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ANNO II - MARZO 2011
Focus. Il sindacato dei panificatori si oppone all'ipotesi dell'apertura festiva
Editoriale
Gli anziani di oggi di Adriano Bianchi
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MENSILE D'INFORMAZIONE
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Vecchi si diventa (se non si muore giovani). È un dato di realtà, nè una sfortuna, nè un caso delle vita. È nelle cose, come nascere e morire, direbbe Qoelet che ricorda come: “Per ogni cosa c’è un suo momento”. Chi vive il tempo della vecchiaia è chiamato a interpretarlo al meglio. Certo secondo la propria salute e le proprie possibilità, in ogni modo in pienezza. La realtà degli “anziani d'oggi” poco si avvicina all’immagine di persone tristi, sole e in preda alla nostalgia del passato. Fortunatamente per molti la vita è ancora a portata di mano e le energie non li hanno abbandonati. Anzitutto perchè l’età media e la qualità della vita si è notevolmente innalzata. Non è difficile, infatti, trovare settantenni e ottantenni in piena forma, vivaci nello spirito e nel pensiero, desiderosi di realizzare progetti, spesso impegnati in attività di volontariato, ma anche in perenne gita turistica e in frenetico movimento. In secondo luogo, pur in qualche difficoltà economica congiunturale e con qualche prevedibile acciacco fisico, questa generazione di anziani sta certamente meglio dei propri genitori e dei propri figli che probabilmente la pensione o non l’hanno avuta o non la riceveranno mai. Anziani, quindi, ma una grande risorsa per la comunità, sia sul piano umano, che sul piano sociale. Dare loro la possibilità di esprimersi, di vivere bene e il più a lungo possibile fa bene anche a noi più giovani. Quando, poi, gli anni prendono il sopravvento è dovere di una società civile garantire loro quell’assistenza che rende prezioso anche il tempo della malattia. Anche a questo siamo attrezzati per tante strutture e persone presenti anche nella nostra città. Forse un po’ meno lo siamo col cuore. Nella frenesia della vita l’anziano ci rammenta il tempo per riflettere e forse da dedicare agli affetti più cari.
Pane fresco la domenica I fornai dicono “no” L'appello al presidente della Regione, Roberto Formigoni: “Ci serve almeno una giornata di riposo da dedicare alla famiglia” Nuove residenzialità, comunità a confronto
Anziani e assistenza
Il servizio a pag. 8
Primo Piano Prove tecniche di calamità: le unità cinofile bresciane si confrontano con Roma tt pag. 2-3
Grande Brescia Sarà demolita l'ex centrale elettrica del Civile, al suo posto il Centro Ricerca Ail tt pag. 7
Sport Carmelo Scarcella, direttore generale I servizi dell'Asl di Brescia: “Le Rsa non potranno più essere l'unica risposta a pag. 12-13 possibile alle esigenze future”
Cus Cube Brescia: è festa scudetto nel decimo anniversario tt pag. 11
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Primo piano
In ottobre torna il "Salone dell'emergenza" Al Centro Fiera di Montichiari R.E.A.S. – Salone dell’emergenza dal 7 ottobre riproporrà l’impegno concreto per la diffusione della cultura e delle conoscenze nel campo della tutela dei cittadini nelle situazioni di rischio, calamità ed emergenza. La partecipazione di espositori e specialisti da tutta Europa è la migliore testimonianza di una professionalità riconosciuta a livello internazionale, che trova conferma nell’adesione di volontari e Corpi dello Stato e nella presenza forte di Istituzioni come la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia. All'evento partecipano paesi e visitatori specializzati della Germania, la Spagna, la Svizzera, l’Austria e la Gran Bretagna.
Protezione Civile. Intervento tra le macerie (simulate) del dopo-terremoto nel cuore della città
Reagire in caso di catastrofe Operazioni di soccorso a Brescia Due giorni di impegno per volontari e unità cinofile alla ricerca di eventuali vittime. Il Gruppo Leonessa al lavoro in via Sardegna con gli specialisti di Roma e di Terni Pagine a cura di Franco Armocida
Le macerie di un vecchio capannone demolito in via Sardegna a Brescia sono state teatro di un’esercitazione dai connotati più che realistici, destinata alla ricerca da parte di unità cinofile di eventuali vittime di un terremoto che colpisse il nostro territorio. L’operazione, che ha visto impegnate circa un centinaio di persone per due giorni, con un notevole spiegamento di mezzi e strutture, è stata organizzata dal Gruppo cinofili Leonessa Brescia, assieme alle unità cinofile di Roma e Terni ed ai gruppi
di Ghedi, Nave, Bovezzo e Camunia, tutte strutture afferenti alla ProCiv, con la presenza della Croce Bianca di Brescia e con il coordinamento dei Vvf cittadini, sotto la supervisione dell’Uts Lombardia, l’Unità tecnica di soccorso della nostra regione. A fianco dell’area ‘terremotata’ – debitamente messa in sicurezza dai Vvf ed isolata da possibili accessi non autorizzati – la Croce Bianca ha eret-
to un Pma, Posto medico avanzato, dove erano in attesa delle ‘vittime’ medici e personale sanitario, affiancato da alcune tende, predisposte dai vari gruppi della ProCiv, destinate al supporto logistico dell’operazione, come posti ristoro o riposo per le squadre operative e quanto ancora potesse essere utilizzato in caso di prima necessità. Le operazioni di soccorso in caso di
terremoto – come nell’eventualità di qualunque altra calamità naturale – vanno coordinate con ordine e rigore quasi militare, altrimenti, pur animati dalle migliori intenzioni, si rischia di aumentare il danno anziché diminuirlo od annullarlo. Mentre alcuni volontari venivano ‘sepolti’ sotto uno stato di macerie – è stato simulato il crollo di un supermercato e di due palazzine multipiano - ben nascosti ed assolutamente invisibili dall’esterno, un vigile del fuoco assumeva il ruolo di Rso, Responsabile sicurezza delle operazioni, che, tradotto, significa che chiunque ed a qualsiasi titolo fosse intervenuto nell’area a lui assegnata, doveva rispondere e dipendere da lui e solo da lui. I responsabili di settore dell’esercitazione sono stati, per i Vvf di Brescia il cs Alessandro Casarotto, per la Croce Bianca il cs Massimo Scaratti e per l’Uts Lombardia, per quanto concernente le ricerche in macerie, Alfredo Gottardello. Le venti unità cinofile impiegate – ognuna è composta dal cane e dal suo addestratore – erano sul posto a disposizione dei Vvf, così come tutti i gruppi di ProCiv.
Protezione Civile. Le codifiche europee non lasciano spazio a dubbi su come agire in caso di necessità
“Tre colpi di fischietto e bisogna abbandonare tutto” Mentre le ‘vittime’ venivano nascoste, il vigile Roberto Crotti ha assunto il ruolo di Rso ed ha indetto il briefing iniziale. “Ognuno deve lavorare prestando la massima attenzione ai miei segnali, che avvengono tramite un fischietto, l’unico mezzo con cui posso comunicare nell’area assegnata. Un fischio significa di prestare attenzione a me perché ho comunicazioni e tre fischi, sono codifiche europee, vuol dire di abbandonare immediatamente il luogo dove vi trovate, ripercorrendo al contrario la via usata per raggiungerlo, qualsiasi cosa
stiate facendo, perché può essere in pericolo la vostra incolumità”. Alle perplessità sollevate da un soccorritore, che ha chiesto se avesse dovuto abbandonare a se stessa anche una vittima che in quel momento si trovasse in una situazione vicina alla salvezza, il Rso ha risposto – e non deve in alcun modo sembrare cinismo – “se in quell’area ho, per esemplificare, 32 persone operative, ne voglio ancora 32 e non una di meno perché rimasta sotto le macerie per una scossa di assestamento, per quanto importante fosse quello che stava facendo”. f.a.
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Esercitazione sì, ma pensando all'Aquila Stiamo assistendo ad un’esercitazione, ma il pensiero va immediatamente a L’Aquila. Dopo il briefing, è partita la prima unità cinofila, che, in poco meno di venti minuti, ha identificato il luogo dove era sepolta la prima vittima, con il cane che ha abbaiato su un determinato punto. Veder lavorare il cane che si aggirava tra le macerie con velocità e nel contempo attenzione, andando, annusando, tornando, spesso inciampato in macerie che si sono mosse con il rischio di ferirsi, talvolta richiamato dal conduttore perché si stava allontanando dalla zona assegnata, è stato profondamente emozionante, perché ci siamo immedesimati in una situazione reale, davvero ben simulata.
Protezione Civile. Uomini e cani, in squadra insieme con un solo obiettivo: salvare più vite possibili
Muoversi in un silenzio surreale alla ricerca dei sopravvissuti L'affiatamento delle unità cinofile si rivela fondamentale per raccogliere i migliori risultati. E durante l'esercitazione nel Bresciano hanno agito veri professionisti pagina a cura di Franco Armocida
Le squadre dei Vvf e dei volontari della ProCiv che cominciano a scavare ed a spostare le macerie, fino al raggiungimento della vittima, che si spera ancora in vita. Qui sono stati spesi minuti, ma a volte sono necessarie molte ore per raggiungere la persona sepolta. Confermato che il soggetto sia ancora vivo, entrano in campo i soccorritori, che hanno il compito di stabilizzare la vittima, dopo averne verificato le condizioni, per prepararla all’estrazione, attorniati da chi aveva lavorato fino a quel momento, pronto per ogni possibi-
le evenienza o necessità. Una volta stabilizzato su una barella, il ferito viene caricato su un’ambulanza e trasportato al Pma, dove viene preso in carico dai medici. “Alcuni cani possono impiegare più tempo nella ricerca – ci ha spiegato ancora Alfredo Gottardello – non perché siano meno bravi di altri, ma semplicemente perché stanno imparando, al pari dei loro conduttori”. L’intera eserci-
tazione, protrattasi per un intero sabato pomeriggio e continuata nella successiva mattinata della domenica – con un intermezzo notturno presso il campo addestramento ricerca in macerie della ProCiv di Ghedi – si è svolta in un silenzio quasi surreale. Non una parola od un gesto fuori posto da parte di nessuno, perché tutti erano consapevoli che quanto stavano facendo non sarebbe servi-
to a vincere una partita nello sport preferito, ma a combattere contro il tempo con il fine di salvare una vita. Quando ci accade di osservare in un reportage le immagini dei soccorsi in una zona colpita da una calamità naturale, sia essa un terremoto, uno tsunami, una valanga, un’alluvione, non sempre realizziamo il lavoro che vi è stato prima, ‘dietro le quinte’, lontano dagli occhi della telecamera, per preparare ‘l’esercito’ di persone, per la maggior parte composto da volontari, che scende in campo per salvare anche una sola vita. “Quanto visto in questi due giorni - è stato il commento unanime dei coordinatori ed osservatori, rispettivamente il cs del Vvf Alessandro Casarotto ed il responsabile ricerche in macerie dell’Uts Lombardia Alfredo Gottardello – è da ritenere più che soddisfacente, perché i risultati sono stati in linea con le aspettative e le unità cinofile hanno espresso un buon affiatamento uomo-cane". Chi non ha detto nulla sono stati proprio loro, i cani, che si accontentavano di un ‘bravo’ e di una carezza da parte del loro conduttore, inconsapevoli della quantità di cuori che hanno continuato a battere per merito loro.
