La valigia
Cerco sul dizionario Prefissi e suffissi Le vacanze di Luca L’osso di Osso Quante doppie! Un po’ di ortografia Cruciverba ortografico Il cavallo di Alessandro Magno La madre L’importanza delle virgole Lo spazzino spaziale Due sillabe: ma-re! Dopo la pioggia Con o senza accento? C’era la cera? Oh, che meraviglia! Un mondo colorato Ce n’è per tutti! Discorso diretto e indiretto L’unicorno Tanti tipi di nomi Attenzione ai nomi!
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Italiano
Matematica
Italiano
Chi c’è in cucina?
Un giardino incantato Una notte da incubo Il principe della risata Questo... e non quello! Mio o tuo? Primo, secondo... tanti! Quante occasioni! Ancora pronomi! Colui, il quale... Bulli e... lupi! Lotta con il robot
A Bora Bora con papà Sotto le ali del drago Una nuova casa Quanti verbi! Azzecca il verbo! Ancora verbi Analizzo i verbi! Verbi che transitano... La Biblioteca di Alessandria Il maggiordomo L’e-mail di Sara
da pag. 1 a pag. 72
da pag. 73 a pag. 132
Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola
Ideatrice del testo: Federica Goffi
Redazione: Federica Goffi, Silvia Amaolo, Silvia Piangerelli e Linda Tesler
Progetto grafico e impaginazione: Federica Goffi, Deborah Consolani e Claudio Magrini
Coordinamento grafico-redazionale: Federica Goffi
Illustrazioni: archivio Tresei, iStock Copertina: Deborah Consolani
Organizzazione e direzione della creazione dell’opera: Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano
63 64 67 68 69 70 71 72
Alice vuole ballare Colori in volo Regole al parco! Tanti tipi di frasi Una notte in tenda Le frasi complesse Frasi sempre più ricche... Analizzo la frase!
133 135
Compito di realtà n. 1 Che bella, la mia città! Test di ingresso (Verso la Scuola Secondaria)
Editrice Tresei Scuola
Via A. Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378
© Tutti i diritti sono riservati www.tresei.com
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La valigia
1. Leggi il brano.
Dissi a George e ad Harris che avrei provveduto io a fare i bagagli. Mi vanto alquanto della mia abilità nel riporre la roba. Fare i bagagli è una delle tante cose nelle quali sento di essere più esperto di qualsiasi altra persona al mondo. Cominciai a metter via ogni cosa. Il lavoro risultò essere molto più lungo di quanto avessi creduto; ma finalmente terminai di riempire la valigia, e vi sedetti su, e strinsi le cinghie. – Non ce li metti gli stivali? – domandò Harris. Mi guardai attorno e constatai che li avevo dimenticati. Ecco com’è Harris. Si era ben guardato dal pronunciare una parola prima che io avessi chiuso la valigia e stretto le cinghie, naturalmente. E George rise, con una di quelle sue risatine esasperanti, insensate, simili al raglio di un somaro, che mi rendono furente. Riaprii la valigia e vi ficcai dentro gli stivali; poi, proprio mentre stavo per chiuderla, mi balenò nella mente un’idea orribile. Avevo ricordato di metterci lo spazzolino da denti? Non so come sia, ma non riesco mai a ricordare se ho già messo nella valigia lo spazzolino da denti. Lo spazzolino da denti è un oggetto che mi ossessiona quando viaggio. Sogno di non averlo messo nella valigia, mi sveglio di soprassalto, madido di freddo sudore, e salto giù dal letto e do la caccia allo spazzolino. Poi, al mattino dopo, lo metto nella valigia prima di essermene servito, e devo riaprire la valigia per prenderlo; e, naturalmente, è sempre l’ultimo oggetto che vi trovo; in seguito, rifaccio la valigia e dimentico lo spazzolino da denti, e devo salire di corsa al primo piano all’ultimo momento per prenderlo, e sono costretto a portarlo alla stazione avvolto nel fazzoletto. Naturalmente ora dovetti togliere dalla valigia ogni maledetto oggetto, e naturalmente non riuscii a trovare lo spazzolino. Frugai dappertutto fino a ridurre ogni cosa nello stesso stato in cui doveva essersi trovata prima che il mondo venisse creato, quando regnava il caos.
Naturalmente, trovai almeno diciotto volte gli spazzolini da denti di George e Harris, ma non riuscii a trovare il mio.
