MANOSCRITTI Da Treccani: manoscritto (antico: manuscritto) dal latino manu scriptus, manu scriptum «scritto a mano». Scritto a mano: si contrappone di solito a stampato, talvolta anche a dattiloscritto o scritto a macchina.
Dalla “Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia Anno 1901 Roma - Lunedi 29 aprile Numero 101”
Le carte manoscritte debbono essere spedite sotto fasce mobili od entro involucri aperti o facilmente ispezionabili. Quando non siano confezionate in modo da potersi verificare sono trattate come lettere. Sono egualmente sottoposte alla tariffa delle lettere, quando il plico manoscritto risulti di peso uguale o inferiore a quella delle lettere. È una norma particolare, spesso trascurata dagli studiosi di storia postale, sempre in vigore, che si può ricavare sia dall’art. 66 dell’ordinamento postale del 1901
quanto dal terzo comma dell’art. 63 del Supplemento ordinario alla " Gazzetta Ufficiale, n. 152 del 1° luglio 1940-XVIII.
TARIFFA PIU’ VANTAGGIOSA
Ecco un esempio di Manoscritti comunali spediti il 16 gennaio 1946 che se trattati come tali avrebbero scontato il 50% della tariffa, quindi 1,20 lire. Essendo di peso non superiore a quindici gr. l’impiegato ha correttamente applicato la “tariffa più vantaggiosa” considerandoli lettera semplice che, scontata della metà, era di 1 lira.
Manoscritti
III periodo Luogotenenza: 13 ottobre 1945
IV periodo Luogotenenza: 9 marzo 1946
l periodo Repubblica: 4 settembre 1946 “Tassa a carico” con francobolli usati come Segnatasse e valore del Regno fuori validità
II periodo Repubblica: 7 maggio 1947
III periodo Repubblica: 17 ottobre 1947
IV periodo Repubblica: 13 novembre 1948
V periodo Repubblica: 7 luglio 1949
VI periodo Repubblica: 24 gennaio 1950
VII periodo Repubblica: 29 novembre 1952 (gemelli del 2 lire)
Manoscritti raccomandata (A: aperta o C: chiusa)
26 ottobre 1945 A
1° febbraio 1946 (1° giorno nuovo periodo tariffario) C
22 luglio 1946 C
28 maggio 1947 A
24 novembre 1947 C
11 dicembre 1948 A
2 agosto 1949 A
20 dicembre 1950 (gemelli del 20 lire) A
17 novembre 1951 A
Manoscritti da recapitarsi per espresso
27 dicembre 1949 – Grossolano involucro di Manoscritti con lettera d’accompagnamento raccomandata Espresso con Avviso di ricevimento in tariffa 105 lire: 25 lire Manoscritti + 20 lire Lettera + 20 lire raccomandazione aperta + 40 lire Espresso.
VI periodo tariffario Repubblica: 17 giugno 1951 Corretta tariffa 65 lire: 25 lire Manoscritti + 40 lire per il servizio complementare Espresso.
Questa tipologia d’affrancatura risulta estremamente inconsueta. Pochi esemplari visti negli anni.
Manoscritti a tariffa ridotta
16 gennaio 1946
27 maggio 1946 “Re di Maggio�
20 luglio 1946
1° luglio 1947
16 dicembre 1947
8 marzo 1949
3 novembre 1949
8 febbraio 1950
1° luglio 1949 Bustone per manoscritti peso 201-250 gr spediti dal Comune di Torre d’Isola alla Prefettura di Pavia in corretta tariffa 15 lire: 25 lire Manoscritti fino a 200 gr + 5 lire per altri 50 gr con riduzione del 50% (30:2= 15).
10 dicembre 1952 “Ultimo mese d’uso”
Manoscritti con lettera
20 dicembre 1945 – Bustone Manoscritti 351/400 gr con lettera in corretta tariffa 3,80 lire: 2 lire Lettera + 2,40 lire Manoscritti I porto + 4 lire per altri 4 porti Manoscritti = 7,60 lire diviso 2 tariffa Sindaci = 3,80 lire. Tariffa composta rara.
