Dove va la storia postale?

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“Dove va la storia postale?” A mio avviso ci si imbatte in una diatriba da cui non si esce in modo semplice e lineare: è nato prima l’uovo o la gallina? Eppure la soluzione è a portata di mano. Mi ripeto come altre volte detto, ma credo sia necessario e indispensabile: l’hobby indica un’attività praticata nel tempo libero per piacere, interesse e divertimento. - Per piacere: ma è chiaro che il qualcosa deve incontrare il nostro fanciullesco appagamento, farci meditare, sognare. - Per interesse: sicuramente non economico; infatti, tralasciando gli attivi commercianti, conosco pochi amici che hanno tratto grandi vantaggi economici dalle loro collezioni, anzi…..Quindi l’interesse deve scaturire dallo studio scrupoloso che può portare a scoperte su cose semplici e trascurate dai più. Interesse inteso come rispetto di ciò che si sta analizzando, fonte di nottate insonni ma con tanta felicità nel momento in cui si sviscera l’arcano. - Divertimento: ma sì, “magnum gaudium” è l’essenza indispensabile del nostro vissuto quotidiano in questa “valle di lacrime”. Quindi se hobby, collezionismo, filatelia, come la qualsivoglia etichettare, è tutto ciò: la storia postale non può essere ad un bivio. Faccio un esempio:

Lettera inoltrata l’8 dicembre 1945 a Roma per Pistoia con utilizzo del servizio accessorio Posta Pneumatica ed affrancata per 5 lire e 40 centesimi. Ho dovuto lottare con me stesso per discernere l’arcano; infatti non ero a conoscenza (da gran “somaro” dopo qualche anno di collezionismo!) che il servizio accessorio in questione era legato anche al peso. Ed ecco che cosa voleva effettivamente dire: Lettera fuori distretto del peso fra 16 e 30 gr, quindi 4 lire, più 1,40 lire per il servizio accessorio doppio porto da 15 a 30 gr. Chiaramente si dirà: ma era semplice!!! E’ vero, ma quando si ignora anche lo scontato è difficile e sconosciuto. Necessario per sbrigliare la matassa: divertimento, interesse e piacere. Altro esempio: 8 gennaio 1946 integrazione tariffaria per spedizione in abbonamento postale di Stampe alla Città del Vaticano.


Fascetta completa affrancata con 1 lira della Democratica, 20 e 30 centesimi della Luogotenenza, tiratura di Roma, annullati con bollo di Senigallia e diretta al Cardinale Bibliotecario e Archiv. S.R.C..

Sul fronte bollo stampatello “SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE”. Va notato che, in queste date, la tariffa per pieghi libri spediti da editori, abolita durante il periodo bellico, non era stata ancora ripristinata. Ne consegue che venne probabilmente affrancata in tariffa manoscritti III° porto, che era di 4 lire per l’Italia e di 5,50 lire per la Città del vaticano. Da qui la necessità di integrare il bollo “SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE” con la differenza di 1,50 lire. Unica spiegazione venuta fuori da notte insonni!!!....ma sicuramente belle. Ora un altro esempio che mi ha fatto appassionare per la sua storia e scarsa notorietà. La Legione francese intervenne nel 1946 in Indocina - TOE (Theatres Operations Exterieurs) - in azione fino al 1956. La presenza degli italiani nella Legione straniera francese è sempre stata numerosa. Nel 1939 si arruolarono nella Legione 639 italiani, mentre dal 1944 al 1954, anno della caduta della fortezza di Dien Bien Phu, circa 10.000 italiani erano stati arruolati nella Legione straniera e per la maggior parte erano emigrati clandestinamente in Francia. Alla caduta della fortezza oltre 5.000 legionari italiani combattevano nella guerra d'Indocina, più di un migliaio erano i prigionieri di guerra italiani dei Viet Minh e oltre 1.300 erano i caduti in combattimento dal 1946. Nell'articolo “The Mail Militare Francese di Indocina - dal 1945 alla fine” Pubblicato in Stamp News Globale 8/2007, Joe Carrtafalsa elenca alcune informazioni per spiegare i numeri "BPM " (Bureau Postal Militaire: Uffici Postali Militari): - 181: Saigon (16/1-28/2/1946) - 401: Hai Phong (1/2/1954-5/1955) - 402: Grande Cho (11/2/1946-1955); - 402b: Gia Dinh (4/12/1945-1/7/1954), poi Hanoi - 406, 406A, 406B: Hon Gai Yen Tien, Hai Duong Quang Yen ... (15/3/19465/1955) - 409, 409A, 409B: Nha Trang, Phan Thiet, Da Lat ... (16/6/1949-1955) ... e S.P. (Secteur Postal = Postal Sector or Zone) che indicava la zona ricadente nell'Ufficio postale.


