“L’ARTE COME
VOCAZIONE” Il ‘riggitano’ Pino Insegno
si racconta a Vivi Bene
AMERICA’S CUP
VIVI BENE · Trimestrale di salute e benessere · Testata registrata al Tribunale di Reggio Calabria n. 4/2016 · Anno III - Giugno 2018
Reggio Calabria sogna l’impresa
FARMACI IN CASA COME CONSERVARLI Reggio Calabria, l’invito della Croce Rossa: “Ad ogni condominio un defibrillatore”
CELLULITE:
4 MITI DA SFATARE GLI ASPARAGI E I SUOI SUPER POTERI
SOMMARIO 4
#InFarmacia
MAKE UP CHE PASSIONE! ALLA FARMACIA FATA MORGANA UN MONDO DI COSMESI CON L’ESPERTA MÀRIA RIBERA SALUTE
6 EMORROIDI: CAUSE, SINTOMI E TRATTAMENTO ························································································································ 8 DERMATITE ATOPICA: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE ························································································································ 10 HERPES: TIPOLOGIE, SINTOMI E RIMEDI NATURALI ························································································································ 12 LE VACCINAZIONI, I MOTIVI DEL SI ························································································································ 14 FARMACI IN CASA: COME CONSERVARLI ························································································································ 15 CONTRACCETTIVI D’EMERGENZA: QUANTO NE SAPPIAMO? ························································································································ 16 STILE DI VITA SANO E BUON SENSO, LE ARMI MIGLIORI CONTRO L’OBESITÀ ························································································································ 18 DOLORE AL GINOCCHIO? NON FARTI VENIRE LA TREMARELLA! ························································································································ 20 ONICOFAGIA: I TRUCCHI PER COMBATTERLA ························································································································ 22 FACCETTE DENTALI: DESCRIZIONE, VANTAGGI E DURATA ························································································································ 24 OLTRE LA PRECISIONE, LA PROTEZIONE. “PROGETTO OCCHIO”, PERCHÉ QUESTO IMPEGNO?
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L’INTERVISTA
“L’ARTE COME VOCAZIONE”, IL ‘RIGGITANO’ PINO INSEGNO E UN DESTINO INSEGUITO ALIMENTAZIONE
28 LEGUMI E CEREALI: NON DIMENTICHIAMOLI D’ESTATE ························································································································ 30 MICROONDE, FA DAVVERO MALE? ························································································································ 32 GLI ASPARAGI E I SUOI SUPER POTER BENESSERE
34 SCOTTATURE ED ERITEMI SOLARI, COSA FARE, COSA EVITARE ························································································································ 36 OLIO DI MONOI: PROPRIETÀ E BENEFICI PER PELLE E CAPELLI ························································································································ 38 CELLULITE: 4 MITI DA SFATARE ························································································································ 40 IN ARRIVO IL BUONUMORE, ESTATE SINONIMO DI BENESSERE PSICOFISICO ························································································································ 42 YOGA DELLA RISATA, L’ANTICA DISCIPLINA CHE AUMENTA L’ENTUSIASMO E RIDUCE LO STRESS
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VIVIBENE
SPORT
REGGIO, IL SUO MARE E L’AMERICA’S CUP, SFIDA DA ‘MISSION IMPOSSIBLE’ #InCittà
CONDOMINIO CARDIOPROTETTO: E SE OGNI PALAZZO DI REGGIO CALABRIA FOSSE DOTATO DI UN DEFIBRILATORE?
EDITORIALE
VIVI BENE CONQUISTA LA FIDUCIA DEI PROPRI LETTORI VIVI BENE Trimestrale di salute e benessere Testata registrata al Tribunale di Reggio Calabria n. 4/2016 Anno III - Giugno 2018 Editore Farmacia Fata Morgana dei Dottori Elvira Caridi e Mario Pulitanò Caridi s.n.c. Via Osanna, 15 · 89127 Reggio Calabria www.farmaciafatamorgana.it Direttore Responsabile Vincenzo Comi Farmacia Fata Morgana Hanno collaborato: Dott.ssa Giovanna Barillà Dott. Mario Pulitanò Caridi Dott.ssa Consuelo Ieracitano Dott. Fortunato Nato Dott.ssa Maria Teresa Piane Dott.ssa Mària Ribera Dott.ssa Annamaria Russo Dott.ssa Antonella Siciliano Redazione: Federica Geria Pasquale Romano Contributi di: Dott. Antonio Balestrieri Dott.ssa Amelia Mazzitelli Dott.ssa Margherita Modafferi Dott. Domenico Morabito Dott.ssa Maria Celeste Paviglianiti Dott. Demetrio Plutino Dott. Giuseppe Quattrone Dott.ssa Luisa Tripodi Grafica KGMarketing · www.kgmarketing.it Pubblicità KGMarketing direzionekgmarketing@gmail.com 347.0942756
di Mario Pulitanò Caridi Cari lettori di Vivi Bene, assaporiamo la bella stagione. Finalmente arrivano le belle giornate e con loro un po’ di sano ottimismo. Il nostro stato d’animo, si sa, è condizionato dal sole e dal cielo azzurro. Facciamo scorta quindi, in questo bel periodo, di sorrisi ed ottimismo perché l’estate rappresenta il momento giusto in cui raccogliere le energie positive. Fortunatamente anche nella nostra famiglia, quella di chi lavora in Farmacia, in queste ultime giornate non sono mancati motivi di ottimismo, e di questo ringraziamo la sorte che ha voluto concederli. C’è un motivo in più per essere di buon umore. Osservo i lettori di Vivi Bene e mi immedesimo in loro. Mi stupisco come il primo giorno per tutti gli apprezzamenti, i consensi, i commenti e le aspettative che le sono rivolti. Vivi Bene viene letta all’interno delle sale d’attesa, nelle case di amici o parenti, e sono davvero contento per la considerazione che oggi ha la nostra rivista. C’è un momento ancora più particolare in cui mi rendo conto di questo successo: la constatazione di tutte le personalità di spicco della nostra città, e della nostra regione, che hanno deciso di accettare il nostro invito offrendo i propri contributi. L’entusiasmo nel proporre contenuti o nell’essere intervistati, è motivo di soddisfazione e testimonia come il nostro impegno è stato premiato ed apprezzato.
Personalità dello sport, dell’arte, dell’imprenditoria, e del mondo della sanità hanno deciso di essere ospiti di Vivi Bene. Lo hanno fatto nella consapevolezza dello spirito che ci anima: essere propositivi, costruttori di buone notizie, di buone pratiche, e desiderosi di fornire, anche con le loro parole e col loro esempio, uno strumento in più da usare per volersi bene, apprezzare le cose belle che ci sono, e quindi rendere migliore la realtà che ci circonda. Potremmo definirlo “ottimismo della concretezza e del fare” ed il nostro desiderio è di affermarlo restando radicati nella realtà. Per riuscirci non c’è bisogno di ritenersi speciali, o di vantare chissà quale superiorità della nostra terra rispetto alle altre, ma basta soltanto mettere in risalto ciò che di buono c’è, farlo conoscere meglio, e portarlo ad esempio per migliorarci ancora. Facciamo semplicemente ed umilmente la nostra parte. Lo facciamo attraverso le pagine di questa rivista, e lo facciamo naturalmente in Farmacia. Avrei tante cose da dire riguardo la nostra Farmacia e le nostre iniziative ma preferisco che ciò accada attraverso il nostro incontro quotidiano quando venite a trovarci, attraverso la nostra pagina Facebook ed attraverso le mail ed il servizio di messaggistica dedicato ai clienti. Ai nostri utenti porgo l’invito quindi di seguirci attraverso tutti i canali a loro dedicati ed intanto lascio loro, ma anche a tutti i lettori di Vivi Bene, il più caloroso augurio per l’arrivo della buona stagione con la speranza che possiate trovare il nuovo numero stimolante e piacevole quanto quelli che l’hanno preceduto.
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#InFarmacia
MAKE UP CHE PASSIONE Alla Farmacia Fata Morgana un mondo di cosmesi con l’esperta Mària Ribera
di Federica Geria - “Se siete tristi, se avete un problema d’amore, truccatevi, mettetevi il rossetto rosso e attaccate”, diceva Coco Chanel. Una delle cose a cui noi donne non potremmo mai rinunciare è il trucco, visto come accessorio in più, come modo di valorizzare i nostri tratti ed illuminarli, a volte coprire qualche difetto, il nostro secondo abito dunque, che in qualche modo ci fa sentire meglio. Il mondo del make up è sicuramente in continua espansione, tra blogger improvvisate, e tutorial su youtube, spesso ci si reinventa truccatrici. Ma il consiglio che noi di Vivi Bene offriamo è sempre quello di affidarsi ad esperti, che possano non solo darvi consigli e fornirvi tecniche di trucco efficaci, ma anche proporvi prodotti di qualità che non danneggino in alcun modo la vostra pelle. Mària Ribera, responsabile del reparto dermocosmetico all’interno della Farmacia Fata Morgana, vi guiderà con professionalità ed attenzione nel mondo del make up. “Mi occupo del reparto dermocosmetico, abbracciando tutto ciò che riguarda make up, creme, prodotti per il viso. Ho conseguito la specializzazione a Ferrara, diventando così informatore cosmetico qualificato. Oggi mi trovo nella Farmacia Fata Morgana, dove esisteva già un piccolo reparto cosmetico. Insieme abbiamo creato un progetto più ampio, ridando vita al reparto stesso, ampliandolo, sia visivamente, sia come forniture di nuove linee, prodotti e servizi”. Quali sono i nuovi servizi? “I servizi sono tanti, ed ogni mese ci saranno novità interessanti. Tra queste sicuramente l’analisi della pelle, abbiamo a disposizione un ecografo, per effettuare l’analisi della pelle, del cuoio capelluto, delle rughe, dell’abbronzatura. Non mancheranno le attività anche collegate alle linee specifiche, come giornate dedicate interamente a determinate marche. Ci saranno anche giornate trucco, che sono molto richieste, durante le quali sarà presente una make up artist, che truccherà le clienti, mostrando modalità e tecniche.” Quanto è importante il trucco per una donna? “Davvero molto. Al di là del cosmetico curativo, il trucco è assolu4
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tamente un abbellimento estetico di forte impatto. Il trucco, inutile nasconderlo, ci fa sentire più belle. Noto che per le clienti è importantissimo, soprattutto se fatto bene e con le tecniche giuste. Molte persone comprano trucchi ma purtroppo poi non li sanno utilizzare. Se usato in modo corretto, il trucco può cambiare radicalmente l’aspetto ed aumentare l’autostima. È una trasformazione visiva e di impatto”. Quanto è fondamentale la qualità del prodotto? “La qualità è davvero essenziale. Ogni giorno abbiamo a che fare con atopia, pelle reattiva o sensibile, couperose e tante altri sintomi. È importante individuare le patologie cutanee per poi selezionare il prodotto giusto, rispetto al tipo di pelle. Prodotti di bassa qualità possono provocare danni alla pelle ed allergie anche se a volte pur di risparmiare non si pensa alle conseguenze. Sconsiglio la scelta di prodotti troppo commerciali, che spesso si sono rivelati fonte di problematiche cutanee, anche abbastanza severe, soprattutto per gli occhi”. Il trucco al quale tu non rinunceresti mai? “Assolutamente il rimmel!”. Il consiglio che vorresti rivolgere alle donne? “Scegliere sempre un trucco dermocosmetico che abbellisce ma che contemporaneamente preserva la pelle da eventuali reazioni cutanee. Prodotti con funzione anti age che idratano, nutrono e potenziano l’effetto di creme, sieri e primer”. Invitiamo tutte le donne, appassionate di make up e non, a recarsi in Farmacia Fata Morgana. Mària sarà a vostra completa disposizione per consulenze e consigli, e per scoprire insieme a voi il mondo della dermocosmesi, fatto di bellezza e cura di se stesse.