Protezione Civile. Le unità cinofile si alternano sul luogo dell'intervento per evitare ogni possibile errore
Allarme non sempre significa che sotto ci sia qualcuno “Il primo allarme di una possibile presenza che il cane ha lanciato abbaiando non significa che là sotto ci sia qualcuno – ci ha spiegato Alfredo Gottardello – perché potrebbe essere un falso segnale. Per tale ragione allontaniamo l’unità cinofila e ne facciamo intervenire un’altra, restringendo l’area di ricerca, per avere la conferma”. Conferma che è arrivata puntualmente in pochi minuti, in quanto anche il secondo cane ha abbaiato nello stesso punto. “A volte, quando sappiamo a priori che le macerie corrispondono ad un palazzo
di molti piani e che la vittima può essere anche a molti metri di profondità, richiediamo un’ulteriore conferma – ha aggiunto Gottardello - perché prima di impegnare forze e risorse umane e tecniche spesso consistenti, vogliamo avere una ragionevole certezza che là sotto ci sia davvero qualcuno”. Una certezza in più, questa, che consente di intervenire a colpo sicuro, smuovendo ostacoli e macerie e concentrando le forze in campo proprio dove c'è il massimo bisogno del loro intervento, alla ricerca dei possibili sopravvissuti. f.a.
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SPORT: vinci i biglietti del Rugby Brescia
La parola ai lettori
Il Rugby Brescia mette in palio quattro biglietti omaggio (validi per due persone) per assistere a una gara casalinga di campionato. Chi desidera partecipare all'estrazione dei biglietti deve spedire entro il 31 marzo il tagliando in redazione: La Voce di Brescia, via Callegari 6, 25121 Brescia.
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IL MEGLIO DI...
Notte tricolore a Brescia I festeggiamenti in città e nel Bresciano per i 150 anni dell’Unità d’Italia, a ricordare, con la data del 17 marzo, il giorno di promulgazione della legge 4671 del Regno di Sardegna che proclamò la nascita del Regno d’Italia. Bandiere nelle vie cittadine, manifestazioni pubbliche con la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni, eventi e rappresentazioni, saranno la cornice della festa. Un momento di partecipazione collettiva, attenzione ai valori e al significato profondo dell’Unità Nazionale che saprà coinvolgere i cittadini bresciani.
LETTERE
Quell'orgoglio di essere italiani Il 17 marzo festa nazionale, per il 150° anniversario dell'unità d'Italia (18612011), deve essere un momento bello, d'entusiasmo, di grande orgoglio, di essere italiani, di appartenenza ad una comunità unita e ad un'Italia meravigliosa. Cari cittadini dobbiamo essere uniti nel riconoscere gli immensi sacrifici, ed il grande lavoro che hanno fatto tanti personaggi della politica, della cultura e tanti cittadini comuni, nel portare avanti grandi ideali, nel percorso della storia, per costruire il valore, la cultura, sociale, civile, umana dell'unità d'Italia, del territorio e degli italiani. Noi tutti insieme dobbiamo continuare questo percorso, portando dentro ognuno di noi, il grande valore dell'unità d'Italia, di stare uniti, di stare bene insieme. Cari cittadini dobbiamo essere uniti nel difendere, migliorare, la nostra bella costituzione, che è un patrimonio di ottimi principi e di contenuti civili positivi. Uniti nel difendere, migliorare, il nostro servizio sanitario nazionale, i suoi principi universalistici, di uguaglianza di trattamento, e di solidarietà. Uniti nel difendere, migliorare la scuola pubblica, la cultura, la formazione, il sapere, la ricerca, una scuola che deve essere di tutti e per tutti, perchè a mio avviso le scelte fatte da questo governo, con tagli economici e di personale, sono estremamente peggiorative. Uniti nel risolvere i tanti problemi che hanno i nostri giovani, precariato, incertezza, insicurezza, mancanza di lavoro, il 30 per cento di loro sono disoccupati, è estremamente urgente dare delle risposte, ai loro problemi,ai loro bisogni, creare velocemente posti di lavoro, per dare speranza al loro futuro. Uniti nel riprendere l'unità sindacale, l'unità del mondo del lavoro, per cercare tutti insieme di risolvere i problemi esistenti. Uniti nel difendere la dignità, la sicurezza sui posti di lavoro e ovunque. Uniti nel difendere la dignità delle persone, in questo momento particolare di malcostume di alcune personalità, la priorità è di difendere con forza la dignità delle donne. Uniti nel rispettare e difendere l'ambiente, il territo-
IL PEGGIO DI...
L'indifferenza dell'Occidente La rimozione dal cuore dell’Occidente del sacrificio di Shahbaz Bhatti, il Ministro per le Minoranze Religiose del Pakistan. A 42 anni il 2 marzo scorso è stato ucciso a Islamabad con 35 colpi di arma da fuoco. Era disarmato e senza scorta. Cattolico, impegnato in difesa dei cristiani, aveva difeso la causa di Asia Bibi e preso posizione contro la sua condanna a morte per blasfemia. In una recente intervista video Shahbaz Bhatti aveva detto: “Sto seguendo la croce. Per essa sono pronto a morire”. Quell'intervista, l'ultima che ha concesso, aveva le caratteristiche di un presagio e la forza di una esortazione alla concordia tra i popoli.
Giornali della Comunità
Radio Voce Ascolta “100% Brescia”, la trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, puoi seguire ogni domenica con “Diretta Sport” le gare di Brescia, Lumezzane, Rodengo Saiano, Montichiari e Feralpi Salò. Al termine le interviste e a seguire le radiocronache del Basket Brescia.
"Il Regno"
è il Giornale della comunità della parrocchia di Cristo Re. La copertina riprende il tema della Lettera pastorale “Tutti siano una cosa sola”. Una lettera che chiude una trilogia aperta con “La Parola di Dio nella vita della comunità cristiana” e seguita da “Un solo pane, un unico corpo”.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
rio dalla speculazione edilizia e dagli inquinamenti. Uniti nel fare di più per aiutare i cittadini più deboli, anziani, bambini, diversamente abili, fare pressione sul governo, perché sposti di più l'impegno, l'attenzione sui loro bisogni, per costruire una rete di servizi socio assistenziali, su tutto il territorio italiano. Uniti nel difendere l'acqua e che resti un bene pubblico, sia di ottima qualità e ad un costo accessibile a tutti i cittadini. Uniti nel combattere le mafie, le falsità, le corruzioni, il coraggio della verità, del bene, della trasparenza, del reagire con responsabilità, che è dentro di noi è più forte dell'indifferenza, del silenzio, tiriamole fuori queste forze positive, per il bene comune. Uniti nel costruire una cultura dell'onestà, della legalità, del rispetto delle regole e di alta civiltà. Cari cittadini, allora io dico, uniti tutti insieme a festeggiare l'unità d'Italia, ma anche uniti tutti i giorni con più impegno, per costruire una società migliore. Così avremo scelto la strada giusta, per il bene comune, sarà una bella scelta, di alta civiltà e di pace. Francesco Lena
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce di Brescia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a brescia@vocemedia.it.
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Grande Brescia
Quaresima, il ritiro spirituale per chi fa politica Mese di marzo, tempo di Quaresima. Tra una occupazione e l’altra ci si sforza di trovare il tempo per riflettere. A tal fine quale occasione migliore di un ritiro? Tra le tante proposte segnaliamo sabato 2 aprile il ritiro per le persone impegnate nel sociale e nella politica. L’appuntamento è alle 9.30 dalle Suore Ancelle della carità in via Moretto 16. La giornata si aprirà con un momento di preghiera cui seguirà la lectio biblica di Mons. Luciano Monari “Giusti davanti a Dio, giusti davanti agli uomini”. Alle 11.30 il Vescovo celebrerà la Santa Messa, al termine della quale ci sarà un momento conviviale.
Ail. In primavera verrà abbattuta l'ex centrale elettrica degli Spedali Civili
Il centro ricerca si farà di Franco Armocida
Dalla voce di Giuseppe Navoni, presidente della sezione di Brescia dell’Ail, l’Associazione italiana per la lotta contro le leucemie, traspariva tutta la soddisfazione, per non dire di più, nel commentare la recente deliberazione, da parte del Consiglio comunale di Brescia, relativa alla realizzazione del Centro ricerca Ail all’interno degli Spedali Civili di Brescia. “E’ stato l’ultimo tassello del mosaico che è stato disegnato in tanti anni – ha detto Giuseppe Navoni – perché la complessità del progetto ha richiesto il benestare di molti soggetti, dall’Asl cittadina alla Soprintendenza alle Belle arti ad una serie di commissioni del Comune di Brescia, per non citare la direzione generale del Civile, da sempre, come tutti, al nostro fianco”. Un passaggio, quello relativo al centro di ricerca sostenuto e voluto con forza e convinzione dall'Ail locale, che narra la storia di tante persone e volontari che hanno creduto sin dalla registrazione dell'atto di nascita del sodalizio bresciano, alla bontà dell'idea. “Sono stati spesi molti anni per individuare le eccellenze che potevano contribuire alla realizzazione del progetto e non è stato agevole
istituire una realtà cui contribuiscono ben dieci Unità operative e tre dipartimenti, quelli dell’Ospedale dei bambini, del Civile e dell’Università degli Studi della nostra città ed alla fine ha prevalso – come poteva essere altrimenti?, ha aggiunto Navoni – il bene comune. A breve, entro la primavera, inizierà l’abbattimento dell’ex centrale elettrica, presso lo stabulario – ha precisato Giuseppe Navoni – e contemporaneamente si poserà la prima pietra del nuovo
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Due milioni di euro per la struttura Ail Se la prima parte del Centro di Ricerca sostenuto dall'Ail di Brescia potrà essere realizzata ad un anno dall’inizio dei lavori, ne servirà un altro affinché la struttura possa ritenersi pienamente operativa, in quanto le sofisticate attrezzature di cui dovrà essere dotata richiedono sia la massima attenzione sia il successivo accreditamento da parte dell’Aifa, l’Associazione italiana del farmaco. Il Centro di Brescia sarà il quarto in Italia a ricevere questo accreditamento, in quanto solo altre tre strutture pubbliche lo possono vantare. "L’Ail Brescia non poteva celebrare in modo migliore il suo decimo compleanno – ha sottolienato Giuseppe Navoni – ed il Centro, oltre che sul piano etico, risponderà anche su quello economico ai fini della massima trasparenza dell’utilizzo dei fondi, tramite un Comitato di gestione composto per cinque noni dall’Ail e per i rimanenti quattro dal Civile. Il Centro ricerca costerà circa due milioni di Euro, che saranno a totale carico dell’Ail e che sono frutto della generosità di chi, stella di Natale dopo uovo di Pasqua, ha permesso di accumulare per consentirci, tramite la ricerca, di continuare a combattere la malattia con ogni mezzo che la scienza ci metterà a disposizione”.
