PRESENTAZIONE
Il progetto didattico per la Scuola dell’Infanzia è composto dalla Guida per l’insegnante e dai quaderni operativi per i bambini (3-4-5 anni), ed offre un ricco percorso formativo, orientato sui campi di esperienza, per sviluppare competenze, creatività e interiorizzare valori.
La Guida didattica offre materiale originale e “pronto” per l’uso; da una panoramica sulle competenze per l’insegnamento, a brevi cenni di storia della pedagogia, fino alle proposte didattiche che spaziano dalle stagioni a progetti specifici.
I quaderni operativi per i bambini contengono schede per la verifica delle competenze. Sono comprensivi di un inserto per lo sviluppo del gesto grafico, e di un allegato omaggio sull’educazione emotivo-affettiva e le competenze trasversali.
Alle competenze trasversali, che educano alla convivenza civile e alla sostenibilità, sono dedicati anche i giochi presenti nei poster allegati alla Guida.
Per una visione analitica di tutto il progetto, rimandiamo nello specifico alle pagg. 14-19 di questa Guida.
L’intero percorso è integrato dalle risorse digitali (audioracconti, audio e videofilastrocche, canzoncine, modelli fotocopiabili e griglie), per accedere alle quali basta seguire le istruzioni riportate nella pagina accanto.
Come accedere ai contenuti digitali
TRAMITE QR CODE
Per accedere ai contenuti digitali è sufficiente inquadrare con il proprio dispositivo mobile il QR CODE interessato: -le griglie della programmazione mensile (pag. 20) e le tabelle di osservazione (pag. 118) dispongono di QR CODE dedicati; -le videofilastrocche dispongono di QR CODE dedicati; -le tracce audio scaricabili in formato MP3 (audioracconti, audiofilastrocche e canzoni), e i modelli fotocopiabili (in formato PDF) sono accorpati in “contenitori digitali”, ovvero nei QR CODE riportati all’inizio di ogni mese e progetto (ed elencati di seguito).
autunno
ESTATE
PROGETTI
Tutti i contenuti digitali sono riportati integralmente anche nell’AREA RISERVATA INFANZIA.
Per accedere è sufficiente seguire i pochi e semplici passaggi indicati di seguito.
COME ACCEDERE AI CONTENUTI DIGITALI
PRESENTAZIONE
INDICE
“DENTRO” LA GUIDA
Come sono strutturate le stagioni?
Come sono strutturati i progetti?
Come sono strutturati gli album operativi?
PROGRAMMAZIONE MENSILE
da settembre a giugno
PRIMA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
UNA FINESTRA SUL PASSATO
Il cento c’è (filastrocca)
LA STRUTTURA DELLA GUIDA DIDATTICA
I PROCESSI DI SVILUPPO DEI BAMBINI DAI TRE
AI SEI ANNI
QUANDO SI PRESENTANO DIFFICOLTÀ
COME COMUNICARE LE DIFFICOLTÀ AI GENITORI
LA GIORNATA SCOLASTICA
LO SVILUPPO ATIPICO E I CAMPANELLI D’ALLARME
L’OSSERVAZIONE E I CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
IL BAMBINO DAI 3 AI 4 ANNI
L’OSSERVAZIONE INIZIALE
L’OSSERVAZIONE
L’OSSERVAZIONE
L’OSSERVAZIONE
L’OSSERVAZIONE FINALE
IL BAMBINO DAI 5 AI 6 ANNI
L’OSSERVAZIONE
L’OSSERVAZIONE
SETTEMBRE
LA SCUOLA CI ACCOGLIE!
Il funghetto che sapeva
accogliere (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
Chioccioline (atelier creativo)
Il funghetto (atelier creativo)
Il bruco (atelier creativo)
Il riccio (atelier creativo)
... con la carta (atelier creativo)
Filastrocca dell’accoglienza (filastrocca)
UNA SCUOLA CHE VALE DI PIÙ (canzone)
IDENTIFICHIAMO I GRUPPI DELLA
SEZIONE (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
SPAZI “ACCOGLIENTI”
CONOSCIAMO GLI SPAZI! (giochi)
RICONOSCO GLI OGGETTI (giochi)
A SCUOLA, IL TEMPO VOLA! (attività)
Una settimana... tra amici! (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
CODING “UNPLUGGED”
MODELLO FOTOCOPIABILE
RI-CONOSCIAMOCI! (giochi)
LA GIORNATA DELLA PACE
La pace la facciamo noi! (filastrocca)
FACCIAMO LA PACE! (attività)
Che amici i nonni! (RACCONTO)
LA FESTA DEI NONNI (attività)
Nonni... migliori amici (filastrocca)
Nonni... maestri di vita! (filastrocca)
Per i nonni (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
I NONNI CI INSEGNANO... (attività)
... IL “GUSTO PER IL LAVORO” (attività)
I BISCOTTI DI FROLLA (le ricette)
ESPLORIAMO LA FATTORIA (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Semi di amore (atelier creativo)
Grazie nonni! (atelier creativo)
Un regalino per voi! (atelier creativo)
ANIMALI IN GIOCO... (giochi)
LA GIORNATA DELGLI ANIMALI
MODELLI FOTOCOPIABILI
ANIMALI IN LETARGO (attività)
PROVVISTE PER IL LETARGO (giochi)
Quante provviste? (filastrocca)
COME DORMONO I BAMBINI? (attività)
I TESORI D’AUTUNNO (attività)
LA GIORNATA DELL’ALIMENTAZIONE
GIOCHI “FRUTTUOSI” (giochi)
Passato di verdure (filastrocca)
La verdura è un’avventura! (filastrocca)
Amica uva (filastrocca)
Frutta d’autunno (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
L’ELEMENTO TERRA (attività)
Le foglioline amiche (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
LE MIE “SFUMATURE” (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
TUTTI PARTE... DELLO STESSO ALBERO (attività)
Zucche per amiche (RACCONTO)
(attività)
Amiche zucche (filastrocca)
Zucche illuminate (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
TENERINA ALLA ZUCCA (le ricette)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Il pipistrello... raccogli dolcetti (atelier creativo)
GIOCHI DI HALLOWEEN (giochi)
LA GIORNATA MONDIALE DELLA GENTILEZZA
Le foglioline “regoline” (filastrocca)
Parole gentili (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
LA GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA
ZOOM “FOGLIE” (attività)
CREAZIONI DI FOGLIE (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
QUESTO AUTUNNO È PROPRIO MAGICO (canzone)
Foglie al vento (filastrocca)
LA GIORNATA MONDIALE DELL’ALBERO
L’ALBERO È VITA E... DÀ VITA! (attività)
Amico albero (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
LA GIORNATA PER LA SICUREZZA NELLE SCUOLE
LE PAROLE DELL’AUTUNNO (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Leaves, leaves falling down (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Appunti per l’insegnante
DICEMBRE
Il pupazzo che voleva essere un bambino (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
GIOCHIAMO AI PUPAZZI (giochi)
MODELLI FOTOCOPIABILI
UN NOME, UN CORPO E UN’IDENTITÀ (attività)
Il pupazzo mi assomiglia! (atelier creativo)
IL PUPAZZO IN TANTI MODI (attività)
IL PUPAZZO PAZZERELLO (attività)
PUPAZZI PER DRAMMATIZZARE (attività)
Pupazzo da appendere (atelier creativo)
Il pupazzo Natalino (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Sono così! (filastrocca)
Corpo meraviglioso (filastrocca)
CONOSCIAMO IL CORPO UMANO (canzone)
L’omino di pan di zenzero (RACCONTO)
RINCORRIAMO L’OMINO (giochi)
MODELLO FOTOCOPIABILE
OMINI DI PAN DI ZENZERO (le ricette)
IL NATALE È ALLE PORTE! (attività)
UN ALBERO PER LA PACE! (attività)
È Natale ogni volta che... (filastrocca)
DECORIAMO L’ ALBERO (attività)
Addobbi natalizi (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
MAGICO NATALE STA PER ARRIVARE (canzone)
AL PAESE DI BABBO NATALE...
... MANDIAMO UNA LETTERA (attività)
Lo scherzo degli elfi (RACCONTO)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
GIOCHI DI NATALE (giochi)
MODELLI FOTOCOPIABILI
La marionetta di Natale (atelier creativo)
La slitta di Babbo Natale (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
IL VILLAGGIO DI BABBO NATALE
Felicità... di neve! (filastrocca)
Inverno (filastrocca)
GENNAIO
È ARRIVATA LA BEFANA...
La Befana è gentile (filastrocca)
... vien di notte! (filastrocca)
... ANCHE A SCUOLA (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
L’INVERNO CON I 5 SENSI... (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Il pupazzo voleva muoversi (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
GIOCHI DI MOVIMENTO (giochi)
INDUMENTI CALDO-FREDDO (giochi)
MODELLO FOTOCOPIABILE
DESTRA-SINISTRA (attività) (giochi)
MODELLO FOTOCOPIABILE
MODELLO FOTOCOPIABILE
Filastrocca dell’inverno (filastrocca)
Inverno (filastrocca)
UN INVERNO DIVERTENTE (canzone)
LA NEVE È COME IL GHIACCIO (attività)
LA GIORNATA MONDIALE DELLA NEVE
TANTE LINEE... UN SOLO FIOCCO! (attività)
LA CASA DEI PINGUINI (attività) Fiocchi da appendere...
... coi cotton fioc (atelier creativo)
... e col cartoncino (atelier creativo)
MODELLO FOTOCOPIABILE
FEBBRAIO
Il pupazzo trasformista (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
IL GHIACCIO SI “TRASFORMA” (attività)
GIOCHI A LUME DI CANDELA (giochi)
LA CANDELORA
L’ELEMENTO FUOCO (attività)
TRASFORMIAMO... LE EMOZIONI (attività)
COSA RISCALDA O ILLUMINA? (attività)
LA GIORNATA NAZIONALE DEL RISPARMIO
ENERGETICO
MODELLI FOTOCOPIABILI
L’arancia ci dà energia! (RACCONTO)
LA GIORNATA MONDIALE DEGLI AGRUMI
L’arancia 3D (atelier creativo)
Portacandele al mandarino (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
TORTA ALL’ARANCIA (le ricette)
MI “TRASFORMO” A CARNEVALE (attività)
Body flipbook di Carnevale (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
GIOCHI DI CARNEVALE (giochi)
CON LE FORME... E NON SOLO! (attività)
In forma! (filastrocca)
TRAS-FORMANDO! (attività)
(giochi)
MODELLI FOTOCOPIABILI
LE PAROLE DELL’INVERNO (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
My snowman (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Appunti per l’insegnante
MARZO
Nella casetta delle api (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
GIOCHIAMO “A FARE LE API” (giochi)
COME API ESPLORATRICI! (attività)
ZOOM SUGLI INSETTI (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
I timbri degli insetti (atelier creativo)
Indovinelli... sugli insetti (indovinelli)
Coccinelle... di carta! (atelier creativo)
Un mazzolino di mimose (atelier creativo)
LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Ape e farfalla (filastrocca)
UN PRATO... DA PORTARE A CASA! (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Primavera ti aspetto (filastrocca)
Sveglia, è primavera! (filastrocca)
FARFALLE IN SIMMETRIA (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
I VOLI DEGLI INSETTI! (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Perfetto per il mio papà (RACCONTO)
LA FESTA DEL PAPÀ
MODELLO FOTOCOPIABILE
Perfetti, insieme! (filastrocca)
Papà, il mio maestro! (filastrocca)
Portapenne e cravatta... ... per il papà (atelier creativo)
BENVENUTA PRIMAVERA! (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Seminiamo! (atelier creativo)
LA PRIMAVERA E IL GRILLO CANTERINO (canzone)
FIORI
503 504
LA GIORNATA DELL’ACQUA
Marzolina pazzerella e il ciclo
dell’acqua (RACCONTO)
506
506
507
508
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
Pioggerella marzolina (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Il ciclo dell’acqua... da appendere (atelier creativo)
APRILE
Pulizie... di primavera! (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
ARIA SPORCA E PULITA (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
COME LE API SPAZZINE...
