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IL FUTURO Come migliorerà (in Europa) la qualità della vita degli autisti

Per rispettare la direttiva europea sui tempi di riposo, lungo i nodi autostradali dell’Ue sorgono sempre più spesso alberghi per camionisti. A realizzarli ci pensa anche qualche impresa di autotrasporto, mentre spuntano come funghi progetti di hotel modulari a basso costo. E Bruxelles autorizza le case costruttrici ad allungare le cabine per ospitarvi bagno e doccia

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HOTEL MODULARI E CAMION CON WC

La spinta l’ha data il Pacchetto Mobilità europeo e le sue rigorose norme sui tempi di guida e di riposo e, in particolare, sull’obbligo di non trascorrere in cabina il riposo settimanale regolare, ma in un «alloggio adeguato». Pur lasciando relativa flessibilità nell’applicazione della norma, la Commissione ha precisato che l’alloggio deve offrire «adeguate strutture per il pernottamento e servizi igienici» e lasciare «sufficiente privacy per ogni individuo», aggiungendo che «diversi tipi di alloggio possono soddisfare tali criteri, ad esempio un hotel, un appartamento in affitto in un motel o una casa privata».

ALBERGHI PER AUTISTI

Dunque, niente più soste prolungate in piazzole lungo la strada, senza servizi igienici e con un’alimentazione improvvisata e, dunque, una qualità della vita migliore anche senza rientrare a casa. E, dato che non tutti gli alberghi sono dotati di parcheggi di dimensioni tali da ospitare decine di tir, in Germania si è mossa la catena di stazioni di servizio Tank&Rast, proprietaria di una cinquantina di alberghi autostradali: lo scorso settembre ne hanno inaugurati due, uno a Lohfelden, nei pressi di Kassel, un altro a Kapelleburg, nei Paesi Bassi, al confine con il Belgio. Nella stessa zona, snodo dei grandi flussi di traffico, sta per aprire l’Hotel Reynaert, venti camere, ristorante e lavatrici-asciugatrici per camionisti. La sua particolarità è che la proprietà e l’iniziativa sono di una società belga di autotrasporto, la Van Moer Logistics, 430 autisti, di cui 73 stranieri in prevalenza rumeni. Il titolare dell’azienda, Jo Van Moer, ha spiegato: «Con questo albergo, rispondo a una domanda che presto sarà di massa». Ci dev’essere del vero stando ai numerosi progetti di hotel a basso costo per camionisti che circolano per l’Europa. Uno studio di architettura di Graz (Austria) ha lanciato da tre anni il progetto Truckerbase (nella foto in alto): una torre circolare a moduli semiconici facili da trasportare e montare in poche settimane. Un altro progetto modulare, basato su container (e quindi più facili da trasportare) è quello della tedesca Roatel: ogni cassone da 45 piedi HiCube contiene quattro stanze climatizzate e arredate, con bagno e doccia, prenotabili (e pagabili) tramite app.

TRUCK CON SERVIZI

Ma a volte, per migliorare la qualità della vita basta un bagno a portata di mano. Succede, quando si guida per ore e ore, magari in zone montagnose o poco popolate e non c’è magari spazio per parcheggiare accanto a un bar e fare una puntatina alla toilette. Nessun problema. C’è chi pensa anche a questo. Il Parlamento europeo ha approvato un regolamento che permette da quest’anno alle case costruttrici di allungare le cabine dei camion di 80-90 cm. Lo scopo è di risparmiare carburante (rendendo i mezzi più aerodinamici), ridurre i danni da impatto con automobilisti, ciclisti e pedoni e – afferma esplicitamente il regolamento – migliorare il comfort del conducente, prevedendo bagno e doccia in cabina. Un concept di questo genere – il Kamaz 2020 – era stato presentato cinque anni fa al Salone del Veicolo industriale di Mosca da Roberto Piatti, ingegnere automobilistico, fondatore di Torino design, che l’aveva progettato per l’omonima industria russa del settore: la cabina era un vero e proprio alloggio con tutti i comfort, in cui «è possibile fare jogging, farsi una doccia, cucinare un piatto come a casa, guardare un home-cinema e riposare in un comodo letto». Non ha fatto cenno al bagno, ma era implicito.

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