MI METTO ALLA PROVA (ITALIANO) - classe 5

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Gli eserciziari rappresentano un valido supporto per prepararsi gradualmente, durante l’anno scolastico, alle prove nazionali di italiano , matematica (classi seconda e quinta della Scuola Primaria) e inglese (classe quinta).

Ogni volume è composto da tre sezioni:

- la prima contiene una prova d’ingresso con svolgimento guidato , che aiuta l’alunno ad acquisire un metodo di lavoro efficace, e altre prove che, con difficoltà sempre maggiore , permettono di esercitarsi sulle modalità di pensiero sottese alla risoluzione dei quesiti e di “familiarizzare” con i test Invalsi. Al termine di ogni prova, una tabella di autovalutazione è utile per registrare e monitorare i risultati ottenuti;

- la seconda sezione raccoglie alcune prove ufficiali Invalsi (dalla più recente) somministrate dal MIUR , con le quali potersi mettere alla prova in vere e proprie simulazioni, da svolgere secondo i tempi previsti;

- nell’ultima sezione, infine, sono presenti le regole di italiano , che possono essere consultate dall’alunno per un rapido ripasso.

Le soluzioni dei quesiti sono riportate nella Guida e sul sito www.tresei.com .

LA PROVA INVALSI DI ITALIANO - Classe quinta

La PROVA DI ITALIANO accerta le competenze raggiunte dagli alunni nei seguenti ambiti: competenza testuale, comprensione locale e globale del testo, competenza lessicale, ortografia e punteggiatura, morfologia e sintassi.

È strutturata in due parti:

• la comprensione del testo e il lessico , attraverso due brani, un testo narrativo e un altro informativo o argomentativo, con quesiti sono per la maggior parte a scelta multipla;

• gli esercizi grammaticali sulle competenze acquisite dal bambino in ortografia, morfologia e sintassi, che vanno svolti con modalità differenti, in base alle indicazioni esplicitate nella consegna.

Istruzioni per la prova di italiano

Prova 1 - svolgimento guidato

Prova 1 - autovalutazione

Prova 2

Prova 2 - autovalutazione

Prova 3

Prova 3 - autovalutazione

P ROVE UFFICIALI INVALSI

Prova ufficiale n. 1

Prova ufficiale n. 2

Prova ufficiale n. 3

Ideatrice dei testi: Federica Goffi

Redazione: Federica Goffi, Silvia Amaolo, Silvia Piangerelli

Progetto grafico e impaginazione: Claudio Magrini, Silvia Amaolo

Illustrazioni: archivio Tresei

Copertina: Claudio Magrini

Organizzazione e direzione della creazione dell’opera:

Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano

Editrice Tresei Scuola Via A. Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378 © Tutti i diritti sono riservati www.tresei.com

REGOLE PER IL RIPASSO 3 5 18 19 30 31 43 44 64 93 117 INDICE
RISTAMPA ANANO I II III IV 2020 2021 2022 2023

ISTRUZIONI – PROVA DI ITALIANO

La prova è composta da due testi che dovrai leggere per poi rispondere alle domande che li seguono e da alcune domande di Riflessione sulla lingua.

Le istruzioni prima di ogni domanda ti diranno come rispondere. Leggile dunque con molta attenzione.

Nella maggior parte dei casi per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta.

Prima di ogni risposta c’è un quadrato con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D.

Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta, come nell’esempio 1:

Esempio 1

Qual è la capitale dell’Italia?

A.

B.

C.

D.

Venezia

Napoli

Roma

Firenze

In qualche caso, però, per rispondere dovrai mettere una crocetta per ogni riga di una tabella, oppure dovrai scrivere tu la risposta alla domanda, come nei due esempi che seguono.

Esempio 2

In base al testo che hai letto, quali sono le caratteristiche del protagonista del racconto?

Metti una crocetta per ogni riga.

a. È coraggioso

b. È timido

c. Ama lo studio

d. Gli piace giocare

e. Non sa mentire

NO

3

Esempio 3

Chi è il protagonista del racconto che hai letto?