Rimisi tutto nella valigia, un oggetto per volta, scrollandolo prima a mezz’aria e finalmente trovai lo spazzolino dentro uno stivale.
Riempii allora di nuovo, e richiusi la valigia.
(J. K. Jerom, Tre uomini in barca, Mondadori)
2
IL TESTO NARRATIVO
2. Il racconto che hai appena letto è...
un racconto fantasy. un racconto umoristico. un racconto giallo. una biografia.
3. Che cosa ti suscitano le righe di testo scritte in azzurro? Perché?
4. Anche tu, come il protagonista, ti senti bravo a preparare le valigie?
5. Ti è mai capitato di dimenticare qualcosa? Se sì, racconta.
6. Fai un elenco degli oggetti che vorresti mettere nella tua valigia questa estate.
Come potresti sostituire la parola “madido”? Bagnato. Inondato. Pieno.
Prova a spiegare con parole tue l’espressione “scrollandolo prima a mezz’aria”.
3
IL TESTO NARRATIVO
Lessico
Cerco sul dizionario
1. Leggi questa voce tratta da un dizionario, poi per ogni affermazione barra Sì o NO.
fulmine [fùl-mi-ne] s.m.
1 Scarica elettrica che si produce tra due nubi o tra una nube e il terreno, accompagnata da una viva luce (lampo) e un forte fragore (tuono) || figg. un f. a ciel sereno, un fatto spiacevole accaduto inaspettatamente | essere un f., essere velocissimo.
2 fig. (spec. pl.) Reazione fortemente irata: con le sue azioni si è tirato addosso i f. dei superiori.
1. Fulmine è un nome maschile.
2. Il significato principale di fulmine è “un fatto spiacevole accaduto inaspettatamente”.
3. La frase “La tua visita è stata come un fulmine a ciel sereno” è un esempio del significato figurato di “fulmine”.
4. La parola “fulmine” ha solo un significato figurato.
2. Accanto a ogni parola scrivi la forma base che trovi nel dizionario. • andato • meloni • presi
• attrice • allegra • gattino
• sogni • mangiò • bevve
3. Sul dizionario, quali, tra le seguenti parole, trovi prima o trovi dopo? Riordinale scrivendo un numero accanto a ciascuna, poi riportane il significato sul tuo quaderno. ebete
malandato mastodontico
fandonia zelante
evanescente despota dicotomico
Scrivi almeno due parole che hanno un significato proprio e un altro figurato, poi, per ciascuno di essi, componi una frase sul tuo quaderno.
4
LESSICO Lessico SÌ NO SÌ NO SÌ NO
SÌ NO
Un po’ di ortografia
1. Completa le parole della favola con le parti mancanti: contengono i suoni duri e dolci di C e G.
Il fo Romeo viveva nel tron di un albero, in mezzo alla foresta. Amava molto stare in compagnia di una rnacchia di nome milla. A Romeo pia va andare in ro per il bos a rcare il bo da mangiare nella sua calda setta. Invitava spesso Camilla e i due ami si fa vano delle grosse risate. Un rno, però, il fetto non riusciva a trovare la sua amica cornacchia. Domandò a tutti gli altri animali se l’avessero vista, ma nessuno sapeva niente. Lo chiese persino alle formiche che stavano lavorando per costruire il formi io. Ma niente, di Camilla nessuna notizia. Proprio quella sera, tornando a casa, trovò la sua ami che lo stava aspettando: aveva portato mbelle e lato al ccolato, crostate con cilie , per festeg re il suo mpleanno. Fu una festa bellissima con tanti invitati e tanta roba da man re: tutti se ne andarono via con le pan piene!
2. Scrivi il plurale delle seguenti parole.
camicia borraccia fascia cuoco corteccia DIFFICOLTÀ ORTOGRAFICHE
selvaggia oca mago fungo scheggia
malvagia panca strega fico foca SCE
bisce / biscie ascella / asciella coscienza / coscenza scenario /scienario C o Q? NI o GN? GLI
o LI?
o SCIE?
