DAILY 1 VENERDÌ 27 06|07 GIOVEDÌ 13 VENERDÌ 14
GIOVEDÌ 13
h. 09.00 Sala Sinopoli
GRAND PUBLIC press | accr. IL COLIBRÌ
Francesca Archibugi USA, 126’
Preceduto da LUCIANO PAVAROTTI, LA STELLA G. Toccafondo 2’
h. 10.00 Auditorium Conciliazione
ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 IL CERCHIO
Sophie Chiarello Italia, 108’
h. 11.30 Sala Sinopoli
ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 IL RAGAZZO E LA TIGRE
Brando Quilici Italia, 94’
h. 11.30 Sala Petrassi
SPECIAL SCREENINGS press | accr.
A COOLER CLIMATE
James Ivory, Giles Gardner UK, 75’ | Doc
h. 15.30
Casa del Cinema, sala Cinecittà STORIA DEL CINEMA ingresso gratuito - priorità accr. TRENI - ARRIVI 30’
h. 16.00 Sala Petrassi
SPECIAL SCREENINGS pubb. € 12 | accr.
A COOLER CLIMATE
James Ivory, Giles Gardner UK, 75’ | Doc
h. 16.30 Teatro Studio G. Borgna SPECIAL SCREENINGS pubb. € 10 | accr.
A COOLER CLIMATE James Ivory, Giles Gardner UK, 75’ | Doc
h. 16.45
Casa del Cinema, sala Cinecittà FREESTYLE ingresso gratuito - priorità accr.
THE LAST MOVIE STARS (Ep. 1 - Ep. 2) Ethan Hawke USA, 122’ | Doc
h. 18.30 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 7 | accr. CORTI ALICE NELLA CITTÀSlot 1 107’
h. 19.00 Sala Sinopoli
CERIMONIA DI APERTURA GRAND PUBLIC inviti | accr.
IL COLIBRÌ
Francesca Archibugi USA, 126’
Preceduto da LUCIANO PAVAROTTI, LA STELLA G. Toccafondo 2’
h. 19.00 Sala Petrassi
CERIMONIA DI APERTURA - STREAMING
GRAND PUBLIC pubb. € 10 | accr.
IL COLIBRÌ
Francesca Archibugi USA, 126’ Preceduto da LUCIANO PAVAROTTI, LA STELLA G. Toccafondo 2’
h. 19.30
Casa del Cinema, sala Cinecittà RETROSPETTIVA
MS. WOODWARD & MR. NEWMAN ingresso gratuito - priorità accr.
A KISS BEFORE DYING Gerd Oswald USA, 1956, 94’
h. 20.00 Teatro Studio G. Borgna GRAND PUBLIC pubb. € 10 | accr.
IL COLIBRÌ
Francesca Archibugi USA, 126’ Preceduto da LUCIANO PAVAROTTI, LA STELLA G. Toccafondo 2’
h. 21.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 12 | accr.
MARCEL THE SHELL WITH SHOES ON Dean Fleischer-Camp USA, 90’
h. 21.30
Casa del Cinema, sala Cinecittà
OMAGGIO A JAMES IVORY ingresso gratuito - priorità accr.
A ROOM WITH A VIEW James Ivory UK, 1985, 117’
VENERDÌ 14
h. 09.00 Sala Sinopoli
SPECIAL SCREENINGS press | accr. COUPEZ!
Michel Hazanavicius Francia, Giappone, 2021, 112’
h. 09.00 Sala Petrassi
FREESTYLE press | accr.
ROMULUS II - LA GUERRA PER ROMA (Ep.1-2)
Matteo Rovere, Enrico Maria Artale Italia, 100’
h. 09.00 Teatro Studio G. Borgna
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA press | accr. SANCTUARY
Zachary Wigon USA, 96’
h. 09.00 MAXXI FREESTYLE press | accr. LYNCH/OZ Alexandre O. Philippe USA, 108’ | Doc
h. 09.00 Giulio Cesare, Sala 7
FREESTYLE press | accr. ENRICO CATTANEO / RUMORE BIANCO
Francesco Clerici, Ruggero Gabbai Italia, 2021, 32’ | Doc NINO MIGLIORI. VIAGGIO INTORNO ALLA MIA STANZA Elisabetta Sgarbi Italia, 42’ | Doc
h. 09.30 Giulio Cesare, Sala 5 FREESTYLE press | accr. IL MALEDETTO Giulio Base Italia, 112’
h. 11.00 Sala Petrassi CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA press | accr. LA CURA Francesco Patierno Italia, 87’
h. 15.30
Casa del Cinema, sala Cinecittà OMAGGIO A JEAN-LUC GODARD ingresso gratuito - priorità accr.UNE FEMME MARIÉE Jean-Luc Godard Francia, 1964, 95’
h. 20.30 Giulio Cesare, Sala 7
FREESTYLE press | accr.
