La LETTERA semplice (15 gr per interno)

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La LETTERA semplice (15 gr per interno) La lettera (dal latino: litterae – arum) è una comunicazione scritta fatta pervenire ad una o più persone, in un determinato contesto o rapporto per raccontare fatti avvenuti recentemente (Wikipedia). Postalmente: “Art. 80: per lettera si intende qualsiasi comunicazione scritta chiusa o aperta, di uno o più fogli, munita di indirizzo, che costituisca una corrispondenza attuale fra due o più persone”. “Art. 81 – Le lettere ordinarie non debbono contenere denaro, carte o altri oggetti di valore, altrimenti sono assoggettate al trattamento della raccomandazione di cui all’art. 168…” Molto importante il peso diviso in scaglioni di 15 gr per l’interno e 20 per l’estero. Non a caso nel 1930, per facilitare l’uso della Posta Aerea, verranno prodotte carte speciali leggerissime in modo da mantenere il peso sotto i 5 grammi (tassa aerea) ossia nello scaglione più economico e quindi a tariffa postale più bassa. Il tariffario completo dal 01.10.1944 al 30.06.1960 è facilmente scaricabile dal sito della CIFO. INDICE

In questo capitolo l’utilizzo delle lettere per l’interno del Paese: -

Lettera primo porto con affrancatura essenziale Lettera primo porto multiaffrancata Frodi e pseudofrodi postali Servizi particolari: Valigia diplomatica, Tassa a carico destinatario, Fuori Sacco, Corso particolare, Vie Marittime, Recapito a mano Integrazioni d’affrancatura: all’Ufficio Postale, Cambio tariffario, Cambio Servizio, Affrancatura meccanica Consegne e verifiche particolari: Quartiere postale, Verificatore e verifiche Lettere pluriporti Fuori validità ed uso dall’estero Lettere inesitate Curiosità


Lettere spedite per l’interno in tariffa primo porto - peso fino a 15 gr:

III periodo Luogotenenza

II periodo Repubblica


III periodo Repubblica

IV periodo Repubblica


V periodo Repubblica

VI periodo Repubblica


VII periodo repubblica Ogni periodo tariffario aveva un francobollo del valore corretto per l’affrancatura lettera, eccetto il periodo di transizione fra Luogotenenza e Repubblica in cui a seguito delle modiche apportate il 2 febbraio 1946 – si passava da 2 a 4 lire – non vi era alcun valore che potesse soddisfare la tariffa.

Il 10 maggio 1946 le Poste coprono la vacanza con l’emissione del francobollo da 4 lire della neonata serie democratica.


Nel primo periodo (Luogotenenza e inizio Repubblica) non è sempre così semplice trovare il singolo valore ed inoltre la presenza di una gran mole di francobolli provenienti dal Regno, del R.S.I. nelle regioni del Nord e della Luogotenenza crea una commistione di affrancature affascinante e variopinta.

1.1.46 Lettera da Apecchio a Pesaro (tariffa 2 lire) con francobolli del Regno, Luogotenenza (interessante il 10 centesimi della tiratura di Roma) e Democratica.

2 ottobre 1945 – Lettera da Milano a Roma in corretta tariffa 2 lire con rara mista 4 serie: Regno, R.S.I., Luogotenenza e Democratica. Il francobollo da 1 lira CL anniversario della nascita di Rossini fuori validità dal 31.12.1943.


Ma l’uso abbondante dei valori interessa anche la Democratica in periodi diversi.

3 luglio 1946 tariffa 4 lire (10 c. x 40)


4 aprile 1946 tariffa 4 lire (20 c. x 20)


12 dicembre 1948 tariffa 15 lire

3 novembre 1950 tariffa 20 lire


Non mancano certo i furbetti che, per ignoranza o premeditazione, affrancano in modo scorretto frodando l’ente postale.

16 ottobre 1946 tariffa 4 lire

27 gennaio 1947 tariffa 4 lire


8 novembre 1946 tariffa 4 lire

20 febbraio 1947 tariffa 4 lire


20 febbraio 1950 tariffa 20 lire

24 dicembre 1945 tariffa 2 lire L’uso delle marche da bollo, tollerato nei primi periodi, è una frode nei confronti dell’Amministrazione postale a vantaggio del Ministero delle Finanze. Altri esempi sono l’utilizzo in un francobollo parziale lacerato, di in valore centesimale a fronte del francobollo in lire, valori fuori validità, vignette da Cartoline Postali.


