Ringraziamenti
Si ringraziano quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo prodotto editoriale, e in particolare:
Le insegnanti Lucia Viglianti, Katia Cruziani, Sabrina Sampaolesi, Antonella D'Alessandro, Carmela Russo, Elisa Gaggiotti; La psicologa e psicoterapeuta Monica Pratelli (autrice della parte relativa ai "DSA e Scuola dell'Infanzia")
I bambini delle scuole dell'infanzia "Valle Verde" di Reggio Calabria, "Aldo Moro" di Recanati, "Italo Calvino" (Istituto comprensivo "Leonetti" di Schiavonea), "Opera Pia Cavallini" di Chiaravalle;
Per il percorso audiomusicale (CD 1):
• Il M ° Francesco Panebianco (testi e musiche delle canzoni);
• Per le tracce da 1 a 5: il coro di voci bianche della scuola di musica "Associazione Culturale Neos Kronos - Colleferro", e le preparatrici vocali: M ° Nicoletta Evangelista (co-arrangiatrice), Luisa Giambona, Giuseppe Mazzei;
• Per le tracce da 6 a 10: il coro voci bianche "Lietarmonia" diretto da Katia Sacchetti;
• Fonico e co-arrangiatore: M ° Gianluigi Farina.
Per il CD 2:
• Fonico: Matteo Schiaroli;
• Voce audioracconti e filastrocche: Serena Signorino Cavalli;
• Voce listenings (inglese): Alessio Bolognini;
Materiali integrativi e multimediali: Linda Tesler e Deborah Consolani.
Com’è strutturato questo volume?
Programmazione didattica - indice
La guida didattica “La bottega dei piccoli talenti”
I quaderni operativi “Piccoli talenti”
Testi e spartiti delle canzoni (CD1)
Tabelle della programmazione mensile e griglie per l’osservazione
Scheda di valutazione delle competenze chiave
Scheda di certificazione delle competenze al termine della Scuola dell’Infanzia
DSA e Scuola dell’Infanzia
Indice
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
DSA e segnali predittivi
La Scuola dell’Infanzia e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento
Uno strumento utile: l’osservazione del disegno del bambino per individuare i segnali predittivi
Un laboratorio per il potenziamento e lo sviluppo delle capacità grafo-motorie
Un laboratorio per il potenziamento e lo sviluppo delle capacità metafonologiche
Un laboratorio senso-percettivo e ritmico-musicale
Outdoor Education!
Com’è strutturato questo volume?
Questo volume, dal carattere più tecnico e progettuale, è un utile sussidio che completa la guida didattica “La bottega dei piccoli talenti”. Ne approfondisce e illustra la struttura, per renderne più agevole la consultazione da parte dell’insegnante. È principalmente composto da due parti:
la programmazione didattica
Questa parte prevede la programmazione mensile del primo volume della guida “La bottega dei piccoli talenti”, e coordina le attività della Guida Didattica con le schede dell’album operativo. Per ogni mese, nelle specifiche tabelle, sono suggerite le attività, distinte per campi di esperienza, con l’indicazione delle competenze chiave europee da acquisire.
Sono presenti:
• delle griglie, sempre divise in campi di esperienza e per fasce d’età (3-4-5 anni), per l’osservazione in itinere: iniziale (pagg. 26-33), intermedia (pagg. 47-54) e finale (pagg. 65-72);
• tutti i testi e gli spartiti delle canzoni presenti nel primo volume della Guida;
• il modulo per la certificazione finale delle competenze.
Disturbi Specifici di Apprendimento e Scuola dell’Infanzia
Questa parte è dedicata ai Disturbi Specifici di Apprendimento, aggiornati in base alle Nuove Linee Guida del 2022. Fornisce all’insegnante attività, laboratori e schede per lo screening precoce di eventuali difficoltà che si presentano già a partire dalla Scuola dell’Infanzia.
Ad arricchire questa parte, inoltre, sono suggerite alcune attività inerenti all’Outdoor education, enfatizzandone la valenza ai fini inclusivi, e i benefici per la salute.
L’Educazione
I
Osservazione
Programmazione
Programmazione di aprile
Programmazione di maggio
Programmazione di giugno
Osservazione finale
Scheda di valutazione delle competenze chiave
Scheda di certificazione delle competenze al termine della Scuola dell’Infanzia
La bottega dei piccoli talenti
La guida didattica “La bottega dei piccoli talenti”, composta di due volumi, offre, all’insegnante della Scuola dell’Infanzia, strumenti utili per riconoscere, accrescere le potenzialità dei bambini e sviluppare le loro competenze .
Nel volume 1:
• percorsi didattici mensili:
- stagionalità;
- Educazione Civica: Ispetto Iduco
Iuso Iciclo
Il primo volume presenta una struttura “dinamica” e di agevole consultazione, in quanto organizza la progettazione didattica mese per mese.
Ogni mese è contraddistinto da un colore e da un racconto (presente anche in versione audio) che ne costituisce lo sfondo integratore. All’inizio di ogni mese, inoltre, è riportata una sintetica mappa concettuale, per “afferrare” i contenuti in maniera intuitiva, e una griglia, suddivisa in campi di esperienza, per effettuare un rapido screening delle competenze attese, in base alla programmazione mensile prevista.
Nel volume 2:
• programmazione didattica;
• osservazione e valutazione;
• Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
• Outdoor education
R to
A lui la scuola piace tantissimo, quello che più lo diverte è nascondersi tra libri, alcuni li ha davvero divorati! È talmente piccolo che nessuno lo vede correre per la scuola, ed meglio così! Chissà altrimenti farebbero le maestre? Sicuramente lo manderebbero fuori. La scuola non è mica un posto per topolini! Così Tip Top sta nascosto di giorno ed esce fuori notte oggi ha deciso di aiutare un bambino di nome Giacomino: vuole lasciare la mamma e non riesce smettere di piangere!
C
AC A
LA SCUOLA È IL MIO MONDO R o Senza farsi vedere da nessuno, Tip Top gli si avvicina gli dice: “Ehi, non devi avere paura, la scuola è bellissima, vieni con me, la farò conoscere!”. Così Giacomino, incuriosito da quel grazioso topolino, saluta la inizia a seguirlo: “La scuola è mio mondo! E sta per diventare anche il tuo! Vedrai, ti piacerà, conoscerai tanti nuovi amici ci sarò anche io a farti compagnia!” gli dice con dolcezza Tip Top. Ma ecco che Giacomino viene invitato dalla maestra fermarsi in biblioteca mettersi in cerchio, insieme a tutti gli altri bambini, perché è il momento di ascoltare bella storia, ma indovinate: quando apre il libro si accorge che alcune pagine sono rosicchiate! “Non si rovina materiale della scuola! Chi non ha rispettato questa regola?” chiede meravigliala maestra. Proprio in quel momento Giacomino vede Tip Top, tra gli scaffali dei libri, che gli fa l’occhiolino: ‘Che bello essere amico di un topo da biblioteca!’ pensa divertito ‘la scuola inizia proprio piacermi!’.
obiettivi da valutare
ILSÉ’ALTROSÌNOINPART Riconosce ed esprime emozioni. la gura affettiva dei nonni Comprende che è importante proteggere gli animali.
ILCORPOEILMOVIMENTOSÌN
DISCORSIELEPAROLESÌNOINPARTE Ascolta e comprende racconti. Ascolta e ripete filastrocche. Nomina elementi autunnali. Nomina correttamente Conosce vocaboli strutture linguistiche in lingua inglese.
67 OTTOBRE
Le pagine si distinguono in: attività, ateliers, filastrocche, giochi, schede operative, “giornate speciali” e l’angolo di inglese. Particolare attenzione viene data al percorso musicale: per ogni mese, in base agli argomenti affrontati, è prevista una canzoncina inedita con cui approfondire i contenuti in modo ludico e divertente. Tutte le tracce audio sono scaricabili inquadrando i QRcode indicati nelle pagine, dove sono suggerite anche altre risorse digitali
Ecco un riepilogo dei contenuti mensili, con i personaggi guida e i colori corrispondenti.
