ƒ„”‹œ‹‘
/$92&(
PerchÊ Fabrizio De AndrÊ qui? De AndrÊ è stato cantore degli ultimi, emarginati, prostitute, ribelli, con una capacità sua di guardare le cose da una prospettiva capovolta, dal punto di vista del piccolo; con una critica talora sferzante, anche e spesso verso le aristocrazie e le gerarchie di ogni colore. Un anelito che chiamo spirituale verso un Dio (che lui direbbe dio) che non ammette chiusure, nÊ doppi pesi e misure, che non può non accogliere, che va oltre il borghese pensiero. Un Dio che guarda soprattutto lui, l’Uomo, chiunque egli sia. Lo stringe a sÊ quando da lontano lo intravede. Oggi ci parlerebbe di altri, forse canterebbe la difficile sutura, il dissidio, la rabbia, il silenzio, la solitudine di un separato, di un omosessuale, di un immigrato clandestino, di una donna che ha abortito, di un adolescente senza nessuno dentro – ben al di là delle strumentalizzazioni politico-ideologiche e delle speculazioni economiche che oggi vivono parassitariamente aggrappate a queste e altre categorie di uomini e donne.
'(/ 3232/2 Í™Í ÍĄÍ›
Ǥ Ǥ
ÍšÍ&#x;
Ǥ ”‡• Ǥ ”‡•…‹ƒ Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͘Í? ‘’‘Ž‹ ‡ …‘Â?–‹Â?‡Â?–‹
‘•–‡ –ƒŽ‹ƒÂ?‡ •Ǥ’ǤƒǤ ÇŚ ’‡†‹œ‹‘Â?‡ ‹Â? „„‘Â?ƒÂ?‡Â?–‘ ‘•–ƒŽ‡ ÇŚ Ǥ Ǥ Í›Í?Í›Č€ÍšÍ˜Í˜Í› ȋ…‘Â?˜Ǥ ‹Â? Ǥ ÍšÍ&#x;Č€Í˜ÍšČ€ÍšÍ˜Í˜Íœ Â?Îť ÍœÍžČŒ ÂƒÂ”Â–Ç¤Í™ÇĄ ‘Â?Â?ƒ ͙ǥ Č‹ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒČŒ ÇŚ Í‚ Í™ÇĄÍ˜Í˜
Tav. Inaudite azioni aggressive
͘Í&#x; ƒ‡•‹ ‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ Salò. La pastorale non va in vacanza, anzi raddoppia
ÍšÍ&#x; ……Ž‡•‹ƒ Terre di fede. La Chiesa bresciana in cammino
Í›Í? —Ž–—”ƒ ‡ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ Ctb. Per un teatro che sia portante
Ž ‰”ƒ� ”‹ˆ‹—–‘
ÂŽ ’”‘„Ž‡Â?ƒ †‡‹ ”‹ˆ‹—–‹ …‘””‘†‡ ÂƒÂ’Â‘ÂŽÂ‹ÇĄ ‡ Â?‘Â? •‘Ž‘ǥ †ƒ Â?‡•‹ǥ †ƒ ƒÂ?Â?‹Ǥ ‘Â? ‹ …—Â?—Ž‹ †‡‹ ”‹ˆ‹—–‹ •‹ •‘Â?‘ ˆ‘”Â?ƒ–‹ ƒÂ?…Š‡ …—Â?—Ž‹ †‹ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â?Ǥ ÂŽ ˆ‡–‘”‡ †‡ŽŽ‡ ‹Â?Â?‘Â?†‹œ‹‡ ° ‹Â?•‘’’‘”–ƒ„‹Ž‡ …‘Â?‡ ‡ ’‹Î †‡‹ ”‹Â?˜‹‹ ’‹Žƒ–‡•…Š‹ ƒŽŽ‡ …‘Ž’‡ ƒŽ–”—‹Ǥ …‘Â?ƒÂ?†ƒÂ?‘ “—‡ŽŽ‹ …Š‡ †‹…‘Â?‘ǣ Dz ‘Â? Â?‡Ž Â?‹‘ ‰‹ƒ”†‹Â?‘dz ÇŻ
͛͜ …‘�‘�‹ƒ ‡ Žƒ˜‘”‘ Zootecnia. Come vincere le sfide
͜͜ ’‘”– Riscoprire la lealtĂ , oltre la vittoria
‡Â?œƒ •…—•‡ǥ •‡Â?œƒ ƒŽ‹„‹ L’immondizia straripa. E non è una metafora. Dunque è tempo di soluzioni, al di lĂ delle promesse, degli slogan, delle campagne elettorali. Che sono finite, anche se in realtĂ siamo sempre in campagna elettorale, un modo per scansare le responsabilitĂ . Non possiamo però permettercelo oltre. Con due premesse. La prima è che, quando si supera un certo livello di intromissioni di interessi, di tutti i generi e, in particolare, di quelli in senso lato malavitosi nelle politiche pubbliche, non solo una cittĂ ,
ma un intero sistema-Paese rischia il declassamento e il degrado. Tanto piÚ in tempi di crisi, quando non possiamo piÚ finanziare a debito, cioè scaricare in avanti le nostre magagne. I conti non tornano e tutto si corrompe. Sono costi che nessuno si può permettere, in un mondo sempre piÚ competitivo. La seconda premessa, che naturalmente consegue, è che la questione napoletana è una questione nazionale. Insomma la vicenda dell’immondizia diventa una spia, un campanello d’allarme. Se non siamo in grado di affrontarla significa che siamo ormai avvitati nella spirale del degrado. Dunque servono soluzioni. In tutte le democrazie efficienti le soluzioni per le politiche
pubbliche in settori sempre piÚ strategici come questi sono suggerite da una tecnostruttura attendibile, responsabile e validata dalle autorità politicoamministrative, con il consenso degli elettori. Se a questo circuito virtuoso si sostituisce un coacervo di attori deboli, che si muovono con logiche corporative e micro-settoriali di breve o brevissimo momento, tese a monetizzare immediatamente qualsiasi iniziativa, non si va da nessuna parte. Anzi, si consumano anche le poche energie virtuose o quantomeno le professionalità che pure esistono a tutti i livelli. E allora è necessario riannodare i fili, con traguardi che vadano al di là dei pochi mesi e attivino tutti i livelli, da quello comunale a quello nazionale e tutti gli attori. SÏ,
si può fare. E si può anche attivare la solidarietà dell’Italia settentrionale, che per decenni ha utilizzato non poche regioni meridionali per lo smaltimento dei rifiuti. Quello che nessuno è piÚ disposto a sopportare è fare dell’immondizia un alibi o uno strumento di pressione per continuare a fare affari. Attenzione, dunque: i responsabili politici e amministrativi, di destra come di sinistra, sono tutti indistintamente avvertiti. Non ci sarà prova d’appello, per nessuno. Si chiedano, si impongano pure dei sacrifici a tutti. Ma se ne renda conto, secondo un preciso cronoprogramma. E i responsabili del fallimento paghino, pubblicamente. Senza scuse, senza alibi e senza troppe chiacchiere.
ƒ’‘••‡Žƒ ‡” ”‡�†‡”‡ Žƒ ˜‹–ƒ –”ƒ•’‘”–ƒ„‹Ž‡
˜‡Â?Â–Â—Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
Hanno chiesto a Vinicio Capossela: “Che rapporto hai con le tue canzoni?â€?. Ha risposto: “Io in ogni canzone ho messo da parte qualcosa, è il mio modo personale per rendere la vita trasportabile‌ è come quelli che hanno un baule gonfiabile, se lo possono portare dietro soffiano e ci trovano una cosa dentro, certamente alcune canzoni si usurano piĂš di altre e a volte può essere un po’ fastidioso essere tirati per il colletto... io cerco sempre di fare spettacoli che hanno a che
fare con il posto in cui mi trovo, quindi mi fa piacere che il pubblico si fidi di me, se c’è quel pezzo o quell’altro è perchĂŠ c’è un motivo, ...l’unico pezzo che può avere una sua usura è “Che coss’è l’amorâ€?, ma io trovo sempre il modo di farlo in una maniera particolare. Magari lo faccio in una gabbia, perchĂŠ è un pezzo che ingabbia, nel senso che una volta che l’hai scritto spesso te lo chiedono, allora io lo faccio dentro la gabbia, però facendolo lĂ dentro mi sono dato una rispostaâ€?.
’‡––ƒ…‘Ž‹ ‡ …—Ž–—”ƒ Ž ”‹……‘ …ƒ”–‡ŽŽ‘�‡ †‡ŽŽ‡ •‡––‹�ƒ�‡ ‡•–‹˜‡
'RSR O¡HVWDWH WRUQHUj O¡LQYHUQR"
&
ome la Befana della famosa filastrocca, la cultura d’estate vien di notte, con la differenza che non ha “le scarpe tutte rotteâ€?, anzi veste in ghingheri. Prove generali di movida, voglia di tirar tardi, ma soprattutto cartelloni accattivanti di eventi: le cittĂ si animano dal tramonto all’alba. L’Estate culturale molti anni fa (ricordate l’epopea eroica dell’assessore Nicolini alla Basilica di Massenzio, la madre di tutte le Estati italiane?) aveva una funzione consolatoria per il popolo del vorrei ma non posso, per tutti quelli che non potevano permettersi le vacanze lunghe o intelligenti, magari solamente altrove. Oggi non è piĂš cosĂŹ: l’estate è un palinsesto, una stagione di teatri e concerti all’aperto, lo specchio dell’edonismo imperante. In pochi anni l’Estate bresciana è cresciuta in qualitĂ e quantitĂ . Sia in cittĂ che in provincia, a prescindere dai colori delle amministrazioni politiche. Nonostante i tagli delle risorse e la chiusura dei cordoni della borsa, le locandine degli spettacoli si sono moltiplicate. Basta dare un’occhiata alle pagine dei quotidiani locali per constatare l’effervescenza diffusa delle proposte: attorno agli appuntamenti clou, c’è un “bolloreâ€? di iniziative per ogni target, per ogni fascia di gusto e di pubblico. A tal punto che quelle stesse pagine sono ormai un albo di post-it e di coriandoli. Dare conto del calendario degli eventi è arduo, anzi impossibile: siamo di fronte ad un arcipelago. A spiccare al centro c’è l’attesissimo concerto di Sting in piazza Loggia (31 luglio), pietra d’angolo nella costruzione della memoria di molti, ma prima di quella data, sfileranno Jovanotti, i Jethro Tull, Cesare Cremonini, Battiato, Allevi, il Balletto di Roma
che porta l’Otello, “Il Barbiere di Sivigliaâ€? per la lirica, i ModĂ e Alessandra Amoroso. E ancora e ovunque, tra piazze e chiostri, rassegne di jazz, musica operistica, teatro, danza e balletti, mentre il cinema nelle arene della cittĂ e negli spazi all’aperto della provincia allestisce le sue rassegne nel segno del rewind. Fuori porta, per il Festival del Vittoriale, una miriade di stelle: Eleonora Abbagnato, etoile dell’Opera di Parigi, Goran Bregovic, Vinicio Capossela, Lou Reed, Ermanno Olmi. Ăˆ lecito lamentarsi dell’abbondanza? Giammai. La ricchezza di un ter-
—Ž–—”ƒ •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ †‹ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ •— ‹Â?˜‡•–‹Â?‡Â?–‹ ‡ Â?‡–‡ǥ ’‹ƒÂ?‘ †‹ …‘Â?•‡”˜ƒœ‹‘Â?‡ǥ ’”‘‰‡––‹ ’‡” ˆƒ„„”‹…ƒ”‡ ‹Ž ˆ—–—”‘
ritorio non si misura infatti solo con indicatori economici, ma anche attraverso l’offerta culturale. In altre parole, noi stiamo abbastanza bene, per ora. Eppure... c’è sempre un eppure. Il check up culturale non deve misurare e controllare solo erogazione e consumi al dettaglio, ma anche spessore, prospettive e strategie della formazione. La cosiddetta road map, ovvero la tabella di marcia con sguardo possibilmente al di lĂ della siepe. Cultura significa laboratorio di riflessione sugli investimenti e sulle mete, piano di conservazione e assunzione del carico di memoria, progetti per fabbricare il futuro. Vale a dire, musei inseriti nel ciclo produttivo (nel pancia del museo di Boston ho visto mille persone al lavoro: con la cultura si può dunque mangiare, alla faccia di Tremonti!) e capaci di idee originali, dibattiti su temi di alto profilo e non ad alzo zero (che nostalgia per quelli di San Barnaba!), infine rapporto cooperativo con le scuole e le associazioni e non secondo i principi del liberalismo del finanziamento a pioggia e indiscriminato. Ecco, da questo punto di vista, se l’estate è piacevole, l’inverno rimane sempre quello del nostro scontento. PerchĂŠ è d’inverno (quello del lavoro, non quello meteorologico) che si definiscono gli obbiettivi della cultura e nel contempo si formano i futuri consumatori culturali. Il divertimento senza pensiero non va mai molto lontano. Leggo in un bellissimo libro di Hans Tuzzi, “Un posto sbagliato per morireâ€? (Bollati Boringhieri): “I libri erano i soli oggetti per cui nessuno avrebbe rotto il finestrino di un’autoâ€?. L’Italia sta diventando uno di questi posti e io avrei dato questa frase da commentare come tema della maturitĂ .
6XO SDOFR EUHVFLDQR VILOHUDQQR Il mese di luglio offre quest’anno a Brescia, sempre in piazza Loggia, una sequenza particolarmente vivace e altamente qualiďŹ cata di concerti, che sanciscono il ritorno della leonessa d’Italia a un ambito piĂš consono alle sue legittime ambizioni di cittĂ d’arte e di cultura. SĂŹ, perchĂŠ la musica, soprattutto in certe occasioni, è arte e cultura, oltre che divertimento. Il primo grande concerto si svol-
gerĂ il 16 luglio, ospiti gli immortali Jethro Tull sempre capitanati da â€œďŹ‚auto magicoâ€? Ian Anderson, una delle band piĂš acclamate dagli amanti del progressive, genere in voga negli anni Settanta, ma il cui fascino trova nuovi sostenitori anche nelle giovani generazioni. Un concerto nel quale non mancherĂ un po’ di nostalgia, inevitabile quando si pensa al trascorrere del tempo, ma che saprĂ
certamente ripagare il cuore dei fans con grandi canzoni e ottima tecnica musicale. Alcuni giorni dopo, il 19, ritorna Giovanni Allevi, controverso artista capace però di ridare nuova linfa alla musica classica. Giovanni Allevi sarà protagonista di un concerto solo piano, arricchito dalle sue argute presentazioni. La sera successiva cambio repentino di genere, con la presenza di Cesare Cremonini,
musicista nato con i Luna Pop che gradualmente si sta dirigendo verso un pop-rock che non disdegna la riessione intima e sociale. GiovedÏ 21 ritorna Franco Battiato, ormai di casa a Brescia, città alla quale ha sempre regalato prestazioni di altissimo livello, a conferma della sua straordinaria classe. Chiusura clamorosa, l’ultimo giorno di luglio, con un artista straordinario come Sting, autentico mi-
͟ ͚͙͙͘
͛͘
° ǡ ° Probabilmente il primo brano di musica classica che io abbia ascoltato è stata la Sonata “Al chiaro di luna”. Sono riuscito ad imparare a eseguirne un pezzetto alla chitarra. Mia madre la suonava e io sapevo che era Beethoven. La melodia è meravigliosa. Poi sono arrivati i Beatles − avevo circa 10 anni – che hanno cominciato ad utilizzare piccoli pezzi di classica negli accordi, nel modo in cui strutturavano i brani. E pensavo: “Qui c’è un legame”. Quello
che mi colpisce maggiormente dell’orchestra è che c’è un’ampia scelta di colori nella tavolozza. Si può fare quasi tutto, perciò ho scavato meglio nel mio repertorio e ho detto: “Proviamo questo, proviamo quello...” e ora abbiamo circa 40 canzoni arrangiate, e mi piacerebbe farne altre perché è come se le riportassi in vita. È come mettere un nuovo vestito a qualcosa. A volte le nuove armonie suggeriscono una melodia leggermente diversa. Io improvviso
ogni sera. Non canto mai allo stesso modo. Sto imparando ad abbandonarmi di più alla melodia dell’orchestra, che è diversa da quel martellamento del gruppo rock, che ti fa sentire un treno a vapore legato in testa. È tutto molto più languido, come una nave sul mare. Ogni sera imparo qualcosa di nuovo sulla canzone che canto. Avrò cantato “Roxanne” milioni di volte, ma c’è ancora qualcosa, una piccola inflessione da dare qua e là, e... oh, questo non l’ho mai fatto prima! La
melodia può andare così. Ho libertà totale, e questo è proprio ciò che mi piace. Cantare è come volare. Puoi decollare o andare in picchiata, accelerare o rallentare, la libertà è totale e questo è esattamente quello che mi piace. Mi piacciono queste forme ibride. Non è più come i vecchi tempi, quando i musicisti classici non si sarebbero mai abbassati ad ascoltare musica pop, perché banale e sciocca. (Da un’intervista rilasciata a Edward Seckerson)
ǯ ° ǡ ǯ Ǥ ± ° ǯ ȋ ǡ Ȍ Ǥ
ǡ ǡ ° Ǥ Dz ° ǡ ± ǯ Ǥ ǡ Ǥ ǯ ǡ ǡ Ǥ ° ǡ Ǥ ǯ ° ǡ Ǥ ° ǡ Ö ǡ Ǥ ǡ ǯ dzǤ
PROWL DUWLVWL GL JULGR to della musica contemporanea, tra i più significativi compositori degli ultimi decenni. Sting presenterà il suo Symphonicity world tour, nel quale i suoi numerosi ed eclettici successi verranno arricchiti dagli arrangiamenti sinfonici dell’Ensemble Symphony Orchestra, diretto da Sarah Hicks. In parallelo si svolge anche la stagione estiva al Vittoriale di Gardone Riviera con un cartellone altrettan-
to fascinoso, sempre con inizio alle 21.15: l’8 luglio gli straordinari “The Manhattan Transfer”, il16 il jazz di “Winton Marsalis & Lincoln Center Orchestra”, il 19 la musica balcanica di Goran Bregovic & The Wedding and Funeral band, il 22 il newyorkese Lou Reed con lo spettacolo “Sweet tooth” e infine il 26 luglio l’istrionico Vinicio Capossela presenta l’ultimo suo cd “Marinai, profeti e balene”.
Dz ǯ Ȃ ǡ Ǯ Ǧ Ǧ ǯ Ȃ Ǥ ǡ ǡ î Ǥ ǡ Ǥ Ȃ Ȃ ǡ ǯ Ǥ ǯ° ǡ Ǥ ǡ Ǥ ǡ Ǣ ǯ î ǡ Ǥ ǡ ǡ î Ǥ
͙͚͡͝ ǡ ǯ ǯ ǡ ͚͘͘ ǯ ǣ ǡ ǡ ǯ ǯ ǯ dzǤ
Ǥ Dz ǯ dzǤ ǡ ǯ Ǥ Dz Ǥ ǡ Ǥ ǡ ǡ Ǥ ǡ ȋ ǡ ǡ Ȍǡ Ǣ ǡ ǡ ǡ Ǥ ǡ ǯ Ǥ ǯ ° ǡ ǯ° î dzǤ
͘͜
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Â?‹‘Â?‡ ‡—”‘’‡ƒ ƒ”•ƒ˜‹ƒ ’‡” •‡‹ Â?‡•‹ …ƒ’‹–ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ —”‘’ƒ
Dal 1° luglio, per sei mesi, Varsavia è capitale dell’Unione europea. Ciò non signiďŹ ca che detterĂ legge, ma – cosa assai importante – stabilirĂ l’ordine del giorno dei lavori. Qualche decennio fa, l’attuale capitale dell’Ue era un mare di rovine. Dal secondo conitto mondiale è uscita distrutta al 98%. Oggi, ricostruita e ripulita, non ha però dimenticato il suo difďŹ cile passato. Adesso i polacchi alla guida dell’Ue non
˜‡Â?Â–Â—Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
potranno scordarsi l’esperienza acquisita, nĂŠ rinnegare se stessi. Pur dovendo fare i conti con le democrazie liberiste piĂš “europeeâ€? di loro, non riusciranno a cancellare il proprio lascito della storia. In un’Europa, in cui il legame con le radici cristiane si sta afďŹ evolendo, la presidenza polacca potrĂ , a volte, essere dura o, addirittura, risultare poco comprensibile. I Paesi della Vecchia Europa avranno l’opportunitĂ di prendere spunti
positivi dalla crescita economica polacca, sbalorditiva in tempi di crisi, nel libero mercato di quasi 40 milioni di abitanti di un Paese non privo di risorse naturali, e nei buoni rapporti che la Polonia cerca di mantenere con i suoi vicini all’Est e, specialmente, con Russia, Bielorussia e Ucraina. Forse alla ďŹ ne della presidenza polacca, l’Occidente, ormai non piĂš cosĂŹ opulento, imparerĂ a muoversi con una certa destrezza tra la storia e la memoria.
ƒÂ?‹•–ƒÂ? ǯ‹Â?–‡”˜‹•–ƒ …‘Â? ‹Ž ˆ”ƒ–‡ŽŽ‘ †‡Ž Â?ƒ”–‹”‡ Šƒ„Šƒœ Šƒ––‹
9LWD SL GLIILFLOH SHU L FULVWLDQL 1 •–ƒ–‘ ƒ„‘Ž‹–‘ ‹Ž ‹Â?‹•–‡”‘ ˆ‡†‡”ƒŽ‡ ’‡” Ž‡ Â?‹Â?‘”ƒÂ?œ‡ ”‡Ž‹‰‹‘•‡Ǥ …”‹•–‹ƒÂ?‹ Â?‘Â? ƒ˜”ƒÂ?Â?‘ ’‹Î —Â?ƒ ˜‘…‡ …‡Â?–”ƒŽ‡Ǥ ǯ° „‹•‘‰Â?‘ †‹ —Â?ƒ ’”‡••‹‘Â?‡ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ Â?‘Ž–‘ ˆ‘”–‡
Ăˆ
stato ufficialmente abolito il 30 giugno in Pakistan il Ministero federale per le minoranze religiose. Il provvedimento, approvato un anno fa ed entrato in vigore il 1° luglio (riguarda altri sei dicasteri), decentra il Ministero alle cinque province pakistane, alle quali spetteranno tutte le competenze. Il Ministero, creato nel 2008, era stato guidato da Shabhaz Bhatti, ucciso il 2 marzo da integralisti islamici per la sua politica a difesa dei 20 milioni di cristiani pakistani, che ora si sentono ancora meno tutelati. Abbiamo raggiunto telefonicamente a Islamabad Paul Bhatti, fratello di Shabhaz e consigliere speciale del primo Ministro sulle questioni delle minoranze religiose. Cosa succederà ora? Quali ripercussioni sulla comunità cristiana? Materialmente il potere viene conferito alle province. I cristiani non avranno piÚ una voce centrale. La questione delle minoranze è abbastanza
…”‹•–‹ƒÂ?‹ ŠƒÂ?Â?‘ „‹•‘‰Â?‘ †‹ ƒ’’‘‰‰‹‘ ‡ †‹ ƒ‹—–‹ …‘Â?…”‡–‹Ǥ ‡”…‹Ö ° •–ƒ–ƒ …”‡ƒ–ƒ —Â?ƒ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ ‹Â?–‹–‘Žƒ–ƒ ƒŽ ‹Â?‹•–”‘ ƒ••ƒ••‹Â?ƒ–‘ complessa, sono preoccupato per la situazione generale, perchĂŠ c’è bisogno di una pressione molto forte, anche a livello centrale e internazionale. Può farci un esempio concreto? Io mi sto occupando, tra l’altro, del caso di Farah, la ragazza cattolica che dicono sia stata rapita, convertita e costretta a contrarre matrimonio islamico nella cittĂ di Rahim Yar Khan, nel Sud Punjab. Ho chiesto alle forze dell’ordine, ai legali, di parlare direttamente con Farah. Non andrò personalmente perchĂŠ è rischioso per la mia sicurezza ma ho formato una delegazione di alcuni suoi familiari che
la incontreranno per sapere se la sua decisione di convertirsi e vivere con questo ragazzo è volontaria o è stata forzata. Questo è stato possibile solo perchĂŠ abbiamo controllato a livello centrale. A livello provinciale non si sarebbe potuto fare. Il suo ruolo di consigliere del primo ministro rimane intatto? SĂŹ rimane, come titolo e come poteri, finchĂŠ il governo è in carica. Posso intervenire insieme al primo ministro ma non ho fondi a disposizione. Il primo ministro mi ha promesso che farĂ qualcosa per noi, ora vedremo cosa succederĂ nelle prossime settimane. Abolire il ministero significa un po’ tradire la memoria di suo fratello? Al momento sono io che devo continuare la missione di mio fratello. Ăˆ stato il governo a chiedermi di venire in Pakistan, perciò ho lasciato la mia attivitĂ di medico in Italia, prevedendo di fare qualcosa di molto utile per le minoranze. Ora mi trovo in diffi-
coltĂ perchĂŠ non ho un forum dove eseguire queste azioni. Abbiamo fatto delle cose molto belle, creato un numero verde, una rete di dialogo interreligioso. Erano stati investiti soldi, energie intellettuali, ora si rischia di mandare tutto a monte. Certo non sono contento dell’abolizione, ma i cristiani hanno bisogno di appoggio e di aiuti concreti, al di lĂ dell’esistenza di un ministero o meno. Perciò ho creato una Fondazione intitolata a mio fratello e, in Italia, una ‘Missione
Shabhaz’. Ha gli stessi obiettivi che mio fratello portava avanti attraverso il suo ministero, perciò stiamo chiedendo appoggi locali e internazionali. Stiamo lavorando per svincolarci dal potere politico, perchÊ se domani l’attuale governo si scioglierà non avremo piÚ voce per proteggere le minoranze. Serve appoggio legale e sostegno alle famiglie, che hanno dovuto lasciare il Paese perchÊ minacciati. Mi chiedono aiuti che non posso dare.
ƒ˜‘Žƒ †‡ŽŽƒ ’ƒ…‡ ‡”�ƒ”‡ ‹ „‘�„ƒ”†ƒ�‡�–‹
8QD PLVVLRQH GL SDFH SHU LO SRSROR OLELFR
Š‹‡•–ƒ ‹Â?‘Ž–”‡ —Â?ƒ Ç˛ÂˆÂ‘Â”Â–Â‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ ’‡” ˆ‡”Â?ƒ”‡ Žƒ „”—–ƒŽ‡ ”‡’”‡••‹‘Â?‡ ‹Â? …‘”•‘ †ƒ ‘Ž–”‡ –”‡ Â?‡•‹ ‹Â? Â‹Â”Â‹ÂƒÇĄ ‹Â? ‡Â?‡Â? ‡ ‹Â? ƒŠ”‡‹Â?Çł
La Tavola della pace ha chiesto a tutti i responsabili della politica internazionale “di fermare i bombardamenti sulla Libia, di negoziare l’immediato cessate il fuocoâ€? e inviare una “missione di pace dell’Onu sotto la guida diretta del Segretario generale in grado di proteggere realmente i civiliâ€?. “Il popolo libico che si diceva di voler proteggere – afferma Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, a conclusione del seminario che si è svolto a Perugia l’1 e 2 luglio in preparazione della Marcia Perugia-Assisi del 25 settembre – si ritrova oggi doppiamente prigioniero di Gheddafi e della guerra contro Gheddafi. Ancora una volta appare chiaro che i diritti umani non si difen-
dono con le bombeâ€?. “Nessuno sa quante siano realmente le vittime innocenti della guerra civile che da oltre cinque mesi ha sconvolto la Libia – osserva Lotti –. Quello che sappiamo è che a pagare è sempre la povera gente. Nessuno sa quando e come questa guerra finirĂ . Quello che sappiamo è che cento giorni di bombardamenti della Nato non sono bastati a fermare la violenzaâ€?. La Tavola della pace esprime preoccupazione “per le stragi di civili e le sofferenze che continuano a essere inferte alla popolazioneâ€? e “per il rischio di uno stallo sanguinosoâ€?. Chiede inoltre una “forte iniziativa per fermare la brutale repressione in corso da oltre tre mesi in Siria, in Yemen e in Bahreinâ€?.
…”ƒ‹�ƒ ƒ––ƒ ƒ ’‡œœ‹ ‡ „”—…‹ƒ–ƒ —�ƒ …”‘…‡
‹”‹ƒ ’’‡ŽŽ‘ †‹ ’ƒ…‡ †‡Ž ƒ–”‹ƒ”…ƒ
Dz1 —Â? ˆƒ––‘ Â?ƒ‹ ƒ……ƒ†—–‘ Â?‡‹ ˜‡Â?Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‹ †ǯ‹Â?†‹’‡Â?†‡Â?œƒ †‡Ž Â?‘•–”‘ ƒ‡•‡Ǥ ƒ …”‘…‡ǥ …Š‡ ° ‹Ž •‡‰Â?‘ •–‡••‘ †‹ ‡•Î ”‹•–‘ǥ ° •–ƒ–ƒ …”—†‡ŽÂ?‡Â?–‡ ’”‘ˆƒÂ?ƒ–ƒǤ 1 Žƒ ’”‹Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ …Š‡ Žƒ Š‹‡•ƒ ”‘Â?ƒÂ?Â‘ÇŚÂ…ÂƒÂ–Â–Â‘ÂŽÂ‹Â…Âƒ ‹Â? …”ƒ‹Â?ƒ ° —Â?‹Ž‹ƒ–ƒ ƒ –ƒŽ ’—Â?–‘dzǤ ‘•¿ Â?‘Â?•Ǥ –ƒÂ?‹•Žƒ˜ Š‹”‘Â?‘”ƒ†‹—Â?ÇĄ ˜‹…ƒ”‹‘ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ †‹‘…‡•‹ †‹ Â‹Â‡Â˜ÇŚ Š›–‘Â?›”ǥ Šƒ …‘Â?Â?‡Â?–ƒ–‘ Žƒ ’”‘ˆƒÂ?ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …”‘…‡ …Š‡ ‡”ƒ •–ƒ–ƒ „‡Â?‡†‡––ƒ Â?‡ŽŽƒ ’‹ƒœœƒ †‘˜‡ •ƒ”Â? …‘•–”—‹–ƒ Žƒ …Š‹‡•ƒ †‹ ƒÂ? ”ƒÂ?…‡•…‘ ƒ ‹‡˜Ǥ ‡ŽŽƒ Â?‘––‡ –”ƒ ‹Ž Í› ‡ ‹Ž Íœ Ž—‰Ž‹‘ǥ Žƒ …”‘…‡ ° •–ƒ–ƒ –ƒ‰Ž‹ƒ–ƒ ƒ ’‡œœ‹ ‡ „”—…‹ƒ–ƒ †ƒ “—ƒÂ?–‹ Â?‘Â? ˜‘‰Ž‹‘Â?‘ ÂŽÇŻÂ‡Â†Â‹ÂˆÂ‹Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …Š‹‡•ƒ ‹Â? “—‡•–ƒ Â?—‘˜ƒ œ‘Â?ƒ †‹ ‹‡˜Ǥ
Â? ƒ’’‡ŽŽ‘ Ġ ƒ„„ƒÂ?†‘Â?ƒ”‡ Žƒ ˜‹‘Ž‡Â?ÂœÂƒÇĄ ƒ •‘•–‡‰Â?‘ †‡ŽŽƒ Â’ÂƒÂ…Â‡ÇĄ †‡ŽŽƒ •‹…—”‡œœƒ ‡ †‡ŽŽƒ •–ƒ„‹Ž‹–Â? ‡ ƒ –‘”Â?ƒ”‡ ƒŽ †‹ƒŽ‘‰‘ ° •–ƒ–‘ ŽƒÂ?…‹ƒ–‘ †‘Â?‡Â?‹…ƒ •…‘”•ƒ †ƒŽ ’ƒ–”‹ƒ”…ƒ •‹”‘nj‘”–‘†‘••‘ †‹ Â?Â–Â‹Â‘Â…ÂŠÂ‹ÂƒÇĄ Â?‘Â?…Š¹ …ƒ’‘ •—’”‡Â?‘ †‡ŽŽƒ Š‹‡•ƒ —Â?‹˜‡”•ƒŽ‡ Â•Â‹Â”Â‘ÇŚÂ‘Â”Â–Â‘Â†Â‘Â•Â•ÂƒÇĄ
‰Â?ƒ–‹—• ƒÂ?Â?ƒ ™ƒ•Ǥ Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â‡ÂŽÂŽÂ‘ÇĄ …‘Â?–‡Â?—–‘ ‹Â? —Â?ƒ Ž‡––‡”ƒ ‹Â?˜‹ƒ–ƒ ƒŽ ’”‡•‹†‡Â?–‡ ••ƒ† ‡ ”‹’‘”–ƒ–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ‰Â‡Â?œ‹ƒ •‹”‹ƒÂ?ƒ ƒÂ?ÂƒÇĄ ‹Ž Ž‡ƒ†‡” ”‡Ž‹‰‹‘•‘ Šƒ ƒˆˆ‡”Â?ƒ–‘ …Š‡ Ç˛ÂŽÂƒ …”‡•…‡Â?–‡ Ž‹„‡”–Â? ‡ —Â?ƒ ˆ‘”–‡ …‘Â?•ƒ’‡˜‘Ž‡œœƒ ƒ””‹……Š‹•…‘Â?‘ ‹Ž Â?—Ž–‹…—Ž–—”ƒŽ‹•Â?‘ †‡ŽŽƒ Â‹Â”Â‹ÂƒÇĄ ‰ƒ”ƒÂ?–‡Â?†‘Â?‡ Žǯ‹Â?†‹’‡Â?†‡Â?œƒ ‡ Žƒ †‹‰Â?‹–Â?ÇĄ …”‡ƒÂ?†‘ —Â?ÇŻÂƒÂ–Â?‘•ˆ‡”ƒ ‹Â? …—‹ ‘‰Â?—Â?‘ Šƒ Žƒ Ž‹„‡”–Â? †‹ …”‡†‘ ‡ †‹ ‡•’”‡••‹‘Â?‡dzǤ
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͘Í?
ˆ‰ŠƒÂ?‹•–ƒÂ? Â? ƒŽ–”‘ •‘Ž†ƒ–‘ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘ Šƒ ’‡”•‘ Žƒ ˜‹–ƒ “La nostra presenza in Afghanistan è scritta nel cuore e nel sangue di coloro che scelgono di stare accanto agli uomini prendendone in carico i loro pesi donando a chi è nel bisogno ciò che ha a sua volta ricevutoâ€?. Con queste parole l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, ha commentato la morte del caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo (nella foto il giorno del suo matrimonio), ucciso in Afghanistan in seguito all’esplosione di un
ordigno. Nell’esplosione è rimasto ferito un suo commilitone, il parĂ Aniello Cerqua. La vittima abitava con la moglie olandese a Revine Lago (Treviso) ed era originario di Pomigliano d’Arco (Napoli). Tuccillo è la trentanovesima vittima italiana della missione in Afghanistan e la sua morte ha subito riaperto il dibattito politico sull’opportunitĂ o meno di restare nel Paese asiatico. Al di lĂ delle decisioni politiche, spiega mons. Pelvi, “rimanere in
Afghanistan è sempre piÚ possibile in virtÚ della solidarietà e della donazione, della consegna della vita che può sfociare anche nel martirio. I nostri sono giovani di fede e nelle missioni di pace soffrono l’ostilità ma offrono ospitalità rendendo pubblico, concretamente, l’insegnamento del Vangelo. I popoli sembrano essere lontani ma ciò che li avvicina è il sangue versato per la pace e la riconciliazione da cui germina la speranza.
‘�–”‘ Žƒ ƒ˜
Â?ƒ—†‹–‡ ƒœ‹‘Â?‹ ƒ‰‰”‡••‹˜‡ ‘Â?‡Â?‹…ƒ Í› Ž—‰Ž‹‘ ‰—‡””‹‰Ž‹ƒ ‹Â? ƒŽ †‹ Â—Â•ÂƒÇĄ ƒ••ƒŽ–‘ ƒŽŽƒ ÂƒÂ˜ÇĄ Í™Í Í ÂˆÂ‡Â”Â‹Â–Â‹ –”ƒ ‰Ž‹ ƒ‰‡Â?–‹ǣ ’‘…Š‡ ’ƒ”‘Ž‡ ’‡” †‹”‡ —Â?ƒ ”‡ƒŽ–Â? †‹ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ …Š‡ Â?—ŽŽƒ Šƒ ƒ …Š‡ ˜‡†‡”‡ …‘Â? Žƒ …‹˜‹Ž‡ …‘Â?˜‹˜‡Â?ÂœÂƒÇĄ …Š‡ †‡˜‡ ‡••‡”‡ •‡Â?’”‡ ˆ‘Â?†ƒ–ƒ •—Ž …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ ‡ •—Ž †‹ƒŽ‘‰‘Ǥ Dz Â?ƒ—†‹–‡ ƒœ‹‘Â?‹ ÂƒÂ‰Â‰Â”Â‡Â•Â•Â‹Â˜Â‡ÇłÇŁ …‘•¿ Šƒ „‘ŽŽƒ–‘ ‰Ž‹ ƒ˜˜‡Â?‹Â?‡Â?–‹ ‹Ž ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ŽŽƒ ‡’—„„Ž‹…ƒ ƒ’‘Ž‹–ƒÂ?‘ …Š‡ǥ Â?‡Ž •—‘ …‘Â?—Â?Â‹Â…ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ‡•’”‹Â?‡ —Â?ƒ ˜ƒŽ—–ƒœ‹‘Â?‡ ‡“—ƒ ‡ ˜‡”‹–‹‡”ƒ •—Ž ”—‘Ž‘ †‡‰Ž‹ ƒ––‘”‹ †‹ “—‡ŽŽƒ –”‹•–‡ ˜‹…‡Â?†ƒǤ ‘––‘Ž‹Â?‡ƒ ƒÂ?œ‹–—––‘ Žƒ DzŽ‡‰‹––‹Â?‹–Â?Çł †‡ŽŽ‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ †‹ †‹••‡Â?•‘ †‡‹ …‹––ƒ†‹Â?‹ †‡ŽŽƒ ƒŽ †‹ Â—Â•ÂƒÇ˘ ƒ‰‰‹—Â?‰‡ Žƒ …‘Â?†ƒÂ?Â?ƒ †‡ŽŽ‡ Dz‹Â?ƒ—†‹–‡ ƒœ‹‘Â?‹ ÂƒÂ‰Â‰Â”Â‡Â•Â•Â‹Â˜Â‡Çł †‹ Ç˛Â•Â“Â—ÂƒÂ†Â”Â‡ Â?‹Ž‹–ƒ”‹œœƒ–‡ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?–‹ †ƒŽ †‹ ÂˆÂ—Â‘Â”Â‹ÇłÇĄ ’‡” …‘Â?…Ž—†‡”‡ …‘Â? Žƒ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ–—”ƒ †‡Ž ”—‘Ž‘ †‡‹ Ç˛Â”Â‡Â’ÂƒÂ”Â–Â‹ †‹ ’‘Ž‹œ‹ƒ …Š‹ƒÂ?ƒ–‹ ƒ ˆƒ”‡ ”‹•’‡––ƒ”‡ Žƒ Ž‡‰‰‡dzǤ ‘Â? ‡Â?–”ƒ Â?‡ŽŽƒ “—‡•–‹‘Â?‡ ’‘Ž‹–‹…ƒ •’‡…‹ˆ‹…ƒ ‹Ž ƒ’‘ †‡ŽŽ‘ Â–ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Â?‘Â? •‹ Â?‡––‡ ’”‘ ‘ …‘Â?–”‘ ‹ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒÂ?–‹ǣ ”‹…‘Â?‘•…‡ ‹Ž Ž‘”‘ †‹”‹––‘ †‹ …‘Â?–‡•–ƒ”‡ …Š‡ Â˜ÂƒÇĄ …‘Â?—Â?“—‡ǥ …‘Â?‹—‰ƒ–‘ …‘Â? ‹Ž †‘˜‡”‡ †‡ŽŽ‡ ˆ‘”œ‡ †‡ŽŽǯ ”†‹Â?‡ †‹ ˆƒ”‡ ”‹•’‡––ƒ”‡ Žƒ Ž‡‰‰‡Ǥ
Â? “—‡•–‘ …‘Â?–‡•–‘ ‹Ž Â?‘ ƒŽŽƒ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ ° †‘˜‡”‘•‘ ‡ Â?‡…‡••ƒ”‹‘Ǥ ÇŻÂƒÂ‰Â‰Â”Â‡Â•Â•Â‹Â‘Â?‡ Â?‘Â? •‡”˜‡ ƒŽŽƒ •‘Ž—œ‹‘Â?‡ †‡‹ ’”‘„Ž‡Â?‹ǥ Ž‡ ’‹‡–”‡ Â?‘Â? ƒ‹—–ƒÂ?‘ ‹Ž …‘Â?ˆ”‘Â?–‘Ǥ ‡ŽŽ‘ •–‡••‘ ’‘Â?‡”‹‰‰‹‘ †‡Ž Í› Ž—‰Ž‹‘ǥ ‹ ‡•…‘˜‹ ’‹‡Â?‘Â?–‡•‹ †‹ˆˆ‘Â?†‡˜ƒÂ?‘ —Â?ƒ Â?‘–ƒ Â?‡ŽŽƒ “—ƒŽ‡ •‹ Ž‡‰‰‡ǣ Dz ‡’Ž‘”‹ƒÂ?‘ Ž‡ ƒœ‹‘Â?‹ ˜‹‘Ž‡Â?–‡ …Š‡ •‹ •‘Â?‘ •˜‘Ž–‡ Â?‡ŽŽƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒ †‹ ‘‰‰‹
‹Â? ƒŽŽ‡ †‹ —•ƒǤ ‘Â?‡ ’ƒ•–‘”‹ †‡•‹†‡”‹ƒÂ?‘ ˆƒ” •‡Â?–‹”‡ –—––ƒ Žƒ Â?‘•–”ƒ ˜‹…‹Â?ƒÂ?œƒ ‡ •‘Ž‹†ƒ”‹‡–Â? ƒ …‘Ž‘”‘ …Š‡ •‘Â?‘ •–ƒ–‹ ÂˆÂ‡Â”Â‹Â–Â‹ÇĄ ‹Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ƒŽŽ‡ ˆ‘”œ‡ †‡ŽŽǯ ”†‹Â?‡ …Š‡ •–ƒÂ?Â?‘ ‘’‡”ƒÂ?†‘ ‹Â? Â?‘†‘ •–”ƒ‘”†‹Â?ƒ”‹‘ ’‡” ‰ƒ”ƒÂ?–‹”‡ Žƒ Ž‡‰ƒŽ‹–Â?Ǥ ‹„ƒ†‹ƒÂ?‘ Žƒ Â?‡…‡••‹–Â? †‹ Â?ƒÂ?–‡Â?‡”‡ ‹Ž –‘Â?‘ †‹ƒŽ‡––‹…‘ •—ŽŽƒ “—‡•–‹‘Â?‡ Ž‡‰ƒ–ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â—Â”Âƒ †‡Ž …ƒÂ?–‹‡”‡ ’‡” Žƒ …‘•–”—œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ Ž‹Â?‡ƒ ˆ‡””‘˜‹ƒ”‹ƒ ‘”‹Â?‘nj ‹‘Â?‡ Â?‡‹ Ž‹Â?‹–‹ †‡Ž …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ †‡Â?‘…”ƒ–‹…‘ ”‹ˆ—‰‰‡Â?†‘ †ƒ ‘‰Â?‹ ˆ‘”Â?ƒ †‹ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ †‹”‡––ƒ ‘ ‹Â?Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–ÂƒÇĄ ‹Â?’‡‰Â?ƒÂ?†‘•‹ ƒ ‹•‘Žƒ”‡ …‘Ž‘”‘ …Š‡ Â?‘Â? ’‡”•‡‰—‘Â?‘ “—‡•–‘ ‘„‹‡––‹˜‘ •–”—Â?‡Â?–ƒŽ‹œœƒÂ?†‘ Žƒ •‹–—ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? ’ƒ”‘Ž‡ ‡ ƒœ‹‘Â?‹ …Š‡ Â?‘Â? ƒ‹—–ƒÂ?‘ ‹Ž ’‡”•‡‰—‹Â?‡Â?–‘ †‡Ž „‡Â?‡ …‘Â?—Â?‡dzǤ ‘Â?‡ ƒŽ–”‡ ˜‘Ž–‡ ° ÂƒÂ…Â…ÂƒÂ†Â—Â–Â‘ÇĄ Žƒ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ ° ˜‡Â?—–ƒ †ƒ ÂˆÂ—Â‘Â”Â‹ÇĄ †ƒ ‰”—’’‹ †‹ ˆƒ…‹Â?‘”‘•‹ ‰‹—Â?–‹ †ƒ ˜ƒ”‹‡ ’ƒ”–‹ †ǯ —”‘’ƒ Â?‘Â? ’”‹Â?ƒ”‹ƒÂ?‡Â?–‡ ’‡” †‹ˆ‡Â?†‡”‡ Žƒ Â?ƒ–—”ƒ ‘ ‹ †‹”‹––‹ †‡‹ ˜ƒŽŽ‹‰‹ƒÂ?‹ǥ Â?ƒ ’‡” ‡•’”‹Â?‡”‡ Žƒ ’”‘’”‹ƒ ˜‘…ƒœ‹‘Â?‡ ƒŽŽƒ ‰—‡””‹‰Ž‹ƒ ’‡” •¹ •–‡••ƒ ‡ …‘Â?–”‘ Ž‡ ˆ‘”œ‡ †‡ŽŽǯ ”†‹Â?‡ǥ …‘Â?‡ •…‡Ž–ƒ ‡•‹•–‡Â?œ‹ƒŽ‡ Â?ƒ•…Š‡”ƒ–ƒ †ƒ •…‡Ž–ƒ ‡…‘Ž‘‰‹…ƒ ‡ †‹ …‹˜‹Ž–Â?Ǥ ƒ Â?‘Â? ‡•‹•–‡ …‹˜‹Ž–Â? ÂŽÂ? †‘˜‡ ‹Ž …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ †‹˜‡Â?–ƒ …‘Â?ÂˆÂŽÂ‹Â–Â–Â‘ÇĄ †‘˜‡ ‹Ž †‹ƒŽ‘‰‘ ˜‘Ž—–‘ †ƒ ‰‡Â?–‡ ‘Â?‡•–ƒ ‡ Â’ÂƒÂ…Â‹ÂˆÂ‹Â…ÂƒÇĄ ˜‹‡Â?‡ ˜‹‘Ž‡Â?–ƒ–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•ÂƒÂŽÂ–Â‘ ƒ”Â?ÂƒÂ–Â‘Ç˘ ‡ Žƒ ’”‹Â?ƒ ‡…‘Ž‘‰‹ƒ Â?‘Â? ’—Ö …Š‡ ‡••‡”‡ Dz—Â?ƒÂ?ÂƒÇłÇĄ ”‹•’‡––‘•ƒ †‹ ‘‰Â?‹ —‘Â?‘ǥ †‡ŽŽƒ •—ƒ ˜‹–ƒ ‡ ‹Â?–‡‰”‹–Â?Ǥ ƒ•–‘Â?ƒ”‡ ‡ ƒ••ƒŽ‹”‡ …‘Â? ’‹‡–”‡ ‡ ƒÂ?Â?‘Â?‹ƒ…ƒ ‹ ’‘Ž‹œ‹‘––‹ …Š‡ ˆƒÂ?Â?‘ ‹Ž Ž‘”‘ †‘˜‡”‡ Â?‘Â? ° Â‡Â…Â‘ÂŽÂ‘Â‰Â‹ÂƒÇĄ Â?ƒ „ƒ”„ƒ”‹‡Ǥ
ƒ�‘˜”ƒ ‘Ž–‹ ’—�–‹ ‹�–‡””‘‰ƒ–‹˜‹ •—Ž ”‹•—Ž–ƒ–‘ ˆ‹�ƒŽ‡
)DQWDVLD FRQWDELOH
$
nche l’ultima “manovraâ€? governativa – che serve a riequilibrare i conti pubblici da qui al 2014 togliendo in sostanza 40 miliardi di euro dalla spesa pubblica – sta nel solco italico della fantasia contabile. Una serie di decine di micro-provvedimenti (qualcuno piĂš rilevante, molti minimali) che servono a grattare qua e lĂ quel che serve alla bisogna. Questa volta l’immaginazione dei tecnici del ministero dell’Economia ha escogitato: un condono sulle liti fiscali particolarmente vantaggioso per chi ha contenziosi con l’Erario inferiori a 20mila euro; un superbollo ancora da precisare sulle auto di rilevante potenza; un incremento dell’Irap per banche, assicurazioni e societĂ finanziarie; un tentativo di maggior tassazione delle transazioni finanziarie con l’estero e dei mini-acquisti azionari; il ritorno dei ticket sanitari sulle visite specialistiche e sugli esami diagnostici; un ulteriore taglio dei trasferimenti agli enti locali. Purtroppo si ritocca anche la previdenza, l’ennesimo lifting negativo dal 1995 ad oggi. Ăˆ infatti prevista una stretta tramite l’agganciamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa media di vita giĂ dal 2014. Significa che il limite d’etĂ si alzerĂ seguendo quello della vita media della popolazione: si muore piĂš tardi? E piĂš tardi si andrĂ in pensione, automaticamente. SalirĂ pure l’etĂ pensionabile delle donne: dal 2020, un mese in piĂš di lavoro, in modo tale che nel 2032 l’etĂ minima passerĂ dagli attuali 60 ai futuri 65 anni. Infine ulteriore sforbiciata alle rivalutazioni delle pensioni. Oltre al bastone, nell’insalata governativa c’è pure qualche carota. In chiaroscuro la decisione di liberalizzare completamente gli orari dei negozi nei Co-
ÇŻ
—ŽŽ‘ •ˆ‘Â?†‘ ”‹Â?ƒÂ?‡ Žƒ ’”‘Â?‡••ƒ †‡Ž –ƒ‰Ž‹‘ †‡ŽŽ‡ Â–ÂƒÂ•Â•Â‡ÇĄ ’‡” ‹Ž “—ƒŽ‡ •ƒ”Â? ‹Â?’‘••‹„‹Ž‡ ˆƒ”‡ ‰”ƒ––ƒ–‹Â?‡ †‡‹ Â?‹ŽŽ‡ „ƒ”‹Ž‹ muni d’interesse turistico: la chiusura domenicale si avvia mestamente in soffitta. E veramente vantaggiosa per i giovani sotto i 35 anni e per i cassintegrati è la norma che prevede la tassazione del 5% appena dei redditi autonomi, per cinque anni. Significa in sostanza non pagare tasse per un lustro. Infine va nel senso giusto la maggior tassazione delle rendite finanziarie prodotte da azioni e obbligazioni, esclusi i titoli di Stato. Gli interessi saranno tassati al 20% rispetto al generoso 12,5 di oggi. Infastidisce infine che le due carote piĂš grosse siano toccate a chi avrebbe dovuto invece assaggiare altro. Il ministro Tremonti aveva proposto una bella stretta ai
costi della politica. Nulla da fare. Non mollano l’osso. Quindi le multe per lo sforamento delle quote latte: nuovo rinvio. L’ennesimo favore a circa 2.000 allevatori che non intendono in alcun modo pagare. Alla faccia delle decine di migliaia di allevatori che le multe le hanno pagate tutte, e a tempo debito. Sullo sfondo rimane la promessa riforma fiscale, cioè il taglio delle tasse, per il quale comunque sarà impossibile agire con la tecnica della grattatine dei mille barili. Le cinque attuali aliquote si dovrebbero ridurre a tre, anche se nessuno parla degli scaglioni di reddito su cui si pagherà il 20, 30 o 40% di Irpef. A finanziarla – in parte – dovrebbe essere l’Iva, imposta che colpisce la compravendita di beni e non i redditi da lavoro. Si parla di aumentarla di un punto percentuale: ora è generalmente al 20% (10% su alberghi, bar e ristoranti; 4% su generi alimentari di prima necessità , libri e giornali). Ma è materia molto delicata: l’aumento dell’Iva si riflette immediatamente sull’inflazione, che a sua volta si mangia i redditi‌
͘͞
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
‘‰�‘ ‘�…‡”–‘ ’‡” ”‹…‘”†ƒ”‡ ‹‘˜ƒ��‹ ƒ‘Ž‘
ƒ•–‡‰�ƒ–‘ ‹� ˆ‡•–ƒ …‘� ˜‹• ‡ ‹†‘
Papa Giovanni Paolo II, con umiltà e semplicità , ha saputo trasmettere un grande messaggio di pace e amore a tutto il mondo. Un uomo dal grande potere comunicativo e mediatico che è riuscito a toccare i cuori dei giovani e non con eventi mondiali all’insegna dell’amore. Per questo molti vogliano ricordare il suo cammino di fede con un evento speciale. VenerdÏ 29 luglio lo faranno a Zogno (Bg), nel campo sportivo dell’oratorio, dove si terrà un concerto gratuito in memoria
A Castegnato torna puntuale come tutti gli anni nel mese di luglio, la Festa della solidarietà organizzata dalla sezione Avis e dal gruppo Aido con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Si tratta di due associazioni che, sia pure con storie diverse, testimoniano concretamente il valore della solidarietà . L’appuntamento è dal 7 al 10 luglio nel parco Calini con iniziative d’intrattenimento, stand gastronomici e giochi. La
di papa Giovanni Paolo II a cui parteciperanno grandi nomi della musica italiana come: Francesco Renga, Ivana Spagna, Gatto Panceri, Paolo Meneguzzi, Luca Napolitano, gli Studio 3, Roberta Bonanno, Simone Aiello, i Sonohra, Nico Fortarezza e molti altri, fra cui il coro gospel Anno Domini Gospel Choir. Con la partecipazione straordinaria di Flavio Insinna che leggerĂ alcuni brani del Beato Papa Giovanni Paolo II. Info: Michele Morici cell. 389.1056858.
giornata di apertura, giovedĂŹ 7 luglio, è tutta dedicata ai bambini. Si inizia alle 20.30 con la consegna degli “zainetti della solidarietĂ â€? ai bambini che da settembre inizieranno la scuola primaria per poi proseguire con lo spettacolo di burattini “Il tesoro magicoâ€? a ingresso gratuito, con il burattinaio Onofrio. Nei giorni successivi, fino a domenica 10 luglio, sono previsti una tombola (venerdĂŹ 8 luglio) e serate musicali.
ƒ”‹–ƒ•
�„‹‡�–‡
ƒ••‹ �‡ŽŽ‘ •–ƒ‰�‘
‹˜ƒ Žƒ „‹…‹…Ž‡––ƒ
1 †‡‹ ‰‹‘”Â?‹ •…‘”•‹ Žƒ ’—„„Ž‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‹ Dz †—…ƒ”‡ ƒŽŽƒ …ƒ”‹–Â? ‡˜ƒÂ?Â‰Â‡ÂŽÂ‹Â…ÂƒÇłÇĄ ‹Ž ƒ’’‘”–‘ ͚͙͘͘ †‹ ƒ”‹–ƒ• ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ Â˜Â‘ÂŽÇŚ –‘ ƒ •‹Â?–‡–‹œœƒ”‡ ’”‘‰‡––—ƒŽ‹–Â? ‡ Â?—nj Â?‡”‹ †‹ —Â? ƒÂ?Â?‘ †‹ Žƒ˜‘”‘ ’ƒ•–‘”ƒŽ‡ ƒ •‡”˜‹œ‹‘ †‡‹ Â’Â‘Â˜Â‡Â”Â‹ÇĄ ‹Â? Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÇĄ ‹Â? Â—Â”Â‘Â’ÂƒÇĄ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘Ǥ ……ƒÂ?–‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹”‡––ƒ †‹ ƒ”‹–ƒ• ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ÂƒÇĄ ‹Ž ƒ’’‘”–‘ †‘…—nj Â?‡Â?–ƒ Žǯ‡•‹–‘ †‡Ž Â?‘Â?‹–‘”ƒ‰‰‹‘ †‡ŽŽ‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ †‹‘…‡•ƒÂ?‡ †‹ …‘Â?–”ƒ•–‘ ƒŽŽƒ …”‹•‹ ‡…‘Â?‘Â?Â‹Â…ÂƒÇŁ •‘Â?‘ ͛͞Í? Ž‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ †‹ •‘•–‡‰Â?‘ ƒ ’‡”•‘Â?‡ ‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ ÂƒÂ–Â–Â‹ÇŚ ˜ƒ–‡ ‹Â? ͙ͥ͞ †‹‘…‡•‹Ǥ ‡ŽŽ‘ •’‡…‹ˆ‹…‘ •‘nj Â?‘ •–ƒ–‡ …‡Â?•‹–‡ ͙͙͛ ‡•’‡”‹‡Â?œ‡ †‹ Â?‹nj …”‘…”‡†‹–‘ ’‡” ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ǥ ÍœÍĄ ’”‘‰‡––‹ †‹ Â?‹…”‘…”‡†‹–‘ ’‡” ’‹……‘Ž‡ ‹Â?’”‡•‡ǥ ͙͙͙ ƒ––‹˜ƒœ‹‘Â?‹ ’‡” ˆ‘Â?†‹ †‹ ‡Â?‡”‰‡Â?œƒ ‡ †‹ •‘Ž‹†ƒ”‹‡–Â? ’‡” Ž‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ǥ ÍœÍ&#x; ‡Â?’‘”‹ ‡ „‘––‡‰Š‡ •‘Ž‹†ƒŽ‹ ‘ …ƒ”–‡ ÂƒÂ…Â“Â—Â‹Â•Â–Â‹ÇĄ ÍĄÍ&#x; ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ †‹ …‘Â?•—Ž‡Â?œƒ ÂŽÂƒÂ˜Â‘Â”Â‘ÇĄ Í?ÍĄ ƒœ‹‘Â?‹ †‹ •‘•–‡‰Â?‘ ‡ …‘Â?•—Ž‡Â?œƒ …ƒ•ƒǤ
Â?Â‹ÂœÂ‹ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‡ÇĄ ’”‘‰‡––‹ǥ ‘’‡”‡ “—ƒŽ‹ •‡‰Â?‹ ˜‹•‹„‹Ž‹ †‹ —Â?ƒ Dz Š‹‡•ƒ †‹ ’”‘••‹Â?‹–Â?dzǤ Â?ƒ ˆ‹‘”‹–—”ƒ †‹ •‡‰Â?‹ Â˜Â‹Â•Â‹Â„Â‹ÂŽÂ‹ÇĄ Žƒ …—‹ …‘Â?ÇŚ –ƒ •‹ •…‘Â?–”ƒ Â?‘Â?†‹Â?‡Â?‘ǥ –ƒÂ?–‘ ’‹Î Â?‡Ž „”‡˜‡ ’‡”‹‘†‘ǥ …‘Â? Žƒ †‹ˆˆ‹…‘Ž–Â? †‹ Ç˛Â†ÂƒÂ” …‘Â?–‘ †‹ …‹Ö …Š‡ …‘Â?Â–ÂƒÇłÇŁ Ž‡ ‹Â?Â’ÂŽÂ‹Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘ÇŚ Â?‹ ‡ ‰Ž‹ ‡ˆˆ‡––‹ …Š‡ “—‡•–‹ •‡‰Â?‹ …‘Â?…‘”nj ”‘Â?‘ ƒ ’”‘†—””‡Ǥ Â?„Ž‡Â?ƒ–‹…ƒ ƒ “—‡nj •–‘ ”‹‰—ƒ”†‘ —Â?ǯ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‡ †‹ ‘†ƒ”‹ ȋ͙ͥÍ&#x;Í›ČŒÇŁ Dz Â? •ƒ••‘ ‰‡––ƒ–‘ ‹Â? —Â?‘ Â•Â–ÂƒÇŚ ‰Â?‘ •—•…‹–ƒ ‘Â?†‡ …‘Â?…‡Â?–”‹…Š‡ …Š‡ •‹ ƒŽŽƒ”‰ƒÂ?‘ •—ŽŽƒ Â•Â—Â’Â‡Â”ÂˆÂ‹Â…Â‹Â‡ÇĄ …‘‹Â?˜‘Ž‰‡Â?ÇŚ
‡ …‡Â?–‹Â?ƒ‹ƒ ‡ …‡Â?–‹Â?ƒ‹ƒ †‹ …‹…Ž‹•–‹ …‘Â?ÇŚ ˆŽ—‹–‹ ‹Â? ’‹ƒœœƒ ‘‰‰‹ƒ ‹Ž ͚͙ ‰‹—‰Â?‘ǥ ’‡” ’”‘–‡•–ƒ”‡ …‘Â?–”‘ Ž‡ Â?—Ž–‡ …‘Â?Â?‹Â?ƒ–‡ ’‡” ‹Ž ’ƒ”…Š‡‰‰‹‘ †‡ŽŽ‡ „‹…‹…Ž‡––‡ ˆ—‘”‹ †ƒŽŽ‡ ƒ’’‘•‹–‡ Â”ÂƒÂ•Â–Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹Â‡Â”Â‡ÇĄ •‘Â?‘ •‘Ž‘ —Â? •‡‰Â?‘ †‹ “—ƒÂ?–‘ ‘”Â?ƒ‹ •‹ƒ ƒÂ?’‹ƒ Žƒ †‹ˆˆ—•‹‘Â?‡ †‹ Â?‡œœ‹ †‹ –”ƒ•’‘”–‘ ‡…‘Ž‘nj ‰‹…‹ ‡† ‡…‘Â?‘Â?‹…‹ǥ …‘Â?ǯ° Žƒ „‹…‹…Ž‡––ƒǤ –‘”‹…ƒÂ?‡Â?–‡ ƒ ”‡•…‹ƒ Žǯ—•‘ †‡ŽŽƒ „‹nj …‹…Ž‡––ƒ Â?‘Â? ° Â?ƒ‹ •–ƒ–‘ †‹ˆˆ—•‘ …‘Â?‡ ‹Â? ƒŽ–”‡ …‹––Â? †‡Ž …‡Â?–”‘njÂ?‘”†ǥ ƒŽÂ?‡Â?‘ ƒ ’ƒ”–‹”‡ †ƒ‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ †‡Ž „‘‘Â? ‡…‘Â?‘Â?‹nj …‘Ǥ Â? “—‡•–‹ —Ž–‹Â?‹ ƒÂ?Â?‹ ’‡”Ö Žƒ –‡Â?†‡Â?ÇŚ œƒ •‹ •–ƒ ‹Â?˜‡”–‡Â?†‘Ǥ ’‘•–ƒ”•‹ ‹Â? „‹…‹nj …Ž‡––ƒ Â?‘Â? ‹Â?“—‹Â?ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â‹ÂƒÇĄ ˆƒ „‡Â?‡ ƒŽŽƒ Â•ÂƒÂŽÂ—Â–Â‡ÇĄ ”‡Â?†‡ ’‹Î ˆŽ—‹†‘ ‹Ž –”ƒˆˆ‹…‘ ÂƒÂ—ÇŚ –‘Â?‘„‹Ž‹•–‹…‘ Č‹Â“Â—ÂƒÂ•Â‹ •‡Â?’”‡ —Â?ƒ „‹…‹ ‹Â? ’‹Î …‘””‹•’‘Â?†‡ ƒ —Â?ÇŻÂƒÂ—Â–Â‘ ‹Â? Â?‡Â?‘ …Š‡ Â…Â‹Â”Â…Â‘ÂŽÂƒČŒÇĄ …‘Â?•‡Â?–‡ †‹ ƒ……‡†‡”‡ ‹Â? Â’Â”ÂƒÇŚ –‹…ƒ Â†ÂƒÂ’Â’Â‡Â”Â–Â—Â–Â–Â‘ÇĄ Â?‘Â? Šƒ Č‚ ‘ Â?‘Â? †‘nj ˜”‡„„‡ ƒ˜‡”‡ Č‚ ’”‘„Ž‡Â?‹ †‹ Â’ÂƒÂ”Â…ÂŠÂ‡Â‰ÇŚ ‰‹‘Ǥ ‡” Ž‡ †‹•–ƒÂ?œ‡ Â?‡†‹‡ —”„ƒÂ?‡ǥ ˆ‹Â?‘ ƒ Í?ÇŚÍž Â?Â?ÇĄ Â?‡‰Ž‹ •’‘•–ƒÂ?‡Â?–‹ †ƒ …ƒ•ƒ ƒŽ Žƒ˜‘”‘ ‘ ƒŽŽƒ Â•Â…Â—Â‘ÂŽÂƒÇĄ ° …‡”–ƒÂ?‡Â?–‡ ‹Ž Â?‡œœ‘ †‹ –”ƒ•’‘”–‘ ’‹Î ”ƒ’‹†‘Ǥ 1 —Â?‘ †‡‹ …ƒ•‹ ‹Â? …—‹ Žǯ‘––‡Â?‹Â?‡Â?–‘ †‹ ˜ƒÂ?Â–ÂƒÂ‰ÇŚ ‰‹ ’‡”•‘Â?ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ‹Â? –‡”Â?‹Â?‹ †‹ –‡Â?’‘ ‡ ”‹nj •’ƒ”Â?‹‘ ‡…‘Â?‘Â?‹…‘ǥ •‹ …‘Â?„‹Â?ƒ ÂƒÂ‰Â‡ÇŚ ˜‘ŽÂ?‡Â?–‡ ƒŽ ’‡”•‡‰—‹Â?‡Â?–‘ †‡Ž „‡Â?‡ …‘Â?—Â?‡ Č‹Â”Â‹Â†Â—ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽǯ‹Â?“—‹Â?ƒÂ?‡Â?–‘ ƒ–Â?‘•ˆ‡”‹…‘ ‡ ”‹•’ƒ”Â?‹‘ ‡Â?Â‡Â”Â‰Â‡Â–Â‹Â…Â‘ČŒÇ¤ ‡” †‹ˆˆ‘Â?†‡”‡ —Ž–‡”‹‘”Â?‡Â?–‡ Žǯ—•‘ †‡Žnj Žƒ „‹…‹…Ž‡––ƒ •‘Â?‘ ’‡”Ö ƒ—•’‹…ƒ„‹Ž‹ ƒŽ–”‹
†‘ Â?‡Ž Ž‘”‘ Â?‘–‘ǥ ƒ †‹•–ƒÂ?œ‡ Â†Â‹Â˜Â‡Â”Â•Â‡ÇĄ …‘Â? †‹˜‡”•‹ Â‡ÂˆÂˆÂ‡Â–Â–Â‹ÇĄ Žƒ Â?‹Â?ˆ‡ƒ ‡ Žƒ …ƒÂ?Â?ÂƒÇĄ Ž‡ „ƒ”…Š‡––‡ †‹ …ƒ”–ƒ ‡ ‹Ž ‰ƒŽŽ‡‰‰‹ƒÂ?–‡ †‡Ž ’‡•…ƒ–‘”‡Ǥ Č?ǤǤǤČ?Ǥ Ž–”‹ Â?‘˜‹Â?‡Â?–‹ ‹Â?˜‹•‹„‹Ž‹ •‹ ’”‘’ƒ‰ƒÂ?‘ ‹Â? ’”‘ˆ‘Â?†‹–Â?ÇĄ ‹Â? –—––‡ Ž‡ †‹”‡œ‹‘Â?‹ǥ Â?‡Â?–”‡ ‹Ž •ƒ••‘ ’”‡…‹’‹–ƒ •Â?—‘˜‡Â?†‘ ÂƒÂŽÂ‰ÂŠÂ‡ÇĄ •’ƒ˜‡Â?ÇŚ –ƒÂ?†‘ ’‡•…‹ǥ …ƒ—•ƒÂ?†‘ •‡Â?’”‡ Â?—‘nj ˜‡ ƒ‰‹–ƒœ‹‘Â?‹ Â?‘Ž‡…‘Žƒ”‹Ǥ —ƒÂ?†‘ ’‘‹ –‘……ƒ ‹Ž ˆ‘Â?†‘ǥ •‘Â?Â?—‘˜‡ Žƒ ˆƒÂ?‰Š‹nj Â‰ÂŽÂ‹ÂƒÇĄ —”–ƒ ‰Ž‹ ‘‰‰‡––‹ …Š‡ ˜‹ ‰‹ƒ…‡˜ƒÂ?‘ †‹Â?‡Â?Â–Â‹Â…ÂƒÂ–Â‹ÇĄ ƒŽ…—Â?‹ †‡‹ “—ƒŽ‹ ‘”ƒ ˜‡Â?ÇŚ ‰‘Â?‘ †‹••‡’‘Ž–‹ǥ ƒŽ–”‹ ”‹…‘’‡”–‹ ƒ –—”Â?‘ †ƒŽŽƒ Â•ÂƒÂ„Â„Â‹ÂƒÇłÇ¤ ‘Â?‡ ‹ •ƒ••‹ ‰‡––ƒ–‹ ‹Â? —Â?‘ •–ƒ‰Â?‘ǥ ƒÂ?…Š‡ ‹ •‡‰Â?‹ †‹ —Â?ƒ Š‹‡nj •ƒ †‹ ’”‘••‹Â?‹–Â? ’”‘†—…‘Â?‘ ‡ˆˆ‡––‹ †‹ ˜ƒ”‹ƒ ’‘”–ƒ–ƒ Â?‡ŽŽǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ †‡‹ •‹Â?ÇŚ ‰‘Ž‹ ‡ †‡ŽŽ‡ …‘Â?—Â?‹–Â?Ǥ ˆˆ‡––‹ Â†Â‹ÂˆÂˆÂ‹Â…Â‹ÇŚ Ž‹ †ƒ ˆ‘”Â?ƒŽ‹œœƒ”‡ Â?‡Ž „”‡˜‡ ’‡”‹‘†‘ǥ –ƒÂ?–‘ ’‹Î …‘Â?•‹†‡”ƒÂ?†‘ …Š‡ •‹ –”ƒ––ƒ †‹ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ †ƒ ’‘…‘ Â?‡••‡ ‹Â? …ƒÂ?’‘ǥ Â?ƒ …‡”–ƒÂ?‡Â?–‡ †ƒ ‘••‡”˜ƒ”‡ ȋ‡ ‹Â? …—‹ …‘Â?ÇŚÂˆÂ‹Â†ÂƒÂ”Â‡ČŒÇ¤ Š‡ †‹”‡ ’‡” ‡•‡Â?’‹‘ †‡ŽŽ‡ ‘Â?†‡ …‘Â?…‡Â?–”‹…Š‡ǥ †‡‹ Â?‘˜‹Â?‡Â?–‹ ‹Â? ’”‘ˆ‘Â?†‹–Â?ÇĄ †‡ŽŽƒ ˆƒÂ?‰Š‹‰Ž‹ƒ …Š‡ •Â?—‘nj ˜‘Â?‘ Ž‡ ͙͚͞ ‡•’‡”‹‡Â?œ‡ †‹ Â?‹…”‘…”‡†‹–‘ ÂƒÂ–Â–Â‹Â˜ÂƒÂ–Â‡ÇŤ ‘Â?•‹†‡”ƒÂ?†‘ …Š‡ •‹ –”ƒ––ƒ †‹ ’‹……‘Ž‹ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒÂ?‡Â?–‹ ˜‘Ž–‹ ƒ Ç˛Â†ÂƒÂ”Â‡ …”‡nj †‹–‘ ƒŽŽƒ ÂˆÂ‹Â†Â—Â…Â‹ÂƒÇłÇĄ “—ƒŽ‹ Ž‡ ”‹…ƒ†—–‡ †‹ “—‡•–‹ •ƒ••‹ •—Ž •‹•–‡Â?ƒ ‡…‘Â?‘Â?‹…‘ǥ Â?ƒ •‘’”ƒ––—––‘ •— —Â? –‡••—–‘ •‘…‹ƒŽ‡ Â•ÂˆÂ‹ÂŽÂƒÂ…Â…Â‹ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ’‘˜‡”‘ †‹ •’ƒœ‹ †‹ Â“Â—Â‘Â–Â‹Â†Â‹ÂƒÇŚ Â?ƒ ’”‘••‹Â?‹–Â?ÇŤ
‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ †ƒ ’ƒ”–‡ †‡‰Ž‹ Â?–‹ Ž‘…ƒŽ‹Ǥ Â? ’”‹Â?‘ Ž—‘‰‘ Žƒ ”‡ƒŽ‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‹ Â?—‘nj ˜‡ ’‹•–‡ …‹…Žƒ„‹Ž‹ ‹Â? •‡†‡ ’”‘’”‹ƒ ‘ „‡Â? •‡’ƒ”ƒ–‡ †ƒŽ –”ƒˆˆ‹…‘ ƒ—–‘Â?‘„‹Ž‹•–‹…‘ǣ …Š‹ ˜‹ƒ‰‰‹ƒ ‹Â? „‹…‹ •‘˜‡Â?–‡ •‹ –”‘˜ƒ ‹Â? •‹–—ƒœ‹‘Â?‹ †‹ ’‡”‹…‘Ž‘ Č‹ÂƒÂ† ‡•‡Â?’‹‘ ƒŽŽ‡ ”‘–‘Â?Â†Â‡ČŒ ‡ ‹Â? …ƒ•‘ †ǯ‹Â?…‹†‡Â?–‡ ‹Ž …‹…Ž‹•–ƒ ° ‹Ž •‘‰‰‡––‘ ’‹Î ƒ ”‹•…Š‹‘Ǥ Â? •‡…‘Â?†‘ Ž—‘‰‘ ˜ƒ …ƒÂ?„‹ƒ–‘ ƒÂ?…Š‡ ‹Ž Â?‘†‘ †‹ ”‡nj ƒŽ‹œœƒ”‡ Ž‡ ’‹•–‡ Â…Â‹Â…ÂŽÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‹ÇŁ ƒ––—ƒŽÂ?‡Â?–‡ –”‘˜‹ƒÂ?‘ ‹Â? Â?—Â?‡”‘•‡ ’‹•–‡ Â…Â‹Â…ÂŽÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‹ÇĄ •‹ƒ ‹Â? …‹––Â? •‹ƒ ‹Â? ’”‘˜‹Â?Â…Â‹ÂƒÇĄ †‡‹ …‘”†‘Ž‹ ‹Â? ‰”ƒÂ?‹–‘ ‘”–‘‰‘Â?ƒŽ‹ ƒŽŽƒ †‹”‡œ‹‘Â?‡ †‹ Â?ƒ”…‹ƒǤ ‘Â?‘ „‡ŽŽ‹ ‡•–‡–‹…ƒÂ?‡Â?–‡ǥ Â?ƒ †‡–‡”Â?‹Â?ƒÂ?‘ •’‡••‘ †‡‹ ’‹……‘Ž‹ †‹•Ž‹nj Â˜Â‡ÂŽÂŽÂ‹ÇĄ •’‡••‘ †‡‹ ˜‡”‹ ‡ ’”‘’”‹ ‰”ƒ†‹Â?‹ǥ …Š‡ †ƒÂ?Â?‡‰‰‹ƒÂ?‘ Ž‡ „‹…‹…Ž‡––‡ “—ƒÂ?†‘ Žƒ ˜‡Ž‘…‹–Â? ° •‘•–‡Â?—–ƒ Č‹ÂˆÂ‘Â”ÂƒÂ–Â—Â”Â‡ÇĄ †ƒÂ?Â?‹ ƒ‹ Â”ÂƒÂ‰Â‰Â‹ÇĄ Â‡Â…Â…Ç¤ČŒ ‡ …Š‡ ’‘••‘Â?‘ Â’Â”Â‘Â˜Â‘Â…ÂƒÇŚ ”‡ …ƒ†—–‡ ‘ •„ƒÂ?†ƒÂ?‡Â?–‹ ’‡”‹…‘Ž‘•‹Ǥ Â? –‡”œ‘ Ž—‘‰‘ ˜ƒ ˆƒ…‹Ž‹–ƒ–ƒ Žƒ •‘•–ƒ Â‰Â”ÂƒÇŚ –—‹–ƒ †‡‹ …‹…Ž‹ ‘˜—Â?“—‡ǥ ƒ••‹…—”ƒÂ?†‘ Žƒ ˆƒ…‹Ž‡ ƒ……‡••‹„‹Ž‹–Â? †‡‹ Ž—‘‰Š‹ Â†ÇŻÂƒÂ‰Â‰Â”Â‡ÇŚ ‰ƒœ‹‘Â?‡ •‘…‹ƒŽ‡Ǥ Â?ˆ‹Â?‡ ° ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‹•nj •‹Â?ƒ Žƒ †‹Â?‡Â?•‹‘Â?‡ ‡†—…ƒ–‹˜ƒǤ Â?…‘” ‘‰‰‹ Â?‘Ž–‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ †‡ŽŽ‡ •…—‘Ž‡ •—’‡nj ”‹‘”‹ ’”‡ˆ‡”‹•…‘Â?‘ ˆƒ”•‹ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ”‡ ƒ •…—‘Žƒ ‹Â? Â?ƒ……Š‹Â?ƒ †ƒ‹ ‰‡Â?‹–‘”‹ǥ ’‹—–nj –‘•–‘ …Š‡ ”‡…ƒ”˜‹•‹ ‹Â? „‹…‹ǥ “—ƒ•‹ …‘Â?‡ •‡ ’‡”…‡’‹••‡”‘ Žǯ—•‘ †‡ŽŽƒ „‹…‹ …‘Â?‡ ’‘…‘ ‹Â?ÇĄ ’‘…‘ ‡Ž‡‰ƒÂ?–‡ ‡ †‹‰Â?‹–‘•‘Ǥ ‡”–‘ •‹ –”ƒ––ƒ †‹ ’”‡‰‹—†‹œ‹ ‹Â? †‡…Ž‹nj Â?‘ǥ Â?ƒ Â?‘Â? ƒÂ?…‘”ƒ †‡Ž –—––‘ ‡•–‹”’ƒ–‹Ǥ
*LRYDQL SROLWLFL YHFFKL D YHQW¡DQQL Parliamo di politica. Quella dei piccoli. O, meglio, quella dei giovani. Recentemente ho seguito un dibattito che aveva come protagonisti giovani rappresentanti di vari partiti (in ordine alfabetico: Fli, Lega, Pd, Pdl, Sel, Udc). Ho annotato anche i loro nomi, ma non li cito perchÊ non vorrei soffocare sul nascere prestigiose carriere. Innanzitutto è positivo il fatto che l’iniziativa è stata promossa da un gruppo di giovani che desiderano mettersi in gioco rispetto alla politica e perciò hanno chiesto aiuto ai loro coetanei già impegnati. I sei partecipanti hanno risposto a turno alle domande predisposte dagli organizzatori e poi a quelle proposte dal pubblico (piÚ adulto che giovane). Non è stata una serata esaltante. Purtroppo questi ragazzi pensano e parlano come gli adulti che incontrano nelle sedi dei partiti e fanno fatica a dare spessore alle opinioni che esprimono. La mia sensazione è che la separazione tra la politica e la società civile sia oggi talmente accentuata da costringere a fare scelte manichee (di qua o di là )
ďŹ n dal linguaggio. Non penso all’antipolitica, che spesso è soltanto una deformazione degli stessi difetti della politica, bensĂŹ alla gente comune che si sente esclusa oppure respinge parole e opere di una classe politica arroccata sui suoi privilegi e quindi incapace di comunicare qualcosa di suggestivo, in grado di appassionare. Condannata alla banalitĂ . Se non alla corruzione. I giovani che ho ascoltato, da questo punto di vista, sono nati
Â?‡……ƒÂ?‹•Â?‹ †‡ŽŽƒ ’‘Ž‹–‹…ƒ ’”‘†—…‘Â?‘ ˆƒ…‹ŽÂ?‡Â?–‡ǥ Â?‡‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ …Š‡ ˜‹ •‹ ƒ˜˜‹…‹Â?ƒÂ?‘ǥ ƒ••—‡ˆƒœ‹‘Â?‡Ǥ 1 „‡Â?‡ –‡Â?‡”‡ ‰Ž‹ ‘……Š‹ ƒ’‡”–‹
vecchi. (Dopo aver scritto questa nota, ho letto una dichiarazione pubblica di uno di questi giovani che, se avessi spazio, riporterei a prova provata). Cito due passaggi signiďŹ cativi in questo senso. Quasi tutti hanno messo tra le prioritĂ del proprio impegno il territorio: prima di tutto la mia cittĂ , il mio paese. Non si tratta certamente di una banalitĂ , ma rischia comunque di entrare nel novero dei luoghi comuni che lasciano il tempo che trovano. Se non si tiene
conto della difďŹ coltĂ oggi di deďŹ nire i conďŹ ni di un territorio e tanto meno di rinchiudere i problemi dentro quei conďŹ ni. La stessa deďŹ nizione di territorio è soggetta alla uiditĂ tipica di una societĂ liquida, cioè inafferrabile. Tanto è vero, dico la prima cosa che mi viene in mente, che le feste della birra stanno sovrastando quelle del vino in un territorio come la Franciacorta che è incapsulato dentro la ragnatela dei vigneti. Senza dimenticare il meticciato
(la mescolanza tecnica e culturale) che avanza ovunque. La controprova della resistenza al nuovo, o quantomeno della incomprensione, è venuta dalla risposta che i ragazzi hanno dato alla domanda su come immaginavano la politica nel mondo della Rete e dei social network. L’unica attenzione che sono riusciti a elaborare è la possibilità di usare i nuovi strumenti per fare le campagne elettorali. Mi hanno fatto pensare a quei cattolici che quando parlano dei mass media ne dicono tutto il male possibile, ma aggiungono che possono essere utili per diffondere il bene. Siamo fermi alla strumentalizzazione. Mentre la vera provocazione dei mass media non nasce tanto dai contenuti che trasmettono quanto dai mutamenti che producono a livello antropologico (sul modo di parlare, di pensare, di relazionarsi e quant’altro). Che questo sfugga alle generazioni cariche di anni è piÚ che comprensibile. Che non la capiscano dei giovani è sorprendente. E non promette alcunchÊ di buono. Per tutti.
