VEDERE Italia n. 1/2022

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LE COLLEZIONI OFTALMICHE DA UOMO

IL LABORATORIO DI COSTRUZIONE LENTI

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2022

MARKETING PER L’OTTICO

nr.

Edizioni Ariminum Srl - Via Negroli, 51/A - 20133 Milano - Italia

LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA


Non c’è nulla da ridere Dal 2017 anche i fabbricanti e i distributori di occhiali sono obbligati a soddisfare i requisiti del regolamento sui dispositivi medici.

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Lente per il controllo della progressione miopica nei bambini ed adolescenti La miopia sta diventando un problema sempre più diffuso a livello planetario. Per rispondere a questa problematica Ital-lenti ha sviluppato MYOPKIDS, un’innovativa lente con defocus periferico, con lo scopo di limitare lo sviluppo della progressione miopica nei bambini e negli adolescenti.

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LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA

Trend Moda Industria Nuovi prodotti

SOMMARIO 3

EDITORIALE 5

L’ALTRO PUNTO DI VISTA

DELL’EYEWEAR SPECIALIST

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COLLEZIONI DA UOMO

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MARKETING PER L’OTTICO

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IL MERCATO ITALIANO

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COTECHINO E LENTI

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IN VETRINA 49

NEWS 54

FIERE & EVENTI

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MARKETING PER L’OTTICO IL LABORATORIO DI COSTRUZIONE LENTI

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2022

Direttore Responsabile: Isabella Morpurgo

LE COLLEZIONI OFTALMICHE DA UOMO

nr.

VEDERE Italia nr. 1 /2022

Edizioni Ariminum Srl - Via Negroli, 51/A - 20133 Milano - Italia

Marketing & Economia


NON ESISTE UN MODO UNICO DI VEDERE LE COSE Filab lenti italiane presenta:

3 principali parametri:

Un viaggio phygital per il rilevamento dell’impronta visiva.

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SOSTENIBILITÀ, DAL DIRE AL FARE

Negli ultimi tempi molti tra i comunicati stampa che riceviamo in re-

dazione citano il termine “sostenibilità” tra le caratteristiche dei pro-

dotti di cui parlano. A volte sono progetti più che credibili, in altri mi sembra che la sostenibilità sia solo a parole, come claim di marketing.

La questione andrebbe regolamentata e dovrebbero essere stabiliti

dei requisiti minimi per poter commercializzare prodotti definiti dav-

vero sostenibili. A quanto mi risulta ANFAO si sta giustamente attivando sull’argomento e nasceranno quindi almeno delle linee guida per gli associati.

L’emergenza pandemica e il contesto storico in cui stiamo vivendo da due anni hanno portato a un’accelerazione del tessuto impren-

ditoriale italiano verso modelli di business più sostenibili e al monitoraggio delle tematiche ESG (Environmental, Social and corporate Governance).

Questo è quanto afferma la 24ORE Business School nella presenta-

zione di un suo webinar dedicato alla transizione delle aziende verso la sostenibilità.

Integrare la sostenibilità nelle aziende significa ripensare e ridefinire la

strategia e i processi operativi per essere pronti ad affrontare il cambiamento, nasce così anche la necessità di nuove figure professionali in grado di tradurre la visione aziendale in strategia e operatività.

Ma per quanto riguarda il consumatore finale, quale è la situazione?

Le aziende non possono più permettersi un approccio che non vada verso la sostenibilità ma, al tempo stesso, necessitano dell’appoggio

di un pubblico di consumatori disposto a fare la propria parte, consapevole dell’importanza delle proprie scelte di acquisto.

Arexons, azienda italiana da quasi 100 anni leader nei prodotti per la cura dell’auto, il fai da te e l’industria, ha condotto un’indagine per

scoprire quanto i consumatori italiani hanno a cuore la sostenibilità e come essa influisce nelle loro scelte di acquisto.

Secondo il sondaggio, quando la salvaguardia del pianeta è un valo-

re integrato nella cultura di un’azienda, questa si posiziona on top of mind dei consumatori in fase di preacquisto.

La cultura aziendale green si deve rispecchiare anche nell’offerta pro-

posta, in particolare nella formulazione e nel packaging dei prodotti. Alla domanda relativa alle categorie per la quale questi due elementi hanno l’attenzione dei consumatori, si evidenzia come questo aspetto venga al primo posto in più settori merceologici: al top delle scelte ci sono cibi e bevande (83%), seguiti dai prodotti per l’igiene personale (74%), dai prodotti per la pulizia della casa (50%) e da vestiti e accessori (44%).

Stando all’indagine, il 69% dei consumatori interpellati è disposto a

spendere di più per un prodotto a minor impatto ambientale: tra que-

sti, quasi il 45% accetterebbe un balzo di prezzo importante, tra il 20% e il 50% in più.

Interessante, vero?

Isabella Morpurgo Editore VEDERE Italia isabellamorpurgo@vedere.it


L’altro Punto di Vista dell’Eyewear Specialist

COLLEZIONI DA UOMO L’UOMO CHE MANCA di Fabio Avarello

Fabio Avarello Product Manager, Creative Director e Consulente specialistico nel settore occhialeria sia nel Retail che nel Wholesale, collabora con importanti produttori così come con aziende emergenti definendo collezioni e trend vincenti. Supporta i team di vendita e marketing per raggiungere gli obiettivi prefissati, suggerendo in modo proattivo azioni tattiche e strategiche sia in chiave Marketing che attraverso l’applicazione delle regole del Category Management, anticipando i bisogni del consumatore e del mercato. Quale ottico e optometrista qualificato, ha progettato e gestito strategicamente assortimenti per 10

Le collezioni proposte dai principali player e, quindi, presenti sul mercato attraverso tutta la rete di distribuzione di articoli ottici sono oggettivamente a tutt’oggi fortemente sbilanciate sull’universo femminile. Certamente, il comparto Donna nella moda rappresenta quello che offre idealmente maggiori spunti stilistici, creativi, occasioni di immediata visibilità in comunicazione e potenzialmente in sell-in. Tutto questo, però, conferma quanto nella ideazione e costruzione degli “Assortimenti” l’Industria di settore non tenga ancora adeguatamente conto dei bisogni reali dei potenziali consumatori, di quelli tradizionalmente anche più fedeli alle proprie abitudini di acquisto. Spesso è concentrata sulla “lettura” di ciò che fa la concorrenza diretta, il

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anni in grandi aziende italiane di vendita al dettaglio di ottica. fabioava@hotmail.com


COLLEZIONI DA UOMO

mercato e sulle cui basi ha costruito un impero ragguardevole. Certo, una anticipazione di questa sua visione e lettura oggettiva dei desideri del mercato l’abbiamo potuta constatare proprio noi del mondo dell’Eyewear, perché tutti ricordiamo che due anni prima, nel 2005 e in modo inusuale, di fatto il marchio Tom Ford viene lanciato nel mondo attraverso una iconica collezione di occhiali in collaborazione con Marcolin. Collezione che, dapprima, ha spiazzato i meno attenti che si sarebbero aspettati una copia e trasfigurazione del suo lavoro egregio in Gucci con modellistiche furbescamente iperfemminili, ma che in realtà proponeva e imponeva oltre il 70% del prodotto con proposte nettamente maschili, atte a incidere il suo iconico, originale, riconoscibilissimo sobrio logo nella mente di chiunque. Non è stata, dunque, una operazione “facile”, istintuale e banale, ma la risultante di un attento, minuzioso ed eccellente lavoro di Category Management, che organizza e gestisce il prodotto come Unità di Business, che prevede massima attenzione all’ampiezza, alla lunghezza, alla profondità e alla coerenza delle diverse linee di prodotto, sempre con l’obiettivo primario e finale del soddisfare i (reali, manifesti o ancora inconsci che siano) bisogni del cliente. Possa essere questa una esortazione all’Industria nell’investire in “ricerca” anche sotto questo profilo ed a “leggere” non soltanto i dati frutto di statistiche che rappresentano di per sé il passato, ma anche e soprattutto il futuro prossimo grazie a professionalità nuove per il comparto e ad azioni visionarie per il presente ma centrate per il futuro.

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L’altro Punto di Vista dell’Eyewear Specialist

competitor più efficace, il Brand di riferimento, dimenticando che l’essenza del prodotto futuro nasce dal sapere ascoltare ed interpretare con adeguato anticipo i desideri dei consumatori, riempiendo quei piccoli o grandi vuoti esistenti. Se solo si interrogassero opportunamente gli Ottici, si capirebbe quanta overdose di prodotti esiste tra le proposte femminili e quanto, invece, manca tra quelle maschili. Permane uno sbilanciamento a sfavore dell’universo Uomo anche tra i nuovi marchi che si affacciano nell’Eyewear, “come se” una certa autoreferenzialità che prescinde dal mercato prevalesse a prescindere. Eppure, se solo anche nell’Industria del nostro comparto si applicasse con metodo e rigore il Category Management, che ha decretato il successo dapprima della Grande Distribuzione Organizzata e le cui nozioni sono state poi trasferite con altrettanta soddisfazione nel mondo Luxury e Moda attraverso l’arruolamento di Top e Middle manager provenienti proprio da quei successi, lo scenario e le vendite subirebbero un positivo cambiamento, almeno in termini di maggiori opportunità potenziali. Vorrei, a tal proposito, portare all’attenzione e al ricordo di tutti un caso esemplare e assai “popolare”, oltre che di indiscutibile successo, di un marchio moda: quello di Tom Ford. Essendo lui un geniale Manager oltre che Creativo, nel 2007 rientra dalla porta principale della Moda non con una scontata sfilata di abiti femminili, bensì concentrandosi esclusivamente per oltre 3 anni solo sulle proposte maschili, conscio che bisognava colmare un gap reale di

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Moderno minimalismo per Opale Le lavorazioni particolari e la tridimensionalità di Aru Eyewear

Il modello OPALE di Aru Eyewear è una montatura dalla forma decisa e d’impatto, rielaborazione d’ispirazione anni ‘70, straordinariamente attuale dove le lavorazioni particolari enfatizzano la tridimensionalità che ben si adatta a tutti i volti.

COLLEZIONI DA UOMO

Le linee essenziali ed i tagli del frontale, dalla superficie leggermente smussata, creano, in connubio con gli acetati sfumati, un affascinante gioco di geometrie e volumi che prosegue lungo l’asta dal taglio diamantato, tratto distintivo della intera linea denominata Stone. Tutti i modelli della collezione, dalla moderna geometria con appeal vintage, sono in acetati di alta qualità, realizzati a basso contenuto di solventi. Le fresature dei cerchi sono progettate e realizzate per avere la calzata ideale per il miglior confort visivo, idonea ad esaltare le funzionalità e massimizzare le performance tecniche delle moderne lenti oftalmiche. Tutti i modelli della linea ARU sono prodotti esclusivamente sul territorio italiano in maniera sostenibile sia sotto il profilo etico che ambientale e sono rivolti ad un pubblico consapevolmente incline alla bellezza ed in grado di vedere oltre le mode del momento.

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w w w. a r u e y e w e a r. i t


CAPSULE COLLECTION TOMMASO PARADISO X LOZZA

mod. VL4297

mod. VL4296

Oltre alle canzoni… anche gli occhiali Lozza ha recentemente presentato questa collezione, risultato della sua collaborazione con Tommaso Paradiso, il cantautore noto per essere stato il frontman del gruppo musicale Thegiornalisti e che dal 2019 ha intrapreso la carriera da solista. Il Mod.VL4296 è un occhiale da vista in acetato di alta qualità con frontale dalla forma panthos e ponte a chiave. Disponibile nelle varianti blu, cristal e miele oltre che nella classica nera e havana. Clip on oro o silver.

COLLEZIONI DA UOMO

mod. VL4296

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mod. VL4297

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Il Mod.VL4297 è anch’esso in acetato di alta qualità ma presenta frontale squadrato e design audace. Disponibile nelle varianti blu, cristal e marrone oltre che nella classica nera e havana scuro. Clip on silver con lenti blu o fumo. In ambedue i modelli le aste sono caratterizzate da un’anima in metallo personalizzata con un raffinato decoro effetto cashmire abbinato all’iconico motivo a 5 righe. Firma inconfondibile è il dettaglio “L” di Lozza sul frontale, decorativo e funzionale allo stesso tempo. Alle montature è abbinato un clipon metallico, personalizzato da un elegante profilo lavorato.


"My music through my eyes" Tommaso Paradiso, songwriter

LOZZAOCCHIALI.COM

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“I VESTITI FANNO LE PERSONE. NOI FACCIAMO OCCHIALI” Il giovane marchio indipendente DÜSSELDORF EYEWEAR è sinonimo di design moderno ed elegante con un carattere urbano. Ispirato da Düsseldorf, la città della moda, dalla sua architettura, cultura e stile di vita della gente, il team DE sviluppa con passione dal 2016 occhiali da vista e da sole il cui design è molto netto e dal look contemporaneo con la giusta dose di vibrazioni retrò nel giusto spazio.