R ESTA AGG I O R NATO Consulta la nostra pagina Facebook o il sito web www.farmaciafatamorgana.it per tutte le novità del reparto dermocosmetico!
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SALUTE
EMORROIDI
CAUSE, SINTOMI E TRATTAMENTO
Arriva l’estate ma il caldo non fa bene proprio a tutti. In particolare alle persone che durante il resto dell’anno soffrono di patologie circolatorie, nello specifico di emorroidi. Il disturbo arriva a causa di una dilatazione delle vene dell’intestino retto, con particolare riferimento alla zona anale. Molti sono i fattori che possono causare le emorroidi: stitichezza, gravidanza, fumo, vita sedentaria, alimentazione sbagliata. Le emorroidi ingrossate possono provocare una serie di sintomi più o meno intensi tra cui dolore e prurito anale, bruciore, sanguinamento, difficoltà nella defecazione. È proprio durante la stagione calda che le emorroidi sono più soggette a infiammazioni, questo perché il caldo aumenta la vasodilatazione causando rigonfiamenti e conseguente irritazione dei vasi emorroidari. Inoltre, specie in vacanza, i cambi di abitudini e di alimentazione possono portare a un’irregolarità intestinale, con conseguente peggioramento della sintomatologia. Cosa possiamo fare in caso di emorroidi? Per prima cosa, prestiamo maggiore attenzione a quello che mangiamo, riducendo il consumo di alimenti irritanti: fritti, cioccolato, alcool, spezie, peperoncino, latticini, insaccati e zuccheri. Per evitare problemi di stitichezza, ricorriamo a un’alimentazione ricca di fibre, prediligendo legumi, cereali integrali, verdura e frutta di stagione, e beviamo almeno due litri di acqua al giorno. Se a una dieta sana ed equilibrata si abbina una leggera attività fisica, la guarigione delle emorroidi sarà più veloce e meno dolorosa. Molto importanti sono anche le abitudini quando andiamo in bagno: è preferibile non trattenere le feci per non aumentare lo sforzo di defecazione. 6
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Un’accurata igiene intima aiuta a contrastare non solo le emorroidi ma anche altri fastidiosi problemi anali, come le ragadi. È importante lavarsi sempre con acqua tiepida, utilizzando un detergente arricchito con sostanze lenitive come tea tree oil, elicriso, aloe. Anche la scelta della biancheria intima è molto importante: vanno preferiti tessuti come il cotone, che lascia respirare la pelle ed evita il ristagno di umidità. Per curare le emorroidi possiamo fare affidamento a diversi trattamenti farmacologici: in commercio possiamo trovare creme, gel e supposte a base di agenti idratanti per lenire il prurito in caso di emorroidi di lieve entità, oppure a base di cortisone e anestetici che aiuteranno a diminuire l’infiammazione nei casi più gravi. Ricordiamoci, però, che nella maggior parte dei casi l’effetto delle pomate è solo temporaneo, perché agiscono solo sul sintomo e non sulla causa. Quindi se si soffre di ricadute e non si riesce a risolvere con le pomate, bisogna ricercare la vera causa delle emorroidi e curarla in modo specifico. È importante, soprattutto nella fase acuta, utilizzare integratori specifici contenenti enzimi naturali come la bromelina (estratta dall’ananas) e la serratio-peptidasi (estratta dal batterio Serratia), che hanno una potente azione antinfiammatoria e antiedemigena. Ci sono inoltre molti rimedi fitoterapici che possono aiutare a combattere le emorroidi, sia contrastandone la comparsa, sia favorendone la guarigione: elicriso, ippocastano, vite rossa, amamelide e centella.
SALUTE
DERMATITE
ATOPICA
Tutto quello che c’è da sapere
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta con prurito, rossore, secchezza intensa ed eczemi, il cui esordio coincide spesso con l’età pediatrica. I lattanti sono maggiormente esposti: il loro sistema immunitario infatti non è ancora ben formato, per questo motivo le probabilità di contrarre dermatite atopica nei primi mesi di vita risultano elevate. È stata registrata una maggior incidenza di dermatite atopica in soggetti particolarmente sensibili a disturbi allergici come asma o febbre da fieno. La dermatite atopica si distingue dalle altre forme di dermatite perché le manifestazioni cutanee ad essa correlate non coincidono con le aree in cui una data sostanza è posta a contatto con la pelle, non si manifesta solo a livello cutaneo, ma progredisce intaccando anche le mucose. Nella maggior parte dei soggetti affetti sono ricorrenti episodi di asma, rinite e rino-congiuntivite allergica, in concomitanza con eruzioni cutanee e prurito. Nella maggioranza dei casi, l’esordio della dermatite atopica avviene entro i primi cinque anni, mentre di rado questa malattia esordisce in età adulta o avanzata. Nelle fasi iniziali, la dermatite atopica si manifesta con secchezza della pelle, arrossamento e prurito a livello del viso, gambe e tronco. Con la crescita, la dermatite è solita colpire le stesse aree, la cute appare più secca e tende a desquamarsi. In alcuni casi la malattia scompare spontaneamente nell’adolescenza. Il decorso della dermatite atopica tende comunque ad essere cronico-recidivante. Ciò significa che a periodi di miglioramento se ne alternano altri in cui il disturbo si riacutizza in maniera più o meno grave. Il sole rappresenta un possibile rimedio atto a diminuire il disturbo. Un’eccessiva esposizione solare tuttavia potrebbe essere dannosa per la pelle e potrebbe peggiorare l’eruzione cutanea: è dunque consigliata una corretta esposizione ai raggi del sole per brevi periodi, con l’utilizzo di creme con filtri solari a protezione alta. 8
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Le cause che la scatenano sono molteplici e di varia natura: riconducibili ad un fattore genetico, ad uno stato psicosomatico del soggetto e nell’ambiente circostante, a cui fanno riferimento gli allergeni alimentari e inalati, le infezioni della cute, lo stress, la sudorazione e l’esposizione a sostanze irritanti. Le terapie volte alla risoluzione o al miglioramento della dermatite atopica devono essere scelte in base alla gravità della condizione, all’età del paziente e al suo stato psicologico, alla presenza concomitante di altre patologie. Tra i possibili rimedi, l’applicazione di formulazioni farmaceutiche, creme, pomate, lozioni o schiuma a base di corticosteroidi, rimedio classico efficace soprattutto nelle forme acute di dermatite atopica. Sostanze emollienti, (chiamati anche creme idratanti) dovrebbero essere utilizzate ogni giorno, a prescindere dai sintomi manifestati. Gli emollienti includono lozioni, creme per il viso, unguenti e prodotti che idratano la pelle mantenendola elastica e protetta dagli agenti irritanti e dal prurito. L’uso regolare degli emollienti aiuta anche a ridurre il prurito. Oltre all’utilizzo di farmaci e cosmetici è bene seguire norme comportamentali che facilitano la risoluzione e ne alleviano i sintomi: una corretta igiene del corpo (effettuata mediante l’uso di detergenti delicati per pelli sensibili) si rivela essenziale per la riduzione delle forme recidive di dermatite atopica. L’igiene del corpo, infine, dovrebbe essere associata all’impiego di un abbigliamento adatto costituito da abiti di cotone o in fibra naturale e privo di vestiti realizzati in materiale sintetico o troppo stretti che potrebbero irritare ulteriormente la cute. Particolare cura deve essere impiegata anche nella scelta dei cosmetici e dei prodotti per il make-up che devono essere rigorosamente di qualità, possibilmente privi di profumazioni o altre sostanze allergizzanti che potrebbero peggiorare ulteriormente il quadro clinico della dermatite atopica.
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SALUTE
HERPES Tipologie, sintomi e rimedi naturali Un abbassamento delle difese immunitarie dovuto a condizioni di particolare stress, un’esposizione prolungata al sole, una cura con antibiotici o antimicotici senza un’adeguata protezione per il nostro sistema immunitario, quanto basta per scatenare l’herpes.
È un’infezione che interessa le mucose come labbra, naso, pelle del viso causata dal virus contagioso herpes simplex, la cui presenza nel nostro organismo può essere latente per prolungati periodi, pronto a manifestarsi non appena il nostro sistema immunitario abbassa la guardia. In genere la sintomatologia è caratterizzata dalla comparsa di fastidiose bollicine, preceduta da una sensazione di calore e prurito nella zona colpita dal virus. Queste bollicine in genere si asciugano spontaneamente in circa 7-10 giorni. Se si vuole velocizzarne la guarigione è possibile ricorrere ad alcuni rimedi fitoterapici, sia per uso topico sia sistemico, che agiscono in maniera sinergica per contrastare l’azione del virus. Per agire sul sistema immunitario e stimolarlo, è consigliato l’utilizzo di sostanze immunostimolanti, come l’echinacea, la propoli e i funghi medicinali. L’echinacea ha una spiccata attività immunostimolante, legata alla presenza di flavonoidi che conferiscono la capacità di prevenire e curare patologie infettive come l’herpes. Inoltre contiene acido caffeico e cicorico, sostanze con proprietà antivirali, in quanto capaci di ostacolare la penetrazione del virus nelle cellule sane. 1 0
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L’echinacea è anche dotata di una potente azione cicatrizzante e riepitelizzante, utile per velocizzare la guarigione fino alla completa scomparsa delle vescicole. La propoli è composta da numerosi principi attivi: flavonoidi (galangina e pinocembrina), minerali, vitamine del gruppo B, vitamina C ed E, polline ed oli essenziali che le conferiscono un’azione antibatterica, antivirale, antinfiammatoria, immunostimolante, cicatrizzante e antiossidante. L’echinacea e la propoli possono essere utilizzate in caso di herpes, sia per uso sistemico (integratori) sia per uso topico (tinture madri). I funghi medicinali più noti sono il reishi, il maitake e lo shitake, ognuno con le proprie caratteristiche, e accomunati da una spiccata attività immunostimolante. Sono indicati per le malattie infettive e per condizioni di alterazione del sistema immunitario, quindi possono essere usati indistintamente a rafforzamento delle difese del nostro organismo. Per quanto riguarda gli oli essenziali, quelli estratti da tea tree e da bergamotto sono ritenuti efficaci da applicare direttamente sulla zona interessata. Il tea tree oil, ricavato dalla melaleuca alternifolia, è un antisettico multiuso, grazie alle sue proprietà antivirali, disinfiammanti, antimicrobiche, cicatrizzanti. L’olio essenziale di bergamotto, sempre utilizzato sulla parte interessata, mostra un’azione antisettica, disinfettante e cicatrizzante. L’herpes simplex si diffonde molto facilmente, quindi, in caso d’infezione, cercate di evitare baci, di utilizzare stesse posate e stessi asciugamani e soprattutto di toccare la zona infetta. Ricordate, inoltre, di cambiare lo spazzolino da denti, mezzo perfetto per avere una recidiva.
