PRESENTAZIONE
La verifica e la valutazione costituiscono, insieme all’osservazione, il sistema di controllo dell’azio ne educativa e riguardano tutti i soggetti coinvolti nel processo di insegnamento/apprendimento. Sapere significa “saper fare”, questo soprattutto nella Scuola dell’Infanzia, in cui l’operatività del bambino è uno degli strumenti del percorso di crescita. La valutazione ha il ruolo di “valorizzare e promuovere” il livello di sviluppo di ogni alunno, ma anche del gruppo sezione, e l’obiettivo di rilevare indicazioni riguardo alle forme di autonomia e le competenze acquisite dai bambini, utili per il lavoro di progettazione e modulazione continua dell’attività d’insegnamento.
Questa Guida intende aiutare gli insegnanti in questo difficile ed entusiasmante compito, tenen do conto dei grandi cambiamenti che hanno investito la scuola negli ultimi decenni. Come indi cato dall’attuale legislazione, gli insegnanti, nella progettazione del curricolo e nella successiva osservazione e valutazione, devono tenere conto sia dei campi di esperienza, sia delle otto competenze chiave europee, perché queste rappresentano, come precisato nella Premessa delle Indicazioni 2012, la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e spiegano le motiva zioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e significato.
In questo volume, quindi, l’insegnante della Scuola dell’Infanzia troverà: - una panoramica generale sui cambiamenti più recenti avvenuti nella scuola, con particolare riferimento alla didattica per competenze, ai compiti di realtà, all’inclusione, all’importanza di iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile, ecc.;
- la programmazione mensile della guida didattica “La scuola che piace!”, in cui si suggerisco no attività tratte dai voll. 1 e 2, distinte per competenze e campi di esperienza, in accordo con le schede dei quaderni operativi dell’omonima collana;
- griglie, suddivise per competenze chiave, da utilizzare per l’osservazione iniziale, intermedia e finale dei bambini di 3-4 anni, 4-5 anni, 5-6 anni;
- schede operative da far completare al bambino per osservare l’acquisizione o meno di alcune abilità e competenze;
- esempi di profili per la valutazione iniziale, intermedia e finale delle tre fasce di età, suddi visi in quattro livelli di padronanza in cui viene valutata la padronanza della competenza chiave;
- un modello per la certificazione delle competenze
COME ORIENTARSI IN QUESTA GUIDA
La scuola nel nuovo scenario
Organizzare il curricolo
A cosa dare importanza
La cittadinanza e le competenze
L’importanza delle lingue
Il pensiero matematico e computazionale (il coding)
Le arti
Il corpo e il movimento
Le competenze sociali, digitali, metacognitive e metodologiche
Gli atelier
L’educazione civica
Sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento
Scuola e famiglia
Scuola e territorio
Valutazione delle migliori eccellenze
I campi di esperienza, gli obiettivi e i traguardi
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
Gli obiettivi di apprendimento
I traguardi per lo sviluppo delle competenze
La didattica per competenze
Le conoscenze
Le abilità
Le attitudini
Le competenze
Le competenze nella pratica didattica
Le otto competenze chiave europee e le indicazioni didattiche
Competenza alfabetica funzionale
Competenza multilinguistica
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
Competenza digitale
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
Competenza in materia di cittadinanza
Competenza imprenditoriale
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
OBIETTIVI E TRAGUARDI (3-4-5 ANNI) DIVISI PER CAMPI DI ESPERIENZA E COMPETENZA PREVALENTE
I compiti di realtà
Quali sono i momenti della progettazione di un compito autentico?
Come si valuta il compito di realtà?
La certificazione delle competenze
La scuola dell’inclusione
I Bisogni Educativi Speciali (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia)
Il compito della scuola
L’osservazione inizia alla Scuola dell’Infanzia
Finalità dell’osservazione
Cosa osservare
Difficoltà linguistiche
Difficoltà motorie e grafo-motorie
Difficoltà pre-matematiche
Difficoltà percettive
Altre difficoltà
Segnali predittivi (non transitori) del Disturbo di attenzione e iperattività nei bambini della Scuola dell’Infanzia
Per approfondire, osservare e valutare i BES
Il RAV nella Scuola dell’Infanzia
Cos’è il RAV?
69 70 72 74 76 78 80 82 84 86 88 90 91 92 93 94 97 98 103 110 122 128 136 158 164 172 191 192 198
Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno
Osservare e valutare nella Scuola dell’Infanzia L’importanza dell’osservazione e della documentazione Ambiti di osservazione e valutazione Tempi e modi per l’osservazione e la valutazione Come sono strutturate l’osservazione e la valutazione in questa Guida
Il bambino dai 3 ai 4 anni Osservazione iniziale Valutazione iniziale Modelli fotocopiabili Osservazione intermedia Valutazione intermedia Modelli fotocopiabili
Osservazione finale Valutazione finale Modelli fotocopiabili
Il bambino dai 4 ai 5 anni Osservazione iniziale Valutazione iniziale
206 224 230 238 256 262 270 287 288 294 302
318 324 332 346 352 358 378 380
Modelli fotocopiabili
Osservazione intermedia
Valutazione intermedia Modelli fotocopiabili Osservazione finale Valutazione finale Modelli fotocopiabili
Il bambino dai 5 ai 6 anni Osservazione iniziale Valutazione iniziale Modelli fotocopiabili
Osservazione intermedia Valutazione intermedia Modelli fotocopiabili Osservazione finale Valutazione finale Modelli fotocopiabili
La certificazione delle competenze
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’inclusione
Il D.Lgs 66/2017 (poi aggiornato dal D.Lgs 96/2019) esplicita norme per la promozione dell’inclusione scolastica specificando che questa risponde ai differenti bisogni educativi degli alun ni e si realizza attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle poten zialità di ciascuno. L’inclusione è impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica, le quali concorrono ad assicurare il successo formativo di tutti e di ciascuno, anche attraverso una presenza partecipata delle famiglie e delle associazioni. L’accoglienza, il sostegno e l’integrazione impegnano la scuola in percorsi specifici, finalizzati al raggiungimento del successo formativo di ciascun bambino. Insegnanti, alunni e genitori devono lavorare insieme affinché la diversità sia occasione di riflessione, di confronto e, quindi, sia considerata come autentica risorsa. Tale valorizzazione rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica.
Una “scuola per tutti” è un obiettivo da concretizzare attraverso la flessibilità del gruppo, la collegialità di ogni iniziativa di integrazione e la massima individualizzazione delle proposte sia educative che didattiche.
I Bisogni Educativi Speciali
La parola “inclusione” si riferisce a tutti co loro che hanno Bisogni Educativi Speciali (BES), ossia a chi non riesce a seguire la “normale” programmazione e necessita di un sussidio ulteriore. La vigente normativa in materia di Disturbi Specifici di Appredi mento (DSA) delinea le seguenti condizioni cliniche, in base al deficit funzionale:
• Dislessia: comporta la difficoltà di legge re in modo corretto e fluente e di decodi ficare un testo;
• Disgrafia: è la difficoltà nello scrivere a mano e nell’abilità grafo-motoria;
•
Disortografia: è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici;
• Discalculia: impedisce di raggiungere adeguati livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di calcolo e di processamento numerico (enumerazione avanti e indietro, lettura e scrittura di numeri, giudizi di grandezza tra numeri).
Tuttavia la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 chiarisce che “l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit”, dato che nelle scuole ci sono alunni che “presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, Disturbi Specifici di Apprendimento e/o Disturbi Evolu tivi Specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
BES Area dello svantaggio scolastico
certificati con handicap (legge 104/92) D.Lgs 66/2017 D.Lgs 96/2019
motoria
Necessitano di un insegnante di sostegno; è d’obbligo la redazione del PEI
autistico
dicembre 2012
Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, come la nascita di un fratellino o la separazione dei genitori, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.
