APERTURA NUOVA LUDOTECA ALLA CASCINA ROCCAFRANCA Dai primi di ottobre la Cascina Roccafranca ha aperto,in convenzione con ITER, un servizio di ludoteca attivo al mattino,dalle ore 9 alle ore 12, dove i bambini da 0 a 3 anni possono venire a giocagirotondre assieme a genitori, nonni e chi altri si occupa di loro. I bambini troveranno, nel locale dell’ex palestrina della Roccafranca, tanti giochi, compagni con cui giocare e un’educatrice della Cooperativa Educazione e Progetto che offrirà loro stimoli per ampliare le loro competenze attraverso varie attività adeguate all’età dei bambini. ITER, Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, nata per sostenere le politiche a vantaggio dei cittadini più giovani, si propone da una parte come strumento progettuale e formativo delle politiche di offerta educativa rivolte a bambine e bambini ed alle loro famiglie, dall’altra offre nuove progettualità educative a fianco delle attività già esistenti come i Centri di Cultura e le ludoteche. A partire da gennaio 2013, ha concentrato l’intervento precedentemente svolto all’interno dei Centri Bambini e Genitori nelle Ludoteche comunali, dando inizio alla realizzazione di nuovi Servizi Educativi Territoriali chiamati SET. L’accesso al servizio è stato regolato attraverso una tessera a scalare di 20 ingressi, del costo di 26 Euro, che supera la vecchia iscrizione mensile e consente alle famiglie di pagare solo quando l’attività viene richiesta. Il servizio di Ludomattina è partito in sette ludoteche a cui si sono aggiunte due strutture gestite da cooperative in locali di loro pertinenza, quasi uno per Circoscrizione La Ludoteca della Cascina Roccafranca è una di queste.
VICINI vuole CRESCERE e ha bisogno di VOI Il giornale che hai in mano è, per ora, solo online ( WWW.VICINI.TO.IT ) e questo è un numero speciale per la Festa di inizio Anno Sociale della Cascina Roccafranca. Dal 14 novembre scorso, giorno ufficiale dell’inizio della nostra avventura, abbiamo dato conto di quello che succede nei quartieri vicini a noi (Mirafiori e Santa Rita), poi abbiamo allargato lo sguardo a TUTTI i quartieri di Torino. Non è stato facile, ma entusiasmante! Ora, per andare avanti abbiamo bisogno di voi, dei vostri amici e conoscenti.
Come ? In due modi. Il primo modo è una libera sottoscrizione per far fronte alle spese (siamo tutti volontari e ci autotassiamo: non ci sono altre entrate). Donare a Vicini è facile: potete farlo direttamente presso di noi oppure online con carta di credito connettendovi al sito predisposto: trovate i box nella nostra home page. Seguite le istruzioni ed il gioco è fatto! Il nostro sogno è stampare Vicini anche su carta più volte durante l’anno. Il secondo modo è partecipare in prima persona con proposte di articoli o collaborando con la nostra Redazione giornalistica. Vi aspettiamo. Franco Fratto direttore@vicini.to.it
Giornale on line , iniziativa del Comitato Vicini.TO Via Rubino 45 10137, Torino, presso Cascina Roccafranca, Bottega Comunicazione Contatti: N° 2 in versione pdf, novembre 2013 Email : redazione@vicini.to.it Telefono +39.011.19836617 Fax +39.011.19837119 Sito web: www.vicini.to.it Se volete collaborare, scriveteci. Pag. 8
ANNO 1 - Numero 2
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12 NOVEMBRE 2013
LE CASE DI LUIGI GRASSI: UNA STORIA DI EDILIZIA E IMPEGNO SOCIALE Continua la collaborazione tra il nostro giornale e il Corriere thià, via Scarlatti. In quegli anni cominciarono a comparire di Barriera che nel numero di novembre racconta dell’o- alloggi con più stanze, ingresso da pianerottolo e con serpera del commendator Luigi Grassi che, a Torino, è stato vizi interni, che divennero la tipologia costante nel periodo un pioniere dell’edilizia popolare privata. successivo. A partire dai primi anni del Novecento, ha costruito impor- I caseggiati, ideati per abbattere i costi e velocizzare i tanti gruppi di fabbricati in Barriera di Milano e nei borghi tempi di costruzione, erano all’avanguardia: esemplari di Aurora e Vanchiglietta, introducendo le tecniche di co- un nuovo metodo di edilizia abitativa, sia per l’utilizzo di struzione prefabbricata. La elementi prefabbricati, sua edilizia, moderna per quali pilastri alveolati e l’epoca, fu pensata per il travature in calcestruzzo ceto proletario, con affitti armato, sia per l’introdueconomici e concorrenzione di balconi coperti ziali rispetto alle case Mue di decorazioni ad innicipali e a quelle popolari tonaco e fregi, spesso IACP. disegnati personalmente Nato a Bologna nel 1876, dall’imprenditore, per le da famiglia non agiata, facciate. In totale, fino Grassi iniziò presto a lavoal 1938, furono realizzati rare: all’età di 13 anni già complessivamente circa faceva l’operaio in alcuni 1263 alloggi nei quartieri cantieri ferroviari di ToscaBarriera di Milano, Aurora na e Abruzzo. Un giorno e Vanchiglietta, numeri del 1898, fu chiamato dallo in concorrenza con quelli Stato a prestare servizio miprodotti negli stessi anni litare a Torino, che divenne da quel momento la sua città dall’Istituto Autonomo Case Popolari e dal Comune. e ne cambiò radicalmente la vita. Quell’anno frequentò Luigi Grassi non fu solo un grande costruttore, ma anche le scuole serali municipali di arte muraria. benefattore e uomo pubblico. Fra le attività filantropiche, Il futuro commendatore iniziò la sua attività imprenditoriale volte a migliorare la qualità della vita delle famiglie più da giovanissimo, nel 1903, un momento favorevole soprat- povere, si ricordano in particolare: la scuola serale per i tutto per la città della Fiat. Costruì la sua ditta in corso Ponte suoi muratori e un asilo infantile affidato alle suore di Maria Mosca 20, lo stesso indirizzo della sua casa privata, diven- Ausiliatrice, sorto in ne un impresario stimato e contribuì allo sviluppo dell’area via Candia su terreni nord della città, in particolare dei quartieri Vanchiglia e di sua proprietà. Nel Barriera di Milano, una zona in grande espansione edilizia. 1918 affidò ai SalesiaTra il 1902 e il 1903 costruì case economiche in via Lombar- ni un suo magazzino dore e in via di Circonvallazione (poi corso Novara) con perché venisse tratre o quattro piani fuori terra. Erano alloggi da affittare agli sformato in un ricreoperai che lavoravano nelle fabbriche di Barriera di Milano, atorio provvisorio per dotati di due stanze allineate, con ingresso da ballatoio e i ragazzi e i giovani gabinetto esterno in comune a due alloggi. Tra il 1908 e del borgo. Fu tra i il 1910 edificò in corso Palermo, via Agliè, via Monterosa e benefattori dei Salevia Favria. siani quando questi avviarono la costruzione dell’Oratorio Costruì anche abitazioni destinate al ceto medio e si dotò Michele Rua in via Paisiello. È stato anche tra i benemeriti di una fornace, in largo Palermo, per produrre materiali per delle iniziative per l’istruzione popolare. i suoi cantieri. Negli anni tra il 1910 e il 1920 furono costruite Grassi morì nel 1965, nella casa di corso Giulio Cesare 20, le case nella Borgata Monterosa in via Candia, via San- sede anche della sua impresa fin dal 1912. Pag. 1