GUIDA CIBO AMICO completa

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Silvia Piangerelli

Ringraziamo per la collaborazione: tutte le insegnanti delle scuole dell’infanzia: “Giovanni Paolo II” di Costano (PG) e “Umberto Fifi” Borgo I Maggio, dell’Istituto Comprensivo “Bastia 1” di Bastia Umbra (PG); “Pascoli”, “Bastiola” e “Ospedalicchio” del Circolo Didattico di Bastia Umbra (PG); “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO); “Gian Battista Marotti” di Montemarciano (AN), “Collodi” dell’Istituto Comprensivo di Monte San Vito (AN) e l’asilo nido “Colibrì” di Montemarciano (AN); scuola “Milleluci” di Candelara (PS), dell’Istituto Comprensivo “Pirandello” di Pesaro. Gli insegnanti Andrea Cecchini, Daniela Brunelli, Gabriella Vaccai, Donatella Carcangiu, Claudia Zanella, Cinzia Macchiaroli, la Preside Paola Lungarotti, la Preside Annamaria Natalini, la Preside Marina Marziale, la Dirigente Scolastica Giuliana Ceccarelli, il Dirigente Scolastico Gianfrancesco Sculco.

Ideatrice di testi: Silvia Piangerelli Redazione: Paola Fontana, Federica Goffi e Silvia Piangerelli Illustrazioni: Lorella Flamini e Vanessa Montonati Ideazione copertina: Lorella Flamini Impaginazione: Silvia Piangerelli Ottimizzazione grafica: Deborah Consolani

Editrice Tresei Scuola P.zza Mazzini, 17 60033 Chiaravalle (AN) c.p. 92 Tel. 071/946210 - 071/946378 Fax 071/946367 www.tresei.com

ISBN 978-888-414-675-5 © 2014 TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Questo volume è stato stampato presso Petruzzi azienda certificata ISO 9001: 2008 2015

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Presentazione La guida didattica “Cibo amico”, correlata al quaderno operativo, affronta l’educazione alimentare seguendo un approccio giocoso e stimolante, guidato da simpatici personaggi che coinvolgeranno i bambini nelle varie attività. Il progetto si offre come un valido strumento per avvicinare gli alunni a una corretta alimentazione, fondamentale per il benessere psico-fisico specialmente se accompagnata da uno stile di vita “attivo”.

Introduce il percorso didattico un racconto inedito con protagonisti i personaggi che accompagneranno i bambini nella scoperta dell’Educazione Alimentare. NUCLEO DIDATTICO

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• La merend a. • La cena.

• La colazion e. • Lo spuntin o di metà mattinata. • Il pranzo.

IL LATTE BIANCHETT O.

i PASTI della giornata

La guida è suddivisa in nuclei didattici: 1. Il corpo 2. Gli alimenti 3. Il cibo durante la giornata 4. Mangiare bene 5. I cibi dal mondo 6. Raccontami l’alimentazione O N UCLE CO DIDATTI

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• La piramide alimentare. • Consigli per una sana alimentazione. • Norme di comportamento a tavola.

• Utensili che si usano per mangiare. • L’igiene. • I denti. • Alimentazione e attività fisica.

L’ACQUA CELESTINA.

ntare, sensibilizpiramide alime • Partendo dalla po’ di tutto, limia mangiare un ziamo i bambini nti. Rivolgiamo mo di alcuni alime ntando però il consu quali cibi conte “Secondo voi, iarli delle domande: nerebbe mang i? Perché bisog gono più grass e, gli alimenti da ? Quali sono, invec solo ogni tanto almente?”. consumare giorn tavola”, da apnostre “regole della • Stabiliamo le arci come è da pranzo per ricord i durante i pendere nella sala bene comportars pasti. ortare a ta• Il sapersi comp la conovola implica anche per ili che si usano i scenza degli utens Vengono quind corretto utilizzo. mangiare e il loro delle attività per o nucleo didattico proposte in quest i più piccoli, a usare quell ttutto sopra aiutare i bambini, ecc. iaio rie la forchetta, il cucch delle attività moto o dei giochi e sempre accom• Infine, organizziam che deve essere del movimento, re l’importanza per comprende bilanciata. dieta una da pagnato

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NUCLEO O DI DATTIC retto Lavo

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• Lavoretti, filastrocche, giochi sul corpo.

Quando ero

Il mio cibo preferito

P IC C O L O

32

2

IL BAMBINO CIOCCOBOMBO.

G R A ND E

Adesso che sono

NOME: ETÀ: ALTEZZA: PESO:

G

Disegna nel piatto il tuo cibo preferito e colora.

I

cerchia il Se sei un maschietto, bambina. bambino, altrimenti la

L

Scrivi i tuoi dati con l’aiuto dell’insegnante.

3

4

G

il bimbo? Colora. Cosa tiene in mano Tu cosa mangiavi da piccolo?

I

Collega al bimbo ciò che può mangiare.

L

da Incolla una tua fotografia piccolo. Ripassa la scritta.

G

Colora. Cosa stanno mangiando i bambini? Quand’eri piccolo mangiavi le stesse cose?

G Osserva e colora. Prova a nominare i pasti della giornata del bambino.

I Collega i cibi al pasto in L Per ciascun pasto della cui si possono consumare. giornata nomina altri cibi che di solito mangi.

Pag. 32 NUCLEOdel quaderno DIDATTICO Lavoretto

• Perché mangiamo? A cosa serve il cibo? • Il corpo che cresce grazie al cibo. • L’apparato digerente e il percorso del cibo.

I

reIncolla una tua fotografia quella cente e confrontala con della pagina accanto.

L Collega ai bambini ciò

che possono mangiare. Ripassa la scritta.

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Pagg. 3, 4?5 del quaderno operativo.

loro: a cosa bambini, chiedendo • Conversiamo con i o, mo solo un unico aliment serve mangiare? Se mangia or, cosa succede al nostro come faceva Cioccobombo senza mangiare, lungo a o restiam ganismo? Se, invece, cosa accade? oa ne le azioni che riusciam • Disegniamo su un cartello o. compiere poiché ci nutriam ndo cibo, ione sul fatto che, assume com• Focalizziamo l’attenz a. A questo proposito, trasform si e forte più diventa o scriil nostro corpo cresce, operativo dove ogni bambin pag. 3 del quaderno pletiamo la scheda di li (nome, età, altezza, peso) egnante, i propri dati persona te inviverà, con l’aiuto dell’ins piatto. Successivamen del no all’inter o cibo preferit ai bambini di portare e disegnerà il proprio (pagg. 4-5) e chiederemo Il loro corpo a completare altre schede teremo NUCLEO e una di come sono ora. quando erano piccoli a scuola ICOfoto di i, che cosa mangiavano? E ora che sono cresciuti? ATTuna DID è cambiato? Da neonat

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• Il pane nel mondo. • Piatti tipic i e ricette dal mondo. • Diversi mod i di mangiare. • La solidarie tà.

• Tradizioni culinarie della propria regione e città. • Non tutt i i bambini hanno il cibo : non sprechiamolo!

IL PANE TOS TY.

• Scoprire le tradizioni culinarie degli altri Paesi può rivelarsi davvero interessante e stimolante per i bambini, che sicuramente conoscono e hanno assaggiato piatti di altre culture. Se nella scuola sono presenti bambini stranieri, coinvolgiamoli nelle attività e chiediamo loro di farci conoscere un po’ la loro cultura. • Sarà interessante approfondire anche le tradizioni locali, preparando le ricette tipiche della propria regione o città. • Attraverso la conoscenza delle altre culture, si potrà focalizzare l’attenzione anche sul ricchissimo panorama culinario italiano, conoscendo i prodotti tipici e le ricette più caratteristiche. • Si potrà poi affrontare la tematica della fame nel mondo, sensibilizzando i bambini a non sprecare il cibo e ad aiutare le persone più bisognose, ad esempio organizzando delle collette alimentari.

operativo.

• Introduciamo i pasti principali attraverso la scheda di pag. 32 del quaderno operativo. • Esperie nze di cuc • Realizziamo un cartellone, come quellosemina ina mostrato . nell’immaginee di di questa pagina, annotando per ciascun bambino quanto • Giochi • I vari tipi cibo conha di aliment glimangiato alimenti. durante i vari pasti della giornata. i. • Uscite • I princip Il cerchio rosso, collocato in did corrisponden i nutritivi. attiche. za del primo, del secondo,• Idel e della frutta, indicherà “ho mangiato tutto”, cibcontorno i e i cinque il cerchio sen bianco simboleggerà si. “non • I colori del benessho mangiato niente”, mentre quello rosso e bianco starà a significare ere. metà”. “ho mangiato • Le trasform azioni deg alimenti: VARI TIPI li i derivati. DI ALIMENT I.

Cosa si può MANGIARE?

G

• Prima di introdurre i vari alimenti, comple tiamo la scheda a pag. 7 del quaderno operativo per focalizz are l’attenzione dei bambini su cosa si può o non si può mangia re. • Successivamente, spiegh iamo che il corpo di ogni essere vivente, e quindi anche quello degli animali, ha bisogno di nutrirsi. A tal proposito, proponiamo la scheda di pag. 8. • Disponiamo su un tavolo alcuni cibi e oggetti non commestibili. Invitiamo gli alunni a scegliere il loro cibo preferito. Facciamo completare la scheda a pag. 9, che aiuta a introdurre una prima suddivisione degli alimenti e a svilupp are la capacità di esprimere prefere nze in relazione ai cibi. • Per far comprendere l’importanza di un’alim entazione varia, proponiamo la scheda delle pagg. 10-11 che servirà anche approfondire la conosc NUCLEOper enza di alcuni person O IC aggi della DATT guida.

L Colora e nomina solo I Disegna un pallino accanto a Racchiudi in un insieme solo ciò che si può mangiare. ciò che non puoi mangiare. ciò che si può mangiare.

Anche gli ANIMALI mangiano

8

G

Colora. Quali animali sono I Traccia raffigurati? Cosa il percorso che mangiano? conduce gli animali al proprio cibo.

L

7

Prova a disegnare il cibo dell’uccellino e a nomimare

altri animali e i loro cibi. Mi piace o non mi piace?

DI

G

6

Girotondo...

...in allegria!

Pagg. 7, 8, 9, 10-11

Colora e indica quali cibi I Colora la faccina a seconda L ti piacciono e quali no. Disegna nel riquadro se i cibi ti piacciono le o no. bevande che preferisci.

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G

del quaderno operativ • Racconti sull’alimentao. zione e attività inerenti. LA COSCIA DI POLLO • Il laboratorio dell’invenRUSPY E IL tastorie. PESCE BOH. • Ricette e filastrocche.

Colora e nomina gli I Descrivi cosa stanno facendo L Secondo alimenti raffigurati. te, perché i personaggi i personaggi dell’immagine. raffigurati sono felici?

G

Lo sai che per crescere bene I Inventa un L nome per hai bisogno di tutti gli Prova a inventare una alimenti? ogni alimento Ricorda che sono tuoi raffigurato. storia con amici. i personaggi che vedi.

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enti affrontati nella trattano alcuni argom proposte di seguito dei rimandi alle • Le storie che sono dove sono stati inseriti vari nuclei didattici, dei brani da guida, all’interno dei all’insegnante la scelta in modo da facilitare pagine dei racconti, certe tematiche. anzia ni della scuola dell’inf leggere per approfondire bambi dai te te due storie inventa • Sono state propos Umbra, “Umberto Fifi” di Bastia dell’invendurante il laboratorio gruppi, gli tastorie. Divisi in della frutta alunni hanno scelto cui invene della verdura con quindi tare una storia. Hanno ici nomi assegnato dei simpat realizai personaggi e li hanno l’aiuto zati, incidendo, con bucce in delle insegnanti, le i particomodo tale da creare invenlari del corpo. Le storie scritte e tate sono state o. illustrate in un libricin


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La guida ha un percorso correlato a quello del quaderno operativo, pertanto, in alcune pagine, suggerisce le schede adatte a verificare gli argomenti trattati.

2. Gli alimenti

DA DOVE VIENE IL LATTE? Sono quattro gli animali che mi producono: la mucca, la pecora, la capra e la bufala, anche se il latte che di solito bevete proviene dalla mucca. Oggi voglio spiegarvi come fa il latte della mucca ad arrivare fino a voi.

Dalla MUCCA... il

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Dalla MUCCA... il

LATTE

Che BUONO!

LATTE

l Colora e descrivi la scena. n Ripassa il tragitto del latte dalla s Ripassa la scritta. Prova Da dove viene il latte? Cosa mangia la mucca?

mucca al contenitore, poi colora le frecce.

a raccontare del latte.

il percorso

Che BUONO!

l

Colora. A te piace il latte? Quando lo bevi?

n

Pagg. 12-13 del quaderno operativo.

Cosa sta facendo il bambino? Cancella con una X ciò che non deriva dal latte.

s

Nomina altri prodotti che derivano dal latte e racconta se ti piacciono o no.

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Quando le mucche diventano mamme producono il latte che serve a nutrire i loro vitellini. Per molto tempo le mucche producono molto più latte di quanto serve ai loro piccoli, così quello in più potete berlo voi!

Gli allevatori raccolgono il latte mungendo le mucche con le mani o con l’aiuto di macchine, e lo mettono dentro grandi serbatoi, dove è conservato al freddo.

Il latte viene trasportato dai camion alla centrale.

32

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l Colora e descrivi la scena. n Ripassa il tragitto del latte dalla s Ripassa la scritta. Prova il percorso Da dove viene il latte? Cosa mangia la mucca?

mucca al contenitore, poi colora le frecce.

a raccontare del latte.

l

Colora. A te piace il latte? Quando lo bevi?

n

Cosa sta facendo il bambino? Cancella con una X ciò che non deriva dal latte.

L’album “Cibo amico” propone schede operative sull’Educazione Alimentare. Le attività indicate prevedono tre livelli di difficoltà in base alla fascia d’età dei bambini della scuola dell’infanzia.

IPR

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E ED U C L R E T T IP E G O

A ZIO N I

s

Nomina altri prodotti che derivano dal latte e racconta se ti piacciono o no.

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INDICE Mappa concettuale Programmazione didattica Percorso di Educazione Alimentare - Indicazioni ministeriali e note metodologiche Ti racconto... l’Educazione Alimentare - Cioccobombo e i cibi della cucina Per iniziare: drammatizziamo il racconto 1 Nucleo didattico - Il corpo Lavoretto - Il mio corpo che cresce Filastrocche - Il topo e l’orco; Robin il grassone L’apparato digerente Lavoretto - Dove va a finire il cibo? Gioco - Il viaggio del cibo Scheda n. 1 - Cioccobombo Scheda n. 2 - L’apparato digerente Scheda per la valutazione delle competenze 2 Nucleo didattico - Gli alimenti Il latte Da dove viene il latte? Il latte e i suoi derivati La carne Ricetta - Gli hamburger Con la carne: i salumi Lavoretto - I tipi di carne Il pesce Lavoretto - Il pesce azzurro I legumi La semina dei legumi I cereali Dal chicco di grano alla farina Visita al mulino Ricetta - Facciamo il pane! La semina dei chicchi di grano Ricetta - Facciamo la pizza! Rosso pomodoro Gioco - Fornaio, è cotto il pane? Lavoretto - Il quadretto di pasta Le uova Gioco - La caccia alle uova La frutta Ricetta - Spiedini di frutta Un frutto per ogni stagione La castagna Brown La raccolta della frutta in giardino

pag. 8 pag. 10 pag. 12 pag. 14 pag. 16 pag. 18 pag. 19 pag. 21 pag. 22 pag. 23 pag. 25 pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 30 pag. 31 pag. 32 pag. 34 pag. 36 pag. 37 pag. 38 pag. 39 pag. 43 pag. 44 pag. 45 pag. 46 pag. 47 pag. 48 pag. 50 pag. 51 pag. 53 pag. 54 pag. 57 pag. 58 pag. 59 pag. 60 pag. 61 pag. 62 pag. 63 pag. 64 pag. 67 pag. 69

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Dall’uva al vino Dalle olive all’olio Lavoretto - Riassumiamo le trasformazioni La frutta nell’arte Lavoretto - Come Arcimboldo... La verdura Ricetta - Il pinzimonio Lavoretto - Lo spaventapasseri Seminiamo nell’orto La zucca Arancetta Giochi - La caccia al tesoro; Il fruttivendolo Lavoretto - La stampa con la frutta e la verdura I cinque colori del benessere Gioco - Rubandiera dei 5 colori della salute I dolci Conosciamo il cioccolato Ricetta - Torta al cioccolato L’acqua Giochi - Acqua nelle bottiglie; Il corpo è come una spugna Conosciamo gli alimenti... Lavoretto - Il memory con i personaggi dell’alimentazione I principi nutritivi Giochi - La staffetta; I principi nutritivi Filastrocche - I sette amici; Mangio di tutto Lavoretto - Un piatto pieno di cibi Scheda n. 3 - I personaggi guida Scheda n. 4 - I personaggi guida Scheda per la valutazione delle competenze 3 Nucleo didattico - Il cibo durante la giornata La colazione Il menu a colazione Lo spuntino di metà mattina Il pranzo La sala da pranzo Lavoretto - Il pranzo è servito! La merenda La cena Filastrocche - Mangiar sano; Filastrocche cinque pasti Scheda n. 5 - I pasti principali Scheda n. 6 - Oggi ho mangiato... Scheda per la valutazione delle competenze 4 Nucleo didattico - Mangiare bene La piramide alimentare Lavoretto - La nostra piramide dei cibi

6

pag. 71 pag. 73 pag. 78 pag. 80 pag. 81 pag. 83 pag. 84 pag. 85 pag. 86 pag. 88 pag. 92 pag. 93 pag. 94 pag. 96 pag. 97 pag. 98 pag. 99 pag. 100 pag. 101 pag. 102 pag. 104 pag. 106 pag. 108 pag. 109 pag. 110 pag. 111 pag. 112 pag. 113 pag. 114 pag. 115 pag. 116 pag. 117 pag. 118 pag. 119 pag. 122 pag. 124 pag. 125 pag. 126 pag. 127 pag. 128 pag. 129 pag. 130 pag. 131 pag. 132


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Lavoretto - Il triangolo dell’alimentazione Filastrocche - Pancia delle mie brame; Assaggia tutto!; Che buono tutto! Consigli per una sana alimentazione Le regole della tavola Cosa serve per mangiare? L’igiene prima e dopo i pasti I denti Alimentazione e sport Gioco - Viva il movimento! Scheda n. 7 - La dieta mediterranea Scheda n. 8 - L’importanza dei denti Scheda per la valutazione delle competenze Nucleo didattico - I cibi dal mondo Il pane nel mondo Piatti tipici Lavoretto - Cuochi dal mondo Modi di mangiare Ricette - Ricette dal mondo Il cibo non va sprecato! Lavoretto - Lo scrigno della solidarietà Filastrocche - Nel mondo si mangia così; Ingredienti nel mondo Scheda n. 9 - Il cuoco Scheda n. 10 - La colletta alimentare Scheda per la valutazione delle competenze Nucleo didattico - Raccontami l’alimentazione Racconto - Il viaggio di Nocciolino Racconto - Il pane e il sale Racconto - Il peperone pilota di Formula 1 Racconto - Al supermercato Racconto - La strega Peperona Racconto - Bella ciambella Racconto - A taaavola! Racconto - Il regno di Mangionia Racconto - Ciccio Porcello Racconto - Il piccolo bruco Maisazio Racconto - Il cuoco Pappamondo Racconto - Lo chef dell’anno Lavoretto - Parole da masticare Ricette - La focaccia di Cappuccetto Rosso; Mattoncini dei tre porcellini Scheda per la valutazione delle competenze GIOCO CON... L’EDUCAZIONE ALIMENTARE

pag. 136 pag. 139 pag. 140 pag. 142 pag. 143 pag. 144 pag. 146 pag. 147 pag. 148 pag. 149 pag. 150 pag. 151 pag. 152 pag. 153 pag. 155 pag. 157 pag. 161 pag. 162 pag. 164 pag. 165 pag. 166 pag. 167 pag. 168 pag. 169 pag. 170 pag. 171 pag. 172 pag. 174 pag. 176 pag. 177 pag. 178 pag. 180 pag. 181 pag. 182 pag. 183 pag. 184 pag. 186 pag. 188 pag. 190 pag. 191 pag. 192

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a cosa serve il cibo?

Lavoretti, giochi, filastrocche sul corpo.

il mio corpo che cresce grazie al cibo.

L’apparato digerente e il percorso del cibo.

nucLeo didattico 1

IL

CORPO

da pag. 18 a pag. 29 i vari tipi di alimenti.

esperienze di cucina e di semina, uscite didattiche.

TI

nucLeo didattico 2

i principi nutritivi.

Le trasformazioni degli alimenti: i derivati.

Personaggio guida: il bambino cioccobombo

RACCO L EDUCAZ ALIMENT

GLI ALIMENTI da pag. 30 a pag. 113 Personaggi guida: tutti gli alimenti del racconto

i cibi e i cinque sensi.

i colori del benessere.

Giochi con gli alimenti.

“CioCCobombo della CuC

nucLeo didattico 3 I L CIBO DURANTE LA

GIORNATA i pasti della giornata: la colazione, lo spuntino di metà mattinata, il pranzo, la merenda, la cena.

8

da pag. 114 a pag. 129 Personaggio guida: il latte bianchetto

Lavoretti, filastrocche, giochi.

il menu a casa e a scuola.

Schede in bianco e nero


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i denti.

La piramide alimentare.

alimentazione e attività fisica.

Lavoretti, filastrocche, giochi.

norme di comportamento e igiene.

nucLeo didattico 4

M ANGIARE

oggetti che si usano per mangiare.

BENE da pag. 130 a pag. 151 Personaggio guida: l’acqua celestina

consigli per una sana alimentazione. il pane nel mondo.

RACCONTO... DUCAZIONE IMENTARE

obombo e i Cibi la CuCina”

La solidarietà e la raccolta alimentare.

nucLeo didattico 5 I CIBI DAL MONDO

Piatti tipici e ricette dal mondo.

da pag. 152 a pag. 169 Personaggio guida: il pane tosty diversi modi di mangiare.

nucLeo didattico 6

RACCONTAMI L ALIMENTAZIONE

tradizioni culinarie della propria regione e città.

non tutti i bambini hanno il cibo: non sprechiamolo!

da pag. 170 a pag. 191 Personaggi guida: ruspy, la coscia di pollo, e il pesce boh

ricette e filastrocche.

racconti sull’alimentazione.

in Fond

oa

il laboratorio dell’inventastorie.

uida G a LL O G IO C ... CO N

Schede Per La vaLutazione deLLe comPetenze

NE A ZIO C U D LE RE EN T A A LIM

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PROGRAMMAZIONE didattica IL sé E L'aLTRO • Percepisce il pasto come un momento di convivialità e prova piacere a mangiare insieme agli altri. • Partecipa con entusiasmo alle uscite didattiche e alle esperienze con i compagni. • è cosciente delle tradizioni culinarie del proprio Paese ed è curioso di scoprire quelle di altre culture. • Sviluppa sentimenti quali l’altruismo e la solidarietà, imparando, inoltre, a non sprecare il cibo. • Si dimostra curioso, esplorativo, pone domande, con-

pagg. 114-125, 119-121 pagg. 34-35, 46, 50, 57, 67-77... pagg. 152-163 pagg. 164-166, 168 In tutti i nuclei

IL CORPO E IL MOVIMENTO • Coglie le trasformazioni del corpo in relazione al peso e all’altezza. • Usa i cinque sensi per conoscere gli alimenti. • Prova piacere nel movimento e comprende l’importanza dell’attività fisica per la salute del corpo. • Sviluppa la globale sensorialità nella preparazione di ricette. • Esplora le potenzialità del corpo, coordinandosi con i compagni nei giochi motori. • Mette in pratica correttamente le norme igieniche prima e dopo i pasti.

pagg. 19-20 pagg. 102-103 pagg. 147-148 pagg. 51-52, 54-56, 63, 99... pagg. 25-26, 41-42, 58, 61... pagg. 144-145


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IMMaGINI, sUONI, COLORI • è in grado di utilizzare diversi codici comunicativi nelle drammatizzazioni. • Conosce i colori in relazione alla frutta e alla verdura. • Utilizza con creatività diverse tecniche artistiche nella realizzazione di lavoretti. • Si avvicina all’arte osservando dei dipinti famosi e

pagg. 16-17 pagg. 94-95 pagg. 44, 59, 93... pagg. 80-82

I DIsCORsI E LE PaROLE • Ascolta un racconto e memorizza i nomi dei personaggi guida del progetto. • Ascolta e comprende la narrazione di storie e filastrocche, dialoga, pone domande e conversa con compagni e insegnanti. • Inventa storie con la frutta e la verdura. • Ascolta come si dice “buon appetito” in diverse lingue. • Arricchisce il proprio vocabolario in relazione ai cibi. • Racconta le proprie abitudini alimentari e parla del menu della sua giornata.

pagg. 14-15 pagg. 171-189

pagg. 176-177 pagg. 155-156 pagg. 32-112 pagg. 114-125

La CONOsCENZa DEL MONDO • Allena la memoria e la capacità di associazione logica. • Sa riconoscere i principali alimenti e ne individua i prodotti derivati. • Conosce gli organi principali dell’apparato digerente e il percorso del cibo all’interno del corpo. • Conosce le trasformazioni degli alimenti: dal grano alla farina, dall’uva al vino ecc. • Coglie le trasformazioni naturali legate alle stagioni.

pagg. 104-105 pagg. 32-112 pagg. 22-26, 28 pagg. 48-49, 71-78 pagg. 64-68...


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PERCORsO DI EDUCaZIONE aLIMENTaRE Indicazioni ministeriali e note metodologiche

Indicazioni dal MIUR “Le rilevazioni effettuate in questi anni indicano come crescano nella popolazione giovanile i problemi legati a cattive abitudini alimentari e alla pratica di stili di vita poco sani: dal 1990 a oggi si è verificato un allarmante aumento del numero di giovani in sovrappeso o con problemi di obesità, e la cifra sembra destinata ad aumentare [...]. Per rispondere a tale urgenza sanitaria, in questi ultimi anni sono stati messi in atto significativi interventi istituzionali, che hanno visto nella Scuola il luogo di elezione per svolgere un’indispensabile azione preventiva di Educazione Alimentare rivolta alle giovani generazioni.

Gli obiettivi dell’Educazione alimentare nella scuola L’Educazione Alimentare ha come finalità ultima il generale miglioramento dello stato di benessere degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari. [...] la finalità dell’educazione alimentare si persegue con il raggiungimento di alcuni obiettivi significativi per la salute e il benessere della popolazione scolastica, [...] in particolare: • Incentivare la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute così da sviluppare una coscienza alimentare personale e collettiva [...]. • Favorire l’adozione di sani comportamenti alimentari, adottando le metodologie più opportune e considerando con particolare attenzione la conoscenza delle produzioni agroalimentari di qualità, ottenute nel rispetto dell’ambiente, della legalità e dei principi etici, legate alla tradizione e cultura del territorio. • Promuovere la conoscenza del sistema agroalimentare mediante la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi e distributivi, in rapporto alle risorse alimentari, all’ambiente e alla società. • Promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare sugli aspetti scientifici, storici, geografici, culturali, antropologici, ecologici, sociali e psicologici legati al rapporto, personale e collettivo, con il cibo. • Promuovere un concetto di qualità complessiva del cibo che, partendo dalla sicurezza, incorpori aspetti valoriali emergenti relativi a sostenibilità, etica, stagionalità, intercultura, territorialità.

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I contenuti dell’attività didattica [...] ogni programma di educazione alimentare si deve comporre di contributi, spunti ed esperienze dirette, tali da consentire all’insegnante d’impostare un’esperienza integrata con i programmi e con gli obiettivi didattici delle diverse aree e materie. Sono sostanzialmente cinque le aree tematiche fondamentali sulle quali insistere: • Il rapporto sensoriale con gli alimenti: gli organi di senso sono il primo e più importante strumento a nostra disposizione per conoscere e valutare un alimento [...]. • La nutrizione e l’ambito scientifico: la considerazione dei temi legati alla composizione degli alimenti, alla fisiologia della nutrizione e, nel complesso, agli elementi di base della scienza dell’alimentazione, sono parti fondamentali del programma educativo [...]. • La merceologia, ovvero la conoscenza del cibo: la conoscenza degli alimenti, [...] affrontando le fasi della trasformazione, del confezionamento, dell’etichettatura, della distribuzione, della conservazione e della preparazione del cibo, consente di restituirgli dignità e di acquisire altre conoscenze indispensabili per un consumo critico e consapevole. • L’igiene e la sicurezza alimentari: l’importanza delle corrette manipolazioni degli alimenti e di una giusta conservazione rappresenta un aspetto essenziale da trattare all’interno dell’attività di educazione alimentare, che deve sempre tenere nella giusta considerazione le tematiche di tipo igienico, nell’ottica di responsabilizzare direttamente l’individuo nell’interazione con il cibo, in tutte le sue fasi. • L’approccio culturale al cibo: [...] è essenziale l’attenzione agli aspetti dell’evoluzione culturale, che gravitano intorno al cibo e al sistema agroalimentare: il rapporto con il territorio; le sue risorse e gli elementi di sostenibilità; le diverse tradizioni gastronomiche; il confronto interculturale e la valorizzazione della biodiversità; i riti, la convivialità, i luoghi e le modalità di rapporto con il cibo nell’acquisto e nel consumo.