Il compito della scuola
Nella legge n. 170 (8 ottobre 2010) si afferma che “è compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le Scuole dell’Infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interes sate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti”. A que sto proposito la Consensus Conference del 2011 raccomanda “che gli insegnanti della Scuola d’Infanzia e della prima classe della Scuola Primaria siano coinvolti attivamente nel percorso di identificazione dei bambini a rischio di DSA”.
Inoltre, con il decreto del 17 aprile 2013, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricer ca, di concerto con il Ministero della Salute, appronta le Linee guida per la predisposizione di Protocolli Regionali per l’Individuazione Precoce dei casi sospetti di DSA. Nel primo punto del decreto si descrivono gli interventi per l’individuazione del rischio e la prevenzione nella Scuola dell’Infanzia.
L’osservazione inizia alla Scuola dell’Infanzia
Il DSA, per definizione, può essere riconosciuto con certezza solo quando un bambino entra nella Scuola Primaria, quando cioè viene esposto ad un insegnamento sistematico della lettura, della scrittura e del calcolo. Il riferimento all’identificazio ne precoce dei DSA deve quindi inten dersi come individuazione dei soggetti a rischio di DSA. È, però, nella Scuola dell’Infanzia che possiamo cogliere le prime incertezze e le prime difficoltà dei bambini. Un’osservazione attenta, svolta in modo siste matico, permette di individuare situazio ni a rischio, che, se trascurate, possono strutturarsi e trasformarsi in ostacoli ai
processi di sviluppo. Quel che gli insegnanti di Scuola dell’Infanzia osservano nei bambini è sempre altamente predittivo rispetto a eventuali difficoltà di apprendimento nel seguito del per corso scolastico. La Scuola dell’Infanzia permette infatti un contatto quotidiano prolungato, con sente di registrare segnali di difficoltà in più direzioni: dalla difficoltà nella competenza lingui stica all’orientamento nello spazio, ad alcune spie comportamentali da non trascurare. È infatti in questo periodo che si sviluppano nei bambini tutte le abilità di base indispensabili per affrontare gli apprendimenti futuri. Il compito dell’insegnante della Scuola dell’Infanzia non è solo quello di osservare e registrare le competenze acquisite per il percorso scolastico a venire, ma può intraprendere percorsi di prevenzione e di riduzione delle difficoltà stesse. Per esempio, i bambini possono lavorare sulla discriminazione uditiva, che sta alla base del riconoscimento del suono e delle lettere. Oppure sull’analisi visiva, che permetterà loro di individuare i vari se gni grafici per poi leggerli un domani. Altri elementi sono la memoria uditiva, la numerazione, la capacità di ordinamento.
FINALITÀ DELL’OSSERVAZIONE
Cosa osservare
È di fondamentale importanza che l’insegnante rivolga un’attenzione particolare allo sviluppo del linguaggio e delle capacità percettivo-motorie dei bambini, attraverso un monitoraggio costante della loro evoluzione e attraverso la proposta di attività finalizzate particolarmente coinvolgenti. Un ambito da non trascurare riguarda inoltre la sfera socio-affettiva e relazionale; sono infatti in aumento difficoltà che si manifestano con scarsa capacità di regolare le emozioni (rabbia, aggressività, ecc.) e con chiusura relazionale. Ecco di seguito i segnali predittivi di possibili futuri Bisogni Educativi speciali da osservare nei bambini della Scuola dell’Infanzia.
DIFFICOLTÀ LINGUISTICHE
• Confusione fra i suoni;
• Sostituzione di suoni, parole, lettere (p/b, m/n, v/f);
• Utilizzo di frasi incomplete nell’espressione verbale;
• Uso di parole non adeguate al contesto;
• Difficoltà nell’articolazione dell’eloquio;
• Difficoltà fonologiche/metafonologiche (ad esempio, nell’identificazioni di fonemi e sillabe);
• Difficoltà a imparare filastrocche, conte, poesie;
• Difficoltà a riconoscere le rime.
DIFFICOLTÀ MOTORIE E GRAFO-MOTORIE
• Difficoltà nella coordinazione generale, goffaggine;
• Prensione della matita non corretta;
• Poca abilità nella motricità fine (appallottolare la carta, tagliare con le forbici, infilare pasta per realizzare collane);
• Poca abilità nella coordinazione oculo-manuale (incastrare, colpire un bersaglio, ripassare linee);
• Dominanza laterale non completamente acquisita;
• Disegno poco evoluto, con tratto incerto e faticoso;
• Lentezza e velocità nell’esecuzione di compiti grafici;
• Pressione debole o eccessiva sul foglio;
• Discontinuità nel gesto;
• Direzione del gesto grafico non corretta;
• Difficoltà di orientamento nello spazio grafico;
• Tendenza a ritoccare spesso ciò che è stato tracciato.
DIFFICOLTÀ PRE-MATEMATICHE
• Difficoltà di memorizzazione;
• Difficoltà di concentrazione;
• Difficoltà a orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani);
• Difficoltà a distinguere i colori, le forme degli oggetti;
• Difficoltà nella comparazione di misure (piccolo/grande, lungo/corto, alto/basso);
• Difficoltà nella comparazione di quantità (tanti/pochi/niente; di più/di meno);
• Difficoltà nel riconoscimento immediato di pic cole quantità (2, 3, 4);
• Difficoltà nella composizione e scomposizione di quantità;
• Difficoltà nel percepire nessi e relazioni tra oggetti, immagini, ecc.;
• Difficoltà nell’ordinare in sequenza e nell’ese guire consegne in sequenza;
• Difficoltà nella percezione e nell’esecuzione di ritmi.
DIFFICOLTÀ PERCETTIVE
• Percezione uditiva (difficoltà nel riconoscere i suoni);
• Percezione visiva (difficoltà nella discriminazione di forme, colori, dimensioni);
• Difficoltà nella copiatura di segni grafici e forme.
ALTRE DIFFICOLTÀ
• Difficoltà della sfera emotivo-affettiva.
• Difficoltà nella relazione e nella comunicazione. Segnali predittivi (non transitori) del Disturbo di attenzione e iperattività nei bambini della Scuola dell’Infanzia:
• Disattenzione: poca cura nelle produzioni personali, disorganizzazione, facile distraibilità, difficoltà a portare a termine un compito e a rispettare la sequenzialità delle consegne, scarsa cura del materiale;
• Iperattività: difficoltà a rimanere seduti, a concentrarsi, ad attendere, a rispettare il turno in un gioco o in una conversazione, ad accettare le regole nei vari contesti di apprendimento;
• Impulsività: scarso autocontrollo, impazienza, imprevedibilità, scarso senso del pericolo nelle azioni intraprese, irritabilità, poca tolleranza alla frustrazione, eccesso di loquacità.
Le difficoltà eventualmente emerse dalle attività di identificazione non debbono portare all’invio dei bambini al servizio sanitario, ma ad un aumento dell’attenzione e alla proposta di specifiche attività educative e didattiche.
È docente del Ministero della (Signorelli, Erickson, Europa
B uone E sperienze S colastiche per bambini insegnanti della Scuola dell’Infanzia
Autrice: Monica Pratelli Pagine: 208 Prezzo: 25,00 euro
Per approfondire, osservare e valutare i BES
La Guida fornisce all’insegnante della Scuola dell’Infanzia indicazioni sull’individuazione precoce delle difficoltà ed esemplifica le attività più idonee per il loro superamento e la loro riduzione. Vengono, inoltre, descritte le varie difficoltà di apprendimento, i relativi Bisogni Educativi Speciali e i segnali predittivi per ciascuna difficoltà. Nel testo sono con tenute griglie di osservazione che permettono una facile annotazione dei livelli di competenza raggiunti e sono descritte attività di graduale difficoltà da proporre all’intero gruppo, con una particolare attenzione ai bambini in difficoltà.
psico-medico-pedagogico “CENTRO Perignano (PI). È docente Formativa del Ministero della (Signorelli, Erickson, Europa
Tresei Scuola Mazzini, 17 60033 Chiaravalle (AN) 071/946210 071/946378 Fax 071/946367 amministrazione@tresei.com redazione@tresei.com www.tresei.com
B uone E sperienze S colastiche per bambini insegnanti Monica Pratelli SCHEDARIO Tutti diritti sono riservati
SCHEDARIO
Buone Esperienze Scolastiche per bambini e insegnanti della Scuola dell’Infanzia
Schede relative allo screening per l’identificazione precoce delle difficoltà dei bambini dai tre ai sei anni
Autrice: Monica Pratelli
Nello schedario sono presenti tre serie di schede per facilitare l’in dividuazione delle competenze raggiunte dai bambini. Il materiale è strettamente connesso con quelle che sono le conoscenze necessarie per formulare obiettivi, nelle tre fasce di età, che tengano conto della necessità di prevenire le difficoltà dei bambini e di individuare preco cemente eventuali situazioni di rischio. A questo scopo le griglie con tengono gli indicatori già descritti nello screening relativo ai bambini dai 3 ai 4 anni, dai 4 ai 5 e dai 5 ai 6.
