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Presentazione Progetto isaperi Grammatica è un testo che si rivolge ai bambini della Scuola Primaria ed è organizzato in modo tale che ciascuna classe, all’inizio del percorso didattico, approfondisca i traguardi raggiunti negli anni precedenti per poi acquisire gradualmente le nuove competenze. Ciascun argomento viene presentato attraverso l’enunciazione delle regole grammaticali, a cui seguono i relativi esercizi mirati agli obiettivi da raggiungere, sinteticamente indicati in fondo ad ogni pagina. Il bambino, dopo aver appreso le tematiche calibrate alla propria fascia di età, si mette subito alla prova, attraverso lo svolgimento degli esercizi accompagnati da illustrazioni e giochi di vario genere. Alla fine di ciascuna unità didattica sono inoltre presenti delle pagine di verifica contenenti attività di riepilogo, che consentiranno il consolidamento e la valutazione delle abilità acquisite.
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Editrice Tresei Scuola P.zza Mazzini, 17 - 60033 Chiaravalle (An) C. P. 92 - Tel. 071/946210 - 071/946378 Fax 071/946367
Autrice: Gloria Maurizi Progetto grafico: Marco Mancini Illustrazioni e coloritura: Silvia Gaudenzi Redazione: Federica Goffi, Silvia Piangerelli
ISBN 978-88-8414-472-0
2
© 2010 TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI
RISTAMPA
I
II
III
IV
V
ANNO
2011
2012
2013
2014
2015
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L’alfabeto Il dizionario I suoni duri della C I suoni duri e dolci della G CE - CIE, GE - GIE SC GLI - LI - GL GN - NI - GNI QU - CU CQU - QU - QQU Suoni simili e suoni difficili Verifica Le doppie Le sillabe L’accento I monosillabi accentati L’apostrofo E-È C’È - CI SONO, C’ERA - C’ERANO HO - HAI - HA - HANNO Verifica La punteggiatura Il discorso diretto e indiretto La comunicazione Verifica I nomi Nomi comuni e propri Nomi maschili e femminili Nomi singolari e plurali
5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 20 21 22 23 24 25 26 27 29 31 33 34 35 36 38
Nomi generici e specifici Sinonimi e omonimi Nomi primitivi e derivati I nomi alterati I falsi alterati I nomi composti I nomi collettivi Nomi concreti e astratti Le onomatopee Gli articoli Verifica Gli aggettivi qualificativi I gradi dell’aggettivo Aggettivi sinonimi e contrari Gli aggettivi possessivi I pronomi personali Verifica I verbi Le tre coniugazioni Le persone del verbo I tempi del verbo Il modo indicativo I tempi del passato I verbi regolari Il verbo essere Il verbo avere I verbi essere e avere Verbi sinonimi e contrari Le preposizioni semplici
40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 51 52 54 55 56 57 59 60 61 62 63 64 65 66 68 69 70 71 72
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Le preposizioni articolate Le congiunzioni Gli avverbi Le esclamazioni Verifica La frase La frase minima Tipi di frase I sintagmi Frasi semplici e complesse Le espansioni Il soggetto Il soggetto sottinteso
73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85
Il predicato verbale Il predicato nominale Gruppo del soggetto - gruppo del predicato Complemento diretto e complementi indiretti Verifica Le sequenze di un testo narrativo Il testo descrittivo oggettivo e soggettivo La favola Personificazioni, metafore e similitudini nelle poesie
86 87 88 89 90 91 92 94 95
Indice tematico fonologia Pagg. 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 48
ortografia Pagg. 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 27 ,28, 29, 30
Sintassi Pagg. 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89
lessico Pagg. 6, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89
Comunicazione
Morfologia Pagg. 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 49, 50, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76
produzione
comprensione
Pagg. 31,32 Pagg. 91, 92, 93, 94, 95, 96
Pagg. 91, 92, 93, 94, 95, 96
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fonologia o r to g r a f i a
l’afabeto 6 5 4 3 2 1
1 Completa scrivendo le lettere mancanti in ordine alfabetico, poi colora di rosso le vo2
cali, di giallo le consonanti e di blu le lettere straniere.
P
3
A 6 5 4 3 2 1
W
G
4 1 5 2 Osserva i disegni e scrivi i nomi delle figure 6 raffigurate in ordine alfabetico. 3
Z
Per mettere in ordine alfabetico le parole si considera la loro lettera iniziale; se questa è uguale si considera la seconda lettera, poi la terza, la quarta e così via.
4 6 5 4 3 2 1
1 5 2 6 3 Considera la seconda lettera di ogni parola e riscrivi in ordine alfabetico. bacio - busto - benzina - boscaiolo - brocca - blu - bisturi
6 5 4 3 2 1
4 1 5 2
globo - gazzella - grappolo - guglia - ginepro - ghiottone - gorilla
6 5 4 3 2 1
1 6 3 2 4 Completa le parole in modo che siano in ordine alfabetico, seguendo l’esempio. 5bero al3 co 4 6
al ice co
al talena co
me vi
me vi
me vi
5 Considera la quarta lettera di ogni parola e riscrivi in ordine alfabetico le parole di ogni gruppo.
6 canzone - cantina - cannocchiale - cane
perla - pertica - pera - periodico treno - trespolo - tredici - trebbiatrice I mparo a: conoscere l’ordine alfabetico.
5
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lessic
o
il dizionario
Il dizionario o vocabolario è un libro che raccoglie in ordine alfabetico tutte le parole di una lingua con il relativo significato e altre utili informazioni, come il corretto modo in cui devono essere scritte e pronunciate e la divisione in sillabe. es.: ANcóRA [an-có-ra] avv., áNcoRA [án-co-ra] s.f. 6 5 4 3 2 1
1 Cerca le seguenti parole sul dizionario e scrivi il loro significato. 6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
diatriba 2 1 estroverso
3 2 Cerca le seguenti parole sul dizionario e colora il quadratino del significato giusto. 4 1 piccolo rospo tipo simpatico 3 SIMPOSIO ULULONE 5 2 grande urlatore banchetto 4 6 3 Cerca le seguenti parole sul dizionario poi scrivi la precedente e la successiva. 5 naso alce zanzara 4 1 6 5 Nel dizionario le parole compaiono nella loro forma base: i nomi si trovano al singolare, es.: quAdRI quAdRo, 2 gli aggettivi si trovano al maschile singolare, es.: RuvIde RuvIdo, 6 i verbi si trovano all’infinito, es.: hAI GIocAto GIocARe. 3
4 Scrivi la forma base che è riportata sul dizionario. 6 5 4 3 2 1
1 tamburi 5 mani 2 6 avvocatesse 3 maghi scrittrici 4
azzurra affettuose abili pratiche sciocchi
5 Individua e cerchia la forma base che è riportata sul dizionario. 6 mangiai
mangiavamo mangiare ha mangiato 6
partire partono partì partivi
leggo leggere avrai letto ha letto
tagliare avremo tagliato tagliavo ebbe tagliato
credeva crediamo ho creduto credere
I mparo a: cercare le parole sul dizionario.
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i suoni duri e dolci della c
fonologia o r to g r a f i a
La c ha suono duro se è seguita dalle vocali A, o, u e dalle vocali e e I precedute da h, es.: campo, chela; ha invece suono dolce se è seguita dalle vocali e e I, es.: ceSto, cIuRMA. 6 5 4 3 2 1
1 Leggi il menù e sottolinea di rosso le parole in cui la C ha suono duro, di verde quelle 2
6 5 4 3 2 1
in cui ha suono dolce.
Menù
3 La pasticceria “Cuccagna” vi propone dolciumi di ogni tipo: 4 cornetti con crema pasticcera, 5 ciambelle al cioccolato, pasticcini al cocco, 6 biscotti con chicchi di caffè, caramelle e lecca-lecca, 1
dolci al cucchiaio, castagne ricoperte, ciliegie candite e fichi secchi, pesche e bacche sciroppate, crostate con confettura di arancia, noci, nocciole e frutta secca.
2 Completa le parole con i suoni indicati. 3 6 5 4 3 2
CA - CO - CU CIA - CIO - CIU
1
4 1
for 5 2
ave pul tta lu
bilan librì no zuc rtola spec
pola ac ga ro or dea o nema
6 Trasforma al plurale le seguenti parole. 3 6 5 4 3 2 1
baco bacio
panca 4 1 pancia 5 2
ltello bri batta
la rota
CHE - CHI CE - CI Le parole che terminano per -cIA hanno il plurale in -ce se davanti c’è una consonante.
ricco riccio
bocca boccia 6 3
4 Scrivi una frase per ogni coppia di parole.
CARLA - FRANCIA 5 COLLANA - CIONDOLO 6 CUFFIA - CIUFFO ORCHESTRA - CENTO I mparo a: riconoscere i suoni duri e dolci della C.
7
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fonolo gia o r to g rafia
i suoni duri e dolci della g
La G ha suono duro se è seguita dalle vocali A, o, u e dalle vocali e e I precedute da h, es.: GoLFo, GhIANdA; ha invece suono dolce se è seguita dalle vocali e e I, es.: GeSSo, GIoStRA. 6 5 4 3 2 1
1 Riscrivi le parole nell’insieme giusto e trovane altre due per ogni insieme.
6 5 4 3 2 1
G (suono duro)
pagaia - letargo 2 guardiano - orologio ghiacciolo - paguro 3 giornale - giustizia pugile - gelatina 4 giullare - spaghetti 1
G (suono dolce)
5 2 Scrivi nel cruciverba i nomi degli animali raffigurati e scopri il nome che comparirà 6 nelle caselle evidenziate. 3 1 U 2
1
3
4 5 6
4 5
7
6 5 4 3 2 1
1
3
4 6
I
2
P F
G
6
8
7
5
O 8
R
A C O A N L A F
2 6 5 4 3 2 1
3 Trasforma al plurale le seguenti parole. 1 4 diga 2 spiga 5 frangia 3 6 4 Scrivi una frase per ogni coppia di parole.
Le parole che terminano per -GIA hanno il plurale in -Ge se davanti c’è una consonante.
drago albergo collegio
GAROFANI - GIALLI 5 FORMAGGIO - GORGONZOLA 6 GUANCIA - GIUSEPPE TARGHE - ARGENTO 8
I mparo a: riconoscere i suoni duri e dolci della G.
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fonologia o r to g r a f i a
ce - cie, ge - gie esistono alcune parole che si scrivono con cIe, GIe invece di ce, Ge; es.: cIeco, IGIeNe. 6 5 4 3 2 1
1 Leggi e cerchia le parole con CIE e GIE.
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
Cento ciliegie mature, 2 sui rami cullati dal vento, 3 cielo oscillano leggere nel danzando un ballo lento. 1 4 2 Barra con una una X la forma sbagliata. 5 piacere - piaciere grattacielo - grattacelo 3 6 arciere - arcere ricerca - ricierca 1 4 bracere - braciere superfice - superficie
2 pancetta - pancietta 5
concierto - concerto
gielato - gelato igiene - igene pagella - pagiella grigie - grige
Completa le frasi con le seguenti parole. 3 6
4igienista
efficiente
socievole
igieniche
effigie
cieco
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
La ed . 1 5 nuova segretaria è molto Abbiamo sbagliato strada: siamo finiti in un vicolo ! 2 6 questa moneta è riprodotta l’ Su di Giulio Cesare. L’ raccomanda il rispetto delle norme . 3
1 4 Scrivi una frase per ogni parola facendo attenzione al loro diverso significato. 2 camice 5 3 camicie 6 Le parole che terminano per -cIA o -GIA hanno il plurale in -ce o -Ge se davanti c’è una vocale. 4 5 Trasforma al plurale le seguenti parole.
micia 6 acacia socia camicia I mparo a: riconoscere e usare i gruppi CE-CIE, GE-GIE.
valigia malvagia magia bugia 9
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fonolo gia o r to g rafia
sc
6 5 4 3 2 1
1 Scrivi due parole in ogni insieme. 2
SCA
SCO
SCU
SCIA
SCIO
SCIU
3 4 6 5 4 3 2 1
5 1 6 2 Completa scrivendo il plurale con SCHE, SCHI, SCE, SCI.
6 5 4 3 2 1
casco 3 esca 4 vasca teschio 5 1 lisca 6 2 rischio
guscio ganascia scroscio striscia rovescio coscia
3 Ordina le sillabe, ricomponi i verbi con SCE, SCI e riscrivili sui puntini. 6 5 4 3 2 1
1 4 SCI
U
NA 2 5 VO 3
6
RE
RE
RE
SCE
GLIE
RE
SCI
MI
LA
4 Completa le parole con SCI, SCE e SCIE.
A RE LA
SCI SCE SCE
RE
Generalmente il gruppo Sce si scrive senza la I, ci sono però alcune parole che fanno eccezione e si scrivono con ScIe: le parole ScIeNzA e coScIeNzA e i loro derivati, uScIeRe e ScIe.
Dovresti fare un esame di co nza! 5 A che ora fini il film di fanta nza? 6 Il maiale grugni nel porcile, mentre il cavallo nitri nella stalla. Le barche a vela lasciavano leggere nel mare calmo. Lo nziato ha compiuto un pericoloso esperimento ntifico in maniera co nziosa. Chiederò all’u re se è ancora aperta la pi na dell’hotel. 10
I mparo a: riconoscere il digramma SC: SCA-SCO-SCU, SCIA-SCIE-SCIO-SCIU, SCE-SCI-SCIE, SCHE-SCHI.
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fonologia o r to g r a f i a
gli - li - gl 6 5 4 3 2 1
1 Leggi e sottolinea di rosso le parole con GLI, di blu quelle con LI.
6 5 4 3 2 1
Oggi in famiglia son tutti in subbuglio 2 perché è la vigilia delle ferie di luglio: 3 Emilia in quel garbuglio ha perso il suo ventaglio, Giulio con orgoglio ha già fatto il suo bagaglio, 4 Gigliola ed Amalia partiranno per l’Australia, solo 5 nonno Guglielmo rimarrà qui in Italia! “Che confusione, che parapiglia!” pensa gatto Cornelio e intanto sbadiglia! 6 1
2 Completa le parole con GLI o LI. 6 5 4 3 2 1
ci3 egia 1 imbro o 4 vesta a 2
petro botti bi
o a ardo
vani cava giaci
a ere o
bisbi mi ita
o ardo ano
5 3 Scrivi un derivato per ciascun nome con GLI e LI seguendo l’esempio. 6 pagliaio paglia sale 4 6 5 4 3 2 1
biglietto 5 1 coniglio 6 griglia 2 3
vela milione candela
GL seguito dalle vocali A, e, o, u (e talvolta anche dalla I) ha un suono duro e si pronuncia G+L, es.: GLAdIoLo.
4 Scrivi nel cruciverba le parole corrispondenti alle definizioni, nelle caselle evidenziate 1 2
5 6
comparirà il nome dell’abitazione tipica degli Eschimesi, scrivilo sui puntini.
Pianta rampicante con fiori viola a grappolo.
1
Attività piacevole a cui si dedicano soprattutto i bambini.
3
Copertura a base di zucchero per dolci.
