DAILY 7 42|43 GIOVEDÌ 20
h. 09.00 Sala Sinopoli
GRAND PUBLIC press | accr.
LA STRANEZZA
Roberto Andò Italia, 103’
h. 09.00 Sala Petrassi
BEST OF 2022 press | accr.
L’INNOCENT
Louis Garrel Francia, 99’
h. 09.00 Teatro Studio G. Borgna
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA press | accr.
EL CASO PADILLA
Pavel Giroud Spagna, Cuba, 78’ | Doc
h. 09.00 MAXXI
SPECIAL SCREENINGS press | accr.
POLANSKI, HOROWITZ.
HOMETOWN
Mateusz Kudła, Anna KokoszkaRomer, Polonia, 2021, 75’ | Doc
h. 09.30 Giulio Cesare, Sala 1
FREESTYLE accr.
JAZZ SET
Steve Della Casa, Caterina Taricano Italia, 73’ | Doc
h. 09.30 Giulio Cesare, Sala 5
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA accr.
JANUARY
Viesturs Kairišs
Lettonia, Lituania, Polonia, 94’
h. 09.30 Giulio Cesare, Sala 7
FREESTYLE press | accr.
SELF-PORTRAIT
AS A COFFEE POT
William Kentridge
Sudafrica, USA, 3 episodi, 110’ | Doc
h. 09.30 Auditorium Conciliazione
ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7
MARCEL THE SHELL WITH SHOES ON Dean Fleischer-Camp USA, 90’
h. 10.30 MAXXI
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA press | accr.
SHTTL
Ady Walter Francia, Ucraina, 109’
h. 11.00 Sala Petrassi
GRAND PUBLIC press | accr.
THE MENU
Mark Mylod USA, 107’
h. 11.00
Casa del Cinema, sala Cinecittà RETROSPETTIVA
MS. WOODWARD & MR. NEWMAN ingresso gratuito - priorità accr.
BUTCH CASSIDY AND THE SUNDANCE KID George Roy Hill USA, Messico, 1969, 110’
h. 11.30 Sala Sinopoli
BEST OF 2022 IN COPRODUZIONE CON ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7
ARMAGEDDON TIME
James Gray USA, Brasile, 115’
h. 11.30 Giulio Cesare, Sala 5 GRAND PUBLIC accr.
RHEINGOLD
Fatih Akin Germania, Paesi Bassi, Marocco, Messico, 140’
h. 11.30 Auditorium Conciliazione
ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7
LES PIRES
Lise Akoka, Romane Gueret Francia, 99’
h. 12.00 Giulio Cesare, Sala 1
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA accr.
I MORTI RIMANGONO
CON LA BOCCA APERTA Fabrizio Ferraro Italia, Spagna, 84’
h. 12.00 Giulio Cesare, Sala 7
FREESTYLE press | accr.
LA CROCE E LA SVASTICA
Giorgio Treves Italia, 96’ | Doc
h. 12.30
Giulio Cesare, Sala 3
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA accr.
SANCTUARY
Zachary Wigon USA, 96’
h. 15.00
Casa del Cinema, sala Kodak
RESTAURI ingresso gratuito - priorità accr.
DOPOGUERRA 1920 ( Ep. 3)
da AMORI DI MEZZO SECOLO
Mario Chiari Italia, 1954, 15’
DOCUMENTARI
STENO
Raffaele Rago Italia, 75’
h. 15.30
Casa del Cinema, sala Cinecittà
RETROSPETTIVA
MS. WOODWARD & MR. NEWMAN ingresso gratuito - priorità accr.
SOMETIMES A GREAT NOTION Paul Newman USA, 1971, 114’
h. 16.00
Giulio Cesare, Sala 7
FREESTYLE pubb. € 10 | accr. ROMA ISOLA APERTA Monkeys Videolab Italia, 61’ | Doc
h. 16.00 Auditorium Conciliazione
ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 8 | accr.