AFFINITY | TITANIUM | LORETTOSTRASSE | C5

PASSION | STAINLESS STEEL | TAUSENDFÜSSLER | C2

COLLEZIONI DA UOMO

AFFINITY | TITANIUM | OPERNHAUS | C2

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PASSION | STAINLESS STEEL | UNTERBACHER SEE | C2

Le tre collezioni “Affinity” (titanio), “Passion” (acciaio inossidabile) e “Happiness” (acciaio inox con nylon) sono state ampliate. La scelta dei materiali si concentra ancora sul titanio e sull’acciaio inox, ma sonon state introdotte anche combinazioni innovative di nuovi materiali ed elementi. Così, grandi punti di forza come i “Windsor-Rims” in acetato italiano di alta qualità, che si trovano nel “Tausendfüssler” in blu oceano (C2), nell’”Opernhaus” in cristallo nero (C2) o nell’”Unterbacher See” in avana (C2), decorano i nuovi modelli e garantiscono dettagli piacevoli. Per evidenziare in modo ottimale questo aspetto e per metterlo ugualmente in risalto, i naselli della collezione “Affinity” all’interno di modelli come il “Windsor-Rims” diventano trasparenti e si fondono in modo discreto nello sfondo. I particolari di design brevettati come il DE “Wire-Loop”, un’asta per occhiali smart ed elegante fatta da un filo continuo piegato per un comfort ottimale e la massima leggerezza, sono ora utilizzati anche in molti nuovi modelli e Signature-Frames. Sono stati introdotti nuovi colori di tendenza come l’attuale colore Pantone “dusty olive”. Senza dimenticare i classici o le nuove versioni multicolore come il “Flehe” o il “Lorettostraße” in oro rosato/ rosa salmone. I nuovi modelli della collezione “Affinity” in titanio “Burgunderstraße”, “Wehrhahn”, e “Zooviertel” presentano forme stravaganti ed eleganti look oversize. Oltre ai nuovi modelli, DE ha presentato recentemente anche il suo nuovo logo sulle nuove montature e in tutta la comunicazione aziendale, simbolo dei valori, il patrimonio, la filosofia e la nuova era del giovane marchio.

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Colore, colore, colore! Le Policromie di Lamarca È la nuova filosofia Lamarca per le montature da vista maschili che vede arricchirsi la famiglia POLICROMIE di colori vivaci e brillanti. Avane sempre presenti, anche colorate, o monocolori trasparenti e opachi, abbinati a colori primari saturi e pieni. Gialli, rossi, blu elettrici, turchesi applicati tramite incollaggio Made in Tris Ottica dove la precisione e la manualità esprimono l’eccellenza in questo campo da oltre 30 anni. Il design è ricco ma lineare e la portabilità e il comfort visivo sono assicurati da una progettazione che si sviluppa sulla geometria delle lenti progressive.

Policromie 115

COLLEZIONI DA UOMO

Il linguaggio dei colori espresso nei nuovi Policromie ci parla di contrasto, determinazione, energia e gioia. I modelli sono pensati al maschile ma possono considerarsi unisex. Sui nuovi nati, con cerniera fissa, l’asta è stata ridisegnata mentre sui modelli classici resta la cerniera flex esclusiva Lamarca.

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Policromie 105

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B2B MARKETING CONFERENCE 2022 19 Maggio 2022 Milano e Live Streaming

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COLLEZIONI DA UOMO

L’occhiale stileItaliano, sinonimo di “lavorato a mano e in Italia”

L’obiettivo di stileItaliano è quello di offrire una collezione totalmente concepita e realizzata in Italia, che accompagni tutti i bambini e i giovani adulti nel percorso di crescita, garantendo loro un prodotto di eccellente qualità. Questo significa: una scelta di materiali di altissima qualità di origine italiana, che vengono affidati alle mani esperte di artigiani in grado di fondere arte pura e la sua evoluzione. Tutto questo si esprime perfettamente nella collezione GIOVE: una montatura molto classica, per uno sguardo maschile dalla forte personalità, in grado di catturare le leggi dell’universo con il suo magnetismo. Proprio come Giove, il più grande dei pianeti del sistema solare. Imponente e imperscrutabile. Questa collezione è dedicata a chi si esprime in poche parole ma nelle quali sono racchiusi grandi significati. Una montatura precisa, dai tratti definiti e lineari ed un’accurata miscela di tinte fredde per ricordare il carattere granitico di questo Pianeta. Uno speciale acetato 100% italiano, arricchito dalla fusione di colori che si intrecciano con discrezione e vengono impreziositi da un elegante abbellitore ovale sull’asta. stileItaliano accetta ogni sfida garantendo massima qualità per le sue collezioni ma anche per il servizio assistenza offerto prima, durante e dopo la vendita.

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Akoni Eyewear mira a fondere senza soluzione di continuità il meglio del patrimonio artistico e le scoperte tecnologiche. Ogni montatura, risultato del lavoro dei migliori artigiani giapponesi, è manifestazione della filosofia Shokunin di Akoni - una totale devozione all’artigianato, con attenzione ad ogni minimo dettaglio. Inoltre, poiché il brand aderisce all’obbligo sociale che è parte fondamentale della filosofia Shokunin, il marchio è impegnato a lavorare per migliorare la società.

La Architecture collection di Good’s è un tributo a 7 architetti italiani che hanno operato a Napoli negli ultimi 500 anni. Il modello Antonelli, disponibile in 4 colori, utilizza la nuova cerniera passante che esprime lo spirito dell’architetto Alessandro Antonelli noto per le sperimentazioni e l’utilizzo del metallo come nella Mole Antonelliana a Torino.

I nuovi modelli della collezione Core sono un ritorno ai primi modelli Dandy’s, con spessori bold che sui punti più spessi misurano 10mm. I colori spaziano dal nero-avana a quelli più freschi come il verde e il viola del modello Robert in versione lucida. Nei modelli Classici Lucidi i colori trasparenti esaltano le forme; le lavorazioni realizzate a mano sono enfatizzate nei modelli Rough.

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COLLEZIONI DA UOMO


COLLEZIONI DA UOMO BOLON Eyewear propone il modello BJ5060B10 dove la montatura in nylon con aste in titanio si accompagna a un design essenziale e a geometrie equilibrate. Il mix and match di materiali abbina stile a comfort e leggerezza.

A grande richiesta, uno dei modelli di occhiali da sole più venduti di Denon Eyewear è ora anche una montatura da vista. Il modello Clayton - 33 è stato reinventato e realizzato in acetato da 8 mm con cerniere rivettate firmate Denon. Questa montatura è stata ispirata dalla moda e dallo stile della Costiera Amalfitana e dalla Dolce Vita degli anni ‘60 ed è disponibile in 6 colori.

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La nuova collezione Delta porta a sintesi le sperimentazioni di forme e di cromie realizzate da Essedue. Da questa collezione in poi i modelli saranno organizzati in capsule ed in un concetto di creatività numerata in edizioni speciali. Airman 151, montatura Flat con spessori light, è il modello di punta della Capsule Urano, Minimal nel design, garantisce comfort ed ergonomia nella calzata.

Horus di Movitra propone una combinazione di acetato e acciaio inox, la prima volta che questa combinazione di materiali appare nella linea. Queste montature da vista sono caratterizzate da una costruzione minimale, leggera e confortevole, frutto di un meticoloso sviluppo tecnico sia della montatura che del sistema di rotazione, punto chiave di questa collezione.

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COLLEZIONI DA UOMO Membro della famiglia “Force 10 Winch”, il mod FG50040U dalla classica forma rettangolare presenta l’iconica cima nautica, simbolo del DNA di FRED, incastonata nelle aste perforate che sono anche impreziosite da terminali con logo inciso. Aste in oro Endura lucido, cima nautica in palladio lucido e terminali in acetato havana rosso.

La collezione T-Charge di Go Eyewear è stata progettata pensando all’uomo contemporaneo di buon gusto, attento ai dettagli di moda e alle nuove tendenze, puntando sempre su qualità e comfort. I nuovi 27 modelli evidenziano il carattere sportivo e urbano della collezione con colori sofisticati e dettagli ecologici.

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Kelinse Eyewear ama scompaginare le forme e rimescolare i colori. Anche nelle proposte da uomo rompe gli schemi con il modello Leopold, un occhiale da vista in acetato dall’effetto trasparente, con montatura dalle linee spesse e geometriche.

Immagine 98 presenta I-Man, la collezione di montature da vista dedicate esclusivamente al pubblico maschile. Destinati a un target giovane, hanno un prezzo accessibile ma la qualità del Made in Italy. Il modello Giorgio è un panthos in acetato che gioca sul contrasto dei colori. Disponibile in 4 varianti offre la possibilità di inserire un clip on magnetico con lenti da sole, nelle varie tonalità che riprendono il frontale.

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COLLEZIONI DA UOMO Bold è molto di più che un atteggiamento, è la prova di una volontà di affrontare i rischi con coraggio. Una collezione con tutto il carattere e il DNA Etnia Barcelona, composta da 9 nuovi modelli oversize in acetato naturale di due spessori. Uno spessore L in 4,5mm e un altro XL in 6 per 5 modelli unisex, 2 da donna e 2 da uomo.

MEDITERRANEO di SEA2SEE. Questo modello extra leggero (11gr) e sostenibile è fatto al 100% di plastica marina. I colori sono: nero opaco, verde a righe, rosso grigio opaco, blu avana opaco, blu/guscio 5 oceani. Prodotto in Italia.

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Estiara ha presentato la collezione Talis che evoca lo spirito non convenzionale degli anni ’80 grazie a modelli freschi e giovani, dalle forme dinamiche e moderne, con un vivace mix cromatico. Il modello Landre nella serie di colori GR è realizzato con materiali di riciclo, ottenuti attraverso il riutilizzo di materiale giunto a fine del ciclo produttivo. È disponibile in 8 colorazioni sia nella versione vista che sole.

Tecnologia e design si uniscono nella nuova serie Materika Alumix 70640, il marchio più concettuale e tecnico di LOOK-made in Italia. La lavorazione del frontale con incisioni fa emergere la struttura materica della superficie. Inedito il sistema di snodo brevettato. Gli occhiali sono realizzati in Alumix, una speciale lega di alluminio dalle qualità straordinarie, messa a punto nei laboratori dell’azienda.

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COLLEZIONI DA UOMO


COLLEZIONI DA UOMO

Jean-François Rey non delude mai. Anche i nuovi modelli da uomo della collezione JFRey suscitano stupore e ammirazione. La capacità tecnica nel design si sposa ancora una volta con la creatività e la curiosità. Nel modello JF29640030, ad esempio, forme, materiali e colori si intrecciano in un gioco armonioso e tecnologico al tempo stesso.

La collezione di occhiali da vista LOCMAN Italy è un racconto di stile, a tratti sportivo e di una eleganza raffinata e cosmopolita. LOCV026/BLR è una montatura in TR90 dal design classico, con aste bi-iniettate TR90 e gomma. Gli interessanti accostamenti cromatici a contrasto conferiscono grinta e appeal sportivo.

Punto di riferimento storico nel settore dell’occhialeria sportiva, Julbo nel 2022 presenta la nuova collezione PURE per adulti che si declina nelle linee Titanium e Carbon. Impetus è uno dei tre modelli che compongono la linea Pure Titanium, l’area frontale è ovale e il peso è di soli 17 grammi. È disponibile in tre varianti di colore.

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Desert della “Palmerie Collection” di L.G.R. è una montatura dalla struttura audace movimentata da curvature e spessori e realizzata con la più alta qualità di acetato italiano di 10 mm di spessore. L’interno delle aste mostra incisioni al laser, come l’outline delle giraffe e il claim: “Handmade in Italy, Inspired by Africa”.

Questa stagione, l’azienda danese di design MONOQOOL espande la sua collezione con 11 nuovissimi e caratteristici modelli di occhiali costruiti in materiali avanzati misti - resistente poliammide stampato in 3D per i frontali e sottile acciaio inossidabile riciclato per le aste. MONOQOOL propone forme e proporzioni con varietà e raffinatezza, e dettagli che donano un risultato speciale come l’effetto ‘scanalato’ del modello UTOPIA.

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COLLEZIONI DA UOMO


COLLEZIONI DA UOMO Lara D’ con il modello Leon propone un nuovo approccio al rettangolo per gli uomini: i colori traslucidi con una divertente palette di tre colori consentiranno una nuova immagine elegante, che si adatta a un’atmosfera contemporanea.

Il modello Vedra di TREE Spectacles, mantenendo la bellezza strutturale minimale tipica del marchio, rappresenta un’emozionante esplorazione di combinazioni di colori audaci e grintosi, mescolando toni solidi e trasparenze. TREE Spectacles ha dedicato tempo e sforzi alla ricerca e allo sviluppo delle colorazioni per ottenere combinazioni emozionanti che fondono colori fluorescenti o neon con tonalità pastello più delicate e finiture trasparenti.

MOREL con il modello ÖGA 10170O propone una montatura combinata di metallo e acetato con contrasti eccezionali. L’arco di metallo è arricchito da una decorazione che dà carattere alla lunetta. La lavorazione bicolore sul frontale e sulle aste conferisce un tocco finale molto apprezzato.