64
Bisogni Educativi Speciali Monica PratelliLa Guida Didattica, suddivisa in due volu mi e corredata da sei schedari, vuole offrire a tutti i docenti e, in particolare ai docenti di sostegno, approfondimenti, indicazioni prati che e strumenti per lavorare nell’ambito della disabilità in ottica inclusiva, favorendo l’evo luzione di tutti gli ambiti di sviluppo e la piena maturazione delle potenzialità e delle compe tenze individuali.
Prezzo complessivo: 300,00 euro
GLI SCHEDARI
Gli schedari sono ricchi di schede operative graduate che si collegano direttamente alle attività didattiche proposte all’interno del secondo volume. Esse, inoltre, presentano spunti per attività trasversali che facilitano il passaggio dall’esperienza diretta alla simbolizzazione.
Autori: Sandra Matteoli, Giacomo Dallari, Giuseppina GosciuIl RAV nella Scuola dell’Infanzia
Nell’idea che la scuola rispecchi una delle parti fondamentali per lo sviluppo di una società e di cittadini istruiti e consapevoli, l’attenzio ne alla valutazione dei punti di forza e delle criticità dei diversi istituti scolastici è diventata strategica: l’istruzione è un diritto primario per i bambini e ragazzi e le loro famiglie, e dovrebbe essere monitorato e migliorato costantemente. In quest’ottica è nato il Rapporto di Au tovalutazione (RAV), uno strumento predisposto dal MIUR sulla base di precedenti rilevazioni dell’INVALSI, che presuppone una compila zione on line ed è finalizzato a fornire una “fotografia” di ogni singola scuola, che ne descriva il contesto, il funzionamento, le peculiarità e le prospettive di migliorameno del servizio. Il rapporto, così come il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), viene reso pubblico sul portale ministeriale “La scuola in chiaro” e diventa consultabile da chiunque lo desideri.
Dopo la fase di sperimentazione del 2016 in un campione di Scuole dell’Infanzia, dall’anno scolastico 2017/18 si è svolta una sperimentazione diffusa sul RAV Infanzia a cura dell’INVALSI, con l’obiettivo di affinare gli strumenti per arrivare ad un loro utilizzo ordinario da parte di tutte le Scuole dell’Infanzia.
Le linee da seguire per la compilazione del rapporto sono quelle emanate dal MIUR nel febbraio 2016, pensate unicamente per le Scuole dell’Infanzia e destinate alle realtà singole, quanto a realtà appartenenti a contesti comprensivi o circoli didattici intenzionate a integrare il RAV d’istituto.
Questo documento struttura l’autovalutazione in cinque sezioni:
1. Contesto e risorse della scuola, incluse le informazioni sul territorio, sulle risorse economi che e professionali, sul capitale sociale.
2. Esiti: cioè le condizioni di benessere dei bambini. Il rapporto monitora il momento del distac co dai genitori, se comporta difficoltà o se avviene serenamente, e la gestione delle situazio ni di routine, come il pranzo, il riposo o l’uso dei servizi.
Vengono inoltre prese in considerazione le modalità attraverso cui la scuola persegue le finalità tipiche di questo ciclo dell’istruzione:
• lo sviluppo dell’identità del bambino;
• lo sviluppo della sua autonomia;
• l’acquisizione delle prime competenze e della nozione della dimensione di cittadinanza.
Completano la sezione informazioni sugli esiti conseguiti dai bambini al ciclo immediatamente successivo.
3. Processi, distinti tra:
• Pratiche didattico-educative:
- orientamento educativo della scuola;
- modalità con cui è avvenuta la progettazione (se in maniera collegiale e partecipata, se attra verso un coivolgimento delle famiglie, ecc.);
- attenzione riposta alle dinamiche di inclusione e alla continuità educativa.
• Pratiche organizzativo-gestionali:
- aspetti inerenti alle risorse umane;
- missione della scuola e la sua coerenza con le Indicazioni nazionali; - gestione economico-finanziaria.
4. Processo di autovalutazione, cioè un questionario sul senso che tale procedura potrebbe avere per la scuola e sulle difficoltà incontrate durante il suo svolgimento.
5. Individuazione delle priorità, riferite agli obiettivi generali, ai traguardi di lungo periodo e agli obiettivi di processo che la scuola intende raggiungere attraverso l’azione di miglioramento su tutti i fronti richiamati ai punti precedenti.
La compilazione del RAV non deve spaventare gli insegnanti che lavorano effettuando un’accu rata documentazione della scuola e della sua attività quotidiana. Molte informazioni, infatti, che vengono richieste all’interno delle cinque sezioni del Rapporto, sono dati già in possesso della scuola o recuperabili facilmente attraverso le banche dati messe già direttamente a disposizione sulla piattaforma on-line.
CHE COS’È IL RAV?
PROGRAMMAZIONE DELLA GUIDA “La scuola che piace!”
COMPETENZE CHIAVE
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SÉ E L’ALTRO
• Riflettere su aspetti della propria identità attraverso personaggi di un racconto: “Scelgo un personaggio” (pagg. 22-23), “Chiudersi... a riccio” (pagg. 26-28)
• Sapersi orientare nelle routines scolastiche: “Una nuova routine” (pag. 53)
• Lavorare sulle emozioni legate all’accoglienza: “Emozioni e accoglienza” (pagg. 46-47)
Competenza in materia di cittadinanza IL SÉ E L’ALTRO
• Sviluppare il senso di appartenenza alla propria scuola: “La scuola che vorrei” (pag. 45), “Io + tu = noi” (vol. 2, pag. 20), “Paroline importanti” (vol. 2, pag. 21)
PROGETTAZIONE
3 anni 3-4 anni 4 anni
• Conoscere le regole della scuola: “Il semaforo dei comportamenti” (pag. 55), Schede fotocopiabili (pagg. 56-57)
• Comprendere il valore della pace: “Il progetto: seminiamo la pace” (pagg. 61-76)
• Riflettere sul significato della famiglia quale prima comunità: “Noi e la famiglia” (vol. 2, pagg. 28-29)
• Interiorizzare il significato di regola: “Grazie alle regole” (vol. 2, pag. 38)
• Riflettere sul concetto di “scuola” e “lavoro”: “I primi obiettvi...” (vol. 2, pag. 124)
• Riconoscersi e riconoscere il proprio Paese: “L’Italia come uno stivale” (vol. 2, pag. 101), “Accogliamo Italo!” (vol. 2, pag. 16), Schede fotoco piabili (vol. 2, pagg. 18-19)
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali IL CORPO E IL MOVIMENTO
• Sviluppare la motricità provando a imitare gli animali: “Psicomotricità con gli animali” (pag. 28)
• Svolgere giochi motori per la conoscenza reciproca e sulle regole: “Conosciamoci!” (pagg. 24-25), “Giochiamo con le regole” (vol. 2, pag. 37)
• Eseguire attività per sviluppare le abilità: “Sviluppiamo l’autonomia” (pagg. 58-59)
• Muoversi nei vari ambienti della scuola: “Caccia al tesoro con gli animali... negli ambienti della scuola” (pagg. 50-51)
IMMAGINI, SUONI, COLORI
• Eseguire lavoretti creativi sugli animali del racconto: “Il libro dei multianimali” (pag. 29), “Il riccio... con tante tecniche” (pagg. 36-37),
“Il riccio e lo scoiattolo ti danno il benvenuto!” (pagg. 38-39), Schede fotocopiabili (pagg. 30-35), “Mettiamoci alla prova!” (pag. 60)
• Rappresentare le regole su un cartellone: “Le regole a scuola” (vol. 2, pag. 39)
• Ascoltare e cantare una canzone sull’accoglienza: “Vieni a scuola insieme a noi!” (pagg. 42-43)
Competenza alfabetica funzionale
• Ascoltare e comprendere racconti sull’accoglienza: “A scuola nel bosco” (pagg. 16-17), “Capriccio e le regole” (pagg. 48-49)
I DISCORSI E LE PAROLE
• Ascoltare un racconto che introduce l’Italia e le regole di convivenza civile: “Mi presento: sono Italo!” (vol. 2, pag. 17)
• Inventare nomi, saper ripetere e provare a scrivere il proprio: “A ciascuno il suo nome” (pag. 23)
• Saper parlare di sé: “Lo scrigno delle vacanze per parlare di me” (pag. 44)
• Comprendere e memorizzare filastrocche: Filastrocche (pagg. 40, 52), (vol. 2, pagg. 31, 39)
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria LA CONOSCENZA DEL MONDO
• Osservare aspetti ed elementi della natura: “Un’uscita... nel bosco” (pag. 19)
pagg. 1, 3, 6 5
anni 5 anni
BELLO
Le schede sono suggerite in base alle attività del la Guida, indicate nella pagina accanto.
