AUTUNNO
SOMMARIO
Pagg. 2-255
INVERNO Pagg. 256-457
PRIMAVERA Pagg. 458-579
ESTATE Pagg. 580-633
BES
per tutte le stagioni Atelier
SCHEDE FOTOCOPIABILI Pagg. 634-743
Pagg. 25, 57-59, 137-138, 194-195, 285, 297,308, 446-447, 449, 518-519, 565, 620-621
AMBIENTALE
LE EDUCAZIONI
PAGG. 64-65, 102-106, 208-211, 372-383, 486-491, 534-537, 591, 594-597, 611-617
alimentaRE PAGG. 90-91, 120-121, 123-125, 246-253, 392-395, 398-399, 600-603
ALLA SICUREZZA PAGG. 220-225, 569-577
aVVIO AL PRECALCOLO
PAGG. 44-45, 156, 284-285, 296, 325, 444-449
aVVIO ALLA LETTO-SCRITTURA
PAGG. 39, 176-177, 300, 303-307, 319, 538
COMPITI DI REALTÀ
PAGG. 26-27, 116-117, 212-213, 348-349, 384-385, 436-437, 492-493, 522-523, 566-567, 604-605
VALUTIAMO LE COMPETENZE
PAGG. 67, 161, 255, 351, 405, 457, 503, 541, 579, 634
A U T U N N O
L’inserimento
il primo giorno... di scUola L’oggetto transizionale Gli aquiloni di benvenuto Benvenuti, amici! Ti accolgo con affetto! Conosciamoci!
I nostri nomi La mia storia la “preistoria” di dino Chi c’è a scuola oggi?
SETTEMBRE
Benvenuti a scuola!
I nostri traguardi L’ambiente di apprendimento Come accogliere i bambini? Spazio all’apprendimento! Lo spazio dedicato alla lettura e alla scrittura... Un’accoglienza... speciale Dino, il dinosauro amico Canzone: Cominciamo insieme un’avventura
Sulle orme di Dino BES Facciamo amicizia!
COMPITO DI REALTÀ
Piccolo atelier Piccolo atelier Piccolo atelier
La nostra giornata “tipo” Maschietti e femminucce Lo schema corporeo Le routine e il concetto di tempo Il tempo e i giorni della settimana Ricordi delle vacanze Che giorno è oggi? Che tempa fa? Il meteo e i mesi dell’anno Il cerchio delle stagioni Il calendario meteo pinocchio incontra il grillo parlante Rispettiamo le regole!
BES
Piccolo atelier
Il cartellone delle regole Introduzione all’ecologia DIARIO DI BORDO DEL MESE VALUTIAMO LE COMPETENZE
Piccolo atelier
OTTOBRE
In autunno!
I nostri traguardi i nonni ci gUardano... con gli occhi del cUore
I nonni a scuola - Drammatizzazione
La festa dei nonni Poesie per i nonni Giochi di un tempo Nonni siete nel mio cuore Una sorpresa d’aUtUnno Bambini al lavoro! Creatività con le foglie Foglie da appendere Organizziamo la festa dell’autunno! Benvenuto autunno!
Canzone: Quando c’è l’autunno In cucina tutto l’anno Bimbi in cucina: perché? Un’antica tradizione I mostaccioli
Piccolo atelier Piccolo atelier Piccolo atelier Piccolo atelier
Il grappolo d’uva L’uva con le mani Che buona l’uva! la foglia camilla L’autunno è arrivato! In una giornata di vento Come si forma il vento?
L’elemento ARIA
La girandola la principessa aria
Piccolo atelier
Piccolo atelier
68 69 70 73 74 76 77 78 80 81 82 84 86 87 88 90 91 92 93 94 96 97 98 99 100 102 103 107 108
La girandola
Piccolo atelier
COMPITO DI REALTÀ
Piccolo atelier
Piccolo atelier
Piccolo atelier
Piccolo atelier Piccolo atelier Piccolo atelier
Piccolo atelier
Canzone: Aria, Acqua, Terra, Fuoco Il meteo in autunno Nuvolario Sotto la pioggia La giornata dell’alimentazione tUtti a tavola... con dino! Zuppa di verdure autunnali la casetta di marzapane La piramide alimentare i maghi dei colori Alla scoperta dei colori PRIMARI Giochi colorati! I colori primari GIALLO come… ROSSO come… BLU come… Le carte dei colori Mani in pasta La tecnica del puntinismo BES Quanti colori... ...in autunno! I colori composti Giochiamo con i colori composti Mescoliamo i colori Atelier
Un “urlo” di paura le paUre di tonino Tanti scherzi da paura... ...ad Halloween! la strega mattacchiona Streghetta di Halloween
Piccolo atelier
110 112 113 116 118 120 121 122 123 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 136 137 139 140 142 144 145 146 150 151 152 153 154 157
La zucca di carta Che paura… ad Halloween!
Piccolo atelier
DIARIO DI BORDO DEL MESE
VALUTIAMO LE COMPETENZE
NOVEMBRE
Corpo e natura
I nostri traguardi che meraviglia il corpo Umano! Siamo fatti così! Una bambola da vestire! Canzone: Che meraviglia il corpo umano!
La percezione del corpo Il corpo umano
Il corpo nello spazio Equilibrio e lateralità L’altra metà! Destra o sinistra? Attività di pregrafismo
158 159 160 161
Piccolo atelier
Piccolo atelier
Piccolo atelier
Anche gli animali hanno un corpo! Indovina... chi sono? Un’uscita alla fattoria Curiosità sugli animali La tartaruga di plastica Il riccio in tanti modi ciao amici, andiamo in letargo! pollicina e il volo della rondine Provviste d’autunno I concetti topologici BES
La coordinazione motoria Motricità o psicomotricità?
