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La nuova guida “LA SCUOLA CHE PIACE!” offre percorsi didattici piacevoli e coinvolgenti per formare i “piccoli cittadini” di domani, aiutandoli a crescere in abilità, competenze e valori di sostenibilità e armonia sociale.
È composta da tre volumi, che si integrano e completano a vicenda.
Vol. 1 Vol. 2 Vol. 3
(vol. 1)
Il volume 1 contiene cinque unità di apprendimento sulle competenze chiave, proponendo at
È l’Uda dedicata all’accoglienza, introdotta dall’audioracconto: “A scuola nel competenze maggiormente coinvolte sono la competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare, e la competenza in materia di cittadinanza.
È l’Uda dedicata alle stagioni e feste, introdotta dall’audioracconto: “Il Ciliegio e l’albero sempreverde in autunno/inverno/primavera/estate”, con protagonisti due alberi che si confrontano in base ai cambiamenti stagionali che notano l’uno nell’altro. Il percorso didattico intende sviluppare principalmente la competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria.
È l’Uda dedicata alla conoscenza dello schema corporeo e delle sue potenzia lità espressive, attraverso l’arte pittorica, la musica e la danza. L’audioracconto introduttivo: “Il pittore ballerino!” offrirà infatti lo spunto per dedicarsi ad attività sui colori, le tecniche artistiche, il corpo, il movimento e la musica, sviluppando princi palmente la competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
È l’Uda trasversale a tutte le altre, perché lavora sul linguaggio, “usando” i contenuti della programmazione annuale, anche in lingua inglese (metodo CLIL). Permette principalmente di sviluppare la competenza alfabetica funzionale e la competenza multilinguistica. L’audioracconto introduttivo “Lino, il pappagallino!” ha per protagonista un tenero pappagallo a cui piace tanto parlare e che si diverte a ripetere le parole dei bambini.
Attraverso attività di tinkering e coding si vuole sviluppare l’ingegno, lo spirito d’iniziativa, la creatività e il problem solving. L’audioracconto introduttivo “Un giocattolo elettronico” ha per protagonisti un robot elettronico, che viene ap punto programmato da un bambino, e una bambola tradizionale. Le compe tenze prevalenti sono la competenza digitale e la competenza imprenditoriale.
fotocopiabili e un percorso musicale divertente e mirato agli obiettivi didattici.
In omaggio 1 CD con audioracconti e canzoncine + posters per la sezione!
Questo volume approfondisce con giochi, attività, laboratori e canzoncine i tre nuclei tematici previsti dall’insegnamento di educazione civica, legge 92/2019: Costituzione, sviluppo sosteni bile, cittadinanza digitale.
Partendo dall’audioracconto: “Mi presento: sono Italo!”, il simpatico stivale ac compagnerà i bambini, passo dopo passo, alla scoperta dei principi fonda mentali della convivenza civile, a partire dalle regole dei primi contesti di vita, diritti e doveri. Si conosceranno i simboli della Repubblica italiana e alcu ne bellezze paesaggistiche e culturali del nostro Paese.
PICCOLI
rego le tecnologia, e non dimenticarsi di fare altri giochi, anche in PROGRAMMARE, OSSERVARE, VALUTARE (vol. 3)
SOSTENIBILI mento delle condizioni climatiche e ambientali del pianeta. Si comprenderà benessere della Terra È normative del MIUR, agevolando il docente nelle attività di progettazione, osservazione e tazione. Contiene: • la PROGRAMMAZIONE MENSILE piano di lavoro per ogni mese; • le griglie per l’osservazione tenze dei bambini di 3-4-5 anni; • i dei bambini di 3-4-5 anni.
La nuova collana di quaderni operativi “LA SCUOLA CHE PIACE!” accompagna i bambini in un percorso di crescita orientato all’accoglienza, al rispetto e alla pace: i pilastri di una scuola di qualità che educa ad una cittadinanza attiva e responsabile
Contiene schede operative sui campi di esperienza, nelle quali, oltre all’ , è suggerito un compito autentico, che permette di competenza chiave prevalente, indicata in fondo a ciascu na pagina (livello base A - intermedio B - avanzato C ).
Completano il progetto:
• il percorso musicale, dei 2 CD in omaggio con la guida “LA SCUOLA CHE PIACE!”;
• i biglietti per le feste;
• gli allegati omaggio.
sui tre nuclei tematici dell’educazione civica (in stretta corre lazione con l’omonima guida didattica “Io, tu, noi... civica!”):
• Costituzione;
• sviluppo sostenibile;
• cittadinanza digitale.
(5-6 anni) (4 anni)
Contiene simpatici per sviluppare la coordinazione oculo-manuale.
È il quaderno per la competenze di continuità educativa con la Scuola Primaria.
PIANO DI LAVORO
A SCUOLA NEL BOSCO (audioracconto)
A SCUOLA... NEL BOSCO (all’aria aperta)
PRIMI GIORNI DI SCUOLA
MI IDENTIFICO CON...
CONOSCIAMOCI! (giochi)
CHIUDERSI... A RICCIO
IL LIBRO DEI MULTIANIMALI (atelier creativo)
Modelli fotocopiabili
IL RICCIO... (atelier creativo)
... CON TANTE TECNICHE (atelier creativo)
IL RICCIO E LO SCOIATTOLO... (atelier creativo)
... TI DANNO IL BENVENUTO! (atelier creativo)
Filastrocche
A SCUOLA... SIAMO I BENVENUTI!
vieni a scuola insieme a noi! (canzone)
LO SCRIGNO DELLE VACANZE... PER PARLARE DI ME
LA SCUOLA CHE VORREI
EMOZIONI E ACCOGLIENZA (mindfulness)
CAPRICCIO E LE REGOLE (racconto)
CACCIA AL TESORO CON GLI ANIMALI... (giochi)
... NEGLI AMBIENTI DELLA SCUOLA (giochi)
Filastrocche
UNA NUOVA ROUTINE
COME EDUCARE ALLE REGOLE
IL SEMAFORO DEI COMPORTAMENTI
Modelli fotocopiabili
SVILUPPIAMO L’AUTONOMIA!