AMATE SPONDE
Egidio Eronico Italia, 78’ | Doc
h. 16.00
Giulio Cesare, Sala 1 BEST OF 2022 pubb. € 10 | accr. ALL THAT BREATHES Shaunak Sen USA, UK, 94’ | Doc
h. 17.00
Giulio Cesare, Sala 3
GRAND PUBLIC pubb. € 10 | accr. IL COLIBRÌ
Francesca Archibugi USA, 126’ Preceduto da
LUCIANO PAVAROTTI, LA STELLA G. Toccafondo 2’
h. 17.30
MAXXI
FREESTYLE pubb. € 12 | accr. ENRICO CATTANEO / RUMORE BIANCO
Francesco Clerici, Ruggero Gabbai Italia, 2021, 32’ | Doc
NINO MIGLIORI. VIAGGIO INTORNO ALLA MIA STANZA Elisabetta Sgarbi Italia, 42’ | Doc h. 17.30
Casa del Cinema, sala Cinecittà FREESTYLE ingresso gratuito - priorità accr. THE LAST MOVIE STARS (Ep. 3 - Ep. 4) Ethan Hawke USA, 108’ | Doc h. 18.00 Teatro Studio G. Borgna FREESTYLE pubb. € 10 | accr. LYNCH/OZ Alexandre O. Philippe USA, 108’ | Doc
h. 18.30 Sala Petrassi CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 15 | accr. LA CURA Francesco Patierno Italia, 87’ h. 18.30 Giulio Cesare, Sala 1 FREESTYLE pubb. € 10 | accr. LYNCH/OZ Alexandre O. Philippe USA, 108’ | Doc
h. 21.00 Teatro Studio G. Borgna CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 10 | accr.
SANCTUARY
Zachary Wigon USA, 96’
h. 21.00
Casa del Cinema, sala Cinecittà RETROSPETTIVA MS. WOODWARD & MR. NEWMAN ingresso gratuito - priorità accr. MR. & MRS. BRIDGE James Ivory USA, 1990, 126’
h. 21.00 Giulio Cesare, Sala 1
ALICE NELLA CITTÀ press | accr. L’UOMO SULLA STRADA Gianluca Mangiasciutti Italia, 110’
h. 21.30 Sala Petrassi
GRAND PUBLIC pubb. € 12 | accr. MRS. HARRIS GOES TO PARIS Anthony Fabian UK, Ungheria, 115’
h. 21.30 Auditorium Conciliazione
ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 12 | accr. MAHMOOD Giorgio Testi Italia, 90’
h. 22.00 Sala Sinopoli
FREESTYLE pubb. € 12 | accr.
ROMULUS II - LA GUERRA PER ROMA (Ep.1-2)
Matteo Rovere, Enrico Maria Artale Italia, 100’
h. 22.00 MAXXI
SPECIAL SCREENINGS pubb. € 12 | accr. RULES OF WAR Guido Hendrikx Paesi Bassi, 53’ | Doc
h. 22.00 Giulio Cesare, Sala 5
GRAND PUBLIC pubb. € 10 | accr. MRS. HARRIS GOES TO PARIS Anthony Fabian UK, Ungheria, 115’
h. 22.30 Giulio Cesare, Sala 3 FREESTYLE pubb. € 10 | accr. ROMULUS II - LA GUERRA PER ROMA (Ep.1-2)
h. 11.00
Teatro Studio G. Borgna GRAND PUBLIC press | accr. MRS. HARRIS GOES TO PARIS Anthony Fabian UK, Ungheria, 115’
h. 11.00 MAXXI BEST OF 2022 press | accr. ALL THAT BREATHES Shaunak Sen USA, UK, 94’ | Doc
h. 11.00
Casa del Cinema, sala Cinecittà FREESTYLE ingresso gratuito - priorità accr. THE LAST MOVIE STARS (Ep. 3 - Ep. 4) Ethan Hawke USA, 108’ | Doc
h. 11.30 Sala Sinopoli ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 | accr. MAHMOOD Giorgio Testi Italia, 90’
h. 11.30 Giulio Cesare, Sala 7 SPECIAL SCREENINGS press | accr. KORDON Alice Tomassini Italia, 67’ | Doc RULES OF WAR Guido Hendrikx Paesi Bassi, 53’ | Doc h. 12.30 Giulio Cesare, Sala 3 SPECIAL SCREENINGS accr.
A COOLER CLIMATE James Ivory, Giles Gardner UK, 75’ | Doc
h. 15.00
Casa del Cinema, sala Cinecittà FREESTYLE ingresso gratuito - priorità accr. THE LAST MOVIE STARS (Ep. 1 - Ep. 2) Ethan Hawke USA, 122’ | Doc
h. 15.30 Teatro Studio G. Borgna BEST OF 2022 pubb. € 10 | accr.
ALL THAT BREATHES Shaunak Sen USA, UK, 94’ | Doc
h. 18.30 Giulio Cesare, Sala 7 SPECIAL SCREENINGS press | accr. UMBERTO ECO-LA BIBLIOTECA DEL MONDO Davide Ferrario Italia, 80’ | Doc
h. 18.45
Casa del Cinema, sala Cinecittà ABSOLUTE BEGINNERS ingresso gratuito - priorità accr. LE DERNIER COMBAT Luc Besson 90’
h. 19.00 Sala Sinopoli SPECIAL SCREENINGS pubb. € 25 | accr. COUPEZ!
