La Voce della Franciacorta 2011 02

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La Voce della Franciacorta n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO III - FEBBRAIO 2011

Chiari. La ricorrenza del patrono San Faustino è motivo di festa religiosa e civile

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Nel 2011 la Commissione ha premiato con la massima onorificenza Il servizio il dott. Pierluigi Bordoni, pediatra, il maestro di karate Gianmario a pag. 7 Belotti e il Gruppo volontari della Fondazione Morcelli Repossi Inchiesta

Vivere insieme Si può ancora parlare di comunità? Ne parla il sociologo Aldo Bonomi, presente a un incontro nel Bresciano. Il nostro viaggio nei paesi che vivono la festa del Santo patrono

Il servizio a pag. 2-3

Franciacorta

Economia

Rovato. L’obiettivo è il rilancio di corso Bonomelli

Cologne. Q come Quadra: il regno della vigna

tt pag. 9

tt pag. 14

Editoriale

Ritrovarsi attorno ai Santi patroni di Adriano Bianchi

Ogni parrocchia ha un patrono. Ritrovare la testimonianza dei santi legati alla comunità può aprire un interessante percorso culturale e spirituale alla riscoperta di ciò che sta alla radice dei legami che rendono speciale il vissuto di un certo territorio. Anche il vescovo Luciano Monari, pur non parlando esplicitamente dei patroni nella sua lettera pastorale “Tutti siano una cosa sola”, sottolinea che l'importanza dell’esempio dei santi con un esplicito riferimento alla loro testimonianza. “Siamo convinti – dice Monari – che Dio opera davvero dentro alla storia del mondo e che questa attività divina si manifesta in modo particolarmente chiaro nei santi cioè nelle persone che hanno vissuto coerentemente la fede trasformando la loro azione quotidiana secondo la logica del Vangelo”. I santi, infatti, sono i nostri padri nella fede, i nostri modelli, coloro a cui guardare perché capaci di incarnare nel mondo l’amore di Dio. Così Faustino e Giovita, Angela Merici e Maria Crocifissa di Rosa, Arcangelo Tadini o Giuseppe Tovini, ma anche i patroni delle 473 parrocchie della diocesi a cui ogni anno dedichiamo, magari, una festa, e che sono spesso ritratti sulla pala d’altare più bella delle nostre chiese. Sono essi i primi testimoni a cui guardare per rendere più bella la nostra vita insieme. Conoscerne la storia, ritrovarne gli esempi, rileggere il senso delle tradizioni a loro dedicate ci fa bene e ci deve spronare a fare meglio. Come, ad esempio, in occasione delle loro feste ritrovare il valore di una preghiera continua a favore della propria comunità anche civile? I patroni possono essere punto d'incontro per tutte le forze vive di una comunità. Che ci assistano sempre con la loro protezione.

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Primo piano

Immersi in una società liquida Secondo il sociologo Bauman la nostra società è molto fragile, disunita, liquida. Sottolinea che non ci sono più regole forti, si sono indebolite le Chiese, i partiti, tutti i rapporti e non solo quelli di lavoro sono diventati precari, anche nella famiglia, anche nella coppia, mentre l’educazione svanisce e prevale l’impulso immediato. Di fronte a queste considerazioni abbiamo provato a vedere qual è la situazione reale dei nostri piccoli centri. È scaturita una piccola inchiesta sul territorio che, partendo dall’approfondimento con il sociologo Aldo Bonomi, ha verificato quanto siano ancora vive le nostre comunità. Gli aspetti religiosi e civili si identificano nelle celebrazioni e nelle manifestazioni dedicate al patrono.

Intervista. Il sociologo Aldo Bonomi, ospite nel Bresciano, tratteggia la situazione delle comunità odierne

Nella società di oggi convivono il rancore, l’operosità e la cura Intervenuto a Nave, Bonomi spiega come all’interno della stessa realtà coesistano categorie differenti che, però, possono contribuire alla costruzione di una società più aperta di Matteo Franzoni

Che qualcosa sia andato sfilacciandosi nelle nostre comunità è opinione diffusa. Quanto meno se per comunità intendiamo quell’idea che ognuno di noi può avere in mente e di cui sentiamo una sorta di nostalgia: un gruppo di persone legate da forti vincoli di parentela o relazioni di mutuo soccorso che si riconoscono in alcune figure idealtipiche autorevoli e riconosciute, appunto, da tutta la comunità. Il prete, il maresciallo dei carabinieri, il dottore (nella sola accezione di medico), il sindaco, oggi, non

Aldo Bonomi

hanno più quel ruolo al tempo stesso catalizzatore e risolutivo delle tensioni sociali che senz’altro avevano un tempo. Non ha dubbi a riguardo il noto sociologo Aldo Bonomi, invitato ad intervenire sul tema “La comunità: dalle origini ai giorni nostri” il 14 gennaio scorso a Nave in occasione della serata inaugurale del neonato forum delle associazioni promosso dalle tre parrocchie di Nave, Muratello e Cortine. C’è bisogno, oggi, di ripensare i

comportamenti collettivi nel contesto di spaesamento prodotto dalla globalizzazione e dai radicali cambiamenti ad essa legati. Se il forum nasce con il lodevole scopo di stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità per renderla più bella e accogliente, è bene aver chiaro, sostiene il sociologo, che la costituzione di un forum è un tentativo di costruzione artificiale di una nuova comunità. Il forum non deve lasciarsi, infatti, ten-

tare dal pensiero di poter risollevare le sorti di un tipo di comunità che appartiene al passato e non è nemmeno sufficiente far incontrare le diverse persone impegnate nelle attività delle associazioni o dei partiti politici per costruire la comunità più accogliente. È prima necessario fare i conti con gli umori profondi di chi ci sta attorno. I soggetti hanno, infatti, differenti reazioni di fronte alle sfide quotidiane del mondo globalizzato, reazioni che Bonomi riassume nel suo ultimo libro in tre categorie: rancore, operosità, cura. Accanto ad una comunità del rancore, tendente ad escludere il prossimo perché dominata dalla paura, vive una comunità operosa costituita da soggetti che, seppur non esenti, anch’essi, dalle preoccupazioni delle nuove sfide, continuano a impegnarsi nel fare impresa con quotidiana fatica. Serve allora, questa la proposta di Bonomi, che la comunità di cura, abitata da quegli operatori che si occupano di “inclusione” (volontari, imprese sociali, medici, insegnati…), ascolti e non svaluti le istanze degli “operosi” per tramutare (insieme) il rancore che serpeggia nelle nostre comunità in concreta costruzione di una società più aperta.

Iseo. Anche il Sebino risponde, all’insegna della tradizione, alla chiamata identitaria delle feste patronali

San Vigilio tra rievocazioni storiche e celebrazioni religiose Anche Iseo è uno dei quei paesi legati alla tradizione della festa patronale. A settembre in onore di San Vigilio viene allestita una settimana di manifestazioni che toccano i diversi ambiti della vita civile. Si tratta di un avvenimento all’insegna di commemorazioni religiose, incontri comunitari di riflessione e preghiera, ma anche di rievocazioni storiche e appuntamenti gastronomici per assaporare le antiche ricette del tempo. La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, è organizzata dalla parrocchia di Sant’Andrea, dal Comune e dalla Società operaia di mutuo soccorso di

Iseo, e coordinata dall’architetto Girolamo Lazzaroni. Lo scorso anno è andata in scena la “Rievocazione dell’ingresso in Iseo nel 1497 di Caterina Cornaro, regina di Cipro” un affascinante corteo storico a cura del Gruppo scenografico di Sale Marasino, con la partecipazione del Gruppo storico Pilzonese, la presenza sul lago dei tradizionali naècc di Clusane e il Gruppo Sbandieratici e Musici di Capriolo. Accanto alla rievocazione storica, c’è spazio anche per alcune proposte rigorosamente turistiche. Se infatti non manca il corteo storico, i ristoranti si attrezzano per proporre menù a base

di piatti tipici: fra questi occupa una posizione privilegiata l’anatra, le verza e le lenticchie. Il momento religioso più importante è la processione con le reliquie del Santo per le vie del paese, a cui nel 2010 ha partecipato il vescovo emerito di Brescia, monsignor Bruno Foresti, che arriverà dal lago sulla motonave Capitanio. Il paese sarà addobbato con composizioni di fiori in carta realizzate dal Gruppo di Fiore in Fiore di Iseo. Le funzioni religiose accompagnano il Santo Patrono, così come le luminarie sul lago con i caratteristici fuochi pirotecnici e le barche illuminate.


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Una lettura “laica“ del vivere insieme Un tempo la vita del paese si svolgeva all’ombra del campanile, oggi forse non è più così o meglio non è sempre così. Non ci si può fermare, però, solo a questa analisi storica. La diocesi è attenta all’evoluzione della comunità come testimonia l’ultima Lettera pastorale del vescovo Monari “Tutti siano una cosa sola”. Monari offre alla società bresciana un’idea di comunità da spendere per il bene della città. La offre per una lettura cristiana, ma anche “laica” del vivere insieme. Parla della comunità cristiana, cioè della Chiesa, della sua origine, del suo senso e della sua immagine nel mondo. Una Chiesa, comunità dei credenti, chiamata a “dare forma” all’amore di Dio nella logica del servizio.