COMPETENZE CHIAVE
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SÉ E L’ALTRO
• Riflettere su aspetti della propria identità attraverso i personaggi di un racconto: “Scelgo un personaggio” (pagg. 22-23), “Chiudersi... a riccio” (pagg. 26-28)
• Sapersi orientare nelle routines scolastiche: “Una nuova routine” (pag. 53)
• Lavorare sulle emozioni legate all’accoglienza: “Emozioni e accoglienza” (pagg. 46-47)
Competenza in materia di cittadinanza
IL SÉ E L’ALTRO
• Sviluppare il senso di appartenenza alla propria scuola: “La scuola che vorrei” (pag. 45), “Io + tu = noi” (vol. 2, pag. 20), “Paroline importanti” (vol. 2, pag. 21)
• Conoscere le regole della scuola: “Il semaforo dei comportamenti” (pag. 55), Schede fotocopiabili (pagg. 56-57)
• Comprendere il valore della pace: “Il progetto: seminiamo la pace” (pagg. 61-76)
• Riflettere sul significato della famiglia quale prima comunità: “Noi e la famiglia” (vol. 2, pagg. 28-29)
• Interiorizzare il significato di regola: “Grazie alle regole” (vol. 2, pag. 38)
• Riflettere sul concetto di “scuola” e “lavoro”: “I primi obiettvi...” (vol. 2, pag. 124)
• Riconoscersi e riconoscere il proprio Paese: “L’Italia come uno stivale” (vol. 2, pag. 101), “Accogliamo Italo!” (vol. 2, pag. 16), Schede fotoco piabili (vol. 2, pagg. 18-19)
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali IL CORPO E IL MOVIMENTO
• Sviluppare la motricità provando a imitare gli animali: “Psicomotricità con gli animali” (pag. 28)
• Svolgere giochi motori per la conoscenza reciproca e sulle regole: “Conosciamoci!” (pagg. 24-25), “Giochiamo con le regole” (vol. 2, pag. 37)
• Muoversi nei vari ambienti della scuola: “Caccia al tesoro con gli animali... negli ambienti della scuola” (pagg. 50-51)
• Eseguire attività per sviluppare le abilità: “Sviluppiamo l’autonomia” (pagg. 58-59)
IMMAGINI, SUONI, COLORI
• Eseguire lavoretti creativi sugli animali del racconto: “Il libro dei multianimali” (pag. 29), “Il riccio... con tante tecniche” (pagg. 36-37), “Il riccio e lo scoiattolo ti danno il benvenuto!” (pagg. 38-39), Schede fotocopiabili (pagg. 30-35), “Mettiamoci alla prova!” (pag. 60)
• Rappresentare le regole su un cartellone: “Le regole a scuola” (vol. 2, pag. 39)
• Ascoltare e cantare una canzone sull’accoglienza: “Vieni a scuola insieme a noi!” (pagg. 42-43)
Competenza alfabetica funzionale
I DISCORSI E LE PAROLE
• Ascoltare e comprendere racconti sull’accoglienza: “A scuola nel bosco” (pagg. 16-17), “Capriccio e le regole” (pagg. 48-49)
• Ascoltare un racconto che introduce l’Italia e le regole di convivenza civile: “Mi presento: sono Italo!” (vol. 2, pag. 17)
• Inventare nomi, saper ripetere e provare a scrivere il proprio: “A ciascuno il suo nome” (pag. 23)
• Saper parlare di sé: “Lo scrigno delle vacanze per parlare di me” (pag. 44)
• Comprendere e memorizzare filastrocche: Filastrocche (pagg. 40, 52), (vol. 2, pagg. 31, 39)
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
• Osservare aspetti ed elementi della natura: “Un’uscita... nel bosco” (pag. 19)
LA CONOSCENZA DEL MONDO
COMPETENZE CHIAVE
CAMPI DI ESPERIENZA
Competenza in materia di cittadinanza IL SÉ E L’ALTRO
• Celebrare la figura dei nonni e le loro qualità: “I nonni... come gli alberi” (pag. 145)
• Celebrare la giornata dedicata agli animali: “Rispettiamo gli animali!” (vol. 2, pagg. 162-163), Scheda fotocopiabile (vol. 2, pag. 165)
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali IL CORPO E IL MOVIMENTO
• Svolgere attività all’aria aperta: “Esperienze di vendemmia” (pagg. 128-129), “La castagnata” (pagg. 136-137)
• Partecipare ad attività motorie varie: “Giochi di Halloween” (pag. 150)
• Preparare ricette autunnali: “Palline di castagne” (pag. 138), “Pane al mosto” (pag. 139)
• Svolgere attività sui pasti quotidiani e interiorizzare una corretta alimentazione, in occasione della giornata dedicata: “Alimenti... in gioco” (vol. 2, pag. 144), “La piramide alimentare” (vol. 2, pag. 145) Scheda fotocopiabile (vol. 2, pag. 151)
• Valorizzare i prodotti di stagione: “Il calendario della stagionalità” (vol. 2, pagg. 148-149)
• Allestire un orto a scuola: “Agricoltura biologica” (vol. 2, pag. 150)
• Sviluppare la capacità visuo-motoria e di prescrittura: Schede fotocopiabili (pagg. 448-449)
IMMAGINI, SUONI, COLORI
• Realizzare un segnalibro di cartapesta per i nonni: “Con la cartapesta... un segnalibro per i nonni” (pagg. 146-147)
• Realizzare festoni di Halloween e completare ritmi cromatici: “Ritmi di Halloween” (pag. 149), “Con i ritmi creo gli addobbi” (pag. 155)
• Ascoltare una canzone per imparare l’alfabeto: “Cantiamo l’alfabeto” (pagg. 458-459)
• Realizzare il personaggio guida per giocare con le parole: “Lino, il pappagallino” (pag. 451)
Competenza alfabetica funzionale
I DISCORSI E LE PAROLE
• Ascoltare e comprendere racconti e filastrocche su tematiche autunnali: “Il ciliegio e l’albero sempreverde in autunno” (pagg. 82-83), “Storia dell’uva che diventa vino” (pag. 127), Schede fotocopiabili (pagg. 130-131), “Storia di un castagno” (pagg. 134-135), Filastrocche (pag. 154)
• Partecipare a conversazioni e formulare ipotesi: “Pino e Ciliegio a confronto” (pagg. 84-85), “‘Vestirsi’ d’autunno” (pag. 96)
• Ascoltare e comprendere un racconto sull’alimentazione: “Il draghetto Golosone” (vol. 2, pagg. 141-142)
• Ascoltare un racconto introduttivo su parole e alfabeto: “Lino, il pappagallino!” (pagg. 446-447)
• Iniziare ad esplorare il linguaggio e a conoscere l’alfabeto: “Giochiamo al pappagallo” (pag. 450), “I nostri nomi” (pag. 462), “Conosciamo le vocali” (pag. 460), “Con le carte delle lettere” (pag. 463), Schede fotocopiabili (pagg. 453-456, 461, 474), “Con le lettere straniere” (pag. 473)
Competenza matematica e
in scienze, tecnologie e ingegneria
LA CONOSCENZA DEL MONDO
• Conoscere gli alberi attraverso esperienze dirette: “Osserviamo gli alberi” (pagg. 86-87), Scheda fotocopiabile (pag. 88)
• Eseguire attività logiche, di seriazione, di ritmi e simmetria con i simboli di Halloween: “Qual è la zucca più grande?” (pag.148), “Fila fila 3 di Halloween” (pag. 151), Schede fotocopiabili (pagg. 152-153)
• Esplorare l’autunno con i cinque sensi: “Autunno in tutti i sensi” (pagg. 116-121) , “Smontiamo la frutta” (pagg. 124-125), “Scopriamo l’uva” (pag. 126)
• Approfondire i frutti dell’autunno: Schede fotocopiabili (pagg. 131-132)
• Sviluppare le capacità percettive: “Il frutto intruso con le carte” (pag. 122), “Nel cestino di frutta: cosa manca?” (pag. 123)
• Conoscere alcuni alimenti e la loro derivazione: Schede fotocopiabili (vol. 2, pagg. 152-154), “Dieta mediterranea e sostenibilità” (vol. 2, pagg. 146-147)