4
Foresta tropicale in cui visse Mowgli. I mparo a: riconoscere e usare il trigramma GLI e i digrammi GL-LI.
2 3 4
11
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fonolo gia o r to g rafia
gn - ni - gni
6 5 4 3 2 1
1 Leggi e sottolinea di verde le parole con GN, di viola quelle con NI. Poi scrivi sui puntini qual è il mestiere di Eugenio.
6 5 4 3 2 1
2 Il suo nome è Eugenio e per tutti è un vero genio! Il3giardino è il suo regno: lui lo cura con impegno, ogni aiuola è il suo scrigno che si fa prezioso a giugno. Per 4 formare un bel disegno lui dispone con ingegno: un geranio e una petunia, due magnolie e una begonia. 5 Sta 1 tranquillo il condominio perché il verde è il suo dominio! 6 2 Completa le parole con GN o NI.
6 5 4 3 2 1
riu 3 comi 4 1 inge 5 maci 2
one olo ere o
matri ragio mu cer
a era aio era
mi pu colo viti
era ale a o
guada so o allumi matrimo
o o o
6 3 Completa i seguenti modi di dire con i nomi dati, poi scegline uno e prova a spiegarlo 4
con parole tue.
genio
maniere
paniere
ciminiera
5
6 5 4 3 2 1
L’ fa la forza. Rompere le uova nel . 6 Fare un’ di ottimismo. Fumare come una .
niente
unione
iniezione
Conoscere le buone . Tutto fumo e arrosto. Andare a .
1 2 3
GN seguito dalle vocali A, e, o, u non vuole la I tranne: quando è accentata, come nella parola coMPAGNIA, e alla prima persona plurale del presente indicativo dei verbi in -GNARe, es.: SeGNARe NoI SeGNIAMo.
4 Completa seguendo l’esempio.
sognare 5 disegnare 6 regnare 12
noi sogniamo
bagnare insegnare guadagnare
I mparo a: riconoscere e usare i digrammi GN-NI e il trigramma GNI.
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fonologia o r to g r a f i a
qu - cu
qu è sempre seguito da una vocale, es.: quAdeRNo; cu è solitamente seguito da una consonante, es.: cuLLA. esistono però alcune parole in cui cu è seguito da una vocale, es.: cIRcuIto, cuoco, cuoIo, cuoRe, tAccuINo, ScuoLA, PeRcuoteRe, RIScuoteRe, ScuoteRe, INNocuo. 6 5 4 3 2 1
1 Cerchia la forma corretta.
6 5 4 3 2 1
qustode - custode 2 cuore - quore 3 cuoio - quoio aquleo - aculeo 4 1 liquido - licuido
quartiere - cuartiere taccuino - taqquino squola - scuola scuillo - squillo quadrupede - cuadrupede
quoco - cuoco colloquio - collocuio licuore - liquore circuito - cirquito incubo - inqubo
5 2 Completa le frasi con CUI o QUI. 6 Vieni immediatamente ! 3 6 5 4 3 2 1
Stamattina ho finito di leggere il libro di ti ho parlato. 1 4 Angela è l’amica con mi confido più volentieri. Io2 al campetto tutti i pomeriggi. 5 e Lucio veniamo 3 6 Riordina le sillabe e scrivi i verbi aiutandoti con il loro significato.
6 5 4 3 2 1
Cuocere troppo a lungo. 4 1 Ricevere una somma di denaro. 5 2 Consolare, confortare. 6 3 Battere, picchiare.
SCUO
CE
RE
TE
RI
RE
CUO
RA
RIN
PER
RE
CUO
TE
SCUO
RE
6 5 4 3 2 1
1 4 Collega ogni aggettivo al rispettivo significato. 2 5 INNOCUO
PROFICUO 3 6 ARCUATO 4 COSPICUO
Utile per raggiungere un certo scopo. Notevole, di grande valore. Ricurvo, piegato a forma di arco. Non pericoloso, che non fa del male.
5 Scegli un aggettivo dell’esercizio precedente e con esso scrivi una frase. 6 I mparo a: riconoscere e usare i digrammi QU-CU.
13
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fonolo gia o r to g rafia
cqu - qu - qqu Si scrivono con cqu tutte le parole che derivano da acqua e alcuni verbi, es.: AcquIStARe, ScIAcquARe, tAcque. Soqquadro è l’unica parola che si scrive con qqu.
6 5 4 3 2 1
1 Individua, trascrivi sui puntini le parole con CQU e cancellale nel cruciverba (sia in orizzontale che in verticale). Le lettere restanti formeranno un modo di dire; scrivilo 2 e spiegane il significato.
A C Q U A A C
3 4 5 6
6 5 4 3 2
C Q A I C C C
Q U C A Q Q A
U A Q C U U A
A C U Q A A C
Z Q E U M R Q
Z U R I A A U
O A E T R G E
N V L R I I D
E I L I N A O
A T O N A B T
C E A O N O T
A C Q U A I O
modo di dire:
1
significato: 1
2 Completa le frasi con le seguenti parole. 3
acquattata
subacquee
acquatico
4
6 5 4 3 2 1
tacque
annacquato
acquirente
nacque
Giacomo Leopardi a Recanati il 29 giugno 1798. Il5gioielliere mostrò all’ collane e bracciali preziosi. L’avvocato interrogò il testimone, poi e si sedette. 6 Il cliente si lamenta con il cameriere per via del vino . Matteo è molto sportivo: pratica lo sci e fa immersioni . 1 Sara si è dietro alla porta per far prendere uno spavento al2 suo fratellino. 3 Completa le parole con QU, CQU o QQU.
e4 a 5 14
ilibrio istare ando
a li a
asantiera irizia isire
a ilino riscia are alun e
s in so
alifica inamento adro
6 I mparo a: riconoscere e usare i trigrammi CQU-QQU e il digramma QU.
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fonologia o r to g r a f i a
suoni simili e suoni difficili 6 5 4 3 2 1
1 Completa le parole scegliendo la lettera giusta tra quelle indicate. 2
BoP 3 4 D oT 5 F6 o V 6 5 4 3 2 1
1
SoZ
attello i ede
iumaggio cam ana
irigibile estimone itello esti al indaco attera
incu can i al
om
ine ina
aio eare
elico iom o
pa ro an
can one in ieme
a on
tam cam rac o
ora a ola
for for
e a
uro agna
ban ven a ur
mi
i i
o ore
ille ante
ura ilen io
2 Scrivi una parola che inizi con i suoni indicati. 6 5 4 3 2 1
1 BR 3 CR 2 4
DR FR
GR PR
TR
Scrivi nel cruciverba le parole corrispondenti alle definizioni. Nelle caselle evidenziate 3 5
4
16 25 3
6
4 6 5 4 3 2 1
51 6
72 83
comparirĂ il nome di qualcosa di molto utile ai musicisti; copialo sui puntini.
Errore. Riflette la tua immagine. Dispetto per far cadere qualcuno. Il contrario della fortuna. Vi si aspetta il treno. Girare e togliere una vite. Veicolo che scivola sulla neve. Lo pratica l’atleta.
1
G
2 3
T
S
4 5 6 7
A
L 8
T
4 Completa i seguenti verbi con SBR, SCR, SDR, SFR, SGR, SPR, SPR, STR. 5 6
idare ivere aiare
ecciare uzzare iciolare
ecare uttare appare
I mparo a: riconoscere e usare i suoni simili: B-P, D-T, F-V, S-Z, e i suoni difficili.
igare ingere icchiolare 15
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Verifica 6 5 4 3 2 1
1 Scrivi i nomi delle figure. Se unisci le lettere delle caselle evidenziate scoprirai cosa hai ri2
passato grazie a questo esercizio. Scrivilo sui puntini e cerca il suo significato sul dizionario. 1
3 100 4
3
2
4 5
65
8
6
7
9
6 5 4 3 2 1
10
Ho ripassato l’... 1
significato:
6 5 4 3 2 1
1 2 Riscrivi in ordine alfabetico le parole dell’esercizio precedente. 2 3
6 5 4 3 2 1
3 4 Completa le parole con GLI, LI, GL, GN, NI, GNI. Noi dise amo un cavallo con le bri e e una fluente cri era. 4 5 Il1 obo terrestre è abitato da oltre 6 mi ardi di persone. In5 campa a Cecilia ha colto delle pru e per fare la marmellata. 6 2 Anto etta ha appoggiato gli occhi e l’o era sulla tova ia 6 accanto al pa ere. 3 4 Scrivi una parola per ogni suono e scrivi una frase per ciascuna.
QU 5 QQU CU 6 CCU CQU 16
I mparo a: riconoscere e usare l’ordine alfabetico, i digrammi e trigrammi: GLI-LI-GL-NI-GN-GNI-QU-QQU-CU-CCU-CQU-SCE-SCIE-SCHI.
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fonologia o r to g r a f i a
le doppie 6 5 4 3 2 1
1 Leggi il testo, sottolinea le parole che non sono scritte in maniera giusta e riscrivile correttamente con le doppie.
2 I COLORI DEI MESTIERI
6 5 4 3 2 1
Io 3 so i colori dei mestieri: sono bianchi i panetieri, s'alzano prima degli uceli 4 e han la farina nei capeli; sono 5 neri gli spazacamini, di sette colori son gli imbianchini; gli 6 operai dell'oficina hanno una bella tuta azurina, hanno le mani sporche di graso: i fanuloni vanno a spasso, non si sporcano nemmeno un dito, ma il loro mestiere non è pulito.
1 (Adattamento da Gianni Rodari)
2 Scrivi altre tre parole in ogni insieme. 3un raddoppiamento fetta 4 6 5 4 3 2 1
5 1 6 2
due raddoppiamenti
tre raddoppiamenti
pennello
attaccatutto
Le parole con zIA, zIe e zIo non vogliono mai la doppia z, tranne alcune eccezioni: PAzzIA, RAzzIA, cARRozzIeRe, tAPPezzIeRe.
3 Completa le parole con S o SS, Z o ZZ.
pre ione 4 inva ione confu ione 5 pa ione 6
mi ione deci ione conclu ione aggre ione
addi ione ma o a ienda ta ina
I mparo a: riconoscere e usare le consonanti doppie e i raddoppiamenti con la S e con la Z.
sta ione fa oletto puni ione noti iario 17
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fonolo gia o r to g rafia
le sillabe
Le sillabe sono le parti che compongono una parola. ogni sillaba si pronuncia con una sola emissione di voce ed è costituita da almeno una vocale. una sillaba può essere formata anche da una sola vocale, es.: u-vA. 6 5 4 3 2 1
1 Dividi in sillabe le seguenti parole come indicato dalla regola. La 2 vocale a inizio di parola seguita da consonante forma una sillaba a sé. es.: e-LI-cA.
isola 3 epoca
abete upupa
emiro origano
4 Si dividono sempre le doppie. es.: PoL-Lo.
5
cassa 6 affare barretta
tappeto pappagallo eccesso
azzurro zattera colonnello
Si dividono le lettere “ponte” L, M, N, R dalle consonanti che seguono. es.: PAR-co.
calcolo contessa tombino
dente campanile cortile
canguro pertica continente
Si divide il suono cqu. es.: Ac-quA.
acquavite subacqueo
acquolina acquedotto
acquirente acquario
Non si dividono alcuni gruppi consonantici che si pronunciano con un’unica emissione di fiato. es.: GNo-Mo, tRe-No.
cifra vetrata intruglio
cascina ghepardo conchiglia
falegname gheriglio quadrato
La lettera S seguita da una o più consonanti (S impura) sta sempre con la sillaba seguente. es.: Fe-StA.
spiga astronave canestro 18
mistero ostrica fischietto
vespa discorso rastrello I mparo a: suddividere le parole in sillabe.
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fonologia o r to g r a f i a
6 5 4 3 2 1
1 2 Dividi in sillabe seguendo l’esempio. IMMAGINAZIONE 3
6 5 4 3 2 1
Seduto sull’erba in una radura in4 un pomeriggio guardo in Natura: un grosso pino ed un casolare in5 cima ad un colle pronti a volare. Una nuvola grigia in un cielo turchino 6 sembra un orsetto e poi un bambino. Un piccolo sasso lanciato sul monte rompe la linea dell’orizzonte. 1 è una bugia, non è un’invenzione, Non ho appena accesa l’immaginazione.
2Tudino, Analisi, Lapis) (B.
3 Dividi in sillabe e riscrivi le parole nell’insieme giusto. 4
ginestra
per
istruzione
cantina
6 5
prato carta rododendro maglione se lische
elicottero
4
tu
3 2 1
1 5MONOSILLABI
BISILLABI
TRISILLABI
POLISILLABI
2 6 3 4 Osserva i disegni e scrivi i nomi nel cruciverba sillabico;
1
nelle caselle evidenziate comparirà una simpatica frase, scrivila sui puntini.
2
5 1
6
6
4
2
5
T D
3
O
4
L 5
3 7
8
C
A R
8
! I mparo a: suddividere le parole in sillabe.
A
6
9 7
O
9
O E 19
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fonol ogia o r to g rafia
l’accento
L’accento è un segno grafico usato per indicare la sillaba finale di una parola deve essere pronunciata con maggiore intensità. A volte la presenza dell’accento fa cambiare il significato di una parola, es.: GIRo-GIRò. 6 5 4 3 2 1
1 Leggi ad alta voce la filastrocca pronunciando correttamente le parole accentate. Cerchia le parole che differiscono solo per l’accento e riscrivile nel riquadro.
2 COLPA DI UN ACCENTO PER
6 5 4 3 2 1
Per 3 colpa di un accento un tale di Santhià credeva d'essere alla meta 4 ed era appena a metà. Per 5 analogo errore un contadino a Rho tentava invano di cogliere 6 le pere da un però. Non parliamo del dolore di un signore di Corfù quando, senza più accento, il suo cucù non cantò più.
1 Rodari Gianni 6 5 4 3 2 1
1 2 Leggi e metti l’accento dove occorre. 2 3
6 5 4 3 2 1
salita - carita - anche - falsita - catena - zebu - affinche - percio banche - poiche - falo - sofa - colibri - fuorche - volonta
3 4 Leggi le seguenti frasi e metti l’accento dove occorre. Perche non andiamo al cinema venerdi sera? 4 5 1 sincerita e la dote che apprezzo di piu nei miei amici. La 5 Sara 6 2 acquisto un vassoio di bigne e li offri ai suoi colleghi. Domani mio zio Matteo compira trentatre anni. 6 3 nonna mi dono questo ciondolo: fu un dono davvero speciale! La 4 Sul tuo quaderno scrivi una frase per ciascuna parola delle coppie date. CASCO - CASCò 5
20
6
SPARI - SPARì
PAPA - PAPà
PORTO - PORTò
I mparo a: riconoscere e usare l’accento.
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fonologia o r to g r a f i a
i monosillabi accentati
In genere i monosillabi non hanno l’accento, es.: bLu, do, Fu, FA, MA, Me, MI, No, quA, quI, Sto, Su, tu, Re, tRe, vA; altri monosillabi, al contrario, hanno sempre l’accento, es.: cIò, GIà, GIù, PIù, Può; altri ancora hanno o no l’accento in base al significato che assumono, es.: dA-dà, LA-Là, LI-Lì, Ne-Né, Se-Sé, SI-Sì. 6 5 4 3 2 1
1 Leggi la filastrocca e cerchia di rosso i monosillabi accentati, di blu i monosillabi non 2
accentati. Poi scegli una coppia di monosillabi che si distinguono solo per l’accento e scrivi una frase per ciascuno di essi.