Michel Hazanavicius Francia, Giappone, 2021, 112’ h. 19.00 Giulio Cesare, Sala 5 CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 10 | accr. LA CURA Francesco Patierno Italia, 87’ h. 19.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 8 | accr. IL CERCHIO Sophie Chiarello Italia, 108’ h. 19.30 Giulio Cesare, Sala 3 SPECIAL SCREENINGS pubb. € 10 | accr. COUPEZ!
Michel Hazanavicius Francia, Giappone, 2021, 112’
h. 20.00
MAXXI
SPECIAL SCREENINGS pubb. € 12 | accr. KORDON Alice Tomassini Italia, 67’ | Doc h. 20.15
Casa del Cinema, sala Cinecittà OMAGGIO A JAMES IVORY ingresso gratuito - priorità accr. A ROOM WITH A VIEW James Ivory UK, 1985, 117’
Matteo Rovere, Enrico Maria Artale Italia, 100’
h. 22.30 Giulio Cesare, Sala 7 ALICE NELLA CITTÀ press | accr.
AFTERSUN
Charlotte Wells UK, USA, 98’
Weekly della
17. Festa
Coordinamento editoriale
Marisa Santin
Hanno collaborato
Massimo Bran, Davide Carbone, Loris Casadei, Letizia della Luna, Fabio Di Spirito, Nicoletta Dose, Fabio Marzari, Mariachiara Marzari, Chiara Pinzauti, Martina Ponziani, Chiara Renda, Chiara Sciascia, Cesare Stradaioli, Luca Volpe, Luca Zanatta (grafica)
Silvia Baldereschi, Matilde Corda, Aurora Sartori
Coordinatore
Martina Ponziani
Direttore Responsabile Giancarlo Zappoli
Stampa
Programma GIOVEDÌ 13 - VENERDÌ 14
Supplemento n. 1 al n. 268-269 di Ottobre/Novembre 2022 del mensile di cultura e spettacolo Venezia News spedizione in A.P. 45% art.2 comma 20/Blegge 662/96DCI-VEAutorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1245 del 4/12/1996
del Cinema di Roma
CHINCHIO INDUSTRIA GRAFICA Srl www.chinchio.it
JAMES IVORY
Se c’è un regista cinematografico o teatrale partico larmente ispirato dalla forma romanzo questo è Ja mes Ivory. In passato, da americano colto e raffinato quale è, varie volte è stato preso per inglese, compli ci anche una certa affettazione e una particolare in clinazione per il mondo indostano, sia come scrittura che come ambientazione delle sue opere. Sensibil mente incline all’understatement – cioè quanto di più british si possa immaginare – e ai sottotoni, piuttosto lontano dai clamori e dalle sirene hollywoodiane, a dispetto dei di versi Oscar che le sue pellicole hanno conseguito, Ivory è stato in grado di riservarsi un ruolo, una nicchia artistica particolare in un arco di oltre un ventennio almeno, partendo da Quartet (1981), l’opera che lo ha portato alla notorietà dopo alcuni lungometraggi che non avevano avuto grande riscontro. Se Sir Anthony Hopkins è diventato il suo attore-icona, una specie di alter ego (protagonista in tre fondamentali lavori quali Casa Howard, Quel che resta del giorno e Surviving Picasso ), a livello di coordinate artistiche non vanno messi in secondo piano alcuni temi peculiari del suo intero repertorio: il con flitto fra culture e ambienti distanti fra loro, i tumulti sotterranei personali (covati a lungo, mai elaborati e quasi mai emersi alla luce del sole), gli attriti e le divisioni sociali. Si tratta di tematiche che Ivory affronta con distacco, si potrebbe dire quasi con occhio da entomologo, intento a osservare le vicende umane, intime e comuni (quasi sempre in costume: pochissimi i film ambientati in epoca contemporanea), con l’esclusivo scopo di prendere atto del loro svolgersi e di registrarne i multiformi effetti. La freddezza che di tanto in tanto si sviluppa da questa sorta di distacco è stata una delle critiche rivolte alla sua cinematografia, temperata qui e là da esplosioni di pura vitalità, come il celeberrimo «Io lo amo: cosa credete?», per l’epoca spudorato e coraggioso gesto di ribellione della giovanissima Lucy (l’esordiente Helena Bonham Car ter) in Camera con vista. Ma la cifra più chiara dei suoi film è proprio il richiamo costante all’opera romanzo, con particolare predilezione per Henry James e soprattutto per E.M. Forster, il che ben restituisce la decisa inclinazione dell’autore per la narrazione di vicende ambientate in epoche passate. Cesare Stradaioli
OMAGGIO A JAMES IVORY
CAMERA CON VISTA
(UK, 1985, 117’)
Una raffinata no stalgia di sapore anglosassone nel cuore di Fi renze, con pas sioni represse che irrompono
improvvisamente a sconvolgere la vita dei personaggi: un film in pieno stile Ivory, tratto dall’omonimo ro manzo di E.M. Forster. Nel cast Mag gie Smith, Daniel Day-Lewis e una giovanissima Helena Bonham Carter al suo esordio nel cinema.