METTIAMOCI ALLA PROVA! (compito autentico)
IL PROGETTO: Seminiamo la pace
I SEMINI DELLA PACE (racconto)
LA GIORNATA DELLA PACE
Modelli fotocopiabili
IL GIARDINO DELLA PACE...
... ANCHE CON LA FLOROTERAPIA
72 73 74 76
CHE COS’È PER TE LA PACE?
CON L’ARTE DELLA PACE... ... DECORIAMO LA SCUOLA! Filastrocche
78 81 82 84 86 88 89 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 102 105 106 107 108 112 114 116 122 123 124 126
PIANO DI LAVORO
IL CILIEGIO E L’ALBERO SEMPREVERDE IN AUTUNNO (audioracconto)
PINO E CILIEGIO A CONFRONTO OSSERVIAMO GLI ALBERI (all’aria aperta) Modello fotocopiabile
COSA SI RICAVA DALL’ALBERO? Modello fotocopiabile
ALBERI DI FANTASIA...
... E FATTI AD ARTE MEMORY CON GLI ALBERI (giochi) GIOCHIAMO A COMPORRE GLI ALBERI (giochi) “VESTIRSI” D’AUTUNNO!
L’ALBERO IN AUTUNNO... (atelier creativo) ... CON I SEMI DI ZUCCA... (atelier creativo) ... E L’IMPRONTA DELLA MANO (atelier creativo) PICCOLI MATEMATICI E SCIENZIATI LE FOGLIE IN AUTUNNO TRA LE FOGLIE AUTUNNALI (mindfulness) QUANTE FOGLIE SULL’ALBERO? POCHE FOGLIE O TANTE? Modelli fotocopiabili Filastrocche tra le foglie scrocchiarelle (canzone) AUTUNNO... IN TUTTI I SENSI! IL FRUTTO INTRUSO CON LE CARTE (giochi) NEL CESTINO DI FRUTTA: COSA MANCA? (giochi) “SMONTIAMO” LA FRUTTA (STEAM) SCOPRIAMO L’UVA
STORIA DELL’UVA CHE DIVENTA VINO
ESPERIENZE DI VENDEMMIA (all’aria aperta)
Modelli fotocopiabili
STORIA DI UN CASTAGNO (racconto)
LA CASTAGNATA (all’aria aperta)
Palline di castagne (ricetta)
Pane al mosto (ricetta)
Filastrocche
CHE COS’È LA NEBBIA? - LA NEBBIA IN VASETTO (STEAM)
“GIOCHIAMO” A FARE IL VENTO (giochi)
Autunno in festa! feste e giornate speciali
I NONNI... COME GLI ALBERI
CON LA CARTAPESTA... (atelier creativo)
... UN SEGNALIBRO PER I NONNI (atelier creativo)
UNA PASSIONE PER LA ZUCCA
GIOCHI DI HALLOWEEN (giochi)
FILA FILA 3 DI HALLOWEEN (atelier creativo)
Modelli fotocopiabili
Filastrocche
CON I RITMI CREO ADDOBBI! (atelier creativo)
LA GIORNATA DELLA GENTILEZZA
LA FESTA DEGLI ALBERI
Filastrocche
Modelli fotocopiabili
IL CILIEGIO E L’ALBERO SEMPREVERDE IN INVERNO (audioracconto)
PINO E CILIEGIO A CONFRONTO
“VESTIRSI” D’INVERNO! Filastrocche
L’INVERNO SI SENTE... E SI VEDE! (all’aria aperta)
L’ALBERO IN INVERNO...
CON GLI INDUMENTI INVERNALI (giochi)
Modelli fotocopiabili ma che bella Neve! (canzone)
ASCOLTIAMO IL SILENZIO (mindfulness)
TRA GHIACCIO E NEVE (STEAM)
QUALI ANIMALI VIVONO NEL FREDDO? Modello fotocopiabile
GIOCHIAMO CON LE IMPRONTE (giochi)
IL PUPAZZO DI NEVE CHE VOLEVA SCAPPARE (racconto)
INVENTIAMO UN FINALE LOGICO
OSSERVIAMO UN FIOCCO DI NEVE (STEAM)
LA NEVE: UNA RISERVA D’ACQUA
fotocopiabili
192 193 195 196 198 200 201 202 204 205 206 210 212 214 215 216 218 219 220 221 222 224 226 227 228 230 231 232 233 234 235 236 237 241 242 244 245 246 248 250 251 252 253 254
Inverno in festa! feste e giornate speciali
ALLA RICERCA... DEGLI ALBERI DI NATALE Filastrocca
RICICLANDO, FACCIAMO IL PRESEPE (atelier creativo) se avrai fede nell’amore (canzone) A NATALE... CON LE FORME SCOPRIAMO LE FORME NEL PAESE DELLE FORME (racconto) Filastrocche
ATTIVITÀ CON LE FORME
Modelli fotocopiabili COMPONI E SCOMPONI LE FORME Modelli fotocopiabili CON LE FORME... (atelier creativo) ... POSSO CREARE! (atelier creativo) CHE TESORO, LE ARANCE! (racconto) LA GIORNATA DEGLI AGRUMI L’ARANCIA GALLEGGIA? (STEAM) ANNUNCIANO IL FREDDO MANGIATOIA PER UCCELLINI (atelier creativo) LE PREVISIONI DELLA MARMOTTA (racconto)
AIUTIAMO LA MARMOTTA GIOCHIAMO (giochi) SCOPRIAMO LE OMBRE CARNEVALE BUFFO E PAZZO (racconto) GIOCHI... (giochi) ... E SCHERZI DI CARNEVALE (giochi) MASCHERINE... ... E CORIANDOLI FAI DA TE! NONSENSE DI CARNEVALE UN PO’ DI LOGICA... CON LE MASCHERINE Filastrocche
Modelli fotocopiabili
LA FESTA DEL PAPÀ Modelli fotocopiabili UN PUZZLE CON CORNICE ORIGINALE (atelier creativo) UN PORTACHIAVI PER PAPÀ! (atelier creativo) IL CILIEGIO E L’ALBERO SEMPREVERDE IN PRIMAVERA (audioracconto) PINO E CILIEGIO A CONFRONTO CERCHIAMO I FIORI... (all’aria aperta)
“VESTIRSI” DI PRIMAVERA!
L’ALBERO FIORITO!