FILASTROCCA SENZA SENSO 3
6 5 4 3 2 1
Di tutto il giorno dico anche "di tutto il dì" e4questi monosillabi li trovi qui e lì. Si trovano accentati quando si dice sì che 5 vuol dire "affermo, son d'accordo così". Serve ancora l'accento a chi qualcosa dà, 6 pensa un poco anche agli altri e da solo non sta. Se conosci qualcuno che vuol tutto per sé te lo prendi in disparte e gli offri del tè. Non cercare il senso né la logicità in questa filastrocca, perché poca ne ha. (L. 1Luise, Nel paese dell’ortografia, Tredieci)
2 Completa le frasi con i monosillabi accentati o no a seconda del loro significato. DA 3 - DÀ • Verrò DI - DÌ 4 LA - LÀ 5 LI -LÌ 6 - NÉ NE
te nel pomeriggio. • La nonna mi
• Il dottore visita i malati due volte al •
tua cuffia è di
• Il tenore
presto io: sono
posso più! • Mio fratello non sa
SE - SÉ • Chi fa da SI - SÌ
• Chiara è amica
fa per tre. • Ti aspetto,
nell’astuccio. leggere,
scrivere.
vuoi.
schiarisce la voce. • Ti prego, dimmi di
TE - TÈ • Gli inglesi bevono il
Luca.
in bagno.
• Se non hai i pennarelli, te • Non
tante caramelle.
!
alle cinque. • Questi fiori sono per
I mparo a: riconoscere e usare l’accento nei monosillabi.
. 21
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o r to g
rafia
l’apostrofo
L’apostrofo è un segno grafico che indica l’eliminazione della vocale finale di una parola perché la parola successiva inizia per vocale o per h. es.: Lo hoteL L’hoteL; Sotto AcquA Sott’AcquA. 6 5 4 3 2 1
1 Colora il pallino della parola scritta correttamente.
lumaca labete l’ospite legume l’umaca l’abete lospite l’egume 3 l’ampione ludoteca l’ombelico lotteria 1 lampione l’udoteca lombelico l’otteria 4 2 Scrivi una frase per ciascuna coppia di parole. 1 5 L’ACCA - LACCA 3 2 L’AGO - LAGO 6 4 Riscrivi mettendo l’apostrofo. 3 all’ombra 5 ombra alla sotto olio 4 1 nella aria di oro 6 mezza ora bella amica 5 2 niente altro quello albero 6 3 questo anno bravo uomo 2
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
l’insetto linsetto l’edicola ledicola
6 5 4 3 2 1
1 4 Leggi, separa le parole e riscrivi le frasi mettendo l’apostrofo dove occorre. 2 Nonsivedenessunoallorizzonte. 5
Pierosiènascostonellarmadiodellanonna.
3 6 Alloraleautononsuperavanolavelocitàdicentochilometriallora. 4 5 Riscrivi mettendo l’apostrofo.
Va’ piano! Vai 6 piano! Dai una mano! Stai qui con me! 22
Parla un poco! Dici una parola! Fai come vuoi! I mparo a: riconoscere e usare l’apostrofo.
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e-è
fonologia o r to g r a f i a
La “è” è voce del verbo essere e indica cos’è, com’è e dov’è una persona, un animale o una cosa. La “e” è una congiunzione e unisce due parole o due frasi. es.: IL SoLe è uNA SteLLA e ILLuMINA LA teRRA. 6 5 4 3 2 1
1 Leggi il testo e sottolinea di blu E, di rosso È.
6 5 4 3 2 1
Il coccodrillo è un rettile diffuso in Africa, Asia, Oceania e in alcune zone del2 l’America. È grosso e vorace; cammina sulla terra e nuota nell’acqua. Gli occhi e le3narici sporgono dal cranio e sono rivolti verso l’alto: questa caratteristica permette all’animale di affiorare dall’acqua mentre nuota. Speciali valvole chiudono le4narici e le orecchie durante le immersioni, che possono durare anche un’ora. Il corpo è rivestito da piastre ossee; le fauci sono armate di denti a incastro. Questa 5 caratteristica permette a una specie africana, il coccodrillo del Nilo, di assalire grosse prede come antilopi, giraffe, piccoli ippopotami e qualche volta anche esseri umani. Il coccodrillo femmina depone da venti a cento 6 uova in una buca scavata nella sabbia o nel fango. I piccoli, appena nati, sono lunghi circa venti centimetri e sono molto vivaci: appena usciti dall’uovo, subito corrono verso l’acqua in cerca di larve, insetti e molluschi, il loro cibo preferito.
1Dahl, Il coccodrillo enorme, Einaudi Scuola) (R. 2 Completa le frasi con E o È.
6 5 4 3 2 1
Il3mare in burrasca. I miei animali preferiti sono la tigre il delfino. 4 Oggi domenica non si va a scuola. Umberto andato in palestra si allenato. 5 Il tucano un uccello ha un grosso becco. Teo Bea mangiano la pizza bevono l’aranciata. 6 1 mezzogiorno tra poco andremo a pranzo. 2 Marta partita per le vacanze tornerà tra una settimana. 3 Osserva il disegno e scrivi una frase con E e una con È. E 4 è
5 6
I mparo a: usare correttamente la voce verbale È e la congiunzione E.
23
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o r to g
rafia
c’è - ci sono, c’era - c’erano
6 5 4 3 2 1
1 Leggi e completa scrivendo tutto ciò che c’era o non c’era. Poi sul tuo quaderno ri2
6 5 4 3 2 1
scrivi la filastrocca volgendola al tempo presente, usando C’È e CI SONO; inizia con: “C’è oggi un paese felice...”.
C’era una volta un paese felice 3 (ma dove era, la carta non dice): tutti gli uomini erano buoni 4 non c’eran servi non c’eran padroni. C’eran porte e non c’erano chiavi 5 c’erano guardie e non c’erano ladri né 6 stamberghe accanto ai castelli né uomini ricchi né poverelli. Tutti quanti erano uguali, senza guerre, senza rivali, non c’era invidia, non c’eran rancori si dividevano gioia e dolori. Un solo paese, senza frontiere, segni di pace nelle bandiere, tutti eran liberi di dire e di fare se coniugavano il verbo Amare. Di quel paese così felice troppo si parla, troppo si dice ma per averlo nulla facciamo: e basterebbe tenerci per mano.
C’ERA
un paese felice
NON C’ERA c’erano
NON C’ERAno
(G. 1Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi)
2 Completa le frasi con la forma adatta tra: C’ERO, C’ERI, C’ERA, C’ERAVAMO, C’ERAVATE, C’ERANO.
3 anche io alla festa in maschera, non mi hai riconosciuto? Al pranzo di Natale tutta la famiglia riunita: anche gli zii di 4 Palermo. Io5sono venuto in orario all’appuntamento, perché tu non ? solo tu e Diana al cinema ieri sera? 6 Noi all’inaugurazione del negozio, anche se siamo arrivati in ritardo. 24
I mparo a: usare C’È-CI SONO, C’ERA-C’ERANO, C’ERO-C’ERI-C’ERA-C’ERAVAMO-C’ERAVATE-C’ERANO.
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ho - hai - ha - hanno ho, hAI, hA e hANNo sono voci del verbo avere. es.: SILvIA hA dIecI ANNI.
o è una congiunzione. A e AI sono preposizioni. ANNo è un nome. es.: A LucA PIAce IL MARe.
o r to g r a f i a
oh, Ah e AhI sono esclamazioni. es.: Ah, che RIdeRe!
6 5 4 3 2 1
1 Completa le frasi con la forma corretta tra quelle indicate. 2HO 3O OH
4
AHI
visto il documentario sui pinguini ieri sera in tv? Cosa regalato tuoi nonni per Natale? Se il mal di denti, vai dal dentista. , mi pestato il piede!
HA
Lucia
5HAI AI
6
A AH
6 5 4 3 2 1
Non fame, ma molta sete! Stasera andiamo al cinema a teatro? , che bella sorpresa! desiderato tanto questo cd! almeno pareggiare. , che delusione! Pensavo di vincere
Ti
un bell’abito righe viola e verdi. , che paura mi fa questo film horror! accompagnato scuola il papà stamattina? causa del forte nubifragio, l’arbitro sospeso la partita.
I lombrichi non la colonna vertebrale. HANNO In che scoperto l’America? nuovo ti porti tanta felicità! ANNO Ti auguro che l’ Lo scorso gli zii acquistato un camper. 1 2 Completa le frasi con L’HO, L’HAI, L’HA, L’HANNO.
Vedi portata gli zii dall’Irlanda. 3 questa maglietta? Me Tu ce fatta a risolvere il problema di aritmetica? 4 cercato il mio cappello dappertutto, ma non Ho ancora trovato. La mia compagna di banco ha scritto una poesia e me dedicata. 5 I mparo 6 a: discriminare gli omofoni: HO-O-OH, HAI-AI-AHI, HA-A-AH, HANNO-ANNO.
25
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Verifica 6 5 4 3 2 1
1 Scrivi una parola per ciascun raddoppiamento indicato, poi dividila in sillabe.
6 5 4 3 2 1
BB 2 CC 3 DD FF 4 GG LL 5 MM 1
abbaiare
ab-ba-ia-re
NN PP RR SS TT VV ZZ
6 2 Metti l’accento dove occorre, poi riscrivi le frasi sul tuo quaderno.
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
Il delfino e un animale acquatico, pero non e un pesce. 3 Domani si terra una conferenza sullo stato di inquinamento della Terra. 1 Il4postino suono due volte, ma io non sentii il suono per la musica ad alto volume. Lunedi consegnero alla maestra il mio tema: sono certa che mi dara un bel voto! 2 5 1 3 Scrivi una frase per ogni monosillabo dato. 6 2 TE 4 Tè 3 5 1 4 Metti l’apostrofo dove occorre, poi riscrivi le frasi sul tuo quaderno. 6 2 Stanotte nel cielo ci era la luna piena, ma non ci erano le stelle. 5 Insomma, vi decidete a fare un poco di silenzio? 3 Nella 6 aula ci è un odore di colla e colori a tempera. Dove è finito il mio braccialetto di oro? 4 5 Completa le frasi con HO, O, HA, A, HAI, AI, HANNO, ANNO. fame: mangerò gli spaghetti funghi porcini. Tu già mangiato? 6 La nonna portato il suo nipotino passeggiare giardini. Quest’ Natale i miei genitori mi regalato un pallone da basket. Non sentirai la mia mancanza: ti telefonerò ti invierò un’e-mail ogni giorno!
26
I mparo a: riconoscere e usare la suddivisione in sillabe, l’accento e l’apostrofo, gli omofoni O-HO, A-HA, AI-HAI, ANNO-HANNO.
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o r to g r a f i a
la punteggiatura
I segni di punteggiatura in un testo scritto indicano l’intonazione e le pause che si usano quando parliamo. 6 5 4 3 2 1
1 Metti il punto e la lettera maiuscola al posto giusto. Una 2 volta gli istrici non avevano gli aculei, ma una chioma folta e tutte le mattine se la pettinavano ogni sabato sera facevano la gara di Mister Zazzera: gli istrici maschi si accon3 ciavano ben bene e le istrici femmine votavano la chioma più bella 4 ma un bel giorno arrivò un leone dapprima gli istrici lo presero per un concorrente, poi improvvisamente il leone fece un 5 balzo e per poco non si mangiò la giuria con tutti i concorrenti allora agli istrici, maschi e femmine, vennero i capelli ritti 6 in testa qualcuno, per lo spavento, cominciò a perderli a ciocche e a mucchi, e mentre li perdeva li scagliava forte così il leone scappò a gambe levate da quel giorno gli istrici hanno gli aculei e non fanno più gare di bellezza, e a qualcuno, per la tristezza, è venuto un carattere triste e spinoso!
6 5 4 3 2 1
Il PuNto FeRMo si mette a fine di una frase e indica una pausa lunga. La prima lettera che segue il punto va scritta con la maiuscola.
(E. 1Nava, Quando i babbuini andavano al cinema, Feltrinelli Kids)
2 Metti la virgola al posto giusto. 6 5 4 3
Oggi il sole splende il cielo è limpido e il mare è cristallino. 1 3 Mentre la formica fa provviste per l’inverno la cicala canta. La 2 rondine costruisce il suo nido con fango erba e piume. 4
2 1
La vIRGoLA indica una pausa breve; si usa per separare le frasi, le parole in un elenco o un’informazione all’interno di una frase.
6 5 4 3 2 1
1 Metti il punto e virgola al posto giusto. 3 5
Il PuNto e vIRGoLA separa due frasi; indica una pausa più lunga rispetto alla virgola.
Il6 2cobra è un serpente velenoso il pitone stritola le sue prede. 4 Il papà legge il giornale nel salotto in cucina la mamma prepara la cena. 3Giulio piace leggere i fumetti Stefano preferisce i racconti d’avventura. A5 4 Metti i due punti al posto giusto. 6 Matteo è emozionato domani festeggerà il suo compleanno. 5 Lo scrigno conteneva gioielli, pietre preziose e monete d’oro. È6arrivata la primavera tutta la natura si risveglia. I mparo a: riconoscere e usare correttamente la punteggiatura.
I due PuNtI si usano per introdurre un elenco o una spiegazione.
27
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2 3
o r to g
rafia
Il PuNto INteRRoGAtIvo si usa per formulare una domanda.
4 Il PuNto eScLAMAtIvo si usa per esprimere emozioni: gioia, noia, dolore, sorpresa. 1 5 Leggi e completa scrivendo il nome del punto adatto. 2 6 Per dire: Se domando: 3 che paura! che spavento!
6 5 4 3 2 1
4 5
uff, che noia! Sono contento! uso il punto
dove vai? come stai? che farò? dove andrai e come mai? uso il punto
.............................................
..............................................
6 Inserisci il punto fermo, il punto interrogativo o il punto esclamativo.
La mia mamma si chiama Silvana Come si chiama la tua Non riesco a vedere niente La nebbia è fittissima Oggi il centro della città è chiuso al traffico Che bello Si potrà girare tranquillamente in bicicletta Vuoi venire anche tu Dai, prendi il caschetto e andiamo Sabato sono andato allo zoo, mi sono divertito tantissimo Tu come hai trascorso il fine settimana I PuNtINI dI SoSPeNSIoNe sono usati per segnalare una pausa o comunque una “sospensione” del discorso.
12 11 10 9 8 7
12 11 10 9 8 7
7 Inserisci il punto o i puntini di sospensione. Se potessi andarmene su un’isola deserta 8 Oggi Pietro mi ha battuto al videogame, ma domani Maurizio salì in soffitta Aprì la porta e 9 I giovani d’oggi sono dei gran furbacchioni, ai miei tempi invece 10 Parigi è la capitale della Francia 7 11 8 Inserisci la punteggiatura mancante.