162 163 164 166 167 168 170 171 172 173 174 175 176 178 179 180 181 182 184 186 190 192 193 194 196 197
COMPITO DI REALTÀ
Piccolo atelier Piccolo atelier
Di cosa ha bisogno il mio corpo? Pratiche igieniche… e autonomia La giornata mondiale dei diritti dell’infanzia Gli alberi dei diritti La festa dell’albero Un albero speciale L’albero in autunno Amico albero Filastrocca da drammatizzare La giornata mondiale della sicurezza... a scuola! tUtti al sicUro… con dino! Dino fa tremare... A prova di sicurezza Norme in caso di terremoto e incendio la castagna dispettosa Strudel di castagne
Piccolo atelier
La castagna spinosetta Con il corpo conosco! il paese dei cinqUe sensi Un percorso alla scoperta dei cinque sensi Con i cinque sensi Lo sviluppo percettivo del bambino Con i sensi scopro… il giovane re e l’olio d’oliva Dall’ulivo… all’olio L’olio d’oliva è salutare! DIARIO DI BORDO DEL MESE VALUTIAMO LE COMPETENZE
198 200 204 206 208 209 212 214 216 218 220 221 222 223 224 226 229 230 232 234 236 241 242 243 246 248 250 254 255
SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE
• L’accoglienza
• Conosciamoci!
• La mia storia
• Orientarsi nell’ambiente scuola
• Le routine
• Le regole
• Introduzione all’ecologia
• La festa dei nonni
• La vendemmia
• L’autunno
• L’elemento ARIA
• La giornata dell’alimen tazione
• I colori
• Halloween e le paure
• Lo schema corporeo
• Il pregrafismo
• Gli animali
• Giochi e percorsi motori
• Il corpo e l’igiene
• I diritti del bambino
• La festa dell’albero
• La giornata della sicurezza
• I frutti d’autunno
• I cinque sensi
• Dall’oliva all’olio
SETTEMBRE
Argomenti:
ACCOGLIENZA
L’AMBIENTE SCUOLA CONOSCIAMOCI! LA MIA STORIA LE ROUTINE LE REGOLE
OTTOBRE
LA FESTA DEI NONNI
L’AUTUNNO
LA VENDEMMIA L’ELEMENTO ARIA I COLORI HALLOWEEN
Racconti pagine: 18-19, 30-31, 41, 54-55
ESPERIENZE DIDATTICHE pagine: 20-21, 24, 32, 36-37, 39, 40, 42, 44-45, 49-50, 56-57
atelier pagine: 34-35, 48, 52-53, 60-63
filastrocche pagine: 28,47, 51 GIOCHI pagina: 38
AVVIO ALLA LETTO-SCRITTURA
COMPITO DI REALTÀ
Conosco la mia scuola! pagine: 26-27
Racconti pagine: 70-71, 80, 98, 108-109, 126, I51, 154-155
BES pagine: 25, 57-59
AVVIO AL PRECALCOLO
canzoni pagine: 22-23 pagina: 39
pagine: 44-45
ecologia pagine: 64-65
RICETTE
pagine: 93, 122 giochi pagine: 77, 128, 133, I44
atelier pagine: 78-79, 82-85, 94-96, 107, 113-115, 118-119, I34-136, 139-143, 146-147, 148-149, 157-158
ESPERIENZE DIDATTICHE pagine: 72, 74-75, 81, 86, 92, 100-101, I27, 130-132, I50, I52-153 drammatizzazione pagine: 73, 99 filastrocche pagine: 76, 87, 97, 112, I29, I45, I59 pagina: I56
canzoni pagine: 88-89, 110-111
COMPITO DI REALTÀ
Aria sporca o pulita? pagine: 116-117
Argomenti: ecologia pagine: 102-106
BES pagine: I37-138
AVVIO AL PRECALCOLO
alimentazione pagine: 90-91, 120-121, 123-125
NOVEMBRE
Argomenti:
SCHEMA CORPOREO GLI ANIMALI IL LETARGO GIOCHI MOTORI IL CORPO E L’IGIENE
I DIRITTI DEL BAMBINO AMICO ALBERO FRUTTI D’AUTUNNO I CINQUE SENSI
Racconti pagine: I64, I86-187, I90, 226-227, 234-235 filastrocche pagine: I71, I79, I81, 203, 218, 241 giochi pagine: 170, 172-173, 175, I92, 193-194, 196
drammatizzazione pagine: 218
atelier pagine: I64-165, I82-185, 206-207, 214-217, 230-231
RICETTE pagina: 229
AVVIO ALLA LETTO-SCRITTURA
pagine: 176-177
COMPITO DI REALTÀ
Tante specie di alberi pagine: 212-213
alimentazione pagine: 246-253
BES pagine: 194-196
esperienze didattiche pagine: I65-167, I74, I78, 180, I88-189, 191, I98-203, 204-205, 219, 228, 232-233, 236-240, 243-245 canzoni pagine: I68-169 ecologia pagine: 208-211
SICUREZZA pagine: 220-225
I nostri traguardi
Vivere con serenità il momento dell’ingresso a scuola (3 anni)
Raccontare le proprie esperienze di vacanza (3-4-5 anni)
Orientarsi nell’ambiente scolastico e conoscere il nome di alcuni spazi (3 anni)
Memorizzare canti e filastrocche (3-4-5 anni)
Conoscere e nominare i personaggi di storie e filastrocche ascoltate (3-4-5 anni)
Conoscere il nome e il simbolo del proprio gruppo di età (3-4-5 anni)
Utilizzare in modo corretto i materiali scolastici (3-4-5 anni)
Partecipare alle attività proposte (3-4-5 anni)
Conoscere (o ricordare) il nome dei compagni e degli insegnanti (3-4-5 anni)
Conoscere e rispettare alcune regole concordate (3-4-5 anni)
Partecipare attivamente alle attività di routine (4-5 anni)
Sviluppare atteggiamenti di accoglienza verso l’altro (4-5 anni)
Coltivare comportamenti di rispetto verso l’ambiente (3-4-5 anni)
Altro (a discrezione dell’insegnante):
In una bellissima giornata di settembre, un dino sauro di nome Dino, che stava dormendo pro fondamente nella sua grotta, si svegliò di sopras salto e sfogliò le pagine del suo calendario. Quello era un giorno davvero speciale perché iniziava la scuola e, come promesso alla maestra Mirella, aveva un compito molto ma molto importante da rispettare: arrivare prima dei bambini per poi dare a loro, e alle loro famiglie, un caloroso benvenuto! Sì, perché Dino era proprio stanco di starsene tutto solo, chiuso in casa o meglio, in grotta... la scuola gli piaceva tanto: era piena di bambini e ogni giorno sembrava la festa dell’ami cizia. Che bello era, per i bambini più grandi, rivedere i compagni di scuola e, per i nuovi arrivati, conoscere tanti amici. Per questo Dino si era offerto di aiutare la maestra Mirella nel giorno dell’accoglienza e non solo... aveva promesso, infatti, di tornare a far visita ai bambini anche durante tutto l’anno scolastico: quante stagioni da passare insieme!