Modelli fotocopiabili
“INNAFFIAMO” I FIORI (mindfulness)
SEMINIAMO I FIORI (all’aria aperta)
Modello fotocopiabile Filastrocche
DI COSA HA BISOGNO UN FIORE? (STEAM)
ARIA, SOLE E ACQUA ANCHE PER NOI!
Modelli fotocopiabili
CONCETTI TOPOLOGICI...
... A PRIMAVERA!
Modelli fotocopiabili
UN PO’ DI MATEMATICA CON I FIORI (giochi)
Modelli fotocopiabili
Primavera in festa! feste e giornate speciali
COME TANTI CONIGLIETTI...
ASPETTANDO LA PASQUA... (giochi) Filastrocche
GHIRLANDE PASQUALI (atelier creativo)
CONIGLIETTI PORTATOVAGLIOLI... (atelier creativo)
... E PORTAOVETTI (atelier creativo)
Modelli fotocopiabili
LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA
LA GIORNATA DELLA TERRA Filastrocca
UNA COCCINELLA PER LA MAMMA (racconto)
TANTI AUGURI MAMMA!
Modelli fotocopiabili
UNA DOLCE COCCINELLA... (atelier creativo)
... PER LA MAMMA! (atelier creativo)
L’APE TRISTE... E L’APE FELICE (racconto)
LA GIORNATA MONDIALE DELLE API
IL CILIEGIO E L’ALBERO SEMPREVERDE
IN ESTATE (audioracconto)
PINO E CILIEGIO A CONFRONTO
“VESTIRSI” D’ESTATE!
L’ALBERO CON I FRUTTI
LE QUATTRO STAGIONI... (atelier creativo) ... DELL’ALBERO (atelier creativo) Modelli fotocopiabili Filastrocche un’estate piena di avventure (canzone)
ESTATE... RILASSIAMOCI! (mindfulness)
328 329 330 331 334 336 337 340 341 342 343 344 345 346 348 350 352 354
Modello fotocopiabile
QUANTI PESCI CI SONO NEL MARE? (atelier creativo) Modelli fotocopiabili prova a contare (canzone) ASPETTANDO LE VACANZE... CON SICUREZZA! Modelli fotocopiabili
LA VALIGIA... MA CON SICUREZZA! (atelier creativo) Modello fotocopiabile GIOCHI ESTIVI (all’aria aperta)
Estate in festa! feste e giornate speciali
LA GIORNATA DELLA BICICLETTA Modello fotocopiabile
356 359 360 362 363 364 366 367 368 370 371 374 376 379 382 387 388 389 390 392
INTRODUZIONE
I BAMBINI E L’ARTE LE EMOZIONI Modelli fotocopiabili EMOZIONI E COLORI
CON I COLORI... RITROVO LA CALMA! RELAX... CON I COLORI! (mindfulness) Modello fotocopiabile IL PICCOLO LADRO DEI COLORI (racconto) FORMIAMO I COLORI SECONDARI
GIOCHIAMO CON I COLORI
Filastrocche Modelli fotocopiabili
UN LIBRO SUI COLORI! Modelli fotocopiabili IL LABORATORIO...
... DEI COLORI NATURALI EDUCARE ALL’ATTIVITÀ MOTORIA
OSSERVIAMO IL NOSTRO CORPO
Modelli fotocopiabili
CON LE MIE MANI! (atelier creativo)
L’IGIENE DELLE MANI... (giochi) Filastrocche Modelli fotocopiabili
DIVERSO O UGUALE A ME? (giochi) Filastrocche
LA GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI Filastrocche
FERMO O... IN MOVIMENTO? (giochi)
Modello fotocopiabile
INSIEME E... IN MOVIMENTO!
MUOVITI COME ME! (giochi) Modello fotocopiabile Filastrocche
UN PO’ DI YOGA (all’aria aperta)
A TUTTO... ... RITMO Filastrocche
PRODUCIAMO I SUONI... ... CON GLI OGGETTI
METTIAMOCI ALLA PROVA! (compito autentico)
453 458 460 461 462 463 464 465 466 473 474 475 477 478 480 483 492 494
Modelli fotocopiabili cantiamo l’alfabeto (canzone)
CONOSCIAMO LE VOCALI Modello fotocopiabile I NOSTRI NONNI CON LE CARTE DELLE LETTERE GIOCHIAMO CON LE CARTE... ... DELLE LETTERE E DELLE PAROLE Modelli fotocopiabili CON LE LETTERE STRANIERE Modello fotocopiabile GIOCARE CON LE SILLABE (giochi) GIOCHIAMO CON LE RIME (giochi) Modelli fotocopiabili
INGLESE CON IL METODO “CLIL” Modelli fotocopiabili one red apple (canzone)
METTIAMOCI ALLA PROVA! (compito autentico)
442 445 446 448 450 451 452
PIANO DI LAVORO
LINO, IL PAPPAGALLINO! (audioracconto)
Modelli fotocopiabili
GIOCHIAMO AL PAPPAGALLO
LINO, IL PAPPAGALLINO (atelier creativo)
COME INSEGNARE L’ALFABETO?
496 499 500 502 503 504 505 506 507 508 509 510 514 515 516 517 518 519 521 522 524 528
INTRODUZIONE
PIANO DI LAVORO UN GIOCATTOLO ELETTRONICO (audioracconto) LE TECNOLOGIE CON I BAMBINI TINKERING E CODING QUALI GIOCATTOLI PREFERISCO? INVENTO E COSTRUISCO UNA BAMBOLA... (atelier creativo) Modello fotocopiabile ...E UN GIOCO ELETTRONICO (atelier creativo) Modello fotocopiabile
UN LINGUAGGIO PER PROGRAMMARE Modelli fotocopiabili UN VIAGGIO “SICURO” NELLA RETE Modello fotocopiabile GIOCHIAMO... ... E DIAMO ISTRUZIONI ALTRI GIOCHI SULLA SCACCHIERA (giochi) UNA SCACCHIERA... CON I GIOCATTOLI Indovinelli la danza del robot (canzone) Modelli fotocopiabili METTIAMOCI ALLA PROVA! (compito autentico)
L’accoglienza è un periodo partico larmente delicato perché caratterizza l’inizio di una nuova esperienza, con aspettative riguardo all’intero percorso a venire. Soprattutto alla Scuola dell’In specialmente i nuovi arrivati, mettono alla prova la “Competenza personale, sociale e capacità di imparare a impa rare” oltre che la “Competenza in ma sviluppare la propria identità, saper si organizzare nello svolgimento delle attività chiedendo spiegazioni e aiuto nuovo gruppo, imparando a conoscer ne le regole e le routine.
cità di sintonizzarsi sui vissuti emotivi dei piccoli, accoglierli, rispettarli, creando vere i primi passi verso l’autonomia. Spesso l’ingresso a scuola costituisce
lità che, nel percorso da noi proposto, unità di apprendimento, caratterizzan scuola.