Risposta: Enrico

Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere: devi scrivere NO vicino alla risposta sbagliata e mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio 4.

Esempio 4

A.

B.

C.

In quale continente si trova l’Italia? In America In Asia In Africa In Europa

D.

Per fare una prova, ora rispondi a questa domanda.

Quale dei seguenti aggettivi ha significato opposto all’aggettivo alto?

A. B.

C.

D. NO

Largo

Basso

Stretto

Magro

Per rispondere alle domande della prova ufficiale avrai a disposizione 75 minuti.

*Adatt. dalle istruzioni della prova nazionale di italiano, classe quinta

4

Al mare

Non è facile spingere il passeggino sulla sabbia, ma bene o male arriviamo al nostro ombrellone. Sabrina lo apre, mette la pupa all’ombra, si getta su una sdraio e apre il suo libro giallo. Io prendo il pallone e vado a giocare con Cane.

La spiaggia deserta è bellissima. Tutto sembra pulito, sembra lavato di fresco.

In cielo i gabbiani si litigano strillando forte. Le onde sulla riva fanno “sciacq... sciacq...”. Noi due corriamo dietro la palla gridando di felicità. Io grido, Cane abbaia. Che cosa darei per avere il permesso di portarmelo a casa alla fine delle vacanze.

Mi viene tra le gambe, mi fa inciampare, mi lecca. Mi rialzo tutta sporca di sabbia, corriamo lontano lontano.

Arrivati alla rete dobbiamo girare per tornare indietro, è allora che, all’altezza del nostro ombrellone, vedo una cosa strana, una macchia rosso vivo nell’acqua, a circa un metro dalla riva. Una macchia che appare e scompare. Margherita non è in braccio a Sabrina, che è immersa nel suo libro giallo, e non è neppure seduta sulla sabbia a pasticciare con le formine. Dov’è? Quella macchia rossa. Il suo pagliaccetto. Mi metto a gridare con tutta l’aria che ho nei polmoni, ma Sabrina non sente. Il bagnino è una macchia scura all’estremità del Lido. Neppure lui può sentire. Mi metto a correre ma sono troppo lontana, non arriverò in tempo. Un’angoscia tremenda mi martella nel petto. Quanto ci mette una persona ad affogare? Il pagliaccetto rosso scompare sott’acqua. Corro e mi sembra di non avanzare neppure di un centimetro, come in quelle pubblicità girate al rallentatore. Corro, ma so che non arriverò in tempo. Poi sento uno strillo altissimo e vedo il pagliaccetto rosso a riva, tra le zampe di Cane, che ne tiene un lembo in bocca. Il bagnino che è arrivato di corsa dice con la sua voce profonda da uomo muscoloso: – Non è niente, non è niente. Ha solo bevuto un po’.

5 PROVA 1 Svolgimento guidato
5 6 7 8 9 10 -
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1
4
2
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3 -

5 -

Sabrina mi chiede con uno sguardo supplichevole: – Lo dirai a tua madre? –Faccio di no con la testa. Non sono una spia. Quello che mi dispiace è che a Cane non daranno una medaglia e che, neppure adesso che è un eroe, potrò farlo entrare in casa.

Però, tutto sommato, una sorella è meglio di un cane.

(B. Pitzorno, “Popotus”)

Dalla situazione iniziale del racconto si comprende che...

A.

B.

C.

D.

chi narra il racconto è la mamma di una bimba piccola

chi narra il racconto non riesce ad arrivare in spiaggia

chi narra il racconto si chiama Sabrina la vicenda si svolge al mare

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A1, rileggi le prime tre righe del racconto.

- Chi spinge un passeggino è sicuramente una mamma?

- Anche se con fatica, il narratore arriva all’ombrellone?

- Chi mette la pupa all’ombra?

SÌ NO

SÌ NO

- Chi narra il racconto è la stessa persona che mette la pupa all’ombra?