Consigli per la lettura
UN’ACCOGLIENZA...
...SPECIALE
Fu così che, quella mattina, di buon’ora, Dino andò a scuola, visitò le varie aule, per con trollare che tutto fosse a posto e, nel fare il suo solito giretto, lasciò le sue impronte, e che impronte... con quegli enormi piedoni! Questo era un trucco che il dinosauro faceva ogni anno, per aiutare i nuovi arrivati ad esplorare l’ambiente senza perdersi! Quando ebbe terminato il giretto, si fermò all’ingresso e aspettò l’arrivo dei bambini. A mano a mano che essi entravano, accompagnati dai loro familiari, Dino gridava: “Ciao, sono Dino, un amico speciale! Benvenuti! Benvenuti a scuola!”. Mentre pronunciava queste parole apriva il più possibile le sue braccia e tutti i bambini gli andavano incontro per essere accolti dal suo grande e caloroso abbraccio. Dino, poi, faceva accomodare gli alunni, salutava genitori e parenti. I bambini più grandi aiutavano Dino ad accogliere i più piccoli e dicevano al grande dinosauro: “Ehi, Dino, final mente sei tornato! È così bello averti qui tra noi!”. Perché certo, si sa, i dinosauri non vanno a scuola! Anzi, non esistono nemmeno più, ma possono venirci a trovare, ogni tanto, nella nostra immaginazione e anche a scuola, dove il gioco, la fantasia e... la voglia di imparare sono sempre i benvenuti!
Presto, bambini, andiamo a vedere se Dino è arrivato anche nella nostra scuola! (F. Goffi)
Dino, il dinosauro amico
IL PERSONAGGIO MEDIATORE:
Prima di leggere il racconto ai bambini, prepariamo un grande cartellone con la sagoma di un dinosau ro a braccia aperte. Il dinosauro, a seconda delle te matiche di cui si fa mediatore didattico, verrà poi arricchito e modificato nel corso dell’anno in base alle stagioni. Questo personaggio, inoltre, sarà “parlan te”, poiché tutti i racconti in cui il dinosauro parla in prima persona, sono sonori, e possono essere ascol tati dal CD allegato alla Guida. Invitiamo i bambini a riunirsi attorno al cartellone e scattiamo una bella foto di gruppo, così che tutti pos sano rafforzare il senso di appartenenza all’ambiente scuola e sentirsi accolti.
n alternativa, l’insegnante potrà usare un dinosauro marionetta o un peluche. L’importante è che i bambini possano conoscere, vedendolo, il personaggio mediatore, che verrà approfondito nel secondo volume di questa Guida, nell’u nità di apprendimento “Il mondo dei di nosauri”, pagg. 138-209.
Esperienza didattica
Procediamo con la lettura del racconto riportato alle pagine precedenti e inizia mo a far familiarizzare i bambini con il personaggio di Dino e, più in generale, con l’ambiente scuola.
Per chi non volesse iniziare l’accoglienza con il personaggio del dinosauro, proponiamo il racconto “Il primo giorno di scuola”, alle pagg. 30-31.
UN BALLO PER L’ACCOGLIENZA:
Una volta che abbiamo fatto conoscere il personaggio del dinosauro, proponiamo un ballo di benvenuto, che coinvolgerà i bambini nel loro primo ingresso a scuola. Rimandiamo alla traccia n. 10 del CD, riportata nel già citato progetto dedicato ai dinosauri (pagg. 156-157, volume 2 della Guida). In alternativa, fac ciamo ascoltare la canzoncina dedicata all’accoglienza, presente nella pagina che segue (traccia n.1).
CANZONE
Traccia n.1
COMINCIAMO INSIEME UN’AVVENTURA
Testo e musica del M° Francesco Panebianco
C’è un mondo speciale, pieno di emozioni, tutto il giorno puoi giocare e non ti annoierai. Qui potrai incontrare tanti amici nuovi, le giornate piene di avventure tu vivrai!
RITORNELLO
Cominciamo insieme un’avventura, ti divertirai tantissimo! Tante storie impareremo a scuola e sarà fantastico!
Cominciamo insieme un’avventura, ti divertirai tantissimo!
Giocheremo tutti insieme a scuola e sarà bellissimo!
Qui puoi esplorare tanti mondi nuovi, la maestra tutto il giorno ci sorriderà. Tienimi per mano, non aver paura, tutti quanti noi stiamo aspettando solo te!
RIT.
C’è un mondo speciale, pieno di colori, non ti sentirai mai solo e il tempo volerà.
Ogni giorno nuovo potrai colorare, diamo il benvenuto ad ogni amico che verrà! RIT.
COREOGRAFIA
Ritornello: i bambini si avvicinano al centro del cerchio alzando le braccia, poi indietreggiano... e così via.
Strofe: i bambini cantano tenendosi per mano e formando un grande cerchio.
COMINCIAMO INSIEME UN’AVVENTURA
Testo e musica del M° Francesco Panebianco
Sulle orme di Dino
ESPLORIAMO LA SCUOLA:
Riallacciandoci al racconto dedicato all’accoglienza, ricaviamo da un cartoncino verde le impronte di un dinosauro e distribuiamole nei vari locali della scuola, così da predisporre una pista che permetterà ai bambini di esplorare l’ambiente.
Introduciamo l’attività attraverso una breve conversazione:
Insegnante: Bambini, bambini, veni te a vedere... di chi saranno queste impronte?