SETTEMBRE:
audioracconto: “LA SCUOLA È IL MIO MONDO” (trama: un topolino, che entra nei locali della scuola, aiuta un bambino a non avere paura del nuovo ambiente e gli fa scoprire che la scuola è bellissima!).
argomenti: l’accoglienza a scuola, la conoscenza dell’ambiente scolastico, fare amicizia con i nuovi compagni, quali emozioni si provano a scuola, la giornata della pace.
OTTOBRE:
audioracconto: “STREGHETTA COMANDA COLOR...” (trama: la strega Nerina fa un incantesimo affinché il buio e la notte di Halloween durino per sempre. A riportare la luce dei colori, e la gioia, però, arriverà un folletto...).
argomenti: la festa dei nonni, la giornata degli animali, la giornata dell’alimentazione, i colori primari e secondari, l’arte in autunno, la festa di Halloween.
NOVEMBRE:
Rispetto
audioracconto: “IN AUTUNNO NEL PARCO” (trama: al parco dove vive lo scoiattolo Lino vengono tagliati degli alberi e molti animaletti non hanno più una casa... il RISPETTO della natura è fondamentale!).
argomenti: l’autunno, la festa dell’albero, la biodiversità e il verde anche in città, la giornata della sicurezza a scuola, esperienze di educazione stradale.
DICEMBRE:
Riuso
audioracconto: “AL PARCO IN INVERNO” (trama: al parco una bambina trova un gattino infreddolito. Lo porta a casa con sé, lo nasconde in garage. Proprio lì, il gattino le farà notare che vecchie cose, ma in buono stato, possono essere RIUSATE e donate...).
argomenti: il mercatino del riuso, addobbi natalizi, il personaggio di Babbo Natale, gli elfi, drammatizzazioni di Natale, giochi motori e coding, la festa dell’Epifania.
GENNAIO:
audioracconto: “SPAZZINO, IL PUPAZZO BIRICHINO” (trama: i bambini della scuola costruiscono un pupazzo di neve... ma, uscendo fuori a giocare ogni giorno, scoprono che a volte cambia d’aspetto. La maestra svelerà loro il motivo...).
argomenti: il freddo e la neve, l’arte in inverno, esplorazioni sensoriali sul caldo e il freddo, gli animali del freddo, i giorni della merla, la giornata degli agrumi.
FEBBRAIO:
audioracconto: “COME PER MAGIA...” (trama: un bambino ama fantasticare e giocare con la fantasia. Per lui è Carnevale tutto l’anno: gli basta mascherarsi da mago e via... il suo mondo “virtuale” non ha bisogno della tecnologia!).
argomenti: il gioco di finzione, il corpo “in gioco”, la cittadinanza digitale e la giornata contro il cyberbullismo, la giornata del risparmio energetico, il Carnevale.
MARZO: Riduco
audioracconto: “AL PARCO A PRIMAVERA” (trama: Rondinella, di ritorno dai Paesi caldi, sopra la città incontra tanta aria inquinata e inizia a tossire, finché arriva nel parco, dove, grazie al verde, l’aria è più pulita. Lì, una bambina sta giocando con il suo aquilone, e il papà le spiega l’importanza di RIDURRE i consumi, per inquinare di meno l’ambiente).
argomenti: l’elemento aria: fuori e dentro di noi, l’aria e i suoni, strumenti musicali di riciclo, la festa del papà, i segni della primavera e brevi drammatizzazioni, la primavera nell’arte, la semina.
APRILE:
audioracconto: “FARFALLINA NUMERINA” (trama: una farfallina ha la passione per i numeri e conta tutto quello che vede nel prato, disturbando le api e il coniglietto di Pasqua che nasconde le uova... ma sarà proprio lui ad invitarla alla divertente caccia alle uova, dandole un compito importante: quello di insegnare ai bambini a contare).
argomenti: gli animaletti della primavera, i numeri, la Pasqua e i suoi simboli, la giornata della Terra, il draghetto Mastica rifiuti, la raccolta differenziata.
MAGGIO:
audioracconto: “IL BAMBINO E IL FIORE” (trama: un bambino, al parco, osserva una margherita e scopre che... può parlare! Infatti, gli racconta quali parti compongono i fiori e quali, invece, fanno parte del corpo umano. Poi il bambino sente la mamma che lo chiama e scopre di aver fatto solo un bellissimo sogno...).
argomenti: le parti del fiore e le parti del corpo umano, la festa della mamma, la giornata delle api (dove vivono, come sono fatte, perché sono importanti), l’orto e la biodiversità.
GIUGNO: Riciclo
audioracconto: “AL PARCO IN ESTATE” (trama: un bambino, mentre è al parco con la mamma, osserva il laghetto e vede un pesce saltare fuori dall’acqua. Insieme affronteranno, così, la tematica dell’inquinamento delle acque, della dannosità della plastica, e scopriranno l’importanza del RICICLO).
argomenti: la festa della Repubblica e le meraviglie del nostro Paese, la Costituzione ci protegge, l’inquinamento dei mari, dei fiumi e dei laghi, il RICICLO, l’arrivo dell’estate e l’estate nell’arte, il copione per la festa di fine anno.
I protagonisti dei racconti mensili (10 storie per imparare), da colorare, sono presenti anche in uno dei 4 posters allegati alla Guida.
Le canzoncine sono riportate anche nel CD1, mentre audioracconti, videofilastrocche, ecc. sono contenuti nel CD2. I due CD sono disponibili solo su richiesta dell’insegnante
L’Educazione Civica trasversale alla stagionalità
Oltre alla stagionalità, le tematiche della convivenza civile e della sostenibilità sono “trasversali” a tutto il percorso, e vengono affrontate in modo specifico attraverso queste “4 R”.
IN AUTUNNO
I portavoce di questi concetti “chiave” sono proprio i 4 protagonisti dei racconti ecologici, relativi rispettivamente ai mesi di novembre, dicembre, marzo e giugno.
Uno dei 4 posters allegati alla Guida è dedicato al gioco dell’oca delle “4 R”.
IN OMAGGIO con la Guida (vol. 2): I CARTAMODELLI per costruire i 4 personaggi 3D!
ispetto me stesso - gli altri e le regole - l’ambiente
In questo tipo di riquadri, nella Guida, l’insegnante troverà note esplicative, informazioni, regole e tutto il materiale utile per far comprendere ai bambini, ovviamente, in un linguaggio adatto a loro:
- il rispetto di se stessi (regole di benessere: igiene, alimentazione, movimento, cittadinanza digitale);
- il rispetto delle regole e degli altri (le basi della convivenza civile);
- il rispetto dell’ambiente (per valorizzare il prendersi cura della natura e degli animali).
Iciclo Iuso Iduco
Quando compaiono queste tre “R”, invece, si fa esplicito riferimento a consigli, strategie, metodologie didattiche a favore dell’ambiente e della sostenibilità.
Oltre che in note informative, l’insegnante troverà questo tipo di riquadri nei laboratori creativi che sfruttano materiale di riciclo e di riuso.
Data l’impronta “ecologica” di molti contenuti del percorso didattico, vengono di volta in volta segnalati anche gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti dall’Agenda 2030, inerenti ad alcune attività.
Le metodologie didattiche della Guida
Nel percorso didattico della Guida, si fa riferimento alle seguenti metodologie:
Problem solving
pagg. 24, 94, 132, 212, 270, 308, 334, 426, 492, 550, 620
Si chiede un intervento attivo dei bambini, che dovranno impegnarsi per comprendere e cercare di risolvere una determinata situazione problematica. Molto spesso, questo tipo di metodologia è applicato dopo la lettura del racconto del mese, che offre lo stimolo per formulare ipotesi in gruppo e mettersi “nei panni” dei vari personaggi. A volte, si chiede ai bambini stessi di immaginare il finale della storia.