A COOLER CLIMATE
di JAMES IVORY, GILES GARDNER
con James Ivory, Umar Aftab, Giles Gardner (Doc | UK, 2022, 75’)
Le immagini selezionate da James Ivory dalle bobine di un documenta rio girato in Afghanistan durante un suo viaggio nel 1960 si mescolano con quelle dell’infanzia del regista nell’Oregon. La voce narrante è dell’autore stesso, che racconta le motivazioni, le scoperte e le conqui ste di quel viaggio. Montato insieme a Giles Gardner, il documentario rac conta le prime passioni di Ivory, in cluso l’incontro con Ismail Merchant, suo socio e compagno di vita.
di Davide Carbone
COLIBRÌ
3 FILM FRANCESCA ARCHIBUGI
Mignon è partita (1988)
Il racconto della vita di Marco Carrera, “il colibrì”, che procede secondo la forza dei ricordi in un tempo liquido che va dai primi anni ‘70 fino a un futuro prossimo, dal suo incontro da adolescente con Luisa Lattes, un amore mai consumato e che mai si spegnerà, fino all’attuale vita coniugale con Marina e la figlia Adele. Una vita segnata da dure prove alle quali reagisce con un’apparente immobilità, fino a che Daniele Carradori, lo psicoanalista di Marina, gli insegnerà ad assecondare i cambi di rotta più inaspettati. Una storia sulla strenua lotta che ingaggiamo tutti noi per resistere a ciò che talvolta ci appare insostenibile. Tratto dal romanzo di Sandro Veronesi, premio Strega 2020.
FRANCESCA ARCHIBUGI
Regista, sceneggiatrice e attrice (1960), entra fin da giovanissima nel mondo dello spettacolo come interprete per poi dedicarsi esclusivamente alla sceneggiatura e alla regia. Debutta dietro la macchina da presa nel 1988 con Mignon è partita. La consacrazione definitiva avviene nel 1993 con Il grande cocomero. Seguono film molto apprezzati da pubblico e critica, fra cui Questioni di cuore (2008), Il nome del figlio (2015), Gli sdraiati (2017).
schermo
Una “brillante opera prima” – così è stata definita dalla critica – con pro tagonisti Stefania Sandrelli e Mas simo Dapporto. Quando la cugina Mignon fa irruzione nella quotidianità del tredicenne romano Giorgio la vita dell’intera famiglia non sarà più la stessa.
Il grande cocomero (1993)
La storia della dodicenne Pippi, ul tima arrivata nel reparto in cui il gio vane psichiatra Arturo, uno straordi nario Sergio Castellitto, lavora e lotta ogni giorno, è ispirata all’esperienza di Marco Lombardo Radice, neurop sichiatra infantile sperimentatore di terapie innovative.
Il nome del figlio (2015)
L’arrivo di un bambino e la travagliata scelta del suo nome portano a galla segreti familiari tenuti nascosti per anni. Adattamento di una pièce tea trale francese, la pellicola vanta un cast in pieno stato di grazia: Ales sandro Gassmann, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo e Micaela Ramazzotti.
DAILY 1
di FRANCESCA ARCHIBUGI con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, Alessandro Tedeschi, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, Nanni Moretti (Italia, Francia, 2022, 126’)
GRAND PUBLIC IL
08|09 VENERDÌ 27 GIOVEDÌ 13 VENERDÌ 14 PASO DOBLE Stregati dal grande
SANDRO VERONESI / FRANCESCO PICCOLO 14/10 Sala Sinopoli h. 16.00 PREMIO ALLA CARRIERA
Masterclass JAMES IVORY 14/10 Sala Petrassi h. 16.30
In questi giorni è in visita presso varie università italiane Orhan Pamuk, Premio Nobel per la letteratura nel 2006. Con l’oc casione presenta il suo ultimo romanzo Le notti della peste. Pur ambientandola alla fine dell’Impero Ottomano, la diffusione della peste con le sue note conseguenze – epidemia, paura, caccia all’untore, restri zione, autoritarismo dei governi, isolamento che si insinua anche all’interno della fami glia, unità basilare umana – è ovviamente un pretesto per parlare dell’oggi e della fragilità delle comunità umane. Così è pure per Albert Camus (19131960), anch’egli Premio Nobel nel 1957, con il suo La peste, scritto agli inizi degli anni ‘40 ma pubblicato nel 1947. Siamo ad Orano in Algeria; prima una moria di topi, poi la scoperta del terribile morbo. La città si chiude mentre le persone tentano di superare la difficoltà di comunicazione isolandosi e ricercando piaceri carnali. Seguono rivolte e saccheggi in un crescen do di uomini contro uomini. La peste ha messo tutti di fronte alla precarietà della condizione umana obbligandoli, peggio ancora, alla riflessione sull’assurdità dell’e sistenza. Ad Orano la peste finisce, ma ormai ognuno sa che potrebbe tornare in ogni momento, quella peste che lo scrittore e drammaturgo francese Antonin Artaud aveva individuato essere in Camus una po tente metafora della vita. Solo uno sforzo verso la reciproca solidarietà, un “uma nesimo mediterraneo”, come venne allora definito, potrebbe alleviare un nichilismo totale. Un filosofo che certo molto influenzò Camus, Søren Kierkegaard, nel suo Timore e Tremore ben riflette sulla legge dell’indif ferenza nel mondo terreno, sul venerare la ricchezza, indipendentemente da dove provenga. Storia nota ad Abramo quando Dio sembra chiedergli di sacrificare il figlio Isacco: «Ciò che si trascura è l’angoscia, perché verso il denaro non vi è alcuna ob bligazione etica, ma verso il figlio il padre ha il dovere più alto e sacro». Molto rivela, infine, l’esergo tratto da Da niel Defoe che Camus pone nell’edizione originale del suo romanzo: «È ragionevole rappresentare un tipo di imprigionamento per mezzo di un altro quanto rappresentare qualsiasi cosa che esiste realmente per mezzo di un’altra che non esiste affatto».