Bambini: Di Dino, il nostro amico dinosauro!
Insegnante: È vero! Dino, prima di accogliere i bambini, è stato qui a scuola per controllare che tutte le aule fossero a posto!
I bambini, in fila, seguiranno le im pronte. A mano a mano che faranno il percorso l’insegnante le raccoglierà, così da avere una chiara visione de gli spazi esplorati e di quelli che, in vece, restano ancora da visitare.
Per una DIDATTICA INCLUSIVA - a cura di Monica Pratelli
Orientarsi nello spazio scuola - BES
Orientarsi nello spazio è una abilità di base indispensabile per tutti i processi di apprendi mento; lo spazio tridimensionale consente di svolgere tutte le attività quotidiane, lo spazio bidimensionale crea il passaggio dal concreto al simbolico, dal vissuto al rappresentato. La capacità di organizzazione spaziale è un requisito di base per tutto l’apprendimento e gli alunni in difficoltà presentano spesso incertezze in questo ambito e necessitano di proposte graduali per poter interiorizzare concetti certamente non facili. Per questo sono indispensa bili le attività concrete, i riferimenti costanti allo spazio vissuto (la posizione e la localizzazio ne degli oggetti, il confronto di posizioni, la rappresentazione attraverso il disegno, ecc.). L’esperienza diretta consente di dare davvero un senso alle cose, di imparare a padroneggiare abilità indispensabili per orientarsi nel mondo.
Un ambiente accogliente e a misura di bambino facilita il senso di padronanza dello spazio, permette agli alunni di sentirsi in un luogo sicuro, all’interno del quale poter sperimentare e conoscere nuove cose.
Un bambino che si orienta nella propria scuola è un bambino che si sente a proprio agio, che non teme di perdersi. E questa è davvero una cosa grande.
Proposte operative
UNA LUCE PER ESPLORARE
• Procuriamoci una luce a pila e guidiamo i bambini nell’esplorazione dell’ambiente.
• Chiudiamo le tapparelle, spegniamo le luci e… zitti zitti mettiamoci in viaggio alla scoperta dello spazio. Basta poco per creare una suggestio ne, per coinvolgere tutti i bambini, anche quelli con un po’ di difficoltà.
• L’insegnante fa da guida, tiene la luce tra le mani e illumina, a mano a mano, gli angoli, gli oggetti, le persone presenti nella scuola.
• I bambini denominano ciò che prende luce, descrivono, si sostengono a vicenda e imparano a condividere momenti importanti.
SETTEMBRE
COMPITO DI REALTÀ
COMPETENZE COINVOLTE
Consapevolezza ed espressione culturale; competenze sociali e civiche; comunicazione nella madrelingua.
CONSEGNA OPERATIVA
Realizzate dei “cartelli di indicazione” che segnalino i vari locali della scuola, in base alle atti vità che vi si svolgono, ad esempio: la mensa, il bagno, ecc., poi, con l’aiuto dell’insegnante, appendeteli negli spazi corrispondenti.
FINALITÀ
Favorire la capacità di orientamento nell’ambiente scolastico.
PRODOTTO ATTESO
Cartelli dei locali della scuola appesi agli spazi corrispondenti.
COSA FA L’INSEGNANTE
L’insegnante, con l’aiuto dei bambini più grandi che faranno da tutors, guiderà i più piccoli nell’esplorazione dei vari spazi della scuola, spiegandone la funzione e le attività che vi si svolgono. Quindi dividerà i bambini in squadre, tante quanti sono gli ambienti, e inviterà a fare i disegni; sceglierà, poi, quelli più belli con i quali realizzare i cartelli. Successivamente i più piccoli dovranno consegnarli ai bambini più grandi, che, con l’aiuto dell’insegnante, provvederanno ad appenderli fuori dalla porta, negli spazi corrispondenti.
MATERIALE A DISPOSIZIONE
Cartoncini bianchi, forbici, colla, colori, scotch, ecc.
I BAMBINI RISPONDONO
Percorso cognitivo da compilare a cura dell’insegnante
• Vi è piaciuto svolgere questa attività?
• Note ulteriori:
• Che cosa vi è piaciuto fare di più?
• Che cosa vi è piaciuto fare di meno?
• È stato difficile portare a termine il lavoro?
• Note ulteriori:
• Avete avuto difficoltà a lavorare insieme?
• Note ulteriori:
DIARIO DI BORDO DEL MESE
Le esperienze più significative Osservazioni dell ’ insegnante
VALUTIAMO LE COMPETENZE
Alunno
• Conosce e accetta i tempi scolastici • Sa raccontare le proprie esperienze di vacanza • È consapevole della propria identità di genere e riconosce se stesso in relazione all’altro • Memorizza canti e filastrocche • Conosce i personaggi di storie e filastrocche ascoltate e sa nominarli • Sa orientarsi nell’ambiente scolastico • Conosce il nome dei compagni e degli insegnanti • Conosce e condivide alcune norme di comportamento • Rispetta l’ambiente e assume comportamenti ecologici
(a discrezione dell’insegnante):
Le attività sono state interessanti per il bambino? • Abbiamo trovato difficoltà durante il percorso didattico? • Il bambino ha partecipato attivamente alle attività proposte?
Siamo riusciti a raggiungere i traguardi prefissati?
PARTE SÌ NO *Compilare quelli che interessano la fascia d’età del bambino.
I nostri traguardi
Valorizzare i nonni quali figure di riferimento (3-4-5 anni)
Apprezzare i giochi del passato (4-5 anni)
Conoscere aspetti dell’autunno (3-4-5 anni)
Conoscere l’uva e la vendemmia (3-4-5 anni)
Conoscere e descrivere l’elemento aria (3-4-5 anni)
Drammatizzare aspetti stagionali con il corpo (3-4-5 anni)
Rielaborare con i linguaggi dell’arte (4-5 anni)
Conoscere alcuni principi di una corretta alimentazione (3-4-5 anni)
Conoscere la piramide alimentare (4-5 anni)
Conoscere e usare i colori primari (3-4-5 anni)
Saper comporre e usare i colori composti (4-5 anni)
Approfondire i colori dell’autunno (3-4-5 anni)
Esprimere le proprie paure (3-4-5 anni)
Memorizzare canti e filastrocche (3-4-5 anni)
Conoscere e nominare i personaggi di storie e filastrocche ascoltate (3-4-5 anni)
Altro (a discrezione dell’insegnante):
I NONNI CI GUARDANO...