La lettera poteva essere utilizzata anche per servizi particolari:

VALIGIA DIPLOMATICA: Lettera spedita da Casinina al Ministero degli Esteri di Roma affrancata per lettera I porto. Dal Ministero veniva poi inoltrata alla sede diplomatica con apposito servizio estraneo alle Poste Italiane. TASSA A CARICO DESTINATARIO: Busta artigianale di lettera per città affrancata con 20 lire Democratica, ad uso Segnatasse, con regolare timbro: Brindisi 4.7.1949 e “T” passante. L'ente respinge la lettera perché tassata. La missiva ritorna in Questura ove viene ritirato il contenuto senza pagare la tassa.


FUORI SACCO: Servizio utilizzato in prevalenza dalle agenzie giornalistiche per notizie urgenti. Busta di lettera della Redazione Campana all'Agenzia Italiana di Stampa ORBIS in Firenze spedita dalla Stazione Ferroviaria di Napoli. Annullo dell'Avviamento Celere di Napoli Ferrovia delle ore 20,00 del 18.12.53 con annullo al verso della Stazione di Firenze alle ore 4,00 del giorno successivo. Doppia frode postale perpetrata con francobollo della Democratica fuori validitĂ postale e utilizzo di Marca Contributo alla SolidarietĂ Nazionale. In fretta fu messo insieme quello che si aveva!!!!


IN CORSO PARTICOLARE:

29.6.49 Lettera V porto per Trieste trasportata con mezzi propri. Corrispondenza soggetta alla privativa postale dello Stato resa franca mediante applicazione di francobolli di uso comune regolarmente annullati.


VIE PARTICOLARI MARITTIME: nel secolo XIX la possibilità al trasporto privato fu concessa anche alle linee di navigazione come si evince dall’art. 47, Titoli IV, del “Regolamento sopra il Servizio della Postalettere”. Annullo della “SOCIETA’ DI AVIGAZIONE LOMBARDA-LIGURE” da Cagliari a Genova.

RECAPITO A MANO: dal 1928 il recapito poté essere eseguito per le corrispondenze nell’ambito cittadino oltre che dalle apposite agenzie di recapito anche da enti, banche, operatori commerciali e ditte autorizzate. Per tutti questi operatori il relativo diritto era pagato con le apposite marche di valore fisso applicate ad ogni corrispondenza che dovevano essere annullate da chi effettuava la consegna con timbro a data di modello diverso da quelli della posta. Dagli anni ’50 la normativa cambiò permettendo a tutti l’affrancatura anche con francobolli annullati con data del giorno di trasporto e bollo con inchiostro indelebile.


LETTERA APERTA PER L’INTERNO

Lettera da Firenze per la città affrancata per Lire 15 con Lire 1 e Lire 4 della serie Democratica, Lire 10 verde azzurro della serie “Giochi Ginnici”, annullati con il timbro rettangolare in dotazione alle banche per concessione delle Poste Italiane “B.C.I. 21 MAG. 1951 AGENZIA DI CITTA’ N°1”. La lettera reca il timbro “RACCOMANDATA” cancellato con una matita rossa e la firma dell’ufficiale postale con la stessa matita per confermare la cancellazione. La tariffa applicata è della lettera aperta per l’interno di 15 Lire.


AFFRANCATURA INTEGRATA ALL’UFFICIO POSTALE

4 aprile 1947 Lettera affrancata due volte in partenza. Inizialmente la lettera fu affrancata con striscia verticale di tre pezzi del francobollo da 5 lire Espresso annullato Isernia 4.4.47, sufficiente a coprire la sola sopratassa Espresso (poteva comunque viaggiare come ordinaria) Evidentemente il mittente intendeva avvalersi della rapida consegna a domicilio e pensava che la tassa di 15 lire potesse soddisfare il servizio completo (Lettera + Espresso). L’impiegato addetto all’accettazione della missiva fece notare l’anomalia ed aggiunse a completamento tariffa una coppia della lira ed il 4 lire della Democratica annullati con guller diverso di Isernia, ma con stessa data (da notare la sovrapposizione del francobollo destro della lira sull’annullo). Con questo la tariffa era soddisfatta per lettera 1° porto Espresso: 6 + 15 lire. La lettera giunse il giorno dopo a Venafro. Trattasi quindi di un’interessante affrancatura integrata all’Ufficio Postale.