Le metodologie dell’Educazione alimentare Il percorso può essere inteso idealmente attraverso quattro momenti significativi [...]: 1. io, il cibo nel mio piatto e il mio corpo: il livello dell’intimità, il momento del cibarsi, l’atto del cibarsi - Cos’è per me il cibo che sto mangiando, ora? 2. io, il cibo nella mia giornata, la Scuola e la famiglia: la realtà vicina temporale e spaziale, la giornata alimentare in famiglia e a Scuola - I tempi, le regole e i momenti del mangiare, la convivialità. 3. io, il cibo, la stagione, gli amici e il territorio in cui vivo: la realtà intermedia temporale e spaziale - I momenti di consumo autonomo dalla famiglia e dalla Scuola, i modelli di consumo, i luoghi del cibo, gli stili alimentari, la tipicità, comportamenti ed etica. 4. io, il cibo e la società, nel mondo e nel tempo: le realtà lontane - La dimensione interculturale. [...] Il confronto e la comprensione della complessità e della diversità”. (da archivio.pubblica.istruzione.it)

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to... n o c c a r Ti

CioCCobombo e i Cibi della CuCina di Silvia Piangerelli C’era una volta un bambino che voleva mangiare solo cioccolata. I compagni lo prendevano in giro e lo chiamavano Cioccobombo. Lui, però, non se la prendeva e riusciva a riderne e a stare allo scherzo: sapeva benissimo di essere grassottello, ma per niente al mondo avrebbe rinunciato alla cioccolata! Cioccobombo aveva spesso forti mal di pancia e anche i denti gli procuravano dolore perché non se li lavava mai dopo mangiato ed erano tutti cariati! Gli alimenti del frigorifero e della dispensa lo guardavano sconcertati mentre prendeva con le mani la cioccolata dal barattolo, se la metteva in bocca con avidità e masticava velocemente, sporcandosi tutto. Non sopportavano quel modo di mangiare e soprattutto non ne potevano più di essere ignorati: volevano più considerazione e decisero, così, di organizzare una riunione per trovare una soluzione. Quel giorno parteciparono tutti i cibi del frigorifero e della dispensa: il latte, le uova, la frutta e la verdura, il pane, il pesce, la carne, la pasta, l’acqua, i dolci... ognuno voleva dire la sua e c’era una grande confusione in cucina.“Cioccobombo non ci considera”, diceva Carotino, la carota magra e snella, parlando a nome di tutte le verdure.“Sì, ignora anche noi frutti e non si rende conto di quanto siamo importanti!”, continuava Meletta, la mela rossa e succosa. “Ogni volta, apre il frigorifero, ci guarda con disgusto, cercando sempre e solo la cioccolata”, piagnucolava Ruspy, la coscia di pollo. “Dobbiamo agire! Non può continuare ad abbuffarsi così, non gli fa mica bene mangiare tutta quella cioccolata!” esclamava l’uovo Cok. “Per crescere sano e forte, il corpo ha bisogno di tutti noi alimenti!” affermava, poi, il latte Bianchetto. I cibi continuarono a parlottare, fino a quando l’acqua Celestina, che finalmente prese la parola, disse: “Ho un piano! Prepariamo una tavola imbandita, dove ognuno di noi potrà mostrare quanto è bello e buono! Cioccobombo ci as-

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...l’Educazione A limenta re saggerà e capirà che anche i cibi diversi dalla cioccolata sono buoni e nutrienti: avremo, finalmente, la considerazione che meritiamo!”. Tutti furono d’accordo e si misero subito all’opera. Apparecchiarono la tavola con una tovaglia colorata, posizionarono un piatto, un bicchiere, le posate e il tovagliolo, e cucinarono delle pietanze prelibate e gustose. Quando Cioccobombo si recò in cucina, per la sua scorpacciata quotidiana di cioccolata, trovò il frigo vuoto e, vedendo la tavola così colorata e sentendo dei deliziosi odori, ne fu subito incuriosito. “Siediti, bel bambino” disse l’acqua Celestina, “Guarda quanti cibi buonissimi puoi mangiare. Il tuo corpo ha bisogno di tutti gli alimenti per crescere sano e forte! Ovviamente non devi esagerare, mangia con moderazione e segui le regole per una giusta alimentazione che anche a scuola sicuramente avrai imparato! Il mondo è bello perché è vario, ricordatelo sempre”. Da quel giorno, Cioccobombo capì la lezione e iniziò a seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. Ogni tanto mangiava la cioccolata, ma in piccole quantità, e provò piacere anche a nutrirsi con altri cibi e a fare attività fisica. I suoi compagni non lo chiamarono più Cioccobombo, ma con il suo vero nome di bambino.

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PER INIZIARE: DRAMMATIZZIAMO IL RACCONTO Dopo aver letto il racconto, divertiamoci a creare i personaggi che in esso compaiono e a drammatizzare la trama. Sarà utile come introduzione al progetto sull’alimentazione che verrà trattato approfonditamente all’interno dei vari nuclei didattici, nelle pagine a Rappresentiamo il personaggio principale: Cioccobombo, il bambino grassottello, goloso di cioccolata.

Successivamente disegniamo gli altri personaggi: Carotino, Bianchetto, Azzurrina, Ruspy, Meletta, Cok, che ogni bambino raffigurerà a seconda di come li immagina. Si potrebbero aggiungere altri alimenti che non sono citati nella storia ma che Ora disegniamo tutti gli alimenti del racconto su fogli più grandi, da indossare a mo’ di pettorina nella drammatizzazione. Sopra ogni disegno, scriviamo il nome del personaggio.

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Idea della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

Ad ogni bambino verrà assegnato un ruolo: un maschio impersonerà Cioccobombo, mentre gli altri indosserano la pettorina del personaggio che rappresentano. Mentre l’insegnante legge la storia, i bambini cercheranno di drammatizzarla: Cioccobombo che

...i cibi della cucina che decidono di insegnare al bambino la

...Cioccobombo che si siede a tavola e scopre la bontà dei vari alimenti e l’importanza di mangiare un po’ di tutto,

Dopo aver mimato la storia, si potrà redigere un breve copione con delle semplici battute da far recitare ai bambini.

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N UCLEO DI DATTLIaCvoOretto

Il corpo

1

• Lavoretti, filast rocche, giochi sul corpo. PERSONAGGIO GUIDA:

ARGOMENTI: • Perché mangia mo? A cosa serve il ci bo? • Il corpo che cre sce grazie al cibo.

Il mio cibo preferito

NOME:

Quando ero

PICCOLO

IL BAMBINO

CIOCCOBOMBO

Adesso che sono

.

GRANDE

ETÀ: ALTEZZA: PESO:

l

Disegna nel piatto il tuo cibo preferito e colora.

n

Se sei un maschietto, cerchia il bambino, altrimenti la bambina.

s

Scrivi i tuoi dati con l’aiuto dell’insegnante.

3

4

l

Colora. Cosa tiene in mano il bimbo? Tu cosa mangiavi da piccolo?

n

Collega al bimbo ciò che può mangiare.

s

Incolla una tua fotografia da piccolo. Ripassa la scritta.

l

Colora. Cosa stanno mangiando i bambini? Quand’eri piccolo mangiavi le stesse cose?

n

Incolla una tua fotografia recente e confrontala con quella della pagina accanto.

s

Collega ai bambini ciò che possono mangiare. Ripassa la scritta.

5

Pagg. 3, 4-5 del quaderno operativo.

Bambini, vi è piaciuto il racconto? Cioccobombo ha imparato un’importante lezione dai cibi della cucina, e ora sa che deve prestare più attenzione alla sua alimentazione. Lo sapete perché mangiamo? A cosa serve il cibo?

Spunti operativi per l’insegnante • Conversiamo con i bambini, chiedendo loro: a cosa serve mangiare? Se mangiamo solo un unico alimento, come faceva Cioccobombo, cosa succede al nostro organismo? Se, invece, restiamo a lungo senza mangiare, cosa accade? • Disegniamo su un cartellone le azioni che riusciamo a compiere poiché ci nutriamo. • Focalizziamo l’attenzione sul fatto che, assumendo cibo, il nostro corpo cresce, diventa più forte e si trasforma. A questo proposito, completiamo la scheda di pag. 3 del quaderno operativo dove ogni bambino scriverà, con l’aiuto dell’insegnante, i propri dati personali (nome, età, altezza, peso) e disegnerà il proprio cibo preferito all’interno del piatto. Successivamente inviteremo a completare altre schede (pagg. 4-5) e chiederemo ai bambini di portare a scuola una foto di quando erano piccoli e una di come sono ora. Il loro corpo

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1. Il corpo

Lavorett

o

IL MIO CORPO CHE CRESCE Il mio corpo, come il vostro, cambia con il passare del tempo. Grazie al cibo, diventa più alto, più robusto, più forte... Realizziamo insieme un metro che ci servirà per misurare la nostra altezza nel corso dell’anno: noteremo sicuramente dei cambiamenti.

OccOrrente: righello cartoncini colorati pennarelli matita gomma forbici scotch e colla

Sul cartoncino bianco disegniamo e ritagliamo una striscia larga circa 10 cm che co-

Aiutandoci con il righello, segniamo le varie tacchette dei centimetri con il pennarello nero.

Disegniamo sui cartoncini le sagome di alcuni alimenti e coloriamole. Potremmo raffigurare i personaggi del racconto “Ciccobombo e i cibi della cucina”, disegnando l’acqua Azzurrina, Carotino, Meletta, la coscia di pollo Ruspy ecc. Ritagliamo le sagome e incolliamole sul

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1. Il corpo

Lavorett

o

Fissiamo il metro a una parete dell’aula. Ora possiamo divertirci a misurare la nostra altezza e a vedere come cambia con il passare Idea di Silvia Piangerelli e della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

Lavoretto finito

Spunti operativi per l’insegnante • Il metro realizzato servirà ai bambini per annotare la propria altezza nella scheda di pag. 3 del quaderno operativo. • Misuriamo l’altezza di ogni bambino e annotiamola. • Confrontiamo le altezze dei bambini e domandiamo: chi è più alto? Chi è più basso? • Pesiamo ogni bambino con una bilancia e annotiamo il suo peso accanto all’altezza.

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1. Il corpo

Filastro

cche

IL TOPO E L’ORCO Tanta fame aveva il Topo: sette mucche si mangiò, ma quel pasto esagerato il pancino gli gonfiò. Poca fame aveva l’Orco: l’appetito a lui mancava! La sua pancia tutta vuota digiunando brontolava. “Che mangiata!” disse il Topo “Io non riesco a digerire!” mentre l’Orco sospirava: “Io qui rischio di sparire!” “Mangi troppo, amico caro, se continui scoppierai!” “E tu invece, se non mangi, presto in piedi non starai!” “Non ho fame!” “Io ne ho troppa!” “Cosa dici, che facciamo?” “Non staremo forse meglio se la fame dividiamo?” Da quel giorno l’Orco e il Topo sempre insieme se ne stanno: sono amici, son contenti e una giusta fame hanno. (da “Pappa! Educazione alimentare, tra pranzi e spuntini, spiegata a genitori e bambini”, La Coccinella)

Bambini, che cosa fanno l’Orco e il Topo della filastrocca? A chi dei due pensate di assomigliare? Avete molto o poco appetito? Cosa sentite quando avete fame? E dopo aver mangiato? Secondo voi, quale aspetto ha Robin il grassone? Provate a disegnarlo.

ROBIN IL GRASSONE Robin, Robin il grassone mangiava più di ottanta persone: mangiò una mucca, mangiò un vitello; mangiò il macellaio con tutto il macello, mangiò la chiesa col cappellano, il campanile col sacrestano, e mucca e vitello, macellaio e macello, e chiesa e curato quand’ebbe mangiato così si lagnò: “Che fame che ho!”. (Gianni Rodari)

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1. Il corpo

L’apparato digerente Il cibo che mangiamo va a finire nello stomaco attraverso un viaggio all’interno del nostro corpo. Come fa? Semplice: parte dalla nostra bocca, dove viene triturato in piccoli pezzi dai denti. è importante masticare bene perché il cibo deve poi passare nell’esofago, un condotto che collega la bocca allo stomaco. Nello stomaco, il cibo viene ridotto ancora di più in piccole parti dai succhi gastrici, che lo sciolgono per farlo assimilare meglio al nostro corpo. La digestione iniziata nella bocca si conclude nell’intestino, che, essendo lunghissimo, è attorcigliato come un serpente. Tutto ciò che non serve al nostro corpo viene trasformato in cacca e pipì ed espulso. Il viaggio del CIBO

6

l

Colora e descrivi ciò che vedi.

n

Colora un pallino per la scena che viene prima, due per quella che viene dopo.

s

Ripassa il percorso del cibo all’interno dell’apparato digerente. Racconta.

Pag. 6 del quaderno operativo.

Spunti operativi per l’insegnante • Leggiamo ai bambini la spiegazione fornita da Cioccobombo per farci capire il percorso del cibo che mangiamo. • Completiamo la scheda a pag. 6 del quaderno operativo. • Prima di realizzare il lavoretto delle pagine successive, con cui potremo approfondire la conoscenza dell’apparato digerente, invitiamo i bambini a sdraiarsi su un foglio bianco. Tracciamo la forma del loro corpo, che coloreranno di azzurro se sono dei maschietti e di rosa se, invece, sono delle femminucce. • Diamo a ogni bambino un pezzo di pane o un biscotto. Mentre mangiano, domandiamo: “Dove lo avete messo? Con che cosa lo avete masticato e perché? Dove è finito dopo aver deglutito?”. Successivamente posizioniamo un altro pezzetto in corrispondenza della bocca della figura realizzata con il lavoretto “Dove va a finire il cibo?” (pagg. 23-24). Ripercorriamo il percorso del cibo, spiegando le funzioni dei vari organi.

22


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1. Il corpo

Lavorett

o

DOVE VA A FINIRE IL CIBO? Realizziamo ora un lavoretto per comprendere meglio l’affascinante viaggio compiuto dal cibo all’interno del nostro corpo.

OccOrrente: modello di pag. 28 cartoncino busta di plastica tubicini di plastica acquerelli e pennelli forbici pane scotch e colla

Consegniamo a ogni bambino una scheda come quella dell’immagine (si potrebbe utilizzare il modello di pag. 28). Invitiamoli a colorare le parti dell’apparato digerente, dove tracceremo il percorso del pezzetto di mela raffigurato.

Sul cartoncino bianco riproduciamo lo stesso disegno della scheda, ma più grande. Coloriamolo con gli acquerelli e scriviamo “bocca”, “esofago”, “stomaco”, “intestino” in corrispondenza di queste parti.

Sbricioliamo il pane (dopo averne attaccato un

23


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1. Il corpo

Lavorett

o

...e mettiamolo nella busta di plastica che costituirà lo stomaco con il cibo

Realizziamo l’esofago con un tubicino di plastica che incolleremo come mostrato nell’immagine.

Incolliamo lo stomaco sotto all’esofago e fissiamo il lungo tubicino che rappresenta l’intestino, dandogli una

Appendiamo la sagoma realizzata a una parete: ci aiuterà a ricordare il

Idea di Silvia Piangerelli e della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

24

Lavoretto finito


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1. Il corpo

Giochi

Ora che abbiamo capito com’è fatto il nostro apparato digerente e il percorso compiuto dal cibo, una volta ingerito, divertiamoci a giocare!

Il viaggio del cibo 1

Un bambino alla volta mima il viaggio del cibo mentre l’insegnante narra la storia: “Il cibo viene portato in bocca con le posate e da qui inizia il suo viaggio” (la maestra copre il bambino con un telo rosso, rappresentando il cibo che entra nella bocca)...

2 ...”i denti lo masticano bene, riducendolo a pezzetti” (il bambino si rannicchia su se stesso e si muove lentamente).

3

“Il cibo viene poi ingoiato...” (il bambino esce dalla bocca e inizia a passare sotto a due tavoli messi l’uno vicino all’altro

Idea di Silvia Piangerelli e della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

25


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1. Il corpo

Giochi

...“e passa nell’esofago, un canale stretto, stretto” (il bam-

4

bino striscia per terra, sotto ai

5

“Arriva nello stomaco, dove diventa ancora più piccolo” (il bambino entra dentro uno scatolone, tenuto fermo da

6

“Poi passa nell’intestino che è lunghissimo e tutto attorcigliato: il cibo deve quindi percorrere tante curve” (il bambino, strisciando per

“Infine, una parte del cibo viene espulsa dal corpo tramite la cacca e la pipì” (il bambino si siede su una sedia Vai al racconto: “Il viaggio di Nocciolino” pag. 171

26

7


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1. Il corpo Nome

Cognome

Scheda n.

1

cioccobombo

Attivitcolora : Cioccobombo. Cosa sta per mangiare? Prova a raccontare la sua storia. Obiettivi: conoscere un personaggio guida. 27


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Nome

Cognome

2

1. Il corpo Scheda n.

L’APPARATo DiGERENTE

28

Attivitcolora : e nomina le parti dell apparato digerente. Traccia il percorso del cibo all interno del corpo. Obiettivi: conoscere l apparato digerente e il viaggio del cibo n


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Scheda di valutazione

1. Il corpo

SChEdA PER LA vALuTAZIONE dELLE COMPETENZE 3 ANNI

la conoscenza del mondo

I dIscorsI e le parole

ImmagInI, suonI, colorI

Il corpo e Il movImento

Il sé e l'altro

COMPETENZE

4 ANNI

5 ANNI

Rafforza l’identità confrontando il proprio peso e la propria altezza con quelli dei compagni.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Rispetta il proprio turno nelle attività e nelle conversazioni

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Riconosce correttamente gli organi dell’apparato

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Comprende l’importanza del

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Riesce a mimare delle

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Completa le schede operative utilizzando diverse tecniche

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Sviluppa la creatività, realizzando in modo autonomo o guidato

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Comprende un racconto e sa individuare le caratteristiche dei

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Memorizza e ripete filastrocche

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Conosce il percorso del cibo e sa rielaborarlo con parole

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Nome Data

Note

Insegnanti

29


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N UCLEO DI DATTLIaCvoOretto

2

Gli alimenti

• Esperienze di cu cina e di semina. • Giochi con gli alimenti. • Uscite didattich e.

ARGOMENTI:

• I vari tipi di alim enti. • I principi nutrit ivi. • I cibi e i cinque sensi. • I colori del ben essere. • Le trasformazio ni degli alimenti: i deriva ti.

PERSONAGGI GUIDA: VARI TIPI DI ALIMENTI.

Nel racconto di Cioccobombo avete incontrato solo alcuni dei tanti alimenti che lo hanno aiutato a migliorare la sua alimentazione e che aiutano anche voi a crescere sani e forti. Sono gli amici speciali del vostro corpo e vorrebbero tanto conoscervi.

Spunti operativi per l’insegnante Cosa si può MANGIARE?

l

s n Racchiudi in un insieme solo Disegna un pallino accanto a Colora e nomina solo ciò che si può mangiare. mangiare. ciò che si può mangiare. ciò che non puoi

• Prima di introdurre i vari alimenti, completiamo la scheda a pag. 7 del quaderno operativo per focalizzare l’attenzione dei bambini su cosa si può o non si può mangiare. • Successivamente, spieghiamo che il corpo di ogni essere vivente, e quindi anche quello degli animali, ha bisogno di nutrirsi. A tal proposito, proponiamo la scheda di pag. 8. • Disponiamo su un tavolo alcuni cibi e oggetti non commestibili. Invitiamo gli alunni a scegliere il loro cibo preferito. Facciamo completare la scheda a pag. 9, che aiuta a introdurre una prima suddivisione degli alimenti e a sviluppare la capacità di esprimere preferenze in relazione ai cibi. • Per far comprendere l’importanza di un’alimentazione varia, proponiamo la scheda delle pagg. 10-11 che servirà anche per approfondire la conoscenza di alcuni personaggi

7

Anche gli ANIMALI mangiano

8

l

Colora. Quali animali sono raffigurati? Cosa mangiano?

n

Traccia il percorso che conduce gli animali al proprio cibo.

s

Prova a disegnare il cibo dell’uccellino e a nomimare altri animali e i loro cibi.

Mi piace o non mi piace?

...in allegria!

Girotondo...

Pagg. 7, 8, 9, 10-11 l

30

Colora e indica quali cibi n Colora la faccina a seconda s Disegna nel riquadro le ti piacciono e quali no. se i cibi ti piacciono o no. bevande che preferisci.

9

10

l

Colora e nomina gli alimenti raffigurati.

n

Descrivi cosa stanno facendo i personaggi dell’immagine.

s

Secondo te, perché i personaggi raffigurati sono felici?

l

Lo sai che per crescere bene hai bisogno di tutti gli alimenti? Ricorda che sono tuoi amici.

n

s

Inventa un nome per ogni alimento raffigurato.

Prova a inventare una storia con i personaggi che vedi.

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2. Gli alimenti

iL Latte Ciao bambini, sono il latte Bianchetto. Mi chiamano il “supereroe degli alimenti” perché faccio benissimo al corpo e soprattutto alle ossa: le aiuto a crescere e le rendo più forti.

Conosciamo il latte attraverso i sensi. Diamo un bicchiere di latte a ogni bambino e domandiamo: “Di che colore è? Quali altri oggetti in questa stanza sono dello stesso colore?”. Dopo che lo avranno assaggiato, chiediamo: “Che sapore ha? Dolce, amaro, salato? Vi piace?”.

Aggiungiamo un cucchiaino di zucchero: “E ora? Ha lo stesso sapore o è cambiato?”. Facciamo poi descrivere l’odore e la

Lo sapete bambini... che il latte è uno degli alimenti più completi e nutrienti? Fa bene all’intero organismo e fornisce l’energia necessaria per svolgere le attività quotidiane. È ricco di sostanze, come l’acqua, il calcio, il fosforo, le vitamine, i grassi e gli zuccheri, le proteine, che sono fondamentali per la formazione di ossa e denti e per rimanere in buona salute. Molte persone sono intolleranti al latte, ma possono sostituire questo prezioso alimento con il latte vegetale, che ha caratteristiche del tutto differenti e non proviene dalle mucche.

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2. Gli alimenti

da dove viene iL Latte? Sono quattro gli animali che mi producono: la mucca, la pecora, la capra e la bufala, anche se il latte che di solito bevete proviene dalla mucca. Oggi voglio spiegarvi come fa il latte della mucca ad arrivare fino a voi.

Dalla MUCCA... il

12

LATTE

l Colora e descrivi la scena. n Ripassa il tragitto del latte dalla s Ripassa la scritta. Prova Da dove viene il latte? Cosa mangia la mucca?

mucca al contenitore, poi colora le frecce.

a raccontare il percorso del latte.

Pagg. 12-13

Che BUONO!

l

Colora. A te piace il latte? Quando lo bevi?

n

Cosa sta facendo il bambino? Cancella con una X ciò che non deriva dal latte.

s

Nomina altri prodotti che derivano dal latte e racconta se ti piacciono o no.

13

Quando le mucche diventano mamme producono il latte che serve a nutrire i loro vitellini. Per tanto tempo le mucche forniscono molto più latte di quanto serve ai loro piccoli, così quello in più potete berlo voi!

Gli allevatori raccolgono il latte mungendo le mucche con le mani o con l’aiuto di macchine, e lo mettono dentro grandi serbatoi, dove è conservato al

Il latte, poi, viene trasportato dai

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2. Gli alimenti

Giunto alla centrale, vengono fatte delle analisi per verificare se il latte è buono,

Il latte va quindi a finire in una macchina, il pastorizzatore, che con il calore elimina tutti i batteri cattivi e

Infine, il latte viene messo nelle bottiglie e nei pacchetti e distribuito, dai camion frigoriferi, ai negozi dove i vostri genitori lo vanno a comprare.

Spunti operativi per l’insegnante • Mostriamo delle fotografie per illustrare il viaggio del latte. • Realizziamo il cartellone del “viaggio del latte”, incollando i disegni dei bambini raffiguranti le varie fasi. • Se ne abbiamo la possibilità, organizziamo un’uscita in una centrale del latte o in una fattoria. • Spieghiamo che anche le mucche mangiano: bevono molta acqua e si nutrono di erba, fieno, foraggio, come ci mostra la scheda di pag. 8 del quaderno operativo. • Disegniamo su un foglio una mucca e incolliamo attorno ad essa i suoi cibi preferiti, inseriti nelle bustine di plastica, come hanno fatto i bambini della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello. • Invitiamo a completare le schede alle pagine 12 e 13 che illustrano il percorso del latte dalla mucca alla nostra tavola. Vai alla guida:

“Natura felice” pagg. 54-55

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2. Gli alimenti

idattica Uscita d

iL Latte e i suoi derivati Con il latte si producono anche altri alimenti molto buoni da mangiare come il formaggio, il burro, lo yogurt e il gelato. Scopriamo, grazie a un esperto, come si preparano il burro e il formaggio.

Abbiamo organizzato un’uscita didattica in un allevamento di mucche. Appena arrivati abbiamo potuto osservare questi animali nelle stalle.

I bambini si sono divertiti a mungere le mucche e a raccogliere il latte.

Tornati in classe, hanno raffigurato l’esperienza che è stata per loro molto emozio-

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Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).


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2. Gli alimenti

Il casaro ci ha mostrato come preparare il burro e i bambini lo hanno aiutato nelle diverse fasi. Una volta pronto, abbiamo osservato, toccato, assaggiato e annusato il burro, conoscendone le varie caratteristiche.

Poi il casaro ci ha mostrato come si prepara un altro derivato del latte: il formaggio. Ci siamo davvero divertiti a osservare tutte le fasi e ad assaggiarlo.

Alla fine dell’esperienza, ogni bambino ha ricevuto l’attestato di mungitore e casaro da portare a casa in ricordo di ciò che ha imparato.

Lo sapete bambini... che ogni bambino deve consumare tre porzioni di latte (o derivati) al giorno? Ecco un esempio: 2-3 anni una tazza di latte e un biberon, formaggio a pasta molle (20 g); 4-6 anni una tazza di latte (150 ml), un vasetto di yogurt (150 g), formaggio a pasta dura (20 g). Per l’insegnante: sarebbe utile far vedere le quantità che ogni fascia di età dovrebbe assumere, disponendo il latte, il formaggio e lo yogurt su un tavolo.

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2. Gli alimenti

La carne Ciao bambini, sono Ruspy, la coscia di pollo. Anche io e gli altri tipi di carne, miei parenti, conteniamo delle sostanze nutritive molto importanti per il vostro corpo, come il ferro, presente anche negli spinaci di Braccio di Ferro. vi ricordate come lo rendevano forte? Anche la carne rafforza i muscoli e dà energia.

Spunti operativi per l’insegnante • Dopo aver introdotto la carne, grazie alla presentazione di Ruspy, chiediamo ai bambini se mangiano abitualmente questo alimento. Quale tipo di carne preferiscono? Come viene cucinato dalle loro mamme? Che sapore ha? • Leggiamo la filastrocca presente in questa pagina. • Facciamo disegnare ai bambini il loro piatto di carne preferito. Polpette, hamburger e spezzatini fanno crescere i bambini. Con il sugo e la farina tutto è pronto in cucina. La tua mamma ha preparato un secondo prelibato! Patate fritte e cotoletta per riempire la pancetta. Non lasciarne per il gatto che di carne ne va matto! Svuota presto il tuo piatto, basta dirlo ed è già fatto! Ci diciam “buon appetito!” e tu subito hai finito!

Lo sapete bambini... che la carne è un alimento importante poiché è ricca di proteine, vitamine e sali minerali, come il ferro. Queste sostanze sono fondamentali per la crescita dei bambini. Alcune persone, chiamate vegetariane, non mangiano la carne, mentre altre non possono assaggiare certi tipi di carne per motivi religiosi legati anche all’igiene, come i musulmani che non mangiano il maiale o gli induisti, per i quali la mucca è un animale sacro.