Cooperative learning
pagg. 50, 163, 217, 280, 534, 556, 574, 649
Con questa metodologia si intende favorire il lavoro di gruppo, la collaborazione mediante l’intervento attivo di ciascuno e l’aiuto reciproco. I bambini, così, impareranno gradualmente a organizzarsi autonomamente.
Compito di realtà
pagg. 74, 186, 322, 349, 474, 543, 558, 608, 648, 656
In base alla tematica affrontata nel percorso didattico, viene richiesto ai bambini di “calarsi” nella realtà, di svolgere un compito e/o realizzare un prodotto quanto più autonomamente possibile. L’obiettivo è quello di stimolare e verificare l’acquisizione delle competenze.
Peer education
pagg. 41, 162, 194, 574
Con questa metodologia si richiede ai bambini più grandi, che hanno già esperienza di alcune attività scolastiche di routine e una buona conoscenza della scuola, di aiutare i più piccoli, dando loro semplici insegnamenti.
Mindfulness
pagg. 61, 120, 186, 274, 462, 654
È utile educare i bambini a comprendere l’importanza di vivere appieno nel momento presente, liberando la mente e favorendo quanto più possibile il rilassamento e il benessere psicofisico.
I quaderni operativi Piccoli talenti
IN OMAGGIO
con i 5 anni:
Prelettura
Prescrittura
Precalcolo
IN OMAGGIO
con i 3-4-5 anni:
Il fascicolo con i racconti della Guida da colorare
I quaderni operativi “PICCOLI TALENTI” , dedicati ai bambini alla Scuola dell’Infanzia, contengono un percorso didattico che stimola ciascun alunno ad esprimere le proprie potenzialità e a sviluppare competenze , privilegiando l’autonomia e la creatività .
Le schede sono state pensate in stretta correlazione alla guida “La bottega dei piccoli talenti”. Infatti, ogni pagina è contraddistinta dal colore del mese e dal personaggio corrispondente, così che l’insegnante possa velocemente individuare i riferimenti, che sono opportunamente segnalati.
Nel traguardo è specificato il campo di esperienza
I riferimenti alle pagine della Guida attinenti alla scheda
Il colore del mese con il relativo personaggio
Ad arricchire il percorso didattico, incentrato perlopiù sulla stagionalità, è presente un inserto: “Io e gli altri”. Le schede di questa parte finale sono sempre contraddistinte dal colore del mese, in base alle pagine della Guida di riferimento.
rando le icone corrispondenti o stampando le impronte digi tali nei cerchietti.
L’allegato omaggio ai quaderni contiene le versioni ridotte dei racconti mensili della Guida (presenti anche come audioracconti), accompagnate da illustrazioni da colorare o altre attività operative.
Costituisce, quindi, un ulteriore raccordo con la Guida didattica e uno strumento con cui rafforzare la comprensione delle storie.
Le consegne sono suddivise in tre livelli: 3-4-5 anni. I bimbi di tre anni svolgono solo il primo, quelli di quattro anni eseguono i primi due, e quelli di cinque anni si riferiscono a tutti e tre.
Nelle pagine che seguono, sono riportati i testi e gli spartiti del percorso musicale (CD1) presente nei vari mesi della Guida.
Il bambino "risponderà" colo
C’È UN AUTUNNO PIENO DI COLORI Testo e musica del M° Francesco Panebianco
Testo e Musica: FRANCESCO PANEBIANCO
RITORNELLO C autun - no - pie
12 8 & C'è _ un
G7 no - dicolo - ri. - Dia
F mo _ il - benve - nu
C/E - to, - guar
D‹7 da _ in - tor - no _ a - te.
G7 & La
™ ™
C natu - ra _ è - pie
G7 na - di _ e mo - zio - ni. - Co
F m'è - diver - ten
C/E - te,& gio
D‹7 ca _ in - sie- me _ a - me.
STROFCA te - gialle - ques
C
G7 Ma
2.
F chebell'au - tun
C & Tut
C/E - no, - sal
G7 ta _ in - sie- me _ a - me!
G7 te - foglie - secche, - a
F ran - cio
C/E - ni - tro
G7 ve - rai - lezucche,& bian
G7 le - rà. œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ Œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ Œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ Œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ ™ œ œ J œ œ J œ ™ œ œ J œ œ J œ œ J œ ™ Œ ™
che _ e - grigie - ques
G7 te - nuvo - let- te. - Quan
F do- c'è
l'autun
C/E - no - iltem
D‹7 po - vo
CCD 1 Trac cia2
RITORNELLO
C'è u n autunn o pien o d i colori. Diam o il benvenuto guard a intorn o a te!
La natura è piena di emozioni, com'è divertente, gioca insieme a me!
C'è un autunno pieno di colori . Diam o il benvenuto , guard a intorn o a te!
La natura è piena di emozioni, ma che bell'autunno, salta insieme a me!
STROF A 1
Tutte gialle queste foglie secche, arancioni troverai le zucche, bianche e grigie queste nuvolette . Quando c'è l'autunno il tempo volerà
STRO FA 2
Tutto rosso questo melograno, uva verde insieme raccogliamo, marroncine sono le castagne, quando c'è l'autunno le potrai mangiar!
STROFA 3
Programmazione di settembre
ARGOMENTI ATTIVITÀ per campi di esperienza
L’ACCOGLIENZA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
I DISCORSI E LE PAROLE:
• Racconto: “La scuola è il mio mondo” (pagg. 22-23)
• Attività: Analizziamo il racconto (pag. 24)
Scheda operativa n. 1 (pag. 25)
La settimana di Tip Top... (pag. 32)
• Filastrocche (pagg. 51, 55)
IL CORPO E IL MOVIMENTO:
• Giochi: Chi è il topolino oggi? (pag. 26)
Il topolino in trappola! (pag. 27)
• Attività: A scuola... rilassiamoci! (pag. 61)
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
• Attività: ... e quella dei bimbi a scuola (pag. 33)
Concetti “topo-logici” (pag. 38)
Schede operative n. 3, 4 (pagg. 39, 40)
IMMAGINI, SUONI, COLORI:
• Riciclo: Atelier - Riciclando il cartone creo il topolino (pagg. 34-35)
Atelier - Il topolino con i ritagli di carta (pagg. 36-37)
• Canzone (pagg. 57-58)
IL SÉ E L’ALTRO:
• Attività: Presentiamoci! (pagg. 52-54)
In segno di amicizia (pag. 58)
Come mi sento a scuola? (pag. 59)
La “catena” della gioia (pag. 60)
GLI SPAZI E LE REGOLE DELLA SCUOLA
IL SÉ E L’ALTRO:
• Attività: Tutti in biblioteca... (pag. 28)
• Rispetto le regole: Le regole a scuola (pag. 44)
• Schede operative n. 5, 6, 7, 8, 9 (pagg. 45-49)
IMMAGINI, SUONI, COLORI:
• Scheda operativa n. 2 (pag. 29)
• Riuso: Atelier - Un libro sensoriale fatto da noi! (pagg. 30-31)
• Attività: Decoriamo la scuola (pag. 50)
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
• Attività: Per la scuola... ti guido io! (pag. 41)
• Giochi: Dov’è il topolino? (pagg. 42-43)
LA GIORNATA DELLA PACE
LESSICO INGLESE RELATIVO AL MESE DI SETTEMBRE
IL SÉ E L’ALTRO:
• Rispetto gli altri: La giornata della pace (pag. 62)
IMMAGINI, SUONI, COLORI:
• Atelier: Per un mondo di pace (pag. 63)
I DISCORSI E LE PAROLE:
• English corner! - CLIL (pag. 64)
COMPETENZE da acquisire
• Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
• Competenza in materia di cittadinanza
• Competenza alfabetica funzionale
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
• Competenza in materia di cittadinanza
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
• Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
• Competenza in materia di cittadinanza
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
• Competenza multilinguistica
Osservazione iniziale
Nome e cognome: Data:
Campo d’esperienza: IL SÉ E L’ALTRO SÌ NO IN PARTE
Non ha difficoltà al momento del distacco e dell’accoglienza a scuola.
