GUIDA SPAZIO COMPETENZE - vol. 1

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LA GUIDA

“Spazio competenze” è la Guida didattica per l’insegnante, strutturata per da intendersi come spazi per lo sviluppo delle competenze esplorazioni e scoperte. La Guida è composta da due volumi:

VOLUME 1

• LABORATORI

• BES

• CODING E TINKERING

VOLUME 2

• PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

• GRIGLIE PER L’OSSERVAZIONE INIZIALE, INTERMEDIA

E FINALE DELLE COMPETENZE

• PROGETTO LAPBOOK “CON LA TESTA FRA LE NUVOLE”

I QUADERNI

Nella programmazione didattica è opportunamente indicata la corrispondenza tra Guida e quaderni operativi: un materiale didattico integrativo che agevola il lavoro dell’insegnante.

In ciascuna scheda sono indicati: - la competenza prevalente; - il laboratorio didattico con le pagine di riferimento

In ALLEGATO OMAGGIO per tutte le fasce di età il LAPBOOK “Con la testa fra le nuvole”, che ciascun bambino potrà realizzare come prodotto finale dell’omonimo progetto dedicato allo Spazio e ai pianeti, presente nel secondo volume della Guida didattica.

“Il quadernone” è l’allegato omaggio per i bambini di 5 anni dedicato alla continuità educativa: prescrittura, prelettura, precalcolo, arricchito da pagine di inglese e coding.

PERCORSO MUSICALE

UNA SCUOLA DI QUALITÀ

Si ringraziano quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo prodotto editoriale, e in particolare:

- Le insegnanti Annamaria Rossetti, Antonella D’Alessandro, Erika Ramazzotti, Carmela Russo, Katia Cruziani, Sabrina Sampaolesi, Maria Cristina Dolci.

- Tutti gli insegnanti e i dirigenti scolastici delle scuole dell’infanzia “Collina”, di Santa Maria Nuova, “Aldo Moro” di Recanati.

- L’autore di testi e musiche delle canzoni M° Francesco Panebianco, il coro voci bianche della scuola di musica “Ass. culturale NEOSKRONOS” Colleferro (RM), diretto dal M° Pamela Roberta Placitelli (docente preparatore delle voci bianche), M° Nicoletta Evangelista (co-arrangiatrice), M° Gianluigi Farina (fonico e co-arrangiatore).

Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola

Ideatrice del testo: Giovanna Bedetti

Coordinamento grafico-redazionale: Federica Goffi

Redazione: Silvia Amaolo, Silvia Piangerelli, Federica Goffi, Silvia Civerchia

Progetto grafico e impaginazione: Federica Goffi, Eleonora Bianco, Claudio Magrini

Illustrazioni: Lorella Flamini, istockphoto, archivio Tresei

Copertina: Eleonora Bianco

Organizzazione e direzione della creazione dell’opera: Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano

Editrice Tresei Scuola

Via A. Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378

© Tutti i diritti sono riservati www.tresei.com

RISTAMPA ANNO 2020 2021 2022 2023 I II III IV

Presentazione

Questa guida didattica vuole andare incontro alle esigenze degli insegnanti della Scuola dell’Infanzia, i quali chiedono di poterla consultare in modo veloce, per trovare con facilità attività e consigli. Il percorso didattico qui proposto, senza forzare affatto i processi di apprendimento, aiuta i bambini a raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze nei vari campi d’esperienza in un modo del tutto naturale e spontaneo. Per attivare questi meccanismi, svolgono un ruolo fondamentale il linguaggio dell’insegnante e un insegnamento consapevole, professionale e organizzato. Spero che chiunque apra questa guida ci trovi qualcosa di buono per il suo lavoro sentendosi libero di cambiare e aggiungere; non ci sono regole ma solo suggerimenti, a volte originali a volte meno, che rappresentano le basi di un unico iter formativo. L’Autrice

“Spesso fra le fessure si nascondono cose interessanti”.
(Kerry Smith)

INDICE GENERALE

L’ACCO G LI E N Z A

17 Per iniziare!

19 Come far emergere e rendere visibile la concezione educativa di un team didattico?

20 L’ACCOGLIENZA

22 Gli spazi nell’educazione 23 Sentirsi accolti 24 Il primo colloquio individuale con i genitori 25 Questionario 26 Giochi per socializzare… 28 Giochi per conoscere l’ambiente

32 Lella e Marco: un giorno di pioggia (racconto) 36 Filastrocche 37 Lavoriamo sul racconto 40 Lavoriamo sul racconto 42 L’esperto a scuola: il falegname 43 Il viaggio del palloncino blu (racconto) 45 Filastrocche 46 Lavoriamo sul racconto 48 Giochi per conoscere i nomi 52 l bambini e il tempo 53 Dai nomi… ai calendari 54 Filastrocche 57 Lavoriamo sulle filastrocche 58 Gli orologi 59 Costruiamo un orologio (lavoretto) 60 La “scatola scuola”… e la “scatola casa” (lavoretto) 62 Facciamo festa! 64 Giochi di un tempo… 67 Filastrocche

68 ESPLORIAMO IL MONDO INTERO (CANZONE) 70 Accoglienza e bisogni speciali (BES)

LA METODOLO GIA LABORATORI dei

Laboratorio

LINGUISTICO

72 LA METODOLOGIA DEI LABORATORI 74 La “scuola laboratorio” 78 Scegliere lo spazio “laboratorio” 82 Siamo “esploratori” 83 Storia di due amici – I parte- (racconto) 84 Storia di due amici – II parte- (racconto) 86 Lavoriamo sul racconto 88 Filastrocche 90 La soffitta di nonno Ulisse (racconto) 94 Lavoriamo sul racconto 96 I bambini esplorano i laboratori 102 LABORATORIO LINGUISTICO 104 Perché è importante proporlo? 106 Mappa delle esplorazioni 107 1a ESPLORAZIONE: SCOPRIAMO L’AULA! 109 Il gioco del “tocca tocca” 110 Il cartellone delle regole 111 2a ESPLORAZIONE: IL MONDO DEL BAMBINO 111 Il sonno e i sogni… prima del racconto 114 I libri dei sogni 117 La sveglia di Martino (racconto) 119 Lavoriamo sul racconto 120 Lavoriamo sul racconto 124 Filastrocche 126 3a ESPLORAZIONE: GIOCHI LINGUISTICI 127 Giochi per sviluppare il linguaggio 131 4a ESPLORAZIONE: LA MIA IDENTITÀ 132 La mia famiglia 132 Diventiamo archeologi! 134 Il mistero del ciuccetto

135 Filastrocca

137 Storia di un bambino felice (lavoretto)

138 “Viaggio” nel passato

138 Il gioco del “far finta” 141 Quello che so fare

141 Diventiamo grandi in fretta!

142 La mia identità corporea 143 Susanna e il gioco “stacca e attacca” (racconto) 144 Giovannino Perdigiorno (racconto)

146 Lavoriamo sul racconto

148 Lavoriamo sul racconto 149 Filastrocche

151 Giochi per la conoscenza del corpo 153 5a ESPLORAZIONE:

ALLA SCOPERTA DELLE RIME E DELLA POESIA

154 Magia… magia… e la strega scappa via! (racconto in rima)

157 Lavoriamo sul racconto 158 Lavoriamo sul racconto 159 Un, due tre… tocca a te! Le rime con le conte 160 Parole in libertà 161 Limerick

165 6a ESPLORAZIONE: CONOSCIAMO

L’ALFABETIERE

165 La scatola delle parole 166 Oggetti il cui nome inizia per.. 166 Inventiamo frasi! 166 Il dado delle lettere 166 La casa delle lettere 167 7a ESPLORAZIONE: IL METALINGUAGGIO

167 Riproduzione corporea di sequenze sonore 168 La scansione sillabica 168 La scansione fonologica 168 La sillaba iniziale 169 La sillaba finale

169 Storie e frasi pazze con le rime

170 Acchiappa la lettera finale!

170 Attenti alla lettera! 170 La “forma” delle lettere

171 8a ESPLORAZIONE: LA BIBLIOTECA

171 Visita alla biblioteca pubblica 172 La biblioteca della scuola 175 Storie sbagliate

157 Macedonia di storie

176 Storie in musica 176 Catena associativa 177 Libere associazioni

177 Alcune proposte di letteratura per l’infanzia

178 Le nostre narrative: la collana “Le tartarughe marine”

179 Un invito speciale

180 QUANTE LETTERINE (CANZONE)

182 Bisogni educativi un po’ speciali (BES)

PSICOMOTORIO Laboratorio

186 LABORATORIO PSICOMOTORIO 188 Perché è importante proporlo? 190 Mappa delle esplorazioni 191 1a ESPLORAZIONE: PSICOMOTRICITÀ E AMICIZIA 191 Alcuni “rituali da rispettare” in palestra 192 Un rituale d’inizio 192 Un rituale di chiusura 193 Giochi psicomotori per conoscersi 196 2a ESPLORAZIONE: LO SCHEMA CORPOREO 197 Il gioco del puparo 198 Con le mani posso… 198 Usiamo le mani per… 199 Con i piedi posso… 199 Con la testa posso… 199 In equilibrio 200 Abbelliamoci! 200 Costruiamo personaggi fantastici 201 3a ESPLORAZIONE: SPAZIO E LATERALITÀ 202 Giochi per la lateralità e lo spazio 205 La metà allo specchio! (s.t.e.a.m) 206 La simmetria 206 Posture in filastrocca! 207 Filastrocca 208 Andiamo a caccia di tesori! (racconto) 210 Lavoriamo sul racconto

