VIVI BENE - Numero 6 - 2017

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IL TRATTAMENTO DEGLI INESTETISMI DA OGGI ANCHE IN FARMACIA

PREPARARSI AI PRIMI MALANNI DI STAGIONE: VIVI BENE · Trimestrale di salute e benessere · Testata registrata al Tribunale di Reggio Calabria n. 4/2016 · Anno II - Settembre 2017

COME AUMENTARE LE DIFESE IMMUNITARIE

CLOWNTERAPIA

Quando la cura parte dal sorriso

‘La verità’ di Brunori: “CON LA MUSICA SCAPPO DALLE MIE PAURE”

TATUAGGI

RISCHI SICUREZZA E CURA


SOMMARIO

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#InFarmacia

IL TRATTAMENTO DEGLI INESTETISMI DA OGGI ANCHE IN FARMACIA SALUTE

PREPARARSI AI PRIMI MALANNI DI STAGIONE: COME AUMENTARE LE DIFESE IMMUNITARIE

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8 MAL DI TESTA? RIMEDI NATURALI PER L’EMICRANIA, I CONSIGLI DELL’OSTEOPATA ························································································································ 10 FERMENTI LATTICI. PREZIOSI ‘ALLEATI’ DEL NOSTRO ORGANISMO ························································································································ 12 COSA È LA RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE ························································································································ 14 ENDOMETRIOSI, DALLA SOFFERENZA AL BENESSERE. IMPORTANTE L’ASCOLTO ························································································································ 16 STRESS DA LAVORO. COME RICONOSCERLO? SOLUZIONI E RIMEDI ························································································································ 18 NUOVA FRONTIERA NELL’ORTODONZIA. SEMPLICE, COMODA ED INVISIBILE 20 22

L’INTERVISTA

‘LA VERITÀ’ DI BRUNORI: “CON LA MUSICA SCAPPO DALLE MIE PAURE” ALIMENTAZIONE

CHYAWANPRASH: LA MARMELLATA AYURVEDICA CHE RIVITALIZZA, DEPURA E RENDE PIÙ GIOVANI

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24 FRUTTA SECCA, FA DIMAGRIRE ED ALLUNGA LA VITA ························································································································ 26 LA COLAZIONE DELLO STUDENTE: COME AFFRONTARE AL MEGLIO LE ORE DI LEZIONE ························································································································ 28 CIOCCOLATO, ECCELLENTE SUPERFOOD PER IL BENESSERE! ························································································································ 30 MICOTERAPIA E DIABETE. ECCO IL ‘’FUNGO DELL’ANTIGLICEMIA’’ ························································································································ 32 SICUREZZA ALIMENTARE. PER IL CONSUMATORE E PER IL PIANETA. BENESSERE

34 TRATTAMENTI ANTI-AGE: I NUOVI TREND ························································································································ 36 CLOWNTERAPIA QUANDO LA CURA PARTE DAL SORRISO ························································································································ 38 TATUAGGI. RISCHI, SICUREZZA E CURA

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VIVIBENE


EDITORIALE

UNA NUOVA STAGIONE ALL’INSEGNA DEL ‘FARE’! VIVI BENE Trimestrale di salute e benessere Testata registrata al Tribunale di Reggio Calabria n. 4/2016 Anno II - Settembre 2017 Editore Farmacia Fata Morgana dei Dottori Elvira Caridi e Mario Pulitanò Caridi s.n.c. Via Osanna, 15 · 89127 Reggio Calabria www.farmaciafatamorgana.it Direttore Responsabile Vincenzo Comi Farmacia Fata Morgana Hanno collaborato: Dott.ssa Giovanna Barillà Dott. Mario Pulitanò Caridi Dott.ssa Consuelo Ieracitano Dott.ssa Mària Ribera Dott.ssa Annamaria Russo Dott.ssa Antonella Siciliano Redazione: Federica Geria Pasquale Romano Daniela Romeo Contributi di: Dott.ssa Fabiola Branca Ing. Vittorio Calogero Dott.ssa Marika Micalizzi Dott.ssa Maria Celeste Paviglianiti Dott. Giuseppe Polimeni Dott. Riccardo Trentacapilli Grafica KGMarketing · www.kgmarketing.it Pubblicità KGMarketing direzionekgmarketing@gmail.com 347.0942756 Distribuzione esterna Agenzia Publiworld

di Mario Pulitanò Caridi È appena trascorsa un’estate dura, difficile, segnata dalla operosità. Una stagione nella quale c’è stato poco da riflettere e poco da programmare, ed è stato poco il tempo e poca la voglia di guardarsi attorno. C’è stato solo da lavorare, da rendersi sempre pronti a rispondere ai tanti di Voi che hanno avuto il nostro bisogno. Tanto è stato l’impegno necessario per fare fronte a tutto. La stagione invernale la associavamo a tante patologie e a tanti problemi ma, mai come quest’anno, ci siamo resi conto di quanto quella estiva gli sia pari. Difficile abituarsi a queste stagioni, sempre più rigide ed aspre che mettono spesso alla dura prova molti di noi, soprattutto i più anziani. Il Vostro dolore è anche il nostro quando prendiamo atto che, nonostante tutte le premure, i Vostri cari ci lasciano. Questa estate è trascorsa facendoci assistere quotidianamente a qualche evento negativo: ad esempio gli incendi quotidiani che tra Sicilia e Calabria, ma in realtà in tutta Italia, sembravano dare una rappresentazione costante della fine di qualcosa, dell’irreparabile degrado cui stiamo andando incontro. Lo vedevamo coi nostri occhi, ascoltavamo il rumore dei canadair, sentivamo l’odore di bruciato ed infine guardavamo le strade, ricoperte di cenere. Il nostro modo di rispondere a tutto ciò è stato il “fare”. Ci siamo resi utili e siamo stati fino in fondo un ‘servizio pubblico’.

Abbiamo provato a donare a tutti un sorriso, un consiglio, e qualche incoraggiamento. Mai come in questo periodo sento il dovere di ringraziare lo staff della Farmacia, una squadra fantastica. Tutti hanno lavorato bene, e soprattutto è di enorme conforto lo spirito di armonia, di sostegno reciproco e di affetto che regna tra tutti i nostri collaboratori. Come fare quindi a non essere ottimisti? Abbiamo svolto il nostro compito e lo abbiamo fatto con lo spirito giusto. Grazie. Il “fare” è la parola magica che resterà di questa estate. Dinanzi a qualche albero secolare che si è arreso, ed è crollato giù per strada, noi siamo sempre desiderosi di fare e di rispondere agendo senza lamentarci o scoraggiarci. Invitiamo anche tutti i nostri clienti ed amici lettori a fare altrettanto. È l’unica cosa che conta. Abbandoniamo questa stagione estiva col desiderio di guardarci attorno cercando positività e operosità, e col desiderio di fare qualcosa di bello, di renderci utili agli altri ed essere solidali e vicini a chi sta peggio. Vi assicuro che funziona! Fare cose belle, compiere gesti di solidarietà, seminare gentilezza, sorridere agli sconosciuti quando si incrociano gli sguardi, rende questo mondo migliore ed anche meno torrido! Noi siamo qui! Siamo pronti ad accogliere la nuova stagione sempre all’insegna del ‘fare’ ed eccoci puntuali anche col nuovo numero di ‘Vivi Bene’ sperando che gli articoli e gli argomenti trattati siano per Voi utili e di Vostro gradimento.

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#InFarmacia

IL TRATTAMENTO DEGLI INESTETISMI DA OGGI ANCHE IN FARMACIA di Daniela Romeo - Un’altra interessante novità entra in farmacia: la cartella di trattamento dermocosmetico. Ne parliamo con la dott.ssa Maria Teresa Ascioti, farmacista, cosmetologa, responsabile scientifico e didattico del corso per Informatore Cosmetico Qualificato promosso dall’Università di Ferrara, che l’ha ideata e studiata.