THE BLACK PHARAOH, THE SAVAGE AND THE PRINCESS Michel Ocelot Francia, 2022, 83’ | Animazione
h. 16.30 Sala Sinopoli
FREESTYLE pubb. € 12 | accr. SOUVENIR D’ITALIE Giorgio Verdelli Italia, 94’ | Doc
h. 16.30 Giulio Cesare, Sala 5
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 10 | accr.
HOURIA Mounia Meddour Francia, Algeria, 104’
h. 17.00 MAXXI
FREESTYLE pubb. € 12 | accr. SELF-PORTRAIT AS A COFFEE POT William Kentridge Sudafrica, USA, 3 episodi, 110’ | Doc
h. 17.00 Giulio Cesare, Sala 3 FREESTYLE pubb. € 10 | accr.
SOUVENIR D’ITALIE Giorgio Verdelli Italia, 94’ | Doc
h. 18.00 Teatro Studio G. Borgna CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 10 | accr.
SHTTL
Ady Walter Francia, Ucraina, 109’
h. 18.00 Auditorium Conciliazione
ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 8 | accr.
CLOSE Lukas Dhont Belgio, Francia, Olanda, 105’
h. 18.15
Casa del Cinema, sala Cinecittà SPECIAL SCREENINGS ingresso gratuito - priorità accr.
GOOD MORNING TEL AVIV Giovanna Gagliardo Italia, 91’ | Doc
h. 18.30
h. 18.30
Giulio Cesare, Sala 7
FREESTYLE press | accr.
JANE CAMPION, LA FEMME CINÉMA
Julie Bertuccelli Francia, 100’| Doc
h. 18.30 Scena
FREESTYLE pubb. € 10 | accr.
LOLA
Andrew Legge Irlanda, UK, 80’
h. 19.00 Sala Sinopoli
GRAND PUBLIC pubb. € 25 | accr.
LA STRANEZZA
Roberto Andò Italia, 103’
h. 19.00
Giulio Cesare, Sala 5
BEST OF 2022 pubb. € 10 | accr. L’INNOCENT
Louis Garrel Francia, 99’
h. 19.30
Giulio Cesare, Sala 3
GRAND PUBLIC pubb. € 10 | accr. LA STRANEZZA
Roberto Andò Italia, 103’
h. 20.00
Auditorium Conciliazione
ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 12 | accr.
MODERAT: THE LAST DAYS
Elisa Mishto, Alexandre Powelz Germania, 20’
h. 20.30 MAXXI
FREESTYLE pubb. € 12 | accr. ABORISMI. RITRATTI E
AUTORITRATTO
Nunzio Massimo Nifosì Italia, 7’ | Doc BICE LAZZARI - IL RITMO E L’OSSESSIONE Manfredi Lucibello Italia, 60’ | Doc
h. 20.30 Teatro Palladium CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 8 RAMONA
Andrea Bagney Spagna, 80’
h. 20.45
Casa del Cinema, sala Kodak RETROSPETTIVA
MS. WOODWARD & MR. NEWMAN ingresso gratuito - priorità accr. BUTCH CASSIDY AND THE SUNDANCE KID
George Roy Hill USA, Messico, 1969, 110’
ABSOLUTE BEGINNERS
JAMES GRAY
LITTLE ODESSA
h. 21.00 Teatro Studio G. Borgna
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 10 | accr.
EL CASO PADILLA
Pavel Giroud Spagna, Cuba, 78’ | Doc
h. 21.00
Casa del Cinema, sala Cinecittà
ABSOLUTE BEGINNERS
ingresso gratuito - priorità accr.
LA BELLA VITA
Paolo Virzì 105’
h. 21.00
Giulio Cesare, Sala 7
GRAND PUBLIC press | accr. EDUCAZIONE FISICA
Stefano Cipani Italia, 88’
h. 21.00 Scena
FREESTYLE pubb. € 10 | accr. JAZZ SET
Steve Della Casa, Caterina Taricano Italia, 73’ | Doc
h. 21.30 Sala Petrassi
SPECIAL SCREENINGS pubb. € 12 | accr.
