La Voce del Popolo 2011 32

Page 1

‘�–ƒ�‹

/$92&(

“Lontaniâ€? è espressione abituale per dire: coloro che non sono dentro la Chiesa, o che si sono allontanati. Ma in realtĂ chi è lontano e chi è vicino? Siamo tutti lontani, poichĂŠ stiamo tutti cercando la via, o cercando di seguirla; e al tempo stesso siamo tutti abbracciati da un pastore fedele, benchĂŠ misterioso. L’amore è qui. Vicino. Mi piace camminare sulla strada di tutti, senza scalini in mezM zo; cercare e imparare con gli altri. La mia ricerca è iniziata zo da lluoghi remoti, dalle medesime lontananze: non ho la pretesa di sapere nĂŠ di essere esente da fratture. Il cammino cristiano sembra una discesa verso l’humus, piĂš che un’ascesa verso il cielo. Paradossalmente – perchĂŠ paradossale è il Vangelo – mi sono accorParadossa scendiamo in basso, piĂš Lui è oltre, sta sempre piĂš in basso di ta che piĂš sc potrebbe fare diversamente poichĂŠ ha scelto il luogo piĂš adatto noi, e non potr a raccogliere ttutti. Siamo attesi lĂŹ, insieme.

'(/ 3232/2 Í™Í ÍĄÍ›

Ǥ Ǥ

͚͛

Ǥ ”‡• Ǥ ”‡•…‹ƒ ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͘͜ ‘’‘Ž‹ ‡ …‘�–‹�‡�–‹

‘•–‡ –ƒŽ‹ƒÂ?‡ •ǤÂ’ǤƒǤ ÇŚ ’‡†‹œ‹‘Â?‡ ‹Â? „„‘Â?ƒÂ?‡Â?–‘ ‘•–ƒŽ‡ ÇŚ Ǥ Ǥ Í›Í?Í›Č€ÍšÍ˜Í˜Í› ȋ…‘Â?˜Ǥ ‹Â? Ǥ ÍšÍ&#x;Č€Í˜ÍšČ€ÍšÍ˜Í˜Íœ Â?Îť ÍœÍžČŒ ƒ”–Ǥ͙ǥ ‘Â?Â?ƒ ͙ǥ Č‹ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒČŒ ÇŚ Í‚ Í™ÇĄÍ˜Í˜

Libia. I cristiani di Tripoli e la sorte del Rais

ƒ Ž—…‡ †‡‹ ‰‹‘˜ƒ�‹

͘Í&#x; ƒ‡•‹ ‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ Manovra ed enti locali. Comuni con contratto a tempo determinato

ÍšÍ Â…Â…ÂŽÂ‡Â•Â‹Âƒ 1° settembre. Custodire il creato accogliere l’uomo

ÍšÍ?͘͘ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ †‡ŽŽƒ Â?‰ †‹ ÂƒÂ†Â”Â‹Â†ÇĄ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‹ †ƒŽ ‡•…‘˜‘ ‡ †ƒ …‹”…ƒ ͙͙͘ Â•ÂƒÂ…Â‡Â”Â†Â‘Â–Â‹ÇĄ •‘Â?‘ –‘”Â?ƒ–‹ ƒ ”‡•…‹ƒ …ƒ”‹…Š‹ †‹ —Â?ǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ …Š‡ ‘”ƒ †‘˜”Â? †‹˜‡Â?–ƒ”‡ ’ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ …‘Â?—Â?‡ †‡ŽŽ‡ Ž‘”‘ …‘Â?—Â?‹–Â? ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‹ ‡ †‡‰Ž‹ ƒŽ–”‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ƒ …—‹ ‹Ž ƒ’ƒ Ž‹ Šƒ ‹Â?˜‹ƒ–‹ ÇŻ

‹Î –ƒ••‡ ’‡” Â?‘Ž–‹ Paradossale la parabola politicoeconomica di Silvio Berlusconi: vinte le elezioni del 2001 con lo slogan “Meno tasse per tuttiâ€?, sta concludendo la sua esperienza governativa con la realtĂ di piĂš tasse per molti. La serie di manovre economiche messe in atto (tardivamente e in tutta fretta) per rispondere alla speculazione finanziaria che ha preso di mira i nostri conti pubblici, è il risultato di un mix tra tagli di spesa (alcuni strutturali, altri temporanei) e incremento della pressione fiscale. La fretta, e questa è un’aggravante poichĂŠ il problema dell’insostenibilitĂ dei nostri conti pubblici è stato negato fino all’altro ieri, ha portato a salassare tre categorie sociali facili da colpire: i dipendenti pubblici, i pensionati e coloro che

dichiarano redditi medio-alti. Se i dipendenti pubblici devono ancora una volta stringere la cinghia (sono previsti tagli alle Province e agli enti minori, progressiva riduzione degli organici, differimento di due anni del pagamento del tfr, nuove norme sulla trasferibilitĂ del personale dentro la pubblica amministrazione e altro ancora), risulta assai sgradevole l’aggravio di tassazione previsto per coloro che dichiarano piĂš di 90mila euro (+5%) e 150mila (+10%), giĂ oberati da una maxi tassazione del 43%. Se risponde a criterio di equitĂ l’aver chiesto a chi piĂš ha, è altrettanto vero che si chiede a chi generosamente dĂ tutti gli anni proprio perchĂŠ costretto a denunciare fino all’ultimo euro guadagnato. Mentre sfuggono proprio gli evasori fiscali. Ma l’esigenza di fare cassa subito non ha guardato per il sottile questo distinguo pur rilevantissimo in sede di equitĂ . Rimane che mezzo milione di italiani saranno costretti a versare all’Erario un’altra fetta

del proprio reddito, quando ormai è accertato che l’evasione fiscale sottrae al Fisco italiano qualcosa come 120 miliardi di euro l’anno: un’enormitĂ , una cifra tale che ci permetterebbe di dimezzare il nostro debito pubblico in soli otto anni. Insomma è una bella fetta di ceto medio a pagare il conto che l’Unione europea ci ha presentato per sostenere il corso dei nostri titoli di Stato, i cui valori erano in caduta libera. In attesa poi delle norme che rivoluzioneranno l’assistenza sociale, le agevolazioni fiscali a famiglie e imprese e al non profit: saranno lacrime e sangue pure in quell’occasione. Che sia stata una manovra d’urgenza lo testimoniano non solo i tempi, ma pure la mancanza di misure che parallelamente all’inasprimento fiscale prevedessero politiche di sviluppo economico. Oppure si può definire tale la norma, passata sotto traccia ma ben piĂš “rivoluzionariaâ€? rispetto al taglio di qualche Provincia o dei voli di Stato per i parlamentari,

che prevede la possibilitĂ data alla contrattazione collettiva di superare i limiti ai licenziamenti stabiliti dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Insomma dalla finestra sta entrando il concetto che un licenziamento, seppur senza “giusta causa o giustificato motivoâ€?, non comporta piĂš il reintegro nel posto di lavoro ma solo un risarcimento di tot mensilitĂ . Disciplina che ci viene richiesta dall’Unione europea per sbloccare un mercato del lavoro ritenuto “rigidoâ€? e diseguale: regole diverse in aziende con piĂš o meno di 15 dipendenti; tra lavoratori contrattualizzati e quelli “precariâ€?. Però i sindacati se ne sono ovviamente accorti, e l’iter della norma non sarĂ certo in discesa, come pure qualsiasi altro aggravio delle condizioni di pensionamento, soggette a continue restrizioni. Nel mirino ci sono ora le pensioni di anzianitĂ , quelle che combinano anni di contributi (35) ed etĂ (61-62 anni). Ǥ ͙͜

͛͛ —Ž–—”ƒ ‡ …‘�—�‹…ƒœ‹‘�‡ Obiettivo: invecchiare felicemente

͙͜ …‘�‘�‹ƒ Vendemmia. Caporalato nelle vigne bresciane?

Í›Í ÂƒÂ”Âƒ ‘…‡ Gite. Valtrompia, tra paesaggi, musei e chiese


”‘••‹�‹ ‹�’‡‰�‹ ”‡•…‹ƒ ’‡�•ƒ ‰‹� ƒŽ †‘’‘ �‰

˜‡Â?Â–Â—Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

Mentre su facebook e sugli altri social network imperversa la “febbreâ€? madrilena, il Centro oratori sta pensando al dopo Madrid. “Per volontĂ del vescovo Monari che ha vissuto con particolare intensitĂ la Gmg nella capitale spagnola e l’opportunitĂ di incontrare a piĂš riprese i suoi giovani - afferma al proposito don Marco Mori - stiamo giĂ pensando a un richiamo dei giorni di Madrid, proprio per non disperdere la ricchezza di questa esperienzaâ€?. In una data ancora

da stabilire, presumibilmente tra ottobre e novembre, il Vescovo inviterĂ a un incontro tutti i partecipanti alla Gmg di Madrid. “SarĂ quella - continua il direttore del Cob - anche l’occasione per invitare a Brescia i responsabili della municipalitĂ e delle parrocchie di Pinto (nella foto), il centro a sud est della capitale spagnola che ha accolto tutti i bresciani, per ringraziarli pubblicamente per la grande disponibilitĂ dimostrata nei nostri confrontiâ€?.

Â?‰ ͚͙͙͘ ÂŽ ”ƒ……‘Â?–‘ ’‹Î ‹Â?–‹Â?‘ †‡ŽŽǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ Â?‡ŽŽƒ …ƒ’‹–ƒŽ‡ •’ƒ‰Â?‘Žƒ

Ăˆ QHO FXRUH OD VWRULD GL 0DGULG

&

iò che abbiamo visto a Madrid, prima in Plaza de Cibeles e nelle strade limitrofe e poi nella enorme spianata di Cuatro Vientos nei giorni scorsi è stato uno spettacolo per alcuni insolito e portentoso. Insolito, forse, soprattutto per i madrileni. Certo non inusuale per chi è abituato a vivere le Giornate mondiali della gioventĂš e ben conosce l’entusiasmo e la fede dei giovani che negli ultimi 26 anni hanno risposto alla chiamata prima di Giovanni Paolo II e poi di Benedetto XVI a celebrare questi incontri mondiali. Le centinaia di migliaia di giovani che non se ne sono andati nè per i 40 gradi del caldo secco della Castiglia, nĂŠ davanti alla tormenta che li ha investiti durante la Veglia di sabato 19 agosto, potrebbero aver impressionato il mondo e fatto gridare alla “rivalsaâ€? della Chiesa cattolica sul laicismo dominante nella Spagna di Zapatero, ma in questo non c’è probabilmente nulla di spettacolare. Il vero “spettacoloâ€? di Madrid, la vera Gmg, la scopriremmo, infatti, se potessimo leggere e raccontare per intero ciò che è accaduto nel cuore di ciascuno di quel milione e mezzo di ragazzi e ciò che in loro il Signore ha seminato. La vera storia di questi giorni, infatti, sta lĂŹ dentro. Non sarĂ probabilmente scritta sui giornali, nĂŠ ripresa dalle telecamere posizionate nei posti piĂš impensabili, ma resterĂ impressa nella loro vita e li accompagnerĂ sempre. Non parlo della poesia che potrebbe caratterizzare un qualsiasi evento, nĂŠ credo che guardare al cuore sia far riferimento a qualcosa di astratto. Per assurdo potrebbe esserlo di piĂš ciò che abbiamo visto dal vivo o in televisione. Quelle immagini e quelle parole sono giĂ nel passato.

ÇŻ

Ciò che è presente e piĂš reale è che quel che è accaduto dentro i giovani, e dentro di noi, resta intatto. Le immagini spettacolari della Spagna di queste giornate, se pure passeranno alla storia, non potranno quindi sostituire la storia ben piĂš reale di chi, ora, tornato alle proprie case dovrĂ rendere efficace ciò che ha vissuto e sentito a Madrid. La festa, le catechesi, gli incontri, i canti, le fatiche, i dialoghi, la preghiera, il vento, il caldo, il silenzio davanti all’Eucaristia se hanno stupito il mondo ed entusiasmato il Papa, hanno, soprattutto, nutrito e radicato nella fede i giovani che in questi segni han-

�’‘”–ƒ�–‡ Žƒ ’”‡•‡�œƒ †‡Ž ˜‡•…‘˜‘ ‘�ƒ”‹ …Š‡ Šƒ ’”‡•‘ ’‡” �ƒ�‘ ‹ ‰‹‘˜ƒ�‹ ’”‡•‡�–‹ ‹�˜‹–ƒ�†‘Ž‹ ƒ …”‡•…‡”‡ …‘�‡ ’‡”•‘�‡

no sentito l’abbraccio di quel GesĂš di Nazaret di cui Benedetto XVI, non ha mai smesso loro di parlare. Ăˆ stato cosĂŹ anche per i 2500 ragazzi bresciani accompagnati dal vescovo Luciano e da circa 110 sacerdoti. Lo si è visto fin dai giorni del gemellaggio a Oviedo e poi nelle catechesi con il vescovo di Lehza (Albania) Ottavio Vitale e Oscar Cantoni di Crema, ma soprattutto in come si è sviluppato il dialogo tra loro e il Vescovo di Brescia. Monari li ha presi per mano, ha risposto alle loro domande, li ha invitati ad accogliere Cristo Risorto, li ha spinti a intraprendere la bella avventura del diventare persone veramente umane, li ha amati. E i giovani lo hanno ricambiato con la gioia, la simpatia e il calore che sanno dare a chi riconoscono capace di un amore “predilettoâ€? nei loro confronti. Ora il ritorno a Brescia. Il Papa, durante la Messa a Cuatro Vientos, prima di invitare tutti al prossimo incontro mondiale a Rio de Janerio nel 2013, ha affidato ai ragazzi il mandato missionario verso gli altri giovani del mondo. Anche i bresciani dovranno essere testimoni verso i loro coetanei nelle parrocchie, nei gruppi, negli oratori. Ciò che hanno visto, ciò che soprattutto è accaduto ci aspettiamo diventi creativitĂ pastorale, impegno apostolico, testimonianza di vita. Ne hanno la capacitĂ , ne hanno la forza e non sono soli. Mentre, sabato scorso, la pioggia scendeva nella notte della Veglia una ragazza diceva: “Con Pietro la barca non può affondareâ€?. Ăˆ vero! Lo diceva del Papa che non li ha lasciati, nonostante le intemperie, ma ciò vale anche per noi e per la nostra Chiesa. Anche questo abbiamo visto a Madrid e ci piace raccontare. I nostri giovani hanno una Chiesa che li ama, non potranno temere di fare del loro meglio.

˜‹‡†‘ ‡ŽŽ‡‰”‹Â?‹ ‹Â? …ƒÂ?Â?‹Â?‘ Ăˆ la celebrazione eucaristica (a sinistra, sotto la pioggia) che ha chiuso il gemellaggio tra Brescia e Oviedo ad aprire il racconto per immagini della Gmg. I 250 giovani bresciani che hanno accolto l’invito per questo cammino di avvicinamento all’incontro di Madrid hanno vissuto l’esperienza come un vero e proprio pellegrinaggio che ha fatto tappa a Lourdes e Santiago de Compostela.


͚͝ ͚͙͘​͙

͛͘

͚͙͛͘ Salutando i milioni di giovani stipati nella spianata dei Cuatro Vientos alla periferia di Madrid, Benedetto XVI ha dato loro un nuovo importante appuntamento: quello con l’edizione della Gmg del 2013 a Rio de Janeiro (nella foto il momento dell’annuncio). L’incontro nella metropoli brasiliana cade con un anno di anticipo rispetto alla programmazione triennale della Gmg. La disputa dei Campionati del mondo di calcio proprio in Brasile nel 2014 ha costretto a questo

anticipo. Una scelta obbligata per non rimandare oltre l’appuntamento con una Chiesa giovane e vivace com’è quella dell’America Latina. Quella che si terrà in Brasile tra due anni sarà la seconda edizione della Gmg celebrata nel continente sudamericano, dopo quella di Buenos Aires nel 1987. Già allora furono centinaia di migliaia i giovani che si strinsero attorno a Giovanni Paolo II in quella che, dopo il debutto romano del 1985, fu la seconda Gmg.

ǡ

î Ǥ ͚͘͝​͘ Ǥ

Dz dz

° ȋ Ȍǡ ǡ ǯ ǡ Dz dz Ǥ ǡ ° Ǥ Dz ǡ ǡ dzǤ ǡ ǯ ǡ ǡ ǡ î Ǥ Dz Ö ǡ ǡ ǯ ǡ ǫdz ǡ ǡ Ǥ ǯ

ǯ ǯ ǡ ǯ ǡ ǡ Ǥ Dz ° Ȃ Ȃ ǡ

͙​͙͘ǣ ͚͘͝​͘ Ǥ ͘͡ ǣ Dz dz ǡ Dz dz Ǥ Ǥ ǡ ǡ ° Ǥ ° ȋ Ȍǡ ǡ ǯ Ǥ Dz dz ͙͘​͘

Ǥ ǡ ǡ ° ǯ Ǥ Dz ǯ Ȃ Ȃ Ǥ ǡ Öǡ dzǤ

ǡ ǡ Dz dz Ǥ Dz Ȃ Ȃ dzǤ ǡ ° ǯ Ǥ ǡ ǡ Ǥ Dz Ȃ

ǡ ǯ ǡ ǯ Ǥ ǡ ǡ dzǤ ° ° ǡ ǡ Ǥ Dz Ȃ Ȃ ǡ Ö ° ° Ǥ Ǥ ǡ Ǥ Dz ǯ Ȃ Ȃ ǯ ǡ dzǤ

ǯ ǯ

Nella foto a sinistra un gruppo di giovani bresciani a Madrid nelle giornate che hanno preceduto l’incontro con Benedetto XVI. Sono stati giorni impegnativi, segnati dal caldo e dalla fatica, ma anche dall’entusiasmo dettato dalla partecipazione a un evento mondiale, che ha messo i bresciani gomito a gomito con giovani provenienti da ogni parte del mondo.

Tra le tante esperienze positive di Madrid anche i ripetuti incontri tra il vescovo Monari e i “suoi” giovani (a sinistra). I bresciani hanno apprezzato un Vescovo che con loro ha condiviso l’esperienza nella capitale spagnola per ascoltarli, per confrontarsi e per accompagnarli all’atteso incontro con Benedetto XVI nella grande spianata di Cuatro Vientos (nella foto a destra).

Ȃ ° dzǤ Dz dz ǯ Ǥ Dz1 Ȃ Ȃ ° ° ¿ Ǥ dzǤ ǡ ǯ° ǯ ǡ Ǥ Dz dz ǡ ǡ ° Ǥ Dz ǡ ǡ ǡ Ȃ ǯ ǯ Ȃ ǯ dzǤ ǡ ǡ Ǥ


͘͜

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ƒŽ‡•–‹�ƒ ‡ ‘�‰ ”‹–‹”ƒ�‘ ‰Ž‹ ‘’‡”ƒ–‘”‹ †ƒŽŽƒ –”‹•…‹ƒ †‹ ƒœƒ

Anche se i riettori del mondo sono puntati sulla Libia e, in parte, sulla Siria, ci sono altre parti dell’area mediterranea che stanno vivendo ore di tensione. L’attentato di Eilat (Israele) in cui hanno perso la vita otto persone e gli attacchi che ne sono seguiti hanno fatto aumentare notevolmente la preoccupazione in queste terre, tanto che le ong internazionali, tra cui anche una italiana, presenti nella Striscia di Gaza, hanno deciso di ritirare in via precauzionale i

˜‡Â?Â–Â—Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

loro operatori. La scelta, come confermato da fonti vicine alle stesse ong, è stata assunta dopo l’escalation di violenze seguite, appunto agli attentati dei giorni scorsi. Anche se le notizie giunte in Italia sono frammentarie la situazione nella Striscia di Gaza pare volgere al peggio. Pur nel silenzio delle fonti ufďŹ ciali pare certo che le violenze seguite aglio attentati abbiano causato morti e feriti. Alcune fonti parlano di 15 morti tra

i palestinesi e 10 tra gli israeliani e di un numero non precisato di feriti, ma sul web, in particolare su Twitter e Facebook, in cui i palestinesi cercano di far sentire la propria voce, si parla anche di 40 morti tra i palestinesi, soprattutto civili. A fronte di questa situazione di grande incertezza e del pericolo a cui gli operatori avrebbero potuto essere esposti, la decisione delle ogn di ritirarsi momentaneamente dalla Striscia.

‹„‹ƒ Â?–‡”˜‹•–ƒ ƒ Â?‘Â?•Ǥ ƒ”–‹Â?‡ŽŽ‹ǥ ˜‹…ƒ”‹‘ ƒ’‘•–‘Ž‹…‘ Â?‡ŽŽƒ …ƒ’‹–ƒŽ‡ Ž‹„‹…ƒ

, FULVWLDQL GL 7ULSROL H OD VRUWH GHO 5DLV ƒ …‘Â?—Â?‹–Â? Ž‘…ƒŽ‡ ˜‹˜‡ …‘Â? ƒ’’”‡Â?•‹‘Â?‡ “—‡•–‘ Â?‘Â?‡Â?–‘ †‹ ‰”ƒÂ?†‡ ‹Â?Â…Â‡Â”Â–Â‡ÂœÂœÂƒÇĄ Â?‡Â?–”‡ Â?‡ŽŽƒ …ƒ’‹–ƒŽ‡ …‘Â?–‹Â?—ƒ Žƒ …ƒ……‹ƒ ƒ Š‡††ƒˆ‹

7

ripoli è sotto l’assedio dai ribelli anti-Gheddafi, che ormai starebbero stringendo il cerchio intorno al Rais. Si parla di centinaia di morti e le notizie sulla sorte del dittatore si susseguono in modo contradditorio. Se alcune voci lo hanno detto in fuga, o impegnato in ipotetiche trattative con i governi del Sudafrica o del Venezuela, la comparsa a sorpresa dinanzi alle telecamere della Bbc di Saif al-Islam, il figlio del colonnello di cui i ribelli avevano annunciato la cattura, ha gettato altra confusione. L’erede politico di Muammar Gheddafi ha assicurato che il padre “sta bene e si trova in un posto sicuroâ€?. “Tripoli è sotto il nostro controlloâ€? ha aggiunto Saif al-Islam, sostenendo che le forze lealiste hanno inflitto ingenti perdite ai ribelli. Dagli inviati di alcuni canali televisivi internazionali sono giunte immagini di segno opposto, mostrando civili festeggiare la caduta del regime e favorire

ÂŽ ‡•…‘˜‘ ° …‘Â?˜‹Â?–‘ …Š‡ ƒÂ?…Š‡ ‹Ž ‘Â?•‹‰Ž‹‘ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ †‹ –”ƒÂ?•‹œ‹‘Â?‡ ”‹•’‡––‡”Â? ‹ Ž—‘‰Š‹ †‹ …—Ž–‘ ‡ —Â?ƒ Š‹‡•ƒ …Š‡ ° ˜‹…‹Â?ƒ ƒŽ ’‘’‘Ž‘ l’ingresso, dopo sei mesi di conflitto, dei ribelli a Tripoli. Un ingresso favorito, secondo alcuni esperti, anche dalla presenza terrestre di “truppe specialiâ€? occidentali che “consiglianoâ€? i ribelli. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, in questi giorni in Italia è continuo contatto con i sacerdoti e le suore rimasti nella capitale libica e, in questa intervista, racconta della situazione in corso nella capitale libica. Com’è la situazione attuale a Tripoli? I sacerdoti e le suore sono rinchiusi in casa, protetti dalle autoritĂ . La si-

tuazione è grave e c’è un po’ di paura. Grazie a Dio finora alla comunitĂ cristiana non è accaduto niente di preoccupante. Non ho mai temuto aggressioni perchĂŠ di solito i libici sono rispettosi dei luoghi di culto. Certo, ci può essere sempre qualche fanatico che può compiere un gesto insensato. Ma finora, grazie a Dio, non abbiamo mai avuto un segno, un gesto o un graffio contro la Chiesa. Pensa che gli insorti rispetteranno la comunitĂ cristiana? Certo, sono convinto che se prenderĂ il potere il Consiglio nazionale di transizione, come è accaduto a Bengasi, rispetteranno i luoghi di culto. I ribelli conoscono giĂ bene il Vescovo di Bengasi e le suore che lavorano lĂŹ negli ospedali. Non ho motivo di pensare che siano contro la Chiesa. Se arrivano a Tripoli perchĂŠ dovrebbero essere contro di noi? La Chiesa è stata sempre vicino al popolo e non ho motivo di pensare che siano contro di noi. Si parla di centinaia di morti a Tri-

Ǥ

poli, che notizie ha? Non sono in grado di confermare il numero dei morti, ma so che sparano a destra e sinistra senza pietĂ . So che è molto difficile raggiungere Tripoli via Tunisi o via Malta e chiunque si muove per strada rischia di ricevere colpi di arma da fuoco. Ăˆ una situazione grave e occorre molta prudenza. Avevo voglia di rientrare, ma per il momento non posso. Come vivono i cristiani di Tripoli queste giornate di grande ten-

sione? Sono impauriti? C’è un po’ di paura, mi pare ovvio. Sono situazioni da vivere e affrontare con coraggio. Grazie a Dio la fede ci sostiene. Si susseguono voci e smentite su una presunta partenza di Gheddafi e della sua famiglia. Ha qualche informazione piĂš precisa al proposito? Non posso confermare se Gheddafi sia fuggito oppure no, può darsi, spero che sia partito.

8QD ULYROWD FKH QRQ VL IHUPD Alla ďŹ ne, dopo tutto quello che è successo nei primi giorni del mese di agosto ad Hama in Siria, la maggior parte dei Paesi europei e gli Stati Uniti hanno avuto una reazione indignata. C’è voluto il massacro di oltre 100 persone indifese perchĂŠ l’Occidente si risvegliasse e condannasse apertamente la violenza del potere siriano contro il proprio popolo. Una repressione che, secondo cifre non ufďŹ ciali, avrebbe provocato oltre 2000 vittime, compresi quelli che hanno subito le torture. Nel frattempo si rincorrono le analisi sulle ragioni della rivoluzioni in atto (nella foto). Alcuni sostengono che la rivolta sia fomentata dagli islamisti o dai Fratelli musulmani venuti dalla Giordania o da altrove, che approďŹ ttando del clima generale del mondo arabo, vogliono rovesciare

il regime degli Assad e islamizzare il Paese. Questa lettura viene spesso sostenuta dai cristiani, che temono un cambiamento di regime, che potrebbe giocare contro di loro: la neutralitĂ religiosa garantita dal presente regime li rassicura, anche se essi riconoscono che il regime non è per nulla rassicurante. Altri ancora accusano Israele di fomentare i disordini. Ăˆ la classica teoria del “complotto israelo-americanoâ€?, cara a molti perchĂŠ comoda e semplicista ma che dimentica il fatto che la Siria è nemica di Israele solo a parole, e che nella realtà è il suo alleato piĂš solido: da circa 40 anni, Damasco non ha mai fatto nulla per recuperare il Golan, requisito da Israele. In realtĂ , la maggioranza del popolo siriano – eccetto quella parte che approďŹ tta del regime – non ne può piĂš. Ăˆ stanca di ve-

dere messe da parte lrivendicazioni e diritti elementari, come la libertĂ di espressione. Incoraggiate dagli avvenimenti in Tunisia ed Egitto, le folle siriane sono scese in strada per reclamare questi diritti. A differenza di quei due Paesi esse si sono trovate di fronte a responsabili crudeli, malvagi e abili. L’esercito che in Egitto ha protetto i manifestanti, in Siria li ha attaccati. Pare ormai evidende, però, che la rivolta in atto in Siria non potrĂ essere bloccata nemmeno con la violenza: molta gente è pronta a morire piuttosto che a mantenere questo regime. Il regime è ormai screditato e non si può piĂš accontentare il popolo siriano con delle promesse o con delle nuove leggi. Il popolo vuole stabilire da sĂŠ le proprie leggi, ritrovando la dignitĂ dell’essere cittadini.


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Í?

Â?Â?‹‰”ƒœ‹‘Â?‡ Â?ƒ ’”‘’‘•–ƒ †‹ –”ƒÂ?‹‡”‹‹Â?‹–ƒŽ‹ƒǤ‹– Un tesoretto di tre miliardi l’anno per poter aiutare l’Italia ad uscire dalla crisi c’è, basterebbe soltanto che i politici usassero “fantasia e intelligenzaâ€? nel farlo diventare realtĂ . Ne sono convinti i responsabili del portale dedicato all’immigrazione Stranieriinitalia.it che, come riportato dal sito www. redattoresociale.it, ha lanciato una proposta al Governo. “C’è un tesoretto sfuggito a Tremonti, vale tre miliardi l’anno. Basterebbe una norma di poche righe, inserita

nella manovra, che preveda la regolarizzazione dei lavoratori immigrati senza permesso di soggiornoâ€?. Il gruzzoletto, spiegano sul sito, “riguarderebbe almeno 500mila lavoratori irregolari, che non vedono l’ora di uscire alla luce del sole e regalerebbe all’Italia un bel po’ di soldi in piĂš di quelli racimolati con molti dei contestati tagli all’esame del Parlamentoâ€?. Si tratterebbe, secondo il Stranierinitalia, di chiedere

un contributo una tantum di 500 euro come avvenne giĂ in passato, “che frutterebbe subito duecentocinquanta milioni di euroâ€?, anche se il vero guadagno per il Paese, spiegano, è rappresentato dal mezzo milione di nuovi contribuenti. “Ogni immigrato regolare -– spiega il portale –, versa in media quasi 6000 euro l’anno tra tasse e contributi. La regolarizzazione porterebbe quindi nelle casse dello Stato 3 miliardi di euro ogni annoâ€?.

‹……‘Ž‹ ‘�—�‹ ƒ‰Ž‹ ’‘…‘ ‹�…‹•‹˜‹ ‡ ƒ’’”‘••‹�ƒ–‹˜‹

”‘–‡•–‡ ÇŻ …„ •…”‹˜‡ ƒŽ Â?‹Â?‹•–”‘ ‡ŽÂ?‹Â?‹

”‡•…‹ƒ ǯ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ †‹ …‹Â?“—‡ •‹Â?†ƒ…‹ …‘Â?–”‘ Žƒ ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒ”‹ƒ

”‡••ƒ’’‘…Š‹•Â?‘ ‡ …‘Â?ˆ—•‹‘Â?‡ Â‰Â‹Â—Â”Â‹Â†Â‹Â…ÂƒÇŁ …‘Â? “—‡•–‹ –‡”Â?‹Â?‹ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ ’‹……‘Ž‹ ‘Â?—Â?‹ †ǯ –ƒŽ‹ƒ Šƒ „‘ŽŽƒ–‘ Žƒ ’”‘’‘•–ƒ †‹ ƒ……‘”’ƒÂ?‡Â?–‘ ƒ˜ƒÂ?œƒ–ƒ †ƒŽ ‘˜‡”Â?‘Ǥ ÂŽ ’—Â?–‘ †‹ Â?ƒ‰‰‹‘”‡ †‹•ƒ……‘”†‘ ° …‘Â? ƒŽ…—Â?‹ Â?—Â?‡”‹ ‹Â?†‹…ƒ–‹ †ƒŽ Â?‹Â?‹•–”‘ ’‡” Žƒ ‡Â?’Ž‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡ ‘„‡”–‘ ƒŽ†‡”‘Ž‹Ǥ Â? —Â?ǯ‹Â?–‡”˜‹•–ƒ ”‹’‘”–ƒ–ƒ †ƒ Dz ƒ •–ƒÂ?Â’ÂƒÇł ‹Â? ’‹‡Â?‘ ˆ‡””ƒ‰‘•–‘ Žƒ Â?‹•—”ƒ ’”‘’‘•–ƒ ’‘”–”‡„„‡ ƒŽ –ƒ‰Ž‹‘ †‹ Í?ÍœÂ?‹Žƒ ’‘Ž–”‘Â?‡Ǥ Â? ”‡ƒŽ–Â?ÇĄ •‡…‘Â?†‘ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ǥ •ƒ”‡„„‡”‘ Dz•‘Ž‘dz ͚͘Ǥͥ͘͘ Ž‡ …ƒ”‹…Š‡ ƒ ”‹•…Š‹‘Ǥ ‘Â? •‹ Â–Â”ÂƒÂ–Â–Â‡Â”Â‡Â„Â„Â‡ÇĄ ’‡”Öǥ …‘Â?‡ •‘•–‡Â?—–‘ †ƒŽ ‹Â?‹•–”‘ǥ †‹ ’‘Ž–”‘Â?‡ǥ Â?ƒ †‹ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ ‰‡Â?‡”‘•ƒÂ?‡Â?–‡ Â?‡––‘Â?‘ ƒ †‹•’‘•‹œ‹‘Â?‡ ‹Ž ’”‘’”‹‘ –‡Â?’‘ ’‡” Ž‡ ’‹……‘Ž‡ …‘Â?—Â?‹–Â? ‹Â? …—‹ ˜‹˜‘Â?‘Ǥ —ƒŽ‘”ƒ ‹Ž ‘˜‡”Â?‘ †‘˜‡••‡ ’”‘…‡†‡”‡ •—ŽŽƒ •–”ƒ†ƒ ‹Â?Â†Â‹Â…ÂƒÂ–ÂƒÇĄ ’”‘•‡‰—‡ ‹Ž …‘Â?—Â?‹…ƒ–‘ †‹ˆˆ—•‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ǥ Dz†‹˜‡Â?–‡”‡„„‡ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ÂˆÂ‹Â…Â‡Çł †‡ŽŽ‘ •ˆƒ•…‹‘ ‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ„Â„ÂƒÂ?†‘Â?‘ †‹ —Â?ƒ ˜ƒ•–ƒ ’ƒ”–‡ †‡Ž ÂƒÂ‡Â•Â‡ÇĄ •‘’”ƒ––—––‘ Â?‡ŽŽƒ ˆƒ•…‹ƒ …‘ŽŽ‹Â?ƒ”‡ ‡ Â?‘Â?–ƒÂ?ƒ ‰‹Â? ƒ ˆ‘”–‡ ”‹•…Š‹‘ †‹ †‹••‡•–‘ ‹†”‘‰‡‘Ž‘‰‹…‘Ǥ ‘––‘ Ž‡ Ž‡Â?–‡ †ǯ‹Â?‰”ƒÂ?†‹Â?‡Â?–‘ †‡‹ ’‹……‘Ž‹ ‘Â?—Â?‹ ƒÂ?…Š‡ ‹Ž ”‹•’ƒ”Â?‹‘ …Š‡ ÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‘Â”Â’ÂƒÂ?‡Â?–‘ ’”‘†—””‡„„‡Ǥ Dz ÂŽ ”‹•’ƒ”Â?‹‘ ‹’‘–‡–‹…‘ – ° —Â? ƒŽ–”‘ ’ƒ••ƒ‰‰‹‘ †‡Ž …‘Â?—Â?‹…ƒ–‘ – •ƒ”‡„„‡ †‹ Í™ Â?‹Ž‹‘Â?‡ Í™Í?͘Â?‹Žƒ ‡—”‘ǥ †ƒŽ Â?‘Â?‡Â?–‘ …Š‡ ’‹Î †‡Ž Í?Í˜ÎŹ †‡‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒ–‘”‹ †‡‹ ‘Â?—Â?‹ †ƒ ƒ……‘”’ƒ”‡ Â?‘Â? ”‹–‹”ƒ ƒŽ…—Â?ƒ ‹Â?†‡Â?Â?‹–Â? †‹ …ƒ”‹…ƒdzǤ Â? ”‹•’ƒ”Â?‹‘ ’ƒ”‹ ƒŽ …‘•–‘ ƒÂ?Â?—‘ †‹ ͚ǥÍ? †‡’—–ƒ–‹Ǥ

Â?…Š‡ ÂŽÇŻ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?—Â?‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ Â?‡‹ ‰‹‘”Â?‹ •…‘”•‹ Šƒ ˆƒ––‘ •‡Â?–‹”‡ Žƒ •—ƒ ˜‘…‡ ‹Â? Â?‡”‹–‘ ƒŽŽ‡ Â?‹•—”‡ ’”‡˜‹•–‡ Â?‡ŽŽƒ Â?ƒÂ?‘˜”ƒ ‡…‘Â?‘Â?‹…ƒǤ ‘’‘ —Â?ƒ ”‹—Â?‹‘Â?‡ †‡Ž …‘Â?•‹‰Ž‹‘ †‹ ’”‡•‹†‡Â?ÂœÂƒÇĄ †‡‹ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒÂ?–‹ †‡ŽŽ‡ ‘Â?—Â?‹–Â? Â?‘Â?–ƒÂ?‡ ‡ †‡ŽŽǯ Â?‹‘Â?‹ †‹ ‘Â?—Â?‹ Šƒ ’”‡•‘ …ƒ”–ƒ ‡ ’‡Â?Â?ƒ ’‡” ’ƒŽ‡•ƒ”‡ ƒŽ…—Â?‡ ’‡”’Ž‡••‹–Â? ƒŽ Â?‹Â?‹•–”‘ ƒ”‹ƒ•–‡ŽŽƒ ‡ŽÂ?‹Â?‹ ‡ ƒ –—––‹ ‹ ’ƒ”ŽƒÂ?‡Â?–ƒ”‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹Ǥ Dz ‘Â? •‘Â?‘ ‰Ž‹ ‡Â?–‹ Ž‘…ƒŽ‹ – ° ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–ÂƒÂ…Â…Â‘ †‡ŽŽƒ Â?‹••‹˜ƒ – Žƒ …ƒ—•ƒ †‡Ž †‡„‹–‘ ’—„„Ž‹…‘ †‡ŽŽ‘ –ƒ–‘Ǥ ‘Â? ° …‘Â?†‹˜‹•‹„‹Ž‡ …Š‡ ‹ –ƒ‰Ž‹ †‡‹ …‘•–‹ †‡ŽŽƒ Â’Â‘ÂŽÂ‹Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ ’‡” ƒŽ–”‘ Â?Â‡Â…Â‡Â•Â•ÂƒÂ”Â‹ÇĄ –”‘˜‹Â?‘ …‘Â?…”‡–‹œœƒœ‹‘Â?‡ Â?‡‰Ž‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ •—‰Ž‹ ‡Â?–‹ Ž‘…ƒŽ‹dzǤ

‘Â?—Â?‹ǥ …‘Â?–‹Â?—ƒ ƒÂ?…‘”ƒ Žƒ Ž‡––‡”ƒ †‡ŽŽǯ …„ǥ •‘Â?‘ ‡ ”‹Â?ƒÂ?‰‘Â?‘ —Â?ƒ …‘Â?’‘Â?‡Â?–‡ •ƒÂ?ƒ ‡ ’”‘’‘•‹–‹˜ƒ Â?‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ †‡Â?‘…”ƒ–‹…ƒ †‡Ž ƒ‡•‡Ǥ ÇŻ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?—Â?‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ǥ ’‡” ƒŽ–”‘ …‘Â?•ƒ’‡˜‘Ž‡ †‡ŽŽƒ Â?‡…‡••‹–Â? †‹ Â?‡––‡”‡ Â?ƒÂ?‘ ƒ —Â?ƒ ”‹‘”‰ƒÂ?‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž •‹•–‡Â?ƒ †‡‹ …‘•–‹ ’—„„Ž‹…‹ǥ …‘Â?–‡•–ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ†Â‘ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽƒ Â?‹•—”ƒ …‘Â? —Â? ’”‘˜˜‡†‹Â?‡Â?–‘ †ǯ—”‰‡Â?œƒ …‘Â?ǯ° —Â? †‡…”‡–‘ Ž‡‰‰‡Ǥ Dz ƒ ƒÂ?Â?‹ nj– ’”‘•‡‰—‡ Žƒ Ž‡––‡”ƒ ‹Â?˜‹ƒ–ƒ ƒŽ ‹Â?‹•–”‘ ‡ ƒ‹ ’ƒ”ŽƒÂ?‡Â?–ƒ”‹ – ° ‹Â? …‘”•‘ —Â? •‡”‹‘ †‹„ƒ––‹–‘ …‹”…ƒ Žƒ ”‹ˆ‘”Â?ƒ †‡ŽŽƒ ƒ—–‘Â?‘Â?‹‡ Ž‘…ƒŽ‹ ‡ “—‡ŽŽ‘ ° ‹Ž –ƒ˜‘Ž‘ …‘””‡––‘ ’‡” ƒˆˆ”‘Â?–ƒ”‡ …‘Â?’Ž‡••‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ Žƒ Â?ƒ–‡”‹ƒdzǤ ‹ “—‹ Žƒ ’”‘’‘•–ƒ †‹ •‡‹ Â?‡•‹ †‹ Žƒ˜‘”‘ •‡”‹‘ ‡ …‘Â?†‹˜‹•‘ ’‡” —Â?ƒ ’”‘’‘•–ƒ †‹ ”‹‘”†‹Â?‘ ‘”‰ƒÂ?‹…‘ ’‡” —Â?ƒ ‰‡•–‹‘Â?‡ ’‹Î ‡ˆˆ‹…‹‡Â?–‡ †‡‹ •‡”˜‹œ‹Ǥ Â? ”‹‘”†‹Â?‘ …Š‡ …ƒÂ?Â?‹Â?‹ …‘Â? ‹Ž ˆ‡†‡”ƒŽ‹•Â?‘ ˆ‹•…ƒŽ‡Ǥ

3LFFROL H SXQLWL

/

a proposta contenuta nella manovra finanziaria di agosto, quella di lacrime e sangue di cui si parla anche in altra parte del giorrnale, ha suscitato molte proteste. Molte le “vociâ€? che hanno scatenato lo scontento. Fra queste anche quelle che prevedono l’accorpamento dei Comuni sotto i 1000 abitanti e la previsione di nuovi tagli nei trasferimenti agli enti locali. 2000, secondo i dati ufficiali, i Comuni a rischio accorpamento, qualora la proposta avanzata dal ministro Tremonti dovesse essere trasformata dal Parlamento in legge. La misura, ovviamente, ha scatenato la reazione degli amministratori che potrebbero, alla fine del mandato in corso, assistere alla soppressione del proprio comune. 27, come si legge piĂš avanti nel giornale, anche i Comuni bresciani a rischio ma che non intendono sottostare silenziosamente a una proposta da loro definita iniqua. Da loro, nei giorni scorsi, è partita una campagna per far giungere ai piĂš alti livelli la protesta contro una misura che non andrebbe a colpire lo spreco laddove questo realmente si verifica. Dall’iniziativa di cinque primi cittadini (Dario Ciapetti, di Berlingo, Antonio Vivenzi, di Paderno Franciacortia, Franco Monchieri, di Prestine, Silvano Baronchelli, di Azzano Mella e Vincenzo Lanzoni, di Mairano) sono

ÇŻ

ÂŽ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–‘ †‡ŽŽǯ –ƒŽ‹ƒ …Š‡ ˆ—Â?œ‹‘Â?ƒ ‡ Žƒ ’”‘’‘•–ƒ ”‹˜‘Ž–ƒ ƒ –ƒÂ?–‹ ‘Â?—Â?‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ †‹ —Â?ƒ †‡Ž‹„‡”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?–”‘ Ž‡ Â?‹•—”‡ ’”‘’‘•–‡ nati addirittura un “Manifesto dell’Italia che funzionaâ€? in cui vengono ricordate le virtĂš dei Comuni che la manovra di agosto vorrebbe di fatto sopprimere e una proposta di di deliberazione da sottoporre ai 136 Comuni bresciani con popolazione inferiore a 5000 abitanti, per affermare il ruolo

insostituibile dei piccoli Comuni. La loro azione non si limita alla protesta: dai cinque sindaci bresciani è giunta anche la proposta concreta di vie alternative per attuare quei risparmi e quelle riduzioni di spesa non piĂš proscrastinabili. â€œĂˆ arrivato il momento di dire, con forza e con orgoglio, che i piccoli Comuni – affermano i cinque sindaci – sono una ricchezza per il nostro Paese, sono palestra di democrazia e partecipazione per tante persone, sono momento di vicinanza della politica ai cittadini, sono isole di efficienza, innovazione e sperimentazione in un quadro politico e amministrativo sempre piĂš ripiegato su se stesso e lontano dai problemiâ€?.

&DUR OLEUL QXRYR FROSR LQ DUULYR Come se non bastassero le misure preventivate nella manovra economica di agosto, misure che a detta degli esperti andranno a farsi sentire soprattutto sul ceto medio, sulle famiglie italiane, puntuale come ogni anno, sta per abbattersi l’ennesima stangata. Non ci vuole molto a capire, calendario alla mano, che il nuovo colpo arriva ancora una volta dal caro libri. Secondo il Codacons “le famiglie italiane spenderanno in media l’8% in piĂš rispetto al 2010â€?. A incidere sulla maggiore spesa (l’ennesima che prende di mira le famiglie che non hanno al riguardo particolari strumenti di difesa perchĂŠ i testi scolastici, cosĂŹ come i carburanti, rappresentano a tutti gli effetti una voce a cui non si può non mettere mano) non è solo l’aumento dei loro prezzi, ma

anche quello del loro numero dovuto all’incremento delle materie insegnate, oltre che all’aumento dei tetti massimi di spesa ďŹ ssati dal ministero dell’Istruzione, che quest’anno, per venire incontro alle esigenze delle famiglie in questo periodo di crisi, ha pensato bene di alzare i tetti ministeriali in percentuali variabili tra l’1,4 ed il 3,8% a seconda della scuola. Le misure sono state adottate da quello stesso Ministero che, solo due anni fa, aveva pronosticato, entro i successivi tre anni, una diminuzione di spesa del 30% per l’acquisto dei libri scolastici. Un dato fantasioso, salvo che il prossimo non avvenga un miracolo. Come se non bastasse, secondo le prime rilevazioni del Codacons, “il 30% delle scuole sforerĂ i tetti di spesa ďŹ ssati dal Ministero, no-

nostante il loro innalzamento. PiĂš contenuto, invece, l’aumento del corredo scolastico, che, in linea con l’inazione, registra aumenti medi del 2%â€?. Il Codacons, come si legge in un articolo riportato dal sito www. redattoresociale.it, per consentire alle famiglie di risparmiare sul costo dei libri invita le scuole a organizzare la ‘Giornata dell’usato’. Si tratta di allestire, all’interno delle strutture scolastiche, per sabato 3 settembre, un mercatino dell’usato per favorire lo scambio diretto tra studenti. “Inoltre – conclude la nota – come giĂ avviene in alcune realtĂ , le scuole potrebbero acquistare i libri di testo, per conto di tutti gli studenti, in modo da risparmiare sull’acquisto grazie al grande quantitativo e all’ordinativo all’ingrossoâ€?.


͘͞

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

—‘Â?‡ Â?‘–‹œ‹‡ ‹‰Ž‹‘”ƒ Žƒ “—ƒŽ‹–Â? Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â‹Âƒ ‡ǤǤǤ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ

ÇŻ ‹†• •‹ ’—Ö ˆ‡”Â?ƒ”‡

Migliora la qualitĂ dell’aria, aumenta l’uso del fotovoltaico e del termico sugli ediďŹ ci comunali, e aumenta, poco, anche la raccolta differenziata: sono questi alcuni dei dati positivi contenuti nel rapporto Istat sugli Indicatori ambientali urbani del 2010. Il report fotografa la situazione delle cittĂ , analizzando parametri quali la qualitĂ dell’aria, la percentuale dei riďŹ uti urbani e della raccolta differenziata, l’uso dell’acqua, l’attenzione all’ecocompatibilitĂ , dimostrando

Identificato il “meccanismoâ€? con il quale il virus Hiv infetta le altre cellule, determinando il propagarsi dell’infezione. La scoperta, che secondo gli autori apre nuovi ed importanti scenari per possibili cure finalizzate a bloccare la malattia, è frutto del lavoro di collaborazione tra i ricercatori dell’Istituto Gustave Roussy di Parigi e quelli dell’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma. I ricercatori

che la situazione può e deve essere migliorata. Aumenta l’uso di energia prodotta dalle fonte rinnovabili per le Amministrazioni italiane: secondo il dato Istat, l’aumento della potenza media dei pannelli fotovoltaici sugli ediďŹ ci pubblici è stato del 114,9%, e il termico registra una crescita del 16,9%. PiĂš attenzione, inďŹ ne, anche al consumo di acqua: un parametro che, da nove anni, registra un andamento in diminuzione. La contrazione dei consumi testimonia una maggiore attenzione nell’uso.

hanno individuato nuovi aspetti essenziali nei meccanismi molecolari utilizzati precocemente dal virus per infettare le cellule. Ma hanno anche fatto un passo ulteriore, caratterizzando delle molecole che sono in grado di inibire tale meccanismo, e di conseguenza capaci di bloccare l’infezione da parte del virus interrompendone il ciclo vitale. La scoperta apre nuovi scenari per possibili cure future, per prevenire e curare.

ƒ–‡…Š‡•‹

‘�—�‹…ƒœ‹‘�‡

ƒ��‹�ƒ”‡ …‘� ‹‘

Â?ÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Âƒ –ƒÂ?‰‡Â?–‘’‘Ž‹Ǎ

‘ ‹Â?…‘Â?–”ƒ–‘ —Â? ’ƒ””‘…‘ †‹ ”‡•…‹ƒ …Š‡ †ƒ ƒÂ?Â?‹ǥ Â?‘˜‡ ’‡” Žƒ ’”‡…‹•‹‘Â?‡ǥ ÂŽÂƒÇŚ •…‹ƒ –—––‘ ’‡” ‘––‘ ‰‹‘”Â?‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ ‡ •‹ ƒ˜˜‡Â?–—”ƒ Â?‡Ž †‡•‡”–‘Ǥ Dz ‘Â?‘ —Â? ‰‘—nj Â?‹‡”dzǥ Â?‹ †‹…‡Ǥ ‘Â?‘ Â…Â—Â”Â‹Â‘Â•ÂƒÇĽ ‘•ǯ° ‹Ž

‘—Â?ÇŤ ƒ ’ƒ”‘Žƒ •–‡••ƒ ”‹˜‡Žƒ ‹Ž •‹‰Â?‹nj ˆ‹…ƒ–‘ †‹ “—‡•–ƒ ‡•’‡”‹‡Â?œƒǤ ‘—Â?ÇĄ —Â?ƒ ’ƒ”‘Žƒ Â?‡”ƒ˜‹‰Ž‹‘•ƒ †‡ŽŽƒ Ž‹Â?‰—ƒ ÂƒÂ”ÂƒÂ„ÂƒÇŁ Â…ǯ° ‹Â? “—‡•–‘ ˜‘…ƒ„‘Ž‘ —Â?ƒ –”‹nj ’Ž‹…‡ Â‹Â†Â‡ÂƒÇĄ “—‡ŽŽƒ †‡ŽŽƒ –”‹„Îǥ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ ‡ †‡ŽŽƒ ”‹•—””‡œ‹‘Â?‡Ǥ ‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ ‹Â?ˆƒ––‹ —Â?ƒ –”‹„Îǥ —Â? ’‘’‘Ž‘ …Š‡ •‹ ÂƒÂŽÂœÂƒÇĄ …Š‡ •‹ Â?‡––‡ ‹Â? ’‹‡†‹ǥ …Š‡ ”‹–‘”Â?ƒ ƒŽŽƒ ˜‹–ƒǤǤǤ …Š‡ ”‹•—•…‹–ƒǤ —‡•–‘ Â?‘Â?‡ ”‹……‘ †‹ •‹nj ‰Â?Â‹ÂˆÂ‹Â…ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ° •–ƒ–‘ †ƒ–‘ Â?‡‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ ÇŽÍ&#x;͘ Ġ —Â? Â?—‘˜‘ –‹’‘ †‹ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ Â?ƒ–ƒ ‹Â? ”ƒÂ?Â…Â‹ÂƒÇŁ ‰”—’’‹ †‹ Í™Í?ÇŚÍšÍ˜ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ ’‡” —Â?ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ …ƒÂ?Â?‹Â?ƒÂ?‘ Â?‡ŽŽ‡ œ‘Â?‡ †‡•‡”–‹…Š‡Ǥ ƒÂ?Â?‹Â?ƒ”‡ ƒ Ž—Â?‰‘ǥ ’‡”…‘””‡”‡ Í™Í?͘ ÇŚ Í™Í&#x;͘ Â?Â? ‹Â? Í&#x;ÇŚÍ Â‰Â‹Â‘Â”Â?‹ǥ …‘Â? —Â?ƒ Â?‡†‹ƒ †‹ ͚͘ ƒŽ ‰‹‘”Â?‘ǥ ”‹…Š‹‡†‡ —Â? …‡”–‘ Â•ÂˆÂ‘Â”ÂœÂ‘ÇŁ ° —Â?ƒ •ˆ‹†ƒǤ ‡Ž ˆƒ•…‹Â?‘ ‡ Â?‡Ž –‹Â?‘”‡ †‹ “—‡•–‡ •‘nj Ž‹–—†‹Â?‹ †‡‹ Ž—‘‰Š‹ †‡•‡”–‹ǥ ‹Ž ‘—Â?‹‡” ‹Â?…‘Â?–”ƒ ’”‹Â?ƒ †‹ –—––‘ •‡ •–‡••‘ ‡ ‹‘ ‹Â? —Â? Ž—Â?‰‘ ƒ –— ’‡” –— …‘Â? Žƒ ƒ”‘Žƒ …Š‡ •…ƒÂ?†‹•…‡ Žƒ ‰‹‘”Â?ÂƒÂ–ÂƒÇŁ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ Â?‡†‹–ƒ–ƒ Žƒ Â?ƒ––‹Â?ƒ ƒ’’‡Â?ƒ ÂƒÂŽÂœÂƒÂ–Â‹ÇĄ Žƒ …‘Â?–‡Â?’Žƒœ‹‘Â?‡ Â?‡Ž •‹Ž‡Â?œ‹‘ †‡Ž …ƒÂ?Â?‹Â?‘ǥ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â…Â‘ÂŽÂ–Â‘ †‡Ž ”‡ƒ–‘”‡ ÂƒÂ–ÇŚ –”ƒ˜‡”•‘ Žƒ „‡ŽŽ‡œœƒ †‡Ž Â…Â”Â‡ÂƒÂ–Â‘ÇĄ •‘Â?‘ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â‰Â‰Â‹ÂƒÂ?‡Â?–‘ …Š‡ ‹Ž ‘—Â?‹‡” ”‹‡•…‡ ƒ ˜‹˜‡”‡ †‘’‘ –”‡ ‘ “—ƒ––”‘ ‰‹‘”Â?‹Ǥ ‹

‘Â? •ƒ’’‹ƒÂ?‘ •‡ †ƒ˜˜‡”‘ …‹ Â–Â”Â‘Â˜Â‹ÂƒÇŚ Â?‘ †‹ ˆ”‘Â?–‡ ƒ —Â?ƒ Dz•‡…‘Â?†ƒ ƒÂ?‰‡Â?ÇŚ –‘’‘Ž‹dzǥ …‘Â?‡ Ž‡ –‡•–ƒ–‡ ‹Â?ˆ‘”Â?ƒ–‹˜‡ ‡ ‹ Â?‡†‹ƒ ŠƒÂ?Â?‘ †‡ˆ‹Â?‹–‘ Žǯ‘Â?†ƒ–ƒ †‹ ‹Â?…Š‹‡•–‡ ‹Â? …‘”•‘ ‘‰‰‹ Č‹Â?ƒ Â?‘Â? †ƒ Â‘Â‰Â‰Â‹ČŒ •— ’”‡•—Â?–‡ –ƒÂ?‰‡Â?–‹ ‡ •…ƒÂ?ÇŚ „‹ †‹ ˆƒ˜‘”‹ ˆ”ƒ ’‘Ž‹–‹…‹ ‡ ‹Â?’”‡Â?†‹–‘”‹Ǥ ƒÂ?„‹ƒÂ?‘ ‹ Â?‘Â?‹ǥ …ƒÂ?„‹ƒÂ?‘ Ž‡ Â•Â‹Â–Â—ÂƒÇŚ œ‹‘Â?‹ Â?ƒ ’‡” Ž‡ …”‘Â?ƒ…Š‡ ‹Â?ˆ‘”Â?ƒ–‹˜‡ •‹ –”ƒ––ƒ †‹ —Â? ˆ‹ŽÂ? ‹Â? “—ƒŽ…Š‡ Â?‘†‘ ‰‹Â? ˜‹•–‘Ǥ Â?ƒ ”‡…‡Â?–‡ ‹Â?†ƒ‰‹Â?‡ †‡ŽŽǯ‹•–‹nj –—–‘ †‹ ”‹…‡”…ƒ ‡Â?‘’‘Ž‹• Šƒ ”‹Ž‡˜ƒ–‘ …Š‡ •‡…‘Â?†‘ •‡‹ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‹ •— ͙͘ Žƒ …‘”nj ”—œ‹‘Â?‡ ° †‹ˆˆ—•ƒ …‘Â?‡ ƒ‹ –‡Â?’‹ †‡ŽŽƒ Dz’”‹Â?ƒ Â‡Â’Â—Â„Â„ÂŽÂ‹Â…ÂƒÇł ‘ •‹ ° ƒ††‹”‹––—”ƒ ƒ‰‰”ƒ˜ƒ–ƒǤ ÂŽ ”‹ˆ‡”‹Â?‡Â?–‘ ƒŽŽƒ Â•Â–ÂƒÂ‰Â‹Â‘ÇŚ Â?‡ ‹Â? …—‹ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â”Â‡Â•Â–Â‘ †‹ ƒ”‹‘ Š‹‡•ƒ ˆ‡…‡ •…‘’’‹ƒ”‡ ’‡” Žƒ ’”‹Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ ‹Â? Â?‘†‘ †‹”‘Â?’‡Â?–‡ ‹Ž „—„„‘Â?‡ †‡Ž Â?ÂƒÂŽÂƒÂˆÂˆÂƒÇŚ ”‡ ° ’‡” …‡”–‹ ˜‡”•‹ —Â?‘ •–‡”‡‘–‹’‘ǥ Â?ƒ …‘‰Ž‹‡ Â?‡Ž •‡‰Â?‘ “—ƒÂ?†‘ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ Žƒ •–”‡––ƒ …‘Â?–‹Â?—‹–Â? ˆ”ƒ ‹ …‘Â?Â’Â‘Â”Â–ÂƒÇŚ Â?‡Â?–‹ ‹ŽŽ‡‰ƒŽ‹ †‹ ƒŽŽ‘”ƒ ‡ “—‡ŽŽ‹ ÂƒÂ–Â–Â—ÂƒÇŚ Ž‹Ǥ ƒ•–ƒ •…‘””‡”‡ ”ƒ’‹†ƒÂ?‡Â?–‡ ‹ –‹–‘nj Ž‹ ’”‹Â?…‹’ƒŽ‹ †‹ ‰‹‘”Â?ƒŽ‹ ‡ –‡Ž‡‰‹‘”Â?ƒŽ‹ †‡‰Ž‹ —Ž–‹Â?‹ ƒÂ?Â?‹ ’‡” Â?‘–ƒ”‡ …‘Â?‡ Žƒ Â?‡–ƒˆ‘”ƒ †‡ŽŽƒ Dz•‡…‘Â?†ƒ ƒÂ?‰‡Â?–‘nj ’‘Ž‹dz •‹ ”‹’”‡•‡Â?–‹ ’—Â?–—ƒŽÂ?‡Â?–‡ †‹ ˆ”‘Â?–‡ ƒ ‘‰Â?‹ Â?—‘˜‘ …ƒ•‘ †‹ Â?ƒœœ‡––‡ ‘ ‹Â? ‘……ƒ•‹‘Â?‡ †‹ Â?—‘˜‡ ‹Â?…Š‹‡•–‡ •— “—‡•–‘ ‰‡Â?‡”‡ †‹ ’”ƒ–‹…ƒǤ —‡ŽŽƒ …Š‡ ‹Ž –‡”Â?‹Â?‡ ‡˜‘…ƒ ° —Â?ǯ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‡ †‹ ˆƒ…‹Ž‡ ’”‡•ƒ •—ŽŽǯ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?ƒ”‹‘ Â’Â‘Â’Â‘ÂŽÂƒÇŚ

…ƒ’‹•…‡ „‡Â?‡ …Š‡ǥ ‹Â? “—‡•–‡ –‡””‡ ÂƒÂ”Â‹ÇŚ †‡ǥ ÂŽÇŻÂƒÂ˜Â‡Â”Â‡ Šƒ „‡Â? ’‘…‘ ’‡•‘Ǥ ‹Ö …Š‡ …‘Â?–ƒ ° Žǯ‡••‡Â?œ‹ƒŽ‹–Â?Ǥ

‘—Â? •‘Â?‘ —Â?ƒ •…—‘Žƒ †‹ ’‘˜‡”–Â?Ǩ ‘Â? •‹ †‹•“—‹•‹•…‡ •—ŽŽƒ ’‘˜‡”–Â?ÇĄ Žƒ •‹ •’‡”‹Â?‡Â?–ƒ ‹Â? ’”‹Â?ƒ ’‡”•‘Â?ƒǤ ‘Â?‡ ‹Ž ’‘˜‡”‘ Â?‘Â? Šƒ Â?‹‡Â?–‡ǥ …‘•¿ ‹Ž ‘—Â?‹‡” Žƒ•…‹ƒ ‹Ž •—’‡”ˆŽ—‘ ƒ …ƒ•ƒ ‡ ˆƒ ƒ Â?‡Â?‘ †‹ ‘”‘Ž‘‰‹‘ǥ Â?ƒ……Š‹Â?ƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘Â‰Â”ÂƒÂˆÂ‹Â…ÂƒÇĄ –‡Ž‡ˆ‘Â?‘ ‡ •‘’”ƒ––—––‘ †‡‹ •‘Ž†‹ǥ ’‡” ˆƒ”•‹ ”‹……‘ †‹ ‡••‡Â?œ‹ƒŽ‹–Â?Ǥ ‘Â?‡ ‹Ž ’‘nj ˜‡”‘ Šƒ ˆƒÂ?‡ǥ …‘•¿ ‹Ž ‘—Â?‹‡” Â?ƒÂ?‰‹ƒ ‹Ž ‰‹—•–‘ǤǤǤ ‘Â?‡ ‹Ž ’‘˜‡”‘ ° ˜‡•–‹–‘ •‡Â?œƒ Ž—••‘ǥ …‘•¿ ‹Ž ‘—Â?‹‡” •‹ ”‹˜‡•–‡ †‡ŽŽƒ †Œ‡ŽŽƒ„Â?ÇĄ ‹Ž ˜‡•–‹–‘ †‡Ž „‡†—‹Â?‘ǥ Â?‘Â? …‘Â?‡ —Â?ƒ †‹˜‹•ƒ Â?ƒ …‘Â?‡ —Â? •‡‰Â?‘ †‡ŽŽƒ ˆ”ƒ–‡”Â?‹–Â? ˜‹••—–ƒ ‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?†‹˜‹•‹‘Â?‡ ƒŽ †‹ ÂŽÂ? †‡‹ ’”‘’”‹ ”—‘Ž‹ ‡ ’”‘ˆ‡••‹‘Â?‹ ’‡”•‘Â?ƒŽ‹Ǥ ‘˜‡”–Â? •¿ǥ Â?ƒ Â?‘Â? Â?Â‹Â•Â‡Â”Â‹ÂƒÇŁ ƒÂ?œ‹ Ž—•nj •—‘•ƒ ‡••‡Â?œ‹ƒŽ‹–Â?ÇŁ Â…ǯ° ‹‘ …‘Â? Ž—‹Ǥ

ÂŽ ‘—Â?‹‡” ƒˆˆ‹Â?ƒ –—––‡ Ž‡ •—‡ ’‘–‡Â?ÇŚ œ‡ —Â?ƒÂ?‡ ’‡” ”ƒ‰‰‹—Â?‰‡”‡ ‹Ž ”‡ƒŽ‡ …Š‡ †‹˜‹‡Â?‡ —Â?ƒ ’‘”–ƒ ƒ’‡”–ƒ •—ŽŽƒ ‡”‹nj –Â?ÇŁ …‹‘° Žƒ –”ƒ•’ƒ”‡Â?œƒ …‘Â? •‡ •–‡••‘ǥ …‘Â? “—‡ŽŽ‘ …Š‡ …ƒÂ?Â?‹Â?ƒ ƒ……ƒÂ?–‘ ‡ …‘Â? ‹‘Ǥ ’‘‹ ˜‡””ƒÂ?Â?‘ ‹ ÂˆÂ”Â—Â–Â–Â‹ÇĄ …‹‘° ÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽ‘ ’‹”‹–‘ǥ …Š‡ ’‡”˜ƒ†‡”Â? Žǯ—‘Â?‘ ’‡” †ƒ”‰Ž‹ Žƒ ˜‹–ƒ †‹˜‹Â?ÂƒÇĄ Žǯ‡Â?‡”nj ‰‹ƒ †‡ŽŽƒ ˆ‡†‡ ‡ ‹Ž …ƒŽ‘”‡ †‡ŽŽƒ ƒ”‹–Â?Ǥ Š‹ƒÂ?ƒ–‹ Ġ ‡••‡”‡ ˆ‹‰Ž‹ †‹ ‹‘ǥ ° Â?‡Ž •‘’”ƒÂ?Â?ÂƒÂ–Â—Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ‡ Â?‘Â? ÂˆÂ—Â‘Â”Â‹ÇĄ …Š‡ ‹Ž Â?ÂƒÇŚ –—”ƒŽ‡ •‹ ”‡ƒŽ‹œœƒ Â?‡ŽŽƒ •—ƒ ’‹‡Â?‡œœƒǤ

”‡ǥ …Š‡ Â?‘Â? †‹Â?‡Â?–‹…ƒ Žƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ –”ƒ ‹Ž ͙͚ͥͥ ‡ ‹Ž Í™ÍĄÍĄÍœÇĄ “—ƒÂ?†‘ Ž‡ ‹Â?†ƒ‰‹Â?‹ ƒ˜˜‹ƒ–‡ †ƒŽ ’‘‘Ž †‡ŽŽƒ ”‘…—”ƒ †‡Žnj Žƒ ‡’—„„Ž‹…ƒ †‹ ‹ŽƒÂ?‘ ‰—‹†ƒ–‘ †ƒŽ ’”‘…—”ƒ–‘”‡ …ƒÂ?’‘ ”ƒÂ?…‡•…‘ ÂƒÂ˜Â‡ÇŚ ”‹‘ ‘””‡ŽŽ‹ •“—ƒ”…‹ƒ”‘Â?‘ ‹Ž ˜‡Ž‘ •— —Â? •‹•–‡Â?ƒ †‹ …‘””—œ‹‘Â?‡ǥ …‘Â?…—••‹‘Â?‡ ‡ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒÂ?‡Â?–‘ ‹ŽŽ‡…‹–‘ ƒ‹ ’ƒ”–‹–‹ …Š‡ …‘‹Â?˜‘Ž‰‡˜ƒ ‹ Â?ƒ••‹Â?‹ Ž‹˜‡ŽŽ‹ †‡Ž Â?‘Â?ÇŚ †‘ ‡…‘Â?‘Â?‹…‘ǥ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒ”‹‘ ‡ ’‘Ž‹–‹…‘Ǥ ‡ ‹Â?…Š‹‡•–‡ ƒ––—ƒŽ‹ ŠƒÂ?Â?‘ —Â? –‡Â?‘”‡ ’ƒ”œ‹ƒŽÂ?‡Â?–‡ †‹˜‡”•‘ ‡ ‹Ž ˆ‡Â?‘Â?‡Â?‘ Â?‘Â? …‘Â?“—‹•–ƒ ’‹Î Ž‡ ’”‹Â?‡ ’ƒ‰‹Â?‡ †‡‹ “—‘–‹†‹ƒÂ?‹ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ …‘Â?‡ ˆ‡…‡ “—ƒ•‹ ˜‡Â?Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‹ ÂˆÂƒÇĄ ƒÂ?…Š‡ ’‡”…Š¹ Â’Â”Â‘Â„ÂƒÂ„Â‹ÂŽÇŚ Â?‡Â?–‡ Ž‡ ’”‘’‘”œ‹‘Â?‹ •‘Â?‘ ‹Â?ˆ‡”‹‘”‹Ǥ ƒ ‹Â? ‰”ƒÂ?†‡ ’ƒ”–‡ Žǯ‡…‘ …Š‡ “—‡ŽŽƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ ‡„„‡ ˆ— …‘Â?•‡‰—‡Â?œƒ ’”‘nj ’”‹‘ †‡Ž Ž‹˜‡ŽŽ‘ †‹ Â?‡†‹ƒ–‹œœƒœ‹‘Â?‡ …Š‡ Ž‡ ‹Â?…Š‹‡•–‡ ‰‹—†‹œ‹ƒ”‹‡ •‡’’‡”‘ …‘Â?“—‹•–ƒ”‡Ǥ Ž–”ƒ Â?‡–ƒˆ‘”ƒ ”‹…‘””‡Â?ÇŚ –‡ ‹Â? “—‡•–‹ —Ž–‹Â?‹ –‡Â?’‹ ° “—‡ŽŽƒ …Š‡ ”‹‰—ƒ”†ƒ Žǯ‡•‹•–‡Â?œƒ †‡ŽŽ‡ Ž‘‰‰‡ Í› ‡ ÍœǤ ÂŽ †‹ ÂŽÂ? †‡ŽŽƒ –‡”Â?‹Â?‘Ž‘‰‹ƒ ‡ †‡ŽŽ‡ ‡–‹…Š‡––‡ Â?‡†‹ƒ–‹…Š‡ …Š‡ •‡”˜‘Â?‘ ƒ …‘Â?ˆ‡”‹”‡ ‹Â?Â?‡†‹ƒ–ƒ ”‹…‘Â?‘•…‹„‹Ž‹–Â? ƒŽ ’”‘†‘––‘ ‰‹‘”Â?ÂƒÂŽÂ‹Â•Â–Â‹Â…Â‘ÇĄ ”‡•–ƒ Â?‡Ž ’—„nj „Ž‹…‘ Žƒ „”—––ƒ ‡ •…‘Â?•‘ŽƒÂ?–‡ ‹Â?’”‡•nj •‹‘Â?‡ †‹ –”‘˜ƒ”•‹ †‹ ˆ”‘Â?–‡ ƒ “—ƒŽ…‘•ƒ †‹ ‰‹Â? ˜‹•–‘ ‡ ‰‹Â? •‡Â?–‹–‘ǥ ‹Â? …—‹ …ƒÂ?ÇŚ „‹ƒÂ?‘ ‹ Â?‘Â?‹ †‡‹ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹ Â?ƒ ‹ ÂˆÂƒÂ–ÇŚ –‹ ‡ Ž‡ Â?ƒŽ‡ˆƒ––‡ ‘‰‰‡––‘ †‹ ‹Â?…Š‹‡•–ƒ •‘Â?‘ •‡Â?’”‡ —‰—ƒŽ‹Ǥ

, VHUYL VWXSLGL GHL ODGUL GL JLXVWL]LD C’è voluto lo choc di due manovre ďŹ nanziarie (o, meglio, di una prima manovra impostata sui tempi lunghi e di una seconda a scadenze ravvicinate) nel giro di pochi giorni perchĂŠ qualcuno si rendesse conto della situazione. Di fronte alla speculazione imperante anche i ciechi e i sordi (politicamente parlando) hanno dovuto riconoscere che la crisi non è alle spalle. Anche se poi continuano a non capire la natura dei problemi, dato che, dicono in molti, gli italiani continuano ad andare in vacanza e anche al ristorante. Che la crisi non fosse ďŹ nita non era necessario esser dei geni per farsene un’idea. La baraonda è incominciata nel 2008 con il fallimento della politica ďŹ nanziaria fondata sulla speculazione che coinvolgeva societĂ e istituti di credito in tutto il mondo. Nei mesi successivi tutti si sono buttati sull’impegno per “fare ripartire la macchinaâ€?. Non ci si è chiesto perchĂŠ era andata a sbattere contro il muro, che cosa c’era da cambiare, dov’era il guasto. L’importante era

ripartire e infatti, a tre anni di distanza, siamo ancora al punto di partenza. Semplicemente perchĂŠ l’egemonia del proďŹ tto e del mercato ha ridotto la politica a serva della ďŹ nanza e nessuno osa mettere mano agli squilibri che ne sono derivati. E non se ne esce perchĂŠ l’unica strada che i governi riescono a percorrere è quella di far pagare ai comuni cittadini il prezzo della speculazione. I quali cittadini sono continuamente cornuti e mazziati. PerchĂŠ

ƒ †‹––ƒ–—”ƒ †‡Ž Â?‡”…ƒ–‘ ’‡”Â?‡––‡ ƒ ‡Â?–‹ Â’Â”Â‹Â˜ÂƒÂ–Â‹ÇĄ …‘Â?‡ Ž‡ •‘…‹‡–Â? †‹ ”ƒ–‹Â?‰ǥ †‹ †‹˜‡Â?–ƒ”‡ †‡‹ …‡Â?–”‹ †‹ ’‘–‡”‡ …Š‡ •ˆ—‰‰‘Â?‘ ƒ “—ƒŽ•‹ƒ•‹ …‘Â?–”‘ŽŽ‘

prima perdono i risparmi, poi devono fare i sacriďŹ ci (piĂš tasse e meno servizi) per non far saltare il sistema. PerďŹ no un plurimiliardario americano si è accorto che non è giusto. Warren Buffet si è sentito in dovere, in un articolo apparso sul “New York Timesâ€? (e diffuso su alcuni giornali italiani), di denunciare lo scandalo dei beneďŹ ci ďŹ scali che i ricconi come lui ricevono. Come capita in Italia. Infatti qualche riccone delle nostre contrade ha dato

ragione a Buffet. ChissĂ se pagano le tasse. Comunque la situazione non cambia e non cambierĂ perchĂŠ serve una vera e propria rivoluzione ideale per rimettere la ďŹ nanza al suo posto e per restituire alla politica la responsabilitĂ delle scelte di fondo che regolano (mentre l’imperativo corrente è quello di cancellare tutte le regole) il cammino di una societĂ . Una rivoluzione che potrebbe incominciare tagliando le

unghie alle societĂ di rating, cioè a quelle societĂ che emettono valutazioni (rating signiďŹ ca appunto valutazione, stima) in grado di sconquassare i mercati e quindi i bilanci degli Stati. Chi ha dato loro questo potere? Naturalmente gli speculatori. Che appena una societĂ di rating emette un giudizio negativo sul bilancio della Grecia o dell’Italia o degli Stati Uniti, scatenano nelle borse la corsa al deprezzamento dei titoli per acquistarli a prezzi stracciati e rivenderli a prezzi normali quando la societĂ di rating aggiusta il giudizio (o il tiro?). Realizzando guadagni da favola. Le societĂ di rating sono nate per garantire i bilanci aziendali non le politiche economiche degli Stati. Se non si rompono queste catene della speculazione, la politica continuerĂ a essere una serva stupida dei ladri della giustizia. E continuerĂ a essere una politica corrotta e corruttibile. Per questa ragione alla ďŹ ne tutte le manovre ďŹ nanziarie sono e restano il frutto iniquo di una politica ingiusta.


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͘Í&#x;

ƒ•’ƒ”†‘ –‘”‹‡ ‡ ˆ‹ƒ„‡ �‘––—”�‡ ƒŽ ‡�–”‘ ˆƒ—�‹•–‹…‘

Leggere storie e fiabe del bosco immersi nella natura. Il Centro faunistico del Parco dell’Adamello, gestito da Legambiente Lombardia onlus in collaborazione con la ComunitĂ montana di Valle Camonica e con il Parco dell’Adamello, organizza le “Letture notturne nella magia del boscoâ€?. Quando? Venerdi 26 agosto alle 21 presso il Centro faunistico del Parco dell’Adamello in localitĂ Fles a Paspardo. Si tratta di un attivitĂ

œƒÂ?ƒ”†‹Â?Â‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

pensata per le famiglie in cui si possa vivere il bosco in una situazione diversa da quella abituale, utilizzando la fiaba per avvicinare i bambini al mondo naturale. Per raggiungere il Centro faunistico dal parcheggio è necessaria una torcia elettrica. La serata si concluderĂ con una fetta di dolce. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attivitĂ previste dal progetto “Grandi Carnivori: diffondere la conoscenza per educare alla

convivenzaâ€? realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo e dal Comune di Paspardo La partecipazione è libera e gratuita; la prenotazione è obbligatoria. Il Centro faunistico con i suoi spazi e le sue iniziative può essere il posto ideale per passare del tempo con i bambini a contatto con la natura selvaggia. Per informazioni, si può contattare Legambiente al numero 3929276538. La lettura dura circa un’ora e mezza.

ÍšÍ&#x;

”‡•…‹ƒ ‡ ’”‘˜‹�…‹ƒ ‡ ’‘••‹„‹Ž‹ ”‹…ƒ†—–‡ †‡ŽŽƒ �ƒ�‘˜”ƒ ˆ‹�ƒ�œ‹ƒ”‹ƒ

&RPXQL FRQ XQ FRQWUDWWR D WHPSR GHWHUPLQDWR ‘Â?‘ ÍšÍ&#x; Ž‡ ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‹ „”‡•…‹ƒÂ?‡ •‘––‘ ‹ ͙͘͘͘ ƒ„‹–ƒÂ?–‹ †‡•–‹Â?ƒ–‡ ƒ •…‘Â?’ƒ”‹”‡ ’‡” ‡ˆˆ‡––‘ †‡‰Ž‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ ƒÂ?–‹…‹’ƒ–‹ †ƒŽ ‘˜‡”Â?‘Ǥ ‡•–ƒ †ƒ …Š‹‡†‡”•‹ •‡ ‹Ž –ƒ‰Ž‹‘ †‡‹ ’‹……‘Ž‹ ‘Â?—Â?‹ •‹ƒ ‹Â? Ž‹Â?‡ƒ …‘Â? ‹Ž ’”‹Â?…‹’‹‘ †‡Ž ˆ‡†‡”ƒŽ‹•Â?‘

7

utta colpa di quel famigerato articolo 16. Stiamo parlando della manovra finanziaria che taglia (il termine piĂš appropriato sarebbe cancella) i Comuni sotto i 1000 abitanti. Nel Bresciano sono 27 gli enti che hanno una speranza di vita molto ristretta, anche se i margini di intervento sono ancora ampi: un po’ per l’interventismo di alcuni parlamentari e un po’ per le proteste che lungo lo Stivale si stanno facendo sentire per usare un eufemismo. Nel nostro piccolo viaggio tra le lamentele abbiamo raggiunto i sindaci di Cerveno (Valle Camonica), Magasa (Valvestino) e Marmentino (Valtrompia). Tutti e tre non hanno lesinato critiche al pacchetto proposto dal ministro Tremonti, rimarcando l’importanza di mantenere un collegamento vicino al territorio. “Se vengono eliminati i piccoli Comuni, cade – sottolinea il primo cittadino di Magasa (152 abitanti) Federico Venturini – l’ultimo presidio del territorio: tutto viene abbandonatoâ€?. Nelle rivendicazioni non entrano le considerazioni o le differenze di natura politica, ma emerge un coro unanime: sono altri i taglia da fare, il resto è solo “demagogiaâ€? parafrasando Venturini, che ipotizza un taglio della casta politica e dei costi della Presidenza della Repubblica. “Se pensano in questo modo di risparmiare, si sbagliano di grosso; gettano solo fumo

‡†‡”‹…‘ ‡Â?–—”‹Â?‹ǥ •‹Â?†ƒ…‘ †‹ ÂƒÂ‰ÂƒÂ•ÂƒÇŁ Dz ‡ ˜‡Â?‰‘Â?‘ ‡Ž‹Â?‹Â?ƒ–‹ ‹ ’‹……‘Ž‹ ‘Â?—Â?‹ǥ …ƒ†‡ Žǯ—Ž–‹Â?‘ ’”‡•‹†‹‘ †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘dz negli occhiâ€?. Nel caso di Magasa, ma il discorso si può estendere anche agli altri piccoli Comuni, è stata intrapresa una rete di servizi con Valvestino, un po’ quello che dovrebbe succedere con le Unioni dei Comuni che so-

no nate sul territorio. “Da un anno – afferma Giancarlo Maculotti, sindaco di Cerveno – stiamo costruendo l’Unione dei Comuni, bisogna solo che il Parlamento agisca, cioè che stabilisca un tetto di spesa, ma lasci l’autonomiaâ€?. Anche i piccoli Comuni hanno le loro ragioni, ma di fronte alla necessitĂ di tagliare la spesa come si può procedere? Sarebbe, forse, auspicabile l’azzeramento degli enti intermedi come le ComunitĂ montane o come le Province? Per Venturini le ComunitĂ , che dovevano essere centri di aggregazione e di servizio, hanno fallito il loro compito, perchĂŠ troppo

prese dai costi di gestione delle strutture. Senza dimenticare che in questi piccoli Comuni dove tutti sono pronti a darsi una mano non si registrano bilanci in rosso, perchĂŠ “qui si fanno sacrifici – dice il sindaco di Marmentino Gabriele Zanolini – e la burocrazia non esiste: il Sindaco è vicino alla gente e, conoscendo i problemi, riesce a trovare delle risposteâ€?. Le soluzioni non sono facili, ma è innegabile che la tensione continua a salire e, forse, come sostiene il sindaco di Cerveno cresce anche il malcontento e il distacco nei confronti di una classe politica che non conosce il territorio.

8Q OLEUR SHU L ELPEL LQ RVSHGDOH “In un ospedale c’è un bambino che... donagli un libroâ€? è l’iniziativa delle librerie Giunti al Punto in favore dei reparti pediatrici degli ospedali italiani. Sono 160 la librerie della catena in Italia e cinque di esse sono in provincia di Brescia. L’iniziativa è in collaborazione con la Fondazione Abio Italia e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; propone a chi entra in libreria e aderisce alla proposta l’acquisto di

un libro scontato del 15% per donarlo ai reparti pediatrici dell’ospedale piĂš vicino. I singoli punti indicano l’ospedale a cui doneranno il libro, stampano uno scontrino ďŹ scale ad hoc, attraverso cui si può rintracciare il libro; danno la possibilitĂ di scrivere una dedica sul libro che andrĂ in mano ai bambini negli ospedali. Ogni anno vengono ricoverati 1 milione e 254mila bambini negli ospedali italiani, per una degenza media di 2/3

giorni ciascuno. La libreria Giunti al punto di Brescia li dona all’ospedale di Manerbio, come quella di Mazzano. Il punto di Salò porta i libri al reparto pediatrico di Gavardo e le due librerie di Desenzano all’ospedale del proprio Comune. La scorsa estate i libri raccolti dal gruppo Giunti al punto servirono per ricostruire le biblioteche a L’Aquila: furono raccolti 37.420 libri. Con pochi euro si regalano ore di serenitĂ e speranza.