“Il canale farmacia si attesta come l’ambito in cui la risposta ad un inestetismo risulta la più completa e attendibile rispetto agli altri. La richiesta di trattamento in farmacia nasce da un’esigenza salutistica, e si differenzia da quella della profumeria, il cui scopo è prevalentemente edonistico, non di cura. È ormai chiaro che il trattamento dell’inestetismo non si limita al prodotto topico, crema o cosmetico che sia, ma viene completato da integratori alimentari e, nel caso in cui la farmacia sia attrezzata con la cabina cosmetica, anche dal trattamento dermoestetico. La cartella di trattamento è una sorta di cartella clinica per il trattamento dell’inestetismo in cui il farmacista - o responsabile del reparto dermocosmetico - annota osservazioni sugli inestetismi da trattare ed i consigli in termini di prodotti topici, sistemici e trattamenti dermoestetici proposti alla persona che ne fa richiesta. L’idea della cartella nasce in collaborazione con una dermatologa e una cosmetologa per stilare protocolli di trattamenti per i vari inestetismi, per cui il farmacista è messo in condizioni di potersi orientare sui consigli da dare, coadiuvato dal responsabile del reparto dermocosmetico. Si tratta – prosegue la dott.ssa Ascioti – di uno strumento che permette di instaurare una relazione di fiducia con il farmacista-operatore sanitario che si prende cura del problema e lo segue nel 4

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tempo, accompagnando la persona in un percorso di trattamento attraverso un calendario di controlli costanti. Un esempio tipico è la cellulite. In genere i prodotti anticellulite vengono acquistati solo nel periodo pre-estivo, mentre invece si tratta di un problema che ha una sua fisiopatologia importante non solo a livello estetico ma sistemico, e va curata tutto l’anno attraverso un protocollo di prescrizioni e controlli. Lo stesso vale per le iperpigmentazioni cutanee, solitamente trattate con le protezioni solari, ma che non hanno in realtà una stagionalità così limitata. Un controllo periodico e la costante rivalutazione del problema consentono inoltre la prevenzione di diverse problematiche. Oggi, la persona che ha cura del proprio benessere, non si fida né si affida più ai messaggi pubblicitari massificati, ma cerca una risposta unica, personalizzata. La farmacia rappresenta un riferimento sicuro e affidabile grazie alle professionalità presenti ed ai servizi offerti a misura di persona”. Per maggiori info non esitate a chiedere in Farmacia Referente ICQ Mària Ribera

R ESTA AGG I O R NATO Consulta la nostra pagina Facebook o il sito web www.farmaciafatamorgana.it per tutte le novità del reparto dermocosmetico!


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SALUTE

PREPARARSI AI PRIMI MALANNI DI STAGIONE: COME AUMENTARE LE DIFESE IMMUNITARIE Il sistema immunitario è costituito dall’insieme di organi, tessuti e cellule circolanti che, distribuite in tutto il corpo ed in connessione tra loro, sono in grado di garantire all’organismo l’immunità, la capacità di neutralizzare e/o di resistere all’attacco di agenti estranei come virus, batteri, tossine, parassiti e antigeni. Esistono due tipi di immunità: · Innata o aspecifica presente fin dalla nascita e quindi non in grado di dare risposte specifiche e selettive. È costituta da linfociti, mastociti, eosinofili, basofili, macrofagi, neutrofili e cellule

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dendritiche. Queste cellule insieme alle cute, alle mucose e alle barriere fisiologiche come la temperatura corporea, il pH, le lacrime, il sudore e il muco rappresentano la prima linea difensiva del nostro organismo. · Adattativa o specifica costituita da risposte mirate, attuate dal sistema immunitario contro gli agenti patogeni. Può essere acquisita in maniera naturale e attiva, perché il nostro sistema immunitario possiede una sorta di “memoria” che gli permette di ricordarsi degli agenti estranei con cui è venuto in contatto in pas-


sato. L’immunità adattativa può anche essere acquisita in modo passivo, sia con gli anticorpi di origine materna che attraverso la somministrazione di vaccini e sieri. Questa fitta rete di connessione è ben organizzata, ma è molto sensibile ai cambiamenti e agli stress esterni. Sono diversi i fattori che possono alterarne il delicatissimo equilibrio: uso di farmaci; diete sbagliate e/o poco equilibrate (uso eccessivo di alcool, cereali e zuccheri raffinati); carenze vitaminiche; disidratazione; ansia e stress; mancanza di sonno; mancanza di esercizio fisico. Dormire bene, fare esercizio fisico in modo regolare, seguire una dieta ricca di agrumi, carote e verdure che contengano betacarotene può essere di grande aiuto. Utili sono gli integratori che contengono le cosiddette sostanze adattogene, in grado di aumentare le resistenze dell’organismo a stress di varia natura sia fisica che psichica. La loro azione è aspecifica in quanto non hanno come bersaglio un solo organo, ma l’organismo in toto. Quindi se volessimo dare una mano d’aiuto al nostro sistema immunitario, scegliamo un integratore che contenga queste erbe: · Curcuma (Curcuma longa). Tra tutte le sue innumerevoli proprietà è anche in grado di attivare la catelicidina, una proteina prodotta dai granulociti neutrofili e quindi sostanza chiave nella risposta immunitaria innata. · Ginseng (Panax ginseng). Pianta adattogena per antonomasia, è in grado di stimolare tutte le cellule coinvolte sia nell’immunità innata che in quella acquisita. A livello dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene stimola il rilascio di cortisolo, essenziale nella risposta allo stress. · Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus). Noto anche con il nome di ginseng siberiano, è in grado di stimolare l’azione dei monociti e dei granulociti. Aumenta i livelli di interferone, citochina prodotta dai leucociti in risposta all’attacco di agenti estranei all’organismo. · Echinacea (Echinacea purpurea e angustifolia). La sua azione immunostimolante deriva dalla capacità di attivare l’azione fagocitaria dei linfociti e rinforzare la risposta specifica. Possiede anche

un’azione antivirale. · Rodiola (Rodiola rosea). Oltre alla blanda azione antibatterica e antimicotica è in grado di stimolare l’azione dei linfociti. · Uncaria (Uncaria tomentosa wild). La sua azione adattogena si deve alla capacità di stimolare la produzione di anticorpi e indurre il rilascio di interleuchina-1 (IL-1) e interleuchina-2 (IL-2), fattori essenziali per la proliferazione dei linfociti B e T. · Astralago (Astragalus membranaceus). La sua azione immunostimolante si deve alla capacità di contrastare l’atrofia di organi essenziali per il sistema immunitario, come la milza, il timo e i linfonodi intestinali. È in grado anche di stimolare l’attività fagocitaria dei linfociti T. Validi alleati per il benessere del nostro sistema di difesa sono anche la papaya fermentata e la vitamina C. Entrambe agiscono in maniera indiretta sul sistema immunitario. La papaya ristabilisce l’equilibrio acido-base, poiché l’enzima papaina in essa contenuta svolge un’azione alcalinizzante. Invertendo il pH nell’intestino, terreno fertile per i batteri patogeni, si ha la morte di quest’ultimi e il sistema immunitario si rafforza a partire dalla flora intestinale. La vitamina C è essenziale per il corretto funzionamento delle cellule immunitarie. Essa oltre a svolgere un’azione antiossidante e quindi proteggere le cellule da tale danno, è in grado anche di stimolare la produzione dei fagociti. E la flora intestinale? Sapevate che circa il 70% del sistema immunitario si trova nell’intestino e che esiste il sistema immunitario intestinale? Ebbene, un intestino sano è un grandissimo alleato per le nostre difese immunitarie! Prendiamoci cura della nostra microflora intestinale e della nostra mucosa assumendo regolarmente probiotici, batteri “buoni” in grado di mantenere il giusto equilibrio intestinale e di regolare la giusta migrazione delle cellule immuni verso la zona di infiammazione.

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SALUTE

MAL DI TESTA?

Rimedi naturali per l'emicrania, i consigli dell'osteopata Il mal di testa è un disturbo che affligge una moltitudine di persone, può essere anche invalidante non permettendo di esplicare le normali attività quotidiane.

ranno a comprendere la globalità della persona e quale possa essere la problematica che è causa della mancata esplicazione della corretta fisiologia.

Esistono vari tipi di mal di testa, la cefalea muscolotensiva, una delle più frequenti, la nevralgia del trigemino, l’emicrania.

Dopo aver individuato la causa principale, origine del mal di testa, l’osteopata effettuerà una serie di tecniche manipolatorie per permettere al corpo di esprimere al meglio la sua fisiologia di movimento e ripristinare così la funzionalità della zona o zone che in sede di esame obiettivo erano risultate disfunzionali.