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2. Gli alimenti

Ricetta

Gli Hamburger tempo di preparazione: 30 minuti tempo di cottura: 10 minuti

Prepariamo ora, con l’aiuto di insegnanti e cuoche, una gustosa ricetta: gli hamburger! Li faremo assomigliare a dei simpatici omini!

ingredienti per una persona: - 100 g di macinato di manzo - 1 uovo - 1 cipolla - parmigiano o grana - 1 sottiletta - lattuga - ketchup - pomodori pachino - 1 panino rotondo

1 Tritiamo finemente metà cipolla e facciamola appassire in qualche cucchiaio d’olio di oliva. Mettiamo la carne tritata in un contenitore e uniamo la cipolla appassita, le uova e il Parmigiano. Mescoliamo con le mani il compo-

- sale - olio extravergine di oliva

ti : S trumpeiennte

ca - ciotola a cucina od - coltell a - padell

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Con le mani diamo all’impasto la classica forma appiattita degli hamburger. Cuociamolo in padella con un filo d’olio. Una volta cotto adagiamolo sulla metà inferiore del panino, di cui, intanto, ne abbrustoliremo

Decoriamo l’hamburger: mettiamo metà sottiletta nella parte inferiore e ritagliamo un triangolo per la bocca. Appoggiamo due fette di pomodoro per fare le gote; dei pezzetti di cipolla per gli occhi, il naso e le sopracciglia; un ciuffetto di lattuga per i capelli. Infine, chiudiamo il panino, che è pronto da Adattamento da ricetteperbambini.crescebene.com

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2. Gli alimenti

con La carne: i saLuMi Con la carne si fanno i salumi, sono dei prodotti tipici italiani: ogni regione ne produce una sua varietà. Ne esistono per tutti i gusti: prosciutto crudo o cotto, mortadella, salame, salsiccia, lonza... Sono molto buoni, ma non bisogna esagerare nel mangiarli perché potrebbero far male.

Spunti operativi per l’insegnante • Ritagliamo delle immagini di salumi e incolliamole su dei cartoncini. Scegliamo quelli più conosciuti dai bambini. Mostriamo un salume alla volta, il cui nome dovrà essere indovinato dagli alunni. Dividiamo poi i bambini in squadre: l’insegnante nominerà un salume e i bambini, a turno, dovranno correre in prossimità del tavolo dove sono state posizionate le immagini e individuare il salume nominato.

TANTI SALUMI Noi salumi tanti siamo, dalla carne deriviamo, abbiamo sapori e aspetti diversi, senza il pane ci sentiamo persi. Prosciutto, lonza, salame e porchetta a cui si aggiungono mortadella e pancetta... ti vien l’acquolina solo a pensarci e una gran voglia di assaggiarci, sì, ma sempre con attenzione per non far crescere il pancione. (Silvia Piangerelli)

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

I TIPI DI CARNE OccOrrente:

Quanti tipi di carne conoscete? Agnello, pollo, vitello, coniglio, maiale... divertiamoci a realizzare le mascherine di questi animali e a giocare con esse.

fogli bianchi pennarelli acquerelli e pennelli forbici cannucce colla e scotch cartone bastone busta di carta bianca

Disegniamo le maschere dei personaggi che rappresentano i vari tipi di carne: agnello, vitello, pollo, coniglio, maiale.

Coloriamoli con l’acquerello...

Idea della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

...e disegniamo i particolari del muso con i pennarelli, creando delle espres-

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

Ritagliamo le maschere e gli occhi di ciascun animale.

Dal cartone ritagliamo tanti rettangoli quante sono le mascherine. Ciascun rettangolo sarà lungo a seconda della larghezza di ogni mascherina.

Con la colla e lo scotch fissiamo una

Incolliamo il cartone e la cannuccia sul retro di ciascuna maschera, come mostrato nelle immagini.

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2. Gli alimenti

Gioco

Realizziamo gli accessori dello chef: una grande forchetta con il cartone e il bastone; il cappello da cuoco con la busta di carta e il cartoncino bianco. I bambini sceglieranno quale animale interpretare e indosseranno la mascherina cor-

o Lavoretto finit

Lo chef sarà interpretato a rotazione; indosserà il cappello e terrà in mano la grande forchetta con cui acchiappare gli animali.

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2. Gli alimenti

Gioco

Il gioco si svolge in palestra o in una stanza ampia dove i bambini pos-

I bambini si dispongono in ordine sparso, lo chef da una parte,

Al via dell’insegnante, lo chef deve cercare di catturare la

...e metterla, a seconda del tipo, in un piatto rappresentato dai cerchi. Vincerà lo chef che, nel tempo prestabilito, avrà collocato correttamente il maggior

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2. Gli alimenti

iL pesce Ciao bambini, sono un pesce e mi chiamo Boh! Lo so che il mio odore di pesce spesso non piace a voi bambini e preferite altri alimenti più “profumati”. Ma l’apparenza inganna, miei cari amici! In realtà sono molto buono e faccio bene al cuore, al cervello e alla vista.

Spunti operativi per l’insegnante • Come abbiamo fatto per gli altri alimenti, leggiamo la presentazione di Boh e chiediamo ai bambini di parlare del pesce: lo mangiano abitualmente? Ha un buon sapore? Com’è l’odore? • Ricordiamo loro che alcuni pesci che mangiamo hanno le spine e che esse devono essere accuratamente tolte prima di metterne in bocca dei pezzetti. • Se ne abbiamo la possibilità, organizziamo un’uscita in una pescheria, dove i bambini potranno osservare vari tipi di pesci, notandone i colori, la forma, i particolari, e riproducendoli con dei disegni.

Lo sapete bambini... che il pesce contiene gli Omega 3, dei grassi molto particolari che fanno bene al cuore e aiutano a prevenire alcune malattie. Per questo il salmone, il tonno, il merluzzo e le sardine sono considerati gli “angeli custodi” del cuore.

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

IL PESCE AZZURRO divertiamoci a realizzare un simpatico pesciolino da posizionare nel nostro angolo dei lavoretti. Lo decoreremo con i legumi, un altro importantissimo alimento che non deve mancare nella nostra dieta. OccOrrente: cartoncino bianco A4 ceci, lenticchie, fagioli nastro biadesivo matita azzurra piatto

Disegniamo sul cartoncino un pesce e incolliamo il nastro biadesivo sul

Sul nastro biadesivo incolliamo i legumi, alternandoli: sulle pinne più piccole i Completiamo lo sfondo, colorandolo con la matita azzurra e disegnando delle bolle.

finito Lavoretto

Idea di Silvia Piangerelli e Andrea Cecchini.

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2. Gli alimenti

i LeguMi Ciao bambini, sono il fagiolo Borlotto e faccio parte della famiglia dei legumi, composta dalle mie sorelle, le lenticchie, dalle zie fave, dai fratelli piselli, dai nonni ceci e da tanti altri ancora. Siamo tutti di piccole dimensioni, ma abbiamo molta forza e riusciamo a trasmetterla anche a voi se ci mangiate! vi va di conoscere la mia famiglia?

I fagioli sono ricchi di fibre e, nelle ricette, si accostano benissimo alla pasta. La pasta e fagioli è un piatto tipico italiano, preparato fin dall’antichità perché molto nu-

I piselli sono i legumi più amati dai bambini e sono i protagonisti di alcune fiabe famose, come “La principessa sul pisello”. Hanno la forma di piccole palline e sono racchiusi in un baccello.

Le lenticchie sono gustate soprattutto nel periodo natalizio: si pensa, infatti, che portino soldi in quantità se mangiate allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. In realtà, questo legume andrebbe consumato anche nel resto dell’anno, perché ricco di sostanze benefiche per l’organismo.

I ceci sono un puro concentrato di energia! Sono utilizzati per gustose ricette, e possono essere ridotti in farina.

Le fave possono essere consumate cotte o crude, e sono vendute sia secche, sia fresche. Come i piselli,

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2. Gli alimenti

Lab

oratorio

La seMina dei LeguMi Che cosa succede se piantate i legumi nei vasetti contenenti della terra? Realizziamo questo divertente esperimento e registriamo che cosa avviene con il passare dei giorni.

Vai alla guida: “Natura felice” pag. 57

OccOrrente: legumi un vasetto per ogni legume terra acqua

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

Portiamo a scuola piccole quantità di semi di vari legumi e analizziamoli con i bambini: che forma e che colore hanno? Sono ru-

Mettiamo i semi dei legumi dentro alcuni vasetti, dove avremo versato la terra. In ogni vasetto dovranno essere posizionati semi dello stesso tipo. Osserviamo giornalmente i progressi dei nostri semini, registrando dopo quanti giorni saranno spuntati

Disegniamo l’esperienza. Potremmo realizzare un altro esperimento, mettendo dei semi di fagiolo nel cotone ammorbidito con l’acqua. Noteremo che, giorno dopo giorno, i semi si gonfieranno fino allo spuntare di un

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2. Gli alimenti

i cereaLi Ciao bambini, sono Tosty, il pane, e anch’io faccio parte di una numerosa famiglia: quella dei cereali. I miei parenti sono il mais, il riso, il frumento, l’orzo e tanti altri ancora... è grazie a loro se avete alcuni degli alimenti che mangiate abitualmente come la pasta, la pizza e, appunto, il pane.

Spunti operativi per l’insegnante

nto: Vai al racco

bella” “Bella ciam 79 pagg. 178-1

• Realizziamo un cartellone, dove disegneremo i vari tipi di cereali incollando disegni e foto che raffigurano gli alimenti che da essi derivano. Scegliamo i più conosciuti dai bambini, come il mais, il riso, il pane, le merendine, la pizza ecc. • Invitiamo a annusare, toccare, assaggiare alcuni alimenti, come ad esempio il pane, e chiediamo di descriverne i sapori, gli odori, la consistenza. • Recitiamo la filastrocca e svolgiamo i laboratori proposti nelle pagine successive.

I CEREALI Con i chicchi del buon grano, macinati piano piano, si prepara la farina, bianca, leggera e morbidina. Con la farina che si cucina? Torte, pane e pasticcini, pasta e grissini. Se qualcosa ho dimenticato: dillo tu se l’hai mangiato! (da www.scuolebrugine.it)

Lo sapete bambini... che i cereali, grazie alle loro importanti caratteristiche nutrizionali, rappresentano l’alimento principale nella dieta della popolazione umana e sono una fondamentale fonte di energia per il corpo. L’uomo utilizza i frutti o i semi delle piante di cereali per ricavarne polente, minestre, pane, paste da cuocere e altri prodotti.

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2. Gli alimenti

Dal GRANO... la

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daL chicco di grano aLLa farina FAR INA

l Colora. Ascolta dall’inse- n Colora un pallino per la scena s Ripassa la scritta. Quali gnante la storia del grano che diventa farina.

che viene prima, due per quella che viene dopo e così via.

stagioni riconosci nelle immagini?

Ogni giorno mi trovate sulla vostra tavola, ma sapete da dove viene il pane e come si fa a produrlo? Ricostruiamo la mia trasformazione da chicco di grano a farina e poi a pane.

Pag. 14 del quaderno operativo.

In autunno il grano è seminato

Durante l’inverno dal chicco nasce una piantina che esce fuori dalla terra per

In primavera la pianta cresce e mette tante nuove foglie. Presto si formerà la spiga che si riempirà di tanti chicchi.

In estate la bella spiga è tutta piena di chicchi e il grano è pronto per essere mietuto.

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Un tempo era il contadino che mieteva il grano: afferrava un fascio di spighe e, con la falce affilata, tagliava i gambi. Poi batteva i covoni per dividere il grano dal resto della pianta. Era un lavoro faticoso e lungo.


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2. Gli alimenti

Oggi non si fa più così: ci sono delle macchine agricole, guidate da una persona, che fanno tutto da sole: tagliano le spighe e separano i chicchi dalle altre parti della pianta.

Con le altre parti della spiga di grano si forma la paglia, che viene utilizzata come lettiera nelle stalle

I chicchi di grano vengono portati al mulino e sono macinati per essere (Adattamento da www.maestrasabry.it)

cconto: Vai al ra ” e il sale “Il pane 2-173 7 pagg. 1

Spunti operativi per l’insegnante • Illustriamo con disegni e fotografie come il chicco di grano si trasforma in farina. • Se ne abbiamo la possibilità, organizziamo un’uscita in un mulino, in un campo di grano o in un panificio. • Facciamo osservare una spiga di grano e chiediamo di descriverla. • Insieme ai bambini proviamo a schiacciare i chicchi con mortaio e pestello. • Spieghiamo che esistono vari tipi di farina: quella bianca si ricava dal grano e serve per fare il pane e la pasta; quella gialla si ricava dal granturco e serve per fare la polenta, mentre il semolino, che è il grano macinato meno finemente, serve per fare pietanze come il couscous, un alimento tipico del Nordafrica. • Completiamo la scheda a pag. 14 del quaderno operativo che riassume in quattro scene come il chicco di grano matura e diventa farina.

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2. Gli alimenti

idattica Uscita d

visita aL MuLino

Fa

Oggi, insieme alle vostre insegnanti, andrete a visitare un mulino, dove capirete meglio come si fa la farina, l’ingrediente principale per preparare il pane. l

Organizzare un’uscita ad un mulino è un modo molto utile per far comprendere ai bambini il processo di trasformazione del

Gli alunni della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello hanno ascoltato con attenzione la spiegazione di come il grano viene portato al mulino e macinato. Hanno toccato prima i duri chicchi poi la morbida farina, cogliendone le differenze al tatto. Hanno poi osservato come la farina macinata serve per fare il pane, che è stato cotto nel forno a legna. Il pane appena sfornato è una vera bontà: è caldo e

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

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Colora e desc Tu hai mai fa


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2. Gli alimenti

Ricetta

Facciamo il pane! Ora che avete capito da dove viene la farina, proviamo a fare il pane in classe.

Facciamo il PANE!

tempo di preparazione: un’ora tempo di cottura: 30-35 minuti Facciamo il PANE!

l

Colora e descrivi la scena. Tu hai mai fatto il pane?

n

Collega alla montagna di farina ciò che serve per fare il pane.

s

Cos’altro si può fare con la farina?

Pag. 15 del quaderno operativo.

15

l

Colora e descrivi la scena. Tu hai mai fatto il pane?

n

Collega alla montagna di farina ciò che serve per fare il pane.

s

Cos’altro si può fare con la farina?

15

ingredienti: - 1 kg di farina di grano tenero tipo 0 - 2 cubetti di lievito di birra - un cucchiaio di zucchero - un cucchiaio di sale fino - 3 cucchiai di olio extravergine di oliva - acqua tiepida a

1 In una una ciotola sbricioliamo il lievito di birra con le dita e versiamoci l’acqua tiepida. Aggiungiamo lo zucchero per dare

ti : S trumepnlastic

di - ciotola accio - un set forno da - teglie rello - matte - forno

2

Versiamo l’olio per ammorbidire l’impasto, Prepariamo un altro impasto senza lievito, che ci servirà per capire a cosa serve questo ingrediente. Impastiamo per alcuni minuti fino a che la pasta sarà diventata liscia e si staccherà dalle mani. Lasciamo l’impasto a riposo per circa 20 minuti.

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2. Gli alimenti

Ricetta

4

Stacchiamo dall’impasto delle parti della grandezza di un mandarino e modellia-

5 Sistemiamo le pagnotte sulla teglia e lasciamole lievitare per mezz’ora o più. Inforniamo i panini per 30-35 minuti a una temperatura di 200 gradi circa. Quando le forme saranno diventate dorate, togliamole dal forno.

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Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

Dopo aver preparato questa ricetta, i bambini proveranno a inventare una forma con l’impasto e a realizzarla. Successivamente la rappresenteranno con un disegno. Per consolidare l’esperienza, invitiamo i bambini a completare la scheda di pag. 15

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2. Gli alimenti

La seMina dei chicchi di grano Il grano viene seminato dal contadino in autunno ed è tagliato in estate. Provate anche voi ad essere dei piccoli contadini e a prendervi cura delle piantine di grano!

Mettiamo i chicchi di grano nel cotone imbevuto d’acqua e posizioniamoli nei vasetti di vetro davanti a tanta luce solare.

Registriamo i progressi di crescita del semino che diventerà una

Con l’arrivo della bella stagione, quando le piantine saranno cresciute in altezza, mettiamole a dimora nel giardino o nell’orto della scuola, avendo cura Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

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2. Gli alimenti

Ricetta

Facciamo la pizza! tempo di preparazione: un’ora tempo di cottura: 30 minuti

ingredienti: - acqua - sale - condimenti vari - lievito - olio - farina - latte

Prima di iniziare l’attività, conversiamo con i bambini, rivolgendo loro delle domande: “Vi piace la pizza? Secondo voi, come si prepara? Quali sono i vostri gusti preferiti?”. Invitiamo i bambini a disegnare la propria pizza preferita, usando

Con il grano e la farina si può preparare anche un altro cibo che a tutti piace moltissimo: la pizza! Sapete come si fa? ve lo insegnerò io!

ti : S trumo en

rell - matte er p - tavola la pasta re stende - ciotole iaio - cucch - forno

1

2

Realizziamo dei grembiulini e dei cappelli da cuoco che potranno essere indossati dai bambini durante la preparazione della ricetta e nei vari laboratori di cucina proposti in questa guida.

Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

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2. Gli alimenti

Ricetta

Mescoliamo la signorina farina con acqua, lievito, sale e olio. Aggiungiamo un po’ di latte per ammorbidire l’impasto. Lasciamo riposare su una grande spianatoia per trenta minuti, il tempo necessario affinché le proteine contenute nella farina si modifichino. Il signor glutine rende la pasta morbida, soffice ed elastica ed è in grado di trattenere il gas che si sviluppa nella lievitazione, così l’impasto risulta

3

4 Accendiamo il forno una decina di minuti prima di infornare così che possa essere caldo a sufficienza. Prepariamo e stendiamo l’impasto lievitato con i bambini, vestiti da piccoli cuochi.

5 Ciascun bambino prende una pallina di pasta e forma un cerchio schiacciato con il matterello. Sceglie quale dimensione dare alla propria pizza: vedremo che ne verranno preparate di diverse forme e grandezze, dalle più piccole a quelle più grandi.

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2. Gli alimenti

Ricetta

6 Quando la pasta sarà sottile al punto giusto, si aggiungerà il condimento: olio, rosmarino, pomodoro, mozzarella... i bambini saranno liberi di scegliere come condire le proprie pizze, avendo così la possibilità di esprimere preferenze e di conoscere meglio

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Spunti operativi per l’insegnante • Con la farina avanzata, ci si potrà divertire a preparare la pasta di sale, creando con essa dei personaggi da colorare e da animare. • Sporcandosi le mani di farina, si potranno lasciare le impronte su dei fogli neri.

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Ogni bambino è diventato un piccolo cuoco e un bravo cameriere e ha portato a casa la sua pizza da mostrare alla mamma e al papà.


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2. Gli alimenti

Uscita d idattic

a

rosso poModoro Ora che avete imparato a fare la pizza, andiamo in una vera pizzeria dove ci mostreranno come lavorano; anche noi potremo dimostrare la nostra bravura nel preparare questo buonissimo cibo.

Ci siamo recati nella pizzeria “Rosso pomodoro”, una catena di ristoranti famosa in tutto il mondo per le sue pizze che rispecchiano le ricette della tradizione partenopea grazie anche all’utilizzo di

La signora Anna, attraverso il racconto della storia di Totò Sapore, ha illustrato la provenienza, la diversità e l’impiego dei vari ingredienti che servono

I bambini hanno, poi, manipolato l’impasto e lo hanno steso cercando di dargli una forma rotonda.

Il pizzaiolo ha infornato le pizze e i bambini le hanno mangiate con Idea della scuola dell’infanzia “Pascoli” di Bastia Umbra (PG).

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2. Gli alimenti

Gioco

Ed ora giochiamo a far finta di essere dei fornai!

,

Fornaio,

e cotto il pane? 1

I bambini fanno un girotondo. L’insegnante domanda, rivolgendosi a un bambino:

2

Il fornaio risponde: “Sì, è cotto e bruciato!”. L’insegnante chiede: “E chi l’ha bruciato?”. Il bambino fornaio risponde: “è stato... (indica un compagno e pronuncia il suo

3 Il bambino che ha bruciato il pane viene girato con la schiena verso l’interno del girotondo e le mani incrociate. Si riparte con il girotondo. Tutti i bambini cantano: “Povero fornaio, legato alle catene, che soffrirà le pene, le pene da morir”.

4 Si ricomincia il gioco, lasciando di volta in volta prigionieri i bambini che hanno

Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

IL QUADRETTO DI PASTA La pasta, tipico cibo italiano conosciuto e mangiato in tutto il mondo, si fa con la farina di grano, anche se esistono alcuni tipi di pasta, come le tagliatelle, in cui vengono anche utilizzate le uova. Realizziamo un lavoretto che ci farà conoscere meglio la pasta di grano. OccOrrente: fogli bianchi A4 colla pasta di diverso tipo matite pennarelli

Assegniamo a ciascun bambino un foglio bianco e diversi tipi di pasta. Ognuno sarà libero di creare un quadretto a piacere, ad esempio un cielo stellato, un paesaggio con alberi, una casa o un bel sole.

I disegni saranno realizzati con la matita o con i pennarelli e poi completati incollando vari tipi di pasta, come stelline, fusilli ecc.

Idea di Andrea Cecchini

Il quadretto di pasta è pronto per essere appeso!

Lavoretto finito 59


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2. Gli alimenti

Le uova Ciao bambini, sono l’uovo Cok! Contengo una quantità significativa di elementi energetici e sono altamente nutriente. Posso essere cucinato in vari modi: a occhio di bue, in camicia, in acqua bollente o come frittata, ma sono sempre buonissimo e molto sostanzioso!

Spunti operativi per l’insegnante • Portiamo in classe un uovo e facciamolo toccare ai bambini: “Che consistenza ha? è duro o morbido? Di che colore è?”. Spieghiamo che la parte esterna dell’uovo si chiama guscio. Rompiamolo e versiamo il contenuto in un piatto. “Cosa notate ora? Com’è l’uovo?”. Indichiamo il tuorlo e l’albume, chiamato anche chiara per via del suo colore. • Prepariamo le crèpes o l’uovo sbattuto da mangiare a merenda.

Lo sapete bambini... che da alcune uova di gallina nascono i pulcini? Affinché ciò avvenga, bisogna che il gallo fecondi l’uovo, ovvero deponga il suo seme nel corpo della gallina. Quindi l’uovo fecondato viene deposto e covato dalla chioccia. Ma è possibile far nascere i pulcini anche senza che la gallina covi le uova, usando un’incubatrice. Con le uova si fa anche la pasta all’uovo, come le tagliatelle.

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2. Gli alimenti

Gioco

Le vostre insegnanti hanno nascosto i miei fratellini e le mie sorelline nel giardino della vostra scuola: dividetevi in squadre e andatele a cercare!

La CACCIA ALLE UOVA Se è bel tempo, svolgiamo il gioco nel giardino della scuola, dove i bambini potranno muoversi più liberamente. Se, invece, piove e fa freddo, organizziamo l’attività nell’aula o nel salone della scuola.

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Nascondiamo delle uova nel giardino della scuola o nell’aula. Assegniamo a ogni squadra un cestino che verrà posizionato in un punto, dove resterà per

2 Al via delle insegnanti i bambini andranno alla ricerca delle uova. Ogni volta che ne troveranno uno, dovranno portarlo nel cestino, facendo attenzione a non romperlo. Vince

Con le uova raccolte... Con le uova che i bambini hanno raccolto, prepariamo una frittata di carote. ingredienti per tre persone: - 6 uova - 4 carote - 100 g di groviera - 100 g di pane fresco sbriciolato - burro - sale - pepe - prezzemolo

Raschiamo e grattugiamo le carote. In una terrina sbattiamo le uova con sale e pepe, poi uniamo le carote, il formaggio a fettine, il pane. In una padella scaldiamo una noce di burro, versiamo il composto e cuociamo la frittata. Guarniamola con ciuffi di prezzemolo e serviamola.

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2. Gli alimenti

La frutta Ciao bambini, sono Meletta, la mela rossa e succosa! Faccio parte della numerosa tribù dei frutti. Ognuno di noi ha un diverso aspetto, colore e sapore, ma tutti siamo importantissimi per il vostro corpo; per questo dovreste mangiarci due volte al giorno! Ricordatevi che siamo ottimi a colazione e come spuntini!

Spunti operativi per l’insegnante • Domandiamo ai bambini: “Quale tipo di frutta vi piace? Quale non vi piace? Mangiate frutta tutti i giorni? In quali momenti della giornata?”. • Mettiamo dei frutti in un cesto; chiediamo a ciascun bambino di scegliere quello che più gli piace e di descriverlo con l’aiuto di insegnanti e compagni. Si potranno, poi, evidenziare le differenze e le somiglianze tra un frutto e l’altro. • Organizziamo un’uscita al supermercato per acquistare e conoscere la

Lo sapete bambini... che la frutta è indispensabile all’organismo, perché gli fornisce vitamine, sali minerali e fibre. È, inoltre, dissetante e offre un notevole apporto di tutti i sali minerali che vengono dissipati con la traspirazione. Gli eccessi sono comunque sempre sconsigliabili: una dieta a base di frutta non solo non è utile per la nostra salute ma non è neppure dimagrante.

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2. Gli alimenti

Ricetta

SPIEDINI DI FRUTTA Con noi frutti potete preparare tempo di preparazione: 30 minuti

ingredienti: - frutta di stagione - ananas intero

tante buonissime ricette. ve ne mostriamo una, facilissima da realizzare e adatta a tutte le stagioni: gli spiedini di frutta.

S trumenti:

- lunghi stuzzicadenti - coltello

1

Laviamo la frutta e tagliamola a

Idea di Silvia Piangerelli.

2 Togliamo l’interno dell’ananas, aiutandoci con il coltello. Questa

3 Capovolgiamo l’ananas e infilziamovi gli

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L

2. Gli alimenti

o artistic o i r o t a abor

un frutto per ogni stagione Ogni stagione ha i suoi frutti caratteristici. Oggi, grazie alle moderne tecniche di coltivazione, potete trovare nei vostri piatti ciascun tipo di frutta tutto l’anno, ma preferire quella di stagione è più salutare ed economico!

L’AUTUNNO Iniziamo con il presentare i frutti dell’autunno: castagne, uva, pere, mele, melagrane, cachi... Chiediamo ai bambini di disegnarli su un foglio, colorandoli con diverse tecniche artistiche. Successivamente invitiamoli a indicare il loro frutto preferito tra quelli raffigurati.

Mettiamo la frutta autunnale in un piatto e chiediamo ai bambini di riprodurre con il disegno ciò che vedono, proprio come facevano alcuni pittori famosi nelle cosiddette nature morte. Proponiamo altre rappresentazioni dal vero che aiuteranno a sviluppare la capacità di osservazione e a cogliere i Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

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2. Gli alimenti

Laborato

rio arti stico

Organizziamo un’uscita didattica in un supermercato o in un negozio ortofrutticolo, dove potremo osservare un altro frutto dell’autunno e dell’inverno: la mela. I bambini capiranno subito che ne esistono vari tipi, diversi sia nel colore che nel sapore. Invitiamoli dunque ad assaggiarli, cogliendone le differenze: alcuni saranno più dolci,

Se ne abbiamo la possibilità, organizziamo anche un’uscita in un frutteto per osservare le mele attaccate ai rami degli alberi. Notiamo i colori e la forma delle foglie, e le dimensioni dei frutti: alcuni più grandi, altri più piccoli, per-

Una volta tornati in classe, chiediamo ai bambini di riprodurre graficamente l’esperienza e i vari tipi di mela conosciuti, raffigurandoli nei diversi colori.

Successivamente rappresentiamo i frutti dell’autunno con tecnica mista, disegnandoli su dei cartoncini. Dopo averli ritagliati, incolliamoli su un fondo colorato con il frottage e decorato con la carta di giornale.

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L

2. Gli alimenti

o artistic o i r o t a abor

Anche la frutta secca è caratteristica della stagione autunnale e può essere utilizzata per realizzare dei calchi con la creta e la

I bambini daranno libero sfogo alla fantasia, creando dei quadretti originali da appendere nell’aula.