di FRANCESCO PATIERNO con Francesco Di Leva, Alessandro Preziosi, Francesco Mandelli, Cristina Donadio, Andrea Renzi, Antonino Iuorio, Peppe Lanzetta (Italia, 2022, 87’)
Una rilettura de La peste di Albert Camus sullo sfondo di una Napoli spettrale, svuotata dal lockdown. I disorientamenti del libro rimangono gli stessi, anche se motivati qui dalla reclusione a cui la recente pandemia ha forzato l’intera città, da Corso Umberto I al Rione Sanità. Il punto di vista è quello di una troupe cinematografica che, nel pieno dell’emergenza, gira per le strade partenopee le riprese per un film tratto proprio da La peste. Tra realtà e finzione, le vite degli attori si mescolano a quelle dei personaggi interpretati, mentre Napoli diventa pian piano il teatro dell’opera stessa di Camus.
FRANCESCO PATIERNO Regista, sceneggiatore e scrittore napoletano (1964), dopo gli studi in architettura lavora come direttore creativo per un’agenzia pubblicitaria. Il suo primo lungometraggio, Pater Familias, viene presentato alla Berlinale nel 2003. Dopo Il mattino ha l’oro in bocca (2007) dirige le commedie Cose dell’altro mondo (2011) e La gente che sta bene (2014), e i documentari Naples ’44 (2016) e Diva! (2017). Nel 2012 pubblica Il giostraio, suo primo romanzo.
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
SANCTUARY
di ZACHARY WIGON
con Margaret Qualley, Christopher Abbott (USA, 2022, 96’)
Rebecca è una sex-worker, nello specifico una dominatrice. Tra i suoi clienti c’è Hal, che fa parte di una famiglia molto facoltosa e si appresta a ereditare una grossa fortuna. Proprio per questo Hal si rende conto di non poter più continuare una relazione con una donna che conosce tutti i suoi segreti e le sue perversioni. Decide così di incontrarla per un’ultima volta per dirle che non potranno più vedersi. Ma Rebecca non è assolutamente d’accordo e farà di tutto per fargli cambiare idea. A interpretare Rebecca è Margaret Qualley, l’autostoppista hippie di C’era una volta a Hollywood
ZACHARY WIGON
Regista e critico cinematografico americano, ha frequentato la Tisch School of the Arts di New York prima di iniziare a scrivere di cinema su «Slant Magazine», «Filmmaker» e «The Village Voice». A partire dal suo corto Someone Else’s Heart sviluppa il suo lungometraggio di debutto The Heart Machine (2014), un thriller romantico liberamente ispirato alle sue esperienze personali. Sanctuary è il suo secondo film.
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA LA CURA
di Loris Casadei LA NOTTE DELL’UMANITÀ
FREESTYLE
THE LAST MOVIE STARS
di ETHAN HAWKE
con George Clooney, Martin Scorsese, Laura Linney, Sam Rockwell, Sally Field, Karen Allen (Doc | USA, 2022, 6 episodi, 441’)
Una docuserie in sei parti diretta da Ethan Hawke (con Mar tin Scorsese nel ruolo di produttore esecutivo) che celebra Paul Newman e Joanne Woodward, protagonisti anche del manifesto della Festa del Cinema di quest’anno. Interviste, sequenze tratte dai film più iconici, immagini di repertorio mostrano la loro lunga e appassionata storia d’amore e l’in credibile talento che li ha resi artisti amati in tutto il mondo, oltre che evidenziare la dedizione al lavoro e alla filantropia della coppia. Un’occasione per ripercorrere alcune tappe cru ciali della storia del cinema americano.
ROMULUS II – LA GUERRA PER ROMA
di MATTEO ROVERE ( ep. 1) , ENRICO MARIA ARTALE (ep. 2)
Arriva la seconda stagione di Romulus, serie-evento nel 2020 creata da Matteo Rovere. E ritroviamo riti stregati, battaglie, sacerdotesse, vecchie maledizioni e nuovi conflitti in un lavoro spettacolare che conduce alla scoperta dell’identità di Romu lus, con storie che nascono da una profezia (rigorosamente in protolatino): «il falso re troverà la morte. Il vero re invece vivrà». Alla guida della serie su questa travolgente epopea sulla fon dazione di Roma troviamo ancora una volta Matteo Rovere (regia, sceneggiatura, soggetto), accompagnato alla regia da Enrico Maria Artale, Michele Alhaique e Francesca Mazzoleni.