Ogni tipo racchiude in se un’origine diversa, meccanica, vascolare, traumatica, secondaria a qualche patologia importante. Quando il problema è cronico si consigliano approfondimenti diagnostici specifici per escludere che ci siano lesioni organiche o altre problematiche che possano influenzare la meccanica muscolo/facciale e la normale circolazione fluidica intra ed extracranica. Qualora invece il disturbo non sia conseguente ad una patologia, ma sia dovuto ad una non corretta funzionalità muscolare, ossea, circolatoria etc. l’osteopatia può fornire un valido aiuto. L’osteopata, dopo essersi accertato che non ci sia una patologia organica di alcun genere, effettuerà una dettagliata anamnesi osteopatica, seguita da test specifici che servi8

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Sebbene siano molti i consulti per le cefalee di tipo muscolotensivo (campo in cui l’osteopatia riesce a fornire un validissimo aiuto nella riduzione o addirittura nella scomparsa dei sintomi), negli ultimi tempi sta crescendo il numero di persone che si affidano all’osteopatia per mal di testa con ottimi risultati per quel che riguarda l’attenuazione della sintomatologia e dell’assunzione di farmaci, così da permettere lo svolgimento positivo e propositivo delle normali mansioni giornaliere. Giuseppe Polimeni Osteopata D.O.m.R.O.I. Contatti 3452163463 | osteopoli@gmail.com


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SALUTE

FERMENTI LATTICI

Preziosi ‘alleati’ del nostro organismo In presenza di problemi gastrointestinali (e non solo) capita che il medico e il farmacista consiglino di utilizzare i fermenti lattici. Ma cosa sono e quando possono essere utili? La flora batterica presente nel nostro intestino è responsabile di diverse funzioni: sintesi di vitamine, produzione di enzimi digestivi e sostanze antibatteriche, modulazione del sistema immunitario. Se le diverse specie microbiche sono in equilibrio (eubiosi), tutto questo avviene correttamente, ma quando si assumono antibiotici o entrano in gioco fattori come stress o abitudini scorrette del proprio stile di vita che provocano alterazioni della flora batterica, ci troviamo di fronte ad una situazione di disbiosi, che porta alla comparsa di disturbi come diarrea, gonfiori addominali, cattiva digestione, alitosi, colite, cistite e candida, ecc. Ecco allora che, per ristabilire il giusto equilibrio, possono venirci in aiuto i fermenti lattici, preziosi “alleati” che regolano la motilità intestinale e producono acido lattico, garantendo l’integrità dei tessuti del tratto gastroenterico. Sono batteri che normalmente vivono nel nostro organismo e che si nutrono del cibo che assumiamo e hanno diverse azioni benefiche per il nostro organismo, a livello intestinale e non solo. In particolare aiutano a guarire da diarrea e stitichezza; mantengono il pH intestinale favorendo il riequilibrio della flora batterica; riducono episodi di diarrea e colichette nei neonati; modulano e rinforzano le difese immunitarie, aiutando a combattere infezioni e infiammazioni; aiutano a contrastare patologie infiammatorie dell’intestino, come la colite e la malattia diverticolare; riducono fenomeni di meteorismo, flatulenza e mal di pancia; riducono la probabilità di soffrire di alitosi e carie; diminuiscono i sintomi del reflusso gastroesofageo, come nausea e bruciore; favoriscono l’assimilazione di calcio e di altri minerali; contrastano l’azione degli antibiotici. E ancora abbassano i livelli di colesterolo riducendo la sintesi della proteina NPC1L1, utile per l’assorbimento del colesterolo e riducono infezioni cutanee, brufoli e acne. Antibiotici e fermenti lattici devono essere assunti contemporaneamente per evitare sia l’indebolimento della flora intestinale che l’insorgenza di fenomeni di recidive dell’infezione. 1 0

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Anche quando non ci sono in corso stati infettivi o sindromi infiammatorie, l’utilizzo dei fermenti lattici può essere importante in molte situazioni per prevenire questi disturbi, arricchendo i batteri della flora e sostenendo le difese immunitarie dell’intero organismo, ad esempio in caso di viaggi in paesi stranieri, cambiamenti della dieta o cambi di stagione. Ma quali sono i “migliori” fermenti lattici? Quali scegliere tra l’infinità varietà di prodotti che il mercato offre? E come si fa a scegliere quello più giusto per noi? Non esiste un tipo di fermento lattico migliore rispetto a un altro, quindi la scelta dipende sempre dal tipo di situazione che si deve riequilibrare e dalle necessità di ogni singolo soggetto. Per scegliere il giusto probiotico, è meglio usarne uno che contenga il maggior numero di specie batteriche contemporaneamente, in modo da reintegrare i ceppi mancanti nel nostro intestino. È buona norma assumerli a stomaco vuoto, per far sì che il pH dello stomaco incida il meno possibile nel percorso dei batteri, così che questi possano raggiungere intatti il colon. I fermenti lattici vivi solitamente non hanno particolari controindicazioni e possono essere assunti anche dai soggetti più sensibili come neonati, donne in gravidanza e anziani. Bisogna fare però attenzione agli eccipienti e alle altre sostanze che possono essere associate ai probiotici, soprattutto per chi è intollerante (glutine, lattosio) e soffre di diabete (per la presenza di zuccheri). In commercio esistono numerosi prodotti a base di fermenti lattici vivi che presentano varie modalità di assunzione: fiale orosolubili, capsule, gocce, bustine, ma sono presenti anche in ovuli, pomate e supposte. In ogni caso, qualunque forma farmaceutica scegliate, ricordate che, se i fenomeni sono particolarmente fastidiosi e si prolungano per molto tempo, è sempre meglio chiedere consiglio al medico o al farmacista piuttosto che assumere degli integratori “fai da te”.


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SALUTE

COSA È LA

RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE È un importante e rivoluzionario metodo riabilitativo che nasce da studi, ricerche biomeccaniche e neurofisiologiche del prof. Philippe E. Souchard, docente di fama internazionale che ha creato ed elaborato la Rieducazione Posturale Globale. La metodica (R.p.g.), insegnata e praticata in più di dodici paesi del mondo, nasce dal libro “Le Champ Clos” (Il Campo chiuso), pubblicato dal Professor Souchard nel 1981. La R.p.g. ha come obiettivo finale il ripristino globale dell’equilibrio statico e dinamico del corpo, compromesso per l’intervento di spontanei meccanismi di difesa contro aggressioni esterne. Il trattamento è qualitativo, basato su posture di stiramento progressivo attivo dei muscoli antigravitari (statici e di natura fibrosa), interamente gestite dal terapeuta con la partecipazione attiva del paziente. La peculiarità della R.p.g. è di risalire dal sintomo alla causa; l’approccio della terapia è “globale” poiché gli stiramenti imposti si propagano fino alle estremità degli arti e durante la stessa postura vengono messi in tensione tutti i muscoli retratti interessati da una lesione. La Rieducazione Posturale Globale si basa su tre principi fondamentali: Individualità: ogni individuo è uguale solo a se stesso, e assume una varietà di adattamenti posturali. Pertanto la tecnica non può essere standardizzata perché ognuno presenta adattamenti differenti in quanto soggetto attivo a livello conscio e inconscio dei propri riflessi. Causalità: il trattamento correttivo non può essere indirizzato verso il sintomo. Frequentemente un dolore rachideo viene trattato unicamente con terapia antinfiammatoria o con altre terapie dirette al dolore. In tal caso non verrà eliminata la causa della patologia dolorosa e verranno sommati ad esso svariati compensi meccanici ed atteggiamenti antalgici che possono determinare nuovi dolori lontani dall’agente causante. Lo studio attento del paziente, biomeccanico e non solo, riesce sistematicamente a risalire alla causa del dolore, eliminando tutti i compensi messi in atto nel tempo. Globalità: per ricreare l’equilibrio perduto è necessario lavorare attivamente su tutta la struttura osteomuscolare del rachide, degli arti superiori ed inferiori strettamente correlati ad esso. È evidente, quindi, quanto sia importante combattere ogni tipo di patologia agendo sul corpo nella più totale globalità, al fine di eliminare dolore e causa del sintomo. 1 2

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Ricreando il giusto equilibrio corporeo si scongiura, inoltre, la possibilità di successive patologie e si dà alla persona la possibilità di interagire con l’ambiente esterno nel modo più libero possibile. È pertanto evidente quale sia l’importanza di ricreare un equilibrio armonico che garantisca la biunivocità della componente psicofisica dell’uomo. La correzione della postura rende possibile questo meraviglioso connubio. Sotto l‘aspetto scientifico, è estremamente importante studiare il paziente dal punto di vista della biomeccanica. È necessario individuare i tiranti “muscolari” responsabili dello squilibrio strutturale. La peculiarità di tale metodo riabilitativo è restituire alla struttura l’equilibrio perso. Ma a quale tipo di paziente è destinata l’R.p.g.? • Portatore di algie (dolori) vertebrali cronici o acuti di origine reumatologica o traumatica (ex. Spondilartrosi, ernia del disco etc.) • Dolori e patologie articolari degli arti superiori e inferiori (ex. coxartrosi etc.) • Contratture muscolari – Squilibri vertebrali ed eventuale sintomatologia (ex. Ipercifosi, lordosi e scoliosi etc.) • Disfunzioni respiratorie – Postumi di traumi e malattie neurologiche • Deviazioni e deformazioni ortopediche nell’adulto e nell’adolescente (ex. Piedi piatti, cavi; ginocchio valgo o varo etc.) • Ripercussioni sullo schema corporeo dovute ad alcune malattie psicosomatiche. • Riequilibrio muscolare dello sportivo • Preparazione al parto L’R.p.g. è destinata a tutti gli individui, sia nella prevenzione che nella cura: l’aspetto individuale e progressivo di questo metodo permette di adattarlo a ciascun caso. I bambini, a partire dall’età di otto anni, ne traggono un largo beneficio in funzione di una miglior coscienza dell’immagine e dello schema corporeo; Dopo le prime tre/quattro terapie, il paziente consegue un manifesto beneficio. Ottenuto con la terapia il riequilibrio e l’armonizzazione delle strutture, il sintomo si risolve con la presa di coscienza del corretto schema corporeo; il trattamento deve tuttavia proseguire per un tempo sufficiente perché i nuovi riflessi propriocettivi possano essere integrati e definitivamente acquisiti. Dott. Riccardo Trentacapilli Fisioterapista Specializzato in R.P.G.



