DAILY#10_11-12sett2020_WEB_VeNews+Ciak

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VENICE FILM FESTIVAL press conferences sala casinò

VENERDÌ 11 SETTEMBRE 12.00 SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (IN BETWEEN DYING) (Venezia 77) 13.00 CRAZY, NOT INSANE (Fuori Concorso) 14.00 PAOLO CONTE, VIA CON ME (Fuori Concorso) 15.00 30 COINS (30 MONEDAS) (Fuori Concorso – Proiezioni Speciali) 16.00 NOMADLAND (Venezia 77) via ZOOM SABATO 12 SETTEMBRE 13.00 LASCIAMI ANDARE (Fuori Concorso) Solo accreditati, prenotazione obbligatoria/ Press holders, only upon reservation

8.30

PalaBiennale

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

RUN HIDE FIGHT Kyle Rankin (109’) v.o. inglese st. italiano

8.30

Sala Perla

SETTIMANA DELLA CRITICA - SIC@SIC tutti gli accrediti

ADAM

9.15

Sala Astra 2

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA (The Truth About La dolce vita) Giuseppe Pedersoli (83’) v.o. italiano st. inglese

11.15

Sala Darsena

VENEZIA 77 press - industry

Pietro Pinto (15’) v.o. inglese st. italiano

NOMADLAND

TVANO NEBUS (The Flood Won’t Come)

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

Marat Sargsyan (97’) v.o. lituano st. italiano/inglese

11.15

8.45

NUEVO ORDEN (New Order)

Sala Pasinetti

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

UND MORGEN DIE GANZE WELT (And Tomorrow the Entire World) Julia von Heinz (111’) v.o. tedesco st. italiano/inglese

9.00

Sala Grande

VENEZIA 77 press - industry

NOMADLAND

Sala Darsena

FUORI CONCORSO PROIEZIONI SPECIALI press - industry

30 COINS (30 monedas) Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

9.00

Sala Giardino

VENEZIA 77 press - industry

NOMADLAND

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

9.00

Sala Volpi

ORIZZONTI tutti gli accrediti

NOWHERE SPECIAL Uberto Pasolini (96’) v.o. inglese st. italiano

9.00

11.15

Sala Casinò

ORIZZONTI tutti gli accrediti

NOWHERE SPECIAL Uberto Pasolini (96’) v.o. inglese st. italiano

11.15

Sala Pasinetti

UND MORGEN DIE GANZE WELT (And Tomorrow the Entire World) Julia von Heinz (111’) v.o. tedesco st. italiano/inglese

11.15

Sala Perla

GIORNATE DEGLI AUTORI tutti gli accrediti

FELKÉSZÜLÉS MEGHATÁROZATLAN IDEIG TARTÓ EGYÜTTLÉTRE (Preparations to Be Together for an Unknown Period of Time) Lili Horváth (95’) v.o. ungherese st. italiano/inglese

11.15

Sala Astra 1

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

RUN HIDE FIGHT

Sala Astra 1

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA (The Truth About La dolce vita) Giuseppe Pedersoli (83’) v.o. italiano st. inglese

9.15

Michel Franco (88’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

9.00

PalaBiennale

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

Sala Casinò

ORIZZONTI tutti gli accrediti

ZHELTAYA KOSHKA (Yellow Cat)

Adilkhan Yerzhanov (90’) v.o. kazako, russo st. italiano/inglese

Kyle Rankin (109’) v.o. inglese st. italiano

11.30

Sala Giardino

VENEZIA 77 press - industry

NOMADLAND

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

11.30

Sala Volpi

ORIZZONTI tutti gli accrediti

ZHELTAYA KOSHKA (Yellow Cat)

Adilkhan Yerzhanov (90’) v.o. kazako, russo SEGUE A P. 8 st. italiano/inglese

DAILY#10 11-12 September 2020


NUOVO LEXUS

UX HYBRID MIDNIGHT L’ORA DI FARSI NOTARE. La tecnologia Lexus Electrified di ultima generazione incontra un design unico.

GAMMA LEXUS UX HYBRID DA €

31.900 CON HYBRID BONUS PER TUTTI.

IN PIÙ EXTRA BONUS

STATALE DI € 1.500

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UX Hybrid Executive 2WD. Prezzo di listino € 37.400,00. Prezzo promozionale chiavi in mano € 31.900,00 (esclusa I.P.T. e Contributo Pneumatici Fuori Uso, PFU, ex DM n. 82/2011 € 5,17 + IVA 22%) con il contributo della Casa e dei Concessionari Lexus. Offerta valida fino al 30/09/2020 solo per vetture disponibili in stock presso i concessionari che aderiscono all’iniziativa. *Categoria Premium C-SUV motorizzazione 2.0L. Fonte dati: banca dati JATO Dynamics. Dati rielaborati da JATO sulla base di quelli comunicati dalle imprese produttrici. Per maggiori info lexus.it. Contributo di € 1.500 per l’acquisto in Italia, dal 01 agosto al 31 dicembre 2020, anche in locazione finanziaria, di un veicolo nuovo di fabbrica a basse emissioni (specifiche indicate nel testo normativo) appartenente alla categoria M1, a fronte della contestuale rottamazione di un veicolo immatricolato in data anteriore al 1° gennaio 2010 o che nel periodo di vigenza dell’agevolazione superi i dieci anni di anzianità dalla data di immatricolazione. Il contributo è concesso fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie stanziate ed è cumulabile con l’incentivo di cui alla L. n. 145/2018, ove applicabile. Per requisiti, condizioni, limitazioni e adempimenti: Legge n. 77 del 17/07/2020 e D.L. n. 104 del 14/08/2020. Valori di range NEDC correlati (per emissioni CO2) e WLTP (per consumi ed emissioni NOx) riferiti alla gamma UX: range consumo da 16,5 a 18,8 km/l, emissioni CO2 da 94 a 103 g/Km. Emissioni NOx 0,00049 g/km. -91% rispetto ai livelli di emissione di NOx previsti dalla normativa Euro 6. (NEDC - New European Driving Cycle correlati e WLTP - Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure ai sensi del Regolamento UE 2017/1151). Immagine vettura indicativa.


C

haracters adrift in a daunting search for their place in the world populate the last days of the Festival: like Chloé Zhao’s Nomadland, starring Frances McDormand, a story of economic collapse-induced nomadism. Much stronger tones stand out elsewhere, as in Bruce LaBruce’s Saint-Narcisse, the tale of a 20-year-old obsessed with his own image; or in Álex de la Iglesia’s 30 Coins, pilot episode of a TV series with his characteristic horror-fantasy-humor mix. Pietro Castellitto describes the feud between two families of Roman fascist sympathisers in I Predatori, while the Filipino Lav Diaz with Lahi, hayop offers a new story of marginalization. Documentary Crazy, Not Insane by Alex Gibney is dedicated to the American criminologist Dorothy Otnow Lewis. The closing of the official selection is entrusted to Stefano Mordini’s You Came Back, a thriller shot in Venice during the exceptionally high tide last fall.

A place to stay di Roberto Pugliese

P

ersonaggi alla deriva, in un’ardua ricerca del proprio posto nel mondo, popolano le ultime giornate: meglio se femminili, come quello interpretato dalla grande Frances McDormand in Nomadland della sino-statunitense Chloé Zhao, che sceglie il nomadismo dopo il collasso economico della propria cittadina in Nevada. Oppure il giovane Davud di In Between Dying del 33enne azero Hilal Baydarov, che vaga poeticamente alla ricerca della propria vera famiglia. Ma toni decisamente più forti, anche visivamente, si stagliano altrove, ad esempio in Saint-Narcisse del canadese Bruce LaBruce, visionario ritratto di un ventenne ossessionato dalla propria immagine fra incesto, vendetta, redenzione e sdoppiamenti; oppure nel nuovo tuffo nell’universo ‘ultrapulp’ di Álex de la Iglesia con 30 Coins, ‘pilot’ di una serie TV all’insegna di quel mix horror-fantasyumorismo che è la sua caratteristica. Più realisticamente, ma con un supplemento di inquietudine, Pietro Castellitto descrive coralmente la faida tra due famiglie della destra romana ne I predatori, con Massimo Popolizio e Anita Caprioli, mentre il filippino Lav Diaz (Leone d’Oro 2016 con The Woman who Left) in Lahi, hayop offre una nuova storia di emarginazione in un contrastato bianco e nero; mentre di tinte ‘noir’ molto autentiche si tinge il doc Crazy, not Insane, del premio Oscar Alex Gibney, dedicato alla criminologa americana Dorothy Otnow Lewis che ha indagato le criminal minds dei più noti serial killer. Se la chiusura della selezione ufficiale è affidata a Lasciami andare di Stefano Mordini, thriller all-cast (Stefano Accorsi, Valeria Golino, Maya Sansa) girato a Venezia durante l’acqua alta dello scorso autunno, quella della SIC è un ultimo grande omaggio al cinema che ha fatto la storia: laddove Alessandro Rossellini, primo nipote del maestro Roberto, in The Rossellinis non rievoca solo la saga di una famiglia sotto i riflettori ma fa i conti anche con la propria storia personale.

past conferences

If we do not talk as a country then we are not able to solve our problems, and we are not thinking as a country if we are not speaking to each other Kyle Rankin

I PREDATORI Orizzonti

La crisi dei fondamenti di Fabio Marzari

P

di Pietro Castellitto con Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Pietro Castellitto, Giorgio Montanini, Dario Cassini, Anita Caprioli, Marzia Ubaldi (Italia, 109’)

È mattina presto, il mare di Ostia è calmo. Un uomo bussa a casa di una signora per venderle un orologio ed è sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane laureando in filosofia verrà escluso dal gruppo scelto dal suo professore per la riesumazione del corpo di Nietzsche. Due torti subiti. Due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone, intellettuali appartenenti all’alta borghesia e i Vismara, proletari e con spiccate simpatie fasciste. Due nuclei familiari antitetici, che condividono la stessa giungla urbana di Roma. Sarà un incidente banale a far collidere quei due poli opposti. E la follia di un ragazzo di venticinque anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti predatori. (F.M.) It is early morning, the sea in Ostia is calm. A man knocks on a lady’s door to sell her a watch. A few days later, also in the early morning, a young graduate in philosophy will be excluded from the group chosen by his professor for the exhumation of Nietzsche’s body. Two wrongs. Two seemingly incompatible families: the Pavones, intellectuals belonging to the upper bourgeoisie and the Vismaras, proletarians and with strong fascist sympathies. Two antithetical households, sharing the same urban jungle as Rome. A trivial accident will cause these two opposite poles to collide. And the madness of a 25-year-old boy will uncover the cards to reveal that everyone has a secret and no one is what they seem. And that we’re all predators.

ietro Castellitto presenta nella sezione Orizzonti la sua opera prima I Predatori di cui è anche sceneggiatore e interprete, un film ricco di cattiveria, satira e coraggio di andare sopra le righe. Ha dichiarato il regista/attore: «Sono profondamente felice di presentare il mio film a Venezia. Lo sconquasso della pandemia ha distrutto molte certezze aprendo le porte a un nuovo scontro fra culture e visioni del mondo, premessa fondamentale per qualsiasi era artistica. C’è un che di bellico in quest’alba veneziana e farne parte è motivo di orgoglio. Ringrazio Alberto Barbera e tutti i selezionatori per la fiducia datami. Spero di esserne all’altezza». E la distruzione delle certezze e Nietzsche in qualche modo hanno una loro presenza nel film di Castellitto. Sarà per la laurea in filosofia o per la derivazione familiare – figlio di Margaret Mazzantini, scrittrice di talento e di successo, argomenti non sempre in unione tra loro nel panorama letterario, e di Sergio, attore tra i più importanti e capaci nel mondo dello spettacolo italiano – Pietro Contento Castellitto, nato nel 1991, ha debuttato nel cinema a tredici anni in una piccola parte nel film del padre Non ti muovere (2004). Viene diretto dal padre in altri due film: La bellezza del somaro del 2010 e Venuto al mondo del 2012. Nello stesso anno viene scelto da Lucio Pellegrini per interpretare il ruolo di Marco nella commedia È nata una star? con Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo. Nel 2018 interpreta Secco in La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi, per cui vince il premio Biraghi ai Nastri d’argento 2019. Pietro non ha scelto il cinema per ‘pigrizia’ mentale. La sua storia è quella di un giovane intellettuale figlio del suo tempo e capace di avere solide e forti passioni popolari, come quella per la Roma, la squadra del cuore, oggetto di un film ora in lavorazione in cui è impegnato nel ruolo di Francesco Totti, idolo della tifoseria giallorossa ed emblema di una intera città.