Le vIRGoLette o le LINeette si usano per aprire e chiudere il discorso diretto, che prima viene introdotto dai due PuNtI.
12 Arturo esclama Sono in ritardo per gli allenamenti! Devo sbrigarmi! 9 Se vuoi, ti accompagno io con l’automobile propone il papà. 10Grazie papà, ma preferisco fare una corsetta! risponde Arturo. Il papà raccomanda Va bene, ma stai attento e attraversa sulle strisce! 11 28
12
I mparo a: riconoscere e usare correttamente la punteggiatura.
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il discorso diretto e indiretto
o r to g r a f i a
Il discorso diretto riporta esattamente le parole pronunciate dai personaggi; esso viene introdotto dai due punti (:) seguiti dalle virgolette (« ») o da una lineetta (-) e si inizia con la lettera maiuscola. es.: Anna chiede: «che ore sono?» oppure Anna chiede: - che ore sono? Il discorso indiretto riferisce ciò che i personaggi si dicono senza usare le parole precise; esso viene introdotto utilizzando delle parole di collegamento (che, se, di) e togliendo gli altri segni di punteggiatura. es.: Anna chiede che ore sono. 6 5 4 3 2 1
1 Riconosci il tipo di discorso e indica con una X, DD se il discorso è diretto, DI se il di2 DD DD
3
6 5 4 3 2 1
DD
1 DD 4
scorso è indiretto. DI
Il cliente inorridito esclama: - C’è una mosca nella mia zuppa! DI L’alunno rispose che aveva dimenticato il quaderno a casa. DI Cappuccetto Rosso disse al lupo: «Che orecchie lunghe che hai!». DI Il poliziotto chiese all’automobilista di mostrargli la patente.
2 5 Trascrivi le frasi pronunciate dai personaggi usando il discorso diretto. 3 6 4 5
Guarda com’è tenero quel gattino! Diamogli del latte!”
Emma esclama: La mamma suggerisce Emma chiede
6 5 4 3 2 1
1 6
Posso tenerlo?
2
Va bene, ma dovrai occupartene tu!
La mamma risponde
3 Riscrivi le frasi trasformando il discorso indiretto in discorso diretto.
Giacomo chiede a suo fratello di prestargli la bicicletta. 4 Giacomo chiede a suo fratello: 5 Teresa dice alla mamma che ha molta fame. 6 Il capostazione avvisa i passeggeri che il treno partirà in ritardo.
I mparo a: riconoscere e usare il discorso diretto e indiretto.
29
6 5 4 3 2
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1 2
o r to g
rafia
3 4 Trascrivi le frasi pronunciate dai personaggi usando il discorso indiretto. 5 6 5 4 3 2 1
Hai 1 già fatto 6 l’esercizio due?
2
Non ancora, devo finire il primo. Mi raccomando: fate attenzione all’ortografia!
Luca 3 chiede a Marta se Marta risponde che 4 maestra si raccomanda di La 5 Leggi il testo e sottolinea di rosso il discorso diretto. LA 6 VOLPE E L’UVA - Che fame! - esclamò la volpe, che era a digiuno da un paio di giorni e non trovava niente da mettere sotto i denti. Girellando qua e là, capitò per caso in una vigna, piena di bei grappoli maturi. - Bella quell’uva! - disse allora la volpe, spiccando un primo balzo per cercare 1 di afferrarne un grappolo. Poi, dopo un altro salto, aggiunse: - Ma com’è alta! Più 2 saltava e più le veniva fame; fece qualche passo indietro e prese la rincorsa: niente ancora! Non ce la faceva proprio. Infine, quando si accorse che tutti i suoi sforzi 3 non servivano a nulla e che, continuando così, avrebbe potuto farsi deridere da un gattino che se ne stava a sonnecchiare in cima alla pergola, esclamò: - Che brutta uva! È ancora acerba e a me l’uva acerba non piace davvero! 4 E si allontanò di là con molta dignità, ma con una gran rabbia in cuore. 6 5 4 3 2 1
(Adattamento da Fedro, Favole di animali da Esopo a La Fontaine, AMZ) 5
6 Riscrivi le parole pronunciate dal personaggio, trasformando il discorso diretto in discorso indiretto.
La volpe esclamò che La volpe disse allora Poi aggiunse Infine esclamò 30
I mparo a: riconoscere e usare il discorso diretto e indiretto.
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co
la comunicazione
municazione
I principali elementi della comunicazione sono: l’emittente colui che invia il messaggio; il messaggio ciò che viene comunicato; il ricevente colui a cui è destinato il messaggio; il canale è il mezzo attraverso cui avviene la comunicazione; il codice è il sistema di segni utilizzato per comunicare. 6 5 4 3 2 1
1 Collega ogni immagine al codice corrispondente e scrivi sotto ad ognuna il mes2
saggio comunicato.
CODICE VISIVO
CODICE SONORO
CODICE VERBALE
CODICE GESTUALE
3 4 5 6 5 4 3 2 1
1ora di alzarsi! È6 2 Leggi i due messaggi relativi al codice verbale orale e al codice verbale scritto, e completa.
3 4
Ciao Carlo, sono Filippo. Andiamo in piscina oggi pomeriggio?
5
emittente: messaggio: ricevente:
6 emittente:
CANALE:
messaggio: ricevente: CANALE:
Cara Giulia, ti aspetto domani a casa mia alle ore 17:00 per festeggiare la mia festa di compleanno! Silvia
I mparo a: riconoscere e usare i principali elementi della comunicazione.
31
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 32 6 5 4 3 2 1
1 comun
2
icazio
ne
3 Scrivi un emittente e un ricevente adatti per i seguenti messaggi. 4 EMITTENTE 5 6 6 5 4 3 2 1
1 2 3
MESSAGGIO
RICEVENTE
Cioccolato e pistacchio, grazie! Prenda questo sciroppo due volte al dì. Per domani fate gli esercizi di pag. 32. Nonno, mi accompagni al cinema? Signori, biglietti per favore! Lo scopo è il motivo per cui viene emesso un messaggio. (I messaggi intenzionali hanno uno scopo, mentre quelli non intenzionali non ce l’hanno.)
4 Scrivi nei fumetti il messaggio adatto in base allo scopo indicato. 5 6
CONVINCERE
INFORMARE
ORDINARE
VIETARE
6 5 4 3 2 1
1 2 3 4
5 Indica con una X lo scopo di ogni messaggio.
C’era 6 una volta una strega cattiva... A che ora parte il treno per Roma? Ugo è un bel ragazzo alto e snello. 32
raccontare vietare convincere
ordinare chiedere informazioni descrivere
I mparo a: riconoscere lo scopo del messaggio.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 33
Verifica 6 5 4 3 2 1
1 Metti nei cerchietti i segni di punteggiatura adatti.
6 5 4
Due buoi aravano faticosamente il campo spinti dal contadino Una mosca 2 volava intorno ai buoi e poi andava a posarsi sull’aratro con aria di grande importanza poi tornava a volare a ronzare a fermarsi sull’aratro in3 somma quanto daffare Un moscerino intanto passava di lì e le chiese Perché ti affatichi 4 così E che cosa fai La Non lo vedi è proprio 5 mosca arrogante rispose necessario spiegarlo Solamente tu non capisci noi ariamo la terra A questa risposta perfino il moscerino 6 si mise a ridere La mosca presuntuosa si credeva proprio un animale importante
3 2 1
1
(G. Fanciulli, Storie allegre, Giunti Scuola)
2 Scrivi una frase adatta in base ai segni di punteggiatura presenti in ogni riga. ,
1
. .
4 1
2
? !
5 2
3
6 3 Osserva la scenetta, inventati un breve
4 Osserva, leggi il messaggio e completa.
6 5
3
4 3 2 1
:
6 5 4 3 2 1
dialogo e trascrivilo in discorso indiretto.
4
5
5
6
...
Da oggi a scuola praticheremo a raccolta differenziata dei rifiuti!
6 EMITTENTE: MESSAGGIO: RICEVENTE: SCOPO: I mparo a: riconoscere e usare i segni di punteggiatura, il discorso diretto e indiretto, gli elementi della comunicazione.
33
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 34
morfo logia lessic o
i nomi I nomi sono parole che indicano persone, animali o cose (sia reali che immaginarie). es.: AutIStA, StAMbecco, FoGLIA, LIbeRtà.
6 5 4 3 2 1
1 Leggi la filastrocca, sottolinea di rosso i nomi di persona, di blu i nomi di animale e 2 3 4 5 6
6 5 4 3 2 1
1
di verde i nomi di cosa. Poi individua nel testo e scrivi nei cartellini il nome corrispondente ad ogni definizione.
IL GIOCO DELLA COSA In questo gioco, ricordati, è normale chiamare Cosa anche un animale. Ogni cosa ora devi indovinare: trenta secondi hai per pensare. Una cosa verde, fredda e gracidante, una cosa nera, ruvida, pesante, una cosa gelida, bianca, farinosa, una cosa paffuta color rosa, una cosa con gli spicchi e la buccia, una cosa col collare e la cuccia, una cosa con petali e corolla, una cosa che s’attacca senza colla, una cosa con trentadue abitanti, una cosa che la suoni o la canti, una cosa incolore e bagnata, una cosa che viene letta o sfogliata... Se tu non hai trovato le risposte, nelle righe qui sotto son nascoste. Pioggia, adesivo, neve, carbone, fiore, libro, cane, canzone. E non dimenticare che c’è arancia, insieme a rana, bocca e infine guancia. (N. Vicini, 365 storie, una per ogni giorno, Fabbri Editori)
2 Scrivi il nome di persona corrispondente ad ogni definizione. guida gli aerei cura i malati 3 confeziona gli abiti insegna va ripara le scarpe 4 nello spazio 34
5 6
I mparo a: riconoscere e usare i nomi di cosa, persona e animale.
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nomi comuni e propri
morfologia o lessic
I nomi comuni indicano una categoria di persone, animali o cose. es.: cIttà. I nomi propri indicano un elemento preciso di una categoria e si scrivono sempre con l’iniziale maiuscola. es.: RoMA. 6 5 4 3 2 1
1 Leggi le frasi e sottolinea di blu i nomi comuni, di rosso i nomi propri.
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
Paperino è il mio personaggio dei fumetti preferito. 2 Roma è attraversata dal fiume Tevere. A3Natale andremo dalla zia Teresa a Milano. Dorothy è la protagonista del libro “Il meraviglioso mago di Oz”. 4 Alpi e gli Appennini sono le due principali catene montuose dell’Italia. Le Mio 5 cugino Lorenzo ha portato la sua cagnolina Venere ad un corso di ad1 destramento. 6 2 Individua i nomi propri e riscrivili correttamente con la lettera iniziale maiuscola. sardegna - scarpa - delfino - asia - dentista - felix 3 piazza - francia - atlantico - albero - gabriele 1 volpe - computer - teresa - nilo 4 2 5 3 Scrivi un nome proprio adeguato per ciascun nome comune. 6 pesce maestra lago 1 4 elefante medico negozio 2 5 cane nonna regione canarino principe automobile 3 6 4 Scrivi il nome comune adatto per ciascun nome proprio.
Shrek 5 Pinocchio 6 Brontolo Ariel
Calimero Rex Nemo Silvestro
I mparo a: riconoscere e usare i nomi comuni e i nomi propri.
Juventus Londra Everest Giove 35
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 36
morfo logia lessic o
nomi maschili e femminili
6 5 4 3 2 1
1 Leggi il testo, sottolinea di blu i nomi maschili e di rosso i nomi femminili.
6 5 4 3 2 1
Dopo il violento acquazzone estivo e non appena il sole tornò a splendere, Andrea 2 e Nicoletta ripresero le bici e l’ormai inseparabile aquilone per andare a giocare vicino al torrente, in fondo alla valle, oltre il grande faggio. A quell’acqua biri3 china che scendeva fresca dalle colline era davvero impossibile resistere: iniziavano col metterci dentro i piedi, poi schizzavano rincorrendosi nell’acqua finché 4 non si erano completamente inzuppati. Meno male che il sole li asciugava prima del ritorno a casa, così le mamme non si erano accorte di nulla. 5 I due bambini erano convinti che quel torrente nascondesse sul fondo delle preziosissime pepite d’oro e tracorrevano ore e ore a filtrare l’acqua con i setacci 6 della farina rubati in cucina. Se di pepite non ne trovarono neanche una, in compenso raccolsero tantissimi sassolini colorati e levigati, che conservavano con cura dentro un sacchetto di tela grezza. Quello era il loro inestimabile tesoro.
1 e adatt. da Luigi Ballerini, L’estate di Nico, Giunti Scuola) (Rid.
2 Cambia il genere delle parole in grassetto e riscrivi le frasi.
Il3preside della mia scuola ha convocato tutte le maestre. 6 5 4 3 2 1
La 4 nonna ha comprato un fumetto per suo nipote. 1 Il5fratello di Alessia è un bravo cantante. 2 6 3 Cambia il genere ai seguenti nomi di animali e scrivili nel cruciverba. Nelle caselle 4
evidenziate compariranno i nomi di due animali, sai come si indica il genere maschile o femminile in questi casi?
TORO 5 LEONE 6 MAIALE CANE GATTO 36
Alcuni nomi si dicono invariabili, perché mantengono la stessa forma sia al maschile che al femminile. es.: IL MuSIcIStA, LA MuSIcIStA.
1 2 3 4 5
CAVALLA PECORA GALLINA LUPA ELEFANTESSA
1 2 3 4 5
I mparo a: riconoscere e usare i nomi maschili, femminili e invariabili.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 37 6 5 4 3 2 1
1 morfologia o lessic
2 3 4 Completa scrivendo il nome del frutto o dell’albero, 6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
attento però: in alcuni casi il nome dell’albero e del frutto coincidono, cerchiali.
5 1 melo 6 2 fico mandorlo 3 ciliegio 4 arancio
In genere i nomi degli alberi sono maschili (es.: IL PeSco), mentre quelli dei frutti sono femminili, es.: LA PeScA.
albicocca limone banana susina mandarino
5 Riscrivi i nomi nell’insieme giusto. Se sei incerto, consulta il dizionario. 1 cinema - crisi - biro - gnu - programma - radio - gru - eco - sistema 6 mano - capolinea - legge - diadema - poeta - stemma 2
3
NOMI MASCHILI
NOMI FEMMINILI
4 5 6 Scrivi una frase per ciascun nome.
PORTO - PORTA MOSTRO - MOSTRA TORTO - TORTA VELO - VELA
I mparo a: riconoscere e usare i nomi maschili, femminili e di genere comune.
37
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 38
morfo logia lessic o
I nomi singolari indicano un solo elemento, i nomi plurali indicano più elementi.
nomi singolari e plurali
6 5 4 3 2 1
1 Leggi il testo, sottolinea di blu i nomi singolari e di rosso i nomi plurali, poi inventane altri e scrivine sei in ogni insieme.