NELLE ALTRE STAGIONI Anche per conoscere i frutti delle altre stagioni possiamo svolgere diversificate attività, prediligendo le osservazioni dal vivo e all’aperto, nel giardino della scuola o nei frutteti. Soprattutto in primavera, si potranno esaminare le piante di ciliegie, prugne, albicocche dal fiore alla raccolta, documentando sempre le esperienze in classe grazie alla riproduzione grafico-pittorica e esponendo le proprie considerazioni nelle

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2. Gli alimenti

La castagna BroWn Bambini, voglio presentarvi una mia carissima amica: la castagna Brown, un frutto che potete trovare soprattutto in autunno. è molto freddolosa e non ama particolarmente la pioggia, per questo si è costruita un guscio resistente e marrone, dove vive al calduccio. Ricordatevi sempre di toglierlo prima di mangiarla, perché non è commestibile! Con l’aiuto delle nostre cuoche, divertiamoci a preparare a scuola le caldarroste, cuocendole in una padella. Spieghiamo ai bambini che prima di mettere le castagne sul fuoco, occorre praticare su ciascuna di esse un taglio per evitare che il guscio esploda con il calore.

Quando saranno cotte, mettiamole in un cestino e lasciamole raffreddare. Poi, esortiamo i bambini a sbucciarle, facendo attenzione a non scottarsi, perché alcune possono essere ancora molto calde. Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

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2. Gli alimenti

Invitiamo a descrivere le castagne attraverso i sensi, focalizzando l’attenzione sulla consistenza al tatto, sull’odore e sul sapore.

Dopo aver mangiato le castagne, divertiamoci a realizzarne alcune con i cartoncini che utilizzeremo per decorare le finestre della scuola.

Infine, scattiamo una bella foto di gruppo che ci ricorderà quanto ci siamo divertiti a conoscere la castagna Brown!

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2. Gli alimenti

La raccoLta deLLa frutta in giardino Avete mai raccolto dei frutti maturi dagli alberi? Se nel giardino della vostra scuola o in un parco vicino ad essa ci sono degli alberi da frutto sarà molto divertente organizzare una raccolta e assaggiare i frutti appena colti.

I bambini della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra hanno un bellissimo giardino con degli alberi da frutto.

Ogni anno, quando i frutti sono maturi, si divertono a raccoglierli. Raccolgono da terra le mele nane cadute e le mettono in cestini e sacchette per poi mangiarle tutti insieme in classe.

Raccolgono anche le mele mature che sono ancora attaccate ai rami degli alberi. Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

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2. Gli alimenti

Nel giardino si possono raccogliere anche le melagrane, dei frutti ricchi di vitamine, capaci di proteggere il corpo dai ma-

Ci sono anche i corbezzoli, che in Umbria vengono chiamati “lalleroni”. Sono buoni da gustare con lo zuc-

Alcuni frutti sono stati assaggiati appena raccolti, per merenda, altri sono stati portati a casa e regalati ai genitori, altri ancora sono stati mangiati nei giorni

I frutti del giardino sono buonissimi e molto genuini perché gli alberi non vengono trattati con insetticidi o altri prodotti che non sono naturali.

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2. Gli alimenti

Uscita d idattic

a

daLL’uva aL vino Dall’uva... al

16

VINO

l Colora. Quale frutto ricono- n Ripassa i tratteggi che portano s Prova a contare i grappoli sci? Cosa stanno facendo i bambini?

l’uva nel tino. Tu hai mai fatto la vendemmia?

d’uva appesi alla vite. Ripassa la scritta.

BIANCO e ROSSO

l Colora. Dove viene messo n Quali sono i due colori s Disegna tanto vino rosso il vino? Nomina i tre tipi di contenitori che vedi.

del vino? Ripassa i tratteggi.

nelle due damigiane e poco vino bianco nelle bottiglie.

Anche la frutta si presta bene a essere “trasformata”: ad esempio, con l’uva si fa il vino... vi mostro in che modo!

17

Pagg. 16-17 del quaderno operativo.

Per far comprendere ai bambini il processo di trasformazione dell’uva in vino, abbiamo organizzato un’uscita in un vigneto. Aiutandosi con delle piccole forbici, i bambini hanno staccato i grappoli d’uva dai rami e li hanno osservati, descrivendone il colore, la forma, la consistenza.

I grappoli sono stati posizionati in delle grandi ceste.

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idattica Uscita d

2. Gli alimenti

è stato molto divertente pigiare gli acini con i piedi nudi, osservando il

Tornati in classe, il mosto è stato filtrato, rivelandone l’odore e la consistenza. Infine, i bambini hanno rappresentato la vendemmia con tecnica mista, dando libero

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

Dopo aver svolto questa stimolante esperienza, facciamo completare la scheda alle pagine 16-17 del quaderno operativo che raffigura la trasformazione dell’uva in vino.

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2. Gli alimenti

Uscita d idattic

a

daLLe oLive aLL’oLio Dalle olive... all’

OLIO

Avete già imparato con i chicchi di grano e con il latte, che gli alimenti si trasformano in altri cibi. Anche le olive si prestano bene a essere “trasformate” in un buonissimo condimento: l’olio. 18

l Colora. Cosa si fa con n A te piace la bruschetta s Ripassa la scritta. Lo sai che l’olio le olive? Cosa sta per mangiare il bambino?

con l’olio? Hai mai fatto la raccolta delle olive?

di semi è fatto con i semi del girasole ed è utilizzato per friggere?

Pag. 18 del quaderno operativo.

Prima dell’uscita vera e propria conversiamo sull’esperienza che andremo a vivere: visiteremo un’azienda agriIdea della scuola dell’infanzia “Pascoli” di Bastia Umbra (PG).

Il pulmino ci è venuto a prendere e...

...una volta arrivati a destinazione, siamo stati accolti con gentilezza e tutti si sono dimostrati molto disponibili.

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idattica Uscita d

2. Gli alimenti

Prima di iniziare le attività, i bambini hanno ricaricato l’energia mangiando sul prato gli spuntini che le cuoche hanno preparato per loro.

Poi, in fila indiana, si sono recati nel campo degli ulivi.

Ad ogni bambino è stato assegnato un

Tutti si sono divertiti a raccogliere le olive dagli alberi, staccandole con le mani o con dei piccoli rastrelli.

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2. Gli alimenti

Uscita d idattic

a

Anche quelle cadute a terra sono state raccolte e messe nei secchielli.

Sotto gli alberi sono stati posizionate delle reti verdi che si sono rivelate davvero utili per raccogliere le olive cadute, che, altrimenti, si sarebbero disperse nell’erba, risultando poco visibili. Quanto pesano i secchielli pieni di olive! I bambini ne hanno raccolte moltissime.

Ogni bambino ha portato il suo secchiello all’interno dell’azienda e ne ha rovesciato il contenuto nelle ceste.

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2. Gli alimenti

idattica Uscita d

Le olive raccolte sono state messe in una grande macchina di acciaio ca-

Con molto interesse abbiamo osservato il liquido denso e giallo che è uscito dalla macchina: l’olio! Colandolo in un passino, è stato depurato dalle sostanze in eccesso e poi è stato raccolto in grandi recipienti di latta.

I bambini hanno assaggiato l’olio appena fatto, versandolo sulle bruschette. Hanno poi regalato al proprietario dell’azienda un cartellone realizzato in classe per ringraziarlo

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2. Gli alimenti

Uscita d idattic

a

I bambini hanno provato molta curiosità ad osservare le olive messe nelle grandi ceste: le hanno esplorate con i sensi, toccandole, annusandole e descrivendone il colore e

Tutti insieme abbiamo cantato una

...creando la musica con gli strumenti che avevamo portato da scuola: nacchere, tamburelli, triangoli, maracas ecc. Alla fine di questa entusiasmante esperienza, il proprietario dell’azienda ha regalato una bottiglia d’olio a ciascun

A conclusione dell’uscita didattica, una volta rientrati in sezione, consigliamo il completamento della scheda di pag. 18 del quaderno operativo che permetterà il consolidamento di quanto appreso.

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

RIASSUMIAMO LE TRASFORMAZIONI Ora potete divertirvi a realizzare il libricino delle mie trasformazioni e di quelle dei simpatici personaggi che avete conosciuto finora. i DERIVATI

Pag. 19 del quaderno operativo.

l

Colora. Nomina i prodotti e i loro derivati.

n

Ripassa i tratteggi che collegano i prodotti ai loro derivati.

s

Copri con un foglio i derivati e prova a ricordare cosa si ottiene dai prodotti raffigurati.

19

OccOrrente: fogli bianchi pennarelli forbici matite pastelli

Pieghiamo un foglio in tre parti, come mostrato nell’immagine. Sulla copertina raffiguriamo il personaggio e scriviamo il suo nome. Cerchiamo di dare al piccolo opuscolo la forma dell’alimento raffigurato.

Ritagliamo seguendo il disegno e coloriamo con i pastelli e i pennarelli. Ripassiamo i particolari del viso. Ecco il piccolo libricino della mela Meletta.

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

All’interno ciascun bambino disegnerà la provenienza, gli altri cibi che appartengono alla stessa categoria alimentare e i derivati.

Nel caso di Meletta, verranno disegnati: un albero nella parte sinistra, altri tipi di frutta al centro, i prodotti derivati a destra (succhi di

Realizziamo anche gli altri personaggi: l’acqua Azzurrina, la coscia di pollo Ruspy, Rosetta (o il pane Tosty), il latte Bianchetto.

Idea della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

nito i f o t t e r o v a L

Oltre all’originale attività proposta in queste pagine, si possono riassumere le trasformazioni degli alimenti con la scheda di pag. 19 del quaderno operativo,

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L

2. Gli alimenti

o artistic o i r o t a abor

La frutta neLL’arte Il cibo nell’ARTE

G. Arcimboldo, “L’imperatore Rodolfo II in veste di Vertumno”, 1591, Skoklosters slott, Stoccolma

20

l

Osserva il modello e, aiutandoti con i pallini, colora il dipinto.

n

Nomina i colori che hai utilizzato.

s

La frutta è la protagonista di alcuni dipinti famosi: ve ne voglio mostrare tre che mi piacciono particolarmente.

Quali frutti e verdure riconosci?

Pag. 20 del quaderno operativo.

Caravaggio, “Canestra di frutta”, 1599,

• Mostriamo poi alcuni dipinti di Arcimboldo, come quelli proposti in questa pagina: che cosa raffigurano? Uno è un imperatore, l’altro un ortolano, ritratti in modo davvero originale. Quali frutti e ortaggi sono riconoscibili? • Proponiamo la scheda operativa a pag. 20 del quaderno operativo, dove i bambini si divertiranno a colorare una riproduzione semplificata del dipinto che raffigura l’imperatore.

Spunti operativi per l’insegnante • Invitiamo i bambini a osservare il dipinto di Caravaggio “Canestra di frutta” e a descriverlo: che cosa raffigura? Quali frutti riconoscono? Di che colore sono? Dove sono collocati? A quale stagione ci fanno pensare? Oltre ai frutti, cos’altro è rappresentato? • La mela del cesto si chiama Meletta, proviamo a inventare dei nomi anche per gli altri frutti e a immaginare una storia che li veda come protagonisti. • Invitiamo i bambini a fare una copia dal vero del dipinto di Caravaggio, utilizzando la tecnica che preferiscono e che è più adatta alla loro età (pennarelli per i 3 anni, collage per i 4, tempere e pastelli per i 5).

G. Arcimboldo, “L’imperatore Rodolfo II in veste di Vertumno”,

G. Arcimboldo, “L’ortolano o Ortaggi in una ciotola”, 1580, Museo Civico “Ala Ponzone”,

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

COME ARCIMBOLDO... Prendendo spunto dal dipinto di Arcimboldo, si possono realizzare dei ritratti di simpatici personaggi, come Mister Peperone, Annibale il cannibale, Signor Frutta ecc., utilizzando dei ritagli di riviste che raffigurano

Ora divertiamoci a creare come Arcimboldo...

OccOrrente: fogli bianchi A4 colla matite riviste forbici cartoncino nero

Per fare Annibale ritagliamo dai giornali delle fettine di prosciutto, mortadella, salame che ci serviranno per dar vita a un buffo personaggio.

Disegniamo sul foglio la sagoma del per-

Incolliamo sugli occhiali due

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

Incolliamo delle fettine di pollo per fare il naso e dei lunghi salsic-

Realizziamo i capelli con altri tipi di carne.

Mister Frutta sarà invece creato con immagini di frutta: una banana al posto della bocca, il naso a forma di uva, i capelli creati con delle arance. I bambini potranno dare libero sfogo alla loro fantasia, divertendosi a combinare alimenti appartenenti alla stessa tipologia.

Idea di Silvia Piangerelli e Andrea Cecchini.

Successivamente invitiamo i bambini a far finta di essere dei piccoli artisti e a creare delle opere con gli alimenti, come l’insalata, i cetrioli, le patate, i fagiolini, i legumi ecc. Assegniamo a ogni alunno un piatto, dove potrà creare delle facce buffe utilizzando i cibi che riterrà più adatti alla sua creazione. Ogni alunno darà poi un nome al personaggio e inventerà una breve storiella.

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2. Gli alimenti

La verdura Ciao, sono Carotino, una verdura dell’orto. Lo so bene che voi bambini spesso fate i capricci e non volete mangiare le verdure, che, invece, vi proteggono dalle malattie, rendendo il vostro organismo più forte.

nti: racco i a i a ”e V rcato

e ona” uperm “Al s ga Peper 7 tre “La s g. 176, 17 pag

Spunti operativi per l’insegnante • Come abbiamo fatto per la frutta, domandiamo ai bambini: “Quale tipo di verdura vi piace? Quale non vi piace? Mangiate verdure tutti i giorni? In quali momenti della giornata?”. • Mostriamo delle verdure, invitiamo i bambini a nominarle, descriverle e, eventualmente, ad assaggiarle. • Prepariamo l’insalata, tagliando a pezzetti le foglie, oppure un minestrone di verdure. • Inventiamo delle storie con dei personaggi dalle sembianze di verdure, come mostrato nel nucleo tematico dei racconti, alle pagg. 176 e 177.

Lo sapete bambini... che nell’alimentazione non devono mai mancare le verdure perché apportano nutrimenti importanti e quindi è bene consumarle ogni giorno. Contengono vitamine, acqua, sali minerali e fibre, tutti elementi essenziali per mantenersi in buona salute.

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2. Gli alimenti

Ricetta

IL PINZIMONIO tempo di preparazione: 15 minuti

Ci avete mai mangiato con il pinzimonio, una salsina facile da preparare e perfetta per condire noi verdurine? Ecco qua la ricetta.

ti : S trumen

ingredienti: - sedano, carote, finocchi, peperoni, ravanello... - olio extravergine di oliva - succo di limone o aceto - pepe

- ciotole o - coltell iaio - cucch

nto: racco l a i a di V pilota

5 e 7 4 -1 7 peron “Il pe ” pagg. 1 ula 1 Form

Prepariamo la salsa con l’olio extravergine di oliva, il sale, il pepe e il succo di limone (o l’aceto). Mescoliamoli insieme energicamente in modo tale da

2

84

1

Laviamo e puliamo le verdure, eliminando le foglie e le parti non commestibili. Tagliamo a bastoncino o a pezzi le verdure e disponiamole in una ciotola posta al centro della tavola. I bambini potranno scegliere la verdura che preferiscono e intingerla nel pinzimonio.


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2. Gli alimenti

Lavorett

LO SPAVENTAPASSERI dovete sapere che noi verdure dell’orto abbiamo bisogno di un eroe che ci protegga, facendo paura agli uccelli che vorrebbero mangiarci. Il supereroe delle verdure è lo spaventapasseri: costruiamolo insieme e assegniamogli un nome!

o

OccOrrente: un pallone tempere e pennelli un paio di pantaloni maglia a maniche lunghe fiori finti due calzini un cappello di paglia un foulard stoffa carta di giornale gommapiuma bastone scotch

Coloriamo con la tempera rosa il pallone, che sarà la testa del nostro spaventapasseri. Disegniamo i particolari del viso.

Realizziamo il corpo con dei vestiti: una maglia a maniche lunghe, un paio di pantaloni e due calzini che riempiremo con della carta di giornale e della gommapiuma. Fissiamo la testa al corpo.

Aggiungiamo dei fiori finti per decorare i vestiti e collochiamo sulla testa dello spaventapasseri il cappello di paglia, fissato con un foulard colorato. Annodiamo al collo una stoffa colorata.

Lavoretto

finito

Ora il nostro spaventapasseri è pronto per essere posizionato nell’orto: spaventerà gli animali, tenendoli lontani dagli ortaggi che abbiamo coltivato

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

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2. Gli alimenti

seMiniaMo neLL’orto La SEMINA

l

Osserva, descrivi e colora la scena.

n

Ripassa i tratteggi. Cosa sta facendo il bambino? A cosa serve lo spaventapasseri?

s

Colora un pallino o due pallini a seconda della sequenza temporale.

21

Pag. 21 del quaderno operativo.

Ora che abbiamo posizionato lo spaventapasseri nell’orto, impariamo a seminare alcuni ortaggi miei amici.

Vai alla guida: “Natura felice” pagg. 84-88

In vasi ampi e capienti, mettiamo i semini delle verdure che abbiamo scelto di piantare e ricopriamoli con della terra. Posizioniamoli vicino alla finestra in modo tale che abbiano luce a sufficienza e annaffiamoli giornalmente, registrando la loro crescita. Quando saranno cresciute delle verdi piantine, mettiamole a dimora nel nostro orto, distanziandole le une dalle altre.

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2. Gli alimenti

Alcuni semi potranno essere piantati direttamente nel terreno; chiediamo consiglio a un genitore esperto oppure ricerchiamo notizie su internet. Prendiamo l’abitudine di annaffiare ogni giorno le piantine che, con il nostro amore e le nostre attenzioni, cresceranno sane e forti. Sarà entusiasmante raccogliere le verdure e utilizzarle per preparare delle squisite ricette.

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

Dopo aver svolto l’esperienza di semina, facciamo completare la scheda di pag. 21 del quaderno operativo. Può essere impiegata didatticamente per approfondire la conoscenza della semina, dell’orto e dello spaventapasseri.

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2. Gli alimenti

La zucca arancetta Oggi è venuta a conoscervi un’altra mia amica: si chiama Arancetta, è una zucca e vive nell’orto. Ama essere intagliata e decorata per halloween, la festa di paura che senz’altro conoscete e di cui essa è uno dei simboli. Procuriamoci una grande zucca che posizioneremo su un tavolino al centro dell’aula. Disegniamo gli occhi, il naso, la bocca e il cerchio sulla sommità, poi tagliamola con un coltello. Raccogliamo le parti di zucca in eccesso che ci serviranno successiva-

Facciamo divertire i bambini di 3 anni a svuotare con le mani l’interno della zucca, descrivendo la sensazione

Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

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2. Gli alimenti

Sarà davvero divertente collaborare con i compagni per togliere tutte le parti in eccesso: si scoprirà che la zucca è formata da succo, parti molli e altre più consistenti, e dai semi che si possono mangiare.

Mettiamo vicino alla zucca un contenitore di plastica, dove i bambini butteranno la polpa tolta dall’interno. Spieghiamo che con essa possono essere preparate squisite ricette come il risotto, la pasta, le zuppe, ma anche i dolci.

Invitiamo i bambini a toccare ciò che hanno tirato fuori dalla zucca e a descriverlo: che consistenza ha? è liscio o ruvido? Che odore ha? Che forma hanno i semi? S o n o

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2. Gli alimenti

Grazie al personaggio della zucca Arancetta i bambini entreranno nell’atmosfera di Halloween, una festa che li aiuterà ad esorcizzare le proprie paure.

Le insegnanti potranno inventare, con l’aiuto dei bambini, delle storie “terrificanti” da raccontare seduti in cerchio, a terra, con la zucca Arancetta nel mezzo.

Per rendere l’atmosfera più paurosa, posizioniamo all’interno della zucca una can-

Con la stessa tecnica, potremmo realizzare altre zucche più piccole per decorare la sezione.

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2. Gli alimenti

Divertiamoci poi a organizzare delle drammatizzazioni spontanee davanti al tavolo di Arancetta. Utilizzando del tulle nero e una coperta viola, alcune bambine faranno finta di essere delle streghette che vogliono fare : Vai al racconto

ro “La strega Pepe pag. 177

na”

Infine, assaggiamo i semi di zucca e descriviamone il sapore. Le zucche intagliate possono essere decorate con foglie secche, pigne, candele, pupazzetti e tutto ciò che potrà ricreare l’atmosfera di Halloween e autunnale.

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2. Gli alimenti

Giochi

divertitevi a giocare insieme a noi, Carotino e Meletta, e ai nostri amici frutti e ortaggi!

La CACCIA Al tesoro Organizziamo una caccia al tesoro che permetterà ai bambini di conoscere meglio alcuni tipi di frutta e verdura. L’insegnante scrive su dei biglietti degli indovinelli riguardanti un frutto o una verdura: “è rossa, verde o gialla, è rotonda e ha la buccia” (la mela) e li nasconde nell’aula.

1

2 Il primo biglietto viene consegnato ai bambini (possono essere divisi in squadre). Una volta indovinato il frutto o la verdura dell’indovinello, devono cercarlo. Troveranno vicino un secondo bigliettino e così via fino alla scoperta del tesoro: un cibo che piace molto ai bambini, ad esempio la ma-

il fruttivendolo L’insegnante interpreta il fruttivendolo e ha vicino due cassette inizialmente vuote: una della frutta e un’altra della verdura. Mostrerà un frutto o una verdura e i bambini dovranno dire in quale cassetta va collocato.

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

LA STAMPA CON LA FRUTTA E LA VERDURA OccOrrente: frutti e ortaggi tempere pennello coltello fogli bianchi

Con la frutta e la verdura potete creare delle originali opere artistiche. è facile, guardate!

Scegliamo alcuni frutti e ortaggi e tagliamoli a

Intingiamo la verdura nella

...e stampiamo sul foglio bianco.

Stendiamo la tempera su

Lavoretto

finito

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2. Gli alimenti

i cinque coLori deL Benessere i 5 COLORI della SALUTE

22

l

n s Disegna un altro frutto Colora e nomina ogni alimento. Racchiudi in un insieme i frutti e le verdure in base al colore. di colore rosso. Quali colori hai usato?

l

Quale alimento preferisci tra quelli raffigurati?

n

Nomina i cinque colori della salute.

s

Per ciascun insieme prova a nominare un altro frutto o ortaggio di quel colore.

23

Oltre ad essere molto buoni, i frutti e le verdure hanno anche un bell’aspetto grazie ai loro colori vivaci e invitanti. A ogni colore corrispondono delle specifiche proprietà che fanno bene al vostro corpo e tengono lontane le malattie. I colori del benessere sono cinque...

Pagg. 22-23 del quaderno operativo.

Spunti operativi per l’insegnante

• Realizziamo il cartellone dei cinque colori del benessere, suddividendo la frutta e la verdura in base al colore. • Invitiamo i bambini a scegliere in ogni gruppo il frutto e l’ortaggio che preferiscono. • Facciamo colorare la scheda delle pagg. 22-23 del quaderno operativo. • Giochiamo a fare la spesa: diamo a ogni bambino un cestino di un colore (blu-viola, verde, bianco, giallo-arancio, rosso) e invitiamolo a met-

Lo sapete bambini... che per mantenere il vostro corpo in salute è bene mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Ciascun frutto e ortaggio ha una sua composizione caratteristica, perciò, solo mangiandone differenti tipi, si riesce a fornire all’organismo un insieme di sostanze in grado di soddisfare tutte le necessità. È importante, quindi, consumare ogni giorno cinque prodotti ortofrutticoli di colore diverso: blu-viola, verde, bianco, giallo-arancio, rosso.

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2. Gli alimenti

COLORE: BLU-VIOLA Frutti: uva nera, fichi, prugne, frutti di bosco... Ortaggi: melanzane, radicchio... Effetti positivi: su tratto urinario, memoria, invecchiamento. Riduzione rischio tumori e malattie cardiova-

COLORE: VERDE Frutti: uva bianca, kiwi... Ortaggi: insalata, cetrioli, asparagi, broccoli, basilico, prezzemolo, spinaci, zucchine... Effetti positivi: su occhi, ossa, denti. Riduzione rischio tumori. COLORE: BIANCO Frutti: funghi, mele, pere... Ortaggi: cipolle, finocchi, cavolfiori, aglio... Effetti positivi: su livelli di colesterolo. Riduzione rischio tumori e malattie cardiovascolari.

COLORE: GIALLO-ARANCIO Frutti: albicocche, arance, clementine, limoni, mandarini, meloni, pesche, pompelmi... Ortaggi: carote, peperoni, zucche... Effetti positivi: su occhi, pelle, sistema immunitario. Riduzione rischio tumori e malattie cardiovascolari. COLORE: ROSSO Frutti: ciliegie, fragole, arance rosse, melagrane, cocomeri... Ortaggi: pomodori, barbabietole, rape rosse, ravanelli... Effetti positivi: su tratto urinario e memoria. Riduzione ri-

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2. Gli alimenti

Giochi

Ora che avete imparato che i frutti e gli ortaggi sono coloratissimi, divertiamoci a giocare a un rubabandiera molto particolare...

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

rubabandiera dei 5 colori della salute Prima variante, per i bambini di 3 anni Su dei cartellini incolliamo delle immagini di frutti e ortaggi di diverso colore. Ogni squadra è composta da cinque giocatori, ciascuno dei quali tiene in mano o indossa a mo’ di collana un cartellino. Si sfidano due squadre alla volta: i bambini si posizionano dietro ad una riga definita, uno di fronte all’altro, abbinati rispetto all’immagine a loro assegnata (la banana allineata al limone ecc.). Un bambino tiene la bandiera e decide quale frutto o ortaggio chiamare, mentre un altro registra i punti con le mani. Seconda variante, per i bambini di 4 anni I bambini di una squadra tengono i cartellini raffiguranti la frutta e la verdura, mentre gli altri indossano al collo o come un bracciale il foulard del colore corrispondente (es.: kiwi-verde). Come nella prima variante, i bambini delle due squadre sono abbinati in base al colore. Il bambino che tiene la bandiera può decidere di chiamare il colore, il frutto o l’ortaggio. Vince la squadra che arriva per

Terza variante, per i bambini di 5 anni I bambini di ogni squadra indossano un foulard di un colore diverso. I giocatori devono rispondere in base al colore (es.: se viene chiamata la ciliegia correranno a prendere la bandiera i giocatori con i foulard rossi). Vince la squadra che arriva per prima al punteggio di 10.

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2. Gli alimenti

i doLci Ciao, sono Ciokkorì, la cioccolata. Non solo Cioccobombo, ma tutti i bambini sono ghiotti di me e dei miei familiari: i dolci. Siamo buoni e golosi, però è bene mangiarci una volta ogni tanto, con moderazione e senza mai esagerare!

Spunti operativi per l’insegnante • Chiediamo ai bambini quali sono i tipi di dolci che conoscono. • Facciamo loro disegnare il proprio dolce preferito. • Prepariamo un dolce al cioccolato o dei biscotti. • Affrontiamo la tematica dell’obesità attraverso delle conversazioni: “Che cosa significa essere obesi? Secondo voi, essere troppo grassi è un bene o un male?”. Spieghiamo ai bambini che l’obesità è una vera e propria malattia, da cui dipendono molti disturbi della digestione, della respirazione e della circolazione. Se una persona introduce con il cibo meno calorie di quante ne servono tende a dimagrire, bruciando le riserve di grasso; al contrario se ne introduce di più di quante ne consuma, tende a ingrassare. Né l’una nell’altra cosa sono opportune.

Lo sapete bambini... che un consumo troppo elevato di dolci e quindi di zuccheri può portare all’insorgenza di obesità e di altre malattie. Anche le bevande dolci, le caramelle e le gomme da masticare contengono gli zuccheri e quindi è opportuno limitarne il consumo. Ricordatevi, inoltre, di lavarvi subito i denti dopo aver mangiato i dolci, perché gli zuccheri si attaccano ai denti e li rovinano.

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idattica Uscita d

2. Gli alimenti

conosciaMo iL cioccoLato Se mangiata a piccole dosi, una volta ogni tanto, la cioccolata fa bene, soprattutto all’umore. In mia compagnia, conoscerete il dolcissimo mondo del cioccolato attraverso delle attività che ho organizzato insieme alle vostre insegnanti.

Abbiamo visitato un centro Coop per conoscere la provenienza del cioccolato e acquistarne diversi tipi da: assaggiare,

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

Ogni tavoletta di cioccolato, quando viene spezzata, fa un rumore particolare che abbiamo ascoltato con attenzione e poi provato a descrivere a

Esistono tantissimi tipi di cioccolato: al latte, fondente, bianco ecc. Ne abbiamo assaggiati alcuni, notando subito le differenze nel colore e nel sapore. Ogni bambino ha indicato quello che preferisce. Poi abbiamo osservato delle fotografie dell’albero di cacao che ci ha colpito per la sua altezza. Lo abbiamo disegnato.