SÌ NO

- In quale luogo, se si parla di sabbia e ombrellone, è ambientata la vicenda?

• Ora rispondi al quesito A1.

Chi narra il racconto, che cosa fa dopo essere arrivato all’ombrellone?

A. B.

C.

D.

Si mette a leggere un libro giallo

Gioca con l’acqua del mare

Gioca a palla con Sabrina

Gioca con Cane

6 PROVA 1 Svolgimento guidato
-
30 6
A1
A2
CONTINUA...

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A2, rispondi: chi è il soggetto nella frase “...apre il suo libro giallo” (riga 3)?

- Nella frase “Io prendo il pallone e vado a giocare con Cane”, a chi si riferisce il pronome personale “io”?

a Sabrina a chi narra il racconto alla pupa

- Nel testo è scritto che qualcuno gioca con l’acqua?

• Ora rispondi al quesito A2.

A3

Chi narra il racconto...

sta raccontando una storia inventata

è un maschio

è una femmina

sta narrando la storia in terza persona

COME SI SVOLGE?

SÌ NO

• Per rispondere al quesito A3, rileggi il testo dalla riga 4 alla 10. Nella frase: “Mi rialzo tutta sporca di sabbia, corriamo lontano lontano” (righe 9-10).

- Qual è il soggetto sottinteso del verbo sottolineato?

- Qual è l’aggettivo che compare nella frase?

- È al maschile o al femminile?

- L’aggettivo si accorda sempre con il nome a cui si riferisce?

- Quindi il racconto è narrato in terza persona?

SÌ NO

- Il racconto ti sembra una storia realistica o di fantasia?

• Ora rispondi al quesito A3.

SÌ NO

7 PROVA 1 Svolgimento guidato

Ad un certo punto del racconto la situazione cambia (paragrafo 3). Che cosa ha provocato questo cambiamento?

A. B.

C.

D.

Vedere il mare inquinato da una macchia rossa

Vedere il libro giallo immerso nell’acqua del mare

Vedere qualcosa lampeggiare nel mare

Vedere una macchia rossa nel mare e non trovare più la piccola bambina

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A4, rileggi il testo alle righe 11-19. La “macchia rossa di cui si parla nel testo” si riferisce a... un rifiuto che inquina il mare un oggetto che si accende e si spegne alla piccola bambina

• Cos’è che provoca un’angoscia tremenda in chi narra il racconto (riga 19)?

Il pensiero che la piccola bambina fosse caduta in mare Il pensiero che la piccola bambina non giocasse più con Cane Il pensiero che Sabrina fosse rimasta da sola

• Ora rispondi al quesito A4.

A5

Perché, secondo te, la macchia rossa “appare e scompare” (riga 13)?

Risposta:

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A5, rileggi il testo alle righe 13-19. Da quanto hai potuto capire fino ad ora, con l’espressione “macchia rossa” il testo si riferisce ad un oggetto luminoso intermittente?

• Dove si trova la macchia rossa?

• Secondo te, le onde del mare fanno apparire e scomparire chi si trova a “galleggiare” tra di esse?

SÌ NO

• Ora rispondi al quesito A5. SÌ NO

8 PROVA 1 Svolgimento guidato
A4

Sabrina era “immersa nel suo libro giallo” (riga 14), ciò significa che...

A. B. C.

D.

Sabrina stava leggendo il suo libro in acqua

Sabrina era concentrata nella lettura

Sabrina aveva smesso di leggere il suo libro

Sabrina aveva immerso il suo libro in acqua

COME SI SVOLGE?

A7

• Per rispondere al quesito A6, rileggi il testo alle righe 13-15. Perché la narratrice del racconto credeva che la piccola fosse in braccio a Sabrina?

Perché Sabrina avrebbe dovuto badare alla piccola

Perché Sabrina stava leggendo una storia alla piccola

• Se Sabrina era “immersa” nel suo libro giallo, significa che...

Sabrina era coinvolta nella lettura

Sabrina era disinteressata alla lettura

• Secondo te, è possibile leggere un libro immergendolo in acqua?