competenza
dei nonni (pagg. I-II)
festaBiglietto dei nonni (pagg. I-II)
anni Vi voglio Vi voglio
festaBiglietto RITAGLIA LUNGO TRATTEGGI ALL’INTERNO INCOLLA TUA FOTO, IL BIGLIETTO NONNI, IN DELLA
pag. 17 pagg. 24-25 2 OT R Festadei nonni
pagg. 17, 18, 19, 22, 24, 25, 28, 34, 35 pagg. 22, 23, 24, 25, 27, 30, 31, 43, 53 Festadei nonni
anni tanto bene tanto bene
Osservare e valutare nella Scuola dell’Infanzia
Nel corso degli anni, nelle Scuole dell’Infanzia la valutazione ha sempre assunto un ruolo di ac compagnamento continuo e costante dell’azione didattica, in stretta connessione con i momenti di osservazione e verifica. In questa fase evolutiva così delicata e densa di conquiste significative, emergono, con tempi e modalità differenti, alcuni dei nuclei fondanti della personalità di ognuno, che nel tempo si an dranno affinando, arricchendo e consolidando. Ciò che le Scuole dell’Infanzia valutano, infatti, non sono le capacità e le abilità misurate in senso stretto, ma più di ogni altra cosa il percorso di crescita di ogni bambino, da cui possano affiorare i tratti individuali, le modalità di approccio e interazione, lasciando emergere di volta in volta risorse e potenzialità, come pure bisogni e talvolta difficoltà. La Scuola dell’Infanzia, in altre parole, rimanda alle famiglie (e alla Scuola Pri maria che seguirà) una rappresentazione del bambino in un dato momento della sua evoluzione, come in un’istantanea che fotografa quella particolare fase di sviluppo, intravedendo opportuni tà e delineandone i tratti unici e significativi.
In linea con le Indicazioni nazionali, pertanto, la valutazione assume per le Scuole dell’Infanzia una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Come si legge nella legislazione del 2012:
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”.
L’importanza dell’osservazione e della documentazione
Nella Scuola dell’Infanzia i livelli di maturazione raggiunti da ciascun bambino devono essere osservati e compresi più che misurati. L’osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per cono scere e accompagnare il bambino in tutte le dimensioni del suo sviluppo, rispettandone l’origi nalità, l’unicità, e potenziando, attraverso un atteggiamento di ascolto, di empatia e rassicurazio ne, le abilità sommerse ed emergenti. Ma cosa significa valutare? Significa “valutare le esigenze del bambino in modo tale da poter costruire le proposte educative perché la progettazione degli interventi si modula e si mette a punto costantemente sui modi di essere, sui ritmi di sviluppo e sugli stili di apprendimento di ogni bambino. Osservare significa dotarsi di uno strumento indi spensabile per condurre la verifica della validità e della adeguatezza del processo educativo”13 Anche la pratica della documentazione è molto importante e va intesa come un processo che produce e lascia trac ce, che riflette sulla capacità mnemoni ca, nei bambini e negli adulti. La docu mentazione rende visibile la modalità e il percorso di formazione e permette di apprezzare i processi di apprendimento individuali e di gruppo. L’attività di valutazione quindi risponde a una funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive
e documenta processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità di ogni singolo individuo.
Ambiti di osservazione e valutazione
Pur considerando il percorso evolutivo di ogni bambino come processo unitario, la crescita indi viduale viene monitorata entro i seguenti ambiti:
• Identità: i bambini, durante gli anni della Scuola dell’Infanzia, conquistano la capacità di vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio “io”; la sicurezza dell’ambiente sociale in cui vivo no, la conoscenza di sé, del proprio corpo e delle proprie differenze, il senso di appartenenza alla comunità.
• Cittadinanza: il bambino vive esperienze di vita comunitaria e inizia a comprendere i diversi contesti: scuola, famiglia, extrascuola. Con la guida degli adulti egli sperimenta l’importanza dell’altro, la necessità di condividere norme di convivenza.
• Autonomia: la graduale maturazione della propria identità con duce i bambini verso la scoperta delle proprie capacità e verso il desiderio di crescere. L’autonomia è strettamente legata alla consapevolezza dei propri bisogni e alla possibilità di chiedere aiuto ogni volta che ce n’è bisogno, oltre che all’assunzione di atteggiamenti e comportamenti sempre più consoni al contesto.
• Competenze: durante gli anni della Scuola dell’Infanzia i bam bini conquistano traguardi importanti, che pongono le basi per i futuri apprendimenti. “Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflette re sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quanti tà, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, ‘ripetere’, con simulazioni e giochi di ruolo, situa zioni ed eventi con linguaggi diversi”14
14 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254/2012)
Tempi e modi per l’osservazione e la valutazione
Come precisato nelle Indicazioni la valutazione deve essere in itinere, poiché essa “assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di sti molo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni”.
Per tentare di offrire un quadro di valutazione che sia chiaro, definito ma soprattutto connesso temporalmente con l’evoluzione individuale di ciascun bambino, proponiamo all’insegnante di strutturare l’osservazione e la successiva valutazione in tre fasi:
• Iniziale: nel primo periodo dell’anno scolastico (settembre-ottobre) viene eseguita una prima osservazione di tutti i bambini da parte degli insegnanti. L’osservazione deve riguardare ogni area di competenza per poter meglio predisporre la programmazione educativa e didattica. Molte competenze emergono dalla quotidianità e non richiedono l’esecuzione di schede o di altri prodotti, altre devono essere verificate attraverso la proposta di attività specifiche.
• Intermedia: verso la metà dell’anno scolastico (gennaio-febbraio) è importante dedicare un’at tenzione particolare allo sviluppo delle compe tenze dei bambini, in modo da modificare, se necessario, il percorso didattico, e verificare se ci sono stati progressi e difficoltà.
• Finale: qualche settimana prima della fine dell’anno (inizio giugno) si osservano i progres si dei bambini ed, eventualmente, si progettano delle occasioni per consolidare alcune compe tenze. Uno sguardo più attento va rivolto, a que sto proposito, ai bambini che a settembre inizieranno la Scuola Primaria.