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2. Gli alimenti

Ricetta

torta al cioccolato E ora divertiamoci a preparare un buonissimo dolce al cioccolato da gustare a merenda!

tempo di preparazione: 30 minuti

ingredienti: - biscotti secchi - zucchero - burro - cacao - smarties

ti : S trumen

- ciotole di legno io ia h c c - cu - teglia Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

1 Spezzettiamo i biscotti secchi e mettiamoli nelle ciotole capienti.

2 ...il burro...

3 ...e il cacao. Amalgamiamo bene il composto

Versiamo l’impasto in una teglia che metteremo in frigorifero per qualche ora. Aggiungiamo le smarties e un po’ di zucchero a velo.

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2. Gli alimenti Vai alla guida:

L’acqua Che buona l’

24

l

“Natura felice” pagg. 92-125

ACQUA

n s Cerchia la goccia d’acqua: lo Ripassa la scritta. Prova a spiegare Osserva e colora. Cosa l’importanza dell’acqua per il corpo. stanno facendo i bambini? sai che si chiama Azzurrina?

Pag. 24 del quaderno operativo.

Ciao bambini, sono l’acqua Celestina. vi ricordate di me? ho spiegato a Cioccobombo che l’alimentazione deve essere sana e equilibrata. Sono di primaria importanza per il vostro corpo, senza di me esso cesserebbe di vivere dopo pochi giorni.

Spunti operativi per l’insegnante • Diamo un bicchiere d’acqua a ciascun bambino che la esplorerà con i sensi. Domandiamo: “Che colore ha? Che sapore ha? Si può cambiare sapore all’acqua, ad esempio aggiungendo un cucchiaino di zucchero?”. • Svolgiamo degli esperimenti, sciogliendo nell’acqua degli ingredienti, come limone, sciroppi, zucchero ecc., e facendola assaggiare ai bambini. In questo modo, dimostreremo che l’acqua può cambiare sapore, diventando dolce, amara, aspra... • Facciamo completare la scheda a pag. 24 del quaderno operativo.

Lo sapete bambini... che il corpo umano è costituito per grandissima parte da acqua. Ogni giorno ne perde parecchia attraverso la pipì, la cacca, la sudorazione e la respirazione; perciò è importante reintegrare queste perdite e bere tanta acqua.

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2. Gli alimenti

Gioco

Ora giochiamo! State però attenti a non sprecarmi: sono così preziosa che vado preservata.

acqua nelle bottiglie 1

Si formano delle squadre di tre bambini, a ciascuno dei quali viene assegnato un incarico: uno prende l’acqua dalla bacinella e la versa nel bicchiere del compa-

Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

2

...seguendo il percorso, dovrà trasportare e passare il bicchiere all’ultimo componente

3 ...il quale verserà il contenuto del bicchiere attraverso l’imbuto in una bottiglia. Questo gioco richiede attenzione e concentrazione perché vince la squadra che durante il travaso e il percorso non farà cadere neanche

,

il corpo e come una spugna Raccontiamo ai bambini che il nostro corpo è come una spugna che assorbe acqua per vivere. I bambini, divisi in squadre, dovranno raccogliere l’acqua da una bacinella con una spugna, percorrere un percorso a ostacoli e strizzarla in

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2. Gli alimenti

conosciaMo gLi aLiMenti... o

DOLCE

S A LA TO

Ogni alimento ha le sue caratteristiche e può essere riconosciuto anche ad occhi chiusi! In che modo? Attraverso i cinque sensi: il gusto, la vista, l’olfatto, il tatto, l’udito. l

Colora e nomina gli alimenti. Prova a dire se hanno un gusto dolce o salato.

n

s

Conduci con una linea gli Disegna i vari alimenti alimenti nell’insieme giusto. nell’insieme giusto. Preferisci il dolce o il salato? Ripassa la scritta.

25

Pag. 25 del quaderno operativo.

...con il gusto

Bendiamo i bambini e facciamo loro assaggiare

salato

un pezzo di pane con sopra

acido del caffè o del tè sciolto Quale sapore piace di più? Quale meno? Incolliamo su un cartellone delle immagini di alimenti suddivisi per sapore: dolce, salato, acido, amaro. Approfondiamo la conoscenza del sapore dolce e salato con il completamento della

...con la vista

Invitiamo i bambini a descrivere alcuni cibi, più precisamente il colore, l’aspetto, la forma e la dimensione (piatto, tondo, lungo, piccolo, grande). Compiliamo la carta di identità di ciascun alimento, annotando le caratteristiche riscontrabili grazie alla vista e incollando una foto o un disegno.

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2. Gli alimenti

...con l’olfatto

Prepariamo dei contenitori dove metteremo delle sostanze che emanano odori ben definiti e identificabili come il rosmarino, la noce moscata, il pepe ecc. Bendiamo i bambini e invitiamoli ad annusare

...con il tatto

Posizioniamo all’interno di un sacchetto degli alimenti che i bambini toccheranno. Ne descriveranno poi le caratteristiche tattili: molle, friabile, appiccicoso, duro, ruvido, liscio, scivoloso, soffice, croccante. Individueranno il più duro, il più friabile, il più appiccicoso, facendo una sorta di suddivisione degli alimenti. ...con l’udito

Anche se la sensazione uditiva può sembrare meno importante rispetto alle altre per conoscere gli alimenti, in realtà essa, in molti casi, ci permette di apprezzare o meno un cibo, come con le patatine che “piacciono perché scrocchiano e fanno rumore”. Invitiamo i bambini a produrre suoni utilizzando alcuni utensili da cucina (ad esempio pentole, mestolo di metallo, cucchiaio di legno) e alimenti, come patatine, frutta e verdura, fette biscottate. Facciamo poi assaggiare alcuni cibi capaci di produrre alla masticazione un rumore riconoscibile (ad esempio crackers, mela, biscotti), chiedendo di ascoltare attentamente il suono prodotto.

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

IL MEMORY CON I PERSONAGGI DELL’ALIMENTAZIONE Riepiloghiamo alcuni alimenti trattati nelle pagine precedenti realizzando un simpatico memory con cui

OccOrrente: fogli bianchi acquerelli pennello colla foglio di plastica

Disegniamo i personaggi su dei fogli di formato A4.

Vicino ai disegni, scriviamo i nomi dei vari personaggi per farli memorizzare e

Incolliamo i personaggi su un cartoncino più spesso e resistente. Ogni personaggio deve essere riprodotto

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2. Gli alimenti

Gioco

Per non sporcare e rovinare le tessere, incolliamo un foglio di plastica sopra ciascuna di esse. Posizioniamo tutti i personaggi sul tavolo, osserviamoli attentamente, ripetiamo i loro nomi e descriviamone le caratteristiche più evidenti.

Disponiamo le tessere per terra così che tutti i bambini

Un bambino alla volta giocherà a memory cercando di trovare le coppie nel minor tempo possibile.

Quando il bambino avrà trovato due tessere uguali, dovrà nominare il

Idea della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

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2. Gli alimenti Vai alla guida: “Strada sicura” pag. 117

i principi nutritivi

Il cibo dà energia al nostro corpo e ci permette di correre, giocare, camminare... è un po’ come la benzina per le automobili: senza di essa non si muoverebbero. Anche il nostro organismo non potrebbe vivere senza il regolare apporto di principi nutritivi che sono delle sostanze contenute negli alimenti. Essi si possono raggruppare in sei categorie...

Nella pasta e nel pane ci sono i carboidrati, sentirai che energia dopo averli mangiati. Ricorda che gli zuccheri vanno consumati con moderazione meglio mangiarli a colazione. Le proteine della carne, delle uova e del pesce, sono indispensabili per chi cresce. Le vitamine di frutta e verdura aiutano gli anticorpi a far paura.

I principi NUTRITIVI

26

(da www.fantavolando.it)

l

Colora e nomina gli alimenti raffigurati.

n

Con l’aiuto dell’insegnante individua il principio nutritivo di ciascun insieme.

s

In ogni insieme c’è un intruso: barralo con una X.

l

Disegna un pallino vicino all’insieme dei carboidrati.

n

s

Ascolta dall’insegnante le proprietà di ciascun principio nutritivo.

Prova a disegnare un altro alimento in ogni insieme.

27

Pagg. 26-27 del quaderno operativo.

I CARBOIDRATI O ZUCCHERI I carboidrati forniscono al corpo l’energia per svolgere diverse attività perché vengono trasformati rapidamente in glucosio ossia zucchero utilizzato dall’organismo. I carboidrati si dividono in semplici, presenti, ad esempio, nella frutta, nei dolci, nelle caramelle, nella cioccolata, e complessi, contenuti in pasta, riso, pane, ceLE PROTEINE Le proteine sono come dei mattoni che costruiscono e rinnovano il nostro corpo. Sono, infatti, necessarie per la nostra crescita. Si possono trovare soprattutto nei cibi di origine animale, come carne, pesce, uova, latte e i suoi derivati, e in certi cibi di origine vegetale come i legumi e i cereali integrali.

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2. Gli alimenti

I GRASSI I grassi servono a darci energia quando gli zuccheri scarseggiano. Sono una preziosa riserva per il nostro corpo. Sono sia di origine animale, come burro, panna, lardo, strutto, sia di origine vegetale, come l’olio di oliva e di semi. LE VITAMINE Le vitamine proteggono il corpo dalle malattie e permettono lo sviluppo e il funzionamento degli organi. Non si trovano soltanto nella frutta e nella verdura, ma sono presenti anche nella carne, nelle uova, nel latte e nel pesce. Sono indicate

L’ACQUA L’acqua è il costituente essenziale del nostro corpo: scioglie molte sostanze utili, le trasporta, elimina le sostanze di rifiuto. La sua importanza nell’alimentazione è fondamentale: senza acqua le cellule del nostro corpo morirebbero perché non potrebbero più svolgere le loro funzioni vitali. è maggiormente presente nel latte, nella frutta e nella verdura.

Si rimanda al lavoretto “Il triangolo dell’alimentazione” delle pagg. 136-138 di questa guida.

I SALI MINERALI I sali minerali regolano l’organismo e sono indispensabili per la costruzione di parti del corpo, come le ossa e i denti. Quelli più importanti sono: il calcio, il ferro, il sodio, il fosforo, il potassio, il magnesio, che sono contenuti nel latte e nei derivati, nei legumi, nei cereali, nella ver-

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2. Gli alimenti

Giochi

Ora che avete conosciuto i principi nutritivi degli alimenti, divertitevi a fare dei giochi per approfondirne la conoscenza!

la staffetta 1

Si consegna un testimone a sei bambini che sono i capitani delle squadre rappresentanti i sei principi nutritivi: i carboidrati, le proteine, i grassi, le vitamine, l’acqua e i sali minerali. Ogni capitano sceglie i suoi compagni di squadra.

2

Le squadre si sfidano due alla volta: ad esempio, i carboidrati sfidano le vitamine ecc. Si formano due file di partenza e un percorso lineare o ad ostacoli a seconda dell’età dei bambini. Partono i capitani che devono percorrere il percorso con il testimone in mano per poi consegnarlo al compagno successivo che partirà per la staffetta. Vince la squadra che termina prima. Le squadre si sfideranno a vicenda e si creerà una classifica in base a chi ha vinto più sfide.

i principi nutritivi Si ritagliano dai giornali diversi tipi di alimenti oppure si disegnano su dei cartoncini. Con dei cerchi posizionati sul pavimento, si creano insiemi: vitamine, carboidrati, proteine, grassi. I bambini dovranno posizionare nell’insieme giusto gli alimenti, considerando i principi nutritivi che questi cibi

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2. Gli alimenti

Filastro

cche

I SETTE AMICI Conosco un segreto per crescere sano Recitiamo insieme delle io ho sette amici che mi danno una mano. filastrocche! Chi sono i sette Il primo è il latte con i suoi derivati: amici che vi aiutano a crescere lo yogurt ed i formaggi (anche i più delicati). sani? Quali cibi non Il secondo compagno per un bimbo che cresce dovrebbero mai mancare nella sono le uova, la carne e poi tanto pesce; vostra alimentazione? e terzo i legumi, puoi mangiarne una nave: fagioli, piselli, lenticchie e fave! E poi quarto amico davvero speciale è senz’altro ogni tipo di buon cereale: il pane, la pasta, il riso, i cornetti, biscotti, tuberi e infine gallette. Del quinto amico cosa vi posso dire? Diciamo che si usa per condire: son gli olii ed i grassi più disparati, ma ricordate i più delicati: l’olio d’oliva così gustoso ed il burro di latte tanto cremoso. Il sesto amico che mi aiuterà è la frutta con la vitamina A: zucche, carote, spinaci gustosi, cachi, banane, meloni succosi. Settimo amico da ricordare qui frutta e verdura con vitamina C: broccoli, cavoli e peperoni, fragole, arance, pompelmi e limoni. Questi sono alimenti nutrienti e attivi proteici, energetici, protettivi, sono i sette magnifici cavalieri MANGIO DI TUTTO amici di oggi, di domani, di ieri. (Mamma Zita)

Pollo, patate, spinaci e prosciutto mi sento bene se mangio di tutto. Occhio di falco con le vitamine, forza di tigre con le proteine, latte e formaggio fan le ossa più dure, pancia più sveglia con fibre e verdure. Miele, insalata, bistecca e poi soia, mangio di tutto e niente mi annoia. (da nutrizionee.ulss15.pd.it)

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2. Gli alimenti

Lavorett

o

UN PIATTO PIENO DI CIBI divertiamoci a imparare i nomi dei cibi attraverso questo lavoretto, che ci farà comprendere che ogni alimento ha la sua importanza nella nostra alimentazione. OccOrrente:

Scriviamo sul cartoncino giallo “Un piatto di...” con lettere colorate. Incolliamo un grande piatto realizzato con il foglio bianco e posizioniamovi all’interno delle immagini di cibi ritagliati

cartoncino giallo foglio bianco pennarelli ritagli di riviste forbici colla posate, piatto e bicchiere di plastica tovagliolo

Disegniamo un bambino che pensa al piatto pieno di cibi. Incolliamo accanto a lui le posate, un piatto, un bicchiere di plastica e un tovagliolo. Idea di Silvia Piangerelli e di Andrea Cecchini.

110

Lavoretto finito

Appendiamo il cartellone: ci ricorderà che è bene avere un’alimentazione varia e diversificata, e mangiare un po’ di tutto, anche se non bisogna mai esagerare con il consumo di certi alimenti.


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2. Gli alimenti Nome

Cognome

Scheda n.

3

i PERsoNAGGi GuiDA

Attivitcolora : e nomina i personaggi. Obiettivi: conoscere i personaggi guida e alcuni alimenti. 111


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Nome

Cognome

4

2. Gli Scheda n.alimenti

i PERsoNAGGi GuiDA

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Attivitcolora : e nomina i personaggi. Obiettivi: conoscere i personaggi guida e alcuni alimenti.


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Scheda di valutazione

2. Gli alimenti

SChEdA PER LA vALuTAZIONE dELLE COMPETENZE 3 ANNI

5 ANNI

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Partecipa con interesse alle uscite didattiche e alle

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Si prende cura dell’orto.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Riconosce attraverso i cinque sensi i principali alimenti.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Ha sviluppato la coordinazione motoria nell’eseguire giochi.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Osserva e riproduce con creatività opere d’arte raffiguranti

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Nomina correttamente i cinque colori del benessere in relazione alla

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Il corpo e Il movImento

Il sé e l'altro

Prepara con entusiasmo delle ricette insieme alle insegnanti e ai compagni.

ImmagInI, suonI, colorI

4 ANNI

I dIscorsI e le parole

COMPETENZE

la conoscenza del mondo

Riconosce alcuni prodotti e i loro derivati. è capace di associare alcuni frutti alle stagioni corrispondenti. Ricorda i principi nutritivi degli alimenti e li associa

Nome Data

Note

Insegnanti

113


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N UCLEO DI DATTICO

Il cibo durante la giornata

3

ARGOMENTI:

mattinata.

• La cena.

PERSONAGGIO

GUIDA:

• La colazione.

• Lo spuntino di

• La merenda.

metà

IL LATTE BIANCHETTO.

• Il pranzo. i PASTI della giornata

32

l Osserva e colora. Prova a nominare i pasti della giornata del bambino.

n Collega i cibi al pasto in s Per ciascun pasto della cui si possono consumare. giornata nomina altri cibi che di solito mangi.

Il latte Bianchetto vi porterà alla scoperta del cibo durante la giornata. Sapete infatti che ognuno di noi deve mangiare più volte al giorno e che esistono i pasti principali (la colazione, il pranzo e la cena) e gli spuntini, anch’essi importantissimi per fornire energia al corpo.

Pag. 32 del quaderno operativo.

Spunti operativi per l’insegnante • Introduciamo i pasti principali attraverso la scheda di pag. 32 del quaderno operativo. • Realizziamo un cartellone, come quello mostrato nell’immagine di questa pagina, annotando per ciascun bambino quanto cibo ha mangiato durante i vari pasti della giornata. Il cerchio rosso, collocato in corrispondenza del primo, del secondo, del contorno e della frutta, indicherà “ho mangiato tutto”, il cerchio bianco simboleggerà “non ho mangiato niente”, mentre quello rosso e bianco starà a significare “ho mangiato metà”.

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3. Il cibo durante la giornata

Energia dalla

28

l

Colora. In quale pasto mangi degli alimenti raffigurati?

COLAZIONE

n

Riproduci i tuoi biscotti preferiti nelle impronte.

s

Ripassa i grafismi e la scritta. Prova a spiegare perché fare colazione è importante.

Pag. 28 del quaderno operativo.

La coLazione Ciao bambini, vi ricordate di me? Sono il latte Bianchetto e mi avete conosciuto tempo fa, quindi già sapete quanto sono importante per la vostra crescita! Infatti, non dovrei mai mancare nelle vostre colazioni di bambini!

Spunti operativi per l’insegnante • Introduciamo il primo pasto della giornata: la colazione, completando la scheda a pag. 28 del quaderno operativo, che ci servirà per avviare una conversazione con i bambini: chi prepara loro questo primo pasto? Che cosa mangiano? Con chi fanno colazione? Si siedono a tavola? Guardano la televisione mentre mangiano? Dialogando, potremmo capire le abitudini dei bambini e aiutarli a comprendere quali sono i comportamenti che andrebbero evitati (ad esempio, fare colazione in piedi, di fretta). • Raccontiamo che non tutti i bambini del mondo, a colazione, mangiano i nostri stessi cibi. Ad esempio, in Gran Bretagna si può scegliere tra: uova (eggs), pancetta (bacon), pane tostato (toast), tè, latte o caffè (tea, milk or coffee), salsicce (sausages), pancake, muffin. Introduciamo questi semplici termini in inglese e realizziamo il cartellone dell’English breakfast, facendo notare le somiglianze e le differenze con la colazione all’italiana.

Lo sapete bambini... che il nostro corpo ha bisogno di energia fin dal mattino, perché dopo una notte di sonno, bisogna ripristinare le forze per iniziare al meglio la giornata. La colazione è, quindi, il pasto principale della giornata e deve essere molto nutriente in modo tale da assicurare all’organismo tutte le energie necessarie per affrontare le varie attività della giornata. Ricordatevi che sarebbe bene mangiare sempre un frutto durante questo pasto.

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3. Il cibo durante la giornata

iL Menu a coLazione voi, bambini, cosa mangiate a colazione? Proviamo a creare il menu del primo pasto della giornata, scegliendo gli alimenti che sarebbe bene mangiare.

• Latte con biscotti. • Latte + fette biscottate con marmellata. • Latte + cereali vari. • Yogurt con biscotti secchi (anche integrali) + 1 frutto. • Yogurt con banana o altro frutto + fette biscottate o biscotti secchi. • Frullato di frutta mista di stagione con biscotti integrali. • Latte + pane con miele. (da www.asl.pavia.it)

la corsa delle macchinine 1

Ogni bambino ha la propria macchinina. Si disegna per terra la linea di partenza. Per far funzionare la vettura c’è bisogno di benzina. La benzina viene dal cibo della prima colazione.

2 Ogni bambino viene invitato a indicare che cosa ha consumato a colazione. In base alla composizione della stessa (latte, yogurt, biscotti, frutta, cereali...), l’insegnante posiziona la macchinina a una certa distanza dalla linea di partenza. Chi non ha fatto colazione, non ha benzina e resta fermo alla (da www.sestocircolodidatticosalerno.gov.it)

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3. Il cibo durante la giornata

,

Lo spuntino di Meta Mattina A metà mattina è importante fare uno spuntino leggero per ricaricare il corpo e non arrivare al pranzo troppo affamati. Lo spuntino “intelligente” è rappresentato da qualcosa di nutriente, ma possibilmente non confezionato.

SPUNTINO Sì

SPUNTINO NO

• Frutta. • Fette biscottate. • Biscotti secchi senza farcitura. • Succo di frutta + 2 biscotti secchi. • Crackers. • Pane con marmellata/miele. • Yogurt.

• Focaccia o pizza. • Patatine. • Panino con salumi. • Bibite o bevande a base di tè zuccherato. • Snack al cioccolato. (da www.asl.pavia.it)

(Le quantità sono variabili a seconda dell’età e

Spunti operativi per l’insegnante • Domandiamo ai bambini che cosa mangiano a metà mattina, a scuola e a casa nel fine settimana. Chiediamo loro di disegnare il loro spuntino preferito. • Realizziamo il cartellone dei giusti spuntini, scrivendo e disegnando cosa è bene mangiare e cosa invece non lo è. Si possono prendere come riferimento le informazioni fornite in questa pagina.

Lo sapete bambini... che l’energia di cui abbiamo bisogno, proveniente dagli alimenti, va distribuita nel corso della giornata. È corretto quindi consumare uno o due spuntini al giorno (metà mattina e metà pomeriggio). Questo può essere di aiuto per mantenere costante il rifornimento energetico dell’organismo ed evitare di nutrirsi in modo eccessivo durante i pasti principali.

117


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3. Il cibo durante la giornata

iL pranzo COLAZIONE

a

PRANZO

l

Colora. Dove si trovano i bambini? Tu pranzi a scuola con i compagni?

n

con i compagni

Disegna altra pasta. Completa il piatto vuoto con il tuo frutto preferito.

s

Ripassa i grafismi e la scritta. Racconta cosa hai mangiato ieri a pranzo.

un altro importante pasto, che si fa alla fine della mattina, è il pranzo. A scuola viene condiviso con i compagni e con le insegnanti, in un bel clima di serenità, ma anche di riposo dalle attività didattiche.

29

nto: Vai al racco

Pag. 29 del quaderno operativo.

!” “A taavola pag. 180

Spunti operativi per l’insegnante • Introduciamo il pranzo, spiegando ai bambini che è un pasto molto importante perché ricarica il corpo di energia. • Completiamo la scheda di pag. 29 del quaderno operativo. • Chiediamo ai bambini di descrivere il loro pranzo a casa e a scuola: che cosa mangiano? Che cosa piace loro? Che cosa invece non amano mangiare durante questo pasto? • Realizziamo il menu del pranzo della settimana a scuola, facendoci aiutare dalle cuoche.

PRANZO Lo sapete bambini... che il pranzo è il pasto in cui si ha la maggior assunzione calorica della giornata, perciò è fondamentale mangiare alimenti molto nutrienti che possano darvi la carica per affrontare le attività del pomeriggio. Ricordatevi di mangiare tre portate: un primo, un secondo e un contorno. Non devono mai mancare la frutta e la verdura, meglio se di stagione.

All’ora di pranzo che cosa si fa? Si legge un romanzo, si corre di là, si rompe una noce, si gioca col fango, si strilla a gran voce, o si balla il tango? Né questo, né quello: lo sa pure il gatto che il grasso o lo snello aspettano il piatto ben pieno di arrosto e di maccheroni con sugo di storie saranno più buoni! (da www.scuole.comune.carpi.mo.it)

118


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3. Il cibo durante la giornata

Conversa

zione

La saLa da pranzo A scuola, il pranzo viene consumato in una sala apposita. I bambini della scuola dell’infanzia “umberto Fifi” hanno voluto mostrarci la stanza dove pranzano e l’hanno descritta per farcela conoscere. La vostra, invece, com’è fatta?

La nostra sala da pranzo ha delle grandi finestre, dalle quali entra tanta luce. Noi bambini mangiamo su dei tavolini a misura di bam? bino... ogni tavolo ha quattro o cinque sedie cos possiamo

Le maestre, invece, mangiano tutte insieme in un tavolo lungo lungo adatto ai grandi e da l ci tengono d occhio,? per ch si sa, a volte noi bambini

Nelle nostre tovagliette vi ? dise gnato un giochino da comple ? 119


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3. Il cibo durante la giornata

Conv

e ersazion

Alle pareti del refettorio sono stati appesi dei? bel lissimi disegni raffiguranti la fiaba di Cappuccetto

Le cuoche e le maestre ci servono ogni giorno un primo, un?se condo, un contorno... e una? por zione di frutta. Sono molto gentili

Ci piace pranzare ?in sieme e raccontarci un po di noi per? co noscerci meglio. Ø anche un prezioso momento di riposo

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3. Il cibo durante la giornata

Conversa

zione

Nel nostro pranzo non mancano mai la frutta e la verdura. Abbiamo poi imparato che l acqua molto impor ? tante per il nostro corpo, quindi

Siamo felici di avere una sala da pranzo cos bella e di poter ? con dividere ogni giorno il momento del pasto con i compagni, le ?inse gnanti e le nostre cuoche, che con tanta passione ci

121


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3. Il cibo durante la giornata

Lavorett

o

IL PRANZO È SERVITO! OccOrrente:

Ora divertiamoci con un gioco a decidere il menu del pranzo, stando attenti a scegliere gli alimenti adatti!

cartoncino forbici pennarelli matite colla velcro fogli bianchi

Disegniamo su un cartellone un bambino che ha davanti un grande piatto. Coloriamolo. Su dei fogli bianchi disegniamo e coloriamo alcuni alimenti: frutta, verdura, dolci, carne, pasta ecc. Scriviamo a grandi lettere “pranzo” e incolliamo la scritta sul cartellone.

Dietro a ogni alimento attacchiamo un pezzetto di velcro, che andremo a mettere anche all’interno del piatto.

In questo modo il bambino riuscirà a posizionare i cibi nel piatto, scegliendo quelli che di solito mangia a pranzo.

122


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3. Il cibo durante la giornata

Lavorett

o

Appendiamo alla parete dell’aula il cartellone e proseguiamo con il gioco. Con lo stesso procedimento, potremmo realizzare anche i cartelloni della colazione, dello spuntino di metà mattina e metà pomeriggio, della cena. Idea di Andrea Cecchini.

Ogni bambino si divertirà ad attaccare i cibi che crede siano adatti a quel pasto...

Lavoretto finito

...esponendo e motivando le proprie scelte. Sarà l’insegnante a correggere eventuali errori e a spiegare quali cibi vanno bene e quali, invece, dovrebbero essere consumati in altri momenti.

123


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3. Il cibo durante la giornata

a

MERENDA

La Merenda

in allegria

A metà pomeriggio bisogna ricaricare le batterie del proprio corpo, facendo un altro spuntino leggero, ma nutriente: la merenda. 30

l Colora. Dove si trovano n Cerchia il cibo che è salutare s Barra con una X i cibi i bambini? Quale pasto stanno consumando?

mangiare a merenda.

non adatti alla merenda e spiega il perché.

Pag. 30 del quaderno operativo.

SPUNTINO Sì

SPUNTINO NO

• Frullato di latte e frutta. • Pane con marmellata/miele. • Una piccola fetta di torta casalinga. • Un bicchiere di latte + 1-3 biscotti secchi. • 2 fette biscottate + succo di frutta.

• Focaccia o pizza. • Patatine fritte. • Panini con salumi o formaggi. • Bibite o bevande a base di tè zuccherato. • Snack vari farciti. • Dolci elaborati con crema e (da www.asl.pavia.it)

(La merenda andrebbe regolata sulla base dell’attività fisica svolta dal

Spunti operativi per l’insegnante • Come è stato fatto per lo spuntino di metà mattina, chiediamo ai bambini di raccontare e disegnare quale merenda preferiscono. • Invitiamo a completare la scheda di pag. 30 del quaderno operativo, dove sono raffigurati due bambini che fanno merenda al parco. Chiediamo ai bambini se anche loro in primavera ed estate sono soliti fare dei picnic al-

Lo sapete bambini... che la merenda pomeridiana è finalizzata a fornire l’energia necessaria per sostenere le attività del pomeriggio senza però precludere la voglia di mangiare a cena. Per questo motivo bisogna consumare alimenti semplici e nutrienti, facilmente digeribili e assimilabili.