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213 4a ESPLORAZIONE: I CONCETTI TOPOLOGICI

214 Giochi per i concetti topologici

218 5a ESPLORAZIONE: PERCORSI E FANTASIA

2019 Contesto fantastico per un percorso: il messaggio misterioso

220 Percorso simmetrico

221 Filastrocca

222 6a ESPLORAZIONE: L’IGIENE DEL CORPO

223 Filastrocca

225 A Pierino non piace lavarsi! (racconto)

227 Lavoriamo sul racconto

228 Le occupazioni igieniche…

230 CONOSCIAMO IL CORPO UMANO (CANZONE)

232 Speciale psicomotricità (BES)

Laboratorio

LOGICO-SCIENTIFICO

236 LABORATORIO LOGICO-SCIENTIFICO

238 Perché è importante proporlo?

240 Mappa delle esplorazioni

241 1a ESPLORAZIONE: GLI OGGETTI INANIMATI

241 Alla ricerca degli oggetti inanimati

243 Il gioco dell’investigatore

255 Quanto tempo occorre per…

244 La storia delle cose inanimate

245 Registriamo le caratteristiche degli oggetti

246 Un grafico: lavoro di gruppo

247 Notiamo le differenze

247 Occhialini per la visione potenziata!

248 Gli occhialini dello scienziato (lavoretto)

249 Attività logico-linguistica

250 Un pizzico di fantasia: questo oggetto mi sembra…

252 Storia di cose inanimate (racconto)

254 Lavoriamo sul racconto

254 Il museo in miniatura

255 Filastrocca

256 2a ESPLORAZIONE: LE GRANDEZZE

256 Ricerca di cose piccole, piccolissime, grandi, grandissime 257 Grande e piccolo (racconto) 258 Lavoriamo sul racconto 259 Filastrocche 260 3a ESPLORAZIONE: LO SPAZIO 260 Misuriamo lo spazio 261 Le tassellazioni 262 Costruisco uno spazio! 262 Spazio e colorazioni 263 Le mappe 264 4a ESPLORAZIONE: LE FORME 264 Le forme con i sassi 265 In quale ambiente si trovano i sassi? 266 Un cartellone: la forma dei sassi 267 Pitturiamo i sassi! 267 Insiemi 268 Attività tattile con i piedi 168 Mosaico collettivo 269 5a ESPLORAZIONE: I CINQUE SENSI 269 Gli oggetti che stanno vicino 270 Con le mani tocco 271 Filastrocche 272 Usiamo le mani… per vedere 272 Il mio oggetto preferito! 273 Il cartellone dei cinque sensi: il tatto 274 Con gli occhi osservo 274 Raccolte di oggetti… da fotografare! 275 La macchina fotografica (lavoretto) 276 Giochiamo a sbirciare! 278 Il sassolino tondo (racconto) 279 Lavoriamo sul racconto 280 Dai personaggi alle forme 282 “Il pulcino smarrito” con i blocchi logici 282 Ritmi di forme 283 Con le orecchie ascolto 283 I suoni ritrovati 284 Ballare a ritmo 284 Una storia musicale 285 Viaggio alla ricerca dei suoni 286 Il cartellone dei suoni… 286 … e la tombola “sonora” 287 Filastrocche 288 Il naso che scappa (racconto)

5

290 Lavoriamo sul racconto

291 Con il naso annuso

293 Con la lingua assaporo 294 Visita al panificio 294 Il labirinto

295 Il gioco dell’assaggio 295 Sapori simili

296 Papille gustative addormentate (S.T.E.A.M) 298 Filastrocche

299 6a ESPLORAZIONE: CONOSCIAMO GLI ALIMENTI (ED. ALIMENTARE)

300 Filastrocca

301 Il cartellone degli alimenti

302 Una brava cuoca (racconto) 304 Lavoriamo sul racconto

304 In quali alimenti c’è più grasso? (S.T.E.A.M)

305 Gioco drammatico

306 Il cartellone degli alimenti 306 Menu preferiti

307 Cosa mangio durante il giorno? 308 Filastrocca 309 7a ESPLORAZIONE: SCOPRIAMO I COLORI

310 Estraiamo i colori dalla frutta e dalla verdura (S.T.E.A.M)

312 I colori primari

312 Le marionette dei colori primari 314 Lettura consigliata 314 Il gioco dei tre pallini 315 I colori secondari

316 Aiutiamo l’imbianchino!

318 Componiamo i colori 320 La cromatografia (S.T.E.A.M)

322 Filastrocca 323 Indovinelli

324 8a ESPLORAZIONE:

QUANTITÀ E NUMERI

326 Ma cosa sa dei numeri il bambino che conta?

327 Filastrocche

329 La festa dei numeri 330 Filastrocca numerina

332 La situazione-problema...

332 ... con le avventure di Pinocchio

334 Giochi per la conoscenza dei numeri

336 Le carte delle qualità

336 Mettiamo in ordine!

337 Con le mani conto

338 Un percorso con i numeri… per i più piccoli

338 I numeri del nostro corpo 339 Contiamo con le mani! 339 Il cartellone dei numeri 340 Uno-tanti 341 Il dispettoso 342 Numeri e fantasia! 343 Cartellone di numeri e fantasia 343 Giochi per imparare i numeri 245 Usiamo la logica! 346 Il gigante egoista (racconto) 350 Lavoriamo sul racconto 350 Giochi di verità 351 I connettivi con i blocchi logici 351 “La danza del serpente” con i blocchi logici 352 COME SONO BELLI I NUMERI (CANZONE) 354 9a ESPLORAZIONE: SICURI SULLA STRADA! (ED. STRADALE) 355 Il topo Celestino va in città (racconto) 358 Lavoriamo sul racconto 361 Attività sull’educazione stradale 363 Filastrocche 365 Indovinelli 366 Esplorare per vivere il mondo (BES) 368 CODING E TINKERING 369 Introduzione 374 Le competenze chiave europee 376 Il progetto 376 Coding unplugged 377 Gioco delle marionette 377 Gioco del “dopo” 376 Frecce colorate 379 Messaggio in codice 380 Coding 380 I birilli 381 Schiva gli ostacoli 381 Caccia al tesoro 381 Storytelling 382 Sei tu il più forte? (racconto) 385 Circuiti e paper circuit

CODING e TINKERING

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386 Un biglietto che si “accende” (lavoretto)

389 Il circuito (modello fotocopiabile)

390 Il fiore di loto (modello fotocopiabile)

391 Il modello (modello fotocopiabile) 392 Assemblaggio 392 Tinkering 398 Conclusione

Laboratorio

CREATIVO-ESPRESSIVO

402 LABORATORIO CREATIVO-ESPRESSIVO

404 Perché è importante proporlo?

406 Un laboratorio di “esperienze”

407 Laboratorio creativo-espressivo

408 Filastrocche

410 La festa di inaugurazione

410 Inizia la caccia al tesoro!

412 Mappa delle esplorazioni

413 1a ESPLORAZIONE: A PARTIRE DAI RACCONTI

414 La trappola dei sogni (racconto)

416 Lavoriamo sul racconto

418 Lavoriamo sul racconto

418 Giochiamo con le fiabe e le favole

419 Il leone e il topo riconoscente (racconto)

420 La cicala e la formica (racconto)

421 Lavoriamo sul racconto

423 In quanti modi posso dire “Cappuccetto Rosso”?

424 Cappuccetto Arancione al circo (racconto)

426 Lavoriamo sul racconto

428 Usiamo l’immaginazione!

428 Il baule delle meraviglie

428 Il filo aggrovigliato

428 Sembrano facce!

429 Filastrocche

430 Lavoriamo sulla filastrocca

430 Esperimenti di pensiero

431 2a ESPLORAZIONE: UN MONDO DI COLORI

432 Il pittore che non sapeva dipingere (racconto)

433 Lavoriamo sul racconto

434 Cimabue e il bambino (racconto) 436 Le trasformazioni dei colori (S.T.E.A.M) 437 Lavoriamo sul racconto 438 PROVA A COLORARE (CANZONE) 440 Piccoli Giotto 443 La fabbrica dei colori 446 Coloranti alimentari (S.T.E.A.M) 447 3a ESPLORAZIONE: LA TECNICA DEL COLLAGE 447 Un po’ di storia… 449 Tanti modi per fare il collage 453 4a ESPLORAZIONE: MANIPOLARE MATERIALI 454 La manipolazione spontanea 455 Manipolazioni con pasta di sale e plastilina 455 La creta 456 La cartapesta 457 Filastrocche 468 Strutture di cartone 450 La scatola magica 460 Pedine con tappi di sughero 461 5a ESPLORAZIONE: SPAZIO ALLA MUSICA! 462 Musica è… 465 Ogni cosa ha una voce! 466 Le differenze tra i suoni 467 Un percorso alla scoperta della sonorità 467 Ritmo e musica: un gioco! 468 Il cartellone dei ritmi 468 “Signor Patatrac”: Gioco di movimento e ritmo 469 La musicalità… con le conte e le filastrocche 470 Gli indiani al centro della terra 471 Là, sulla montagna! 471 La storia degli indiani Sioux 472 Gli indiani Sioux (racconto) 474 Lavoriamo sul racconto 475 Le storie che suonano 476 La storia di Guizzino (racconto) 477 Lavoriamo sul racconto 478 Lavoriamo sul racconto 479 La musica come emozione e sentimento 480 Strumenti musicali con materiale di riciclo (lavoretto) 484 Lo spartito 484 “Filastrocca sciocca”: gioco 485 6a ESPLORAZIONE: LA FESTA DI FINE ANNO 488 Potenziare le abilità grafo-motorie e di organizzazione spaziale (BES)