La 2 casa si stava svuotando a poco a poco. Prima erano stati caricati i mobili più grossi, poi via via le casse con le pentole, i piatti, i bicchieri, i quadri. Gianni sedeva 3 in un angolo per terra, in quella che era stata la sua stanza. Le tende non c’erano più e dai vetri sporchi si intravedeva un grande albero verde. Niente più letto, 4 tavolo, sedia, scaffale con i giochi e i libri. Gianni era proprio disperato. Era come se gli avessero tolto i vestiti, i capelli, la pelle. 5 Vuoto. Vuoto dentro e vuoto attorno. Orme polverose sul pavimento, dei piedi di quegli uomini che portavano via tutta la sua casa e la mettevano in un furgone enorme, senza finestre: letti sopra gli armadi, tavoli sopra la cucina, tap6 peti, materassi, cartoni buttati per traverso,arrotolati, usati per incartare i comò, la madia. Gianni rannicchiò le gambe e ci appoggiò la testa, stringendo le ginocchia con le braccia, pensando a cosa avrebbe trovato nella sua nuova città. (Riduzione e adattamento da Lucia Tumiati, Il mio amico invisibile, Giunti Junior)
NOMI SINGOLARI
NOMI PLURALI
6 5 4 3 2 1
1 2 Volgi al plurale i seguenti nomi.
cartella 3 segretaria nave 4 architetto 5 pirata portiere 6 barca stringa pesca duca 38
I nomi che finiscono in -cia e -gia hanno il plurale in -cie e -gie se davanti a -cia e -gia c’è una vocale (es.: cAMIcIA-cAMIcIe, MAGIAMAGIe); hanno il plurale in -ce e -ge se davanti a -cia e -gia c’è una consonante (es.: PANcIA-PANce, FRANGIA-FRANGe).
arancia goccia spiaggia chirurgo drago fianco uovo paio
farmacia grattugia acacia amico asparago portico fruscio fischio
I mparo a: riconoscere e usare i nomi singolari e plurali.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 39
morfologia o lessic
6 5 4 3 2 1
1 6 5 4 3 2
2 1
1
3 2 Sottolinea di arancione i nomi singolari e di blu i nomi plurali. 4 3
piede - orchidee - lenzuola - arnese - canoa - leggio - uomini - libro - poltrona barbiere - folletti - tovaglie - fiaschi - spiga - figurine - stivali - bracciolo
5 4 Per ogni nome scrivi una frase in cui esso 6 5
sia usato al singolare e una al plurale.
I nomi invariabili mantengono la stessa forma sia al singolare che al plurale. es.: IL cAFFè - I cAFFè.
sport
6 6 5 4 3 2 1
moto 1
2 radio 3 Alcuni nomi al plurale hanno due forme con significato diverso. es.: IL LAbbRo I LAbbRI - Le LAbbRA.
4
5 Per ciascun nome scrivi le due forme del plurale, come nell’esempio. 6 5 4
6 1
3 2 1
il muro
i muri le mura
il grido
2 3
l’osso
il braccio
il dito
il ciglio
4 5
6 Scegli una coppia di plurali dell’esercizio precedente e scrivi una frase per ciascuno di essi.
• • I mparo a: riconoscere e usare i nomi singolari, plurali e invariabili.
39
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 40
morfo logia lessic o
nomi generici e specifici
I nomi specifici indicano un particolare elemento, es.: ARINGA. I nomi generici hanno invece un significato più ampio ed indicano una categoria di elementi, es.: PeScI. 6 5 4 3 2 1
1 In ogni gruppo individua e cerchia di rosso il nome generico.
6 5 4 3 2 1
carota - cipolla - ortaggi - patata 2 lucertola - rettili - tartaruga - pitone 3 1 - garofano - iris - rosa fiori
metalli - ferro - rame - argento camicia - abiti - giacca - gonna limone - pompelmo - arancia - agrumi
4 Per ogni nome generico scrivi quattro nomi specifici. 2 5Strumenti musicali 3
Calzature
Elettrodomestici
Mestieri
Città
6 4 5 6
Mammiferi
6 5 4 3 2 1
1 2 3 Barra con una X l’intruso in ogni gruppo di nomi specifici e scrivi nel cartellino il nome generico.
4
pecorino 5 salame fontina 6caciotta ricotta cucchiaino coltello tovaglia cucchiaio forchetta 40
pioppo faggio quercia tulipano pino
tennis calcio storia nuoto basket
limone acqua latte aranciata tè I mparo a: riconoscere e usare i nomi generici e i nomi specifici.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 41
sinonimi e omonimi
morfologia o lessic
I sinonimi sono parole diverse che hanno lo stesso significato. 6 5 4 3 2 1
1 Scrivi un sinonimo per ogni nome seguendo l’esempio.
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
alunno tristezza scolaro 2 racconto timore 3 guanciale fantasma bugia dono 4 1 albergo ingresso 5 2 Riscrivi le frasi sostituendo le parole sottolineate con altre di significato simile. 6 conoscere il significato di una parola si deve consultare il vocabolario. Per 3 Sulla 4 parete della mia stanza ho affisso il poster del mio calciatore preferito. 1 5 2Gli omonimi sono parole che si scrivono allo stesso modo, ma hanno significati diversi. 6 3 Completa ogni coppia di frasi con una parola che vada bene per entrambe. 4 1
Mia cugina ha compiuto anni. La rosa dei è la rappresentazione dei punti cardinali.
5 2 Simone si è iscritto a un corso di tiro con l’ 6 3 centro storico della mia città c’è un Nel
. di origine romana.
4 Per ogni parola data scrivi due frasi in cui essa abbia un significato diverso. GOMMA 5
6 CODA
I mparo a: riconoscere e usare i sinonimi e gli omonimi.
41
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 42
morfo logia lessic o
nomi primitiVi e deriVati
6 5 4 3 2 1
1 Leggi la filastrocca e completa con la parola mancante, poi sottolinea di rosso i nomi primitivi e di blu i nomi derivati.
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
2 Solca il mare il marinaio, fa un bel vaso il vasaio, 3 taglia la barba il barbiere, va a cavallo il cavaliere, 4 l’arte il brioso artista, ama 1 suona il violino il
5 2 Individua e sottolinea il nome primitivo in ogni gruppo. 6 vetraio - vetro - vetreria - vetrata 1 3 maniglia - manubrio - mano - manuale
2latteria - latticino - latte - lattante 4 6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
I nomi primitivi non derivano da altri nomi, es.: PoRtA, SALe, coLLo. I nomi derivati derivano dai nomi primitivi e assumono un significato diverso, es.: PoRtINAIo, SALIeRA, coLLANA.
pane - panificio - panettiere - paninoteca
Scrivi il nome primitivo dei seguenti nomi derivati. 3 5 1 ortaggio cittadino 4 6 2 salumiere erbivoro 5 3 occhiali maglificio 1 6 4 Scrivi due nomi derivati per ogni nome primitivo. 2mare libro 5 3 6casa pesca 4
caffettiera musicista biglietteria
5 Scrivi sui puntini il nome primitivo e barra con una X l’intruso tra i nomi derivati. 6
cavaliere - caviglia - cavallerizzo campanile - campione - campanaro ortaggio - ortolano - ortica
42
I mparo a: riconoscere e usare i nomi primitivi e derivati.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 43
morfologia o lessic
i nomi alterati
I nomi alterati ci forniscono un’idea precisa dell’aspetto delle persone, delle cose e degli animali. Si ottengono aggiungendo un suffisso adatto al nome primitivo. es.: gatto GAtt-INo, GAtt-oNe, GAtt-uccIo, GAtt-AccIo. 6 5 4 3 2 1
1 In ogni gruppo di nomi sottolinea di rosso i primitivi e di blu gli alterati. 2 tavolo - tavolino - tavolaccio 6 5 4 3 2 1
3 1parolona - parolaccia - parola
abituccio - abito - abitino sorellina - sorella - sorellastra
4 2 Scrivi nella tabella gli alterati dei nomi dati. 5 3 NOME
DIMINUTIVO
ACCRESCITIVO
VEZZEGGIATIVO
DISPREGIATIVO
-ino/a, -ello/a
-one/a
-etto/a, -uccio/a
-accio/a, -astro/a
6 4 topo 6 5 4 3 2 1
mano
1 5bambino strada 2 6
3 Sottolinea di rosso il nome alterato diminutivo, di blu il vezzeggiativo, di giallo l’accrescitivo e di verde il dispregiativo. Poi definiscili seguendo l’esempio. 6 5 4 3 2 1
4 nuvolone 1 5 paesino 2 cagnaccio 6 casuccia 3
una nuvola grande e scura
4 Scrivi i nomi alterati in base alle definizioni.
Quadernaccio è un quaderno rovinato. 5 è un piccolo anello. 6 è una scarpa graziosa. è una pentola piccola. I mparo a: riconoscere e usare i nomi alterati.
è un fiore piccolo. è una bocca graziosa. è un gatto randagio. è un’erba dannosa. 43
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 44
morfo logia lessic o
i falsi alterati
I falsi alterati sono nomi che a prima vista sembrano nomi alterati, in realtà hanno un significato completamente diverso.
6 5 4 3 2 1
1 Leggi la filastrocca, individua e cerchia i falsi alterati, poi trascrivili sui puntini speci2
ficando il loro vero significato.
FILASTROCCA CORTA E GAIA Filastrocca 3 corta e gaia, l'abbaino 4 non abbaia, la5botte più grossa non è un bottone, la6mela più rossa non è un melone, ed il mulo più piccino non sarà mai un mulino. 6 5 4 3 2 1
(G. Rodari, Filastrocche in cielo e1 in terra, Einaudi)
6 5 4 3 2 1
1 2 Leggi e cerchia solo i falsi alterati. focaccia - canile - merletto - bastone - pagliaccio
2 lampone - tacchino - rubinetto - rapina - bottone - pino 3 3 Colora solo il pallino della definizione giusta. 4 1 un piccolo giro centrino girino 4 5 il piccolo della rana 2 5 6 il maschio della pecora limone montone 3 un grande monte 6 6 5 4 3 2 1
un piccolo centro una tovaglietta ricamata un agrume una grossa lima
4 Collega ogni frase al falso alterato corrispondente alla definizione.
Non è una grossa aquila, ma un gioco per bambini. 5 Non è un piccolo scontro, ma un biglietto. Non 6 è un grosso panetto di burro, ma un uno strapiombo. Non è un piccolo matto, ma una parte della giornata. 44
SCONTRINO AQUILONE MATTINO BURRONE
I mparo a: riconoscere e usare i falsi alterati.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 45
i nomi composti
morfologia o lessic
I nomi composti sono nomi formati da due parole, che possono essere: nome + nome: capostazione verbo + nome: spazzaneve avverbio + nome: doposcuola verbo + verbo: saliscendi nome + aggettivo: cassaforte aggettivo + aggettivo: agrodolce 6 5 4 3 2 1
1 Osserva i disegni e scrivi sui puntini i nomi composti corrispondenti. 2 6
3
5 4 3 2 1
1 4
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
Nelle seguenti frasi sottolinea i nomi composti. 2 5 La ferrovia costeggia il litorale. Il pino è un albero sempreverde. 3 6 1 Questo grattacielo è altissimo! Ancona è il capoluogo delle Marche. Ci4 Avrei bisogno di uno schiacciapatate! 2 vediamo qua a mezzogiorno.
5 Individua e scrivi separatamente le parole che formano i seguenti nomi composti. 3 6 salva + gente salvagente acquamarina 4 1 pescespada sottotetto 5 2 lavastoviglie biancospino 6 rompicapo 3
batticuore
4 Trova due nomi composti per ogni parola data e scrivili sui puntini seguendo gli esempi.
5 porta + lettere + 6 porta
portalettere
batti + panni + panni
auto +
+ sole
auto +
+ sole I mparo a: riconoscere e usare i nomi composti.
battipanni
45
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 46
morfo logia lessic o
I nomi collettivi sono nomi che, anche al singolare, indicano un insieme omogeneo di persone, animali o cose. es.: ScoLAReScA insieme di scolari.
i nomi collettiVi
6 5 4 3 2 1
1 Osserva i disegni e definisci ogni nome collettivo seguendo l’esempio. 2 3 4 6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
GREGGE 5è un insieme 1 6 di pecore. 2 1 3 2 4 3 5 4 16 25
CORO
STORMO
FLOTTA
Individua e cerchia i nomi collettivi. folla - ponti - formicaio - persona - fogliame bagnino - ciurma - arcipelago - stelle costellazione - palazzo - mandria - biblioteca Scrivi nel cruciverba le parole corrispondenti alle definizioni, riporta sui puntini e disegna ciò che comparirà nelle caselle evidenziate.
Un Un 3 Un 1 6 4 Un 62 Un 5 Un 3
insieme insieme insieme insieme insieme insieme
di di di di di di
alberi. cento anni. mobili. 3 giocatori. 4 parenti. pecore.
1 2
5 6
4 Scrivi una frase per ciascun nome collettivo.
equipaggio 5 branco 6 pineta 46
I mparo a: riconoscere e usare i nomi collettivi.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 47
nomi concreti e astratti
morfologia o lessic
I nomi concreti indicano persone, animali e cose che si possono percepire attraverso i cinque sensi. es.: cANe, FIoRe. I nomi astratti indicano invece cose non percepibili attraverso i sensi: sensazioni, emozioni, sentimenti, idee. es.: SPeRANzA. 6 5 4 3 2 1
1 Cerchia di blu i nomi concreti e di verde quelli astratti. speranza - isola - fantasia - gioco - barattolo - felicità - tristezza
6 5 4 3 2 1
6 5 4 3 2 1
2 orologio - intelligenza - amore- coperta - ciambella - coraggio 1 medaglia - verità - invidia - monte - saggezza 3 2 Scegli due nomi concreti e due astratti dell’esercizio precedente e componi una frase 4 per ciascuno di essi. 3 5 4 1 6 5 2
6 3 Osserva i disegni e trascrivi sotto a ciascuno un nome astratto tra quelli indicati e uno 4
adatto a tua scelta. SODDISFAZIONE
PAURA
GENEROSITà
IRRITAZIONE
5 6 5 4 3 2 1
6 1
2 3 4 Scrivi il nome astratto corrispondente seguendo l’esempio.
pigro 5 veloce 6 amico
pigrizia
sincero vecchio simpatico
I mparo a: riconoscere e usare i nomi concreti e astratti.
religioso architetto poeta 47
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.36 Pagina 48
fonolo gia lessic o
Le onomatopee sono le parole che riproducono un suono o un rumore. es.: cIP cIP imita il cINGuettIo di un uccellino.
le onomatopee
6 5 4 3 2 1
1 Leggi i due testi e cerchia le onomatopee. ORA 2 DI MERENDA Pif, pif, paf! Si3 aprono le merendine. Cric, cric, croc! 4 le patatine. Fan Gnam, gnam, gnam! I5 morsi sui panini. Glu, glu, glu! I6 succhi che van giù. 6 5 4 3 2 1
(S. Bordiglioni, Quante zampe ha1il coccofante, Emme Edizioni)
2 Scrivi in ogni fumetto l’onomatopea adatta tra quelle indicate.
3 CIUF CIUF - DRIIIN - SLURP - CLIC
UOVO CON SORPRESA Cric cric, cricc, sta succedendo qualcosa! Cric, cric, cricc, schech, si scheggia un uovo dal guscio sottile; croc, croc, croc, si rompe un uovo tozzo; fa crac, crac, crac, se è duro, crac, crac, sciac, è caduto giù dal muro. è nato! È un pulcino o un anatroccolo? Un anatrino o un pulcioccolo? Ehi, ha un bernoccolo! (M. Nicoli, Nannapanciamamma: storie di semi e di mesi, Edizioni Villadiseriane)
4 6 5 4 3 2 1
1 5 2 6 3 Collega ogni suono o rumore all’onomatopea e al nome corrispondente.