124


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3. Il cibo durante la giornata

a

CENA

La cena

in famiglia

E infine c’è la cena... l’ultimo pasto della giornata che deve essere leggero per facilitare la digestione che avviene prima del riposo notturno. l Colora. Cosa sta facendo il

n Collega al piatto i cibi che s Disegna nel piatto ciò bambino? In quale momento formano un pasto salutare. che preferisci mangiare a della giornata si svolge la scena? cena. Ripassa la scritta.

31

Pag. 31 del quaderno operativo.

Spunti operativi per l’insegnante • Introduciamo la cena attraverso la scheda di pag. 31 del quaderno operativo. • Ricordiamoci che è importante far conoscere ai genitori il menu scolastico, in base al quale potranno scegliere la cena più opportuna, al fine di soddisfare l’apporto di tutti i nutrimenti. Proponiamo di seguito dei menu tipo che potreb-

pranzo

Se il pranzo prevede un primo piatto asciutto (pasta, riso, polenta) ed un secondo a base di

cena

• Pasta asciutta con sugo di pomodoro di verdure o pesto ecc. oppure risotto con zafferano o con verdure. • Formaggio oppure uova o pesce oppure polpette con verdure o legumi, oppure fettina di pollo/tacchino/vitellone/coniglio ecc. (evitando di ripetere il secondo consumato a pranzo). • Verdura cotta o cruda di stagione. • Frutta fresca di stagione. • Pane (anche integrale).

cena

• Pasta o riso in brodo oppure passato di verdure/minestrone con pasta o riso o altri cereali. • Formaggio oppure uova o pesce oppure polpette con verdure o legumi. • Verdura cotta o cruda di stagione. • Frutta fresca di stagione. • Pane (anche integrale).

pranzo

Se a pranzo il secondo piatto è preceduto da un primo piatto in

(da www.asl.pavia.it)

125


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3. Il cibo durante la giornata

Fil

e astrocch

MANGIAR SANO Un po’ di tutto devi mangiare. Un po’ di tutto, ma lentamente: fa bene al tuo corpo, fa bene alla mente. Alla mattina non digiunare la colazione hai proprio da fare: senza benzina l’auto non va e a stomaco vuoto che studio si fa? A pranzo o a cena non ti abbuffare la giusta dose devi mangiare, la giusta dose di frutta e verdura per dare ai nemici battaglia sicura. Ricordati, infine, nessun alimento preso da solo è un vero portento. Di tutto un po’, senza esclusione: diventerai un vero campione!

Bambini recitate insieme a me queste filastrocche! Quanti sono i pasti della giornata? Come si chiamano? Alla mattina è importante mangiare qualcosa? Perché? A pranzo e a cena è necessario abbuffarsi? Cosa dovete fare per diventare dei veri campioni?

FILASTROCCHE CINQUE PASTI C’è un orologio che suona in pancia Le cinque vocali di quando si mangia DAN! DAN! Colazione Latte di sonno con schiuma di sogni DEN! DEN! Ricreazione Panini e corse con i compagni DIN! DIN! Pranzo grande Primo e secondo, alla tavola tutti DON! DON! Belle merende Finiti i compiti, succhi di frutti DUN! DUN! Ora di cena Nel buio il mio piatto è una luna piena.

126


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3. Il cibo durante la giornata Cognome Nome

Scheda n.

5

i PAsTi PRiNciPALi

Attivitcompleta : con i pennarelli. Colora un pallino per la scen che viene prima, due pallini per quella che viene dopo ecc. Obiettivi: conoscere i pasti principali. Riordinare sequenze 127 logico


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Nome

Cognome

6

3. Il cibo durante n. la giornata Scheda

oGGi Ho mANGiATo...

HO MANGIATO TUTTO

HO MANGIATO MET¸

NON HO MAN ? GIATO NIENTE

Attivitosserva : la legenda e completa in base a ci che ? hai man giato oggi. 128 Obiettivi: comprendere l importanza di una varia alimentazione. Registrare dati in tabella.


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Scheda di valutazione

3. Il cibo durante la giornata

SChEdA PER LA vALuTAZIONE dELLE COMPETENZE 3 ANNI

la conoscenza del mondo

I dIscorsI e le parole

ImmagInI, suonI, colorI

Il corpo e Il movImento

Il sé e l'altro

COMPETENZE

4 ANNI

5 ANNI

Prova gioia nel condividere con adulti e compagni i pasti

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Realizza i lavoretti proposti con una buona coordinazione

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Si coordina con i compagni nell’eseguire giochi motori.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Completa le schede grafico-operative, utilizzando diverse

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Descrive con un linguaggio corretto la sala da pranzo

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Racconta con parole adeguate cosa mangia durante la giornata.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Ascolta delle filastrocche e risponde correttamente ad alcune domande

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Comprende l’importanza di fare un’abbondante e

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Capisce cosa è bene mangiare a metà mattina e a metà pomeriggio e cosa no.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Ricorda alcune parole in inglese relative alla prima colazione.

Nome Data

Note

Insegnanti

129


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N UCLEO DI DATTICO

4

Mangiare bene

ARGOMENTI:

• La piramide alim entare. • Consigli per u na sana alimentazione. • Norme di co mporta-

• Utensili che si usano per mangiare. • L’igiene. • I denti.

• Alimentazione

PERSONAGGIO GUIDA:

e

L’ACQUA CELESTINA.

Ora che avete conosciuto i principali alimenti che non devono mancare nella vostra dieta, l’acqua Celestina vi darà dei consigli per una sana alimentazione e vi insegnerà a comportarvi in modo corretto prima, durante e dopo i pasti.

Spunti operativi per l’insegnante • Partendo dalla piramide alimentare, sensibilizziamo i bambini a mangiare un po’ di tutto, limitando però il consumo di alcuni alimenti. Rivolgiamo delle domande: “Secondo voi, quali cibi contengono più grassi? Perché bisognerebbe mangiarli solo ogni tanto? Quali sono, invece, gli alimenti da consumare giornalmente?”. • Stabiliamo le nostre “regole della tavola”, da appendere nella sala da pranzo per ricordarci come è bene comportarsi durante i pasti. • Il sapersi comportare a tavola implica anche la conoscenza degli utensili che si usano per mangiare e il loro corretto utilizzo. Vengono quindi proposte in questo nucleo didattico delle attività per aiutare i bambini, soprattutto quelli più piccoli, a usare la forchetta, il cucchiaio ecc. • Infine, organizziamo dei giochi e delle attività motorie per comprendere l’importanza del movimento, che deve essere sempre accompagnato da una dieta bilanciata.

130


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4. Mangiare bene

La piraMide aLiMentare Ciao bambini, vi indicherò, come ho fatto con Cioccobombo, quale alimentazione seguire per crescere sani e forti. Innanzitutto voglio mostrarvi una particolare piramide dove ho posizionato le tipologie di alimenti che potete trovare nei frigoriferi e nelle dispense... D A C O N SU M A R E

saltuariamente e in piccole

dolci, bibite gassate, cibi fritti, snack salati

Ricchi di energia, poveri di vitamine

grassi di condimento, sale, zuccheri aggiunti D A C O N SU M A R E

1-2 consumi al giorno, alternando tra i diversi

Non devono essere aboliti ma consumati in piccole quantità. carni, pesci, uova, legumi

Apportano proteine, ferro, zinco e vitamine.

latte e derivati

O N SU M A R E DA C

almeno 2 volte

Indispensabili come fonte di calcio per le ossa

pane, pasta, riso, couscous e altri cereali

D

A C O N SU M A R E

4 volte

Forniscono soprattutto carboidrati complessi, che rappresentano la più importante fonte energetica. Apportano anche vitamine, minerali e fibre. frutta e verdura

D

A C O N SU M A R E

5 volte

Sono fonte di importanti vitamine, sali minerali e fibre.

Bere acQua stagionalità

131


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4. Mangiare bene

Lavorett

o

LA NOSTRA PIRAMIDE DEI CIBI La piramide...

alimentare

l Colora e nomina i cibi raffigurati. n Conduci con una linea i sCosa c’è in cima alla piramide? Cerchia il tuo preferito in ciascun cibi fuori della piramide gradone della piramide alimentare. nei giusti gradoni.

E alla base? Secondo te, perché stanno in queste posizioni?

Ora divertiamoci a realizzare una grande piramide alimentare da appendere in classe: ci ricorderà ogni giorno qual è la giusta alimentazione da seguire!

33

Pag. 33 del quaderno operativo.

OccOrrente: cartoncino bianco e giallo forbici colori a cera pennarello nero velcro

Invitiamo i bambini a disegnare alcuni alimenti sul cartoncino bianco oppure forniamo loro dei modelli fotocopiabili

Ripassiamo il contorno dei vari alimenti con il pennarello nero e completiamoli con i colori a cera. Scegliamo i cibi più conosciuti, come carote, piselli, pomodori, pizza, pane ecc., che verranno posizionati all’interno della piramide, nei sottogruppi alimentari.

132


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4. Mangiare bene

Lavorett

o

Utilizziamo le forbici a punta arrotondata per ritagliare i disegni degli ali-

Dalla strisciolina di velcro, ritagliamo dei pezzi che ci serviranno per incollare i disegni nella piramide.

Incolliamo il velcro sul retro dei cibi precedentemente disegnati e colorati. Posizioniamone un paio sugli alimenti più grandi così che possano rimanere saldamente attaccati alla pi-

133


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4. Mangiare bene

Lavorett

o

Dal cartoncino giallo o di altro colore, ritagliamo la piramide e tracciamo delle linee con il pennarello nero per dividere i diversi gradoni. Attacchiamo poi gli alimenti, seguendo il disegno e le spiegazioni di pag. 131. Collochiamo gli alimenti nella piramide alimentare, spiegando ai bambini che alla base ci sono i cibi che devono essere consumati con più frequenza perché più salutari e importanti per il nostro organismo. Nella sommità, invece, ci sono gli alimenti che bisogna mangiare saltua-

Lavoretto finito

Per ogni gruppo, indichiamo quante volte durante il giorno o la settimana andrebbero consumati quegli alimenti. Potremmo far elencare ai bambini altri cibi non raffigurati, ad esempio frutti e ortaggi che non abbiamo disegnato,

134


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4. Mangiare bene

Lavorett

o

Invitiamo i bambini a posizionare al posto giusto gli alimenti mancanti spiegando il perché di eventuali errori.

Idea di Andrea Cecchini.

Una volta completata la piramide, facciamola osservare con attenzione per diversi minuti, riepilogando le nozioni spiegate precedentemente.

Infine, togliamo alcuni cibi e invitiamo i bambini a riposizionarli nella giusta posizione. Quest’attività è utile agli alunni per consolidare quanto appreso e a noi insegnanti per capire se i concetti sono stati assimilati in modo corretto. In aggiunta, proponiamo il completamento della scheda a pag. 33 del quaderno operativo.

135


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4. Mangiare bene

Lavorett

o

IL TRIANGOLO DELL’ALIMENTAZIONE Ecco un’altra idea originale per creare la piramide che potremmo soprannominare “il triangolo dell’alimentazione” per via della sua forma. OccOrrente:

Dalle riviste e dagli opuscoli della pubblicità ritagliamo le immagini degli alimenti, cercando di sceglierne diverse tipologie. Idea della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

In base ai principi nutritivi che i cibi ritagliati contengono in maggioranza, creiamo quattro insiemi: quello dei carboidrati (pasta, pane, riso, pizza...), delle vitamine e dei sali minerali (frutta e verdura), delle

136

riviste cartoncino bianco pennarelli colori a cera righello forbici colla stick


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4. Mangiare bene

Lavorett

o

...e dei grassi e dolci (patatine, bibite gassate...). Gli alimenti ritagliati ci serviranno per realizzare il nostro triangolo

Sul cartoncino bianco disegniamo il triangolo, aiutandoci con il righello. Suddividiamolo in quattro spazi che coloreremo con i pastelli a cera.

Incolliamo gli alimenti che abbiamo precedentemente ritagliato dai giornali, posizionando dal basso verso l’alto: i carboidrati, le vitamine e i sali minerali, le proteine, i grassi e i dolci.

137


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4. Mangiare bene

Lavorett

o

Lavoretto finito Una volta completato ogni gradone della piramide, scriviamo “il triangolo dell’alimentazione”, come mostrato nell’immagine. Appendiamo il cartellone su una parete e divertiamoci a ripetere i nomi degli alimenti raffigurati.

Consolidiamo ciò che abbiamo imparato con il lavoretto, colorando una semplice scheda operativa che riassuma i cibi presenti in ogni gradone della pira-

Ciascun bambino indicherà, con l’aiuto dell’insegnante, cosa mangiare ogni giorno per crescere sani ed avere la giusta energia, individuando gli alimenti della piramide che vanno consumati saltuariamente e quelli invece di cui proprio non si può fare a

Si rimanda al lavoretto “I principi nutritivi” delle pagg. 106-107 di questa guida.

138


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4. Mangiare bene

Filastro

cche

Le filastrocche mi piacciono molto e spesso mi diverto a inventarne di nuove, come queste tre che voglio leggervi. Che cosa dovreste dire per ogni cibo nuovo? Ripetiamolo tutti insieme: è un inno a tutti gli alimenti!

PANCIA DELLE MIE BRAME Pancia, pancia delle mie brame di che cosa oggi hai fame? Forse ho fame, forse ho sete forse ho voglie segrete! Dimmene una, una sola che cos’è che ti fa gola? Mi fa gola veramente a volte tutto, a volte niente a volte mi riempio da scoppiare a volte decido di digiunare!

ASSAGGIA TUTTO! “No, questo non piace. E quello non mi va. Che schifo quella roba: puah, puah e puah!” “Non sai quello che dici. È solo un bla, bla, bla. Assaggia proprio tutto, impara novità! Per ogni cibo nuovo: hurrà, hurrà, hurrà!” (Mela Cecchi)

E perché non mangiare la giusta porzione invece di fare digiuno o indigestione?

CHE BUONO TUTTO! Bella la mela rossa! La mangio tutta a morsi. Buono quel latte bianco! Lo bevo tutto a sorsi. Che odore che fa il miele! Come profuma il pane! Oggi mi piace tutto… Sarà che ho tanta fame? (Janna Carioli)

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4. Mangiare bene

consigLi per una sana aLiMentazione Abbiamo imparato a mangiare bene!

Per seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, basta tenere sempre a mente questi semplici consigli che vi do! 46

l Colora e disegna sulla tavola n Incolla sulla tavola delle un pasto sano ed equilibrato.

immagini di un pasto sano ed equilibrato.

s Quali alimenti non devono mai mancare nella tua alimentazione? Disegnali.

La salute...

...vien mangiando!

Pagg. 34-35, 46 del quaderno operativo.

cconto: Vai al ra nia” Mangio

o di “Il regn 1 pag. 18

34

l Colora. Osserva la forma

fisica dei bambini e indica quali cibi hanno mangiato.

n Collega i cibi ai bambini in s Disegna un pallino accanto base a ciò che, secondo te, ai cibi salutari. hanno mangiato.

l

Ascolta dall’insegnante che cos’è l’obesità.

n

Cerchia i cibi che andrebbero mangiati con moderazione.

s

Scegli i tuoi cibi preferiti tra quelli salutari.

35

¥ I principi nutritivi sono presenti ? negli ali menti in quantit diverse; non esiste ? un ali mento completo che racchiuda in s tutte le sostanze nutritive nelle quantit? necessa rie all organismo, perci importante ? man giare un po di tutto. ¥ Ø opportuno consumare in quantit ?mag giore gli alimenti ricchi di carboidrati, ? di vi tamine e sali minerali, in quantit minime gli

¥ Non consumare troppi alimenti di origine animale e preferire alle c rosse (maiale, vitello) quelle bianche (pollo tacchino) che sono pi magre e conten ? gono meno colesterolo, il maggiore ? re sponsabile delle malattie cardiovascolari. ¥ Mangiare il pesce tre?quattro volte alla settimana. ¥ Preferire come condimento l olio d oliva al burro e alla panna. ¥ Preferire il latte parzialmente scremato, i latticini e i formaggi meno grassi.

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4. Mangiare bene

¥ Mangiare il pane, la pasta, il ? riso, le pa tate, i legumi. ¥ Mai fare a meno della frutta? (a co minciare dalla prima colazione) e delle verdure perch hanno un azione estremamente benefica per l organi ? smo e in particolare per l intestino. ¥ Limitare al minimo l assunzione di bevande gassate e alcoliche. ¥ Limitare l uso di sale. ¥ Ripartire l alimentazione della giornata in pi ? pasti, allo scopo di facilitare la digestione. ¥ Bere molto sia durante i pasti sia nel corso della giornata. ¥ Una dieta sana ed equilibrata deve essere varia, per fornire ? il giu

Spunti operativi per l’insegnante • Leggiamo i consigli dell’acqua Celestina e commentiamoli insieme. Illustriamone alcuni. • Consolidiamo le regole della sana alimentazione attraverso la scheda delle pagine 34 e 35 del quaderno operativo. I bambini riconosceranno nel bambino cicciottello, che già conoscono grazie al racconto, delle abitudini alimentari sbagliate e le assoceranno ad alcuni alimenti grassi e non salutari, come i dolci e la bibita gassata. Collegheranno poi la frutta e lo yogurt alla bambina, che ha una buona forma fisica. Un’altra scheda per approfondire quanto appreso è quella a pag. 46 del quaderno che può essere completata anche alla fine del progetto

Lo sapete bambini... che la dieta mediterranea, tipica dell’Italia, è ritenuta oggi, in tutto il mondo, uno dei modelli alimentari più efficaci per star bene. È anche uno dei più vari che si conoscano e si basa principalmente sul consumo di alimenti di origine vegetale come frutta, ortaggi, legumi, pasta, pane, olio extravergine di oliva, e moderati consumi di alimenti animali quali latte, formaggi, carni magre con un occhio di riguardo al consumo di pesce.

to:

n Vai al racco

o”

azi bruco Mais “Il piccolo 3 8 1 pa g.

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4. Mangiare bene

Le regoLe deLLa tavoLa Comportiamoci BENE!

36

l Colora e osserva i bambini: n Colora la faccina in base al s Come ci si dovrebbe si comportano bene o male?

comportamento dei bambini.

comportare a tavola? Prova a raccontarlo.

Pag. 36 del quaderno operativo.

Anche a tavola bisogna comportarsi correttamente e rispettare delle semplici, ma importanti regole per stare bene con se stessi e con gli altri. Scrivetele e appendetele nella sala da pranzo così da tenerle sempre a mente!

1. Prima di mangiare, mi lavo le mani. 2. Mastico sempre con la bocca chiusa. 3. Nessun cibo “fa schifo”: la mia alimentazione è varia. 4. Mastico bene e lentamente. 5. A tavola non litigo e non urlo. 6. Non passo il cibo con le mani e non lo prendo dai piatti degli altri. 7. Non gioco con le posate. 8. Ringrazio chi serve e chi mi aiuta. 9. Dopo mangiato, mi lavo i denti. 10. Non spreco il cibo e l’acqua. 11. Sto seduto composto. 12. Considero ogni pasto come un dono e un momento da vivere con serenità.

Spunti operativi per l’insegnante • Scriviamo le “regole della tavola” su un cartellone e corrediamole di disegni. • Ogni bambino che infrangerà una regola, dovrà fare una penitenza. • In riferimento alla regola 10, assegniamo dei ruoli ai bambini: ci sarà chi, alla fine del pasto, raccoglierà il pane avanzato e lo ridurrà a pezzetti per darlo agli uccellini. Altri bambini raccoglieranno l’acqua dei bicchieri e delle caraffe per annaffiare le piante della sezione e dell’orto. • Completiamo la scheda a pag. 36 del quaderno operativo.

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4. Mangiare bene

cosa serve per Mangiare? Cosa serve per MANGIARE?

l Colora. Nomina gli oggetti raf- n Cerchia gli oggetti che non s Disegna un altro oggetto che figurati che usi per mangiare.

ti servono per mangiare.

usi a tavola. Incolla nel piatto l’immagine di un secondo.

37

Alcune norme del galateo riguardano anche gli utensili che si usano per mangiare: non rovinare le tovaglie, impugnare correttamente le posate, non sbattere piatti e bicchieri... Quali sono quindi gli oggetti che vi servono per i pasti?

Pag. 37 del quaderno operativo.

Spunti operativi per l’insegnante • Invitiamo a disegnare gli utensili che si usano per mangiare. • Creiamo delle tovagliette personalizzate disegnandoci dei giochi, come quella mostrata in questa pagina. • Realizziamo dei simpatici personaggi con un cucchiaio e una forchetta di legno da decorare con stoffe, pennarelli, brillantini. • Facciamo completare la scheda di pag. 37 del quaderno operativo.

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4. Mangiare bene

L’igiene priMa e dopo i pasti Prima di MANGIARE...

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l Colora. Cosa sta facendo n Collega alla bambina l’ele- s Quali sono le azioni che compi la mamma? Quindi cosa deve fare la bambina?

mento che le serve per la sua igiene prima dei pasti.

per lavarti le mani. Prova a mimarle e a descriverle.

Dopo aver MANGIATO...

l Colora. Cosa sta facendo la n Collega alla bambina gli s Quali sono le azioni che compi mamma? Quindi cosa deve fare la bambina?

elementi che le servono per lavarsi i denti.

per lavarti i denti. Prova a mimarle e a descriverle.

39

L’acqua è importantissima per la vostra vita! Oltre a berla, la utilizzate per l’igiene personale che deve essere scrupolosa anche prima e dopo i pasti. Ricordatevi però che l’acqua è molto preziosa e non va sprecata: chiudete il rubinetto quando vi insaponate le mani o mentre vi spazzolate i denti!

Pagg. 38-39 del quaderno operativo.

Durante la giornata le mani vengono a contatto con numerosi oggetti, pieni di batteri che possono penetrare nell’organismo quando tocchiamo i cibi che poi mangiamo. Per questo motivo è importante lavarsi le mani correttamente prima di mettersi a tavola. Bisogna prestare attenzione a come ci si lava le mani: si apre il rubinetto e si versa il sapone, poi si sfregano le mani tra di loro, strofinando accuratamente tutte le superfici, per almeno venti secondi. Si apre il rubinetto e si risciacqua abbondantemente. Infine, si asciugano le mani con la carta assorbente o con un asciugamano.

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4. Mangiare bene

Anche dopo mangiato, l’igiene è molto importante. Occorre lavarsi i denti, spazzolando accuratamente con uno spazzolino, sul quale avremo messo un po’ di dentifricio.

Le setole dello spazzolino eliminano i residui di cibo e i germi che potrebbero attaccare i denti, formando le fa-

LO SPAZZOLINO Sono lo spazzolino da denti. Prego, non fate complimenti: usatemi pure tre volte al giorno sopra, sotto e tutt’intorno. Per amor di pulizia io le carie spazzo via.

Spunti operativi per l’insegnante • Mostriamo ai bambini come lavarsi le mani e i denti, facendoli esercitare in queste attività. Soffermiamoci sull’importanza di non sprecare l’acqua. • Inventiamo delle filastrocche o delle canzoncine da recitare insieme mentre ci laviamo le mani. • Dividiamo i bambini in piccoli gruppi: uno di essi rappresenta i denti e si dispone a semicerchio, un altro interpreta i germi, un altro ancora è composto dai cibi. Mimiamo ciò che avviene in bocca quando si mangia: i denti masticano i cibi che contengono i germi che attaccano lo smalto e formano la carie. L’insegnante tiene in mano uno spazzolino e pulisce, infine, i denti, mostrando come vanno spazzolati.

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4. Mangiare bene

i denti Avete imparato quanto è importante l’igiene prima e dopo i pasti e ora sapete come spazzolarvi i denti in modo corretto. Ah, i denti! Piccolini ma fondamentali per la digestione che inizia proprio grazie a loro... in che modo? Scopriamolo insieme! La digestione ha inizio dalla masticazione. Il cibo che mettiamo in bocca viene triturato e spezzettato dai denti in modo tale da poter essere ingoiato e successivamente assorbito con più facilità nel processo di digestione. Ogni dente ha una sua specifica funzione: gli incisivi servono per tagliare il cibo, i canini hanno il compito di strapparlo e lacerarlo, i premolari servono per sminuzzarlo e i molari lo triturano e lo riducono in poltiglia. La funzione dei premolari e dei molari è molto importante, perché preparano il cibo alla digestione. Infatti si dice che la prima digestione avviene in bocca, se si mastica bene il

Idea della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” di Costano (PG).

Se i denti non vengono lavati dopo ogni pasto, si può formare la carie, una malattia che danneggia i denti. A causarla sono gli zuccheri contenuti nei cibi e i batteri presenti nel cavo orale, che attaccano lo smalto dei denti, provocando dolore. La carie si può curare, ma è bene prevenirla, praticando l’igiene orale regolarmente e correttamente, alimentandosi in modo equilibrato e facendo controlli periodici dal dentista. Quando i denti non sono puliti bene, anche le gengive ne risentono: si arrossano e sanguinano, causando sensazioni di fastidio e dolore.

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4. Mangiare bene

aLiMentazione e sport Tanto MOVIMENTO!

40

l

Colora. Scegli un movimento di un bambino e prova a imitarlo.

n

Imita i movimenti di tutti i personaggi raffigurati.

s

Tu pratichi abitualmente attività fisica?

l Qual è il tuo sport prefe- n Quando pratichi attività fisica, bevi s Dopo aver fatto sport, rito? Racconta.

tanta acqua per reintegrare i liquidi che perdi con il sudore?

hai fame? Mangi di più o di meno del solito?

Pagg. 40-41 del quaderno operativo. c Vai al rac

41

Per il benessere del vostro corpo, un’alimentazione sana deve essere connessa a un’abituale attività fisica che fa bene non solo all’organismo ma anche alla mente. Quando praticate sport, ricordatevi di bere sempre molta acqua per reintegrare i liquidi che perdete con il sudore.

onto:

orcello” “Ciccio p pag. 182

Spunti operativi per l’insegnante • Invitiamo i bambini a raccontare del loro sport preferito e a disegnarlo. • Parliamo della dieta che dovrebbe seguire uno sportivo e delle azioni sbagliate che potrebbe compiere, ad esempio svolgere l’attività fisica a digiuno o dopo aver mangiato troppo, bere poca acqua ecc. • Redigiamo un ipotetico menu adatto a un bambino che pratica sport. • Svolgiamo dei giochi per far capire che il movimento oltre ad essere salutare per il corpo è anche piacevole. • Facciamo completare la scheda alle pagine 40-41 del quaderno operativo:

Lo sapete bambini... che, per praticare un’attività fisica, il corpo ha bisogno di energia quindi è bene fare uno spuntino prima di iniziare lo sport. Non deve, però, essere troppo abbondante per non appesantire la digestione che renderebbe meno efficiente la performance motoria. È importantissimo idratarsi correttamente per reintegrare sia i liquidi sia i sali minerali persi con la sudorazione. Dopo l’attività fisica, occorre, a seconda dell’ora, fare uno spuntino o una cena adeguata.

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4. Mangiare bene

Giochi

Giocare è anche divertente! Provare per credere!

Organizziamo dei giochi motori, come è stato fatto nella scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello, per far comprendere ai bambini l’importanza, e il divertimento, di praticare dell’attività fisica. Invitiamoli a bere molta acqua dopo i giochi e a ricaricarsi con uno spuntino.

viva il movimento! 1

Inizialmente facciamo muovere in modo libero i bambini nello spazio a disposi-

2 ...poi chiediamo loro di imitare diverse posture: camminare a gattoni, saltellare su

Idea della scuola dell’infanzia “Jacopo da Gorzano” di Maranello (MO).

3

148

Prepariamo un percorso a ostacoli con cerchi di varie dimensioni, birilli e altro materiale. Mostriamo quali sono le andature per percorrerlo, ad esempio con piccoli saltelli, passi “a quattro zampe” o in punta di piedi. Variare i movimenti servirà a migliorare la coordinazione motoria dei bambini, facendo loro acquisire una maggiore consapevolezza e padronanza del proprio corpo.


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4. Mangiare bene Nome

Cognome

Scheda n.