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Laboratorio

AMBIENTALE

492 LABORATORIO

AMBIENTALE

494 Perché è importante proporlo?

496 Il mondo intorno a noi

497 Una festa speciale: “l’ecofesta”

497 Labirinti per piedi agili

498 Il gioco della pentolaccia 499 Filastrocca

500 Mappa delle esplorazioni

501 1a ESPLORAZIONE: OSSERVIAMO LA TERRA

504 Un terrario per lombrichi (S.T.E.A.M)

505 Esperienza di WWF nel giardino della scuola

506 2a ESPLORAZIONE: COME CONTADINI

506 Orti in scatola

507 Orti in acqua (S.T.E.A.M)

508 Il contadino invidioso (racconto)

510 Lavoriamo sul racconto

512 Il prato per valorizzare la diversità

514 3a ESPLORAZIONE: PIANTE E ALBERI

515 Filastrocche

516 Storia di alberi (quasi un documentario) (racconto)

519 Lavoriamo sul racconto

520 Gli alberi ci raccontano storie!

521 Celebriamo gli alberi!

522 Ecosistemi in miniatura (S.T.E.A.M)

523 4a ESPLORAZIONE: AMICI ANIMALI

524 Filastrocche

526 Storia di animali (quasi un documentario) (racconto)

529 Lavoriamo sul racconto

530 Il gioco di “Chi esce dalla tana?”

531 Filastrocca

532 TUTTI GLI ANIMALI PROVA AD IMITAR! (CANZONE) 534 5a ESPLORAZIONE: L’ACQUA: IL NOSTRO “ORO BLU”

535 Le goccioline raccontano la loro storia!

536 Storie di goccioline

538 La forza trasportatrice dell’acqua (S.T.E.A.M)

539 Giochiamo con l’acqua!

540 Il gioco della pesca al salmone

541 Filastrocca

542 L’acqua è preziosa per tutti (racconto) 543 Lavoriamo sul racconto 544 6a ESPLORAZIONE: PER UN PIANETA VERDE (ED. AMBIENTALE)

545 Filastrocche

546 Se sbarcassero gli extraterrestri… (racconto)

548 Lavoriamo sul racconto

554 Poesia

555 Lavoriamo sulla poesia 558 7a ESPLORAZIONE: SIAMO PARTE DI UNA COMUNITÀ

558 Strutture e servizi speciali 559 Filastrocche 560 Altri servizi

561 8a ESPLORAZIONE: LE STAGIONI 562 Filastrocca 563 AUTUNNO 564 Il giardino di Nicola in autunno (I parte) (racconto) 565 Lavoriamo sul racconto 566 I ricordi dell’estate 566 Attività da ricordare 567 Filastrocche 568 Confronto fra stagioni 568 Attività linguistica 569 Il compleanno di Messer Autunno 570 Attività didattiche sull’autunno 571 Conosciamo l’albero 572 Intervista agli alberi 574 Matematica con le raccolte d’autunno 575 Lavorare con le foglie 576 La fogliolina che non cadeva mai (racconto) 578 Lavoriamo sul racconto 578 L’inverno che arriva 579 Portafoto con le foglie (lavoretto) 580 Indovinelli sulla frutta autunnale 582 Frutta con creatività 584 Matematica con la frutta autunnale 585 Gli animali e le stagioni 586 Il giardino di Nicola in autunno (II parte) (racconto) 588 Lavoriamo sul racconto 589 Filastrocca 590 Animaletti dell’autunno (lavoretto) 590 Il riccio (lavoretto) 591 La tartarughina (lavoretto) 592 Mostriciattoli di Halloween (lavoretto) 594 QUESTO AUTUNNO È PROPRIO MAGICO (CANZONE) 596 INVERNO 598 Un ricordo dell’inverno (racconto) 599 Lavoriamo sul racconto 602 Filastrocche 604 Attività didattiche sull’inverno 605 I bambini e il freddo 606 Il freddo inverno (racconto) 607 Lavoriamo sul racconto 608 Filastrocca 608 Il compleanno di Cavalier Inverno 609 Drammatizzazione 610 Come realizzare palline di neve (lavoretto) 611 Indovinelli 612 Attività didattiche con la frutta invernale 614 Storia di un mandarino che voleva diventare un’arancia (racconto) 615 Arancia a spicchi (lavoretto) 617 Matematica con gli agrumi 618 Pregrafismo con le arance 619 L’uccellino e l’abete (racconto)

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622 Il giardino di Nicola in inverno (racconto) 624 Lavoriamo sul racconto 625 Filastrocca

626 UN INVERNO DIVERTENTE (CANZONE) 628 IL NATALE 629 Attendiamo il Natale 630 MAGICO NATALE STA PER ARRIVARE (CANZONE) 632 Idee per il Calendario dell’Avvento 633 Il Natale come festa di pace 634 Pace è… 635 Il significato del presepe 637 La notte Santa 638 Come realizzare presepi a scuola 639 Presepe ecologico (lavoretto) 640 L’albero di Natale 641 Parole che fanno pensare… al Natale 642 Leggenda dell’albero di Natale (racconto) 644 Lavoriamo sul racconto 644 Un gioco a squadre 646 Come realizzare gli abeti decorati 647 Abetini da appendere (lavoretto) 648 Poesia 649 Lavoriamo sulla poesia 650 Chi è Babbo Natale? 651 La vera storia di Babbo Natale (racconto) 652 Lavoriamo sul racconto 653 Indovinelli e filastrocche 654 Filastrocca sulla Befana 655 Lavoriamo sulla filastrocca 656 Una storia sulla Befana (racconto) 658 Matematica a Natale 660 IL CARNEVALE 662 La fuga di Pulcinella (racconto) 664 Lavoriamo sul racconto 665 Filastrocche 666 Cuochi di Carnevale 667 Attività logiche con le maschere 668 Lavoriamo sulla filastrocca 673 Signor Carnevale (lavoretto) 674 PRIMAVERA 676 LA PRIMAVERA E IL GRILLO CANTERINO (CANZONE) 678 Il primo giorno di primavera (racconto) 680 Lavoriamo sul racconto 681 La festa della primavera 683 Primavera a regola d’arte 685 Filastrocca 686 La semina! 687 Letture all’aria aperta 688 Il vaso vuoto (racconto) 689 Lavoriamo sul racconto 690 Filastrocche 691 La città dei fiori (racconto) 693 Lavoriamo sul racconto 694 I doni della primavera: gli insetti 695 Il giardino di Nicola a primavera (racconto)

697 Lavoriamo sul racconto 698 Scopri-spifferi (lavoretto) 699 Filastrocche e indovinelli 700 Lavoriamo sulla filastrocca 701 Tanti insetti… (lavoretto) 702 Lavoriamo sulla filastrocca 703 L’albero e il fanciullo (racconto) 704 Attività “matematiche” sulla primavera 705 LA FESTA DEL PAPÀ 706 La figura del papà 706 Il papà nelle fiabe 707 Il mio Pinocchio (racconto) 708 Lavoriamo sul racconto 710 Filastrocche 713 Portafoto con la pasta (lavoretto) 714 Portacellulare (lavoretto) 715 Un abbraccio per il papà (lavoretto) 716 LA PASQUA 717 Filastrocche 718 Spiegare la Pasqua ai bambini 720 Saper perdonare (racconto) 721 Lavoriamo sul racconto 722 Filastrocche 723 Lavoriamo sulle filastrocche 724 Idee per i doni pasquali 724 Biglietti di Pasqua 725 Attività “matematiche” con la Pasqua 727 LA FESTA DELLA MAMMA 728 La figura della mamma nelle fiabe 730 Dalla storia di Cipì (racconto) 731 Tutti hanno una mamma! 732 Filastrocche 733 Slogan per la mamma 734 Filastrocche 736 Idee regalo per la mamma 737 Portaritratti “fai da te” (lavoretto) 738 Fiori per la mamma (lavoretto) 739 Ventaglio fiorito (lavoretto) 740 Biglietto farfalla (lavoretto) 741 ESTATE

742 LA DANZA DELLA TARTARUGA (CANZONE) 745 Attività didattiche sull’estate 747 Pic nic sul prato 748 Filastrocche 749 Estate a regola d’arte 751 Allora è giunta l’estate! 752 La stella e il calamaro (racconto) 754 Lavoriamo sul racconto 755 Il giardino di Nicola in estate (racconto) 756 Lavoriamo sul racconto 757 Matematica prima delle vacanze 759 Filastrocca vola e va 760 Un ambiente per imparare le regole (BES) 764 Alla fine dell’avventura!

