L’ESPRESSO

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L’ESPRESSO Il servizio venne istituito nel Regno d’Italia nel 1890 ed era applicabile a tutte le corrispondenze postali la cui tassa doveva essere pagata interamente dal mittente applicando sia il francobollo speciale che identificava il servizio, sia i francobolli normali che con affrancatura meccanica purché la qualifica del servizio fosse vistosamente segnalata sull'involucro. Gli oggetti viaggiavano con mezzi ordinari ma giunti a destinazione consegnati con mezzi straordinari, sovente i fattorini del telegrafo. La relativa tariffa doveva essere applicata in partenza e non era concessa nessuna riduzione. Nessuna agevolazione per la corrispondenza entro il distretto. Il recapito per Espresso poteva inoltre essere richiesto dal destinatario, purché informasse in tempo utile l’ufficio postale di destinazione e anticipasse la sopratassa. La sua storia si interrompe negli anni ’90 con il recapito ordinario degli espressi nonostante il pagamento della tassa di servizio di ben 3.600 lire. La voce scompare del tutto dal tariffario nel 2001 con l’introduzione del servizio prioritario. Tariffe nei periodi di nostra osservazione: - Fino al 31/1/1946 5 lire - dal 1.2.1946 al 24.3.1947 10 “ - dal 25.3.1947 al 31.7.1947 15 “ - dal 1.8.1947 al 10.8.1948 25 “ - dal 11.8.1948 al 9.4.1949 35 “ - dal 10.4.1949 al 31.12.1949 40 “ - dal 1.1.1950 al 31/7/1951 50 “ - dal 1.8.1951 al 30.9.1957 50 “.

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In questa rubrica tratteremo: Espresso ordinario Raccomandata Espresso Espresso a tariffa speciale Perdita del diritto a riduzioni tariffarie per la richiesta del servizio Espresso. Altri Espressi e usi inconsueti Modulistica e accessori


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Espresso ordinario

22.4.1947 – Lettera Espresso per città in perfetta tariffa 18 lire: Lettera distretto 3 lire + Espresso 15 lire, affrancata con francobolli della Luogotenenza – tiratura di Roma -, Avvento della Repubblica e Democratica annullati con bollo di Milano. A motivo della non validità dei francobolli luogotenenziali il verificatore erroneamente obliterò tutti i francobolli ed appose la “T” di tassazione.


Le affrancature insufficienti per Espresso hanno subito varie applicazioni normanti; infatti l’art. 97, fascicolo 4 del 1932 impone il pagamento della mancata o incompleta francatura al destinatario della corrispondenza con relativa indicazione Espresso.

Al contrario il successivo art. 261 della G.U. n. 152 del 1940 recita che ove il valore dei francobolli non raggiunga l’importo del diritto di Espresso la corrispondenza viene recapitata come ordinaria. In applicazione di questa norma la lettera non venne correttamente tassata e, coperta abbondantemente dai valori Avvento e Democratica in corso in questa data, fu inoltrata come ordinaria.

13 novembre 1945 – Lettera Espresso in corretta tariffa 7 lire spedita da Posta Militare n. 92 per Modena.


La P.M. n. 92 fu assegnata alla 152° Divisione di fanteria “Piceno” e poi al Gruppo di Combattimento “Piceno”. La divisione costituita il 20.2.1942 fu dislocata nelle Puglie, nella penisola Salentina. Il 10.10.1044 si trasformò in Gruppo di combattimento con il compito di rifornire di complementi gli altri Gruppi. Il 25.1.1945 riprende il nominativo originario e rimane dislocata per tutta la durata del conflitto nelle Puglie e nel Lazio. I principali uffici Postali furono dislocati a Chieti, Lecce, Francavilla Fontana (Br), Martina Franca (Ta) e Cisternino (Br). Dal 23.1.1945 a Cesano di Roma, chiuso il 30.11.1945. Le affrancature di Democratica con bolli P.M. sono molto rari. Nel capitolo degli Espressi Giuseppe Marchesi si ferma al 30 settembre 1944 (Giancarlo Magnoni).