CAMBIO TARIFFARIO

Lettera con doppia affrancatura perché spedita due volte a cavallo di due periodi tariffari: 15 lire con annullo FIRENZE 08.04.1949 per Genova, indirizzo corretto e rispedita a Matelica apponendo Democratica da 6 lire con annullo AMB. TORINO-ROMA. Al verso bollo di arrivo Matelica. Le corrispondenze FATTE PROSEGUIRE per lo stesso destinatario trasferitosi potevano essere rispedite senza riaffiancarle, ma in questo caso la seconda affrancatura (eccedente 1 lira) si rese NECESSARIA perché il 10.04.1949 ci fu il cambio di tariffa che portò appunto la tariffa lettera da 15 a 20 lire.


CAMBIO SERVIZIO:

Lettera spedita il 21 dicembre 1951 dalla BNL – Filiale di Palermo – per città contenente conto corrente bancario con affrancatura meccanica rossa di 6 lire. Tariffa non corretta ma frequentemente utilizzata da vari istituti ed enti e generalmente tollerata. A causa del cambio di indirizzo della destinataria, come da correzione a penna apportata sul fronte, la tariffa fu integrata dall’Ufficio Postale, stavolta considerandola lettera, con applicazione di due valori da 4 lire della Democratica e due francobolli da 6 lire dell’Italia al Lavoro per complessive 20 lire che, aggiunte alle 6 lire già pagate, erano sufficienti a coprire la nuova tariffa da 25 lire. La missiva parte da Palermo il 24 e giunge a Roma il 26, come da annullo al verso.

AFFRANCATURA MECCANICA:


9 marzo 1946 – Lettera del peso compreso fra 165 e 180 grammi (12 porti) spedita da Genova dalla ditta RIV - Officine di Villar Perosa ad altra sede della stessa ditta in Torino. Tariffa 48 lire ottenuta con cinque affrancature meccaniche rosse della ditta da nove lire e completamento con un francobollo da due lire della Democratica e una lira della Luogotenenza, tiratura di Novara.

QUARTIERE POSTALE:


Nella metà del secolo scorso ritroviamo la suddivisione del territorio in quartieri postali, tentativo già effettuato nel secolo XIX ed andato a finire nel cassetto. Anche in questo caso il sevizio fu snobbato dagli addetti ai lavori e passò definitivamente nel dimenticatoio. Annullo circolare riportante il numero del Quartiere Postale e del Portalettere

VERIFICATORE:


11 giugno 1946 - Lettera inoltrata a Roma per Parma in tariffa 4 lire resa franca con coppia verticale del 2 lire della Democratica. L’annullo ROMA-FERROVIA colpisce a pieno uno dei due valori ma solo marginalmente l’altro francobollo della coppia che fu annullato in arrivo con lineare PARMA. Sul fronte bollo in cartella violetto:” Pregasi ritornare l’unita busta, Il Verificatore” completato con lineare PARMA. Evidentemente il verificatore di Parma decise di avviare un provvedimento disciplinare nei confronti dell’Ufficio Postale di partenza, reo di aver annullato in maniera inadeguata l’affrancatura.


USO DELL’ESPRESSO IN POSTA ORDINARIA NON TOLLERATO:

2 settembre 1947 R3 – Lettera spedita da Riccione a Bologna in tariffa 10 lire ed affrancata con francobollo Espresso della Democratica da 10 lire. In partenza il valore non venne annullato e reca al fianco la “T” di tassazione. Al verso Segnatasse della Luogotenenza da 20 lire con guller rosso annullatore di Bologna 03.09.47, pari al doppio del mancante.

L’uso dei francobolli Espresso o di Posta Aerea come ordinari, sebbene formalmente vietato, era largamente diffuso e sempre tollerato. Personalmente unico caso noto.