SALUTE

ENDOMETRIOSI Dalla sofferenza al benessere. Importante l’ascolto L’endometriosi è una malattia complessa da individuare e, ancora oggi, fortemente sottovalutata. Colpisce un numero non indifferente di donne di ogni età incidendo sensibilmente sulla qualità di vita. È caratterizzata dalla presenza e dall’accrescimento progressivo di mucosa uterina (ovvero del tessuto che riveste la parete interna dell’utero) in altri organi. Quando la mucosa, detta anche “mucosa endometriale”, si sviluppa in altre sedi del corpo della donna (ciò può accadere nelle ovaie, nella vescica, così come in altre sedi ben più distanti come fegato e, raramente, polmoni e cervello) si parla di endometriosi. Tra i principali sintomi possono annoverarsi: a) mestruazioni frequenti e abbondanti b) dolore diffuso, dal pelvico e addominale durante la mestruazione, al dolore durante i rapporti sessuali, la defecazione e la minzione, dolore ai fianchi e alla deambulazione c) gonfiore all’addome d) sanguinamento gengivale, e) affaticamento cronico f) riduzione della fertilità. Nel 20-25% dei casi l’endometriosi è asintomatica e un effettivo riscontro lo si può avere solo durante l’esecuzione di un intervento chirurgico eseguito per altre indicazioni. Non è detto che piccoli focolai di endometriosi si traducano per forza in lievi dolori potendo, a contrario, provocare lesioni estese come le c.d. cisti cioccolato (classico esempio di cisti endometriosiche). Normalmente la sintomatologia dolorosa interviene due tre giorni prima del ciclo mestruale, crescendo gradualmente con il flusso e decrescendo con l’esaurirsi dello stesso; tuttavia, in alcuni soggetti si ripresenta anche durante la fase ovulatoria, diventando cronica ed associata per lo più da dolore lombare e sciatalgia. Il dolore provocato dalla malattia, costringe chi ne soffre – e chi gli sta vicino – a notevoli limitazioni della propria vita quotidiana durante tutta la fase del ciclo mestruale; questa condizione si traduce inevitabilmente in alti costi personali, professionali, economici e sociali, sia che si parli di tempo sottratto allo studio o al lavoro, sia 1 4

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che ci si riferisca alle spese sanitarie sostenute personalmente o a carico dello Stato e conseguentemente dei contribuenti. Pertanto, questa sintomatologia particolarmente debilitante e limitante anche e soprattutto sotto il profilo della fertilità, induce i ginecologi a sensibilizzare quanto più possibile il tema oggi in oggetto. Di fatto, una corretta e tempestiva prevenzione e, dunque, una diagnosi e un trattamento precoce nella fase adolescenziale e post-adolescenziale della vita della donna, consente l’eliminazione o, quantomeno, una concreta riduzione dei rischi che possono generare questa fastidiosa patologia. Da oltre 20 anni, a Reggio Calabria, il Dott. Rosario Idotta (in foto) – attualmente Responsabile dell’Area di Chirurgia Ginecologica della Casa di Cura “Villa Aurora” ed autore di diverse pubblicazioni in materia (tra le quali anche un libro – “Io che porto la giubba, dall’endometriosi verso uno spazio differente”, Ed. Città del Sole) – si occupa della diagnosi e della cura dell’endometriosi; ha eseguito con successo oltre ottocento interventi e – in linea con il Centro Nazionale Endometriosi – applica il protocollo non invasivo per la diagnostica e la chirurgia laparoscopia di rimozione dell’endometriosi, anche in stadio avanzato. È opportuno evidenziare, infine, che la prima diagnosi sulle pazienti affette da endometriosi viene eseguita all’incirca trascorsi otto anni dall’insorgenza della malattia e dopo aver consultato almeno sei specialisti. Tuttavia, un’attenta anamnesi e l’ascolto della paziente, associati a una ecografia pelvica e/o transvaginale, consentono di rilevare in modo tempestivo la patologia de quo, permettendo una corretta prevenzione e cura della stessa. Nelle donne già sottoposte a intervento chirurgico, i successivi controlli clinici supportati da una terapia medica personalizzata consentono a queste ultime di riappropriarsi della loro vita in modo sano ed equilibrato, lasciando alle spalle il malessere vissuto che l’endometriosi produce.


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SALUTE

STRESS DA LAVORO

Come riconoscerlo? Soluzioni e rimedi Capita, infatti, spesso di avvertire un senso di pesantezza, scarsa capacità di concentrazione, ansia, agitazione caratteristiche che generalmente associamo allo stress. Seyle definisce lo stress come “la risposta strategica dell’organismo nell’adattarsi a qualunque esigenza, sia fisica che psicologica, cui venga esso sottoposto”.

È uno stato, che si accompagna a malessere fisico, psicologico o sociale, conseguente al fatto che le persone non si sentano in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti in termini di prestazioni. L’individuo è in grado di reagire in modo funzionale e con risultati positivi alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine ma potrebbe accadere che, di fronte a una esposizione prolungata a forti pressioni, si possano avvertire grosse difficoltà di reazione e tutto ciò può portare ad un “crollo”. Il contesto lavorativo, lo studio, l’ufficio sono i luoghi all’interno dei quali si innescano parecchie dinamiche che richiedono buone capacità di gestione e di fronteggiamento delle richieste e, quando questo carico diventa troppo eccessivo, si incorre in quella condizione che viene definita stress da lavoro correlato. Specificamente, il NIOSH, National Institute of Occupational Safety and Health, definisce il fenomeno come “l’insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifesta quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse ed esigenze del lavoratore”. Le conseguenze dello stress da lavoro correlato ha effetti negativi su varie sfere della persona che ne soffre. Nello specifico, dal punto di vista fisico si può sperimentare mal di schiena, affaticamento, patologie infiammatorie croniche intestinali, quali ad esempio ulcera o gastrite cronica). Rispetto alla sfera psicologica, invece, si potrebbero presentare disturbi del sonno, depressione, irritabilità, attacchi d’ansia. Le conseguenze di questa condizione sul piano lavorativo sono di notevole rilevanza poiché inevitabilmente portano a un calo 1 6

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della qualità delle prestazioni e, nella più estrema delle ipotesi, all’abbandono del posto di lavoro. La gravità di questa condizione è stata ampiamente riconosciuta e dimostrata da numerose ricerche: in Italia, un individuo su quattro sperimenta questa condizione almeno una volta nella sua vita lavorativa. Riconosciuta la rilevanza della condizione e le sue ripercussioni non solo nel contesto lavorativo ma anche personale, è necessario trovare soluzioni efficaci e permanenti. Dal punto di vista aziendale, è compito del datore di lavoro attuare strategie efficaci per promuovere il benessere dei lavoratori secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008. Dal punto di vista individuale, invece, sarebbe opportuno incrementare le proprie strategie di coping, ovvero quella capacità che permette all’individuo di fronteggiare i problemi in maniera funzionale ed efficace. Questo processo si basa sullo sviluppo di quattro fattori fondamentali: il distanziamento ovvero la capacità di accettare il problema senza negarlo o distrarsi; l’autocontrollo nella gestione e nel riconoscimento delle proprie emozioni, soprattutto quelle negative; l’assunzione di responsabilità riconoscendo, cioè, di essere “agenti” attivi della situazione e quindi di essere in grado di modificarla; infine la rivalutazione positiva, ovvero, identificare i cambiamenti che provengono dalla modificazione di una situazione, vedere la realtà da un punto di vista positivo. Un’ulteriore risorsa potrebbe rivelarsi la costruzione e il mantenimento di relazioni sociali positive all’interno del contesto lavorativo. In ogni caso, la strategia più utile per evitare di incorrere nella sindrome dello stress da lavoro correlato è accettare il bisogno di mettere in pausa la propria vita lavorativa, abbandonando smartphone, pc e tablet e concedersi una sana vacanza all’insegna del relax. Dottoressa Marika Micalizzi Dottoressa in Psicologia – Mente&Relazioni