12 marzo 1946 – Lettera Espresso da Roma a Taranto con i valori gemelli del francobollo Espresso: Democratica e Luogotenenza, tiratura di Roma.


19 giugno 1946 – Lettera Espresso spedita a Vicenza diretta a Roma.

28 luglio 1947 – Lettera Espresso per città. Giorno di emissione del valore Espresso.


29 luglio 1947 – Lettera Espresso da Barga alla frazione Fornaci di Barga. Il francobollo Espresso da 15 lire fu emesso il 28 luglio 1947 e, a motivo del cambio tariffario del 1° agosto, poté essere utilizzato nel proprio e specifico uso per soli quattro giorni.

1 luglio 1948 – Busta di lettera Espresso da L’Aquila a Teramo. Uso improprio dei valori aerei.


1° ottobre 1948 Lettera Espresso in corretta tariffa con inusuale accoppiamento di valori per il medesimo servizio complementare di due serie differenti.

28 maggio 1949 – Lettera da Caltanissetta a Catania con valori gemelli.


9 maggio 1950. Lettera Espresso da Brunico (Bz) a Firenze in esatta tariffa 60 lire.

20 novembre 1951 – Lettera Espresso da Casteggio a Venezia. Interessante l’uso di soli espressi diversi sulla stessa busta a coprire l’importo dei due servizi.


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Raccomandata Espresso

12 novembre 1945 - Lettera Raccomandata Espresso per il distretto in tariffa 11 lire.


13 gennaio 1947 - Lettera Raccomandata Espresso per il distretto in tariffa 23 lire.

18 gennaio 1946 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 12 lire.


5 maggio 1946 – Lettera Raccomandata Espresso in esatta tariffa 14 lire. Interessante affrancatura mista con francobolli del Regno, Luogotenenza e Democratica impreziosita dall’Espresso del Regno in combinazione con l’aereo della Democratica.


21 giugno 1946 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 24 lire.

20 aprile 1947 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 36 lire.


5 luglio 1948 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 55 lire.

27 gennaio 1949 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 85 lire.


14 maggio 1949 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 95 lire.

15 ottobre 1950 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 105 lire


29 agosto 1951 – Lettera Raccomandata Espresso in tariffa 130 lire. Il 100 lire manca di dentellatura in senso orizzontale.

2 novembre 1946 – Lettera Raccomandata Espresso in corretta tariffa 24 lire con francobollo da 3,20 lire aereo fuori validità dal luglio, tollerato dall’impiegato addetto all’accettazione della missiva.


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Espresso a tariffa speciale

Franchigia

12 agosto 1946 (non come specificato nel datario in modo errato: 1955) – Lettera Espresso affrancata con 10 lire ardesia a coprire l'importo per il solo servizio complementare. Annullo al verso d'arrivo datato: 13.8.1946 e targhetta di Agenzia di Recapito.


14 dicembre 1948 – Busta di lettera del Distretto Militare di Bolzano al Magazzino Militare di Firenze affrancato per il solo servizio Espresso in tariffa 35 lire del periodo.

18 maggio 1953 – Biglietto Postale inoltrato in franchigia con il pagamento della sola tariffa per il servizio complementare.


Lettera a tariffa ridotta

29 marzo 1946 – Busta di Lettera a tariffa ridotta Sindaci Espresso (2 + 10 lire).

11 agosto 1948 – Lettera a tariffa ridotta Sindaci Raccomandata Espresso (2 + 10 + 10 lire)


Telegramma di Stato

30 ottobre 1948 – Telegramma Espresso di Stato affrancato per 35 lire con la sola tassa per Espresso. I Telegrammi Espresso di Stato sono telegrammi in franchigia spediti dai funzionari a ciò autorizzati, che, invece di essere trasmessi per telegrafo, sono inoltrati per posta dalla località di origine a quella di destinazione e, quivi giunti, vengono subito recapitati per fattorino ai destinatari. Questo servizio ebbe un uso spropositato tanto che si divette ricorrere a richiami per limitarne l’uso.


