabel la, oppure dovrai scrivere tu la risposta alla domanda, come nei due esempi che seguono.

Esempio 2

In base al testo che hai letto, quali sono le caratteristiche del protagonista del racconto?

Metti una crocetta per ogni riga.

A. B. C. D. SÌ NO a. È coraggioso b. È timido c. Ama studiare d. Gli piace giocare e. Non sa mentire

3

ISTRUZIONI PER LA PROVA INVALSI DI ITALIANO

Esempio 3

Chi è il protagonista del racconto che hai letto?

Risposta: Enrico

Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere: devi scrivere NO vicino alla risposta sba gliata e mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio 4.

Esempio 4

In quale continente si trova l’Italia?

NO

A. B. C. D.

In America In Asia In Africa In Europa

Per fare una prova, ora rispondi a questa domanda

Quale dei seguenti aggettivi ha significato opposto all’aggettivo alto?

A. B. C. D.

Largo Basso Stretto Magro

(Tratto dalle prove Invalsi del MIUR)

4

PROVA INIZIALE

(svolgimento guidato)

data:

Il testo che stai per leggere è composto da due parti: una parte introduttiva (parte 1) e un racconto (parte 2). Leggi la parte introduttiva e rispondi alle domande; poi passa alla parte 2.

I LIBRI RACCONTANO

PARTE 1

minuti

tempo stabilito dall’insegnante

Sapete che i libri ritornano diversi dai prestiti esterni? Sì, proprio come i ragazzi che se ne vanno via da casa per qualche giorno, per un viaggio o per una vacanza, e c’è quello che torna più magro, o più grasso, o più allegro o più malinconico, o più annoiato, o innamo rato... Ai libri succede un po’ la stessa cosa.

A1

L’autore inizia il testo così: “Sapete che i libri ritornano diversi dai prestiti esterni?”. A quali libri si riferisce?

Ai libri di una biblioteca

Ai libri che parlano di viaggi Ai libri che costano troppo A. B. C. D.

Ai libri venduti in un negozio

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A1, prova a pensare che cosa si intende, nel testo, con l’espressione “prestiti esterni”. Scegli la risposta giusta, tra le seguenti.

Ai prestiti di denaro che servono per comprare libri

Ai prestiti di libri che si possono prendere senza acquistarli

• Il titolo del racconto si riferisce ad un genere di libri in particolare?

• Si prendono in prestito solo libri costosi?

• Quando entri in un negozio di libri, puoi prenderli in prestito?

• Conosci un luogo in cui i libri si possono prendere in prestito?

• Se hai risposto “sì”, qual è?

• Ora rispondi al quesito A1.

Sì No

Sì No

Sì No Sì No

5 I LIVELLO

Competenze “in ingresso”

(svolgimento guidato)

“Sì, proprio come i ragazzi che se ne vanno via da casa per qualche giorno, per un viaggio o per una vacanza...”. Con questa espressione, l’autore...

A. B. C. D.

afferma che i ragazzi, in vacanza, si portano i libri presi in prestito fa un paragone tra i libri e i ragazzi afferma che i ragazzi che leggono libri sono diversi dagli altri vuol dire che i ragazzi preferiscono leggere libri quando escono da casa

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A2, rileggi la prima riga dell’introduzione: “Sapete che i libri ritornano diversi dai prestiti esterni?”. Da questa frase puoi capire che...

i libri, dopo il prestito, ritornano uguali a prima i libri, dopo il prestito, ritornano diversi da prima i ragazzi, quando ritornano dopo un viaggio, sono uguali a prima i ragazzi, quando ritornano dopo un viaggio, sono diversi da prima

• Rileggi la parte di testo che viene dopo di quello riportato nel quesito A2: “...e c’è quello che torna più magro, o più grasso...”. Da questa frase, puoi capire che...

• Ora rispondi al quesito A2.

Ricordati che non puoi più tornare indietro a rivedere queste prime domande alle quali hai già risposto. Adesso vai avanti e leggi l’intero racconto.

6 I LIVELLO
PROVA INIZIALE
A2

INIZIALE

I LIBRI RACCONTANO

PARTE GIÀ LETTA

Sapete che i libri ritornano diversi dai prestiti esterni? Sì, proprio come i ragazzi che se ne vanno via da casa per qualche giorno, per un viaggio o per una vacanza, e c’è quello che torna più magro, o più grasso, o più allegro o più malinconico, o più annoiato, o innamorato... ai libri succede un po’ la stessa cosa.