“Nonnino, nonnino, mi racconti una storia?”. “Io ti racconto una storia piccolo mio, ma tu devi dirmi perché ho trovato il tuo pupazzetto preferito nella pattumiera!”.
Il bambino distolse lo sguardo da quello del nonno e cercò di trattenere le lacrime che stavano per sci volare via sul suo bel visino.
Consigli per la lettura
L’insegnante invita i bambini a portare a scuola un giocattolo vecchio o rovinato a cui, però, sono molto affezionati.
“Non voglio sgridarti, mi piacerebbe solo sapere il perché. Non ti piace più, per caso?”. Il piccolo si stropicciò gli occhietti, come fanno tutti i bambini, quando proprio non riesco no più a trattenere il pianto.
“Non piangere, su”, disse il nonno avvicinandosi e accarezzandolo con affetto, “coraggio non avere paura di dirmi quello che provi”. “Nonno, non mi piace più perché è tutto rovi nato e brutto, non è più bello come prima!”. Il nonno emise un profondo sospiro, prese il bimbo tra le braccia e lo fece sedere sulle sue gambe. “Adesso ti racconto una storia, ti va di ascoltarla?”. Il bambino smise di piangere, e lo guardò incuriosito, facendo cenno di sì con la testa. Il nonno lo vide più tranquillo e cominciò a raccontare.
...CON GLI OCCHI DEL CUORE
Aveva tanti bellissimi giocattoli ed era invidiato da tutto il suo regno, ma sai una cosa?”. Il piccolo, con la bocca spalancata, completamente incantato e incuriosito dalla voce del nonno, fece di no con la testa in maniera vigorosa. Il nonno sorrise divertito dalla sua espressione buffa e innocente e continuò. “Al principino non importava nulla di tutti quei giochi, era tanto affezionato ad un pupazzo di stoffa malconcio, che gli era stato donato alla sua nascita. Ci giocava sin da piccolissimo, e lo teneva con sé anche mentre dormiva. Era così malconcio perché aveva vissuto incredi bili avventure con lui, accompagnandolo in ogni gioco, dove la fantasia li portava. Era il suo miglior amico, il suo compagno di viaggio. Aveva imparato a guardarlo, ma con gli occhi del cuore! Era questo il vero segreto”. Il bambino, estasiato da come il nonno gli aveva raccontato questa favola, si girò e guardò in direzione del suo caro pupazzetto, scese dalle gambe del nonno e gli prese la mano facen dolo alzare dalla sedia. “Cosa dici? Ti sei convinto? Andiamo a riprenderlo?”. “Sì, andiamo a riprenderlo!”
Quando guardiamo ciò che ci circonda con gli occhi del cuore, tutto inizia ad assumere un significato diverso... (Adatt. da cremascolta.it)
IL VALORE DELLE COSE:
Il racconto riportato alle pagine prece denti ci servirà per:
• evitare di considerare solo l’aspetto materiale delle cose, a partire da un sem plice giocattolo, per comprenderne, in vece, il valore “affettivo”;
• riallacciarsi al vissuto personale: che cosa fanno i bambini con i nonni? E con le nonne? Invitiamo a fare dei ritratti.
• realizzare il lavoretto creativo dedicato alla festa dei nonni (pagg. 78-79) e dalla forma di un cuore, come simbolo di affetto e della capacità di osservare con gli occhi dell’amore.
Iniziamo dalle seguenti domande stimolo:
Insegnante:
Perché il bambino aveva gettato il giocattolo nella pattumiera?
Qual era il gioco preferito dal principino?
Perché il pupazzo si era rovinato così tanto?
Che cosa vuol dire “guardare con gli occhi del cuore”?
Perché, alla fine, il bambino protagonista del racconto volle recuperare il vecchio pupazzo?
Invitiamo i bambini a portare a scuola il proprio giocattolo preferito: ciascuno, avendolo vicino a sé, lo descriverà ad alta voce, provando a spiegare perché lo apprezza più degli altri giochi.
I nonni a scuola
Insegnante: Oggi sono venuti alcuni nonni nel la nostra sezione! Ascoltiamo cosa hanno da dirci!
Nonna: Eh sì, bambini, quando eravamo piccoli avevamo altri giochi e altre abitudini. Ad esem pio, quando facevamo il bucato, invece dei detersivi, usavamo la cenere, e la biancheria diven tava pulita e profumata. Per lavarci prendevamo l’acqua nel pozzo e poi la versavamo in una bacinella. Poche case aveva no l’acqua corrente.
Consigli per la scena
In occasione della festa, organizzata a scuola per i nonni, un nonno e una nonna recitano questo copione, al quale possono aggiungere liberamente altri dettagli e storie tratte dalla propria esperienza di vita.
Nonno: Molti portavano gli zoccoli di legno, invece delle scarpe, perché queste costavano troppo.
Nonna: A scuola, gli insegnanti erano molto severi e bisognava ascoltarli in silenzio!
Nonno: Alla sera andavamo a dormire molto presto, oppure rimanevamo alzati nel le stalle riscaldate dall’alito degli animali e lì, nelle sere d'inverno, giocavamo a car te, a tombola, raccontavamo storie o cantavamo.
Nonna: Per conservare freschi i cibi non c’era il frigorifero; mettevamo la roba sul davanzale della finestra e la coprivamo con un panno. Bambini: E avevate tanti giochi?
Nonno: Non c’era la playstation e spesso giocavamo all’aria aperta, al gioco della campana, al tiro alla fune, a mosca cieca, al salto della corda, a nascondino e a calcio con i palloni fatti di stoffa.