POLAN ´ SKI, HOROWITZ. HOMETOWN
Mateusz Kudła, Anna KokoszkaRomer, Polonia, 2021, 75’ | Doc
h. 21.30 Giulio Cesare, Sala 1 CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 10 | accr.
EL CASO PADILLA Pavel Giroud Spagna, Cuba, 78’ | Doc
h. 21.30 Auditorium Conciliazione
BEST OF 2022 IN COPRODUZIONE CON ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 18 | accr. ARMAGEDDON TIME James Gray USA, Brasile, 115’
h. 22.00 Sala Sinopoli
GRAND PUBLIC pubb. € 12 | accr.
THE MENU Mark Mylod USA, 107’
h. 22.00 Giulio Cesare, Sala 5
SPECIAL SCREENINGS pubb. € 10 | accr. POLANSKI, HOROWITZ. HOMETOWN
Mateusz Kudła, Anna KokoszkaRomer, Polonia, 2021, 75’ | Doc
h. 22.30 Giulio Cesare, Sala 3 GRAND PUBLIC pubb. € 10 | accr. THE MENU Mark Mylod USA, 107’
Sala Petrassi
BEST OF 2022 pubb. € 15 | accr. L’INNOCENT
Louis Garrel Francia, 99’
h. 18.30
Casa del Cinema, sala Kodak
FREESTYLE ingresso gratuito - priorità accr. THE LAST MOVIE STARS (Ep. 5) Ethan Hawke USA, 51’ | Doc
h. 18.30
Giulio Cesare, Sala 1 CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA pubb. € 10 | accr.
SHTTL
Ady Walter Francia, Ucraina, 109’
Programma GIOVEDÌ 20
James Gray ripercorre con il pubblico la genesi del film vincitore
del
Leone d’Argento
a
Venezia
nel 1994. Sala Petrassi h. 16.30
GENESI E SEI PERSONAGGI
LA STRANEZZA
di ROBERTO ANDÒ
1920. L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare Nofrio e Bastiano, due becchini che per diletto praticano anche il teatro. Un disguido ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con “la strana coppia” nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero, facendolo entrare in contatto con un universo che lo ispirerà per il suo geniale dramma Sei personaggi in cerca d’autore
ROBERTO ANDÒ
Regista, sceneggiatore, scrittore e direttore artistico (Palermo, 1959), il suo primo film, Il manoscritto del principe (2000) riceve importanti riconoscimenti e dà il via a un’attività cinematografica alternata a regie d’opera. Tra i suoi film più celebri Sotto falso nome (2004), Viva la libertà (2013) e Le confessioni (2016). Nel 2021 gira Il bambino nascosto, tratto dal suo romanzo omonimo.
SPECIAL SCREENINGS
GOOD MORNING TEL AVIV
di GIOVANNA GAGLIARDO (Italia, 2021, 75’)
POLAN ´ SKI, HOROWITZ. HOMETOWN
di MATEUSZ KUDŁA, ANNA KOKOSZKA-ROMER
con Roman Pola nski, Ryszard Horowitz (Doc | Polonia, 2021, 75’)
Tel Aviv è una città che non dorme mai, la più laica e cosmopolita di tutte le metro poli del Medio Oriente. Il suo dinamismo riesce a coniugare la memoria del passa to con l’inarrestabile disposizione ad of frirsi ogni giorno al cambiamento, dando come poche altri centri urbani del mondo così del tu al futuro. Ma Tel Aviv è l’avan guardia di un Israele che verrà, o soltanto una piccola isola all’interno di un Paese in perenne conflitto con i propri vicini e non solo? «Ho passato a Tel Aviv – ha spiega to la regista – diverse settimane in tempi e stagioni diversi: ho imparato tante cose e ho capito che tutto quello che crediamo di sapere è quasi sempre frettoloso e sommario».