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Geometrie sofisticate e spessori audaci per il modello S558 di NOS Eyewear. Sono le sfaccettature che caratterizzano questo modello per un effetto netto, opaco e ben definito.

l marchio austriaco di occhiali premium NEUBAU ha presentato Harmony of Opposites, la sua nuova collezione studio. La visione di NEUBAU è quella di portare estetica e sostenibilità nell’ armonia. Le montature degli occhiali sono realizzate in beta titanio giapponese, che è una scelta particolarmente sostenibile perché occorre utilizzare meno materiale e può essere riciclato. Prodotta localmente nel cuore dell’Austria, la collezione in titanio presenta anche una nuova cerniera innovativa che lavora senza viti.

Gli occhiali Rye&Lye sono dei veri e propri bijoux dell’eyewear, caratterizzati da lavorazioni orafe artigianali e dalla continua ricerca di particolari combinazioni materiche. Il modello da uomo Ecrù è un panthos dal ponte sagomato che gioca sul contrasto dei materiali. I cerchi in titanio avvolgono quelli in acetato, il cui colore si ritrova nell’inserto in corrispondenza della cerniera. Le aste sottili conferiscono leggerezza e classe per uno stile adatto a tutte le occasioni.

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COLLEZIONI DA UOMO L’attore, modello e fotografo Cole Sprouse è protagonista della nuova esclusiva collezione maschile Versace Eyewear. Con le sue linee pulite e un sofisticato profilo rotondo, questo modello da vista è l’emblema dello spirito cosmopolita urban chic, mentre il dettaglio Greca e il logo Versace incisi sull’asta conferiscono all’occhiale un appeal contemporaneo e una finitura lussuosa.

Philipp Plein by De Rigo Vision. Modello da vista dalla forma vintage squadrata. Il frontale in acetato bold con doppio ponte contrasta con le aste sfaccettate in metallo decorate con logo PHILIPP PLEIN.

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Vuillet Vega dal 1843 è gestita dalla stessa famiglia da cinque generazioni ed è stata riconosciuta dallo stato “patrimonio vivente” per le aziende storiche d’eccellenza dallo stato francese. Tra le nuove proposte da uomo dell’azienda francese ecco il modello 5760.

La piattaforma di occhiali 3D Yuniku di HOYA ha lanciato una nuova collezione di occhiali con il marchio JAM’VISION. Con un approccio minimalista al design, JAM’VISION si è ispirato al classico principio “la forma segue la funzione” per una collezione su misura che combina montature stampate in 3D con parti in metallo di alta gamma arricchite da un rivestimento unico e raffinato. Ogni modello utilizza una cerniera magnetica cilindrica garantita per durare oltre 100.000 chiusure.

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COLLEZIONI DA UOMO


AL MONDO SERVE

UN NUOVO

PUNTO DI VISTA

Quoise Eyewear. Occhiali da sole in nylon rigenerato. Scegliere Quoise non significa solo indossare occhiali da sole cool, ma perseguire un obiettivo più alto: proteggere i nostri mari. Quoise rappresenta una nuova prospettiva, un f iltro diverso con cui vedere la quotidianità. Sono occhiali da sole, ma possono contribuire a cambiare quello che si vede “in fondo al mare”.

Come avviene la rivoluzione di Quoise? Semplice: inizia dagli scarti di plastica provenienti dal mare e dai rifiuti industriali. Quoise gli dà nuova vita, anzi nuove vite.

Cosa li rende unici? La passione e l’impegno per la salvaguardia del futuro dei mari.

Gli occhiali Quoise sono 100% italiani, dal design alla produzione fino alla distribuzione.

Come? Grazie a tecnologie all’avanguardia nella rigenerazione della plastica Quoise può garantire il pieno rispetto dei mari, evitando di danneggiare ulteriormente un habitat gia a rischio.

Leggeri, resilienti, con carattere, non sono solo perfetti per la spiaggia, ma per essere indossati, con stile, anche in città e, grazie al design confortevole, anche per praticare sport.

FEBBRAIO 12.13.14 | 2022

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realizzati riciclando plastica recuperata dagli oceani e con una filiera produttiva a basso impatto ambientale.

A Km 0: prodotti in Italia con Econyl®, il nylon italiano

rigenerato da rifiuti plastici marini e plastica recuperata da scarti di lavorazione industriale.

Impegnati: per ogni paio acquistato vengono destinati 5

euro a Marevivo, onlus con oltre 36 anni di esperienza nella tutela del mare e delle sue risorse.

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credit: Photo by Claudio Bru - www.claudiobru.com

Del “sistema automatico di acquisizione clienti” e altri demoni. Ovvero: come ripartire con l’unico marketing, quello serio, per l’ottico non facendosi abbindolare da falsi esperti. di Alessandra Salimbene

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L’antefatto dove il settore dell’ottica è stato invaso da “cacciatori di nicchie” A novembre del 2021 ho lanciato, all’interno della mia Academy, un corso di social media marketing specifico per i centri ottici, in risposta ad una esigenza molto diffusa nel settore. Il corso ha avuto subito un ottimo riscontro e sul momento mi sono stupita nel vedere due nomi particolari tra gli iscritti, che non mi era mai capitato di sentire prima e che di sicuro non facevano parte della mia community di follower. Sorvolando sulla cosa e sperando che si trattasse di due nuovi contatti, ho dimenticato questo particolare fino al giorno in cui entrambi hanno fatto richiesta della strategy call gratuita che offrivo a tutti coloro che acquistavano il corso nella fase di lancio. Incuriosita, ho ricercato i loro nomi sui social e ho ritrovato i profili di due ragazzi giovanissimi, del nord-est, che si presentavano in giacca e cravatta come “esperti di marketing per l’ottica” proponendo con linguaggi e siti fotocopia fra loro, servizi di marketing digitale per gli ottici per lo più basati su inserzioni Facebook a pagamento. Non nego che in un primo momento ho tentennato, tentata di rifiutare la richiesta di consulenza e restituire i soldi dell’iscrizione a questi due “neo concorrenti”: non avevo specificato che il corso fosse riservato agli ottici e considerandomi ormai una acclarata senior di questa attività ho pensato fosse giusto condividere la mia esperienza con dei giovani… oltre al fatto che ero davvero curiosa di capire che cosa volessero da me e con quale approccio si sarebbero posti durante la mia Strategy Call. Le due sedute sono state molto, molto simili tra loro: i ragazzi si presentano in modo garbato, in giacca e cravatta, con tono altrettanto garbato ma dandomi del tu. Mi illustrano cosa fanno: propongono agli ottici un meccanismo di lead generation (acquisizione contatti) basato di pubblicità su Facebook geolocalizzata (più o meno) che dovrebbe generare clienti e vendite. Si presentano entrambi come “esperti di marketing dell’ottica”: a malapena maggiorenni, non sono figli di ottici, non hanno studiato ottica, non hanno mai lavorato in un centro ottico o in un’azienda del settore. Entrambi mi dicono che non sono loro a fare in pratica l’advertising ma che si occupano solo della consulenza e della vendita e che si appoggiano a terzi (“i miei media

buyer”) per fare in pratica le campagne. Si propongono a me alla pari dicendo “io ho un’agenzia di marketing per l’ottica. Anche te, vero?” ed entrambi hanno delle difficoltà su cui mi chiedono consiglio: il primo mi domanda come mai queste campagne raccolgono contatti, ma poi non convertono, oppure generano fatturati bassissimi. Il secondo – che ha gli stessi risultati, ma pare non interessarsene, visto che il servizio è venduto come lead generation quindi poco importa se quei lead sono praticamente inutili – mi dice: “io vorrei ampliare, ok?, fare servizi a 360 gradi, ok?, insegnare agli ottici a vendere, ok?, a sfruttare il database clienti, ok?, ho visto una che lo fa…” e tutto questo si chiude con “ma te, te, come ti muovi?”. Devo dire che la mia prima reazione di fronte a questi ragazzi è stata di fastidio, poi mi sono parsi insolenti e poco rispettosi, io alla loro età (a 21 anni ho aperto la mia prima agenzia di marketing, non molto più grande di loro) non mi sarei permessa di rivolgermi a una persona con più anni ed esperienza con questo tono, né tanto meno chiedere a un mio “collega” quali fossero le sue strategie. Ma ci è voluto veramente poco perché il mio istinto materno prendesse il sopravvento e sul fastidio vincesse una sorta di senso di tenerezza verso questi giovanotti che più che sfrontati sono veramente naif, al punto da risultare ingenui. Sono stata una giovanissima imprenditrice anche io, con l’aggravante di essere donna per di più, e non posso non apprezzare lo spirito di iniziativa e anche una sorta di sfrontatezza un po’ incosciente, per cui, con entrambi, ho cercato di capire e di dare qualche serio ed utile consiglio. Volevo capire e ho posto le mie domande, sulla loro formazione, sulle loro prospettive, sulle loro competenze. Ecco il quadro che ne è uscito: 1. hanno lasciato la scuola prima del diplo ma “perché già guadagnavano”, 2. hanno studiato da soli, su internet, attraverso vari corsi online di “guru” del marketing, 3. i loro mentori si chiamano Mik Cosentino, Dan Kennedy, Big Luca e simili, 4. non hanno alcuna competenza, esperienza o afferenza al mercato dell’ottica, 5. hanno una scarsa padronanza della lingua italiana, parlano con forte inflessione dialettale, utilizzano frasi fatte e hanno grosse difficoltà a uscire dal proprio schema mentale quando provo a dargli un’altra prospettiva.

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L’idea di questi ragazzi (copiata dai loro “maestri”) è che il processo per far soldi ha le fondamenta trovando una nicchia profittevole (non importa se di questo comparto economico non si conosce assolutamente nulla), applicare poi lo schema standard di acquisizione contatti e vendere ai contatti acquisiti quello stesso schema standard, come se i risultati venissero automaticamente, indipendentemente dai contenuti, soltanto applicando una formula. Ho provato a spiegare loro che il marketing digitale è prima di tutto marketing, che per poter apprendere con successo dai corsi on line bisogna aver letto e studiato abbastanza da riuscire ad interpretare nel modo giusto i concetti da assimilare, ho spiegato loro che interloquire con un imprenditore con 10, 20 o più anni di esperienza e dirgli che hai qualcosa da insegnarli è una cosa che si può fare soltanto dopo averla guadagnata e che per guadagnarla bisogna porsi in ascolto e ricerca, armati di curiosità, cultura, interesse e molta umiltà. Ho chiuso entrambe le chiamate dicendo loro che sono giovanissimi, svegli e che hanno tutto il tempo per studiare, imparare e poi riprendere le loro attività. Ovviamente ho anche spiegato loro perché quelle pubblicità non funzionavano (ma se lo vuoi sapere anche tu devi leggere fino alla fine). Quello che mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca è stato comprendere che questi ragazzi, così giovani, pieni di iniziativa e voglia di fare, fossero orientati esclusivamente al guadagno e non vedessero alcun collegamento tra cultura ed esperienza e conseguenti risultati: lontano da me esprimere condanne, perché chiaramente questo mindset nasce da un contesto socioculturale generale, in cui il valore del denaro è sopra quello del sapere e della cultura, in cui il produrre denaro non è evidentemente correlato al produrre valore non ponendosi domande al futuro, ma soltanto al presente. Sebbene si possa pensare che l’acquistare un corso specifico e chiedere la mia consulenza sia un atto di umiltà e desiderio di crescita, in realtà bastano poche parole per capire che non vi è una ricerca di sostanza, ma di un’altra “formula” da applicare in modo meccanico e ripetitivo per poter ottenere risultati e continuare a guadagnare di più. Dopo qualche ricerca sui gruppi Facebook e unendo i puntini di svariati siti fotocopia

