La presenza italiana in Lussemburgo si fa risalire già all’epoca medievale, ma il vero inizio dei primi consistenti flussi migratori coincide con lo sviluppo industriale che ha caratterizzato il bacino minerario lussemburghese a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo, grazie all’introduzione di tecniche di lavorazione innovative nel campo della siderurgia, flussi che con alterne vicende saranno poi destinati ad esaurirsi progressivamente nel corso degli anni Sessanta-Settanta del ’900. I primi italiani in Lussemburgo giunsero nel 1892 e alla fine dell'Ottocento la comunità italiana era di solo 439 persone. Il flusso immigratorio iniziale era fatto di povera gente destinata alle miniere. Risale a quell’epoca l’istituzione di una decina di società “italiane” di mutuo soccorso, sorte nei centri del bacino minerario lussemburghese in cui si concentravano gli emigrati provenienti dalla Penisola. Nel 1900 la comunità italiana salì a 7.000 persone e 10.000 solo dieci anni dopo. Poi il fenomeno si fermò, dando spazio all'immigrazione di "cervelli", venuti qui per aprire banche e grandi aziende. Tuttora la comunità italiana è impiegata nel terziario (soprattutto banche) e attualmente i residenti sono circa 23.960 (censimento AIRE 31/12/2012). Nell’ultimo periodo vi è un ritorno alla ricerca di un lavoro semplice, con gente disposta a ripartire da zero. Il Granducato di Lussemburgo è uno Stato membro dell'Unione europea situato fra Germania, Francia e Belgio. È uno Stato senza sbocco sul mare. Membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Benelux e delle Nazioni Unite, la sua capitale, l'omonima città di Lussemburgo, è sede di numerose istituzioni e agenzie europee oltre ad essere uno snodo finanziario di primaria importanza. È l'unico granducato rimasto al mondo. Visto l’esiguo numero di connazionali presente nel piccolo stato la corrispondenza fra le due nazioni non è mai stata molto numerosa e pertanto risulta molto ricercata dai collezionisti di storia postale. La prima lettera è una Raccomandata dell’Albergo Marini di Roma diretta a Esch-sur-Alzette. la seconda città del paese posta nel cuore del bacino minerario. Per decenni è stata sede del Consolato d'Italia in Lussemburgo, prima che questo venisse spostato nella capitale nel 2010. In perfetta tariffa 45 lire: 15 lire lettera fino a 20 gr + 10 lire per II porto di altri 20 gr + 20 lire per il servizio complementare di Raccomandazione.
La lettera successiva è una Raccomandata spedita da Milano il 6 aprile 1949 e diretta alla capitale in corretta tariffa doppio porto (40 + 25 lire) oltre al servizio complementare di Raccomandazione di 60 lire.
Infine un uso isolato del 100 lire della serie “Democratica� a coprire la corretta tariffa: Lettera fino a
20 gr (40 lire) e Raccomandazione (60 lire). La missiva venne inoltrata dalla Stazione Radio I 1 A.T.I. di Bergamo il 18 giugno 1949 per la capitale lussemburghese ove giunse il giorno 20 successivo con transito a Milano.
La lettera rappresenta nel periodo dal 11.08.1948 al 31.12.1949 alcune particolaritĂ : -
documento viaggiato verso un piccolo stato con ridotti rapporti epistolari; affrancatura realizzata in perfetta tariffa con un francobollo isolato unico uso isolato nel periodo con inoltro per via di superficie.
Credo quindi che si possa riempire la casella vuota di questo Stato.
Bibliografia: https://www.cdmh.lu/resources/pdf/_base_3/9789983156799.pdf http://www.emigrati.it/Emigrazione/DatiStatItalMondo.asp https://it.wikipedia.org/wiki/Lussemburgo SASSONE: Le destinazioni dei 100 lire ruota nel mondo a cura di D e G. Carraro, C.E. Manzati, A. Veneri