‡Â?•‹‘Â?‹ ‡ •’‹”ƒ‰Ž‹ ƒ ”‹•’‘•–ƒ ƒ””‹˜ƒ †ƒŽ „ƒ••‘ Â?‘ ƒÂ? ‹‡–”‘ǥ ”‘˜ƒ‰Ž‹‘ ƒŽ ÂƒÂ„Â„Â‹ÂƒÇĄ Â‡Â˜Â‘ÇĄ Â—Â”ÂƒÇĄ ‹‘Â?‡ǥ ”‹‘Â?‡ǥ ‡”–‹…ƒ ÂƒÂ•Â•ÂƒÇĄ ƒ”Â?‡Â?–‹Â?‘ǥ ‡”˜‡Â?‘ǥ ”ƒ‘Â?‡ǥ ÂƒÂ•Â’ÂƒÂ”Â†Â‘ÇĄ ƒ˜‡Â?‘Â?‡ǥ ‘Â?‰Š‡Â?ÂƒÇĄ ‡”–‹…ƒ ÂŽÂ–ÂƒÇĄ ‘•‹Â?‡ǥ ‹Â?„‡”‰‘ǥ ‘Â?Â?‘ǥ ”‡˜‹•‘ ”‡•…‹ƒÂ?‘ǥ Â?ÂˆÂ‘ÇĄ Â‘ÂœÂ‹Â‘ÇĄ ”‡•–‹Â?‡ǥ ÂƒÂ’Â‘Â˜ÂƒÂŽÂŽÂ‡ÇĄ Â?…—†‹Â?‡ǥ ƒŽ˜‡•–‹Â?‘ǥ ƒ‹•…‘ ‘˜‡Â?‘ǥ ƒ‰ƒ•ƒ ‡ ”Â?ƒ …‘Â?†‹˜‹†‘Â?‘ Žƒ Â?‡†‡•‹Â?ƒ …‘Â?†‹œ‹‘Â?‡ǣ Žƒ ’”‡…ƒ”‹‡–Â? …‘Â? —Â? …‘Â?–”ƒ––‘ Dzƒ –‡Â?’‘ †‡–‡”Â?‹Â?ƒ–‘dzǤ ǯ‡Ž‡Â?…‘ †‡‹ ‘Â?—Â?‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ •‘––‘ ‹ ͙͘͘͘ ƒ„‹–ƒÂ?–‹ ° ‹Â? ”‹‰‘”‘•‘ ‘”†‹Â?‡ †‡…”‡•…‡Â?–‡ Č‹Â†ÂƒÂŽ ’ƒ‡•‡ Dz’‹Î ’‘’‘Ž‘•‘dz Â?‘ ƒÂ? ‹‡–”‘ …‘Â? ÍĄÍĄÍ™ ƒ„‹–ƒÂ?–‹ ‡ “—‹Â?†‹ Â?‘Ž–‘ ˜‹…‹Â?‘ ƒŽŽƒ •‘‰Ž‹ƒ Â•Â–ÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‹Â–ÂƒČŒ ƒ‹ †—‡ Â?‡Â?‘ ƒ„‹–ƒ–‹ Č‹ ”Â?ƒ ‡ ƒ‰ƒ•ƒ …‘Â? Í™Í?Íš ƒ„‹–ƒÂ?Â–Â‹ČŒǤ ‡”–‘ „‹•‘‰Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ †‹”‡ …Š‡ ‹Â? Â?‘Ž–‹ …ƒ•‹ ‹Â? “—‡•–‹ ’‹……‘Ž‹ ‘Â?—Â?‹ ‹Ž •‹Â?†ƒ…‘ ‡ ‹ …‘Â?•‹‰Ž‹‡”‹ †‹˜‡Â?–ƒÂ?‘ ‹ ’”‹Â?‹ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ †‡Ž Â’ÂƒÂ‡Â•Â‡ÇĄ ”‹Â?—Â?…‹ƒÂ?†‘ ƒÂ?…Š‡ ƒŽ ‰‡––‘Â?‡ †‹ ’”‡•‡Â?œƒ ‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?†‡Â?Â?‹–Â? †‹ …ƒ”‹…ƒǤ — “—‡•–‘ ’—Â?–‘ –—––‹ ‹ ‹Â?†ƒ…‹ •‘Â?‘ …‘Â?…‘”†‹ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂˆÂˆÂ‡Â”Â?ƒ”‡ …Š‡ Â?‘Â? •‘Â?‘ “—‡•–‹ ‹ –ƒ‰Ž‹ Â?‡…‡••ƒ”‹Ǥ ǯ° …Š‹ …‘Â?‡ ‹Ž ’”‹Â?‘ …‹––ƒ†‹Â?‘ †‹ ƒ”Â?‡Â?–‹Â?‘ǥ

ƒ„”‹‡Ž‡ ƒÂ?‘Ž‹Â?‹ǥ ’”‡˜‡†‡ ƒÂ?…Š‡ —Â? …‘Â?•‡‰—‡Â?–‡ …ƒŽ‘ †‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ’‘Ž‹–‹…ƒ ‹Â? ”‡ƒŽ–Â? ‰‹Â? †‹•ƒ‰‹ƒ–‡ ’‡” Žƒ Ž‘”‘ …‘ŽŽ‘…ƒœ‹‘Â?‡ ‰‡‘‰”ƒˆ‹…ƒǤ ÂŽ •‹Â?†ƒ…‘ †‹ ‡”˜‡Â?‘ǥ ‹ƒÂ?…ƒ”Ž‘ ÂƒÂ…Â—ÂŽÂ‘Â–Â–Â‹ÇĄ ƒ—•’‹…ƒ —Â?ƒ …‘””‡œ‹‘Â?‡ †‡Ž DzÂ’ÂƒÂ•Â–Â‹Â…Â…Â‹ÂƒÂ–Â‘Çł ƒ”–‹…‘Ž‘ ͙͞ǥ ƒÂ?…Š‡ Dz•‡ Â?‘Â? Â…ǯ° †—„„‹‘ …Š‡ ‘‰‰‹ ’‡” •‘•–‡Â?‡”‡ ’”‘‰‡––‹ •‘•–ƒÂ?œ‹‘•‹ •‹ †‡„„ƒ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ”‡ —Â?ƒ ”‡–‡ •— –—––ƒ Žƒ ‡†‹ƒ ƒŽŽ‡ ƒÂ?‘Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ Â?ƒ ‹Ž

‘˜‡”Â?‘ Â?‘Â? †‡˜‡ ‹Â?–‡”˜‡Â?‹”‡ •—ŽŽƒ •’‡•ƒdzǤ —ƒŽ‹ •–”ƒ†‡ •‹ ’‘••‘Â?‘ ’‡”…‘””‡”‡Ǎ Dz ‘˜‡ •‘Â?‘ ƒ––‹˜‡ Ž‡ Â?‹‘Â?‹ †‡‹ ‘Â?—Â?‹ǥ •‹ ’—Ö ’‡Â?•ƒ”‡ ƒ —Â? —Â?‹…‘ ‘Â?—Â?‡dzǤ ÂŽ †‹ ÂŽÂ? †‡ŽŽ‡ ’‘Ž‡Â?‹…Š‡ǥ …‹ •‘Â?‘ •’‹”ƒ‰Ž‹ ’‡” …‘•–”—‹”‡ †ƒŽ „ƒ••‘ —Â?ƒ Â?—‘˜ƒ ƒ”…Š‹–‡––—”ƒ †‡ŽŽ‘ –ƒ–‘Ǥ


͘Í

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‹ƒ —”ƒ–‹ ǯ‹’‘–‡•‹ †‹ ”‹“—ƒŽ‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‡‹ ‰‹ƒ”†‹Â?‹

‹”…‘•…”‹œ‹‘Â?‡ ‡Â?–”‘ ”‡Â?–‘ ƒ „‘”†‘ †‹ ƒ—–‘ Â†ÇŻÂ‡Â’Â‘Â…Âƒ

“Apprezzo molto l’idea dell’assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani di voler riqualiďŹ care i giardini di via Turati, chiedendo la collaborazione anche dei cittadini che si potranno fare promotori di una idea nuova di riqualiďŹ caâ€?. Con queste parole il presidente della Circoscrizione Flavio Bonardi (nella foto) apprezza il progetto. “La Circoscrizione Centro ha molto a cuore il futuro della zona, soprattutto perchĂŠ rappresenta

Il gemellaggio tra la Circoscrizione Centro del Comune e la Circoscrizione Centro Piedicastello di Trento prosegue con l’iniziativa “Brescia – Trento andata e ritornoâ€? patrocinata dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione. La manifestazione, in programma sabato 17 e domenica 18 settembre e organizzata con l’associazione “Brixia Old Mobilityâ€?, prevede una trasferta trentina a bordo di auto d’epoca, con ritrovo in Castello. Il ritrovo in Castello è stato

un territorio ‘dimenticato’ da decenni e poco interessato da interventi di sistemazione e messa in sicurezzaâ€?. Bonardi ha anche avanzato l’ipotesi di una rivisitazione del sistema del trafďŹ co veicolare, ciclopedonale e pedonale di via Turati, “cercando di proporre soluzioni anche innovative che vadano a garantire sia la regolaritĂ nei ussi di trafďŹ co sia una migliore vivibilitĂ per chi volesse passeggiare negli spazi verdi e per i residentiâ€?.

organizzato per i festeggiamenti per il 50° anniversario della posa della locomotiva nel piazzale. Sabato 17 e domenicano 18 dalle 10.30 alle 18 sarĂ possibile visitare gratuitamente una mostra di materiale inedito sulla monumentazione della locomotiva. I proprietari di auto d’epoca potranno iscriversi contattando il numero 3346721341. Per chi invece volesse partecipare, non possedendo un’auto d’epoca, potrĂ prenotare un posto sul pullman (03037563540308377000).

‘Â?—Â?‡ †‹ ”‡•…‹ƒ ƒŽ Í™Í? ƒŽ ͚͜ Ž—‰Ž‹‘

%RQXV FRQIHUPDWR SHU OH IDPLJOLH

%

rescia in aiuto delle famiglie numerose anche in tempo di crisi. L’amministrazione cittadina rinnova per il 2011 le misure anti-povertĂ rivolte ai nuclei familiari con tre e piĂš figli, di cui almeno uno a carico. Sono previsti bonus per un importo complessivo di 180mila euro, agevolazioni tariffarie per i servizi scolastici comunali (per un costo preventivo di 8000 euro), e da quest’anno lo sconto del 60% sulle iscrizioni alle attivitĂ sportive per i figli dai sei ai 14 anni. Pesano i tagli al sociale ma tendere una mano a chi non riesce ad arrivare a fine mese rimane un dovere inalienabile. “Nel giro di quattro anni, l’ammontare dei finanziamenti è passato da 92.600 euro a 180mila euroâ€? afferma Giorgio Maione, assessore alla famiglia del Comune di Brescia. “Alla cifra destinata ai bonus – continua l’assessore – vanno aggiunti 46mila euro per sostenere il servizio di asilo nido e 10mila euro per l’istruzioneâ€?. E poi conclude: “Si tratta di un impegno frutto di scelte politiche mirate alle famiglie, senza compromettere altri settori nĂŠ aumentando il bilancio generale dei servizi socialiâ€?. I desti-

ƒŽƒœœ‘ ‘‰‰‹ƒ Šƒ ”‹Â?Â?‘˜ƒ–‘ ’‡” ‹Ž ͚͙͙͘ Ž‡ Â?‹•—”‡ ƒÂ?–‹ ’‘˜‡”–Â? ”‹˜‘Ž–‡ ƒ‹ Â?—…Ž‡‹ ˆƒÂ?‹Ž‹ƒ”‹ …‘Â? –”‡ ‡ ’‹Î ÂˆÂ‹Â‰ÂŽÂ‹ÇĄ †‹ …—‹ ƒŽÂ?‡Â?‘ —Â?‘ ƒ …ƒ”‹…‘Ǥ ”‡˜‹•–‘ —Â? „‘Â?—• …‘Â?’Ž‡••‹˜‘ †‹ Í™Í Í˜Â?‹Žƒ ‡—”‘ …‘Â? ƒŽ…—Â?‡ ƒ‰‡˜‘Žƒœ‹‘Â?‹ natari del bonus erogato dal Comune di Brescia sono le famiglie numerose con un tetto Isee che va dai 12.500 euro ai 25mila euro e con almeno uno dei due genitori residente da 5 anni in cittĂ . Nello specifico: 700 euro fino a un limite Isee di 12.500 euro; 450 euro fino ai 20mila euro; 300 euro fino ai 25mila euro. Per richiedere il contributo basta compilare un apposito modulo da ritirare presso la sede del Settore servizi sociali e politiche per la famiglia. Asilo nido, refezione delle scuole materne (anche paritarie convenzionate) ed elementari statali, trasporto scolastico, pre-scuola e tempo prolungato sono i servizi comunali cui le famiglie possono accedere in maniera agevolata o addirittura gratuita dal quarto figlio in poi. In questo caso, anche i nuclei con Isee fino a 30 mila euro hanno diritto a non pagare l’asilo nido. Invece, per avere la ridu-

zione del corso sportivo non bisogna superare un Isee di 13mila euro. “In tempo di vacche magre un intervento simile è encomiabileâ€?: questo il pensiero rilasciato al sito online “Redattore socialeâ€? da Mario Sberna, presidente dell’Associazione nazionale famiglie numerose. Ma pensa anche che si potrebbe fare di piĂš: “Bisognerebbe alzare a 15mila euro il tetto massimo del reddito isee per ricevere il bonus piĂš sostanzioso, quello da 700 euroâ€?. “Tutta colpa della normativa Isee – aggiunge Sberna –, che non tiene conto del numero di figli a carico di ciascuna famiglia e per questo risulta discriminanteâ€?. Ăˆ dal 2007 che il Comune di Brescia stanzia bonus per le famiglie numerose con redditi bassi. Che sono aumentate: nel 2010 ne hanno fatto richiesta 375, 114 in piĂš rispetto a tre anni prima. “E oggi sono circa 500â€?.

‹‡˜‡ †‹ ”ƒ‰‘ ‡ŽŽƒ Ž–”‡ ͘͜ ‘’‡”‡ †‹ ’‹––—”ƒ ‡ •…—Ž–—”ƒ ‹Â? Â?‘•–”ƒ ’‡” ƒ’Šƒ´ÂŽ

—ŽŽƒ Â?‘•–”ƒ Dz ƒ ˜‹–‡ ’‡” Žƒ ˜‹–‡dzǥ …Š‡ •‹ ‹Â?ƒ—‰—”ƒ Â•ÂƒÇŚ „ƒ–‘ ÍšÍ&#x; ƒ‰‘•–‘ ƒŽŽ‡ Í™Í&#x;ǤÍ›Í˜ÇĄ ƒŽŽƒ ’‹‡˜‡ †‹ ”ƒ‰‘ ‡ŽŽƒ ƒ ”‡•…‹ƒ ƒŽ‡‰‰‹ƒ ‹Ž ”‹…‘”†‘ †‹ †‘Â? ‹‡”‹Â?‘ ‡””ƒ”‹ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒÇĄ ‹Ž ˆ‘Â?†ƒ–‘”‡ †‹ ƒ’Šƒ´ÂŽÇĄ ”‡…‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ •…‘Â?ÇŚ ’ƒ”•‘Ǥ Ž‹ ƒÂ?‹…‹ †‡ŽŽƒ Â‹Â‡Â˜Â‡ÇĄ ‹Â?ÂˆÂƒÂ–Â–Â‹ÇĄ ŠƒÂ?Â?‘ ”ƒ……‘Ž–‘ ‘Ž–”‡ ͘͜ ‘’‡”‡ †‹ ’‹––—”ƒ ‡ •…—Ž–—”ƒ •—Ž –‡Â?ƒ Â”Â‡ÂƒÂŽÂ‹ÂœÇŚ œƒ–‡ ƒ’’‘•‹–ƒÂ?‡Â?–‡ †ƒ ƒ”–‹•–‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ǥ …Š‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ˜‡Â?†—–‡ ƒ ˆƒ˜‘”‡ †‡ŽŽƒ …‘‘’‡”ƒ–‹˜ƒ ƒ’Šƒ´ÂŽÇĄ Žƒ ’‹Î Â?‘–ƒ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ †‹ †‘Â? ‹‡”‹Â?‘ Â‡Â”Â”ÂƒÂ”Â‹ÇĄ …Š‡ †ƒ ‘Ž–”‡ ͚͘ ƒÂ?Â?‹ •˜‘Ž‰‡ ’‡” Žƒ •—ƒ ƒ––‹˜‹–Â? …ƒ’‹ŽŽƒ”‡ †‹ ‹Â?ˆ‘”Â?ÂƒÂœÂ‹Â‘ÇŚ Â?‡ ‡ ‹ •‡”˜‹œ‹ •ƒÂ?‹–ƒ”‹ ƒ ˆƒ˜‘”‡ †‡‹ Â?ƒŽƒ–‹ ‘Â?…‘Ž‘‰‹…‹Ǥ

ˆ‘Â?†‹ ”‹…ƒ˜ƒ–‹ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ †‡•–‹Â?ƒ–‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÇŻÂ‘Â•Â’Â‡Â†ÂƒÂŽÂ‡ †‹ ‹nj ˜‘Ž–‡ŽŽƒǤ ‡ ‘’‡”‡ †‹ ’‹––—”ƒ ‡ †‹ •…—Ž–—”ƒ ”‹’”‡Â?†‘Â?‘ ‹Ž Â?‹–‘ ƒ”…ƒ‹…‘ ‡ ’—”‡ ƒ––—ƒŽ‹••‹Â?‘ †‡ŽŽƒ …—Ž–—”ƒ †‡Ž ˜‹Â?‘ǥ •‘ˆˆ‡”Â?ƒÂ?†‘•‹ ƒÂ?…Š‡ •—ŽŽƒ ’”‘ˆ‘Â?†‹–Â? •’‹”‹–—ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ ‹Â? ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ ƒŽ ˜‹˜‡”‡ ‡ Â?‘”‹”‡Ǥ ‡Ž …ƒ–ƒŽ‘‰‘

Šƒ •…”‹––‘ †‘Â? ‹‡”‹Â?‘ Â‡Â”Â”ÂƒÂ”Â‹ÇŁ Dz ÂŽ …ƒ’‹–‘Ž‘ Í™Í? †‡Ž ƒÂ?ÇŚ ‰‡Ž‘ †‹ ‹‘˜ƒÂ?Â?‹ǥ ‹Â? …—‹ ÂŽÇŻ ˜ƒÂ?‰‡Ž‹•–ƒ Â?ƒ””ƒ ÂŽÇŻÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰Â‘Â”Â‹Âƒ †‡ŽŽƒ ˜‹–‡ ‡ †‡‹ Â–Â”ÂƒÂŽÂ…Â‹ÇĄ ° Â?ƒ–‡”‹ƒ ”‹……ƒ †‹ •–‹Â?‘Žƒœ‹‘Â?‹ ’‡” ‰Ž‹ ƒ”–‹•–‹ †‡Ž ’‡Â?Â?‡ŽŽ‘ǥ †‡ŽŽ‘ Â•Â…ÂƒÂŽÂ’Â‡ÂŽÂŽÂ‘ÇĄ †‡‰Ž‹ •–”—nj Â?‡Â?–‹ Â?—•‹…ƒŽ‹ ‡ †‹ …Š‹ •ƒ —•ƒ”‡ Žƒ ’‡Â?Â?ƒǤ Ž‹ ƒ”–‹•–‹ †‡Ž ƒ—†ƒ–‘ •‹ǯ ÇŚ ŠƒÂ?Â?‘ ‘Â?‘”ƒ–‘ …‘Â? ‹Â?–‡ŽŽ‹‰‡Â?œƒ ‡ …‘Â? ”ƒˆˆ‹Â?ƒ–‘ ‰—•–‘ ÂƒÂ”Â–Â‹Â•Â–Â‹Â…Â‘ÇĄ •‹ƒ Žƒ Â˜Â‹Â–Â‡ÇĄ …Š‡ Žƒ ˜‹–ƒ —Â?ƒÂ?ƒ Â?‡ŽŽ‡ Ž‘”‘ ’‹Î •˜ƒ”‹ƒ–‡ ‡ ”‹……Š‡ ‡•’”‡••‹‘Â?‹dzǤ ƒ”ƒÂ?Â?‘ ’”‡•‡Â?–‹ǥ ˆ”ƒ Ž‡ ÂƒÂŽÂ–Â”Â‡ÇĄ Ž‡ ‘’‡”‡ †‹ Ǥ ”„‘•–‹ǥ Ǥ ”…ƒ”‹ ÇĄ Ǥ ”…Š‡––‹ǥ Ǥ ”…‘Â?ÂƒÂ†ÂƒÇĄ ‹Â?‘ ‡ŽŽ‹Â?‹ǥ Ǥ ‡”–‘Ž‹ǥ Ǥ ‘Â?Â„ÂƒÂ”Â†Â‹Â‡Â”Â‹ÇĄ ǤǤ Ǥ ‘Â?ˆƒ†‹Â?‹ǥ Ǥ ‘Â?‘Â?‡––‹ǥ Ǥ Â”Â‹ÂœÇŚ ÂœÂ‹ÇĄ Ǥ ‘Â?…Š‡”‹ǥ Ž„‡”–‘ ”‘’‡ŽŽ‹ǥ Ǥ —‹Â?ƒ ‡ Ǥ ƒ—•–‹Â?‹Ǥ ÇŻÂ‡Â•Â’Â‘Â•Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ ’”‘•‡‰—‡ ˆ‹Â?‘ ƒŽ ˆ‹Â?‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÍ™Í™ •‡––‡Â?„”‡Ǥ ƒ Â?‘•–”ƒ ‹‡˜‡ †‹ ”ƒ‰‘ Â‡ÂŽÂŽÂƒÇĄ ˜‹ƒ †‡ŽŽƒ ÂŠÂ‹Â‡Â•ÂƒÇĄ ͙͛͞ǥ ° ƒ’‡”–ƒ Â?‡‹ ‰‹‘”Â?‹ ˆ‡”‹ƒŽ‹ Í™Í&#x;ÇĄ nj͙ͥǥ Â?‡‹ ‰‹‘”Â?‹ ˆ‡•–‹˜‹ ͙͘ Č‚ ͙͚Ǥ Č€ Í™Í&#x;Ǥnj Í™ͥǤ Č‹ Ž„‡”–‘ ƒ‹Â?ÂƒČŒ

”‡•…‹ƒ ǯ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ †‡ŽŽǯ‡š ‹Â?†ƒ…‘

&RUVLQL ULYHQGLFD OD ERQWj GHL FRQWL Nei giorni scorsi l’ex sindaco Paolo Corsini (oggi deputato, nella foto) ha preso carta e penna e ha scritto ai giornali per fare chiarezza, stanco di leggere alcune interpretazioni sulla precedente giunta dal lui presieduta e di fatto per rispondere all’attuale assessore al bilancio, Fausto Di Mezza, che in piĂš circostanze si era lamentato per lo stato dei conti di Palazzo Loggia. In particolare l’oggetto del contendere verte sulla tenuta finanziaria del progetto fortemente voluto dal sindaco Corsini della metropolitana. “Il piano finanziario della metropolitana aveva una valenza programmatoria, compreso il costo del biglietto, una valenza diremmo ‘facoltizzante’, legata sĂŹ a dati economici, ma da raccordare a coerenti scelte politiche circa i trasporti, la mobilitĂ , la sosta, i parcheggi. Scelte che la Giunta Paroli – afferma l’on. Corsini – ha improvvidamente rovesciato, determinando la contrazione attuale degli utenti del trasporto pubblico. Del resto l’aumento del numero dei passeggeri a partire dal 2004 (circa il 4% l’anno) è stato tale da consentire di soprassedere all’innalzamento del costo del biglietto sino alla metĂ del 2008. Quanto al mutuo garantito dal Comune esso fu dovuto ad una richiesta della Cassa depositi e prestiti in quanto il rating municipale era tale da offrire le piĂš ampie garanzie al fine di ottenere condizioni ottimaliâ€?. Corsini sottolinea con convinzione anche la distanza dalla giunta Paroli: “Sono tutte riconducibili alla Giunta di centrosinistra le realizzazioni piĂš

significative in via di compimento, dalla piscina di Mompiano alla casa di riposo di San Polo, da Campo di Marte alla Polveriera, dal parcheggio della fossa di piazzale Arnaldo ad una serie di interventi sulla viabilità . Una Giunta, quella che ha governato la città nel decennio 1998-2008, che ha lasciato ai suoi successori – scrive l’on. Corsini – il terzo bilancio di città capoluogo meno indebitato d’Europa e un tesoretto di circa 160 milioni di euro�.

ƒ‘Ž‘ ‘”•‹Â?‹ǣ Dz ÂŽ ’‹ƒÂ?‘ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒ”‹‘ †‡ŽŽƒ Â?‡–”‘’‘Ž‹–ƒÂ?ƒ ƒ˜‡˜ƒ —Â?ƒ ˜ƒŽ‡Â?œƒ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹ÂƒÇł


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‘�‰”‡‰ƒ †‡ŽŽƒ …ƒ”‹–� ƒ’‘•–‘Ž‹…ƒ ‹ƒ’‡”–‘ ‹Ž „ƒ�†‘ ’‡” ‰Ž‹ ƒŽŽ‘‰‰‹ —�‹˜‡”•‹–ƒ”‹

ˆ’ ƒ�ƒ”†‡ŽŽ‹ ‘�–”‘ ‹ †‹•–—”„‹ ƒŽ‹�‡�–ƒ”‹ †‡‹ ”ƒ‰ƒœœ‹

Si è reso disponibile un nuovo posto letto presso le residenze universitarie della Congrega della caritĂ apostolica, ma potrebbero aggiungersene altri. Il 22 agosto 2011 è stato cosĂŹ riaperto il Bando di assegnazione degli alloggi universitari e post-universitari: il termine di presentazione delle domande è ďŹ ssato al 15 settembre 2011. Alla graduatoria che si formerĂ mediante il bando si attingerĂ anche per l’assegnazione di ulteriori posti che si rendessero

Il progetto “Se ci amiamo, diamoci il giusto pesoâ€? è rivolto a docenti delle scuole elementari, medie e superiori interessati ad approfondire l’ambito dei disturbi alimentari tra la popolazione scolastica. Si svolgerĂ presso la sede di Brescia del Cfp “Zanardelliâ€? in collaborazione con la Provincia a partire dal mese di ottobre e sino al marzo 2012. Quattro coordinatori specialisti del settore lavoreranno con gli

vacanti entro l’inizio dell’anno accademico. La Congrega interviene da cinque secoli su diverse forme di povertĂ grazie al sostegno di tanti benefattori. Fra gli interventi signiďŹ cativi piĂš recenti, si ricorda la riqualiďŹ cazione del quartiere Mazzucchelli, che secondo alcuni storici rappresenterebbe il piĂš antico esempio di edilizia popolare della cittĂ . Il rione è ubicato a Brescia, nella zona di Fiumicello, tra via Mazzucchelli, via Cocchetti e via Carducci.

Í˜ÍĄ

insegnanti, tra riunioni plenarie a lavori in sottogruppi. Le iscrizioni si raccolgono ďŹ no al 14 ottobre per un numero di partecipanti limitato. I destinatari sono gli insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori delle provincia di Brescia (massimo 45 posti). Al termine del percorso sarĂ rilasciato un attestato. Maggiori informazioni al numero 030-3848542, e-mail: formazione@cfpzanardelli.it o sul sito www.cfpzanardelli.it.

‡––‡�„”‡ ͚͙͚͘ ‡ Ž‹�’‹ƒ†‹ †‹ ‹�ˆ‘”�ƒ–‹…ƒ

…‹† ‘� ƒ‘––‹�‹ •—……‡†‡ ƒ †‘� ƒ•–‡ŽŽƒ�‡ŽŽ‹

”‡•…‹ƒ ‘•’‹–‡”Â?ÇĄ Â?‡Ž ÍšÍ˜Í™ÍšÇĄ Žƒ ͚͔͜ ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ Ž‹Â?’‹ƒ†‹ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ †‹ ‹Â?ˆ‘”Â?ƒ–‹…ƒǤ ÇŻÂƒÂ?Â?—Â?…‹‘ ° ƒ””‹˜ƒ–‘ ƒ ˆ‹Â?‡ Ž—‰Ž‹‘ ‹Â? Šƒ‹ŽƒÂ?Â†Â‹ÂƒÇĄ †‘˜‡ •‹ ° •˜‘Ž–ƒ Žƒ ͚͔͛ ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?’‡–‹œ‹‘Â?‡ ‡ †‘˜‡ Žƒ ”‘˜‹Â?Â…Â‹ÂƒÇĄ ’‡” Â?ƒÂ?‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â•Â•Â‘Â”Â‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻ •–”—œ‹‘Â?‡ ”‹•–‹†‡ ‡Ž‹ǥ Šƒ ”‹…‡˜—–‘ ‹Ž Â?ƒÂ?†ƒ–‘Ǥ ÇŻÂƒÂ’Â’Â—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ° ƒ ˆ‹Â?‡ †‹ •‡––‡Â?„”‡ ͚͙͚͘ –”ƒ ‹”Â?‹‘Â?‡ ȋ…Š‡ ‘•’‹–‡”Â? ‰Ž‹ •–—†‡Â?Â–Â‹ČŒ ‡ ‘Â?–‹…Š‹ƒ”‹ Č‹ÂƒÂŽ ‡Â?–”‘ ˆ‹‡”ƒ †‡Ž ƒ”†ƒ •‹ •˜‘Ž‰‡”Â? Žƒ …‘Â?’‡–‹œ‹‘Â?‡ †‹ ‹Â?ˆ‘”Â?ÂƒÂ–Â‹Â…ÂƒČŒǤ …‘””‡†‘ǥ …‹ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ‹Â?…‘Â?–”‹ ‡ Â?‘Â?‡Â?–‹ †‹ ƒ’’”‘ˆ‘Â?†‹Â?‡Â?–‘ •—Ž –‡Â?ƒ †‡ŽŽǯ‹Â?Â?‘˜ƒœ‹‘Â?‡ ‡ †‡ŽŽǯ‹Â?ˆ‘”Â?ƒ–‹…ƒǤ ƒŽ ͚͛ ƒŽ ͚ͥ •‡––‡Â?„”‡ ͚͙͚͘ ƒ””‹˜‡”ƒÂ?Â?‘ ƒ ”‡•…‹ƒ …‹”…ƒ Í?͘͘ •–—†‡Â?–‹ †‡ŽŽƒ •…—‘Žƒ •—’‡”‹‘”‡ǥ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?–‹ †ƒ Í Íœ ƒ‡•‹ ‡ †‹˜‹•‹ ‹Â? •“—ƒ†”‡ …‘Â?’‘•–‡ †ƒ “—ƒ––”‘ ”ƒ‰ƒœœ‹ …‹ƒ•…—Â?ƒǤ ‡” †—‡ ‰‹‘”Â?ƒ–‡ †ƒ …‹Â?“—‡ ‘”‡ǥ ‹Â?’‹‡‰ƒÂ?†‘ ‘Ž–”‡ Í?͘͘ …‘Â?’—–‡” …‘ŽŽ‡‰ƒ–‹ ‹Â? ”‡–‡ǥ •‹ •ˆ‹†‡”ƒÂ?Â?‘ Â?‡ŽŽƒ •‘Ž—œ‹‘Â?‡ †‹ •‡‹ ’”‘„Ž‡Â?‹ ‹Â?ˆ‘”Â?ÂƒÂ–Â‹Â…Â‹ÇĄ …‘Â? ‹ ”‹•—Ž–ƒ–‹ †‡‹ –‡•– ˜‹•‹„‹Ž‹ ‹Â? –‡Â?’‘ ”‡ƒŽ‡Ǥ ƒ „ƒÂ?†‹‡”ƒ †‡ŽŽǯ Â?–‡”Â?ƒ–‹‘Â?ƒŽ‡ Ž›Â?’‹ƒ† ‹Â? Â?ˆ‘”Â?ƒ–‹…• Č‹ Â‘Â‹ČŒ …ƒÂ?’‡‰‰‹ƒ ‘”ƒ ƒ ƒŽƒœœ‘ ”‘Ž‡––‘ǥ ‹Â?•‹‡Â?‡ ƒŽ Ž‘‰‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â†Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ †‡ŽŽ‡ Ž‹Â?’‹ƒ†‹ ‹Â?ˆ‘”Â?ÂƒÂ–Â‹Â…ÂŠÂ‡ÇŁ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ †‡ŽŽƒ Ž‡––‡”ƒ Dz‘dz †‹ ‘‹ ° •–ƒ–‘ ‹Â?•‡”‹–‘ Žǯ—‘Â?‘ ˜‹–”—˜‹ƒÂ?‘ †‹ ‡‘Â?ƒ”†‘Ǥ ”‡•…‹ƒ •‹ Â’Â”Â‡Â’ÂƒÂ”ÂƒÇĄ “—‹Â?†‹ǥ Ġ ƒ’”‹”‡ Ž‡ ’‘”–‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?ˆ‘”Â?ƒ–‹…ƒǤ

1 •–ƒ–ƒ …‘Â?˜‘…ƒ–ƒ ’‡” •ƒ„ƒ–‘ ͙͘ •‡––‡Â?„”‡ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â?„Ž‡ƒ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ …‹† ’”‡••‘ ‹Ž ‡Â?–”‘ ’ƒ•–‘”ƒŽ‡ ƒ‘Ž‘ ƒ ”‡•…‹ƒǤ ÂŽ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ’”‡˜‡†‡ ƒŽŽ‡ Í Ç¤ÍœÍ? ÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‘Â‰ÂŽÂ‹Â‡Â?œƒǢ ƒŽŽ‡ ÍĄ ‹Ž •ƒŽ—–‘ ‡ Žƒ ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ’”‡•‹†‡Â?–‡ ‹ƒ ‹––ƒ†‹Â?‹Ǣ ƒŽŽ‡ ͥǤ͛͘ ‹Ž •ƒŽ—–‘ †‹ †‘Â? ‹—•‡’’‡ ƒ•–‡ŽŽƒÂ?‡ŽŽ‹ ‡ Žƒ ’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ †‹ †‘Â? ƒÂ?‹‡Ž‡ ƒ‘––‹Â?‹ǥ Â?‘Â?‹Â?ƒ–‘ †ƒŽ ‡•…‘˜‘ Â?—‘˜‘ ‘Â?•—Ž‡Â?–‡ ‡……Ž‡•‹ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ …‹†Ǥ ŽŽ‡ ͥǤÍœÍ? ‹ ”‡•‹†‡Â?–‹ †‹ ‡œ‹‘Â?‡ Č‹ ƒŽŽ‡ ƒÂ?‘Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ ƒ••ƒ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ ‡ …‹––Â?ČŒÇĄ ‹ …‘‘”†‹Â?ƒ–‘”‹ †‡ŽŽ‡ ‘Â?Â?‹••‹‘Â?‹ ‡ ‹Ž ”—’’‘ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ •˜‘Ž‰‘Â?‘ —Â?ƒ ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ Â•Â—ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ ÍšÍ˜Í™Í˜Č€ÍšÍ˜Í™Í™Ǥ ŽŽ‡ ͙͘ǤÍ™Í? Â…ǯ° Žƒ ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ •—ŽŽƒ •‹–—ƒœ‹‘Â?‡ ƒ••‘…‹ƒ–‹˜ƒ †‡Ž •‡‰”‡–ƒ”‹‘ ƒ„‹‘ ƒ˜‹Â?‹ ‡ †‡Ž –‡•‘”‹‡”‡ Â?–‘Â?‹‘ ƒ•–”‘•–‡ˆƒÂ?‘ ’”‹Â?ƒ †‹ —Â? ”‡Â?†‹…‘Â?–‘ •—Ž „‹ŽƒÂ?…‹‘ …‘Â?•‘Ž‹†ƒ–‘ ƒ …—”ƒ †‡ŽŽƒ †‘––Ǥ••ƒ ”ƒœ‹ƒ ƒ˜‡ŽŽ‹Ǥ ŽŽ‡ ͙͘Ǥ͛͘ ˜‹‡Â?‡ ‹ŽŽ—•–”ƒ–‘ ‹Ž ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ †‡Ž ’”‹Â?‘ •‡Â?‡•–”‡ ƒÂ?Â?‘ ÍšÍ˜Í™Í™Č€Í™ÍšǤ

ÂŽ ˜‹…‡’”‡•‹†‡Â?–‡ Â?„‡”–‘ ‹ƒÂ?…Š‹ ’”‘’‘Â?‡ Žƒ …‘•–‹–—œ‹‘Â?‡ †‹ —Â? ‘Â?†‘ †‹ •‘Ž‹†ƒ”‹‡–Â? …‹†Ǥ —……‡••‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ •‹ ƒ’”‡ Žƒ †‹•…—••‹‘Â?‡ †‡‹ •‘…‹ ‡ ‹Ž †‹„ƒ––‹–‘ •—Ž –‡Â?ƒ ’”‘’‘•–‘ Â?‡ŽŽƒ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ”‡•‹†‡Â?–‡ Â?‡ŽŽƒ Â?‘–ƒ †‡Ž ͚ͥ Ž—‰Ž‹‘ …‘•¿ •‹Â?–‡–‹œœƒ„‹Ž‡ Dz …‹† ‘‰‰‹ǣ ”‹„‡ŽŽ‹ ’‡” ƒÂ?‘”‡ ÇŚ ‹Ž …‘”ƒ‰‰‹‘ ‡ ‹Ž †‘˜‡”‡ Â?‘”ƒŽ‡ †‹ ‡••‡”‡ –‡•–‹Â?‘Â?‹ ƒ––‹˜‹dzǤ Â?‡œœ‘‰‹‘”Â?‘Ǣ ͙͚ …‘Â?…‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‡ Žƒ ƒÂ?–ƒ ‡••ƒ ’”‹Â?ƒ †‹ —Â?ƒ …‘Â?…Ž—•‹‘Â?‡ …‘Â?˜‹˜‹ƒŽ‡Ǥ

‘Žœƒ�‘ ƒŽ ͚͞ ƒ‰‘•–‘

&RPXQLWj LQ IHVWD

&

ome è ormai tradizione da alcuni anni nei due fine settimana tra agosto e settembre, il quartiere di Folzano vive la “Festa della ComunitĂ â€?, giunta quest’anno alla sua 10ÂŞ edizione. La festa vuole essere occasione di ritrovo, di aggregazione e di svago. Il ricavato della festa viene interamente destinato al finanziamento dei lavori di miglioramento sismico e restauro della parrocchiale, iniziati nel settembre 2008 e terminati il 31 dicembre 2010. La manifestazione allestita negli spazi dell’oratorio è organizzata dalla parrocchia e resa possibile grazie alla collaborazione di molti volontari che operano attivamente all’interno del quartiere. Ogni serata sarĂ preceduta da un momento per i piccoli con baby dance animata dai giovani dell’oratorio. Lo stand gastronomico sarĂ attivo nelle serate musicali e la domenica a mezzogiorno. La festa si apre venerdĂŹ sera 26 agosto con una serata dedicata ai giovani che vedrĂ protagonisti tre gruppi musicali: Kenny Rose, Mors Compleint e No way out. Sabato 27 agosto, liscio e anni ‘60 con l’orchestra “Fausto e amiciâ€?. Domenica 28 agosto Virgilio animerĂ la serata con disco e karaoke. La seconda settimana della festa prevede nelle

‡”…‘Ž‡†¿ ͙͛ ƒ‰‘•–‘ —Â?ƒ •‡”ƒ–ƒ ° †‡†‹…ƒ–ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ …‘Â? †‘Â? Â—Â•ÂƒÂ”Â‹ÇŁ Dz ƒ …Š‹‡•ƒ †‹ ‘ŽœƒÂ?‘ Â?‡ŽŽǯ‘”‹‰‹Â?‡ ‡ Â?‡Ž ’”‡•‡Â?–‡dz sere di lunedĂŹ 29, martedĂŹ 30 e giovedĂŹ 1° settembre una serie di tornei in oratorio: biliardino, briscola e ping-pong. MercoledĂŹ 31 agosto una serata dedicata all’arte con un incontro sul tema “La chiesa di Folzano nell’origine e nel presenteâ€?. Intervengono don Giuseppe Fusari, di-

rettore del Museo diocesano e Corrado Pasotti, coordinatore dei lavori di restauro. VenerdĂŹ 2 settembre si riprende con la musica e lo stand gastronomico: alle 21 festa latina, con animazione musica e spettacolo. Sabato sera 3 settembre lo spiedo e l’animazione musicale offerta dal gruppo “The Shuffle Boysâ€?, con brani dal liscio agli anni 60. Domenica 4 settembre, la giornata conclusiva: alle 12.30 il pranzo per gli ultra 75enni offerto dalla Caritas parrocchiale in collaborazione con la Circoscrizione e l’Amministrazione comunale; in serata alle 20.30 un saggio di danza della Scuola Reverence e alle 21 la musica con “Sandra e Claudioâ€?.

Íš ÍšÍ?

8QD SLD]]D SLHQD GL ILRUL Manca poco all’8ÂŞ edizione di Fiorinsieme, evento organizzato dall’Associazione orovivaisti bresciani e dal Comune di Brescia in collaborazione con la Circoscrizione Centro che si terrĂ dal 2 al 25 settembre in piazza Paolo VI. La nuova edizione è chiamata “Living Green in the Cityâ€? e affronterĂ il tema del benessere e della vita da giardino: architettura e design al servizio del verde per trasformare Brescia in una cittĂ giardino. Fiorinsieme 2011 sarĂ un grande salotto urbano arricchito da una scenograďŹ a unica come il Duomo con oltre 1200 metri quadrati di piazza. I visitatori potranno ammirare sei spazi verdi progettati da alcune aziende bresciane. Nella storica piazza seguendo il percorso si potranno ammirare il “verde verticaleâ€?, in cui si vuole abbinare una delle nuove tendenze nel mondo della progettazione del verde

“il giardino verticaleâ€? a un omaggio per il 150° dell’Unita d’Italia, riproducendo con essenze cromaticamente adatte i tre colori della bandiera nazionale. Il “Giardino d’acquaâ€?: un giardino moderno dove l’elemento preponderante dell’acqua, con tutta la sua valenza, trova la sintesi con gli altri elementi presenti, quali le parti architettoniche, gli arredi e naturalmente le piante; sarĂ un salotto fra l’acqua e il verde, dove rilassarsi, socializzare e godere della piacevolezza del luogo. Il “Giardino dell’armoniaâ€?, rappresentato da un paesaggio naturale lacustre ed elementi dal forte valore simbolico quali canne di bambĂš, acqua, ghiaia e pietra. Il “Giardino di Susyâ€?, un grande spazio dedicato ai piĂš piccoli con giochi e arredi che si inseriscono armoniosamente nel contesto verde, caratterizzato da una vegetazione selvaggia e colorata. Le

ricche e colorate ďŹ oriture del “Giardino mediterranoâ€?, un salotto contemporaneo con un’ambientazione tipica dei paesaggi di mare e le magniďŹ cenze arboree che dominano il sud del nostro paese. L’ “Orto Giardinoâ€?, caratterizzato dal piacevole intreccio tra il mondo vegetale e domestico, l’orto e il giardino. InďŹ ne il “Giardino delle formeâ€?, un giardino ispirato alle forme tonde e sinuose. Grande novitĂ di quest’anno sarĂ la presenza di una societĂ che realizza impianti fotovoltaici. L’orto-orovivaismo in serra è infatti uno dei settori in cui il fotovoltaico potrĂ svilupparsi in maniera esponenziale. Tutti i ďŹ ne settimana di settembre, quindi, ci saranno le mostre mercato con il meglio della produzione orovivaistica bresciana: dalle 10 alle 20 il 3 e 4 settembre, il 10 e 11 settembre e il 24/25 settembre.


Brescia

1861-2011


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‡”‘ŽƒÂ?—‘˜ƒ ‡•–‹˜ƒŽ Dz ……Š‹‘ †‹ „—‡dz LunedĂŹ 29 agosto dalle ore 11 alle 14 sarĂ presentato presso la sala S. Agostino nella sede della Provincia di Brescia in palazzo Broletto il programma del festival “Occhio di bueâ€?. L’evento che ha per sottotitolo la dicitura “Proteine dalla bassa bresciana. Festival di idee creativeâ€? si propone come una manifestazione culturale davvero unica nel panorama provinciale: unirĂ infatti molteplici espressioni artistiche come il

teatro, la musica e la ďŹ losoďŹ a, senza dimenticare la danza e gastronomia. Un festival fatto di curiositĂ e idee creative nelle location piĂš affascinanti di Verolanuova, nato con l’intento di portare la cultura in territori inusuali e di stimolare il pubblico ad una ricerca piĂš intrigante delle diverse modalitĂ espressive. Il festival si aprirĂ venerdĂŹ 16 settembre alle 21 presso il parco Nocivelli. (f.u.)

͙͙

‘”‰‘•ƒ–‘ŽŽ‘ ‡”…ƒ–‹�‘ ‹� ’‹ƒœœƒ

‡�‡†‡ŽŽ‘ ‡•–ƒ †‡ŽŽƒ „‹””ƒ

Nuovo mercatino, nuovi espositori e nuove bancarelle. Da settembre 2011 prende il via in piazza Castello “Le meraviglie del passato�, nuovo mercatino dell’antiquariato, del modernariato e del collezionismo di Borgosatollo. Ogni secondo sabato del mese saranno presenti nuove bancarelle e nuovi espositori rispetto al passato, dalle 8 alle 18. Per informazioni, telefonare al numero 0302701876.

Sabato 28 agosto alle 21 a Remedello Sotto, il bar Portici in collaborazione con il gruppo Patabolis beer fest organizzano una festa in piazza. Il tam tam si diffonde sul web grazie a Facebook. Il gruppo musicale Diatonica accompagnerĂ la serata con la propria musica. In una cornice gradevole, con il caldo che colpisce quale miglior modo per passare una serata estiva, se non ascoltando musica e sorseggiando una buona birra fresca?

”œ‹˜‡……Š‹ ‘Â?‡Â?‹…ƒ Íœ •‡––‡Â?„”‡ Žǯ‹Â?ƒ—‰—”ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …Š‹‡•ƒ

/D 'LVFLSOLQD ULWURYDWD

ÂŽ ˜‡•…‘˜‘ ‘Â?ƒ”‹ ˜‹•‹–‡”Â? Žƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ ‡ „‡Â?‡†‹”Â? ÂŽÇŻÂƒÂ?–‹…ƒ •‡†‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?ˆ”ƒ–‡”Â?‹–ƒ †‡‹ ‹•…‹’Ž‹Â?‹ǥ ”‡•–ƒ—”ƒ–ƒ ‰”ƒœ‹‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?’‡‰Â?‘ †‹ —Â?ÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ Ž‘…ƒŽ‡

8

n gioiello riportato all’antico splendore. Domenica 4 settembre, la chiesa dei Disciplini di Orzivecchi verrĂ solennemente inaugurata e benedetta dal vescovo di Brescia mons. Luciano Monari, in visita alla comunitĂ della Bassa. L’attuale sistemazione è frutto di un lungo restauro reso possibile dall’entusiasmo e dalla dedizione di un locale gruppo di appassionati che, supportati dal parroco don Franco Cavalli, hanno negli anni tramite diverse iniziative raccolto fondi sufficienti a riportare la Disciplina all’antico splendore. Si tratta dell’associazione “Amici della Disciplinaâ€?, il cui presidente Giuseppe Busetti soddisfatto dichiara: “Sono orgoglioso di aver contribuito in modo determinante alla realizzazione di questo importante progetto di restauro. Con la benedizione del vescovo Luciano Monari la chiesa dei Disciplini torna ufficialmente alla propria funzione originale di luogo di preghiera e raccoglimento. La parrocchia e la popolazione di Orzivecchi devono essere giustamente orgogliose di aver recuperato una chiesa di grande interesse storico, artistico e religiosoâ€?. La chiesa dei Disciplini rappresenta il piĂš grande recupero di un edificio antico ad Orzivecchi dopo quello

ƒ …Š‹‡•ƒ †‡‹ ‹•…‹’Ž‹Â?‹ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ ‹Ž ’‹Î ‰”ƒÂ?†‡ ”‡…—’‡”‘ †‹ —Â? ‡†‹ˆ‹…‹‘ •–‘”‹…‘ ƒ ”œ‹˜‡……Š‹ †‘’‘ ’ƒŽƒœœ‘ ƒ”–‹Â?‡Â?‰‘ del Palazzo Martinengo. Questa avventura iniziava esattamente 10 anni fa. Era il dicembre dell’anno 2000 quando un centinaio di soci costituivano l’associazione Amici della Disciplina Onlus con l’intento dichiarato di recuperare la chiesa della Disciplina che allora si

trovava in un deplorevole stato di abbandono. Furono anni difficili, pochi credevano nella realizzazione del progetto, troppo grande e oneroso. I primi tempi furono dedicati alla raccolta fondi, poi con il sostegno di don Franco, sotto la direzione attenta di Sandro Guerini si iniziarono i lavori alla chiesa e si può dire con soddisfazione che la chiesa è terminata. Per completare il restauro, però, manca ancora il matroneo con gli affreschi dedicati alla passione di Cristo. I lavori alla Disciplina ci hanno dato utili informazioni sulla storia di Orzivecchi e hanno permesso di ritrovare alcune opere di grande valore artistico come la tela inedita di Grazio Cossali che rappresenta il Padreterno con i Santi Francesco e Carlo Borromeo e il bellissimo affresco della Madonna del latte, ritrovato in una intercapedine del muro. Lo scultore bresciano Federico Severino ha realizzato per la chiesa due magnifiche sculture in cotto, l’Ambone e il tabernacolo, degno coronamento alle opere d’arte antiche presenti nella chiesa. Domenica 4 aprile dopo la benedizione solenne del Vescovo verrĂ scoperta una lapide di marmo in ricordo dell’avvenimento.

ƒ�‡”„‹‘ ƒ Ž‹�‡ƒ ˜‡”†‡ ƒŽ �‡‡–‹�‰

‹—•‡’’‡ ÂƒÂ–Â–ÂƒÂ‰ÂŽÂ‹Â‘ÂŽÂƒÇĄ ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ ƒ ‹Â?‡ƒ ‡”†‡ǥ ° •–ƒ–‘ ‹Â?˜‹–ƒ–‘ …‘Â?‡ ”‡Žƒ–‘”‡ ƒŽŽƒ ƒ—–‘”‡˜‘Ž‡ –ƒ˜‘Žƒ ”‘–‘Â?†ƒ Dz ‹„‘ǣ “—ƒŽ‹–Â? ‘ “—ƒÂ?–‹–Â? ’‡” Â?—–”‹”‡ ‹Ž ’‹ƒÂ?Â‡Â–ÂƒÇŤÇł †‹ ˜‡Â?‡”†¿ ͚͞ ƒ‰‘•–‘ ȋ‘”‡ ͙ͥǥ ƒŽƒ ‡”‹ǥ ‹‡”ƒ †‹ ‹Â?‹Â?Â‹ČŒ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ †ƒŽŽƒ ‘Â?’ƒ‰Â?‹ƒ †‡ŽŽ‡ ’‡”‡ ‰”‘ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‡ ’‡” Žƒ ͚͔͛ ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ Â?‡”Â?‡••‡ …—Ž–—”ƒŽ‡ †‹ ‹Â?‹Â?‹ …Š‡ ‘‰Â?‹ ƒÂ?Â?‘ Â”Â‹Â…ÂŠÂ‹ÂƒÇŚ Â?ƒ Â?‹‰Ž‹ƒ‹ƒ †‹ ˜‹•‹–ƒ–‘”‹Ǥ ÂŽ –‡Â?ƒ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ ‡ †‡Ž‹…ƒ–‘ ˜‹‡Â?‡ ‹Â?†ƒ‰ƒ–‘ ‡ ƒÂ?ƒŽ‹œœƒ–‘ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ ‹Ž …‘Â?–”‹„—–‘ †‹ ’‡”•‘Â?ƒŽ‹–Â? †‹ •’‹……‘ †‡Ž •‡––‘nj ”‡ ƒ‰”‘ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‡Ǥ Â?•‹‡Â?‡ ƒ ‹—•‡’’‡ ÂƒÂ–Â–ÂƒÂ‰ÂŽÂ‹Â‘ÂŽÂƒÇĄ ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ ƒ ‹Â?‡ƒ ‡”†‡ Â’ÂƒÇĄ ’”‡Â?†‘Â?‘ Žƒ ’ƒ”‘Žƒ –‡ˆƒÂ?‘ ‡”Â?‹ǥ †‹”‡––‘”‡ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ †‡Ž ‘Â?•‘”œ‹‘ ’‡” Žƒ —–‡Žƒ †‡Ž ”ƒÂ?ƒ ƒ†ƒÂ?‘Ǣ ƒ”…‘ —……Š‹Â?‹ǥ †‹”‡––‘nj ”‡ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ ƒÂ?…‘ Ž‹Â?‡Â?–ƒ”‡ ‘Â?Ž—•Ǣ ‹Â?…‡Â?œ‘ ƒ••‹Â?ÂƒÂ”Â‹ÇĄ ’”‡•‹†‡Â?ÇŚ –‡ †‹ ‘‘’ –ƒŽ‹ƒǤ

Â?–”‘†—…‡ ƒÂ?‹ŽŽ‘ ƒ”†‹Â?‹ǥ ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ŽŽƒ ‘Â?’ƒ‰Â?‹ƒ †‡ŽŽ‡ ’‡”‡ ‰”‘ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‡Ǥ ƒ ‹Â?‡ƒ ‡”†‡ ° ’”‡•‡Â?–‡ ƒŽ ‡‡–‹Â?‰ …‘Â? †—‡ •–ƒÂ?† †‡nj †‹…ƒ–‹ ƒŽ ’”‘’”‹‘ „”ƒÂ?† ‹Â?Â?‹†‹ ¿Ǥ ÂŽ ’”‹Â?‘ ‘ˆˆ”‡ ƒÂ?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ ’‡” ‹ „ƒÂ?ÇŚ „‹Â?‹ǥ Â?‡Â?–”‡ Â?‡Ž •‡…‘Â?†‘ •‘Â?‘ ‹Â? ˜‡Â?†‹–ƒ ‹ ’”‘†‘––‹ ‹Â?Â?‹†‹ ¿Ǥ ‡” —Ž–‡nj ”‹‘”‹ ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‹ Â•Â—ÂŽÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‡Â?Â†ÂƒÇŁ ™™™ǤŽƒŽ‹Â?‡ƒ˜‡”†‡Ǥ‹– ÇŚ ™™™Ǥ†‹Â?Â?‹†‹•‹Ǥ‹–Ǥ

‘……ƒˆ”ƒÂ?…ƒ ƒŽ—–‘ ƒ •—‘” ‹ƒÂ?…ƒ ‘’‘ ‘––‘ ƒÂ?Â?‹ †‹ •‡”˜‹œ‹‘ ’ƒ••ƒ–‹ Â?‡ŽŽƒ Ž‘…ƒŽ‡ …ƒ•ƒ †‡ŽŽ‡ •—‘”‡ Â‘Â˜Â‡ÇŚ ”‡ŽŽ‡ǥ •—‘” ‹ƒÂ?…ƒ Šƒ Žƒ•…‹ƒ–‘ Žƒ …‘Â?—Â?‹–Â? †‹ ‘……ƒˆ”ƒÂ?…ƒ †‘˜‡ •‹ ‡”ƒ ‘……—’ƒ–ƒ ’”‹Â?…‹’ƒŽÂ?‡Â?–‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â‹ÂŽÂ‘ ‹Â?ˆƒÂ?–‹Ž‡ǥ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â‹ÂŽÂ‘ Â?‹†‘ ‡ †‡Ž Â…ÂƒÂ–Â‡ÇŚ …Š‹•Â?‘ ‹Â? ’ƒ””‘……Š‹ƒǤ ‘’‘ —Â?ƒ ’”‹Â?ƒ …‡”‹Â?‘Â?‹ƒ †‹ •ƒŽ—–‘ †‘Â?‡Â?‹…ƒ Í&#x; ƒ‰‘•–‘ Â?‡ŽŽƒ …Š‹‡•ƒ Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Šƒ ”‹…‡˜—–‘ Žǯ‘Â?ƒ‰‰‹‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‹nj Â?‹•–”ƒœ‹‘‡Â? •…‘Žƒ•–‹…ƒ ‡ †‡ŽŽ‡ ƒ—–‘”‹–Â? …‹˜‹Ž‹ ’”‘’”‹‘ †—”ƒÂ?–‡ Žƒ Dz ‡•–ƒ †‡Ž ˆƒÂ?…‹—ŽŽ‘dzǥ …Š‡ ‘‰Â?‹ ƒÂ?Â?‘ǥ ƒ …ƒ˜ƒŽŽ‘ †‹ Â‡Â”Â”ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ ° †‡†‹…ƒ–ƒ Â–Â”ÂƒÇŚ †‹œ‹‘Â?ƒŽÂ?‡Â?–‡ Â?‡Ž ’ƒ‡•‡ †‡ŽŽƒ ƒ••ƒ ƒŽŽƒ …—”ƒ †‡ŽŽƒ •…—‘Žƒ †‡ŽŽǯ‹Â?ˆƒÂ?ÇŚ ÂœÂ‹ÂƒÇĄ …—‹ •‘Â?‘ †‡˜‘Ž—–‹ ‹ ˆ‘Â?†‹ ”‹…ƒ˜ƒ–‹Ǥ ƒ ”‡Ž‹‰‹‘•ƒ Šƒ ”‹…‡˜—–‘ ‹Â? †‘Â?‘ —Â? …‘Â?’—–‡” ’‘”–ƒ–‹Ž‡ ‡ —Â? “—ƒ†”‘ ”ƒˆˆ‹‰—”ƒÂ?–‡ Žƒ ƒ†‘Â?Â?ƒǤ ‘Â?Â?‘••ƒ ‡ †‹•’‹ƒ…‹—–ƒ †‹ †‘˜‡”•‡Â?‡ ƒÂ?Â†ÂƒÂ”Â‡ÇĄ •—‘” ‹ƒÂ?…ƒ ° ‘”ƒ ÂƒÂ–ÇŚ –‡•ƒ ƒ —Â? Â?—‘˜‘ ‹Â?…ƒ”‹…‘ …‘Â?‡ Â?ƒ†”‡ •—’‡”‹‘”ƒ ‹Â? —Â?ƒ …ƒ•ƒ †‡ŽŽ‡ ’‘nj ˜‡”‡ŽŽ‡ ‹Â? Â?‹Ž‹ƒ ‘Â?ƒ‰Â?ƒ Â†Â‘Â˜Â‡ÇĄ …‘ƒ†‹—˜ƒ–ƒ †ƒ ƒŽ–”‡ †—‡ …‘Â?•‘”‡ŽŽ‡ •‹ ‘……—’‡”Â? †‹ —Â?ƒ ˜‡Â?–‹Â?ƒ †‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ ‹Â? ‡–Â? ’”‡•…‘Žƒ”‡ ƒ …—‹ •‡ Â?‡ ƒ‰‰‹—Â?‰‡”ƒÂ?Â?‘ ƒŽ–”‹ ͘͞ …Š‡ †ƒŽŽ‡ ‡Ž‡Â?‡Â?–ƒ”‹ —•—ˆ”—‹”ƒÂ?Â?‘ †‡Ž Â•Â‡Â”Â˜Â‹ÇŚ œ‹‘ Â?‡Â?•ƒǤ ÂŽ •—‘ ’‘•–‘ ° •–ƒ–ƒ ‹Â?˜‹ƒ–ƒ Â?‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹–Â? †‹ ‘……ƒˆ”ƒÂ?ÇŚ …ƒ •—‘” ‹Â?ƒŽ„ƒ ƒŽŽ‹Ǥ

ÇŻ

‘Â?‰Š‡Â?ƒ ‡•–ƒ ‹Â? „‹‘Ž…Š‡”‹ƒ ‘Â?‡Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹Â‘ †‹ ‘Â?‰Š‡Â?ÂƒÇĄ •‹ •’‡‰Â?‡”ƒÂ?Â?‘ ‹ ”‹ˆŽ‡––‘”‹ •—ŽŽƒ Dz ‡•–ƒ ‹Â? Â‹Â‘ÂŽÂ…ÂŠÂ‡Â”Â‹ÂƒÇł Â…ÂƒÂ”ÂƒÂ–Â–Â‡Â”Â‹ÂœÂœÂƒÂ–ÂƒÇĄ ’‡” Ž—Â?‰ƒ –”ƒ†‹œ‹‘Â?‡ǥ †ƒŽ …‘Â?Â?—„‹‘ –”ƒ …—…‹Â?ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?•‡‰Â?ƒ †‡‹ –‹’‹…‹ …ƒ•‘Â?…‡ŽŽ‹ǥ †‡ŽŽ‘ •’‹‡†‘ǥ ‡ †‡Ž Dz’‹ƒ––‘ Â„Â‹Â‘ÂŽÂ…ÂŠÂ‡Â”Â‹ÂƒÇł …‘Â? ‹Ž †‹˜‡”–‹Â?‡Â?–‘ ‡ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒÂ?‡Â?–‘ Â?—•‹…ƒŽ‡Ǥ ‡ Ž‡ ’”‡Â?‡••‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ …‘Â?ÇŚ ˆ‡”Â?ƒ–‡ “—‡•–ƒ ‡†‹œ‹‘Â?‡ •ƒ”Â? •ƒŽ—–ƒ–ƒ †ƒ ‘Ž–”‡ ͚͘Â?‹Žƒ ˜‹•‹–ƒ–‘”‹Ǥ ‡”–ƒÂ?‡Â?–‡ —Â?ƒ ‰”ƒÂ?†‡ •‘††‹•ˆƒœ‹‘Â?‡ •‡ •‹ ’‡Â?•ƒ …Š‡ ‘Â?‰Š‡Â?ƒ …‘Â?–ƒ Í?Í Í? ƒ„‹–ƒÂ?–‹ ȋ‡† ° †—Â?“—‡ —Â?‘ †‡‹ ‘Â?—Â?‹ †‡•–‹Â?ÂƒÂ–Â‘ÇĄ •‡…‘Â?†‘ Ž‡ —Ž–‹Â?‡ •…‡Ž–‡ ’‘Ž‹–‹…Š‡ Â?ÂƒÇŚ œ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ƒ Dz•…‘Â?Â’ÂƒÂ”Â‹Â”Â‡ÇłČŒǤ ‹ “—‡•–‹ǥ ‘Ž–”‡ ͚͘͘ •‹ ‹Â?’‡‰Â?ƒÂ?‘ …‘Â?‡ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ Č‹Â…ÂƒÂ?‡”‹‡”‹ ‹Â? ƒ„‹–‹ DzÂ”Â—Â”ÂƒÂŽÂ‹Çł ‘ Â…Â—Â‘Â…ÂŠÂ‹ČŒ ƒ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ”‡ ‡ ‰‡•–‹”‡ Žƒ ˆ‡•–ƒ …‘Â?‘•…‹—nj –ƒ ‹Â? –—––ƒ Žƒ ƒ••ƒǤ ƒ ˆ‡•–ƒ Â?‘Â? –”ƒ•…—”ƒ †‹ †‡†‹…ƒ”•‹ ƒÂ?…Š‡ ƒŽŽƒ •‘Ž‹†ƒ”‹‡–Â?Ǥ —‡•–ƒ ‡†‹œ‹‘Â?‡ǥ ‹Â?ÂˆÂƒÂ–Â–Â‹ÇĄ ˜—‘Ž‡ Â?‡––‡”‡ ‹Â? ‡˜‹†‡Â?œƒ ‹ „‹•‘‰Â?‹ †‡‹ •‘ˆˆ‡”‡Â?–‹ ’•‹…Š‹…‹ǥ †‡‹ Ž‘”‘ ˆƒÂ?‹Ž‹ƒ”‹ ‡ †‹ –—––‹ …‘Ž‘”‘ …Š‡ †‹ “—‡•–‹ ’”‘„Ž‡Â?‹ •‹ ‘……—’ƒÂ?‘Ǥ


͙͚

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ƒÂ?‡”„‹‘ •…—‘Žƒ ‹Â? ƒÂ?–‹…‹’‘ …‘Â? ÂŽÇŻÂ‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹Â‘ A Manerbio, la scuola comincia in anticipo. Ma, rassicuriamo i bambini, sarĂ una scuola speciale. Si tratta de “L’altra estateâ€?, un’iniziativa organizzata dall’oratorio S. Filippo Neri (nella foto), dal Comune e dalla Scuola Primaria e rivolta ai bambini dai sei agli 11 anni. L’“Altra estateâ€? prende il via lunedĂŹ 29 agosto e durerĂ ďŹ no a venerdĂŹ 9 settembre, con attivitĂ giornaliere che impegneranno gli alunni ogni mattina dalle 8.30 alle 12.30. L’“Altra Estateâ€? non è

una novitĂ perchĂŠ frutto di una convenzione stipulata 15 anni fa fra istituto scolastico, oratorio ed ente pubblico e che viene riproposta puntualmente alla ďŹ ne delle vacanze per rispondere alle esigenze delle famiglie lavoratrici e, a quelle dei loro ďŹ gli. Se le famiglie trovano nell’iniziativa un valido sostituto alla loro assenza, i bambini hanno la possibilitĂ di vedere la loro giornata organizzata secondo un binomio rivelatosi giĂ vincente: impegno e gioco. L’impegno è rappresentato

dalla possibilitĂ di svolgere i loro compiti grazie anche alla presenza di insegnanti messi a disposizione dalla scuola elementare; non mancano attivitĂ alternative quali esperienze con ragazzi disabili e momenti di lettura animata in biblioteca. C’è anche la componente gioco, con attivitĂ ludiche, sport e gioco libero. Quest’anno si aggiunge una novitĂ . Per la prima volta al progetto partecipa anche Ofaga, dove l’iniziativa si svolgerĂ grazie alla presenza di 9

insegnanti, docenti in pensione e mamme: l’“Altra estateâ€? di Ofaga si svolgerĂ all’oratorio di‌. Cignano e, diversamente dall’esperienza di Manerbio, dovrebbe continuare anche oltre settembre per offrire un sostegno alle famiglie ed avviare un’opera di collaborazione con le stesse. Per partecipare all’ “Altra Estateâ€? è necessaria l’iscrizione: per questo la segreteria della scuola elementare è rimasta aperta tutta l’estate, sebbene sia possibile iscriversi anche il 29 agosto. (e.u.)

‘Â?–‹…Š‹ƒ”‹ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ Dz ‘Â? ƒ”–‘Ž‘Â?‡‘ Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘ÂŽÂ‹Çł

8Q SUHPLR DPELWR SHU JOL XQLYHUVLWDUL

/

a stagione autunnale che ci appresteremo a vivere porterĂ in dote ai migliori studenti monteclarensi un lauto regalo. Oltre, infatti, ai numerosi assegni di studio messi a disposizione da Comune ed altri enti pubblici, la fondazione “Don Bartolomeo Grazioliâ€?, anche per quest’anno, ha emesso un bando per 20 borse di studio di 1800 euro cadauna riservate a studenti universitari residenti nella cittĂ dei sei colli. Per partecipare i concorrenti dovranno dimostrare di essere iscritti regolarmente a un corso di studio (laurea di primo livello o specialistica) in un’universitĂ italiana, non aver superato il 26° anno di etĂ alla data di scadenza del bando e avere riportato la votazione di maturitĂ di 100/100 (se iscritti al primo anno di universitĂ ), oppure aver una media di almeno 26/30 (e aver superato esami per un totale di almeno 20 crediti formativi) se iscritti ad anni successivi al primo. Sulla base di tutte le domande pervenute (ogni anno sempre piĂš numerose, segno dell’interesse che l’iniziativa riscuote) sarĂ cosĂŹ stilata una prima graduatoria dei probabili vincitori dei quali saranno

ƒ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ Šƒ ‡Â?‡••‘ǥ ƒÂ?…Š‡ ’‡” Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ǥ —Â? „ƒÂ?†‘ ’‡” ͚͘ „‘”•‡ †‹ •–—†‹‘ †ƒ Í™Í Í˜Í˜ ‡—”‘ ”‹•‡”˜ƒ–‡ ƒ‰Ž‹ •–—†‡Â?–‹ —Â?‹˜‡”•‹–ƒ”‹ ȋ…Š‡ Â?‘Â? ŠƒÂ?Â?‘ •—’‡”ƒ–‘ ‹Ž ͚͞Ν ƒÂ?Â?‘ †‹ ‡–Â?ČŒ ”‡•‹†‡Â?–‹ Â?‡ŽŽƒ …‹––Â? †‡‹ •‡‹ …‘ŽŽ‹ valutati tutti gli esami sostenuti tra il 1° novembre 2010 e il 31 ottobre 2011 applicando una media ponderata sui voti riportati. Le domande di ammissione al concorso (il cui bando può essere scaricato anche dal sito internet del Comune all’indirizzo www.montichiari.it) redatte in carta semplice, dovranno essere inviate entro il 10 novembre alla sede della Fondazione (C/o studio Nassini e associati, via Brozzoni, 9 – 25125 Brescia) corredate da un breve curriculum vitae e studiorum, dall’elenco di tutti gli esami sostenuti nel periodo suddetto e da un documento comprovante l’iscrizione al corso di laurea. La Commissione provvederĂ a designare i vincitori ed eventualmente ad aumentare il numero delle borse di studio nel caso di studenti idonei particolarmente meritevoli. La Fondazione comunicherĂ entro il 15 di-

cembre l’esito del concorso e la documentazione richiesta; nel termine di 15 giorni dalla comunicazione gli assegnatari dovranno far pervenire alla Fondazione con posta prioritaria la dichiarazione di accettazione della Borsa senza riserve alle condizioni stabilite. La borsa ha la durata di 12 mesi e i vincitori avranno l’obbligo di comunicare l’eventuale interruzione degli studi. La Fondazione Grazioli, presieduta dal dottor Renzo Piva, ormai da decenni aiuta cosĂŹ gli studenti monteclarensi fornendo un utile sostegno finanziario oltre che uno stimolo alla prosecuzione degli studi nel piĂš genuino solco della solidarietĂ verso le nuove generazioni e nel ricordo di don Bartolomeo Grazioli, uno dei martiri di Belfiore del 1848, esemplare figura di uomo e sacerdote dedito alla difesa dei piĂš deboli e poveri, a cui l’iniziativa è intitolata.

ƒ••ƒÂ?‘ ”‡•…‹ƒÂ?‘ ‘˜‹–Â?ÇŁ —Â?ƒ Â?—‘˜ƒ •‡œ‹‘Â?‡ •–ƒ–ƒŽ‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ †‡ŽŽƒ •…—‘Žƒ †‡ŽŽǯ‹Â?ˆƒÂ?œ‹ƒ

Â?ƒ •‡œ‹‘Â?‡ •–ƒ–ƒŽ‡ ƒŽŽƒ •…—‘Žƒ †‡ŽŽǯ‹Â?ˆƒÂ?œ‹ƒ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ƒ••ƒÂ?‘ ”‡•…‹ƒÂ?‘Ǥ ƒ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ ° ‰‹—Â?–ƒ ƒŽ •‹Â?Â†ÂƒÇŚ …‘ Ǥ ƒ‘Ž‘ ‡Â?‹‰ƒ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ ˆˆ‹…‹‘ •…‘Žƒ•–‹…‘ ”‡‰‹‘Â?ƒŽ‡ …Š‡ Šƒ ƒ……‘Ž–‘ Žƒ ”‹…Š‹‡•–ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?—Â?ƒŽ‡ †ƒŽŽƒ “—ƒŽ‡ ° •–ƒ–‘ ”‹˜‘Ž–‘ —Â? ‰”ƒœ‹‡ ƒŽŽƒ ‹”‹‰‡Â?–‡ •…‘Žƒ•–‹…ƒ †‹ ƒÂ?‡”„‹‘ ‡ ƒŽ ”‘˜˜‡†‹–‘”‡ †‹ ”‡•…‹ƒ …Š‡ †ƒ •—„‹–‘ ŠƒÂ?Â?‘ •‘•–‡Â?—–‘ Žƒ †‘Â?ƒÂ?†ƒ ’‡” ƒ‰‰‹‘”Â?ƒ”‡ Žƒ •…—‘Žƒ †‡ŽŽǯ‹Â?ˆƒÂ?ÇŚ œ‹ƒǤ Â?‘Ž–”‡ǥ ‰”ƒœ‹‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ †‡Ž Â?‹Â?‹•–”‘ ‡ŽÂ?‹Â?‹ǥ ”‡nj …‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ Žƒ ‡

…‘Â?Â?‹••‹‘Â?‡ ’ƒ”ŽƒÂ?‡Â?–ƒ”‡ ŠƒÂ?Â?‘ ”‹…‘Â?‘•…‹—–‘ ƒŽŽ‡ •…—‘Ž‡ †‹ ƒ••ƒÂ?‘ —Â? …‘Â?–”‹„—–‘ †‹ ͘͜Â?‹Žƒ ‡—”‘ ’‡” Žƒ •‹•–‡Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‡ „‘Â?‹ˆ‹…ƒ †‡ŽŽ‡ …‘’‡”–—”‡ †‡‰Ž‹ ‡†‹ˆ‹…‹Ǥ ƒ •‡œ‹‘Â?‡ •–ƒ–ƒŽ‡ †‡ŽŽ‡ •…—‘Žƒ Â?ƒ–‡”Â?ƒ ’”‡˜‡†‡ —Â?ƒ …ƒ’‹‡Â?œƒ †‹ ÍšÍ Â’Â‘Â•Â–Â‹ …Š‡ ˜‡””ƒÂ?Â?‘ ƒ••‡‰Â?ƒ–‹ ƒ‹ „ƒÂ?ÇŚ „‹Â?‹ ’‡” ‹ “—ƒŽ‹ †‘˜”ƒÂ?Â?‘ ’”‡•‡Â?–ƒ”‡ ƒ’’‘•‹–ƒ †‘Â?ƒÂ?†ƒ ‹ ”‹•’‡––‹˜‹ ‰‡Â?‹–‘”‹ǥ ‹Â? …ƒ•‘ †‹ †‘Â?ƒÂ?†‡ •—’‡”‹‘”‹ ƒŽŽƒ †‹•’‘nj Â?‹„‹Ž‹–Â? †‡‹ ÍšÍ Â’Â‘Â•Â–Â‹ ‹Â?–‡”˜‡””Â? ÂŽÇŻÂƒÂ’Â’ÂŽÂ‹Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹ ƒ’’‘•‹–‹ …”‹nj

–‡”‹ Â?‹Â?‹•–‡”‹ƒŽ‹ ‹Â? „ƒ•‡ ƒ‹ “—ƒŽ‹ •‹ •–‹Ž‡”Â? —Â?ƒ ‰”ƒ†—ƒ–‘”‹ƒ Â?‡ŽŽƒ “—ƒŽ‡ ‹ ’”‹Â?‹ ÍšÍ ÂƒÂ…Â…Â‡Â†Â‡Â”ÂƒÂ?Â?‘ ƒŽ •‡”˜‹œ‹‘Ǥ ƒ ”‡––ƒ •ƒ”Â? ‹Â?ˆ‡”‹‘”‡ ”‹•’‡––‘ ƒ “—‡ŽŽ‹ †‡ŽŽƒ Â’ÂƒÂ”Â‹Â–ÂƒÂ”Â‹ÂƒÇĄ ‹Â? “—ƒÂ?–‘ Ž‡ †—‡ ‹Â?•‡‰Â?ƒÂ?–‹ ƒŽŽ‡ “—ƒŽ‹ •ƒ”Â? ƒ••‡‰Â?ƒ–‘ Žǯ‹Â?…ƒ”‹…‘ †‹ †‘…‡Â?–‹ ‡Â?–”‡”ƒÂ?Â?‘ Â?‡‹ ”—‘Ž‹ †‡ŽŽ‘ –ƒ–‘Ǣ …‘Â?’”‡Â?†‡”Â? ‹Ž Â?‹Â?‹Â?‘ …‘•–‘ †‡ŽŽƒ Â?‡Â?•ƒǤ ƒ Â?—‘˜ƒ •‡œ‹‘Â?‡ –”‘˜‡”Â? •‹•–‡Â?ÂƒÂœÂ‹Â‘ÇŚ Â?‡ Â?‡Ž ’Ž‡••‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â—ÂƒÂŽÂ‡ •…—‘Žƒ Â?ƒ–‡”Â?ƒ ‰ƒ”ƒÂ?–‡Â?†‘ǥ ÂƒÂ–ÇŚ –”ƒ˜‡”•‘ ƒŽ…—Â?‡ ‘’‡”‡ †‹ ƒ†ƒ––ƒÂ?‡Â?–‘ †‡‹ ÂŽÂ‘Â…ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ Žƒ ’‹‡Â?ƒ ‡ –‘–ƒŽ‡ ‹Â?†‹’‡Â?†‡Â?œƒ –”ƒ ‰Ž‹ ƒÂ?„‹‡Â?–‹ ‘……—’ƒ–‹ †ƒŽŽƒ •…—‘nj Žƒ •–ƒ–ƒŽ‡ ‡ “—‡ŽŽƒ ’ƒ”‹–ƒ”‹ƒ …‘Â?—Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ‘’‡”‡ …Š‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ‡•‡‰—‹–‡ …‘Â?’Ž‡–ƒÂ?‡Â?–‡ ’”‹Â?ƒ †‡ŽŽǯ‹Â?‹œ‹‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? •…‘nj Žƒ•–‹…ƒ ’”‡˜‹•–ƒ ’‡” ‹Ž ͙͚ •‡––‡Â?„”‡ ͚͙͙͘Ǥ —ŽŽƒ …ƒÂ?„‹ƒ ’‡” Žƒ •…—‘Žƒ ’ƒ”‹–ƒ”‹ƒ †‡ŽŽǯ‹Â?ˆƒÂ?œ‹ƒ …Š‡ …‘Â?–‹Â?—‡”Â? Ġ ‡••‡”‡ …‘‘”†‹Â?ƒ–ƒ †ƒ •—‘” ‹‡”ƒ †‡ŽŽ‡ —‘”‡ ‘”‘–‡‡ †ƒ ‡Â?Â?‘ ‡ †ƒŽ ’‡”•‘Â?ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ …‘‘’‡”ƒ–‹˜ƒ ÂŽ ƒ„„‹ƒÂ?‘ †‹ ‘Â?–‡˜‹…‘ ƒ …—‹ ° ƒˆˆ‹†ƒ–‘ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â’ÂƒÂŽÂ–Â‘Ǥ Č‹Â’Â‹Â‘ČŒ

ƒ•–‡Â?‡†‘Ž‘ –ƒÂ?œ‹ƒ–‹ ͙͚ͥÂ?‹Žƒ ‡—”‘

,O &RPXQH SXQWD IRUWH VXOOR VWXGLR Il contesto mondiale non aiuta certo le amministrazioni locali, ma alcune realtĂ mantengono alti standard in ambito sociale e tra queste rientra Castenedolo (nella foto il sindaco Groli). Per l’anno 2011/2012 il Piano per il diritto allo studio prevede uno stanziamento di oltre 912mila euro, un dato che indica l’attenzione verso il mondo scolastico. Quanto al numero di studenti, sono quasi 1300 coloro che, ogni giorno, “popolanoâ€? i plessi cittadini: 373 alla scuola dell’infanzia, 616 alla scuola primaria e 313 alla secondaria di primo grado. “Nonostante il quadro sociale ed economico non proprio favorevole – afferma l’assessore alla Pubblica istruzione Nadia Taglietti Saudou – anche quest’anno l’Amministrazione comunale ha deciso di continuare il suo non indifferente sostegno economico alla scuola e di migliorare la qualitĂ dei servizi proposti. Proprio perchĂŠ le richieste sono molte e le risorse sono poche, dopo varie e attente valutazioni condivise con la commissione Pubblica Istruzione e i gruppi di genitori presenti sul territorio, tutti i nostri contributi economici si indirizzeranno a questo ambito. SarĂ poi compito degli enti scolastici valutare quali esigenze privilegiare. Il Comune ha ritenuto di affidare questo importante compito alla scuola proprio perchĂŠ essa è in grado di vedere con maggiore chiarezza quali sono le necessitĂ di forte rilievo educativo, didattico, solidaristico e ludicoâ€?. Tra le iniziative realizzate con l’Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci ricordiamo la Giornata della me-

moria, la Festa dei nonni, il Progetto interculturale per gli alunni stranieri senza dimenticare lo Sportello ascolto e la festa della lettura organizzata dalla biblioteca. Per andare incontro alle famiglie alle prese con le difficoltà economiche continuerà anche il mercatino del libro usato assieme al Forum Giovani. Un ruolo importante lo riveste l’ambito dei corsi di formazione e di lingua inglese per adulti. (f.m.)

”ƒ Ž‡ ‹Â?Â‹ÂœÂ‹ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‡ÇĄ Žƒ

‹‘”Â?ƒ–ƒ †‡ŽŽƒ Â?‡Â?Â‘Â”Â‹ÂƒÇĄ Žƒ ‡•–ƒ †‡‹ Â?‘Â?Â?‹ ‡ ‹Ž ”‘‰‡––‘ ‹Â?–‡”…—Ž–—”ƒŽ‡ ’‡” ƒŽ—Â?Â?‹ •–”ƒÂ?‹‡”‹


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‡”Ž‹�‰‘ ƒŽŽƒ •…—‘Žƒ ƒŽŽƒ �‘•–”ƒ •—Ž ˜‘Ž‘�–ƒ”‹ƒ–‘

‹‰‘Ž‡ � ’‘�–‡ †‹ ˆ‡•–ƒ –”ƒ ƒ‰‘•–‘ ‡ •‡––‡�„”‡

La giornata di sabato 27 agosto è carica di signiďŹ cati per la comunitĂ di Berlingo. Alle 17 è in programma il ritrovo presso la Madonnina della Santella Mora con la benedizione e l’inaugurazione della pista ciclabile; alle 17.30, invece, c’è – alla presenza del dirigente dell’UfďŹ cio scolastico provinciale Maria Rosa Raimondi e dell’assessore provinciale all’istruzione Aristide Peli – la posa della prima pietra della nuova scuola secondaria di primo grado

Come ogni anno, dal 1995, l’ultimo fine settimana di agosto e il primo di settembre ritorna “Cigole in Festa�, classico appuntamento di fine estate (dal 26 al 28 agosto e dal 2 al 4 settembre). Nello scenario del parco di palazzo Cigola Martinoni (nella foto) viene riproposto un calendario di eventi che include musica, buona cucina e spettacolo. Il tutto organizzato dall’associazione Cigole in festa, in stretta collaborazione con l’Avis Pavone Mella/Cigole, tutti i gruppi di volontariato del paese, il

(scuola media) e, inďŹ ne, alle 18.30 viene aperta la mostra “Volontari: facciamo la differenzaâ€? presso il Centro sportivo comunale. L’esposizione sul volontariato si inserisce nell’anno europeo del volontariato: intervengono Claudia Nodari Gorno, presidente della Federazione nazionale San Vincenzo e presidente onorario dell’ente morale “C. Tempiniâ€? di Berlingo, Gianpietro Briola (presidente Avis provinciale) e Urbano Gerola (presidente Csv).

͙͛

patrocinio del Comune di Cigole e il contributo di Cassa Padana. Quest’anno gli organizzatori hanno deciso di festeggiare la 17ÂŞ edizione con un’importante novitĂ rispetto agli anni precedenti: quest’anno la sagra diventerĂ ecologica. Infatti il materiale utilizzato, come posate, piatti, bicchieri e vaschette, sarĂ in Mater-Bi e cellulosa, cioè biodegradabile al 100%. Il programma inizia venerdĂŹ 26 agosto con la “Fiesta latinaâ€?, i suoi ritmi e sapori latinoamericani.