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collegati a profili Facebook creati da pochissimo, identifico almeno una decina di figure analoghe a quelle incontrate da me personalmente. Quando alcuni ottici iniziano a chiedere informazioni su queste offerte, alcuni perché le hanno acquistate, altri perché sono stati contattati, mi faccio un’idea più chiara di ciò che sta avvenendo. La visione d’insieme in cui ti racconto come molti ottici credono ancora che possa esistere un modo facile per crescere il business. Per mia indole personale e per le caratteristiche che ritengo debba avere una persona che di professione è formatrice e consulente, io studio, leggo, costantemente di tutto, da quando ho memoria. Per cui conosco molto bene i sopracitati guru e molti altri, compresi i loro predecessori originali, come ad esempio Sam Ovens, dai quali questi personaggi hanno copiato (male) i contenuti che ripropongono al mercato italiano inneggiando alle regole per diventare milionari dal bordo delle loro piscine con vista sui grattacieli di Dubai. È stato quindi per me molto semplice riconoscere le tecniche applicate da questi ragazzi, più o meno tutti questi programmi di formazione insegnano a svolgere l’attività in due step: Primo step: - costruisci del giusto “mindset” orientato al successo: liberati dai tuoi pregiudizi interni che ti impediscono di avere successo e vedrai che puoi fare qualunque cosa. - trova la tua nicchia “milionaria”: trova un settore in cui presentarti come “esperto”, senza un posizionamento di marketing specifico non puoi avere successo. Fai un sondaggio online per capire le esigenze di questa nicchia, inserendoti nei gruppi Facebook, leggendo le recensioni su Amazon di prodotti simili, etc. - crea il tuo prodotto “high ticket”: un servizio che costi più di 2000 euro, pensato espressamente per risolvere i problemi della tua nicchia e sia riproducibile. Secondo step: - crea una campagna di Facebook Ads, in cui proponi il tuo servizio (o in alternativa chiama aziende del settore per proporre


glie la nicchia prima di tutto in base alle proprie competenze, soltanto dopo si valuta se è un ambito sufficientemente ampio e con il potere d’acquisto necessario per poter rendere la propria idea di business vincente. -Come diretta conseguenza del primo punto, va da sé che i testi e i contenuti copia e incolla non funzionano. Sono utili per imparare, sono una buona traccia, ma a furia di copiaincollare il famoso posizionamento di marketing dei propri servizi di consulenza smettere di essere unico, come ben si evince dalle decine di offerte tutte uguali. -Altro elemento che si può dedurre facilmente quando si è davvero esperti di qualcosa, è che ogni settore ha le sue leve e i suoi concetti, soprattutto un settore particolare come l’ottica e che le offerte standard (che si basano SEMPRE sul prezzo, proprio perché standard) non sono quasi mai quelle giuste per avere dei risultati reali nell’ambito di un retail specializzato come quello ottico. Le campagne advertising prodotte, infatti, sono per lo più basate su offerte ipervantaggiose: qualcosa di gratuito (tipo il controllo visivo) o un fortissimo sconto. L’azione richiesta è una richiesta di appuntamento.

credit: Photo by Claudio Bru - www.claudiobru.com

una consulenza gratuita via Zoom) - proponi poi una consulenza gratuita via Zoom in cui ti verrà illustrato il servizio - Vendi il servizio ed erogalo. Normalmente tutto questo è corredato di soluzioni preconfezionate, da testi “copia e incolla” per realizzare le inserzioni, il sito, le mail di vendita, gli script delle telefonate a freddo e le proposte commerciali da fare durante le call di vendita. Copia e incolla. [Proprio così, come se una consulenza di marketing potesse essere copiaincollata da un’azienda all’altra sempre uguale e funzionare.] La cosa interessante è che quel modello di funnel è un modello corretto, assolutamente corretto. Lo uso anche io! Ed essendo una che ha scelto di studiare sempre, anche l’inglese, ho investito tempo e migliaia di euro per imparare queste cose dalle fonti, dai veri Master americani che le hanno per primi inventate, usate e sistematizzate. In questo telefono senza fili di corsi e ricorsi, però, si devono essere perse alcune informazioni fondamentali: -Non si diventa esperti di una nicchia schioccando le dita, lo si diventa con lo studio, l’osservazione e l’esperienza. Si sce-

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L’Optical Retail Marketing Wheel è il modello teorico creato da Alessandra Salimbene per strutturare il marketing del Centro Ottico: 10 sono le aree che vanno considerate e gestite in senso strategico ed operative per ottenere il successo. Si parte dal posizionamento di marketing e si arriva al capacità relazionale, un concetto introdotto proprio da Alessandra Salimbene, ovvero la capacità dell’impresa di interagire come organismo con l’ambiente in cui è collocato. Alle 10 leve si aggiungono, come base fondante, la gestione informatica e come collegamento con la realtà la pianificazione operativa, perchè nulla è utile se non si collega all’azione.

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Una volta che il cliente è andato in negozio il resto rimane in mano all’ottico. Risultati ottenuti: - Una percentuale di lead (utenti che richiedono l’appuntamento) bassissima in proporzione al numero di impression (visualizzazione del messaggio) - Un tasso di conversione molto basso rispetto ai lead (ovvero poche vendite in relazione agli appuntamenti) - Uno scontrino medio molto basso per le vendite effettuate. In definitiva: le campagne non si pagano e non generano clienti interessanti e fidelizzabili. In questo processo, infatti, applicato in modo così meccanico, senza veri contenuti e vero pensiero, non si considerano gli aspetti intangibili e fondanti che rendono possibile la riuscita di un’attività promozionale, in particolar modo in un settore come l’ottica in cui credibilità e fiducia sono fondamentali. Ogni attività promozionale (ne parlo spesso nei Focus Webinar di Vendere in Ottica) è come un seme: se cade su un terreno ben fertilizzato cresce, se cade sulla sabbia arida non germoglia o germoglia male. Il terreno è il posizionamento di marketing, la notorietà, la fiducia che l’insegna ha saputo creare nel suo mercato di riferimento prima di partire con le proprie attività promozionali. Se il Centro Ottico non ha lavorato bene sul proprio brand e sul proprio legame con il territorio di riferimento, se non vi sono contenuti di valore pubblicati on line a supportare un’iniziativa… le promozioni non funzionano. Va inoltre considerato il target che viene attirato da offerte di questo genere, poco circostanziate e poco qualificate e totalmente orientate sul prezzo: saranno persone che pongono l’attenzione soltanto sul risparmio, sull’affare, che non comprendono la qualità e che difficilmente sono alla ricerca di un referente cui affidarsi nel tempo, per non contare il fatto che è molto difficile far spostare un cliente che viene attirato da questo tipo di ganci promozionali su un livello di prodotto di fascia più alta e quindi più remunerativo. Il sistema per garantire un flusso costante di clienti al Centro Ottico esiste ma non è né automatico, né rapido, né a basso costo: richiede un lavoro costante e continuo su tutti gli elementi di quella che io ho chiamato l’optical retail marketing wheel, richiede passione e formazione continua, ostinazione e costanza nel perseguire i propri obiet-

tivi uniti al supporto di professionisti che conoscano davvero il mercato e i suoi specifici meccanismi interni. L’epilogo in cui la storia che ti ho raccontato prova a insegnarci qualcosa. Siamo arrivati alla fine di questa lunga storia, in cui ho sfruttato il pretesto di un episodio di vita quotidiana per trasmettere alcuni concetti di marketing a me molto cari, che mi hanno permesso di aiutare centinaia di ottici imprenditori a crescere in modo solido in questi ormai 26 anni di attività professionale nel marketing, nel digitale e nell’ottica. Ci troviamo in un contesto di cambiamento più che epocale, che già era in corso ma che la pandemia ha accelerato in modo esponenziale. Un cambiamento sociale globale, e quindi anche economico, che si interseca con movimenti enormi che già erano in corso nell’ambito del settore dell’ottica. In questo contesto è normale che si generino confusione, paura, dubbi su quale sia la strada giusta da percorrere per poter mantenere le proprie posizioni, sviluppare la propria attività e non lasciare andare proprio del tutto le proprie convinzioni. Mi sento di dire con una certa sicurezza che gli elementi veramente fondamentali per un ottico indipendente che voglia dare un futuro alla propria impresa siano questi: -La solidità della visione del proprio modello di business e del valore originale che è in grado di portare alle persone e al mercato. -La capacità di abbracciare il cambiamento non come un nemico ma come una evoluzione positiva e un’opportunità per migliorare l’attività e anche la propria vita -L’attenzione nello scegliere e trattare i propri collaboratori, siano essi dipendenti o consulenti, e la disponibilità ad affidarsi e delegare -L’impegno a formarsi continuamente, in tutti gli ambiti della propria attività. Tutto il resto sono conseguenze pratiche di questi quattro punti. Vorrei concludere con una citazione non particolarmente erudita ma che mi piace spesso usare, una frase di Albus Silente recitata nel finale dell’ultimo film della saga

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di Harry Potter: “Le parole sono, nella mia non modesta opinione, la nostra massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo” Credo fortemente nel potere delle parole, perché ci consentono di trasmettere significati ma anche e soprattutto di creare e modificare la realtà. Le parole che si conoscono sono quelle che ci consentono non

soltanto di esprimerci meglio ma anche di pensare meglio. Aver cura di fare cresce la propria conoscenza e il proprio numero di parole significa anche aver cura del proprio pensiero e imparare ad ascoltare meglio. Non permettere a chi non utilizza bene tante parole e giuste, di mettere le mani sulla tua attività.

Alessandra Salimbene Digital & Retail Marketing Consultant Classe 1975, fonda la sua prima web & marketing agency nel 1996, intuendo ancora prima del boom della new economy le potenzialità della rete. Da sempre opera, studia e ricerca focalizzandosi orizzontalmente nel marketing strategico e digitale e verticalmente nel mercato dell’ottica a livello retail e trade. Come consulente, formatrice e titolare dell’agenzia Charismatica ha collaborato e collabora con tutte le principali organizzazioni del settore ottico a livello nazionale e internazionale e propone un’ampia scelta di servizi di marketing per il retail e il trade ottico. Dal 2015 grazie alla sua intensa attività di produzione di contenuti dedicati al mercato dell’ottica ha assunto un ruolo di primo piano come business influencer nel settore, che è sfociato nella creazione e pubblicazione del portale Vendere in Ottica nel 2020. Da tre anni porta avanti un programma di Webinar Mensili gratuiti rivolti agli ottici (i Focus Webinar di Vendere in Ottica) e negli ultimi due anni ha totalizzato oltre 1000 ore tra dirette video, video interviste, webinar e corsi online. Tutti i webinar e i corsi per il settore dell’ottica sono disponibili nella sua Academy (http://academy.vendereinottica.it).

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Occhialeria Italiana: tendenza sempre più positiva

I dati ANFAO del periodo gennaiosettembre 2021 comunicati a dicembre scorso in occasione dell’Assemblea Anfao confermano ottimismo e prospettano un ritorno completo ai valori del 2019 già a fine anno. Nonostante la ripresa della pandemia a livello internazionale, le aspettative sul futuro si mantengono quindi positive. A guidare la ripresa sono soprattutto le montature da vista per le esportazioni e le lenti oftalmiche nel mercato interno. I principali mercati di esportazione dell’occhialeria italiana sono tutti in ripresa, per alcuni di questi gli occhiali sono già tornati ai valori pre-Covid. EXPORT: crescita del 42,7% delle esportazioni che si attestano a quasi 3 miliardi di € rispetto allo stesso periodo del 2020 (+48,5% per le montature, +40,8% per gli occhiali da sole e +20,3% per le lenti). L’incremento, invece, è dello 0,4% comparato al 2019. Gli Stati Uniti rappresentano da sempre il primo mercato di riferimento per il settore per un valore di circa 850ml nel periodo gennaio-settembre 2021. Francia e Germania assorbono circa il 19% delle esportazioni del settore, ovvero rispettivamente 340ml e 212ml all’anno. IL MERCATO INTERNO - Netta la ripresa rispetto al 2020, dove nel primo semestre del 2021 le vendite presso il canale ottico sono cresciute in valore del 23,2 %. La dinamica ricalca il quadro generale del mercato dell’ottica italiano degli ultimi anni:

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una crescita trainata dalle lenti oftalmiche e in parte dalle montature. L’occhiale da sole recupera bene sul 2020, ma resta molto in sofferenza e lontano dai valori del 2019. L’Assemblea di ANFAO è stata anche quest’anno l’occasione per individuare delle tematiche stimolanti per il confronto e l’approfondimento per il settore: focus la sostenibilità nel mondo della moda e dell’eyewear, per un dialogo tra Giovanni Vitaloni, presidente di ANFAO e l’attivista Livia Firth. A moderare

l’incontro la giornalista Valentina Petrini – nota conduttrice e autrice del libro “Non chiamatele fake news”. Il webinar “Uno sguardo al femminile sulla sostenibilità” è stato trasmesso in diretta sulla pagina Fb di ANFAO. La conversazione si è concentrata sull’imprescindibilità delle pratiche e delle tecniche sostenibili oggi nel mondo dell’impresa e quanto questo possa essere un vantaggio per il Made in Italy.


We have a Vision

“We Have a Vision – La Serie” è il primo documentario a episodi, nato da un’idea di Assottica Gruppo Contattologia con il contributo non condizionante delle aziende associate (Alcon, Bausch+Lomb, CooperVision, Johnson&Johnson Vision, Mark’ennovy e Schalcon), é online sui canali dell’Associazione. Il periodo che stiamo vivendo ha evidenziato il ruolo centrale dell’ottico sul

territorio, e questo progetto itinerante vuole approfondire le strategie e le motivazioni che accompagnano l’attività professionale. Il formatore Antonio Genovesi, come inviato di Assottica, entra in alcuni centri ottici per scoprire cosa succede dietro le quinte e davanti al cliente. Sul sito Assottica si può anche partecipare al Survey ‘Superare gli stereotipi: a che punto siamo?’, ideato per indagare il grado di consapevolezza nell’ambito della valorizzazione delle diversità individuali e la loro inclusione in ogni contesto sociale. Il Presidente di Assottica Andrea Croce invita tutti gli ottici optometristi a partecipare all’indagine, per gettare le basi ad iniziative che supportino il centro ottico nel promuovere un’idea di business sempre più aderente alle sensibilità dei consumatori. Il questionario si compila in forma del tutto anonimo e i risultati saranno analizzati in forma aggregata.