Centro ricerca, che ospiterà quattro laboratori su due piani. Al piano terra troverà posto l’Oncoematologia, la cui ricerca avrà una ricaduta diretta sugli ammalati – ha spiegato Navoni – e di cui ne beneficeranno anche i soggetti colpiti da altre malattie, mentre al primo piano vi saranno due ‘cell factoring’, una afferente a Pediatria e l’altra al Centro trasfusionale del Civile, affiancate da un laboratorio di terapia genica, anch’esso legato a Pediatria.
Amarcord. I "segni del Sacro" nel nuovo libro di Costanzo Gatta, edito da Compagnia della Stampa
In viaggio per le strade di Brescia, ritrovando le “santelle” Ancora in viaggio per le strade di Brescia e, per dirla con il maestro Nino Nutrizio, senza "limitarsi a scavare con un dito", ma da vero cronista che fa questo mestiere soprattutto con le gambe, muovendosi alla scoperta del cuore antico della città, che ha già narrato in altre occasioni e che già lo ha affascinato con il trascolorare delle sue luci. Eccolo, il nuovo libro e la nuova fatica di Costanzo Gatta, antico amico de "La Notte" di Milano e scrittore sornione del romanzo che fu la nostra esistenza e l'esserci,
sia pure di passaggio. Con lui ritroviamo quelle "santelle" di fronte alle quali le nostre madri e prima ancora le nonne, nel ripetersi di un rito e di un credo antico, percorso dalle rughe del tempo, hanno pregato, invocato aiuto e forza, cercato conforto nella memoria e nel riandare a cari lontani e trasmigrazioni di altre epoche. Così Costanzo Gatta ha cercato e trovato questi luoghi dello spirito lontano dai percorsi comuni, dagli occhi della quotidianità. A Lella Viola sono state affidate foto e dettagli, colti
con grande professionalità e perizia, capaci di avvalorare e affiancare nel migliore dei modi il racconto del cronista e, non dimentichiamolo, quella memoria storica preziosa rappresentata dagli anziani, stuzzicati, ascoltati, trasferiti su carta, con i ricordi e le emozioni più vive. Alla Compagnia della Stampa il compito di tradurre queste fatiche, in una preziosa opera letteraria tutta da assaporare, pagina dopo pagina, parte della neonata collana "Città sotto la lente". r.b.
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Dentro le mura
Dote Scuola: c'è tempo fino al 2 maggio Fino al 2 maggio 2011 sarà possibile presentare la domanda per l'assegnazione della Dote Scuola relativa all'anno scolastico 2011-2012. Per i residenti nel Comune di Brescia, che intendano richiedere l’assistenza del Comune sia per la compilazione della domanda sia per la presentazione e l'autentica della stessa, è possibile prenotare un appuntamento o recarsi direttamente agli uffici ed essere ricevuti secondo l’ordine di arrivo. Coloro che optassero per la prenotazione dell’appuntamento potranno farlo anche online all’indirizzo http://prenotazionipubblicaistruzione.comune.brescia.it. Gli appuntamenti si terranno nel settore Pubblica Istruzione, piazza della Repubblica 1.
Brescia. I fornai si oppongono all'apertura festiva: "Abbiamo bisogno di una giornata dedicata al riposo"
Niente pane fresco la domenica di Laura Di Palma
Pane fresco ogni domenica? Questa volta i fornai dicono “no”, opponendosi fermamente all’eventualità dell’apertura istituzionale alla panificazione domenicale e festiva dei forni. “Quello del fornaio, come altri, è un lavoro di sacrificio”, dicono; “lavoriamo di notte per garantire ai clienti un prodotto fresco per sei giorni su sette, con l’impegno di offrire qualità e non quantità. Non siamo assolutamente disponibili a sacrificare il tempo da dedicare alle nostre famiglie per cedere al desiderio dissennato di una minoranza di persone che non comprendono la “necessità umana” di veder garantito almeno un giorno di riposo alla settimana”. La necessità di avere almeno un giorno alla settimana di riposo e un po’ più di ore da dedicare alle proprie famiglie hanno spinto quindi il sindacato panificatori della provin-
Francesco Mensi, presidente sindacato panificatori
cia di Brescia a scrivere una lettera aperta inviandola al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e a Stefano Maullu, assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi. Il documento è firmato da Francesco Mensi, classe 1953, fornaio da oltre
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quarant’anni, recentemente eletto presidente del sindacato, dopo la morte del suo compianto predecessore, Gianmaria Piantoni. A favore delle richieste dei fornai ci sono i consumatori adeguatamente informati, la legge nazionale e la regionale. Nell’articolo 103 della Legge
Regionale 6/2010 si legge infatti “salvo deroghe motivate da parte dei comuni interessati, non è consentita la vendita di pane la cui panificazione è effettuata nelle giornate domenicali e festive”. La normativa attualmente in vigore, quindi, stabilisce che non è consentita la vendita di pane panificato nelle giornate domenicali o festive, salvo deroghe motivate da parte dei sindaci. Si può vendere, invece, quello panificato in precedenza oppure pane proveniente da paste surgelate. Recentemente, tuttavia, è scaturita da un tavolo regionale l’ipotesi di estendere apertura e lavoro dei forni anche alla domenica: ipotesi che il sindacato chiede di rivedere, soprattutto nell’ottica di valorizzare i panifici artigianali spesso vessati dalla proliferazione della grande distribuzione. Un passaggio che lascia aperto ancora uno spiraglio a una possibile, futura, trattativa, ferme restando esigenze e necessità reali e più che concrete dei fornai del territorio bresciano.
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Il Fondo Ambiente celebra la Leonessa d'Italia Sabato 26 e domenica 27 marzo si rinnova il consueto appuntamento con le Giornate di Primavera organizzate dal Fondo Ambiente Italiano. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, infatti il Fai celebrerà la Leonessa d’Italia con una sorta di viaggio rievocativo compiuto attraverso i luoghi della storia risorgimentale, dal Castello alla Chiesa di Santa Maria delle Consolazioni, dal Cimitero Vantiniano a Palazzo Averoldi, dove i tanti volontari della delegazione e gli apprendisti ciceroni delle scuole superiori saranno disponibili per visite guidate gratuite e spiegazioni storiche.
Associazioni. Un gruppo che lavora per il futuro dei giovani talenti bresciani
Ecco il cenacolo dell’arte Pagine a cura di Emanuele Salvi
Dal dicembre dello scorso anno a Brescia è attiva una nuova realtà che merita di essere conosciuta un po’ più da vicino. Si tratta del “Cenacolo delle arti”, un’associazione culturale, libera, apolitica e aperta a tutti coloro che intendano condividerne lo spirito, che presenta una filosofia ben precisa: “La nostra finalità è duplice – spiega il maestro Alberto Bonera, presidente dell’associazione che è stata costituita il 6 dicembre 2010 ed ha posto la sua sede in via Trento a Brescia –. Da una parte puntiamo a valorizzare e ad inserire nel mondo artistico i giovani talenti bresciani. Dall’altra vogliamo diffondere la cultura e l’arte intese nel loro significato più ampio, passando attraverso tutti i vari modi di espressione, dalla musica alla pittura, dal teatro alla letteratura. Questo è l'obiettivo che intendiamo perseguire attraverso lo sviluppo,
l’organizzazione e la realizzazione di attività culturali". In questo senso lo scorso sabato 19 febbraio il teatro S. Carlino a Brescia ha ospitato il primo, riuscito appuntamento presentato dal “Cenacolo delle arti”, un concerto che partendo dai grandi della musica (Bach e Chopin) ha
saputo trasmettere le suggestioni e le emozioni della musica contemporanea. “Abbiamo voluto iniziare presentandoci in questo modo – racconta il maestro Bonera – ora dobbiamo entrare nel vivo del nostro progetto e contribuire alla crescita culturale del territorio".
Matisse ora “seduce” il Financial Times La mostra Matisse. La seduzione di Michelangelo, in pochi giorni ha raggiunto quota 22.200 visitatori, con un’affluenza registrata già superiore rispetto a quella registrata dalla mostra Inca nei medesimi giorni, un successo che varca i confini nazionali e approda sulle pagine del quotidiano londinese Financial Times. “Dato il livello dell’impegno di Matisse con la scultura del XVI secolo appare degno di nota che questa sia la prima esposizione dedicata a tale rapporto – scrive Rachel Spence -. […] L’esposizione entusiasmante di sculture, disegni, litografie, decoupage e alcune dipinti rivelano nuove verità su un pittore sul quale molto è già stato detto. […] Questa mostra presenta l’impalcatura che sta dietro il genio di Matisse, in buona parte glorioso e interamente affascinante”, scrive la giornalista della testata londinese. “Non posso che esprimere grande soddisfazione per l’attenzione dedicata alla mostra dal Financial Times – ha commentato Andrea Arcai, assessore alla Cultura del Comune di Brescia -. L’analisi effettuata dal Critico d’arte inglese sottolinea il valore della proposta culturale offerta. L’apprezzamento per la chiave di raffronto ed il gioco dei rimandi tra Matisse e Michelangelo, studiato e proposto in modo rivoluzionario e originale nella esposizione in Santa Giulia, dimostra il grande lavoro e la proficua sinergia che si è realizzata tra l’assessorato alla Cultura del Comune di Brescia, Brescia Musei e Artematica”.