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͘Í&#x;
Žˆ‹ƒ�‡ŽŽ‘ ‡†”‹�‹ ‹� …‘�…‡”–‘ ’‡” ”‹…‘”†ƒ”‡ ‘”‡�œ‘
Concerto per fare memoria di Lorenzo, per gli amici Mario (dal cognome Mariolini) nella serata di sabato 9 luglio ad Alfianello, alle ore 21, nel cortile di piazza Donatori di Sangue. Lorenzo, che era nato l’11 luglio 1994, biondissimo, occhi verdi, un sorriso che trasmetteva allegria, si è distinto per il suo carattere e per la passione per la musica. “Lory – scrivono i suoi amici che con la sua mamma Maria Carla Peogiani, hanno costituito l’Associazione per Lorenzo – era un
œƒÂ?ƒ”†‹Â?Â‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
ragazzo come tutti noi, che nella sua semplicità riusciva a essere diverso, ma sempre se stesso. Ci manchi molto, il vuoto non si colma ed il tempo non allevia il nostro dolore�. Una sera del marzo 2009 Lorenzo è rimasto vittima di un incidente. Per ricordare Lorenzo ogni anni, dalla sua morte è organizzare un concerto. Quest’anno è atteso Omar Pedrini con Francesco Buzzurro per una serata che si annuncia di grande interesse. Pedrini ha pubblicato libri, composto poesie,
recitato in teatro e sul grande schermo, insegnato alla Cattolica di Milano in un master sulla comunicazione e collaborato, tra gli altri, con Jovanotti, C.S.I., Nomadi, Fabio Volo e Isabella Santacroce. Francesco Buzzurro, chitarrista siciliano presenta dal vivo il suo ultimo disco “L’esploratore� (Alfredo Lo Faro Produzioni/Irma Records/Edel), un viaggio che ripercorre i suoni e le musiche dei popoli del mondo interpretati dalla tecnica unica. (f.pio)
ÂƒÂŽĂ– Â? Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ ‹Â?–‡”‡••ƒÂ?–‡
/D SDVWRUDOH QRQ YD LQ YDFDQ]D DQ]L UDGGRSSLD
Â? ”‹˜ƒ ƒŽ ƒ‰‘ Â?‡Ž ’‡”‹‘†‘ ‡•–‹˜‘ •‹ Â?‘Ž–‹’Ž‹…ƒÂ?‘ Ž‡ ’”‘’‘•–‡ ’‡” ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ ‡ ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ǥ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ ’‡” ‹ –—”‹•–‹ …‘Â? Ž‡ ‡••‡ ‹Â? Ž‹Â?‰—ƒ •–”ƒÂ?‹‡”ƒǤ Â?–‡”‡••ƒÂ?–‡ ‹Ž …‘‹Â?˜‘Ž‰‹Â?‡Â?–‘ †‡ŽŽƒ •…—‘Žƒ ’ƒ”‹–ƒ”‹ƒ Â?‡†‹ƒ ‡ Ž‹…‡‘ Dz Â?”‹…‘ ‡†‹dz
,
n molti paesi quando termina la pastorale ordinaria (catechesi e incontri), cala il silenzio di un’estate dove è concesso piĂš spazio al tempo libero. Ci sono, però, anche realtĂ come Salò dove di fatto la pastorale non trova sosta, perchĂŠ – come succede in molti posti turistici – è ricca la richiesta di un’attenzione spirituale. Da quasi 20 anni, praticamente dall’arrivo nel 1992 del parroco mons. Francesco Andreis, nei mesi di luglio e agosto la messa delle 11 è “dedicataâ€? ai turisti con canti in latino per raggiungere contemporaneamente inglesi, tedeschi e italiani. Prima delle letture viene fatta anche un’introduzione con una breve presentazione (in fondo alla chiesa si può trovare anche il foglietto ad hoc) nelle tre lingue per non trascurare le diverse provenienze dei fedeli; se la lettura del Vangelo è in italiano cosĂŹ come l’omelia, al termine viene letto un commento in lingua. Da questo punto di vista è interessante il coinvolgimento nella lettura degli studenti della scuola paritaria “Enrico Mediâ€?, l’istituto che comprende le Medie e il Liceo e coinvolge 370 ragazzi. Attraverso la scuola, che deve fare i conti con il sottile equilibrismo dei bilanci senza particolari aiuti che non siano le rette degli studenti, la parrocchia
U
ƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ ‡ ÂŽÇŻÂ‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹Â‘ …‘Â? Ž‡ Ž‘”‘ ’”‘’‘•–‡ ‡ …‘Â? ‹Ž …‹Â?‡Â?ÂƒÇŚÂ–Â‡ÂƒÂ–Â”Â‘ ‹Â? Í› ”‡•–ƒÂ?‘ —Â? ’—Â?–‘ †‹ ”‹ˆ‡”‹Â?‡Â?–‘ stabilisce anche un ulteriore contatto con le famiglie. Si può tranquillamente dire che la parrocchia esercita ancora il suo peso specifico nell’ambito civile pur in un ambiente “festaioloâ€? che
sforna proposte su proposte, soprattutto d’estate; buona anche la collaborazione con il Comune. La stagione calda offre tante possibilità di svago anche in oratorio, basti pensare all’Inde (il Grest) che riunisce, dalle 9 alle 18 compreso lo spazio mensa, circa 300 ragazzi seguiti dal curato don Angelo Gelmini. Gli stessi ragazzi (medie e superiori) al suono della campanella 2010-2011 hanno potuto vivere l’esperienza del campo in montagna. Non è cosa scontata coinvolgere nelle attività di servizio i ragazzi piÚ grandi, che nei tre mesi turistici sono allettati
dalle tante offerte lavorative della zona. Anche se sul Lago si fatica, ci sono dei validi motivi per essere soddisfatti della risposta. Bisogna aggiungere che in questi anni si è sviluppato uno stile, un senso di appartenenza all’oratorio. La domenica sera, per esempio, dalle 18 alle 21.30, un centinaio di adolescenti affrontano il loro momento di formazione settimanale che si conclude con una cena conviviale. Fra le iniziative che accolgono consensi fra i giovani e non solo c’è anche il cinema-teatro Cristal con la sala in 3D e le prime visioni.
/D FKLHVD VHWWH DQQL GRSR LO VLVPD Il forte boato del 24 novembre 2004 è un ricordo lontano nel tempo che ha lasciato tracce indelebili. Oggi a sette anni di distanza tornano a risuonare le campane della chiesa di San Lorenzo, centro nevralgico della piccola frazione di Clibbio a Sabbio Chiese. La parrocchia di Clibbio ha di nuovo la sua chiesa, che risale al 1734, per le celebrazioni delle lodi di Dio. La celebrazione inaugurale della chiesa, domenica 10 luglio, alle 10, sarà presieduta da
mons. Monari. “Ci attende – racconta il parroco don Francesco Monchieri – qualche momento di difďŹ coltĂ ma con l’aiuto della provvidenza, che interviene attraverso persone generose, ce la faremo: abbiamo ďŹ ducia e speranza evangelicheâ€?. Un evento atteso e desiderato. “La chiesa segno esterno, per chi passa, della presenza di una comunitĂ cristiana piccola ma vivace, che testimonia – spiega don Francesco – la sua fede nel Signore GesĂš Risorto
sull’esempio del suo Santo patrono il martire diacono S. Lorenzo�. Le opere di recupero post sismico della chiesa sono iniziate il 17 novembre del 2008 dopo che la comunità aveva provveduto a recuperare altri due immobili, l’oratorio e una sala parrocchiale destinata provvisoriamente a chiesa. Le ingenti opere sono state coperte per circa il 90% dal contributo regionale, la restante quota è a carico della comunità .
‘Â?•Ǥ Â?†”‡‹• ÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ ƒŽ •‘…‹ƒŽ‡ ÂƒÂŽĂ– ‹Ž Â?—‘˜‘ …ƒÂ?Â?‹Â?‘ †‹ ‹Â?‹œ‹ƒœ‹‘Â?‡ …”‹•–‹ƒÂ?ƒ ’‘”–ƒ ‹ ’”‹Â?‹ ÂˆÂ”Â—Â–Â–Â‹ÇŁ ‹ ‰‡Â?‹–‘”‹ǥ …‘Â?–ƒ––ƒ–‹ ‰”ƒœ‹‡ ƒÂ?…Š‡ ƒŽ …‘‹Â?˜‘Ž‰‹Â?‡Â?–‘ †‡‹ Â”ÂƒÂ‰ÂƒÂœÂœÂ‹ÇĄ •‘Â?‘ …‘Â?–‡Â?–‹ †‹ ˆƒ”‡ “—‡•–‘ …ƒÂ?Â?‹Â?‘Ǥ ƒ”–‡…‹’ƒÂ?‘ ƒÂ?…Š‡ ƒŽŽƒ …ƒ–‡…Š‡•‹ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‡ †‡‰Ž‹ ÂƒÂ†Â—ÂŽÂ–Â‹ÇĄ Â?‡Â?–”‡ †ƒ —Â?ƒ †‡…‹Â?ƒ †‹ ƒÂ?Â?‹ •‘Â?‘ ‘”Â?ƒ‹ …‘ŽŽƒ—†ƒ–‹ ‹ …‡Â?–”‹ †‹ ÂƒÂ•Â…Â‘ÂŽÂ–Â‘ÇĄ …Š‡ ”‡…‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ •‘Â?‘ •–ƒ–‹ …‘Â?…‡Â?–”ƒ–‹ Â?‡‹ ’‡”‹‘†‹ ˆ‘”–‹ Č‹ ˜˜‡Â?–‘ǥ —ƒ”‡•‹Â?ƒ ‡ Â?‡•‡ Â?ƒ”‹ƒÂ?Â‘ČŒÇ¤ ‡Ž …‘”•‘ †‡ŽŽƒ …Š‹ƒ……Š‹‡”ƒ–ƒ …‘Â? Dz ‘…‡dz ‹Ž Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â‘ÇĄ Â?‘Â?•Ǥ Â?†”‡‹• Č‹Â?‡ŽŽƒ ˆ‘–‘ ‹Â? Â„ÂƒÂ•Â•Â‘ČŒÇĄ Â?‘Â? Ž‡•‹Â?ƒ ‡Ž‘‰‹ ƒ‹ Žƒ‹…‹ †‡ŽŽƒ •—ƒ …‘Â?—Â?‹–Â? ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‡ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ’”‡•‘ ‹Â? Â?ƒÂ?‘ ‡ ’‘”–ƒ–‘ ƒ˜ƒÂ?–‹ ƒŽ…—Â?‡ ƒ––‹˜‹–Â? ˆ‘”Â?ƒ–‹˜‡ ‡ •‘…‹ƒŽ‹Ǥ ‹ƒ…‡ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ”‡ Žǯ‹Â?’‡‰Â?‘ †‡Ž ‰”—’’‘ ÂƒÂ”Â‹Â–ÂƒÂ•ÇĄ …Š‡ Â?ƒÂ?–‹‡Â?‡ ‹ …‘Â?–ƒ––‹ …‘Â? ‹ Â?‹••‹‘Â?ƒ”‹ •ƒŽ‘†‹ƒÂ?‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â•Â–Â‡Â”Â‘ Â?ÂƒÇĄ Â•Â‘Â’Â”ÂƒÂ–Â–Â—Â–Â–Â‘ÇĄ Šƒ …‘ŽŽƒ„‘”ƒ–‘ ƒŽŽƒ ”‡ƒŽ‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž ’”‘‰‡––‘ †‹ Â?‹…”‘…”‡†‹–‘ǣ Dz ‡ ’‡”•‘Â?‡ Č‚ •’‹‡‰ƒ ‹Ž ƒ””‘…‘ Č‚ •‘Â?‘ …‘Â?–‡Â?–‡ ’‡”…Š¹ǥ ‰”ƒœ‹‡ ƒÂ?…Š‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–—‹œ‹‘Â?‡ †‡Ž Â?ƒ‰ƒœœ‹Â?‘ ––ƒ˜‘ ‹‘”Â?‘ †‡ŽŽƒ ƒ”‹–ƒ• †‹‘…‡•ƒÂ?ÂƒÇĄ Â?‘Â? •‹ ˆƒ —Â?ƒ …ƒ”‹–Â? Â’Â‹Â‡Â–Â‹Â•Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ Â?ƒ •‹ ‘ˆˆ”‡ —Â? •‡”˜‹œ‹‘ „‡ŽŽ‘ ‡ †‹‰Â?‹–‘•‘ ƒ …Š‹ …Š‹‡†‡ ÂƒÂ‹Â—Â–Â‘ÇłÇ¤ Â? —Â?ƒ †‹Â?‡Â?•‹‘Â?‡ …ƒ”‹…ƒ †‹ •–‘”‹ƒ Â?‘Â? •‘Â?‘ ’‘…Š‡ Ž‡ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ „—••ƒÂ?‘ ƒŽŽ‡ ’‘”–‡ †‡ŽŽƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ ’‡” ”‹…‡˜‡”‡ —Â? ƒ‹—–‘ Â?ƒ–‡”‹ƒŽ‡ ‡ •’‹”‹–—ƒŽ‡Ǥ ÂƒÇĄ ÂˆÂ‘Â”Â•Â‡ÇĄ ƒÂ?…Š‡ †‹ “—‡•–‘ ƒ•’‡––‘ …‹ •‹ †‹Â?‡Â?–‹…ƒ –”‘’’‘ •’‡••‘Ǣ …‹ •‹ †‹Â?‡Â?–‹…ƒ –”‘’’‘ •’‡••‘ †‡Ž ”—‘Ž‘ ‡•‡”…‹–ƒ–‘ †ƒŽŽ‡ …‘Â?—Â?‹–Â? ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‹ •—Ž –‡””‹–‘”‹‘ǥ •’‡••‘ —Â?‹…‘ ‘ —Ž–‹Â?‘ …ƒÂ?’ƒÂ?‡ŽŽ‘ ƒŽ “—ƒŽ‡ •—‘Â?ƒ”‡ ’‡” ‡••‡”‡ ƒ……‘Ž–‹ ‹Â? Â?ƒÂ?‹‡”ƒ Dz†‹‰Â?Â‹Â–Â‘Â•ÂƒÇłÇ¤
͘Í
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ƒ ‘…‡ †‹ ”‡•…‹ƒ ”ƒ ”‡•– ‡ ƒ’’”‘ˆ‘�†‹�‡�–‹
”‘˜‹Â?…‹ƒ •–ƒ–‡ †‹ ˆ—‘…Š‹ Â†ÇŻÂƒÂ”Â–Â‹ÂˆÂ‹Â…Â‹Â‘
In edicola si può trovare il mensile gratuito di luglio “La Voce di Bresciaâ€? che presenta l’offerta formativa del Grest, passando in rassegna in particolare le proposte degli oratori di Fiumicello, delle Due Sante, di San Giovanni e di San Faustino. Esperienze differenti che raccontano di un modo di vivere l’estate in compagnia. L’approfondimento è dedicato alle famiglie e al risparmio con l’iniziativa dell’Ortomercato guidato da Massimo Tacconi: acquisto
I fuochi d’artiďŹ cio sono un appuntamento atteso e molto apprezzato dai bresciani e dai numerosi turisti. Programmati in occasione di sagre o feste patronali, di serate dedicate agli ospiti o per festeggiare grandi avvenimenti, i fuochi rappresentano momenti di incontro e vengono vissuti come un vero contatto con le nostre abitudini e tradizioni. L’assessorato al Turismo della Provincia di Brescia propone, anche per l’estate 2011, un calendario degli spettacoli
a chilometri zero della frutta e corsi di educazione alimentare per i ragazzi del Grest. Si parla anche delle separazioni con un “viaggio nel disagioâ€?: intervista a Gianluigi Lussana, presidente dell’associazione “Mamme e papĂ separatiâ€?. Non mancano gli appuntamenti estivi fra concerti e spettacoli, in particolare alla circoscrizione Nord. InďŹ ne viene presentato Scienza, il nuovo tecnico del Brescia, alla vigilia del ritiro a TemĂš.
pirotecnici organizzati nel nostro territorio. L’UfďŹ cio informazioni e accoglienza turistica rimane a disposizione (tel. 0303749916). Nel mese di luglio sono previsti quattro appuntamenti: venerdĂŹ 8 alla Rocca di Lonato; domenica 17 a Clusane d’Iseo l’anteprima della Settimana della tinca; sabato 23 a Sirmione in piazzale Porto; domenica 24 nella frazione Crone di Idro la festa di mezza d’estate. Il calendario dei fuochi è su www.provincia.brescia. it/turismo.
”‡•…‹ƒ ƒ”…‹ƒ †‡ŽŽƒ ’ƒ…‡ Â‡Â”Â—Â‰Â‹ÂƒÇŚ ••‹•‹
3HU OD SDFH ELFL D SLHGL R SXOOPDQ
8
n gruppo di uomini e donne marciarono per la prima volta da Perugia ad Assisi in nome della pace e della fratellanza tra i popoli. Trascorsi 50 anni, l’iniziativa prosegue. La camminata, promossa dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, si ripete ogni anno dal 1961, e quest’anno avrĂ luogo il 25 settembre. “Coloro che parteciparono alla prima edizione vi furono coinvolti da Aldo Capitini, un intellettuale nonviolento, che portò in Italia il pensiero di Gandhi. Egli ideò la marcia in un periodo di grande tensione internazionale. Fu un invito alla partecipazioneâ€?, prosegue Lotti “e come tale deve essere anche in questo momento, in cui è difficile parlare di pace e di fratellanzaâ€?. Anche Brescia offre il suo contributo alla marcia attraverso all’iniziativa “Per‌ corri la paceâ€?, nata dalla collaborazione tra Acli Provinciali, Agesci, Azione Cattolica, PaxChristi e la Consulta per la Pace. Tre le modalitĂ per raggiungere la Perugia-Assisi: di corsa, in
Â?…Š‡ ”‡•…‹ƒ ‘ˆˆ”‡ ‹Ž •—‘ …‘Â?–”‹„—–‘ ƒŽŽƒ Â?ƒ”…‹ƒ …‘Â? Žǯ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ Dz ‡”ǤǤǤ …‘””‹ Žƒ Â’ÂƒÂ…Â‡Çł Â?ƒ–ƒ †ƒŽŽƒ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ –”ƒ …Ž‹ǥ ‰‡•…‹ǥ œ‹‘Â?‡ ÂƒÂ–Â–Â‘ÂŽÂ‹Â…ÂƒÇĄ ƒš Š”‹•–‹ ‡ Žƒ ‘Â?•—Ž–ƒ ’‡” Žƒ ƒ…‡ bicicletta o in pullman. Il 22 settembre partirĂ la staffetta di sei runners che correranno complessivamente per 48 ore. “Per difficoltĂ tecnicologistiche la proposta è limitata ai sei corridori presceltiâ€?, ha spiegato Antonio Terna, tra gli organizzatori della maratona, “ma sono ben accette adesioni da parte di gruppi sportivi che volessero seguirci con mezzi propriâ€?. Sempre il 22 settembre è prevista la partenza in bici, lungo un percorso suddiviso in tre tappe: da Brescia a Ferrara, da Ferrara a Pesaro e da Pesaro a Perugia. L’arrivo è previsto per il pomeriggio del 24; il rientro sarĂ il 25 in tarda serata, in pullman. La proposta è aperta a tutti coloro che abbiano un minimo di allenamento e di equipaggiamento adeguato; la quota di partecipazione è di 120 euro; le iscrizioni dovranno pervenire entro il 29 luglio
presso le Acli provinciali (via Corsica 165, 030.2294012 – andrea.franchini@aclibresciane.it). Infine, per chi volesse raggiungere Perugia in pullman, due sono le proposte: la prima prevede la partenza alle ore 6 di sabato 24 settembre, una sosta nella cittadina di Barbiana, pranzo al sacco e arrivo nel pomeriggio nel capoluogo umbro, con pernottamento in albergo e partecipazione il giorno dopo alla marcia; rientro previsto in tarda serata. La quota di partecipazione è di 90 euro, per le iscrizioni rivolgersi entro il 29 luglio alle Acli di Castenedolo (0302732825). La seconda invece prevede un viaggio in notturna con partenza alle 23 di sabato 24, rientro in tarda serata del 25; per le adesioni, al costo di 15 euro, rivolgersi all’Azione cattolica diocesana in via Tosio, 1 (03040102 –info@acbrescia.it).
‡ƒ–”‘ ƒ�–ƒ —…‹ƒ †‹ ‘––‹…‹�‘
Ž ‹––‘”‹ƒ�‘ ‹� —� ˜‹†‡‘ ”‡ƒŽ‹œœƒ–‘ †ƒ‰Ž‹ •–—†‡�–‹ †‡ŽŽ‘ –ƒ”•
ÂŽ †‘…—Â?‡Â?–ƒ”‹‘ Dz ‹––‘”‹ƒÂ?‘ Í™ÍĄÍ™Í™ÇŚÍšÍ˜Í™Í™ Č‚ Â?ƒ •–‘”‹ƒ Ž—Â?‰ƒ …‡Â?–‘ ƒÂ?Â?‹dz ° ˆ”—––‘ †‡ŽŽƒ …‘Â?˜‡Â?œ‹‘Â?‡ •–‹’—Žƒ–ƒ ˆ”ƒ ‹Ž ‘nj Â?—Â?‡ †‹ ‘––‹…‹Â?‘ǥ ‡Â?–‡ …ƒ’‘ˆ‹Žƒ †‡ŽŽ‡ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‹ Â„Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ Â?‡ ’‡” ‹ …‡Â?–‘ ƒÂ?Â?‹ †‡ŽŽǯ Ž–ƒ”‡ †‡ŽŽƒ ÂƒÂ–Â”Â‹ÂƒÇĄ ‡ ÂŽÇŻ Â?‹˜‡”•‹–Â? …ƒ––‘Ž‹…ƒǤ ÂŽ ˜‹†‡‘ •ƒ”Â? ’”‡•‡Â?–ƒ–‘ Â?‡ŽŽƒ •—ƒ ˜‡”•‹‘Â?‡ ‹Â?–‡nj Â‰Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ †‡ŽŽƒ †—”ƒ–ƒ †‹ ͚͞ǯǥ ‹Ž Í™Í? Ž—‰Ž‹‘ ƒŽŽ‡ ͙ͥ ’”‡••‘ ‹Ž ‡ƒ–”‘ †‡Ž ‡Â?–”‘ —…‹ƒ †‹ ‘––‹…‹Â?‘Ǥ ÂŽ Â˜Â‹Â†Â‡Â‘ÇĄ ”‡ƒŽ‹œœƒ–‘ †ƒ ‹Ž˜‹‘ ‘Â?‘Â?‹ ‡ ‹Â?ƒŽ†‘ ”‹ƒŽ†‹ †‡Ž …‘”•‘ †‹ Žƒ—”‡ƒ ‹Â? …‹‡Â?œ‡ ‡ ‡…Â?‘Ž‘‰‹‡ †‡ŽŽ‡ ”–‹ ‡ †‡ŽŽ‘ ’‡––ƒ…‘Ž‘ Č‹ Â–ÂƒÂ”Â•ČŒÇĄ ”ƒ……‘Â?–ƒ Žƒ ‰‡Â?‡•‹ †‡Ž Â?ƒ••‹Â?‘ Â?‘Â?—Â?‡Â?–‘ Â?ƒœ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Ž‡ ˜‹…‡Â?†‡ …‘•–”—––‹˜‡ …Š‡ ÂŽÇŻÂŠÂƒÂ?Â?‘ Â”Â‹Â‰Â—ÂƒÂ”Â†ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Žƒ •…‡Ž–ƒ †‡Ž Â?ƒ”Â?‘ †‹ ‘––‹…‹Â?‘ ‡ †‹ ƒœœƒÂ?‘ ’‡” Žƒ •—ƒ ”‡ƒŽ‹œœƒœ‹‘Â?‡ǥ ‰Ž‹ ‡ˆˆ‡––‹ …Š‡ “—‡•–ƒ †‡…‹•‹‘Â?‡ ‡„„‡ •—Ž …‘Â?’ƒ”–‘ Â?ƒ”Â?‹ˆ‡”‘ „”‡nj •…‹ƒÂ?‘ǥ Ž‡ ˜ƒŽ‡Â?œ‡ •–‘”‹…Š‡ǥ •‹Â?„‘Ž‹…Š‡ ‡ ƒ”–‹•–‹…Š‡ †‹ …—‹ ‹Ž Â?‘Â?—Â?‡Â?–‘ ° …ƒ”‹…‘Ǥ ÂŽ Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ †‹ ‘Â?‘Â?‹ ‡ Â”Â‹ÂƒÂŽÂ†Â‹ÇĄ ‹Â? …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? ‹Ž …‘‘”†‹Â?ƒ–‘”‡ •…‹‡Â?–‹ˆ‹…‘ †‡Ž ’”‘‰‡––‘
ƒ••‹Â?‘ ‡†‡•…Š‹ǥ Šƒ •…‡Ž–‘ †‹ ”ƒ……‘Â?–ƒ”‡ “—‡•–ƒ Â•Â–Â”ÂƒÂ‘Â”Â†Â‹ÇŚ Â?ƒ”‹ƒ ˜‹…‡Â?†ƒ ”‹…‘””‡Â?†‘ ƒ ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‹ ƒ––—ƒŽ‹ †‡Ž Â?‘Â?—Â?‡Â?ÇŚ –‘ǥ ƒ ˆ‹ŽÂ?ƒ–‹ ‡ ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‹ Â†ÇŻÂ‡Â’Â‘Â…ÂƒÇĄ ƒ ‹Â?Â–Â‡Â”Â˜Â‹Â•Â–Â‡ÇŚÂ–Â‡Â•Â–Â‹Â?‘Â?‹ƒÂ?œƒ †‹ •–—†‹‘•‹ ‡ ‡•’‡”–‹ …Š‡ •‹ •‘Â?‘ ‘……—’ƒ–‹ †‡Ž Â?‘Â?—Â?‡Â?–‘Ǥ ‡Ž ˜‹†‡‘ …‘Â?’ƒ‹‘Â?‘ ‰Ž‹ •–—†‹‘•‹ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ …‘Â?–”‹„—‹–‘ ƒŽ ˜‘Ž—Â?‡ •–‘”‹…‘ ‡†‹–‘ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?„‹–‘ †‡ŽŽ‡ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‹ †‡Ž ‹––‘”‹ƒÂ?‘ǣ ‡”‰‹‘ Â?‰‡” ‡ ‘„‡”–ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‘Â–Â–Â‹ÇĄ ƒ••‹Â?‘ ‡nj †‡•…Š‹ǥ ‹…Š‡Žƒ ƒŽ‘––‹ ‡ ƒŽ‡”‹‘ ‡””ƒ”‘Ž‹Ǥ ƒ ƒÂ?…Š‡ ÂƒÂ”ÇŚ …‘ Â‹ÂœÂœÂ‘ÇĄ †‹”‡––‘”‡ †‡Ž —•‡‘ †‡Ž ‹•‘”‰‹Â?‡Â?–‘ †‹ ‘Â?ÂƒÇĄ ‡ ‹”‰‹Â?‹ƒ ‘Â?Â„ÂƒÂ”Â†Â‹ÇĄ ‡”‡†‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‡Â?†ƒ …Š‡ ˆ‘”Â?Âż ‰”ƒÂ? Â’ÂƒÂ”ÇŚ –‡ †‡Ž Â?ƒ”Â?‘ „”‡•…‹ƒÂ?‘ ’‡” ‹Ž ‹––‘”‹ƒÂ?‘ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒÇ¤ ÂŽ ÂˆÂ‘Â”ÇŚ Â?ƒ– †‡Ž †‘…—Â?‡Â?–ƒ”‹‘ Dz ‹––‘”‹ƒÂ?‘ Í™ÍĄÍ™Í™ÇŚÍšÍ˜Í™Í™ Č‚ Â?ƒ •–‘”‹ƒ Ž—Â?‰ƒ …‡Â?–‘ ƒÂ?Â?‹dz ”‡Â?†‡ ‹Ž ’”‘†‘––‘ ˆ‹ŽÂ?‹…‘ ˆ—Â?œ‹‘Â?ƒŽ‡ ’‡” —Â?ƒ ’Ž—”ƒŽ‹–Â? †‹ Â—Â–Â‹ÂŽÂ‹ÂœÂœÂ‹ÇŁ –”ƒ•Â?‹••‹‘Â?‹ Â–Â‡ÂŽÂ‡Â˜Â‹Â•Â‹Â˜Â‡ÇĄ Â˜Â‹Â†Â‡Â‘ÇŚÂ†Â‘ÇŚ …—Â?‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ ƒ Â?ƒ”‰‹Â?‡ †‹ Â?‘•–”‡ –‡Â?ÂƒÂ–Â‹Â…ÂŠÂ‡ÇĄ †‹†ƒ––‹…ƒ Â•Â…Â‘ÂŽÂƒÂ•Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ ”‹…‡”…ƒ ‹Â?Â†Â‹Â˜Â‹Â†Â—ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ˆ”—‹œ‹‘Â?‡ ’”‡••‘ ˜‹†‡‘–‡…Š‡Ǥ
ǧ
Š‹‘•–”‘ †‹ ƒ� ‹‘˜ƒ��‹ ’’—�–ƒ�‡�–‹ †‹ Ž—‰Ž‹‘
)UD OH WDQWH SURSRVWH LO ULWRUQR GHO &LQHFLUFROR Il chiostro di San Giovanni Evangelista (vedi foto) nel mese di luglio diviene la cornice degli incontri promossi dall’omonimo Centro culturale. “Gli eventi – spiega il parroco, don Amerigo Barbieri – hanno l’intento di creare uno spazio condiviso al servizio della cittĂ â€?. Il cartellone prevede la contaminazione tra diversi linguaggi, dalla musica alla poesia, passando attraverso danza e cinema. Il ritorno in attivitĂ del Cinecircolo è la novitĂ ; due saranno le rassegne proposte: “Aspettando Veneziaâ€? e “Cinema e Pitturaâ€?, durante le quali saranno presentate pellicole accomunate dalla valorizzazione dell’arte pittorica all’interno dell’immagine scenica. “La rassegna cinemapittura – precisa il direttore artistico Massimo Morelli – sarĂ sia l’occasione di assistere alla proiezione di film d’autore, sia di visitare l’importante patrimonio artistico della chiesaâ€?. I primi appuntamenti cinematografici sono in programma giovedĂŹ 7 con “Il ritornoâ€? di A. Zviagintsev; sarĂ poi la volta di “Arca Russaâ€? di A. Sokurov (11/7); il programma prosegue fino al 1° agosto. Ampio spazio sarĂ dato sia alla musica, con il Joe Damiani Trio che venerdĂŹ 8 suonerĂ le canzoni di Modugno, e con “Piano B – festival pianistico non convenzionale, in programma il 15-16 luglio. Due le serate di danza presentati dalla compagnia Lelastiko: il 19 luglio “Dentrolemuraâ€?; il 26 “Una strada nell’animaâ€?, assolo di Marina Rossi accompagnata dal canto di Anna Teotti. La serata del 12 luglio sarĂ dedicata alla conclusione dei dialoghi in Chiostro sul tema del
dolore, grazie “Ferite e rifioritureâ€? con Luciano Bertoli e il violinista Raffaello Negri; l’appuntamento sarĂ l’occasione per introdurre il tema del prossimo anno: la rinascita spirituale. Gli spettacoli avranno inizio alle 21.30; l’ingresso è consentito previa iscrizione al Cinecircolo al costo di 10 euro. Per iscrizioni rivolgersi alla segreteria (contrada San Giovanni 8, ore 15-18) oppure ogni sera dalle 20.30. (a.g.)
ÂŽ …ƒ”–‡ŽŽ‘Â?‡ ’”‡˜‡†‡ Žƒ …‘Â?–ƒÂ?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ –”ƒ †‹˜‡”•‹ Ž‹Â?Â‰Â—ÂƒÂ‰Â‰Â‹ÇĄ †ƒŽŽƒ Â?—•‹…ƒ ƒŽŽƒ Â’Â‘Â‡Â•Â‹ÂƒÇĄ ’ƒ••ƒÂ?†‘ †ƒŽŽƒ †ƒÂ?œƒ
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Í˜ÍĄ
”‡•…‹ƒ ‘„‹Ž‹–Â? Â?Â?‹„—• Â…ÂƒÂ”Â†ÇŁ —Â?ƒ –‡••‡”ƒ ’‡” Â?—‘˜‡”•‹ ‘˜—Â?“—‡ Abbonamenti ai parcheggi, a BiciMia, a Brescia Trasporti e alla tessera prepagata dei parcometri. Nell’ambito del progetto “Civitasâ€?, il Comune di Brescia e il Gruppo Brescia MobilitĂ hanno sviluppato e aggiornato il sistema di bigliettazione elettronica al ďŹ ne di integrare i servizi di mobilitĂ in un unico dispositivo. Brescia diventa cosĂŹ la prima cittĂ italiana a incentivare l’intermodalitĂ dei servizi. Come? Introducendo un’unica card elettronica che
agevola lo scambio tra i diversi sistemi di trasporto. La card permetterò la fruizione sul medesimo supporto dei seguenti servizi, senza la necessità di mettere la tessera stessa nei tradizionali lettori: abbonamento ai parcheggi, abbonamenti o biglietti degli autobus urbani di linea, abbonamento a BiciMia, tessera precaricata per parcometri. Si parla, quindi, di servizi integrati. Per quanto riguarda l’attivazione del servizio, l’utente si potrà recare
presso i punti di emissione del servizio prescelto: i vari servizi verranno caricati su un unico tipo di tessera (la nuova omnibus card). Va, però, precisato che le 90mila card tradizionali giĂ distribuite per il servizio di trasporto sugli autobus urbani, resteranno valide; la nuova Omnibus card verrĂ adottata solo per le nuove emissioni o potrĂ sostituire la vecchia solo in caso di esplicita richiesta del cliente abbonato. La card sarĂ emessa a fronte di una cauzione (sarĂ
restituita in caso di riconsegna) di 5 euro, per la sostituzione sarĂ , inoltre, richiesta una spesa di 5 euro per la codiďŹ ca di una nuova tessera. Lo strumento innovativo dovrebbe garantire anche tariffe integrate fra i rispettivi servizi. In futuro si potrĂ usufruire sia dell’abbonamento di sosta presso i parcheggi di interscambio sia per l’abbonamento alla metropolitana (si servirĂ dello stesso sistema di bigliettazione degli autobus urbani).
”‡•…‹ƒ ”‡�‹ƒœ‹‘�‡
%UHVFLD WHUUD GHOOD 5HVLVWHQ]D
ÂŽ ”‹…‘Â?‘•…‹Â?‡Â?–‘ǥ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ †‡Ž Í™Í?Í˜Îť ƒÂ?Â?‹˜‡”•ƒ”‹‘ ’‡” ÂŽÇŻ Â?‹–Â? †ǯ –ƒŽ‹ƒ ‡ ’‡” ‹Ž ÍžÍ?Îť †‡ŽŽƒ ‹„‡”ƒœ‹‘Â?‡ǥ ˜ƒ ƒŽŽƒ …‹––Â? ‡ ƒŽŽƒ •–‘”‹…ƒ ‹˜‹•‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ ‹ƒÂ?Â?‡ ‡”†‹ Dz ‹–‘ ’‡”‹dz
6
abato 2 luglio il salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia era gremito: numerosi gli ex partigiani presenti, accompagnati dalle loro famiglie, ma anche molte le autorità civili, militari e religiose che non hanno voluto mancare a un evento bresciano dal respiro nazionale. L’intensa mattinata ha visto l’assegnazione, da parte della Federazione italiana volontari della libertà , di numerose medaglie d’argento ad honorem, nell’ambito delle celebrazioni per il 150 ° anniversario dell’Unità d’Italia e per il 65° della Liberazione. La Fivl è un’associazione che riunisce partigiani, patrioti, reduci della deportazione e tutti coloro che hanno lottato per la libertà o che ne condividano apertamente gli scopi. La decisione di assegnare gli importanti riconoscimenti è scaturita da un’indicazione delle Fiamme Verdi di Brescia e la collaborazione tra le due realtà ha permesso di consegnare ben 42 medaglie ad altrettanti partigiani.
ƒ ‡†‡”ƒœ‹‘Â?‡ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ †‡ŽŽƒ Ž‹„‡”–Â? Šƒ ƒ••‡‰Â?ƒ–‘ ͚͜ Â?‡†ƒ‰Ž‹‡ ƒ‹ ’ƒ”–‹‰‹ƒÂ?‹ǥ ƒŽŽƒ …‹––Â? †‹ ”‡•…‹ƒ ‡ ƒŽŽ‡ ‹ƒÂ?Â?‡ ‡”†‹ Dz ‹–‘ ’‡”‹dz Ad essere premiati non sono stati soltanto gli ex combattenti ma, la stessa cittĂ di Brescia, alla quale è stato riconosciuto alto valore per la Resistenza e la storica Divisione delle Fiamme Verdi “Tito Speriâ€? che, sotto il comando del generale Romolo Ragnoli combattè sul territorio bresciano. “Questo premio che viene assegnato a Brescia, appartiene di fatto alla cittĂ e a coloro che ne fecero la storia – ha affermato il sindaco Adriano Paroli –. Non posso non ringraziare le Fiamme Verdi che furono protagoniste di un momento storico in cui si mise tutto in gioco per valori come la libertĂ e la democrazia
e che permisero di costruire un Paese migliore, ma, allo stesso tempo vorrei ribadire che, non possiamo dare per scontato ciò che abbiamo, ma dobbiamo continuare a costruire giorno dopo giornoâ€? ha concluso il primo cittadino. A prendere la parola, in seguito sono stati il prefetto di Brescia, Livia Narcisa Brassesco Pace, che ha ricordato grata il suo forte legame affettivo con Fivl e Fiamme Verdi, coltivato fin dall’infanzia e il presidente nazionale Fivl, Guido De Carli, che si è detto “orgoglioso della vitalitĂ della Resistenzaâ€?, invitando i presenti a preoccuparsi quotidianamente di farne rivivere la memoria. Infine, prima della consegna dei premi, un ultimo intervento, curato da Gian Antonio Girelli, delegato del consiglio provinciale delle Fiamme Verdi, a nome della presidente Agape Nulli Quilleri, presente in qualitĂ di premiata. Girelli ha voluto ricordare quanto fecero, nel secondo Dopoguerra, le Fiamme Verdi, affinchĂŠ l’Italia restasse unita e come,
ÇĄ
tra i vari membri si respirasse un clima assai famigliare, per poi chiudere con le parole che Leopardi scrisse tra il 1818 e il 1820 nell’opera “Dell’educare la gioventĂš italianaâ€?: “questo tempo è gravido di avvenimenti‌ non lo sprecate. Quando ci libereremo dalla superstizione, dai pregiudizi, quando trionferĂ la veritĂ , il diritto, la ragione, la virtĂš se non adesso? Quando risorgerĂ l’amor della patria? Ora è il tempo‌ O in questa generazione che nasce, o maiâ€?.
ÂƒÂ”Â‘ÂŽÂ‹ÇŁ Dz ‘Â? ’‘••‘ Â?‘Â? ”‹Â?‰”ƒœ‹ƒ”‡ Ž‡ ‹ƒÂ?Â?‡ ‡”†‹ …Š‡ ˆ—”‘Â?‘ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‡ †‹ —Â? Â?‘Â?‡Â?–‘ •–‘”‹…‘ ‹Â? …—‹ •‹ Â?‹•‡ –—––‘ ‹Â? ‰‹‘…‘ ’‡” ˜ƒŽ‘”‹ …‘Â?‡ Žƒ Ž‹„‡”–Â? ‡ Žƒ †‡Â?‘…”ƒœ‹ƒ ‡ …Š‡ ’‡”Â?‹•‡”‘ †‹ …‘•–”—‹”‡ —Â? ƒ‡•‡ Â?‹‰Ž‹‘”‡dz
”‡•…‹ƒ ••‡”˜ƒœ‹‘�‹ ƒ•–”‘�‘�‹…Š‡
/D FRQTXLVWD GHOOD OXQD LQ &DVWHOOR
‘Â?‰”‡‰ƒ †‡ŽŽƒ ƒ”‹–Â? ’‘•–‘Ž‹…ƒ ’‡”–‘ ‹Ž „ƒÂ?†‘ ’‡” ͙͛ ƒŽŽ‘‰‰‹ —Â?‹˜‡”•‹–ƒ”‹ Â?‡ŽŽ‡ †—‡ ƒ•‡ ’‡” •–—†‡Â?–‹ ‘’‘ ‹Ž ˆ‹•‹‘Ž‘‰‹…‘ –—”Â?‘˜‡” †‡‹ ÂŽÂƒÂ—Â”Â‡ÂƒÂ–Â‹ÇĄ …Š‡ ‰‹—Â?–‹ ƒŽ –‡”Â?‹Â?‡ †‡‹ ’”‘’”‹ •–—†‹ ŠƒÂ?Â?‘ Žƒ•…‹ƒ–‘ ÂŽÇŻ Â?‹˜‡”•‹–Â?ÇĄ Â?‡ŽŽ‡ †—‡ …ƒ•‡ ’‡” •–—†‡Â?–‹ †‡ŽŽƒ ‘Â?‰”‡‰ƒ •‹ •‘Â?‘ ”‡•‹ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‹ ͙͛ ’‘•–‹ Ž‡––‘Ǥ ÂŽ Í? Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘ ° •–ƒ–‘ ”‹ƒ’‡”–‘ ‹Ž ƒÂ?†‘ †‹ ƒ••‡‰Â?ƒœ‹‘Â?‡ †‡‰Ž‹ ƒŽŽ‘‰‰‹ —Â?‹˜‡”•‹–ƒ”‹ ‡ ’‘•–nj—Â?Â‹Â˜Â‡Â”Â•Â‹Â–ÂƒÂ”Â‹Ç˘ ‹Ž –‡”Â?‹Â?‡ †‹ ’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ †‘Â?ƒÂ?†‡ ° ˆ‹••ƒ–‘ ƒŽ ͙͚ ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘Ǥ ‡ †—‡ •–”—––—”‡ •‘Â?‘ǣ Žƒ Çł ƒ•ƒ ’‡” •–—†‡Â?–‹ Ž‡••ƒÂ?†”‘ ‘––‹Â?‡ŽŽ‹dz †‹ ˜‹ƒ ‹Ž˜‹‘ ‡ŽŽ‹…‘ ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇ˘ Dz ƒ•ƒ ’‡” •–—†‡Â?–‹ ‡ƒ–‘ ƒ”–‘Ž‘Â?‡‘ Â—ÂƒÂŽÂƒÇł †‹ ˜‹ƒ —•–‡”Žƒ Íœ ƒ ”‡•…‹ƒ Č‹ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?…”‘…‹‘ …‘Â? ˜‹ƒ ƒÂ? ƒ—•–‹Â?Â‘ČŒÇ¤ ƒ …ƒ•ƒ ‘––‹Â?‡ŽŽ‹ǥ †‹ ’”‘’”‹‡–Â? †‡ŽŽƒ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ Ž‡••ƒÂ?†”‘ ‘––‹Â?‡ŽŽ‹ǥ ° —Â?ƒ ˜‹ŽŽ‡––ƒ ‹Â? •–‹Ž‡ Ž‹„‡”–› –ƒ”†‘ ‘––‘…‡Â?–‡•…ƒ †‹ „—‘Â? ’”‡‰‹‘ ƒ”–‹•–‹…‘Ǥ Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ’‘••‘Â?‘ ˆƒ”‡ ”‹…Š‹‡•–ƒ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â‰Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‰Ž‹ •–—†‡Â?–‹ …Š‡ •‘††‹•ˆƒÂ?‘ ‹ •‡‰—‡Â?–‹ ”‡“—‹•‹–‹ǣ ”‡•‹†‡Â?œƒ ‹Â? —Â? ‘Â?—Â?‡ †‹•–ƒÂ?–‡ ƒŽÂ?‡Â?‘ ͛͘ Â?Â? ”‹•’‡––‘ ƒŽŽƒ •‡†‡ †‹ ˆ”‡“—‡Â?œƒ †‡‹ …‘”•‹ —Â?‹˜‡”•‹–ƒ”‹ ‘ ’‘•–nj —Â?Â‹Â˜Â‡Â”Â•Â‹Â–ÂƒÂ”Â‹Ç˘ ”‡††‹–‘ Č‹ Â•Â‡Â‡ČŒ Â?‘Â? •—’‡”‹‘”‡ ƒ ͜͜Â?‹Žƒ ‡—”‘ ”‹ˆ‡”‹–‘ ƒŽŽƒ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒ †‹ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?œƒǤ ͜͜Â?‹Žƒ ‡—”‘ †‹ ”‡††‹–‘ •‡‡ …‘””‹•’‘Â?†‘Â?‘ ƒ …‹”…ƒ ͙͘͘Â?‹Žƒ ‡—”‘ †‹ ”‡††‹–‘ ‡ˆˆ‡––‹˜‘Ǥ 1 ’‘••‹„‹Ž‡ ”‹…Š‹‡†‡”‡ ‹Ž Â?‘†‡ŽŽ‘ •‡‡ ’”‡••‘ Ž‡ •‡†‹ †‡‹ ƒˆ ‘ †‡ŽŽ‡ ‰‡Â?œ‹‡ †‡ŽŽ‡ Â?–”ƒ–‡Ǥ —––‘ ‹Ž Â?ƒ–‡”‹ƒŽ‡ ȋŽǯ‡Ž‡Â?…‘ ° •—Ž •‹–‘ ™™™Ǥ…‘Â?Â‰Â”Â‡Â‰ÂƒÇ¤Â‹Â–ČŒ ˜ƒ ‹Â?˜‹ƒ–‘ ƒ ‘Â?‰”‡‰ƒ †‡ŽŽƒ ƒ”‹–Â? ’‘•–‘Ž‹…ƒ ‹Â? ˜‹ƒ ƒœœ‹Â?‹ǥ Í? ÇŚ ÍšÍ?͙͚͙ ”‡•…‹ƒǤ
”‡ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ’‡” ‘••‡”˜ƒ”‡ †ƒ ˜‹…‹Â?‘ Ž‡ •–‡ŽŽ‡ •—Ž …‘ŽŽ‡ …‹†Â?‡‘ ‡ ’‡” …‘Â?‘•…‡”‡ ‹Â? Â?ƒÂ?‹‡”ƒ ƒ’’”‘ˆ‘Â?†‹–ƒ Žǯ—Â?‹˜‡”•‘
VenerdĂŹ 8 luglio, alle ore 21, appuntamento davanti al portale di ingresso del Castello di Brescia per una doppia serata astronomica. La prima parte è dedicata ad una proiezione sulle imprese spaziali che hanno portato l’uomo sulla Luna. Nella seconda parte si svolgeranno invece le osservazioni con gli strumenti della Specola Cidnea “Angelo Ferretti Torricelliâ€?. I telescopi sono infatti gratuitamente a disposizione del pubblico tutti i venerdĂŹ sera. La serata è a cura degli astrofili bresciani (www.castellodibrescia.org). VenerdĂŹ 15 luglio, alle ore 21, al Castello di Brescia è in programma, invece, una proiezione dedicata al tema: “Le costellazioni: storia e perchĂŠâ€?. L’incontro proseguirĂ con le osservazioni al telescopio. La Specola Cidnea è
aperta al pubblico ogni venerdĂŹ sera. L’appuntamento è sempre alle ore 21 precise davanti al portale del Castello. La prima parte della serata si svolge nella saletta ex-corpo di guardia. I programmi delle serate astronomiche settimanali e delle altre attivitĂ della Specola si possono consultare nel sito www.castellodibrescia.org Domenica 17 luglio, a partire dalle ore 16.30, è in programma al Castello di Brescia l’apertura speciale della Specola Astronomica Cidnea “Angelo Ferretti Torricelliâ€?. Il pubblico potrĂ osservare la fotosfera solare attraverso la proiezione del disco solare ingrandito dal telescopio. L’ingresso è libero e gratuito. Le attivitĂ della Specola, comprese quelle serali, sono segnalate nel sito web www.castellodibrescia.org.
͙͘
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ƒ ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ •Â? ‹•’‘•–‡ …‘Â?…”‡–‡ ƒ‹ „‹•‘‰Â?‹ La relazione sulle attivitĂ luglio 2010-giugno 2011 della Fondazione Asm è un elenco di numeri e tabelle, ma dietro i numeri e le tabelle c’è la cifra di un impegno che tocca diversi ambiti vitali della societĂ : l’area sociale, l’area spettacoli-mostre e intrattenimento e ambiente. In questo anno la Fondazione, pur mantenendo una sorta di continuitĂ con le attivitĂ svolte ďŹ n dall’origine cioè dal 1999, ha cercato di identiďŹ care e misurare i nuovi bisogni per riservare
maggiori risorse economiche agli ambiti in cui si sono manifestate le maggiori necessitĂ . In questo quadro la presidente della Fondazione, Alberta Marniga (nella foto), ha evidenziato come siano in aumento le richieste provenienti dall’area “giovaniâ€? sia per quanto attiene il mondo scolastico (in particolare il progetto “Ascolto in reteâ€? portato avanti dall’istituto Fortuny per prevenire il disagio) sia rispetto alle molteplici iniziative degli enti che propongono attivitĂ
di formazione e di stimolo per le nuove generazioni. Nell’area del sociale (che raggruppa la sfera del disagio, degli anziani, dei giovani e di altre iniziative) sono stati stanziati 317.270 euro; per quanto riguarda l’ambito piÚ prettamente culturale (spettacoli, mostre e intrattenimento) sono stati destinati 645.900 euro, mentre per l’ambiente (tutela ambientale e risparmio energetico su tutti) sono stati spesi 171.500 euro. A questi si devono aggiungere anche i 120mila euro
distribuiti tra Bergamo e Piacenza; complessivamente nel corso dell’esercizio sono stati deliberati contributi per 1 milione e 263.670 euro. Fra le proposte signiďŹ cative elaborate anche grazie al contributo della Fondazione ci sono il progetto dell’associazione Scuolaba che utilizza una nuova metodologia nel campo dell’autismo e la piccola sartoria di quartiere promossa dall’associazione Sichem: sono coinvolte a Sanpolino 22 donne di 15 etnie differenti. (l.z.)
”‡•…‹ƒ �–‡”˜‹•–ƒ ƒŽ •‡‰”‡–ƒ”‹‘ �œ‘ ‘””‹
”‘˜‹�…‹ƒ
Ž –‘—” †‹ ‘Ž‰‘”ƒ �‡‹ ͚͘͞ ‘�—�‹
/¡DQDOLVL GHOOD &LVO
6
i intravede ottimismo nelle parole di Enzo Torri, presidente della Cisl Brescia. Un entusiasmo che guarda al futuro dell’associazionismo sindacale, alimentato anche dai recenti accordi industriali. “Il dialogo instaurato con Cigl, Uil e Confindustria – dice il presidente Torri – è uno dei terreni sui quali ci stiamo muovendo per un futuro nell’ottica di un incremento delle quantitĂ produttive aziendali e un conseguente aumento dei salari. Altro punto fermo riguarda il welfare locale: siamo impegnati nel costituire tutele nei contrattti di lavoro attraverso nuove forme di previdenza integrativa: fondi pensioni e previdenza sanitaria attraverso una collaborazione anche a livello locale con i Comuni, perchĂŠ non tolgano sostegno alle fasce piĂš deboliâ€?. Una Cisl che a Brescia può contare su circa 92mila iscritti, con un forte radicamento sul territorio e una presenza, sul piano organizzativo e politico, in tutti i settori lavorativi. “Sul piano degli iscritti abbiamo 8.000 immigrati, numero notevolmente aumentato negli ultimi anni. Lavoratori in maniera preponderante impegnati nei settori di metalmeccanica, gomma-plastica, agricoltura, servizi ed edilizia, attivitĂ che nel bresciano è rappresentata al 30%
ÇĄ
‘””‹ǣ Dz Â? “—‡•–ƒ ˆƒ•‡ †‹ †‹…Š‹ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ †‡‹ ”‡††‹–‹ ƒ„„‹ƒÂ?‘ ƒ—Â?‡Â?–ƒ–‘ †ƒ ÍšÍ? ƒ ͙͚͘ ‹Ž Â?—Â?‡”‘ †‹ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ ˆ‘”Â?‹•…‡ ƒ••‹•–‡Â?ÂœÂƒÇł proprio da immigrati. Una presenza preziosa, arricchita anche da lavoratori (vedi badanti) nel campo dell’assistenza familiare, tanto che abbiamo costituito un servizio di tenuta libro paga, riuscendo a se-
guire 1.500 famiglie. Visto il tasso elevato di disoccupazione (17%) di Brescia, il problema grosso è il sostegno all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Quando i giovani trovano lavoro si adeguano a forme elastiche come quelle dei contratti a progetto o a tempo determinato; pertanto, riesce difficile trovare un legame con un’associazione sindacale. Quelli che si sono avvicinati lo hanno fatto in questo periodo di crisi, perchÊ coinvolti negli accordi di cassa integrazione�. Soprattutto, una presenza quella della Cisl cittadina, che alla normale
fase di contrattazione affianca quella dell’assistenza: dal tradizionale servizio di patronato con la tutela dei lavoratori in malattia, le pensioni, gli assegni famigliari al controllo sulle buste paga e alle pratiche di disciplinare svolte dall’ufficio vertenze, contando sulla presenza di legali. Sita in via Altipiano d’Asiago 3 (su internet all’indirizzo www.cislbrescia.it), la Cisl bresciana ha altre quattro sedi tra Chiari, Desenzano del Garda, Gardone Val Trompia e Manerbio, oltre a 20 piĂš piccole dislocate in tutta la provincia. Sedi che in questa fase di dichiarazione dei redditi sono tutte molto attive “La Cisl di Brescia ha il piĂš alto numero di dichiarazioni in provincia e siamo sesti a livello nazionale.In questo periodo, proprio per venire incontro alla domanda, abbiamo aumentato da 25 a 120 il numero di persone che fornisce assistenza. Inoltre, abbiamo anche tre persone che si dedicano agli artigiani sul fronte di sicurezza, ambiente e tutela dei lavoratori cassaintegrati. Sulla questione degli immigrati, invece, non abbiamo condiviso l’occupazione delle piazze. Abbiamo seguito la vicenda, ottenendo un incontro con il ministro Maroni, che proprio 10 giorni fa ha emesso una circolare per procedere alla concessione dei permessi di soggiornoâ€?.
ƒ ”‘˜‹Â?…‹ƒ ƒ –ƒ’’‡–‘Ǥ ÇŻÂ‘Â„Â‹Â‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘ ° “—‡ŽŽ‘ †‹ ’”‡Â?†‡”‡ ˜‹•‹‘Â?‡ †‹”‡––ƒ †‡ŽŽ‡ ”‡ƒŽ–Â? †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘ǥ ‹Â?…‘Â?–”ƒ”‡ ‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒ–‘”‹ ‡ –‘……ƒ”‡ …‘Â? Â?ƒÂ?‘ ‡˜‡Â?–—ƒŽ‹ ’”‘„Ž‡Â?ƒ–‹…Š‡Ǥ —‡•–‘ Žǯ‹Â?–‡Â?–‘ †‡Ž ’”‡•‹†‡Â?–‡ ƒÂ?‹‡Ž‡ Â‘ÂŽÂ‰Â‘Â”ÂƒÇĄ …Š‡ ‹Â? “—‡•–‡ •‡––‹Â?ƒÂ?‡ ‹Â?–”ƒ’”‡Â?†‡”Â? —Â? –‘—” †ƒŽ Â?‘Â?‡ ‡Â?„Ž‡Â?ÂƒÂ–Â‹Â…Â‘ÇŁ Dz –”Â? Žƒ ϡÂ?– †ǯ‹ Â?֕ …òÂ?òdz ȋDz ”ƒ Žƒ ‰‡Â?–‡ †‡‹ Â?‘•–”‹ …‘Â?—Â?Â‹ÇłČŒÇŁ —Â? ˜‹ƒ‰‰‹‘ Â?‡Ž –‡””‹–‘”‹‘ǥ †ƒŽŽƒ ’‹ƒÂ?Â—Â”ÂƒÇĄ ƒŽŽ‡ ˜ƒŽŽ‹ ƒŽŽƒ Â?‘Â?–ƒ‰Â?ƒ …Š‡ ”‹‰—ƒ”†‡”Â? –—––‡ ‡ ͚͘͞ Ž‡ ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‹ „”‡•…‹ƒÂ?‡Ǥ Â?ǯ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ •—ŽŽƒ ˆƒŽ•ƒ”‹‰ƒ †‹ “—‡ŽŽƒ ‹Â?–”ƒ’”‡•ƒ †ƒŽŽƒ ‘‰‰‹ƒ …Š‡ Šƒ ˜ƒ”ƒ–‘ Žƒ …‘•‹††‡––ƒ Dz ‹—Â?–ƒ ‹–‹Â?‡”ƒÂ?–‡dz Â?‡‹ “—ƒ”–‹‡”‹ †‡ŽŽƒ …‹––Â?Ǥ ‘’‘ —Â?ƒ ’ƒ—•ƒ Â?‡Ž Â?‡•‡ †‹ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ ‹Ž –‘—” ’”‘•‡‰—‹”Â?ÇĄ …‘Â? …ƒ†‡Â?œƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‡ Â?‡Ž ‰‹‘”Â?‘ †‹ ˜‡Â?‡”†¿ Č‹Â•ÂƒÂŽÂ˜Â‘ ‹Â?’”‡˜‹•–‹ ‘ ƒŽ–”‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ‹•–‹–—œ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‹ČŒÇ¤
ÂŽ ’”‡•‹†‡Â?–‡ ‘Ž‰‘”ƒ ‹Â?…‘Â?–”‡”Â? •‹Â?Â†ÂƒÂ…Â‹ÇĄ ÂƒÂ•Â•Â‡Â•Â•Â‘Â”Â‹ÇĄ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹ǥ Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â…ÂŠÂ‹Â‡ÇĄ ‹Â?’”‡•‡ ‡ ˆ‘”œ‡ †‡ŽŽǯ‘”†‹Â?‡ ’‡” …‡”…ƒ”‡ †‹ …‘Â?‘•…‡”‡ †ƒ ˜‹…‹Â?‘ Ž‡ ”‹•‘”•‡ ‡ Ž‡ ‹•–ƒÂ?œ‡ †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘Ǥ Â?ÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ •ƒ”Â? †ƒ–ƒ ƒ‹ ‘Â?—Â?‹ ’‹Î ’‹……‘Ž‹ …Š‡ ˆƒÂ?Â?‘ Â?ƒ‰‰‹‘” ˆƒ–‹…ƒ ƒ •‡Â?–‹”‡ Žƒ ’”‘’”‹ƒ ˜‘…‡ ‡ ƒ ’”‡•‡Â?–ƒ”‡ Ž‡ ’”‘’”‹‡ ‹•–ƒÂ?œ‡ ƒ Ž‹˜‡ŽŽ‘ ‹•–‹–—œ‹‘Â?ƒŽ‡Ǥ
/¡D]LHQGD DJULFROD &DVFLQD &DUUHWWR QHO FXRUH GHOOD )UDQFLDFRUWD LQ ORFDOLWj (UEXVFR q OXRJR LGHDOH SHU FHULPRQLH LPSRUWDQWL R SHU VHPSOLFL PRPHQWL FRQYLYLDOL (*Menu completo bevande incluse già a partire da euro 22,00)
Per prenotazioni Tel 0307268049 Cascina Carretto Erbusco Via Borgo case sparse, 11 www.cascinacarretto.it
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‡ŽŽ‘ Â?ƒ •‡”ƒ–ƒ •—ŽŽƒ Dz ‡ƒ–‹–—†‹Â?‡dz
‡”‘Žƒ˜‡……Š‹ƒ ƒ�’ƒ�‹Ž‡ ‹� ˆƒ•‡ †‹ ”‡•–ƒ—”‘
Dopo le “Stagioni della vitaâ€?, “GeograďŹ a delle passioniâ€?, “Vizi e virtĂšâ€?, “Destinoâ€?, “Corpoâ€?, è la “FelicitĂ â€? il tema che verrĂ sviscerato nella sesta edizione del Festival “FilosoďŹ lungo l’Oglioâ€?, diretto da Francesca Nodari. Si tratta di una kermesse ďŹ losoďŹ ca che, fedele al proprio spirito itinerante, viene ospitata nelle piazze o in spazi pubblici dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa. Fra i Comuni ospitanti vi è anche
Il campanile della parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Verolavecchia è ingabbiato nell’impalcatura innalzata per il restauro e per veriďŹ care la stabilitĂ della costruzione che risale al 1907. Il 30 novembre 1905 furono poste le prime quattro pietre con i nomi dell’arciprete don Mombelli, del sindaco Luigi Scanzi, dei conti DonĂ delle Rose e Antonio Valotti negli angolo alla base della nuova torre nell’area adiacente la chiesa parrocchiale. In meno di due anni
Dello: l’appuntamento è per mercoledĂŹ 13 luglio alle 21.15 in piazza Roma dove è prevista una serata dedicata al tema della “Beatitudineâ€?. In caso di pioggia l’incontro si terrĂ al Centro culturale San Giorgio. Tra gli organizzatori dell’evento, la Fondazione della comunitĂ bresciana Onlus, la Fondazione movimento bambino e il Credito cooperativo Pompiano Franciacorta. L’ingresso è libero. (mtm)
il campanile svettava nel cielo di Verolavecchia, nella forma longilinea progettata dall’architetto Muzio di Milano e la veriďŹ ca dell’ing. Gerardo Cò di Quinzano d’Oglio che provvedeva alle pratiche per ottenere “il permesso alla costruzione della torre dalle autoritĂ superioriâ€?. Ci vollero altri mesi per la risposta sollecitata a piĂš riprese e questo dimostra che la burocrazia, ad ogni latitudine, mantiene i suoi tempi e non ha fretta di decidere. La nuova torre fu inaugurata dal
͙͙
vescovo Corna Pellegrini, con la benedizione delle cinque campane fuse a Verona. Era il 25 agosto 1907. Verolavecchia ďŹ no allora aveva delegato le funzioni di campanile alla medioevale torre civica, oggi sede della biblioteca. In questi giorni la parrocchia ha dovuto ricorrere ad un’impresa per una manutenzione meticolosa. La spesa preventiva è di 236mila euro come ha scritto ai suoi parrocchiani il prevosto don Pierino Boselli, ďŹ ducioso nella spontanea generositĂ della gente. (f.pio.)
‘Â?’‹ƒÂ?‘ ǯ‹Â?ƒ—‰—”ƒ ‹Ž Â?—‘˜‘ ‡†‹ˆ‹…‹‘ …‹Â?‹–‡”‹ƒŽ‡ ‡ŽŽ‡ •‡”‡ Â†ÇŻÂ‡Â•Â–ÂƒÂ–Â‡ ° †‘Ž…‡ ”‹ƒŽŽƒ……‹ƒ”‡ …‘Â? ‹ ’”‘’”‹ …ƒ”‹ †‡ˆ—Â?–‹ —Â? ˜‹Â?…‘Ž‘ †‹ ˜‹…‹Â?ƒÂ?œƒ Â†ÇŻÂƒÂˆÂˆÂ‡Â–Â–Â‹ …Š‡ Žƒ Š‹‡•ƒ †ƒ •‡Â?’”‡ †‡Â?‘Â?‹Â?ƒ Dz ‘Â?—Â?‹‘Â?‡ †‡‹ ƒÂ?ÇŚ –‹dzǤ ’‡…‹ƒŽÂ?‡Â?–‡ •‡Â?–‹–‡ †ƒŽŽƒ ‰‡Â?–‡ •‘Â?‘ Ž‡ ‡••‡ ’”‡••‘ ‹ …‹Â?‹–‡”‹ …Š‡ ’”‘nj ’”‹‘ †—”ƒÂ?–‡ ‹Ž ’‡”‹‘†‘ Â‡Â•Â–Â‹Â˜Â‘ÇĄ ˜‡Â?‰‘Â?‘ ’”‘’‘•–‡ ƒ …ƒ†‡Â?œƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‡ †ƒ Â?‘Ž–‡ ’ƒ””‘……Š‹‡Ǥ ”‘’”‹‘ †—”ƒÂ?–‡ —Â?ƒ †‹ “—‡•–‡ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‹ǥ Â‰Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż ͙͜ Ž—nj ‰Ž‹‘ǥ ˜‡””Â? ‹Â?ƒ—‰—”ƒ–‘ ‡ „‡Â?‡†‡––‘ ƒ ‘Â?’‹ƒÂ?‘ ‹Ž Â?—‘˜‘ ‡†‹ˆ‹…‹‘ …‹Â?Â‹Â–Â‡Â”Â‹ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ƒ†‹ƒ…‡Â?–‡ ƒ “—‡ŽŽ‘ –—––‘”ƒ ‡•‹•–‡Â?–‡Ǥ ‡ƒŽ‹œœƒ–‘ •— ’”‘‰‡––‘ †‡ŽŽǯ‹Â?‰‡‰Â?‡”‡ ‘”…‡ƒÂ?‘ ––‘”‡ ‹…Š‡––‹ǥ ‹Ž Â?—‘˜‘ Â‡Â†Â‹ÂˆÂ‹Â…Â‹Â‘ÇĄ ‹Â?’”‡œ‹‘•‹–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?’‹‡‰‘ †‹ Â?ÂƒÂ”ÇŚ Â?‹ǥ ° …ƒ”ƒ––‡”‹œœƒ–‘ †ƒ Ž‹Â?‡‡ †‹ ƒ•…‡Â?†‡Â?œƒ …Žƒ••‹…ƒ ‡† Šƒ ”‹…Š‹‡•–‘ —Â?ƒ •’‡•ƒ …‘Â?’Ž‡••‹˜ƒ †‹ …‹”…ƒ Í?͚͘Â?‹Žƒ ‡—”‘Ǥ ǯ‹–‡” †‡‹ ÂŽÂƒÂ˜Â‘Â”Â‹ÇĄ ’ƒ”–‹–‘ ƒ Â?ƒ”œ‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ •…‘”•‘ ‡ …‘Â?…Ž—•‘ ’”‘’”‹‘ ‹Â? “—‡•–‹ ‰‹‘”Â?‹ǥ Šƒ ˜‹•–‘ “—ƒŽ…Š‡ ”‡•‹•–‡Â?œƒ Â†Â‘Â˜Â—ÇŚ –ƒ ƒŽ …‘•–‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‘Â’Â‡Â”ÂƒÇĄ ”‹–‡Â?—–‘ †ƒ ƒŽ…—Â?‹ ‡……‡••‹˜‘Ǥ ƒ ’”‘•‡…—œ‹‘Â?‡ •‹ †‡˜‡ ƒÂ?…Š‡ ƒŽŽƒ …ƒ’ƒ”„‹‡–Â? †‹ ‹ƒÂ? ƒ”Ž‘ ‘Â?‹Â?…‹Â?‹ǥ ƒ••‡••‘”‡ ƒ‹ ƒ˜‘”‹ ’—„„Ž‹…‹ǥ ‡†‹Ž‹œ‹ƒ ’”‹˜ƒ–ƒ ‡ ’ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ǥ …Š‡ ƒŽ ’”‘’‘•‹–‘ Â†Â‹Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂ”ÂƒÇŁ Dz ‡Â?‡˜‘ Â’ÂƒÂ”Â–Â‹Â…Â‘ÂŽÂƒÂ”ÇŚ Â?‡Â?–‡ ƒ “—‡•–‘ ’”‘‰‡––‘ǥ …”‡†‘ …Š‡ ‹Ž †‡…‘”‘ǥ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ ‡ ‹Ž ”‹•’‡––‘ ’‡” ‹ Â?‘•–”‹ †‡ˆ—Â?–‹ †‡„„ƒÂ?‘ ‡••‡”‡ –‡Â?—–‹ ‹Â? ‰”ƒÂ?†‡ …‘Â?•‹†‡”ƒœ‹‘Â?‡dzǤ Č‹ÂˆÇ¤Â—Ç¤ČŒ
”ƒŽ„‘‹�‘ ‡•–ƒ—”‘ †‡ŽŽƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‡
,O 3DUURFR FKLHGH XQ DLXWR DL IHGHOL ƒŽŽ‘ •…‘”•‘ †‹…‡Â?„”‡ Žƒ …Š‹‡•ƒ †‡†‹…ƒ–ƒ ƒ ƒÂ?–ǯ Â?†”‡ƒ ƒ’‘•–‘Ž‘ ° …Š‹—•ƒ ƒŽ …—Ž–‘ǥ Žƒ ‡••ƒ ˜‹‡Â?‡ …‡Ž‡„”ƒ–ƒ Â?‡ŽŽƒ …Š‹‡•ƒ †‡Ž —ˆˆ”ƒ‰‹‘Ǥ ÇŻÂƒÂ’Â’Â‡ÂŽÂŽÂ‘ †‹ †‘Â? ƒ”Ž‘ ‘Â?•‘Žƒ–‹
8
na comunità stretta attorno alla sua chiesa. Sono partiti da pochi giorni a Pralboino gli interventi alla parrocchiale, opere che consentiranno fra alcuni mesi di poter ancora adibire la chiesa dedicata a Sant’Andrea apostolo al culto e alla frequentazione e di restituire cosÏ alla comunità il suo tempio. Un’imponente gru e l’ingabbiatura con ponteggi nella parte ovest dell’edificio testimoniano l’inizio dei lavori che stanno procedendo a ritmo serrato per essere in grado di riassegnare al tempio nel minor tempo possibile il suo determinante ruolo di riferimento di spiritualità e preghiera. L’ingresso della chiesa maggiore del paese della Bassa risulta sbarrato dalla fine dicembre scorso, quando l’ordinanza del sindaco Domenico Migliorati ne decretò l’interdizione all’uso. Questo per la riscontrata pericolosità della struttura causata dall’abbassamento anomalo di una capriata ubicata nella zona absidale. Si tratta di un’operazione non certo semplice che oltre a richiedere alcuni mesi per la sua realizzazione comporta una spesa piuttosto ingente, prevista attorno ai 650mila euro. Per questo il parroco don Carlo Consolati fa affidamento sulla generosità dei pralboinesi, che po-
ƒ •’‡•ƒ ’”‡˜‹•–ƒ ° †‹ ÍžÍ?͘Â?‹Žƒ ‡—”‘ǣ ‹Ž ’ƒ””‘…‘ †‘Â? ‘Â?•‘Žƒ–‹ ˆƒ ƒˆˆ‹†ƒÂ?‡Â?–‘ ƒŽŽƒ ‰‡Â?‡”‘•‹–Â? †‡‹ •—‘‹ ˆ‡†‡Ž‹ tranno, con modalitĂ diverse, essere economicamente solidali, per poter ridare al sacro luogo, polo ricettivo e di preghiera nonchĂŠ significativo testimone di storia, architettura e arte, la completa stabilitĂ e sicurezza ripristinandone il suo importante ruolo. Da dicembre le celebrazioni litur-
giche si sono tenute nella chiesa del Suffragio. Le pratiche per l’avvio dei lavori, avviate nei primi giorni dello scorso gennaio, sono state chiuse da una ventina di giorni. E con il completamento dell’iter burocratico, compreso il benestare della Sovrintendenza dei beni architettonici di Brescia, si è potuto finalmente aprire il cantiere. A partire dal progetto stilato dall’ing. Francesco Bertoni, incaricato anche della direzione dei lavori, affidate alla ditta edile di Angelo Guidani sono quindi cominciate le opere di restauro del settore lacunoso della sacra costruzione, quello appunto pericolante. Gli interventi principali, previsti dal piano tecnico prevedono una demolizione parziale della mensola in calcestruzzo che alloggia la capriata vacillante, l’estrazione e la sostituzione della medesima con recupero delle parti in buono stato di conservazione e il rinforzo e manutenzione alle capriate del sottotetto dell’abside. In aggiunta verranno posti altri elementi di consolidamento. Saranno pure sostituite le terzene in cattivo stato per poi rifare l’intero manto di copertura, il tetto, su tutta la sezione oggetto di ripristino. Si provvederà , infine, all’installazione di sistemi anti-caduta a tutta la copertura della chiesa.