... E VENTILATRICI (giochi)
GIOCHIAMO AI CONIGLIETTI (giochi)
MODELLI FOTOCOPIABILI
L’ELEMENTO ARIA (attività)
“PITTURIAMO” CON L’ARIA (attività)
LA TENDA MAGICA (attività)
Soffia l’aria! (atelier creativo)
L’albero che non riusciva a respirare (RACCONTO)
L’ARIA PULITA E GLI ALBERI (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
LA FESTA DELLA TERRA
PROFUMIAMO LA TERRA! (attività)
Il mistero delle uova rotte (RACCONTO)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Il pulcino in tanti modi (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Campane di Pasqua (atelier creativo)
GIOCHI “PASQUALI” (giochi)
La chioccia e le uova (atelier creativo)
Coniglietti di cartone (atelier creativo)
Buona Pasqua! (atelier creativo)
Il biglietto-coniglio (atelier creativo)
La pace nelle mie mani (atelier creativo)
Nelle mie mani (filastrocca)
Rinascere nella pace (filastrocca)
LA FESTA DEL LIBRO
UN LIBRO TUTTO NOSTRO (attività)
MAGGIO
Dolci come il miele (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
Facciamo squadra! (filastrocca)
Che succede nell’alveare? (filastrocca)
La casetta delle api (atelier creativo)
ESPLORIAMO NOI STESSI (attività)
IMPARIAMO A COLLABORARE (giochi)
A LEZIONE CON L’APICOLTORE (attività)
COME SI FA IL MIELE?
IL MIELE PER LA NOSTRA SALUTE
LA GIORNATA PER L’IGIENE DELLE MANI
MUFFINS AL MIELE (le ricette)
DOLCE O SALATO? (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
FRUTTI DOLCI A PRIMAVERA (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
La mamma più dolce del mondo (RACCONTO)
LA FESTA DELLA MAMMA
MODELLO FOTOCOPIABILE
Mammina, sei dolce! (filastrocca)
Mamma, insegnami! (filastrocca)
Auguri mamma! (atelier creativo)
LA GIORNATA MONDIALE DELLE API
CURIOSITÀ SULLE API
GIOCO MOTORIO DI API E FIORI (giochi)
RUBA RUBA... IL FIORE (giochi)
MODELLI FOTOCOPIABILI
NUMERI... A PRIMAVERA! (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
LE PAROLE DELLA PRIMAVERA (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Spring is here! (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Appunti per l’insegnante
GIUGNO
Le emozioni del girasole (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
NEL CAMPO DEI GIRASOLI (attività)
COME TANTI GIRASOLI (giochi)
Le emozioni del girasole (atelier creativo)
QUANTE EMOZIONI! (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
IL SOLE FA MATURARE...
... E CI METTE DI BUONUMORE (attività)
Di giorno e di notte (RACCONTO)
IL SOLE... È NEL GRANO! (attività)
Prezioso grano (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
UNA LEZIONE SUI SEMI (attività)
Una storia d’estate: la cicala e la formica (RACCONTO)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
BISCOTTI AI SEMI DI GIRASOLE (le ricette)
BUONO... COME IL PANE! (attività)
LA RICETTA PER FARE IL PANE (le ricette)
ESPERIENZE “ACQUOSE” (attività)
SPERIMENTIAMO L’ACQUA! (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
GARE DI TRAVASI (giochi)
LA GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI
Il mare è di tutti (RACCONTO)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
COME SI DIFENDONO I PESCI? (attività)
MESSAGGI IN BOTTIGLIA PER SALVARE
IL MARE! (attività)
Pesciolini in modo semplice (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
LA DANZA DEL GRANCHIO (CANZONE)
Ventagli da festa! (atelier creativo)
L’estate sta arrivando (filastrocca)
Facciamo “splash!” (filastrocca)
Buone vacanze! (filastrocca)
LE PAROLE DELL’ESTATE (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Summer (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Appunti per l’insegnante
EDUCAZIONE CIVICA
L’EDUCAZIONE CIVICA ALLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
A PARTIRE DA ME... (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
GLI AMBIENTI CHE FREQUENTO... (attività)
... E LE REGOLE
INIZIAMO! (attività)
Chi è il super cittadino? (filastrocca)
I SUPER CITTADINI (CANZONE)
Con il vigile “REGOLINO”...
MODELLI FOTOCOPIABILI
GIOCHIAMO ALL’IGIENE (giochi)
L’igiene è... nelle nostre mani! (atelier creativo)
STAR BENE È UN MIO DIRITTO (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
ANCHE GLI ANIMALI... HANNO DIRITTI (attività)
Il libro “panda”... delle specie in pericolo! (atelier creativo)
IL DIRITTO ALLA SICUREZZA (attività)
Filastrocca dei pericoli (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Il bambino che non ascoltava (RACCONTO)
MODELLI FOTOCOPIABILI
IN CASO DI EMERGENZA! (attività)
Gli “amici” della sicurezza (RACCONTO)
MODELLO FOTOCOPIABILE
AL SICURO A SCUOLA (attività)
Se senti l’allarme (filastrocca)
diventi un super cittadino (RACCONTO)
UN VERO VIGILE A SCUOLA (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
REGOLE A SCUOLA (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
LE SCATOLE DELLE REGOLE (attività)
PER STAR BENE CON GLI ALTRI...
ESERCIZI DI... EMPATIA (giochi)
DA CASA... A SCUOLA (attività)
La strada... con le regole...
e senza! (RACCONTO)
CONOSCIAMO LA STRADA! (attività)
GIOCHIAMO CON I SEGNALI (giochi)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Il semaforo... della salute (RACCONTO)
MODELLO FOTOCOPIABILE
MANGIAMO BENE! (attività)
IL CARTELLONE DEL BENESSERE (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
GERMI ALLA LARGA! (attività)
Goccia di schiuma (filastrocca)
L’igiene è importante (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
SICUREZZA ANCHE IN RETE! (attività)
Attenzione alle tecnologie! (RACCONTO)
CITTADINI DIGITALI (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
GENTILEZZA ONLINE (attività)
Il bulletto (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
GRAZIE ALL’ENERGIA (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
ARIA, ACQUA E SOLE (attività)
L’energia dell’aria (atelier creativo)
MODELLO FOTOCOPIABILE
ENERGIE PULITE NELL’AMBIENTE (attività)
Con le energie pulite (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
L’ACQUA È PREZIOSA! (attività)
NON SPRECHIAMO! (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Raccogliamo l’acqua! (atelier creativo)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Una città “eco-logica” (RACCONTO)
L’OPERATORE ECOLOGICO (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
LA STAFFETTA DELLA DIFFERENZIATA (giochi)
PER UN MONDO PIÙ PULITO (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
La Terra è come un fiore... (atelier creativo) (giochi)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Un paese da proteggere (RACCONTO)
ALLA SCOPERTA DEL PAESE (attività)
L’ITALIA È PREZIOSA (attività)
L’Italia-puzzle (atelier creativo)
MODELLO FOTOCOPIABILE
NELLE SCATOLE DEL “SÌ” E DEL “NO” (attività)
Con la Costituzione (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
IL SINDACO A SCUOLA (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
ALCUNI ARTICOLI ILLUSTRATI (attività)
Appunti per l’insegnante
MINDFULNESS ed educazione emotivo-affettiva
INTRODUZIONE
INIZIAMO! (attività)
Il tappetino della gioia (RACCONTO)
IMPARIAMO A RESPIRARE (attività)
CONOSCERSI! (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
ANIMALI CON LO YOGA! (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
MINDFULNESS CORPO E SENSI (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
MINDFULNESS E NATURA (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
RELAX ED EMOZIONI (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
UN MONDO DI EMOZIONI (CANZONE)
I burattini delle emozioni (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
TEATRO
FARE TEATRO A SCUOLA
COME ALLESTIRE UNA RAPPRESENTAZIONE
TEATRALE
INIZIAMO! (attività)
Fare teatro è un gioco (RACCONTO)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
PICCOLI “ATTORI” (attività)
“METTIAMO IN SCENA L’AUTUNNO”
- PRIMO ATTO - “IL FUNGHETTO CHE SAPEVA
ACCOGLIERE”
- SECONDO ATTO - “LE FOGLIOLINE AMICHE”
- TERZO ATTO - “L’ALBERO GENTILE”
“METTIAMO IN SCENA HALLOWEEN”
- ATTO UNICO - “ZUCCHE PER AMICHE”
“METTIAMO IN SCENA L’INVERNO”
- PRIMO ATTO - “IL PUPAZZO CHE VOLEVA
ESSERE UN BAMBINO”
- SECONDO ATTO - “IL PUPAZZO VOLEVA
MUOVERSI”
- TERZO ATTO - “IL PUPAZZO TRASFORMISTA”
“METTIAMO IN SCENA IL NATALE”
- ATTO UNICO - “LO SCHERZO DEGLI ELFI”
“METTIAMO IN SCENA LA PRIMAVERA”
- PRIMO ATTO - “NELLA CASETTA DELLE API”
- SECONDO ATTO - “PULIZIE DI PRIMAVERA”
- TERZO ATTO - “DOLCI COME IL MIELE”
“METTIAMO IN SCENA L’ESTATE” ATTO UNICO - “IL MARE È DI TUTTI”
Appunti per l’insegnante
MUSICA
INTRODUZIONE
INIZIAMO! (attività)
Il tamburo che voleva suonare (RACCONTO)
ATTIVITÀ CON IL TAMBURO (attività)
IL MIO CORPO È UN TAMBURO (attività)
SUONO O RUMORE? (giochi)
MODELLO FOTOCOPIABILE
AUTUNNO “MUSICALE” (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
I suoni dell’autunno (filastrocca)
Il rumore della foglia (filastrocca)
LA DANZA DELL’AUTUNNO (attività)
MA CHE BEI RUMORI (CANZONE)
Nacchere... con le noci! (atelier creativo)
Il ritmo... delle castagne (atelier creativo)
L’INVERNO... E IL SUO SILENZIO (attività)
IL CORO CON IL “SINGHIOZZO” (giochi)
MUSICA E DISEGNI con Čajkovskij (attività)
GIOCHIAMO CON IL SILENZIO (giochi)
I SUONI DELLA PRIMAVERA (attività)
Primavera (filastrocca)
MODELLO FOTOCOPIABILE
La musica del vento (atelier creativo)
COME TANTI CALABRONI (attività)
UN’ESTATE DI MUSICA IN ACQUA (attività)
L’ORCHESTRA ACQUATICA DI TAN DUN (attività)
Percussioni... acquatiche (atelier creativo) Appunti per l’insegnante
ARTE e creatività
INIZIAMO! (attività)
Il pennello magico (RACCONTO)
ALLA SCOPERTA DEI COLORI! (attività)
CREIAMO I COLORI PRIMARI...
E SECONDARI (attività)
LA STAFFETTA DEI COLORI (giochi)
Collages monocromatici (atelier creativo)
Una pioggia... di colori (atelier creativo)
MODELLI FOTOCOPIABILI
Il camaleonte cambiacolore (atelier creativo)
MODELLO FOTOCOPIABILE
PROVA A COLORARE (CANZONE)
L’AUTUNNO NELL’ARTE (attività)
MODELLO FOTOCOPIABILE
Gli alberi di Pissarro (atelier creativo)
Il parco di Signac (atelier creativo)
Le foglie di Schiele (atelier creativo)
Foglie come alberi con Magritte (atelier creativo)
L’INVERNO NELL’ARTE (attività)
Coi pezzi di puzzle! (atelier creativo)
Il contorno degli alberi (atelier creativo)
LA PRIMAVERA NELL’ARTE (attività)
Tanti papaveri... con un guanto (atelier creativo)
Garofani con la carta igienica (atelier creativo)
Fiorellini coi rotoli di scottex e carta igienica (atelier creativo)
L’ESTATE NELL’ARTE (attività)
Ricreo l’onda (atelier creativo)
AUTORITRATTI E RITRATTI (attività)
Ritratto scomposto (atelier creativo)
Ritratto... vegetale! (atelier creativo)
Ritratto con materiali riciclati (atelier creativo)
Appunti per l’insegnante
la matita magica
INTRODUZIONE (attività)
INIZIAMO! (attività)
Lo gnomo Girolamo e la matita magica (RACCONTO)
LA STORIA SIAMO NOI (attività)
MODELLI FOTOCOPIABILI
La ricetta (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI Appunti per l’insegnante
“DENTRO” LA GUIDA
All’interno della Guida didattica, sono individuabili, nell’ordine, le seguenti sezioni:
INDICE GENERALE
(pp. 4-11)
Contiene l’indice analitico di tutto il volume.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
(pp. 20-51)
Contiene tabelle mensili che orientano il lavoro dell’insegnante, coordinando le attività della Guida (stagioni e progetti) con le schede dei quaderni operativi, comprese quelle sull’educazione al gesto grafico e dell’allegato omaggio.