SÌ NO

• Ora rispondi al quesito A6.

A chi si riferisce il narratore della storia con l’espressione “pagliaccetto rosso” (riga 20)?

A. B.

Al cane Al bagnino

COME SI SVOLGE?

Alla piccola bambina

• Per rispondere al quesito A7, rileggi il testo alle righe 13-14. Quale nome compare dopo la frase “Una macchia che appare e scompare”?

• Ora rileggi il testo alle righe 15-16. La parola “pagliaccetto” compare dopo “macchia rossa”?

SÌ NO

• Il bagnino (riga 17) come viene definito? “Una macchia ”

• Secondo te, la parola “pagliaccetto” si addice all’indumento indossato da una bimba piccola?

SÌ NO

• Ora rispondi al quesito A7.

9 PROVA 1 Svolgimento guidato
A6

Dalla situazione descritta nel paragrafo 3 che cosa hai potuto capire?

Indica se le seguenti affermazioni sono Vere (V) o False (F).

Metti una crocetta per ogni riga. V F

a. La “pupa” si chiamava Sabrina

b. Sabrina stava rischiando di annegare

c. Il bagnino era troppo lontano da Margherita

d. La narratrice della storia si mise ad urlare il più possibile

e. La narratrice della storia era agitata e spaventata

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito A8, rifletti e barra le affermazioni giuste.

Sabrina avrebbe potuto stare in braccio a Margherita

Margherita avrebbe potuto stare in braccio a Sabrina

La macchia rossa è Sabrina che si trova tra le onde del mare

La macchia rossa è Margherita che si trova tra le onde del mare

Il nome “pupa” ti fa pensare a:

una ragazza o una donna

una bambina molto piccola

Il bagnino:

si trova vicino alla riva e può sentire le grida della narratrice

si trova all’estremità del Lido e non può sentire le grida della narratrice

Se si grida “con tutta l’aria che si ha nei polmoni”, significa che:

si grida il più forte possibile

si grida con un filo di voce

Se “un’angoscia tremenda martella nel petto” ciò significa che:

si è sereni e tranquilli

si è agitati e preoccupati

• Ora rispondi al quesito A8.

10 PROVA 1 Svolgimento guidato
A8

LA SEGUENTE DOMANDA FA RIFERIMENTO

ALL’INTERO TESTO.

Questo testo è stato diviso in cinque paragrafi. A questi sono stati assegnati cinque “titoli”, che potrebbero essere pensieri della narratrice relativi a quanto succede in ciascuno dei paragrafi che racconta.

Indica qual è il titolo di ciascun paragrafo, collegando con una freccia ogni elemento della colonna A con un elemento della colonna B.

Attenzione: c’è un titolo in più.

COLONNA A

a.

b.

c.

d.

e.

PARAGRAFO 1

PARAGRAFO 2

PARAGRAFO 3

PARAGRAFO 4

PARAGRAFO 5

COME SI SVOLGE?

COLONNA B

Mi diverto con Cane

Margherita è in pericolo

Mia sorella è salva

Un cane bagnino

Il cane è sempre fedele

Che bello, siamo arrivati in spiaggia!

• Per rispondere al quesito A9, rileggi attentamente ciascun paragrafo, poi rispondi alle seguenti domande:

- In quale paragrafo la narratrice racconta di essere arrivata in spiaggia?

- In quale paragrafo la narratrice descrive che cosa fa con Cane sulla spiaggia?

- In quale paragrafo la narratrice racconta di vedere qualcosa comparire e scomparire tra l’acqua del mare?

- In quale paragrafo la narratrice racconta di chi e come ha salvato la bimba piccola?

- In quale paragrafo la narratrice dice di essere felice di avere ancora una sorellina sana e salva?

• Ora rispondi al quesito A9.