‘––‘Ž‡�‰‘ ‹–‘”�ƒ Žƒ ƒ‰”ƒ †‡ŽŽƒ ’ƒ–ƒ–ƒ

‘––‘Ž‡�‰‘ �ƒ ‰”ƒ�†‡ •ˆ‹†ƒ ’‡” Žƒ œ—……ƒ

ƒ ˜‡Â?‡”†¿ ÍĄ •‡––‡Â?„”‡ ƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ͙͙ •‡––‡Â?„”‡ …‘Â? ‹Ž ’ƒ–”‘…‹Â?‹‘ †‡ŽŽƒ ”‘˜‹Â?…‹ƒ ‡ †‡ŽŽƒ ”‡‰‹‘Â?‡ ”‹–‘”Â?ÂƒÇĄ ’‡” Žƒ ÍĄÍ” ‡†‹œ‹‘Â?‡ǥ Žƒ Dz ‡•–ƒ †‡ŽŽƒ ’ƒ–ƒ–ƒ †‹ ‘––‘Ž‡Â?‰‘ ‡ †‡‹ •ƒ’‘”‹ †‡ŽŽƒ ’”‘˜‹Â?…‹ƒ †‹ ”‡•…‹ƒdzǤ ƒ ‡•–ƒ •‹ ƒ”–‹…‘Žƒ ‹Â? †‹˜‡”•‹ Â?‘Â?‡Â?–‹ǣ Â•Â’Â‡Â–Â–ÂƒÂ…Â‘ÂŽÂ‹ÇĄ •‡”ƒ–‡ †‹ †‡‰—•–ƒœ‹‘Â?‡ ‡ ”‹…”‡ƒ–‹˜‘ …—Ž‹Â?ÂƒÂ”Â‹Â‡ÇĄ Â?‡Â?‘”‹‡ †‡ŽŽƒ …‹˜‹Ž–Â? …‘Â?–ƒ†‹Â?ƒ ‡ ÂŽÇŻÂƒÂ”ÂƒÂ–Â—Â”Âƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â–Â‹Â…ÂƒČŒǤ ……ƒÂ?–‘ ƒ “—‡•–‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ …‹ •‘Â?‘ ‰Ž‹ •’ƒœ‹ Č‹ÂŽÂƒ Â?Â‘Â•Â–Â”ÂƒÇŚÂ?Â‡Â”Â…ÂƒÂ–Â‘ČŒ ’‡” Žƒ ˜ƒŽ‘”‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ”‡ƒŽ–Â? ’”‘†—––‹˜ƒ ƒ‰”‘ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‡ ‡ ”—”ƒŽ‡Ǥ ”ƒ ‰Ž‹ ‡˜‡Â?–‹ǥ •‹ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ Žƒ Â?‘–‘ƒ”ƒ–—”ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?–‹…ƒ ’”‡˜‹•–ƒ ’‡” Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ Â?ƒ––‹Â?ƒǤ ƒ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ ‡•’‘•‹–‹˜ƒ •‹ •˜‘Ž‰‡ ’”‡••‘ ‹Ž ƒŽƒœœ‡––‘ †‡ŽŽ‘ •’‘”–‘ †‹ ‘––‘Ž‡Â?‰‘Ǥ ‡” ‰Ž‹ ƒÂ?ƒÂ?–‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ …—Ž‹Â?ÂƒÂ”Â‹ÂƒÇĄ ° •–ƒ–‘ ’‡Â?•ƒ–‘ ‹Ž …‘Â?…‘”•‘ Dz ƒ ’ƒ–ƒ–ƒ ‹Â? Â„Â‘Â…Â…ÂƒÇł …‹‘° Žƒ ’ƒ–ƒ–ƒ †‡˜‡ ‡••‡”‡ …‡Â?–”ƒŽ‡ Â?‡ŽŽƒ ’”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž ’‹ƒ––‘ …—…‹Â?ƒ–‘Ǥ ‡” ’ƒ”–‡…‹’ƒ”‡ ƒŽ …‘Â?…‘”•‘ǥ Ž‡ ‹•…”‹œ‹‘Â?‹ •‹ ”‹…‡˜‘Â?‘ †ƒŽ Ž—Â?‡†¿ ƒŽ •ƒ„ƒ–‘ ’”‡••‘ ÂŽÇŻ ˆˆ‹…‹‘ †‡ŽŽƒ •‡‰”‡–‡”‹ƒ …‘Â?—Â?ƒŽ‡Ǥ ÂŽ …‘•–‘ ° †‹ Í? ‡—”‘ǣ •‹ ”‹–‹”ƒ Žƒ ’‹”‘ˆ‹Žƒ Â?‡ŽŽƒ “—ƒŽ‡ ˜‡””Â? ’”‡•‡Â?–ƒ–‘ ‹Ž ’”‡’ƒ”ƒ–‘Ǥ ÂƒÇĄ ‹Â?‘Ž–”‡ǥ ”‹…‘”†ƒ–‘ …Š‡ Žǯ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ Šƒ —Â?ƒ ˆ‹Â?ƒŽ‹–Â? „‡Â?Â‡ÂˆÂ‹Â…ÂƒÇŁ ‹Ž ”‹…ƒ˜ƒ–‘ ˜ƒ ƒ ˆƒ˜‘”‡ †Ž ’”‘‰‡––‘ …ƒ‹’ ‘Â?Ž—• ‹Â? ‘œƒÂ?„‹…‘ǥ …Š‡ Šƒ ÂŽÇŻÂ‘Â„Â‹Â‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘ †‹ …‘Â?–”‹„—‹”‡ ƒŽ Â?‹‰Ž‹‘”ƒÂ?‡Â?–‘ †‡ŽŽ‡ …‘Â?†‹œ‹‘Â?‹ †‹ ˜‹–ƒ †‡ŽŽ‡ …‘Â?—Â?‹–Â? ”—”ƒŽ‹ ‹Â? ƒÂ?„‹–‘ ÂƒÂ‰Â”Â‘ÇŚÂœÂ‘Â‘Â–Â‡Â…Â?‹…‘ ‡ •‘…‹‘nj •ƒÂ?‹–ƒ”‹‘Ǥ

ŽŽǯ‹Â?–‡”Â?‘ †‡ŽŽƒ ƒ‰”ƒ †‡ŽŽƒ Â’ÂƒÂ–ÂƒÂ–ÂƒÇĄ Â…ǯ° Â•Â’ÂƒÂœÂ‹Â‘ÇĄ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ͙͙ •‡––‡Â?„”‡ ƒŽŽ‡ Í™Í&#x;ǤÍ›Í˜ÇĄ ƒÂ?…Š‡ ’‡” Žƒ ͔͜ •ˆ‹†ƒ †‡ŽŽƒ œ—……ƒ …Š‡ …‘Â?–‹Â?—ƒ ƒ ”‹•…—‘–‡”‡ •—……‡••‹ ƒÂ?…Š‡ ˆ—‘”‹ †ƒ‹ …‘Â?ˆ‹Â?‹ †‡Ž ’ƒ‡•‡Ǥ ƒ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ ° •–ƒ–ƒ ”‹’”‡•ƒ ƒÂ?…Š‡ ƒ ‹ŽŽƒ ƒœœ—……Š‡ŽŽ‹ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?„‹–‘ †‡ŽŽǯ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ Dz ǯ‡……‡ŽŽ‡Â?œƒ †‡Ž ‰—•–‘dz ‡ ƒ Š‡†‹ ’‡” Žƒ •ƒ‰”ƒ Dz Š‡†‹ ’”‘ˆ—Â?ƒ Â†ÇŻÂƒÂ—Â–Â—Â?Â?‘dzǤ ‡Ž ˆ”ƒ––‡Â?’‘ Ž‡ ’‡”•‘Â?‡ †‹ †‹˜‡”•‡ …‘Â?–”ƒ†‡ •‹ •‘Â?‘ ”‹—Â?‹–‡ †ƒÂ?†‘ ˜‹–ƒ ƒŽŽƒ Dzœ—……ƒ †‹ “—ƒ”–‹‡”‡dzǤ Â? “—‡•–ƒ ‡†‹œ‹‘Â?‡ •‘Â?‘ ’”‡˜‹•–‹ Â?—Â?‡”‘•‹ ‰‹‘…Š‹ ƒ ’”‡Â?‹‘Ǥ ‡ŽŽƒ •‡”ƒ–ƒ †‹ Â•ÂƒÂ„ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ‹Â?‘Ž–”‡ǥ ° •–ƒ–ƒ ’‡Â?•ƒ–ƒ —Â?ƒ •ˆ‹Žƒ–ƒ †‹ Â?‘†ƒǤ ‹ ’ƒ”–‡…‹’‡”ƒÂ?Â?‘ ƒŽ…—Â?‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ˆ”‡“—‡Â?–ƒ–‘ —Â? …‘”•‘ †‹ Â•Â–Â‹ÂŽÂ‹Â•Â–ÂƒÇŁ —Â?ÇŻÂƒÂ’Â’Â‘Â•Â‹Â–Âƒ ‰‹—”‹ƒ •…‡‰Ž‹‡”Â? ÂŽÇŻÂƒÂ„Â‹Â–Â‘ ”‹–‡Â?—–‘ ’‹Î Â?‡”‹–‡˜‘Ž‡ ‡ Žƒ ”ƒ‰ƒœœƒ …Š‡ Ž‘ ‹Â?†‘••‡”Â? ˜‡””Â? ’”‘…ŽƒÂ?ƒ–ƒ DzÂ?‹•• œ—……ƒdzǤ ‡ŽŽƒ ˆ‡•–ƒ ”‡‰Â?ƒ •‘˜”ƒÂ?‘ ‹Ž †‹•…‘”•‘ …—Ž‹Â?ƒ”‹‘ …‘Â? Žƒ ’‘••‹„‹Ž‹–Â? †‹ ‰—•–ƒ”‡ ƒ……ƒÂ?–‘ ƒ‹ –”ƒ†‹œ‹‘Â?ƒŽ‹ …‹„‹ —Â? „—‘Â? ’‹ƒ––‘ †‹ •’‹‡†‘ …‘Â? ’‘Ž‡Â?–ƒ …—…‹Â?ƒ–‘ †ƒ‹ Â…Â—Â‘Â…ÂŠÂ‹ÇŚÂ˜Â‘ÂŽÂ‘Â?–ƒ”‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹Â‘Ǥ ‡Â?–”‡ Ž‡ •‡”ƒ–‡ †‹ ˜‡Â?‡”†¿ǥ •ƒ„ƒ–‘ ‡ †‘Â?‡Â?‹…ƒ •‹ …‘Â?…Ž—†‘Â?‘ …‘Â? ‰Ž‹ ‹Â?–”ƒ––‡Â?‹Â?‡Â?–‹ Â?—•‹…ƒŽ‹ Č‹Â•ÂƒÂ„ÂƒÂ–Â‘ ͙͘ †ƒŽŽ‡ ͚͚ …‘Â? ÂŽÇŻÂ‡Â•Â‹Â„Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡Ž „ƒŽŽ‘ Žƒ–‹Â?Â‘ÇŚÂƒÂ?‡”‹…ƒÂ?Â‘ČŒ ‡ ‰Ž‹ •’‡––ƒ…‘Ž‹ †‹ …ƒ„ƒ”‡– ƒŽŽ‡ ͚͙ …‘Â? ‹Ž ‰”—’’‘ —œ—Â?ƒ Č‹Â˜Â‡Â?Â‡Â”Â†ÂżČŒ ‡ ‘„‡”–‘ ‡ ƒ”…Š‹ ȋ†‘Â?‡Â?Â‹Â…ÂƒČŒǤ

‡ŽŽ‘ ƒ •…—‘Žƒ Â?ƒ–‡”Â?ƒ Dz ƒ”‹ƒ ‘Â?–‹dz

0DQFDQR L IRQGL

'

a settembre frequentare la scuola materna di Dello costerĂ mediamente 60/70 euro in piĂš al mese. La scuola materna “Maria Contiâ€?, l’ente morale che ospita i bambini in etĂ prescolare, si vede costretto ad aumentare le rette di frequenza perchĂŠ dalla Regione non sono arrivati i fondi. L’unica istituzione che ha onorato l’impegno è stato il Comune, che ha erogato un contributo di 79mila euro. Lo stesso importo dello scorso anno. Federico Fortini, presidente dell’ente morale, in questi giorni ha preso carta e penna e ha inviato una lettera a tutte le famiglie con bambini che frequentano la scuola materna, in cui spiega le motivazioni che hanno spinto l’ente ad aumentare in modo consistente la spesa mensile e, contestualmente ha ricordato alle famiglie le modalitĂ di pagamento. “La scuola materna “Maria Contiâ€? – si legge nella lettera – ha ad oggi un debito verso la banca di 29.294 euro. Questo debito si è creato perchĂŠ lo Stato non ha ancora erogato i 35mila euro che ci doveva per l’anno 2010-2011. Ad oggi non ci è stata comunicata la data in cui questi contributi verranno versati alla scuola. Il Comune ha rispettato gli accordi presi, confermando per il prossimo anno la stessa cifraâ€?. Nella lettera vengono anche

ǯ‡Â?–‡ Â?‘”ƒŽ‡ Šƒ ‹Â?˜‹ƒ–‘ —Â?ƒ Ž‡––‡”ƒ ƒ –—––‡ Ž‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ ‹Â? …—‹ •’‹‡‰ƒ Ž‡ Â?‘–‹˜ƒœ‹‘Â?‹ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ •’‹Â?–‘ Ġ ƒ—Â?‡Â?–ƒ”‡ Žƒ ”‡––ƒ Â?‡Â?•‹Ž‡ indicati i nuovi importi per le rette dell’anno scolastico che comincerĂ fra meno di un mese. Le nuove rette vanno da un minimo di 120 euro a 220 euro mensili, in base alla fascia di reddito. Questo fino a dicembre. Nella lettera viene specificato che se non arriveranno trasferimenti dallo

Stato questi importi dal primo gennaio 2012 potranno subire ulteriori aumenti. Inoltre si legge “la gravitĂ della situazione economica della scuola ci ha imposto la sospensione del pagamento dello stipendio dei dipendenti e dei fornitori per i mesi di giugno, luglio e agosto. Per garantire l’avvio dell’anno scolastico è necessario anticipare il pagamento della retta di settembre entro il 9 settembreâ€?. Altra novitĂ : cambiano gli orari. Il mattino l’accoglienza è dalle 8.45 alle 9; il pomeriggio, l’uscita è prevista fra le 15.30 e le 15.45. In sostanza è stato posticipato di 15 minuti l’inizio della scuola e anticipato di 15 minuti la chiusura.

1RYLWj DO 3DUFR GHL IRQWDQLOL Nella zona posta a sud di Ghedi, a ridosso della provinciale 668, c’è il cosiddetto Parco dei fontanili: una grande fascia verde sulla quale, da anni, gli amministratori fanno progetti per trasformarla in un grande parco attrezzato. Tuttavia questo parco dei fontanili, almeno cosĂŹ come era stato originariamente concepito, con aree verdi, percorsi attrezzati, una piastra polivalente e altro ancora, è rimasto sulla carta. Forse per una questione di soldi. In questi ultimi mesi, però, qualcosa si è mosso. Ad esempio, nella parte che si trova ad est, la scorsa primavera è stata ricavata un’area destinata agli orti. In pratica, tramite un apposito bando, l’amministrazione comunale ha ÂŤprestatoÂť piccoli appezzamenti di terra ad alcuni ghedesi (soprattutto pensionati), che con grande dedizione si sono dedicati alla coltivazione di insalata, cetrioli, zucchine, pomodori.

L’idea ha avuto grande successo tant’è vero che, per l’anno prossimo, si sta valutando l’idea di ampliare gli spazi destinati a questa speciďŹ ca attivitĂ . La novitĂ di questi giorni però è un’altra. Accanto agli orti ora sta per nascere una nuova sezione. “Se è difďŹ cile creare il grande parco in un solo colpo – hanno pensato gli amministratori – procediamo per stralci, un poco alla voltaâ€?. Detto, fatto. Da tempo, infatti, sono iniziati i lavori che a breve porteranno alla nascita di una nuova sezione del parco. “Uno step – spiega il sindaco Lorenzo Borzi – non speciďŹ catamente dedicato ai bambini. Naturalmente potranno andarci anche loro, ma lo spazio che stiamo realizzando e attrezzando è stato ideato pensando soprattutto agli adultiâ€?. Oltre a una collinetta alberata sulla quale si sviluppa parte di un percorso da fare a piedi (percorso comple-

tamente illuminato), questa nuova sezione del parco comprende una piastra polivalente (che può essere utilizzata anche per concerti e spettacoli), ma anche e soprattutto una sorta di palestra all’aperto. Un’area ďŹ tness, insomma, nella quale sono state posizionate una serie di “macchineâ€? meccaniche simili a quelle usate in palestra: macchine che chiunque potrĂ utilizzare. “In questa sezione del parco posizioneremo solo poche panchine – ha precisato Maria Rossi dell’UfďŹ cio ecologia – perchĂŠ l’idea non è quella di creare un parco per il relax, ma di allestire un parco-palestraâ€?. Nel ricordare che questa sezione del parco costa circa 140mila euro (contributo a fondo perduto dello Stato), anticipiamo che in Comune stanno giĂ lavorando alla prossima sezione, che nascerĂ a ďŹ anco di questa e che sarĂ espressamente dedicata ai disabili.


͙͜

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ƒ”ˆ‘ ‘ƒ”‹‘ ‡”Â?‡ Dz ‡Â?–‡ ‡ …‘”’‘ǣ ‹ •‡Â?–‹‡”‹ †‡ŽŽƒ Â?ÂƒÂ–Â—Â”ÂƒÇł L’assessorato al Verde pubblico della cittĂ di Darfo Boario Terme, l’UniversitĂŠ europĂŠenne “Jean Monnetâ€? di Bruxelles e alcune delle scuole associate organizzano per sabato 10 e domenica 11 settembre “Mente e corpo: i sentieri della natura; Terapie d’aiuto e medicine non convenzionaliâ€?. L’evento si svolgerĂ nella sede della St. George University a Darfo Boario Terme e nel centro storico (palazzo Zattini, ex Convento, via Cimavilla, 11 e vie adiacenti). Si tratta di

un’importante manifestazione, inserita all’interno di percorsi nel verde che accoglieranno gli ospiti con momenti di interattivitĂ e con l’happening terapeutico “Abbraccia un alberoâ€?, accompagnandoli verso l’area di formazione, con convegni e workshop accessibili a tutti afďŹ nchĂŠ chiunque abbia l’opportunitĂ di essere informato sulle ricerche e gli studi condotti dalle scuole “Jean Monnetâ€?. Si parlerĂ di medicina biologica, naturopatia, musicoterapia,

tecniche di rilassamento, oriterapia, nutrigenomica, cromoterapia, iridologia, medicina taoista, arte e terapia, danzamovimentoterapia. Vi saranno numerosi spazi espositivi con piante ofďŹ cinali e medicinali, prodotti “bioâ€?, mostra fotograďŹ ca a tema ed un’area “Eco-giò nel parcoâ€? con laboratori ludicodidattici per bambini, ďŹ abe, merenda naturale ed altro. I centri estetici cittadini allestiranno una superďŹ cie espositiva all’interno del

palazzo Zattini per promuovere i propri trattamenti. Saranno disponibili tre postazioni ďŹ sse al coperto per il giorno di sabato e tre per la domenica. “Le vie del centro storico, per questa importante occasione – sottolinea l’assessore Pianta – verranno chiuse al trafďŹ co e abbellite con alberi e arbusti: la natura parlerĂ al pubblico e offrirĂ occasioni di incontro e di condivisioneâ€?. Per informazioni, www.darfoboarioterme.gov. o www.darfoboarioterme.net.

ƒ••‘ ƒ”ƒ†‹•‘ Ž‹ ƒ’’—�–ƒ�‡�–‹ †‹ Ž—‰Ž‹‘ ‡ ƒ‰‘•–‘

*XHUUD ELDQFD VXRQL H YRFL ‡ƒŽ‹œœƒ–‘ —Â? ƒŽŽ‡•–‹Â?‡Â?–‘ Â?—Ž–‹Â?‡†‹ƒŽ‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ †‹ —Â?ƒ ‰ƒŽŽ‡”‹ƒ •…ƒ˜ƒ–ƒ Â?‡Ž ‰”ƒÂ?‹–‘ †ƒ‹ •‘Ž†ƒ–‹ ‹Â?’‡‰Â?ƒ–‹ Â?‡ŽŽƒ ”‹Â?ƒ ‰—‡””ƒ Â?‘Â?†‹ƒŽ‡

,

l Passo del Tonale è stato uno dei luoghi nei quali le vicende belliche della Prima guerra mondiale ebbero particolare significato sul piano tatticostrategico e politico-sociale. Era il confine naturale tra due valli alpine, la Val di Sole e la Valle Camonica, tributarie di due diverse culture: quella del Sud Tirolo la prima e quella del Lombardo-Veneto la seconda. Dal punto di vista strategico il passo era sede di dogana merci, con strade ben visibili ed intercettabili anche da postazioni di vedetta poste nella zona a varie quote. Qui, infatti, dal maggio 1915 e fino alla fine della guerra il 4 novembre 1918, le attivitĂ belliche furono particolarmente intense. Ma, come è noto, quella guerra ben presto si spostò sulle montagne: una lunga linea dall’Ortles-Cevedale fino alla Marmolada, passando per il Gavia, il Montozzo, il Tonale, il Passo Paradiso, la conca del Presena, il Lagoscuro, il Mandrone e tutto il sistema montuoso dell’Adamello, fu teatro di battaglie e scontri a volte in condizioni durissime. Era la “Guerra biancaâ€?, combattuta sui ghiacciai, lungo i quali passarono le linee ideali di difesa. In questi giorni e proprio nell’occasione del 150° dell’UnitĂ d’Italia al Passo Paradiso posto sopra il Tonale a quota 2587 metri, tornano ad echeggiare “Suoni e voci della Guerra biancaâ€?, che vengono proposti in un allestimento multimediale realizzato all’interno di una galleria scavata nel granito dai soldati impegnati nel primo conflitto mondiale. Si tratta di un tunnel di 60 metri di lunghezza, all’interno del quale è stata realizzata un’installazione sonora che propone raffiche di mitra-

‡ ”ƒˆˆ‹…Š‡ †‹ Â?‹–”ƒ‰Ž‹ƒ–”‹…‹ ‡ ‰Ž‹ ‡…Š‹ †‡‹ „‘Â?„ƒ”†ƒÂ?‡Â?–‹ …‡”…ƒÂ?‘ †‹ ”‹’‘”–ƒ”‡ ‹Ž ˜‹•‹–ƒ–‘”‡ ‹Â?†‹‡–”‘ Â?‡Ž –‡Â?’‘ gliatrici ed echi di bombardamenti che riportano il visitatore indietro nel tempo, quando queste pareti fungevano da riparo dal gelo e dal fuoco nemico. Il materiale bellico trovato in quest’area dal vermigliano Emilio Serra è parte di questo nuovo museo dove si trovano anche pannelli illustrati, ciascuno dei quali è munito di un dispositivo interattivo da attivare tramite pulsante per sentire voci e suoni relativi alla guerra in alta quota: il sibilo del vento, una fisarmonica che allieta il riposo dei

soldati dopo la giornata in trincea, ma anche il proclama dell’imperatore Francesco Giuseppe e l’ordine di evacuare Vermiglio. La galleria si trova a pochi passi a destra dall’arrivo della cabinovia del Passo Paradiso. Il percorso è segnalato da grandi pannelli posizionati alla partenza e all’arrivo dell’impianto di risalita. I lavori di recupero sono stati possibili grazie al Comune di Vermiglio che si è attivato per ottenere i finanziamenti tramite un progetto interregionale e sono stati eseguiti dall’architetto Daniele Bertolini e da Nitida Immagine di Cles che ha curato la parte tecnica, la grafica e le installazioni multimediali. La galleria è ampia ed illuminata ed è accessibile a tutti (è necessario munirsi di abbigliamento e calzature adeguate alla quota). L’inaugurazione è avvenuta domenica 21 agosto in occasione della tradizionale Festa della fratellanza voluta dall’Alpino Emilio Serra e dal Kaiserjäger Kurt Steiner 34 anni fa. Si tratta di un incontro tra i discendenti di quelli che, sulle montagne, non furono mai nemici, ma furono costretti a battersi a fuoco. Al Passo Paradiso c’è anche un altare in granito, con due busti raffiguranti un alpino ed un Kaiserjäger, accanto ai quali svettano le rispettive bandiere nazionali. Su questo luogo simbolo della pace ritrovata, ogni anno viene celebrata la festa della “Fratellanzaâ€? cui partecipano migliaia di persone. L’allestimento della nuova galleria viene ora a completare un interessante percorso, tutto segnalato, che comprende anche il villaggio militare dei Monticelli e aiuta il visitatore ad orientarsi tra le vette circostanti che spaziano dall’Adamello-Presanella all’Ortles-Cevedale.

6HWWLPDQD D 0HGMXJRUMH HXUR D SHUVRQD

•Ž ƒŽ…ƒÂ?‘Â?‹…ƒ Dz Â? …ƒÂ?‡ ’‡” ƒÂ?‹…‘dz Â?‡ŽŽ‡ …Žƒ••‹

”ƒÂ?…‘ ‹œœ‹Â?‹ǥ †‹”‹‰‡Â?–‡ ˜‡–‡”‹Â?ÂƒÇŚ ”‹‘ †‡ŽŽǯ •Ž ƒŽ…ƒÂ?‘Â?‹…ƒ ‡„‹Â?‘ǥ ° ‹Ž ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‡ †‡Ž ’”‘‰‡––‘ Dz Â? …ƒÂ?‡ ’‡” ƒÂ?‹…‘dzǤ ÇŻÂ‘Â’Â‡Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ƒ˜˜‹‡Â?‡ ‹Â? …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? ƒ‘Žƒ Â‘Â•Â•ÂƒÂ–Â‹ÇĄ †‡ŽŽƒ ˆƒ…‘Ž–Â? †‹ ‡†‹…‹Â?ƒ ˜‡–‡”‹Â?ƒ”‹ƒ †‡ŽŽǯ Â?‹˜‡”•‹–Â? †‹ ‹ŽƒÂ?‘ ‡ …‘Â? ÂƒÇŚ Â?—‡Žƒ Â‹Â…ÂŠÂ‡ÂŽÂƒÂœÂœÂ‹ÇĄ Â?‡†‹…‘ ˜‡–‡”‹Â?ÂƒÇŚ ”‹‘ …‘Â?’‘”–ƒÂ?‡Â?–ƒŽ‹•–ƒ ‡ Â?‡Â?„”‘ †‡ŽŽǯ ”•‡„ƒ— Č‹ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ ’‡” Žƒ ”‹nj …‡”…ƒ ‡ Ž‘ •–—†‹‘ †‡ŽŽǯ –‘Ž‘‰‹ƒ ‡ †‡Ž „‡Â?‡••‡”‡ ƒÂ?‹Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇŚÂ—Â‘Â?Â‘ČŒǤ ǯ‹Â?Â‹ÂœÂ‹ÂƒÇŚ –‹˜ƒ ° •–ƒ–ƒ ‹Â?’‡”Â?‹ƒ–ƒ •— †—‡ ’—Â?–‹ǣ Žƒ˜‘”‘ †‹ ”‹…‡”…ƒ •—ŽŽƒ ‡ˆˆ‡––‹˜ƒ Â•Â‹Â–Â—ÂƒÇŚ œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?‘•…‡Â?œƒ †‡Ž Â?‘Â?†‘ ƒÂ?‹Â?ƒŽ‡ ȋ‡ ‹Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ †‡‰Ž‹ ƒÂ?‹nj Â?ƒŽ‹ †‘Â?‡•–‹…‹ ’‹Î Â†Â‹ÂˆÂˆÂ—Â•Â‹ÇĄ …‘Â?‡ Ġ ‡•‡Â?’‹‘ …ƒÂ?‡ ‡ Â‰ÂƒÂ–Â–Â‘ČŒ Â?‡‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ ‹Â? ‡–Â? •…‘Žƒ”‡Ǣ ‹Â?…‘Â?–”‹ …‘Â?†‘––‹ †ƒŽ Â˜Â‡ÇŚ –‡”‹Â?ƒ”‹‘ •Ž …‘Â? Žƒ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ †‡‰Ž‹ ‹Â?•‡‰Â?ƒÂ?–‹Ǥ ‹‰—ƒ”†‘ ƒŽ ’”‹Â?‘ ’—Â?–‘ǥ Â?‡Ž …‘”•‘ †‡ŽŽƒ ’”‹Â?ƒ •‡••‹‘nj Â?‡ †‡‰Ž‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ •‹ ° —–‹Ž‹œœƒ–‘ —Â? “—‡•–‹‘Â?ƒ”‹‘ ’”‡’ƒ”ƒ–‘ ÂƒÂ’Â’Â‘Â•Â‹Â–ÂƒÇŚ Â?‡Â?–‡ ‡ †‹•–”‹„—‹–‘ Â?‡ŽŽ‡ •…—‘Ž‡Ǥ ‹ ° ”‹–‡Â?—–‘ ‹Â?–‡”‡••ƒÂ?–‡ ”ƒ……‘‰Ž‹‡”‡ Ž‡ ”‹•’‘•–‡ †‡‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ †‡ŽŽ‡ ‡Ž‡Â?‡Â?ÇŚ –ƒ”‹ †‹ ‹•‘‰Â?‡ǥ ‹Â? “—ƒÂ?–‘ ˆ‘–‘‰”ƒˆ‹ƒ ‡† ‡•’”‡••‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ •‹–—ƒœ‹‘Â?‡ ‹Â? —Â?ƒ œ‘Â?ƒ ”—”ƒŽ‡Ǥ ‘Â?‘ •–ƒ–‡ …‘‹Â?Â˜Â‘ÂŽÇŚ –‡ ‹Â? “—‡•–ƒ ƒ––‹˜‹–Â? Ž‡ …Žƒ••‹

ÇĄ ‡ †‹ ‹•‘‰Â?‡ ‡ †‡ŽŽƒ ˆ”ƒœ‹‘Â?‡ †‹ Â”ÂƒÂ–ÂƒÇŚ Â…ÂƒÂ•Â‘ÂŽÂ‘ÇĄ ’‡” —Â? –‘–ƒŽ‡ †‹ …‹”…ƒ ͚͘͘ Â”ÂƒÇŚ

&DVWHOOL GHOOD /RLUD H 3DULJL VHWWHPEUH HXUR D SHUVRQD

‰ƒœœ‹Ǥ ”‹•—Ž–ƒ–‹ †‹ “—‡•–‘ •–—†‹‘ •‘nj Â?‘ ‹Â? ˆƒ•‡ Â†ÇŻÂ‡ÂŽÂƒÂ„Â‘Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ’”‡•‡Â?–ƒ–‹ ’”‘••‹Â?ƒÂ?‡Â?–‡Ǥ ǯ‹Â?–‡”nj ˜‡Â?–‘ ˜‡”‘ ‡ ’”‘’”‹‘ †‡Ž ˜‡–‡”‹Â?ƒ”‹‘ •Ž Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?„‹–‘ •…‘Žƒ•–‹…‘ ° •–ƒ–‘ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‘ †ƒ —Â? •—’’‘”–‘ ‹Â?ÇŚ ˆ‘”Â?ƒ–‹…‘Ǥ ƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ †‡‹ ˆƒÂ?…‹—ŽŽ‹ ° •–ƒ–ƒ †‡…‹•ƒÂ?‡Â?–‡ ‡Â?–—nj Â•Â‹ÂƒÂ•Â–Â‹Â…ÂƒÇŁ –ƒÂ?–‹••‹Â?‡ Ž‡ †‘Â?ƒÂ?†‡Ǥ Â? „ƒ•‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â•Â’Â‡Â”Â‹Â‡Â?œƒ Â?ƒ–—”ƒ–ƒ •ǯ° †‡nj …‹•‘ †‹ …‘Â?–‹Â?—ƒ”‡ ƒÂ?…Š‡ ’‡” ‹Ž ’”‘•nj •‹Â?‘ ƒÂ?Â?‘ •…‘Žƒ•–‹…‘ ÍšÍ˜Í™Í™ÇŚÍšÍ˜Í™ÍšǤ …‘Â?–‡Â?—–‹ †‡ŽŽ‡ DzŽ‡œ‹‘Â?‹dz ŠƒÂ?Â?‘ ”‹nj ‰—ƒ”†ƒ–‘ ’”‹Â?…‹’ƒŽÂ?‡Â?–‡ ÂŽÇŻÂ‡Â•ÂƒÂ?‡ †‡‰Ž‹ ‘”‰ƒÂ?‹ †‹ •‡Â?•‘ †‡Ž …ƒÂ?‡ ‡ Ž‡ Ž‘”‘ …ƒ”ƒ––‡”‹•–‹…Š‡ ‡ †‹ˆˆ‡”‡Â?œ‡ …‘Â? “—‡ŽŽ‹ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘ ‡† ‹ Â?‘†‹ †‹ …‘Â?—nj Â?‹…ƒ”‡ †‡Ž …ƒÂ?‡ǥ Â?‘Â?…Š¹ Žƒ …ƒ’ƒ…‹–Â? †‹ ‹Â?–‡”’”‡–ƒ”Ž‹ …‘””‡––ƒÂ?‡Â?–‡ ‡ Žƒ ”‹•’‘•–ƒ ƒ†‡‰—ƒ–ƒ †ƒ †ƒ”‡ ƒ “—‡•–‹ •‡‰Â?ƒŽ‹ †‹ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡Ǥ Ž–”‡ ƒ …‹Ö •‘Â?‘ •–ƒ–‹ ‡•’‘•–‹ ‹ ’”‹Â?…‹’‹ Â?‘”nj Â?ƒ–‹˜‹ …Š‡ ‰‘˜‡”Â?ƒÂ?‘ ‡ ˜‹Â?…‘ŽƒÂ?‘ ‹Ž ’”‘’”‹‡–ƒ”‹‘ †‹ —Â? …ƒÂ?‡ǥ ‹ •—‘‹ †‘˜‡”‹ ‡† ‘„„Ž‹‰Š‹ †‹ Ž‡‰‰‡ǥ ‹Â? ƒ‰‰‹—Â?–ƒ Ġ ƒŽ…—Â?‡ …‘Â?•‹†‡”ƒœ‹‘Â?‹ ‡–‹…Š‡ •—ŽŽƒ ÂˆÂ‹ÇŚ ‰—”ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‹Â?ƒŽ‡ †ƒ …‘Â?’ƒ‰Â?‹ƒ …‘nj Â?‡ ‡••‡”‡ ˜‹˜‡Â?–‡ ‡ •‡Â?œ‹‡Â?–‡ …‘Â? Ž‡ •—‡ ƒ•’‡––ƒ–‹˜‡ ‡† ‹ †‘˜‡”‹ ˜‡”•‘ †‹ ‡••‘Ǥ Â? …‘Â?…Ž—•‹‘Â?‡ǣ “—‡•–ƒ ÂƒÂ–ÇŚ –‹˜‹–Â? ’—Ö …‘•–‹–—‹”‡ —Â?‘ †‡‹ ’—Â?–‹ †‹ •’‹……‘ †‡Ž ‹’ƒ”–‹Â?‡Â?–‘ †‹ ’”‡nj ˜‡Â?œ‹‘Â?‡ ˜‡–‡”‹Â?ƒ”‹ƒ †‡ŽŽǯ •ŽǤ ȋ‡Ǥ‰ǤČŒ

VHWWLPDQD 6LHQD 6 *LPLQLDQR HXUR D SHUVRQD

5LFKLHGL VHQ]D LPSHJQR L SURJUDPPL GHWWDJOLDWL LQ DJHQ]LD 9286 $//(= 9LDJJL H $XWRQROHJJLR /26,2 FKH GD VHPSUH VL GLVWLQJXRQR SHU FRUWHVLD H FRPSHWHQ]D VRQR XQ VLFXUR SXQWR GL ULIHULPHQWR SHU JUXSSL SDUURFFKLH RUDWRUL HFF


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Í™Í?

‹‡Â?Â?‘ Dz ”–‹ ‡ Â?‡•–‹‡”‹dz ‹Â? Â?‘•–”ƒ

••‹Â?‘ Â?ˆ‡”‹‘”‡ ‘Â?…‡”–‘ Â†ÇŻÂ‘Â”Â‰ÂƒÂ?‘

”‡�‘ ‡•–ƒ ƒŽ ƒ••ƒ”ƒ

Continua ďŹ no al 28 agosto, dalle 17 alle 24 nei giorni feriali e dalle 10 alle 24 nei giorni festivi, la mostra mercato “Arti e mestieriâ€? di Bienno. Nei vicoli del piccolo borgo camuno è un susseguirsi incessante di eventi, spettacoli, musiche rinascimentali, balli, acrobati, giocolieri e sbandieratori che accolgono il visitatore rendendolo partecipe e parte integrante di questa festa. Per chi volesse degustare specialitĂ camune o comunque rifocillarsi

Sabato 27 agosto la chiesa parrocchiale di Ossimo Inferiore dei Santi Cosma e Damiano ospita alle ore 21 un concerto in onore di S. Monica, di cui il 27 la chiesa celebra la memoria liturgica. Interviene all’organo Gaetano Callido di Ossimo 1810 l’artista francese Anne-Adeline Lamy. Ăˆ un’organista con studi al Conservatorio di musica di Ginevra nella classe di François Delor, dove ha ottenuto il diploma di concerto di organo.

Domenica 28 agosto in occasione della presentazione della squadra del Breno, presso lo stadio comunale “Tassaraâ€? di Breno si svolge una giornata di festa. Momento clou l’amichevole tra i dirigenti/giocatori del Breno e la Nazionale musicisti camuni. A seguire il concerto dei musicisti camuni. FunzionerĂ il servizio ristoro e saranno presenti giochi gonfiabili per i bimbi. Il ricavato della giornata sarĂ devoluto alla Cooperativa Arcobaleno.

tra una visita e l’altra potrĂ trovare punti ristoro dislocati lungo il percorso. Nell’arco della manifestazione si possono fare anche corsi, stage e laboratori creativi. Bienno apre anche le porte della fucina-museo di via Artigiani con le dimostrazioni dei maestri-fabbri e del museo storico di via Glere per la visita al quattrocentesco mulino. La fucinamuseo è aperta, invece, tutti i giorni dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 23.

†‘Ž‘ �‹œ‹ƒ–‹˜ƒ

, FDPXQL YRJOLRQR ULFRUGDUH *DGGD ƒ ‘Â?—Â?‹–Â? Â?‘Â?–ƒÂ?ƒ Šƒ ƒŽŽ‡•–‹–‘ —Â? …‘Â?˜‡‰Â?‘ ‡ —Â? …‘Â?…‘”•‘ Ž‡––‡”ƒ”‹‘ •—ŽŽƒ ˆ‹‰—”ƒ †‡ŽŽ‘ •…”‹––‘”‡ Â?‹ŽƒÂ?‡•‡ …Š‡ •‘‰‰‹‘”Â?Ă– …‘Â?‡ ƒŽ’‹Â?‘ ‹Â? Ž–ƒ ƒŽŽ‡ ’‡” ƒŽ…—Â?‹ Â?‡•‹

*

iancarlo Maculotti, giĂ assessore alla Cultura della ComunitĂ montana di Valle Camonica e attualmente sindaco di Cerveno, ha avuto un’altra delle sue molte e felici intuizioni intellettuali: un convegno e un concorso letterario dedicati a Carlo Emilio Gadda (18931973). Lo scrittore milanese soggiorna in alta Valle Camonica dal 24 agosto 1915 al 15 febbraio 1916 ad Edolo, Precasaglio e Ponte di Legno: è allievo sottotenente nel V Alpini e ha il compito di eseguire marce esplorative e di allenamento col preciso scopo di prendere confidenza con la fatica e con il territorio montano. Allo scoppio della Prima guerra mondiale aveva partecipato come volontario nella divisione degli Alpini. Dall’esperienza della guerra e della prigionia in Germania uscirĂ il “Giornale di guerra e di prigioniaâ€?, pubblicato solamente nel 1955, con aggiunte nel 1965. Scritto come un diario e senza un preciso impianto letterario, l’opera è una denuncia forte e amara dell’incompetenza con cui era stata condotta la guerra e del degrado della vita dei prigionieri. Vengono anticipati alcuni dei temi che diventeranno il fondamento delle opere di Gadda: il disordine oggettivo del reale, l’affetto nei confronti del fratello, l’orrore della guerra, il disprezzo delle gerarchie. Troviamo testimonianza diretta di questo periodo

ƒ††ƒ ”ƒ……‘Â?–Ö Žǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ †‡ŽŽƒ ”‹Â?ƒ ‰—‡””ƒ Â?‘Â?†‹ƒŽ‡ ‡ †‡ŽŽƒ ’”‹‰‹‘Â?‹ƒ ‹Â? ‡”Â?ƒÂ?‹ƒ Â?‡Ž Dz ‹‘”Â?ƒŽ‡ †‹ ‰—‡””ƒ ‡ †‹ ’”‹‰‹‘Â?Â‹ÂƒÇł nel suo “Giornale di guerra e di prigioniaâ€? (Sansoni, Firenze, 1955). Le pagine che riguardano la vallata dell’Oglio sono quasi un centinaio e collegate in qualche modo alla Grande guerra. In “Eros e Priapoâ€? (Garzanti, Milano, 1990) scrive: “Il popolo mi ha offerto i modelli sublimi de’ bergamaschi e

camuni, de’ piemontesi e certi vecchi e saggi operai che ancora li vedo lavorare: li vedo vivere in un mondo il quale sta giĂ disparendo dalla mia anima come orizzonte in fugaâ€?. All’iniziativa offrono patrocinio e supporto i Comuni di Edolo, Corteno, Incudine, Monno, Ponte di Legno, Sonico, TemĂš, Vezza d’Oglio, Vione; la Regione Lombardia, il Distretto culturale, la Fondazione “Cariploâ€?, l’Associazione nazionale alpini. Il convegno è fissato per sabato 8 ottobre presso la sala “Luciano Chiesaâ€? a Edolo con inizio alle 14.30. Sono previsti contributi di Piero Gibellini, Claudio Vela, Giuliano Cenati, Elisabetta Carta e Pierangelo Ferrari. Per quanto concerne il concorso letterario c’è da notare che la segreteria del premio è presso il Comune di Edolo, a cui debbono pervenire gli elaborati entro le ore 12 del 30 ottobre 2011. La giuria sarĂ composta da cinque membri e presieduta da un docente universitario di Letteratura italiana. Si potrĂ partecipare con un solo testo di un minimo di otto e un massimo di 20 pagine di circa 3.000 battute l’una. Gli elaborati possono avere la forma di diario, lettere, racconti, romanzi brevi, pezzi teatrali. I partecipanti devono imitare il modo di comporre (terminologia, sintassi, arcaismi ecc.) dello scrittore. Primo premio: 1.200 euro; secondo 800; terzo: 400. Per informazioni contattare: www.vallecamonicacultura.it/gadda/.

ƒ’‘ †‹ ‘Â?–‡ Dz …‹ƒ•…—Â?‘ ‹Ž •—‘ Â’ÂƒÂ•Â•Â‘Çł 1 •–ƒ–ƒ ’”‘”‘‰ƒ–ƒ ƒŽŽƒ ˆ‹Â?‡ †‹ ƒ‰‘•–‘ Žƒ •…ƒ†‡Â?œƒ †‡Ž „ƒÂ?†‘ ’‡” Žƒ Â’ÂƒÂ”Â–Â‡Â…Â‹Â’ÂƒÇŚ œ‹‘Â?‡ ƒŽ ™‘”Â?•Š‘’ …Š‡ ”‡…ƒ ‹Ž –‹–‘Ž‘ †‹ Dz …‹ƒ•…—Â?‘ ‹Ž •—‘ ’ƒ••‘dzǤ ‹ –”ƒ––ƒ †‹ ’”‘‰‡––ƒ”‡ Žǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ ‹Â?…Ž—•‹˜ƒ †‡‹ ’ƒ”…Š‹ Â†ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ ”—’‡•–”‡ †‡ŽŽƒ ƒŽ…ƒÂ?‘nj Â?‹…ƒ Č‹ ‹–‘ Â?‡•…‘ Â?Ǥ ÍĄÍœČŒǤ ÂŽ ’”‘Ž—Â?‰ƒÂ?‡Â?–‘ ° ‘”‹‡Â?–ƒ–‘ ƒŽ •‘††‹•ˆƒ…‹Â?‡Â?–‘ †‡Ž ”‡“—‹•‹–‘ †‡ŽŽƒ Â?—Ž–‹†‹•…‹’Ž‹Â?ƒ”‹‡–Â? †‡‹ ‰”—’’‹ †‹ Žƒ˜‘”‘Ǥ ƒ ‰”ƒ†—ƒ–‘”‹ƒ †‡‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒÂ?–‹ ˜‡””Â? ’—„„Ž‹…ƒ–ƒ •— ™™™Ǥ˜ƒŽŽ‡…ƒÂ?‘Â?‹…ƒ…—Ž–—”ƒǤ‹–ȀŠ‘Â?‡Ǥ ’Š’Ǥ ÂŽ ™‘”Â?•Š‘’ ’”‘Â?‘••‘ †ƒŽ ‹•–”‡––‘ …—Ž–—”ƒŽ‡ ‡ †ƒŽ ‰”—’’‘ ‹•–‹–—œ‹‘Â?ÂƒÇŚ Ž‡ †‡Ž ‹–‘ Â?‡•…‘ Â?Ǥ ÍĄÍœÇĄ ‹Â? …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? Žƒ ‘’”‹Â?–‡Â?†‡Â?œƒ ’‡” ‹ ‡Â?‹ ƒ”…Š‡‘Ž‘‰‹…‹ †‡ŽŽƒ ‘Â?„ƒ”†‹ƒ ‡ †ƒŽ ‡Â?–”‘ …ƒÂ?—Â?‘ †‹ •–—†‹ ’”‡‹•–‘”‹…‹ǥ ƒ˜”Â? Ž—‘‰‘ †ƒŽ Íœ ÂƒÂŽÂŽÇŻÍ™Í™ •‡––‡Â?„”‡ ƒ ƒ’‘ †‹ ‘Â?–‡Ǥ ǯ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ ’”‡˜‡†‡ Žƒ Â’ÂƒÂ”Â–Â‡ÇŚ …‹’ƒœ‹‘Â?‡ †‹ Â?‘˜‡ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ’”‘ˆ‡••‹‘Â?‹•–‹ǥ †‹ ‡–Â? ‹Â?ˆ‡”‹‘”‡ ƒ‹ ͘͜ ƒÂ?Â?‹ǥ Žƒ—”‡ƒ–‹ ‡ …‘Â? …‘Â?’”‘˜ƒ–ƒ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ Â?‡‹ •‡‰—‡Â?–‹ •‡––‘”‹ †‹•…‹’Ž‹Â?ÂƒÂ”Â‹ÇŁ ’•‹…‘Ž‘‰‹ƒ ‡ ’‡†ƒ‰‘‰‹ƒǢ ‰”ƒˆ‹…ƒ ‡ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡Ǣ „‡ŽŽ‡ ƒ”–‹ ‡ ‹ŽŽ—•–”ƒœ‹‘Â?‡Ǣ ™‡„ †‡•‹‰Â? ‡ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒœ‹‘Â?‡ ™‡„Ǣ ƒ”…Š‹–‡––—”ƒ ‡ ƒ”…Š‹–‡––—”ƒ †‡Ž ’ƒ‡•ƒ‰‰‹‘Ǥ ”‡ ‹ –‡Â?‹ ’‡” ƒˆˆ”‘Â?–ƒ”‡ Ž‡ •‡‰—‡Â?–‹ ƒ”‡‡ –‡Â?ƒ–‹…Š‡ †‹ ’”‘‰‡––ƒœ‹‘Â?‡ǣ ’”‘‰‡––ƒœ‹‘Â?‡ †‹ —Â? ’‡”…‘”•‘ †‹ ˜‹•‹–ƒǢ —Â? ’‘”–ƒŽ‡ ™‡„ ‡ —Â?ƒ ‰—‹†ƒ …ƒ”–ƒ…‡ƒ •—Ž •‹–‘ Â?‡•…‘ Dz ”–‡ ”—’‡•–”‡ †‡ŽŽƒ ƒŽ…ƒÂ?‘Â?‹…ƒdzǢ ’”‘‰‡––ƒœ‹‘Â?‡ †‹ Â?ƒ–‡”‹ƒŽ‡ †‹†ƒ––‹…‘Ǥ

‡Â?–”‘ …ƒÂ?—Â?‘ †‹ •–—†‹ ’”‡‹•–‘”‹…‹ Dz –‡Ž‹‡”dzǣ —Â?ƒ Â?—‘˜ƒ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ ‡†‹–‘”‹ƒŽ‡ Dz ‘Ž–‹ …‹ †‹…‘Â?‘ …Š‡ Â?‘Â? ° “—‡•–‘ ‹Ž Â?‘Â?‡Â?–‘ ’‡” ŽƒÂ?…‹ƒ”‡ —Â?ƒ Â?—‘˜ƒ ÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹ÇŚ –Â? Č‚ •…”‹˜‡ ƒ‰Ž‹ ƒÂ?‹…‹ Â?Â?ƒÂ?—‡Ž Â?ÂƒÂ–Â‹ÇĄ †‹”‡––‘”‡ †‡Ž ‡Â?–”‘ …ƒÂ?—Â?‘ †‹ •–—nj †‹ ’”‡‹•–‘”‹…‹ Č‚ Â?ƒ Â?‘‹ …”‡†‹ƒÂ?‘ …Š‡ ‘……‘””ƒ ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‡ …‘”ƒ‰‰‹‘ ‡ Ž‡ ‹†‡‡ •‘Â?‘ Â?ƒ–—”ƒ–‡dzǤ ƒ•…‡ †—Â?“—‡ Dz –‡Ž‹‡”dzǥ —Â?ƒ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ ‡†‹–‘”‹ƒŽ‡ †‹ ˜‘Ž—Â?‡––‹ ‡•…Ž—•‹˜‹ ‡ Â’Â”Â‡ÂœÂ‹Â‘Â•Â‹ÇĄ †‹•–”‹„—‹–‹ ‹Â? ͙͘͘ ‡•‡Â?’Žƒ”‹ Â?—Â?‡”ƒ–‹ ‡ ˆ‹”Â?ƒ–‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ—Â–Â‘Â”Â‡ÇĄ †‡•–‹Â?ƒ–‹ •‹Â?‘ Ġ ‡•ƒ—”‹Â?‡Â?–‘ ƒ …Š‹ Ž‹ ƒ„„‹ƒ ”‹•‡”˜ƒ–‹Ǥ ÂŽ ’”‹Â?‘ Â˜Â‘ÂŽÂ—ÇŚ Â?‡ †‹ ͜͞ ’ƒ‰‹Â?‡ǥ ‹ŽŽ—•–”ƒ–‘ †ƒ ÍšÍ? Â–ÂƒÂ˜Â‘ÂŽÂ‡ÇĄ Dz ”‹‰‹Â?‹ †‡ŽŽƒ Â—Â•Â‹Â…ÂƒÇł †‹ Â?Â?ƒÂ?—‡Ž Â?ƒ–‹ ˜‡””Â? ‹Â?˜‹ƒ–‘ ƒ …Š‹ Ž‘ ”‹…Š‹‡†‡”Â?Ǥ ÂŽ …‘•–‘ ° †‹ ͚͜ ‡—”‘ǥ ’‹Î Í Â’Â‡Â” •’‡•‡ †‹ •’‡†‹œ‹‘Â?‡ ’‘•–ƒŽ‡Ǥ Dz –‡Ž‹‡”dz ° —Â? ’”‘‰‡––‘ Â?‘’”‘ˆ‹– …Š‡ ‹Â?–‡Â?†‡ ƒ—–‘ˆ‹Â?ƒÂ?ÇŚ œ‹ƒ”•‹Ǥ 1 —Â? •‡”˜‹œ‹‘ ”‹˜‘Ž–‘ ƒ …Š‹ •‹ƒ ‹Â?–‡”‡••ƒ–‘ ƒŽ †‹ƒŽ‘‰‘ ‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?…‘Â?–”‘ǥ ’‡” ”‹•˜‡‰Ž‹ƒ”‡ ‹Â?–‡”‡••‹ Â?‡ŽŽ‡ •…‹‡Â?œ‡ —Â?ƒÂ?‡ ‡ •‘…‹ƒŽ‹ ‡ ƒ’”‹”‡ Â?—‘˜‹ ‘”‹œœ‘Â?–‹ ’‡” —Â?ƒ •‘…‹‡–Â? •ƒÂ?ƒ ‡ ‹Â?’‡‰Â?ƒ–ƒǤ …”‹˜‡ Â?ÂƒÂ–Â‹ÇŁ Dz –‡Ž‹‡”dz ° —Â?ƒ •ˆ‹†ƒǢ Â?ƒ•…‡ ‹Â? —Â? Â?‘Â?‡Â?–‘ †‹ ‹Â?Â…Â‡Â”Â–Â‡ÂœÂœÂ‡ÇĄ †‹ …”‹•‹ †‡ŽŽƒ Â…Â—ÂŽÂ–Â—Â”ÂƒÇĄ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â†Â‹Â–Â‘Â”Â‹ÂƒÇĄ †‡ŽŽǯ‡…‘Â?‘Â?Â‹ÂƒÇĄ ‹Â? —Â? ’‡”‹‘†‘ ‹Â? …—‹ Â?‘Ž–‹ ’‡Â?•ƒÂ?‘ †‹ …Š‹—†‡”‡Ǥ ‘‹ ‹Â?˜‡…‡ ƒ’”‹ƒÂ?‘Ǣ •–‹ƒÂ?‘ Â?ƒ•…‡Â?†‘ …‘Â? Žƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ †‹ ˜‘Ž‘Â?Â–ÂƒÂ”Â‹ÇĄ ƒ”Â?ƒ–‹ †‹ ‡Â?–—•‹ƒ•Â?‘ǥ †‹ †‡•‹nj †‡”‹‘ †‹ ”‹Â?Â?‘˜ƒÂ?‡Â?–‘Ǥ ”‘Â?—‘˜‡”‡Â?‘ ”‹…‡”…Š‡ǥ ‹Â?…‘Â?–”‹ǥ •’‡†‹œ‹‘Â?‹ǥ ˜‹ƒ‰‰‹ †‹ •–—†‹‘ǥ ‡•’‘•‹œ‹‘Â?‹ǥ ’”‘‰”ƒÂ?Â?‹ …—Ž–—”ƒŽ‹dzǤ

ÇĄ

”‡Â?‘ Dz ƒ•–‡ŽŽ‹ ‡ …ƒ˜ƒŽ‹‡”‹ ƒŽ —•‡‘ …ƒÂ?—Â?‘dz ”‘•‡‰—‡ ˆ‹Â?‘ ƒŽ ͙͛ ƒ‰‘•–‘ Žƒ Â?‘•–”ƒ Dz ƒ•–‡ŽŽ‹ ‡ …ƒ˜ƒŽ‹‡”‹ ƒŽ —•‡‘ Â…ÂƒÇŚ Â?—Â?‘dz …‘Â? Ž‡ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‹ ƒ”–‹•–‹…Š‡ Ž‡‰ƒ–‡ ƒ ˆ‘”–‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‹ǥ –‘””‹ǥ ’ƒŽƒ†‹Â?‹ ‡ ‰—‡””‹‡”‹Ǥ ƒ Â?‘•–”ƒ ° …—”ƒ–ƒ †ƒ Â?‰‡Ž‘ ‹‘”‰‹ǥ †‹”‡––‘”‡ †‡Ž —•‡‘ …ƒÂ?—Â?‘ǥ ‡ †ƒ ‹Â?‘Â?‡ ‹‰Â?ÂƒÂ”Â‘ÂŽÂ‹ÇĄ …—”ƒ–‘”‡ †‡ŽŽ‡ ”ƒ……‘Ž–‡ •–‘”‹nj …Š‡ Ž‹„”ƒ”‹‡ ‡ ƒ”…Š‹˜‹•–‹…Š‡Ǥ ƒŽŽ‡ ”ƒˆˆ‹‰—”ƒœ‹‘Â?‹ Ž‘…ƒŽ‹ †‡Ž …ƒ•–‡ŽŽ‘ †‹ ”‡Â?‘ ƒŽŽƒ …‡Ž‡„”‡ ‹Â?…‹•‹‘Â?‡ ƒ „—Ž‹Â?‘ †‹ Ž„”‡…Š– ò”‡”ǥ Dz ÂŽ Â…ÂƒÂ˜ÂƒÂŽÂ‹Â‡Â”Â‡ÇĄ Žƒ Â?‘”–‡ ‡ ‹Ž †‹ƒ˜‘Ž‘dzǥ †ƒŽŽ‡ ‹ŽŽ—•–”ƒœ‹‘Â?‹ …Š‡ ‘”Â?ƒ˜ƒÂ?‘ ‰Ž‹ ƒÂ?–‹…Š‹ ’‘‡nj Â?‹ …ƒ˜ƒŽŽ‡”‡•…Š‹ ƒ —Â? †‹•‡‰Â?‘ †‡Ž ’‹––‘”‡ „”‡•…‹ƒÂ?‘ Â?‰‡Ž‘ Â?‰ƒÂ?Â?‹Ǥ ÂŽ —•‡‘ …ƒÂ?—Â?‘ †‹ ˜‹ƒ ƒ”‹„ƒŽ†‹ ”‡•–ƒ ƒ’‡”–‘ ˆ‹Â?‘ ƒ Â?‡”…‘Ž‡†¿ ͙͛ ÂƒÂ‰Â‘ÇŚ •–‘ Â?‡‰Ž‹ ‘”ƒ”‹ †‹ ƒ’‡”–—”ƒ †‡Ž —•‡‘ǣ ‹Ž Ž—Â?‡†¿ǥ ‹Ž Â?‡”…‘Ž‡†¿ ‡ ‹Ž Â‰Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż †ƒŽŽ‡ ÍĄ ƒŽŽ‡ ͙͚Ǣ ‹Ž Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ‡ ‹Ž •ƒ„ƒ–‘ †ƒŽŽ‡ ÍĄ ƒŽŽ‡ ͙͚ ‡ †ƒŽŽ‡ Í™Í? ƒŽŽ‡ Í™Í Ç˘ ‹Ž ˜‡Â?‡”†¿ ‡ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ †ƒŽŽ‡ Í™Í? ƒŽŽ‡ Í™Í Ç¤ ǯ‹Â?‰”‡••‘ ° Ž‹„‡”‘ ‡ ‰”ƒ–—‹–‘Ǥ


͙͞

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ƒ”‡œœ‘ Ž‡œ‹‘Â?‡ †‹ ‹Â?‰Ž‡•‡ Â?‡ŽŽƒ •…—‘Žƒ ’”‹Â?ƒ”‹ƒ Dal 5 al 9 settembre si realizzerĂ la collaborazione fra l’amministrazione comunale saretina e il prestigioso British Institute. Durante questo periodo la scuola primaria di Zanano ospiterĂ i campi estivi in inglese riservati ai ragazzi dai sei ai 14 anni. “L’iniziativa – dice l’assessore alla Cultura, Valentina Pedrali – ha lo scopo di far conoscere agli alunni un idioma fuori dai normali modelli didattici, utilizzando lo strumento del gioco,

della musica e dell’attivitĂ ďŹ sica. I ragazzi dovranno rapportarsi con docenti selezionati, provenienti da Paesi anglofoni, parlando sempre in inglese. Il programma prevede attivitĂ didattiche, con la consegna ai bambini di materiali operativi; attivitĂ manuali per preparare la festa ďŹ nale o in relazione agli argomenti che affronteranno nei giorni del campus. Nel pomeriggio si organizzeranno giochi a squadra (travestimenti, caccia al tesoro). E

al termine dei cinque giorni andrĂ in scena ‘The Final Show’, ossia un piccolo saggio ispirato a ďŹ lm o cartoni animati di successo, nel quale i partecipanti mostreranno ai genitori quanto imparato tramite canzoni e scenette. Gli organizzatori avevano stabilito un numero variante da 15 a 30 partecipanti, ma la cifra massima è stata giĂ superata tanto che si sta pensando, per rispondere alla maggiore richiesta, di organizzare un nuovo campusâ€?.

mente installate in alcuni punti del percorsoâ€?. L’intervento è stato realizzato grazie al co-finanziamento della Regione Lombardia nell’ambito del progetto “Ferro&Armiâ€?, che ha visto la partecipazione di enti sia a livello locale (ComunitĂ montana, Agenzia Parco minerario dell’Alta Valle Trompia, Consorzio armaioli italiani, Euroarms Italia, Comuni di Pezzaze, Gardone e Sarezzo) sia a livello provinciale (Comune di Brescia, Musei d’Arte e Storia, Fondazione Museo dell’Industria e del Lavoro, Museo della Guerra Bianca in Adamello) sia regionale (Associazione “La voce delle coseâ€? di Bergamo). Nella giornata di sabato

3 settembre sarĂ possibile partecipare a visite guidate gratuite dalle 13.30 alle 17. Domenica 4, invece, la miniera sarĂ aperta al pubblico, congiuntamente al Museo “Il Mondo dei Minatori e l’Arte del Ferroâ€? dalle 10 alle 12 e dalle 13.30 alle 17 con ingresso ridotto a 5 euro.

‡œœƒœ‡ ƒ„ƒ–‘ ͛ •‡––‡�„”‡

'XH SDVVL QHOOD PLQLHUD ‡ŽŽƒ ƒ”œ‘Ž‹ ˜‹‡�‡ ‹�ƒ—‰—”ƒ–‘ —� �—‘˜‘ ƒŽŽ‡•–‹�‡�–‘ •‘�‘”‘ ‡ ˜‹•‹˜‘ …Š‡ ˜—‘Ž‡ ƒ……”‡•…‡”‡ Žƒ …‘�—�‹…ƒœ‹‘�‡ ‡�‘œ‹‘�ƒŽ‡ ƒ�…Š‡ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ †‡ŽŽ‡ ‹�–‡”˜‹•–‡ ƒ‹ �‹�ƒ–‘”‹

'

opo la riapertura ad opera del Comune di Pezzaze, la miniera Marzoli si rilancia con una nuova installazione: sabato 3 settembre (ore 10.30), all’interno delle sue gallerie verrĂ inaugurato il nuovo allestimento sonoro e visivo. “Si tratta di un allestimento – dice Lionello Anelli, coordinatore del Sistema museale in ComunitĂ montana – che vuole accrescere la comunicazione emozionale di un contesto minerario di per sĂŠ giĂ preponderante. La visita guidata al sito è arricchita dalla diffusio-

ne, lungo le gallerie, dei brani piĂš significativi del repertorio del canto tradizionale di miniera (Anche mio Padre, Santa Barbara, ecc.) e brevi estratti di interviste ai minatori. Dopo un attento esame dei riverberi acustici che si producono nel particolare spazio della miniera si è deciso anche di procedere all’amplificazione dei rumori tipici di questo spazio e delle lavorazioni che vi avvenivano (acqua, vento, esplosioni, macchine perforatrici), mirando a realizzare effetti di suggestione piuttosto che di riproduzione realistica. Le riproduzioni

sonore vengono attivate dalle guide che accompagnano il visitatore lungo il percorso. Dal punto di vista visivo – continua Lionello Anelli – si è proceduto alla sostituzione o alla schermatura di parte dell’impianto originario per ottenere, in alcuni spazi, effetti piĂš caldi. Inoltre, sono stati installati proiettori a led per ottenere su alcune pareti della miniera effetti suggestivi di presenze smaterializzate. Tale intervento ha permesso di sostituire alcuni dei manichini del precedente allestimento e di integrare la presenza di sagome in ferro giĂ precedente-

ƒ ˜‹•‹–ƒ ° ƒ””‹……Š‹–ƒ †ƒŽŽƒ †‹ˆˆ—•‹‘Â?‡ǥ Ž—Â?‰‘ Ž‡ Â‰ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â”Â‹Â‡ÇĄ †‡‹ „”ƒÂ?‹ ’‹Î •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ–‹˜‹ †‡Ž ”‡’‡”–‘”‹‘ †‡Ž …ƒÂ?–‘ †‹ Â?‹Â?‹‡”ƒ


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Í™Í&#x;

—Â?‡œœƒÂ?‡ ‹Â?‹Â?—‹•…‡ Žƒ †‘…—Â?‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ ’‡” ÂŽÇŻÂ‡Â†Â‹ÂŽÂ‹ÂœÂ‹Âƒ

‘ˆˆ‡ ‡�ƒ …‘� †‡Ž‹––‘

‘ŽŽ‹‘ ‹ •ƒŽ—–ƒ ÂŽÇŻÂ‡Â•Â–ÂƒÂ–Â‡

Dal mese di agosto al ďŹ ne di snellire le procedure e ridurre i costi di riproduzione, sono state deďŹ nite nuove regole per la presentazione di alcuni dei documenti allegati alle istanze edilizie. Per sempliďŹ care: al permesso a costruire vanno allegate due e non tre copie della documentazione; nel caso la domanda sia fatta on-line la copia da allegare è una. Alla domanda di autorizzazione ambientale, se non presentata con una pratica

Va di scena martedĂŹ 30 agosto la cena con delitto promossa dalla biblioteca comunale “Felice Saleriâ€? di Lumezzane e l’assessorato alla cultura. Alle 20.30, presso il Fashion Cafè (Poffe), “Alea iacta estâ€? con Caterina Botta, Sara Chillemi, Manuela Misiti, Anna e Marco Palladino. A Roma nel ‘52 un uomo influente è assassinato, la guerra civile è alle porte. Iscrizioni 35 euro, info e prenotazioni 0308929259 e biblioteca.

Sabato 27 agosto si chiude ufficialmente l’estate per Collio, i suoi abitanti e i villeggianti che ancora amano passare le vacanza tra i monti dell’Alta Valtrompia. Nella festa che chiude le iniziative estive promosse dall’amministrazione comunale sarĂ estratta “La stella alpina d’oro al villeggianteâ€?. Non mancheranno, a partire dalle 21, musica e danza con l’orchestra Marelli nella piazza Zanardelli.

edilizia, vanno allegate due copie della documentazione invece delle tre solite; atti notarili che indicano la proprietĂ , autocertiďŹ cazioni solo in una copia. Rimangono invariati i diritti di segreteria che sono di 52 euro alla presentazione della domanda e di 60, in caso di richiesta di varianti. Questi oneri, speciďŹ cano nel documento gli amministratori, nel caso la richiesta a costruire o la variante sia onerosa, gli oneri, come fatto ďŹ no ad ora, saranno conguagliati.

‡œœ‘”‘ ƒ �—‘˜ƒ ‹�’”‡•ƒ †‡Ž �ƒ”‘ ˜‡”•‘ ‹Ž ‡’ƒŽ

/D FDFFLD DO ƒ RWWRPLOD ‹Ž˜‹‘ ‘Â?†‹Â?‡ŽŽ‹ǣ Žƒ •…—‘Žƒ ƒ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ‡ ƒ‹ Â?ƒÂ?ÂƒÂ‰Â‡Â”ÇĄ —Â? Ž‹„”‘ǥ –ƒÂ?–‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ ‡ ‘”ƒ ’—Â?–ƒ ƒŽ ƒÂ?ƒ•Ž— …‘Â? —Â?ƒ •’‡†‹œ‹‘Â?‡ †ƒ ”‡…‘”† …‘Â? —ƒÂ?‹–‘ Œƒ”œƒ„ƒŽ

6

ilvio Mondinelli, Gnaro nel mondo, gardonese con padre e madre pezzoresi torna il 3 settembre in Nepal a Kathmandu: da lĂŹ raggiungerĂ il campo base del Manaslu a 8156 metri. L’ha giĂ salito nel 1993: era l’inizio del grande sogno di scalare i 14 ottomila della terra. Il 12 luglio 2007, nella bufera, era in vetta al Broad Peak a concludere l’impresa, senza mai fare uso di ossigeno supplementare. Allora erano in 6 al mondo e ad oggi sono solo 10 ad esserci riusciti con “certificati di vettaâ€? ufficiali della notaia di Kathmandu che ne tiene il conto: italiani lui e Reinhold Messner (primo al mondo nel 1986). Il Gnaro ha un record assoluto: cinque ottomila in meno di un anno, con quattro in cinque mesi. Nel maggio 2010 a 52 anni è diventato uno degli otto al mondo ad aver scalato l’Everest da versante nord e sud, sempre senza ossigeno. Leggendari i suoi salvataggi in quota: fecero titolare “Il samaritano delle vetteâ€? un servizio dedicatogli da “Famiglia Cristianaâ€?. Al Manaslu sarĂ con Juanito Ojarzabal, spagnolo, che gli deve la vita nella discesa dal K2 nel 2004, quando Mondinelli guidò in vetta la cordata degli italiani nel 50° della “primaâ€? di Lacedelli e Compagnoni. Juanito ha il record mondiale di 25 ottomila scalati: Mondinelli ne aggiunge 16 (due

ÂŽ Í› •‡––‡Â?„”‡ ‘Â?†‹Â?‡ŽŽ‹ •ƒ”Â? ƒ ƒ–ŠÂ?ƒÂ?†—ǥ †ƒ ÂŽÂż •ƒŽ‹”Â? ƒŽ …ƒÂ?’‘ „ƒ•‡ ƒ Í Í™Í?Íž Â?‡–”‹Ǥ ‹ –‘”Â?ƒ †‘’‘ ‡••‡”…‹ •–ƒ–‘ Â?‡Ž ͙ͥͥ͛ volte Cho-Oyu ed Everest) a fare 41. Cordata da leggenda. Classe 1958, in finanza a 19 anni, nel Soccorso Alpino, ad Alagna da sempre, Cavaliere della Repubblica dal 2009, è in pensione dall’anno scorso. Torna spesso a Pezzoro dove ha tagliato il nastro alla nuova “Locanda del Gnaroâ€?con le ca-

mere che hanno il nome degli 8000, a lui dedicata dai cugini Valentino Pluda e Gilberto Contrini. Una realizzazione che lui, ha definito “... impresa piĂš difficile e rischiosa di un ottomila...â€? Cosa fa il cav. Mondinelli, dopo la Nord dell’Everest del 2010? “La passione è intatta, col vantaggio di poter scegliere. Non ho appeso la corda al chiodo. Faccio quello che ho sempre fatto in maniera diversaâ€? risponde e poi l’elenco: nel 2008 ha dato il via ad Alagna alla sua Himu (Higs mountain university): in estate insegna come prepararsi per una spedizione sugli ottomila. Nello stesso anno ha guidato la spedizione Share Everest del Cnr al Colle Sud per mettere in funzione la piĂš alta stazione meteorologica del mondo a 8000 m, poi sistemata nel 2009. Fa, richiesto da aziende, “corsi di motivazioneâ€? per manager: per trasferire grinta e spirito di gruppo nel raggiungimento dell’obbiettivo. Ha pubblicato da Hoepli “Alpinismo d’alta quotaâ€?. Fa la guida. Aiuta e segue in Nepal le iniziative realizzate con la onlus “Amici del Monte Rosaâ€?: la scuola (nel 2000) di Namche Bazar, che ha oltre 80 bambini Sherpa come alunni; il Presidio Ospedaliero (2005) di primo intervento, a Malekhu, con 20 posti letto. “Funzionano bene ma ci sono sempre problemi da risolvere. E ora, lo sai, con Juanito al Manasluâ€?. Se sarĂ vetta saranno 17 ottomila riconosciuti.

ƒ‹�‘

Žƒ˜‘”‹ ‹Â? ƒŽ ‡”–‘Â?‡ ‘Â?‘ …‘Â?‹Â?…‹ƒ–‹ •—Ž ˆ‹Â?‹”‡ †‡Ž Â?‡•‡ †‹ Ž—‰Ž‹‘ ‹ Žƒ˜‘”‹ †‹ •‹•–‡Â?ƒœ‹‘Â?‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ †‹ “—‡ŽŽƒ ƒŽ ‡”–‘Â?‡ …Š‡ ‹Â?…‘”Â?‹…‹ƒ Žƒ ’ƒ”–‡ Â?‘”† Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ„Â‹Â–ÂƒÂ–Â‘ †‹ ƒ‹Â?‘Ǥ Â’ÂƒÂ”ÇŚ –‹ƒ…“—‡ –”ƒ Žƒ ƒŽ–”‘Â?’‹ƒ ‡ Žƒ ÂƒÂŽÂ•ÂƒÂ„Â„Â‹ÂƒÇĄ ‹ –”‡ …Š‹Ž‘Â?‡–”‹ †‹ „‘•…‘ ƒ ”‹†‘••‘ †‡Ž ‘ŽŽ‡ †‹ ƒÂ?–ǯ —•‡„‹‘ ŠƒÂ?Â?‘ ˜‹•–‘ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â—Â”Âƒ †‹ —Â? …ƒÂ?–‹‡”‡ ’‡” Â?‡––‡”‡ ‹Â? •‹…—”‡œœƒ —Â?ƒ œ‘Â?ƒ …Š‡ ‡”ƒ •–ƒ–ƒ ‘‰‰‡––‘ †‹ †—‡ Â?‘˜‹Â?‡Â?–‹ ˆ”ƒÂ?‘•‹Ǥ Dz ‡Ž •‡––‡Â?„”‡ ͚͙͘͘ Č‚ †‹…‡ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â•Â•Â‘Â”Â‡ ƒ‹ ƒ˜‘”‹ ’—„„Ž‹…‹ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ƒ‹Â?‘ǥ Â?ÇŚ ‰‹‘Ž‹Â?‘ ”‡†ƒ Č‚ ƒ˜‡˜ƒ …‡†—–‘ Žƒ ’ƒ”–‡ „ƒ••ƒ †‡ŽŽƒ Â•Â–Â”ÂƒÂ†ÂƒÇĄ Â?‘Â? …‘Â?•‡Â?–‡Â?†‘ ’‹Î ‹Ž –”ƒÂ?•‹–‘ ƒŽŽ‡ ƒ—–‘˜‡––—”‡Ǥ ‡” “—‡•–‘ •‹ƒÂ?‘ ‹Â?–‡”˜‡Â?—–‹ …‘Â? “—‡•–ƒ ’”‹nj Â?ƒ –”ƒÂ?…Š‡ †‹ Žƒ˜‘”‹ Â?‡ŽŽǯ‘”†‹Â?‡ †‡‹ ͙͚Í?Â?‹Žƒ ‡—”‘ǥ …‹ˆ”ƒ ‹Â?–‡”ƒÂ?‡Â?–‡ •‘•–‡Â?—–ƒ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ ƒ–‘Ǥ Â? ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ …Š‡ ˜ƒ ƒ ”‹…‘Â?’‘””‡ Žƒ ’ƒ”–‡ ‹Â?–‡”‡••ƒ–ƒ †ƒŽŽƒ ˆ”ƒÂ?ÂƒÇĄ ”‡ƒŽ‹œœƒÂ?†‘ ƒŽ …‘Â?–‡Â?’‘ …‹”…ƒ ˜‡Â?–‹ ’ƒ”…Š‡‰‰‹ ‹Â? —Â?ÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ ƒ…“—‹•‹–ƒ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‹nj Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‡Ǥ Â?‘Ž–”‡ Č‚ …‘Â?–‹Â?—ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â•Â•Â‘Â”Â‡ ”‡†ƒ Č‚ ƒ„„‹ƒÂ?‘ ‹Â?•–ƒŽŽƒ–‘ ƒÂ?…Š‡ —Â?ƒ •„ƒ””ƒ ’”‘’”‹‘ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ †‹ Â’ÂƒÂ”Â…ÂŠÂ‡Â‰Â‰Â‹Â‘ÇĄ …‘Â?•‡Â?–‡Â?†‘ ÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‡Â•Â•Â‘ …ƒ””ƒ„‹Ž‡ –”ƒÂ?‹–‡ —Â? ’‡”Â?‡••‘ ƒ ’ƒ‰ƒÂ?‡Â?–‘ǥ ‹Â? ƒ……‘”†‘ …‘Â? Ž‡ ”‡‰‘Ž‡ ƒ•’dzǤ Â? ‹Â?ÇŚ –‡”˜‡Â?–‘ …—‹ Â?‡ ˆƒ”Â? •‡‰—‹–‘ —Â? ƒŽ–”‘ †‡ŽŽǯ‹Â?’‘”–‘ †‹ ÍšÍ?͘Â?‹Žƒ ‡—”‘ Č‹Í™Í?͘Â?‹Žƒ ƒ …ƒ”‹…‘ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ ‡ ͙͘͘Â?‹Žƒ †‡ŽŽƒ ”‘˜‹Â?Â…Â‹ÂƒČŒ ’‡” Žƒ •‹•–‡Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‹†”ƒ—Ž‹…ƒ †‡ŽŽƒ •–”ƒ†ƒ ‡ Žƒ …‘•–”—œ‹‘Â?‡ †‹ —Â? „ƒ”Ǥ Č‹ÂƒǤƒǤČŒ

ƒŽ–”‘Â?’‹ƒ ”‡Â?Â?‹Â?‰ Í› ‘Â? •‹ ˆ‡”Â?ƒÂ?‘ Ž‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ ’‡” …‡Ž‡„”ƒ”‡ ‹Ž Í›Í˜Îť ƒÂ?Â?‹˜‡”•ƒ”‹‘ †‡Ž •‡Â?–‹‡”‘ Í› ‹Â?–‹–‘Žƒ–‘ ƒ ‹Ž˜ƒÂ?‘ ‹Â?‡ŽŽ‹Ǥ Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ° ’ƒ”–‹–‘ †ƒ ”‡•…‹ƒ ‹Ž Dz ”‡Â?Â?‹Â?‰ Í› ͚͙͙͘dzǥ ’‡”…‘”•‘ …‘Â?’Ž‡–‘ ‹Â? ‘––‘ –ƒ’’‡ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‘ †ƒ‹ ‰”—’’‹ ‡•…—”•‹‘nj Â?‹•–‹…‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ ƒ†‡”‡Â?–‹ ƒŽ …‘‘”†‹Â?ƒÂ?‡Â?–‘ †‡Ž Í› Ǥ Â?ƒ ’”‹Â?ƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒ …Š‡ Šƒ ˜‹•–‘ ‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒÂ?–‹ ƒÂ?†ƒ”‡ †ƒŽ …‡Â?–”‘ …‹––ƒ†‹Â?‘ •‹Â?‘ ƒŽ •ƒÂ?–—ƒ”‹‘ †‡ŽŽƒ ÂƒÇŚ †‘Â?Â?ƒ †‹ ‘Â?…Š‡ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒ •‘’”ƒ ÂƒÂ˜Â‡ÇĄ ’‡” ”‹’ƒ”–‹”‡ ˜‡Â?‡”†¿ ͚͞ ƒŽŽƒ ˜‘Ž–ƒ †‹ ƒÂ? ‡”Â?ƒ”†‘ †‹ —Â?‡œœƒÂ?‡Ǥ ƒ„ƒ–‘ Žƒ •ƒŽ‹–ƒ ƒŽŽƒ ‘”Â?ƒ ‘Â?…Ž‹Â?‘ ‡ †‹ “—‹ ‹Â? Â?ƒ”…‹ƒ •‹Â?‘ ƒ‹ ‹ƒÂ?‹ †‹ ƒ‰Š‡œœƒ ƒ ƒ”Â?‡Â?–‹Â?‘ ’‡” ‰‹—Â?‰‡”‡ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ÍšÍ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ ƒŽ ƒ••‘ †‡Ž ƒÂ?‹˜ƒǢ —Â? –”ƒ•ˆ‡”‹Â?‡Â?–‘ …Š‡ ˜‡†”Â? ‰Ž‹ ‡•…—”•‹‘Â?‹•–‹ •‘nj •–ƒ”‡ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͙͙ ‹Â? ‡œœ‡†ƒ ’‡” —Â?ƒ …‡”‹Â?‘Â?‹ƒ …‘Â?Â?‡Â?‘”ƒ–‹˜ƒ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ †ƒŽ ”—’’‘ Â?‘Â?–‡ ƒ††ƒŽ‡Â?ƒ ‡ ”‹…‘”†ƒ”‡ …‘•¿ ‹Ž Ž‘”‘ ’”‡•‹†‡Â?–‡ ‹Ž˜ƒÂ?‘ ‹Â?‡ŽŽ‹ ‡ ‰Ž‹ ƒÂ?‹…‹ ’”‡Â?ƒ–—”ƒÂ?‡Â?–‡ •…‘Â?’ƒ”•‹Ǥ —Â?‡†¿ ͚ͥ ƒ‰‘•–‘ ‹Â? …ƒÂ?Â?‹Â?‘ ˜‡”•‘ ‹Ž ƒ•†ƒÂ?ÂƒÇĄ “—‹Â?†‹ …‹Â?ƒ ‘Ž‘Â?„‹Â?‡ǥ ƒ••‘ †‡ŽŽ‡ ‡––‡ …”‘…‡––‡ǥ Â?‘Â?–‡ ”‡nj •–‘•‘ǥ ‘”Â?ƒ †‡Ž Â‹ÂƒÂ˜Â‘ÂŽÂ‘ÇĄ Â?‘Â?–‡ Â—ÂˆÂˆÂ‡Â–Â–Â‘ÇĄ ŽƒÂ? †‹ ‘Â?–‡…ƒÂ?’‹‘Â?‡ ‡ ƒ””‹˜‘ ƒŽ ”‹ˆ—‰‹‘ Ž’‹Â?‹ †‹ ‹ƒÂ?‹…‘ ƒŽ ‹Â?‘•…‘Ǥ ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ‹Ž ‰”—’’‘ •‹ Â?—‘˜‡”Â? ˜‡”•‘ Žƒ ”‘…‡ †‹ ƒ”‘Â?‡ǥ Â?‡”…‘Ž‡†¿ ˜‡”•‘ ƒÂ?–ƒ ƒ”‹ƒ †‡Ž ‰‹‘‰‘ ƒ ‘Žƒ˜‡Â?‘ ‡ ’‘‹ ‹Ž ”‹–‘”Â?‘ ƒ ”ƒ‰‘ ‡ŽŽƒǤ Â?ˆ‘ •— Š––’ǣȀȀ‹••——Ǥ…‘Â?Č€Â…ÂƒÂ”ÂŽÂƒÂ…Â‹Â?Â‡ÂŽÂŽÂ‹Č€Â†Â‘Â…Â•Č€Í›Â˜ÍšÍ˜Í™Í™Ǥ Č‹ÂƒǤƒǤČŒ

ÇŻ

ƒ˜‡ ‹Â?“—‡ ƒÂ?Â?‹ ’‡” ‹Ž ‘–‘…Ž—„ —‡ ‰‹‘”Â?‹ †‹ ˆ‡•–ƒ ’‡” ‹Ž “—‹Â?–‘ ƒÂ?Â?‹˜‡”•ƒ”‹‘ †‡Ž ‘–‘ Ž—„ †‹ ƒ˜‡Ǥ …‘Â?‡ ÂˆÂ‡Â•Â–Â‡Â‰Â‰Â‹ÂƒÂ”Â‡ÇŤ ˜˜‹ƒÂ?‡Â?–‡ …‘Â? †—‡ ‰‹‘”Â?‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?•‡‰Â?ƒ †‡ŽŽ‡ †—‡ ‡ “—ƒ––”‘ ”—‘–‡Ǥ ƒ„ƒ–‘ ÍšÍ&#x; ƒ‰‘•–‘ Â‹ÂŽÇĄÂ’Â”Â‘Â‰Â”ÂƒÂ?Â?ƒ ’”‡˜‡†‡ ‰ƒ”‡ †‹ Â?‹Â?‹ …”‘•• ‡ Â?‘–‘ •–‘”‹…Š‡Ǥ

•…”‹œ‹‘Â?‹ ƒŽŽ‡ ͙͛Ǣ ƒŽŽ‡ ͙͜ ‹Â?‹œ‹‘ ’”‘˜‡ Ž‹„‡”‡ ƒ …—‹ •‡‰—‹”Â? Žƒ ‰ƒ”ƒǤ ‡” Ž‡ Â?‘–‘ •–‘”‹…Š‡ Ž‡ ‹•…”‹œ‹‘Â?‹ •‘Â?‘ ƒ Â?—Â?‡”‘ …Š‹—•‘Ǥ ‘Â?‡Â?‹…ƒ ÍšÍ Â•Â’ÂƒÂœÂ‹Â‘ ƒ Â“Â—ÂƒÂ†ÇĄ Â?‘nj –‘…”‘•• ‡ ‡Â?†—”‘Ǥ ƒŽŽ‡ Í ÂƒÂŽÂŽÂ‡ ÍĄ ‹•…”‹œ‹‘Â?‹Ǥ ŽŽ‡ ͥǤ͛͘ •’ƒœ‹‘ ’‡” Ž‡ ’”‘˜‡ Ž‹„‡”‡ ‡ ƒ •‡‰—‹”‡ ‰ƒ”‡Ǥ ƒ Ž‘…ƒŽ‹–Â? …Š‡ ‘•’‹–ƒ Žƒ †—‡ ‰‹‘”Â?‹ †‹ ˆ‡•–ƒ ° Žƒ œ‘Â?ƒ ‘‡”‡ ƒ ƒ˜‡Ǥ ƒ ˆ‡•–ƒ •‹ ƒ””‹……Š‹•…‡ †‹ •–ƒÂ?† ‰ƒ•–”‘Â?‘Â?‹…‘ ‡ Â?—•‹…ƒǤ ƒ„ƒ–‘ •‡”ƒ •‹ ‡•‹„‹”ƒÂ?Â?‘ “—ƒ––”‘ ‰”—’’‹ ”‘…Â?ÇŁ Â˜Â‡Â”Â†Â”Â‹Â˜Â‡ÇĄ Ž‡…–”‹… —•‹Â?‡••ǥ ‘•‹‘ ĆŹ „‡Š‡…… ‡ Š‡ Žƒ…Â? „ƒ—…‹œœƒǤ ƒ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ǥ …Š‡ …‘‹Â?…‹†‡ …‘Â? ‹Ž Í?Îť Â?‡Â?‘”‹ƒŽ ‘„‡”–‘ ‘””‡•…Š‹ ‡ ‹Ž ÍœÎť Â?‡Â?‘”‹ƒŽ ‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ‡ ƒ”…‘ ƒ”‡……Š‹Â?‹ǥ ° ‘”‰ƒÂ?Â‹ÂœÇŚ œƒ–‘ ‹Â? …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? ‘Â?—Â?‹–Â? Â?‘Â?–ƒÂ?ÂƒÇĄ ‡‰‹‘Â?‡ ‡ ‘Â?—Â?‡ †‹ ƒ˜‡Ǥ


Í™Í

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ƒ˜ƒ”†‘ Â?…Š‡ ƒ”ƒ„‹Â?‹‡”‹ ‡ •‘……‘””‹–‘”‹ ‹Â? •‡ŽŽƒ ƒ —Â?ƒ „‹…‹ •—ŽŽƒ Dz ƒ˜ƒ”†‹Â?ÂƒÇł Sicurezza e primo soccorso in sella a una bici. Avviene sulla “Gavardinaâ€?, la pista ciclo pedonale che costeggia il ďŹ ume Chiese e che collega i comuni di Roè Volciano, Villanuova e Gavardo. Ăˆ su questo tratto di strada che è stato avviato, giĂ a partire da luglio, il servizio sperimentale di “bici controlloâ€? e “bici soccorsoâ€?. Protagonisti dell’iniziativa, rispettivamente l’associazione nazionale Carabinieri (Anc) e il 118 di Brescia, oltre ai Comuni di Gavardo e Villanuova

che hanno aderito e promosso con entusiasmo il progetto. Compito dei volontari dell’Anc sarà quello di fornire assistenza agli utenti della pista, dalla semplice foratura di uno pneumatico al soccorso per l’accidentale caduta, effettuare controlli laddove la promiscuità tra pedoni e ciclisti genera qualche problema e segnalare eventuali episodi delittuosi. Non si deve trascurare poi la funzione deterrente data dalla presenza di personale in divisa. Mentre i loro colleghi

del 118 potranno prontamente intervenire con un kit di primo soccorso laddove i mezzi di pronto intervento non riescano ad arrivare in tempi brevi, comunicando con la centrale operativa. L’idea iniziale è venuta al presidente dell’Anc gavardese, Marco Peli che, lanciata la proposta all’assessore alla MobilitĂ del Comune di Gavardo, Giuseppe Nodari, ne ha registrato il pieno appoggio. Da Gavardo l’iniziativa di “bici controlloâ€? è stata proposta anche al sindaco di

Villanuova, Ermanno Comincioli, che ha prontamente aderito. L’idea dell’aggiunta del servizio di “bici soccorsoâ€? è stata avanzata dal dott. Claudio Mare, responsabile della centrale 118 di Brescia: “Si tratta di un progetto esportato da Varese, dove viene praticato sulle sponde del lagoâ€?. Per il momento, il servizio è stato attivato nelle giornate del ďŹ ne settimana, nell’attesa che il numero dei volontari aumenti per poter garantire una copertura piĂš completa. (l.p.)

ƒ”†‘Â?‡ ‹˜‹‡”ƒ ‡Â?‡”†¿ ͚͞ ƒ‰‘•–‘

3HU XQD 1RWWH IRQGHQWH

/

a bellezza dei luoghi unita alla passione del cioccolato: a Gardone Riviera, tra il lungolago D’Annunzio, i giardini Heller e il parco del Vittoriale, arriva, venerdĂŹ 26, “Notte fondente – chocolat foliesâ€? la serata piĂš golosa dell’anno. Immaginate una passeggiata in mezzo ai giardini piĂš suggestivi d’Italia in un momento inusuale come la sera, quando tutto viene abbracciato dalla calma di fine giornata, aggiungete una leggera brezza lacustre, la musica dal vivo, le candele, la delizia del cioccolato e il sapore genuino dei prodotti tipici del lago di Garda composti in una coreografia culinaria che abbraccia gusti apparentemente lontani. Un sogno dal nome evocativo, “Notte fondente – chocolat foliesâ€?, per la manifestazione ideata e organizzata da Marco Zuanelli, presidente di “Aprosdoketonâ€?, associazione di eventi culturali ed enogastronomici in collaborazione con l’assessorato al Turismo del Comune di Gardone Riviera. La manifestazione propone iniziative davvero “per tutti i gustiâ€?, anche formato famiglia, dal percorso degustazione a iniziative fantasiose per i piĂš piccoli. Saranno infatti proprio i laboratori di pasticceria creativa per bambini, allestiti sul lungolago e ad ingresso gratuito, ad aprire la “not-

ÂŽ ’‡”…‘”•‘ †‡‰—•–ƒ–‹˜‘ •‹ ƒ’”‡ ƒŽŽ‡ Í™ͥǤÍ›Í˜ÇŁ ‹ ’”‘†‘––‹ †‡Ž ƒ‰‘ ‹Â?…‘Â?–”ƒÂ?‘ ‹Ž …‹‘……‘Žƒ–‘ ‹Â?•‡‰—‡Â?†‘ Žƒ –”ƒ†‹œ‹‘Â?‡ ‡ Žƒ •‘”’”‡•ƒ te fondenteâ€? alle 16 con musica dal vivo. Nel borgo storico di Gardone Sopra si snoderĂ invece, a partire dalle 19.30, il percorso degustativo “La passeggiata delle voluttĂ â€?, un vero e proprio viaggio nel sapore e nei

sensi, dal giardino botanico Heller fino all’interno del Vittoriale degli Italiani, con sottofondo di musica dal vivo. Le eccellenze enogastronomiche del lago, reinterpretate dai ristoratori del Garda, vivranno per una lunga notte un perfetto e sorprendente matrimonio d’amore con il cioccolato della maison parigina di Michel Cluizel, presente in ogni piatto. Un vortice sensuale di assaggi, dall’antipasto al dolce, alla scoperta di gastronomie inesplorate. I sapori del Garda, i prodotti tipici del lago e di questa terra privilegiata, incontreranno il cioccolato, il cibo

degli dei, in un crescendo irresistibile di sapori ed emozioni che avrĂ il suo culmine nell’incanto dell’anfiteatro del Vittoriale. Ogni piatto troverĂ la propria sublimazione nell’abbinamento con un vino del Garda, secondo accostamenti talvolta tradizionali, talvolta sorprendenti, ma mai casuali, in una serata di inattese sorprese che diventano l’anima del cibo e dell’evento stesso. Il menĂš di partecipazione è di 35 euro (piĂš 2 euro di prevendita) e comprende: un kit di degustazione, una cartella coupon del percorso enogastronomico scelto con i vari assaggi e un ingresso al Vittoriale con degustazione di dolci, liquori e caffè allietata dal concerto dei “CorimĂŠâ€?. â€œĂˆ un’iniziativa – spiega Gianpiero Seresina, assessore al Turismo di Gardone – che lo scorso anno ha trovato ampio consenso sia tra i nostri cittadini che tra i turisti incontrando i gusti di tutti. La forza di questa manifestazione sta nell’unire due economie: quella del turismo vero e proprio, legato alla bellezza dei nostri luoghi e del lago e quella dell’enogastronomia, radicata alla terra che ci regala prodotti altamente pregiati come l’olioâ€?. Per informazioni e prevendita coupon: www.anfiteatrodelvittoriale.it, 036520072, 3935545627 e 3880772052. La manifestazione si terrĂ anche in caso di pioggia.