Chiari. La festività patronale è diventata sempre di più terreno di incontro fra la parrocchia e il Comune

Faustino e Giovita, due Santi che tengono viva una comunità valorizzazione delle tradizioni dei singoli paesi, passando anche attraverso la rivalutazione della festa parrocchiale. Così è stato anche a Chiari dove il Comune, da tempo, approfitta della ricorrenza di Santi Faustino e Giovita sia per uno scambio di doni con la parrocchia, sia per premiare quei clarensi che si sono distinti in ambito professionale, culturale e sociale. L’iniziativa, promossa dal 2005, coinvolge l’intera comunità che, attraverso le segnalazioni dei cittadini e delle associazioni, indica i possibili premiati, che vengono poi scelti da una commissione. Nel 2011 l’onorificenza viene assegnata al dott. Pierluigi Bordoni, medico pediatra, “per la professionalità esercitata con passione ed impegno pari alla sua umiltà e discrezione”, al maestro di karate Gianmario Belotti “per l’impegno profuso negli anni per la formazione sportiva dei giovani con l’insegnamento di una disciplina che sviluppa le capacità fisiche e mentali e finalizzata ad un ampliamento delle capacità umane e al Gruppo volontari e della Fondazione Morcelli Repossi “per l’impegno solidale e gratuito profuso al fine di valorizzare il patrimonio artistico e culturale clarense e renderlo sempre più fruibile alla cittadinanza.

Quest’anno le onorificenze del Comune sono assegnate al dott. Piero Bordoni, al maestro di karate Gianmario Belotti e ai volontari della Morcelli Repossi di Paolo Festa

C’è stato un tempo in cui le feste patronali erano un riferimento per tutte le comunità parrocchiali. Si andava dalle fiere, alle bancarelle, alle benedizioni della campagna o del bestiame. Ci sono stati anni, più recenti, in cui la festa patronale è stata vista come un atto privato che riguardava solo i sacerdoti e i fedeli. Per gli altri, al massimo, era un giorno in più di vacanza da segnare sul calendario. Da alcuni anni si è cominciato a ragionare nell’ottica di una maggiore collaborazione tra realtà parrocchiale e comuni per la

Rovato. L’abitudine di celebrare degnamente la figura del cardinale lombardo era finita nel dimenticatoio

San Carlo e quel legame rinsaldato negli ultimi anni Rovato e San Carlo Borromeo: rapporto forte, in parte raffreddatosi ma ritornato in auge nel corso degli ultimi anni. Questa la fotografia del legame che intercorre fra la capitale della Franciacorta e il cardinale lombardo, proclamato santo nel 1610. L’abitudine a celebrare la figura del Borromeo, un tempo giornata clou dell’anno religioso – ma non solo – rovatese, era finita a partire dagli anni Ottanta un po’ nel dimenticatoio. A rinsaldare il rapporto fra il Borromeo e Rovato furono alcune iniziative comunali prese a partire dagli anni Novanta, come il forte significato dato alla consegna

proprio il 4 novembre – giorno di San Carlo – dei “Leoni d’oro”, la principale onorificenza che la cittadina consegna ai propri cittadini distintisi nei campi sociali, lavoratori, artistici o sportivi. Negli ultimi anni, poi, il giorno di San Carlo è tornato a unire sacro e profano, diventando l’occasione per tagli del nastro e inaugurazioni. Non a caso, pochi mesi fa, proprio il 4 novembre fu la giornata dell’apertura della nuova biblioteca di casa Rovati oltre che della sede di via Spalenza della scuola d’arti e mestieri “Francesco Ricchino”,attiva nella cittadina fin dalle ultime decadi del XIX secolo. La piega culturale,con

convegni e altre iniziative del genere, presa dalle celebrazioni del 4 novembre a Rovato non e’ frutto del caso: il Borromeo, infatti, nel corso della sua vita anche un grande promotore del sapere. A Pavia, sua città di studi, creò una struttura residenziale attrezz ata, l’Almo Collegio Borromeo, che offriva ospitalità a studenti universitari meritevoli ma con scarse possibilità economiche. Proprio la cultura è stata scelta come protagonista degli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione comunale in occasione della festa del patrono: segno tangibile del rinsaldato affetto. (d.p.)



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“Castegnato scatta”: partito il concorso

La parola ai lettori

Si sono aperte le iscrizioni a “Castegnato Scatta” il concorso fotografico organizzato dal Comune di Castegnato, Consulta per le Politiche di Giovanili, e da un piccolo gruppo di lavoro composto da appassionati del paese. La chiusura delle iscrizioni con la consegna delle fotografie che saranno proposte in una mostra in occasione del I maggio, è il prossimo 28 marzo. “Il nostro obiettivo di fondo – puntualizza l’assessore Eugenia Grechi – è quello di creare gradualmente, nel tempo, un ‘movimento’ fatto da e per gli appassionati di fotografia di Castegnato”. Le informazioni possono essere richieste a castegnatoscatta@gmail.com.

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IL MEGLIO DELLA FRANCIACORTA

La Rovato-Bornato Riattivata nel giugno 2010, nei sei km di ferrata che da Rovato Borgo arrivano a Bornato-Calino toccando Rovato Città e Cazzago LeNord garantiscono ora 16 corse (tra festivi e feriali). Alcuni treni puntano direttamente a Iseo mentre altri effettuano il servizio passeggeri anche alle fermate di Rovato Città e Cazzago San Martino. E gli orari? Le partenze da Rovato Borgo sono alle 6.05, 7.05, 8.05, 9.05, 13.05, 17.05, 18.05 e 19.05 con arrivo a Rovato Città dopo tre minuti, a Cazzago dopo sei e a Bornato dopo nove. Partenze al contrario da Bornato-Calino alle 5.45, 6.45, 7.45, 8.45, 12.45, 16.45, 17.45 e 18.45.

LETTERE

La droga gira Niente di nuovo sotto il sole, io ho quasi 48 anni e già 28 anni fa c’era il barettino al mio paese frequentato dalla gente “bene” e si sapeva che circolava droga. Solo che ora il fenomeno si è allargato, ci sono sempre più giovani con tanti soldi, poca fantasia, pochi ideali e la droga è più facilmente reperibile. Però è strano io ho conosciuto dei giovani diversi, questi hanno gli occhi bene aperti, non vestono trendy, non sono firmati dalla testa ai piedi, sapete cosa fanno? manifestazioni contro la vivisezione, presidi contro la vivisezione, distribuiscono volantini contro i prodotti testati sugli animali, raccolgono firme contro la vivisezione e contro il maltrattamento degli animali o sorpresi? La maggior parte sono anche vegetariani, si battono contro le pellicce e tutti gli indumenti in pelle, pensate un po’ e a questi giovani cosa succede? Questi giovani sono bollati come persone “strane”, anomale, ecc. Cosa vogliamo dire? Da una parte gente “normale” che durante il week end sballa con alcool e droghe e magari si ammazza correndo troppo in auto, dall’altra personaggi “anomali” ma idealisti. Patrizia Cappa

IL PEGGIO DELLA FRANCIACORTA

Un gennaio nero Prima il black out ferroviario a Romano di Lombardia, poi il gravissimo incidente stradale A4, con lo scontro mortale fra una bisarca e un camion frigo all’altezza dell’Autogrill “Sebino” di Erbusco. È stato un fine gennaio nero per la circolazione nell'Ovest bresciano. Che si tratti dei problemi ferroviari o della chiusura temporanea della A4,a farne le spese è sempre la rete stradale secondaria dei Comuni della Franciacorta. Da Ospitaletto a Palazzolo,passando per Cazzago, Coccaglio, Cologne e Chiari, lunghe teorie di automezzi privati hanno mandato in tilt la viabilità e la vivibilità di territori conosciuti più per le colline che per i tubi di scappamento.

Giornali della Comunità

Radio Voce “100% Brescia” è la trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle Rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Rodengo Saiano con collegamenti dal Comunale e in trasferta. Spogliatoi anche di Lumezzane, Montichiari e Feralpi Salò.

A proposito di digitale Chissà quanti avranno già scritto. Abito in una zona dove si ricevevano e si ricevono ora pochi canali. In poche parole: ad aprile 2010 il passaggio al digitale di Rete4 e Rai 2; risultato: non ho più preso Rai 2 e Telelombardia. A novembre passaggio totale al digitale di tutti i canali; risultato: non prendo più Rai 1, Rai 3 e le televisioni locali come Teletutto e Rete Brescia (alcune volte le prendo male e alcune volte non le prendo affatto). È anche vero che ricevo altri canali, ma sono di cartoni animati o televendite. Se vogliamo parlare anche della situazione delle antenne, gestite da privati e non dalla Rai. Poi c’è il canone da pagare. Poi ho colpa io perché non ricevo. Poi devo chiamare l’antennista a mie spese, ma come, se fino ad aprile e poi a novembre con l’analogico li prendevo questi canali. Solo business. Questo è un problema assai diffuso in diversi Comuni. Ma che si mettessero

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“Il Risveglio” è il Giornale della comunità della parrocchia di Provaglio d’Iseo. Nel numero di gennaio in primo piano la figura di di San Giovanni Bosco e una riflessione sulla situazione della politica con un invito a costruire la civiltà dell’amore con una maggiore attenzione alla persona e alla famiglia.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

insieme questi Comuni, mi sembra proprio una presa in giro. Spero che qualche Sindaco si faccia sentire nelle sedi dei diffusori del digitale. Ho sempre pagato il canone per 21 anni e ora ho acquistato non 1 ma 2 decoder. Lettera firmata

Sì alla vita, sempre Tutti si sono (giustamente) rallegrati della fresca notizia che la ditta farmaceutica italiana da cui viene sintetizzato il Pentothal (la sostanza usata, in combinazione con altre due, per l’iniezione letale sui condannati a morte nelle carceri americane) smetterà di produrlo, provocando di fatto (almeno per parecchio tempo) la sospensione di tutte le esecuzioni in programma negli Usa. Ma i paladini delle meritorie campagne contro la pena di morte, scenderanno in campo con lo stesso zelo per chiedere ad altre case farmaceutiche di smettere di produrre la Ru486 e tutti gli altri farmaci usati per gli aborti volontari, che non sono altro che pure e semplici esecuzioni capitali di innocenti? Adriana Pozzi

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Franciacorta”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a franciacorta@vocemedia.it.