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SALUTE
LE VACCINAZIONI I M O T I V I DEL SI Negli ultimi anni sempre più genitori hanno rinunciato alle vaccinazioni per i propri figli. Le motivazioni sono molteplici e vanno ricercate nella mancata percezione da parte della popolazione della gravità delle malattie infettive che vengono prevenute, ed anche nella, non sempre corretta, diffusione di notizie scientificamente non attendibili. La pratica delle vaccinazioni è probabilmente l’intervento sanitario più importante che l’umanità abbia mai ricevuto. Ha salvato milioni di esseri umani (tra cui molti bambini), da malattie altrimenti devastanti. La storia dell’umanità testimonia epidemie di malattie infettive che hanno rivoluzionato e sconvolto la vita di intere popolazioni. Si pensi al vaiolo, alla poliomielite, alla difterite. Malattie oggi scomparse grazie alla pratica vaccinale. Cosa sono i vaccini? Il termine “vaccinazione” deriva da vacca e “vaccino” viene dal Vaiolo vaccino ovvero il vaiolo che colpisce la mammella delle vacche. Edward Jenner, medico inglese vissuto tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800, notò che le mungitrici delle vacche contagiate con il vaiolo vaccino non contraevano il vaiolo umano, malattia 1 2
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ad alto tasso di mortalità e di esiti cicatriziali molto deturpanti. L’intuizione consentì all’umanità di produrre un farmaco definito “vaccino”, che inoculato rendeva immuni dal vaiolo umano. Oggi il virus del vaiolo non esiste più sul globo terrestre. Anche per altre malattie ci volle l’intuizione, la dedizione e l’applicazione metodologica della scienza, per produrre su larga scala i vaccini. Come funzionano i vaccini? Quando l’organismo incontra i virus che determinano il contagio, produce gli anticorpi per cercare di fermare “l’invasore”. Si producono subito gli anticorpi dell’immunità immediata, di prima linea, e dopo qualche giorno gli anticorpi cosiddetti “di memoria” che non consentono allo stesso virus, in seguito ad un ulteriore contatto, di determinare malattia. Il soggetto così risulta immunizzato verso quella determinata malattia, verso quel virus. Così succede con il vaccino. Il vaccino è un trucco, una sorta di “invasore finto” che se inoculato, determina una risposta difensiva dell’organismo senza causare malattia.
Il soggetto vaccinato, quando incontra il “virus selvaggio”, risponde immediatamente e non consente di esprimere la malattia. Quali malattie prevengono i vaccini? Sono numerose le malattie prevenute dalle vaccinazioni. In Italia sono quattro le vaccinazioni cosiddette obbligatorie: antipolio, anti difterite, anti pertosse, anti tetano, anti epatite B. A queste si sono aggiunte, l’anti Haemophilus influenzae, l’anti morbillo parotite rosolia e per i nati dal 2017 anche l’anti varicella. In Italia esiste un programma vaccinale che impone l’esecuzione delle vaccinazioni a determinate età. Il progetto e la strategia messa in atto dalle autorità sanitarie ha consentito di raggiungere alti livelli di copertura vaccinale oltre il 95%. Di recente si è verificato un progressivo calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, che, nel nostro Paese, ha determinato un abbassamento della copertura vaccinale media al di sotto del 95%, facendo riemergere malattie che si ritenevano scomparse, come la poliomielite ed il morbillo. Cosa è l’effetto gregge? È un fenomeno che non consente al virus di circolare perché non trova più soggetti suscettibili. Si verifica quando si raggiungono coperture vaccinali elevate (95%). È un fenomeno naturale: il gregge finalmente sconfigge il virus ed elimina “il lupo”.
Le vaccinazioni non tutelano solo i nostri figli, ma rappresentano un valido alleato per debellare malattie epidemiche devastanti, come è avvenuto per il vaiolo. Perché le vaccinazioni non provocano l’autismo? Oggi qualcuno pensa che le vaccinazioni siano responsabili di malattie “che prima non c’erano” come l’autismo. L’autismo è una gravissima malattia che colpisce i bambini sin dalla nascita ma che si manifesta tra il primo e il secondo anno di vita, in coincidenza della somministrazione del vaccino anti morbillo parotite e rosolia. È facile, quindi, pensare che ci possa essere rapporto di causa-effetto, ma in realtà è stato dimostrato che l’autismo è causato da lesioni cerebrali già presenti alla nascita, in quanto geneticamente determinate. La vaccinazione non è un’opinione ma un fatto. Il tema vaccinazioni non può, e non deve essere basato su giudizi di natura soggettiva, ovvero su opinioni. Sarebbe un grave errore… quindi vaccinate, vaccinate, vaccinate! Dott. Giuseppe Quattrone Specialista in Pediatria Via Giudecca 18 · Reggio Calabria Cell. 393.9926007
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SALUTE
FARMACI IN CASA COME CONSERVARLI Un mal di testa improvviso, un piccolo incidente domestico, bruciore di stomaco. Sono molte le occasioni in cui può essere necessario l’utilizzo di un farmaco in casa. È buona abitudine avere in casa l’armadietto farmaceutico o un angolo in cui riporre quanto serve per il primo soccorso.
I farmaci però, vanno conservati in modo adeguato ed esistono alcune regole che dovrebbero essere sempre rispettate. Come prima cosa è opportuno conservare i farmaci lontano dalla portata dei bambini. A causa della loro abitudine di mettere tutto in bocca, i bambini possono facilmente intossicarsi. Inoltre, le pillole colorate possono essere confuse con dolciumi dai più piccoli.
Infine, impariamo bene a come organizzare lo spazio riservato ai medicinali. Per esempio, dividere i farmaci destinati ai bambini da quelli per adulti, i prodotti per uso interno da quelli per uso esterno, i farmaci veri e propri dal materiale per le medicazioni. Per evitare possibili errori è bene tenere in casa soltanto farmaci necessari e non accumulare prodotti, spesso destinati ad essere buttati integri. È buona regola allora individuare i disturbi più usuali. Di solito, in casa, si tengono i prodotti per affrontare un primo soccorso e per curare i piccoli disturbi, i cosiddetti farmaci da banco, che non richiedono la prescrizione del medico e che il farmacista sa ben consigliare.
Seconda regola, di cui spesso ci dimentichiamo, è che i medicinali soffrono sia l’umidità che il caldo. Sbagliato tenere l’armadietto dei medicinali in bagno o in cucina, perché in questi ambienti si mette a rischio la stabilità e l’efficacia del principio attivo. Pertanto, i farmaci devono essere conservati in luoghi freschi e asciutti, possibilmente non esposti direttamente alla luce (alcuni sono fotosensibili). Normalmente vanno conservati a temperatura ambiente (sotto i 25°C), sempre che nella confezione non sia precisato di tenerli in frigorifero (e anche qui ricordarsi di metterli in un angolo preciso, ben individuato).
È consigliabile tenere in casa farmaci come antifebbrili, antidolorifici, antinfiammatori e di un buon antiacido. Vengono consigliate di solito anche una pomata anestetica locale, contro le piccole ferite e le ustioni e una pomata contro la puntura di insetti.
Un’altra regola da ricordare è che i medicinali vanno sempre mantenuti dentro la confezione originaria, sia per non confondere una pastiglia con un’altra, sia soprattutto per poter verificare la data di scadenza, oltre la quale il prodotto va eliminato. Inoltre, conservare il farmaco nella confezione originaria significa anche tenerlo insieme con il suo foglietto illustrativo, che è opportuno controllare, per un uso appropriato del prodotto.
Come strumentazione può essere utile avere un termometro, siringhe sterili, pinzette, forbicine a punta arrotondata, una borsa per il ghiaccio o confezioni monouso di ghiaccio istantaneo.
Un errore che causa non poche intossicazioni è tenere i medicinali vicino a sostanze pericolose come ammoniaca, detersivi, acetone o sostanze infiammabili. I vapori che possono sprigionarsi possono alterare i principi attivi e le confezioni dei farmaci. Tra i più frequenti segnali di allarme di un eventuale deterioramento dei prodotti vi sono il cambiamento del colore o della consistenza. Anche un sapore o un odore insolito può essere segno di alterazione del farmaco. 1 4
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Per quanto riguarda i prodotti di pronto soccorso è utile avere in casa un disinfettante (meglio se a base di cloro e iodio) e fazzoletti medicati, insieme a garze sterili, bende e cerotti di varie dimensioni. Possono essere utili anche una benda elastica e strisce adesive per piccole suture.
È importante controllare l’armadietto dei farmaci almeno una volta l’anno per verificare che non vi siano farmaci scaduti. Difficilmente un farmaco scaduto causa reazioni tossiche, ma può aver perso parte della sua efficacia e non garantire l’effetto terapeutico atteso. Infine, che fare dei farmaci scaduti? Essendo sostanze chimiche non vanno disperse nell’ambiente, non vanno gettati nel water o nella spazzatura perché potrebbero inquinare. La cosa giusta da fare è raccoglierli e buttarli nei contenitori messi a disposizione dalle farmacie. Le siringhe, invece, possono essere buttate nella spazzatura, avendo l’accortezza di ricoprire l’ago con l’apposita protezione.
CONTRACCETTIVI D’EMERGENZA QUANTO NE SAPPIAMO? La contraccezione d’emergenza è un metodo anticoncezionale che, in caso di rapporto sessuale a rischio, evita gravidanze indesiderate.
Il meccanismo d’azione si basa sulla capacità di inibire l’ovulazione, ma non ha alcun effetto sull’impianto dell’embrione e quindi su una gravidanza già avviata. È essenziale sottolineare che questi farmaci non hanno effetto teratogeno e non causano alcuna malformazione sul feto. Tali dispositivi medici, già in commercio da un paio di anni, contengono rispettivamente il levonorgestrel (LNG) e l’ulipristal acetato (UPA). Il levonorgestrel ha azione entro 72 ore dal rapporto a rischio. Si tratta di un agonista progestinico in grado di bloccare o ritardare l’ovulazione. Essenziale per la sua efficacia è l’assunzione prima del picco dell’LH, dell’ormone che regola l’ovulazione; in caso contrario la sua efficacia potrebbe ridursi. Il farmaco si presenta sotto forma di una compressa (pillola) che può essere assunta indipendentemente dai pasti. In caso di somministrazione durante l’allattamento, questo deve essere sospeso per 8 ore. L’ulipristal acetato è la pillola dei 5 giorni dopo, che può essere assunta entro 120 ore dal rapporto a rischio. Si tratta di un modulatore selettivo del recettore del progesterone. Anche in questo caso l’azione consiste nel bloccare o ritardare l’ovulazione. A differenza del levonorgestrel esso risulta efficace anche se si è verificato il picco di LH e quindi ad ovulazione già iniziata. Si presenta come unica pillola da assumere in qualsiasi momento della giornata. In caso di allattamento è essenziale sospenderlo per 8 giorni. Entrambi i farmaci hanno la loro massima efficacia se assunti tempestivamente; non sono pillole abortive perché non sono in grado di interferire con una gravidanza già in atto.