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La Voce di Brescia marzo 2011
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Fuori le mura
L'innovazione a vantaggio del cittadino “Stiamo partecipando a una sperimentazione importante perché porta dei benefici concreti ai cittadini – ha commentato il vicesindaco Fabio Rolfi –. Snellire la burocrazia è uno degli obiettivi cardine che un’amministrazione deve perseguire per avvicinare gli enti pubblici ai cittadini. Da questo punto di vista internet può essere un alleato. Ci siamo mossi per le prenotazioni via web dei passaporti, abbiamo potenziato i servizi dell’anagrafe decentrata, dove ora è possibile eseguire tutte le pratiche che è possibile fare presso l’anagrafe centrale, e ora inizia la sperimentazione del timbro digitale, uno strumento in grado di azzerare i tempi di attesa”.
Internet e servizi. Nel mese di marzo è iniziato uno dei progetti tecnologicamente più avanzati del 2011
Timbro digitale, primi passi sperimentali nel Bresciano La città per un anno entrerà a far parte di una rosa ristretta di realtà, confrontandosi con realtà operative come Milano e Ravenna pagina a cura di Emanuele Salvi
Ha preso il via in marzo, la sperimentazione di uno dei progetti tecnologicamente più innovativi promossi dal Comune di Brescia, finalizzato a portare ai cittadini un beneficio effettivo, con risparmio di tempo, costi e riduzione dei tempi di attesa agli sportelli. Si offre infatti la possibilità di accedere ai servizi anagrafici e di acquisizione dei certificati, direttamente da casa tramite web. La normativa vigente, il Codice dell’Amministrazione Digitale, consente alle pubbliche amministrazioni di produrre documenti su supporto informatico da cui è
Per tutto il 2011 i certificati potranno essere stampati direttamente a casa
possibile, se il documento è sottoscritto con firma elettronica qualificata o con firma digitale da parte del funzionario addetto, effettuare riproduzioni e copie con pieno valore legale. Su tale principio normativo si fonda il rilascio dei certificati da casa: un sistema tecnologico denominato Timbro Digitale 2D Plus,
particolarmente sofisticato e coperto da brevetto industriale europeo, recentemente acquisito dal Comune di Brescia, che produce e stampa sul documento un’immagine dinamica, detta timbro digitale, rappresentante graficamente il documento informatico originale. Tale documento è sottoscritto digitalmente.
Il Comune di Brescia ha richiesto, tramite la Prefettura, e ottenuto di poter partecipare a un progetto, promosso dal Ministero dell’Interno, di sperimentazione del timbro digitale, per consentire ai cittadini di ottenere, direttamente da casa, certificati anagrafici e di stato civile, con piena validità legale. Brescia entra a far parte della rosa dei comuni sperimentatori, tra cui figurano anche Milano e Ravenna. La sperimentazione avrà la durata di un anno e consentirà ai cittadini residenti di stampare da casa i certificati di: residenza, stato di famiglia, stato di famiglia per assegni familiari, nascita, matrimonio, morte. La stampa dei certificati avverrà attraverso l’accesso al portale del Comune, seguendo un percorso guidato che fornirà le indicazioni utili per il corretto rilascio dei certificati, compreso il richiamo alla normativa sul bollo. A questo proposito, è possibile integrare l’imposta di bollo (se dovuta) a cura dell’utente, semplicemente recandosi presso qualunque tabaccheria per l’apposizione di un contrassegno telematico.
Educazione civica. La Circoscrizione Nord impegnata con la Polizia nel progetto rivolto a 12mila alunni
Diario per una vita migliore: la legalità raccontata ai bambini Incontri dedicati alla legalità con gli agenti della Polizia di Stato e docenti dell'Associazione "Per una vita migliore", lezioni di educazione alimentare con nutrizionisti e dietisti, attività motoria. Sono alcune delle attività didattiche presentate agli insegnanti, che fanno da premessa all'edizione 2010-2011 del «Diario x una vita migliore». Il progetto, ideato da Domenico Geracitano, collaboratore Tecnico Capo della Polizia di Stato e presidente dell'Associazione Per una vita migliore, si è sviluppato grazie alla Polizia di Stato, alla Questura cittadina e all'Unicef e ha coinvolto, negli anni, numerose Questure, Comuni,
Uffici Scolastici provinciali e altre realtà per un coinvolgimento totale di circa 12.000 alunni. A cominciare proprio dalle istituzioni cittadine, Circoscrizioni, Comune, Provincia, Usp di Brescia, rappresentate rispettivamente dal Presidente della Circoscrizione Nord Marco Rossi, dal Presidente del Consiglio comunale Simona Bordonali, dal Vicepresidente dell'Ente Provinciale on. Giuseppe Romele e dalla dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale prof.ssa Maria Rosa Raimondi, e dalla Fondazione Asm. Legalità, alimentazione, sport e ambiente sono i temi che anche quest'anno il diario tratterà. "Tutte
Marco Rossi
le iniziative che coinvolgono i bambini sono molto belle per noi che dobbiamo costruire i cittadini di domani", ha detto il neo direttore della Scuola Polgai, Maria Pia Michelina Romita, presente all'illustrazione del percorso con Geracitano e Maurizio Marinelli, presidente del Centro Studi Sicurezza Pubblica. La legalità raccontata ai bambini includerà anche i consigli della Polizia di Stato per la sicurezza della navigazione nella Rete, filmati e conferenze. Le lezioni di attività motoria, infine, conterranno elementi formativi e divertenti e utilizzeranno un linguaggio semplice per coinvolgere f.a. tutti i bambini,
La Voce di Brescia marzo 2011
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Personaggi. Dal sodalizio con Alberto Fortis al sogno americano di “Border life”
Betty Vittori, il fascino di uno stato d'animo Pagina a cura di Richy Barone
Riascoltare la voce di Betty Vittori è come premere il tasto rewind e tornare indietro nel tempo. Fino a fermarsi a quegli anni Ottanta che non cessano di riproporre molte gemme, anche in ambito bresciano.Una di queste è proprio lei, la rossa Betty Vittori, gardesana, artefice di un carriera significativa con i suoi Flying Foxis, i Volpini Volanti che affiancarono in un paio di album Alberto Fortis e che vissero momenti di autentica gloria all’epoca della trasmissione tv Mister Fantasy, condotta da Carlo Massarini. Fu lui a lanciarli in televisione e a diventare amico di Betty Vittori. Un’amicizia che si è protratta per tutti questi anni, come dimostra la breve presentazione – che fa il paio con quella di Alberto Fortis inserita nel libretto del cd, nella quale Carlo Massarini scrive che l’album “… potrebbe essere un disco americano “. Siamo d’accordo, “Border life”, da poco uscito e cantato rigorosamente in “americano”, possiede tutte le qualità per giocarsela alla pari con un prodotto d’oltreoceano. Rifulge la voce straordinaria di Betty, che ti culla e ti fa sognare per i 30 minuti dell’album e brillano anche i bravissimi musicisti della band: Giulio Corini al contrabbas-
so, Simone Boffa alle chitarre, Riccardo Biancoli alla batteria e Vladi Leoni alla chitarra classica. Non da meno le canzoni, che strutturano un cd che si muove leggero tra il jazz e il pop, con i brani che scivolano lievi descrivendo storie – come “The lover’s book” - e stati d’animo – come “The meaning” -. Dopo l’intro in presa diretta di “The core of the earth” il primo botto è quello della title track “Border life”, moderatamente calda e delicatamente leggera. Intensa e double face è “The
Tailor at the 5th floor”, che profuma di una malinconia che rimanda alla grande Billie Holiday fino allo stacco a metà canzone, per poi trasformarsi nel finale in un ottimo brano pop, con la presenza alla voce intro e ai cori di Rossana Casale. Tenue e arpeggiata è “Daniel B.”, nella quale fa capolino il sax soprano dell’ex Volpino Amedeo Bianchi, mentre deliziosa è la conclusiva “Do you feel my love?”, ospiti la tromba di Fulvio Sigurtà e i cori dei Betty Boys.
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Francesco Renga non si ferma mai Francesco Renga non si ferma mai. Dopo la pubblicazione nel 2009 del disco “Orchestraevoce” con il trionfale tour, l’album di inediti “Un giorno bellissimo”, pubblicato nell’Autunno dello scorso anno e infine il duetto a Sanremo con i Modà ed Emma a interpretare il brano “Arriverà”, riparte questo mese con nuove esibizioni. Sarà il prestigioso Teatro Grande ad ospitare il bis di concerti - mercoledì 16 e venerdì 18 marzo, alle 21 - che inaugurano il “Francesco Renga Tour 2011”, quattordici date nei più importanti teatri italiani. Francesco Renga, udinese di nascita ma bresciano a tutti gli effetti, presenterà le due anime che musicalmente lo contraddistinguono, quella melodica e quella rock. Per questo sarà accompagnato sia dall’Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal Maestro Giacomo Loprieno (pianoforte), sia dalla sua band: Giorgio Secco (chitarra), Stefano Brandoni (chitarra), Vincenzo Messina (hammond e tastiere), Fulvio Arnoldi (chitarra e tastiere), Luca Visigalli (basso) e Diego Corradin (batteria). Un concerto nel quale Francesco ripercorrerà tutta la sua carriera partendo da alcuni pezzi storici dei Timoria fino ad arrivare agli ultimi successi .
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La Voce di Brescia febbraio 2011
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Hinterland
Scarcella: “Rsa, la famiglia è determinante” La famiglia non è solo il soggetto che paga la retta, ma fornisce un supporto con visite e responsabilità dirette. La presenza dei familiari, tanto più intensa quanto più frequente saranno le visite degli stessi, del medico di famiglia e del sistema di accoglienza, rafforzeranno e prolungheranno il senso di ‘appartenza’ dell’ospite al proprio nucleo familiare. Queste strutture, ponendosi come vie intermedie tra gli alloggi protetti e le Rsa, con cui sono comunque in rete per eventuali destinazioni motivate da carattere d’urgenza, hanno un costo per il paziente che si attesta a valori inferiori a quelli minimi delle Rsa, su cifre dell’ordine dei 1.100-1.200 euro mensili.