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Un pick up nuovo per la Protezione civile

Chiari

Un pick up Tata Xenon nuovo fiammante verrà donato ai volontari della Protezione civile di Chiari martedì 15 febbraio. La consegna avverrà in Piazza Zanardelli alle 11.30, poco prima dell’inaugurazione del Museo della Città e dell’Emeroteca. Acquistato grazie anche a un contributo da parte dell’Amministrazione Comunale, il mezzo rientra in un progetto presentato dal gruppo clarense − attivo sul territorio dal 2000 e costituito da soci tesserati in forma associazionistica − alla Fondazione comunità bresciana per il potenziamento della rete di comunicazione radio nelle attività di Protezione civile.

Santi Patroni. Premiati Bordoni, Belotti e i volontari della Morcelli Repossi

Cittadini esemplari di Claudio Morandini

Il 15 febbraio Chiari con una messa in Duomo alle 10 festeggia i suoi Patroni: Faustino e Giovita. Meglio ricordare che sono due i santi convertiti e battezzati dal Vescovo nel II secolo e vittime di un martirio: dati in pasto alle fiere, queste si sedettero mansuete ai loro piedi; condannati alla scorticazione e al rogo, le fiamme non toccaro nemmeno le vesti; messi poi su una barchetta e portati in mezzo al mare, la leggenda narra di come furono portati a riva dagli angeli. Finché, si legge, furono decapitati a Brescia poco fuori Porta Matolfa. E Giovita è anche vittima di uno strano scherzo del destino in quanto spesso dimenticato. I festeggiamenti del 15 febbraio vedranno il centro storico clarense trasformato in un grande luna park, come vuole la tradizione. L’atmosfera di festa sarà accompagnata da suoni, luci e i profumi tipici delle fiere, il tutto unito al vociare della folla che abitualmente non manca mai all’appuntamento. Le giostre arriveranno in paese qualche giorno prima del 15 febbraio e come di consueto, qualcuna prolungherà la sosta per tutta la settimana. Chiari è sempre stata una “piazza buona” sosten-

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La pinacoteca Repossi

gono i giostrai. Anche quest’anno, in occasione della festa patronale, verranno assegnati 3 premi a persone o gruppi che si sono distinti in vari campi della vita sociale, professionale e culturale. I nomi sono noti a clarensi e non, per la loro lunga attività. Si tratta del dott. Pierluigi Bordoni, pediatra dalla consolidata esperienza; Gianmario Belotti, maestro di karate cintura nera sesto dan, al quale viene riconosciuto il merito di promuovere tra i giovani allievi principi come il

rispetto dell’avversario e di se stessi. Premiati anche i volontari della Fondazione Morcelli Repossi. La motivazione è “l’impegno solidale e gratuito profuso al fine di valorizzare il patrimonio artistico e culturale clarense e renderlo sempre più fruibile alla cittadinanza”. La consegna dei riconoscimenti avrà luogo alle ore 17 del 15 febbraio al Salone Marchetti di via Ospedale Vecchio. Negozi aperti al pubblico e occasione di buoni affari trattandosi di un periodo di saldi.

La città alla scoperta del suo Museo Quattro 4 anni di lavori per poter consegnare alla città di Chiari il suo museo. L’inaugurazione ufficiale, dopo una visita pilota avvenuta il 18 dicembre alla presenza del vicesindaco Luca Senici e del parroco mons. Verzeletti, avrà luogo il 15 febbraio, giorno dei festeggiamenti dei Ss Patroni Faustino e Giovita. L’appuntamento è alle 11.30 in piazza Zanardelli. Archivio Storico Comunale, Urban Center, Spazio Espositivo, Laboratorio di Storia e Archelogia, sala polifunzionale da 100 posti ed emeroteca: sono questi gli spazi espositivi. Sono 3500 metri di superficie totale per 4 piani di cui uno interrato dove trova spazio la sezione dedicata a Storia e Archeologia a disposizione del pubblico e recuperati da 3 edifici comunali quali l’ex anagrafe, l’ex Municipio e le carceri, siti tra piazza Zanardelli e piazza Erbe. I lavori, eseguiti nel rispetto dell’ambiente con tecnologie di ultima generazione, sono stati possibili grazie anche a importanti co-finanziamenti da parte di Enti sovra-comunali. Il 15 febbraio è prevista anche l’inaugurazione dell’emeroteca e della mostra “Memorie del ferro” dell’artista Franca Ghitti, allestita nelle ex-carceri. Museo di Chiari quale riferimento didattico per le scuole della provincia? “Certamente − spiega il vicesindaco Seneci −. Il nuovo laboratorio per la storia e l’archeologia della città di Chiari è funzionale alla visita delle scolaresche ed è strutturato con una versatilità tale che ben si presta a trattare temi peculiari del luogo ma anche dell’intero circondario. Tutti gli spazi sono stati predisposti anche per il progetto promosso dall’assessorato provinciale alla cultura denominato “Langobardia Fertilis” che, non a caso, conferma Chiari quale punto strategico per le attività didattiche dell’intero bacino cui il progetto stesso si riferisce”.

Salone Marchetti. L’appuntamento si inserisce nell’ottava edizione di “Un libro per piacere!”

Franco Loi e Achille Platto: poeti dialettali in dialogo Venerdì 11 febbraio alle 20.30 presso il Salone Marchetti di via Ospedale vecchio, 6 a Chiari due personalità del vernacolo, dall’indiscusso spessore, si troveranno a dialogare .Si tratta di Franco Loi, considerato il maggior poeta dialettale vivente, ma anche scrittore e saggista, noto soprattutto per la raccolta Strolegh (1975)e Achille Platto, poeta dialettale clarense autore dell’opera teatrale “Il Bibbiù”. La serata rientra negli appuntamenti in calendario della nuova stagione di letture spettacolari dal titolo “Un libro

per piacere!”, giunto con successo alla sua VIII edizione e organizzato dal Sistema Bibliotecario dell’Ovest bresciano al quale aderiscono ben 24 realtà. Storie d’Italia è il filo conduttore delle serate, rimando al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I temi che verranno toccati − storia risorgimentale, arte, cultura, letteratura − offriranno spunti di riflessione e confronto. Il ciclo di incontri ha preso il via venerdì 4 febbraio a Ospitaletto e si concluderà il 6 maggio a Rudiano. Nel mezzo, tanti appuntamenti con autori e compagnie

Franco Loi

teatrali alle quali, individuato il tema, è stato assegnato il compito di realizzare spettacoli che lo esplicitino in un contesto visivo e sonoro. “Un libro per piacere!” è proprio questo. Una sorta di cappello magico dal quale le parole si liberano per assumere altre forme espressive capaci di catturare l’attenzione del lettore e dello spettatore valorizzandone la pluralità di impiego. Tra i nomi di spicco, oltre a Franco Loi, figurano anche Bruno Gambarotta, Giuseppe Pederiali, Sveva Casati Modignani e Chiara Frugoni.


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Franciacorta

Adro: si discute di cementificazione “Là dove c’era l’erba, ora c’è...” è l’incontro promosso all’oratorio di Adro all’interno del percorso “La città per l’uomo”. Su cementificazione e qualità della vita intervengono don Gabriele Scalmana, responsabile della pastorale del creato della Diocesi, il sindaco di Paderno Franciacorta, Antonio Vivenzi, e il sindaco di Berlingo, Dario Ciapetti. I Comuni di Berlingo e Paderno Franciacorta sono due realtà virtuose in campo ambientale. Basti pensare che il Comune di Paderno ha approvato e adottato il Piano di governo del territorio all’unanimità e senza concedere ulteriori spazi alla cementificazione. L’appuntamento è per lunedì 14 febbraio alle 20.45. Prevista una mostra fotografica sul cambiamento del territorio.

Padergnone. L’oratorio dedicato a Piergiorgio Frassati è in evoluzione, mancano solo alcuni dettagli

Per dare un calcio a un pallone La parrocchia di San Rocco sta dotando Ie sue strutture di un campo da calcio, da calcetto e da pallavolo. Dovrebbero essere pronti entro fine mese di Francesco Gavazzi

Campanella suonata da un paio d’ore, scuola finita per oggi. Un pomeriggio senza tv, qualche amico e un pallone. Nasce forse dalla voglia di regalare un luogo sicuro, lontano dalla routine e vicino ai giovani, il progetto che vedrà sorgere nella parrocchia di San Rocco di Padergnone un nuovo campo da calcio, calcetto e pallavolo. I lavori, iniziati lo scorso ottobre dall’impresa Orione Costruzioni Srl, potrebbero essere ultimati già questo mese. Nel complesso dell’Oratorio

Don Giampietro Forbice

dedicato a Pier Giorgio Frassati sono già state rifatte le recinzioni e ci si appresta a posare il manto d’erba sintetica su quello che diverrà un campo da calcio a sette. Sessanta metri di lunghezza e trentacinque di larghezza per regalare un’opportunità reale ad una passione. Una nuova immagine e

un impulso deciso per le tre squadre parrocchiali di Padergnone impegnate nel campionato Csi rispettivamente nelle categorie: allievi, esordienti e open. “Rilanciare lo sport come mezzo per aggregare e per una proficua educazione del mondo giovanile” sono i propositi di don Giampietro Forbice

che ha anche osservato: “Per la Parrocchia è un’altra scommessa anche dal punto di vista economico, cui ha contribuito pure il Comune, che comporta sacrifici e rinunce in altri settori. Rimango convinto che ne valga la pena in quanto lo sport esercita ancora un’attrazione e un fascino per i giovani di oggi”. Firmato dall’arch. Fabrizio Viola, il progetto vedrà la realizzazione, adiacente al campo in sintetico, di un campo da pallavolo rivestito da cemento al quarzo che, nei mesi estivi, potrà essere convertito in beach volley. Sarà completamente rinnovato il campo da calcetto attiguo alla preesistente pista da pattinaggio. “Il campo da pallavolo”, prosegue don Giampietro Forbice, “vuole essere il tentativo per coinvolgere anche il mondo femminile, spesso lasciato ai margini nei nostri oratori”. A motivo forse di questa accortezza la singolare iniziativa decisa per l’inaugurazione: una partita di calcio tutta al femminile che avrà per arbitro nientedimeno che una suora. Si svela con queste premesse la parafrasi di un Oratorio vivo.