Director's cuts CO-WORKING

La pandemia ha avuto un sacco di conseguenze negative per tutti. Una delle poche positive è che i direttori dei festival hanno ricominciato a parlarsi. Ci siamo telefonati, scritti, sentiti ripetutamente. Aldilà della competizione, quel minimo di competizione che è normale che ci sia, la parola d’ordine è diventata collaborazione e l’impegno è di continuare a parlarsi anche per il futuro, cercando di capire come possiamo tutti insieme fare meglio il lavoro che abbiamo sempre fatto, che è un lavoro a servizio degli autori del cinema, dei produttori, dei registi, insomma, di tutti quelli che lavorano nel nostro mondo.

The pandemic had a lot of negative consequences for everyone. One of the few positives, however, is that festival directors have started talking to each other again. We called, wrote, talked many times over. We have to go beyond competition, beyond the bare minimum considered normal. collaboration is key. We must keep talking to each other in the future, trying to understand how we can work together to improve the work we have always done, which is work at the service of the writers, producers, directors and all those who make cinema.

From an interview at Hot Corner

La versione di Jessica di Maria Casadei A bordo del suo van di nome “Halen”, la coraggiosa giornalista Jessica Bruder si è immersa nella realtà spesso sconosciuta della Nazione più ricca al mondo, gli Stati Uniti d’America, dove, come scrive Kurt Vonnegut in Mattatoio 5: «gli americani poveri tendono ad odiare se stessi». Nomadland – portato sul grande schermo dalla regista cinese Chloé Zhao – racconta la nuova era dei pensionati americani che, disillusi e traditi dal miraggio del sogno americano, hanno deciso di rifiutare il sistema e vivere una vita nomade dentro un van, camper o furgone. In un Paese dove la previdenza sociale è praticamente inesistente, il peso dei debiti e la corsa per raggiungere uno stile di vita vagamente borghese li priva di ogni speranza, i pensionati

tra i 50 e 80 anni si definiscono oramai vandweller (termine dato dall’unione di van, “roulotte, furgone”, e dweller, “abitante, residente”). Insieme a Jessica ne incontriamo tanti, tra cui la dolce Linda May, sicuramente quella a cui ci affezioniamo di più. Un eterno viaggio pieno di avventure e di lavori sottopagati, in cui però molti americani confessano di aver trovato la vera felicità. Linda potrà finalmente costruire la sua Earthship nel deserto ed esaudire il sogno di sempre: essere indipendente. Ed è sempre Linda a parlarci della genialità del polipo negli esperimenti: «qualsiasi cosa gli si faccia, riesce sempre a scappare. Talvolta anche le persone possono riuscirci se provano a tenerle in gabbia».

#10 3


VVR

Orizzonti

corti/2

ANITA

Sushma Khadepaun (India, USA, 18’)

Al rinfresco del matrimonio della sorella, in India, Anita si chiede se la sua vita in America sia migliore di quella in patria, con un paragone che la porta ad una nuova, intensa valutazione/ At her sister’s wedding reception in India, Anita wonders if her life in America is better than the one she had in her homeland. A comparison inspires her judgment.

SOGNI AL CAMPO

Magda Guidi, Mara Cerri (Francia, Italia, 10’)

Alla ricerca del proprio gatto smarrito, scappato in punto di morte per terminare la vita in intimità, un ragazzo s’imbatte nelle porte del tempo, luogo simbolico ricco di illusione e mistero/ Looking for his pet cat, who ran away to die in peace, a boy bumps into the gates of Time, a symbolic place of illusion and mystery.

À FLEUR DE PEAU (UNDER HER SKIN)

Meriem Mesraoua (Francia, Qatar, Algeria, 15’)

Un nuovo sguardo al rapporto tra adolescenza e conformismo, con una singolare reazione di una ragazzina ad un quotidiano rimprovero della madre/ An original look on the relation between adolescence and conformity, with the unexpected reaction of a girl to her mother’s reprimand.

MIEGAMASIS RAJONAS (PLACES) Vytautas Katkus (Lituania, 12’)

Due amici d’infanzia trascorrono gli ultimi momenti nei luoghi dove sono cresciuti insieme, guardando con occhi nostalgici il quartiere che li ha accompagnati lungo gli anni/ Two childhood friends spend their last moments together in the places they grew up in, looking wistfully at the neighbourhood they used to call home.

LAHI, HAYOP (Genus Pan)

‘DISTANT’ COUSINS Among the most anticipated films of the Festival, Lahy, Hayop by Lav Diaz, already Golden Lion winner in 2016 with The Woman who Left, tells a story of marginalization that arouses a profound reflection on the concept of man and humanity. Lahy, Hayop is an exploration of our animal instinct: violent, aggressive, obsessive, envious, territorial and narcissistic, “similar to our cousin, the pan (chimpanzee) genre,” sais Diaz. The director meditates on how human beings still preserve the behavior and characteristics of chimpanzee ‘ancestors’, but also leaves room for the hope that man can still self-realize. One of the most influential filmmakers in Filipino cinema, Lav Diaz has been an almost permanent presence in Venice – although only virtually this year due to the restrictions for Covid-19 - since 2007 when he won the Orizzonti Special Mention with the feature film Kagadanan sa banwaan ning mga engkanto, and the following year with Melancholia he won the Orizzonti Award for Best Film. In 2014 the feature film From what Is Before wins the Golden Leopard in Locarno. In 2016 he competes in Berlin with Hele sa hiwagang hapis, winning the Alfred Bauer award.

a cura di Joe Morse (alias F.D.S.)

Willy Hans (Germania, 20’)

WORKSHOP

Judah Finnigan (Nuova Zelanda, 16’)

Sette giovani adulti si incontrano in una sorta di conferenza improvvisata per discutere su come tenere testa ai propri genitori e ad altre figure autoritarie/ Seven young adults meet in a sort of improvised conference to discuss how to stand up to their parents and other authority figures.

Luca Ferri (Italia, 19’)

Dopo aver esaminato alcune immagini sulla creazione dell’universo, un signore di mezza età precipita in uno strano incubo ricco di stimoli musicali e visivi/ A middle-aged man examines a few pictures of the creation of the universe, to later live a nightmare of musical and visual stimuli.

Sala Giardino, h. 19.30

4

#10

A

di Lav Diaz con Bart Guingona, DMs Boongaling, Nanding Josef, Hazel Orencio, Joel Saracho, Noel Sto. Domingo (Filippine, 150’)

SOUNDTRACKS Paolo Conte

C

onsidero un’ingiustizia di questo nostro strano Paese che Paolo Conte non sia considerato naturaliter il più grande cantautore italiano, e che anzi talvolta entri a fatica nella classifica dei primi dieci, da sempre sacrificato a De Andrè, a Dalla, financo a Fossati o a Gaetano. Eppure per me è così indiscusso che lui lo sia… Conte ha tutto per rappresentare al meglio l’Italia del Dopoguerra nel suo registro borghese: velleitario, nostalgico, sognatore, provinciale. La musica delle canzoni di Paolo Conte, sospesa tra jazz, Sudamerica e balera, è ideale sia per i polverosi night-club delle nostre pedemontane che per le rutilanti balere delle spiagge adriatiche. La sua poetica oscilla tra i piccoli drammi quotidiani, così bene rappresentati dal cinema italiano, e gli esotismi salgariani propri della piccola borghesia che vive ad Asti ma sogna la savana. La sua voce, certamente la meno addestrata tra tutte quelle dei suoi colleghi, fa venire in mente notti insonni di whiskey e sigarette, eppure è ideale per i racconti di allucinata tristezza, di vocazione all’esistenza grigia e usurante che promana dalle sue canzoni. È una galleria di personaggi sconfitti, ritirati, sparring partner che però praticano l’arte della resistenza, accettando silenziosamente la fatica quotidiana del vivere oppure sparendo nella giungla o nelle onde dell’oceano. E i riferimenti culturali dell’arte

M9

di Riccardo Triolo

Orizzonti

WHAT PROBABLY WOULD HAVE HAPPENED, IF I HADN’T STAYED AT HOME Persone, parole, cose. Cinque persone in un soggiorno, musica di sottofondo a isolare una vicenda dai contorni indefiniti. Tra un bicchiere di vino e strani odori provenienti dalla cucina…/ People, words, things. Five people in a living room and a cool soundtrack to isolate a story that doesn’t want to be. A glass of wine at hand, and a strange smell coming from the kitchen…

lla fine è tutto un gioco. Una messa in scena. Intendo il cinema, il VR. Ci siamo dentro, a volte abbiamo l’impressione di avere il comando, altre siamo felici di essere pedine. In un gioco accettiamo le regole, che siano finalizzate alla mera partecipazione oppure ad altro: oggi ad essere giocabile è un po’ tutto, lo shopping, l’apprendimento, il lavoro. E se virtuale significasse semplicemente “gioco”, “simulazione”, nient’altro? Sarà così che accoglieremo la realtà aumentata, che non è già più virtuale, ma è appunto un gioco pervasivo, un’interferenza, un innesto interattivo, playable. E noi qui, o lì, o chissà dove, a giocare. Lo sanno bene i creatori di questo Great Hoax: the Moon Landing, uno sberleffo alla retorica sullo sbarco sulla Luna e ai suoi postulati di finzione. Qui siamo scritturati da un regista in un mondo cartoon a impersonare il primo astronauta taiwanese sulla Luna in un set. Ci ritroviamo a scegliere la bandiera da piantare e le pose eroiche da scimmiottare. Il tutto per rendere credibile uno sbarco lunare made in Taiwan. Si ride. Dagli auricolari del caschetto traspaiono le risatine delle hostess che ti hanno aggiustato l’attrezzatura e che ora ti vedono saltare o gonfiare i bicipiti in posa trionfante. Già, perché non dobbiamo dimenticarlo: non è altro che un gioco. Ma è più game o più play? Un gioco con regole precise e schemi fissi, oppure un gioco libero, puro divertimento senza confini? Forse siamo dalle parti di un gameful play, di un ibrido. Ah…saperlo!