Nonna: Le bambine, invece, giocavano con piattini e padelline di terracotta, oppure con le bambole di pez za: usavano la stoffa avanzata per i vestiti e dei fili di lana per i capelli.
Nonno: Avevamo molti meno giochi di voi, ma ci divertivamo un mondo!
Bambini: Sì, che bello! Proviamo a giocare come face vate voi!
La festa dei nonni
Approfittiamo della presenza dei nonni a scuola per organizzare una bella festa. Prepariamo tanti dolcetti per la merenda e memorizziamo, magari dividendoci le strofe, una filastrocca, come quella presente in questa pagina. Recitiamola riuniti in cerchio. Che emozione!
Quando dormo nel lettino, una soave canzoncina canta la mia dolce nonnina.
Quando gioco con la bici, nel bel viale del giardino, con me c’è sempre il mio nonnino.
Quando è il mio compleanno, un delizioso ciambellone prepara la mia nonna con passione.
Quando sono capriccioso mio nonno, con tono severo ma paziente, mi dice: “Devi essere più ubbidiente!”.
Quando a mamma e a papà date i vostri suggerimenti, loro fanno gran tesoro dei vostri insegnamenti.
Nonno e nonna, che gran contenitore! Un’enorme cesta di coccole... e infinito amore. (Antonella D’Alessandro)
Per finire, un grande applauso ai nostri nonni e ora… comincia la festa.
Esperienza didattica
“Nessuno può fare per i bambini quel che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei più piccoli”
SAPETE PERCHÉ
IL 2 OTTOBRE SI CELEBRA LA FESTA DEI NONNI
Il 2 ottobre ricorre la Festa dei Nonni e non a caso questa festa cade il giorno in cui la Chiesa celebra i Santi Angeli Custodi, perché questa celebrazione è stata pensata come momento d’incontro e riconoscenza per i nonni, angeli custodi dell’infanzia. L’idea di dedicare una giornata ai nonni venne alla signora Marian McQuade, una ca salinga del West Virginia. Mamma di 15 figli e nonna di 40 nipoti, la signora Marian già dal 1956 lavorava con gli anziani; nel 1970, iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni, perché riteneva fondamentale, per l’educazione delle giovani generazioni, la relazione con i loro nonni, con la loro esperienza, saggezza e conoscenza. (da www.thinkdonna.it)
CARI NONNI!
Poesie per i nonni
AL TEMPO DEI NONNI!
Al tempo dei nonni i giochi erano genuini, piacevano anche ai grandi e non solo ai bambini. Si giocava a campana, a nascondino, o con un simpatico burattino. In campagna si abitava, intorno al fuoco si ascoltavano storie vere o divertenti, i miei nonni erano proprio contenti, anche se non avevano tante cose, che emozioni meravigliose, quando li sento raccontare, è così bello fantasticare!
(F. Goffi)Cari nonni vi voglio bene, è prezioso il tempo passato insieme, voi mi insegnate e con affetto mi raccontate, siete buoni e generosi, i miei nonni meravigliosi!
(F. Goffi)CAPELLI BIANCHI
Quanti capelli bianchi ha il vecchio muratore?
Uno per ogni casa bagnata dal suo sudore. Ed il vecchio maestro quanti capelli ha bianchi?
Uno per ogni scolaro cresciuto nei suoi banchi. Quanti capelli bianchi stanno in testa al nonnino?
Uno per ogni fiaba che incanta il nipotino.
(G. Rodari)Giochi di un tempo
Concludiamo le attività legate alla festa dei nonni facendo svolgere ai bambini più grandi alcuni giochi del passato.
CAMPANA
Il disegno può variare, ma il percor so di solito è composto da caselle rettangolari numerate progressiva mente e in fila indiana. Il giocatore che inizia lancia nella prima casella il proprio sassolino, che deve “atterrare” senza toccare nessuna linea o uscirne fuori. Il giocatore quindi saltella su un solo piede nelle caselle singole, in quelle doppie con due piedi, cercando di prendere il sassolino senza perdere l’equilibrio. Ogni volta che fa una casella ritorna indietro e lancia il sassolino in quella successiva e così via... se sbaglia, al turno successivo riprende il gioco da dove l’aveva lasciato.
MOSCA CIECA
Un bambino viene bendato e gli altri parteci panti iniziano a girargli intorno punzecchian dolo finché non riesce ad afferrare un com pagno e a indovinare la sua identità.
NASCONDINO
Mentre il bambino “conta”, tutti gli altri devono trovarsi un nascondiglio. Quando il bambino finisce di contare, deve iniziare a cercare gli amici che si sono nascosti. Ogni volta che ne trova uno, deve correre alla tana e urlare il nome del bambino scovato, così che tutti lo sentano. Quel bam bino è eliminato. Se un giocatore raggiunge la tana prima del bambino che conta, grida: “Tana” ed è libero.
NONNI SIETE NEL MIO CUORE
Con questo lavoretto, da donare ai nonni, i bambi ni comunicheranno tutto il loro affetto.
Ritagliamo dei fogli di carta bianchi e dei cartoncini rossi a forma di cuore. Su ciascun foglio bianco i bambini do vranno disegnare loro stessi in compa gnia dei nonni.
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L’insegnante completerà il disegno scrivendoci un messaggio di auguri, poi lo incollerà sul cartoncino rosso.
Sul retro del cartoncino rosso incollerà una cannuccia per sorreggerlo e una filastrocca dedicata ai nonni.
I MIEI NONNI COCCOLONI
I miei nonni coccoloni sono dei simpaticoni, se son triste e un po’ imbronciato un sorriso è assicurato.
Hanno pazienza per giocare una storia da raccontare e se hanno nostalgia filan dritti a casa mia.
Ogni nonno è speciale, in famiglia è essenziale, e sempre un cuore enorme ha perché dentro dobbiamo starci... io, mamma e papà!
Siamo stati bravi!