Nel 1922 la procedura venne sospesa e il servizio urgente in franchigia per gli uffici statali modificato e declassato a posta ordinaria anche per la consegna. Il modulo era anch'esso logicamente utilizzato in franchigia da chi ne aveva diritto con il relativo bollo ovale dell'ufficio. I sindaci come di consueto affrancavano con il 50% di tassa. Fu istituito il “biglietto urgente di servizio “che consisteva in una comunicazione in franchigia trasmessa per i canali di posta ordinaria, ma priva di servizi speciali. Durante la Repubblica Sociale Italiana sia il “biglietto urgente di servizio” che il “telegramma espresso di stato” furono a volte utilizzati dai Comuni ed affrancati come lettere a tariffa ridotta per i podestà ed occasionalmente gravati anche per il servizio espresso, che doveva esser corrisposto per intero. Gli altri uffici dotati di regolare bollo ovale, nei limiti prescritti dalle norme, potevano continuare ad utilizzare questi supporti in franchigia di porto, salvo corrispondere il servizio per Espresso.


Biglietto Urgente di Servizio

17 gennaio 1949 – Biglietto Urgente di Servizio Raccomandata Espresso del Comune di Platania al Ministero dell’Interno a Roma in tariffa 77,50 lire: 7,50 lire Lettera a tariffa ridotta Sindaci + 35 lire Raccomandazione + 35 lire Espresso. Manoscritto “RACCOMANDATA ESPRESSO URGENTISSIMA ELEZIONI AMMINISTRATIVE”. La combinazione di entrambi i servizi complementari su questo tipo di supporti è veramente inconsueta.


Recapito fuori cinta Fino agli anni ‘30 del secolo scorso ogni comune aveva un suo confine daziario, detto cinta daziaria, diverso da quello del suo territorio geopolitico che nessuno, se trasportava merci, poteva varcare senza pagare il dazio, in genere una percentuale sul valore delle merci stesse. La cinta daziaria fu spesso adottata dalle Poste pubbliche per limitare il trasporto della corrispondenza a destino; i postini consegnavano la posta pregiata senza pretendere una tariffa maggiorata fino al confine daziario e non oltre. Negli anni '30/'40 chi abitava nella città al di fuori della cinta, per gli Espressi doveva pagare al postino una addizionale tariffaria per il maggior percorso effettuato, segnalata sull’invio con un grande bollo completato a mano. Il confine daziario per molti anni (1860/1970 circa) coincise con il distretto postale cittadino e quindi decideva sull'ammontare delle tariffe postali differenziate per città e fuori città. (Rivista delle Comunicazioni n° 7 del 1° aprile 1925)

Oggi il Dazio, sia come tassa che come ufficio dislocato sulla strada di accesso alle città, non esiste più ed il distretto postale o meglio l’area postale assegnata ad un ufficio direzionale locale delle Poste non coincide con l'ex confine daziario; i confini postali cittadini e la competenza territoriale dei postini dipende ormai dal buon senso e soprattutto dalla possibilità offerte dalle strade, dalla topografia del territorio e dall’organizzazione postale stessa. L'ultima traccia di questa storia che per la posta doveva far riferimento ad un confine cittadino fu la tariffa della fattura commerciale aperta che negli anni '90, fino al 1997, fu differenziata se diretta in città o fuori città. Dal 1997 la differenziazione è stata abolita, le fatture sono pareggiate alle lettere e i postini, ormai in buona parte motorizzati, consegnano a destino anche fuori della vecchia “cinta daziaria” a causa di una distribuzione postale suddivisa in relazione al traffico postale dell’area e alle strade da percorrere.


6 agosto 1946 – Lettera Espresso da Sermide a Verona in tariffa 14 lire. Compenso suppletivo al fattorino di 4 lire.


28 settembre 1947 – Lettera Raccomandata Espresso da Milano a Verona in corretta tariffa 55 lire. Compenso suppletivo al fattorino di 16 lire.