GREAT HOAX: THE MOON LANDING CONCORSO di John Hsu, Marco Lococo (Taiwan, Argentina, 17’)

di Conte sono innumerevoli; lo potremmo senz’altro definire il nostro cantautore più erudito: Gozzano, Pavese, Baudelaire, la poesia simbolista francese, Salgari, Monicelli, Dino Risi. Certamente Lucio Battisti e Franco Battiato interpretano al meglio la grande tradizione italiana della melodia, mentre la musica di Conte è rimasta sempre un po’ laterale, bohemienne, bandistica: ma è quell’ironia arruffata e annoiata a farcelo amare, a rendercelo più intrigante degli altri. E basterebbero anche ‘solo’ le canzoni che lui compose per gli altri, prima di iniziare nel 1974 la carriera da solista, per fare di Paolo Conte il più autorevole interprete dei sogni di questo Paese. E poi, diciamocelo, il testo di Bartali è o no il più magico di tutta la canzone italiana?

Azzurro (1968) Il Nostro fa ancora l’assistente nello studio notarile del padre, ad Asti, quando entra nel Clan di Celentano e regala ad Adriano la canzone (testo di Vito Pallavicini) destinata a diventare l’inno degli italiani (più ancora di Nel blu dipinto di blu, lo dicono i sondaggi). Insieme a te non ci sto più (1968) Dice Paolo Conte che, tra tutte le canzoni scritte da lui, è quella che lo rende più orgoglioso. Tripoli 1969 (1969) Nel marzo 1969 la divina Patty Pravo presta la sua voce alla canzone, nel settembre dello stesso anno Gheddafi detronizza con un colpo di stato re Hasan, il giorno stesso della sua incoronazione.

Grin grin grin (1969) Canzone di stranianti dissonanze, resa al meglio da una grande Carmen Villani. Messico e nuvole (1970) Il magone contiano parte dal mistero metafisico di Genova per attraversare l’oceano e approdare all’altro mistero indicibile, il Sudamerica, che però in Conte rimanda sempre alla vertigine africana, alla calma tigrata, alla frontiera.

Una giornata al mare (1971) Il piemontese delle colline si è concesso una gita al mare, così, tanto per non morire…, e ne nasce un inno struggente al disincanto nostalgico dell’Italia del dopo-boom.


Prima linea

Streaming revolution

di Mariachiara Marzari

di Massimo Bran

C

ristina Priarone, Direttore Generale Roma Lazio Film Commission, attualmente anche Presidente di IFCItalian Film Commission, ha assunto questo doppio ruolo consapevole che la rivoluzione strategica delle Film Commission è in atto e solo nel lavoro comune può emergere la loro forza, vale a dire la capacità di essere entità economiche e produttive interessanti e appetibili per il mercato nazionale e, soprattutto, internazionale dell’audiovisivo. Una trasformazione avvenuta negli anni che ora appare compiuta e condivisa. In quali direzioni prioritarie sta operando in qualità di attuale Presidente dell’Italian Film Commission? Quanto ritiene sia effettivamente possibile fare sistema nell’industria dell’audiovisivo in un’Italia come sempre troppo frammentata? Il nostro sforzo già da parecchio tempo è quello di riuscire ad essere sempre di più un punto di riferimento in termini di coordinamento, con un lavoro sinergico tra tutte le diversità territoriali regionali e anche tra le diversità delle strutture. Lo stiamo facendo con risultati sempre più tangibili: c’è una grande collaborazione tra tutti noi, uno scambio di buone pratiche di sostegno, di attenzione tra i vari soci, con un crescente impegno nello strutturare una proficua direzione comune. Il fatto di condividere costantemente le iniziative che tutte le singole Film Commission portano avanti ha determinato un clima di collaborazione propositivo di grande efficacia. Stiamo consolidando una grossa interazione con il MiBACT, con la Direzione Generale Cinema, percorsi che solo se seguiti come forza coordinata e coesa possono produrre risultati positivi. Insomma, oggi è evidente a tutti che le Film Commission si stiano muovendo come una vera squadra, un collettivo in cui uno più uno non fa due ma qualcosa in più. E questo è un dato percepito concretamente dall’industria, in tutti i suoi settori. Su tutti segnalo qui l’esempio di Netflix, che ha investito su di noi recentemente circa un milione di euro. Un’azione importantissima per il settore che ha subito prodotto conseguenze tangibili: in due mesi ci è stato possibile erogare contributi a favore di molte maestranze del settore che avevano perso il lavoro durante il lockdown, 800 euro per ogni richiedente avente diritto, dando prova di efficacia e di capillarità su tutti i territori grazie a una strategia sistemica per l’appunto. Siamo finalmente usciti da quel periodo buio di concorrenza provinciale e ottusa tra le singole Film Commission che di fatto per anni ha ostacolato una crescita possibile dell’intera filiera nazionale. Un deciso scarto in avanti che, in particolare in un momento drammatico come quello di quest’anno, ci permette di intravedere un futuro decisamente più aperto, meno soffocato da sterili logiche di campanile. Un’attività chiave del sistema Film Commission è quello delle relazioni internazionali naturalmente, dove agire coordinati significa portare a casa risultati decisamente superiori. In questa direzione per noi è importante essere qui a Venezia tutti insieme presentando la ricca articolazione di progetti, investimenti, nuove idee scaturiti dalle molteplici attività di tutti i nostri soggetti finalizzate ad allargare e accrescere i rapporti e gli affari con fette di CONTINUA... mondo sempre più ampie.

G

ianluca Guzzo, CEO e fondatore di MYmovies, sito di cinema leader indiscusso in Italia, è qui a Venezia per seguire da vicino la crescita della partnership della sua web company con Biennale per l’offerta di film in streaming della Mostra, quest’anno ben 23. La nostra è una amicizia già decennale, che ci ha visto in particolare nei festival collaborare editorialmente nello scambio di contenuti e nella realizzazione di media coprodotti. Ricordiamo ancora tutti vividamente il fantastico party del decennale, nel 2010, all’isola di San Servolo, che in qualche modo consacrava un percorso che a tutti gli effetti poteva già considerarsi seminale sul fronte del cinema online. Dopo altri dieci anni, e vent’anni sul web rappresentano un’era geologica, abbiamo cercato di tracciare con lui un bilancio su questa straordinaria avventura in un anno di quotidiana, ormai ordinaria follia. Genesi di un’idea Si parte da lontano, molto lontano… Sono stato ballerino professionista di danza classica per anni. Nel ‘97 mi trovavo a Parigi proprio per questo lavoro. Lì scopro le nuove tecnologie e capisco l’importanza di internet. In Francia rappresentò in qualche modo l’evoluzione del MiniTel, servizio telematico di videotex nato all’inizio degli anni ‘80 e operativo sino a un decennio fa. Loro erano già più di un passo avanti rispetto a noi qui in Italia, dove invece all’epoca il fax rappresentava l’ultimo ritrovato della tecnologia. In Francia passarono dal fax al MiniTel e poi a internet, mentre qui da noi non ci fu questo scatto intermedio e quindi il passaggio fu meno veloce. Trovandomi lì in quel momento, a vent’anni, ho potuto percepire la forza, e soprattutto le potenzialità future, di questo mezzo. Decido così di smettere di ballare e, travolto da questa nuova passione, vado a studiare informatica a Firenze. Nel frattempo trovo anche

dei piccoli lavori come sviluppatore informatico, rispondo all’annuncio di un’azienda informatica attiva nel mondo editoriale e vengo chiamato a fare l’ipertesto per una casa editrice. Internet c’era già, però un ipertesto si faceva ancora sul CD-ROM. Si trattava nel caso specifico di un ipertesto per dei lavori di Gramsci; un’esperienza profondissima, che ho potuto condividere con i miei storici soci Luciano Belli e Mario Mancini. Di lì a poco scaturisce la nostra prima idea cinematografica online: «Digitalizziamo un dizionario di tutti i film!». Fondamentalmente l’idea MYmovies arriva da lì. La mia intuizione è stata quella di capire la potenzialità di internet facendo atterrare la mia visione lì, avendo chiaro subito che il futuro non poteva essere un CD-ROM, bensì la rete. E quindi, proprio come oggi nasce una startup, ci siamo messi a cercare un investitore con l’idea di partire dal Dizionario di tutti i film di Pino Farinotti, rivolgendoci proprio all’autore per farci dare i diritti dei film e trovare un editore che poi ci pubblicasse. Il 30 agosto 2000, anno della 57. edizione della Mostra del Cinema di Venezia, nasce MYmovies. Mi ricordo ancora la pubblicità a pagina intera su, se non ricordo male, «La Nazione»: MYmovies ruggisce a Venezia!. Le radici di un primato Partirei da una considerazione che sovente faccio di fronte agli studenti quando mi invitano per qualche lezione all’Università e che non può che impressionare chi nel web ci è nato e cresciuto: MYmovies muove i suoi primi passi nel settembre 2000, quindi nasce prima di Google Italia, prima di Facebook, prima di Instagram, prima di YouTube. È evidente che ciò non può che stupire gli studenti, increduli al pensiero che un media web italiano di successo possa essere nato prima di Google e YouTube! Eppure, sì, MYmovies è arrivato prima. Questo lo dico non per evidenziare un primato, ma solo per restituire un lungo percorso di sfide incessantemente nuove che abbiamo dovuto affrontare ogni qualvolta una nuova tendenza, una nuova rivoluzione CONTINUA... tecnologica facevano capolino...

Green Drop Award In questa Mostra del Cinema ricca di star schierate in prima linea nella lotta per l’ambiente e il pianeta, da Cate Blanchett a Tilda Swinton, dalle sorelle Rohrwacher ad Anna Foglietta, solo per citarne alcune, diventa sempre più importante un riconoscimento collaterale che indaga il cuore green nei film presenti in Concorso a Venezia77. Il Green Drop Award, che viene assegnato oggi subito dopo la proiezione dell’ultimo film in gara, promosso e organizzato da Green Cross Italia, per il nono anno consecutivo premia le pellicole che si mostrano particolarmente sensibili alle tematiche ambientali. Il Premio ha avuto negli anni giurie prestigiose, a partire dal primo presidente Ermanno Olmi. Il premio Green Drop Award viene realizzato ogni anno in vetro di Murano dal Maestro Simone Cenedese e rappresenta una goccia di acqua al cui interno viene contenuta della terra di un luogo simbolo del Pianeta, legato a una urgente questione ambientale. Quest’anno arriva da Forada nel Comune di Borgo Valbelluna (Belluno), una terra che documenta gli impatti ambientali del più drammatico, estremo e rapido riscaldamento globale avvenuto circa 56 milioni di anni fa. L’edizione 2020 del Premio è realizzata con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di ENEA - Ente per le nuove tecnologia, l’energia e l’ambiente e la collaborazione della Sardegna Film Commission. www.greendropaward.org 11 settembre ore 13 | Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo, Sala Tropicana1-Hotel Excelsior

SOUND TRACKS a cura di Joe Morse (alias F.D.S.)