11 PROVA 1 Svolgimento guidato
A9

5 6 7 8 9 10

LA PIZZA NEL MONDO

La pizza è un tipico piatto italiano, “imitato” in tutto il mondo

1. LA PIZZA È ITALIANA... MA NON SOLO!

La pizza, non si smetterebbe mai di mangiarla. È un alimento completo e tutto italiano, ma non solo!

Facile da preparare e deliziosa da gustare, la pizza sta diventando, in un certo senso, simbolo di integrazione su scala globale. Tutti adorano la pizza e, per questo, ogni paese europeo ci mette del suo per personalizzarla. Alla base italiana, rappresentata dalla classica margherita che prevede solo pomodoro, mozzarella e qualche fogliolina di basilico o dalla marinara con il suo saporito quartetto composto da pomodoro, aglio, olio e origano, si aggiungono ingredienti e specialità tipiche di ciascun paese. La pizza, quindi, non solo viene accolta di buon grado in ogni angolo del globo, ma viene reinventata o stravolta per il piacere di sperimentare nuove relazioni.

(www.nonsoloturisti.it)

Nel testo è scritto che la pizza è simbolo di integrazione su scala mondiale, ciò significa che...

A. B. C. D.

unisce vari popoli del mondo, perché piace a tutti

è un alimento che l’Italia esporta in tutto il mondo

è un alimento che rende tutti più buoni e felici chi consuma pizza è cittadino del mondo

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito B1, rileggi attentamente il testo alle righe 1-9, poi rispondi alle domande.

- La pizza è un alimento solo italiano?

SÌ NO

- Ogni paese europeo personalizza la pizza a suo modo?

- Nel testo è scritto che se le persone mangiano pizza sono più buone e vanno tutte d’accordo?

- Nel testo è scritto che chi mangia pizza va in giro per il mondo?

SÌ NO SÌ NO

- Come potresti sostituire la parola “integrazione”?

• Ora rispondi al quesito B1.

SÌ NO unificazione divisione

12 PROVA 1 Svolgimento guidato
B1
PARTE 1

LA PIZZA FA BENE ALLA SALUTE?

La pizza è un piatto unico e molto nutriente

PRINCIPI NUTRITIVI DELLA PIZZA

Oggi la pizza è un alimento molto presente nelle tavole di tutte le regioni d’Italia. Dal punto di vista nutrizionale, la pizza è da considerarsi un piatto unico (anche se non perfettamente equilibrato, dato che la maggioranza dell’energia deriva dai carboidrati e dai grassi, ma poco dalle proteine), poiché, come definizione vuole, contiene tutti i macronutrienti che dovrebbero essere assunti ad ogni pasto secondo una dieta equilibrata: carboidrati, proteine, grassi, oltre alle fibre.

PIZZA E SALUTE

È consigliabile consumare la pizza una volta alla settimana, come piatto unico, preferendo condimenti molto semplici (ad esempio, condite con capperi, funghi non sott’olio, verdure grigliate o rucola). La mozzarella può essere addirittura sostituita con la ricotta o dimezzata in quantità a favore del Grana Padano. Queste indicazioni andrebbero rispettate soprattutto da chi desidera tenere sotto controllo il proprio peso.

(www.educazionenutrizionale.granapadano.it)

B2

Alla righe 2-3 si afferma che la pizza “è da considerarsi un piatto unico (anche se non perfettamente equilibrato)”. Per chiarire perché, completa la frase che segue con le parole del testo.

La pizza è da considerarsi un piatto unico (anche se non perfettamente equilibrato) perché

• Per rispondere al quesito B2, rileggi attentamente il testo alle righe 2-6, poi rispondi alle domande con V (Vero) o F (Falso).

- La pizza contiene più proteine che grassi

- Nella pizza sono presenti tutti i nutrienti nella stessa quantità

- In una dieta equilibrata dovrebbero essere presenti, ad ogni pasto, un po’ tutti i macronutrienti

COME SI SVOLGE? V F V F V F

• Ora rispondi al quesito B2.