Accompagnato dal suo amico di sempre e sopravvissuto alla Shoah, il celebre fotografo Ryszard Horowitz, uno degli ebrei salvati da Oskar Schindler, che conobbe durante la guerra nel Ghetto di Cracovia, Polanski qui si confronta con un a dir poco doloroso passato. Come ha sottolineato Kudła, il film si concentra «sulla memoria, sul destino e sul trauma. Attraverso questi due personaggi, che hanno avuto la fortuna di sopravvivere, abbiamo voluto mostrare la tragedia di tutti gli abitanti del Ghetto che non ce l’hanno fatta».
Pirandello, 1921. Su un palcoscenico dove una compagnia ha in corso delle prove irrompono sei personaggi che lamentano l’abbandono del Capoco mico dopo che questi aveva affidato ad ognuno di loro un ruolo. La trama interrotta era una vicenda famigliare, uno scontro tra figli naturali e non, una storia di prostituzione, un possibile incesto. Vicende scabrose per quei tempi. Pochi allora compresero che la ricerca pirandelliana in realtà si basava sulla Genesi. Umberto Artioli, acuto critico teatrale scomparso nel 2004, ne mette in rilievo le riprese bibliche: Tamar e il suo adulterio, le figlie di Lot e l’incesto, le contese tra fratelli della famiglia di Abramo. Ma soprattutto ne evidenzia i rimandi alla doppia natura dell’uomo, da un lato fatto di polvere, dall’altro essere vivente per il soffio di Dio. Su questi temi si sovrappone la riflessione del teatro nel teatro, con anche il tentativo di Pirandello, nelle prime al Teatro Valle di Roma, di far apparire come fatto reale l’irrompere dei sei personaggi dalle poltrone della sala al palcoscenico. Gli spettatori allora reagirono molto male, sia per i temi affrontati che per le modalità sceniche. Pirandello rischiò di venire aggredito e la grida “manicomio, ma nicomio” divenne il leitmotiv in sala. Fiasco compensato poi dal successo milanese al Teatro Manzoni. Ancora forte sull’opera è l’influenza della psicanalisi, che Pirandello ben co nosceva, date anche le sue frequen tazioni berlinesi. Scrive il padre della psicoanalisi italiana Cesare Musatti: «Posso dire che mentre leggevo o assistevo ai suoi drammi mi pareva di respirare aria di psicoanalisi». E così il personaggio del Padre nel dramma di Luigi Pirandello riflette: «Ciascuno di noi si crede uno, ma non è vero, è tanti». Il tema dell’identità ha sempre affascinato il nostro Autore, pensiamo anche solo a Come tu mi vuoi. In Sei personaggi in cerca d’autore appa iono chiare la convinzione dell’asso luta relatività delle opinioni, l’assenza di certezze e l’ambiguità della parola, così come afferma il Padre rivolgen dosi al Capocomico: «Crediamo di intenderci: non ci intendiamo mai».
con Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Giulia Andò, Rosario Lisma, Donatella Finocchiaro, Galatea Ranzi, Luigi Lo Cascio, Renato Carpentieri (Italia, 2022, 103’)
GRAND PUBLIC
44|45 DAILY 7 GIOVEDÌ 20
di Loris Casadei
IN TEMPI DIFFICILI
A quell’uomo gli chiesero il suo tempo perché lo unisse al tempo della storia.
Gli chiesero le mani, perché per un’epoca difficile niente è meglio che un paio di buone mani. Gli chiesero gli occhi che qualche volta versarono lacrime perché non contemplasse il lato chiaro (specialmente il lato chiaro della vita) perché per l’orrore basta un occhio stupito.
Gli chiesero le sue labbra risecchite e macellate per affermare, per erigere, con ogni affermazione, un sogno (l’alto sogno);
gli chiesero le gambe, dure e nodose, (le sue vecchie gambe vagabonde) perché in tempi difficili cosa c’è di meglio che un paio di gambe per la costruzione o la trincea?
Gli chiesero il bosco che lo nutrì da bambino, con il suo albero obbediente.