Piego di medio/grande formato per spedizione fra banche affrancato con 3 lire coppia verticale della Democratica + 5 centesimi coppia orizzontale della serie Imperiale del Regno + 30 centesimi della Luogotenenza, tiratura di Roma + 1 lira coppia orizzontale Segnatasse della Luogotenenza, usati come ordinari, tutti annullati con guller GIULIANOVA 28.12.45. Presente etichetta di raccomandazione e indicazione “MANOSCRITTI RACCOMANDATA con lettera di accompagnamento”, bollo di arrivo a Teramo. Sul fronte scritto a lapis rosso “300/8,40” che sta ad indicare il peso dell’oggetto e relativo importo d’affrancatura. Tariffa: 2,40 lire Manoscritti fino a 200 gr + 1,60 lire per altri due porti da 50 gr l’uno + 2 lire Lettera + 2,40 lire raccomandazione aperta = 8,40 lire. Infrequenti i manoscritti pluriporto, come inconsueta e l’affrancatura mista: Regno, Luogotenenza, Democratica e Segnatasse come ordinari.
10 aprile 1947: 6 lire Lettera + 7 lire Manoscritti
27 dicembre 1947 – Manoscritti 285 gr dichiarati con scritto a lapis blu sul fronte raccomandata in corretta tariffa: 12 lire Manoscritti fino a 200 gr + 6 lire per altri due porti da 50 gr l’uno + 10 lire raccomandazione aperta. In arrivo a Forlì il Verificatore constata la presenza all’interno di lettera accompagnatoria e applica, a completamento tariffa, francobollo da 10 lire che annulla con bollo proprio. Interessante tariffa impreziosita dalla presenza dei gemelli del 10 lire.
18 febbraio 1949 – Bustone con Manoscritti e lettera accompagnatoria in corretta tariffa 17,50 lire: 15 lire Lettera + 20 lire Manoscritti a tariffa 50%.
7 giugno 1949 – Manoscritti con Lettera d’accompagnamento raccomandata in corretta tariffa 65 lire: 25 lire Manoscritti + 20 lire Lettera + 20 lire raccomandazione aperta.
25 ottobre 1950 – Manoscritti 201/250 gr con lettera accompagnatoria raccomandata Espresso in perfetta tariffa 120 lire: 25 lire Manoscritti fino a 200 gr + 5 lire per altro porto da 50 gr + 20 lire Lettera + 30 lire raccomandazione aperta + 40 lire Espresso.
2 marzo 1950 Busta contenente Manoscritti dell’Ente Autonomo per l’Acquedotto Pugliese di Bari diretta alla sede di Potenza ed affrancata per 25 lire. All’ispezione postale venne notata la presenza all’interno anche di una lettera come scritto a lapis nero sul fronte:” Contiene lettera non dichiarata” con firma dell’ispettore postale e scritto inoltre la tassa da esigere in arrivo:” T £ 30”. Tassazione incompleta in quanto la tariffa lettera del periodo era di 20 lire e quindi applicando il doppio del mancante la tassazione corretta doveva essere di 40 lire. Applicata riduzione essendo Ente pubblico?!
3 ottobre 1952 – Manoscritti con lettera d’accompagno raccomandata in tariffa 90 lire. 25 lire Lettera + 30 lire Manoscritti + 35 lire raccomandazione aperta.
Manoscritti con assegno
31 novembre 1945 – Manoscritti raccomandata con Assegno in tariffa 6,80 lire: 2,40 lire Manoscritti + 2,40 raccomandazione aperta + 2 lire Assegno.
23 agosto 1946 - Manoscritti raccomandata con Assegno in tariffa 14 lire: 5 lire Manoscritti + 5 raccomandazione aperta + 4 lire Assegno.
3 febbraio 1949 - Manoscritti raccomandata con Assegno in tariffa 50 lire: 20 lire Manoscritti + 20 raccomandazione aperta + 10 lire Assegno.
14 novembre 1949 - Manoscritti raccomandata con Assegno in tariffa 55 lire: 25 lire Manoscritti + 20 raccomandazione aperta + 10 lire Assegno.