13 PROVA 1 Svolgimento guidato
5 6 7 8 9 10 29 PARTE 2

LA MILLENARIA STORIA DELLA PIZZA

La pizza è un alimento con un lungo passato

1. QUANDO NASCE LA PIZZA?

A partire dalla Preistoria, l’uomo diventa agricoltore, raccoglie i chicchi di grano maturi e li pesta cibandosene; scopre in seguito che può impastare il grano, macinato finemente, con acqua e arrostire l’impasto ottenuto, sotto forma di disco, su pietre roventi.

Il fiorire delle civiltà che si affacciano sul Mediterraneo offre una grande varietà di esempi di antenati della pizza.

2. GLI ANTENATI DELLA PIZZA

Nell’antico Egitto era usanza celebrare il compleanno del faraone consumando una schiacciata condita con erbe aromatiche. Nella Grecia antica, schiacciate e focacce rappresentano un alimento diffuso e molto popolare: la maza.

Nella Roma antica, tra le innumerevoli versioni di focaccia, troviamo l’offa, preparata con acqua e orzo.

In epoca medievale e rinascimentale esistono numerose tracce di questo alimento, sia nei banchetti aristocratici sia sulla mensa dei poveri.

A Napoli, verso l’anno Mille, compare il termine picea per indicare il disco di pasta coperto da ingredienti colorati e saporiti prima di metterlo in forno.

Subito dopo si parla di piza e poi di pizza.

I Longobardi, calati in Italia meridionale dopo la caduta dell’Impero Romano, portano la bufala che fornirà il latte per la fabbricazione della mozzarella.

La scoperta del Nuovo Mondo reca in Europa un elemento principe della pizza: il pomodoro.

Tra il Settecento e l’Ottocento la pizza si afferma come uno dei piatti preferiti della tradizione culinaria napoletana. Comincia ad affermarsi l’abitudine di gustare la pizza presso i forni: nasce la pizzeria. Verso la fine dell’Ottocento, la pizza pomodoro e mozzarella, che entusiasmò la regina Margherita, fu ribattezzata in suo onore Pizza Margherita, diventando famosissima.

(V. Buonassisi, Il libro della pizza, Fabbri Editori)

14 PROVA 1 Svolgimento guidato
5 10 15 20 25 PARTE 3

Dal primo paragrafo del testo puoi capire che...

C.

D.

per l’uomo, scoprire la pizza fu naturale fin dalla Preistoria

l’uomo preistorico scoprì la pizza solo dopo molti tentativi

l’uomo preistorico non sapeva come macinare e impastare il grano

l’uomo imparò come macinare e impastare il grano solo dopo la Preistoria

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito B3, rileggi attentamente il testo contenuto nel riquadro, poi rifletti e rispondi:

- Secondo te, l’uomo preistorico aveva molti strumenti per cucinare?

- Il grano fu una delle prime colture ad essere coltivate?

SÌ NO

SÌ NO

- Macinare il grano e impastarlo con acqua era abbastanza semplice anche per l’uomo preistorico?

SÌ NO

- Il testo dice che l’uomo scoprì come impastare e cuocere il grano macinato durante o dopo la Preistoria?

• Ora rispondi al quesito B3.

Dove furono scoperti i diversi “antenati” della pizza? Collega correttamente. Attenzione all’intruso. B4

a. Grecia antica

b. Roma antica

c. Napoli

maza

picea

Pizza Margherita

offa

15 PROVA 1 Svolgimento guidato
B3
1.
2.
3.
4.
CONTINUA...

COME SI SVOLGE?

B5

• Per rispondere al quesito B4, rileggi attentamente il testo alle righe 7-25, poi rispondi alle domande.

- Chi, per il suo compleanno, mangiava la maza condita con erbe aromatiche?

- Dove veniva preparata la focaccia con acqua e orzo?

- Dove e in quale periodo compare il termine picea?

- La Pizza Margherita può essere considerata un antenato della pizza?

- Dove e in quale periodo si diffuse?

SÌ NO

- La domanda del quesito B4 ti chiede dei vari tipi di pizza o degli antenati della pizza?