Gli chiesero il petto, il cuore, le spalle. Gli dissero che questo era strettamente necessario. Gli spiegarono dopo che tutta questa donazione sarebbe stata inutile senza consegnare la lingua, perché in tempi difficili niente è così utile per fermare l’odio e la menzogna. E finalmente lo pregarono che, per favore, si mettesse a camminare, perché in tempi difficili, questa è, senza dubbio, la prova decisiva.
da Fuera del juego, Heberto Padilla, 1968
SHTTL
di ADY WALTER
EL CASO PADILLA THE PADILLA AFFAIR
di PAVEL GIROUD (Doc | Spagna, Cuba, 2022, 78’)
L’Avana, primavera 1971. Arrestato dal governo castrista perché critico nei confronti del regime, appena uscito di prigione il poeta Heberto Padilla si presenta davanti all’Unione degli scrittori e artisti cubani per rilasciare una “autocritica sincera”. Dichiara pubblicamente di essere un agente controrivoluzionario mentre lancia accuse di complicità a molti dei suoi colleghi presenti all’evento, inclusa la moglie. Cinquant’anni dopo le riprese della sua ritrattazione tornano alla luce grazie al prezioso lavoro di Pavel Giroud. Tante le testimonianze presenti nel documentario, tra cui quelle di Gabriel García Márquez, Jean-Paul Sartre e dello stesso Fidel Castro.
PAVEL GIROUD
Regista cubano, classe 1972, lavora per alcuni anni come designer e come pittore, prima di avvicinarsi al cinema.
Dopo alcuni cortometraggi, nel 2004 gira insieme a Lester Hamlet e Esteban Insausti il film a episodi Tres Veces Dos, premiato al Festival di Montreal. Tutto il suo lavoro –incentrato soprattutto sui documentari – riflette la realtà presente e passata del suo Paese.
con Moshe Lobel, Antoine Millet, Saul Rubinek, Anisia Stasevich, Pyotr Ninevsky, Daniel Kenigsberg (Francia, Ucraina, 2022, 109’) 1941, la Polonia sta per essere invasa dai nazisti ma nessuno ancora lo sa. Mendele è un giovane di belle speranze che lavora nel mondo del cinema a Odessa. Ora sta facendo ritorno al suo paese (“shtetl” in yiddish) al confine con la Polonia per assi stere al matrimonio del suo amore di sempre con il figlio del rabbino. In un bianco e nero inframezzato da sequenze a colori Ady Walter restituisce allo spettatore il clima che si respira nella comunità ebraica il giorno che precede la tragedia. Il film è parla to in lingua yiddish e girato tra le strade di un paese interamente ricostruito a pochi kilometri da Kiev, ora nuovamente distrutto dal conflitto in corso. L’omissione della “e” dal titolo è un omaggio al romanzo La scomparsa di George Perec.
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
ADY WALTER
Scrittore e regista argentino al suo esordio alla regia.
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
Op. 1a
THE MENU
di MARK MYLOD
con Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Hong Chau, Janet McTeer, Judith Light, John Leguizamo (USA, 2022, 107’)
Una giovane coppia si reca in un’isola sperduta del Pacifico per mangiare nel ristorante esclusivo del misterioso e affascinante chef Slowik, famoso per la sua cucina molecolare. Il menu però riserverà ai due ospiti delle prelibatezze a dir poco scioccanti. Una black comedy culinaria che strizza l’occhio al thriller in cui l’effetto sorpresa è sempre dietro l’angolo, sia per gli spettatori sia per i poveri commensali, ignari di quello che li aspetta.
MARK MYLOD
Regista prevalentemente televisivo, ha esordio al cinema nel 2002 con Ali G, con protagonista Sacha Baron Cohen. Nel 2015 per The Big White mette insieme un grande cast corale, in cui compaiono fra gli altri Robin Williams, Holly Hunter e Woody Harrelson. Torna successivamente alla regia televisiva firmando alcuni episodi di serie di successo quali Once Upon a Time, Il Trono di spade e Succession
BUTCH CASSIDY AND THE SUNDANCE KID
SOMETIMES A GREAT NOTION
di Davide Carbone
3 FILM
RALPH FIENNES
Schindler’s List (1993)
Nomination all’Oscar per la sua inter pretazione di Amon Göth, ufficiale nazi sta realmente esistito e macchiatosi di atroci cri mini di guerra, tra i personaggi di Schindler’s List. Ruolo che lo conse gna alla grande ribalta internazionale e per il quale viene espressamente scelto da Spielberg.