Ascolto del racconto introduttivo: “A scuola nel bosco”, conversazioni e rielaborazioni varie
Una scuola nel bosco: esplorazioni all’aria aperta
Lavoretti per il benvenuto
Caccia al tesoro negli ambienti della scuola e conoscenza di regole e routine
Partecipazione alle attività del progetto: “Seminiamo la pace”
Analisi delle emozioni suscitate dalla storia e legate all’accoglienza
Giochi motori e verbali per la conoscenza reciproca
Ascolto del racconto “Capriccio e le regole”, conversazioni e rielaborazioni varie
Compito autentico: realizzazione dei burattini della storia per “raccontare l’accoglienza”
Era il primo giorno di scuola nel bosco. La maestra Talpa stava proprio lì, sulla porta, con gli occhiali in mano, pronta per dare il benvenuto ai suoi alunni. Ciascuno era in fila per entrare, ma per lei, che non indossava i suoi occhiali, erano tutti uguali: ecco Gustavo il tasso, che aveva passato ore e ore a pettinare la sua coda per essere il più bello, Patrizia la lumaca, che faceva le cose con tanta calma e precisione, e ci metteva un sacco per arrivare a scuola, perché di fretta proprio non ne aveva! Ecco poi l’orsetto Dolcetto, che diceva parole gentili a tutti, e lo scoiattolo Tino, che, non riuscendo a stare fermo dall’emozione, andava continuamente su e giù nell’albero della scuola per salutare, con un sorriso, chiunque arrivasse. C’era anche il riccio Capriccio, che prima di iniziare qualsiasi cosa nuova faceva tanti capricci! Quel giorno fu accompagnato a scuola dalla sua mamma. Aveva così tanta paura che, non appena lei se ne andò, si chiuse appunto come un riccio dentro il suo guscio ricoperto di aculei. Così nessuno lo vide più, figuriamoci la maestra Talpa!
Lo scoiattolo Tino, però, dall’alto del ramo iniziò a girare intorno a Capriccio, dicendogli: “Ehi, ti ho visto che sei lì dentro, esci fuori, così possiamo entrare a scuola insieme... gli altri avranno già iniziato! Non chiuderti come un riccio, altrimenti nessuno potrà conoscerti e fare amicizia con te!”. Capriccio si convinse ed entrò a scuola insieme a Tino, salutando tutti gli altri con un sorriso. Anche la maestra Talpa accolse i nuovi arrivati con entusiasmo e invitò tutti gli animali a dire i loro nomi.
Riuscire ad organizzare uscite di dattiche periodiche che mettano i bambini a contatto con la natura è davvero importante: bambino. A trarne giovamen to sono il sistema muscolo-sche letrico, respiratorio, immunitario, ma non solo, perché nella natura i bambini sono meno soggetti a stress ed ansie. - per lo sviluppo della sua autonomia, della consapevolezza di se stesso (dei propri bisogni e interessi): a scuola nel bosco, la giornata è strutturata attraverso attività perciò imparare a comunicare tra loro, sviluppando il linguaggio e la fantasia. Si dà così massima importanza al gioco spontaneo e a qualsiasi altra attività che permet ta ai bambini di interagi re tra loro e l’ambiente.
Dopo aver letto il racconto alle pagg. 16-17, chiediamo ai bambini come si immaginano la scuola nel bosco de scritta nel testo: “Dove si trova secon do voi la scuola degli animali descritti nel racconto? Sotto un albero? In mez zo al prato? Tra le foglie... che cos’è un bosco? Ecc.”.
Organizziamo una visita nel parco na turale più vicino e diciamo ai bambini che anche loro oggi vivranno un’espe rienza di scuola nel bosco, a contatto con alberi piante e animali.
Riallacciamoci anche ai perso naggi del racconto.
Poiché il riccio è un animale che si trova facilmente anche in giardino, stimoliamo i bambini invitandoli a cercarlo.
Oltre al riccio, il loro obiettivo sarà quello di notare quanti più animali possibili, anche la chioc ciolina, lo scoiattolo, altri uccelli, insetti, ecc.
Dopo aver letto il racconto alle pagg. 16-17, riepiloghiamo con i bambini i perso naggi, associando a ciascuno una caratteristica: - il tasso Gustavo: è vanitoso, passava tanto tempo a prepararsi prima di arrivare a scuola; - la lumaca Patrizia: fa le cose con calma e precisione; - l’orsetto Dolcetto: dice parole gentili a tutti; - lo scoiattolo Tino: saluta i nuovi arrivati con un sorriso; - il riccio Capriccio: si chiude in se stesso, dentro al suo riccio.
L’insegnante chiederà a ciascun bambino di scegliere tra i cinque animali quello che più lo rappresenta.
Quindi si effettuerà una sorta di sondaggio, vedere quale comportamento dei bambini è più frequente e dunque per analizzare qual è l’atteggiamento prevalente in questi primi giorni dell’accoglienza.
sto bene!
Ciascun bambino, scegliendo un animale, deve motivare il perché, ad esempio:
Matteo: Scelgo il tasso, perché passo ore e ore a pettinare i miei capelli; Ramona: Io scelgo la lumaca perché la mamma mi dice sempre “Sei proprio una lumaca!”
Sandro: Io sono come il riccio, perché faccio sempre i capricci!
Roberta: Anch’io sono come il riccio, perché ho paura quando non conosco nessuno!
5 anni
A CIASCUNO IL SUO NOME 3-4-5 anni
L’insegnante invita i bambini a ricordare i nomi propri degli animali presenti nel racconto, poi chiede loro di immaginare quali altri po trebbero essere entrati alla scuola nel bosco: una farfalla? Una formica? Un gufo? Ecc.