PARTE 2

Ci sono libri che, quando vengono restituiti, escono dalle mani di chi li restituisce con una velocità incredibile, come se non vedessero l’ora di ritornarsene nel proprio scaffale. E ci sono libri, invece, che indugiano nelle mani di chi li riporta, si lasciano accarezzare il dorso, lisciare la copertina, come gatti che fanno le fusa. Di notte, poi, si raccontano tra di loro le esperienze del mondo di fuori, in trasferta.

– Sono piaciuto tanto al ragazzo che mi ha preso che, prima di restituirmi, mi ha fat to leggere ai suoi due più cari amici. Mi ha dato loro come una cosa molto preziosa, delicata. È stato molto bello!

– Io non ho ancora capito perché sono venuti a prendermi: mi hanno portato a casa e mi hanno piantato lì. Tra televisori, videoregistratori, monitor, impianti ad alta fedeltà, giradischi, mangianastri, in quella casa nessuno sa che esiste la lettura. Sono rimasto lì per un po’ a prendere polvere, poi qualcuno si è accorto di me e, finalmente, mi ha riportato in biblioteca. Che occasione sprecata!

– Io ho, invece, avuto la fortuna di essere stato letto da un ragazzo simpatico, forse anche un po’ matto. Un bel matto. Non lo dimenticherò più. Mi leggeva nelle posi zioni più insolite, su un albero, appollaiato su una scala, sdraiato e con le gambe in aria, in piedi su una gamba sola... Mi leggeva e mi buttava in aria. “Sei bello, troppo bello!” mi diceva...

– Io, sapete, ho persino dormito in un letto. La ragazza che mi ha preso mi leggeva alla sera. “Ancora una pagina, ancora una pagina” diceva e, pagina dopo pagina, leggeva e leggeva finché si addormentava. Io le cascavo di mano, addormentato con lei, vicino a lei... (G. Quarenghi, Le memorie di un bibliotecario insonne, Editrice Bibliografica)

7 I LIVELLO
PROVA
(svolgimento guidato) Competenze “in ingresso”
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23

A4

Competenze “in ingresso”

(svolgimento guidato)

Nella frase “E ci sono libri, invece, che indugiano nelle mani di chi li riporta... (riga 3), come potresti sostituire il verbo sottolineato?

A. B. C. D.

Cadono Si attaccano Scivolano Si soffermano

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A3, rileggi il testo alle righe (3 - 4); se i libri “si lascia no accarezzare il dorso, lisciare la copertina, come gatti che fanno le fusa”, ciò significa che:

cadono o scivolano dalle mani di chi li accarezza rimangono incollati alle mani di chi li accarezza si soffermano nelle mani di chi li accarezza

• Ora rispondi al quesito A3.

“Di notte, poi, si raccontano tra di loro le esperienze del mondo di fuori, in trasferta” (righe 4-5). A che cosa si riferisce il verbo sottolineato?

A. B. C. D.

Ai ragazzi che prendono libri in prestito

Ai libri presi in prestito

Non si può sapere

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A4, rileggi le righe (1-5). Di chi si parla?

• Ora rispondi al quesito A4.

8 I LIVELLO PROVA INIZIALE
Ai ragazzi che restituiscono i libri presi in prestito A3

PROVA INIZIALE

(svolgimento guidato)

A5

Competenze “in ingresso”

La frase “– Sono piaciuto tanto al ragazzo che mi ha preso che, prima di restituirmi, mi ha fatto leggere ai suoi due più cari amici” (righe 6-7), da chi viene pronunciata?

A. B. C. D.

Da un ragazzo a cui non è piaciuto il libro

Da un libro Non si può sapere

Da un ragazzo a cui è piaciuto il libro

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A4, fai l’analisi logica della frase “Sono piaciuto tanto al ra gazzo che mi ha preso”: la parola “ragazzo” rappresenta il...

soggetto complemento oggetto complemento di termine

• Cos’è che “è piaciuto tanto...”?

Il ragazzo

Il libro

• Scegli la frase giusta:

Il ragazzo è piaciuto tanto al libro

Il libro è piaciuto tanto al ragazzo

• Ora rispondi al quesito A4.