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Ritorna il Consorzio del Monte Orfano Il Monte Orfano è diviso fra Rovato, Coccaglio, Cologne ed Erbusco. Questo frazionamento ha reso difficile mettere in campo una valorizzazione del Monte Orfano: aldilà di alcune iniziative organizzate congiuntamente da Amministrazioni vicine, ogni singola realtà ha sempre proceduto in ordine sparso. La mancanza di coordinamento ha tarpato le ali alla conservazione del polmone verde, oltre all’aspetto turistico del rilievo sottovalutato. Qualcosa sembra si sta muovendo. L’assessore Vito Turra, di Erbusco, e il suo omologo di Coccaglio, Agostino Pedrali, hanno parlato della necessità di riportare in vita il Consorzio del Monte, naufragato una decina d’anni fa per i contrasti fra le Amministrazioni.

Rovato. Il Consiglio comunale ha approvato lo stanziamento di 300mila per mettere mano alla “Strada Larga”

Il restyling di Corso Bonomelli è il primo obiettivo dell’anno Il 2011 sarà caratterizzato da una sola grande opera pubblica: il rifacimento della strada principale del centro storico che è ormai ridotta a un colabrodo

te il casello autostradale A4 di Rovato, Erbusco e la provinciale per il lago d’Iseo e la Valle Camonica. Gli interventi preventivati dal piano di opere pubbliche 2011 dell’Amministrazione Cottinelli prevedono la rimozione di quel che resta della pavimentazione in pavè e la sua sostituzione integrale con l’asfalto. In cantiere pure la rimozione dell’aiuola centrale, il rifacimento degli attraversamenti pedonali (i famigerati “dossi” chilometrici che tante vittime hanno mietuto fra gli automobilisti), la sistemazione del sottofondo stradale e della rete di smaltimento delle acque meteoriche. Infine, verrà modificata pesantemente anche l’illuminazione, attualmente basata sui cosiddetti “pali Franciacorta”, anch’essi nell’occhio del ciclone negli ultimi anni a causa della luce non omogenea che riflettono sulla carreggiata. Sempre in tema di lavori, il Comune progetta nella prima parte del 2011 di investire più di mezzo milione di euro per realizzare una pista ciclabile nella frazione di Lodetto. Il collegamento verrà realizzato mettendo in relazione diretta il centro del piccolo borgo rovatese con il suo cimitero, posto ai confini con la Pedrocca di Cazzago San Martino.

di Irene Ziliani

Corso Bonomelli, la strada principale del centro storico trasformata nel 2022 in una gimkana di pavè, dossi, cordoli e aiuole, è ormai da tempo ridotta a un colabrodo. L’ultimo Consiglio comunale, lunedì 31 gennaio, ha approvato lo stanziamento di 300mila euro per mettere mano energicamente all’antica “Strada Larga”, oggi intitolata all’antifascista Silvio Bonomelli. Nella seconda metà dell’anno in corso, quindi, operai e tecnici metteranno mano alla sistemazione straordinaria di corso Bonomelli, l’arteria principale del centro storico che scorre dall’ex strada statale 11 “Padana Superiore” fino all’omonima rotatoria che connet-

Oratorio San Giovanni Bosco. Aperte le iscrizioni per conoscere l’inglese, internet, la fotografia e altro ancora

Il debutto di “Uno per tutti” con i corsi più svariati Mons. Giacomo Canobbio, già presidente dell’associazione Teologi italiani, ha aperto giovedì 3 febbraio il nuovo ciclo di “Cristiani nella città”. Gli incontri voluti dall’associazionismo cattolico rovatese riprenderanno nel mese di marzo attorno al tema “Nuove narrazioni per l’umanità”. Sempre dal fecondo mondo dell’associazionismo cattolico rovatese è nata l’associazione “Uno per tutti” Onlus. Fondata da alcuni genitori e volontari dell’Oratorio rovatese “San Giovanni Bosco”, nel cuore del centro storico, il sodalizio ha deciso di organizzare a parte dal

mese di febbraio un ciclo di corsi che spaziano in vari ambiti: dall’inglese base alla conversazione avanzata, dall’uso di Internet alla fotografica creativa, dagli scacchi al cucito base fino ai percorsi spirituali per adulti, al pilates, all’acquagym e alla possibilità di partecipare alla realizzazione di un vero e proprio musical. Le iscrizioni ai corsi si ricevono presso l’Oratorio di Rovato. I corsi verranno attivati al raggiungimento del numero minimo di dieci iscritti e i partecipanti dovranno essere in regola con il tesseramento “Uno per tutti Onlus” (5 euro). Attivi anche due

numeri di telefono: il 347/7377310 e il 333/3439947. Da sabato 5 febbraio, inoltre, la struttura di via Sant’Orsola, 7 ospita i “Pomeriggi insieme”: un progetto di dopo-scuola gratuito promosso dalle associazioni “Genitori Rovato”, “Uno per tutti Onlus” e “Semplicemente Genitori”.Assieme ai sacerdoti don Gianluigi Moretti e don Roberto Morè, e al Comune di Rovato, le realtà coinvolte organizzano da febbraio a maggio ogni lunedì e mercoledì dei pomeriggi di gioco, merenda e teatro rivolti a 40 bambini iscritti alle classi seconda, terza e quarta delle elementari rovatesi.


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Tra il ballo e la lingua inglese

Sebino

Il Comune e la Biblioteca civica di Sulzano, in collaborazione con l’Auser di Iseo, invitano ad iscriversi al corso di ballo liscio “Ballando in Compagnia” che si terrà a partire da sabato 5 marzo 2011 dalle ore 20.30 alle ore 23.30 presso la palestra della scuola di Sulzano. Il corso è aperto a tutti, soprattutto a colori che amano i balli e le danze, ed è a ingresso libero. Per ulteriori informnazioni, è possibile contattare la Biblioteca, telefono 035.985486 o la signora Marinella Lazzari, telefono 347.7232361. Sempre in Biblioteca ci si può iscrivere anche al corso di lingua inglese di livello base e intermedio che in pagina viene presentato nel dettaglio.

Monte Isola. Sulla collina di Siviano c’è una chiesa dedicati ai SS Faustino e Giovita

Gioiello del Settecento di Alba Vezzoli

Il 15 febbraio la Chiesa festeggia la ricorrenza legata ai Santi Faustino e Giovita, amati quanto noti patroni di Brescia e Chiari. Ma forse non tutti sanno che questi due martiri del II secolo sono anche i santi protettori della Parrocchia di Siviano, una della tre comunità di Monte Isola. Sulla cima della collina di Siviano svetta, infatti, una chiesa dedicata ai SS Faustino e Giovita, chiesa che venne eretta nel XVI secolo, e a SS Faustino Ac iovitae titvlaribvs nostris die vigesima septembris 1759. Essa domina l’intera Monte Isola con il suo maestoso campanile merlato, a sezione unica, alto quasi quaranta metri. In proposito, si racconta che durante la costruzione della torre campanaria, giunti proprio alla fase di realizzazione della cella, il capomastro precipitasse. L’opera di costruzione venne così arrestata a 40 metri di altezza e si decise di concluderla ornando la cima del campanile con dei merli. L’interno della chiesa, ad una navata a pianta centrale, è ornato da numerosi e pregevoli affreschi, e custodisce numerose reliquie autenticate, tra le quali quelle appunto dei SS Faustino e Giovita (oltre

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a quelle di S. Francesco d’Assisi, S. Pasquale, S. Filippo Neri, S. Luigi Gonzaga, S. Urbano martire, S. Liberato, S. Gottardo, S. Sebastiano, S. Donata, S. Vittoria e SS. Vincenzo e Grata). L’altare maggiore è in marmo di Ome e marmo rosso di Caprino Veronese. Alle sue pareti si può notare una pala ad olio su tela, presumibilmente frutto del lavoro di Giacomo Colombo da Palazzolo sull’Oglio, con la Madonna della Ceriola e i santi Faustino e Gio-

vita (XVIII-XIX sec). Si distingue, comeha scritto Angelo Loda, per i visi “paffutelli e tondeggianti con i nasini a punta e il modo saettante ed un poco metallico di condurre i panneggi, il gusto per le tonalità cromatiche accese e contrastanti, un’abitudine nei confronti di composizioni dense di personaggi posti sopra l’altro”. La chiesa si può visitare anche su richiesta, contattando il parroco di Siviano: telefonare al numero 030/9825245.