Il bambino che propone un animale deve provare ad inventarne anche il nome.
Proseguiamo poi con i giochi riportati alle pagine seguenti, dedicati alla conoscenza dei compagni.
Vai alle pagg. 462-466, 480-483 per attività LINGUISTICHE
SCUOLA sto bene!
alla conoscenza reciproca.
Prendiamo dei palloncini e un grande telo colorato che verrà sorretto da un cer chio di bambini. Muovendo il telo, dovranno cercare di mantenere i palloncini in aria. Quindi i bambini si muovono in cerchio e dovranno nominare di volta in volta il nome avranno detto i nomi, i due bambini passano sotto il telo e si scambiano di posto.
3-4-5 anni 3-4-5 anni
I bambini camminano liberamente e salutano prima spontane strocca a pag. 40), tutti i compagni che incontrano, in modo sia verbale che non verbale.
sto bene!
5 anni
Diciamo ai bambini di sedersi in cerchio, con le mani aperte dietro la schiena, in uno spazio abbastanza grande per poter poi correre liberamente. Facciamo alza re un bambino e diciamogli di lasciare il suo posto libero (deve sempre esserci un posto in meno). Diamo al bambino scelto un oggetto (tipo un fazzoletto) da tene re in mano e facciamogli fare un giro di prova: il bambino con l’oggetto lo mette nelle mani di un altro bambino che inizierà a correre nella direzione opposta al suo compagno. Quando si incontrano devono fermarsi e presentarsi: “Ciao, io sono Pietro”, “Ciao, io sono Omar!”. Il bambino che ha iniziato il gioco si mette seduto nel posto libero e l’altro continua.
5 anni
Organizziamo il gioco in salone con cinque bambini alla volta. Prima di iniziare, dovranno dire il loro nome ad alta voce. Successivamente invitiamoli a girare in cer e, al termine, ripeteranno a turno il nome dei loro compagni.
Giro giro intorno al mondo, giro giro tutto in tondo, tanti amici incontrerò e il nome di tutti imparerò.
Dopo aver parlato con i bambini dei vari personaggi del racconto, focalizziamo l’attenzione sul comportamento del riccio contrapponendolo, in particolare, a quello dello scoiattolo.
Il riccio è CHIUSO: per difendersi, quando ha paura di affrontare una nuova situazione, si chiude nel suo riccio pieno di aculei, a cui nessuno vuole avvicinarsi.
Quali sono le conseguenze di questo comportamento?
- Nessuno lo vede; - i suoi aculei sono pungenti, nessuno gli si avvicina; - non riesce a farsi conoscere; - non riesce a fare amicizia.
Lo scoiattolo invece è APERTO agli altri, aiuta chi è in perché sta per entrare a scuola e ini ziare una nuova avventura.
Quali sono le conseguenze di questo comportamento?
- Tutti lo vedono e gli sorridono; - Tutti vogliono conoscerlo;
- Fa facilmente amicizia con tutti.
Lasciamo che i bambini si muovano liberamente nella se zione e invitiamoli a drammatizzare con il corpo i concetti chiuso-aperto (e a impersonare il riccio e lo scoiattolo) come meglio credono.
sto bene!
Indaghiamo con i bambini alcuni aspetti della loro identità: ciascuno può essere a volte aperto e altre volte chiuso, quando? In quali occasioni? Intervistiamo ciascun bambino: “Quando ti senti scoiattolo? Quando riccio?”. L’attività si può estendere anche agli altri animali della storia: “Quando vi sentite chiocciole? Quando vanitosi come il tasso? Quando gentili come l’orso?”.
Miriam: Io quando vado in giardino sono “aperto”, perché voglio giocare!
Roberto: Io sono chiusa quando arriva il dottore.
Giulio: Io sono chiuso quando voglio le costruzioni solo per me!
Giada: Io sono lenta come una lumaca quando è ora di mettersi il pigiama.
Sara: Io sono come il tasso, perché mi pettino tante volte prima di uscire.
Giacomo: Assomiglio alla maestra talpa quando non ho gli occhiali.
Sarà un bambino alla volta a parlare, si potranno creare situazioni comiche e di-
fare amicizie, incontrare gli altri, ecc.; mentre i bambini “chiusi” sono anche fred di, perché tendono a isolarsi e distaccarsi dagli altri. Quindi, per facilitare anche le sensazioni emotive che derivano dai due diversi atteggiamenti, proponiamo il gioco dei bambini caldi e freddi.
Un gruppo forma i caldi e un altro i freddi, che staranno ad occhi chiusi o bendati; una volta scelti dall’inse gnante, i “caldi” tendono a riunirsi, mentre i “freddi” a staccarsi da tutti ed isolarsi. I ruoli di caldi e freddi poi si alternano.
I bambini si muovono liberamente all'interno di un determinato perimetro, che rappresenta il bosco. L'insegnante spiega come eseguire i movimenti. Esempi: - “riccio”: ci si rannicchia a terra, chiudendo le braccia sopra la testa; - “scoiattolo!”: si corre a zigzag; - “lumaca”: si striscia a terra lentamente; - “tasso!”: si cammina muovendo le braccia in modo alternato alle gambe; - “talpa”: si cammina a tentoni, ad occhi chiusi, ecc. dell’insegnante).
Mostriamo ai bambini alla LIM alcuni video o immagini “reali” degli animali protagonisti del racconto. Ascoltiamo se hanno qualche cu riosità da approfondire (dove hanno la tana, cosa mangiano, ecc.). In seguito, invitiamo a disegnarli o a colorare le immagini alle pagg. 30-35 con diverse tecniche creative. Possiamo utilizzare i modelli fotocopiabili (o foto stampate da Internet) per creare “bizzarri” animali, in base a quel li scelti dai bambini, ad esempio: metà scoiattolo e metà riccio, oppure metà orso e metà chiocciola. Cosa uscirà fuori? L’insegnante potrà mettere insieme tutte le immagini realizzate dai bambini per creare un libricino, come quello mostrato nella pagina accanto, in cui, in ogni disegno, sarà scritto il nome fanta sioso, ad esempio: l’ORSOTALPA, oppure il RICCIOSCOIATTOLO, ecc.
sto bene!