NINO MIGLIORI VIAGGIO INTORNO ALLA STANZA
di ELISABETTA SGARBI
con Nino Migliori (Doc | Italia, 2022, 42’)
Dopo aver ritratto numerose personalità del mondo dell’arte, Elisabetta Sgarbi esplora qui la figura del fotografo Nino Mi gliori (1926) nel suo passaggio da una visione surrealista del quotidiano a una dimensione più astratta e sperimentale. Il documentario, che si avvale di una colonna sonora firmata da Mirco Mariana, unisce due aspetti della vita di Migliori: quello privato (un inseguimento amoroso) e quello pubblico del suo lavoro artistico, entrando anche nei dettagli tecnici dei metodi da lui usati per la realizzazione delle sue opere, come il polargramma e il lucigramma.
ENRICO CATTANEO / RUMORE BIANCO
di FRANCESCO CLERICI, RUGGERO GABBAI
con Enrico Cattaneo (Doc | Italia, 2021, 32’)
Un fotografo che ha fatto dell’ironia e dell’autoironia un mar chio di riconoscimento. Il documentario di Francesco Clerici, regista specializzato in doc d’arte, è dedicato alla figura del milanese Enrico Cattaneo che esordì lavorando come fotore porter innamorandosi poi degli artisti dell’Arte povera, dive nendo anche lui stesso vero e proprio artista. La sua indole scettica ha reso il suo profilo ancora più affascinante. Il film lo mostra nella sua casa, che è anche museo e magazzino, mentre fuma sigarette e attende la fine di una vita beffarda.
LYNCH/OZ
di ALEXANDRE O. PHILIPPE
con John Waters, Rodney Asher, David Lowery (Doc | USA, 2022, 108’)
C’è una connessione tra Il mago di Oz (1943) di Victor Fleming e il mondo inquietante di David Lynch. Alexandre O. Philippe indaga questo legame, evi denziando le suggestioni che il primo ha lasciato in eredità al secondo. Diviso in sei capitoli, il documentario ci mostra un viaggio nell’immaginario americano attraverso particolari scene dei lungo metraggi di Lynch (non solo le quelle in cui l’influenza di Fleming è più evidente), creando accostamenti inediti e illuminanti.
di F.D.S. FOCUS
ETHAN HAWKE
Rispetto a quella di al tre star sue coetanee, la carriera di Ethan Haw ke rivela un andamento decisamente singolare. Non cono sce l’ascesa, la morte e la resur rezione di un Robert Downey Jr, e nemmeno la volontà di tenersi ad un livello qualitativo di ‘fascia alta’ che caratterizza un Joaquin Phoenix o un Matt Damon. No, con Hawke l’onda sinusoidale della qualità dei suoi film si dimostra molto più ampia, passando da titoli di culto a prodotti di livello medio o addirittura banale. Tuttavia, in questo suo per corso carsico, riscontriamo anche una grande libertà dell’uomo unita ad una notevole vastità di interessi, qualità grazie alle quali gli è stato possibile costruirsi una carriera teatrale di assoluto rispetto nonché di pubblicare alcuni romanzi di buon livello. La sua recitazione, va detto, non conosce le sconfinate qualità tecniche degli altri suoi colleghi, e si nutre di una certa fissità espressiva che viene infranta solo in certe parti caratterizzate da una ironia di fondo (ci viene in mente il ruolo in The Newton Boys di Linklater, o quello ancora ne Le verità di Kore’eda). Eppure basterebbe citare, a soli 19 anni, il suo battesimo professionale ne L’attimo fuggente di Peter Weir, il ruolo di ‘bello e fallito’ nel manife sto della X generation di Ben Stiller Giovani, carini e disoccupati (altra sciagurata traduzione dell’originale Reality Bites…), le presenze nei film cult di Linklater dove è lo specchio del tempo storico che passa a farla da padrone (la trilogia del Before con Julie Delpy e Boyhood con le sue 12 scansioni temporali), o ancora in quel film seminale che è Gattaca di Andrew Niccol e nel bressioniano First Reformed di Schrader, per comprendere che l’essenza della recitazione di Hawke sta nella normalissima fragilità di chi non ha il coraggio di scappare dalla vita. Anche se non certo come Nick Mano Fredda con le sue 50 uova sode da mangiare in due ore (è proprio Hawke che lo cita in Re ality Bites ), egualmente ne affronta di colpi e batoste, con il coraggio di una determinazione sempre tosta e con una conversazione che sfida l’abitudine e il silenzio.
Vedere per la prima volta
Salman Rushdie, Il Mago di Oz Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 1992
VENERDÌ 27
GIOVEDÌ 13 VENERDÌ 14
10|11 DAILY 1
Il Mago di Oz fece di me uno scrittore.
con Andrea Arcangeli, Francesco Di Napoli, Marianna Fontana, Valentina Bellè, Emanuele Di Stefano, Max Malatesta, Vanessa Scalera (ep. 2), Sergio Romano (Italia, 2022, 2 episodi, 100’)
SPECIAL SCREENINGS
KORDON
di ALICE TOMASSINI
(Doc | Italia, 2022, 67’)
La regista segue quattro donne volontarie ucraine che ripetutamente varcano il confine con l’Ungheria cercando di fare qualcosa di concreto per ridare speranza a un popolo sotto assedio. Una testimonianza del ruolo fondamentale delle donne nella resistenza e nel difficile percorso verso un’auspicata pace, in una guerra che sta sconvolgendo la vita di milioni di persone.