È spesso sereno e collaborativo.
Si sente accolto nell’ambiente scolastico.
Ricerca la relazione con l’insegnante.
Si rapporta positivamente con i compagni.
Partecipa con interesse alle attività.
Svolge le principali azioni di routine in autonomia.
Riordina il materiale, dopo averlo usato.
Campo d’esperienza:
Si muove liberamente negli ambienti della scuola.
Esegue semplici saltelli e movimenti su imitazione.
Sa riconoscere le principali parti del corpo.
Esegue giochi di movimento rispettando le regole stabilite.
Usa il bagno in modo autonomo.
Si veste e si spoglia da solo.
Mangia da solo usando le posate.
Sta seduto a tavola.
Nome e cognome: Data:
Campo d’esperienza: IMMAGINI, SUONI, COLORI SÌ NO IN PARTE
Partecipa con interesse alle attività pittoriche e manipolative.
Utilizza con creatività il materiale a disposizione.
Sa abbinare colori uguali.
Riconosce e denomina i colori primari.
Prova interesse per la musica.
Memorizza e canta semplici canzoni.
Prende parte a semplici drammatizzazioni.
Partecipa al gioco simbolico.
Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE SÌ NO IN
Comunica utilizzando frasi abbastanza corrette.
Comprende semplici consegne e comandi verbali.
Ascolta e comprende una breve storia.
Pronuncia correttamente il nome di compagni e insegnanti.
Consegna oggetti e immagini su richiesta verbale.
Denomina oggetti e azioni della sua quotidianità.
Rispetta il proprio turno nelle conversazioni.
Riesce ad esprimere verbalmente i propri bisogni.
Nome e cognome: Data:
Campo d’esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO SÌ NO IN PARTE
Riconosce due oggetti uguali.
Distingue le dimensioni (piccolo e grande).
Discrimina le percezioni sensoriali.
Comprende semplici relazioni temporali (prima, dopo).
Valuta e confronta quantità (uno, pochi, tanti).
Riconosce la funzione di alcuni oggetti di uso quotidiano.
È curioso, esplorativo, pone domande.
Osserva con interesse i fenomeni naturali e gli organismi viventi.
Nome e cognome: Data: 4-5 ANNI
Campo
Il più delle volte è sereno e collaborativo.
Si relaziona positivamente con gli insegnanti.
Si relaziona positivamente con i compagni.
Rispetta le routine e semplici regole quotidiane.
Esegue le richieste dell’insegnante.
Ha cura del materiale scolastico e lo riordina dopo averlo usato.
Condivide i giochi con i compagni.
Esprime le proprie preferenze.
Nome e cognome: Data:
Campo d’esperienza: IL CORPO E IL MOVIMENTO SÌ NO IN PARTE
Si muove con disinvoltura negli ambienti della scuola.
Ha una buona padronanza del proprio corpo.
Sa riconoscere e denominare le principali parti del corpo su se stesso e sull’altro.
Descrive e imita posizioni del corpo.
Riproduce con il disegno la figura umana.
Esegue movimenti su imitazione.
Esegue giochi di movimento rispettando le regole stabilite.
Distingue i principali stimoli sensoriali.
Campo d’esperienza: IMMAGINI, SUONI, COLORI SÌ NO IN PARTE
Partecipa con interesse alle attività pittoriche e manipolative.
Utilizza con creatività il materiale a disposizione.
Utilizza le tecniche grafiche, pittoriche e manipolative proposte.
Sa discriminare e denominare i principali colori.
Prova interesse per la musica.
Memorizza filastrocche.
Prende parte a drammatizzazioni, interpretando semplici ruoli.
Riesce ad esprimere verbalmente i propri bisogni.
Partecipa al gioco simbolico.
Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE SÌ NO IN PARTE
Comunica utilizzando frasi strutturate.
Comprende consegne e comandi verbali.
Ascolta e comprende una storia.
Denomina oggetti e azioni della sua quotidianità.
Descrive immagini.
Rispetta il proprio turno nelle conversazioni.
Racconta di sé.
Esprime verbalmente i propri bisogni e sentimenti.
Campo d’esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO SÌ NO IN PARTE
Distingue e descrive le principali grandezze.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti-dietro, sopra-sotto, ecc.
Valuta e confronta quantità.
Riconosce e denomina le principali forme geometriche.
Comprende e utilizza i principali concetti temporali (prima, dopo, ecc.).
Classifica e raggruppa elementi in base a un criterio.
È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta.
Osserva con interesse i fenomeni naturali e gli organismi viventi.
Nome e cognome: Data:
Campo d’esperienza: IL SÉ E L’ALTRO SÌ NO IN PARTE
È quasi sempre di umore sereno.
Collabora con insegnanti e compagni nelle attività.
Si inserisce volentieri in situazioni nuove.
Partecipa con piacere ai giochi e alle attività.
È autonomo nelle routine.
Mostra fiducia nell’insegnante.
Ricerca i compagni.
Accetta e rispetta le regole.
Riconosce ed esprime emozioni e sentimenti.
Ha cura del materiale scolastico e lo riordina.
Campo d’esperienza: IL CORPO E IL MOVIMENTO SÌ NO IN PARTE
Esegue percorsi e movimenti su imitazione e su consegna verbale.
Sa riconoscere e denominare le principali parti del corpo su se stesso, sull’altro e su un’immagine.
Riproduce con il disegno la figura umana completa delle parti principali.
Dimostra destrezza, agilità e coordinazione globale e segmentaria sia nei giochi individuali che di gruppo.
Possiede una buona motricità fine e una buona coordinazione oculo-manuale.
Adatta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Distingue e denomina gli stimoli sensoriali.
Nome e cognome: Data:
Campo d’esperienza: IMMAGINI, SUONI, COLORI SÌ NO IN PARTE
Utilizza con interesse le tecniche grafiche, pittoriche e manipolative proposte.
Sa discriminare e denominare i colori.
Colora entro i margini.
Utilizza il colore in modo adeguato.
Esegue disegni con finalità e li sa descrivere.
Sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro artistico.
Memorizza e ripete filastrocche e poesie.
Memorizza e canta le canzoncine, accompagnandole con il ritmo del corpo.
Drammatizza esperienze e storie ascoltate.
Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE SÌ NO IN PARTE
Comunica utilizzando frasi strutturate e complete.
Pronuncia correttamente tutti i fonemi.
Utilizza un’adeguata terminologia nella denominazione di immagini.
Risponde in maniera pertinente alle domande relative alle attività svolte.
Ascolta una storia e ne comprende il contenuto.
Si inserisce nelle conversazioni, rispettando il proprio turno e intervenendo in modo pertinente.
Descrive e racconta eventi personali.
Esprime verbalmente i propri bisogni e sentimenti.
Campo d’esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO SÌ NO IN PARTE
Distingue e descrive grandezze.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti-dietro, sopra-sotto, ecc.
Esegue confronti, valutazioni e misurazioni.
Riconosce e denomina le principali forme geometriche.
Comprende e utilizza i principali concetti temporali (prima, dopo, ecc.).
Classifica e raggruppa elementi in base a criteri stabiliti.
È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta.
Osserva con interesse i fenomeni naturali e gli organismi viventi.
Osserva e descrive diversi fenomeni atmosferici.
Riordina in modo corretto sequenze di immagini.
Individua semplici soluzioni a problemi di esperienza.
Risolve problemi correlati al pensiero computazionale.