Miglior colonna sonora

1

Daniel Blumberg per lo score di The World to Come: colonna sonora inquieta, che mostra una facciata folk per rivelare invece una vibrazione interna in totale sintonia con le immagini e la trama del film.

2

La colonna sonora di The Disciple, composta da raga della musica classica indiana: per aver stoicamente sopportato gli attacchi della critica italiana alla presunta pesantezza della musica (non è un crimine non conoscere la musica classica indiana, lo è invece ritenerla inascoltabile).

3

Howard Shore per la colonna sonora di Pieces of a Woman: una musica raffinata e sospesa accompagna la lenta dissoluzione di una coppia.

Citazione di musica classica Gymnopédie I di Eric Satie, nel film Le sorelle Macaluso: perché riesce a superare la consunta banalità con cui questo brano viene utilizzato nel mondo, rendendolo un elemento importante nella struttura tripartita del film.

Migliore canzone originale Zanka Contact, cantata da Khansa Batma e Ahmed Hammoud nell’omonimo film di Ismaël El Iraki.

Migliore cover Hey Jude, cantata da Caetano Veloso in Narciso em férias.

Menzione speciale Runaway cantata da Abel Ferrara e la sua band in Sportin’ Life.

#10 5


6

#10


di Andrea Zennaro

L

a lunga tradizione del genere horror/ fantastico all’interno della cinematografia ispanica, che ha tra i massimi rappresentanti Jesús Franco Manera e Amando de Ossorio, trova in Álex de la Iglesia un autore che riesce a rendere originali situazioni e rappresentazioni raccontate più volte sul grande schermo. La sua visione registica tende a dissacrare continuamente la materia che ha tra le mani: con il suo secondo lungometraggio, El día de la bestia, del 1995, porta allo stremo il genere horror con tematiche religiose con guizzi goliardici. E se raggiunge il successo nelle Americhe con il film azione-pulp Perdita Durango (1997), tratto dal romanzo The Story of Perdita Durango di Barry Gifford, è con La Comunidad – Intrigo all’ultimo piano (2000) che viene conosciuto a livello globale: un noir macabro e ricco di suspense con una grande Carmen Maura. La violenza, la prevaricazione sul più debole, la guerra civile e la dittatura franchista sono elementi che orchestrano il film Ballata dell’odio e dell’amore, premiato a Venezia nel 2010 grazie ad un Tarantino presidente di giuria, che spinge al massimo l’estetica visionaria e grottesca del regista. La mostruosa follia autodistruttiva generata dall’oppressione politica è l’unica via d’uscita per il protagonista e per l’intero popolo. Ulteriormente dissacrante sia verso le credenze religiose, sia verso il rapporto tra i sessi, e con un plot che cambia di registro e di genere in modo simile a Psycho e a Dal tramonto all’alba, è Le streghe son tornate del 2013 ancora con Carmen Maura.

Álex's six Azione mutante (1993) In un pianeta lontano i freaks combattono per la loro libertà.

El día de la bestia (1995) Horror satanista clericale completamente delirante.

Perdita Durango (1997) Storia maledetta e grottesca con forti influssi tarantiniani.

La comunidad – Intrigo all’ultimo piano (2000) Un microcosmo di gente spietata pronta a tutto per il denaro.

Ballata dell’odio e dell’amore (2010) L’orrore della guerra e della dittatura che porta alla follia.

Le streghe son tornate (2013) Attenti a voi che entrate a Zugarramurdi!

intervista Alessandro Rossellini

35. Settimana Internazionale della Critica

SABATO 12 SETTEMBRE

Focus Álex de la Iglesia

Settimana della Critica di Manuela Santacatterina

LASCIAMI ANDARE

L

a considera ‘l’ultima cazzata’ della sua vita. Alla soglia dei 55 anni Alessandro Rossellini dirige il suo primo film, The Rossellinis, evento di chiusura della Settimana della Critica. Uno sguardo dietro i riflettori di una delle famiglie più importanti del cinema italiano in orbita attorno alla figura titanica del nonno Roberto. Un lavoro (auto)ironico che non nasconde però momenti emozionanti o di tensione. Un gruppo di famiglia con telecamera che si mette a nudo per rievocare ricordi intimi e andare oltre il mito di Roberto Rossellini. Com’è riuscito a convincere la sua famiglia a mettersi a nudo davanti una videocamera per far riaffiorare i ricordi? Sono stato per anni il familiare da aiutare e da premiare, per il mio passato da tossicodipendente e per esserne uscito, quindi da parte della family un gesto d’affetto ma anche spirito mutualistico. Durante la realizzazione di The Rossellinis ha trovato difficoltà? Non sapere intrecciare una storia compiuta oppure offendere i miei familiari erano le mie preoccupazioni maggiori. Però sapevo di essere supportato da grandi professionisti; Raffaele Brunetti, della B&B Film, mi ha circondato di persone instancabili, abili e pazienti. La morte di suo nonno vi lasciò un ‘patrimonio di conflitti’. Questo documentario cosa le ha permesso di conoscere in più di un uomo che lei ha molto

amato e che mostra anche nelle sue debolezze e difetti? Siamo tutti stati influenzati dai valori di Roberto Rossellini. Siamo persone molto libere nelle scelte di vita. Cambiamo partner, lavoro, nazioni, culture e religioni, ma rimaniamo comunque imprigionati al modello di Nonno. Io forse sono stato l’unico della famiglia a dimostrarne difetti e debolezze. La scelta dei brani che accompagnano The Rossellinis, da Margherita Vicario a Luigi De Gaspari, è molto curata. Come ha lavorato a questo aspetto? Ho scelto inizialmente una colonna sonora basata sulla mia musica preferita, ma che fosse in armonia con le immagini. Poi ho avuto suggerimenti dallo sceneggiatore Andrea Massara e dalla montatrice Ilaria De Laurentiis. A film finito ci siamo trovati con una colonna sonora che spaziava da Bob Dylan a Billie Eilish... Ma ci sono venuti in soccorso gli amici: Margherita Vicario ha composto un brano per il film che è pura dinamite; Elisabetta Spada era già nel progetto; Ruggero Catania è riuscito a comporre dei brani capaci di sostenere il film. Grande aiuto anche da Stefano Brunetti, che ha montato un brano ‘ambient’ sulle immagini di Viaggio in Italia, sul volto di Ingrid Bergman. In collaborazione con Hot Corn

5 films Serial killers

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA di Stefano Mordini con Stefano Accorsi, Valeria Golino, Maya Sansa, Serena Rossi, Antonia Truppo, Lino Musella, Elio De Capitani (Italia, 98’)

TUFFO NEL PASSATO Dopo la scoperta che sua moglie Anita aspetta un figlio, Marco avverte una nuova sensazione di speranza per poter superare la prematura scomparsa del suo primogenito Leo, avuto con la sua ex-moglie Clara. Il fragile equilibrio della nuova vita dei due sfortunati genitori viene scosso nuovamente quando entrambi si imbattono in Perla, la nuova proprietaria della casa dove vivevano prima della tragedia. L’enigmatica signora viene infatti tormentata da una strana voce di un bambino che perseguita lei e suo figlio nella loro nuova abitazione. Per Marco si tratterà di un ritorno straziante ad un passato che stava iniziando a dimenticare. Girato a Venezia, il film viene diretto da Stefano Mordini, regista toscano classe 1968 che presenta il suo secondo lungometraggio del 2020 dopo Gli infedeli, distribuito su Netflix a metà luglio. Dopo aver scritto e diretto alcuni film-documentario agli inizi degli anni 2000, Mordini esordisce nel 2005 con il suo primo lungometraggio di finzione Provincia meccanica, film in concorso per l’Orso d’Oro al Festival di Berlino. Già ospite a Venezia nel 2012 con il film presentato per Le Giornate degli Autori Acciaio, il regista ha collaborato con numerose produzioni cinematografiche e televisive italiane, ottenendo tra gli altri premi anche tre nomination ai David di Donatello. Filippo Vianello

di A.Z.

C

he cosa fa di un uomo un assassino? Con Crazy, not Insane Alex Gibney cerca di capire, attraverso il lavoro della psichiatra americana Dorothy Otnow Lewis, cosa spinge gli esseri umani a uccidersi a vicenda. Non è la prima volta che il cinema prova a entrare nella mente dei serial killer.

M - Il mostro di Düsseldorf (1931) Agli albori del cinema sonoro, un viaggio nelle profondità del male, un viaggio nella mente disturbata di un assassino che funge da metafora per la rappresentazione di una nazione sul ciglio dell’abisso. Tra le massime vette dell’espressionismo tedesco, Fritz Lang firma un capolavoro assoluto di sublime bellezza. Girolimoni, il mostro di Roma (1972) Un serial killer nella Roma fascista con un grande Nino Manfredi. Tratto da una storia vera, Damiano Damiani ricostruisce gli eventi storici con stile, narrando le vicissitudini di un innocente immolato a capro espiatorio e rimasto nell’immaginario collettivo nei decenni seguenti.

Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986) L’omicida seriale “dente di fata” mette a dura prova le indagini della polizia, tanto da portare il protagonista a interpellare in carcere il famigerato cannibale Hannibal “Lecktor”, per un consulto tecnico alle indagini. Angosciante, con la regia di Michael Mann ai massimi livelli.

Il silenzio degli innocenti (1991) Ancora il cannibale Hannibal Lecter viene consultato per risolvere un caso di omicidi seriali: Buffalo Bill uccide giovani donne per assemblare con la loro pelle un vestito da indossare. Un grande Anthony Hopkins in una parte, diventata icona mondiale, che gli valse l’Oscar. Zodiac (2007) Il Killer dello Zodiaco, rimasto impunito, in una ricostruzione storica molto dettagliata: le sfide alla polizia con lettere di rivendicazione, gli efferati delitti, le investigazioni e le piste battute. Un grande lavoro di ricerca che ci riporta indietro in quei tormentanti anni carichi di violenza.