Nuovo Presidente per CERTOTTICA e DOLOMITICERT Gennaio scorso le Assemblee di Certottica (Istituto italiano per la certificazione dei prodotti ottici) e della sua controllata DolomitiCert, hanno sancito il cambiamento dei vertici, con l’ingresso di Luca Businaro (già nel CdA) a prendere il testimone da Luigino Boito quale Presidente di entrambe le società. La nomina di Businaro completa l’avvio di un cambiamento nella governance iniziato sei mesi fa, con l’insediamento di Corrado Facco nel ruolo di Direttore Generale con deleghe gestorie di Certottica e ora anche Amministratore Delegato e Direttore Generale di DolomitiCert. Luca Businaro è Amministratore Delegato di Novation Tech, azienda trevigiana leader nella produzione di oggetti in carbonio e materiali compositi per l’occhialeria, lo sportsystem e l’automotive. Già Presidente

di Assosport (Associazione dei Produttori di Articoli Sportivi) e Federvarie, è oggi tra i Proboviri di Confindustria nazionale.

Luca Businaro

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La Tecnologia Informatica in un Laboratorio di Costruzione Lenti C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. (Henry Ford)

… omissis … La tecnologia di oggi era impensabile cinquanta/sessant’anni fa. Ma la tecnica da sola non basta, serve una visione più ampia. (Rita Levi Montalcini) La prima regola di ogni tecnologia usata negli affari è che l’automazione applicata ad un’operazione efficiente ne ingrandirà l’efficienza. La seconda è che l’automazione applicata ad un’operazione inefficiente ne ingrandirà l’inefficienza. (Bill Gates)

Carissimi, eccomi di nuovo a Voi in questo 2022, anno che inizia con funeste proiezioni per il Covid che dilaga ancora … saranno state le festività che hanno riunito le persone, i bagordi dei veglioni che li hanno riavvicinati col bacio di mezzanotte sotto il vischio, le misure apparentemente strette ma confuse impartite un po’ frettolosamente dal nostro Governo …

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chissà se la verità esiste e c’è una ragione reale a tutto questo … Malinconicamente (ma era scontato) leggo che il Mido torna a fine aprile come ai tempi d’oro quando si era in Fiera Milano City. Non voglio essere di malaugurio, ma anche questo evento, come tutte le altre riunioni di massa, porterà ad ulteriori contagi (ammesso e non concesso che si tenga).


D’altronde la mascherina sembra non avere un effetto determinante, la vaccinazione sicuramente previene in altissima percentuale il contagio ed in caso malaugurato non lo prevenisse, la dotazione anticorpale che immette nel nostro corpo fa si che le conseguenze siano di ordine decimale o persino nulle rispetto a chi finisce in ospedale senza di essa. Quindi vaccinatevi, vaccinatevi e poi vaccinate i vostri cari. Per ora è l’unico mezzo valido provato, ricordatevi inoltre che un tampone negativo può nascondere un soggetto già incubante il virus, per cui penso sia malvagiamente ingannevole.

Il secondo, di Bill Gates, mette in risalto un importantissimo punto ed una domanda sottintesa. La tecnologia (figlia del progresso scientifico) è stata sempre applicata in maniera intelligente a sistemi efficienti? Oppure il sistema stesso spesso ha inefficienze insite che, se tecnologizzato, lo rende pericoloso? Quesito irrisolvibile, se non si pensasse che sovrapponendo tecnologie di controllo autosufficiente alla tecnologia stessa si può evitare che un’applicazione generi un disastro per una imperfetta operatività del sistema. Vi faccio un esempio banale restando nel campo precedente dell’automobile: la guida automatica è pericolosa senza una supervisione umana, ma anche qui c’è un rischio. Pensate un utente con il “cruise control” inserito che non si avveda di una lastra di ghiaccio in una curva … La tecnologia applicata al mantenimento della velocità dovrebbe essere integrata da altra tecnologia che la munisce di una “intelligenza collaterale”. Il concetto quindi si sposta da uso della tecnologia a necessità di una intelligenza artificiale.

Questa volta vi propongo 3 aforismi, con una ben precisa intenzione. Il primo, di Henry Ford, rispecchia l’ansia di un periodo storico, il voler raggiungere una posizione di benessere e di accedere a ciò che la meccanica offriva ai tempi; un mezzo di trasporto per tutti, la libertà di viaggiare, il taglio delle distanze per l’uomo e la sua famiglia senza ricorrere ai mezzi pubblici … ricordate da noi, nel primo decennio dopo la seconda guerra? La 600 che metteva tutti in macchina, e poi ancora e ancora di più negli anni appresso, sino ad oggi con l’auto elettrica: la disponibilità per tutti … ricordiamo però non disponibile a tutti, perché due terzi della popolazione del mondo vive ancora senza automobile … e con poco cibo.

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Il terzo, di Rita Levi Montalcini, completa perfettamente i primi due, ma non solo in stretto termine scientifico, io lo interpreto come un intelligente invito a pensare che la tecnologia deve essere un mezzo utile, non esageratamente sofisticato, deve offrire un supporto all’uomo e non essergli sostituto, deve permettergli di far meglio il suo lavoro evitando le imprecisioni, deve poter garantire l’esattezza dei suoi compiti, deve alleviargli fatica e tempo perso.

Ma perché tutta questa chiacchierata? Sto cercando di mettere una base di razionalità nel descrivervi cosa oggi si fa in un laboratorio di costruzione lenti che ha applicato un po’ di tecnologia informatica alla sua procedura di produzione. Procedura, non processo. Il processo si interfaccia con macchinari moderni, materie prime ineccepibili, disegno di lenti sofisticato … ma di questo parleremo un’altra volta. Oggi ci mettiamo nei panni di un laboratorio che abbia già percorso il cammino dove il processo è perfetto grazie a tutti gli avveduti acquisti di mezzi necessari e continua sulla via del rigore tecnico e qualitativo. Ecco il senso della premessa e degli aforismi citati.

Ognuno fa quello che può, conformemente a risorse ed obbiettivi.

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Ma ecco, addentriamoci per un attimo nella logistica di questo laboratorio. La logistica (stretta parente della tecnologia, quella informatica) sarebbe in teoria preposta a “logicizzare” tutte le operazioni che si compiono “attorno“ ai mezzi produttivi. Chi o cosa è attore di questa logistica? L’uomo. Andiamo nella mattinata di lunedì in un laboratorio, uno qualsiasi, vi prego astraetevi dalla dimensione del laboratorio, dalla sua importanza, dal suo share holding. Si chiama “FrancoLino Costruzione Lenti”, si trova a WonderCity (Fantasilandia) Dai Franco, facciamo che sia il mio ed il tuo laboratorio. Si Franco, il tuo, tu che mi leggi adesso. Io sono alla scrivania di chi riceve gli ordini e tu alla spedizione dopo il controllo e l’imbustamento, l’Alfa e l’Omega della situazione. E in questo filmino ci mettiamo Aldo, Giovanni e Giacomo che sono tre nostri Ottici Clienti che, nel weekend, il sabato hanno lavorato dalle 9,30 alle 19,30 a far visite e consigliare montature e la domenica pomeriggio sono andati in negozio per mettere un po’ a posto le documentazioni e scrivere gli ordini.

Aldo aveva solo lenti finite, ha ordinato tutte le 12 lenti finite usando il computer e scrivendo a noi “FrancoLino Costruzione Lenti” in un sistema che abbiamo chiamato “FrancoLinonline”. Si è anche divertito, ha apprezzato che la Logistica del sistema è ben pensata: una volta battuto il riferimento del suo Cliente ha digitato una spunta su “lenti Finite”, ha scelto da una casellina l’indice di rifrazione che al secondo numero gli ha proposto la scelte tra 1.600 e 1.670 ed ha scelto 1.600, ha poi scritto i valori della rifrazione, occhio destro e sinistro e poi ha scelto tra le proposte che i sistema gli forniva il trattamento che gli interessava, poi ha preso


la montatura, l’ha sistemata in un Tracciatore, ha aperto nel “FrancoLinonline” una finestra per trasmettere la sagoma, ha schiacciato il tasto vai ed il tracciatore ha fatto il suo giretto nella sede della lente destra e sinistra (non si sa mai fossero state differenti..). In modo automatico gli si è aperta una finestra dove ha potuto vedere gli spessori delle lenti … mmmm la destra poteva andare ma la sinistra era un po’ spessina, ha pensato al cliente, un ragazzo con l’aria timida che si era raccomandato di fargliele sottili … il prezzo che gli aveva fatto era per un 1.600 … una rapida occhiata al listino cartaceo “FrancoLino Costruzione Lenti” sia al pubblico che commerciale, due conti e dai, non saranno 20€ di differenza, ha fatto un “torna a ricetta” click su 1.670 e “calcola”. Ooh adesso sì. “Invia Ordine”. Tempo totale 10 minuti, era l’ultimo ordine, e via a casa … in tempo per il MotoGP alla televisione. Giovanni aveva solo ricette, 8 paia. Domenica nera qui ci faccio notte, pensò. E invece il pomeriggio sì rivelò proficuo. Esaminando le 8

ricette nota che sono tutte progressive, di Clienti già portatori ma non di lenti della stessa marca, 3 sono di bassi poteri e 5 di poteri medio /alti ma quasi uguali tra loro. Intelligentemente apre tre listini e guarda i prezzi, alla ricerca di se e come si può tenere un solo modello di Progressiva. Due fornitori stessi prezzi, ragionevoli, terzo fornitore “FrancoLino Costruzione Lenti”: prezzi inferiori ma per quella lente che lui cerca … quella che rende facile l’assuefazione … Apre il “FrancoLinonline” e nella pagina home scorre il catalogo. Si, trova ciò che vuole, 5 € più cara degli altri fornitori ma dovrebbe avere la sicurezza dell’assuefazione … e poi una tecnologia nuova che gli altri non hanno. Ripete la trafila che Aldo stava facendo in un’altra città ma qui deve stare attento, la lente a differenza delle monofocali è una progressiva coi fiocchi e controfiocchi, richiede tutti i parametri posturali e biologici, ma Giovanni si organizza, si fa una tabellina dei parametri e dei poteri, compila il “FrancoLinonline” scegliendo il Trivex per i poteri bassi che oltretutto sono in Rimless, inserisce il codice montature senza far scansioni mette una nota spessori minimi a tutte e via, passa alle altre lenti che deve fare tutte in alto indice e balla tra 1.67 e 1.740. Però pensa che dovrà fare due chiacchiere con “FrancoLino Costruzione Lenti” lunedì. Si mette in tasca la tabellina, mette gli ordini in lista di attesa e torna a casa, in 2 ore ha finito tutto. Bel lavoro, si dice, meglio saperne di più di questa lente che mi hanno proposto in prova, ma 8 paia sono una prova rischiosa. Giacomo ha venduto una miscela di lenti finite e 4 progressive. Non ha nessuna voglia di andare il negozio, si è portato a casa le Ricette. E’ amico di “FrancoLino Costruzione Lenti”: fa un po’ di foto, apre WA e li manda al telefono di Lino, pregandolo di fare lui il Data Entry aggiungendo ‘tanto tu non hai un cavolo da fare di lunedì, chiamami se hai problemi’. È Lunedì mattina, ore 8:30 io, Lino, che sono il socio di Franco, apro il laboratorio, mi barcameno tra gli operatori che borbottano perché uno dei nostri ha annunciato di avere scoperto di essere forse contagiato dal Covid da sua sorella, lo tampono (benedetti quei 50 test rapidi che ho comperato) e scoprendolo negativo metto tutti al lavoro ma lui lo mando a casa con l’obbligo di fare un test “serio” domattina prima di rientrare. Apro il PC e comincio a guardare la mole degli ordini. Il telefono non squilla, noto una

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nonostante non mi abbia mandato la sagoma mi ha messo i diametri al millimetro. So che mi posso fidare, gli angoli ci sono e velocissimo entro in utente simulato come Giacomo Ottica nel sistema e gli riempio 14 lenti finite in un ordine e le 4 progressive, aggiungo un commentino salato sulla sua pigrizia, tanto so che ci riderà sopra! Squilla il telefono, è Giovanni che si scusa per avermi disturbato in giorno di chiusura … Un po’ sorpreso, dato che è un Cliente nuovo, gli rispondo che sono io a ringraziarlo di essersi scomodato di lunedì e io sono quello che, giustamente, è al posto di lavoro. Mi chiede della nostra recentemente introdotta lente particolare, la XyzXyz, vuole sapere un po’ di più sulle garanzie che gli dò come adattabilità. Un Cliente nuovo va sempre incoraggiato, quindi gli sciorino tutti i punti di maggior valore cinquantina di ordini di sabato in sospeso nel sistema e comincio a guardare se tutti hanno messo i dati in ordine. Ne scopro 3 o 4 che non hanno i parametri e mando mail chiedendo chiarimento. Mi spiace fare lenti compensate ed individualizzate senza avere i dati viso / montatura ed usare gli standard, ho imparato che a volte usare angoli errati è far peggio che avere una lente che di natura non vuole le compensazioni. Avranno un giorno di ritardo ma sono Clienti noti e capiranno. Mi casca l’occhio sul WA aziendale e vedo che quel buontempone di Giacomo mi ha mandato gli ordini per fotografia. Spulcio le immagini e,

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del prodotto e gli garantisco un reso 100% se avesse dei problemi, perché affermo, sono sicuro che i portatori avranno un’assuefazione immediata con miglioramento delle prestazioni. Il lunedì di solito c’è una bufera di ordini inviati dagli Ottici dopo le vendite del sabato e (fortunatamente) non ci sono solamente quelli i Giovanni, Aldo e Giacomo, ma altri circa 300 ordini, che sono andati automaticamente in lavoro. Il lavoro importante che devo fare è il filtrare le richieste speciali come, per esempio, gli accoppiamenti di base, gli spessori definiti in nota come “a coltello”, le colorazioni definite in modo strano tipo “come il Transitions violetto a scurimento totale”, tutte cose che il nostro potente “FrancoLinonline” non può interpretare come una codifica ma solo solamente parole messe in scrittura. E qui occorre intervenire subito perché l’ordine con le note speciali non va in lavoro se non si traducono le parole in codici o scelte di calcolo. Ti faccio solo un esempio, accoppiare le basi cosa significa?


