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C’è chi punta il dito per evidenziare gli sbagli – veri o presunti – del prossimo, magari per nascondere o minimizzare i propri. E c’è chi lo punta per indicare ciò che veramente vale, ciò che è necessario continuamente “tenere sott’occhioâ€?. Un esempio famoso a livello artistico è offerto da Giovanni il Precursore del polittico di Isenheim, realizzato da Mathias GrĂźnewald, che indica il Crocifisso al centro della composizione. Ma anche nel nostro Duomo N Nuovo possiamo trovare un dito proteso: è quello di San Ga Gaudenzio (festa, insieme a San Filastrio, il 25 ottobre), la cui statua è collocata a sinistra dell’altare maggiore. Mi pare b una buona indicazione per la Giornata missionaria mondiale. Chi esiste per evangelizzareâ€? (Paolo VI) e in cosa consiste “La Chiesa ann il lieto annuncio se non nell’indicare in GesĂš Cristo, morto e risorto, il Salvatore di tutti? A noi, credenti del terzo millennio, mostrare che Crist trova compimento ogni realtĂ , ogni desiderio di bene, in GesĂš Cristo d veritĂ . A noi agire in modo da testimoniare questo; a noi ogni ricerca di indicarlo con le nostre dita e con la nostra vita.
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Corte d’appello. Il Palazzo si apre al territorio
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͘Í&#x; ƒ‡•‹ ‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ Nigoline Bonomelli. Don Polana: “Dalla diversitĂ , la ricchezzaâ€?
͚͞ ……Ž‡•‹ƒ Famiglia e salute. Il concetto di genere frantuma la societĂ
……Š‹ ’—Â?–ƒ–‹ ‡ ”‡ƒœ‹‘Â?‹ Â?‡ŽŽƒ ’‘Ž‹–‹…ƒ †‘’‘ ‹Ž •‡Â?‹Â?ƒ”‹‘ ’”‘Â?‘••‘ ƒ ‘†‹ ‰Ž‹ •…‘”•‹ ͙͞ ‡ Í™Í&#x; ‘––‘„”‡ †ƒŽ ‘”—Â? †‡ŽŽ‡ ’‡”•‘Â?‡ ‡ †‡ŽŽ‡ ƒ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‹ Â?‡Ž Â?‘Â?†‘ †‡Ž Žƒ˜‘”‘Ǥ ‡ ˜‘…‹ „”‡•…‹ƒÂ?‡ †‹ ƒ”ƒÂ?–‹Â?‹ǥ Â?Â‘ÂˆÂ”Â‹ÇĄ Š‹†‘Â?‹ǥ ”‘Ž‹ ‡ ‘••‹Â?‹ ÇŻ
Ž–”‡ Ž‘ •‰—ƒ”†‘ •…‹‡Â?–‹ˆ‹…‘ La Chiesa ha sempre considerato con attenzione la condizione dell’essere umano nella fase iniziale del suo sviluppo. Qui sono implicate considerazioni di carattere ďŹ losoďŹ co, antropologico, etico e anche giuridico. In altre parole, la questione riguarda l’identitĂ e lo statuto dell’embrione umano. E nel momento in cui la Corte di giustizia dell’Unione europea, lo scorso 18 ottobre, ha stabilito che non è brevettabile un procedimento che, ricorrendo al prelievo di cellule staminali ricavate da un embrione umano nello stadio di blastocisti, comporti inevitabilmente la distruzione dell’embrione tornano alla mente molte parole signiďŹ cative. Come si può ben comprendere, nĂŠ la Sacra
Scrittura nĂŠ la Tradizione cristiana piĂš antica possono contenere trattazioni esplicite su questo tema. Ciononostante, Luca nel raccontare l’incontro di Maria, incinta per opera dello Spirito Santo, con la madre di Giovanni Battista, giĂ al sesto mese di gravidanza, testimonia la presenza attiva, sebbene nascosta, dei due bambini: “Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel gremboâ€? (Lc 1,41). Sant’Ambrogio commenta: Elisabetta “percepĂŹ l’arrivo di Maria, lui (Giovanni) l’arrivo del Signore; la donna l’arrivo della donna, il bambino l’arrivo del bambinoâ€? . Anche in mancanza di espliciti insegnamenti sui primissimi giorni di vita del nascituro, è possibile trovare nella Sacra Scrittura preziose indicazioni che motivano sentimenti d’ammirazione e di riguardo nei confronti dell’uomo appena concepito, specialmente in chi si propone di studiare il mistero della
generazione umana. L’ammirazione nasce quando si pensa che Dio interviene direttamente nella creazione dell’anima di ogni nuovo essere umano. “L’amore di Dio – spiegava papa Benedetto – non fa differenza fra il neoconcepito ancora nel grembo di sua madre, e il bambino, o il giovane, o l’uomo maturo o l’anziano. Non fa differenza perchĂŠ in ognuno di essi vede l’impronta della propria immagine e somiglianza (Gen 1,26)â€?. Questo amore sconďŹ nato e quasi incomprensibile di Dio per l’uomo rivela ďŹ no a che punto la persona umana sia degna di essere amata in se stessa, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione – intelligenza, bellezza, salute, giovinezza, integritĂ e cosĂŹ via. In deďŹ nitiva, la vita umana è sempre un bene, poichĂŠ “essa – anticipava Giovanni Paolo II – è nel mondo manifestazione di Dio, segno della sua presenza, orma della sua gloriaâ€? (Evangelium vitae 34). All’uomo,
infatti, è donata un’altissima dignitĂ , che ha le sue radici nell’intimo legame che lo unisce al suo Creatore. Per questo il Magistero della Chiesa ha costantemente proclamato il carattere sacro e inviolabile di ogni vita umana, dal suo concepimento sino alla sua ďŹ ne naturale. Questo giudizio morale vale giĂ agli inizi della vita di un embrione, prima ancora che si sia impiantato nel seno materno, che lo custodirĂ e nutrirĂ per nove mesi ďŹ no al momento della nascita. La vita umana è sacra e inviolabile in ogni momento della sua esistenza, anche in quello iniziale che precede la nascita. L’origine della vita umana resta un mistero, anche se le conoscenze scientiďŹ che progrediscono enormemente. Infatti, appena la ragione riesce a superare un limite ritenuto invalicabile, altri limiti ďŹ no allora sconosciuti la sďŹ dano. L’uomo rimarrĂ sempre un enigma profondo e impenetrabile.
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Í›Í Â…Â‘Â?‘Â?‹ƒ Caritas italiana. Un Paese sempre piĂš povero di diritti
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Todi potrebbe apparire ai piĂš come l’ennesima iniziativa del mondo cattolico per ribadire concetti mille volte enunciati dall’episcopato e dalle singole associazioni. La novitĂ sta forse nel fatto che è talmente logorato il contesto politico, sociale ed economico del Paese che da piĂš parti ci si attende un segnale vero da quella parte “miglioreâ€? della societĂ italiana, che sono i cattolici, e che anche in passato (nel secondo dopoguerra in
particolare) ha saputo coagulare le forze sane dell’Italia e portarla a essere un grande Paese. Come si è detto i cattolici non hanno mai smesso di esserci anche dopo la fine della Dc, nella societĂ civile, nella politica e nel volontariato, ma il dopo Todi e la crisi di credibilitĂ del sistema spingono “a rompere gli indugiâ€? e a immaginare con creativitĂ strade nuove. Nazionali? Forse. Locali, può darsi. Le idee si misureranno sul campo, insieme alla credibilitĂ delle persone. (a.b)
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robabilmente il passaggio piĂš significativo dei lavori del Forum del mondo del lavoro tenuto a Todi il 16 e 17 ottobre è contenuto nell’intervento con cui il card. Angelo Bagnasco ha aperto la due giorni della cittadina umbra. In un passaggio il presidente dei Vescovi italiani con fierezza ha rivendicato il ruolo dei cattolici nella costruzione dell’Italia del passato e di quella del futuro. A fronte di una situazione che, in questi ultimi anni, li ha visti nella infelice condizione “degli ostaggi corteggiati a destra e degli invisibili tollerati a sinistraâ€?, come ha scritto Ferruccio De Bortoli nel suo editoriale sul “Corriere della Seraâ€? del 17 ottobre, il Cardinale ha sottolineato con forza il concetto che lo stesso De Bortoli metteva in apertura del suo articolo: “Il Paese ha bisogno dei cattoliciâ€?. La loro irrilevanza sulla scena pubblica, nella Seconda Repubblica, non ha portato fortuna all’Italia e ha fatto rimpiangere, perfino ai critici piĂš accaniti, i tempi della Prima, dove essi avevano un posto centrale. Non si tratta, come molti speravano guardando a Todi, di ricostituire la vecchia Dc. L’incontro dei giorni scorsi è egualmente destinato ad avere delle precise ricadute sulla vicenda politica nazionale, nella misura in cui getta le basi per un percorso che, attraverso un profondo rinnovamento culturale, dovrebbe mirare, come è avvenuto fin dai primordi dell’UnitĂ , “a costruire l’anima dell’Italia prima ancora che l’Italia politicaâ€?, per usare l’espressione del card. Bagnasco. PerchĂŠ è dall’anima, prima che dalla stabilitĂ economica, che questi ultimi anni è progressivamente venuta meno, che bisogna ripartire. “L’esperienza insegna da sempre – sono ancora parole del card. Bagnasco – che, in ogni campo, non sono l’organizzazio-
ne efficiente o il coagulo di interessi materiali o ideologici che reggono gli urti della storia e degli egoismi di singoli o di parti, ma la consonanza delle anime e dei cuori, la veritĂ e la forza degli idealiâ€?. La posta in gioco è, dunque, altissima: “Se, in forza del relativismo gnoseologico e morale, venissero corrosi i valori che giustificano l’impegno della vita, allora verrebbero meno anche le fondamenta e le forze che sostengono la convivenza sociale, ed edificano una nazione come comunitĂ di vita e di destinoâ€?. Ăˆ di questo recupero di tali fondamenta che il Paese ha bisogno, nella vita privata come in quella pubblica, e og-
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gi non vi è nessuno, in un panorama culturale dominato da relativismo e individualismo, che possa rappresentare una istanza cosĂŹ impegnativa, se non i cattolici, come è stato ribadito dai 110 rappresentanti di tante sigle dell’associazionismo e del laicato cattolico, che si sono confrontati a Todi. Ma questo comporta per loro, innanzitutto, un’enorme responsabilitĂ nei confronti di ciò che li caratterizza, che è il primato dello spirituale. “Qualora si sbiadisse questo primato – ha ammonito ancora il Presidente della Cei – i cristiani sarebbero omologati alla cultura dominante e a interessi particolariâ€?. Come forse è avvenuto, talvolta in questa infelice stagione. L’incontro di Todi, ben lungi dall’avere una funzione strategica, ha puntato a recuperare l’intesa su questa base valoriale ineludibile, nella consapevolezza che essa non si riduce a singoli punti programmatici, ma abbraccia tutta l’ampiezza della persona umana e del bene comune. I partecipanti al forum di Todi hanno accolto questo messaggio e hanno lasciato la cittĂ umbra con la coscienza che la prospettiva indicata dal card. Bagnasco si raggiunge camminando insieme. Anche la realtĂ bresciana, rappresentata a Todi da Noè Ghidoni, presidente regionale di Mcl e da Alessandro Azzi, presidente di Federcasse guarda con interesse alle prospettive indicate dal Forum. La riprova sta nelle riflessioni che lo stesso Ghidoni, Roberto Rossini, presidente delle Acli provinciali, Graziano Tarantini, presidente della Fondazione San Benedetto, Giambattista Groli, sindaco di Castenedolo, e Francesco Onofri, candidato a sindaco di Brescia nel 2008, hanno affidato a queste pagine. La diversitĂ delle loro esperienze trova sintesi nelle necessitĂ di un condiviso impegno per la buona politica.
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7RGL SURPHWWHQWH JUHPER GL IXWXUR Ăˆ stato, come giĂ ricordato, uno dei due bresciani presenti al forum di Todi a cui molti hanno guardato con interesse, a partire dalla politica bloccata dalvelato timore che dalla cittadina umbra nascesse un nuovo partito. Proprio alla politica Noè Ghidoni (nella foto) riserva i commenti piĂš duri. “Ho sentito – sono le sue parole – analisi banali, autentiche sciocchezze sostenute da chi, evidentemente, non sapeva quali erano le ragioni e gli obiettivi del ritrovarsi di
tante associazioni a Todi�. Non voleva essere, ha rimarcato il presidente regionale di Mcl, e non è stato il forum una spallata al Governo, anche se non sono mancate le critiche impietose. La politica, secondo Ghidoni, ha dimostrato ancora una volta di non gradire cattolici che ragionano e si confrotano su temi che vanno oltre l’ambito delle parrocchie. PerchÊ proprio questo sono state le giornate di Todi, un’occasione per il variegato mondo catto-
lico per convergere sul fatto che non è solo nella politica che deve esplicarsi la sua presenza. “C’è un mondo – sono ancora considerazioni di Ghidoni – in cui i cattolici possono operare per sostenere chi poi decide di impegnarsi in politicaâ€?. Per questo è rimasto deluso chi si attendeva il nuovo partito dei cattolici. A Todi si è incontrato un universo composito che prima ancora di chiederle ad altri ha dichiarato di volersi assumere precise responsabilitĂ
per far fronte a quella questione sociale piĂš volte richiamata anche dal card. Bagnasco. Quello di Todi, commenta ancora il presidente regionale di Mcl, è un punto di partenza per realizzare un luogo culturale e sociale di interlocuzione con la politica con la societĂ . “Todi – ha concluso Ghidoni – è stato quel promettente grembo di futuro indicato anche dal card. Bagnasco nella sua prolusione al recente consiglio permanente della Ceiâ€?.
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Â? ͙͙͘ ’‡” —Â? ’”‘‰‡––‘ ˆ—–—”‘ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ †‡Ž ƒ‡•‡ Ăˆ stato un seminario nazionale di studio quello che si è tenuto a Todi il 16 e 17 ottobre scorso (nelle foto), promosso dal Forum delle persone e delle associazioni d’ispirazione cattolica nel mondo del lavoro (Mcl, Confartigianato, Confcooperative, Cdo, Cisl, Acli, Coldiretti). Vi hanno partecipato anche esponenti di molte altre aggregazioni laicali cattoliche. I partecipanti al seminario si sono confrontati sui contenuti del manifesto “La buona politica per il bene comuneâ€? elaborato
nei mesi scorsi. Andrea Olivero, presidente delle Acli e portavoce del Forum del Terzo settore, ha affermato: “Siamo consapevoli della gravitĂ del momento, che comporta un’assunzione ulteriore di responsabilitĂ . Chi vuole guardarci con gli occhi del passato, sbaglia, e sottovaluta anche quanta ricchezza esiste nel nostro mondo, e quanta disponibilitĂ ci sia a mettere a disposizione di tutti, non solo dei cattolici, un progetto comuneâ€?. Todi, dunque, è stato un primo
passo verso un progetto futuro della vita del Paese e il luogo dove i cattolici hanno ripreso a interrogarsi sulle forme da dare a questo impegno. In 110 si sono ritrovati nel convento di Montesanto. Ad aprire i lavori la prolusione del card. Angelo Bagnasco a cui hanno fatto seguito le tre sezioni dedicate a valori, economia e politica. Le conclusioni sono state affidate a Luigi Marino (foto a sinistra) e Carlo Costalli (a destra), presidenti di Confcooperative e di Mcl.
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1HFHVVDULR SURGXUUH EXRQH LGHH Roberto Rossini (nella foto), presidente delle Acli provinciali, non ha partecipato alle giornate di Todi. La sua associazione, però, è stata una di quelle che a livello nazionale si è spesa perchĂŠ questo importante momento di confronto potesse ďŹ nalmente realizzarsi.Quanto è emerso dalla cittadina umbra è probabilmente quello che i promotori del forum aspettavano. “I partecipanti – afferma Rossini – si sono confrontati su un duplice
livello: il primo è stato quello della presa di coscienza per permettere alle associazioni del forum di orientarsi nella societĂ civile e di assumere scelte comuni. Il secondo è stato quello delle possibili modalitĂ di una azione comune, da realizzarsi in un agone prepoliticoâ€?. Roberto Rossini, che in un documento aveva auspicato che da Todi potesse nascere uno slancio verso il futuro, la manifestazione di una capacitĂ
di aprirsi al dialogo con tutti in modo autentico aspetta ora di vedere i risultati del confronto messo in campo nei lavori del forum. “Quello che mi pare importante – ha ribadito – è il riuscire a mettere in campo tutti insieme buone idee da portare nell’auspicato dialogoâ€?. Buone idee che il mondo cattolico deve ritrovare per far fronte alle tante emergenze dell’oggi. Buone idee per tornare a dare a tanti strati della societĂ italiana, giovani e lavo-
ratori su tutti, ragioni per una nuova speranza. Per questo Rossini aspetta di conoscere le conclusioni a cui sono giunti i partecipanti alle giornate di Todi. Non sa dire, il Presidente delle Acli bresciane, se potrĂ nascere in futuro un nuovo soggetto dei cattolici in politica. “Quello che mi pare estremamente importante – è la sua conclusione – è che il variegato mondo dell’associazionismo cattolico abbia ďŹ nalmente colto l’opportunitĂ di un confronto serioâ€?.
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Anche se ormai nessuno piĂš ne parla, continua il dramma di quei profughi africani che, fuggiti dai Paesi di origine non sono riusciti a raggiungere le coste del Mediterraneo e oggi si trovano nelle mani di aguzzini in Sinai. Si tratta di eritrei da mesi prigionieri appunto nella regione egiziana. Nel mese scorso sono state torturate a morte quattro persone, sono a rischio 41 persone di cui sette donne. In un altro gruppo ci sono altre 43 persone di cui 11 donne
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e 32 uominiâ€?. La loro situazione è stata denunciata nei giorni scorsi da don Mussie Zerai, presidente dell’Agenzia Habeshia, che ricorda ancora una volta la disperazione degli eritrei, etiopi e somali ostaggio dei trafficanti in Egitto. “Sono centinaia gli altri profughi nel Sinai – ha affermato don Zerai –, non sappiamo quante persone hanno perso la vita perchĂŠ non hanno i soldi per pagare il riscatto preteso dai predoni. Molti mi hanno riferito che hanno giĂ pagato
fino a 15 mila dollari. 17 persone hanno giĂ versato una media di 25 mila dollari e sono state rilasciate in territorio israelianoâ€?. Don Zerai ha denunciato “l’inerzia degli Statiâ€?, che permette a “criminali di arricchirsi, un giro di affari milionarioâ€?. “PerchĂŠ l’Onu e l’Ue non si impegnano a fondo per stroncare questo traffico di esseri umani?â€?, si è chiesto, ricordando come esistano convenzioni contro la tratta di esseri umani inapplicate.
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i è concluso con il secondo convegno il percorso voluto dall’Accademia cattolica di Brescia su un tema teso e difficile quello affrontato: con “Cristiani e mussulmani in Medio Oriente, il dialogo possibileâ€?. Esperienze di studio e di vita si sono incrociate nella sala polifunzionale dell’UniversitĂ cattolica. Mons. Canobbio ha ricordato i tre verbi che hanno fatto da guida al percorso, conoscere, capire, sperare. Speranza legata al dialogo e che trova fondamento nelle motivazioni che ispirano il Corano e il Vangelo, l’obiettivo è quello di maturare la convinzione che sia possibile costruire una convivenza civile e non conflittuale. Speranza respirata a pieni polmoni dai presenti grazie alla testimonianza di Cristiana Capitani, consacrata del Sermig, servizio missionario nato per sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo. Ha raccontato di come, su richiesta del vescovo di Amman, mons. Sayegh, il gruppo sia arrivato in Giordania per costruire uno spazio dedicato ai diversamente abili per far conoscere al popolo giordano un futuro per questi figli. Il Sermig ha cosĂŹ istituito una scuola che oggi conta cinque classi e che quotidianamente aiuta le famiglie ad uscire dall’isolamento e a dare un significato diverso al sentimento di vergogna che ancora oggi è presente in Medio Oriente in chi ha un figlio di-
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do che non è presente in nessuna sua parte un’incitazione alla violenza, ma che essa è degli uomini che la trovano interpretando con la lente dell’odio le religioni, le culture, lo sport. Si può ripartire allora dalla conoscenza reciproca di ciò che accomuna, Allah, dice la Zadeh, è semplicemente il nome di Dio in arabo e i falsi dualismi non aiutano a costruire una società pacifica, il Corano invece aiuta ad entrare in questa armonia. Ed è in questa ottica che Francesco Zannini, professore presso il Pontificio istituto di studi arabi e islamistica ha iniziato il suo intervento recitando il segno della croce in arabo e
spiegando che la formula si conclude dicendo Dio è uno. Superata la visione politica dell’islam ci si accorge che non è un monoblocco culturale come spesso i media tendono a rappresentare, ma una religione con la quale è possibile aprire un dialogo. Quando ci si accorge che l’altro è uno di noi allora crollano le barriere. Ăˆ infine mons. Canobbio a prendere la parola per ringraziare l’UniversitĂ cattolica e la Fondazione Banca San Paolo di Brescia che hanno reso possibile una giornata di speranza per una cittĂ che sembra oggi frantumarsi tra le diverse culture e religioni.