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SALUTE

NUOVA FRONTIERA NELL’ORTODONZIA SEMPLICE, COMODA ED INVISIBILE Il sorriso è simbolo di benessere, salute, equilibrio psicofisico, relazione sociale, vitalità. Curare la propria immagine non è più un lusso per la popolazione, ma un obiettivo sempre più avvincente. Le persone vogliono essere più belle e quindi più sane, più contente della propria immagine esteriore e di riflesso anche di quella interiore. Bisogna incentivare i pazienti che non sempre manifestano tali esigenze perché spesso non conoscono l’efficacia di tante nuove tecniche e prodotti: una di queste riguarda il trattamento di malocclusioni e disallineamenti dentali. Gli apparecchi ortodontici tradizionali ormai stanno per essere definitivamente sostituiti dalla metodica alternativa invisibile. Affidabilità, precisione e trattamenti più veloci sono i punti di forza di questo sistema comodo, trasparente e rimovibile. 1 8

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A volte molte persone, a causa di una dentatura irregolare o di qualche altro inestetismo, vivono una condizione che, mortificandole, le rende insicure e, spesso, goffe. Come nel gioco delle carte, il sorriso può essere un asso che avvantaggia considerevolmente chi lo porta o, meglio ancora, chi “lo indossa”. Dietro ad esso ed alla sua naturale e straordinaria importanza non si cela solamente uno stato d’animo ma, spesso, attente cure come un apparecchio invisibile in modo che si possa trasmettere, agevolmente, la propria sicurezza. La metodica Invisalign è la prima, e originale, tecnica di trattamenti ortodontici composta da una serie di mascherine invisibili che vengono cambiate ogni 15 giorni senza arrecare disagio alcuno all’immagine ed alla normale attività quotidiana del paziente. Oggi più che mai l’estetica, l’efficienza, la sicurezza in noi stessi è ancora più importante.


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L’INTERVISTA

‘La verità’ di Brunori:

"CON LA MUSICA SCAPPO DALLE MIE PAURE"

di Pasquale Romano - A casa tutto bene. Per Dario Brunori, in arte Brunori Sas (nome scelto per ricordare la ditta di famiglia) il 2017 è stato un anno indimenticabile. Laureato il Economia e commercio, Brunori aveva iniziato lavorando nella ditta fondata dal padre, percorso abbandonato quasi subito. “Vedendo il primo bilancio da me redatto, i miei fratelli mi dissero ‘Dario, forse è meglio che assecondi la tua passione e scrivi canzoni” ammette sorridendo. Dopo i primi album che lo hanno visto affacciarsi ed emergere dal contesto indie, il cantautore cosentino ha conosciuto un’enorme popolarità e incontrato il successo di critica e pubblico. Merito di ‘A casa tutto bene’, quarto album di inediti arrivato alla soglia dei 40 anni. “Il successo è arrivato tardi ma meglio cosi, adesso ho le spalle larghe e mi sento pronto. Del resto ho pubblicato il primo album a 32 anni, la lentezza e una certa pigrizia hanno sempre fatto parte di me”, rivela con una punta di autoironia. 2 0

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La ‘casa’ citata nel titolo del disco non è un luogo fisico ma metaforico, un contenitore di paure e incertezze che Brunori ha voluto esorcizzare. “Le mie canzoni sono un dialogo interiore, che parlano del ‘condominio’ che mi abita. In questo disco affronto le mie paure, denunciando lo spaesamento di molti nei confronti della realtà che ci circonda. Con ‘A casa tutto bene ‘mi metto in discussione e denuncio il subbuglio di uno stato d’animo, senza ansie metropolitane né passeggiate nei boschi. La casa di cui parlo nel titolo è quella che mi tiene al riparo da quel che accade fuori”. Diversi i riconoscimenti ottenuti negli ultimi mesi. Il cantautore calabrese con la canzone ‘La Verità’ è il vincitore della Targa Tenco per la Miglior Canzone, che va agli autori dei brani e non agli interpreti. Nelle ultime settimane è arrivato anche il “PIMI Speciale”, Premio Italiano Musica riservato all’artista indipendente dell’anno. Il notevole successo riscontrato nel 2017 lo porterà dagli studi discografici a quelli televisivi.


Brunori infatti ha annunciato ai microfoni di radio Deejay che condurrà un programma su Rai 3: “L’idea di fondo è quella rappresentare il mondo musicale da cui veniamo. Un programma itinerante – ha rivelato – ma l’idea è che dovrò muovermi da casa: data la mia natura “addivanata” dovrò forse munirmi di un divano per girare”. La scena musicale italiana, in tempi di social network e talent, prova a darsi un nuovo abito cantautorale. Brunori è il portabandiera di un nutrito gruppo di artisti (Dente e Le luci della centrale elettrica altri due esempi) che incontra il favore di critica e pubblico. “Bisognerebbe chiedere alle radio perché non abbiano colto questo mondo prima. I cantautori indipendenti stanno emergendo, ci sono cose che in passato avevano difficoltà ad entrare nel mainstream. Ora le radio passano anche brani del famoso “indie” con gruppi che fanno buoni numeri anche senza la spinta dei media”.

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ALIMENTAZIONE

CHYAWANPRASH

La marmellata ayurvedica che rivitalizza, depura e rende più giovani Secondo la leggenda, il nome chyawanprash deriva da Chyawan, un vecchio saggio indiano che sposò una principessa molto giovane e bella. Dopo essersi accorto del suo inesorabile trascorrere del tempo, diventato troppo vecchio per la principessa, si rivolse ai medici ayurvedici che gli prepararono una lozione per ringiovanire. Questa pomata gli restituì vigore e giovinezza e venne chiamata chyawanprash. Comunemente identificata come una marmellata la chyawanprash è una miscela cotta di zucchero, miele, ghee, gooseberry indiano chiamato anche amla, marmellata, olio di sesamo, bacche, erbe e spezie varie tra cui sandalo, cardamomo e cannella. L’ingrediente principale e anche quello che vanta le maggiori proprietà benefiche è la “amla” nota come spina indiana che contribuisce a rafforzare l’apparato digestivo calmando l’iperacidità, a consolidare la funzione del fegato eliminando tossine dal corpo e ad affinare l’intelletto ed il sistema nervoso. Sono innumerevoli i benefici attribuiti all’assunzione di questa marmellata: · ringiovanire i tessuti, grazie ad un’elevata concentrazione di vitamina C e antiossidanti; · aumentare le difese immunitarie e supportare la funzione sana del cuore e del sistema respiratorio; 2 2

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· tonificare il sistema riproduttivo e favorire il normale transito intestinale; · per quanto riguarda gli effetti collaterali, invece, non sono stati osservati effetti tossici dell’amla, ingrediente principale e quello con più concentrazione presente nel prodotto. Per questo motivo la chyawanprash può essere assunta a lungo termine come parte di un programma consigliato per supportare forza e immunità, sostenendo i sistemi naturali del corpo, dopo un periodo di stress o malattia. Per altri è utilizzato stagionalmente come tonico nei mesi invernali o tutto l’anno per mantenere corpo e cute purificati con un effetto visibile di giovinezza. La Chyawanprash può essere assunta da sola o mescolata in acqua o latte. Può essere spalmata su pane tostato o fette biscottate come una qualsiasi marmellata e, se assunta in latte caldo o in latte di mandorla, facilita il trasporto all’interno dell’organismo. La dose usuale è di 1-2 cucchiaini da thè una o due volte al giorno. I bambini possono assumerne mezzo cucchiaino al giorno. Studi scientifici in merito hanno dimostrato come queste dosi assunte con regolarità siano un vero toccasana per la salute e la bellezza del proprio corpo.



SALUTE

FRUTTA SECCA FA DIMAGRIRE ED ALLUNGA LA VITA

di Dott.ssa Maria Celeste Paviglianiti – “Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Questo famoso e saggio proverbio può essere tranquillamente sostituito con “un pugno di frutta secca al giorno leva il medico di torno”. Quando pensiamo ai benefici della frutta, in genere ci riferiamo a quella “fresca”, di stagione. Dimenticandoci che anche la frutta secca (noci, pistacchi, pinoli, mandorle, arachidi), è un potente alleato della nostra salute.