9
A
20
L’ACCO G LI E N Z
L’INCONTRO DEL BAMBINO CON LA SCUOLA: PICCOLO PROMEMORIA: • Colloqui con i genitori dei nuovi iscritti
Riunioni di plesso per organizzare le attività del nuovo anno scolastico
Strutturare l’incontro con i nuovi iscritti – accoglienza
Osservare gli spazi della scuola, esterni e interni
Una storia per iniziare e ipotesi operative
Conoscenza temporale e spaziale
Costruzione dei calendari e degli orologi (attività della routine giornaliera)
Formazione dei gruppi classe (nome dei gruppi)
Festa dell’accoglienza “Ogni esperienza è irripetibile”. (Italo Calvino)
CAMPI DI ESPERIENZA: • Il sé e l’altro • I discorsi e le parole • Il corpo e il movimento COMPETENZE CHIAVE: • Competenze in materia di cittadinanza • Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare • Competenza alfabetica funzionale • Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali 21

- 4 - 5 anni

GIOCHI

PER SOCIALIZZARE...

Il bambino di oggi è un bambino “sociale” che rispetto al passato presenta una più elevata capacità di interagire con gli altri, grazie anche all’inserimento preco ce in strutture educative di sostegno alla famiglia (Asili Nido, Scuola dell’Infanzia). Con riferimento alla Scuola dell’Infanzia, per realizzare questa prima fase, gli in segnanti presenteranno dei giochi utili per far conoscere i compagni di sezione e i loro nomi, solo così i nuovi iscritti inizieranno a sentirsi parte di un gruppo.

GIOCHI CON LA PALLA

Tutti i bambini si siedono in cerchio sul pavimento.

• L’insegnante inizia il gioco dando una spinta a una palla in modo che rotoli verso uno dei bambini. Quest’ultimo, afferrandola, pronuncia il proprio nome, la rilancia verso un altro bambino in modo che faccia lo stesso. E così di seguito finché tutti avranno avuto modo di ripetere più volte il proprio nome.

• In un secondo momento il gioco viene modificato: chi lancia la palla pronuncia sia il proprio nome, sia quello del destinatario.

Ai bambini di 4 - 5 anni si può chiedere di motivare la loro preferenza con espressioni che evidenzino caratteristiche e atteggiamenti positivi del bambino prescelto. Per esempio: “Io, Monica, lancio la palla a te, Sara, perché sei sempre gentile con me”.

SOCIALIZZARE Accoglienza 26
3
Psicomotorio pp. 193-195 Laboratorio... VAI al...

PRESENTIAMOCI CON UN GESTO!

I bambini si siedono in cerchio, per terra, insieme all’insegnante. A turno, si alzano in piedi e si presentano dicendo il proprio nome, accompagnandolo con un gesto (per esempio, alzare un braccio, fare un saltello, schioccare le dita, fare un inchino…). L’insegnante farà da esempio dicendo il suo nome mentre compie un movimento. Nel presentarsi, ognuno deve scegliere un gesto diverso (l’inse gnante aiuterà i più piccoli). In un primo tempo, dopo ciascun atto di presentazione, tutto il gruppo ripete il nome del bambino e il gesto ad esso associato.

3 anni

PECORELLA, BELA!

Questo è un gioco per il riconoscimento della voce di un compagno. L’insegnante chiede a un bambino di non guardare e invita un altro a mettersi disteso sotto una coperta. Il primo si gira ed esclama: “Pecorella, bela!”. Allora il compagno nascosto si mette a belare, finché il primo non riconosce la sua voce. Se il bimbo dopo il secondo tentativo non riconosce il compagno, chiede: “Pecorella, fammi vedere la zampina!”. E il bambino mostra la sua scarpa. Variante: si può sostituire la pecorella con altri animali divertenti: “Asino, raglia!”, “Leone, ruggisci!”, “Cane, abbaia!”.

INDOVINA CHI?

L’insegnante enuncia, senza dire il nome, varie caratteristiche somatiche e dell’abbigliamento di un bambino. Per esempio: “Ha i capelli rossi e ricci”, “Ha gli occhi azzurri”, “Ha un fiocco in testa!”, “Ha i pantaloni viola”. Vince il gioco, che si può ripetere con riferimento ad alunni diversi, chi indovina per primo.

SOCIALIZZARE Accoglienza 27

GIOCHI

PER CONOSCERE L’AMBIENTE

Tutti i giochi che comportano l’interazione di ruoli, nonché il rispetto di determinate regole, costituiscono un momento essenziale del processo di socializzazione. Quelli di seguito proposti favoriscono un uso creativo degli oggetti e degli spazi della scuola e, quel che più conta, graduali forme di socializzazione che vanno dal contatto corporeo alla definizione concordata di regole. Nel contesto di vita del bambino la scuola fa parte, non solo come comunità ma anche come struttura materiale fatta di spazi e di strumenti funzionali, del proces so di insegnamento-apprendimento. L’insegnante pertanto dovrà aiutare il bam bino ad appropriarsi dello spazio-scuola, a far sì che si muova con sicurezza nel contesto scolastico con sempre più autonomia e consapevolezza della sua aula, dei suoi giochi e materiali; consapevolezza che verrà favorita anche dal valore simbolico che rappresentano gli spazi, i giochi, e da altre piacevoli attività che vi si svolgono.

DIVENTIAMO PALLINE!

In un locale abbastanza ampio, l’insegnante fa giocare liberamente i bambini con palline e palloni. Avverte che a un suo segnale devono lasciare rotolare le palle e osservarle mentre rotolano e dove si fermano. Invita poi i bambini a fingere di essere palline e a imitarne tutti i possibili movimenti: rotolare, urtarsi, cambiare direzione, ecc.

3 - 4 - 5
CONOSCERE GLI SPAZI Accoglienza 28
anni

Variante: l’insegnante divide il gruppo in coppie: un bambino assume il ruolo della palla e l’altro gioca con essa. I bambini concorderanno la successione di movimenti della palla. Mimando gesti che indicano il saltare, il rotolare, il rimbalzare, il giocatore dovrà far compiere alla “palla” le azioni richieste.

TENERSI PER MANO

Si propone un gioco da fare in palestra. L’insegnante predispone un percorso motorio con degli oggetti appropriati (cerchi ginnici, cordini, bastoni, tappeti, mattoncini), che preveda cambi di andature, di direzione e di posture. Invita quindi i bambini a immaginare che quel percorso sia l’unico sentiero per corribile in un bosco pieno di mostri, per poter salvare la principessa che è stata imprigionata. Una fata (sarà l’insegnante) consiglia ai cavalieri (i bambini) di tenersi per mano per attraversare il bosco senza pericolo: chi lascia la mano del compagno potrebbe essere catturato dai mostri. Il gioco andrebbe svolto a rotazione di piccoli gruppi, in modo che sia più facile il coordinamento dei movimenti.

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GIOCHI CON LA PALLA E NON SOLO

Attività per piccoli gruppi. Sempre al fine di favorire l’esplorazione e la conoscenza dei lo cali e degli oggetti della scuola, l’insegnante preparerà dei percorsi non solo in palestra, ma anche all’esterno, in giardino, o nel corridoio, usando come ostacoli dei mobili e alcuni oggetti tipici dell’ambiente scelto. Esempio: in giardino si useranno le panchine, i cespugli o la casetta di plastica. I bambini strisceranno sotto la panchina come se fosse un tunnel, scavalcheranno i cespugli imma ginando che siano una foresta, entreranno e usciranno dalla casetta come se fosse la tana del coniglio. Queste attività servono anche per rafforzare le abilità motorie, le capacità topologiche e creative dei bambini.

Conversazione

Dopo che gli alunni hanno effettuato e verbaliz zato vari percorsi mirati all’esplorazione e a una prima approssimativa rappresentazione mentale dei vari ambienti scolastici, l’insegnante invita ad una attenta osservazione dell’ambiente e guida una discussione collettiva sui punti essenziali di riferimento (mobili, angoli, giochi, porta e finestre, ecc.), sulla loro collocazione topologica rispetto a un determinato punto di vista.

Accoglienza 30 CONOSCERE GLI SPAZI

3 anni

TUTTO A POSTO!