‘”‰‘•‘––‘ †‹ ‘Â?–‹…Š‹ƒ”‹ ƒ ”—‘–ƒ ’‹Î ‰”ƒÂ?†‡ †‡Ž Â?‘Â?†‘ ’‡” Ž‘ •’‹‡†‘ ƒ …‘Â?—Â?‹–Â? †‹ ‘”‰‘•‘––‘ ° ‹Â? ˆ‡”Â?‡Â?–‘ ’‡” Ž‘ •’‹‡†‘Ǥ ÇŻÂ‡Â†Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?ÇŚ Â?‘ǥ ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ Í™Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ǥ •‹ …ƒ”ƒ––‡”‹œœƒ ’‡” Žƒ ’”‡•‡Â?œƒ †‡ŽŽƒ ”—‘–ƒ ’‹Î ‰”ƒÂ?†‡ †‡Ž Â?‘Â?†‘ǥ ”‡ƒŽ‹œœƒ–ƒ †ƒŽ ˆƒ„„”‘ ‹—•‡’’‡ ‡ŽŽǯ ‰Ž‹‘ǥ …Š‡ ˜‡””Â? Â?‡••ƒ ‹Â? ˆ—Â?œ‹‘Â?‡ ƒŽŽ‡ ͙͜Ǥ͙Í? †ƒ ’ƒ†”‡ ‹Â?ƒŽ†‘ ‡ ’ƒ†”‡ ‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ‡ ƒ …—‹ •‹ •—……‡†‡”ƒÂ?Â?‘ †‹˜‡”•‹ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ …ƒ’‹–ƒÂ?ƒ–‹ †ƒ Â?”‹…‘ ‡””ƒ”‹‘Ǥ ”ƒ ‰Ž‹ ƒ’’—Â?ÇŚ –ƒÂ?‡Â?–‹ …Š‡ •‹ •Â?‘†‡”ƒÂ?Â?‘ Â?‡ŽŽƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒ ˜ƒÂ?Â?‘ Â”Â‹Â…Â‘Â”Â†ÂƒÂ–Â‹ÇĄ ƒŽŽ‡ ͙͙Ǥ͙Í?ÇĄ Žǯ‡•’‘nj •‹œ‹‘Â?‡ǥ ƒ ƒŽƒœœ‘ Â‹ÂŽÂƒÂ–Â‹ÇĄ †‡ŽŽƒ ’”‹Â?ƒ „ƒÂ?†‹‡”ƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ ‹Â? ƒ””‹˜‘ †ƒ ‡‰‰‹‘ Â?‹Ž‹ƒ …‘Â? Žǯ‹Â?ƒ—‰—”ƒœ‹‘Â?‡ †‹ —Â?ƒ Â?‘•–”ƒ •—‹ Í™Í?͘ ƒÂ?Â?‹ †‡ŽŽǯ Â?‹–Â? †ǯ –ƒŽ‹ƒ ”‡nj ƒŽ‹œœƒ–ƒ †ƒ‰Ž‹ ƒŽ—Â?Â?‹ †‡ŽŽ‡ •…—‘Ž‡ ’”‹Â?ƒ”‹‡ ‡ †‡Ž Dz ‘Â? ‹ŽƒÂ?‹dz †‹ ‘Â?–‹…Š‹ƒ”‹Ǥ ŽŽ‡ Í™Í&#x;Ǥ͛͘ ° ’”‡˜‹•–ƒ —Â?ƒ ’ƒ••‡‰‰‹ƒ–ƒ †‹ Íž Â?Â? ƒŽ …ƒÂ?’‘ •’‘”–‹˜‘ †‹ ‘”‰‘•‘––‘ ƒŽŽƒ ’”‡•‡Â?œƒ †‹ ƒ”‹ƒ ‘”‡Â?œ‘Â?‹ǥ •˜ƒŽ†‘ ƒ—•–‹Â?‹ ‡ ‹ƒÂ?Â?‹ ‘Ž‹ǥ ’Ž—”‹Â?Â‡Â†ÂƒÇŚ ‰Ž‹ƒ–‹ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–ÂŽÂ‡Â–Â‹Â…Âƒ Ž‡‰‰‡”ƒǤ ŽŽ‡ ͙ͥ •‹ ‰—•–ƒÂ?‘ Ž‘ •’‹‡†‘ ‡ Ž‡ ƒŽ–”‡ Â’Â”Â‡ÂŽÂ‹Â„ÂƒÂ–Â‡ÂœÇŚ œ‡ ’”‡’ƒ”ƒ–‡ †ƒ‹ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ Č‹Í™Í? ‡—”‘ ‹Ž „‹‰Ž‹‡––‘ ‹Â?–‡”‘ǥ ͙͘ ‹Ž ”‹†‘––‘ǥ ‹Ž ”‹…ƒ˜ƒ–‘ •ƒ”Â? †‡˜‘Ž—–‘ ƒŽŽƒ Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â…ÂŠÂ‹ÂƒČŒ Â?‡Â?–”‡ ƒŽŽ‡ ͚͙Ǥ͛͘ ‹Ž ˆ‹Â?ƒŽ‡ ˜‡†”Â? ÂŽÇŻÂ‡Â•Â‹Â„Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ˆƒÂ?ˆƒ”ƒ †‡‹ „‡”•ƒ‰Ž‹‡”‹ †‹ ƒŽ˜‹•ƒÂ?‘ ‡ ‹Ž …‘Â?…‡”–‘ †‡ŽŽƒ „ƒÂ?†ƒ …‹––ƒ†‹Â?ƒ †‹ ‘Â?–‹…Š‹ƒ”‹Ǥ ‡” ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‹ǥ •‹ ’—Ö …Š‹ƒÂ?ƒ”‡ Â?”‹…‘ ‡””ƒ”‹‘ ƒŽ Â?—Â?‡”‘ Í›Í›Í›Č€Í›ÍĄÍ˜ÍœÍ™Í?Í› ‘ Žƒ …ƒ•ƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‡ ƒŽŽ‘ Í˜Í›Í˜Č€ÍĄÍžÍ™ÍœÍ›Í›Ç¤ Č‹ÂˆÇ¤Â?Ç¤ČŒ
‘”–‹…‡ŽŽ‡ Í?͘ ƒÂ?Â?‹ ’‡” ‹Ž ‰”—’’‘ Ž‘…ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ ˜‹•
ÂŽ ‰”—’’‘ ˜‹• †‹ ‘”–‹…‡ŽŽ‡ Č‚ ‡ŽŽ‘ …‘Â?’‹‡ Í?͘ ƒÂ?Â?‹ ‡ ’‡” ˆ‡•–‡‰‰‹ƒ”‡ “—‡•–‘ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ –”ƒ‰—ƒ”†‘ Šƒ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‘ —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ …Š‡ …—ŽÂ?‹Â?‡”ƒÂ?Â?‘ Žƒ ’”‘••‹Â?ƒ ’”‹Â?ƒ˜‡”ƒ …‘Â? —Â?ƒ ‰”ƒÂ?†‡ ˆ‡•–ƒǤ ÂŽ ’”‹Â?‘ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ° —Â? …‘Â?…‡”–‘ ”‘…Â? …Š‡ •‹ –‡””Â? †‘Â?‡Â?‹…ƒ ͙͘ Ž—‰Ž‹‘ǥ ƒŽŽ‡ ͚͘Ǥ͜Í?ÇĄ ‹Â? ’‹ƒœœƒ ƒ ‡ŽŽ‘Ǥ † ‡•‹„‹”•‹ǥ Žƒ „ƒÂ?† Dz Š‡‹ †‡Ž ˆ‘”Â?ÂƒÂ‹ÇłÇ¤ ǯ‹Â?‰”‡••‘ ° Ž‹„‡”‘Ǥ Dz ”‘’‘Â?‹ƒÂ?‘ “—‡•–‘ …‘Â?…‡”–‘ǥ ‹Ž ’”‹Â?‘ †‹ —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ ‡˜‡Â?–‹ …Š‡ •‡‰—‹”ƒÂ?Â?‘ Â?‡‹ ’”‘••‹Â?‹ Â?‡•‹ Č‚ Šƒ ”‹ˆ‡”‹–‘ ‹Ž ’”‡•‹†‡Â?–‡ Â?‰‹‘Ž‹Â?‘ ‡”Ž‡––‹ Č‚ ’‡”…Š¹ ˜‘””‡Â?Â?‘ ˆƒ”…‹ …‘Â?‘•…‡”‡ Â?‡‰Ž‹‘ †ƒ‹ †‡ŽŽ‡•‹Ǥ † ‘‰‰‹ •‹ƒÂ?‘ —Â? ‰”—’’‘ †‹ Í™Í?Íš †‘Â?ƒ–‘”‹ …Š‡ ‘’‡”ƒ ‹Â? —Â? ’ƒ‡•‡ …Š‡ Šƒ ’‹Î †‹ Í?͘͘͘ ƒ„‹–ƒÂ?–‹Ǥ ƒ Â?‘•–”ƒ •’‡”ƒÂ?œƒ ° “—‡ŽŽ‘ †‹ ”‹—•…‹”‡ ƒ …‘‹Â?˜‘Ž‰‡”‡ ƒŽ–”‡ ’‡”•‘Â?‡ …‘Â? ‹Ž †‡•‹†‡”‹‘ †‹ †‘Â?ƒ”‡ ‹Ž •ƒÂ?‰—‡dzǤ Č‹Â?–Â?ČŒ
͙͚
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ƒ”‰�ƒ�‘
Â? ‘”ƒ–‘”‹‘ Žƒ ͚͔͛ ‡•–ƒ †‡Ž ‰‹‘˜ƒÂ?‡ Da venerdĂŹ 15 a lunedĂŹ 18 luglio a Bargnano (piccola frazione di Corzano) è in programma la 32ÂŞ edizione della “Festa del giovaneâ€?. “Grazie ai nostri fedelissimi sponsor – ha riferito orgoglioso Attilio, coordinatore e rappresentante del comitato organizzatore – anche quest’anno siamo riusciti ad allestire questa manifestazione che ha come ďŹ nalitĂ principale quella di raccogliere fondi per mantenere e realizzare le opere parrocchiali e oratorialiâ€?. Questa
festa è stata ideata nel 1980. La prioritĂ era la raccolta di fondi da destinare alla sistemazione del campanile parrocchiale. Per ben 25 anni la “Festa del giovaneâ€? si è tenuta in cascine private: da sette anni la festa viene ospitata negli spazi dell’oratorio parrocchiale, recentemente ristrutturato e ammodernato grazie, appunto, a questi proventi. In questi giorni di festa la piastra del basket-volley ospiterĂ l’area spettacolo e la pista da ballo; i nuovi portici verranno
trasformati in cucina e bar. In una grande tensostruttura ci sarà il ristorante, con circa 500 posti a sedere. Il menÚ piÚ o meno invariato da 30 anni, propone: casoncelli della bassa, trippa, spiedo e costate, tutti piatti che vanno per vanno per la maggiore. Ma veniamo alle novità . Da quest’anno non ci sarà solo il liscio. I giovani del comitato organizzatore propongono in apertura una serata diversa. Quindi venerdÏ 15 luglio alle 21 è prevista la presenza di Piergiorgio Cinelli con
il suo repertorio folk rock. Nella parte ďŹ nale della serata ci sarĂ con musica revival e liscio con Seba. Da sabato a lunedĂŹ liscio, revival e latino americano con tre grandi orchestre, Massimo Castellina, Gigi Corradi e Claudio Bonelli. Non mancherĂ una ricca sottoscrizione con un montepremi di oltre 5.000 euro. Inoltre ogni sera ci saranno estrazioni di premi speciali. A chiusura della manifestazione ci sarĂ uno spettacolo con i fuochi d’artiďŹ cio. (mtm)
”ƒ‰‘ †ǯ ‰Ž‹‘ ‘Â?‡Â?‹…ƒ ͙͘ Ž—‰Ž‹‘
$PLFL VX GXH UXRWH SHU OD VROLGDULHWj ‡ •‡œ‹‘Â?‹ ˜‹• †‡ŽŽƒ ƒ••ƒ ‘……‹†‡Â?–ƒŽ‡ ‡ †‡ŽŽƒ ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒ ŠƒÂ?Â?‘ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‘ Žƒ ͙͔͛ ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡Ž –”ƒ†‹œ‹‘Â?ƒŽ‡ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ …‹…Ž‹•–‹…‘ Dz ‹…‹…Ž‡––ƒ––ƒ –”ƒ ƒÂ?‹…‹dz †‹ ͛͘ Â?Â?
ÇŻ
7
utti in sella e via! Arriva alla sua 13ÂŞ edizione il tradizionale appuntamento ciclistico, della “Biciclettata tra amiciâ€?, organizzato dalle sezioni Avis della Bassa occidentale e della Franciacorta. Domenica 10 luglio, infatti, gli aderenti alle varie sezioni locali – insieme ad amici, familiari e simpatizzanti – si ritroveranno di buona mattina, alle 7.40, presso il campo sportivo di Urago d’Oglio. Da lĂŹ la comitiva partirĂ alle 8.30 per un percorso di circa 30 chilometri che
Â?ƒÂ?—‡Ž‡ ‹Â?‘Â?‹Â?‹ǣ Dz ’‡”‹ƒÂ?‘ †‹ ƒ˜‡”‡ —Â?ƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ƒÂ?…‘”ƒ Â?ÂƒÂ‰Â‰Â‹Â‘Â”Â‡ÇĄ Â?‘Â? •‘Ž‘ †ƒ ’ƒ”–‡ †‡‹ †‘Â?ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹ÇĄ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ †‡ŽŽ‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡dz si snoderĂ tra le distese di campi di granoturco costeggianti le strade della Bassa, fino ai primi avamposti della Franciacorta: da Urago d’Oglio ci si sposterĂ verso Chiari, per poi dirigersi verso Cologne e
Coccaglio, dov’è previsto un punto di ristoro. Dopo la pausa di ricreazione il giro riprenderà alla volta di Rovato e delle sue frazioni, per terminare nuovamente a Chiari verso le 11.15. Lungo il percorso i cicloamatori saranno assistiti da ambulanze, auto-scopa e automezzi per il recupero delle biciclette. Sin dalla sua ideazione l’appuntamento è stato pensato con l’obiettivo di avvicinare le persone al mondo della donazione, cercando di far conoscere il piÚ possibile sul territorio l’associazione e le sue attività . Sa-
rĂ inoltre un bel momento di festa e di aggregazione per coloro che giĂ sono donatori. A tutti i partecipanti alla biciclettata, infatti, verrĂ consegnata una maglietta dell’Avis, previa iscrizione di 3 euro e all’arrivo si terrĂ un’estrazione di premi a sorpresa. Inoltre, per quanti lo desiderassero sarĂ possibile fermarsi a Chiari per un pranzo in compagnia al ristorante Bella Napoli. A commento dell’iniziativa le parole di Emanuele Simonini, presidente della sezione di Roccafranca e grande appassionato di ciclismo: “La nostra sezione partecipa all’ini-
ziativa da due anni, da quando cioè è stata associata alle sezioni della Bassa occidentale. Lo scorso anno l’iniziativa è stata molto apprezzata nonostante il caldo, speriamo quest’anno di avere una partecipazione ancora maggiore, non solo da parte dei donatori, ma anche delle famiglie e degli amici, per avere sempre piĂš associati. Ăˆ inoltre un bel momento di collaborazione con le altre sezioniâ€?. Tutti insieme, insomma, per trasmettere l’importanza di un gesto di generositĂ . Pedalata dopo pedalata.
CONVENZIONATA CON:
3(5 /$ 78$ 6$/87( '(17$/(
%5(6&,$
9LD 5LHWL WHO
529$72
9LD 'HO &DPSR WHO H[ (7$ SROLDPEXODWRULR
)HGHUD]LRQH $XWRQRPD %DQFDUL ,WDOLDQL
Brescia
aperti anche il SABATO Info : www. dentalcoop.it
Centro di odontoiatria e implantologia dentale professionisti italiani - qualitĂ italiana
6L G 6LQGDFDWR $XWRQRPR %DQFDUL GL %UHVFLD $ %
Conservativa - Chirurgia orale - Implantologia - Protesi fissa e mobile Endodonzia - Ortodonzia - Disturbi cranio-mandibolari Odontoiatria estetica: ceramica integrale, zirconio, inlay-onlay, sbiancamento
Controllo dell’ansia e dello stress, in sedazione cosciente. Monitoraggio della pressione arteriosa, elettrocardiogramma, con la presenza di un medico anestesista
Lombardia
H FR
Z ZZ
P
Alcuni vantaggi per i convenzionati V O FX QD ROD VFLSRQWHWR
Otturazione semplice Euro 45 - Corona ceramica Euro 395 - Detartasi (pulizia) Euro 45 OPT (panoramica) Euro 35 - Impianto endosseo Euro 770 - Programma “Bambini Carie 0� BRESCIA Via Rieti, 4 25125 Brescia (BS) tel 030 3545278
ROVATO Via Del Campo,10
SUHQRWD VXELWR OD WXD YLVLWD
(ex ETA poliambulatorio)
25038 Rovato (BS) tel 030 7704475
BBB62&,(7$Âś ', 08782 62&&2562
VHUYL]L GÂśLQWHJUD]LRQH VDQLWDULD
VITTORIO EMANUELE II
SPRESIANO tel. 0422 881130 - MODENA tel. 059 303190 - BASSANO DEL GRAPPA tel. 0424 382924 - VERONA tel. 045 8213353 - S.DONA’ DI PIAVE tel. 0421 307034 TREVISO tel. 0422 421927 - VIGEVANO tel. 038 1326972 - STANGHELLA tel. 0425 958734 - SALERNO tel. 089 381723 - FONTANAFREDDA tel. 0434 997994 - BELLUNO tel. 0437 853391
&ROPDUN
VIA 25 APRILE
IARI
I
COCCAGLIO
CH IAR
esercito italiano
SS11
ROVATO
V I A DEL CAM PO
&(6$5(32==2
Ipersimply
SS11
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ƒŽ‡‰Â?‘ Dz ‡ —•–‹„—•dz ‹Â? ’‹ƒœœƒ Anche quest’anno torna “De Gustibus - la festa degli assaggi: Sabato 9 dalle ore 20 per le vie del centro storico sarĂ possibile degustare i numerosi prodotti tipici. Sono previste anche l’animazione per i bambini e i giochi gonďŹ abili. Davide e Giovanni intrattengono i presenti con il ballo lisco, mentre viene aperto il museo “Al Lambichâ€?. Durante la serata sarĂ attivo un servizio di animazione per i bambini e intrattenimento
͙͛
……‘”†‘ †‹ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ ‹Î ”‡ƒŽ–Â? ƒ …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ •—‹ „‹•‘‰Â?‹ musicale. Domenica 10 luglio è in programma un pranzo in centro a base di menĂš tipico camuno alle 12.30 (18 euro per gli adulti, 10 euro per i bambini dai 6 anni). Le prenotazioni (massimo 160 coperti) si ricevono presso l’oratorio. Il pranzo è organizzato dall’Associazione eventi Malegno. In caso di pioggia la manifestazione si svolge al coperto. Per informazioni, telefonare al numero 0364340500.
Con la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione territoriale, ďŹ rmato in questi giorni a Breno, Regione Lombardia, Asl Valcamonica-Sebino, Provincia di Brescia, Camera di Commercio di Brescia, Acb, Conferenza dei sindaci della Valle Camonica, ComunitĂ montana e Consigliera provinciale di paritĂ formalizzano l’impegno a promuovere la costruzione e lo sviluppo di un sistema di azioni volte alla conciliazione famiglia-
lavoro, coerente con le esigenze espresse dal territorio ed attento alla valorizzazione delle risorse presenti. Tra le aree prioritarie di intervento condivise dal soggetti sottoscrittori si collocano l’analisi dei bisogni e delle risorse del territorio per armonizzare ed integrare le politiche della conciliazione con gli altri strumenti della programmazione locale, la promozione e la realizzazione di percorsi informativi e formativi che contribuiscano alla diffusione
ed al rafforzamento della cultura della conciliazione, l’avvio di servizi e di nuove modalità organizzative che, a lungo termine, potenzino il benessere della comunità e la competitività del sistema economico. La possibilità e i tempi necessari per il raggiungimento di questi obiettivi dipenderanno dalla capacità di condivisione e compartecipazione che potranno essere attivati intorno al tema della conciliazione, superando anche i limiti dettati dai pregiudizi culturali.
ƒŽ…ƒÂ?‘Â?‹…ƒ ‡”˜‹œ‹ —‡ ’‹ƒÂ?‹ †‹ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ ÇŻÂƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž ‰”—’’‘ Dz ƒŽ…ƒÂ?‘Â?‹…ƒ Â‡Â”Â˜Â‹ÂœÂ‹Çł †‡•‹†‡”ƒ ‹Â?…”‡Â?‡Â?–ƒ”‡ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? †‹ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ ‹•–‹–—œ‹‘Â?ƒŽ‡ •‹ƒ ˜‡”•‘ ‹ …‹––ƒ†‹Â?‹ …Š‡ ˜‡”•‘ ‹ ’”‘nj ’”‹ †‹’‡Â?†‡Â?–‹ ‡ …‘ŽŽƒ„‘”ƒ–‘”‹Ǥ “—‡•–‘ ‹Â?–‡Â?–‘ Šƒ ˆƒ––‘ •‡‰—‹–‘ Žƒ •–‡•—”ƒ †‹ †—‡ ”‹•’‡––‹˜‹ ’‹ƒÂ?‹ †‹ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ ‹Â?–‡”Â?ƒ ‡† ‡•–‡”Â?ƒ …Š‡ •‹ …‘ŽŽ‘…ƒÂ?‘ ’‡” •…‘’‘ ‡ Â?‡–‘†‘ ‹Â? —Â? ’‡”…‘”•‘ †‹ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â? •‘…‹ƒŽ‡ †‹ ‹Â?’”‡•ƒǤ ÂŽ •‡Â?•‘ †‹ ƒ’’ƒ”–‡Â?‡Â?œƒ ƒŽŽƒ ’”‘’”‹ƒ ƒœ‹‡Â?†ƒ —Â?‹–‘ ƒŽ ”‹…‘Â?‘•…‹Â?‡Â?–‘ †‡Ž ˜ƒŽ‘”‡ ’‡”nj •‘Â?ƒŽ‡ •‘Â?‘ †—‡ ÂˆÂƒÂ–Â–Â‘Â”Â‹ÇŚÂ…ÂƒÂ”Â†Â‹Â?‡ †‡ŽŽƒ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â? •‘…‹ƒŽ‡ ˜‡”•‘ Ž‡ ”‹•‘”•‡ —Â?ƒÂ?‡ǣ †ƒ …‹Ö ’”‡Â?†‡ ˆ‘”Â?ƒ Žǯ‡’‹•‘†‹‘ …Š‡ •‹ ”ƒ……‘Â?–ƒ ‡ ‹Ž …‘Â?•‡‰—‡Â?–‡ ”‹nj …‘Â?‘•…‹Â?‡Â?–‘ …Š‡ ‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒ–‘”‹ †‡Ž ‰”—’’‘ ƒ––‡•–ƒÂ?‘ ƒ‹ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹ †‡ŽŽƒ ˜‹…‡Â?†ƒǤ ‘ •…‘”•‘ ͙͚ Â?ÂƒÂ”ÂœÂ‘ÇĄ Â?‡Ž …‘”•‘ †‹ —Â? Â?‘”Â?ƒŽ‡ –—”Â?‘ †‹ ÂŽÂƒÂ˜Â‘Â”Â‘ÇĄ ‹Ž †‹’‡Â?†‡Â?–‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ ƒÂ?„‹‡Â?–‡ †‡ŽŽƒ •‘…‹‡–Â? †‹ •‡”˜‹œ‹ Č‚ —‹‰‹ ƒ††‡‹ Č‚ Â?‡Â?ÇŚ –”‡ •‹ –”‘˜ƒ˜ƒ ‹Â? ‰ƒŽŽ‡”‹ƒ •‹ ° ”‡•‘ …‘Â?–‘ …Š‡ ‡”ƒÂ?‘ ‰‹Â? ˜‹•‹„‹Ž‹ ˆ‹ƒÂ?Â?‡ †‹‡–”‘ Žƒ …ƒ„‹Â?ƒ †‹ ‰—‹†ƒǤ ’’‡Â?ƒ ‰‹—Â?–‘ ˆ—‘”‹ †ƒŽŽƒ Â‰ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â”Â‹ÂƒÇĄ ° •…‡•‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ—Â–Â‘Â?Â‡ÂœÇŚ œ‘ ‡ǥ —–‹Ž‹œœƒÂ?†‘ ‰Ž‹ ‡•–‹Â?–‘”‹ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‹ǥ Šƒ …‡”…ƒ–‘ †‹ •’‡‰Â?‡”‡ Žǯ‹Â?…‡Â?†‹‘Ǥ ǯ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ †‹ •’‡‰Â?‹Â?‡Â?–‘ •‹ ° ’‘‹ …‘Â?…Ž—•‘ ‰”ƒœ‹‡ ƒŽ •—’’‘”–‘ †‡‹ ‹‰‹Ž‹ †‡Ž —‘…‘ †‹ ”‡•…‹ƒ ‡ •—……‡••‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ †ƒ “—‡ŽŽ‹ †‹ ƒ”ˆ‘Ǥ Â?‡Â?‘”‹ƒ †‹ “—‡•–‘ ‰‡•–‘ •‘Â?‘ •–ƒ–‡ …‘Â?•‡‰Â?ƒ–‡ †—‡ –ƒ”‰Š‡ †‹ ”‹…‘Â?‘•…‹Â?‡Â?–‘Ǥ
Dz dz
‡•–‹˜ƒŽ †‡ŽŽƒ ”‡‹•–‘”‹ƒ ƒŽ Í&#x; ƒŽ ÍšÍ? Ž—‰Ž‹‘
´1RVWUD 0DGUH 7HUUDÂľ SHU ULIOHWWHUH ƒ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ǥ ’”‘Â?‘••ƒ †ƒ‹ ‘Â?—Â?‹ †‹ ‘”Â?‘ǥ ƒ’‘ †‹ ‘Â?–‡ǥ ‡–‘ǥ ‹Â?„‡”‰‘ǥ ÂƒÂ•Â’ÂƒÂ”Â†Â‘ÇĄ ‡ŽŽ‡”‘ ‡ ‘Â?‹…‘ǥ ’”‡˜‡†‡ …‘Â?…‡”–‹ǥ •’‡––ƒ…‘Ž‹ ‡ ˜‹•‹–‡ ‰—‹†ƒ–‡ Â?‡‹ ’ƒ”…Š‹
'
al 7 al 25 luglio 2011 si ripete il festival della Preistoria “Archeoweekâ€?, che per questa tornata reca il titolo di “Nostra Madre Terraâ€?. Si tratta di un’iniziativa promossa dai Comuni di Borno, Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo, Darfo Boario Terme, Edolo, Paspardo, Sellero, Sonico; da: Gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco Valcamonica, ComunitĂ montana, Bim, Distretto culturale, Centro camuno di studi preistorici, Agenzia turistico-culturale di Capo di Ponte; dal ministero per i Beni e le attivitĂ culturali. L’operazione è stata pensata nell’intento di valorizzare il patrimonio di arte rupestre presente sul territorio camuno, divulgarne il valore e promuoverne la capacitĂ di attrazione culturale e turistica. I Comuni di cui s’è giĂ detto ospiteranno nei propri parchi archeologici concerti, spettacoli e visite guidate. La programmazione di quest’anno è dedicata ad una tematica particolarmente significativa e quanto mai attuale: “Nostra Madre Terraâ€?. “Considerare il pianeta su cui ci è concesso vivere per breve spazio di tempo come Nostra Madre Terra è tratto caratteristico di ogni mitologia e di ogni spiritualitĂ . La scelta segnala due aspetti – recita un passaggio del comunicato stampa diramato – da una parte la volontĂ di riferirsi ad un universo
ƒ …Š‹—•—”ƒ †‡Ž ‡•–‹˜ƒŽ ° ƒˆˆ‹†ƒ–ƒ ƒ Dz ‡””ƒ•‘Â?Â‘Â”ÂƒÇłÇĄ —Â? ‰”—’’‘ Â?—•‹…ƒŽ‡ …Š‡ Â?‡Ž ͚͙͘͘ Šƒ ˜‹Â?–‘ ‹Ž ’”‡Â?‹‘ —•‹…—Ž–—”ƒ di valori che i nostri padri e le nostre madri generarono nel rispetto (talvolta nella paura) di quella terra che consideravano origine di tutta la vita, fonte di ogni nutrimento, altare a cielo aperto, Dall’altra pone una riflessione sui nostri comportamenti quotidiani, sugli atteggiamenti (consapevoli o meno) con i quali
affrontiamo le scelte di ogni giorno. Scelte che dovremmo tornare a compiere nel rispetto e nel limite (forse smarriti) dei ruoliâ€?. Abbiamo giĂ parlato in queste pagine dell’anteprima di giovedĂŹ 7 luglio “Uomini e caniâ€? con Marco Paolini. GiovedĂŹ 14 luglio invece il parco di Luine a Darfo Boario Terme ospiterĂ il concerto “I suoni della Preistoriaâ€? di Walter Maioli, che accompagnerĂ il pubblico in un affascinante viaggio alla scoperta della musicalitĂ e delle sonoritĂ antiche. VenerdĂŹ 15 luglio, a Edolo, in piazza San Giovanni, andrĂ in scena lo spettacolo “Asso di Monnezzaâ€? di Ulderico Pesce. Un modo “altroâ€? per ragionare sulla Nostra Madre Terra e su come nella contemporaneitĂ essa venga sfruttata per fini meramente economici, senza pensare alle conseguenze di questi comportamenti. La chiusura del festival è affidata ai “Terrasonoraâ€?, gruppo musicale che nel 2010 ha vinto il premio Musicultura e che lunedĂŹ 25 luglio proporrĂ in piazza Umberto I a Borno uno straordinario concerto: “Il suono della Terra dalla Terra del suonoâ€?. Le musiche sono ispirate alle piĂš antiche forme di tarantella, musica e danza che vengono da lontano, dai culti di Dioniso e della Terra Madre. La radice musicale di questo complesso è insieme rito di rinascita, rito coreutico comunitario cadenzato dai suoni dei tamburelli.
ƒ”ˆ‘ ‘ƒ”‹‘ ‡”Â?‡ —• Â?ƒ˜‡––ƒ ’‡” ƒ’‘ †‹ ƒ‰‘ ‹Â?‘ ƒŽ Íœ •‡––‡Â?„”‡ Â?‡‹ ‰‹‘”Â?‹ ˆ‡•–‹˜‹ ‡ ’”‡ˆ‡•–‹˜‹ Č‹Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÍ ÂƒÂŽ Í™Í? ƒ‰‘•–‘ –—––‹ ‹ ‰‹‘”Â?Â‹ČŒ ° ƒ––‹˜‘ ‹Ž •‡”˜‹œ‹‘ †‹ „—• Â?ƒ˜‡––ƒ ’‡” ƒ’‘ †‹ ƒ‰‘Ǥ ƒ’‘ †‹ ƒ‰‘ ° —Â?ƒ ˆ”ƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ƒ”ˆ‘ ‘ƒ”‹‘ ‡”Â?‡ǥ …‘•–‹–—‹–ƒ †ƒ —Â? „‘”‰‘ †‹ ’‘…Š‡ †‡…‹Â?‡ †‹ ƒ„‹–ƒÂ?–‹ǥ •‘”–‘ •—ŽŽ‡ •’‘Â?†‡ †‡Ž Žƒ‰‘ ‘”‘ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒÇĄ –”ƒ Ž‡ …‘ŽŽ‹Â?‡ †‡ŽŽ‡ ‘”Ž‹Â?‡ ‡ †‹ ‘†‹Â?‘ǥ ƒŽŽ‡ ’‡Â?†‹…‹ †‡Ž ‘Â?–‡ Â‘Â”ÂƒÇĄ Â?‡ŽŽƒ ƒŽŽ‡ ƒÂ?‘Â?‹…ƒǤ
ÂŽ Žƒ‰‘ ‘”‘ Č‹ÂŽÂƒÂ… †‡ Žƒ …òÂ?ƒ ‹Â? †‹ƒŽ‡––‘ …ƒÂ?—Â?Â‘ČŒ ° —Â? ’‹……‘Ž‘ Žƒ‰‘ ƒŽ’‹Â?‘ †‹nj ˜‹•‘ –”ƒ ‹ ‘Â?—Â?‹ †‹ ƒ”ˆ‘ ‘ƒ”‹‘ ‡”Â?‡ ‡ Â?‰‘Ž‘ ‡”Â?‡Ǥ ‹Â?‘ ƒŽ ͙ͥÍ?ÍĄ ‹Ž Žƒ‰‘ ”‹‡Â?–”ƒ˜ƒ Â?‡‹ …‘Â?ƤÂ?‹ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ Â?‰‘Ž‘ ‡”Â?‡Ǥ ‹’‹…‘ Žƒ‰Š‡––‘ ƒŽ’‹Â?‘ǥ ° …‹”…‘Â?†ƒ–‘ †ƒ „‘•…Š‹ ‡ Â?‘Â?–‹Ǥ ‡…‘Â?†‘ ƒŽ…—Â?‹ Žǯ‘”‹‰‹Â?‡ †‡ŽŽƒ †‡Â?‘Â?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ DzÂ?‘”‘dz ° †ƒ ”‹…‡”…ƒ”‡ Â?‡Ž …‘Ž‘”‡ •…—”‘ †‡ŽŽ‡ ÂƒÂ…Â“Â—Â‡ÇĄ ƒŽ–”‹ •‘•–‡Â?‰‘Â?‘ …Š‡ †‡”‹˜‹ †ƒŽ –‡”Â?‹Â?‡ …‡Ž–‹…‘ Â?‘‹”ǥ …Š‡ •‹‰Â?Â‹Ć¤Â…Âƒ ÂŽÂƒÂ‰Â‘ÂœÂœÂƒÇĄ Žƒ‰‘ „ƒ••‘Ǥ ÂŽ „ƒ…‹Â?‘ Žƒ…—•–”‡ •‹ –”‘˜ƒ ƒ Í›Í Í™ Â? †‹ ƒŽ–‹–—†‹Â?‡Ǥ ÂŽ •‡”˜‹œ‹‘ †‹ „—• Â?ƒ˜‡––ƒ ° ƒ––‹˜‘ †ƒŽŽ‡ ÍĄÇ¤Í›Í˜ ÂƒÂŽÇŚ Ž‡ ͙ͥǥ …‘”•ƒ ‘‰Â?‹ ͛͘ Â?‹Â?—–‹ …‘Â? ’ƒ”–‡Â?œƒ †ƒŽ ’‹ƒœœƒŽ‡ †‹ ’”‘’”‹‡–Â? —”Ž‘––‹ ‹Â? ˜‹ƒ Ǥ ‹„‡”ƒ ƒ ‘”Â?ƒ ÇŚ ‹˜‹‘ ƒ’‘ †‹ ƒ‰‘ …Ȁ‘ ÂŽÇŻÂƒÂ„Â‹Â–ÂƒÂ–Â‘ †‹ ƒ’‘ †‹ ƒ‰‘Ǥ ‡” ‹ ”‡•‹†‡Â?–‹ ‹Ž …‘•–‘ ȋ•‘Ž‘ ƒÂ?†ƒ–ƒ ° †‹ ͙ǥÍ?͘ ‡—”‘ǥ Íš ‡—”‘ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ?†ƒ–ƒ ‡ ‹Ž ”‹–‘”Â?Â‘ČŒÇ˘ ’‡” ‹ Â?‘Â? ”‡•‹†‡Â?–‹ ‹Ž …‘•–‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?†ƒ–ƒ ° †‹ Íš ‡—”‘ Č‹ÂƒÂ?†ƒ–ƒ ‡ ”‹–‘”Â?‘ Í› Â‡Â—Â”Â‘ČŒÇ¤
‘Â?–‡ †‹ ‡‰Â?‘ Dz ƒÂ?Â‰Â‹ÂƒÂ‡Â˜ÂƒÂ‹Çł ƒ ƒ•‡ †‹ ‹•‘ ‹˜‡Â?—–ƒ ˆ‹‘”‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‘Â…Â…ÂŠÂ‹Â‡ÂŽÂŽÂ‘ †‡ŽŽǯ Ž–ƒ ƒŽŽ‡ ƒÂ?‘Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ Žƒ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ ‡•–‹nj ˜ƒ Dz ƒÂ?Â‰Â‹ÂƒÂ‡Â˜ÂƒÂ‹Çł ° —Â?ƒ ’ƒ••‡‰‰‹ƒ–ƒ Â?‘Â? …‘Â?’‡–‹–‹˜ƒ …Š‡ •‹ •˜‘Ž‰‡ Â?‡Ž Â?‡•‡ †‹ Ž—‰Ž‹‘ –”ƒ ‹ •—‰‰‡•–‹˜‹ ’ƒÂ?‘”ƒÂ?‹ †‡‹ ’ƒ”…Š‹ Â?ƒ–—”ƒŽ‹ †‡ŽŽ‘ –‡Ž˜‹‘ ‡ †‡ŽŽǯ Â†ÂƒÇŚ Â?‡ŽŽ‘Ǥ Â?–‹…Š‡ –”ƒ†‹œ‹‘Â?‹ ‰ƒ•–”‘Â?‘Â?‹…Š‡ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒÂ?‘ Žǯ‘•’‹–‡ ‹Â? —Â? ’‡”nj …‘”•‘ …Š‡ •‹ •Â?‘†ƒ Ž—Â?‰‘ Žƒ ˜ƒŽŽ‡ †‡ŽŽ‡ ‡••‹ ‡ Žƒ ˜ƒŽŽ‡ †‹ ‹•‘ ’‡” …‹”…ƒ ͙͙ Â?Â? …‘Â? —Â? †‹•Ž‹˜‡ŽŽ‘ ‹Â? •ƒŽ‹–ƒ †‹ •‘Ž‹ ͚͘͘ Â?‡–”‹Ǥ ƒŽ‡ ‡˜‡Â?–‘ ’—Ö ‡••‡”‡ ˜‹••—–‘ †ƒ –—––‹ǥ „ƒÂ?„‹Â?‹ ‡ ÂƒÂ†Â—ÂŽÂ–Â‹ÇĄ Â?‘Â? Â?‡…‡••‹–ƒ †‹ ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ’”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ ƒ–Ž‡–‹…ƒ ‡ •‹ •˜‘Ž‰‡ Â?‡ŽŽƒ Â?ƒ••‹Â?ƒ –”ƒÂ?“—‹ŽŽ‹–Â? ‡ •‹…—”‡œœƒ Ž—Â?‰‘ Ž‡ …ƒ”ƒ––‡”‹•–‹…Š‡ •–”ƒ†‡ ”—”ƒŽ‹ …‹”…‘•–ƒÂ?–‹ Ž‡ ˆ”ƒœ‹‘Â?‹ †‹ ‡œœ‘ ‡ ”‡…ƒ•ƒ‰Ž‹‘ Â?‡Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ‘Â?–‡ †‹ ‡‰Â?‘Ǥ ”‘†‘––‹ –‹’‹…‹ Ž‘…ƒŽ‹ ‡ ’‹ƒ––‹ –”ƒ†‹œ‹‘Â?ƒŽ‹ …—…‹Â?ƒ–‹ …‘Â? ‰Ž‹ •–‡••‹ ‹Â?‰”‡nj †‹‡Â?–‹ ‡ Â?‡–‘†‹ †‹ —Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ ˜‡Â?‰‘Â?‘ †‹•–”‹„—‹–‹ ƒ –—––‹ ‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒÂ?–‹ ’”‡••‘ ‹ ’—Â?–‹ †‹ ”‹•–‘”‘ ƒŽŽ‡•–‹–‹ Ž—Â?‰‘ Žƒ …ƒÂ?Â?‹Â?ƒ–ƒǤ ‡ ‹•…”‹œ‹‘Â?‹ •‘Â?‘ ‘”Â?ƒ‹ …‘Â?…Ž—•‡Ǥ
͙͜
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ƒ•–‡‰�ƒ–‘ ‡ •’‹–ƒŽ‡––‘
‹Â?†ƒ…‹ …Š‹‡†‘Â?‘ …Š‹ƒ”‹Â?‡Â?–‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻ •Ž
ƒ•–‡‰�ƒ–‘ ƒ •‡…‘�†ƒ ˆƒ”�ƒ…‹ƒ …‡”…ƒ —� †‹”‡––‘”‡
Alla delicata situazione del territorio che presenta 21 discariche “vanno aggiunte le condizioni sanitarie dei Comuni di Ospitaletto e Castegnato: negli anni hanno segnato presenze anomale di leucemie al punto che l’Asl interessò l’Istituto superiore di sanitĂ . La presenza di neoplasie è maggiore che in altre zone della provincia, forse anche perchĂŠ la qualitĂ dell’aria è pessima e gli inquinanti entrano nella ďŹ liera alimentareâ€?. Le dichiarazioni rilasciate dal circolo Legambiente
Entro ďŹ ne anno aprirĂ a Castegnato la seconda farmacia, la cui gestione, con delibera assunta dal Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza, è afďŹ data a Castegnato Servizi, la societĂ interamente controllata dal Comune che di recente ha visto il rinnovo del consiglio di amministrazione. “â€?La scelta che abbiamo fatto è di mantenere in capo al comune la totale proprietĂ della farmacia che andremo ad aprire – spiega il sindaco Giuseppe
Franciacorta hanno attivato i sindaci di Castegnato (Giuseppe Orizio, nella foto) e di Ospitaletto (Giovanni Battista Sarnico) che hanno scritto una lettera aperta all’Asl e all’Arpa per chiedere l’aggiornamento della situazione epidemiologica e la disponibilitĂ di un incontro per comprendere la situazione ambientale. La fotograďŹ a di Legambiente era stata allegata alle osservazioni depositate in Regione per ribadire il “noâ€? alla discarica Bosco Stella a Castegnato.
Orizio –. Abbiamo giĂ una sede in afďŹ tto che verrĂ attrezzata prima della ďŹ ne dell’estateâ€?. I nuovi amministratori hanno giĂ avviato la procedura per la selezione di un Direttore per la nuova farmacia. Le domande devono essere presentate entro il 20 luglio e la commissione si riunirĂ lo stesso giorno per valutarne la regolaritĂ . Sul sito del Comune sono comunque disponibili sia le delibere del Consiglio comunale, sia il bando integrale.
•‡‘ ƒŽ ͚͚ Ž—‰Ž‹‘
´2QGH PXVLFDOL¾ LQ ULYD DO /DJR
8
na lunga e intensa settimana di musica con orchestre, ensemble, solisti rinomati e giovani talenti, dalla prima mattina fino a tarda sera, nei luoghi piĂš suggestivi del basso Sebino, per unire le note ai richiami di storia e natura: è questa, in sostanza, la proposta della seconda edizione di “Onde musicaliâ€?, che si terrĂ a Iseo dal 22 al 31 luglio. Ideato e diretto da Massimiliano Motterle e dall’associazione musicale Ignazio Pasini, insieme alla Fondazione Arsenale ed al Comune di Iseo, “Onde musicaliâ€? punta a sfruttare la presenza del Sebino per creare “uno spettacolare turbinio sonoroâ€? che richiami metaforicamente proprio le onde del lago. Per il direttore artistico, Massimiliano Motterle, l’appuntamento sebino vedrĂ â€œorchestre, ensemble, solisti rinomati e giovani talenti con un promettente avvenire esibirsi fianco a fianco in un eterogeneo calendario d’incontri e programmi che animeranno le intere giornate, dal mattino fino a tarda sera. La grande musica classica nell’Europa del ‘800 e ‘900, il tango argentino di
‹ ’”‡ƒÂ?Â?—Â?…‹ƒ —Â?ǯ‹Â?–‡Â?•ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ Â?—•‹…ƒŽ‡ …‘Â? ‘”…Š‡•–”‡ǥ •‘Ž‹•–‹ ‡ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ –ƒŽ‡Â?–‹ …Š‡ ƒÂ?‹Â?‡”ƒÂ?Â?‘ ‹Ž Žƒ‰‘Ǥ ÇŻÂƒÂ?–‡’”‹Â?ƒ ° ˆ‹••ƒ–ƒ ’‡” ‹Ž ͚͙ Ž—‰Ž‹‘ …‘Â? ÂŽÇŻÂ‡Â•Â‹Â„Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹ ͙͙͘ ƒ”–‹•–‹ ƒŽ ’‘”–‘ ƒ„”‹‡Ž‡ ‘•ƒ Piazzolla, la musica folcloristica e il jazz sono solo alcuni dei generi musicali che permetteranno al pubblico di compiere una sorta di viaggio di sette giorni intorno al mondoâ€?. “Onde musicaliâ€? avrĂ un prologo giovedĂŹ 21 luglio, al porto Gabriele Rosa di Iseo, con “L’anteprima Festivalâ€?: 101 artisti suoneranno “101câ€? sotto la direzione di Terry Riley, compositore californiano conosciuto a livello internazionale per essere stato uno dei fondatori della scuola minimalista della Western Coast. Il giorno dopo, invece, il sagrato della Pieve di Sant’Andrea, a Iseo, ospiterĂ il concerto inaugurale con l’orchestra del Festival pianistico di Brescia e Bergamo. A dirigere Pier Carlo Orizio. Al pianoforte Tijana Andrejic e Giuseppe Andaloro. Il costo è di 10 euro. Fino al termine del mese di luglio, ogni sera un concerto
diverso troverĂ spazio fra il centro sebino e il Castello del Carmagnola, a Clusane. Alle 18, ad esempio, di sabato 23 nella chiesa della Madonna del mercato va in scena (ingresso libero) “Il violino e altri raccontiâ€? con Fulvio Luciani. Nella giornata di domenica 24, alle 18 il cortile del Castello Oldofredi ospita “Classic guitar and jazz piano trioâ€? con Claudio Bonometti al pianoforte, Andrea Perini alla batteria, Carlo Turra al contrabbasso e Gabriele Zanetti alla chitarra. In serata dalle 20.30 “violoncello e pianoforteâ€? nell’auditorium della chiesa vecchia di Clusane con Silvia Chiesa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte). Il biglietto (10 euro) vale per entrambi gli spettacoli. Per informazioni sui costi e sui singoli programmi, si può consultare il sito www.festivalondemusicali.it
‘˜‡”‡ Dz Â? Žƒ‰‘ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡dzǣ •—Ž ’ƒŽ…‘ –”‡ …‘”‹ ’‡” Žƒ …‘•–”—œ‹‘Â?‡ †‡Ž Â?—‘˜‘ ‘”ƒ–‘”‹‘
‡Â?‡”†¿ Í ÂŽÂ—Â‰ÂŽÂ‹Â‘ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͚͘Ǥ͛͘ ’”‡••‘ ‹Ž ‡ƒ–”‘ ”‹•–ƒŽ †‹ ‘˜‡”‡ ˜ƒ ‹Â? •…‡Â?ƒ Žƒ ͙͔͘ ”ƒ••‡‰Â?ƒ …‘”ƒŽ‡ Dz Â? Žƒ‰‘ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡dz …‘Â? ‹Ž …‘”‘ Dz ‘…‹ †‡Ž ÂƒÂ‰Â‘Çł †‹ Â‘Â˜Â‡Â”Â‡ÇĄ …‘Â? ‹Ž …‘”‘ Dz ƒ••‘ ‘••‘dz †‡ŽŽƒ ƒŽ †‹ ‘Ž‡ ‡ …‘Â? ‹Ž …‘”‘ Dz Â?‹nj …‹ †‡Ž …ƒÂ?–‘dz †‹ ‘”Â?‘Ǥ ƒ ”‡‰‹ƒ †‡ŽŽƒ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ǥ …Š‡ ‰‘†‡ †‡Ž ’ƒ–”‘…‹Â?‹‘ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ǥ ƒ’’ƒ”–‹‡Â?‡ ’”‘nj ’”‹‘ ƒŽ …‘”‘ Dz ‘…‹ †‡Ž ÂŽÂƒÂ‰Â‘ÇłÇ¤ ‘˜‡”‡ Žƒ ’ƒ••‹‘Â?‡ ’‡” ‹Ž …ƒÂ?–‘ ’ƒ”–‡ †ƒ Ž‘Â?–ƒÂ?‘Ǥ ‡ŽŽƒ ’”‹Â?ƒ˜‡”ƒ †‡Ž ͙ͥͥ͞ ‹Ž ‰‹‘˜ƒÂ?‡ Â?ÂƒÂ‡Â•Â–Â”Â‘ÇĄ Â?”‹…‘ —ˆˆ‹Â?‹ǥ ° ”‹—•…‹–‘ ƒ Â”Â‡ÂƒÂŽÂ‹ÂœÇŚ œƒ”‡ ‹Ž •—‘ †‡•‹†‡”‹‘ ’‡” ‹Ž „‡Ž …ƒÂ?–‘ Â?‡ŽŽƒ …‹––ƒ†‹Â?ƒ Ž‘˜‡”‡•‡Ǥ —” ‡•‡‰—‡Â?†‘ǥ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?Â‹ÂœÂ‹Â‘ÇĄ Â?—Â?‡”‘•‹ …ƒÂ?–‹ …Žƒ••‹…‹ †‡ŽŽƒ Â?‘Â?–ƒ‰Â?ÂƒÇĄ –‹’‹…‹ †‡‹ …‘”‹ Â?ÂƒÂ•Â…ÂŠÂ‹ÂŽÂ‹ÇĄ ‹Ž Â?ÂƒÇŚ ‡•–”‘ Šƒ •—„‹–‘ •’‹Â?–‘ ‹ •—‘‹ …‘”‹•–‹ ƒ …‹Â?‡Â?–ƒ”•‹ ‹Â? —Â? ”‡’‡”–‘”‹‘ „‡Â? ’‹Î ƒÂ?’‹‘ ‡† ‹Â?…‘Â?•—‡–‘Ǥ ƒ …‹”…ƒ –”‡ ƒÂ?Â?‹ǥ Â?‡ŽŽǯ‹Â?–‡Â?–‘ †‹ Â?‘†‡”Â?‹œœƒ”‡ ‡† ƒ””‹……Š‹”‡ •‡Â?ÇŚ ’”‡ ’‹Î Žƒ ˜ƒ”‹‡–Â? †‡Ž ”‡’‡”–‘”‹‘ǥ Â?”‹…‘ Šƒ ƒˆˆ”‘Â?Â–ÂƒÇŚ
–‘ …‘Â? ‹ •—‘‹ …‘”‹•–‹ …ƒÂ?–‹ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?–‹ †ƒŽ ”‡’‡”–‘”‹‘ †‡ŽŽƒ Â?—•‹…ƒ ÂŽÂ‡Â‰Â‰Â‡Â”ÂƒÇĄ …‘•¿ ˆƒÂ?‘•‹ ‡† ƒ’’”‡œœƒ–‹ †ƒ ‡••‡”‡ †‹˜‡Â?–ƒ–‹ ‰‹Â? †‡‹ …Žƒ••‹…‹Ǥ ÂŽ …‘”‘ Dz ‘…‹ †‡Ž ÂƒÇŚ ‰‘dz •‡‰—‡ ’”‹Â?…‹’ƒŽÂ?‡Â?–‡ ƒ”Â?‘Â?‹œœƒœ‹‘Â?‹ †‹ ‹ƒÂ?Â?‹ ÂƒÂŽÂƒÂ–Â‡Â•Â–ÂƒÇĄ ‡’‹ ‡ ƒ”œ‹ ‡ †‹ ƒ—”‘ ‘””‹ Č‹Â‰Â‹Â‘Â˜ÂƒÂ?‡ Â?—•‹…‹•–ƒ Ž‘˜‡”‡•‡ …Š‡ •‘•–‹‡Â?‡ ‡† ‹Â?†‹”‹œœƒ †ƒ –‡Â?’‘ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? †‡Ž Â…Â‘Â”Â‘ČŒÇĄ –—––‡ ‡Žƒ„‘”ƒ–‡ ’‡” …‘”‘ Â?ƒ•…Š‹Ž‡ ƒ “—ƒ––”‘ ˜‘…‹ Â?‹•–‡Ǥ
Â? “—‡•–‹ Í™Í? ƒÂ?Â?‹ †‹ ˜‹–ƒ ‹Ž …‘”‘ Dz ‘…‹ †‡Ž ÂƒÂ‰Â‘Çł Šƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒ–‘ ƒ Â?—Â?‡”‘•‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ Â?—•‹…ƒŽ‹ ‹Â? ƒÂ?„‹–‘ ’”‘˜‹Â?…‹ƒŽ‡ ‡ ”‡‰‹‘Â?ƒŽ‡Ǥ ‘Ž–‘ ‰”ƒ–‹ˆ‹…ƒÂ?–‹ •‘Â?‘ Â•Â–ÂƒÂ–Â‹ÇŁ ‹ …‘Â?…‡”–‹ ƒ ‘Â?ƒ ‹Â? ‘……ƒ•‹‘Â?‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ †‡Ž ‹—„‹Ž‡‘ǥ Žƒ ’”‹Â?ƒ —•…‹–ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â•Â–Â‡Â”Â‘ ‹Â? Â?‰Š‡”‹ƒ ‡† ‹Ž …‘Â?…‡”–‘ Â?‡ŽŽƒ …ƒ––‡†”ƒŽ‡ †‹ ‘–”‡ ƒÂ?‡ ƒ ƒ”‹‰‹Ǥ ǯ‹Â?‰”‡••‘ ° ƒ ‘ˆˆ‡”–ƒ ÂŽÂ‹Â„Â‡Â”ÂƒÇ˘ ‹Ž ”‹…ƒ˜ƒ–‘ •ƒ”Â? †‡˜‘Ž—–‘ ƒŽŽƒ …‘•–”—œ‹‘Â?‡ †‡Ž Â?—‘˜‘ ‘”ƒ–‘”‹‘Ǥ
‘……ƒ‰Ž‹‘ —Â?‡†¿ ͙͙ Ž—‰Ž‹‘
/DQFLQL DUWLVWD GL FDVD FKH SRUWD O¡$LGD L’appuntamento, che solitamente coccagliesi e amanti della buona musica lirica (provenienti da Provincia e limitrofi) attendono annualmente andare in scena al Palasport di via Paolo VI i primi giorni di settembre, sarà quest’anno anticipato, con la promozione per lunedÏ 11 luglio alle 20.30 dell’Aida: opera lirica in quattro atti firmata da Giuseppe Verdi. A promuovere la prestigiosa iniziativa è come sempre l’Associazione Amici della Musica di Coccaglio, in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Al grande concerto parteciperanno l’orchestra, il coro e il corpo di ballo dei Filarmonici di Verona diretti dalla maestra sostituta Laura Colonello e dal maestro concertatore, nonchÊ direttore d’orchestra, Marco Melloni. La celebre opera basata sull’originale soggetto di Auguste Mariette, venne messa in scena su diretta di Giovanni Bottesini per la prima volta alla Khedivial Opera House del Cairo il 24 dicembre 1871. Per l’occasione, saranno presenti alcuni tra i piÚ affermati solisti dello scenario lirico italiano, tra i quali: Gianluca Breda (Il Re), Antonella Trevisan (Amneris), Antonella D’Amico (Aida), Paolo Battaglia (Ramphis), Ivan Inverardi (Amonasro), Alessandro Nenci (un messaggero) e Julia Demenko (una sacerdotessa). Tra la crème degli artisti, spiccherà puntuale anche il tenore di casa Giuseppe Lancini (nella foto), che quest’anno nell’opera interpreterà Radamès. Proprio grazie a lui, dal 1994 i prestigiosi Filarmonici di Verona approdano in terra cocca-
gliese: Lancini fu membro del coro per oltre 25 anni e, nonostante sia in pensione, ha mantenuto sempre una forte amicizia coi colleghi coristi, al punto di farli chiudere la loro impegnata stagione estiva sempre a Coccaglio, proponendo all’ampio pubblico (circa 600 i posti disponibili) celebri opere. Il prezzo del biglietto, unico e acquistabile la sera stessa, è di 10 euro. (a.s.)
ƒ”–‡…‹’ƒÂ?‘ ÂŽÇŻÂ‘Â”Â…ÂŠÂ‡Â•Â–Â”ÂƒÇĄ ‹Ž …‘”‘ ‡ ‹Ž …‘”’‘ †‹ „ƒŽŽ‘ †‡‹ ‹Žƒ”Â?‘Â?‹…‹ †‹ ‡”‘Â?ƒ †‹”‡––‹ †ƒ‹ Â?ƒ‡•–”‹ ‘Ž‘Â?‡ŽŽ‘ ‡ ‡ŽŽ‘Â?‹
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‡Â?‡”†¿ Í™Í? Ž—‰Ž‹‘ Dz ‘Â?…‡”–‘ •‘––‘ Ž‡ •–‡ŽŽ‡dz
ƒŽƒœœ‘ …‘Â?—Â?ƒŽ‡ ‡•–‹˜ƒŽ „ƒÂ?†‹•–‹…‘ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‡”‰ƒÂ?‘
Ăˆ in programma per il prossimo 15 luglio, nel cortile del palazzo comunale di Palazzolo il “Concerto sotto le stelleâ€? promosso dalla locale associazione “Amici della musicaâ€?. L’appuntamento rinsalda un legame ormai collaudato tra l’associazione palazzolese e l’ente Arena di Verona. In programma brani scelti da opere buffe eseguiti dal soprano Lind Campanella e dal basso Matteo Perrone accompagnati al pianoforte dalla maestra Michela Forgione. Il
Si tiene in tre serate (11, 14 e 17 luglio) il Festival bandistico Brescia-Bergamo che il Corpo musicale “CittĂ di Palazzolo sull’Oglioâ€? e il Centro di formazione musicale “Riccardo Moscaâ€? hanno organizzato, con il patrocinio del Comune e degli assessorati alla Cultura delle Province di Brescia e di Bergamo, per valorizzare la comunitĂ palazzolese come ponte culturale tra due territori. La realtĂ palazzolese con i suoi oltre 180 giovani che seguono i corsi
“Concerto sotto le stelleâ€? è solo uno degli appuntamenti estivi programmati dagli “Amici della musicaâ€?. Per il giorno successivo, sabato 16 luglio, è infatti in programma la trasferta all’Arena di Verona per assistere alla messa in scena di “Traviataâ€? di Giuseppe Verdi. Il 19 agosto, poi, nuovo appuntamento con il festival lirico areniano con “Bohemeâ€? di Giacomo Puccini. Per il 24 settembre è stata messa in calendario la gita sociale dell’associazione a Trieste.
Í™Í?
dell’accademia musicale soffre la mancanza di una sede (quella attuale nel seminterrato della scuola elementare di via Attiraglio è inadeguata). Il cortile del palazzo comunale ospiterĂ l’11 e il 14 luglio i concerti delle bande invitate (Iseo e Adrara) che si esibiranno, a partire dalle 21, con quella palazzolese. Domenica 17 luglio si terrĂ alle 20 la sďŹ lata delle bande di Casnigo, Manerba del Garda e Palazzolo che poi si esibiranno sempre nel palazzo comunale.
Dz ƒŽƒœœ‘Ž‘ ‘Â?–ƒ†‹Â?ÂƒÇł ÂƒÂŽÂŽÇŻÍ ÂƒÂŽ ͙͘ Ž—‰Ž‹‘
, YDORUL GHO SDVVDWR
$
nche quest’anno si svolge la tradizionale festa “Palazzolo Contadinaâ€? a cure della Coldiretti di Palazzolo. Con la concessione del patrocinio anche l’Amministrazione comunale intende inserire l’evento tra i piĂš significativi del panorama delle manifestazioni del settore. L’edizione di quest’anno, la quinta, avrĂ luogo nei giorni 8-9-10 luglio in via Raso dove inizia il territorio agricolo (sud zona industriale). La Festa presenterĂ la mietitura e la trebbiatura del grano come erano eseguite con le prime macchine rudimentali introdotte ad inizio ‘900. Le attrazioni saranno molteplici: per la prima volta verrĂ mostrata una macchina a vapore, prima attrezzatura mobile a produrre energia. Un’altra spettacolare attrattiva sarĂ la gimkana trattoristica. Molti gli stand di prodotti agricoli della tradizione bresciana, che si potranno acquistare nel mercatino allestito all’interno della manifestazione. Altro interessante momento è rappresentato dall’incontro pubblico sul tema dell’acqua e il suo utilizzo in agricoltura. Servizi, stand cucina e bar, momenti di animazione per grandi e piccoli accompagneranno le giornate della festa. La manifestazione si inserisce in un piĂš ampio programma di presenta-
ƒ ‡•–ƒ ’”‡•‡Â?–ƒ Žƒ Â?‹‡–‹–—”ƒ ‡ Žƒ –”‡„„‹ƒ–—”ƒ †‡Ž ‰”ƒÂ?‘ …‘Â?‡ ‡”ƒÂ?‘ ‡•‡‰—‹–‡ …‘Â? Ž‡ ’”‹Â?‡ Â?ƒ……Š‹Â?‡ ”—†‹Â?‡Â?–ƒŽ‹ zione e valorizzazione del mondo e del territorio agricolo bresciano, dei suoi prodotti locali; va ricordata l’istituzione da piĂš di un anno del mercatino agricolo che si tiene ogni venerdĂŹ mattina in piazza Zamara. L’attenzione verso i prodotti locali è dimostrata inoltre dalla creazio-
ne di uno spaccio agricolo, aperto al pubblico presso la Cascina Ventighe, adiacente al Polo Scolastico di San Giuseppe. I promotori intendono sottolineare cosÏ l’importanza di una corretta alimentazione, seguita da un’adeguata attività fisica, come pilastri fondamentali della qualità della vita, supportata da momenti formativi in tema alimentare inseriti in una attività culturale complessiva, di cui le tradizioni e il sapere del mondo agricolo sono una parte importante che hanno coinvolto anche le scuole, in cui sono stati fatti conoscere alcuni prodotti alimentari locali: formaggi, salumi, miele, frutta verdura ecc.
‘�—�‡ ‹ƒœœƒŽ‡ ‡��‡†› ‹� ”‹“—ƒŽ‹ˆ‹…ƒœ‹‘�‡
Ž ͛͘ ‡ ‹Ž ͙͛ Ž—‰Ž‹‘
Â? ’‹ƒœœƒ Çł ‡ •‡”ƒ–‡ †‹ ‘Â?ÂƒÂ†Â‡ÂŽÂˆÂ‹ÂƒÇł
‘Â? ÂŽÇŻÂ‘Â„Â‹Â‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘ †‹ ˆ‘”Â?‹”‡ ƒ‹ …‹––ƒ†‹Â?‹ ’ƒŽƒœœ‘Ž‡•‹ —Â? •‡”˜‹œ‹‘ Â?‡”…‡‘Ž‘‰‹…‘ †‹ “—ƒŽ‹–Â? ‹Â? ‰”ƒ†‘ †‹ •‘††‹•ˆƒ”‡ Ž‡ ‡•‹‰‡Â?œ‡ †‡Ž ”ƒ’’‘”–‘ “—ƒŽ‹–Â?Č€Â’Â”Â‡ÂœÂœÂ‘ÇĄ ‡Ž‡Â?‡Â?–‘ †‡–‡”Â?‹Â?ƒÂ?–‡ ’‡” “—ƒÂ?–‘ …‘Â?…‡”Â?‡ ÂŽÇŻÂ‘ÂˆÂˆÂ‡Â”Â–Âƒ †‡Ž DzÂ?Â‡Â”Â…ÂƒÂ–Â‘ÇłÇĄ Â?‡”…‘Ž‡†¿ Íž Ž—‰Ž‹‘ ° ƒ˜˜‡Â?—–ƒ Žǯ‹Â?ƒ—‰—”ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ ‘’‡”‡ †‡Â?‘Â?‹Â?ƒ–‡ Dz ‹“—ƒŽ‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž Â?‡”…ƒ–‘ †‹ ‹ƒœœƒŽ‡ ‡Â?Â?‡†›dz …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ‹Â?–‡”‡••ƒ–‘ Žƒ ’‘”œ‹‘Â?‡ Â?‘”† †‡Ž Â’Â‹ÂƒÂœÂœÂƒÂŽÂ‡Ç˘ Žǯ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ Šƒ …‘Â?•‡Â?–‹–‘ †‹ ƒŽŽƒ”‰ƒ”‡ Žƒ ’‘”œ‹‘Â?‡ ƒ†‹„‹–ƒ Ġ ƒ”‡ƒ Â?Â‡Â”Â…ÂƒÂ–ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ”‹‘”‰ƒÂ?‹œœƒÂ?†‘ ‹Â? Â?ƒÂ?‹‡”ƒ ’‹Î ‘”†‹Â?ƒ–ƒ Žƒ †‹•’‘•‹œ‹‘Â?‡ †‡‹ „ƒÂ?…Š‹ǥ ”‹—Â?‡Â?†‘ ÂƒÂŽÂ–Â”Â‡Â•Âż ‹ „ƒÂ?…Š‹ †‡‰Ž‹ ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‹ ‹Â? —Â? —Â?‹…‘ „Ž‘……‘ǥ ‹Â? Â?‘†‘ ’‹Î ˆ—Â?œ‹‘Â?ƒŽ‡Ǥ ––—ƒŽÂ?‡Â?–‡ “—‹Â?†‹ ˜‹ –”‘˜ƒÂ?‘ ’‘•–‘ ͚͛ „ƒÂ?…Š‹ ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‹ ‡ ͙͛͛ „ƒÂ?…Š‹ †‹ ‰‡Â?‡”‹ Â?‹•–‹ †‹ …—‹ ÂŽÇŻÍ Í˜ÎŹ ’‡” ƒ„„‹‰Ž‹ƒÂ?‡Â?–‘ ‡ ”‹•—Ž–ƒ ‡••‡”‡ —Â?‘ †‡‹ Â?‡”…ƒ–‹ ’‹Î ‰”ƒÂ?†‹ †‡ŽŽƒ ’”‘˜‹Â?…‹ƒ †‹ ”‡•…‹ƒǤ ÂŽ Â?‡”…ƒ–‘ †‡Ž Â?‡”…‘Ž‡†¿ ƒ ƒŽƒœœ‘Ž‘ Šƒ —Â?ƒ –”ƒ†‹œ‹‘Â?‡ ƒÂ?–‹…Š‹••‹Â?ƒ ‡† ° •–ƒ–‘ ”‹…‘Â?‘•…‹—–‘ Â?‡Ž ÍšÍ˜Í˜ÍĄ †‹ ˜ƒŽ‡Â?œƒ •–‘”‹…ƒ ‡ †‹ ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ’”‡‰‹‘Ǥ Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?„‹–‘ †‡‹ Žƒ˜‘”‹ •‹ ° ƒÂ?…Š‡ ’”‘˜˜‡†—–‘ ƒ ’‘–‡Â?œ‹ƒ”‡ ‹Ž •‹•–‡Â?ƒ †‹ ”ƒ……‘Ž–ƒ †‡ŽŽ‡ ƒ…“—‡ Â?‡–‡‘”‹…Š‡ǥ Â?‘Â?…Š¹ Ġ ƒ‰‰‹—Â?‰‡”‡ ‡ •‹•–‡Â?ƒ”‡ ƒŽ…—Â?‹ Â?ƒ”…‹ƒ’‹‡†‹ †‹ ƒ”‡‡ ˜‡”†‹ ’‘•–‡ ƒ Žƒ–‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ †‡Ž Â?‡”…ƒ–‘Ǥ ǯ‹Â?’‘”–‘ †‡‹ Žƒ˜‘”‹ ° •–ƒ–‘ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒ–‘ ‹Â? ’ƒ”–‡ †ƒŽŽƒ ‡‰‹‘Â?‡ ‘Â?„ƒ”†‹ƒǤ Č‹ —…‹ƒÂ?‘ ‡Â?ÂƒÂ•Â‹ČŒ
ƒ–‡ Â?‡Ž ͙ͥ͞͞ •— ’”‘’‘•–ƒ †‹ †‘Â? ‡Â?‘ Ž‡ Dz ‡”ƒ–‡ †‹ ‘Â?ÂƒÂ†Â‡ÂŽÂˆÂ‹ÂƒÇł ŠƒÂ?Â?‘ ƒ˜—–‘ ’‹Î †‹ ͙Ǥ͘͘͘ ”‡’Ž‹…Š‡ •—ŽŽ‡ ’‹ƒœœ‡ †‹ –—––ƒ –ƒŽ‹ƒ ‡† ƒÂ?…Š‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â•Â–Â‡Â”Â‘Ç¤ ƒ„ƒ–‘ ͛͘ Ž—‰Ž‹‘ ‡ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ͙͛ Ž—‰Ž‹‘ ƒ””‹˜ƒÂ?‘ ƒÂ?…Š‡ ƒ ƒŽƒœœ‘Ž‘ ‹Â? ’‹ƒœœƒ ‹‘˜ƒÂ?Â?‹
‡ ’‘‹ Â?‡‹ ‰‹‘”Â?‹ •—……‡••‹˜‹ …‘Â?–‹Â?—ƒÂ?‘ ‹Ž Ž‘”‘ –‘—” ‹–‹Â?‡”ƒÂ?–‡ Â?‡Ž ”‡•…‹ƒÂ?‘Ǥ ‡ Dz Â‡Â”ÂƒÂ–Â‡Çł •‘Â?‘ —Â? Â?‘†‘ ‘”‹‰‹Â?ƒŽ‡ ‡ …‘‹Â?˜‘Ž‰‡Â?–‡ …‘Â? …—‹ ‘Â?ƒ†‡Žˆ‹ƒ •‹ ˆƒ …‘Â?‘•…‡”‡ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ †ƒÂ?œ‡ ‡ ˆ‹‰—”ƒœ‹‘Â?‹ ƒ…”‘„ƒ–‹…Š‡ ‡•‡‰—‹–‡ †ƒ‹ •—‘‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ǥ —Â? ˜‹†‡‘ …Š‡ Â?‡ †‡•…”‹˜‡ Žƒ ˜‹–ƒ ‡ Žƒ •–‘”‹ƒ ‡ —Â? Â?‡••ƒ‰‰‹‘ †‹ ˆ”ƒ–‡”Â?‹–Â? ’”‘’‘•–‘ †ƒŽ ˜‹˜‘Ǥ ƒ ° •‘’”ƒ––—––‘ ‹Ž …Ž‹Â?ƒ †‹ ƒÂ?‹…‹œ‹ƒ ‡ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹ —Â? Â?‘Â?†‘ Ž‹„‡”‘ ‡ ’—Ž‹–‘ …Š‡ –—––‹ •‘‰Â?‹ƒÂ?‘ …Š‡ …‘Â?ˆ‡”‹•…‡ ƒŽŽ‡ ‡”ƒ–‡ —Â? ˆƒ•…‹Â?‘ …Š‡ ƒ †‹•–ƒÂ?œƒ †‹ ͘͜ ƒÂ?Â?‹ Â?‘Â? •‹ ° ƒ’’ƒÂ?Â?ƒ–‘ ‡ …Š‡ …‘Â?–‹Â?Â—ÂƒÇĄ †‘’‘ ‘Ž–”‡ Â?‹ŽŽ‡ ”‡’Ž‹…Š‡ǥ ƒ ”‹‡Â?’‹”‡ Ž‡ ’‹ƒœœ‡Ǥ ‹ ‡•‹„‹•…‘Â?‘ ͙͘͜ ’‡”•‘Â?‡ ‹Â? –—––‘ǥ †‹ …—‹ ͙͘͘ „ƒŽŽ‡”‹Â?‹ †ƒ •‡‹ ƒÂ?Â?‹ ƒ ͚͙ ƒÂ?Â?‹ Č‹Â’Â”Â‡Â’ÂƒÂ”ÂƒÂ–Â‹ †ƒ —Â?ƒ Â?ÂƒÂ‡Â•Â–Â”ÂƒÇŚ …‘”‡‘‰”ƒˆƒ ’”‘ˆ‡••‹‘Â?Â‹Â•Â–ÂƒČŒÇ¤ ‡ †ƒÂ?œ‡ •‘Â?‘ –”ƒ––‡ †ƒŽ ˆ‘ŽÂ?Ž‘”‡ †‹ –—––‘ ‹Ž Â?‘Â?†‘Ǥ ‘Â? •‹ –”ƒ––ƒ •‘Ž‘ †‹ —Â?‘ •ˆ‘”œ‘ ‘”‰ƒÂ?Â‹ÂœÂœÂƒÂ–Â‹Â˜Â‘ÇĄ Â?ƒ †‹ —Â?ƒ –‡•–‹Â?‘Â?‹ƒÂ?œƒ †‹ ˆ”ƒ–‡”Â?‹–Â? ‡ †‹ —Â?‹–Â? …Š‡ Žƒ ‰‡Â?–‡ ’—Ö …‘‰Ž‹‡”‡ ƒŽ †‹ ÂŽÂ? †‹ …‹Ö …Š‡ ˆƒ •’‡––ƒ…‘Ž‘Ǥ ŽŽƒ ˆ‹Â?‡ †‹ ‘‰Â?‹ •‡”ƒ–ƒ •‹ †‹•–”‹„—‹•…‘Â?‘ Ž‡ ’—„„Ž‹…ƒœ‹‘Â?‹ †‹ ‘Â?ƒ†‡Žˆ‹ƒǤ Š‹ Žƒ•…‹ƒ Žǯ‹Â?†‹”‹œœ‘ ’—Ö ”‹…‡˜‡”‡ ‹Ž ’‡”‹‘†‹…‘ Dz ‘Â?ƒ†‡Žˆ‹ƒ ° —Â?ƒ Â’Â”Â‘Â’Â‘Â•Â–ÂƒÇłÇ¤ ǯ‹Â?‰”‡••‘ ° Ž‹„‡”‘Ǥ
,O JLRLHOOR ´SDUFR GHOOH SLVFLQHÂľ Ăˆ stato inaugurato domenica 26 giugno alla presenza del vicesindaco Romana Turra, dell’assessore Stefano Raccagni e del consigliere delegato alle Politiche giovanili, Selina Grasso, il nuovo centro balneare di Palazzolo. Questo colosso balneare sorge su una vasta superďŹ cie di 10mila mq. Inaugurato due anni fa, ora arricchito da nuovi scivoli, sarĂ aperto tutto l’anno. L’evento è sta-
YLHQQD H SUDJD GDO DO DJRVWR HXUR D SHUVRQD
to presentato da Giuseppe Troncana, presidente della societĂ â€œSpazio Sport One Srlâ€?. Entrando nei dettagli, il parco acquatico è attrezzato di tre piscine interne con temperature speciďŹ che: una di 25x17 m a 8 corsie, profonditĂ da 1,30 a 2,50 m, una seconda di 25x12 m per allenamenti, ďŹ tness in tutte le sue varianti, terapie riabilitative e svago, profonditĂ da 1,20 a 1,30 m per bambini e una
OLYLJQR LQ JLRUQDWD H OXJOLR H D SHUVRQD
terza di 12x6 m, profonditĂ da 0,65 a 0,70 m, adatta a bambini di materne ed elementari, oltre da una torre alta 21 m, predisposta per ospitare altri scivoli. Da giugno 2011 sono aperti un Kamikaze di 17 m e un grande Big River di 14 m. Questo impianto, che apre da maggio ďŹ no a settembre, sarĂ energeticamente autonomo con un cogeneratore ad olio vegetale e un impianto fotovoltaico.
$JRVWR 6ORYHQL H &URD]LD HXUR
5LFKLHGL VHQ]D LPSHJQR L SURJUDPPL GHWWDJOLDWL LQ DJHQ]LD 9286 $//(= 9LDJJL H $XWRQROHJJLR /26,2 FKH GD VHPSUH VL GLVWLQJXRQR SHU FRUWHVLD H FRPSHWHQ]D VRQR XQ VLFXUR SXQWR GL ULIHULPHQWR SHU JUXSSL SDUURFFKLH RUDWRUL HFF
͙͞
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ †‡ŽŽǯ •Ž —”‹•–‹ǣ ƒ––‹˜ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‹Â•Â–Â‡Â?œƒ •ƒÂ?‹–ƒ”‹ƒ
‹”�‹‘�‡ �ƒ –”‘—’‡ …‹�‡•‡ ƒŽŽ‡ ‰”‘––‡ †‹ ƒ–—ŽŽ‘
Anche per l’estate in corso, da parte della direzione gestionale del distretto n. 6 dell’Asl di Salò, viene istituito, nei comuni della riviera occidentale del lago di Garda, il “Servizio di assistenza sanitaria turisticaâ€?. Il servizio è gratuito per le visite ambulatoriali e per le visite domiciliari non differibili effettuate durante l’apertura degli ambulatori. Il servizio è a pagamento per le visite domiciliari programmate non differibili richieste durante l’orario di apertura degli ambulatori
Si è svolta il 4 luglio a Sirmione la tappa bresciana dell’importante viaggio organizzato dal ministero degli Affari esteri riservato a giornalisti della rete televisiva cinese Beijing Tv di Pechino. La rete cinese realizzerĂ uno speciale sullo stile di vita italiano che verrĂ trasmesso all’interno del programma “Salute fonte di saggezzaâ€? dando rilievo alla buona alimentazione italiana ed al suo stile di vita e alle sue ricadute positive in termini di salute. Il tour, realizzato
ed effettuate dopo l’orario. Possono venire assistite tutte le persone non residenti presenti sul territorio in cui il servizio opera. Le sedi individuate sono Toscolano Maderno (via Verdi), Limone (via Comboni), Tremosine (via Zanini, via Giovanni XXIII e via Volta), Tignale (via Badiale), Gargnano (via Repubblica), Salò (via Montessori), Manerba (via dei Colli), Sirmione (piazza Virgilio) e Desenzano (via Gramsci). Informazioni allo 0365.296621.
da Bresciatourism in collaborazione con l’assessorato al turismo della Regione, ha visto la collaborazione dell’Associazione albergatori di Sirmione. Nel pomeriggio sono state effettuate riprese panoramiche della penisola di Catullo dal motoscafo. Successivamente i giornalisti si sono spostati alle Terme di Sirmione alla scoperta dell’acqua sulfurea salsobromoiodica. In serata degustazione di vini del Garda e della Franciacorta e di olio extra vergine di oliva del territorio.
”…‘ ƒŽ Í™Í? ƒŽ ͚͜ Ž—‰Ž‹‘
/¡DUUDPSLFDWD GLYHQWD 0RQGLDOH
6
barca per la prima volta in Italia, ad Arco, dal 15 al 24 luglio, il Campionato del mondo di arrampicata. Nella localitĂ trentina, porta nord per l’accesso al lago di Garda, da anni è radicata e consolidata tale pratica sportiva, con l’importante bagaglio costruito in 25 anni di Rock Master, vera e propria festa dell’arrampicata, che tutte le estati raduna nell’Alto Garda i migliori climbers del panorama mondiale. All’evento mondiale sono attese circa 60 nazioni con tutti i migliori atleti delle rispettive “roseâ€?. Per accogliere la pacifica invasione di atleti e pubblico anche lo storico Climbing Stadium, tra le poche strutture fisse dedicate alle competizioni d’alto livello, ha subito un completo restyling. Il Campionato del Mondo ha offerto l’occasione per un ulteriore importante primato, quello di lanciare l’Ifsc Paraclimbing World Championship, evento iridato dedicato agli atleti diversamente abili. Le gare sono fissate per lunedĂŹ 18 e martedĂŹ 19 e gli organizzatori hanno col-
‡ŽŽƒ Ž‘…ƒŽ‹–Â? –”‡Â?–‹Â?ƒ •…ƒ––ƒÂ?‘ ‹ ‘Â?†‹ƒŽ‹ ȋ•‘Â?‘ ƒ––‡•‡ …‹”…ƒ ͘͞ Â?ƒœ‹‘Â?Â‹ČŒ †‹ —Â? †‹•…‹’Ž‹Â?ƒ …Š‡ ƒ––‹”ƒ Â?‘Ž–‹ ‡•’‡”–‹ ‡ ƒ’’ƒ••‹‘Â?ƒ–‹ ƒÂ?…Š‡ †ƒŽ –‡””‹–‘”‹‘ „”‡•…‹ƒÂ?‘
laborato attivamente con i delegati federali delle diverse nazioni per approntare il primo regolamento ufficiale, un passo importante per permettere al paraclimbing di essere uno sport “ufficialeâ€?, esportabile e condivisibile in tutto il mondo. “In questi ultimi anni – afferma Ariano Amici, presidente della federazione nazionale di arrampicata sportiva – l’interesse e l’attenzione attorno al Paraclimbing sono fortemente cresciuti. In futuro studi scientifici potranno darci una risposta su quello che attualmente è soltanto un dato empirico: un consistente numero di disabili in questi anni si è avvicinato all’arrampicata. A livello internazionale, con Alexander Piratinsky, abbiamo iniziato ad occuparci di questo settore per dare una risposta ad una base in fermento. L’arrampicata fa bene, questo è
ormai un dato di fatto. Ci siamo resi conto che fa bene anche a molte persone con difficoltĂ motorie, ipovedenti o con disabilitĂ intellettive. La vera sfida per il futuro è quella di dare continuitĂ ad eventi come questi, dove pubblico e praticanti fanno parte di uno stesso ‘circolo virtuoso’ per aumentare la conoscenza di questo affascinante sportâ€?. In concomitanza con l’evento sportivo, la cittĂ trentina si sta preparando a ricevere i suoi ospiti con tante iniziative collaterali. Una particolaritĂ che da sempre fa parte dell’evento arcense è la consegna degli “awardsâ€? del climbing, ovvero gli speciali premi “oscarâ€? rispondenti ai nomi di Salewa Rock Award e La Sportiva Competition Award, due riconoscimenti riservati agli atleti piĂš rappresentativi dell’anno. Info: www.arco2011.it.