Corsi e corsi per tutti i gusti Corsi e corsi… perché non c’è modo migliore per cominciare l’anno. La scelta non manca, basta munirsi di buona volontà e tanto impegno. Ecco alcune delle proposte che vogliamo segnalare. La Biblioteca civica di Sulzano invita ad iscriversi al “Corso di Lingua Inglese”, livello base e intermedio, con inizio il 28 febbraio e 3 marzo presso la Biblioteca Comunale. Ciascun corso prevede un totale di 15 lezioni della durata di due ore ciascuna, dalle 20 alle 22. Il costo è di 95 euro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Biblioteca allo 030.985486. Ci spostiamo a Zone, dove la Commissione Biblioteca, in collaborazione con la Parrocchia di San Giovanni Battista, organizza un corso di cucina pratica per ragazzi dai 13 ai 17 anni dal titolo “Cosa c’è per cena”. Il corso si sviluppa in 3 laboratori serali di circa 3 ore ciascuno. In ogni serata verrà preparato e degustato un menù completo. Le date del corso sono ancora da definire, la sede è invece presso l’Oratorio di Zone. Le iscrizioni si raccolgono presso il Comune entro martedì 15 febbraio 2011. Per i più esigenti segnaliamo il corso di “Avvio alla degustazione - Analisi sensoriale del vino per principianti”, in cinque incontri presso la Sala Civica del Comune di Capriolo. Si parte a marzo per questo tour virtuale tra i vitigni di tutta Italia. Per info 030-7364112, o www. capriolo.org. E se invece alla pratica preferita la teoria, a Iseo, presso la Sala civica del Castello Oldofredi, partirà un ciclo di incontri sulla filosofia. Il primo è previsto per venerdì 25 febbraio: titolo “ Introduzione all’Illuminismo” con il prof. Angelo Baffelli, docente di Filosofia e Storia presso il liceo Golgi di Breno. Si proseguirà poi venerdì 30 marzo con” La religiosità dell’Illuminismo - Conversazione con Paul Renner”.

Val Palot. Sabato 26 febbraio scatta l’ottava edizione al chiaro di luna. Domenica 27, invece, a Paspardo

Esplode la ciaspola-mania con la passeggiata notturna Febbraio è il mese perfetto per gli amanti degli sport in montagna, e non solo delle sci. Si sta infatti facendo strada la ciaspola-mania, cioè le escursioni con le racchette da neve ai piedi. Il Sebino si attrezza così anche quest’anno per venire incontro a questa nuova tendenza. Far scoprire, o riscoprire, tutto il fascino di uno degli angoli più suggestivi del comprensorio sebino, nella sua veste invernale e in notturna: è questo, in sintesi, l’obiet-

tivo della Ciaspalot, la passeggiata al chiaro di luna, che si terrà, per l’ottava edizione, sabato 26 febbraio, in Val Palot, stazione turistica del territorio di Pisogne. Due i percorsi a scelta: il Giro del “Medelet”, o percorso A, per i più allenati, con un dislivello di 570 metri e una lunghezza, 9,50 km e poi il Giro del “Roccolo”, o percorso B, per chi vuole fare meno fatica, con un dislivello di 350 metri e una lunghezza di 3,90 km. Le iscrizioni rimarranno aperte fino a

giovedì 24 febbraio; per ulteriori informazioni www.ciaspalot.it. Le famiglie sono invece invitate a partecipare a Paspardo domenica 27 febbraio alla ciaspolata non competitiva “Sulle orme del lupo”, nell’ambito della campagna nazionale di Legambiente. Il programma della giornata prevede ore 9 ritrovo all’ingresso del paese (via Bertolotti), per consegna ciaspole a seguire partenza della passeggiata verso località Zumella dove è previsto il pranzo presso il rifugio Colombè, gestito dai volontari di operazione Mato Grosso. Adesioni entro lunedì 21 febbraio, per Info e prenotazioni info@centrofaunisticoadamello.



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Ovest bresciano

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Una breve biografia di Danilo Gariboldi Specializzato in igiene tecnica ospedaliera, Danilo Gariboldi inizia la sua storia professionale nel settore pubblico come ispettore sanitario all’ospedale dei bambini, dove matura l’esperienza di direzione sanitaria tecnica ospedaliera. Dopo 6 anni all’ospedale Vittore Buzzi di Milano, passa nel privato per altri 6 anni, per poi tornare nel pubblico nel 2000 come direttore sanitario aziendale al nosocomio San Paolo di Milano, dove trascorre 11 anni. Dal 1 gennaio 2011 è il nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliera “Mellino Mellini”. Gestisce gli ospedali “Mellino Mellini” di Chiari e il Civile di Iseo e gli stabilimenti di Rovato, Palazzolo e Tribardi Pavoni di Orzinuovi.

Chiari. Il neodirettore generale dell’Azienda ospedaliera “Mellino Mellini” descrive la situazione sanitaria

Gariboldi: il futuro richiede una maggiore rete fra i Presidi L’altro obiettivo è quello di dare vita a un’azienda ospedaliera sempre più a contatto con i pazienti secondo un’organizzazione per cerchi concentrici a intensità di cure diverse di Michele Compagnoni

“Conferire l’impronta organizzativa di azienda ospedaliera globale, perseguendo il progetto di razionalizzazione e integrazione tra i vari presidi”. Questa la mission del neodirettore generale Danilo Gariboldi. Il progetto era già stato impostato dal suo predecessore Russo, al tempo coadiuvato dalle dott.sse Indelicato e Bernini, rispettivamente direttrice sanitaria e amministrativa. Si erano allora compiuti passi avanti attraverso investimenti programmati sia a livello strutturale riguardo cardiologia ed emodinamica di Chiari, sia a livello di ristrutturazione dell’ospedale di Iseo; ciò che Gariboldi ha vo-

luto stimolare una volta insidiato è l’implementazione di un modello per intensità di cura. In concomitanza alla prosecuzione delle iniziative della precedente direzione strategica che verranno portate a buon fine nel corso di qualche anno. Il manager della sanità lombarda ambisce a dare vita alla sua visione di un’azienda ospe-

daliera sempre più a contatto con i pazienti secondo un’organizzazione per cerchi concentrici a intensità di cura diverse, partendo da Chiari come punto centrale per la gestione dell’acuzie ed estendendosi verso la periferia del territorio. Parallelamente, altro lodevole obiettivo è quello di enfatizzare ad Orzinuovi lo sviluppo delle cure intermedie, in hospice

e palliative, queste ultime seguendo persino i pazienti a domicilio. Tutto ciò nell’ottica di porsi a servizio del territorio e di conquistare la fiducia dei pazienti, tentando sfatare quella sorta di pregiudizio secondo il quale si preferirebbe l’ospedale di città. Per quanto concerne il distaccamento d’Iseo, il più “isolato” poiché distante quasi 30 kilometri, il suo bacino d’utenza persone lo imporrebbe, secondo l’auspicio del direttor Gariboldi, come ospedale di riferimento di quella zona con chirurgia e medicina fiori all’occhiello, auspicio che implica investimenti tecnologici per l’area radiologica, al fine di creare un modello quantomeno sovrapponibile al corrispettivo reparto clarense con Tac Pet ed ecografi. Il desiderio sarebbe quello di innalzarla di un piano per porla a contatto con il Pronto soccorso (l’altro punto di primo soccorso si trova a Chiari), dove quotidianamente giungono in media 6/7 ambulanze del 118 in sirena. Le apparecchiature digitalizzate costituiscono uno strumento imprescindibile per la collaborazione e il collegamento fra le differenti sedi, rendendo fra gli altri possibili i servizi di trasferimento di immagini radiologiche e cardiologiche dai punti di primo soccorso direttamente alla sede centrale.


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Economia L'incontro

Mario Falcetti A Cologne la cantina rilevata nel 2003 e rilanciata in questi anni

Q come Quadra: il regno della vigna L’imprenditore adrense Ugo Ghezzi e l’enologo Mario Falcetti Mario Falcetti e Ugo Ghezzi

di Anna Salvioni

Dietro la Q di Quadra non si celano solo un migliaio di mq d’interrato dove trovano cantina oltre mezzo milione di pregiate bottiglie. E neppure solo l’accogliente e ricercata osteria del salone al piano terra, abbinato alla luminosa ed elegante veranda per gli eventi, affacciata sul minimale giardino giapponese, incantevolmente incorniciato dalle suggestive pendici del Monte Orfano e delle vaste distese vitivinicole dominanti la verdeggiante zona Sant’Eusebio che, da Zocco d’Erbusco, si incontra alle porte di Cologne. Al di là del nome conciso e di carattere, ispirato in primis alla rievocazione della remota ideologia tipica di queste terre di suddividere il territorio in rioni, si scoprono tanta passione e determinazione nell’intraprendere e perseguire progetti profondi e ambiziosi, messi in campo da due intuitivi professionisti, ancor prima, amici: l’imprenditore adrense Ugo Ghezzi, nel 2003 acquirente della cantina poi ristrutturata, e dell’esperto agronomo-enologo varesino Mario Falcetti, attuale direttore aziendale dopo aver condotto per undici anni la prestigiosa tenuta Contadi Castaldi del Gruppo Moretti. Quadra si identifica come un’azienda giovane, ma fondata su vigne solide, capaci di produrre una vastissima tipologia di vini mediamente strutturati e complessi: da Brut versatili, ma impegnativi da servire come aperitivi o a tutto pasto, a Satèn “superiori” e Rosè ideali per accompagnare gustosi piatti di carne o pesce, passando per la spe-

ciale gamma dei Quvée millesimati e senza tralasciare i Curtefranca bianchi e rossi, che completano l’offerta. Il loro concepimento avviene nella cantina di Cologne con la prima accurata fase di produzione: selezione

manuale delle uve, pressature soffici, decantazione dei mosti, fermentazione controllata, analisi di specialisti, assemblaggi, imbottigliamenti e fermo deposito, sotto il monitoraggio evolutivo delle cataste, poi trasferite