Il suono prodotto da... 4 foglie mosse dal vento 5 lancette di un orologio un vecchio mobile 6 un insetto un lupo vento un gatto 48
TIC-TAC UUUH... MIAO SSC... SSS... ZZZ... CRIC
MIAGOLIO TICCHETTIO ULULATO SIBILO SCRICCHIOLIO RONZIO FRUSCIO
I mparo a: riconoscere e usare le onomatopee.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 49
gli arTicoli
morfologia o lessic
Gli articoli determinativi si riferiscono a una persona, un animale o una cosa ben precisi; gli articoli indeterminativi si riferiscono a una persona, un animale o una cosa non ben precisati. Gli articoli accompagnano un nome e hanno il suo stesso genere: maschile o femminile e lo stesso numero: singolare o plurale. 1
1 Scrivi gli articoli nella tabella. LO
l’
la
il
gli
una
un
le
i
uno
un’
Gli articoli indeterminativi non hanno il plurale. Davanti ai nomi plurali si usano gli articoli partitivi: DEI, DEGLI, DELLE. Es.: un LEonE DEI LEonI.
articoli determinativi singolare
plurale
articoli indeterminativi singolare
plurale
maschile 2
femminile
2 Colora solo ciò che ti viene indicato: la gallina e un pulcino
il gatto senza coda e un topo
3
3 Leggi e sottolinea di rosso gli articoli determinativi, di blu gli articoli indeterminativi. Perché i pesci non annegano? Perché respirano. Le branchie dei pesci sono fatte apposta per prendere l’ossigeno che sta nell’acqua, come i nostri polmoni prendono quello che sta nell’aria. I pesci sono famosi anche nei proverbi. Ascolta questa storiella: Una volta un pescatore si sdraiò sulla spiaggia per riposare, proprio mentre passavano di lì due Vecchi Proverbi. - Bada - disse il primo - che chi dorme non piglia pesci. - Al contrario - ribatté il secondo - chi dorme non pecca! Il pescatore li stette a sentire per un pezzo che litigavano, poi concluse: - I proverbi sono buoni per i citrulli. Farò a modo mio. E dormì con un occhio solo. (G. Rodari, Il libro dei perché, Editori Riuniti)
I mparo a: riconoscere e usare gli articoli determinativi e indeterminativi.
49
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morfo logia lessic o
Gli articoli determinativi Lo e GLI e l’articolo indeterminativo uno si usano davanti ai nomi maschili che iniziano per Gn, Pn, PS, S + consonante, SC, X, Y, Z. 5
4 Collega ogni nome all’articolo adatto. spruzzi pneumatico IL I fiammiferi palazzo LO zigomi idrante GLI LA lavagne mano LE L’ xilofoni otaria 6
UN UNO UNA UN’
numero aquila psicologo arnese novità
5 Completa con l’articolo determinativo giusto e volgi al plurale o al singolare.
SINGOLARE lo zerbino palude gabbiano emergenza
PLURALE
SINGOLARE
gli zerbini
l’unghia
PLURALE le unghie specchi rifugi uragani
6 Completa con l’articolo indeterminativo giusto e volgi al femminile o al maschile.
MASCHILE
FEMMINILE
un indiano leone studioso operaio
un’indiana
MASCHILE
FEMMINILE una scrittrice nonna isolana artista
7
7 Sottolinea gli articoli sbagliati e riscrivi sul tuo quaderno le frasi in maniera corretta. Le mamma di Gabriele è un ottima cuoca. Il zebù è un’animale simile al bue con una grossa gobba sul dorso. I scoiattoli, i orsi, gli procioni e gli ghiri cadono in letargo durante l’inverno. Nel negozio di giocattoli ho visto: un yo-yo, uno robot e un’aquilone. 50
I mparo a: riconoscere e usare gli articoli determinativi e indeterminativi.
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Verifica 1
1 Analizza i nomi mettendo una X nelle caselle giuste. Nella seconda parte della tabella astratto
concreto
collettivo
composto
alterato
derivato
primitivo
plurale
singolare
femminile
maschile
di cosa
di animale
di persona
proprio
comune
scrivi tu i nomi in base alle caratteristiche indicate.
Gabriele arcobaleno elefantesse muratore intelligenza Italia poetastro squadra caramellina porcospino
X 2
X X
X
X X X
X
X X X
X
X
2 Leggi e completa il testo con gli articoli determinativi o indeterminativi opportuni. Lontano in mezzo al mare, davanti alla costa d’Irlanda, c’è ....... isola. ......isola piccola piccola. Con ....... piccolo porto e quattro pescherecci e con molte più pecore che uomini. ......gente dell’isola non parla molto. Solo ....... sabato sera si ritrovano per raccontarsi lunghe storie. Storie di ....... tempo, quando tutto era diverso e ....... uomini uscivano in mare per pescare con ....... barca a remi. E poi si fa musica. Paddy ha sempre ....... flauto con sé, e ....... nonno di Fiona suona ....... violino. Quando ....... nonno di Fiona e Paddy suonano, tutti devono ballare, e perfino ....... mucche girano in tondo, ....... pecore dimenticano per ....... momento di belare e ....... asino dimena ....... sedere. Allora Mary Ann dice sempre che senz’altro, ....... giorno o l’altro, anche ....... pesci salteranno sulla terra e si metterano a ballare insieme ai pescatori. ......musica è così bella! (W. Hänel, A. Marks, Che spavento per Abby!, Nord-Sud Edizioni)
I mparo a: discriminare le caratteristiche dei nomi e usare gli articoli determinativi e indeterminativi.
51
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morfo logia lessic o
gli aggeTTiVi QUalificaTiVi
Gli aggettivi qualificativi sono parole che descrivono una qualità o una caratteristica del nome a cui si riferiscono. 1
1 Leggi e cerchia di rosso gli aggettivi qualificativi e di blu i nomi a cui si riferiscono. Si chiamava Picì il bel gatto dal chiaro e morbido pelo appena striato sul dorso, dai lunghi baffi e dalla bella coda. Gli occhi, dalla pupilla allungata, brillavano l’uno azzurro e l’altro verde; le orecchie appuntite erano sempre pronte a muoversi per percepire e distinguere i suoni, come i lunghi baffi a fiutare gli odori e gli ostacoli.Viveva in una vecchia casa di città e le sue grandi passioni erano la soffitta e la via. Girava in lungo e in largo, ma da gatto bene educato, e ogni sera, alla stessa ora, rincasava. Saliva le scale con portamento signorile, tenendo la coda abbassata a strascico. Lucia Bacchielli Ricci, Storie di animali, La Scuola
2
2 Scrivi due aggettivi qualificativi adatti per ciascun nome.
temporale studente mostro miele
3
leone bibita abito artista
4
3 Scrivi il nome adatto per ciascuna serie di aggettivi qualificativi.
frondoso, spoglio, sempreverde, ramificato lanosa, quadrupede, erbivora, docile argilloso, arido, fertile, pianeggiante 4 Collega ogni nome all’aggettivo adatto e scrivi una frase per ciascuna coppia. fiore albergo pavimento cibo 52
scivoloso primaverile nutriente lussuoso I mparo a: riconoscere e usare gli aggettivi qualificativi.
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morfologia o lessic
6
5 Colora con lo stesso colore l’aggettivo e il nome da cui deriva.
MONTANO FOLLA
AFFOLLATO GENTILEZZA
GENTILE DIFESA
AGILE MONTAGNA
DIFENSIVO AGILITÀ
PIACEVOLE ELEGANZA
GALATTICO ALLEGRIA
ALLEGRO COLPA
ELEGANTE COLPEVOLE PIACERE GALASSIA
6 Completa scrivendo l’aggettivo qualificativo o la definizione corrispondente.
Che Che Che Che Che Che
doloroso strisciante bugiardo divertente aggressivo solitario
si nutre di carne viene dalla Spagna arriva in orario annoia stimola l’appetito merita una lode
L’articolo, il nome e l’aggettivo devono concordare nel genere e nel numero.
7
7 Trasforma al femminile o al maschile.
8
Una sarta precisa. L’amico sincero. La zia affettuosa.
Il bambino simpatico. Il leone coraggioso. Un insegnante severo. 8 Trasforma al plurale o al singolare.
9
Il disco volante Il fungo velenoso La scimmia curiosa
Gli zaini pesanti Le rose gialle Le mamme premurose
9 Scrivi un aggettivo adatto e in accordo con il nome.
Le zanzare L’orco I fiumi
il vetro la farfalla le montagne
I mparo a: riconoscere e usare gli aggettivi qualificativi.
53
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morfo logia lessic o
i graDi Dell’aggeTTiVo L’aggettivo di grado positivo esprime la qualità del nome. Es.: Diego è SIMPATICo. L’aggettivo di grado comparativo esprime un paragone tra due elementi. Comparativo di MAGGIoRAnZA Es.: Marta è PIù alta di Gina. Comparativo di MInoRAnZA Es.: Marta è MEno alta di Elena. Comparativo di uGuAGLIAnZA Es.: Marta è alta CoME Silvia.
1
1 Osserva il disegno e completa le frasi in maniera opportuna.
2
Il righello è La gomma è La matita è lunga
lungo della penna. lunga della matita. la penna.
2 Scrivi le frasi con gli aggettivi al grado comparativo adatto seguendo l’esempio.
3
lepre - tartaruga veloce pesante piuma - piombo verde erba - smeraldo inverno - estate freddo trasparente acqua - vetro
La lepre è più veloce della tartaruga.
L’aggettivo di grado superlativo esprime una qualità posseduta al massimo livello. SuPERLATIVo ASSoLuTo Es.: Marta è ALTISSIMA. Marta è MoLTo ALTA. SuPERLATIVo RELATIVo Es.: Marta è LA PIù ALTA della classe. 4
3 Completa le frasi con un aggettivo adatto al grado superlativo assoluto.
Io sono La neve è La lumaca è
I delfini sono Le auto da corsa sono Le mosche sono
4 Nelle seguenti frasi sottolinea di blu gli aggettivi di grado positivo, di rosso quelli al grado superlativo assoluto e di verde quelli al grado superlativo relativo.
Il Lago di Garda è il più esteso tra i laghi italiani. Istanbul è una città bellissima. La volpe è un animale molto astuto. La giraffa è il più alto tra gli animali terrestri ed ha un collo lunghissimo. 54
I mparo a: riconoscere e usare i gradi dell’aggettivo.
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aggeTTiVi siNoNimi e coNTrari 1
1 Leggi e sottolinea con lo stesso colore gli aggettivi sinonimi.
2
morfologia o lessic
Gli aggettivi sinonimi hanno significato simile.
Nella corsa Tobia è proprio svelto, spedito, veloce, celere, rapido e lesto, se vince la gara da vero portento è allegro e gioioso, felice e contento!
2 Scrivi un sinonimo di ogni aggettivo qualificativo. 3
soffice avaro triste
astuto facile colorato
cortese orribile delizioso
3 Completa le frasi con il sinonimo adatto dell’aggettivo “vecchio” tra quelli indicati. secolare - anziano - usato - antico - antiquato 4
A volte la nonna utilizza un linguaggio (vecchio) . Al mercato mia sorella ha acquistato un abito (vecchio) . Un (vecchio) signore legge il giornale seduto su una panchina. Negli scavi l’archeologo ha scoperto un (vecchio) vaso greco. Tommaso e Sara si riposano all’ombra di una quercia (vecchia) .
5
4 Completa scrivendo sui puntini i contrari degli aggettivi riferiti all’acqua.
Gli aggettivi contrari hanno significato opposto.
agitata - sporca - salata - torbida - fredda - stagnante
L’acqua è: calda o dolce o calma o
corrente o limpida o pulita o
5 Scrivi il contrario di ogni aggettivo qualificativo. attento capace rumoroso fortunato amico profumato forte utile I mparo a: riconoscere e usare gli aggettivi qualificativi sinonimi e contrari.
onesto povero simpatico abitato 55
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 56
morfo logia lessic o
gli aggeTTiVi possessiVi
Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene una persona, una cosa o un animale, essi sono: MIo, Tuo, Suo, noSTRo, VoSTRo, LoRo. Tutti, tranne loro, devono concordare nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono. 1
1 Collega le seguenti frasi a quelle corrispondenti e sottolinea gli aggettivi possessivi, seguendo l’esempio.
2
La bicicletta appartiene a me. Il pallone è di Ettore e Gino. Il monopattino appartiene a te. La corda è di Giulia. Le biglie appartengono a te e a me. Le racchette vi appartengono.
È la sua corda. Sono le vostre racchette. È il tuo monopattino. È la mia bicicletta. È il loro pallone. Sono le nostre biglie.
2 Volgi al maschile o al femminile. 3
4
La mia maestra. La sua gatta. La tua amica.
Il mio maestro. Il nostro cane. Il loro cugino. Il vostro allenatore.
3 Volgi al plurale o al singolare.
Il mio libro. Le vostre sciarpe. Il suo orologio.
I miei libri.
La loro zia. Il tuo vestito. I nostri aquiloni.
4 Completa scrivendo l’aggettivo possessivo adatto.
Dalla finestra si vede il mare. Anna e Paolo amano molto i cani. Puoi prestarmi i pattini a rotelle? Tania legge una favola al fratellone. Il prossimo fine settimana andrò a trovare i 56
cugini.
I mparo a: riconoscere e usare gli aggettivi possessivi.
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i proNomi persoNali
morfologia o lessic
I pronomi personali indicano le persone o sostituiscono i nomi per evitare ripetizioni. Al posto dei nomi di persona, quando hanno funzione di soggetto, si usano: Io, Tu, EGLI, LuI, ELLA, LEI, noI, VoI, ESSI, ESSE, LoRo. Al posto di nomi di animale e cosa si usano: ESSo, ESSA, ESSI, ESSE. 1
1 Completa le frasi con i pronomi personali adatti tra quelli indicati: IO - TU - EGLI - ELLA - NOI - VOI - ESSI - ESSE
2
sono grandi amiche: escono insieme tutti i pomeriggi. ha acquistato una preziosa collana di rubini. giocano in una squadra di rugby. è preoccupato per la verifica di matematica di domani. adoro il gelato alla fragola, preferisci quello al cioccolato. andrete in vacanza in montagna, mentre visiteremo Vienna. 2 Completa le frasi con il pronome personale adatto scegliendo tra egli, ella (se il nome da sostituire è di persona), esso, essa (se il nome da sostituire è di animale o cosa).