7

LA DiETA mEDiTERRANEA

Attivitcolora : gli alimenti della dieta mediterranea e collega i fuori dal piatto allo spicchio giusto. 149


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Nome

Cognome

8

4. Mangiare Scheda n. bene

L’imPoRTANZA DEi DENTi

USAMI! I DENTI VANNO LAVATI OGNI GIORNO PER EVITARE LA FORMAZIONE DELLA CARIE!

Attivitcolora : i denti raggruppandoli secondo la loro funzione. Ascolta cosa dice lo spazzolino. 150 Obiettivi: educare all igiene orale. Conoscere le funzioni dei dent


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Scheda di valutazione

4. Mangiare bene

SChEdA PER LA vALuTAZIONE dELLE COMPETENZE 3 ANNI

la conoscenza del mondo

I dIscorsI e le parole

ImmagInI, suonI, colorI

Il corpo e Il movImento

Il sé e l'altro

COMPETENZE

4 ANNI

5 ANNI

Presta attenzione a non sprecare l’acqua.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Utilizza in modo corretto le posate.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Prova piacere nel movimento.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Comprende l’importanza dell’igiene prima e dopo mangiato.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Comprende alcuni consigli per una sana alimentazione.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Ricorda e ripete le

in parte

no

in parte

no

in parte

no

è consapevole dell’importanza di una dieta varia ed

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Esprime la propria creatività nella realizzazione di lavoretti.

Sa collocare correttamente gli alimenti nella piramide alimentare. Conosce la funzione dei denti e si impegna per tenerli puliti,

Nome Data

Note

Insegnanti

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N UCLEO DI DATTICO

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I cibi dal mondo

ARGOMENTI:

• Il pane nel mon do. • Piatti tipici e ri cette dal mondo. • Diversi modi di mangiare. • La solidarietà.

• Tradizioni cu linarie della propria reg ione e città. • Non tutti i b ambini hanno il cibo: no n sprePERSONAGGIO GUIDA:

Tutte le persone del mondo hanno bisogno di mangiare per vivere, ma non tutti mangiano le stesse cose. Ogni cultura si differenzia per i propri piatti tipici e prodotti locali. Il pane Tosty non vede l’ora di farveli conoscere! Vai al racconto:

Spunti operativi per l’insegnante

“Il cuoco Pappamondo” pagg. 184-185

• Scoprire le tradizioni culinarie degli altri Paesi può rivelarsi davvero interessante e stimolante per i bambini, che sicuramente conoscono e hanno assaggiato piatti di altre culture. Se nella scuola sono presenti bambini stranieri, coinvolgiamoli nelle attività e chiediamo loro di farci conoscere un po’ la loro cultura. • Sarà interessante approfondire anche le tradizioni locali, preparando le ricette tipiche della propria regione o città. • Attraverso la conoscenza delle altre culture, si potrà focalizzare l’attenzione anche sul ricchissimo panorama culinario italiano, conoscendo i prodotti tipici e le ricette più caratteristiche. • Si potrà poi affrontare la tematica della fame nel mondo, sensibilizzando i bambini a non sprecare il cibo e ad aiutare le persone più bisognose, ad esempio organizzando delle collette alimentari.

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5. I cibi dal mondo

iL pane neL Mondo Ciao bambini, vi ricordate di me? Sono Tosty e vi ho insegnato a fare il pane. dovete sapere che il pane è diffuso quasi in tutto il mondo, a volte assume caratteristiche particolari ed è legato a rituali e abitudini affascinanti... vi va di scoprirli insieme a me? Il pane costituisce la base dell’alimentazione umana nella maggior parte dei Paesi del mondo, ad eccezione di popolazioni che non possono dedicarsi all’agricoltura, come gli esquimesi, oppure alcune tribù africane, che sono dedite

Il pane simbolo della Francia è la baguette, chiamata anche “francesino o pan francese”: ha forma allungata e crosta croccante. è nota in tutto il mondo l’immagine dei francesi che escono dalle panetterie con la baguette infilata sotto il braccio.

In Cina il pane è sostituito dal riso, ma in occasioni speciali ne viene preparato uno di piccole dimensioni, cotto al vapore.

In molti Paesi del Medio Oriente e in India, il pane è usato come una forchetta con cui prendere il cibo. Dopo averne strappato un pezzetto, il pane viene avvolto intorno a un boccone di cibo, troppo molle per essere raccolto con le dita, e si porta alla bocca.

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5. I cibi dal mondo

Attivit

In Russia il pane comune è sempre nero, e nel pranzo domenicale sono presenti in tavola almeno tre tipi di pane diversi.

In India il pane viene preparato in casa, facilmente e velocemente, perché non è lievitato e viene cotto sulle piastre calde.

Il pane con la farina di avena è preparato in Scozia, in Irlanda e nel Nord dell’Inghilterra, dove è un alimento molto popolare. La farina di avena ha un alto contenuto di proteine e di grassi, maggiore rispetto a tutti gli altri cereali, quindi il pane di avena è particolarmente

Gli ebrei gettano una pallina di pasta di pane nel forno, prima di cuocerlo, per offrire il primo pezzo a Dio. Durante la settimana pasquale, gli ebrei mangiano il pane azzimo, un tipo di pane non lievitato; anche i cristiani, durante l’eucaristia, utilizzano un particolare tipo di pane azzimo di forma cir(Adat. da www.panealpane.com)

Spunti operativi per l’insegnante • Leggiamo ai bambini queste brevi e semplici curiosità sulle tradizioni del pane nel mondo. Utilizziamole per realizzare un cartellone, dove disegneremo un mondo di grandi dimensioni su cui incollare disegni o immagini dei diversi tipi di pane. • Facciamo assaggiare pani differenti: la baguette, il pane azzimo, la rosetta ecc. Hanno tutti lo stesso sapore? Quali sono le somiglianze e le differenze nella forma, nel colore, nella consistenza?

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5. I cibi dal mondo

piatti tipici Non è solo il pane a differenziare le cucine del mondo: ogni Paese, infatti, ha i suoi piatti tipici, i suoi diversi modi di cucinarli e di mangiarli. ho girato il mondo in lungo e in largo per conoscerli, assaporando pietanze buonissime! ho anche imparato a dire “Buon appetito” nelle varie lingue. volete che ve lo insegni? Cibi dal MONDO

Poftă bună!

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l Colora e descrivi n Collega ogni bambino al pro- s Prova a descrivere i cibi raffiguciò che vedi.

prio cibo, come nell’esempio.

rati. Li hai mai assaggiati? Ti piacciono?

l Chiedi a un tuo compagno stra- n Con l’aiuto dell’insegnante prova sQuali sono i piatti niero di raccontarti quali sono i piatti tipici del suo Paese.

a dire da quali Paesi provengono i bambini dell’immagine.

tipici dell’Italia? E quelli della tua regione?

Pagg. 42-43 del quaderno operativo.

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In Romania si mangiano molte zuppe fatte con la carne, le verdure e le spezie; la più famosa è la Ciorba. Un piatto tipico di questo Paese è la Mamaliga, un pasticcio di mais che assomiglia alla nostra polenta e che viene servito con formaggio di pecora.

请享用 (sihk faahn) La cucina cinese si basa su riso e verdure, cucinati in mille modi. La carne è costosa ed è usata poco; il consumo del pesce, invece, è abbastanza diffuso. Spesso vengono mangiati uccelli, insetti e serpenti, che sono molto nutrienti e non disgustosi come po‫( ءافشلا و انهلاب‬bil hana wish shifa’) Risposta: ‫( كيّنهي هللا‬allah yihanneek/i) Il tipico piatto egiziano è il kebab, diffuso in tutto il mondo arabo e, negli ultimi anni, anche in Italia. Il kebab è formato da carne di agnello tagliata a fette, messa sugli spiedi e cotta sulla carbonella. La carne viene servita tra due fette di pane, verdure e condimenti. Ingredienti fondamentali della cucina egiziana sono il cardamono per il tè, il cu-

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5. I cibi dal mondo

Bon appétit In Senegal vengono serviti piatti unici, composti da carne o pesce, riso e verdure. Si fa largo uso di spezie piccanti. Alla fine dei pasti viene servito il tè verde alla menta, versandolo dalla teiera nel bicchiere partendo da molto in alto, in modo che lo zucchero si sciolga e formi una schiuma in superficie. Questa operazione si ripete tre volte, la prima volta il tè è forte e amaro, la seconda un po’ più dolce, e la terza ed ultima sarà ancora più dolce e con un in‫( ةحصلاب‬besseha) Un tipico piatto marocchino è il tajine che prende il nome dal piatto di terracotta in cui viene cucinato. I più diffusi sono quelli composti da carne (di pollo o agnello), verdure, riso, spezie. Anche il couscous è un piatto caratteristico della cucina marocchina e nordafricana, e si prepara in un lasso di tempo abbastanza lungo con frumento duro macinato grossolanamente a cui vanno

¡Buen apetito! Alla base della cucina peruviana ci sono le patate, il mais e il riso. La carne più comune è il pollo arrosto. Uno degli ingredienti principali è il peperoncino, che dà colore e sapore ai piatti.

Spunti operativi per l’insegnante • E in Italia, invece, quali sono i piatti tipici? Nominiamoli e descriviamoli. • Nel quaderno operativo, alle pagine 42 e 43, è presente una scheda che raffigura alcuni cibi del mondo. Invitiamo i bambini a completarla ed, eventualmente, a disegnare alcuni piatti tipici descritti dai loro compagni stranieri.

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5. I cibi dal mondo

Lavorett

o

CUOCHI DAL MONDO divertiamoci a realizzare dei simpatici cuochi provenienti da vari Paesi del mondo. Indosseranno la loro bandiera e porteranno nei vassoi uno dei piatti tipici dello Stato a cui appartengono. OccOrrente: cartone cartoncino bianco fogli di carta bianca pennarelli e pastelli forbici velcro adesivo palline da ping pong pinzatrice nastro biadesivo

Con i pastelli gialli coloriamo un foglio di carta per fare le mani del cinesino. Quelle degli altri personaggi saranno colorate di rosa.

Idea di Andrea Cecchini.

Ritagliamo dal cartone un cerchio che utilizzeremo per fare il vassoio. Un cerchio più grande servirà, invece, come base d’appoggio per il personaggio.

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5. I cibi dal mondo

Lavorett

o

Accartocciamo la carta colorata di giallo e fissiamola al vassoio con la pinzatrice per fare le mani.

Disegniamo il riso e scriviamo la parola.

Mettiamo un pezzetto di velcro adesivo sul vassoio e un altro dietro al disegno del riso.

Formiamo un cono con il cartoncino bianco: sarà il corpo del nostro cinesino. Coloriamolo in base alla bandiera cinese, cioè rossa con delle stelle gialle. Pratichiamo un taglio al centro del corpo, che ci servirà per fissare il vassoio e le mani.

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5. I cibi dal mondo

Lavorett

o

Coloriamo di giallo la pallina da ping pong e aggiungiamo i particolari del viso con il pennarello nero, ricordandoci di disegnare gli occhi a mandorla.

Ritagliamo una strisciolina di carta e incolliamoci la pallina con il nastro biadesivo.

Fissiamo la testa al corpo e infiliamo al centro il vassoio con le mani, come mostrato dalle immagini. Il cuoco cinese è pronto per servire un buonissimo piatto di riso alla cantonese!

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5. I cibi dal mondo

Lavorett

o

Con lo stesso procedimento, realizziamo anche il cuoco americano, che servirà un hamburger. Grazie al velcro adesivo, gli alimenti si possono staccare e i bambini si divertiranno a creare le giuste combinazioni, imparando così con più facilità i diversi piatti tipici. Creiamo poi il cuoco italiano, che avrà il vestito verde, bianco e rosso, e porterà nel vassoio una pizza.

Giochiamo con i nostri cuochi e divertiamoci a crearne degli altri: l’africano, il peruviano, il polacco...

I cibi del mondo sono uno più buono dell’altro... voi quale preferite? onto:

cc Vai al ra

no” f dell’an “Lo che 86-187 pagg. 1

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Lavoretto finito


o

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5. I cibi dal mondo

Modi di Mangiare I diversi modi di mangiare

44

Anche i modi di mangiare sono differenti nel mondo: ad esempio, c’è chi mangia con le posate, come voi bambini europei, e chi, invece, porta il cibo alla bocca con le mani. In alcuni Paesi, è usanza consumare il pasto stando seduti per terra.

l Colora e descrivi n Hai mai mangiato come i s Disegna un pallino accanto al tuo ciò che vedi.

bambini dell’immagine?

modo di consumare il cibo. Prova a mangiare con le bacchette e con le mani.

Pag. 44 del quaderno operativo.

Spunti operativi per l’insegnante • Mostriamo delle immagini dei diversi modi di mangiare: con le bacchette, le posate, le mani... Invitiamo i bambini a sperimentare questi modi: sarà divertente e susciterà parecchie risate. • In India, Nepal e nei Paesi musulmani, si usa sempre la mano destra perché il cibo è considerato sacro; la mano sinistra, infatti, è ritenuta impura e viene utilizzata per lavarsi il corpo. • Raccontiamo che in molte parti del mondo si mangia per terra, su un tappeto, togliendosi prima le scarpe e prendendo il cibo da uno stesso piatto. • In molti Paesi, il cibo è considerato come un dono di Dio, e prima di mangiare si rivolge a lui una preghiera. • In quasi tutte le parti del mondo, l’ospite è sacro e gli vengono cucinati i piatti migliori. • Facciamo completare la scheda a pag. 44 del quaderno operativo che mostra tre diversi modi di mangiare.

USI A volte l’arabo e il musulmano mangiano i cibi sul palmo di mano, cinesi, invece, grandi e piccini, usano solo dei bastoncini, ognuno di loro ha un classico tocco, altri utilizzano palme di cocco. Da noi ci sono forchette e coltelli, ogni Paese ha i suoi usi belli.

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5. I cibi dal mondo

Ricette

ricette dal mondo DAL MEDIO ORIENTE: I FALAFEL tempo di preparazione: 80 minuti tempo di cottura: 5 minuti ingredienti: - una cipolla - 300 g di ceci - un mazzetto di prezzemolo - 2 spicchi d’aglio - 1 cucchiaino di cumino - 200 ml di olio di semi - pepe - sale - 200 g di farina

Quante buone ricette di altri Paesi possiamo preparare e gustare! Chiediamo ai nostri compagni stranieri di insegnarcele...

ti : S trumen

- mixer - ciotola iaio - c uc c h a - padell

Mettiamo i ceci secchi a bagno in acqua per almeno dodici ore, fino a che si saranno ammorbiditi. Trascorso questo tempo, scoliamoli e asciughiamoli bene: dovranno risultare ben asciutti. Poniamo i ceci in un mixer insieme all’aglio, alla cipolla affettata e a un mazzetto di prezzemolo. Otterremo un impasto morbido e omogeneo che trasferiremo in una ciotola. Aggiungiamo al composto il sale, il pepe e il cumino. Mescoliamo bene e lasciamo riposare in frigo per almeno due ore. A questo punto, con l’impasto proviamo a fare una pallina: se si sfalda, bisognerà aggiungere la farina. Formiamo delle palline, schiacciandole leggermente a formare un disco, poi friggiamole.

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!

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5. I cibi dal mondo

Ricette

DALLA ROMANIA: LA CIORBA tempo di preparazione: un’ora tempo di cottura: 30 minuti

Tagliamo in piccoli pezzetti il pomodoro, il prezzemolo, il peperone, la carota, il sedano, la mezza cipolla; aggiungiamo due cucchiai di concentrato di pomodoro. Soffriggiamo il tutto in una padella grande. In una terrina mettiamo la carne macinata, due o tre bicchieri d’acqua e mescoliamo.

ingredienti: - pomodoro - prezzemolo a - padell - peperone o - coltell - carota iaio - cucch a - sedano - terrin - cipolla - carne macinata - acqua - sale e pepe - pangrattato - yogurt - panna - riso

ti : S trumen

Aggiungiamo poi il sale, il pepe, il pangrattato e l’altra mezza cipolla che nel frattempo avremo rosolato in una padella. Mescoliamo il tutto e amalgamiamo bene. Con l’impasto, creiamo delle polpette grandi come una noce. Riprendiamo la padella grande dove avremo soffritto le verdure, copriamole con un bicchiere e mezzo d’acqua, facciamo bollire il tutto, quindi aggiungiamo le polpettine. Infine, integriamo lo yogurt, una manciata di riso, la panna, il sale e lasciamo cuocere. (da ricette.pianetadonna.it)

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5. I cibi dal mondo

iL ciBo non va sprecato! Non sprechiamo il cibo!

l

Colora. Quale bambino si comporta male? Perché?

n

Colora la faccina in base al s Secondo te, è giusto comportamento dei bambini. sprecare il cibo?

Nel mondo c’è abbastanza cibo per sfamare tutti, eppure molte persone ancora soffrono la fame. Chi subisce le conseguenze peggiori della fame sono i bambini che, con poco cibo, crescono male e, purtroppo, spesso muoiono per malnutrizione. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa per aiutare chi è più sfortunato... 45

Pag. 45 del quaderno operativo.

Spunti operativi per l’insegnante • In un mappamondo mostriamo ai bambini quali sono le zone dove è maggiormente presente la malnutrizione (Africa, Centro America, alcuni Paesi dell’Asia). • Raccontiamo che esistono degli eroi che lottano per combattere la fame nel mondo, aiutando gli altri a stare meglio. Questi eroi lavorano nei governi e nelle organizzazioni, sono coraggiosi, altruisti e generosi. Ognuno di noi potrebbe diventare un eroe, come? Invitiamo i bambini a trovare delle soluzioni per aiutare chi soffre la fame. • Dopo aver realizzato il lavoretto proposto a pagina successiva, organizziamo una colletta alimentare. • Celebriamo la Giornata mondiale dell’alimentazione che ricorre ogni anno il 16 ottobre con lo scopo di rafforzare la consapevolezza dell’opinione pubblica sul problema della fame e della malnutrizione e per incoraggiare le persone ad agire contro la fame. I materiali riguardanti i temi delle recenti Giornate mondiali sono disponibili sul sito web della FAO (www.fao.org). • Sensibilizziamo i bambini a non sprecare il cibo, esortandoli a finire sempre gli alimenti nel piatto e a non incorrere in inutili sprechi. A questo proposito, completiamo la scheda a pag. 45 del quaderno operativo. • Ricordiamo che il contrario della malnutrizione è l’obesità, che colpisce le persone dei Paesi ricchi. L’obesità può portare a gravi problemi di salute e non va sottovalutata.

Lo sapete bambini... che una nutrizione adeguata nei primi due anni di vita di un bambino è fondamentale per una crescita sana e uno sviluppo equilibrato. Nei Paesi sottosviluppati, però, spesso il cibo manca perché c’è la guerra o perché la siccità ha arso il raccolto o un’alluvione ha sommerso i campi di riso.

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5. I cibi dal mondo

Lavorett

o

, LO SCRIGNO DELLA SOLIDARIETA Ciascuno di noi può trasformarsi in un eroe coraggioso e altruista, in grado di aiutare chi è più sfortunato e di combattere per un mondo più giusto, ad esempio raccogliendo del cibo o dei vestiti da dare ai poveri. Realizziamo lo scrigno della solidarietà da riempire con la colletta alimentare. OccOrrente: fogli bianchi matite e pennarelli scotch e colla forbici scatolone di cartone

Decoriamo la scatola di cartone con disegni che ricordino Ritagliamo un cuore da un altro cartone e incolliamoci un foglio colorato di azzurro, su cui fisseremo dei cuori di diverse dimensioni. Assembliamo il coperchio al resto della scatola

Idea di Andrea Cecchini.

Assumiamo l’abitudine di portare a scuola del cibo, ad esempio un pacco di pasta, delle scatolette di tonno ecc. Lo metteremo nello scrigno facendolo passare attraverso il cuore. Quando sarà pieno, le insegnanti provvederanno a far avere il cibo alle persone bisognose, grazie alle

Lavoretto finito

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5. I cibi dal mondo

Fil

e astrocch

NEL MONDO SI MANGIA COSÌ Forchetta, coltello, piatto rotondo mangia così una parte del mondo. Ma i cinesi dai nonni ai bambini, mangiano sempre coi bastoncini. C’è poi chi mangia usando le mani e sono in genere i musulmani. C’è chi per piatto usa una foglia e c’è chi adopera una conchiglia. Mille le vie per sbucciare un’arancia... ma l’importante è riempirsi la pancia!

Recitate insieme a me e ai cibi del mondo queste due simpatiche filastrocche. Avete capito come mangiano i cinesini? E i musulmani? In Italia, invece, come si mangia? In alcune parti del mondo ci si nutre di serpenti, ma anche di insetti: voi li assaggereste?

(A. Angeli, “Progetto scuola”, Giunti Scuola)

INGREDIENTI NEL MONDO Quante vivande in ogni cucina! In Italia, in Marocco, in Messico e in Cina. Molti uguali, altri, però, differenti ci sono nel mondo tanti ingredienti. Cipolle, pomodori, pesce, vitello, patate, farina, spezie ed agnello, c’è pure chi mangia un verde serpente che sa un po’ di pollo ed è nutriente. Dovremmo imparare a non giudicare ed ogni cosa, invece, assaggiare. (P. Fontana, “Una scuola a regola d’arte”, Marius)

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5. I cibi dal mondo Nome

Cognome

Scheda n.

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iL cuoco

Attivitcolora : il cuoco e disegna nel piatto un alimento tipico di un altra nazione. Fatti aiutare da un tuo amico straniero. Obiettivi: conoscere piatti tipici di altre culture. 167


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Nome

Cognome

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5. I cibi n. dal mondo Scheda

LA coLLETTA ALimENTARE

Attivitcolora : e descrivi la scena. Che cos la colletta aliment Tu l hai mai fatta? Racconta. 168 Obiettivi: educare a non sprecare e alla solidariet .


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Scheda di valutazione

5. I cibi dal mondo

SChEdA PER LA vALuTAZIONE dELLE COMPETENZE 3 ANNI

I dIscorsI e le parole

ImmagInI, suonI, colorI

Il corpo e Il movImento

Il sé e l’altro

COMPETENZE

5 ANNI

Ha sviluppato il senso di appartenenza alla propria comunità, approfondendo le tradizioni culinarie locali.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Apprezza il cibo e non lo spreca.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Assume comportamenti solidali e altruisti.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Riesce a sperimentare con il corpo altri modi di mangiare.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Riproduce con il disegno diversi tipi di pane e di cibi

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Ascolta con interesse come si dice “buon appetito” in altre lingue.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Ascolta e comprende delle filastrocche e sa rispondere a delle do-

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Comprende l’importanza del pane come base dell’alimentazione in gran parte del mondo.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Riconosce piatti tipici e bandiere di

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Prova interesse nello scoprire le tradizioni culinarie di altri Paesi. la conoscenza del mondo

4 ANNI

Nome

Data

Note

Insegnanti

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N UCLEO DI DATTICO

6

Ra c c ont a mi l’alimentazione

ARGOMENTI:

• Racconti sull’a limentazione e attività in erenti. • Il laboratorio de ll’inventastorie.

PERSONAGGI GUIDA: LA COSCIA DI POLLO RUSPY E IL

Bambini, a Ruspy, la coscia di pollo, piace moltissimo raccontare storie al pesce Boh, che, vivendo sott’acqua, non parla spesso, ma è un bravo ascoltatore. Ruspy ha inventato tante storie sull’alimentazione e vorrebbe che le ascoltaste insieme al pesce Boh!

Spunti operativi per l’insegnante • Le storie che sono proposte di seguito trattano alcuni argomenti affrontati nella guida, all’interno dei vari nuclei didattici, dove sono stati inseriti dei rimandi alle pagine dei racconti, in modo da facilitare all’insegnante la scelta dei brani da leggere per approfondire certe tematiche. • Sono state proposte due storie inventate dai bambini della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra, durante il laboratorio dell’inventastorie. Divisi in gruppi, gli alunni hanno scelto della frutta e della verdura con cui inventare una storia. Hanno quindi assegnato dei simpatici nomi ai personaggi e li hanno realizzati, incidendo, con l’aiuto delle insegnanti, le bucce in modo tale da creare i particolari del corpo. Le storie inventate sono state scritte e il-

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

il viaggio di nocciolino di silvia piangerelli Ogni cibo percorre nel corpo un divertente viaggio, come è successo a Nocciolino. dopo aver ascoltato la sua storia, provate a raccontare il suo viaggio. C’era una volta un biscotto di nome Nocciolino che viveva insieme alla sua famiglia di biscotti in una grande scatola di latta. Ogni mattina un bambino prendeva qualche biscottino per fare colazione, lo inzuppava nel latte e gli faceva fare un divertentissimo viaggio. Nocciolino però era terrorizzato all’idea di lasciare i genitori e i fratellini e di avventurarsi in posti sconosciuti. La mamma Biscottina cercava di tranquillizzarlo: “Non preoccuparti Nocciolino, vedrai come ti divertirai a viaggiare all’interno del corpo! Farai delle entusiasmanti scoperte e darai al bambino la giusta carica per affrontare la giornata!”. Nonostante le parole della mamma Biscottina un po’ lo rincuorassero, Nocciolino aveva lo stesso paura, come è normale che sia quando si devono intraprendere esperienze nuove. Una mattina, una piccola mano di bambino aprì la scatola, rovistò tra i biscotti, spingendoli un po’ di qua e un po’ di là fino a che afferrò proprio lui. Nocciolino si sentì sollevare, vide una bocca dalle labbra rosse rosse sempre più vicina e, a un tratto, tutto divenne buio e il biscottino fu bagnato completamente dalla saliva... Che sensazione gradevole! E che solletico quei denti che lo sminuzzavano in piccoli pezzi! Lo sapeva bene che la prima digestione avviene in bocca e il cibo deve essere triturato per poter compiere il suo viaggio. Poi, il bambino deglutì e il biscottino si ritrovò a passare in un canale stretto stretto: l’esofago. Era davvero divertente scivolarci dentro, sembrava di stare sullo scivolo. All’improvviso atterrò in una grande sacca, lo stomaco, dove fece amicizia con i succhi gastrici, dei supereroi con il difficile compito di sciogliere il cibo per farlo assimilare meglio dall’organismo. Infine, Nocciolino fu spinto nell’intestino, un lunghissimo condotto tutto attorcigliato. Gli sembrava di guidare una macchina in una strada con tante curve e si sentiva un pilota di Formula 1. Non avrebbe mai immaginato che il viaggio del cibo fosse così divertente e non vedeva l’ora di rifarlo di nuovo!