• Pennarelli
• Modelli fotocopiabili (pagg. 30-35)
• Forbici
• Colla
• Cartoncini colorati
• Filo di lana
Ecco un esempio di come poter realizzare il libricino che i bam candosi con i personaggi del racconto.
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Coloriamo gli animali presenti nei modelli fotoco piabili e tagliamone alcune parti, ad esempio le teste, la coda, gli aculei, ecc.
Proviamo a comporre “nuovi” e bizzarri animali as mettendo la coda dello scoiattolo alla chiocciola,
Con gli animali realizzati, com pletiamo le pagine del nostro li bricino, che rilegheremo con tan to di copertina.
Ecco alcuni esempi di come poter realizzare il riccio prota gonista del racconto, attraverso tecniche creative e materiali diversi.
1 Prendiamo due rettangoli di cartoncino di diverso co lore, ad esempio giallo e arancione. Disegniamo inchio. Dal cartonci no nero, ricaviamo il naso e un oc chietto.
Prendiamo un cartoncino bianco e dise gniamoci la sagoma di un riccio, usando il pennarello nero. Incolliamo la sagoma su un foglio di car toncino colorato.
Ritagliamo tante striscioline di cartoncino nero e, piegandole a metà, incolliamole sul riccio, in modo da formare i suoi acu lei, come mostrato nelle immagini.
Ultimiamo la decorazione, incollando del le foglioline di cartoncino colorato intor
Variante: in alternativa, per fare gli aculei del riccio possiamo incollare bacche e fo
• Cartoncini marrone chiaro e scuro
• Colla
• Occhietti mobili
• Forbici
Ecco altre idee creative per realizzare i personaggi del rac conto. Se li usiamo come pensierini di benvenuto, possiamo trovare il modo di incollare una caramella (ad esempio sotto la “pancia” del riccio, o al posto della ghianda nel caso dello scoiattolo).
Dal cartoncino marrone chiaro, ritagliamo una striscia piuttosto spessa, e incolliamone le estremità, come a formare un arco.
Dal cartoncino marrone scu ro, ritagliamo un cerchio per fare il naso, e gli aculei, che andremo ad incollare come mostrato nelle immagini.
Ultimiamo il riccio incollando gli occhietti mobili.
• Tempera marrone
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• Cartoncini marrone chiaro, scuro e rosa
• Rotoli di cartone
• Occhietti mobili
• Forbici
• Colla
• Ghiande o caramelle
• Pennarello nero
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Dal cartoncino marrone chiaro, ritagliamo la pan cia dello scoiattolo, da quello scuro, invece, le orecchie (che completeremo anche con il carton cino rosa), la coda e le zampette anteriori e po steriori.
Incolliamo le varie parti al rotolo di cartone. Completiamo il muso incollando gli occhietti mobili e disegnando gli altri dettagli con il pennarello nero.
Pitturiamo dei rotoli di cartone con la tempera marrone, e aspettiamo che si asciughino. 3 4
Tra le zampette anteriori, incolliamo una ghianda (o una caramella, specialmente se usiamo il lavoretto come dono di benvenuto).
Benvenuto, benvenuto io ti porto il mio saluto.
Te lo porto forte forte che farà crollar le porte.
Te lo porto piano piano che sta tutto in una mano. Te lo porto veloce veloce che farà sparir la voce.
Te lo porto lento lento che si perderà nel vento. Questo è il gioco del benvenuto che si fa in un minuto.
(Da www.maestraemamma.it)
Alla scuola nel bosco qualcuno ha un po’ paura di iniziare una nuova avventura, si chiude nel suo riccio e ogni giorno fa un capriccio, sapete dirmi chi è? (Federica Gofi)
nel bosco”, l’insegnante ne potrà inven tare altre ispirate agli animali del raccon to. I bambini, alla domanda “Sapete dir mi chi è?”, diranno il nome dell’animale corrispondente.
dispongono in cerchio. Ad uno ad uno, dovranno scegliere un compagno e “por tare il proprio saluto” come descritto nel testo:
- “forte forte”
- “piano piano”
- “veloce veloce”
- “lento lento”.
All’inizio dell’anno scolastico, dedi chiamo particolare cura all’allesti mento della sezione per dare il ben venuto ai bambini nuovi arrivati, ma anche ai più grandi che rientrano a scuola dopo la pausa estiva.
Questi ultimi potranno aiutare gli insegnanti a preparare dei doni di benvenuto, per interiorizzare la ca pacità di accogliere e valorizzare i nuovi arrivati.
Ecco alcune proposte: - palloncini da appendere, con disegnate delle facce sorridenti; - manine con occhi e bocca, che rimandano al gesto del saluto; - piccoli doni di benvenuto ispirati ai personaggi della storia (si vedano i lavoretti riportati alle pagine precedenti).
STROFA 1
Grande emozione, forte più che mai, una super scuola sta aspettando noi. È un viaggio speciale, divertente sempre più, pronti per partire, manchi solamente tu!
Com’è bello andare a scuola insieme a te. Com’è bello, potrai giocare insieme a me. Ci divertiremo tutto il giorno in allegria e poi cresceremo pieni di felicità. Com’è bello andare a scuola insieme a te. Com’è bello, potrai giocare insieme a me. Ci divertiremo ogni volta che vorrai e poi cresceremo, vieni a scuola insieme a noi!
Tante avventure, non ci crederai, un gran bel da fare ogni giorno avrai. Non sarai mai solo, la maestra ci sarà, passo dopo passo a scuola lei ti guiderà!
STROFA 3
Grande emozione, forte più che mai, questo grande giorno non lo scorderai. Viaggeremo insieme, nuovi amici incontrerai, non aver paura, vieni a scuola insieme a noi!
Alcune semplici attività possono aiutare i bambini a gestire le emozioni inerenti a questo primo periodo di ambientamento, favorendo sin da subito la conoscenza reciproca e la relazione con gli altri, il coinvolgimento attivo, l’abitudine all’ascolto e all’attenzione.