Tassa a carico del destinatario

22 ottobre 1951 – Lettera intestata della Marina Militare di Taranto diretta a Milano “Tassa a carico del destinatario” affrancata con francobollo da 30 lire Democratica e 20 lire Itala al Lavoro per coprire la sola tariffa Espresso (50 lire). Infatti come da codice postale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 maggio 1936 all’articolo 41 si legge:

Quindi correttamente in arrivo a Milano furono applicati Segnatasse 10, 20 e 50 lire a coprire il servizio Lettera Raccomandata: 25 + 55 lire.


Assicurazione

21 novembre 1950 – Lettera 75/90 gr Assicurata £ 2.000 Espresso in corretta tariffa 300 lire: Lettera 120 lire + Espresso 40 lire + Raccomandazione 45 lire + Assicurazione 95 lire.


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Perdita del diritto a riduzioni tariffarie per effetto della richiesta del servizio Espresso.

Dal 1° gennaio 1923 la tariffa militare venne uniformata portandola alla metà tariffa. Nel caso dii utilizzo di servizi complementari, o di lettere doppio porto, la riduzione decadeva e la corrispondenza doveva essere tassata per il doppio del mancante. Una sola esclusività venne introdotta nell’agosto del ’40 alla posta indirizzata ai militari: la possibilità di utilizzare il servizio aereo aggiuntivo.

27 marzo 1946 – Lettera ad Aviere spedita da Padova e diretta a Venezia affrancata con francobollo 5 lire espresso e 2 lire ordinario. Ad entrambi i lati superiori scritto “Espresso”. In questa data la tariffa lettera era di 4 lire e l’espresso 10 lire. Il mittente applicò la tariffa ridotta militari non solo alla lettera (2 anziché 4 lire) ma anche all’Espresso (5 invece di 10 lire). Come da normativa l’applicazione del servizio Espresso faceva decadere la riduzione sulla lettera semplice e comunque il supporto non venne tassato in quanto soddisfaceva l’importo per l’inoltro ordinario.


2 giugno 1949 – Lettera diretta a Militare Espresso in tariffa 50 lire: 10 lire Lettera a tariffa ridotta + 40 lire Espresso.

Come da regolamento postale il servizio complementare Espresso avrebbe dovuto far decadere la riduzione sulla tariffa lettera. In questo caso però l’ufficio postale in partenza che quello in arrivo ignorarono la disposizione ed il supporto venne inoltrato e consegnato come un regolare Espresso.


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Altri Espressi e usi inconsueti

14 settembre 1949 – Lettera Braille Espresso in tariffa 41 lire (1 + 40 lire Espresso)

27 dicembre 1952 – Cedola di Commissione Libraria Espresso da Cremona per Firenze in perfetta tariffa 66 lire: 6 lire CCL + 50 lire Espresso. Inconsueto il servizio accessorio Espresso su questi supporti impreziosito dal francobollo della Democratica nell’ultimo mese d’uso.


29 dicembre 1945 – Cartolina postale 1,20 lire su 60 centesimi di Posta Aerea ridotta ad uso ordinario con francobollo Espresso in uso proprio per il servizio.

9 marzo 1948 – Avviso di ricevimento dal Municipio di Vicchio a Firenze in perfetta tariffa 35 lire: 10 lire A.R. + 25 lire Espresso. Eccezionale tariffa impreziosita dall’uso improprio del francobollo aereo.


23 dicembre 1953 R7 – Ricevuta di ritorno del Servizio notificazione atti giudiziari in tariffa 50 lire per il solo servizio Espresso. Questi modelli, come specificato anche nelle note a stampa sul modello, non andavano affrancati in quanto l'intero importo dei servizi veniva apposto sul supporto principale. Il diritto di Espresso (in queste date era appunto di 50 lire) invece di norma non era previsto e, se comunque richiesto, si applicava sull'Avviso di ricevimento. Inconsueto in quanto rappresenta un uso esatto (e l'unico possibile su AR) di questo valore isolato su una ricevuta di ritorno.


24 settembre 1951 – Lettera Espresso inoltrata per Posta Pneumatica da Roma a Belluno (tariffa 80 lire: 25 lire Lettera + 50 lire Espresso + 5 lire Posta Pneumatica) affrancata con francobolli di Posta Aerea da 1 lira x 3 pezzi e 25 lire x 3 pezzi + 2 lire.

