DAILY#9_10sett2020_WEB_Ciak+VeNews

Page 1

77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA

in Mostra

PUNTI DI VISTA DI CRISTIANA PATERNÒ

LA MOSTRA DEL RICAMBIO

LA SATIRA DI DISEGNI A PAG. 5

NUEVO ORDEN Il cinema messicano è forse quello che maggiormente ha influenzato l’immaginario collettivo del XXI secolo grazie a registi come Alejandro González Iñárritu, Alfonso Cuaron, Guillermo Del Toro, tre cineasti oltretutto assai cari alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il primo è stato in concorso due volte, con 21 grammi e Birdman, e proprio dalla Laguna partì la corsa trionfale che culminò nell’Oscar. Stessa sorte toccata a Roma di Cuaron, che però il Leone d’oro se lo portò a casa nel 2018 alla sua quarta partecipazione (dopo Y Tu Mama Tambien, Children of Men e Gravity), e poi anche a Del Toro con The Shape of Water addirittura alla sua prima partecipazione. C’è poi una differente frangia, meno mainstream ma altrettanto amata dai grandi festival. Carlos Reygadas è stato il precursore, Michel Franco è la nuova generazione. Già assiduo frequentatore di Cannes, Franco arriva a Venezia 77 in competizione, dopo avere vinto il Leone d’oro come produttore con From Afar di Lorenzo Vigas. Nuevo orden è un dramma distopico ambientato durante il matrimonio della rampolla di una ricca famiglia messicana. Durante la giornata scoppiano nel paese delle rivolte che porteranno poi a un

violento colpo di stato. Il tutto viene visto attraverso gli occhi della giovane sposa e della servitù al suo servizio. «Quella di Nuevo orden è una visione di un ipotetico futuro che non si discosta molto dalla realtà attuale del mio paese» ha commentato il regista che non nasconde la sua preoccupazione. «Le sperequazioni economiche e sociali si stanno espandendo e stanno diventando insostenibili. Non è la prima volta che il Messico si trova di fronte un simile scenario e i governi corrotti hanno sempre risposto alla protesta con la violenza e la dittatura. Nuevo orden vuole essere un avvertimento, se la diseguaglianza non viene affrontata con metodi civili e le voci di dissenso vengono silenziate, allora

subentra il caos». Una riflessione molto lucida quella di Franco, che di fatto abbraccia non solo il Messico, ma tutti quei paesi in cui l’onda populista e nazionalista è cresciuta con preoccupante rapidità negli ultimi anni, arrivando in alcuni casi al governo. Nuevo orden è un film d’attualità, che deve molto anche al cinema di un grande autore italiano come Gillo Pontecorvo, e interpretato da un’attrice di cui sentiremo molto parlare in un futuro tutt’altro che distopico. Naian González Norvind, che gli spettatori impareranno presto a conoscere. I Wonder Pictures ne ha infatti acquisito i diritti per la distribuzione italiana. ALESSANDRO DE SIMONE

CHECK IN È arrivato ieri al Lido Pupi Avati. Il regista, che ha ricevuto il premio Robert Bresson, è anche tra i protagonisti del documentario dedicato a Paolo Conte, firmato da Giorgio Verdelli.

@Maurizio D’Avanzo

Una delle virtù di questa strana Mostra in tempi di coronavirus è lo spazio. Non solo lo spazio fisico che necessariamente dobbiamo rispettare tra una poltrona e l’altra. Ma anche - soprattutto - lo spazio mentale, un’apertura inedita di attenzione per ciò che sovente veniva coperto dal chiasso mediatico. E dunque per ciò che rappresenta un fondamentale elemento di rinnovamento. Nuovi sguardi, anche nella competizione ufficiale, nuovi autori (e soprattutto tante autrici, mai come quest’anno), nuove generazioni. L’assenza forzata dei grandi divi americani – il direttore Alberto Barbera ha spiegato assai bene come gli avvocati delle major abbiano dettato legge alle produzioni impedendo di viaggiare verso l’Europa ai talent e ai film – ha favorito gli indipendenti. Gli indipendenti americani, certo. Ma non solo loro. Giornalisti e critici si sono trovati quasi “costretti” a fare delle scoperte. Spesso piacevoli. Una delle sezioni che per vocazione dà spazio alle opere prime e ai nuovi talenti è la Settimana della critica: Non odiare di Mauro Mancini, il film italiano in competizione, ci è sembrato uno dei più promettenti nella squadra nazionale. La Settimana, già da qualche anno, propone anche una sezione di cortometraggi, sempre italiani, Sic@Sic, realizzata in collaborazione con Luce Cinecittà: anche lì abbiamo trovato nuove leve promettenti, registi di cui sentiremo sicuramente parlare. Il ricambio generazionale è più che mai indispensabile, il cinema non è fatto solo di venerati maestri. Se i giovani cineasti “saranno famosi” lo scopriremo negli anni a venire, ma intanto in questa Mostra quasi “marziana”, si sono spalancate le finestre facendo circolare un’aria nuova. Torneremo - si spera presto - ad affollare le sale e i festival. Ma facciamo tesoro dello spazio mentale conquistato. n


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.