Due occhi, uno dei quali di per sé andrebbe eseguito in 4,50 e l’altro in 5,25 … Come li faccio? Abbasso una base o alzo l’altra? Qui veramente occorre un po’ di conoscenza. Guardo il mio diagramma di scelta basi e noto che l’occhio in 5,25 cade in quel range al limite basso, mentre quello in 4,50 è in centro range, per cui scelgo di abbassare il 5,25 a 4,50. Faccio una ulteriore verifica e noto che l’angolo di avvolgimento è 4°, basso, quindi una base 4.50 ci sta bene anche esteticamente, quindi completo il calcolo manualmente, schiaccio Invia e passo ad altro. E la mattina passa così, arrivano solo telefonate da Città dove il riposo lo fanno in giorno diverso dal Lunedì, poi chiama un Fornitore che prende un appuntamento per il pomeriggio, sistemo le ultime pagine da correggere per il Catalogo 2022 che è in ultima bozza di stampa e vado a dare una mano a Franco che sta imbustando. Occorre smaltire la coda per essere pronti con le spedizioni dagli ordini di lenti Finite di Magazzino di sabato perché i Clienti se le aspettano domattina quando riaprono. Abbiamo anche un flyer da aggiungere questa settimana, un A4 diviso in 3 facciate davanti e dietro, una informativa simpatica per divulgare con un sistema semplice la nuova lente XyzXyz, che merita un po’ di attenzione. Un lavoro manuale che ci permette di fare qualche considerazione mentre muoviamo le mani. Franco: “ma sai che da quando abbiamo il “FrancoLinonline” si fa davvero più in fretta a mettere in linea gli ordini, ho calcolato che guadagniamo almeno mezza giornata sulla consegna” Lino: “certamente faccio prima col nuovo sistema, ma anche i Clienti sono più guidati nell’ordinazione e non devo continuamente richiamare perché hanno saltato qualche parametro” Franco: “ho anche notato che si è spostato il mix su progressive di fascia alta, forse perché passa di più il messaggio della importanza della tecnologia migliore?” Lino: “sì certamente, ma avendo semplificato il modo di ordinarla, per l’Ottico c’è meno rischio di dimenticarsi qualche dettaglio durante l’ordine” Franco: “e sai che negli ultimi mesi ho notato che i ritorni per rifacimento causa non accettazione del prodotto da parte del cliente si sono praticamente azzerati, già eravamo attorno al 2%, adesso siamo allo 0,25% sui prodotti top!!

Lo hai notato?” Lino: “ne ho avuto una sensazione, ma siccome questi ordini passano direttamente col buono di reso numerato, io non ho da ripassare il calcolo perché viene ripreso in automatico, li vedi tu quando spedisci” … “beh, sono contento, abbiamo messo molte risorse tecnologiche in questo progetto che, colla nostra conoscenza ci permettono una migliore relazione col Cliente e migliora le azioni che facciamo nei loro riguardi” Franco: “davvero, ma c’è da dire che senza la nostra Software House non saremmo mai riusciti da soli in un progetto così ampio. D’altronde sono anni che lavoriamo con loro e sono dei leader di settore, anche se non disdegnano ogni apporto di sapere che viene dall’esperienza pratica dei loro Clienti” Lino: “si, brava gente, gli dobbiamo molto. Di strada assieme ne abbiamo fatta tanta, e gli Ottici apprezzano che si servono da un’Azienda Italiana che si relaziona con partner Italiani, almeno nelle strutture di Logistica e di Approvvigionamento” Franco: “peccato che sia lenti finite che i semifiniti ormai di Italiano hanno solo la fattura dell’importatore, ci va bene che ci sia ancora qualcosa di rotondo che riusciamo a comperare e non sia tutta roba fatta a mandorla” (allusione che ormai quasi tutto viene dall’est, Franco è notoriamente nazionalista e provvede lui agli

acquisti … N.d.A.) Lino: “come va il modulo di fatturazione? Hai inserito anche i codici del Montaggio?” Franco: “guarda che io ieri sono venuto qui tra le verdi colline di WonderCity e ci sono rimasto 6 ore per finire il lavoro, mentre tu passeggiavi sul Montesanto col tuo gruppo di pensionati arteriosclerotici, non preoccuparti, lavoro finito, fatto un paio di prove e come terminiamo queste bustine lo verifichiamo ordine per ordine assieme, ok?” Lino: “senti tu, che sei già arteriosclerotico a 39 anni, io a 74 ancora mi faccio 4 passi in

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montagna, anche tu ne avresti bisogno … a proposito di bisogni, io avrei fame, andiamo alla tavola calda del Cangros e ci facciamo un piattino?” E questa è una mattina tipica dei nostri amici, padre e figlio, che ovviamente non esistono, ma ne esistono varie coppie, o terne, o semplicemente esistono i luoghi dove queste situazioni si generano, svolgono, compiono. Ciò che chi scrive vi vorrebbe trasmettere è un messaggio di fiducia e conforto per il Vostro lavoro di Ottici: siete in buone mani se vi affidate ad un fornitore di Lenti Finite e di Ricette di Costruzione collocato dove, dietro a tutte le automazioni fatte di software, computer, reti, collegamenti in rete e cosa altro si possa immaginare ci sono dei cervelli che ragionano.

Con tre capacità: la loro Conoscenza, Sapienza, ed Esperienza guidano la tecnologia del laboratorio che è fatta di macchine, materiali di consumo, programmi, qualche chilo di hardware e soprattutto lavoratori che premono bottoni, muovono materiali ma soprattutto guardano ed ispezionano ciò che producono.

ed a loro di mantenere una tradizione del loro Paese, dei loro padri, per lasciarle a chi verrà dopo di loro. Sfruttate l’occasione e approfittate della relazione che potete stringere in modo personale, la tecnologia sarà poi di aiuto, ma che conta sono i rapporti umani. C’è un viso dietro ogni telefono, due mani su ogni tastiera di PC, e tutto ciò deve avere per voi un nome ed un cognome. Sostenete questa bella Italia ed il lavoro italiano comprando, come fate per cibo e vivande, cose fatte a casa nostra. Fa bene a voi ed agli altri! Vorrei concludere con un pensiero sereno: io mi diverto a scrivere per questo giornale, scrivo di me stesso, delle mie esperienze, scrivo di chi conosco e di quello che mi hanno insegnato. Ho la fortuna di aver vissuto nell’Ottica dal 1976 e non cambierei, nemmeno se potessi tornare indietro, un mese della mia vita perché magari non avrei incontrato le persone che ne hanno fatto parte. Magari sono riuscito anche io a fare qualcosa per voi, trasmettendovi soprattutto qualcosa con parole semplici di casa nostra. Spero di esservi diventato amico in questo anno passato assieme con quello di mio che è stato pubblicato e di questo ringrazio Isabella, la mia cara amica Editor in Chief. A rileggerci … torno presto. Semplicemente vostro.

In questo modo hanno costruito le Relazioni che ci sono tra voi e loro e sulla base di tutto quanto sopra sono capaci di compiere Azioni che servono a Voi di vendere il prodotto ottimale

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Miga Studio x HOET Da una interessante collaborazione è nata una capsule collection di occhiali all’avanguardia. Il progetto è stato concepito nel 2019 a SILMO quando il cofondatore di Miga Studio, Alessandro Fedalto e il team di design HOET si sono incontrati per la prima volta. Miga ha attirato l’attenzione di HOET per il suo uso del titanio e le tecniche di lavorazione utilizzate per creare occhiali con dettagli innovativi. La collaborazione ha poi preso il via perché entrambi i marchi condividono punti in comune per quanto riguarda l’estetica del design, come lo spirito architettonico. Questa collezione limitata comprende tre montature da vista e tre occhiali da sole. L’uso dell’acetato Mazzucchelli e di tecniche come la stampa 3D del titanio belga non si rivolge solo alla forma. La scelta del materiale aiuta a creare una narrazione e ad evidenziare con orgoglio l’eccellenza dell’artigianato e dell’innovazione europea

Lo stile Tonino Lamborghini Nella nuova linea Gear di Tonino Lamborghini spicca il mod TL 502-04, una montatura da sole maschile dalla forma a goccia stile aviator realizzata in acetato marrone tartarugato. Il frontale è caratterizzato da un doppio ponte arricchito dall’iconico scudo tridimensionale. Il modello Gear è caratterizzato da aste sottili in acetato con scudo tridimensionale e logo in alto rilievo. La cerniera richiama l’heritage meccanico del brand: la decorazione sulle aste ha la forma di una ruota dentata di un ingranaggio ed è arricchita da due viti Torx®. I terminali in acetato nero sono brandizzati all’interno con lo scudo rosso. Anche le lenti sono personalizzate con la scritta Tonino Lamborghini. Gli occhiali sono custoditi all’interno di un astuccio rigido con stampa in fibra di carbonio nera brandizzata.

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Occhiali performanti dalla Svizzera INVU è stato introdotto sul mercato con il chiaro obiettivo di lanciare un brand di occhiali polarizzati di nuova generazione. INVU by Swiss Eyewear Group è sinonimo di tecnologia innovativa delle lenti polarizzanti e di materiali all’avanguardia trasformati in occhiali accessibili e alla moda. Tutti gli occhiali da sole INVU sono disegnati e progettati a Zurigo, Svizzera, da un gruppo di esperti di design e di industria ottica. A partire dal disegno artistico, ai progetti tecnici, ai prototipi e fino alla fabbricazione del prodotto finale, INVU passa attraverso fasi rigorose per garantire un’esperienza eccezionale al cliente. La maggior parte dei marchi incentrati sulla moda offrono poca funzionalità, a differenza di INVU. Quando si tratta di prestazioni, la lente ultra polarizzata di INVU non è seconda a nessuno. Il materiale di base della lente viene dalla Germania e l’ultra polarizzatore di alta tecnologia dal Giappone. Con questo, Swiss Eyewear Group può garantire costantemente il 99% di efficienza del polarizzatore, il 100% di protezione UV-400, l’assorbimento della luce blu ad alta efficienza e un’esperienza visiva eccezionale per tutti i clienti.

È arrivato Kelinse Eyewear Il desiderio di abbracciare il punto di vista di un brand indipendente, la ricerca del pezzo unico e la passione per il bello sono elementi sempre più importanti quando si acquista un occhiale. Kelinse Eyewear è nato con l’obiettivo di proporre una montatura di ottima fattura, dal design innovativo e dall’allure esclusivo ma allo stesso tempo accessibile. Nella progettualità delle linee di Kelinse, nato dalla creatività del gruppo di designer Bestmad, c’è l’energia della scuola del grande design italiano, immediatamente riconoscibile nell’audacia dei tratti distintivi del gruppo Memphis, di Ettore Sottsass. Gioco, eleganza, kitsch, forme irrazionali e la forza di colori inusuali ma di tendenza si mescolano in un racconto di passione per il bello e amore per la qualità dei materiali, con la convinzione che il design sia un modo di comunicare e raccontare, non un’espressione di arte elitaria.

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Da una grande esperienza… una nuova azienda Joseph Tallier

Fondata negli USA da Joseph Tallier, figura di spicco del settore, e dai suoi due figli, Sophie e Julian, Denon Eyewear presenta una visione innovativa in un settore consolidato. La sua estetica è sofisticatamente semplice, e la sua collezione comprende montature tradizionali reintrodotte con un tocco di modernità. Joseph Tallier ha lavorato nell’industria dell’occhialeria per 30 anni, ha venduto prodotti in oltre 40 paesi e ha creato e sviluppato numerosi marchi durante la sua carriera professionale. Joseph ha guidato con successo un paio di aziende di ottica e ora si sta concentrando sulla trasmissione della sua esperienza ai figli. Con la famiglia al suo fianco e il motto “One Team, One Dream” ha creato un marchio equo e sostenibile caratterizzato da qualità e stile ad un prezzo accessibile. La proposta comprende 34 modelli di occhiali da vista e 10 occhiali da sole. Le montature sono un mix di acetato, acciaio inossidabile e titanio, tutte provenienti da Italia, Germania, Cina e in alcuni casi Giappone.