L’insegnante, dopo aver invitato i bambini a fare una passeggiata nell’aula per osservare bene i vari angoli, gli oggetti, i giochi, ma anche la posizione delle finestre, della porta, ecc., propone il gioco di rimettere “Tutto a posto!”. Dà a ciascun bambino un oggetto e gli chiede di rimetterlo a posto o di appoggiar lo vicino o sopra a un particolare mobile o in un angolo dell’aula.

GIOCHI BENDATI

4 - 5 anni

L’insegnante invita un alunno alla volta a collocarsi al centro dell’aula, rivolto verso la porta (o la finestra o un particolare angolo). Con gli occhi bendati, deve nominare cosa c’è alle sue spalle, davanti a lui o di lato. Per aiutare i bambini che non hanno ancora conoscenza della destra e della sinistra, l’insegnante legherà un nastrino a un polso, ad esempio nel braccio destro, e alzandolo dovrà ricordarsi il nome del braccio per la presenza del nastrino. Distinguerà invece il lato sinistro per la mancanza del nastrino nel braccio.

Attività grafica

5 anni: quando dimostrano di avere un’idea abbastanza chiara della forma dell’aula e della dislocazione nel suo spazio di mobili e oggetti, i bambini possono provare a realizzare una mappa dell’aula. L’insegnante consegna una scheda con raffigurato un rettangolo o quadra to (spazio aula) e una legenda accanto in cui ci sono dei simboli che rappresentano mobili e altri oggetti. I bambini proveranno ad arredare l’aula usando i simboli, cercando di rispettare le posizioni. Anche se pasticciata, l’essenziale è che denoti una discreta consapevolezza degli elementi e della loro collocazione nello spazio.

Accoglienza 31 CONOSCERE GLI SPAZI

anni

Lella e Marco: un giorno di pioggia

È estate, le vacanze sono iniziate da tanto, si va al mare a giocare e ad abbronzarsi al sole, o in montagna per correre spensierati nei prati. A volte capita che il sole si riposi e, per un giorno, invece del bel tempo, ecco che vengono le nuvole e la pioggia a interrompere le attività all’aria aperta. Proprio per questo Marco e Lella, quel pomeriggio, stanno giocando nella loro cameretta. Mentre Lella guarda dalla finestra il cielo che non vuole smettere di piovere, sente suo fratello che dice: “Chissà cosa fanno i bam bini che vivono in altri pianeti, quelli che stanno vicino alla luna?”. Marco è sdraiato in terra, gioca con la sua astronave e i suoi robot di pla stica. Il bambino è un patito dello spazio, la sua stanza è piena di stelle appese al soffitto, e anche di astronavi di cartone che sembrano pronte per andare sulla luna: “Chissà… di che colore saranno quei bambini?”. Lella, la sorellina, ascolta. Lo spazio, i pianeti o gli extraterrestri non sono tanto interessanti per lei, comunque risponde a Marco: “Forse sono di colori diversi, alcuni verdini, altri violetti, anche i loro capelli sono verdi o viola”.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 32 4 - 5

“Ma no!” risponde Marco “Tu Lella non te ne intendi! Se condo me, sono come robottini, tutti color argento”. “Andranno anche a scuola, come dobbiamo fare noi?” chiede Lella, che è un po’ preoccupata di dover iniziare la scuola. “Certo”, risponde il fratello, “forse la loro ma estra è un extraterrestre con tante braccia, così può tenere a bada tutti i bambini più dispettosi, avrà tanti occhi per vedere tutto quello che fanno i suoi alunni”. “Sicuramente” continua il bambino fantasticando “… non prenderanno il pulmino giallo per andare a scuola, ma appoggeranno le loro scarpe speciali, con le vento se, sul marciapiede, diranno l’indirizzo e il marciapiede, muovendosi come un nastro mobile, li porterà dove devono andare. Quando sono stanchi potranno sedersi su delle panchine… “. “No!”, dice Lella, “Mi piacerebbero di più dei cuscini!”. Marco non l’ascolta e continua: “Forse… forse… hanno degli ascensori che si muovono anche di lato, corrono velocissimi di qua e di là, tocchi un pulsante colorato, dici dove devi andare e l’ascensore ti lascia davanti alla scuola” . “Marco parli di cose strane, certo sarebbe mol to più divertente andare a scuola così!” gli risponde la sorellina Lella, che ora gioca vicino a lui con Pippo, il suo orsetto preferito.

Lella è una bambina di tre anni, paffutella con due guancine rosse come due petali di rosa, ha due codini neri neri come i suoi occhi; quest’anno andrà a scuola per la prima volta.

Marco è più grande, ha cinque anni, dovrà iniziare l’ul timo anno di Scuola dell’Infanzia. Anche il bambino ha i capelli neri ma è meno paffutello della sorellina.

L’ARRIVO A SCUOLA 33

Marco continua il suo racconto fantastico: “Forse nelle aule non ci sono né ta voli né sedie, ma cuscini che sembrano palloncini. I bambini quando si siedono possono volare, e disegnano nell’aria perché hanno degli schermini di computer trasparenti. Anche i giochi sono diversi; per giocarci basta un dito, sono come le nuvole che cambiano forma, poi con un cenno della mano si cambia gioco o si cancella, così non si dovranno mettere in ordine”. “Ma i bambini giocano insieme?” chiede Lella. “Una scuola dove i bambini non giocano insieme non mi piace!” risponde Marco. Lella, allora, comincia a disegnare nell’aria facendo finta di tenere in mano un colore: “Adesso disegno il sole, ora un uccellino e anche l’arcobaleno, questa è la mamma e questo il babbo e poi ci siamo anche noi due”.

Marco la guarda, non vede niente di tutto quello che Lella dice, ma anche lui comincia a giocare; fa finta di divertirsi con i giochi spaziali. “Adesso costruisco una torre con questi cubi virtuali che galleggiano, poi disegno su questo schermo trasparente un cavallino che, toccando un tasto speciale, può muoversi e correre. Dai Lella, saliamo sopra il marciapiede spaziale” poi continua a voce alta: “Portami nella mia scuola… portami dal mio amico Andrea!”.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 34

Inizia a correre da una parte all’altra della stanza: “Siamo dentro l’ascensore, via, velocissimo!”. Poi tutti e due camminano come robottini con le gambine tese e le braccine piegate, con le mani rigide si muovono a scatti, quando s’incontrano fanno degli inchini come uno strano ballo, si toccano le mani e i piedi per salutarsi. “È stato proprio un bel gioco, perché l’abbiamo fatto insieme!” esclamano ridendo i due bambini, che si prendono per mano e fanno un girotondo. Anche un giorno di pioggia, se si gioca insieme e con fantasia, diventa bello. Finita l’estate, con i giochi in spiaggia e anche il gran caldo, i due fratellini, indossando grembiulini nuovi e con lo zaino in spalla, sono pronti per andare a scuola. Lella non ha voluto lasciare il suo orsetto a casa, quindi ha convinto la mamma a metterlo nello zainetto dicendole: “Pippo, senza di me, si annoia e poi diventa triste!”. “Ricordati che dovrai chiedere alla tua maestra se potrai tenerlo con te!” l’avvisa la mamma. Entrata in sezione, la bambina guarda con curiosità la sua aula, ma soprattutto la sua insegnante, e dice sottovoce a Marco: “ È bella questa scuola, ci sono giochi veri e la maestra non ha cento braccia e cento occhi come quella del tuo pianeta; mi piace più così!”.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 35

IL MARCIAPIEDE MOBILE

Sul pianeta Beh hanno inventato un marciapiede mobile che gira tutt’intorno alla città. Si muove a piccola velocità per dare alla gente il tempo di guardare le vetrine, entrare o uscire dai negozi, per non far perdere l’equilibrio a quelli che debbono scendere e salire.

Sul marciapiede ci sono anche delle panchine per quelli che vogliono viaggiare seduti; le usano specialmente i vecchietti e le signore con la sporta della spesa. I vecchietti quando si son stancati di stare ai giardini pubblici e di guardare lo stesso albero, vanno a fare un giro sul marciapiede mobile. (libero adatt. da G. Rodari)

LA MIA SCUOLA

Nella mia scuola si fanno tante cose belle e intelligenti. Giochiamo, cantiamo, a volte urliamo.

La maestra ci guarda: se il gioco è divertente, per un po’ fa finta di niente. Quando il chiasso, però, diventa un fracasso la maestra, allora, batte le mani e come per magia il chiasso scappa via!

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 36

Lavoriamo

sul racconto

La storia “Lella e Marco in un giorno di pioggia” è abbastanza strutturata: l’insegnante giudicherà se è adatta per il gruppo dei più piccoli, ai quali, in alternativa, leggerà il rac conto “Il viaggio del palloncino blu”, riportato alle pagg. 43-44, proponendo successiva mente il percorso di lavoro inerente.

L’insegnante, dopo la lettura, chiede ai bambini la loro opinione sul racconto, verifican done la comprensione con semplici domande stimolo:

Conversazione

“I protagonisti sono simpatici? Come si chiamano? Qual è la loro età? Come sono fisicamente? Provate a descriverli”. “Come immagina Marco la scuola nei pianeti vicino alla luna? E la maestra, i bambini, i giochi? Come vanno i bambini a scuola?” Ecc.