LETTERA MULTIPORTO

9 marzo 1946: Lettera fino a 420 gr spedita dalle Cartiere Burgo di Verzuolo alla sede di Torino in perfetta tariffa 112 lire (4 lire x 28 porti da 15 gr l’uno)

4 agosto 1949 – Lettera fino a 75 gr inoltrata a Ferrara per Piacenza in corretta tariffa 100 lire (20 lire x 5 porti da 15 gr l’uno).


FUORI VALIDITA’

13 aprile 1951 R6 – Lettera da Ventimiglia a Firenze (tariffa 20 lire) con affrancatura mista Democratica e Italia al Lavoro con valore da 10 lire ardesia fuori validità da circa 3 anni.

20 ottobre 1954 R7 – Lettera da Urbino a Bari diretta a militare: 13 lire.


8 gennaio 1971 – Lettera da Castelfranco Emiliano a Genova in corretta tariffa 50 lire. Utilizzo ben 19 anni dopo la scadenza di validità postale. UTILIZZO DI FRANCOBOLLI ITALIANI IN TERRITORIO ESTERO

23 febbraio 1948 – Lettera spedita da Bruxelles per Vicenza affrancata con 10 lire della Democratica regolarmente obliterato con annullo a targhetta della Fiera Internazionale di Bruxelles dal 17 al 28 aprile. Come si evince dallo scritto interno la lettera doveva essere acclusa in “Valigia Diplomatica” ed era stata quindi correttamente preaffrancata per il solo servizio in territorio italiano. Distrattamente venne imbucata a Bruxelles in una “buca comune”, regolarmente arrivata in Italia come si evince dall’annullo al verso: VICENZA 26.2.48.


RISPEDIZIONI AL MITTENTE

Le lettere inesitate riportavano sul supporto la motivazione del mancato recapito. Generalmente era scritta a mano dal postino e nei casi di maggior frequenza si ricorreva all’utilizzo di timbri appositi.

Prima di rispedire al “mittente” si utilizzava tutto quanto nelle possibilità umane. Ecco un esempio di ricerca del destinatario nell’anagrafe comunale.


…….e per finire CURIOSITA’ 4 settembre 1951 Lettera intestata del QUOTIDIANO “ROMA”, con pubblicità illustrate sia sulla busta fronte-retro che sulla carta da lettera contenuta, spedita da Napoli per Ferrandina – Matera.

La busta è curiosamente predisposta con una “finestrella” all’interno della quale è applicato il francobollo che, per questo motivo, risulta incollato sulla carta da lettera interna anziché sulla busta. Per la corretta tariffa e non essendoci spazio interno il francobollo da 5 lire dell’Italia al Lavoro viene predisposto al fianco del valore della Democratica, direttamente sulla busta che era evidentemente di altro periodo rispetto alla data d’impostazione.



22 agosto 1946 – Piccola busta di lettera da Surbo e indirizzata a Tuglie – Lecce in corretta tariffa 4 lire affrancata con coppia dei francobollo da 80 centesimi e 1,20 lire. In partenza venne inspiegabilmente applicata la “T” di tassazione. Successivamente, in transito o arrivo, qualcuno fece bene il conto, come da addizione riportata sul fronte, e si accorse che era tutto in regola. Non venne correttamente applicata alcuna tassazione.

19 gennaio 1946 - Lettera prestampata “ON HIS MAJESTY’S SERVICE” utilizzate nel periodo bellico da militari al Servizio di Sua Maestà britannica ed utilizzata per normale corrispondenza in Italia.


5 ottobre 1946 - Altro supporto militare della Gran Bretagna utilizzato nella II guerra mondiale dalle truppe inglesi come regolare corrispondenza italiana.

18 ottobre 1947 – Oggetto di produzione privata (S.A.P. di Milano) con slogan pubblicitario.


BIBILIGRAFIA A. B. C. D. E.

A. Bodini e G. Carraro: Sassone Tariffe postali dal 8.9.1943 al 30.6.1960 http://www.cifo.eu/ http://www.postaesocieta.it/ http://www.ilpostalista.it/index.htm UNIFICATO di storia postale 1996/97: CIF s.r.l.


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