24 agosto 1950 - Manoscritti raccomandata con Assegno in tariffa 65 lire: 25 lire Manoscritti + 30 raccomandazione aperta + 10 lire Assegno.
8 ottobre 1952 - Manoscritti raccomandata con Assegno in tariffa 75 lire: 30 lire Manoscritti + 35 raccomandazione aperta + 10 lire Assegno
Manoscritti Atti Giudiziari
È bene ricordare che su questi supporti andavano apposti i francobolli corrispondenti non solo all’atto stesso, come raccomandata, ma anche quelli dell’obbligatoria ricevuta di ritorno raccomandata aperta. L’affrancatura aggiuntiva dell’A.R. ha dato luogo spesso a confusioni con sovra o sotto affrancature nei primi periodi repubblicani. Negli anni ‘49/’50, a seguito di
circolari provinciali, il diritto di A.R. raccomandata aperta fu indicato erroneamente in 35 lire contro le 40 previste. Infine nel VI e VII settimo periodo con l’introduzione del diritto di ricevuta di 10 lire si trovano documenti sur-tariffati per pagamento due volte della tassa: sull’atto e sulla ricevuta, mentre la norma imponeva che si pagasse una sola volta. In ogni caso trattandosi di errori compiuti da impiegati postali connessi a direttive confuse tutte le tariffe con sovra o sotto affrancature sono da considerarsi corrette, quindi non danno luogo nÊ a svalutazioni nÊ tantomeno a rivalutazione dei supporti. Bisogna solo pensarci quando si affronta lo studio di queste tariffe, tutto qui!
30 novembre 1945 da Roma per Campagnano di Roma in corretta tariffa 9,20 lire: 2,40 lire Manoscritti + 2,40 lire raccomandata aperta + 2 lire A.R. + 2,40 lire raccomandata aperta A.R.
24 aprile 1946 Manoscritti raccomandati Servizio Notificazione Atti Giudiziari A.R. raccomandata (tariffa 19 lire: 5 lire Manoscritti + 5 lire raccomandata aperta + 9 lire A.R. raccomandata aperta). Affrancatura in eccesso di 1 lira per errate disposizioni della Direzione Provinciale delle P.P.T.T. (Stefano Orlandi).
25 luglio 1946 Manoscritti Raccomandata del Servizio Notificazioni Atti Giudiziari spedita da Salò e diretta a Brescia in esatta tariffa 24 lire: 5 lire Manoscritti + 10 lire Raccomandazione + 9 lire Avviso di ricevimento in raccomandazione aperta
21 giugno 1947 Manoscritti Raccomandata del Servizio Notificazione Atti giudiziari (tariffa 28 lire: 7 lire Manoscritti + 7 lire raccomandata aperta + 15 lire Avviso di Ricevimento)
24 novembre 1947 Manoscritti raccomandati Atti giudiziari (tariffa 32 lire: 12 lire Manoscritti + 10 lire raccomandata aperta + 10 lire Avviso di Ricevimento) affrancati con 80 centesimi + 1,20 lire + 20 lire. Applicato tagliando Mod. di n. 24 – B Edizione 1941 con motivazione. Al verso ancora attaccato alla lettera l'A.R. affrancato con 10 lire ed annullato 24.11.1947.
27 settembre 1948 Busta del Servizio Notificazioni Atti Giudiziari Raccomandata con A.R. Raccomandata in tariffa 170 lire: 20 lire Manoscritti fino a 200 gr + 95 lire per altro 19 porti da 50 gr l’uno + 20 lire Raccomandazione aperta + 35 lire A.R. in Raccomandazione aperta. A motivo del notevole peso la missiva faceva parte di un plico contenente a parte i manoscritti legali. Inconsuete le spedizioni di grandi volumi in queste categorie di corrispondenza.
3 settembre 1949 Manoscritti Raccomandata Atti Giudiziari da Teramo per cittĂ (tariffa 85 lire: 25 lire Manoscritti I porto + 20 lire raccomandata aperta + 20 lire Avviso di Ricevimento + 20 lire raccomandazione per avviso di ricevimento)
14 maggio 1951 Manoscritti Atti Giudiziari Raccomandata aperta in tariffa 95 lire: 25 lire Manoscritti + 30 lire raccomandazione aperta + 40 lire A.R. in raccomandazione aperta invece di 50 lire.