$QFRUD XQ PLVVLRQDULR XFFLVR P. Fausto Tentorio (nella foto), 59 anni, missionario del PontiďŹ cio istituto missioni estere (Pime) è stato ucciso nei giorni scorsi nell’isola di Mindanao (Filippine), mentre si preparava a partire dalla parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo soccorso ad Arakan, in North Cotabato. Come ogni lunedĂŹ, aveva un incontro con i sacerdoti della diocesi nella casa del Vescovo. L’assassino si è avvicinato a lui e lo ha ucciso con due colpi
alla testa, secondo quanto riportato dall’agenzia Asianews, la prima a lanciare la notizia. P. Tentorio, da 32 anni nelle Filippine, lavorava da tempo fra i gruppi tribali della diocesi, vivendo con loro. La sua evangelizzazione comprendeva anche l’impegno per garantire sopravvivenza e diritti a queste popolazioni spesso derubate delle terre ed emarginate. P. Tentorio, nato a S. Maria di Rovagnate (Lecco), era entrato nel Pime dal Seminario della
diocesi di Milano. P. Fausto Tentorio è il terzo missionario del Pime ad essere ucciso nelle Filippine e nell’isola di Mindanao. Nel 1985 p. Tullio Favali è stato ucciso a Tulunan, nella diocesi di Kidapawan, da un gruppo di guardie private armate; nel 1992, p. Salvatore Carzedda, impegnato nel dialogo con i musulmani, è stato ucciso a Zamboanga. Nel 2007, p. Giancarlo Bossi era stato invece rapito da un gruppo di fuoriusciti.
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direttore di “Nigriziaâ€? dal 1973 al 1975. Nel corso dell’incontro padre Kizito ha mostrato un breve video sull’attivitĂ degli operatori di strada a favore dei bambini di Nairobi. Bambini che vivono in situazioni di povertĂ estrema ai margini delle strade con un riparo fatto di cartoni e rifiuti. Padre Kizito dal 1993 si occupa di questi piccoli togliendoli dalla strada e proponendo loro un percorso di riabilitazione in comunitĂ . “Bambini che non sono
considerati neanche persone – ha sottolineato padre Kizito – vivono per strada mangiando spazzatura questa è l’emarginazione piÚ drammatica e assolutamente immeritata. Quando vengono reinseriti in famiglia o nelle comunità c’è un’esplosione di gioia e vitalità e si riscoprono persone umane�. Padre Kizito si è anche impegnato contro il genocidio del popolo dei Nuba nel sud del Sudan. Per secoli, questo popolo ha
dovuto difendersi dalla tratta degli schiavi e da numerose altre insidie. All’interno della società sudanese, ha ricordato il missionario comboniano, i Nuba vengono generalmente discriminati e considerati cittadini di seconda classe. Il prossimo incontro dedicato all’accoglienza del diverso sarà giovedÏ 10 novembre alle ore 20.30 presso la Casa Comboni interverrà Brunetto Salvarani direttore Cem Mondialità . (a.t.)
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rescia si appresta a vivivere le iniziative collegare alla Giornata europea della giustizia civile. Lo fa con una serie di incontri che la Corte d’appello e il Tribunale di Brescia hanno voluto quest’anno aperti alla cittadinanza. Una sorta di “open dayâ€? della giustizia civile “voluti – afferma Graziana Campanato, dall’ottobre dello scorso anno presidente della Corte d’appello di Brescia – , per far conoscere ai cittadini le opportunitĂ loro offerte per la tutela di diritti riconosciuti, ma anche per evidenziare il rapporto della giustizia con il territorio e il contesto sociale di riferimentoâ€?. L’apertura al pubblico del Palazzo di giustizia (a fianco l’elenco degli incontri messi in calendario) ha anche l’obiettivo, sottolineato anche dalla Presidente della Corte d’appello di incidere positivamente sull’atteggiamento di diffidenza che sembra caratterizzare il cittadino ogni volta che deve avvicinare gli uffici giudiziari. Che la giustizia paghi all’occhio del cittadino gli effetti deleteri della spettacolarizzazione di tanti processi è cosa nota anche alla presidente Campanato, “ma la giustizia civile – afferma – è altro rispetto ai processi penaliâ€? enfatizzati dai media. Chi è chiamato ad amministrare questo settore della giustizia si confronta con situazioni proprie della vita quotidiana dei cittadini, dalla risoluzione di cause legate ai rapporti di vicinato a situazioni piĂš serie come le adozioni o le crisi familiari che sfociano nelle separazioni e nei divorzi. La giustizia civile si occupa anche di cause che riguardano il mondo del lavoro. Insomma, come al protagonista del film “Un giorno in preturaâ€? diretto da Steno nel 1953, ai magistrati del civile passa ogni giorno davanti agli occhi uno spaccato della societĂ
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mica che non accenna a regredireâ€?. Raccontare ai bresciani tutti questi aspetti sconosciuti ai piĂš è uno degli intenti del programma di incontri messo a punto dalla presidente Campanato. “Accettando il nostro invito – continua – i cittadini avranno anche modo di porre ai magistrati domande sul funzionamento della giustizia e sulle ragioni di alcune disfuzioni, ricevendo risposte chiare, dirette, non mediateâ€?. Troppo spesso, quando di parla di giustizia, lo si fa in modo fumoso, non presentando al cittadino i reali problemi di questo mondo. “PerchĂŠ – si domanda la presidente della Corte d’appello – non viene mai affrontato il tema dell’organizzazione degli uffici, della possibilitĂ di fare le sentenze in tempi ragionevoli?â€? Una corretta comunicazione sulla giustizia dovrebbe, per Graziana Campanato, mettere invece il cittadino nelle condizioni di comprendere le reali ragioni di alcune falle presenti nel sistema, di comprendere che la riorganizzazione degli uffici non è una fissazione dei magistrati, ma una reale esigenza; di comprendere che con i tagli alle risorse registrati nel corso degli anni sarĂ sempre piĂš difficile dare risposte in tempi certi. Nonostante tutto, però, il tanto viturperato sistema della giustizia civile italiana qualche risultato lo consegue anche a livello europeo, quanto meno per l’impegno delle persone che operano in questo campo. La Giornata europea della giustizia darĂ modo di parlare di statistiche, di rapporti ufficiali che affermano che quello italiano è uno dei giudici piĂš gravati in Europa per numero di cause soprattutto civili. “Ma è anche quello – afferma la Presidente citando studi e rapporti – che ha la resa piĂš alta per numero di provvedimenti emessiâ€?.
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Si è conclusa il 16 ottobre, con grande soddisfazione di tutti i promotori, la Festa del pane 2011 organizzata dal Sindacato paniďŹ catori della provincia di Brescia con il contributo di Associazione artigiani e Banca di credito cooperativo di Pompiano e Franciacorta, patrocinata dagli assessorati alle AttivitĂ produttive di Comune e Provincia di Brescia, dall’UfďŹ cio scolastico regionale per la Lombardia e dalla Camera di commercio. Sei le giornate di
ƒ”‹–ƒ• †ƒŽ ƒ’ƒ ’‡” ‹Ž ÍœÍ˜Îť †‹ ˆ‘Â?†ƒœ‹‘Â?‡ durata della manifestazione che ha visto come teatro piazza Paolo VI a Brescia; molti i bambini e i ragazzi che hanno potuto scoprire come si realizza il pane. 6300 sono gli euro raccolti grazie all’iniziativa “La realtĂ sa di paneâ€?, proposta per promuovere il pane fresco, cotto la mattina e venduto in giornata, sano e genuino, come elemento fondamentale nell’alimentazione di giovani e adulti. Il ricavato è stato devoluto al Centro aiuti per l’Etiopia.
Caritas italiana, in occasione del 40° anniversario della sua fondazione a opera di Paolo VI, sta rileggendo il quarantennio trascorso attraverso un percorso di confronto e riflessione su temi e scelte pastorali articolato in 10 appuntamenti che avranno termine con il convegno delle Caritas diocesane in programma a Fiuggi dal 21 al 23 novembre sul tema “La Chiesa che educa servendo caritĂ â€?. Per il 24 novembre nella basilica di San Pietro a Roma è prevista
una celebrazione eucaristica presieduta dal card. Angelo Bagnasco, a cui farà seguito, alle 12, l’udienza di Benedetto XVI. Anche Caritas diocesana Brescia sta organizzando la partecipazione a questo momento con la proposta di viaggio in pullman, con partenza da Brescia nella mattina del 23 novembre e rientro nella serata del giorno successivo. Per informazioni e per confermare la propria partecipazione: brescia@caritas.it; tel. 030.3757746 entro il 21 ottobre.
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/D EDQGD GHL 7DID]]L Tafazzi è un personaggio partorito dalla mente degli autori di “Mai dire golâ€?, una trasmissione comico-satirica che ha avuto fortuna negli anni ’90. Lo interpretava Giacomo Poretti (il Giacomo del trio con Giovanni e Aldo). Ăˆ diventato l’icona dei masochisti perchĂŠ si divertiva (si fa per dire) a colpire gli organi genitali con una bottiglia. Ăˆ l’icona perfetta della opposizione politica italiana di centrosinistra. Ăˆ a questi Tafazzi che il signor B deve parte rilevante dei suoi successi. Infatti è stato il centrosinistra a permettere al signor B di sedere in Parlamento. La legge 361 del 1957 che regola la materia di compatibilitĂ ed eleggibilitĂ dei componenti delle Camere, al titolo 2, capo 2 recita esattamente: “Non sono eleggibili: coloro che in proprio o in qualitĂ di rappresentanti legali di societĂ o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entitĂ economica ‌â€?. Secondo
questa legge, essendo Berlusconi proprietario di un’azienda che è vincolata con lo Stato per la concessione di un bene pubblico importante come quello dell’etere, non può essere eletto parlamentare, ma nel 1994 la giunta per le elezioni a maggioranza di centrodestra, con il voto favorevole degli excomunisti di Occhetto, decise per la sua ammissione. Quando nel 1996 vinse il centrosinistra, un gruppo di intellettuali chiese il rispetto della legge,
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ma la commissione, con una maggioranza di centrosinistra, respinse tutti i ricorsi all’unanimitĂ . Dal 1996 al 2001 ha governato il centrosinistra con divisioni interne che hanno generato quattro governi diversi, da Prodi che aveva vinto le elezioni al doppio D’Alema e inďŹ ne ad Amato, per guadagnarsi la sconďŹ tta nel 2001. Il signor B ha potuto riprendere il potere e governare secondo le sue esigenze personali perchĂŠ l’impegno
principale del centrosinistra era sempre quello di litigare. Nel 2006, sia pure con pochi voti di scarto, Prodi ha rivinto e i suoi avversari interni l’hanno mandato a casa dopo due anni per restituire palazzo Chigi al signor B. Nella primavera scorsa il centrosinistra ha riportato vittorie signiďŹ cative nelle elezioni amministrative e nei referendum, facendo emergere nella popolazione una grande voglia di cambiamento. Ăˆ servito
a qualcosa? No. Il signor B una ne pensa e cento ne disfa, pensando agli affari suoi grazie anche al centrosinistra che continua a litigare su tutto. Tanto per continuare a farsi del male, come Tafazzi. Sono stupidi? Un po’ lo siamo tutti. Loro esagerano? Può darsi. Ma credo che la ragione dei litigi sia piĂš profonda, vada oltre la stupiditĂ dei singoli. Ăˆ la stessa ragione che ha paralizzato il centrodestra (al di lĂ delle responsabilitĂ del signor B). Ăˆ la mancanza di idee, di progetti, di proposte in grado di superare le ambizioni personali, le divisioni pretestuose, i litigi condominiali. Di questi tempi sembra che l’imputato numero una sia la legge elettorale. Se uno che l’ha scritta, l’on. ministro Calderoli, l’ha deďŹ nita una porcata non deve essere una legge perfetta. Tuttavia chi pensa che il problema stia lĂŹ cerca una scorciatoia verso l’inevitabile ripetizione degli errori giĂ fatti. Compreso quello di pensare di uscire dalla crisi economica lasciando inalterato il sistema che l’ha prodotta.
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La crisi della politica come strumento di soluzione dei problemi posti dalla società a cominciare da quella parte che vive i maggiori disagi è ormai un dato di fatto, cosÏ come la difficoltà della classe dirigente a interpretarne i cambiamenti e le necessità , attenta piÚ alla logica del potere e all’affermazione personale. Sono innumerevoli i segnali contro questa situazione. In molti credono ancora che la politica sia il necessario tessuto
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connettivo della democrazia ma ora pretendono che sia una buona politica, ispirata adesso piĂš che mai, a un profondo senso morale e al perseguimento del bene comune. In questa situazione l’impegno civile e la responsabilitĂ di ognuno di noi diventa fondamentale perchĂŠ la politica è un bene comune strumento nelle mani di ciascuno per agire e ricostruire. Ăˆ su queste problematiche che il Centro iniziative di cultura politica
Alcide De Gasperi di Castegnato organizza lunedĂŹ 24 ottobre un incontro sul tema: “ La buona politica, i partiti e il Paeseâ€?. La serata avrĂ come ospite Angelo Rovati, giĂ consigliere economico dell’allora presidente del consiglio Romano Prodi, presidente di Hopa e di Mittel Generale Investimenti Spa che verrĂ intervistato da Adalberto Migliorati. Tutti gli incontri si tengono al Centro civico di Castegnato al numero 2 di via Marconi alle ore 20.30.
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ove manda il Padre Eterno, va bene tuttoâ€?. CosĂŹ don Antonio Polana, nuovo parroco della comunitĂ di San Martino di Nigoline Bonomelli che domenica 16 l’ha calorosamente accolto in un tripudio di fiori e benevolenza, ha commentato sorridente il suo percorso di vita, iniziato 57 anni fa nella parrocchia Sant’Alessandro in cittĂ , dove restò fino a sei anni, prima di trasferirsi in quella di Santo Spirito. Ăˆ qui, sotto la guida del parroco don Giacomo Vender (al quale nel 1974 successe il missionario del Brasile don Angelo Baronio) e del curato don Carlo Pillon, ma anche di padre Luna dei Filippini, matura la vocazione religiosa. Primogenito e con due sorelle, don Antonio procede con gli studi delle elementari a Urago, delle medie a Sant’Antonio e delle superiori nell’Istituto tecnico di via Oberdan, dove consegue la maturitĂ e a 21 anni sceglie di entrare in Seminario: il 13 giugno 1981 a 27 anni è ordinato sacerdote dal vescovo Luigi Morstabilini, per mani delle quali fu anche cresimato. Dal primo incarico di curato a Molinetto (1981-1989), seguĂŹ quello di curato a Cellatica (1989-1996) e di parroco in Valvestino (1996-2001), prima dell’esperienza piĂš lunga (nove anni), dopo la nomina, nel 2001 dal vescovo Giulio Sanguineti, di fidei donum in Venezuela. “Dopo due mesi di corso di spagnolo
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anch’egli parroco di una comunitĂ indigena, trovammo un altro bresciano: don Adriano Salvadoriâ€?. Come ha accolto la missione? “L’ho accolta bene – ha commentato don Antonio –: Dio c’è e fa cose belle anche lĂ (ho visto una ragazza decidere di farsi suora), nonostante sia una realtĂ densa di violenza (droga, alcolismo, omicidi, furti, prostituzione): è zona di cercatori d’oro e la povertà è piĂš culturale che altro. Il lavoro in miniera offre alle persone valide possibilitĂ , anche se tanto prendono, tanto spendono. La gente lĂ vede il mondo in maniera tutta diversa: è meno presa dalle
strutture, ma anche poco propensa a formare famiglie stabili (molti convivono). Di certo è stata un’esperienza interessante e non mi è pesata: 9 anni sono volati, nella consapevolezza che il bene e il male sono dappertutto, che dalla diversità si può trarre arricchimento e io, grazie a Dio, ho sempre imparato. Dopo tre mandati, avrei potuto rinnovare l’impegno per altri tre, ma ho scelto di tornare: la diocesi mi ha dato la grazia di questi anni e penso sia giusto rinnovare i ruoli (il testimone è passato a don Marco Marelli), nella speranza che anche altri si avvicinino a Dio�.
/H 7HUPH ULDSURQR L’Amministrazione comunale di Ome ha svelato l’identità del nuovo gestore del complesso delle Terme di Franciacorta. Ad aggiudicarsi il bando è stata un’associazione temporanea d’impresa conuita nella società costituita col nome di Idrosalus Srl. Per ricostruire la storia dell’impianto si deve fare un salto indietro al Corpus Domini del 1886, quando, secondo la tradizione, si scorse una sorgente che scaturiva in mezzo all’erba nel prato
di fronte al Maglio. La straordinarietĂ del fatto impressionò gli abitanti che lo attribuirono a un evento miracoloso, e la voce si diffuse immediatamente. Ăˆ necessario attendere i primi del secolo scorso per assistere alla crescita del turismo termale. La posizione strategica della struttura la rende in effetti unica, ecco che la chiusura delle Terme ha rappresentato una grave perdita economica e di prestigio per la comunitĂ di Ome. La
prioritĂ del Comune è stata quella di impegnarsi nella piena acquisizione della proprietĂ , che ha perfezionato nel maggio scorso con un impegno economico di ben 500mila euro, e a seguito di ciò è stato emesso a luglio un regolare bando di concorso per la gestione dell’impianto. La concessione prevede un utilizzo per un periodo limitato (ďŹ no a dicembre 2013), in modo da tenerne sotto stretto controllo l’andamento e permetterne il rilancio.
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”‹š‹ƒ š’‘ ˜‡Žƒ–‘ ‹Ž ˜‡‹…‘Ž‘ †‡ŽŽƒ Â?‡–”‘’‘Ž‹–ƒÂ?ƒ Ăˆ stato presentato nei giorni scorsi nell’area antistante a Brixia Expo - Fiera di Brescia, il veicolo della metropolitana di Brescia, realizzato da Ansaldo Breda - Gruppo Finmeccanica a propulsione elettrica e a guida completamente automatico. Un modello di metropolitana moderna e funzionale giĂ sperimentata in cittĂ europee, come ad esempio a Copenaghen. ResterĂ in esposizione, sempre nell’area di Brixia Expo ďŹ no a domenica
23 ottobre. La presentazione è stata organizzata da Brixia Expo in occasione dell’apertura di Teknomotive Expo, la manifestazione italiana dedicata a materiali, tecnologie, componenti e subfornitura per l’industria dei trasporti, una kermesse aperta sino al 22 ottobre. Chi avrĂ l’opportunitĂ di visitare la ďŹ era, vedrĂ un simbolo, quello della metropolitana di Brescia, un tema di stretta attualitĂ per il territorio bresciano, lombardo e
per i partecipanti a Teknomotive. La messa in funzione della rete metropolitana a Brescia è prevista per il primo gennaio 2013, la costruzione del veicolo ha visto impiegate le aziende del territorio che hanno fornito componenti importanti del treno: il Gruppo Lucchini per le tecnologie in movimento come le ruote, mentre la struttura della cassa è interamente in lega leggera, realizzata con la tecnologia dei “grandi estrusiâ€?, forniti da
Metra Spa.CosĂŹ la metropolitana in esposizione davanti alla Brixia Expo, rappresenta una vetrina nella vetrina per tutti quanti visiteranno Teknomotive. Dai grandi produttori di sistemi e componenti ďŹ niti per l’industria dei trasporti, ai produttori di veicoli per i settori automobilistico, trasporto collettivo, trasporto commerciale, ferroviario, navale, aeronautico, veicoli speciali, progettisti e designer.
