La Voce del Popolo 2011 29

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Con una mano porge le parole nitide del principio, con l’altra accarezza e chiama a sĂŠ. Ăˆ quanto accade alla donna di Samaria (Giovanni 4,1-42). Questa donna è “altraâ€? perchĂŠ eretica, perchĂŠ donna, perchĂŠ con cinque storie di mariti alle spalle. Eppure GesĂš non evita di chiederle da bere, non le rinfaccia le sue povertĂ : solo fa saltare fuori dal cuore la veritĂ . Da parte della donna, il correre verso gli altri e poi ancora verso GesĂš non è risposta a timori e decreti: è risposta a ciò che ormai non può piĂš trattenere dentro, l’invito ad una vita luminosa. Qui c’è tutto. C’è il rischio di GesĂš che va sempre oltre confine, c’è il rischio di una persona che si lascia coinvolgere e mettere a nudo, c’è il rischio di una domanda sulla religione e quello di una risposta che spiazza: la vera adorazione è interiore e nella veritĂ . Ăˆ un cambiamento di rotta. Ed è indicazione di metodo.

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Africa. La morte del vescovo Cesare Mazzolari

͘Í&#x; ƒ‡•‹ ‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ Coordinamento famiglie affidatarie. “I bambini vi cercanoâ€?

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͚͚ ……Ž‡•‹ƒ Missione metropoli. Fisichella: “Ripartire dalle cattedrali�

͛͘ —Ž–—”ƒ ‡ …‘�—�‹…ƒœ‹‘�‡ Il regista Ermanno Olmi: “Con gli occhi dell’innamorato�

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Í›Í? …‘Â?‘Â?‹ƒ ‡ Žƒ˜‘”‘ Enzo Torri. La Cisl tra manovra e contrattazione

͛͞ ’‘”– Mandelli: “Brescia: io ci credo anche grazie a Facebook�

͙͘͘͘ ‡—”‘ ‹Â? †—‡ ƒÂ?Â?‹ Tanto peserĂ sulle famiglie la manovra economica. Una stangata che deriva dal taglio di tutte le agevolazioni fiscali (figli a carico, spese per la sanitĂ , redditi da lavoro dipendente, asili, tasse universitarie) e dalla riduzione degli sconti fiscali su detrazioni e deduzioni per la casa, dall’introduzione dei ticket sanitari, dalla conferma degli aumenti delle accise sui prodotti energetici, dal blocco della rivalutazione delle pensioni. Un terremoto che ha il suo epicentro nel welfare

e riempie di crepe il sistema dei servizi e della protezione sociale. La manovra è stata presentata, discussa, approvata e promulgata praticamente in una sola settimana, in un clima di emergenza e di grande preoccupazione per la tenuta economica dell’Italia. In meno di due mesi siamo passati infatti dal “Paese dai conti in ordine che ha retto meglio di altri in Europa all’impatto della crisiâ€? – come scandiva instancabilmente il Presidente del Consiglio – al Paese sull’orlo del precipizio di venerdĂŹ 8 luglio. Gli esperti concordano nel dire che oggi l’Europa è campo di battaglia della speculazione e che l’obiettivo ultimo è lo scardinamento dell’euro. Le tensioni di Irlanda, Portogallo e Grecia non sarebbero che

l’inizio delle operazioni, giĂ sufficienti però a far emergere i distinguo di un’Europa in perenne deficit di strategia e di coesione politica. Nel quadro di debolezza complessiva dell’Unione, elezioni amministrative prima e referendum poi hanno fatto esplodere in Italia le contraddizioni nel Governo e nella sua maggioranza, con una presa di distanza dalla politica di bilancio portata avanti dal ministro Tremonti. Un conflitto che ha aperto le porte alla speculazione e innescato sulla nostra economia una disastrosa tempesta finanziaria. Il rigore della manovra dovrebbe fare argine alla speculazione, ma è troppo presto per dire se il segnale ha davvero convinto i mercati. Si allarga però sulla

manovra il dissenso sociale. La critica è sui contenuti non sugli obiettivi e nemmeno sui saldi complessivi del provvedimento: si tolgono decine di miliardi alla spesa sociale, ma ancora una volta non si toccano le rendite patrimoniali e quelle finanziarie; si riafferma la lotta all’evasione fiscale ma contemporaneamente si allentano le maglie dei controlli; si impongono sacrifici immediati a lavoratori e pensionati, ma i costi della politica e dei suoi privilegi rimangono invariati. In un documento sindacale di queste ore si leggono due parole programmatiche delle prossime settimane e dei prossimi mesi: contrattazione e mobilitazione. Non contro la manovra, ma per metterci un po’ di equitĂ .


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