�ˆ‘”�ƒœ‹‘�‹

Ž �‹– †‹ †‡‰—•–ƒœ‹‘�‡

—”ƒÂ?–‡ Dz ƒ ‘––‡ ‘Â?†‡Â?–‡dz Â?‘Â? ’‘–‡˜ƒ Â?ƒÂ?…ƒ”‡ —Â?‘ •’ƒœ‹‘ ‡•…Ž—•‹˜‘ ”‹˜‘Ž–‘ ƒ‹ ’‹Î ’‹……‘Ž‹Ǥ —Ž Ž—Â?‰‘Žƒ‰‘ ÇŻ Â?Â?—Â?œ‹‘ ‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ ’‘–”ƒÂ?Â?‘ ƒ••ƒ’‘”ƒ”‡ Â?‘Â?‡Â?–‹ Ž—†‹…‹ ‡† ‡†—…ƒ–‹˜‹Ǥ ”‡ ‰Ž‹ •’ƒœ‹ †‹ ‰‹‘…‘ ”‡ƒŽ‹œœƒ–‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ …—Ž–—”ƒŽ‡ Dz ”–‡ ‹Â? ‹‘…‘dzǤ ‡ŽŽƒ ’”‹Â?ƒ ’‘•–ƒœ‹‘Â?‡ Dz Â? –—ˆˆ‘ Â?‡Ž ’ƒ••ƒ–‘dzǥ ‹ Dz…ƒÂ?Â–ÂƒÂ•Â–Â‘Â”Â‹Â‡Çł †‹ ƒÂ?–‹…Š‡ Ž‡‰‰‡Â?†‡ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?‡”ƒÂ?Â?‘ ‹ „ƒÂ?„‹Â?‹ ƒŽŽƒ •…‘’‡”–ƒ †‡Ž …‹‘……‘Žƒ–‘ ’ƒ••ƒÂ?†‘ †ƒ‹ ƒ›ƒ ƒŽŽ‡ …‘”–‹ †‡‹ ‡ǥ ƒ•…‘Ž–ƒÂ?†‘ Ž‡ ‘†‹ †‹ ƒ„”‹‡Ž‡ ÇŻ Â?Â?—Â?œ‹‘ †‡––‘ Dz‹Ž ‰Š‹‘––‘dzǤ ‡” Ž‘”‘ Žƒ ’‘••‹„‹Ž‹–Â? †‹ •…”‹˜‡”‡ …‘Â? ˆ‹—Â?‹ †‹ …‹‘……‘Žƒ–‘ ˆ‘Â?†‡Â?–‡ ‹Ž Ž‘”‘ ’‘‡Â?ƒǤ ‡Ž Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ †‡Ž Dz ‹‘……‘ Â‡Â–Â‡Â…Â–Â‹Â˜Â‡Çł ‹ ’‹……‘Ž‹ ‘•’‹–‹ ‹Â?’ƒ”ƒÂ?‘ Žƒ ˆ‹Ž‹‡”ƒ †‹ ’”‘†—œ‹‘Â?‡ †‡Ž Â…Â‹Â‘Â…Â…Â‘ÂŽÂƒÂ–Â‘ÇĄ †ƒŽŽƒ ’‹ƒÂ?–ƒ‰‹‘Â?‡ †‡Ž …ƒ…ƒ‘ ƒ‰Ž‹ ‹Â?‰”‡†‹‡Â?–‹ǥ •‹Â?‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•ÂƒÂ‰Â‰Â‹Â‘ †‡Ž ’”‘†‘––‘Ǥ ‡ŽŽƒ •‡…‘Â?†ƒ –ƒ’’ƒ Dz Â? ‰‹”‘ Â?‡Ž ’”‡•‡Â?–‡dzǥ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ …‘‹Â?˜‘Ž–‹ ‹Â? —Â? Â?—•‹…ƒŽ •—ŽŽ‡ Â?‘–‡ †‡Ž ˆ‹ŽÂ? Dz ƒ ˆƒ„„”‹…ƒ †‹ …‹‘……‘Žƒ–‘dzǤ ÂŽ –‘—” Ž—†‹…‘nj ‰ƒ•–”‘Â?‘Â?‹…‘ •‹ …‘Â?…Ž—†‡ …‘Â? —Â? Dz ƒŽ–‘ Â?‡Ž ÂˆÂ—Â–Â—Â”Â‘Çł †‘˜‡ ‰Ž‹ ƒ•’‹”ƒÂ?–‹ …‹‘……‘Žƒ–ƒ‹ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ‰—‹†ƒ–‹ ‹Â? —Â? Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ •‡Â?•‘”‹ƒŽ‡ ’‡” …”‡ƒ”‡ Dzˆ”ƒ‰”ƒÂ?œ‡ ƒ”‘Â?ÂƒÂ–Â‹Â…ÂŠÂ‡Çł ‡ ‘’‡”‡ ’‹––‘”‹…Š‡ †‡Ž ˆ—–—”‘ …‘Â? ‹Ž …‹‘……‘Žƒ–‘Ǥ ƒÂ?„‹Â?‹ ‡ ”ƒ‰ƒœœ‹ •‹ †‹’Ž‘Â?‡”ƒÂ?Â?‘ ‹Â? Dz •’‡”–‹ †‡Ž …‹‘……‘Žƒ–‘dzǤ Žƒ„‘”ƒ–‘”‹ •‹ •˜‘Ž‰‘Â?‘ †ƒŽŽ‡ ͙͞ ƒŽŽ‡ ͚͚ ‡ Žƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ° ‰”ƒ–—‹–ƒǤ

tutti i prodotti per l’igiene, il tovagliato, l’usa e getta e tanto di piÚ... mcpersonproject.it

Il menĂš di partecipazione di 35 euro (piĂš 2 euro prevendita) alla serata comprende: un kit di degustazione; una cartella coupon del percorso (menĂš) enogastronomico scelto con i seguenti assaggi partendo dalle eccellenze dei prodotti tipici bresciani: un aperitivo, due antipasti, una delizia pane, due primi, due secondi, tre dessert, sette vini, un caffè, un distillato; un ingresso al Vittoriale degli italiani con degustazione di dolci, liquori e caffè allietati dal concerto del complesso i “CorimĂŠâ€?. Ciascun coupon potrĂ essere utilizzato, esclusivamente, in base al menĂš del colore prescelto per la degustazione della “passeggiata delle voluttĂ â€?. Si precisa che la degustazione dei dolci è consentita al possessore del coupon “ingresso Vittorialeâ€? accompagnato solo da una persona.

ƒŽ ’‘Â?‡”‹‰‰‹‘ ƒ„‘”ƒ–‘”‹ ’‡” ‹ ’‹Î ’‹……‘Ž‹

è di lito u p Il

ORARIO CONTINUATO da MartedĂŹ a VenerdĂŹ dalle 9.00 alle 18.00 Sabato e LunedĂŹ dalle 9.00 alle 13.00 Domenica Chiuso

Montirone (Bs) | via Borgosatollo, 70 | tel. 030 2066238

a cas


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‘Ž’‡Â?ƒœœ‡ ƒ Â‘Â•Â–Â”ÂƒÇŚÂ•Â…ÂƒÂ?„‹‘ †‹ ƒ—–‘ ‡ Â?‘–‘ Â†ÇŻÂ‡Â’Â‘Â…Âƒ

‹”Ž‡ ”‡’‘Â?–‹ Dz ‘Â?—• ‡‹ ‡– ‘”–ƒ …‘‡Ž‹dz

Sabato 27 e domenica 28 agosto 2011 sulla sponda bresciana del Garda si ripropone la “2ÂŞ Mostrascambio di auto e moto d’epoca e oggetti del passatoâ€?. Palcoscenico d’eccellenza, il Polo Fieristico Enogastronomico di Picedo di Polpenazze a due passi dalla provinciale Desenzano-Salò con 10mila mq di spazi espositivi e 2mila mq di stand gastronomici. Auto e modo d’epoca d’ogni modello e casa di produzione si mettono in mostra. Il tutto è inserito in

Il parroco di Virle don Sandro Gorni ha scritto recentemente una nuova pubblicazione “Domus Dei et Porta coeliâ€? che riprende il restauro della chiesa parrocchiale. Nel testo don Sandro racconta ai suoi fedeli la storia (soffermandosi molto sull’aspetto artistico) della chiesa a Virle, che secondo alcuni documenti avrebbe le sue origini giĂ nel XII secolo. Con il passare degli anni si arriva alla deďŹ nizione dell’attuale chiesa parrocchiale, inaugurata nel marzo 2008 dal vescovo Monari.

un contesto di festa dalle mille sfaccettature, organizzato dallo Sporting Club Felter di Puegnago del Garda: gli ampi stand dedicati alla ristorazione offrono una vasta scelta dell’enogastronomia del territorio, con menĂš completi a partire da 10 euro. La “MostraScambioâ€? rimane aperta ad orario continuato sabato 27 dalle 9 alle 20 e domenica 28 dalle 9 alle 18.30. Il biglietto d’ingresso è di 3 euro, per i bambini sotto i sei anni l’entrata è gratuita.

͙ͥ

Da sottolineare la spesa totale sostenuta dalla comunitĂ pari a un milione e 600mila euro. Un restauro che, come sottolinea il Parroco, deve essere “uno stimolo per tutti a essere cristiani sempre piĂš innamorati di Cristo, del Vangelo e della Chiesa, per diventare una comunitĂ altrettanto bella e attraente, secondo il cuore di Dioâ€?. Nel 2010, inoltre, sono stati ricordati in maniera solenne anche i 250 anni della consacrazione del tempio religioso.

—‡‰�ƒ‰‘

Â? ‹‡”ƒ …‘Â? Žǯ‘Ž‹‘ ‡ …‘Â? ‹Ž ”‘’’‡ŽŽ‘

ÂƒÂŽĂ– ”‡ Â?‘–‘˜‡†‡––‡ ’‡” Žƒ •‹…—”‡œœƒ

”ƒ …‘Â?–”ƒ†‡ •—‰‰‡•–‹˜‡ ‡ ’ƒŽƒœœ‹ ƒÂ?–‹…Š‹ǥ Â?‡Ž ˜‡”†‡ †‹ †‘Ž…‹ …‘ŽŽ‹Â?‡ ƒˆˆƒ……‹ƒ–‡ ƒŽ „Ž— †‡Ž ÂŽÂƒÂ‰Â‘ÇĄ †ƒ •…‘’”‹”‡ ’ƒ••‡‰‰‹ƒÂ?†‘ǥ ‹Â? •‡ŽŽƒ ƒ —Â?ƒ „‹…‹…Ž‡––ƒ ‘ ƒ …ƒ˜ƒŽŽ‘Ǥ —‡‰Â?ƒ‰‘ †‡Ž ÂƒÂ”Â†ÂƒÇĄ †ƒ ˜‡Â?‡”†¿ Íš ƒ Ž—Â?‡†¿ Í? •‡––‡Â?„”‡ …‘Â? ’”‘ˆ‡••‹‘Â?ƒŽ‹–Â? ‡ …‘Â? ‹ŽǼDz…—‘”‡dz ‹Â?˜‹–ƒ ƒŽŽƒ •—ƒ Í›Í?Í” Â?‡”Â?‡••‡ …‘Â?Â•ÂƒÂ…Â”ÂƒÂ–ÂƒÇĄ ‹Â? ’”‹Â?‹•ǥ ƒ †—‡ ’‡”Ž‡ …Š‡ ’”‘†—…‡ǣ ‘Ž‹‘ ÂƒÂ•ÂƒÂŽÂ‹Â˜ÂƒÇĄ ˜ƒ”‹‡–Â? †‹ ‡š–”ƒ˜‡”‰‹Â?‡ǥ ”‡‰‹Â?ƒ †‹ “—‡•–‹ Ž‹†‹ ‡ ˜‹Â?‘ ”‘’’‡ŽŽ‘ǥ ”‘••‘ ƒ—–‘…–‘Â?‘ǥ ’”‹Â?…‹’‡ †‡ŽŽƒ ƒŽ–°Â?‡•‹Ǥ ”‘†‘––‹ ƒ …—‹ •‹ ƒˆˆ‹ƒÂ?…ƒÂ?‘ ƒŽ–”‹ †—‡ ƒ••‹ Â?‡ŽŽƒ Â?ƒÂ?Â‹Â…ÂƒÇŁ —Â? …‡Â?–‹Â?ƒ‹‘ †‹ ”ƒ’’‡ ‡† ƒ…“—ƒ˜‹–‹ †‡ŽŽ‡ –”‡ ”‡‰‹‘Â?‹ ƒˆˆƒ……‹ƒ–‡ ƒŽ ‡Â?ƒ…‘ ‡ Ž‘ ’‹‡†‘ǥ ’‹ƒ––‘ –‹’‹…‘ „”‡•…‹ƒÂ?‘ …—…‹Â?ƒ–‘ •‡…‘Â?†‘ ‹ …ƒ”‹•Â?‹ ‰ƒ”†‡•ƒÂ?‹Ǥ —ƒ––”‘ ƒ••‹ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹ †‹ ’‹Î ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ …‘Â?˜‹˜‹ƒŽ‹ Â?‡ŽŽƒ ”‹•–”—––—”ƒ–ƒ ‹ŽŽƒ Â?ÂŽÂ?Â‹Â…ÂƒÇĄ ǎ‰‹‘‹‡ŽŽ‘ †‹ ˆƒÂ?Â‹Â‰ÂŽÂ‹ÂƒÇŻÇŁ ‹Ž ˜‡Â?‡”†¿ •‡”ƒ …‘Â? —Â?ƒ ’”‘’‘•–ƒ …—Ž‹Â?ƒ”‹ƒ ‡ Â?Â—Â•Â‹Â…ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ‹Ž •ƒ„ƒ–‘ •‡”ƒ …‘Â? —Â?ƒ †‡‰—•–ƒœ‹‘Â?Â‡ÇŚÂ’Â”Â‘Â˜Â‘Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡†‹…ƒ–ƒ ƒŽŽ‡ ‰”ƒ’’‡ Â?ƒ Â?‘Â? •‘Ž‘ǥ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ •‡”ƒ …‘Â? —Â?ƒ …ƒ””‡ŽŽƒ–ƒ †‹ ”‘’’‡ŽŽ‘ǥ ƒ•ƒŽ‹˜ƒ ‡ ’‹ƒ––‹ †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘Ǥ …‘Â?–‘”Â?‘ǥ ‹Â? •ƒŽƒ …‘Â?Â•Â‹ÂŽÂ‹ÂƒÂ”Â‡ÇĄ †—‡ …‘Â?˜‡‰Â?‹ –‡Â?ƒ–‹…‹ †‹ •’‡••‘”‡ǣ ˜‡Â?‡”†¿ ͚ǥ ƒŽŽ‡ Í™Í Ç¤Í›Í˜ÇĄ †ƒŽ –‹–‘Ž‘ Dz ƒ ’‹ƒÂ?‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡ ÂƒÂ‰Â”Â‹Â…Â‘ÂŽÂƒÇŁ —‡‰Â?ƒ‰‘ ‡ ‹Ž ÂƒÂ”Â†ÂƒÇł ‡ Ž—Â?‡†¿ Í?ÇĄ ƒŽŽ‡ Í™Í ÇĄ Dz Ž‹˜‹…‘Ž–—”ƒ Ž‘Â?„ƒ”†ƒ ‡ ˜ƒŽ‘”‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘dzǤ ‘Â?‡Â?‹…ƒ ÍœÇĄ †ƒ Â?ƒ––‹Â?ƒ ƒ Â•Â‡Â”ÂƒÇĄ ° ’‘••‹„‹Ž‡ ƒÂ?†ƒ” ’‡” …ƒÂ?–‹Â?‡ ‡ ˆ‡”Â?ƒ”•‹ ’‡” ‹Ž ’”ƒÂ?œ‘ ‹Â? ƒ‰”‹–—”‹•Â?‘Ǥ Â?ƒ ‹‡”ƒ †‡†‹…ƒ–ƒ ƒŽŽ‡ ‡……‡ŽŽ‡Â?œ‡ †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘Ǥ Â?ˆ‘ ƒŽ ͛͜Í?͚͛͘Í&#x;͛ͥ͜Ǥ

ÂƒÂŽĂ– –”‡ Â?‘–‘˜‡†‡––‡ †‹ Â?‘†‡”Â?ƒ …‘Â?…‡œ‹‘Â?‡ ’‡” Žƒ •‹…—”‡œœƒ ‡ ‹Ž …‘Â?–”‘ŽŽ‘ †‡ŽŽ‡ ƒ…“—‡Ǥ ‹ –”ƒ––ƒ †‹ –”‡ •…ƒˆ‹ …Žƒ••‡ Í›Í˜Í˜Í˜ÇĄ ‹Â?ƒˆˆ‘Â?†ƒ„‹Ž‹ ‡ ‹Â? ‰”ƒ†‘ †‹ Â?ƒ˜‹‰ƒ”‡ ‹Â? •‹…—”‡œœƒ ƒÂ?…Š‡ ‹Â? …‘Â?†‹œ‹‘Â?‹ Â?‡–‡‘ ƒ˜˜‡”•‡Ǥ ‘Â?‘ ‘”Â?‡‰‰‹ƒ–‡ ƒŽ ’‘”–‘ ƒÂ?‘––‹‡”‹ ‡ …‘•–‹–—‹•…‘Â?‘ Žƒ Â?—‘˜ƒ †‘–ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ‡œ‹‘Â?‡ ‘’‡”ƒ–‹˜ƒ Â?ƒ˜ƒŽ‡ •ƒŽ‘†‹ƒÂ?ƒ †‡ŽŽƒ

—ƒ”†‹ƒ †‹ ‹Â?ƒÂ?œƒǤ ÂŽ ”‡’ƒ”–‘ †‡ŽŽ‡ ‹ƒÂ?Â?‡ ‹ƒŽŽ‡ ° •–ƒ–‘ …‘•–‹–—‹–‘ Ž‘ •…‘”•‘ ͚͘ ‘––‘„”‡ ƒŽŽ‡ †‹”‡––‡ †‹’‡Â?†‡Â?œ‡ †‡Ž ‡’ƒ”–‘ ‘’‡”ƒ–‹˜‘ ƒ‡”‘Â?ƒ˜ƒŽ‡ †‹ ‘Â?‘ …‘Â?’‡–‡Â?–‡ ’‡” –—––‹ ‹ Žƒ‰Š‹ ƒŽ’‹Â?‹ ‹Â? …‘Â?•‹†‡”ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽǯ‹Â?’‘”–ƒÂ?œƒ ‡…‘Â?‘Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒ”‹ƒ ‡ –—”‹•–‹…ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ †‡Ž ‡Â?ƒ…‘ ‡ Šƒ …‘Â?’‡–‡Â?œƒ •— –—––‘ ‹Ž ÂŽÂƒÂ‰Â‘ÇĄ ˜‹‰‹ŽƒÂ?†‘ •—Ž ”‹•’‡––‘ †‹ Ž‡‰‰‹ ‡ ”‡‰‘ŽƒÂ?‡Â?–‹ ‹Â? Â?ƒ–‡”‹ƒ †‹ Â?ÂƒÂ—Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ †‡Ž †‡Â?ƒÂ?‹‘ †‡ŽŽ‘ –ƒ–‘ ‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?„‹‡Â?–‡Ǥ ƒ ’”‡•‡Â?œƒ •—Ž ƒ”†ƒ †‡ŽŽ‡ Â?—‘˜‡ —Â?‹–Â? Â?ƒ˜ƒŽ‹ Â?‘Â? ° ˆ‹Â?ƒŽ‹œœƒ–ƒ •‘Ž‘ ƒŽŽƒ •‹…—”‡œœƒ †‡ŽŽ‡ ÂƒÂ…Â“Â—Â‡ÇĄ Â?ƒ …‘Â?•‡Â?–‹”Â? ƒÂ?…Š‡ †‹ ‘’‡”ƒ”‡ ’‹Î ‡ˆˆ‹…ƒ…‡Â?‡Â?–‡ ‹Â? Â?ƒ–‡”‹ƒ †‹ ’‘Ž‹œ‹ƒ ‰‹—†‹œ‹ƒ”‹ƒ …‘Â? ‹Ž Â?‘Â?‹–‘”ƒ‰‰‹‘ †‡ŽŽ‡ ”‹……Š‡œœ‡ ‹Â?Â?‘„‹Ž‹ƒ”‹ ‘……—Ž–‡ ‡ •…‘Â?‘•…‹—–‡ ƒŽ ÂˆÂ‹Â•Â…Â‘ÇĄ †‡ŽŽ‡ †‹•…ƒ”‹…Š‡ ‡ †‡‰Ž‹ ƒ„—•‹˜‹•Â?‹ ‡†‹Ž‹œ‹ ‘ ƒÂ?„‹‡Â?–ƒŽ‹Ǥ ’‡”ƒÂ?–‡ ƒ ÂƒÂŽĂ– †ƒŽ Ž‘Â?–ƒÂ?‘ Í™Í ÍžÍšÇĄ ƒŽŽ‘”ƒ …‘Â?‡ ‘”’‘ †‡ŽŽ‡ —ƒ”†‹‡ ‘‰ƒÂ?ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ Žƒ —ƒ”†‹ƒ †‹ ‹Â?ƒÂ?œƒ …‘Â?•‘Ž‹†ƒ †—Â?“—‡ Žƒ •—ƒ ’”‡•‡Â?œƒ Â?‡ŽŽƒ …‹––ƒ†‹Â?ƒ ‰ƒ”†‡•ƒÂ?ƒ Â†Â‘Â˜Â‡ÇĄ Â?‡Ž Â?ƒ‰‰‹‘ †‹ †—‡ ƒÂ?Â?‹ ÂˆÂƒÇĄ ‡”ƒ •–ƒ–ƒ ‹Â?ƒ—‰—”ƒ–ƒ Žƒ Â?—‘˜ƒ •‡†‡ †‡ŽŽƒ ‡Â?‡Â?œƒ †‹ ˜‹ƒŽ‡ ƒÂ?†‹Ǥ

ƒŽ•ƒ„„‹ƒ ’’—�–ƒ�‡�–‹ †‡Ž ™‡‡�‡�†

/D VFLD GL DJRVWR

$

gosto è quasi agli sgoccioli ma le iniziative per trascorrere l’ultimo weekend non mancano. Per gli amanti della musica, sabato 27 agosto ad Agnosine presso la chiesa di Sant’Andrea Apostolo avrĂ luogo il concerto “Anima e corde, violino e chitarraâ€?: i musicisti proporranno musiche di Machado, Haendel, Vivaldi, Paganini e Piazzolla. Per gli amanti dello sport due proposte sempre nella giornata del 27: a Casto partenza alle 9 dal museo per un’escursione guidata al Parco delle Fucine (seguiranno il pranzo al rifugio Paradiso e un pomeriggio di letture sugli antichi mestieri presso la biblioteca). Nei Comuni di Pertica Alta e Pertica Bassa vedrĂ il via la seconda edizione della Cronoscalata delle Pertiche in mountain bike e bici da strada: si parte il pomeriggio da Forno d’Ono per raggiungere la pineta di Pertica Alta. Domenica 28 agosto ecco alcune idee per sfuggire alla canicola estiva: a Bagolino, presso il Blumon Break in Piana di Gaver, dalle 9 parte la sesta edizione della rassegna equestre Trot Baby con tante attivitĂ didattiche dedicate ai bambini. A Casto, invece, in localitĂ Comero, avrĂ luogo la festa del rifugio Nasego, situato a 1.270 metri s.l.m. con la celebrazione della Santa Messa e il pranzo. Altra escursione, invece, a

‡” ‰Ž‹ ƒÂ?ƒÂ?–‹ †‡ŽŽ‘ •’‘”– ‡ †‡ŽŽƒ Â?—•‹…ƒ –ƒÂ?–‡ Ž‡ ’”‘’‘•–‡ ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ Ġ ‰Â?‘•‹Â?‡ǥ ƒ ƒ‰‘Ž‹Â?‘ǥ ƒ ‡”Ž‡ ‡ ƒŽŽ‡ ‡”–‹…Š‡ Serle: partenza alle 9 dal parcheggio degli Alpini sull’altopiano di Cariadeghe per l’appuntamento tradizionale di fine estate “Escursione alla Corna de Caiâ€?, con la possibilitĂ di visitare il cuore della riserva con guide esperte e raggiungere la vetta piĂš alta del paese. Ăˆ previsto il pranzo al sacco con

barbecue predisposti e nel pomeriggio verrĂ celebrata la Messa. Per chi volesse crearsi la propria escursione domenicale, gli itinerari valsabbini sono molteplici: per gli amanti delle passeggiate e dei piccoli borghi da scoprire i comuni di Capovalle, Pertica Alta e Pertica Bassa sono l’ideale. Come dimenticare Bagolino e le sue montagne, con diverse proposte per tutti gli escursionisti, dai principianti agli esperti (si pensi, ad esempio, ai laghetti di Bruffione). Per un po’ di relax si può effettuare una gita sul battello alla scoperta del lago d’Idro: il servizio, integrato anche con gli autobus per chi non fosse automunito, è attivo ancora per qualche settimana.

6DOH O¡DWWHVD SHU JOL $OSLQL Il piccolo centro di Vallio Terme si prepara ad accogliere nel primo ďŹ ne settimana di settembre l’adunata della sezione degli Alpini di Salò “Monte Suelloâ€?, giunta ormai alla sua 59ÂŞ edizione. Un’iniziativa importante molto sentita e fortemente voluta non solo dal Gruppo Alpini di Vallio Terme, ma anche dall’Amministrazione Comunale e dalle varie associazioni presenti sul territorio. Il gruppo, fondato da alcuni Alpini Reduci nel 1933, è sempre stato molto attivo e ha contribuito ad arricchire il centro valsabbino di diverse opere come la Chiesetta Alpina intitolata a San Maurizio inaugurata nel 1981 e la costruzione, ed il successivo ampliamento, del Rifugio di Monte Ere intitolato al generale Luigi Reverberi, Medaglia d’Oro al Valore Militare, comandante della divisione alpina Tridentina in Russia. E ancora la croce a ricordo

del Giubileo del 2000 sulla cima del Dosso dei Lupi inaugurata 11 anni fa, esattamente il 20 agosto del 2000, nonchĂŠ la sede costruita a metĂ degli anni Novanta al centro del paese che, come ricorda il presidente sezionale Romano Micoli, “testimonia, con l’adiacente monumento all’Alpino, la vicinanza di tutta la comunitĂ valliese ai nostri valoriâ€?. Il programma della manifestazione è ricco di eventi che culmineranno nella tradizionale sďŹ lata. Si comincia venerdĂŹ 2 settembre alle ore 20.30 con i concerti del Corpo bandistico di Vallio Terme e i canti alpini nella chiesa parrocchiale intonati dai cori “La Valleâ€? di Vallio Terme ed “Ericaâ€? di Paitone. Si prosegue sabato 3 settembre: alle ore 9 ritrovo davanti alla sede degli Alpini per un’escursione sul monte Ere presso la chiesetta e il rifugio con pranzo. SeguirĂ alle

15 un piccolo torneo di calcio intersezionale (Salò, Brescia, Valle Camonica) presso il Centro sportivo. Alle 17 Saluto del Sindaco di Vallio Terme al Consiglio direttivo sezionale e alle autoritĂ presso la sala consiliare del municipio a cui seguirĂ alle 18 la sďŹ lata ďŹ no al monumento ai Caduti con alzabandiera e deposizione di una corona. La sera viene proposto alle 21 il concerto delle fanfare alpine “Valchieseâ€? di Gavardo e “Star of Alpsâ€? di Villanuova sul Clisi presso il Centro sportivo. Ultimo giorno di festeggiamenti domenica 4 settembre: alle 10 avrĂ inizio la sďŹ lata per le vie del paese, seguita alle 11 dalla Santa Messa nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo con il coro “La Valleâ€?. Alle 17 avrĂ luogo l’ammainabandiera presso il monumento ai Caduti e la tre giorni si chiuderĂ presso il Centro sportivo con una serata danzante.


͚͘

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‡Â?‡”†¿ Íš •‡––‡Â?„”‡ Dz ”„—•…‘ ‹Â? Â–ÂƒÂ˜Â‘ÂŽÂƒÇł ’‡” Žƒ •‘Ž‹†ƒ”‹‡–Â? Giunge alla 6ÂŞ edizione l’iniziativa enogastronomica a scopo beneďŹ co “Erbusco in tavolaâ€?: una cena itinerante tra le ville del centro storico all’insegna della valorizzazione delle produzioni tipiche locali. Protagonisti della serata gli operatori vitivinicoli e gastronomici di Erbusco e, per la prima volta, anche dei Comuni limitroďŹ . La manifestazione si svolge venerdĂŹ 2 settembre, con l’inizio del percorso dalle 19.30, tra le antiche dimore che sorgono lungo

via Verdi: l’ex palazzo Cavalleri (oggi sede del Municipio), villa Marchetti e villa Lechi. Ad animare la manifestazione è la solidarietĂ : il ricavato della serata (il costo della cena, che comprende aperitivo, antipasto, primo, secondo, dessert e caffè, nonchĂŠ una degustazione di vini Franciacorta, è di 25 euro) viene devoluto ogni anno ad un differente progetto beneďŹ co. I fondi saranno destinati all’associazione Debra Italia onlus che si occupa della ricerca su una malattia rara,

la epidermolisi bollosa detta “Sindrome dei Bambini Farfallaâ€?. Questi bambini nascono con grosse bolle ed estese lacerazioni della pelle che guariscono solo dopo mesi di ricovero con dolorose medicazioni quotidiane. L’evento è organizzato dagli operatori enogastronomici in collaborazione con l’associazione culturale “Cantori di Corteâ€? e il Comune di Erbusco. Nelle ville la degustazione sarĂ accompagnata dalla musica dal vivo, mentre nel parco attiguo

al Municipio verrĂ allestita una mostra di artisti locali. L’itinerario si svilupperĂ in tre percorsi a scelta corrispondenti a tre differenti menĂš. La scelta del percorso sarĂ possibile ďŹ no al raggiungimento del tetto massimo di 200 posti ciascuno. Per le prenotazioni è possibile rivolgersi presso l’ufďŹ cio turismo di via Verdi 16, dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalla 9 alle 13 e giovedĂŹ pomeriggio dalle 15 alle 17. Si possono acquistare i ticket collegandosi al sito www. erbuscointavola.net.

‘……ƒ‰Ž‹‘ ƒ„ƒ–‘ ÍšÍ&#x; ƒ‰‘•–‘

´1RWWH %LDQFDÂľ D FLHOR DSHUWR ”ƒ ‰Ž‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ǥ ÂŽÇŻ ‹†‘ Â’Â”Â‡Â’ÂƒÂ”ÂƒÇĄ Â?‡Ž ’ƒ”…‘ ‡”„‡––‘ǥ ‹Ž Dz”‹•‘––‘ •‘––‘ Ž‡ •–‡ŽŽ‡dzǥ Â?‡Â?–”‡ ‹Â? ’‹ƒœœƒ —”‘’ƒ ° ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ‹Ž …‘Â?…‘”•‘ †‹ „‡ŽŽ‡œœƒ ’‡” ‹ …ƒÂ?‹

7

orna puntuale nell’ultimo nell’ultimo weekend d’agosto, la terza edizione della “Notte Biancaâ€? di Coccaglio, che illuminerĂ l’intero borgo franciacortino, sabato 27 agosto dalle 21.30 alle 3 del mattino. L’iniziativa, promossa da “Le Botteghe di Coccaglioâ€? col patrocinio del Comune, trasformerĂ per una notte le vie e le piazze coccagliesi in un’immensa vetrina a cielo aperto, con tanto di kermesse musicali, giochi, spettacoli e cucina. Immancabili, sparpagliate per il centro, le bancarelle di prodotti tipici, ma anche di oggetti-

ƒŽŽ‡ ͚͙Ǥ͛͘ ƒŽŽ‡ Í› †‡Ž Â?ƒ––‹Â?‘ Ž‡ ˜‹‡ ‡ Ž‡ ’‹ƒœœ‡ •‹ –”ƒ•ˆ‘”Â?ƒÂ?‘ ‹Â? —Â?ƒ ˜‡–”‹Â?ƒ …‘Â? Â?‡”Â?‡••‡ Â?Â—Â•Â‹Â…ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ‰‹‘…Š‹ ‡ „—‘Â?ƒ …—…‹Â?ƒ stica, arte e artigianato, curiositĂ , abbigliamento e accessori, oltre ai giochi gonfiabili, trucca-bimbi itineranti e coinvolgente animazione per tutti i gusti. Il concentrato dell’evento, coordinato dall’Associazione culturale

Artemusica Nistoc, sarĂ piĂš accessibile con alla mano la cartina distribuita nella serata, su cui sono ben segnalati i programmi in base alle location. Tra le cose degne di nota: l’appuntamento con il “bue allo spiedoâ€? e il “risotto sotto le stelleâ€? preparato dall’Aido alle 19.30 nel Parco Zerbetto della Casa della SolidarietĂ ; la prima gara di bellezza canina dalle 18 in Piazza Europa e la show in piazza Luca Marenzio dove alle 20.30 si terrĂ la sfilata moda bimbi, dalle 21.15 alle 22 l’esibizione di ginnastica artistica e alle 22.30 quella di danza del ventre, seguita dal concerto in tributo a Battisti dei 100Hp.

ƒ•–‡‰�ƒ–‘ � Ž‹„”‘ •—ŽŽ‡ •—‘”‡

ƒ•–‡‰�ƒ–‘ ƒ†”‡ ƒŽ•‹�ƒ ƒ ͙͘ ƒ��‹ †ƒŽŽƒ �‘”–‡

ÇŻ Â?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?—Â?ƒŽ‡ †‹ ƒ•–‡‰Â?ƒ–‘ ‡ Žƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ ’ƒ–”‘…‹Â?ƒÂ?‘ —Â?ƒ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ †‡ŽŽ‡ —‘”‡ †‹ ƒ”‹–Â? †‡ŽŽ‡ ƒÂ?–‡ ƒ”–‘Ž‘Â?‡ƒ ƒ’‹–ƒÂ?‹‘ ‡ ‹Â?…‡Â?œƒ ‡”‘•ƒ Dz Â?ˆ‡”Â?‡”‹ƒ Â?ƒ†”‡ ‘•–ƒÂ?–‹Â?ƒ ƒŽ†‹Â?—……‹dz †‹ ƒ•–‡‰Â?ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Â?‡‰Ž‹‘ …‘Â?‘•…‹—–‡ …‘Â?‡ Dz†‹ ƒ”‹ƒ ƒÂ?„‹Â?ƒdzǤ ÇŻÂ‘Â…Â…ÂƒÂ•Â‹Â‘Â?‡ ° Žƒ •‘Ž‡Â?Â?‹–Â? †‡ŽŽƒ ƒ†‘Â?Â?ƒ ƒÂ?„‹Â?ƒ ‹Ž Íž •‡––‡Â?„”‡Ǣ ƒŽŽ‡ ͚͘Ǥ͛͘ ˜‡””Â? ’”‡•‡Â?–ƒ–‘ Â?‡ŽŽƒ •ƒŽƒ …‹˜‹…ƒ †‹ ƒ•–‡‰Â?ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ‹Ž Ž‹„”‘ †‹ Â?Â?‹‘ ’‡…‹–‹ •—ŽŽƒ ˆ‘Â?†ƒ–”‹…‡ †‡ŽŽ‡ •—‘”‡ǣ Dz ƒÂ?–ƒ ƒ”–‘Ž‘Â?‡ƒ ƒ’‹–ƒÂ?‹‘ Č‚ —‡ŽŽƒ „‡Â?‡†‡––ƒ

͙͘ ƒÂ?Â?‹ ÂˆÂƒÇĄ ‹Ž ͚͜ ƒ‰‘•–‘ ÍšÍ˜Í˜Í™ÇĄ Â?‡‹ ’”‡••‹ †‹ Â›Â”ÂƒÂ…Â—Â•Â‡ÇĄ Â?‡ŽŽ‘ –ƒ–‘ †‹ ‡™ ‘”Â?ÇĄ ’‡”†‡˜ƒ Žƒ •—ƒ ‰‹‘˜ƒÂ?‡ ˜‹–ƒ ‹Â? —Â? –”ƒ‰‹…‘ ‹Â?…‹†‡Â?–‡ ƒ—–‘Â?‘„‹Ž‹•–‹…‘ǥ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â–Â? †‹ ͛ͥ ƒÂ?Â?‹ǥ ‹Ž …ƒ•–‡‰Â?ƒ–‡•‡ ’ƒ†”‡ ‹––‘”‹‘ ƒŽ•‹Â?ÂƒÇĄ Â?‹••‹‘Â?ƒ”‹‘ •ƒ˜‡”‹ƒÂ?‘Ǥ ƒ …‘Â?—Â?‹–Â? †‹ ƒ•–‡‰Â?ÂƒÂ–Â‘ÇĄ †‘˜‡ ’ƒ†”‡ ‹––‘”‹‘ ° Â?ƒ–‘ ‡ ˜‹••—–‘ ’”‹Â?ƒ †‹ ‡••‡”‡ ‘”†‹Â?ƒ–‘ •ƒ…‡”†‘–‡ Â?‡Ž Í™ÍĄÍ Í&#x;ÇĄ ”‹…‘”†‡”Â? ‹Ž Â?‹••‹‘Â?ƒ”‹‘ •ƒ„ƒ–‘ ÍšÍ&#x; ƒ‰‘•–‘ ƒŽŽ‡ ‘”‡ Í™Í Ç¤Í›Í˜ Â?‡ŽŽƒ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ‡••ƒ ’”‡ˆ‡•–‹˜ƒ ’”‡•‹‡†—–ƒ †ƒŽ ’ƒ””‘…‘ †‘Â? ‡Â?ƒ–‘ ‹”Â?‘Ǥ ƒ”ƒÂ?Â?‘ ’”‡•‡Â?–‹ ’‡” Žƒ ”‹…‘””‡Â?œƒ ‹ ˆƒÂ?Â‹ÂŽÂ‹ÂƒÂ”Â‹ÇĄ ÂŽÇŻ Â?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?—Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ’ƒ†”‡ ‹Â?‘ ‡Â?œ‘Â?‹ǥ •—’‡”‹‘”‡ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ †‡‹ ƒ˜‡”‹ƒÂ?‹ǥ ’ƒ†”‡ ƒ”‹‘ ‡Â?‹Â?ÇĄ ”‡––‘”‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹–Â? †‹ ”‡•…‹ƒ ‡ †‹”‡––‘”‡ †‹ Dz ‹••‹‘Â?‡ ‰‰‹dzǥ ’ƒ†”‡ ƒ”…‡ŽŽ‘ –‘”‰ƒ–‘ ‡ ƒŽ–”‹ ƒ†”‹ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹–Â? •ƒ˜‡”‹ƒÂ?ƒ †‹ ”‡•…‹ƒǤ Dz ƒ•–‡‰Â?ƒ–‘ Č‚ …‘Â?Â?‡Â?–ƒ ‹Ž •‹Â?†ƒ…‘ ‹—•‡’’‡ ”‹œ‹‘ Č‚ †‡˜‡ Â?‘Ž–‘ ƒ ’ƒ†”‡ ‹––‘”‹‘ǥ ƒŽŽƒ •—ƒ –‡•–‹Â?‘Â?‹ƒÂ?œƒ †‹ ˜‹–ƒ ‡ ‹Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ƒŽŽƒ ÇŻ ƒ”–ƒ †‡ŽŽƒ Â‡Â”Â”ÂƒÇŻÇĄ ƒŽŽƒ …—‹ •–‡•—”ƒ ‡ †‹˜—Ž‰ƒœ‹‘Â?‡ Šƒ ƒ––‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ ’ƒ”–‡…‹’ƒ–‘dzǤ

…ƒ”‹–Â?ÇĽ –”‘’’‘ Â?‹ ’‹ƒ…‡dzǤ ‘Ž–‹ ‰Ž‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ ’”‡˜‹•–‹ Â?‡ŽŽƒ •‡”ƒ–ƒ …Š‡ •ƒ”Â? ‹Â?–”‘†‘––ƒ †ƒ •—‘” ‰Â?‡•‡ Â—ÂƒÂ†Â”Â‹Â‘ÇĄ …‘‘”†‹Â?ƒ–”‹…‡ ‹Â?–‡”’”‘˜‹Â?…‹ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ ’ƒ•–‘”ƒŽ‡ ‰‹‘˜ƒÂ?‹Ž‡ ‡ †‡ŽŽƒ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒǤ


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͚͙

ƒŽƒœœ‘Ž‘

Ž ƒ”…‘ ƒ �‹•—”ƒ †‹ „ƒ�„‹�‘

ƒ••‹”ƒ�‘ —‡ •‡”ƒ–‡ ‹� �—•‹…ƒ

—••ƒ‰‘

”ƒ� ƒŽ� †‡ŽŽ‘ •’‹‡†‘

Al parco Metelli di Palazzolo partono il 27 agosto (ďŹ no al 17 settembre) una serie di incontri dedicati ai piĂš piccoli per imparare a divertirsi insieme. Sono stati pensate, infatti, quattro giornate per i piĂš piccoli in forma laboratoriale. Si inizia il 27 agosto, dalle 16 alle 19, con i laboratori su come nasce e opera un clown. Il 3 settembre, invece, dalle 15 alle 18, c’è la possibilitĂ di assistere alle favole animate con balletti e canzoni. Il 10 settembre

VenerdĂŹ 26 agosto, alle 20.45 in via Mirabella va in scena il concerto sotto le stelle con la banda civica diretta dal maestro Aldo Epis. Sabato 27, invece, a partire dalle 21 nel cortile del palazzo municipale c’è l’Aido rock live. All’interno della rassegna di musica giovane si svolge la seconda edizione del concorso per artisti emergenti, riservato a cantanti e band residenti nel territorio comunale e nei paesi limitrofi.

Si ripropone l’iniziativa promossa dal Comune “Gran GalĂ dello Spiedoâ€?, cena sotto le stelle a lume di candela, che si svolgerĂ nello scenario della piazza Vittorio Veneto, ai piedi della scalinata della parrocchiale, in data di giovedĂŹ 8 settembre dalle ore 19. Il piatto principe del menĂš sarĂ lo spiedo, per il quale è stato attribuita la denominazione comunale, accompagnato dal vino delle cantine del territorio fino alla degustazione delle grappe di Gussago.

(sempre dalle 15 alle 18) vengono approfonditi la natura e gli elementi naturali. Il 17 settembre, inďŹ ne, si tengono i laboratori sulla pasta con la narrazione delle favole sui colori. Per informazioni, 0307405533. Nel Parco uviale “Metelliâ€? c’è la possibilitĂ di praticare lo sport della canoa e del kayak (in collaborazione con il gruppo sportivo locale “Kayak Canoa Clubâ€?); all’interno si trova anche un percorso-vita attrezzato e un campo di beach-volley.

‘†‡�‰‘ ƒ‹ƒ�‘ ͚͔͛ ‡†‹œ‹‘�‡

6SRUW HPR]LRQL H GLYHUWLPHQWR ƒ Dz ‡•–ƒ †‡ŽŽ‘ •’‘”–dz …‘‹Â?˜‘Ž‰‡ ‹Â? —Â?ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ †‹ ˆ‡•–ƒ Žƒ …‹––ƒ†‹Â?ƒ ˆ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–‹Â?ƒ …Š‡ ƒ……‘‰Ž‹‡ †‹˜‡”•‡ †‹•…‹’Ž‹Â?‡ Â•Â’Â‘Â”Â–Â‹Â˜Â‡ÇŁ †ƒŽ –‡Â?Â?‹• ƒŽŽƒ •…‘’‡”–ƒ †‡‹ ‰‹‘…Š‹ ƒÂ?–‹…Š‹

(

siste una scintilla di passione e fatica che arde dentro ogni atleta. Una fiamma che brucia simbolicamente anche nel cuore di Rodengo Saiano nel braciere dello sport, acceso sabato 20 agosto per accogliere l’omonima Festa. Un’iniziativa che giunge quest’anno alla sua 23ÂŞ edizione e contro ogni ventata di crisi spinge controcorrente dando un quadro quanto piĂš emblematico di come la manifestazione e il suo potere aggregatore siano sentiti. Motore dell’appuntamento il Calcio Virtus Rodengo, l’Atletica Rodengo Saiano, il Gruppo Escursionisti Gers, il Karate club Hiroshi Shirai con il patrocinio del Comune di Rodengo Saiano e dell’assessorato allo Sport e tempo libero. Il calendario che si estende fino alla giornata di domenica 28 agosto rimane ancora ricco di occasioni per apprezzare e sperimentare le proposte offerte da volontari e associazioni. Stand gastronomici, scivoli gonfiabili per bambini e serate danzanti si susseguiranno ad ingresso gratuito tutto le sere. Ospiti stasera i “Blues Verdecaneâ€?, domani l’orchestra “Filadelfiaâ€?, l’â€?Adriano Bandâ€? sabato 27 e l’orchestra “Paolo Facciâ€? domenica. A partire dalle ore 15 di oggi, giovedĂŹ 25 agosto, il Centro sportivo comunale accoglierĂ i bambini delle scuo-

‡Ž …‘”•‘ †‡ŽŽ‡ •‡”ƒ–‡ •‹ •—••‡‰—‘Â?‘ •–ƒÂ?† ‰ƒ•–”‘Â?‘Â?‹…‹ǥ •…‹˜‘Ž‹ ‰‘Â?ˆ‹ƒ„‹Ž‹ ’‡” „ƒÂ?„‹Â?‹ ‡ •‡”ƒ–‡ †ƒÂ?œƒÂ?–‹ ƒ ‹Â?‰”‡••‘ Ž‹„‡”‘ le elementari per riscoprire i giochi antichi, giochi d’acqua, corsa con i sacchi e tiro alla fune a cura degli oratori parrocchiali di Rodengo, Saiano e Padergnone. Dalle ore 18.45 nel campo in terra battuta, per tutto il fine settimana, prove guidate con istruttore di tiro sportivo con cara-

bina a cura dell’Anuu, con relativa gara a punti nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 18 alle 22. VenerdĂŹ 26 gli istruttori dell’Associazione Tennis R.S. coinvolgeranno i bambini delle elementari con prove di avviamento al tennis. Al via alle 18.30 la 15ÂŞ edizione della gara podistica regionale open“Miglio sotto le stelleâ€? categorie giovanili, assoluti, amatori e tesserati Fidal, curata dall’Associazione atletica R.S.. Il pomeriggio di sabato s’aprirĂ alle 14.30 con l’ esibizione di tiro con l’arco gestito dall’Associazione “Polisportiva No Frontiereâ€? di Brescia, a seguire la dimostrazione di “Enduro con Moto e Quadâ€? con possibilitĂ di test gratuiti sotto la supervisione dell’Associazione Moto Club R.S. ’77. Dalle ore 17 il Gruppo amatori cinofili di Rodengo Saiano organizza l’incontro con il miglior amico dell’uomo per cani di razza e non ad iscrizione gratuita. Prima della conclusione serale di domenica con relativa cerimonia di spegnimento del braciere dello sport e ringraziamenti, una mattinata dedicata agli appassionati d’auto d’epoca ospiterĂ la seconda edizione dell’“appuntamento con le èceâ€? mentre alle ore 15.30 l’incontro di calcio per la “Coppa Lombardiaâ€? vedrĂ scendere in campo il C.S. Saiano. Un’occasione poliedrica per animare lo sport di emozione e divertimento.

‘……ƒ‰Ž‹‘ Dz ‹‘”Â?ƒ–ƒ ”‡Žƒšdzǣ ‹Â? ’‹•…‹Â?ƒ …‘Â? ‹Ž ‘Â?—Â?‡ ‡Â?–”‡ ÂŽÇŻÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ ˜ƒ…ƒÂ?œ‹‡”‘ ˜‘Ž‰‡ ‘”Â?ƒ‹ ƒ‰Ž‹ •‰‘……‹‘Ž‹ ‡ ‹Ž ’‡”‹‘†‘ •‡––‡Â?„”‹nj Â?‘ǥ ‰‹Â? …ƒ”‹…‘ †‹ •…ƒ†‡Â?œ‡ ‡ ‹Â?’‡‰Â?‹ǥ Â•ÇŻÂƒÂˆÂˆÂƒÂ…Â…Â‹Âƒ ƒŽŽ‡ ’‘”–‡ǥ ‹Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ‘…nj …ƒ‰Ž‹‘ Šƒ „‡Â? ’‡Â?•ƒ–‘ †‹ …‘Â?…‡†‡”‡ ƒ‹ ’”‘’”‹ …‹––ƒ†‹Â?‹ —Â?ǯ—Ž–‹Â?ƒ ”‹‰‡Â?‡”ƒ–‡ ‡ •’‡Â?•‹‡”ƒ–ƒ Dz ‹‘”Â?ƒ–ƒ Â”Â‡ÂŽÂƒÂšÇł ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ †‡ŽŽƒ …‘”Â?‹…‡ †‡ŽŽƒ ’‹•…‹Â?ƒ ‹†‘ ÂƒÂ•Â•ÂƒÇŚ „ƒÂ?‡Â? †ǯ •‡‘Ǥ ǯ‹Â?Â‹ÂœÂ‹ÂƒÂ–Â‹Â˜ÂƒÇĄ ‹Â? ƒ‰‡Â?†ƒ Â‰Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż ͙Ν •‡––‡Â?„”‡ǥ –‘”Â?ƒ ƒ ’”‡•‡Â?–ƒ”•‹ ƒ ˆ”‘Â?–‡ †‡ŽŽǯ‘––‹Â?‘ •—……‡••‘ ”‹•…‘Â?–”ƒ–‘ Â?‡‹ †—‡ •‹Â?‹Ž‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ’”‡…‡nj †‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ ‘ˆˆ‡”–‹ †—”ƒÂ?–‡ ÂŽÇŻÂ‡Â•Â–ÂƒÂ–Â‡ •‡Â?’”‡ †ƒŽ ‘Â?—Â?‡ ‡ Žǯ‹Â?˜‹–‘ ° ”‹˜‘Ž–‘ ƒ –—––‹ ‹ ’‡Â?•‹‘Â?ƒ–‹ †‹ ‘‰Â?‹ ‡–Â?ÇĄ ‡˜‡Â?–—ƒŽÂ?‡Â?–‡ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‹ †ƒ‹ Ž‘”‘ Â?‹’‘–‹Ǥ ‡…‘Â?†‘ Žǯ‹Â?–‡•ƒ †‹ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â?…‘”†ƒ–ƒ –”ƒ ‘Â?—Â?‡ ‡ ÂŽÇŻ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ ‡Â?•‹‘Â?ƒ–‹ Dz Â?‰‡Ž‘ ÂƒÂ•Â•Â‡Â–Â–Â‹Çł ‘Â?Ž—•ǥ ‹Ž ˜‹ƒ‰‰‹‘ ‹Â? ’—ŽŽÂ?ƒÂ? …‘Â? ’ƒ”–‡Â?œƒ †ƒ ‘……ƒ‰Ž‹‘ ˜‡””Â? ‹Â?–‡”ƒÂ?‡Â?–‡ ‘ˆˆ‡”–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ Â?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ǥ Â?‡Â?–”‡ ‹Ž …‘•–‘ †‡ŽŽǯ‹Â?‰”‡••‘ ‹Â? ’‹•…‹Â?ƒ •ƒ”Â? †‹ •‘Ž‹ Í? ‡—”‘ ‡ –—––‹ ‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒÂ?–‹ ’‘–”ƒÂ?Â?‘ ˆƒ” ”‹ˆ‡”‹Â?‡Â?–‘ ƒ —Â? ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ÂƒÂ–Â‘Â”Â‡ÇŚÂ…Â‘Â‘Â”Â†Â‹Â?ƒ–‘”‡ …Š‡ …‘Â?†‹˜‹†‡”Â? Žǯ‹Â?–‡”ƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒǤ ƒ ’ƒ”–‡Â?œƒ ƒŽŽƒ ˜‘Ž–ƒ †ǯ •‡‘ ° ˆ‹••ƒ–ƒ ƒŽŽ‡ ÍĄ †ƒ˜ƒÂ?–‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â?–”ƒ–ƒ †‡Ž —Â?‹…‹’‹‘ †‹ Â‘Â…Â…ÂƒÂ‰ÂŽÂ‹Â‘ÇĄ Â?‡Â?–”‡ ‹Ž ”‹–‘”Â?‘ ° ’”‡˜‹•–‘ ƒ––‘”Â?‘ ƒŽŽ‡ Í™Í Ç¤Í›Í˜ …‹”…ƒǤ ‡ ‹•…”‹œ‹‘Â?‹ •‘Â?‘ ƒ––—ƒŽÂ?‡Â?–‡ ƒ’‡”–‡ ‡ •‹ ”ƒ……‘Ž‰‘Â?‘ †‹”‡––ƒÂ?‡Â?–‡ Â?‡ŽŽƒ •‡†‡ †‡ŽŽǯ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ ’‡Â?•‹‘Â?ÂƒÂ–Â‹ÇĄ †ƒŽ Ž—Â?‡†¿ ƒŽ ˜‡Â?‡”†¿ǥ †ƒŽŽ‡ ÍĄ ƒŽŽ‡ ͙͙Ǥ Č‹ÂƒǤ•ǤČŒ

‘Ž‘‰Â?‡ ‹Â?‡ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ ‹Â?–‡Â?•‘ ‹Â? ‘”ƒ–‘”‹‘ ‘’‘ ‹Ž ™‡‡Â? ‡Â?† †‹ ˆ‡•–ƒ ˜‹••—–‘ Ž‘ •…‘”•‘ Â?‡–Â? ‰‹—‰Â?‘ǥ ÂŽÇŻÂ‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹Â‘ Â?ÂƒÂ•Â…ÂŠÂ‹ÇŚ Ž‡ †‹ ‘Ž‘‰Â?‡ –‘”Â?ƒ ƒ Â?‘˜‹Â?‡Â?–ƒ”•‹ “—‡•–ƒ ˜‘Ž–ƒ Â?‡ŽŽǯ—Ž–‹Â?‘ ˆ‹Â?‡ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ Â†ÇŻÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ ’”‹Â?ƒ †‹ ”‹’ƒ”–‹”‡ …‘Â? ‰Ž‹ ‹Â?’‡‰Â?‹ ‡ Ž‡ ƒ––‹˜‹–Â? †‹ •‡––‡Â?„”‡Ǥ Â„ÂƒÂ–ÇŚ –‡Â?–‹ ƒ’”‹”ƒÂ?Â?‘ •–ƒ•‡”ƒ Č‹Â‰Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż ÍšÍ? ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ČŒ ƒŽŽ‡ ͙ͥ …‘Â? Žƒ Â?‡••ƒ ‹Â? ˆ—Â?œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‘ •–ƒÂ?Â†ÇŚÂ‰ÂƒÂ•Â–Â”Â‘Â?‘Â?‹…‘ ‡ ƒŽŽ‡ ͚͙ Žƒ ’”‘‹‡œ‹‘Â?‡ †‡Ž ˆ‹ŽÂ? †‹ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ Dz —––‹ ’‡” Â?‘dz †‹ ‘Â?ƒ‹Â? ‘—’‹Ž ȋ‹Â?‰”‡••‘ Â‰Â”ÂƒÂ–Â—Â‹Â–Â‘ČŒǤ ‡Â?‡”†¿ ͚͞ Žƒ …—…‹Â?ƒ ƒ’”‹”Â? ‹Â? ƒÂ?–‹…‹’‘ ƒŽŽ‡ Í™Í Ç¤Í›Í˜ ȋ…‘•¿ …‘Â?‡ •ƒ„ƒ–‘ ‡ †‘Â?‡Â?Â‹Â…ÂƒČŒ ‡ Ġ ƒÂ?‹Â?ƒ”‡ Žƒ •‡”ƒ–ƒ …‹ ’‡Â?•‡”Â? ƒŽŽ‡ ͚͙ Ž‘ •Š‘™ †‹ ƒ‰‘ ƒ”‹‘ ĆŹ …‘ǤǢ Â?‡Â?–”‡ •ƒ„ƒ–‘ •‡Â?’”‡ ƒŽŽ‡ ͚͙ •ƒŽ‹”Â? •—Ž ’ƒŽ…‘ Žƒ Â?—•‹…ƒ ƒ –—––‘ ”‘…Â? …‘Â? ƒ˜‡ ƒŽ…‹‰Ž‹ƒ ƒÂ?† Š‡ ‹…Â?Ž‡ ȋ™™™ǤÂ?›•’ƒ…‡Ǥ…‘Â?Č€Â†ÂƒÂ˜Â‡ÂˆÂƒÂŽÂ…Â‹Â‰ÂŽÂ‹ÂƒČŒǤ ‘Â?‡Â?‹…ƒ ÍšÍ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ‹Â? ‘”ƒ–‘”‹‘ ° ˆ‹••ƒ–‘ ‰‹Â? †ƒŽ Â?ƒ––‹Â?‘ǥ …‘Â? Žƒ Â?‡••ƒ Â?‡Ž …‘”–‹Ž‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â‘ÇĄ Â?‡Â?–”‡ Â?‡Ž ’‘Â?‡”‹‰‰‹‘ǣ †ƒŽŽ‡ ͙͜Ǥ͛͘ •‹ ’‘–”Â? ˆƒ”‡ —Â? Dz‰‹”‘dz ƒ Â…ÂƒÂ˜ÂƒÂŽÂŽÂ‘ÇĄ ‰”ƒœ‹‡ ƒŽŽƒ †‹•’‘nj Â?‹„‹Ž‹–Â? †‡ŽŽǯ œ‹‡Â?†ƒ ƒ‰”‹…‘Žƒ …‘Ž‘‰Â?‡•‡ ‡–‡ŽŽ‹ǥ ƒŽŽ‡ ͙͞ ƒÂ?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‡ ‰‹‘…Š‹ ’‡” –—––‹ ‹Â? …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? ‰Ž‹ ƒÂ?‹…‹ †‡Ž ”—’’‘ ƒŽ…‹‘ ‡ ƒŽŽ‡ ͚͙ ‰”ƒÂ? ˆ‹Â?ÂƒÇŚ Ž‡ …‘Ž …‘Â?…‡”–‘ †‹ Â?—•‹…ƒ Ž‹˜‡ †‡ŽŽƒ ‹––ƒ ƒÂ?†Ǥ ‡” Žǯ‹Â?–‡”ƒ –”‡ ‰‹‘”Â?‹ǥ ”‡•–‡”Â? ‹Â?‘Ž–”‡ •‡Â?’”‡ ƒ––‹˜‘ ‹Ž ‰‡––‘Â?ƒ–‘ •–ƒÂ?† †‡Ž ‰‹‘…‘ †‡‹ ÂˆÂ‹Â‘Â”Â‹ÇĄ Â?ƒ •‹ ’‘–”Â? –‡Â?ÇŚ –ƒ”‡ ƒÂ?…Š‡ Žƒ ˆ‘”–—Â?ƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒÂ?†‘ ƒŽŽƒ ’‡•…ƒ „‡Â?‡ˆ‹…ƒ Â’Â”Â‘ÇŚÂ‘Â”ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹Â‘Ǥ Č‹ÂƒǤ•ǤČŒ

‡”•‘ ‹Ž ‡•–‹˜ƒŽ ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒ ”‡Â?Â?‹Â?‰ ‡ ’ƒ••‡‰‰‹ƒ–‡ Â?‡ŽŽ‡ …ƒÂ?–‹Â?‡ ’‹‡†‹ǥ ‹Â? Â„Â‹Â…Â‹Â…ÂŽÂ‡Â–Â–ÂƒÇĄ ‘ ƒŽ–‡”Â?ƒÂ?†‘ Ž‡ †—‡ …‘•‡Ǥ ǯ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ ° ‰—•–ƒ”‡ Žƒ ”ƒÂ?ÇŚ …‹ƒ…‘”–ƒ •‡Â?œƒ ˆ”‡––ƒǤ ǯ‹Â?˜‹–‘ ˜‹‡Â?‡ †ƒŽŽƒ –”ƒ†ƒ †‡Ž ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒ …Š‡ǥ ‹Â? Â‘Â…Â…ÂƒÇŚ •‹‘Â?‡ †‡Ž ‡•–‹˜ƒŽ ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒ ‹Â? ƒÂ?–‹Â?ƒ ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ‹Ž Í™Í&#x; ‡ Í™Í Â•Â‡Â–Â–Â‡Â?„”‡ǥ Šƒ ‹†‡ƒ–‘ Â?‘Ž–‡’Ž‹…‹ ƒŽ–‡”Â?ƒ–‹˜‡ ’‡” ”ƒ‰‰‹—Â?‰‡”‡ “—‡•–‹ Ž—‘‰Š‹ ‡ Â?—‘˜‡”•‹ ‹Â? Â?‘†‘ •Ž‘™ ˆ”ƒ …ƒÂ?–‹Â?‡ ‡ ˜‹‰Â?‡–‹ǥ ƒ„„ƒœ‹‡ ‡ Â˜Â‹ÂŽÂŽÂ‡ÇĄ „‘”‰Š‹ ‡ ”‹•‡”˜‡ Â?ÂƒÂ–Â—Â”ÂƒÂŽÂ‹ÇŁ –‘—” ‹Â? „—•ǥ ‡•…—”•‹‘Â?‹ ‰—‹†ƒ–‡ ƒ ’‹‡†‹ ‡ ‹Â? Â„Â‹Â…Â‹Â…ÂŽÂ‡Â–Â–ÂƒÇĄ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ —Â? –”‡Â?Â?‹Â?‰ †‹ †—‡ ‰‹‘”Â?‹ …‘Â? ’ƒ”–‡Â?œƒ †ƒ ”‡•…‹ƒ ‡ ’‡”Â?‘––ƒÂ?‡Â?–‘ ‹Â? ”ƒÂ?Â…Â‹ÂƒÂ…Â‘Â”Â–ÂƒÇĄ ‘Ž–”‡ ƒ ‹Â?ÇŚ …‘Â?•—‡–‹ ‹–‹Â?‡”ƒ”‹ ‰—‹†ƒ–‹ ’‡” Â?‡–Â? ‹Â? „‹…‹…Ž‡––ƒ Č‹ÂŽÂƒ ’”‹Â?ƒ Â’ÂƒÂ”Â–Â‡ČŒ ‡ ’‡” Â?‡–Â? ƒ ’‹‡†‹ Č‹ÂŽÂƒ •‡…‘Â?Â†ÂƒČŒǤ ÂŽ –—––‘ …‘Â? •‘•–ƒ Â?‡ŽŽ‡ …ƒÂ?–‹Â?‡ ’‡” †‡‰—•–ƒ”‡ ‹ ”ƒÂ?Â…Â‹ÂƒÇŚ Â…Â‘Â”Â–ÂƒÇĄ •…‘’”‹”Â?‡ ‹ •‡‰”‡–‹ †‡ŽŽƒ Žƒ˜‘”ƒœ‹‘Â?‡ǥ …‘Â?‘•…‡”Â?‡ ‹ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‹Ǥ Â”ÂƒÇŚ œ‹‡ ƒŽŽƒ ’ƒ”–Â?‡”•Š‹’ …‘Â? ”‡Â?‘”†ǥ …Š‹ ƒ””‹˜ƒ ‹Â? –”‡Â?‘ ’—Ö …ƒ”‹…ƒ”˜‹ Žƒ ’”‘’”‹ƒ „‹…‹ ‘ Â?‘Ž‡‰‰‹ƒ”Žƒ ƒŽŽƒ •–ƒœ‹‘Â?‡ †‹ ÂƒÂ”Â”Â‹Â˜Â‘ÇĄ ‘Ž–”‡ Ġ ƒ˜‡”‡ …‘Â?˜‡Â?œ‹‘Â?‹ •’‡…‹ƒŽ‹Ǥ


͚͚

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Ǥ Ǥ ‡ŽŽ‹Â?‘ ‡ŽŽ‹Â?‹

Â? ˆ‹‡”ƒ ’‡” ”ƒ’’‘”–ƒ”•‹ …‘Â? ‹Ž …‹––ƒ†‹Â?‘ Tra i vari stand che saranno presenti all’interno dello spazio della ďŹ era, sarĂ collocato in piazza Garibaldi anche quello dell’Azienda ospedaliera “Mellino Melliniâ€?. Insieme al presidio di Orzinuovi essa gestisce anche le strutture di Chiari, Iseo, Palazzolo e Rovato, in una molteplicitĂ di servizi che verranno illustrati ai visitatori della manifestazione. Tramite alcuni video dedicati alle diverse unitĂ operative e una serie di dĂŠpliant, nonchĂŠ grazie

alla testimonianza del personale ospedaliero che sarĂ presente e a disposizione, sarĂ possibile un’interfaccia con il cittadino, per un ospedale che si propone di essere sempre piĂš vicino al territorio e ai suoi bisogni di salute. Verranno infatti fornite diverse informazioni sui servizi di salute offerti alla popolazione e vi sarĂ la possiiblitĂ di effettuare in loco alcuni semplici controlli medici. La ďŹ era sarĂ inoltre l’occasione

privilegiata per comunicare al pubblico i progetti in via di realizzazione, in particolare la riorganizzazione del servizio di dialisi che coinvolgerĂ anche il presidio di Orzinuovi, e di quelli che si realizzeranno nei prossimi anni. SarĂ inoltre presentato il nuovo logo aziendale frutto della collaborazione con una scuola del territorio, cioè l’Ips graďŹ co “San Bernardinoâ€? di Chiari: i ragazzi hanno realizzato alcune proposte secondo l’indicazione

della committenza, tra le quali è stata scelta una stella formata da cinque omini stilizzati di colore diverso rappresentanti l’unione dei presidi dell’azienda ospedaliera. InďŹ ne rimane da segnalare un importante appuntamento per sabato 27 quando, alle ore 17, verrĂ inagurata una nuova ambulanza, che è stata acquistata grazie al contributo della Banca di credito cooperativo di Pompiano e Franciacorta.

gli approfondimenti dedicati alla viabilità (di cui diamo conto nella pagina a fianco) e ai piani di governo del territorio nella Bassa. Ci sarà spazio anche per le tradizionali esposizioni zootecniche, come la festa dell’Haflinger e il concorso di razze caprine, e per appuntamenti di arte e di turismo enogastronomico, curati principalmente dal Parco dell’Oglio nord. A conclusione, nel-

la serata di lunedĂŹ 29, il tradizionale spettacolo pirotecnico presso il campo sportivo comunale, mentre domenica 28 alle 20.30 verrĂ proiettata la pellicola dialettale “El pret nĂśf 3. Miracolo finaleâ€? per la regia di Ettore Bonetti, giĂ presentata in anteprima sul finire di giugno, che aveva visto la partecipazione straordinaria del Ct della nazionale di calcio Cesare Prandelli.

ÂŽ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ Ž‹ ‡˜‡Â?–‹ †‡ŽŽƒ ͛͞ƅ ‡†‹œ‹‘Â?‡

´)LHUD GL WHUUD H GL ILXPHÂľ Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ ÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‡Â?–‘ ° ’‘•–‘ •—Ž •‹•–‡Â?ƒ †‡ŽŽƒ ˜ƒŽŽ‡ †‡ŽŽǯ ‰Ž‹‘ǥ ‰—ƒ”†ƒÂ?†‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻ š’‘ ͚͙͘Í?

7

ra gli appuntamenti fieristici che contraddistinguono questa coda dell’estate bassaiola, la fiera di Orzinuovi occupa di certo un posto di rilievo. Giunta alla 63ÂŞ edizione, la manifestazione intitolata quest’anno “Fiera di terra e di fiume. Verso e oltre Expo 2015â€? ruoterĂ attorno ad alcuni temi di grande importanza: oltre alle tradizionali agricoltura e zootecnia, infatti, si parlerĂ di coltivazioni biologiche, viabilitĂ e produzione di energie alternative nella valle dell’Oglio. Dal 26 al 29 agosto lo spazio compreso tra piaz-

”ƒ ‰Ž‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ’‹Î ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‹ ‹ …‘Â?˜‡‰Â?‹ †‡†‹…ƒ–‹ ƒŽŽ‡ ’”‘•’‡––‹˜‡ ‡…‘Â?‘Â?‹…Š‡ †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘ za Garibaldi e Vittorio Emanuele fino ai giardini tra via Cesare Battisti e via Fabio Filzi si trasformerĂ in un grande spazio espositivo dedicato a macchinari agricoli, capi di allevamenti e molte altre attivitĂ commerciali che costituiscono la

vocazione della cittĂ di Orzinuovi. Diversi gli attori coinvolti nella manifestazioni, innanzitutto le istituzioni locali: Comune, Provincia e Regione, senza dimenticare altri enti come il parco dell’Oglio nord, la Coldiretti e l’associazione dei Giovani agricoltori orceani. Anche l’Azienda ospedaliera “Mellino Melliniâ€? sarĂ presente con un suo stand per l’inaugurazione di una nuova ambulanza. Tra gli eventi piĂš importanti meritano di essere segnalati il convegno relativo alla situazione del contributo agricolo della Pac, la presentazione della guida turistica della cittĂ di Orzinuovi e

52'(//$ 25=, 75$7725, CONCESSIONARIA ESCLUSIVISTA

“TRATTORI SAME� VENDITA E ASSISTENZA MACCHINE PROFESSIONALI DA GIARDINO

ORZINUOVI (BS) Via Adua, 28 - Tel 030 941361


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͚͛

”œ‹ †‘‰ •Š‘™ ͚͙͙͘ ’’”‘ˆ‘Â?†‹”‡ Žƒ …‘Â?‘•…‡Â?œƒ †‡ŽŽ‡ ”ƒœœ‡ …ƒÂ?‹Â?‡ L’associazione Pro Loco di Orzinuovi in collaborazione con il Comune organizza la seconda edizione di “Orzi dog showâ€?, un evento dedicato ai cani di razza che sfileranno davanti a una giuria qualificata per aggiudicarsi il primo titolo “CittĂ di Orzinuoviâ€?. Lo scopo è quello di far conoscere ed avvicinare sempre di piĂš le persone al mondo dei cani, nostri inseparabili e fedeli amici. Anche se molte persone posseggono uno o piĂš cani che vivono in famiglia,

spesso conoscono poco le loro esigenze e le caratteristiche tipiche di ogni razza. La manifestazione, con l’aiuto di esperti allenatori e di educatori cinofili vuole proprio divulgare e far conoscere queste caratteristiche. Al mondo esistono circa 350 razze canine selezionate, nella giornata del 4 settembre ne verranno presentate alcune: sono tutti cani abituati a sfilare ed a farsi apprezzare nelle maggiori esposizioni cinofile nazionali e internazionali; molti di loro sono

campioni di bellezza. In questa manifestazione la Scuola primaria di Orzinuovi, grazie alla sensibilitĂ del corpo insegnante e della dirigenza didattica, ha promosso un piccolo concorso patrocinato dalla Pro Loco di opere pittoriche sul tema “Il cane, il migliore amico dell’uomoâ€?. Il programma prevede in mattinata l’incontro con alcuni educatori cinofili, il pranzo convenzionato con ristoranti locali e, al pomeriggio, la premiazione dei disegni dei bambini e la sfilata canina.

‘�ˆƒ”–‹‰‹ƒ�ƒ–‘ � …‘�˜‡‰�‘ •—ŽŽƒ ˜‹ƒ„‹Ž‹–� �‡ŽŽƒ ƒ••ƒ

8Q¡RFFDVLRQH GD QRQ SHUGHUH ƒ ”‡ƒŽ‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‹ Â?—‘˜‡ ‹Â?ˆ”ƒ•–”—––—”‡ †‡˜‡ …‘””‹•’‘Â?†‡”‡ ƒ —Â? ”‹Â?Â?‘˜ƒ–‘ •˜‹Ž—’’‘

&

ollegate alla fiera di Orzinuovi, numerose e di rilievo sono le iniziative che si propongono di porre l’accento su alcune delle tematiche che in questo periodo risultano nodali per il futuro del territorio della Bassa. Tra di esse un particolare rilievo merita il convegno organizzato per domenica 4 settembre alle ore 10 del mattino presso l’autosalone del gruppo Bossoni di Orzinuovi: “Brebemi e corda molle, nuova viabilitĂ per un nuovo sviluppo della Bassa?â€?. Promosso dal Comune di Orzinuovi, dalla societĂ Orceania e da Confartigianato, unione

Dz ‘‰Ž‹ƒÂ?‘ •‡Â?•‹„‹Ž‹œœƒ”‡ Ž‡ ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?‹ Ġ ‘……—’ƒ”•‹ †‡ŽŽƒ ˜‹ƒ„‹Ž‹–Â? †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘ǥ ’‡” Â?‘Â? ”‡‰”‡†‹”‡ ‡…‘Â?‘Â?‹…ƒÂ?‡Â?–‡dz di Brescia, l’appuntamento si occuperĂ del tema della viabilitĂ , in questo periodo al centro della scena per la realizzazione delle importanti infrastrutture citate nel titolo, ponendolo in relazione con le prospettive

di sviluppo del territorio. Dopo i saluti del sindaco di Orzinuovi Andrea Ratti e del presidente di Orceania Andrea Battaglia, la parola passerĂ ai relatori, moderati dall’inviato speciale del “Giornale di Bresciaâ€? Tonino Zana: porteranno infatti i loro contributi Duilio Allegrini, direttore generale di Brebemi, Vigilio Bettinsoli, vice-presidente di Centro Padane, ed Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia. A quest’ultimo abbiamo chiesto alcune anticipazioni sulle tematiche specifiche che verranno affrontate all’interno del convegno. Presidente Massetti, quali sono

i riflessi che la corda molle e la Brebemi possono avere sul territorio della Bassa occidentale? Dopo la realizzazione di queste due opere il triangolo Brescia-ChiariOrzinuovi diventerĂ sempre piĂš importante per la viabilitĂ dell’intero sistema lombardo e purtroppo bisogna constatare che nessuna opera di adeguamento è stata fatta: da un lato Brescia e Orzinuovi sono collegate solamente dalla vecchia statale 235 e pochissimi sono i tratti in cui si stanno realizzando delle mini tangenziali. Per quanto riguarda invece il tratto Chiari e Orzinuovi, la strada che porta fino al cremonese si rive-

la insufficiente soprattutto tra Roccafranca e Orzinuovi dove la strada è piena di curve e fiancheggiata dai fossi, senza contare il semaforo in localitĂ San Fermo che arriva a provocare code di 2 km nelle ore di punta. Qual è, quindi, l’obiettivo del convegno? Vogliamo sensibilizzare le societĂ costruttrici e le amministrazioni locali a occuparsi della viabilitĂ di un territorio giĂ penalizzato rispetto ad altre zone della provincia. Se non cogliamo questa occasione, rischiamo di regredire ulteriormente dal punto di vista economico e questo è uno scenario che dobbiamo assolutamente evitare.



‘Â?Â‰Â‡Â”ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

/$92&( '(/ 3232/2 Č‹ ––‹˜‘ ƒ ”‡•…‹ƒ Â?‡ŽŽƒ •‡…‘Â?†ƒ Â?‡–Â? †‡Ž Â•Â‡Â…Â‘ÂŽÂ‘ČŒ 1 –”ƒ Ž‡ ’‡”•‘Â?ƒŽ‹–Â? …Š‡ǥ …‘Â? ‹‘˜ƒÂ? ‹‡–”‘ †ƒ ‡Â?Â?‘ ‡ ‹Â?…‡Â?œ‘ Â‘Â’Â’ÂƒÇĄ …ƒ”ƒ––‡”‹œœƒ ÂŽÇŻÂ‡Â’Â‘Â…Âƒ †‹ ’ƒ••ƒ‰‰‹‘ †ƒŽŽƒ …—Ž–—”ƒ †‡Ž –ƒ”†‘‰‘–‹…‘ Ž‘Â?„ƒ”†‘ ƒŽŽƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ †‡Ž ’‹‡Â?‘ ‹Â?ƒ•…‹Â?‡Â?–‘Ǥ

Č? ČŽÇĄ Ǥ ÇĄ Ǥ

3HUGHUH SHU DPDUH ,/ 9$1*(/2 '(//$ '20(1,&$ ;;,, '20(1,&$ '(/ 7(032 25',1$5,2 '$/ 9$1*(/2 6(&21'2 0$77(2

GesĂš cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: “Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrĂ maiâ€?. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: “Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchĂŠ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!â€?. Allora GesĂš disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. PerchĂŠ chi vuole salvare la propria vita, la perderĂ ; ma chi perderĂ la propria vita per causa mia, la troverĂ . Infatti quale vantaggio avrĂ un uomo se guadagnerĂ il mondo intero, ma perderĂ la propria vita? O che cosa un uomo potrĂ dare in cambio della propria vita? PerchĂŠ il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderĂ a ciascuno secondo le sue azioniâ€?.

3

erdere. La tentazione è di giocare in retroguardia. Perdere il meno possibile. Conta guadagnare, mettere via, farsi una sicurezza. Pietro non dice niente che non avremmo detto anche noi. Difende il suo sogno di grandezza, il concetto di Regno di Dio che continuava a girargli per la testa. L’aveva appena confermato, piĂš veloce degli altri, che Lui era il Figlio di Dio. Quindi deve difendere il suo sogno e non può accettare che qualcuno ci si metta di mezzo. Siano scribi, farisei o capi del popolo. La sua è una riscossa sociale. Legge cosĂŹ le beatitudini dei poveri e i guai che GesĂš aveva scagliato contro i farisei: il ribaltamento di quello che c’è. Quindi farĂ di tutto perchĂŠ mai accada a GesĂš quello che sta dicendo. Difende. Guadagna. E se fosse per tutta la vita, lo farebbe comunque per assicurarsi quel posto... che non ha ancora capito cosa sia. Non può perdere. Ăˆ l’occasione di una vita. Ma il discorso

8Q JUD]LH H XQR VJXDUGR DO IXWXUR “SĂŹ, la festa della fede che abbiamo condiviso ci permette di guardare in avanti con molta fiducia nella provvidenza, che guida la Chiesa attraverso il mare della storiaâ€?. Con queste parole colme di grande speranza Benedetto XVI ha lasciato la Spagna al termine della Giornata mondiale della gioventĂš di Madrid, definendosi “contento e riconoscente verso tuttiâ€?. Prima di partire alla volta di Roma, nella cerimonia di congedo all’aeroporto di Barajas, dove ha salutato il re Juan Carlos di Borbone e le autoritĂ civili e religiose del Paese, il Pontefice ha espresso grande apprezzamento per il Paese che ha ospitato l’evento: “Il Papa – ha detto – si è sentito molto bene

in Spagnaâ€?, qualificata come una “grande nazione che, in una convivenza sanamente aperta, pluralistica e rispettosa, sa e può progredire senza rinunciare alla sua anima profondamente religiosa e cattolicaâ€?. Il Papa non ha mancato poi di ringraziare tutti i volontari e quanti si sono spesi con entusiasmo “per l’accurata preparazione della Giornataâ€?, rivolgendo in seguito il suo pensiero all’immensa folla di giovani che si sono radunati da ogni parte del mondo, conferendo all’evento un respiro e un significato di enorme portata. “Non posso tralasciare di ringraziare con tutto il cuore i giovani – ha infatti aggiunto – per essere

venuti a questa Giornata, per la loro partecipazione gioiosa, entusiasta e intensa. A loro dico: grazie e complimenti per la testimonianza che avete dato a Madrid e nelle altre cittĂ spagnole dove siete statiâ€?. Con questa testimonianza la Chiesa dimostra ancora una volta di potersi proiettare con sicurezza nel futuro poichĂŠ essa “rimane giovane e piena di vita, anche affrontando situazioni difficiliâ€?. Un frutto, questo, ha ricordato il Papa, maturato nelle giornate madrilene per “opera dello Spirito Santo, che rende presente GesĂš Cristo nei cuori dei giovani di ogni epoca e cosĂŹ rivela loro la grandezza della vocazione divina di ogni essere umanoâ€?.

di GesĂš, anche se opposto, sta sul piano di quello di Pietro: chi sa cosa vuol dire guadagnare la vita o perderla. Qual è la misura? Il mondo intero? Tutte le cose? E la vita? Chi guadagna il mondo intero e perde la vita come si misura? PerchĂŠ non è un discorso raffinato questo, ma una constatazione che capita di fare tutti i giorni: quanto lavorare, quanto affaticarsi, quanto arrabbiarsi. E per quale sicurezza? Quale sarĂ la misura? E la vita? Non si tratta di leggere questo brano di Vangelo come un invito alla vita mistica o al distacco dal mondo. Al contrario è una provocazione nei confronti di chi crede di aver trovato la misura e il valore della vita. Guadagnare non è ancora salvare. E cercare di guadagnare anche il mondo intero non è ancora possederlo, non è ancora farlo diventare parte della nostra vita. Ăˆ un’illusione quella di guadagnare cose, ma anche quella di guadagnare la vita, di usarla come cosa nostra, vivere l’attimo, sfruttare ogni secondo. Ap-

punto sfruttare. Non amare la vita; sfruttarla. Che sia per guadagnare soldi o cose o per accumulare soddisfazioni. Questo è sfruttare la vita. Amarla è un’altra cosa. E chiede che la si perda, paradossalmente. In quella croce sta la contraddizione e la meraviglia del vedere che la vita vissuta in quel modo non è sfruttata ma amata. E lo fanno vedere tutti quelli che il mondo non l’hanno guadagnato ma senza i quali il mondo avrebbe perso. Ăˆ un esempio che tanti (forse i piĂš) non colgono, ma che continua a essere necessario sulla bocca e nel cuore di chi cerca di credere. Perdere non per avere un premio dall’altra parte, ma perdere per amare. Ăˆ giĂ premio ed è giĂ guadagno anche se non si vede e non è concepito cosĂŹ da chi vuole guadagnare cose. Non è il premio del paradiso ma la speranza che il Regno si compia nella pochezza del seme gettato che se non muore, quando cade in terra, non darĂ mai il frutto sperato.


͚͞

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‹‘”Â?ƒ–ƒ Â?‘Â?†‹ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ ‰‹‘˜‡Â?–Î Â? „‹ŽƒÂ?…‹‘ †‡Ž †‹”‡––‘”‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ 4.900 giornalisti, tra cui i bresciani Emanuele Galesi (Giornale di Brescia), Francesco Dolfo (Bresciaoggi), Loredana Taffelli (Teletutto), Joseph Corvino (Voce Audiovisivi) e don Adriano Bianchi (direttore dell’UfďŹ cio comunicazioni). Una grande macchina organizzativa guidata da Rafa Rubio, direttore della comunicazione della Gmg. A Rubbio abbiamo chiesto delle impressioni. Il suo primo pensiero corre agli abitanti della cittĂ : non è vero? “I

madrileni hanno accolto i pellegrini con tanta ospitalitĂ e allegria e loro hanno offerto al mondo una testimonianza di come si possa essere giovani appassionatiâ€?. Prima gli “indignadosâ€?, poi le polemiche sul ďŹ nanziamento pubblico... “SĂŹ, è vero: ci sono stati anche questi episodi, ma ritengo siano irrilevanti sull’esito complessivo della Gmgâ€?. Il Papa ha annunciato dal palco che la prossima Giornata mondiale si svolgerĂ a Rio de Janeiro, nel luglio 2013. Lei ci sarĂ ? “Penso di sĂŹ. Si

potrebbe dare continuitĂ al lavoro svolto e all’esperienza accumulata con l’edizione 2011 sia nel campo della comunicazione e stampa, sia nell’opera svolta dai 30mila volontari che hanno compiuto un lavoro immensoâ€?. Questa è stata la prima Gmg dei social network. â€œĂˆ stata una gran cosa, abbiamo aperto decine di canali di comunicazione innovativi, fra cui siti internet, sms, email, con i giovani che non erano presenti, cosĂŹ da avvicinarli a quanto stava avvenendo a Madridâ€?.