RULES OF WAR
di GUIDO HENDRIKX
(Doc | Paesi Bassi, 2022, 53’)
GRAND
MRS. HARRIS GOES TO PARIS
di ANTHONY FABIAN
con Lesley Manville, Isabelle Huppert, Lambert Wilson, Alba Baptista, Lucas Bravo, Ellen Thomas, Rose Williams, Jason Isaacs (UK, Ungheria, 2022, 115’)
Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Paul Gallico la cui protagonista è una donna delle pulizie nella Londra degli anni ‘50 che si innamora di un abito haute couture di Christian Dior e decide di fare di tutto per entrarne in possesso. Ada Harris riesce nell’impresa di raccogliere il denaro necessario per partire per Parigi, diretta alla Maison Dior. Ad aspettarla c’è però la snobissima direttrice, interpretata da Lesley Manville, poco interessata all’amore che la donna prova per lo splendido abito rosa. C’è da attendersi una grande Isabelle Huppert.
ANTHONY FABIAN
Regista, sceneggiatore e produttore britannico, è diventato celebre con il suo primo lungometraggio Skin (2008), la drammatica storia di Sandra Laing, vittima della segregazione nel Sudafrica dell’apartheid. La sua carriera è costellata da numerosi documentari e programmi di musica classica realizzati con la casa di produzione Elysian Films, di cui è direttore. Tra le molte performance che Fabian ha immortalato, ricordiamo quelle di Luciano Pavarotti e di John Tavener.
MR. & MRS. BRIDGE
ABSOLUTE BEGINNERS
«Nel 2018 ho incontrato un uomo di mezza età e di bell’aspetto in un hotel a Juba, la ca pitale del Sud Sudan». Così Guido Hendrikx introduce il suo nuovo documentario, prima di seguire lo sconosciuto in un viaggio in un Paese lacerato e sempre sull’orlo della guerra. L’uomo risulta essere un delegato della Croce Rossa e un ex soldato che viaggia nelle zone di conflitto del mondo per insegnare ai soldati le regole della “guerra giusta”. Perché anche le guerre hanno delle regole: la domanda è se le parti possono accettare di seguirle.
OMAGGIO A JEAN LUC GODARD
LUC BESSON
LE DERNIER COMBAT
UNE FEMME MARIÉE
(Francia, 1964, 95’ – Versione restaurata)
L’ambizioso Bood vuole sposare Dorothy, una ragazza molto ricca che già aspetta un figlio da lui. La tragedia arriva quando il padre di lei, un magnate del rame, si oppo ne all’unione. Un thriller dalle at mosfere mélo, tratto dall’omonimo romanzo di Ira Levin (autore anche di Rosemary’s Baby, altra fortunata trasposizione per lo schermo).
Un matrimonio e il tempo che pas sa fra cose non dette e rimpianti repressi. Basato sui romanzi di Evan S. Connell, il film, presentato in quest’occasione da James Ivory, è un monumento alla bellezza della coppia Newman-Woodward.
Regista di film di culto come Nikita e Leon, Bes son parla al pubblico della Festa del suo primo, apo calittico film, girato a soli
anni.
Charlotte, redattrice di una rivista di moda che si divide fra il marito pilota (interpretato da Philippe Leroy) e l’amante attore, resta incinta senza sapere chi sia il padre. La donna continua a dividersi fra i due, incapace di scegliere e profondamente innamorata di entrambi. L’ottavo lungometraggio del regista fran cese Godard vuole essere una sorta d’inchiesta sulla condizio ne della donna negli anni ‘60.
A KISS BEFORE DYING di
GERD OSWALD (USA, 1956, 94’)
di JAMES IVORY (USA, 1990, 126’)
23
15/10, Sala Sinopoli h.16.30
PUBLIC
RETROSPETTIVA / MS. WOODWARD & MR. NEWMAN
ALL THAT BREATHES
di SHAUNAK SEN
con Luis Zahera, Marina Fois, Diego Anido, Denis Menochet (Spagna, Francia, 2022, 137’)
Mentre l’aria di Delhi si fa sempre più irrespi rabile e per le strade cresce la violenza, i fra telli Mohammad Saud e Nadeem Shehzad, veterinari autodidatti con una passione per gli uccelli, dedicano la loro vita a proteggere una vittima di questi tempi bui: l’uccello noto come il nibbio bruno, che riveste un ruolo essenziale nell’e cosistema della città. Premiato al Sundance e a Cannes.
ALICE NELLA CITTÀ
CONCORSO/ Film di apertura MARCEL THE SHELL
WITH SHOES ON Op. 1a di DEAN FLEISCHER-CAMP con Jenny Slate, Dean FleischerCamp, Isabella Rossellini (Animazione | USA, 2021, 90’ )
Marcel è un’ado rabile conchiglia parlante alta un pollice, che vive con la nonna Connie. Un tempo facevano parte di una grande comunità di conchiglie, ma ora vivono da soli, in un Airbnb. Quando un do cumentarista li scopre, Marcel diventa una star da milioni di fan, ma se con la celebrità una speranza di ritrovare la fa miglia perduta si riaccende, nuove sfide e pericoli appaiono all’orizzonte. Dean Fleischer-Camp dirige un racconto esilarante e commovente carico di me raviglia, portando sul grande schermo un personaggio creato insieme a Jenny Slate e già protagonista di una serie di corti in stop-motion del 2010 divenuti virali. Nel 2016 dirige Fraud, documen tario concettuale realizzato rielaborando centinaia di video caricati su YouTube.