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n classe le tematiche ambientali sono vincenti, in cittĂ il livello della differenziata è ancora lontano dagli obiettivi. L’aula magna della scuola Kennedy in via Santellone ha ospitato le premiazioni di “Green Schoolâ€? per l’anno 2010-2011. “Questa ‘competizione’ tra le scuole – ha ricordato il vicario dell’Istituto comprensivo Marietta Santus – sezione del progetto Green quiz, si propone di coinvolgere le scuole nell’adozione di ‘buone pratiche’ in materia ambientale, quali il ‘Progetto Leonardo’, la raccolta della carta al fine del suo riutilizzo, piuttosto che quella dei tappi di plasticaâ€?. “A questa edizione hanno partecipato 70 classi e oltre 1.600 studenti della classi III e IV delle scuole primarie – ha detto il responsabile dell’Osservatorio rifiuti di Aprica Saverio Zetera – e le due scuole vincitrici sono state la Kennedy stessa e la Franchi, entrambe premiate con una stampante ink jet. Una terza macchina, quale premio speciale, è stata assegnata alla scuola Giovanni XXIIIâ€?. Il ‘Leonardo’ prevede il posizionamento nelle scuole di appositi contenitori ove deporre le cartucce esauste delle stampanti,
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massimo, nonostante i tagli ai bilanciâ€?. L’incontro con Saverio Zetera è stato occasione per fare il punto sulla situazione cittadina della raccolta differenziata. “Per cittĂ delle dimensione quali la nostra e con il sistema a cassonetti come quello in essere a Brescia, l’obiettivo è il 50% e noi ci posizioniamo, ormai da un paio d’anni, attorno al 41% del conferito. Per incrementare sensibilmente questo dato – ha continuato Zetera – è necessario intraprendere nuove vie, quali quella del porta a porta e/o quella del cassonetto a calotta. Questo sistema, attivo a Borgosatollo, Capriano del Colle o Polaveno, consiste in cassonetti ad apertura con una chiave elettronica in dotazione alle famiglie, che possono conferire volumi di 15 litri per volta, incrementabili ove se ne presentassero le necessitĂ . LĂŹ la differenziata ha superato la soglia del 70% dei rifiutiâ€?.
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/D SRVVLELOLWj GL YLYHUH O¡HVSHULHQ]D GHOO¡DIILGR L’Incontro mondiale delle famiglie di Milano costituisce senza dubbio un’occasione interessante per riflettere su due concetti fondamentali presenti nella famiglia: il lavoro e la festa. Queste due realtĂ saranno sicuramente esaminate, come dice Benedetto XVI “nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella societĂ e nella Chiesa, attenta alla qualitĂ delle relazioni oltre che all’economia dello stesso nucleo familiareâ€?. Oggi sono molti gli interrogativi che vengono posti alla “famigliaâ€?. Qual è la missione di due che si sposano? Che cosa significa essere protagonisti attivi nella Chiesa e nella societĂ ? Di fronte a queste domande non possiamo che sottolineare ancora una volta il ruolo fondamentale dei laici mandati come “missionariâ€? nel mondo circostante, ossia nella vita sociale, in mezzo alle dinamiche della vita. Il luogo della missione è la loro casa, è il loro lavoro, è il loro ambiente quotidiano. Ma se una famiglia sentisse che la propria missione non si esaurisce solamente tra le proprie quattro mura, che cosa può ancora realizzare al di fuori di se stessa? Nell’ottica del servizio e della vocazione alla feconditĂ della famiglia, l’apertura ad altre famiglie bisognose, l’accoglienza di bambini e adolescenti per un breve periodo o anche per sempre (affido e adozione), il sostegno pomeridiano a bambini in difficoltĂ scolastica o familiare, rappresentano alcune esperienze di accoglienza che vanno nella direzione del servizio gratuito e della solidarietĂ concreta. Per dare la possi-
bilità a delle famiglie di accogliere dei bambini con l’esperienza dell’affido, il Coordinamento famiglie affidatarie organizza un corso di formazione per le coppie o i singoli che vogliono prendere in affido dei bambini o dei ragazzi. Le date sono: giovedÏ 3 – 10 – 17 – 24 novembre (ore 20.30) presso Cascina Botà , via S. Zeno, 174 – Brescia. Per iscrizioni: 030/3531078 – 366/4763007. (m.m.)
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“Benessereâ€? è il titolo di un percorso formativo espressivo ed esperienziale finalizzato al desiderio di “stare beneâ€? con se stessi, con gli altri, nella vita. Forse pensiamo subito a ciò che ci piace, ma in realtà è in gioco qualcosa di piĂš profondo, piĂš durevole, e non facile da individuare e da coltivare. Per chi desidera esplorare la propria vita, in questa direzione, sono in programma quattro incontri nei venerdĂŹ di novembre: il 4, l’11, il
La compagnia teatrale “I soliti ignotiâ€? per festeggiare l’arrivo di don Gianluca Mangeri replica in due serate il musical “Se il tempo fosse un gamberoâ€?: una commedia musicale di Garinei e Giovannini, autori del celebre musical “Aggiungi un posto a tavolaâ€?. il doppio appuntamento è previsto per sabato 22 ottobre alle 20.30 e per domenica 23 ottobre alle 20.30. Dove? Presso il Teatro cinema Colonna di via Chiusure. L’ingresso è libero.
VenerdĂŹ 21 ottobre alle ore 17.45 in via Forcello,1 angolo via Cremona, presso il negozio “Multimondoâ€?, il prof. Arcangelo Di Vora, alla presenza dell’autore, presenterĂ e commenterĂ il romanzo “Un prete di periferiaâ€? di Aldo Ungari ricco di riferimenti alla zona sud della cittĂ e in particolare alla Volta. Il libro gode della prefazione di Anna Della Moretta e del prof. Giulio Colombi. Si può trovare nelle librerie e nelle edicole di cittĂ . Si può richiedere anche allo Svi (030.3367915).
18 e il 25 novembre. Dove? Nella sala della Circoscrizione presso la Cascina Aurora di via Raffaello 167 a San Polo. Facilitano gli incontri Giovanni Brichetti, psicodrammatista formatore e bibliodrammatista, e Cristina Zaniboni, psicologa formatrice. La partecipazione, grazie all’impegno della Fondazione comunità bresciana e della fondazione Maria Enrica, è gratuita, ma a numero chiuso. Per iscriversi g.brichetti@ bibliodrama.it oppure 3339529206.
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iblioClick‌ San Polo si raccontaâ€? e “BiblioTekCare al Villaggio Prealpinoâ€? sono le denominazioni assegnate a due progetti predisposti dal Comune di Brescia e attuati, con la cooperativa ‘Il Calabrone’, nelle biblioteche dei due quartieri, nell’ambito del piĂš ampio progetto biennale, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo, che vuole le biblioteche non solo luogo di lettura o di prelievo di libri, ma anche sede di coesione sociale, con particolare riguardo alla popolazione meno giovane. “I due progetti vedono il coinvolgimento dei giovani quali tutor nell’avvicinamento della popolazione anziana alle nuove tecnologie – ha illustrato l’assessore comunale alle Politiche giovanili Diego Ambrosi – pur se con destinatari che li diversificano. Se l’iniziativa di San Polo vuole avvicinare gli anziani alla tecnologia e a internet, al fine di raccoglierne, conservarne e condividerne la memoria per renderla fruibile alla comunitĂ , quella del Prealpino vuole avvicinare le badanti e le colf ai servizi culturali e informativi del Comune, onde agevolarne l’integrazione e il senso di appartenenza alla comunitĂ â€?. “La chiave di lettura è comune a entrambi i progetti – ha spiegato il responsabile del settore Innovazione e servizi al cittadino Nunzio Pisano – perchĂŠ si tratta di raggiungere una platea trasversale
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intendano acquisire le conoscenze di base per l’uso della Rete e la seconda in un percorso formativo strutturato per far proprie le competenze nella raccolta delle storie di vita e nell’impiego di una videocameraâ€?. L’attivitĂ avverrĂ nella biblioteca ogni venerdĂŹ pomeriggio dal 28 ottobre al 24 febbraio e il corso, gratuito, prevede un massimo di 14 iscritti. Qualora la richiesta fosse superiore, sarĂ valutata la possibilitĂ di avviare una seconda sessione del progetto. Iscrizioni presso la sede del corso, tel. 030.2305998. Anche “BiblioTekCareâ€? – che si può leggere come estensione dell’acronimo “prendersi cura delle persone con la tecnologia tramite le bibliotecheâ€? – prevede due azioni: il medesimo corso di alfabetizzazione digitale, ma rivolto a badanti e colf e un percorso formativo per utilizzare gli strumenti online piĂš diffusi, quali Social network e Skype. L’appuntamento nella biblioteca del Prealpino ogni giovedĂŹ pomeriggio dal 10 novembre al 2 febbraio e le iscrizioni, che hanno le stesse condizioni viste per San Polo, si effettuano presso la stessa, tel. 030.2005167. “Le biblioteche sono collettori di esperienze e culture diverse – ha aggiunto il responsabile del settore biblioteche Ennio Ferraglio – e questa è un’occasione per conoscerne la realtĂ , spesso lontana da quella diffusa nell’immaginario collettivoâ€?.
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Â? ’‹ƒœœƒ …‘Â?–”‘ Žƒ ’‘˜‡”–Â? Anche Brescia è scesa in piazza per celebrare la Giornata mondiale della povertĂ . La manifestazione si è concentrata nel pomeriggio di sabato 15 con gli interventi di don Fabio Corazzina e di Adriana Mostarda (vicepresidente del Centro servizi volontariato) e con il concerto musicale Village H. A fare da cornice alla serata non mancano spettacoli, improvvisazioni musicali e danze popolari dei gruppi Out
of Rags e Salterio. E come una necessaria scenograďŹ a fanno da sfondo a questo pomeriggio due mostre fotograďŹ che allestite sempre in Largo Formentone: “I luoghi dell’emarginazione grave a Bresciaâ€? e “La povertĂ nel mondoâ€?. Fra le iniziative previste, si ricorda anche una rassegna cinematograďŹ ca: l’ultimo appuntamento è in programma venerdĂŹ 21 ottobre con la proiezione del ďŹ lm “Cuore sacroâ€? di Ferzan Ozpetek:
raccontare in forme laiche il bisogno di spiritualitĂ che si sente in questo momento in tutto il mondo e che spesso prende forme confuse di fanatismo, di esclusione dal contesto sociale, di speculazione politica.... Dove? Al Museo di scienze naturali in via Ozanam, 4 a Brescia; l’inizio è ďŹ ssato per le 20. Al termine della proiezione è previsto un momento di condivisione con il critico cinematograďŹ co Massimo Morelli.
ne) traslocheranno in corso Matteotti. PiÚ complesso il percorso che porterà alla trasformazione di Villa Paradiso nella nuova sede del settore lavoro. A partire da gennaio 2013 inizieranno gli interventi di restauro e ristrutturazione del primo lotto, non occupato dall’Amministrazione penitenziaria. L’opera si protrarrà fino a dicembre e a gennaio 2014 avverrà il trasferimento di una prima parte di uffici. Nell’ottobre 2015, alla scadenza del contratto di comodato, inizieranno i lavori sul secondo lotto, disponibile per l’insediamento dei rimanenti settori nel dicembre 2016. Il riassetto farà risparmiare alle casse della Provincia circa 780mila euro l’anno, ma
l’Assessore non esclude di poter aumentare la quota di risparmio: “L’idea – conclude – è riuscire a trasferire i magazzini attualmente situati in via Dalmazia in un’ex area demaniale in via Volta, acquistata di recente dalla Provincia, portando il risparmio a un milione di euroâ€?.
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rata a partire da settembre 2012, grazie allo spostamento del liceo Olivieri in una struttura in fase di completamento nel compendio scolastico Abba-Tartaglia. La parte padronale non sarà adibita a uffici, mentre in ottobre inizieranno i lavori di adeguamento delle due ali della struttura. Nello stesso mese, ma un anno dopo, vi saranno trasferiti gli uffici di via Fontane (tra i quali la Pubblica istruzione, i Servizi sociali, l’Urp, le biblioteche e l’archivio storico) e i settori patrimonio ed edilizia scolastica di via Cefalonia 70. Nel 2015, i rimanenti uffici del civico 70 (innovazione e controllo di gestio-
Ripartire da uomini
Quota di partecipazione Euro 60
ASSEMBLEA ANNUALE DELL’ASSOCIAZIONE E CENA SOCIALE
(Parte della quota sarĂ destinata al sostegno del lavoro di un missionario della FraternitĂ Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo)
GIOVEDĂŒ 3 NOVEMBRE 2011- ORE 18.00
Per partecipare è necessario acquistare il “PASS INGRESSOâ€? presso la sede della Compagnia delle Opere di Brescia
Giuseppe Battagliola Presidente Compagnia delle Opere di Brescia
INGRESSO
Segretario Generale CISL
Giampaolo Dallara Presidente Dallara Automobili
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Mario Mauro Europarlamentare
don Eugenio Nembrini Rettore Fondazione Sacro Cuore
Giuseppe Pasini Presidente Gruppo Feralpi
Conduce
Enrico Castelli Vice Direttore Rai Tg1
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vere problemi economici riqualificando fabbricati che altrimenti sarebbero destinati alla rovina�. Si tratta di Palazzo Martinengo Colleoni di Pianezza (Palazzo Bargnani) in corso Matteotti, sede del liceo artistico Olivieri, e Villa Paradiso, in via Ziziola, concessa nel 1985 in comodato trentennale all’Amministrazione penitenziaria. Edifici di proprietà della Provincia, che saranno destinati a ospitare gli uffici collocati in immobili in locazione in via Cefalonia, ai civici 50 e 70, e in via Fontane 29. L’operazione di trasferimento seguirà le fasi di riqualificazione. Per Palazzo Martinengo la sede sarà libe-
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partire dal 2012 gli uffici cittadini della Provincia subiranno una riorganizzazione che mira a eliminare le affittanze. L’assessore al Patrimonio Giorgio Prandelli è lapidario nell’accantonare l’ipotesi di realizzare una sede unica: “In questo momento – spiega – l’idea non ha senso perchĂŠ non si può pensare di investire cifre elevate in progetti troppo ambiziosi, che contribuirebbero a svuotare il centro storico e a impoverire le attivitĂ limitrofe agli ufficiâ€?. Prandelli punta su “un intervento di buon senso, che mira a risol-
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Segreteria (8.30-12.30 - 14.30-18.30) Borgo Pietro WĂźhrer, 123 - 25123 Brescia Tel. 0303366919 - Fax 0303366954 E-mail: info@brescia.cdo.org
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con poche proteine animali e pochi grassi, vestiti con tessuti naturali, energie rinnovabili (bioetanolo, gassogeno, idroelettrico, eolico, bioedilizia, fotovoltaico, solare termico, macchine solari, centrali solari termodinamiche), mobilitĂ sostenibile, cittĂ a misura di bicicletta, insomma tutto l’armamentario di quella che oggi è chiamata pomposamente green economy lo ritroviamo in parte realizzato, in parte progettato nella seconda metĂ
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‹‡••‡ Â? „ƒÂ?†‘ ’‡” ‹Ž ‡Â?–”‘ degli anni Trenta, il periodo che il Regime deďŹ nĂŹ “autarchiaâ€?. L’Italia, insomma, dovette far fronte alla necessitĂ di rimodellare la propria economia e societĂ facendo afďŹ damento esclusivamente sulle proprie risorse, che, a parte un po’ di metano e di carbone, erano essenzialmente quelle dell’agricoltura e del sole, la stessa condizione che si prospetta oggi all’intero Pianeta con l’esaurimento del petrolio. Ingresso con offerta libera. (pio)
Bando di un concorso per idee del Comune di Fiesse per realizzare il centro polifunzionale destinato a ufďŹ ci, aula consiliare, sala giunta e archivio, auditorium per 90 posti, locali destinati a banca, ambulatorio per due medici di base; un Centro diurno per anziani. Gli elaborati, in busta anonima, devono pervenire al protocollo del Comune, entro le 12 di mercoledĂŹ 30 novembre. L’area si trova in localitĂ Madella nella quale sono giĂ stati costruiti 10 alloggi dell’Aler per gli anziani.
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ono stati ultimati i lavori per riparare il tetto della parrocchiale e installare le campane restaurate alla sommitĂ della torre campanaria. CosĂŹ il tempio, inagibile per buona parte dell’anno, è tornato alla normalitĂ e la festa di San Flaviano s’è celebrata in condizioni di massima sicurezza nel rispetto della tradizione che rende onore al martire cristiano ogni seconda domenica d’ottobre. Nel tempio è stato esposto l’artistico reliquiario vitreo nel quale sono conservati i resti del Santo Protettore, trasportati a Pralboino nel XVII secolo per interessamento del nobile Alfonso Gambara, padre guardiano del convento di Santa Maria degli Angeli. In un’atmosfera di fede intensa si sono svolte le cerimonie religiose. I lavori sono stati eseguiti in pochi mesi con cura e solerzia da tre imprese del paese. Un oneroso impegno per la comunitĂ che dopo Natale si era trovata, di punto in bianco, a dover provvedere alla messa in sicurezza del tetto della parrocchiale nel quale una indagine di esperti accertava lesioni gravi ad una trave, a rischio di crollo, mentre su una seconda erano rilevati vistosi segni di usura. Fu consigliato un sollecito intervento. “Ed è quel che abbiano fatto, affidandoci a imprese del nostro paese, puntuali e precise nell’assumersi i lavori indispensabiliâ€? commenta don Carlo Consolati, arci-
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che provvedimenti legislativi ci possano dare una manoâ€?. Intanto è aperta la sottoscrizione tenuto conto che la parrocchia ha dovuto intervenire anche per mettere in sicurezza la cella campanaria per un intervento di restauro e per il rifacimento del castello per collocare una sesta campana in modo d’arricchire il concerto “ammesso che si riesca a trovare disponibilitĂ di fondiâ€?. La torre è datata 1804. Ora l’edificio non presenta piĂš rischi di stabilitĂ . Nel tempio, come avviene in concomitanza con le solennitĂ importanti dell’anno, lo sfavillĂŹo di luci dĂ risalto all’architettura della navata lunga 60 metri affiancata da due ordini di quattro cappelle laterali entro arconi a tutto sesto. Il progetto è di Antonio Marchetti (1724-1791) mentre l’altar maggiore, monumentale in marmo di Botticino, con fregi classici in bronzo dorato è opera di Rodolfo Vantini costruito nel 1843. Numerose sono le opere d’arte. Agli affreschi si sommano tele di: Moretto (“Ritratto del cardinale Umberto Gambaraâ€?), Girolamo Romanino (“Madonna col Bambino, i Santi Stefano, Lorenzo Marcoâ€?), Antonio Balestra (“Ultima cenaâ€?), Luigi Campini (Paola Gambara Costaâ€?), Camillo Pellegrini (San Giovanni Battistaâ€?). Sono opere elencate nella piccola guida curata da Paolo Filippini, volontario che mette il suo tempo a disposizione per la cura della parrocchia.