UNA SORPRESA D’AUTUNNO
RACCONTO SONORO
Traccia n.12
“Ciao a tutti bambini! È dai primi giorni di scuola che non ci vediamo, ma proprio ieri, guardando fuori dalla mia grotta, mi sono accorto che l’autunno sta arrivandooo! Pro vate a uscire fuori, il giardino è ricoperto da un tappeto di foglie, vi va di provare a raccoglierle? Sarà un’esperienza divertente e soprattutto molto, molto colorata! Io ora devo proprio andare, ma quando i prossimi giorni tornerò a trovarvi, vorrei vedere la vostra scuola decorata d’au tunno! Non siate pigri, voi non andate mica in letargo! Per me, invece, è ora di fare un bel sonnellino! Ciao bambini, arrivederciiiiii e... a presto!!!”.
Consigli per la lettura
L’insegnante farà ascoltare ai bambini il racconto sonoro e decorerà il cartellone del dinosauro con foglie secche e altri elementi autunnali.
Esperienza didattica
Bambini al lavoro!
BENVENUTO AUTUNNO:
Dopo aver fatto ascoltare il racconto sonoro, facciamo osservare il cartellone del dinosau ro, che avremo “allestito” per l’autunno, chie dendo ai bambini di soffermarsi sulle foglioli ne che Dino tiene nelle zampe.
Invitiamo gli alunni a indossare giubbini o im permeabili, a prendere buste e rastrelli e usci re a raccogliere le foglie. Mettiamole in uno scatolone: ci serviranno per fare delle attività in sezione, soprattutto riguardanti lo spazio creativo (vedi lavoretti alle pagg. 82-85).
Focalizziamoci su alcuni aspetti del racconto:
• Come bisogna vestirci per andare fuori in autunno? Perché?
Facciamo riflettere sul cambiamento climati co.
• Il dinosauro invita i bambini a decorare la scuola per accogliere la stagione autunnale. Realizziamo disegni, addobbi e ghirlande di elementi autunnali da appendere nell’aula come proposto alle pagine 84-87.
CREATIVITÀ CON LE FOGLIE
(realizzato da Linda Tesler)
Cosa ti serve? • Foglie • Rametti • Pennarelli • Occhietti mobili • Colla vinilica • Sacchetto trasparente • Biadesivo • Cartoncini colorati • Forbici
Mostriamo ai bambini come creare degli anima letti dell’autunno, assemblando foglie di forme e colori diversi.
Combiniamo le foglie fino a com porre la sagoma di un animaletto. 2
1
3 Infine, incolliamo gli occhietti mo bili, decoriamo con i pennarelli e con i rametti di legno...
l’idea i n più!
1
Riempiamo di foglie un sacchetto trasparente, poi chiudiamolo.
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Dal cartoncino ritagliamo gli occhioni e il becco di un gufo e incolliamoli al sacchetto. Appoggiamo il gufo al suo rametto di legno o alle zampette di cartoncino.
(La foto qui accanto è della scuola dell’infanzia “Collina” di Santa Maria Nuova)
Siamo stati bravi!
FOGLIE DA APPENDERE
Ecco delle foglioline di cartoncino, molto colorate, per addobbare la scuola in occasione dell’autunno. Questo lavoretto è consigliato per i bambini più grandi.
Dai cartoncini colorati ritagliamo dei rettangoli e pieghiamoli a metà. Su un lato disegniamo la metà della sagoma della foglia e ritagliamola.
Apriamo il rettangolo e, dalla parte opposta della piega centrale, creiamo una piegatura a fisarmonica per tutta la lunghezza del car toncino.
Arrotoliamo una striscia di carta crespa del medesimo colore del la nostra foglia, e intrecciamola nel centro della stessa.
4
Uniamo le due metà della foglia con un po’ di colla stick nelle estremità centrali.
Siamo stati bravi!
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Con una spugnetta tam poniamo la tempera sui bordi di ciascuna foglia.
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Creiamo uno striscione, annodando tutte le fo glie ad uno spago ed ap pendiamolo in sezione.
Organizziamo la festa dell’autunno!
Dopo aver allestito la scuola con decorazioni dalla tematica autunnale, prepa riamo dei veri e propri volantini per invitare i genitori alla festa dell’autunno: per partecipare, dovranno, però, portare dolcetti di stagione, come ad esempio una torta di mele, o una torta a base di fichi e castagne. Anche i bambini si im pegneranno a preparare una buona ricetta a base di mosto: quello che avranno ricavato con la vendemmia a scuola (pagg. 92-93). Sarà semplicemente un’occasione per fare una golosa merenda insieme e per assaporare l’autunno!
Benvenuto autunno!
Facciamo memorizzare ai bambini queste due filastrocche e utilizziamole per rappresentare il “Signor Autunno”, rispettando la descrizione del testo ma an che l’immaginazione dei bambini, e per mimare la pioggia in autunno: il rumo re, il gesto di aprire l’ombrello, ecc.
AUTUNNO
Io vidi una mattina l’autunno camminare. Aveva nella mano tre gocciole di brina, nel cesto un venticello per sollevar le foglie. Portava per mantello un grigio nuvolone e andava lento lento curvo sul suo bastone.
(da www.filastrocche.it)
AUTUNNO
Quando la terra comincia a dormire sotto una coperta di foglie leggere, quando gli uccelli non cantano niente. Quando di ombrelli fiorisce la gente, quando si sente tossire qualcuno, quando un bambino diventa un alunno. Ecco l’autunno!
(R. Piumini)CANZONE
Traccia n.2
QUANDO
C’ È L’AUTUNNO
Testo e musica del M° Francesco Panebianco
RITORNELLO
Com’è bella la natura quando c’è l’autunno, tanti bei colori puoi trovare intorno a te. Potrai saltellare sulle foglie tutto il giorno, dai non perder tempo, corri e salta insieme a me!
Tante nuvolette volano nel cielo, quando esci di casa l’ombrellino non scordar.
Copriti per bene perché sta arrivando tanto vento che insieme alle foglie vuol giocar.
RIT. Tutti gli animali hanno tanto sonno, quando c’è l’autunno voglion tutti riposar. Guarda che bel riccio sembra un porcospino, guarda bene dentro e una castagna puoi trovar.
RIT.