Spider (2002)
Londra, anni ’50. Dopo un lungo tempo trascorso in un ospedale psichiatrico, Dennis “Spi der” Clag viene assegnato ad una struttura per il suo reinserimento nel la società. Situato nel quartiere in cui ha trascorso l’infanzia, questo luogo risveglierà nella sua mente antichi fantasmi con cui dover necessaria mente fare i conti.
A Bigger Splash (2015)
Due fuorilegge del Wyoming di fine Ottocento, Butch Cassidy (Newman) e Sundance Kid (Redford), sono in cerca di un nuovo colpo. Rapinano treni e banche finché il cerchio della legge si stringe intorno a loro. Decidono così di tentare la sorte in Bolivia insieme alla bella Etta, ma una volta arrivati capiscono che non sarà così semplice liberarsi delle forze dell’ordine…
A Kernville, un paese dell’Oregon che vive con il commercio di legname, i boscaioli stanno effettuando uno sciopero a oltran za. La famiglia Stamper, forte di una sua autonoma, efficiente organizzazione, fa eccezione continuando il proprio lavoro guadagnando lautamente. Un giorno tor na in città Leeland, figlio di Henry Stam per e della sua seconda moglie, rivelando di aver tentato il suicidio e di essere vitti ma di una forte depressione…
Fiennes è l’invadente ex fiamma della rocker convalescente Tilda Swinton nella pellicola di Luca Guadagnino presentata in Concorso a Venezia nel 2015. In un’assolata Pantelleria un’improv visata vacanza a quattro vede gli eventi precipitare vertiginosamente, arrivando ad un esito inaspettato quanto inevitabile.
46|47 DAILY 7 GIOVEDÌ 20
CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
di GEORGE ROY HILL
(USA, Messico, 1969, 110’)
di PAUL NEWMAN (USA, 1971, 114’)
RETROSPETTIVA / MS. WOODWARD & MR. NEWMAN
D’ITALIE
di GIORGIO VERDELLI
(Doc | Italia, 2022, 94’)
Lelio Luttazzi è stata una delle figure più rappresentative del pe riodo magico dello spettacolo ita liano, quello degli anni ‘50 e ‘60, in cui musica, teatro, cinema e te levisione parlavano un linguaggio comune fatto di grande scrittura, sense of humour ed eleganza. Tra tutti i suoi lavori ricordiamo Una zebra a pois e Souvenir d’Italie, che sbarcò anche in America incisa da Perry Como. Il docufilm racconta l’originale e poliedrico artista caratterizzato da un’anima jazz e da un umorismo bonario, attraverso performance e testi monianze esclusive.
BEST OF 2022
SELF-PORTRAIT AS A COFFEE POT
di WILLIAM KENTRIDGE
ABORISMI, RITRATTI E AUTORITRATTO
di NUNZIO MASSIMO NIFOSÌ con Achille Bonito Oliva (Doc | Italia, 2022, 7’)
BICE LAZZARI IL RITMO E L’OSSESSIONE
di MANFREDI LUCIBELLO
Abel non si è ancora ripreso dalla prematura scomparsa della moglie. Anche la madre Sylvie è fonte di preoccupazioni, visto che continua a intrecciare relazioni amorose con dei detenuti. Infine c’è Michel, che appena uscito di prigione apre un negozio di fiori assieme a Sylvie, destando i so spetti di Abel che, preoccupato, si mette a pedinarlo coinvolgendo un’amica, Clémence.