La cantina unita alla ristorazione Azzardare senza imporsi troppe ambizioni, talvolta, può rivelarsi un’invitante occasione per intraprendere progetti dai risultati sorprendenti e premianti. È quanto accaduto all’imprenditore Ugo Ghezzi quando, nel 2003, sostenuto dai figli Cristina (attuale Presidente dell’azienda) e Marco, decise di prelevare una piccola cantina nei vigneti della località Sant’Eusebio a Cologne e nel giro di un anno di metterci mano per proseguire quel progetto viticolo già avviato in famiglia nel 1990 con l’impianto dei primi Chardonnay e Pinot nero in località Marzaghette ad Adro. Oggi, Quadra vanta qualcosa co-

me 43 ettari di vigne, contando gli otto macro-appezzamenti spalmanti su Cologne, Adro, Erbusco, Clusane, Paderno e Provaglio. Punto nevralgico è la rinomata struttura colognese, dove trovano sede gli uffici e la principale cantina, abbinata all’efficiente servizio ristorazione dell’osteria (per circa 150 persone), aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) per veloci pranzi di lavoro a prezzi contenuti; cene più particolari con degustazioni ispirate ai sapori della terra o dell’acqua, ma anche meeting, convegni, conferenze, banchetti, conviviali, piccoli ricevimenti e occasioni speciali.

nella seconda unità di via Marzaghette ad Adro. Qui, sugli oltre mille mq di area termo-condizionata e coibentata, si chiude il processo con le operazioni di rimescolamento, sboccatura, dosaggio, confezionamento e messa a magazzino per almeno tre mesi, in attesa della spedizione a soddisfacimento del vasto mercato italiano (in vetta alle destinazioni: Lombardia, Veneto, Emilia, Piemonte, Friuli e Toscana), ma anche estero (soprattutto Stati Uniti, Repubblica Ceca e Germania). “La sfida d’esordio di fare meglio (scrupolosa ricerca e cura qualitativa) e di più (crescere esponenzialmente) continua – ha annunciato Falcetti – spronati da quel costante e ambizioso piano d’innovazione che ci fa ambire a scalare i vertici nel campo vitivinicolo, puntando soprattutto su quella qualità che il mercato ci riconosce e supportati dal forte sostegno di commercializzazione affidato dal 2008 ai professionisti del Gruppo Meregalli, nostro esclusivista nella distribuzione in Italia dei noti distillati franciacortini”. Vini dunque, ma anche riscoperta di cibi abbinabili in accordo con svariati palati. “La nostra cucina è tradizionale rivista in chiave moderna – ha illustrato Aris Pina, dal 2004 impegnato nella creazione-gestione dei menù, dopo una ventennale e qualificata esperienza da chef anche oltre i confini nazionali –: proposte giostrate in base alla stagionalità degli elementi e incentrate sulla salvaguardia dei sapori tipici locali e sulla valorizzazione di quella genuinità semplice e non troppo elaborata che riconferma il primato italiano nel panorama d’apprezzamento culinario mondiale”.


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Nessun obbligo per le operazioni immobiliari Le compravendite immobiliari non sono oggetto di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva in quanto rientrano in quelle operazioni già monitorate dall’anagrafe Tributaria. Invece devono essere comunicate alle Entrate le operazioni relative alla compravendita o al noleggio degli autoveicoli. Si tratta dell’adempimento introdotto dall’articolo 21 del decreto legge 78/2010 attuato dal provvedimento dellAgenzia delle Entrate del 22 dicembre 2010 la cui scadenza per il 2010 è fissata al 31 ottobre di quest’anno. Vanno esclusi dall’obbligo di segnalazione i contratti di fornitura di energia elettrica, acqua, luce e gas nonché di telefonia mobile e fissa in quanto previste dall’articolo 7 del Dpr 605/1973.

Fisco. Tanto spendi, tanto guadagni: lo strumento misura il reddito dichiarato con le spese della famiglia

Il controllo detto spesometro Lo Studio B&B e Ass.ti (via Roma 2/a Paderno Franciacorta; tel/fax: 030.6857086 o www. bbassociati.com) ci accompagna in questo servizio di consulenza di Andrea Belleri

Il nuovo strumento, detto ‘‘spesometro’’, servirà al Fisco sia per misurare la capacità contributiva delle persone fisiche, nonché per controllare i soggetti titolari di Partita Iva che emettono fatture consentendo alla controparte la detrazione dell’Iva e la deduzione dei relativi costi ma che poi si ‘‘dimenticano’’ di versare l’Iva e pagare le dovute imposte. La prima scadenza è fissata al 31 ottobre 2011 e riguarderà solo i soggetti titolari di Partita Iva; per l’anno d’imposta 2010, saranno obbli-

gati alla comunicazione, da presentare esclusivamente in via telematica, solo i contribuenti Iva, per le operazioni di ammontare pari o superiore, al netto dell’Iva, a 25.000 euro. L’adempimento riguarderà le sole operazioni per le quali sono state emesse fatture tra soggetti Iva, come era in precedenza richiesto dagli elenchi clienti e fornitori. A partire dal 1º gennaio 2011 si devono comunicare tutte le operazioni tra soggetti Iva, di ammontare pari o superiore a 3.000 euro al netto

dell’Iva. Dal mese di maggio 2011 si dovranno tenere sotto controllo anche le operazioni nei confronti dei privati cittadini , per le spese di importo pari o superiore a 3.600 euro, Iva compresa. A partire dalle operazioni relative all’anno d’imposta 2011, le comunicazioni devono essere inviate entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. Sono escluse dalla comunicazione: le importazioni; le esportazioni; le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute,

registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori con residenza o domicilio, in Stati a regime fiscale ‘‘agevolato’’(‘‘Black list’’), le operazioni che hanno costituito oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria, le operazioni rilevanti ai fini Iva per le quali non sussiste l’obbligo di emettere la fattura effettuate fino al 30 aprile 2011. Con lo ‘‘spesometro’’ tanto spendi tanto guadagni. Il nuovo misuratore mette in risalto il reddito dichiarato con le spese sostenute dalla famiglia. Il ragionamento è abbastanza logico: non si deve spendere più di quanto si guadagna. Chi spende una somma maggiore del reddito dichiarato deve essere in grado di dimostrarlo, altrimenti vuol dire che dichiara al fisco meno di quanto guadagna. Lo scopo è di confrontare le spese sostenute ad esempio per l’acquisto di mobili, beni di antiquariato, gioielli o altri beni di lusso, con il reddito dichiarato dalla persona fisica. L’attenzione del Fisco sarà puntata, in particolare, su chi non paga imposte ma spende tanto e possiede beni di rilevante valore in palese contrasto con i redditi dichiarati.



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Gli studenti cercano oggetti per l’Unità d’Italia

Cultura

Le iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia si arricchiscono di ricerche storiche che vedono impegnate alcune classi della scuola primaria e della secondaria di Primo grado. Tutti i lavori, che parteciperanno a bandi e concorsi a livello provinciale, saranno presentati il pomeriggio del 16 marzo, come anteprima della notte tricolore. Gli scolari della terza C della scuola Giovanni Pascoli di Castegnato stanno facendo una ricerca sugli oggetti che erano nelle case degli italiani a partire dal 1861 e fino al 2000. Cercano materiale originale da fotografare per documentare come si sono modificate le esigenze delle famiglie: elettrodomestici, mezzi di comunicazione, materiale scolastico, monete e banconote...

Sale della Comunità. Al cinema per riscoprire nei film uno stile tutto italiano

Programmazione

La comicità è coscienza

CRYSTAL - LOVERE: La pecora nera venerdì 11 febbraio ore 21. La valigia sul letto giovedì 17 febbraio ore 15. My son, my son what have ye done venerdì 18 febbraio ore 21; Nowhere boy venerdì 25 febbraio ore 21; Megamind domenica 27 febbraio ore 15. SALA DELLA COMUINTÀ - MARONE: Precious sabato 12 febbraio ore 20.45; domenica 13 febbraio ore 20.45; Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero sabato 26 febbraio ore 20.45; domenica 27 febbraio ore 20.45; Stanno tutti bene giovedì 24 febbraio ore 20.45; sabato 26 febbraio ore 20.45; domenica 27 febbraio ore 20.45. AURORA - PALAZZOLO: Che bella giornata venerdì 21 gennaio ore 21; domenica 13 febbraio ore 16, 20.30; Niente paura martedì 15 febbraio ore 20.45; L'orso Yoghi domenica 20 febbraio ore 16, 20.30; Sotto il cielo azzurro martedì 22 febbraio ore 20.45; Animals united domenica 27 febbraio ore 16, 20.30. DON BOSCO - PONTOGLIO: Che bella giornata domenica 13 febbraio ore 16.15; L'orso Yoghi domenica 20 febbraio ore 16.15; Animals united domenica 27 febbraio ore 16.15. PAX - PROVAGLIO D’ISEO: L'orso Yoghi sabato 12 febbraio ore 20.45; domenica 13 febbraio ore 16; Che bella giornata 19 febbraio ore 20.45; domenica 20 febbraio ore 16; Animals united sabato 26 febbraio ore 20.45; domenica 27 febbraio ore 16. SEBINO - SALE MARASINO Che bella giornata 12 febbraio ore 20.45; 13 febbraio ore 16, 20.45; L'orso Yoghi sabato 19 febbraio ore 20.45; domenica 20 febbraio ore 16, 20.45; Animals united 26 febbraio ore 20.45; 27 febbraio ore 16.