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

il pane e il sale Il pane e il sale sono importantissimi per l’alimentazione. Il pane è un alimento consumato fin dall’antichità, in ogni parte del mondo, mentre il sale dà sapore ai cibi e li rende più appetitosi. Proviamo a drammatizzare il racconto. C’era una volta un re che aveva tre figlie; due erano presuntuose e superbe, la terza era dolce e buona. Il re era molto vecchio, e decise di dividere tra le figlie l’eredità finché era ancora in vita. Perciò le mandò a chiamare e disse loro: “Figlie mie care, voglio dividere il regno tra voi, ma prima desidero sapere quanto mi amate”. “Io ti amo come il sole” rispose intensamente la prima. Il re fu molto lieto di questa risposta, e regalò alla prima figlia un terzo del regno. “Io ti amo come la mia stessa vita” disse poi la seconda figlia. Il re fu molto contento anche di questa risposta, e regalò alla sua seconda figlia un terzo del regno. Toccava ora alla più giovane parlare. Essa disse semplicemente: “Io ti amo come il pane e il sale”. Questa risposta fece montare il re in gran collera. “Come, mi apprezzi tanto poco da paragonarmi a cose volgari come il pane e il sale? Va’, tu non sei più mia figlia”. E la fece cacciare nei boschi dai suoi servi e dai suoi cani. Per tre giorni e per tre notti la povera principessa vagò nella foresta, nutrendosi di radici e di lamponi e dormendo sugli alberi. Una mattina la svegliò un frastuono selvaggio. Ai piedi dell’albero su cui si era rifugiata per dormire abbaiava un branco di cani da caccia. Ed ecco arrivare anche il loro padrone, il giovane principe del regno vicino. Il principe levò gli occhi al fogliame e già stava per scoccare la freccia, ma ad un tratto abbassò l’arco. Aveva visto tra le foglie il viso di una bellissima fanciulla. “Chi sei, e che cosa fai lassù?” le domandò il principe, pieno di meravi-

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

glia. La povera principessa gli rispose: “Sono la principessa del regno che confina col tuo, ma mio padre è in collera con me e mi ha cacciato nei boschi”. Ed essa raccontò al bel cacciatore quel che aveva risposto al re suo padre e quel ch’era accaduto in seguito. Al principe la fanciulla piacque moltissimo. Egli l’aiutò a scendere dall’albero, la fece salire sul suo cavallo e la portò alla reggia, dove fece subito preparare una splendida festa di nozze. Alle nozze vennero invitati tutti i re dei regni vicini, e tra essi anche il padre della sposa. Ma il vecchio re non venne. Al posto suo giunse la notizia che le sue figlie lo avevano spogliato anche del terzo di regno che egli aveva tenuto per sé, ed ora regnavano sole. Il vecchio re era costretto a vagare chiedendo l’elemosina e nessuno sapeva dove si trovasse. La sposa cominciò a piangere, e subito dopo le nozze diede ordine di accompagnare alla sua presenza tutti i mendicanti che bussassero alla porta del castello. Una sera bussò un vecchio dai capelli bianchi, coperto di stracci. Come gli altri mendicanti, anch’egli fu condotto alla presenza della giovane regina. Essa lo riconobbe al primo sguardo: era suo padre. Ma la regina trattenne le lacrime. Fece sedere a tavola il vecchio e gli offrì pane e sale con le sue stesse mani. Il vecchio disse: “Ti ringrazio, nobile signora, per questo pane e questo sale. Essi sono le cose più preziose della terra, come ho imparato a mie spese”. “Hai ragione” rispose la giovane regina “Ma quando io dissi questo a mio padre, egli montò in collera e mi fece cacciare nei boschi dai suoi servi e dai suoi cani”. Soltanto allora il vecchio re riconobbe sua figlia, e scoppiando a piangere le si gettò ai piedi. Ma la giovane donna lo rialzò, lo abbracciò e lo tenne a vivere nella sua reggia. Che cos’era successo intanto alle due figlie maggiori? Alle due sventurate non bastava la parte di regno ricevuta in eredità dal padre: esse ora si disputavano tra loro. Scoppiò tra loro una guerra, nella quale morirono entrambe. Così tutto il regno toccò alla figlia più giovane e al suo sposo. Ed essi regnarono insieme con giustizia fino alla morte. (Adat. da G. Rodari (a cura di), “Enciclopedia della favola. Fiabe di tutto il mondo per 365 giorni”, Editori Riuniti)

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

il peperone pilota di formula 1 Bambini, conoscete la storia del peperone che sognava di diventare un pilota di Formula 1? voi cosa vorreste fare da grandi? C’era una volta un peperone che sin da piccolo, quando ancora era nascosto dalle foglie della pianta da cui era nato, sognava di diventare un grande pilota e partecipare ad una gara di Formula 1. I suoi fratelli lo prendevano in giro, ma lui era proprio convinto ed ogni volta che vedeva una zucchina cercava di salirci sopra e di guidarla fra i solchi della terra. Le zucchine per la verità non erano contente di questa storia però, siccome in genere sono ortaggi molto pazienti, cercavano di accontentarlo. Il peperone nel frattempo cresceva e maturava e da verde era diventato giallo e robusto e sulle zucchine ormai era molto scomodo salire. Neanche a dirlo, le zucchine erano molto contente di non doverlo più sopportare, ma il peperone era diventato triste perché vedeva che il tempo passava e il suo sogno non si realizzava. Gli altri ortaggi vicini e cioè oltre le zucchine anche le melanzane, i pomodori, le cipolle, gli agli e tutti quanti decisero di fargli una sorpresa e di creare per il loro amico una pista speciale, come quella della Formula 1, e di organizzare una gara. Zucchine, melanzane e carote per la loro forma allungata decisero di fare le auto da Formula 1, mentre le cipolle e gli agli facevano da protezione ai bordi dei solchi per proteggere gli spettatori che erano venuti numerosi. I broccoli erano ai blocchi di partenza pronti a sventolare foglie di lattuga verde per dare il via alla partenza. Il peperone era al massimo della felicità e da giallo stava diventando rosso dall’emozione.

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

Finalmente i broccoli dettero il via ed il nostro peperone partì al massimo della velocità su una melanzana viola e lunga che scivolava velocissima nel solco di terra. Alla prima curva il peperone era al comando della corsa insieme ad un pomodoro alla guida di una zucchina e ad uno spinacio su una carota. Ma già dopo pochi metri era chiaro chi sarebbe stato il vincitore della gara. Il peperone rimase saldo alla guida della melanzana, mentre alla seconda curva il pomodoro scivolò dalla zucchina e, nonostante i ravanelli sventolassero foglie di radicchio rosso per avvisare dell’incidente gli altri piloti, anche la carota guidata dallo spinacio, per evitare la zucchina rimasta al centro della pista, girò più volte su se stessa e finì sulle cipolle che erano al bordo pista. Il peperone tagliò il traguardo orgoglioso e rosso di felicità ed emozione. La cerimonia di premiazione fu splendida: tutti gli ortaggi e le verdure insieme erano un arcobaleno di colori che scandiva: “Viva Pepper, viva Pepper!”. Il sedano, alto e dritto, proclamò il peperone vincitore e gli pose sulla testa una corona di foglie d’alloro. Appena sceso dal podio il peperone fu avvicinato dai giornalisti prezzemolo che lo coprirono di domande: “è contento di essere arrivato primo? Cosa si prova ad essere il vincitore di una corsa così importante? A chi dedica questa vittoria?”. Il peperone, stordito dal chiasso, dalla folla e dall’emozione, trovò solo la forza di rispondere: “Dedico questa vittoria a tutti i miei amici ortaggi e verdure che hanno lavorato tanto con me per darmi questa gioia. Sono felice d’aver vinto la corsa, ma sono ancora più felice d’aver capito che ho tanti amici che mi vogliono bene e che mi hanno aiutato a realizzare il mio sogno”. (Adatt. da alimentazionebambini.e-coop.it)

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6. Raccontami l’alimentazione

Lab

oratorio

al supermercato Con le verdure e la frutta, divertitevi a inventare delle simpatiche storie, come queste due che sono nate dalla fantasia dei bambini della scuola di Bastia umbra. In un supermercato, sopra al banco delle verdure, si incontrarono la signora Carciofona, tutta elegante con il suo vestito verde e marroncino, con un grosso cappello da fungo porcino, e i signori serpentelli Peperoncini, molto agitati e birichini. La signora Carciofona era terrorizzata dai serpenti e cominciò a scappare di qua e di là dalla paura e finì dentro la cesta dei funghi poliziotto che si misero subito all’opera e, in men che non si dica, arrestarono i serpentelli Peperoncini dispettosi che causavano un grande scompiglio al supermercato. La signora Carciofona se ne andò tutta incavolata, ma soddisfatta e, mentre usciva dal supermercato, inciampò in un sasso Pomodoro. Dovette quindi andare all’ospedale per farsi medicare il fogliame e poi di corsa in lavanderia, perché il suo bel vestito era proprio da candeggiare. Che giornata!

Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

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6. Raccontami l’alimentazione

Laborato

rio

La strega peperona In un castello misterioso e lontano viveva una strega cattiva, era la strega Peperona che aveva trasformato alcuni bambini, che giocavano nel suo giardino, in grosse zucche gialle e arancioni dal naso lungo e ad uncino con delle grosse bocche larghe. I poveri bambini e bambine trasformati in zucche erano tanto tristi e disperati perché la strega aveva detto loro che li avrebbe fritti e mangiati il prima possibile. I bambini zucca volevano ritornare ad essere veri bambini e allora chiamarono il topolino Perino che si aggirava sul cornicione della torre più alta del castello e chiesero aiuto. Il topolino Perino, per fortuna, era molto amico del poliziotto fungo secco Cicciottino che, chiamato in causa, entrò nel castello e, con tanto coraggio, arrestò la strega Peperona, se la mangiò per colazione con due grosse cipolle e liberò i bambini zucca con l’aiuto del topolino Perino e della fata Insalata che sciolse l’incantesimo e tutte le magie cattive della strega e così il castello tornò ad essere bello come prima e tutti i bambini poterono tornare a giocare nel grande giardino.

Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

Bella ciambella di L. grossi vi piacciono i dolci? voglio raccontarvi la storia di una ciambella molto ma molto speciale, che riusciva sempre a non farsi mangiare...

C’era una volta un Mago e una Strega che vivevano in una casa vicino a un grande bosco. Un giorno il Mago disse alla Strega: “Strega, preparami una ciambella”. La Strega preparò la ciambella con uova fresche di gallina, con farina molto fina, con miele dorato e uvetta di moscato. Quando il Mago vide la ciambella cotta sul tavolo esclamò: “è proprio una bella ciambella, è proprio una bella ciambella! Adesso la mangio”. “No, aspetta che si raffreddi, così calda non è buona!” disse la Strega. Bella ciambella però non voleva essere mangiata, e allora pian piano si rotolò sulla sedia, poi pian piano si rotolò sul pavimento, poi pian piano si rotolò verso la porta che era aperta, e da lì cominciò a rotolarsi velocemente verso il bosco. Un gallo la vide, e le corse dietro: “Ehi, ciambella, ho una gran fame, e voglio mangiarti!”. “Sì, non fare complimenti” disse Bella Ciambella “prima però voglio raccontarti la mia storia, e vedrai che poi mi mangerai con più gusto. Ascolta: Questa è la mia storiella. Mi chiamo Bella Ciambella, fatta con uova fresche di gallina, con farina molto fina, con miele dorato, e uvetta di moscato. Il Mago mi voleva mangiare, e son riuscita a scappare. Nemmeno tu mi mangerai, con un palmo di naso resterai!”

Bella Ciambella rotolò via così velocemente che il gallo non riuscì ad acchiapparla. Dopo un po’ incontrò una volpe: “Ehi, ciambella, ho una gran fame, e voglio mangiarti!”. “Sì, non fare complimenti” disse Bella Ciambella “prima però voglio raccontarti la mia storia, e vedrai che poi mi mangerai con più gusto. Ascolta:

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

Questa è la mia storiella. Mi chiamo Bella Ciambella, fatta con uova fresche di gallina, con farina molto fina, con miele dorato, e uvetta di moscato. Il Mago mi voleva mangiare, e son riuscita a scappare. Nemmeno tu mi mangerai, con un palmo di naso resterai!”

Bella Ciambella rotolò via così velocemente che la volpe non riuscì ad acchiapparla. Dopo un po’ incontrò un lupo: “Ehi, ciambella, ho una gran fame, e voglio mangiarti!”. “Sì, non fare complimenti,” disse Bella Ciambella, “prima però voglio raccontarti la mia storia, e vedrai che poi mi mangerai con più gusto. Ascolta:

Questa è la mia storiella. Mi chiamo Bella Ciambella, fatta con uova fresche di gallina, con farina molto fina, con miele dorato, e uvetta di moscato. Il Mago mi voleva mangiare, e son riuscita a scappare. Nemmeno tu mi mangerai, con un palmo di naso resterai!”

Bella Ciambella rotolò via così velocemente che il lupo non riuscì ad acchiapparla. Che fine ha fatto Bella Ciambella? Alcuni bambini dicono di averla vista rotolarsi allegramente per le strade di paesi di campagna. Molti altri invece dicono di non averla mai incontrata e vista, ma che lungo le strade di campagna si sente qualche volta il suo profumo, specialmente di notte e quando c’è la luna piena. Comunque, è certo che nessuno potrà acchiapparla perché Bella Ciambella è stata fatta da una Strega, ed è una ciambella magica. (L. Grossi, “La vecchina piccina picciò”, Einaudi Ragazzi)

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

a taaavola! A mezzogiorno, è l’ora del pranzo, sia per i bambini che per gli animali. Le mamme chiamano i propri cuccioli a tavola e... ascoltate questa storia, poi provate a imitare i saltelli delle pulci. Nella savana, a mezzogiorno, quando mamma Elefantessa chiama il suo elefantino perché venga a mangiare, tutti lo sanno. Mamma Elefantessa si siede sull’erba, punta la proboscide contro il cielo e soffia con tutte le sue forze. Allora, da un capo all’altro della savana, si sente: “Teodoro! A taaavola!”. “Eccomi, mamma, arrivo!” risponde l’elefantino. In aperta campagna, a mezzogiorno, quando mamma Coniglia chiama i suoi coniglietti perché ́vengano a mangiare, tutti i vicini, da dentro le loro tane, possono sentirla. Tap! Tap! Tap! Mamma Coniglia batte la zampa sul terreno: “Giovanni! Giovanna! Gianni! Giannino! Giannetta! A taaavola!”. “Va bene, mamma, stiamo arrivando!” rispondono i cinque coniglietti. Sopra il vecchio tappeto, a mezzogiorno, quando mamma Pulce chiama le sue pulcette perché ́ vengano a mangiare, se avvicini l’orecchio puoi sentire la sua vocina stridula che chiama: “Eulalia! Edvige! Eligia! Elvira! Evelina! Emilia! Forza, pulcette mie, a taaavola!”. “Eccoci, mamma, stiamo arrivando!” rispondono le mille pulci saltando di qua e di là ́. In casa Tarallucci, a mezzogiorno, quando la mamma chiama Lucia perché ́ venga a mangiare, tutto il quartiere lo viene a sapere! La signora Tarallucci corre da una stanza all’altra, sale in soffitta, scende in cantina e grida con la sua voce squillante: “Lucia! A taaavola!”. Ma, guarda caso, Lucia ́ è già ́ seduta a tavola. Ha il tovagliolo attorno al collo e impugna la forchetta. Come mai oggí è così puntuale? Semplice! Ha sentito un buon odore di patatine fritte. (AA.VV., “Raccontini strampalati e divertenti”, Einaudi Ragazzi)

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

il regno di Mangionia di gianni rodari Tanto tempo fa, esisteva il regno di Mangionia, governato da sovrani ingordi e golosissimi: quanti erano? Provate a disegnarli. Sul lontano, antico paese di Mangionia, a est del ducato di Bevibuono, regnò per primo Mangione il Digeritore, così chiamato perché dopo aver mangiato gli spaghetti sgranocchiava anche il piatto, e lo digeriva a meraviglia. Gli successe sul trono Mangione Secondo, detto Tre Cucchiai, perché mangiava la minestra in brodo adoperando contemporaneamente tre cucchiai d’argento: due li teneva lui con le sue mani, il terzo glielo reggeva la Regina, e guai se non era pieno. Dopo di lui, nell’ordine, salirono sul trono di Mangionia, che era collocato a capo di una tavola imbandita giorno e notte: Mangione Terzo, detto l’Antipasto; Mangione Quarto, detto Cotoletta alla Parmigiana; Mangione Quinto, detto il Famelico; Mangione Sesto, detto lo Sbranatacchini; Mangione Settimo, detto “Ce n’è ancora?”, che divorò perfino la corona, e sì che era di ferro battuto; Mangione Ottavo, detto Crosta di Formaggio, che sulla tavola non trovò più nulla da mangiare e inghiottì la tovaglia; Mangione Nono, detto Ganascia d’Acciaio, che si mangiò il trono con tutti i cuscini. Così la dinastia finì. (G. Rodari, “Favole al telefono”, Einaudi)

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

ciccio porcello Nella fattoria vive un maialino grosso grosso che si chiama Ciccio porcello. Cosa gli è successo?

Ciccio porcello era il maialino più grosso della fattoria: aveva sempre tanta fame e mangiava a più non posso. Mangiava da mattina a sera e qualche volta anche di notte; per fortuna che mamma porcello chiudeva a chiave la cucina. Ciccio porcello era grosso e tondo come un pallone. La sua frase preferita era: “Ho fame! Ho fame!” e, quando pronunciava queste parole, il suo codino si drizzava e il nasino cominciava a fiutare a destra e a sinistra, in alto e in basso e poi... viaaaa verso l’odorino. A mangiare non lo batteva nessuno, mentre era il più lento di tutti nella corsa: si stancava facilmente e doveva subito sedersi perché gli veniva il fiatone. Un giorno, mentre giocava a nascondino con gli amici del cortile, decise di nascondersi nel tronco cavo di un vecchio albero: un posto magnifico, nessuno lo avrebbe trovato, di sicuro. Ma non riusciva a entrare: spingi, spingi... niente da fare! Ciccio porcello rimase incastrato con il suo grosso sederone che spuntava dal buco. Sentì da lontano gli amici che lo chiamavano, gridò aiuto, ma nessuno lo sentiva perché la sua voce rimbombava dentro il tronco. Povero Ciccio porcello! Quando ormai faceva buio la sua mamma lo trovò e tentò con tutte le sue forze di farlo uscire dal buco, ma niente: quel sederone rimase lì e non si spostò di un millimetro. Ciccio porcello restò incastrato per due giorni, senza mangiare. Per fortuna il terzo giorno, dimagrito per il digiuno, riuscì a liberarsi da solo. “D’ora in poi mangerò meglio!”. La mamma era d’accordo con lui. Ora che Ciccio porcello ha imparato a mangiare, si sente bene, può nascondersi dove vuole per giocare a nascondino e fare le corse senza perdere il fiato. (S. Fraccaro, C. Donello e A. Martin, “Il mangiastorie”, Erickson)

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

il piccolo bruco Maisazio di c. eric volete sapere cosa mangia il bruco Maisazio? Ascoltiamo la sua storia e ripetiamo i giorni della settimana. Una notte, su una foglia illuminata dalla luna, c’era un piccolo uovo. Ma una Domenica mattina, quando si levò il sole, caldo e splendente, dall’uovo “Crac!” uscì un piccolo bruco affamato... Subito si mise in cammino alla ricerca di cibo. Lunedì mangiò una mela, ma non riuscì a saziarsi. Martedì mangiò due pere, ma non riuscì a saziarsi. Mercoledì mangiò tre prugne, ma non riuscì a saziarsi. Giovedì mangiò quattro fragole, ma non riuscì a saziarsi. Venerdì mangiò cinque arance, ma non riuscì a saziarsi. Sabato mangiò un dolce al cioccolato, un gelato, un cetriolo, un pezzo di formaggio, una fetta di salame... Alla sera aveva il mal di pancia! Il giorno dopo era di nuovo Domenica. E il bruco si mise a mangiare una bella foglia verde. Si sentì subito meglio... (“Il piccolo bruco Maisazio”, Mondadori)

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

il cuoco pappamondo Il cuoco Pappamondo ha creato dei biscotti speciali... proviamo anche noi a cucinarne alcuni.

Un giorno il cuoco Pappamondo decise di creare dei dolcetti mai fatti prima. Mise in testa un bel cappello, indossò un grembiule per non sporcarsi di farina ed iniziò: acqua, farina, zucchero, un pizzico di sale, uova e una spolverata di lievito. Mescolò e manipolò per bene fino ad ottenere una sfoglia omogenea. Stesa la sfoglia cominciò a pensare a che forma dare ai suoi biscotti. “E se li facessi a forma di stella?” si chiedeva “Oppure a forma di luna o di sole, o ancora di cuore o di fiore?”. La sfoglia era sempre lì, stesa sul tavolo e attendeva solo di essere trasformata in qualcosa di speciale. Finalmente Pappamondo si decise: “Farò i miei dolcetti a forma di bambino!”. Così cominciò a ritagliare i biscotti: non aveva

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

uno stampo, perciò, pur lavorando con cura ed impegno, ogni dolcetto venne diverso. Per dare un tocco finale ai suoi dolcetti, Pappamondo decise di usare come una bacchetta magica il suo pennello da cucina. Così spennellò alcuni biscotti con il cioccolato, altri con il tuorlo d’uovo, altri con della vaniglia, altri con dei granuli di caffè, altri ancora con della farina di cocco e dello zucchero a velo e addirittura con sciroppo di lampone e fragole: insomma ogni dolcetto aveva la sua forma, il suo colore e il suo profumo. Tutto soddisfatto della sua creazione, dispose i dolcetti in una grossa teglia di terracotta e li mise a cuocere alla luce e al calore del sole. Stanco per la fatica di aver fatto e pensato tanto, si addormentò all’ombra di un albero. Passò tutto il pomeriggio, i dolcetti si doravano al sole e nell’aria primaverile si diffondevano varie essenze di cannella, di vaniglia, cocco, cacao… i dolcetti lievitavano, lievitavano, lievitavano lentamente fino a che diventarono grandi come bambini di tre, quattro, cinque anni a seconda di come il sole batteva su di essi. Quando Pappamondo si svegliò sentì le voci di tanti bambini che giocavano in girotondo: non si capiva che lingua parlassero poiché sembrava che ognuno dicesse una cosa diversa come diversa era la loro corporatura ed il loro colore della pelle. Guardandoli Pappamondo pensò ai suoi dolcetti: “Mamma mia, si saranno bruciati!”. Esclamò e di corsa andò a controllare la teglia. I dolcetti erano spariti, niente, neppure una briciola; e i bambini? Anche: se ne erano andati per il mondo a diffondere la loro allegria, i loro profumi e i loro colori. Pappamondo non si rattristò: gonfiò un grosso pallone e cominciò a girare il mondo alla ricerca dei suoi biscotti. (da www.piccinini109.it)

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

Lo chef dell’anno di silvia piangerelli Nel paesino di Polpetta si è disputata una gara per eleggere il cuoco dell’anno a cui hanno partecipato i più grandi chef del mondo. Chi avrà vinto? Un giorno ai cuochi più bravi del mondo arrivò l’invito a partecipare a una grande competizione che avrebbe eletto lo chef dell’anno. Partirono a centinaia dalle loro nazioni e arrivarono a Polpetta, il paese dove si sarebbe disputata la gara. I cuochi avevano solo un’ora di tempo per preparare un piatto gustoso, ma allo stesso tempo originale e salutare, perché i giudici di certo ne avrebbero tenuto conto. “Siete pronti cuochi del mondo? Andate ai fornelli... che la gara abbia inizio!”. Gli chef si diedero un gran da fare, armeggiavano con pentole, cucchiai e ingredienti, e nell’aria aleggiavano mille odori diversi. “Il mio pliatto sarà il migliore: liso e gambeletti, accompagnati da involtini plimavela” il cinesino si impegnava moltissimo e voleva vincere a tutti i costi. “I giudici non potranno più fare a meno dei miei hamburger e delle mie croccanti patatine fritte condite con il

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6. Raccontami l’alimentazione

Racconto

ketchup, oh yeah!” esclamava l’americano. “Sarà il mio menu a trionfare: d’altronde, cosa c’è di più salutare della cucina italiana? La dieta mediterranea ce la invidiano in tutto il mondo! Preparerò una buonissima pizza con la pummarola ‘n coppa!” diceva l’italiano. L’impegno e la tensione erano alle stelle, tutti i cuochi prestavano molta attenzione a non sprecare gli ingredienti, perché i giudici avrebbero valutato anche quell’aspetto. Il cibo è prezioso e va considerato come un dono: lo sanno il cinesino, il peruviano, il marocchino, l’italiano, lo spagnolo... e tutti i bambini e i cuochi del mondo! Alla fine della gara, i giudici osservarono con attenzione e assaggiarono i vari piatti prelibati: che tripudio di colori e di sapori c’era! La scelta del vincitore non fu facile, ci furono discussioni, addirittura litigi, ma alla fine i giudici si trovarono d’accordo: tutti i piatti del mondo che erano stati cucinati meritavano di vincere e decisero così di premiare la varietà che era stata portata in tavola. I cuochi furono soddisfatti della decisione e non ci rimasero per niente male, anche se ciascuno di essi continuava a pensare che il suo piatto fosse il migliore. Organizzarono una grande cena e mangiarono insieme, ridendo e passando una bella serata in compagnia.

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6. Raccontami l’alimentazione

Lavorett

o

parole da masticare Realizziamo un originale libricino a forma di torta, che conterrà le parole da masticare, cioè ricette e filastrocche inventate da voi bambini e dalle vostre insegnanti!

Il libro dovrà assomigliare a una torta, quindi utilizziamo un cartoncino circolare per fare la base da decorare con della carta e dei nastrini, come mostrato nelle foto. Realizziamo il coperchio con un altro cartoncino su cui incolleremo la carta utilizzata sotto le torte. Decoriamo attaccando delle caramelle e, con i colori gonfiabili, scriviamo il titolo del nostro libricino: “Parole da masticare”. Fissiamo con un nastrino il coperchio alla base, ma solo da una parte in modo tale che possa aprirsi. Ritagliamo dei cartoncini colorati a forma rotonda, su cui scriveremo le nostre filastrocche e ricette, da decorare con disegni. Rileghiamo i vari fogli, fissandoli con un nastrino.

UN DOLCE PROFUMO Un dolce profumo viene dal forno caldo e fragrante si spande intorno nella cucina, fa venire l’acquolina. È una torta d’albicocche o un gustoso piatto di filastrocche?

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6. Raccontami l’alimentazione

Filatroc

che

LA CARAMELLA MOU

Idea della scuola dell’infanzia “Umberto Fifi” di Bastia Umbra (PG).

Morbida ti sciogli, ti appiccichi e ti incolli, ti attacchi ad un dente, sei anche un po’ invadente. Molle caramella mou, fondi piano, delicata, più tenera della cioccolata, fondi piano, serena, dolce come un’amarena. Sei come un dolce frutto, ti mastico, ti succhio e coli dappertutto.

LA MANO HA FAME Questo dice: “Ho fame”. Questo dice: “Non c’è pane”. Questo dice: “Lo faremo domani”. Questo dice: “Ce n’è un po’ nel cassettino”. E questo dice: “Dallo a me, che sono piccolino”.

CIOCCOLATA Cioccolata zuccherata mandorlata nocciolata odorosa profumata saporita poi salata e condita la frittata fatta come marmellata di parole chi ne vuole? Dolci parole salate scritte stampate pepate fritte parole dette parlate non stanno zitte.

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6. Raccontami l’alimentazione

Lavorett

o

la focaccia di cappuccetto rosso ingredienti: - 400 g di farina - una bustina di lievito in polvere - due cucchiai da caffe di sale e uno di zucchero - olio di oliva - 100 g di mozzarella - 200 ml di latte - salvia o rosmarino

Mescoliamo la farina con il sale, lo zucchero e il lievito, poi uniamo due cucchiai di olio di oliva, la mozzarella tagliata a dadini molto piccoli, la salvia o il rosmarino ben tritati e, poco per volta, il latte. Stendiamo su un tegame da forno unto con olio. Cospargiamo con tre pizzichi di sale e qualche fogliolina di salvia o rosma-

mattoncini dei tre porcellini

ingredienti: - 120 g di farina speciale per dolci (o fecola di patate) - 120 g di zucchero - 4 uova - burro per ungere - lievito in polvere

Mescoliamo lo zucchero con i tuorli, aggiungiamo la farina setacciata con il lievito e le chiare montate a neve, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Versiamo il composto in un recipiente rettangolare ben unto e facciamo cuocere nella parte del forno preriscaldato a 180˚. Tagliamo poi la torta in piccoli rettangoli: i mattoncini.

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Scheda di valutazione

6. Raccontami l’alimentazione

SChEdA PER LA vALuTAZIONE dELLE COMPETENZE 3 ANNI

ImmagInI, suonI, colorI

Il corpo e Il movImento

Il sé e l'altro

COMPETENZE

I dIscorsI e le parole

5 ANNI

Ha consapevolezza dei propri sogni e riesce a esprimerli a parole.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Esprime preferenze sui cibi.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Imita i saltelli di un animale con la giusta coordinazione.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Drammatizza un racconto, esprimendosi correttamente con il linguaggio mimico-gestuale.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Utilizza varie tecniche artistiche per rielaborare

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Inventa creativamente delle storie con un linguaggio adeguato.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Ripete correttamente i giorni della

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Sa rispondere ad alcune domande inerenti la storia

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Conosce il viaggio del cibo e ricorda i nomi di alcuni organi dell’apparato digerente.

in parte

no

in parte

no

in parte

no

Disegna con la giusta attinenza i personaggi di una storia.

la conoscenza del mondo

4 ANNI

Nome Data

Note

Insegnanti

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Gioco con... l’Educazione Alimentare

Occorrente

T-shirt bianca allegata ai quaderni operativi colori per tessuti e pennello stereo scotch di carta modelli dei personaggi (bambino Cioccobombo, l’uovo Cok, Meletta, Carotino, il latte Bianchetto, l’acqua Celestina, la coscia di pollo Ruspy, il pesce Boh, il pane Tosty, la cioccolata Ciokkorì...).

Prima di iniziare il gioco...

I bambini vengono divisi in squadre. Ciascuna squadra è rappresentata da un personaggio a scelta tra quelli presenti nella guida e nei quaderni operativi. Prima di iniziare il gioco, i bambini, aiutati dalle insegnanti, disegnano sulle T-shirt il personaggio della propria squadra e tracciano per terra la sagoma del corpo umano con lo scotch di carta.




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