Una serie in nove parti sull’artista sudafricano William Kentridge. Ideato durante il lockdown, resti tuisce un po’ tutte le sue diverse attitudini. Chiuso nel suo studio Kentridge, si filma mentre dise gna o chiacchiera con un altro sé stesso collocato nella stessa inquadratura. Con caustica ironia il lavoro permette di dare un nuovo volto alla sua arte (tra incisioni, sculture, animazione) e alla sua biografia personale (come l’infanzia a Johannesburg), ma anche di riflettere sulla storia di un Paese che ha vissuto lunghi traumi lancinanti quali apartheid e colonialismo.
Ritratto inedito di uno dei più importanti storici, curatori e critici d’arte degli ultimi cinquant’an ni. Achille Bonito Oliva viene omaggiato attraverso i suoi più famosi aforismi, pubblicati negli anni su diversi giornali e diffusi così nell’immaginario collettivo internazionale. Ad impreziosire le parole dell’autore anche quelle di altri artisti che gli hanno voluto dedicare pensieri di stima.
Manfredi Lucibello ci restituisce il ritratto di Bice Lazzari, una donna troppo a lungo dimenticata, che ha lottato contro la morale e i costumi di un’epoca bigotta per affermarsi in quanto artista. Negli anni ’50 si accosta all’Informale, abbandonando nel frattempo i colori a olio per approfondire l’u tilizzo di altri materiali come colle, sabbie, tempere e acrilici. La sua produzione artistica ha contri buito a cambiare il volto dell’arte del ‘900 grazie ad un percorso nell’avanguardia e nella ricerca razionalista.
di F.D.S.
SINESTESIE
Il motivo che lega alla musica l’arte del sudafricano William Kentridge, famoso per cre are opere fatte di disegni e collages in movimento, è lo stesso che sta alla base della valorizzazione della musica nei film di Walt Disney e, in gene re, in tutti i film d’animazione. Quando nel 1940 Walt Disney ebbe l’intuizione di fare Fan tasia, ossia un film che unisse l’animazione alla musica clas sica riprodotta con tecniche sofisticate, era mosso dalle stesse pulsioni estetiche di alcuni grandi pittori del ‘900 (Klee e Kandinskij soprattutto) che volevano raggiungere la “sinestesia” come risultato di una fusione intima tra pittura e musica. Non quindi la musica come semplice supporto alla creazione artistica, ma come espressione di un processo intuitivo in cui suono e disegno sono sullo stesso piano, il disegno cercando di catturare l’essenza figurativa della musica e la musica cercando di rendere astratto un mondo di figure, di colore, di suggestioni visive. Aggiungiamo poi che è la stessa tecnica espressiva di Kentridge (non migliaia di disegni differenti per un singolo movimento, come nei film d’animazione, bensì pochi disegni con centinaia di alterazioni e cancellazioni), la sua natura grezza e così vicina al processo istintivo di decisione da parte dell’artista, a trovare nella musica un “mondo altro” da rappresentare ed interpretare. Opera di riferimento è l’allestimento che Kentridge realizzò nel 2006 del Flauto magico, inventandosi una camera oscura come spazio rappresentativo dell’opera, in un tripudio visivo di cannocchiali, prismi, occhi, di immagini in continua eccitata trasformazione, tra sogno e illusioni visive. Fu un’esperienza artistica che davvero scosse il mondo, rivoluzionando non solo i modelli di regia lirica allora in uso, ma, molto più profondamente, trasformando la tragica esperienza dell’ascolto (come avrebbe detto Luigi Nono) in una inesauribile pulsione di visione, luce, metamorfosi.
FREESTYLE SOUVENIR
(Doc | Sudafrica, USA, 2022, 3 ep., 110’)
con
Benedetta Porcaroli
(Doc, Italia, 2022, 60’)
L’INNOCENT di LOUIS GARREL con Roschdy Zem, Anouk Grinberg, Louis Garrel, Noémie, Merlant
(Francia, 2022, 99’)
IN COPRODUZIONE CON ALICE NELLA CITTÀ ARMAGEDDON TIME
di JAMES GRAY
con Anne Hathaway, Jeremy Strong, Banks Repeta, Jaylin Webb, Anthony Hopkins (USA, 2022, 115’) Anni ‘80. Nell’America di Reagan Paul è il figlio più giovane di una famiglia borghese del Queens che incarna alla perfezione la parabola della generazione del Sogno Americano. Appena dodicenne, per difendere la propria amicizia con Johnny, Paul dovrà affrontare le contraddizioni di una società in cui dilagano razzismo e discriminazione.