JFREY INTERLACE Questa linea di montature combinate firmate JFREY colpisce per la sua accattivante estetica grafica. Disponibile in due eleganti versioni, rivisita la combinazione di metallo e acetato con l’energia creativa tipica della Maison. Il risultato sono occhiali che osano orientamenti stilistici assertivi basati sulla dinamica dei colori, la forza delle linee geometriche e gli effetti contrastanti di colori e dettagli nei materiali. L’allure è al centro dell’attenzione creativa con un gioco di linee fluide sul ciliare che ridisegna la silhouette apportandole leggerezza e molta personalità. I modelli combinano vivacità e raffinatezza contemporanea, grazie a colori sorprendenti come un rosso scarlatto, o un blu Safre utilizzato con palette Gold per un effetto radioso. Alcuni modelli mostrano contrasti più sottili, sempre armoniosi, o adottano lo chic assoluto del Bianco e Nero.

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Tecnologia Imprint 3D di Smith Il Gruppo Safilo continua a crescere nell’ambito della trasformazione digitale e ha recentemente presentato la tecnologia Imprint 3D, sviluppata e lanciata grazie al brand di proprietà Smith, con la prima maschera da neve realizzata su misura tramite stampante 3D, per rispondere al vasto spettro di forme e caratteristiche dei volti, eliminando quindi il tipico approccio “one-size-fits-all” dell’attrezzatura sportiva. La nuova maschera da neve Smith I/O MAG Imprint 3D, con lenti ChromaPop™, è fatta su misura. Tramite l’app di Smith, gli utenti (per ora solo negli USA) possono scansionare il proprio volto per catturarne dettagli e forma e generare un prodotto personalizzato, stampato in 3D con la tecnologia HP Industrial Multi Jet Fusion, e assemblato infine a mano nello stabilimento Smith negli USA, dando vita alla più venduta maschera Smith I/O MAG.

Uno squalo per affrontare il 2022 Si chiama SHARK il modello di occhiali “grintoso” proposto da Quoise Eyewear, giovane brand italiano che, con le sue creazioni, ripulisce i mari. Ogni paio di Quoise, infatti, è interamente realizzato in Econyl®, nylon rigenerato ottenuto da rifiuti plastici come reti da pesca, scarti di tessuto, moquette usate, plastica industriale. In azienda si ricicla tutta la plastica possibile per ridurre al massimo gli scarti di produzione (in genere solo 5 gr per ogni montatura contro i 150 gr di qualsiasi altro paio di occhiali in acetato). Il nylon rigenerato Econyl® ha le stesse caratteristiche di quello ricavato da fonte vergine o da petrolio, senza nessuna differenza di qualità e prestazioni e in più può essere riciclato all’infinito. SHARK è il modello più maschile in collezione, forte e squadrato, forma rettangolare e linea sportiva. Ha lenti da sole che proteggono al 100% da raggi UVA e UVB ma la montatura è compatibile anche con lenti da vista. È disponibile in tre varianti: matt black smoke con lente specchiata azzurra, matt avana con lente turchese/gialla sfumata, matt blue con lente specchiata arancione. Per ogni paio acquistato, Quoise devolve 5 euro a Marevivo, organizzazione che difende, conserva e protegge i mari e la fauna marina.

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Omisan farmaceutici, un nuovo punto di riferimento per l’ottico per il benessere oculare e la contattologia Azienda italiana, presente da oltre 20 anni sul mercato mondiale come fornitore ufficiale per le più importanti multinazionali del settore oftalmico di prodotti per la cura dell’occhio, Omisan farmaceutici è recentemente diventata protagonista anche in maniera diretta con propri marchi e prodotti pensati appositamente per il canale ottico. Da qualche anno è stato infatti varato un piano strategico per la penetrazione di questo settore, culminato con l’acquisizione del 100% della Schalcon SpA, storica realtà fondata nel 1977 e prima azienda italiana ad investire nella produzione delle lenti a contatto e dei prodotti per la loro cura, di cui per anni ne è stata leader in Italia. Omisan farmaceutici e Schalcon si propongono quindi ora congiuntamente a tutti i migliori ottici optometristi con un’offerta completa che riassume il meglio delle due aziende, mirando così a rappresentare il fornitore di riferimento del moderno punto vendita, in cui il professionista è l’esperto nella gestione del benessere oculare e della sintomatologia degli stati di secchezza. Grazie alla collaborazione con noti istituti universitari, numerosi sono i punti di forza che caratterizzano le linee di prodotto sui quali potranno puntare gli ottici per catalizzare l’attenzione dei consumatori: sostituti ed integratori del film lacrimale a base di Acido ialuronico; gocce oculari con estratti dei fiori per le condizioni di rossore oculare; sistemi di conservazione delle lenti a contatto negli esclusivi flaconi brevettati con portalenti incorporato e quindi a basso impatto ambientale; lenti a contatto di tutte le tipologie. Omisan farmaceutici ha chiuso il primo semestre del 2021 con un importante incremento di oltre il 15% delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2020. Il gruppo, grazie alle recenti acquisizioni, ha un fatturato di oltre 30 MLN di euro in oltre 70 Paesi nel mondo, impiega una forza lavoro pari a 160 persone ed è ormai saldamente tra i TOP 10 del settore a livello europeo ed una delle poche aziende con stabilimenti di produzione di soluzioni e lenti a contatto in Europa.

ST!NG curated by SANGIOVANNI Sangiovanni, artista rivelazione del 2021, da febbraio indossa gli occhiali della nuova capsule collection da lui sviluppata insieme all’Ufficio Stile del Gruppo De Rigo. “ST!NG curated by SANGIOVANNI”, è una speciale collezione unisex che si contraddistingue per lo stile colorato, giocoso e unconventional che accomuna il brand di occhiali al cantautore. Sangiovanni, oltre ad essere la nuova popstar della musica italiana, si è rapidamente affermato tra il pubblico più giovane, oltre che per il suo talento, anche per la personalità originale e autentica che lo ha reso un’icona di stile. Portavoce di messaggi di inclusività, amore per la diversità e libertà di espressione, valori cari alla Generazione Z, Sangiovanni è il testimonial perfetto per ST!NG. Oltre ad aver disegnato personalmente la capsule, il cantante sarà protagonista della campagna SS22 e dei materiali per i punti vendita.

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NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS De Rigo e Philosophy di Lorenzo Serafini hanno annunciato l’accordo di licenza per la produzione e distribuzione della nuova linea di occhiali del brand controllato dal gruppo italiano Aeffe. La partnership avrà inizio con il lancio della collezione Primavera/Estate 2022. La prima collezione include 6 modelli, 4 da sole e 2 da vista.

Da gennaio 2022 Alessandro Orlich, in BBGR dal 2019, ha assunto il ruolo di Area Manager per le regioni EmiliaRomagna, Toscana, Sardegna, Marche, Abruzzo, e per la provincia di Perugia. Gli altri Area Manager BBGR ad oggi sono: Matteo Berra per il Nord Italia (Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, le province di Parma e Piacenza e l’area del Triveneto) e Giovanni Minelli per Sud Italia (Umbria, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia). Ilaria Mazzanti assume la responsabilità delle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.

Mirabel, protagonista del film d’animazione Encanto, il 60º classico Disney del 2021, sfoggia degli occhiali tondi che la caratterizzano insieme alla forte empatia che la simpatica ragazzina sente nei confronti del suo prossimo. Questo film è diventato un vero e proprio fenomeno social. Oltre ad essere il primo film della casa di Topolino ad essere ambientato in Colombia, è il primo ad avere una protagonista con cui è più facile identificarsi, una ragazzina con gli occhiali che non rappresenta al 100% i canoni della principessa Disney.

La Maison Valentino ha annunciato a dicembre il nuovo accordo di licenza esclusiva per gli occhiali con il Gruppo Akoni, con sede in Svizzera, per il design, la produzione e la distribuzione mondiale degli occhiali Valentino. L’accordo decennale sarà effettivo a partire da luglio 2022, quando i primi nuovi modelli saranno immessi sul mercato.

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Dandy’s Eyewear investe in progetti sociali in cui crede e quest’anno sostiene il progetto Dynamo Camp che fa parte dell’associazione internazionale SeriousFun Children’s Network, creata da Paul Newman per la gestione di camp di vacanza basati sull’inclusione e lo sviluppo delle proprie potenzialità, dedicati ai bambini con patologie e alle loro famiglie. Un occhiale del brand diventa portavoce del progetto ma la somma annua donata dall’azienda sarà fissa e non legata alle vendite. Ogni due anni Dandy’s sceglierà un ente benefico al quale fare la donazione.

Epos ha rilevato il 100% di T-look, marchio sul mercato dal 1979. “Non è solo la milanesità ad accomunare i due brand ma anche l’essere autenticamente made in Italy“ ha commentato Luca Lavezzari, alla guida dell’azienda con la moglie Stefania Mantovani. Un ufficio stile dedicato allo studio e alla progettazione delle nuove collezioni T-look si affiancherà al team di designer EPOS nella storica sede in via Watt a Milano. La distribuzione sarà affidata alla rete vendita di EPOS e la prima collezione T-look sotto l’egida di EPOS verrà presentata ufficialmente a Mido 2022.

Il 14 gennaio Safilo Group S.p.A. ha annunciato che, alla luce delle dimissioni di David Schottenstein dalla carica di membro del Consiglio di Amministrazione e amministratore delegato di Privé Goods LLC, la partecipazione detenuta da Schottenstein è stata trasferita a Safilo sulla base dei termini contrattuali originari dell’acquisizione. A seguito dell’operazione, la partecipazione di controllo di Safilo in Privé Revaux è aumentata dal 64,2% all’81,9%.

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NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS Etnia Barcelona si consolida come gruppo Etnia Eyewear Culture e incrementa il proprio portfolio con il lancio di tre nuovi marchi indipendenti per confrontarsi con le nuove tendenze di consumo: Allpoets (occhiali BIO con certificato ISCC), Lool (brand acquistato lo scorso ottobre 2021 - Occhiali tecnici ultraleggeri con un peso di 4 grammi, un sistema di cerniera brevettato e una struttura completamente priva di viti) e The Readers (premontati in acetato d’ispirazione vintage).

Faoflex ha acquisito lo storico brand Germano Gambini, noto soprattutto per la linea I Leggeri e per l’interessante storia del suo fondatore. Il passaggio effettivo avverrà a luglio 2022 e vedrà un restyling del marchio, della comunicazione e del prodotto. Negli ultimi 10 anni il brand è stato diretto da Paola Gambini, che ha portato avanti con passione e dedizione il lavoro iniziato dal padre. Gli occhiali Germano Gambini saranno caratterizzati da un claim del tutto nuovo, un logo che ne evidenzierà la storia e il valore intrinseco incentrato sulla ricerca dei materiali e l’attenzione ai dettagli.

Fedon ha rafforzato la propria area qualità realizzando Eco-Lab, un laboratorio interno dedicato all’analisi e test di prodotti e materiali utilizzati per la realizzazione dei portaocchiali e accessori eyewear. Il laboratorio chimico è situato nell’headquarter in Alpago ed ha tra le sue funzioni principali la verifica che le sostanze presenti rientrino nei parametri del regolamento REACH, che fornisce le direttive per la fabbricazione e l’uso delle sostanze chimiche in Europa. All’interno del Lab non vengono svolte solo le analisi dei materiali ma anche i test meccanici sul prodotto finito.

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Julbo continua a investire e prosegue il suo percorso con una forza vendita diretta e un team rinnovato. In quest’ottica, Marta Ripamonti e Stefano Cronst raccolgono il testimone, presidiando rispettivamente il Nord-Ovest e il Nord-Est per garantire il supporto e l’assistenza di Julbo al network di rivenditori ottici e sportivi.

MEI, leader mondiale nella produzione di macchine per il taglio di lenti, ha aperto una nuova filiale in Giappone. Gian Piero Citti, Direttore Generale di MEI Nippon, è il nuovo riferimento commerciale MEI in Giappone. La nuova sede di Tokyo affianca quella della consociata Meisystem Asia a Hong Kong, con l’obiettivo di consolidare la presenza dell’azienda italiana in un mercato altamente strategico come quello asiatico. MEI ha filiali anche negli Stati Uniti e in Brasile e uffici di assistenza tecnica negli USA (California e Texas), Colombia, Regno Unito e India.

Carrera e Ducati danno vita alla Collezione CARRERA|DUCATI. Una partnership a 360 gradi che spazia dalla pista al lifestyle, dalla sponsorship al prodotto e che per i prossimi quattro anni offrirà una gamma completa di occhiali da sole e da vista. Come annunciato da Ducati durante il lancio del Team Ducati Lenovo per la Stagione 2022, CARRERA sarà Partner Ufficiale di Ducati Corse. Per la stagione 2022, i piloti Pecco Bagnaia e Jack Miller saranno i protagonisti della campagna pubblicitaria per la promozione della collezione.

