RECAPITO AUTORIZZATO

Page 1

RECAPITO AUTORIZZATO L’istituto del recapito autorizzato affonda le sue origini molto lontano nel tempo, traendo le radici nella prima rivendicazione del diritto esclusivo di trasportare posta impugnato il 14 gennaio 1720 da Vittorio Amedeo, Re di Sardegna e successivamente richiamato in numerose occasioni dalle successive amministrazioni postali sarde che dettero origine a quella italiana.

Tali agenzie poterono esercitare questa attività solo se debitamente autorizzate dalle Regie Poste e pagando un diritto fisso per ogni oggetto trasportato, purché avesse la caratteristica di "espresso". Nacquero così delle piccole società, la prima a Milano e la seconda a Torino, tra dipendenti postali che acquisirono lavoro dalle poste stesse e che gradualmente trovarono il loro spazio autonomo grazie al riconoscimento legislativo della loro funzione. Considerato che ricorrevano le ragioni di necessità e di assoluta urgenza di disciplinare, nell’interesse dell’industria e del commercio, il recapito delle corrispondenze che Banche, Ditte, Istituti ed Enti in genere avevano bisogno di far consegnare con i propri mezzi entro i confini del Comune di loro residenza, venne emanato il 1° luglio 1926 il Regio Decreto.


Questi Enti erano quindi abilitati a trasportare corrispondenza nei confini daziari della città contro il pagamento di una tariffa controllata dalle poste pubbliche, da suddividere in due parti: una destinata alle poste stesse per pagare il diritto di concessione, l’altra all’Ente per pagare il servizio che effettuavano. A seguire il 6 maggio 1928 venne autorizzata l’emissione di speciali marche per il servizio.


I servizi espresso erano di diverso tipo e il costo da versare alla società che effettuava la consegna variava di conseguenza, ma la marca era di valore fisso. Gli oggetti postali erano sostanzialmente costituiti da: stampe, cartoline postali, fatture, lettere anche raccomandate e con ricevuta di ritorno (la ricevuta di ritorno doveva essere anch'essa affrancata) e pacchi; tutti erano senz'altro consegnati come espresso e tutti dovevano essere affrancati con la suddetta marca. Dal 1° aprile 1933 scatta la norma in base alla quale “gli Enti che per il recapito delle loro corrispondenze in loco non si valgono di mezzi propri, ma ricorrono all’opera delle Agenzie, devono consegnare gli oggetti non uniti di marca né di impronta affrancatrice, lasciando alle Agenzie, cui spetta, il compito della francatura”. Era stato poi previsto (da quando?) che le grandi aziende, banche, enti ecc..., (sempre previa autorizzazione postale) avessero la possibilità di consegna alle proprie succursali od agenzie localizzate nel territorio confinante con il luogo di residenza della sede principale; a questi enti verso gli anni ‘30 la normativa permise (sempre con marca di recapito autorizzato) di annullare le consegne occasionali anche con normali timbri a data per ufficio, purché fosse usato inchiostro indelebile e riportasse il giorno della partenza della missiva. A motivo dei vari cambi tariffari intercorsi nell’ultimo periodo di Luogotenenza e per mancanza di valori adeguati, per evitare la corsa alle ristampe, si ricorse all'obbligo dell'integrazione totale o parziale con francobolli ordinari. Probabilmente risale allo stesso periodo la possibilità da parte di banche e aziende del pagamento della tassa con affrancatrice meccanica. Dagli anni "50 la normativa cambiò, permettendo a tutti l'affrancatura anche con francobolli annullati con data del giorno di trasporto e bollo con inchiostro indelebile. Nei decenni successivi il servizio crebbe incredibilmente (tanto da imputargli il trasporto del 30% del corriere postale cittadino), ma il passaggio delle poste dal sistema pubblico a quello privato, arrivato nel 1995 e conclusosi quasi totalmente nel 1999, ha praticamente chiuso la sua storia. Le tariffe nel periodo di nostra osservazione: – dal 1° aprile 1945 al 31 gennaio 1946: 40 centesimi – dal 1° febbraio 1946 al 24 marzo 1947: 1 lira, – dal 25 marzo 1947 al 31 luglio 1947: 2 lire, – dal 1° agosto 1947 al 10 agosto 1948: 8 lire, – dall’11 agosto 1948 al 9 aprile 1949: 10 lire, – dal 10 aprile 1949 al 31 luglio 1951: 15 lire, – dal 1° agosto 1951 al 31 luglio 1965: 20 lire.