ƒÂ? ‡Ž‹…‡ †‡Ž ‡Â?ƒ…‘ ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ …‘Â?‡ Â–Â‡Â”ÂƒÂ’Â‹ÂƒÇŁ —Â? …‘Â?˜‡‰Â?‘ǥ —Â?ƒ Â?‘•–”ƒ ‡ —Â? ˆ‹ŽÂ? †‡ŽŽƒ ‰ƒ”„‹
ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ …‘Â?‡ Â–Â‡Â”ÂƒÂ’Â‹ÂƒÇĄ …ƒ’ƒ…‡ †‹ …—”ƒ”‡ ‡ Â?‡––‡”‡ ‹Â? …‘Â?—nj Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ •ƒÂ?‹ ‡† ƒÂ?Â?ƒŽƒ–‹Ǥ ƒ•…‡ †ƒ “—‡•–ƒ ‹Â?Â?‘˜ƒ–‹˜ƒ ˜‹•‹‘Â?‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ ‹Ž ’”‘‰‡––‘ †‡ŽŽǯ‹Â?…‘Â?–”‘ Dz Â?–‘Â?‹‘ –ƒ‰Â?‘Ž‹ ”–‡ ‡ …‹‡Â?ÂœÂƒÇłÇĄ …—”ƒ–‘ †ƒ ƒ”‹‘ ƒÂ?‡––‹ ‹Â? Â…Â‘ÂŽÂŽÂƒÂ„Â‘Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘ÇŚ Â?‡ …‘Â? ƒ‰‹ ‘Â?Ž—•ǥ ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ •ƒ„ƒ–‘ ͙͞ Ž—‰Ž‹‘ ƒ ƒÂ? ‡Ž‹…‡ †‡Ž ‡Â?ƒ…‘ Â?‡Ž ƒŽƒœœ‘ š ‘Â?–‡ †‹ ‹‡–Â?ÇŁ ‡˜‡Â?–‘ …Š‡ ’”‡˜‡†‡ —Â? …‘Â?˜‡‰Â?‘ǥ —Â?ƒ Â?‘•–”ƒ †‹ Â?–‘Â?‹‘ Â–ÂƒÇŚ ‰Â?‘Ž‹ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ÇĄ ‹Ž †‹’‹Â?–‘ Dz ‘Â?‘ …‘Â? …ƒÂ?‡ ÂƒÂ„Â„Â”ÂƒÂ…Â…Â‹Â‘ÇłČŒ ‡ Žƒ ’”‘‹‡œ‹‘Â?‡ †‡Ž ˆ‹ŽÂ? Dz ‡ Šƒ‹ —Â?ƒ Â?‘Â?–ƒ‰Â?ƒ †‹ Â?‡˜‡ –‹‡Â?‹nj Žƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‘Â?Â„Â”ÂƒÇł †‹ Ž‹•ƒ„‡––ƒ Â‰ÂƒÂ”Â„Â‹ÇĄ …Š‡ •ƒ”Â? ƒÂ?…Š‡ Â”Â‡ÂŽÂƒÂ–Â‘ÇŚ ”‡ †‡Ž …‘Â?˜‡‰Â?‘Ǥ ‘”–‡Â?‡Â?–‡ ˜‘Ž—–‘ †ƒŽŽƒ ƒ‰‹ Â?Ž—• ‹Â? •–”‡––ƒ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? Ž‘ –—†‹‘ †ǯ ”–‡ ƒÂ?‡––‹ǥ Dz Â?–‘nj Â?‹‘ –ƒ‰Â?‘Ž‹ ”–‡ ‡ …‹‡Â?ÂœÂƒÇł ° ‹Ž ’”‹Â?‘ †‹ —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ ’”‘nj ‰‡––‹ ˆ‹Â?ƒŽ‹œœƒ–‹ ƒ •˜‹Ž—’’ƒ”‡ Ž‡ ’‘–‡Â?œ‹ƒŽ‹–Â? Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ …‘Â?‡ •–”—Â?‡Â?–‘ Â…Â—Â”ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‘ÇĄ •’‡…‹ƒŽÂ?‡Â?–‡ ’‡” ‹ •‘‰‰‡––‹ ƒˆˆ‡––‹ †ƒ ‰”ƒ˜‹ ŠƒÂ?†‹…ƒ’ ‡ †ƒ Â?ƒŽƒ––‹‡ ‰‡Â?‡–‹…Š‡ •’‡••‘ •…‘Â?‘nj
•…‹—–‡Ǥ ÇŻÂ‡Â˜Â‡Â?–‘ Â?ƒ•…‡ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?…‘Â?–”‘ †‹ †—‡ ’‡”…‘”•‹ …Š‡ •‹ •‘Â?‘ •˜‹Ž—’’ƒ–‹ ’ƒ”ƒŽŽ‡ŽƒÂ?‡Â?–‡Ǥ ƒ —Â?ƒ Â’ÂƒÂ”Â–Â‡ÇĄ Žƒ ”‹…‡”…ƒ †‹ —Â?ƒ ’‘••‹„‹Ž‡ …—”ƒ ’‡” ‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ ƒˆˆ‡––‹ †ƒ Â?ƒŽƒ––‹‡ ‰‡Â?‡nj –‹…Š‡ǥ ’‘”–ƒ–ƒ ƒ˜ƒÂ?–‹ †ƒŽŽƒ ƒ‰‹ ‘Â?Ž—•ǥ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Âƒ Žƒ ”‹…‡”…ƒ †‡Ž „‡ŽŽ‘ ‹Â? –—––‡ Ž‡ •—‡ ‡•’”‡••‹‘Â?‹ ÂƒÂ”Â–Â‹Â•Â–Â‹Â…ÂŠÂ‡ÇĄ •˜‹Ž—’’ƒ–ƒ †ƒ ƒ”‹‘ ƒÂ?‡––‹ǥ ˆ‘Â?†ƒ–‘”‡ ‡ –‹–‘Žƒ”‡ †‡ŽŽ‘ –—†‹‘ †ǯ ”–‡ ƒÂ?‡––‹Ǥ ŽŽ‡ ͙͞ †‹ •ƒ„ƒ–‘ ͙͞ Ž—‰Ž‹‘ Â?‡Ž ƒŽƒœœ‘ š ‘Â?–‡ †‹ ‹‡–Â? ° ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ‹Ž …‘Â?˜‡‰Â?‘Ǥ ”ƒ‹– †ǯ—Â?‹‘Â? ‹†‡ƒŽ‡ ˆ”ƒ •…‹‡Â?œƒ ‡ …—Ž–—”ƒ †‹˜‡Â?–ƒ “—‹Â?†‹ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ÇĄ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ–ƒ ƒ ƒÂ? ‡Ž‹…‡ †ƒ Â?–‘Â?‹‘ –ƒ‰Â?‘Ž‹ …Š‡ ‡•’‘Â?‡ ‹Â? —Â?ƒ Â?‘•–”ƒ Č‹ÂƒÂ’Â‡Â”Â–Âƒ ˆ‹Â?‘ ƒŽ Í™Í? ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ †ƒŽŽ‡ ͙͘ ƒŽŽ‡ ͙͚Ǥ͛͘ ‡ †ƒŽŽ‡ ͚͘ ƒŽŽ‡ ÍšÍ›ČŒ —Â?ƒ •‡Ž‡œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ ’”‘’”‹‡ ‘’‡”‡Ǥ ÇŻÂƒÂ”Â–Â‹Â•Â–Âƒ ˜ƒŽ•ƒ„„‹Â?‘ǥ ƒ––—ƒŽÂ?‡Â?–‡ ’”‡•‡Â?–‡ ƒŽŽƒ ‹‡Â?Â?ƒŽ‡ †‹ ‡Â?Â‡ÂœÂ‹ÂƒÇĄ ° †‹˜‡Â?–ƒ–‘ …‘Â? Žƒ •—ƒ ÂƒÂ”Â–Â‡ÇĄ …ƒ’ƒ…‡ †‹ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ”‡ Žƒ •‘ˆˆ‡”‡Â?œƒ Â?‘Â? •‘Ž‘ ˆ‹•‹…ƒ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘Ǥ ŽŽ‡ Í™Í Ç¤Í›Í˜ÇĄ Â?‡ŽŽƒ •ƒŽƒ …‘Â?Â•Â‹ÂŽÂ‹ÂƒÂ”Â‡ÇĄ ˜‹‡Â?‡ ’”‘‹‡––ƒ–‘ ‹Ž ˆ‹ŽÂ? †‡Ž ”‡‰‹•–ƒ Ž‹•ƒ„‡––ƒ ‰ƒ”„‹Ǥ
‡•‡�œƒ�‘ •’‡†ƒŽ‡
&KLUXUJLD DYYLDWD O¡DWWLYLWj RSHUDWRULD Ăˆ stata avviata l’attivitĂ operatoria presso il nuovo blocco operatorio dell’Ospedale di Desenzano. La Chirurgia di Desenzano ha eseguito complessivamente, negli ultimi 18 mesi, 2.031 interventi compresi 73 per chirurgia oncologica maggiore, 32 dei quali eseguiti in laparoscopia. La tecnica laparoscopica consente di operare attraverso piccole incisioni con la massima affidabilitĂ e sicurezza, offre numerosi vantaggi per il paziente che si riprende piĂš velocemente e corre minori rischi post operatori. E proprio per gli interventi in laparoscopia il nuovo Comparto operatorio, costituito da tre nuove sale dotate di sala risveglio, offre apparecchiature estremamente moderne che consentono l’elaborazione e l’acquisizione di immagini con una visione ad alta definizione del campo operatorio. Grazie alle integrazioni effettuate con altri sistemi giĂ presenti nell’azienda ospedaliera, è possibile visionare direttamente, in sala operatoria, le immagini radiografiche e la cartella clinica informatizzata del paziente. Il sistema permette anche la trasmissione di un flusso continuo di immagini operatorie e del commento sonoro dei chirurghi estremamente utili per attivitĂ didattiche e per teleconsulti con una qualunque sede sia all’interno che all’esterno delle strutture aziendali, nel pieno rispetto della privacy del paziente. A completare la dotazione di apparecchiature biomediche un nuovo tavolo operatorio che permette maggior libertĂ nel posizionamento del paziente, sei monitor
multiparametrici per la zona risveglio, una nuova macchina per l’anestesia, sospensioni pensili e lampade scialitiche a led. “Ora che è partita l’attivitĂ delle nuove sale operatorie – sottolinea Fabio Russo, direttore generale dell’Aod – desidero attivarmi per reperire i finanziamenti necessari per la completa ristrutturazione delle cinque sale del vecchio comparto operatorio e avviare i lavori al piĂš prestoâ€?.
‡‰Ž‹ —Ž–‹Â?‹ Í™Í Â?‡•‹ Šƒ ‡•‡‰—‹–‘ ͚͙͛͘ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ǥ …‘Â?’”‡•‹ Í&#x;Í› ’‡” …Š‹”—”‰‹ƒ ‘Â?…‘Ž‘‰‹…ƒ Â?ƒ‰‰‹‘”‡
Í&#x; Ž—‰Ž‘ ͚͙͙͘
‡”Ž‡ ‘”Â?ƒ Žƒ Dz ‘––‡ ÂŽÂ‡Â–Â–Â‡Â”ÂƒÂ”Â‹ÂƒÇł
—˜‘Ž‡”ƒ
Ž ’”‘‰‡––‘ †‹ —�ƒ …ƒ•ƒ †‡ŽŽƒ �—•‹…ƒ
Dopo il successo dell’edizione 2010 torna la “Notte letterariaâ€? di Serle, una serata che vede protagonisti i racconti piĂš conosciuti del paese raccolti e trascritti da Bernardo Zanola nel libro “Leggende di Serle e di conďŹ neâ€? (editrice La Rosa). Nel buio notturno gli spettatori di “Acque e Terreâ€? incontreranno il mistero delle leggende popolari e di questi “santi, demoni e brigantiâ€? che le popolano e animano. Quattro attori dislocati fra rocce bianche e alberi secolari dell’altopiano di
La prestigiosa cantina francese dello champagne, Dom PÊrignon, e il piÚ blasonato club di servizio al Mondo, il Rotary, hanno voluto unire l’impegno per un progetto importante in terra bresciana: la casa della musica di Nuvolera. Madrina dell’evento è stata Luisa Corna (nella foto), che ha intrattenuto gli invitati alla cena presso il Palazzo Bianco Speroni di Nuvolera. Il progetto presentato dal presidente dell’Accademia musicale Rondò Enrico Caravaggi,
Cariadeghe leggeranno i racconti piĂš suggestivi dell’opera. Tra tutti i partecipanti verranno estratti alcuni fortunati vincitori che riceveranno in omaggio alcuni libri sui racconti e le leggende popolari offerti da “Il Libraccioâ€?. Il ritrovo e la partenza sono presso la Casa degli Alpini a Cariadeghe dalle 21.30 ogni 30 minuti per gruppi di 35 persone. Iscrizioni al numero 030.6910000 oppure in serata. In caso di maltempo lo spettacolo verrĂ recuperato venerdĂŹ 15 luglio.
Í™Í&#x;
prevede la realizzazione di una struttura destinata alla musica e studiata con i piĂš moderni accorgimenti tecnici per lo studio – anche d’insieme – e la registrazione. Sono infatti giĂ 150 gli allievi iscritti alla scuola di musica di Nuvolera – che giungono anche dai paesi vicini – suddivisi in oltre 14 corsi di avviamento e perfezionamento musicale, oltre alla ďŹ larmonica che conta 45 componenti e che tutt’ora non dispone di una sala prove.
‡•‡Â?œƒÂ?‘ Dz •–ƒ–‡ Â•Â‹Â…Â—Â”ÂƒÇł …‘Â? ÂŽÇŻÂƒÂ?„—ŽƒÂ?œƒ
ƒ‰‘ †‹ ƒ”†ƒ
•‹–‹ ’ƒŽƒˆ‹––‹…‘Ž‹ ’”‘Â?‘••‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ Â?‡•…‘
Â?…Š‡ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ ‹Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ‡•‡Â?œƒÂ?‘ ‰ƒ”ƒÂ?–‹•…‡ ˆ‹Â?‘ ƒŽŽƒ ˆ‹Â?‡ †‹ ƒ‰‘•–‘ —Â?ƒ Dz •–ƒ–‡ Â‹Â…Â—Â”ÂƒÇłÇĄ ‹Ž •‡”˜‹œ‹‘ †‹ •‹…—”‡œœƒ ‡ †‹ •‘……‘”•‘ •ƒÂ?‹–ƒ”‹‘ ’”‡•–ƒ–‘ †ƒŽ Í™Í™Í Â‹Â? ‘……ƒ•‹‘Â?‡ †‡‹ ˆ‹Â?‡ •‡––‹Â?ƒÂ?ÂƒÇĄ †‡ŽŽ‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ ƒ Â?ƒ‰‰‹‘”‡ ”‹…Š‹ƒÂ?‘ †‹ ’—„„Ž‹…‘ ‡ †‡‹ Â?‡”…ƒ–‹ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‹ †‹ ‡•‡Â?œƒÂ?‘ ‡ †‹ ‹˜‘Ž–‡ŽŽƒǤ 1 “—ƒÂ?–‘ ’”‡˜‹•–‘ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‘Â”Â†Â‘ •‹‰Žƒ–‘ –”ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â•Â•Â‘Â”ÂƒÂ–Â‘ ƒ‹ ƒ˜‘”‹ ’—„„Ž‹…‹ ‡ ”‘–‡œ‹‘Â?‡ …‹˜‹Ž‡ †‡Ž ’‹Î ‰”ƒÂ?†‡ …‘Â?—Â?‡ ‰ƒ”†‡•ƒÂ?‘ ‡ †ƒŽ ‹’ƒ”–‹Â?‡Â?–‘ †‹ ‡Â?‡”‰‡Â?œƒ ƒŽ–‡ •’‡…‹ƒŽ‹–Â? †‡‰Ž‹ ’‡†ƒŽ‹ ‹˜‹Ž‹ †‹ ”‡•…‹ƒǤ ƒ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ –”ƒ ‹ †—‡ ‡Â?–‹ǥ ƒ˜˜‹ƒ–ƒ …‘Â? •—……‡••‘ ƒ ’ƒ”–‹”‡ †ƒŽ ͚͘͘Í&#x;ÇĄ …‘’”‡ Žǯ‹Â?–‡”‘ ’‡”‹‘†‘ ‡•–‹˜‘ ‡ ’”‡˜‡†‡ Žƒ ’”‡•‡Â?œƒ †‹ —Â?ƒ ƒÂ?„—ŽƒÂ?œƒ †‡ŽŽƒ ”‹ǥ †ƒŽŽ‡ ÍĄ ƒŽŽ‡ ͙͛ǥ ƒ‹ Â?‡”…ƒ–‹ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‹ †‹ ‡•‡Â?œƒÂ?‘ ‡ †‹ Â‹Â˜Â‘ÂŽÂ–Â‡ÂŽÂŽÂƒÇĄ †—‡ Â?‘–‘…‹…Ž‡––‡ ƒ––”‡œœƒ–‡ ’‡” ‹Ž ’”‘Â?–‘ •‘……‘”•‘ ‡ Žƒ †‡ˆ”‹„‹ŽŽƒœ‹‘Â?‡ Â?‡‹ ‰‹‘”Â?‹ ÂˆÂ‡Â•Â–Â‹Â˜Â‹ÇĄ †ƒŽŽ‡ Í™Í? ƒŽŽ‡ ͚͙ǥ —Â?ƒ ‹†”‘ƒÂ?„—ŽƒÂ?œƒ †‡ŽŽƒ Â?‡‹ ˆ‹Â?‡ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ †‹ Ž—‰Ž‹‘ ‡ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ †ƒŽŽ‡ ͙͘ ƒŽŽ‡ ͙ͥǥ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‹Â•Â–Â‡Â?œƒ •ƒÂ?‹–ƒ”‹ƒ ’‡” Ž‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ Dz ‡•–ƒ †‡Ž ÂƒÂ‰Â‘Çł †‹ Â‹Â˜Â‘ÂŽÂ–Â‡ÂŽÂŽÂƒÇĄ Dz ‘––‡ †ǯ‹Â?…ƒÂ?–‘dz †‹ ‡•‡Â?œƒÂ?‘ ‡ Dz ‡•–ƒ †‡Ž ˜‹Â?‘dz †‹ ƒÂ? ƒ”–‹Â?‘ †‡ŽŽƒ ƒ––ƒ‰Ž‹ƒ ’‡” —Â? –‘–ƒŽ‡ †‹ Í&#x;Í? ‰‹‘”Â?ƒ–‡ †‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ ‡ ͚͛͜ ‘”‡ †‹ ’”‡•‹†‹‘ •ƒÂ?‹–ƒ”‹‘Ǥ —––‹ ‹ Â?‡œœ‹ —–‹Ž‹œœƒ–‹ ƒ˜”ƒÂ?Â?‘ ƒ „‘”†‘ǥ ‘Ž–”‡ ƒ‰Ž‹ ÂƒÂ—Â–Â‹Â•Â–Â‹ÇĄ ’‡”•‘Â?ƒŽ‡ ’ƒ”ƒÂ?‡†‹…‘ •’‡…‹ƒŽ‹œœƒ–‘Ǥ ƒ …‡Â?–”ƒŽ‡ ‘’‡”ƒ–‹˜ƒ †‡Ž Í™Í™Í ÂƒÂ‰Â‹Â”Â? ‹Â? …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? ‹Ž ‘Â?ƒÂ?†‘ †‹ ‘Ž‹œ‹ƒ Ž‘…ƒŽ‡ ’‡” ‹Ž …‘‘”†‹Â?ƒÂ?‡Â?–‘ †‡Ž ’‡”•‘Â?ƒŽ‡ •ƒÂ?‹–ƒ”‹‘ ‹Â?’‹‡‰ƒ–‘Ǥ
”‡•…‹ƒ …‘Â?…‡†‡ ‹Ž „‹•Ǥ ‘’‘ Žƒ †‡…‹•‹‘Â?‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‘Â”Â‰ÂƒÂ?‹•Â?‘ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ †‹ †‹…Š‹ƒ”ƒ”‡ ƒÂ?–ƒ ‹—Ž‹ƒ ‡ ƒŽ–”‹ •‹–‹ Ž‘Â?‰‘„ƒ”†‹ ’ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ †‡ŽŽǯ—Â?ƒÂ?‹–Â? ƒ””‹˜ƒ —Â? Â?—‘˜‘ •—……‡••‘ ’‡” ‹Ž ’ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ …—Ž–—”ƒŽ‡ „”‡•…‹ƒÂ?‘Ǥ † ‡Â?–”ƒ”‡ Â?‡ŽŽǯ‡Ž‡Â?…‘ †‡ŽŽ‡ ‡……‡ŽŽ‡Â?œ‡ Â?‘Â?†‹ƒŽ‹ •‘Â?‘ ‹ •‹–‹ ’ƒŽƒˆ‹––‹…‘Ž‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â…Â‘ ƒŽ’‹Â?‘Ǥ ÂŽ ’”‘‰‡––‘ ‡Žƒ„‘”ƒ–‘ †ƒŽŽƒ ˜‹œœ‡”ƒ Šƒ …‘‹Â?˜‘Ž–‘ Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÇĄ ‡”Â?ƒÂ?Â‹ÂƒÇĄ ”ƒÂ?Â…Â‹ÂƒÇĄ Ž‘˜‡Â?‹ƒ ‡ —•–”‹ƒǤ — …‹”…ƒ ͙Ǥ͘͘͘ ƒ„‹–ƒ–‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â’Â‘Â…Âƒ †‡ŽŽ‡ ’ƒŽƒˆ‹––‡ ”‹Â?˜‡Â?—–‹ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â…Â‘ ƒŽ’‹Â?‘ Â?‡ •‘Â?‘ •–ƒ–‹ •‡Ž‡œ‹‘Â?ƒ–‹ Í™Í?͚Ǥ ‹ “—‡•–‹ ÍšÍ? •‹ –”‘˜ƒÂ?‘ ‹Â? …‹Â?“—‡ ”‡‰‹‘Â?‹ †‡Ž ‘”† –ƒŽ‹ƒ ‡ „‡Â? “—ƒ––”‘ •‘Â?‘ …‘ŽŽ‘…ƒ–‹ Â?‡ŽŽƒ Â?‘•–”ƒ ’”‘˜‹Â?Â…Â‹ÂƒÇĄ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ˜Â‡Â‘ †‡Ž
ÂƒÂ”Â†ÂƒÇŁ ‹Ž ƒ˜ƒ‰Â?‘Â?‡ †‹ ‡•‡Â?œƒÂ?‘ †‘˜‡ ° •–ƒ–‘ ”‹Â?˜‡Â?—–‘ ÂŽÇŻÂƒÂ”ÂƒÂ–Â”Â‘ ’‹Î ƒÂ?–‹…‘ †‡Ž Â?‘Â?†‘ǥ ‹Ž —…‘Â?‡ †‹ ‘Ž’‡Â?ƒœœ‡ †‘˜‡ ° •–ƒ–ƒ –”‘˜ƒ–ƒ Â?‡Ž ͙ͥ͞Í? Žƒ ’‹”‘‰ƒ †‡ŽŽƒ Â’Â”Â‡Â‹Â•Â–Â‘Â”Â‹ÂƒÇĄ ‹”Â?‹‘Â?‡ ‡ ‹Ž ƒ„„‹ƒÂ?‘ †‹ ƒÂ?‡”„ƒǤ ‡ŽŽǯ‡Ž‡Â?…‘ ˆ‹‰—”ƒÂ?‘ ƒŽ–”‡ “—ƒ––”‘ ’ƒŽƒˆ‹––‡ •‹–—ƒ–‡ •—ŽŽƒ •’‘Â?†ƒ ˜‡”‘Â?‡•‡ †‡Ž ƒ”†ƒǤ Dz ƒ ’”‘Â?‘œ‹‘Â?‡ †ƒ ’ƒ”–‡ †‡ŽŽǯ Â?‡•…‘ †‡Ž ’”‘‰‡––‘ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ †‡ŽŽ‡ ’ƒŽƒˆ‹––‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â…Â‘ ƒŽ’‹Â?‘ Č‚ …‘Â?Â?‡Â?–ƒ Žƒ—†‹ƒ ƒÂ?‰ƒÂ?‹ǥ …‘Â?•‡”˜ƒ–‘”‡ †‡Ž —•‡‘ …‹˜‹…‘ ƒÂ?„‘––‹ †‹ ‡•‡Â?œƒÂ?‘ …Š‡ …—•–‘†‹•…‡ Žƒ”‰ƒ ’ƒ”–‡ †‡‹ ”‡’‡”–‹ ‡ †‡ŽŽ‡ –‡•–‹Â?‘Â?‹ƒÂ?œ‡ †‡ŽŽƒ ’ƒŽƒˆ‹––ƒ †‡Ž ƒ˜ƒ‰Â?‘Â?‡ Č‚ …‘Â?•‡Â?–‡ †‹ ˜ƒŽ‘”‹œœƒ”‡ Â?‡‰Ž‹‘ “—‡•–‘ ’ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ǥ ’ƒ”–‹…‘Žƒ”Â?‡Â?–‡ ”‹……‘ •—Ž ‡Â?ƒ…‘ ‡ †‹ …”‡ƒ”‡ ‹Â?–‡”‡••ƒÂ?–‹ •’—Â?–‹ †‹ ‹Â?–‡”‡••‡ –—”‹•–‹…‘dzǤ
‘•…‘ŽƒÂ?‘ ƒ†‡”Â?‘ Çł ÂŽ ‰‹ƒ”†‹Â?‘ †‡‰Ž‹ Â?‹Â?‹ ‹Â?‹dz
%DPELQL DO FHQWUR
7
orna a Toscolano Maderno, dopo il successo dello scorso anno, “Il giardino degli OminiMiniâ€?, rassegna estiva per famiglie e bambini. Un’occasione di svago, ma anche di formazione. L’iniziativa è curata dal Taqui’s bar di via Bellini, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune gardesano e la collaborazione delle associazioni ‘Atuttotondo’ e ‘Body Mind Center Alto Garda Bresciano’. Tutti i martedĂŹ alle 20.45 a partire dal 12 luglio e fino al 23 agosto i giardini dedicati alla cantante lirica Giuseppina Cobelli, nativa di questi luoghi, tornano a riempirsi di suoni e luci. Il progetto nasce dalla volontĂ di promuovere sul territorio momenti culturali e sociali dedicati al mondo dell’infanzia con l’obiettivo di favorire l’incontro tra le diverse generazioni e di proporre un’offerta valida per le famiglie. Le attivitĂ proposte all’interno della rassegna saranno improntate allo sviluppo della creativitĂ , al rispetto della natura, all’arte del riciclaggio e alla multiculturalitĂ mediante la realizzazione di spettacoli teatrali e di animazione come spunto di divertimento e di riflessione, laboratori creativi e attivitĂ di gioco che sviluppino la fantasia e la manua-
‹’ƒ”–‡ Žƒ ”ƒ••‡‰Â?ƒ ’‡” ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ ‡ „ƒÂ?„‹Â?‹ǣ •’‡––ƒ…‘Ž‹ Â–Â‡ÂƒÂ–Â”ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ Žƒ„‘”ƒ–‘”‹ Â…Â”Â‡ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‹ÇĄ ‰‹‘…Š‹ ‡ Ž‡––—”‡ ‹–‹Â?‡”ƒÂ?–‹ litĂ . Si inizia martedĂŹ 12 con la “Serata di fiabaâ€?, racconti dell’antica tradizione bresciana. Il martedĂŹ seguente la lettura itinerante “I fiori di Idaâ€? e il laboratorio creativo “un fiore tutto mioâ€? eseguito con materiali di riciclo. L’ultimo appuntamento di luglio è con i di-
vertenti esercizi di giocayoga proposti in “Saltimbancoâ€?, sulle musiche del famoso “Cirque de soleilâ€?. Il 2 agosto “Giocostoriaâ€?, giochi di gruppo in un salutare percorso a tappe all’aria aperta. Il martedĂŹ seguente, dalle 18 alle 23, i classici gonfiabili. Il 16 “La luna e la notteâ€? propone uno spettacolo di acrobatica, clownerie e tessuti aerei. “Il giardino degli OminiMiniâ€? si conclude con “Tre come trisâ€?, originale laboratorio di costruzione del sempre verde ‘gioco del tris’, da portare anche in viaggio. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.taquisbar. com.
8Q PLOLRQH GL HXUR GD LQYHVWLUH La nuova Direzione aziendale ha previsto un investimento di 1 milione di euro per l’acquisto di apparecchiature che andranno ad arricchire la dotazione di reparti e servizi o a sostituire strumenti obsoleti. “Con questo importante investimento attinto dal bilancio aziendale, che verrĂ ripetuto anche nei prossimi anni – dichiara il direttore generale Fabio Russo (nella foto) – intendiamo dotare le UnitĂ operative di nuove apparecchiature per poter garantire ai nostri utenti prestazioni all’avanguardiaâ€?. Le apparecchiature giĂ acquistate sono: due deďŹ brillatori, un elettrocardiografo, sette monitor multiparametrici per la rilevazione dei parametri vitali, un videolaringoscopio, un ecografo e un software che permette di interfacciare il programma, giĂ in uso, di lettura e archiviazione degli elettrocardiogrammi con il sistema che gestisce
i dati provenienti dai defibrillatori presenti sulle ambulanze del 118. I cardiologi dell’Ospedale di Manerbio, che rientra nella rete provinciale per l’infarto, possono cosĂŹ leggere e refertare, in tempo reale e da qualsiasi computer dell’Ospedale, i tracciati elettrocardiograďŹ ci dei pazienti soccorsi dal Servizio 118, stabilire la presenza di un infarto e dare indicazioni sul percorso di cura. Il piano investimenti prevede anche il potenziamento tecnologico del Servizio di Neurologia dell’Ospedale di Desenzano tramite l’acquisto di: un software per la refertazione centralizzata degli elettroencefalogrammi, due monitor multiparametrici per l’allestimento di postazioni dedicate all’osservazione di pazienti con ictus e patologie neurologiche gravi e un’apparecchiatura per l’effettuazione e l’analisi dei potenziali evocati necessaria per lo stu-
dio delle lesioni del sistema nervoso. Grazie a un ďŹ nanziamento regionale di 1 milione e 500mila euro, è in corso una gara per l’acquisizione di una colonna completa per artroscopia che verrĂ installata presso il blocco operatorio di Gavardo e verrĂ avviata una gara per l’acquisizione di un nuovo sistema laser per la litotrissia dei calcoli ureterali che andrĂ ad afďŹ ancare il litotritore per il “bombardamentoâ€? dei calcoli renali giĂ presente presso l’Urologia di Desenzano. Sono giĂ state acquistate: due attrezzature polifunzionali per le Radiologie di Desenzano e Gavardo; un mammografo digitale e un ecografo per la Senologia di Desenzano; 17 letti bilancia per il servizio dialisi; l’aggiornamento del sistema di refertazione e archiviazione centralizzata degli elettrocardiogrammi effettuati nei reparti e negli Ambulatori dell’Azienda ospedaliera.
Í™Í
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‡””‡ †‹ ”‡•…‹ƒ
ÂŽ Í™Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ Dz ƒ•…‘—Ž‹••‡ Â—ÂƒÂ”Â–Â‡Â–Çł ƒŽ ڎ‡Â?
‹ŽŽƒ ƒ”…‹�ƒ ‹�‡�ƒ •‘––‘ Ž‡ •–‡ŽŽ‡ ƒ ‹ŽŽƒ Ž‹•‡�–‹
Proseguono gli appuntamenti con “Terre di Bresciaâ€?, festival del paesaggio 2001 che dallo scorso 19 giugno e ďŹ no al 31 luglio gira per la provincia di Brescia. Nella Valle del Mella rimarrĂ aperta proprio sino alla ďŹ ne del corrente mese la mostra d’arte collettiva “Valtrompia: il mito della montagnaâ€?, inaugurata sabato 2 luglio al Museo Il Forno di Tavernole con l’esibizione di 43 opere che rappresentano l’Alta Valle tra Ottocento e Novecento. Domenica 1, invece, sarĂ il museo I
Arriva il cinema sotto le stelle anche nel Comune di Villa Carcina. Infatti, dall’8 al 22 luglio comincerĂ una serie di tre appuntamenti cinematograďŹ ci nella cornice di Villa Carcina. Un ciclo di proiezioni promosso dall’assessorato alla Cultura nell’ambito di “Estate in Villa 2011â€?. Si comincerĂ venerdĂŹ 8 con “Che bella giornataâ€?, seconda esperienza sul grande schermo per la star si Zelig Checco Zalone, impegnato in una storia all’insegna delle risate dopo il successo
magli di Sarezzo il protagonista con il teatro di ďŹ gura e di strada dell’artista Paolo Rech. Domenica 17 luglio alle ore 14, nella stupenda cornice del monte Guglielmo l’esibizione musicale dei “Mascoulisse Quartetâ€?, gruppo nato nel 2007 dalla passione di quattro giovani professionisti usciti dal conservatorio “Luca Marenzioâ€? di Brescia. Ultima tappa triumplina giovedĂŹ 21 a Villa Glisenti col concerto di Jang Senato. Info sul sito web http://92.243.22.53/wp/.
dell’esordio 2009 “Cado dalle nubiâ€?. VenerdĂŹ 15, invece, “Il mio nome è Khanâ€?, ďŹ lm drammatico del 2010 del regista Karan Johar sulla coraggiosa storia di un uomo che per amore di una donna intraprenderĂ un lungo viaggio. Ultimo appuntmento venerdĂŹ 22 con “Porco rossoâ€?, ďŹ lm d’animazione giapponese del 2010 del premio Oscar Hayao Myazaki. Le proiezioni si terranno alle ore 21. 30 a ingresso libero. In caso di maltempo i ďŹ lm saranno proiettati nella sala ex cinema di via Manzoni.
‘�—�‹–� �‘�–ƒ�ƒ �„‹‡�–‡
,O IRWRYROWDLFR FRPH YLD IXWXUD
$
settembre verranno iniziati nove lavori: nove Comuni triumplini doteranno altrettanti edifici pubblici di impianti fotovoltaici. Un intervento da 550mila che a loro costerĂ la metĂ . Un risultato ottenuto grazie a un accordo di programma con la ComunitĂ montana da capofila. A monte la campagna “Energia sostenibileâ€? (See) lanciata nel 2005 a Kyoto dalla Commissione europea e l’adesione nel 2010 dei 18 Comuni al Patto dei sindaci per usare i fondi relativi alle “energie alternativeâ€? in favore dei territori montani (L.r. 25/2007). La ComunitĂ montana aveva dato l’esempio con la copertura del tetto (260mila euro) con l’accordo i Comuni hanno indicato l’immobile pubblico destinato all’intervento e fatto la delibera per la somma pari al 50% del previsto. Al resto hanno pensato gli uffici dell’ente coordinati dall’arch. Fabrizio Veronesi con convinto sostenitore l’assessore Marco Bassolini: progettazione completa preliminare, partecipazione al bando regionale con esito positivo (225mila euro), progetto esecu-
‘Â?‘ Â?‘˜‡ ‹ ‘Â?—Â?‹ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ƒ†‡”‹–‘ ƒŽŽƒ …‘’‡”–—”ƒ †‹ ƒŽ–”‡––ƒÂ?–‹ ‡†‹ˆ‹…‹ ’—„„Ž‹…‹ǥ …‘Â? Žǯ‡Â?–‡ •‘˜”ƒ…‘Â?—Â?ƒŽ‡ ƒ ˆƒ”‡ †ƒ …ƒ’‘ˆ‹ŽƒǤ Â? ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ †ƒ Í?͘͘Â?‹Žƒ ‡—”‘ǥ ˆ‹Â?ƒœ‹ƒ–‘ ’‡” Â?‡–Â? †ƒŽŽƒ ‡‰‹‘Â?‡ ‘Â?„ƒ”†‹ƒ tivo (in atto) per l’avvio a settembre dei lavori con tariffa incentivante. Le opere comprendono la scuola materna di San Giovanni di Polaveno (80mila euro), quella elementare e materna “Montini Montanoâ€? nel Comune di Brione (44mila euro), la scuola media statale “G. La Piraâ€? a Sarezzo (75mila euro); Poi la scuola secondaria “T. Olivelliâ€? a Villa Carcina (88mila euro), la scuola primaria “Caduti per la Patriaâ€? nella frazione Pieve di Lumezzane (65mila euro), le scuole dell’infanzia “S. Bassoliâ€? di Gardone Val Trompia (78mila euro) e “Don Carlo Zubaniâ€? in localitĂ Dosso a Marmentino (29mila euro). Infine, le coperture del municipio di Irma (56mila euro) e del centro sportivo “Don Remo Prandiniâ€? a Lodrino (65mila euro). Complessivamente saranno installati impianti per una potenza di 137 kW/h in grado di ge-
nerare in un anno un’energia pari a 143.500 kW con un risparmio per i Comuni di circa 70mila euro annui. Una quota del 10% di questo risparmio verrà annualmente trasferito alla Comunità montana per i prossimi 20 anni e sarà riutilizzato per finanziare altre iniziative volte a favorire il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente. L’intervento è stato presentato dall’assessore Bassolini insieme ad altri progetti già finanziati e pronti per la realizzazione, sempre la Comunità montana a fare da capofila: l’entità totale è 1,3 milioni di euro e riguarda viabilità silvo-pastorale e sovracomunale, due cantieri con fondi Aato a Pezzaze e Caino, uno studio idrogeologico di bacino: una dimostrazione ulteriore dell’utilità delle Comunità montane, laddove funzionano come in Valtrompia.
ƒ”†‘�‡ ƒŽ ”‘�’‹ƒ
Ž ƒ”…‘ †‡Ž ‡ŽŽƒ ‡ Žƒ �—‘˜ƒ ”‡–‡ ™‹”‡Ž‡•• ”‡ƒŽ‹œœƒ–ƒ ƒ …‘•–‘ œ‡”‘ …‘� Žƒ •‘…‹‡–� �–”‡†
„ƒ”…ƒ ƒÂ?…Š‡ Â?‡Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ƒ”†‘Â?‡ ƒŽ ”‘Â?’‹ƒ Žƒ ”‡nj –‡ Â™Â‹ÇŚÂˆÂ‹ÇĄ ‰”ƒœ‹‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â•Â•Â‘Â”ÂƒÂ–Â‘ ƒ ‡”•‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒœ‹‘Â?‡ ‡ ‹Â?Â?‘˜ƒœ‹‘Â?‡ ‡ ƒŽŽƒ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ ÂˆÂƒÂ–ÇŚ –‹˜ƒ †‹ Â?–”‡† Â’ÂƒÇĄ ’ƒ”–Â?‡” –‡…Â?‘Ž‘‰‹…‘ •…‡Ž–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?ÇŚ Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?—Â?ƒŽ‡Ǥ Dz ÂŽ ’”‘…‡†‹Â?‡Â?–‘ …Š‡ ÂƒÂ„Â„Â‹ÂƒÇŚ Â?‘ ƒ˜˜˜‹ƒ–‘ – †‹…‡ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â•Â•Â‘Â”Â‡ ‹‡”‰‹—•‡’’‡ ”ƒœ‹‘Ž‹ – ° Â?‘Ž–‘ •‡Â?’Ž‹…‡Ǥ „„‹ƒÂ?‘ ‹Â?•–ƒŽŽƒ–‘ ƒŽ…—Â?‹ Š‘– •’‘– ’‡” Žƒ …‘Â?†‹˜‹•‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ „ƒÂ?†ƒ ‹Â?–‡”Â?‡– ‡ …‘Â? —Â? ’”‘…‡••‘ †‹ ƒ—–‡Â?–‹…ƒœ‹‘Â?‡ Ž‡‰ƒŽ‡ ‹Â? Ž‹Â?‡ƒ …‘Â? ‹Ž †‡…”‡–‘ ‹•ƒÂ?— ÂƒÂ„Â„Â‹ÂƒÇŚ Â?‘ †‘–ƒ–‘ ‹Ž ƒ”…‘ †‡Ž ‡ŽŽƒ †‹ —Â?ƒ ”‡–‡ •‡Â?œƒ ˆ‹Ž‹Ǥ ‹ƒÂ?‘ …‡”–‹ …Š‡ Žǯ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ǥ Žƒ Ž‹„‡”ƒ …‹”…‘Žƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ ‹†‡‡ǥ Žƒ ‡–‡ •–‡••ƒ •‹ƒ —Â? †‹”‹––‘ †‹ ‘‰Â?‹ …‹––ƒ†‹Â?‘ǥ …‘•¿ …‘Â?‡ •‹ƒÂ?‘ …‡”–‹ …Š‡ ‘‰Â?‹ …‹––ƒ†‹Â?‘ Â?‡ ˆƒ”Â? —Â? „—‘Â? —–‹Ž‹œœ‘Ǥ „„‹ƒÂ?‘ •…‡Ž–‘ ‹Ž ƒ”…‘ †‡Ž Â‡ÂŽÂŽÂƒÇĄ ’‡”…Š¹ ° —Â? Ž—‘‰‘ †‹ ‹Â?…‘Â?–”‘ ˆ”ƒ ˜ƒ”‹‡ ‰‡Â?‡”ƒœ‹‘Â?‹ǥ †ƒ‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ ƒ‹ ‰‡Â?‹–‘”‹ ƒ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ ƒ‰Ž‹ ÂƒÂ†Â—ÂŽÂ–Â‹ÇłÇ¤
ǯ‹Â?˜‡•–‹Â?‡Â?–‘ Â?‡ŽŽ‡ Â?—‘˜‡ ‰‡Â?‡”ƒœ‹‘Â?‹ – …‘Â?–‹Â?—ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ•ÇŚ •‡••‘”‡ ”ƒœ‹‘Ž‹ – ° –”‘’’‘ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ǥ ’‡”…Š¹ …‘Â? Ž‘”‘ …‘•–”—‹ƒÂ?‘ǥ Â?‡Ž „‡Â?‡ ‡ Â?‡Ž Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Žƒ Â?‘•–”ƒ •‘…‹‡–Â?Ǣ †—Â?ÇŚ “—‡ǥ ‡……‘ Žǯ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ǎ”‡–‡ǯ †‹˜‡Â?–ƒ ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?ÇŚ Â–ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Â?ƒ–—”ƒŽÂ?‡Â?–‡ •‡ —–‹Ž‹œœƒ–ƒ ‹Â? Â?‘†‘ ÂƒÂ’Â’Â”Â‘Â’Â”Â‹ÂƒÂ–Â‘ÇłÇ¤ Â?ƒ ”‡–‡ ™‹”‡Ž‡•• …Š‡ …‘’”‹”Â? Žƒ œ‘Â?ƒ †‡Ž Â’ÂƒÂ”Â…Â‘ÇĄ Žǯ‹Â?–‡”Â?‘ †‡Ž „ƒ” ‡ Žǯ‹Â?–‡”Â?‘ †‡ŽŽƒ •–”—––—”ƒ †‡‹ …ƒ’ƒÂ?Â?‘Â?…‹Â?‹Ǥ ƒ ’”‘…‡†—”ƒ ”‡ƒŽ‹œœƒ–ƒ †ƒ Â?–”‡† ° •‡Â?’Ž‹…‡ ‡ ‹Â?Â–Â—Â‹Â–Â‹Â˜ÂƒÇŁ ‡Â?ÇŚ –”ƒ–‹ Â?‡Ž ƒ”…‘ †‡Ž ‡ŽŽƒ „ƒ•–ƒ ƒ––‹˜ƒ”‡ Žǯ‹Â?–‡”ˆƒ……‹ƒ Â™Â‹ÇŚÂˆÂ‹ †‡Ž ’”‘’”‹‘ †‹•’‘•‹–‹˜‘ ’‘”–ƒ–‹Ž‡ ‡ •‡Ž‡œ‹‘Â?ƒ”‡ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡ÂŽÂ‡Â?ÇŚ …‘ †‡ŽŽ‡ ”‡–‹ •‡Â?œƒ ˆ‹Ž‹ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‹ Dz ‹”dzǤ Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ …‘Â?Â?‡••‹ ° •—ˆˆ‹…‹‡Â?–‡ ‹Â?•‡”‹”‡ ’‘…Š‹ †ƒ–‹ ’‡” ”‹…‡˜‡”‡ —Â? •Â?• …‘Â? —•‡” ‡ ’ƒ••™‘”† †‹ Â?ƒ˜‹‰ƒœ‹‘Â?‡ ‡ ƒ……‡†‡”‡ Ž‹„‡”ƒÂ?‡Â?ÇŚ –‡ ƒ ‹Â?–‡”Â?‡–Ǥ Â?‘Ž–”‡ǥ ’‡” ’”‘„Ž‡Â?ƒ–‹…Š‡ †‹ Â?ƒ–—”ƒ –‡…nj Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ Žƒ •‘…‹‡–Â? Â?–”‡† Šƒ ƒ––‹˜ƒ–‘ —Â? Â?—Â?‡”‘ –‡Ž‡ˆ‘Â?‹…‘ Č‹Í™ÍĄÍĄÇ¤ÍœÍžÍ˜Í˜Í˜Í˜ČŒ ƒŽ “—ƒŽ‡ ”‹…Š‹‡†‡”‡ ƒ••‹•–‡Â?œƒǤ
Dz dz
ƒ� ‹‰‹Ž‹‘ –‘”‹‡
$OOD FDVFLQD 9DOVRUGD FRQ 7RFLR 3LUOD H 9RO All’ombra di Santo Stefano e a una sgroppata dal santuario della Madonna della Stella si vedono una ventina di asini muoversi liberamente fra le colline della Valsorda. La prima coppia venne introdotta 10 anni fa da Angiolino Mitelli dopo aver ristrutturato una vecchia cascina a San Vigilio di Concesio. “Abbiamo pensato di ospitare degli asini sia perchĂŠ sono animali docili e simpatici sia perchĂŠ in cambio di un po’ d’erba, fieno e pane secco, ravvivano le nostre colline con le loro galoppate. Amano, quando sono giovani, fare giochi di corsa e mantengono pulito e rasato il manto erboso oltre che controllare gli intrusi o gli animali selvatici. Si puliscono da soli rotolandosi nell’erba, basta loro un riparo per la pioggia o il sole e una stalla dove dormono, in piedi come i cavalli, nel periodo invernaleâ€?. La padrona di casa, Ester Gilberti, ci mostra anche la parte della casa riservata all’agriturismo. “Qui alla cascina Valsorda oltre a produrre dell’ottimo vino ospitiamo per la notte e serviamo la colazione a quanti desiderano trascorrere alcune giornate di riposo o vogliono visitare le localitĂ vicine. Ogni tanto organizziamo dei seminari naturali; nel 2009 abbiamo anche ospitato la 1° Festa del Ben-essere della Valtrompiaâ€?. Anche lei ci parla degli asini, specie dei tre piĂš vivaci, Tocio, Pirla e Vol; le capita che uno di loro rimanga a fissarla per un po’ di tempo, quasi a parlarle, regalando calma e serenitĂ ; alcune volte sono stati anche usati per l’ippoterapia con
alcuni disabili. E chi avesse un terreno incolto con un investimento di 500 euro potrebbe aiutare una razza in via d’estinzione, avrebbe un aiuto-giardiniere, un produttore di concime, una compagnia per i bimbi o per i momenti di solitudine. Pare che l’asino di Santa Lucia, ormai prossimo alla pensione, abbia scelto la Cascina Valsorda come luogo dove trascorrere gli anni che la vita ancora gli riserverà . (g.b.)
Â?ƒ ˜‡……Š‹ƒ …ƒ•…‹Â?ƒ …‘Â? —Â?ƒ ˜‡Â?–‹Â?ƒ †‹ ƒ•‹Â?‹ǥ †ƒ ’‘…‘ –‡Â?’‘ †‹˜‡Â?—–ƒ ƒÂ?…Š‡ ƒ‰”‹–—”‹•Â?‘ ‡ ’‹……‘Žƒ …ƒÂ?–‹Â?ƒ †‹ ˜‹Â?‹
GUIDOELLE
ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
ASSOCIAZIONE ARTIGIANI Via Cefalonia, 66 25124 Brescia Tel. 030 2209811 r.a. Fax: 030 2449993 Presidenza Direzione 030 2428134 Amministrazione e tesseramento Gruppi associativi Servizio categorie Centro Studi e Formazione Angelo Lino Poisa ASSOARTIGIANI Soc. Coop. Gestione Servizi Via Cefalonia, 66 25124 Brescia Tel. 030 2209811 r.a. Fax: 030 2449993 Direzione UfďŹ cio paghe 030 2428134 Amministrazione e tesseramento Fiscale e contabilitĂ Sicurezza ambientale ed ecologia UfďŹ cio trasporti Formazione Privacy E-mail: info@assoartigiani.it
ARTFIDI LOMBARDIA 25124 Brescia, Via Cefalonia 66 Tel. 030.2209811 - Tel. 030.2428244 Fax 030.2450511 WWW ARTlDI IT s % MAIL INFO ARTlDI IT
UFFICI DIRETTI IN PROVINCIA Breno - 0364 320812 Carpenedolo - 030 9698461 Desenzano - 030 9140025 Gargnano - 0365 71449 int. 236 Ghedi - 030 902028 Iseo - 030 9822192 Limone - 0365 914131 Lumezzane - 030 8921314 Montichiari - 030 9961965 Odolo - 0365 826033 Salò - 0365 43303 Sarezzo - 030 802181 Travagliato - 030 661162 Tremosine - 0365 915811 UFFICI COLLEGATI Concesio - 030 2753756 Chiari - 030 7101001 Leno - 030 9067144 Manerbio - 030 9938458 Paitone - 030 691373 Palazzolo s/O - 030 7302605 Rezzato - 030 2591762 Villanuova s/C - 0365 373644 C.A.I.T. Centro Assistenza Impianti Termici Via Cefalonia, 66 25124 Brescia Tel. 030 2209811 r.a. Fax: 030 2209892 E-mail: cait@assoartigiani.it
www.assoartigiani.it
anno di costituzione 1945
͚͘
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
—–—”‹�’”‡•ƒ
ÂŽ ’”‘‰‡––‘ †‹ ‡Â?‡”‰‹ƒ •‘Žƒ”‡ …‘Â? ‡˜‘Ž—–‹‘Â?ƒ”› Â?‡”‰› ƒÂ?‡” Quando l’unione fa la forza si arriva a concretizzare progetti come quello di Futurimpresa, un’iniziativa delle Camere di commercio di Milano, Bergamo, Brescia e Como per un nuovo modello d’investimento, e dal 2009 societĂ a tutti gli effetti con amministratore delegato proprio Francesco Bettoni, presidente della Camera di commercio bresciana. Una societĂ di gestione del risparmio che proprio in queste settimane ha attivato il
primo investimento sul territorio bresciano con l’ingresso in Rem (Revolutionary Energy Maker), holding industriale con sede a Coccaglio, nata dall’aggregazione proprio di Futurimpresa e sei Pmi (Piccole medie imprese). “Futurimpresa – spiega Francesco Bettoni – è una societĂ di ‘private equity’ con obiettivo l’accompagnamento delle Pmi per i loro progetti di crescita e sviluppo, entrando direttamente nel loro capitale sociale per rafforzarle
patrimonialmente. Nel caso della Rem, Futurimpresa è entrata nel capitale sociale con una quota dell’11% per sviluppare uno straordinario progetto fotovoltaico o meglio ‘agrovoltaico’: infatti, il nuovo sistema consentirĂ la produzione di energia pulita, di tipo solare, grazie a pannelli posti a un’altezza di 4,5 metri, dunque con la possibilitĂ di coltivare i terreni sottostanti, permettendo il comodo passaggio di trattori e trebbiatrici. Un investimento nell’ordine
dei 3 milioni di euro che pone Brescia all’attenzione nazionale e internazionale come uno dei poli emergenti per la produzione di energia alternativa e non inquinanteâ€?. Un limite del solare è che per produrre molta energia servono superďŹ ci enormi, ma Rem è impegnata da tempo con varie prove e ha giĂ iniziato un processo di internazionalizzazione, attirando l’interesse della societĂ francese Eco Delta, che vorrebbe sviluppare una potenza di 100 MWp.
re, come ad esempio il viadotto sul fiume Oglio fra Urago e Calcio che sono arrivate al 40% di realizzazione. Hanno dato riscontro positivo i Distretti diffusi del commercio che sono sorti in varie zone della provincia? In linea di massima direi di sĂŹ, anche se bisogna fare ancora di piĂš per aiutare e sostenere il commercio dei nostri centri storici. Quali sono i progetti futuri di
grande respiro che la Camera di Commercio di Brescia ha in cantiere? I grandi capitoli, che riguardano la necessitĂ di dare competitivitĂ al sistema economico bresciano, si possono cosĂŹ riassumere: accesso al credito, innovazione, trasferimento tecnologico, internazionalizzazione, formazione, infrastrutture, sburocratizzazione e soprattutto efficienza della macchina camerale.
ƒ�‡”ƒ †‹ …‘��‡”…‹‘ �–‡”˜‹•–ƒ ƒŽ ’”‡•‹†‡�–‡ ‡––‘�‹
/H LPSUHVH DQFRUD LQ RPEUD
Ž‹ •’‹”ƒ‰Ž‹ †‹ ”‹•ƒŽ‹–ƒ •‘Ž‘ ’‡” ‹ •‡––‘”‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ—Â–Â‘Â?Â‘Â–Â‹Â˜Â‡ÇĄ …Š‹Â?‹…‘ ‡ ƒ‰”‘ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‡
&
ome un disegnatore chino sul foglio, traccia un ampio cerchio il presidente della Camera di commercio di Brescia Francesco Bettoni, partendo dalla vitalitĂ delle aziende. Qual è lo stato di salute delle imprese bresciane? Ăˆ un quadro disomogeneo con tante ombre e poche luci. Il peggio sembra passato ma ci sono ancora troppe incognite: lo scenario mondiale incerto, l’aumento delle materie prime, la perdita di competitivitĂ del sistema Italia, lo stallo preoccupante del mercato interno. Si intravedono spiragli di risalita
ÂŽ ’”‡•‹†‡Â?–‡ ‡––‘Â?‹ǣ Dz ‡”˜‘Â?‘ ƒ……‡••‘ ƒŽ …”‡†‹–‘ǥ ‹Â?Â?‘˜ƒœ‹‘Â?‡ǥ ‹Â?ˆ”ƒ•–”—––—”‡ ‡† ‡ˆˆ‹…‹‡Â?œƒ †‡ŽŽƒ Â?ƒ……Š‹Â?ƒ …ƒÂ?Â‡Â”ÂƒÂŽÂ‡Çł
dopo gli anni di crisi economica? Pochi, ma legati quasi esclusivamente alle esportazioni di alcuni settori quali l’automotive, il chimico, l’agroalimentare. Quali sono i settori che hanno tenuto meglio e quali quelli che
ancora stentano a riprendersi? Quelli legati alle esportazioni e ai mercati mondiali che hanno tassi di crescita elevati, i famosi Bric (Brasile, Russia, India, Cina) sono riusciti a salvarsi, mentre soffrono ancora parecchio i settori piÚ tradizionali. A che punto siamo con i lavori per la realizzazione della Brebemi? Ci sono intoppi? Se sÏ, quali sono e quali le strade percorribili per risolverli? I lavori, anche se in mezzo a notevoli difficoltà per via dei ritardi accumulati dalla burocrazia romana in merito alla sottoscrizione dell’atto aggiuntivo n. 2, stanno procedendo speditamente e ci sono alcune ope-
Vuoi trovare nuovi clienti all’estero? Con PROBRIXIA il successo è a portata di mano!
Con noi ĂŠ comodo, afďŹ dabile ed economico!
PROBRIXIA cura ogni anno la partecipazione di imprese bresciane e lombarde
Aderire alle iniziative di PROBRIXIA è facile e veloce. Scoprirai la garanzia e l’afďŹ dabilitĂ di un partner istituzionale con oltre 15 anni di esperienza in tema di internazionalizzazione d’impresa.
alle principali ďŹ ere internazionali di settore. PROBRIXIA organizza inoltre, in tutto il mondo, incontri d’affari mirati fra aziende lombarde e selezionate aziende straniere interessate
Inoltre, grazie ai contributi stanziati dalla Camera di Commercio di Brescia, potrai usufruire di condizioni economiche davvero vantaggiose.
ad acquistare prodotti “Made in Italy�.
Scopri il calendario delle nostre iniziative sul Sito www.probrixia.it
OpportunitĂ internazionali.
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͚͙
‹�†ƒ…ƒ–‘ ’ƒ�‹ˆ‹…ƒ–‘”‹
”ƒ–‹–—†‹Â?‡ ƒŽ ‡•…‘˜‘ ’‡” Žƒ ˜‹…‹Â?ƒÂ?œƒ Recentemente, il Sindacato paniďŹ catori, aderente all’Associazione Artigiani, ha affrontato un tema molto sentito alla categoria come il divieto di paniďŹ cazione domenicale e festiva. Anche il vescovo Luciano Monari, con un documento aveva sostenuto l’iniziativa. Aveva anche espresso il desiderio di poter visitare un laboratorio per comprendere meglio com’è il lavoro del fornaio. Il presidente del paniďŹ catori, Francesco Mensi, ha voluto, quindi,
inviare uno scritto di gratitudine e ringraziamento al Vescovo. “Grazie mons. Luciano – si apre cosĂŹ la lettera di ringraziamenti – non può immaginare la commozione e la pienezza di sentimenti provata durante quelle ore, di notte, in sua compagnia. Abituati a lavorare nell’ombra, per una notte abbiamo avuto l’onore che un Vescovo, il nostro Vescovo, abbia voluto capire chi siamo, cosa facciamo, come lo facciamo, mettendosi in gioco e facendoci sentire protagonistiâ€?.
La lettera prosegue, poi, con un augurio rivolto al Vescovo: “I paniďŹ catori bresciani hanno trovato nelle Sue azioni e nelle Sue parole la stessa forza con cui guida la nostra ComunitĂ . Speriamo che anche Lei non dimentichi quella notte, in cui ha dato forma al pane, ha atteso che lievitasse, l’ha infornato, visto cuocere e poi sfornato. Ha “concelebratoâ€?con noi il rito quotidiano del miracolo del pane, forza e speranza per ogni uomo e ancor piĂš per noi credentiâ€?.
••‘…‹ƒœ‹‘�‹ �‹œ‹ƒ–‹˜ƒ †‡Ž ”‡•‹†‡�–‡
0DWWLQ]ROL VFULYH DL PLQLVWUL Â?ƒ •‘ŽŽ‡…‹–ƒœ‹‘Â?‡ ƒ ”‡Â?‘Â?–‹ǥ ƒŽ†‡”‘Ž‹ ‡ ”—Â?‡––ƒ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‘Â–Â–Â‹Â…Âƒ †‡ŽŽƒ •‡Â?’Ž‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡
Ă‹
dei giorni scorsi la lettera che Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione artigiani di Brescia, ha inviato ai ministri Tremonti, Calderoli e Brunetta, allegando uno studio comparativo rispetto ad analogo approfondimento del maggio 2006 sugli adempimenti necessari all’inizio di una nuova attivitĂ . Rispetto a cinque anni fa gli adempimenti sono praticamente gli stessi e poco o nulla è cambiato in materia di semplificazioni. Nella sua lettera, Mattinzoli richiama lo studio pubblicato dalla Banca Mondiale sulla “facilitĂ di fare impresaâ€? in 183 Paesi del mondo, dove l’Italia si colloca al 78° posto; un esempio tra tutti è il tempo necessario per il rilascio di una concessione per la costruzione di un magazzino: 267 giorni in Italia, 100 in Germania e 40 negli Usa. Nella lettera ai Ministri, l’associazione Artigiani non si limita a elencare le incombenze, ma propone una serie di modifiche e correttivi che, se attuati, potrebbero da
subito dimezzare i tempi della burocrazia. Partendo dal principio della proporzionalità delle norme in funzione delle dimensioni dell’impresa, all’utilizzo di un’unica banca dati per la pubblica amministrazione, vietando di richiedere informazioni già in possesso della stessa amministra-
‡ŽŽƒ Â?‹••‹˜ƒ Â?‘Â? •‘Ž‘ …”‹–‹…Š‡ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ ’”‘’‘•–‡ ‡ …‘””‡––‹˜‹ ’‡” Â?‹‰Ž‹‘”ƒ”‡ Žƒ •‹–—ƒœ‹‘Â?‡ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ zione, all’autocertificazione e alla non applicazione di alcune norme sulla privacy, la marcatura e tenuta dei libri sociali, l’acquisizione d’ufficio del Durc, i codici Ateconfin, le procedure ComUnica con la mancanza di uniformitĂ documentale da parte dei Comuni nell’applicazione
del Suap e, ancora, in tema fiscale circa la revoca del credito d’imposta per mancata indicazione nell’Unico, al ravvedimento operoso nei versamenti Inps e Inail, la disponibilitĂ del programma di controllo “Gericoâ€? all’inizio del periodo d’imposta e altro ancora. Al lungo elenco di proposte viene aggiunta la farraginositĂ e il calvario delle imprese di fronte al Sistri, che avrebbe dovuto entrare in funzione ad agosto 2010, poi a ottobre, successivamente a dicembre; l’ultimo differimento cronologico risaliva al 1° giugno 2011, mentre ora si parla di date successiva a partire dal 1° settembre, con una forma che nella sua sperimentazione ha rappresentato tutta la sua inefficacia a essere attuato. Mattinzoli termina la sua missiva con la vicenda Equitalia, che rischia di distruggere quelle aziende che, con coraggio, hanno combattuto la crisi e mantenuto l’occupazione. Insomma, conclude Mattinzoli: “In questo Paese non conviene piĂš fare impresa!â€?
6 3 $
͚͚
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ƒÂ?„‹Â?‹ ‡ ƒ”…Š‹–‡––—”ƒ Â? ’”‘‰‡––‘ †‹ ”†‹Â?‡ǥ ‡•’‡ˆ ‡ ”‡•…‹ƒ ‘„‹Ž‹–Â? L’Ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Brescia, presieduto da Paolo Ventura, con vicepresidenti Giancfranco Camadini,Paola Faroni e Roberto Saleri, non fa soltanto da organo di tutela per i propri associati, bensĂŹ rafforza continuamente la sua presenza fattiva sul territorio per costruire e sviluppare progetti nuovi. “In questo senso – dice proprio il presidente Ventura – non
vogliamo fermarci, ma guardare al futuro degli spazi costruiti, puntando sulle potenzialitĂ delle giovani generazioniâ€?. CosĂŹ, di comune accordo con il Cespef (Centro studi pedagogici sulla vita matrimoniale e familiare) dell’UniversitĂ Cattolica diretto da Monica Amadini e in collaborazione con Brescia MobilitĂ , l’Ordine ha promosso il progetto “Bambini e architettura: un percorso didattico per conoscere e valorizzare lo spazio
urbano in trasformazioneâ€?, focalizzato sulle trasformazioni che la metropolitana leggera cittadina a partire dal 2013 (anno di completamento dei lavori) porterĂ nella viabilitĂ e nella vivibilitĂ del territorio. “L’esperienza – spiega Paolo Ventura – si è articolata in laboratori e attivitĂ didattiche con gli alunni della scuola primaria ‘Carlo Collodi’ di Bovezzo e dell’istituto secondario ‘Nicolò Tartaglia’
di Brescia e rientra nel progetto internazionale UiaArchitecture & Children Golden Cubes Awards, concepito per incoraggiare i ragazzi a capire il valore sociale del progetto architettonico e i processi attraverso i quali si modella l’ambienteâ€?. Il progetto si è classiďŹ cato al secondo posto e la premiazione avverrĂ prossimamente a Roma. Per informazioni visitare il sito web www.architettibrescia.it.
”†‹�‡ †‡‰Ž‹ ”…Š‹–‡––‹ ƒ�‘”ƒ�‹…ƒ
8Q RUJDQR IRULHUR G¡LQL]LDWLYH —Ž ˆ”‘Â?–‡ †‡ŽŽƒ Â?‘„‹Ž‹–Â? •‘•–‡Â?‹„‹Ž‡ •’‹……ƒ ‹Ž ’”‘‰‡––‘ ‘•Ž‘ǥ ’”‘Â?–‘ ’‡” ÂŽÇŻ š’‘ ͚͙͘Í?
8
n’agenda fitta di impegni per l’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Brescia, che svolge la propria attività attraverso i dipartimenti istituzionale, professione e formazione cultura. Costituitosi nel 1955, l’ordine conta attualmente tra le sue fila 2.296 iscritti ed è presieduto da Paolo Ventura, che è anche presidente della Consulta regionale lombarda degli architetti. Fra le numerose iniziative di aggiornamento organizzate dall’ordine vi sono i corsi per coordinatori della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili in fase di progettazione ed esecuzione (alcuni già avviati, altri partiranno dopo la stagione estiva), che si prefiggono di fornire ai professionisti un’accurata panoramica delle novità introdotte dal Titolo IV del Testo unico. Ha riscosso un grande successo il corso dÏ aggiornamento sul tema del paesaggio, che ha avuto al cen-
ƒ Ž‹Â?‡ƒ ˆ‡””‘˜‹ƒ”‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ •‡‘nj †‘Ž‘ ‹Â?†‹˜‹†—ƒ–ƒ ’‡” ‹Ž ”‡…—’‡”‘ †‹ –”ƒ……‹ƒ–‹ ‡ —Â?ƒ ”‹˜‹–ƒŽ‹œœƒœ‹‘Â?‡ …—Ž–—”ƒŽ‡ †‡‹ Ž—‘‰Š‹
tro l’analisi del quadro legislativo regionale ed europeo in materia di Codice urbano e paesaggio. Si è svolto pure con esiti estremamente positivi il corso per la Certificazione energetica degli edifici. E presto partirĂ , in collaborazione con il dipartimento Studi giuridici e Circ dell’UniversitĂ di Pavia, un corso volto all’acquisizione della qualifica di “mediatore professionistaâ€?. Un’importante occasione in tema di mobilitĂ sostenibile in Lombardia è il progetto Moslo: scelto tra i primi cinque nel concorso bandito dalla Provincia di Milano per estendere su scala regionale Expo 2015, ha vi-
sto la partecipazione della Consulta regionale degli ordini degli architetti lombardi con il coinvolgimento dell’UniversitĂ di Brescia e del Politecnico di Milano. Per quanto attiene l’area est della regione si è costituito un gruppo di lavoro comprendente l’Ordine architetti di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova che ha individuato la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo per l’eventuale recupero di tracciati, stazioni, conversione in greenway e rivitalizzazione culturale ed ambientale delle comunitĂ di riferimento. Il dipartimento Cultura e formazione cura il rapporto con l’UniversitĂ degli Studi di Brescia (i corsi di “Tecnica delle costruzioniâ€? e di “Restauroâ€? con la facoltĂ di Ingegneria). Inoltre, sono in cantiere corsi di aggiornamento per l’adeguamento formale, strutturale e impiantistico degli edifici realizzati nella ricostruzione post-bellica, nonchĂŠ per l’adeguamento sismico delle costruzioni storiche. Il Dipartimento Professione – attraverso l’attivitĂ delle Com-
ÇŻ
missioni (“Urbanisticaâ€?, “Concorsiâ€?, “Rapporti con le pubbliche amministrazioniâ€? e “Prezziarioâ€?) – si muove con l’intento di offrire stimoli tesi a migliorare il livello professionale e culturale di tutti gli iscritti all’Ordine (in tal senso si pensi, ad esempio, al recente convegno che si è svolto “Scia, titoli abilitativi e iter autorizzativiâ€?). Il Dipartimento cerca inoltre di incoraggiare un approccio inter-pro-
LOsistema
. Adiconsum difesa consumatori . Anolf ufďŹ cio stranieri . Anteas terza etĂ attiva . UfďŹ cio artigianato . Caf consulenza ďŹ scale . Calf lavoro familiare . Ial formazione professionale
. Inas assistenza sociale . Sicet sindacato inquilini . 626 sportello salute e sicurezza . UfďŹ cio assicurativo . Saf contabilitĂ imprese . Unitour agenzia viaggi
fessionale fra ingegneri, geometri e costruttori, puntando a coinvolgere enti quali la Soprintendenza per i Beni culturali, la Provincia, il Comune e l’UniversitĂ degli Studi di Brescia. Infine, un tema verso il quale quale nutre grande interesse riguarda la “Indagine sui costi della progettazioneâ€?, alla quale gli iscritti possono partecipare online, accedendo all’apposita area riservata del sito web (www.architettibrescia.it).
servizi CISL
accompagna aiuta H tutela %5(6&,$ Vi Alti Via Altipiano i d’A d’Asiago, i 3 25128 - Brescia Tel. 0303844511 Fax 0303844501
www.cislbrescia.it ust.brescia@cisl.it
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͚͛
‹ˆ‘”Â?ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â”Â‡Â?†‹•–ƒ–‘ ‘Â?–”‹„—–‹ ƒ‰‡˜‘Žƒ–‹ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â—Â?œ‹‘Â?‡ †‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ƒ’’”‡Â?†‹•–‹ La riforma dell’apprendistato è un’opportunitĂ in piĂš per i giovani. Ne è convinto Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato imprese unione di Brescia, commentando l’accordo di massima raggiunto fra Governo, Regioni e parti sociali per l’avvio di una riforma d’apprendistato che sempliďŹ chi le modalitĂ di utilizzo dell’istituto. La riforma prevede contributi agevolati e sgravi ďŹ scali come premio per assumere giovani apprendisti, ma anche sanzioni
per le aziende che non adempiono all’obbligo formativo. Con la possibilitĂ per il datore di pagare una contribuzione agevolata per i primi 18 mesi dall’assunzione, il provvedimento speciďŹ ca che l’azienda potrĂ cumulare pure l’incentivo economico pari al 50% dell’indennitĂ di mobilitĂ che sarebbe spettata al lavoratore per ogni mensilitĂ corrisposta. Passando agli incentivi speciďŹ ci per le imprese c’è la conferma dello “scontoâ€? Irap. Sul versante
dei ragazzi l’organizzazione di via Orzinuovi valuta positivamente l’obiettivo di valorizzare la formazione by doing svolta all’interno dell’azienda. Un risultato importante per un Paese come l’Italia, dove oltre 2 milioni di giovani non studiano nĂŠ lavorano e il 26,7% delle imprese non riesce a reperire manodopera qualiďŹ cata. Confartigianato apprezza il riconoscimento della maggior durata dell’apprendistato per l’artigianato perchĂŠ, in questo
modo, vengono valorizzate le esperienze della contrattazione collettiva di settore. “Considero fondamentale, afďŹ nchĂŠ la riforma possa produrre gli effetti sperati, che il ruolo centrale della contrattazione collettiva nella regolamentazione dell’istituto venga salvaguardato appieno, non imponendo vincoli legislativi all’autonomia delle partiâ€?, ha concluso il leader di Confartigianato imprese unione di Brescia.
••‘…‹ƒœ‹‘�‹ ‘�ˆƒ”–‹‰‹ƒ�ƒ–‘
$VVLFXUD]LRQL H ULIRUPD 5F DXWR ÇŻ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ …ƒ””‘œœ‹‡”‹ •‹ Â?—‘˜‡ ’‡” …ƒÂ?„‹ƒ”‡ Ž‡ Â?‘†ƒŽ‹–Â? †‹ ”‹•ƒ”…‹Â?‡Â?–‘
6
ubito la riforma dell’attuale sistema del risarcimento diretto, previsto dal Codice delle assicurazioni privateâ€?. La chiede la Confartigianato imprese unione di Brescia, presieduta da Eugenio Massetti, in collaborazione con l’Associazione nazionale carrozzieri: “Anche il presidente dell’Antitrust Antonio CatricalĂ ha confermato il sostanziale fallimento del meccanismo di indennizzo diretto e la necessitĂ d’intervenire con una riforma che rilanci la competizione tra imprese e riduca i costi per i consumatoriâ€?. Secondo il presidente Massetti la procedura di risarcimento diretto in caso di incidente automobilistico (obbligo di richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione) non ha ridotto i premi delle polizze Rc auto. Infatti, tra 2009 e 2010 si sono registrati aumenti del 15% dei premi assicurativi, con punte del 25% per gli autoveicoli e del 35% per i motocicli. Come se non bastasse, i tempi di liquidazione dei danni si sono allungati. Confartigia-
nato chiede pertanto che vengano posti all’ordine del giorno e discussi i due disegni di legge presentati alla Camera e al Senato per modificare l’attuale sistema. I carrozzieri chiedono che i cittadini siano liberi di scegliere la procedura di risarcimento diretto, sia nella fase giudi-
Â?…Š‡ ‹Ž ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ŽŽǯ Â?–‹–”—•– ƒ–”‹…ƒŽÂ? Šƒ …‘Â?ˆ‡”Â?ƒ–‘ ‹Ž •‘•–ƒÂ?œ‹ƒŽ‡ ˆƒŽŽ‹Â?‡Â?–‘ †‡Ž Â?‡……ƒÂ?‹•Â?‘ †‹ ‹Â?†‡Â?Â?‹œœ‘ †‹”‡––‘ ziale che stragiudiziale, oppure di richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno. Inoltre, sollecitano l’abolizione del rimborso ‘in forma specifica’, che permette di ottenere la riparazione gratuita dell’auto attraverso officine convenzionate con la propria com-
pagnia, concretizzando un abuso di posizione dominante da parte delle assicurazioni. Secondo Confartigianato le compagnie assicurative decidono le tariffe delle polizze Rc auto, possono imporre da chi far riparare l’auto incidentata, condizionano importo del risarcimento e tariffe orarie delle officine. Tutto ciò viola i principi di libero mercato e libera concorrenza tra imprese di autoriparazione, col rischio di una mancanza di tutela dei diritti dell’assicurato. Le storture del sistema del risarcimento diretto sono dimostrate anche dalle denunce presentate dall’Isvap (organo di controllo) all’AutoritĂ garante della concorrenza e del mercato e dal crescente numero di multe che l’Isvap ha comminato alle compagnie assicurative. Senza dimenticare che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 180/2009 e l’ordinanza n. 154 del 26 aprile 2010, si è espressa a favore della “facoltativitĂ â€? del sistema di risarcimento diretto dei danni in caso di incidente automobilistico.
L’Architetto progetta gli spazi destinati alla vita della gente, opera per lo sviluppo sostenibile della città e interviene per il restauro dei beni culturali. �L’architettura coinvolge contemporaneamente aspetti estetici, storici, sociali, economici e produttivi. La qualità della concezione architettonica, l’inserimento nel paesaggio dei nuovi interventi, il rispetto e la valorizzazione del paesaggio naturale e delle qualità urbane, l’utilizzazione totale del patrimonio esistente, la rigenerazione della città , rispondono ad un interesse pubblico e appresentano un diritto di tutti i cittadini.� (dalla Direttiva europea sull’architettura e l’ambiente di vita)�
ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Via delle Grazie n.6 - 25122 Brescia - Tel. 030 3751883 – Fax 030 3751874 - E-mail: infobrescia@archiworld.it - www.bs.archiworld.it
‘Â?Â‰Â‡Â”ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
,/ 9$1*(/2 '(//$ '20(1,&$
/$92&( '(/ 3232/2
Č‹Í™Í&#x;Í™Í ÇŚÍ™Í&#x;ÍĄÍšČŒ
62/(11,7Â '(/ &25386 '20,1, '$/ 9$1*(/2 6(&21'2 0$77(2
Quel giorno GesĂš uscĂŹ di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salĂŹ su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: “Ecco, il seminatore uscĂŹ a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perchĂŠ il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascoltiâ€?.
1 –”ƒ ‹ ’‹Î ƒ––‹˜‹ ’‹––‘”‹ †‡Ž ‡––‡…‡Â?–‘ „”‡•…‹ƒÂ?‘Ǥ ÂŽ •—‘ •–‹Ž‡ •‹ ‹Â?•‡”‹•…‡ ’‹‡Â?ƒÂ?‡Â?–‡ Â?‡Ž „ƒ”‘……Š‡––‘ Ž‘…ƒŽ‡ ‹Â?ˆŽ—‡Â?œƒ–‘ †ƒŽŽƒ ’‹––—”ƒ ˜‡Â?‡œ‹ƒÂ?ƒ †‹ ‡„ƒ•–‹ƒÂ?‘ ‹……‹ǥ ‹‡’‘Ž‘ ‡ ‹––‘Â?‹Ǥ
Ǥ Ǥ ǥ Ǥ
&RQWDUH LO WHPSR
,
n questo brano di Vangelo GesÚ crea un’equazione precisa tra tempo dedicato alla Parola di Dio e il frutto che si può portare. E la casistica è nota: strada, sassi, spine, terra buona; cosÏ come la percentuale del cento, del sessanta e del trenta. Ma quel frutto... che cos’è? PerchÊ GesÚ lo dà per scontato e non lo spiega nemmeno ai discepoli. Potremmo azzardare: le opere buone, il bene, la carità , l’amore. Dal piÚ concreto al piÚ astratto. Eppure non credo che il frutto sia solo qualcosa. Credo che il frutto sia il risultato di tutta la vita, cioè la vita vissuta con pienezza, quella vita che si perde e si guadagna all’opposto di quel che si pensa comunemente. Non è possibile pensare a un frutto che sia solo qualcosa, una parte della vita, che sia la realizzazione di qualcosa di esterno. Tutto, quando la Parola di Dio è ascoltata, diventa parte del frutto, anzi diventa il frutto. PerchÊ la Parola di Dio
$UUHQGHUVL DOO¡DPRUH Sia fatta la tua volontĂ , come in cielo cosĂŹ in terra: “AffinchĂŠ ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando te; con tutta l’anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, indirizzando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e i sensi dell’anima e del corpo in offerta di lode al tuo amore e non per altro; e affinchĂŠ amiamo i nostri prossimi come noi stessi, attirando tutti secondo le nostre forze al tuo amore, godendo dei beni altrui come fossero nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando alcuna offesa a nessunoâ€?. Spesso temiamo la volontĂ di Dio: la associamo al fato greco: un destino tragico al quale è impossibile fuggi-
re. Francesco si è rasserenato su questo. GiĂ all’inizio della sua vocazione pregava dicendo: “Signore, cosa vuoi che io faccia?â€?, consegnando la sua vita nelle mani di GesĂš e rendendosi disponibile a seguirne le orme. Sono molto particolari i verbi che Francesco colloca nella parafrasi; sono verbi che indicano le modalitĂ dell’amore: pensando te, desiderando, cercando il tuo onore, spendendo per te tutte le energie, e per quanto riguarda l’amore al prossimo il desiderio di Francesco è di condividerne i sentimenti e le situazioni della vita, ma prima ancora cercando di attirare tutti al Signore. Il Santo di Assisi è un uomo dal cuore innamorato e come tutte le persone che amano cerca di rendere felice l’Amato consapevole che l’unica
volontĂ di Dio è che tutti gli uomini siano salvi (Gv 6,39). Francesco ricorreva a uno strumento efficace per discernere la volontĂ divina: la Parola di Dio. Indeciso sul da farsi, spesso, dopo un momento di preghiera apriva la Bibbia e faceva ciò che vi trovava scritto. Se non capiva, ricorreva all’aiuto di un sacerdote. Per lui la sintesi della vita era “Vivere il Vangeloâ€? come scrive nell’incipit della Regola Bollata. Quindi la volontĂ di Dio è nella Scrittura e consiste nel vivere come GesĂš: con i suoi sentimenti che ci aiutano a orientare i nostri, i suoi gesti che ci insegnano l’attenzione al fratello, con le sue parole che danno forma alla nostra esistenza. Niente malattie e destini infami: il Vangelo è vita e salvezza.
porta alla vera consapevolezza riguardo alle cose che contano: non vola via, non brucia e non soffoca. Sono le altre cose che allontanano e fanno perdere la vera nozione del tempo. PerchĂŠ solo cosĂŹ il tempo diventa occasione non solo per fare ma soprattutto per essere, perchĂŠ rafforza le intenzioni deboli e spazza via le preoccupazioni superflue, perchĂŠ concede tempo al tempo e non si perde a rincorrere quello che non è necessario. Anche se sembrerebbe il contrario. Ma senza il nutrimento della Parola di Dio non si può che vivere la dispersione, non si può che cercare senza sapere cosa trovare. Paradossalmente la Parola di Dio seminata è il risultato che ci viene chiesto di raggiungere camminando ogni giorno nella nostra esperienza, contando il nostro tempo. Ăˆ conoscere la meta del viaggio. CosĂŹ è possibile non perdere tempo. Ancora paradossalmente perchĂŠ sembrerĂ sempre di perderlo in confronto alle molte cose che ci
sembra necessario fare ogni giorno. Abbiamo bisogno di fare perchĂŠ abbiamo paura di guardarci indietro e di non essere stati nulla. Ăˆ il pericolo di rincorrere le cose invece di farle diventare parte del nostro vivere. E non è difficile cadere in questo equivoco perchĂŠ le cose riempiono bene il vuoto che si può creare alle nostre spalle. Mentre il frutto sta davanti ed è il risultato finale, il bilancio di una vita vissuta con pienezza perchĂŠ riempita di un senso che da solo il nostro cercare non potrebbe darsi. Le preoccupazioni e i desideri brucianti, il volo degli uccelli e le aspirazioni non riescono a riempire il tempo necessario, anzi lo sfilacciano in tentativi e prove, lo annegano nel cumulo di tentativi falliti e nell’incapacitĂ di guardare con serenitĂ al futuro. In questo sistema non c’è spazio per la speranza perchĂŠ non c’è obiettivo e il tempo si scolora insieme al suo passaggio. Impietoso e senza frutto.
͚͞
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‹Žƒ�‘
ÂŽ …ƒ”†Ǥ Â?‰‡Ž‘ …‘Žƒ •—……‡†‡ ƒŽ …ƒ”†Ǥ ‹‘Â?‹‰‹ ‡––ƒÂ?ƒÂ?œ‹ “Un uomo di grande cultura, di molteplice esperienza, di forte passione ecclesialeâ€?: è stato presentato cosĂŹ il nuovo arcivescovo di Milano, il card. Angelo Scola (nella foto), dall’arcivescovo uscente e amministratore apostolico ďŹ no all’ingresso del successore, card. Dionigi Tettamanzi. L’annuncio è stato dato il 28 giugno alla Curia ambrosiana e, in contemporanea, nella diocesi di Venezia e in sala stampa vaticana. Lo stesso
Tettamanzi ha voluto ricordare gli elementi piĂš signiďŹ cativi del curriculum del suo successore, originario dell’arcidiocesi di Milano essendo nato a Malgrate (Lecco) il 7 novembre 1941. Ordinato sacerdote nel 1970 nella diocesi di Teramo, Scola ha conseguito il dottorato in FilosoďŹ a all’UniversitĂ cattolica di Milano (dove da studente aveva ricoperto l’incarico di presidente della Fuci) e in Teologia a Friburgo in Svizzera.
Negli stessi anni e ďŹ no alla sua nomina episcopale è stato tra i responsabili del movimento ecclesiale di Comunione e liberazione. Nel 1991 è stato nominato vescovo di Grosseto, dove ha esercitato il suo ministero ďŹ no al 1995, quando Giovanni Paolo II gli ha afďŹ dato l’incarico di rettore della PontiďŹ cia universitĂ Lateranense a Roma e quello di preside del PontiďŹ cio istituto Giovanni Paolo II per Studi su matrimonio
e famiglia, presso la stessa UniversitĂ , dove aveva insegnato. Il 5 gennaio 2002 è stato scelto dal Papa come patriarca di Venezia. Autore di diverse pubblicazioni e di numerosi contributi per riviste specializzate e per opere collettive di natura teologica e pastorale, è stato, in particolare, relatore per la XI Assemblea del Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2005 sul tema “L’eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesaâ€?.