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ƒ‰Â?‘Ž‘ ‡ŽŽƒ Â? ƒÂ?Â?‘ –—––‘ ’‡” Ž‡ …ƒ•ƒŽ‹Â?‰Š‡ Ăˆ cominciato lunedĂŹ 17 ottobre, come da tradizione con la celebrazione della Messa al santuario della Stella (nella foto), l’anno sociale del gruppo “Casalinghe di Bagnoloâ€?, guidato da circa 20 anni da Francesca Cominetti e formato da una trentina di associate a cui spesso si uniscono altre donne, ma spesso anche uomini, nelle varie iniziative. Dopo la celebrazione della Messa e prima del consueto momento conviviale, è stato
presentato il programma di massima delle iniziative, in cantiere per la nuova annata, e per il momento programmate ďŹ no a dicembre. Seguendo la tradizione, anche questo nuovo anno è caratterizzato da incontri che impegneranno i mesi autunnali e invernali, a cui, nella primavera, seguirĂ la “stagione delle visite guidateâ€?, che avrĂ anche quest’anno un piccolo anticipo il 12 dicembre quando
le associate si ritroveranno per il pellegrinaggio che si svolgerĂ a Bobbio, in provincia di Piacenza, e dintorni. Il primo appuntamento degli incontri è ďŹ ssato per mercoledĂŹ 26 ottobre, nella Sala Filanda di Palazzo Bertazzoli, e sarĂ dedicato alle terme di Sirmione e ai beneďŹ ci che se ne possono avere alla salute. SeguirĂ poi il consueto ciclo di tre incontri con il professor Bonaglia che quest’anno si terranno nella
saletta delle Suore Canossiane di via Mazzini. LunedĂŹ 7 novembre trattazione su “come eravamo e siamo dopo 50 anni di vitaâ€?, il successivo lunedĂŹ 14 “L’educazione: cosa èâ€?. Ed inďŹ ne il 21 nevembre “Cosa è l’insegnamentoâ€?. Il successivo lunedĂŹ 28 novembre il dottor Fabio Cogoli, sempre nella saletta delle Suore Canossiane di via Mazzini, parlerĂ di “Successioni e donazioniâ€?. Per informazioni, 030 620160.
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otenziare e garantire servizi continui per le famiglie e i minori: è l’obiettivo che si pone l’assessorato alla Pubblica istruzione che anche per l’anno scolastico 2011/2012 ha programmato una vasta gamma di attivitĂ tradizionalmente definite di doposcuola, ma comprendente numerosi servizi. “Abbiamo investito molto in questo settore – afferma l’assessore Gianluca Imperadori – basti pensare agli oltre 300mila euro complessivi stanziati per i servizi di supporto scolastico realizzati in collaborazione con le parrocchie, enti fondamentali per la realtĂ monteclarense. Ciò è il segno che, anche di fronte a una crisi economica difficile e lunga, a Montichiari la famiglia rimane al centro di attenzione e sostegniâ€?. Quanto al doposcuola, come si diceva, tre sono i poli nei quali esso si sviluppa per un totale di 200 posti a disposizione: si parte con Centro, organizzato in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria Assunta e ospitato nel Centro giovanile, destinato agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. Punto Studio ha luogo presso la parrocchia Maria Immacolata di
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“I doposcuola – conclude Imperadori – si collocano all’interno degli obiettivi in materia di prevenzione della dispersione scolastica e di stimolo a vivere la scuola come un momento importante, una risorsa e un terreno di emancipazione. Il nostro impegno, anche per gli anni futuri, non verrĂ mai meno sotto questo punto di vista: per questo ringrazio tutto il personale dei miei uffici per la solerzia e la grande disponibilitĂ messe nel rendere possibili queste iniziativeâ€?. Ăˆ proprio la collaborazione con le parrocchie a costituire un elemento importante anche e soprattutto in tempi di crisi come l’attuale: da anni la cittĂ di Montichiari vede un connubio positivo ed efficace in tal senso e ciò per merito dell’attenzione con cui i sacerdoti mettono a disposizione spazi, tempo e personale (spesso volontario) al fine di aiutare le persone in difficoltĂ .
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/D VDJUD GHO FKLRGLQR FRQILGD QHOOD SLRJJLD Questo fine settimana è in programma la 21ÂŞ edizione della sagra del fungo chiodino, organizzata dall’amministrazione comunale. Rispetto alle altre edizioni quest’anno la festa è stata anticipata di una settimana. C’è purtroppo da prendere atto che, a causa della scarsitĂ di piogge, i funghi chiodini sono pochi. Tuttavia la manifestazione, grazie alla pioggia di questa settimana, si farĂ . La sagra del fungo chiodino propone i primi appuntamenti venerdĂŹ 21. Alle 20, in piazza Pace, ci sarĂ l’apertura dello stand gastronomico. Inoltre sarĂ possibile partecipare ai giochi da tavolo (iniziativa curata dalla Polisportiva Dellese). Alle 20.45, alla Pieve della Formigola (nella foto), di Corticelle un concerto di musica “L’aura soave di Cremonaâ€?, con musiche di Vivaldi. a seguire, castagnata e Vin brulĂŠ. Sabato 22, alle 14, apertura della mostra mercato. In esposizione funghi, castagne, zucche, vini, formaggi, salumi e prodotti tipici locali. Alle 18, in sala consiliare, la mostra micologica. Alle 20.30, al campo sportivo sarĂ di scena il “Trofeo Fungo Chiodinoâ€?, torneo calcistico tra le tifoserie di Inter, Milan e Juventus. Alle 20.45, alla Madonna della Spiga di Quinzanello, altro concerto di chitarra con il chitarrista Giulio Tampalini, mentre alle 21, al Centro culturale S. Giorgio verrĂ proposta la commedia dialettale “El prĂŠt nĂśf - Miracolo finaleâ€?. Anche la domenica sarĂ ricca di appuntamenti. Si comincia alle 8, agli ambulatori comunali, dove sarĂ possibile misurare la pressione arteriosa, glicemia, colesterolo e trigli-
ceridi secondo il progetto“Il rischio cardiovascolareâ€?. L’iniziativa è curata come sempre dalla Bassabresciana Soccorso. Dalle 9, nel cortile di Leonardo Tagliani, ci sarĂ l’esposizione di fisarmoniche. Tra le manifestazioni di domenica, la gara di aratura antica alle 9.30. L’inaugurazione della sagra è prevista alle 10 in piazza Roma. La giornata si concluderĂ alle 19.30 con i fuochi pirotecnici. (mtm)
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espositivo in piazza Martiri della libertĂ e nei giardini di palazzo Fenaroli, in modo da far cogliere alla cittadinanza la dimensione e l’azione di queste realtĂ . La giornata inizierĂ alle 9.45 con un corteo che partirĂ da piazza Martiri per giungere al piazzale Aido, dove verrĂ commemorato il trentesimo anniversario di fondazione dell’associazione. Alle 10.30 l’apertura ufďŹ ciale dell’evento, seguita alle 11 dalla Santa Messa nella chiesa
parrocchiale. Nel pomeriggio, dopo il pranzo solidale per le associazioni, sono in programma una serie di attività : dalla castagnata offerta dall’Avis e accompagnata dal gruppo Mingo Revival all’organizzazione di tornei e giochi per persone anziane e disabili. Per tutta la giornata inoltre sarà possibile effettuare una prova gratuita della pressione e della glicemia a cura del servizio infermieristico comunale.
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a scelto di legare il momento del saluto a quello di una duplice ricorrenza, quasi avvertendo la conclusione naturale di un’esperienza: don Franzo Bertanza, dopo 20 anni come parroco di Orzinuovi, ha lasciato la comunità proprio nel suo 50° anniversario di sacerdozio. Dopo che tra settembre e ottobre si sono succedute numerose le occasioni di saluto alla sua gente e alle diverse realtà operanti nella parrocchia, domenica scorsa, in occasione della festa della Madonna del Rosario, la stessa che l’aveva visto nel lontano 1991 fare il proprio ingresso nella comunità orceana, ha salutato tutti dopo la processione conclusasi in piazza Vittorio Emanuele II. Nel lungo intervallo tra le due ricorrenze i segni visibili
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la zona IX. Quanto a don Franco, il suo futuro è ancora al servizio del prossimo: “Io d’ora in poi mi dedicherò all’assistenza spirituale degli ammalati della clinica S. Anna in
città , dove farò anche da presbitero collaboratore delle parrocchie vicine�. Umile e profondo come sempre, don Franco sintetizza i momenti piÚ importanti dei suoi 20 anni a Orzi-
nuovi in una mini-galleria di tre immagini: “Rivedo chiaramente il volto di un bambino che sto battezzando e quello di una cieca che, prima di ricevere l’Ostia tra le mani la bacia dicendo il suo amore. Da ultimo la gioia di un ammalato dell’Hospice che, dopo una vita particolarmente travagliata, mi prende la mano dicendo: “Grazie di avermi aiutato a morire nella pace del Signoreâ€?. E di certo anche il volto di don Franco non sbiadirĂ nella memoria dei fedeli che lo hanno conosciuto.
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”‹‘Â?‡ ‡ Â?ƒ–‡”Â?‡ ‡ Ž‡ ‡Ž‡Â?‡Â?–ƒ”‹ Ç˛Â’ÂƒÂ•Â•ÂƒÂ?‘dz ƒ ‘Žƒ˜‡Â?‘ Anche il piccolo abitato di Brione fa sentire la sua voce per un intervento che coinvolge gli istituti scolastici presenti sul suo territorio. Infatti, dall’ultimo consiglio comunale è uscito un parere unanime sul futuro amministrativo della scuola materna e delle elementari: non sarĂ piĂš Sarezzo ad avere la direzione didattica dei due plessi siti in via Montini 12, bensĂŹ il Comune di Polaveno. “Punto fondamentale dell’accordo – dice il sindaco di brione Almiro Svanera – è che le
due strutture rimangano a Brione, con l’impegno e la volontà da parte della nostra amministrazione a trovare la soluzione formativa migliore rispetto alla fase in corso di studio sul fronte ’accorpamenti’, una fase che la Provincia sta mettendo a punti in questi mesi e alla quale ci rivolgiamo con assoluta apertura. Da parte nostra, dunque, l’intenzione a collaborare nel solco del ridimensionamento scolastico che sta avvenendo per via dei tagli alla spesa pubblica decisi a livello
nazionaleâ€?. Una comunione d’intenti che nel piccolo paese al limite tra Valtrompia e Franciacorta è emersa anche rispetto all’attuazione del piano di diritto allo studio 2011/2012, che deve regolare una popolazione studentesca di 63 allievi tra bambini (23 per l’asilo) e ragazzi (24 alle elementari e 16 alle medie). “Punto focale del piano – aggiunge il primo cittadino brionese – riguarda l’aspetto di gestione ďŹ nanziaria, con la casella ‘entrate’ che segna +21.500 euro (12.500 di
retta per la mensa all’asilo, 7000 per il trasporto) a fronte, però, di uscite per 86.500 euro: 26mila euro per il servizio di scuolabus, 14mila euro per la manutenzione dell’ufďŹ cio scolastico, 17mila euro in spese per la mensa della scuola materna, 11mila euro per il personale e 750 euro per l’assegnazione delle borse di studioâ€?. Dunque, un’unanimitĂ istituzionale sia sul piano della gestione ďŹ nanziaria sia su quella prettamente educativa, rivolta al bene dei suoi piccoli studenti.
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n anno fa era un’idea. Ora è diventata realtĂ significativa e concreta: un altro esempio di quanto si può realizzare in sinergia volontaria e generosa. Parliamo del “Giardino sensoriale e percorso terapeuticoâ€? al S. Giovanni di Bovegno, la Rsa con sede nell’ex Villa Conti ristrutturata e messa a norma con spesa milionaria, prima in Valtrompia, nell’ultimo decennio e che ospita attualmente 64 anziani dei quali 14 in appartamenti protetti. Ăˆ stato realizzato con mesi di lavoro fatto insieme da dipendenti e amministratori dell’omonima Fondazione (presidente Monica Raza) che ne ha proprietĂ e gestione. Si è aggiunta la diretta contribuzione di amici: alla fine è costato meno di 7.000 euro. Una bella storia. C’era quest’area esterna al grande edificio completamente inutilizzata ed incolta: è stata trasformata in una comoda
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all’edificio. L’ospite si muove liberamente, ricevendo stimolazioni dei sensi continue ma “softâ€? sul “percorso terapeuticoâ€? segnalato con il colore rosso. Inizia col “Giardino sensorialeâ€?: il suo ruscello col movimento e fruscio dell’acqua che scorre fino al laghetto coi pesci rossi; l’antica campana in ferro battuto originaria del vecchio Hospitale S. Giovanni sito a Piano, la grotta con la statua della Madonnina, la voliera dei canarini, il grande e comodo gazebo, fiori e verde, tutto in sintonia a stimolare ricordi di vita e memorie. Prosegue poi, sempre adeguatamente protetto da strutture in legno, su tutta l’area posteriore del secolare edificio, fino alla “Terrazzaâ€? luogo di attivitĂ ludico-progettuali e ritorna, sul fianco, in direzione della Cappella per raggiungere il Pergolato col glicine, luogo tradizionale di festa e chiacchiere con le sue comode panchine e tavoli davanti all’ingresso della Rsa che vicina in-
fonde tranquillitĂ e sicurezza. L’anziano vi cammina senza assilli e nei vari e comodi punti di sosta ci sono su cartellonistica in legno citazioni, poesie, riflessioni sull’importanza dell’anziano. Il “percorso panoramicoâ€? complessivo, segnalato in azzurro, tutto usufruibile in carozzella, di fatto affianca quello “rossoâ€? su tratto piĂš esterno. Benedetto dal parroco don Alberto Cinghia, è stato collaudato con grande festa di ospiti e familiari insieme.
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L’“occasioneâ€? offerta è quella della frana che è occorsa in localitĂ Croci di Pezzeda alcuni anni fa e per la quale la ComunitĂ montana si è da subito impegnata. Il fatto riguarda la presentazione di una tecnica innovativa, solitamente impiegata nel settore industriale, ovvero l’utilizzo del cosiddetto laser scanner 3D. Si tratta di uno strumento che consentirĂ di monitorare i fronti della frana nel caso Pezzeda a Collio e che verrĂ presentato giovedĂŹ 27 ottobre alle ore 16 presso la sede gardonese della ComunitĂ montana in via Matteotti 327. “In quella data – spiega l’architetto Fabrizio Veronesi, responsabile del settore tecnico in ComunitĂ montana – si terrĂ un convegno per spiegare la tecnica utilizzata dal laser scanner 3D. In sostanza parliamo di uno strumento elettroni-
co che ci fornisce le coordinate spaziali di una nuvola di punti appartenenti all’oggetto del rilievo. In questo modo possiamo stare comodamente seduti davanti al nostro computer e, con un semplice click sull’immagine dell’oggetto da rilevare, si potranno archiviare le coordinate spaziali dei punti che interessano, per procedere in tempo reale alla rappresentazione del rilievo�. Uno strumento che sarà al centro del convegno di giovedÏ 27 ottobre, al quale interverrà fra gli altri l’ingegnere Marco Bacciocchi di Codevinte Italiana (distributore esclusivo e centro europeo di assistenza tecnica laser scanner terrestri Optech) per le dimostrazioni tecniche. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 21 ottobre allo 030.8337404 o via e-mail a fabrizioveronesi@cm.valletrompia.it.
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ƒ‰Â?‘ ‹ …‘”•ƒ ‹Â? Â?‘Â?–ƒ‰Â?ƒ All’interno del 7° circuito di eventi sportivi “Valtrompia Sportâ€?, l’associazione Promosport Valli Bresciane organizza per domenica 23 ottobre la 6° edizione del “Sentiero la Scalètaâ€?, corsa podistica non competitiva in montagna. “Il ‘Sentiero la scĂ lèta’ – dice il presidente Promosport, Roberto Rizzini – è un percorso di 10 chilometri in un ambiente montano di media-bassa quota, partendo e arrivando nell’abitato di Magno di Gardone. Dopo un
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‹ŽŽƒ ƒ”…‹Â?ƒ Dz ‘ŽŽ‡––‹˜ƒ ͛dz anello all’interno del paese di circa 800 metri il percorso si snoda lungo un chilometro di strada asfaltata che conduce i concorrenti a una nuova situazione di terreno, dato che gli atleti dovranno affrontare un sentiero sterrato leggermente in salita (per circa 2 chilometri). Poi, arriva il tratto peculiare della manifestazione – prosegue Roberto Rizzini –, un passaggio di circa 200 metri in salita, una vera e propria scaletta lungo la
quale, data la difďŹ coltĂ , si potrĂ avere un aiuto dalle corde ďŹ sse permanenti di cui il luogo è dotato; quindi ancora asfalto, passaggio in Caregno nei pressi della chiesetta degli Alpini, sentieri e strade sterrate in discesa e arrivo a Magnoâ€?. Per avere maggiori informazioni e potersi iscrivere è possibile telefonare ai numeri 030.8911665 oppure 030.8910589, in alternativa visitare il sito internet www. promosportvallibresciane.it.
A Villa Glisenti si può visitare la mostra “Collettiva 3â€? realizzata dagli Amici dell’Arte di Lumezzane fino a domenica 23 ottobre. Sono esposte opere di pittura a olio, acquerello, pastello, matita, sculture e assemblaggi. Fra gli altri, espongono Oscar Amadini, Noris Ardesi, Francesco Valotti e Rosangela Zipponi. La mostra è aperta il sabato dalle 16 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. L’ingresso è libero.
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ono chiare e puntuali le parole dei sindaci valtrumplini radunatisi lunedĂŹ mattina nella sala consiliare della ComunitĂ montana a Gardone Val Trompia. Chiare nell’esporre una condivisa posizione di contrarietĂ alla decisione della Regione di cancellare il punto nascite presso l’ospedale gardonese per accorparlo agli Spedali civili di Brescia e al presidio di Montichiari. “Vogliamo far sapere ai cittadini della Valle – ha detto il presidente della ComunitĂ montana, Bruno Bettinsoli – che i sinda-
ci non se ne stanno con le mani in mano. Nell’incontro del 6 ottobre con il dottor Coppini, dirigente del presidio di Gardone, abbiamo manifestato il nostro dissenso e nella consulta dei sindaci di venerdÏ scorso abbiamo redatto un documento per manifestare quella che è una volontà e una necessità : far rimanere il punto nascite anche a Gardone�. Una lettera che martedÏ è stata inviata all’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani e al presidente della Regione Roberto Formigoni per chiedere di sospendere la decisione presa e
avviare un confronto serio con le istituzioni locali. “La chiusura del reparto – ha aggiunto il sindaco di Gardone, Michele Gussago – pare frutto di due peccati originali: la subalternitĂ dell’ospedale agli Spedali civili e il numero dei nati inferiore allo standard previsto. In questa situazione trasferiremmo tra le 400 e le 500 nascite: siamo sicuri che con questi numeri Brescia non avrĂ problemi?â€?. Tutti i sindaci hanno espresso parere unanime sul metodo di comunicazione non consono, perchĂŠ “convocati a un tavolo al quale era
giĂ stato deciso tuttoâ€? e non in linea con quanto detto un anno e mezzo fa. “Allora – ha chiarito il sindaco di Sarezzo, Massimo Ottelli – abbiamo avuto un incontro col dirigente Coppini e uno dei punti forti era proprio il mantenimento del punto nascita con l’inserimento di un pediatra per i casi difficili di parto. Il presidio ospedaliero è fondamentale per una Valle lunga come la nostra, un nodo sensibile e non derogabile. Noi siamo determinati e non vogliamo che l’ospedale di Gardone muoiaâ€?.
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—•…‘Ž‹Â?‡ ––‘„”‡ ”‹……‘ †‹ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ Ottobre ricco di iniziative a Muscoline. Occasioni di cultura e di intrattenimento tra mostre, presentazioni di libri, gite, conferenze e concerti che animeranno le serate del paese adagiato sulle colline del Garda. Rimane aperta ďŹ no a domenica 30, presso la sala civica Don Milani del Centro polifunzionale, la mostra fotograďŹ ca “Paesaggi, fotograďŹ e del lago di Gardaâ€?. La mostra, curata da Emanuela Micheli, propone in grandi pannelli gli scatti di Maurizio
Rovati, una originale visione a 360 gradi di scorci lacustri, resi ancora piĂš affascinanti dalla tecnica usata, che riesce a svolgere davanti allo spettatore una visione che ad occhio nudo non si può cogliere, mostrando tutto il visibile in un unico colpo d’occhio e allargando il paesaggio a dimensioni inconsuete. La mostra, a ingresso libero, è visitabile il venerdĂŹ, il sabato e la domenica dalle 20 alle 23. Per il ciclo “L’agorĂ degli autoriâ€?, serie di incontri promossi dalla
Commissione Cultura e Biblioteca con lo scopo di far incontrare autori emergenti, promuovendo una conoscenza diretta con i potenziali lettori, venerdĂŹ 21, presso la sala civica, sarĂ presentato il volume “L’ultimo trenoâ€?, dell’autore bresciano Fortunato Bettini. Ăˆ una storia che si intreccia tra il reale e la fantasia, una sorta di percorso di vita vissuta. L’Associazione Arcobaleno - Gruppo volontari Muscoline organizza per sabato 22 alle 15.30, presso la sala civica,
una conferenza su “L’anziano fragile e la propria famiglia: ruoli, vissuti e relazioniâ€?. Relatore il dott. Mazzini dell’Istituto di ricovero e cura Fatebenefratelli di Brescia. Domenica 23 è in programma una visita al Vittoriale di Gardone Riviera. Informazioni e iscrizioni presso la biblioteca. InďŹ ne, sabato 29 con inizio alle 20.30, il coro Santa Maria Assunta festeggia il 25° di fondazione con una serata di musica presso il teatro Pavanelli. L’ingresso è libero.