Focus. Anci, Asl, Regione, Centro Italiano Assistenza in famiglia e Gruppo ricerca geriatrica a convegno
L'anziano è la sfida del domani problema nei suoi aspetti più generali. All’Asl di Brescia afferisce una popolazione di 1.150.000 abitanti, di cui 102.111 ultrasettantenni (dati al dicembre 2010) ed il suo territorio, geograficamente disomogeneo e di grandi dimensioni, è composto da 164 comuni. Le Rsa accreditate sono 86 per un totale di 6.561 posti letto autorizzati, di cui 6.122 accreditati, cui ne vanno aggiunte 2 non accreditate con 40 posti letto che, nel complesso, hanno accolto (2010) 8.755 persone, con un turnover del 33%. La domanda di accesso è passata dalle 504 richieste nel 1999 alle 4.565 nel 2010, mentre i pazienti che hanno usufruito delle cure domiciliari sono in costante aumento ed il 2010 ne ha registrato 12.663 unità. Da questi dati ed in considerazione del persistente aumento delle liste di attesa per l’accesso alle Rsa, l’Asl di Brescia, sollecitata dal Gruppo di ricerca geriatrica, ha individuato nuove forme di vita comunitaria per anziani, fattibili nel contesto locale e, soprattutto, in tempi brevi.
Pagina a cura di Franco Armocida
“L’anziano, sia autosufficiente sia non, è la sfida che ci attende nei prossimi anni e, con la continua contrazione delle risorse, guardiamo con la massima attenzione a tutte quelle strade che vengono percorse per consentirgli una vita il più a lungo possibile nella serenità e nell’indipendenza, al fine di poter calibrare al meglio le nostre scelte”. Con queste parole l’assessore regionale alla Famiglia Giulio Boscagli ha espresso l’interesse personale e dell’ente verso il convegno - promosso dal Centro italiano per l’assistenza in famiglia e dal Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia, patrocinato, oltre che da Regione Lombardia, dall’Asl di Brescia e dall’Anci regionale – avente per tema le “Nuove residenzialità per gli anziani”, tenutosi presso la sede della Cassa Padana in via Vallecamonica a Brescia. Alcune cifre, limitandoci alle essenziali, aiutano a meglio inquadrare il
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Focus. Il convegno interprovinciale dedicato alle nuove residenzialità per anziani
Le Rsa non saranno più l'unica risposta possibile Al via il progetto di nuove comunità per ospiti con un buon livello di autonomia e bisogni diversificati, psicologici, relazionali, sociali e sanitari Pagina a cura di Franco Armocida
Non esistono solo le Rsa, certo importanti per la salvaguardia degli anziani pazienti, ma alternative valide, che si possono realizzare grazie alla sinergia tra realtà diverse, unite nel progetto comune, capace di valorizzare al meglio il ruolo della famiglia e del volontariato, coinvolgendo pubblioco e privato, con l'apporto prezioso delle reti territoriali di solidarietà. “Mentre le Rsa rimangono il luogo ideale per i pazienti più complessi – ha osservato il direttore generale dell’Asl di Brescia, Carmelo Scarcella durante il convegno dedicato alle nuove residenzialità per anziani –, abbiamo realizzato come non siano più l’unica risposta possibile, soprattutto in presenza del costante aumento di anziani con un buon livello di autonomia, tale da richiedere un minor tasso di protezione. Si è dato così vita al progetto di comunità residenziali per anziani con diversi livelli di autonomia, ma con un quadro clinico stabilizzato e bisogni diversificati, di ordine abitativo,
psicologico, relazionale, assistenziale sanitario e sociale. La valutazione per l’accesso tiene conto delle problematiche sia sanitarie sia, principalmente, sociali e l’obiettivo – ha continuato Scarcella – è quello di ritardare il più possibile l’accesso alle Rsa, valorizzando il ruolo della famiglia e delle reti territoriali di solidarietà. A questo modello possono concorrere, attraverso un coinvolgimento attivo, gli amministratori, i familiari, il volontariato, le più varie associazioni, con il contributo e sostegno, anche nella gestione, di vari attori della realtà locale, quali comuni, fondazioni, banche, parrocchie e chiunque possa mettere a disposizione risorse eco-
nomiche, strumentali o di personale. Queste comunità residenziali – con una capacità ricettiva attestata tra le 20 e le 40 unità, valore rivelatosi come il più indicato per l’ottimizzazione degli obiettivi – ha aggiunto i direttore generale dell'Asl – sono da considerarsi sostitutive del domicilio, dove l’ospite mantiene il proprio medico di famiglia e dove vengono forniti i servizi di carattere alberghiero e di mensa, unitamente a quelli relativi all’assistenza alla persona ed i servizi sanitari e socio-sanitari, con tutte le prestazioni accessorie, riconosciutegli dal Servizio sanitario nazionale, oltre ad un’attività comunitaria rispettosa della libertà individuale.
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Ora è fondamentale l'apporto dei privati “In questo momento, come sempre più in futuro, servono assistenza e generosità – ha detto il direttore scientifico del Gruppo ricerca geriatrica Marco Trabucchi – e le soluzioni identificate sono a basso costo e ad alta qualità, potendovi accedere anziani a basso livello di assistenza, ma, soprattutto, per il coinvolgimento di una serie di soggetti che permettono di contenere i costi in termini di accettabilità”. Quattro realtà che entreranno in attività in un arco temporale che va dai pochi mesi al paio d’anni e precisamente nei Comuni di Gottolengo, Serle, Sale Marasino e Prevalle. In ogni sede, oltre all’intervento diretto del comune, è di rilievo l’apporto del privato, che partecipa, oltre che con finanziamenti, anche con la cessione dell’immobile o con sostegni accessori. Le prime due sedi hanno strutture già esistenti che richiedono interventi tali da renderle operative rispettivamente entro il 2011 ed il 2012, a Sale Marasino si provvederà alla ristrutturazione di una vecchia Rsa ed i tempi di attuazione si aggirano sui due anni, mentre a Prevalle si provvederà alla costruzione ex-novo della struttura, fermi area, progetti e fondi, già disponibili. Anche qui si prevede l’avvio nel 2013. I posti letto vanno dai 24 di Gottolengo, ai 20 di Serle e Sale Marasino, fino ai 60, organizzati in sei moduli da dieci, di Prevalle. Determinanti gli interventi dalla Cassa Padana di Credito Cooperativo, al pari di quelli della Fondazione Antonio Bosio Onlus e dalla Fondazione Zirotti. “I bisogni aumentano e le risorse diminuiscono - ha sottolineato il direttore generale della Cassa Padana Luigi Pettenati – tuttavia l’indice di sviluppo non si misura solo in termini economici, ma anche nella capacità di soddisfare i bisogni delle comunità in cui siamo e ci vogliamo sentire inseriti”.
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Economia
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Aeroporto: alla ricerca della realtà operativa E’ possibile che quando questa nota vedrà le stampe, uno dei nodi di cui parleremo nella stessa possa essere stato sciolto, ma questo non interferisce con i suoi contenuti, anzi, contribuisce alla chiarezza su quanto connesso con l’annoso problema della ricerca di una via percorribile per rendere l’aeroporto di Montichiari una realtà operativa anziché una cattedrale nel deserto, com’è – chiamando le cose con il loro nome – da più di dieci anni. La Provincia di Brescia, l’11 febbraio scorso, ha presentato il Piano d’Area per l’aeroporto di Montichiari che, trascorsi i tempi tecnici necessari, potrà trovare applicazione con la fine del 2011 dopo l’approvazione della Regione Lombardia.
Brescia. Dopo otto anni il piano di sviluppo verso l'approvazione. Nuove opere, appello agli imprenditori
Romele: “Volontà e coraggio” tervento, si possono quantificare complessivamente in una quarantina di chilometri quadrati. Con il posizionamento per la fine dell’anno di questo tassello nel complesso mosaico, potranno essere avviate tutte quelle opere – e qui Giuseppe Romele ha ‘calcato la mano’ – che sono nelle mani dell’imprenditoria, perché quanto in ambito di insediamenti industriali, commerciali, alberghieri, logistici e quant’altro ancora, è legato a chi oggi ha il coraggio, la forza e la volontà di credere nel futuro aeroportuale per il nostro territorio, che può diventare, per certi aspetti, il nodo strategicamente più importante non solo per Brescia, ma per il nord d’Italia e per il sud d’Europa. Non va trascurato – ha aggiunto Romele – che per Montichiari passerà la Tav del Corridoio 5, che unirà l’Europa da ovest ad est, così come il previsto raddoppio dei binari che scendono dal Brennero agevolerà i collegamenti nord-sud tra Europa ed Italia e la nuova BreBeMi, i cui lavori sono già avviati, costituiscono fattori che non potranno che aumentare il traffico, di ogni tipo, sull’intera area”.