Le attività ispirate alla “Mindfulness” sono focalizzate sul prestare attenzio ne al momento presente e ad avere consapevolezza di se stessi e degli quisire una buona consapevolezza corporea. Centrali risultano essere le pratiche di rilassamento con i seguenti obiettivi: e mentale;
- saper rivolgere l’attenzione ad un compito, intellettuale o pratico, af frontandolo nei suoi vari aspetti, seguendone il percorso e portandolo a termine; - saper padroneggiare i propri processi di pensiero, sa per modulare l’ansia, l’irre quietezza, l’aggressività; - sviluppare l’empatia; - saper ascoltare se stessi e gli altri; - saper gestire le relazioni all’interno del gruppo classe.
Restando seduti, gli alunni pro nunceranno la frase: “Io sono a scuola”. Invitiamoli a concentrar si sulle parole che dovranno dire senza fretta. Chi fra di loro se la sente, si alzerà, percorrerà lo spa zio centrale, e pronuncerà la fra se davanti ai compagni.
che ciascuno abbia di fronte un com pagno. A due a due, si muovono per incontrarsi al centro. A questo punto, prima cercandosi con lo sguardo, si sa lutano come vogliono, ma senza usare le parole: con una stretta di mano, un abbraccio, una carezza…
Diciamo ai bambini che lo scopo di questo gioco è quello di tenere il pal loncino d’aria sollevato da terra e di farlo muovere lentamente e delicata mente. Diciamo anche che il pallon cino sia molto fragile, così ne avranno più cura.
A conclusione di questa unità di apprendimento, proponiamo ai bambini di costruire i burattini (o marionette, o pupazzi) dei personaggi della storia (i racconti alle pagg. 16-17, 48-49), che useranno per raccontare liberamente come priccio.
Gli stessi burattini saranno usati anche per esprimere emozioni e descrivere le prin cipali regole della scuola che hanno imparato a conoscere.
disposizione materiale di cancelleria, ma anche di recupero: ad esempio guanti di poter creare i personaggi del racconto (disegnandoli su cartoncini e per poi met tere una stecca sotto per sorreggerli, oppure ritagliando dei guanti di gomma per creare marionette a dita, ecc.).
Realizzano i personaggi e li usano per raccontare come si sono comportati nell’in gresso a scuola e nella conoscenza delle regole.
C’era una volta una colomba molto coraggiosa. Viveva in una città in cui purtroppo non c’era più la pace e dove tutto era diventato grigio: il colore della guerra. Gli uomini erano tristi e avevano perso il sorriso. La colomba decise allora di partire per un un lungo viaggio per poi ritornare e salvare la sua città. Volando nel cielo, dalle nuvole poteva vedere qualsiasi cosa succedesse sulla Terra. Decise allora di fermarsi in un posto in cui gli uomini vivevano in armonia gli uni con gli altri: anche se litigavano, succedeva poi che si perdonavano a vicenda. “Ah, il perdono dev’essere davvero importante!”, pensò, così si fermò in un giardino di quel Paese e provò a cercare il seme del PERDONO, lo aferrò con il suo becco e lo ripose nel sacchettino che indossava al collo. Si mise poi di nuovo in viaggio e arrivò in un’altra città in cui regnava l’AMORE: aveva visto che tutti cercavano di donare qualcosa agli altri, soprattutto gli abbracci, i saluti, i sorrisi, così si fermò in un giardino e raccolse un altro semino: nel suo sacchettino ormai ne custodiva due importanti, ma non bastavano!
Allora decise di spostarsi in un altro luogo ancora, dove la gente che si incontrava passava del tempo ad ascoltarsi, cercando di capire l’uno le ragioni dell’altro. Aveva trovato un altro importante ingrediente: la COMPRENSIONE! Andò a cercare anche quel semino nel giardino.
Ormai il suo viaggio stava durando un bel po’ di giorni, capì che era ora di tornare a casa: la sua città non poteva restare troppo tempo in guerra! Ma sulla strada del ritorno, si fermò in un altro posto ancora: era necessario trovare il semino che permette a ciascuno di provare le emozioni dell’altro: questa capacità si chiama EMPATIA. Trovò anche quel semino: ormai il suo sacchettino conteneva: PERDONO, AMORE, COMPRENSIONE, EMPATIA.
Tornata nel suo Paese, la colomba si fermò nel giardino di una scuola e iniziò a distribuire i semini nella terra, formando un disegno ben preciso: il simbolo della Pace. Presto, iniziarano a sbocciare tanti fiori colorati e i bambini avevano ricevuto il compito di invitare chiunque passasse di lì per entrare in quel giardino.
I fiori emanavano un profumo speciale che faceva sentire migliori! Fu così che presto sbocciò la pace e il cielo non era più grigio, ma colorato dall’arcobaleno! I bambini avevano capito che avrebbero dovuto essere per sempre custodi di quei semini, per continuare a farli sbocciare, ogni primavera, in tutto il mondo.
Dopo che i bambini hanno fatto nuove amicizie e si sono ben inseriti a scuola, non può mancare la conoscenza di un “ingrediente” fondamentale da valorizzare sin da piccoli, perché “colora” ogni attività: ovvero la pace. È come un’armonia di colori, o un arcobaleno dopo la tempesta.
Per iniziare questo progetto, cogliamo l’occasio ne della giornata della pace, che è stata istituita dall’ONU il 21 settembre di ogni anno, esortando tutte le organizzazioni e gli individui a concentrar si nella promozione di azioni educative per fare sensibilizzazione sul tema della pace globale. tantissime minoranze nel mondo; questa giornata ha lo scopo di far luce su queste situazioni perché è importante acquisire consapevolezza comune che la guerra è sempre ingiusta, priva le persone anche dei bisogni più elementari e ruba l’infanzia a milioni di bambini nel mondo.
3-4-5 anni
Dopo aver letto il racconto, l’insegnante pone delle doman de ai bambini: - perché la colomba ha deciso di partire? - che cosa ha raccolto in ogni Paese che ha visitato? - cos’è nato dai semini? Ecc.
Distribuisce, quindi, le sequenze della storia alle pagg. 66-67, invita i bambini a colorarle, ritagliarle e riordinarle, usandole per raccontare il viag gio della colomba (riduciamo le sequenze, mettendo solo quelle fondamentali, con i bambini di 3 anni).
Quali altre parole vengono in men te ai bambini sentendo “PACE” e “GUERRA”?