‡Â?‡†‡––‘ ÇŻÂ‡Â•Â‘Â”Â–ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ’”‹Â?ƒ †‡ŽŽǯ Â?‰‡Ž—•
/R VJXDUGR GL *HV VXJOL RSSUHVVL
‡•Î Dz’”‘Â?‡––‡ †‹ †ƒ”‡ ƒ –—––‹ ǎ”‹•–‘”‘ǯǥ Â?ƒ ’‘Â?‡ —Â?ƒ …‘Â?†‹œ‹‘Â?‡dzǥ “—‡ŽŽƒ †‹ ’”‡Â?†‡”‡ ‹Ž •—‘ ‰‹‘‰‘ ‡ †‹ ‹Â?’ƒ”ƒ”‡ †ƒ —‹ DzÂ?‹–‡ ‡ —Â?‹Ž‡ †‹ …—‘”‡dzǤ ÂŽ Dz‰‹‘‰‘dz †‹ ”‹•–‘ ° Ç˛ÂŽÂƒ Ž‡‰‰‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡dz
/
o sguardo di GesÚ anche oggi si posa su tanta gente oppressa da condizioni di vita difficili, ma anche priva di validi punti di riferimento per trovare un senso e una meta all’esistenza�. Lo ha detto Benedetto XVI, domenica scorsa prima di recitare l’Angelus da piaz-
za San Pietro. “Oggi, nel Vangelo, il Signore GesĂš ci ripete quelle parole che conosciamo cosĂŹ bene, ma che sempre ci commuovono: ‘Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra
vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero’â€?, ha ricordato il Papa, che ha aggiunto: “Quando GesĂš percorreva le strade della Galilea annunciando il Regno di Dio e guarendo molti malati, sentiva compassione delle folle, perchĂŠ erano stanche e sfinite, come pecore senza pastoreâ€?. In realtĂ , “quello sguardo di GesĂš
pone una condizioneâ€?, quella di prendere il suo giogo e di imparare da Lui “mite e umile di cuoreâ€?. Ma, ha domandato il Papa, “che cos’è questo ‘giogo’, che invece di pesare alleggerisce, e invece di schiacciare solleva?â€?. Il “giogoâ€? di Cristo è “la legge dell’amore, è il suo comandamento, che ha lasciato ai suoi discepoli. Il
Dz ‹•‘‰Â?ƒ ƒ„„ƒÂ?†‘Â?ƒ”‡ Žƒ ˜‹ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â”Â‘Â‰ÂƒÂ?ÂœÂƒÇĄ †‡ŽŽƒ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ —–‹Ž‹œœƒ–ƒ ’‡” ’”‘…—”ƒ”•‹ ’‘•‹œ‹‘Â?‹ †‹ •‡Â?’”‡ Â?ƒ‰‰‹‘”‡ ’‘–‡”‡ǥ ’‡” ƒ••‹…—”ƒ”•‹ ‹Ž •—……‡••‘ Ġ ‘‰Â?‹ …‘•–‘dzǤ Â?…Š‡ ˜‡”•‘ ÂŽÇŻÂƒÂ?„‹‡Â?–‡ǥ Šƒ ƒ˜˜‡”–‹–‘ ‹Ž ‘Â?Â–Â‡ÂˆÂ‹Â…Â‡ÇĄ Dz„‹•‘‰Â?ƒ ”‹Â?—Â?…‹ƒ”‡ ƒŽŽ‘ •–‹Ž‡ ƒ‰‰”‡••‹˜‘ ‡ ƒ†‘––ƒ”‡ —Â?ƒ ”ƒ‰‹‘Â?‡˜‘Ž‡ ÇŽÂ?Â‹Â–Â‡ÂœÂœÂƒÇŻ
sembra estendersi fino ad oggi, fino al nostro mondoâ€?. “Anche oggi – ha chiarito il Pontefice – si posa su tanta gente oppressa da condizioni di vita difficili, ma anche priva di validi punti di riferimento per trovare un senso e una meta all’esistenza. Moltitudini sfinite si trovano nei Paesi piĂš poveri, provate dall’indigenza; e anche nei Paesi piĂš ricchi sono tanti gli uomini e le donne insoddisfatti, addirittura malati di depressione. Pensiamo poi ai numerosi sfollati e rifugiati, a quanti emigrano mettendo a rischio la propria vitaâ€?. Lo sguardo di Cristo, ha sottolineato il Santo Padre, “si posa su tutta questa gente, anzi, su ciascuno di questi figli del Padre che è nei cieli, e ripete: ‘Venite a me, voi tutti‌’â€?. GesĂš, ha proseguito Benedetto XVI, “promette di dare a tutti ‘ristoro’, ma
vero rimedio alle ferite dell’umanitĂ , sia quelle materiali, come la fame e le ingiustizie, sia quelle psicologiche e morali causate da un falso benessere, è una regola di vita basata sull’amore fraterno, che ha la sua sorgente nell’amore di Dioâ€?. Per questo “bisogna abbandonare la via dell’arroganza, della violenza utilizzata per procurarsi posizioni di sempre maggiore potere, per assicurarsi il successo ad ogni costoâ€?. Anche verso l’ambiente, ha avvertito il Pontefice, “bisogna rinunciare allo stile aggressivo che ha dominato negli ultimi secoli e adottare una ragionevole ‘mitezza’. Ma soprattutto nei rapporti umani, interpersonali, sociali, la regola del rispetto e della non violenza, cioè la forza della veritĂ contro ogni sopruso, è quella che può assicurare un futuro degno
͚ͥ
͘͞°
dell’uomoâ€?. Il Santo Padre ha anche ricordato che “ieri abbiamo celebrato una particolare memoria liturgica di Maria Santissima lodando Dio per il suo Cuore Immacolato. Ci aiuti la Vergine a ‘imparare’ da GesĂš la vera umiltĂ , a prendere con decisione il suo giogo leggero, per sperimentare la pace interiore e diventare a nostra volta capaci di consolare altri fratelli e sorelle che percorrono con fatica il cammino della vitaâ€?. Dopo l’Angelus, Benedetto XVI si è unito “alla gioia della Chiesa in Romania, in particolare della ComunitĂ di Satu Mare, dove oggi viene proclamato beato JĂĄnos Scheffler, che fu vescovo di quella diocesi e morĂŹ martire nel 1952. La sua testimonianza sostenga sempre la fede di quanti lo ricordano con affetto e delle nuove generazioniâ€?.
‡Â?‡†‡––‘ Šƒ …‘Â?•‡‰Â?ƒ–‘ ‹Ž ͛͘ ‰‹—‰Â?‘ •…‘”•‘ ’‡” Žƒ ’”‹Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ ‹Ž ’”‡Â?‹‘ ƒ–œ‹Â?‰‡” †‹ –‡‘Ž‘‰‹ƒ Â?‡ŽŽƒ ƒŽƒ Ž‡Â?‡Â?–‹Â?ƒ †‡Ž ƒŽƒœœ‘ ’‘•–‘Ž‹…‘ǥ Â?‡––‡Â?ÇŚ †‘ ‹Â? Ž—…‡ Ç˛ÂŽÂƒ ‰”ƒÂ?†‡œœƒ †‡ŽŽƒ •ˆ‹†ƒ ‹Â?•‹–ƒ Â?‡ŽŽƒ Â?ƒ–—”ƒ †‡ŽŽƒ Â–Â‡Â‘ÂŽÂ‘Â‰Â‹ÂƒÇłÇĄ —Â?ƒ Â•ÂˆÂ‹ÇŚ †ƒ †‡ŽŽƒ “—ƒŽ‡ DzŽǯ—‘Â?‘ Šƒ „‹•‘‰Â?‘ǥ ’‡”…Š¹ ‡••ƒ …‹ •’‹Â?‰‡ Ġ ƒ’”‹”‡ Žƒ Â?‘•–”ƒ ”ƒ‰‹‘Â?‡ ‹Â?–‡””‘‰ƒÂ?†‘…‹ …‹”…ƒ Žƒ ˜‡”‹–Â? Â•Â–Â‡Â•Â•ÂƒÇĄ …‹”…ƒ ‹Ž ˜‘Ž–‘ †‹ ‹‘dzǤ ÂŽ ’”‡Â?‹‘ ƒ–œ‹Â?‰‡”ǥ Šƒ ƒˆˆ‡”Â?ƒ–‘ ‹Ž …ƒ”†Ǥ ƒÂ?‹ŽŽ‘ —‹Â?‹ǥ ° Dz—Â? …‘Â?–”‹„—–‘ ƒŽŽƒ ’”‘Â?‘nj œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …‘•…‹‡Â?œƒ ‡ ƒŽŽ‘ •–—†‹‘ †‡ŽŽƒ –‡‘Ž‘‰‹ƒ ‹Â? —Â? –‡Â?’‘ Â?‡Ž Â“Â—ÂƒÂŽÂ‡ÇłÇĄ …‘nj Â?‡ ‹Ž ƒ’ƒ Šƒ ’‹Î ˜‘Ž–‡ •‘––‘Ž‹Â?Â‡ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Ç˛ÂŽÂƒ ’”‹‘”‹–Â? …Š‡ •–ƒ ƒŽ †‹ •‘’”ƒ †‹ –—––‡ Ž‡ ƒŽ–”‡ ° ”‡Â?†‡”‡ ‹‘ ’”‡•‡Â?–‡ ‹Â? “—‡•–‘ Â?‘Â?†‘ ‡ ƒ’”‹”‡ ƒ‰Ž‹ —‘Â?‹Â?‹ ÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‡Â•Â•Â‘ ƒ ‹‘dzǤ ÂŽ ”‡Â?‹‘ ° •–ƒ–‘ ‹•–‹–—‹–‘ †ƒŽŽƒ Dz ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ ƒ–‹…ƒÂ?ƒ ‘•‡’Š ƒ–œ‹Â?ÇŚ ‰‡” ÇŚ ‡Â?‡†‡––‘ dzǤ –”‡ ’”‡Â?‹ƒ–‹ •‘Â?‘ ‹Ž ’”‘ˆǤ ƒÂ?Ž‹‘ ‹Â?‘Â?‡––‹ǥ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘ǥ ÂŽÂƒÂ‹Â…Â‘ÇĄ •–—†‹‘•‘ †‹ ‡––‡”ƒ–—”ƒ …”‹•–‹ƒÂ?ƒ ƒÂ?–‹…ƒ ‡ ÂƒÂ–Â”Â‘ÂŽÂ‘Â‰Â‹ÂƒÇ˘ ‹Ž ’”‘ˆǤ Ž‡‰ƒ”‹‘
‘Â?œžŽ‡œ †‡ ÂƒÂ”Â†Â‡Â†ÂƒÂŽÇĄ •ƒ…‡”†‘–‡ •’ƒ‰Â?‘Ž‘ǥ †‘…‡Â?–‡ †‹ ‡‘Ž‘‰‹ƒ •‹•–‡Â?ÂƒÂ–Â‹ÇŚ Â…ÂƒÇ˘ ‹Ž ’”‘ˆǤ ƒš‹Â?‹Ž‹ƒÂ? ‡‹Â?ÇĄ …‹•–‡”…‡Â?•‡ǥ –‡†‡•…‘ǥ ƒ„ƒ–‡ †‡Ž ‘Â?ƒ•–‡”‘ †‹ ‡‹Ž‹‰‡Â?Â?”‡—œ Č‹ Â—Â•Â–Â”Â‹ÂƒČŒ ‡ †‘…‡Â?–‡ †‹ ‡‘Ž‘‰‹ƒ ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?–ƒŽ‡ ‡ †‘‰Â?ƒ–‹…ƒǤ Č‹ ‡ŽŽƒ ˆ‘–‘ —Â? Â?‘Â?‡Â?–‘ †‡ŽŽƒ …‡”‹Â?‘Â?Â‹ÂƒČŒÇ¤
/¡HGXFD]LRQH FXUD GHOLFDWD In vista della canonizzazione del Beato Luigi Guanella (23 ottobre), il 24 giugno si è svolto a Roma il convegno “Don Luigi Guanella. Le caratteristiche della sua santitĂ â€?. “La santitĂ salverĂ il mondoâ€? è la frase del fondatore scelta dal Comitato per la canonizzazione per i futuri eventi (www.guanelliani.org). Il convegno è stato aperto dal vicario generale dei Servi della CaritĂ , p. Umberto Brugnoni. “Il nostro fondatore – ha
detto la madre generale delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, suor Elisabetta Serena Ciserani – ci ha esortato a piĂš riprese a non trascurare lo studio e l’approfondimento come risposta ai tempi, alle nuove scoperte pedagogiche, ai bisogniâ€?. Inoltre egli scriveva che “l’educazione è cura delicatissimaâ€? e noi oggi abbiamo a disposizione “collane di testi storici grazie a persone che si sono impegnate con passione, a li-
vello scientiďŹ co, nello studio delle sue opere, attualizzando il suo pensiero ispiratoâ€?. “Noi cooperatori – è intervenuto Pietro Ozimo, presidente dei cooperatori Centro-Sud Italia – condividiamo con grande gioia questa missione comune a tutto il popolo di Dio, ci proponiamo di modellare la nostra vita sugli esempi di don Guanella, con lo stile che il nostro Beato ha vissuto e trasmesso a noi tuttiâ€?.
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ÍšÍ&#x;
‘Â?…‡”–‘ ‹Â? ƒÂ? ƒ”Â?ƒ„ƒ —‘Â?ƒ ‹Ž ‡Â?Â?‡ ’‹ƒÂ?‘ “—ƒ”–‡– VenerdĂŹ 8 luglio alle ore 21 presso l’Auditorium S. Barnaba è in programma un concerto del gruppo “Gemme piano quartetâ€? composto da Erik JĂ mbor, Gabriela UjpĂ lovĂ , MatuĹĄ Ferko, Enrico Pompili che eseguiranno musiche DvorĂ k, Schubert, Smetana, Wagner, JĂ mbor. L’ingresso è a offerta libera: eventuali offerte saranno devolute a “Famiglie nuoveâ€? per azioni di sostegno a famiglie in difďŹ coltĂ . Il “Gemme piano
quartetâ€? è nato quasi per gioco nel 2008 durante una master class tenuta da Enrico Pompili (nella foto) agli allievi dei corsi di pianoforte del Conservatorio di KoĹĄice, nella Slovacchia orientale. Tra gli allievi ne spiccavano tre del corso superiore, diversissimi come personalitĂ pianistica e carattere, ma legati da una profonda amicizia. Ăˆ nata l’idea di suonare insieme, nel concerto di ďŹ ne corso, una composizione a due
pianoforti a otto mani, quasi per suggellare il percorso musicale e umano fatto in quei giorni. Il desiderio di continuare è stato unanime e da quel momento si è cercata ogni occasione per ritrovarsi a suonare e vivere insieme, nonostante le difďŹ coltĂ date dalla distanza e dai vari impegni di ciascuno. Ăˆ stato cosĂŹ possibile preparare vari concerti, incidere cd, partecipare a uno straordinario seminario di improvvisazione.
‡””‡ †‹ ˆ‡†‡ ͚͙͙͘ ǯ‡•‘”†‹‘ ƒ ‹˜‹†ƒ–‡ ƒÂ?—Â?‘
Ăˆ YLYD OD WHVWLPRQLDQ]D GHOOD %UHVFLD GHL PDUWLUL
ÂŽ †‹’‹Â?–‘ †‹ †‘Â? ‡Â?ƒ–‘ ƒˆˆ”ƒÂ?…Š‹ǣ Dz ƒ …‹––Â? †‡ŽŽƒ Â’ÂƒÂ…Â‡Çł ”‹…‘”†ƒ Žƒ Dz ‹––Â? †‹ ‹‘dz ‡ Žƒ Dz ‹––Â? †‡ŽŽǯ—‘Â?‘dzǣ ÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ †‹ •¹ ˆ‹Â?‘ ƒŽ †‹•’”‡œœ‘ †‹ ‹‘ǥ ‰‡Â?‡”Ö Žƒ …‹––Â? –‡””‡Â?ÂƒÇ˘ ÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ †‹ ‹‘ǥ •‹Â?‘ ƒŽ †‹•’”‡œœ‘ †‹ •¹ǥ ‰‡Â?‡”Ö Žƒ …‹––Â? …‡Ž‡•–‡
$
ppuntamento a Cividate Camuno per il primo incontro diocesano di “Terre di fedeâ€?, un cammino di sei elevazioni spirituali dentro la storia in vista del Sinodo. Si è trattato dell’inizio di un itinerario storico, artistico e spirituale in sei luoghi di cittĂ e provincia che comprende un arco di secoli che va dai martiri Faustino e Giovita a papa Paolo VI. La minaccia di nubi gravide di pioggia dirotta i convenuti dall’anfiteatro romano alla chiesa parrocchiale, anticamente una delle pievi della vallata dell’Oglio. Sembra quasi che una regia occulta voglia anticipare il prossimo incontro di Montichiari dedicato appunto a “Brescia delle pieviâ€?. All’interno del sacro edificio c’è modo di ricordare i due beati Tovini, presenti qui col corpo (mons. Mosè), o con reliquie (Giuseppe). Don Aldo Mariotti, parroco della intera Valgrigna, ricorda che il sangue dei martiri ha sempre fatto fiorire tanti cristiani. Appoggiata all’altar maggiore la riproduzione di un dipinto di don Renato Laffranchi: “La cittĂ della paceâ€?, un’opera d’arte moderna che ci ricorda le agostiniane “CittĂ di Dioâ€? e “CittĂ dell’uomoâ€?: “Due amori fecero le due cittĂ e cioè l’amore di sĂŠ, portato fino al disprezzo di Dio, generò la cittĂ terrena; l’amore di Dio, portato sino al disprezzo di sĂŠ, generò la cittĂ cele-
ÇŻ
ÂŽ ‰”‡‰‘”‹ƒÂ?‘ǥ …”‡ƒÂ?†‘ •–”ƒÂ?‡ ”‹•‘Â?ƒÂ?œ‡ Â?‹•–‹…Š‡ ˆ”ƒ Ž‡ Â˜Â‘ÂŽÂ–Â‡ÇĄ ° •–ƒ–‘ Ž‘ •–”—Â?‡Â?–‘ ’”‹Â?…‹’‡ …Š‡ Šƒ ‡Ž‡˜ƒ–‘ ÂŽÇŻÂƒÂ?‹Â?‘ †‡‰Ž‹ ƒ•–ƒÂ?–‹ steâ€?. A questo punto son cominciati gli intermezzi della “Schola cantorumâ€? del Seminario di Brescia diretta da don Alberto Donini: il gregoriano, creando strane risonanze mistiche fra le volte, è stato lo strumento
principe che ha veramente elevato l’animo degli astanti. Senz’altro, se non proprio questo tempio, almeno queste pietre han ritrovato il fervore medievale di un canto corale che affascina ancora ai giorni nostri. L’ottimo attore Luciano Bertoli ha poi magistralmente letto brani dell’enciclica Ecclesiam suam di Paolo VI: un testo pregnante che tratta d’una Chiesa che deve sempre piĂš acquistare coscienza di sĂŠ, per farsi dialogo, colloquio. La caratteristica fondante di questo “incontroâ€?: ancor prima di parlare, aver capacitĂ di ascoltare col cuore. Ed ancora: la Chiesa ha qual-
cosa di autentico, personale da dire (e da dare) a tutti: fanciulli, giovani, vecchi, operai, artisti, politici e via di seguito. Ha concluso don Giuseppe Fusari, direttore del Museo diocesano che, facendo cenno al cividatese anfiteatro romano, ha sottolineato come il teatro è divenuto, col martirio, luogo della testimonianza. Da un iniziale spazio, sito da esorcizzare, con il tempo s’è trasformato quasi paradossalmente in spazio ove il cristianesimo è tornato a quei canoni un tempo combattuti. Una rottura e una continuità , sfociata nella sacra rappresentazione medievale.
”‡�‘ †‹ ‹‡��‘
’”‘••‹Â?‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ Dz ‡””‡ †‹ ÂˆÂ‡Â†Â‡Çł ° —Â? ’‡”…‘”•‘ •–‘”‹…‘ǥ ƒ”–‹•–‹…‘ ‡ •’‹”‹–—ƒŽ‡ ‹Â? •‡‹ Ž—‘‰Š‹ †‹ …‹––Â? ‡ ’”‘˜‹Â?…‹ƒǤ ––”ƒ˜‡”•‘ —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ ‡Ž‡˜ƒœ‹‘Â?‹ •’‹”‹–—ƒŽ‹ •‹ ”‹’‡”…‘””‡ ‹Ž …ƒÂ?Â?‹Â?‘ †‡ŽŽƒ Š‹‡•ƒ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ Â?‡‹ •‡…‘Ž‹Ǥ ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ÇĄ Žƒ Â?—•‹…ƒ ‡ Ž‡ ’ƒ”‘Ž‡ †‹ ƒ‘Ž‘ Â?‡ŽŽǯ‡Â?…‹…Ž‹…ƒ ……Ž‡•‹ƒÂ? •—ƒÂ? ˆƒÂ?Â?‘ †ƒ ‰—‹†ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â–Â‹Â?‡”ƒ”‹‘Ǥ Ž—‘‰Š‹ …Š‡ ‘•’‹–ƒÂ?‘ Ž‡ ‡Ž‡˜ƒœ‹‘Â?‹ •‘Â?‘ •–ƒ–‹ •…‡Ž–‹ ’‡” ‹Ž Ž‡‰ƒÂ?‡ ƒ”–‹•–‹…‘ ‡ ˜ƒŽ‘”‹ƒŽ‡ …‘Â? ‹Ž ’‡”…‘”•‘ ‹†‡ƒ–‘Ǥ ƒ ’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ †‡‹ Ž—‘‰Š‹ ‡ †‡ŽŽ‡ ‘’‡”‡ ° ƒ …—”ƒ †‹ †‘Â?
‹—•‡’’‡ Â—Â•ÂƒÂ”Â‹ÇĄ †‹”‡––‘”‡ †‡Ž —•‡‘ †‹‘…‡•ƒÂ?‘Ǥ ƒ ˜‘…‡ ”‡…‹–ƒÂ?–‡ ° Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‘Â”Â‡ —…‹ƒÂ?‘ ‡”–‘Ž‹Ǥ ‡”…‘Ž‡†¿ Íž Ž—‰Ž‹‘ •‹ ° •˜‘Ž–‘ Žǯ‹Â?…‘Â?–”‘ Â?‡ŽŽƒ ‹‡˜‡ †‹ ƒÂ? ƒÂ?…”ƒœ‹‘ †‹ ‘Â?–‹…Š‹ƒ”‹ •—ŽŽƒ Dz ”‡•…‹ƒ †‡ŽŽ‡ Â‹Â‡Â˜Â‹Çł ‡ “—‡•–ƒ Â•Â‡Â”ÂƒÇĄ Â‰Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ǥ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ° ƒ ‘†‡Â?‰‘ ƒ‹ƒÂ?‘ ’”‡••‘ ÂŽÇŻ „„ƒœ‹ƒ Ž‹˜‡–ƒÂ?ƒ Ǥ ‹…‘Žƒ •—ŽŽƒ Dz ”‡•…‹ƒ †‡‹ Â?‘Â?ÂƒÂ…Â‹ÇłÇ˘ ’ƒ”–‡…‹’ƒ Žƒ …‘”ƒŽ‡ Ǥ ‡…‹Ž‹ƒ †‹ ƒ†‡”Â?‘ǥ †‹”‡––ƒ †ƒ ‹ƒÂ?’‹‡–”‘ ‡”–‡ŽŽƒǤ ‡‰—‹”ƒÂ?Â?‘ǣ Dz ”‡•…‹ƒ †‡ŽŽƒ ”‹ˆ‘”Â?ÂƒÇł ƒ ÂƒÂŽĂ–ÇĄ ’”‡••‘ —‘Â?‘ †‹ Ǥ ƒ”‹ƒ Â?Â?—Â?ÂœÂ‹ÂƒÂ–ÂƒÇĄ Ž—Â?‡†¿ ͙͙ Ž—‰Ž‹‘Ǣ ’ƒ”–‡…‹’ƒ ÂŽÇŻÂ‘Â”Â‰ÂƒÂ?‹•–ƒ ƒ”…‘ —‰‰‡”‹Ǥ ‡”…‘Ž‡†¿ ͙͛ Ž—‰Ž‹‘ Žƒ Dz ”‡•…‹ƒ †‡ŽŽǯ ––‘…‡Â?–‘dz •ƒ”Â? ‹Ž –‡Â?ƒ †‡ŽŽǯ‹Â?…‘Â?–”‘ ’”‡••‘ ‹Ž ‡Â?–”‘ ’ƒ•–‘”ƒŽ‡ ƒ‘Ž‘ ȋ‡šnj ‡Â?‹Â?ƒ”‹‘ ƒÂ?–ǯ Â?Â‰Â‡ÂŽÂ‘ČŒÇ˘ ’ƒ”–‡…‹’ƒ ‹Ž …‘Â?’Ž‡••‘ „ƒÂ?†‹•–‹…‘ Ǥ ‡…‹Ž‹ƒ †‹ ÂƒÂ˜Â‡ÇĄ †‹”‡––‘ †ƒ ‡Ž‹‘ ’‹•Ǥ ‹ …‘Â?…Ž—†‡ …‘Â? Žƒ Dz ”‡•…‹ƒ †‡Ž ‘˜‡…‡Â?–‘dz ƒ ‘Â?…‡•‹‘ ’”‡••‘ Žƒ ƒ•ƒ Â?ƒ–ƒŽ‡ †‹ ƒ‘Ž‘ ȋ‹Â?‰”‡••‘ †ƒ ˜‹ƒ —‰Ž‹‡ŽÂ?‘ ƒ”…‘Â?‹ Í™Í?ČŒ Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ͙ͥ Ž—‰Ž‹‘Ǣ ’ƒ”–‡…‹’ƒ ÂŽÇŻ Â?•‡Â?„Ž‡ ‹ˆÂ?‘•ǥ †‹”‡––‘ †ƒ Ž‘”‹ƒ —•‹Ǥ —––‹ ‰Ž‹ ‹Â?…‘Â?–”‹ ŠƒÂ?Â?‘ ‹Â?‹œ‹‘ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͚͙Ǥ
/D VFRPSDUVD GHOO¡DUFLGXFD 2WWR G¡$VEXUJR Franz Josef Otto von Habsburg, conosciuto come l’arciduca Otto d’Asburgo-Lorena, nato il 20 novembre 1912 a Reichenau an der Rax, nella Bassa Austria, è serenamente spirato, circondato dagli affetti familiari, nella sua residenza di PÜcking, in Baviera, lunedÏ 4 luglio. Figlio del Beato imperatore d’Austria e re d’Ungheria Carlo I e di sua moglie, la serva di Dio Zita di Borbone-Parma, è stato il capo della
casa imperiale d’Asburgo dal 1922 al 2007, anno in cui ha abdicato a favore del ďŹ glio Carlo d’Asburgo-Lorena. Aveva la cittadinanza tedesca, austriaca, ungherese e croata. Stabilitosi in Germania negli anni Cinquanta del secolo scorso, dopo un lungo esilio seguito alla caduta dell’Impero asburgico nel 1918, Otto è stato apprezzato scrittore, conferenziere su temi di politica internazionale ed europarlamentare per i
cristiano-sociali bavaresi della Csu dal 1979 al 1999 e ha anche diretto il Partito popolare europeo (Ppe). Il padre, Carlo I, salÏ al trono nel 1916 alla morte di Francesco Giuseppe, nel pieno della Prima guerra mondiale. Otto è molto conosciuto in Italia e in particolare in Friuli Venezia Giulia, che ha visitato in diverse occasioni. Al di la dei fatti storici noti, pochi invece ancora conoscono le
vicende del padre di Otto, l’imperatore Carlo, che sedette sul trono austro-ungarico per soli due anni e che, con la sua limpida testimonianza di vita cristiana, meritò di essere proclamato Beato dal Papa, anch’esso Beato, Giovanni Paolo II, il 3 ottobre 2004. Una vicenda realmente affascinante e tutta da scoprire, che getta nuova luce su fatti storici spesso volutamente dimenticati in fretta.
ÍšÍ
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‰‡�†ƒ †‡Ž ‡•…‘˜‘
Domenica 10 luglio Ore 10.30 – Clibbio – Santa Messa per la inaugurazione dei restauri della chiesa parrocchiale Dal 13 al 23 luglio Il Vescovo visita i sacerdoti missionari in Mozambico.Ore 20.45 – Mompiano – Lectio divina presso la chiesa di S. Maria.
‡•–ƒ †‡Ž ͙͞ Ž—‰Ž‹‘ ‘Â?‰”‡••‘ ‡—…ƒ”‹•–‹…‘ ƒ†‘Â?Â?ƒ †‡Ž ƒ”Â?‡Ž‘ Â?˜‹–‘ ’‡” Ž‡ ”‡Ž‹‰‹‘•‡ Il primo profeta d’Israele, Elia, dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccitĂ . Sabato 16 luglio si celebra la solennitĂ della Madonna del Carmelo. Le suore Carmelitane del monastero di via Amba d’oro invitano alle celebrazioni eucaristiche delle ore 7 e delle ore 18.30, ai vespri delle ore 18. Saranno benedetti gli scapolari.
In occasione del 25° Congresso eucaristico che si terrà ad Ancona dal 3 all’11 settembre, l’Usmi invita le religiose della diocesi a partecipare alla giornata dedicata alla vita consacrata che si terrà il giorno 8 settembre, con partenza da Brescia il 7 settembre in pullman; ritorno a Brescia nella giornata del 9 settembre. Si prega di dare la propria adesione entro e non oltre il 10 luglio contattando suor Annamaria Nizzola tel. 030.221325 cell. 3336381862.
Â?Â?‹˜‡”•ƒ”‹‘ 1 Â?ƒ–ƒ Â?‡Ž ͙ͥÍ&#x;Í™ ’‡” ˜‘Ž‘Â?–Â? †‹ ƒ‘Ž‘
/D &DULWDV FRPSLH TXDUDQW¡DQQL ‹‡…‹ ‰Ž‹ ‡˜‡Â?–‹ ’”‡˜‹•–‹ ˆ‹Â?‘ ƒŽ ͚͜ Â?‘˜‡Â?„”‡ “—ƒÂ?†‘ ƒ”‹–ƒ• ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ •ƒ”Â? ”‹…‡˜—–ƒ ‹Â? —†‹‡Â?œƒ †ƒ ‡Â?‡†‡––‘ Ž‡ …—‹ …‘Â?•‡‰Â?‡ •‡‰Â?‡”ƒÂ?Â?‘ Žƒ ˆ‹Â?‡ †‡ŽŽ‡ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‹ U
4
uaranta candeline: sono quelle che sono state spente idealmente dalla Caritas italiana per festeggiare i quarant’anni anni dalla sua istituzione, il 2 luglio del 1971. Voluta da Paolo VI nello spirito del rinnovamento determinato dal Concilio Vaticano II, fu istituita con decreto dell’allora presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Antonio Poma mentre a un Comitato promotore, coordinato da mons. Giovanni Nervo, fu affidato il compito di stabilire il rapporto con le diocesi e promuovere l’elezione dei delegati regionali che avrebbero costituito il Consiglio nazionale in attuazione dello Statuto provvisorio. “Memoria, fedeltĂ e profezia – ha affermato mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas italiana durante la conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi a Roma per la presentazione degli eventi che caratterizzeranno il 40° – sono tre grandi dimensioni del
‡Â?Â‘Â”Â‹ÂƒÇĄ ˆ‡†‡Ž–Â? ‡ ’”‘ˆ‡œ‹ƒ •‘Â?‘ –”‡ ‰”ƒÂ?†‹ †‹Â?‡Â?•‹‘Â?‹ …Š‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ƒŽ …‡Â?–”‘ †‡‰Ž‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ–‹ cammino della Caritas nei quattro decenni trascorsi dalla sua fondazione e che saranno al centro degli appuntamenti programmatiâ€?. Dieci gli eventi previsti fino al 24 novembre prossimo quando Caritas italiana sarĂ ricevuta in udienza da Benedetto XVI le cui consegne segneranno la fine delle celebrazioni e apriranno il nuovo cammino dell’organismo pastorale. “Nei primi otto appuntamenti – ha sottolineato Nozza – saranno considerate e sviluppate sette grandi tematiche dell’essere e agire di Caritas italiana e delle Caritas diocesane e cioè: la co-
municazione, la funzione pedagogica, i poveri e le opere, le politiche sociali, gli immigrati e la Chiesa, gli studi e le ricerche con la presentazione del rapporto Caritas-Zancan 2011 su povertĂ ed esclusione sociale in Italia e del dossier statistico immigrazione Caritas-Migrantesâ€?. Negli ultimi due appuntamenti, il 35° Convegno nazionale delle Caritas diocesane che si svolgerĂ a Fiuggi dal 21 al 23 novembre prossimo sul tema “la Chiesa che educa servendo caritĂ â€? e nell’udienza con il Santo Padre “verranno sviluppate – ha aggiunto Nozza – altre cinque grandi tematiche che sono la memoria, l’educare alla vita buona del Vangelo, l’amore al tessuto sociale del nostro Paese a servizio dei poveri, la cooperazione tra Chiese sorelle in Europa e nel mondo, i territori, le parrocchie e le Caritas parrocchiali, per metterci alla scuola del magistero del presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, e del papa Benedetto XVI per il cammino futuroâ€?.
Ǥ
“Un cuore che vedeâ€?, questa espressione tratta dall’enciclica Deus caritas est, deve essere per Nozza l’essenza dell’agire della Caritas, la traduzione di quel “metodo della pedagogia dei fattiâ€? che le è proprio e che “impegna la comunitĂ a partire dai problemi, dalle lacerazioni presenti sul territorio, dai fenomeni di povertĂ , dalle sofferenze delle persone per costruire insieme a loro risposte di prossimitĂ , di solidarietĂ e per allargare la partecipazione e la corresponsabilitĂ â€?.Un
metodo e una presenza, quella della Caritas, che ha inciso nella storia della Chiesa e della societĂ italiana in questi quarant’anni. Un “marchioâ€?, lo ha definito Chiara Giaccardi, docente di sociologia e antropologia dei media all’UniversitĂ cattolica del Sacro Cuore di Milano durante la tavola rotonda successiva alla conferenza stampa che ha costituito il primo evento del percorso celebrativo, il quale “ha una riconoscibilitĂ e un’autorevolezza anche tra i non credentiâ€?.
‘Ž‘�–ƒ”‹ †‡ŽŽƒ •‘ˆˆ‡”‡�œƒ ‡Ž‡„”ƒœ‹‘�‡
3HU O¡DQQLYHUVDULR GL PRQV 1RYDUHVH
•’”‡••‘ ƒ ‘Â?ƒ ’ƒ”‡”‡ ˆƒ˜‘”‡˜‘Ž‡ •—Ž ’”‡•—Â?–‘ Â?‹”ƒ…‘Ž‘ ‘––‡Â?—–‘ †ƒ —Â?ƒ •‹‰Â?‘”ƒ †‹ ‡”…‡ŽŽ‹ǥ ’‡” ‹Â?–‡”…‡••‹‘Â?‡ †‹ Â?‘Â?•Ǥ ‘˜ƒ”‡•‡
Il Centro volontari della sofferenza di Brescia sabato 16 luglio terrà a Montichiari presso la Casa dei Silenziosi Operai della Croce (via Matteotti, 6) celebra il 27° anniversario della morte del Venerabile mons. Luigi Novarese avvenuta il 20 luglio 1984. Questo il programma: ore 15 ritrovo nel parco Bonoris con testimonianze; accompagna il maestro Giuseppe Spalenza al clarinetto, Andrea Resconi alla tastiera. Alle ore 18 S. Messa presieduta dal card.Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo. Alle ore 20 Serata in musica. Nella circostanza ricordiamo che è stato compiuto un altro grande passo verso la celebrazione della beatificazione: la commissione dei teologi, riunitasi a Roma il 7 giugno, ha dato parere favorevole sul presunto miracolo ottenuto da una nostra associata, una
sorella degli ammalati della diocesi di Vercelli, attraverso l’intercessione di mons. Novarese; ora c’è un ultimo gradino da superare: il congresso dei Cardinali. Mons. Novarese nacque a Casale Monferrato, in Piemonte, il 29 luglio 1914, ultimo di nove figli. Venne ordinato sacerdote il 17 dicembre 1938. Mons. Luigi Novarese, con Sorella Elvira alla quale chiese di collaborare in questo suo nuovo apostolato, diede vita alle fondazioni che, a diverso livello, si propongono il sostegno spirituale, umano e materiale delle persone sofferenti. Mons. Novarese terminò la sua vita terrena il 20 luglio 1984, nella casa appena aperta a Rocca Priora dove voleva stabilire il luogo di formazione per coloro che desiderano entrare a far parte dei Silenziosi Operai della Croce.
”‡�‘ †‹ ‹‡��‘
� ”‹…‘”†‘ †‹ �‘�•Ǥ �†”‡ƒ ‘”ƒ�†‹�‹
‡” ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ …—‘Žƒ †‹ ’”‡‰Š‹‡”ƒ •—ŽŽǯ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‡ †‹ ‹‘
ƒ„ƒ–‘ ÍĄ Ž—‰Ž‹‘ǥ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ÍšÍ˜Ç¤Í›Í˜ÇĄ ’”‡••‘ ÂŽÇŻ ”‡Â?‘ †‡‹ Ǥ ‹‡–”‘ ‡ ƒ‘Ž‘ †‹ ‹‡Â?Â?‘ •‹ –‹‡Â?‡ —Â? …‘Â?…‡”–‘ ‹Â? Â?‡Â?‘”‹ƒ †‹ Â?‘Â?•Ǥ Â?†”‡ƒ ‘”ƒÂ?†‹Â?‹ǥ ’”‹Â?‘ „‡Â?‡ˆƒ––‘”‡ †‡ŽŽǯ ”‡Â?‘ •–‡••‘Ǥ —…ƒ ƒ”…Š‡––‹ ƒŽ ’‹ƒÂ?Â‘ÂˆÂ‘Â”Â–Â‡ÇĄ ‡„‘”ƒ ”ƒ……Š‹‘ŽŽƒ ƒŽ ˜‹‘Ž‹Â?‘ǥ ƒ”…‘ ‡Â?Â?ƒ……Š‹‘ ƒŽ ˜‹‘Ž‘Â?…‡ŽŽ‘ •—‘Â?‡”ƒÂ?Â?‘ Â?—•‹…Š‡ †‹ Â?–‘Â?Ă€Â? ‡‘’‘Ž† Â˜Â‘Ă˘ÂžÂ?Ǥ ‘Â?•Ǥ ‘”ƒÂ?†‹Â?‹ ‡”ƒ Â?ƒ–‘ ƒ ‹‡Â?Â?‘ Â?‡Ž Í™Í ÍĄÍœ ‡† ‡”ƒ •–ƒ–‘ ‘”†‹Â?ƒ–‘ •ƒ…‡”†‘–‡ Â?‡Ž Í™ÍĄÍ™Í Ç¤ 1 •–ƒ–‘ ’ƒ””‘…‘ †‹ ƒ”‘Â?‡ †ƒŽ ͙͚ͥ͛ ƒŽ ͙ͥÍ&#x;͘Ǥ ƒ †‘Â?ƒ–‘ ƒŽŽƒ †‹‘…‡•‹ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ †‹ •—ƒ ’”‘’”‹‡–Â?ÇĄ ‹Â?–‘”Â?‘ ƒ‹ ”—†‡”‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?–‹…ƒ …Š‹‡•ƒ †‹ Ǥ ‹‡–”‘ǥ •—ŽŽƒ “—ƒŽ‡ ° •‘”–‘ ÂŽÇŻ ”‡Â?‘Ǥ
‹‡Â?‡ ’”‘Â?‘••ƒ —Â?ƒ •…—‘Žƒ †‹ ’”‡‰Š‹‡”ƒ …Š‡ •‹ •˜‘Ž‰‡”Â? †ƒŽ ͚ͥ Ž—‰Ž‹‘ ƒŽ ͙° ƒ‰‘•–‘ ƒ ‹Â?‘Â?‡ •—Ž ƒ”†ƒǤ 1 —Â?ƒ ’”‘’‘•–ƒ ”‹•‡”˜ƒ–ƒ ƒ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ †ƒ‹ ͙ͥ ƒÂ?Â?‹ ‹Â? •— ’‡” ‹Â?’ƒ”ƒ”‡ ƒ ”‹…‘Â?‘•…‡”‡ Žǯ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‡ †‹ ‹‘ ‹Â?’”‡••ƒ Â?‡ŽŽƒ Â?‘•–”ƒ ’‡”•‘Â?ƒ ‡ ˜‹˜‡”‡ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘ …‘Â? ‹Ž …—‘”‡ †ƒ Ç˛ÂˆÂ‹Â‰ÂŽÂ‹Â‘ÇłÇ¤ Â?ǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ †‡•–‹Â?ƒ–ƒ Ġ ƒ””‹……Š‹”‡ Žƒ …”‡•…‹–ƒ •’‹”‹–—ƒŽ‡Ǥ ƒ”ƒÂ?Â?‘ †ƒ ‰—‹†‡ †‘Â? ƒÂ?‹‡Ž‡ ‘Â?„‡ŽŽ‹ ‡ †ƒŽŽ‡ ƒ†”‹ …ƒÂ?‘••‹ƒÂ?‡Ǥ ‡” ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‹ …‘Â?–ƒ––ƒ”‡ ‘ ‹•…”‹œ‹‘Â?‡ǣ Â?ƒ†”‡ ‹Ž‹ƒÂ?ÂƒÇĄ Â?ƒ†”‡ǤŽ‹Ž‹ƒÂ?ÂƒĚťÂŽÂ‹Â„Â‡Â”Â‘Ç¤Â‹Â– …‡Ž Í›ÍœÍĄÍšÍ›Í Í˜ÍšÍœÍ› ‘ Â?ƒ†”‡ ƒ”‹•ƒ Â?ÂƒÂ”Â‹Â•ÂƒÇ¤Â„Â—ÂˆÂˆÂ‘ÂŽÂ‹ĚťÂŽÂ‹Â„Â‡Â”Â‘Ç¤Â‹Â– –‡Ž Í˜Í›Í˜Č€ÍĄÍ˜Í™ÍšÍ™Í›Ç¤
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
˜† ‘�ƒ ‡š’”‡•• ͚͙͙͘
ƒ�…‡ŽŽ‡”‹ƒ ‘�‹�‡ ‡ ’”‘˜˜‡†‹�‡�–‹
Voce Audiovisivi ha realizzato un dvd su “Roma express 2011â€?. L’esperienza dei cresimandi che nella domenica delle Palme, il 17 aprile, si sono recati a Roma per incontrare il Papa, accompagnati dal Vescovo che ha pregato con loro nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Il dvd, voce e testi di Fabrizio Gorni, immagini di Joseph Corvino, è disponibile presso il Centro per le comunicazioni sociali (tel 03044250) e presso il Centro oratori (tel 0303722244).
La cancelleria della Curia diocesana comunica i provvedimenti della settimana: il sac. don Fulvio Ghilardi, giĂ parroco di San Giacomo in Brescia, è stato nominato parroco di Castegnato. Il sac. don Stefano Almici, giĂ vicario parrocchiale di Pertica Alta e Pertica Bassa, è stato nominato vicario parrocchiale di Chiari. Il sac. don Raffaele Maiolini, insegnante in Seminario, giĂ â€˜addetto’ alla pastorale giovanile delle parrocchie dei Santi
Faustino e Giovita e di San Giovanni Evangelista in Brescia, è stato nominato responsabile del Centro universitario diocesano e del Servizio per la pastorale universitaria. Il sac. don Carlo Tartari, vice direttore dell’UfďŹ cio missionario diocesano, è stato nominato ‘addetto’ alla pastorale giovanile delle parrocchie dei Santi Faustino e Giovita e di San Giovanni Evangelista in Brescia. Il diacono Giancarlo Bettoni, in servizio a Pompiano, è stato nominato anche
͚ͥ
per il servizio presso la Domus caritatis Paolo VI di Brescia. Il vescovo, mons. Luciano Monari, ha nominato il Consiglio di amministrazione della Fondazione San Francesco di Sales (nella foto). Presidente: Angelo Onger; consiglieri: Stefania Brunelli, Paolo Ferrari, Gian Mario Martinazzoli, don Marco Mori, Elia Zamboni, Roberto Zini; revisori dei conti: Paolo Adami; Marco Gregorini; mons. Giuliano Nava; tesoriere segretario: Claudia Morandi.
”‹‡•–‡ ƒ ͚͞ƅ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ Ž‹–—”‰‹…ƒ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡
‘° ‘Ž…‹ƒÂ?‘ ǯ‹Â?‰”‡••‘ †‡Ž Â?—‘˜‘ ’ƒ””‘…‘ †‘Â? ‘”„‹…‡
”‹‡•–‡ǥ …‹––Â? ‡ Š‹‡•ƒ †‹‘…‡•ƒÂ?ÂƒÇĄ †ƒŽ ”‡•’‹”‘ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ƒ’”‡ Ž‡ •—‡ ’‘”–‡ ‡ ‹Ž •—‘ …—‘”‡ ƒŽŽƒ ͚͞ƅ ‡––‹Â?ƒÂ?ƒ Ž‹–—”‰‹…ƒ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ †ƒŽ ͚͚ ƒŽ ͚͞ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ †ƒŽ ‡Â?–”‘ †‹ ƒœ‹‘Â?‡ Ž‹–—”‰‹…ƒ Č‹ ÂƒÂŽČŒÇ¤ Â? ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ƒÂ?Â?Â—ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ “—‡•–‘ǥ ˜‘Ž–‘ ƒ •—•…‹–ƒ”‡ Â?‡ŽŽ‡ †‹‘…‡•‹ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‡ —Â?ƒ ˜‹˜ƒ ƒ––‡Â?œ‹‘Â?‡ ‡ —Â? ”‹Â?Â?‘˜ƒ–‘ ‹Â?–‡”‡••‡ ƒŽŽƒ Ž‹–—”‰‹ƒ ‡ ƒŽŽƒ •—ƒ ƒœ‹‘Â?‡ ’ƒ•–‘”ƒŽ‡Ǥ
ÂŽ –‡Â?ƒ ’”‡•…‡Ž–‘ ’‡” “—‡•–ƒ ‡––‹Â?ƒÂ?ƒ ˜ƒ ƒ …‘ŽŽ‘…ƒ”•‹ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ˜Â‡Â‘ †‡‰Ž‹ ‘”‹‡Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â’Â‹Â•Â…Â‘Â’ÂƒÂ–Â‘ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘ ’‡” ‹Ž ’”‘••‹Â?‘ †‡…‡Â?Â?‹‘ǥ Â?‡‹ “—ƒŽ‹ •ǯ‹Â?–‡Â?†‡ Ç˛Â‘ÂˆÂˆÂ”Â‹Â”Â‡ ƒŽ…—Â?‡ Ž‹Â?‡‡ †‹ ˆ‘Â?†‘ ’‡” Žƒ …”‡•…‹–ƒ …‘Â?…‘”†‡ †‡ŽŽ‡ Š‹‡•‡ ‹Â? –ƒŽ‹ƒ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ †‡Ž‹…ƒ–ƒ ‡ •—„Ž‹Â?‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â†Â—Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡dzǤ ƒ ‡––‹Â?ƒÂ?ƒ Ž‹–—”‰‹…ƒ †‹ ”‹‡•–‡ǥ ‹Â?ÂˆÂƒÂ–Â–Â‹ÇĄ …‘Â? ‹Ž •—‘ –‡Â?ƒ ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ Dz ‹‘ ‡†—…ƒ ‹Ž •—‘ ’‘’‘Ž‘Ǥ ƒ ÂŽÂ‹Â–Â—Â”Â‰Â‹ÂƒÇĄ •‘”‰‡Â?–‡ ‹Â?‡•ƒ—”‹„‹Ž‡ †‹ Â…ÂƒÂ–Â‡Â…ÂŠÂ‡Â•Â‹ÇłÇĄ Â?‹”ƒ ƒ ˆƒ” ”‹•…‘’”‹”‡ Žƒ Â?ƒ–‹˜ƒ ˆ—Â?œ‹‘Â?‡ ‡†—…ƒ–‹˜ƒ †‡ŽŽ‡ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‹ Ž‹–—”‰‹…Š‡ ‹Â? “—ƒÂ?–‘ Ç˛Â’Â”Â‘ÂˆÂ‡Â•Â•Â‹Â‘Â?‡ †‹ ˆ‡†‡ ‹Â? ÂƒÂ–Â–Â‘Çł Č‹ † ͙͙Í&#x;ČŒ …Š‡ǥ …‘Â?‡ Â–ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ †‹˜‡Â?–ƒÂ?‘ Žƒ ’”‹Â?ƒ ‡ Â?‡…‡••ƒ”‹ƒ ˆ‘Â?–‡ †ƒ …—‹ ‹ ˆ‡†‡Ž‹ ’‘••‘Â?‘ ƒ––‹Â?‰‡”‡ —Â?‘ •’‹”‹–‘ ‡ —Â?ƒ …‘Â?‘•…‡Â?œƒ ˜‡”ƒÂ?‡Â?–‡ …”‹•–‹ƒÂ?ƒ †‡ŽŽƒ Ž‘”‘ ˆ‡†‡Ǥ
Â?ÂˆÂ‘ÇŁ Â™Â™Â™Ç¤Â–ÂŠÂ‡Â‘ÂˆÂˆÂ‹Â…Â‡Ç¤Â‹Â–Č€ •‡––‹Â?ƒÂ?ÂƒÂŽÂ‹Â–Â—Â”Â‰Â‹Â…ÂƒÇ˘ •‡‰”‡–‡”‹ƒ ‘”‰ƒÂ?Â‹ÂœÂœÂƒÂ–Â‹Â˜ÂƒÇŁ ˜‹ƒ ƒÂ? ‹…‘ŽÖǥ ͙͜ ͙͚͙͛͜ ”‹‡•–‡Ǣ –‡ŽǤ Í˜ÍœÍ˜Í›ÍžÍ Í›ÍœÍ› ‹Â?–Ǥ Í™Í?Ǣ ˆƒš Í˜ÍœÍ˜Í›ÍžÍ Í Í˜Í Ç˘ Â?ÂƒÂ‹ÂŽÇŁ •‡––‹Â?ƒÂ?ÂƒÂŽÂ‹Â–Â—Â”Â‰Â‹Â…ÂƒĚťÂ–ÂŠÂ‡Â‘ÂˆÂˆÂ‹Â…Â‡Ç¤Â‹Â–
‘Â?‡Â?‹…ƒ ͚͞ ‰‹—‰Â?‘ǥ ˆ‡•–ƒ †‡Ž ‘”’—• ‘Â?‹Â?‹ǥ †‘Â? ‹ƒÂ? ‹‡–”‘ ‘”„‹…‡ Šƒ ˆƒ––‘ ‹Ž •—‘ ‹Â?‰”‡••‘ Â?‡ŽŽƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ †‹ ‘° ‘Ž…‹ƒÂ?‘ …Š‡ ‹Ž ‡•…‘˜‘ ‰Ž‹ Šƒ ƒˆˆ‹†ƒ–‘Ǥ ƒ …‡”‹Â?‘Â?‹ƒ ° ƒ˜˜‡Â?—–ƒ Â?‡Ž ’‘Â?‡”‹‰‰‹‘ …‘Â? —Â?ƒ Dz…‘Â?•‡‰Â?ÂƒÇł •‹Â?Â‰Â‘ÂŽÂƒÂ”Â‡ÇŁ ‹—•‡’’‡ Â?†”‡‘Ž‹ǥ •‹Â?†ƒ…‘ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ ‘†‡Â?‰‘ ƒ‹ƒÂ?‘ ȋ†‘Â? ‘”„‹…‡ ‡”ƒ ’ƒ””‘…‘ †‹ ƒ†‡”‰Â?‘Â?‡ †ƒŽ Í™ÍĄÍĄÍ ČŒ Šƒ ’”‡•‡Â?–ƒ–‘ ‹Ž Â?—‘˜‘ ’ƒ””‘…‘ ƒŽ •‹Â?†ƒ…‘ †‹ ‘° ‘Ž…‹ƒÂ?‘ǥ Â?ƒÂ?—‡Ž‡ ‘Â?…Š‹Ǥ 1 •‡‰—‹–‘ ’‘‹ ‹Ž ”‹–‘ Â?‡ŽŽƒ …Š‹‡•ƒ Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ †‘˜‡ †‘Â? ƒ”Ž‘ ‘”‘ǥ ’ƒ””‘…‘ †‹ ƒ•ƒÂ?‘ ‡ ˜‹…ƒ”‹‘ œ‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Šƒ ’”‡•‹‡†—–‘ ‹Ž ”‹–‘ †‹ ‹Â?Â?‹••‹‘Â?‡Ǥ —”ƒÂ?–‡ Žƒ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‡ ‡—…ƒ”‹•–‹…ƒ †‘Â? ‘”„‹…‡ Šƒ ’”‘Â?—Â?…‹ƒ–‘ Žǯ‘Â?‡Ž‹ƒ †‹ •ƒŽ—–‘ ‡ †‹ …‘Â?†‹˜‹•‹‘Â?‡ …‘Â? ‹ Â?—‘˜‹ ’ƒ””‘……Š‹ƒÂ?‹Ǥ ÂŽ –‡Â?ƒ …‡Â?–”ƒŽ‡ ° •–ƒ–‘ “—‡ŽŽ‘ †‡ŽŽƒ Â‡Â—Â…ÂƒÂ”Â‹Â•Â–Â‹ÂƒÇĄ ‹Â? ‘Â?‘”‡ †‡ŽŽƒ ˆ‡•–ƒ …Š‡ •‹ …‡Ž‡„”ƒ˜ƒ ‡ ƒ ’ƒ”–‹”‡ †ƒŽ Â?‡••ƒ‰‰‹‘ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡ …Š‡ ƒÂ?Â?—Â?Â…Â‹ÂƒÇĄ Šƒ ‹Â?†‹…ƒ–‘ †—‡ ‡•‡Â?’‹ǣ “—‡ŽŽ‘ †‹ ‹‘ …Š‡ ˆ‘Â?†ƒ ‹Ž Â?‹Â?‹•–‡”‘ Â•ÂƒÂ…Â‡Â”Â†Â‘Â–ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ˆƒ…‡Â?†‘ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹–Â? ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‡ —Â?ƒ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒ ‹Â? …—‹ –—––‹ǥ ˆ‘”–‹ ‡ †‡„‘Ž‹ǥ ˜‡Â?‰‘Â?‘ ÂƒÂ…Â…Â‘ÂŽÂ–Â‹Ç˘ “—‡ŽŽ‘ †‡Ž …‘”’‘ ‹Â? …—‹ Ž‡ †‹˜‡”•‡ Â?‡Â?Â„Â”ÂƒÇĄ …‹ƒ•…—Â?ƒ ƒŽ •—‘ ’‘•–‘ •˜‘Ž‰‡Â?†‘ ‹Ž ’”‘’”‹‘ …‘Â?’‹–‘ǥ ° ’ƒ”–‡…‹’‡ †‹ —Â?ÇŻÂ‘Â’Â‡Â”Âƒ …‘Â?—Â?‡Ǥ ‘Â?‘ ’‘‹ ‹ ˆ”—––‹ ƒ †‹•–‹Â?‰—‡”‡ ‰Ž‹ ƒŽ„‡”‹ „—‘Â?‹ †ƒ “—‡ŽŽ‹ Â…ÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹ÇŁ †‘Â? ‘”„‹…‡ Šƒ ‹Â?˜‹–ƒ–‘ –—––‹ Ġ ‡••‡”‡ ƒŽ„‡”‹ „—‘Â?‹ ‡ Šƒ ƒˆˆ‹†ƒ–‘ Žƒ …‘Â?—Â?‹–Â? ƒŽŽƒ ƒ†‘Â?Â?ƒǤ
‡ŽŽ‡‰”‹�ƒ‰‰‹‘ †‹‘…‡•ƒ�‘ ‘� ‹Ž ‡•…‘˜‘ ƒ ‹’”‘
$OOD ULVFRSHUWD GHOOH UDGLFL FULVWLDQH
ÇŻ
,
l pellegrinaggio diocesano a Cipro è in pieno svolgimento. Il gruppo, composto da una settantina di partecipanti tra cui una decina di sacerdoti, prosegue, sotto la guida del Vescovo, il viaggio dentro un’isola che è stata, fra l’altro, una delle culle del cristianesimo alle sue origini. Nell’incontro di preparazione il Vescovo aveva posto l’accento sulla missione di Paolo e Barnaba, originario di Cipro, che hanno promosso l’evangelizzazione dell’isola. Una missione che ebbe inizio verso la metà del primo secolo dopo Cristo, quindi agli albori della Chiesa. I due si erano incontrati a Gerusalemme e avevano condiviso l’esperienza apostolica ad Antiochia. Molti sono i luoghi che a Cipro testimoniano la presenza dei due apostoli, a partire da Paphos. Ma Cipro è ricca anche di luoghi che fanno parte della tradizione ortodossa e il Vescovo ha avuto modo, nelle omelie e nelle catechesi, di richiamare il valore fondante dell’unità . Un obiettivo che riguarda non solo la sfera ecclesiale ma anche quella politica perchÊ l’isola è divisa in due par-
ti, una legata alla Grecia e l’altra alla Turchia. Nelle sue catechesi il Vescovo ha fatto riferimento alla Parola di Dio, uno dei fondamenti del suo ministero, per ribadirne la centralità . Mons. Monari ha svolto le sue riflessioni prendendo spunto dalla storia e dalle tradizioni di Cipro. L’arte delle icone ha offerto al Vescovo la possibilità di trarre lezione dalle antiche esperienze di fede trasmesse appunto con l’ausilio dell’arte. Un’arte legata intimamen-
te con la preghiera. Il pellegrinaggio ha toccato anche la parte turca dell’isola, a Nicosia e a Famagosta. A Nicosia è caduto da qualche anno il muro che divideva la città fra turchi e greci, ma permane la divisione politica. Mentre i pellegrini proseguono il viaggio, c’è da ricordare che l’isola è molto bella anche dal punto di vista naturale, con una integrazione felice con la ricchezza della sua storia.
Â
͛͘
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‡ …‘‘’‡”ƒ–‹˜‡ •‘…‹ƒŽ‹ ‡ Ž‡ …‘�—�‹–�
Â? ‡•’ƒÂ?•‹‘Â?‡ ‹Ž ˆ‡Â?‘Â?‡Â?‘ †‡ŽŽ‡ †‹’‡Â?†‡Â?œ‡ Il fenomeno delle dipendenze è in continua espansione, nuovi stili d’abuso si sono sovrapposti o afďŹ ancati a comportamenti devianti giĂ presenti nel nostro tessuto sociale. Le imprese e cooperative sociali che operano nell’area delle dipendenze si distinguono in cooperative di tipo A e di tipo B. Quelle di tipo A sono 13 e rappresentano il 23,64% dei servizi erogati nella Regione Lombardia. Di queste, dieci sono cooperative sociali aderenti a Confcooperative
Brescia: Bessimo, Il Calabrone, Gaia, Il Mago di Oz, Pinocchio, ComunitĂ FraternitĂ , ComunitĂ Aperta San Luigi, Ai Rucc e dintorni, Carebbio e Acrobati. Sono molte anche le cooperative sociali di tipo B, le quali danno opportunitĂ di lavoro a persone che hanno avuto problemi di dipendenza; mediamente inseriscono 242 persone, che rappresentano il 35,85% degli inserimenti lavorativi di tutta la Regione. Tutte le realtĂ lavorano in
stretta collaborazione con l’Asl, ma anche con i Comuni e con molte associazioni di volontariato, nella convinzione che la costruzione di reti e di collaborazioni tra soggetti diversi per compiti e natura, seppure faticosa, sia un’iniziativa indispensabile nel lavoro di cura e di promozione. E soprattutto diventa un’azione premiante nella qualitĂ delle prestazioni offerte ed efďŹ cace nel restituire piena cittadinanza alle persone tossicodipendenti.
”‡•…‹ƒ ‡ ’”‘˜‹�…‹ƒ ƒ ”‹ˆŽ‡••‹‘�‡
/H GLSHQGHQ]H LQWHUURJDQR WXWWL
,
n un contesto sociale e politico in cui vige ancora lo stereotipo che tutto si risolva magicamente con la contenzione dei soggetti “dipendentiâ€? in comunitĂ dalle mura solide, per conoscenza diretta, posso testimoniare come in queste realtĂ che hanno alle spalle una lunga e tormentata storia, si ha quasi l’impressione che sul campo non ci sia nessun San Giorgio che possa domare e sconfiggere il drago, perchĂŠ ormai, come un virus feroce, assume una molteplicitĂ inafferrabile di teste. Mentre una volta il rapporto tra causa (famiglia, gruppo dei pari, ambienti afoni alle esigenze dei giovani) ed effetto (il drogarsi) sembrava offrire la chiave interpretativa che permettesse la diagnosi e la cura, oggi questo schema è totalmente saltato. Il soggetto, a ogni etĂ e in qualsiasi ambiente, per ogni ceto sociale non si droga – nelle sue molteplici sostanze e forme – perchĂŠ “la merce abbonda sul mercatoâ€?, ma perchĂŠ sente impellente il bisogno di cercare e trovare qualcosa che lo sottragga a un senso di inefficienza, di intolleranza, di incapacitĂ gestionale della propria identitĂ nel quotidiano e piĂš ancora nell’angoscia della sconfitta nel futuro. E il sistema politico continua ancora a dibattere sulle quantitĂ lecite o non lecite, su propaganda tesa a terrorizzare, con l’evidenziazione delle grandi quantitĂ di sequestri: tutte cose utili, forse necessarie, ma che non riescono a colpire a morte il drago dalle infinite teste. Questo stato di cose, per non cadere nel senso di impotenza, continua ad avere bisogno di punti fermi. “Il primo con-
‡Â?‡†‡––‘ ÇŁ Dz ‹•‘‰Â?ƒ …ƒ’‹”‡ …Š‡ ÂŽÇŻÂ‡Â†Â—Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ Â?‘Â? •‹ ”‹•‘Ž˜‡ ‹Â? —Â?ƒ Â†Â‹Â†ÂƒÂ–Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ Â?ƒ Â?‡Ž •‘•–‡Â?‡”‡ Ž‡ Â?—‘˜‡ ‰‡Â?‡”ƒœ‹‘Â?‹dz tributo che possiamo offire – dicono i Vescovi nella lettera ‘Educare alla vita buona del Vangelo’ – è quello di testimoniare la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacitĂ d’amare. Bisogna poi prendere atto che i giovani si trovano spesso a confronto con figure adulte demotivate, poco au-
ƒ ‘Ž–”‡ ͛͘ ƒÂ?Â?‹ …‘Â?–”‘ Ž‡ †‹’‡Â?†‡Â?œ‡ ‡ …‘‘’‡”ƒ–‹˜‡ •‘…‹ƒŽ‹ ŠƒÂ?Â?‘ ‹Â?‹œ‹ƒ–‘ Žƒ Ž‘”‘ ‘’‡”ƒ Â?‡Ž •‡––‘”‡ †‡ŽŽ‡ †‹’‡Â?†‡Â?œ‡ ‘Ž–”‡ ͛͘ ƒÂ?Â?‹ ÂˆÂƒÇ˘ Ž‡ ’”‹Â?‡ …‘Â?—Â?‹–Â? Â†ÇŻÂƒÂ…Â…Â‘Â‰ÂŽÂ‹Â‡Â?œƒ †‹ –‘••‹…‘†‹’‡Â?†‡Â?–‹ Â?ƒ…“—‡”‘ ‰”ƒœ‹‡ ƒŽŽƒ ˆ‘”–‡ •’‹Â?–ƒ Â?‘–‹˜ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ …Š‡ ’‡”•‘Â?‡ …‘Â?‡ †‘Â? ‹‡”‘ ‡”œ‡Ž‡––‹ ‡ †‘Â? ‡†‡Â?–‘ ‹‰Â?‘Â?•‹Â?‹ •‡’’‡”‘ –”ƒ†—””‡ ‹Â? …ƒ’ƒ…‹–Â? ’‡” …‘‹Â?˜‘Ž‰‡”‡ ƒŽ–”‡ ’‡”•‘Â?‡ ‡ †ƒ”‡ ˜‹–ƒ ƒŽŽ‡ ’”‹Â?‡ …‘Â?—Â?‹–Â?ÇĄ ‹Â?†‹˜‹†—ƒÂ?†‘ Â?‡ŽŽƒ …‘‘’‡”ƒ–‹˜ƒ •‘…‹ƒŽ‡ Žƒ ˆ‘”Â?ƒ ’‹Î ƒ†‡‰—ƒ–ƒ ƒ ‰‡•–‹”‡ •‡”˜‹œ‹ †‹ “—‡•–‘ –‹’‘Ǥ ƒ ƒŽŽ‘”ƒ ‹Ž …ƒÂ?Â?‹Â?‘ ’‡”…‘”•‘ ° •–ƒ–‘ Ž—Â?‰‘ ‡ †‹ˆˆ‡”‡Â?ÂœÂ‹ÂƒÂ–Â‘Ç˘ •‘Â?‘ Â?‹‰Ž‹ƒ‹ƒ ‡ Â?‹‰Ž‹ƒ‹ƒ ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ –”ƒ•…‘”•‘ —Â? ’‡”‹‘†‘ †‡ŽŽƒ Ž‘”‘ ˜‹–ƒ Â?‡ŽŽ‡ …‘Â?—Â?‹–Â?ÇĄ –”ƒÂ?•‹–ƒÂ?†‘ ’‡” ‹ …‡Â?–”‹ †‹ ÂƒÂ•Â…Â‘ÂŽÂ–Â‘Ç˘ Â?‘Ž–‹ “—‡ŽŽ‹ …Š‡ •‘Â?‘ •–ƒ–‹ ‹Â?•‡”‹–‹ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘ †‡Ž ÂŽÂƒÂ˜Â‘Â”Â‘ÇĄ •‡‰—‹–‹ Â?‡Ž ’‡”‹‘†‘ †‡ŽŽƒ †‡–‡Â?œ‹‘Â?‡ …ƒ”…‡”ƒ”‹ƒ ‘ ’‡” •–”ƒ†ƒǤ ‘Ž–‘ ƒÂ?…Š‡ ÂŽÇŻÂƒÂ‹Â—Â–Â‘ ‡ ‹Ž •—’’‘”–‘ …Š‡ Ž‡ ”‡ƒŽ–Â? †‡Ž Â?‘Â?†‘ †‡ŽŽƒ …‘‘’‡”ƒœ‹‘Â?‡ •‘…‹ƒŽ‡ ‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‹•Â?‘ ŠƒÂ?Â?‘ ‰ƒ”ƒÂ?–‹–‘ ‡ ‰ƒ”ƒÂ?–‹•…‘Â?‘ ƒŽŽ‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡Ǥ ÂŽ ’”‹Â?…‹’‹‘ Â‹Â•Â’Â‹Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‡ÇĄ Â?ƒÂ?–‡Â?—–‘ ˆ‡”Â?‘ Â?‡Ž –‡Â?’‘
Â?‘Â?‘•–ƒÂ?–‡ Ž‡ †‹ˆˆ‹…‘Ž–Â? ƒ ‡••‡”‡ ˆ‡†‡Ž‹ ƒ —Â? ‹†‡ƒŽ‡ …Š‡ •‹ –”ƒ†—…ƒ ‹Â? ƒœ‹‘Â?‹ …‘Â?…”‡–‡ǥ ° “—‡ŽŽ‘ †‹ …‘Â?•‹†‡”ƒ”‡ Ç˛ÂŽÂƒ ’‡”•‘Â?ƒ ƒŽ …‡Â?–”‘dz †‹ ‘‰Â?‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ǥ …‘Â? –—––‡ Ž‡ •—‡ †‹ˆˆ‹…‘Ž–Â? ‡ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â?ÇĄ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ …‘Â? –—––ƒ Žƒ •—ƒ †‹‰Â?‹–Â? ‡ …ƒ’ƒ…‹–Â?Ǥ ‡ …ƒ”ƒ––‡”‹•–‹…Š‡ ‡ Ž‡ Â?‘†ƒŽ‹–Â? †‹ Žƒ˜‘”‘ •‘Â?‘ ‹Â?˜‡…‡ ƒÂ?†ƒ–‡ †‹ˆˆ‡”‡Â?œ‹ƒÂ?†‘•‹ ‡ ƒÂ?’Ž‹ƒÂ?†‘•‹ ƒ •‡…‘Â?†ƒ †‡Ž Â?—–ƒ”‡ †‡‹ –‡Â?’‹ ‡ †‡Ž ˆ‡Â?‘Â?‡Â?‘ †‡ŽŽƒ †‹’‡Â?†‡Â?ÂœÂƒÇ˘ Ž‡ •–‡••‡ ‘Â?—Â?‹–Â? ”‡•‹†‡Â?œ‹ƒŽ‹ –‡”ƒ’‡—–‹…Š‡ •‹ •‘Â?‘ †‹ˆˆ‡”‡Â?œ‹ƒ–‡ ’‡” ”‹•’‘Â?†‡”‡ ‹Â? Â?‘†‘ ’‹Î ƒ†‡‰—ƒ–‘ ‡† ‡ˆˆ‹…ƒ…‡ ƒ‹ „‹•‘‰Â?‹ ȋ…‘Â?—Â?‹–Â? –‡”ƒ’‡—–‹…Š‡ •’‡…‹ƒŽ‹•–‹…Š‡ ’‡” †‘Â?Â?‡ …‘Â? ÂˆÂ‹Â‰ÂŽÂ‹ÇĄ ’‡” ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ‡ ƒ†‘Ž‡•…‡Â?–‹ǥ ’‡” ’‘Ž‹ƒ••—Â?–‘”‹ ‡ ƒŽ…‘‘Ž†‹’‡Â?†‡Â?–‹Ǣ ‹Â?‘Ž–”‡ǥ ƒ……ƒÂ?–‘ ƒ “—‡•–‹ •‡”˜‹œ‹ ”‡•‹†‡Â?œ‹ƒŽ‹ Ž‡ …‘‘’‡”ƒ–‹˜‡ •‘…‹ƒŽ‹ ŠƒÂ?Â?‘ ƒ––‹˜ƒ–‘ Â?‘Ž–‡ ƒŽ–”‡ –‹’‘Ž‘‰‹‡ †‹ Â•Â‡Â”Â˜Â‹ÂœÂ‹Â‘ÇŁ •‡”˜‹œ‹ †‹ ”‹†—œ‹‘Â?‡ †‡Ž †ƒÂ?Â?‘ǥ †‹ ’”‘Â?–‘ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ǥ •‡”˜‹œ‹ †‹ Â•Â–Â”ÂƒÂ†ÂƒÇĄ •‡”˜‹œ‹ ’‡” ‹Ž ”‡‹Â?•‡”‹Â?‡Â?–‘ •‘…‹ƒŽ‡ ‡ ÂŽÂƒÂ˜Â‘Â”ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‘ÇĄ •‡”˜‹œ‹ †‹ Š‘—•‹Â?‰ Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ •‡”˜‹œ‹ †‹ –—–‡Žƒ †‡ŽŽƒ Â?ƒ–‡”Â?‹–Â? ‡ †‡‹ Â?‹Â?‘”‹ǥ •‡”˜‹œ‹ Â?—Ž–‹†‹•…‹’Ž‹Â?ƒ”‹ ‹Â?–‡‰”ƒ–‹Ǥ
torevoli, incapaci di testimoniare scelte di vita che suscitino amore e dedizione. Infine – ha sottolineato Benedetto XVI –, bisogna avere la convinzione che l’educazione non si risolve in una didattica, in un insieme di tecniche e neppure nella trasmissione di principi, ma nel sostenere le nuove generazioni, perchĂŠ sappiano entrare in rapporto col mondo, forti di una memoria significativa, di un patrimonio interiore condiviso, della vera sapienza che, mentre riconosce il fine trascendente della vita, orienta il pensiero, gli affetti, il giudizioâ€?. Come dire che “comunità ’’ non si scrive dentro le mura, ma fuori, ovunque, da chiunque voglia impegnarsi per il futuro.
Concessionaria di pubblicitĂ per:
Voce Media S.r.l. Via A. Callegari 6 - Brescia - Tel. 030 2808966 - www.vocemedia.it
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͙͛
—Â?Â?‡” …Š‘‘Ž ͚͙͙͘ ŽŽǯ‹Â?•‡‰Â?ƒ †‹ •—••‹†‹ƒ”‹‡–Â? ‡ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ La Summer School 2011 ha trattato due temi diversi ma legati indissolubilmente, la sussidiarietĂ e la partecipazione. La crisi economica che ha sconvolto la nostra societĂ ha messo in evidenza l’inadeguatezza del nostro welfare, pensato su due soggetti: lo Stato e l’individuo. Ăˆ un sistema a piramide, dove secondo il principio di sussidiarietĂ le risposte ai problemi dei cittadini vanno trovate negli enti piĂš vicini ai cittadini stessi. Lo statalismo
di stampo paternalista ha invece limitato il pluralismo sociale e ha sminuito i corpi intermedi. In altre parole la sussidiarietĂ senza solidarietĂ risulta inefďŹ ciente, perchĂŠ solo grazie a quella rete di servizi messi in campo da tutte le associazioni del terzo settore si riesce a offrire politiche efďŹ caci che tengono conto delle vere necessitĂ degli uomini. Il bene comune non spetta piĂš solo allo Stato e alla luce di questo la partecipazione assume nei vari
ambiti della vita sociale sempre piÚ importanza. Nel lavoro, dove si stanno sviluppando nuove forme di coinvolgimento dei lavoratori nelle aziende; nelle politiche sociali, dove sempre maggiore è l’ apporto del volontariato; nell’educazione e nella sanità . Oggi, ogni cittadino, in qualità di individuo unico e irripetibile, non è piÚ solo il destinatario di una serie di servizi, ma è chiamato ad agire e a portare il proprio contributo. (Elisa Ferraresi)
—••‹†‹ƒ”‹‡–� �ƒ ”‹ˆŽ‡••‹‘�‡
$PPLQLVWUDWRUL H GRYHUH PRUDOH
—Â?Â?‡” …Š‘‘Ž ‡ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹•Â?‘ ƒ ͛ƅ ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ —Â?Â?‡” …Š‘‘Ž ‰—ƒ”†ƒ ƒŽ ˆ—–—”‘ …‘Â? Ž‘ •‰—ƒ”†‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‹•Â?‘Ǥ ”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ †ƒŽ ͚͚ ƒŽ ÍšÍ? ‰‹—‰Â?‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻ Â?‹˜‡”•‹–Â? ƒ––‘Ž‹…ƒ †‹ ‹ŽƒÂ?‘ †ƒ Â…ÂŽ ‡ ‡Â?–”‘ †‹ ƒ–‡Â?‡‘ ’‡” Žƒ ‘––”‹Â?ƒ •‘…‹ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ Š‹‡•ƒ Šƒ †‹„ƒ––—–‘ •— Dz ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ‡ •—••‹†‹ƒ”‹‡–Â?ÇŁ ‡••‡”‡ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹ †‹ —Â?ƒ •‘…‹‡–Â? …Š‡ …ƒÂ?Â„Â‹ÂƒÇłÇ¤ —‡•–‘ Â?‡Ž DzÂ?‘ Â’Â”Â‘ÂˆÂ‹Â–ÇłÇĄ ’”‘••‹Â?ƒ ˆ”‘Â?–‹‡”ƒ †‡Ž ’”‘ˆ‹– …‘Â?‡ Â?‡……ƒÂ?‹•Â?‘ ’‹Î ‡ˆˆ‹…ƒ…‡ †‹ ”‡†‹•–”‹„—œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ ”‹•‘”•‡ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ —Â?ƒ •—••‹†‹ƒ”‹‡–Â? Â•Â‘ÂŽÂ‹Â†ÂƒÂŽÂ‡Ç˘ ‡ —Â? Â?‘†‘ †‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒ”‡ ƒŽŽƒ …‘•–”—œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ •‘…‹‡–Â? ƒ––”ƒ˜‡”•‘ ‹ …‘”’‹ ‹Â?–‡”Â?‡†‹ …Š‡ ”‡Â?†‡ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹Ǥ –‹Â?‘ŽƒÂ?–‹ Ž‡ ”‡Žƒœ‹‘Â?‹ •—ŽŽ‡ Dz„—‘Â?‡ Â’Â”ÂƒÂ•Â•Â‹Çł ‡ ‹ †‹„ƒ––‹–‹ ƒÂ?‹Â?ƒ–‹ †ƒ ”‡Žƒ–‘”‹ †‹ ’”‡•–‹‰‹‘ …‘Â?‡ Â?‘Â?•Ǥ ƒ”‹ƒÂ?‘ ”‘…‹ƒ–ƒ Č‹Â•Â‡Â‰Â”Â‡Â–ÂƒÂ”Â‹Â‘ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ Â‡Â‹ČŒÇĄ
˜‘ Â‘ÂŽÂ‘ÂœÂœÂ‹ÇĄ ƒ”‹‘ ‡œœƒÂ?œƒÂ?Â‹Â…ÂƒÇĄ ‘”‡Â?œ‘ ÂƒÂ’Â”Â‹Â‘ÇĄ ‹ƒÂ?’‹‡”‘ ‹ƒÂ?…Š‹ǥ ‹Â?‘Â?ƒ Â‡Â”Â‡Â–Â–ÂƒÇĄ
‹—•‡’’‡ ƒ”‹Â?ƒ Č‹Â•Â‡Â‰Â”Â‡Â–ÂƒÂ”Â‹Â‘ ‹Â?ÇŚ Â‹Â•ÂŽČŒÇĄ Ž†‘ ÂƒÂ”Â”Â‡Â”ÂƒÇĄ ‘”‡Â?œƒ ‹‘Ž‹Â?‹ǥ ‹Ž‹’’‘ ’‹Â?ÂƒÇĄ ƒ”‹‘ Â?‘ŽŽ‹ǥ Â?‘Â?•Ǥ ‘Â?‡Â?‹…‘ ‘Â?’‹Ž‹ Č‹Â•Â‘Â–Â–Â‘Â•Â‡Â‰Â”Â‡Â–ÂƒÂ”Â‹Â‘ Â‡Â‹ČŒÇ¤ Â?‘†‡”ƒ”‡ ‹ Žƒ˜‘”‹ ˜ƒÂ?†”‘ ‘––‘ǥ †‹”‡––‘”‡ †‡Ž ‡Â?–”‘ †‹ ƒ–‡Â?‡‘ǥ …Š‡ Šƒ …‘Â?†‘––‘ Žƒ –ƒ˜‘Žƒ ”‘–‘Â?†ƒ ˆ‹Â?ƒŽ‡
/
’introduzione dell’addizionale Irpef a Brescia, unita alle sollecitazioni dei temi trattati nella Summer School Mcl sul ruolo dei corpi intermedi, sollecitano qualche riflessione. Se la decisione di una nuova tassa dopo tanti annunci di riduzioni non è una buona notizia, è forse meglio valutare di non togliere per non essere costretti a sostenere in altro modo: quindi pensare una sorta di “no tax areaâ€? per le fasce piĂš deboli. Specialmente se questo annuncio arriva in un periodo di riduzioni di spesa (in questo caso non annunciate ma effettive) a causa di un prudente rigore di bilancio nazionale col rischio però di toccare pesantemente anche le politiche sociali locali. Osserviamo a margine che se i tagli di bilancio sono spesso “orizzontaliâ€? e non entrano nel merito della riduzione di fondi ai servizi, è forse opportuno non addentrarsi nelle circostanze spicciole sull’introduzione dell’addizionale Irpef; considerando che se mancano risorse, piuttosto che altre soluzioni quali alienazioni patrimoniali o riduzione dei servizi, l’addizionale potrebbe risultare una strada obbligata. Ma se la sussidiarietĂ ha un suo valore concreto, di praticabilitĂ politica nel senso di riduzione dei costi per una maggiore efficacia delle risorse utilizzate, ricordiamo come detto piĂš volte che questo non vale il ritiro unilaterale del pubblico a favore del privato. Ăˆ piuttosto la valorizzazione del contatto con il territorio dei corpi intermedi; della loro visione
ÇŻ
‡”˜‡ —Â? ’”‹Â?…‹’‹‘ …Š‡ …Š‹ƒÂ?‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ …Š‹ •‹ ”‹…‘Â?‘•…‡ Â?‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‡ ‹•’‹”ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ‘––”‹Â?ƒ •‘…‹ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ Š‹‡•ƒ diretta di problemi e della conseguente soluzione con minor spreco; di un “protagonismoâ€? del mondo del terzo settore che non significa un mero riconoscimento al migliore (come la cultura catodica dei reality o il successo della partitocrazia fondata sullo “shareâ€?, o dei personaggi sul presenzialismo dimostra ai piĂš
Dz —‘˜‡ ˆ‘”Â?‡ †‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ‡ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•Â?‘ Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ÇłÇ¤ ƒ ‡•‘”†‹–‘ ‹Ž ”‡––‘”‡ †‡ŽŽƒ ÂƒÂ–Â–Â‘ÂŽÂ‹Â…ÂƒÇĄ ‘”‡Â?œ‘ ”Â?ÂƒÂ‰ÂŠÂ‹ÇĄ ƒˆˆ‡”Â?ƒÂ?†‘ …‘Â?‡ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‹•Â?‘ •‹ƒ ‹Ž ”‡ƒŽ‡ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–ƒ †‡Ž †‘Â?ƒÂ?‹Ǥ
ÂŽ ’”‡•‹†‡Â?–‡ Â…ÂŽ ƒ”Ž‘ ‘•–ƒŽŽ‹ Šƒ ’ƒ”Žƒ–‘ †‡Ž Dz ‘”—Â? †‡ŽŽ‡ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹ …ƒ––‘Ž‹…Š‡ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘ †‡Ž ÂŽÂƒÂ˜Â‘Â”Â‘Çł ‡•‡Â?’‹‘ †‹ “—‡Ž ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•Â?‘ †‡‹ Žƒ‹…‹ ’‡” ‡•‡”…‹–ƒ”‡ —Â?ƒ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â? …Š‡ ƒ••—Â?‡ —Â?ƒ ’”‡…‹•ƒ †‹Â?‡Â?•‹‘Â?‡ ’‘Ž‹–‹…ƒ ’‡” ‰‡Â?‡”ƒ”‡ „‡Â?‡ …‘Â?—Â?‡Ǥ ƒˆˆƒ‡Ž‡ ‘Â?ƒÂ?Â?‹ǥ •‡‰”‡–ƒ”‹‘ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ ‹•Ž Šƒ ”‹’”‡•‘ ‹Ž Dz ‘”—Â?Çł …‘Â?‡ •’—Â?–‘ ’‡” Â?—‘˜‡ ’”‘’‘•–‡ …‘Â?†‹˜‹•‡Ǥ ƒ ”‡–‡ ™‡„ ° •‡Â?„”ƒ–ƒ ‹Ž ˆ—Ž…”‘ †‡‰Ž‹ —Ž–‹Â?‹ ˆƒ––‹ ’‘Ž‹–‹…‹ ‹Â? ‘”† ÂˆÂ”Â‹Â…ÂƒÇĄ Â?ƒ ’‡” ƒ••‹Â?‘ ƒŽ˜‹ “—‡•–ƒ Â?‘Â? •‹ ’—Ö •‘•–‹–—‹”‡ ƒŽŽƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ȋ•‡Â?Â?ƒ‹ ° ’‘”–ƒ–”‹…‡ †‹ ˆ”ƒÂ?Â?‡Â?–ƒœ‹‘Â?Â‡ČŒÇ¤
ÂŽ ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ŽŽƒ †‘ ‡”Â?Šƒ”† …Š‘Ž–œ Šƒ ”‹„ƒ†‹–‘ …Š‡ Ž‡ Â?—‘˜‡ ”‹•‘”•‡ Â?‘Â? ’‘••‘Â?‘ ‡••‡”‡ …‘•–”—‹–‡ •—ŽŽǯ‘„•‘Ž‡–‘ Â?‘†‡ŽŽ‘ †‹ —–‹Ž‹–ƒ”‹•Â?‘ ’‡”•‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Â?ƒ „‹•‘‰Â?ƒ ’‡”•‡‰—‹”‡ ‹Ž …‘Â?—Â?‡ ‹Â?–‡”‡••‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Â‘ ’‡” …‘•–”—‹”‡ ‹Ž ’”‘’”‹‘ǣ —Â? ‹Â?˜‹–‘ ƒŽŽƒ …‘Â?†‹˜‹•‹‘Â?‡ ‡ ƒŽŽƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ’‡” ‹Ž „‡Â?‡ …‘Â?—Â?‡Ǥ
giovani), ma la responsabilitĂ della presa in carico solidale dei problemi per la prossimitĂ degli stessi. In un’ottica di sussidiarietĂ lo Stato e le sue articolazioni territoriali hanno il dovere di sostenere questa azione. Ăˆ un invito agli amministratori locali a prendere in considerazione la possibilitĂ , per recuperare risorse e contenere la tassa aggiuntiva, a un grande patto concertato tra l’amministrazione e i soggetti della societĂ civile operanti in cittĂ che potrebbero assumersi l’onere di alcuni servizi a costi contenuti. In altre parole la sussidiarietĂ , che chiama all’azione le associazioni che si riconoscono nella comune ispirazione della Dottrina sociale della Chiesa.