Cartolina illustrata inoltrata nei T.O.E. a un militare italiano presso il B.P.M. 409, ufficio di posta militare assegnato alle truppe di stanza a Nha Trang. Unico supporto visionato negli anni. Gli esempi riportati, indipendentemente dal loro valore venale, vogliono dimostrare che la storia postale ha un solo vettore: lo studio, la ricerca, la voglia di conoscenza. Poco importa se l’affrancatura è composta da questo o quel francobollo più o meno raro. “Le convergenze parallele” ci insegnano appunto questo: due filoni di pensiero viaggiano a fianco fino al momento in cui, anche se matematicamente è impossibile, i due binari diventano un solo puntino. Le distinzioni, a volte speculative, nell’ambito filatelico non hanno portato a niente di concreto se non arricchire chi le ha artificiosamente create. Tutto è filatelia perché rientra in quel capitolo del divertimento che è nostra parte vitale, scusate l’aforisma! Orbene se non ci fosse stato studio, impegno, conoscenza quando mai sarebbe venuta fuori la lettera che pongo come ultimo esempio. Una banale lettera espresso viaggiata da Barga alla frazione di Fornaci il 29 luglio 1947. Il francobollo espresso emesso il 28 luglio ebbe uso proprio, in effettiva tariffa Espresso, fino al 31 dello stesso mese in quanto il 1° agosto ci fu il cambio tariffario ed il servizio accessorio passò da 15 a 25 lire. La lettera è viaggiata il secondo giorno di emissione, nei quattro di reale validità postale. Una delle tre o quattro lettere note.


Quindi al di fuori dei classici cataloghi che ormai “lasciano il tempo che trovano”, basti considerare che si compra a sconti incredibili: soggetti prezzati a 10 e venduti a 2 o 3 o persino meno, diamo ampia libertà di idee e opinioni. Se per ognuno di noi è significativo quel rilievo al posto di un altro e così via, facciamo in modo che le idee possano incontrarsi e confrontarsi deponendo la katana e ponendo il nostro hobby al centro dell’attenzione, mettendoci da parte come personaggi ed interpreti. Credo che oggi, visto l’andamento quotidiano dello scarso interesse filatelico, non sia tanto importante dove va la storia postale ma dove stiamo andando noi che siamo appassionati da anni. La raccolta di nuove reclute è in orizzonte la sfida più importante da raccogliere sia per le associazioni che per i singoli hobbisti. Un banale esempio? Quando si è invitati a cena da amici, di certo non collezionisti, invece dei soliti dolcetti e cianfrusaglie di rito portate un cadeau filatelico. Se non sveglierà pruriti collezionistici agli astanti forse resterà per i figli che potranno chiedere di cosa si tratta ai loro padri e chissà …. avvicinarsi alla filatelia. Male che vada andranno cestinati, ma quanti di quei presenti fanno la stessa fine? Non è una boutade ma un modo per avvicinare i binari morotei e farli diventare “un puntino”. Gianni Vitale


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