Possono interferire con eventuali pillole contraccettive assunte regolarmente e alterare il ciclo mestruale, quindi è essenziale usare il preservativo fino all’arrivo del prossimo ciclo. Se durante le tre ore successive la somministrazione si dovesse verificare un episodio di vomito è necessario assumerle di nuovo. Dal 2016 entrambi i farmaci possono essere dispensati alle maggiorenni (previa esibizione di un documento di identità) senza ricetta medica, rimane invece l’obbligo per le minorenni. L’apertura nei confronti delle maggiorenni non deve essere un incentivo per l’assunzione smoderata di questi farmaci. Analogamente a tutti i medicinali presentano diversi effetti collaterali che è bene conoscere. Si possono verificare vampate di calore, alterazioni dell’appetito, ansia, agitazione, sonnolenza, acne, prurito, brividi, malessere generale, tremori, svenimento, rottura di cisti ovariche, arrossamento degli occhi, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e al seno, sanguinamento tra un ciclo e l’altro, mestruazioni dolorose o ciclo abbondante. In alcuni casi si sono verificati eventi trombotici e reazioni allergiche. In caso di assunzioni di altri farmaci è bene rivolgersi al medico o al farmacista, perché alcuni potrebbero ridurne l’efficacia contraccettiva. Tutti questi aspetti possono essere illustrati dal vostro farmacista di fiducia, che proverà a rendervi consapevoli di quello che state assumendo. Un ultimo consiglio: che sia levonorgestrel o ulipristal acetato, si tratta sempre di farmaci d’emergenza e come tali devono essere intesi; vi proteggono da gravidanze indesiderata ma non dalle malattie sessualmente trasmissibili.
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SALUTE
STILE DI VITA SANO E BUON SENSO LE ARMI MIGLIORI CONTRO L’OBESITÀ Una sana alimentazione è indice di una buona educazione sanitaria utile nella prevenzione di molti problemi legati alla nostra salute. Mangiare rientra tra i ‘piaceri della vita’ e spesso si giustifica un eventuale abuso di calorie con un generico “basta non esagerare”. “Alimentarsi male” rappresenta una delle cause più frequenti che stanno alla base di tante patologie come ipertensione, diabete, gastriti, insufficienza respiratoria o ancora obesità, quest’ultima particolarmente grave quando riguarda i bambini. Le cause sono tanto riconducibili a cattive abitudini, quanto a specifiche scelte alimentari che ci appaiono innocue e che invece non lo sono affatto. Tra le cattive abitudini vi sono il numero troppo frequente di pasti ed il volersi gratificare con frequenti e rapidi spuntini. È poi importante avere la consapevolezza sul “cosa” mangiamo e sul significato alimentare. Sono tante le persone che ignorano la differenza e le caratteristiche tra cibi ricchi di carboidrati, proteine o grassi e disconoscono la presenza di queste componenti del cibo. I biscotti, ad esempio, spesso sono ricchi di grassi. Ancora più subdolo è l’olio, o altri grassi ancora, utilizzati per il condimento delle insalate. Per fare chiarezza ed ordine su questi temi non si può certo pretendere che ognuno di noi memorizzi il numero di calorie o grassi presenti nelle rispettive quantità di cibo. Tuttavia, basterebbe farsi guidare dal buon senso e dalla buona volontà di prestare almeno qualche attenzione in più. 1 6
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Basterebbe un po’ di curiosità nel chiedersi quali caratteristiche hanno gli alimenti o le pietanze che più ci piacciono ed avere un atteggiamento più critico. Sarebbe bello e utile se, accanto alle tante trasmissioni che ci circondano dedicate alla cucina, ve ne fosse anche qualcuna dedicata proprio all’educazione alimentare. Nel frattempo, possiamo tranquillamente fare da soli senza la necessità di leggere libroni impegnativi ed accademici: ad esempio cominciando almeno a leggere le etichette, in cui per legge ormai è ben chiarita tanto la composizione quanto il valore calorico di ogni alimento. Sarebbe bene interrogarsi a partire dalle “cattive abitudini”. Mangiare fuori è una di queste, così come prendere sempre la macchina anche per brevi distanze. Cominciamo a porci qualche domanda e a fare qualche scelta diversa da quelle che ormai sono entrate nella nostra ‘routine’. L’obiettivo di questo articolo non è quello dunque di offrirvi consigli su questo o quell’altro alimento, compito di un manuale alimentare, ma quello di suggerirvi un metodo, ed incoraggiarvi ad affrontare la cura della vostra salute a tavola con semplicità e buon senso. Consultate sempre il vostro medico di base e pesatevi frequentemente. La cura della propria salute ha inizio dalla semplicità, e pesarsi è la cosa più semplice del mondo!
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SALUTE
DOLORE AL GINOCCHIO? NON FARTI VENIRE LA TREMARELLA! Dott. Antonio Balestrieri – L’articolazione del ginocchio è la più complessa del corpo umano in quanto è composta da due reparti articolari (femore/piatto tibiale e femore/rotula) che si articolano sui menischi che sono costituiti da tessuto connettivo con fibre di collagene e servono a proteggere le estremità delle ossa e ad assorbire gli urti. Le superfici articolari sembrano consentire un’estesa libertà di movimento, ma l’apparato legamentoso dell’articolazione finisce per limitarli alla sola flesso-estensione svolgendo una funzione di estrema importanza per la stabilità. Questi legamenti sono i collaterali mediale e laterale, i crociati anteriore e posteriore e i legamenti della rotula. Un’alterazione di una o più delle strutture sopra citate comporta una situazione dolorosa o anche patologica. Sindrome di Osgood-Schlatter, instabilità della rotula, ginocchio recurvato, ginocchia varo/valghe, meniscopatie, artrosi del ginocchio sono alcune delle problematiche che affliggono un po’ tutti dal bambino all’adulto. Il morbo di Osgood-Schlatter è una patologia degenerativa della tuberosità tibiale che si manifesta a causa di una ripetuta contrazione del muscolo estensore della gamba. La malattia è caratterizzata da un doloroso gonfiore in prossimità dell’osso sporgente sulla parte superiore della tibia, collocato sotto il ginocchio, si manifesta in età pre-adolescenziale e colpisce maggiormente gli sportivi. Per guarire dalla malattia di Osgood-Schlatter è necessario sospendere l’attività sportiva per un periodo variabile a seconda della gravità. Nelle fasi in cui il dolore è più acuto, si può intervenire con: · crioterapia; · assunzione di farmaci specifici; · utilizzo di ginocchiere per immobilizzare l’arto; · sedute di ultrasuoni e magnetoterapia. L’instabilità della rotula, conosciuta anche come “sindrome femoro-rotulea”, consiste in un malallineamento dell’articolazione del ginocchio. 1 8
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Durante la flessione del ginocchio, la rotula scorre su un canale compreso tra i due condili femorali che si adatta alla forma della patella, in questo modo il movimento avviene in maniera fluida e indolore, con un attrito minimo. Invece quando subentra la patologia, la rotula è spostata esternamente rispetto alla sua zona anatomica e durante il movimento tende a strisciare contro il condilo femorale con notevole attrito. La patologia si diagnostica attraverso l’osservazione del ginocchio da parte di un medico specializzato e la terapia prevede: · l’utilizzo di antinfiammatori per ridurre il dolore; · infiltrazioni di acido ialuronico; · riposo dagli allenamenti sportivi; · crioterapia; · utilizzo di un tutore per riallineare la rotula. · kinesio taping; · utilizzo di plantari ortopedici. L’artrosi del ginocchio (gonartrosi) è una patologia articolare degenerativa molto diffusa che causa una riduzione della cartilagine articolare. I capi articolari, con la diminuzione del supporto cartilagineo, non trovano più lo spazio per svolgere la loro normale funzione meccanica e iniziano ad avvicinarsi sino a quando non entrano in contatto diretto l’uno con l’altro. Questo processo si accompagna ad una sintomatologia dolorosa associata ad una riduzione della mobilità articolare. Lo specialista (reumatologo, ortopedico, fisiatra) indicherà uno o più tipi di cure per l’artrosi del ginocchio: · assunzione di farmaci specifici; · infiltrazioni di acido ialuronico; · sedute di ultrasuoni, laserterapia, tecar e magnetoterapia; · utilizzo della ginocchiera per immobilizzare l’arto. La miglior cura è la prevenzione da intendere come supporto alle azioni che si compiono quotidianamente, perciò sia che si svolge un lavoro usurante sia che si pratichi uno sport, l’importante è saper intervenire sapientemente al fine di non incorrere in simili problematiche. Affidarsi ad uno specialista (medico, fisioterapista, tecnico ortopedico) è il miglior modo per conoscersi a livello fisico/posturale e quindi saper individuare i punti deboli.
SALUTE
ONICOFAGIA I TRUCCHI PER COMBATTERLA
di Vincenzo Comi - È uno degli atteggiamenti che può dare più fastidio in una persona. Sintomo di impazienza, nervosismo ed ansia e soprattutto sgradevole alla vista.
La non tranquillità porta all’onicofagia. Un brutto e frequente vizio riscontrabile in tantissima gente, che rosicchiando le unghie, talvolta asporta anche pellicine e cuticole sottostanti.
Mangiarsi le unghie è un disturbo compulsivo di cui molte persone soffrono e che interessa soprattutto l’aspetto psicologico dell’individuo.
Le unghie, considerate come potenziale canale di trasmissione di infezioni, possono recare danno anche allo smalto dei denti, favorendo così il rischio carie. Mangiarsi le unghie può portare ad un rischio di infezione.