I NOSTRI SERVIZI 1) Servizio di traduzione e Interpretariato (rivolto ad Aziende, Enti pubblici). Consulenza ed assistenza linguistica in convegni, conferenze, incontri, ďŹ ere e visite/training aziendali. Interpretariati: interpretazione simultanea, interpretazione di trattativa. 2) Servizio di sbobinatura e battitura testi (rivolto alle universitĂ , enti pubblici, aziende)
3) Formazione: corsi a pagamento di Lingue, Turismo, Informatica, Contabile, ASA, OSS e RiqualiďŹ ca. 4) Servizio di Data Entry, Scannerizzazione dei documenti, Archiviazione. Il servizio è rivolto: alle aziende, tribunali, federazioni, ospedali, enti pubblici. Il servizio viene svolto da ragazzi diversamente abili con Handicap Fisico.
5) Verbalizzazione delle multe (rivolto ai Comuni e alle Province). Il servizio comprende: Software: sistema accessibile tramite web; Esternalizzazione data entry: caricamento dati (comando o presso nostra sede); Esternalizzazione stampa: imbustamento, predisposizione postalizzazione dei verbali. Esternalizzazione rendicontazione: caricamento dati - notiďŹ che,
pagamenti, decurtazione punti, gestione art. 126-bis.
APPLICA Via Chiassi, 106 - Castiglione delle Stiviere (MN) Tel 0376 1818124 www.applica.it email info@applica.it
͚͛
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Dz –ƒŽ‹ƒÂ?‹ •¿ †‹˜‡Â?Â–ÂƒÇł ‡•–ǯ …Ž‹ ˆ‹Â?‘ ƒŽ ͙͘ Ž—‰Ž‹‘ ƒ ”ƒ‰‘ ‡ŽŽƒ “Italiani sĂŹ diventaâ€? è il titolo della “Fest’Acliâ€? provinciale in corso a Urago Mella ďŹ no al 10 luglio. Inserita all’interno del progetto promosso per i 150 anni dell’UnitĂ d’Italia, la manifestazione è stata inaugurata alla presenza di mons. Mascher e del presidente della Circoscrizione Mattia Margaroli. Sabato si è tenuto il concerto della banda di Urago, mentre lunedĂŹ 4 sono stati premiati i vincitori del concorso “Espresso
FotograďŹ coâ€? organizzato in collaborazione con il Centro Oratori (vincitrice Ilaria Facchi, seguita da Roberto Ricca e Claudio Pascolin). MercoledĂŹ 6 luglio Nunzia Vallini dialogherĂ con Gianantonio Stella, mentre giovedĂŹ 7 ci sarĂ â€œItalians Under 40â€?, serata a cura dei Giovani delle Acli con il concerto dei Rifondazione Sklero. VenerdĂŹ 8 l’incontro sul tema della memoria degli italiani con Agnese Moro, Franco La Torre,
Manlio Milani, Annachiara Valle e il presidente nazionale Acli Andrea Olivero (ritrovo al centro Don Brusinelli in via della Chiesa 69). Tutti gli incontri della festa si tengono invece nella suggestiva cornice della Pieve di Urago, dove si possono ammirare anche la mostra fotograďŹ ca di pittori locali sui 150 anni dell’UnitĂ d’Italia e quella curata da Lucio Bregoli sul contributo dei cattolici nella storia del nostro Paese. (r.t.)
ÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‘ …‹”…‘Ž‘ …Ž‹ †‹ ”ƒ‰‘ ‡ŽŽƒ ƒÂ?–ƒ —Â?ƒ Ž—Â?‰ƒ •–‘”‹ƒ ‹Ž ‹”…‘Ž‘ …Ž‹ †‹ ”ƒ‰‘ Â‡ÂŽÂŽÂƒÇĄ Ž—Â?‰ƒ “—ƒÂ?–‘ Žƒ •–‘”‹ƒ †‡ŽŽ‡ …Ž‹ǥ Â?ƒ …‘Â? —Â?ƒ ’”‘’”‹ƒ ˆ‹•‹‘Â?‘Â?‹ƒǤ ‘•–‹–—‹–‘ Â?‡Ž Í™ÍĄÍœÍ&#x; •— ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ †‡Ž ’”‹Â?‘ ’”‡•‹†‡Â?–‡ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ …Š‹ŽŽ‡ ”ƒÂ?†‹ ‡ †‡Ž ’ƒ””‘…‘ †‘Â? Â?–‘Â?‹‘ ”—•‹Â?‡ŽŽ‹ǥ —–‹Ž‹œœƒ Ž‘…ƒŽ‹ †‡ŽŽƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ ‘’’‘”–—Â?ƒÂ?‡Â?–‡ ”‹•–”—––—”ƒ–‹ †ƒ‹ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹Ǥ ‘’‘ Ž‡ Â?‘–‡ ˜‹…‹••‹–—†‹Â?‹ ƒˆˆ”‘Â?–ƒ–‡ –”ƒ ‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ ÇŻÍžÍ˜ ‡ ÇŻÍ&#x;Í˜ÇĄ Ž‘ •’‹”‹–‘ ƒ…Ž‹•–ƒ …Š‡ ƒ˜‡˜ƒ ƒÂ?‹Â?ƒ–‘ ‹ ˆ‘Â?†ƒ–‘”‹ †‡Ž ‹”…‘Ž‘ ’”‡˜ƒŽ‡ ‡ǥ Â?‡‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ Â•Â—Â…Â…Â‡Â•Â•Â‹Â˜Â‹ÇĄ ‹ Ž‘…ƒŽ‹ †‡ŽŽ‡ …Ž‹ †‹˜‡Â?–ƒÂ?‘ •‡†‡ †‹ Â?—Â?‡”‘•‡ ƒ––‹˜‹–Â? †‹ …ƒ”ƒ––‡”‡
ˆ‘”Â?ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‘ÇĄ …—Ž–—”ƒŽ‡ ‡ ”‡Ž‹‰‹‘•‘Ǥ ƒ Dz ‡…ƒ†‡ †‹ ”ƒ‰‘ Â‡ÂŽÂŽÂƒÇł Č‹Í™Í˜ •‡”ƒ–‡ …—Ž–—”ƒŽ‹ –”ƒ Â?‡–Â? Â?ƒ‰‰‹‘ ‡ Â?‡–Â? ‰‹—‰Â?Â‘ČŒÇĄ ”‹’‡–—–ƒ ’‡” …‹”…ƒ Í™Í? ƒÂ?Â?‹ǥ ”‹Â?ƒÂ?‡ —Â?ƒ ’‡”Žƒ ’”‡œ‹‘•ƒ Â?‡ŽŽƒ •–‘”‹ƒ †‡ŽŽǯ‹Â?–‡”‘ Â?‘˜‹Â?‡Â?–‘ ƒ…Ž‹•–ƒ „”‡•…‹ƒÂ?‘Ǥ ––‡Â?œ‹‘Â?‡ ƒŽŽƒ Â…Â—ÂŽÂ–Â—Â”ÂƒÇĄ …‘Â?Â•Â‹Â†Â‡Â”ÂƒÂ–ÂƒÇĄ ‹Â?•‹‡Â?‡ ƒŽŽƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ —Â?ƒ †‹Â?‡Â?•‹‘Â?‡ ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?–ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘ǥ †ƒ”‡ ˜ƒŽ‘”‡ ‡ •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ–‘ ƒŽ ”‹–”‘˜ƒ”•‹ ‹Â?•‹‡Â?‡ ’‡” •‘…‹ƒŽ‹œœƒ”‡ ‡ ”‡ƒŽ‹œœƒ”‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ ƒ ˆƒ˜‘”‡ †‹ …Š‹ Â?‡ Šƒ „‹•‘‰Â?‘ǣ “—‡•–‡ Ž‡ ’‡…—Ž‹ƒ”‹–Â? †‡Ž ‹”…‘Ž‘ †‹ ”ƒ‰‘Ǥ 1 ’”‘’”‹‘ ‹Â? Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂ‘Â–Â–Â‹Â…Âƒ …Š‡ ˜‹‡Â?‡ ’”‘Â?‘••ƒ
Žƒ Â?ƒ•…‹–ƒ †‹ „‡Â? –”‡ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹ ˆ‹Â?ƒŽ‹œœƒ–‡ ƒ •˜‹Ž—’’ƒ”‡ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‹ •‡––‘”‹ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ÇŁ Ž‹ Â?‹…‹ †‡ŽŽƒ Â‹Â‡Â˜Â‡ÇĄ ‡Â?–‡ ‹Â? Â‹ÂƒÂœÂœÂƒÇĄ • ‹…Ž‹•–‹Ǥ †‡••‘ …Š‡ ° •–ƒ–ƒ ”‡…—’‡”ƒ–ƒ Žƒ •‡‹…‡Â?–‡•…ƒ Â’Â‹Â‡Â˜Â‡ÇĄ Â?ƒ‰Â?‹ˆ‹…‘ ‰‹‘‹‡ŽŽ‘ ƒ”…Š‹–‡––‘Â?‹…‘ǥ ‰Ž‹ Â?‹…‹ †‡ŽŽƒ ‹‡˜‡ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒÂ?‘ Â?‘•–”‡ †‹ ’‹––—”ƒ ‡ †‹ Â•Â…Â—ÂŽÂ–Â—Â”ÂƒÇĄ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‹ Â–Â‡ÂƒÂ–Â”ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ •‡”ƒ–‡ Â?Â—Â•Â‹Â…ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ‹Â?…‘Â?–”‹ ‡ †‹„ƒ––‹–‹ †‹ …ƒ”ƒ––‡”‡ •‘…‹ƒŽ‡ ‡ ”‡Ž‹‰‹‘•‘Ǥ
‡Â?–‡ ‹Â? ‹ƒœœƒ ’”‡†‹Ž‹‰‡ǥ ‹Â?Â˜Â‡Â…Â‡ÇĄ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ Dz‡•–‡”Â?‡dzǥ …Š‡ •‹ •˜‘Ž‰‘Â?‘ ’”‡˜ƒŽ‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ Â?‡ŽŽƒ ’‹ƒœœ‡––ƒǤ ‹ –”ƒ––ƒ †‹ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ ”‹…”‡ƒ–‹˜‡ ‡
—Â?ƒÂ?‹–ƒ”‹‡ …Š‡ …‘‹Â?˜‘Ž‰‘Â?‘ Žǯ‹Â?–‡”ƒ ’‘’‘Žƒœ‹‘Â?‡ǣ ‹Ž Â?‡”…ƒ–‹Â?‘ •‘Ž‹†ƒŽ‡ …‘Â? ˜‡Â?†‹–ƒ †‹ ‘‰‰‡––‹ ƒ”–‹‰‹ƒÂ?ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ÂŽÇŻÂƒÂ?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ –‡ƒ–”ƒŽ‡ ‡ Â?Â—Â•Â‹Â…ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Žƒ ’”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ †‹ ˜‹Â? „”—Ž°ǥ …ƒŽ†ƒ””‘•–‡ ‡ „‹„‹–‡ ˜ƒ”‹‡Ǥ ˆ‘Â?†‹ ”ƒ……‘Ž–‹ ˜‡Â?‰‘Â?‘ †‡•–‹Â?ƒ–‹ ƒ •‘•–‡Â?‡”‡ ‘‰Â?‹ ƒÂ?Â?‘ —Â?‘ •’‡…‹ˆ‹…‘ ’”‘‰‡––‘ —Â?ƒÂ?‹–ƒ”‹‘Ǥ
Â?ˆ‹Â?‡ǥ • ‹…Ž‹•–‹ •‹ Â?—‘˜‡ •‡Â?’”‡ •—ŽŽ‡ Dz†—‡ ”—‘–‡dz †‡ŽŽƒ ˆ‹†ƒ–ƒ Â„Â‹Â…Â‹Â…ÂŽÂ‡Â–Â–ÂƒÇĄ ”ƒ‰‰‹—Â?‰‡Â?†‘ Â?‡–‡ •’‡••‘ ƒÂ?Â„Â‹ÂœÂ‹Â‘Â•Â‡ÇŁ Â—Â•Â•Â‹ÂƒÇĄ ‘—”†‡•ǥ ƒÂ?–‹ƒ‰‘ †‡ ‘Â?Â’Â‘Â•Â–Â‡ÂŽÂƒÇĄ —•–”‹ƒǤ Â‘ÂŽÂŽÂƒÂ„Â‘Â”ÂƒÇĄ …‘Â?—Â?“—‡ǥ ƒ––‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ ‹Â? –—––‡ Ž‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ ƒ…Ž‹•–‡Ǥ
‘˜‡”�‘ ”‡•‡�–ƒ–ƒ Žƒ „‘œœƒ †‡ŽŽƒ �ƒ�‘˜”ƒ ‹�ƒ�œ‹ƒ”‹ƒ
8QD QHEXORVD ULIRUPD ILVFDOH
,
l Governo ha presentato la bozza della Finanziaria “lacrime e sangueâ€?. PiĂš lacrime che sangue: dei 47 miliardi di effettivo valore, nel corso dell’anno 2011 si punta a recuperarne soltanto 2, per i restanti se ne riparlerĂ nel futuro. La cosa equivale a dire che se una famiglia è in deficit di 47mila euro, quest’anno comincia col risparmiarne 2.000, per il resto si vedrĂ . D’altra parte, come diceva l’attrice Rossella O’Hara nel finale del kolossal hollywodiano “Via col ventoâ€?, dopotutto domani è un altro giorno. Temiamo che prima o poi arriverĂ quel giorno e sarĂ dura per molti (certamente non per tutti). Ecco di seguito alcuni flash, nella consapevolezza che, da qui alla conclusione dell’iter di approvazione, alcuni provvedimenti andranno mutando connotazione. Certo, si apprezza il tentativo di tenere i conti a posto. Peccato, però, che i tagli spesso riguardino l’ambi-
ƒ’‘Ž‹–ƒÂ?‘ǣ Dz Š‹ ’”‡Â?†‡ †‡ŽŽ‡ †‡…‹•‹‘Â?‹ ‘‰‰‹ •—ŽŽƒ •‹–—ƒœ‹‘Â?‡ ‡…‘Â?‘Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ •‹ ’”‡Â?†‡ †‡ŽŽ‡ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â? ƒÂ?…Š‡ ’‡” ‹Ž †‘Â?ƒÂ?‹dz to dei servizi rivolti alla persona. A volte direttamente, come il mancato reintegro dei fondi per le politiche sociali oppure il ticket sanitario; a volte indirettamente, come il taglio dei trasferimenti agli enti locali, cioè i Comuni: e cosĂŹ facendo, dell’ipotizzato taglio delle Province (previsto dal programma elettorale) non vi è neppure l’ombra. La riduzione dei costi della politica appare un generico intento. Non c’è riuscita la sinistra, non ci riesce neppure la destra: evidentemente si tratta di una cosa difficile. L’auspicata riduzione delle auto blu
è poco credibile, nell’attesa si tassano i Suv e si aumentano le accise sulla benzina. Il presidente Napolitano afferma che “chi prende delle decisioni oggi sulla situazione economica, si prende delle responsabilitĂ anche per il domaniâ€?. SarĂ forse per questi motivi che si prevede di alzare sia la soglia dell’etĂ pensionabile per le donne sia l’Iva, ovvero l’imposta che colpisce tutti, fasce piĂš fragili comprese. Forse è per questo che si propone la riforma fiscale, ma si fatica a capire se andrĂ a premiare ancora una volta i redditi piĂš alti. Niente “fattore famigliaâ€?, con buona pace del mondo cattolico che ne ha fatto una bandiera, oltre che una proposta concretissima. Per quanto riguarda lo sviluppo, tanto richiesto dalla classe politica e imprenditoriale, si punta sulla liberalizzazione del collocamento, sul forfait per i giovani imprenditori e...
sull’apertura dei negozi alla domenica: anche questa non è una notizia che il mondo cattolico accoglierĂ con grande gioia. Si apprezza, però, l’introduzione del prelievo nell’ordine del 20% sulle rendite da capitale. Accantonata, invece, la tassa sulle transazioni finanziarie. L’impressione generale è che una parte della maggioranza abbia capito che finire come la Grecia sarebbe assai grave: occorre ridurre gli sprechi e razionalizzare la spesa. Mentre un’altra parte sembra sia preoccupata per la tenuta politica del Governo, piĂš che del futuro immediato e soprattutto a lungo termine del Paese. In ogni caso questa manovra “scaricaâ€? sul futuro Governo una bella cifra: il premier di domani si troverĂ certamente un’ereditĂ non gradita. Noi conserviamo la speranza che il dibattito parlamentare modifichi alcuni atti. Non sarebbe la prima volta che prima si annuncia, poi si cambia.
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͛͛
ƒ••ƒ ƒŽ•ƒ„„‹ƒ
”ƒ–‘”‹ ‡ •…‘—–ǣ ‹Â?•‹‡Â?‡ ‹Â? …ƒÂ?Â?‹Â?‘ †ƒ ƒÂ?–‹ƒ‰‘ ƒ ƒ†”‹† Ăˆ un gruppo composito quello che partirĂ dalla bassa Valsabbia, formato da ben sette parrocchie: si tratta di 52 ragazzi di Vobarno, Collio, Carpeneda, Degagna, Sabbio Chiese, Agnosine e Bione. Hanno tutti tra i 17 e i 25 anni Il loro viaggio in pullman, ďŹ no a Madrid e ritorno, durerĂ otto giorni – dal 16 al 24 agosto – e toccherĂ molte localitĂ signiďŹ cative dal punto di vista religioso: Lourdes e alcune tappe del
cammino di Santiago all’andata, Barcellona con la Sagrada Familia di GaudĂŹ al ritorno. L’itinerario di avvicinamento è stato compiuto a livello zonale, sia per le esigenze materiali di autoďŹ nanziamento, sia presentando nei mesi passati la manifestazione, anche grazie all’aiuto di due seminaristi di Agnosine che hanno animato a ďŹ ne maggio una serata sul tema. La conclusione con un incontro di preghiera. Soddisfatto da
questo punto di vista don Andrea Selvatico, curato di Vobarno e referente del gruppo: â€œĂˆ questa una delle poche iniziative intraprese a livello zonale e ritengo sia un momento molto importante per la pastorale extraparrocchialeâ€?. Insieme ai ragazzi delle tre parrocchie anche 18 componenti del gruppo scout di Vobarno che arriveranno a Madrid in treno per il weekend dopo aver percorso a piedi parte del cammino di Santiago.
ƒŽ•ƒ„„‹ƒ ‡” ‹ ÍĄÍ&#x; ’ƒ”–‡…‹’ƒÂ?–‹ —Â?ǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ †ƒŽ ‰”ƒÂ?†‡ ˜ƒŽ‘”‡ ˆ‘”Â?ƒ–‹˜‘
,PSDUDUH D HVVHUH OLHYLWR ‡––‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ †‡ŽŽƒ œ‘Â?ƒ ’”‘’‘Â?‰‘Â?‘ ƒ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ —Â? ‹–‹Â?‡”ƒ”‹‘ …Š‡ —Â?‹•…‡ ˆ‡†‡ ‡ …—Ž–—”ƒ Â?‡Ž …‘Â?–‡•–‘ †‡Ž Â˜Â‹ÂƒÂ‰Â‰Â‹Â‘ÇŁ —Â?ÇŻÂƒÂ˜Â˜Â‡Â?–—”ƒ †‹ …—‹ ˆƒ”‡ –‡•‘”‘ —Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ –‘”Â?ƒ–‹ ’‡” …”‡•…‡”‡ ‡ Â?ƒ–—”ƒ”‡ ‹Â?•‹‡Â?‡
8
n’occasione per crescere, come cristiani e come uomini. Un’occasione da non sprecare, ma da porre come base per diventare grandi e portare frutto per sĂŠ e per gli altri: cosĂŹ a Gavardo stanno vivendo la preparazione alla Gmgâ€?. Insieme ad altre sei parrocchie valsabbine (Nuvolera, Carzago Riviera, Paitone, Villanuova sul Clisi, Serle e Prevalle) forma un gruppo di 97 persone, tra i 17 e i 30 anni, che si recheranno in Spagna accompagnati da cinque sacerdoti. Per contribuire a sostenere le spese del viaggio, l’amministrazione comunale ha stanziato un contributo, riconoscendo il valore educativo dell’appuntamento: “Collaboriamo volentieri con l’oratorio – afferma al proposito il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola – perchĂŠ non ci dimentichiamo di essere cresciuti lĂŹ. Per noi si tratta di un aspetto importante delle politiche giovaniliâ€?. Per quanto riguarda il viaggio, la comitiva si recherĂ in pullman fino a Genova il 16 agosto, dove verrĂ celebrata una Messa nel vicino santuario di Arenzano, per poi imbarcarsi via mare fino a Barcellona. Una volta vissute le giornate madri-
ǯ Dz Ǥ dz
lene, il gruppo visiterĂ alcuni luoghi importanti della devozione popolare spagnola, come il santuario della Vergine del Pilar, patrona della Spagna, a Saragozza, e il monastero di Montserrat in Catalogna. â€œĂˆ una formula che ha saputo soddisfare i partecipanti, nella maggior parte alla prima esperienza – afferma il referente del gruppo don Fabrizio Gobbi – grazie alla
collaborazione con un’agenzia viaggi del posto abbiamo potuto coniugare fede, cultura e un po’ di relaxâ€?. Un programma che permetterĂ ai ragazzi di vivere un viaggio molto ricco e variegato, che non verrĂ facilmente dimenticato, anzi diventerĂ fermento per una maturazione e una crescita personale e comunitaria, “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fedeâ€?.
‘’‘ Žƒ Â?‰ ‹Ž ‰”—’’‘ ˜‹•‹•–‡”Â? ƒŽ…—Â?‹ Ž—‘‰Š‹ •‹Â?„‘Ž‘ †‡ŽŽƒ †‡˜‘œ‹‘Â?‡ •’ƒ‰Â?Â‘ÂŽÂƒÇŁ ‹Ž •ƒÂ?–—ƒ”‹‘ †‡ŽŽƒ ‡”‰‹Â?‡ †‡Ž ‹Žƒ” ‡ ‹Ž Â?‘Â?ƒ•–‡”‘ †‹ ‘Â?–•‡””ƒ–
Ž–ƒ ƒŽ•ƒ„„‹ƒ ǯ‡Â?–—•‹ƒ•Â?‘ †‹ •–ƒ”‡ ‹Â?•‹‡Â?‡ ƒŽŽ‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ †‹ ÂƒÂ•Â–Â‘ÇĄ —”ƒ ‡ ‘Â?‡”‘ǥ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‹ †ƒ †‘Â? ƒ”…‘ ƒ…‘Â?‹Â?‘ ‹Â?•‹‡Â?‡ Ġ ƒŽ–”‹ Â‡Â†Â—Â…ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹ÇĄ •‹ Â?—‘˜‡”ƒÂ?Â?‘ ‹Â? ͚ͥǤ ‘Â?‘ ”ƒ‰ƒœœ‹ †ƒ‹ Í™Í&#x; ƒ‹ ͛͘ ƒÂ?Â?‹ǥ •–—†‡Â?–‹ ‡ Žƒ˜‘”ƒ–‘”‹ …Š‡ •‹ •–ƒÂ?Â?‘ ’”‡’ƒ”ƒÂ?†‘ ‹Â? Â?‘Ž–‹ Â?‘†‹ ƒ ˜‹˜‡”‡ Žǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ †‡ŽŽƒ
Â?‰ǣ ’‡” †‘Â?‡Â?‹…ƒ Â?ƒ––‹Â?ÂƒÇĄ †‘’‘ Žƒ Â‡Â•Â•ÂƒÇĄ ‹Â?ÂˆÂƒÂ–Â–Â‹ÇĄ ‹Â? –—––‡ ‡ –”‡ Ž‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ ŠƒÂ?Â?‘ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‘ —Â?ƒ ˜‡Â?†‹–ƒ †‹ –‘”–‡ ’‡” •‘•–‡Â?‡”‡ǥ ƒŽÂ?‡Â?‘ ‹Â? Â’ÂƒÂ”Â–Â‡ÇĄ Ž‡ •’‡•‡ †‡Ž ˜‹ƒ‰‰‹‘Ǥ
Â?‘Ž–”‡ǥ ’‘…Š‹ ‰‹‘”Â?‹ ’”‹Â?ƒ †‡ŽŽƒ ’ƒ”–‡Â?ÂœÂƒÇĄ Â?‡ŽŽƒ •‡”ƒ–ƒ †‹ Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ÍĄ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ …‘Â? —Â?ÇŻÂƒÂ†Â‘Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ‡—…ƒ”‹•–‹…ƒ Â?‡––‡”ƒÂ?Â?‘ †ƒ˜ƒÂ?–‹ ƒŽ ‹‰Â?‘”‡ ‹ ’”‘’”‹ •‡Â?–‹Â?‡Â?–‹ ‡ Ž‡ ’”‘’”‹‡ ƒ•’‡––ƒ–‹˜‡ ’‡” ‹Ž ˜‹ƒ‰‰‹‘Ǥ ƒ ° ‰”ƒœ‹‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?…‘Â?–”‘ ”‡‰‹‘Â?ƒŽ‡ †‡Ž Í™Í Â‰Â‹Â—Â‰Â?‘ ‹Â? —‘Â?‘ ƒ ‹ŽƒÂ?‘ǥ …Š‡ ‹Â? Â?‘Ž–‹ †‡‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ ° Â?ƒ–ƒ Žƒ …—”‹‘•‹–Â? ‡ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â•Âƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â˜Â‡Â?–‘Ǥ ‹…‘”†ƒ ‹Â?ˆƒ––‹ †‘Â? ÂƒÂ”Â…Â‘ÇŁ Dz —ƒÂ?†‘ •‹ƒÂ?‘ ‡Â?–”ƒ–‹ ‹Â? †—‘Â?‘ ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ ŠƒÂ?Â?‘ ˜‹•–‘ …‹”…ƒ Í?͘͘͘ †‡‹ Ž‘”‘ …‘‡–ƒÂ?‡‹ ”‹—Â?‹–‹ ‹Â? ’”‡‰Š‹‡”ƒ ‡ “—‡•–‘ Ž‹ Šƒ Â?‘Ž–‘ …‘Ž’‹–‹Ǥ ƒ ÂŽÂż •‘Â?‘ •…ƒ––ƒ–‹ —Â? ‰”ƒÂ?†‡ ‡Â?–—•‹ƒ•Â?‘ ‡ —Â?ƒ ‰”ƒÂ?†‡ ÂƒÂ•Â’Â‡Â–Â–ÂƒÂ–Â‹Â˜ÂƒÇłÇ¤ † ° …‘Â? “—‡•–ƒ ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‡ Â?‡ŽŽƒ Â?‡Â?–‡ …Š‡ ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ •ƒŽ‹”ƒÂ?Â?‘ ƒ „‘”†‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ‡Â”Â‡Â‘ …Š‡ ‹Ž ͙͞ ƒ‰‘•–‘ Ž‹ ’‘”–‡”Â? ƒ ƒ†”‹†Ǥ Âż •‹ ”‹—Â?‹”ƒÂ?Â?‘ …‘Â? ‰Ž‹ ƒÂ?‹…‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Âƒ ÂƒÂŽÂ•ÂƒÂ„Â„Â‹ÂƒÇĄ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?–‹ †ƒ ‘œœƒ ‡ ‡•–‘Â?‡ǥ ’‡” …‘Â?†‹˜‹†‡”‡ …‘Â? Ž‘”‘ Žƒ ‰‹‘‹ƒ †‹ “—‡ŽŽ‡ ‰‹‘”Â?ƒ–‡Ǥ
ƒ––‡‘ ‹�‘�‹
ƒ�‹‡Ž‡ ƒ„ƒ–‡”‹
–‡ˆƒ�‘ ƒœœ‘Ž‹
͚͙ ǥ
Í™Í&#x; ÇĄ
͙͞ ǥ
‹ – –– † ŽŽ ‹ –”ƒ––ƒ †‡ŽŽƒ �‹ƒ ’”‹�ƒ �‰ ‡ ƒ•…‘Ž–ƒ�†‘ ‹ ”ƒ……‘�–‹ ‹ ‹
†‹ “—ƒÂ?–‹ ˜‹ ŠƒÂ?Â?‘ ‰‹Â? Â’ÂƒÂ”Â–Â‡Â…Â‹Â’ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ’‡Â?•‘ •‹ƒ —Â?ǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ Â?‘Ž–‘ ˆ‘”–‡Ǥ 1 „‡ŽŽ‘ …Š‡ Â?‘Ž–‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ †‹ –ƒÂ?–‡ Â?ƒœ‹‘Â?‹ †‡Ž Â?‘Â?†‘ •‹ ”‹—Â?‹•…ƒÂ?‘ ‹Â?•‹‡Â?‡ Â?‡ŽŽƒ •–‡••ƒ ˆ‡†‡ ‹Â? ‡•Î ”‹•–‘Ǥ ƒ ’ƒ”–‡ Â?‹ƒ …ǯ° —Â? ‡Â?–—•‹ƒ•Â?‘ ‡Â?‘”Â?‡ ‡ —Â?ƒ ‰”ƒÂ?†‡ ˜‘‰Ž‹ƒ †‹ Â’ÂƒÂ”Â–Â‹Â”Â‡ÇĄ ˜‘‰Ž‹‘ …‘Â?‘•…‡”‡ ”‡ƒŽ–Â? †‹˜‡”•‡ ‡ •’‡”‘ …Š‡ ’‘••ƒÂ?‘ Žƒ•…‹ƒ”Â?‹ “—ƒŽ…‘•ƒ †‹ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ ’‡” ‹Ž Â?‹‘ …ƒÂ?Â?‹Â?‘ †‹ …”‡•…‹–ƒ ’‡”•‘Â?ƒŽ‡ǤǤ
‹Ž ‹ ‹° – – ‡” ‹Ž ’”‹Â?‘ ƒÂ?Â?‘ Â?‹ ° •–ƒ–‘ …‘Â?—Â?‹…ƒ–‘ †ƒ †‘Â? Â?†”‡ƒ …Š‡ ’‘–‡˜‘ ’ƒ”–‡…‹’ƒ”‡ ƒŽŽƒ Â?‰Ǥ ‘Â?‘ …ƒ”‹…‘ †‹ ‡Â?–—•‹ƒ•Â?‘ ‡ †‹ ‰‹‘‹ƒ ’‡” “—ƒÂ?–‘ Â?‹ ÂƒÂ•Â’Â‡Â–Â–ÂƒÇĄ ’‘‹…Š¹ ˜‹˜‡”‡ ‹Â? ’‹‡Â?‡œœƒ —Â?ƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒ †‹ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ …‘Â? ‹Ž ‹…ƒ”‹‘ †‹ ”‹•–‘ǥ ‹Ž ÂƒÂ’ÂƒÇĄ ‡ –”ƒ ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ †‹ –—––‘ ‹Ž Â?‘Â?†‘ ° —Â?ƒ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ ‰”ƒÂ?†‹‘•ƒ ‡ ’”‘ˆ‘Â?†ƒǤ †‘’‘ —Â? …‘Â?–ƒ––‘ …‘•¿ ˜‹˜‘ Â?‹ ƒ•’‡––‘ †‹ ”‹–‘”Â?ƒ”‡ Â?ƒÂ?–‡Â?‡Â?†‘ Žƒ Â?‡Â?‘”‹ƒ †‡ŽŽƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒ Â?‡”ƒ˜‹‰Ž‹‘•ƒ Â˜Â‹Â•Â•Â—Â–ÂƒÇĄ ‡ ’”‘•‡‰—‹”‡ —Â? …ƒÂ?Â?‹Â?‘ ”‹……‘ †‹ ˆ‡†‡ ‡ ˆ”ƒ–‡”Â?‹–Â?Ǥ
°Ž ‹ ‹
—‡•–ƒ ° Žƒ Â?‹ƒ ’”‹Â?ƒ Â?‰ ‡ Žǯ‡Â?–—•‹ƒ•Â?‘ Â?‘Â? Â?ƒÂ?…ƒ †‹ …‡”–‘Ǩ Â?‘–‹˜‹ …Š‡ Â?‹ ŠƒÂ?Â?‘ •’‹Â?–‘ Ġ ƒ†‡”‹”˜‹ •‘Â?‘ •‘’”ƒ––—––‘ Žƒ Â?‹ƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ Žƒ ‰”ƒÂ?†‡ ˜‘‰Ž‹ƒ †‹ ‹Â?…‘Â?–”ƒ”‡ Â?—‘˜‡ ’‡”•‘Â?‡ǥ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?–‹ †ƒ …‘Â?–‡•–‹ Â†Â‹Â˜Â‡Â”Â•Â‹ÇĄ ‡ …‘Â?ˆ”‘Â?–ƒ”Â?‹ …‘Â? Ž‘”‘Ǥ ƒ “—‡•–ƒ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ Â?‹ ƒ•’‡––‘ Â?‘Â?‡Â?–‹ †‹ †‹˜‡”–‹Â?‡Â?–‘ †ƒ ˜‹˜‡”‡ ƒ••‹‡Â?‡ ƒ‹ Â?‹‡‹ ƒÂ?‹…‹ǥ Â?‘Â?‡Â?–‹ …Š‡ •‹…—”ƒÂ?‡Â?–‡ Â?‘Â? Â?ƒÂ?…Š‡”ƒÂ?Â?‘ǥ Â?ƒ †‹ …‡”–‘ ƒÂ?…Š‡ ’”‡œ‹‘•‹ ƒ––‹Â?‹ †‹ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ ‡ †‹ ’”‡‰Š‹‡”ƒǨ Â? •ƒŽ—–‘ ƒ –—––‹Ǩ
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Í›Í?
Ž‡‘Â?„”—Â?Â‘ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
ÂŽ ‡Â?–”‘ –‡ƒ–”ƒŽ‡ „”‡•…‹ƒÂ?‘ Šƒ —Â? Â?—‘˜‘ Â†ÂƒÇĄ ‰—‹†ƒ–‘ †ƒ ƒ”Žƒ ‘”‘Â?‹Ǥ Â? ƒ—–—Â?Â?‘ •‹ ”‹’ƒ”–‡ ƒÂ?…Š‡ …‘Â? —Â? ”‹Â?Â?‘˜ƒ–‘ •’ƒœ‹‘ Â„ÂƒÂ”ÇĄ “—‹Â?†‹ ‹Ž ˜‹ƒ ƒŽŽƒ ”‹……ƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ ÍšÍ˜Í™Í™Č€ÍšÍ˜Í™Íš
”‡•…‹ƒ –„
Per un teatro che sia portante 1 •–ƒ–ƒ ’”‡•‡Â?–ƒ–ƒ Â?‡‹ ‰‹‘”Â?‹ •…‘”•‹ Žƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ ÍšÍ˜Í™Í™Č€ÍšÍ˜Í™Íš †‡Ž ”‹Â?Â?‘˜ƒ–‘ –ƒ„‹Ž‡ †‹ ”‡•…‹ƒǤ ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż Í Â?‘˜‡Â?„”‡ •‹ …‘Â?‹Â?…‹ƒ …‘Â? Dz ‡”˜‘ †‹ •…‡Â?ÂƒÇł †‹ ‘Â?ƒŽ† ƒ”™‘‘†
Senza la stabilitĂ delle colonne non ci sarebbe tempio che si regga in piedi. Delle colonne condivide l’onere e l’onore il Ctb di Brescia, pronto a ripartire con nuovo slancio sotto la presidenza di Carla Boroni. “In questo difficile momento economico per il Paese – dice la neopresidentessa – anche il Teatro stabile bresciano ha un piccolo passivo (200mila euro sul bilancio 2010), però, siamo convinti di fare bene e chiudere in pareggio il 2011, potendo contare sui finanziamenti di A2a, Fondazione Asm e Fondazione Cariplo, oltre a tenere vivo il dialogo con la Provincia di Brescia. Vorremmo lavorare su un doppio binario: quello della produzione, che caratterizza tutti i teatri stabili d’Italia; e quello di un teatro che diventi davvero ‘della città ’, un teatro aperto il piĂš possibile, punto d’incontro per la gente. In questo senso è da guardare con ottimismo l’apertura a settembre del nuovo bar, realizzato grazie a
ÇĄ
—‘˜‘ …‘”•‘ ’‡” ‹Ž –‡ƒ–”‘ †‹ ’”‘†—œ‹‘Â?‡ǥ …‘Â? Žƒ ’”‡•‹†‡Â?œƒ †‹ ƒ”Žƒ ‘”‘Â?‹ ‡ Žƒ …‘Â?•—Ž‡Â?œƒ ƒ”–‹•–‹…ƒ †‹ ”ƒÂ?…‘ ”ƒÂ?…‹ƒ”‘Ž‹ Fondazione Asm. Inoltre – continua Carla Boroni – abbiamo cominciato a lavorare con i teatri della cittĂ , perfezionando la collaborazione con il Grande, che da settembre accoglierĂ due nostri spettacoli: ‘La resistibile ascesa di Arturo Ui’ di Bertolt Brecht e ‘I Rusteghi’ di Carlo Goldoni. Allo stesso tempo portiamo avanti la sinergia con il conservatorio e il cinema Nuovo Eden (idea di un cartellone che abbini film e spettacoli teatrali), continuando a mantenere vivi i rapporti con l’universitĂ , grazie alla professoressa Lucia Mor. Infine, abbiamo dato una connotazione ul-
teriore alla brescianitĂ , con l’inserimento nel Cda di Costanzo Gatta e Charlie Cinelli; e pure lo statuto, ormai obsoleto, verrĂ rifatto entro sei mesi, nell’ottica dello snellimentoâ€?. Un teatro che, come altre istituzioni culturali, ha dovuto fare i conti con i tagli al Fondo unico per lo spettacolo. “Il Fus – spiega il direttore del Ctb Angelo Pastore – negli ultimi cinque anni è stato decurtato del 30%, la Finanziaria 2011 prevedeva un ulteriore taglio del 38%, però, è stata bloccata. Da un’indagine sui 17 teatri stabili pubblici, Brescia è risultata al terzultimo posto come partecipazione dei soci fondatori. Si tratta di ragionare e capire, di reinvestire risorse e dialogare con le altre realtĂ , cittadine e non (vedi Castello di Padernello). Detto questo, il Ctb deve continuare a produrre, tanto che abbiamo cinque spettacoli nuovi e abbiamo vinto un bando della Fondazione Cariplo per i giovani, che ci aiuterĂ a potenziare il percor-
so didattico-spettacolare per bambini che facciamo prima del Nataleâ€?. La stagione si aprirĂ ufficialmente martedĂŹ 8 novembre con una nuova produzione: “Servo di scenaâ€? di Ronald Harwood, che vedrĂ primo protagonista Franco Branciaroli, da un anno consulente artistico del Ctb. “Lo spettacolo d’apertura – illustra lo stesso Branciaroli – andrĂ in scena fino al 20 novembre al Sociale: si tratta di una finta commedia leggera, scritta dal commediografo britannico e sceneggiatore di pellicole come ‘Il pianista’, ‘Oliver Twist’, ‘Australia’. Quello che avevo in progetto era di portare sul palcoscenico Elias Canetti, mai rappresentato in Italia; e di farlo con ‘La commedia della vanità ’, ma i tagli non l’hanno consentito, perchĂŠ lo spettacolo sarebbe costato 500mila euro; soltanto che il nostro ministero della Cultura è l’unico in Europa che ha un fondo e non un finanziamento. Nella mia testa, comunque, rimane l’intenzio-
ne di proporre un trittico tedesco che oltre a Canetti prevede ‘Firenze’ di Thomas Mann e Reinhold Schneider, il quale scrive testi sui Papi (l’unico tradotto in italiano è ‘Celestino V - Il gran rifiuto’)â€?. L’attesa per la stagione 2011/2012 cresce, anche sulla scorta dei successi di produzioni come “Sacra familiaâ€? di Achille Platto, che ha debuttato lo scorso 18 giugno al Festival delle colline torinesi e sarĂ in replica per un mese a Santa Chiara. Info dettagliate sul programma all’indirizzo www.ctbteatostabile.it.
ÂŽ †‹”‡––‘”‡ –„ǥ Â?‰‡Ž‘ ÂƒÂ•Â–Â‘Â”Â‡ÇŁ Dz ‹ –”ƒ––ƒ †‹ ”ƒ‰‹‘Â?ƒ”‡ ‡ Â…ÂƒÂ’Â‹Â”Â‡ÇĄ ”‡‹Â?˜‡•–‹”‡ ”‹•‘”•‡ ‡ †‹ƒŽ‘‰ƒ”‡ …‘Â? Ž‡ ”‡ƒŽ–Â? …‹––ƒ†‹Â?‡dz
ƒ ‰‹‘‹ƒ †‹ ‰‡Â?‡”ƒ”‡ ƒŽŽƒ ˆ‡†‡ Dz ‹Â? †ƒ ’‹……‘Ž‹ ‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ ŠƒÂ?Â?‘ „‹•‘‰Â?‘ †‹ ‹‘ǥ ’‡”…Š¹ Žǯ—‘Â?‘ Šƒ „‹•‘‰Â?‘ †‹ ‹‘ǥ ‡ ŠƒÂ?ÇŚ Â?‘ Žƒ …ƒ’ƒ…‹–Â? †‹ ’‡”…‡’‹”‡ Žƒ •—ƒ ‰”ƒÂ?Â†Â‡ÂœÂœÂƒÇĄ •ƒÂ?Â?‘ ƒ’’”‡œœƒ”‡ ‹Ž ˜ƒŽ‘”‡ †‡ŽŽƒ ’”‡‰Š‹‡”ƒ Č‚ †‡Ž ’ƒ”Žƒ”‡ …‘Â? “—‡•–‘ ‹‘ Č‚ ‡ †‡‹ ”‹–‹ǥ …‘•¿ …‘Â?‡ ‹Â?–—‹”‡ Žƒ †‹ˆˆ‡”‡Â?œƒ –”ƒ ‹Ž „‡Â?‡ ‡ ‹Ž Â?ÂƒÇŚ Ž‡dzǤ —Â?‡†¿ ͙͛ ‰‹—‰Â?‘ ‹Ž ÂƒÂ’ÂƒÇĄ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â—Â”Âƒ †‡Ž ‘Â?˜‡‰Â?‘ ‡……Ž‡•‹ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ †‹‘…‡•‹ †‹ ‘Â?ÂƒÇĄ Šƒ ’ƒ”Žƒ–‘ †‡ŽŽƒ Ç˛Â‰Â‹Â‘Â‹Âƒ †‹ ‰‡Â?‡”ƒ”‡ ƒŽŽƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇłÇĄ —Â? †‹•…‘”•‘ ”‹……Š‹••‹Â?‘ †ƒŽ ’—Â?–‘ †‹ ˜‹•–ƒ ’‡nj †ƒ‰‘‰‹…‘ ‡ Ž‡ ’ƒ”‘Ž‡ ”‹’‘”–ƒ–‡ ‹Â? ƒ’‡”–—”ƒ Â?‡ †ƒÂ?Â?‘ ÂŽÇŻÂ‹Â†Â‡ÂƒÇ¤ Dz ƒ ˆ‡†‡ Č‚ †‹…‡ ‹Ž ƒ’ƒ …‹–ƒÂ?†‘ ‘Â? ƒŽ–Šƒ•ƒ” Č‚ Â?‘Â? †‡˜‡ ‡••‡”‡ ’”‡•—’’‘nj Â•Â–ÂƒÇĄ Â?ƒ Â’Â”Â‘Â’Â‘Â•Â–ÂƒÇłÇ¤ 1 ’”‘’”‹‘ …‘•¿Ǥ ƒ ˆ‡†‡ Â?‘Â? •‹ …‘Â?•‡”˜ƒ ’‡” •‡ •–‡••ƒ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘ǥ Â?‘Â? •‹ –”ƒ•Â?‡––‡ ƒ—–‘Â?ƒ–‹…ƒÂ?‡Â?–‡ Â?‡Ž …—‘nj ”‡ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘ǥ Â?ƒ †‡˜‡ ‡••‡”‡ •‡Â?’”‡ ƒÂ?Â?—Â?ÇŚ …‹ƒ–ƒǤ ƒ …Š‹ ° ‹Ž Â?‡••ƒ‰‰‡”‘ †‹ “—‡•–‘ Ž‹‡–‘ ƒÂ?Â?—Â?…‹‘Ǎ ‹…—”ƒÂ?‡Â?–‡ Ž‘ ° ‘‰Â?‹ „ƒ––‡œœƒ–‘Ǥ ‘’”ƒ––—––‘ ‹ ‰‡Â?‹–‘”‹ǥ ƒ‹ “—ƒŽ‹ •’‡––ƒ ‹Ž …‘Â?ÇŚ ’‹–‘ †‹ …Š‹‡†‡”‡ ‹Ž „ƒ––‡•‹Â?‘ ’‡” ‹ ’”‘’”‹ ÂˆÂ‹Â‰ÂŽÂ‹Ç˘ ’‡”…Š¹ ÂŽÇŻÂƒÂ?Â?—Â?…‹‘ †‡ŽŽƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ ’‡” ‡••‡”‡ Â‡ÂˆÂˆÂ‹ÇŚ Â…ÂƒÂ…Â‡ÇĄ †‡˜‡ ’ƒ”–‹”‡ †ƒ —Â? …—‘”‡ …Š‡ …”‡†‡ǥ …Š‡
Â•Â’Â‡Â”ÂƒÇĄ …Š‡ ƒÂ?ÂƒÇĄ —Â? …—‘”‡ …Š‡ ƒ†‘”ƒ ”‹•–‘ ‡ …”‡†‡ Â?‡ŽŽƒ ˆ‘”œƒ †‡ŽŽ‘ ’‹”‹–‘ ƒÂ?–‘ǣ ‹Ž …—‘nj ”‡ †‡ŽŽƒ Â?ƒÂ?Â?ÂƒÇĄ ‹Ž …—‘”‡ †‡Ž ’ƒ’Â?Ǥ ƒ ‰‹‘‹ƒ †‹ ‰‡Â?‡”ƒ”‡ ƒŽŽƒ ˜‹–ƒ °ǥ …‘•¿ǥ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–ƒ †ƒŽŽƒ ‰‹‘‹ƒ †‹ ‰‡Â?‡”ƒ”‡ ƒŽŽƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ ƒŽŽƒ …‘Â?‘nj •…‡Â?œƒ †‹ ‹‘ǥ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‹…‹œ‹ƒ …‘Â? ‹‘ǥ ƒŽŽƒ …‘nj Â?‘•…‡Â?œƒ †‡ŽŽƒ †‹ˆˆ‡”‡Â?œƒ –”ƒ ‹Ž „‡Â?‡ ‡ ‹Ž Â?ÂƒÇŚ Ž‡Ǥ ……‘Â?’ƒ‰Â?‹ƒÂ?‘Ž‹ǥ ‹ Â?‘•–”‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ǥ Â?‡ŽŽƒ ˆ‡†‡ •‹Â? †ƒŽŽƒ ’‹Î –‡Â?‡”ƒ ‡–Â? ‡ Žƒ ”‹•’‘•–ƒ ƒŽŽƒ ’”‘’‘•–ƒ ƒ””‹˜ƒ •‡ Â?‘‹ Â?‘•–”‹ƒÂ?‘ …‘Â?Â…Â”Â‡Â–ÂƒÇŚ Â?‡Â?–‡ …Š‡ …”‡†‡”‡ •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ –”‘˜ƒ”‡ Žƒ ˜‹–ƒ Â˜Â‡Â”ÂƒÇĄ Žƒ ˜‹–ƒ ’‹‡Â?ÂƒÇ˘ •‡ –‡•–‹Â?‘Â?‹ƒÂ?‘ Žƒ †‹‰Â?‹nj –Â? †‡ŽŽǯ—‘Â?‘ ‡ †‡Ž •—‘ †‡•–‹Â?‘ ‡–‡”Â?‘ǥ Žƒ †‹nj ‰Â?‹–Â? †‡ŽŽƒ ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ –”ƒ —‘Â?‘ ‡ †‘Â?Â?ÂƒÇĄ †‡Ž •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ–‘ —Ž–‹Â?‘ †‡Ž †‘Ž‘”‡ǥ †‡ŽŽǯ‹Â?’‡‰Â?‘ ’‡” Žƒ …‘•–”—œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ •‘…‹‡–Â?Ǥ ƒ ’—” ǎ†‡nj –‡”Â?‹Â?ƒÂ?–‡ǯ ‹Ž ”—‘Ž‘ †‡‹ ‰‡Â?‹–‘”‹ †‡˜‡ ‡••‡”‡ ƒˆˆ‹ƒÂ?…ƒ–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹–Â? Â…Â”Â‹Â•Â–Â‹ÂƒÇŚ Â?ƒǤ Ǥ ‹’”‹ƒÂ?‘ …‹ ”‹…‘”†ƒ Č‚ …‘Â?–‹Â?—ƒ ‹Ž ƒ’ƒ Č‚ …Š‡ DzÂ?‡••—Â?‘ ’—Ö ƒ˜‡”‡ ‹‘ ’‡” ÂƒÂ†Â”Â‡ÇĄ •‡ Â?‘Â? Šƒ Žƒ Š‹‡•ƒ ’‡” ÂƒÂ†Â”Â‡Çł ‡† ° ’‡”…‹Ö …Š‡ Â?‘Â? †‹…‹ƒÂ?‘ ƒ†”‡ Â?‹‘ǥ Â?ƒ ƒ†”‡ Â?‘•–”‘ǥ ’‡”…Š¹ •‘Ž‘ Â?‡Ž ÇŽÂ?‘‹ǯ †‡ŽŽƒ ÂŠÂ‹Â‡Â•ÂƒÇĄ †‡‹ ˆ”ƒ–‡ŽŽ‹
‡ •‘”‡ŽŽ‡ •‹ƒÂ?‘ ˆ‹‰Ž‹Ǥ ƒ •‡Â?’”‡ Žƒ …‘Â?—Â?‹–Â? …”‹•–‹ƒÂ?ƒ Šƒ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‘ Žƒ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ †‡‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ ‡ †‡‹ Â”ÂƒÂ‰ÂƒÂœÂœÂ‹ÇĄ ƒ‹—–ƒÂ?†‘Ž‹ Â?‘Â? •‘nj Ž‘ ƒ …‘Â?’”‡Â?†‡”‡ …‘Â? Žǯ‹Â?–‡ŽŽ‹‰‡Â?œƒ Ž‡ ˜‡”‹–Â? †‡ŽŽƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ ƒ ˜‹˜‡”‡ ‡•’‡”‹‡Â?œ‡ †‹ Â’Â”Â‡Â‰ÂŠÂ‹Â‡Â”ÂƒÇĄ †‹ …ƒ”‹–Â? ‡ †‹ ˆ”ƒ–‡”Â?‹–Â?Ǥ ƒ ’ƒ”‘Žƒ †‡ŽŽƒ ˆ‡†‡ ”‹•…Š‹ƒ †‹ ”‹Â?ƒÂ?‡”‡ Â?Â—Â–ÂƒÇĄ •‡ Â?‘Â? –”‘˜ƒ —Â?ƒ …‘Â?—Â?‹–Â? …Š‡ Žƒ Â?‡––‡ ‹Â? Â’Â”ÂƒÂ–Â‹Â…ÂƒÇĄ ”‡Â?†‡Â?†‘Žƒ ˜‹˜ƒ ‡ ƒ––”ƒ‡Â?–‡ǥ …‘Â?‡ ‡•’‡”‹‡Â?ÇŚ œƒ †‡ŽŽƒ ”‡ƒŽ–Â? †‡ŽŽƒ ˜‡”ƒ ˜‹–ƒǤ Â?…‘”ƒ ‘‰‰‹ ‰Ž‹ Â‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹ÇĄ ‹ …ƒÂ?’‹ Â‡Â•Â–Â‹Â˜Â‹ÇĄ Ž‡ ’‹……‘Ž‡ ‡ ‰”ƒÂ?†‹ ‡•’‡”‹‡Â?œ‡ †‹ •‡”˜‹œ‹‘ •‘Â?‘ —Â? ’”‡œ‹‘•‘ ƒ‹—–‘ ’‡” ‰Ž‹ ƒ†‘Ž‡•…‡Â?–‹ …Š‡ …‘Â?’‹‘Â?‘ ‹Ž …ƒÂ?Â?‹Â?‘ †‡ŽŽǯ‹Â?‹œ‹ƒœ‹‘Â?‡ …”‹•–‹ƒÂ?ÂƒÇĄ ƒ Â?ƒ–—”ƒ”‡ —Â? …‘‡nj ”‡Â?–‡ ‹Â?’‡‰Â?‘ †‹ ˜‹–ƒǤ ‹ ‹Â?Â…Â‘Â”ÂƒÂ‰Â‰Â‹ÂƒÇĄ “—‹Â?ÇŚ †‹ǥ ‹Ž ÂƒÂ’ÂƒÇĄ ƒ ’‡”…‘””‡”‡ “—‡•–ƒ •–”ƒ†ƒ …Š‡ ˆƒ •…‘’”‹”‡ ‹Ž ƒÂ?‰‡Ž‘ Â?‘Â? …‘Â?‡ —Â?ÇŻÂ—Â–Â‘Â’Â‹ÂƒÇĄ Â?ƒ …‘Â?‡ Žƒ ˆ‘”Â?ƒ ’‹‡Â?ƒ ‡ ”‡ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ‡•‹•–‡Â?œƒǤ ‹ ’—Ö Ž‡‰‰‡”‡ ‹Â?–‡‰”ƒŽÂ?‡Â?–‡ ‹Ž Â?‡••ƒ‰‰‹‘ †‡Ž ÂƒÂ’ÂƒÇĄ …Š‡ •‹…—”ƒÂ?‡Â?–‡ …‹ ƒ‹—–‡”Â? ƒ ”‹•…‘’”‹nj ”‡ Žƒ ‰‹‘‹ƒ †‹ ‰‡Â?‡”ƒ”‡ ƒŽŽƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ •— Â™Â™Â™Ç¤Â˜ÂƒÇŚ –‹…ƒÂ?Ǥ˜ƒ Č‹ÂŽÂƒ ƒÂ?–ƒ ‡†‡ †‹•…‘”•‹ ͚͙͙͘ ‰‹—‰Â?‘ǥ ‘Â?˜‡‰Â?‘ †‡ŽŽƒ †‹‘…‡•‹ †‹ ‘Â?ÂƒČŒÇ¤
͛͞
Í&#x; ƒ’”‹Ž‡ ͚͙͙͘
Ž—•ƒÂ?‡ †ǯ •‡‘ Â?…‘”ƒ —Â? ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ …‘Â? ÂŽ …ƒÂ?–‘ †‡ŽŽ‡ …‹…ƒŽ‡ †‡Ž ‡ƒ–”‘ ‡Žƒ‹‘ C’era una volta un bambino‌ che un giorno trovò un pinguino davanti alla porta di casa. Un pinguino che sembrava davvero molto molto triste. Probabilmente si era perso, e il bambino cercava di capire da dove arrivasse, cosa volesse, perchĂŠ fosse triste quel pinguino. Il bambino decise quindi di trovare il modo di rispedire il pinguino a casa, costruendo una barca e affrontando con lui il lungo viaggio verso il Polo Sud, perchĂŠ,
come tutti sanno, i pinguini vivono tutti al Polo Sud. Un dubbio. E se quel pinguino non avesse avuto proprio voglia di tornare a casa? Una storia buffa per parlare di mondi sconosciuti che si incontrano, della difďŹ coltĂ di comunicare e comprendere chi è altro da noi, di un oceano da solcare per far crescere in noi affetto ed amicizia. E cosĂŹ diventare grandi. Come nasce un dialogo? Sono cosĂŹ importanti le parole?
Tra mille gesti che restano incompresi e piccole gag surreali, continui fraintendimenti, alcuni enormi, altri apparentemente insigniďŹ canti, tra mille avventure e tempeste, i due arriveranno alla ďŹ ne del loro viaggio. Ma un viaggio può veramente avere una ďŹ ne? “Persi e ritrovati. Storia di un bambino e di un pinguinoâ€?, regia di Angelo Facchetti, 9 luglio ore 21.15, p.tta della Chiesa Vecchia a Clusane d’Iseo (nella foto).
‹––‘”‹ƒŽ‡ Ž‹ ƒ’’—�–ƒ�‡�–‹ †‡‹ ’”‘••‹�‹ ‰‹‘”�‹
—Â?‡†¿ ͙͙ Ž—‰Ž‹‘ǥ ’”‹Â?ƒ †‡ŽŽƒ Ž‡––—”ƒ –‡ƒ–”ƒŽ‹œœƒ–ƒ †‡Ž ”‘Â?ƒÂ?œ‘ Â?ƒÂ?œ‘Â?‹ƒÂ?‘ǥ •…ƒÂ?†‹–ƒ †ƒŽŽ‡ …‘”‡‘‰”ƒˆ‹‡ •—ŽŽ‡ Â?—•‹…Š‡ †‡‹ …‘Â?’‘•‹–‘”‹ †‡ŽŽǯ ––‘…‡Â?–‘ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘ǥ ‹Ž ’”‘ˆǤ ‹‘”†ƒÂ?‘ ”—Â?‘
—‡””‹ ’”‡Â?‹‡”Â? …‘Â? ‹Ž ’”‡Â?‹‘ Dz ÂŽ Â‹Â–Â–Â‘Â”Â‹ÂƒÂŽÂ‡Çł ‹Ž ”‡‰‹•–ƒ ”Â?ƒÂ?Â?‘ ÂŽÂ?‹
0XVLFD WHDWUR H GDQ]D ‡Â?‡”†¿ Í ÂŽÂ—Â‰ÂŽÂ‹Â‘ ‹Ž …‘Â?…‡”–‘ †‡‹ Dz Š‡ ƒÂ?Šƒ––ƒÂ? ”ƒÂ?Â•ÂˆÂ‡Â”ÇłÇĄ •ƒ„ƒ–‘ ÍĄ Ž—‰Ž‹‘ Dz ”‰‡dz †‹ ‡”‰‘Â?œ‘Â?‹ǥ Ž—Â?‡†¿ ͙͙ Ž—‰Ž‹‘ Žƒ Ž‡––—”ƒ –‡ƒ–”ƒŽ‹œœƒ–ƒ ‡ †ƒÂ?œƒ–ƒ †‡ Dz ’”‘Â?‡••‹ •’‘•‹dz ‡ Â?‡”…‘Ž‡†¿ ͙͛ ‹Ž Dz ƒŽŽ‡––‘ †‹ ‡…Š‹Â?‘dz
8
no dietro l’altro e tutti incredibilmente da non perdere. Dopo aver chiuso con successo il GalĂ di apertura e quello dedicato al circo internazionale, nei prossimi giorni i quattro appuntamenti toccano nel vivo la sfaccettatura poliedrica del cartellone della nuova stagione curata da Re:thinkArt: musica, teatro e danza. VenerdĂŹ 8 luglio alle 21.15 si comincia con un concerto molto atteso, quello dei “The Manhattan Transferâ€?. Sono ormai passati quasi 35 anni da quando Tim Hauser, ex addetto marketing, si guadagnava da vivere guidando un taxi di New York mentre aspirava a
formare un quartetto armonico vocale sui generis che potesse autenticamente abbracciare vari stili musicali, e creare comunque qualcosa di nuovo nel campo della canzone popolare americana. Dal 1974 il gruppo propone la propria musica, come farĂ anche durante l’esibizione all’anfiteatro del Vittoriale, tra cui i successi “Soul food to goâ€? o “Birdlandâ€? per citarne un paio, ma i numeri dicono milioni di dischi venduti e dozzine di Grammy Awards. Prezzi del biglietto: 18 euro in gradinata non numerata e 25 euro nella zona numerata. A questi vanno aggiunti 3 euro per prevendita. Sabato 9 alle 21.15 è invece la volta del teatro con lo spettacolo “Urgeâ€? di Ales-
sandro Bergonzoni. Nello spettacolo l’attore, vincitore di molti premi con il precedente lavoro “Nelâ€?, vuole segnalare le differenze che se trascurate possono cambiare il senso delle cose. A Bergonzoni e a Riccardo Rodolfi, con cui ha curato la regia, preme mettere davanti agli occhi e alla mente la vastitĂ in cui si è immersi. Uno spettacolo teatrale che vede sul palcoscenico solo l’attore. Ingresso
‡Â?Â‡Â”ÇŚÂƒÇŚÂ?‡Â?–‡ ƒ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ STEFANO SEMPLICI
INVITO ALLA BIOETICA 2684 – pp. 192, ₏ 11,00
Il nuovo presidente del Comitato Internazionale di Bioetica dell'Unesco riflette sui fondamenti di una disciplina divenuta, negli ultimi anni, sempre piĂš centrale nel dibattito pubblico. Aborto, eutanasia, utilizzo delle cellule staminali, diritti degli animali, gestione delle risorse naturali: problemi e dilemmi che il libro affronta tenendo conto del delicato equilibrio fra libertĂ della persona e pluralismo dei valori.
E D I T
R I C E
LA SCUOLA
MKT-2011 26
Di fatto una delle piĂš grosse realtĂ culturali della provincia di Brescia, il Vittoriale sta facendo passi da gigante con il festival “Tener-amenteâ€?, cominciato lo scorso 3 luglio. “Ci siamo mossi molto dal punto di vista della comunicazione – dice il direttore artistico Viola Costa –, appoggiandoci per la prima volta a una societĂ bresciana, la Re:think-art. Per quella online, invece, ci siamo afďŹ dati alla Moving e dallo scorso 5 marzo abbiamo un nuovo sito web (www.anďŹ teatrodelvittoriale. it), che ha registrato quasi 30mila accessi, con un trafďŹ co proveniente da Facebook (37%), Google (22%), diretto (22%), altro (19%); inoltre, abbiamo predisposto la sezione ‘L’indovina-Vate’, un quiz con domande sul Vittoriale e D’Annunzio lette da Giordano Bruno Guerri e che mette in palio due biglietti. InďŹ ne stiamo allestendo un canale youtube dove far passare backstage e intervisteâ€?.
N O VIT À
15 euro in gradinata non numerata e 20 euro nelle zone numerate. A questi vanno aggiunti 2 euro di prevendite. Ancora teatro per la serata d’eccezione di lunedĂŹ 11 luglio alle 20.45. In apertura il prof. Giordano Bruno Guerri, con l’artista Mimmo Paladino, consegnerĂ il Premio “Il Vittorialeâ€? al regista Ermanno Olmi. A seguire un progetto particolare prevede che Massimiliano Finazzer Flory legga parte
de “I promessi sposiâ€? di Alessandro Manzoni unendoli ai brani dei compositori maggiori italiani dell’Ottocento. Ne esce un alternarsi scandito dalle musiche di Verdi, Bellini, Rossini e Paganini eseguite dalla violinista Elsa Martignoni (dell’orchestra Giuseppe Verdi di Milano) e danzate da Gilda Gelati (prima ballerina del corpo di ballo del teatro Alla Scala). Ingresso 15 euro non numerata e 20 euro la zona numerata, a cui aggiungere 2 euro per la prevendita. Chiude il quadro il “Balletto di Pechinoâ€? mercoledĂŹ 13 luglio. La serata si divide in due parti: nella prima una suite di brani tratti da “L’inchiostro e la polvereâ€? che si ispirano all’arte tradizionale della calligrafia espressa attraverso la grazia, la naturalezza e la profonditĂ . Si racconta il ricordo della storia e della cultura cinese; la seconda parte comprende brani ispirati alla storia remota e recente della Cina, con il linguaggio della danza classica cinese. Ingresso di 22 euro nella zona non numerata e di 26 in quella numerata. Da aggiungere 3 euro per la prevendita. Info ulteriori su www.anfiteatrodelvittoriale.it, su cui è possibile persino scoprire la fase lunare dell’evento.
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Í›Í&#x;
‘Â?–‡ †‹ ‡‰Â?‘ —‘Â?‰‹‘”Â?‘ ‘––‡ǥ Žƒ Â?‘––‡ „‹ƒÂ?…ƒ †ƒŽ‹‰Â?‡•‡ Sabato 9 luglio torna per il terzo anno consecutivo BuongiornoNotte, la Notte Bianca organizzata dall’Associazione commercianti con la collaborazione del Comune di Ponte di Legno e il Consorzio Adamello Ski. Alle ore 18 il piazzale della Stazione ospiterĂ la compagnia Teatro Viaggiante con lo spettacolo Duo Pink (nella foto). Uno spettacolo circense che gioca sulle tematiche della vita di coppia senza peli sulla lingua e che replica, sempre nel
piazzale della Stazione, alle 20.30. A partire dalle 18.30 e ďŹ no alle 21.30, nel centro storico dalignese ci si potrĂ imbattere in un vigile urbano un poco stravagante, un agente irreprensibile che insegue i contravventori in monociclo e dirige il trafďŹ co su una sfera di equilibrio. Alle ore 19, partendo dal piazzale della Stazione, il pubblico verrĂ accompagnato in un percorso itinerante dalla compagnia Contrabbanda, una marching band composta da
musicisti provenienti dagli stili e dai generi piĂš diversi: ska, industriale, jazz, etno folk e musica di strada. Il concerto della Contrabbanda replica, sempre partendo dal piazzale della Stazione, alle ore 21. La chiusura della notte bianca è afďŹ data a Isaia e l’orchestra di Radio Clochard che a partire dalle ore 21.30, in piazza XXVII Settembre presenteranno il loro concerto “Lo spacciatore di serenateâ€?. Durante BuongiornoNotte, i negozi rimarranno aperti ďŹ no a mezzanotte.
”‡•…‹ƒ ‘…‹‡–� †‡‹ …‘�…‡”–‹
3UHVHQWDWR LO ƒ FDUWHOORQH ƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ ƒŽŽ‡•–‹–ƒ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ ÍšÍ˜Í™Í™ÇŚÍšÍ˜Í™Íš †ƒŽ •‘†ƒŽ‹œ‹‘ …‹––ƒ†‹Â?‘ …‘Â?‹—‰ƒ ’”‘’‘•–‡ ‹Â?’‡‰Â?ƒ–‹˜‡ ‡ ‘……ƒ•‹‘Â?‹ ’‹Î Ž‡‰‰‡”‡ǥ Â?ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ ƒŽŽƒ “—ƒŽ‹–Â? ° •‡Â?’”‡ ‡Ž‡˜ƒ–ƒ
4
uartetto Vogler, L’Arpeggiata, Quartetto di Tokio: sono solo alcuni dei protagonisti che animeranno la 143ÂŞ stagione promossa dalla SocietĂ dei concerti di Brescia, che prenderĂ il via il 13 ottobre e proseguirĂ fino al 31 marzo 2012. “Il cartellone è molto varioâ€?, sottolinea la presidente Elena Franchi “e coniuga serate impegnative con momenti di leggerezzaâ€?. A inaugurare la stagione, presso l’auditorium San Barnaba, sarĂ uno dei piĂš rinomati gruppi di musica da camera del panorama internazionale, il Quartetto Vogler che, insieme al duo Marcello Nardis-Bruno Canino (23 febbraio) e a Michel Dalberto (31 marzo) sarĂ tra i protagonisti dei tre appuntamenti che comporranno la mini-rassegna “Nel raggio di Gustav Mahler: una traccia ricorrenteâ€?. “Abbiamo voluto riservare tre serate al compositore austriaco per ricostruirne sia il lascito, sia l’influenza che egli ha ricevuto dai musicisti che l’hanno precedutoâ€?, precisa la Presidente. Due saranno gli appuntamenti dedicati ai vincitori di concorsi: il 27 ottobre sarĂ la volta del pianoforte di Clelia Cafiero e del violoncello di Martina Lopez, aggiudicatisi la XXII edizione del premio “Camillo Togniâ€?, sezione musica da camera; il 19 novem-
”ƒ ‹ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹ †‡ŽŽƒ ͙͔͛͜ •–ƒ‰‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ‘…‹‡–Â? †‡‹ …‘Â?…‡”–‹ †‹ ”‡•…‹ƒ …‹–‹ƒÂ?‘ ‹ “—ƒ”–‡––‹ ‘‰Ž‡” ‡ †‹ ‘Â?‹‘ bre toccherĂ al vincitore della XIV International Tchaikovsky Competition, il cui nome sarĂ proclamato a breve. La musica di Schubert sarĂ protagonista del concerto del 10 novembre; sul palco salirĂ l’Atos Trio, una delle formazioni piĂš apprezzate nel mondo. “La doppia serata del 10-
11 dicembre è forse la piĂš importante della stagioneâ€?, spiega Marco De Santi, direttore artistico, presentando l’appuntamento con il Quartetto di Tokio che, nella cornice del Ridotto del Teatro Grande, eseguirĂ integralmente i Quartetti Prussiani di Mozart e l’opera 74 di Haydn. L’anno nuovo si aprirĂ il 12 gennaio con il duo formato dal violinista Dejan Bogdanovich e il pianista Gabriele Maria Vianello; il 4 febbraio sarĂ la volta del trio Klahidi Sahatçhi, Sandro Laffranchini e Andrea Rebaudengo, rispettivamente violino, violoncello e pianoforte, mentre un altro duo, Frieder Berthold (violoncello) e Carlo Levi Minzi (pianoforte) si esibirĂ l’8 marzo. Infine, due gli appuntamenti piĂš eclettici: il primo ospiterĂ il jazzista Enrico Pieranunzi che il 20 gennaio presenterĂ â€œ1684â€?, un concerto durante il quale brani di Bach, Handel e Scarlatti genereranno commistioni con altre sonoritĂ ; il secondo vedrĂ protagonista un ensemble strumentale e vocale che attraverso un lavoro di ricerca filologica sulla musica barocca promuove l’incontro con i generi popolari, il teatro e la danza, ovvero L’Arpeggiata, che presenterĂ La Tarantella (22 marzo). La campagna abbonamenti aprirĂ il 4 ottobre e proseguirĂ fino al 13 presso il botteghino del Teatro Grande (0302979333).