#10 7


11 settembreSeptember 14.15

SEGUE DA P. 1

11.30

Sala Astra 2

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

RUN HIDE FIGHT Kyle Rankin (109’) v.o. inglese st. italiano

Sala Astra 2

17.30

PalaBiennale

ORIZZONTI pubblico - tutti gli accrediti

FUORI CONCORSO pubblico - tutti gli accrediti

LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA (The Truth About La dolce vita)

I PREDATORI (The Predators)

17.00

FUORI CONCORSO PROIEZIONI SPECIALI press - industry

16.15

GIORNATE DEGLI AUTORI FILM DI CHIUSURA tutti gli accrediti

Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA (The Truth About La dolce vita)

Sala Grande

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

30 COINS (30 monedas)

13.45

Sala Pasinetti

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA (The Truth About La dolce vita) Giuseppe Pedersoli (83’) v.o. italiano st. inglese

14.00

FUORI CONCORSO pubblico - tutti gli accrediti

CRAZY, NOT INSANE

ORIZZONTI pubblico - tutti gli accrediti

LAHI, HAYOP (Genus Pan)

RUN HIDE FIGHT

PalaBiennale

ORIZZONTI pubblico - tutti gli accrediti

CRAZY, NOT INSANE Alex Gibney (117’) v.o. inglese st. italiano/inglese

19.00

Sala Grande

NOMADLAND

Lav Diaz (157’) v.o. tagalog st. italiano/inglese

Sala Giardino

VENEZIA 77 press - industry

NOMADLAND

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

Uberto Pasolini (96’) v.o. inglese st. italiano

FUORI CONCORSO pubblico 14+ - tutti gli accrediti

RUN HIDE FIGHT

Sala Grande

SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (In Between Dying)

Sala Pasinetti

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

UND MORGEN DIE GANZE WELT (And Tomorrow the Entire World) Julia von Heinz (111’) v.o. tedesco st. italiano/inglese

19.30

Sala Giardino

Uberto Pasolini (96’) v.o. inglese st. italiano

Sushma Khadepaun (17’) v.o. gujarati, inglese st. italiano/inglese

ANITA

NOWHERE SPECIAL

SOGNI AL CAMPO

Sala Perla Sala Giardino

VENEZIA 77 press - industry Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

Alessandro Rossellini (99’) v.o. italiano, inglese st. italiano/inglese A seguire incontro con gli autori/Q&A

14.00

Sala Astra 1

FUORI CONCORSO pubblico - tutti gli accrediti

LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA (The Truth About La dolce vita) Giuseppe Pedersoli (83’) v.o. italiano st. inglese

Sala Casinò

ORIZZONTI tutti gli accrediti

ZHELTAYA KOSHKA (Yellow Cat)

Meriem Mesraoua (15’) v.o. arabo st. italiano/inglese

Vytautas Katkus (13’) v.o. lituano st. italiano/inglese

Sala Darsena

ORIZZONTI pubblico - tutti gli accrediti

I PREDATORI (The Predators)

Willy Hans (20’) v.o. tedesco, inglese st. italiano/inglese Judah Finnigan (16’) v.o. inglese st. italiano

ORIZZONTI - FUORI CONCORSO - CORTI

Luca Ferri (19’) senza dialoghi, testo in italiano st. inglese

MIEGAMASIS RAJONAS (PLACES)

Vytautas Katkus (13’) v.o. lituano st. italiano/inglese

WAS WAHRSCHEINLICH PASSIERT WÄRE, WÄRE ICH NICHT ZUHAUSE GEBLIEBEN (What probably would have happened, if I hadn’t stayed at home) Willy Hans (20’) v.o. tedesco, inglese st. italiano/inglese

20.00

Sala Perla 2

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (In Between Dying) Hilal Baydarov (92’) v.o. azero st. italiano/inglese

20.30

Arena Lido

VENEZIA 77 pubblico

NOMADLAND

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano a seguire VENEZIA 77 pubblico

ORIZZONTI - FUORI CONCORSO - CORTI Luca Ferri (19’) senza dialoghi, testo in italiano st. inglese

22.00

Sala Perla

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA press - industry

LASCIAMI ANDARE (You Came Back) Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

22.00

Sala Perla 2

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (In Between Dying)

SPY NO TSUMA (Wife of a Spy)

Kurosawa Kiyoshi (115’) v.o. giapponese st. italiano/inglese

Hilal Baydarov (92’) v.o. azero st. italiano/inglese

22.15

20.30

BIENNALE COLLEGE CINEMA tutti gli accrediti

Arena Giardini

NOMADLAND

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano a seguire VENEZIA 77 pubblico

SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (In Between Dying)

21.00

Sala Darsena

EL ARTE DE VOLVER (The Art of Return)

22.15

PAOLO CONTE, VIA CON ME Giorgio Verdelli (100’) v.o. italiano, francese st. italiano/inglese

PalaBiennale

FUORI CONCORSO pubblico - tutti gli accrediti

Sala Astra 1

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico - tutti gli accrediti

MA MA HE QI TIAN DE SHI JIAN (Mama)

Li Dongmei (134’) v.o. cinese st. italiano/inglese

22.30

FUORI CONCORSO pubblico - tutti gli accrediti

21.00

Sala Casinò

Pedro Collantes (91’) v.o. spagnolo st. inglese/italiano

Sala Astra 2

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico - tutti gli accrediti

MA MA HE QI TIAN DE SHI JIAN (Mama)

Li Dongmei (134’) v.o. cinese st. italiano/inglese

PAOLO CONTE, VIA CON ME Giorgio Verdelli (100’) v.o. italiano, francese st. italiano/inglese

21.45

Sala Volpi

BIENNALE COLLEGE CINEMA tutti gli accrediti

FUCKING WITH NOBODY

21.00

Sala Web

ORIZZONTI

LAHI, HAYOP (Genus Pan)

Lav Diaz (157’) v.o. tagalog st. italiano/inglese

Hannaleena Hauru (105’) v.o. finlandese st. inglese/italiano

21.45

Sala Pasinetti

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

UND MORGEN DIE GANZE WELT (And Tomorrow the Entire World)

hotcorn.com

Julia von Heinz (111’) v.o. tedesco st. italiano/inglese

film 2

Meriem Mesraoua (15’) v.o. arabo st. italiano/inglese

Judah Finnigan (16’) v.o. inglese st. italiano

Hilal Baydarov (92’) v.o. azero st. italiano/inglese

ZHELTAYA KOSHKA (Yellow Cat)

À FLEUR DE PEAU (Under Her Skin)

WORKSHOP

WORKSHOP

ORIZZONTI tutti gli accrediti

Magda Guidi, Mara Cerri (9’) senza dialoghi

Ivan Tverdovskiy (130’) v.o. russo st. italiano/inglese

17.30

Sala Volpi

10 giorni di cinema targati HOT CORN in collaborazioine con Venezia News

#10

Sala Astra 2

Adilkhan Yerzhanov (90’) v.o. kazako, russo st. italiano/inglese

17.00

at Ausonia Hungaria with Corradi Outdoor Living Space

8

Sala Perla

VENEZIA 77 pubblico

HOT CORNER

film 1

Hannaleena Hauru (105’) v.o. finlandese st. inglese/italiano

WAS WAHRSCHEINLICH PASSIERT WÄRE, WÄRE ICH NICHT ZUHAUSE GEBLIEBEN (What probably would have happened, if I hadn’t stayed at home)

Pietro Castellitto (109’) v.o. italiano st. inglese A seguire incontro con gli autori/Q&A

Adilkhan Yerzhanov (90’) v.o. kazako, russo st. italiano/inglese

À FLEUR DE PEAU (Under Her Skin)

MIEGAMASIS RAJONAS (Places)

NOMADLAND

THE ROSSELLINIS

14.15

Magda Guidi, Mara Cerri (9’) senza dialoghi

Hilal Baydarov (92’) v.o. azero st. italiano/inglese

Giorgio Diritti (13’) v.o. italiano st. inglese

FUCKING WITH NOBODY

KONFERENTSIYA (Conference)

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

19.15

VENEZIA 77 pubblico - tutti gli accrediti

16.45

BIENNALE COLLEGE CINEMA tutti gli accrediti

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico 14+ - tutti gli accrediti

ORIZZONTI tutti gli accrediti

ZOMBIE

Sala Casinò

19.45 Sala Astra 2

ANITA

SOGNI AL CAMPO

NUEVO ORDEN (New Order)

ORIZZONTI - CONCORSO - CORTI pubblico - tutti gli accrediti

SETTIMANA DELLA CRITICA - SIC@SIC EVENTO SPECIALE DI CHIUSURA tutti gli accrediti

19.45

Sala Giardino

ORIZZONTI - CONCORSO - CORTI tutti gli accrediti Sushma Khadepaun (17’) v.o. gujarati, inglese st. italiano/inglese

Michel Franco (88’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

Sala Volpi

14.00

KONFERENTSIYA (Conference)

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

NOWHERE SPECIAL

16.45

22.00

Sala Astra 1

19.45

Sala Casinò

Kyle Rankin (109’) v.o. inglese st. italiano

LAHI, HAYOP (Genus Pan)

19.30

17.30

VENEZIA 77 pubblico

Kyle Rankin (109’) v.o. inglese st. italiano

Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

Ivan Tverdovskiy (130’) v.o. russo st. italiano/inglese

Sala Perla 2

Sala Grande

FUORI CONCORSO PROIEZIONI SPECIALI pubblico - tutti gli accrediti

30 COINS (30 monedas)

SAINT-NARCISSE

Bruce LaBruce (101’) v.o. inglese, francese st. italiano/inglese

22.00

Pedro Collantes (91’) v.o. spagnolo st. inglese/italiano

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico 14+ - tutti gli accrediti

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

Sala Astra 1

16.30

Lav Diaz (157’) v.o. tagalog st. italiano/inglese

14.00

Sala Perla

ORIZZONTI tutti gli accrediti

Sala Darsena

14.00

16.15

16.30

Alex Gibney (117’) v.o. inglese st. italiano/inglese

14.00

Giuseppe Pedersoli (83’) v.o. italiano st. inglese

FUORI CONCORSO pubblico 14+ - tutti gli accrediti

Sala Grande

14.00

Sala Pasinetti

Sala Volpi

BIENNALE COLLEGE CINEMA tutti gli accrediti

EL ARTE DE VOLVER (The Art of Return)

Pietro Castellitto (109’) v.o. italiano st. inglese

Giuseppe Pedersoli (83’) v.o. italiano st. inglese

11.45

19.30

In occasione della Settimana della Lorem ipsum dolor sit amet, Critica, scopri su CHILI il meglio consectetur adipisicing elit, film 3 del cinema indipendente. sed do eiusmod tempor inci veniam, In streaming, senza abbonamento.

Opera Prima Accesso in sala consentito solo fino a 10 minuti prima della proiezione. La prenotazione è obbligatoria per pubblico e accreditati./ Access will be allowed only 10 minutes before screening time. Reservation is required for the public and pass holders.