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Alessandro Zanardo è il nuovo Amministratore Delegato di Thélios, dallo scorso dicembre 100% del gigante francese del lusso LVMH (che ne aveva già il 51% e ha rilevato il 49% delle quote possedute da Marcolin). Zanardo, con laurea in Economia e Management alla Bocconi, ha conseguente MBA in Economia Internazionale, dopo altre esperienze lavorative, tra il 2010 e il 2021 ha ricoperto diverse posizioni all’interno del Gruppo Luxottica, sia in ambito Corporate che Market, come Business Development Director in Russia, Country Manager in Sudafrica e infine Managing Director in Brasile.

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ST!NG, house brand del Gruppo De Rigo, e Superga®, marchio simbolo del footwear nazionale, danno vita a “STING X SUPERGA”, la nuova collezione di occhiali in co-branding composta da 4 modelli unisex - 2 da sole e 2 da vista con clip-on magnetico – disponibili in 4 varianti colore e tutti con lenti polarizzate. Tutti i modelli saranno accompagnati da un astuccio realizzato con lo stesso canvas del celebre modello Superga 2750 arricchito dal logo ST!NG e dall’etichetta originale di Superga®.

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Cinque anni dopo aver creato il primo marchio di occhiali “seastainable (sea + sustainable)”, François van den Abeele di Sea2see ha annunciato che l’azienda ha ottenuto la prestigiosa certificazione B Corp™, conosciuta in tutto il mondo e assegnata alle aziende che soddisfano rigorosi standard di prestazioni sociali e ambientali. Le aziende che ricevono la certificazione devono sottoporsi alla verifica ogni tre anni, dimostrando un impatto positivo continuo.

photo by Ben Dauchez

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Addio a un protagonista del settore in Cadore Giovedì 20 gennaio è purtroppo mancato, dopo una breve ed incurabile malattia, Danilo Castellani, fondatore della Castellani Srl Industria Occhiali di Domegge di Cadore. VEDERE, che collabora con l’azienda da decenni, ha chiesto al figlio Marco Castellani un ricordo di suo padre da condividere con tutti quelli che lo hanno conosciuto ed apprezzato come noi. “Sono quasi 37 anni che lo avevo al mio fianco al lavoro, tutti i giorni. Stupendi erano i suoi consigli sempre mirati, e ad ogni problema era pronta una soluzione. Stava benissimo fino a novembre, sembrava un sessantenne... sempre presente sia in azienda che nella vita sociale, coi suoi hobby e con i suoi affezionati amici a bere lo spritz. Un imprenditore che in tantissimi anni di attività (nel 2017 la Castellani ha festeggiato il 50° anniversario ricevendo a Firenze la targa di Fabbrica Storica dell’Occhialeria) è sempre stato apprezzato e rispettato dai collaboratori, clienti e dal mercato in generale. Danilo Castellani, classe 1939, mi raccontava: «Dopo il servizio militare - ho lavorato alla Filos Piave di Segusino dal 1961 al 1964, poi alla Solnova di Auronzo, azienda di proprietà della Lozza, con oltre 100 operai, specializzandomi negli stampi e come meccanico. Alcuni amici mi hanno spronato a mettermi per conto mio e così ho cominciato in una cantina di Domegge a fare stampi per materie plastiche. Avevo un tornio ed una limatrice, niente di più.” Con il mio papà c’era la mamma, Dolores Monti di Sopra, e l’iscrizione e fondazione

della Società risale al 1° febbraio 1967. Certo è che, con tutta la conoscenza sulla stampistica e componentistica a disposizione, era facile desiderare di fare il salto e proporsi non solo come fornitore di componenti, ma anche come produttore in contro terzi di occhiali finiti. Una attività che ha avuto un’accelerazione a partire dalla metà degli anni ‘80, con l’ingresso in azienda mio e di mia sorella Katia. Un passo che ha portato la CASTELLANI a valicare il ruolo di contoterzista per assurgere a quello di produttore nel senso più tradizionale del termine. Grazie al suo appoggio abbiamo deciso fin dal mio ingresso in Società, nel 1985, di avere una linea commerciale e di marketing molto precisa: da una parte la partecipazione costante ai due eventi che riteniamo di riferimento per la nostra clientela, Mido e Silmo. Dall’altra la scelta di lavorare direttamente con la distribuzione e quindi con ottici e catene di negozi, lavorando molto su lotti piccoli e molto assortiti. Non sono rari per noi ordini da poche centinaia di pezzi. “È una scelta che ci impone uno sforzo organizzativo e logistico non indifferente, ma che ci lascia autonomia e libertà di azione sul mercato”. Mi mancherà moltissimo, ma anche per lui, devo continuare, deciso, ancora più di prima e so che la sua presenza, qui in Azienda, ci sarà sempre. Grazie per l’affetto e per l’amore che in tantissimi hanno fatto sentire a me e famiglia, in questi brutti giorni.” Marco Castellani.

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FIERE & EVENTI MIDO 2022 torna alle origini con le nuove date

MIDO 2022 si riposiziona da sabato 30 aprile a lunedì 2 maggio sempre a Milano Rho Fiera: una scelta motivata dalla situazione pandemica mondiale e per assicurare a espositori e visitatori una manifestazione al massimo potenziale di traffico internazionale, in un periodo dell’anno favorevole e proficuo per le attività commerciali, ma anche nel rispetto dello svolgimento delle altre fiere internazionali del settore. Questo cambiamento riporta MIDO alle origini che, nelle sue prime edizioni, si svolgeva proprio nel mese di maggio. La principale manifestazione mondiale dell’eyewear riconferma il format, mantiene aperte le iscrizioni dei visitatori che, anche quest’anno, potranno utilizzare i treni, messi a disposizione dell’organizzazione, con sosta a Rho Fiera e prenotabili direttamente sul sito www. mido.com, e lavora sul programma degli eventi

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(area Otticlub e Centro Congressi). È già disponibile la piattaforma digitale, inaugurata a giugno scorso in occasione di MIDO 2021, nella quale è possibile intraprendere le prime attività di contatto in attesa di aprile. Il “Decreto Legge Covid”, emanato dal Governo italiano all’inizio di febbraio in materia di certificazioni verdi e mobilità internazionale, conferma la lungimiranza degli organizzatori nella scelta di programmare MIDO 2022 in primavera. Tra le altre cose, il Decreto prevede infatti la possibilità per i visitatori esteri di accedere liberamente alle fiere con un tampone rapido o molecolare negativo, provvedimento che vale anche per i vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti dall’Italia. Per l’edizione 2022 MIDO potrà quindi garantire l’internazionalità e la partecipazione che da sempre contraddistinguono la manifestazione.


FIERE & EVENTI Più di 240 Espositori per Vision Expo East 2022 Gli organizzatori di Vision Expo, The Vision Council e RX, hanno comunicato che più di 240 espositori hanno aderito a Vision Expo East, quando il settore tornerà a incontrarsi di persona a New York City per la prima volta dal 2019. Vision Expo East 2022 si svolgerà dal 31 marzo al 3 aprile al Jacob Javits Center di New York. Il programma didattico dell’esposizione, insieme a OptiCon®@Vision Expo, aprirà giovedì 31 marzo e i padiglioni espositivi apriranno venerdì 1 aprile. Vision Expo East presenterà diverse zone espositive tematiche: • The Atelier, una nuova sezione animata da atelier di design dedicati all’occhialeria artigianale e con un gruppo limitato di designer indipendenti e apprezzati provenienti da tutto il mondo.

• The Focus riunisce la tecnologia delle lenti e dei loro rivestimenti, le tecniche di lavorazione delle lenti, le soluzioni di gestione delle malattie, le innovazioni delle lenti a contatto e l’ottimizzazione della pratica oculistica. • The Park – Icone del settore, marchi famosi e collezioni prestigiose. • The Union – Dove trovare il design più nuovo e indipendente. • The Springs è una vera e propria zona di scoperta e incubatore di talenti emergenti nel design degli occhiali e nell’innovazione della visione. Oltre a queste zone del salone, The Bridge sarà il palco principale dell’esposizione e ospiterà un ricco programma di eventi speciali, conferenze e presentazioni.

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FIERE & EVENTI opti 2023: ritorno a gennaio, ritorno a Monaco

Bettina Reiter

Dopo essere stata rinviata a maggio per motivi legati al coronavirus (dal 13 al 15 maggio 2022, Fiera di Monaco), opti tornerà a tenersi sempre a gennaio - dal 27 al 29 gennaio 2023 - e a Monaco a partire dal prossimo anno. Con lo svolgimento della fiera a fine gennaio 2023, gli espositori e i visitatori specializzati avranno la garanzia del collaudato schema a quattro padiglioni (da C1 a C4) con due ingressi, nord e nord-ovest, e i percorsi abituali sul sito. Il piano originale di alternare la sede della manifestazione tra Monaco (negli anni pari) e Stoccarda (negli anni dispari) non sarà più applicato. “opti è l’evento principale nel mercato di lingua tedesca e quindi nel più importante mercato

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europeo dell’oftalmologia. Stoccarda era l’opzione migliore di tutte, abbiamo sempre creduto in una opti forte. Tuttavia, siamo lieti che a partire dal 2023 Monaco di Baviera sarà di nuovo la sede permanente della manifestazione”, ha dichiarato Klaus Plaschka, amministratore delegato della GHM Gesellschaft für Handwerksmessen mbH, che organizza l’evento. Il direttore della fiera opti, Bettina Reiter, aggiunge: “Nel 2023, opti riprenderà la sua lunga tradizione di occupare il posizionamento all’inizio dell’anno. E anche a Monaco di Baviera. L’ultima opti svoltasi qui nel 2020 ha ottenuto ottimi risultati sia per l’atmosfera che per l’organizzazione, i contatti e le transazioni”.


FIERE & EVENTI 100% Optical spostato ad aprile 2022

In Danimarca sono state tolte tutte le restrizioni a partire dal 1° febbraio, così finalmente il settore potrà incontrarsi il 5 e 6 marzo a Copenhagen in occasione di questo salone che fa parte della Silmo Family.

DaTE confermato a Firenze dal 10 al 12 settembre

SILMO Istanbul è la principale fiera dell’ottica nella zona MENA dal 2014 e getta un ponte tra l’Europa e l’Asia. L’ultima edizione si è tenuta dal 18 al 21 novembre 2021. Nonostante la situazione pandemica restrittiva, le cifre sono tornate ai livelli del 2019 (dopo la cancellazione del 2020) con più di cento espositori, 10.100 m² di stand, e 10.450 visitatori (-8% rispetto al 2019) tra cui il 15% di presenze internazionali.

A seguito dell’escalation di casi Omicron in tutto il Regno Unito, e con nuove restrizioni possibili nella prima parte del 2022, subito prima di Natale 2021 gli organizzatori hanno deciso di posticipare 100% Optical 2022 al 23-25 aprile 2022. Il salone si svolgerà, come sempre, all’ExCeL di Londra.

Copenhagen Specs conferma le date

DaTE – Shaping Avantgarde si terrà a Firenze, Stazione Leopolda, da sabato 10 a lunedì 12 settembre 2022. L’evento, che dal 2013 presenta l’eyewear del futuro, conferma il format vincente. Nasce anche DaTE Special Event, che si terrà a Milano il weekend del 15 ottobre e sarà un vero e proprio manifesto per tornare a parlare delle dieci parole chiave che hanno caratterizzato e fatto crescere DaTE in questi anni: creatività, innovazione, originalità, ricerca, energia, contaminazione, sperimentazione, audacia, vitalità, estro.

SILMO Istanbul capitalizza il valore del marchio SILMO

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La prima rivista di ottica e occhialeria nr. 1/2022

Editore

INSERZIONISTI

Edizioni Ariminum Srl Via Negroli 51/A - 20133 Milano Italia

ANES

p 16

ARU EYEWEAR

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Cover III

DÜSSELDORF EYEWEAR

p 13

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p4

Gloria Della Ciana – marketing@vedere.it

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p 39

ITAL-LENTI

p2

Coordinamento Publi/Redazionale RIta Ferraro – ritaferraro@vedere.it

LA MARCA EYEWEAR

p 15

Redazione

LOZZA - DE RIGO

p 11

MIDO

Cover IV

OMISAN Farmaceutici

p1

QUOISE EYEWEAR

p 31

Tel.+39/02.73.00.91 www.vedere.it welcome@vedere.it Direttore Responsabile Isabella Morpurgo – isabellamorpurgo@vedere.it Pubblicità

Manlio Valli – communication@vedere.it Layout Enrico Alvarez – graphic@vedere.it

• La rivista pubblica articoli e comunicati di singoli autori o delle aziende. La pubblicazione di questo materiale non coinvolge l’opinione o la responsabilità della rivista.

LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA

Associata a A.N.E.S. Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata LE COLLEZIONI OFTALMICHE DA UOMO

IL LABORATORIO DI COSTRUZIONE LENTI

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2022

MARKETING PER L’OTTICO

nr.

Edizioni Ariminum Srl - Via Negroli, 51/A - 20133 Milano - Italia

Autorizzazione Tribunale di Milano del 23-03-1991 N. 221

• È vietata la riproduzione senza espressa autorizzazione scritta dell’editore.

PRINT: Pixartprinting S.p.A. Via 1° Maggio, 8 –30020 Quarto d’Altino – VE - Italia



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