ƒ’‘ †‹ ‘�–‡ ”…Š‡‘™‡‡� ’”‘’‘�‡ ƒ‘Ž‹�‹
Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ‹Ž ƒ”…‘ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ †‡ŽŽ‡ ‹Â?…‹•‹‘Â?‹ ”—’‡•–”‹ †‹ ƒ“—ƒÂ?‡ǥ †‡Ž ‘nj Â?—Â?‡ †‹ ƒ’‘ †‹ ‘Â?–‡ǥ †‹˜‡Â?–‡”Â? ’ƒŽ…‘•…‡Â?‹…‘ Â?ƒ–—”ƒŽ‡ †‡ŽŽ‘ •–”ƒ‘”†‹Â?ƒ”‹‘ Â•Â’Â‡Â–Â–ÂƒÂ…Â‘ÂŽÂ‘ÇĄ ‘Â?‹Â?‹ ‡ …ƒÂ?‹ …‘Â? ƒ”…‘ ƒ‘Ž‹Â?‹Ǥ
ÂŽ ’—„„Ž‹…‘ ’‡” ”ƒ‰‰‹—Â?‰‡”‡ ‹Ž Ž—‘‰‘ †‡ŽŽ‘ •’‡––ƒ…‘Ž‘ …‘Â?’‹”Â? —Â?ƒ •—‰‰‡•–‹˜ƒ ’ƒ••‡‰‰‹ƒ–ƒ †‹ …‹”…ƒ ͛͘ Â?‹Â?—–‹ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ Žƒ ‹•‡”˜ƒ ”‡‰‹‘Â?ƒŽ‡ Â?ƒ–—”ƒŽ‡ †‹ ‡nj –‘ǥ ‹Â?„‡”‰‘ǥ ƒ•’ƒ”†‘ ƒ •–”‡––‘ …‘Â?–ƒ––‘ …‘Â? Žƒ Â?ƒ–—”ƒ ‡ …‘Â? Ž‡ ”‘……‡ ‹Â?…‹•‡ǥ ‹ŽŽ—Â?‹Â?ƒ–‡ •‘Ž–ƒÂ?–‘ †ƒŽŽ‡ –‘”…‡ ‡Ž‡––”‹…Š‡ …Š‡ ‘‰Â?—Â?‘ ’‘”–‡”Â? …‘Â? •¹ǥ ‡ ’‘–”Â? ‰‘†‡”‡ †‡ŽŽ‡ ƒ–Â?‘•ˆ‡”‡ —Â?‹…Š‡ …Š‡ •‹ …”‡‡”ƒÂ?Â?‘ ƒ––‘”Â?‘ ƒ “—‡•–‘ ’”‘‰‡––‘ •’‡…‹ƒŽ‡Ǥ ÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Âƒ Â’ÂƒÂ”Â–Â‡ÇĄ ’‡” ƒ”…‘ ƒ‘Ž‹Â?‹ǥ —Â?‘ •’‡––ƒ…‘Ž‘ ° …‘Â?‡ —Â?ƒ …ƒÂ?Â?‹nj Â?ƒ–ƒ ‹Â? Â?‘Â?–ƒ‰Â?ÂƒÇŁ Žƒ ”‹‰‡Â?‡”ƒÂ?–‡ ˆƒ–‹…ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ˜Â˜Â‹Â…Â‹Â?ƒÂ?‡Â?–‘ǥ ‹Ž ˜ƒŽ‘”‡ †‡Ž ’‡”nj …‘”•‘ ”‹•’‡––‘ ƒŽŽƒ Â?Â‡Â–ÂƒÇĄ Žƒ Â?‹•—”ƒ–ƒ •‘††‹•ˆƒœ‹‘Â?‡ †‹ —Â?ƒ –ƒ’’ƒ ‹Â?–‡”Â?‡†‹ƒǤ Â? —‘Â?‘ǥ —Â? …ƒÂ?‡ ‡ ‹Ž ‰”ƒÂ?†‡ ‘”† •‘Â?‘ ‹ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹ †‹ “—‡•–‘ Â•Â’Â‡Â–Â–ÂƒÂ…Â‘ÇŚ Ž‘ …Š‡ ƒ‘Ž‹Â?‹ †‡†‹…ƒ ƒ ƒ…Â? ‘Â?†‘Â?ÇĄ ’‡” ”ƒ……‘Â?–ƒ”‡ ‹Ž ”ƒ’’‘”–‘ –”ƒ —‘Â?‘ ‡ Â?ÂƒÂ–Â—Â”ÂƒÇĄ ’‡” ’ƒ”Žƒ”‡ †‡Ž •‡Â?•‘ †‡Ž Ž‹Â?‹–‡ ‘‰‰‹ǥ ‹Â? —Â?ƒ …—Ž–—”ƒ …Š‡ †‹ ˆƒ––‘ …‘Â?ÇŚ –‹Â?—ƒ ƒ ˆƒ”‡ †‡Ž DzÂ?‘ Ž‹Â?‹–•dz —Â?‘ †‡‹ ’”‘’”‹ •Ž‘‰ƒÂ?Ǥ ‹‰Ž‹‡––‘ Í? ‡—”‘Ǣ ‹ „‹‰Ž‹‡––‹ ‹Â?˜‡Â?†—–‹ǥ ‡ ˆ‹Â?‘ ƒŽŽƒ …ƒ’‹‡Â?œƒ …‘Â?•‡Â?Â–Â‹Â–ÂƒÇĄ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ƒ…“—‹•–ƒ„‹Ž‹ Â?‡Ž Ž—‘‰‘ †‹ ’ƒ”–‡Â?œƒ †‡Ž ’‡”…‘”•‘ †ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͙ͥǤ
—••ƒ‰‘ Dz ƒ „‘––‡‰ƒ †‡Ž Â…ÂƒÂˆÂˆÂ°Çł •‡…‘Â?†‘ ÂŽ ‘†‘ Â?ƒ Â?ƒ––‹Â?ƒ †‹ ƒ”Â?‡˜ƒŽ‡ ƒ ‡Â?‡œ‹ƒ Â?‡Ž Í™Í&#x;Í?Í˜ÇĄ Â?ƒ ’‘–”‡Â?Â?‘ ‡••‡”‡ ‹Â? —Â?ƒ “—ƒŽ•‹ƒ•‹ …‹––Â? †‡Ž ˜ƒ•–‘ Â?‘Â?†‘ †‹ ‘‰‰‹Ǥ ƒ ’‹ƒœœƒ •‹ ƒÂ?‹Â?ƒ ‹Â?–‘”Â?‘ ƒŽŽƒ „‘–nj –‡‰ƒ †‡Ž …ƒˆˆ° †‘˜‡ •‹ ‹Â?–”‡……‹ƒÂ?‘ Ž‡ Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂ…Â…ÂŠÂ‹Â‡Â”Â‡ÇĄ ‹ Â’Â‡Â–Â–Â‡Â‰Â‘ÂŽÂ‡ÂœÂœÂ‹ÇĄ ‰Ž‹ ƒÂ?‘”‹ ‡ Ž‡ ‰‡Ž‘•‹‡ †‹ Â?‘Ž–‹ ’‡”•‘Â?ƒ‰‰‹ …Š‡ ’‘’‘ŽƒÂ?‘ Žƒ ˜‹–ƒ …‹––ƒ†‹Â?ƒǤ ‡ƒ–”‹…‡ ‰‡•–‹•…‡ …‘Â? ’‹‰Ž‹‘ ‡ †‡…‹•‹‘Â?‡ Žƒ Dz Â‘Â–Â–Â‡Â‰ÂƒÇł ‡ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂˆÂˆÂ‘ÂŽÂŽÂƒÂ–Â‘ ˜‹ƒ ˜ƒ‹ Šƒ —Â? ‘……Š‹‘ „‡Â?‡˜‘Ž‘ ˜‡”•‘ Ž‡ †‡„‘Ž‡œœ‡ —Â?ƒÂ?‡ †‡‹ ’‡”•‘Â?ƒ‰‰‹ …Š‡ ˆ”‡“—‡Â?–ƒÂ?‘ Žƒ ’‹ƒœœƒǤ ƒ Â„Â‹Â•Â…ÂƒÇĄ ‹Ž Â„ÂƒÂ”Â„Â‹Â‡Â”Â‡ÇĄ Žƒ „‘––‡‰ƒ †‡Ž …ƒˆˆ° ˆƒÂ?Â?‘ †ƒ •ˆ‘Â?†‘ Ġ —Â? ‹Â?–”‡……‹‘ †‹˜‡”–‡Â?–‡ ‡ …‘Â?’Ž‹…ƒ–‘ …‘Â? ƒÂ?‘”‹ǥ †—‡ŽŽ‹ǥ ”‹’‹……Š‡ ‡ –”ƒ†‹Â?‡Â?–‹Ǥ Â?ƒ …‘Â?Â?‡†‹ƒ …Š‡ ° —Â? ƒˆˆ”‡•…‘ †‹ Â˜Â‹Â–ÂƒÇĄ Â•ÂƒÂ’Â‘Â”Â‹Â–ÂƒÇĄ †‡Â?•ƒ ‡ ’”‘ˆ—Â?ƒ–ƒ †‘˜‡ •‘Ž‘ Žƒ •ƒ‰‰‡œœƒ †‹ ‡ƒ–”‹…‡ •ƒ’”Â? ƒŽŽƒ ˆ‹Â?‡ †‹•–”‹…ƒ”‡ …‘Â? •—……‡••‘ Žǯ‹Â?–”‹…ƒ–ƒ Â?ƒ–ƒ••ƒ ‡ ”‹†ƒ”‡ —Â? ’‘ǯ †‹ †‘Ž…‡œœƒ ƒŽ ‰—•–‘ ˆ‘”–‡ ‡ ƒÂ?ƒ”‘ †‡Ž Â?‘•–”‘ …ƒˆˆ°Ǥ Â? …Žƒ••‹…‘ †‡Ž –‡ƒ–”‘ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘ ’‡” —Â?ƒ †‹˜‡”–‡Â?–‡ •‡”ƒ–ƒ †‹ –‡ƒ–”‘Ǥ ƒ „‘––‡‰ƒ †‡Ž …ƒˆˆ° ȋ…‘Â?Â?‡†‹ƒ ‹Â? †—‡ ƒ––‹ †‹ ƒ”Ž‘ ‘Ž†‘Â?Â‹ČŒÇ¤ Â‡Â‰Â‹ÂƒÇŁ ‹‘nj ”‡Â?œ‘ ƒ˜‘Ž†‹Ǥ ”ƒÂ?Â?ÂƒÂ–Â—Â”Â‰Â‹ÂƒÇŁ ƒˆˆƒ‡ŽŽ‘ ƒŽ‡•…‹Ǥ …‡Â?‡ ‡ …‘•–—Â?‹ ÇŁ ƒ†‹ƒ ‡œœƒ”†‹ ÇŚ ƒˆˆƒ‡ŽŽ‘ ƒŽ‡•…‹Ǥ —…‹ ÇŁ ƒÂ?‹Ž‘ —”Â?ƒ”‹Ǥ ‡Â?‡”†¿ Í ÂŽÂ—Â‰ÂŽÂ‹Â‘ÇĄ ‘”‡ ͚͘Ǥ͜Í? ÇŚ ‡ƒ–”‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â‘ ’”‡••‘ ‹Ž ‘… †‡ Žƒ ‡‰‹ƒ ƒ —••ƒ‰‘ ÇŚ Â?‰”‡••‘ǣ Í? ‡—”‘Ǥ
•‡‘ ”‘”‘‰ƒ–ƒ Žƒ Â?‘•–”ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻ ”•‡Â?ƒŽ‡
Â?ƒ—‰—”ƒ–ƒ Ž‘ •…‘”•‘ Í&#x; Â?ÂƒÂ‰Â‰Â‹Â‘ÇĄ Žƒ Â?‘•–”ƒ ‡˜‡Â?–‘ Dz –”—•…Š‹ Â?‡ŽŽ‡ ‡””‡ †‹ ‹‡nj Â?ÂƒÇł Šƒ ”‹•…‘••‘ —Â? ‰”ƒÂ?†‡ •—……‡••‘ǣ ‘Ž–”‡ ͘͘͘͜ Ž‡ ’”‡•‡Â?œƒ ”‡‰‹•–”ƒ–‡ ‹Â? ’‘…‘ Â?‡Â?‘ †‹ †—‡ Â?‡•‹ǥ …—‹ •‹ •‘Â?Â?ƒÂ?‘ ‹ ‰”ƒÂ?†‹ ”‹•—Ž–ƒ–‹ †‡‰Ž‹ ‡˜‡Â?–‹ …‘ŽŽƒ–‡”ƒŽ‹Ǥ Â? …‘Â?•‡Â?•‘ –ƒŽ‡ …Š‡ Šƒ •’‹Â?–‘ ‰Ž‹ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‘”‹ ƒ ’”‘Ž—Â?‰ƒ”‡ ÂŽÇŻÂ‡Â•Â’Â‘Â•Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ ˆ‹Â?‘ ƒŽ Íš ‘––‘„”‡Ǥ ƒ ˜‘Ž‘Â?–Â? ° “—‡ŽŽƒ †‹ ’‘–‡” ‰ƒ”ƒÂ?–‹”‡ ƒÂ?…Š‡ ƒ‹ Â?—Â?‡”‘•‹ –—”‹•–‹ǥ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‹ Â?ƒ •‘’”ƒ––—––‘ •–”ƒÂ?‹‡”‹ǥ …Š‡ ‘‰Â?‹ ‡•–ƒ–‡ ‹Â?‘Â?†ƒÂ?‘ Žƒ Â…Â‹Â–Â–ÂƒÂ†Â‹ÇŚ Â?ƒ ÂŽÂƒÂ…Â—Â•Â–Â”Â‡ÇĄ Žƒ ’‘••‹„‹Ž‹–Â? †‹ ƒÂ?Â?‹”ƒ”‡ Žƒ …‘ŽŽ‡œ‹‘Â?‡ ‡•’‘•–ƒ …Š‡ •’ƒœ‹ƒ †ƒ‹ Â?ƒÂ?—ˆƒ––‹ ƒ‰Ž‹ —–‡Â?•‹Ž‹ †‹ —•‘ “—‘–‹†‹ƒÂ?‘ǥ ˆ‹Â?‘ ƒŽŽ‡ …‡”ƒÂ?‹…Š‡ ’‹Î ’”‡‰‹ƒ–‡ ‡ ”‹……Š‡ †‹ …”‡ƒ–‹˜‹–Â?ÇĄ ’ƒ••ƒÂ?†‘ ’‡” ˆ”ƒÂ?Â?‡Â?–‹ †‹ Â•Â–ÂƒÂ–Â—Â‡ÇĄ ƒ”Â?‹ ‡ ‰‹‘‹‡ŽŽ‹Ǥ ‘Â?–‹nj Â?—‡”ƒÂ?Â?‘ ƒÂ?…Š‡ Ž‡ ˜‹•‹–‡ ‰—‹†ƒ–‡ ‰”ƒ–—‹–‡ Žƒ †‘Â?‡Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ …—‹ •‹ ƒ‰‰‹—Â?‰‡”ƒÂ?Â?‘ ƒÂ?…Š‡ ˜‹•‹–‡ ‰—‹†ƒ–‡ ‹Â? Ž‹Â?‰—ƒ ‹Â?‰Ž‡•‡Ǥ •‡‘ǥ ƒŽƒœœ‘ †‡ŽŽǯ ”•‡Â?ƒŽ‡Ǥ Â‡Â”Â‹ÂƒÂŽÂ‹ÇŁ Í™Í˜ÇŚ ͙͚Ȁ͙Í?nj͙ͥǤ ÂƒÂ„ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ÂˆÂ‡Â•Â–Â‹Â˜Â‹ÇŁ Í™Í˜ÇŚÍšÍšÇ¤ Š‹—•‘ǣ Ž—Â?‡†¿Ǥ ‹‰Ž‹‡––‘ †ǯ‹Â?‰”‡••‘ǣ Í› ‡—”‘Ǥ
Í›Í
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
Â?‹ ‡” ’”‘…‡†‡”‡ Ġ ƒ…“—‹•–‹ …‘Â?•ƒ’‡˜‘Ž‹ †‹ ’”‘†‘––‹ ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‹ Cosa sappiamo veramente di ciò che introduciamo ogni giorno nello stomaco attraverso il cibo? Si dice che le etichette rappresentino la carta d’identitĂ di un prodotto, ma se si è “analfabetiâ€? a cosa serve? Ecco come e perchĂŠ è nato “Quello che le etichette non diconoâ€?, di Pierpaolo Corradini, guida semiseria, ironica ma puntuale per tutti coloro che vogliono imparare a leggere le etichette poste sui prodotti che comprano: quali sono i rischi per
la salute e soprattutto cosa si nasconde dietro numeri e parole comprensibili solo a laureati in chimica, scienze dell’alimentazione e pochi altri. Sappiamo che alcuni coloranti vietati in Giappone, Stati Uniti e Canada, perchĂŠ potenzialmente tossici, vengono permessi in Europa? Sappiamo che la bresaola della Valtellina si fa in provincia di Sondrio, ma che la carne utilizzata può provenire dall’Uruguay o dall’India? Cosa signiďŹ ca “denominazione di origine
controllata e garantitaâ€?? Sappiamo che alcuni shampoo possono contenere una o piĂš sostanze sicuramente cancerogene per l’uomo? “Quello che le etichette non diconoâ€? (Emi, Bologna 2011, euro 13,00) è una guida, da consumatore a consumatore, che attraverso la ďŹ gura di un personaggio di fantasia, il Signor No, fornisce ai consumatori istruzioni e consigli utili per poter leggere le etichette dei piĂš comuni prodotti da supermercato e per orientarsi.
ƒŽŽ‡ ƒ�‘�‹…ƒ –‘”‹ƒ Ž‘…ƒŽ‡
8Q FRUSRVR YROXPH UDFFRQWD LO WHUULWRULR ”‡•‡Â?–ƒ–‘ Â?‡Ž •ƒŽ‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ ‡”Â?‡ †‹ Â‘ÂƒÂ”Â‹Â‘ÇĄ ‡ ƒ””‹……Š‹–‘ †ƒ •’Ž‡Â?†‹†‡ ÂˆÂ‘Â–Â‘Â‰Â”ÂƒÂˆÂ‹Â‡ÇĄ ’”‡•‡Â?–ƒ Žƒ •–‘”‹ƒ †‡ŽŽƒ …ƒÂ?—Â?‹ƒ †ƒŽŽ‡ ‘”‹‰‹Â?‹ ƒ”…Š‡‘Ž‘‰‹…Š‡ ƒŽ •‡…‘Â?†‘ †‘’‘‰—‡””ƒ
1
el grande salone delle Terme di Boario è stato presentata l’ultima fatica di Mauro Fiora: “Storia dei Camuni e della Valle Camonicaâ€? (Crea grafica edizioni, Costa Volpino, 2011), un volume di 886 pagine, corredato da foto stupende della vallata dell’Oglio, scattate dall’autore stesso. Il testo, notevolmente rimpinguato e per certi aspetti rifondato, prende le mosse da due precedenti edizioni (1999 e 2000) ovviamente esaurite. Fiora è conosciutissimo in Valle soprattutto per l’emittente radiofonica “Radio Valle Camonicaâ€?, da lui fondata nel 1974 e diuturnamente animata dai suoi scoppiettanti notiziari, ma è altresĂŹ noto anche per vari hobby tra i quali ricordiamo la poesia, il volo aereo, la fotografia, il motociclismo, il dialetto camuno, e la storia locale. L’autore non s’è limitato a esporre i semplici fatti della vicenda storica che riguarda
ÇŻÂƒÂ—Â–Â‘Â”Â‡ †‡Ž –‡•–‘ ° ƒ—”‘ Â‹Â‘Â”ÂƒÇĄ „‡Â? Â?‘–‘ ‹Â? ƒŽŽ‡ ’‡” ˜ƒ”‹ Š‘„„› –”ƒ ‹ “—ƒŽ‹ Žƒ Â’Â‘Â‡Â•Â‹ÂƒÇĄ ‹Ž ˜‘Ž‘ ÂƒÂ‡Â”Â‡Â‘ÇĄ Žƒ ˆ‘–‘‰”ƒˆ‹ƒ il solco montano a Nord del Sebino, ma – nella parte seconda dell’opera – ha tracciato una sorta di ritratto paese per paese, non tralasciando le frazioni: etimo del borgo, nome dialettale, numero, nome, soprannome vernacolare degli abitanti, vicende memorabili del passato, luoghi da visitare, capolavori d’arte, toponimi. Il vasto capitolo dedicato alla Preistoria e alle incisioni rupestri è stato aggiornato alle ultime scoperte di Anati, Sansoni, Priuli. Scrive Fiora: “La cultura figurativa preistorica non è una manifestazione occasionale,
sporadica, o semispontanea, ma è espressione fondamentale di sentimenti profondi, di una concezione complessa e composita del mondo e delle grandi e piccole forze che lo governano, lo dirigono e lo rapportano al soprannaturaleâ€?. Si presenta la Camunia romana della “Civitas Camunnorumâ€? anch’essa aggiornata agli ultimi ritrovamenti e studi sul brenese sito archeologico di “Spineraâ€?, il tempio-ospedale dedicato a Minerva. Il Medio Evo viene particolarmente ricordato dal dominio delle truppe dei Franchi di Carlo Magno, poi dai ghibellini Federici (Erbanno) e dai guelfi Ronchi (Breno). La Valcamonica finisce sotto Milano; poi, nel 1428, sotto la Serenissima. Aspettavamo Fiora al varco: il Cinquecento e la visita apostolica di Carlo Borromeo del 1580 alla vallata dell’Oglio. Non ci ha deluso: uno dei piĂš importanti avvenimenti religiosi (ma anche civili) della comunitĂ camuna è stato
trattato con sufficiente puntualitĂ e adeguato risalto. La narrazione dei fatti salienti continua sino alla fine della Seconda guerra mondiale e alla Costituzione. “Microstoriaâ€? potrebbe obiettare qualcuno e quindi fatalmente storia di “serie Bâ€?! Non è vero: questa storia, solo apparentemente minore, costituisce base e supporto all’altra, quella che poi – grazie anche a questa – viene trasmessa, ufficializzata e codificata nei testi piĂš o meno “sacriâ€?.
—‡•–ƒ •–‘”‹ƒ ° •‘Ž‘ ƒ’’ƒ”‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ Â?‹Â?‘”‡ ’‡”…Š¹ ‹Â? ”‡ƒŽ–Â? …‘•–‹–—‹•…‡ Žƒ „ƒ•‡ ‡ ‹Ž •—’’‘”–‘ †‹ “—‡ŽŽƒ …Š‡ ˜‹‡Â?‡ ’‘‹ –”ƒ•Â?Â‡Â•Â•ÂƒÇĄ —ˆˆ‹…‹ƒŽ‹œœƒ–ƒ ‡ …‘†‹ˆ‹…ƒ–ƒ Â?‡‹ –‡•–‹ ’‹Î ‘ Â?‡Â?‘ Ç˛Â•ÂƒÂ…Â”Â‹Çł
ƒŽŽ‡ ƒ�‘�‹…ƒ ”‡•‡�–ƒœ‹‘�‡ Ž‹„”‘
4XDQGR L FDPXQL FRQREEHUR O¡HPLJUD]LRQH
‡Ž Dz’”‡Ž—†‹‘dzǥ Ž‡ ”‹……Š‡ ’ƒ‰‹Â?‡ †‹ •–‘”‹‡ Ž‡‰ƒ–‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÇ˛Â‘Â…Â‡ÂƒÂ?‘dz †‡ŽŽǯ‡Â?‹‰”ƒœ‹‘Â?‡ǥ •–‘”‹‡ †‹ ’‘˜‡”ƒ ‰‡Â?–‡ …Š‡ •‹ ° ˆƒ––ƒ ‘Â?‘”‡
Nel marzo 1961 usciva e veniva spedito nei cinque continenti il primo numero del notiziario “Gente Camunaâ€? che recava lo stesso nome dell’Associazione. Per 50 anni, una trama ininterrotta di pensieri (e solidarietĂ ) cresciuti lungo le vie dell’emigrazione. Eugenio Fontana, testimone attento e pietoso del lungo filo di memoria e speranza, ha raccolto nel volume “Gente Camuna: storie di emigrazioneâ€? (grafica La Cittadina, Gianico, 2011) struggenti storie di camuni in giro per il mondo con la valigia di cartone. In sede di presentazione, l’attuale presidente del sodalizio Nicola Stivala ha sottolineato: “Il fenomeno migratorio, in modo diretto o indiretto ha toccato l’intera comunitĂ valligiana. Quando qualcuno si dirigeva
verso la stazione carico di valigie e di speranza, erano in tanti coloro che col nodo alla gola lo accompagnavano e sventolavano i fazzoletti�. Le storie sono toccanti e romanzesche; tutte, nel bene e nel male, distillate da una realtà un tempo non facile: numerosi figli, mancanza di lavoro, viaggi per mare lunghissimi e pericolosi, difficoltà incontrate nelle nuove terre, malattie, paghe insufficienti, nostalgia. E per i parroci in patria, le crescenti preoccupazioni per l’assistenza spirituale ai propri emigrati. Da qui, l’impegno di Giacomo Mazzoli che, anche nel settore dei provvedimenti per gli emigrati, lascia un profondo segno. E poi Enrico Tarsia, Nino Stivala, Paolo Franco Comensoli e altri che si susseguiranno nel tempo. (e.g.)
”‡•…‹ƒ Â?‡•…‘ǣ ‡……‘ ‹ ‘Â?‰‘„ƒ”†‹ ”‡•…‹ƒ …‘Â? ‹Ž •‹–‘ •‡”‹ƒŽ‡ Dz ‘Â?‰‘„ƒ”†‹ ‹Â? –ƒŽ‹ƒǤ Ž—‘‰Š‹ †‡Ž ’‘–‡”‡ Č‹Í?ÍžÍ ÇŚÍ&#x;Í&#x;Íœ †Ǥ Ç¤ČŒÇł ° Â?‡ŽŽƒ ‹•–ƒ †‡Ž ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ Â?‘Â?†‹ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ Â?‡•…‘Ǥ ‡” ˆ‡•–‡‰‰‹ƒ”‡ “—‡•–‘ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ ”‹…‘Â?‘•…‹Â?‡Â?–‘ †ƒ Â?‡”…‘Ž‡†¿ ͙͛ Ž—‰Ž‹‘ ‡ ’‡” ‹ •—……‡••‹˜‹ –”‡ Â?‡”…‘Ž‡†¿ Â•Â‡Â”ÂƒÇĄ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‡ ˜‹•‹–‡ ‰—‹†ƒ–‡ †‡†‹…ƒ–‡ ƒ‹ ‘Â?‰‘„ƒ”†‹ Â?‡Ž Â?—•‡‘ †‹ ƒÂ?–ƒ ‹—Ž‹ƒǤ Â?ƒ „—‘Â?ƒ ‘……ƒ•‹‘Â?‡ ’‡” ”‹–‘”Â?ƒ”‡ Â?‡ŽŽƒ …Š‹‡•ƒ †‹ ƒÂ? ÂƒÂŽÂ˜ÂƒÂ–Â‘Â”Â‡ÇĄ —Â?ƒ †‡ŽŽ‡ –‡•–‹Â?‘Â?‹ƒÂ?œ‡ ‡•‹•–‡Â?–‹ ’‹Î ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â…ÂŠÂ‹Â–Â‡Â–Â–Â—Â”Âƒ ”‡Ž‹‰‹‘•ƒ ƒŽ–‘Â?‡†‹‡˜ƒŽ‡ …—‘”‡ †‡ŽŽƒ …ƒÂ?†‹†ƒ–—”ƒǤ ‡‹ Ž—‘‰Š‹ Ž‘Â?‰‘„ƒ”†‹ ‹•…”‹––‹ Â?‡ŽŽƒ ‹•–ƒ †‡Ž ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ Â?‘Â?Â†Â‹ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ”‡•…‹ƒ ˜ƒÂ?–ƒ Žƒ Â?ƒ‰‰‹‘”‡ ‡•–‡Â?•‹‘Â?‡ǥ …‘•–‹–—‹–ƒ †ƒŽ …‘Â?’Ž‡••‘ Â?‘Â?ƒ•–‹…‘ †‹ ƒÂ?–ƒ
‹—Ž‹ƒ ‡ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ ƒ”…Š‡‘Ž‘‰‹…ƒ †‡Ž ƒ’‹–‘Ž‹—Â?Ǥ —‡•–ƒ ° •–ƒ–ƒ ‹Â?•‡”‹–ƒ •— ‡•’”‡••‘ •—‰‰‡”‹Â?‡Â?–‘ †‡ŽŽǯ …‘Â?‘• Č‹ Â?–‡”Â?ƒ–‹‘Â?ƒŽ ‘—Â?…‹Ž ‘ˆ ‘Â?—Â?‡Â?–• ƒÂ?† Â‹Â–Â‡Â•ČŒ “—ƒÂ?†‘ Žƒ …ƒÂ?Â†Â‹Â†ÂƒÂ–Â—Â”ÂƒÇĄ ’”‡•‡Â?–ƒ–ƒ Â?‡Ž ‰‡Â?Â?ƒ‹‘ ÍšÍ˜Í˜Í ÇĄ ° •–ƒ–‡ ”‹˜‹•–ƒ ‡ ‹Â?’Ž‡Â?‡Â?–ƒ–ƒǤ ‡” ÂŽÇŻ –ƒŽ‹ƒ •‹ –”ƒ––ƒ †‡Ž ÍœÍžÎť •‹–‘ ‹•…”‹––‘ Â?‡ŽŽƒ …‡Ž‡„”‡ Â‹Â•Â–ÂƒÇĄ …‘Â?ˆ‡”Â?ƒÂ?†‘ ’‡” ‹Ž Â?‘•–”‘ ’ƒ‡•‡ Žƒ ’‘•‹œ‹‘Â?‡ †‹ ’”‹Â?ƒ–‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ †‹ ‡••ƒǤ ‡ ˜‹•‹–‡ ‰—‹†ƒ–‡ •‹ –‡””ƒÂ?Â?‘ Â?‡”…‘Ž‡†¿ ͙͛ǥ ÍšÍ˜ÇĄ ÍšÍ&#x; Ž—‰Ž‹‘ ‡ Â?‡”…‘Ž‡†¿ Í› ƒ‰‘•–‘ •‡Â?’”‡ …‘Â? †—‡ ‘”ƒ”‹ †‹ ‹Â?Â‰Â”ÂƒÂ•Â•Â‘ÇŁ ’”‹Â?‘ ‰”—’’‘ ‘”‡ ÍšÍ˜Ç¤Í›Í˜Ç˘ •‡…‘Â?†‘ ‰”—’’‘ ‘”‡ ͚͙Ǥ͛͘Ǥ
Â?‰”‡••‘ ”‹†‘––‘ Í‚ ÍœÇĄÍ˜Í˜ …‘Â? ’”‡Â?‘–ƒœ‹‘Â?‡ ‘„„Ž‹‰ƒ–‘”‹ƒǤ Â?ˆ‘ ‡ ’”‡Â?‘–ƒœ‹‘Â?‹ǣ —’ –‡ŽǤ Í˜Í›Í˜ÍšÍĄÍ&#x;Í&#x;Í Í›Íœ ÇŚ •ƒÂ?Â–ÂƒÂ‰Â‹Â—ÂŽÂ‹ÂƒĚťÂ„Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÂ?—•‡‹Ǥ…‘Â? ÇŚ •‡†‡ǣ ˜‹ƒ —•‡‹ Í Í™Č€Â„Ç¤
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‹‰Ž‡ ”ƒ†‹‘ˆ‘Â?‹…Š‡ ƒ ˜‘…‡ †‹ ”ƒÂ?…‡•Â?ÂƒÇĄ Žƒ ˆ‹”Â?ƒ †‹ ‡’’‡ La bresciana Franceska (Francesca Scaroni), vincitrice nel 2006 del Botticino Music Festival e interprete lo scorso inverno della canzone “La neve sulla pelleâ€?, scelta da Platinette come sigla di uno dei suoi programmi radio, ci riprova con “E come Estateâ€?, sempre con il sostegno dell’eccentrico quanto discutibile personaggio. La canzone è stata infatti scelta per accompagnare il nuovo programma radiofonico estivo di Platinette, uno dei primi
sostenitori della cantante. Il brano porta la ďŹ rma, come il singolo dello scorso inverno, di Beppe Donadio, cantautore anch’esso bresciano nonchĂŠ autore di rango, che ha da poco pubblicato il suo terzo cd “Figurineâ€?. “E come Estateâ€? è una canzone d’amore dai contenuti tipicamente estivi, farcita da atmosfere country, e arricchita dalla presenza di Veronica Sbergia e Max De Bernardi, due dei migliori esponenti del blues a stelle e strisce suonato da italiani. (r.b.)
‡ŽŽƒ ‡”–Š‡”
‹ƒ”‹
—•‹…ƒ ƒ‹ …‘�…‡”–‹ ƒ‹ †‹•…Š‹
3HUIRUPDQFH WRXU H QXRYH KLW ”ƒ Ž‡ ’”‡•‡Â?œƒ •‹‰Â?Â‹ÂˆÂ‹Â…ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‡ÇĄ —”– ÂƒÂ…ÂŠÂƒÂ”ÂƒÂ…ÂŠÇĄ †‡ˆ‹Â?‹–‘ †ƒ‹ •—‘‹ ˆƒÂ? Dz‹Ž ’‹Î ‰”ƒÂ?†‡ •‘Â?‰™”‹–‡” ˜‹˜‡Â?–‡dz ‡ ‹Ž DzÂ?‹–‹…‘dz ‘˜ƒÂ?‘––‹ …Š‡ Šƒ ƒ˜˜‹ƒ–‘ Žƒ •‡œ‹‘Â?‡ ‡•–‹˜ƒ †‡Ž –‘—”
,
nizio scoppiettante per la stagione musicale estiva bresciana. Renga, Vecchioni e Gualazzi hanno dato spettacolo, sul finire di giugno, tra Botticino e Villa Fenaroli di Rezzato, mentre al Teatro Grande di Brescia (29 giugno) è stata semplicemente strepitosa l’esibizione di Burt Bacharach. Colui che qualcuno definisce “il piĂš grande songwriter viventeâ€? ha arricchito la festa organizzata dall’azienda vinicola Berlucchi in occasione dell’80° compleanno di Franco Ziliani, creatore nel ’61 della tradizione delle celebri “bollicineâ€? di Franciacorta. Ad affiancare il grande Burt una band di 10 elementi, che con lui ha presentato una selezione di alcuni dei suoi brani piĂš noti tra cui “Are you there with another girlâ€? e “Baby it’s youâ€?. Proprio Burt Bacharach, venerdĂŹ 9 luglio al Forte di Bard (Ao), inaugura una serie di grandi eventi con la presenza di nomi stellari come gli Incognito, Bred Mehldau e Joshua Redman duo, i Manhattan Transfer, la superband dei Return to Forever IV (Chick Corea, Stanley Clarke, Lenny White, Jean-Luc Ponty e Frank Gambale) e il ritorno della Original Blues Brothers band. La rassegna si intitola “Musicastelle in blueâ€? e si svolge dal
9 al 16 luglio nella suggestiva cornice della Piazza d’Armi del Forte di Bard (Ao). Passiamo adesso a uno dei tour italiani di maggior successo di quest’anno, “Ora tourâ€? di Jovanotti, che sancisce con la ripartenza da Bari del 29 giugno scorso (prodotta da Puglia Sound, progetto della regione Puglia a favore della musica) l’avvio della tournĂŠe estiva, dopo il successo della prima parte del tour e la partecipazione al Bonnaroo Festival (Usa) con una performance indimenticabile. Allo spettacolo ha lavorato un team di musicisti, video artisti e ingegneri di scena per tradurre dal vivo l’energia di “Oraâ€?, il nuovo disco, che dal giorno della sua pubblicazione è stabile nella parte alta della classifica. Un palco enorme e asimmetrico per ribaltare tutti gli stereotipi del concerto pop fino a proporre un nuovo linguaggio per un tipo di comunicazione piĂš avanzata: “Ora Tourâ€? è curato in ogni suo dettaglio per poi potersi lasciare andare a due ore e mezza di libertĂ . Sul palco la band – Saturnino, Riccardo Onori, Frank Santarnecchi, Christian Rigano, Leo di Angilla, Gareth Brown – suona da paura canzoni per un party evolutivo a molte dimensioni e a impatto zero. Chiudiamo con due novi-
tĂ , una italiana e una internazionale. La prima riguarda Simona Molinari, una delle giovani voci italiane piĂš interessanti, che ha pubblicato il nuovo singolo “Forseâ€?, che arriva dopo il successo di “Egocentricaâ€? presentato al Festival di Sanremo e di “Amore a prima vistaâ€?, duetto con Ornella Vanoni. Nuovo singolo, subito in vetta agli ascolti mondiali, anche per i Coldplay, che pubblicano “Every teardrops is waterfallâ€?, brano che anticipa l’uscita del nuovo album della band inglese previsto per l’autunno. La canzone è disponibile in un ep che comprende il brano “Major Minusâ€?. Nella versione in esclusiva per iTunes, oltre a “Every teardrop is a waterfallâ€? e a “Major Minusâ€?, è presente anche il brano “Moving To Marsâ€?.
‡” Ž‘ •’‡––ƒ…‘Ž‘ †‹ ‘˜ƒÂ?‘––‹ǥ …Š‡ Šƒ ’—„„Ž‹…ƒ–‘ Dz Â”ÂƒÇłÇĄ ŠƒÂ?Â?‘ Žƒ˜‘”ƒ–‘ ‹Â? –‡ƒÂ? Â?—•‹…‹•–‹ǥ ˜‹†‡‘ƒ”–‹•–‹ ‡ ‹Â?‰‡‰Â?‡”‹ †‹ •…‡Â?ƒ
‘Â?‡ —Â? Â?‘•ƒ‹…‘ ”‡•–ƒ—”ƒ–‘ ÇĄ ÍšÍ˜Í™Í™ÇĄ Í™Í›ÇĄÍ˜Í˜
”‹�ƒ �ƒ”–‹”‡ †‡Ž …”‡ƒ–‘
ÇĄ ÍšÍ˜Í™Í™ÇĄ Í™Í?ÇĄÍ˜Í˜
ÇĄ
Žƒ…Â? ƒÂ?† „Ž—‡• ÇĄ ͚͙͙͘ Í™Í?ÇĄÍ˜Í˜
͛ͥ
DzǼ…”‡†‘ •‹ƒ †ƒ •ƒŽ—–ƒ”‡ …‘Â? ‡Â?–—nj •‹ƒ•Â?‘ “—‡•–ƒ ƒ—–‡Â?–‹…ƒ •…‘’‡”–ƒ ‘’‡”ƒ–ƒ †ƒ ƒ‘Žƒ ƒ’‘Ž‹–ƒÂ?‘ǥ …Š‡ ”‹’”‘’‘Â?‡ ‹Â? “—‡•–‘ ˜‘Ž—Â?‡ –”‡ Â†Â‹ÂˆÇŚ ˆ‡”‡Â?–‹ †‹ƒ”‹ †‹ ‡ŽŽƒ ‡”–Š‡”ǥ ’”‘nj ˜‡Â?‹‡Â?–‹ †ƒ –”‡ †‹ˆˆ‡”‡Â?–‹ ƒ”…Š‹˜‹ ‡ ”‹•ƒŽ‡Â?–‹ ƒ –”‡ †‹˜‡”•‹ Â?‘Â?‡Â?–‹ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ †‡ŽŽƒ •…”‹––”‹…‡Ǥ Č‹ÇĽČŒ ‹Ž ’”‹nj Â?‘ǥ ”‹•ƒŽ‡Â?–‡ ƒŽ ͙͚ͥͥ ‡ †‹ —Â?ƒ ‡Žnj Žƒ “—ƒ•‹ •‡†‹…‡Â?Â?‡ǥ ”‹’‘”–ƒ ‹Ž Ž‡––‘nj ”‡ ‹Â? —Â?ƒ ”‡•…‹ƒ Â†ÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Â‹ –‡Â?’‹ǥ Â?ƒ ˆ”‡•…ƒ ‰”ƒœ‹‡ ƒ —Â?ƒ •…”‹––—”ƒ •‘Žƒ”‡ …Š‡ ˜ƒ •‘Ž‹†‹ˆ‹…ƒÂ?†‘•‹Ǥ —ƒÂ?–‘ ƒŽ •‡…‘Â?†‘ ‡ ƒŽ Â–Â‡Â”ÂœÂ‘ÇĄ ”‹•’‡––‹˜ƒÂ?‡Â?ÇŚ –‡ †‡Ž ͙ͥÍ?Í› ‡ †‡Ž ͙ͥÍ?Í?ÇĄ †‹…‘Â?‘ †‹ —Â?ƒ ‡ŽŽƒ •…”‹––”‹…‡ǥ ’‡”…Š¹ Žƒ Â?‘nj –ƒœ‹‘Â?‡ †‹ƒ”‹•–‹…ƒ ° ƒÂ?…Š‡ Â•Â‘ÂŽÂ‹Â†ÂƒÇŚ Â?‡Â?–‡ Â?ƒ””ƒ–‹˜ƒ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‘Â?’ƒ‰Â?ÂƒÇŚ ”‡ ‹Ž Ž‡––‘”‡ ‹Â? †—‡ †‹˜‡”•‡ ‡•…—”•‹‘nj Â?‹ ‡ ’ƒ••‡‰‰‹ƒ–‡ ‹Â? Â?‘Â?–ƒ‰Â?ƒǤ Č‹ÇĽČŒ ‹ƒ”‹ …Š‡ Â?‡ŽŽƒ Ž‘”‘ ƒ’’ƒ”‡Â?–‡ Ž‡‰nj ‰‡”‡œœƒ †‹…‘Â?‘ Â?‘Ž–‘ †‹ —Â?ÇŻÂƒÂ?‹Â?ƒ ”‹……ƒ ‡ ’”‘ˆ‘Â?Â†ÂƒÇĄ ‹Â?–”‹•ƒ †‹ ’”‘ˆ‘Â?ÇŚ †ƒ •’‹”‹–—ƒŽ‹–Â?Çł Č‹ÇĽČŒ Č‹Â†ÂƒÂŽÂŽÂƒ Â”Â‡ÂˆÂƒÂœÂ‹Â‘ÇŚ Â?‡ †‹ ”Â?ƒÂ?Â?‘ ƒ……ƒ‰Â?‹Â?Â‹ČŒÇ¤
Â? —‘Â?‘ ’—Ö ˜‹˜‡”‡ –—––ƒ Žƒ ˜‹–ƒ ”‡…Ž—•‘ Â?‡Ž …ƒ”…‡”‡ †‡ŽŽƒ ’”‘’”‹ƒ ƒÂ?‹Â?ÂƒÇĄ ˆ‹Â?‘ ƒ “—ƒÂ?†‘ “—ƒŽ…—Â?‘ Â?‘Â? ”‘Â?’‡ ‹Ž Â?—”‘ ‡ Ž‘ …‘Â?†—…‡ ƒŽ ”ƒ‰‰‹‘ †‹ •‘Ž‡ Â?ƒ•…‘•–‘ ‹Â? Ž—‹ǣ …‘•¿ ‡‰Ž‹ •‹ –”‘˜ƒ †‹ ˆ”‘Â?–‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â?‹‰Â?ƒ †‹ •‡ •–‡••‘ ‡ ƒ —Â?ƒ ‹Â?•‘•’‡––ƒ–ƒ ‡”‡†‹–Â?Ǥ —ƒÂ?†‘ ”‹…‘Â?‘•…‹ƒÂ?‘ ‹Ž ‘Ž–‘ †‡ŽŽƒ Ž—…‡ –”‘˜‹ƒÂ?‘ Žƒ Â˜Â‡Â”Â‹ÇŚ –Â? •— †‹ Â?‘‹ǥ ƒŽ ’ƒ”‹ †‹ —Â? Â?‘•ƒ‹…‘ •‡’’‡ŽŽ‹–‘ •‘––‘ Ž‡ ”‘˜‹Â?‡ †‡ŽŽƒ Â?ÂƒÇŚ –—”ƒ †‡…ƒ†—–ƒ ‡ Žƒ ’‘Ž˜‡”‡ †‡ŽŽƒ “—‘–‹†‹ƒÂ?‹–Â?Ǥ ”‘’‘Â?‡Â?†‘ —Â?ƒ •‡nj ”‹‡ †‹ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‹ •—‹ ‰”ƒÂ?†‹ …‘•–”—–nj –‘”‹ †‡ŽŽƒ …—Ž–—”ƒ …”‹•–‹ƒÂ?ÂƒÇĄ –”ƒ …—‹ Žƒ†‹Â?‹” Â‘ÂŽÂ‘Â˜ÇŻÂ´Â˜ÇĄ ƒ”‹Œƒ Â?‘„…‘nj Â˜ÂƒÇĄ ‡”‰‡Œ ˜‡”‹Â?…‡˜ ‡ Ž‹˜‹‡” Ž¹nj Â?‡Â?–ǥ ‹Â? “—‡•–‡ ’ƒ‰‹Â?‡ ÂŽÇŻ —–‘”‡ …‹ ‹Â?˜‹–ƒ ƒ ”‹•…‘’”‹”‡ ƒŽ…—Â?‡ –‡••‡”‡ †‡Ž Â?‘•ƒ‹…‘ †‡ŽŽƒ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ ƒ……‘Â?Â’ÂƒÇŚ ‰Â?ƒ–‹ †ƒŽŽƒ •’‡”ƒÂ?œƒ †‹ ˜‡†‡”‡ ‹‘ ˆƒ……‹ƒ ƒ ÂˆÂƒÂ…Â…Â‹ÂƒÇŁ ’‡”…Š¹ ‹Ž ”‹–‘”Â?‘ ƒŽŽƒ ˆ‡†‡ Â?‘Â? ° Â?‹‡Â?Â–ÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Â‘ …Š‡ ‹Ž ”‹…‘Â?‘nj •…‹Â?‡Â?–‘ †‡Ž ‘Ž–‘ †‹ ”‹•–‘ǥ •‹‰‹Žnj Žƒ–‘ ‹Â? ‘‰Â?—Â?‘ †‹ Â?‘‹Ǥ
ÂŽ ˜‘Ž—Â?‡ ’”‡•‡Â?–ƒ Žƒ ˆ‹‰—”ƒ †‹ ‘”‘–Š› –ƒÂ?‰ǥ Â?‹••‹‘Â?ƒ”‹ƒ Â•Â–ÂƒÇŚ –—Â?‹–‡Â?•‡ Č‹Â†Â‡ÂŽÂŽÂƒ …‘Â?‰”‡‰ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ —‘”‡ †‹ ‘•–”ƒ ‹‰Â?‘”ƒ †‹ ƒÂ?Â—Â”ČŒÇĄ Â?ƒ–—”ƒŽ‹œœƒ–ƒ „”ƒ•‹Ž‹ƒÂ?ÂƒÇĄ …‘Â?‘•…‹—–ƒ …‘Â?‡ ÂŽÇŻÇ˛ÂƒÂ?„‹‡Â?–ƒŽ‹•–ƒ ƒÂ?ƒœœ‘Â?Â‹Â…ÂƒÇłÇĄ ƒ••ƒ••‹Â?ƒ–ƒ Â?‡Ž ͚͘͘Í? Â?‡Â?–”‡ •‹ –”‘˜ƒ˜ƒ Ġ Â?ÂƒÂ’Â—ÇĄ Â?‡Žnj Ž‘ –ƒ–‘ „”ƒ•‹Ž‹ƒÂ?‘ †‡Ž ƒ”Â?Ǥ —‘” ‘”‘–Š› •‹ ‹Â?•‡”‹•…‡ ƒ ’‹‡Â?‘ –‹–‘nj Ž‘ Â?‡Ž ˆ‡”Â?‡Â?–‘ …—Ž–—”ƒŽ‡ ‡ •‘…‹ƒŽ‡ …Š‡ ƒˆˆ‘Â?†ƒ Ž‡ •—‡ ”ƒ†‹…‹ Â?‡ŽŽƒ ‡nj ‘Ž‘‰‹ƒ †‡ŽŽƒ Ž‹„‡”ƒœ‹‘Â?‡ ‡ Â?‡Ž ÂˆÂ‡Â”ÇŚ ˜‡Â?–‡ ‹Â?’‡‰Â?‘ •‘…‹ƒŽ‡ …Š‡ •‡‰—¿ Žƒ ‘Â?ˆ‡”‡Â?œƒ †‡‹ ‡•…‘˜‹ †‡ŽŽǯ Â?‡nj ”‹…ƒ ƒ–‹Â?ƒ –‡Â?—–ƒ•‹ ƒ ‡†‡ŽŽÀÂ? Â?‡Ž Í™ÍĄÍžÍ Ç¤ —‘” ‘”‘–Š›ǥ …Š‡ ’”‡•‡ …‘Â? ˆ‘”œƒ ’‘•‹œ‹‘Â?‡ …‘Â?–”‘ ‹ Žƒ–‹ˆ‘Â?†‹•–‹ ‡ ‹Ž Ž‘”‘ ƒ––‡‰‰‹ƒÂ?‡Â?–‘ ÂƒÂ‰Â‰Â”Â‡Â•Â•Â‹Â˜Â‘ÇĄ •‘•–‡Â?‡˜ƒ ÂŽÇŻÂ‹Â†Â‡Âƒ †‹ —Â?ƒ Š‹‡•ƒ …Š‡ ˆ‘••‡ ˜‘…‡ ’”‘ˆ‡–‹…ƒ †‹ ‰‹—•–‹œ‹ƒ •‘nj Â…Â‹ÂƒÂŽÂ‡Ç˘ Ž‘––Ö ’‡” †‹ˆ‡Â?†‡”‡ Žƒ ˆ‘”‡•–ƒ ƒÂ?ƒœœ‘Â?‹…ƒ †ƒŽŽƒ ˆƒÂ?‡ †‹ •‘Ž†‹ †‡‹ Žƒ–‹ˆ‘Â?†‹•–‹ †‘˜‡ –—––‘ •‹ –”ƒ•ˆ‘”Â?ƒ ‹Â? †‹•–”—œ‹‘Â?‡ǥ ”ƒ’‹Â?ÂƒÇĄ Â?‘”–‡Ǥ
‡––‡ ”ƒ……‘Â?–‹ǥ ƒŽ…—Â?‹ Â„Â”Â‡Â˜Â‹ÇĄ ƒŽ–”‹ ’‹Î Ž—Â?‰Š‹ …‘Â?’‘Â?‰‘Â?‘ “—‡•–‘ ’‹……‘Ž‘ Ž‹„”‘ ȋ͙͞͞ ’ƒ‰‹Â?Â‡ČŒ …Š‡ ‘ˆˆ”‡ –‡Â?‹ –”ƒ ‹ ’‹Î Â†Â‹Â•Â’ÂƒÂ”ÂƒÂ–Â‹ÇŁ ÂƒÂ–ÇŚ Â?‘•ˆ‡”‡ Â?‘‹”ǥ Â?‹•–‡”‹ ƒŽ…Š‡Â?‹…‹ǥ ’‡”…‡œ‹‘Â?‹ ‡š–”ƒ•‡Â?Â•Â‘Â”Â‹ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ˜‹…‡Â?ÇŚ †‡ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡ǥ …ƒ’”‹……‹ †‡Ž †‡•–‹Â?‘Ǥ
Â? —Â? Ž‹„”‘ …Š‡ ”ƒ……Š‹—†‡ •–‘”‹‡ …‘Â?–‡Â?’‘”ƒÂ?‡‡ǥ —Â?ƒÂ?‡ ‡ ƒŽŽ‘ •–‡••‘ –‡Â?’‘ Â•Â’Â‹Â”Â‹Â–Â—ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ‡’‹•‘†‹ …Š‡ ’‘–”‡„„‡”‘ …ƒ’‹–ƒ”‡ ‘ ‡••‡”‡ …ƒ’‹–ƒ–‡ ƒ …‹ƒ•…—Â?‘ ‘ …Š‡ Â?ƒ‹ ’‘nj –”‡„„‡”‘ ”‡ƒŽ‹œœƒ”•‹Ǥ ‘”‹Â?‘ǥ ÂƒÇŚ ”‹‰‹ǥ Žƒ ‘•–ƒ ÂœÂœÂ—Â”Â”ÂƒÇĄ —Â? ”‡Â?‘–‘ ƒÂ?‰‘Ž‘ †‹ ’ƒ‰Â?ƒ •‘Â?‘ ‹ Ž—‘‰Š‹ ‹Â? …—‹ ‹ ’‡”•‘Â?ƒ‰‰‹ †‹ ‡ŽŽƒ ‘”–ƒ •‹ Â?—‘˜‘Â?‘ǥ …‘Â? ‹Â?’—– „”‹ŽŽƒÂ?–‹ †ƒ ’ƒ”–‡ †‡Ž Ž‘”‘ ‹Â?˜‡Â?–‘”‡Ǥ ‘ •–‹Ž‡ ÂƒÂ•Â…Â‹Â—Â–Â–Â‘ÇĄ ”ƒˆˆ‹Â?ƒ–‘ ‡ †—––‹Ž‡ Â†Â‹Â˜Â‹Â‡ÇŚ Â?‡ †‡Ž –—––‘ ’‡”•‘Â?ƒŽ‡ “—ƒÂ?†‘ •…”‹˜‡ ‹Â?–‡”‡ ’ƒ‰‹Â?‡ •‡Â?œƒ ‹Â?•‡”‹nj ”‡ —Â? ’—Â?–‘Ǥ Â?‘ •–‹Ž‡ …Š‡ —–‹Ž‹œœƒ †‡‰Ž‹ ‹Â?…‹•‹ǥ “—ƒ•‹ †‡‹ ”‹–‘”Â?‡ŽŽ‹ǥ ƒ •‘•–‹–—‹”‡ ‹Ž ’—Â?–‘ Â?‡ŽŽƒ ‰”ƒˆ‹ƒ ‡ Žƒ ’ƒ—•ƒ Â?‡Ž ’‡Â?•‹‡”‘ †‡Ž Ž‡––‘”‡Ǥ
̻ Ǥ
Ǥ Ǥ ͠͠Ǥ͛ ͠͠Ǥ͝
¿ ¿
͟ ͙͠
͠ ͙͡Ǥ͛͘
͙͘Ǥ͛͘ ͙͙Ǥ͛͘ ͙͚Ǥ͛͘ ͙͛Ǥ͛͘ ͙͝Ǥ͛͘
@
͞Ǥ͘͘ ͟Ǥ͘͘ ͟Ǥ͘͝
͟Ǥ͙͝ ͟Ǥ͛͝ ͠Ǥ͘͘ ͡Ǥ͘͘ Ǧ ȋ Ȍ ͙͙Ǥ͘͘ Ǧ ȋ Ȍ ͙͚Ǥ͘͘ ͙͛Ǥ͘͘ Ǧ ͙͠Ǥ͘͘ ͙͠Ǥ͝͝ ͙͡Ǥ͛͘ ͚͙Ǥ͘͘
͟Ǥ͘͘
ǤǤǤ ͙͘Ǥ͘͘ Ǥ ͙͙Ǥ͘͘ Ǧ Ǧ Ǥ Ǧ ǣ ͚͙͙͘Ǧ͚͙͚͘ ǣ ǡ Ǧ Ǧ ǯ ͙͚Ǥ͘͘ ǯ ͙͜Ǥ͘͘ Ǧ Ǧ
ǡ ͚͡ Ǧ ͚͛͘͜͝ ȋ Ȍ
¿ ͠Ǥ͛͘ Ǧ ͙͚Ǥ͛͘ Ǧ ͙͠Ǥ͛͘ Ǧ ͚͚Ǥ͛͘Ǥ ¿ ͙͙ Ǧ ͙͜ Ǧ ͙͞ Ǧ ͚͘ Ǧ ͚͛Ǥ͜͝Ǥ ¿ ͡Ǥ͛͘Ǥ
Ǥ ǡ Ǥ ¿ ͠Ǥ ° ¿ ͙͟ ͙͙Ǥ ¿ ͙͟Ǥ ¿ ͙͛Ǥ
ǡ ͜ Ǧ ͚͙͘͜͝ ȋ Ȍ
Ǥ ¿ ¿ ͡Ǥ͛͘ Ǧ ͙͡Ǥ͛͘Ǣ ͙͡Ǥ͘͘Ǣ ͡Ǥ͘͘ Ǧ ͙͘Ǥ͛͘ Ǧ ͙͠Ǥ͘͘
ǣ ¿ ¿ǣ ͙͚Ǥ͛͘ Ǧ ͙͛Ǥ͛͘ Ǧ ͙͡Ǥ͘͜Ǥ ǣ ¿ ¿ǣ ͙͘Ǥ͛͘ Ǧ ͙͙Ǥ͛͘ Ǧ ͙͚Ǥ͛͘Ǥ
Ǥ ͚͙͛͛͘͘͟͜͜͜ ͚͙͙͙͛͛͘͘͘͡ Ǥ Ǥ ̻ Ǥ
ǣ ͙͜Ǥ͛͘ Ǧ ͙͝Ǥ͛͘ Ǧ ͙͞Ǥ͛͘ Ǧ ͙͟Ǥ͛͘ Ǧ ͙͠Ǥ͛͘Ǥ ͙͚Ǥ͛͘ Ǧ ͙͛Ǥ͛͘ Ǧ ͙͜Ǥ͛͘ Ǧ ͙͝Ǥ͛͘ Ǧ ͙͞Ǥ͛͘ Ǧ ͙͟Ǥ͘͘ Ǧ ͙͠Ǥ͛͘Ǥ ǯ1 ǣ ǡ Ǥ ¿ ¿ǣ ͙͚Ǥ͛͟ ͙͛Ǥ͛͟ Ǧ ͙͡Ǥ͜͟ ǤǤǤ ͙͘Ǥ͘͡
͞Ǥ͘͘ ͞Ǥ͛͘ Ǥ ͞Ǥ͝͝
͟Ǥ͙͝ ǯ ͟Ǥ͚͝ ͟Ǥ͝͝ ȋ ǤȌ ͠Ǥ͘͘ ͠Ǥ͙͝ ǯ ȋ͚͔ Ȍ ͡Ǥ͙͝ ͙͘Ǥ͙͘ ͙͘Ǥ͙͝ ǯ ͙͘Ǥ͘͝ ͙͚Ǥ͙͝ Ǧ ͙͚Ǥ͘͝ ǯ ͙͜Ǥ͘͝ ͙͘͘ά ͙͝Ǥ͘͘ ͙͟Ǥ͙͘ ͙͠Ǥ͘͝ ȋ ǤȌ ͙͠Ǥ͝͝ ͙͡Ǥ͛͘ Ǧ ͚͙Ǥ͘͘ Ǩ
î Dz dz
1 Ǥ î Ǥ 1 ǡ î Ǥ ¿ ͙͟Ǥ͙͘ ǡ Ǥ
͙͠ ͙͠Ǥ͛͘ ° Ǥ Ǥ ǡ Ǥ
ǡ Ǥ ͠Ǥ͘͘
Ǥ
ǡ Ǥ ͟Ǥ͝͝ ǯ Ö Ǥ Ǥ
͚͘͘͘ǡ Ǥ ͡Ǥ͘͘ ͚͘͘͘ Ǥ ͟ǡ Ǥ ͙͞Ǥ͘͝ Ȃ
ǡ ǯ Ǥ
ǡ Ǥ ͙͛Ǥ͘͝ ͚ Ǥ Ǥ ͚͘͘͘ǡ Ǥ ͚͚Ǥ͘͝ Ǥ
͜ǡ Ǥ ͚͘Ǥ͛͘ ǡ ǯ Ǥ
ǡ Ǥ ͘͘Ǥ͙͘ Ȃ
Ǥ ° Ǥ
͟ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͘
͙͡͞͠ ǡ Ǥ ° ǡ ǤǤǤ
͜ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͘ 1 ͙͟͡͡ Ǥ ǡ ǤǤǤ
Ǥ ͛͘͜͞Ǥ͚͚͚͛͜ ͛͘͜͞ ͚͛͘͘͡͞ Ǧ ǣ ̻ Ǥ ̻ Ǥ Ǥ Ǥ
Ǥ ͚͘ ͚͚Ǥ ȋ͙͘Ǥ͚͘ Ǧ ͙͚Ǥ͚͘ Ǧ ͙͠Ǥ͚͘ȌǢ Ƭ ȋ͟Ǥ͛͘ Ǧ ͙͚Ǥ͜͝ Ǧ ͙͠Ǥ͜͝ȌǢ ȋ͡ Ǧ ͙͚ Ǧ ͙͠ȌǤ
ǡ ͘͞ ǡ
ǥ ͙͙Ǥ͛͘ ͙͘Ǥ͘͜ ǤǤǤ ͚͘Ǥ͘͝
Ǥ ǤǦ Ǥ ͙͘Ǥ͘͡ ȋ Ȍ ͙͙Ǥ͘͡
¿ ͙͘Ǥ͘͡
ǤǤǤ ͙͙Ǥ͘͡ ͙͚Ǥ͙͝ ͡Ǥ͛͘ ͙͝Ǥ͘͘
͟ ͚͙͙͘
Dz dzǤ
î
Dz dz
ȋ ͙͙Ǥ͚͝ Ȍ ǯ Dz dz Ǥ Ǥ Dz dz ° ͚͙͙͘Ǧ͚͙͚͘ǡ ǯ ǯ ͚͙͚͘ Dz
° ¿ ͙ ǯ ͙͘͘ά ǡ ǯ Ǥ ǡ Öǡ ǡ ± ǡ î ǯ͙͙ ͚͠ Ǥ ǯ ȋ ͠͠Ǥ͛Ǧ͠͠Ǥ͝Ȍ Ǥ Ǥ ͙͜Ǥ
Dz dz Ǥ ǣ ǯ Dz dz Ǣ Ǣ Ǣ ǣ Ǥ Dz dz ° Ǥ
dzǤ Ǥ ǡ Ǥ ǡ ǡ ͠Ǣ ͙͝Ǣ ͙͞Ǣ ͙͘Ǥ͛͘Ǣ ͙͚Ǥ͛͘Ǣ ´ ͡Ǥ
ǡ ǯ Ǥ Dz dz ǣ ͙͛ ͚͘ Ǣ ¿ ͚͘Ǣ î ͠Ǣ ͠Ǥ͙͝ ͙͘Ǣ ¿ ͙͝ǡ ͙͠Ǥ͛͘ ͚͛Ǥ͚͘Ǥ Ǥ Ǥ ǣ Dz dz Ǥ
ǡ Ǥ ͟Ǥ͛͝ Ǥ ° Ǥ
ǡ Ǥ ͙͚Ǥ͚͘ ǡ ǯ Ǥ
ǡ Ǥ ͞Ǥ͜͝ Ǧ î Ǥ
͜ǡ Ǥ ͟Ǥ͘͝ Ǥ Ǥ
ǡ Ǥ ͙͚Ǥ͚͝ Ǥ
͟ǡ Ǥ ͟Ǥ͘͘ ǯ Ǥ ͟ ǯ Ǥ
͟ǡ Ǥ ͙͚Ǥ͛͘ Ȃ Ǥ ǡ ǡ Ǥ
ǡ Ǥ ͙͜Ǥ͘͘ Ǥ ǡ ǯ Ǥ
ǡ Ǥ ͙͛Ǥ͚͝ ǡ ǯ ǡ ° ǯ Ǥ ǯ Ǥ
ǡ Ǥ ͚͛Ǥ͘͝ Ǥ ͚͚͘͘ ǡ Ǥ ° Ǥ ǡ ǯ ǡ Ǥ
͜ǡ Ǥ ͙͜Ǥ͝͝
͙͙͡͞ Ö Ǥ ǡ Ǥ ǡ ǥ
ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͘͝ ͙͡͠͞ǡ ǡ Ǥ Ǥ
͚͘͘͘ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͘͘
ǯ Ǥ
͜ǡ Ǥ ͟Ǥ͘͝ Ǥ Ǥ ǡ Ǥ ͙͝Ǥ͘͜
͙͡͝͞ǡ Ǥ ǡ ǡ Ǥ ǥ
ǡ Ǥ ͙͘Ǥ͜͝
Ǧ ǯ ǡ Ǥ ͟ǡ Ǥ ͙͡Ǥ͛͘
Ǧ ǯ Ǥ ǡ Ǥ
͙͜
͟ǡ Ǥ ͙͛Ǥ͝͝
͙͟͡͞ǡ Ǥ ǯ ǯ Ǥ Ǥ ͝ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͘
͙͡͡͞ǡ Ǥ
͚͘͘͘ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͝ ǤǤǤ
ǡ Ǥ ͚͛Ǥ͘͝ ǯ Ǥ ° ǯ ǣ ǡ ǤǤǤ
ǡ Ǥ ͚͛Ǥ͝͝ ͛ ǯ Ǥ ° ǡ ͙͠ ǡ ǯ ǤǤǤ
ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͘͝ ǯ ǯ ǡ ǡ Ǥ Ö ǤǤǤ
ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͘ ͚ Ȃ
ǡ Ǥ ǤǤǤ
͜ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͘ ͚͚͘͘ Ǥ ǤǤǤ
ǯ
3DOLQVHVWR HVWLYR" &XOWXUD VRWWR]HUR Non si è ancora capito perché durante il periodo estivo i telespettatori debbano diventare più superficiali. Sembra che in tv da luglio a settembre non ci sia più nessuna novità, nulla da dire, calma piatta. Sappiamo bene che non è vero, i problemi del Paese non vanno in vacanza, ma se gli italiani non avessero un paio di mesi durante i quali staccare la spina delle sinapsi, chissà cosa succederebbe. È questo il pensiero del mondo televisivo, considerando l’attuale programmazione preserale delle reti nazionali. Tralasciamo il lacrimoso contenitore di vecchie glorie “Da Da Da”, in onda tutti i giorni su Rai
Uno alle 20.30: ci hanno fatto una testa così con l’era del digitale e della super qualità audio-video per poi rifilarci i soliti vecchi filmati di 50 anni fa. La fuga nel passato è un tema molto ricorrente in questa tv da ultima spiaggia. Anche Mediaset insiste sulla leggerezza totale. Certo, per quanto riguarda i canali del biscione questo non è un problema relativo all’estate, è così tutto l’anno. Ma in questo periodo la “mission” da raggiungere è dichiaratamente l’intrattenimento ombrellone. Il preserale di Canale 5: l’ennesima edizione di “Paperissima Sprint”, che più che una serie di video diver-
tenti sembra uno studio comportamentale sugli esseri umani di serie b. Ma la fascia nera va all’appuntamento domenicale con “Bikini” programma di costume ideato da Mario Giordano, il – passateci il termine – giornalista che può vantarsi di avere inventato in passato un programma come “Lucignolo”. “Bikini” si occupa dei vip pizzicati sulle spiagge più cool dell’estate italiana. Un’idea innovativa, se fossimo nel 1950. E infatti il programma ambisce a ricreare il clima di quegli anni, piazzando qua e là immagini d’epoca di bagnanti e maggiorate e introducendo i reportage con lo stile dei
radiogiornali del dopoguerra. Anche qui fuga nel passato. Ma c’è di più: le immagini “antiche” sono alternate ad altre attuali. Un po’ per convincere che nulla è cambiato da 50 anni a questa parte, gli italiani sono sempre gli stessi: pizza e mandolino. E in tv sarà sempre così. Il gossip, si sa, è una malattia. Tutti possiamo prenderla, dipende da quanto stiamo a contatto con altri malati. Ma il portatore sano per eccellenza è proprio la tv: come sempre l’altare dell’immagine in movimento ha la meglio anche su chi diversamente non si interesserebbe mai delle vicende private di persone che abitano
all’altro capo del pianeta. E invece no, la tv ci ha convinti che Al Bano è nostro cugino, George Clooney è lo zio d’America, e Belen è la sventola che vive al secondo piano. Eccoli, tutti i nostri parenti, finalmente con qualcosa di interessante da raccontarci, non come quelli veri. Questi parenti di plastica sono sicuramente più comodi, mettono tutti d’accordo. Certo, è un crimine che i nomi dei vip siano sulla bocca di bambini che ancora gattonano, è triste vedere ragazzine tredicenni convinte di diventare un giorno una velina, ma i sogni son desideri, ed entrambi diventano un mucchio di soldi, se li affidiamo alla tv.
͚͜
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
—ƒ”†ƒ Žƒ ’”‘‰”ƒ��ƒœ‹‘�‡ …‘� ‹Ž …‡ŽŽ—Žƒ”‡Ǥ ‘� ‹Ž ” ‘†‡ ƒ�…Š‡ ‹ –”ƒ‹Ž‡”
�…‘”ƒ –—Ǩ
Ž ˜‡�–ƒ‰Ž‹‘ •‡‰”‡–‘
ƒ”Â?‹ǥ —Â?ƒ ‰‹‘˜ƒÂ?‡ ‡•’‡”–ƒ †‹ —„„Ž‹…Š‡ ‡Žƒœ‹‘Â?‹ǥ –‘”Â?ƒ Â?‡ŽŽƒ •—ƒ …‹––Â? Â?ƒ–ƒŽ‡ ’‡” ’ƒ”–‡…‹’ƒ”‡ ƒŽŽ‡ Â?‘œœ‡ †‹ •—‘ ˆ”ƒ–‡ŽŽ‘ Â?ƒ‰‰‹‘”‡Ǥ Â—Â–Â–ÂƒÂ˜Â‹ÂƒÇĄ ÂŽÇŻÂ‡Â˜Â‡Â?–‘ ’‡” Ž‡‹ Â?‘Â? ° †‡‹ ’‹Î ’‹ƒ…‡˜‘Ž‹ ’‘‹…Š¹ Žƒ ˆ—–—”ƒ …‘‰Â?ƒ–ƒ ƒŽ–”‹ Â?‘Â? ° …Š‡ ‘ƒÂ?Â?ÂƒÇĄ •—ƒ ƒ…‡””‹Â?ƒ ”‹˜ƒŽ‡ ƒ‹ –‡Â?’‹ †‡Ž Ž‹…‡‘Ǥ ’’ƒ”‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ ‘ƒÂ?Â?ƒ •‡Â?„”ƒ ƒ˜‡” †‹Â?‡Â?–‹…ƒ–‘ǤǤǤ
‹Â?ÂƒÇĄ •‡…‘Ž‘Ǥ ÇŻÂ‘Â–Â–ÂƒÂ?–‡Â?Â?‡ ‹‰Ž‹‘ ‹ƒÂ?…‘ ”‹’‡Â?•ƒ ƒŽ ’”‘’”‹‘ ’ƒ••ƒ–‘ ‡† ° –‘”Â?‡Â?–ƒ–ƒ †ƒ‹ ”‹Â?‘”•‹Ǥ ‹‡˜‘…ƒÂ?†‘ ‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ †‡ŽŽƒ •—ƒ ‰‹‘˜‹Â?‡œœƒ ”‹’‡Â?•ƒ ƒ ‹‘”‡ †‹ Â‡Â˜Â‡ÇĄ Žƒ •—ƒ ƒÂ?‹…ƒ †‡Ž …—‘”‡ •…‘Â?’ƒ”•ƒ †ƒ Â?‘Ž–‹ ƒÂ?Â?‹ǥ †ƒ …—‹ •‹ Â•Â‡Â’ÂƒÂ”Ă– ’‡” —Â? –”ƒ‰‹…‘ ‡“—‹˜‘…‘Ǥ Â”ÂƒÇĄ …Š‡ Ž‡ ”‹Â?ƒÂ?‡ •‘Ž‘ ‹Ž †‘Â?‘ †‡Ž –‡Â?’‘ǥ
‹‰Ž‹‘ ‹ƒ�…‘ ˜—‘Ž‡ ‘�‘”ƒ”ŽƒǤǤǤ
‹Â?‡Â?ƒ Dz ‡ †‘Â?Â?‡ †‡Ž •‡•–‘ ’‹ƒÂ?‘dzǥ …‘Â? ƒ”Â?‡Â? ƒ—”ƒ ‡ ƒ„”‹…‡ —…Š‹Â?‹
,QDWWHVH VSDJQROH GHO VRWWRWHWWR
ÂŽ ”‡‰‹•–ƒ Š‹Ž‹’’‡ ‡ —ƒ› ”ƒ……‘Â?–ƒ Žǯ‡Â?‹‰”ƒœ‹‘Â?‡ ˆ‡Â?Â?‹Â?‹Ž‡ †ƒŽŽƒ ’ƒ‰Â?ÂƒÇĄ ‹Â? ˆ—‰ƒ †ƒŽŽƒ ’‘˜‡”–Â? ‡ †ƒŽŽƒ †‹––ƒ–—”ƒ ˆ”ƒÂ?Â…ÂŠÂ‹Â•Â–ÂƒÇĄ Â?ƒ Ž‘ ˆƒ ‹Â?Â?‡”‰‡Â?†‘ ‹Ž ”‡ƒŽ‹•Â?‘ ‹Â? —Â?ƒ –‘Â?ƒŽ‹–Â? ÂˆÂ‹ÂƒÂ„Â‡Â•Â…ÂƒÇŁ •‡Â?’”‡ ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰Â”Â‡ÇĄ …ƒÂ?–‡”‹Â?‡ ‡ ‡•–”‘˜‡”•‡
Š‡ –”‡‡ ‘ˆ Ž‹ˆ‡ Š ‡ –”‡‡ ‘ˆ Ž‹ˆ‡ †‹ ‡””‡�…‡ ƒŽ‹…�
˜‡Â?‡”†¿ Í ÂŽÂ—Â‰ÂŽÂ‹Â‘ ‘”‡ ͚͘Ǥ͜Í?Ǣ •ƒ„ƒ–‘ ÍĄ Ž—‰Ž‹‘ ‘”‡ ͚͘Ǥ͜Í?Ǣ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ͙͘ Ž—‰Ž‹‘ ‘”‡ ͚͘Ǥ͜Í?
ƒ ’‹……‘Ž‘ǥ ƒ…Â? Č‹ ‡ƒÂ? ƒÂ?Â?ČŒ ƒ˜‡˜ƒ —Â?ƒ …‘Â?…‡œ‹‘Â?‡ ‹†‹ŽŽ‹ƒ…ƒ †‡Ž Â?‘Â?†‘ǥ …‘Â?‘•…‹—–‘ •‘’”ƒ––—––‘ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ ‰Ž‹ ‘……Š‹ †‹ •—ƒ Â?ÂƒÂ†Â”Â‡ÇĄ —Â?ƒ †‘Â?Â?ƒ …Š‡ …”‡†‡˜ƒ Â?‡Ž ”‹•’‡––‘ ‡ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ ˜‡”•‘ ‹Ž ’”‘••‹Â?‘Ǥ Â—Â–Â–ÂƒÂ˜Â‹ÂƒÇĄ …”‡•…‡Â?†‘ ƒ…Â? •‹ ° –”‘˜ƒ–‘ Ġ ƒˆˆ”‘Â?–ƒ”‡ Žƒ †—”ƒ ”‡ƒŽ–Â? †‡ŽŽƒ Â˜Â‹Â–ÂƒÇĄ …Š‡ †‹ ‹†‹ŽŽ‹ƒ…‘ Šƒ „‡Â? ’‘…‘ǥ …‘Â?‡ ‰Ž‹ Šƒ ‹Â?˜‡…‡ •‡Â?’”‡ ‹Â?•‡‰Â?ƒ–‘ •—‘ ’ƒ†”‡ Č‹ ”ƒ† Â‹Â–Â–ČŒÇ¤ ƒ ÂƒÂ†Â—ÂŽÂ–Â‘ÇĄ ƒ…Â? †‹˜‡Â?–‡”Â? …‘Â?•ƒ’‡˜‘Ž‡ …Š‡ ‘‰Â?‹ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ ˜‹••—–ƒ ˆƒ ’ƒ”–‡ †‹ —Â? ‰”ƒÂ?†‡ Â?Â‹Â”ÂƒÂ…Â‘ÂŽÂ‘ÇĄ ’”‡œ‹‘•‘ ‡ ‹Â?…‘Â?Â’ÂƒÂ”ÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‡ÇĄ Â?‡••‘ ‹Â? ƒ––‘ ’‡” ”‡Â?†‡”…‹ ’ƒ”–‡ †‹ —Â?‘ •…Š‡Â?ƒ …Š‡ •‹ ’‡”’‡–—ƒ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘ †ƒ Â?‹ŽŽ‡Â?Â?‹ǤǤǤ ÂŽ ˆ‹ŽÂ? •‹ ° ƒ‰‰‹—†‹…ƒ–‘ Žƒ ƒŽÂ?ƒ †ǯ‘”‘ †‡ŽŽƒ ÍžÍœĆ… ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡Ž ‡•–‹˜ƒŽ †‹ ƒÂ?Â?‡•Ǥ
,
l Treatro di Gardone Val Trompia ha dedicato uno spettacolo – “Le ore non si contanoâ€? – alle “servetteâ€?, le adolescenti che, fra gli anni Trenta e Cinquanta del ’900, “emigraronoâ€? dalla Valle per lavorare come cameriere nelle case della borghesia milanese. La messinscena proponeva un facile parallelo con le badanti che oggi arrivano in Italia dai Paesi dell’Europa dell’est. “Le donne del sesto pianoâ€? ci fa ora conoscere un’altra realtĂ di emigrazione femminile: quella delle spagnole che, in fuga dalla povertĂ e dalla dittatura franchista, negli anni ‘60 formarono in Francia una compatta comunitĂ . A vederle in certe scene, mentre chiacchierano ai giardinetti o affollano la chiesa, viene da pensare che il tempo non sia passato. Il regista Philippe Le Guay (anche sceneggiatore con JĂŠrome Tonnerre) ha però scelto di immergere il realismo in una tonalitĂ fiabesca, forse anche condizionato suo malgrado da qualche stereotipo sui popoli del sud: “I francesi ci vedono sempre da un punto di vista folkloristicoâ€? dice in un’intervista Carmen Maura, la grande attrice almodovariana che nel film governa la truppa di cameriere spagnole. Quasi sempre allegre nonostante la lontananza da casa e le fatiche; canterine
ed estroverse, sensuali e soavemente materne: un punto d’approdo ideale per il “padroneâ€? che, al piano di sotto, ha conservato un cuore bambino ancora bisognoso di coccole. Siamo dunque nella Parigi degli anni ’60. Jean-Louis Joubert (Fabrice Luchini, sempre delizioso) è un agente di cambio abitudinario e un po’ ossessivo. Abita con la moglie Suzanne (Sandrine Kiberlain) in un appartamento dall’aspetto polveroso; abbastanza assonnata è anche la vita della coppia, che si divide tra il lavoro di lui e i cadenzati riti sociali cui la moglie obbedisce. L’abbandono dell’anziana cameriera costringe i Joubert a cercare una nuova donna di servizio. La moda del momento è la “domestica spagnolaâ€?: cosĂŹ Suzanne accoglie in casa Maria (Natalia Verbeke), la bella nipote di Concepcion (Carmen Maura) che abita con altre compaesane all’ultimo
ÇŻ —”‘’ƒ •‹ ° ˆ‘”Â?ƒ–ƒ Â?‡‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ ǎ͘͞ ‡ Žƒ …‘Â?‘•…‡Â?œƒ ”‡…‹’”‘…ƒ ° ’ƒ••ƒ–ƒ ƒÂ?…Š‡ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ Ž‡ ’—Ž‹œ‹‡ †‹ …ƒ•ƒ
Č? ǧ ČŽ
piano del loro stesso palazzo. JeanLouis subisce il fascino di Maria e, attraverso lei, entra in contatto con l’intera “famigliaâ€? delle spagnole, venendone conquistato. Difficile che non sia cosĂŹ, perchĂŠ il film disegna una galleria di personaggi femminili ricchi di una disarmante carica umana. Non banale è anche il personaggio di Suzanne, che la Kiberlain arricchisce di tratti d’insicurezza e fragilitĂ . Ma l’impegno, suo e di Concepcion, per evitare pericolosi mischiamenti fra i due mondi non può competere con l’attrazione esercitata su JeanLouis da quell’energia sentimentale che gli è sempre mancata. L’improbabile vicenda è narrata con tono leggero, imprimendovi quel marchio di fabbrica che rende le commedie francesi quasi sempre piacevoli: ambientazione curata, ritmo rapido e soprattutto bravi attori in ruoli azzeccati. Ăˆ impossibile sfuggire a una sensazione generale di superficialitĂ , ma è da condividere la sottolineatura che il regista fa, del “sentimento europeoâ€? da cui il film è animato: “L’Europa – ha detto Le Guay – si è formata durante gli anni ’60, molto prima che l’Unione europea diventasse una realtĂ politicaâ€?. E la conoscenza reciproca è passata anche attraverso le pulizie di casa.