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n un’epoca in cui le persone sono molto e sovente concentrate su se stesse, la solitudine è quanto mai frequente, tanto piĂš se si è anziani. Una solitudine che può produrre un vuoto incolmabile se presenta l’ombra di una malattia degenerativa come il morbo di Alzheimer sia su chi ne è affetto che sulla sua famiglia, sui suoi cari. Proprio per tendere una mano a queste famiglie o a chi, semplicemente, vuole saperne di piĂš, la cooperativa La Cordata, in associazione con la cooperativa Esedra e con il patrocinio della ComunitĂ della Fondazione Bresciana, della ComunitĂ montana di Valle Sabbia, della Rsa “Soggiorno Sereno Emilia ed Egidio Pasiniâ€? di Odolo, del Comune di Odolo e del Rotary Club Valle Sabbia, ha creato il progetto Caffè Alzheimer Valsabbia. L’iniziativa si propone di “offrire un aiuto concreto per tutti coloro che vivono direttamente e/o indirettamente le problematiche derivanti dal decadimento cognitivo. Infatti con la costituzione del Caffè Alzheimer si prevede un intervento congiunto a favore dei malati affetti da demenza e di chi se ne prende curaâ€?. Il progetto verrĂ introdotto in cinque incontri informativi in diversi Comuni valsabbini tenuti da esperti del settore, durante i quali verrĂ presentata l’iniziativa. Il primo si è svolto ad Agnosine giovedĂŹ 13 ottobre; segui-
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tegia e soluzioni per la vita di tutti i giorniâ€?. Terzo appuntamento presso l’auditorium di Sabbio Chiese giovedĂŹ 27 ottobre sempre alle ore 20.30 sul tema “Invecchiamento normale e patologico: caratteristiche e strategie d’interventoâ€?. Quarto incontro giovedĂŹ 3 novembre alle ore 20.30 presso la saletta conferenze di Vestone: “Decadimento cognitivo: cosa si può fare in fase preventiva e riabilitativaâ€?. Ultimo appuntamento giovedĂŹ 10 novembre alle ore 20.30 presso la nuova sede della casa di riposo Soggiorno Sereno in via di inaugurazione a Odolo sul tema “Invecchiamento normale o patologico?â€?. Questa iniziativa si aggiunge agli altri progetti in campo sociale della Cooperativa “La Cordataâ€? di Roè Volciano, nata nel 1987 con lo scopo “sopperire ai bisogni del territorio della Valle Sabbia occupandosi principalmente dei servizi rivolti alla persona, in particolare nell’area anziani e minori. La Cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale e in rapporto ad essi agisce. Questi principi sono: la mutualitĂ , la solidarietĂ , la democraticitĂ , l’impegno, l’equilibrio delle responsabilitĂ rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio, un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubblicheâ€?. Per informazioni sui vari progetti www. lacordata.com.
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Sabato 29 e domenica 30 ottobre si festeggia l’80° anniversario della Casa di riposo “Fondazione La Memoriaâ€?. Sabato 29 ottobre alle 15.30 c’è la Santa Messa solenne nella cappella di S. Nicola; alle 17 l’inaugurazione della mostra di pittori valsabbini “La memoria degli anzianiâ€?. Vengono esposti per l’occasione gli elaborati degli alunni delle classi IV e V della scuola parrocchiale San Giovanni Bosco. Alle ore 21, invece, il gruppo teatrale “Ossigeno Teatroâ€?
Sono aperte le iscrizioni alla Scuola di musica del Garda, progetto dell’Associazione culturale Mozart di Desenzano. L’offerta musicale della scuola è particolarmente ampia per poter offrire a tutti la possibilitĂ di fare musica, tanto a chi si avvicina a uno strumento per la prima volta, quanto a chi desidera perfezionare le proprie capacitĂ . Una offerta esclusiva di proposte e di percorsi – gruppi di musica d’insieme, concerti, “Music Campâ€? di approfondimento,
manda in scena lo spettacolo “I Nostri Passiâ€? presso il Teatro Salone Pio XI. Domenica 30 ottobre la possibilitĂ del pranzo alle 12 a base di spiedo; dalle 14 partono i giochi e l’animazione che avrĂ come ďŹ nalitĂ una raccolta fondi per il ďŹ nanziamento di un progetto (pet terapy) che consenta agli ospiti una relazione positiva con gli animali. Una giuria, inďŹ ne, valuterĂ il miglior elaborato degli alunni. Per informazioni, telefonare al numero 036534261.
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Orchestra giovanile – perchÊ ciascuno, senza limiti di età , possa trovare la soluzione piÚ idonea per il raggiungimento delle proprie aspirazioni. Proposte e percorsi che si trasformano in grande arricchimento personale perchÊ si impara la collaborazione e l’ascolto reciproco e si condivide il grande piacere del fare musica con gli altri. Tutti gli insegnanti sono professionisti e i corsi strumentali sono proposti a vari livelli. Per info www.scuoladimusicadelgarda.it..
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er essere maggiormente pronti nelle emergenze. I volontari del Garda, gli “Angeli azzurriâ€? di Cunettone di Salò, si sono dotati di un nuovo automezzo inserito nella colonna mobile della Protezione civile provinciale. Si tratta di un autoarticolato dotato di semirimorchio con pedane semovibili per la movimentazione specifica di container, tensostrutture di grandi dimensioni, trasporti viveri e alimentari, moduli abitativi e trasporto di acqua potabile con cisterne. Il progetto prende corpo dalla necessitĂ di disporre sul territorio della provincia di un mezzo utilizzabile per il traino di semirimorchi di vario genere e di garantire alla comunitĂ un adeguato intervento logistico per la gestione delle emergenze, siano esse di carattere naturale o determinate da eventi particolari. Il mezzo è stato acquistato con il contributo della Fondazione della ComunitĂ Bresciana. “Il Gruppo Volontari del Garda – spiega il presidente Gianfranco Rodella – è presente sul territorio da quasi 30 anni. Era il 1983 quando a Salò veniva dislocato un distaccamento permanente dei Vigili del fuoco. A esso si univano 12 giovani per formare il Gruppo volontari del Garda
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co e subacqueo, al Settore ricerca e soccorso, al Servizio di telesoccorso e teleassistenza. I servizi di prevenzione, formazione e istruzione garantiscono sempre un’elevata e qualificata operativitĂ e sicurezzaâ€?. E per chi è interessato a provare l’esperienza del volontario può partecipare al “Corso di primo soccorsoâ€?. Nella sede di Cunettone di Salò, a partire dal 24 ottobre e fino al 19 dicembre, alle 20.30 di lunedĂŹ e mercoledĂŹ, medici, infermieri e istruttori regionali terranno 20 lezioni teoriche e pratiche per un totale di 40 ore, affrontando aspetti legislativi, organizzativi e sanitari.
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,O 9HVFRYR LQDXJXUD O¡RUDWRULR A cavallo delle ultime due domeniche di ottobre la comunitĂ di Bedizzole vivrĂ una settimana di incontri, veglie e momenti di festa. L’occasione è data dalla ristrutturazione di alcune opere: la canonica, che ospita un salone per le conferenze, l’ufďŹ cio parrocchiale, l’archivio e la biblioteca, e l’oratorio di via Rimembranze, che verrĂ inaugurato sabato 29 alla presenza del Vescovo. E proprio sulla passione che l’oratorio ispira, il parroco, don Franco Dagani (nella foto con mons. Sanguineti), spiega: “Inaugurare l’oratorio non è semplicemente benedire dei muri rifatti, entrare in aule piĂš belle, avere a disposizione degli ambienti piĂš moderni e confortevoli. Inaugurare l’oratorio è farlo diventare il punto di riferimento della vita della comunitĂ cristiana, è sentirlo proprio, è gestirlo in prima persona, è frequentarlo, è viverlo, è crescere
in esso, è rendersi conto che fa parte della propria vitaâ€?. L’oratorio è comunitĂ e, insieme, amicizia e gioco. “Ma l’oratorio vive solo se ognuno fa un piccolo sforzo, se ognuno lo sente suo. Bedizzole ha bisogno di un oratorio che sia il motore del paese, una casa dove tutti si sentano bene, che sia un ambiente dove si respira un’aria che fa beneâ€?. Il programma di “Auguri oratorioâ€? prevede domenica 23 alle 10 la Messa con benedizione dei ragazzi del catechismo e dei genitori, alle 15 i giochi in oratorio. LunedĂŹ 24 alle 20.30 presso il teatro parrocchiale si svolge un incontro sull’oratorio; relatore don Marco Mori, direttore dell’ufďŹ cio oratori. GiovedĂŹ 27 alle 20.30 si tiene una veglia di preghiera nella parrocchiale. Sabato 29 l’incontro con Monari. Alle 16.30 benedirĂ la sezione primavera della Scuola materna Sacra Famiglia, alle 17 concelebrerĂ nella parrocchia-
le la Messa e a seguire benedirĂ gli ambienti ristrutturati dell’oratorio. La giornata si conclude con la serata musicale proposta, dalle 21, dal gruppo “Tre reason after oodâ€?. Domenica 30 ultimo atto con la Messa delle famiglie alle 10, a seguire lo spiedo in oratorio e il musical “Una Chiara Luceâ€? dedicato alla ďŹ gura di Chiara Luce Badano e presentato nella parrocchiale dai giovani dell’oratorio di Manerbio. “L’inaugurazione dell’oratorio – conclude don Franco – avviene all’inizio dell’Anno sinodale, all’inizio di un cammino che traccia un nuovo modo di fare pastorale. Bedizzole, Calvagese, Carzago e Mocasina costituiranno una unitĂ pastorale, un insieme di parrocchie che pur conservando la loro identitĂ metteranno insieme le loro forze e si daranno una mano per realizzare progetti e obiettivi comuni. Con ďŹ ducia guardiamo avantiâ€?.
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‘•–ƒ ‘Ž’‹Â?‘ ƒ••‡‰Â?ƒ …‘”ƒŽ‡ …‘Â? Dz ‘…‹ †‡Ž „‘•…‘dz Sabato 22 ottobre alle 21 presso la chiesa parrocchiale di Corti S. Antonio a Costa Volpino ci sarĂ l’atteso concerto inserito nel programma “Rassegna corale Altosebinoâ€?. Si tratta di un traguardo molto signiďŹ cativo raggiunto dal Coro “La Pinetaâ€? di Costa Volpino che con questo appuntamento tocca i 30 anni di organizzazione della tradizionale, prestigiosa e molto partecipata rassegna d’autunno. Questo appuntamento, nella storia del
coro, ha aiutato a scoprire nuove possibilitĂ corali, fare esperienze musicali, interpretative, esecutive nel confronto sempre costruttivo con cori provenienti da ogni parte d’Italia. La Rassegna non è mai un concorso, bensĂŹ un’esposizione ragionata, ma anche emozionale, della bellezza del canto corale polifonico popolare italiano, tra cui spicca il “Canto per la montagnaâ€?. Ospite d’onore del trentennale è il Coro “Voci del boscoâ€? di Giavera del Montello (Tv),
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‘Â?˜‡‰Â?‘ ÇŻÂƒÂ”Â–Â‡ ”—’‡•–”‡ diretto dal maestro compositore Gianluca Valle. Si tratta di un coro che esegue principalmente il repertorio d’autore: nella serata di Costa Volpino verranno eseguiti brani di Marco Maiero (maestro di Valle) e dello stesso Gianluca Valle, considerato oggi uno degli autori emergenti e promettenti nel panorama corale italiano a voci virili. Il Coro La Pineta eseguirĂ uno dei brani piĂš noti di Gianluca Valle: “Preghiera della seraâ€?. L’ingresso è libero e gratuito.
Nelle giornate del 20-22 ottobre si terrĂ a Borzonasca (Genova) il convegno internazionale organizzato dal Laboratorio di archeologia e storia ambientale dell’UniversitĂ di Genova “Montagne incise. Pietre incise. Per una archeologia delle risorse delle montagne mediterraneeâ€?. Il Convegno è dedicato all’archeologia ambientale e rupestre nelle montagne dell’Europa. Tre interventi saranno dedicati alla Valle Camonica e all’arte rupestre.
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a casa di riposo “Cav. Paolo Rivadossiâ€? di via Milano, residenza socio-assistenziale riconosciuta e convenzionata ufficialmente dalla Regione Lombardia, è ormai in dirittura di arrivo dopo la profonda ristrutturazione, iniziata il 26 settembre 2009. I lavori dovevano concludersi in circa due anni: ma giĂ in questi giorni l’opera sta davanti agli occhi di tutti i bornesi, di quelli che ci hanno creduto e di quelli che hanno pensato che l’opera non sarebbe stata terminata nei tempi contrattuali. Per compiere questo fondamentale passo, il Comune di Borno aveva indetto una gara d’appalto che prevedeva un “project financingâ€? di alto livello. La gara era stata vinta da un gruppo leader in Italia nella gestione dei servizi alla persona, che costituĂŹ una new-co: “Rsa Borno SocietĂ di Progetto SpAâ€?. Seguendo anche le indicazioni del sistema di project financing, che costituisce un modello per il finanziamento e la realizzazione di opere pubbliche, Comune di Borno e SocietĂ aggiudicataria dell’appalto hanno dato vita al nuovo progetto del costo complessivo di 4 milioni di euro, dei quali 1,8 direttamente dal Comune di Borno. Nel frattempo, però, una delle societĂ che doveva realizzare le opere edili, la Friuli Elettroimpianti Spa, è stata dichiarata fallita nel gennaio 2011. Immediatamente a Borno si erano
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vità dei lavori, rispetto degli impegni contrattuali al punto che l’opera sarà completata nei tempi previsti: Natale 2011. Il costo dell’opera, nel frattempo, è aumentato: ma la società aggiudicataria dei lavori si è impegnata a farvi fronte. In carico al Comune di Borno rimarranno dunque gli iniziali 1,8 milioni di euro. Nel corso dei lavori di ampliamento e ristrutturazione della Rsa non si sono lamentati disagi per gli anziani ospiti, preoccupazione primaria degli amministratori comunali e dei parenti. Oggi i posti sono saliti già a 60, con la possibilità di avere anche qualche posto di sollievo. Nella nuova struttura è stato realizzato lo spazio per un centro di riabilitazione ambulatoriale territoriale. Ad oggi tutti i dipendenti, in media 50 persone, sono rimasti al loro posto di lavoro. Anche su questo l’Amministrazione comunale guidata da Antonella Rivadossi, che ha combattuto una battaglia contro lo scetticismo e spesso anche contro affermazioni gratuite, oggi può dire di avere combattuto una buona battaglia e di essere ormai sulla linea del traguardo. Tutto questo verrà illustrato ai bornesi in occasione di un Consiglio comunale, nella serata del 28 ottobre, presso la struttura rinnovata della Rsa. In quella occasione il Sindaco annuncerà la cerimonia di inaugurazione della struttura che sarà in ogni caso nella settimana che precede il Natale 2011.
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‘˜ƒ–‘ ”‡ ‰‹‘”Â?‹ †‹ ˆ‡•–ƒ ’‡” Žƒ Â?—‘˜ƒ •‡†‡ †‡ŽŽƒ Dz ‘––‡‰ƒ †‡‹ ’‘’‘Ž‹dz Il commercio equo e solidale, in Franciacorta, diventa grande. Domenica 23 ottobre, in via Castello, 19 a Rovato (esattamente di fronte alla parrocchia di Santa Maria Assunta) aprirĂ infatti la nuova sede della “Bottega dei popoliâ€?, gestito da volontari legati all’associazionismo cattolico in collaborazione con la “Cooperativa SolidarietĂ â€? di Brescia. 170 metri quadrati di cibo, abbigliamento, artigianato, libri, monili, articoli regalo tutti caratterizzati da un
obiettivo chiaro: non soltanto la massimizzazione del proďŹ tto a ogni costo, ma anche la riessione attorno allo sfruttamento e alla povertĂ legate a cause economiche, politiche o sociali. I volontari hanno organizzato tre giorni di festa. Si parte venerdi 21 ottobre alle 21 Giorgio Cordini in concerto metterĂ in scena il suo ultimo lavoro, “I Fiori di Faberâ€?. Prevista la presentazione dei progetti “Fiori e diritti“ e “Canzoni oltre le sbarreâ€?, con la la collezione 2011 di “O’Pressâ€?. “Si
tratta – dice Nicola Brugnatelli, uno dei volontari rovatesi – di t-shirt a ďŹ liera equo-sociale serigrafate nel carcere di Marassi con i testi di De AndrĂŠ, Battiato, Caposselaâ€?. Il concerto si terrĂ presso la sala del pianoforte nel municipio. Sabato 22 ottobre negozio aperto per tutta la giornata e inaugurazione alle 18 con momento conviviale e taglio del nastro. Domenica 23 ottobre negozio aperto per tutta la giornata e nel pomeriggio gonďŹ abili, clown e merenda. “Aprire uno spazio
del commercio equo e solidale nel cuore di Rovato – spiega Laura Trevisani – non signiďŹ ca semplicemente aprire un negozio. Vogliamo aprire uno spazio dove esporre il meglio del commercio equo-solidale, ricevere informazioni, fare circolare “buone praticheâ€? e organizzare anche eventi, degustazioni ed iniziative tese a far conoscere sempre di piĂš il buon sapore della giustizia e dell’equitĂ per tutti gli uomini e le donne della terraâ€?. (Daniele Piacentini)
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mpliamento e adeguamento sono andati di pari passo durante l’impegnativo iter di restyling (durato quasi tre anni) da 2,5 milioni di euro della Fondazione Martinelli-Granata-Piantoni che, nel corso del grande open day di domenica (16 ottobre), ha festeggiato con ospiti, parenti, volontari e simpatizzanti l’operatività ufficiale della rinnovata struttura, oggi da 60 posti letto (50 accreditati dalla Regione e 10 autorizzati). La festosa giornata si è aperta alle 10 con le visite guidate agli efficientissimi reparti (rosso, verde e azzurro) da 20 posti ognuno, riorganizzati grazie alla creazione di un’ala ex novo da tre livelli: piano interrato con magazzini, lavanderia, archivio e spogliatoi; piano terra per cucina, dispensa, refettorio e locali di servizio e primo piano per camere degenza, soggiorni e sale pranzo. Alle 11 è seguita la Santa Messa all’aperto celebrata dal parroco don Agostino Plebani e allietata dalla Corale Montorfano nella pace dell’arioso parco verde, per poi continuare, amalgamando la gioia degli ospiti con la generosità dei tanti volontari, via via fino a sera tra lieti momenti di convivialità e condivisione: aspetti nevralgici
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possibile differenziazione terapica, secondo patologie specifiche� - come ha precisato il presidente, Luciano Bissolotti. Fiore all’occhiello della Fondazione è inoltre la moderna cucina, non solo largamente ampliata, ma completamente riattrezzata e trasformata in un vero e proprio centro cottura ora capace di sfornare 100 pasti al giorno, ma potenzialmente in grado di prepararne oltre 300, nell’ipotesi d’attivare convenzioni con scuole o altre strutture e favorire il progetto dell’ente come erogatore di servizi. Durante il cantiere lavori, aperto nell’autunno 2008 e chiuso a fine 2010 (l’autorizzazione normativa definitiva è dell’11 gennaio 2011), notevole attenzione è stata dedicata anche all’esterno, attraverso la predisposizione di un nuovo parcheggio con entrata da via Martinelli e l’ultimazione del parco-giardino realizzato grazie al sostanzioso sostegno (circa 70mila euro) del benefattore e ospite Ugo Beillard che, caso della vita, ha spento le sue 72 candeline proprio domenica 16. Il tutto in occasione della festa per l’inaugurazione-benedizione di quella che, dopo 26 anni di permanenza, si è trasformata ormai nella sua casa: Ugo è avvolto dall’affetto di una famiglia allargata che lo segue e gli fa compagnia.