“DENTRO” LA GUIDA
(pp. 12-19)
Contiene la presente mappa e illustra nello specifico com’è strutturato il percorso didattico della Guida e dei quaderni operativi.
PRIMA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
(pp. 53-60)
Sono pagine che trattano delle competenze dell’insegnante, con mappe che si focalizzano sulle abilità professionali e relazionali, consentendo a ogni docente di riflettere sul proprio ruolo.
UNA FINESTRA SUL PASSATO
(pp. 61-80)
Non c’è passato senza presente! In queste pagine vengono riportati brevi cenni biografici ed excursus sui metodi dei più importanti pedagogisti di ogni tempo, da cui prendere spunti e importanti insegnamenti.
Seguono brevi cenni sul ruolo dell’insegnante e sull’utilità di questa Guida.
I
PROCESSI
DI SVILUPPO
DEI BAMBINI DAI TRE AI SEI ANNI (pp. 81-84)
Sono elencati abilità e traguardi del percorso di crescita di ogni bambino, in base alla fascia d’età. Sono un punto di partenza imprescindibile, su cui basare l’osservazione in itinere.
LE STAGIONI
(pp. 165-666)
Oltre agli argomenti tipici della stagione (da approfondire con tutti i progetti elencati accanto), si propongono attività per sviluppare le competenze trasversali (si veda, in particolare, il progetto di educazione civica).
AUTUNNO
- Settembre
- Ottobre
- Novembre
INVERNO
- Dicembre
- Gennaio
- Febbraio PRIMAVERA
- Marzo
- Aprile
- Maggio
ESTATE
- Giugno
Accoglienza, amicizia, gentilezza, inclusione, pace.
Il corpo, il movimento, il gioco simbolico, il benessere.
La natura e il rispetto ambientale.
Riconoscere e valorizzare le emozioni.
LO
SVILUPPO ATIPICO
E L’OSSERVAZIONE (pp. 95-164)
I
PROGETTI (pp. 667-1008)
EDUCAZIONE CIVICA
Approfondisce le competenze trasversali focalizzandosi sul rispetto delle regole, di sé, degli altri e dell’ambiente.
MINDFULNESS ED EDUCAZIONE
EMOTIVO-AFFETTIVA
Insegna a riconoscere e regolare le emozioni, anche attraverso pratiche motorie e di rilassamento.
TEATRO
Offre i copioni, ricavati dai racconti delle stagioni e di alcune festività, utili per “mettere in scena” le drammatizzazioni.
MUSICA
A partire dalla musicalità e dai ritmi del corpo, si lavora sulle sonorità delle stagioni.
ARTE E CREATIVITÀ
Si parte dalla sperimentazione dei colori fino all’osservazione e “riproduzione” di opere d’arte.
LA MATITA MAGICA
Attività per sviluppare il gesto grafico, propedeutiche alla scrittura.
Si espongono i segnali da osservare per mettere alla luce eventuali difficoltà dei bambini. Inoltre, dopo una sintetica spiegazione dei vari campi di esperienza e delle competenze chiave europee, sono disponibili delle griglie per annotare i risultati dell’osservazione iniziale, intermedia e finale.
QUANDO
SI PRESENTANO DIFFICOLTÀ
E COME COMUNICARLE AI GENITORI (pp. 85-92)
Queste pagine offrono tutti gli strumenti per effettuare lo screening precoce di processi atipici, anche sulla base delle nuove Linee Guida sui disturbi di apprendimento (DSA) e su come comunicare eventuali difficoltà di sviluppo alle famiglie.
LA
GIORNATA SCOLASTICA (pp. 93-94)
Un breve canovaccio su come scandire la giornata scolastica, anche tenendo conto del materiale didattico offerto da questa Guida.
Come sono strutturate le stagioni?
I percorsi didattici delle stagioni hanno come sfondo integratore dei racconti strutturati in episodi. È come se ogni stagione avesse quindi un racconto “a puntate”, disponibile anche in versione audio, che introduce: - gli aspetti principali della stagione e le attività didattiche che ne derivano; - la competenza trasversale prevalente in quella stagione (queste, tuttavia, possono ricorrere in tutti i progetti). Tali competenze sono richiamate dalle seguenti icone:
Si tratta di tutte quelle abilità che si integrano alle conoscenze acquisite attraverso le attività didattiche: rispetto delle regole, delle persone e della relativa diversità, rispetto dell’ambiente, collaborazione, solidarietà, creatività, conoscenza di se stessi e autostima, pensiero critico, autonomia, flessibilità, pazienza, empatia
Ecco, di seguito, sinteticamente illustrati i racconti che fanno da sfondo integratore delle stagioni.
AUTUNNO
IL FUNGHETTO CHE SAPEVA ACCOGLIERE (pagg. 174-175)
Una chiocciolina deve raggiungere il bosco ma inizia a piovere, così, anziché restare da sola e rinchiudersi nel suo guscio, accetta l’invito di un funghetto che l’accoglie sotto di sé, nonostante l’iniziale disappunto degli altri animaletti.
LE FOGLIOLINE AMICHE (pagg. 262-263)
L’arrivo dell’autunno dà l’opportunità alle foglioline di riconoscere ciascuna le proprie sfumature. Iniziano però a litigare perché ciascuna vuole essere migliore dell’altra, finché l’albero darà loro una saggia lezione...
L’ALBERO GENTILE (pagg. 284-285)
Le foglioline, mentre cadono, vogliono ringraziare e omaggiare il loro albero, per aver dato loro protezione. Sviluppano quindi gratitudine e gentilezza.
COMPETENZE TRASVERSALI • IMPARARE AD ACCOGLIERE • OFFRIRE E DARE AMICIZIA • CONOSCERSI PER STARE BENE INSIEME • VALORIZZARE LA DIVERSITÀ • EDUCARSI ALLA GENTILEZZA E ALL’ASCOLTO DELL’ALTRO
INVERNO
IL PUPAZZO CHE VOLEVA ESSERE UN BAMBINO (pagg. 316-317)
Ai bambini della Scuola dell’Infanzia, l’insegnante chiede di costruire un pupazzo di neve...
Come fare? Beh, basta osservare la sagoma di un corpo umano e provare a realizzare un omino con la neve. Una volta realizzato, il suo più grande desiderio sarà proprio quello di assomigliare a un bambino!
IL PUPAZZO VOLEVA MUOVERSI (pag. 384)
Nel giardino della scuola il pupazzo ha tanti bambini che gli corrono intorno. Anche lui vorrebbe tanto muoversi, ma non ci riesce. Però quando vede i fiocchi di neve cadere come se fosse una dolce danza, anch’egli immagina di ballare insieme a loro...
IL PUPAZZO TRASFORMISTA (pagg. 410-411)
A Carnevale, attraverso le maschere, ogni bambino si “trasforma”, ma, nel giardino della scuola, è sparito il pupazzo! Anche lui si è “trasformato” e, al suo posto, c’è solo una piccola montagna di neve!
COMPETENZE TRASVERSALI
• CONOSCERE LO SCHEMA CORPOREO • VALORIZZARE IL BENESSERE E IL MOVIMENTO • SVILUPPARE LA COORDINAZIONE MOTORIA • SVILUPPARE IL GIOCO SIMBOLICO E LA FANTASIA
PRIMAVERA
NELLA CASETTA DELLE API (pagg. 462-463)
Dei caldi raggi di sole portano nuova energia nell’alveare e l’ape regina dà il via alla divisione dei ruoli e all’inizio dei lavori: ricostruire l’alveare, ventilare aria all’interno, difenderlo e partire per... esplorare l’arrivo della primavera.
PULIZIE... DI PRIMAVERA! (pagg. 510-511)
Ora è il turno delle api spazzine e ventilatrici. Anche gli uomini dovrebbero seguire l’esempio delle api e tenere pulito l’ambiente... invece, l’aria inquinata impedisce alle api di sentire il profumo dei fiori. Alcuni coniglietti, mentre nascondono le uova, trovano persino rifiuti sul prato...
DOLCI COME IL MIELE (pagg. 560-561)
L’esplosione della primavera porta con sé il duro lavoro delle api: raccogliere nettare per produrre miele, un alimento che solo loro sanno fare... ma anche i bambini possono dare il loro aiuto, anche semplicemente rispettando la natura, impedendo così la scomparsa di questi fantastici insetti.
COMPETENZE TRASVERSALI • CONOSCERE IL MONDO DELLE API • INTERIORIZZARE IL RISPETTO DELL’AMBIENTE • CONOSCERE ALCUNE CONSEGUENZE DELL’INQUINAMENTO • VALORIZZARE LA NATURA E LA BIODIVERSITÀ
ESTATE
LE EMOZIONI DEL GIRASOLE (pagg. 608-609)
Un semino trasportato dal vento finisce in un vaso, sul terrazzo di un bambino. Il vaso è troppo stretto per quella piantina, così, quando il bimbo scopre che si tratta di un seme di girasole, decide di trapiantarlo in un campo, insieme a tanti altri. Il girasole proverà diverse emozioni durante la sua avventura: tristezza, paura, rabbia e, finalmente, gioia!
COMPETENZE TRASVERSALI
• RICONOSCERE ED ESPRIMERE EMOZIONI • COGLIERE LA RAPPRESENTAZIONE DELLE EMOZIONI
I percorsi didattici sono strutturati in attività, giochi, filastrocche, racconti “extra”, atelier creativi, modelli fotocopiabili/scaricabili, canzoncine. Questa ampia varietà di tipologie di pagine è comune a tutta la Guida, inclusi i progetti.
All’inizio di ogni progetto, l’insegnante troverà una tabella riepilogativa delle principali attività, per le quali viene indicata anche la metodologia didattica prevalente, ad esempio: problem solving, circle time, cooperative learning, compito di realtà, outdoor education.
Come sono strutturati i progetti?
I progetti annuali, di cui presentiamo qui una sintetica mappa, integrano il percorso delle stagioni, sviluppando competenze specifiche. Sono particolarmente accattivanti e coinvolgenti, in quanto prendono inizio dal ritrovamento di un oggetto “magico”. I bambini saranno lasciati liberi di esplorarlo e di formulare ipotesi, poi, una volta soddisfatta la loro curiosità, ascolteranno l’audioracconto introduttivo.
EDUCAZIONE CIVICA
OGGETTO “MAGICO”:
Le scatole del sì e del no
RACCONTO (pagg. 682-683):
CON IL VIGILE “REGOLINO”...
DIVENTI UN SUPER CITTADINO!
Regolino è un vigile “speciale”, che va a trovare i bambini della Scuola dell’Infanzia e spiega loro tante “regoline”, appunto, e non solo della strada... Dona loro delle scatole speciali, “del sì e del no”, dentro cui dovranno mettere disegni dei comportamenti corretti e scorretti.
MUSICA
OGGETTO “MAGICO”: Un tamburo
RACCONTO (pag. 892):
IL TAMBURO CHE VOLEVA SUONARE
Un piccolo tamburo si ritrova nella soffitta di una casa e nessuno lo vuole più suonare. Ma lui ha bisogno di ritmo! Così, approfittando di una corrente d’aria, scivola giù per le scale e viene di nuovo notato dai bambini di quella casa. Per lui iniziano chissà quali nuove avventure musicali!
MINDFULNESS
ED EDUCAZIONE EMOTIVO-AFFETTIVA
OGGETTO “MAGICO”: Un tappetino di gomma, da ginnastica
RACCONTO (pag. 824):
IL TAPPETINO DELLA GIOIA
In una scuola, i bambini sono spesso tristi, arrabbiati e non riescono ad andare d’accordo. L’insegnante scopre come far ritornare la gioia e la serenità: a ciascuno di loro dà un tappetino di gomma, su cui svolgere esercizi per rilassarsi, ascoltare le propie emozioni e far ritornare quelle buone!