ƒ”ˆ‹‡Ž† ͚
ƒ ”ˆ‹‡Ž† ͚ †‹ ‹� ‹ŽŽ
•ƒ„ƒ–‘ ÍĄ Ž—‰Ž‹‘ ‘”‡ ͚͙Ǥ͙Í? ȋ…‹Â?‡Â?ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â‘ČŒ
ÂŽ ‰ƒ––‘ ƒ”ˆ‹‡Ž† †‡…‹†‡ †‹ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ”‡ …ŽƒÂ?†‡•–‹Â?ƒÂ?‡Â?–‡ ‹Ž •—‘ ’ƒ†”‘Â?‡ ‘Â? ”„ƒÂ?Ž‡ǥ ‹Â? ’ƒ”–‡Â?œƒ ƒŽŽƒ ˜‘Ž–ƒ †‡ŽŽƒ
”ƒÂ? ”‡–ƒ‰Â?ƒ ’‡” ˆƒ”‡ Žƒ ’”‘’‘•–ƒ †‹ Â?ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ ƒŽŽƒ •—ƒ ˆ‹†ƒÂ?ÂœÂƒÂ–ÂƒÇĄ Žƒ ˜‡–‡”‹Â?ƒ”‹ƒ ‹œǤ ‹—Â?–‘ ƒ ‘Â?Â†Â”ÂƒÇĄ ƒ”ˆ‹‡Ž† ‹Â?‹œ‹ƒ ƒ ‰‹”‘Â?œ‘Žƒ”‡ …‘Ž •—‘ ˆ‡†‡Ž‡ Â?‡Â?‹…‘Ȁ ƒÂ?‹…‘ †‹‡ǥ Â?ƒ Â?‡Ž …‘”•‘ †‡‹ •—‘‹ ˜ƒ‰ƒ„‘Â?†ƒ‰‰‹ ˜‹‡Â?‡ •…ƒÂ?„‹ƒ–‘ ’‡” ”‹Â?…‡ǥ —Â? ‰ƒ––‘ †ƒŽŽ‡ Â?‘„‹Ž‹ ‘”‹‰‹Â?‹ ’”‘’”‹‡–ƒ”‹‘ †‡Ž …ƒ•–‡ŽŽ‘ †‹ ÂƒÂ”ÂŽÂ›ÂŽÂ‡ÇĄ Žƒ•…‹ƒ–‘‰Ž‹ ‹Â? ‡”‡†‹–Â? †ƒŽŽƒ •—ƒ ’ƒ†”‘Â?ÂƒÇĄ ƒ†› Ž‡ƒÂ?‘”‡ǥ …‘Â? ‰”ƒÂ? †‹•ƒ’’—Â?–‘ †‡Ž Â?‹’‘–‡ †‡ŽŽƒ Â?‘„‹Ž†‘Â?Â?ÂƒÇĄ ‘”† ƒ”‰‹•Ǥ ƒ ˜‹–ƒ †‡Ž ˆ‡Ž‹Â?‘ ƒÂ?‡”‹…ƒÂ?‘ •‹ –”ƒ•ˆ‘”Â?ƒ ‹Â? ’”‹Â?…‹’‡•…‘ ‡Â?‰Ž‹•Šnj•–›Ž‡ …‘Â? –ƒÂ?–‘ †‹ Â?ƒ‰‰‹‘”†‘Â?‘ ‡ Â?—‘˜‹ ƒÂ?‹…‹ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ǤǤǤ
͙͜Í? ˆ‹ŽÂ? ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ‡ ͛͛͘͘ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ‰‹—”ƒ–‹ ”‡Â?†‡ ‹Ž ˜‹ƒ ‹Ž ‹ˆˆ‘Â?‹ ˆ‹ŽÂ? ˆ‡•–‹˜ƒŽ ƒŽ ͙͚ ƒŽ ͚͙ Ž—‰Ž‹‘ ’”‡Â?†‡ ‹Ž ˜‹ƒ ‹Ž Dz ‹ˆˆ‘Â?‹ ˆ‹ŽÂ? ÂˆÂ‡Â•Â–Â‹Â˜ÂƒÂŽÇł Žƒ ”ƒ••‡‰Â?ƒ …‹Â?‡Â?ƒ–‘‰”ƒˆ‹…ƒ ’‡” ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ’‹Î …‘nj Â?‘•…‹—–ƒ ƒŽ Â?‘Â?†‘ …Š‡ǥ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ǥ ’‡” Žƒ ÍœÍ™Ć… ‡†‹œ‹‘Â?‡ •‹ ƒ’”‡ ƒ Â?—‘˜‹ ƒ‡•‹ ‡ …‘‹Â?˜‘Ž‰‡”Â? ƒÂ?…‘”ƒ ’‹Î Â”ÂƒÇŚ ‰ƒœœ‹Ǥ ƒÂ?–‡ Ž‡ Â?‘˜‹–Â?ÇĄ Ž‡ ’”‘‹‡œ‹‘Â?‹ǥ ‰Ž‹ ‘•’‹–‹ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ ‡ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ Ž‡ ƒÂ?–‡’”‹Â?‡ǥ ‹ …‘Â?…‡”–‹Ǥ ͙͙ ‰‹‘”Â?‹ ‹Â?–‡Â?•‹ ‡ ˆ‹––‹ †‹ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ …Š‡ …‘‹Â?Â˜Â‘ÂŽÇŚ ‰‡”ƒÂ?Â?‘ Â?‘Â? Â?‡Â?‘ †‹ Í™Í?͘Â?‹Žƒ ’‡”nj •‘Â?‡Ǥ ‘Â?‘ ͙͜Í? ‹ ˆ‹ŽÂ? ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ‡ ͛͛͘͘ ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ …Š‡ …‘Â?’‘Â?‰‘Â?‘ Žƒ ‰‹—”‹ƒ Č‹Â†ÂƒÂ‹ –”‡ ƒ‹ ͚͛ ƒÂ?Â?Â‹ČŒ †‹ —Â? ‡˜‡Â?–‘ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‹••‹Â?‘ ƒ Ž‹˜‡ŽŽ‘ ‹Â?–‡”Â?ÂƒÇŚ œ‹‘Â?ƒŽ‡Ǥ ˜‡Â?–‘ …Š‡ •‹ ƒ””‹……Š‹•…‡ †‹ ƒÂ?–‡’”‹Â?‡ Â†ÇŻÂ‡Â…Â…Â‡ÂœÂ‹Â‘Â?‡ …‘Â?‡ “—‡ŽŽƒ †‡Ž ˆ‹ŽÂ? Dz ƒ””› ‘––‡” ‡ ‹ †‘Â?‹ †‡ŽŽƒ Â?‘”–‡ ÇŚ ƒ”–‡ ͚dzǤ ”ƒ ‰Ž‹ ‘•’‹–‹ †‹ ”‹nj Ž‡˜ƒÂ?œƒ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ Žƒ ’”‡•‡Â?œƒ †‹ †—‡ ƒ––‘”‹ Â†ÇŻÂ‡Â…Â…Â‡ÂœÂ‹Â‘Â?‡ǣ †™ƒ”† ‘”–‘Â? Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒ ‡ ‹Žƒ”› ™ƒÂ?Â?Ǥ ‹ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ƒÂ?…Š‡ Â?‘Ž–‡ ƒŽ–”‡ •–ƒ” †‹ …ƒ•ƒ Â?‘•–”ƒ …‘Â?‡ Ž†‘ǥ ‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ‡ ‹ƒ…‘Â?‘ǥ ƒŽ‡”‹ƒ ‘Ž‹Â?‘ǥ œ‹‘
”‡‰‰‹‘ǥ ƒ”„ƒ”ƒ ‡ ‘••‹ǥ ƒ‘Žƒ ‘”–‡ŽŽ‡•‹ǥ ƒÂ?‹‡Ž‡ ‹‘––‹ ‘ ‘Â?ƒ–‡ŽŽƒ ‹Â?‘……Š‹ƒ”‘Ǥ ‡‰Ž‹ ͙͙ ‰‹‘”Â?‹ †‡Ž ‡nj Â•Â–Â‹Â˜ÂƒÂŽÇĄ ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ‰‹—”ƒ–‹ •‹ –”‘˜‡”ƒÂ?Â?‘ ƒ ˜‹•‹‘Â?ƒ”‡ ‡ ‰‹—†‹…ƒ”‡ ’‡ŽŽ‹…‘Ž‡ ÂƒÂ…ÇŚ
…ƒ––‹˜ƒÂ?–‹ ‡ †‹ ‹Â?’ƒ––‘ ‡Â?‘–‹˜‘Ǥ ‡ •‡œ‹‘Â?‹ …‘Â?’‡–‹–‹˜‡ •‘Â?‘ǣ Ž‡Â?‡Â?–• ÎŽÍ› ȋ–”‡nj…‹Â?“—‡ ƒÂ?Â?Â‹ČŒÇĄ Ž‡Â?‡Â?–• ÎŽÍž ȋ•‡‹njÂ?‘˜‡ ƒÂ?Â?Â‹ČŒÇĄ Ž‡Â?‡Â?–• Ύ͙͘ Č‹Í™Í˜ÇŚÍ™Íš ƒÂ?Â?Â‹ČŒÇĄ ‡Â?‡”ƒ–‘” Ύ͙͛ ȋ͙͛nj͙Í? ƒÂ?Â?Â‹ČŒÇĄ
‡Â?‡”ƒ–‘” Ύ͙͞ ȋ͙͞nj͙Í&#x; ƒÂ?Â?Â‹ČŒÇĄ ‡Â?Â‡Â”ÂƒÇŚ –‘” ÎŽÍ™Í Č‹Â†ÂƒÂ‹ Í™Í ÂƒÂ?Â?Â‹ČŒÇ¤ –‡Â?‹ Â–Â”ÂƒÂ–Â–ÂƒÂ–Â‹ÇŁ Žƒ †‹˜‡”•‹–Â?ÇĄ Žǯ‹Â?…‘Â?—Â?‹…ƒ„‹Ž‹–Â?ÇĄ Žƒ ”‹…‡”…ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‹…‹œ‹ƒ Â˜Â‡Â”ÂƒÇĄ Žƒ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ ˆ‹•‹…ƒ ‡ ’•‹…‘Ž‘‰‹…ƒ –”ƒ …‘‡–ƒÂ?‡‹Ǥ ‹ •‘Â?‘ ƒÂ?…Š‡ •‡œ‹‘Â?‹ Â?‘Â? ‹Â? …‘Â?…‘”•‘ ’‡” —Â?ƒ ˆ‡•–ƒ †‡Ž …‹Â?‡Â?ƒǤ
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
͛͜
‘�’ƒ‰�‹ƒ †‡ŽŽ‡ ’‡”‡
Â?’”‡Â?†‹–‘”‹ ƒŽŽƒ …—‘Žƒ †ǯ‹Â?’”‡•ƒ
Sono 13 gli imprenditori bresciani che in aula hanno affrontato questa settimana il percorso 4 della seconda edizione della Scuola d’Impresa, dal titolo “Generare valore nella produzione e nei servizi: il metodo e i risultatiâ€?. La Scuola d’Impresa 2011 della Cdo Brescia ha realizzato, cosĂŹ, quattro percorsi sui temi del condurre le persone, i metodi per la propria strategia d’innovazione, i metodi per crescere e sviluppare il mercato
˜‡Â?Â–Â—Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
e, infine, i metodi per generare valore nella produzione e nei servizi. Sono state realizzate due conversazioni imprenditoriali, una dal titolo “La fortuna non esisteâ€? (presso il Museo Mille Miglia) e l’altra “Lavorare, un bene per sĂŠ e per il mondoâ€? (presso il Museo Mille Miglia, nell’ambito dell’Happening delle Famiglie), mentre una terza conversazione imprenditoriale è prevista il prossimo autunno all’interno di uno stabilimento manifatturiero.
In tutto, alla seconda edizione della Scuola d’Impresa bresciana hanno aderito una quarantina di imprenditori di Brescia e provincia, alcuni dei quali hanno partecipato a piĂš di un Percorso, dando il via a una serie di momenti di confronto e di sinergia in aula e in altri contesti anche non formativi. La Scuola d’impresa si è avvalsa della collaborazione di alcuni consulenti-docenti esperti “sul campoâ€? nel tema oggetto del singolo Percorso a essi affidato.
••‘…‹ƒœ‹‘�‡ ’”‘˜‹�…‹ƒŽ‡ ƒŽŽ‡˜ƒ–‘”‹ ••‡�„Ž‡ƒ †‡‹ •‘…‹
=RRWHFQLD FRPH YLQFHUH OH VILGH ǯ‹Â?…‡”–‡œœƒ •—‹ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒÂ?‡Â?–‹ Â•Â–ÂƒÂ–ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ÂŽÇŻÂƒÂ—Â?‡Â?–‘ †‡‹ ’”‡œœ‹ †‡ŽŽ‡ Â?ƒ–‡”‹‡ ’”‹Â?‡ǣ “—‡•–‹ ‹ –‡Â?‹ …Š‡ –‡Â?‰‘Â?‘ „ƒÂ?…‘ ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇĄ ’”‹Â?ƒ ’”‘˜‹Â?…‹ƒ œ‘‘–‡…Â?‹…ƒ ‹Â? –ƒŽ‹ƒ
,
l tema dei fondi statali e dell’incognita sui futuri finanziamenti continua a rimanere all’ordine del giorno per il “sistema allevatoriâ€?: ovvero per quella rete di servizi e assistenza tecnica organizzata sul territorio con le associazioni provinciali e regionali di allevatori, alla quale sono venuti a mancare gli stanziamenti assicurati dallo Stato per oltre 60 anni. Brescia, prima provincia zootecnica d’Italia, non fa eccezione: lo ha ricordato Germano Pè nel corso dell’assemblea dei soci dell’Associazione provinciale allevatori, convocata per l’approvazione del bilancio alla presenza dell’assessore provinciale all’agricoltura Gianfranco Tomasoni, e dei vicepresidenti di Coldiretti Brescia, Michelangelo Zucchi e di Unione provinciale agricoltori, Sergio Visini. Ăˆ stata l’occasione per ricordare ancora una volta come ancora non vi siano certezze su quei 15,5 milioni di euro necessari a livello regionale (3,7 milioni di euro
°ǣ Dz ÇŻÂƒÂ•Â•Â‹Â•Â–Â‡Â?œƒ –‡…Â?‹…ƒ ”‹Â?ƒÂ?‡ ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?–ƒŽ‡ ’‡” …‘Â?•‡Â?–‹”‡ ƒŽŽ‡ ƒœ‹‡Â?†‡ œ‘‘–‡…Â?‹…Š‡ †‹ ˜‹Â?…‡”‡ Žƒ •ˆ‹†ƒ †‡‹ Â?‡”…ƒ–‹ Â‰ÂŽÂ‘Â„ÂƒÂŽÂ‹Çł la quota destinata a Brescia) per assicurare non solo sostegno tecnico alle aziende zootecniche, ma anche sicurezza alimentare e qualitĂ ai cittadini. “Non c’è stato ancora un pronunciamento chiaro – ha spiegato Pè –. A livello nazionale è stato reperito circa il 50% di quanto sarebbe necessario. Regione Lombardia ha deciso di sostenerci garantendo il finanziamento del 90% di quanto erogato lo scorso anno. Ăˆ un fatto importante, del quale siamo riconoscenti ed orgogliosi, ma continuare cosĂŹ non è piĂš possibile: è necessario avere certezze per capire come garantire anche in futuro
ad un settore come la zootecnia bresciana, autentico fiore all’occhiello dell’economia della provincia, quei servizi che l’hanno aiutata a conquistare i suoi primati produttivi e qualitativiâ€?. Il peso che l’attivitĂ dell’Apa riveste nelle dinamiche produttive del comparto zootecnico provinciale è dimostrato anche e soprattutto dai numeri: basti pensare che nel solo settore dei bovini sono state 134mila le vacche controllate nel 2010, 3000 in piĂš rispetto al 2009. “L’attivitĂ di controllo ha ripercussioni importanti anche sulla tavola del consumatore – ha ricordato Pè –. Noi vogliamo continuare a puntare sul vero Made in Italy, sui suoi presupposti di qualitĂ e di sicurezza alimentare, ed abbiamo dimostrato di saper dare risposte serie alla filieraâ€?. Non è del resto solo il futuro del sistema di assistenza e controlli a preoccupare gli addetti ai lavori, che continuano ad assistere impotenti all’escalation fuori controllo dei costi di produzione. “Tra il 2000
ÇĄ
1
e il 2010 i costi dei fattori produttivi hanno fatto segnare un incremento medio annio del 3,7%, mentre i prezzi riconosciuti all’origine ai prodotti agricoli sono aumentati mediamente dell’1,5% all’anno: questo ha di fatto eroso il reddito degli agricoltori. La via d’uscita sta nell’aggregazione�. In futuro anche gli allevatori dovranno fare scelte importanti per continuare a competere sul mercato: e da questo processo non saranno certo escluse le Apa.
ÂŽ ’”‡•‹†‡Â?–‡ °ǣ Dz ‘‰Ž‹ƒÂ?‘ …‘Â?–‹Â?—ƒ”‡ ƒ ’—Â?–ƒ”‡ •—Ž ˜‡”‘ ƒ†‡ ‹Â? Â–ÂƒÂŽÂ›ÇĄ •—‹ •—‘‹ ’”‡•—’’‘•–‹ †‹ “—ƒŽ‹–Â? ‡ †‹ •‹…—”‡œœƒ ƒŽ‹Â?‡Â?Â–ÂƒÂ”Â‡ÇĄ ‡ ƒ„„‹ƒÂ?‘ †‹Â?‘•–”ƒ–‘ †‹ •ƒ’‡” †ƒ”‡ ”‹•’‘•–‡ •‡”‹‡ ƒŽŽƒ ÂˆÂ‹ÂŽÂ‹Â‡Â”ÂƒÇł
͜͜
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‹…Ž‹•�‘ ˆ‡��‹�‹Ž‡
‹”‘ †‘Â?Â?‡ǣ Í&#x;Ć… –ƒ’’ƒ ƒŽ ˜‹ƒ †ƒ ‘˜ƒ–‘
”‡†ƒœ‹‘Â?Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
Toccherà la provincia di Brescia il Giro donne 2011, la corsa professionistica al femminile che quest’anno giunge alla sua 22ª edizione. Sarà Rovato ad accogliere la carovana rosa, punto di partenza della 7ª tappa, con il via che verrà dato alle ore 12 da piazza Cavour; una partenza raddoppiata poi in maniera volante al passaggio in via XXV Aprile, dinanzi allo stabilimento di Pasta Zara (ex pastificio Pagani):
infatti, l’azienda della famigla Bragagnolo è da qualche anno partner commerciale del Giro d’Italia femminile. Una tappa di 122 chilometri, che attraverserà la provincia, costeggiano il lago d’Iseo e risalendo poi la Valcamonica sino ad arrampicarsi per la prima volta in assoluto lungo le pendici del Mortirolo e approdare dopo una discesa velocissima in Valtellina, nel paese di Grosotto in provincia di Sondrio.
ÇŻ
‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ ”‡•‡Â?–ƒ–ƒ Žƒ Dz ƒ”–ƒ Â‡Â–Â‹Â…ÂƒÇł ˜ƒ”ƒ–ƒ †ƒŽŽƒ ‡‰‹‘Â?‡ ‘•…ƒÂ?ƒ
5LVFRSULUH OD OHDOWj ROWUH OD YLWWRULD ǯ‡’‹•‘†‹‘ –‘•…ƒÂ?‘ ’ƒ”‡ ‡••‡”‡ †ƒ •–‹Â?‘Ž‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?•‹‡Â?‡ Â?‘Â?†‹ƒŽ‡ †‡ŽŽ‘ •’‘”– •‡Â?’”‡ ’‹Î ‹Â? …”‹•‹Ǥ Â? †‘…—Â?‡Â?–‘ …Š‡ ”‹‡“—‹Ž‹„”‹ Žƒ …—Ž–—”ƒ †‘Â?‹Â?ƒÂ?–‡ †‡Ž ˜‹Â?…‡”‡ ƒ –—––‹ ‹ …‘•–‹ …‘Â? “—‡ŽŽƒ †‡ŽŽƒ •…‘Â?ÂˆÂ‹Â–Â–ÂƒÇĄ Â?‡…‡••ƒ”‹ƒ Â?ƒ †‹Â?‡Â?–‹…ƒ–ƒ
,
n tempi di scommessopoli nel calcio, di doping nel ciclismo e addirittura di storie di spionaggio in Formula Uno, un Codice etico per lo sport sembra qualcosa di simile a un libro dei sogni. Eppure è proprio questo il momento di tirare una bella linea di demarcazione sul significato odierno dello sport. Se qualcuno lo intende ancora come valore, da tramandare ai propri figli, da far praticare per condurre un’esistenza piĂš sana, da ammirare, dal vivo o in tv come spettacolo unico, allora la risposta è sĂŹ: ben venga questa “Carta etica dello sportâ€? varata da poco tempo dalla Regione Toscana: si tratta di 15 articoli molto espliciti in cui si afferma il diritto di tutti a fare sport per stare bene, che definiscono la pratica dello sport “componente essenziale nel processo educativoâ€? e la lealtĂ , ovvero il fair play fondamentale in ogni disciplina sportiva sia a livello dilettantistico sia professionistico. All’elaborazione della carta ha contribuito un Comitato scientifico presieduto dal magistrato Piero Luigi Vigna e da un giornalista di lungo corso come Mario Sconcerti, che ha evidenziato come il nostro sport “strabordi di cultura della vittoria, ma non curi piĂš la cultura della sconfittaâ€?. Invece è proprio attraverso le prove piĂš dure, avverse e difficili che lo sport può diventare formativo, che un giovane può apprendere da una gara una le-
ƒ•�‡–
•‡‘ ƒ„„ƒÂ?†‘Â?ƒ Žƒ •‡”‹‡ ‹Ž‡––ƒÂ?–‹ ƒ …”‹•‹ ’‹‡‰ƒ ƒÂ?…Š‡ Žƒ …‘Â?’ƒ‰‹Â?‡ †‹ •‡‘ǥ …Š‡ ‹Â? —Â?ƒ …‘Â?ˆ‡”‡Â?œƒ •–ƒÂ?’ƒ ‹Â?†‡––ƒ Ž—Â?‡†¿ Íœ Ž—‰Ž‹‘ Šƒ …‘Â?—Â?‹…ƒ–‘ ÂŽÇŻÂƒÂ„Â„ÂƒÂ?†‘Â?‘ †‡ŽŽƒ •‡”‹‡ •‡”‹‡ ‹Ž‡––ƒÂ?–‹Ǥ Â?ƒ ”‹Â?—Â?…‹ƒ ƒŽŽƒ Â…ÂƒÂ–Â‡Â‰Â‘Â”Â‹ÂƒÇĄ Â?ƒ Â?‘Â? —Â?ƒ …ƒÂ?…‡ŽŽƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ •‘…‹‡–Â?ÇĄ …Š‡ ’”‘•‡‰—‡ …‘Â? ‹Ž •‡––‘”‡ ‰‹‘˜ƒÂ?‹Ž‡Ǥ Dz „„‹ƒÂ?‘ †‡…‹•‘ †‹ ˆƒ”‡ —Â? ’ƒ••‘ ‹Â?†‹‡–”‘ Č‚ Šƒ †‡––‘ ‹Ž ’”‡•‹†‡Â?–‡ Â‰Â‹ÂƒÂŽÂŽÂ‘Â„ÂŽĂŽ ”—Â?‘ ‘‹‡”‹ Č‚ ‹Â? Â?‘†‘ †ƒ ”‹—•…‹”‡ ƒ •ƒŽ˜ƒ‰—ƒ”†ƒ”‡ ‹Ž ’ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ †‡Ž ĥÂ?‡–
•‡‘Ǥ ‡Â?–ƒ”‡ †‹ …‘•–”—‹”‡ —Â?ƒ ’”‹Â?ƒ •“—ƒ†”ƒ ‹Â? “—‡•–‡ …‘Â?†‹œ‹‘Â?‹ •ƒ”‡„„‡ •–ƒ–‘ —Â? ”‹•…Š‹‘ –”‘’’‘ Â‡ÂŽÂ‡Â˜ÂƒÂ–Â‘Ç˘ ’‡”…‹Öǥ ’—Â?–‹ƒÂ?‘ •— —Â? ˜‹˜ƒ‹‘ „‡Â? ”ƒ†‹…ƒ–‘ •—Ž –‡””‹–‘”‹‘ǥ ’—” Â?‘Â? ‡•…Ž—†‡Â?†‘ …Š‡ Žƒ Â?‘•–”ƒ •“—ƒ†”ƒ •ƒ–‡ŽŽ‹–‡ ’ƒ”–‡…‹’‹ ƒ —Â?ƒ •‡”‹‡ ‘ ”‡‰‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇłÇ¤
‹…Ž‹•Â?‘ ƒ ÍšÍ Ć… ‡†‹œ‹‘Â?‡
ƒ”†‘Â?‡nj ƒ”‡‰Â?‘ ‹Â?‡••ƒ ‹Â? †‹•…—••‹‘Â?‡ ƒÂ?…Š‡ ’ƒ”–‡ †‹ ƒŽ…‹‘’‘Ž‹ ‡ Ž‘ •…—†‡––‘ †‡Ž ͚͘͘͞ †ƒ–‘ Â†ÇŻÂ—ÂˆÂˆÂ‹Â…Â‹Â‘ †ƒ —‹†‘ ‘••‹ǥ …‘Â?Â?‹••ƒ”‹‘ •–”ƒ‘”†‹Â?ÂƒÂ”Â‹Â‘ÇĄ ÂƒÂŽÂŽÇŻ Â?–‡”
ÇĄ ÇĄ
zione che gli servirà anche durante la vita. Oggi però tutto sembra cosÏ cinico, votato al guadagno, al business, al rendimento: logiche che immancabilmente portano a praticare scorciatoie, sempre meno lecite, rendendo lo sport un mezzo e non un fine, per le proprie ambizioni personali o per il proprio tornaconto economico. Oggi basta avvicinarsi a un campetto di calcio di periferia, la domenica mat-
tina, per vedere genitori che aizzano i propri figli gli uni contro gli altri, che passano sopra falli e scorrettezze pur di vederli vincere e affermarsi, che litigano tra loro e insultano l’arbitro al primo fallo fischiato. Ecco perchÊ questa Carta diventa importante, e lo sarà ancor di piÚ se verrà recepita anche da altre regioni o dall’Italia nel suo insieme: essa insiste sul valore socializzante e inclusivo della prati-
ca sportiva, che fornisce occasioni di conoscenza, comprensione e integrazione anche tra persone di diverse origini etniche e culturali, senza dimenticare i valori “salutisticiâ€? sia per i giovani sia per i meno giovani, sempre nel rispetto della centralitĂ della persona umana. Naturalmente ogni forma di doping viene dichiarata fuorilegge, vista come una violazione dei principi sportivi.
ƒ„ƒ–‘ ͙͞ Ž—‰Ž‹‘ ˆƒ”‹ ’—Â?–ƒ–‹ •—ŽŽƒ ÍšÍ ÂŞ ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …”‘Â?‘•…ƒŽƒ–ƒ Dz ƒ”†‘Â?‡ ƒŽ ”‘Â?’‹ƒ ÇŚ ƒ”‡‰Â?‘dzǤ ”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ ‹Â? Â?‡Â?‘”‹ƒ †‹ ƒ˜‹†‡ ‡Ž‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ •’‘”–‹˜ƒ Ǥ Ǥ –‡ŽŽƒ ƒŽ’‹Â?ƒ ȋ‹Â?ˆ‘ •— Â™Â™Â™Ç¤ÂƒÂ…Â•Â–Â‡ÂŽÂŽÂƒÇ¤Â‹Â–ČŒÇĄ ‹ ÍĄÇĄÍœ …Š‹Ž‘Â?‡–”‹ †‡ŽŽƒ ‰ƒ”•ƒ •‘Â?‘ —Â? ˜‡”‘ ‡ ’”‘’”‹‘ –”ƒÂ?’‘Ž‹Â?‘ †‹ ŽƒÂ?…‹‘ ˜‡”•‘ ‹Ž ’”‘ˆ‡••‹‘Â?‹•Â?‘ ’‡” ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ …‹…Ž‹•–‹Ǥ Â?ƒ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ ˆ”ƒ ‹ ‘Â?—Â?‹ †‹
ƒ”†‘Â?‡ Ǥ Ǥ ‡ ƒ”…Š‡Â?‘ …‘Â? ‘Â?—Â?‹–Â? Â?‘Â?–ƒÂ?ÂƒÇĄ ”‘˜‹Â?Â…Â‹ÂƒÇĄ ‡‰‹‘Â?‡ ‡ ‹Ž ’ƒ–”‘…‹Â?‹‘ †‹ Â?‹Â?‹•–‡”‘ †‡‹ ‡Â?‹ Â…Â—ÂŽÂ–Â—Â”ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ …‹ǥ ‡†‡”ƒœ‹‘Â?‡ …‹…Ž‹•–‹…ƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ ‡ ‘Â?‹ …‘Â? ‹Ž •‘•–‡‰Â?‘ †‡ŽŽǯ ‹†‘ Ž‘…ƒŽ‡Ǥ ƒ”–‡Â?œƒ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͙͜ †ƒ ’‹ƒœœƒ ƒ”‹„ƒŽ†‹Ǥ
,O JUDQ ULWRUQR GL $QGUHD &DYLQDWR Cambia guida il Rugby Calvisano, ritrovando però la vecchia conoscenza Andrea Cavinato (nella foto), giĂ coach dal 2004 al 2006. Presentato il 5 luglio nella sede della societĂ bresciana, il nuovo allenatore trova dinanzi a sĂŠ un’avvincente sďŹ da, con il Calvisano che nella stagione 2011/2012 tornerĂ a calcare, dopo due anni di purgatorio, i campi dell’Eccellenza, massima serie del campionato rugbystico italiano. “Come giĂ ho
avuto occasione di dire – ha spiegato il presidente Gianluigi Vaccari – l’ambizione è di avere almeno un giovane per ogni reparto. Se saranno due sarà un colpo di fortuna, comunque tutti questi giovani verranno messi a disposizione del tecnico, che cercherà di utilizzarli al meglio, secondo le loro caratteristiche. Il mix tra giovani ed esperti dovrebbe essere la miscela che ci consente di ottenere risultati soddisfacenti. Nelle prossime setti-
mane daremo altre notizie su come si sta svolgendo la campagna di rafforzamento. Intanto, do la parola ad Andrea che ci afďŹ ancherĂ per i prossimi due o tre anniâ€?. Una scelta che è ricaduta su un professionista di grande esperienza, giĂ vincitore del Campionato del mondo “Division Bâ€? con l’Under 19, di due Coppa Italia e una Supercoppa a Parma e un Campionato europeo Under 20 a Mosca. “Quando Calvisano mi ha
proposto di ritornare – ha detto Andrea Cavinato – sono stato ben lieto di farlo. Calvisano lavora su progetti, cosa che in Italia è abbastanza difďŹ cile trovare: un progetto che vuole riportare la societĂ e la cittĂ ad alti livelli. Ci sono alcuni giocatori che mi piacerebbe avere come Zanoletti, Tommaso Castello, Matteo Appiani. In ogni caso cercherò di trovare il giusto mix tra giovani ed esperri per far vivere a Calvisano il sogno che meritaâ€?.
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
ÍœÍ?
‡Â?Â?‹• –ƒ˜‘Ž‘ ƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ †‡Ž ”‹ŽƒÂ?…‹‘ Missione compiuta. La stagione 2010/2011 doveva rilanciare il tennis tavolo negli oratori e nei centri sportivi italiani e cosĂŹ è stato. Lo scorso ďŹ ne settimana la campagna “+ Tennis Tavoloâ€? s’è chiusa alla grande: 2.300 gli atleti impegnati durante la stagione sportiva, ďŹ no all’epilogo di Rimini, dove si sono concretizzati i frutti della collaborazione tra Csi e Federazione tennis tavolo, il cui presidente Franco Sciannimanico ha consegnato il premio “Racchetta
d’oroâ€? al numero uno arancioblĂš Massimo Achini. I 73 ďŹ nalisti del torneo, che hanno superato le fasi parrocchiali e diocesane, si sono affrontati al Palasport, suddivisi in quattro categorie distinte per etĂ . La regione piĂš medagliata è stata l’Emilia Romagna, con un oro, due argenti e tre bronzi nel singolo. La Lombardia si è accontentata di tre bronzi. Nel doppio il titolo è andato al riminese Stefano Zanghini, vittorioso in coppia con il perugino Daniele Pelliccia.
ŽŽ‡ ˆ‹�ƒŽ‹ �ƒœ‹‘�ƒŽ‹ Žƒ ‘�„ƒ”†‹ƒ •‹ ° ƒ……‘�–‡�–ƒ–ƒ †‹ –”‡ „”‘�œ‹ ‹� —�‘ •’‘”– …‘�‡ ‹Ž –‡��‹• –ƒ˜‘Ž‘ …Š‡ …‘�–‹�—ƒ ƒ ”ƒ……‘‰Ž‹‡”‡ …‘�•‡�•‹ †‹ ’—„„Ž‹…‘
ƒŽŽ‘Â?‡ †ǯ‘”‘ ÇŻÂƒÂŽÂ–Â‡Â”Â?ƒ–‹˜ƒ
4XDQGR L SLFFROL GDQQR XQD OH]LRQH
Ž ’”‡•‹†‡�–‡ •‹ ƒ••‹�‘ …Š‹�‹ ’”‘’‘�‡ †‹ ’”‡�‹ƒ”‡ —�ƒ •“—ƒ†”ƒ ‰‹‘˜ƒ�‹Ž‡ ‹„‡”‹…ƒ
4
uando il prossimo dicembre si assegnerĂ il Pallone d’oro, i nomi in lizza per il titolo di miglior giocatore del 2011 saranno i soliti, con il quartetto blaugrana composto da Messi, Xavi, Iniesta e Villa seguito dai soliti C. Ronaldo e Rooney. Mancano ancora cinque mesi al grande evento, ma il Csi ha giĂ espresso la sua preferenza. Il Pallone d’oro 2011 deve andare in Spagna, però, i campioni del Barcellona stavolta non c’entrano. Il voto del presidente Massimo Achini è insolito ma significativo, tant’è che il numero uno del massimo ente di promozione sportiva nazionale ha preso carta e penna e ha scritto alla Fifa per dire la sua. “Voto per un gruppo di ragazzini catalani. Hanno terminato il campionato all’ultimo posto con 271 reti subite e un solo gol realizzatoâ€?. Roba da suicidio sportivo? Nemmeno per idea a giudicare dalla reazione di questa Cenerentola del calcio giovanile iberico. I suoi atleti sono sempre presenti in campo, felici e sorridenti al termine di ogni partita. I diretti interessati hanno parlato della loro situazione, raccontata in un cortometraggio del regista spagnolo El Cangrejo: “Non ci importa di non segnare. Ci divertiamo lo stesso. Impareremo a fare gol quando diventeremo piĂš grandiâ€?. Il massimo dirigente arancioblĂš non scherza e s’aspetta una risposta concreta dal vertice del calcio mon-
‡œœƒÂ?‹ ƒ‰‰—ƒÂ?–ƒ Žƒ ͙͘͘ Â?Â? †‡ŽŽƒ ƒ••ƒ ‘”‰‘ Ǥ ‹ƒ…‘Â?‘ ‡”ƒÂ?‘ ͙͞Í&#x; ‹ ’ƒ”–‡Â?–‹ǣ ‹Ž ‰‹‘˜ƒÂ?‡ †‡ŽŽƒ ˜‡•ƒÂ?‹ ƒÂ?–‹…‹’ƒ ‹Â? ˜‘Žƒ–ƒ …ƒÂ?†‹—œœ‹Ǥ ƒ„ƒ–‘ …”‘Â?‘ ƒ ƒ’”‹ƒÂ?‘ †‡Ž ‘ŽŽ‡ǥ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ‰ƒ”ƒ ƒ ƒ˜‡ Â?ƒ Â?‡”ƒ˜‹‰Ž‹‘•ƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒ †‹ •‘Ž‡ Šƒ ˆƒ––‘ †ƒ …‘”Â?‹…‡ ƒŽŽƒ ͙͘͘ …Š‹Ž‘nj Â?‡–”‹ †‡ŽŽƒ ÂƒÂ•Â•ÂƒÇĄ †‹•’—–ƒ–ƒ †‘nj Â?‡Â?‹…ƒ ƒ ‘”‰‘ Ǥ ‹ƒ…‘Â?‘Ǥ ÂŽ ˜‹ƒ •‹ •‘Â?‘ ’”‡•‡Â?–ƒ–‹ ͙͞Í&#x; …‘””‹†‘”‹ ‡ •‹ ° ”‡‰‹•–”ƒ–‘ Žǯ‹Â?Â?‡†‹ƒ–‘ •’”‹Â?– †‹ …‹Â?“—‡ ˆ—‰‰‹–‹˜‹Ǥ ‘’‘ –”‡ ‰‹”‹ ‹Ž ‰”—’’‘ •ǯ° ”‹…‘Â?’ƒ––ƒ–‘ ‡ †‹˜‡”•‹ ƒ–Ž‡–‹ •‹ •‘Â?‘ ƒŽ–‡”Â?ÂƒÂ–Â‹ÇĄ …‡”…ƒÂ?†‘ —Â? ƒŽŽ—Â?‰‘ •‘Ž‹–ƒ”‹‘ ’‡”Ö •’‡Â?–‘ •—Ž Â?ƒ•…‡”‡ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?…‡†‡”‡ •’‡†‹–‘ †‡ŽŽ‘ •…‹ƒÂ?‡ •— †—‡ ”—‘–‡Ǥ ǯ‡“—‹Ž‹nj „”‹‘ •‹ ° ”‘––‘ ƒ –”‡ ‰‹”‹ †ƒŽ –‡”Â?‹Â?‡ǥ “—ƒÂ?†‘ Žƒ—†‹‘ ‡œœƒÂ?‹ Č‹ ˜‡•ƒÂ?Â‹ČŒ ‡ —…ƒ …ƒÂ?†‹—œœ‹ Č‹ ƒ–ƒ —‘˜ƒ ”Â?ÂƒČŒ ŠƒÂ?Â?‘ •„Ž‘……ƒ–‘ Žƒ Â‰ÂƒÂ”ÂƒÇĄ Â?‡––‡Â?†‘ Žƒ –‡•–ƒ ˆ—‘”‹ †ƒŽ ‰—•…‹‘ ‡ –ƒ‰Ž‹ƒÂ?ÇŚ †‘ ‹Ž –”ƒ‰—ƒ”†‘ ‹Â? ˜‘Žƒ–ƒ …‘Â? Í™ÇŻÍ›Í˜Çł †‹ ˜ƒÂ?–ƒ‰‰‹‘ •—Ž ”‡•–‘ †‡Ž ‰”—’’‘Ǥ
ÂŽ •—……‡••‘ ° ƒÂ?†ƒ–‘ ’‡” —Â? •‘ˆˆ‹‘ ƒ ‡œœƒÂ?‹ǥ Â?‡Â?–”‡ ƒ„‹‘ ƒ”‡ŽŽ‹ Č‹ ‘”nj ‰‘•ƒ–‘ŽŽ‘ ›…Ž‹Â?Â‰ČŒ •‹ ° ƒ‰‰‹—†‹…ƒ–‘ ‹Ž „”‘Â?ÂœÂ‘ÇĄ –”ƒ•…‹Â?ƒÂ?†‘ ‹Ž ”‡•–‘ †‡ŽŽƒ …‘Â?‹–‹˜ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‡ÂŽÂ‡Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ˆ‹Â?ƒŽ‡Ǥ ƒ …ƒ”‘˜ƒÂ?ƒ …‹…Ž‹•–‹…ƒ …‹‡••‹Â?ƒ Â”ÂƒÂ‰ÇŚ ‰‹—Â?‰‡”Â? ƒ’”‹ƒÂ?‘ †‡Ž ‘ŽŽ‡ ‡ ƒ˜‡ Â?‡Ž ’”‘••‹Â?‘ ˆ‹Â?‡ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒǤ ƒ ’”‹nj
Â?ƒ ‰ƒ”ƒ •‹ –‡””Â? Â•ÂƒÂ„ÂƒÂ–Â‘ÇŁ —Â?ƒ …”‘Â?‘nj Â?‡–”‘ ‹Â?†‹˜‹†—ƒŽ‡Ǥ ‹–”‘˜‘ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͙͛Ǥ͛͘ ƒŽ „ƒ” ‡š ‡•…Š‡––‹ ‡ ’ƒ”–‡Â?ÇŚ œƒ †‡Ž ’”‹Â?‘ ƒ–Ž‡–ƒ ƒŽŽ‡ ͙͜Ǥ͛͘Ǥ ”‡nj ‹•…”‹œ‹‘Â?‹ ‡Â?–”‘ Ž‡ ‘”‡ Í™Í Â†Â‹ ˜‡Â?‡”†¿Ǥ ‘Â?‡Â?‹…ƒ Žƒ”‰‘ ƒŽ
Â’ ƒÂ?‹Ž› ƒ”Â?‡–Ǥ ÇŻÂƒÂ’Â’Â—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ° ˆ‹••ƒ–‘ ’‡” Ž‡ ‘”‡ Í&#x;Ǥ͙Í? ƒ ƒ˜‡ ‹Â? ˜‹ƒ ƒ”…‡ŽŽƒǤ ”‹Â?ƒ ’ƒ”–‡Â?œƒ ƒŽŽ‡ Í Ç¤Í™Í? …‘Â? •‡Â?‹‘” ͙nj͚ ‡ ‰‡Â?–Ž‡Â?‡Â?Ǥ ƒ ‰ƒ”ƒ •‹ •˜‘Ž‰‡”Â? •— —Â? ’‡”…‘”•‘ ’‹ƒÂ?‡‰‰‹ƒÂ?–‡ †‹ Í?ÇĄÍ&#x; …Š‹Ž‘Â?‡–”‹ †ƒ ”‹’‡–‡”‡ ’‹Î ˜‘Ž–‡ –”ƒ Â—Â”ÂƒÂ–Â‡ÂŽÂŽÂ‘ÇĄ ƒ˜‡ ‡ ‘”–‹Â?‡Ǥ ””‹˜‘ ‹Â? •ƒŽ‹–ƒ Č‹Â…Â‹Â”Â…Âƒ Í™ Â?Â?ČŒ ‹Â? ˜‹ƒ ƒ……ƒǤ Žƒ••‹ˆ‹…ƒ ƒ••‘Ž—–ƒ ‘”‰‘ Ǥ Â‹ÂƒÂ…Â‘ÇŚ Â?‘ǣ ͙Ν Žƒ—†‹‘ ‡œœƒÂ?‹ Í™ Č‹ ˜‡•ƒÂ?Â‹ČŒÇ˘ ͚Ν —…ƒ …ƒÂ?†‹—œœ‹ Íš Č‹ ƒ–ƒ —‘˜ƒ ”Â?ÂƒČŒÇ˘ ͛Ν ƒ„‹‘ ƒ”‡ŽŽ‹ Í™ Č‹ Â‘Â”Â‰Â‘Â•ÂƒÇŚ –‘ŽŽ‘ ›…Ž‹Â?Â‰ČŒÇ˘ ÍœÎť ƒ––‡‘ ƒÂ?‹œœƒ Í™ Č‹ ƒ–ƒ —‘˜ƒ ”Â?ÂƒČŒÇ˘ Í?Îť ‹ƒÂ?„ƒ––‹•–ƒ ƒ”…Š‹Â?ƒ Í™ Č‹ Ǥ Ǥ Â•Â’Â‹Â–ÂƒÂŽÂ‡Â–Â–Â‘ČŒÇ˘ ͞Ν ƒ„‹‘ ‘Ž‹Â?‡ŽŽ‹ Í™ Č‹ ‹…Ž‹ ‡Â?Â‡Â†Â‡Â–Â–Â‹ČŒÇ˘ Í&#x;Îť ƒ‘Ž‘ ƒ˜ƒŽŽ‡”‹ Í™ Č‹ ‹…Ž‹ ‡Â?‡nj Â†Â‡Â–Â–Â‹ČŒÇ˘ Í Îť ‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ‹Â?‘ Íš Č‹ ‡ƒÂ? ‘ƒ”‹‘ ͚͘͘Í?ČŒÇ˘ ÍĄÎť Ž†‘ ‘Ž‘Â?„‘ Í™ Č‹ ‘„‹Ž„”‹š ‡Â?Â–Â‹ČŒÇ˘ Í™Í˜Îť ƒ––‹ƒ Â‡Â˜Â‹ÇŚ Žƒ…“—ƒ Ġ Č‹ ‡ƒÂ? ÂŽÂ’Â”Â‡Â•Â•ČŒÇ¤
Â? —Â? …‘”–‘ Žƒ •–‘”‹ƒ †‹ —Â?ƒ …‘Â?’ƒ‰‹Â?‡ …ƒ–ƒŽƒÂ?ƒ …Š‡ Šƒ ‹Â?…ƒ••ƒ–‘ ÍšÍ&#x;Í™ ”‡–‹ •‡‰Â?ƒÂ?†‘Â?‡ •‘Ž‘ —Â?‘ diale: “Diamoglielo sul serio questo Pallone d’oro, non per provocazione. Magari ex aequo, senza toglierlo al grande campione che sarĂ votato e meriterĂ di alzarlo al cielo. La motivazione ufficiale potrebbe essere che nemmeno 271 gol incassati riescono a battere il divertimento e la voglia di giocare. Ne verrebbe fuori una grande lezione di vita per tutti,
nessuno escluso. Forse – prosegue il presidente Csi – ci diranno che non è possibile. Bugie! Semplicemente ci vuole coraggio per lanciare a tutto il mondo dello sport un segnale forte. Dai bambini si possono imparare le cose piÚ importanti e questa squadra sta insegnando al mondo come vorremmo fosse lo sport di oggi e domani, quindi merita il Pallone d’oro, altro che storie�. In attesa di riscontri da Zurigo – difficilmente positivi – non resta che fare propria la grande lezione giunta dalla Catalogna. Oggi è una terra di grandi campioni. Domani lo sarà ancora. E poco importa se su un campo di calcio o altrove.
LEONESSA
PROMOZIONE LEGA 2
... e la festa continua! PRENOTA IL DVD DELLA PROMOZIONE
tel. 338.8484380 irriducibili.leonessa@gmail.com
͜͞
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‡•–ƒ–‡ Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–
—ƒÂ?–‘ ˜‹‡Â?‡ ’—„„Ž‹…ƒ–‘ ° †ƒ ÂƒÂ–Â–Â”Â‹Â„Â—ÇŚ ‹”•‹ —Â?‹…ƒÂ?‡Â?–‡ ƒŽŽƒ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â? †‡‹ ˆ‹”Â?ƒ–ƒ”‹ †‡ŽŽ‡ Ž‡––‡”‡Ǥ ‡ŽŽ‡ Ž‡––‡”‡ ° Â?‡…‡••ƒ”‹‘ ‹Â?†‹…ƒ”‡ Â?‘Â?‡ǥ …‘‰Â?‘Â?‡ǥ ‹Â?†‹”‹œœ‘ ‡ Â?—Â?‡”‘ †‹ –‡Ž‡ˆ‘Â?‘ †‹ …Š‹ •…”‹˜‡ ’‡” ”‡Â?†‡”Â?‡ ’‘••‹„‹Ž‡ Žǯ‹†‡Â?–‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡Ǥ ƒ ”‡†ƒœ‹‘Â?‡ •‹ ”‹•‡”˜ƒ ‹Ž †‹”‹––‘ †‹ •‹Â?Â–Â‡Â–Â‹ÂœÇŚ ÂœÂƒÂ”Â‡ÇĄ •‡Â?œƒ ƒŽ–‡”ƒ”Â?‡ ‹Ž •‡Â?•‘ǥ ‹ …‘Â?–”‹„—–‹ –”‘’’‘ Ž—Â?‰Š‹ Č‹Â?ƒ••‹Â?‘ ͚ǤÍ?͘͘ Â„ÂƒÂ–Â–Â—Â–Â‡ČŒ …Š‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ǥ ’‡”Öǥ ‹Â?•‡”‹–‹ ‹Â?–‡‰”ƒŽÂ?‡Â?–‡ •—Ž ‰‹‘”Â?ƒŽ‡ ‘Â?Ž‹Â?‡ Â™Â™Â™Ç¤ÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÇŚ Ž‘Ǥ‹–Ǥ ƒ ’—„„Ž‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‹ —Â?ƒ Ž‡––‡”ƒ Â?‘Â? ‹Â?’Ž‹…ƒ Žƒ …‘Â?†‹˜‹•‹‘Â?‡ †‡Ž …‘Â?–‡Â?—–‘ †ƒ ’ƒ”–‡ †‡ŽŽƒ †‹”‡œ‹‘Â?‡Ǥ ‘Â? •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ’—„„Ž‹…ƒ–‡ Ž‡––‡”‡ ‰‹Â? ƒ’’ƒ”•‡ •— ƒŽ–”‹ ‘”‰ƒÂ?‹ †‹ •–ƒÂ?’ƒǤ …”‹˜‡–‡ ƒ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dzǥ ˜‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰ÂƒÂ”Â‹ÇĄ Íž ÇŚ ÍšÍ?͙͚͙ ”‡•…‹ƒ ‘ ˜‹ƒ Â?ƒ‹Ž ƒ Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â–Ç¤
Â? “—‡•–ƒ ’ƒ‰‹Â?ƒ ‹Â?•‡”‹ƒÂ?‘ ‰”ƒ–‹• Ž‡ ˜‘•–”‡ ˆ‘–‘‰”ƒˆ‹‡ ’‡” Žƒ ˆ‘–‘ †‡ŽŽƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ÂƒÇĄ Ž‡ ˆ‡•–‡ †‹ …‘Â?’Ž‡ƒÂ?Â?‘ǥ ‰Ž‹ ƒÂ?Â?Â‹Â˜Â‡Â”Â•ÂƒÂ”Â‹ÇĄ ‹ Â?ƒ–”‹Â?‘Â?‹ǥ Ž‡ ‰‹–‡ǥ Ž‡ Â•Â…Â‘ÂŽÂƒÂ”Â‡Â•Â…ÂŠÂ‡ÇĄ ‹ ‰”—’’‹ •’‘”–‹˜‹ ‡ ‰Ž‹ ‘”ƒ–‘”‹Ǥ ‡” Žƒ ’—„„Ž‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ˆ‘–‘‰”ƒˆ‹ƒ †‹ —Â? Â?‹Â?‘”‡Â?Â?‡ ° Â?‡…‡••ƒ”‹ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â”Â‘Â˜ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ •…”‹––ƒ †‹ —Â?‘ †‡‹ †—‡ ‰‡Â?‹–‘”‹Ǥ
Â?‘•–”‹ ‹Â?†‹”‹œœ‹ •‘Â?‘ ‹ •‡‰—‡Â?–‹ǣ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dzǥ ˜‹ƒ ƒŽŽ‡‰ƒ”‹ Íž ÇŚ ÍšÍ?͙͚͙ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇ˘ Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â– ÇŻ
‹–ƒ ˆ—‘”‹ ’‘”–ƒ ˆ‹‡�‹Ž‹ †‹ ƒŽ˜‡•–‹�‘
,O IDVFLQR GHL SDVFROL GHOO¡DOWR *DUGD
/
a gita fuoriporta di questa settimana ci porta in Valvestino, meta dedicata a coloro che vogliono sfuggire dalla calura estiva per immergersi in un paesaggio tranquillo e incontaminato. Località poco nota ai piÚ, la Valvestino è incastonata tra il lago di Garda e il lago d’Idro ed è occupata per tutta la sua lunghezza da un bacino artificiale, una diga di 28 km creata nel 1962 e circondata da alture costellate da piccoli villaggi. Si può raggiungere la valle partendo dalla strada che da Gargnano oppure dal lago d’Idro, evitando le lunghe code della Gardesana. La strada da Gargnano conduce a Navazzo e, attraverso un tracciato tortuoso, costeggia tutto il lago artificiale di un blu intenso. Il paesaggio di uliveti e cipressi che caratterizza il Benaco, in Valvestino assume aspri caratteri montani, con pochi cascinali e centri abitati nascosti sui crinali delle alture. I due paesi principali sono Magasa e Valvestino e includono i piccoli centri di Armo, Bollone, Moerna, Persone e Droane.
A Molino di Bollone si può lasciare l’auto e procedere a piedi nell’intera zona, che è inserita nel Parco naturale regionale dell’Alto Garda bresciano. I piccoli centri posti sulle alture sono invisibili gli uni dagli altri: una leggenda vuole che siano stati fondati da sette fratelli in lite tra di loro, sparpagliatisi per la valle per non vedersi mai piÚ. Nel territorio di Magasa notiamo delle curiose costruzioni che costellano i dolci pendii: si tratta dei fienili di Cima Rest. I piccoli rustici si caratterizzano per grandi tetti di paglia spioventi quasi fino a terra. Un tempo adibiti a dimora degli allevatori, sono testimoni di antiche tradizioni agricole. Secondo alcuni studiosi questi fienili avrebbero origini antichissime, ma sicuramente le costruzioni di Magasa risalgono al 1600. Un tempo gli allevatori vi risiedevano tutto l’anno: in estate erano impegnati con il foraggio del bestiame che pascolava nelle vicine malghe di Corva, Casina, Bait e Tombea, mentre il resto dell’anno era dedicato alla caseificazione del latte e alla riparazione del fienile. Al
pianoterra lo spazio è diviso in tre vani per la stalla e per la produzione di formaggi, mentre il piano rialzato era usato per stipare il fieno. Nel corso dell’ultimo secolo, molti di questi fienili sono stati abbandonati o distrutti, ma recentemente i cinque di Cima Rest sono stati ristrutturati e adibiti a casa alloggio. 1 dunque possibile soggiornare in queste curiose strutture, dotate di sei posti letto, servizi igienici e cucina (www.borgocimarest. it). Uno di questi fienili è destinato a Museo etnografico della civiltà contadina, mentre per chi ama scrutare il cielo stellato, a Cima Rest si trova un osservatorio astronomico gestito dall’Associazione astrofili di Salò (www.osservatorio-cimarest.it). Oltre alle suggestive escursioni (da non perdere la frazione di Cadria di Magasa con la chiesetta rustica di San Lorenzo), la visita merita anche una sosta per apprezzare le specialità della cucina contadina. Il prodotto piÚ noto e apprezzato è il Tombea, formaggio prodotto nelle malghe dei Comuni di Magasa e Capovalle.
ÇŻ
Ǥ
’‹……‘Ž‹ …‡Â?–”‹ ’‘•–‹ •—ŽŽ‡ ƒŽ–—”‡ •‘Â?‘ ‹Â?˜‹•‹„‹Ž‹ ‰Ž‹ —Â?‹ †ƒ‰Ž‹ ÂƒÂŽÂ–Â”Â‹ÇŁ —Â?ƒ Ž‡‰‰‡Â?†ƒ ˜—‘Ž‡ …Š‡ •‹ƒÂ?‘ •–ƒ–‹ ˆ‘Â?†ƒ–‹ †ƒ •‡––‡ ˆ”ƒ–‡ŽŽ‹ ‹Â? Ž‹–‡ –”ƒ †‹ Ž‘”‘ǥ •’ƒ”’ƒ‰Ž‹ƒ–‹•‹ ’‡” Žƒ ˜ƒŽŽ‡ ’‡” Â?‘Â? ˜‡†‡”•‹ Â?ƒ‹ ’‹Î
’ƒœ‹‘ ‰‹‘…Š‹ ”—…‹˜‡”„ƒ
—†‘�—
ÇŁ ͙Ǥ ”‰—–‘ǥ •…Š‡”œ‘•‘ ÇŚ Í?Ǥ ÂŽ ˆ‹—Â?‡ †‹ ”‹•–‘Ž ÇŚ ͥǤ ‘ŽŽ‘…ƒ–‘ ‹Â? „ƒ••‘ ÇŚ ͙͘Ǥ ‘˜‡”Â?ƒ–‘”‡ ƒ”ƒ„‘ ÇŚ ͙͙Ǥ ‘ –”ƒ˜‘Ž‰‡ ‹Ž ˆ‹—Â?‡ ‹Â? ’‹‡Â?ƒ ÇŚ ͙͜Ǥ ÂˆÇŚ ˆ‡•‡ †‹•‘Â?‘”‡˜‘Ž‹ ÇŚ Í™Í?Ǥ ˆˆŽ—‡Â?–‡ †‡ŽŽƒ ‹•–‘Žƒ ÇŚ ͙͞Ǥ Š‡ Â?‘Â? •‹ Â?—‘˜‘Â?‘ Í™Í Ç¤ ƒŽ‡ ƒ †‹”‡ ÇŚ ͚͘Ǥ ‡…Â?‹…ƒ ’‹––‘”‹…ƒ ÇŚ ͚͚Ǥ
Ž‹Â?‹–‹ †‡ŽŽƒ Š‘•–‡•• ÇŚ ͚͛Ǥ Â?‹œ‹ƒŽ‹ †‹ ƒ’‹•ƒ”†‹Ǥ ÇŚ ÍšÍ?Ǥ ƒŽ‡ †‡Â?–”‘ ÇŚ ͚͞Ǥ ‹‰Žƒ †‹ ƒ Â’Â‡ÂœÂ‹ÂƒÇŚ ÍšÍ&#x;Ǥ 1 •‹Â?‹Ž‡ ƒŽ …Žƒ”‹Â?‡––‘ ÇŚ ͚ͥǤ ‡…‹’‹‡Â?–‹ †‹ –‡””ƒ…‘––ƒ ÇŚ ͙͛Ǥ ‹ •’‡Â?†‡ Ġ –‡Â?‡ ÇŚ ͛͛Ǥ ‘Â?‡ †‹ Ž‡nj Â?‹Â?‰ ÇŚ ͛͜Ǥ ‡ †‹ ŠƒÂ?‡•’‡ƒ”‡ ÇŚ Í›Í?Ǥ ƒ †‘–‡ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘ ’”‘„‘ ÇŚ Í›Í&#x;Ǥ ƒ˜‡ †ƒ …ƒ”‹…‘ ÇŚ Í›Í Ç¤ ÂŽ ƒ™›‡” †‹ ™ƒ‹Â? ÇŚ ͛ͥǤ ÂŽ ‡˜‡”‘Â?‡ ÇŚ ͘͜Ǥ ƒ •‡Â?‹ ‘Ž‡‘•‹Ǥ ÇŁ Ǥ ƒÂ?‹ …‘Â? ˆ‘‰Ž‹‡ ÇŚ ͚Ǥ ‡”nj †‹ Ž‘ ˆ— †‹Ǥ —••‡–‘ ÇŚ ͛Ǥ ‡–Â? Â?‡‹ …‘Â?ÇŚ ’‘•–‹ ÇŚ ͜Ǥ ”ƒ†ƒœ‹‘Â?‹ †‹ …‘Ž‘”‡ ÇŚ Í?Ǥ —––‘ ƒ”–‹•–‹…‘ ÇŚ ͞Ǥ ƒ––—–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ˜Â˜Â‡Â”Â•ÂƒÂ”Â‹Â‘ ÇŚ Í&#x;Ǥ ‹ …‘Ž–‹˜ƒÂ?‘ ƒ ˜‡”†—”‡ ÇŚ Í Ç¤ ‘•–”—¿ ÂŽÇŻ ”…ƒ ÇŚ ͙͚Ǥ ÂŽ …ƒ’‘ †‡ŽŽƒ –‘Â?Â?ƒ”ƒ ÇŚ ͙͛Ǥ ‹Â?‘ Â?‡‹ ’”‡ˆ‹••‹ ÇŚ Í™Í&#x;Ǥ ‡Â?Â?‡ †‘’‘ ƒÂ?•‘Â?‡ ÇŚ ͙ͥǤ ÇŻÂƒÂ’Â’ÂŽÂ‹Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹ •ƒÂ?œ‹‘Â?‹ ÇŚ ͚͙Ǥ ƒ”‡”‡ ‡•’”‡••‘ •‡Â?œƒ …‡”–‡œœ‡ ÇŚ ͚͜Ǥ ƒ–”‹…‹ƒ ƒ––”‹…‡ ÇŚ ͚͞Ǥ Â?–‹…ƒ Â?ƒ”…ƒ Â†ÇŻÂƒÂ—Â–Â‘ ÇŚ ÍšÍ&#x;Ǥ ‹„”‡––‹ …‘Â? –ƒÂ?–‹ Â?—Â?‡”‹ ÍšÍ Ç¤ ƒÂ?‰—‡ Â?‡‹ …‘Â?’‘•–‹ ÇŚ ͛͘Ǥ ƒ……‘ †‹ Í?͘͘ ˆ‘‰Ž‹ ÇŚ ͙͛Ǥ ǯ‹Â?–‡”’”‡–‡ †‡ Dz ÂŽ ‰‹‰ƒÂ?–‡dz ÇŚ ͚͛Ǥ
Â?’‘•–‡ †‹ ˆ‹Â?‡•–”ƒ ÇŚ ͛͜Ǥ ƒ……ƒ •‡Â?œƒ ’ƒ”‹ ÇŚ ͛͞Ǥ ÇŻ —”‘”ƒ ‰”‡…ƒǤ
‘Â?‡ •‹ Â‰Â‹Â‘Â…ÂƒÇŁ ƒ ‰”‹‰Ž‹ƒ †‡Ž —†‘Â?— ° …‘Â?’‘•–ƒ †ƒ Í Í™ …ƒ•‡ŽŽ‡ •—††‹˜‹•‡ ‹Â? ÍĄ ”‹‰Š‡ ‘”‹œœ‘Â?–ƒŽ‹ ‡ ÍĄ …‘Ž‘Â?Â?‡ Â˜Â‡Â”Â–Â‹Â…ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ”‹’ƒ”–‹–‡ ‹Â? ÍĄ ”‹“—ƒ†”‹ †ƒ ÍĄ …ƒ•‡ŽŽ‡ …ƒ†ƒ—Â?‘Ǥ Â?•‡”‹”‡ Â?‡Ž ‰‹‘…‘ •‘Ž–ƒÂ?–‘ ‹ Â?—Â?‡”‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÍ™ ƒŽ ÍĄÇĄ –‡Â?‡Â?†‘ ’”‡•‡Â?–‡ …Š‡ ‹Â? ‘‰Â?‹ Â”Â‹Â‰ÂƒÇĄ …‘Ž‘Â?Â?ƒ ‡ ”‹“—ƒ†”‘ Â?‘Â? ƒ’’ƒ‹ƒ ‹Ž Â?‡†‡•‹Â?‘ Â?—Â?‡”‘ †—‡ ˜‘Ž–‡Ǥ
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘
‹Â?…‹ †—‡ „‹‰Ž‹‡––‹ ’‡” ‹Ž …‘Â?…‡”–‘ †‹ ‹‘nj ˜ƒÂ?Â?‹ ÂŽÂŽÂ‡Â˜Â‹ÇĄ –ƒ’’ƒ „”‡•…‹ƒÂ?ÂƒÇĄ ‘”‰ƒÂ?Â‹ÂœÂœÂƒÇŚ –ƒ †ƒ ‹’‹‡••‡ǥ †‡ŽŽǯ Ž‹‡Â? ™‘”Ž† –‘—” …Š‡ •‹ •˜‘Ž‰‡”Â? ‹Â? ’‹ƒœœƒ ‘‰‰‹ƒ Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ͙ͥ Ž—‰Ž‹‘ ƒŽŽ‡ ͚͙Ǥ͛͘Ǥ ÇŻÂƒÂ”Â–Â‹Â•Â–ÂƒÇĄ ‹Â? —Â? …‘Â?…‡”–‘ ’‡” ’‹ƒÂ?‘ †ƒ •‘Ž‘ǥ ‡•‡‰—‹”Â?ÇĄ ‘Ž–”‡ ƒ‹ •—‘‹ ’‹Î ‰”ƒÂ?†‹ •—……‡••‹ǥ ‹ „”ƒÂ?‹ †‹ Dz Ž‹‡Â?dzǥ —Žnj –‹Â?‘ ƒŽ„—Â? †‹ ‹Â?‡†‹–‹Ǥ Dz Ž‹ ƒŽ‹‡Â?‹ •‹ƒÂ?‘ Â?‘‹ ÎŻ †‹…‡ ŽŽ‡˜‹ ÎŻ …Š‡ …‘Â? Žƒ Â?‘•–”ƒ •‡Â?ÇŚ •‹„‹Ž‹–Â?ÇĄ …‡”…Š‹ƒÂ?‘ ŽƒÂ?’‹ †‹ ’‘‡•‹ƒ –”ƒ Ž‡ ’‹‡‰Š‡ †‡ŽŽǯ‡•‹•–‡Â?œƒ “—‘–‹†‹ƒÂ?ÂƒÇłÇ¤ ’‡nj †‹•…‹ ‹Ž –ƒ‰Ž‹ƒÂ?†‘ ƒ Dz ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â˜Â‡Â?–‘ …‘Â? ‘nj …‡dz ’”‡••‘ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dz ‹Â? ˜‹ƒ ƒŽŽ‡‰ƒ”‹ ͞ǥ ÍšÍ?͙͚͙Ǥ •–”ƒœ‹‘Â?‹ Žǯ͙͙ Ž—‰Ž‹‘Ǥ ƒÂ?†”ƒ ‘”‡ŽŽ‹ Šƒ ˜‹Â?–‘ ‹ „‹‰Ž‹‡––‹ ’‡” Žƒ Ž‡––—”ƒ †‡ Çł ’”‘Â?‡••‹ •’‘•‹dz ‡ ‹Â?‘Â?‡ ‡••ƒ†‘”‹ ’‡” ‹Ž Dz ƒŽŽ‡––‘ †‹ ‡…Š‹Â?‘dzǤ
’‡––ƒ…‘Ž‹ ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â˜Â‡Â?–‘ …‘Â? Dz ‘…‡dz
ÇŁ
92&(6$6
ÍœÍ&#x;
… ‹‘˜ƒ��‹ ŽŽ‡˜‹
Tanta gratitudine a chi lavora per la scuola Egr. direttore, l’anno scolastico è giunto al termine e il mio pensiero va a coloro che a vario titolo, si sono adoperati affinchĂŠ “la scuola funzioniâ€? e a volte funzioni al meglio. Sono una moltitudine e non leggeranno mai il loro nome sul giornale, ma a loro voglio esprimere la mia gratitudine. Penso ai dirigenti scolastici , ai docenti (precari e non), ai collaboratori scolastici, agli alunni dai tre anni in su, ai genitori. E in ultimo, ma non per ultimo, un grazie agli angeli custodi che, nella scuola che io conosco, hanno vegliato e non è accaduto nulla di troppo grave. Buon riposo a tutti. Lettera firmata
L’addizionale Irpef e la politica della giunta Egr. direttore, la decisione della Giunta Paroli di introdurre l’addizionale sull’Irpef a Brescia non era nĂŠ inevitabile nĂŠ l’unica strada per recuperare risorse utili a garantire quanto necessario per pagare le rate del mutuo per la realizzazione della metropolitana. Ăˆ invece figlia di una politica incapace di recuperare risorse dovute da Roma e contestualmente di sviluppare una politica coerente sulla mobilitĂ a Brescia. Andiamo con ordine. Innanzitutto c’è da sottolineare il fallimento della politica della destra bresciana (e nazionale): il federalismo al contrario. I cittadini devono sapere che per effetto delle mano-
‘Ž—œ‹‘�‹
vre del governo (Patto di stabilitĂ interno) il Comune di Brescia ha subito in termini di tagli ai trasferimenti (statali e regionali) quasi 10 milioni di euro nel solo 2011. E quando andrĂ a regime il “federalismo fiscaleâ€? perderĂ altri 5,7 milioni. Ora poichĂŠ anche dai prati di Pontida si è tuonato contro il patto di stabilitĂ interno, si può realisticamente immaginare, non tanto di recuperare quanto tagliato in termini di trasferimento, quanto di poter liberare, con un allentamento del Patto, i 70 milioni di liquiditĂ presenti nelle casse del Comune, oggi non utilizzabili. Ci sarebbe inoltre, con determinazione e vigore, da andare a recuperare gli 80 milioni di euro che il Governo deve elargire a Brescia per la realizzazione del metrò. Ci spettano questi soldi, giacchĂŠ la copertura statale del metrò bresciano è stata del 42% contro il 70% della nuova tratta del metrò di Milano o del 72% di quella di Roma. E si badi che liberando le risorse comunali vincolate dal Patto e recuperando gli 80 milioni che ci spettano e ci sono stati promessi avremmo giĂ chiuso la partita di come si pagano le rate del mutuo del metrò di Brescia. Ma c’è un altro aspetto che va affrontato: la politica di Paroli. Abbiamo chiesto: ma se non ci sono soldi, prima di mettere le mani nelle tasche dei bresciani, non è opportuno cambiare rotta sulla politica di Brescia MobilitĂ ? Si deve sapere che Brescia MobilitĂ si appresta a costruire un parcheggio sotto la galleria (del valore di 22
ƒ ”‹…‡––ƒ †‡ŽŽƒ •‡––‹�ƒ�ƒ
milioni di euro), ha abbattuto il costo delle tariffe dei parcheggi (con un esborso di quasi due milioni di euro), ha acquistato Omb International (per la non modica cifra di 16 milioni di euro), si appresta a raddoppiare gli uffici nel piazzale dell’Ospedale (quasi al costo di 2 milioni di euro). Ha cioè fatto una politica di ulteriore indebitamento peraltro in una direzione totalmente contraddittoria rispetto all’incentivazione del trasporto pubblico locale e in prospettiva della metropolitana leggera. SÏ, perchÊ raggiungere l’obiettivo dei 55 milioni di passeggeri sul trasporto pubblico integrato (che ulteriormente abbatterebbero il costo del biglietto) è possibile con politiche coerenti. Infatti il piano finanziario 2004 prevedeva 38 milioni di passeggeri nel 2012 sui bus, siamo a 43 milioni nel 2011 nonostante la scarsa qualità dei mezzi e dei servizi. Il che significa che cinque milioni di passeggeri in piÚ nel 2013-2014, rispetto ai 50 milioni previsti, è ad una portata molto ragionevole, purchÊ non si lavori contro questa coerente politica (il parcheggio sotto la galleria fa perdere un milione e mezzo di passeggeri alla metropolitana). Infine qualcuno ci vuole spiegare perchÊ si è fatto un accordo sulle riserve (con un esborso di ulteriori 99,7 milioni di euro) oggi e non a conclusione dell’opera? Un accordo dal sapore piÚ romano che bresciano (vista la strana coincidenza con l’alienazione delle azioni di Serenissima a una delle società che sta realizzando il metrò) che ci carica sin d’ora di ulteriori sei milio-
Â?‰”‡†‹‡Â?–‹ǣ ͘͘͜ ‰ †‹ ˆ‡––—……‹Â?‡ǥ ͚͘͘ ‰”ƒÂ?Â?‹ †‹ Â?Â‘ÂœÂœÂƒÂ”Â‡ÂŽÂŽÂƒÇĄ Íœ ÂˆÂ‹ÂŽÂ‡Â–ÇŚ –‹ Â†ÇŻÂƒÂ…Â…Â‹Â—Â‰ÂŠÂ‡ÇĄ ͙͘͘ ‰”ƒÂ?Â?‹ †‹ „—””‘ǥ Í?͘ ‰”ƒÂ?Â?‹ †‹ ˆ‘”Â?ƒ‰‰‹‘ ’ƒ”Â?‹‰‹ƒÂ?‘ Â‰Â”ÂƒÂ–Â–Â—Â‰Â‹ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Â•ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ —Â? ’‹œœ‹…‘ †‹ ’‡’‡Ǥ ”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ǣ —‘…‡”‡ Ž‡ ÂˆÂ‡Â–Â–Â—Â…Â…Â‹ÇŚ Â?‡ ‹Â? ƒ…“—ƒ „‘ŽŽ‡Â?–‡ǥ ‡ Â?‡Ž ˆ”ƒ––‡Â?ÇŚ
ni di euro l’anno di rata del mutuo. Troppi elementi non tornano. Potrei raccontare anche delle opere inutili e costosissime che la Giunta vuol far pagare ai bresciani: la sede del Comune (21 milioni), l’Archivio comunale (10 milioni), l’abbattimento della Torre Tintoretto (20 milioni), ma sono altre questioni calde su cui si potrà tornare. L’Irpef quindi non c’entra con la metropolitana ma è il dazio che dobbiamo pagare per una politica debole verso Roma e dannosa, sbagliata verso i bresciani. Emilio Del Bono Capogruppo del Partito democratico nel Comune di Brescia
Per battere l’evasione dimunite le risorse Egr. direttore, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha inviato una direttiva ai responsabili degli uffici regionali e locali nella quale chiede di predisporre, rispetto agli obiettivi prefissati “la riduzione nella misura del 20% del target relativo all’indicatore ‘accertamenti nei confronti di imprese di piccole dimensioni e professionisti’, mantenendo invariato l’obiettivo monetario assegnatoâ€?. In pratica i controlli scendono da 221mila a 177mila, ma si vuole superare i 10,6 miliardi di incassi del 2010. Come ciò sia possibile fa parte delle magie della politica. O meglio delle promesse dei politici. PerchĂŠ questo è un altro regalo fatto agli evasori. Sandro Malpensa
’‘ –ƒ‰Ž‹ƒ”‡ Žƒ Â?‘œœƒ”‡ŽŽƒ ƒ …—„‡––‹Ǥ …‹‘‰Ž‹‡”‡ ‹Ž „—””‘ ‹Â? –‡‰ƒÂ?‡ ‡ —Â?‹”‡ Ž‡ ƒ……‹—‰Š‡Ǥ Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ •…‹‘Ž–‘ ‹Ž „—”nj ”‘ǥ —Â?‹”‡ Ž‡ ˆ‡––—……‹Â?‡ ‡ Â?‡•…‘Žƒ”‡Ǥ “—‡•–‘ ’—Â?–‘ ƒ‰‰‹—Â?‰‡”‡ ‹ …—„‡–nj –‹ †‹ Â?‘œœƒ”‡ŽŽƒ ‡ Â?‡•…‘Žƒ”‡ –‡Â?‡Â?ÇŚ †‘ Žƒ ˆ‹ƒÂ?Â?ƒ Â„ÂƒÂ•Â•ÂƒÇĄ †‘’‘†‹…Š¹ ÂƒÂ‰ÇŚ ‰‹—Â?‰‡”‡ —Â? ’‹œœ‹…‘ †‹ ’‡’‡ ‡ †‹ Â•ÂƒÇŚ Ž‡ ‡ ‹Ž ’ƒ”Â?‹‰‹ƒÂ?‘ •‡”˜‡Â?†‘ ‹Ž –—––‘ Â?‘Ž–‘ …ƒŽ†‘Ǥ
—‰—”‹ ƒǤǤǤ
‘�’ƒ‰�‡ †‹ •…—‘Žƒ …‡”…ƒ�•‹Ǥ �ƒ ’ƒ”–‡ †‡ŽŽƒ …Žƒ••‡
„ †‹’Ž‘Â?ƒ–ƒ Â?‡Ž ͙ͥÍ&#x;Í› ƒŽŽƒ •…—‘Žƒ †‡ŽŽ‡ ƒÂ?‘••‹ƒÂ?‡ †‹ ˜‹ƒ ‹ƒœ Šƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒ–‘ ƒŽ ”ƒ†—Â?‘ †‡ŽŽ‡ Â‡ÂšÇŚÂƒÂŽÂ—Â?Â?‡Ǥ Ž‡ ÂƒÂŽÂ–Â”Â‡ÇŤ ÇŻÂƒÂ’Â’Â—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ° ’‡” ‹Ž ÍœÍ˜Îť Â?‡Ž ͚͙͛͘Ǥ
ÇŻÂ‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹Â‘ †‹ Â‘Â”Â‰Â‘Â•ÂƒÂ–Â‘ÂŽÂŽÂ‘ÇĄ †‡†‹…ƒ–‘ ƒ ƒÂ? ‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ‘•…‘ǥ Šƒ ”‹…‘”†ƒ–‘ —Â? †‘’’‹‘ ƒÂ?Â?Â‹Â˜Â‡Â”Â•ÂƒÂ”Â‹Â‘ÇŁ ‹ ͘͞ ƒÂ?Â?‹ †ƒŽŽƒ •—ƒ ‡†‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡ ‡ ‹ Í?͘ †‹ •‡”˜‹œ‹‘ †‹ ”–—”‘
—‡””‹Â?‹ǥ ’”‡Â?‹ƒ–‘ †ƒŽ ’ƒ””‘…‘ …‘Â? —Â?ƒ –ƒ”‰ƒǤ ƒ˜‘”ƒ–‘”‡ ‹Â?•–ƒÂ?…ƒ„‹Ž‡ ‡ ’”‡•‡Â?œƒ —Â?‹Ž‡ǥ ”–—”‘ ‹Â? “—‡•–‹ ƒÂ?Â?‹ …‘Â? ‹Ž •—‘ ‹Â?’‡‰Â?‘ Šƒ •ƒ’—–‘ …‘Â?“—‹•–ƒ”‡ Ž‡ –ƒÂ?–‡ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ ‰”ƒ˜‹–ƒÂ?‘ ‹Â? ‘”ƒ–‘”‹‘ ‡ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?„‹–‘ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹–Â?Ǥ
��‹„—•
Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ͚͘͘Í? Â?ƒ •‡“—‡Â?œƒ †‹ ƒ––ƒ……Š‹ –‡””‘”‹•–‹…‹ •…‘Â?˜‘Ž‰‡ ‘Â?Â†Â”ÂƒÇŁ “—ƒ––”‘ ‡•’Ž‘•‹‘Â?‹ •‹ ˜‡”‹ˆ‹…ƒÂ?‘ ‹Â? †‹˜‡”•‹ ’—Â?–‹ †‡ŽŽƒ …‹––Â? Í ÂŽÂ—Â‰ÂŽÂ‹Â‘ ͙ͥÍ&#x;Í ÂƒÂ?†”‘ ‡”–‹Â?‹ ° ‡Ž‡––‘ •‡––‹Â?‘ ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ŽŽƒ ‡’—„„Ž‹…ƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ …‘Â? Í Í›Íš ˜‘–‹ •— ÍĄÍĄÍ? ÍĄ Ž—‰Ž‹‘ ͚͘͘͞ ‡”Ž‹Â?‘ ÂŽÇŻ –ƒŽ‹ƒ „ƒ––‡ Žƒ ”ƒÂ?…‹ƒ ’‡” ÍžÇŚÍœ †‘’‘ ‹ …ƒŽ…‹ †‹ ”‹‰‘”‡ Â?‡ŽŽƒ ˆ‹Â?ƒŽ‡ †‡‹ ‘Â?†‹ƒŽ‹ †‹ …ƒŽ…‹‘ †‹
‡”Â?ƒÂ?‹ƒ ͙͘ Ž—‰Ž‹‘ ͙ͥÍ&#x;Íž Â? ‹Â?…‹†‡Â?–‡ ƒŽŽƒ Â…Â?‡•ƒ †‹ ‡˜‡•‘ ’”‘˜‘…ƒ Žǯ‹Â?Â?‹••‹‘Â?‡ †‹ ‰ƒ• –‘••‹…‘ •— —Â?ÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ †‹ Í™Í Í˜Í˜ ‡––ƒ”‹Ǥ ÂŽ †ƒÂ?Â?‘ ° •‡Â?œƒ ’”‡…‡†‡Â?–‹ ͙͙ Ž—‰Ž‹‘ Í™ÍĄÍ Íš ƒ†”‹† ÂŽÇŻ –ƒŽ‹ƒ „ƒ––‡ Í› ƒ Í™ Žƒ ‡”Â?ƒÂ?‹ƒ ˜‡•– Â?‡ŽŽƒ ˆ‹Â?ƒŽ‡ †‡‹ ‘Â?†‹ƒŽ‹ †‹ …ƒŽ…‹‘ †‹ ’ƒ‰Â?ƒ ÇŽÍ ÍšÇĄ ° …ƒÂ?’‹‘Â?‡ †‡Ž Â?‘Â?†‘ ’‡” Žƒ –‡”œƒ ˜‘Ž–ƒ
/$92&( ( '(/ 2 3232/2 ÇŁ †”‹ƒÂ?‘ ‹ƒÂ?…Š‹ ǧ ÇŁ ‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰ÂƒÂ”Â‹ÇĄ Íž ÇŚ ÍšÍ?͙͚͙ ÇŚ ”‡•…‹ƒ ‡ŽǤ ͛͘͘ ͚͜͜Í?͘ ÇŚ ƒš ͛͘͘ Í›Í&#x;Í?Í&#x;Í ÍĄÍ&#x; ÇŚÂ?ÂƒÂ‹ÂŽÇŁ ”‡†ƒœ‹‘Â?Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â– ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ç¤Â‹Â– ÇŁ ”†‹Â?ƒ”‹‘ ƒ ÍœÍ&#x;ÇĄÍ˜Í˜ ‡—”‘ ÇŚ ‘•–‡Â?‹–‘”‡ ƒ Í?Í?ÇĄÍ˜Í˜ ‡—”‘ ÇŚ •–‡”‘ Ǥ Ǥ ƒ Í Í?ÇĄÍ˜Í˜ ‡—”‘Ǥ ’‡†Ǥ Ǥ Ǥ ÇŚ ÍœÍ?ÎŹ ÇŚ ƒ”–Ǥ Íš …‘Â?Â?ƒ ÍšÍ˜Č€Â„ ÇŚ ‡‰‰‡ ͚͞͞Ȁͥ͞ ‹Ž‹ƒŽ‡ †‹ ”‡•…‹ƒ ÇŚ ‘•–ƒŽ‡ Â?Îť Í™Í Í Í Í™ÍšÍ?͘Ǥ ÇŁ ‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰ÂƒÂ”Â‹ÇĄ Íž ÇŚ ”‡•…‹ƒ ‡ŽǤ ͛͘͘ ÍšÍ Í˜Í ÍĄÍžÍž ÇŚ ƒš ͛͘͘ ÍšÍ Í˜ÍĄ Í›Í&#x;Í™ ™™™Ǥ˜‘…‡Â?‡†‹ƒǤ‹– ÇŚ ÇŚÂ?ƒ‹Ž Â?ƒ”Â?‡–‹Â?Â‰ĚťÂ˜Â‘Â…Â‡Â?‡†‹ƒǤ‹– ÇŁ ‘Â?Â?‡”…‹ƒŽ‹ ƒ Â?‘†—Ž‘ Č‹Â„ÂƒÂ•Â‡ Â?Â?Ǥ Í?͘ ƒŽ–‡œœƒ Â?Â?Ǥ Í›Í&#x;ČŒ ‡—”‘ ͘͜ ÇŚ ‡†ƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ ‡—”‘ Í™ ƒŽ Â?Â?Ǥ ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒ”‹ ͙ǥÍ? ‡—”‘ ’‡” Â?Â?Ǥ …‘ŽǤ
’”‡œœ‹ •‹ ‹Â?–‡Â?†‘Â?‘ ‡•…Ž—•‹ †‹ ‡ †‹”‹––‹Ǥ ÇŁ ƒ—”‹œ‹‘ ƒ•–”‡œœƒ–‹
ÇŁ ƒ‘Ž‘ ‡†”ƒ……‹Â?‹ ÇŚ –‡ˆƒÂ?‘ ‘Â?‹Â?‡ŽŽ‹ ÇŁ ‘–‘ †‡Â? ÇŁ ’ƒ ‹ƒ †‡ŽŽǯ Â?Â†Â—Â•Â–Â”Â‹ÂƒÇĄ Í?Íš ÇŚ ÍšÍ?͛͘͘ ”„—•…‘ Č‹ ČŒ ‡ŽǤ ͛͘͘ǤÍ&#x;Í&#x;ÍšÍ?Í?͙͙ ÇŚ ƒšǤ ͛͘͘ǤÍ&#x;Í&#x;ÍšÍ?Í?͞͞ —–‘”‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž ”‹„—Â?ƒŽ‡ †‹ ”‡•…‹ƒ Â?Ǥ Í™Í Íœ ÇŚ ͙Ȁ͙͚Ȁ͙͙ͥ͞ Associato
Associato
UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI
&HQWUR GLRFHVDQR SHU OH FRPXQLFD]LRQL VRFLDOL ƒ –‡•–ƒ–ƒ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dz ˆ”—‹•…‡ †‹ …‘Â?–”‹„—–‹ †‹ …—‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Ç¤ Í› …‘Â?Â?ƒ Í› †‡ŽŽƒ Ž‡‰‰‡ ÍšÍ?͘ †‡Ž Í&#x;Č€Í Č€Í™ÍĄÍĄÍ˜