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La casa di riposo di via Martinelli aveva giĂ avuto una signiďŹ cativa ristrutturazione nel 1977 realizzando con contributo regionale un reparto protetto per non autosufďŹ cienti con 13 camere e 21 posti letto in una nuova ala. La casa di riposo, trasformata in fondazione, ha poi sviluppato il progetto per l’adeguamento della struttura agli standard previsti per l’accreditamento delle Residenze sanitarie assistenziali per animazione (Rsa) e per creare nuovi servizi residenziali e socioassistenziali per gli anziani del paese. Adesso è arrivata la nuova ala che signiďŹ ca un ampliamento dell’offerta qualitativa per una realtĂ ben radicata sul territorio come dimostra la partecipazione della gente all’open day.
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Ana palazzolese) e lo srotolamento di un enorme tricolore dalla cima della Torre del Popolo. Domenica 16 ottobre le Penne nere hanno sfilato tra due ali di folla festante, che ha tributato un commosso omaggio ai reduci dei fronti della Seconda guerra mondiale che hanno aperto il serpentone alpino. Numerose le bande e le fanfare che hanno accompagnato il cammino delle Penne nere, cosĂŹ come molti sono stati i sindaci che hanno voluto accompagnare a Palazzolo le loro
sezioni Ana. Molte le autorità presenti: accanto al sindaco di Palazzolo Alessandro Sala, il prefetto di Brescia Brassesco Pace e il presidente della Provincia Daniele Molgora. Al termine delle giornate di festa (da ricordare il concerto con 700 alunni delle scuole elementari cittadine e il convegno dell’8 ottobre sulle missioni che vedono le Penne nere impegnate in Afghanistan) è stato dato l’appuntamento al raduno del 2° Raggruppamento 2012 che si terrà a Sondrio.
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In quel tempo, i farisei, avendo udito che GesĂš aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: ÂŤMaestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?Âť. Gli rispose: ÂŤâ€?Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua menteâ€?. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stessoâ€?. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i ProfetiÂť.
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ome se stessi. Arrischio un parallelismo che potrebbe far capire piĂš in profonditĂ questo brano di Vangelo famoso e molto commentato: il motto scritto sul tempio di Apollo a Delfi “Conosci te stessoâ€?. Da questo principio il filosofo greco Socrate traeva l’origine di tutta la sapienza tanto che riteneva che il conoscere fosse conoscer-si. Ma alla base di questo brano del Vangelo ci sta, come necessaria e fondamentale, la stessa esigenza: conoscere se stessi. Anzi, di piĂš: amare se stessi. E questo è alla base delle tre dimensioni con le quali si deve amare Dio (cuore, anima e mente) ma dice anche il modo e la misura con la quale amare gli altri, il prossimo. Conoscersi e amarsi sono la dimensione essenziale per capire cosa vuol dire amare Dio e il prossimo. Non c’è altro modo. Al punto che ogni stortura nel rapporto con Dio e con gli altri nasce dal rapporto sbagliato con se stessi. Conoscersi e amarsi permette di ri-conoscere
&RPH LO 3DGUH KD PDQGDWR PH “In occasione del Giubileo del 2000, il Venerabile Giovanni Paolo II, all’inizio di un nuovo millennio dell’era cristiana, ha ribadito con forza la necessitĂ di rinnovare l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo “con lo stesso slancio dei cristiani della prima oraâ€?. CosĂŹ inizia il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata missionaria mondiale di domenica 23 ottobre. “Testimoni di Dioâ€? è la proposta: “L’enfasi non è solo sul dovere di essere testimoni – spiega don Gianni Cesena, direttore nazionale di Missio –: senza una personale esperienza di fede e di preghiera, senza una ricezione grata della Buona Notizia e senza la disponibilitĂ ad accogliere misericordia e perdono,
non c’è testimonianzaâ€?. “Si è testimoni sĂŹ, ma di Dio – continua don Cesena –. Il Dio riconosciuto nella figura di GesĂš, segno della misericordia da lui avvertita nell’indignazione per le fragilitĂ , le miserie, le ingiustizie degli uomini, e distribuita a piene mani nelle strade e nei villaggi della sua terra fino al momento supremo della Croceâ€?. La testimonianza – aggiunge il direttore – è elemento fondante dell’identitĂ del cristiano: battesimo, cresima ed eucaristia lo costituiscono capace di “annunciare la morte del Signore, proclamare la sua risurrezione, finchĂŠ egli vengaâ€?. I missionari e le missionarie a loro volta non possono che essere e sentirsi testimoni di Dio tra i popoli e le culture, con-
frontandosi spesso con volti di Dio incarnati in altre e diverse espressioni religiose. Missio intende cosĂŹ partecipare al cammino decennale della Chiesa in Italia sul tema dell’educazione: in ascolto del vero Maestro, tutti sono discepoli e tutti diventano testimoni. “Non ignorando chi nella Chiesa inquina la testimonianza con scandali ingiustificabili – conclude don Cesena – ricordiamo anche quanti in vari Paesi hanno versato il loro sangue a causa della fede fino al martirio. Mentre diamo sostegno alle Chiese di missione, non mancheremo di leggere nelle loro vicende la forza limpida della testimonianza che esse ci restituiscono giorno per giornoâ€?.
Dio e di entrare in rapporto di amore con gli altri. Per questo è importante sviluppare un corretto rapporto con se stessi. Ed è per questo che, a seconda di come ci si percepisce, si proietta e si costruisce l’esperienza spirituale e quella sociale. Come a dire che se non siamo capaci di conoscerci non possiamo avere un corretto modo di conoscere Dio e gli altri e di conseguenza non possiamo nemmeno amarli. E amarci. Forse non capiamo bene quanto sia essenziale questo passaggio perchÊ spesso crediamo di conoscerci e di amarci. Invece abbiamo un rapporto distorto con noi stessi, talvolta perfino patologico. E questo si specchia nel nostro amore per l’altro e per Dio. Paradossalmente il comandamento dell’amore per Dio e per gli altri è, prima di tutto, un richiamo alla conoscenza e all’amore per se stessi come amore vero, non prigioniero dei bisogni e delle necessità , ma libero di diventare modo per incontrare Dio e il prossimo fino a giungere all’amore vero. PerchÊ quello che è chiesto dal
comandamento grande che riassume la Legge e i Profeti non è di compatire ma di condividere, cioè di uscire da noi stessi per incontrare Dio e gli altri che solo cosĂŹ diventano il nostro prossimo. Non possiamo accontentarci di stare sulla soglia e guardare, anche con uno sguardo di benevolenza; non possiamo credere che l’amore richiesto sia soltanto sentimento e spinta momentanea. Quello che è richiesto è un rapporto, una strada da percorrere insieme che ha come criterio e come misura la conoscenza di se stessi: questo ci impedisce di agire con Dio e con gli altri per solo dovere o chiedere piĂš di quello che dovremmo. Questo è il criterio dell’amore richiesto dalla Legge e che dovrebbe segnare la vita spirituale e quella sociale. Ăˆ molto di piĂš del rispetto o della compassione. Ma non è ancora la testimonianza, l’amore assoluto che contraddice l’amore di sĂŠ per diventare amore dell’altro. E questo nessuna legge potrĂ scriverlo; solo la scoperta di sĂŠ come dono di un Altro lo potrĂ fare. Trasformandoci.
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‘Â?–‹Â?‹ ‡ Dz ÂŽ ”‡†‘ †‡Ž ’‘’‘Ž‘ †‹ ‹‘dz A 50 anni dall’apertura del Concilio, la Chiesa indice un nuovo Anno della fede. Nel 1967 Paolo VI indisse l’Anno della fede il 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, con l’esortazione apostolica Petrum et Paulum, nella ricorrenza del 19° centenario del martirio dei due apostoli. L’apertura fu ďŹ ssata al 29 giugno dello stesso anno, la chiusura al 30 giugno del 1968. Una solenne concelebrazione in piazza San Pietro (erano presenti
24 dei nuovi cardinali, tra cui Karol Wojtyla, ai quali appena il giorno prima, mercoledĂŹ 28 giugno 1967, il Papa aveva imposto la berretta, e una delegazione inviata dal patriarca di Costantinopoli, Atenagora) diede allora avvio all’Anno della fede paolino. “Anno post-conciliareâ€?, osservò Paolo VI all’omelia, “nel quale la Chiesa ripensa la sua ragion d’essere, ritrova la sua nativa energia, ricompone in ordinata dottrina il contenuto ed il senso
della Parola viviďŹ cante della rivelazione... Siamo convinti che questa nostra attestazione religiosa, questa nostra fede, concorre e vuole concorrere al benessere, alla fratellanza, alla pace di tutto il mondo, e sapete quanto il superamento giusto d’ogni presente conitto sia nel nostro cuore e in quello di tutta la Chiesaâ€?. Nei primi mesi del 1968, per i tipi della Rizzoli, uscĂŹ il libro “Parole sulla fedeâ€?, che raccoglieva tutti i discorsi di
Paolo VI sul tema. Lo speciale anno indetto da papa Montini si concluse domenica 30 giugno 1968, quinto anniversario della sua incoronazione, con la concelebrazione eucaristica in piazza San Pietro al termine della quale il PonteďŹ ce pronunciò in latino la solenne professione di fede, “Il Credo del popolo di Dioâ€?, riprendendo la celebre formula della fede deďŹ nita dal primo Concilio ecumenico, quello di Nicea dell’anno 325.
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l cristiano non può mai pensare che credere sia un fatto privatoâ€?, perchĂŠ “la fede implica una testimonianza e un impegno pubbliciâ€?. Ăˆ quanto scrive il Papa, nel motu proprio Porta fidei con cui indice l’Anno della fede, che si celebrerĂ dall’11 ottobre 2012 (50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II) al 24 novembre 2013. “La fede, proprio perchĂŠ è atto della libertà – prosegue Benedetto XVI – esige anche la responsabilitĂ sociale di ciò che si crede. La Chiesa nel giorno della Pentecoste mostra con tutta evidenza questa dimensione pubblica del credere e dell’annunciare senza timore la propria fede ad ogni personaâ€?. Anche ai non credenti, sottolinea il Papa: “Non possiamo dimenticare che nel nostro contesto culturale tante persone, pur non riconoscendo in sĂŠ il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ultimo e della veritĂ definitiva sulla loro esistenza e sul mondoâ€?. “Ricercaâ€?, questa, che â€œĂ¨ un autentico preambolo della fede, perchĂŠ muove le persone sulla strada che conduce al mistero di Dioâ€?, sulla base della “stessa ragioneâ€?. La scelta dell’ottobre 2012 – spiega il Papa – coincide con i 20 anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica e con la convocazione del Sinodo dei vescovi su “La nuova evangelizzazione per la trasmissio-
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e appropriatiâ€?. Siamo in una profonda crisi di fede. “Ciò di cui il mondo oggi ha particolarmente bisogno – afferma il Papa – è la testimonianza credibile di quanti, illuminati nella mente e nel cuore dalla Parola del Signore, sono capaci di aprire il cuore e la mente di tanti al desiderio di Dio e della vita vera, quella che non ha mai fineâ€?. Di qui la centralitĂ del Catechismo, “vero strumento a sostegno della fede, soprattutto per quanti hanno a cuore la formazione dei cristiani, cosĂŹ determinante nel nostro contesto culturaleâ€?, in cui la fede “si trova ad essere sottoposta piĂš che nel passato a una se-
rie di interrogativi che provengono da una mutata mentalitĂ che riduce l’ambito delle certezze razionali a quello delle conquiste scientifiche e tecnologicheâ€?. Ma la Chiesa “non ha mai avuto timore di mostrare come tra fede e autentica scienza non vi possa essere alcun conflitto perchĂŠ ambedue, anche se per vie diverse, tendono alla veritĂ â€?. “Capita ormai non di rado che i cristiani si diano maggior preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, continuando a pensare alla fede come presupposto ovvio del vivere comuneâ€?, è la preoccupazione del Papa, mentre “questo presupposto non solo non è piĂš tale, ma spesso viene perfino negatoâ€?. Se nel passato “era possibile riconoscere un tessuto culturale unitario, largamente accolto nel suo richiamo ai contenuti della fede e ai valori da essa ispirati, oggi non sembra piĂš essere cosĂŹ in grandi settori della societĂ , a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte personeâ€?. C’è una sicura bussola. “Attraversareâ€? la “porta della fedeâ€?, esordisce il Papa citando il libro degli Atti (14,27), “comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vitaâ€?: di qui l’esigenza di “riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia e il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristoâ€?.
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di San Giuseppe. Il beato Luigi Guanella, nato a Fraciscio (So) il 19 dicembre 1842, nono di 13 fratelli, fu ordinato sacerdote a Como il 26 maggio 1866; morĂŹ il 24 ottobre 1915. Fu dichiarato Beato da Paolo VI il 25 ottobre 1964. Bonifacia RodrĂguez Castro (Salamanca 1837-1905) è una semplice lavorante che, nel mezzo della vita quotidiana, si apre al dono di Dio, facendolo crescere nel suo cuore con spirito autenticamente evangelico. Fedele alla chiamata
di Dio, si abbandona nelle sue braccia di Padre, lasciandosi forgiare secondo i tratti di GesÚ, l’artigiano di Nazareth, che vive nascosto in compagnia dei genitori per la maggior parte della sua vita. Bonifacia fonda a Salamanca nella sua casa-laboratorio insieme ad altre sei ragazze dell’Associazione Giuseppina (fra le quali sua madre), la nuova comunità , il 10 gennaio del 1874, in un periodo molto critico per la vita politica spagnola.
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saveriani hanno a San Cristo il loro Centro d’animazione missionaria e la loro casa, dal 1957. Ăˆ un luogo vivo dove ci sono le redazioni delle tre riviste della congregazione in Italia (Missionari saveriani, Missione Oggi e Cem MondialitĂ ), gli studi di “Videomissionâ€? e la “Libreria dei popoliâ€?. Tra il castello e Santa Giulia, a metĂ della ciottolata via Piamarta, i saveriani insieme ai loro collaboratori (dipendenti e volontari) sono impegnati ogni giorno nel trovare le parole piĂš adatte, i racconti piĂš significativi, le immagini piĂš coinvolgenti per trasmettere l’importanza della missione, per sottolineare la necessitĂ di portare anche oggi il Vangelo fino ai confini della terra, per parlare di mondialitĂ , solidarietĂ , giustizia e pace. La comunità è composta da otto saveriani. Il rettore è padre Mario Menin, anche direttore di “Missione Oggiâ€?, l’amministratore è padre Marco Vigolo, padre Gianni Zampini è il direttore della libreria, alla guida di “Missionari saverianiâ€? c’è padre Marcello Storgato, alla regia di “Videomissionâ€? padre Fiorenzo Raffaini, responsabile degli abbonamenti è padre Giuseppe Tanfoglio, della casa si occupa padre Romano DidonĂŠ, mentre padre Gesuino Piredda tiene i rapporti con amici
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(10 numeri, 48 pagine, abbonamento 30 euro). “Missionari Saverianiâ€? dal 1947 si rivolge alle famiglie e agli amici che desiderano conoscere informazioni, testimonianze e proposte missionarie dei saveriani (11 numeri, otto pagine, abbonamento 10 euro). “Cem MondialitĂ â€? è il mensile del Centro educazione alla mondialitĂ dal 1967. Diretto dal prof. Brunetto Salvarani, la rivista diffonde nella scuola e nella societĂ i valori della mondialitĂ e dell’intercultura (10 numeri, 48 pagine, abbonamento 30 euro). “Videomissionâ€? produce cd e dvd di
carattere missionario e religioso, oltre a ospitare un ricco archivio fotografico. Famosi sono i reportage sulla Madonna di Medjugorje e le recenti produzioni sulla vita del fondatore, Guido Maria Conforti. Alla “Libreria dei popoliâ€? potete trovare tutto il materiale che desiderate. Gruppi missionari, parrocchie, scuole e singoli cittadini sono i benvenuti. Ăˆ possibile accedere direttamente all’ampio parcheggio interno, transitando per piazza Tebaldo Brusato, via Cattaneo (anche con varco chiuso), via Gambara e poi via Piamarta.
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'XH JUDQGL DPRUL OD &KLHVD ORFDOH H TXHOOD XQLYHUVDOH Nativo della Bassa parmense, Guido Maria Conforti (1865-1931) aveva sempre pensato di farsi missionario, ma per la malferma salute non riuscÏ a realizzare il suo sogno. Per questo concepÏ l’audace disegno di fondare una Congregazione missionaria – i Saveriani –, che andasse fino agli estremi confini del mondo ad annunciare, con le parole e le opere di GesÚ, l’amore di Dio per tutti i popoli. Questo au-
dace disegno svela il primo grande amore di Conforti, la missione ad gentes (ai popoli), che egli visse in maniera atipica, senza mai partire per le missioni, ma nella fedeltà alla Chiesa locale, il suo secondo grande amore, cui si donò, come prete diocesano e vescovo, fino alla morte. La Chiesa locale e la Chiesa universale sono i due orientamenti della vita di Conforti, i due grandi amori che egli tenne sem-
pre insieme, come complementari, anche quando sembravano escludersi l’un l’altro. La grandezza della sua santità brilla soprattutto in questo intreccio fecondo tra particolare e universale , che il fondatore dei Saveriani contemplò fin da ragazzo nel Cristo crocifisso, mandato da Dio in un contesto particolare, Israele, per la salvezza e la riconciliazione di tutti i popoli della terra. Conforti seppe coniu-
gare, e non solo mettere insieme, la cura per la propria diocesi con quella della missione universale. Ravenna, Parma e la Cina furono per lui un unico amore cui dedicò tutto se stesso senza togliere nulla nÊ alla missione nÊ alla cura della diocesi. Guido Maria Conforti aveva compreso, prima ancora che questo diventasse con il Concilio Vaticano II dottrina comune, che la missione della Chiesa era una sola,
sia che essa si svolgesse a Parma o in Cina. Aveva capito anche che dal fervore missionario della Chiesa di Parma dipendeva il benessere della comunitĂ cristiana in Cina e, viceversa, che dalla qualitĂ della vita cristiana in Cina sarebbe venuto uno stimolo per la fede della Chiesa in Italia. Era per lui chiaro che non si potevano separare le due dimensioni, locale e universale, della Chiesa e della missione.
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GiovedĂŹ 20 ottobre Ore 16 – Brescia − Preghiera al Meeting diocesano dei chierichetti. Ore 17.30 − Brescia − Incontro sul tema “Famiglia, lavoro e festaâ€? organizzato da Mcl presso la chiesa di S. Giorgio.
VenerdĂŹ 21 ottobre Ore 14.30 – Brescia – S, Messa e inaugurazione del nuovo blocco ospedaliero della clinica S. Camillo. Ore 20.30 – S. Vigilio di Concesio – S. Messa per il centenario della dedicazione. Sabato 22 ottobre Ore 9.30 – Brescia – Consegna del Premi Cuore Amico – Sala conferenze di Cassa Padana di via Valle Camonica. Ore 18.30 − Brescia − S. Messa e inaugurazione dell’oratorio di S. Polo storico.
Domenica 23 ottobre Ore 11 – Gussago − Santa Messa di apertura delle missioni popolari interparrocchiali. Ore 16 − Chiari − Cresime e Prime Comunioni. LunedĂŹ 24 ottobre Ore 15.30 – Brescia – Inaugurazione dell’anno accademico dello Studio teologico Paolo VI presso il Seminario maggiore in via Razziche. Dal 25 al 28 ottobre il Vescovo partecipa alla Settimana teologico-pastorale di Bienno.