Programmazione di ottobre
ARGOMENTI ATTIVITÀ per campi di esperienza
LA FESTA DEI NONNI I DISCORSI E LE PAROLE:
• Attività: I nonni sono speciali (pag. 68)
• Filastrocche (pag. 69)
IL SÉ E L’ALTRO:
• Rispetto gli altri: I nonni sono speciali (pag. 68)
IMMMAGINI, SUONI, COLORI:
• Riuso: Atelier - Grazie, nonni che mi aiutate a crescere! (pagg. 70-71)
• Atelier: Dolci idee da regalare ai nonni (pagg. 72-73)
LA GIORNATA DEGLI ANIMALI IL SÉ E L’ALTRO:
• Attività: A scuola... pet therapy (pag. 74)
• Rispetto gli animali: La giornata degli animali (pag. 75)
• Filastrocche (pagg. 76-77)
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
• Attività: Con le carte degli animali (pag. 75)
• Schede operative n. 11, 12, 13 (pagg. 79-81)
IMMAGINI, SUONI, COLORI:
• Attività: Le ombre degli animali (pag. 76)
• Scheda operativa n. 10 (pag. 78)
LA GIORNATA DELL’ALIMENTAZIONE
IL SÉ E L’ALTRO:
• Rispetto il benessere: Mangiamo a colori... (pag. 82)
IMMAGINI, SUONI, COLORI:
• Attività: Gioco con i colori... della salute (pag. 84)
Combinazioni di colori (pag. 85)
Insiemi di colori (pag. 85)
Scheda operativa n. 14 (pag. 87)
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
• Attività: L’autunno... della salute (pag. 83)
Il mercato dell’autunno (pag. 89)
I DISCORSI E LE PAROLE:
• Filastrocca (pag. 86)
IL CORPO E IL MOVIMENTO:
• Con la frutta di stagione (pagg. 88-91)
• La nostra... castagnata (pagg. 90-91)
COMPETENZE da acquisire
• Competenza in materia di cittadinanza
• Competenza alfabetica funzionale
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
• Competenza in materia di cittadinanza
• Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
• Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
• Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
• Competenza alfabetica funzionale
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
ARGOMENTI ATTIVITÀ per campi di esperienza COMPETENZE da acquisire
HALLOWEEN, I COLORI E L’AUTUNNO
I DISCORSI E LE PAROLE:
• Racconto: “Streghetta comanda color...” (pagg. 92-93)
• Attività: Analizziamo il racconto (pagg. 94-95)
• Schede operative n. 15, 16 (pagg. 96, 97)
• Filastrocche (pagg. 102, 110, 117)
IMMAGINI, SUONI, COLORI:
• Drammatizzazione per Halloween (pag. 95)
• Schede operative n. 17, 18, 19 (pagg. 101, 112, 113)
• Atelier: Zucche di legno per Halloween (pagg. 98-99)
Idee creative per Halloween (pag. 100)
• Attività: Esperienze... al buio (pag. 103)
Dipingo con il nero! (pag. 105)
Con le carte dei colori (pag. 110)
Ritratti... “multimaterici” (pag. 114)
I colori dell’autunno... (pagg. 114-116)
Canzone (pagg. 118-119)
Il cielo e i suoi colori (pagg. 120-121)
“Maestri” del colore (pagg. 122-123)
Autunno nell’arte (pagg. 124-125)
IL SÉ E L’ALTRO:
• Attività: La scatola della paura (pag. 104)
Emozioni e colori! (pag. 111)
Mindfulness (pag. 121)
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
• Attività: Con la luce... vedo i colori! (pagg. 106-110)
L’autunno intorno a noi... (pagg. 115-116)
LESSICO INGLESE RELATIVO AL MESE DI
OTTOBRE
I DISCORSI E LE PAROLE:
• English corner! - CLIL (pag. 126)
• Competenza alfabetica funzionale
• Competenza in materia di cittadinanza
• Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
• Competenza multilinguistica
10 STORIE PER IMPARARE - allegato 3-4-5 anni
IL MIO QUADERNONE
(5 anni)
pag. 62
(Si inizia a lavorare con i colori in inglese)
pag. 64
(Si inizia a lavorare con i nomi degli animali in inglese)
Scheda di valutazione delle competenze chiave
Nome e cognome:
Scuola dell’Infanzia: Sezione:
COMPETENZE
Competenza alfabetica funzionale
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Competenza multilinguistica
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
Competenza digitale
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
Competenza in materia di cittadinanza
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Competenza imprenditoriale
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Avanzato Intermedio Base Iniziale
Scuola dell’Infanzia:
Scheda di certificazione delle competenze al termine della Scuola dell’Infanzia
Il Dirigente Scolastico, tenuto conto del Piano Triennale di Offerta Formativa dell’Istituto
tenuto conto della Progettazione Educativa e Didattica della sezione relativamente all’anno scolastico , visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e tenuto conto del percorso scolastico certifica che l’alunno/a , nato/a a , il ha frequentato l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e ha acquisito i seguenti livelli di competenza:
Competenza alfabetica funzionale
Competenza multilinguistica
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
Competenza digitale
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
Competenza in materia di cittadinanza
Competenza imprenditoriale
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
Data: Il Dirigente Scolastico:
DSA e Scuola dell’Infanzia
(Di Monica Pratelli)I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) si manifestano in modo chiaro dopo i primi anni della Scuola Primaria, ma le indicazioni ministeriali sollecitano gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia a porre attenzione ai segnali che i bambini ci mostrano fin da piccoli.
Il MIUR raccomanda infatti di procedere con screening puntuali, per individuare situazioni a rischio, per le quali è indispensabile procedere con percorsi di potenziamento e sviluppo delle abilità di base e delle funzioni esecutive.
Le Nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento del 2022 ribadiscono l’importanza della Scuola dell’Infanzia nell’individuazione dei segnali predittivi e sollecitano l’attuazione di iniziative finalizzate all’identificazione precoce di bambini a rischio di DSA. In modo particolare, il riferimento va all’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia, ma sappiamo che l’attenzione non deve mancare neanche nei primi anni.
Le pagine che seguono sono dedicate proprio alla descrizione dei segnali predittivi, seguendo, appunto, le indicazioni fornite dalle Nuove Linee Guida, ma anche alle possibili attività da proporre ai bambini, per aiutarli a superare le difficoltà nei vari ambiti.
Pagine utili, quindi, da sfogliare con cura.
I
Quindi se questi segnali sono presenti si può parlare di DSA?
Le principali aree compromesse
Osservare per intervenire precocemente
La Scuola dell’Infanzia e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento
Uno strumento utile: l’osservazione del disegno del bambino per individuare i segnali predittivi
POSIZIONE E PRENSIONE
COORDINAZIONE OCULO-MANUALE
DIREZIONE DEL GESTO GRAFICO
COORDINAZIONE DEL GESTO GRAFICO E RAPPRESENTAZIONE DELLE FORME
ORGANIZZAZIONE SPAZIO-GRAFICA
RISPETTO DELLE DIMENSIONI
USO DEL COLORE
APPLICAZIONE IN ATTIVITÀ A TAVOLINO
COMUNICAZIONE E RELAZIONE
Annotazione dei risultati dell’osservazione
Un laboratorio per il potenziamento e lo sviluppo delle capacità grafo-motorie
Un laboratorio per il potenziamento e lo sviluppo delle capacità
metafonologiche
Un laboratorio senso-percettivo e ritmico-musicale
Outdoor Education!
Outdoor Education e prevenzione delle difficoltà di apprendimento Cosa si può fare all’aria aperta?
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
I DSA hanno origine neurobiologica, sono caratterizzati da un’intelligenza nella norma o lievemente inferiore o, addirittura, superiore, ma, nonostante questo, si rilevano significative difficoltà nello svolgere il compito, tendenza alla facile esauribilità, con risultati insoddisfacenti, soprattutto in alcuni ambiti.
Vediamo brevemente uno ad uno i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
La dislessia
La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento della lettura.
Il soggetto dislessico presenta una particolare difficoltà a riconoscere e discriminare i segni alfabetici contenuti nelle parole, ad analizzarli in sequenza e a orientarsi sul rigo da leggere. Gli errori più frequenti riguardano la discriminazione di grafemi diversamente orientati nello spazio o che differiscono per piccoli particolari, la decodifica in sequenza (inversioni), l’omissione di grafemi e di sillabe, ecc. L’alunno dislessico tende a far prevalere la componente intuitiva durante la lettura, dunque a indovinare la parte finale delle parole. La dislessia può interferire nella comprensione del testo, soprattutto quando i brani da leggere sono più complessi e articolati, con conseguenti ripercussioni nello studio.