3
Pamela è molto curiosa; vuole sempre saper il perché di tutte le cose. Il camaleonte è un rettile; ha la capacità di cambiare colore della pelle. Luigi suona molto bene la chitarra; studia al conservatorio da due anni. La nebbia era molto fitta; aveva avvolto l’intero paese nel mistero. Altri pronomi personali sono: Lo, LA, LI, GLI, LE; occorre fare attenzione a non scambiarli per articoli. Es.: Ho scritto una cartolina e LA spedirò ai nonni.
3 Leggi le frasi e colora il cartellino del pronome personale adatto.
• Sara è la mia migliore amica, la le conosco dai tempi della scuola materna. • Domani la maestra porterà a scuola i cioccolatini e li gli offrirà ai suoi alunni. • La mamma ha acquistato le rose e lo le ha messe in un vaso. • Il nonno adora il suo nipotino, gli lo porta al parco tutti i giorni e gli lo fa spesso dei regali. I mparo a: riconoscere e usare i pronomi personali soggetto e complemento.
57
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 58
morfo logia lessic o
i proNomi persoNali
1
2
Questi pronomi che hanno la funzione di complemento non vanno mai usati insieme: mi a te ti a me gli a lei le a lui a noi ci a voi vi a essi loro
1 Riscrivi le frasi seguendo l’esempio. Mi piace la pizza. A me piace la pizza. A te è arrivato l’invito? A lui regalerò un cappello. A lei tocca la penitenza! A noi interessa la matematica. A voi ho letto una favola. A essi presterò i miei libri.
2 Leggi il testo e cerchia di rosso tutti i pronomi personali. Tweedledum scoprì che suo fratello Tweedledee aveva rotto il suo sonaglio nuovo, divenne furibondo, cominciò a pestare i piedi qua e là e a strapparsi i capelli. Alice gli posò la mano sul braccio, e disse per calmarlo: «Non te la devi prendere così per un sonaglio». «Naturalmente sei d’accordo che ci dobbiamo sfidare in combattimento?» disse Tweedledum al fratello. «Ritengo di sì. Soltanto, bisogna che lei ci aiuti a vestirci» rispose l’altro imbronciato. Così i due fratelli se ne andarono per mano nel bosco e tornarono un momento dopo con le braccia piene di roba... come cuscini, coperte, tappetini, tovaglie, copripiatti e secchi per il carbone. Alice li aiutò a mettersi addosso una gran quantità di oggetti, tanto che alla fine essi sembravano più che altro due sacchi pieni di vestiti vecchi! «Sono molto pallido?» disse Tweedledum, mentre legava l’elmo. (Lui lo chiamava elmo, ma certo assomigliava molto di più a una casseruola.) «Be’... sì... un po’», rispose Alice, gentilmente. «Io di solito sono molto coraggioso», continuò lui a voce bassa, «è solo che oggi ho il mal di testa». «E io ho mal di denti! Sto molto peggio di te!» disse allora Tweedledee. «Quand’è così fareste meglio a non battervi oggi», disse Alice, sperando di far fare la pace. «Un pochino dobbiamo batterci, ma non è detto che debba durare poi tanto», disse Tweedledum. «Che ore sono adesso?» Tweedledee guardò l’orologio e disse: «Le quattro e mezzo». «Battiamoci fino alle sei, e poi andiamo a cena», disse Tweedledum. «Benissimo», disse l’altro, «e lei può stare a guardarci... solo, è meglio che non ti avvicini troppo». (Riduzione e adattamento da L. Carroll, Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, De Agostini)
58
I mparo a: riconoscere e usare i pronomi personali con funzione di complemento.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 59
Verifica 1
1 Leggi il testo e sottolinea di rosso gli aggettivi di grado positivo, di verde quelli di grado comparativo e di blu quelli al grado superlativo.
2
C’era una volta, tanto tempo fa, la cosa più piccola del mondo. Più piccola di un uovo, di un fiore, di una formica. Più piccola di una goccia, un granello, una briciola. Sapete cos’era? Era un... punto, un piccolo puntino. C’è sempre un punto da cui tutte le cose iniziano, ma questa volta non era un punto per modo di dire. C’era davvero un punto e si vedeva, nitido in mezzo al cielo. Non era una stella; le stelle sono puntini bianchi nel buio, invece questo era nero, nerissimo e intorno aveva il chiarore del giorno. E poi il punto si muoveva in lungo e in largo, sfrecciava avanti e indietro come se fosse vivo. Ed era infatti vivo, vivissimo e veloce. Non era un aeroplano! Era una rondine. Una rondine lontana che guizzava come un pesciolino nel grande mare dell’aria. (G. Pizzol, Il volo delle rondini, Fatatrac)
2 Completa scrivendo un sinonimo e un contrario di ciascun aggettivo qualificativo.
SINONIMI
CONTRARI
SINONIMI
CONTRARI
3
magro costoso sincero 4
bello zuccherino aperto
3 Completa le seguenti frasi con un aggettivo qualificativo e un aggettivo possessivo.
nonno ti racconta spesso delle storie . Ho chiesto a Tommaso di prestarmi la racchetta . Io e i amici abbiamo visto un film al cinema. Emma e Silvia giocano in giardino con il cagnolino. 4 Completa le frasi con i pronomi personali mancanti. ho incontrato Claudia e ho dato un passaggio. sei molto simpatico: fai sempre divertire. ha telefonato a Luca e ha chiesto un consiglio. ha preso il gattino sulle ginocchia e coccola. abbiamo fatto i biscotti e mangeremo tutti insieme. I mparo a: riconoscere e usare i gradi dell’aggettivo qualificativo, i sinonimi e contrari, l’aggettivo possessivo, i pronomi personali soggetto e complemento.
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parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 60
morfo logia lessic o
i Verbi
I verbi indicano un’azione, un modo di essere o una situazione relativi a una persona, un animale, una cosa. Es.: Il cantante canta. Il cantante è intonato. Il cantante sta sul palco. 1
1 Leggi il testo e sottolinea i verbi.
2
La sorella di Riccardo a Natale è andata in montagna a sciare. In Marocco il tè alla menta è davvero delizioso. Eleonora ha aperto una rosticceria insieme al suo fidanzato. Questa cantante ha una voce che mi fa impazzire. 2 Cerchia di rosso i verbi che esprimono un’azione, di verde quelli che esprimono un modo di essere e di giallo quelli che esprimono una situazione.
Gabriele ha imparato a memoria una poesia. Il tuo cappotto sta nell’armadio. Questa montagna è impervia. La città di Milano si trova in Lombardia. Le mani della mamma sono affusolate. Il medico visita un paziente.
3
3 Completa le frasi scrivendo sui puntini un verbo adatto. 4
Il contadino pomodori e zucchine. La segreteria telefonica il messaggio. Alessio un castello di sabbia. Il vigile urbano il traffico. L’usignolo sul ramo. 4 Completa scrivendo il verbo o la definizione corrispondente seguendo gli esempi.
dire fare dire fare 60
di no una domanda una bugia finta
negare
dire di sì
affermare ingrandire promettere calciare
I mparo a: riconoscere e usare correttamente il verbo in una frase.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 61
morfologia o lessic
le Tre coNiUgazioNi
I verbi si dividono in tre coniugazioni in base alla desinenza del modo infinito: verbi in -ARE 1ª coniugazione, es.: CAnTARE; verbi in -ERE 2ª coniugazione, es.: RIDERE; verbi in -IRE 3ª coniugazione, es.: CuCIRE. I verbi ESSERE e AVERE hanno invece coniugazione propria.
1
1 Leggi la filastrocca e sottolinea di rosso i verbi della 1ª coniugazione, di blu quelli della 2ª e di verde quelli della 3ª.
2
Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per sentire.
Ci sono cose da non fare mai, né di giorno, né di notte, né per mare, né per terra. Per esempio, la guerra. Gianni Rodari
2 Collega ogni verbo al proprio modo infinito. 3
4
suonò sapevano tossisce mangerò
tossire mangiare sapere suonare
splenderà scopriremo rotolate ruggivano
ruggire rotolare splendere scoprire
3 Scrivi in maniera opportuna la desinenza all’infinito dei seguenti verbi, poi scrivi accanto a ciascun verbo la rispettiva coniugazione, seguendo l’esempio.
disegn are costru romp
1ª
ved sped miagol
4 Scrivi nell’insieme giusto la forma all’infinito dei seguenti verbi. uscivamo - ballerò correranno - nuoteremo bevi - acquistavi - aprirà parlate - vendeva partì - squittisce - leggo
1ª con. 2ª con. 3ª con.
I mparo a: riconoscere e usare i verbi nelle tre coniugazioni.
61
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 62
morfo logia lessic o
le persoNe Del Verbo
Le persone del verbo sono coloro che compiono l’azione espressa dal verbo; sono i pronomi personali: Io corro: 1ª persona singolare Tu corri: 2ª persona singolare EGLI, ESSo, LuI, ELLA, ESSA, LEI corre: 3ª persona singolare noI corriamo: 1ª persona plurale VoI correte : 2ª persona plurale ESSI, ESSE, LoRo corrono: 3ª persona plurale 1
2
1 Sottolinea i pronomi personali e analizzali seguendo l’esempio. Io vado a pesca con Luigi. Io: 1ª persona plurale Tu hai scoperto un nascondiglio segreto. Egli è tornato dall’allenamento di calcio. Noi andremo al circo sabato sera. Voi guardate i cartoni animati. Essi giocano a nascondino nel parco.
2 Collega ogni pronome personale al verbo corrispondente.
3
Egli Voi Loro Io Essa Tu
Esso Essi Voi Ella Tu Noi
dormite è tornata disegni saltava ho sognato parlarono
sciavi è salito taglieremo pensava mangerete correranno
3 Trasforma le persone e i verbi dal singolare al plurale e viceversa, seguendo l’esempio.
Io guardo Tu leggi Egli dorme Io parto Tu mangi Ella taglia 62
Noi guardiamo
Io suono
Noi suoniamo Voi nuotate Esse ridono Noi guardiamo Voi accendete Essi cantano
I mparo a: riconoscere e usare le persone singolari e plurali del verbo.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.48 Pagina 63
morfologia o lessic
i Tempi Del Verbo I tempi del verbo indicano quando avviene un’azione: il PASSATo indica che l’azione è già avvenuta PRIMA, es.: CAnTAVo; il PRESEnTE indica che l’azione avviene ADESSo, es.: CAnTo; il FuTuRo indica che l’azione avverrà DoPo, es.: CAnTERò. 1
1 Colora il pallino giusto per indicare in quale tempo si svolge l’azione.
2
PASSATO
PRESENTE
FUTURO
Le onde si infrangono sugli scogli. I miei genitori si sposarono nel 1995. L’aereo decollerà alle ore 10. La nonna preparava gli gnocchi. 2 Riscrivi le voci verbali nella tabella, poi aggiungine un’altra per ogni tempo. io domandai - noi salteremo - tu dipingi - egli uscirà - essi ridevano - voi assaggiate pASSATO
prESENTE
fUTUrO
3
4
3 Cerchia il verbo al tempo adatto tra quelli proposti.
L’anno prossimo ho frequentato/frequento/frequenterò la classe quarta. Nel giardino della scuola adesso c’erano/ci sono/ci saranno i bambini della 3ª C. Ieri pomeriggio Tania e Walter hanno studiato/studiano/studieranno insieme. 4 Completa la tabella volgendo le frasi date ai diversi tempi. PASSATO
PRESENTE
FUTURO
La nave solca le onde. Hai scritto un’e-mail. Andranno tre giorni al mare.
I mparo a: riconoscere i tempi: passato (pross./imper./rem.), presente, futuro (semplice) dei verbi.
63
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 64
morfo logia lessic o
I tempi dei verbi appartengono a diversi modi: il MoDo InDICATIVo è il modo della certezza: descrive un’azione che è avvenuta, avviene o avverrà realmente e certamente.
Colora di rosso i verbi di tempo semplice e di blu i verbi di tempo composto
Il MoDo InDICATIVo è costituito da: 4 tempi semplici: PRESEnTE: io mangio IMPERFETTo: io mangiavo PASSATo REMoTo: io mangiai FuTuRo SEMPLICE: io mangerò 4 tempi composti che si formano con gli ausiliari ESSERE o AVERE: PASSATo PRoSSIMo: io ho mangiato TRAPASSATo PRoSSIMo: io avevo mangiato TRAPASSATo REMoTo: io ebbi mangiato FuTuRo AnTERIoRE: io avrò mangiato
64
I mparo a: riconoscere e usare i verbi al modo indicativo nei tempi semplici e composti.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 65
morfologia o lessic
Il TEMPo IMPERFETTo indica un’azione che si ripete o che ha una certa durata nel passato. Es.: Da piccolo DoRMIVo nella culla.
Completa le frasi coniugando il verbo dato al tempo imperfetto.
Il TEMPo PASSATo REMoTo indica un’azione che è avvenuta e si è conclusa in un tempo lontano. Es.: Lo scorso anno AnDAI in gita a Roma.
Tu vedi i bambini giocare. Il TEMPo PASSATo PRoSSIMo indica un’azione che è avvenuta in un tempo vicino al presente. Es.: Ieri sera Sono AnDATo a letto presto.
I mparo a: riconoscere e usare i tempi passati dell’indicativo: imperfetto, passato prossimo, passato remoto.
65
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 66
morfo logia lessic o
Completa le tabelle dei verbi regolari con le voci verbali mancanti.
66
I mparo a: riconoscere e usare i tempi semplici e composti dell’indicativo dei verbi regolari.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 67 2
morfologia o lessic
2
singolare
3
3 Scrivi la voce verbale corrispondente.
I mparo a: riconoscere e usare i tempi semplici e composti del modo indicativo dei verbi regolari.
67
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 68
morfo logia lessic o
Il verbo ESSERE ha diverse funzioni. Come verbo autonomo indica: un modo di essere, es.: La rosa è profumata, un’appartenenza, es.: La rosa è di Laura, esistere, stare, trovarsi, es.: La rosa è nel giardino. Come verbo ausiliare aiuta gli altri verbi a formare i tempi composti, es.: La rosa è sbocciata.
Completa utilizzando il verbo essere nelle sue diverse funzioni, come nell’esempio.
68
I mparo a: riconoscere e usare il verbo essere con funzione propria e di ausiliare.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 69
morfologia o lessic
Il verbo AVERE ha diverse funzioni. Come verbo autonomo indica: un possesso, es.: Gabriele HA una chitarra, una sensazione, es.: Gabriele HA molta fame. Come verbo ausiliare aiuta gli altri verbi a formare i tempi composti, es.: Gabriele HA fatto una passeggiata.
I mparo a: riconoscere e usare il verbo avere con funzione propria e di ausiliare.
69
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 70
morfo logia lessic o
Completa le tabelle del verbo essere e del verbo avere con le voci verbali mancanti.
coniugazione propria
70
coniugazione propria
I mparo a: conoscere e memorizzare la coniugazione al modo indicativo dei verbi ESSERE e AVERE.
parola chiave3ultimo_Layout 1 23/07/10 15.49 Pagina 71
morfologia o lessic
Completa le frasi con il sinonimo adatto del verbo “dire�, coniugandolo opportunamente.
Riscrivi le frasi sostituendo il verbo con il suo contrario.
I mparo a: riconoscere e usare verbi sinonimi e contrari.