9
3. In ogni coppia di parole cerchia la forma giusta. qustode / custode percuotere / perquotere innoquo / innocuo acuila / aquila
ignezione / iniezione Spania / Spagna paniotta / pagnotta ragioniere / ragiognere
maniglia / manilia bigliardo / biliardo bilia / biglia giocoliere / giocogliere
Il cavallo di Alessandro Magno
1. Dopo aver letto il racconto, prova a dividerlo in sequenze e, sul tuo quaderno, fai il riassunto.
Filippo si girò verso il figlio e gli disse:
– Ti ho portato un regalo. Raggiunsero la sommità del colle e Alessandro si arrestò stupefatto: in basso, davanti ai suoi occhi, uno stallone nero s’impennava sulle zampe posteriori, lucido di sudore come una statua di bronzo sotto la pioggia, tenuto da cinque uomini attaccati a lacci e briglie, che cercavano di controllarne la formidabile possenza. Era più nero di un’ala di corvo e aveva una stella bianca in mezzo alla fronte. A ogni movimento del collo scaraventava a terra gli stallieri e li trascinava sull’erba come pupazzi inerti. Poi ricadeva sugli zoccoli anteriori, scalciava all’indietro furibondo, flagellava l’aria con la coda, scrollava la lunga criniera luccicante.
Alessandro, come l’avesse colpito una frustata, si riscosse improvvisamente e gridò: – Lasciatelo! Lasciate libero quel cavallo, per Zeus!
Filippo gli appoggiò una mano sulla spalla. – Aspetta ancora un poco, ragazzo, aspetta che l’abbiamo domato. Solo un po’ di pazienza e sarà tuo. – No! – esclamò Alessandro. – No! Soltanto io lo posso domare. Lasciatelo! Vi dico di lasciarlo. – Ma fuggirà – gli fece notare Filippo. – Ragazzo mio, l’ho pagato una fortuna! – Quanto? – chiese Alessandro. – Quanto hai pagato, papà? – Tredici talenti. – Ne scommetto altrettanti che riesco a domarlo! Ma di’ a quegli sciagurati di lasciarlo! Ti prego! Filippo lo guardò e lo vide quasi fuori di sé per l’emozione, le vene del collo gonfie come quelle dello stallone infuriato.
Si volse agli uomini e ordinò: – Liberatelo! Obbedirono. Uno dopo l’altro sciolsero i lacci e gli lasciarono solo le briglie sul collo. E subito l’animale si allontanò correndo nella pianura. Alessandro si lanciò all’inseguimento di corsa e gli si affiancò sotto l’occhio stupito del re e dei suoi stallieri. [...]
12
IL TESTO STORICO
Sentivano che gli parlava, nell’ansimare della corsa gli gridava qualcosa, parole che il vento si portava via assieme ai nitriti dell’animale che quasi pareva rispondergli. E improvvisamente, quando sembrava che il giovane crollasse a terra per lo sforzo, il destriero rallentò la sua corsa, trotterellò per un poco e poi si mise al passo scuotendo la testa e sbuffando. Alessandro allora gli si avvicinò piano, mettendosi dalla parte del sole. Poteva vederlo ora, illuminato in pieno, poteva vedere la sua fronte ampia e nera e la macchia bianca a forma di cranio di bue. – Bucefalo – sussurrò. – Bucefalo... Ecco, questo è il tuo nome... è questo! Ti piace, bello? Ti piace? – e gli si accostò fin quasi a toccarlo. L’animale scrollò la testa, ma non si mosse, e il ragazzo stese la mano e lo accarezzò sul collo, con delicatezza, e poi sulla guancia e sul muso, morbido come muschio. – Vuoi correre con me? – gli domandò. – Vuoi correre? – Il cavallo nitrì alzando la testa fierissima e Alessandro capì che assentiva. Lo guardò fisso negli occhi ardenti e poi con un balzo gli fu in groppa e gridò: – Vai! Bucefalo!
(V. M. Manfredi, Il figlio del sonno, Mondadori)
Lessico
Ritrova, nel testo, i nomi che vengono usati come sinonimi di “cavallo” e sottolineali.
2. Da quello che hai potuto capire dalla vicenda narrata, quali aggettivi ti sembrano più adatti per descrivere il carattere di Alessandro?
Codardo. Indeciso. Caparbio. Coraggioso.
3. Il personaggio di Alessandro Magno è...
Ribelle. Obbediente.
realmente esistito. frutto della fantasia dell’autore.
4. Sfogliando il tuo libro di storia, scegli un personaggio storico e prova a scrivere un racconto su di lui.
Tipologie testuali
Scegli la definizione giusta di “racconto storico”.
È un testo narrativo che espone con interesse i fatti storici trasformandoli in un racconto misto di fatti reali e personaggi nati dalla fantasia dell’autore.
È un testo che ricostruisce i fatti realmente accaduti, senza l’intervento della fantasia.