Se un complemento risponde alle domande: “a chi?”, “a che cosa?”, allora si tratta di un complemento di termine.

Fai l’analisi logica della seguente frase.

Il cane porta la pallina al suo padrone.

Vai alle regole pag. 126

9
I LIVELLO

Competenze “in ingresso”

(svolgimento guidato)

Ritrova nel testo i seguenti dialoghi, poi rispondi alle domande. A6

Sono rimasto lì per un po’ a prendere polvere...

LIBRO 1

Io, sapete, ho persino dormito in un letto...

Mi leggeva e mi buttava in aria...

LIBRO 2

LIBRO 3

a. Quale libro è stato letto con piacere da chi lo ha preso in prestito?

A. B. C. D.

Il libro 1

I libri 1 e 3

I libri 1 e 2

I libri 2 e 3

b. Come potresti sostituire la frase pronunciata dal libro 1?

A. B. C. D.

Sono stato messo in un posto impolverato Mi leggevano in luoghi pieni di polvere Mi sono impolverato, perché nessuno mi leggeva Non mi leggevano, perché ero pieno di polvere

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A6 - a, rileggi il testo alle righe: 9-14 (libro 1); 15-19 (libro 2); 20-23 (libro 3)

• Scrivi, accanto a ciascuna affermazione, da quale libro viene pronunciata: “in quella casa nessuno sa che esiste la lettura” = - “mi leggeva nelle posizioni più insolite” = - “leggeva e leggeva finché si addormentava” =

10 I LIVELLO
PROVA INIZIALE

PROVA INIZIALE

(svolgimento guidato)

Competenze “in ingresso”

• Per rispondere al quesito A6 - b rileggi le righe 9-14. Il testo dice che...

- tra televisori, videoregistratori ecc. c’era molta polvere?

- il libro è stato letto da qualcuno?

- il libro non piaceva a nessuno perché era pieno di polvere?

• Ora rispondi al quesito A6.

Secondo te, il testo che hai appena letto è... A7

A. B. C. D.

un racconto realistico un racconto fantastico una favola un racconto giallo

COME SI SVOLGE?

Sì No

Sì No Sì No

• Per rispondere al quesito A7, scrivi la definizione di ciascun tipo di testo elencato nelle risposte.

- Racconto realistico = Il testo narra fatti realmente accaduti?

Da che cosa lo hai potuto capire?

-Testo fantastico =

- Favola = Chi sono i personaggi del racconto?

- Racconto giallo =

• Ora rispondi al quesito A7.

Sì No

11 I
LIVELLO

Competenze “in ingresso”

(svolgimento guidato)

Questo testo è stato suddiviso in paragrafi che fanno parte di un unico articolo, dal titolo “LO SPORT PREPARA ALLA VITA”, che troverai ricomposto alla fine, dopo l’ultima domanda.

M

igliorare le proprie prestazioni, saper pazientare nel constatare lenti miglioramenti, impegnarsi per migliorare le proprie capacità, affrontare un impegno continuo, riuscire a superare momenti di sconforto, rappresentano alcuni dei più significativi elementi che rendono lo sport capace di influire positivamente sull’evoluzione del ragazzo. La pratica sportiva prepara alla vita sociale: presenta infatti molte situazioni problema tiche che ogni persona deve affrontare e vivere nella vita quotidiana. Essa permette di comprendere in quale modo ci si confronta con una sconfitta, ci si prepara costante mente per migliorare la propria prestazione, si lavora per un risultato futuro, ci si adatta agli altri compagni per raggiungere un obiettivo comune, ci si assume delle responsa bilità personali in funzione delle proprie decisioni. Fare sport dunque significa preparar si alla vita sociale per inserirsi in essa, conoscendone regole e problemi.

B1

L’autore del testo, a quale aspetto NON fa riferimento, quando vuole sostenere l’importanza dello sport per l’evoluzione di un ragazzo?

A. B. C.

D.

Migliorare le proprie capacità

Affrontare un impegno continuo

Migliorare i risultati scolastici

Superare momenti di sconforto

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito B1, rileggi il primo paragrafo del testo.

- Si parla di come lo sport migliori il rapporto che si ha con se stessi?

- Si fa riferimento al rapporto tra lo sport e l’intelligenza?

• Ora rispondi al quesito B1.