CONCORSO
IL CERCHIO
di SOPHIE CHIARELLO
con i bambini della sezione B della scuola Elementare Manin di Roma (2015/2020) (Doc | Italia, 2022, 108’ )
La regista italo-francese ha seguito con la sua telecamera i bam bini della sezione B della scuola Elementare Manin di Roma dal 2015 al 2020, tentando di catturare il loro punto di vista sul mondo. Cinque anni di riprese durante i quali la classe filmata diventa il ritratto di un Paese che si evol ve, cambia e si trasforma. Diplomata alla FEMIS di Parigi, Sophie Chiarello ha lavorato come aiuto regista al fianco di, tra gli altri, Gabriele Salvatores, Giu
COUPEZ!
di MICHEL HAZANAVICIUS
con Romain Duris, Bérénice Bejo, Grégory Gadebois, Finnegan Oldfield, Matilda Lutz, Sébastien Chassagne, Raphaël Quenard (Francia, Giappone, 2021, 112’)
Un vecchio edificio abbando nato diventa il set di un film di zombie. La troupe è ridotta, ma al suo interno c’è di tutto: dal regista Remi, sempre vicino a perdere il controllo, ai due attori principali, l’intenso e serioso Raphaël e la star dei social Ava. Le scene non funzionano, gli imprevisti abbondano e anche dietro la macchina da presa i tecnici fanno del loro meglio con alterna fortuna.
GIOVEDÌ
seppe Piccioni e Wilma Labate. Il suo film d’esordio è Ci vuole un gran fisico del 2012. Decide successivamente di dedicarsi al documentario e scrive e dirige con Anna-Lisa Chiarello RitalsDomani me ne vado (2011).
Il Cerchio, di cui è autrice e regista, è il suo secondo documentario.
EVENTI SPECIALI IL RAGAZZO E LA TIGRE
di BRANDO QUILICI con Sunny Pawar, Claudia Gerini, Amandeep Singh, Yoon C. Joyce, Shi Yang Shi, Legyaan Thapa (Italia, 2022, 94’ )
Le vicende di un ragazzino, Balmani, rimasto senza famiglia dopo il terremoto in Nepal del 2015 e di un cucciolo di tigre del Ben gala, Mukti, cacciato da una banda di bracconieri. Quando Balmani scappa dall’orfanotrofio per raggiungere Kath mandu, inoltrandosi nella fitta foresta, il suo destino si incrocia con quello di Mukti. Balmani decide di portare l’ani male con sé convinto che si salverebbe ro entrambi se riuscissero a raggiungere l’antico monastero Taktsang... Brando Quilici ha iniziato più di 30 anni fa la sua carriera di cineasta indipendente. Ha collaborato alla realizzazione di numerosi lavori sia negli USA, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
PANORAMA ITALIA/ Proiezioni speciali
MAHMOOD
di GIORGIO TESTI (Doc | Italia, 2022, 90’ )
Attraverso la voce di Alessandro Mah moud e le testimonianze di artisti come Blanco, Carmen Consoli e Dardust, il docufilm racconta il percorso del due
volte vincitore di Sanremo, ragazzino nato e cresciuto nella periferia milanese e divenuto in breve tempo il fenomeno musicale Mahmood. Un ritratto intimo, che apre uno spiraglio nel mondo inte riore di questa nuova star della musica italiana. Tanto per il regista quanto per il protagonista la musica scandisce azio ni, eventi e legami interpersonali.
di Aurora Sartori PLAYLIST
MAHMOOD
Soldi ( Gioventù Bruciata, 2019) Il brano vincitore del Festival di Sanremo 2019 Mahmood incanta il pubblico: un doloroso spiraglio autobiografico a suon di R&B con temporaneo. All’Eurovision Song Contest sfiora il secondo successo consecutivo, fermandosi in seconda posizione.
Inuyasha ( Ghettolimpo, 2021)
Brano spiccatamente Urban ed Hip Hop, il beat è incalzante e funziona. Sul testo ci si aspettava forse qual cosa di più innovativo e ‘bruciante’, al pari della cicatrice di Inuyasha.
Barrio ( Ghettolimpo, 2021) L’amore travagliato, ostacolato da dogmi e realtà sociali non sempre facili da comprendere e veicolato dal tumulto della periferia.
Rapide ( Ghettolimpo, 2021) Atto di forza cristallizzato tra desi derio e rabbia. Ennesimo episodio di funambolismo da parte dell’artista, in bilico tra accusa e redenzione.
Brividi ( Brividi, 2022)
L’incapacità di amare ma la volontà di farlo, questa volta assieme a Blanco, in una canzone prorompente e ad alto tasso di armonizzazione. Primi a San remo, ma ‘solo’ sesti – delusione per i fan – all’Eurovision Song Contest.
VENERDÌ
VENERDÌ
12|13 DAILY 1
27
13
14
BEST OF 2022