Tantissimi studi scientifici confermano che consumare giornalmente una modica quantità di frutta secca protegge il nostro apparato cardiovascolare e migliora la circolazione del sangue ripulendo le arterie dal colesterolo LDL (quello “cattivo”), e innalzando i livelli di HDL (quello “buono”). Le sostanze contenute nelle noci, nei pinoli, negli anacardi e nelle arachidi, ad esempio, stimolano il metabolismo degli zuccheri nel sangue, abbassando così i livelli di insulina (e quindi aiutandoci a combattere obesità e tendenza al diabete). Inoltre, il consumo di questi alimenti contribuirebbe ad abbassare anche la produzione di una proteina (la C-reattiva), responsabile di favorire un processo infiammatorio dei tessuti collegato con l’insorgenza di patologie cardiache. Sono ancora innumerevoli i vantaggi che possiamo trarre da un’assunzione quotidiana di frutta secca. Può aiutare a superare meglio periodi di forte stress ma anche fasi di depressione o sindrome premestruale. 2 4

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Sono in particolare, oltre al magnesio, le vitamine del gruppo B ad essere benefiche in questo senso. Via libera dunque al consumo di pistacchi ma anche degli anacardi, considerati veri e propri antidepressivi naturali. In caso di pelle secca o spenta, fondamentale è un buon apporto di vitamina E presente soprattutto in mandorle e nocciole. L’effetto di questa sostanza va a contrastare quello dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare, protegge la pelle dai raggi UV, aiuta la cicatrizzazione e ha doti antinfiammatorie. La frutta secca è anche la risposta giusta per chi fa sport poiché nutre al meglio l’organismo evitando però di appesantirlo. Si può consumare sia prima che dopo l’allenamento. Ultimamente, però, ci siamo abituati a “demonizzare” questi meravigliosi doni della natura, pronti da sgranocchiare e deliziosi sia in purezza che come ingrediente speciale di ricette dolci o salate. Il problema è legato all’alto potere calorico della frutta secca in guscio, e in effetti, proprio dietetiche non sono. 100 gr di frutta secca forniscono circa 500 calorie, per cui non bisogna eccedere. La dose quotidiana consigliata non dovrebbe superare i 30g che corrispondono a circa 5 noci, 18 anacardi, 23 mandorle, 26 nocciole, 25 pistacchi etc. Un’ottima soluzione è quella di sgranocchiare la frutta secca che preferite (variando) come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio ma anche inserendola all’interno della vostra colazione.


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ALIMENTAZIONE

LA COLAZIONE

DELLO STUDENTE Come affrontare al meglio le ore di lezione

di Federica Geria – Test, esami, interrogazioni, ore di studio passate davanti a libri e computer. La vita degli studenti tende ad essere sedentaria, non per questo può essere meno energetica dal punto di vista alimentare. Il dispendio di energie di uno studente liceale e soprattutto universitario è notevole ed è importante seguire un’alimentazione completa, a partire dal primo pasto, la colazione. Spesso i giovani trascurano questo importante momento della giornata o preferiscono semplicemente un frettoloso caffè. La colazione rappresenta la prima assunzione di cibo giornaliera: dopo che il nostro organismo proviene da numerose ore di digiuno necessita di energie per affrontare un nuovo giorno. È importante che sia bilanciata e che apporti il giusto quantitativo di calorie. Negli studenti, in particolar modo, la colazione ideale dovrebbe variare dalle 400 Kcal per le ragazze fino ai 500 per i ragazzi, calorie che chiaramente vanno inserite all’interno di un regime alimentare studiato ed equilibrato, fatto di pasti frazionati energetici, ma contemporaneamente leggeri. Se vogliamo aiutare la nostra memoria ed essere più concentrati 2 6

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consigliamo un mix di carboidrati, fibre, proteine, sali minerali e zuccheri, possiamo optare quindi per latte o yogurt, con biscotti o cereali; in alternativa possiamo gustare un prodotto da forno come cornetto e brioche, o fette biscottate con marmellata o Nutella, e in abbinamento una porzione di frutta fresca o spremuta. Un ottimo antiossidante è il the verde che contribuisce al sostegno delle prestazioni della memoria e dell’attività cerebrale; altro elemento fondamentale è la frutta secca, ad esempio mandorle o noci, particolarmente ricche di omega3 e vitamine. Se pensate che proprio nei periodi di stress si debba rinunciare al gusto, vi sbagliate! Consigliamo di aggiungere alla vostra colazione anche cioccolato fondente, ottimo stimolante che aiuta a soddisfare la richiesta di zuccheri e a mantenere la concentrazione alta. Non dimentichiamo poi i mirtilli, ricchi di antiossidanti, potassio, vitamina C, ferro, calcio e fibre. Quindi giovani concentratevi sullo studio dopo una buona ed equilibrata colazione, allontanate i pensieri negativi, affrontate la vostra sessione con un carico di energia adatto, e magari un sorriso per spazzare via le paure.



ALIMENTAZIONE

CIOCCOLATO, ECCELLENTE SUPERFOOD PER IL BENESSERE!

di Daniela Romeo – Il cioccolato non è solo un alimento delizioso, ma il suo gusto vellutato cela proprietà biochimiche e sostanze che hanno la potenzialità di indurre effetti farmaco-simili sul corpo e sulla mente.

Il cacao e la sua forma alimentare più comune, il cioccolato, sono infatti riconosciuti come un eccellente ‘superfood’ per il benessere, con proprietà che possono migliorare alcune funzioni del nostro organismo e prevenire alcune forme patologiche. Secondo uno studio pubblicato dal British Journal of Nutrition, non solo il cioccolato fondente è fonte preziosa di polifenoli più del vino e del tè verde o nero, ma gli effetti del consumo di 20 g di cioccolato fondente (contenente 500 o 1000 mg di polifenoli) per 2 settimane sulla glicemia, colesterolemia e pressione arteriosa in 40 persone in sovrappeso o obese, mostrano una riduzione significativa sia della glicemia a digiuno che della pressione arteriosa. Lo studio conferma i benefici del consumo regolare di dosi moderate di cioccolato fondente sul metabolismo del glucosio (prevenendo diabete e sovrappeso) e nel controllo della pressione arteriosa. Ma non basta. Il cioccolato è un ottimo stimolante del metabolismo, migliora la funzione vascolare coronarica, diminuisce l’a2 8

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desione piastrinica e possiede un effetto diuretico, energetico e antiossidante, oltre che di riduzione dello stress. La lista dei suoi benefici prosegue nel senso di sazietà, la funzione cognitiva, il tono dell’umore, e si estende al campo dell’estetica, in quanto il cioccolato conferisce un significativo livello di fotoprotezione dal danno ossidativo da radiazioni UV della pelle, stimola i fibroblasti - sintesi di collagene ed elastina -, con appiattimento delle rughe e aumento della compattezza ed elasticità della pelle, normalizzazione del funzionamento delle ghiandole sebacee e miglioramento nei processi di depigmentazione, come la prevenzione della perdita della colorazione della pelle a chiazze. Al latte o fondente? La differenza tra i due dal punto di vista calorico non è così marcata. Se 100 grammi di cioccolato al latte apportano in media 560 calorie, una tavoletta fondente di pari peso ne fornisce circa 540, ma se il primo è più ricco di proteine per via del latte e ha più grassi, il fondente non ha colesterolo (nella versione al latte in misura del 16% circa), contiene più fibre e vanta un buon contenuto di oligoelementi come rame, manganese e ferro, efficaci nell’effetto saziante, mentre le vitamine sono meglio rappresentate in quello al latte. Il cioccolato rimane quindi un dolce mondo tutto da scoprire, un elisir che, nelle giuste quantità, fa bene al cuore e alla mente.



ALIMENTAZIONE

MICOTERAPIA E DIABETE Ecco il ''Fungo dell'antiglicemia'' di Fabiola Branca – Continua il nostro exursus sulla micoterapia. Parliamo del Coprinus Comatus, soprannominato il “Fungo antiglicemia” in quanto è il più importante fungo medicinale con effetto antidiabetico.

L’utilizzo del fungo a scopo terapeutico va concordato con il medico esperto in micoterapia che, in base ai valori ematici e all’utilizzo concomitante di ipoglicemizzanti orali o insulina, sceglierà il giusto dosaggio del fungo da somministrare.

Il Coprinus è un fungo ricco di proteine e minerali, una vera e propria fonte di remineralizzazione.

Ma il Coprino vanta anche altri effetti terapeutici. Nell’estratto acquoso del fungo medicinale è stato individuato un composto antitumorale con un tropismo selettivo per il cancro al seno estrogeno-indipendente.

La sua azione è sorprendente e immediata: 90 minuti dopo l’assunzione della polvere di Coprinus, la glicemia si riduce di circa il 41% e, dopo 6 ore, si mantiene ridotta del 20%. La sostanza che conferisce al fungo l’azione antiglucidica è rappresentata dal vanadio che agisce con una protezione e rivitalizzazione delle cellule pancreatiche residue, sensibilizzando le cellule stesse all’azione dell’insulina. Se è vero che nelle comuni terapie mediche, il vanadio è stato accantonato per i suoi effetti collaterali, è altrettanto vero che l’uso del fungo medicinale, naturalmente ricco di vanadio, non ha portato alcun tipo di problema. 3 0

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Tale azione viene esplicata in diversi modi: inibizione delle cellule cancerose mammarie, induzione dell’apoptosi (cioè della morte cellulare) delle cellule displasiche e inibizione della formazione di colonie cellulari tumorali in vitro. Il Coprinus, come la totalità dei funghi medicinali, ha un’azione immunostimolante e in più antibatterica e antiparassitaria. È un fungo eclettico che, per le sue straordinarie potenzialità, potrebbe diventare una tra le più valide opzioni terapeutiche per il trattamento della sindrome metabolica.