‡‡–‹Â?‰ †‹ ‹Â?‹Â?‹ ‡•–‹Â?‘Â?‹ƒ”‡ Dz Â?ǯ‹Â?Â?‡Â?•ƒ Â…Â‡Â”Â–Â‡ÂœÂœÂƒÇł

/D UHVSRQVDELOLWj FKH YLHQH GD XQ LQFRQWUR

ÂŽ ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡ŽŽƒ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ Â?‡‡–‹Â?‰ Â?‹Ž‹ƒ —ƒ”Â?‹‡”‹ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ ‹Â? “—‡•–ǯ‹Â?–‡”˜‹•–ƒ ƒŽ…—Â?‹ †‡‰Ž‹ ƒ•’‡––‹ ‡ †‡‰Ž‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ’‹Î ”‹Ž‡˜ƒÂ?–‹ …Š‡ …ƒ”ƒ––‡”‹œœƒÂ?‘ ÂŽÇŻÂ‡Â†Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘

3

er approfondire le tematiche in corso durante l’appuntamento riminese, che si concluderĂ sabato 27 agosto, ecco l’intervista a Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting. In un contesto di profonda crisi economica e sociale, sempre piĂš drammatica, il Meeting sembra lanciare, fin dal tema scelto, un chiaro e forte invito alla speranza. Assolutamente sĂŹ. Queste ultime settimane dai connotati sempre piĂš drammatici hanno rafforzato la consapevolezza che ci spinse a questa scelta. Ăˆ ormai assolutamente evidente che questo senso di incertezza crei disagio nell’uomo; ma come l’esistenza può diventare un’immensa certezza? Crediamo che questo sia il frutto di un percorso che porti all’assunzione di responsabilitĂ . PiĂš la situazione diventa drammatica, piĂš questa esigenza diventa evidente. I cristiani sono persone che hanno incontrato una speranza vivente e, per questo hanno una grande responsabilitĂ , non quella di proclamare certezza ma di documentare nella vita e nella realtĂ sociale una capacitĂ di cammino e di apertura agli altri, che nasce da un’umanitĂ cambiata dall’abbraccio di Cristo. Quali sono gli appuntamenti che caratterizzano piĂš di altri il Meeting di quest’anno?

ÇŻ

Dz …”‹•–‹ƒÂ?‹ •‘Â?‘ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ‹Â?…‘Â?–”ƒ–‘ —Â?ƒ •’‡”ƒÂ?œƒ ˜‹˜‡Â?–‡ ‡ ’‡” “—‡•–‘ Â?‘–‹˜‘ ŠƒÂ?Â?‘ —Â?ƒ ‰”ƒÂ?†‡ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â?Çł L’edizione di quest’anno è segnata, almeno nel suo inizio, dall’incontro con il presidente Napolitano. Tra gli altri appuntamenti in programma sottolineerei l’incontro con gli amici egiziani, guidati dal patriarca di

Alessandria, card. Antonios Naguib. Anche quest’anno l’attualitĂ entrerĂ prepotentemente nei dibattiti del Meeting. Quale vuole essere il contributo di chiarezza per leggere la realtĂ odierna? Nei vari incontri si alternano personalitĂ di rilievo ed autorevolezza, penso al ministro Tremonti, ma anche al presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, o a Raffaele Bonanni, segretario della Cisl. A questi chiediamo di dare un contributo di analisi sui fenomeni ma anche di giudizio. Il Meeting si è aperto in una

giornata speciale, la chiusura della Gmg di Madrid, un segno chiaro di quella speranza a cui anche voi fate riferimento. Qual è la relazione tra questi due appuntamenti? Tutti noi abbiamo guardato con commozione a queste giornate. Tanti giovani che sono stati a Madrid sono arrivati al Meeting a partire da martedĂŹ carichi di esperienza e novitĂ umana. Questo è il richiamo piĂš importante: la ricchezza che nasce dall’incontro e dalla condivisione dell’esperienza con questi giovani.

‡�‡†‡––‘

‘Â? •‹ ’—Ö ˜‹˜‡”‡ •‡Â?œƒ …‡”–‡œœƒ ǯ‡•‹•–‡Â?œƒ DzÂ?‘Â? ° —Â? ’”‘…‡†‡”‡ …‹‡…‘ǥ Â?ƒ ° —Â? ƒÂ?†ƒ”‡ ‹Â?…‘Â?–”‘ ƒ ‘Ž—‹ …Š‡ …‹ ƒÂ?ƒdzǤ Â? ƒŽ–”‡ Â’ÂƒÂ”Â‘ÂŽÂ‡ÇĄ DzŽǯ—‘Â?‘ Â?‘Â? ’—Ö ˜‹˜‡”‡ •‡Â?œƒ —Â?ƒ …‡”–‡œœƒ •—Ž ’”‘’”‹‘ †‡•–‹Â?‘dz ‡ Dz•‘Ž‘ Žƒ …‡”–‡œœƒ …Š‡ Â?ƒ•…‡ †ƒŽŽƒ ˆ‡†‡ ’—Ö ’‡”Â?‡––‡”‰Ž‹ †‹ ˜‹˜‡”‡ ‹Â? Â?‘†‘ ‹Â?–‡Â?•‘ ‹Ž ’”‡•‡Â?–‡dzǤ 1 “—‡•–ƒ Žǯ‹Â?–‡”’”‡–ƒœ‹‘Â?‡ …Š‡ ‡Â?‡†‡––‘ Šƒ Â?ƒÂ?†ƒ–‘ ƒŽ ’‘’‘Ž‘ †‡Ž ‡‡–‹Â?‰ †‡Ž –‹–‘Ž‘ Dz Žǯ‡•‹•–‡Â?œƒ †‹˜‡Â?–ƒ —Â?ǯ‹Â?Â?‡Â?•ƒ …‡”–‡œœƒdzǤ ‡Ž Â?‡••ƒ‰‰‹‘ ‹Ž ‘Â?–‡ˆ‹…‡ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ …Š‡ ° ’”‘’”‹‘ Dz“—ƒÂ?†‘ ˜‹‡Â?‡ Â?‡Â?‘ Žƒ •’‡”ƒÂ?œƒ …”‹•–‹ƒÂ?ÂƒÇĄ “—ƒÂ?†‘ …‹‘° ˜‹‡Â?‡ Â?‡Â?‘ Žƒ …‡”–‡œœƒ †‡ŽŽƒ ˆ‡†‡ ‡ ‹Ž †‡•‹†‡”‹‘ †‡ŽŽ‡Dz…‘•‡ —Ž–‹Â?‡dz …Š‡ DzŽǯ—‘Â?‘ •‹ •Â?ƒ””‹•…‡ ‡ †‹˜‡Â?–ƒ ˜‹––‹Â?ƒ †‡Ž ’‘–‡”‡dzǤ ‰‰‹—Â?‰‡Â?†‘ …Š‡ Dz‘‰‰‹ ’‹Î …Š‡ Â?ƒ‹ Â?‘‹ …”‹•–‹ƒÂ?‹ •‹ƒÂ?‘ …Š‹ƒÂ?ƒ–‹ ƒ ”‡Â?†‡”‡ ”ƒ‰‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ •’‡”ƒÂ?œƒ …Š‡ ° ‹Â? Â?‘‹ǥ ƒ –‡•–‹Â?‘Â?‹ƒ”‡ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘ “—‡ŽŽǯ‘Ž–”‡ •‡Â?œƒ ‹Ž “—ƒŽ‡ –—––‘ ”‹Â?ƒÂ?‡ ‹Â?…‘Â?’”‡Â?•‹„‹Ž‡dzǤ ˆƒ”‡ †ƒ ‰—‹†ƒ ° Žƒ Š‹‡•ƒ …Š‡ ”‡Â?†‡ Dz’”‡•‡Â?–‡ Â?‡Ž –‡Â?’‘ ‹Ž Â?‹•–‡”‘ †‡ŽŽǯ‡–‡”Â?‹–Â? †‹ ‹‘dzǤ ‡Ž ”‡•–‘ ‰‹Â? ‹Ž ‰‹‘˜ƒÂ?‡ ‘•‡’Š ƒ–œ‹Â?‰‡”ǥ …‘Â?‡ ”‹…‘”†ƒ–‘ †ƒ Â?‘Â?•Ǥ ƒÂ?Â„Â‹ÂƒÂ•Â‹ÇĄ •‹ …Š‹‡†‡˜ƒ •‡ ˆ‘••‡ Dz†ƒ˜˜‡”‘ Ž‡…‹–‘ ƒ‰‰”ƒ’’ƒ”…‹ ƒŽ ˆ”ƒ‰‹Ž‡ •–‡Ž‘ †‹ —Â? •‹Â?‰‘Ž‘ ‡˜‡Â?–‘ •–‘”‹…‘Ǎ ‘••‹ƒÂ?‘ …‘””‡”‡ ‹Ž ”‹•…Š‹‘ †‹ ƒˆˆ‹†ƒ”‡ Žǯ‹Â?–‡”ƒ Â?‘•–”ƒ ‡•‹•–‡Â?ÂœÂƒÇĄ ƒÂ?œ‹ Žǯ‹Â?–‡”ƒ Â•Â–Â‘Â”Â‹ÂƒÇĄ ƒ “—‡•–‘ ˆ‹Ž‘ †‹ ’ƒ‰Ž‹ƒ †‹ —Â? “—ƒŽ•‹ƒ•‹ ƒ˜˜‡Â?‹Â?‡Â?–‘ǥ ‰ƒŽŽ‡‰‰‹ƒÂ?–‡ Â?‡ŽŽ‘ •…‘Â?ˆ‹Â?ƒ–‘ ‘…‡ƒÂ?‘ †‡ŽŽƒ ˜‹…‡Â?†ƒ …‘•Â?‹…ƒǍdzǤ ”‘’”‹‘ †ƒŽŽƒ •–‘”‹ƒ †‹ ‡•Îǥ Šƒ …‘Â?…Ž—•‘ Â?‘Â?•Ǥ ƒÂ?Â„Â‹ÂƒÂ•Â‹ÇĄ Dz‹Ž …”‹•–‹ƒÂ?‘ ƒ’’”‡Â?†‡ …Š‡ Žƒ ’‘–‡Â?œƒ †‹ ‹‘ Â?‘Â? ° —Â? ’‘–‡”‡ ˆƒ”ƒ‘Â?‹…‘ …Š‡ •…Š‹ƒ……‹ƒ Žǯ—Â?ƒÂ?‘ǥ Â?ƒ —Â?ƒ ‹Â?…”‡†‹„‹Ž‡ ’‘–‡Â?œƒ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡ …Š‡ Ž‘ •ƒŽ˜ƒ ‡ Ž‘ ‡•ƒŽ–ƒdzǤ

,O OHJDPH WUD OLWXUJLD H FDWHFKHVL Mille partecipanti a Trieste, cittĂ che dal 22 al 26 agosto ospita la 62ÂŞ Settimana liturgica nazionale. Un evento promosso dal Cal, Centro di Azione liturgica (www.centroazioneliturgica.it) e fortemente voluto dal vescovo Giampaolo Crepaldi. Un momento di confronto dentro la Chiesa, chiamata quest’anno a riettere sul tema “Dio educa il suo popolo. La liturgia come sorgente inesauribile di catechesiâ€?. Un meeting dunque di

ampio respiro sia per la numerosa partecipazione degli iscritti da tutta Italia che per la presenza quest’anno anche di delegati provenienti dalle Chiese sorelle delle vicine Slovenia, Austria e Croazia. Alla Settimana si alterneranno relatori di grande valore invitati a stimolare il dibattito: dal teologo mons. Bruno Forte al vicario generale della Città del Vaticano Angelo Comastri, dal vescovo Luciano Monari al card. Angelo Scola, pronto

a raccogliere il testimone di Dionigi Tettamanzi a Milano. Particolarissima, poi, è l’attenzione per i cristiani delle altre confessioni, cosĂŹ numerosi nella cittĂ di Trieste che ha spinto gli organizzatori della Settimana a dedicare alla tematica ecumenica un approfondimento. L’iniziativa si prospetta inďŹ ne di grande vitalitĂ : gli stand in Molo Quarto (sede del convegno), complessivamente 25, sono stati infatti giĂ presi d’assalto da ca-

se editrici, produttori di paramenti sacri, ditte specializzate nell’ampliďŹ cazione delle chiese oltre che nella vendita di coprimessali e altri oggetti liturgici. “Sarà – garantisce mons. Crepaldi – un appuntamento di alto profilo scientifico, ma anche di concreta unitĂ tra Chiese sorelle. Uno scambio “utileâ€? per fare circolare “nuove ideeâ€? e trovare “insieme nuove vieâ€? per la pastorale.


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ÍšÍ&#x;

•–‹–—–‘ ”‘ ƒÂ?‹Ž‹ƒ ‘•–”—‹”‡ ÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ǣ Žƒ ˜‹ƒ …”‹•–‹ƒÂ?ƒ ƒŽ Â?ƒ–”‹Â?‘Â?‹‘ Prenderanno il via tra poco piĂš di un mese i corsi per i ďŹ danzati organizzati dall’Istituto Pro Familia, fondato dal sacerdote bresciano don Giovanni Battista Zuaboni con l’obiettivo dell’evangelizzazione del matrimonio e della promozione dei valori umani. Il titolo scelto è “Costruire l’amore: la via cristiana al matrimonioâ€?. Si tratta di un percorso di fede, attraverso testimonianze di vita, momenti

di ascolto e di approfondimento della Parola di Dio, incontri guidati da esperti, attività di confronto in gruppo e celebrazioni liturgiche. Gli incontri si svolgeranno presso l’Istituto Pro Familia (Via Lama, 61 - Brescia) il sabato dalle 15 alle 18, mentre gli incontri serali si terranno dalle 20,30 alle 22,30. I tre ritiri si svolgeranno dalle ore 15 alle 19 ci farà seguito una cena insieme.

Il calendario proposto prevede come data iniziale il primo ottobre, per continuarea cadenza settimanale ďŹ no a marzo 2012. In quest’arco di tempo verranno affrontati molteplici temi: da alcune note di antropologia cristiana ďŹ no all’efďŹ cacia della comunicazione, dall’impegno vocazionale all’importanza della preghiera nel sacramento del matrimonio, cui si aggiungeranno anche riessioni di natura morale e giuridica.

Per sua natura il cammino richiede partecipazione assidua e continuativa. L’assistente spirituale è disponibile per il colloquio personale. Chiunque fosse interessato ad acquisire maggiori informazioni oppure desiderasse iscriversi (la data ultima in questo caso è lunedĂŹ 5 settembre 2011) può telefonare al numero 030.46358 030.292286 (fax) oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo istituto@ profamilia.it. (f.u.)

‡�–”‘ ˜‘Ž‘�–ƒ”‹ †‡ŽŽƒ •‘ˆˆ‡”‡�œƒ � ˜‹ƒ‰‰‹‘ ‹�–‡�•‘ –”ƒ ƒ–‹�ƒ ‡ ƒ†”‹† ŽŽƒ �‰ ‡”ƒ ’”‡•‡�–‡ ƒ�…Š‡ —� ‰”—’’‘ †‡ŽŽƒ ‘�ˆ‡†‡”ƒœ‹‘�‡ ˜•

Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ …‘Â?’‘•–‘ †ƒ ͛͜ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ †‹•ƒ„‹Ž‹ ‡ †ƒ‹ Ž‘”‘ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‘”‹ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?–‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÇĄ †ƒŽŽƒ ‘Ž‘Â?‹ƒ ‡ †ƒŽ ‘”–‘‰ƒŽŽ‘Ǥ Â? Í›Í Â‡Â”ÂƒÂ?‘ ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ ’ƒ”–‹–‹ †ƒ Â„Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇĄ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‹Â•Â–Â‡Â?–‡ •’‹”‹–—ƒŽ‡ †‡Ž ‡Â?–”‘ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ †‡ŽŽƒ •‘ˆˆ‡”‡Â?œƒ †‹ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇĄ †‘Â? ‘„‡”–‘ ‘Â?„ƒ”†‹Ǥ ǯ‡•’‡”‹‡Â?œƒ •‹ ° ”‹˜‡Žƒ–ƒ †‡Â?•ƒ †‹ ‡Â?‘œ‹‘Â?‹ǣ –”‡ ‰‹‘”Â?‹ Â?‡ŽŽƒ …ƒ•ƒ †‡‹ ‹Ž‡Â?œ‹‘•‹ ‘’‡”ƒ‹ †‡ŽŽƒ ”‘…‡ ƒ ƒ–‹Â?ÂƒÇĄ Â†Â‘Â˜Â‡ÇĄ •‘––‘ Ž‘ •‰—ƒ”†‘ †‡ŽŽƒ ƒ†‘Â?Â?ƒ ‡ •‡‰—‡Â?†‘ ‹ Â?‡••ƒ‰‰‹ ƒ‹ Â’ÂƒÂ•Â–Â‘Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ÇĄ ‹Ž ‰”—’’‘ Šƒ ’‘–—–‘ …‘Â?‘•…‡”•‹ǥ …”‡ƒÂ?†‘ —Â?ƒ „—‘Â?ƒ ƒ”Â?‘Â?‹ƒ ‘Ž–”‡ Ž‡ †‹ˆˆ‡”‡Â?œ‡ †‹ Ž‹Â?‰—ƒ ‡ ƒ„‹–—†‹Â?‹Ǥ Â? ’ƒ‰Â?ƒ •‹ ° ‡Â?–”ƒ–‹ Â?‡ŽŽƒ ˜‡”ƒ ˆ‹‡•–ƒ †‡ŽŽƒ ‰‹‘˜‡Â?–Î †‡Ž ƒ’ƒǨ ’‹”‹–‘ †‹ ƒ†ƒ––ƒÂ?‡Â?–‘ ‡ †‘……‡ ˆ”‡††‡ •‘Â?‘ •–ƒ–‹ ‹Ž ˆ‹Ž‘ …‘Â?†—––‘”‡ †‹ —Â?ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ ‹Â?–‡Â?Â•ÂƒÇĄ ˜‹••—–ƒ ˆ‹Â?‘ ‹Â? ˆ‘Â?†‘ ƒÂ?…Š‡ †ƒ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ Â†Â‹Â•ÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‹ÇĄ •ˆ‹†ƒÂ?†‘ ‹Ž …ƒŽ†‘ Â?ƒ†”‹Ž‡Â?‘ǥ Žƒ ˆ‘ŽŽƒ —”ŽƒÂ?–‡ ‡ ’—”‡ Žƒ –‡Â?’‡•–ƒ †‡ŽŽƒ ‡‰Ž‹ƒǤ ƒÂ?–‡ Â?—‘˜‡ ƒÂ?Â‹Â…Â‹ÂœÂ‹Â‡ÇĄ ”ƒ……‘Â?–‹ †‹ ˜‹–ƒ †‹˜‡”•‹ ‡ —Â? …‘Â?—Â?‡ Â‘Â„Â‹Â‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘ÇŁ ‡••‡”‡ –‡•–‹Â?‘Â?‹ ’‡” ƒŽ–”‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ …Š‡ Žƒ ˆ‡†‡ ‹Â? ‹‘ ° ’‘••‹„‹Ž‡ ƒÂ?…Š‡ ‹Â? “—‡•–‘ Â?‘Â?†‘Ǥ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ †‡Ž ˜• …‘Â?–‹Â?—‡”ƒÂ?Â?‘ ƒ •–‡Â?†‡”‡ Ž‡ ”ƒ†‹…‹ ˜‡”•‘ ‹Ž ‹‡Ž‘ ‡ ’‡” …Š‹ ˜‘Ž‡••‡ ˆƒ”Ž‘ …‘Â? Ž‘”‘ ’—Ö ‹Â?ˆ‘”Â?ƒ”•‹ •— ™™™Ǥ…˜•„”‡•…‹ƒǤ‹– ‘ Â?‡ŽŽƒ ’ƒ‰‹Â?ƒ ˆƒ…‡„‘‘Â? Dz…˜• „”‡•…‹ƒdzǤ

ˆ‹•’ ÂŽ ͚͜ ‡ ÍšÍ? •‡––‡Â?„”‡ —Â? ˆ‹Â?‡ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ †‹ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ ƒ ‘Â?–‡…ƒ•–‡ŽŽ‘

&RVWUXLUVL VXOOD URFFLD

ÇŻ •–‹–—–‘ †‡ŽŽ‡ —‘”‡ Â?…‡ŽŽ‡ †‡ŽŽƒ …ƒ”‹–Â?ÇĄ ƒ …‘Â?…Ž—•‹‘Â?‡ †‡Ž ƒ’‹–‘Ž‘ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ ‡Ž‡––‹˜‘ …‡Ž‡„”ƒ–‘ ƒ ‘˜‡ŽŽ‘ †‹ ƒ˜ƒ•…Ž‡––‘ Č‹ †‹Â?Â‡ČŒ †ƒŽ ͚͘ Ž—‰Ž‹‘ ƒŽ ͚͘ ƒ‰‘•–‘ ÍšÍ˜Í™Í™ÇĄ …‘Â?—Â?‹…ƒ ‹ Â?‘Â?‹Â?ƒ–‹˜‹ †‡ŽŽ‡ Â?—‘˜‡ ‡Ž‡––‡ǥ …Š‡ ‰—‹†‡”ƒÂ?Â?‘ ÂŽÇŻ •–‹–—–‘ •–‡••‘ Â?‡Ž •‡••‡Â?Â?‹‘ ÍšÍ˜Í™Í™Č‚ÍšÍ˜Í™Í&#x;ÇŁ •—‘”

ƒ„”‹‡ŽŽƒ ‡––ƒÂ?ƒÂ?œ‹ ° •–ƒ–ƒ ‡Ž‡––ƒ •—’‡”‹‘”ƒ ‰‡Â?Â‡Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Â?‡Â?–”‡ •—‘” ƒ”Â?‡Žƒ ƒÂ?‹Â?‘Â?‹ ƒ••—Â?‡ Žǯ‹Â?…ƒ”‹…‘ †‹ ’”‹Â?ƒ …‘Â?•‹‰Ž‹‡”ƒ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ ‡ ˜‹…ƒ”‹ƒǤ •—‘” ƒ”ƒ Â‘ÂœÂ‹Â…ÇŻ •ƒ”Â? Žƒ •‡…‘Â?†ƒ …‘Â?•‹‰Ž‹‡”ƒ ‰‡Â?Â‡Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Â?‡Â?–”‡ •—‘” Â?ƒŽ‹ƒ ‹—••ƒÂ?‹ •ƒ”Â? –‡”œƒ …‘Â?•‹‰Ž‹‡”ƒ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ ‡ •—‘” ƒ”‰Š‡”‹–ƒ ‹‡”ƒÂ?‹ Žƒ “—ƒ”–ƒ …‘Â?•‹‰Ž‹‡”ƒ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡Ǥ ‡Â?‰‘Â?‘ …‘Â?ˆ‡”Â?ƒ–‡ Â?‡‹ Ž‘”‘ ’”‡…‡†‡Â?–‹ ‹Â?…ƒ”‹…Š‹ •—‘” Â?”‹…ƒ ƒÂ?œ‹ …‘Â?‡ •‡‰”‡–ƒ”‹ƒ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ ‡ •—‘” ƒ”‹ƒ ƒ•’ƒÂ?‹ …‘Â?‡ ‡…‘Â?‘Â?ƒ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡Ǥ

,

l prossimo 24-25 settembre la Scuola diocesana di formazione all’impegno sociale e politico ha organizzato un fine settimana di spiritualitĂ presso l’Eremo di Montecastello di Tignale. Si tratta di una proposta rivolta a giovani bresciani impegnati a vario titolo nella comunitĂ civile e politica. In queste settimane in cui il nostro Paese si sta interrogando sulla strada da percorrere per uscire da una profonda crisi economica, è sempre piĂš evidente come la politica sia chiamata a fare un salto di qualitĂ e i giovani in particolare sentono di poter essere protagonisti in questa fase. Il presidente Napolitano, nel suo intervento al Meeting di Rimini, rivolgendosi ai giovani ha ricordato come “spetta anche a voi, giovani, predisporvi a fare la vostra parte impegnandovi nell’attivitĂ politica. C’è bisogno di nuove leve e di nuovi apportiâ€? e li ha esortati: “portate nell’impegno politico le vostre motivazioni spirituali, morali, sociali, il vostro senso del bene comune, il vostro attaccamento ai principi e valori della Costituzione e alle istituzioni repubblicane: apritevi cosĂŹ all’incontro con interlocutori rappresentativi di altre, diverse radici culturaliâ€?. Si tratta di un appello che anche la Chiesa italiana da tempo sta lanciando. La chiesa bresciana, anche attraverso i percorsi promossi dalla Sfisp, intende tenere alta la ten-

ÇŻ

‘ •…‘’‘ †‡ŽŽƒ •…—‘Žƒ ° “—‡ŽŽ‘ †‡ŽŽƒ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‡ †‡ŽŽƒ Â˜Â‹Â”Â–ĂŽ …Š‡ †‘˜”‡„„‡”‘ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ”‡ ‹Ž …”‹•–‹ƒÂ?‘ ‹Â? ’‘Ž‹–‹…ƒ sione spirituale e ideale che deve animare chi vuole impegnarsi per la cosa pubblica. Per il prossimo anno, visto il buon riscontro dei primi tre anni di attivitĂ , la Sfisp offrirĂ diversi percorsi formativi. Anzitutto proseguirĂ il percorso biennale di formazione tenutosi in Valle Camonica presso l’Eremo di Bienno; inoltre, in due zone della diocesi (zona morenica e Valsabbia da una parte, Franciacorta e Bassa

—‘”‡ �…‡ŽŽ‡ †‡ŽŽƒ …ƒ”‹–� Ž‡––ƒ Žƒ �—‘˜ƒ •—’‡”‹‘”ƒ ‰‡�‡”ƒŽ‡

occidentale dall’altra) verrĂ attivato un percorso biennale di formazione sui principi della dottrina sociale della chiesa con momenti di approfondimento sulle problematiche del territorio. Lo scopo della Scuola non è solo quello della immediata spendibilitĂ pratica, anche se qualche giovane sta giĂ misurandosi con impegni in amministrazioni comunali, ma quello della formazione e dell’affinamento di alcune ‘virtÚ’ che dovrebbero accompagnare il cristiano che si impegna in prima persona in politica. Quindi, conoscenza per quanto possibile approfondita delle questioni in campo, ma anche acquisizione di una capacitĂ critica e di riferimento agli insegnamenti della Dottrina sociale della chiesa. Ăˆ sempre valida l’affermazione di Paolo VI tratta dalla Octogesima Adveniens, scritta proprio 40 anni fa in occasione dell’80° della Rerum Novarum. “Servono tecnici. Ma ancor piĂš uomini di pensiero capaci di riflessione profonda, votati alla ricerca d’un umanesimo nuovo, che permetta all’uomo moderno di ritrovare se stesso, assumendo i valori superiori d’amore, d’amicizia, di preghiera e contemplazione‌â€?. Le iscrizioni per la ‘due giorni’ presso l’Eremo di Montecastello si raccolgono entro domenica 11 settembre scrivendo a donmariobenedini@alice.it oppure a mi.fede@ libero.it.

••‡Â?„Ž‡ƒ †‹‘…‡•ƒÂ?ƒ …ƒ–‡…Š‹•–‹ Dz Š‹ƒÂ?ƒ–‹ ƒ †‹•…‡”Â?‡”‡ ‹Ž –‡Â?’‘ ’”‡•‡Â?–‡dz ‹ –‡””Â? Â?‡ŽŽƒ ƒ––‡†”ƒŽ‡ †‡†‹…ƒ–ƒ ƒ ƒ”‹ƒ ••—Â?–ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â?„Ž‡ƒ †‹‘…‡•ƒÂ?ƒ †‡‹ …ƒ–‡…Š‹•–‹ ’”‡˜‹•–ƒ ’‡” •ƒ„ƒ–‘ Í™Í&#x; •‡––‡Â?„”‡Ǥ

ÂŽ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ’”‡˜‡†‡ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͙͜ǤÍœÍ? —Â?ƒ ’”‡‰Š‹‡”ƒ ‹Â?Â–Â”Â‘Â†Â—Â–Â–Â‹Â˜ÂƒÇĄ •‡‰—‹–ƒ ƒŽŽ‡ ‘”‡ Í™Í?Ǥ͘͘ †ƒ —Â? ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ ‹Â?–‹–‘Žƒ–‘ Dz Š‹ƒÂ?ƒ–‹ ƒ †‹•…‡”Â?‡”‡ ‹Ž –‡Â?’‘ ’”‡•‡Â?–‡dzǥ ƒ …—”ƒ †‹ •ƒ„‡ŽŽƒ —ƒÂ?œ‹Â?‹ǥ †‘…‡Â?–‡ †‹ –‘”‹ƒ †‡ŽŽƒ ˆ‹Ž‘•‘ˆ‹ƒ ’”‡••‘ Žƒ ƒ…‘Ž–Â? –‡‘Ž‘‰‹…ƒ †‡ŽŽǯ –ƒŽ‹ƒ •‡––‡Â?–”‹‘Â?ƒŽ‡Ǥ ‡”Â?‹Â?ƒ–ƒ Žƒ Ž‡œ‹‘Â?‡ǥ ƒŽŽ‡ ‘”‡ Í™Í?ǤÍœÍ?ÇĄ …‹ •ƒ”Â? •’ƒœ‹‘ ’‡” —Â? …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ –”ƒ ”‡Žƒ–”‹…‡ ‡ ’ƒ”–‡…‹’ƒÂ?–‹ǥ Â?‡Â?–”‡ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͙͞ǤÍ™Í? •‹ –‡””Â? —Â?ƒ Ž‹–—”‰‹ƒ †‡ŽŽƒ ƒ”‘Žƒ ’”‡•‹‡†—–ƒ †ƒŽ ˜‡•…‘˜‘ —…‹ƒÂ?‘ ‘Â?ƒ”‹ •—Ž –‡Â?ƒ Dz ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ †‡Ž †‹•…‡”Â?‹Â?‡Â?–‘ …‘Â?—Â?‹–ƒ”‹‘ Â?‡ŽŽ‘ •’‹”‹–‘ •‹Â?Â‘Â†ÂƒÂŽÂ‡ÇłÂ•Â‡Â‰Â—Â‹Â–Âƒ †ƒŽ Â?ƒÂ?†ƒ–‘ ƒ …‘Ž‘”‘ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ˆ”‡“—‡Â?–ƒ–‘ ‹ …‘”•‹ „‹‡Â?Â?ƒŽ‹ †‹ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ ’‡” ‹ …ƒ–‡…Š‹•–‹ †‡‰Ž‹ ƒ†‘Ž‡•…‡Â?–‹ ‡ †‡‰Ž‹ ƒ†—Ž–‹Ǥ ÇŻÂƒÂ•Â•Â‡Â?„Ž‡ƒ •‹ …‘Â?…Ž—†‡”Â? ƒŽŽ‡ ‘”‡ Í™Í&#x;ǤÍ›Í˜ÇĄ Â?‡Â?–”‡ ƒŽŽ‡ Í™Í Ç¤Í›Í˜ ˜‡””Â? …‡Ž‡„”ƒ–ƒ Žƒ ƒÂ?–ƒ ‡••ƒ ’‡” Žǯ‹Â?‹œ‹‘ †‡ŽŽǯ Â?Â?‘ •‹Â?‘†ƒŽ‡ ’”‡•‹‡†—–ƒ †ƒŽ ˜‡•…‘˜‘ —…‹ƒÂ?‘ ‘Â?ƒ”‹Ǥ


ÍšÍ

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‰‡�†ƒ †‡Ž ‡•…‘˜‘

MartedÏ 30 agosto Alle ore 18.30 verrà celebrata dal vescovo Luciano Monari l’Eucaristia per la 39ª settimana dei liturgisti presso il Centro Mater divinae gratiae in via Sant’Emiliano a Brescia.

’‘•–‘Žƒ–‘ †‡ŽŽƒ ’”‡‰Š‹‡”ƒ

Â?–‡Â?œ‹‘Â?‹ †‹ •‡––‡Â?„”‡ Nel mese di settembre all’Apostolato della Preghiera sono state affidate le seguenti intenzioni, che riportiamo in forma abbreviata: Generale. PerchĂŠ gli insegnanti trasmettano l’amore alla veritĂ e agli autentici valori morali e spirituali. Missionaria. PerchĂŠ le comunitĂ cristiane in Asia testimonino la bellezza del Vangelo con la gioia della fede.

Dei Vescovi. PerchĂŠ lo Spirito Santo illumini e sostenga le Chiese che sono in Italia, convocate ad Ancona per il Congresso eucaristico nazionale. Del vescovo Luciano per l’anno 2010-2011. PerchĂŠ sacerdoti, consacrati e laici crescano nella collaborazione reciproca per divenire sempre piĂš “una cosa solaâ€? in Cristo.

‹‘”Â?ƒ–ƒ †‡Ž …”‡ƒ–‘ ÂŽ ͙Ν •‡––‡Â?„”‡ Žƒ ͞ª ‡†‹œ‹‘Â?‡

&XVWRGLUH LO FUHDWR DFFRJOLHUH O¡XRPR ÂƒÂŽÂŽÇŻ ˆˆ‹…‹‘ †‹ ƒ•–‘”ƒŽ‡ •‘…‹ƒŽ‡ ° •–ƒ–‘ ’”‘†‘––‘ —Â? •—’’‘”–‘ …ƒ”–ƒ…‡‘ …Š‡ …‘Â?•‡Â?–‡ †‹ ƒ’’”‘ˆ‘Â?†‹”‡ ƒŽ…—Â?‡ –‡Â?ƒ–‹…Š‡ ƒŽ …‡Â?–”‘ †‡ŽŽƒ ”‹…‘””‡Â?œƒ

*

iovedĂŹ 1° settembre la Chiesa italiana celebra per la 6ÂŞ volta la “Giornata per la salvaguardia del creatoâ€? che quest’anno avrĂ come tema “In una terra ospitale educhiamo all’accoglienzaâ€?. Nel messaggio consegnato dalle commissioni episcopali competenti il giorno di Pentecoste, vengono evidenziati gli stretti legami che intercorrono tra la tematica del rispetto dell’ambiente e quella dell’accoglienza dei migranti, entrambe obiettivo di una proposta educativa. Anche la nostra diocesi partecipa all’iniziativa producendo, a cura dell’Ufficio di pastorale sociale, un supporto cartaceo che fornisce alcuni spunti interessanti: nelle prime pagine vengono riportati il Cantico delle creature di San Francesco e il messaggio dei Vescovi italiani, articolato in alcuni punti fondamentali tra i quali spicca il problema dei rifugiati ambientali, in fuga dalle cata-

ÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ?„‹‡Â?–‡ Â?‘Â? •‹ ’—Ö Ž‹Â?‹–ƒ”‡ ƒ —Â? ‰‹‘”Â?ÂƒÂ–ÂƒÇĄ Â?ƒ †‡˜‡ †‹˜‡Â?–ƒ”‡ —Â? ‹Â?’‡‰Â?‘ ˜‹‰‹Ž‡ ‡ …‘•–ƒÂ?–‡ strofi naturali o anche solo dai cambiamenti climatici che rendono inabitabili vaste aree del pianeta. NĂŠ si tratta di un fenomeno circoscritto perchĂŠ i dati presentati parlano di circa 200 milioni di persone. Diviene pertanto necessaria un’educazione all’accoglienza che costituisce il punto focale e conclusivo del messaggio, collegato alla beatitudine evangelica che riserva ai miti l’ereditĂ della terra. In un’ulteriore sezione del libretto al lettore vengono proposti alcuni temi di approfondimento: tra di essi l’accoglienza e l’educazione a nuovi stili di vita, secondo quan-

to ricordato anche da papa Benedetto XVI nell’Angelus del 6 dicembre 2009: “la salvaguardia del creato postula l’adozione di stili di vita sobri e responsabili, soprattutto verso i poveri e le generazioni futureâ€?. Non solo: viene infatti richiamata anche l’importanza della Terra come sfida per la famiglia umana e una particolare attenzione viene dedicata ai migranti ambientali e alla sostenibilitĂ dello sviluppo. A proposito di quest’ultima, infatti, vengono proposti due interrogativi: “da una parte, se in futuro possa esistere una discontinuitĂ nello sviluppo economico per i Paesi piĂš industrializzati, dall’altra quale sviluppo si possa immaginare per Paesi meno avanzati, se la globalizzazione ha alimentato anche in essi sistemi insostenibili di produzione, commercio e finanza nati e sviluppati nel Nord del mondoâ€?. Il volumetto si conclude con alcune proposte di iniziative concrete come incontri di preghiera, di appro-

fondimento e di festa e riporta anche alcune tracce utili per prolungare la riflessione durante tutto il mese di settembre, sia per quanto riguarda l’approfondimento personale sia rispetto alle celebrazioni comunitarie e alle omelie delle Sante Messe domenicali. PerchÊ l’attenzione per il creato non si manifesti solamente in una giornata dell’anno, ma diventi un impegno vigile e costante secondo la vocazione profonda della natura umana.

”‹ˆ—‰‹ƒ–‹ ’‡” …ƒ—•‡ †‹ ‘”†‹Â?‡ ƒÂ?„‹‡Â?–ƒŽ‡ •‹ •–‹Â?ƒÂ?‘ ‹Â? …‹”…ƒ ͚͘͘ Â?‹Ž‹‘Â?‹ ‹Â? –—––‘ ‹Ž Â?‘Â?†‘ǥ ’‡” ‹ “—ƒŽ‹ ° Â?‡…‡••ƒ”‹ƒ —Â?ÇŻÂƒÂ…Â…Â‘Â‰ÂŽÂ‹Â‡Â?œƒ

ƒ•–‘”ƒŽ‡ •‘…‹ƒŽ‡ ‘•–”ƒ ’‡” ÂŽÇŻ Â?‹–Â? †ǯ –ƒŽ‹ƒ

ƒ•–‘”ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ ˆƒ�‹‰Ž‹ƒ ‡”•‘ ‹Žƒ�‘ ͚͙͚͘

ƒ––‡†”ƒŽ‡ ƒ�†ƒ–‘ ƒ‹ �‹�‹•–”‹ •–”ƒ‘”†‹�ƒ”‹

‡” Ž‡ Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â…ÂŠÂ‹Â‡ÇĄ ‰Ž‹ ‘”ƒ–‘”‹ Ž‡ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹ …Š‡ Ž‘ †‡•‹†‡”ƒÂ?‘ǥ ° †‹•’‘Â?‹„‹Ž‡ —Â?ƒ Â?‘•–”ƒ ˆ‘–‘‰”ƒˆ‹…ƒ ’‡” ‹Ž Í™Í?Í˜Îť ƒÂ?Â?‹˜‡”•ƒ”‹‘ †‡ŽŽǯ Â?‹–Â? †ǯ –ƒŽ‹ƒǤ ƒ Â?‘•–”ƒ Šƒ ’‡” ƒ”‰‘Â?‡Â?–‘ ‹Ž ”—‘Ž‘ †‡‹ …ƒ––‘Ž‹…‹ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‹ ‡ ƒÂ?…Š‡ „”‡•…‹ƒÂ?‹ Â?‡Ž ’”‘…‡••‘ †‹ —Â?‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡Ǥ ƒ …—”ƒ–‘ Žƒ Â?‘•–”ƒ ‹Ž ’”‘ˆǤ —…‹‘ ”‡‰‘Ž‹ǥ ‹Â? …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? Žƒ ‹•ŽǤ ƒ Â?‘•–”ƒ ° †‹•’‘Â?‹„‹Ž‡ ’”‡••‘ Žƒ •‡†‡ ’”‘˜‹Â?…‹ƒŽ‡ …Ž‹ǥ ‹Â? ˜‹ƒ ‘”•‹…ƒ ͙͞Í?ÇĄ …Š‹‡†‡Â?†‘ †‡ŽŽƒ •‡‰”‡–‡”‹ƒǤ 1 ‹Â?‘Ž–”‡ ƒÂ?…‘”ƒ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‡ Žƒ Â?‘•–”ƒ •— †‘Â? ”‹Â?‘ ÂƒÂœÂœÂ‘ÂŽÂƒÂ”Â‹ÇĄ ’”‡••‘ ÂŽÇŻ ˆˆ‹…‹‘ †‹‘…‡•ƒÂ?‘ †‹ ’ƒ•–‘”ƒŽ‡ •‘…‹ƒŽ‡Ǥ

ÂŽ ’‡”…‘”•‘ †‹ ƒ˜˜‹…‹Â?ƒÂ?‡Â?–‘ ƒŽ Í&#x;Îť Â?…‘Â?–”‘ Â?‘Â?†‹ƒŽ‡ †‡ŽŽ‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ ‹Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ ƒ ‹ŽƒÂ?‘ –”ƒ ‹Ž ͛͘ Â?ƒ‰‰‹‘ ‡ ‹Ž Í› ‰‹—‰Â?‘ ͚͙͚͘ ƒŽŽƒ ’”‡•‡Â?œƒ †‹ ’ƒ’ƒ ‡Â?‡†‡––‘ ’”‡Â?†‡”Â? ƒ˜˜‹‘ Â?‡ŽŽƒ Â?‘•–”ƒ †‹‘…‡•‹ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ÍšÍ? •‡––‡Â?„”‡ ͚͙͙͘ “—ƒÂ?†‘ Â?‡ŽŽƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ †‹ ‘––‹…‹Â?‘ ‡”ƒ Â?‡ ˜‡””Â? †ƒ–‘ ÂŽÇŻÂƒÂ?Â?—Â?…‹‘ —ˆˆ‹…‹ƒŽ‡ †ƒŽŽ‡ Í™Í? ƒŽŽ‡ Í™ͥǤ ‡‹ Â?‡•‹ …Š‡ •‡‰—‹”ƒÂ?Â?‘ ƒŽ–”‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ Ž‡ –ƒ’’‡ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‹ǥ •‹ƒ †ƒŽ ’—Â?–‘ †‹ ˜‹•–ƒ ˆ‘”Â?ƒ–‹˜‘ …‘Â? …‘Â?˜‡‰Â?‹ǥ ‹Â?…‘Â?–”‹ ‡ ‰‹‘”Â?ƒ–‡ †‹ ’”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ǥ •‹ƒ †ƒŽ ’—Â?–‘ †‹ ˜‹•–ƒ •’‹”‹–—ƒŽ‡ …‘Â? …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‹ Â‡Â—Â…ÂƒÂ”Â‹Â•Â–Â‹Â…ÂŠÂ‡ÇĄ ˆ‡•–‹˜‹–Â? ‡ ’‡ŽŽ‡‰”‹Â?ÂƒÂ‰Â‰Â‹ÇĄ –”ƒ ‹ “—ƒŽ‹ “—‡ŽŽ‘ …‘Â?…Ž—•‹˜‘ Â?—‘˜ƒÂ?‡Â?–‡ ƒ ‘––‹…‹Â?‘ ‡”ƒ Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ͙Ν Â?ƒ‰‰‹‘ ͚͙͚͘Ǥ

ÂŽ ˜‡•…‘˜‘ —…‹ƒÂ?‘ ”‹Â?Â?‘˜ƒ ‹Ž Â?ƒÂ?†ƒ–‘ ƒ‹ Â?‹Â?‹•–”‹ •–”ƒ‘”†‹Â?ƒ”‹ †‡ŽŽƒ ‘Â?—Â?‹‘Â?‡ •ƒ„ƒ–‘ Í› •‡––‡Â?„”‡ ƒŽŽ‡ ‘”‡ Í™Í ÇĄÍ›Í˜ ‹Â? ƒ––‡†”ƒŽ‡Ǥ 1 Â?‘–‹˜‘ †‹ ”‡Â?†‹Â?‡Â?–‘ †‹ ‰”ƒœ‹‡ ƒŽ ‹‰Â?‘”‡ Žƒ ’”‡•‡Â?œƒ Â?‡ŽŽ‡ Â?‘•–”‡ …‘Â?—Â?‹–Â? †‹ “—‡•–‹ Â?‹Â?‹•–”‹ …Š‡ •‹ ˆƒÂ?Â?‘ ’‘”–ƒ–‘”‹ †‡ŽŽƒ •’‹”‹–—ƒŽ‹–Â? ‡—…ƒ”‹•–‹…ƒǤ ƒ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž Â?ƒÂ?†ƒ–‘ †ƒ ’ƒ”–‡ †‡Ž ˜‡•…‘˜‘ —…‹ƒÂ?‘ ‹Â? ƒ––‡†”ƒŽ‡ …‘Â?–”‹„—‹•…‡ Ġ ‹Â?…”‡Â?‡Â?–ƒ”‡ “—‡•–ƒ •’‹”‹–—ƒŽ‹–Â? ‡—…ƒ”‹•–‹…ƒ ‹Â?†‹•’‡Â?•ƒ„‹Ž‡ ‡ ƒ––—ƒŽ‡Ǥ ‹ ”‹…‘”†ƒ …Š‡ ‘‰Â?‹ Â?‹Â?‹•–‡”‘ …‘Â?–‹Â?—ƒ–‘ ‡ •–ƒ„‹Ž‡ Â?‘Â? ’—Ö ‡••‡”‡ ƒˆˆ‹†ƒ–‘ †ƒŽ Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â‘ÇĄ Â?ƒ —Â?‹…ƒÂ?‡Â?–‡ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ ”†‹Â?ƒ”‹‘ †‹‘…‡•ƒÂ?‘Ǥ


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͚ͥ

ƒ”‹–ƒ• –ƒŽ‹ƒ

Â? —†‹‡Â?œƒ †ƒŽ ƒ’ƒ Caritas italiana, in occasione del 40° anniversario della sua fondazione a opera di papa Paolo VI (1971-2011), sta rileggendo il quarantennio trascorso attraverso un percorso di confronto e riessione su temi e scelte pastorali: un percorso tra memoria, fedeltĂ e profezia, articolato in 10 appuntamenti tra luglio e novembre 2011 e ďŹ nalizzato a sviluppare in prospettiva futura il ruolo della Caritas, cosĂŹ da scrivere nuove pagine di testimonianza della

caritĂ , nel solco della prevalente funzione pedagogica. Emblematico in tal senso il titolo del Convegno nazionale delle Caritas diocesane (Fiuggi, 21-23 novembre 2011): “La Chiesa che educa servendo caritĂ â€?. La tappa culminante di questo percorso è invece ďŹ ssata il 24 novembre nella basilica di San Pietro a Roma, dove alle ore 10,30 è prevista la Celebrazione eucaristica presieduta dal card. Angelo Bagnasco seguita alle ore 12 dall’udienza di papa Benedetto

XVI. Anche Caritas diocesana Brescia, in collaborazione con la Delegazione Caritas Regione Lombardia, sta organizzando la partecipazione a questo momento, aperto a tutte le espressioni della Chiesa locale (100 i posti assegnati): la proposta prevede viaggio in pullman, con partenza da Brescia il 23 novembre mattina e arrivo il 24 novembre in serata. Per ulteriori informazioni: tel. 030.3757746; email: caritas. brescia@caritas.it.

‘”Â?‘ †ǯ ˆ”‹…ƒ ‡” ‹Ž Í™Í Â•Â‡Â–Â–Â‡Â?„”‡ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ —Â?ƒ ”ƒ……‘Ž–ƒ ˆ‘Â?†‹

8QD FROOHWWD FRQWUR O¡HPHUJHQ]D

1

el Vangelo, GesĂš ci ricorda che è vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e assetatiâ€? e “ci incoraggia a dare loro da mangiare, e a dividere il pane con i bisognosiâ€?. CosĂŹ Benedetto XVI, commentando il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha richiamato l’attenzione verso i “tanti fratelli e sorelle che in questi giorni, nel Corno d’Africa, patiscono le drammatiche conseguenze della carestia, aggravate dalla guerra e dalla mancanza di solide istituzioniâ€?. Le stime delle persone colpite dalla terribile siccitĂ che coinvolge la Somalia, l’Etiopia, il Kenya, il Gibuti e mette a rischio l’Eritrea, il Sud Sudan, l’Uganda e la Tanzania hanno infatti ormai superato i 12 milioni e le notizie sono sempre piĂš allarmanti. Unendosi alle parole del Santo Padre, la presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, ha disposto uno stanziamento di un milione di euro dai Fondi dell’8xmille, a cui Caritas Italiana ha aggiunto un ulteriore contributo di 300mila euro, e ha lanciato una colletta nazionale con una raccolta straordinaria per domenica 18 settembre 2011, al fine di sollecitare le comunitĂ cristiane e tutti gli uomini di buona volontĂ ad esprimere fattivamente solidarietĂ alle popolazioni colpite dalla siccitĂ attraverso gli interventi di Caritas italiana, in collaborazione con le Caritas locali che da mesi sono mobilitate per rispondere ai bisogni. Anche Caritas diocesana Brescia, nella consapevolezza che serve una mobilitazione generale, pena il rischio di trasfor-

mare l’emergenza in una catastrofe, si pone come punto di raccolta dei contributi di singoli, parrocchie, enti vari, a sostegno delle iniziative della rete internazionale Caritas. In tal senso, i contributi con causale “Carestia Corno d’Africa 2011â€? possono essere effettuati attraverso: c/c postale n° 10510253 intestato a Caritas Brescia-

‡‹ ’”‘••‹Â?‹ Â?—Â?‡”‹ǥ †‡†‹…Š‡”‡Â?‘ “—‡•–‘ •’ƒœ‹‘ †‹ ’ƒ‰‹Â?ƒ ƒŽŽ‡ •—‰‰‡•–‹‘Â?‹ †‹ Â?‘Â?•Ǥ …ƒ”ƒ––‹ ‹Â? ƒ’‡”–—”ƒ †‡Ž …‘Â?˜‡‰Â?‘ †‡ŽŽ‡ ƒ”‹–ƒ• Â’ÂƒÂ”Â”Â‘Â…Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ …‘•¿ †ƒ …‘Â?–‹Â?—ƒ”‡ Â?‡Ž …ƒÂ?Â?‹Â?‘ ’‡” —Â?ƒ Dz ÂŠÂ‹Â‡Â•ÂƒÇĄ ’”‘ˆ—Â?‘ †‹ ”‡Žƒœ‹‘Â?‹dzǤ Â?ǯ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‡ Â‰Â—Â‹Â†ÂƒÇŁ Žǯ‹…‘Â?ƒ †‡ŽŽƒ ”‹Â?‹–Â? †‹ —„Ž‡˜Ǣ —Â?ƒ ’ƒ”‘Žƒ Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂ˜Â‡ÇŁ …‘Â?nj•‡‰Â?ƒ–‹Ǥ ƒ ’”‹Â?ƒ •‘––‘Ž‹Â?Â‡ÂƒÂ–Â—Â”ÂƒÇŁ …‘Â?ÇŚ •‡‰Â?ƒ–‹ ‰Ž‹ —Â?‹ ‰Ž‹ ƒŽ–”‹Ǥ

˜‘Ž–‹ †‡ŽŽǯ‹…‘Â?ƒ •‹ …‡”…ƒÂ?‘ǥ •‹ ‰—ƒ”†ƒÂ?‘ǥ •‹ ”‹Â?…‘””‘Â?‘ Žǯ—Â? ÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Â‘ÇĄ Â?‘Â? ’‡” ”‹˜ƒŽ‹–Â?ÇĄ Â?‘Â? …‘Â? •‘•’‡––‘ǥ Â?ƒ ’‡” —Â?ǯ‹Â?–‡•ƒ ’”‘ˆ‘Â?Â†ÂƒÇĄ ’‹‡Â?ƒ †‹ …‘Â?—Â?‹‘Â?‡ǥ ‹Â? —Â? Â?‡––‡”•‹ ‹Â? ‰‹‘…‘ …‘Â? –—––ƒ Žƒ ’‹‡Â?‡œœƒ †‹ •‡ •–‡••‹Ǥ Č?ÇĽČ? —‡•–‘ …‹ ‹Â?•‡‰Â?ƒ ‡ …‹ …Š‹‡†‡ †‹ ˜‡”‹ˆ‹…ƒ”‡ …‘Â?‡ Â?‘‹ ˜‹˜‹ƒÂ?‘ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â—Â”Âƒ ƒ‰Ž‹ ÂƒÂŽÂ–Â”Â‹ÇŁ •ƒ’’‹ƒÂ?‘ ‰—ƒ”†ƒ”Ž‹ Â?‡‰Ž‹ ‘……Š‹ ‘ •‹ƒÂ?‘ ’‹Î ’”‡‘……—’ƒ–‹ •‘Ž‘ †‹ …‘Â?•‡‰Â?ƒ” Ž‘”‘ ‹ ’ƒ……Š‹ †‘Â?‘ǥ †‹ ƒ””‹˜ƒ”‡ ƒ –‘–ƒŽ‹œœƒ”‡ —Â? Â?ƒ‰‰‹‘” Â?—Â?‡”‘ †‹ ‘’‡”‡ …‘Â?’‹—–‡Ǎ Č?ÇĽČ?

˜‘Ž–‹ ŠƒÂ?Â?‘ „‹•‘‰Â?‘ ƒÂ?…Š‡ †‡ŽŽ‡ Â?ƒÂ?‹Ǥ ‡ Â?ƒÂ?‹ǥ Â?‡ŽŽǯ‹…‘Â?ÂƒÇĄ •‘Â?‘ •—Ž –ƒ˜‘Ž‘ “—ƒ•‹ ƒ •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ”‡ Žƒ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‹–Â? ƒ Â?‡––‡”•‹ ‹Â? ‰‹‘…‘Ǥ

‡•Î Č‹ÂŽÂƒ ˆ‹‰—”ƒ ’‘•–ƒ ƒŽ …‡Â?Â–Â”Â‘ČŒ

‡”˜‡ —Â?ƒ Â?‘„‹Ž‹–ƒœ‹‘Â?‡ ‰‡Â?‡”ƒŽ‡ ’‡” ‹Â?’‡†‹”‡ …Š‡ Žǯ‡Â?‡”‰‡Â?œƒ •‹ –”ƒ•ˆ‘”Â?‹ ‹Â? —Â?ƒ …ƒ–ƒ•–”‘ˆ‡

Dz ‘Â?nj•‡‰Â?ƒ–‹ ‰Ž‹ —Â?‹ ƒ‰Ž‹ ÂƒÂŽÂ–Â”Â‹Çł Šƒ ‹Ž ’ƒŽÂ?‘ ƒ’‡”–‘ Č‚ …Š‡ ‹Â?†‹…ƒ Žƒ •—ƒ †‹˜‹Â?‹–Â? ‡ Žƒ •—ƒ —Â?ƒÂ?‹–Â? ÇŚÇŁ Dz —––ƒ Žƒ Â?‹ƒ ˜‹–ƒ ° …‘Â?•‡‰Â?ƒ–ƒ ƒ Â˜Â‘Â‹ÇĄ Â?‘Â? –‡Â?‰‘ Â?—ŽŽƒ ’‡” Â?‡ǥ Â?‘Â? …ƒŽ…‘Ž‘ Â?Â—ÂŽÂŽÂƒÇĄ Â?ƒ •‘Â?‘ “—‹ǥ Â?‹ Â?‡––‘ ƒ ’‹‡Â?ƒ †‹•’‘•‹œ‹‘Â?‡ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡Ǥ —––ƒ Žƒ Â?‹ƒ ˜‹–ƒ ° ‘„„‡†‹‡Â?œƒ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡ ƒŽ ÂƒÂ†Â”Â‡ÇĄ ’‡”…Š¹ Â?‘Â? •‹ƒ ˆƒ––ƒ Žƒ Â?Â‹ÂƒÇĄ Â?ƒ Žƒ •—ƒ ˜‘Ž‘Â?–Â?dzǤ Č?ÇĽČ? ……ƒÂ?–‘ ƒŽŽ‡ Â?ƒÂ?‹ǥ ‹ ’‹‡†‹ǣ †‡Ž ’‡ŽŽ‡‰”‹Â?‘ǥ †‡Ž ˜‹ƒÂ?†ƒÂ?–‡ǥ †‡ŽŽ‡ †‘Â?Â?‡ …Š‡ ’‡” ’”‹Â?‡ǥ ƒ ÂƒÂ•Â“Â—ÂƒÇĄ •‘Â?‘ …‘”•‡ ƒŽ •‡’‘Ž…”‘Ǥ Â? ‹Â?–”‡……‹ƒ”•‹ †‹ …‘”•‡ǥ —Â? ƒÂ?†ƒ”‡ ‡ ˜‡Â?‹”‡ †‹ ’‹‡†‹ ÂˆÂ”Â‡Â–Â–Â‘ÂŽÂ‘Â•Â‹ÇĄ ’‡” ƒÂ?Â?—Â?…‹ƒ”‡ …Š‡ ÂŽÇŻ Â?‘”‡ Šƒ ˜‹Â?–‘ Žƒ Â?‘”–‡Ǥ Č?ÇĽČ? ŽŽ‘”ƒ Â?‘Â? …‹ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ Â’Â‹Â‰Â”Â‹ÂœÂ‹ÂƒÇĄ †‡Ž‡‰Š‡ǥ ‰‹—•–‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‹ ‘ •…—•‡ǤǤǤ …ƒ’ƒ…‹ †‹ ”‹Â?…Š‹—†‡”…‹ ‹Â? Â?‘‹ •–‡••‹ǥ Â?ƒ –—––‘ǥ †ƒŽŽƒ –‡•–ƒ ƒ‹ ’‹‡†‹ǥ †‹˜‡Â?–‡”Â? ‡•’”‡••‹‘Â?‡ †‹ —Â?ƒ …‘Â?•‡‰Â?ƒ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡ ‰Ž‹ —Â?‹ ’‡” ‰Ž‹ ƒŽ–”‹Ǥ ÂƒÂŽÂŽÂ‘Â”ÂƒÇĄ ƒÂ?…‘”ƒ —Â?ƒ Â˜Â‘ÂŽÂ–ÂƒÇĄ ‹Ž Â?‘•–”‘ Â?‘˜‹Â?‡Â?–‘ •ƒ”Â? †‡Â?–”‘ Žƒ ’‡”ˆ‡––ƒ …‘Â?—Â?‹‘Â?‡ Â†ÇŻÂƒÂ?‘”‡ †‡ŽŽƒ ”‹Â?‹–Â?ÇĄ ‡ …‹ ’‡”Â?‡––‡”Â? †‹ ”‹•…‘’”‹”‡ …Š‡ ƒ’’ƒ”–‡Â?‹ƒÂ?‘ Ġ —Â? ƒÂ?‘”‡ ’‹Î ‰”ƒÂ?†‡ …Š‡ •‹ …‘Â?•‡‰Â?ƒ ȋ‹Ž ƒ†”‡ ‡ ‹Ž ‹‰Ž‹‘ Â?‡ŽŽ‘ Â’Â‹Â”Â‹Â–Â‘ČŒ ‡ †‡Â?–”‘ ‹Ž “—ƒŽ‡ ƒÂ?…Š‡ Â?‘‹ •‹ƒÂ?‘ ‹Â?˜‹–ƒ–‹Ǥ

na; c/c bancario intestato a Diocesi di Brescia - Ufficio Caritas presso UBI Banco di Brescia - agenzia 5, IBAN: IT 12 K 03500 11205 000000007051; c/c bancario intestato a Fondazione Opera Caritas San Martino - ramo Onlus presso Banca Prossima, IBAN: IT 29 G 03359 01600 100000002695. Effettuando il versamento tramite c/c bancario alla Fondazione Opera Caritas San Martino - ramo Onlus, l’importo sarĂ deducibile, per effetto dell’art. 1 D.L. 35 del 2005, dalla dichiarazione dei redditi. Per la colletta nazionale, Caritas italiana ha inoltre predisposto un poster dal titolo “Fame di pane e di futuroâ€?. Fino ad esaurimento, questo materiale sarĂ disponibile in Caritas diocesana a partire dal 7 settembre.

Concessionaria di pubblicitĂ per:

Voce Media S.r.l. Via A. Callegari 6 - Brescia - Tel. 030 2808966 - www.vocemedia.it


͛͘

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Í™Í? ƒÂ?Â?‹ †‹ ‹Â?’‡‰Â?‘

ÂŽ ‰”ƒœ‹‡ ƒ ‘Â?ƒ ‡‘Â?‡ Tutta la San Vincenzo bresciana vuole ringraziare sinceramente e di cuore Bona Leone, consorella della conferenza cittadina di S. Maria in Calchera, giĂ membro dell’ufďŹ cio di presidenza provinciale, che negli ultimi 15 anni ha gestito con precisione e con competenza, ma soprattutto con tanta pazienza i rapporti con il Banco Alimentare per la raccolta e la distribuzione degli alimenti alle numerose Conferenze della Provincia.

Per impegni personali passa la mano dopo avere ben strutturato il servizio e averlo reso un meccanismo rodato ed efďŹ ciente, che speriamo possa continuare proďŹ cuamente la sua attivitĂ anche se le novitĂ di cui si parla diffusamente nell’articolo principale di questa pagina non lasciano ben sperare. Anche grazie al suo impegno, che stava a monte dell’attivitĂ delle Conferenze, ogni anno migliaia di persone (lo scorso anno sono

state circa 2.300) hanno potuto ricevere aiuti alimentari ed affrontare momenti di difďŹ coltĂ con qualche patema in meno. Il nostro grande grazie è una piccola cosa di fronte al bene fatto che certamente verrĂ riconosciuto da Colui che disse: “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere ... (e) ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli piĂš piccoli, l’avete fatto a me.â€?

Dz ƒ •‡Â?•‹„‹Ž‹–Â? —Â?‹•…‡ Ž‡ †‹ˆˆ‡”‡Â?ÂœÂ‡Çł

ÂŽ Íž Ž—‰Ž‹‘ •…‘”•‘ •‹ ° •˜‘Ž–‘ Â?‡ŽŽƒ ˆ‡•–‘•ƒ …‘”Â?‹…‡ †‡Ž ’ƒ”…‘ ‹Â?Â‹Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÇŚ ‡‘ŽƒÂ?†‹ƒ †‹ ƒ’”‹ƒ–‡ ƒÂ? ‡”˜ƒ•‹‘ ‹Ž …‘Â?˜‡‰Â?‘ †ƒŽ –‹–‘Ž‘ Dz ƒ •‡Â?•‹„‹Ž‹–Â? —Â?‹•…‡ Ž‡ †‹ˆˆ‡”‡Â?œ‡dzǥ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‘ †ƒŽŽƒ ‡†‡”ƒœ‹‘Â?‡ Ž‘Â?„ƒ”†ƒ †‡ŽŽƒ ƒÂ? ‹Â?…‡Â?ÂœÂ‘ÇĄ …Š‡ Šƒ ˜‹•–‘ —Â?ƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ–‹˜ƒ †‹ …‘Â?ˆ”ƒ–‡ŽŽ‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹Ǥ Â? Â?‘Â?‡Â?–‘ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ ’‡” ”‹ˆŽ‡––‡”‡ •—Ž –‡Â?ƒ †‡ŽŽƒ †‹˜‡”•‹–Â? …‘Â? ÂŽÇŻÂƒÂ‹Â—Â–Â‘ †‹ ”‡Žƒ–‘”‹ Â?‘Ž–‘ “—ƒŽ‹ˆ‹…ƒ–‹ …‘Â?‡ Â?‘Â?•Ǥ ‹––‘”‹‘ Â‘ÂœÂœÂƒÇĄ †‹”‡––‘”‡ †‡ŽŽƒ ƒ”‹–ƒ• Â?ƒœ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Žƒ •‘…‹‘Ž‘‰ƒ ƒ—”ƒ ƒÂ?ˆ”‹Â?‹ǥ ‹Ž ’”‘ˆǤ ‹‘”‰‹‘ ‡Ž ƒÂ?Â?ÂƒÇĄ

†‡ŽŽƒ ‘Â?—Â?‹–Â? †‹ Ǥ ‰‹†‹‘ †‹ ‹ŽƒÂ?‘ǥ ‡† ‹Ž ˜—Ž…ƒÂ?‹…‘ †‘Â? ‹Â?‘ ‹‰‘Ž†‹ǥ …ƒ’’‡ŽŽƒÂ?‘ †‡Ž …ƒ”…‡”‡ ‡……ƒ”‹ƒǤ ƒ”–‡Â?†‘ †ƒ ƒŽ…—Â?‹ •’—Â?–‹ †ƒ˜˜‡”‘ •–‹Â?‘ŽƒÂ?–‹Ǥ ƒ †‹˜‡”•‹–Â? …—Ž–—”ƒŽ‡ ƒ—–‡Â?–‹…ƒ ˜‹˜‡ Â?‡ŽŽ‡ ”‡Žƒœ‹‘Â?‹ ‹Â?–‡”’‡”•‘Â?ƒŽ‹ •’‘Â?–ƒÂ?‡‡ǥ Â?‡‹ …ƒÂ?ƒŽ‹ Â†Â‹ÂƒÂŽÂ‘Â‰Â‹Â…Â‹ÇĄ ’‡” ˜ƒŽ‘”‹œœƒ”‡ —Â?ƒ •‘…‹‡–Â? ”‹……ƒ †‹ †‹ˆˆ‡”‡Â?œ‡ ‡ †‹ ˜ƒ”‹‡–Â? ‹Â? —Â? Â?‘Â?†‘ Â?Â—ÂŽÂ–Â‹Â”ÂƒÂœÂœÂ‹ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Â?‡ŽŽǯ‹Â?•‹‡Â?‡ †‹ ˜ƒŽ‘”‹ …Š‡ ’”‡˜‡†‘Â?‘ †‹”‹––‹ ‹Â?ƒŽ‹‡Â?ƒ„‹Ž‹ †‡ŽŽ‡ ’‡”•‘Â?‡Ǥ ƒ †‹˜‡”•‹–Â? Â?ƒ•…‡ †ƒŽ ”‹…‘Â?‘•…‡”•‹ Â†Â‹Â˜Â‡Â”Â•Â‹ÇĄ ’‡” …—‹ †‘’‘ Žƒ ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ ° ’‘••‹„‹Ž‡ •ƒ’‡”‡ †‹ —Â? ƒŽ–”‘ ’‡Â?•‹‡”‘ǥ †‹ —Â? ƒŽ–”‘

Ž‹Â?Â‰Â—ÂƒÂ‰Â‰Â‹Â‘ÇĄ †‹ —Â? ƒŽ–”‘ •‰—ƒ”†‘Ǥ ƒ †‹ˆˆ‡”‡Â?œ‹ƒœ‹‘Â?‡ǥ Žƒ Â?—Ž–‹Žƒ–‡”ƒŽ‹–Â?ÇĄ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â—Â”Âƒ ƒŽ Â?‘Â?†‘ǥ •‘Â?‘ ˜ƒŽ‘”‹ ‹Â?’”‡•…‹Â?†‹„‹Ž‹ †‹ —Â?ƒ •‘…‹‡–Â? …Š‡ •‹ ˆ‘Â?†ƒ Â•Â—ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ ’‡” Ž‡ †‹˜‡”•‹–Â?Ǥ Ž–”‡ …Š‡ ’‡” ’‡Â?•ƒ”‡ ÂŽÇŻÂ‘Â…Â…ÂƒÂ•Â‹Â‘Â?‡ ° •–ƒ–ƒ ’”‘’‹œ‹ƒ ƒÂ?…Š‡ ’‡” ‹Â?…‘Â?–”ƒ”‡ Â?‘Ž–‹ …‘Â?ˆ”ƒ–‡ŽŽ‹ ˜‹Â?…‡Â?œ‹ƒÂ?‹ †‡ŽŽƒ ‘Â?„ƒ”†‹ƒǤ 1 Â?‘Ž–‘ „‡ŽŽ‘ …‘Â?‘•…‡”•‹ ’‡”•‘Â?ƒŽÂ?‡Â?–‡ ‡ …‘Â?Â†Â‹Â˜Â‹Â†Â‡Â”Â‡ÇĄ •‡’’—” ˜‡Ž‘…‡Â?‡Â?–‡ǥ ’”‡‘……—’ƒœ‹‘Â?‹ǥ †‹ˆˆ‹…‘Ž–Â?ÇĄ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ ‹†‡‡ Â?Â—Â‘Â˜Â‡ÇĄ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ ‡ Â?ƒ‰ƒ”‹ ƒÂ?…Š‡ ”‹•‘”•‡Ǥ

ÂŽ Â?‘•–”‘ ˆ‘Â?Â†ÂƒÂ–Â‘Â”Â‡ÇĄ ‹Ž „‡ƒ–‘ ‡†‡”‹…‘ œƒÂ?ƒÂ?ÇĄ ˜‘Ž‡˜ƒ •–”‹Â?‰‡”‡ ‹Ž Â?‘Â?†‘

‹Â? —Â?ƒ ”‡–‡ †‹ ƒ”‹–Â?Ǥ 1 ‡˜‹†‡Â?–‡ …Š‡ Ž‡ Â?ƒ‰Ž‹‡ †‹ “—‡ŽŽƒ ”‡–‡ •‹ƒÂ?‘ Â?‘‹Ǥ ‡ Â?‘•–”‡ ‘Â?ˆ‡”‡Â?œ‡ •‘Â?‘ …ƒ”‹…Š‡ †‹ Žƒ˜‘”‘ ‡ ’‹‡Â?‡ †‹ ƒ––‹˜‹–Â?ÇĄ Â?ƒ Â?‘Â? †‘˜”‡Â?Â?‘ Â?ƒ‹ †‹Â?‡Â?–‹…ƒ”‡ …Š‡ ° †ƒ˜˜‡”‘ ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ –”‘˜ƒ”‡ –‡Â?’‘ ‡ •’ƒœ‹ ’‡” ‹Ž Â†Â‹ÂƒÂŽÂ‘Â‰Â‘ÇĄ …‘Â? –—––‡ Ž‡ ”‡ƒŽ–Â? †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘ǥ Â?ƒ •‘’”ƒ––—––‘ …‘Â? ‹ ˜‹Â?…‡Â?œ‹ƒÂ?‹ǥ …Š‡ …‘Â?†‹˜‹†‘Â?‘ —Â? …ƒ”‹•Â?ƒ Â’ÂƒÂ”Â–Â‹Â…Â‘ÂŽÂƒÂ”Â‡ÇŁ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ ƒŽ ’‘˜‡”‘ ‹Â? —Â?‘ •–”‡––‘ ”ƒ’’‘”–‘ †‹ ƒÂ?‹…‹œ‹ƒ –”ƒ Ž‘”‘ǥ ’‡”…Š¹ •‹ƒ ‡˜‹†‡Â?–‡ ƒ …Š‹ …‹ ‰—ƒ”†ƒ …Š‡ Žƒ •’‡”ƒÂ?œƒ …Š‡ ° ‹Â? Â?‘‹ Šƒ —Â?ƒ ”ƒ‰‹‘Â?‡ Â’Â”Â‡Â…Â‹Â•ÂƒÇĄ ÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ †‹ ‹‘Ǥ

�‹‘�‡ ‡—”‘’‡ƒ ”‹•…Š‹‘ ‰Ž‹ ƒ‹—–‹ ƒŽ‹�‡�–ƒ”‹ ’‡” ‹Ž ͚͙͚͘

6H YLHQH D PDQFDUH LO SDQH

0

olti ne avranno giĂ sentito parlare, ma è opportuno trattare anche in questo spazio il problema del taglio agli aiuti alimentari dell’Unione europea per il prossimo anno, per almeno due diverse ragioni. La prima è di tipo politico. Non tanto tempo fa c’era chi nutriva dei dubbi circa le radici cristiane di questa Europa e sosteneva fosse inopportuno inserirne un riferimento nella Costituzione. Certamente non se ne potranno piĂš avere, di dubbi, circa l’assenza della benchĂŠ minima traccia di spirito cristiano nell’attuale pianta che vi è cresciuta sopra. In Italia 3 milioni di poveri rischiano di rimanere senza cibo ed assistenza in seguito ad una decisione dell’Ue di ridurre drasticamente (dell’80%) per il 2012 gli aiuti alimentari garantiti dal Programma europeo di aiuto alimentare. In Italia il programma di aiuto alimentare ai poveri con gra-

Â? –ƒŽ‹ƒ …‹”…ƒ Í› Â?‹Ž‹‘Â?‹ †‹ ’‘˜‡”‹ ”‹•…Š‹ƒÂ?‘ †‹ ”‹Â?ƒÂ?‡”‡ •‡Â?œƒ …‹„‘ ‡ ƒ••‹•–‡Â?œƒ ’‡” Žƒ ”‹†—œ‹‘Â?‡ †‡‰Ž‹ ƒ‹—–‹ ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒ”‹ vi necessitĂ alimentari è attivo dal 1995 e la collaborazione tra enti caritativi, tra i quali figura la nostra San Vincenzo, e Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ha contribuito allo sviluppo di un concreto sistema di distribuzione che ogni anno fornisce alimenti a piĂš di 3milioni di poveri. A queste, solo nel 2010, sono state distribuite gratuitamente 48mila tonnellate di cibo che il prossimo anno potrebbero diventare un quinto. Questo perchĂŠ 6 Paesi (Olanda, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca e Germania) stanno facendo un’azione di opposizio-

ne agli aiuti, forse finalizzata anche ad imporre un modello di welfare che non è assolutamente proponibile negli altri Paesi, in particolare in quelli dove lo stato sociale ha origine cattoliche (Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Polonia), dove si punta all’accoglienza della persona nella sua totalitĂ e non solo ad erogare un servizio. Noi sappiamo che la nostra Presidenza nazionale sta lavorando intensamente con altre realtĂ coinvolte da questo grave provvedimento (in primis Fondazione Banco Alimentare, Caritas e ComunitĂ di S.Egidio) per cercare di far sĂŹ che vengano fatte concrete proposte correttive e non mancheremo di farle sentire il nostro sostegno. Se non ci riusciranno dovremo trovare nuovi modi e risorse, ci accorgeremo che ci lamentavamo “del brodo grassoâ€?, come diceva la mia nonna, quando arrivavano prodotti in scarsa varietĂ e cosĂŹ faremo provvidenzialmente memoria delle

nostre di radici. Questa è la seconda ragione per cui valeva la pena parlare del problema. Mi è capitato di sentire parlare dell’opportunitĂ e del senso di fare la colletta segreta durante le riunioni delle nostre conferenze. Carissimi, ricordiamoci che essa, cito il nostro vademecum, è un segno di condivisione dei propri beni con i poveri. Viene praticata fin dal giorno in cui nacque la prima Conferenza di CaritĂ . Ha una valenza pedagogica ben precisa: è un gesto di compartecipazione economica solidale tra i membri della conferenza, ma soprattutto deve essere vista come un segno di giustizia distributiva nei confronti di coloro che meno hanno, come facevano i primi cristiani di Gerusalemme. Coraggio e serenitĂ perchĂŠ GesĂš Cristo ha fatto sĂŹ che i discepoli raccogliessero 12 ceste di avanzi quando, poco prima, non sapevano dove trovare il pane per la folla.


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͙͛

‡”Ž‹Â?‰‘ ‡ ƒÂ? ‡”˜ƒ•‹‘ ‡•–‡ǥ …‘Â?˜‡‰Â?‹ ‡ Â?‘•–”‡ ’‡” ‹ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ Due nuovi appuntamenti per le manifestazioni inerenti l’Anno europeo del volontariato nella nostra provincia. Sabato 27 agosto la comunitĂ di Berlingo celebrerĂ in un’unica giornata tre importanti avvenimenti: la Giornata del Volontariato, l’inaugurazione della pista ciclabile della Santella Mora e la posa della prima pietra della nuova scuola secondaria di primo grado (scuola media). “Il cuore, la testa, le gambeâ€? è il titolo che campeggia sulla

presentazione della giornata, “I volontari ci mettono il cuore – spiega il sindaco Dario Ciapetti (nella foto) – e in questa giornata vogliamo ringraziare i gruppi, le associazioni e ogni singolo volontario di Berlingo per il supplemento di cuore e di anima che mettono in tutto quello che fanno�. Il programma del pomeriggio, dopo diverse autorevoli presenze, prevede alle 18.30 l’ inaugurazione della mostra “Volontari: facciamo la

differenza!â€? Mostra che pochi giorni dopo – come ormai abitudine in questi mesi - segnerĂ una nuova tappa nella bassa bresciana: venerdĂŹ 2 settembre, alle 20.45, la mostra fotograďŹ ca realizzata dal Csv verrĂ esposta presso il salone dell’oratorio di San Gervasio. A seguire il convegno “I volontari: cittadini attivi e costruttori di comunitĂ solidaliâ€?. Tanti appuntamenti, tante occasioni per incontrare persone e parlare di volontariato.

…‘�–‡�—–‹ ƒ”‹ ‰Ž‹ ƒ�„‹–‹ †‹ ‹�–‡”‡••‡ ƒˆˆ”‘�–ƒ–‹ †ƒ‹ …‘”•‹

)RUPD]LRQH OH LQL]LDWLYH DO YLD

5

iparte a pieno ritmo per la stagione 2011/2012 il piano formativo del Centro servizi per il volontariato di Brescia. Si tratta – come ormai d’abitudine – di un’offerta formativa che spazia su svariati ambiti d’interesse è che è totalmente gratuita per i volontari delle associazioni bresciane. Nessuna associazione di volontariato cresce se resta chiusa in se stessa, spiegano al Csv. La formazione è proprio una delle occasioni piĂš adatte per trovare spunti, scambiare idee, confrontarsi con modalitĂ diverse e migliorare. Anche quest’anno il Centro fa formazione per i volontari, per le associazioni, per il territorio e propone tanti corsi diversi: ogni associazione può trovare quello giusto e mandare i propri volontari. I filoni secondo cui si svilupperanno i diversi corsi messi in campo sono sei: area relazione/gestione delle persone; area adempimenti amministrativi, legali, gestionali; area inter-associativa; area promozionale e sviluppo dell’associazione; area promozione volontariato e, infine, area informatica. I titoli dei corsi sono utili a rendere un’idea degli argomenti trattati, eccone alcuni: Redigere un bilancio sociale; Coordiniamo i volontari; Accedere ai bandi europei; Dall’idea al progetto; Facciamo fund raising; Comunichiamo in pubblico; Piani di zona: questi sconosciuti!; Essere nonni vigili e volontari che sorvegliano gli scolari sui bus; Informatica di base, Word, Excel, Facebook, Twitter, Youtube... Nuovi mezzi per comunicare con i giovani.

ƒ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ ° —Â?ƒ †‡ŽŽ‡ ‘……ƒ•‹‘Â?‹ ’‹Î ƒ†ƒ––‡ ƒ •…ƒÂ?„‹ƒ”‡ ‹†‡‡ ‡ …‘Â?ˆ”‘Â?–ƒ”•‹ …‘Â? Â?‘†ƒŽ‹–Â? †‹˜‡”•‡ ’‡” Â?‹‰Ž‹‘”ƒ”‡ Tutti i corsi si svolgeranno presso la sede del Csv, in via E. Salgari 43 a Brescia ad eccezione di quelli di informatica che si terranno allo Ial Cisl, in via Castellini n. 7, sempre a Brescia. I programmi e i contenuti dei vari cicli formativi possono essere scaricati dal sito internet www.bresciavolontariato.it, un mese prima del loro inizio.

ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ —Â? ƒ‹—–‘ …‘Â?–”‘ ÂŽÇŻ ŽœŠ‡‹Â?‡”

ÂŽ Í› •‡––‡Â?„”‡ǥ ’”‡••‘ Žƒ •‡†‡ †‡ŽŽǯ ŽœŠ‡‹Â?‡” ƒˆˆ°ǥ ‹Â? ˜‹ƒ †‡Ž

ƒŽŽ‘ ÍšÍšČ€ÍšÍœ ƒ ”‡•…‹ƒ ÇĄ ˜‡””Â? ”‡ƒŽ‹œœƒ–‘ —Â? Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ †‹ Â”Â–Â‡Â–Â‡Â”ÂƒÂ’Â‹ÂƒÇĄ ’”‘’‘•–‘ ˆ”ƒ Ž‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ †‡ŽŽǯ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ ‹Â? ‘……ƒ•‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ‹‘”Â?ƒ–ƒ Â?‘Â?†‹ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ ŽœŠ‡‹Â?‡”ǥ ”‹˜‘Ž–‘ •‹ƒ ƒ Â?ƒŽƒ–‹ †‹ ŽœŠ‡‹Â?‡” …Š‡ ƒŽŽ‡ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ Â?‡ •‘Â?‘ …‘‹Â?˜‘Ž–‡Ǥ ”ƒ Ž‡ Â?ƒŽƒ––‹‡ †‡Â?‘Â?‹Â?ƒ–‡ Â?‡—”‘†‡‰‡Â?‡”ƒ–‹˜‡ ‹Ž Â?‘”„‘ †‹ ŽœŠ‡‹Â?‡” ° …‡”–ƒÂ?‡Â?–‡ –”ƒ Ž‡ ’‹Î †‹ˆˆ—•‡ ‡ǥ ’‡” ‹ Â?‘†‹ †‹ ‡˜‘Ž˜‡”•‹ Â?‡Ž Â?ÂƒÂŽÂƒÂ–Â‘ÇĄ “—‡ŽŽƒ …Š‡ ‹Â?…‹†‡ ˆ‘”–‡Â?‡Â?–‡ †ƒŽ ’—Â?–‘ †‹ ˜‹•–ƒ ‡Â?‘œ‹‘Â?ƒŽ‡ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?„‹–‘ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒ”‡Ǥ ÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ŽœŠ‡‹Â?‡” ”‡•…‹ƒ Dz Â?–‘Â?‹ƒ ‹‘•ƒdzǥ ° Â?ƒ–ƒ ƒ ”‡•…‹ƒ Â?‡Ž ‰‹—‰Â?‘ ÍšÍ˜Í˜ÍĄ …‘Â? ˆ‹Â?ƒŽ‹–Â? †‹ •‘Ž‹†ƒ”‹‡–Â? •‘…‹ƒŽ‡ ‡ Žƒ Â?‹••‹‘Â?‡ †‹ Â?‹‰Ž‹‘”ƒ”‡ Žƒ “—ƒŽ‹–Â? †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ †‡‹ Â?ƒŽƒ–‹ †‹ ŽœŠ‡‹Â?‡” ‡ †‡ŽŽ‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ …Š‡ •‡ Â?‡ ’”‡Â?†‘Â?‘ Â…Â—Â”ÂƒÇĄ ˆ‘”Â?‡Â?†‘ Ž‘”‘ ƒ••‹•–‡Â?œƒ ‡ •‘•–‡‰Â?‘ ‡ ’”‘’‘Â?‡Â?†‘•‹ †‹ –—–‡Žƒ”Â?‡ ‹ †‹”‹––‹Ǥ ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡Â–Â‡Â”ÂƒÂ’Â‹Âƒ •‹ ‘……—’ƒ †‹ ƒ––‹˜ƒ”‡ —Â? ’‡”…‘”•‘ ‡Â?‘œ‹‘Â?ƒŽ‡ Â?‡ŽŽǯ‹Â?†‹˜‹†—‘ …Š‡ǥ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ •‘ŽŽ‡…‹–ƒœ‹‘Â?‹ …Š‡ ’”‘˜‡Â?‰‘Â?‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ—Â•Â‘ †‡Ž …‘Ž‘”‡ǥ †‡ŽŽƒ Â?ƒ–‡”‹ƒ Â’ÂŽÂƒÂ•Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ †‡ŽŽƒ

Â?—•‹…ƒ ÇĄ Ž‘ …‘Â?†—…‘Â?‘ ‹Â? “—‡ŽŽ‡ ”‡‰‹‘Â?‹ †‡ŽŽƒ Â?‡Â?–‡ –‹’‹…ƒÂ?‡Â?–‡ †‡’—–ƒ–‡ ƒŽŽƒ …”‡ƒ–‹˜‹–Â?Ǥ 1 •–ƒ–‘ †‹ ”‡…‡Â?–‡ Â?Â‘Â–ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Â?‡ŽŽƒ ƒÂ?„‹–‘ †‡ŽŽƒ ”‹…‡”…ƒ •—Ž Â?‘”„‘ †‹ ŽœŠ‡‹Â?‡”ǥ …Š‡ —Â?ƒ ƒ––‹˜‹–Â? ”‹……ƒ †‹ •–‹Â?‘Ž‹ •‡Â?•‘”‹ƒŽ‹ ’‘”–ƒ Ġ —Â?ƒ Â?ƒ‰‰‹‘”‡ ’”‘†—œ‹‘Â?‡ †‹ ‡Â?œ‹Â?‹ —–‹Ž‹ ƒ …‘Â?„ƒ––‡”‡ •‘•–ƒÂ?œ‡ –‘••‹…Š‡ ’”‡•‡Â?–‹ Â?‡Ž …‡”˜‡ŽŽ‘ †‡‹ Â?ƒŽƒ–‹Ǥ Â?…Š‡ ‹Â? •‡‰—‹–‘ ƒ “—‡•–‹ ’”‡•—’’‘•–‹ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡Â–Â‡Â”ÂƒÂ’Â‹Âƒ ‡Â?–”ƒ ‹Â? …ƒÂ?’‘ …‘Â? Žƒ ’”‘’”‹ƒ ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‹–Â? †‹ ƒœ‹‘Â?‡ –”ƒ –‡”ƒ’‹ƒ ‡ •‘ŽŽ‡…‹–ƒœ‹‘Â?‡ ƒ”–‹•–‹…ƒǤ

•‘‰‰‡––‹ Â?‘Â? •‘Â?‘ …Š‹ƒÂ?ƒ–‹ ƒ ’”‘†—””‡ ƒ”–‡ Â?ƒ ˜‡Â?‰‘Â?‘ ƒ……‘Â?’ƒ‰Â?ƒ–‹ ‹Â? —Â? ’‡”…‘”•‘ •‡Â?•‘”‹ƒŽ‡ ‡† ‡Â?‘œ‹‘Â?ƒŽ‡ —–‹Ž‡ Ġ ƒ––‹˜ƒ”‡ ƒ”‡‡ •‘’‹–‡ †‡Ž …‡”˜‡ŽŽ‘Ǥ ƒ„ƒ–‘ Í› •‡––‡Â?„”‡ †ƒŽŽ‡ ‘”‡ Í™Í?Ǥ͛͘ ˆ‹Â?‘ ƒŽŽ‡ Í™Í&#x;Ǥ͛͘ ÂƒÂŽÂŽÇŻ ŽœŠ‡‹Â?‡” …ƒˆˆ° †‹ ˜‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‘ÇĄ •‹ •˜‘Ž‰‡”Â? —Â? Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ •—Ž –‡Â?ƒ Dz ÂŽ …‘”’‘ ‡ ‹ “—ƒ––”‘ ‡Ž‡Â?‡Â?–‹dz ƒŽŽƒ ‰—‹†ƒ †‹ ƒ”–‡ –‡”ƒ’‹•–‹ •‘…‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡Ǥ ‹…‘”†‹ƒÂ?‘ …Š‡ ‹Ž Žƒ„‘”ƒ–‘”‹‘ ° ƒ’‡”–‘ ƒ –—––‹ǥ ‹Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ƒ‹ Â?ƒŽƒ–‹ ‡† ƒŽŽ‡ ’‡”•‘Â?‡ …Š‡ •‡ Â?‡ ’”‡Â?†‘Â?‘ …—”ƒ “—‘–‹†‹ƒÂ?ƒÂ?‡Â?–‡Ǥ ‡” ‹•…”‹œ‹‘Â?‹ –‡Ž‡ˆ‘Â?ƒ”‡ ƒŽ ͛͘͜Í?Í ÍžÍžÍ›Í™Í˜Ǥ

Tutti i corsi, come detto, sono gratuiti. Ăˆ necessario scaricare la scheda di iscrizione dal sito del Csv e portarla compilata in sede oppure mandala via fax (030/43883), a mezzo posta (fa fede il timbro postale) o via e-mail a info@bresciavolontariato.it entro 10 giorni dall’inizio del corso.I corsi sono a numero chiuso e le iscrizioni saranno accolte in base all’ordine di arrivo. Per ogni informazione rivolgersi a Veronica Sbaraini (tel. 030.2284911; e-mail: vsbaraini@bresciavolontariato.it). Oltre ai corsi previsti, il Centro servizi è disponibile ad aiutare le associazioni interessate a un percorso formativo nella propria sede oppure a studiare insieme nuove iniziative formative. Si attendono chiamate.