71
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morfo logia lessic o
PER MA
SÌ IN
SU
DA
DI
FRA
NO
PIÙ TU
CON
LÀ POI
GIÙ
PERÒ
TRA
A
videogames.
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I mparo a: riconoscere e usare le preposizioni semplici.
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morfologia o lessic
Completa la tabella, dove possibile, con le preposizioni articolate.
(Riduzione e adattamento da T. Wolf, Il libro degli ambienti, Dami Editore)
Completa le seguenti frasi con le preposizioni articolate.
I mparo a: riconoscere e usare le preposizioni articolate.
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morfo logia lessic o
le coNgiUNzioNi Le congiunzioni uniscono le parole nella frase e le frasi tra di loro. Alcune di queste sono: E, o, SE, MA, PERò, CoSì, PERCIò, PERCHé, MEnTRE, QuAnDo.
Vorrei uscire, ma fuori piove! Possiamo giocare a carte o al computer!
Va bene, però non litigate!
Completa le frasi in base alla congiunzione data.
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I mparo a: riconoscere e usare le congiunzioni.
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morfologia o lessic
Oggi è una splendida giornata!
Sei sempre la solita pigrona!
Com’è bello farsi cullare dolcemente dalle onde!!
Completa scrivendo alcuni avverbi adatti alle seguenti azioni.
I mparo a: riconoscere e usare gli avverbi.
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morfo logia lessic o
EVVIVA! - AIUTO! - AHI!
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I mparo a: riconoscere e usare le esclamazioni.
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Verifica
I mparo a: coniugare i verbi e discriminare avverbi, preposizioni, congiunzioni ed asclamazioni.
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s i N Ta s si lessic o
Riordina le parole e scrivi delle frasi di senso logico.
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I mparo a: riconoscere l’ordine delle parole cosÏ da formare frasi di senso logico.
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si s i N Ta s o lessic
Scrivi delle frasi minime, completando con i soggetti o i verbi adeguati.
I mparo a: riconoscere e saper produrre la frase minima.
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s i N Ta s si lessic o
Tipi Di frase
Colora il pallino della A se la frase è affermativa, della N se è negativa, della I se è interrogativa, della E se è esclamativa.
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I mparo a: riconoscere e usare i vari tipi di frasi: affermativa, negativa, interrogativa, esclamativa.
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si s i N Ta s o lessic
I SInTAGMI sono le parti che compongono la frase; ogni sintagma è costituito da una o più parole e ci dà un’informazione precisa. Es.: Rita mangia una fetta di torta. è importante che i sintagmi abbiano un certo ordine per avere delle frasi di senso compiuto.
Dividi in sintagmi le seguenti frasi come nell’esempio.
I mparo a: riconoscere e ordinare i sintagmi all’interno di una frase.
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s i N Ta s si lessic o
frasi semplici e complesse
Unisci le frasi semplici per formare una frase complessa utilizzando le congiunzioni opportune, come nell’esempio.
Ăˆ
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I mparo a: riconoscere e produrre le frasi semplici (proposizioni) e quelle complesse (periodi).
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si s i N Ta s o lessic
I mparo a: riconoscere e usare le espansioni, cioè i sintagmi che arricchiscono la frase minima.
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s i N Ta s si lessic o
Il soggetto di una frase è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. Per individuarlo occorre osservare il verbo e chiedersi: chi? Che cosa? Es.: IL RuSCELLo scorre.
Osserva l’immagine, completa scrivendo i soggetti poi leggi la filastrocca.
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I mparo a: riconoscere e usare il soggetto.
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si s i N Ta s o lessic
Osserva le scenette, riscrivi le frasi usando i soggetti sottintesi indicati, come nell’esempio.
Non scrive piĂš!
I mparo a: riconoscere e usare il soggetto sottinteso.
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s i N Ta s si lessic o
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I mparo a: riconoscere e usare il predicato verbale.
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si s i N Ta s o lessic
Leggi il testo, sottolinea i predicati nominali e rispondi alle domande.
(F. Bosco, Super Giovanni, Giunti)
Per ogni soggetto scrivi cos’è e com’è, seguendo l’esempio.
I mparo a: riconoscere e usare il predicato nominale.
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s i N Ta s si lessic o
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I mparo a: riconoscere e usare il gruppo del soggetto e quello del predicato.
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si s i N Ta s o c lessi
Il complemento diretto o complemento oggetto indica l’oggetto dell’azione espressa dal verbo. Risponde alle domande: chi? che cosa? e non è introdotto da preposizioni. Es.: Aldo mangia unA MELA.
Completa con i complementi indiretti rispondendo alle domande.
I mparo a: riconoscere e usare il complemento diretto e i complementi indiretti.
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Verifica 1
1 Per ogni soggetto scrivi un predicato verbale (PV) e un predicato nominale (PN).
La foglia
pV pN
Il pettirosso pV pN
Lo scienziato
2
I maiali
pV pN pV pN
2 Completa scrivendo il gruppo del soggetto o il gruppo del predicato adatto. Gruppo del soggetto
3
Gruppo del predicato
L’arbitro dell’incontro Un tenero cucciolo di orso polare giocano a nascondino nel cortile. è durato oltre due ore. 3 Riscrivi le frasi arricchendo ogni frase minima con un complemento diretto e un complemento indiretto.
4
Il cavallo salta. Il cuoco sforna. La radio trasmette. L’orologio segna. 4 Colora di rosso il cartellino del soggetto, di blu quello del predicato verbale, di verde quello del predicato nominale, di giallo quello del complemento diretto e di viola quello del complemento indiretto.
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Domani
il mio papà
compie
quarant’anni.
A Tommaso
piace
il gelato
alla vaniglia.
L’astuccio
di Catia
è pieno
di pennarelli.
La maestra
corregge
gli errori
del compito
Gli alunni
della III A
corrono
nella palestra della scuola.
di Lavinia.
I mparo a: usare il predicato verbale e quello nominale, il gruppo del soggetto e quello del predicato, il complemento diretto e quelli indiretti.
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co
mpreNsioNe p ro D U z i o Ne
le seQUeNze Di UN TesTo NarraTiVo
un testo narrativo oltre ad essere suddiviso nelle tre parti fondamentali già individuate: InIZIo, SVoLGIMEnTo, ConCLuSIonE, è caratterizzato da tante altre piccole parti: le SEQuEnZE nARRATIVE che presentano appunto le azioni e gli avvenimenti del racconto. ogni sequenza ha un senso in sé, anche presa singolarmente, al di fuori di tutto il racconto, e può essere rappresentata con un disegno. Il passaggio da una sequenza all’altra è segnalato da un mutamento di: azione, personaggi (scomparsa o introduzione di uno o più personaggi), luogo o tempo. 1
1 Cerchia di rosso l’inizio, di verde lo svolgimento e di blu la conclusione. Individua e scrivi chi sono i personaggi del racconto, il luogo e il tempo.
UN’AVVENTURA IN MARE (Prima sequenza)
Anni fa, vicino a un gruppo di scogli a picco sul mare, alcuni pescatori videro un giovane delfino che veniva inseguito da un pescecane. (Seconda sequenza)
L’inseguimento durò molto tempo. I due animali sfrecciavano vicino alla barca, passavano accanto agli scogli, si perdevano al largo. (Terza sequenza)
Ad un tratto i pescatori assistettero ad uno spettacolo meraviglioso. Il giovane delfino, puntò a tutta velocità, contro la parete liscia di uno degli scogli... Quando fu a pochi centimetri, con un potente salto si sollevò in aria e si lasciò cadere all’indietro, evitando lo scoglio. (Quarta sequenza)
Il pescecane, meno agile, non si accorse in tempo del pericolo e andò contro lo scoglio con tutto il suo peso, come un’automobile contro il muro. (Quinta sequenza)
Rimase tramortito e così il giovane delfino poté salvarsi. (A. Todisco, Animali addio, Sei)
2
personaggi Luogo Tempo
2 Disegna sul tuo quaderno le sequenze individuate e inventa un titolo per ognuna. I mparo a: riconoscere e usare le sequenze di un testo narrativo.
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e compr eNsioN p ro D U zioNe
il TesTo DescriTTiVo oggeTTiVo e soggeTTiVo
Il testo descrittivo oggettivo descrive animali, ambienti, cose e persone in modo impersonale, “oggettivo” appunto, cioè non esprimendo sensazioni particolari e soggettive, ma realtà condivisibili da tutti e accertabili, in alcuni casi, anche scientificamente.
LA GALLINA La gallina è la femmina del gallo domestico della famiglia dei Galliformi. Il becco è robusto, leggermente curvo. Le zampe, forti, munite di quattro dita, le unghie robuste, sono atte a scavare; le zampe sostengono il corpo e sono in grado di effettuare lunghe e rapide corse. Le ali sono brevi e l’attitudine al volo è molto limitata. Ha una cresta più floscia di quella del maschio ed anche il colore del piumaggio è più modesto. Le galline sono onnivore, tuttavia la loro alimentazione più gradita è prevalentemente granivora. Originaria dell’Asia, la gallina arrivò in Europa attraverso l’Egitto e la Grecia. Le galline depongono fino a venti uova al mese e le covano da sole, come da sole guardano dai pericoli i piccoli pulcini. Sono allevate intensamente sia per la carne che per le uova. Le galline domestiche sono suddivise in tre razze principali: quelle che depongono molte uova con un guscio bianco e i loro pulcini mettono le piume precocemente; quelle che depongono meno uova a guscio rossastro e i loro pulcini mettono le piume tardivamente e quelle derivanti dall’incrocio delle due precedenti razze; lo sviluppo di queste galline è lento ma copiosa è la produzione delle uova dal guscio di colore rossiccio. (Adattamento da www.correrenelverde.com)
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I mparo a: conoscere la struttura e le caratteristiche di un testo descrittivo oggettivo.
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mpreNsioNe p ro D U z i o Ne
La descrizione oggettiva, può essere applicata a tutti gli elementi presi in considerazione, quella soggettiva, è invece riferita ad un soggetto in particolare.
LA GALLINA La gallina, a zampe unite, salta dal pollaio, appena le si apre la porta. Ubriaca di luce muove qualche passo incerto nel cortile. Vede per primo il mucchietto di cenere dov’è solita ruzzare ogni mattina. Vi s’arrotola, s’affonda, sbatte le ali, gonfia le piume, si scuote di dosso le pulci della notte. Va a bere nella scodella sbrecciata, riempita dall’ultimo acquazzone. Beve a sorsetti, a collo teso. Poi è il momento della ricerca del cibo qua e là. Tutto è suo: le erbette sottili, gli insetti, tutti i semi dispersi. Becca, becca infaticabilmente... Solleva alte le zampe rigide; divarica le dita e le posa, cauta, senza rumore. Jules Renard 1
2
3
4
1 Quale di queste due descrizioni è secondo te quella soggettiva?
2 Individua nella descrizione soggettiva almeno due aspetti che la rendono tale. 3 Nella descrizione soggettiva sono presenti soprattutto dati di movimento:sottolineali. 4 La descrizione oggettiva può essere invece suddivisa in sei parti: eccole titolate, ma non disposte in ordine. Sottolinea, con il colore indicato, le parti del testo a cui si riferiscono, poi riscrivile nell’ordine in cui sono presentate nel testo.
La provenienza L’alimentazione Le caratteristiche fisiche Le razze La riproduzione La famiglia d’appartenenza L’utilizzo I mparo a: conoscere la struttura e le caratteristiche di un testo descrittivo soggettivo.
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e compr eNsioN p ro D U zioNe
la faVola
La favola è un racconto fantastico, di solito breve, in prosa o in versi, che ha per protagonisti quasi sempre animali. è caratterizzata da una “morale", cioè da un “insegnamento” finale.
LA FORMICA E LA COLOMBA Una formica assetata era scesa ad un ruscello per bere. Ma cadde nell’acqua e fu trascinata dalla corrente. La vide una colomba e le gettò subito un rametto che stava trasportando verso il suo nido. La formica si aggrappò al rametto e riuscì a raggiungere la riva. Era salva. Qualche tempo dopo un cacciatore stava per prendere la colomba nella sua rete. La formica lo vide e gli diede un morso al piede. Il cacciatore portò istintivamente la mano sulla parte dolorante e si lasciò sfuggire la rete. Così la colomba fu salva. Esopo 1
1 Qual è la morale della favola? Scegli tra queste tre possibilità: Non tutto il male viene per nuocere. Chi fa del bene prima o poi viene ricambiato. Il più furbo se la cava sempre.
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2 Rispondi alle domande. 3
• Chi sono i personaggi principali? • Chi è il personaggio secondario? • Il tempo non è specificato ma il luogo, qual è? 3 È possibile suddividere la favola in sei sequenze, eccone alcune; completa.
1. Una formica assetata cadde nell’acqua di un ruscello. 2. 3. 4. Un cacciatore stava per prendere la colomba con la rete. 5. 6. Il cacciatore lascia cadere la rete e la colomba si salva. 94
I mparo a: conoscere la struttura e le caratteristiche della favola.
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persoNificazioNi, meTafore e similiTUDiNi Nelle poesie
mpreNsioNe p ro D U z i o Ne
Si tratta di FIGuRE REToRICHE che vengono spesso usate nei testi poetici: la PERSonIFICAZIonE: consiste nell’attribuire a cose e ad animali azioni o sentimenti umani; la SIMILITuDInE: consiste nel paragonare persone, animali, cose, sentimenti per associazione di idee; è introdotta da come, sembra, pare, è simile, somiglia, ecc.; la METAFoRA: consiste nel sostituire a una parola un'altra parola legata alla prima da un rapporto di somiglianza, in breve, è una similitudine senza il termine di paragone.
SFAVILLANDO NELL’ORO Sfavillando nell’Oro e Spegnendosi nel Porpora! Balza, come i Leopardi, verso il cielo. Quindi, ai piedi del vecchio Orizzonte, Posa il volto chiazzato, per morire! Chinandosi fino alla finestra di cucina, Sfiora il Tetto E tinteggia il Fienile Dà un bacio col Berretto ai Pascoli, E il Giocoliere del Giorno, se n’è andato!
Legenda: personificazione similitudine metafora
Emily Dickinson 1
1 Spiega, dopo aver letto le definizioni delle diverse figure retoriche, il significato di alcune di esse, sottolineate nella poesia, aiutandoti con i colori della legenda.
Sfavillando nell’Oro e... è una metafora. Il dì, rappresentato dal sole,viene identificato con l’oro, per la sua luminosità e il tramonto con il porpora, cioè con il colore che assume il cielo in questo momento della giornata.. Balza, come i Leopardi...
ai piedi del vecchio Orizzonte...
I mparo a: riconoscere e usare personificazioni, similitudini e metafore nei testi poetici.
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2 In questa breve poesia, sottolinea: la personificazione, la similitudine e la metafora usando i colori della legenda, poi spiegale.
Legenda: personificazione similitudine metafora
SERA D’APRILE Batte la luna soavemente di là dai vetri sul mio vaso di primule: senza vederla la penso come una grande primula anch’essa stupita sola, nel prato azzurro del cielo. Antonia Pozzi
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I mparo a: riconoscere e usare personificazioni, similitudini e metafore nei testi poetici.