Pagina a cura di Franco Armocida
“Dopo otto anni il piano di sviluppo vedrà la definitiva approvazione, perché – ha illustrato il vice presidente provinciale Giuseppe Romele – alla luce dei provvedimenti che si sono susseguiti nel periodo richiamato emessi da Regione Lombardia, Provincia di Brescia e dai Comuni direttamente interessati dal piano, quali Montichiari, Ghedi, Montirone e Castenedolo, nonché dagli enti che, a vario titolo, hanno avuto competenza in materia, si è giunti ad un documento che indica le soluzioni percorribili per il corretto utilizzo dell’area interessata. Ora, grazie anche al principio della perequazione – i tecnici spiegheranno che si traduce in equilibrio tra i vantaggi (economici) e gli svantaggi (impatto ambientale ed altri) equamente ripartiti tra i quattro comuni richiamati, fatto che ha costituito uno degli ostacoli più difficili da superare, ha aggiunto Romele – si è fatta chiarezza sulla destinazione delle varie aree, che, ai vari livelli d’in-
Aeroporto. Incentivare la vocazione ai cargo del D'Annunzio senza tuttavia trascurare l'aspetto passeggeri
Molgora: “Il Piano d'Area consentirà una vera crescita” “Oggi facciamo il punto su uno dei due aspetti che hanno tenuto le cose ferme per oltre un decennio ha detto il presidente della Provincia Daniele Molgora – perché, di fatto, il Piano d’Area sblocca lo strumento per lo sviluppo dell’aeroporto, su cui la Provincia si è da tempo impegnata, sia su questo fronte sia su quello della ricerca di un assetto societario che potesse soddisfare le esigenze di tutti gli attori in scena. Entro la fine del mese (da qui quanto in apertura di nota, ndr), verrà reso noto quanto definito in ambito di assetto societario – ha continuato Molgora – ed ognuno potrà valutare la bontà del lavoro fatto. Siamo alla soluzione finale, perché presto sapremo chi farà cosa, come e quanto costa. Il Piano
d’Area e la definizione societaria sono due facce della stessa medaglia, inscindibili l’una dall’altra, perché chi crederà nell’una non potrà non credere nell’altra, guardando bene in faccia la realtà, che significa accettare ed agire per incentivare la vocazione cargo verso cui il D’Annunzio è avviato, senza trascurare l’aspetto passeggeri, che rimarrà comunque secondario”. “Ipotizzare uno sviluppo nella direzione passeggeri è poco realistico – ha voluto sottolineare Giuseppe Romele – perché, con Verona e Bergamo ad un passo e con Linate, una volta terminata la BreBeMi, a circa 40 minuti da Brescia, sarebbe utopistico uscire dall’ambito di uno sviluppo turistico, su cui però serve l’impegno di tutti”. E’ stato
valutato che a 100mila tonnellate di merci corrispondono 600 posti di lavoro, per cui oggi “ogni scenario non può che essere considerato prematuro”, ha chiosato Daniele Molgora, rafforzando il suggerimento, ma è più che tale, di guardare, da subito, a progetti nella direzione delle merci. Restano da verificare i tempi di esecuzione, ferma la volontà di farlo, di quanto messo sul tavolo oggi, oltre a quanto sullo stesso da sempre: Piano d’Area aeroportuale, BreBeMi, Tav, infrastrutture per un reale punto di scambio aria-gomma-ferro, con gli insediamenti di ogni tipo che quanto richiamato comporta, non si realizzano in mesi od anni, ma in legislature. È indispensabile crederci, da subito e fino in fondo. È pronta Brescia?
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Coldiretti. Il presidente Ettore Prandini: “L'agricoltura non può pagare per colpe evidenti di altri soggetti”
“Sull’annoso problema nitrati la politica regionale deve agire” La vicenda è annosa e ampiamente trattata e argomentata: una direttiva comunitaria (la cosiddetta direttiva nitrati) vecchia di venti anni, che punta a ridurre la presenza di nitrati nelle acque di falda individuando nell’attività zootecnica l’unico responsabile europeo del problema. “Una situazione assurda e paradossale – commenta Ettore Prandini – soprattutto ora che abbiamo le prove evidenti del fatto che la presenza di nitrati nelle acque di falda deriva da inquinamenti extra-agricoli. L’applicazione pedissequa della direttiva non modificherà il problema ma avrà come effetto nefasto la distruzione del sistema zootecnico lombardo e bresciano. Possiamo benissimo immaginarne le gravissime conseguenze economiche, sociali ed occupazionali sull’agricoltura ma anche sull’intero comparto agroalimentare”. “Coldiretti – sottolinea il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini - non vuole e non può accettare supinamente l’applicazione di una direttiva che scarica il problema interamente sugli allevatori. Tutte le attività di monitoraggio condotte in questi anni (non da Coldiretti ma da enti ed istituzioni pubbliche) mettono in diretta e stretta correlazione la presenza significativa di nitrati in falda con gli insediamenti civili e gli agglomerati urbani privi di reti fognarie e di depuratori. Se
poco meno del 50% degli insediamenti civili della Lombardia non è collegato a reti fognarie, è evidente che sono proprio quelli gli “spandimenti” che vanno ad arricchire le falde di componenti azotati. Non accetteremo che su questa ingiustizia si possa consumare il tracollo della zootecnia lombarda”. Coldiretti si muoverà in tutte le sedi e con tutte le proprie forze ed ora chiede azioni concrete da parte della Regione Lombardia che non può rinunciare a difendere il proprio sistema produttivo agricolo.
“Non possiamo tollerare nessuna posizione che possa determinare conseguenze negative per le imprese agricole bresciane e lombarde. Non possiamo nemmeno cullarci dietro le promesse di deroghe o di proroghe che avrebbero il solo effetto di rinviare il problema. Non possiamo nemmeno pensare di credere a coloro i quali sostengono che la soluzione al problema sia quella di realizzare centinaia di impianti a biogas. Occorre una decisa presa di posizione politica per portare ad una
seria revisione della direttiva, rendendola veramente attuale e compatibile con gli obiettivi generali ed irrinunciabili di difesa ambientale e di salvaguardia delle imprese agricole”. È una posizione che Coldiretti sostiene fin dall’inizio e “che ribadiamo con forza – continua Ettore Prandini – e che comunque ha portato a dei passi avanti: la vicenda è diventata (giustamente) un problema nazionale, il Governo si è recentemente impegnato a rivedere l’individuazione delle zone vulnerabili e a semplificare gli adempimenti tecnico-amministrativi, la Regione Lombardia si impegnata a prevedere fondi per l’adattamento delle vasche di stoccaggio e a garantire le misure PAC e PSR anche alle aziende non ancora totalmente in regola. Tutte vicende che come Coldiretti salutiamo positivamente ma che non ci distolgono dall’obiettivo finale, cioè l’assoluta necessità di rivedere la normativa nel suo impianto e l’altrettanta assoluta necessità di rimettere la palla al centro e di individuare e considerare le vere fonti da inquinamento da nitrati (leggasi insediamenti industriali e soprattutto urbani). “Tornando al ruolo della Regione Lombardia – conclude il presidente di Coldiretti Brescia – abbiamo anche recentemente registrato la vicinanza dell’Assessore De Capitani e l’impegno a difendere il settore con atti concreti”.
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Cultura
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Programmazione BRESCIA – VILLAGGIO PREALPINO - SANTA GIULIA: Il padre e lo straniero domenica 13 marzo ore 20.45; martedì 15 marzo ore 20.45; Animals united domenica 20 marzo ore 15.00, 17.00; Gianni e le donne domenica 20 marzo ore 20.45; martedì 22 marzo ore 20.45; Il cigno nero domenica 27 marzo ore 20.45; martedì 29 marzo ore 20.45. BRESCIA – VILLAGGIO SERENO - SERENO: La donna che canta sabato 12 marzo ore 20.45; domenica 13 marzo ore 20.45; lunedì 14 marzo ore 20.45; We want sex mercoledì 16 marzo ore 20.45; giovedì 17 marzo ore 20.45; Qualunquemente sabato 19 marzo ore 20.45; domenica 20 marzo ore 20.45; lunedì 21 marzo ore 20.45.
Sale della comunità. Al Santa Giulia i vincitori dell’Accademy Awards, al Villaggio Sereno i film sulle donne
Quando ti porto l’Oscar in città Quando andare al cinema è uno svago e un divertimento, con l’attenzione alla qualità del prodotto e al portafoglio, visto che il biglietto costa meno di Mauro Toninelli
Il cinema continua ad avere scossoni e assestamenti; le fatiche economiche di un sistema che in Italia è oggetto di continui scossoni, si uniscono ai grandi eventi, festival e prermiazioni. Ultimi in ordine di tempo gli Oscar che hanno premiato “Il discorso del Re” di Tom Hooper con Colin Firth con ben 4 statuette: miglior film, regia, sceneggiatura e attore. In arrivo nelle Sale della Comunità ad aprile, programmazione slittata a causa delle logiche del mercato per la città. Nel mese di marzo è programmato anche il film che ha dato la statuetta come migliore attrice a Natalie Portman per “Il cigno nero”, il film firmato alla regia da Darren Arofo-
Natalie Portman in una scena de “Il cigno nero”
nosky colui che si aggiudicò il leone d’oro al festival di Venezia con “The Wrestler” guidando il ritorno di Mickey Rourke sul grande schermo. E in effetti “Il cigno nero” è un “The wrestler” al femminile. Queste due pellicole sono in programma al Santa Giulia, la Sala della comunità del Villaggio Prealpino. Il Villaggio Sereno invece propone proiezioni legate alla donna per sti-
molare la riflessione attuale e meravigliosamente affascinante legata alla donna. “La donna che canta” apre la rassegna. Nel film i gemelli Jeanne e Simon Marwan, alla lettura del testamento della madre, si vedono consegnare due lettere da recapitare al padre, che credevano morto, e a un fratello di cui ignoravano l’esistenza. Simon è più reticente, Jeanne invece parte subito per il Medio Oriente, da dove era
arrivata la mamma, e comincia una difficile ricerca che porta a una imprevedibile scoperta. Nel mese anche “Qualunquemente” con Antonio Albanese, “Gianni e le donne” e “Animals united”, il cartoon dedicato ai bambini, per portare al cinema anche le famiglie. Andare al cinema costa qualcosa. Nelle Sale della Comunità certamente meno e ci si può andare in famiglia.
Notte del Sacro. Cresce l'attesa per il 2 aprile
Santa Giulia. La Rai va alla scoperta di Brescia
Note, spiritualità ed arte
Ancora successi per Matisse
C'è grande attesa per il culmine dell'iniziativa, che il 2 aprile consentirà ai bresciani di vivere la “Notte del Sacro”. Non solo la visita approfondita e a tema su una specifica opera d'arte per ogni chiesa inserita nel programma dell'iniziativa ideata dall'Unità pastorale del centro storico in accordo con la Diocesi di Brescia e l'amministrazione comunale, ma il fascino di un vero e proprio evento corale. Fulcro della "Notte" la messa solenne in Cattedrale alle 18,30 e il concerto in Duomo Vecchio, dove troverà spazio la vocalità affascinante di Antonella Ruggiero.
Dopo la visita dell'onorevole Gabriella Carlucci, sindaco di Margherita di Savoia, alla mostra Matisse. La seduzione di Michelangelo, accompagnata dal sindaco di Brescia Adriano Paroli e dall’amministratore delegato di Artematica, Andrea Brunello (nella foto a fianco) e la puntata dedicata da Sereno Variabile all'evento, prosegue con successo il viaggio nella gioia di vivere sottesa alle opere di Matisse proposte negli spazi di Santa Giulia. La mostra rimarrà aperta fino al 12 giugno 2011. Info e prenotazioni: Numero Verde 800 775083 o www.matissebrescia.it.