Sì No

Sì No

12 I LIVELLO PROVA
INIZIALE

PROVA INIZIALE

(svolgimento guidato)

B2

Competenze “in ingresso”

Nel testo è scritto: “La pratica sportiva prepara alla vita sociale”. a. Come potresti sostituire le parole sottolineate?

A. B. C. D.

A stare insieme agli altri

A stare con se stessi

Alla competizione

A vivere da soli

b. Perché lo sport prepara alla vita sociale? Rispondi scrivendo le informazioni che trovi nel testo.

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito B2 - a, scegli quale parola, tra le seguenti, si richia ma a quelle sottolineate:

autostima società solitudine competizione

• Scrivi sulle righe il significato della parola che hai scelto:

• Per rispondere al quesito B2 - b, leggi la seconda e terza frase del testo, sottolinea le informazioni importanti e riassumile con parole tue.

• Ora rispondi al quesito B2.

13 I
LIVELLO

Competenze “in ingresso”

(svolgimento guidato)

Esistono poi alcuni aspetti specifici che rendono particolarmente utile al giovane la pratica di uno sport. Essa innanzitutto diverte, dando l’occasione di restare con gli amici, di effettuare nuove esperienze, di conoscersi meglio, divenendo un piacevole passatempo per il tempo libero. Fare sport è anche un momento di evasione che per mette di scaricare le tensioni accumulate nello studio, o a causa di situazioni difficili. Praticare sport consente inoltre di utilizzare in modo controllato la propria energia, di imparare a gestirla e renderla produttiva, di indirizzarla verso una sana competitività. Imparare a gestire il proprio spirito di competizione consente inoltre di affrontare in modo più consapevole le situazioni della vita quotidiana.

B3

Nel testo è scritto: “Fare sport è anche un momento di evasione”. Che cosa significa la parola sottolineata?

A. B. C. D.

Uscita all’aria aperta Distrazione Riposo Apprendimento

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito B3, ricerca, nel testo, la frase in cui compare la parola “evasione”, e leggi quello che è scritto dopo. Rifletti, rispondendo a queste domande.

• Ci si scarica dalle tensioni...

- solo uscendo all’aria aperta?

- quando ci si distrae?

- solo se ci si riposa?

- se si apprende qualcosa?

• Ora rispondi al quesito B3.

14 I LIVELLO
PROVA INIZIALE
Sì No Sì No Sì No Sì No

PROVA INIZIALE

(svolgimento guidato)

B4

Competenze “in ingresso”

Nel testo sono elencate alcune argomentazioni per sostenere come lo sport educhi ad una “sana competitività”. Che cosa si intende con questa espressione?

Metti una crocetta per ogni riga.

a. Voler vincere a tutti i costi.

b. Non sopportare le sconfitte.

c. Cercare di dare il meglio di sé.

d. Confrontarsi con gli altri in modo onesto.

COME SI SVOLGE?

SÌ NO

• Per rispondere al quesito B4, analizziamo l’espressione “sana competitività”. Che cosa si intende per competitività?

• Con quale aggettivo potresti sostituire la parola “sana”?

onesta salutare ingiusta

• Quando ci si confronta con gli altri...

- bisogna essere sempre i migliori?

- ci si deve impegnare al massimo e cercare di migliorare?

- è importante rispettare le regole?

- può succedere di subire una sconfitta?

• Ora rispondi al quesito B4

Sì No

Sì No

Sì No

Sì No

15 I
LIVELLO

Competenze “in ingresso”

(svolgimento guidato)

La prossima domanda riguarda l’articolo nel suo insieme, formato dai paragrafi che hai già letto.

B5

Nel testo che hai letto si insiste sul fatto che lo sport prepari alla vita sociale. Indica, tra le informazioni riportate sotto, quelle che, secondo te, sono importanti per paragonare lo sport alla vita sociale.

Metti una crocetta per ogni riga.

a. La presenza di regole da rispettare.

b. Il bisogno di evadere dai problemi quotidiani.

c. Il collaborare con gli altri.

d. La necessità di fare attività fisica.

COME SI SVOLGE?

IMPORTANTE NON IMPORTANTE

• Per rispondere al quesito B5, scegli la definizione di sport che è più funzionale a quella di vita sociale:

L’insieme delle attività, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate attività psicomotorie.

Ogni attività fisica praticata secondo precise regole, spesso in competizione con altri.