La disortografia
La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Essa si può presentare in soggetti con pregresso ritardo di linguaggio e si associa frequentemente a scarse capacità di discriminazione visivo-uditiva, a un’organizzazione spazio-temporale non ancora sufficientemente acquisita, a un processo lento nella simbolizzazione grafica.
Gli errori più frequenti riguardano la confusione tra fonemi simili, le inversioni, le omissioni, le separazioni e le unioni errate di parole, la difficoltà a discriminare e memorizzare i digrammi, ecc.
La disgrafia
La disgrafia è una difficoltà di scrittura che riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici. Il bambino che presenta disgrafia scrive in modo molto irregolare, la sua mano scorre con fatica sul piano di scrittura e l’impugnatura della penna è spesso scorretta. Le difficoltà più evidenti riguardano l’orientamento nello spazio a disposizione, la pressione sul piano di scrittura, la direzione del gesto grafico, il rispetto delle dimensioni delle lettere, la copia dalla lavagna, ecc. Naturalmente il disturbo non si manifesta solo nelle attività linguistiche, ma anche in matematica (scrittura dei numeri, operazioni in colonna, esecuzione delle procedure del problema…).
La discalculia
La discalculia è una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo che si manifesta nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di situazioni problematiche.
Disturbo Misto
che possono risultare poco evolute e immature.
La puntuale osservazione sistematica la progettazione d’interventi educativi e didattici mirati consentono di portare avanti percorsi di prevenzione efficaci, affinché piccoli alunni possano affrontare futuri processi di apprendimento con maggiore serenità e con un bagaglio di risorse personali più completo.
La guida risponde a una serie di importanti quesiti:
• Quali sono le principali difficoltà che si incontrano nella Scuola dell’Infanzia?
• Come si riconoscono?
• Quali sono segnali predittivi delle varie difficoltà?
• In che modo possiamo comunicare ai genitori le difficoltà dei bambini?
• Quali sono le competenze di base indispensabili per un sereno apprendimento?
• In che modo si possono sviluppare queste competenze nella
Scuola dell’Infanzia?
La guida aiuta l’insegnante individuare precocemente le difficoltà e a progettare le attività più idonee per il loro superamento la loro riduzione.
Arricchisce il progetto un fascicolo a parte, contenente schede operative per l’individuazione dei livelli di competenza
Questi disturbi possono presentarsi isolati (cioè il bambino può essere disgrafico o dislessico, ad esempio), ma frequentemente ci troviamo di fronte a un Disturbo Misto di Apprendimento (cioè il bambino presenta più di un disturbo).
Una descrizione accurata è contenuta nel libro di Monica Pratelli, “BES: Buone Esperienze Scolastiche per alunni e insegnanti della Scuola dell’Infanzia”, Editrice Tresei Scuola).
tenze dei bambini dai tre ai sei anni. Lo “screening” è uno strumento di rilevazione, che offre l’opportunità di
potenzialità e delle compe-
l’osservazione con la successiva azione didattica. Perché lo screening è possibile anche nella Scuola dell’Infanzia? niLaletto-scritturaeleabilitàlogico-matematichesonoilrisultatodifunziopsicologiche e di competenze che iniziano a svilupparsi sin dalla prima
individuare alcuni fattori di rischio ed è un monitoraggio, che combina
infanzia e che, proprio nel periodo dai tre ai sei anni, evolvono al punto da diventarevereeproprie“basi”sucuicostruire processidiapprendimento refuturi.Loscreeningnonèunadiagnosi,maunpuntodipartenzaperavviapercorsi di aiuto e di prevenzione dell’insuccesso scolastico.
relativi ai principali fattori predittivi delle difficoltà che i bambini potreb-
in modo approfondito riali che richiedono l’esecuzione diretta da parte del bambino.
Libri,Junior,FrancoAngeli). 9 788884 147 28
bero incontrare nella Scuola Primaria. Le aree da esplorare sono descritte nel volume sopra menzionato; qui troviamo mate-
Monica Pratelli,psicologaepsicoterapeuta,dirigel’Istitutopsico-medico-pedagogico“CENTRO METHOD” (Struttura Sanitaria Accreditata dalla Regione Toscana) a Perignano (PI). È docente
presso la SIPP (Società Italiana di Psicologia Pedagogia), Agenzia Formativa del Ministero della HaPubblicaIstruzioneepressol’IstitutodiTerapiaFamiliarediFirenze. pubblicato testi specialistici e scolastici con varie case editrici (Signorelli, Erickson, Europa
Autrice: Monica Pratelli Illustrazioni: Daniela Duca Redazione:FedericaGo SilviaPiangerelliProgettoCopertina:MarcoMancini gra Impaginazione:co:EleonoraBianco EleonoraBianco
EditriceTresei Scuola P.zzaMazzini,17 60033Chiaravalle(AN) C.P.92 Tel.071/946210 071/946378 Fax 071/946367 amministrazione@tresei.com redazione@tresei.com www.tresei.com
uoneB sperienzeE colasticheS per bambini insegnanti della Scuola dell’Infanzia
Monica Pratelli SCHEDARIO € 5,00 Ristampa Anno 2020 ©Tutti diritti sono riservati
Perché occuparsene alla Scuola dell'Infanzia?
Schede relative allo screening per precocel’identificazione delle difficoltà dei bambini dai tre ai sei anni
Questi disturbi compaiono in modo chiaro dopo i primi anni della Scuola Primaria, ma le indicazioni ministeriali e le Nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento sollecitano gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia a porre attenzione ai segnali lanciati dai bambini. Il MIUR raccomanda infatti di procedere con screening puntuali, per individuare situazioni a rischio, per le quali è indispensabile procedere con percorsi di potenziamento e sviluppo delle abilità di base e delle funzioni esecutive.
Le Nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento
Le Nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento ribadiscono l’importanza della Scuola dell’Infanzia nell’individuazione dei segnali predittivi.
La normativa prevede l’attuazione di iniziative finalizzate all’identificazione precoce di bambini a rischio di DSA in riferimento all’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia.
Sappiamo però che l’attenzione ai segnali di difficoltà non deve mancare neanche nei primi anni, anzi, è fondamentale procedere con percorsi di osservazione/azione, di potenziamento e individuazione del profilo funzionale di ciascun alunno.
DSA e segnali predittivi
Durante la Scuola dell’Infanzia non possiamo parlare di DSA; solo successivamente un’équipe di specialisti potrà eventualmente procedere con una certificazione diagnostica. Alla Scuola dell’Infanzia possiamo però verificare la presenza di indicatori di rischio, che ci permetterà di attuare percorsi finalizzati alla riduzione delle difficoltà.
Di seguito una sintesi descrittiva degli indicatori di rischio suddivisa per tipologia di disturbo. Si tratta, come possiamo vedere, di lacune che coinvolgono le abilità percettivo-motorie e metafonogiche e che possono definirsi segnali predittivi di future difficoltà di apprendimento, che, nel corso della Scuola Primaria, potrebbero configurarsi come DSA.
I SEGNALI PREDITTIVI DELLA DISLESSIA
La dislessia, come abbiamo visto, consiste nella difficoltà a discriminare i segni alfabetici contenuti nelle parole, a leggerli in sequenza e a orientarsi sul rigo (senza perdere il segno). È quindi facile, a questo punto, individuare i segnali predittivi, descritti di seguito.
Difficoltà nella percezione visiva
Riguarda la difficoltà a discriminare principalmente forme e dimensioni.
TAMBURO
Difficoltà nella percezione visivo-uditiva
Come abbiamo visto a proposito della disortografia, si tratta della difficoltà a distinguere suoni, rumori, ma anche fonemi e a porli in relazione con la fonte (ad esempio abbinare un suono all’immagine corrispondente).