13
IL TESTO STORICO
Italiano
Matematica
Matematica
74 78 79 80 81 83 84 86 87 88 89 91 92 93 94 95 96 97 98 99
Milioni e miliardi Le potenze... ...e i polinomi numerici Proprietà dell’addizione... ...e della sottrazione! Metto in colonna Quante moltiplicazioni! Calcolo le divisioni... ...e metto in colonna Il messaggio segreto Lavoriamo con le figure Figure simili Rette, angoli... ...e poligoni Frazioniamo! Tanti tipi di frazioni Equivalenti e complementari Calcolare frazioni Problemi con frazioni Ad ogni numero...
100 101 102 104 105 106 107 108 110 112 113 114 115 116 117 118 120 121 123 124
Tutto in ordine! Composizioni e scomposizioni In colonna! Ancora operazioni Per difetto o per eccesso? Sconti, aumenti... ...e interessi Istogrammi e aerogrammi L’euro Quante espressioni! Sopra o sotto zero? È multiplo di... I divisori di un numero Numeri primi e scomposizioni Per quanto tempo? Misure di lunghezza Misure di peso... ...e di capacità Le misure di superficie Il perimetro...
125 126 127 128 129 132
da pag. 1 a pag. 72
da pag. 73 a pag. 132
...e i poligoni regolari Calcoliamo l’area Il cerchio e la sua area Problemi e... solidi Lavoriamo con i solidi Logica e probabilità
134 139
Compito di realtà n. 2 Una gita conveniente! Test di ingresso (Verso la Scuola Secondaria)
Lavoriamo con le figure
1. Riconosci se le figure sono simmetriche, ruotate o traslate, scrivendo nei cartellini rispettivamente S, R o T.
2. Esegui le traslazioni richieste.
89 LE ISOMETRIE
Rette, angoli...
1. Completa scrivendo la definizione corretta.
A B
c b o p A C
t v r s D E B
ANGOLO AMPIEZZA NOME
92 RETTE, ANGOLI, POLIGONI
2. Usa il goniometro per misurare gli angoli. Completa e inserisci la lettera nella casella giusta.
...e poligoni
Osserva e completa con la parola “CONCAVO” o “CONVESSO”.
ANGOLO CONCAVO
ANGOLO CONVESSO
195° = 260° = 32° = 70° =
3. Colora di rosso i poligoni e di blu i non poligoni.
Completa la regola!
99° = 125° = 64° = 310° =
Spazio e figure
Un poligono è una figura piana che ha come contorno una linea .
4. Delle figure dell’esercizio precedente, cerchia di verde i poligoni concavi e di arancione quelli convessi.
93 RETTE, ANGOLI, POLIGONI
Ancora operazioni
1. Completa le tabelle. 2. Segui gli esempi e calcola in riga.
x 10 100 1 000 0,18 0,2 13,45 1,25
x 10 100 1 000 34,5 4 500 124,5 12 600 25,4 + 0,9 = (25,4 +1) - 0,1 = 26,3 46,2 + 0,9 = 32,8 + 0,9 = 48,7 + 0,9 = 57,5 + 0,9=
: 10 100 1 000 1 024 56 900 8 987 23 900 : 10 100 1 000 45,8 840 230,858 95,60
18,07 - 0,9 = (18,7 - 1) + 0,1 = 17,8 28,6 - 0,9 = 89,18 - 0,9 = 134,7 - 0,9 = 654,23 - 0,9 =
104 I NUMERI DECIMALI
Tanti tipi di frazioni
1. Cerchia di rosso le frazioni proprie, di blu quelle improprie e di verde quelle apparenti.
Completa la regola!
Una frazione si definisce:
• quando ha il numeratore minore del denominatore;
• impropria quando ha il numeratore del denominatore;
• apparente quando ha il numeratore o multiplo del denominatore.
Osserva gli esempi e completa:
• Se mettiamo a confronto due frazioni con lo stesso denominatore, è maggiore la frazione con il numeratore . • Se mettiamo a confronto due frazioni con lo stesso numeratore, è la frazione con il numeratore minore.
2. Confronta le coppie di frazioni e completa con > oppure <.
95 LE FRAZIONI
3
2
27
4
2
1
8 72 8
16 5 20
15 13 39 8 9 56 9
36 18 2
20 40 10 24 68 15 15 12 36 10 5
6 20 12 Numeri
3
8 9 1 5 4 5 12 32
17 72 19 56 19 9 18
36 5 25
14 13 42 13 65
3 8 < 5 8 2 12 > 2 64
9
8 32 6 17 11
9
5
Quante espressioni!
