Vicini in PDF n° 3, Dicembre 2013

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Progetto STESSO PIANO per studenti universitari E’ rivolto agli studenti universitari il progetto Stesso Piano, focalizzato sulla domanda – offerta di alloggi, presentato lo scorso 21 novembre all’Oval dall’Assessore alle Politiche educative del Comune, Mariagrazia Pellerino. L’occasione era il convegno dell’Anaci, nell’ambito della manifestazione Restructura. La Città intende offrire maggiori soluzioni abitative alla crescente domanda che viene dagli studenti universitari che scelgono Torino come sede dei propri studi. Dalle stime dell’Osservatorio regionale dell’Università la richiesta di posti letto per gli studenti fuori sede si aggira sui 13mila.stessopiano In quest’ottica, l’Amministrazione comunale ha avviato una collaborazione con la Compagnia di San Paolo che, insieme alla Cooperativa D.O.C., offre una risposta alla domanda di residenzialità con il progetto STESSO PIANO, e con l’Associazione nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci).

StessoPiano è un progetto che promuove la coabitazione giovanile ed è destinato in particolare agli studenti universitari. Gestito dalla Cooperativa, con la collaborazione ed il sostegno del Programma Housing della Compagnia di San Paolo, il piano si pone l’obiettivo di agevolare l’incontro tra la domanda espressa dai giovani e l’offerta dei proprietari di appartamenti. Città, istituzione e associazioni collaborano alla promozione e al successo del progetto che mira a diffondere iniziative di residenzialità diffusa a prezzo convenzionato tra i proprietari immobiliari e gli studenti in cerca di abitazione. Molti i vantaggi per i proprietari che stipulano un contratto convenzionato: dagli sgravi fiscali – riduzione dell’Imu, dell’Irpef, dell’imposta di registro, calcolata soltanto sul 70% del canone annuo - alla tutela, attraverso un fondo di garanzia, di eventuali morosità e/o danneggiamenti, un bonus una tantum. StessoPiano, oltre a selezionare i gruppi di coabitanti, propone un prestito d’onore agli inquilini per sostenere le spese iniziali (cauzione, acquisto di mobili, prime mensilità di affitto), e offre la consulenza su questioni contrattuali e legali.

VICINI vuole CRESCERE e ha bisogno di VOI Il giornale che hai in mano è, per ora, solo online ( WWW.VICINI.TO.IT ) e questo è un numero speciale per la Festa di inizio Anno Sociale della Cascina Roccafranca. Dal 14 novembre scorso, giorno ufficiale dell’inizio della nostra avventura, abbiamo dato conto di quello che succede nei quartieri vicini a noi (Mirafiori e Santa Rita), poi abbiamo allargato lo sguardo a TUTTI i quartieri di Torino. Non è stato facile, ma entusiasmante! Ora, per andare avanti abbiamo bisogno di voi, dei vostri amici e conoscenti.

Come ? In due modi. Il primo modo è una libera sottoscrizione per far fronte alle spese (siamo tutti volontari e ci autotassiamo: non ci sono altre entrate). Donare a Vicini è facile: potete farlo direttamente presso di noi oppure online con carta di credito connettendovi al sito predisposto: trovate i box nella nostra home page. Seguite le istruzioni ed il gioco è fatto! Il nostro sogno è stampare Vicini anche su carta più volte durante l’anno. Il secondo modo è partecipare in prima persona con proposte di articoli o collaborando con la nostra Redazione giornalistica. Vi aspettiamo. Franco Fratto direttore@vicini.to.it

Giornale on line , iniziativa del Comitato Vicini.TO Via Rubino 45 10137, Torino, presso Cascina Roccafranca, Bottega Comunicazione Contatti: N° 3 in versione pdf, dicembre 2013 Email : redazione@vicini.to.it Telefono +39.011.19836617 Fax +39.011.19837119 Sito web: www.vicini.to.it Se volete collaborare, scriveteci. Pag. 8

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ANNO 1 - Numero 3

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12 DICEMBRE 2013

Altro denaro: i Bitcoin E mentre in Barriera a Torino si utilizzano Scec per fare acquisti solidali e sostenibili sotto casa, nel mondo la Banca Centrale Cinese frena la corsa dei Bitcoin, vietando alle istituzioni finanziarie cinesi di scambiare la moneta virtuale. Un tentativo di sgonfiare la bolla finanziaria mondiale che ha portato un Bitcoin a valere 1.200 dollari. Ma che cosa sono questi Bitcoin? Moneta virtuale. Sistema di pagamento on line grazie ad un software opensource che consente di condividere banconote virtuali invece che file musicali.

dare la possibilità di iscriversi e fare donazioni nella moneta digitale. Le opinioni sul nuovo fenomeno sono contrastanti. I più entusiasti vedono l’inizio di una nuova generazione di servizi finanziari innovativi, aperti e senza padroni, o un antidoto alle tendenze inflazionistiche delle banche centrali. I più avveduti segnalano il pericolo delle transazioni anonime che potrebbe celare compravendite illegali (armi e droga). Di

Wikipedia scrive che la moneta elettronica chiamata Bitcoin nasce nel 2009 creata da uno sconosciuto che si cela sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, si può acquistare su siti appositi, cambiando la propria valuta nazionale in moneta digitale e la si può custodire nel proprio portafoglio virtuale, scaricando sul proprio smartphone o tablet una semplice app. I Bitcoin possono essere posseduti e trasferiti in modo anonimo on line attraverso una struttura peer to peer, ovvero un sistema di condivisione di risorse e servizi tra computer. Non fanno capo a nessun ente centrale, ovvero nessuno può influire sul valore se non il numero delle transazioni stesse generate dalla rete. Ma chi li usa? Parecchi, visto che oggi ce ne sono in circolazione quasi 11 milioni. La moneta, regolarmente quotata sui mercati valutari in rapporto alle principali divise del mondo, rappresenta un’opzione di pagamento online sempre più diffusa: pare che nei Paesi a rischio default sia diventata un bene rifugio mentre China Telecom, il più grande operatore di telefonia mobile della Cina, ha lanciato una promozione che permette di acquistare un telefono cellulare Samsung con Bitcoin. Inoltre a Cipro, la University of Nicosia permette ai propri studenti di usare la moneta virtuale per pagare le tasse scolastiche. Tante le associazioni e fondazioni che accettano Bitcoin: in Italia l’Associazione Luca Coscioni ha deciso di

certo ci si avventura in un mondo ancora poco conosciuto, all’apparenza poco accessibile e complicato, così come ci appariva il meraviglioso world wide web qualche decina di anni fa…. Mascia Manzon

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