IL GIOCO DEL FAR FINTA!

A tutti i bambini l’insegnante presenterà il gioco del “far finta”, ricordando il modo di giocare di Marco e Lella nel racconto. Far finta di: disegnare, pitturare, mangiare, correre come bambini, camminare come ro bottini, muoversi su un marciapiede mobile, ecc. Usiamo l’immaginazione!

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 37 3 - 4 - 5 anni

I PERSONAGGI CON LA PASTA DI SALE

3 - 4 - 5 anni

Ai bambini viene chiesto di costruire la sagoma dei due protagonisti della storia, Lella e Marco, con la pasta di sale o di inventare degli extraterrestri.

• ACQUA

• FARINA

• SALE

• COLORI

• FILO METALLICO

LEGGERO O CARTA ALLUMINIO

L’insegnante prepara con del filo metallico leggero, o con strut ture di carta allumi nio, delle sagome che i bambini po tranno ricoprire con la pasta di sale. Una volta asciugate, le sagome possono essere pit turate e lucidate.

Attività grafica

5 anni: i bambini scelgono la parte della storia per loro più interessante e la illustrano. In seguito si analizzano le differenze tra il corpo del bambino e un robottino (si dovranno mostrare delle immagini). Ogni bambino, infine, disegnerà un robot personale, secondo la propria fantasia, come ulteriore concettualizzazione dello schema corporeo.

4 anni: l’insegnante distribuisce il disegno delle due sagome di Marco e Lella da completare aggiungendo le parti corporee, ma anche alcuni particolari maschili

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 38
Materiale
QUADERNO OPERATIVO 5 anni QUADERNO OPERATIVO 4
anni

e femminili come i capelli o i vestiti (dopo che l’insegnante inviterà i bambini a osservarsi fra loro), specificando il nome dei protagonisti.

3 anni: viene distribuita ai bambini la scheda che raffigura la sagoma dei personaggi; le bambine coloreranno Lella, i maschi Marco. Accanto disegneranno se stessi secondo le loro possibilità. L’insegnante può rivolgere delle domande sui personaggi: il loro nome, dove e con che cosa giocano. Inviterà, poi, ogni bambino a parlare di sé: a ripetere il proprio nome e cognome (che non tutti conoscono), quindi i nomi dei suoi familiari. L’insegnante trascriverà la verbalizzazione.

Infine tutti i bambini possono costruire il loro robot assemblando pezzi di collage colorato preparati dall’insegnante.

Conversazione

Per conoscere i giochi dei bambini e stimolarli a parlare di sé, l’insegnante avvia una conversazione. Domanda se anche loro, nella propria cameretta, gio cano come Marco e Lella, se giocano da soli oppure con qualche amico o una sorellina.

L’insegnante, ai bambini di 3 anni, chiederà di portare a scuola un giocattolo di casa, un peluche, una macchinina, il gioco preferito insomma, così potranno giocarci liberamente anche con i loro compagni.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 39

Lavoriamo sul racconto

Attività grafica

3 anni: i bambini disegnano liberamente i loro giocattoli, poi colorano, come possono, quelli raffigurati nella scheda proposta. In alternativa si chiederà loro di collegare dei giochi uguali, dicendo: “Chi ha lo stesso giocattolo?”.

4 anni: l’insegnante consegna la scheda per far registrare ai bambini i giocattoli che hanno in casa o con cui preferiscono giocare. Gli alunni in dicheranno le scelte (possono essere più di una) attaccando dei simboli, concordati precedentemente insieme, in corrispondenza del giocattolo preferito.

3 anni

4 anni

Dall’osservazione del grafico i bambini potranno vedere che ci sono dei giochi più apprezzati di altri.

Per registrare i giocattoli preferiti dalla sezione, l’in segnante può costruire un semplice istogramma, dove i bambini apporrano la propria scelta nella colonna che rappresenta il gioco interessato. Il confronto tra le colonne, in base al numero di simboli presenti, stabilirà le preferenze.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 40
QUADERNO OPERATIVO
QUADERNO OPERATIVO

5 anni: l’insegnante propone ai bambini un’esperienza pratica: costruire una griglia sul pavimento con lo scotch colorato. Nelle colonne verticali si posizionano un maschio e una femmina, mentre nel lato orizzontale si sistemano vari giocattoli. I bambini, muovendosi orizzontalmente sui quadrati, si fermeranno nello spazio d’incrocio con la strada verticale, che corrisponde a un gioco e in questa “casella” porranno un simbolo. Il gioco si ripete con tutti i bambini.

Si consegna una scheda con una tabella a doppia entrata: i bambini dovranno trovare il punto d’incrocio tra la linea verticale e quella orizzontale tracciando il percorso con il dito. In questo spazio, sceglieranno di disegnare se stessi per indicare il gioco preferito; oppure (per rispondere a un ulteriore quesito) raffigureranno un bambino o una bambina, se è un gioco preferito dai maschi o dalle femmine.

A PROPOSITO DI GIOCATTOLI...

Nota: affinché l’attività ludica si trasformi in esperienza di autonomia, di libertà in ventiva e di azione, i giocattoli dovrebbero essere strumenti o compagni di giochi di finzione (individuali o in gruppo) con positive valenze affettive e sociali; l’elaborazione fantastica, quindi, di una realtà rassicurante, gratificante, autenticamente umana. Gli adulti, forse, si sono dimenticati la bellezza di costruire giocattoli, un’esperienza che sviluppa doti di creatività e ingegnosità.

“Gli adulti infatti non sanno che nelle costruzioni dei giocattoli poveri ci sono più conoscenze di fisica, meccanica, estetica, di quante non ne offra la scuola”. (Ferrarotti)

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 41
QUADERNO OPERATIVO
Attività grafica
5 anni

Costruiamo giocattoli in sezione!

L’insegnante potrà avvalersi dell’aiuto di geni tori competenti e disponibili, o di associazioni o ludoteche, per poter sviluppare un piccolo progetto con cui dimostrare ai bambini che si possono costruire giocattoli usando vari ma teriali, anche di recupero.

Nella scuola dell’infanzia “Mario Lodi” di Chia ravalle, ad esempio, i bambini hanno parte cipato a un progetto di costruzione di giocat toli in legno.

Un falegname, di nome Geppetto, ha messo a disposizione della scuola tempo e materiale, dando la possibilità a ogni bambino di costruire un burattino con pezzi di legno già preparati, che dovevano essere incollati o avvitati insieme (senza chiodi, o altre cose pericolose).

L’ESPERTO A SCUOLA: IL FALEGNAME
42

- 4 - 5 anni

il viaggio del palloncino blu

Nella piazza del paese c’è un venditore di palloncini colorati. Un bambino chiede alla sua mamma: “Mamma mi compri un palloncino giallo, quello con le orecchie da coniglio?”.

Mentre il venditore dà il palloncino giallo al bambino, un palloncino blu si stacca dal mazzo colorato e, velocemente, vola via. Vola verso il cielo azzurro, su su, vi cino al sole. Il palloncino guarda giù, verso la terra: tutto diventa sempre più pic colo e lontano. Preoccupato, pensa: ‘Chissà dove andrò a finire!’. Vede una farfallina colorata e le fa un sorriso: “Come sei bella! Il sole fa brillare i tuoi colori!”.

Visto dall’alto, il mondo, con la terra, il mare, le case, e anche le persone, gli sembra bellissimo. ‘ È così bello volare libero nel cielo, vado dove mi porta l’amico vento, senza preoccupazioni’, pen sa, continuando a guardare con curiosità verso il basso.

Mentre si sta rilassando, facendosi portare dal vento, vede un uccellino che ancora non sa vola re bene, infatti non riesce ad andare diritto, va su e giù, sbatte velocissimo le ali, poi si stanca, come se stesse per cadere giù a capofitto… È proprio buffo!

Il palloncino grazie a un soffio di vento si avvicina al passerotto: “Uccellino, vuoi che ti aiuti a volare bene? Aggrappati al mio filo, così ti riposerai un po’!”. L’uccellino allora si attacca al filo e i due fan no un po’ di strada insieme, poi si salutano.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 43 3

Il palloncino continua a guardare l’uccellino che si allontana ancora un po’ insicu ro, e non si accorge che una cornacchia tutta nera incomincia a volargli intorno, con il desiderio di beccarlo. “Lasciami stare!” grida il palloncino alla cornacchia tutta nera. “Se mi tocchi con quel becco, mi farai scoppiare!”. Il palloncino scappa e va a nascondersi dentro a una nuvola bianca e soffice. La cornacchia vola qua e là, poi si stanca di aspettare, e se ne va via. Nascosto dentro la nuvoletta, che con tanta gentilezza lo ha ospitato, il palloncino si sente al sicuro. Inoltre la nuvola è così soffice e lui è così stanco, che lentamente si addormenta. Quando si sveglia, si affaccia dalla nuvola: “Chissà dove sono arrivato?”, si domanda il palloncino; guarda giù e vede una scuola. Nel giardino ci sono tanti bambini e così il palloncino chiede alla nuvola se può fermarsi un po’ a guardarli giocare. I bambini con la maestra cantano una bella filastrocca:

Un palloncino blu su su nel cielo se ne va e canticchiando un po’, tralalalà lalà, incontra una farfalla, le dice: “Buona sera!”. Incontra una cornacchia: “oh mamma com’è nera!”. Incontra un uccellino che non sa, non sa volar: “Aggrappati al mio filo e su nel ciel ti porterò!”. Un palloncino blu su su nel cielo se ne va...