1. Risolvi le seguenti espressioni sul tuo quaderno e riporta il risultato.
32 + 8 x 6 - 54 : 9 + 10 x 4 =
2 x 10 + 81 : 9 + 35 : 5 - 50 : 10 =
[32 : 8 x (21 : 7 x 3)] - 120 : 10 = 4 x 5 + [(22 + 6) : (36 : 9)] - 4 x 4 = 81 : [(27 : 9) x (120 - 117)] + (45 : 9) x (25 : 5) = 45 : 5 x [ (24 - 4) : (20 : 4) x 4 - 10 ] =
Nelle espressioni si svolgono prima le operazioni nelle parentesi , poi quelle nelle e infine quelle nelle .
2. Ora risolvi sul quaderno queste espressioni ancora più difficili!
{3 x 9 + [ (8 x 6) + 30 - 24 ] + 9 } : 10 - 5 = 100 - { [ (40 - 8 x 4 + 2) x 10] : 5 } x 3 + 5 = 48 : { [ (4 + 9 x 3 - 11) : 5 ] + 8 } + 5 = { [ (3 x 15 + 10 - 25) x 2 + 30 ] : 3 + 6 } : 4 =
3. Sotto ciascun problema scrivi l’espressione con cui puoi risolverlo, poi calcola il risultato sul tuo quaderno e riportalo anche qui.
1. Giuseppe ha raccolto 35 castagne e la sua amica Mara ne ha raccolte 45. Decidono di metterle insieme e di distribuirle in sacchetti da 10 castagne l’uno. Alla festa d’autunno della scuola viene allestito un mercatino e i due bambini decidono di vendere ciascun sacchetto al prezzo di € 1,20 l’uno. Quanto ricavano i due bambini dalla vendita di tutti i sacchetti?
2. La nonna compra per Natale, ai suoi nipotini, un pigiama ciascuno. Uno del costo di € 29,56 e l’altro di € 34,89. Paga con una banconota da € 100,00. Con il resto dei soldi, poi, va al supermercato e acquista 2,5 kg di banane al prezzo di € 1,50 al kg, e due pacchi di pasta del costo di € 0,89 ognuno. Quanti soldi rimangono alla nonna?
112
LE ESPRESSIONI
Sopra o sotto zero?
1. Cerchia in blu i numeri negativi e in rosso quelli positivi.
2. Ora riscrivi i numeri dell’esercizio precedente in ordine crescente.
3. Riscrivi i seguenti numeri in ordine decrescente.
- 6 • + 35 • - 4 • + 18 • - 64 • + 12 • - 10 • - 81 - 2 • + 15 • - 90 • + 75 • - 30 • - 80 • + 47 • - 68
Completa la regola!
I numeri con segno - sono detti ; mentre quelli con segno + sono . I numeri negativi, al contario di quelli positivi, aumentano di valore più si allontanano dallo zero più si avvicinano allo zero.
4. Confronta i numeri inserendo < o >. 5. Calcola.
+ 15 + 8 + 45 + 23 - 34
- 7 - 12 - 90 - 18 + 30
+ 90 - 65 + 15 - 44 - 76
- 91 - 85 - 87 + 19 0
- 12 + 8 = + 6 - 12 = - 40 + 10 = - 9 + 8 = - 10 + 10 =
- 16 + 36 = - 10 + 12 = - 76 - 4 = + 17 - 10 = + 50 - 32 =
113 I NUMERI RELATIVI
Una gita conveniente!
Consegna: Competenze:
Discipline coinvolte: Modalità di lavoro:
Organizza una gita per la tua famiglia, scegliendo una località che sia raggiungibile e visitabile nell’arco di una giornata. Proponi varie soluzioni di viaggio, con i relativi prezzi, permettendo così alla tua famiglia di scegliere la gita più conveniente. Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologia e ingegneria; competenza in materia di consapevolezza ed espressioni culturali; competenza digitale, competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare.
Matematica (geografia). Individuale.
Indicazioni da seguire:
Per progettare il tuo itinerario di viaggio, rispondi alle seguenti domande:
• In un giorno di vacanza, dove preferiresti andare con la tua famiglia: in città, al mare, in montagna o in collina?
• Procurati una cartina dell’Italia, cerchia la località in cui abiti e quelle in cui ti piacerebbe andare.