Registriamole scrivendole su dei bigliettini, che appenderemo su un cartellone, diviso in due metà: quello della guerra con sfondo gri gio e quello della pace con un ar cobaleno disegnato.
anni
Con i bambini più grandi, concentriamoci sulle iniziali dei quattro semini della pace che compaiono nel racconto: PERDONO, AMORE, COMPRENSIONE, EMPATIA. Quindi formiamo quattro gruppi: il gruppo della P, della A, della C, e della E; cia scuno di essi dovrà cercare altre parole attinenti alla pace, che inizino con quelle lettere. L’insegnante li guiderà a formare poi il cartellone con altri acrostici.
Girotondo della pace: questo gioco assai ci piace più del gioco della guerra, che fa piangere la Terra, che fa piangere le piante, le fa pianger tutte quante, che fa pianger gli animali dentro i boschi e sotto i mari, che fa piangere i bambini, soprattutto i più piccini che fa piangere i soldati, e non chi in guerra li ha mandati. Ma la pace è tutta rosa fa sorridere ogni cosa. E se non c’è più la guerra andiam tutti giù per terra! (Francesca Capelli)
Dopo la pioggia viene il sereno brilla in cielo l’arcobaleno: è come un ponte imbandierato e il sole vi passa, festeggiato. È bello guardare a naso in su le sue bandiere rosse e blu. Però lo si vede, questo è il male, soltanto dopo il temporale. Non sarebbe più conveniente il temporale non farlo per niente? Un arcobaleno senza tempesta questa sì che sarebbe festa. Sarebbe una festa per tutta la Terra fare la pace prima della guerra. (Gianni Rodari)
In questa Uda che attraversa, appunto, le stagioni, i bambini prendono gradualmente consapevolezza del concetto di tempo, inteso anche in senso meteorologico. Conoscendo aspetti legati alla stagionalità, svol gono attività logi co-matematiche e vedono anche sem plici esperimenti.
Il racconto che farà da sfondo integrato re, distribuito in quattro episodi (uno per stagione), ha per protagonisti due alberi che si trovano nello stesso giardino e si osservano reciprocamente.
I bambini intraprenderanno quindi un percorso incentrato su un primo approc cio al numero e alla misura (confronti, conteggi, ordinamenti, codici), alle pro zioni, corrispondenze), alla conoscenza del linguaggio degli insiemi e dei connet tivi logici.
le stagioni
Nelle attività mirate alla competenza gli oggetti più disparati: materiale oc-bia, farina, contenitori, legnetti, nastri, elastici, corde, cartone, orologi, calendari ma anche elementi naturali tipici di ogni stagione, quali foglie, sassolini,portanza di stare in contatto e armonia con la natura, che verrà scoperta an che attraverso la metodologia STEAM.
Come stabilito dal consiglio dell’Unio ne europea, la competenza in mate ria di consapevolezza ed espressione culturali è “la comprensione e il rispet
gono espressi creativamente e comu nicati in diverse culture e tramite tutta una serie di arti e altre forme culturali. Presuppone l’impegno di capire, svi luppare ed esprimere le proprie idee e il senso della propria funzione o del proprio ruolo nella società in una serie di modi e contesti”. Pertanto, in questa Uda, i bambini comprenderanno l’importanza dell’e spressione creativa di idee, esperienze ed emozioni, e riconosceranno le ca pacità espressive e comunicative del corpo umano e dei linguaggi artistici ad esso conessi, in particolare la pittu ra e la musica.
Le attività vengono proposte in un co stante intreccio tra il corpo umano e la sua rappresentazione artistica, a parti re dall’osservazione di ritratti e dipinti di pittori famosi, che consentono al bam Successivamente, il percorso didattico è incentrato sul campo di esperienza “Il corpo e il movimento”, con giochi liberi e guidati, la produzione di ritmi attra verso le parti del corpo umano e vari oggetti di uso quotidiano. L’altro campo di esperienza fortemen te coinvolto, infatti, è “Immagini, suoni, colori”.
Possiamo considerare questa Uda come una sezione parallela a tutte le altre, in quanto ne riprende i vari con tenuti, ma dal punto di vista linguistico, concentrandosi sulle parole principali che li caratterizzano. Dopo attività propedeutiche basate sulla conoscenza delle lettere dell’alfa beto, si andrà infatti a lavorare sui vari vocaboli, che spaziano dalle stagioni al corpo umano, dai colori ai numeri, dando la possibilità ai bambini di con solidare ulteriormente le conoscenze apprese. tive ed espressive del linguaggio orale, sarà importante infondere nel bambino la capacità di ascoltare, di inserirsi atti vamente nelle conversazioni, di capire e farsi capire.
Le attività si basano anche su un primo approccio alla lingua scritta, con la ca pacità di riconoscere e associare gra femi e fonemi e di “giocare” sulla forma e sul contenuto delle parole.
La trasversalità di questa unità è resa ancora più evidente dalla metodolo gia CLIL, ovvero si presentano le princi pali parole, relative gli argomenti delle altre Uda, in lingua inglese, in modo da far familiarizzare il bambino con voca boli che possono essergli utili nella co municazione quotidiana e, quindi, anche nell’espressio ne dei propri bisogni, usan do una nuo va lingua.
In questa Uda si vuole sviluppare innanzi tutto la capacità dei bambini di individua re un problema o una situazione da risolve re e di collaborare per trovare la soluzione migliore. Le attività proposte spaziano da quelle creative, in cui la soluzione problematica consiste nel realizzare un manufatto a par tire dal materiale messo a disposizione, a quelle di problem solving basate dappri ma sull’orientamento spaziale, da riprodur
I bambini vengono gradualmente guidati al linguaggio della programmazione an che attraverso la comprensione del codi ce binario.
Insieme all’insegnante avranno la pos sibilità di osservare com’è fatto un PC, come si usa e si naviga in Internet, fa cendo esperienza diretta delle possibili tà offerte dalla tecnologia, mediante un corretto uso e in sicurezza. Lo spirito d’iniziativa, la capacità di usa re l’ingegno e la creatività sono “testa te” attraverso il tinkering, ma anche me diante il coding, in quanto si apprende ad eseguire delle azioni secondo una determinato traguardo.