• Ora rispondi al quesito B4.

Completa il testo che spiega come, dagli antenati della pizza, pian piano si sia affermata la moderna versione della pizza.

La bufala, che fornì il a. per la produzione della b. , fu portata in Italia dai c. Il d. , un altro alimento fondamentale per la pizza, si diffuse in Europa dopo la scoperta del Nuovo Mondo. Alla fine dell’Ottocento, nella tradizione culinaria napoletana, si affermò la pizza con e. e f. , che piacque così tanto alla g. , che prese il nome di Pizza h.

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito B5, rileggi attentamente il testo alle righe 17-25, poi rispondi alle domande.

- Chi, dopo la caduta dell’Impero Romano, portò in Italia la bufala?

- Che cosa si iniziò a produrre con il latte di bufala?

- Che cosa il testo definisce un “elemento principe” della pizza?

- Da quando si diffuse in Europa?

- Quale pizza entusiasmò la regina Margherita?

• Ora rispondi al quesito B5.

16 PROVA 1 Svolgimento guidato

Riflessione sulla lingua

I nomi che seguono sono tutti derivati. Indica quale nome deriva da un aggettivo. C1

COME SI SVOLGE?

• Per rispondere al quesito C1, completa la definizione di nome derivato: è un nome che

- Sai distinguere un aggettivo da un nome? Prova con la seguente frase, sottolineando di rosso i nomi e di blu gli aggettivi: Un piccolo topo è stato rincorso da un enorme gatto bianco.

- Per ogni nome del quesito scrivi la parola da cui deriva:

Allegria

Vetreria

Gelataio

Pizzeria

- Quale parola, tra quelle che hai scritto, è un aggettivo?

• Ora rispondi al quesito C1.

Nella frase “Ogni cucciolo appena nato cerca la propria mamma”, il soggetto è:

A. B.

Ogni cucciolo la propria mamma

COME SI SVOLGE?

cerca appena nato C. D.

• Per rispondere al quesito C2, scegli la definizione di soggetto: indica la persona, l’animale o la cosa di cui si parla o che compie l’azione espressa dal verbo

è quella parola o gruppo di parole che arricchiscono la frase minima è quella parte della frase che dice com’è o che cosa fa colui (o ciò) di cui si parla

• Ora rispondi al quesito C2.

17 PROVA 1 Svolgimento guidato
C2

DATA:

AUTOVALUTAZIONE

• Come hai trovato questa prova? Colora una faccina.

MOLTO FACILE NON MOLTO FACILE MOLTO DIFFICILE

• Segna con una X i quesiti a cui hai risposto correttamente.

COMPRENSIONE DEL TESTO

A1 A8-d

A2 A8-e

A3 A9-a

A4 A9-b

A5 A9-c

LESSICO

B4-b

B4-c

B5-a

B5-b

B5-c

A6 A9-d B5-d

A7 A9-e B5-e

A8-a B2 B5-f

A8-b B3 B5-g

A8-c B4-a

B5-h

MORFOLOGIA

TOTALE RISPOSTE CORRETTE: / 33

18 PROVA 1 Svolgimento guidato
B1
C1 SINTASSI C2

LA DIVISIONE IN SILLABE

• Parole che iniziano per vocale: idea = i - de - a

• Parole con un gruppo di due o tre consonanti: ladro = la - dro

• Parole con una o più vocali: maestra = ma - e - stra

• Parole con le doppie: ombrellone = om - brel - lo - ne

• Parole con la “s” impura: nastro = na - stro

• Parole con nessi consonantici: segmento = seg - men - to

• Parole con CQU: acquedotto = ac - que - dot - to

• Parole con CH, GH, GL, GN, SC + vocale: gnomo = gno - mo; aglio = a - glio; ghiro = ghi - ro

L’USO DELLA LETTERA H

Per l’uso di H, ricorda: HO, HAI, HA, HANNO si scrivono con H quando:

• indicano il possesso di qualcosa;

• indicano il provare le sensazioni di caldo, freddo, fame, paura ecc.;

• sono verbi ausiliari

L’ACCENTO

È obbligatorio su:

CHÉ (perché, affinché), DÀ (dare), DÌ (giorno), È (essere), LÀ e LÌ (avverbi), NÉ (congiunzione), SÉ (pronome tonico), SÌ (avverbio), TÈ (bevanda).