di Mauro Toninelli

Il 2011 è iniziato all’insegna del successo al botteghino dei film italiani “Che bella giornata” con Checco Zalone e “Qualunquemente” con Antonio Albanese. Successi per il cinema italiano che hanno risollevato un poco le casse delle Sale della Comunità che li hanno proposti nella loro programmazione. Molti in Franciacorta e nelle zone limitrofe li proporranno ancora nel mese di febbraio. La nota positiva è che il cinema italiano si è saputo riscoprire comico, di quella comicità che era dei grandi del cinema nostrano; quelli che il cinema made in Italy l’hanno reso grande perché in grado di far sorridere raccontando l’Italia nei suoi aspetti più umani, tanto positivi che negativi, divenendo così non solo autori cinematografici ma coscienze di un popolo. Il riso amaro, teorizzava Pirandello, è quello che porta la persona a riflettere sulla realtà che sta dietro alla situazione comica, portando

Checco Zalone e Nabiha Akkari in una scena del film "Che bella giornata"

all’attenzione la miseria umana. Certo, questo prevede un pubblico capace di cogliere lo stimolo e riflettere; un pubblico in grado di approfondire, partendo dal cinema, quelli che sono i temi della vita; un pubblico capace di fruire di un film, di coglierne gli stimoli e porsi domande di senso; un pubblico educato e le Sale sono coscienti della fatica e dell’impegno di questa educazione. Tutto questo sforzo educativo si concretizza nell’impegno delle Sale

della Comunità con l’obiettivo di proporre film di qualità e iniziative, anche teatrali, in grado di far riflettere oltre che, giustamente, offrire momenti culturali e di svago. Febbraio è il mese più ricco di proposte di cineforum, in molti casi con un introduzione che aiuta a vedere il film e seguita da un dibattito. Proposte di qualità, che valgono in quanto prodotti culturali o per quello che riescono a suscitare nello spettatore.

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La Voce della Franciacorta febbraio 2011

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Viaggi. A Merano dal 2005 viene riproposta l’antica tradizione termale

Alle terme per cercare il benessere del corpo Un giorno o un’intera settimana di relax per curarsi con un aricca offerta di servizi: bagni, movimento, relax, alimentazione, trattamenti e applicazioni di Carlo Taglietti

Merano con le sue terme offre uno spazio dedicato al recupero di tutte quelle energie responsabili di un duraturo benessere fisico, mentale e spirituale. Nel cuore della città, sul lato destro del torrente Passirio, le nuove terme ripropongono dal 2005 l’antica tradizione termale di Merano su una superficie di 7.650 m². Un giorno in dolce relax o una settimana per curarsi grazie ad un’offerta ricca di servizi e prestazioni: bagni, movimento, relax, alimentazione, trattamenti ed applicazioni wellness. Provare per credere! Alle terme di Merano viene utilizzata un’acqua minerale radioattiva per inalazioni e bagni al radon. Un’acqua leggermente radioattiva alla quale vengono attribuite molte proprietà curative: ha un effetto calmante e analgesico

sul sistema periferico, dilata i vasi sanguigni periferici ed agisce sulla pressione abbassandola. Inoltre l’acqua radioattiva ha un effetto positivo sulle vie respiratorie, in quanto rafforza le difese delle mucose respiratorie. A partire dall’estate 2007 le terme di Merano utilizzano anche un’ulteriore acqua termale. Quest’acqua sulfurea e a contenuto salino proviene da una profondità di 2.350 metri a temperatura di

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L’offerta ricca dell’Alto Adige Già dall’Ottocento il clima mite dell’Alto Adige permise ad alcune località della regione di fare il loro ingresso nel circuito internazionale delle località di cura. Intellettuali, artisti, musicisti e persone benestanti ammalati di tubercolosi e gastropatici furono i primi a curarsi in provincia e sulle montagne. Il parroco Sebastian Kneipp consigliava bagni di fieno perché era convinto che possedessero effetti lenitivi in special modo per le malattie reumatiche e quelle al nervo sciatico. I contadini tuttavia li utilizzavano già da lungo tempo. Anche Ludwig Van Beethoven sceglieva il fieno per curare un edema alla gamba. La cura dell’uva è conosciuta da almeno 120 anni. La terapia, eseguita con l’utilizzo di questo dolce frutto, favorisce la purificazione e la depurazione del sangue e viene proposta con successo anche per problemi a stomaco e reni. L’unico centro italiano riconosciuto legalmente per la cura Kneipp si trova a Bressanone. L’ospedale, fondato nel 1890 dal medico Otto von Guggenberg, cura con successo persone sofferenti di cuore, reumatismi e con problemi alla circolazione sanguigna. Allora come oggi i medici curano i loro pazienti con terapie naturali. Oggi, l’offerta dei centri benessere offre Hotel con specialisti nelle varie terapie in grado di offrire tutto l’anno, una vacanza e recuperi psicofisici d’assoluto rilievo per un sano ritorno alla vita di tutti i giorni. L’Alto Adige vanta una antica tradizione per quello che riguarda la cura con le erbe e la loro raccolta.

33°. Un acqua omeotermale ricca di minerali con un contenuto salino paragonabile a quello dell’acqua marina. Le Terme Merano dispongono inoltre di: uno shop delle terme ove acquistare i prodotti della linea cosmetica delle terme Merano una sala seminario da 50 persone per conferenze e manifestazioni; uno spazio bimbi gratuito per i frequentatori delle terme Merano; un salone parrucchiere.

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Calcio, Lega Pro 2. Mercato attivo a Rodengo

Sport

Lo scorso 31 gennaio anche per il Rodengo Saiano si è concluso il mercato invernale di riparazione con diverse novità. L’obiettivo primario del direttore sportivo Massimo Frassi e del presidente Alessandro Ferrari era sfoltire il più possibile la rosa e cercare di non indebolirsi dopo l’addio al calcio di capitan Bertoni passato a frequentare il corso di allenatore a Coverciano. Ecco, dunque, le principali operazioni. Partiti Panizza, Lepore, Briotti e Araboni (alcuni di questi anche onerosi dal punto di vista contrattuale), sono arrivati i difensori Cannarsa e Tobanelli, il centrocampista Meduri, gli attaccanti Ligori e Coppiardi. Ed ora sotto con la salvezza.

Sport estremi. Una trionfale impresa del quarantunenne atleta franciacortino nel deserto egiziano

Miglietti, il re delle maratone di Mario Ricci

Missione compiuta, è proprio il caso di dirlo. In 52 ore e 30 minuti il runner franciacortino Stefano Miglietti ha portato a termine la sua impresa nel deserto egiziano: ossia correre le 10 maratone consecutive sulla distanza di 421 chilometri. L’atleta di Gussago, classe 1967, imprenditore e sportivo che da anni alterna traversate sahariane a competizioni estreme nei luoghi più freddi del pianeta, ha frantumato il record mondiale conseguito dal superman americano Dean Karnazes, che una decina di anni fa aveva corso 10 maratone consecutive in poco meno di 72 ore. Miglietti era partito per la sua nuova impresa venerdì 28 gennaio. Raggiunto il deserto a sud de Il Cairo, si era messo a correre alle 10.30, imboccando una vecchia pista carovaniera che si trova in prossimità del Deserto Nero, tra le oasi di Bahariya e Farafra. Obiettivo: correre la distanza di 10 maratone non stop. “Quando dico non stop – aveva detto Miglietti pre-

sentando la sua nuova sfida – intendo non stop. L’obiettivo è correre fino alla meta, senza fermarmi. Niente soste insomma, né per riposarmi né per dormire”. Così ha fatto. Soprannominato “il Miglio”, è partito subito forte. Dopo 24 ore di corsa ininterrotta, aveva già percorso la bellezza di 208 chilometri, la metà della distanza prefissata. “Non mi sono mai fermato – racconta Stefano – e non ho mai dormito. Ho i piedi coperti di vesciche, ma sto bene. Spero che le articolazioni reggano”. Il giorno successivo (domenica 30 gennaio), dopo 48 ore di corsa ininterrotta non aveva ancora chiuso occhio. Il Gps segnava la distanza percorsa: 385 Km ad una media di 8 Km/h. “Ho i piedi massacrati – ricorda il runner – e le ginocchia doloranti, ma non mi fermo perché ho paura di non riuscire a ripartire”. Alle 15 del pomeriggio, Miglietti ha concluso trionfalmente la sua fatica, correndo per 421,59 km nel deserto nel tempo record di 52 ore e 30 minuti. “Sono distrutto ma felicissimo” questo il commento a caldo a termine dell’impresa.