Difficoltà nell’organizzazione e integrazione spazio-temporale Anche per leggere è necessario orientarsi in uno spazio (lo spazio-pagina da seguire dall’alto verso il basso, da destra verso sinistra), in un tempo (prima, dopo, dopo ancora…), seguendo un ritmo, cioè una sequenza ben precisa, fatta di forme (lettere) e di pause (spazi tra una parola e l’altra).
Dominanza laterale non adeguatamente acquisita Durante l’ultimo anno quasi tutti i bambini acquisiscono una dominanza laterale sufficientemente sicura (cioè sono sinistri o destri nell’uso della mano, ma anche del piede e dell’occhio). Alcuni presentano invece ancora incertezze, tendono ad alternare l’uso prevalente del piede e della mano, la dominanza oculare non è definita e, ad esempio, sono impacciati nel guardare in un caleidoscopio o da un forellino, ecc.
Difficoltà metafonologiche
Come per la scrittura, anche in questo caso è utile sentirsi “padroni” delle parole. Leggere richiede la capacità di tradurre grafemi (lettere alfabetiche) in suoni (fonemi) e di procedere con la sintesi della sillaba e della parola.
Difficoltà di linguaggio
La corretta produzione verbale rende certamente più facile la decodifica del testo scritto; con fluidità il bambino può abbinare forme e suoni, con armonia può unire le unità minime per dare voce a ciò che è rappresentato sulla pagina.
La Scuola dell’Infanzia e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento
Per quanto emerso fin qui possiamo facilmente comprendere che tutte le attività che si svolgono all’interno della Scuola dell’Infanzia si configurano come strumenti e opportunità di apprendimento, quindi svolgono anche una funzione di prevenzione, grazie allo sguardo attento degli insegnanti, che devono tenere a mente l’importanza del proprio ruolo nello sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dei bambini. L’individuazione dei segnali predittivi dei Disturbi di Apprendimento indicati nelle Nuove Linee Guida ci consentono di delineare percorsi finalizzati sia all’individuazione precoce delle difficoltà che alla prevenzione delle stesse.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti.
Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che essi vanno scoprendo, mantenendo come filo di pensiero i fondamentali obiettivi da raggiungere, che, come abbiamo visto, privilegiano lo sviluppo delle abilità cognitive, percettivo-motorie, linguistiche, oltre che affettive e relazionali.
Seguire queste “piste” favorisce sicuramente la prevenzione, consente la graduale costruzione di basi sicure per i futuri processi di apprendimento, ma sarà fondamentale non perdere di vista le caratteristiche personali di ciascun alunno, i suoi punti di forza, i suoi “talenti”.
Le “piste” non sono certo percorsi standardizzati, identici per tutti; non sono neanche esercizi ripetitivi, separati dal contesto, privi di significato per i bambini. Le “piste” sono soprattutto nella mente dell’adulto, che sa quali sono i traguardi fondamentali, che conosce bene i propri alunni, che sa come guidarli verso il potenziamento dei propri processi di sviluppo.
Le attività, i giochi, gli “esercizi”, come possiamo chiamarli, sono inseriti in contesti significativi, in sfondi integratori, che coinvolgono il gruppo, che offrono senso e significato a ciò che facciamo. Se l’insegnante conosce i percorsi di prevenzione, è sicuramente capace di inserire le attività dedicate all’interno degli ambiti prescelti dalla programmazione. Per chiarezza possiamo quindi sostenere l’utilità e l’importanza di dedicare spazio e tempo ad attività strettamente legate all’area linguistica (comprensione, produzione, competenza metafonologica, vocabolario), all’area percettivo-motoria (manipolazione, organizzazione spaziale, organizzazione temporale, integrazione spazio-temporale –– ritmo ––, coordinazione dinamica generale e oculo-manuale, organizzazione spazio-grafica, ecc.), all’area cognitiva, affettiva e relazionale (memoria, attenzione, motivazione, ascolto, curiosità, condivisione, ecc.).
l’osservazione del disegno del bambino per individuare i segnali predittivi
Il disegno del bambino offre l’opportunità di osservare le capacità in modo semplice ed efficace. Non si tratta solo di farne una lettura interpretativa, bensì di cogliere nelle produzioni grafiche dei bambini indicatori fondamentali, confrontandoli con lo sviluppo tipico. L’attività grafica del bambino diviene ricca, il bisogno e desiderio di rappresentare la realtà e le esperienze si fa sempre più emergente. Ecco che tutte le conquiste raggiunte fino a questo momento divengono fondamentali (le forme, i colori, le dimensioni, i riferimenti topologici, la numerosità, la successione temporale, il gesto grafico…) e costruiscono un intreccio che coinvolge tutti i processi di sviluppo: cognitivo, linguistico, percettivo-motorio, emotivo-affettivo, sociale.
Proprio per questo l’osservazione del disegno è uno strumento che gli insegnanti possono utilizzare con competenza, ponendo attenzione all’evoluzione di ciascun alunno, individuando punti di forza e di debolezza, fornendo stimoli personalizzati.
È indispensabile osservare il processo esecutivo, non tanto il prodotto finale, quindi dobbiamo essere attenti “mentre” il bambino disegna.
Gli indicatori di osservazione del disegno sono di seguito elencati e, come possiamo vedere, riguardano vari ambiti di competenza.
• Posizione e prensione
• Coordinazione oculo-manuale
• Direzione del gesto grafico
• Qualità del gesto grafico e rappresentazione delle forme
• Organizzazione spazio-grafica
• Rispetto delle dimensioni
• Uso del colore
• Applicazione in attività a tavolino
• Comunicazione e relazione
Vediamo come osservare il disegno dei bambini seguendo uno ad uno gli indicatori sopra descritti, fornendo anche alcune semplici indicazioni su come migliorare le loro abilità.
POSIZIONE E PRENSIONE
Il bambino sta disegnando e possiamo osservare la posizione che assume: è seduto in modo adeguato? Prova a tenere fermo il foglio con la mano che non disegna? Come impugna la matita o il pennarello? Tra pollice e indice con appoggio sul medio (pensione corretta) oppure ha una pressione più globale?
Possiamo notare che ci sono alunni che hanno una pressione non proprio corretta (ad esempio con quattro dita), ma, nonostante questo, hanno un gesto grafico fluido, armonico. Altri, invece, manifestano impaccio.
Come migliorare questa abilità?
• Giocare con materiali plastici (pongo, Didò, ecc.).
• Giocare con materiali costruttivi.
Grazie alle attività costruttive i bambini possono migliorare le loro capacità di prensione, ma possiamo proporre anche tante attività per le quali servono le mani… e basta. L’importante è inserirle in un contesto ludico, usando la creatività che agli insegnanti non manca.
Vediamo qualche esempio:
• Aprire e chiudere le mani lentamente.
• Aprire e chiudere le mani velocemente.
• Far finta di afferrare, tra pollice e indice, tante stelline nel cielo.
• Battere le mani e le dita su un piano, facendo finta di suonare un tamburello.
• Muovere le dita su un piano facendo finta di suonare un pianoforte.
• Allargare e riunire le dita della mano.
• “Strusciarsi” le dita della mano facendo scorrere il polpastrello del pollice prima sull’indice, poi sul medio, poi sull’anulare, poi sul mignolo, procedendo poi in direzione opposta.
• Far schioccare le dita.
• Battere le dita sul palmo dell’altra mano.
• Imitare azioni della vita quotidiana (pettinarsi, mangiare, bere, salutare, ecc.).
Ogni occasione può essere utilizzata per potenziare le abilità fino-motorie dei bambini:
• Riordinare oggetti.
• Eseguire incastri.
• Manipolare pongo o das.
• Eseguire prassie di abbigliamento (infilarsi i pantaloni, abbottonarsi, infilare la maglia, allacciarsi le scarpe, ecc.).