Alla fine del percorso triennale di ogni bambino, l’insegnante dovrà redigere la certificazione delle competenze, attraverso l’individuazione dei traguardi relativi ai campi di esperienza, come specificato nel capitolo inerente, alla fine di questa Guida (pagg. 378-382).
Come sono strutturate l’osservazione e la valutazione in questa Guida
In questa Guida si è cercato di fornire all’insegnante dei modelli utili per l’osservazione e la valutazione in itinere, suddivisi nelle tre fasce di età della Scuola dell’infanzia (3-4 anni, 4-5 anni, 5-6 anni) e in tre fasi (iniziale, interme dia, finale).
I campi di esperienza sono stati collocati dentro le competenze chiave europee a cui più strettamente possono fare riferimento. Si è scelto, infatti, di articolare il curricolo a partire dalle otto competenze chiave europee perché queste rappresentano, come del resto la Premessa delle Indicazioni 2012 precisa, la finalità gene rale dell’istruzione e dell’educazione e spiegano le moti vazioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e significato.
Le competenze chiave sono quelle esplicitate nella Rac comandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 12 maggio 2018. Rimandiamo alla tabella di pag. 31 per la correlazione competenze - campi di esperienza.
Competenza chiave europea: COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE
Comunica strutturando in modo chiaro semplici frasi
Comprende comandi verbali Ascolta e comprende semplici consegne Ripete parole pronunciate dall’insegnante
Denomina oggetti di uso quotidiano (scheda 1)
Descrive semplici immagini (scheda 2)
Consegna oggetti e immagini su richiesta verbale
Pronuncia correttamente il proprio nome
Pronuncia correttamente il nome dei genitori
Pronuncia correttamente il nome di compagni e insegnanti Riesce a farsi comprendere usando il codice verbale
Sa esprimere i propri bisogni
Comprende la lingua italiana ma non la produce (bambini stranieri)
Ascolta e comprende una breve storia con l’aiuto delle immagini (scheda 3)
Articola correttamente suoni vocalici e consonantici
Avere come riferimento le compe tenze chiave necessarie allo svilup po personale e sociale, alla cittadi nanza attiva, all’inclusione sociale (come recita la Raccomandazione Europea), esalta ancora di più la didattica esperienziale tipica della Scuola dell’Infanzia, centrata sull’e sperienza attiva e ludica. Il curri colo così organizzato è fortemente integrato e valorizza ulteriormente la già forte integrazione presente nella didattica dei campi.
Si è scelto poi di strutturare i profili di valutazione in quattro livelli di padronanza in cui viene appunto va lutata la padronanza della competenza chiave nel suo complesso. La valutazione di una competenza si esprime tipicamente attraverso una breve descrizione di come la persona utilizza le conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute e in quale grado di autonomia e responsabilità.
I quattro livelli sono:
• In via di prima acquisizione15 (iniziale): il bambino, se opportunamente guidato, svolge compiti sempli ci in situazioni note.
• Base: il bambino svolge compiti semplici in situa zioni conosciute, mostrando di possedere le cono scenze e le abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Nome e cognome:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILI COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
Comunica attraverso gesti e semplici parole
Interagisce con i compagni attraver so gesti e parole
Ascolta racconti e ne comprende in parte il significato generale aiutato da immagini
Esegue consegne elementari riferite ad azioni immediate come il prendere un oggetto
Esprime propri bisogni prevalentemente con un linguaggio non verbale o con semplici parole
Annotazioni:
Comunica con enunciati minimi comprensibili
Interagisce con i compagni con parole e frasi semplici e brevi
Ascolta racconti e ne comprende il si gnificato generale
Esegue consegne pronunciate lentamente, in modo chiaro, e riferite a compiti precisi
Esprime i propri bisogni con parole e semplici frasi
Comunica strutturando in modo chiaro semplici e brevi frasi
- Interagisce con i compagni con semplici frasi
Ascolta racconti e risponde a semplici domande relative al significato generale
Esegue consegne semplici impartite dagli adulti e dai compagni
Se stimolato dall’insegnante, esprime le proprie emozioni e i propri bisogni
Comunica strutturando in modo chiaro e corretto semplici frasi
Interagisce con i compagni con frasi corrette
Ascolta racconti e dimostra di comprenderne il significato generale, rispondendo a semplici domande
Esegue e comprende perfettamente consegne e comandi verbali Esprime le proprie emozioni e i propri bisogni
• Intermedio: Il bambino svolge compiti e risolve problemi com plessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
• Avanzato: Il bambino svolge compiti e risolve problemi com plessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità.
Non si vuole in alcun modo definire delle gabbie rigide su cui “etichettare” gli alunni; dato che comunque abbiamo la responsabilità di monitorare e favorire l’evoluzione dei bambini, le descri zioni possono avere valore di riferimento per la qualità dei traguardi finali; tuttavia la valutazione serve appunto per attribuire a ciascuno, nelle diverse competenze, la padronanza effettivamen te posseduta, al di là dell’età anagrafica, dell’anno di corso frequentato, ecc. Quindi, un alunno di cinque anni, ad esempio, in talune competenze potrebbe avere il livello 3, in talune il 2, magari in qualcuna anche il 4, a seconda del suo effettivo percorso evolutivo.
15 Abbiamo aggiornato questa voce, uniformandoci alle Linee guida del 4/12/2020
Naturalmente, il fatto che un alunno in talune competenze consegua un livello davvero troppo inferiore alle attese, ci deve stimolare a formulare percorsi didattici ed educativi adeguati a col mare la differenza. Bisognerebbe però sempre chiedersi se una didattica rinnovata e modificata, centrata sulle competenze e sulla responsabilità e autonomia dei bambini fin dal primo anno, non potrebbe aiutare a conseguire effettivamente quel livello. È chiaro che nessun alunno corrisponderà nettamente a tutte le formulazioni di un certo descrit tore. Per certi versi sarebbe più collocabile in uno, per altri in un altro.
Ebbene: lo si colloca al livello che definisce la sua “fisionomia prevalente”. La conoscenza che abbiamo dell’alunno ci fa dire se, ad esempio, gli aspetti evolutivi ancora carenti possono essere agevolmente superati e quindi gli si può attribuire con serenità un certo livello o invece il livello precedente.
Il bambino dai 3 ai 4 anni
OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE
INIZIALE INTERMEDIA FINALE
• Griglie per l’osservazione delle competenze
• Profili di valutazione (in via di prima acquisizione, base, intermedio, avanzato)
• Schede per l’osservazione delle competenze
anni Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE
Competenza chiave europea: COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE
SÌ NO IN PARTE
Comunica strutturando in modo chiaro semplici frasi
Comprende comandi verbali
Ascolta e comprende semplici consegne
Ripete parole pronunciate dall’insegnante
Denomina oggetti di uso quotidiano (scheda 1)
Descrive semplici immagini (scheda 2)
Consegna oggetti e immagini su richiesta verbale
Pronuncia correttamente il proprio nome
Pronuncia correttamente il nome dei genitori
Pronuncia correttamente il nome di compagni e insegnanti
Riesce a farsi comprendere usando il codice verbale
Sa esprimere i propri bisogni
Comprende la lingua italiana ma non la produce (bambini stranieri)
Ascolta e comprende una breve storia con l’aiuto delle immagini (scheda 3)
Articola correttamente suoni vocalici e consonantici
Nome e cognome:
Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE
Competenza chiave europea: COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA
Campo d’esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO
anni
SÌ NO IN PARTE
Classifica oggetti in base a semplici qualità d’uso (scheda 4)
Mostra curiosità nei confronti delle esperienze proposte
Localizza elementi presenti in un’immagine (scheda 5)
Individua semplici differenze tra due oggetti (scheda 6)
Riconosce due oggetti uguali
Riconosce la funzione di alcuni oggetti di uso quotidiano
Riconosce i concetti: piccolo-grande
Competenza chiave europea: COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE
Campi d’esperienza: TUTTI
SÌ NO IN PARTE
Esplora il contesto (materiali e oggetti a disposizione)
Motiva le proprie scelte
Esprime il proprio gradimento rispetto a un’esperienza proposta (“Mi è piaciuto di più...”; “Mi è piaciuto di meno...”)