ARTE E CREATIVITÀ
OGGETTO “MAGICO”: Un pennello
RACCONTO (pagg. 932-933): IL PENNELLO MAGICO
Un omino che faceva il pittore di professione era soprannominato Pennello, perché andava sempre in giro con tela, colori e pennello per raffigurare la realtà.
A chiunque faceva provare la gioia di dipingere, facendogli tornare il sorriso...
TEATRO
OGGETTO “MAGICO”: Una maschera
RACCONTO (pag. 860):
FARE TEATRO È UN GIOCO!
Un bambino, sempre pieno di giochi, si annoia spesso, finché un suo amichetto, indossando una semplice maschera, gli insegna un gioco che non ha bisogno di niente... fuorché la fantasia... e la capacità di immedesimarsi in qualsiasi cosa, proprio come un vero attore!
LA MATITA MAGICA
OGGETTO “MAGICO”: La matita magenta
RACCONTO (pagg. 979-984): LO GNOMO GIROLAMO E LA MATITA FUCSIA
Lo gnomo Girolamo, a scuola, faceva dispetti e, in particolare, rubava i disegni della bravissima gnoma Serenella. Finché un giorno, gli apparve una matita magenta che gli insegnò come diventare abile nel disegno e nella grafia...
Come sono strutturati gli album operativi?
Il progetto didattico per la Scuola dell’Infanzia è composto dalla Guida per l’insegnante e dai quaderni operativi per i bambini (3-4-5 anni), ed offre un ricco percorso formativo, orientato sui campi di esperienza, per sviluppare competenze, creatività e interiorizzare valori.
I quaderni operativi sono così strutturati:
ogni pagina indica la stagione di riferimento, in correlazione con la Guida (a cui si rimanda per approfondimenti e integrazioni digitali); una specifica sezione è dedicata all’inserto “LA MATITA MAGICA”, per educare al gesto grafico; nella parte finale, ci sono biglietti ritagliabili per le feste e un Diplomino.
L’allegato omaggio “UN VIAGGIO EMOZIONANTE” approfondisce l’educazione emotivo-affettiva e le competenze trasversali per la cura di sé, degli altri e dell’ambiente.
Ecco illustrate, nel dettaglio, alcune pagine dei quaderni operativi:
SPAZI!
In alto, in ogni pagina, viene indicata la stagione di riferimento, in modo da consentire un immediato collegamento alla Guida, così segnalato:
SI FANNO PROVVISTE!
IN GUIDA pp. ....
Il QR CODE, con l’indicazione del mese della Guida, segnala che quella scheda si può approfondire
Il QR CODE con l’indicazione videofilastrocca consente l’ascolto e la visione in modo diretto.
“LA MATITA MAGICA”
Educazione al gesto grafico nella Scuola dell’Infanzia
L’inserto contiene schede di grafismi, di graduale difficoltà, in stretta correlazione con l’omonimo progetto della Guida didattica (alle pp. 973-1008).
Per i bambini di cinque anni ci sono anche pagine di prescrittura, attività di precalcolo e inglese.
Per ogni fascia d’età, l’inserto si trova alle seguenti pagine:
3 anni: pp. 61-72
4 anni: pp. 85-96
5 anni: pp. 85-144.
ALLEGATO
“UN VIAGGIO emozionante”
Educazione emotivo-affettiva e competenze trasversali
Il libro è introdotto da un racconto (disponibile anche in versione audio), riportato nella copertina (con una parte operativa e ritagliabile), che narra del percorso di crescita come un viaggio ricco di avventure ed emozioni.
Le schede, da completare in base a tre livelli di difficoltà (3, 4 e 5 anni), e con domande di riflessione per il bambino, sono incentrate sulla verifica delle competenze trasversali (regole, valori, emozioni e sostenibilità).
Le attività possono essere approfondite con i progetti della Guida (in particolare, educazione civica, pp. 667-818, e mindfulness, pp. 819-852), a cui rimandiamo per altre attività e risorse digitali integrative. Inoltre, ad arricchire il percorso sono previste:
l’autovalutazione per il bambino: in ogni scheda, colorando un quadratino, l’alunno ha la possibilità di esprimere la propria preferenza sull’attività svolta (“Ti è piaciuta?”) la valutazione per l’insegnante: in fondo all’allegato, è prevista una tabella per registrare le competenze acquisite da ogni alunno.
ALLE PAGINE SEGUENTI È PRESENTE LA PROGRAMMAZIONE MENSILE DELLA GUIDA, CON GLI OBIETTIVI DISTINTI IN BASE AI COLORI DEI CAMPI DI ESPERIENZA, E LE COMPETENZE CHIAVE.
PROGRAMMAZIONE SETTEMBRE
ACCOGLIENZA E REGOLE
Attività PAGINE
- Il funghetto che sapeva accogliere
- Comprensione del racconto
- Chioccioline; Il funghetto; Il bruco; Il riccio; ... con la carta
- Filastrocca dell’accoglienza
- Una scuola che vale di più
174-175
176-178
OBIETTIVI (per campi di esperienza)
• Ascoltare un racconto sull’accoglienza e discuterne insieme
• Immedesimarsi nei personaggi del racconto e riflettere su di sé
• Interiorizzare il valore dell’accoglienza
• Osservare animaletti e aspetti naturali all’aria aperta
COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA
- Identifichiamo i gruppi...
- Scheda grafico-operativa
- Il tappetino della gioia
- Impariamo a respirare
- Conoscersi!
- A partire da me...
179-184 185
186-187 188 189
- Scheda grafico-operativa 824
- Iniziamo!
- Chi è il super cittadino?
- Con il vigile “REGOLINO”... diventi un super cittadino
- I super cittadini
- Un vero vigile a scuola
- Regole a scuola
• Realizzare i personaggi del racconto con lavoretti creativi
• Ascoltare e ripetere una filastrocca sull’accoglienza
• Ascoltare e cantare una canzoncina
• Rafforzare il proprio senso di appartenenza alla scuola
• Favorire il rilassamento corporeo attraverso la respirazione
• Sviluppare la propria identità
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE
• Ascoltare un racconto e una filastrocca sul rispetto delle regole
• Ascoltare e cantare una canzoncina
• Inteoriorizzare le principali regole della scuola
COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
ACCOGLIENZA E REGOLE
Attività PAGINE
- Da casa... a scuola
696-697
OBIETTIVI
(per campi di esperienza)
• Parlare del percorso casa-scuola
• Ascoltare un racconto sull’educazione stradale
COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
- La strada... con le regole e senza!
- Conosciamo la strada!
- Giochiamo con i segnali
- Schede grafico-operative
698-699
700-704
705-706
707-711
• Eseguire un percorso motorio e giochi simulati sull’educazione stradale
• Conoscere i principali segnali stradali
• Interiorizzare regole della sicurezza stradale
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE
CONOSCIAMO LA SCUOLA
E LA ROUTINE - Attività PAGINE
- Conosciamo gli spazi!
- Riconosco gli oggetti
- A scuola, il tempo vola!
- Schede grafico-operative
195-197 198-199 200-201 202-205
- Coding “unplugged”
L’AMICIZIA E LA PACE
Attività
- Ri-conosciamoci!
- La giornata della pace
- Facciamo la pace!
- Per star bene con gli altri...
- Esercizi di... empatia
- Respiriamo insieme
- Via la rabbia
OBIETTIVI (per campi di esperienza)
• Sapersi orientare negli spazi della scuola e riconoscerne gli oggetti di appartenenza
• Conoscere i giorni della settimana e svolgere attività di routine
• Memorizzare i giorni della settimana anche tramite una filastrocca
• Eseguire attività di coding ispirandosi a un racconto
COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA DI BASE IN SCIENZE, TECNOLOGIA E INGEGNERIA
COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
COMPETENZA DIGITALE
(per campi di esperienza) COMPETENZE
• Socializzare con i compagni
• Sviluppare la motricità generale svolgendo i giochi motori proposti
• Sviluppare l’empatia e l’ascolto dell’altro
• Svolgere esercizi di rilassamento in compagnia
• Saper regolare le proprie emozioni e controllare quelle negative
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE
INdice
prima
delle bambine e dei bambinI...
PRIMA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
UNA FINESTRA SUL PASSATO
Il cento c’è (filastrocca)
LA STRUTTURA DELLA GUIDA DIDATTICA
I PROCESSI DI SVILUPPO DEI BAMBINI DAI TRE
AI SEI ANNI
QUANDO SI PRESENTANO DIFFICOLTÀ
COME COMUNICARE LE DIFFICOLTÀ AI GENITORI
LA GIORNATA SCOLASTICA
LO SVILUPPO ATIPICO E I CAMPANELLI
D’ALLARME
L’OSSERVAZIONE E I CAMPI DI ESPERIENZA
IL BAMBINO DAI 3 AI 4 ANNI
L’OSSERVAZIONE INIZIALE
L’OSSERVAZIONE INTERMEDIA
L’OSSERVAZIONE FINALE
IL BAMBINO DAI 4 AI 5 ANNI
L’OSSERVAZIONE INIZIALE
L’OSSERVAZIONE INTERMEDIA
L’OSSERVAZIONE FINALE
IL BAMBINO DAI 5 AI 6 ANNI
L’OSSERVAZIONE INIZIALE
L’OSSERVAZIONE INTERMEDIA
L’OSSERVAZIONE FINALE
UNA FINESTRA SUL PASSATO
(a cura della psicoterapeuata Monica Pratelli)
La Scuola dell’Infanzia è arrivata ai traguardi odierni grazie al contributo di esperti, che hanno rivolto il loro interesse al mondo dei bambini; sappiamo bene che i passi da fare sono ancora molti, ma non dimentichiamo i punti di partenza, gli sviluppi, la crescita, l’evoluzione pedagogico-didattica, che ci ha permesso di arrivare fin qui. È un po’ come fare l’appello e annotare la presenza di Rousseau, Pestalozzi, Froebel, Dewey, Cousinet, Decroly, Freinet... ed altri ancora. Francia, Svizzera e Inghilterra sono stati i loro luoghi di provenienza e, anche grazie ai loro studi, si sono attivate esperienze significative dalla seconda metà dell’800 alla prima metà del ’900. Riteniamo sia importante ripercorrere brevemente l’evoluzione del pensiero pedagogico e delle esperienze grazie alle quali si è compreso il grande valore educativo della Scuola dell’Infanzia.
Ecco una breve carrellata dei/delle protagonisti/e che, ciascuno a proprio modo, hanno elaborato pensieri e metodi dedicati all’infanzia.
Ferrante Aporti
(1791-1858)
Elementi fondamentali del metodo
Ferrante Aporti nasce in provincia di Mantova ed è un sacerdote. Studioso di pedagogia, sostiene che è fondamentale il rispetto delle naturali disposizioni dei bambini e delle bambine e dei loro ritmi personali; considera inoltre come imprescindibile la gradualità dell’insegnamento. Aporti sostiene che le attività debbano cambiare ogni mezz’ora, alternando educazione fisica e educazione intellettuale.
L’educazione è finalizzata alla crescita morale, intellettuale e fisica. Egli sostiene che per sviluppare la ragione e lo spirito di scoperta del bambino sono fondamentali il libro, il gioco e il lavoro manuale. La critica al suo metodo riguarda l’eccessivo riferimento alla religione, la ridotta flessibilità di pensiero e l’anticipazione di alcuni contenuti (ad esempio la conoscenza dell’alfabeto).
Rosa Agazzi
(1866-1951)
Carolina Agazzi
(1870-1945)
Elementi fondamentali del metodo
Nascono a Valongo, in provincia di Cremona. È grazie a loro che dalla definizione di “Asilo” si passa a quella di “Scuola Materna”, che fu poi adottata dalla legge del 1968. Le sorelle Agazzi pongono attenzione al bambino reale e al suo contesto di vita e attribuiscono grande importanza al gioco e alla pratica educativa. Il loro metodo pone attenzione alla cura dell’igiene, all’apprendimento del canto e della lingua italiana. La didattica che tiene viva l’attenzione dei bambini si basa sull’uso di oggetti familiari e di uso quotidiano (cianfrusaglie e contrassegni).
Le sorelle Agazzi si oppongono a un insegnamento mnemonico e ripetitivo; le attività sono sollecitate dal bambino stesso.