• Rifletti, rispondendo alle seguenti domande con V (vero) o F (falso). Per vivere in società...

- ciascuno può fare ciò che vuole.

- è importante lavorare per obiettivi comuni.

- è importante pensare solo a se stessi.

- è utile svolgere attività fisica.

- è utile svolgere attività fisica.

• Ora rispondi al quesito B5

16 I
LIVELLO PROVA INIZIALE
V
V F V F V F
F V F

INIZIALE

Solo per tua curiosità di seguito ti mostriamo l’intero articolo, formato dai singoli paragrafi che hai già letto. Non serve rileggerlo, vai direttamente alla parte successiva della prova.

LO SPORT PREPARA ALLA VITA

M igliorare le proprie prestazioni, saper pazientare nel constatare lenti miglioramenti, impegnarsi per migliorare le proprie ca pacità, affrontare un impegno continuo, riuscire a superare momenti di sconforto, rappresentano alcuni dei più significativi elementi che rendono lo sport capace di influire positivamente sull’evoluzione del ragazzo.

La pratica sportiva prepara alla vita socia le: presenta infatti molte situazioni proble matiche che ogni persona deve affrontare e vivere nella vita quotidiana. Essa per mette di comprendere in quale modo ci si confronta con una sconfitta, ci si prepara costantemente per migliorare la propria prestazione, si lavora per un risultato futuro, ci si adatta agli altri compagni per raggiungere un obiettivo comune, ci si assume delle responsabilità personali in funzione delle proprie decisioni. Fare sport dunque significa prepararsi alla vita sociale per inserirsi in essa, conoscendone regole e problemi.

Esistono poi alcuni aspetti specifici che rendono particolarmente utile al giovane la pratica di uno sport. Essa innanzitutto diverte, dando l’occasione di restare con gli amici, di effettuare nuove esperienze, di conoscersi meglio, divenendo un piacevole passatempo per il tempo libero. Fare sport è anche un momento di evasione che per mette di scaricare le tensioni accumulate nello studio, o a causa di situazioni difficili. Praticare sport consente inoltre di utilizzare in modo controllato la propria energia, di imparare a gestirla e renderla produttiva, di indirizzarla verso una sana competitività. Imparare a gestire il proprio spirito di competizione consente inoltre di affrontare in modo più consapevole le situazioni della vita quotidiana. (B. Mantovani, Azione, gesto, sport, Edi - Ermes, Zanichelli)

17 I LIVELLO
PROVA
(svolgimento guidato) Competenze “in ingresso”

Competenze “in ingresso”

(svolgimento guidato)

RIFLESSIONE SULLA LINGUA

Per ogni espressione riportata in tabella indica se dopo “un” ci vuole l’apostrofo oppure non ci vuole. C1

Metti una crocetta per ogni riga.

a. un amica simpatica b. un insegnante severo c. un ottima scuola d. un bel tramonto

COME SI SVOLGE?

CI VUOLE L’APOSTROFO NON CI VUOLE L’APOSTROFO

• Per rispondere al quesito C1, devi osservare: il genere del nome e dell’aggettivo che seguono l’articolo solo il genere del nome che segue l’articolo, ma non l’aggettivo

• Devi mettere l’apostrofo dopo “un” solo se la parola che hai osservato maschile femminile vocale consonante

è di genere: ...e inizia per: • Ora rispondi al quesito C1.

Se è un nome di persona o di animale, il ge nere quasi sempre coincide con il sesso reale. In tutti gli altri casi, puoi guardare come termina il nome, cioè la sua desinenza. At tenzione alle eccezioni e ai nomi di genere comune o di genere promiscuo.

Inserisci l’articolo indeterminativo o la desinenza adeguati:

- luce - lezione - un alvear - un fior

- stella - un alber - uno zain - un cerbiatt

Vai alle regole pag. 126

18 I LIVELLO
PROVA INIZIALE

PROVA INIZIALE

(svolgimento guidato)

Competenze “in ingresso”

Metti in ordine alfabetico le seguenti parole, scrivendo un numero da 1 a 5 nelle caselle vuote.

a. b. c. d. e.

C2 C3

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito C2, devi conoscere l’ordine alfabetico, poi osser vare l’iniziale delle parole; se queste sono uguali prendi in considerazione la lettera che viene dopo, se anche queste ultime sono uguali, guarda la terza lettera di ciascuna parola e così via.