• Scrivi almeno tre località e, per ognuna, indica quanti chilometri dista da dove abiti tu.
• Come potresti raggiungere le mete che hai scelto? In treno? In autobus? In macchina? Per ciascuna soluzione calcola i costi e i tempi di percorrenza, poi redigi l’itinerario più conveniente.
Autovalutazione:
Ti è piaciuto svolgere questo compito? (Colora i quadratini da 1 a 6).
Come hai trovato questo compito? FACILE ABBASTANZA FACILE DIFFICILE
134 COMPITO DI REALTÀ N. 2 Verifico le competenze
ITALIANO
1. Leggi il testo, poi rispondi ai quesiti che seguono.
La ragnatela
I Draghi della Fortuna sono creature dell’aria e del calore, creature di irresistibile gioia e felicità e, nonostante le loro poderose dimensioni, sono lievi e leggeri come nuvole d’estate.
Per questo non hanno alcun bisogno di ali per volare. Nuotano nelle brezze del cielo come i pesci nell’acqua del mare. Ma la loro caratteristica più meravigliosa è il canto. Chi ha avuto la ventura di udire una volta il loro canto, non lo dimentica per tutto il resto della vita. Ma il Drago della Fortuna che ora Atreiu vedeva, data la situazione in cui si trovava, non poteva certo avere voglia di cantare.
Il suo lungo corpo sinuoso, con le squame colore della madreperla che scintillavano di riflessi bianchi e rosati, pendeva tutto contorto, imprigionato nelle gigantesche maglie della ragnatela. I lunghi barbigli dell’animale, la sua sontuosa criniera e i ciuffi di candido pelo sulla coda e sul corpo erano impigliati così strettamente nelle corde appiccicose, che non riusciva quasi più a muoversi.
Solo le pupille scintillavano rosse come rubini nella testa leonina e mostravano chiaramente che erano ancora in vita.
Lo splendido animale sanguinava da molte ferite, perché lì c’era anche qualcos’altro, qualcosa di enorme che continuava a scagliarsi contro il Drago come una nube nera, mutando forma a ogni istante. Un momento pareva un ragno gigantesco con zampe lunghissime, occhi fiammeggianti e un grosso corpo pesante, coperto di pelame nero e stopposo; poi si trasformava in un’unica grossa mano con enormi artigli che tentavano di schiacciare il povero drago, e un minuto più tardi diventava uno scorpione nero che con il suo pungiglione velenoso colpiva la sua infelice vittima.
La lotta fra le due possenti creature era terribile. Il Drago della Fortuna si difendeva ancora, sputando un fuoco azzurro che bruciava le setole della mostruosa creatura impalpabile come una nuvola. Il fetore che emanava era tale che Atreiu non riusciva quasi più a respirare.
A un certo punto il Drago della Fortuna portò via un morso di zampa al suo avversario, ma quell’arto staccato dal corpo malefico non cadde nelle profondità dell’abisso.
Rimase invece sospeso nell’aria continuando a muoversi e poi tornò al suo posto, ricongiungendosi al corpo scuro e nebuloso dal quale era stato separato.
135 TEST DI INGRESSO Verso la scuola
secondaria
5 10 15 20 25
30
E così accadeva tutte le volte che il Drago riusciva ad afferrare coi denti un pezzo dell’avversario. Solo in quel momento Atreiu si accorse di qualcosa che fino ad allora gli era sfuggito: quell’orribile creatura non era un unico corpo compatto, ma un’inimmaginabile quantità di minuscoli insetti di un azzurro acciaio, che ronzavano come calabroni infuriati e in sciami foltissimi si raggruppavano fino ad assumere di volta in volta le forme più disparate. Era Ygramul e ora Atreiu capiva perché era chiamata “Le Molte”.
(da M. Ende, La storia infinita, Longanesi)
• I Draghi della Fortuna...
sono di grandi dimensioni e pesanti sono piccoli e leggeri sono di grandi dimensioni ma leggeri
• Chi è imprigionato in una ragnatela?
Atreiu
Un enorme scorpione nero
Un Drago della Fortuna
• Che cosa accadeva ogni volta che il Drago staccava un “pezzo” dell’avversario?
Quel pezzo cadeva nell’abisso
Quel pezzo si dissolveva nell’aria
Quel pezzo si ricongiungeva al corpo a cui apparteneva
• Chi ha la possibilità di vedere un Drago della Fortuna, di cosa non si dimentica... delle sue possenti ali del suo meraviglioso canto delle squame color madreperla
• Come potresti sostituire la parola “fetore” (riga 24)? Odore Profumo Puzza
• Perché l’avversario del Drago riusciva ad assumere, ogni volta, sembianze diverse?
