La Voce del Popolo 2011 15

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“Ora, in Cristo GesĂš, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra paceâ€? (Ef 2,13). Ăˆ qui paradossalmente definito un mistero: la croce di Cristo, pietra angolare del cosmo-tempio, è strumento della pace. Pace garantita da una croce: come è possibile? Garantisce l’unitĂ tra i “dueâ€? cche abitano in noi, tra me e l’altro, tra un popolo e l’altro, tra tr l’umanitĂ e Dio stesso. La sua carne è il luogo concreto nel quale è possibile la conciliazione. Lui è il punto nel quale si an annulla la legge, è speranza di fronte all’inevitabile condanna previst prevista per il cuore dell’uomo, che non sta alla prescrizione. Vivere non sarĂ sa per merito della legge, ma per la forza di attrazione della croce: “Io, quando q sarò elevato da terra, attirerò tutti a meâ€? (Giovanni l’adultera, Zaccheo, Levi, Nicodemo guardano a 12, 32). La samaritana, sam colui che tend tende loro la mano; sono ancora peccatori ma potentemente attratti dalla fo forza di un amore invincibile: “Egli infatti è la nostra paceâ€?.

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Alla ricerca della sicurezza

͘Í&#x; ƒ‡•‹ ‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ I Santi e i Beati camuni sulle vetrate della chiesa

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ÍšÍ Â…Â…ÂŽÂ‡Â•Â‹Âƒ Il consiglio pastorale sull’annuncio del Vangelo

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ÂŽ ƒÂ?‰‡Ž‘ ‰‹‘˜ƒÂ?‡ Alla vigilia di un fine settimana ad “alta densitĂ â€? giovanile per la Chiesa bresciana è utile chiedersi ancora una volta quale segno potrĂ lasciare in noi questa esperienza. Ogni anno, infatti, le Palme rappresentano un giorno privilegiato d’incontro, di preghiera comune, di condivisione dove, in qualche modo, tutta la comunitĂ diocesana si protende verso le nuove generazioni e celebra l’inedita forza e l’intensa freschezza di un Vangelo giovane. Certo non è l’unico momento dell’anno. L’attenzione delle parrocchie bresciane verso l’educazione alla fede dei ragazzi è costante e continua. Ne sono prova la cura per l’iniziazione cristiana, la vita degli oratori, i grest e la miriade di attivitĂ che non cessano di impegnare

sacerdoti, catechisti ed educatori. Ma in questa domenica dell’anno, dove la lungimiranza di papa Giovanni Paolo II ha collocato la celebrazione ordinaria della Giornata mondiale della gioventĂš, ha un sapore diverso. Ăˆ con le Palme che la nostra diocesi diventa protagonista del gusto di camminare con i suoi ragazzi per dire loro la gioia e la bellezza della fede in GesĂš. All’occhio dei piĂš distratti, ma anche dei maliziosi, potrebbe sembrare un atto “muscolareâ€? della Chiesa per dire che c’è, ma non è cosĂŹ. Ăˆ vero, oltre duemila ragazzi invaderanno venerdĂŹ sera la stazione ferroviaria per andare a Roma dove, ormai attesi e trattati da vip (parcheggiano addirittura i pullman in Piazza S. Pietro), porteranno l’entusiasmo dei loro 13 anni in mondovisione durante la Messa col Papa, e con striscioni e cartelli segnaleranno a mamme apprensive e incollate ai teleschermi la loro presenza accanto a Benedetto XVI. AltresĂŹ, sabato sera, oltre cinquemila

giovani segnaleranno ai bresciani che esistono ancora ragazzi che sanno pregare e ascoltare la parola di un Vescovo. Questo sarĂ visibile a tutti, ma ciò che piĂš conta forse, come giĂ diceva qualcuno di famoso, l’essenziale, che è invisibile agli occhi, resterĂ nascosto ai piĂš e si giocherĂ nel cuore di ciascuno. Il giorno giovane della nostra Chiesa è, infatti, un’occasione che parte dal cuore e arriva al cuore della comunitĂ . Nel cuore, anzitutto, del nostro vescovo Luciano che vive sempre con entusiasmo questi istanti. Ce ne siamo accorti fin dal suo ingresso a Brescia davanti ai giovani di piazza Duomo, ma anche ogni volta che ha incontrato i bambini nell’AgorĂ a settembre o nelle parrocchie. Quando parla del Vangelo il vescovo Monari trasmette la convinzione che sta per dire qualcosa di decisivo per la felicitĂ e la vita di chi ascolta, ma quando ne parla ai ragazzi e ai giovani i suoi occhi si illuminano della luce dell’amore di un padre

)L 6OLTO E IL -ISTERO

per i suoi figli piĂš amati. Il cuore è, poi, quello dei preadolescenti che saranno a Roma Express. Irrequieti, distratti, alla prima avventura fuori casa, desiderosi di divertirsi e fare amicizie. Forse non godranno dell’arte e dei monumenti, ma, per esperienza, sappiamo che quando arriva il Papa scatta anche in loro qualcosa di unico.“Ho visto il Papa... Mi è passato vicino!â€?. SarĂ l’emozione, ma anche in queste parole c’è la gioia di sentirsi parte della Chiesa. Un piccolo segnale, che sarĂ magari decisivo se raccolto poi nella cura della propria parrocchia. Infine il cuore degli adulti, genitori, educatori e sacerdoti. I piĂš attenti, in questi momenti, sapranno intravedere luci, forse chiamate. Ăˆ sempre capitato, alle Palme come alle Gmg. CapiterĂ anche a Madrid quest’estate. I cristiani di domani si generano solo nella gioia, quella che adulti significativi sanno istillare in esperienze quotidiane traendo dal vissuto le energie per scelte evangeliche. Anche quest’anno sarĂ cosĂŹ.

͛͛ —Ž–—”ƒ ‡ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ L’umanitĂ di fronte alle sfide del clima

͛͜ …‘�‘�‹ƒ Un fronte comune contro gli infortuni

͜͜ ’‘”– Il Brescia in casa del Genoa

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