Quando i bambini entrano in classe, il palloncino si lascia trasportare dal vento verso altre avventure.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 44

IL PALLONCINO

Da un bel mazzo colorato un pallone s’è staccato; era rosso e aveva fretta: c’è qualcuno che lo aspetta? Chi lo sa che cosa fanno quando in alto in alto vanno… Forse vanno dai bambini che non hanno i palloncini.

(M. Meschini)

IL PALLONCINO

… si è rotto il filo ed è scappato in su, ed ora il palloncino non l’ho più. Ora nel cielo azzurro del buon Dio c’è un punto rosso: è il palloncino mio. (Rid. da filastrocche.it)

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Lavoriamo sul racconto

La storia “Il viaggio del palloncino blu” è adatta a tutte le fasce d’età, è molto semplice e accattivante, soprattutto se accompagnata dalla filastrocca finale, che i bambini possono ripetere a memoria. L’insegnante, per animare la lettura, porterà a scuola un palloncino per catturare l’attenzione anche dei più piccoli.mancherà.

drammatizzazione

3 - 4 - 5 anni

I bambini rappresentano palloncini di forma e colore diversi, farfalline e uccellini (possono avere un simbolo con il disegno corrispondente). L’insegnante, giocando inizialmente con loro, fa il venditore di palloncini, poi la cornacchia che spaventa i bambini-palloncini, le far falle e gli uccellini, i quali scapperanno per nascondersi dietro una seggiolina, mentre l’inse gnante-cornacchia cercherà di prenderli.

In seguito questi personaggi verranno interpretati a turno dai bambini. percorso

Con dei materiali ginnici, ma anche og getti presenti in aula, i bambini immagi neranno il viaggio del palloncino.

Quale percorso dovrà fare il palloncino per arrivare alla scuola dei bambini?

• Quattro seggioline in fila: i bambini ci camminano sopra con l’aiuto dell’insegnante (il pal loncino vola in alto).

• Cinque cerchi sparsi: ci saltano dentro (il palloncino è tra le nuvole).

• Un lenzuolo: i bambini rotolano sotto di esso (il palloncino si nasconde dalla cornacchia).

• Altre sedie: per camminarci sopra (il palloncino riprende a volare).

• Dei mattoncini: i bambini si fermano sopra di essi in equilibrio (il palloncino è fermo).

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 46

Alla fine reciteranno tutti insieme la filastrocca del racconto.

I percorsi sono giochi piacevoli per i bambini e hanno un’alta valenza didattica, sia per la conoscenza spaziale che per aumen tare le competenze corporee.

Attività grafica

3 - 4 - 5 anni

I bambini, divisi in gruppi, preparano i vari particolari di un gran de cartellone con diversi materiali, stoffe e carte diverse.

Ad esempio:

COMPITO DI REALTÀ

3 anni: colorano il cielo con le tempere, usando grossi pezzi di spugna, oppure con il collage rita gliando grandi pezzi di carta dalle riviste (sceglien do pagine dalla tonalità celeste).

4 anni: realizzano le nuvole usando piccoli sacchetti rigonfi di pezzetti di carta, la cornacchia e l’uccellino con la tecnica del collage o del materiale di recupero (una bottiglietta di plastica o un rotoli no rivestito di carta o di carta velina appallottolata oppure colorata di nero). Il personaggio principale può essere un palloncino vero o un sacchetto di plastica blu o azzurra con dentro della carta blu.

5 anni: disegnano i bambini (se stessi), la loro scuola, l’insegnante, il loro giardino, ecc., im maginando che la scuola che vede il palloncino sia proprio la loro.

QUADERNO OPERATIVO

3 anni Nel quaderno operativo per i 3 anni, ci sono schede specifiche, inerenti al racconto.

L’ARRIVO A SCUOLA Accoglienza 47

GIOCHI

PER CONOSCERE I NOMI

Il nome di battesimo diventa proprio solo se lo si accetta, conoscendo le sue ori gini semantiche. Spesso i bambini non sono molto soddisfatti del proprio nome. Fin dalla Scuola dell’Infanzia si propongono attività educative che favoriscano nei bambini una gratificante presa di coscienza della propria identità. Ecco come narrare il significato del proprio nome e di quello dei personaggi della storia di “Lella e Marco” (riportato alle pagg. 32-35) in maniera semplice ma sug gestiva e giocosa. I significati dei nomi di persona si possono trovare consultando dizionari specializzati oppure svolgendo una ricerca online.

L’insegnante avvia una conversazione con i bambini dicendo: “Ognuno di noi ha il suo nome, perché abbiamo bisogno di un nome? Chi ha scelto il nostro nome? Il mio nome mi piace perché ha un bellis simo significato, infatti significa… Chi vuole sapere che cosa significa il suo nome?

COSA SIGNIFICA IL TUO NOME?

Alberto

Deriva dal germanico antico e significa “illustrissimo”. L’insegnante spiega: “È un nome bellissimo, vuol dire ‘molto importante’!”. Poi consegna al bambino un simbolo preparato con del cartoncino, come una coccardina.

Sara

Dall’ebraico: “principessa”. L’insegnante realizza delle coroncine di cartoncino per le bambine con questo nome, oppure dipinge un diadema sulla loro fronte con i colori per il viso.

CONOSCIAMO I NOMI Accoglienza
48
3
Conversazione
- 4 - 5 anni

Marco

Di antica origine latina, significa “uomo battagliero”, “audace”. Riferito al bambino può voler dire “cavaliere” o “soldatino”. I bambini con questo nome fanno finta di andare a cavallo o marciano sul posto come soldatini, recitando la seguente filastrocca:

IL SOLDATIN

Il soldatin, piripim pim pim, col bastoncin, piripim pim pim, alle ragazze strizza l’occhiolin, piripim pim pim. Suona il tamburo, suona la grancassa, la fanfara passa, passa il battaglion, poropom pom pom.

Lella

Può essere il diminutivo di diversi nomi (Antonella, Gabriella, Serenella ecc.) e l’insegnante dovrà cercare il significato di ciascuno di essi. Ad esempio, Serenel la deriva dal latino serenus che, riferito la cielo, significa “chiaro”, “limpido”. L’insegnante può dire che il nome di Lella, la sorellina di Marco, significa “tranquilla”, “pacifica” e “bella”. Poi aggiunge: “Bella come…?”. Sceglierà una risposta e sarà il simbolo del nome.

CONOSCIAMO I NOMI Accoglienza 49

Margherita

Dal greco, “purezza”, “luminosità”. L’insegnante può trasformare il significato in “luce”, “fiore bianco”.

Propone quindi un gioco: darà a ogni bim bo un petalo bianco e, al suo via, uno di seguito all’altro, lo dovranno appoggiare intorno a un cerchio di cartoncino giallo. Formeranno una margherita che appenderanno o regaleranno alla bambina con questo nome.

Laura

Deriva dal latino e significa “albero d’alloro”. L’insegnante può costruire una coroncina di foglie o dipingerne un paio sulle guance della bambina con questo nome.

Infine si può giocare a formare delle rime divertenti con i nomi, anche con quello dell’insegnante, ad esempio:

Inoltre si potrà abbellire l’aula con una mostra originale di autoritratti, arricchiti con i simboli che caratterizzano il significato del proprio nome. Per i nomi stranieri, possiamo chiedere il loro significato ai bambini oppure, se non lo sanno, ai genitori. In alternativa si può svolgere una breve ricerca su Internet.

La maestra Giovanna adora il gelato alla panna! Sara è una principessa, non una patata lessa! Sara e Marco vanno insieme al parco! Salta salta Luca e cade in una buca! Ad Alberto piace giocare all’aperto! È bella Margherita, così bianca e pulita!
CONOSCIAMO I NOMI Accoglienza 50

L’insegnante mette in evidenza che più bambini possono avere lo stesso nome, ma c’è un dettaglio che li distingue gli uni dagli altri: il COGNOME. Può essere utile realizzare un cartellone con le foto dei bambini e il loro nome e cognome.

Uno dei primi disegni del nuovo anno scolastico sarà legato al bambino che si presen ta con il suo nome: “Io sono una/un bambina/o e mi chiamo… il mio nome significa...”.

C’È UNA LETTERA PER...

L’insegnante, fingendo di essere un postino, dirà: “È arrivata una lettera per... Sara!”. Se ci sono più bambine che hanno questo nome, aggiun gerà: “Ma per quale Sara è la lettera?”. Quindi ragionerà insieme agli alunni su come fare: “Bisogna leggere non solo il nome, ma anche il cognome, che è vicino al nome!”.