COORDINAZIONE OCULO-MANUALE
Osserviamo la capacità del bambino di seguire con lo sguardo il proprio gesto grafico. È una capacità che si sviluppa gradualmente ed è presente fin dal primo anno della Scuola dell’Infanzia, ma gli alunni che frequentano l’ultimo anno sono ormai diventati “esperti”.
Oltre alle attività grafiche relative al disegno sono utili le classiche schede, che permettono di eseguire percorsi grafici, ripassi di linee, completamenti, come quelle proposte alle pagine seguenti.
Anche il gioco è fondamentale, ancor più delle schede predisposte. Ecco di seguito alcuni esempi di attività che sollecitano la conquista di abilità di coordinazione oculo-manuale:
• Percorrere con un’automobilina una pista disegnata sul pavimento.
• Lanciare la palla in un canestro.
• Colpire con la palla un gruppo di birilli.
• Colpire con la palla un birillo ben preciso su richiesta verbale (ad esempio: “Colpisci il birillo azzurro” oppure “Colpisci il birillo vicino al cesto dei giochi”).
• Afferrare una palla lanciata da direzioni diverse.
• Lanciare la palla verso l’alto e riprenderla con le mani.
• Spingere dei palloncini in alto cercando di non farli cadere.
• Far rimbalzare la palla a terra e riafferrarla.
SCHEDA OPERATIVA N. 1
NOME:
Attività: l’insegnante invita a tracciare il percorso che i bambini devono compiere per arrivare allo scivolo.
COORDINAZIONE OCULO-MANUALE
SCHEDA OPERATIVA N. 21
NOME:
Attività: l’insegnante invita l’alunno ad eseguire i ripassi prima con il dito, poi con la matita (“La nuotatrice va a tuffarsi in piscina. Ripassa il tragitto con precisione”, ecc.).
DIREZIONE DEL GESTO GRAFICO - I RIPASSI
SCHEDA OPERATIVA N. 28
NOME:
Attività: l’insegnante invita l’alunno ad eseguire tracciati con la matita unendo punti predisposti (“Unisci i puntini come nell’esempio”).
DIREZIONE DEL GESTO GRAFICO - I TRACCIATI
Un laboratorio per il potenziamento e lo sviluppo delle capacità grafo-motorie
Ecco alcune attività di graduale difficoltà, che hanno lo scopo di potenziare e sviluppare le capacità grafo-motorie dei bambini.
La forma laboratoriale offre opportunità sia per il lavoro individuale sia per il lavoro in piccolo gruppo.
Materiale occorrente:
torcia a pila a luce bianca, torce a pila di due diversi colori (ad esempio verde e rossa), fogli bianchi di diversa dimensione (A4 - A3 - molto grandi, da lavagna), barattolini per la pittura digitale, pennarelli grandi, pennarelli normali, matite, matite a cera, penne
ATTIVITÀ
CHE PASTICCIO!
Usando i colori per la digitopittura, stenderne una buona quantità su un cartoncino e chiedere ai bambini (in piccolo gruppo) di porvi il palmo aperto delle mani, inzuppandolo di tinta. Sarà divertente eseguire impronte di ogni colore; saranno impronte riconoscibili se ogni bambino del gruppo userà il colore prescelto o assegnato.
Procediamo quindi con impronte a mano aperta, con i singoli polpastrelli, con pollice e indice (formando il numero due), ecc.
Potrà essere un’esecuzione libera, oppure guidata dalla voce dell’insegnante (ad esempio, “Una mano aperta, tre polpastrelli, un polpastrello e poi ancora due”).
ATTENZIONE AGLI SPAZI!
In questo caso, sempre usando la digitopittura, l’insegnante può tracciare forme da riempire con i polpastrelli tuffati nel colore (“Ecco un sole grande. Riempitelo di polpastrelli gialli, ma attenzione a non uscire dal cerchio”).
SEMPRE PIÙ DIFFICILE
DISEGNARE COME GIGANTI
Le “opere” dei bambini vengono eseguite con strumenti di vario tipo: pennarelli grandi e a punta più fine, cere, matite, penne colorate. Ciascuno sperimenta così impugnature diverse, risultati diversi, effetti diversi e questo permetterà loro di imparare a individuare e scegliere lo strumento più consono a ciò che intendono rappresentare (se si tratta di un disegno di grandi dimensioni si possono usare la digitopittura, gli acquerelli, i pennarelli grandi; se si tratta di dimensioni piccole o minuscole conviene usare ben altro, magari anche una penna).
Disporre sul pavimento un grande foglio (si possono usare i fogli da lavagna, che hanno una misura di circa 60 x 90 cm) e invitare i bambini a eseguire tracciati liberi, usando i colori che vogliono. Dovranno però fingere di essere giganti, di avere grandi mani e, quindi, di avere bisogno di grandi spazi. Sarà importante sollecitarli a effettuare gesti grafici ampi. Potranno essere eseguiti ghirigori, intrecci di colori, linee di ogni tipo. Alla fine l’“opera d’arte” sarà appesa alla parete e i bambini andranno alla scoperta di forme, immagini nascoste e significati, dando poi un titolo al loro capolavoro.
Un laboratorio senso-percettivo e ritmico-musicale
Fin qui sono state descritte attività finalizzate al potenziamento della coordinazione oculo-manuale e grafo-motoria e al rafforzamento delle abilità metafonologiche. Dedichiamo ora la nostra attenzione alla percezione (in particolare visiva e uditiva), all’organizzazione e integrazione spazio-temporale.
Materiale occorrente:
consueti materiali di gioco, tappeto, contenitori, cuscini, materiali sonori, lavagna e gessi, immagini, schede
ATTIVITÀ
Le attività che seguono sono comunemente svolte nella Scuola dell’Infanzia; si tratta di considerarne l’importanza quando si parla di individuazione precoce e di prevenzione delle difficoltà di apprendimento.
Leggere, scrivere, contare… sono tutte abilità strettamente collegate alla percezione in ogni sua forma, ma anche alla capacità di organizzarsi all’interno di spazi prestabiliti (le righe o i quadretti del quaderno, ad esempio), di rispettare una direzione (si legge e si scrive da sinistra a destra), una sequenza, che sarà di lettere, di cifre, ma anche di suoni, di significati. Ecco che è fondamentale proporre ai bambini spunti per osservare, per ascoltare, per confrontare, riprodurre, anche senza che ci siano momenti predisposti, anche, semplicemente, all’interno dei consueti momenti della giornata scolastica. Ciò che conta è tenere a mente quelli che sono i presupposti irrinunciabili dell’apprendimento. Qui troviamo solo alcuni spunti, che possono facilmente essere “plasmabili” in base agli sfondi integratori prescelti dall’insegnante.
LA FORMA DELLE COSE
Invitiamo un bambino a turno a riconoscere gli oggetti a disposizione ad occhi bendati, provando a descriverli con le parole prima di denominarli.
LE QUALITÀ DELLE COSE
Sempre ad occhi bendati i bambini possono distinguere gli oggetti più leggeri e quelli più pesanti, quelli lisci da quelli ruvidi, quelli morbidi da quelli duri…
Sarà un modo di padroneggiare il mondo, sollecitando l’attenzione in assenza dell’organo di senso più usato: la vista.
CHE COS’È QUESTO RUMORE?
In questo caso i bambini sono stimolati all’ascolto di rumori prodotti dall’adulto. Ci sono in commercio delle registrazioni audio di rumori della vita quotidiana, che possono essere utili allo scopo, ma è importante sollecitare anche l’ascolto diretto di stimoli uditivi: un’auto che passa, un clacson che suona, un cigolio, lo scricchiolio di una sedia.
LENTAMENTE-VELOCEMENTE
Si tratta di giochi in cui è prevista un’attività movimentata (ad esempio correre sul posto velocemente, fare saltelli sul posto) seguita poi da un minuto di immobilità, magari di respiri profondi, di rilassamento.
Sono attività che aiutano i bambini a percepire le diverse sensazioni fisiche.