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Turismo. Mare, sole e spiagge bianche incontaminate, a soli trenta chilometri dalle coste del Venezuela
Verso Aruba: i Caraibi lontano dai viaggi per i “soliti Caraibi” di Ivan Minelli
“Bon Bini!”. Significa benvenuti. E qui, lo sarete davvero. Siete invitati a sognare. Sole infinito e paesaggi suggestivi. Oceano cristallino, di un azzurro mozzafiato e spiagge di sabbia bianca. Siete invitati a programmare la vacanza ideale per la famiglia, il matrimonio, la luna di miele o meeting di lavoro, oppure semplicemente evadere in un mondo variopinto, lontano da casa. Siete benvenuti ad esplorare. A fare vostro tutto ciò che è nostro. A trovare quel qualcosa di perfetto da fare, o oziare. Molta gente è convinta che Aruba sia nei Caraibi e sarebbe come dire che la Corsica è in Italia, il che “è vero”, ma come la Corsica, Aruba ha una sua giurisdizione locale, ha una sua vita propria e si trova in una posizione talmente “protetta” da climi prepotenti - uragani, inondazioni - che la fa diventare l' isola più invidiata da tutte le isole dell' area caraibica. Aruba è a una trentina di chilometri a nord della costa venezuelana, ed è giustamente considerata come la
Spiagge da scoprire e angoli per un relax assoluto, è il fascino di Aruba
Tra cultura olandese, iguane ed aloe La Capitale Oranjestad risente molto dei colonizzatori spagnoli ed olandesi che hanno influenzato le usanze e le abitazioni del luogo. In città, potrete ammirare il monumento dedicato alla Regina Winhelmina d’Olanda e l’antico faro Willem III Toren, passeggiare per le diverse bancarelle di souvenir e negozi, dove la gente è veramente molto cordiale e gentile, sempre pronta a regalarti un sorriso. Le iguane che si mimetizzano sugli alberi sono bellissime. Altra tappa importante è la fabbrica dell'Aloe di Aruba: la sua produzione è un pezzo di storia. Con il tour guidato all’in-
terno della fabbrica del balsamo dell'aloe di aruba vedrete il processo di produzione first-hand dal foglio dell'aloe alle lozioni rifinite e scremate. Altro punto notevole: De Olde Molen. Questo vecchio mulino a vento è stato costruito nel 1804 in Olanda ed è stato spedito ad Aruba e successivamente ricostruito nel 1960. Ora all' interno del mulino a vento c'è un ristorante caratteristico dalle atmosfere intriganti. E allora, è il momento adatto per "staccare la spina" ed immergersi per una settimana di vacanza su questa splendida isola "caraibica", destinata ai ricordi più belli.
“perla” delle Piccole Antille. Aruba, one happy Island, è lo slogan che appare in tutte le targhe dell’isola, dove tutte le persone ci danno il benvenuto nella loro lingua: “Bon Bini Aruba”, proprio come il timbro che si riceve sul passaporto all’arrivo alla dogana. Per una lingua di terra lunga trenta chilometri e larga al massimo sei, l’isola ha molto da offrire. Basta noleggiare un fuoristrada, indispensabile per raggiungere i punti più scenografici della parte nord, e partire lungo la costa per constatare come, appena lasciata l’area dove si è concentrato lo sviluppo turistico, l’isola sia in gran parte selvaggia. La prima vista curiosa sono gli alberi che qui chiamano “divi divi”, che gli alisei che soffiano costantemente sull’isola piegano in forme tanto contorte da farli assomigliare a giganteschi bonsai. E le splendide acque di Eagle Beach, Palm Beach. Vi faranno innamorare le spiagge che si trovano lungo il litorale dei “mille resort” mentre invece Coco Beach e Baby Beach, sul versante opposto (San Nicolas) sono bellissime, da far invidia a tutto il mondo marino e a qualsiasi appassionato di snorkeling.
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Salute. Alla ricerca di un giusto equilibrio per gli interventi e l'assistenza nei confronti dei pazienti
“Salute, funzione ed estetica: il vostro sorriso, la nostra felicità” I preziosi consigli e il parere professionale di Stefano Faustini, medico laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria all'Università Statale di Brescia di Ivan Minelli
“La tecnologia negli ultimi anni in ambito odontoiatrico permette al medico di poter mostrare anche visivamente tutto il piano di lavoro, partendo dalla situazione di fatto e vedendo già a priori il risultato finale. Il paziente, quindi, non solo immagina, ma vede fin da subito la realizzazione del proprio bisogno. La mia filosofia si concretizza non solo nell’utilizzo delle tecniche più moderne di lavoro; la comunicazione con il paziente e la programmazione passo dopo passo del percorso da fare insieme sono elementi fondamentali per dare la giusta soddisfazione a coloro che si affidano alla mia equipe. La professionalità si unisce, perciò, alla capacità di ascolto sul paziente con un programma di lavoro innovativo
per preservare e curare il proprio sorriso. Tre passi per raggiungere l’obiettivo desiderato: Salute, funzione, estetica.” Avete ipersensibilità al caldo/freddo? Avete fastidio/dolore durante assunzione sostanze zuccherate? Sentite pulsare zone della bocca durante sforzi fisici o quando vi sdraiate? Avete dolore e difficoltà durante la masticazione? Avete mobilità denta-
le? Dubbi o alitosi certa? Cattivi sapori in zone specifiche della bocca? Sanguinamenti gengivali, anche lievi, durante lo spazzolamento? Difficoltà ad aprire la bocca specialmente appena svegli? Mandibola che fa “click” in apertura massima? Macchie bianche, ulcere, tagli, piaghette sui tessuti molli ( gengive, guance, mucose ). E ancora... Vi piacerebbe avere un sorriso più bianco, bril-
lante o, più naturale o, più ordinato o, raddrizzare un singolo dente o, semplicemente diverso da quel che è ? “La risposta a queste semplici domande si concretizza in S.F.E. Dental Concept: il sistema operativo che si occupa della soluzione applicativa. S.F.E. ovvero Salute, Funzione, Estetica. Salute: primo obiettivo da perseguire, a prescindere, fondamento per un benessere immediato e sul quale costruire un risultato duraturo nel tempo. Funzione: ottimizzare la funzione masticatoria con scelte terapeutiche adeguate alle possibilità economiche del paziente. Estetica: ottenibile attraverso un percorso oggettivo, codificato, finalizzato all’ottenimento di parametri estetici riconosciuti e condivisi. Di primaria importanza l’aspetto soggettivo, ovvero tramite una tecnica di pre-visualizzazione è possibile vedere il risultato finale, apprezzarlo e avallarne l’inizio del trattamento”. L’innovazione del metodo è di unire lo spirito alla materia, cioè soddisfare i desideri del paziente nella concretezza, dando una visione iniziale, creando un piano di lavoro e portando a termine il risultato; con la consapevolezza che i tre “passi” ridaranno il miglior sorriso al paziente.
I Poliambulatori W.&B. (Wellness and Body) sono una struttura ambulatoriale privata autorizzata. Nella nostra struttura le diverse èquipe sanitarie specialistiche si integrano per rispondere ad una esigenza di “salute e benessere” della persona
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Rugby A1. Nuovo portale per il Banco di Brescia
Sport
Impegnato nella lotta per non retrocedere, il Rugby Brescia si rifà il look partendo dal sito internet. La società di via della Maggia ha ridimensionato, aggiornato e rinnovato il proprio sito. L’indirizzo rimane sempre lo stesso: www. rugbybrescia.net. Ricco di foto, notizie e interviste, il portale biancoazzurro punta a diventare uno strumento di riferimento per gli amanti della palla ovale bresciana. Spazio anche ai risultati del settore giovanile e ad una nuova iniziativa editoriale: si potrà leggere on-line il giornale ufficiale “Blu Meta” distribuito in occasione delle gare casalinghe all’Invernici di San Polo. Segui il campionato del Brescia tutte le domeniche sulle frequenze 88,3-88,5 di Radio Voce.
Calcio. Presentata la mostra del Centenario mentre la squadra lotta per evitare la retrocessione
Brescia: 100 anni sì, ma di serie A di Lorenzo Romano
Ci siamo, verso la resa dei conti. Cominciano i due mesi più importanti per il Brescia targato Iachini. Se non fosse che, ad amplificare il tutto, questa stagione sportiva coincida con l’anno del Centenario. Rondinelle in fondo alla classifica, più vicine al baratro della serie B che all’ossigeno della permanenza nel massimo campionato. Un torneo che, a differenza di quello cadetto, significa “soldoni”, visibilità e introiti televisivi, ingaggi miliardari, insomma: della sopravvivenza. La paura di dover tornare nuovamente agli Inferi, dopo esserci stati per 5 anni, agita le notti insonne del tifoso bresciano. E c’è chi, prova ad allentare la tensione, dandosi da fare per preparare i festeggiamenti del Centenario. La macchina organizzativa si è messa in moto: prima dello scorso Natale la presentazione della maglia che ha scatenato polemiche senza nemme-
Il Brescia si affida al bomber Andrea Caracciolo
no portare tanto fortuna ogni qual volta è stata indossata. Poi la dedica di un francobollo celebrativo che verrà emesso a giugno dall’azienda filatelica di Stato di San Marino. Nel mezzo una mostra, presentata a inizio mese allo stadio Rigamonti. Si chiama “Cent’anni di Brescia Calcio”e verrà inaugurata il 24 mar-
zo nelle sale di Palazzo Martinengo in via Musei 32 in città. L’esposizione è curata dall’Assessorato allo sport della Provincia ed è stata realizzata grazie ai numerosi cimeli messi a disposizione da tifosi, giornalisti e appassionati collezionisti. Si potranno ammirare fino al 30 giugno con ingresso gratuito. La mostra è suddi-
visa in otto sezioni, in un percorso cronologico che va dalla fondazione al campionato attuale e con una sala dedicata ai grandi campioni. Tutto molto bello, per carità. Mettiamoci anche il “concertone” in piazza Loggia a fine campionato. Ma se le cose non dovessero andare nel verso giusto in campo, come la mettiamo? Chi avrà voglia di festeggiare un obiettivo (appunto i cento anni) che nella vita sportiva di tifoso capita una sola volta? Ci piacerebbe essere ottimisti e pensare che tutto andrà come deve, ma il Brescia si sa: Santi in Paradiso non ne ha. Anche i protettori Faustino e Giovita sembrano aver voltato le spalle ai biancoazzurri. Idem Sant’Angela Merici, nominata recentemente copatrona della città. D’altronde il detto parla chiaro: “scherza con i fanti ma lascia stare i santi”. Ma se non possiamo appellarci a loro, chi salverà il Brescia? Il Brescia stesso: le chiacchiere stanno a zero, bisogna cominciare a galoppare. Anzi a spiegare le ali, come una “Rondine” a primavera.