/E DD/EK s Z^K /> ^/EK K &L VL SUHSDUD DG XQ FDPELDPHQWR VWRULFR OH XQLWj SDVWRUDOL /H FRPXQLWj FULVWLDQH VRQR FKLDPDWH D FRQIURQWDUVL LQ YLVWD GHO 6LQRGR 'LRFHVDQR ³&RPXQLWj LQ FDPPLQR´ q OR VWUXPHQWR SHU OD ULIOHVVLRQH H OD FRQVXOWD]LRQH FKH VHJQHUj LO FDPPLQR GHOOœDQQR SDVWRUDOH $SUH LO WHVWR GHOOD FRPPLVVLRQH DQWH SUHSDUDWRULD OD OHWWHUD GHO 9HVFRYR /XFLDQR 0RQDUL VXOOH 8QLWj SDVWRUDOL &RPXQLWj LQ FDPPLQR 2SHUD GLRFHVDQD 6DQ )UDQFHVFR GL 6DOHV %UHVFLD (XUR

5LFKLHGLOD SUHVVR 2Q /LQH ZZZ YRFHVWRUH LW (PSRULR &HQWUR 2UDWRUL %UHVFLDQL 9LD 7ULHVWH F %UHVFLD /LEUHULD 3DROLQH 9LD *DEULHOH 5RVD %UHVFLD ­QFRUD 9LD 7RVLR %UHVFLD


͚͛

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

”‡ƒ †‹•ƒ„‹Ž‹–Â? ͚͞ Ž‡ ”‡ƒŽ–Â? ‹Â?’‡‰Â?ƒ–‡ •—Ž –‡””‹–‘”‹‘ Gli enti aderenti a Confcooperative Brescia operanti nell’area della disabilitĂ sono 26 e gestiscono oltre 60 servizi in ambito socioassistenziale e socio-sanitario, funzionanti sia a regime diurno che residenziale. Si tratta di Centri diurni disabili (Cdd), di Residenze sanitarie disabili (Rsd), di ComunitĂ socio-sanitarie (Css), di alloggi protetti, di Centri socioeducativi (Cse) e di Servizi per la formazione all’autonomia (Sfa). Questa rete di servizi accoglie piĂš

di 1.300 utenti nella provincia, offrendo soluzioni assistenziali, educative e riabilitative ďŹ nalizzate all’integrazione sociale dei disabili. Nel Comune di Brescia si trovano le cooperative G. Tonini – G. Boninsegna, Nikolajewka, La MongolďŹ era, San Giuseppe Fiumicello e la Fondazione Fobap, operante anche nell’hinterland ovest cittadino e sul territorio gardesano. Nell’hinterland si trovano Il Vomere e La Rondine; in Valle Trompia vi sono Futura,

Il Ponte, l’Aquilone e Cvl Caldera Virgilio; in Valle Camonica si trovano Azzurra, L’Arcobaleno e Il Cardo; in Valle Sabbia hanno sede Cogess e La Cordata. Sulla sponda bresciana del Sebino Il Germoglio e La Nuova Cordata, mentre il territorio del Montorfano vede la presenza de La Nuvola e La Scotta. Nella zona occidentale si trova L’Oasi, nella Bassa centrale Collaboriamo, Il Gabbiano e Sergio Lana, nella zona orientale Il Quadrifoglio Fiorito e La Sorgente.

‡” —Â?ƒ ’‹‡Â?ƒ ‹Â?–‡‰”ƒœ‹‘Â?‡ ‡” ”‹ƒ••—Â?‡”‡ Žƒ •–‘”‹ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂŠÂƒÂ?†‹…ƒ’ —•‘ǥ ’‡” ƒÂ?ÂƒÂŽÂ‘Â‰Â‹ÂƒÇĄ ‹Ž –‹–‘Ž‘ †‡ŽŽƒ Ž‡––‡”ƒ †‡Ž ‡•…‘˜‘ •—‹ –‡Â?‹ †‡ŽŽǯ‡Â?‹‰”ƒœ‹‘Â?‡ǣ ˆ‹Â?‘ ƒ‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ ––ƒÂ?–ƒ †‹•ƒ„‹Ž‹ …‘Â?‡ •–”ƒÂ?‹‡”‹Ǣ …‘Â? ‹ ’”‹Â?‹ •‡”˜‹œ‹ ‹Â? ˆ‘”Â?ƒ Dz†‹ …‘Â?—Â?‹–Â?Çł Ž‹ •‡Â?–‹Â?Â?‘ ‘•’‹–‹ •—Ž –‡””‹–‘”‹‘Ǣ ‹Â?ˆ‹Â?‡ǥ ”ƒ’‹†‹ ’”‘…‡••‹ †‹ …”‡•…‹–ƒ •…‹‡Â?–‹ˆ‹…ƒ ‡ Â…Â—ÂŽÂ–Â—Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ †‹ Ž‡‰‰‹ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ ‡ ”‡‰‹‘Â?ƒŽ‹ †‹ ‰”ƒÂ?†‡ ÂƒÂ’Â‡Â”Â–Â—Â”ÂƒÇĄ •‹ •‘Â?‘ ˆƒ––‹ …‘Â?…‹––ƒ†‹Â?‹Ǥ ‰Ž‹ ‹Â?‹œ‹ †‡‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹ ͚͘͘͘ Žƒ …‘Â?—Â?‹–Â? •…‹‡Â?–‹ˆ‹…ƒ Šƒ ƒˆˆ‡”Â?ƒ–‘ …Š‡ Žƒ †‹•ƒ„‹Ž‹–Â? Â?‘Â? ° —Â?ƒ Â?ƒŽƒ––‹ƒ Â?ƒ —Â?‘ •’‡…‹ˆ‹…‘ ’”‘„Ž‡Â?ƒ †‹ ˆ—Â?œ‹‘Â?ƒÂ?‡Â?–‘ †‡ŽŽǯ‹Â?†‹˜‹†—‘ …Š‡ •‹ ‡•’”‹Â?‡ …‘Â?‡

†‹ˆˆ‹…‘Ž–Â? Â?‡ŽŽǯ‡•‡‰—‹”‡ ƒœ‹‘Â?‹ •‹Â?‰‘Ž‡ ‘ —Â? ‹Â?•‹‡Â?‡ †‹ ƒœ‹‘Â?‹ ‡ •‹ ’”‡…‹•Ö …Š‡ –ƒŽ‹ †‹ˆˆ‹…‘Ž–Â? …ƒÂ?„‹ƒÂ?‘ ‹Â? ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ ƒ‹ ˆƒ––‘”‹ Â•Â‘Â…Â‹Â‘ÇŚÂƒÂ?„‹‡Â?–ƒŽ‹Ǥ •‡”˜‹œ‹ Â?ƒ–‹ ŠƒÂ?Â?‘ ‘’‡”ƒ–‘ ’‡” ˆƒ”‡ ‹Â? Â?‘†‘ …Š‡ Â?‘Â? …‹ ˆ‘••‡ Â?‡••—Â? ’”‘„Ž‡Â?ƒ †‹ ˆ—Â?œ‹‘Â?ƒÂ?‡Â?–‘ …Š‡ Â?‘Â? ’‘–‡••‡ –”‘˜ƒ”‡ —Â? …‘Â?–”‹„—–‘ Â?‹‰Ž‹‘”ƒ–‹˜‘ †ƒŽ …‘Â?’Ž‡••‘ ”ƒ’’‘”–‘ –”ƒ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ •ƒÂ?Â‹Â–ÂƒÂ”Â‹ÇĄ ’”‘…‡••‹ ‡†—…ƒ–‹˜‹ ‡ †‹ ”‹ƒ„‹Ž‹–ƒœ‹‘Â?‡ǥ †‹ ƒ’‡”–—”ƒ ƒŽ ”ƒ•…‡Â?†‡Â?–‡ ‡ †‹ ‹Â?•‡”‹Â?‡Â?–‘ ‹Â? —Â? …‘Â?–‡•–‘ •‘…‹ƒŽ‡ Â?‘”Â?ƒŽ‡Ǥ ‹ ˆƒ––‘ ˆ— —Â? …‘•–ƒÂ?–‡ …ƒÂ?Â?‹Â?‘ ’‡” ƒ’’Ž‹…ƒ”‡ …‹Ö …Š‡ •–ƒ˜ƒ •…”‹––‘ Â?‡ŽŽƒ

‘Â?˜‡Â?œ‹‘Â?‡ Â?— •—‹ †‹”‹––‹ †‡ŽŽ‡ ’‡”•‘Â?‡ …‘Â? †‹•ƒ„‹Ž‹–Â? †‡Ž †‹…‡Â?„”‡ ͚͘͘͞Ǥ Ž…—Â?‹ †‹ “—‡•–‹ †‹”‹––‹ ŠƒÂ?Â?‘ „‹•‘‰Â?‘ †‹ ‡••‡”‡ ”‹…Š‹ƒÂ?ƒ–‹ ƒŽŽƒ …‘•…‹‡Â?œƒ †‹ –—––‹ǥ ’‡”…Š¹ •‹ –”ƒ––ƒ †‹ —Â? –‡””‡Â?‘ •…‹˜‘Ž‘•‘ •—Ž “—ƒŽ‡ ‘ ’”‘„Ž‡Â?‹ ‡…‘Â?‘Â?‹…‹ ‘ ’”‘„Ž‡Â?‹ †‹ Â•Â‘Â–Â–Â‘ÇŚÂ…Â—ÂŽÂ–Â—Â”Âƒ ’‘••‘Â?‘ ”‹’‘”–ƒ”…‹ …‘Â? ˆƒ…‹Ž‹–Â? ƒŽ ’‡”…‘”•‘ ƒ ”‹–”‘•‘ Č‹Â†Âƒ …‘Â?…‹––ƒ†‹Â?‹ ƒ ‘•’‹–‹ǥ ƒ •–”ƒÂ?Â‹Â‡Â”Â‹ČŒÇŁ ”‹•’‡––‘ ’‡” Žƒ †‹‰Â?‹–Â? ‹Â?–”‹Â?•‡…ƒ †‹ ‘‰Â?‹ ’‡”•‘Â?ƒǢ ÂŽÇŻÂƒÂ—Â–Â‘Â?‘Â?‹ƒ ‹Â?†‹˜‹†—ƒŽ‡ ‡ Žǯ‹Â?†‹’‡Â?†‡Â?œƒ †‹ ‘‰Â?—Â?‘Ǣ Žƒ Â?‘Â?nj†‹•…”‹Â?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‡ Žǯ‡•…Ž—•‹‘Â?‡ †‹ ‘‰Â?‹ ˆ‘”Â?ƒ †‹ Â?ƒ”‰‹Â?ƒŽ‹œœƒœ‹‘Â?‡Ǣ

Žǯ‹Â?…Ž—•‹‘Â?‡ ‹Â? –—––‹ ‰Ž‹ ƒÂ?„‹–‹ †‡ŽŽ‡ ˆ‘”Â?‡ †‹ •‘…‹ƒŽ‹–Â?Ǣ ‹Ž ”‹•’‡––‘ ’‡” Žƒ †‹ˆˆ‡”‡Â?œƒǢ Žƒ ’ƒ”‹–Â? †‹ ‘’’‘”–—Â?‹–Â?Ǣ Žƒ ’ƒ”‹–Â? –”ƒ —‘Â?‹Â?‹ ‡ †‘Â?Â?‡Ǣ ‹Ž ’”‘Â?—‘˜‡”‡ Žƒ …‘Â?•ƒ’‡˜‘Ž‡œœƒ †‡ŽŽ‡ ”‹•‘”•‡ …Š‡ ‘‰Â?—Â?‘ ’—Ö Â?‡––‡”‡ ƒŽ •‡”˜‹œ‹‘ †‡Ž „‡Â?‡ …‘Â?—Â?‡Ǣ …‘Â?„ƒ––‡”‡ ‰Ž‹ •–‡”‡‘–‹’‹ ‡ ‹ ’”‡‰‹—†‹œ‹ ƒÂ?…Š‡ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ ’‡”…‘”•‹ †‹ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ •’‡…‹ˆ‹…ƒǢ †‹”‹––‘ Â†ÇŻÂƒÂ…Â…Â‡Â•Â•Â‘ ƒŽŽ‡ ƒ––‹˜‹–Â? …—Ž–—”ƒŽ‹ ‡ ˆ‘”Â?ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‡ÇĄ …‘Â?’”‡•‹ ‰Ž‹ ƒÂ?„‹–‹ †‹ ‡†—…ƒœ‹‘Â?‡ ”‡Ž‹‰‹‘•ƒǤ ‹ ˆ‡”Â?‘ ’‡” Â?‘Â? ˆƒ” …‘Â?…‘””‡Â?œƒ ƒ ‘•°Ǣ Â?ƒ ‘˜˜‹ƒÂ?‡Â?–‡ •‹ ’—Ö …‘Â?–‹Â?—ƒ”‡Ǥ

”‡•…‹ƒ ƒ‰Ž‹ ƒ��‹ ––ƒ�–ƒ

$ VHUYL]LR GHOOH SHUVRQH GLVDELOL

6

ono numerose le realtĂ in forma di cooperativa sociale e di istituzione no profit che gestiscono servizi per le persone disabili nel territorio bresciano. Questi servizi hanno una lunga storia. Sono nati a partire dagli anni ‘80 e si sono sviluppati nel corso degli anni con un trend di crescita molto accentuato. I fattori che hanno determinato il loro sviluppo possono essere rintracciati nei processi di trasformazione della societĂ che hanno favorito l’emergere di un insieme di iniziative, nate soprattutto da esperienze di volontariato e di associazionismo, che si sono progressivamente orientate verso la produzione in forma autonoma di servizi sociali che attualmente costituiscono uno dei pilastri del sistema di welfare della comunitĂ locale. Il loro percorso si inserisce nella piĂš generale traiettoria culturale che accompagna

—‡•–‡ ”‡ƒŽ–Â? ŠƒÂ?Â?‘ •ƒ’—–‘ …‘Â?‹—‰ƒ”‡ ‹ ˜ƒŽ‘”‹ †‡ŽŽƒ …—Ž–—”ƒ •‘Ž‹†ƒ”‹•–‹…ƒ ÂŽÂ‘Â…ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ †‹Â?‘•–”ƒ–‹ †ƒ ƒÂ?Â?‹ †‹ ‹Â?’‡‰Â?‘ ‡ †‡†‹œ‹‘Â?‡ l’ampliamento della sfera dei diritti sociali delle persone disabili in tutti i settori della vita civile, dalla famiglia, al lavoro, alla scuola, all’istruzione, favorendo la strutturazione di una rete di servizi territoriali di comunitĂ , alternativi ai precedenti istituti di contenimento sociale o all’abbandono dei soggetti all’esclusivitĂ della sfera familiare. Gli interventi realizzati dalle cooperative sociali, di carattere assistenziale, educativo, socio-sanitario e riabilitativo, si propongono il perseguimento del benessere, della crescita e dell’integrazione sociale della persona disa-

Ristorante - Matrimoni - Eventi Meeting Ristorante aperto da GiovedĂŹ a Domenica

bile, il recupero e la valorizzazione delle sue autonomie personali e sociali, il supporto ed il coinvolgimento della famiglia della persona disabile, la creazione di una rete sociale di sostegno. Queste realtà , peraltro, hanno saputo coniugare i valori della cultura solidaristica locale, dimostrati da anni di impegno e di dedizione da parte di fondatori, familiari, operatori e volontari, con un approccio orientato alla ricerca costante di modalità d’intervento e di servizio innovative. Lo sviluppo di risposte adeguate ai bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie richiede un investimento continuo in risorse, strumentazione e formazione che coinvolgono il versante della conoscenza psicopedagogica e terapeutica, cosÏ come le modalità di promozione dell’incontro e dell’interazione tra le persone disabili e le realtà del territorio, in una prospettiva di reciproco arricchimento e di

coinvolgimento del tessuto sociale ed istituzionale locale. Per perseguire questa missione è quindi fondamentale la presenza di politiche pubbliche inclusive, orientate a una dimensione globale e complessiva, in grado di promuovere sviluppo – sociale, economico, scientifico e culturale – tenendo conto di tutti, a partire dalle persone in condizioni di maggiore difficoltĂ e dalle reti di servizi a loro dedicate.

‘ •˜‹Ž—’’‘ †‹ ”‹•’‘•–‡ ƒ†‡‰—ƒ–‡ ƒ‹ „‹•‘‰Â?‹ †‡ŽŽ‡ ’‡”•‘Â?‡ †‹•ƒ„‹Ž‹ ‡ †‡ŽŽ‡ Ž‘”‘ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ ”‹…Š‹‡†‡ —Â? ‹Â?˜‡•–‹Â?‡Â?–‘ …‘Â?–‹Â?—‘ ‹Â? ”‹•‘”•‡ǥ •–”—Â?‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ ‡ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͛͛

Ž‡‘Â?„”—Â?Â‘ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

‹•‘‰Â?ƒ ”‹ˆŽ‡––‡”‡ •—Ž •‹‰Â?‹ˆ‹…ƒ–‘ †‡ŽŽƒ Â˜Â‡Â…Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂ‹ÂƒÇĄ †‡Ž –‡Â?’‘ …Š‡ Â’ÂƒÂ•Â•ÂƒÇĄ †‡ŽŽƒ ˆ‡Ž‹…‹–Â? †‡ŽŽǯ‡••‡”‡ —Â?ƒÂ?‘ǥ ’‡” …ƒ’‹”‡ „‡Â?‡ Žƒ Â?‘•–”ƒ ‡••‡Â?œƒ ‡† ‡˜‹–ƒ”‡ †‹ …ƒ†‡”‡ ‹Â? ˆƒŽ•‡ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‹

‹Ž‘•‘ˆ‹ Ž—Â?‰‘ ÂŽÇŻ ‰Ž‹‘ ‘Â?…Ž—•‘ ‹Ž ‡•–‹˜ƒŽ ͚͙͙͘

Obiettivo: invecchiare felicemente ÇŻÂƒÂ”Â‰Â‘Â?‡Â?–‘ †‡ŽŽƒ •‡”ƒ–ƒ ˆ‹Â?ƒŽ‡ †‡Ž …‹…Ž‘ ‹–‹Â?‡”ƒÂ?–‡ ° •–ƒ–‘ ƒˆˆ”‘Â?–ƒ–‘ †ƒ †”‹ƒÂ?‘ ÂƒÂ„Â”Â‹Â•ÇĄ †‘…‡Â?–‡ ‘”†‹Â?ƒ”‹‘ †‹ ‹Ž‘•‘ˆ‹ƒ Â?‘”ƒŽ‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻ Â?‹˜‡”•‹–Â? †‹ ‹•ƒ

/

a sesta edizione del Festival “Filosofi lungo l’Oglioâ€?, dedicata al tema della FelicitĂ , si è conclusa nella splendida cornice della piazzetta Pavoni di Castrezzato. L’argomento della serata finale del ciclo, “La felicitĂ dell’invecchiare (vietato agli under 20!)â€?, introdotto da Francesca Nodari, direttrice scientifica del Festival, è stato affrontato da Adriano Fabris, docente ordinario di Filosofia morale all’UniversitĂ di Pisa. Il filosofo pone l’accento, fin dall’inizio, su un dato certo: l’invecchiamento, lo scorrere del tempo è una cifra centrale dell’esistenza umana. Eppure, nella nostra epoca, noi non vogliamo affrontare questo aspetto della vita: siamo distratti, pensiamo a cose superflue, volgiamo lo sguardo altrove. La vecchiaia, la malattia, la morte sono viste con fastidio, come elementi da cancellare, che riguardano gli altri, che non devono far parte della nostra esistenza. CosĂŹ nascono

ƒ Â˜Â‡Â…Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂ‹ÂƒÇĄ Žƒ Â?ÂƒÂŽÂƒÂ–Â–Â‹ÂƒÇĄ Žƒ Â?‘”–‡ •‘Â?‘ ˜‹•–‡ …‘Â? ÂˆÂƒÂ•Â–Â‹Â†Â‹Â‘ÇĄ …‘Â?‡ ‡Ž‡Â?‡Â?–‹ †ƒ …ƒÂ?…‡ŽŽƒ”‡ falsi miti, come quello dell’eterna giovinezza, della bellezza fisica da conservare a ogni costo, della chirurgia estetica che può renderci piĂš attraenti. Secondo Fabris, in questo modo, proprio nel momento in cui vogliamo essere felici con le illusioni indicate, cadiamo nella piĂš profonda disperazione e infelicitĂ . Allora bisogna riflettere sul significato della vecchiaia, del tempo che passa, della felicitĂ dell’essere umano, per capire bene la nostra essenza ed evitare di cadere in false rappresentazioni della realtĂ . Qual è il carattere centrale della vec-

chiaia? Fin dall’antichitĂ , molti filosofi hanno risposto: l’essere distaccato dalle cose, dal mondo, dagli eventi. Però, ricorda il relatore, ogni aspetto dell’esistenza umana ha due facce, una positiva e una negativa. In questo caso, l’essere distaccato può significare essere indifferente, con un rischio di degenerare nel nichilismo, oppure essere capace di osservare meglio le cose, di non farsi travolgere dalle passioni, dalle urgenze del momento. Il secondo significato è il lato positivo della vecchiaia: esso fa elevare questa etĂ a una dimensione superiore, dove l’essere umano è piĂš saggio, piĂš riflessivo, piĂš capace di comprendere la complessitĂ del reale, che va al di lĂ del presente. Di conseguenza, per vivere meglio la vecchiaia, bisogna cambiare il nostro rapporto col tempo. Oggi noi abbiamo una visione sbagliata della temporalitĂ : la vediamo come uno stato rigido, fisso, composto da varie epoche, per cui spesso ci irrigidiamo nelle nostre

esigenze soggettive, nel nostro carattere, nei nostri punti di vista. Inoltre siamo preda della concezione del consumismo, che riguarda anche il tempo, nei suoi momenti che si perdono nel flusso della vita. In realtĂ , bisogna pervenire a una visione diversa della temporalitĂ . Essa dev’essere vista come un movimento continuo, che dal passato va verso il presente e il futuro, in cui ogni momento ha un significato profondo e noi non finiamo mai di migliorare, di crescere, di imparare cose nuove, di completarci. In questo senso, la vecchiaia è privilegiata, in quanto è piĂš “caricaâ€? di tempo, quindi vede meglio il processo della vita, può comprendere di piĂš la ricchezza della realtĂ , può “aderireâ€? bene al divenire. Le riflessioni di Fabris ci stimolano a pensare, con profonditĂ , la nostra esistenza, dunque possono servire a “svegliarciâ€? dal torpore che spesso connota le nostre vite. La felicità è un fine naturale dell’uomo, che può essere raggiunto solo se

esso coglie se stesso e il senso della realtĂ che lo circonda. L’essere umano è cosciente di sĂŠ, nella sua spiritualitĂ e vive nel tempo, mirando al proprio compimento, che riguarda la sua parte migliore, che è l’anima, il pensiero, l’interioritĂ , la coscienza. Per questo motivo, la felicitĂ non può essere piacere materiale, soddisfacimento del desiderio, che è inappagabile di per sĂŠ, ma saper vivere da uomini, realizzare se stesso, saper aderire al tempo, essendo consapevoli che esso ci accompagna nel mondo, ma non è il nostro destino finale.

ƒ ˆ‡Ž‹…‹–Â? ° —Â? ˆ‹Â?‡ Â?ƒ–—”ƒŽ‡ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘ǥ …Š‡ ’—Ö ‡••‡”‡ ”ƒ‰‰‹—Â?–‘ •‘Ž‘ •‡ ‡••‘ …‘‰Ž‹‡ •‡ •–‡••‘ ‡ ‹Ž •‡Â?•‘ †‡ŽŽƒ ”‡ƒŽ–Â?

ÂŽ Â?‘Â?‹–‘ †‡Ž ‘”—Â? •—ŽŽƒ Â?ƒÂ?‘˜”ƒ Â? Â?‘Â?‹–‘ ’‡”…Š¹ Žƒ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒ Â?‘Â? •‹ƒ ‹Ž Â„Â‡Â”Â•ÂƒÇŚ ‰Ž‹‘ †‡ŽŽƒ Â?—‘˜ƒ Â?‹•—”ƒ ‡…‘Â?‘Â?‹…ƒǤ 1 “—‡ŽŽ‘ ŽƒÂ?…‹ƒ–‘ †ƒŽ ‘”—Â? †‡ŽŽ‡ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹ ˆƒÂ?Â‹ÂŽÂ‹ÂƒÇŚ ”‹ǥ Â?‡Ž ‰‹‘”Â?‘ ‹Â? …—‹ ° ‹Â?‹œ‹ƒ–ƒ Žƒ †‹•…—••‹‘Â?‡ ƒŽŽƒ ‘Â?Â?‹••‹‘Â?‡ „‹ŽƒÂ?…‹‘ †‡Ž ‡Â?ƒ–‘Ǥ ‡…‘Â?†‘ ‹Ž ‘”—Â? †‡ŽŽ‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ DzŽƒ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒ •ƒ”Â? ƒŽ …‡Â?ÇŚ –”‘ †‡Ž †‹„ƒ––‹–‘ •—ŽŽƒ Â?ƒÂ?‘˜”ƒ ‡…‘Â?‘Â?‹…ƒdzǤ Dz ƒ “—‡•–ƒ Â?‘Â? ° —Â?ƒ „—‘Â?ƒ Â?‘–‹œ‹ƒdzǥ …‘Â?ÇŚ Â?‡Â?–ƒ ‹Ž ’”‡•‹†‡Â?–‡ †‡Ž ‘”—Â?ÇĄ ”ƒÂ?…‡•…‘ ‡ŽŽ‡––‹ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒÇĄ Dz’‡”…Š¹ Ž‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ǥ ‡ ‹Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ “—‡ŽŽ‡ …‘Â? ÂˆÂ‹Â‰ÂŽÂ‹ÇĄ Â?‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ Ž‡ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–‡ •‘Ž‘ ’‡”…Š¹ ˆ‹Â?‹”ƒÂ?Â?‘ ’‡” Â’ÂƒÇŚ ‰ƒ”‡ ‹Ž ’”‡œœ‘ ’‹Î ƒŽ–‘dzǤ ‡” •…‘Â?‰‹—”ƒ”‡ “—‡nj •–‘ ”‹•…Š‹‘ǥ ÂŽÇŻÂ‘Â”Â‰ÂƒÂ?‹•Â?‘ Šƒ ‡Žƒ„‘”ƒ–‘ —Â? †‘nj …—Â?‡Â?–‘ †ƒ •‘––‘’‘””‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ ƒŽ–”‡ ’ƒ”–‹ •‘…‹ƒŽ‹ ‡ †‡ŽŽƒ ’‘Ž‹–‹…ƒǤ

Â?Â?ƒÂ?ÂœÂ‹Â–Â—Â–Â–Â‘ÇĄ ‡˜‹†‡Â?ÂœÂ‹ÂƒÇĄ Dz‘……‘””‡ …‘ŽŽ‡‰ƒ”‡ •—„‹–‘ Žƒ Â?ƒÂ?‘˜”ƒ ƒŽŽƒ ”‹ˆ‘”Â?ƒ ˆ‹•…ƒŽ‡ ’‡”…Š¹ ˜‡Â?‰ƒ ƒŽÂ?‡Â?‘ ”‹…‘Â?‘•…‹—–ƒ —Â?ǯ‡“—‹–Â? ˆ‹•…ƒŽ‡ ƒŽŽƒ ˆƒÂ?Â‹Â‰ÂŽÂ‹ÂƒÇĄ ‰”ƒœ‹‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–”‘†—œ‹‘Â?‡ †‡Ž ÂƒÂ–ÇŚ –‘”‡ ˆƒÂ?Â‹Â‰ÂŽÂ‹ÂƒÇĄ ’‡”…Š¹ •‹ ’ƒ‰Š‹ Â?ƒ •‹ ’ƒ‰Š‹ …‘Â? ‰‹—•–‹œ‹ƒǤ ‹ ’—Ö —•ƒ”‡ ‰”ƒ†—ƒŽ‹–Â? •—ŽŽ‡ Â…Â‹ÂˆÂ”Â‡ÇĄ Â?ƒ Žǯ‡“—‹–Â? ˆ‹•…ƒŽ‡ ’‡” Ž‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ †‡˜‡ ‡••‡”‡

”‹…‘Â?‘•…‹—–ƒ •—„‹–‘ǨdzǤ Â? •‡…‘Â?†‘ Ž—‘‰‘ Dz‹ –ƒ‰Ž‹ ƒŽŽ‡ ƒ‰‡˜‘Žƒœ‹‘Â?‹ ˆ‹•…ƒŽ‹ Â?‘Â? †‡˜‘Â?‘ ‡••‡”‡ ‹Â?ÇŚ †‹•…”‹Â?‹Â?ƒ–‹dzǥ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ ‹Ž ‘”—Â?ÇĄ …Š‹‡†‡Â?†‘ …Š‡ ƒŽ …‘Â?–”ƒ”‹‘ Dz•‡‰—ƒÂ?‘ …”‹–‡”‹ †‹ ‡“—‹–Â?dzǤ Â? ”‹…Š‹ƒÂ?‘ǥ “—‡•–ǯ—Ž–‹Â?‘ǥ …Š‡ ”‹…ƒŽ…ƒ “—ƒÂ?ÇŚ –‘ †‡––‘ •‡Â?’”‡ †ƒŽ ‘”—Â? †‡ŽŽ‡ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹ ˆƒÂ?‹Ž‹ƒ”‹ ƒ’’‡Â?ƒ ’‘…‘ ’‹Î †‹ —Â? Â?‡•‡ ˆƒ ȋ‹Ž ͙͞ ÂŽÂ—Â‰ÂŽÂ‹Â‘ČŒÇĄ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â”Â‘Â˜ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Âƒ Â?ƒÂ?‘˜”ƒ ‡…‘Â?‘Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ ’”‡…‡†‡Â?–‡ ƒŽŽƒ •’‡…—Žƒœ‹‘Â?‡ …Š‡ •‹ ° ƒ„„ƒ––—–ƒ •—ŽŽǯ –ƒŽ‹ƒǤ Dz Â? –ƒ‰Ž‹‘ ‹Â?†‹•…”‹Â?‹Â?ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Ž‹Â?‡ƒ”‡ •— –—––‘ Č‚ †‹••‡ ‹Â? “—‡ŽŽƒ …‹”…‘•–ƒÂ?œƒ Č‚ÇĄ ˜ƒ …‘Â?‡ •‡Â?’”‡ ƒ …‘Ž’‹”‡ ‹ ”‡††‹–‹ Â?Â‡Â†Â‹Â‘ÇŚÂ„ÂƒÂ•Â•Â‹dzǥ DzŽƒ•…‹ƒÂ?†‘ ‹Â?ƒŽ–‡”ƒ–‹ ‹ •‘Ž†‹ ‹Â? –ƒ•…ƒ ƒ …Š‹ ‹ •‘Ž†‹ Ž‹ Šƒ ‰‹Â?dzǤ ÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ‹Â?˜‹–ƒ ’‘‹ ƒ Dz’”‹˜‹Ž‡‰‹ƒ”‡ ‹Â?Â˜Â‡ÇŚ •–‹Â?‡Â?–‹ •—ŽŽ‘ •˜‹Ž—’’‘ ‡ ‹Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ •—ŽŽ‡ ‘……ƒ•‹‘Â?‹ †‹ Žƒ˜‘”‘ ’‡” ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ ‡ Â•Â—ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â?‘nj Â?‹œœƒœ‹‘Â?‡ –”ƒ –‡Â?’‹ †‡Ž Žƒ˜‘”‘ ‡ –‡Â?’‹ †‡Žnj Žƒ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒdzǤ —‹Â?†‹ǥ ‹ …‘•–‹ †‡ŽŽƒ ’‘Ž‹–‹…ƒ ‡ Ž‡ ’‡Â?•‹‘Â?‹Ǥ Dz ’”‹Â?‹ –ƒ‰Ž‹ Č‚ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ ‹Ž †‘…—Â?‡Â?–‘ Č‚ †‡nj ˜‘Â?‘ ”‹‰—ƒ”†ƒ”‡ ‹ …‘•–‹ †‡ŽŽƒ Â’Â‘ÂŽÂ‹Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ ‹ Â’Â”Â‹Â˜Â‹ÇŚ Ž‡‰‹ ‡ Ž‡ •’‡•‡ ‹Â?Â’Â”Â‘Â†Â—Â–Â–Â‹Â˜Â‡ÇŁ …Š‹‡†‹ƒÂ?‘ –ƒ‰Ž‹

–”ƒ•’ƒ”‡Â?–‹ǥ •‘•–ƒÂ?œ‹ƒŽ‹ ‡ —”‰‡Â?–‹dzǤ ƒ —Ž–‹Â?‘ǥ Dz‘‰Â?‹ ‡˜‡Â?–—ƒŽ‡ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ •—Ž •‹•–‡Â?ƒ ’”‡nj ˜‹†‡Â?œ‹ƒŽ‡ †‡˜‡ ”‹‡“—‹Ž‹„”ƒ”‡ Ž‡ ’”‡•–ƒœ‹‘Â?‹dzǥ ”‹…Š‹ƒÂ?ƒÂ?†‘ ƒ Â?‘Â? Dzˆƒ”‡ …ƒ••ƒ •—ŽŽƒ ’‡ŽŽ‡ †‡‹ ’‡Â?•‹‘Â?ƒ–‹dzǤ Dz ‹ ˆ”‘Â?–‡ ƒŽŽƒ ‰”ƒ˜‹–Â? †‡ŽŽƒ …”‹•‹ ‹Â? ƒ––‘ Č‚ …‘Â?–‹Â?—ƒ ‹Ž ‘”—Â? Č‚ •‡”˜‡ ƒŽ ƒ‡•‡ —Â? –ƒ˜‘Ž‘ ’—„„Ž‹…‘ †‹ …‘Â?…‡”–ƒœ‹‘Â?‡ǥ ‹Â? …—‹ Žƒ ’‘Ž‹–‹…ƒ ‡ Ž‡ ˆ‘”œ‡ ˜‹˜‡ †‡Ž ƒ‡•‡ ’‘••ƒÂ?‘ †‹ƒŽ‘‰ƒ”‡ …‘Â? –”ƒ•’ƒ”‡Â?œƒ ‡ …‘‡•‹‘Â?‡ †ǯ‹Â?ÇŚ –‡Â?–‹dzǤ ƒ ”‹…Š‹‡•–ƒ ”‹‰—ƒ”†ƒ Dz•‹ƒ Žƒ ’‘Ž‹–‹…ƒ ƒ Ž‹˜‡ŽŽ‘ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ Č‹Â‰Â‘Â˜Â‡Â”Â?‘ ‡ ‘’’‘•‹œ‹‘Â?Â‡ČŒÇĄ •‹ƒ ‹ †‹˜‡”•‹ Ž‹˜‡ŽŽ‹ †‡ŽŽƒ ’—„„Ž‹…ƒ ƒÂ?Â?‹Â?Â‹Â•Â–Â”ÂƒÇŚ œ‹‘Â?‡ ȋ•‡‰Â?ƒ–ƒÂ?‡Â?–‡ ‡‰‹‘Â?‹ ‡ ‘Â?—Â?Â‹ČŒÇĄ ‹Â? Â?‘†‘ …Š‡ “—‡•–ƒ ǎ…‘Â?…‘”†‹ƒ Â?ƒœ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇŻ ’‘••ƒ –”‘˜ƒ”‡ •’ƒœ‹ ’—„„Ž‹…‹ ‡ –”ƒ•’ƒ”‡Â?–‹ Č‹Â†ÂƒÂ˜ÂƒÂ?–‹ ƒ‹ …‹––ƒ†‹Â?Â‹ČŒ †‹ …‘Â?ˆ”‘Â?–‘dzǤ Dz ‘Â? –‘……ƒ ƒ Â?‘‹ ‹Â?†‹…ƒ”‡ Ž‡ ˆ‘”Â?—Ž‡ ’‘Ž‹–‹…Š‡ ‘ –‡…Â?‹…Š‡ …‘Â? …—‹ ƒ––—ƒ”‡ “—‡•–‹ ’”‹Â?…‹’‹dzǥ ƒˆˆ‡”Â?ƒ ‡ŽŽ‡––‹Ǥ Dz1 ’‡”Ö …Š‹ƒ”‘ …Š‡ ‘‰‰‹ Â?‡••—Â? ƒ––‘”‡ Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÇŚ Ž‡ǥ ’‘Ž‹–‹…‘ ‘ ‡…‘Â?‘Â?‹…‘ †ƒ •‘Ž‘ ° ‹Â? ‰”ƒ†‘ †‹ •ƒŽ˜ƒ”‡ ‹Ž ÂƒÂ‡Â•Â‡ÇĄ Â?‡Â?–”‡ …‹ƒ•…—Â?‘ǥ †ƒ •‘Ž‘ǥ ’—Ö …‘Â?–”‹„—‹”‡ Ġ ÂƒÂˆÂˆÂ‘Â•Â•ÂƒÂ”ÂŽÂ‘ÇĄ •‡ Â?‘Â? ÂƒÂ†Â‡Â”Â‹ÇŚ •…‡ ƒ “—‡•–‘ •ˆ‘”œ‘ †‹ …‘‡•‹‘Â?‡ Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡dzǤ


͛͜

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

”‡•…‹ƒ

� ‘––‘„”‡ ‹Ž ’”‹�‘ ”ƒ� „ƒŽŽ‘ †‡ŽŽ‡ †‡„—––ƒ�–‹

”‡•…‹ƒ —•‡‹ ‡ „‹‰Ž‹‡––‹

Il prossimo 22 ottobre avrà luogo, per la prima volta a Brescia, il Gran ballo delle debuttanti. Gli organizzatori sono Bssb Srl e la Compagnia nazionale di danza storica diretta da Nino Graziano Luca che da circa 20 anni organizza Gran balli delle debuttanti in varie città italiane ed europee, offrendo alle partecipanti di età compresa tra i 16 ed i 23 anni l’occasione di vivere in maniera indimenticabile il loro debutto in società . Grande cura dei particolari, con vaporosi abiti realizzati in tessuti preziosi per le ra-

Per festeggiare l’inserimento della cittĂ di Brescia nella lista Unesco del Patrimonio mondiale dell’umanitĂ , i Musei cittadini resteranno aperti ďŹ no all’11 settembre. L’Amministrazione comunale ha concesso per la circostanza l’ingresso gratuito ai minori di 30 anni e agli adulti oltre i 65. Per tutti gli altri visitatori saranno applicate le seguenti tariffe: Museo di Santa Giulia (nella foto) 6 euro; Museo del Castello con il Museo del Risorgimento, 4 euro.

gazze; accanto a loro cadetti in Alta uniforme di Scuola militare. In chiusura, cena di gala. La manifestazione avrĂ anche uno sfondo sociale-benefico grazie alla consegna di una borsa di studio a uno studente meritorio del conservatorio Luca Marenzio. Ăˆ previsto un ciclo di lezioni di danza preparatorie al Debutto per un massimo di 30 coppie. Info, costi e iscrizioni: Bssb Srl - 0303762754 - info@bssb. it - Fb: Bssb Servizi Integrati. Compagnia nazionale di danza storica: www. danzastorica.it

—�‡œœƒ�‡ ‡ƒ–”‘ †‡‘�

/H DQWLFLSD]LRQL JLXVWLILFDQR O¡DWWHVD

ÂŽ …ƒ”–‡ŽŽ‘Â?‡ •‹ …‘Â?’‘Â?‡ †‹ –‡•–‹ …Žƒ••‹…‹ ‡ ƒ–Â?‘•ˆ‡”‡ …‘Â?–‡Â?’‘”ƒÂ?‡‡ǥ ’”‘˜‡ †‹ •…”‹––—”ƒ ‡ †‹ Â”Â‡Â‰Â‹ÂƒÇĄ Â?—‘˜‡ ’”‘†—œ‹‘Â?‹ǥ ˆ”‡•…Š‡ ’”‘Â?‡••‡ ‡ ƒ’’”‡œœƒ–‹ –ƒŽ‡Â?–‹

6

aranno i ben noti Oblivion, i cinque irresistibili artisti, cantanti-attori e comicicabarettisti apprezzati da un pubblico di tutte le etĂ , a inaugurare il 4 novembre la nuova stagione del teatro Odeon promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane. Il titolo provvisorio è “New Oblivion Showâ€?. La vena musicale degli Oblivion dĂ il perfetto “laâ€? di avvio a una stagione che affianca la musica alla prosa. Ăˆ il caso di “Arieâ€?, titolo non casuale del nuovo lavoro di Lella Costa. L’attrice e autrice, in una sorta di carrellata antologica, riavvolge il nastro della propria storia artistica. Interamente dedicata alla musica è poi la rassegna Odeon classic che torna anche quest’anno. E poi Monica Guerritore con la “suaâ€? Oriana Fallaci per un incontro denso ed emozionante. E “Terra Promessa!â€? di Marco Baliani, campione del teatro di narrazione che al tema

‘”Â?ƒ †‡‘Â? ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Â…ÇĄ –”‡ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ Â?Â—Â•Â‹Â…ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ –”ƒ …—‹ —Â?ƒ •‡”ƒ–ƒ •’‡…‹ƒŽ‡ †‡†‹…ƒ–ƒ ƒŽ –‡Â?‘”‡

‹ƒ…‹Â?–‘ ”ƒÂ?†‡ŽŽ‹ dei 150 anni dell’UnitĂ d’Italia offre un contributo inedito. Sulla figura di Galileo indaga invece Marco Paolini, in un appassionato lavoro di approfondimento dedicato al padre della scienza moderna, grande divulgatore dei propri studi ma soprattutto, fino alla fine, mente aperta al dubbio. Non mancano i classici dei classici ovvero Shakespeare e Goldoni. Capeggiata da Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, che insieme firmano traduzione regia scene e costumi, la compagnia milanese del Teatro dell’Elfo porta sulla scena “Il rac-

conto d’invernoâ€?. “Un Romeo e Giulietta a lieto fineâ€?, da raccomandare a chi ama la poesia di Shakespeare e vuole conoscere anche i testi meno rappresentati. Damiano Michieletto, invece, sceglie per lo Stabile del Veneto “Il ventaglioâ€?, affascinato da “una storia d’amore sospesa nel tempo e nello spazioâ€?. Il nome del giovane e geniale regista va ad aggiungersi alla galleria di talenti comparsi nella programmazione dell’Odeon: da Arturo Cirillo a Saverio La Ruina, da Maria Paiato a Emma Dante. E proprio quest’ultima è attesa all’Odeon. La cifra contemporanea contraddistingue pure il lavoro di Rosario Lisma, Premio nuove sensibilitĂ con il sostegno dell’Ente teatrale italiano per “L’operazioneâ€?, esilarante “commedia di disperazione in cinque quadriâ€?. Angela Finocchiaro porta sulla scena insieme a Michele Di Mauro i tormenti tragicomici di una famiglia alle prese con una figlia adolescente.

“Open Dayâ€? è il titolo della pièce diretta da Ruggero Cara e scritta per lei da Walter Fontana. Infine, un imperdibile tris di donne della scena bresciana: la regista Sara Poli dirige le attrici Laura Mantovi e Beatrice Faedi in uno spettacolo coraggioso su un tema che, purtroppo, è ancora e sempre di stretta attualitĂ : la violenza sulle donne. Tratto dalla scrittura di Agota Kristoff “La chiave dell’ascensoreâ€?. A fine settembre il calendario definitivo.

ǯ° •’ƒœ‹‘ ƒÂ?…Š‡ ’‡” —Â? –”‹• †‹ †‘Â?Â?‡ †‡ŽŽƒ •…‡Â?ƒ „”‡•…‹ƒÂ?ÂƒÇŁ Žƒ ”‡‰‹•–ƒ ƒ”ƒ ‘Ž‹ †‹”‹‰‡ Ž‡ ƒ––”‹…‹ ƒ—”ƒ ƒÂ?–‘˜‹ ‡ ‡ƒ–”‹…‡ ƒ‡†‹ ‹Â? —Â?‘ •’‡––ƒ…‘Ž‘ •—Ž †‘Ž‘”‘•‘ –‡Â?ƒ †‡ŽŽƒ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ •—ŽŽ‡ †‘Â?Â?‡

/H;JLRUQDWH VHVWD HGL]LRQH Nel 150° anniversario dell’UnitĂ nazionale, LeXgiornate rende omaggio all’Italia e ai Paesi del mondo celebrando la musica, storia, poesia e cultura delle nazioni. L’auditorium San Barnaba ospita la serata inaugurale del Festival, con i pianoforti di Daniele Alberti (nella foto) e Irene Veneziano e l’Orchestra del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo diretta da Piercarlo Orizio. Tre serate si svolgeranno presso l’auditorium della Camera di commercio: il tenore islandese Krjstian Johannsson proporrĂ un rĂŠcital lirico accompagnato da Cyrille Lehn, il Duo Mephisto con l’attore Luciano Bertoli e l’Ensemble Sifnos proporrĂ lo spettacolo “Dante eXperienceâ€? e, inďŹ ne, il quintetto di ottoni “The Italian Wonderbrassâ€? proporrĂ un programma di trascrizioni e pezzi originali.

Quattro gli appuntamenti nella chiesa di S. Giorgio: il recital Tangolied con la voce di Josè Luis Barreto e il pianoforte di Stephane Spira, il concerto del Quartetto Anthos, lo spettacolo improvvisativo “EastWestâ€? con Cesare Picco al pianoforte e il concertolettura di Daniele Alberti dedicato agli impressionisti francesi. Completano il programma due serate al Salone Ferramola con protagonisti Boris Petrushansky e Uri Caine (quest’ultimo renderĂ omaggio, a modo suo, al 150° anniversario dell’UnitĂ d’Italia). LeXgiornate, però, non ospita solo grandi virtuosi. I giovani musicisti del conservatorio “Luca Marenzioâ€? animeranno i pomeriggi nella tensostruttura di via San Faustino e si esibiranno anche per gli appuntamenti di “Musica in Piazzaâ€?. E poi le maratone: tre ore di musica

non-stop, con oltre 30 interpreti per un progetto nato proprio per la sesta edizione del Festival. Confermati gli appuntamenti con il “Cappuccino ben temperatoâ€? e il “Notturninoâ€? e i numerosi concerti e spettacoli per gli studenti delle scuole medie e superiori. Da segnalare, inďŹ ne, che domenica 25 settembre, in occasione della “Festa della musicaâ€?, LeXgiornate ospiteranno tre cori e quattro bande giovanili di cittĂ e provincia nelle chiese di S. Maria del Carmine, S. Faustino e S. Giuseppe mentre le bande giovanili di Brescia, Bovezzo, Pompiano e Ofaga si esibiranno nella tensostruttura in via S. Faustino. LeXgiornate di Brescia vive anche nello spazio virtuale del sito www.associazionesoldano.it, frequentatissimo portale d’accesso ai numerosi eventi e appuntamenti della kermesse.


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Í›Í?

”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒ ”–‡ ‡ Â…Â—ÂŽÂ–Â—Â”ÂƒÇŁ “—ƒÂ?†‘ ‹Ž ˜‹Â?‘ Â?‘Â? ° •‘Ž‘ —˜ƒ •’”‡Â?—–ƒ Il Consorzio Franciacorta sta ospitando, in occasione dei 50 anni dalla nascita della prima bottiglia Franciacorta, 10 giovani artisti contemporanei europei. In questi giorni, gli artisti ispirandosi al territorio stanno creando le loro opere. Chi lavorando sul tema del racconto e del territorio attraverso la poesia, chi creando tele e ritratti poetici; il video artista creando un’opera di video mappatura interattiva grazie alla quale, attraverso l’interazione

stessa con le bottiglie, permetterĂ agli spettatori di ripercorrere tra immagini e suoni scelti, l’intero percorso di produzione e fruizione del vino. Il fotografo che documenta la Franciacorta e le sue persone attraverso un reportage fotograďŹ co, mettendo in dialogo il vino e i suoi produttori; o l’artista che sta realizzando un’installazione con merletti tra i vigneti della Franciacorta, a sottolineare la bellezza della natura e del territorio. E c’è, inďŹ ne, chi realizza

delle performance calligraďŹ che in mezzo ai paesaggi bucolici della Franciacorta. Ricordiamo che il Franciacorta è stato il primo vino italiano, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia (metodo classico), ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di origine controllata e garantita. Oggi la denominazione Franciacorta, deďŹ nisce con un solo termine il territorio, il metodo di produzione e il vino.

‘•…‘ŽƒÂ?‘ ÂŽ ‡•–‹˜ƒŽ †‡ŽŽ‡ ƒ”–‹ Â…ǯ° —Â? Dz ÂƒÂ’Â’ÂƒÂ‰ÂƒÂŽÂŽÂ‘Çł •—ŽŽƒ ”‹„ƒŽ–ƒ

‘�…‘”•‘ ”‡�‹‘ ‘ƒƒƒ”

ƒ••ƒ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ ÂŽ ˜‹ƒ Dz ‡Â?‘”‹‡ †‹ Â‡Â”Â”ÂƒÇł †‹ …“—‡ ‡ ‡””‡ ‡•–‹˜ƒŽ

*LRYDQL FUHDWLYL

ÂŽ …‘Â?…‘”•‘ Šƒ …‘Â?‡ –‡Â?ƒ Dz‹Ž …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ ˆ”ƒ –‡ƒ–”‘ ‡ ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‡dzǥ ‡ Šƒ Žƒ ˆ‹Â?ƒŽ‹–Â? †‹ ˆƒ” ”‹ˆŽ‡––‡”‡ ‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‹ •—Ž ’‘••‹„‹Ž‡ ‹Â?…‘Â?–”‘ ƒ––‹˜‘ ˆ”ƒ Ž‡ †—‡ ƒ”–‹

‘’‘ ‹Ž •—……‡••‘ †‡ŽŽƒ ’”‹Â?ƒ •‡œ‹‘Â?‡ Č‹Dz ‹ƒ‰‰‹ †‹ Â…Â“Â—ÂƒÇłČŒÇĄ …‘Â?…Ž—•ƒ•‹ †‘Â?‡Â?‹…ƒ Í™Í&#x; Ž—‰Ž‹‘ ƒ ƒŽŽ‹‘ ‡”Â?‡ …‘Â? ‹Ž …‘Â?…‡”–‘ ƒ……‹ƒÂ?‘ ‡•–ƒ †‡Ž ‰”—’’‘ ‘”–‡ †‹ —Â?ÂƒÂ•ÇĄ ’”‡Â?†‡ ‹Ž Â˜Â‹ÂƒÇĄ ƒ ’ƒ”–‹”‡ †ƒŽ ͚͞ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ Žƒ •‡…‘Â?†ƒ •‡œ‹‘Â?‡ †‹ …“—‡ ‡ ‡””‡ Â‡Â•Â–Â‹Â˜ÂƒÂŽÇŁ Dz ‡Â?‘”‹‡ †‹ Â‡Â”Â”ÂƒÇł …Š‡ •‹ …‘Â?…Ž—†‡”Â? ‹Ž ͙͘ •‡––‡Â?„”‡Ǥ ––‘ ‰Ž‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ’”‡˜‹•–‹ ‹Â? “—‡•–ƒ •‡…‘Â?†ƒ ’ƒ”–‡ †‡Ž ÂˆÂ‡Â•Â–Â‹Â˜ÂƒÂŽÇĄ ƒŽ–‡”Â?ƒÂ?œƒ ‘”‹‰‹Â?ƒŽ‡ †‹ …‘Â?…‡”–‹ ‡ Â•Â’Â‡Â–Â–ÂƒÂ…Â‘ÂŽÂ‹ÇŁ —Â? ’‡”…‘”•‘ …Š‡ •‹ •˜‹Ž—’’‡”Â? ‹Â? Â?—Â?‡”‘•‹ ‘Â?—Â?‹ †‡ŽŽƒ ’”‘˜‹Â?…‹ƒ ‘”‹‡Â?–ƒŽ‡ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ –”ƒ •‘Â?‘”‹–Â? Â?‡†‹–‡””ƒÂ?‡‡ǥ ”‹–”ƒ––‹ †‹ ˜‹–ƒ †‘Â?Â‡Â•Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ ‡•’”‡••‹‘Â?‹ †‡ŽŽƒ Â?—•‹…ƒ ”‡‰‹‘Â?ƒŽ‡ ‡ ”‹–Â?‹ ˆ‘ŽÂ?ÇĄ …Š‡ —Â?‹•…‘Â?‘ —”‘’ƒ ‡ –ƒŽ‹ƒǤ ‹Â?ƒ—‰—”ƒ”‡ Žƒ •‡œ‹‘Â?‡ ‡Â?‘”‹‡ †‹ Â‡Â”Â”ÂƒÇĄ Ž‘ •’‡––ƒ…‘Ž‘

ƒŒƒ…ƒÂ?–Îǥ —Â?ƒ ’”‘†—œ‹‘Â?‡ †‡Ž ‡•–‹˜ƒŽ …Š‡ •‹ ’”‘’‘Â?‡ †‹ ”ƒ……‘Â?–ƒ”‡ Žƒ •–‘”‹ƒ †‡ŽŽ‡ ‹‡…‹ ‰‹‘”Â?ƒ–‡ †‹ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇĄ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ ÂˆÂƒÂ–Â–Â‹ÇĄ ‡˜‡Â?–‹ǥ ‡ ‹ †‹ƒ”‹ †‹ ‹–‘ ’‡”‹ ‡ —‹‰‹ ƒÂ?…”ƒœ‹‘ ƒ•‘––‹Ǥ ‘ Â•Â’Â‡Â–Â–ÂƒÂ…Â‘ÂŽÂ‘ÇĄ …Š‡ •ƒ”Â? ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ–‘ ˜‡Â?‡”†¿ ͚͞ ƒ‰‘•–‘ ‹Â? ’‹ƒœœƒ ‘Â? ‘‹ˆƒ˜ƒ ƒ ‡”Ž‡ǥ Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ͛͘ Â?‡Ž …‘”–‹Ž‡ †‡ŽŽƒ ‹„Ž‹‘–‡…ƒ †‹ ‹ŽŽƒÂ?—‘˜ƒ •—Ž Ž‹•‹ ‡ Â?‡”…‘Ž‡†¿ ͙͛ ƒ‰‘•–‘ Â?‡Ž …‘”–‹Ž‡ †‡ŽŽƒ ƒ”Â?‘Ž—š •’ƒ ƒ Â—Â˜Â‘ÂŽÂ‡Â”ÂƒÇĄ •‡Â?’”‡ ƒŽŽ‡ ͚͘ǤÍ›Í˜ÇĄ ° …‘•–”—‹–‘ ƒ––‹Â?‰‡Â?†‘ †ƒŽŽƒ Â?‡Â?‘”‹ƒ Â•Â–Â‘Â”Â‹Â…ÂƒÇĄ …‘Â?†‹–‘ †ƒ —Â? ’‹œœ‹…‘ †‹ ˆƒÂ?–ƒ•‹ƒ •‹ƒ Â?‡‹ –‡•–‹ …Š‡ Â?‡ŽŽ‡ Â?—•‹…Š‡Ǥ Â? ’”‘‰‡––‘ …Š‡ ˜‡†‡ ’‡” Žƒ ’”‹Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ

‹‘”‰‹‘ ƒÂ?‡––‹ ‡ ‹‡”‰‹‘”‰‹‘ ‹Â?‡ŽŽ‹ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒ ˆ‹ƒÂ?…‘ ƒ ˆ‹ƒÂ?…‘ǥ ’‡” ”‹…‘”†ƒ”‡ ‰Ž‹ ‡˜‡Â?–‹ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ”‡•‘ Žƒ Â?‘•–”ƒ …‹––Â? Žƒ ‡‘Â?‡••ƒ †ǯ –ƒŽ‹ƒǤ ƒ …Š‹ ‡”ƒÂ?‘ ‹ ƒŒƒ…ƒÂ?–ÎǍ ƒŒƒ…ƒÂ?–Î Č‹ÂŽÂ‡Â–Â–Â‡Â”ÂƒÂŽÂ?‡Â?–‡ Dz–ƒ‰Ž‹ƒ …ƒÂ?–‘Â?‹dzǢ Â?‡Ž •‡Â?•‘ †‹ •„”‹‰ƒ–‹˜‹ ‡ •…Š‹‡––‹ǥ †‹ †‹”‡––‹ ƒŽŽƒ …‘Â?…Ž—•‹‘Â?Â‡ČŒ ‡”ƒ Žǯ‡’‹–‡–‘ †ƒ–‘ ƒ‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ǥ Â?‡Ž –‡Â?’‘ Â’ÂƒÂ•Â•ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ’‡” Žƒ Ž‘”‘ …ƒ”ƒ––‡”‹•–‹…ƒ †‹ ‡••‡”‡ Â?‘Ž–‘ •’‹……‹ƒ–‹˜‹ Â?‡ŽŽ‡ “—‡•–‹‘Â?‹Ǥ Â?‰”‡••‘ Ž‹„‡”‘ ‡ ‰”ƒ–—‹–‘ ˆ‹Â?‘ Ġ ‡•ƒ—”‹Â?‡Â?–‘ †‡‹ ’‘•–‹ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‹Ǥ Â?ÂˆÂ‘ÇŁ ™™™Ǥ ƒ…“—‡–‡””‡ˆ‡•–‹˜ƒŽǤ‹–

‹Â?‘ ƒŽ ͙͛ ƒ‰‘•–‘ ƒŽŽ‡ ‘”‡ ͚͚Ǥ͛͘ ƒŽ ‘•…‘ŽƒÂ?‘ ƒ†‡”Â?‘ ”– ‡•–‹˜ƒŽ ’‡” Žƒ ”ƒ••‡‰Â?ƒ Dz ŠǼÂ?‹Â?ÂƒÂŽÂ‹Ěť ƒÂ?‹Â?ƒǤǤǤŽ‹Ǥ…‘Â?Çł Č‚ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ †ƒ ƒ”…‘ ƒ•‹Ž‡ ’”‡••‘ ‹Ž ‡Â?–”‘ †‹ ‡……‡ŽŽ‡Â?œƒ ƒŽŽ‡ †‡ŽŽ‡ …ƒ”–‹‡”‡ †‹ ‘•…‘ŽƒÂ?‘ ƒ†‡”Â?‘ Č‚ ƒÂ?†”Â? ‹Â? •…‡Â?ÂƒÇĄ ’‡” ‹Ž †‹‰‡•–‹˜‘ Â–Â‡ÂƒÂ–Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Dz ƒ’’ƒ‰ƒŽŽ‘dzǥ —Â? –”ƒ‰‹…‘Â?‹…‘ ”ƒ……‘Â?–‘ •—ŽŽƒ ”‹…‡”…ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ ‡ •—ŽŽƒ Â?‹•‡”‹ƒ —Â?ƒÂ?ÂƒÇĄ ’”‘†‘––‘ †ƒ ‹‡”ˆ”ƒÂ?…‡•…‘ ‹•ƒÂ?‹ ‡ Â?ˆ‹Â?‹–‘ •”Žǥ …‘Â? Ž‹•ƒ ƒ”‹Â?‘Â?‹ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒ ’‡” Žƒ ”‡‰‹ƒ †‹ ‹Ž˜‹‘ ‡”‘Â?‹Ǥ Dz ÂƒÂ’Â’ÂƒÂ‰ÂƒÂŽÂŽÂ‘Çł ° Žƒ •–‘”‹ƒ †‹ —Â? ˜ƒ”‹‘’‹Â?–‘ ’‡Â?Â?—–‘ …—„ƒÂ?‘ǥ ƒÂ?Ă–Â? ÂąÂ”Â‡Âœ Â‡Ă–ÂˆÂ‹ÂŽÂ‘ —ƒÂ?Â–Â‘Â”Â‡Ă“ÂƒÇĄ …Š‡ ‹Â? Â?‘†‘ –”ƒ‰‹…‘Â?‹…‘ Â?‡––‡ ‹Â? Ž—…‡ Ž‡ †‡„‘Ž‡œœ‡ †‹ …—‹ Â?‘‹ —Â?ƒÂ?‹ •‹ƒÂ?‘ …ƒ’ƒ…‹ †‹ Â?ƒ……Š‹ƒ”…‹ ’‡” Â?‡…‡••‹–Â?ÇĄ ’‡” ‹•–‹Â?–‘ †‹ •‘’”ƒ˜˜‹˜‡Â?œƒ ‡ –ƒŽ˜‘Ž–ƒ ’‡”•‹Â?‘ ’‡” ƒÂ?‘”‡Ǥ

Â?Â?ƒ‰‹Â?‹ƒÂ?‘ —Â?ƒ •‡”ƒ Â†ÇŻÂ‡Â•Â–ÂƒÂ–Â‡ ‡ —Â? ‰”—’’‘ †‹ ƒÂ?‹…‹ …Š‡ •‹ ”‹–”‘˜ƒ Â?‡Ž ‰‹ƒ”†‹Â?‘ †‹ —Â?ƒ …ƒ•ƒ †‹ …ƒÂ?’ƒ‰Â?ƒ ƒ ”‹†‘••‘ †‹ —Â? ˆ‹—Â?‡ ’‡” —Â?ƒ Dz”‹—Â?‹‘Â?‡ †‹ ˆƒÂ?‹‰Ž‹ƒdzǤ

Â? “—‡•–ƒ ˆƒÂ?‹Ž‹ƒ”‡ ƒ–Â?‘•ˆ‡”ƒ Â?‡Â?–”‡ Ž‹•ƒ ƒ”‹Â?‘Â?‹ ° ‹Â?–‡Â?–ƒ ƒ …—…‹Â?ƒ”‡ •— —Â? „ƒ”„‡…—‡ ‹Ž …‹„‘ ’‡” ‹ •—‘‹ ‘•’‹–‹ǥ ”ƒ……‘Â?–ƒ Žƒ •–‘”‹ƒ †‹ ‹‰‹•Â?‘Â?†‘ ‡ ‹––‘”‹Â?ÂƒÇĄ †—‡ ƒÂ?œ‹ƒÂ?‹ ’‡Â?•‹‘Â?ƒ–‹ …Š‡ ˜‹˜‘Â?‘ Â?‡ŽŽ‘ •–‡••‘ …‘Â?†‘Â?‹Â?‹‘ǥ …Š‡ ‘‰Â?‹ ‰‹‘”Â?‘ •‹ ‘••‡”˜ƒÂ?‘ †ƒŽŽƒ ˆ‹Â?‡•–”ƒǤ ‹ ’‹ƒ……‹‘Â?‘ǥ Â?ƒ Â?‘Â? ‘•ƒÂ?‘ †‹…Š‹ƒ”ƒ”•‹ ’‡” ‡˜‹–ƒ”‡ †‹ ˆƒ” …‘Â?‘•…‡”‡ Žƒ ’”‘’”‹ƒ ’‘˜‡”–Â?Ǥ ƒ ° •‘’”ƒ––—––‘ ‹Ž ”ƒ……‘Â?–‘ †‹ —Â? Â’ÂƒÂ’Â’ÂƒÂ‰ÂƒÂŽÂŽÂ‘ÇĄ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–ƒ ‡ ˜‹––‹Â?ƒ †‹ —Â?ƒ •–‘”‹ƒ …Š‡ „‡Â? ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ Žƒ ‰”‘––‡•…ƒ ’”‡…ƒ”‹‡–Â? †‡‹ Â?‘•–”‹ –‡Â?’‹Ǥ ”‘–ƒ‰‘Â?‹•–ƒ †‡Ž Â?‘Â?‘Ž‘‰‘ Ž‹•ƒ ƒ”‹Â?‘Â?‹ǥ Žƒ—”‡ƒ–ƒ ‹Â? –‘”‹ƒ †‡Ž –‡ƒ–”‘ ƒŽ ƒÂ?• ‡ †‹’Ž‘Â?ƒ–ƒ ƒŽŽƒ ‹˜‹…ƒ ƒ……ƒ†‡Â?‹ƒ Â†ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ †”ƒÂ?Â?ƒ–‹…ƒ †‹ †‹Â?‡Ǥ ––”‹…‡ …‘Â? ‹Ž –‡ƒ–”‘ –ƒ„‹Ž‡ †‡ŽŽ‡ ÂƒÂ”Â…ÂŠÂ‡ÇĄ ‹Ž –‡ƒ–”‘ †‡ŽŽǯ ”…Š‹˜‘Ž–‘ †‹ ‡Â?Â‘Â˜ÂƒÇĄ ‹Ž Â?—‘˜‘ –‡ƒ–”‘ —‘˜‘ †‹ ƒ’‘Ž‹ ‡ Â?‡Ž ͚͙͘͘ Šƒ ˆ‘Â?†ƒ–‘ ‹Ž …‘ŽŽ‡––‹˜‘ –‡ƒ–”ƒŽ‡ ‘––‡‰ƒ ‘•‡Â?‰—‹Ž†Ǥ ‡Ž ÍšÍ˜Í˜Í Â° –‡”œƒ …Žƒ••‹ˆ‹…ƒ–ƒ ƒŽ ’”‡Â?‹‘ Dz ƒ ’ƒ”‘Žƒ ‡ ‹Ž ‰‡•–‘dz ‡ Â?‡Ž ͚͙͘͘ ˜‹Â?…‡ ‹Ž „ƒÂ?†‘ Dz —‘˜‡ ‡Â?•‹„‹Ž‹–Â?Çł …‘Â? ‹Ž ’”‘‰‡––‘ Dz ‹•–‘‹”‡ †ǯ Ǥdzǥ …Š‡ †‡„—––ƒ Â?‡Ž Ž—‰Ž‹‘ ͚͙͙͘ ƒŽ ˆ‡•–‹˜ƒŽ ‡ƒ–”‘ ƒ ‘”–‡ †‹ ‘”‹Â?‘Ǥ

,

l Premio Roaaar è un concorso rivolto agli artisti di tutta la Lombardia, professionisti o studenti di scuole superiori e universitĂ e a tutti coloro che presentino abilitĂ grafiche e artistiche. La partecipazione è limitata ai giovani che non abbiano giĂ compiuto il 35° anno d’etĂ . Il concorso ha come tema “il confronto fra teatro e immagineâ€?, e ha la finalitĂ di far riflettere sul possibile incontro fra le due arti rispondendo alla domanda sul come l’immaginario teatrale possa rivelarsi attraverso il fumetto o l’illustrazione. L’obiettivo è di coinvolgere attivamente e premiare giovani talenti del territorio per la realizzazione di Roaaar illustrazione (un’illustrazione) e Roaaar comics (un fumetto). Ogni partecipante dovrĂ inviare all’organizzazione del premio un elaborato di non piĂš di due tavole (formato massimo A3). Le tecniche utilizzate sono libere e a discrezione dell’artista. I materiali vincitori saranno adoperati per la comunicazione e la promozione del progetto offrendo agli artisti scelti, visibilitĂ sul territorio e a livello nazionale. SarĂ possibile partecipare con una sola proposta. Nell’ambito della premiazione, che si terrĂ a Brescia il 28 settembre 2011 presso Residenza Idra di Teatro Inverso, la commissione proclamerĂ i due vincitori assegnando a ciascuno un premio in denaro di 400 euro. In quello stesso giorno le prime 10 opere finaliste di Roaaar illustrazione e le prime 10 opere di Roaaar Comics verranno esposte in una mostra collettiva in occasione della presentazione ufficiale del progetto Roaaar, alla quale saranno invitati tutti coloro che hanno partecipato al Premio. Le opere saranno giudicate da un’attenta giuria composta da rappresentanti del mondo culturale e artistico (Riccardo Borsoni, Claudio Simeone, Viola Giacometti, Luigi Simeoni, Angelo Bussacchini, Vittorio Pedrali, Andrea Malpeli). Le opere verranno giudicate per la loro creativitĂ , per l’attinenza al tema del concorso e per la qualitĂ tecnica ed estetica. Ogni partecipante al concorso deve garantire che l’opera è originale, che è stata effettivamente realizzata dal medesimo concorrente e che quindi non è di paternitĂ dell’ingegno altrui (tramite copia totale o parziale). Gli Organizzatori si riterranno sollevati da eventuali rivalse di terzi, di cui risponderĂ esclusivamente e personalmente

ƒ •…ƒ†‡Â?œƒ †‡Ž ”‡Â?‹‘ ˆ‹••ƒ–ƒ ’‡” ‹Ž ͙͜ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ ° •–ƒ–ƒ ’”‘”‘‰ƒ–ƒ ƒŽ Í? •‡––‡Â?„”‡ ͚͙͙͘

l’Autore. Ogni partecipante, inoltre, deve autorizzare l’associazione culturale Carrozzeria Orfeo, organizzatrice del Premio, a riprodurre l’opera previa la semplice citazione dell’autore in cataloghi, proiezioni, siti internet e altre eventuali pubblicazioni relative al Progetto Roaaar. Deve accettare, infine, che nessun compenso è dovuto da parte degli organizzatori del Premio Roaaar agli autori delle opere per gli utilizzi suddetti. La partecipazione al Premio è gratuita e la scadenza, fissata per il 14 agosto, è stata prorogata a lunedĂŹ 5 settembre 2011. L’artista che intende partecipare al Premio dovrĂ far pervenire all’organizzazione le opere originali (farĂ fede il timbro postale) e il modulo di partecipazione sia in maniera cartacea che via mail. Info: www.roaaar.it


͛͞

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

”‡•…‹ƒ ŽŽƒ ‰ƒŽŽ‡”‹ƒ Ȁ„ Žƒ ”‡•–‹–—œ‹‘Â?‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ ‹Ž †‹•‡‰Â?‘ Il secondo step del progetto espositivo in corso alla galleria d’arte moderna e contemporanea A/b arte è la mostra “Accademia, la restituzione dell’arte attraverso il disegnoâ€?, che segue “Nud’arteâ€? (da Morlotti a Treccani, da Cassinari e Gentilini a Minguzzi) e anticipa “Le donne di Guttuso e le altreâ€? (che vuole essere anche un omaggio al maestro nel centenario della nascita). Un calendario di appuntamenti con l’arte moderna e contemporanea e su un tema

speciďŹ co, dunque, intervallato da uno sguardo sul ruolo e il signiďŹ cato del disegno nella nascita di un’opera d’arte attraverso l’impegno e lo studio della ďŹ gura umana, in particolare del nudo nell’arte ma non solo. “Accademiaâ€? è il collante tra opere che hanno fatto la storia dell’arte e ricerche contemporanee, nel tentativo di restituire la complessitĂ e la comprensione di una riessione critica alienata nella storicizzazione della ďŹ gura e nel non interrogarsi sullo sfruttamento

del corpo all’interno di un sistema arte che rischia di non lasciare tracce nella memoria collettiva. “Accademiaâ€? preferisce trascurare la cronologia e perseguire l’obiettivo di illustrare alcune ipotesi di riferimento, a livello teorico e pratico, e consentire un approccio sistemico alla tematica del disegno e della sua origine, del suo andamento e dei suoi momenti critici e conittuali con l’opera pittorica e scultorea (ed oggi con la videoarte e la performance).

ƒŽŽ‡ ƒ�‘�‹…ƒ ”‘†‘––‘ ‡†‹–‘”‹ƒŽ‡

4XDQWL YHUL HURL WUD L ´GLPHQWLFDWL¾

Ž �—‘˜‘ Ž‹„”‘ †‹ ‹ƒ…‘�‘ ƒ�‡––‹ ’—„„Ž‹…ƒ–‘ †ƒŽŽƒ ‹’‘‰”ƒˆ‹ƒ ƒ�—�ƒ ƒ……”‡•…‡ ‹Ž ‰‹� ”‹……‘ ’ƒ–”‹�‘�‹‘ †‹ •–‘”‹ƒ Ž‘…ƒŽ‡ …‘�–‹�—ƒ�‡�–‡ ƒŽ‹�‡�–ƒ–‘ †ƒ‹ ”‹…‡”…ƒ–‘”‹ …ƒ�—�‹

,

l titolo del volume di Giacomo Fanetti, “Se avrò grazia di ritornareâ€?, è la traduzione italiana di una espressione dialettale che significa “se riesco a riportare la pelle a casaâ€?. La “lente d’ingrandimentoâ€? dello studioso si ferma questa volta sul borgo di Sonico e sul contributo di sangue e dolore versati nel corso della Prima guerra mondiale. Il ricordo si va sbiadendo, come scoloriscono tante lapidi e troppi ritratti. “Ritengo che il nostro compito oggi – scrive l’autore – sia soprattutto quello di scoprire chi erano queste persone e reinserirle al loro posto nella comunitĂ , come parte essenziale e indissolubile della storia delle nostre contradeâ€?. Sonico è a ridosso di Edolo ove, durante il primo conflitto mondiale, è acquartierato il III Corpo d’armata; alla stazione ferroviaria del piccolo borgo arrivano vagoni e vagoni di munizioni; c’è poi una polveriera; i castagneti attorno al Paese ospitano

ÇŻÂƒÂ—Â–Â‘Â”Â‡ †‡Ž ˜‘Ž—Â?‡ •‹ •‡”˜‡ …‘Â? ”‡˜‡”‡Â?ÂœÂƒÇĄ ƒ„„‘Â?†ƒÂ?–‡Â?‡Â?–‡ǥ †‡ŽŽ‡ Ž‡––‡”‡ †ƒŽ ˆ”‘Â?–‡ǥ †‘’‘ ƒ˜‡” ˜‹•‹–ƒ–‘ ÂƒÂ”Â…ÂŠÂ‹Â˜Â‹ÇĄ Â”ÂƒÂ…Â…Â‘ÂŽÂ–Â‡ÇĄ ˆ‘Â?†‹ gli accampamenti militari; sosta qui anche il tenente Carlo Emilio Gadda (cfr. “Giornale di guerra e di prigioniaâ€?, Sansoni, Firenze, 1955). Dopo un’introduzione accurata sulla Prima guerra mondiale, circa i numeri e la linea di difesa che passa per il Pian della Regina, Fanetti cala sulla sua terra, fra la sua gente. Testimonianze scritte si incrociano verso la prima linea e nella direzione delle povere case: sono le lettere dal fronte, di cui l’autore del volume si serve con reverenza. “La missiva – sottolinea giustamente Fanetti – serve al soldato per sentirsi ancora parte della

societĂ civile; perchĂŠ il tempo passi piĂš velocemente; per manifestazioni d’affetto descritte in modo poetico. Il contenuto degli scritti è vario, spaziando dalle classiche frasi sulla salute alla richiesta delle condizioni dei familiari e degli amici. Motivi di interesse sono anche gli affari di casa, il cibo che l’esercito propina e le condizioni delle trinceeâ€?. Sovente, nelle povere comunicazioni si inserisce il “terzo incomodoâ€? della censura che cancella interi periodi. Il parroco (all’epoca don Giovan Maria Polonioli) lascia scritto che vorrebbe far di piĂš per i valorosi soldati, anche se recarsi presso le famiglie dei caduti per comunicare un decesso è un incarico estremamente penoso. Tra le cause piĂš ricorrenti di morte: i gas, le mitragliatrici (le armi piĂš micidiali) e l’“Ippopotamoâ€? (il cannone modello 149/G che divenne il simbolo della “Guerra biancaâ€?; un esemplare di quel pezzo d’artiglieria è ancor oggi a Cresta Croce). In conclusione Fa-

Í™ÍœÍĄČ€ ÇĄ Dz Çł

netti sostiene che: “L’epopea della guerra cantata dai poeti e scrittori di regime mise in luce solo le gesta di eroi, relegando nell’ombra al ruolo di comparse la miriade di soldati che vi parteciparono da attori veri, che riuscirono a piegare la straripante forza dell’esercito austro-ungarico, mettendo in gioco la loro stessa vita. Una lunga schiera di uomini usati dai loro comandanti come carne da macello, ai quali vennero spesso negati il riposo, il cibo, la dignitĂ â€?.

ƒ ‰—‡””ƒ Dz…ƒÂ?Â–ÂƒÂ–ÂƒÇł †ƒ‹ ’‘‡–‹ ‡ •…”‹––‘”‹ †‹ ”‡‰‹Â?‡ Â?‹•‡ ‹Â? Ž—…‡ •‘Ž‘ Ž‡ ‰‡•–ƒ †‹ ‡”‘‹ǥ ”‡Ž‡‰ƒÂ?†‘ Â?‡ŽŽǯ‘Â?„”ƒ Žƒ Â?‹”‹ƒ†‡ †‹ •‘Ž†ƒ–‹ …Š‡ ˜‹ ’ƒ”–‡…‹’ƒ”‘Â?‘ †ƒ ƒ––‘”‹ Â˜Â‡Â”Â‹ÇĄ ‡ …Š‡ •’‡••‘ ’‡”•‡”‘ Žƒ ˜‹–ƒ

”‡•…‹ƒ ••‘…‹ƒœ‹‘�‡ ƒ”–‹•–‹ „”‡•…‹ƒ�‹

$OFXQH DQWLFLSD]LRQL VXOOD SURVVLPD VWDJLRQH

ÇŻ ÇĄ

”ƒ Ž‡ Â?‘˜‹–Â? †‡ŽŽƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ ÍšÍ˜Í™Í™ÇŚÍšÍ˜Í™ÍšÇĄ ° ’”‡˜‹•–ƒ ÂŽÇŻÂ‡Â•Â’Â‘Â•Â‹ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‹ ‘’‡”‡ •…‡Ž–‡ †‡ŽŽƒ ”‹……ƒ …‘ŽŽ‡œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽǯ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡

Le difficoltĂ legate alla crisi economica, e le conseguenti incertezze finanziarie, colpiscono gravemente le realtĂ culturali, e tra queste anche l’Associazione artisti bresciani. Ciò nonostante, lo storico sodalizio con sede in vicolo delle stelle 4, ritenendo che il suo ruolo e la sua presenza nella vita della cittĂ e della provincia siano valori da salvaguardare, si è impegnato a offrire alla comunitĂ bresciana un programma ricco e diversificato. Via libera, dunque, a un’alternanza di filoni e corrispondenti serie di cataloghi, la cui raccolta complessiva è la testimonianza viva dell’intensa attivitĂ artistica ed editoriale dell’Aab. Tra le novitĂ della imminente stagione 2011-2012 vi sarĂ l’esposizione di opere scelte della

collezione dell’Associazione stessa (3-18 settembre), allo scopo di documentarne la varietĂ , la ricchezza e l’importanza. La mostra inaugurale (24 settembre-19 ottobre), che si inserisce nella serie “Classici del contemporaneoâ€?, proporrĂ opere presenti in due prestigiose collezioni bresciane, una dedicata all’arte cinetica e programmata e l’altra alla poesia visiva, due correnti artistiche che hanno caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta. Per la serie “La memoria figurativaâ€?, invece, dedicata ad artisti operanti nel secolo XIX e nella prima metĂ del XX, verrĂ allestita la mostra “Roberto Venturi (1846-1883)â€?, che intende riscoprire la figura di un artista nato a Milano ma di origine bresciana. Info: www. aab.bs.it/homepage.htm.

”‡•…‹ƒ ‹Â?“—‡ ‹Â?…‘Â?Â–Â”Â‹ÇŚÂ†Â‹Â„ÂƒÂ–Â–Â‹Â–Â‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻ ƒ„ ÇŻÂ‘Â„Â‹Â‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘ Č‚ •…”‹˜‡ ‹Ž …‘Â?•‹‰Ž‹‡”‡ †‡ŽŽǯ ƒ„ ‹Â?‘ ‹Â?‘ǥ •—Ž Â?—Â?‡”‘ ÍšÍ? †‹ Dz ƒ„ Â?Â‘Â–Â‹ÂœÂ‹Â‡Çł Č‚ ° “—‡ŽŽ‘ †‹ Dz•…‘Â?ˆ‹‰‰‡”‡ ÂŽÇŻÂƒÂˆÂƒÂ•Â‹Âƒ …Š‡ †‘Â?‹Â?ƒ ‹Ž ’ƒÂ?‘”ƒÂ?ƒ …—Ž–—”ƒŽ‡ …‹––ƒ†‹Â?‘dzǤ ÇŻ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ ƒ”–‹•–‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ ‹Â? ƒ……‘”†‘ ‡ …‘ŽŽƒ„‘”ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? Žƒ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ ƒ„ Dz •–‹–—–‘ †‹ …—Ž–—”ƒ

‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ‘Ž‘Â?ƒ”‹dzǥ Šƒ ’”‘‰‡––ƒ–‘ ’‡” ”‡ƒŽ‹œœƒ”‡ †‡––‘ ‘„‹‡––‹˜‘ —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ Dz‹Â?…‘Â?Â–Â”Â‹ÇŚÂ†Â‹Â„ÂƒÂ–Â–Â‹Â–Â‘ •—Ž ”‹—•‘ †‡ŽŽƒ …‹––Â? Â?‘Â?—Â?‡Â?–ƒŽ‡ Č‚ ’”‘•‡‰—‡ ‹Ž …‘Â?•‹‰Ž‹‡”‡ ‹Â?‘ Č‚ÇĄ •—Ž •—‘ …‡Â?–”‘ •–‘”‹…‘ǥ •—ŽŽ‡ ˆ—Â?œ‹‘Â?‹ Â?—‘˜‡ …Š‡ ƒŽ ǎ…—‘”‡ ƒÂ?–‹…‘ǯ ‡ Â?ƒŽƒ–‘ †‡‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ ‘……‘””‡ ƒˆˆ‹†ƒ”‡Ǥ ÂŽ ˆ‹Ž‘ …‘Â?†—––‘”‡ •ƒ”Â? ’”ƒ‰Â?ƒ–‹…ƒÂ?‡Â?–‡ †‡†‹…ƒ–‘ ƒŽŽƒ ’‘••‹„‹Ž‡ …‘Â?…”‡–‡œœƒ †‡‰Ž‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ †‹ Â”Â‡Â•Â–ÂƒÂ—Â”Â‘ÇĄ …ƒ’ƒ…‹ †‹ ”‡•–‹–—‹”‡ ƒŽŽƒ …‹––Â? Â?‘Â? •‘Ž‘ —Â?ƒ „‡ŽŽ‡œœƒ Â‡Â•Â–Â‡Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ Â?ƒ —Â?ƒ ˜‹–ƒŽ‹–Â?

…—Ž–—”ƒŽ‡ ‡ …‹˜‹Ž‡ ƒŽŽƒ Ž—…‡ †‡‰Ž‹ ‹Â?’‡‰Â?‹ …Š‡ Žƒ ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ ÂƒÂ„ÇĄ †‘’‘ ƒÂ?Â?‹ †‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ ’‡” ƒÂ?–ƒ

‹—Ž‹ƒ Šƒ †‡…‹•‘ †‹ †‡•–‹Â?ƒ”‡ ƒŽŽƒ ”‹Â?ƒ•…‹–ƒ †‹ ƒÂ?–ƒ ƒ”‹ƒ †‡ŽŽƒ ƒ”‹–Â?ÇĄ —Â?ƒ †‡ŽŽ‡ …Š‹‡•‡ •–‘”‹…Š‡ ’‹Î ƒˆˆƒ•…‹Â?ƒÂ?–‹ †‹ ”‡•…‹ƒǤ —‡Ž ”‡•–ƒ—”‘ ƒ’’‡Â?ƒ ‹Â?‹œ‹ƒ–‘ Â?‘Â? ’—Ö Â?‘Â? …‘‹Â?˜‘Ž‰‡”‡ –—––ƒ Žƒ …‹––Â?ÇĄ Ž‡ •—‡ ‹•–‹–—œ‹‘Â?‹ǥ ‹ •—‘‹ ƒ„‹–ƒÂ?–‹ǥ Ž‡ •—‡ ˆ‘”œ‡ ‡…‘Â?‘Â?‹…Š‡Ǥ ‡” ˆƒ”Ž‘ Č‚ …‘Â?…Ž—†‡ ‹Â?‘ ‹Â?‘ Č‚ ‘……‘””‡ –‡Â?‡” ˜‹˜‹ ‹Ž …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ǥ Žƒ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘Â?‡ǥ ‹Ž †‹„ƒ––‹–‘dzǤ ÂŽ ’”‘‰‡––‘ ’”‡˜‡†‡ …‹Â?“—‡ ‹Â?…‘Â?–”‹ …Š‡ ƒ˜”ƒÂ?Â?‘ Ž—‘‰‘ Â?‡ŽŽƒ •‡†‡ †‡ŽŽǯ ƒ„ †ƒ ‘––‘„”‡ ͚͙͙͘ Ġ ƒ’”‹Ž‡ ÍšÍ˜Í™ÍšÇŁ Dz ÂŽ ”‡•–ƒ—”‘ ‡ ‹Ž ”‹—•‘ ˆ—Â?œ‹‘Â?ƒŽ‡ †‡‹ …‡Â?–”‹ •–‘”‹…‹dzǢ Dz ƒ ƒÂ?–ƒ ‹—Ž‹ƒ ƒ ƒÂ?–ƒ ƒ”‹ƒ †‡ŽŽƒ ƒ”‹–Â?dzǢ Dz ‡•–ƒ—”‘ ‡ •‹Â?„‘Ž‘dzǢ Dz Ž‹ •’‘Â?•‘” ‡ ‹ „‡Â?‹ Â?‘Â?—Â?‡Â?–ƒŽ‹dzǢ Dz ‡ –‡…Â?‹…Š‡ †‡Ž ”‡•–ƒ—”‘dzǤ


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ƒÂ?–ƒ—–‘”‹ †‘’‘ Ž‡ Â?‘–‡ •—‘Â?ÂƒÂ–Â‡ÇĄ Ž‡ ’ƒ”‘Ž‡ •…”‹––‡ Beppe Donadio, dopo la travolgente presentazione in cittĂ , nello splendido Chiostro di San Giovanni lo scorso giugno, di “Figurineâ€?, terzo album da lui realizzato, continua la promozione del cd, al quale si afďŹ anca il libro eponimo, sua prima fatica letteraria. Ai microfoni di Rsi ReteTre, dagli studi di Lugano, il cantautore bresciano torna negli studi della Rsi, a qualche mese di distanza dal Festival di Sanremo, per il quale è da alcuni anni “opinionistaâ€?. “Festaâ€?, primo

estratto da “Figurineâ€?, è uno dei brani piĂš programmati da ReteTre, mentre si avvicina il concerto di presentazione del cd nel Canton Ticino, ďŹ ssato per giovedĂŹ 8 settembre 2011 al Teatro Dimitri di Verscio (www.teatrodimitri.ch). Ăˆ alle porte anche l’incontro presso la libreria Feltrinelli di Brescia, ďŹ ssato per martedĂŹ 13 settembre alle ore 16, nella quale sarĂ presentato il libro del cantautore bresciano, edito da Zona (www. editricezona.it). (r.b.)