Il materiale didattico che esse utilizzano non è costoso e l’insegnante deve possedere buon senso, intuizione e sapienza; tutte buone qualità che nascono dall’esperienza.
Giuseppina Pizzigoni
(1870-1947)
Nasce a Milano. Grazie ai fondi messi a disposizione da benestanti, studiosi e da una banca, Giuseppina riesce a ottenere l’uso di un fabbricato, in cui sperimentare il suo metodo d’insegnamento. Sorge così a Milano “La Rinnovata”, una scuola che valorizza l’esperienza diretta. La vita scolastica è collegata a quella sociale (visite nel territorio, alle officine, ecc.) ed è posto in primo piano il lavoro manuale.
Elementi fondamentali del metodo
Il metodo “Pizzigoni” si fonda sull’osservazione dal vero; il giardino è luogo di studio, di conoscenza. Ancora oggi il metodo è utilizzato in molte scuole ed è ispirato all’idea di una didattica attiva, che si svolge in stretto contatto con la natura, con l’attività agraria, e con le esperienze dirette. Questo permette di educare il bambino nella sua globalità psicofisica, poiché il metodo lo coinvolge sul piano sensoriale, corporeo e affettivo. Pizzigoni combatte il verbalismo scolastico, la scuola fatta di parole e distaccata dall’esperienza; è invece a favore di un contesto educativo che dia attenzione sia al singolo bambino sia alla collettività.
IL MERITO DELLE ESPERIENZE PASSATE
Tutti questi pedagogisti hanno avuto il merito di dare valore e voce all’infanzia, fino a quel tempo piuttosto trascurata, di mettere a disposizione il loro talento e il loro entusiasmo per dare vita a esperienze didattiche ed educative, che hanno permesso alla nostra scuola di crescere, di acquisire importanza e valore. Del resto il percorso evolutivo della nostra scuola è sempre da attribuire a chi, davvero, nella scuola ci lavora, all’impegno degli insegnanti che, ogni giorno, pur poco valorizzati sul piano economico, danno vita a esperienze di crescita per i nostri bambini.
Successivamente molti altri esperti hanno studiato lo sviluppo tipico dei bambini e delle bambine. Ci soffermiamo sui più significativi.
Jean Piaget
(1896-1980)
Lo psicologo svizzero considera il/la bambino/a come un “organismo” attivo, che ha grandi potenzialità cognitive, che esplora e si adatta all’ambiente fisico e sociale, che apprende grazie alla graduale evoluzione dei propri processi cognitivi, sempre più complessi. Nota a tutti è, appunto, la teoria dello sviluppo cognitivo elaborata dall’autore.
Lev Vygotskij
(1896-1934)
È uno psicologo e pedagogista sovietico. Mentre Piaget dà molta importanza alla radice genetico-biologica, Vygotskij fa ampio riferimento al contesto sociale e culturale. Esistono potenzialità cognitive su base biologica, ma il loro sviluppo è fortemente influenzato da componenti sociali, culturali e storiche che ne facilitano o ne ostacolano lo sviluppo. Lo sviluppo cognitivo, a suo parere, non procede per fasi progressive e lineari, ma si caratterizza per momenti di continuità e di discontinuità che si avvicendano, creando criticità che, a loro volta, attivano risorse e offrono nuove opportunità allo sviluppo dell’apprendimento. Un ambiente stimolante può consentire una crescita
Una finestra sul passato cognitiva più veloce. Fondamentale è il suo concetto di “zona di sviluppo prossimale”, che è un’area intermedia tra il livello di sviluppo in cui si trova il/la bambino/a e il livello che potrebbe raggiungere con l’aiuto e la guida delle figure di riferimento e dei/delle coetanei/e.
Jerome Bruner (1915-2016)
È uno psicologo statunitense e considera fondamentali sia la teoria di Piaget che quella di Vygotskij. Considera la mente umana come intersoggettiva, in quanto si forma e si sviluppa grazie alla relazione interpersonale e all’interno di un determinato contesto socio-culturale. La cultura influenza il modo di esprimersi, di leggere la realtà, di organizzare il nostro pensiero. Lo sviluppo è quindi un processo socio-culturale. L’apprendimento, come per Piaget, avviene in modo attivo e costruttivo ed è, come per Vygotskij, influenzato dal contesto socio-culturale. Lo sviluppo cognitivo non procede per stadi evolutivi geneticamente determinati, ma attraverso la conquista di strategie di pensiero sempre più mature, che permettono di organizzare i dati dell’esperienza all’interno di una struttura integrata. Per acquisire un pensiero maturo, i bambini e le bambine attraversano tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica. La narrazione è lo strumento privilegiato della trasmissione culturale e consente di organizzare l’esperienza, di rievocare eventi, di descrivere, di trasmettere, di interpretare e capire.
MARIA MONTESSORI E L’ATTUALITÀ DEL SUO PENSIERO
Dedichiamo uno spazio più ampio a Maria Montessori, per l’importanza che il suo pensiero e la sua pratica educativa hanno avuto nel mondo, ma anche per un pizzico di orgoglio, visto che la casa editrice che ha pubblicato questa guida ha sede nei pressi di Chiaravalle, in provincia di Ancona, luogo in cui Maria è nata nel 1870.
Maria Montessori (1870-1952)
Per motivi di lavoro del padre, la famiglia si trasferì prima a Firenze (quando lei aveva appena tre anni) e, pochi anni dopo, a Roma. Nel 1896 conseguì la laurea in Medicina e fu una delle prime donne a laurearsi in questo ambito in Italia. Durante il periodo universitario si interessò particolarmente alla pediatria, alla psichiatria e all’igiene; dopo la laurea divenne assistente alla clinica psichiatrica universitaria di Roma e iniziò a occuparsi di bambini con problemi psichici. Montessori partecipò a convegni e conferenze in vari paesi europei, approfondendo la conoscenza di studi e metodi relativi al lavoro con i bambini in difficoltà.
Molto impegnata anche per l’emancipazione femminile, nel 1898 partecipò a un congresso a Torino, presentando i risultati delle proprie ricerche sui bambini e, in seguito, ottenendo la direzione della scuola magistrale ortofrenica di Roma.
Elementi fondamentali del metodo
Nei primi anni del Novecento aprì la prima “Casa dei Bambini”, mettendo in pratica un’organizzazione innovativa, descritta poi nel suo libro Il metodo della pedagogia scientifica. Questo testo ebbe successo anche all’estero, soprattutto nel Nord America.
Una finestra sul passato
Negli anni Venti nacque il movimento montessoriano, a cui si ispirarono la scuola magistrale Montessori e l’Opera Nazionale Montessori.
Durante i primi anni, il regime fascista sostenne Maria e favorì l’apertura di nuove “Case dei Bambini”, per il prestigio che ne poteva ricavare a livello internazionale, ma, successivamente, i rapporti si deteriorarono, a causa del tentativo del regime stesso di orientare l’Opera Nazionale in una direzione incompatibile con i principi ideali ed educativi di Maria Montessori, la cui immagine e i cui libri vennero dati alle fiamme prima a Berlino e poi a Vienna negli anni del dominio nazista. Così molte scuole furono chiuse e nel 1933 Montessori fu costretta a dimettersi dall’Opera Nazionale e l’anno successivo dovette abbandonare l’Italia, iniziando il suo pellegrinaggio scientifico in ogni parte del mondo, ove nascevano e crescevano le sue scuole, con l’esigenza di una nuova preparazione degli insegnanti.
Tornò in Italia solo nel 1947, l’Opera Nazionale fu riattivata e lei fu di nuovo promotrice del proprio pensiero pedagogico.
Successivamente si trasferì nei Paesi Bassi, dove morì a Noordwijk il 6 maggio del 1952, all’età di 82 anni, lasciando molti scritti che saranno nel tempo letti e studiati in tutto il mondo.
Il metodo Montessori si basa principalmente su questo principio: l’alunno deve essere libero di sperimentare per conto proprio, perché solo se è libero può esprimere la propria creatività e le proprie doti. Il metodo aiuta i bambini a comprendere l’importanza della disciplina, offrendo loro le risorse per imparare a regolarsi da soli e a seguire le regole quando sono necessarie. Montessori promuove la pedagogia scientifica e il suo metodo è tutt’ora usato in tante scuole in tutto il mondo.
IN AUTUNNO
Scopriamo i valori
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
INdice di settembre
LA SCUOLA CI ACCOGLIE!
Il funghetto che sapeva accogliere (RACCONTO di stagione)
COMPRENSIONE DEL RACCONTO (attività)
Chioccioline (atelier creativo)
Il funghetto (atelier creativo)
Il bruco (atelier creativo)
Il riccio (atelier creativo)
... con la carta (atelier creativo)
Filastrocca dell’accoglienza
UNA SCUOLA CHE VALE DI PIÙ (canzone)
IDENTIFICHIAMO I GRUPPI DELLA SEZIONE
MODELLO FOTOCOPIABILE
SPAZI “ACCOGLIENTI”
CONOSCIAMO GLI SPAZI! (giochi)
RICONOSCO GLI OGGETTI (giochi)
A SCUOLA, IL TEMPO VOLA! (attività)
Una settimana... tra amici! (filastrocca)
MODELLI FOTOCOPIABILI
CODING “UNPLUGGED”
MODELLO FOTOCOPIABILE
(giochi)
LA GIORNATA DELLA PACE
La pace la facciamo noi! (filastrocca)
FACCIAMO LA PACE! (attività)
ZOOM PSICOPEDAGOGICO
LA SCUOLA CI ACCOGLIE!
Quando inizia un nuovo anno scolastico è importante parlare di accoglienza; ci sono nuovi bambini da integrare, c’è da riallacciare il filo con coloro che hanno già frequentato in modo che si sentano ancora una volta accolti.
“Accoglienza” è una parola densa di significati e apre a riflessioni sul modo di intendere la relazione educativa.
Accoglienza
UN MODO DI ESSERE DELL’ADULTO NELLA RELAZIONE CON IL BAMBINO. SETTEMBRE
UN METODO DI LAVORO CHE PUÒ IMPRONTARE TUTTA
L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA, DAGLI SPAZI ALLE RELAZIONI CON LE FAMIGLIE.
Accogliere un bambino significa prima di tutto interessarsi alla sua storia, creare connessioni tra la sua vita a casa e le esperienze che compie a scuola, ricercare modalità di comunicazione con la famiglia.
È necessario porsi in un atteggiamento di ascolto per valorizzare ogni bambino e sintonizzarsi con le sue aspettative.
Accoglierlo significa confermarne l’identità e quindi prestare attenzione agli oggetti che gli appartengono, alle sue abitudini e caratteristiche peculiari, alla sua storia personale; significa considerare il bambino nella sua interezza, con il suo mondo affettivo e il suo desiderio di conoscere.
Con i bambini che frequenteranno per la prima volta la Scuola dell’Infanzia è dunque opportuno un incontro con i genitori, al fine di illustrare le modalità di inserimento e le linee organizzative della scuola.
L’inserimento dei nuovi iscritti dovrebbe essere graduale, con un orario flessibile che dia loro modo di abituarsi ai ritmi della giornata scolastica, fino al raggiungimento della frequenza per otto ore. In un periodo ben definito (settembre/ottobre), l’organizzazione scolastica si adeguerà dunque ai ritmi di adattamento e di inserimento dei bambini.
1a FASE DI ATTUAZIONE
Le attività educative di questo percorso si propongono, nelle prime settimane di frequenza, di creare un ambiente sereno e accogliente che rassicuri affettivamente i bambini, soprattutto quelli che si approcciano per la prima volta alla Scuola dell’Infanzia, trasmettendo loro il piacere di vivere esperienze positive con compagni e adulti. Un altro importante obiettivo è quello di favorire il “ritrovarsi” dei bambini che hanno già frequentato gli anni precedenti, rafforzando il senso di appartenenza e continuità all’interno del gruppo. Per loro vengono predisposti percorsi di apprendimento attuati in sezione, con la proposta di angoli e momenti di gioco in cui possano ritrovarsi e sperimentare nuovamente il piacere di stare insieme. Queste condizioni sono necessarie e preliminari per promuovere gradualmente un approccio sereno e condiviso al modello educativo-didattico della scuola.