Perché era leggero come una nuvola
Perché aveva poteri magici
Perché non era un’unica creatura, ma era composto da più insetti
136
Secondaria TEST DI
Verso la Scuola
INGRESSO
139 TEST DI INGRESSO Verso la Scuola Secondaria
4
•
•
uM • 7 dak •
uk •
•
•
43
475 4 397
4
439
475 1
7 1
= 51 10
1. A quale numero corrisponde la seguente scomposizione? 4. Per ogni frazione decimale scrivi il numero decimale corrispondente, e viceversa. 2. A quale numero in cifre corrisponde “unmiliardosettecentottomilaquattrocentoventi” ?
hM
3 daM
9
9
4 h
7 da
5 u
979
974
397,475
079
780 420 10 708 420 1 000 708 420 1 780 420 3. L’insegnante ha chiesto a Maria e Mirco di risolvere questo problema alla lavagna. Chi di loro ha scritto l’operazione giusta per risolverlo?
000
= 234 10 = 41 100 = 7,32 = 0,41 = 0,088 = 0,06 = In un acquario, 20 pesci sono rossi. Se i pesci rossi sono 4 5 dei pesci totali, quanti pesci ci sono in tutto nell’acquario? (20 : 4) x 5 = (20 : 5) x 4 = MATEMATICA
5. Stabilisci se le seguenti affermazioni sono V (Vere) o F (False).
• Se una frazione è impropria non può mai essere apparente.
V F
• Le frazioni proprie hanno il numeratore minore del denominatore. V F
• Tra due frazioni con lo stesso numeratore, è maggiore quella con il denominatore minore. V F
• L’unità frazionaria è una frazione che ha sempre 1 al numeratore. V F
• Sommando due frazioni equivalenti il risultato è sempre 1. V F
6. A quale numero equivalgono 876 decimi?
8. A quale numero corrisponde (7 x 106) + (3 x 104) + (5 x 102) +(7 x 101) ?
9. Osserva. Chi ha acquistato lo skateboard a un prezzo più basso?
8,547 129,412 730 510 7 305 700 7 030 570 70 305 010 Maria Luca Entrambi lo hanno acquistato allo stesso prezzo Non si può sapere
8,76 8 760 Sconto:
Prezzo: € 39,70
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140 TEST DI INGRESSO Verso la Scuola Secondaria
7. In quale numero, tra i seguenti, i centesimi valgono 4? 0,876 87,6
0,564 456 Prezzo: € 50,50 Sconto: 30%
I NOMI
Indicano persone, animali, cose di genere maschile o femminile e di numero singolare o plurale. Possono essere:
- CONCRETI: indicano qualcosa che si può percepire con almeno uno dei cinque sensi (es.: fiore);
- ASTRATTI: indicano un’idea, un sentimento, ovvero ciò che non si può percepire con i sensi (es.: amicizia);
- PRIMITIVI: nomi che non derivano da altri nomi (es.: carta, dente, vento, vetro);
- DERIVATI: nomi che derivano da altri nomi (es.: cartiera, dentifricio, ventilatore, vetraio);
- ALTERATI: nomi che sono stati modificati in senso diminutivo (es.: ombrellino), vezzeggiativo (es.: ombrelluccio), accrescitivo (es.: ombrellone), dispregiativo (es.: ombrellaccio);
- COLLETTIVI: indicano un insieme di elementi (es.: sciame, orchestra, flotta);
- COMPOSTI: nomi formati dall’unione di: due nomi (es.: motosega); un nome + un aggettivo (es.: pellerossa); un verbo + un nome (es.: spremiagrumi); due verbi (es.: fuggifuggi).
AGGETTIVI E PRONOMI
- QUALIFICATIVI (esprimono qualità). Concordano nel genere e nel numero con i nomi a cui si riferiscono. Es.: una bell a casa . Si distinguono in aggettivi qualificativi di grado positivo (bello), comparativo (meno bello di... più bello di... bello tanto quanto), superlativo (relativo = il più bello della classe; assoluto = bellissimo).
- POSSESSIVI (specificano l’appartenenza). MIO, MIA, MIEI, MIE, TUO, TUA, TUOI, TUE, SUO, SUA ecc. (Quando sostituiscono il nome hanno la funzione di pronomi). Es.: Il mio cane si chiama Boby, il tuo?