Cerca l’app sulla tua TV o vai su www.chili.com


12 settembreSeptember

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

11.30

Sala Volpi

ORIZZONTI tutti gli accrediti

Lav Diaz (157’) v.o. tagalog st. italiano/inglese

Lav Diaz (157’) v.o. tagalog st. italiano/inglese

11.30

Sala Perla

GIORNATE DEGLI AUTORI tutti gli accrediti

SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (In Between Dying) Hilal Baydarov (92’) v.o. azero st. italiano/inglese

8.45

Sala Perla

SETTIMANA DELLA CRITICA - SIC@SIC EVENTO SPECIALE DI CHIUSURA tutti gli accrediti

ZOMBIE

Giorgio Diritti (13’) v.o. italiano st. inglese

11.30

Alessandro Rossellini (99’) v.o. italiano, inglese st. italiano/inglese

Sala Astra 1

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

CRAZY, NOT INSANE

Sala Astra 1

30 COINS (30 monedas) Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

Sala Casinò

I PREDATORI (The Predators)

11.45

Sala Astra 2

Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

9.00

Sala Giardino

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA press - industry

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

Sala Darsena

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

CITY HALL

13.45

Sala Astra 1

CRAZY, NOT INSANE Alex Gibney (117’) v.o. inglese st. italiano/inglese

9.00

Sala Volpi

ORIZZONTI tutti gli accrediti

I PREDATORI (The Predators)

14.00

Sala Giardino

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA press - industry

Sala Astra 2

14.00

Alex Gibney (117’) v.o. inglese st. italiano/inglese

CRAZY, NOT INSANE

11.00

Sala Darsena

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA press - industry

LASCIAMI ANDARE (You Came Back) Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

11.00

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

NOMADLAND

11.00

Sala Pasinetti

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (In Between Dying) Hilal Baydarov (92’) v.o. azero st. italiano/inglese

VENICE FILM FESTIVAL

Direttore responsabile Venezia News Massimo Bran Redazione Marisa Santin (coordinamento editoriale), Mariachiara Marzari (immagine e comunicazione), Paola Marchetti (direzione organizzativa), Davide Carbone, Chiara Sciascia, Andrea Falco, Fabio Marzari, Omar Arangath, Federica Cracchiolo, Claudia Frasson, Filippo Vianello, Luca Zanatta (graphic design) Hanno collaborato Loris Casadei, Fabio Di Spirito, Roberto Pugliese, Sara Sagrati, Cesare Stradaioli, Riccardo Triolo, Delphine Trouillard, Andrea Zennaro Fotografie Nicola Vianello Stampa WWW.TIPOGRAFIACOLORAMA.COM Via Garda, 13 - San Donà di Piave (VE) redazione@venezianews.it - www.venezianews.it

Sala Perla

ORIZZONTI - FILM PREMIATO tutti gli accrediti

Arena Lido

CERIMONIA DI PREMIAZIONE AWARD CEREMONY

Sala Darsena

77.MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA inviti - tutti gli accrediti

DIRETTA DELLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE AWARD CEREMONY – LIVE

PalaBiennale

77.MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA pubblico - tutti gli accrediti

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese a seguire VENEZIA 77 - FILM PREMIATO pubblico

LEONE D’ORO

20.30

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA pubblico

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

LEONE D’ORO

22.00

Sala Astra 1

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico 14+ - tutti gli accrediti

TENGO MIEDO TORERO (My Tender Matador) Rodrigo Sepúlveda Urzúa (93’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

22.15

Sala Astra 2

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico 14+ - tutti gli accrediti

TENGO MIEDO TORERO (My Tender Matador) Rodrigo Sepúlveda Urzúa (93’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

22.30

Sala Giardino

VENEZIA 77 - FILM PREMIATO pubblico - tutti gli accrediti

GRAN PREMIO DELLA GIURIA

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese a seguire VENEZIA 77 - FILM PREMIATO pubblico

22.30

Sala Perla

ORIZZONTI - FILM PREMIATO tutti gli accrediti

LEONE D’ORO

DIRETTA DELLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE AWARD CEREMONY – LIVE LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

Arena Giardini

Sala Darsena

MIGLIORE REGIA ORIZZONTI

Opera Prima Accesso in sala consentito solo fino a 10 minuti prima della proiezione. La prenotazione è obbligatoria per pubblico e accreditati./ Access will be allowed only 10 minutes before screening time. Reservation is required for the public and pass holders.

Pubblico Public

Accreditati Pass holders

Alex Gibney (117’) v.o. inglese st. italiano/inglese

14.00

Sala Perla

FILM PREMIATO tutti gli accrediti

SETTIMANA DELLA CRITICA SIC@SIC

Sala Astra 2

FUORI CONCORSO pubblico 14+ - tutti gli accrediti

CRAZY, NOT INSANE

14.15

PalaBiennale

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

NOMADLAND

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

14.15

Sala Casinò

ORIZZONTI tutti gli accrediti

LAHI, HAYOP (Genus Pan) Daily Venezia77 Supplemento di :venews n. 247 settembre 2020 Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1245 del 4/12/1996

20.15

VENEZIA 77 - FILM PREMIATO tutti gli accrediti

Sala Pasinetti

Alex Gibney (117’) v.o. inglese st. italiano/inglese

Chloé Zhao (108’) v.o. inglese st. italiano

21.00

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

14.00 PalaBiennale

MIGLIORE OPERA PRIMA LUIGI DE LAURENTIIS

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA pubblico

Sala Grande

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti

CRAZY, NOT INSANE

Sala Giardino

FILM PREMIATO pubblico - tutti gli accrediti

20.30

Pietro Castellitto (109’) v.o. italiano st. inglese

19.00

20.00

MIGLIOR FILM ORIZZONTI

I PREDATORI (The Predators)

a seguire FUORI CONCORSO

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

Pietro Castellitto (109’) v.o. italiano st. inglese

Sala Casinò

ORIZZONTI tutti gli accrediti

19.00

Frederick Wiseman (275’) v.o. inglese st. italiano

FUORI CONCORSO pubblico 14+ - tutti gli accrediti

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

9.00

30 COINS (30 monedas)

13.30

17.30

77.MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA inviti

Pietro Castellitto (109’) v.o. italiano st. inglese

9.00

30 COINS (30 monedas)

Sala Volpi

19.00

ORIZZONTI tutti gli accrediti

FUORI CONCORSO - PROIEZIONI SPECIALI tutti gli accrediti

PalaBiennale

17.15

Lav Diaz (157’) v.o. tagalog st. italiano/inglese

Alex Gibney (117’) v.o. inglese st. italiano/inglese

FUORI CONCORSO - PROIEZIONI SPECIALI tutti gli accrediti

Ameen Nayfeh (90’) v.o. arabo st. italiano/inglese

Merawi Gerima (90’) v.o. inglese st. italiano

LAHI, HAYOP (Genus Pan)

FUORI CONCORSO - PROIEZIONI SPECIALI tutti gli accrediti

Sala Astra 2

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico 14+ - tutti gli accrediti

200 METERS

RESIDUE

ORIZZONTI tutti gli accrediti

Philipp Yuryev (93’) v.o. russo, inglese, ciukcio st. italiano/inglese

11.45

THE ROSSELLINIS

8.45

KITOBOY (THE WHALER BOY)

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

Lav Diaz (157’) v.o. tagalog st. italiano/inglese

14.45

Sala Volpi

ORIZZONTI tutti gli accrediti

I PREDATORI (The Predators)

Pietro Castellitto (109’) v.o. italiano st. inglese

16.30

Sala Astra 1

S ARS

AMANTS QUO VADIS, AIDA? THE DISCIPLE PADRENOSTRO PIECES OF A WOMAN MISS MARX SUN CHILDREN THE WORLD TO COME DEAR COMRADES! NEVER GONNA SNOW AGAIN LAILA IN HAIFA NOTTURNO LE SORELLE MACALUSO WIFE OF A SPY AND TOMORROW THE ENTIRE WORLD NEW ORDER

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ALEX VICENTE EL PAIS

Sala Pasinetti

VENEZIA 77 tutti gli accrediti

GIORNATE DEGLI AUTORI tutti gli accrediti

19.45

Sala Grande

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA pubblico

Ameen Nayfeh (90’) v.o. arabo st. italiano/inglese

Sala Perla

21.00

HANNS-GEORG RODEK DIE WELT

8.45

LAHI, HAYOP (Genus Pan)

17.00

Sala Astra 1

GIORNATE DEGLI AUTORI pubblico 14+ - tutti gli accrediti

200 METERS

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

ORIZZONTI tutti gli accrediti

LAHI, HAYOP (Genus Pan)

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

19.30

BEN CROLL INDIEWIRE

Sala Casinò

Sala Giardino

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA press - industry

JONATHAN ROMNEY THE OBSERVER

8.30

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

17.00

PIERRE EISENREICH FABIEN BAUMANN POSITIF

Stefano Mordini (98’) v.o. italiano st. inglese

Sala Giardino

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA press - industry

THE HOLLYWOOD REPORTER

LASCIAMI ANDARE (You Came Back)

11.30

SCREEN INTERNATIONAL

Sala Darsena

FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA press - industry

INTERNATIONAL CRITICS

8.30

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FUORI CONCORSO - PROIEZIONI SPECIALI pubblico - tutti gli accrediti

30 COINS (30 monedas) Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

16.45

Sala Astra 2

FUORI CONCORSO - PROIEZIONI SPECIALI pubblico - tutti gli accrediti

30 COINS (30 monedas) Álex de la Iglesia (78’) v.o. spagnolo st. italiano/inglese

#10 9



77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA

in Mostra

LA CHICCA DI ALESSANDRA DE LUCA

LA GRATITUDINE DI CHI C’È STATO

LA SATIRA DI DISEGNI A PAG. 5

Piedone_Doppio_490x67_Daily_Nomadland.qxp_230 10/09/20 17:34 Pagina 1

NOMADLAND

Chloe Zhao è una magnifica cineasta. A suo modo è già entrata nella storia come prima regista cinese a dirigere un film Marvel, Eternals, gruppo di invincibili difensori della Terra creati da Jack Kirby. Per quanto possa sembrare strano che una cineasta super indipendente prenda un mano un progetto Disney da 200 milioni di dollari di budget, a ben vedere non è un’idea così bizzarra. Quello di Zhao è in qualche modo un cinema di supereroi che difendono con le unghie con i denti quel poco che gli resta. Era così nel suo bel film d’esordio, Songs my Brothers Taught Me, ambientato in una riserva indiana del South Dakota. Ancora meglio ha fatto con il suo secondo film, il meraviglioso The Rider, opera tra finzione e neorealismo che narra la storia di un cowboy campione di rodeo costretto ad abbandonare le competizioni a causa di un incidente. Un moderno western crepuscolare, narrazione della nuova frontiera, non più terra promessa, ma meta che si sposta sempre più avanti perché non c’è più né tempo né spazio per i sogni. Nomadland è un altro capitolo

di questa nuova Storia degli Stati Uniti, un paese di dimenticati lasciati al loro destino. Lo diceva già Preston Sturgess facendo andare in giro per l’America Sullivan, mascherando da commedia straordinaria una delle opere più politiche e drammatiche dell’intero cinema americano. Zhao invece prosegue il suo viaggio cinematografico parlando di e con le persone vere, usando Frances McDormand per convincere chi non è in grado di reggere lo sguardo di un mondo che ignora. La due volte premio Oscar si cala nella parte, portando avanti una tradizione di donne americane di celluloide che dal lavoro e dalla terra traggono

la loro straordinaria forza, le Norma Rae, le Edna Spalding (entrambe Sally Field nel film di Martin Ritt e ne Le stagioni del cuore di Robert Benton), le Mae Garve (la splendida Sissy Spacek de Il fiume dell’ira di Mark Rydell). Nomadland è anch’esso un western, forse anche un horror in cui si aggirano i troppi fantasmi di Tom Joad, moderni pionieri loro malgrado in cerca di un pezzo di vita e di dignità. Entrambe cose che da tanto, troppo tempo sono solo belle parole scritte su qualche pezzo di carta di cui pochi conoscono l’esistenza. Come degli spettri del Nevada di Chloe Zhao. n ALESSANDRO DE SIMONE

CHECK IN È sbarcato al Lido Stefano Accorsi, protagonista del film di chiusura - fuori concorso - Lasciami andare di Stefano Mordini.