JAMES GRAY
Esordisce a 25 anni con Little Odessa (1994), che riceve numerosi premi, tra cui il Leone d’Argento a Venezia. Successivamente dirige The Yards (2000), I padroni della notte (2007) e Two Lovers (2008), tutti con Joaquin Phoenix. Seguono C’era una volta a New York (2013), Civiltà perduta (2016) e Ad Astra, presentato a Venezia 76. L’acclamato regista newyorkese con questo suo nuovo lavoro presenta ora una coming-age story profondamente autobiografica.
ALICE NELLA CITTÀ
CONCORSO
CLOSE
di LUKAS DHONT
con Eden Dambrine, Gustav De Waele, Emile Dequenne, Léa Drucker, Kevin Janssens (Belgio, Francia, Paesi Bassi, 2022, 105’ )
EVENTI SPECIALI
THE BLACK PHARAOH, THE SAVAGE AND THE PRINCESS di MICHEL OCELOT
con Serge Bagdassarian, Claire de la Rüe du Can, Oscar Lesage, Aïssa Maïga (Animazione, Francia, 2022, 83’ )
PANORAMA ITALIA/ Proiezioni speciali MODERAT: THE LAST DAYS di ELISA MISHTO (Doc | Germania, 2022, 20’ )
Léo e Rémi hanno 13 anni e sono sem pre stati amici per la pelle, inseparabili. Ma l’affetto che provano uno per l’altro non passa certo inosservato e a scuola qualcuno finisce col dire una parola di troppo. Tanto basta a guastare l’idillio: i due iniziano ad evitarsi e Léo cerca una risposta alla fine di questa amicizia avvicinandosi a Sophie, la madre di Rémi. Sarà una tragedia improvvisa a costringerli ad affrontare il motivo reale della loro separazione. Belga, classe 1991, Lukas Dhont ha esordito alla regia con Girl nel 2018, presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Suo secondo lungometraggio, Close ha appena vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes 2022.
Tre storie ambientate in tre epoche e in tre mondi differenti. Ai tempi dell’Antico Egitto, un giovane re diventa il primo fa raone nero a meritare la mano della sua amata. Nel Medioevo francese, un mi sterioso ragazzo selvaggio ruba ai ricchi per dare ai poveri. Nella Turchia del XVIII secolo, un principe della pasticceria e una ribelle principessa delle rose fuggono dal palazzo per vivere il loro amore. Michel Ocelot è sceneggiato re, disegnatore e regista francese di film d’animazione e programmi televisivi. Il suo primo lungometraggio nel 1998 ha riscosso un grande successo: Kirikù e la Strega Karabà. I suoi precedenti film e lavori televisivi avevano già vinto, tra gli altri, i César e i British Academy Film Awards.
In un omaggio all’amicizia, il documen tario realizzato da Elisa Mishto, residen te a Berlino dal 2000, segue la band berlinese nei giorni successivi al suo scioglimento. Rivelando le paure e le insicurezze di Gernot, Sascha e Szary, tra dolore e bellezza nel creare musica insieme, il docufilm sfida l’immagine dominante della mascolinità nel mondo techno-pop.
48|49 DAILY 7 GIOVEDÌ 20
PENUMBRA KARIMAH ASHADU JONATHAS DE ANDRADE AZIZ HAZARA HE XIANGYU MASBEDO JAMES RICHARDS EMILIJA SKARNULYTE ANA VAZ 20.04—27.11 2022 FONDAZIONE IN BETWEEN ART FILM COMPLESSO DELL’OSPEDALETTO VENEZIA