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Hockey. Festa grande per la società cittadina del patron Mario Vinai nata nel 2001 dalle ceneri del Cus Brescia
Cus Cube Brescia: è scudetto nel decimo anniversario di vita di Mario Ricci
Dieci anni al servizio dello sport bresciano valorizzando i giovani. Senza gridare, sgomitare ed alzare la voce. In silenzio, perché l’hockey su prato, su pista e indoor rientra nelle cosiddette “discipline minori”. Qui non girano contratti miliardari, gli sponsor si vedono con il lanternino, restare in vita è ogni anno una difficile scommessa. Budget ridotti, poca visibilità e mettiamoci pure la continua richiesta di spazi per poter portare avanti un progetto che nella nostra città sta mettendo, con successo e spirito di sacrificio, solide radici. Stiamo parlando del Cus Cube Brescia, società che spegne le prime dieci candeline e lo fa mettendo in bacheca il suo quarto scudetto. Lo scorso anno la conquista dell’A1 femminile (e una salvezza difficile ma tutt’ora fattibile), di recente il tricolore ottenuto dall’Under 18 maschile di Indoor. Che fa il paio con quello dell’Under 16 femminile (sempre Indoor) del 2009, dell’Under 14 maschile su Prato del 2007 e dell’Under 12 Mista nel 2005. La società, presieduta da Mario Vinai, attualmente conta 120 tesserati fra atleti e tecnici. Nata dalla ceneri del Cus Brescia nel 2001, il Cus Cube punta ancora in alto dopo anni di difficoltà: dalla disponibilità dei campi (dovendo girare in continuazione a caccia di una palestra e spazi all’aperto) alla realizzazione di un nuovo campo in sintetico ad acqua nella zona di San Polo.
L’Under 18 del Cus Cube Brescia Campione d’Italia 2011
E pensare – come ricorda lo stesso Vinai – che “fino a pochi mesi fa non avevamo nemmeno l’acqua calda per le docce. Tante volte abbiamo bussato alla porta delle istituzioni senza avere risposte. Finalmente qualcosa sta cambiando, si stanno accorgendo di noi. Grazie anche all’aiuto di amici e volontari, oltre a quello preziosissimo di alcuni soci”. Nonostante le difficoltà che hanno comunque portato nel palmares risultati sportivi di tutto rispetto, il Cus Cube Brescia è presente nei vari campionati nazionali dalla categoria Pulcini alla prima squadra di A1 femminile su Prato. Attivo anche un portale internet (www. hccb.it) recentemente rinnovato nei
contenuti e nella grafica dove è possibile consultare tutti i risultati e le news societarie correlate da video e foto. “Il nostro obiettivo – prosegue il patron Vinai – è quello di riuscire a breve a portare la nazionale italiana o la fase finale della Coppa Italia”. Intanto si coccola i suoi giovani con l’ultima perla arrivata dall’Under 18 maschile di Indoor. “Sono orgoglioso di questi giovani, peccato che il prossimo anno più della metà della rosa non potrà essere confermata visti i raggiunti limiti d’età. Cercheremo di allestire una squadra in grado di onorare e difendere lo scudetto conquistato”. Dal settore maschile a quello femminile il passo è breve. “Ed ora mi au-
guro che le ragazze di A1 rimangano nella categoria dopo la promozione ottenuta lo scorso anno”. Infine un altro impegno nell’ambizioso progetto del Cus Cube. “Mi piacerebbe – conclude Mario Vinai - riportare ai massimi livelli anche la squadra maschile di hockey su Prato che attualmente milita in serie B”. Questi i protagonisti dello scudetto Indoor Under 18 guidati dal tecnico Andrea Pia. Portiere: Dario Cappa. Difensori: Andrea Arrighini, Daniele Bertani, Michele Billante, Andrea Brentonico, Pietro Pasini. Centrali: Luca Marizzoni, Luciano Spiazzi. Attaccanti: Osvaldo Bianco, Cristian Resconi, Davide Borgogno, Mirko Moreschi, Giovanni Leandro.
Pallanuoto. Dopo la Nazionale a gennaio, il PalaSystema ospiterà le semifinali del trofeo nazionale
Brixia a caccia della finale per brindare in Coppa Italia Brescia riscopre il sapore della grande pallanuoto e si appresta ad ospitare la Final Four di Coppa Italia al PalaSystema di via Rodi. Lo stesso impianto che lo scorso 26 gennaio spalancò le porte alla Nazionale azzurra impegnata nel terzo turno di Worl League contro il Montenegro. Nella piscina di via Rodi il 19 e 20 marzo si tornerà in vasca per l’assegnazione del trofeo nazionale. Fra le 4 squadre che si contenderanno la Coppa Italia c’è anche la Brixia padrona di casa. Fuori dall’Europa e dalla lotta ai primi posti del massimo campionato di A1, le calottine biancoazzurre inseguono il ri-
scatto davanti al proprio pubblico. Si comincia il 19 con i detentori del trofeo della Pro Recco che affronteranno la Florentia alle 17,30 (diretta tv Rai Sport 2). A seguire (ore 19), Brixia-Camogli. Chi vince accederà alla finalissima di domenica 20 alle 17,30 (diretta tv Rai Sport 2). L’ingresso alla due giorni di gara sarà gratuito. “E’ già un grande risultato essere arrivati a questo punto della competizione – dichiara alla vigilia coach Sandro Bovo – visto che ci siamo qualificati eliminando a settembre il Savona. Ora dobbiamo crederci, battere il Camogli e giocarcela con il Recco super favorito”.
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il PalaSystema di via Rod
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ANNO II NUMERO 3 - MARZO 2011 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 44/2010 del 13 - 12 - 2010 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Coordinamento editoriale: Roberto Barucco Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: bresciavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti
SAN ROCCO: FORNACI - P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.00 SANTA MARIA IMMACOLATA: P: 18.15 - F: 08.30 – 10.00 - 11.30 – 18.15 MARIA MADRE DELLA CHIESA: P: 18.30 - Fo: 08.00 – 10.30 - 11.30 – 18.30 SAN GAUDENZIO: MOMPIANO – P: 18.00 - F: 09.45 – 11.00 – 18.00 SANTA MARIA DELLA NOCE: NOCE – P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 CAPPELLA SPEDALI CIVILI: P: 16.30 - F: 10.15 – 16.30 SANT’AFRA: P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 12.00 – 18.00 SANT’ALESSANDRO: P: 16.40 - F: 09.00 – 10.30 – 10.30 – 17.30 SANT’ANGELA MERICI: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.45 – 11.00 – 18.30 SANT’ANTONIO DI PADOVA: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN BARNABA APOSTOLO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN BARTOLOMEO: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.30 – 18.30 SAN BENEDETTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 – 18.30 S. EUFEMIA: VISITAZIONE - P: 18.30 - F: 08.00 (S. Giacinto) - 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN FRANCESCO DA PAOLA: San Francesco - P: 18.30 - F: 09.00 (Cappella Madonna delle Grazie ) - 10.30 - 18.30 SAN GIACINTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN GIACOMO: P: 18.30 - F: 10.30 – 11.15 – 18.30 SANTA GIOVANNA ANTIDA TOURET: P: 18.00 - F: 10.00 – 11.30 – 18.00 SAN GIOVANNI BOSCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 11.00 – 18.30 SAN GIOVANNI EVANGELISTA: P: 18.00 - F: 10.00 – 17.00 SAN GOTTARDO: F: 09.00 (San Fiorano) – 11.00 SAN LORENZO: P: 18.30 - F: 10.00 – 18.30 SAN LUIGI GONZAGA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.30 – 18.30 SANTA MARIA CROCIFISSA DI ROSA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.00 – 11.30 - 18.30 SANTA MARIA IN CALCHERA: P: 18.30 - F: 10.00 - 11.30 – 18.30
SANTA MARIA IN SILVA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 - 11.30 – 18.30 SANTO STEFANO PROTOMARTIRE: P: 18.30 - F: 08.30 11.00 – 18.30 SACRO CUORE: P: 16.00 (Vantiniano) - 17.30 - F: 07.30 09.00 - 10.15 -11.30 (san Carlo) - 17.30 CONVERSIONE DI SAN PAOLO: SAN POLO - P: 17.00 (San Girolamo) - 18.30 - F: 07.30 - 08.30 (San Faustino) – 09.00 (san Girolamo) – 10.00 – 18.30 SANTE B. CAPITANIO E V. GEROSA: P: 18.30 - F: 08.00 10.00 – 11.15 - 18.30 SANTI FAUSTINO E GIOVITA: P: 17.00 (S. Giuseppe) 18.15 - F: 08.00 – 09.00 (S. Giuseppe) - 10.00 – 11.15 – 15.30 - 18.15 SANTI FRANCESCO E CHIARA: P: 17.00 - F: 09.00 – 11.00 (Santa Maria della Mansione ) – 18.30 SANTI NAZARO E CELSO: P: 16.30 - F: 09.00 – 10.00 11.00– 18.00 SANTO SPIRITO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 - 10.30– 18.30 SANTISSIMA TRINITÀ: P: 18.30 - F: 08.00 (San Rocchino) 09.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 SAN GIOVANNI BATTISTA: STOCCHETTA - P: 18.00 - F: 08.00 - 10.30 NATIVITÀ DELLA VERGINE: URAGO MELLA - P: 18.30 - F: 07.30 – 09.00 – 10.00 – 18.30 MADONNA DEL ROSARIO: VILL. BADIA - P: 18.00 - F: 07.30 – 08.30 (Madonna della strada) – 09.30 – 11.00 – 18.30 SANTA GIULIA: VILL. PREALPINO - P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 –18.30 SAN GIULIO PRETE: VILL. SERENO II - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 SAN GIUSEPPE LAVORATORE: VILL. VIOLINO - P: 18.00 - F: 09.00 – 11.00 – 18.00 SANTI PIETRO E PAOLO: VOLTA BRESCIANA - P: 16.30 19.00 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00 BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE: P: 16.00 - F: 07.30 – 09.00 – 10.30 – 12.00 – 16.00 – 18.00 PADRI DELLA PACE: P: 19.00 - F: 09.30 – 11.00 – 19.30 – 21.00 CONVENTO DI SAN FRANCESCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 11.30 - 18.30
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