Pone domande su azioni da svolgere
anni Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE
Competenza chiave europea: COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
Campi d’esperienza: IL SÉ E L’ALTRO; TUTTI
SÌ NO IN PARTE
Ha superato le difficoltà a separarsi dalle figure genitoriali
È spesso di umore sereno
È alla scoperta della propria persona (scheda 7)
Si sente accolto nell’ambiente scolastico (scheda 8)
Ricerca la relazione con l’insegnante
Si rapporta in modo positivo con i compagni
Accetta serenamente situazioni e materiali nuovi Mantiene il contatto oculare verso l’interlocutore Partecipa ai giochi di gruppo
Interviene spontaneamente nelle conversazioni Gioca con i compagni
È curioso delle cose
È curioso delle persone e delle loro caratteristiche
Riordina il materiale usato
anni Data: Nome e cognome:
OSSERVAZIONE INIZIALE
Competenza chiave europea: COMPETENZA IMPRENDITORIALE
Campi d’esperienza: TUTTI
SÌ NO IN PARTE
Chiede aiuto
Collabora alle attività
Imita il lavoro o il gioco dei compagni
Esegue i compiti impartiti dall’insegnante
Competenza chiave europea: COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
Campo d’esperienza: IMMAGINI, SUONI, COLORI
SÌ NO IN PARTE
Usa volentieri i colori (scheda 9)
Abbina colori uguali
Dà il giusto colore a semplici immagini (scheda 10)
È sensibile all’ascolto di brani musicali
Sfoglia con piacere libri con immagini
Partecipa con piacere a danze di gruppo
Partecipa al gioco simbolico
anni Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE
Competenza chiave europea: COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
Campo d’esperienza: IL CORPO E IL MOVIMENTO
SÌ NO IN PARTE
Riconosce le principali parti del corpo su se stesso
Ricompone un puzzle della figura umana diviso in due pezzi (scheda 11)
Cammina senza timore nello spazio-aula
Esegue semplici sequenze motorie su imitazione
Esegue semplici saltelli
È autonomo nell’uso del bagno
Sta seduto a tavola
Mangia da solo usando le posate (scheda 12)
Si veste e si spoglia da solo
Data: Nome e cognome:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILI
COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
Comunica attraverso gesti e semplici parole
- Interagisce con i compagni attraver so gesti e parole
Ascolta racconti e ne comprende in parte il significato generale aiutato da immagini
- Esegue consegne elementari riferite ad azioni immediate come il prendere un oggetto
- Esprime i propri bisogni prevalentemente con un linguaggio non verbale o con semplici parole
Annotazioni:
Comunica con enunciati minimi comprensibili
- Interagisce con i compagni con parole e frasi semplici e brevi
- Ascolta racconti e ne comprende il si gnificato generale
Esegue consegne pronunciate lentamente, in modo chiaro, e riferite a compiti precisi
- Esprime i propri bisogni con parole e semplici frasi
Comunica strutturando in modo chiaro semplici e brevi frasi
- Interagisce con i compagni con semplici frasi
- Ascolta racconti e risponde a semplici domande relative al significato generale
- Esegue consegne semplici impartite dagli adulti e dai compagni
- Se stimolato dall’insegnante, esprime le proprie emozioni e i propri bisogni
Comunica strutturando in modo chiaro e corretto semplici frasi
Interagisce con i compagni con frasi corrette
anni
- Ascolta racconti e dimostra di comprenderne il significato generale, rispondendo a semplici domande
Esegue e comprende perfettamente consegne e comandi verbali
Esprime le proprie emozioni e i propri bisogni
anni Nome e cognome: Data:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILICOMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
- Classifica due oggetti in base a macrocaratteristiche
- Se sollecitato dall’insegnante, mostra curiosità per le esperienze proposte
- Individua semplici somiglianze tra due oggetti con l’aiuto di domande stimolo
- Opportunamente guidato, localizza elementi presenti in un’immagine
- Percepisce uguaglianze e differenze nella realtà circostante
- Mostra interesse per la maggior parte delle esperienze proposte
- Individua semplici somiglianze e differenze tra due o tre oggetti
- Localizza semplici elementi presenti in un’immagine con l’aiuto di domande stimolo
- Discrimina oggetti senza difficoltà e riconosce forme uguali
- Sperimenta con interesse ciò che gli viene proposto
Individua semplici somiglianze e differenze tra più oggetti
Sa riconoscere sul piano operativo al cuni concetti topo logici (sopra-sotto, dentro-fuori)
- Raggruppa e classifica oggetti in base a qualità d’uso che distingue con sicurezza
È curioso e attento verso tutto ciò che succede intorno a lui
- Rivela buone capacità di confronto, individuando uguaglianze e differenze in oggetti e immagini
- Localizza semplici elementi presenti in un’immagine dimostrando di comprendere alcuni concetti topologici (sopra-sotto, dentro-fuori)
Annotazioni:
Data: Nome e cognome:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILI
anni
COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
Se opportunamente guidato, svolge compiti semplici in situazioni note
- Stimolato dall’insegnante e dai compagni, esplora materiali e oggetti a disposizione
- Prova interesse principalmente per le esperienze che già conosce
Svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, in parte guidato dall’insegnante
- Se opportunamente guidato, motiva le proprie scelte
- Esplora materiali e oggetti a disposizione, in parte guidato da adulti e compagni
- Prova interesse per alcune esperienze proposte
Svolge compiti in situazioni nuove
- Se interpellato personalmente, motiva le proprie scelte
Esplora materiali e oggetti a disposizione in modo autonomo
Risolve semplici problemi in situazioni nuove
- Motiva le proprie scelte in modo chiaro
Esplora materiali e oggetti a disposizione con curiosità
Prova interesse e curiosità per le esperienze proposte
- È curioso e pone domande inerenti ai compiti da svol gere
Annotazioni:
anni Nome e cognome: Data:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILI
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
Nei rapporti con gli altri predilige ruoli esecutivi
- Interagisce con i compagni nel gioco, prevalentemente in coppia, comunicando mediante azioni o semplici parole
- Si inserisce nei gruppi gioco e di lavoro con l’aiuto dell’insegnante
- Partecipa alle attività collettive mantenendo brevi periodi di attenzio ne
Gioca con i compagni stabilendo accordi nel breve periodo
Partecipa alle attività collettive in condizione di interesse - Predilige ruoli esecutivi che non lo mettono in mostra e rapporti di coppia che lo rassicurano
- Recepisce le osservazioni dell’insegnante
Si relaziona senza difficoltà con i compagni - È autonomo e socievole
- Attiva atteggiamenti di ascolto di sé e degli altri
- Collabora nel lavoro di gruppo
- Riconosce l’autorità dell’insegnante
Gioca in modo costruttivo con gli altri
- Si confronta con gli insegnanti e con gli altri bambini
Prova interesse per chi parla
- Dà il suo contributo nei lavori di gruppo e collabora nelle attività didattiche e nei giochi
Annotazioni:
Data: Nome e cognome:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILI
COMPETENZA IMPRENDITORIALE
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
Imita il lavoro o i giochi dei compagni
- Esegue semplici compiti impartiti dall’insegnante
Esegue semplici consegne impartite dall’insegnante
- Chiede se non ha capito
- Partecipa alle attività che lo interessano
Esegue le consegne impartite dall’insegnante e porta a termine i compiti che gli sono stati affidati - Collabora nelle attività di gruppo
- Chiede aiuto all’insegnante se non riesce in alcuni compiti
Esegue le consegne impartite dall’insegnante e porta a termine anche in autonomia i compiti che gli sono stati affidati
Collabora in modo proficuo nelle attività di gruppo
- Assume iniziative di gioco
Annotazioni:
anni Nome e cognome: Data:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILI
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI (IMMAGINI, SUONI, COLORI)
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
- Colora su aree estese di foglio senza curarsi della scelta dei colori e del rispetto dei contorni
- Riproduce semplici ritmi sonori
- Va guidato nelle esperienze grafico-pittoriche
- Usa volentieri i colori
- Colora su aree estese di foglio rispettando sommariamente la scelta dei colori
Prova piacere nell’ascolto della musica
- Partecipa al gioco simbolico esprimendo, in parte, il proprio vissuto
- Si sforza di scegliere i colori più adatti per completare un’immagine
- Prova interesse per l’ascolto della musica
Partecipa con interesse al gioco simbolico e alle attività musicali
Canta semplici canzoncini anche in coro
- Riconosce colori uguali
- Dà il giusto colore a immagini
Si dedica con interesse alle attività sonoro-musicali e drammatiche, alle quali si applica con piacere
- Sfoglia con cura e interesse libri con immagini
Annotazioni:
anni Data: Nome e cognome:
VALUTAZIONE INIZIALE
PROFILI
COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI (IL CORPO E IL MOVIMENTO)
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE BASE INTERMEDIO AVANZATO
- Si sveste e si riveste con l’assistenza di un adulto
- Usa le posate con l’aiuto dell’insegnante
- Indica le parti del corpo su di sé, imitando l’insegnante
- Esegue semplici sequenze motorie su imitazione
- Cammina senza timore nello spazioaula
- Usa le posate con l’aiuto dell’insegnante
- Indica le parti principali del proprio corpo
- Svolge le attività motorie con la necessità di essere rassicurato dall’insegnante, anche se i suoi movimenti sono controllati e abbastanza coordinati
- Sa esprimere i bisogni fisiologici
- Prova ad usare autonomamente le posate
- Si muove utilizzando schemi motori di base
- Conosce e verbalizza le principali parti del corpo
- Rivela un’apprezzabile padronanza del proprio corpo nella motricità globale
- Si sveste e si riveste da solo con indumenti privi di asole o bottoni
- Riconosce le principali parti del corpo su se stesso
È autonomo nelle routines quotidiane (si veste e si spoglia da solo, mangia da solo...)