CONOSCIAMO I NOMI Accoglienza 51
Conversazione

I BAMBINI E IL TEMPO

Il tempo è una nozione astratta, pertanto la sua rappresentazione nelle forme più diverse è una strategia usata nella Scuola dell’Infanzia per aiutare i bambini a pa droneggiare una terminologia adeguata, sollecitati dalla compilazione di calendari e orologi che vengono strutturati.

Grazie a queste attività si possono sviluppare diverse opportunità didattiche, sia per fare confronti (di più di meno), sia per usare correttamente i termini “oggi” e ”ieri” (il termine “domani” in questo caso è assente).

Il concetto di settimana come insieme di sette giorni si rinforza il venerdì, quando i bambini assembleranno i fogli su cui quotidianamente hanno registrato le presenze e capiranno che nei giorni sabato e domenica ci si riposa per poi ricominciare. Il risultato di questo lavoro fornirà un documento prezioso delle presenze, ma soprattutto rappresenterà “il passato”, i giorni già vissuti.

È importante variare le modalità di registrazione delle presenze per mantenere viva l’attenzione, ad esempio richiamando il tema che fa da sfondo integratore alle proposte didattiche della settimana o usando un semplice disegno diviso in tanti spazi quanti sono i bambini, i quali, per registrare la propria presenza, ne coloreranno uno ciascuno.

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IL CONCETTO DI TEMPO Accoglienza

DAI NOMI... AI CALENDARI

Dopo che i bambini hanno svolto le attività mirate alla conoscenza dei loro nomi, questi, scritti su dei cartoncini con vicino il simbolo corrispondente, si po tranno utilizzare per contrassegnare le presenze o gli incarichi della giornata nei vari cartelloni appesi nella sezione, come ad esempio:

• Chi apparecchia oggi?

• Chi è l’incaricato-aiutante dell’insegnante?

• Chi è oggi il meteorologo?

IL CALENDARIO DELLA SETTIMANA

Si suggerisce di presentare questo calendario con una poesia o una filastrocca, a volte collegata all’argomento della programmazione mensile. Il calendario della settimana può essere usato anche per registrare le presenze.

Ad esempio: un calendario a forma di fiore con sette petali, come i giorni della settimana.

In ogni petalo i bambini presenti in quel giorno at taccano il loro nome (l‘ultimo giorno di scuola, poi, si potrà osservare chi avrà il numero più alto di presenze).

Saranno i bambini stessi a chiedere e ricorda re all’insegnante di “fare” i calendari al mattino e spontaneamente si abitueranno ad adoperare una terminologia adeguata, ieri - oggi, prima - adesso - subito, nonché i nomi dei giorni della settimana e la loro successione ritmica.

53 IL CONCETTO DI TEMPO Accoglienza

FILASTROCCA

DI CHI CRESCE

Lunedì son piccolino, faccio ancora la pipì nel pannolino. Martedì son più grandino, adesso so usare il vasino. Mercoledì che birichino son diventato! La mamma mi ha sgridato. Giovedì so camminare, correre e anche saltare. Venerdì ho imparato a mangiare senza essere imboccato. Sabato sono troppo grande, e il ciuccio non si prende! Domenica sono così cresciuto che domani la mamma a scuola mi vuol portare, ma io non so... se voglio andare!

SETTIMANA COLORATA

Lunedì è tutto giallo. Martedì verde pisello. Mercoledì è arancione. Giovedì invece è marrone. Venerdì è rosa confetto. Sabato è rosso perfetto. Domenica mi riposo, metto in un cassetto i colori e con mamma e papà corro fuori.

IL CONCETTO DI TEMPO Accoglienza 54

FILASTROCCA DEL MENU

Oggi che cosa c’è per pranzo? È lunedì, per tutti i bambini c’è la pasta con i piselli. E domani cosa ci sarà? Mah, chissà! Martedì, sai cosa c’è? Polpette con il purè. Ma domani cosa ci sarà? Ma chissà!

Mercoledì, invece, mangiamo la frittata che tanto mi piace. E domani cosa ci sarà? Mah, chissà!

Giovedì siam fortunati: la cuoca ci dà i gelati. E domani cosa ci sarà? Mah, chissà! È venerdì, maestra, a pranzo c’è il pesce? Sicuramente, mangialo e diventerai intelligente! E domani cosa ci sarà? Mah, chissà! Sabato e domenica sto a casa, non importa a pranzo cosa c’è. È bello che mamma e babbo mangiano con me.

IL CONCETTO DI TEMPO Accoglienza 55

ESPLORIAMO IL MONDO INTERO

Testo e musica: M° Francesco Panebianco Traccia n.1

C’È QUALCOSA DI IMPORTANTE, È UNA GRANDE NOVITÀ. NOI BAMBINI VOGLIAM CRESCERE MA NON SAPPIAMO COME FAR!

UNA CAMPANELLA SUONA, C’È UNA SCUOLA GIÙ IN CITTÀ, CERCA NUOVI ESPLORATORI COSA ASPETTI? CORRI, ANDIAM!

ESPLORIAMO IL MONDO INTERO, TANTE COSE IMPARERAI! OGNI GIORNO UN’AVVENTURA, VIENI E GIOCA INSIEME A NOI!

ESPLORIAMO IL MONDO INTERO, TANTI NUOVI AMICI AVRAI! CI DIVERTIREMO A SCUOLA E OGNI GIORNO CRESCERAI!

CI SARANNO TANTI VIAGGI, TANTI GIOCHI IMPARERAI, E CON LA MAESTRA ACCANTO A NOI PERICOLI TU NON NE AVRAI!

SCOPRIREMO LE EMOZIONI, CI SARÀ LA MUSICA. LA NATURA E I SUOI COLORI, TUTTO IL GIORNO ESPLORERAI!

RIT.

C’È QUALCOSA DI IMPORTANTE, È UNA BELLA NOVITÀ. NOI BAMBINI VOGLIAM CRESCERE SAPPIAMO ADESSO COSA FAR!

TUTTI INSIEME ANDREMO A SCUOLA, BENVENUTO TU SARAI. E VIVREMO UN’AVVENTURA INDIMENTICABILE!

68 Accoglienza LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA

Lo spartito

Accoglienza 69 LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA

ACCOGLIENZA E BISOGNI SPECIALI

A CURA DI MONICA PRATELLI

La fase dell’accoglienza consente la prima conoscenza dei bambini nuovi arrivati e l’incontro con i più grandicelli, che, nel corso del periodo estivo, hanno avuto senz’altro tanti cambiamenti.

Si tratta di un incontro importante, che richiede serenità, abbandonando il giudizio e privile giando il confronto tra colleghi; sguardi diversi sono risorse fondamentali per l’osservazione e la ripresa delle attività con i propri alunni.

L’IMPORTANZA DEL COLLOQUIO CON I GENITORI

Instaurare da subito una buona relazione con i genitori facilita tutto il percorso scolastico. Le possibili difficoltà, accertate o meno dagli specialisti, possono creare in essi disagio, timo ri, preoccupazioni ed è per questo necessario assumere un atteggiamento di ascolto e di accoglienza nei loro confronti.

Talvolta la non accettazione delle difficoltà del proprio bambino crea modalità difensive di opposizione negli adulti significativi, i quali possono attribuire le responsabilità e le cause delle difficoltà alla scuola stessa, a errori valutativi da parte degli insegnanti, a una non disponibilità o a una mancata professionalità.

L’insegnante queste cose le sa ed è fondamentale che sappia gestire eventuali conflitti e accogliere anche in momenti non facili.

Il colloquio iniziale con i genitori ha lo scopo di raccogliere la storia del bambino attraverso i loro occhi, soprattutto per individuare insieme le risorse e i punti di forza del bambino stesso. Il colloquio non deve quindi essere vissuto come un momento investigativo, ma conoscitivo.

• Qual è il gioco che piace di più al vostro bambino?

• Quali sono le cose in cui vostro figlio vi sembra più bravo?

• In quale momento della giornata lo vedete più contento e più sereno?

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• Ci sono, a vostro parere, alcune difficoltà alle quali noi, come insegnanti, dobbiamo porre particolare attenzione?

• Se avete osservato alcune difficoltà, in che modo le avete affrontate?

Un colloquio fluido pone le basi per una buona collaborazione futura, che faciliterà la colla borazione e il patto educativo, anche nel caso si rilevino criticità da condividere tra scuola e famiglia.

UNO SGUARDO ATTENTO AI PROGRESSI

Questo è uno dei compiti principali dell’insegnante. Osservare e cogliere le possibili criticità, cogliendo però anche i piccoli passi avanti, i segnali positivi e di crescita. Riconoscimento, incoraggiamento e gratificazione sono elementi vincenti da non dimenticare.

ATELIER E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

L’organizzazione didattica in laboratori (atelier) favorisce ogni bambino, ma in presenza di dif ficoltà acquista ancora più valore. L’esperienza diretta e concreta, la manipolazione dei materia li, la sperimentazione di linguaggi diversi offro no garanzia di integrazione e di promozione dei processi di sviluppo.

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