@Maurizio D’Avanzo

Tutti gli anni, alla fine di ogni edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ci si chiede cosa resterà del tempo trascorso al Lido, tra i film e le conferenze stampa, gli incontri e le premiazioni, i red carpet e le parole spese per raccontare ai lettori emozioni, nuove passioni, inaspettate delusioni. Non era scontato che dopo mesi flagellati da una pandemia che ha reso reale una minaccia finora ipotizzata solo dalla finzione, saremmo riusciti a ritrovarci qui, a celebrare il cinema, chi lo fa e chi lo vede, insieme nonostante la distanza, soffocati dalle mascherine, ma con gli occhi avidi di immagini, quelle grandi che solo dallo schermo di una sala cinematografica possono veramente nutrirti. E allora, a dispetto delle inevitabili difficoltà di questa edizione, di chi ha pensato che non valesse la pena mandare un film a una Mostra un po’ diversa dal solito, di chi sperava di non doverci mettere piede, il sentimento che ha dominato Venezia 77 è stata la gratitudine. La gratitudine verso un Festival che ha segnato la ripartenza del cinema in tutto il mondo, che ha saputo proteggerci applicando regole severe, ma necessarie, che ha consentito alle delegazioni dei film di raggiungerci e parlare del proprio lavoro. In sicurezza, con il gel sulle mani e sul viso le mascherine più fantasiose ed eccentriche. Come quella indossata sul red carpet da Tilda Swinton, che in apertura della Mostra ci ha regalato le parole di incoraggiamento più belle e appassionate che potessimo ascoltare. In chiusura ci sono state quelle della regista Emma Dante: «Respirare male attraverso le mascherine ci rende consapevoli di non essere sani, anche se non siamo malati. Non dobbiamo festeggiare dimenticando quello che il mondo sta vivendo oggi, ma la Mostra di Venezia ci ha regalato la possibilità e il privilegio di ricominciare a sognare». n


Venice’s lifestyle department store

Calle del Fontego dei Tedeschi steps from the Rialto Bridge, Venice

@tfondaco


in Mostra

IN BETWEEN DYING

DAILY n. 10 - VENERDÌ 11.09.2020

Concentrare una vita in 88’, facendole percorrere l’intero arco e dandole una compiutezza tanto bella quanto dolorosa. Era questa l’idea di Hilal Baydarov ed è riuscito a metterla in pratica al suo secondo film, che fa seguito al notevole Hills Without Names.

Azerbaijan/USA, 2020 Regia Hilal Baydarov Interpreti Orkhan Iskandarli, Rana Asgarova Durata 88’

ZOMBIE

IN CONCORSO

Giorgio Diritti porta a Venezia il suo corto Zombie, che apre l’evento speciale di chiusura della Settimana Internazionale della Critica (a seguire il documentario ZOMBIE The Rossellinis, scheda a pag. 7). Italia, 2020 Regia Giorgio Diritti Interpreti Elena Arvigo, Greta Il regista Nastro Buttafava Durata 13’ dell’Anno 2020 EVENTO SPECIALE - SIC per Volevo nascondermi racconta in tredici minuti il rapporto tra una madre, Paola (Elena Arvigo), e la figlia Camilla (Greta Buttafava) che vive con difficoltà la crisi del rapporto tra i suoi genitori. L’episodio chiave avviene, come suggerisce il titolo, durante una festa di Halloween. n EMANUELE BUCCI

NOWHERE SPECIAL Italia, Romania, Regno Unito, 2020 Regia Uberto Pasolini Interpreti James Norton, Daniel Lamont, Eileen O’Higgins Durata 96’ FUORI CONCORSO - ORIZZONTI

ALESSANDRO DE SIMONE

VENITE VIA CON ME

Foto Daniela Zedda

IN BETWEEN DYING

In Between Dying segue l’unico giorno che ha disposizione Davud per trovare la sua famiglia, quella in cui risiede l’amore puro e sincero. Lo troverà. E poi… Allievo di Bela Tarr alla scuola di cinema del Maestro a Sarajevo, Baydarow ha, grazie alla sceneggiatura di In Between Dying, acceso l’interesse nei suoi confronti da ogni parte del mondo. Non può essere certo un caso se tra i produttori del film appaiono Joslyn Barnes (tra i suoi lavori più recenti c’è Cafarnao di Nadine Labaki) e il regista messicano Carlos Reygadas, che ha speso parole assai lusinghiere nei confronti di questo suo protetto. «Quando Hilal mi ha mandato il film ho pensato stessi leggendo qualcosa le cui radici affondano in un cinema che oggi potrebbe essere considerato a rischio d’estinzione. Mi sono sentito riconoscente nei confronti di una visione così profonda e ho sentito che avrei dovuto ricambiare». Trentatré anni, azerbaijiano, Baydarow è anche un apprezzato documentarista, quasi compulsivo, avendone girati ben cinque in due anni. Mother and Son e When the Persimmons Grew sono passati anche in due festival italiani, il primo a Trieste Alpe Adria e il secondo al Torino Film Festival dello scorso anno. Selezioni meritate, così come i premi arrivati in altre manifestazioni importanti come Vision du Reel e il Sarajevo Film Festival. Trovare nuovi talenti, d’altronde, è da sempre la missione dei festival, e in questo caso la 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sembra avere decisamente assolto al suo compito. n

È un viaggio avventuroso quello di Giorgio Verdelli, regista del documentario Paolo Conte, Via con me che sarà presentato oggi al Lido. «Devo essere sincero – ha detto il regista – non è stata una mia idea. Ma “tutto un complesso di cose” che mi hanno portato a raccontare un mito assoluto della musica. L’idea di base è della sua manager, Rita Allevato, poi la simpatia nata da un’intervista che avevo fatto molti anni prima ha fatto il resto». Il documentario contiene molto materiale realizzato ex novo e filmati di repertorio mentre la voce narrante è di Luca Zingaretti. Una Fiat Topolino color amaranto invece è il mezzo per viaggiare tra canzoni e frammenti di concerti a partire da quello di Caracalla del 2018, quando sono cominciate le riprese del film. In Paolo Conte, Via con me ci sono le parole di Roberto Benigni, Stefano Bollani, Francesco De Gregori, Pupi Avati, Caterina Caselli e di molti altri. «Il fatto di essere napoletano – ha spiegato il regista – mi ha in qualche modo favorito. Paolo Conte ha una passione per la città e per un certo tipo di cultura musicale che avevamo scoperto di avere in comune già prima di avere l’idea del film». Verdelli ha così convinto l’artista a fare l’attore per una serie di inquadrature ed è riuscito a inserire nel film brani che non suonava più dal vivo da oltre vent’anni. «La sobrietà di Paolo Conte – ha concluso PAOLO CONTE, VIA CON ME Verdelli – lo ha reso una persona preziosa. Un autentico Italia, 2020 Regia Giorgio Verdelli Durata 100’ mito».

NOWHERE SPECIAL

«Questo non è un film sulla morte, ma sulla vita, perché la morte ci dà la scusa per vivere, è la lente che fa capire la vita!», così Uberto Pasolini (nominato all’Oscar per il miglior film nel 1998, come produttore di The Full Monty), racconta il senso di Nowhere Special, storia di John (James Norton), lavavetri di Belfast trentaquattrenne, padre single di un bambino di quattro la cui madre è tornata in Russia sei mesi dopo il parto, abbandonando entrambi. Scoperto di avere solo cinque mesi di vita, John inizia una ricerca serrata per trovare la famiglia cui far adottare il bimbo e garantirgli un’infanzia serena. «Ho scelto James per il ruolo di John perché trovo straordinaria la sua capacità di essere ugualmente credibile sia che reciti Andrei Bolkonsky, il principe russo della serie War & Peace, sia che diventi il criminale di provincia inglese Tommy Lee Royce in

FUORI CONCORSO

Happy Valleys. Poi i suoi occhi “parlano” e per un personaggio come John, che tiene tutto dentro, era fondamentale». Aldilà dell’aver studiato il dialetto di Belfast (Norton è londinese), la sfida dell’attore è stata creare la sintonia con Daniel, il bimbo di quattro anni chiamato a interpretare il piccolo Michael. «Ho passato per settimane molte sere nella camera di Daniel prima delle riprese, giocando con lui, per diventare suo amico e ottenerne la fiducia», ricorda Norton, «non ho figli, ma mia sorella ne ha uno ed è incinta di un secondo, quindi come zio ho imparato a trattare i bambini. Daniel è stato straordinario, più professionale di tanti colleghi adulti: sul set non ha mai dato segni di noia, riusciva a entrare e uscire dalla psicologia di Michael con facilità. I suoi genitori gli avevano spiegato il senso della storia e le sue reazioni sono sempre state perfette». OSCAR COSULICH

CIAK | 3


in Mostra H APPUNTAMENTI H ISOLA EDIPO. Ore 11.00: Delibera della giuria delle Giornate degli Autori. ITALIAN PAVILLION. Ore 11.00: Presentazione di Italia Russia, un secolo di

cinema pubblicazione a cura di Olga Strada e Claudia Olivieri. Intervengono: l’Ambasciatore Pasquale Terracciano, Roberto Cicutto, Alberto Barbera, Olga Strada, Claudia Olivieri, Andrey Konchalovsky. CAMPARI LOUNGE. Ore 12.00: attività stampa con Ludovica Martino e i protagonisti del cortometraggio di Arianna Mattioli Giorgio. ITALIAN PAVILION. Ore 12.00: Premio La pellicola d’Oro - Un premio collaterale della Mostra da dieci anni dedicato ai mestieri del cinema italiano. ITALIAN PAVILION. Ore 13.00: Premio Carlo Lizzani 2020. Sesta edizione del premio realizzato dall’Associazione Nazionale Autori Cinematografici, in collaborazione con MiBACT e Roma Lazio Film Commission. SALE TROPICANA. Ore 13.00: Consegna del Green Drop Award 2020 un premio ambiente al film in gara nella selezione ufficiale della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. SALE TROPICANA. Ore 15.00: Cerimonia di consegna del Premio Mercurio d’Argento. ITALIAN PAVILION. Ore 15.00: dibattito sul tema: Realtà e distopia nel cinema di fantascienza. Modera il giornalista e critico cinematografico Emanuele Rauco. SALE TROPICANA. Ore 16.00: Presentazione di Concerto per Artists for plants di Silvia Chiodin. un documentario realizzato con uno smartphone. Intervengono: Sara Michieletto, modera Federico Pontiggia. ITALIAN PAVILLION. Ore 16.00: Presentazione e proiezione del film documentario Distanziati. Sarà presente il regista Stefano Calvagna. Moderatore Francesco Alò. SALE TROPICANA. Ore 17.00: Cerimonia di Premiazione ARCA CinemaGiovani Consegna dei Premi al Miglior Film Internazionale e al Miglior Film Italiano a Venezia 77. È un premio collaterale assegnato dalla giuria ARCA CinemaGiovani, composta da ragazzi dai 18 ai 26 anni provenienti da Italia, Francia, Marocco, Tunisia. ISOLA EDIPO. Ore 18.30: Cerimonia di premiazione Giornate degli autori. SALE TROPICANA. Ore 20.00: Settima edizione per The Movie Charity Auction – Blue Edition, Un evento benefico promosso da MPI Italia e organizzato da Mauro Bernardini. L’intero ricavato delle donazioni sarà devoluto a MPI Foundation. ARSENALE DI VENEZIA. Ore 20.00: Appuntamento conclusivo con Cate Blanchett e la proiezione in anteprima della serie TV Mrs America. Solo accreditati. SALA TROPICANA 1. SABATO 12 Ore 11.00: Cerimonia di consegna dei Premi Collaterali di Venezia 77: Premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub
Premio Lanterna Magica | C.G.S. (Cinecircoli Giovanili Socioculturali)
- Premio SIGNIS | SIGNIS International (World Catholic Association).