- Prova piacere nel movimento
- Mangia servendosi delle posate
Annotazioni:
anni Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE - SCHEDA 1
Competenza alfabetica funzionale I discorsi e le parole
ATTIVITÀ: INDICATORE: ANNOTAZIONE: SÌ NO CON AIUTO
Nomina gli oggetti raffigurati. Denomina oggetti di uso quotidiano.
Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE - SCHEDA 2
Competenza alfabetica funzionale I discorsi e le parole
ATTIVITÀ: INDICATORE: ANNOTAZIONE: SÌ NO CON AIUTO
Prova a descrivere ciò che vedi nel disegno. Descrive semplici immagini.
anni Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE - SCHEDA 3
IL CONIGLIETTO CODINO
IL CONIGLIETTO CODINO ABITA IN CAMPAGNA. SI DIVERTE A FARE DEI SALTI ALTI ALTI. IL SUO GIOCO PREFERITO È NASCONDERSI TRA L’ERBA ALTA. ALLA SERA, PERÒ, È TANTO STANCO E VA A DORMIRE
PRESTO NELLA SUA TANA.
Competenza alfabetica funzionale I discorsi e le parole
ATTIVITÀ: INDICATORE: ANNOTAZIONE: SÌ NO CON AIUTO
Ascolta la storia aiutandoti con le immagini. Ascolta e comprende una breve storia con l’aiuto delle immagini.
Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE - SCHEDA 4
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria La conoscenza del mondo
ATTIVITÀ: INDICATORE: ANNOTAZIONE: SÌ NO CON AIUTO
Cerchia solo ciò che puoi indossare. Classifica oggetti in base a semplici qualità d’uso.
anni Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE - SCHEDA 5
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria La conoscenza del mondo
ATTIVITÀ:
INDICATORE:
Indica il gattino che si trova dentro la scatola e quello che sta dormendo sopra la sedia.
Localizza elementi presenti in un’immagine.
ANNOTAZIONE: SÌ NO CON AIUTO
Nome e cognome: Data:
OSSERVAZIONE INIZIALE - SCHEDA 6
anni
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria La conoscenza del mondo
ATTIVITÀ: INDICATORE: ANNOTAZIONE: SÌ NO CON AIUTO
Osserva le immagini e trova le due differenze. Individua semplici differenze tra due immagini.
La certificazione delle competenze
“Al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di espe rienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, […] costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione tempo rale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio”¹6
“La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli appren dimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo”17. Deve essere quindi intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. Nella Scuola dell’Infanzia, però, la certificazione delle competenze non deve essere un atto formale, che toglie spontaneità e vivacità all’apprendimento, ma un ulteriore passo verso la costruzione di un percorso verticale a misu ra di bambino.
Durante la progettazione didattica, gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia dovranno tenere in mente le otto competenze chiave, facendo in modo che esse rappresentino un filo da seguire, per rendere i propri alunni al passo con quanto richiede una buona integrazione nella società e nel mondo ¹6 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254/2012)
17 Linee guida per la certificazione delle competenze (D.M. 742/2017)
Dovranno quindi organizzare il proprio curricolo tenendo presenti queste competenze, in modo tale da individuare, al termine del percorso dei tre anni, i livelli di padronanza conseguiti dai bambini.
La valutazione di ciascuna competenza si esprime con una breve descrizione del modo con cui il bambino utilizza le conoscenze, le abilità e le capacità personali conquistate nell’arco dei tre anni, con particolare riferimento al grado di autonomia e responsabilità. Le competenze possono essere valutate in quattro livelli di padronanza:
A - Avanzato
B - Intermedio
C - Base
D - In via di prima acquisizione (iniziale) come indicato nella tabella di pag. 382.
Ricordiamo inoltre che la certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e attestazione (osservazione sistematica, valutazione delle competenze relative ai campi di esperienza, profilo del bambino, ecc.), ma rappresenta un’integrazione degli strumenti stessi.
Anno scolastico:
Istituzione scolastica
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il Dirigente Scolastico
e gli insegnanti della sezione tenuto conto del percorso triennale, certificano che bambin nat a il ha raggiunto i livelli di competenze di seguito illustrati.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE LIVELLO
Competenza alfabetica funzionale
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
Competenza multilinguistica
Comprende parole e frasi di uso quotidiano. Saluta, si presenta, nomina oggetti, animali, persone, parti del corpo, colori. Esegue canzoni e filastrocche.
Raggruppa, ordina, confronta e valuta quantità, conta.
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
Comprende le relazioni spazio-temporali.
Osserva con attenzione gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecno logici. Mostra curiosità verso le esperienze scientifiche.
Competenza digitale
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Si confronta con i nuovi media. Utilizza le nuove tecnolo gie per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni, con la supervisione dell’insegnante.
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
Competenza in materia di cittadinanza
Comprende le informazioni e le richieste. Accetta l’errore e lo utilizza in modo positivo.
Gioca e lavora in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise.
LIVELLO
Competenza imprenditoriale
Esprime curiosità e apertura al nuovo e ai cambiamenti. Si mette in gioco, accetta le sfide. Assume e porta a termine compiti e iniziative condivise.
Percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo del corpo. Adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori. Riconosce il proprio corpo e le sue diverse parti.
Riferisce correttamente eventi del passato recente con simboli e immagini, fotografie. Si orienta nel tempo della vita quotidiana.
Sperimenta in forma ludica i primi approcci con l’arte e i suoi linguaggi.
Il bambino ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
A
Gli insegnanti Il dirigente scolastico
Data
LIVELLO INDICATORI ESPLICATIVI
- Avanzato
Il bambino svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità.
B - Intermedio
Il bambino svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C - Base
D - In via di prima acquisizione (iniziale)
Il bambino svolge compiti semplici in situazioni conosciute, mostrando di possedere le conoscenze e le abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Il bambino, se opportunamente guidato, svolge compiti semplici in situazioni note.