1° aprile 1945 - 31 gennaio 1946: 40 centesimi

20 novembre 1945: BANCA CATTOLICA VENETO – ROVIGO.

22 gennaio 1946 AGENZIA RECAPITI MILANO.


1° febbraio 1946 - 24 marzo 1947: 1 lira

2 maggio 1946: BANCA CATTOLICA VENETO – TREVISO.

30 gennaio 1947 Credito Meranese


31 marzo 1946 Lettera Raccomandata tramite l’AGENZIA RECAPITI ESPRESSI FIRENZE con valori sovrastampati 40 su 10 centesimi della Luogotenenza.

19 giugno 1946: BANCA CATTOLICA VENETO – TREVISO.


23 marzo 1946 AGENZIA RECAPITI ESPRESSI ROMA con francobolli da 40 centesimi della Luogotenenza.


26 aprile 1946 AGENZIA RECAPITI N.1 DEFENDINI TORINO IV periodo Luogotenenza

28 agosto 1946 AGENZIA N.1 DEFENDINI – TORINO. I periodo Repubblica.


20.8.46 B.C.I. di Firenze per la filiale di Prato.

2.11.1946 CASSA DI RISPARMIO DI VENEZIA con marche da bollo Minerva.


25 marzo 1947 - 31 luglio 1947: 2 lire

10 maggio 1947 AGENZIA RECAPITO DI PUBBLICITA’ PUBLIVELOX di ROMA

12 luglio 1947 BANCA CATTOLICA VENETO – TREVISO.


22 luglio 1947 Lettera fenestrata del Monte dei Paschi di Siena – Filiale di Firenze, affrancata con 2 lire Posta Aerea Democratica, usato come Recapito Autorizzato, con bollo in cartella dell’AGENZIA RECAPITO ESPRESSI di Firenze. La tariffa da 2 lire per il particolare servizio fu una delle più brevi in assoluto (solo 4 mesi) e, considerato che non vi era difficoltà in questo periodo nel reperire i normali valori di R.A. di Repubblica o precedenti, si tratta di un uso isolato veramente inconsueto.


1° agosto 1947 - 10 agosto 1948: 8 lire

28 luglio 1948 Piego della Banca Industriale Gallaratese spedito tramite l’AGENZIA RECAPITO ARINELLI di Gallarate per ditta a Voghera, affrancato con 5 lire Democratica e striscia verticale per tre pezzi della marca da bollo da 1 lira dell R.S.I. con fasci soprastampati. Sia il francobollo che le marche da bollo presentano chiari segni di riutilizzo e questo motiva gli annulli pesanti apposti per camuffare la frode. L’utilizzo di queste marche da bollo in avanzato periodo repubblicano è eccezionale (noti una ventina di pezzi su lettera nel periodo Luogotenenza-prima Repubblica) e probabilmente è l’unico supporto noto nella speciale tariffa.


22 ottobre 1947 Raccomandata a mano dell’Ufficio Consulenze Amministrazioni Manutenzioni di Roma.


11 febbraio 1948 Agenzia recapito Autorizzato di Milano.

24 marzo 1948 BANCA CATTOLICA VENETO – TREVISO.


1° ottobre 1947 AGENZIA RINALDI MILANO

30 ottobre 1947 LA CORRISPONDENZA AGENZIA RECAPITO N. 2 ROMA


21 agosto 1947 – C.P. da 3 lire in tariffa 8 lire con annullo CORRIERE D’INFORMAZIONE MILANO.

15 gennaio 1948 Agenzia di Recapito Autorizzato di Milano


11 agosto 1948 – 9 aprile 1949: 10 lire

22 ottobre 1948 AGENZIA RECAPITO ESPRESSI, Via De Biffi 18.