WIG HOUSE

LA CASA DELLA PARRUCCA

Pubbliredazionale - Wig House è il centro parrucche di Reggio Calabria, nato con lo scopo di fornire una soluzione ai problemi estetici e psicologici, causati dalla perdita dei capelli. Nel nostro punto vendita potrete provare senza impegno, in un ambiente confortevole e riservato, il vasto assortimento di modelli, seguiti e consigliati nell’acquisto da un personale preparato e completamente disponibile. Le nostre parrucche, in capelli naturali e sintetici, vengono realizzate con le più avanzate tecniche di lavorazione garantendo, oltre ad una perfetta traspirazione, anche risultati estetici eccellenti. Tutti i nostri articoli sono realizzati con materiali anallergici certificati, conformi alle normative CE e considerati dispositivi medici. I nostri modelli sono ideati per non irritare la pelle e garantire una sensazione di benessere e comfort. Adatti per affrontare un trattamento chemioterapico o un caso di alopecia di qualsiasi natura.

Da Wig House troverete anche soluzioni alternative e integrative alla parrucca. Abbiamo a disposizioni i migliori turbanti per chemioterapia presenti sul mercato, realizzati con tessuti naturali come il cotone, la seta e la fibra di bambù. I nostri prodotti sono ovviamente perfetti anche per chi vuole semplicemente cambiare look o trovare un’acconciatura particolare per un’occasione. Parrucche, infoltitori graduali, code posticce, toupet, clip extensions. La giusta soluzione per ogni esigenza! Wig House si trova in via Paolo Pellicano, 1 a Reggio Calabria. Venite a trovarci dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il Sabato solo di mattina, su appuntamento. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento, non esitate a contattarci allo 0965.28830 o all’indirizzo wighouse@hotmail.it Visita il sito www.wighouse.it

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ALIMENTAZIONE

SICUREZZA ALIMENTARE Per il Consumatore e per il Pianeta. Etichetta, indicazione sulla salute e indicazione nutrizionale

Parlare oggi di sicurezza alimentare significa evocare aspetti diversi, uniti però dal bisogno comune di una alimentazione sana, equilibrata e priva di rischi (food safety e food security). Non a caso, in linea generale, il termine safety richiama l’attenzione all’incolumità della persona che, a seguito di un’attenta analisi legislativa (prevenzione), trova applicazione (protezione) con l’antinfortunistica per eventuali danni fisici, morali, spirituali e indiretti. È da intendersi come l’antinfortunistica vada applicata, per la salubrità del prodotto, anche all’alimento attraverso la confezione e l’etichetta. Il termine security ha più un significato di cultura, di studio e gestione della sicurezza per la realizzazione di misure formative ed informative, atte a far conoscere il rischio e quindi ridurre il pericolo. Il Regolamento (UE) 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, aggiorna e semplifica le norme precedenti sull’etichettatura degli alimenti ovvero sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute disciplinate dal Regolamento (CE) 1924/2006. Per un’alimentazione sana, equilibrata e priva di rischi è bene saper leggere un’etichetta e conoscere un’indicazione sulla salute e un’indicazione nutrizionale. Per etichetta si intende “qualunque marchio commerciale o di fabbrica, segno, immagine o altra rappresentazione grafica scritto, stampato, stampigliato, marchiato, impresso in rilievo o a impronta sull’imballaggio o sul contenitore di un alimento o che accompagna tale imballaggio o contenitore” sulla quale vengono riportate indicazioni obbligatorie come la denominazione e lo stato fisico nel quale si trova (“in polvere”, “liofilizzato”, “surgelato”, “concentrato”, “affumicato”), l’indicazione eventuale della parola “decongelato”, l’elenco di tutte le sostanze, gli allergeni, la durabilità del prodotto, la data di scadenza. E ancora il TMC (Termine minimo di Conservazione), nel caso di alimenti che possono essere conservati più a lungo, le condizioni di conservazione di uso ed infine il paese di origine e luogo di appartenenza. Per indicazione sulla salute si intende invece “qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda l’esistenza di un rap3 2

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porto tra un alimento o uno dei suoi componenti e la salute”. Le indicazioni sulla salute sono consentite solo se sull’etichetta sono comprese le seguenti informazioni: · una dicitura relativa all’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano; · la quantità dell’alimento e le modalità di consumo necessarie per ottenere l’effetto benefico indicato; · dichiarazioni relative a sostanze nutritive o di altro genere che possono contribuire alla crescita, sviluppo e normali funzioni del nostro organismo; · affermazioni sulla diminuzione del rischio di contrarre una malattia; Infine con il termine indicazione nutrizionale indichiamo “qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute all’energia (valore calorico) che apporta, apporta a tasso ridotto o accresciuto o non apporta; e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene, contiene in proporzioni ridotte o accresciute o non contiene”. · Dichiarazioni Nutrizionali: valore energetico (100g/100ml) di alimento, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale; integrabili da acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre. · Indicazioni complementari: quantitativo di caffeina > a 150mg/l che non sia tè o caffè, oltre alla dicitura “tenore elevato di caffeina” riportano, “non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento”. · Gli alimenti con aggiunta di fitosteroli e fitostanoli riporteranno la dicitura “Addizionato di steroli vegetali” o “addizionato di Stanoli Vegetali”. Inoltre, verrà indicato che il prodotto potrebbe non essere adeguato per le donne in gravidanza, in allattamento e i bambini di età inferiore a cinque anni. · I dolciumi o bevande ai quali viene aggiunta la liquirizia ad una concentrazione pari o superiore a 100mg/kg o 10mg/l, riporteranno la dicitura “contiene liquirizia”. I prodotti alimentari che vantano indicazioni nutrizionali e sulla salute sono sempre più diffusi sul mercato dell’UE. È bene quindi fare sempre più attenzione e conoscere anche questi aspetti per ritrovare in tavola alimenti sani e sicuri. Ing. Vittorio Calogero


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BENESSERE

TRATTAMENTI ANTI-AGE:

I NUOVI TREND

Qual è l’orientamento della cosmesi e della medicina estetica nella lotta ai segni del tempo? L’argomento anti-âge è uno dei più dibattuti nel mondo cosmetico (e non solo). Da sempre ognuno di noi desidera avere una pelle compatta e luminosa il più a lungo possibile, ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Ad essere cambiato non è solo l’orientamento verso la medicina e la chirurgia estetica, ma il modo in cui si affronta il tempo che passa. Il desiderio esasperato di cancellare i segni del tempo, tanto in voga negli anni ’80 e ’90, ha lasciato il posto a trattamenti anti-âge meno invasivi e ad un effetto naturale: il ritocco, se c’è, deve garantire espressività e rispettare le caratteristiche di ognuno. Per soddisfare questa nuova tendenza, oggi, la medicina punta su trattamenti che agiscono sulle facoltà rigenerative dell’organismo e su filler sempre più evoluti. Si parla di materiali affini alla pelle, riassorbili naturalmente, e capaci di trattare casi un tempo appannaggio esclusivo della chirurgia plastica. L’esigenza di riempire viene sostituita da quella di dare alla cute le risorse necessarie per mantenersi autonomamente perfetta, all’insegna della naturalità. I COSMETICI ANTI-AGE Lo stesso sta accadendo anche nel mondo cosmetico. Si parla sempre di più di prodotti anti-âge che combinano acido ialuronico, aminoacidi, antiossidanti, minerali e vitamine. Attivi di origine vegetale e trattamenti ad imprinting naturale, che rispettano la cute e la sua fisiologia. 3 4

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L’obiettivo è quello di stimolare la pelle ed ottenere il massimo, prima di arrivare al ritocco chirurgico. Le strade passano da sodalizi con la tecnologia e con settori contigui, sempre con un occhio di riguardo alla naturalità e all’efficacia. Il risultato, così come le promesse cosmetiche, devono essere reali, visibili e puntare ad un “effetto bonne mine”, cioè ad una pelle dall’aspetto sano e dal colorito uniforme. E per farlo i cosmetici di nuova generazione seguono una strada diversa rispetto al passato anche nella comunicazione: nessuna promessa iperbolica, ma più attenzione alle reali esigenze della pelle. Le formule avanzate a base di attivi naturali, come l’acido ialuronico a basso e medio peso molecolare ed i complessi di oli essenziali, consentono performance migliori e un risultato visibile. I profumi utilizzati in creme, sieri e burri, non sono di sintesi, ma derivano anch’essi da fiori, arbusti e piante, e sono utilizzati con un effetto “aromacologico”, cioè come un toccasana per la pelle e per l’umore, perché si sa: l’invecchiamento è un processo fisiologico, ma ad influire sui cambiamenti della pelle ci pensano anche altri fattori, come lo stress e le scelte alimentari. E se per contrastare i segni del tempo si inizia dai gesti quotidiani, allora eliminare stress e stanchezza affidandosi a cosmetici naturali può essere il primo passo per ritrovare benessere e per assicurare alla propria pelle salute e giovinezza.