Una cattiva abitudine che colpisce uomini e donne, grandi e piccoli. Tutti a ‘rosicchiarsi’ pellicine ed unghie senza sosta. Da soli, comodamente seduti sul proprio divano o addirittura a tavola in compagnia di amici o parenti. L’onicofagia è considerata un “disturbo del controllo degli impulsi” ed è solitamente classificata tra i disturbi comportamentali e delle emozioni che si presentano durante l’infanzia e l’adolescenza. Se trascurata, l’onicofagia può protrarsi fino all’età adulta. Secondo la teoria freudiana, portare qualcosa alla bocca richiama l’esperienza del seno materno e l’onicofagia è utilizzata per ottenere lo stesso effetto calmante. La causa è dunque di natura psicologica, l’ambiente familiare o lavorativo, lo stile di vita, le emozioni derivanti da amori finiti male o le aspettative eccessive. Stress ed ansia sono dunque le principali cause. È bene sottolineare come dietro l’onicofagia si nasconde un atteggiamento autolesionistico. Per questo motivo, nei casi più gravi, è necessario l’aiuto di uno psicoterapeuta. Nella maggior parte dei casi, con l’arrivo dei ‘trenta’ il disturbo tende a cessare. 2 0
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Le unghie sono infatti sporche e veicolano batteri, la continua attivazione dell’apparato digerente può creare problemi come gastriti o bruciori di stomaco. Mangiarsi le unghie abbassa l’autostima, dando sintomi anche depressivi. Ma quali sono i rimedi? Cercate di superare la situazione di stress o ansia che vi affligge. Nel frattempo è possibile trovare alternative come tenere la bocca occupata con una gomma da masticare, oppure mantenere le mani impegnate maneggiando altri oggetti. Esistono inoltre smalti, anche trasparenti, dal sapore molto sgradevole (dato dal benzoato). Se non funziona prova a coprire le unghie con un po’ di nastro o un bendaggio (non bello, ma efficace). È possibile inoltre strofinare le unghie con aglio o cipolla (o peperoncino se non si hanno tagli) in modo che il sapore forte rimanga. Questi sono rimedi efficaci, ma sicuramente la strategia migliore in caso non funzionassero è quella di andare a ricercare la causa psicologica principale. Vai alla ricerca della felicità e della tranquillità. L’onicofagia, siate sereni, scomparirà.
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SALUTE
FACCETTE DENTALI Descrizione, vantaggi e durata Dott. Demetrio Plutino Direttore sanitario - Spec. Ortodonzia
Sulla scelta del materiale, bisogna considerare le richieste di ogni singolo paziente e, in base ai risultati che vuole ottenere, il dottore opterà per quello più adatto alle sue esigenze ma, in linea generale, quelle che garantiscono una migliore resistenza e lucentezza sono quelle realizzate in ceramica.
Le faccette dentali, conosciute anche come “faccete estetiche” (o veneers), sono particolari involucri in ceramica che vengono applicati sulla superficie esterna del dente per migliorare l’aspetto estetico del proprio sorriso, nascondendo i vari difetti legati ad esempio alla forma, al colore o anche alla posizione dei denti. Grazie alla loro forte resistenza possono avere uno spessore molto sottile che varia da 0.3mm fino a 0.7mm, praticamente come una lente a contatto, permettendo il posizionamento senza la rimozione di struttura dentaria sensibile.
Studi clinici hanno infatti dimostrato la straordinaria durata delle faccette in ceramica attestando, dopo oltre 20 anni di utilizzo, la loro perfetta tenuta e l’assenza di distacchi o fratture. Quindi risultano essere il trattamento più efficace per cambiare il proprio sorriso senza dolore, essendo minimamente invasive e conservando una quantità di dente che non necessiterà di nessun trattamento endodontico. 2 2
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SALUTE
OLTRE LA PRECISIONE, LA PROTEZIONE
“PROGETTO OCCHIO” Perché questo impegno? Domenico Morabito Specializzato in Optometria Scienza della visione Il nostro impegno è prenderci cura del benessere degli occhi. Da sempre gli optometristi sono conosciuti per la precisione del loro operato da sempre alla ricerca delle migliori soluzione visive. La commissione internazionale sulla protezione degli occhi, ha stabilito la pericolosità delle radiazioni agli occhi dei raggi ultravioletti, che rappresentano uno dei pericoli maggiori per la salute oculare. Le radiazioni UV, possono danneggiare anche nel breve termine, la salute dei nostri organi visivi, causando: CATARATTA: l’OMS afferma che circa il 20% di tutte le cataratte sono causate dalle radiazioni UV. FOTOCHERATITE: infiammazione della cornea dovuta ad un’eccessiva esposizione al sole. FOTO-AGING: invecchiamento della pelle nell’area perioculare. RETINOPATIE: legate all’età. 2 4
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Le radiazioni UV sono sempre presenti, tutto l’anno, tutti i giorni, inverno ed estate, nelle giornate assolate e anche in quelle più nuvolose. Il sole ha tanti effetti positivi, come stimolare la produzione di vitamina D e contribuire al buon umore, ma una prolungata esposizione agli UV può provocare gravi danni alla salute degli occhi. La soluzione per una protezione oculare completa è di utilizzare lenti da vista con una innovativa combinazione di materiali e trattamenti. Le lenti che consigliamo sono lenti con un trattamento adatto a bloccare i raggi UV sul fronte della lente e anche sulla superficie interna: il risultato è una protezione assoluta alle radiazioni dirette e indirette. Gli occhi sono troppo importanti per correre rischi. Utilizza lenti con tecnologia UV protect: “Progetto occhio”. Protezione completa tutto il giorno ogni giorno!
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Photo Antonello Diano
L’INTERVISTA
“L’ARTE COME
VOCAZIONE” Il ‘riggitano’ Pino Insegno e un destino inseguito
di Pasquale Romano - L’emozione ha 1000 voci. È un percorso lungo, ricco di soddisfazioni e multiforme quello di Pino Insegno, passato per il doppiaggio, il cinema, il teatro e la tv.
sempre disponibile e sorridente. È un popolo orgoglioso, di parola, rispettoso. Da non tradire mai. In questo, mi sento molto simile ai reggini”.
Fa uno strano effetto sentirlo parlare. Ascolti una voce e fai fatica a non perderti, viaggiare lontano con la mente, sino ad arrivare ad Hollywood. ‘Colpa’ degli oltre 400 personaggi in carriera, dell’infinita lista basta citare Viggo Mortensen, Will Ferrell, Jamie Foxx, Sacha Baron Cohen e Michael Shannon.
Di recente, Insegno ha avuto modo di tornare nella sua Reggio Calabria grazie allo spettacolo teatrale ’58 sfumature di Pino’, che ha visto il Teatro Cilea tra le numerose tappe della tournee: “Ho accettato con enorme piacere l’invito di Peppe Piromalli dell’Officina dell’Arte, ammiro la sua generosità nel salvaguardare l’arte. Il teatro è come il delitto, non paga, quindi serve davvero una grande passione. Ma dovrebbe essere un qualcosa da coccolare e preservare, noi italiani siamo famosi nel mondo per tutte le nostre bellezze, artistiche e non solo. Aumentando la cultura di un popolo aumenti il suo valore”.
È una fusione di anime, tra la voce e il corpo. “Il doppiaggio è la cosa che più mi piace fare perché è tremendamente meritocratico. Se non vali, se non studi, non puoi arrivare da nessuna parte. Sono affezionato a tutti i personaggi che ho doppiato, è un modo per vivere esperienze meravigliose. Non potrò mai essere Django, Muhammad Alì o Aragorn, il cinema mi ha dato questa splendida opportunità”. Romano, e di fede calcistica laziale, Insegno in realtà ha radici calabresi. “Mio padre e mio nonno sono di Reggio Calabria, anche io mi sento ‘riggitano’. Da bambino tornavo spesso a Reggio Calabria, ricordo il Lungomare con i suoi alberi maestosi, la gente 2 6
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Insegno si definisce ‘un artigiano’ dell’arte, e in quasi 40 anni di carriera ha avuto modo di conoscere da vicino gioie e difficoltà, successi e momenti di sconforto: “È stata dura ma potendo tornare indietro rivivrei tutto esattamente cosi. Serve fallire per capire davvero quanto credi in un sogno. Ho lottato e combattuto, credendo sempre a quello che facevo. Cosi, il successo ha un sapore ancora più dolce”.
Photo Aldo Fiorenza
Photo Antonello Diano
Ubriaco e affamato di vita, l’artista di origini reggine non si concede pause. “Dormo poco, perché ho calcolato che risparmiando due ore sonno a notte, alla fine avrò vissuto qualche anno in più (ride, ndr). Sport? Ho giocato a calcio per tanti anni, ero un terzino di spinta. Non bevo mai e non ho alcun vizio, mi piace vivere lucidamente le cose, cosi da poterle ricordare meglio”. Nel corso della lunga carriera, Insegno ha avuto la possibilità di osservare da vicino mostri sacri del calibro di Gino Bramieri, Alberto Sordi o Walter Chiari: “È stata una scuola irripetibile, da artisti di quel livello puoi solo imparare. Come mai oggi il livello qualitativo è cosi basso? Perché non si investe davvero nel talento, aspettando la crescita delle persone. Se Vasco Rossi o Battisti fossero passati da X-Factor, gli avrebbero lanciato la sedia addosso…”. Cosa attendersi dal futuro? L’intenzione è quella di non risvegliarsi mai da un sogno lungo una vita..: “Voglio continuare a stupire divertendomi, come fatto sinora. La vita va vissuta pienamente, consapevoli che non offre lente dissolvenze ma stacchi bruschi. Senza aspettarsi nulla, ma coscienti che tutto è possibile. Se crediamo fortemente in qualcosa, serve l’ostinazione necessaria per afferrarla”.
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ALIMENTAZIONE
LEGUMI E CEREALI NON DIMENTICHIAMOLI D’ESTATE
Dott.ssa Maria Celeste Paviglianiti – Legumi anche d’estate? Certo che sì. Quando si parla di fagioli e lenticchie si pensa ai minestroni da assaporare nel periodo autunno-inverno ma nei mesi caldi, i legumi si possono gustare anche in fresche insalate o in deliziose mousse per preparare ottime bruschette. Se dovessimo avere il dubbio sul periodo giusto per mangiare i legumi ci basterà domandarci quando avviene la raccolta dei fagioli borlotti. Ad agosto! Il consumo sempre più insistente ha stravolto tutto. Dobbiamo ritornare alle origini e seguire la stagionalità dei cibi e quindi dobbiamo fidarci di più di madre natura. I legumi in particolare sono una fonte economica, gustosa e molto nutriente di proteine e micronutrienti vitali che può essere di grande beneficio per la salute. Contengono proteine in quantità pari o superiore a quelle della carne e doppia rispetto ai cereali. Le proteine contenute nei legumi, però, da sole non bastano a soddisfare il fabbisogno giornaliero perché non contengono tutti gli 8 aminoacidi essenziali, a differenza della carne, pertanto vanno combinati con i cereali. La pasta e fagioli è un piatto completo che non ha nulla da invidiare alla fettina di carne anzi il consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali ha molti vantaggi: saziano di più, sono meno caloriche, con la loro fibra solubile vengono regolati i livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue, con la loro fibra insolubile facilitano la funzione intestinale mantenendo sano l’intesti2 8
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no, creano meno prodotti di scarto durante il loro metabolismo, causando così minore affaticamento a livello renale e per ultimo, e non per importanza, un’alimentazione basata sul mondo vegetale è più ecosostenibile. Vi consigliamo quindi alcune appetitose ricette estive per gustare i nostri amici legumi. Iniziamo con l’hummus di ceci, una deliziosa crema di origine mediorientale perfetta per essere gustata come antipasto spalmandola su fette di pane integrale o intingendovi bastoncini di verdure fresche quali carote e sedano. Per ottenerla poniamo i ceci cotti in un mixer insieme a 4 cucchiai di tahin (crema di sesamo, si può anche non metterla), il succo di un piccolo limone, un pizzico di pepe, uno spicchio d’aglio tagliuzzato finemente, una manciata di prezzemolo tritato. Aggiungiamo due o tre cucchiai d’acqua per fluidificare il composto e frulliamo fino ad ottenere una crema densa e profumata. Continuiamo con una fresca insalata a base di patate, fagioli rossi, pomodoro e fagiolini. Bolliamo separatamente le patate, i fagioli e i fagiolini. Poi uniamo tutto con l’aggiunta di pomodoro fresco, pizzico di sale, olio di oliva extra vergine e semi di sesamo. Un’altra fresca insalata, con tempi rapidi di preparazione, è quella a base di pomodoro fresco tagliato a pezzetti, rucola, ceci cotti, mais con aggiunta di riso integrale lesso, farro o couscous. Cereali e legumi non vanno dunque mai in vacanza, non dimentichiamoli d’estate!