16 ottobre 1948 Annullo a traghetta “A L’ESPRESSO MILANO”


9 ottobre 1948 Annullo a traghetta “IL MESSAGGERO MILANO”

29 novembre 1948 AGENZIA RECAPITI N.1 DEFENDINI TORINO


7.9.1948 e 17.2.1949 AGENZIA PRIVATA AUTORIZZATA DAL GOVERNO.......


10 aprile 1949 - 31 luglio 1951: 15 lire

25 ottobre 1949 e 2 ottobre 1950 BANCA GIUS. GIACOBONE VARZI


12 ottobre 1949 AGENZIA RECAPITI N.1 DEFENDINI TORINO

15 ottobre 1949 Agenzia Espressi N. 1 VERONA


21 luglio 1949 Lettera Raccomandata AGENZIA RECAPITO ESPRESSI PER CITTA’ di ROMA V periodo tariffario Repubblica

14 aprile 1951 Lettera Raccomandata ESPRESSI VELOCI CITTA’ VI periodo tariffario Repubblica


RICEVUTA D RITORNO

14 febbraio 1946 Agenzia Rinaldi MILANO

23 agosto 1947 AGENZIA ESPRESSI PER CITTA’ ROMA


16 gennaio 1950 ESPRESSI VELOCI PER CITTA’ di GENOVA


USI IMPROPI

1° luglio 1946 – Cartolina illustrata in tariffa 3 lire spedita da Calci (Pi) per Milano affrancata con valori del Recapito Autorizzato della Luogotenenza 40 su 10 centesimi e Posta Aerea Regno.

23 novembre 1945 C.P. 30 centesimi VINCEREMO in corretta tariffa 1,20 lire.


11 dicembre 1945 Lettera Raccomandata da Fiorenzuola a Firenze in corretta tariffa 7 lire.

20 gennaio 1946 Lettera 16/30 gr di peso Raccomandata da Vibo Valentia a Torino in corretta tariffa 9 lire.


21 e 23 febbraio 1946 Cartolina postale dell’INPS in tariffa 3 lire.


18 luglio 1946 Bustone di lettera 46/60 gr Raccomandata del Banco di Napoli sede di Cellino Attanasio per Teramo in corretta tariffa 26 lire: 4 lire Lettera fino a 15 gr + 12 lire per altri tre porti da 15 gr l’uno + 10 lire Raccomandazione. Interessante l’uso del francobollo da 25 lire della Democratica per l’interno in queste date impreziosito dalla presenza dei valori gemelli da 10 centesimi.


20 dicembre 1946 C.P. 60 centesimi, emissione di Novara della Luogotenenza, in tariffa 3 lire.

11 novembre 1946 Manoscritti Raccomandata da Arona a Genova in corretta tariffa 15 lire.


8 aprile 1947 Lettera della Prefettura di Verona “Tassa a carico del destinatario� con applicazione in arrivo a Legnago di francobolli ordinari e per il particolare servizio al posto dei Segnatasse.


13 ottobre 1948 Lettera Raccomandata da Enna per Caltanissetta in tariffa 50 lire: 15 lire Lettera I porto + 35 lire Raccomandazione. Originariamente la missiva venne affrancata anche con i tre francobolli del Recapito Autorizzato ed annullo appena obliterante i due valori superiori. Ad una più approfondita verifica l’addetto postale all’accettazione della Raccomandata non ritenne idonei tali francobolli e applicò analogo importo, in alto a sinistra, con 1 lira e 2 lire della Democratica annullandoli con medesimo guller a stessa data. Questo è uno dei rari casi in cui i francobolli per il particolare servizio non vennero accettati.

Bibliografia Il Novellario, vol. 3°: Un ventennio in Posta 1921-1943, CIF/UNIFICATO G. Micheli: Le tariffe postali italiane 1862-2000, Regno d’Italia e R.S.I., 1901-1946 UNIFICATO di storia postale, 3° volume, 2006-2008, CIF Oggetti e servizi postali italiani, 150 anni di tariffe 1850-2000, A.I.C.P.M., Vastophil 2003 http://www.postaesocieta.it/magazzino_totale/pagine_htm/recapito_autorizzato.htm http://www.ibolli.it/php/em-italia-3391-Stemma%20d'Italia%20e%20fascio.php


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.