IL REALE NELLA SETTIMA ARTE, TORNA ISOLA VICENTINA IN DOC

Gli scatti delle stragi di mafia di Letizia Battaglia, la fotografa ottantenne inserita dal New York Times nella lista delle donne che hanno segnato il nostro tempo. La storia di Pippa Bacca, artista assassinata a soli 33 anni durante una performance che doveva portarla, in abito da sposa e in autostop, a raggiungere la Turchia. Ma anche la carriera del maestro dell’horror italiano Lucio Fulci e quella di Benedetta Barzini, modella, giornalista e docente universitaria che, oggi, all’età di 75 anni, vorrebbe sparire dalle scene. Da giovedì 17 a domenica 20 settembre al Teatro Cinema Marconi a Isola Vicentina (Vi) torna per la terza edizione Isola Vicentina in doc, la rassegna curata da Luca Dal Molin, che «raccoglie – spiegano gli organizzatori – alcuni film documentari straordinari realizzati da autori diventati ormai famosi nel firmamento della Settima Arte per portare questo tipo di narrazione nelle province, ai confini, in luoghi lontani e sconosciuti. E per far sognare il pubblico con nuovi immaginari». MI.OF.

CIAK | 4

EDOARDO LEO:

IL MIO ANNO IN CONTROTENDENZA Due film importanti, La dea fortuna di Ferzan Ozpetek e 18 regali, dedicato alla storia di Elisa Girotto, visti da poco dal grande pubblico. Il ritorno sul set per il suo quinto film da regista, Lasciarsi un giorno a Roma. Il monologo Ti racconto una storia che l’altra sera ha emozionato la notte veneziana: in controtendenza con il mondo, il 2020 si sta rivelando un anno positivo per Edoardo Leo, anche se - confessa durante l’incontro con la stampa nella Campari Lounge - il lockdown lo ha «bloccato completamente, fisicamente e creativamente» . L’epidemia ha fermato, a pochissimi giorni dall’inizio, anche le riprese del suo nuovo lavoro: «Un male che però poi mi ha consentito di essere il primo a ripartire, perché era già tutto pronto». Le difficoltà non sono mancate, all’inizio ha pensato «che fosse impossibile», ma poi sono subentrati «uno o due tamponi a settimana, le nuove abitudini» e tutto è andato (per davvero) bene. Sará che alle difficoltà, Leo, è abituato. Il suo percorso - dice - «è stato strampalato, tragicomico. E dettato dalla passione». Lo stesso sentimento che muove uno sponsor da sempre legato al cinema. «Campari ha fortemente voluto essere al festival - spiega Clarice Pinto, direttrice marketing di Campari - per dimostrare come passione, creatività e coraggio possono trasformare, anche i momenti avversi, in opportunità». Un messaggio e una consapevolezza che lo storico marchio vuol trasmettere, in modo particolare, alle nuove generazioni, «quelle - prosegue - che stanno soffrendo di più dal punto vista economico e lavorativo». Da qui l’idea di supportare i giovani talenti del cinema, con momenti, riflettori ad hoc. E modelli, come Edoardo Leo, a cui guardare e dal quale farsi provocare: «Un consiglio a chi si avvicina oggi a questa professione? Chiedersi se davvero si è interessati alla recitazione o è tutto il contorno ad attirare. In quel caso, meglio lasciar perdere», conclude l’attore. MICHELA OFFREDI

A CICUTTO IL PREMIO “UNA VITA PER IL CINEMA” Il neo presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto ha ricevuto ieri il Premio “Una vita per il cinema”, attribuito dalla Venice International University e dalla Fondazione Italia Giappone. A premiarlo Umberto Vattani, presidente dell’università. Fra gli ospiti Andrea Boragno, ceo di Alcantara.

I BAMBINI DI VO’, L’INFANZIA RACCONTA IL CORONAVIRUS

«Un mostro», «un virus che provoca morti, preoccupa, rende tristi», un nemico che porta a vedere «la città con le catene e i semafori rossi»: Thomas, Michelle, Zaccaria, Letizia, Rebecca e Riccardo, sei bambini fra i sei e i dodici anni (nelle foto diffuse dalla produzione), raccontano il loro vissuto e il lockdown in quello che è stato il primo focolaio d’Italia. Sono i protagonisti de I bambini di Vo’, il cortometraggio nato da un’idea di Lorenzo Munegato, prodotto dallo studio di comunicazione The Skill (che affianca il Comune di Vo’ e il Consorzio di promozione turistica Terme - Colli Euganei) e presentato a Venezia a margine della 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Intervistati secondo un preciso schema studiato e condotto dalla psicoterapeuta Francesca Munegato, raccontano come hanno vissuto quei momenti drammatici per poi svelare le aspettative per il futuro, i loro sogni e quelli di un intero paese. Il tutto in attesa della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che proprio a Vo’, lunedì 14 settembre, inaugurerà l’anno scolastico. MI.OF.


in Mostra

DAILY n. 10 - VENERDÌ 11.09.2020

Lido LAND Foto di Maurizio D’Avanzo

Andrea Roncato e Nicole Moscariello

Ludovica Martino

In alto, Naian González Norvind e a destra Diego Boneta, protagonisti del film messicano Nuevo Orden

Ariadna Romero

Massimo Dapporto

AL LIDO con

www.stefanodisegni.it

STEFANO DISEGNI

Fancy Alexandersson

CIAK | 5


Foto di Maurizio D’Avanzo

I volti della mostra

CIAK | 6


in Mostra

THE ROSSELLINIS

i

Film

DAILY n. 10 - VENERDÌ 11.09.2020

Alla Settimana Internazionale della Critica omaggio a Roberto Rossellini col documentario di (e in) famiglia The Rossellinis, diretto dal primo nipote del regista di Roma città aperta, Alessandro, al suo esordio cinematografico. Proprio nell’edizione della Mostra che ci ha offerto la versione almodóvariana de La voce umana (portato al cinema anche da Rossellini con Anna Magnani), arriva anche il ritratto affettuoso e ironico della (internazionale e numerosa) famiglia Rossellini. Una famiglia che scandalizzò la società degli anni Cinquanta, ma stavolta vista “dall’interno”, come non ce l’aveva ancora mostrata la cronaca glamour. Oltre quel «circo THE ROSSELLINIS mediatico», come dice il regista, «nato intorno alla sua figura e alla Italia, Lettonia, 2020 Regia nostra famiglia, che ci ha lasciato in eredità un album di bellissime Alessandro Rossellini Interpreti fotografie patinate e cinegiornali dai toni scandalistici». Ma Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Ingrid Rossellini, anche «oltre il mito», per una storia che promette di essere anche Robin Rossellini, Nur «intensa e dolorosa», come ogni grande saga familiare che si Rossellini, Alessandro rispetti. n Rossellini Durata 90’

SAINT-NARCISSE

EVENTO SPECIALE - SIC

SAINT-NARCISSE Canada, 2020 Regia Bruce LaBruce Interpreti Félix-Antoine Duval, Tania Kontoyanni, Alexandra Petrachuck, Andreas Apergis Durata 101’

Il cinquantaseienne scrittore, regista, fotografo e sceneggiatore canadese Bruce LaBruce vanta GIORNATE degli AUTORI una filmografia dove il cinema indie si fonde alla pornografia gay (L.A. Zombie, 2010). Il suo approccio si ammorbidisce in Gerontophilia (2013), definito come un Harold e Maude gay e questa volta gioca sul paradosso. Nel Canada del 1972 Dominic, ventidue anni, è innamorato di se stesso e passa il tempo scattandosi selfie. Alla morte della nonna Dominic scopre che la madre non è morta di parto come lui credeva, ma vive in esilio con un’altra donna molto più giovane e che in un monastero c’è il suo gemello, Daniel (entrambi sono interpretati da Félix-Antoine Duval), cresciuto da un prete depravato. I fratelli si ritrovano, ricongiungendosi anche con la madre: un incontro di sesso, vendetta e redenzione. OSCAR COSULICH

POINTS OF VIEW THE GRATITUDE OF THE ATTENDEES Every year when Mostra del Cinema di Venezia ends everyone wonder what will be left of the days spent at Lido among movies and press conferences, meetings and award ceremonies, red carpets and words said and wrote to tell readers feelings, new passions, unexpected disappointments. It was not given that after months scourged by a pandemic that got real a menace faced only pretending till now we could have been able to gather here celebrating movies and its talents and critics once more, despite social distancing, stifling face masks. But still hungry for those huge images coming from the screen of a theatre. Then, despite some unavoidable troubles and those who believed that was not worth to send a movie to quite a different Mostra and even those hoping not come, dominant feeling is gratitude towards a Festival that set the restart of cinema in the entire world and that also protected us applying severe but necessary rules allowing talents to be in Venice to talk about their works in a safety environment with sanitizer on their hands and fancy face masks. Such as the one wore by Tilda Swinton that during the opening ceremony gave the most beautiful and passionate fostering words. And near the end Emma Dante said: «Breath badly through face masks makes us aware that we are sane even if we are not sick. We can’t celebrate forgetting what the world is experiencing today, But Venezia 77 gave us the chance and privilege to start dreaming again».

S ARS S ARS F. Ferzetti CIAK L’ESPRESSO

AMANTS QUO VADIS, AIDA? PADRENOSTRO THE DISCIPLE MISS MARX PIECES OF A WOMAN SUN CHILDREN THE WORLD TO COME DEAR COMRADES! NEVER GONNA SNOW AGAIN LAILA IN HAIFA NOTTURNO WIFE OF A SPY LE SORELLE MACALUSO AND TOMORROW THE ENTIRE WORLD NUEVO ORDEN

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GUERRE STELLARI E. Morreale REPUBBLICA

P. Mereghetti M. Mancuso IL CORRIERE IL FOGLIO DELLA SERA

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M. Gottardi LA NUOVA VENEZIA

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F. Alò A. De Grandis F. Pontiggia IL MESSAGGERO IL GAZZETTINO IL FATTO QUOTIDIANO

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F. Caprara LA STAMPA

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P. Armocida IL GIORNALE

C. Piccino IL MANIFESTO

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MEDIA 2 3 2,2 2,9 3,4 2,6 2,3 2,7 3 2,2 2,2 3,4 2,9 2,8 1,9 2,5

HHHHH LA PERFEZIONE ESISTE HHHH DA NON PERDERE HHH INTERESSANTE HH PREGI E DIFETTI H DIMENTICABILE

in Mostra

Direttore Responsabile: Flavio Natalia - Responsabili di Redazione: Oscar Cosulich (contenuti), Biagio Coscia (realizzazione) - In Redazione: Alessandro De Simone, Alessio Lana, Emanuele Bucci, Claudia Giampaolo (web) - Grafica: Guido Benigni - Collaboratori: Nanni Delbecchi, Fabio Ferzetti, Beatrice Fiorentino, Michela Offredi, Flavia Salierno - Foto: Maurizio D’Avanzo - STAMPA: WWW.TIPOGRAFIACOLORAMA.COM - Via Garda, 13 - San Donà di Piave (VE).

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CIAK | 7


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