‹ƒŽ‘‰ƒ”‡ ‘‰‰‹

ÇĄ ÇĄ Í™Í?ÇĄÍ˜Í˜

—•‹…ƒ ƒ ‡•–ƒ †‹ ƒ†‹‘ Â?†ƒ †ǯ ”–‘

'LEDWWLWL H PXVLFD SHU OH FDQGHOLQH ÇŻÂƒÂ?Â?—ƒŽ‡ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ’”‘’‘•–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‡Â?‹––‡Â?–‡ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ •‹ …‘Â?…Ž—†‡ ‹Ž ÍšÍ&#x; ƒ‰‘•–‘ ‡† ° …ƒ”ƒ––‡”‹œœƒ–‘ †ƒ Â?‘Â?‡Â?–‹ †‹ ”‹ˆŽ‡••‹‘Â?‡ ‡ …‘Â?…‡”–‹ †‹ ‰”ƒÂ?†‡ ”‹…Š‹ƒÂ?‘

*

iunta ormai alla 20ÂŞ edizione la Festa di Radio Onda d’Urto è diventato uno degli appuntamenti tradizionali del palinsesto estivo bresciano. Smorzatisi col tempo i toni battaglieri, la festa, pur mantenendo una forte e precisa identitĂ , si può considerare oggi come un grande evento musicale, contornato da momenti di dibattito e di riflessione che si svolgono nel campus allestito nell’area feste di Buffalora. Dopo l’inizio baldanzoso affidato a un gruppo importante come i Subsonica, la Festa continua questa settimana con alcuni concerti di grande caratura. Il 24 agosto si è tenuta l’attesa esibizione di uno dei piĂš dotati cantautori in circolazione, quel Daniele Silvestri artefice recentemente del concept album S.C.O.T.C.H. Un disco come sempre ricco di spunti musicali e di stimoli intellettuali, capace di far riflettere attraverso suoni poliglotti (dal pop al rock, dall’hip hop alla simil dance). Al centro di questo melting pot sonoro pare intravvedersi il desiderio di raccontare i tempi di una quotidianitĂ mai cosĂŹ precaria come quella attuale. The day after, il 25 agosto, un altro ospite illustre, questa volta

internazionale. Trattasi di Toots and the Maytals, guidati dall’immarcescibile Frederick “Tootsâ€? Hibbert, leader incontrastato della band, autentica leggenda dello ska e del reggae. Altra sera altro gruppo, il 26 agosto sarĂ il turno dei Marlene Kunz, band nata per opera del chitarrista Riccardo Tesio e del batterista Luca Bergia ma che si identifica soprattutto con il cantante e chitarrista Cristiano Godano. I Marlene sono una band difficilmente inquadrabile, essendo nati prima dell’esplosione del movimento indie, del quale possono tuttavia essere considerati tra gli archetipi. Oggi i Marlene possono vantare un seguito numeroso e affezionato, che ama i toni scuri delle loro canzoni, contaminate da riverberi cinematografici e letterari. Nel set di Brescia una parte importante l’avranno i brani dell’ultimo cd, “Ricoveri virtuali e sexy solitudiniâ€?, ottavo album in studio. Molto attesa la conclusione della Festa, il 27 agosto, affidata a un’altra band molto nota e combattiva, i Modena City Ramblers. Reduci lo scorso anno da una apprezzata tournĂŠe internazionale i Ramblers, pur tra cambi di formazione, abbandoni e sostituzioni, rimangono un combo sempre molto vivace, capa-

ce di abbinare il calore del loro folk rock d’assalto con testi mai banali. Sul finire dello scorso anno hanno dato vita a un affascinante viaggio teatrale che ha ripercorso gli ultimi 60 anni di storia italiana, uno spettacolo denominato “Sala d’aspetto – Storie e musiche di viaggiatori di terza classeâ€?, molto apprezzato dal pubblico. Quest’anno invece si sono dedicati a un nuovo cd, “Sul tetto del mondoâ€?, 12° episodio della vicenda artistica di una band che ha spento quest’anno le 20 candeline. Un cd come sempre realizzato in totale autonomia dai Modena, con la presenza di alcuni amici tra cui Tony Esposito, straordinario percussionista partenopeo autore di alcuni indimenticabili successi negli scorsi decenni (ricordiamo per i piĂš giovani “Kalimba de lunaâ€?).

Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ ‹ ‘†‡Â?ƒ ‹–› ƒÂ?„Ž‡”• •‹ •‘Â?‘ †‡†‹…ƒ–‹ ƒŽ Â?—‘˜‘ …†ǥ Dz —Ž –‡––‘ †‡Ž Â?‘Â?†‘dzǥ ͙͚Ν ‡’‹•‘†‹‘ †‡ŽŽƒ Ž‘”‘ ˜‹…‡Â?†ƒ ƒ”–‹•–‹…ƒ

”‘ˆ‡–ƒ †‡Ž †‘’‘ †‘Â?ƒÂ?‹ ÇĄ ÍšÍ˜Í™Í™ÇĄ Í™Í ÇĄÍ˜Í˜

‡Â?‹Â?ƒ”‡ †‘Â?ƒÂ?†‡ ÇĄ ÍšÍ˜Í™Í™ÇĄ Í™Í›ÇĄÍ˜Í˜

‡†”ƒ ÇĄ ÍšÍ˜Í˜Í ÇĄ ͞ǥÍ?͘

Í›Í&#x;

Â? “—‡•–‘ ˜‘Ž—Â?‡ •‘Â?‘ ”ƒ……‘Ž–‹ ‹ ’”‹Â?…‹’ƒŽ‹ ‹Â?–‡”˜‡Â?–‹ •—Ž †‹ƒŽ‘‰‘ ‡…—Â?‡Â?‹…‘ ‡ ‹Â?–‡””‡Ž‹‰‹‘•‘ †‡Ž …ƒ”†‹Â?ƒŽ‡ ‹‘Â?‹‰‹ ‡––ƒÂ?ƒÂ?œ‹ †—nj ”ƒÂ?–‡ ‹Ž •—‘ ‡’‹•…‘’ƒ–‘ Â?‹ŽƒÂ?‡•‡ǣ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?…‘Â?–”‘ …‘Â? ‹Ž ’‘’‘Ž‘ Â‡Â„Â”ÂƒÂ‹ÇŚ …‘ ƒ “—‡ŽŽ‘ …‘Â? Ž‡ Š‹‡•‡ Â…Â”Â‹Â•Â–Â‹ÂƒÇŚ Â?‡ǥ †ƒŽ †‹ƒŽ‘‰‘ …‘Â? ÂŽÇŻÂ‹Â•ÂŽÂƒÂ? ƒ “—‡Žnj Ž‘ …‘Â? ‰Ž‹ —‘Â?‹Â?‹ †‹ „—‘Â?ƒ ˜‘Ž‘Â?–Â?Ǥ

ÂŽ …ƒ”†‹Â?ƒŽ ‡––ƒÂ?ƒÂ?œ‹ Šƒ •‡Â?’”‡ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ–‘ ‹Ž ˜‘Ž–‘ †‹ƒŽ‘‰ƒÂ?–‡ †‡ŽŽƒ Š‹‡•ƒ ‡ǥ …‘Â? …‘”ƒ‰‰‹‘ ‡ Â…ÂƒÇŚ ”‹–Â?ÇĄ Šƒ ‹Â?‹Â?–‡””‘––ƒÂ?‡Â?–‡ …‡”…ƒ–‘ †‹ ƒ’”‹”•‹ ƒ‰Ž‹ ƒŽ–”‹ ‡ …‘Â?ˆ”‘Â?–ƒ”•‹Ǣ ƒ††‹”‹––—”ƒ Â?‡Ž ÍšÍ˜Í˜ÍœÇĄ ‹Â? ƒ’‡”–—”ƒ †‡ŽŽǯ‹Â?…‘Â?–”‘ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ ‹Â?ÇŚ –‡””‡Ž‹‰‹‘•‘ ’”‘Â?‘••‘ ƒ ‹ŽƒÂ?‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ ”…‹†‹‘…‡•‹ ‡ †ƒŽŽƒ ‘Â?—Â?‹–Â? †‹ ƒÂ?–ǯ ‰‹†‹‘ǥ ’‡Â?•ƒ †‹ ’”‘’‘””‡ —Â? ‰”ƒÂ?†‡ ‡˜‡Â?–‘ ‡…—Â?‡Â?‹…‘ Â?‡Žnj Žƒ …ƒ’‹–ƒŽ‡ ƒÂ?„”‘•‹ƒÂ?ƒ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ?ÇŚ Â?‘ ͚͙͛͘ Č‹

…‡Â?–‡Â?ƒ”‹‘ †‡Ž Í›Í™Í›ČŒÇĄ ’”‘’‘•–ƒ ’‘‹ •ˆ—Â?ÂƒÂ–ÂƒÇĄ Â?ƒ …Š‡ •‹ •ƒ”‡„„‡ –”ƒ•ˆ‘”Â?ƒ–ƒ ‹Â? —Â? ‡˜‡Â?–‘ •–‘”‹…‘ •‡Â?œƒ ’”‡…‡†‡Â?–‹Ǥ

Â? †‹ƒŽ‘‰‘ –”ƒ Â?ƒ‡•–”‘ ‡ †‹•…‡’‘nj Ž‘ǥ ƒŽŽƒ •…‘’‡”–ƒ †‹ —Â?ƒ †‡ŽŽ‡ ’‡”nj •‘Â?ƒŽ‹–Â? Â?‹•–‹…Š‡ ’‹Î ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‹ †‡‰Ž‹ —Ž–‹Â?‹ …‡Â?–‘ ƒÂ?Â?‹Ǥ Â? Ž‹„”‘ …Š‡ ”ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ ‹Ž †‹ƒ”‹‘ Â•Â’Â‹Â”Â‹Â–Â—ÂƒÇŚ Ž‡ †‹ ƒ‹Â?‘Â? ƒÂ?‹Â?Â?ÂƒÂ”ÇĄ ”‹˜‹•–‘ †ƒ Ž—‹ •–‡••‘ ’”‹Â?ƒ †‡ŽŽƒ Â?‘”–‡ǥ ‡ ˆ”—––‘ †‡‹ Â?‘Ž–‹ …‘ŽŽ‘“—‹ –”ƒ Ž—‹ ‡ ÂƒÂˆÂˆÂƒÂ‡ÇŚ Ž‡ —‹•‡ǥ •—‘ ƒÂ?‹…‘ ’‡”•‘Â?ƒŽ‡ Â?‘Â?ÇŚ …Š¹ ‰‹‘”Â?ƒŽ‹•–ƒ ƒ‹ ‡ ˜ƒ–‹…ƒÂ?‹•–ƒǤ ‘Â?…‡’‹–‘ …‘Â?‡ ‹Ž ”ƒ……‘Â?–‘ †‹ —Â? †‹•…‡’‘Ž‘ …Š‡ ‹Â?…‘Â?–”ƒ ‹Ž Â?ÂƒÂ‡Â•Â–Â”Â‘ÇĄ “—‡•–‘ –‡•–‘ …‹ –”ƒ•…‹Â?ƒ ‹Â? —Â? ‡Â?‘nj œ‹‘Â?ƒÂ?–‡ ‹Â?…‘Â?–”‘ …‘Â? —Â?‘ †‡‹ ’‹Î ‰”ƒÂ?†‹ ’‡”•‘Â?ƒ‰‰‹ †‡Ž ‘˜‡…‡Â?ÇŚ –‘Ǥ ŽŽ‡ †‘Â?ƒÂ?†‡ ’‘•–‡ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂŽÂ‹Â‡ÇŚ Â˜Â‘ÇĄ ƒÂ?‹Â?Â?ƒ” ”‹•’‘Â?†‡ …‘Â? ’ƒ”‘Ž‡ ’”‘ˆ‘Â?†‡ ‡ Â‹Â•Â’Â‹Â”ÂƒÂ–Â‡ÇĄ …Š‡ …‘Ž‰‘Â?‘ ‹Ž •‡Â?•‘ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ ‡ ƒˆˆ”‘Â?–ƒÂ?‘ ‰”ƒÂ?ÇŚ †‹ –‡Â?‹ †‹ ‘‰‰‹ ‡ †‹ ‹‡”‹ǣ Â‰ÂŽÂ‘Â„ÂƒÂŽÂ‹ÂœÂœÂƒÇŚ œ‹‘Â?‡ǥ –‡‘Ž‘‰‹ƒ †‡ŽŽƒ Ž‹„‡”ƒœ‹‘Â?‡ǥ …ƒ’‹–ƒŽ‹•Â?‘ǥ Ž‹„‡”‘ Â?Â‡Â”Â…ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Â”ÂƒÂ’ÇŚ ’‘”–‘ –”ƒ Ž‡ ÂˆÂ‡Â†Â‹ÇĽ Â? …‘ŽŽ‘“—‹‘ •— …”‹•–‹ƒÂ?‡•‹Â?‘ǥ †‹ƒŽ‘‰‘ –”ƒ Ž‡ ”‡Ž‹nj ‰‹‘Â?‹ ‡ ˆ—–—”‘ †‡ŽŽǯ‹Â?–‡”ƒ —Â?ƒÂ?‹–Â?Ǥ

ƒ Â?ÂƒÂ‹Â‡Â—Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ DzÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ †‡ŽŽƒ ÂŽÂ‡Â˜ÂƒÂ–Â”Â‹ÇŚ …‡dz †ƒ …—‹ ‘…”ƒ–‡ Â?—–—Ö ‹Ž Â?‘Â?‡ ’‡” ‹Ž •—‘ Â?‡–‘†‘ ÂˆÂ‹ÂŽÂ‘Â•Â‘ÂˆÂ‹Â…Â‘ÇĄ ° ƒÂ?ÇŚ …Š‡ ‹Ž Â?‘Â?‡ †‡ŽŽ‘ •–‹Ž‡ ‡†—…ƒ–‹˜‘ Â?‡••‘ ƒ ’—Â?–‘ †ƒ ƒÂ?‹Ž‘ ‘Ž…‹ Č‹Í™ÍĄÍšÍœÇŚÍ™ÍĄÍĄÍ&#x;ČŒǤ Dz ‹ …Š‹ƒÂ?‘ ƒÂ?‹Ž‘ǥ Â?‘Â? ˆƒ……‹‘ Ž‡œ‹‘Â?‹ǥ ’”‡ˆ‡”‹•…‘ ’‘”nj ”‡ ‹Â?–‡””‘‰ƒ–‹˜‹ ‹Â?–‘”Â?‘ ƒ‹ “—ƒŽ‹ ’‘••‹ƒÂ?‘ ”‹…‡”…ƒ”‡ ‹Â?•‹‡Â?‡dzǣ …‘nj •¿ •‹ ’”‡•‡Â?–Ö ‹Ž Dz ƒÂ?†Š‹ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘dzǥ —Â? ‰‹‘”Â?‘ †‡Ž ͙͙ͥͥǥ ‹Â? —Â?ƒ •…—‘Žƒ •—’‡”‹‘”‡ †‡ŽŽƒ ’”‘˜‹Â?…‹ƒ †‹ —…nj …ƒǤ ǯ‹Â?•‡‰Â?ƒÂ?–‡ …Š‡ Ž‘ ƒ……‘Ž•‡ •‹ ° ˆƒ––‘ ƒ •—ƒ ˜‘Ž–ƒ ƒ’‘•–‘Ž‘ †‹ “—‡Ž Â?‡–‘†‘ ‡ ‹Â? “—‡•–‘ Ž‹„”‘ ’”‘’‘Â?‡ǥ ‘Ž–”‡ ƒ‹ ’”‹Â?…‹’‹ ‹•’‹”ƒ–‘”‹ †‹ ‘Ž…‹ǥ ƒŽ…—Â?‹ †‡‹ Žƒ„‘”ƒ–‘”‹ ‹Â? …—‹ Šƒ ÂƒÂ’ÇŚ ’Ž‹…ƒ–‘ Žƒ Â?ÂƒÂ‹Â‡Â—Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ ‹Â? ƒÂ?„‹‡Â?–‡ •…‘Žƒ•–‹…‘ ‡ Â?‘Â? •‘Ž‘Ǥ ‘…‡Â?–‡ †‹ ˆ‹•‹…ƒ ‡ Â?ƒ–‡Â?ƒ–‹…ƒ Â?‡ŽŽ‡ •…—‘Ž‡ •—’‡”‹‘”‹Ǥ Â?‹…‘ ‡ …‘ŽŽƒ„‘”ƒ–‘”‡ †‹ ƒÂ?‹Ž‘ ‘Ž…‹ǥ †ƒŽ ͙͙ͥͥ •’‡”‹Â?‡Â?–ƒ Žƒ Â?ƒ‹‡—–‹…ƒ ‹Â? ƒÂ?„‹–‘ †‹†ƒ––‹…‘ ‡ •‘…‹ƒŽ‡ ‡ †ƒŽ ͙ͥͥÍ? •˜‘Ž‰‡ ƒ––‹˜‹–Â? †‹ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ ƒŽ Â?‡–‘†‘ Â?ƒ‹‡—–‹…‘Ǥ

’‡”ƒ —Ž–‹Â?ƒ ‡ —Â?‹…ƒ †‡ŽŽ‘ •…”‹–nj –‘”‡ ˆ”ƒÂ?…‡•‡ ‹Â? “—ƒÂ?–‘ –—––‹ ‹ Â…ÂƒÇŚ ”ƒ––‡”‹ †‡ŽŽƒ •—ƒ ƒ”–‡ ˜‹ •‘Â?‘ ”‹—nj Â?‹–‹ ‡ –—––‘ ‹Ž –ƒŽ‡Â?–‘ ’”‡•‡Â?–‡ Â?‡‹ Žƒ˜‘”‹ ’”‡…‡†‡Â?–‹ ° “—‹ ’‘”–ƒ–‘ ƒŽ Â?ƒ••‹Â?‘ ÂŽÂ‹Â˜Â‡ÂŽÂŽÂ‘ÇŁ ‡•‡Â?’‹‘ Â’Â‡Â”ÂˆÂ‡Â–ÇŚ –‘ †‹ …‘‡•‹‘Â?‡ –”ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ—Â–Â‘Â”Â‹Â–Â? †‡Ž –‡•–‘ ƒÂ?–‹…‘ ‡ Žƒ Â?—‘˜ƒ Â?‘”ƒŽ‡ …”‹•–‹ƒÂ?ƒǤ ‹ Â?ƒ””ƒ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?‘”‡ †‹ ‡†”ƒ ’‡” ‹Ž ‰‹‘˜ƒÂ?‡ ’’‘Ž‹–‘ …Š‡ Â?‘Â? –”‘˜ƒ ‹Ž ’”‘’”‹‘ …‘Â?’‹Â?‡Â?ÇŚ –‘ •‡ Â?‘Â? Â?‡ŽŽƒ Â?‘”–‡Ǥ Â?ˆƒ––‹ Žƒ ’ƒ••‹‘Â?‡ ‹Â?’‘••‹„‹Ž‡ ‡ †‡Ž‹––—‘nj •ƒ †‡ŽŽƒ †‘Â?Â?ƒ Â‰Â”Â‡Â…ÂƒÇĄ ’‡”•‘Â?ÂƒÂ‰ÇŚ ‰‹‘ ƒÂ?‰‘•…‹‘•‘ Â?‘Â? ’‹Î •‘‰‰‡––‘ ƒŽŽ‡ ˜‡”‹–Â? †‡Ž ‰‹‘”Â?‘ Â?ƒ ƒ “—‡ŽŽ‡ †‡ŽŽǯ‘•…—”‹–Â? ‡ †‡ŽŽƒ Â?‘”–‡ǥ •‡Â?ÇŚ „”ƒ ‹Â?˜‘…ƒ”‡ …‘Â?–‹Â?—ƒÂ?‡Â?–‡ ‹Ž …”‘ŽŽ‘ ‡ Žƒ ”‘˜‹Â?ƒǤ ƒŽ‡ ƒ”†‘”‡ Šƒ „‹•‘‰Â?‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ„Â‹Â•Â•Â‘ ’‡” …‘Â?•—nj Â?ƒ”•‹ ‡ •‘Ž‘ ‹Â? ‡••‘ •‹ …‘Â?•—Â?‡nj ”Â?Ǥ ‹˜‹•‹–ƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž Â?‹–‘ …Žƒ••‹…‘ ”ƒ……‘Â?–ƒ–‘…‹ †ƒ —”‹’‹†‡ ‡ ‡Â?‡nj …ƒ ȋ”‡…‡Â?•‹‘Â?‡ †‹ —…ƒ ‹ƒÂ?…Š‡––‹ ’‡” …‘Â?–‘ †‡ŽŽƒ ‹„”‡”‹ƒ Â‡Â”Â”ÂƒÂ–ÂƒČŒǤ


̻ Ǥ

Ǥ Ǥ ͠​͠Ǥ͛ ͠​͠Ǥ͝

¿ ¿

͟ ͙͠

͠ ͙͡Ǥ͛͘

͙͘Ǥ͛͘ ͙​͙Ǥ͛͘ ͙͚Ǥ͛͘ ͙͛Ǥ͛͘ ͙͝Ǥ͛͘

@

͞Ǥ͘​͘ ͟Ǥ͘​͘ ͟Ǥ͘͝ ǡ ͟Ǥ͙͝ ͟Ǥ͛͝ ͠Ǥ͘​͘ ͡Ǥ͘​͘ ͙​͙Ǥ͘​͘ ͙͚Ǥ͘​͘ ͙͛Ǥ͘​͘ Ǧ ͙͠Ǥ͘​͘ ͙͠Ǥ͝​͝ ͙͡Ǥ͛͘ ͚͙Ǥ͘​͘

͟Ǥ͘​͘ ǤǤǤ ͙͘Ǥ͘​͘ Ǥ ͙​͙Ǥ͘​͘ Ǧ Ǧ Ǧ ǣ ͚͙͘​͙Ǧ͚͙͚͘ Ǥ ǡ Ǧ Ǧ ǯ ͙͚Ǥ͘​͘ ǯ ͙͜Ǥ͘​͘ Ǧ Ǧ

ǡ ͚͡ Ǧ ͚͛͘͜͝ ȋ Ȍ

¿ ͠Ǥ͛͘ Ǧ ͙͚Ǥ͛͘ Ǧ ͙͠Ǥ͛͘ Ǧ ͚​͚Ǥ͛͘Ǥ ¿ ͙​͙ Ǧ ͙͜ Ǧ ͙͞ Ǧ ͚͘ Ǧ ͚͛Ǥ͜͝Ǥ ¿ ͡Ǥ͛͘Ǥ

Ǥ ǡ Ǥ ¿ ͠Ǥ ° ¿ ͙͟ ͙​͙Ǥ ¿ ͙͟Ǥ ¿ ͙͛Ǥ

ǡ ͜ Ǧ ͚͙͘͜͝ ȋ Ȍ

Ǥ ¿ ¿ ͡Ǥ͛͘ Ǧ ͙͡Ǥ͛͘Ǣ ͙͡Ǥ͘​͘Ǣ ͡Ǥ͘​͘ Ǧ ͙͘Ǥ͛͘ Ǧ ͙͠Ǥ͘​͘ Ǥ

ǣ ¿ ¿ǣ ͙͚Ǥ͛͘ Ǧ ͙͛Ǥ͛͘ Ǧ ͙͡Ǥ͘͜Ǥ ǣ ¿ ¿ǣ

Ǥ ͚͙͛͛͘͘͟͜​͜​͜ ͚͙͙͛͛͘͘͘͡​͙ Ǥ Ǥ ̻ Ǥ

͙͘Ǥ͛͘ Ǧ ͙​͙Ǥ͛͘ Ǧ ͙͚Ǥ͛͘Ǥ ǣ ͙͜Ǥ͛͘ Ǧ ͙͝Ǥ͛͘ Ǧ ͙͞Ǥ͛͘ Ǧ ͙͟Ǥ͛͘ Ǧ ͙͠Ǥ͛͘Ǥ ͙͚Ǥ͛͘ Ǧ ͙͛Ǥ͛͘ Ǧ ͙͜Ǥ͛͘ Ǧ ͙͝Ǥ͛͘ Ǧ ͙͞Ǥ͛͘ Ǧ ͙͟Ǥ͘​͘ Ǧ ͙͠Ǥ͛͘Ǥ ǯ1 ǣ ǡ Ǥ ¿ ¿ǣ ͙͚Ǥ͛͟ ͙͛Ǥ͛͟ Ǧ ͙͡Ǥ͜͟

͞Ǥ͘​͘ ͞Ǥ͛͘ Ǥ ͞Ǥ͝​͝ ǡ ͟Ǥ͙͝ ǯ ͟Ǥ͚͝ ͟Ǥ͝​͝ ȋ ǤȌ ͠Ǥ͘​͘ ͠Ǥ͙͝ ǯ ȋ͚͔ Ȍ ͡Ǥ͚͘ ͙͘Ǥ͘​͘ ͙͘Ǥ͙͝ ǯ ͙͘Ǥ͘͝ ͙͚Ǥ͙͝ Ǧ ͙͚Ǥ͘͝ ǯ ͙͝Ǥ͘​͘ ͙͟Ǥ͙͘ ͙͠Ǥ͘͝ ȋ ǤȌ ͙͠Ǥ͝​͝ ͙͡Ǥ͛͘ Ǧ ͚͙Ǥ͘​͘ Ǩ î Dz dz

¿ ¿ ͙͘ Dz dz Ǥ ǯ î ǡ ǡ ǡ Ǥ 1 ͛​͙͛͛͛͘͜͠͞͞Ǥ

ǡ Ǥ ¿ ¿ ͙͟Ǥ͙͘ ¿ î ǡ Dz dzǤ ǡ ǯ Öǡ Ǥ

͙ǡ Ǥ ͞Ǥ͘͜ ǡ Ö ǯ ǡ Dz dzǤ Ǥ

͜ǡ Ǥ ͟Ǥ͛͘ Ǥ

ǡ Ǥ ͟Ǥ͝​͝ ǯ Ö Ǥ Ǥ ǡ Ǥ ͙​͙Ǥ͘​͘ ͚ @ǡ

Ǥ ǡ Ǥ ͙͟Ǥ͝​͝

Ǥ Ǥ

ǡ Ǥ ͠Ǥ͘​͘

ǡ Ǥ Ǥ ͟ǡ Ǥ ͙͞Ǥ͘͝ Ȃ

ǡ ǯ Ǥ ͚͘​͘​͘ǡ Ǥ ͚͘Ǥ͝​͝

͚͘​͘​͘ ǡ Ǥ Ǥ

Ǥ ͛͘͜͞Ǥ͚​͚͚͛͜ ͛͘͜͞ ͚͛͘͘͡͞ Ǧ ǣ ̻ Ǥ ̻ Ǥ Ǥ Ǥ

Ǥ ͚͘ ͚​͚Ǥ ȋ͙͘Ǥ͚͘ Ǧ ͙͚Ǥ͚͘ Ǧ ͙͠Ǥ͚͘ȌǢ Ƭ ȋ͟Ǥ͛͘ Ǧ ͙͚Ǥ͜͝ Ǧ ͙͠Ǥ͜͝ȌǢ ȋ͡ Ǧ ͙͚ Ǧ ͙͠ȌǤ

ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͘ ǡ Ǥ ° Ǥ

ǡ ͘͞ ǡ

ǥ ͙​͙Ǥ͛͘

ǤǤǤ ͙​͙Ǥ͘͡

Ǥ ǤǦ Ǥ ͙͘Ǥ͘͡

ǤǤǤ ͙​͙Ǥ͘͡

¿ ͙͘Ǥ͘͡

ǤǤǤ ͙​͙Ǥ͘͡

ǤǤǤ ͙͘Ǥ͘͡

ǤǤǤ ͙​͙Ǥ͘͡ ͙͚Ǥ͙͝ ͡Ǥ͛͘ ͙͝Ǥ͘​͘

͙ǡ Ǥ ͚͙Ǥ͙͘

Ǥ ǤǤǤ


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͛ͥ

ƒ�‡”„‹‘ ƒ ƒ�–ƒ ‡••ƒ ‹� –˜

ƒ —‘Â?ƒ ‘˜‡ŽŽƒ Dz ‡””‡ †‹ ˆ‡†‡dzǤ ”‡•…‹ƒ †‡Ž ‘˜‡…‡Â?–‘

ƒ —‘�ƒ ‘–‹œ‹ƒ

–‹�‡”ƒ”‹ ‡•–‹˜‹

ƒŽ Í™Í Â‰Â‹Â—Â‰Â?‘ Žƒ ‡••ƒ †‡Ž •ƒ„ƒ–‘ ƒŽŽ‡ Í™Í Ç¤Í›Í˜ ° –”ƒ•Â?‡••ƒ †ƒŽŽƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ Ǥ ‘”‡Â?œ‘ †‹ ƒÂ?‡”„‹‘Ǥ Â? ‘Â?†ƒ •— ‡Ž‡–—––‘ǥ ‡Ž‡Â?‘”† ‡ —’‡” ˜Ǥ

‘’‘ ‰Ž‹ •’‡…‹ƒŽ‹ †‡†‹…ƒ–‹ ƒŽŽƒ

Â?‰ †‹ ÂƒÂ†Â”Â‹Â†ÇĄ ”‹Â?‘ ‹ƒÂ?‘ ȋ‹Â? ‘Â?†ƒ ƒŽŽ‡ ͙͙ǤÍšÍ? Â…Â‹Â”Â…ÂƒČŒ –‘”Â?ƒ Ġ ‘……—’ƒ”•‹ †‡ŽŽǯ ‰‘”Â? ÍšÍ˜Í™Í™ÇŚÍšÍ˜Í™ÍšǤ —‡•–ƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ •‹ …‘Â?…Ž—†‡ Žǯ‹–‹Â?‡”ƒ”‹‘ ÂƒÂ”Â–Â‹Â•Â–Â‹Â…Â‘ÇŚÂ•Â’Â‹Â”Â‹Â–Â—ÂƒÂŽÂ‡ †‹ ‡””‡ †‹ ÂˆÂ‡Â†Â‡ÇĄ •‡Â?’”‡ …‘Â? †‘Â?

‹—•‡’’‡ —•ƒ”‹ ȋ†‹”‡––‘”‡ †‡Ž —•‡‘ †‹‘…‡•ƒÂ?Â‘ČŒ …Š‡ ‹ŽŽ—•–”ƒ Žƒ ”‡•…‹ƒ †‡Ž ‘˜‡…‡Â?–‘Ǥ ƒ •‡”ƒ–ƒ …‘Â?…Ž—•‹˜ƒ †‡ŽŽƒ ’”‹Â?ƒ –ƒ’’ƒ †‹ ‰‘”Â? Č‹Â†Â‡Â†Â‹Â…ÂƒÂ–Âƒ ƒŽ …ƒÂ?Â?‹Â?‘ †‡ŽŽƒ Š‹‡•ƒ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ Â?‡‹ Â•Â‡Â…Â‘ÂŽÂ‹ČŒ •‹ ° –‡Â?—–ƒ ƒŽŽƒ …ƒ•ƒ Â?ƒ–ƒŽ‡ †‹ ’ƒ’ƒ

”‘•‡‰—‡ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‡ …‘Â? Dz ƒ —‘Â?ƒ Â‘Â–Â‹ÂœÂ‹ÂƒÇł …Š‡ǥ Â?‡ŽŽƒ •—ƒ ˜‡•–‡ Â‡Â•Â–Â‹Â˜ÂƒÇĄ ’”‘’‘Â?‡ ƒ‹ •—‘‹ –‡Ž‡•’‡––ƒ–‘”‹ —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ ‹–‹Â?‡”ƒ”‹ †‹ ƒ’’”‘ˆ‘Â?†‹Â?‡Â?–‘ Â•Â–Â‘Â”Â‹Â…Â‘ÇŚÂƒÂ”Â–Â‹Â•Â–Â‹Â…Â‘ •—ŽŽ‡ ’‹Î „‡ŽŽ‡ …Š‹‡•‡ ’ƒ””‘……Š‹ƒŽ‹ †‡ŽŽƒ †‹‘…‡•‹Ǥ —‡•–ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ÂƒÇĄ ‡†‹œœ‘Ž‡ Č‹Â?‡ŽŽƒ ÂˆÂ‘Â–Â‘ČŒǤ Dz ƒ —‘Â?ƒ Â‘Â–Â‹ÂœÂ‹ÂƒÇł ˜ƒ ‹Â? ‘Â?Â†ÂƒÇŁ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ƒŽŽ‡ ͙͛ •— ‡Ž‡–—––‘ ‡ ƒŽŽ‡ ͚͘ •— ‡Ž‡Â?‘”†Ǣ •— —’‡” Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ‡ ‹Ž Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ƒŽŽ‡ ͚͘Ǣ •— ‹Î ƒŽŽ‹ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ƒŽŽ‡ Í Ç˘ •— ‡Ž‡„‘ƒ”‹‘ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ƒŽŽ‡ Í Ç¤Í™Í? ‡ ƒŽŽ‡ ͙͘ ‡ •— ™™™Ǥ˜‘…‡Â?‡†‹ƒǤ–˜Ǥ

ƒ‘Ž‘ †‹ ‘Â?…‡•‹‘Ǥ 1 ’‘••‹„‹Ž‡ –”‘˜ƒ”‡ –—––‡ Ž‡ ’—Â?–ƒ–‡ ƒÂ?…Š‡ •—Ž •‹–‘ †‡ŽŽƒ ”ƒ†‹‘ ™™™Ǥ”ƒ†‹‘˜‘…‡Ǥ ‹– ‡ •—Ž •‹–‘ †‡ŽŽƒ †‹‘…‡•‹ ȋ™™™Ǥ †‹‘…‡•‹Ǥ„”‡•…‹ƒǤÂ‹Â–ČŒǤ ÂŽ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ÂƒÇĄ ’”‘†‘––‘ †ƒ ‘…‡ ‡†‹ƒ ‡ …—”ƒ–‘ †ƒ ‡––› ƒ––ƒÂ?‡‘ǥ ˜ƒ ‹Â? ‘Â?†ƒ •‡Â?’”‡ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ƒÂ?…Š‡ •— ƒ†‹‘ ‘…‡ ƒÂ?—Â?ƒ ƒŽŽ‡ Í Ç˘ Â…Âœ ƒŽŽ‡ Í™Í?Ǣ ƒ†‹‘ Žƒ”‘Â?†ƒ ƒŽŽ‡ ͙͞Ǣ ƒ†‹‘ ƒ•‹Ž‹…ƒ ‡”‘ŽƒÂ?—‘˜ƒ ƒŽŽ‡ ͙͘Ǥ͛͘Ǣ ƒ†‹‘ ‘Â?–‡ ƒÂ?‡”„‹‘ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ƒŽŽ‡ ͙͚Ǥ͛͘Ǣ ƒ†‹‘ ƒ’Šƒ´ÂŽ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ ƒŽŽ‡ ͥǤ

ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ Í Ç¤Í˜Í˜ ”ƒ•Â?‹••‹‘Â?‡ †‹ ƒ’’”‘ˆ‘Â?†‹Â?‡Â?–‘ …Š‡ •‹ ‘……—’ƒ †‹ •–‘”‹ƒ ‡ …—Ž–—”ƒǤ

ÂŽ –‹–‘Ž‘ †‡ŽŽƒ ’—Â?Â–ÂƒÂ–ÂƒÇŁ Dz ÇŻÂ‹Â•Â‘ÂŽÂƒ †‡Ž …‹Â?‡Â?ƒdzǤ

ƒ‹ —‡ǥ ŠǤ Í&#x;Ǥ͘͘ ‡”‹‡ †‹ †‹˜‡”–‡Â?–‹ …ƒ”–‘Â?‹ ƒÂ?‹Â?ƒ–‹ ’‡” ‹ ’‹Î ’‹……‘Ž‹Ǥ ŽŽǯ‹Â?–‡”Â?‘ Žƒ ”—„”‹…ƒ Dz ”– ––ƒ…Â?dzǥ …Š‡ •’‹‡‰ƒ …‘Â?‡ ƒŽŽ‡Â?ƒ”‡ Žƒ ’”‘’”‹ƒ ˆƒÂ?–ƒ•‹ƒ …‘•–”—‡Â?†‘ ‰‹‘…Š‹ ÂˆÂƒÂ‹ÇŚÂ†ÂƒÇŚÂ–Â‡Ǥ

ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ ÍžǤ͛͘

1 ƒ ‰‹‘”Â?ƒ–ƒ †‡Ž –‡”œ‘ …ƒÂ?ƒŽ‡ …‘Â?‹Â?…‹ƒ …‘Â? Žƒ ”ƒ••‡‰Â?ƒ •–ƒÂ?’ƒ …‘Â?Â?‡Â?–ƒ–ƒ †ƒŽŽ‘ •–‘”‹…‘ ‰‹‘”Â?ƒŽ‹•–ƒ ƒ‹Ǥ

ƒ Í&#x;ÇĄ ŠǤ Í&#x;Ǥ͘͘ ‰Â?‹ Â?ƒ––‹Â?ƒ ‹ ‰‹‘”Â?ƒŽ‹•–‹ †‹ ƒÍ&#x;ÇĄ †‘’‘ Žƒ …‘Â?•—‡–ƒ ”ƒ••‡‰Â?ƒ •–ƒÂ?Â’ÂƒÇĄ …‘Â?†—…‘Â?‘ —Â?ǯ‹Â?–‡”‡••ƒÂ?–‡ ƒ”‡Â?ƒ ’‘Ž‹–‹…ƒ †‡†‹…ƒ–ƒ ƒ‹ ’”‘„Ž‡Â?‹ †‡ŽŽǯ –ƒŽ‹ƒǤ

‡–‡ ÍœÇĄ ŠǤ Í Ç¤Í›Í˜ ‡Ž‡ˆ‹ŽÂ? ’‘Ž‹œ‹‡•…‘ ƒÂ?„‹‡Â?–ƒ–‘ Â?‡ŽŽ‡ •–”ƒ†‡ †‹ ‘• Â?‰‡Ž‡•Ǥ Â? †‡–‡…–‹˜‡ †‡ŽŽƒ •“—ƒ†”ƒ ‘Â?‹…‹†‹ ° •—ŽŽ‡ –”ƒ……‡ †‡‹ …”‹Â?‹Â?ƒŽ‹ †‡ŽŽƒ …‹––Â?Ǥ

ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ ͙͘ǤÍ›Í? ƒŽÂ?nj•Š‘™ …‘Â?†‘––‘ †ƒ ‹‘˜ƒÂ?Â?‹ Â?˜‡”•ƒ ‡ ”‹ƒÂ?Â?ƒ ‹ƒÂ?’‘Ž‹Ǥ

ÂŽ –‡Â?ƒ †‡ŽŽƒ ’—Â?Â–ÂƒÂ–ÂƒÇŁ Ž‡ ‹Â?–‡”…‡––ƒœ‹‘Â?‹ ‡ Žƒ ’”‹˜ƒ…› †‹ ‘‰Â?‹ …‹––ƒ†‹Â?‘ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘Ǥ

ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ ͙͚ǤÍ™Í? –ƒ ’‡” ‹Â?‹œ‹ƒ”‡ Žƒ ÍžÍ Í” ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ‘•–”ƒ ‹Â?–‡”Â?ƒœ‹‘Â?ƒŽ‡ Â†ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ …‹Â?‡Â?ƒ–‘‰”ƒˆ‹…ƒ †‹ ‡Â?‡œ‹ƒǤ Ž‹ ƒ‰‰‹‘”Â?ƒÂ?‡Â?–‹ǥ ‹ ˆ‹ŽÂ? ‹Â? Â‰ÂƒÂ”ÂƒÇĄ ‹ ˜‹’Ǥ

ƒ‹ —‡ǥ ŠǤ ͙͛Ǥ͛͘ •˜ƒŽ†‘ ‡˜‹Žƒ…“—ƒ …‹ ’”‡•‡Â?–ƒ ‹Ž –‡””‹–‘”‹‘ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘ ‡ Ž‡ •—‡ „‡ŽŽ‡œœ‡ …—Ž–—”ƒŽ‹ ‡ ’ƒ‡•ƒ‰‰‹•–‹…Š‡Ǥ ƒ‹ Â?‘ǥ ŠǤ ͙͜Ǥ͘͘ ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‡ †‡†‹…ƒ–‘ ƒŽ Â?ƒ”‡ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘Ǥ ƒ ’—Â?–ƒ–ƒ ° †‡†‹…ƒ–ƒ ƒŽŽƒ ƒ”†‡‰Â?ƒ ‡ ƒŽŽ‡ •—‡ „‡ŽŽ‡œœ‡ ’ƒ‡•ƒ‰‰‹•–‹…Š‡Ǥ ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ ͙͜ǤÍœÍ?

‹ŽÂ? †‹”‡––‘ †ƒ –ƒÂ?Ž‡› ”ƒÂ?‡” Â?‡Ž ͙͙ͥ͞ǥ ˜‹Â?…‹–‘”‡ †‹ †—‡ ’”‡Â?‹ Â•Â…ÂƒÂ”ÇĄ …‘Â? ’‡Â?…‡” ”ƒ…› ‡ —”– ƒÂ?…ƒ•–‡”Ǥ ÂŽ ”ƒ……‘Â?–‘ ”‘Â?ƒÂ?œƒ–‘ †‹ …‹Ö …Š‡ ƒ……ƒ††‡ Â?‡ŽŽ‡ ƒ—Ž‡ †‡Ž …‡Ž‡„”‡ ’”‘…‡••‘ †‹ ‘”‹Â?„‡”‰ƒǤ

–ƒŽ‹ƒ ͙ǥ ŠǤ ͚͚Ǥ͘͘ ‹ŽÂ? Â†ÇŻÂƒÂ˜Â˜Â‡Â?–—”ƒ †‡Ž ͙ͥͥÍ? …‘Â? ‡˜‹Â? ‘•–Â?‡” ‡ ‡Â?Â?‹• ‘’’‡”Ǥ

Â? —Â? Ž‘Â?–ƒÂ?‘ ˆ—–—”‘ Žƒ ‡””ƒ ° …‘Â?’Ž‡–ƒÂ?‡Â?–‡ ”‹…‘’‡”–ƒ †‹ ƒ…“—ƒǤ ƒ Â…ǯ° —Â? ƒ–‘ŽŽ‘ǤǤǤ

ƒ‹ Â?‘ǥ ŠǤ ͙͘ǤÍ?Í?

‘•ƒ”‹‘ ƒ”‡ŽŽ‘ ’”‡•‡Â?–ƒ —Â?ƒ ”—„”‹…ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒŽ‡ †‡†‹…ƒ–ƒ ƒŽŽƒ Š‹‡•ƒ Â…ÂƒÂ–Â–Â‘ÂŽÂ‹Â…ÂƒÇĄ ‹Â? –ƒŽ‹ƒ ‡ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘Ǥ •‡‰—‹”‡ Žƒ †‹”‡––ƒ †‡ŽŽƒ ƒÂ?–ƒ ‡••ƒǤ ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ ͚͘Ǥ͚͘ ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ ‡•–‹˜‘ …‘Â? ‹Ž ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ †‹ •ƒŽ—–‡ ‡ Â?‡†‹…‹Â?ƒ …‘Â?†‘––‘ †ƒ ‹…Š‡Ž‡ ‹”ƒ„‡ŽŽƒǤ ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ ͚͛Ǥ͚͘

Â? ‘Â?†ƒ Žƒ •‹Â?–‡•‹ †‡ŽŽƒ …‡Ž‡„”‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‡ …Š‡ •‹ •˜‘Ž‰‡ ƒ ‰‹—‰Â?‘ ƒ ƒ…‡”ƒ–ƒǤ —Ž ’ƒŽ…‘ ‹ Â?—‘˜‹ ƒ”–‹•–‹ †‡ŽŽƒ Â?—•‹…ƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒǤ

Â?› ‹Â?‡Â?ƒ ‹–•ǥ ŠǤ ͚͙Ǥ͙͘ Č‚ ƒÂ?ƒŽ‡ Â?› ͛͘͜Ǥ ––‹Â?ƒ …‘Â?Â?‡†‹ƒ ‰ƒÂ?‰•–‡” †‹”‡––ƒ Â?‡Ž ͚͘͘͘ †ƒ —› ‹–…Š‹‡ǥ …‘Â? ƒ•‘Â? –ƒ–ŠƒÂ? ‡ ”ƒ† ‹––Ǥ ÂŽ ‰”‘––‡•…‘ †‡ŽŽƒ …”‹Â?‹Â?ƒŽ‹–Â? ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–ƒ †‹ ‘Â?†”ƒǤ

ƒ–‹‘Â?ƒŽ Â‡Â‘Â‰Â”ÂƒÂ’ÂŠÂ‹Â…ÇĄ ŠǤ ͙͙Ǥ͙͘

ƒÂ?ƒŽ‡ Â?› ͛͘͜Ǥ ‡”‹‡ †‹ †‘…—Â?‡Â?–ƒ”‹ …Š‡ •’‹‡‰ƒÂ?‘ …‘Â?‡ ƒ””ƒÂ?‰‹ƒ”•‹ ‡ǥ …‘Â? —Â? ’‘ǯ †‹ ‹Â?˜‡Â?Â–Â‹Â˜ÂƒÇĄ ”‹’ƒ”ƒ”‡ …‹Ö …Š‡ ’‡” Â?‘Ž–‹ •ƒ”‡„„‡ †ƒ „—––ƒ”‡Ǥ ƒ‹ —‡ǥ ŠǤ ͙͛ǤÍ?͘ Íš ͛͛ ’ƒœ‹‘ “—‘–‹†‹ƒÂ?‘ †‡†‹…ƒ–‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ ‹Â? …ƒÂ?’‘ Â?‡†‹…‘Ǥ ‡ —Ž–‹Â?‡ •…‘’‡”–‡ •…‹‡Â?–‹ˆ‹…Š‡ ‡ ‹ …‘Â?•‹‰Ž‹ —–‹Ž‹ ’‡” ’”‡˜‡Â?‹”‡ Ž‡ Â?ƒŽƒ––‹‡Ǥ ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ Í™Í?ǤÍ?͘ ÇŻ ‘Â?Â?‡†‹ƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ †‡Ž Í™ÍĄÍ Í&#x;Ǥ —‡ ƒ†‘Ž‡•…‡Â?–‹ †‡…‹†‘Â?‘ †‹ Â’ÂƒÂ”Â–Â‹Â”Â‡ÇĄ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?•ƒ’—–ƒ †‡‹ ‰‡Â?‹–‘”‹ǥ ’‡” —Â?ƒ ˜ƒ…ƒÂ?œƒ ‹Â? •ƒ……‘ ƒ ’‡Ž‘Ǽ

ƒ‹ ”‡ǥ ŠǤ ͚͙Ǥ͘Í? ÇŻ Š”‹ŽŽ‡” †‡Ž ÍšÍ˜Í˜ÍœÇĄ …‘Â? Â?†› ƒ”…‹ƒǤ Â?ƒ †‡–‡…–‹˜‡ ‹Â?†ƒ‰ƒ …‘Â? ‹Ž •—‘ …‘ŽŽ‡‰ƒ •— —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ ‘Â?‹…‹†‹ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ Žƒ •–‡••ƒ Â?ÂƒÂ–Â”Â‹Â…Â‡ÇŁ –—––‡ Ž‡ ˜‹––‹Â?‡ •‘Â?‘ •–ƒ–‡ •—‘‹ ƒÂ?ƒÂ?–‹Ǥ

ƒ–‹‘Â?ƒŽ Â‡Â‘Â‰Â”ÂƒÂ’ÂŠÂ‹Â…ÇĄ ŠǤ ͚͙Ǥ͙͘ ƒÂ?ƒŽ‡ Â?› ͛͘͜Ǥ ǯ‹Â?‰‡‰Â?‡”‹ƒ ƒŽ •‡”˜‹œ‹‘ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘Ǥ Â? “—‡•–‹ †‘…—Â?‡Â?–ƒ”‹ •…‘’”‹ƒÂ?‘ ‹Ž Žƒ˜‘”‘ …Š‡ •–ƒ †‹‡–”‘ ƒŽŽ‡ ’‹Î ‹Â?’‘Â?‡Â?–‹ ‹Â?˜‡Â?œ‹‘Â?‹ †‡‰Ž‹ —Ž–‹Â?‹ ƒÂ?Â?‹Ǥ ‰‰‹ •…‘’”‹”‡Â?‘ —Â?ƒ ‰‹‰ƒÂ?–‡•…ƒ ’‡–”‘Ž‹‡”ƒǤ

‹•…‘˜‡”› ŠƒÂ?Â?‡Žǥ ŠǤ ͙͛Ǥ͘͘ ÇŻ1 ƒÂ?ƒŽ‡ Â?› ͙͘͜Ǥ Â?–‡”‡••ƒÂ?–‹ ‡ †‹˜‡”–‡Â?–‹ †‘…—Â?‡Â?–ƒ”‹ …Š‡ •’‹‡‰ƒÂ?‘ ‹Â? ’‘…Š‹ Â?‹Â?—–‹ ‹Ž Žƒ˜‘”‘ –‡…Â?‘Ž‘‰‹…‘ …Š‡ •‡”˜‡ ’‡” …‘•–”—‹”‡ ‘‰‰‡––‹ †‹ —•‘ …‘Â?—Â?‡Ǥ

Â˜ÍšÍ˜Í˜Í˜ÇĄ ŠǤ ͚͚Ǥ͘Í? ƒ ‰‹‘”Â?ƒŽ‹•–ƒ ƒ‘Žƒ ƒŽ—œœ‹ ‹Â?–‡”˜‹•–ƒ ’‡”•‘Â?ƒ‰‰‹ †‡Ž Â?‘Â?†‘ †‡ŽŽ‘ •’‡––ƒ…‘Ž‘ …Š‡ ŠƒÂ?Â?‘ ˜‹••—–‘ ‹Ž •‡…‘Ž‘ ƒ’’‡Â?ƒ –”ƒ•…‘”•‘ǤǤǤ

‡–‡ ÍœÇĄ ŠǤ ͙͞ǤÍ›Í? ÇŻ ‹ŽÂ? †‹ ˆƒÂ?–ƒ•…‹‡Â?œƒ †‡Ž Í™ÍĄÍžÍ˜ÇĄ …‘Â? Ԡ ƒ›Ž‘”Ǥ Â?‘ •…‹‡Â?œ‹ƒ–‘ ˜‹ƒ‰‰‹ƒ Â?‡Ž –‡Â?’‘ǤǤǤ

‡–‡ ÍœÇĄ ŠǤ ͚͛ǤÍšÍ? ‹ŽÂ? †‡Ž ͙ͥÍ&#x;ÍĄ …‘Â? ‘„‡”– ‡†ˆ‘”†Ǥ ƒ””› ”—„ƒÂ?‡” †‹˜‡Â?–ƒ †‹”‡––‘”‡ †‡Ž …ƒ”…‡”‡ †‹ ƒÂ?‡ˆ‹‡Ž†Ǥ ”‹Â?ƒ †‹ ƒ••—Â?‡”‡ Žǯ‹Â?…ƒ”‹…‘ •‹ ˆƒ ”‹Â?…Š‹—†‡”‡ Â?‡Ž ’‡Â?‹–‡Â?œ‹ƒ”‹‘ǤǤǤ

‡–‡ ÍœÇĄ ŠǤ ͚͙Ǥ͙͘

––‹Â?ƒ ’‡ŽŽ‹…‘Žƒ …‘Â? ƒ••‹Â?‘ ”‘‹•‹ǥ Š‹Ž‹’’‡ ‘‹”‡– ‡ ƒ”‹ƒ

”ƒœ‹ƒ —…‹Â?‘––ƒǤ ͙ͥÍ?ÍšǤ Â? ’‘•–‹Â?‘ †‹ —Â?ƒ ’‹……‘Žƒ ‹•‘Žƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒ …‘Â?‘•…‡ ‹Ž ’‘‡–ƒ ƒ„Ž‘ǤǤǤ

‡Ž‡˜‹•‹‘Â?‡ ǯ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹͘Â?‡ –‡Ž‡˜‹•‹˜ƒ

$O VHUYL]LR GHOOD YHULWj R GHJOL LQWHUHVVL GL SDUWH" Povera televisione: odiata e amata allo stesso tempo. Molti spettatori dichiarano di guardarla spesso senza un reale interesse, cosĂŹ per passare il tempo, magari per farsi due risate criticando reality e quiz-show. Ammettono che la maggior parte del tempo passato davanti allo schermo è tempo perso, ma alla ďŹ ne non riescono a fare a meno di questa quotidiana abitudine. Poi però si ricordano di un dettaglio decisivo, che potrebbe testimoniare a loro favore, impressionare positivamente i loro interlocutori: il telegiornale: “l’unica cosa che salvo della tv è il tgâ€?, “almeno il telegiornale una volta al giorno bisogna guar-

darloâ€?‌ Ăˆ vero: essere informati è importante, ma ciò non signiďŹ ca che questo servizio possa essere elargito esclusivamente dalla tv. Affermare che il telegiornale sia l’unico modo per restare aggiornati sui fatti del mondo è molto pericoloso, soprattutto se lo diciamo in Italia. Certamente è il metodo piĂš comodo per apprendere informazioni generiche: politica, cronaca, esteri, mode, sport. Di tutto un po’, anzi pochissimo e spesso nulla. Del resto in mezz’ora non si può certo fare il giro del mondo e nemmeno del Paese. Sta al direttore della redazione decidere cosa è una notizia e cosa non lo

è. Una bella responsabilità , visto che milioni di persone sceglieranno un solo telegiornale per farsi raccontare la realtà . Sono pochi gli spettatori che riescono a seguire piÚ telegiornali, sintonizzandosi dalle 18.30 alle 21. Chi lo facesse, si accorgerebbe di due interessanti aspetti. Il primo: le notizie scelte dai direttori sono sempre le stesse. Affermazione tanto banale quanto vera: in tv non si può tacere ciò che tutti gli altri gridano, altrimenti si rischia di perdere pubblico. CosÏ ci si tira a vicenda in un circolo vizioso che spesso cede tutto il suo spazio a storie inutili o peggio dannose al tessuto sociale, basti pensare al tap-

peto rosso che i tg offrono agli omicidi, meglio ancora se efferati e misteriosi. Il secondo aspetto: una notizia cambia radicalmente a seconda di chi la racconta. Fatto ormai digerito dai telespettatori italiani. Ma pensandoci bene ciò non è affatto normale. Non è normale che la scorsa settimana il Tg3, raccontando la Giornata mondiale della gioventĂš, desse la maggior parte dello spazio alle proteste di alcune migliaia di oppositori all’evento, senza porre maggiore attenzione ai quasi due milioni di pellegrini giunti a Madrid. Come non è normale che il Tg1 operasse al contrario, sorvolando sui dissidenti. L’abilitĂ nel

sapere quanto spazio dare alle notizie è frutto di esperienza e di professionalitĂ , e di certo non può avere a che fare con ideologie personali o, peggio, acquisite per interesse. La realtà è una sola, ma il suo racconto è sempre relativo, viene quindi ďŹ ltrato, mediato, e la tv è il medium piĂš potente e credibile. La soluzione: accedere ad altre realtĂ di informazione, come internet, la carta stampata, o anche solo i programmi di approfondimento televisivi. Alla peggio cercare di seguire almeno due telegiornali diversi, per cogliere differenze e afďŹ nitĂ . E magari un po’ di veritĂ .


͘͜

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

—ƒ”†ƒ Žƒ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒœ‹‘Â?‡ …‘Â? ‹Ž …‡ŽŽ—Žƒ”‡Ǥ ‘Â? ‹Ž ” ‘†‡ ƒÂ?…Š‡ ‹ –”ƒ‹Ž‡”

‡ ”‡‰‘Ž‡ †‡ŽŽƒ –”—ˆˆƒ

‡–‡…–‹˜‡ ‡‡ ‡ǤǤǤ

‘Â? ° —Â? ‰‹‘”Â?‘ ˆ‘”–—Â?ƒ–‘ ’‡” ”‹’’ ‡Â?Â?‡†›ǣ Â?‡Â?–”‡ ° ‹Â? „ƒÂ?…ƒ •‹ –”‘˜‡”Â? Â?‡Ž Â?‡œœ‘ †‹ —Â?ƒ †‘’’‹ƒ ”ƒ’‹Â?ƒ Â?‡••ƒ ‹Â? ƒ––‘ †ƒ †—‡ „ƒÂ?†‡ Â†Â‹Â˜Â‡Â”Â•Â‡ÇĄ —Â?ƒ †‹ ’”‘ˆ‡••‹‘Â?‹•–‹ ‡ ÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Âƒ …‘Â?’‘•–ƒ †ƒ †—‡ •“—ƒ––”‹Â?ƒ–‹ ˆƒÂ?Â?—ŽŽ‘Â?‹ǥ ‡ †‘’‘ ‡••‡”‡ ”‹Â?ƒ•–‘ „Ž‘……ƒ–‘ ‹Â?•‹‡Â?‡ ƒ‰Ž‹ ƒŽ–”‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”Â?‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â†Â‹ÂˆÂ‹Â…Â‹Â‘ǤǤǤ

‹Â?ÂƒÇĄ ƒÂ?Â?‘ ÍžÍĄÍ˜ †Ǥ Ǥ ƒŽ –‡Â?’‘ †‡ŽŽƒ †‹Â?ƒ•–‹ƒ ƒÂ?‰Ǥ Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ ‹Â?•’‹‡‰ƒ„‹Ž‹ •…‹ƒ‰—”‡ Â?‹Â?ƒ……‹ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ•Â…Â‡Â•Âƒ ƒŽ ’‘–‡”‡ †‹ — ‡–‹ƒÂ?ÇĄ †‡•–‹Â?ƒ–ƒ Ġ ‡••‡”‡ Žƒ ’”‹Â?ƒ †‘Â?Â?ƒ ‹Â?’‡”ƒ–”‹…‡Ǥ ‘Ž‡Â?†‘ ”‹•‘Ž˜‡”‡ ‹Ž Â…ÂƒÂ•Â‘ÇĄ — •‹ ƒˆˆ‹†ƒ ƒŽ †‡–‡…–‹˜‡ ‡‡Ǥ ‘ Â?‘Â?‹Â?ƒ ‹—†‹…‡ —’”‡Â?‘ †‡ŽŽǯ Â?’‡”‘Ǥ ‡ ‹Â?†ƒ‰‹Â?‹ Ž‘ …‘Â?†—…‘Â?‘ ƒŽ ‡”…ƒ–‘ ƒÂ?–ƒ•Â?ƒǤǤǤ

‹Â?‡Â?ƒ Dz —Â?‰ ˆ— ƒÂ?†ƒ ͚dz …ƒÂ?„‹ƒ Â”Â‡Â‰Â‹ÂƒÇŁ †‹‡–”‘ Žƒ Â?ƒ……Š‹Â?ƒ ‡Â?Â?‹ˆ‡” —Š

,O ULWRUQR GHO 3DQGDPRQLR ‘ǥ ’”‘–ƒ‰‘Â?‹•–ƒ †‡Ž •‡…‘Â?†‘ …ƒ’‹–‘Ž‘ †‡ŽŽƒ •ƒ‰ƒ –ƒ”‰ƒ–ƒ ”‡ƒÂ?™‘”Â?• ‡ Â‹ÂšÂƒÂ”ÇĄ •‹ –”‘˜ƒ ƒ ˆƒ”‡ ‹ …‘Â?–‹ …‘Â? ‹Ž •—‘ ’ƒ••ƒ–‘ …Š‡ –‘”Â?‡”Â? ƒŽŽƒ Â?‡Â?–‡ ’”‡’‘–‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ ‡ —Â?ƒ Â?—‘˜ƒ Â?‹Â?ƒ……‹ƒ ’‡” Žƒ ‹Â?ƒǤ Â? ƒ…–‹‘Â?ÇŚÂ?‘˜‹‡ …Š‡ ”ƒ……‘Â?–ƒ Žƒ ”‹…‡”…ƒ †‡ŽŽǯ‹†‡Â?–‹–Â?

—––‹ ’‡” —�‘

ƒ’–ƒ‹� �‡”‹…ƒ

†‹ ‘�ƒ‹� ‘—’‹Ž

Â‰Â‹Â‘Â˜Â‡Â†Âż ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ‘”‡ ͚͘Ǥ͛͘

‹ƒ”‹‘ †‹ —�ƒ •…Š‹ƒ’’ƒ †‹ Š‘” ”‡—†‡�–ŠƒŽ

7

re anni fa un Panda, paffuto e rotondo, simpatico, con battute esilaranti, protagonista di situazioni divertenti fu apprezzato sia da critica che da pubblico, a tal punto da aggiudicarsi 10 Oscar e ottenendo successo al botteghino (633 milioni di euro incassati nel mondo). Tornano al cinema, attese piĂš che mai, le avventure del mitico Panda Po e delle cinque furie (Tigre, Gru, Mantide, Vipera e Scimmia) dopo che, nell’episodio precedente, si era rivelato, nonostante le difficoltĂ e l’incredulitĂ iniziale dei piĂš, il Guerriero Dragone che deve proteggere la Valle della Pace. Il secondo capitolo della saga porta il protagonista della pellicola targata Dreamworks a fare i conti con il proprio passato che ritorna prepotentemente alla sua mente. Po comincia a chiedersi chi sia, da dove arrivi e chi fossero i suoi genitori reali. Il futuro: la nuova minaccia che ora si abbatte sull’intera Cina, e che mira alla conquista del mondo intero, è rappresentata dal terribile pavone Lord Shen. Il nuovo cartoon della Dreamwork è diretto (a differenza del pri-

mo episodio in cui i registi erano Mark Osborne e John Stevenson) dall’esordiente Jennifer Yuh. La regista accompagna e sottolinea anche con il tipo di animazione le fasi differenti di Po: quella sognatrice, quella legata al passato e quella eroica del presente. Le voci dell’originale sono di attori noti: Jack Black è la voce di Po, Angelina Jolie è Tigre, Seth Rogen è Mantide, Lucy Liu è Vipera, David Cross è Gru, Dustin Hoffman è maestro Shifu. In italiano le voci non sfigurano certo rispetto a quelle originali; su tutti il protagonista che ha la voce di Fabio Volo. Non è un doppiatore di professione, ma il suo Po è piacevole, vero e molto italiano (si differenzia dall’originale) nel suo essere un po’ svogliato nel fare le cose. Fa un po’ meno ridere, secondo al-

ƒ ˜‘…‡ †‹ ‘ ‹Â? ‹–ƒŽ‹ƒÂ?‘ ° †‹ ƒ„‹‘ ‘Ž‘ …Š‡ ”‡Â?†‡ ‹Ž ƒÂ?†ƒ •‹Â?’ƒ–‹…‘ ‡ Â˜Â‡Â”Â‘ÇĄ †‹˜‡”•‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‘Â”Â‹Â‰Â‹Â?ƒŽ‡ ’‹Î ‡Â?‡”‰‹…‘

Dz ͚dz

cuni, questo capitolo, ma la Dreamworks ha fatto passi in avanti dando spazio all’azione e alle situazioni da action movie, alla profonditĂ dei temi affrontati e all’evoluzione della storia, anche nei particolari piĂš dettagliati. Tutte attenzioni che manifestano il percorso che Dreamworks e Pixar stanno compiendo, inaugurato in modo particolare con il bellisimo cartoon “Dragon Trainerâ€?. La trama appare un poco scontata, sin dall’inizio, visto che riparte da un punto lasciato aperto e in sospeso nel primo episodio: un Panda figlio di un’oca. Pare ovvio che qui esista un ottimo input iniziale sfruttabile nell’evoluzione della storia: capire le origini e l’identitĂ del figlio. La domanda è: chi sono? La risposta sarĂ la soluzione e conclusione del film. Nel primo capitolo non si era accennato a questo aspetto, se non di striscio e lasciato in sospeso; da qui parte il secondo capitolo che, con grande intelligenza, lascia aperta la porta ad un terzo episodio. La decisione ovviamente sarĂ presa dal successo al botteghino; ci si potrebbe mettere la mano sul fuoco: il panda e il kung fu sono ormai garanzia di successo, tanto per piccini che per adulti.

˜‡Â?‡”†¿ ͚͞ ƒ‰‘•–‘ ‘”‡ ͚͘ǤÍœÍ? •ƒ„ƒ–‘ ÍšÍ&#x; ƒ‰‘•–‘ ‘”‡ ͚͘ǤÍœÍ? †‘Â?‡Â?‹…ƒ ÍšÍ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ ‘”‡ ͚͘ǤÍœÍ?

†‹ ‘‡ ‘Š�•–‘�

†‘Â?‡Â?‹…ƒ ÍšÍ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ ‘”‡ ͚͙Ǥ͘͘ Ž—Â?‡†¿ ͚ͥ ƒ‰‘•–‘ ‘”‡ ͚͙Ǥ͘͘ Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ͛͘ ƒ‰‘•–‘ ‘”‡ ͚͙Ǥ͘͘

Dz ƒ’–ƒ‹Â? Â?Â‡Â”Â‹Â…ÂƒÇŁ ÂŽ ”‹Â?‘ ‡Â?Â†Â‹Â…ÂƒÂ–Â‘Â”Â‡Çł •‹ …‘Â?…‡Â?–”‡”Â? •—‹ ’”‹Â?‹ Â?‘Â?‡Â?–‹ †‡ŽŽǯ Â?‹nj ˜‡”•‘ ÂƒÂ”Â˜Â‡ÂŽÇĄ “—ƒÂ?†‘ –‡˜‡ ‘‰‡”• Č‹ Š”‹• ˜ƒÂ?Â•ČŒ •‹ ’”‡•–ƒ ˜‘Ž‘Â?–ƒ”‹ƒÂ?‡Â?–‡ Ġ —Â? ‡•’‡nj ”‹Â?‡Â?–‘ …Š‡ Ž‘ –”ƒ•ˆ‘”Â?ƒ ‹Â? —Â? —’‡” ‘Ž†ƒ–‘ …‘Â?‘•…‹—nj –‘ …‘Â?‡ ƒ’‹–ƒÂ? Â?‡”‹…ƒǤ ‹˜‡Â?–ƒ–‘ ƒ’‹–ƒÂ? Â?Â‡Â”Â‹Â…ÂƒÇĄ ‘‰‡” •‹ —Â?‹•…‡ ƒ —…Â?› ÂƒÂ”ÇŚ Â?‡• Č‹ ‡„ƒ•–‹ƒÂ? –ƒÂ?ČŒ ‡ ƒ ‡‰nj ‰› ƒ”–‡” Č‹ ƒ›Ž‡› Â–Â™Â‡Â‡ČŒ ’‡” •…‘Â?ˆ‹‰‰‡”‡ ÂŽÇŻÂ‘Â”Â‰ÂƒÂ?‹œœƒœ‹‘Â?‡ Â?ƒŽ˜ƒ‰‹ƒ Â›Â†Â”ÂƒÇĄ …ƒ’‹–ƒÂ?ƒ–ƒ †ƒŽ –‡””‹„‹Ž‡ ‡† Â?—ŽŽ Č‹ —‰‘ ‡ƒ˜‹Â?Â‰ČŒǤǤǤ

‹Â?ƒÂ?œ‹ƒÂ?‡Â?–‹ ’‡” ‹Ž †‹‰‹–ƒŽ‡ †‡ŽŽ‡ ƒŽ‡ ƒ •…‘Â?Â?‡••ƒ ‡ Žƒ …‘”•ƒ †‡Ž †‹nj ‰‹–ƒŽ‡ …‘Â?–‹Â?—ƒǤ Â?…Š‡ Žƒ ‡‰‹‘nj Â?‡ ‘Â?„ƒ”†‹ƒ ’”‘’‘Â?‡ —Â? „ƒÂ?†‘ ˆ‹Â?ƒŽ‹œœƒ–‘ ’”‘’”‹‘ ƒŽŽƒ Â†Â‹Â‰Â‹Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂœÇŚ œƒœ‹‘Â?‡Ǥ ƒ •…ƒ†‡Â?œƒ ’‡” Ž‡ ’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‹ †‡ŽŽ‡ †‘Â?ƒÂ?†‡ ° •–ƒ–ƒ ˆ‹••ƒ–ƒ ƒŽ ͚ͥ •‡––‡Â?„”‡Ǥ ‡ †‘Â?ƒÂ?†‡ ’”‡nj •‡Â?–ƒ–‡ …Š‡ •‹ ƒ‰‰‹—†‹…Š‡”ƒÂ?Â?‘ ‹ ˆ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒÂ?‡Â?–‹ ”‹…‡˜‡”ƒÂ?Â?‘ ‹Ž Í&#x;Í˜ÎŹ †‡ŽŽƒ …‹ˆ”ƒ ”‹…Š‹‡•–ƒ …Š‡ •ƒ”Â? …‘•¿ Â•Â—Â†Â†Â‹Â˜Â‹Â•Â‘ÇŁ Í&#x;Í?ÎŹ ƒ˜”Â? —Â? –ƒ••‘ ÂƒÂ‰Â‡ÇŚ Â˜Â‘ÂŽÂƒÂ–Â‘ÇĄ Â?‡Â?–”‡ ‹Ž ÍšÍ?ÎŹ •ƒ”Â? †ƒ–‘ ƒ ˆ‘Â?†‘ ’‡”†—–‘ǥ …‹‘° …Š‡ Â?‘Â? †‡˜‡ ‡••‡”‡ ”‡•–‹–—‹–‘Ǥ ƒ •’‡•ƒ Â?‹Â?‹Â?ƒ ’‡” Â’ÂƒÂ”Â–Â‡Â…Â‹Â’ÂƒÇŚ ”‡ ƒŽŽƒ †‘Â?ƒÂ?†ƒ ° †‹ Í›Í?Â?‹Žƒ ‡—”‘Ǥ ÇŻÂƒÂ‹Â—Â–Â‘ Â?ƒ••‹Â?‘ …‘Â?…‡••‘ ƒÂ?ÇŚ Â?‘Â?–ƒ ƒ ÍšÍ?͘Â?‹Žƒ ‡—”‘Ǥ ‡ •’‡•‡ ƒÂ?Â?‡••‡ǥ …Š‡ †‡˜‘Â?‘ ‡••‡”‡ Â‡ÂˆÇŚ ˆ‡––—ƒ–‡ †‘’‘ Žƒ ’”‡•‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ †‘Â?ƒÂ?Â†ÂƒÇĄ •‘Â?‘ǣ ÂŽÇŻÂƒÂ…Â“Â—Â‹Â•Â–Â‘ †‹ ƒ’’ƒ”‡……Š‹ƒ–—”‡ †‹‰‹–ƒŽ‹ ƒ†‹„‹–‡ ƒŽŽƒ ’”‘‹‡œ‹‘Â?‡ǥ …‘Â?’”‡•‹ ‰Ž‹ ÂƒÂ…ÇŚ …‡••‘”‹ Â?‡…‡••ƒ”‹Ǣ Ž‡ ‘’‡”‡ •–”‡–nj –ƒÂ?‡Â?–‡ ˆ—Â?œ‹‘Â?ƒŽ‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?Â•Â–ÂƒÂŽÂŽÂƒÂœÂ‹Â‘ÇŚ Â?‡ †‡‹ Â?ƒ……Š‹Â?ƒ”‹ ’‡” Žƒ Â†Â‹Â‰Â‹Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂœÇŚ œƒœ‹‘Â?‡Ǣ Ž‡ •’‡•‡ †‹ ’”‘‰‡––ƒœ‹‘Â?‡ ‡ †‹ †‹”‡œ‹‘Â?‡ †‡‹ Žƒ˜‘”‹ …‘Â?’”‡•‡ ‡Â?–”‘ —Â? Ž‹Â?‹–‡ †‡Ž Í&#x;ÎŹ †‡Ž …‘•–‘ …‘Â?’Ž‡••‹˜‘Ǥ ‡‹ ƒ”ƒÂ?‡–”‹ †‹ ˜ƒŽ—–ƒœ‹‘Â?‡ ”‹‡Â?ÇŚ –”‡”ƒÂ?Â?‘ Žǯ‹Â?•‡”‹Â?‡Â?–‘ ‹Â? ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ †‹ ‹Â?–‡”‡••‡ ”‡‰‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ •‡ Žƒ ƒŽƒ …‘ŽŽ‘…ƒ–ƒ ‹Â? ‘Â?—Â?‹ †‹ ’‹……‘Ž‡ †‹nj

Â?‡Â?•‹‘Â?‹ ‡ …‘Â? ”‹†‘––ƒ †‹•–”‹„—nj œ‹‘Â?‡ †‹ ’”‘†‘––‹ …‹Â?Â‡ÂƒÂ—Â†Â‹Â‘Â˜Â‹Â•Â—ÂƒÇŚ Ž‹ǥ Â?‡‹ …‡Â?–”‹ •–‘”‹…‹ ‡Ȁ‘ —”„ƒÂ?‹ǥ •‡ Ž‡ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒœ‹‘Â?‹ †‡ŽŽ‡ ƒ––‹˜‹–Â? …Š‡ ƒ„„‹ƒÂ?‘ —Â?ƒ ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ÂƒÂ–ÇŚ –‡Â?œ‹‘Â?‡ ƒŽŽƒ †‹ˆˆ—•‹‘Â?‡ ‡ ’”‘Â?‘nj œ‹‘Â?‡ …—Ž–—”ƒŽ‡ ‹Â? ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‡ ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹–Â?ÇĄ Â†ÇŻÂ‡Â•Â•ÂƒÂ‹ ‡ •…Š‡”Â?‹ †‹ “—ƒŽ‹–Â?ÇĄ ‡ ‹Ž Â?—Â?‡”‘ ‰‹‘”Â?ƒ–‡ †‹ ƒ’‡”–—”ƒ †‡ŽŽƒ Â•ÂƒÂŽÂƒÇŁ Č‹Îś ͙͚͘ ‰‹‘”Â?ÂƒÇŚ –‡ Îł –”‡ ’—Â?–‹ǥ ͙͚͘ Č‚ Í™Í?͘ ‰‹‘”Â?ƒ–‡ Îł …‹Â?“—‡ ’—Â?–‹ǥ Í™Í?Í™ Č‚ ͚͘͘ ‰‹‘”Â?ƒ–‡ Îł ͙͘ ’—Â?–‹ǥ ‘Ž–”‡ ͚͘͘ ‰‹‘”Â?ƒ–‡ Îł Í™Í? ’—Â?Â–Â‹ČŒǤ Ž–‡”‹‘”‹ ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‹ •— ™™™Ǥ˜‘…‡•ƒ•Ǥ‹–Ǥ ÂŽ „ƒÂ?†‘ …‘Â?’Ž‡nj –‘ •—Ž •‹–‘ †‡ŽŽƒ ‡‰‹‘Â?‡ǣ ™™™Ǥ”‡nj ‰‹‘Â?‡ǤŽ‘Â?„ƒ”†‹ƒǤ‹–ǥ Â?‡ŽŽƒ •‡œ‹‘Â?‡ Dz ‡Â?’‘ Ž‹„‡”‘dz ÇŚ Dz ƒÂ?†‹dzǤ


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͙͜

ƒŽŽƒ ’”‹Â?ƒǤǤǤ ‹Î –ƒ••‡ ’‡” Â?‘Ž–‹

Ma tutte le norme presentate da Tremonti saranno soggette al vaglio parlamentare. Quindi quel che è stato deciso a Ferragosto, non è detto che rimanga a settembre. CosĂŹ come potrebbe far capolino l’altra grande misura prevista, e poi accantonata, per far quadrare i conti e portare gli ulteriori 45 miliardi di euro di “risanamentoâ€?: l’aggravio dell’Iva di un 1%. Una misura questa che tasserebbe maggiormente i consumi e non i redditi. Quindi colpisce tutti indistintamente e anzi

˜‡Â?Â–Â—Â”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

maggiormente chi spende di piĂš. L’uovo di Colombo? Non proprio: un aumento di un punto sarebbe quasi impossibile da scaricare sui prezzi, e quindi si rifletterebbe sui ricavi aziendali. Se invece si scaricasse sui prezzi delle merci e dei servizi, si teme possa aggravare l’inflazione. Che in realtà è depressa da consumi stagnanti che ben difficilmente s’infiammeranno in futuro, soprattutto dopo simili salassi. Non si scarti insomma un colpo di scena finale: via buona

parte delle “tosatureâ€? sui redditi per un incremento dell’Iva che porterebbe agli stessi risultati con piĂš equitĂ e meno lacrime e sangue. E la cosiddetta “castaâ€?? Che sacrifici si sono autoimposti i politici? Ce ne sono, anche se si viene a sapere che i deputati regionali siciliani si sarebbero fatti pagare per metĂ dalla Regione una polizza individuale... anti-sommossa di piazza. Usiamo il condizionale perchĂŠ la notizia, seppur vera, risulta assolutamente incredibile. (Nicola Salvagnin)

”‡•…‹ƒ ‡ ’”‡‘……—’ƒœ‹‘�‹ †‹ ƒ˜ƒŽŽ‡”‹ †‡Ž ƒ‹ ‹•Ž

&DSRUDODWR QHOOH YLJQH EUHVFLDQH"

ÂŽ •‹Â?†ƒ…ƒŽ‹•–ƒ „”‡•…‹ƒÂ?‘ ’”‡‘……—’ƒ–‘ ’‡” ƒŽ…—Â?‡ ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‹ ˆ”ƒÂ?Â?‡Â?–ƒ”‹‡ …Š‡ ƒ””‹˜ƒÂ?‘ †ƒŽŽƒ ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒ ‹Â? …—‹ ‘’‡”ƒÂ?‘ …‘‘’‡”ƒ–‹˜‡ †‡ŽŽǯ •–

/

e giornate di grande calore che hanno segnato le settimane di agosto hanno portato a un avvio anticipato della stagione della vendemmia anche nel Bresciano. Moltissimi sono i lavoratori stagionali impegnati in questi giorni nelle vigne della Franciacorta, del lago di Garda e delle altre zone dedicate all’enocoltura. Un movimento di persone non indifferente che ha suscitato anche l’interessamento della Cisl bresciana preoccupata che dietro questa attivitĂ possa nascondersi qualche forma di caporalato, quella forma di sfruttamento tragicamente presente in altra parte del Paese. “Anche al Nord – scrive in un comunicato stampa Daniele Cavalleri, segretario generale del Fai Cisl Brescia – il caporalato ha fatto la sua comparsa e rischia di trovare spazi impensati e inaspettati proprio in casa nostra, in Franciacortaâ€?. Secondo il sindacalista, infatti, anche tra i vigneti bresciani potrebbe na-

1 Â?‡…‡••ƒ”‹‘ ƒ’’Ž‹…ƒ”‡ ƒÂ?…Š‡ ƒ‹ Žƒ˜‘”ƒ–‘”‹ •–”ƒÂ?‹‡”‹ …‘Â?–”ƒ––‹ ‡ Ž‡‰‰‹ ˜ƒŽ‹†‡ ‹Â? –ƒŽ‹ƒ ’‡” Â?‘Â? …‘””‡”‡ ‹Ž ”‹•…Š‹‘ †‡ŽŽ‘ •ˆ”—––ƒÂ?‡Â?–‘ scondersi questo fenomeno. “Sicuramente – continua Cavalleri – i numeri sono modesti se rapportati con quelli della Puglia o della Calabria ma questo non sminuisce la gravitĂ di quanto sta succedendo e non permette di ignorare un fenomeno per nulla accidentaleâ€? Le denunce a mezza voce si starebbero moltiplicando e nel comunicato diffuso il Segretario della federazione dei lavoratori dell’agricoltura e delle attivitĂ alimentari si parla di organizzazione di pullman dai Paesi dell’Europa dell’est per portare lavoratori occasionali nelle vigne franciacortine. A preoccupare la Cisl, però,

non è tanto l’organizzazione di questo “pendolarismoâ€? ma le condizioni di lavoro pattuite. “In queste settimane – prosegue il comunicato stampa della Cisl – per la vendemmia 2011 le aziende vitivinicole si vedono offrire contratti per la raccolta compensati a 15 euro al quintale. Per capire l’assurditĂ di questo prezzo bisogna considerare che la raccolta media di un lavoratore nelle otto ore giornaliere non supera i cinque quintali di uvaâ€? Se i numeri sono questi i conti sono presto fatti Applicando il contratto provinciale di lavoro dell’agricoltura, un lavoratore costa all’azienda non meno di 10 euro all’ora. Lavorando otto ore al giorno, il costo giornaliero di un lavoratore sarebbe di 80 euro. Le “cooperativeâ€? dell’Est europeo che si offrono in queste settimane alle aziende della Franciacorta per piazzare i loro lavoratori “si accontenterebberoâ€? invece di 75 euro. 40 di questi, però, andrebbero per il viaggio, il vitto e l’alloggio. Numeri, quelli elencati, che

secondo Cavalleri indicano di fatto una situazioni di grave sfruttamento, appunto ai limiti del caporalato, a cui sarebbero sottoposti tanti lavoratori stranieri presenti in queste settimane nel Bresciano. “Noi vogliamo – è la conclusione di Cavalleri – che tutti i lavoratori, che qualsiasi lavoratore occupato in Italia, venga trattato secondo i contratti di lavoro del nostro Paese, perchĂŠ altrimenti il caporalato arriverĂ sotto le mentite spoglie di cooperativeâ€?.

Â? ˜‡”‘ ‡ ’”‘’”‹‘ ’‡Â?†‘Žƒ”‹•Â?‘ †ƒ‹ ƒ‡•‹ †‡ŽŽǯ •– ƒ‹ ˜‹‰Â?‡–‹ †‡Ž ”‡•…‹ƒÂ?‘ ƒ …‘Â?†‹œ‹‘Â?‹ ‡…‘Â?‘Â?‹…Š‡ …Š‡ǥ •‡…‘Â?†‘ Žƒ ‹•Žǥ †‡•–ƒÂ?‘ ’‹Î †‹ —Â? •‘•’‡––‘

”ƒ�…‹ƒ…‘”–ƒ …Š‹ƒ”‹�‡�–‹ †‡Ž ‘�•‘”œ‹‘

=DQHOOD UDVVLFXUD H DSUH DO GLDORJR

Ž ‘�•‘”œ‹‘ ’”‡‘……—’ƒ–‘ ’‡” ˜‘…‹ …Š‡ �‡––‘�‘ ‹� …ƒ––‹˜ƒ Ž—…‡ Ž‡ ƒœ‹‡�†‡ ˜‹–‹˜‹�‹…‘Ž‡ †‡ŽŽƒ ”ƒ�…‹ƒ…‘”–ƒ

Maurizio Zanella, presidente del Consorzio per la tutela del Franciacorta, non si è fatto pregare e dopo le preoccupazioni espresse dalla Cisl sull’allarme caporalato ha scritto una lettera al sindacato di via Altopiano d’Asiago. “Trovo estremamente positivo che si effettui un attento monitoraggio delle diverse situazioni lavorative in Franciacorta – scrive Zanella – area vinicola che fortunatamente negli ultimi anni ha dovuto ricorrere ad un sempre maggior numero di addetti grazie al successo ottenuto sui mercatiâ€?. Per bocca del suo Presidente, però, il Consorzio ha espresso il disappunto per quella che ha definito una “scelta di comunicazione che getta un’ombra assai spiacevole su tutta la Franciacortaâ€? e non solo sulle aziende che avrebbero fatto ricorso a for-

nitori di manodopera che si pongono al di fuori delle regole. Il presidente Zanella ha espresso alla Cisl che la disponibilitĂ del Consorzio al dialogo e alla collaborazione, “a condizione che il nostro operato avvenga con tempestivitĂ , andando al cuore del problema nella sua sostanza (eventuale denuncia alle autoritĂ competenti) e non per cercare una quanto mai inopportuna visibilitĂ sui media che squalificherebbe ingiustamente un intero territorioâ€?. Immediata la riposta della Cisl, “disponibile da subito ad un incontro per approfondire insieme al Consorzio una problematica che è stata sollevata con l’unico scopo di impedire che in un territorio cosĂŹ importante per l’economia bresciana possa prendere piede un fenomeno preoccupante come il caporalato.