Stefano Miglietti

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COMUNI

ADRO: Edicola Punto e Virgola - Via Provinciale - Zini Laura: Via Roma 13 BORNATO: Edicola Belleri - Via San Bartolomeo 3 CAPRIOLO: L’Edicola - Viale IV Novembre CAZZAGO SAN MARTINO: Bar La Bertola - Via Padana Superiore 12; Filippini Marco Via San Michele 2 CELLATICA: Edicola Torchio Giampaolo - Via Caporalino; Francioli Bruno - Via Risorgimento 2/A CHIARI: Legrenzi Alessandro - P.zza Martiri della Libertà 15; San Faustino - Via Villatico 8; Vanfiori Michele - Via Mazzini 6; L’Edicola delle erbe - Via XXVI aprile 42 COCCAGLIO: Il negozio dietro l’angolo - Via Martiri della Libertà 9 - Donghi Barbara - L.go Garibaldi,1 COLOGNE: Non Solo Giornali - Via Brescia CORTEFRANCA: Cappelletti Davide - Via Provinciale 6; Non solo merceria - Via Roma 77/B ERBUSCO: L’Edicola - Via Rovato GUSSAGO: Gatta Giovanni - Via Dante Alighieri 5/A - Tonelli Mauro - Viale Italia - Ravarini Pierina Via Richiedei 10 - La Luna di Carta - P.zza Vittorio Veneto 25 ISEO: Edicola 71 - Via C. Bonari; Volonghi Ettore - Viale Repubblica 6 - Patrizia Verri - P.zza Garibaldi 8 MONTICELLI: Cartoleria ABC - Via Caduti 42/C OME: Franchi Daniele Via E. Fermi 1 PADERNO: Minelli Loretta - P.zza Libertà 27 PALAZZOLO S/ OGLIO: Pasquali Alessandro - Viale Italia 1; Bertocchi Giuseppe - Piazzale Giovanni XXIII PASSIRANO: Berardelli Livio - Via XXV aprile 3 RODENGO SAIANO: Edicola Rodengo Saiano - Via Brescia ROVATO: Edicola Cavour - P.zza Cavour 17; Edicola Bianchi Giancarlo - Via Franciacorta; Edicola Ghafar Mohamed - Via C. Battisti 101

ADRO www.comune.adro.bs.it BRIONE www.comune.brione.bs.it CAPRIOLO www.capriolo.org CASTEGNATO www.comune.castegnato.bs.it CAZZAGO S. MARTINO www.comune.cazzago.bs.it CELLATICA www.comune.cellatica.bs.it CHIARI www.comune.chiari.brescia.it COCCAGLIO www.comunedicoccaglio.it COLOGNE www.comune.cologne.bs.it CORTE FRANCA www.comune.cortefranca.bs.it ERBUSCO www.comune.erbusco.bs.it ISEO www.comune.iseo.bs.it GUSSAGO www.gussago.com LOVERE www.comune.lovere.bg.it MARONE www.comune.marone.bs.it MONTE ISOLA www.comune.monteisola.bs.it MONTICELLI www.comune.monticellibrusati.bs.it OME www.comune.ome.bs.it OSPITALETTO www.comune.ospitaletto.bs.it PADERNO FRANCIACORTA www.comune.padernofranciacorta.bs.it PALAZZOLO SULL’OGLIO www.palazzoloweb.it PARATICO www.comune.paratico.bs.it PASSIRANO www.comune.passirano.bs.it PISOGNE www.comune.pisogne.bs.it POLAVENO www.comune.polaveno.bs.it PONTOGLIO www.comunedipontoglio.eu PROVAGLIO D’ISEO www.comune.provagliodiseo.bs.it RODENGO SAIANO www.rodengosaiano.net ROVATO www.comunedirovato.it RUDIANO www.comune.rudiano.bs.it SALE MARASINO www.comune.sale-marasino.bs.it SULZANO www.comune.sulzano.bs.it URAGO D’OGLIO www.comune.uragodoglio.bs.it ZONE www.comune.zone.bs.it

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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) ADRO Santuario Madonna della Neve - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 6.30 - 8.00 - 9.00 - 10.00 11.00 15.30 - 17.00 - 18.30 S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 9.00 - 10.30 - 18.00 Torbiato - SS. Faustino e Giovita: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.00 - 17.00 CAPRIOLO S. Giorgio - Prefestivo: 16.30 - 18.00 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.15 - 15.30 - 18.30 CASTEGNATO S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30 CAZZAGO SAN MARTINO Natività di Maria Vergine - Prefestivo: 17.30 Festivo: 7.30 - 9.30 -11.00 -17.30 Bornato - S. Bartolomeo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Calino - S. Michele - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 10.30 - 18.30 Pedrocca - S. Francesco d’Assisi - Prefestivo: 18.00 - Festivo 8.00 - 10.00 CELLATICA S. Giorgio - Prefestivo: 18.00 - Festivo 8.30 - 10.30 - 18.00 CHIARI Duomo SS. Faustino e Giovita - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 6.00 - 7.00 - 8.00 - 9.00 - 10.00 11.15 - 18.00 S. Bernardino - Prefestivo: 17.30 - Festivo: 7.30 8.30 - 11.00 - 17.30 COCCAGLIO S. Maria Nascente - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 18.30 COLOGNE SS. Gervasio e Protasio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 9.45 - 11.00 - 18.00 CORTEFRANCA Borgonato - S. Vitale - Festivo: 7.30 - 10.30 18.00 Colombaro - S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 Nigoline - SS. Martino ed Eufemia - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 Timoline - SS. Cosma e Damiano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 ERBUSCO S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 18.30 Villa di Erbusco - S. Giorgio - Prefestivo: 18.30 Festivo: 10.30 - 18.30 Zocco di Erbusco - S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 11.00 - 18.00 ISEO S. Andrea - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 11.00 - 11.00 - 18.00 Clusane - Cristo Re - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00

Pilzone - Madonna Assunta - Prefestivo: 18.00 Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 GUSSAGO S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.15 - 18.30 Civine - S. Girolamo - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 9.00 Ronco di Gussago - S. Zenone - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 Sale di Gussago - S. Stefano - Prefestivo: 18.00 Festivo: 7.30 - 9.45 - 11.00 - 18.00 LOVERE S. Giorgio Martire - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 - 10.00 - 17.00 - 18.30 Convento dei Cappuccini - Festivo: 7.00 - 9.00 - 11.30 MARONE S. Martino - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.30 Vello - S. Eufemia - Festivo: 9.15 MONTE ISOLA Carzano - S. Giovanni Battista - Prefestivo: 16.50 - Festivo: 8.20 Peschiera Maraglio - S. Michele Arcangelo Prefestivo: 19 - Festivo: 11.15 Siviano - SS. Faustino e Giovita - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 MONTICELLI BRUSATI SS. Tirso ed Emiliano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 OME Ritrovamento di S. Stefano - Prefestivo: 18.00 Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00 OSPITALETTO S. Giacomo - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 18.30 - 20.00 PADERNO FRANCIACORTA S. Pancrazio - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.30 9.30 - 11.00 - 18.00 PALAZZOLO SULL’OGLIO Sacro Cuore - Prefestivo: 18.30 Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30 S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 S. Paolo in S. Rocco - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00 San Pancrazio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 9.30 - 11.00 PALOSCO S. Lorenzo - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 10.45 - 18.00 PASSIRANO S. Zenone Prefestivo: 18.30 Festivo: 8.00 - 1030 18.30 CAMIGNONE S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 11.00 - 18.00 MONTEROTONDO S. Vigilio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 10.30

DISTRETTI SANITARI ANNO III NUMERO 2 - FEBBRAIO 2011 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 48/2009 del 10-11-2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: franciacortavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

CHIARI Piazza Martiri della Libertà, 25 - Telefono: 030/7007011 distretto.chiari@aslbrescia.it

GUSSAGO Via Richiedei, 10 - Telefono: 030/2499911 distretto.gussago@aslbrescia.it

ISEO Via Giardini Garibaldi, 2 - Telefono: 030/9887456 distretto.iseo@aslbrescia.it

PALAZZOLO SULL’OGLIO Via Lungo Oglio Battisti, 39 - Telefono: 030/7007645 distretto.palazzolo@aslbrescia.it

PISOGNE S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30 Grignaghe - S. Michele Arcangelo - Festivo: 11.00 Pontasio - S. Vittore - Prefestivo:16.30 - Festivo: 9.30 Sonvico - S. Martino - Prefestivo: 16.00 - Festivo: 10.00 Toline - S. Gregorio Magno - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 PONTOGLIO S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 9.30 - 10.00 - 11.00 - 18.30 PROVAGLIO D’ISEO SS. Pietro e Paolo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.00 - 18.00 Fantecolo - S. Apollonio - Prefestivo: 18.00 Festivo: 10.30 Provezze - S. Filastrio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 RODENGO SAIANO Rodengo - Abbazia Olivetana S. Nicola Prefestivo: 19.30 Festivo: 6.30 - 8.00 - 9.30 - 10.30 18.00 Padergnone - S. Rocco - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 11,15 -18.00 Saiano - Cristo Re - Prefestivo: 19.30 - Festivo: 7.30 - 9.00 - 10.30 - 16.00 ROVATO S. Maria Assunta - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 - 8.15 - 9.30 - 11.00 - 18.30 Convento SS. Annunciata Monte Orfano Prefestivo: 18.45 - Festivo: 9.00 - 11.00 - 17.00 S. Giovanni Bosco - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.00 - 11.00 - 17.00 Duomo di Rovato - Sacro Cuore di Gesù Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00 Lodetto - S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00 S. Andrea di Rovato - S. Andrea Apostolo Festivo: 7.30 - 10.30 S. Anna di Rovato - S. Anna - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.30 - 11.00 S. Giuseppe di Rovato - S. Giuseppe - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.00 SALE MARASINO S. Maria Assunta e S. Zenone - Festivo: 9.00 11.00 - 18.00 SULZANO S. Giorgio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.30 18.00 URAGO D’OGLIO S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 ZONE S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 08.00 - 10.30 - 18.00

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