Il 2 lire è composto da due metà di francobolli diversi accostate ad arte, ma si vede chiaramente dal disegno che non sono parti dello stesso valore. Frode andata a buon fine!


2 settembre 1949 – Lettera Espresso inoltrata per Posta Aerea da Varese per Cagliari in esatta tariffa 65 lire: 20 lire Lettera fino a 15 gr + 40 lire Espresso + 5 lire per il I° porto di Posta Aerea per l’interno, affrancata con 15 lire Espresso e 50 lire della Democratica.

Dal bollettino n° 13/1949, parte terza, paragrafo 158. Le lettere, nel limite di 5 gr, possono aver corso con la tariffa speciale di 65 lire, comprensiva della francatura ordinaria, per la sopratassa di trasporto aereo e del diritto di recapito Espresso. Decorrenza: 16 maggio 1949.

Questo tipo di tariffa con la riduzione da 10 a 5 lire della tassa per il servizio di Posta Aerea venne poco usata: per la scarsa probabilità di spedizioni di supporti così leggeri, per l’utilizzo limitato del servizio di Posta Aerea per l’interno in generale ed infine per la disinformazione su questa particolare agevolazione. Una delle poche lettere note.


25 luglio 1950 – Lettera 15 gr Espresso inviata per Posta Aerea per Milano in tariffa 90 lire: 20 lire Lettera fino a 15 gr + 40 lire Espresso + 30 lire per tre porti di Posta Aerea per l’interno.

Annullo muto rettangolare con sbarre diagonali di Roma Aeroporto Ciampino, che veniva apposto (in transito) sulle corrispondenze provenienti dalle Isole (fino al 1954). Si ritiene che fosse un ufficio di connessione con l’instradamento per ferrovia e qualcuno lo classifica tra i ferroviari. Al verso bollo transito Roma del 25 alle ore 6 e bollo arrivo a Milano dello stesso giorno alle ore 11. Quando le poste funzionavano!


24 ottobre 1946 – Lettera Espresso E.I.A.R. di Torino per città inoltrata con Agenzia di Recapito Autorizzato in tariffa 1 lira con 40 centesimi R.A. della Luogotenenza con aggiunto a completamento diagnostico francobollo da 60 centesimi della Democratica.

2 maggio 1947 – Stampe Espresso in tariffa 17 lire (2 + 15 lire).


3 novembre 1947 – Manoscritti raccomandata Espresso con Lettera accompagnatoria in tariffa 57 lire: 12 lire Manoscritti + 10 lire Lettera + 10 lire raccomandazione aperta + 25 lire Espresso. Interessante combinazione di ben quattro servizi fondamentali e complementari.


8 agosto 1946 – Lettera Espresso da Mantova a Milano in tariffa 14 lire con francobolli luogotenenziali fuori validità che non vennero annullati in partenza. In arrivo a Milano, il giorno successivo, annullo al verso ed obliterazione dei valori Espresso. La procedura ha una sua logica: l’Ufficio di partenza non tassò la lettera perché era sufficiente per il porto da 4 lire, quindi inoltrata per posta ordinaria. L’Ufficio in arrivo ritenne validi i francobolli che quindi annullò e recapitò la missiva come un regolare Espresso (vedi numerale in basso a destra).


18 agosto 1947 – Lettera inoltrata a Matera per Torino Espresso affrancata con 25 lire (forse ricordava la vecchia tariffa?). Come da regolamento postale la missiva poteva essere smistata come posta ordinaria, ma l’Ufficio di partenza appose la “T” di tassazione e scrisse a lapis rosso la tassa da esigere in arrivo. Annullo di arrivo al verso “Torino-Espressi” ed applicati due Segnatasse da 10 lire.

23 settembre 1949 – Lettera Espresso Aereo in corretta tariffa 130 lire diretta a Fermo in Posta di Palermo. Il servizio di Fermo Posta in arrivo non fu correttamente applicato perché non esplicabile nelle corrispondenze per Espresso.