ALIMENTAZIONE
MICROONDE FA DAVVERO MALE?
La società moderna, con i tempi cosi compressi e spesso frenetici, ci obbliga a pasti rapidi, a consumare in pochi minuti il nostro pranzo o cena. Ecco così che il forno a microonde, con la sua capacità di cuocere i cibi in poco tempo, diventa un alleato prezioso in cucina.
Sin dalla sua nascita però il dibattito sulla possibilità o meno che cucinare con il forno a microonde faccia male alla salute è sempre rimasto acceso. Ma è davvero cosi? Innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra chi sostiene che i cibi cotti al microonde perdano le loro proprietà nutritive (quindi senza un effettivo danneggiamento per la salute) e chi invece afferma sia cancerogeno. Per quanto riguarda le proprietà nutritive che si perdono con la cottura a microonde, sono stati condotti diversi studi in proposito, con risultati diversi a seconda degli alimenti. A favore delle microonde sembrano essere gli esperti della Harvard University, che affermano: “Alcune sostanze nutritive vengono alterate dal processo di cottura, che avvenga mediante forno a microonde, forno tradizionale o altri metodi. Il metodo di cottura che trattiene al meglio le sostanze nutritive è quello che cuoce velocemente, riscalda il cibo nel più breve tempo possibile e usa meno liquido possibile. La cottura con microonde soddisfa tutti questi criteri”. 3 0
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Forno microonde cancerogeno? Questa ipotesi è fortemente smentita, e confermata da numerosi studi e ricerche. Le onde elettromagnetiche con frequenze simili a quelle utilizzate nei forni a microonde infatti possono avere effetti cancerogeni solamente se ci si sottopone ad esposizioni prolungate o ad intensità estremamente elevate, quindi non nel caso di utilizzo dell’elettrodomestico. Il microonde viene utilizzato per tempi così brevi che non può, categoricamente, portare ad una esposizione che abbia effetti cancerogeni o mutageni. Quindi, in conclusione, quali sono i veri rischi legati all’uso del microonde? Esiste maggior rischio di contrarre infezioni o intossicazioni per via della temperatura alla quale viene portato il cibo. Un alimento che è rimasto per qualche giorno in frigo, se scaldato in pentola e portato ad ebollizione, vede ridursi drasticamente la carica batterica. Lo stesso cibo lasciato per pochi minuti nel microonde potrebbe invece conservare una carica batterica elevata, che può provocare disturbi gastrointestinali. Per questa ragione si consiglia di utilizzare questo strumento solo per cibi freschi o conservati correttamente, per un tempo limitato in frigorifero.
ALIMENTAZIONE
GLI ASPARAGI E I SUOI SUPER POTERI Gli asparagi, seppur originari dell’Asia, si trovano in Europa da oltre mille anni, quando ebbe inizio la loro coltivazione. Ad esserne produttori europei sono, soprattutto, Italia, Francia e Germania. Negli ultimi anni la diffusione e l’utilizzo è in costante crescita grazie alle numerose proprietà benefiche, che aiutano a proteggere il nostro organismo, prevenendo malattie e preservando la nostra salute. Gli asparagi più noti hanno colore verde, ma esistono anche asparagi bianchi, viola e rosso-viola. Queste differenza cromatiche non comportano diverse proprietà nutrizionali ma solo un sapore differente. In Italia tra i più noti troviamo l’asparago di Cesena e il Napoletano. Ma quali sono, nel dettaglio, i ‘super poteri’ degli asparagi? Sono costituiti per la maggior parte da acqua e hanno poche calorie. Essi apportano infatti solo 24 kcal per 100 grammi di parte edibile, quindi sono indicati in caso si stia seguendo un regime alimentare ipocalorico. Gli asparagi sono ricchi di fibre e antiossidanti. Le fibre sono molto importanti per aiutare il transito intestinale e smaltire le tossine e per ridurre i livelli nel sangue di colesterolo e glucosio dopo i pasti. 3 2
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Hanno anche un indice glicemico molto basso, quindi sono indicati nell’alimentazione dei soggetti diabetici. Gli asparagi sono inoltre privi di colesterolo e grassi dannosi, e sono anche poveri di sodio. Gli asparagi sono, inoltre, ricchi di glutatione, sostanza in grado di favorire la depurazione dell’organismo e, dunque, l’eliminazione delle sostanze dannose e dei radicali liberi. L’amminoacido chiamato “asparagina” fa, poi, da diuretico naturale, eliminando il sodio in eccesso nel nostro corpo. Per essere sicuri che siano freschi dobbiamo verificare che siano duri. Non devono piegarsi, ma spezzarsi. Quali i modi principali per consumare gli asparagi? Possono essere consumati come contorno, o con le uova, con le quali si sposano alla perfezione, o ancora a crudo, tagliandoli a fettine piccole e mischiandoli con l’insalata e al vapore, meglio ancora nell’apposito cestello. Gli asparagi sono un alimento che non presenta grosse controindicazioni, tuttavia non vanno consumati da chi è allergico ad altri ortaggi appartenenti alla famiglia delle liliaceae come aglio e cipolla. Chi soffre di insonnia dovrebbe evitare il consumo di asparagi la sera in quanto essi sono energizzanti e quindi potrebbero disturbare il riposo notturno.
BENESSERE
SCOTTATURE ED ERITEMI SOLARI Cosa fare, cosa evitare Quante volte sentiamo frasi come queste: “Come sei bianca, ma non vai al mare?” E al primo weekend libero, via sotto il sole tutto il giorno. E la protezione solare? ”Noo, altrimenti quando mi abbronzo???” Fate attenzione però! Il risultato di un’esposizione al sole eccessiva e prolungata, soprattutto quando la pelle non è protetta in maniera adeguata, può provocare scottature solari, con arrossamento, bruciore e prurito cutaneo. Soprattutto in soggetti con pelle molto chiara, la scottatura sfocia spesso in eritema solare con la comparsa sulla pelle di vescicole e bollicine pruriginose, sensazione di calore, dolore, esfoliazione cutanea. Se l’eritema solare è accompagnato da insolazione o colpo di calore possono comparire anche mal di testa, febbre, brividi, senso di debolezza. L’entità del danno generato da un eritema solare dipende essenzialmente dal fototipo e dal tempo di esposizione ai raggi UV. L’eritema solare può aumentare il rischio di macchie cutanee, cheratosi attinica, tumore della pelle (melanoma) e fotoinvecchiamento. Il rimedio principale per l’eritema solare è rappresentato da farmaci ad uso topico, ad azione cortisonica, anestetica o antistaminica. Possiamo anche utilizzare, diverse volte al giorno, l’acqua termale (meglio se conservata in frigorifero), ricca di oligoelementi dalle proprietà lenitive e rinfrescanti, che attenua soprattutto la sensazione di calore e permette di mantenere l’idratazione cutanea. Esistono anche rimedi naturali che possono essere d’aiuto per accelerare la guarigione e per alleviare rapidamente il prurito e il rossore che accompagnano l’eritema solare. 3 4
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Il gel di aloe vera è uno dei rimedi naturali più conosciuti da applicare in caso di scottature ed eritema solari: grazie alle sue proprietà rinfrescanti, lenitive e antinfiammatorie, può essere applicato localmente sulla zona colpita alla prima comparsa dei sintomi. Anche l’oleolito di iperico è utile per le applicazioni sulla pelle in questi casi, perché è indicato per lenire pruriti e rossori. La pomata alla calendula è un altro rimedio utilissimo: i suoi principi attivi, tra cui antiossidanti come carotenoidi e flavonoidi, possiedono proprietà cicatrizzanti e lenitive in grado di accelerare il processo di guarigione e di rigenerazione della pelle. Possiamo anche utilizzare pomate all’amamelide, dalle proprietà astringenti e antiedematose, e oli essenziali di menta o di eucalipto, che normalmente troviamo già addizionati a formulazioni doposole poiché assicurano alla cute un effetto di freschezza. Oltre a ricorrere ai rimedi già citati, facciamo attenzione a cosa sarebbe meglio non fare in presenza di scottature ed eritemi solari: - esporsi al sole; - lampade abbronzanti; - lavarsi con acqua troppo calda; - grattarsi o rompere le vescicole. Ricordiamoci però che la cosa più importante è prevenire il problema per evitarne altri di più grave entità. Cerchiamo, quindi, di non esagerare con esposizioni al sole eccessivamente prolungate, soprattutto nelle ore più calde della giornata, e utilizziamo prodotti solari che proteggano la nostra pelle in maniera adeguata.
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OLIO DI MONOI
Proprietà e benefici per pelle e capelli Prezioso alleato per la nostra bellezza, l’olio di Monoi tiarè è un olio naturale, originario di Tahiti, dall’odore intenso ed esotico, che si ottiene macerando i fiori di Gardenia Tahitensis nell’olio di copra, la polpa disidratata del cocco. È privo di conservanti o profumi aggiuntivi e per questo tende a solidificare al di sotto dei 24° e bisogna esporlo a fonti luminose per poterlo riutilizzare allo stato liquido. L’olio di Monoi è usato moltissimo in campo cosmetico, in prodotti per la cura dei capelli ma anche della pelle grazie alle sue proprietà idratanti, lenitive e nutrienti. L’olio di Monoi deve le sue proprietà cosmetiche alla sua composizione: · acidi grassi a catena media, come l’acido laurico; · antiossidanti, come la vitamina E e l’acido ferulico; · il salicilato di metile, con blanda attività antinfiammatoria. L’olio di Monoi ha notevoli proprietà idratanti, fondamentali anche per la salute del capello: la presenza di acido laurico nell’olio di cocco favorisce la rigenerazione delle fibre che compongono i capelli e protegge dagli inevitabili danni che potrebbero compromettere il naturale equilibrio del cuoio capelluto come l’esposizione prolungata ai raggi UV, lo smog e l’uso continuo di piastre e phon a temperature elevate. Inoltre è utile anche come protezione dalla salsedine e dal cloro, mentre le sue proprietà antinfiammatorie aiutano ad alleviare irritazioni e pruriti locali del cuoio ca3 6
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pelluto, soprattutto causati dalla comune forfora. Usarlo è facilissimo: si può applicare sia su capelli asciutti sia umidi, frizionandone poche gocce sulle lunghezze prima di asciugarli o facendone un impacco da tenere in posa per circa 30’ un paio di volte a settimana. Rappresenta un naturale prodotto di bellezza con proprietà essenziali anche per la cura della pelle: neutralizza i radicali liberi, previene rughe e smagliature e le contrasta, elasticizzando e tonificando la cute naturalmente, idrata la pelle secca e lenisce le scottature lievi. L’olio di Monoi può essere messo sulla pelle prima di esporci ai raggi solari, ma è sempre importante abbinarlo alla protezione solare perché idrata la pelle mentre stiamo al sole, ma non la protegge perché privo di filtri UV. In commercio lo troviamo presente in numerosi cosmetici: · trattamenti solari, in cui l’olio di Monoi è associato a protezioni a largo spettro UVA-UVB; · doposole, per idratare e mantenere un’abbronzatura uniforme più a lungo; · sublimatori, pensati per nutrire la pelle ed esaltarne il colorito, in cui possiamo trovare altri oli naturali (cartamo, jojoba, morinda, enotera) che agiscono in maniera sinergica con l’olio di Monoi potenziando i suoi effetti benefici.