• Ora rispondi al quesito C2.

Lorenzo deve completare la seguente frase:

Decide di completarla con un complemento di specificazione. Quale parola o gruppo di parole può aver scelto Lorenzo?

tavolo tazzina testa telefono tabella Laura prende il giocattolo dallo scaffale velocemente di Roberto con le mani A. B. C. D.

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito C3, devi conoscere il complemento di specificazione. A quali domande risponde?

• Scegli, tra le seguenti, la frase che contiene un complemento di specificazione:

Carla ha raccontato a Marco il suo segreto. Luigi ha raccolto le pesche sull’albero di Marco.

• Ora rispondi al quesito C3

19 I
LIVELLO

(svolgimento guidato)

• Come hai trovato questa prova? Indicalo colorando le caselle da 1 a 10. Molto facile Molto difficile Facile

• Segna con una X i quesiti a cui hai risposto correttamente.

COMPRENSIONE DEL TESTO

A1 B2 - b A2 B4 - a A4 B4 - b

A5 B4 - c A6 - a B4 - d A6 - b B5 - a

A7 B5 - b

B1 B5 - c B2 - a B5 - d

SINTASSI C3

• Hai svolto la prova nel tempo stabilito?

A3 B2 - a B3 C2 - a C2 - b C2 - c C2 - d C2 - e

LESSICO

ORTOGRAFIA C1 - a C1 - b C1 - c C1 - d

20 I LIVELLO PROVA INIZIALE
AUTOVALUTAZIONE TOTALE RISPOSTE CORRETTE: / 31

I PLURALI CON CIA / GIA; CIE / GIE

Le parole che terminano con le sillabe CIA e GIA formano il plurale in CIE e GIE se tali silla be sono precedute da una vocale. Es.: bugia bugie; se, invece, sono precedute da una consonante formano il plurale in CE e GE. Es.: spiaggia spiagge.

PAROLE CON SCE E GN

- Le parole scienza, coscienza (e alcuni vocaboli da esse derivate, ad es.: scienziato, co scienzioso), usciere, scie vogliono la I nella sillaba SCE.

- Dopo la GN non si mette mai la I; fanno eccezione alcune parole, es.: compagnia, e la prima persona plurale di alcuni verbi, es.: noi sogniamo.

QU O CU?

Fai attenzione a questi suoni:

- QU seguito dalle vocali A, I, O, E. Es.: quaderno;

- CU seguito da consonante. Es.: custode;

- il gruppo QQU si trova solo nella parola soqquadro; il gruppo CCU solo in taccuino; il grup po CQU solo in acqua e i suoi derivati (acquario, acquedotto ecc.) e in altre parole: nacque, acquistare, piacque, tacque ecc.

L’USO DELL’H LA PUNTEGGIATURA

Per l’uso dell’H, ricorda: HO, HAI, HA, HANNO si scrivono con H quando indicano il posses so di qualcosa, il provare le sensazioni di caldo, freddo, fame, paura ecc., e infine quando sono verbi ausiliari.

La VIRGOLA (,) indica una pausa breve. Si usa anche per separare una frase dall’altra o gli elementi di un elenco. Ricorda: non mettere mai la virgola tra il soggetto e il verbo!

Il PUNTO E VIRGOLA (;), invece, si usa per una pausa più lunga.

Il PUNTO indica una pausa lunga e si mette alla fine della frase.

I DUE PUNTI (:) si usano per introdurre un elenco, una spiegazione e il discorso diretto.

I PUNTINI DI SOSPENSIONE ( ) significano che il discorso è stato sospeso.

Il PUNTO INTERROGATIVO (?) conclude una domanda.

Il PUNTO ESCLAMATIVO (!) serve per esprimere un’esclamazione.

L’ACCENTO

È obbligatorio su: ché (perché, affinché), dà (dare), dì (giorno), è (essere), là e lì (avverbi), né (congiunzione), sé (pronome tonico), sì (avverbio), tè (bevanda). Può essere omesso su “se” quando è accompagnato da “stesso” e “medesimo”.

L’accento può cambiare il significato di una parola. Es.: porto portò; pero però.

L’accento serve anche per distinguere la E congiunzione dalla È verbo essere.

Es.: Mario è andato a pesca e ha preso due pesci.

125 LE REGOLE
PROVA n. 3 ORTOGRAFIA

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