- DIMOSTRATIVI (specificano la posizione nel tempo e nello spazio). QUESTO, CODESTO, QUEL, QUELLO, STESSO, MEDESIMO, QUELLA, QUESTI ecc. (Quando sostituiscono il nome hanno la funzione di pronomi). Es.: Non prendere questa maglietta, prendi quella!
- INDEFINITI (indicano la quantità, ma senza specificare). OGNI, QUALSIASI, ALCUNI ecc. (Quando sostituiscono il nome hanno la funzione di pronomi). Es.: Non mangiare troppi dolci, prendine pochi!
- INTERROGATIVI e ESCLAMATIVI (introducono una domanda o un’esclamazione). CHE, QUALE, QUANTO, QUANTE ecc. (Possono essere sia aggettivi che pronomi, es.: Quanto costa?).
CHI (può essere solo pronome. Es.: Chi mi ha preso la penna?
- NUMERALI (precisano la quantità, la posizione o una quantità multipla).
Cardinali UNO, DUE, TRE ecc.
Ordinali PRIMO, SECONDO, TERZO ecc.
Moltiplicativi DOPPIO, TRIPLO, ecc. Es.: Vorrei una camera doppia.
Possono essere sia aggettivi che pronomi . Es.: Il primo giorno non ti avevo salutato, il secondo invece sì!
I PRONOMI RELATIVI
VARIABILI
IL QUALE, LA QUALE
I QUALI, LE QUALI
INVARIABILI
CHE, CHI, CUI
Es.: La T-shirt che ho comprato è molto bella!
Il ragazzo con il quale ho parlato ieri è davvero simpatico!
I PRONOMI PERSONALI
Le
regole di italiano
MODO
bene, male, velocemente, comodamente
TEMPO LUOGO QUANTITÀ NEGAZIONE AFFERMAZIONE DUBBIO
ieri, oggi, domani, ora, poi, subito, dopo, presto, tardi
lì, là, sopra, sotto, qui, qua, su, giù, fuori, davanti, vicino, lontano
molto, meno, assai, abbastanza, troppo, niente, quasi
no, né, non, neanche, neppure, nemmeno
sì, certamente, ovviamente, naturalmente
forse, eventualmente, chissà, probabilmente, magari
I VERBI
1a coniugazione
2a coniugazione
3a coniugazione
- ARE (cantare) - ERE (correre) - IRE (partire)
I MODI FINITI (indicano il numero e la persona):
- Indicativo (esprime azioni certe).
- Congiuntivo (esprime incertezza, dubbio, desiderio).
CONIUGAZIONE PROPRIA ESSERE - AVERE
- Condizionale (esprime azioni che potrebbero compiersi a determinate condizioni).
- Imperativo (esprime ordini, comandi o consigli).
I MODI INDEFINITI (non indicano il numero e la persona). Sono il Gerundio, l’Infinito e il Participio.
LA FRASE
La frase è un insieme ordinato di parole. La frase minima è composta da soggetto + predicato
La frase minima si arricchisce con le ESPANSIONI:
- dirette o complemento oggetto (chi?, che cosa?)
VERBALE
Ci dice cosa fa il soggetto
NOMINALE
Ci dice chi è, com’è il soggetto
- indirette: compl. di luogo (dove?); compl. di tempo (quando?); compl. di specificazione (di chi? di che cosa?); compl. di termine (a chi?); compl. di compagnia (con chi?); compl. d’agente (da chi?); o di causa efficiente (da che cosa?)...
Le regole di matematica
PERIMETRO E AREA
Il PERIMETRO di un poligono indica quanto misura il suo contorno.
L’AREA, invece, indica la misura della sua superficie, che viene espressa con i multipli e sottomultipli del m2 MULTIPLI UNITÀ FONDAMENTALE DI MISURA SOTTOMULTIPLI
POLIGONO REGOLARE NUMERO FISSO TRIANGOLO EQUILATERO 0,289
QUADRATO 0,5
PENTAGONO 0,688
ESAGONO 0,866 OTTAGONO 1,207
RICORDA!
Per calcolare l’area di alcuni poligoni regolari serve conoscere l’apotema.
GLI AVVERBI
hm2 dam2 m2
dm2
km2
(metro quadro)
cm2 mm2 X NUMERO FISSO : NUMERO FISSO apotema lato