Com’è bella la natura quando c’è l’autunno, tanti bei colori puoi trovare intorno a te. Potrai saltellare sulle foglie tutto il giorno, benvenuto autunno, aspettavo proprio te!
Gli alberi e le piante perdono le foglie, se ci salti sopra puoi sentirle scricchiolar. Tutta la natura cambia i suoi colori, giallo, rosso e arancione sta per diventar.
RIT.
Ritornello: i bambini si muovono camminando in cerchio, lentamente, pri ma a destra e poi a sinistra. Alle parole “potrai saltellare...” rompono il cerchio e si mettono a saltare liberamente.
Strofe: i bambini cercano di mimare con il corpo le parole del testo: l’albero sen za foglie, le nuvolette che volano, ecc.
n-tor-no a-te.
Bm
Em
-ra-quando-c'è
l'autun A
tan G ti-beicolo
-ri-puoitro
1.
le-foglie-tut
no-
dai G nonperder-tem
po-corri
ben
a u-tun
-no-aspet-ta
B/D#
-ra
gial
B/D#
lo-rosso-e a
STROFA 1
STROFA 2
ran-cio-ne-sta
perdi
A ven-tar.
Em
Tante nuvolette volano nel cielo Quando esci di casa l'ombrellino non scordar. Copriti per bene perchè sta arrivando Tanto vento che insieme alle foglie vuol giocar
STROFA 3
Tutti gli animali hanno tanto sonno Quando c'è l'autunno voglion tutti riposar. Guarda che bel riccio, sembra un porcospino Guarda bene dentro e una castagna puoi trovar
In cucina tutto l’anno!
IL LABORATORIO DI CUCINA:
Il laboratorio di cucina è un momento di condivisione divertente e “gustoso” tra bambini e adulti. In questa Guida didattica, pertan to, gli insegnanti potranno trova re delle ricette adatte ai mesi, in base alla stagionalità o alle feste e ricorrenze, da preparare insie me ai bambini o semplicemente da far loro assaggiare. Mettersi in cucina permetterà oltre allo sviluppo delle abilità manipolative, di discriminare i sapori, gli odori, i colori e la con sistenza, ragionando sulla diffe renza degli ingredienti da utiliz zare.
LE RICETTE... FASE PER FASE:
Al termine di ogni ricetta, con i bambini più grandi, è bene annotare in un cartel lone o in un album, i vari passaggi della preparazione, lasciando spalmare un po’ del materiale per ogni fase descritta.
In questo modo il bambino impara a rior dinare in sequenze cronologiche le pro prie azioni, notando i vari cambiamenti di stato della materia da lui utilizzata.
Bimbi in cucina: perché?
Dal punto di vista psicologico, educare il bambi no alla preparazione degli alimenti e quindi alla creazione di un pasto, significa favorire il suo naturale percorso di autonomia e crescita. Da soggetto nutrito, e quindi passivo, si trasfor ma in soggetto indipendente, in grado di im boccarsi e nutrirsi da solo sviluppando così la propria autostima. Non solo, poiché cucinare può anche essere un’attività di gruppo, il bambino ha maggiore opportunità di relazionarsi con l’altro, organizza re i propri compiti rispetto al gruppo e al tempo stesso socializzare lavorando insieme. Dal punto di vi sta cognitivo, cucinare è un’esperienza stimolante perché offre spunti di osservazione e comprensione di concetti base della fisica, chimica e matematica, come ad esempio la trasformazione della materia, la frazione di un composto, il suo peso e così via. Questa attività è molto gradita ai bambini perché simile al loro modo di avvicinarsi alla realtà coinvolgendo i cinque sensi: - la vista per distinguere i colori, da crudo a cotto, e le forme; - l’olfatto per distinguere gli odori; - il tatto per riconoscere la consisten za degli alimenti; - con l’udito si possono sentire i suo ni di cibi croccanti; - con il gusto si assaggia il sapore.
LA FOGLIA CAMILLA
Il vento freddo del nord si sveglia dal suo lungo sonno. Il vecchio pioppo lo sente subito e si affanna ad avvisare tutte le foglioline di tenersi ben strette al ramo per non cadere.
Consigli per la lettura
Ma la foglia Camilla si la scia andare e viene portata via dal vento.
In cielo, spinta dal forte vento, corre, vola, danza con ampi giri… e comincia ad ingial lire. Il vento si stanca e si ferma. Camilla, allora, scendendo piano piano, va a cadere nel prato, poco lontano dal vecchio pioppo. Camilla è stanca, comin cia anche a diventare un po’ secca. Si sente improv visamente triste e sola: “Sorelle foglioline come vorrei tornare a
“Non ti preoccupare, bambina mia, e non essere triste e sola!” la consola una voce dolce e sicura. E Camilla riconosce con gioia la voce di mamma pianta: “Le tue sorelle sono tutte lì, intorno a te”. Camilla apre gli occhi e scopre che il grande prato su cui è finita è tutto ricoperto di macchie brune, gialle e rosse delle sue sorelle. (da www.rosalbacorallo.it)
L’autunno è arrivato!
Leggiamo il racconto della pagina accanto e assegniamo ai bambini, a turno, i vari ruoli, affinché possano drammatizzare la storia più facilmente:
• Il vento del nord
• Il vecchio pioppo
• La foglia Camilla
• Le altre foglioline, sorelle di Camilla.
Seguendo il racconto, il bambino che in terpreta il pioppo sta fermo con le braccia in alto e le sorelline foglioline, compresa Camilla, si prendono per mano e fanno un cerchio intorno all’albero.
Entra il vento, un bambino che oscilla le braccia a destra e sinistra e soffia aria con la bocca. Afferra la foglia Camilla e la porta via dal cerchio.
La foglia Camilla dapprima gira intorno a se stessa, poi si mette a terra, inizia a rotolare, infine si siede triste e sola, poi si copre gli occhi con le mani.
All’improvviso si sente la voce di mam ma pianta (l’insegnante, come voce fuori campo) che fa arrivare tutte le altre foglioline, quindi il cerchio si apre definitivamente e tutti i bambini si di spongono a terra e, rotolando, si avvi cinano a Camilla.