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aschio+Femmina = Famiglia?â€? è il tema discusso durante il convegno svoltosi sabato 15 ottobre, organizzato dagli Uffici pastorali della Salute e della Famiglia della diocesi di Brescia, in collaborazione con numerose associazioni cattoliche e non, allo scopo di affrontare in modo rigoroso, grazie alla qualificata presenza del mons. Tony Anatrella, psicoterapeuta di fama mondiale, lo spinoso tema della cosiddetta “ideologia di genereâ€?. Questa nacque negli anni Settanta presso la John Hopkins University, ad opera dello psicologo clinico John Money. Egli sostenne che la differenza sessuale, maschio e femmina, non è frutto della diversitĂ biologica bensĂŹ di una “imposizioneâ€? (quasi un plagio) esercitata dalla societĂ e dalla cultura dominante. Fondò il concetto di “genereâ€? (gender): ogni individuo umano può e deve scegliere a quale “genereâ€? vuole appartenere. Le differenze lega-
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con la sua finalitĂ di amore unitivo e procreativo, proponendo modelli di amore “ondivagoâ€?, con comportamenti sessuali biologicamente slegati dalla procreazione il tessuto sociale perde la ricchezza di rapporti umani e di relazioni significative e si modella su una nuova antropologia che ha al centro l’“ioâ€?. Sul piano politico e giuridico, si struttura la pretesa che ogni “desiderioâ€? personale diventi “dirittoâ€? individuale. Clamorosamente smentita dalla scienza (omosessuali non si nasce), l’ideologia di genere ha trovato accoglienza e rapida diffusione nel mondo giuridico-politico, tanto da costituire l’agenda delle conferenze Onu di Pechino e de Il Cairo. Il Trattato di Lisbona ribadisce la condanna di discriminazioni legate all’orientamento sessuale ed esorta gli Stati Ue a dotarsi di leggi contro l’omofobia. Il governo australiano ha composto un nuovo passaporto per i propri cittadini, nel quale – accanto alla dicitura sesso – sono stampate tre possibilitĂ : M, F, X,
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bloccare farmacologicamente lo sviluppo sessuale dell’adolescente, che verrĂ successivamente sostenuto con farmaci in linea con la scelta praticata. Non è stato un convegno “contro qualcunoâ€?; anzi ha voluto essere una testimonianza di speciale attenzione verso chi vive con intimo dolore e disagio la propria omosessualitĂ . Al contempo ha voluto essere un grido d’allarme sociale: l’ideologia di genere non è una moda insignificante. Stravolgendo l’idea di natura e di identitĂ naturale, negando il concetto di famiglia e di procreazione che la natura ci ha consegnato, possiede le condizioni per manipolare la nostra umanitĂ e quella dei nostri figli e nipoti.
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Anche quest’anno è stato predisposto un ricco calendario di incontri (la sede è presso il Centro pastorale Paolo VI) per i sacerdoti dell’ultimo triennio di ordinazione. Fra le proposte, si ricordano gli esercizi spirituali in programma nel gennaio 2012 da domenica 8 a venerdÏ 13 all’Eremo di Bienno. Il predicatore degli esercizi spirituali è don Antonio Zani, docente di patristica. In aprile, invece, da giovedÏ 12 a giovedÏ 19 è in programma un pellegrinaggio in Giordania guidato da mons. Mauro Orsatti, vicario episcopale per la vita consacrata. Si tratta di un’occasione per completare l’itinerario biblico in Terra Santa per i molti che già hanno visitato Israele e l’Egitto negli anni del Seminario. Il programma pre-
vede le visite a Tiberiade, Ajlun, Gerasa, Amman, Madaba, Monte Nebo (luogo tradizionale della morte di Mosè), Amman, Macheronte (fortezza erodiana), Kerak, Petra (l’anfiteatro romano, le case tomba, il monastero bizantino), Wadi Rum (la “Valle della lunaâ€?, uno degli scenari desertici piĂš affascinanti al mondo con le escursioni lungo le piste del deserto guidate dai beduini), Aqaba, Mar Morto e Gerusalemme. Nel penultimo giorno è prevista anche la sosta a Betania di Transgiordania, il luogo del battesimo di GesĂš. Per motivi organizzativi è meglio iscriversi entro fine ottobre a Cristina in Curia (0303722260) o a don Adriano Bianchi (3357523755).
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La Cancelleria della Curia diocesana, a seguito dell’ordinanza dell’ordinario diocesano, comunica i provvedimenti della settimana:
Il primo appuntamento dell’Apostolato della preghiera è mercoledÏ 26 ottobre al Centro pastorale Paolo VI dalle 9.30 alle 17. Nella mattinata: ritiro con meditazione su Matteo 10, 1-15, in riferimento al tema pastorale diocesano, confessioni e S. Messa. Nel pomeriggio: Assemblea, con presentazione del programma annuale e condivisione. In conclusione: l’adorazione eucaristica e i vespri. L’incontro è aperto a tutti.
“Prima della festa di pasqua GesĂš, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò ďŹ no alla ďŹ neâ€?. (Giovanni 13,1). L’Eremo dei Santi Pietro e Paolo ospita da lunedĂŹ 14 (ore 12) a venerdĂŹ 18 novembre (ore 17) un corso di ritiro spirituale per sacerdoti secolari. PredicherĂ don Giovanni CiarciĂ sul tema “I segni e l’ora: il sacerdozio di Cristo nel Vangelo di Giovanniâ€?. Per le iscrizioni, 3498359575.
“L’UfďŹ cio catechistico diocesano ricorda che domenica, 23 ottobre, alle ore 16 nella chiesa di S. Angela Merici (nella foto, via Crispi 23, Brescia), avrĂ luogo la celebrazione delle cresime degli adulti. I cresimandi (iscritti presso l’UfďŹ cio catechistico) dovranno presentarsi mezz’ora prima con il padrino/madrina e il certiďŹ cato di ammissione compilato dal parrocoâ€?. Le cresime, quindi, non si tengono piĂš come scritto in precedenza in Cattedrale.
Il sac. don Domenico Amidani, già parroco della parrocchia di Lograto, è stato nominato parroco delle parrocchie di Orzinuovi e Ovanengo. Il sac. padre Michele De Salvia, scalabriniano,
è stato nominato direttore dell’Ufficio di pastorale per il dialogo inter-religioso. Il diacono Roberto Lamberti è stato nominato al servizio pastorale della parrocchia di Chiesanuova e della Noce, in Città . Il diacono Antonio Serra è stato nominato per il servizio pastorale della parrocchia di Urago d’Oglio.
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ede e libertĂ sembrerebbero stridere fra loro nel sentire popolare – dice il coordinatore delle attivitĂ dell’Opera per l’educazione cristiana, Eugenio De Caro –, ma sono proprio le Scritture a dirci che l’uomo nasce libero, come nel Vangelo di Giovanni quando si dice ‘La veritĂ vi farĂ liberi’â€?. Attorno a questi due concetti si sviluppa il 35° corso di studio e formazione promosso dall’Opera per l’educazione cristiana per l’anno scolastico 2011/2012. Un corso che prenderĂ il via il prossimo 27 novembre presso il Centro studi dell’Istituto Paolo VI a Concesio, con ospite d’eccezione il prof. Carmelo Vigna e il vescovo Luciano Monari sul tema “Quale libertĂ ?â€?. Il primo di cinque appuntamenti rivolti agli alunni delle classi seconde degli istituti superiori bresciani, come sempre legati all’ottenimento di 40 borse di studio da 800 euro ciascuna e un premio speciale (1.000 euro) intitolato alla memoria di mons. Giuseppe Cavalleri, giĂ vicepresidente Oec. “Ogni incontro – spiega Eugenio De Caro – avrĂ una durata di circa tre ore e mezzo, durante le quali i ragazzi assisteranno a una lezione, prima di lavorare in piccoli gruppi e poi restituire in assemblea plenaria una riflessione sul tema della giornata. Temi forti co-
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tĂ porteranno testimonianze filmate raccolte fra i giovani; all’Eremo di Bienno, invece, avremo modo di sentire vari pareri su ‘LibertĂ , fedeltĂ e servizio’ da parte di religiosi (suore Clarisse), professionisti (medico nel reparto di rianimazione), volontari (Caritas) e famiglia (consulta della Cei)â€?. Un percorso che negli anni passati ha coinvolto circa 120 ragazzi per edizione provenienti da una ventina di istituti bresciani e che si concluderĂ con la prova finale del 10 marzo 2012. Per informazioni telefonare al numero 030.2186246, mandare un’e-mail a segreteria@ operaeducazionecristiana.it o visitare il sito www.oec.istitutopaolovi.it.
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scorso nella sede di via Mazzini 5 a Brescia, la Commissione erogatrice, composta da tre membri, dei quali uno delegato dal Vescovo di Brescia, uno dal Vescovo di Mantova e uno tra i discendenti del Bonoris, ha approvato progetti inerenti le piĂš diverse aree: sostegno ai minori disabili e alle loro famiglie, inserimento e inclusione dei minori stranieri, attivitĂ di formazione e supporto nella gestione della vita quotidiana.
Nel 2011, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la Fondazione ha celebrato il 150° anniversario della nascita di Bonoris, promuovendo una serie di iniziative commemorative, tra le quali sei opere di solidarietĂ dedicate emblematicamente alla ďŹ gura del conte. Per le due iniziative previste sul territorio di Mantova e le quattro su Brescia è stata stanziata la somma complessiva di 1,7 milioni di euro.
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un tema estremamente attuale quello toccato dal convegno del 13 ottobre scorso promosso dalla Fondazione Cab, Istituto di cultura Giovanni Folonari dal titolo “Cultura, ricerca e societĂ : da Giuseppe Beretta all’intervento delle fondazioniâ€?. A partire dal ricordo di un’eminente e significativa figura dell’imprenditoria bresciana, infatti, l’incontro ha voluto sottolineare come i cambiamenti della societĂ italiana verificatisi negli ultimi decenni abbiano messo in evidenza, al di lĂ del segno e dell’importanza che episodicamente ancora rivestono le iniziative di singoli personaggi, il ruolo strutturale svolto dalle fondazioni in Italia nel campo della cultura, della ricerca e del welfare, ad integrazione dell’intervento dello Stato. Nella tavola rotonda, che ha animato la seconda parte dell’evento, importanti esponenti del mondo della
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‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ‘Ž‘Â?ƒ”‹ cultura e delle istituzioni cittadine hanno cosĂŹ dibattuto sul tema “Cultura, ricerca e welfare: attualitĂ e prospettive delle fondazioniâ€?. Coordinati dal giornalista Massimo Mucchetti, si sono confrontati Giovanni Bazoli, presidente della Fondazione Cini di Venezia, Francesco Lechi, consigliere della Fondazione Cab, Sergio Pecorelli, rettore dell’UniversitĂ statale e Mario Taccolini, presidente della Congrega della CaritĂ Apostolica. Tutti concordi nel definire cultura e ricerca quali campi di azione privilegiati. Lechi e Bazoli hanno delinea-
to scenari futuri nei quali la sinergia tra istituzioni, siano esse pubbliche come private, sarĂ il cardine delle relazioni “per condividere risorse, obiettivi, mete prioritarie.â€? Pecorelli ha – dal canto suo – rimarcato l’importanza del sostegno del privato all’ambito della ricerca in Italia, attraverso soprattutto una “condivisione di percorsiâ€?, piĂš che una corresponsione di mezzi. Entrambe le posizioni sono riprese anche da Mario Taccolini, che ha rilevato in esordio come “in tutti i Paesi occidentali si registri una contrazione delle risorse disponibili e di quelle destinate alla cultura, alla ricerca, all’assistenza sociale e sanitariaâ€?. Interrogandosi sulle prospettive aperte da tale scenario, ha proseguito sottolineando come la classe dirigente debba interrogarsi senza remore su tali temi. Per Taccolini le fondazioni rappresenterebbero il luogo naturale nel quale esprimere un contributo piĂš struttu-
rato alla comunitĂ : “Non si tratta di legittimare una fuga delle istituzioni pubbliche dagli ambiti assegnati loro dalla Costituzione, ma non si può neppure immaginare che il grande cambiamento in atto possa essere subĂŹto senza contrapporvi una fantasia operosa e responsabile.â€? Duplice l’esortazione del relatore: anzitutto sarebbe necessario “deporre gli individualismi e i campanilismi, alla ricerca di sinergie ma anche e soprattutto di progettualitĂ alta, in grado di dialogare con tutta la cittĂ â€?. In secondo luogo, per Taccolini va “superata la mera politica delle erogazioni – che spesso rappresenta la sola aspettativa di chi si rivolge ad una fondazione – in favore dell’assunzione di una logica di coordinamento degli sforzi per favorire quelle forme di cooperazione e di collaborazione che ancor oggi non si sviluppano spontaneamente ma che appaiono indispensabili per il futuro della nostra comunitĂ .â€?
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a crisi economica e finanziaria che sta colpendo, in modo drammatico, tutto l’Occidente, secondo alcuni analisti, è piĂš grave di quella del 1929, sia per la sua ampiezza internazionale sia per i suoi effetti nel futuro. In tale quadro problematico, la questione piĂš impellente è quella inerente ai giovani, perchĂŠ il peggioramento della situazione economica può compromettere le loro prospettive di inserimento nel mondo del lavoro e i loro progetti di vita. Come ha ricordato Benedetto XVI: “Il domani è anche l’oggi. Se i giovani di oggi non trovano prospettive nella loro vita, anche il nostro oggi è sbagliatoâ€?. Proprio sulla frase del Santo Padre è stato incentrato l’incontro della Fondazione San Benedetto. Il moderatore della tavola rotonda Graziano Tarantini pone l’accento sulla centralitĂ della persona. Bisogna realizzare un nuovo patto sociale, fondato sulla sussidiarietĂ , sulla capacitĂ di agire per gli altri,
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stati enormi spostamenti di ricchezza dal lavoro al capitale e dal profitto capitalistico alle rendite finanziarie. Le conseguenze di tali fatti sono state esiziali: addirittura sono stati messi in discussione l’unità giuridica degli Stati sovrani, la loro autonomia, i loro principi democratici. L’egemonia di una certa logica finanziaria, di per sÊ cinica e sganciata dalla politica e dal senso del bene comune, causa un grave declino dell’Occidente, che trova il suo momento piÚ drammatico nella disoccupazione strutturale e nell’aumento della povertà . A tale riguardo, secondo lui, oggi spesso la povertà diventa anche marginalità : la semplice povertà ha una sua dignità , per cui una persona meno abbiente tende a superare le proprie difficoltà ; ma la marginalità è quella condizione che esclude, fa sentire inutile. Il rischio è che si rafforzino modi di vivere individualistici, chiusi in se stessi, ripiegati sulle proprie angosce. Per Sapelli, si può uscire da tale situazione, cercan-
do nuovi percorsi: bisogna pensare a una “polifoniaâ€? di forme di proprietĂ , che superi la centralitĂ assoluta dello Stato e che rivaluti organizzazioni di lavoro che partono dal basso, cooperative, forme nuove di iniziativa privata. Piero Ostellino, che si dichiara un autentico liberale, fa un’analisi storica dei mali occidentali. Dopo la caduta del Muro di Berlino, l’Europa dell’Est ha chiuso i conti con il comunismo, con il dirigismo statalista. Invece, nell’Europa dell’Ovest, in alcune aree domina la cultura liberale, mentre in altre, in cui c’è l’Italia, sono rimasti residui di statalismo. Secondo lui, il nostro Paese ha problemi molto gravi, perchĂŠ ha un passato legato alle corporazioni, che hanno creato reti di clientelismo, nepotismo, corruzione. Nell’analisi di Ostellino, la via maestra è quella del vero liberalismo, che pone al centro la libertĂ della persona: è fondamentale insistere sulla responsabilitĂ individuale. Soprattutto i giovani: non devono aspettare aiuti
dall’alto, ma devono essere i principali artefici del proprio destino. Solo in questo modo, sarĂ possibile costruire una “societĂ apertaâ€?, civile, capace di crescere, di garantire la libertĂ . Certo, l’uomo non è solo un “animale economicoâ€?, dedito al denaro e agli affari, ma è un essere spirituale complesso. Perciò, prima di tutto, deve trovare se stesso, plasmare la propria vita nel bene, porre dei fini ultimi elevati. Solo se riesce a crescere spiritualmente, quindi eticamente, può sperare di superare la crisi materiale, economica e finanziaria.
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Cremona e “Diabolus in musicaâ€? di Mantova, cui quest’anno si è unita l’associazione “New made ensembleâ€? di Milano. Si comincia il 22 ottobre con “Bach Hausâ€?, una produzione “dèdaloâ€? (con il “Gruppo musica insiemeâ€?), diretta da Vittorio Parisi (nella foto). Si tratta di un piccolo Intermezzo di Michele Dall’Ongaro, in stile XVIII secolo (quando simili forme si usavano come riempitivi tra gli intervalli delle opere “serieâ€?). L’Intermezzo, raccontino ambientato in casa
Bach, ha stimolato nell’ensemble un’attenzione particolare per il compositore tedesco che, a mo’ di ďŹ l rouge, ritroviamo in misura piĂš o meno ampia in quasi tutti i concerti successivi. L’ultimo appuntamento è in calendario il 17 dicembre, è dedicato all’UnitĂ d’Italia e si intitola Viva V.E.R.D.I. (il famoso acronimo Vittorio Emanuele Re d’Italia usato dai patrioti risorgimentali che in tal maniera potevano inneggiare al futuro nazionale). Info: www. dedaloensemble.it. (m.l.)
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uisa, partiamo dal concerto di solidarietĂ per la casa accoglienza delle suore poverelle di Capriolo che si svolgerĂ giovedĂŹ 27 ottobre al PalaBrescia, di cui sei madrina e presentatrice. E canterò. Ăˆ giĂ da qualche anno che ho abbracciato questa iniziativa benefica. Mi presto per chiamare degli artisti, amici o con i quali ho collaborato in varie occasioni come “Domenica Inâ€?, e li invito. Mi ha coinvolto Amilcare Turra, giudice dei bambini, insieme a suor Carla. Sono stata nella loro casa famiglia a Capriolo. Mi è piaciuta la situazione e ho deciso di far questo piccolo gesto. Invita i bresciani al concerto. Ăˆ una bella manifestazione. C’è modo di stare insieme con cantanti che non devo nemmeno pregare per farli partecipare . Mi facevo sempre un po’ scudo, perchĂŠ dovevo chiamare i cantanti, invece sono tutti gentili. Da Ruggeri, a Gatto Panceri, Paola e Chiara, i
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si vede la vera Luisa Corna? Nella musica. Ăˆ sempre stato il mio lavoro sin da ragazzina. Facevo la modella solo per mantenermi a Milano, studiare canto e recitazione. Quando cantavo nei locali mi pagavan pochissimo, come modella invece potevo mantenermi. Dopo i 30 anni è arrivata la televisione e la recitazione. Il mio lavoro, però, è la musica. Hai appena concluso il tour per promuovere il tuo nuovo album “Non si vive in silenzioâ€?. Ăˆ andata molto bene. Abbiamo fatto 35 date in giro per l’Italia; è stato anche produttivo, nonstante si parlasse di una situazione economica difficile, con una bellissima accoglienza. Da metĂ novembre ti vedremo in un musical. Ci sveli qualcosa? SĂŹ ,“Piratesâ€? è un musical molto bello. Di solito in Italia si fanno remake di altri musical famosi. Questo è un progetto nuovo. Ăˆ una sfida interessante, che ripercorre la saga dei pirati con una storia nuova che si rifĂ alla vicen-
de vere dei pirati. Io sono Angelica. Altri progetti per il futuro? Per il momento è questo. La prima è il 15 novembre a Milano. Cosa elimineresti dalla carriera? Con il senno di poi, qualcosa certamente eliminerei; però alla fine le cose che non hanno funzionato mi hanno permesso di capire e di affrontare poi situazioni con un nuovo spirito. Alla fine tutto sommato quello che non ci uccide ci fortifica. Anche dagli errori si può sempre imparare molto.
La corsa alla fama è ciò su cui si basano talent e reality. Cosa consiglieresti a chi vuole entrare nel mondo dello spettacolo? Ci sono talent e talent, reality e reality. Esci e sei già un personaggio. Nella musica si muove tutto attorno a questi talent. Dopo però si deve impostare il percorso, gavetta compresa. Nessuno regala niente. Brescia ti è rimasta nel cuore? La mia famiglia, la città e Palazzolo, in cui sono nata, sono il mio rifugio.