Può essere omesso su “se” quando è accompagnato da “stesso” e “medesimo”.

L’accento può cambiare il significato di una parola. Es.: porto portò; pero però

L’accento serve anche per distinguere la E congiunzione dalla È verbo essere Es.: Mario è andato a pesca e ha preso due pesci.

119 ORTOGRAFIA

LA PUNTEGGIATURA

• La VIRGOLA (,) indica una pausa breve. Si usa anche per separare una frase dall’altra o gli elementi di un elenco. Ricorda: non mettere mai la virgola tra il soggetto e il verbo!

• Il PUNTO E VIRGOLA (;) invece si usa per una pausa più lunga rispetto a quella della virgola.

• Il PUNTO indica una pausa lunga e si mette alla fine della frase.

• I DUE PUNTI (:) si usano per introdurre un elenco, una spiegazione e il discorso diretto.

• I PUNTINI DI SOSPENSIONE (...) indicano che il discorso è stato sospeso.

• Il PUNTO INTERROGATIVO (?) conclude una domanda.

• Il PUNTO ESCLAMATIVO (!) serve per esprimere un’esclamazione.

DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO

Il discorso diretto riporta le parole dette, o pensate da una persona, racchiuse tra virgolette alte “ ” o basse « », mentre i due punti : precedono sempre l’apertura delle virgolette. Talvolta, invece che con le virgolette, l’inizio del discorso è segnalato da una lineetta –, posta subito dopo i due punti.

Es.: Luca dice a suo fratello: “Domani vieni al mare con me?” Carla chiede a Maria: – Mi hai preso la penna?

Il discorso indiretto racconta ciò che ha detto una persona ed è introdotto da: CHE, DI, SE

Es.: Luca dice a suo fratello se domani va al mare con lui.

120 ORTOGRAFIA

Per passare dal discorso diretto a quello indiretto sono necessari alcuni accorgimenti:

• scompaiono i due punti, le virgolette o le lineette che introducono il discorso diretto e la proposizione indipendente del discorso diretto si trasforma in proposizione subordinata. Es.: Simone dice: «Ho fame» Simone dice che ha fame.

• I pronomi personali, gli aggettivi e i pronomi possessivi di 1ª e 2ª persona diventano di 3ª persona: Laura disse: “Ti aspetto a casa mia” Laura disse che lo aspettava a casa sua.

• “Questo” diventa “quello”; “qui” e “qua” diventano “lì” e “là”.

• L’avverbio di tempo “oggi” diventa “quel giorno”. Allo stesso modo “ieri” diventa “il giorno precedente” e “domani” diventa “il giorno seguente” o “l’indomani”. Es.: Claudio dice a Lorenzo: “Domani prendi questo biglietto e aspettami qui!”. Claudio dice a Lorenzo di prendere quel biglietto il giorno seguente e di aspettarlo lì.

MORFOLOGIA

LE PARTI DEL DISCORSO

PARTI VARIABILI DEL DISCORSO = nomi, articoli, aggettivi, pronomi e verbi (quelle parti la cui forma può cambiare).

PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO = avverbi, locuzioni avverbiali, preposizioni, congiunzioni, esclamazioni (restano, invece, sempre invariati).

GLI ARTICOLI

DETERMINATIVI

IL - LO - LA - L’ - I - GLI - LE

LO e La davanti a nomi che iniziano per vocale si apostrofano. Es.: l’albero, l’elicottero, ecc.

INDETERMINATIVI

UN - UNO - UN’ - UNA

Ricorda: UN richiede l’apostrofo davanti a nomi femminili che iniziano per vocale. Es.: un’arancia

121 ORTOGRAFIA

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