I genitori dei bambini nuovi iscritti sono invitati a collaborare con gli insegnanti nella creazione di un contesto di apprendimento che favorisca un approccio graduale alla routine scolastica; vengono favoriti i momenti di gioco libero all’interno degli spazi strutturati, le interazioni spontanee tra bambini, la conoscenza dei docenti.
2a FASE DI ATTUAZIONE
È dedicata soprattutto all’identificazione della propria sezione (vai alle pagg. 174189), utilizzando ad esempio un colore, un simbolo, un animaletto, e allo sviluppo e al potenziamento del senso di appartenenza al gruppo (vai alle pagg. 208-210, 262269), attraverso giochi, attività, racconti e filastrocche. A partire dalla pagg. 174-175, inizieremo l’accoglienza attraverso il simpatico racconto proposto.Questa fase si conclude con un momento di incontro e di festa tra i bambini di tutte le sezioni.
3a FASE DI ATTUAZIONE
Attraverso una metodologia sempre più strutturata, vengono rinforzate l’esplorazione e la conoscenza di tutti gli spazi-gioco della scuola (vai alle pagg. 190-199).
Negli spazi comuni e all’interno delle sezioni vengono predisposti cartelloni esplicativi per favorire i processi di comprensione e decodifica dei segni e dei simboli identificativi degli spazi-gioco (uso di bolli colorati, fotografie).
Questo processo consente l’avvio di un uso comune e sempre più condiviso dello spazio da parte dei bambini, l’apprendimento di semplici norme di comportamento, lo sviluppo della capacità di compiere scelte in base a motivazioni e interessi personali.
OBIETTIVI:
• organizzare un contesto scolastico che faciliti nel bambino l’instaurarsi e il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo accoglie;
• facilitare il graduale adattamento alla realtà, attraverso l’esplorazione e la conoscenza funzionale degli spazi;
• promuovere nel bambino la costruzione della propria identità personale e dell’autostima;
• favorire l’approccio e la conoscenza di regole di comportamento sociale;
• promuovere la costruzione di nuove relazioni collaborative tra scuola e famiglia;
• favorire la comunicazione interpersonale a livello di adulti e bambini.
(Adatt. da istitutocomprensivorapallo.edu.)
I
RACCONTO di stagione
Il fung hetto che sapeva accogliere prima
parte
“Quanta strada devo ancora fare per arrivare al bosco e, proprio ora, sta iniziando a piovere!”, esclamò Chiocciolina. “Con tutta questa pioggia, dovrò fermarmi, rinchiudermi nel mio guscio e starmene tutta sola per chissà quanto tempo!”.
“Niente affatto! Non starai da sola! Puoi usare me per ripararti dalla pioggia!”, le disse un simpatico Funghetto dal cappello variopinto.
“Oh, grazie Funghetto, mi ci vorrà un po’ per arrivare sotto il tuo cappello, perché, sai, noi chiocciole camminiamo molto lentamente!”.
Ma proprio mentre si stava avvicinando, sentì delle voci:
“Ehi tu, non vedi che siamo arrivati prima di te!?”, disse un bruco.
“Oh scusate! Non volevo essere di troppo! Ho solo accolto l’invito del Funghetto che mi ha offerto ospitalità!”
Con un po’ di tristezza, Chiocciolina stava per rinchiudersi di nuovo nel suo guscio, quando il funghetto le disse: “Non preoccuparti Chiocciolina, c’è posto per tutti! Puoi sempre arrampicarti sul mio gambo per poi scendere non appena smette di piovere!”.
Gli altri animali rimasero sorpresi da queste gentili parole, così anche loro diedero il benvenuto alla chiocciola, che intanto, con calma e abilità, era riuscita ad arrampicarsi sul gambo del fungo. Tutti insieme, iniziarono a parlare e a ridere, fino a dimenticarsi del temporale, che passò in un lampo!
Intorno al fungo era nato un nuovo gruppo di amici!
COMPRENSIONE DEL RACCONTO
Dopo aver letto (o fatto ascoltare) il racconto alle pagg. 174-175 ai bambini, l’insegnante pone le seguenti domande:
• Dove voleva andare Chiocciolina quando è iniziato a piovere?
• Aveva piacere di rinchiudersi nel suo guscio? Perché?
• Che cosa le dice Funghetto?
• Quando Chiocciolina arriva vicino a Funghetto chi vede?
• Che cosa le dicono gli altri animali?
• Che cosa succede alla fine?
Quindi, invita a distinguere i personaggi in due gruppi, in base alla loro capacità di accogliere, motivando in seguito la scelta, attraverso una conversazione.
PERSONAGGI POSITIVI: il fungo, la chiocciola.
PERSONAGGI NEGATIVI: il bruco, il riccio, il ranocchio.
conversazione
Si può drammatizzare la storia, attraverso il primo atto del copione “Mettiamo in scena l’autunno”:
pagg. 866-869
Giacomo: gli altri animali dicono a Chiocciolina che per lei non c’è posto.
Sara: il bruco dice: “Siamo arrivati prima di te!”.
Matteo: il riccio dice: “Stai attenta a non pungerti, ci sono io con i miei aculei!”.
Lucia: il ranocchio dice: “Non c’è posto per te!”, ecc.
Proviamo a “metterci nei panni” di Chiocciolina: secondo voi, come si sarebbe sentita a stare da sola, dentro al suo guscio, sotto un forte temporale?
Invece, dove si è fermata? Insieme a chi?
Il racconto finisce dicendo che intorno a Funghetto si è formato un nuovo gruppo di amici: cosa vuol dire?
Per far immedesimare meglio i bambini, facciamo sì che rivivano le due situazioni: - provano a stare rannicchiati a terra, da soli in una stanza; - stanno insieme a un gruppetto di 3 o 4 bambini.
Come si sentono in entrambe le situazioni? Facciamo sì che ciascuno verbalizzi le proprie emozioni.
La conclusione sarà: chi è accogliente nei nostri confronti ci fa sentire bene!
Specialmente nei primi giorni di scuola, ci potrebbe essere chi ad esempio piange perché ha difficoltà a separarsi dai propri genitori, o chi si sente “timido” e si vergogna di conoscere e giocare con i nuovi compagni, ecc.
È bene che i bambini comprendano l’importanza di aiutare i compagni che vedono in difficoltà, che diano loro una mano per non sentirsi soli, proprio come Funghetto si è comportato nei confronti di Chiocciolina.
Il racconto ci dà l’opportunità di uscire fuori in giardino e “incontrare” alcuni personaggi per osservarli realmente.
L’autunno, infatti, è la stagione in cui spuntano i funghi nei prati: osserviamoli da vicino. Come sono fatti? Quali sono le parti che li compongono? Ma attenzione, non tocchiamoli, perché solo alcuni sono commestibili.
Non mancherà poi l’occasione per osservare le chioccioline, i bruchi, e, se siamo fortunati, persino un riccio!
Se vogliamo, possiamo anche portare un funghetto, una chiocciolina o un bruchetto in sezione, per osservarli al microscopio. SETTEMBRE
ATELIER CREATIVO
Chioccioline
Ecco come creare in maniera semplice, con dei cartoncini, la chiocciolina protagonista del racconto alle pagg. 174-175.
COME VERRÀ?
OCCORRENTE
• colla stick
• cartoncini
• pennarelli
• forbici
1
Per realizzare il corpo della chiocciola, ritagliamo una striscia di cartoncino colorato abbastanza lunga e pieghiamola a “L”.
Tagliamo la parte superiore per ricavare le antenne e incolliamo quattro cerchietti di cartoncino nero e bianco per fare gli occhi. Disegniamo la bocca con il pennarello nero.
3
2
Incolliamo altre due striscioline realizzando un cuore; attacchiamolo poi sopra la parte precedentemente realizzata, in modo da creare il guscio della chiocciola.
Il funghetto
Con questo lavoretto possiamo ricreare, in maniera semplice, il “funghetto che sapeva accogliere”, protagonista del racconto alle pagg. 174-175.
OCCORRENTE
• colla stick
• carta assorbente
• foglio di carta
• carta velina rossa
• forbici
Prendiamo un pezzo di carta assorbente: anche due o tre fogli attaccati insieme. Iniziamo ad avvolgerlo, poi pieghiamolo più volte ad “U”, fino ad ottenere il gambo del fungo mostrato nell’immagine.
2
1
Con un altro pezzo di carta assorbente, grande più o meno come il precedente, dopo averlo avvolto, iniziamo ad attorcigliarlo a spirale, servendoci magari anche di un oggetto cilindrico, come la colla stick, formando così il cappello del fungo. Dopo averlo fissato con la colla, ricopriamolo con la carta velina rossa.
3 4 5
6
Sotto, attacchiamoci il primo pezzo che abbiamo avvolto ad “U”, ovvero il gambo del funghetto. SETTEMBRE
Infine, decoriamo il cappello incollando dei bollini di carta bianca.
Il bruco
OCCORRENTE
• rotoli di cartone
• colla stick
• cartoncino verde
• foglio bianco
• pennarello nero
• forbici
Prendiamo dei rotoli di cartone (il numero dipende da quanto vogliamo sia lungo il nostro bruco) e rivestiamoli con il cartoncino verde.
1
Su uno di questi incolliamo gli occhi ricavati da un foglio di carta bianco e disegnati con il pennarello nero. Disegniamo anche la bocca.
COME VERRÀ? IMMAGINI,
Possiamo realizzare il personaggio del bruco, sempre presente nel racconto alle pagg. 174-175, utilizzando dei rotoli di cartone che avranno la funzione di portapenne.
Infine, incolliamo insieme tutti i rotoli, così da realizzare il bruco.
3 ATELIER CREATIVO
2
IMMAGINI, SUONI, COLORI
ATELIER CREATIVO
Il riccio
Sempre utilizzando un rotolo di cartone, si può realizzare in modo semplice anche il riccio.
OCCORRENTE
• rotolo di cartone
• colla
• cartoncini
• foglio di carta
• pennarello nero
• forbici
COME VERRÀ?
Prendiamo un rotolo di cartone e rivestiamolo con il cartoncino giallo.
Completiamolo con occhi e bocca e incollando gli “aculei”, ricavati ritagliando a zigzag un pezzetto di cartoncino marrone.
... con la carta
ATELIER CREATIVO
Gli animaletti si possono realizzare anche semplicemente con carta e cartoncini.
Qui mostriamo l’esempio del riccio e della rana.
OCCORRENTE
• colla stick
• colla
• cartoncini
• pennarello nero
• forbici
1
COME VERRÀ?
Per il riccio, basterà disegnare il muso su un cartoncino con il pennarello nero e ritagliarlo.
Gli aculei si ricaveranno piegando a ventaglio un pezzo di cartoncino, che incolleremo al muso.
Per la rana disegniamo sul cartoncino verde un cerchio con le zampe anteriori e posteriori.
Quindi ritagliamo il tutto, pieghiamo il cerchio a metà e anche le zampette, come mostrato nell’immagine.
Facciamo un piccolo taglio sulla parte posteriore del cerchio e decoriamo il muso con gli occhietti.
SETTEMBRE
2
Filastrocca dell’ accoglienza
Con una buona accoglienza più bella sarà la partenza!
Un abbraccio e una carezza ed ecco un po’ di tenerezza.
Di iniziare una nuova avventura
La maestra ci insegnerà, con pazienza ci aiuterà.
Conosceremo nuovi amici, di andare a scuola saremo felici!
(F. Goffi)UNA SCUOLA CHE VALE DI PIÙ
Testo e musica del M° Francesco Panebianco
C’è una scuola bella e strepitosa dove il tempo sempre volerà.
Piena di colori e luminosa.
C’è n’è una proprio in città.
Vieni a scuola, si potrà imparare.
Si piò crescere felici insieme.
Puoi conoscere ogni suo valore per portarlo sempre dentro te.
RIT.
Una scuola che vale di più
coi valori che porti anche tu.
Tutti insieme potremo imparare come rendere il mondo migliore.
Una scuola che vale di più coi valori che porti anche tu.
Benvenuto sarai tu qui tra noi.
Ogni giorno un valore avrai.
Vedi com’è bello rispettare la natura e tutte le culture.
Aiutare e dare tante cure a un amico in difficoltà.
Fare pace ed essere gentile, un abbraccio dopo un “per favore”.
Le bugie non le potrai più dire.
Vedi com’è bella l’onestà.