19 settembre 1952 Manoscritti Atti Giudiziari Raccomandata aperta in tariffa 120 lire: 30 lire Manoscritti + 35 lire raccomandazione aperta + 55 lire A.R. in raccomandazione aperta.
Manoscritti Atti Tavolari In Italia coesistono attualmente due sistemi di pubblicità immobiliare: da una parte la trascrizione nelle vecchie province, improntata alla Legge Francese del 23 marzo 1855 dall’altra il sistema tavolare o Libro fondiario, in vigore nelle province di Trento, Bolzano, Trieste, Gorizia ed in alcuni comuni delle province di Udine, Brescia, Belluno e Vicenza. Il sistema tavolare della pubblicità immobiliare è unico, ma importante, istituto derivato dalla legislazione austro-ungarica rimasto in vigore nelle province sopra accennate. Col nome di "Libro fondiario" viene generalmente designato quel complesso di registri, atti e documenti, che raccoglie e riporta per tutti gli immobili di un determinato comune catastale lo stato giuridico con espressa menzione delle
variazioni di fatto e di diritto che si sono andate verificando con il passare del tempo, dall’impianto fino ai giorni nostri. Il procedimento in affari tavolari è affidato al Magistrato in veste di Giudice tavolare e pertanto nessuna iscrizione può avvenire nel Libro fondiario, se non ordinata con un decreto dello stesso e a seguito di un rigoroso controllo sulla legittimità ed efficacia del titolo. Il magistrato è in tale attività coadiuvato dal Conservatore del Libro fondiario, dipendente della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, che svolge in stretta collaborazione con il Giudice tavolare un’attività preliminare di natura istruttoria.
26 dicembre 1945 – Manoscritti del Servizio notificazione atti tavolari in esatta tariffa 9,20 lire: 2,40 lire Manoscritti + 2,40 lire raccomandazione aperta di 4,40 lire A.R. in raccomandazione aperta.
Servizio di affrancatura a carico dell’Ufficio Postale
Riprendo e pongo all’attenzione una busta già oggetto di discussione su “ilpostalista” (http://www.ilpostalista.it/sommario_30.htm) tempo fa.
Busta spedita da Chivasso il 18 gennaio 1950 in tariffa Manoscritti (25 lire) raccomandata aperta (30 lire) e assegno (10 lire) con servizio di affrancatura da parte dell’ufficio postale (2 lire) quindi in tariffa 67 lire. Alcune considerazioni: 1- Il mittente è la Pretura di Chivasso, quindi un ente che inoltrava numerose missive. 2- Il lembo posteriore non è sigillato in quanto presenta tuttora la gomma integra. All’apice del lembo inferiore dei fori da spillatura da togliere in caso di verifica. 3 – Non è presente la specifica: “Manoscritti” ma come evidenziato in precedenti buste proposte è abbastanza frequente.
4 – Il servizio, poco conosciuto, serviva e pare serva ancora, per facilitare coloro che non disponendo di affrancature meccaniche e dovendo spedire un numero ragguardevole di lettere le facevano affrancare dall’ufficio postale. 5 – il servizio era presente al sito delle Poste: http://www.poste.it/azienda/ufficipostali/affrancatura.shtml, fino alla data di pubblicazione dell’articolo su “ilpostalista”, anno 2009, attualmente non più visionabile (?). 6 - Negli anni ’90 pare che la tariffa fosse 30 lire. 7 – Un caro amico di Palermo mi inviò la quietanza di pagamento delle Poste, per l’inoltro di 22 lettere fatte affrancare dell’ufficio postale al costo di 0,04 euro a supporto, datata 29.10.2009. La tariffa pone alcuni dubbi e purtroppo non sono riuscito a trovare letteratura specifica chiarificatrice.
Come si evince anche dall’articolo pubblicato poche sono le notizie relative intorno all’argomento e quindi lascio spazio aperto a tutti coloro che vorranno approfondire questo arcano!
BIBLIOGRAFIA S. Orlandi: La storia postale della Democratica negli usi per l’interno, Vaccari.