BENESSERE

CLOWNTERAPIA Quando la cura parte dal sorriso

di Vincenzo Comi – Ridere fa bene alla salute, riduce l’ansia e la percezione del dolore. A pubblicarlo è uno studio scientifico della rivista “European Journal of Pediatrics” che mette in luce gli effetti benefici della clownterapia sui bambini. È infatti noto come la clownterapia produca effetti benefici sui pazienti e non solo sotto il profilo psicologico, ma anche terapeutico e riabilitativo. Il sorriso prodotto tra le corsie degli ospedali è una piccola azione, ma il miglioramento dello stato d’animo di un paziente favorisce la guarigione o comunque supporta un percorso di degenza già di per sé complicato. La clownterapia è praticata da clown e artisti appartenenti ad associazioni, cooperative o fondazioni che hanno affrontato una formazione iniziale per lavorare in ambito sanitario, attraverso tecniche derivate dal circo e dal teatro di strada rivolta a pazienti - specialmente bambini, ricoverati in strutture ospedaliere - ma anche in strutture socio-assistenziali: case di riposo, case famiglia, orfanotrofi, centri diurni e centri di accoglienza. La clownterapia nasce alla fine degli anni ottanta negli Stati Uniti, grazie a Michael Christensen, clown professionista del Big Apple Circus di New York che fondò la Big Apple Circus Clown Care, gruppo di clown professionisti istruiti sulle procedure ospedaliere, con la volontà di portare un sorriso ai bambini ricoverati negli ospedali pediatrici. Tuttavia la notevole fama di cui gode questo tipo di terapia della risata la si deve alla figura del medico statunitense Patch Adams. Adams stravolge il modo di fare medicina, riconoscendo l’importanza che un ambiente sereno e felice ha per la salute e per la ripresa fisica e morale di chi affronta una malattia. Numerosi studi scientifici ne dimostrano l’efficacia e spiegano anche le ragioni fisiologiche di questo successo: il nostro organismo produce sostanze - le endorfine - che attenuano l’ansia e il malessere e potenziano la capacità di sopportare il dolore. 3 6

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L’effetto analgesico delle endorfine, associato quindi a tutte le altre conseguenze psicosociali del ridere, come l’insorgenza di buon umore, la felicità e la riduzione del senso di isolamento, permettono di migliorare la percezione soggettiva di sé e della propria salute consentendo un più generale miglioramento della qualità della vita; di conseguenza tutto l’organismo reagisce meglio alla malattia e alle cure. Il clown trasforma il reparto o la camera d’ospedale in un ambiente magico, in cui la risata si fa strumento di interazione, cercando di stabilire un rapporto umano di fiducia che si estende a tutta la famiglia o a chi sta assistendo in quel momento la persona ricoverata, proprio perchè i miglioramenti vengono vissuti e condivisi. Vedere i piccoli degenti interagire con i clown di corsia rilassa chi si prende cura di loro - anche in un contesto di dolore - non solo familiari, ma anche medici, infermieri e tutto il personale sanitario. Non basta un naso rosso, trucco o vestiti colorati per diventare bravi clown di corsia; tale attività può infatti essere svolta solo da chi ha affrontato una precisa formazione, necessaria ed indispensabile. In un contesto come quello ospedaliero i diversi approcci comunicativi del corpo, della parola, e della fantasia sono tutti strumenti per raggiungere le persone. Ma ci sono delle regole - per chi fa attività in reparto - utili, per non interferire con l’attività dei medici e di tutto il personale sanitario, e soprattutto per rispettare i degenti e le loro famiglie. Prima di entrare in una camera ospedaliera è necessario informarsi sempre sulle condizioni del piccolo paziente e della sua famiglia, chiedendo sempre il permesso e, accettando a volte anche un no. Non ci si può improvvisare clown di corsia, e il rispetto degli altri e del loro dolore, così come del loro spazio, è importante; essere dei bravi clown, conoscendo i propri strumenti e sapendoli utilizzare, lo è ancor di più.


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BENESSERE

TATUAGGI RISCHI SICUREZZA E CURA

di Federica Geria - Il tatuaggio: arte o moda? È questo l’interrogativo che spesso ci si pone. Per alcuni è quasi un gioiello con il quale arricchire il proprio corpo, qualcosa da far notare e mettere in mostra. Per altri pura arte visiva e comunicazione, un simbolo che può esprimere parte della propria vita e della propria personalità. Poco importa, siamo nell’era in cui i tattoo spopolano, diffondendosi, a gran ritmo, tra star di Hollywood, vip, miti della musica, top model e gente comune di ogni età. In termini statistici, secondo un sondaggio americano, effettuato su 500 persone di età compresa tra i 18 e i 50 anni, il 24% del campione ha dichiarato di avere almeno un tatuaggio e, nel 16% dei casi, di aver iniziato a farli prima della maggiore età. Stando inoltre al primo censimento realizzato nel 2015 dall’Istituto Superiore di Sanità sulla diffusione dei tatuaggi nel Paese, il 12,8% della popolazione ha fermamente scelto di far disegnare la propria pelle. Farsi tatuare è davvero una questione di poche ore, ma la facilità e la flessibilità con cui è possibile farlo non dovrebbe assolutamente impedire di riflettere a fondo sulla decisione “permanente”. È dunque fondamentale prendere provvedimenti per proteggersi da eventuali rischi, ma soprattutto essere certi di affidarsi alle giuste mani. In questo numero di Vivi Bene parleremo del mondo del tatuaggio, di questa particolare arte, dandovi alcuni importanti consigli sulla cura e la prevenzione. Il tatuaggio non è altro che un “semplice” disegno permanente, eseguito sul corpo con pigmenti inseriti mediante speciali strumenti nello strato superficiale della cute, che però necessita di alcune fondamentali norme da rispettare: · Pulizia ed igiene, assicuriamoci che il nostro tatuatore rispetti tutte le norme igieniche, che effettui il lavaggio delle mani e indossi sempre guanti nuovi; · Sterilizzazioni e attrezzature specifiche, ad ogni seduta dovrà essere tutto sterilizzato e i materiali utilizzati, quali aghi, contenitori, tubicini, dovranno essere rigorosamente nuovi; 3 8

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· Licenza ad operare nel settore, requisito fondamentale per un professionista. Stiamo attenti a non affidarci a persone senza alcuna licenza che magari promettono di farci risparmiare. In qualsiasi caso dopo aver fatto un tatuaggio le precauzioni da osservare sono importanti, in quanto il nuovo “disegno” necessita di alcune cure, che non vanno tralasciate. Per facilitare la guarigione si consiglia di seguire alcuni step: · Rimozione della medicazione nei tempi corretti, seguiamo i consigli del professionista a cui ci siamo affidati, senza aver fretta di togliere la medicazione prima del tempo; · Applicazione della crema adatta, che sia una crema idratante o specifica, rispettiamo sempre le sue applicazioni; · Pulizia attenta e precisa, sciacquiamo quando necessario il nostro tattoo con acqua rigorosamente pulita e se serve del sapone neutro; · Esposizione limitata al sole o fonti batteriche, evitiamo di metterlo a contatto con indumenti sporchi, di esporlo subito al sole o in luoghi non molto puliti ad esempio sabbia, terra ecc. Nonostante tutto si parla ancora oggi di rischi e pericoli, che frenano questa scelta, se vogliamo di vita, generando il timore, in alcuni, di effetti indesiderati o addirittura dannosi, come infezioni cutanee e reazioni allergiche. Fortunatamente il mondo del tatuaggio ha raggiunto traguardi sanitari altissimi. Il consiglio è quello di affidarsi ad un tatuatore sicuro e accertarsi che ogni attrezzatura usata rispetti i massimi controlli igienici. Finalmente oggi i colori utilizzati sono privi nickel e gli aghi sono di acciaio chirurgico. Il problema potrebbe sorgere invece in caso di mancanza di pulizia e inadeguatezza di esecuzione del tatuaggio. Farsi inchiostrare la pelle è sempre un’esperienza irripetibile, che crea un’adrenalina unica, scaturita dalla scelta appena fatta, quella di far disegnare sul proprio corpo qualcosa che durerà per tutta la vita. Per questo consigliamo di affidarsi dunque solo ad esperti qualificati e prendersi cura del proprio tattoo con attenzione, durante l’intero periodo di guarigione.


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