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CELLULITE: 4 MITI DA SFATARE La verità sulla cellulite, l’inestetismo più odiato e temuto dalle donne Quanto ne sappiamo (davvero) sulla cellulite? Abbiamo raccolto alcune leggende metropolitane che interessano l’inestetismo più odiato dalle donne e abbiamo provato a fugare qualche dubbio. 1. LA CELLULITE È CAUSATA DA ABITUDINI SBAGLIATE NELLO STILE DI VITA Vero, anche se è bene ricordate che la cellulite è una patologia multi-fattoriale. Parlando di cellulite, è sempre bene ricordare che dietro la sua comparsa non c’è una sola causa, ma diversi fattori. Oltre allo stile di vita - e qui meritano attenzione alcune abitudini sbagliate che possono favorirne l’insorgenza come un’alimentazione troppo ricca di zuccheri, alcool, fumo, stress e vita sedentaria, indumenti attillati che ostacolano la circolazione, tacchi troppo alti, posture scorrette che possono condizionare la circolazione delle gambe e aggravare la stasi linfatica e venosa - nella sua comparsa pesano molto anche la predisposizione familiare, la costituzione e cause ormonali e vascolari (fragilità capillare). 2. LA CELLULITE È DA CONSIDERARSI UN INESTETISMO PURAMENTE ESTETICO Falso: la cellulite è una patologia e, come tale, va trattata. All’origine della patologia c’è uno squilibrio ormonale – un eccesso di estrogeni, gli ormoni femminili – che porta ad una maggiore ritenzione idrica e all’accumulo di grasso su cosce, fianchi e glutei. Più propriamente, la cellulite deriva da un’infiammazione del tessuto adiposo che aumenta di volume e trattiene liquidi nei tessuti. L’infiammazione dei tessuti porta ad un’alterazione della condizione normale della pelle, che assume il caratteristico aspetto “a buccia d’arancia” o “a materasso”: invece di essere liscia e compatta, presenta una serie di rigonfiamenti più o meno estesi. 3 8
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3. PER CONTRASTARE LA CELLULITE BASTANO I MASSAGGI Falso. Sull’efficacia dei massaggi nel trattamento della cellulite e della ritenzione idrica circolano informazioni di ogni tipo: c’è chi li demonizza dicendo che servono a poco e chi li definisce il top per stimolare la circolazione e per modellare la silhouette. La verità, come sempre, sta nel mezzo. Se la buona notizia è che i massaggi “anti-cellulite” funzionano, dall’altra occorre tener presente che da soli non bastano: per essere davvero efficaci, i massaggi devono essere abbinati ad un’alimentazione mirata, attività fisica costante e a trattamenti cosmetici domiciliari. Questi ultimi, in particolare, sono fondamentali per prolungare i benefici dei trattamenti in cabina, mantenere la pelle tonica ed elastica e contrastare la ritenzione idrica. 4. LA CELLULITE È UNA PATOLOGIA CHE INTERESSA SOPRATTUTTO LE DONNE IN SOVRAPPESO Falso. Il sovrappeso può favorire la comparsa della cellulite, anche se la patologia non è strettamente legata al peso. In certi casi, si parla addirittura di “cellulite compatta” per indicare la cellulite che colpisce le donne con muscolatura tonica e in buone condizioni fisiche generali. Vero, però, che la cellulite è una patologia prettamente femminile. Le più colpite sono le donne, dopo la pubertà, perché alla base c’è un’alterazione degli estrogeni, gli ormoni femminili. La patologia può attraversare diversi stadi: da una fase iniziale più leggera e più facilmente trattabile, caratterizzata da stasi linfatica e ristagno di liquidi, si può arrivare ad una fase sclerotica contraddistinta da degenerazione dei tessuti e pelle “a materasso”.
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In arrivo il buonumore Estate sinonimo di benessere psicofisico La bella stagione sta per arrivare, finalmente ci è permesso staccare la spina ed allentare i ritmi frenetici, interrompendo la routine quotidiana, per molti di noi fonte di stress.
soggetti si sentano particolarmente giù di morale o depressi, il solo cambiamento climatico che caratterizza il periodo estivo invece, determinerebbe un miglioramento del nostro umore.
Le vacanze tanto attese potrebbero dare un reale contributo al nostro benessere psicologico, stimolando il buonumore e facendoci sentire più positivi.
L’acqua del mare e la luce solare attenuano ansia e stress grazie al rilascio nel cervello di sostanze chimiche come serotonina, dopamina e ossitocina che ci danno una sensazione di benessere e felicità, come dimostrato da numerosi studi scientifici.
Ma cosa intendiamo esattamente quando parliamo di umore? L’umore, come definito da Giordano e La Barbera, è lo stato emozionale interno dell’individuo che condiziona la qualità e l’intensità dei suoi vissuti ma anche la sua attività cognitiva, volitiva e comportamentale. Può presentarsi alterato, o nel senso di una deflessione del suo tono, come si verifica nelle condizioni depressive, o nel senso di una sua esaltazione, come invece si realizza nella mania e nell’ipomania. Il tono dell’umore, inoltre, presenta oscillazioni fisiologiche dipendenti dalle variazioni dei parametri psicobiologici, dagli stimoli provenienti dal mondo esterno o dai contenuti del mondo interno, o ancora da un vario intrecciarsi di tutti questi aspetti. Un’esperienza positiva, come ad esempio le vacanze estive, potrebbero determinare un aumento del tono dell’umore, un senso di gioia e apertura verso gli altri grazie al maggior tempo libero che ci permette di stare in buona compagnia, di ascoltare buona musica e dedicarci alle nostre passioni. Ma perché le persone si sentono più felici e più energiche durante i mesi caldi e soleggiati, mentre nel periodo autunnale e in quello invernale gli stessi individui avvertono un declino dell’umore? L’umore manifesta cambiamenti e variazioni in relazione al fatto che sia giorno o notte, estate o inverno, inizio o metà anno. Le corte e fredde giornate invernali influenzano i nostri bioritmi naturali e il nostro equilibrio ormonale facendo sì che alcuni 4 0
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La serotonina è una sostanza fondamentale nella regolazione dell’umore, ma anche della temperatura, della sessualità e dell’appetito; una sostanza che ci regala una profonda sensazione di benessere oltre che di rilassamento, riducendo nel nostro corpo la concentrazione di alcuni ormoni responsabili di stress (tra cui l’adrenalina). La dopamina, invece, è coinvolta nei meccanismi di gratificazione e media la spinta motivazionale tanto da essere stata definita molecola della felicità. Ad esempio se mangi un cibo che ti piace, la dopamina lo segnala al cervello e lo spinge a ripetere il meccanismo che è fonte di piacere. L’ossitocina, infine, è un ormone secreto mentre si fa sport, si canta, si balla o si abbraccia qualcuno ed è coinvolto in modo diretto nella creazione dei legami sociali (famiglia, coppia) e nell’aumento della fiducia tra gli individui. Da tutto ciò emergerebbe l’influenza che questi neurotrasmettitori hanno su ognuno di noi, sul provare piacere, sulla nostra felicità. Sembrerebbe dunque spiegato il legame esistente tra la “bella stagione” e il benessere psicofisico. Dott.ssa Amelia Mazzitelli · Psicologa Dott.ssa Luisa Tripodi · Dottoressa in Psicologia Specialiste Mente&Relazioni
WIG HOUSE
LA CASA DELLA PARRUCCA
visita il nuovo sito: www.wighouse.it Pubbliredazionale - Wig House è il centro parrucche di Reggio Calabria, nato con lo scopo di fornire una soluzione ai problemi estetici e psicologici, causati dalla perdita dei capelli. Nel nostro punto vendita potrete provare senza impegno, in un ambiente confortevole e riservato, il vasto assortimento di modelli, seguiti e consigliati nell’acquisto da un personale preparato e completamente disponibile. Le nostre parrucche, in capelli naturali e sintetici, vengono realizzate con le più avanzate tecniche di lavorazione garantendo, oltre ad una perfetta traspirazione, anche risultati estetici eccellenti. Tutti i nostri articoli sono realizzati con materiali anallergici certificati, conformi alle normative CE e considerati dispositivi medici. I nostri modelli sono ideati per non irritare la pelle e garantire una sensazione di benessere e comfort. Adatti per affrontare un trattamento chemioterapico o un caso di alopecia di qualsiasi natura.