� …‘”•‘ †ƒ ƒŽ…—�‡ •‡––‹�ƒ�‡ ƒ �ƒ’’ƒ †‡ŽŽƒ ˜‡�†‡��‹ƒ �‡Ž ”‡•…‹ƒ�‘

Â? ’”‘˜‹Â?…‹ƒ †‹ ”‡•…‹ƒ Žƒ ˜‡Â?†‡Â?Â?‹ƒ ° ‰‹Â? †ƒ –‡Â?’‘ ‹Â?‹œ‹ƒ–ƒ ƒ Â‘Â…Â…ÂƒÂ‰ÂŽÂ‹Â‘ÇĄ ‹Â? ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒǤ ‘Â?‘ ƒÂ?–‹…‹’‹ Â•Â’Â‘Â”ÂƒÂ†Â‹Â…Â‹ÇĄ †‘˜—–‹ ƒ ’ƒ”–‹…‘Žƒ”‹ …‘Â?†‹œ‹‘Â?‹ …Ž‹Â?ƒ–‹…Š‡ †‹ ƒŽ…—Â?‡ œ‘Â?‡Ǥ ÂŽ ͙͘ †‹ ƒ‰‘•–‘ •…‘”•‘ǥ …‘Â? “—ƒŽ…Š‡ ‰‹‘”Â?‘ †‹ ƒÂ?–‹…‹’‘ ”‹•’‡––‘ ƒŽ ÍšÍ˜Í™Í˜ÇĄ Šƒ ’”‡•‘ ‹Ž ˜‹ƒ Žƒ ”ƒ……‘Ž–ƒ Â?‡‹ ÍšÍ&#x;͘͘ ‡––ƒ”‹ †‹ ˜‹‰Â?‡–‘ Dz ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒdzǤ ƒ ˜‡Â?†‡Â?Â?‹ƒ ‹Â? …‘”•‘ ’”‘Â?‡––‡ ‘––‹Â?‹ ”‹•—Ž–ƒ–‹ –ƒÂ?–‘ …Š‡ Žƒ ‡‰‹‘Â?‡ ‘Â?„ƒ”†‹ƒ Šƒ Â†Â‡Â…Â”Â‡Â–ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ’‡” Žƒ ’”‹Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ ‹Â? Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÇĄ Žƒ ’‘••‹„‹Ž‹–Â?ÇĄ ’‡” ‹ ˜‹–‹…‘Ž–‘”‹ †‹ Dz ”ƒÂ?…‹ƒ…‘”–ƒdzǥ †‹ ’‘–‡”‡ ƒ……ƒÂ?–‘Â?ƒ”‡ —Â? “—ƒÂ?–‹–ƒ–‹˜‘ †‹ ˜‹Â?‘ Dz”‹•‡”˜ƒ ˜‡Â?†‡Â?Â?Â‹ÂƒÂŽÂ‡Çł ’”‘˜‡Â?‹‡Â?–‡ †ƒ —Â?ƒ –‘Â?Â?‡ŽŽƒ–ƒ †‹ —˜ƒ ‹Â? ’‹Î ”‹•’‡––‘ ƒŽŽ‡ ͙͘ ’”‡˜‹•–‡ †ƒŽ †‹•…‹’Ž‹Â?ƒ”‡ †‹ ’”‘†—œ‹‘Â?‡Ǥ

ƒ •‡…‘Â?†ƒ ˜‡Â?†‡Â?Â?‹ƒ ’‹Î ‹Â?’‘”–ƒÂ?–‡ǥ …‘Â?‡ –‡Â?Â’Â‹Â•Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ ‹Â? ”‘˜‹Â?…‹ƒ †‹ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇĄ ° “—‡ŽŽƒ †‡Ž –”‡„„‹ƒÂ?‘ †‹ —‰ƒÂ?ƒǤ ÂŽ –”‡„„‹ƒÂ?‘ †‹ —‰ƒÂ?ƒ Šƒ Â?ƒ–—”ƒœ‹‘Â?‡ ’‹Î –ƒ”†‹˜ƒ ‡ ˜‡””Â? ”ƒ……‘Ž–‘ Â?‡ŽŽ‘ •–‡••‘ ’‡”‹‘†‘ †‹ Â?ƒ–—”ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ —˜‡ ”‘••‡Ǥ Â?…Š‡ ’‡” “—‡•–‡ —˜‡ •‹ ’”‡˜‡†‡ —Â? ƒÂ?–‹…‹’‘ ”‹•’‡––‘ ƒŽŽ‘ •…‘”•‘ ƒÂ?Â?‘ †‹ …‹”…ƒ —Â?ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒǤ ƒ Dz —‰ƒÂ?ƒdzǥ Í™Í&#x;͘͘ Â‡Â–Â–ÂƒÂ”Â‹ÇĄ Šƒ ’”‡˜‹•–‘ …‘Ž Â?—‘˜‘ †‹•…‹’Ž‹Â?ƒ”‡ †‹ ’”‘†—œ‹‘Â?‡ †‹ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ †—‡ Â?—‘˜‡ –‹’‘Ž‘‰‹‡ †‹ ˜‹Â?‘Ǥ —Ž Žƒ‰‘ †‹ ƒ”†ƒ †‡„—––ƒ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ Žƒ †‡Â?‘Â?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ †‹ ‘”‹‰‹Â?‡ Dz ƒŽ–°Â?‡•‹dzǤ ǯ‹Â?–‡Â?–‘ †‹ “—‡•–ƒ Â?—‘˜ƒ †‡Â?‘Â?‹Â?ƒœ‹‘Â?‡ ° “—‡ŽŽ‘ †‹ ƒ˜‡”‡ —Â? …ƒ”ƒ––‡”‡ Â?ƒ‰‰‹‘”Â?‡Â?–‡ •’‡”‹Â?‡Â?–ƒŽ‡ –‡•‘ ƒŽŽƒ ˜ƒŽ‘”‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‘ •–‘”‹…‘ ˜‹–‹‰Â?‘ ƒ—–‘…–‘Â?‘ Dz ”‘’’‡ŽŽ‘dzǤ


͚͜

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

Â? ’”‘‰‡––‘ ’‡” Ž‡ •…—‘Ž‡ …ƒ––‘Ž‹…Š‡ ––‡Â?–‹ ƒŽ ’‹ƒ––‘ ’‡” —Â?ƒ …‘””‡––ƒ ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ Il tempo di ritornare tra i banchi è alle porte e per quest’anno scolastico 2011-2012 Rete Sicomoro e Henosis insieme al ministero per le Politiche agricole lanciano un percorso multimediale, rivolto alle classi paritarie dell’infanzia e della primaria, per promuovere la corretta alimentazione e l’attivitĂ motoria. Ogni mese, sul web, saranno a disposizione degli insegnanti, materiali didattici preparati con la consulenza di nutrizionisti, dietisti e tecnici

della ristorazione collettiva. Sono queste le linee guida del progetto “Attenti al piatto. Mangiar bene si puòâ€?, rivolto da ReteSicomoro, il portale web delle organizzazioni cattoliche italiane, Henosis, societĂ di consulenza in raccolta fondi e comunicazione per organizzazioni religiose, e dal ministero delle Politiche agricole alle scuole paritarie cattoliche italiane, per l’anno scolastico 2011-2012. Si tratta di un itinerario di educazione alimentare che le insegnanti

delle classi dell’infanzia e della primaria possono includere nel Piano dell’offerta formativa e attuare dal prossimo settembre, accedendo a una ricca rassegna di materiali multimediali a supporto dell’attivitĂ didattica. Video, schede di attivitĂ pratiche, testimonianze, documentazioni scientiďŹ che e giochi interattivi saranno disponibili ogni mese in una sezione dedicata di www.retesicomoro. it, grazie alla consulenza di esperti (nutrizionisti, dietisti, tecnici

della ristorazione collettiva). Ogni intervento didattico sarĂ inserito all’interno di un percorso unitario ďŹ nalizzato a trasmettere i principi e a far acquisire le abitudini di una corretta alimentazione. Per iscriversi c’è tempo ďŹ no a venerdĂŹ 30 settembre 2011: basta accedere e registrarsi all’â€?Area scuolaâ€? in www. retesicomoro.it, oppure digitare direttamente l’indirizzo www. retesicomoro.it/attentialpiatto. Da qui l’insegnante riceverĂ la password necessaria.

…—‘Žƒ ‹ˆŽ‡••‹‘�‹ ƒ ’‘…Š‡ •‡––‹�ƒ�‡ †ƒŽ ”‹–‘”�‘ ‹� …Žƒ••‡

6SHUDQ]H H DWWHVH SHU LO QXRYR DQQR ƒ ”‡•’‘�•ƒ„‹Ž‡ †‡ŽŽƒ ‹†ƒ‡ „”‡•…‹ƒ�ƒ ‡ Ž‡ ’”‡‘……—’ƒœ‹‘�‹ †‹ –ƒ�–‹ ‹•–‹–—–‹

6

tiamo per iniziare un nuovo anno scolastico e chi opera nella scuola in questi momenti è carico di speranze ma anche di preoccupazioni. Ci sono le speranze per gli incontri nuovi e per i volti giĂ conosciuti che richiederanno attenzione e dialogo perchĂŠ la cultura diventi ricchezza per ciascuno e il sapere si traduca in pienezza di umanitĂ . Non può certo mancare il piacere delle cose nuove e belle che potranno essere conosciute e reciprocamente comunicate nel desiderio di contribuire a una piĂš incisiva educazione umana e cristiana. Ma se si guarda alla realtĂ c’è anche la trepidazione per la preoccupante situazione morale e civile in cui si trova la nostra societĂ e questo pone degli interrogativi seri sul come assumere una rinnovata formazione di persone che abbiano una chiara coscienza delle proprie responsabilitĂ . Ci vuole coraggio per far sĂŹ che il dialogo tra fede e cultura venga affrontato con com-

‹ ˜—‘Ž‡ …‘”ƒ‰‰‹‘ ’‡” ˆƒ”‡ •¿ …Š‡ ‹Ž †‹ƒŽ‘‰‘ –”ƒ ˆ‡†‡ ‡ …—Ž–—”ƒ ˜‡Â?‰ƒ ƒˆˆ”‘Â?–ƒ–‘ …‘Â? …‘Â?’‡–‡Â?œƒ ‡ …‘‡”‡Â?œƒ Â?‡ŽŽƒ •…—‘Žƒ …ƒ––‘Ž‹…ƒ

petenza e coerenza, con chiarezza e con proprietà , consapevoli che la scuola cattolica è luogo di testimonianza missionaria e di cammino di umanizzazione attraverso i vari saperi. Altro desiderio che sta a cuore a tutti è quello di poter rendere la scuola cattolica luogo aperto a chiunque ne faccia richiesta, questo anche per essere in sintonia con una caratteristica che le proviene dalla storia stessa, infatti i fondatori di tanti Istituti scolastici erano ben consapevoli che il donare cultura ai piÚ poveri significa dare loro dignità e aiutarli a camminare sulla strada della libertà .

Ma quando questo desiderio potrĂ tradursi in realtĂ ? Eppure questa attesa rientra nell’interesse per tutta la scuola, statale e paritaria che oggi, piĂš che mai vive un periodo delicato da tanti punti di vista: per le continue riforme in atto, per le restrizioni di risorse e per i ritardi alla piena attuazione del processo di autonomia e di paritĂ . Tra le preoccupazioni rientrano certamente i ripetuti tagli a livello economico e i continui ritardi e le pressanti incertezze dei finanziamenti alle scuole paritarie. Tutto questo mette in serio pericolo il futuro di queste scuole costrette in certi casi a indebitarsi per la mancata puntualitĂ nell’erogazione dei fondi previsti. Del resto non si può neppure pensare di gravare ulteriormente sulle famiglie, richiedendo ancora degli aumenti ai contributi che giĂ costituiscono un peso non indifferente sulla loro economia. Non si può dimenticare il fatto che molte scuole paritarie svolgono da molti decenni un servizio pubblico caratterizzato

da qualità , passione, responsabilità e grande competenza. Se venisse a mancare il loro contributo si creerebbe un notevole impoverimento al pluralismo educativo e formativo e si toglierebbe alle famiglie la libertà di scelta nell’educazione e istruzione dei propri figli. Le scuole paritarie inoltre fanno parte a pieno titolo del sistema educativo di istruzione e di formazione e sono riconosciute e abilitate a svolgere il

LUZZAGO Liceo scientiďŹ co dal 1946

NOVITĂ€ 2010 Liceo linguistico Visita l’istituto in via Monti, 14 - Brescia www.luzzago.it - info@luzzago.it - T. 030 3757998 Istituto “Ven. A.LUZZAGOâ€? Liceo scientiďŹ co e Liceo linguistico

loro servizio in piena sintonia e non certo in concorrenza con la scuola statale. La loro esistenza inoltre permette allo Stato un notevole risparmio sia in riferimento al personale come agli ambienti scolastici. Se si continua a operare è perchÊ si crede al valore educativo e formativo e proprio per questo possiamo assicurare che i motivi di speranza sono molto piÚ forti e radicati che non quelli delle preoccupazioni.


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

͛͜

‘…‡ ÂƒÂ•ÇĄ ”‘˜‹Â?…‹ƒ †‹ ”‡•…‹ƒ ‡ ‡‰‹‘Â?‡ ‘Â?„ƒ”†‹ƒ ’‡” Ž‡ •…—‘Ž‡ ‹–‘”Â?ƒ ‹Ž ’”‘‰‡––‘ Dz —‘Â?‰‹‘”Â?‘ ‹Â?‡Â?ƒǨdz La macchina di “Buongiorno Cinema!â€? per l’edizione 20112012 è in moto. Mancano ancora alcuni dettagli, ma la possibilitĂ di andare al cinema con la scuola in una Sala della ComunitĂ in Provincia di Brescia è stata confermata anche per il prossimo anno scolastico. La collaborazione tra Voce Sas e l’assessorato alla Cultura della Provincia di Brescia e la Regione Lombardia ha permesso di deďŹ nire giĂ i periodi in cui verranno

proposte le pellicole: dal 28 novembre al 3 dicembre la prima settimana e dal 6 al 18 febbraio. Prima di ogni proiezione sarĂ presentata la scheda del ďŹ lm con attenzione alla fascia d’etĂ a cui il ďŹ lm è rivolto, a seguire un breve dibattito sui contenuti con un esperto di cinema. Il prezzo del biglietto rimane invariato a 2,50 euro a studente con ingresso gratuito per gli accompagnatori. Confermato anche il concorso “Piccolo criticoâ€? che chiede ai

’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ƒŽ ͙Ν •‡––‡Â?„”‡ ƒŽ ‡ƒ–‘ ƒŽƒœœ‘Ž‘

/LEUR XVDWR DUULYD LO QRQR PHHWLQJ ǯ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜ƒ ° ’”‘Â?‘••ƒ †ƒŽ ‡Â?–”‘ …—Ž–—”ƒŽ‡ •–—†‡Â?–‡•…‘ ‹‡” ‹‘”‰‹‘ ”ƒ••ƒ–‹

7

ra te e me l’estraneità è tolta. Se Dio è diventato uomo ed è qui e si comunica a noi, tu e io siamo una cosa sola: è questo il tema che il Centro culturale studentesco Pier Giorgio Frassati di Brescia ha scelto per la nona edizione del Meeting del libro usato che si tiene dall’1 al 21 settembre presso i locali dell’oratorio del Beato Palazzolo, in via Botta, 46 a Brescia. Nata come iniziativa senza scopo di lucro, la manifestazione si rivolge agli studenti delle scuole medie e superiori di tutta la provincia, contribuendo all’abbattimento del caro libri. Il Meeting, infatti, svolge semplicemente una funzione intermediaria tra chi vende i propri libri usati e chi li acquista. Al termine della manifestazione l’intero ricavato della vendita al 50% del prezzo di copertina viene restituito ai legittimi proprietari, insieme ad eventuali libri rimasti invenduti. Ogni anno il Meeting accoglie un numero sempre maggiore di persone interessate all’acquisto, alla vendita dei libri o ad entrambi i servi-

zi: nell’ultima edizione, in particolare, è stato registrato un afflusso massimo di 220 persone al giorno e sono state servite complessivamente piĂš di 1000 famiglie, raggiungendo all’incirca la cifra di 12mila libri immagazzinati nel corso del mese di settembre. Ma il Meeting del Libro Usato non è solo

ǯ‹Â?ƒ—‰—”ƒœ‹‘Â?‡ —ˆˆ‹…‹ƒŽ‡ †‘Â?‡Â?‹…ƒ Íœ •‡––‡Â?„”‡ …‘Â? —Â?ƒ …‡Ž‡„”ƒœ‹‘Â?‡ ‡—…ƒ”‹•–‹…ƒ ’”‡•‹‡†—–ƒ †ƒ †‘Â? ƒÂ?‹‡Ž‡ ƒ‘––‹Â?‹ una compravendita: nel corso degli anni si è sviluppato anche come un vero e proprio evento culturale teso a rispondere all’esigenza di approfondimento di tematiche di studio e d’attualitĂ , per suscitare interesse e passione conoscitiva nelle nuove generazioni, senza dimenticare l’aspetto ludico e

ricreativo. Concerti e spettacoli teatrali animano le serate della manifestazione; incontri pubblici e mostre offrono una proposta culturale che si conforma ogni anno attorno ad un tema scelto. Nei locali del teatro San Carlino di Brescia, in corso Giacomo Matteotti 6/a, attraverso eminenti personaggi del mondo della cultura e del giornalismo, della letteratura e dell’arte, si approfondirĂ il tema della comunitĂ umana della Chiesa. L’intera manifestazione sarĂ inaugurata domenica 4 settembre alle 10.30 presso la parrocchia del Beato Palazzolo con una celebrazione eucaristica, presieduta da don Daniele Saottini, responsabile dell’Ufficio scuola diocesano. La conclusione è invece prevista per sabato 17 settembre nel piazzale antistante la parrocchia Beato Palazzolo, dove si terrĂ una festa popolare ricca di cabaret, musica live con la John Stanson Band, danza e stand gastronomici, aperta alla cittadinanza, agli organizzatori e volontari, alle autoritĂ e a tutti i beneficiari del servizio.

ragazzi di scrivere una propria critica personale al ďŹ lm. In questa linea anche i laboratori sono confermati: incontro con il regista Claudio Uberti, realizzazione cortometraggio, Tg scuola, video musicale e letteratura audiovisiva. Questi non sono legati alle date delle proiezioni ma sono in accordo in base alle esigenze della scuola e dagli esperti che si occuperanno dei laboratori. Per informazioni, costi e prenotazioni su vocemedia.it/

buongiornocinema, vocesas.it o rivolgersi a Matteo Franzoni: 3314643243 o 03044250 interno 7 o buongiornocinema@vocemedia.it. Cerca anche il gruppo su facebook. Sono in via di deďŹ nizione le sei Sale in provincia che ospiteranno le proiezioni: giĂ confermate Agnosine, Bienno e S. Afra in cittĂ . Le altre tre saranno deďŹ nite a giorni cosĂŹ come i ďŹ lm proposti. Sui canali di informazione e nelle scuole le comunicazioni ulteriori.


͜͜

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ĥÂ?‡– ‡‰ƒ Íš Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŁ ’”‹Â?‡ ƒÂ?‹…Š‡˜‘Ž‹

”‡†ƒœ‹‘Â?Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

Prosegue la preparazione del Basket Brescia nel ritiro di Folgaria che è agli sgoccioli. L’unico assente dal gruppo è Massimo Rezzano (nella foto). Il capitano dovrĂ restare fermo per un mese a causa di un incidente domestico: si è procurato un parziale distaccamento del tendine del quarto dito del piede sinistro. L’esordio in campionato avverrĂ il 2 ottobre mentre la prima ufďŹ ciale sarĂ in Coppa

Italia il 21 settembre. Sono state programmate le amichevoli: questa domenica (28 agosto), prima di concludere il ritiro, al PalaFolgaria contro Trento. A seguire il 3 e 10 settembre al S. Filippo rispettivamente contro Venezia e Verona. Il 15 e 16 settembre i biancoazzurri sono di scena al Trofeo di Imola opposti ai padroni di casa, ForlĂŹ e Effe BiancoblĂš Bologna.

ƒŽ…‹‘ ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ •ƒ„ƒ–‘ ƒŽŽ‡ ͙ͥ ƒŽŽ‘ •–ƒ†‹‘ ‹‰ƒÂ?‘Â?–‹

%UHVFLD FRQ LO 9LFHQ]D LO GHEXWWR LQ FDPSLRQDWR

ÂŽ Â?—‘˜‘ ‰”—’’‘ ƒˆˆ‹†ƒ–‘ ƒ Â?‹•–‡” …‹‡Â?œƒ ° —Â? Â?‹š †‹ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ ‡ ‰‹‘˜‡Â?–ÎǤ —––‹ ƒ––‘”Â?‘ǥ ’‡”Öǥ ”—‘–ƒÂ?‘ †‹˜‡”•‹ †—„„‹ Ž‡‰ƒ–‹ ƒŽŽƒ ”‘•ƒ †‡ˆ‹Â?‹–‹˜ƒǤ ÂŽ Â?‡”…ƒ–‘ ’‹ƒÂ?‰‡ ‡ ƒ”ƒ……‹‘Ž‘ ‡ ‘Â?° ”‡•–ƒÂ?‘ ƒÂ?…‘”ƒ •—Ž ‰”‘’’‘Â?‡ †‡Ž …Ž—„ †‹ ˜‹ƒ ƒœ‘Ž‹

6

abato 27 agosto: è questa la data che sancisce l’inizio della nuova stagione del Brescia tornato agli inferi dopo la parentesi dello scorso anno in serie A. Ăˆ necessario cancellare la macchia della retrocessione nell’anno del Centenario e ricompattare l’ambiente e un’intera tifoseria che forti segnali di vicinanza alla squadra ha giĂ cominciato a inviarli. Dalla fusione di alcuni gruppi diventati un’unica realtĂ che prenderĂ posto in Curva Nord, alla presenza massiccia nelle amichevoli di precampionato a TemĂš prima, Storo poi. Senza dimenticare le 1500 tessere giĂ vendute al termine della prima settimana di apertura della campagna abbonamenti. A dire il vero la stagione sarebbe giĂ cominciata ad agosto con la Coppa Italia: dalle cinque sberle rifilata al L’Aquila alla batosta incassata al 91’ dalla bestia nera Catania che ha sancito l’eliminazione delle Rondinelle (1-2 il risultato finale del Cibali) dal trofeo nazionale. Il nuovo gruppo affidato a mister Scienza (un altro Beppe sul destino biancoazzurro dopo Iachini) è un mix di esperienza e gioventĂš. Tutti attorno, però, ruotano diversi dubbi legati alla rosa definitiva. Il solo Diamanti è stato ceduto (Bologna) assieme ad Hete-

ǯ° †ƒ …ƒÂ?…‡ŽŽƒ”‡ Žƒ Â?ƒ……Š‹ƒ †‡ŽŽƒ ”‡–”‘…‡••‹‘Â?‡ǥ ”‹…‘Â?’ƒ––ƒ”‡ ÂŽÇŻÂƒÂ?„‹‡Â?–‡ ‡ —Â?ǯ‹Â?–‡”ƒ –‹ˆ‘•‡”‹ƒ •‡Â?’”‡ ’‹Î ˜‹…‹Â?ƒ

maj (Chievo Verona). Gli altri due pezzi pregiati rimangono ancora sul groppone e rappresentano – paradossalmente – uno scomodo intralcio per le casse vuote del club di via Bazoli. L’Airone dopo aver rifiutato contratti faraonici da Dinamo Kiev e Rubin Kazan, adesso è nel mirino del solo Chievo che però ha allentato l’attenzione. Si è parlato di una pista scozzese, il

Celtic, ma nulla di concreto. Konè, invece, dal Palermo ha attirato l’attenzione del Catania. Accordo che non riesce ad essere perfezionato a causa della cifra messa sul piatto dalla formazione etnea: 1,5 milioni di euro piĂš il prestito del centrocampista Succi. Siamo sempre lĂŹ, il patron Gino Corioni e famiglia vogliono solamente soldi in contanti. E poi le “graneâ€? Nicolas Cordova e

Mareco. Il primo non ha richieste e, superato l’infortunio all’alluce del piede, smania di voler andare via. Per Victor Hugo, invece, la posizione è decisamente diversa. Cresciuto all’ombra del Cidneo (aveva 17 anni quando ha esordito), il difensore paraguaiano vorrebbe restare ma sa di essere una possibile fonte di guadagno per il Brescia. Dopo gli interessamenti di Grosseto, Bari e Verona si aggiungono Lecce e Cesena. Per tutti, però, la sensazione è che prima delle ore 19 del 31 di agosto (ultimo giorno di mercato) non se ne farĂ nulla. Rischio nel rischio perchĂŠ la prioritĂ a dover vendere a tutti i costi comporta un deprezzamento dei cartellini pur di liberarsene. Il campionato incombe: da sabato pomeriggio si torna in campo per puntare alla risalita. L’avversario del Rigamonti (ore 19) è il Vicenza dell’ex tecnico Silvio Baldini. Buon campionato, caro Brescia, e che vinca il migliore.

ƒÂ?’‹‘Â?ƒ–‘ ÍšÍ˜Í™Í™ÇŚÍšÍ˜Í™Íš Â?†ƒ–ƒ ÍšÍ&#x;Č€Í˜ÍĄ Í›Í˜Č€Í˜Í Í˜ÍœČ€Í˜ÍĄ Í™Í˜Č€Í˜ÍĄ Í™Í&#x;Č€Í˜ÍĄ ÍšÍœČ€Í˜ÍĄ Í˜Í™Č€Í™Í˜ ͘Í?Č€Í™Í˜ Í˜ÍĄČ€Í™Í˜ Í?Č€Í™Í˜ ÍšÍšČ€Í™Í˜ ÍšÍĄČ€Í™Í˜ Í˜Í™Č€Í™Í™ ͘Í?Ȁ͙͙ ͙͛Ȁ͙͙ ͙ͥȀ͙͙ ͚͞Ȁ͙͙ Í˜Í›Č€Í™Íš Í™Í˜Č€Í™Íš Í™Í&#x;Ȁ͙͚ Í˜ÍžČ€Í˜Í™

”‡•…‹ƒ ÇŚ ‹…‡Â?œƒ ‘…‡”‹Â?ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ Â?’‘Ž‹ —˜‡ Â–ÂƒÂ„Â‹ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ ‘”‹Â?‘nj ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‹––ƒ†‡ŽŽƒ ‘†‡Â?ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ —„„‹‘ ÂƒÂ†Â‘Â˜ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‡•…ƒ”ƒ

”‘••‡–‘nj ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‡‰‰‹Â?ƒ ‡”‘Â?ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ƒÂ?’†‘”‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ •…‘Ž‹ ÂƒÂ•Â•Â—Â‘ÂŽÂ‘ÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ Ž„‹Â?‘Ž‡ˆˆ‡ ÂƒÂ”Â‡Â•Â‡ÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ƒ”‹ ‹˜‘”Â?‘nj ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ”‘–‘Â?‡

‹–‘”Â?‘ Í™ÍœČ€Í˜Í™ ÍšÍ™Č€Í˜Í™ ÍšÍ Č€Í˜Í™ Í›Í™Č€Í˜Í™ Í˜ÍœČ€Í˜Íš Í™Í™Č€Í˜Íš Í™Í Č€Í˜Íš Í˜Í›Č€Í˜Í› Í™Í˜Č€Í˜Í› Í™Í&#x;Č€Í˜Í› ÍšÍœČ€Í˜Í› Í›Í™Č€Í˜Í› Í˜ÍžČ€Í˜Íœ Í™ÍœČ€Í˜Íœ ÍšÍ™Č€Í˜Íœ ÍšÍ Č€Í˜Íœ Í˜Í™Č€Í˜Í? ͘Í?Č€Í˜Í? Í™ÍšČ€Í˜Í? ÍšÍ˜Č€Í˜Í? ÍšÍ&#x;Č€Í˜Í?

‹…‡Â?ÂœÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‘…‡”‹Â?ƒ Â?’‘Ž‹nj ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ —˜‡ –ƒ„‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‘”‹Â?‘ Â‹Â–Â–ÂƒÂ†Â‡ÂŽÂŽÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‘†‡Â?ƒ

—„„‹‘nj ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ƒ†‘˜ƒ Â‡Â•Â…ÂƒÂ”ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ”‘••‡–‘ ‡‰‰‹Â?ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‡”‘Â?ƒ ƒÂ?Â’Â†Â‘Â”Â‹ÂƒÇŚ ”‡•…‹ƒ •…‘Ž‹nj ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ƒ••—‘Ž‘ Ž„‹Â?Â‘ÂŽÂ‡ÂˆÂˆÂ‡ÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ƒ”‡•‡ ÂƒÂ”Â‹ÇŚ ”‡•…‹ƒ Â”Â‡Â•Â…Â‹ÂƒÇŚ ‹˜‘”Â?‘ ”‘–‘Â?‡nj ”‡•…‹ƒ

ÇŻ ÇŁ

%DE\ 5RQGLQHOOH GDO VHWWHPEUH Stagione al via non soltanto per la prima squadra. Da sabato 10 settembre spazio anche alla formazione Primavera del Brescia che riparte dal riconfermato tecnico Giampaolo Saurini. E piĂš questo sarĂ un anno importante per il settore giovanile biancoazzurro. L’obiettivo è tornare a valutare i giovani da piazzare quanto prima in prima squadra o addirittura sul mercato. Le baby rondinelle esordiranno in casa contro il Verona. Poi Pado-

va in trasferta, Inter al San Filippo e cittadella di nuovo fuori. Pausa di 15 giorni e il 15 ottobre i biancoazzurri se la vedranno in casa nel sempre sentito derby con l’Atalanta. Brescia-Cesena e Milan-Brescia chiudono il mese di ottobre. A Novembre, Brescia-Varese, AlbinoLeffe-Brescia, Brescia-Udinese e Bologna-Brescia. Girone d’andata che si concluderà a dicembre con Brescia-Chievo e Vicenza-Brescia sabato 10. Partite di

ritorno in programma dal 14 gennaio al 21 aprile 2012. Rondinelle inserite nel girone B. Le prime e le seconde classiďŹ cate dei tre gironi nazionali accederanno alla fase finale mentre le terze, quarte e le due migliori quinte disputeranno i play off con gli ottavi di ďŹ nale. “SarĂ un avvio in salita – commenta il riconfermato mister Saurini (nella foto) – ma tanto dovremo affrontarle tutte prima o poiâ€?. E piĂš che mai la formazione

Primavera quest’anno avrà un ruolo fondamentale. Quello innanzitutto di continuare ad alimentare la prima squadra e, parallelamente, provare a piazzare sul mercato i pezzi pregiati, vedi Lorenzo Tassi e il portiere Leali. Entrambi inseguiti da mezza serie A (rispettivamente 16 e 18 anni di età ), il portierino originario di Mantova quasi sicuramente titolare sabato prossimo nel debutto casalingo contro il Vicenza allo stadio Rigamonti.


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

ÍœÍ?

‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ ’‡” ƒŽŽ‡Â?ƒ–‘”‹ ‹Â?‹Â?‹ ’‡” ‹Â?’ƒ”ƒ”‡ ‹ –”—……Š‹ †‡Ž Â?‡•–‹‡”‡ Come si prepara una stagione sportiva? Programmazione, rosa e modulo sono tre delle parole chiave presenti nel dizionario di ogni allenatore che intenda imbastire un’annata vincente sia dal punto di vista dei risultati sia sotto il proďŹ lo umano. L’occasione per acquisire gli strumenti piĂš idonei per il raggiungimento di questo obiettivo è il clinic nazionale dedicato agli allenatori del Csi di calcio, volley e basket. L’evento si svolgerĂ sabato 10 e domenica 11 settembre

a Rimini all’interno del grande evento ďŹ eristico “Sports Daysâ€?. Relatori importanti: da Stefano Bizzozi (allenatore della nazionale under 18 di basket), a Massimo Bonini (allenatore ed ex giocatore di Juventus, Bologna e Cesena) passando per il tecnico della Bre Banca Lannutti Cuneo Flavio Gulinelli e l’allenatore dell’Asystel Volley Novara Luciano PedullĂ . Informazioni su sportsdays.it, mentre il modulo di iscrizione è online su www.formazionecsi.it.

� �‘†‘ ’‡” ”‡�†‡”‡ Žƒ ˆ‡•–ƒ †ƒ˜˜‡”‘ –‘–ƒŽ‡ ‡ ’‡” —�‹”‡ ‰”ƒ�†‹ ‡ ’‹……‘Ž‹ �‡Ž •‡‰�‘ †‡Ž †‹˜‡”–‹�‡�–‘ ‡ †‡ŽŽƒ ’ƒ••‹‘�‡ ’‡” Ž‘ •’‘”–

‹…Ž‹•Â?‘ Š‹—•‘ ‹Ž ͛Ν Â?‡Â?‘”‹ƒŽ ˜ƒÂ? ‡Â?„‡”

Â? …ƒŽ‡Â?Â†ÂƒÂ”Â‹Â‘ÇĄ ’‡” ƒ–Ž‡–‹ ‡ ƒ”„‹–”‹

,Q 9DOJREELD OD WDSSD GHOOH 0WE

ÂŽ ”‘ˆ‡‘ †‡Ž ‡„‹Â?‘ ° …‘Â?‹Â?…‹ƒ–‘ ‹Ž ‰‹‘”Â?‘ †‡ŽŽǯ ••—Â?–ƒ ‡ ’”‡’ƒ”ƒ –ƒ’’‡ Â?‡‹ ’”‘••‹Â?‹ ‰‹‘”Â?‹Ǥ Š‹ƒÂ?ƒ–‡ Ž‡ ‰‹ƒ……Š‡––‡ ƒ”ƒÂ?…‹‘„ŽÎ ƒ ‹”Â?‹‘Â?‡ ‘’‘ ƒ˜‡” Â?ƒ…‹Â?ƒ–‘ ‹ ’”‹Â?‹ …Š‹Ž‘nj Â?‡–”‹ †‡Ž ”‘ˆ‡‘ †‡Ž ‡„‹Â?‘ ‹Â? ‘…nj …ƒ•‹‘Â?‡ †‡Ž ”‘ˆ‡‘ †‡ŽŽǯ ••—Â?Â–ÂƒÇĄ ‰Ž‹ ƒ–Ž‡–‹ …‹‡••‹Â?‹ ‹Â?†‘••‡”ƒÂ?Â?‘ Â?—‘nj ˜ƒÂ?‡Â?–‡ ‹Ž ’‡––‘”ƒŽ‡ †‘Â?‡Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ ‹Â? ˜‹•–ƒ †‡ŽŽƒ •‡•–ƒ ‡†‹œ‹‘Â?‡ †‡Ž ‡Â?ÇŚ –‹‡”‘ †‡‰Ž‹ ÂŽÂˆÂ‹ÇĄ ‰ƒ”ƒ ’‘†‹•–‹…ƒ …Š‡ Šƒ …‘Â?‡ •ˆ‘Â?†‘ •…‡Â?‘‰”ƒˆ‹…‘ Ž‘ •’Ž‡Â?†‹†‘ •‡Â?–‹‡”‘ ƒ‹ ÍšÍ?Í? ƒ ‹•–‹nj •‹Â?‘ †‹ —ŽœƒÂ?‘Ǥ ƒ •‡…‘Â?†ƒ –ƒ’’ƒ †‡ŽŽƒ …‘Â?Â’Â‡Â–Â‹ÂœÂ‹Â‘ÇŚ Â?‡ •‡„‹Â?ƒ ° †‡†‹…ƒ–ƒ ƒŽŽƒ Â?‡Â?‘”‹ƒ †‹ ‹…Š‡Ž‡ —”Žƒ ‡† ° ˜ƒŽ‡˜‘Ž‡ ƒÂ?…Š‡ …‘Â?‡ –‡”œƒ ’”‘˜ƒ †‡Ž ƒÂ?’‹‘Â?ƒ–‘ ’”‘˜‹Â?…‹ƒŽ‡ †‹ …‘”•ƒ ‹Â? Â?‘Â?–ƒ‰Â?ƒ –ƒ”‰ƒ–‘ •‹Ǥ

Ž‹ ƒ–Ž‡–‹ †ƒ „ƒ––‡”‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ‹ ÂˆÂ”ÂƒÂ–Â‡ÂŽÇŚ Ž‹ Â‘Â–Â–ÂƒÂ”Â‡ÂŽÂŽÂ‹ÇĄ †‘Â?‹Â?ƒ–‘”‹ †‡ŽŽƒ ‰ƒ”ƒ †ǯ‡•‘”†‹‘ ƒ ƒ”‘Â?‡ǥ †‘˜‡ •‹ •‘Â?‘ ƒ‰‰‹—†‹…ƒ–‹ Žǯ‘”‘ Â?ƒ•…Š‹Ž‡ Č‚ ˆ‹Â?‹–‘ ƒŽ …‘ŽŽ‘ †‹ Â?†”‡ƒ Č‚ ‡ “—‡ŽŽ‘ ˆ‡Â?Â?‹Â?‹nj Ž‡ǥ …‘Â?“—‹•–ƒ–‘ †ƒ ƒ”ƒǤ

”‹˜ƒŽ‹ †‡‹ ’”‹Â?‹ †‡ŽŽƒ …Žƒ••‡ †‘˜”ƒÂ?ÇŚ Â?‘ ”‡…—’‡”ƒ”‡ ‹Ž –‡””‡Â?‘ ’‡”†—–‘ •— —Â? ’‡”…‘”•‘ †‹ ÍĄ …Š‹Ž‘Â?‡–”‹ …Š‡ ÂƒÂŽÇŚ –‡”Â?ƒ –”ƒ––‹ ƒ•ˆƒŽ–ƒ–‹ ƒ •‡Â?–‹‡”‹ •–”‡––‹ ‡ •–‡””ƒ–‹ ƒ ͘͘͞ Â?‡–”‹ †‹ ÂƒÂŽÂ–Â‡ÂœÂœÂƒÇĄ …‹”nj

”‘Â?ƒ…ƒ †‹ —Â?ƒ …‘”•ƒ ÂˆÂƒÂ–Â‹Â…Â‘Â•ÂƒÇĄ Â?ƒ ƒ˜˜‹Â?…‡Â?–‡ǥ •—‹ Â?‘Â?–‹ •‘’”ƒ —Â?‡œœƒÂ?‡

1

on solo industria. Lumezzane è anche terra di sport e di ciclismo, con i suoi sentieri capaci di infiammare le ruote grasse come in occasione del 3° memorial Ivan Nember, che domenica ha radunato in Valgobbia i bikers arancioblĂš per la gara di Cross Country valevole come ottava tappa del Master Mtb. Il percorso di circa 20 km ha messo a dura prova tutti i partecipanti, impegnati ad affrontare due single track, una salita proibitiva, un fettucciato erboso e qualche tornante. Tra le donne – che hanno compiuto un solo giro come la categoria M6 − ha trionfato Roberta Seneci (Racing Rosola), che ha tagliato il traguardo dopo 46’35â€?. Dietro di lei Mara Ebranati e Sara Bodei (Team Manuel Bike). Buona la prestazione di Elena Biscuola (Sprint Bike Lumezzane), all’esordio in Mtb nella gara di casa. Tra gli M6 successo per Roberto Viviani (Racing Rosola), davanti a Carlo Porcu (Mtb Agnosine) e Ariano Mora (Mbo Bike Club).

Il percorso completo si è rivelato ostico fin dalle prime pedalate. Fabio Pasquali ha preso il comando della gara, ma dopo lo scollinamento l’atleta della Pata Nuova Arka ha ceduto il passo a Carlo Zaglio Manfredi (Team Todesco), che ha vinto la medaglia d’oro con 1h05’42’’. Fabio Pasquali ha difeso la seconda posizione, mentre Massimiliano Leali (Team Manuel Bike) è arrivato terzo. Il prossimo appuntamento targato Mtb sarĂ il 18 settembre a

͛Ν

˜‹Â?…‹–‘”‹ǣ ‘„‡”–ƒ ‡Â?‡…‹ǥ ‘„‡”–‘ ‹˜‹ƒÂ?‹ Č‹ ÍžČŒ ‡ ƒ”Ž‘ ƒ‰Ž‹‘ ƒÂ?ˆ”‡†‹ Č‹ÂƒÂ•Â•Â‘ÂŽÂ—Â–Â‹ČŒ Pompiano, ma prima si farĂ tappa a Ospitaletto per il 13° memorial Polonini, 7° memorial Marchina di sabato 27 agosto. La gara, su un circuito pianeggiante da ripetere, copre una distanza complessiva di 60 km. Ritrovo alle 13 all’ex Parco piscine, in via Caduti. Prima partenza alle 14, con senior 1-2 e gentlemen. Poi largo a junior 1-2 a partire dalle 15.30. Classifiche Memorial Nember. As-

soluti 10,5 km: 1) Roberto Viviani (Racing Rosola Bike); 2) Carlo Porcu (Mtb Agnosine); 3) Roberta Seneci (Racing Rosola Bike); 4) Ariano Mora (Mbo Bike Club); 5) Carlo Alba (Gs Tenax). Assoluti 19,5 km: 1) Carlo Zaglio Manfredi (Team Todesco); 2) Fabio Pasquali (Pata Nuova Arka); 3) Massimiliano Leali (Team Manuel Bike); 4) Alessio Bongioni (Giangis Team Free Bike); 5) Nicola Pelizzari (Pertica Bassa Cicli). Donne: 1) Roberta Seneci (Racing Rosola Bike); 2) Mara Ebranati (Team Manuel Bike); 3) Sara Bodei (Team Manuel Bike); 4) Silvia Pasini (Zaina Club); 5) Federica Lazzaroni (Mtb Agnosine).

WL GLDPR 9RFH LQIRUPD]LRQH VSRUW WHO GLUHWWD VPV ZZZ UDGLRYRFH LW Z ZZZ ZZZ IDFHERRN FRP UDGLRYRFH Z Z

FXOWXUD LQWUDWWHQLPHQWR

…ƒ ͛͘͘ •—Ž Ž‹˜‡ŽŽ‘ †‡Ž Žƒ‰‘Ǥ ƒ …‘”•ƒ ° ƒ’‡”–ƒ ƒ –—––‹ǥ ’‘†‹•–‹ ‡ •‡Â?’Ž‹…‹ …ƒÂ?Â?‹Â?ƒ–‘”‹ †‡•‹†‡”‘•‹ †‹ —Â?‹”‡ Ž‘ •’‹”‹–‘ •’‘”–‹˜‘ ƒŽ ”‹‰‡Â?‡”ƒÂ?–‡ …‘Â?ÇŚ –ƒ––‘ …‘Â? Žƒ Â?ƒ–—”ƒǤ ‹–”‘˜‘ ƒŽŽ‡ Í Âƒ ‹•–‹•‹Â?‘ †‹ —ŽœƒÂ?‘Ǥ ‡ ‹•…”‹œ‹‘Â?‹ •‘Â?‘ ƒ’‡”–‡ ˆ‹Â?‘ ƒ Â?‡œœ‘”ƒ ’”‹Â?ƒ †‡ŽŽƒ ’ƒ”–‡Â?ÂœÂƒÇĄ ˆ‹••ƒ–ƒ ’‡” Ž‡ ͥǤ ’‘•–‹ƒÂ?‘ Ž‘ •‰—ƒ”†‘ •—Ž Â?‘Â?ÇŚ †‘ ÂƒÂ”Â„Â‹Â–Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ †‘˜‡ Žƒ •“—ƒ†”ƒ †‡Žnj Ž‡ ‰‹ƒ……Š‡––‡ ƒ”ƒÂ?…‹‘„Ž— ° ’”‘Â?ÇŚ –ƒ ƒ ”‹•’‘Ž˜‡”ƒ”‡ Žƒ †‹˜‹•ƒ —ˆˆ‹…‹ƒŽ‡ ’‡” ˜‹˜‡”‡ ‹Ž ’”‹Â?‘ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ǣ ‹Ž –”ƒ†‹œ‹‘Â?ƒŽ‡ ™‡‡Â?‡Â?† †‹ ‹”Â?‹‘Â?‡ǥ ’”‹Â?‘ ƒ––‘ †‡ŽŽƒ Â•Â–ÂƒÇŚ ‰‹‘Â?‡ ÍšÍ˜Í™Í™Č€ÍšÍ˜Í™ÍšǤ

ÂŽ ƒ”†ƒ ‹ŽŽƒ‰‡ ‘•’‹–‡”Â? †‹”‡––‘”‹ †‹ ‰ƒ”ƒ ‡ ‰‹—†‹…‹ •ƒ„ƒ–‘ Í› •‡––‡Â?„”‡ ƒ ’ƒ”–‹”‡ †ƒŽŽ‡ ͥǤ Â? Â?ƒ––‹Â?ƒ–ƒ …‹ •ƒ”Â? —Â? ƒ‰‰‹‘”Â?ƒÂ?‡Â?–‘ –‡…Â?‹…‘ǥ Â?‡Â?ÇŚ –”‡ Â?‡Ž ’‘Â?‡”‹‰‰‹‘ —Â?ƒ Â•Â—Â†Â†Â‹Â˜Â‹Â•Â‹Â‘ÇŚ Â?‡ ’‡” ‰”—’’‹ †‹ Žƒ˜‘”‘Ǥ ‘Â?‡Â?Â‹Â…ÂƒÇĄ ‹Â?Â˜Â‡Â…Â‡ÇĄ •‹ ‡•ƒÂ?‹Â?‡”Â? ‹Ž ”‡‰‘ŽƒÂ?‡Â?ÇŚ –‘Ǥ •‡‰—‹”‡ ƒÂ?–ƒ ‡••ƒ ‡ ’”ƒÂ?ÇŚ œ‘ †‹ …Š‹—•—”ƒǤ ‘‹ ‹Â?‹œ‹‡”Â? ‹Ž …‘Â?–‘ ƒŽŽƒ ”‘˜‡•…‹ƒ ‹Â? ˜‹•–ƒ †‡ŽŽǯ‡•‘”†‹‘ •–ƒ‰‹‘Â?ƒŽ‡Ǥ


͜͞

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‡•–ƒ–‡ Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

—ƒÂ?–‘ ˜‹‡Â?‡ ’—„„Ž‹…ƒ–‘ ° †ƒ ÂƒÂ–Â–Â”Â‹Â„Â—ÇŚ ‹”•‹ —Â?‹…ƒÂ?‡Â?–‡ ƒŽŽƒ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‹–Â? †‡‹ ˆ‹”Â?ƒ–ƒ”‹ †‡ŽŽ‡ Ž‡––‡”‡Ǥ ‡ŽŽ‡ Ž‡––‡”‡ ° Â?‡…‡••ƒ”‹‘ ‹Â?†‹…ƒ”‡ Â?‘Â?‡ǥ …‘‰Â?‘Â?‡ǥ ‹Â?†‹”‹œœ‘ ‡ Â?—Â?‡”‘ †‹ –‡Ž‡ˆ‘Â?‘ †‹ …Š‹ •…”‹˜‡ ’‡” ”‡Â?†‡”Â?‡ ’‘••‹„‹Ž‡ Žǯ‹†‡Â?–‹ˆ‹…ƒœ‹‘Â?‡Ǥ ƒ ”‡†ƒœ‹‘Â?‡ •‹ ”‹•‡”˜ƒ ‹Ž †‹”‹––‘ †‹ •‹Â?Â–Â‡Â–Â‹ÂœÇŚ ÂœÂƒÂ”Â‡ÇĄ •‡Â?œƒ ƒŽ–‡”ƒ”Â?‡ ‹Ž •‡Â?•‘ǥ ‹ …‘Â?–”‹„—–‹ –”‘’’‘ Ž—Â?‰Š‹ Č‹Â?ƒ••‹Â?‘ ÍšǤÍ?͘͘ Â„ÂƒÂ–Â–Â—Â–Â‡ČŒ …Š‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ǥ ’‡”Öǥ ‹Â?•‡”‹–‹ ‹Â?–‡‰”ƒŽÂ?‡Â?–‡ •—Ž ‰‹‘”Â?ƒŽ‡ ‘Â?Ž‹Â?‡ ™™™ǤÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÇŚ Ž‘Ǥ‹–Ǥ ƒ ’—„„Ž‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‹ —Â?ƒ Ž‡––‡”ƒ Â?‘Â? ‹Â?’Ž‹…ƒ Žƒ …‘Â?†‹˜‹•‹‘Â?‡ †‡Ž …‘Â?–‡Â?—–‘ †ƒ ’ƒ”–‡ †‡ŽŽƒ †‹”‡œ‹‘Â?‡Ǥ ‘Â? •ƒ”ƒÂ?Â?‘ ’—„„Ž‹…ƒ–‡ Ž‡––‡”‡ ‰‹Â? ƒ’’ƒ”•‡ •— ƒŽ–”‹ ‘”‰ƒÂ?‹ †‹ •–ƒÂ?’ƒǤ …”‹˜‡–‡ ƒ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dzǥ ˜‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰ÂƒÂ”Â‹ÇĄ Íž ÇŚ ÍšÍ?͙͚͙ ”‡•…‹ƒ ‘ ˜‹ƒ Â?ƒ‹Ž ƒ Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–Ǥ

Â? “—‡•–ƒ ’ƒ‰‹Â?ƒ ‹Â?•‡”‹ƒÂ?‘ ‰”ƒ–‹• Ž‡ ˜‘•–”‡ ˆ‘–‘‰”ƒˆ‹‡ ’‡” Žƒ ˆ‘–‘ †‡ŽŽƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ÂƒÇĄ Ž‡ ˆ‡•–‡ †‹ …‘Â?’Ž‡ƒÂ?Â?‘ǥ ‰Ž‹ ƒÂ?Â?Â‹Â˜Â‡Â”Â•ÂƒÂ”Â‹ÇĄ ‹ Â?ƒ–”‹Â?‘Â?‹ǥ Ž‡ ‰‹–‡ǥ Ž‡ Â•Â…Â‘ÂŽÂƒÂ”Â‡Â•Â…ÂŠÂ‡ÇĄ ‹ ‰”—’’‹ •’‘”–‹˜‹ ‡ ‰Ž‹ ‘”ƒ–‘”‹Ǥ ‡” Žƒ ’—„„Ž‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽƒ ˆ‘–‘‰”ƒˆ‹ƒ †‹ —Â? Â?‹Â?‘”‡Â?Â?‡ ° Â?‡…‡••ƒ”‹ƒ ÂŽÇŻÂƒÂ’Â’Â”Â‘Â˜ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ •…”‹––ƒ †‹ —Â?‘ †‡‹ †—‡ ‰‡Â?‹–‘”‹Ǥ

Â?‘•–”‹ ‹Â?†‹”‹œœ‹ •‘Â?‘ ‹ •‡‰—‡Â?–‹ǣ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dzǥ ˜‹ƒ ƒŽŽ‡‰ƒ”‹ Íž ÇŚ ÍšÍ?͙͚͙ ”‡•…‹ƒǢ Â†Â‹Â”Â‡Â–Â–Â‘Â”Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹–

ÇĄ

‹–ƒ ˆ—‘”‹ ’‘”–ƒ ƒŽ–”‘�’‹ƒ

7UD SDHVDJJL PXVHL H FKLHVH

3

artendo da Brescia, ci lasciamo alle spalle Gardone Val Trompia, con il suo susseguirsi di centri produttivi e opifici, per salire verso la cima della vallata. A Tavernole sul Mella, merita una visita la quattrocentesca chiesa di San Filastrio, ricca di affreschi votivi sulle pareti interne, attribuibili a pittori vicini a Floriano Ferramola. Interessante il ciclo raffigurante alcuni episodi della vita di San Domenico: sulle pareti sono dipinte numerose scenette che, come in una sorta di “fumetto�, raccontano le vicissitudini del Santo. Usciti da Tavernole, sostiamo a Lavone, dove incontriamo la chiesa di Santa Maria Maddalena, di origine cinquecentesca ma rinnovata nel 1800, che custodisce al suo interno un prezioso polittico di Paolo da Caylina il Giovane e gli affreschi della scuola del Ferramola. Salendo verso Pezzaze, a Mondaro si erge la prima delle torri che incontreremo lungo il nostro percorso. La tradizione vuole che sia di fondazione roma-

na, ma in realtĂ la tecnica costruttiva dell’edificio è da ricondurre ai secoli XII e XIII: di pianta quadrata, la torre si distingue per i grossi blocchi di pietra e tufo e le strette aperture che denunciano la sicura origine medievale. La casa torre custodisce una raccolta di attrezzi del lavoro contadino, visitabile su prenotazione. Pezzaze è noto agli escursionisti per gli itinerari naturalistici: si tratta di camminate impegnative destinate agli esperti, ma che appagano la vista con incantevoli paesaggi sulle balze montane, punteggiati di casolari. Ritornando sui nostri passi, svoltiamo verso Magno, dove visitiamo la chiesa di San Lorenzo, di linee rinascimentali, purtroppo molto danneggiata per le infiltrazioni di acqua e umiditĂ , ma che conserva al suo interno i preziosi affreschi di Floriano Ferramola (1521). Bovegno è un piccolo paradiso dove il tempo sembra essersi fermato: nel centro del paese e nella localitĂ di Ludizzo, sono sopravvissute due importanti case torri risalenti al XII secolo, costruite con conci di pietra regolari

e possenti, resti del sistema difensivo dell’alta Valtrompia. La casa torre di Bovegno ospita alcune mostre temporanee ed è sede della Fondazione Angelo Canossi, dedicata al maggiore poeta bresciano del Risorgimento. Ăˆ possibile visitare le numerose chiese del territorio, fastose per gli arredi, come in Santa Maria Assunta e San Giorgio di Bovegno Piano e Castello, in Sant’Antonio abate a Graticelle e di San Michele a Ludizzo. Si tratta di chiese che conservano nel loro interno importanti apparati decorativi e organi in legno, nati dalla maestria degli artisti del XVII secolo. Bovegno non è solo arte e cultura, ma per gli appassionati della natura è possibile intraprendere alcune camminate, passando attraverso il ponte medievale sul fiume Mella. Il nostro percorso si conclude a Collio con la visita alla chiesetta di San Rocco, gli affreschi del Ferramola. Innumerevoli i percorsi proposti dalla Via Del Ferro, dove è possibile visitare musei a tema e vecchie miniere, come quella di S.Aloisio-Tassara a Collio.

ÇĄ

ǯ‹–‹Â?‡”ƒ”‹‘ †‹ “—‡•–ƒ •‡––‹Â?ƒÂ?ƒ Č‹ ƒ˜‡”Â?‘Ž‡ǥ Â‡ÂœÂœÂƒÂœÂ‡ÇĄ ƒ‰Â?‘ǥ ‘˜‡‰Â?‘ ‡ Â‘ÂŽÂŽÂ‹Â‘ČŒ •‹ •Â?‘†ƒ Ž—Â?‰‘ ÂŽÇŻ Ž–ƒ ƒŽ–”‘Â?Â’Â‹ÂƒÇĄ †‘˜‡ Žƒ …ƒ‘–‹…ƒ —”„ƒÂ?‹œœƒœ‹‘Â?‡ ‡ Ž‡ ‹Â?†—•–”‹‡ Žƒ•…‹ƒÂ?‘ ‹Ž ’‘•–‘ ƒŽ ˆƒ•…‹Â?‘ †‹ ’ƒ‡•ƒ‰‰‹ ‡ „‘”‰Š‹ ‹Â?…‘Â?–ƒÂ?‹Â?ƒ–‹

’ƒœ‹‘ ‰‹‘…Š‹ ”—…‹˜‡”„ƒ ÇŁ Í™Ǥ ‹ †Â? ‹Â? ‰ƒ”ƒÂ?œ‹ƒ ÇŚ ÍœǤ ‡”‹‘†‘ †‹ …‹Â?“—‡ ƒÂ?Â?‹ ÇŚ ͙͘Ǥ ‡†‹Ž‡ †‹ Ž‡‰Â?‘ ÇŚ ͙͙Ǥ ƒŽŽƒ –‹Â?–ƒ …‡Â?‡”‹Â?ƒ ÇŚ ͙͛Ǥ ƒÂ?Â?‘……Š‹‡ †‹ ‰”ƒÂ?–—”…‘ ÇŚ Í™Í?Ǥ ‘Â?‡ ’‡” Žƒ˜ƒÂ?†ƒ ‡ •’‹‰‘ ÇŚ Í™Í&#x;Ǥ ƒ––ƒ •‘Ž‘ ’‡” Â?‡ ÇŚ Í™Í Ç¤ Â? ‡Ž‡Â?‡Â?–‘ ”ƒ†‹‘ƒ––‹˜‘ ÇŚ Í™ͥǤ ‘––‘ •ƒ„ƒ—†‘ ÇŚ ͚͘Ǥ Ž‹ ‡•–”‡Â?‹ †‡Ž •ƒÂ?‘˜ƒ” ÇŚ ͚͙Ǥ ”‡……‹ƒ ’‡” ƒ”…‘ ÇŚ ͚͛Ǥ —‡ ”‘Â?ƒÂ?‘ ÇŚ ͚͜Ǥ ǯ‹Â?˜‡Â?œ‹‘Â?‡ †‹ ‘Ž–ƒ ÇŚ ͚͞Ǥ ‘”‘Â?ƒ ’‘‡–‹…ƒ ÇŚ ÍšÍ Ç¤ Â? …‘’’‹ƒ …‘Â? ˜ ÇŚ ÍšͥǤ ǯ‹Â?•‹‡Â?‡ †‡‹ …‘”’‹ …‡Ž‡•–‹ ÇŚ ͙͛Ǥ

Â?Â?ÂƒÂŽÂœÂƒÂ–Â‘ÇĄ •‘ŽŽ‡˜ƒ–‘ ÇŚ ͛͛Ǥ ‡•…‡ Â†ÇŻÂƒÂ…Â“Â—Âƒ †‘Ž…‡ ÇŚ Í›Í?Ǥ ‹ŽƒÂ?‡Â?–‘ †‡‹ ˆƒ‰‹‘Ž‹Â?‹ ÇŚ Í›Í&#x;Ǥ ”‡Â?‘Â?‡ ’‡” ˆ‹ƒÂ?Â?‹Â?‰Š‹ ÇŚ Í›Í Ç¤ ‹Â?…‘Žƒ ‹Ž Â?‡‰‘œ‹ƒÂ?–‡ ÇŚ Í›ͥǤ ‹ ”‹•…—‘–‘Â?‘ ‰Ž‹ ƒ”Â?ƒ–‘”‹Ǥ ÇŁ Í™Ǥ ‘Â?–‹‡Â?‡ ˆ”ƒÂ?…‘„‘ŽŽ‹ †ƒ …‘ŽŽ‡œ‹‘Â?‡ ÇŚ ÍšǤ ‘Â?‹Â?‹ †ƒ …‘Â?†ƒÂ?ÇŚ Â?ƒ”‡ ÇŚ Í›Ǥ ‡••‡ ˆ‹Â?‹••‹Â?‡ –‡Ž‡ ÇŚ ÍœǤ ‘–ƒ †‡Ž †‹ƒ’ƒ•‘Â? ÇŚ Í?Ǥ ’‘”…‘ †‹ ‰”ƒ••‘ ÇŚ ÍžǤ ’‘”– ‹Â?˜‡”Â?ƒŽ‡ ÇŚ Í&#x;Ǥ ‘†‘Â?‘ Žƒ •–‘ˆˆƒ ÇŚ Í Ç¤ Â?–‹ …‘Â? Ž—„”‹ˆ‹…ƒÂ?–‹ ÇŚ ͙͘Ǥ Â?ˆ‹Â?ƒ …ƒ•–ƒ ‹Â?†‹ƒÂ?ƒ ÇŚ ͙͚Ǥ ‹•—”ƒ Ž‹Â?‡ƒ”‡ ‹Â?ÇŚ ‰Ž‡•‡ ÇŚ ͙͜Ǥ ƒ •–‡ŽŽƒ ’‹Î •’Ž‡Â?†‡Â?–‡ ÇŚ ͙͞Ǥ –‹Ž‡ †‹ Â?—‘–‘ ÇŚ Í™Í Ç¤ ƒ”ƒ ’‡” …‡Â?–ƒ—”‹ ÇŚ Í™ͥǤ ‘†‘ ‡•–‡”‹‘”‡ †‹ ‡••‡”‡ ÇŚ ͚͘Ǥ ‘Â?•—Â?‘ ‹Â?—–‹Ž‡ ÇŚ ͚͚Ǥ ƒ˜‘Žƒ ˆƒÂ?Â‹ÂŽÂ‹ÂƒÇŚ ”‡ ÇŚ ÍšÍ?Ǥ ƒÂ?’‹…ƒÂ?–‡ †‡ŽŽƒ ‰‹—Â?‰Žƒ ÇŚ ÍšÍ&#x;Ǥ ‡”‘…‡ ‡ Â?‹Â?ƒ……‹‘•‘ ÇŚ ÍšͥǤ ƒÂ?–‹ ƒ ’‹Î ˜‘…‹ ÇŚ ͛͘Ǥ ‡ Ž‡ ÂŽÂƒÂ˜Ă– ‹Žƒ–‘ ÇŚ ͚͛Ǥ ”‡ ˜‘Ž–‡ ‹Â? Žƒ–‹Â?‘ ÇŚ ͛͜Ǥ Â? •‹•–‡Â?ƒ –˜ …‘Ž‘” ÇŚ ͛͞Ǥ

Â? …ƒ’‘ ƒŽ ˜‘‰ƒ–‘”‡Ǥ

—†‘�—


ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ ͚͙͙͘

‹Â?…‹ †—‡ „‹‰Ž‹‡––‹ ’‡” ‹Ž …‘Â?…‡”–‘ †‹ Ž‡••ƒÂ?†”ƒ Â?‘”‘•‘ǥ ’”‘Â?‘••‘ †ƒ ‹’‹‡••‡ǥ ‹Â? ’‹ƒœœƒ ‘‰‰‹ƒ ˜‡Â?‡”†¿ ÍĄ •‡––‡Â?„”‡ ƒŽŽ‡ ͚͙Ǥ ‹ …Š‹—†‡”Â? ƒ ”‡nj Â•Â…Â‹ÂƒÇĄ ƒ Â?‡Â?‘ …Š‡ Â?‘Â? •‹ ‹Â?•‡”‹•…ƒÂ?‘ Â?—‘˜‡ Â†ÂƒÂ–Â‡ÇĄ ‹Ž –‘—” ‡•–‹˜‘ †‡ŽŽƒ …ƒÂ?ÇŚ –ƒÂ?–‡ …Š‡ Šƒ ˜‹Â?–‘ ‹Â? “—‡•–‘ ͚͙͙͘ ‹Ž ‹Â?† Â?—•‹… ™ƒ”† ’‡” Ž‡ ˜‡Â?†‹–‡ †‡Ž •—‘ •‡…‘Â?†‘ ƒŽ„—Â? Dz ÂŽ Â?‘Â?†‘ ‹Â? —Â? •‡…‘Â?†‘dz …Š‡ †Â? ‹Ž –‹–‘Ž‘ ƒÂ?…Š‡ ƒŽ –‘—”Ǥ ”ƒ ‹ •—‘‹ „”ƒÂ?‹ ’‹Î ƒ’’”‡œœƒ–‹ …‹ •‘Â?‘ Dz ‡Â?œƒ Â?—˜‘Ž‡dzǥ Dz –—’‹†ƒdzǥ ‡ Dz ƒ Â?‹ƒ •–‘”‹ƒ …‘Â? –‡dzǤ ’‡†‹•…‹ ‹Ž –ƒ‰Ž‹ƒÂ?†‘ ƒ Dz ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â˜Â‡Â?–‘ …‘Â? ‘…‡dz ’”‡••‘ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dz ‹Â? ˜‹ƒ ƒŽŽ‡‰ƒ”‹ ͞ǥ ÍšÍ?͙͚͙Ǥ •–”ƒœ‹‘Â?‹ †‡‹ „‹nj ‰Ž‹‡––‹ ‹Ž Í&#x; •‡––‡Â?„”‡Ǥ

’‡––ƒ…‘Ž‹ ÂŽÂŽÇŻÂ‡Â˜Â‡Â?–‘ …‘Â? Dz ‘…‡dz

ÇŁ

92&(6$6

ÍœÍ&#x;

… Ž‡••ƒ�†”ƒ �‘”‘•‘

Le suore di clausura sono le eroine del terzo millennio

do Moretti, scomparso il 3 agosto all’età di 84 anni.

Egr. direttore, i media di tutto il mondo hanno riportato la notizia che una suora spagnola di clausura di 103 anni ha partecipato alla Giornata mondiale della gioventĂš. Durante la rassegna stampa di Radio Radicale, il suo direttore Massimo Bordin, si è subdolamente chiesto se la suora entrata in convento nel 1917, fosse entrata di sua spontanea volontĂ . Evidentemente al conduttore di Radio Radicale, ma assieme a lui, sicuramente una buona fetta di italiani atei ed agnostici, pare impossibile che una persona possa donare l’intera esistenza a Dio. Ma lo scetticismo circa la scelta della vita claustrale, sfiora anche molti cattolici che hanno scambiato la Chiesa cattolica per un’agenzia etico-filantropica atta a debellare le povertĂ del mondo o a risolvere questione “profaneâ€? come la difesa dell’acqua o il rifiuto al nucleare. Spiace prendere atto che molti intellettuali laici e cattolici non sappiano che oltre alle opere di misericordia corporali, esistono anche le opere di misericordia spirituali. Le suore di clausura che dedicano l’intero arco della loro vita a pregare Dio e le anime dei defunti suppliscono a questa primaria funzione spirituale che molti cattolici hanno abbandonato. Le suore di clausura sono le vere eroine del terzo millennio, altro che starlette, veline ed escort. Gianni Toffali

Carissimo don Secondo, sapendoti ormai nella gloria di Dio ugualmente ti scrivo in quest’anno che ti ha visto celebrare il sessantesimo di sacerdozio per poi spiccare il volo al Cielo. Questi anni vissuti insieme in Terra Santa sono stati preziosi per riscoprire la bellezza, ma anche il sacrificio della tua speciale vocazione. Come presbitero mi sono spesso interrogato sul tuo ruolo, sulla tua vita, sulle scelte da te compiute: so che la tua è stata una storia d’amore, non esente dalle difficoltĂ o dalle incomprensioni. Per questo ti ho stimato e ti ho ammirato. Non solo io, ma tutti noi in Seminario, ti abbiamo affettuosamente chiesto: sei felice? La risposta l’hai data lasciando scorgere la passione con cui hai cercato di amare i ragazzi e le tantissime persone conosciute nel tuo ministero per condurle a Dio: Cristo ha adoperato le tue mani, le tue labbra, il tuo cuore per amare, benedire, perdonare e incoraggiare, quanti a te, quindi a Lui, si affidano. SĂŹ, mi rivolgo a te, che compari nelle mie foto e che ora mi proteggi da lassĂš. Mi raccontavi sempre i curiosi episodi della tua infanzia, della tua entrata in Seminario, dei primi anni di ministero, delle difficoltĂ e delle gioie e del tuo pregustare nelle terra di GesĂš il Paradiso; con le tue parole e con il tuo premuroso affetto riscoprivo veramente di essere stato amato da Dio prima di chiunque altro. In questi giorni ho pensato a te, mi immaginavo quando seguivi i ragazzi in oratorio, quando hai accolto le prime confessioni, i tuoi trasferimenti in altre parrocchie, l’insegna-

Ricordando don Secondo Pubblichiamo una lettera-ricordo di padre Maurizio Buioni che tratteggia la figura di don Secon-

‘Ž—œ‹‘�‹

ƒ ”‹…‡––ƒ †‡ŽŽƒ •‡––‹�ƒ�ƒ

mento al Seminario di Brescia, la realtĂ di Cuore Amico, i corsi di esercizi spirituali predicati, l’avventura con le comunitĂ del Cammino alla TrinitĂ di Brescia. Qui comprendo cosa significhi essere realmente strumento nelle mani di Dio, chiamato a spogliarsi di sĂŠ, a sradicarsi per andare lĂ dove è necessario essere segno della Sua presenza. Ora ci segui da lontano, sei felice per i tuoi seminaristi e so che da lassĂš preghi per loro, per le nostre comunitĂ : nessun luogo è lontano per chi si vuole bene nel Suo nome. Grazie a te che ci sei stato accanto durante questi anni in modo paterno e qualche volta mettendo i paletti alla nostra voglia di libertĂ , al non impegno o al desiderio di impigrirci o di abbandonare la strada che il Signore andava tracciando. ChissĂ quante volte avrai detto alla tua gente: “Se hai bisogno di me puoi chiamarmi anche a mezzanotte: non vado mai a letto prima di quell’oraâ€?. Non hai parlato mai di mele marce e hai trovato qualcosa di profondo in ogni ragazzo: quando le qualitĂ non sono cosĂŹ palesi, tu le scovi e le presenti a noi increduli. Penso a te, che hai condiviso l’essere giovane e portato avanti il ministero con fervore, ma anche con le difficoltĂ di chi deve rivolgersi principalmente ai suoi coetanei. Le tue parole certo hanno raggiunto anche chi era piĂš distante, colpendo anche chi sembrava indifferente, costringendolo ad interrogarsi, a scoprire le ragioni del tuo entusiasmo. Scrivo a te che hai accompagnato nella preghiera e nel discernimento i tanti ragazzi caricandoti di responsabilitĂ e di fatica per rendere il piĂš possibile bella e preziosa l’esperienza di es-

Â?‰”‡†‹‡Â?–‹ǣ ͘͘͜ ‰”ƒÂ?Â?‹ †‹ …‘Â?…Š‹nj ‰Ž‹‡ǥ Í?͘͘ ‰”ƒÂ?Â?‹ †‹ ’‘Â?‘†‘”‹ Â?ÂƒÇŚ –—”‹ǥ —Â? Â†ÂƒÂ†Â‘ÇĄ Íš …—……Š‹ƒ‹ †‹ ‘Ž‹‘ †ǯ‘Ž‹nj Â˜ÂƒÇĄ †—‡ •’‹……Š‹ Â†ÇŻÂƒÂ‰ÂŽÂ‹Â‘ÇĄ —Â? Ž‹Â?‘Â?‡ǥ ”‘•Â?ƒ”‹Â?‘ǥ Í?͘ ‰”ƒÂ?Â?‹ †‹ ˆ‘”Â?ÂƒÂ‰ÇŚ ‰‹‘ ’‡…‘”‹Â?‘ Â‰Â”ÂƒÂ–Â–Â—Â‰Â‹ÂƒÂ–Â‘ÇĄ Â•ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ’‡’‡Ǥ ”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ǣ Â…Â‘Â–Â–ÂƒÂ”Â‡ÇĄ •’‡ŽŽƒ”‡ ‡

sere totalmente del Signore: quanto vissuto in quei momenti rimarrĂ nel loro cuore insieme alla tua amicizia. Grazie a te che nel tuo ministero ti sei sentito sempre inadeguato, umile strumento nelle mani di Dio. Nessuno cerca un sacerdote perfetto: la tua forza sta proprio nella fragilitĂ che ti ha reso uomo, in mezzo agli uomini, chiamato a percorrere come tutti, i preziosi passi verso la Gioia infinita. Sei tu che hai insegnato che è a Lui che bisogna affidarsi con cuore sincero nella certezza di non essere mai soli. Mi rivolgo a te, che hai creduto in tutti noi ci hai spinto ad osare sempre di piĂš e a guardare al bello che c’è nella nostra vita, seguendo i nostri passi con l’orgoglio di un padre, invitandoci a non soffermarci sulle cadute e a rialzarci subito. Sei stato al nostro fianco con fermezza e tenerezza, a volte nel silenzio. Rileggendo la tua presenza alla luce della Parola, scopro che il Signore ci è sempre stato accanto. Tu che sei stato sempre presente e che hai passato ore ad accogliere gli incerti pensieri dei giovani, delle coppie a prenderli per mano e ad accogliere quanto di piĂš prezioso ti hanno offerto: fragilitĂ , dolore, pensieri che solo a te hanno potuto raccontare. Ora sul fare della sera, si sono spente tutte le luci, ognuno è ritornato alle proprie case e realtà ‌ hai terminato il tuo viaggio insieme a noi, ma ora godi della certezza dell’abbraccio di Luce del Dio della Vita continuando a vivere nell’affetto sincero e nelle preghiere di chi ti ha conosciuto nella fede. Ciao e grazie ancora don Secondo, prega per noi. Maurizio Buioni

–ƒ‰Ž‹ƒ”‡ ƒ ’‡œœ‹ ‹ ’‘Â?‘†‘”‹Ǥ ‡––‡”Ž‹ ‹Â? —Â? –‡‰ƒÂ?‡ …‘Â? Žǯ‘Ž‹‘ǥ ÂŽÇŻÂƒÂ‰ÂŽÂ‹Â‘ Â•Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂ…ÇŚ Â…Â‹ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ‹Ž ”‘•Â?ƒ”‹Â?‘ Â–Â”Â‹Â–ÂƒÂ–Â‘ÇĄ ‹Ž Â†ÂƒÂ†Â‘ÇĄ ’‘nj …‘ •ƒŽ‡ ‡ ’‡’‡Ǥ —‘…‡”‡ ƒ ˆ—‘…‘ ˜‹˜‘ ’‡” ͙͘ Â?‹Â?—–‹Ǥ ”—ŽŽƒ”‡ ‹Ž •—‰‘ ‡ —Â?‹”˜‹ ‹Ž •—……‘ †‹ Ž‹Â?‘Â?‡ ‡ ‹Ž ‰”ƒÂ?ƒ Â‰Â”ÂƒÂ–Â–Â—Â‰Â‹ÂƒÇŚ –‘Ǥ ‹Â?‡––‡”‡ •—Ž ˆ—‘…‘ ’‡” ’‘…Š‹ Â?‹nj Â?—–‹Ǥ ‡••ƒ”‡ Žƒ ’ƒ•–ƒ ƒŽ †‡Â?–‡ǥ Â•Â…Â‘ÂŽÂƒÂ”ÇŚ Žƒ ‡ ˜‡”•ƒ”Žƒ Â?‡Ž –‡‰ƒÂ?‡ †‡Ž •—‰‘Ǥ ƒ” ‹Â?•ƒ’‘”‹”‡ ‡ •‡”˜‹”‡Ǥ

—‰—”‹ ƒǤǤǤ

ÍĄÍ˜

ÂŽ ͙͛ ƒ‰‘•–‘ …‘Â?’‹‡ ÍĄÍ˜ ƒÂ?Â?‹ ‹ƒ…‘Â?‹Â?ƒ ”‹‘Â?‹Ǥ ͙͙ ƒÂ?Â?‹ ȋ‡ ˆ‹Â?‘ ƒ †—‡ ƒÂ?Â?‹ ÂˆÂƒČŒ …‘Â?•‡‰Â?ƒ˜ƒ ‰‹Â? ƒŽŽ‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dzǥ Dz ÂƒÂ†Â”Â‡Çł ‡ ‹Ž „‘ŽŽ‡––‹Â?‘ǥ ’‹Î –ƒ”†‹ ƒÂ?…Š‡ Dz ƒÂ?‹‰Ž‹ƒ ”‹•–‹ƒÂ?ƒdzǤ ƒ ˆƒ––‘ Žƒ …ƒ–‡…Š‹•–ƒ ’‡” Í?Í? ƒÂ?Â?‹Ǥ ‡ Â?‹’‘–‹ ÂƒÂ”ÂŽÂƒÇĄ Â‹Â—ÂŽÂ‹ÂƒÇĄ ‹ ’”‘Â?‹’‘–‹

‹‘˜ƒÂ?Â?ÂƒÇĄ ƒ”‹ƒÂ?Â‰Â‡ÂŽÂƒÇĄ ”ƒÂ?Â…ÂƒÇĄ ”ƒÂ?…‘ǥ ƒˆˆƒ‡ŽŽƒ …‘Â? Ž‡ ”‹•’‡––‹˜‡ ˆƒÂ?‹‰Ž‹‡ǥ Ž‡ ƒ—‰—”ƒÂ?‘ „—‘Â? …‘Â?’Ž‡ƒÂ?Â?‘Ǥ

͙͘͜

͙͘͜ ƒÂ?Â?‹ǥ —Â? –”ƒ‰—ƒ”†‘ …‡”–‘ ‹Â?Â˜Â‹Â†Â‹ÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‡ÇĄ ° •–ƒ–‘ ”ƒ‰‰‹—Â?–‘ †ƒ Â?‰‡Ž‘ ƒ”Â?‡˜ƒŽ‹Ǥ Â?‰‡Ž‘ǥ Â?ƒ–‘ Â?‡Ž Í™ÍĄÍ˜Í&#x;ÇĄ ‹Ž ͚͚ ƒ‰‘•–‘ Šƒ …‘Â?’‹—–‘ ͙͘͜ ƒÂ?Â?‹ ’”‡••‘ Žƒ •ƒ Dz ƒ ‡•‹†‡Â?ÂœÂƒÇł †‹ ˜‹ƒ †‡‹ ‹ŽŽ‡ …‹”…‘Â?†ƒ–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂˆÂˆÂ‡Â–Â–Â‘ †‡‹ ˆƒÂ?‹Ž‹ƒ”‹Ǥ ‡” ÂŽÇŻÂ‘Â…Â…ÂƒÂ•Â‹Â‘Â?‡ Šƒ ”‹…‡˜—–‘ ƒÂ?…Š‡ Žƒ ˜‹•‹–ƒ †‡Ž •‹Â?†ƒ…‘ ƒ”‘Ž‹Ǥ

��‹„—•

ÍšÍ? ƒ‰‘•–‘ Í™ÍĄÍšÍ˜

—‡””ƒ Â”Â—Â•Â•Â‘ÇŚÂ’Â‘ÂŽÂƒÂ…Â…ÂƒÇŁ ˆ‹Â?‹•…‡ Žƒ ƒ––ƒ‰Ž‹ƒ †‹ ÂƒÂ”Â•ÂƒÂ˜Â‹ÂƒÇĄ ‹Â?‹œ‹ƒ–ƒ ‹Ž ͙͛ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ÇĄ ÂŽÇŻ ”Â?ƒ–ƒ ‘••ƒ ˜‹‡Â?‡ •…‘Â?ˆ‹––ƒ ͚͞ ƒ‰‘•–‘ ͙ͥ͛ͥ ‘‘•‡˜‡Ž– ‹Â?˜‹ƒ —Â? Â?‡••ƒ‰‰‹‘ ƒ ‹–Ž‡” ’”‘’‘Â?‡Â?†‘‰Ž‹ †‹ ‹Â?–ƒ˜‘Žƒ”‡ –”ƒ––ƒ–‹˜‡ †‹ ’ƒ…‡ †‹”‡––‡ …‘Â? Žƒ ‘Ž‘Â?‹ƒ ’‡” ‰‹—Â?‰‡”‡ ƒ —Â? ƒ……‘”†‘ •— ƒÂ?œ‹…ƒ ÍšÍ&#x; ƒ‰‘•–‘ Í™Í&#x;Í ÍĄ

Â? ”ƒÂ?…‹ƒ ˜‹‡Â?‡ ’”‘…ŽƒÂ?ƒ–ƒ Žƒ Dz ‹…Š‹ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ †‡‹ †‹”‹––‹ †‡ŽŽǯ—‘Â?‘ ‡ †‡Ž …‹––ƒ†‹Â?‘dzǤ ‹ ˆ‘Â?†ƒ •— –”‡ ’”‹Â?…‹’‹ ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?Â–ÂƒÂŽÂ‹ÇŁ Ž‹„‡”–Â?ÇĄ —‰—ƒ‰Ž‹ƒÂ?œƒ ‡ ˆ”ƒ–‡ŽŽƒÂ?œƒ ÍšÍ ÂƒÂ‰Â‘Â•Â–Â‘ ͙ͥ͛͞ ƒ•Š‹Â?‰–‘Â?ÇĄ ‹Ž …ƒ’‘ †‡Ž Â?‘˜‹Â?‡Â?–‘ ’‡” ‹ †‹”‹––‹ …‹˜‹Ž‹ ƒ”–‹Â? —–Š‡” ‹Â?‰ ’”‘Â?—Â?…‹ƒ —Â? –‘……ƒÂ?–‡ †‹•…‘”•‘ …‘Â?–”‘ ‹Ž ”ƒœœ‹•Â?‘Ǥ 1 ‹Ž †‹•…‘”•‘ †‹ Dz Šƒ˜‡ ƒ †”‡ƒÂ?Çł ͚ͥ ƒ‰‘•–‘ ͚͘͘͜ ‹ …Š‹—†‘Â?‘ ‹ ‹‘…Š‹ Ž‹Â?’‹…‹ ͚͘͘͜ Ġ –‡Â?‡ǥ –‡ˆƒÂ?‘ ƒŽ†‹Â?‹ ˜‹Â?…‡ Žǯ‘”‘ Â?‡ŽŽƒ Â?ƒ”ƒ–‘Â?ƒ ͛͘ ƒ‰‘•–‘ Í™ÍĄÍ Í˜

ÂŽ ‰‘˜‡”Â?‘ ’‘Žƒ……‘ ”‹…‘Â?‘•…‡ ‹Ž •‹Â?†ƒ…ƒ–‘ ‘Ž‹†ƒ”Â?‘•… ‰—‹†ƒ–‘ †ƒ ‡…Š ÂƒÂŽÂ‡Â•ÂƒÇĄ †‘’‘ —Â?ÇŻÂƒÂ•Â’Â”Âƒ •‡”‹‡ †‹ •…‹‘’‡”‹ …Š‡ Šƒ ’ƒ”ƒŽ‹œœƒ–‘ ‹Ž ƒ‡•‡

/$92&( ( '(/ 2 3232/2 ÇŁ †”‹ƒÂ?‘ ‹ƒÂ?…Š‹ ǧ ÇŁ ‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰ÂƒÂ”Â‹ÇĄ Íž ÇŚ ÍšÍ?͙͚͙ ÇŚ ”‡•…‹ƒ ‡ŽǤ ͛͘͘ ͚͜͜Í?͘ ÇŚ ƒš ͛͘͘ Í›Í&#x;Í?Í&#x;Í ÍĄÍ&#x; ÇŚÂ?ÂƒÂ‹ÂŽÇŁ ”‡†ƒœ‹‘Â?Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹– ƒÂ?Â?‹Â?‹•–”ƒœ‹‘Â?Â‡ĚťÂŽÂƒÂ˜Â‘Â…Â‡Â†Â‡ÂŽÂ’Â‘Â’Â‘ÂŽÂ‘Ǥ‹– ÇŁ ”†‹Â?ƒ”‹‘ ƒ ÍœÍ&#x;ÇĄÍ˜Í˜ ‡—”‘ ÇŚ ‘•–‡Â?‹–‘”‡ ƒ Í?Í?ÇĄÍ˜Í˜ ‡—”‘ ÇŚ •–‡”‘ Ǥ Ǥ ƒ Í Í?ÇĄÍ˜Í˜ ‡—”‘Ǥ ’‡†Ǥ Ǥ Ǥ ÇŚ ÍœÍ?ÎŹ ÇŚ ƒ”–Ǥ Íš …‘Â?Â?ƒ ÍšÍ˜Č€Â„ ÇŚ ‡‰‰‡ ͚͞͞Ȁͥ͞ ‹Ž‹ƒŽ‡ †‹ ”‡•…‹ƒ ÇŚ ‘•–ƒŽ‡ Â?Îť Í™Í Í Í Í™ÍšÍ?͘Ǥ ÇŁ ‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÂ‡Â‰ÂƒÂ”Â‹ÇĄ Íž ÇŚ ”‡•…‹ƒ ‡ŽǤ ͛͘͘ ÍšÍ Í˜Í ÍĄÍžÍž ÇŚ ƒš ͛͘͘ ÍšÍ Í˜ÍĄ Í›Í&#x;Í™ ™™™Ǥ˜‘…‡Â?‡†‹ƒǤ‹– ÇŚ ÇŚÂ?ƒ‹Ž Â?ƒ”Â?‡–‹Â?Â‰ĚťÂ˜Â‘Â…Â‡Â?‡†‹ƒǤ‹– ÇŁ ‘Â?Â?‡”…‹ƒŽ‹ ƒ Â?‘†—Ž‘ Č‹Â„ÂƒÂ•Â‡ Â?Â?Ǥ Í?͘ ƒŽ–‡œœƒ Â?Â?Ǥ Í›Í&#x;ČŒ ‡—”‘ ͘͜ ÇŚ ‡†ƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ ‡—”‘ Í™ ƒŽ Â?Â?Ǥ ‹Â?ƒÂ?œ‹ƒ”‹ ͙ǥÍ? ‡—”‘ ’‡” Â?Â?Ǥ …‘ŽǤ

’”‡œœ‹ •‹ ‹Â?–‡Â?†‘Â?‘ ‡•…Ž—•‹ †‹ ‡ †‹”‹––‹Ǥ ÇŁ ƒ—”‹œ‹‘ ƒ•–”‡œœƒ–‹

ÇŁ ƒ‘Ž‘ ‡†”ƒ……‹Â?‹ ÇŚ –‡ˆƒÂ?‘ ‘Â?‹Â?‡ŽŽ‹ ÇŁ ‘–‘ †‡Â? ÇŁ ’ƒ ‹ƒ †‡ŽŽǯ Â?Â†Â—Â•Â–Â”Â‹ÂƒÇĄ Í?Íš ÇŚ ÍšÍ?͛͘͘ ”„—•…‘ Č‹ ČŒ ‡ŽǤ ͛͘͘ǤÍ&#x;Í&#x;ÍšÍ?Í?͙͙ ÇŚ ƒšǤ ͛͘͘ǤÍ&#x;Í&#x;ÍšÍ?Í?͞͞ —–‘”‹œœƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž ”‹„—Â?ƒŽ‡ †‹ ”‡•…‹ƒ Â?Ǥ Í™Í Íœ ÇŚ ͙Ȁ͙͚Ȁ͙͙ͥ͞ Associato

Associato

UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

&HQWUR GLRFHVDQR SHU OH FRPXQLFD]LRQL VRFLDOL ƒ –‡•–ƒ–ƒ Dz ƒ ‘…‡ †‡Ž ‘’‘Ž‘dz ˆ”—‹•…‡ †‹ …‘Â?–”‹„—–‹ †‹ …—‹ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â–Ǥ Í› …‘Â?Â?ƒ Í› †‡ŽŽƒ Ž‡‰‰‡ ÍšÍ?͘ †‡Ž Í&#x;Č€Í Č€Í™ÍĄÍĄÍ˜



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.