12 luglio 1957 – Cartolina postale commerciale correttamente affrancata per 70 lire con francobollo della Democratica fuori validità. Manca il numerale consueto sul fronte ma l’arrivo a Firenze avvenne il giorno successivo, come da annullo di arrivo al verso, e quindi depone per trattamento Espresso.

7 gennaio 1948 – Lettera a tariffa ridotta Sindaci.


30 novembre 1948 – Avviso di ricevimento.

2 maggio 1950 – Cartolina illustrata.


23 marzo 1949 – Stampe raccomandata (5 + 20 lire).

2 agosto 1949 - Lettera inoltrata per Posta Aerea da Milano a Palermo in esatta tariffa 30 lire: 20 lire Lettera primo porto + 10 lire per un porto di Posta Aerea per l’interno. Servizio assolto con francobollo da 30 lire Espresso in utilizzo improprio.


4 febbraio 1952 – Cedola commissione libraria Espresso in tariffa 56 lire (6 + 50 lire) in eccesso di 4 lire, ma inconsueto l’uso isolato in queste date.

18 febbraio 1952 – Lettera raccomandata aperta (25 + 35 lire).


16 maggio 1950 Manoscritti spediti dal Vomero a Napoli raccomandata in tariffa 55 lire: 25 lire Manoscritti + 30 lire raccomandazione aperta, in difetto di 5 lire.

In partenza venne apposta la “T” di tassazione ad indicare la mancanza.

In arrivo venne applicato francobollo da 5 lire Espresso annullato con bollo rotondo passante recante il numero “128” in genere in uso ai portalettere. La tassazione era inesatta in quanto doveva corrispondere al doppio della mancanza e inoltre il valore Espresso era ormai fuori validità dall’1.1.1949


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Modulistica e accessori

Il modulo vaglia, composto da tre parti: A, B e polizzino, veniva acquistato dal mittente che lo compilava in ogni sua parte e lo consegnava allo sportellista che lo convalidava, riceveva la somma scritta sul modulo e la tassa relativa all’operazione calcolata in base a scaglioni fissi. L’ufficio postale mittente spediva le tre parti all’ufficio destinatario con busta di servizio Mod. III. L’ufficio a destino staccava la parte A che inviava a mezzo posta al beneficiario rispettando i mezzi aggiuntivi richiesti. 31 luglio 1947 – Integrazione di 15 lire per la sola tassa per Espresso nell’ultimo giorno del periodo tariffario.

La tariffa base era già stata assolta con l’acquisto del vaglia.

8.3.52 – Integrazione con 50 lire Espresso Democratica + 10 lire Italia al Lavoro + 25 lire Bellini per richiesta di spedizione Raccomandata-Espresso in corretta tariffa 85 lire (50 + 35 lire).


16 novembre 1950 – Modulo amministrativo dell'INPS di Terni per il pagamento di tasse di spedizione affrancato per 1.760 lire con al fronte blocco x 24 pezzi del 30 lire, al verso blocco x 16 pezzi e due singoli del 30 lire + blocco x 18 pezzi e due singoli del 25 lire Espresso, valore inconsueto su questi supporti.


Ammende



2 aprile 1948 – Lettera 15/30 gr Espresso in esatta tariffa 45 lire con sul fronte il solito numerale e annullo “data e ora” di iscrizione al giornale d’arrivo a Bologna: 3 APRILE ORE 20 e 15. Bollo applicato da pochi uffici.

BIBLIGRAFIA http://www.ilpostalista.it/sommario_131.htm https://espressirsi.wordpress.com/2018/01/20/871/ https://www.lafilatelia.it/forum/viewtopic.php?f=22&t=47386&start=20 http://www.ilpostalista.it/coordriggi4.htm http://www.postaesocieta.it/magazzino_totale/pagine_htm/franchigia.htm http://www.cifo.eu/?s=annullo+muto+aeroporto&x=0&y=0 Oggetti e servizi postali italiani – 150 anni di tariffe 1850-2000: A.I.C.P.M. 2003 G. Marchese: La posta militare italiana 1939/1945. AICPM Il Novellario, Vol. 3° “Un ventennio in Posta” 1921-1943.


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