IMMAGINI,
UNA SCUOLA CHE VALE DI PIÙ
Testo e musica del M° Francesco Panebianco
IDENTIFICHIAMO I GRUPPI DELLA SEZIONE
Prendiamo spunto dai personaggi del racconto per identificare i tre gruppi di età che compongono la sezione; ad esempio, i bambini di cinque anni, che conoscono già bene gli spazi della scuola e i compagni, possono essere identificati con il simbolo del fungo, perché hanno già imparato come “accogliere”; i bambini di tre anni possono essere le chioccioline, mentre quelli di quattro i ricci.
Per l’occasione, si potranno realizzare dei medaglioni di cartoncino (vedi i modelli fotocopiabili alla pagina accanto), da far indossare a mo’ di collana, con i disegni dei vari personaggi, e organizzare una vera e propria cerimonia di “vestizione”.
MODELLO FOTOCOPIABILE N. 1 NOME:
ATTIVITÀ: ritaglia e colora i simboli. Usali per creare i medaglioni per la sezione.
SPAZI “ACCOGLIENTI” ZOOM PSICOPEDAGOGICO
È fondamentale che il tipo di gioco/attività che un certo spazio propone sia facilmente riconoscibile dal bambino; dev’essere chiaro che dentro quel particolare spazio si va per un preciso scopo. Ogni spazio deve quindi presentare oggetti e materiali adatti e congruenti alla proposta. Gli spazi della scuola devono offrire ai bambini la possibilità di:
- “riconoscersi”, sentirsi, cioè, parte di una comunità: ad esempio, la foto appesa sull’armadietto personale, il nome o l’oggetto preferito rappresentano un simbolo che serve per individuare, fra tante, le cose proprie, anche per le piccole necessità quotidiane;
- riconoscere situazioni e momenti, così che sia più prevedibile lo svolgersi della giornata a scuola;
- organizzare azioni: avere un personale progetto di gioco, anche nei momenti meno guidati dall’adulto o quando ci si concede un po’ di riposo; - muoversi sicuri, con i rischi ridotti al minimo grazie anche ad un’accorta scelta e disposizione di arredi e attrezzature.
Per approfondire le regole dei vari spazi, rimandiamo a:
L’ingresso è il primo luogo che si incontra ed è quindi quello che svolge la funzione di presentazione della scuola; accoglie i bambini al mattino e li accompagna per il saluto alla sera. Non è solo una zona di passaggio, dove si rimane unicamente per il tempo dedicato al prepararsi per l’entrata o l’uscita da scuola.
In questo spazio, la scuola “si presenta”, in quanto vi si trovano bacheche che illustrano: - la sua organizzazione fatta di orari, regole da condividere, persone: gli insegnanti, gli ausiliari, i rappresentanti dei genitori negli organi collegiali;
- le linee generali del progetto pedagogico che fanno da cornice alle attività svolte nei gruppi o nelle sezioni;
- la documentazione di momenti particolari vissuti, come una sorta di album di “famiglia”.
- le informazioni sulle iniziative, sugli appuntamenti in programma, sulle attività rese visibili dalle documentazioni esposte, dalle foto e immagini che parlano dei bambini.
La sezione, grazie alla suddivisione in zone, offre possibilità di gioco che, a seconda del loro diverso scopo, impegnano i bambini nel fare, osservare, parlare, disegnare, costruire… Offre anche proposte tranquille per rilassarsi un po’ dopo il pranzo, come l’ascolto di storie lette o raccontate dall’insegnante, per svolgere giochi liberamente scelti a seconda degli interessi individuali o attività organizzate in piccoli gruppi. Infine, accompagna il bambino verso la chiusura della giornata, conservando i segni del “lavoro” svolto: un disegno appena iniziato, una costruzione o un cartellone da terminare e da riprendere il giorno dopo, ecc.
Lo spazio del movimento accoglie l’esperienza motoria che, per un bambino della Scuola dell’Infanzia, è conoscenza, percezione, organizzazione, scoperta di sé; spesso rappresenta infatti il modo primario con cui vengono proposte ai bambini le attività, facendoli agire, riflettere e pensare.
A piccoli gruppi, le operazioni di igiene e pulizia sono rese agevoli e personalizzate: l’acqua, il sapone e lo specchio diventano elementi di gioco. Il bagno può trasformarsi nel luogo in cui si sperimentano, con l’acqua e le schiume, galleggiamenti e travasi, o in cui si può agevolmente andare a lavare i pennelli utilizzati per la pittura o risciacquare i contenitori usati nelle attività di laboratorio, ecc. In qualsiasi momento il bambino ne abbia bisogno, può recarsi autonomamente ai bagni. La funzionalità di questo spazio e la vicinanza alla sezione, quando possibile, sono di supporto nella conquista dell’autonomia; la presenza non intrusiva dell’adulto trasmette sicurezza e un senso di protezione in più. Piccoli water, lavandini bassi, rubinetti e dosatori di sapone liquido pratici e di facile uso aiutano il bambino a usare in libertà e con tempi e ritmi soggettivi questo spazio. Anche il bagno dovrebbe essere un ambiente personalizzato dove ciascuno riconosce le proprie cose contrassegnate.
Lo spazio morbido è tipicamente il luogo del “non fare”, che accoglie invece il bisogno di starsene un po’ da parte per ritrovare la tranquillità; ma è anche il luogo dove portarsi il gioco preferito o sfogliare il libro al quale si è più affezionati.
Ricavato di solito in un angolo della sezione, attorniato da piccole separazioni che ne delimitano il perimetro, lo spazio morbido dispone di poche cose: un tappeto, dei cuscini, qualche mensola o armadietto che fungono da appoggi, dei contenitori che raccolgono i giochi di costruzione.
È lo spazio dedicato ad accogliere uno dei bisogni primari dei bambini, specialmente i più piccoli, che hanno ancora ritmi molto scanditi.
Ogni bambino ha il suo lettino o un materassino o una brandina per riposare dove ritrova ogni giorno i propri oggetti cari: la copertina di casa, i peluches o il cuscino con la federa preferita.
Questi oggetti, cosiddetti “transizionali”, lo tranquillizzano al momento dell’addormentamento e lo accolgono al suo risveglio.
Nello spazio del gioco simbolico, bambine e bambini si divertono a simulare le azioni della vita quotidiana, come ad esempio cucinare, fare la spesa, addormentare il bambolotto, cantargli una canzone, vestirlo, rispondere al telefono, o ad impersonare i ruoli degli adulti a casa o della maestra a scuola.
I laboratori sono luoghi dove i bambini possono sperimentare e sperimentarsi; sono vere e proprie stanze “operative”, ad esempio c’è quella dedicata alla manipolazione, dove ci sono contenitori di varia misura, acqua per impastare e oggetti di recupero per dare forma ai prodotti. Il laboratorio grafico-pittorico e plastico è ricco di materiali che aiutano ad esprimersi attraverso il segno grafico. La ricchezza dei laboratori nasce dall’avere a disposizione cose non “preziose” ma comuni, le più varie, spesso e volutamente di recupero.
Il pasto è un momento di convivialità, è un rito che comincia con le azioni preparatorie, con il ritrovarsi per sezioni, per piccoli gruppi, o tutti insieme, per poi accedere alla mensa. Massima attenzione viene riservata alla disposizione dei tavoli, per consentire l’aggregazione di piccoli gruppi di bambini. Ecco allora che ci sono alcune regoline da rispettare: ci si può alzare, ma non tutti insieme, si presta attenzione ai gesti (ad esempio, si cerca di non rovesciare l’acqua e di tenere pulito lo spazio comune del tavolo), si dialoga con voce moderata per non disturbare la conversazione dei “vicini”, ci si aiuta l’uno con l’altro, ad esempio versando l’acqua al compagno o passando il cestino del pane.
(Adatt. da vivoscuola.it)
GIOCHI
CONOSCIAMO GLI SPAZI!
LE GUIDE TURISTICHE
I bambini più grandi, della sezione dei funghetti, vengono nominati “guide turistiche”. Gli altri vengono divisi in gruppi e, a ciascuno, viene affidata una guida. I bambini del gruppo di mezzo, quello dei ricci, che già conoscono un po’ l’ambiente, nominano un particolare locale della scuola in cui la guida turistica dovrà accompagnare gli altri e mostrarne alcune aspetti: quali cose ci sono dentro, qual è la funzione di questo spazio, a cosa serve, ecc.
L’insegnante disegna la mappa dei locali della scuola e la arrotola come se fosse una pergamena. Poi la mette in uno scrigno, che nasconderà a scuola. Sarà il “tesoro” da trovare, cercando di seguire i vari indizi.
L’insegnante fa partire i bambini tutti dallo stesso locale, ad esempio dal corridoio, poi spiega loro che c’è un tesoro da cercare: la “mappa” della scuola.
Dice anche che la si potrà trovare seguendo alcuni semplici indizi, ciascuno dei quali porta in un locale specifico. Gli indizi possono essere nascosti sempre avvolgendoli a mo’ di pergamena, oppure scrivendoli su dei cartoncini.
Quando un bambino ne trova uno, l’insegnante leggerà cosa vi è scritto.
Eccone alcuni esempi:
Dove viene servito il pranzo?
Prova ad entrare, così un primo indizio tu puoi trovare, cerca bene sopra le seggioline, dove si siedono bambini e bambine.
Oh che stanchezza, che confusione, hai bisogno di un bel cuscinone, se una sorpresa tu vuoi trovare sotto a ciascuno prova a guardare.
L’igiene è importante: vai davanti ad un lavandino, nello specchio guarda il tuo visino, sotto il sapone troverai l’indizio che vorrai!
Nello spazio della palestra, dove spesso è una gran festa, prova a spostare un mattoncino, troverai il tuo bigliettino!
Il libro di Cappuccetto, in biblioteca c’è? Se lo apri scoprirai perché è importante da trovare e le pagine dovrai sfogliare!
Se con le maschere vuoi giocare in questo luogo speciale devi andare! Tra i vestiti dovrai cercare se un altro indizio vuoi trovare!
RICONOSCO GLI OGGETTI
I bambini hanno già imparato a conoscere gli spazi; ma questi si contraddistinguono per la presenza di oggetti specifici. Svolgiamo i seguenti giochi dedicati.
QUALE OGGETTO?
L’insegnante prende dai cinque agli otto oggetti dai vari locali della scuola e li mostra ai bambini. Chiede che cosa sono, se sono grandi o piccoli, quanti sono, di che colore, ecc.
Quindi appoggia gli oggetti sul tavolo e li copre con una stoffa. Chiama un alunno che dovrà toccarne uno e alla domanda “che cos’è?” dovrà verbalizzarne il nome. Se ci riuscirà, vincerà un punto. Il gioco si potrà ripetere anche a coppie.
LI RICONOSCO AL TATTO
Si riempie una o più scatole di cartone con riso o lenticchie e si ripone al suo interno un qualche oggetto. La scatola ha dei buchi sulla faccia superiore, in ognuno dei quali i bambini possano infilare un braccio.
Tre o quattro giocatori bendati infilano una mano nei buchi della scatola e poi cercano di riconoscere al tatto gli oggetti toccati.
Una volta terminati entrambi i giochi, per consolidare la conoscenza degli spazi, gli oggetti possono essere riportati al loro posto, e, quindi, nel locale giusto: - un libro in biblioteca; - una forchetta nella sala da pranzo; - un peluche nel cesto dei giochi, ecc.
Variante: l’insegnante dispone gli oggetti, utilizzati nei due giochi precedenti, nei posti “sbagliati”, ad esempio: il libro, anziché in biblioteca, è riposto nella sala dei giochi; la forchetta, anziché in cucina, in bagno, un pettine in palestra, ecc.
Saranno i bambini che, vagando per i locali della scuola, li troveranno e riporteranno al posto giusto. SETTEMBRE
A SCUOLA, IL TEMPO VOLA!
ATTIVITÀ
Compito di realtà: prepariamo un calendario che guidi i bambini a interiorizzare le routine e il tempo a scuola. Il bambino incaricato provvederà quotidianamente ad aggiornare la data e il tempo meteorologico.
Prima dell’uso del calendario, dunque, facciamo sì che i bambini memorizzino i giorni della settimana attraverso l’attività della pagina accanto.
Successivamente, invitiamoli a guardare il cielo, e a descriverlo.