Da Wig House troverete anche soluzioni alternative e integrative alla parrucca. Abbiamo a disposizioni i migliori turbanti per chemioterapia presenti sul mercato, realizzati con tessuti naturali come il cotone, la seta e la fibra di bambù. I nostri prodotti sono ovviamente perfetti anche per chi vuole semplicemente cambiare look o trovare un’acconciatura particolare per un’occasione. Parrucche, infoltitori graduali, code posticce, toupet, clip extensions. La giusta soluzione per ogni esigenza! Wig House si trova in via Paolo Pellicano, 1 a Reggio Calabria. Venite a trovarci dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il Sabato solo di mattina, su appuntamento. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento, non esitate a contattarci allo 0965.28830 o all’indirizzo wighouse@hotmail.it | Visita il sito www.wighouse.it
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YOGA DELLA RISATA
L’antica disciplina che aumenta l’entusiasmo e riduce lo stress
Lo Yoga della Risata è una tecnica unica creata dal medico indiano dott. Madan Kataria che combina la risata incondizionata con la respirazione yoga (Pranayama). Tutti possono imparare a ridere senza dover attingere all’umorismo, alle barzellette o alla comicità. Si comincia con esercizi di riscaldamento di induzione alla risata simulando la risata stessa come se si trattasse di un esercizio fisico, e mantenendo il contatto visivo con le altre persone si pratica la giocosità tipica dell’infanzia. Nella maggior parte dei casi si passa dalla risata spintanea (risata spinta, attivata) alla risata spontanea che diventa ben presto contagiosa. La scienza ha dimostrato che il corpo non distingue tra una risata auto-indotta e una risata autentica ma in ogni caso attiva gli stessi sistemi e produce le stesse sostanze benefiche che si producono quando si sta bene, quando si è felici. Si crea quello che comunemente viene definito il Joy Coctail, un concentrato di sostanze benefiche per corpo e psiche. Lo Yoga della Risata è la sola tecnica che consente di raggiungere una risata sostenuta senza dover necessariamente coinvolgere il pensiero cognitivo. Supera il sistema razionale che normalmente agisce da freno sulla risata naturale. Dieci minuti di risata diaframmatica e profonda sono in grado di attivare la maggior parte dei sistemi fisiologici e di produrre maggiori quantità di ossigeno. 4 2
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La singola sessione è suddivisa in tre parti: – Riscaldamento con il clapping: prima fase in cui ci si muove nello spazio guardandosi negli occhi, sorridendo e battendo le mani a ritmo e accompagnando il battito con il suono della voce. Al clapping, seguono respirazioni molto profonde utili per ripulire i polmoni e per indurre a un rilassamento mentale e fisico. Al riscaldamento segue una fase ludica con giochi da fare in gruppo o attività con la musica, il canto e la danza. - In questa fase si ride per dieci minuti con esercizi ispirati allo Yoga basati sulla giocosità o su un valore, il tempo minimo necessario perché il nostro organismo possa attivare e stimolare la produzione degli ormoni, e dei benefici neuro-biologici legati all’attività della risata e del respiro. Al termine di questa fase segue la fase della Meditazione della Risata, un’esperienza profonda che apre agli strati del subconscio e che aiuta a sperimentare la risata “Incondizionata”. – L’ultima fase è dedicata al rilassamento attraverso l’Humming, lo Yoga Nidra, e al radicamento attraverso la Grounding Dance. Il vero beneficio dello Yoga della Risata si manifesta proprio grazie alla fase di rilassamento che normalizza l’attività psicofisica stimolata dalle varie attività. Di seguito gli obiettivi ed i risultati della pratica dello Yoga della Risata: favorisce un sano sviluppo emotivo, migliora le prestazioni, le relazioni, la resistenza fisica e la creatività, sviluppa l’autostima, aumenta l’entusiasmo e riduce lo stress. Margherita Modafferi · Teacher di yoga della risata
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SPORT
REGGIO, IL SUO MARE E L’AMERICA’S CUP, SFIDA DA ‘MISSION IMPOSSIBLE’ di Vincenzo Comi - Un’impresa impossibile, o quasi. Il nostro territorio ha tutte le carte in regola per poter vincere una grande sfida di carattere sportivo ma non solo, almeno dal punto di vista naturale e paesaggistico. Reggio Calabria potrebbe ospitare uno dei più importanti eventi velistici al mondo, l’America’s Cup. Ma Reggio è davvero pronta ad accogliere una competizione che per sua natura prevede una macchina organizzativa perfetta? La prestigiosa manifestazione, tra i più antichi trofei al mondo, che si disputerà nel 2021, prevede due regate di avvicinamento all’evento nel Mediterraneo, di cui una in Italia. Le altre tre saranno disputate nell’Atlantico e in Asia. Per poter candidarsi, la località deve avere alcuni requisiti tra cui 200 giorni l’anno di vento navigabile, acqua piatta e correnti, fondali in porto di cinque metri. E fin qui Reggio Calabria appare come meta ideale. Accanto alle bellezze concesse da madre natura però la città ospitante deve possedere una serie di servizi ed infrastrutture capaci di accogliere migliaia di turisti nonché centinaia di team. Se si pensa alle caratteristiche paesaggistiche ed ambientali, il nostro territorio quindi sembrerebbe lo scenario perfetto per accogliere ed abbracciare le formula 1 del mare. Diversamente invece se si fa riferimento alle strutture ricettive e al livello di accoglienza, Reggio Calabria purtroppo ad oggi risulterebbe impreparata ad ospitare un evento di tale portata (ad esempio non esiste una cittadella dello Sport). Dietro l’angolo ci sono inoltre diversi sfidanti, 4 4
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tutt’altro che inesperti. Primo fra tutti Napoli, seguono Genova e altre importanti città marinare. A spingere l’evento e a proporre Reggio Calabria come ipotetica cornice della kermesse mondiale, il Consigliere Federale FIV per il Mezzogiorno, l’avv. Fabio Colella. “L’America’s Cup è un evento di portata mondiale, non internazionale come molti affermano. In realtà si tratta di 5 tappe in tutto il mondo – spiega l’avv. Fabio Colella – di cui due nel Mediterraneo e solamente una in Italia. Ovviamente la strada è ancora tutta in salita perché gli ostacoli sono davvero tanti”. Ma com’è nata l’idea di portare l’America’s Cup a Reggio Calabria? “Mi trovavo a Roma per la premiazione del velista dell’anno. Bertarelli, il padrone di Prada, ha presentato i 5 eventi, affermando che in Italia si cercava un luogo che avesse determinate caratteristiche e ad ognuno di questi saltavo sulla sedia (ride ndr), perché in ognuna di esse vedevo la nostra città – continua Colella – Il vento 200 giorni l’anno, un’onda corta, la corrente, i fondali per permettere alle imbarcazioni di avvicinarsi alla costa per essere ammirate etc...”. Un’idea nata dunque quasi per caso, ma portata avanti con grande impegno e coraggio, quella di Colella che propone Reggio Calabria come possibile tappa della Red Bull Youth America’s Cup. Reggio Calabria non deve illudersi ma può sperare nell’impresa. La nostra città ha infatti superato solamente il primo step, quello dell’accettazione della candidatura. Ora però c’è da affrontare le altre città partecipanti.
da invidiare alle più prestigiose città europee. La Federazione Italiana Vela, insieme alle istituzioni (Città Metropolitana, Comuni litoranei dell’area dello Stretto, Regione Calabria, e istituzioni sportive) devono collaborare e fare rete creando le condizioni perché la candidatura si possa tramutare in realtà e quindi ospitare il più antico trofeo sportivo del mondo. Un’occasione da non perdere per Reggio Calabria che deve trovarsi pronta ad accogliere una competizione dall’enorme fascino e dall’alto potere attrattivo nei confronti di grandi sponsor. La vela, a questi livelli, è uno sport per ricchi e la mole di soldi che circola nell’ambiente è spaventosa. “L’unione fa la forza. Quello che fa grande Reggio dev’essere proprio l’accordo, l’unione, tra tutti i suoi protagonisti. Il Circolo Velico e la Federazione da sole non bastano”. Eventi come l’America’s Cup richiamano ingenti investimenti economici e necessitano di adeguati progetti di riqualificazione che serviranno alla città ospitante per beneficiare dei vantaggi ottenuti dopo la conclusione dell’evento (Trapani docet). La America’s Cup è una grande opportunità. Una ‘mission impossible’ in cui crederci nella speranza che Reggio possa sfruttare una grande manifestazione per migliorare il proprio scenario, riqualificare il proprio assetto urbano con nuove e più moderne strutture turistiche, sistemi di trasporto innovativi ed attività di commercio e produttive che nulla hanno
Un’opportunità strategica che rappresenterebbe una vetrina internazionale di enorme prestigio, capace di valorizzare in ottica turistica e di marketing territoriale le enormi potenzialità attrattive del nostro territorio. Basti pensare che lo scorso anno l’organizzazione della America’s Cup alle Isole Bermuda è costata 77 milioni di euro tra miglioramenti delle infrastrutture e sponsorship ma il ritorno economico è stato di 250 milioni, più di tre volte tanto. Dopo l’accettazione della candidatura adesso la palla passa alle istituzioni che dovranno convertire il sogno in realtà nella speranza che le acque del nostro mare possano realmente accogliere l’America’s Cup e che i reggini possano vedere sfrecciare sullo Stretto i bolidi volanti del mare più innovativi al mondo. Una sfida dunque da ‘mission impossible’.
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Condominio CardioProtetto E se ogni palazzo di Reggio Calabria fosse dotato di un defibrillatore? di Vincenzo Comi - Il 90% delle morti causate da arresto cardiaco avvengono all’interno delle proprie abitazioni. La casa, considerata da tutti come il luogo più sicuro, al riparo da ogni rischio, in realtà può trasformarsi in una vera e propria trappola, in quanto priva di strumenti utili per poter affrontare casi estremi come eventuali arresti cardiaci. Negli ultimi anni si è finalmente compresa la necessità di dotarsi di uno strumento salvavita come il defibrillatore. Strutture sportive, centri commerciali, uffici pubblici, aeroporti e scuole si stanno dotando del prezioso apparecchio in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario in modo da azzerare il battito cardiaco e, successivamente, ristabilirne il ritmo. E se aggiungessimo nell’elenco dei luoghi cardioprotetti anche tutti i condomini della nostra città? La proposta arriva dalla Croce Rossa Italiana – Comitato di Reggio Calabria che ha presentato il progetto “Condominio CardioProtetto”, promosso dalla Croce Rossa, con la collaborazione dell’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare e Politiche della Famiglia, Pari Opportunità, Minoranze Linguistiche – Lucia Anita Nucera, il patrocinio del Comune e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e co-finanziato dalla Fondazione AIFOS (Associazione Italiana Formatori e Operatori della Sicurezza). “Attualmente, sul territorio reggino, non vi sono condomini cardioprotetti ed i cittadini formati sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare ed utilizzo del defibrillatore semi automatico sono nettamente insufficienti, se rapportati al totale della popolazione locale – spiega il presidente del Comitato, dott. Giuseppe Mileto 4 6
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– Da questi motivi nasce l’idea di creare un progetto per diffondere la cultura dell’emergenza e facilitare l’accesso sul territorio a strumenti salvavita come i defibrillatori, rendendo la propria abitazione, uno dei posti in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, un luogo cardioprotetto”. Non servono dati eclatanti per comprendere come la disponibilità di un defibrillatore automatico in ogni condominio assuma un valore sociale enorme. “All’aeroporto di Chicago tutti i dipendenti sono formati alla rianimazione cardiopolmonare ed ogni 300 metri è presente un defibrillatore. Il 70% dei casi di arresti cardiaci si risolve positivamente grazie all’intervento delle persone formate”. Tutte le persone interessate dovranno dunque contattare la Croce Rossa Italiana – Comitato di Reggio Calabria per dare il via ai corsi che non per forza devono interessare tutti gli inquilini del condominio. “Spero che questa iniziativa possa trovare l’interesse dei cittadini – spiega Lucia Anita Nucera – Il progetto ambizioso prevede l’avvio dei corsi di formazione della durata di 8-10 ore organizzati dalla Croce Rossa all’interno dei condomini. Successivamente verrà donato un defibrillatore per ogni condominio. Anche le scuole saranno interessate in un questo percorso virtuoso mirato alla tutela della salute dei cittadini”. Tutto dipende dalla tempestività dell’intervento dei soccorritori che, mediamente, si aggira attorno a 12-15 minuti. Un lasso di tempo lunghissimo se si pensa che per ogni minuto che passa la percentuale di sopravvivenza si abbassa del 10% circa. È indubbio, dunque, che garantire un ambiente cardioprotetto anche all’interno dei condomini risulta essere di vitale importanza.
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