Chiediamo: “È sereno? C’è il sole? Il vento? Ci sono le nuvole? Piove o nevica?”, ecc.
Per rafforzare la conoscenza delle varie condizioni meteo, invitiamo i bambini a colorare e ritagliare i simboli corrispondenti.
Ci si potrà esercitare a guardare il cielo, per poi rientrare in classe e scegliere il simbolo corrispondente.
Invitiamo i bambini a memorizzare la filastrocca dei giorni della settimana qui presente (disponibile anche in versione audio), che vede come protagonisti i personaggi del racconto alle pagg. 174-175.
Per ogni verso della filastrocca, prepariamo dei disegni (possiamo utilizzare anche quelli raffigurati nei modelli riportati alle pagine seguenti). Ogni giorno della settimana, il bambino incaricato dovrà prendere il disegno attinente, fissarlo sul calendario delle routine, e verbalizzare il verso corrispondente.
MARTEDÌ QR code a pag. 169
Una settimana... tra amici!
Lunedì il funghetto è spuntato e con sorpresa ci ha incantato.
Martedì la chiocciolina arriva presto la mattina.
Mercoledì un riccetto sul prato fa un giretto.
Giovedì un bruco verde e bianco, striscia, ma sembra stanco.
Venerdì un ranocchio saltella e incontra la sua bella!
Sabato tutti gli amici scherzano e ridono felici.
Domenica che si fa?
Ci si sposta di qua e di là!
MODELLO
FOTOCOPIABILE N. 2 NOME:
ATTIVITÀ: ritaglia e colora. In base al giorno della settimana, ripeti la filastrocca. (per i più grandi: ripassa le parole).
MODELLO FOTOCOPIABILE N. 3 NOME:
ATTIVITÀ: ritaglia e colora. In base al giorno della settimana, ripeti la filastrocca. (per i più grandi: ripassa le parole).
FOTOCOPIABILE N. 4 NOME:
ATTIVITÀ: ritaglia e colora. In base al giorno della settimana, ripeti la filastrocca. (per i più grandi: ripassa le parole).
SETTEMBRE
MODELLO FOTOCOPIABILE N. 5 NOME:
ATTIVITÀ: ritaglia e colora. In base al giorno della settimana, ripeti la filastrocca. (per i più grandi: ripassa le parole). SETTEMBRE
4/5
CODING “UNPLUGGED”
Sfruttiamo il contenuto del racconto alle pagg. 174-175 per iniziare a svolgere attività di coding “unplugged”, ovvero eseguite semplicemente attraverso percorsi motori e l’uso di frecce direzionali. Per rendere l’attività più accattivante, potremmo far “mascherare” i bambini dai personaggi del racconto; ad esempio, uno di loro può interpretare la chiocciolina e un altro dare le istruzioni per raggiungere il funghetto.
Mettiamo a disposizione dei bambini le frecce direzionali, poi realizziamo una “scacchiera” del coding da mettere a terra e facciamo svolgere sem plici percorsi.
Con i bambini più grandi, per rendere l’attività più difficile, si possono usare anche alcuni “ostacoli”, come altri bambini che interpretano il riccio, il ranocchio e il bruco, ovvero quei personaggi che all’inizio del racconto non volevano “accettare” la chiocciolina. Scopo del percorso, in questo caso, sarà raggiungere il funghetto evitando gli ostacoli.
ATTIVITÀ: conduci la chiocciolina al funghetto, seguendo le indicazioni delle frecce.
RI-CONOSCIAMOCI!
Ora che i bambini hanno rafforzato il proprio senso di appartenenza al gruppo sezione, svolgiamo semplici giochi per favorire la conoscenza reciproca.
mindfullness pagg. 826-827
MI PRESENTO... IN MEZZO A VOI!
I bambini sono in cerchio, tranne uno di loro che si muove all’esterno. Il bimbo fuori dal cerchio “bussa” alla schiena di un compagno, dandogli un leggero colpettino sulla schiena.
Colui che viene “toccato” si mette al centro del cerchio e si presenta, dicendo il suo nome ad alta voce.
INDOVINA CHI E? ,
Un bambino si trova in mezzo al cerchio, osserva i compagni, ne sceglie uno senza dirne il nome ad alta voce, e prova a descriverlo, fornendo degli indizi.
Gli altri bambini devono indovinare di chi si tratta.
Il primo che indovina prende il suo posto mettendosi al centro, e così via.
IL TRENINO... DEI NOMI
Il bambino che fa da “capotreno” verbalizza ad alta voce il proprio nome, poi “parte”, cioè si muove e tocca un compagno per invitarlo ad unirsi al trenino (ovvero a mettergli le mani sulle spalle). Chi viene “toccato” dice prima il proprio nome, poi si unisce al capotreno, e così via, finché il treno composto da tutti i bambini del gruppo sezione si sarà formato. Il trenino andrà in esplorazione dei vari locali della scuola.
IL SACCO DELLE SORPRESE!
Per offrire ai compagni una conoscenza un po’ più approfondita di se stessi, l’insegnante chiede a ciascun bambino di portare a scuola uno o due oggetti preferiti. Questi vengono messi in un sacchettino o in uno zainetto. A questo punto i bambini sono disposti in cerchio. A turno, ciascuno apre il proprio sacchetto e mette sopra il tavolo gli oggetti.
Quindi verbalizza il loro nome e il motivo per cui sono i suoi preferiti (potrebbe trattarsi di un peluche, una copertina, ecc.).
TI RICONOSCO
Si riempie una scatola di cartone con riso o lenticchie. La scatola ha dei buchi sulle facce verticali in ognuno dei quali si possono infilare le braccia.
Due giocatori bendati infilano una mano nei buchi della scatola e poi cercano di riconoscere al tatto di chi sono le mani e dicono il nome del compagno: “Tu sei...” e tentano finché non riescono ad indovinare.
(Adatt. da ragazzidelfiume.it)
Variante: un bambino, a turno, viene bendato. L’insegnante gli porta davanti un altro compagno e gli chiede di “riconoscerlo” al tatto: ovvero toccandone il viso, i capelli, ecc. Se il bambino ha difficoltà, può essere aiutato sentendo la voce del compagno, che quindi inizierà a parlare descrivendo alcuni aspetti di sé.
LA GIORNATA DELLA PACE
La Giornata internazionale della pace viene celebrata il 21 settembre di ogni anno. È stata istituita il 30 novembre 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ogni anno, questo giorno è dedicato alla celebrazione della pace e della non-violenza, e tutte le nazioni e le persone sono invitate a cessare le ostilità e a festeggiare la pace in maniera appropriata, sia attraverso l’educazione e la consapevolezza pubblica, sia nella cooperazione con le Nazioni Unite per la pace globale.
Cosa facciamo?
Alla Scuola dell’Infanzia accogliamo questa giornata con decorazioni a tema arcobaleno e sventolando le bandierine della pace. Memorizziamo la seguente videofilastrocca e svolgiamo le attività suggerite alla pagina seguente. Rimandiamo anche a:
La pace la facciamo noi!
La pace possiamo farla io e te e cosa più bella non c’è...
quando ci abbracciamo, ci aiutiamo e insieme ci divertiamo.
A volte capita di litigare ma poi ci si torna a rispettare.
La pace possiamo farla noi tutti e nel mondo porterà i suoi frutti: amore, fratellanza e armonia, che ovunque ci sia allegria!
(F. Goffi)
FACCIAMO LA PACE!
ROLE-PLAYING
“,,PACE-GUERRA!”,,Invitiamo i bambini a svolgere, a coppie, attività di role-playing sulle parole “pace” e “guerra”. Quando l’insegnante pronuncerà una di queste parole, i bambini dovranno “rappresentarla” imitando delle scenette, ad esempio:
- per la pace potrebbero prendersi per mano, abbracciarsi, condividere un gioco, una merenda, ecc.
- per la guerra potrebbero fingere di litigare, tirarsi i capelli, contendersi un gioco, farsi piccoli dispetti a vicenda, ecc.
IL FIORE DELLA PACE
Realizziamo un fiore i cui petali abbiano i colori della bandiera della pace. Si potrà costruire usando semplicemente una cannuccia (o un bastoncino rivestito) per fare lo stelo, e del cartoncino per la parte centrale e i petali. A questo fiore daremo una posizione “fissa” nella sezione, così che i bambini capiscano che si trova sempre allo stesso posto.
Quando in classe si presenta un bisticcio o un conflitto, per facilitare la risoluzione, un bambino andrà a prendere il fiore della pace e lo donerà ai litiganti.
Ricordandosi del valore di quel fiore, ritornerà la pace!
Ringraziamenti
Si ringraziano quanti hanno collaborato alla realizzazione di questa Guida didattica, e in particolare:
Le insegnanti: Lucia Viglianti, Antonella D’Alessandro, Katia Cruziani, Sabrina Sampaolesi, Carmela Russo.
I bambini delle scuole dell'infanzia "Valle Verde" di Reggio Calabria, "Aldo Moro" di Recanati, "Italo Calvino" (Istituto comprensivo "Leonetti" di Schiavonea), "Opera Pia Cavallini" di Chiaravalle.
Per il percorso audiomusicale:
• Il maestro Francesco Panebianco (testi e musiche delle canzoni);
• Coro di voci bianche della scuola di musica “Associazione Culturale
Neos Kronos” - Colleferro;
• Le preparatrici vocali: Nicoletta Evangelista (co-arrangiatrice), Luisa Giambona, Giuseppina Mazzei;
• Coro di voci bianche “Lietarmonia, Giardino delle Note” diretto Katia Sacchetti;
• Fonico e co-arrangiatore, Gianluigi Farina.
Materiali integrativi e multimediali:
• Linda Tesler e Deborah Consolani;
• Fonico: Matteo Schiaroli;
• Voce audioracconti e audiofilastrocche: Serena Signorino Cavalli.
Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola
Ideatrici del testo: Federica Goffi, Monica Pratelli (per le sezioni: pp.53-163, 973-1008)
Redazione: Federica Goffi, Chiara Mammarella
Progetto grafico: Federica Goffi, Deborah Consolani
Impaginazione: Federica Goffi, Claudio Magrini
Coordinamento grafico-redazionale: Federica Goffi
Illustrazioni: Cecilia Tamburini, Michele Bizzi, iStockphoto
Copertina: Valentina Ottaviani
Materiale integrativo e multimediale: Linda Tesler, Deborah Consolani
Organizzazione e direzione della creazione dell’opera:
Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano
Scuola
Il progetto didattico per la Scuola dell’Infanzia è composto dalla Guida per l’insegnante e dai quaderni operativi per i bambini (3-4-5 anni), ed offre un ricco percorso formativo, orientato sui campi di esperienza, per sviluppare competenze, creatività e interiorizzare valori.
LA GUIDA DIDATTICA PER L’INSEGNANTE
• Le competenze dell’insegnante, teorie e metodi pedagogici.
• L’osservazione, DSA, PROGRAMMAZIONE MENSILE.
• I progetti delle STAGIONI
Ogni stagione prevede una competenza “trasversale prevalente”, indicata da queste icone:
In OMAGGIO: 2 poster e 4 giochi (sulle competenze trasversali).
• I progetti ANNUALI
Educazione civica
Mindfulness
Teatro
Musica
Arte e creatività
“LA MATITA MAGICA”
(Educazione al gesto grafico)
Le INTEGRAZIONI DIGITALI prevedono: audioracconti, audio e videofilastrocche, canzoncine, modelli fotocopiabili, tabelle e griglie in PDF.
I QUADERNI OPERATIVI PER IL BAMBINO
Contengono schede per la verifica delle competenze, strettamente correlate alla Guida (a cui si rimanda per approfondimenti e integrazioni digitali).
• Inserto
la matita magica
• Allegato omaggio (3-4-5 anni)
Approfondisce l’educazione emotivo-affettiva e le competenze trasversali (educazione civica ): valori regole sostenibilità emozioni
SEGUICI SU
TreSei Gruppo Editoriale
Educa al gesto grafico (3-4-5 anni), con attività di prelettura, prescrittura, precalcolo e inglese (5 anni).
In correlazione con il progetto “La matita magica” della Guida.
€ 98,00
TreSeiGruppoEditoriale
TreSei Gruppo Editoriale www.tresei.com