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“I Puritaniâ€? di Bellini sono il secondo titolo in cartellone, giovedĂŹ 20 ore 20.30 e sabato 22 ottobre ore 20.30, della stagione lirica del Grande. L’ultima opera del compositore siciliano, scritta durante il soggiorno parigino, offre la possibilitĂ di osservare le contaminazioni reciproche tra l’influsso francese e quello italiano sull’opera: da un lato Bellini, proprio nei “Puritaniâ€?, si apre a vie nuove. Nell’opera la storia d’amore tra Arturo e Elvira si svolge in Inghilterra nello scontro tra il partito dei Puritani e quello degli Stuart, dopo la decapitazione di re Carlo. Quello che si vedrà è un nuovo allestimento, che debutterĂ al Teatro Ponchielli di Cremona, che hanno permesso la fortuna della “Medeaâ€? di Cherubini prodotta dai teatri del Cir-
cuito lirico lombardo: alla direzione musicale dei “Puritaniâ€? vedremo quindi ancora una volta Antonio Pirolli e la regia sarĂ affidata a Carmelo Rifici che avrĂ nuovamente occasione di esprimere le proprie abilitĂ teatrali e drammaturgiche anche grazie alla collaborazione con lo scenografo Guido Buganza. Il cast vocale prevede, per i ruoli maggiori, il soprano Jessica Pratt e il tenore Gianluca Terranova. Sono due interpreti che il pubblico del Grande ben conosce e che hanno dimostrato notevoli capacitĂ artistiche affinate di anno in anno anche grazie alle numerose prove sui palcoscenici del Circuito. Accanto a loro, negli altri ruoli principali, Ugo Guagliardo e Luciano Leoni. Biglietti a partire da 20 fino a 60 euro, con possibili riduzioni.
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Torna, come per molti altri teatri bresciani, anche la proposta della stagione teatrale la 15ÂŞ del Piccolo teatro Libero di Sanpolino, promossa dall’associazione “Amicicompliciamantiâ€?. Otto gli spettacoli in cartellone. Si parte lunedĂŹ 7 novembre alle 20.45 con “Qui cittĂ di Mâ€? di Piero Colaprico con Arianna Scommegna (nella foto) un giallo ambientato a Milano. LunedĂŹ 28 novembre alle 20.45 “Ellaâ€? di Herbert Achtenburg sarĂ proposta da Marco Sgrosso.
MercoledĂŹ 19 alle 21 è stato inaugurata l’ottava edizione del Flabf, festival internazionale di cortometraggi al Cinema Nuovo Eden. Due i concorsi: “Brescia da girareâ€?, promosso dall’assessorato al Turismo del Comune di Brescia, e “Immaginare l’impresaâ€? promosso da Aib gruppo giovani imprenditori della provincia di Brescia. GiovedĂŹ 20 ottobre alle 21 il festival accompagnerĂ il pubblico in un viaggio di Paesi diversi con cortometraggi in arrivo dal
mondo. VenerdĂŹ 21 ottobre alle 21 cinema e teatro si incontrano: attori professionisti si sďŹ dano in un’improvvisazione teatrale sul tema del cinema. Sabato 22 alle 16 saranno proiettati cortometraggi dedicati ai bambini. La sera alle 21 proiezione degli altri corti in concorso e premiazioi della giuria guidata da Luca Lucini e dall’attrice Camilla Filippi (nella foto). Domenica 23 serata di chiusura dedicata alla Germania per i 20 anni di legame tra Brescia e Darmstadt.
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er il sesto anno torna l’appuntamento con “Letteratura & Letteratureâ€?, ciclo di conferenze dedicate al teatro, curate dalla FacoltĂ di scienze linguistiche e letterature straniere dell’UniversitĂ cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con il Ctb. Otto sono gli incontri programmati che, a partire dal 27 ottobre e per i successivi giovedĂŹ, avranno luogo nell’Aula magna G. Tovini della sede di via Trieste alle 17. “Gli appuntamenti – spiega la coordinatrice scientifica del progetto, la professoressa Lucia Mor – intendono fornire una chiave d’accesso alle opere che saranno proposte durante la stagione di prosa del Ctb, ma non parleranno direttamente della specifica messa in scena, quanto piuttosto del testo teatrale in sĂŠ.â€? Lo svolgimento delle conferenze prevede la presenza di un esperto, al quale sarĂ affidato il compito di avvicinare il pubblico alla conoscenza dell’opera, coadiuvato da un attore che leggerĂ alcuni brani scelti. “L’intento – precisa la prof.ssa Mor – non è fare sfoggio di polverosa erudizione, ma al contrario rendere
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cle, presentato da Maria Pia Pattoni e Laura Mantovi. Il 3 novembre è la volta di “Finale di partitaâ€? di Beckett, con Marisa Verna e Daniele Squassina; segue Franco Branciaroli (10/11) con l’introduzione a “Servo di scenaâ€? di Ronald Harwood. Concludono il mese di novembre Lucia Mor e Giorgio Lanza, con “I Masnadieriâ€? di Schiller (17/11), Mariateresa Girardi e Sergio Mascherpa con “Il Bugiardoâ€? e “I Rusteghiâ€? di Goldoni (24/11). Lo stesso Mascherpa sarĂ inoltre impegnato con Laura Bignotti nella lettura del dramma brechtiano “La resistibile ascesa di Arturo Uiâ€? (1/12) e con Giuseppe Bernardelli in “Mercadet l’affaristaâ€? di Balzac (15/12); tra i due appuntamenti, mercoledĂŹ 7 Elena Raponi e Laura Mantovi si occuperanno di “Elettraâ€?, di Hugo van Hofmannsthal. La sinergia tra l’UniversitĂ e il Ctb prosegue anche in un’altra iniziativa, curata dal prof. Roberto Gazich, ovvero “Incontri nel foyerâ€?, conversazioni che si terranno, appunto, nel foyer del Teatro Sociale tra gennaio e marzo, moderate da docenti dell’UniversitĂ cattolica. Tutti gli incontri sono a ingresso libero e gratuito.
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L’arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto mette in relazione teologia e filosofia, religione ed estetica, educazione e vita quotidiana. Un libro che racconta la ricerca di Dio nel nostro tempo segnato dai problemi del confronto tra identità e dialogo, della globalizzazione e del futuro del cristianesimo, affrontando temi e interrogativi che toccano la vita di credenti e non credenti.
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Valle si è svolta nel ricordo di Mino Martinazzoli. Miguel Gotor, professore e ricercatore di storia moderna alla FacoltĂ di Scienze della Formazione dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ degli Studi di Torino è autore di numerose opere: con il libro â&#x20AC;&#x153;Il Memoriale della Repubblicaâ&#x20AC;? (Einaudi, maggio 2011, 624 pp.) ha vinto la 35ÂŞ edizione del Premio Minturnae e si è fatto portatore di un importante contributo alla comprensione del caso Moro e della storia degli anni Settanta nel
nostro Paese. Nel saggio lâ&#x20AC;&#x2122;autore propone il Memoriale di Aldo Moro, da lui stesso scritto e riscritto a mano e poi, fotocopiato e battuto a macchina dai brigatisti; un memoriale che Aldo Moro produsse durante il suo rapimento per rispondere agli interrogatori delle Br e che è stato reso pubblico solo in parte, in tre distinti momenti, tra il 1978 e il 1990: Memoriale della Repubblica, perchĂŠ ripercorre la storia dâ&#x20AC;&#x2122;Italia dal 1946 al 1978, dal punto di vista di un protagonista
dâ&#x20AC;&#x2122;eccezione come lo statista democristiano. â&#x20AC;&#x153;Questâ&#x20AC;&#x2122;opera â&#x20AC;&#x201C; ha detto lâ&#x20AC;&#x2122;autore â&#x20AC;&#x201C; è frutto di circa sei anni di ricerche quotidiane ed è principalmente indirizzata alla piccola comunitĂ degli studiosi di settore: per questo sono contento oggi di aver avuto la possibilitĂ di farla conoscere ed apprezzare anche ad una comunitĂ civile. Vorrei consigliarne la lettura perchĂŠ potrĂ darvi realmente la possibilitĂ di conoscere un pezzo di storia della nostra Italiaâ&#x20AC;?. (l.d.p.)
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i aspettavo di incontrare un mostro, invece ho trovato una persona normale, che porta il peso delle sue scelte e, in qualche momento, ho condiviso la sua sofferenzaâ&#x20AC;?. Sono queste le parole con le quali Sabina Rossa ha sconvolto la platea del Sancarlino. Parole sorprendenti riferite allâ&#x20AC;&#x2122;uomo che allâ&#x20AC;&#x2122;alba del 24 gennaio 1979 partecipò allâ&#x20AC;&#x2122;omicidio di suo padre Guido. Un operaio, un padre di famiglia, un uomo onesto che si trovò, da solo, a denunciare un componente delle Brigate rosse sorpreso a volantinare nella fabbrica di Genova dove entrambi lavoravano. La Casa della memoria ha promosso un incontro per far conoscere il libro â&#x20AC;&#x153;Il brigatista e lâ&#x20AC;&#x2122;operaioâ&#x20AC;?, scritto da Giovanni Bianconi, che ricostruisce i fatti relativi allâ&#x20AC;&#x2122;omicidio Rossa e a quegli anni di piombo. Presenti lâ&#x20AC;&#x2122;autore, la figlia e Sergio Cofferati, sindacalista e politico italiano. Invitato alla parola da Annachiara
Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2026;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Valle il sindacalista racconta di come, in quegli anni, molti fossero simpatizzanti delle Br pur senza esserne complici o fiancheggiatori, questo atteggiamento creava però un velo opaco che permetteva ai terroristi di agire nellâ&#x20AC;&#x2122;ombra. Erano persone comuni, operai che difendevano i loro diritti, lo stesso Cofferati dichiara di non credere a un eccesso di zelo che avrebbe portato allâ&#x20AC;&#x2122;omicidio, ma a un errore commesso nel tentativo di capire se la strada dellâ&#x20AC;&#x2122;aggressione a chi denuncia potesse servire a costruire quella fetta di consenso che ancora mancava al movimento brigatista.
Guido Rossa ha rappresentato il punto di rottura, dice Bianconi, venendo meno al tacito patto che vedeva tutti gli operai dalla stessa parte, fece quello che solo un uomo onesto, che crede nella democrazia e nelle istituzioni avrebbe fatto e lo portò fino in fondo da solo, i due delegati che con lui erano testimoni del fatto rifiutarono di denunciare. Un operaio che decide di rompere lâ&#x20AC;&#x2122;opacitĂ di coloro che coprono con il silenzio costituiva per il gruppo sovversivo un pericolo. La paura delle denunce portò le Br ad agire contro Guido Rossa, azione che diventerĂ boomerang: le masse decideranno di prendere le distanze, di non coprire piĂš. Il libro narra la vicenda per chi non câ&#x20AC;&#x2122;era, cercando di riportare i fatti allâ&#x20AC;&#x2122;interno di una ricostruzione storica. Un report importante se si pensa che la violenza non ha mai abbandonato definitivamente il tessuto socio-politico italiano, anche fra gli intellettuali delle parti politiche, chi pensa che in fondo lâ&#x20AC;&#x2122;atto violen-
to accorci la distanza dallâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo trascurando gli effetti devastanti che ha sulle persone. Lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di Guido Rossa vive in Sabina che ha saputo conoscere e perdonare i protagonisti di quei giorni, ricordando oggi, che quando si chiudono le porte del carcere si deve lavorare per restituire un essere migliore, per questo dopo aver parlato con Guagliardo, uno degli aggressori pentiti, ha scritto al giudice perchĂŠ potesse ottenere la condizionale prevista.
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â&#x20AC;&#x153;Cosa ti manca per essere felice?â&#x20AC;? è lâ&#x20AC;&#x2122;ultimo libro (edito da Mondadori, 192 pagine, 17 euro) di Simona Atzori, la ballerina e pittrice nata senza braccia giĂ raccontata da Candido Cannavò in â&#x20AC;&#x153;E li chiamano disabiliâ&#x20AC;?. Il filo conduttore del testo è una domanda espressa dallâ&#x20AC;&#x2122;autrice: â&#x20AC;&#x153;PerchĂŠ ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che câ&#x20AC;&#x2122;è?â&#x20AC;?. La risposta è nella capacitĂ di guardare avanti. â&#x20AC;&#x153;Se avessi avuto paura sarei andata allâ&#x20AC;&#x2122;indietro, invece che avanti. Se mi fossi preoccupata, mi sarei bloccata, non mi sarei buttata, avrei immaginato foschi scenari e mi sarei ritirata. Invece ho immaginato. Adesso sono felice, smodatamente, spudoratamente felice.
Ed è una gioia raccontarla, questa mia felicitĂ â&#x20AC;?. Non importa se hai le braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un tappo, se sei bianco, nero, giallo o verde, se ci vedi o sei cieco o hai gli occhiali spessi cosĂŹ, se sei fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso storto, se sei immobilizzato a terra o guardi il mondo dalle profonditĂ piĂš inesplorate del cielo. La diversità è ovunque, è lâ&#x20AC;&#x2122;unica cosa che ci accomuna tutti. â&#x20AC;&#x153;Tutti siamo diversi, e meno male, altrimenti â&#x20AC;&#x201C; conclude Simona â&#x20AC;&#x201C; vivremmo in un mondo di formicheâ&#x20AC;?. Ha ragione Simona: spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda. E libri come questo ci aiutano a ricordarcelo.
Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;
Â&#x17D; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â?Ǥ ÍĄÍ&#x153; Dz Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Çł Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x2021;Â?Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2039;Â?Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; ° Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2021;
Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Âą Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x2021;Â?Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; ° Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ
Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Č&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Č&#x152; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍĄÍ&#x; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Ǥ Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Ă&#x2013; Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x203A; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x161;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Dz Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2022;Çł Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2018; Í&#x153;Í&#x2DC;Í&#x2DC;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x192;Ǥ Č&#x2039;Â&#x2021;ǤÂ&#x2030;ǤČ&#x152;
Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;
Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Si chiude domenica 23 ottobre la mostra personale di Ernesto Bonera nella Pieve di Urago Mella (via della Chiesa 136, Brescia). Orari di apertura da martedĂŹ e venerdĂŹ 16 - 19. Sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Sono solo alcune delle molte opere che lâ&#x20AC;&#x2122;autore ha realizzato ďŹ nora. Bonera, medico ospedaliero, da autodidatta mescola la propria passione con lâ&#x20AC;&#x2122;arte dando respiro allâ&#x20AC;&#x2122;afďŹ&#x201A;ato
umano che sente ogni uomo. Un senso che spinge lâ&#x20AC;&#x2122;uomo a cercare, guardare e osservare per trovare il bello attorno. Le tavole proposte si dividono in tre sezioni diverse â&#x20AC;&#x153;Luoghi vissutiâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Passi del tempoâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153;Un possibile senso delle coseâ&#x20AC;?. Titoli che raccolgono quadri evocativi che focalizzano lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione su particolari e scorci che risaltano e raccontano mostrando ciò che nella normalità è sotto gli occhi.
Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; ÇŻÍĄÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ÇĄÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018;
/D FXOWXUD DSUH LO FDUFHUH Â&#x2018;Â? Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Dz Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â? Ěť Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Çł Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2014;Â? Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;
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in attuazione il progetto â&#x20AC;&#x153;Senti_menti libereâ&#x20AC;?, promosso dallâ&#x20AC;&#x2122;Associazione â&#x20AC;&#x2DC;LibertĂ @ Progressoâ&#x20AC;&#x2122; con la collaborazione di compagnia Lyria e con il sostegno di unâ&#x20AC;&#x2122;ampia serie di istituzioni pubbliche, che prevede una macroazione di sensibilizzazione sul tema dellâ&#x20AC;&#x2122;integrazione fra realtĂ carceraria e societĂ civile utilizzando come elemento principale lo stimolo culturale. Il progetto vede una prima esperienza di laboratorio creativo interdisciplinare rivolto a un gruppo di detenute della sezione femminile del Carcere di Verziano. â&#x20AC;&#x153;Questo progetto ha una valenza particolare â&#x20AC;&#x201C; ha detto la direttrice di Verziano Francesca Paola Lucrezi â&#x20AC;&#x201C; perchĂŠ per la prima volta verranno aperte le porte di Verziano al pubblico per assistere allo spettacolo finale, previsto per il 16 dicembre. La preparazione dei lavori sta dimostrando che il carcere non deve essere un â&#x20AC;&#x2DC;non luogoâ&#x20AC;&#x2122; dove trascorrere un â&#x20AC;&#x2DC;non tempoâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;LibertĂ @ (al) Progressoâ&#x20AC;&#x2122; è un luogo di incontro tra persone che vogliono dedicarsi alla crescita di unâ&#x20AC;&#x2122;area culturale nuova â&#x20AC;&#x201C; ha detto il suo presidente Enzo Bertelli â&#x20AC;&#x201C; e questâ&#x20AC;&#x2122;anno il tema è il rispetto della persona e del ruolo che essa ha nella
societĂ . Su questo principio, spesso venuto meno â&#x20AC;&#x201C; ha aggiunto Bertelli â&#x20AC;&#x201C; si è basato lâ&#x20AC;&#x2122;intero progetto che coinvolge il Carcere di Verziano, per la cui realizzazione ringraziamo, assieme alle istituzioni, le fondazioni che hanno sostenuto i costi, dellâ&#x20AC;&#x2122;ordine di 40mila euroâ&#x20AC;?. Il laboratorio intensivo di danza, canto, dizione e arti visive è articolato in 16 incontri di tre ore ciascuno, mentre il laboratorio fotografico prevede sei incontri di pari durata ognuno. Il percorso, per la direzione artistica di Giulia Gussago, evolverĂ in una dimostrazione aperta al pubblico, oltre a un video documentario e un reportage fotografico realizzati dalle stesse detenute. â&#x20AC;&#x153;Verziano non vive il sovraffollamento di Canton Mombello â&#x20AC;&#x201C; ha detto il coordinatore generale del progetto Angelo Piovanelli â&#x20AC;&#x201C; e questo ha reso possibile la sua realizzazione, che prevede lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo della palestra, alla cui ripavimentazione stiamo provvedendo anche grazie a una raccolta di fondi. Il lavoro vuol dare alle detenute la possibilitĂ di essere protagoniste attraverso i propri sentimenti â&#x20AC;&#x201C; ha continuato Piovanelli â&#x20AC;&#x201C; e vogliamo consentire il recupero della propria autostima, di una nuova identitĂ , quale volontĂ al cambiamento per darsi un nuovo
orizzonte per il â&#x20AC;&#x2DC;dopoâ&#x20AC;&#x2122;. Dopo lo spettacolo, in gennaio, vi sarĂ un convegno per richiamare lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione delle istituzioni e della societĂ civile su cosa sia il carcere, quando inteso come luogo di risposta a una societĂ verso cui si è mancato e di formazione di una nuova mentalitĂ per affrontare lâ&#x20AC;&#x2122;apertura dei cancelliâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Abbiamo voluto dare â&#x20AC;&#x2DC;origineâ&#x20AC;&#x2122; allâ&#x20AC;&#x2122;arte â&#x20AC;&#x201C; ha detto Giulia Gussago â&#x20AC;&#x201C; traendo ciò che câ&#x20AC;&#x2122;è di creativo e vitale in un ambiente dove creativitĂ e vitalitĂ non hanno spesso possibilitĂ di espressioneâ&#x20AC;?. Per accedere allo spettacolo del 16 dicembre è necessario accreditarsi entro il 15 novembre compilando lâ&#x20AC;&#x2122;apposita scheda, che può essere scaricata dalla pagina Fb di LibertĂ @ Progresso o richiesta allâ&#x20AC;&#x2122;ufficio stampa, prospettica@alice.it, cui deve essere successivamente reinviata.
Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇŁ Dz Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x2122;Í&#x17E; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Çł
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Â&#x2018;Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; ° Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;ÇŚÂ&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018;ÇŁ ° Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?
Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2039; Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?ÇŚ Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; ° Â&#x2014;Â? Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2039;Ă&#x2013; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;ÇŁ Â?Â&#x2018;Â? Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ ÇŻÂ&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192; ° Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Ǥ
Â&#x2021;Â&#x2022;ĂŽ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;ÇŁ Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â?Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2022;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;ĂŽ ° Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2014;Â? DzÂ&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Çł Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â?Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇŁ Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2014;ÇŚ Â?Â&#x2018;Ǥ Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇŤ Â? Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2014; Â&#x2014;Â? DzÂ&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Çł Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;ÇŤ Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?ÇŚ Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2021;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇŁ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Ǥ Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ
ÇŻ Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192; Č&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2018;Č&#x152;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇŚ Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;ÇŚ Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2039;Â&#x17D;ÇĄ Â&#x160;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2022; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2022; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2013;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x203A; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2014;Â?ÇĄ Â&#x2021;Â?Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; ÇĄ Ă&#x17E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â? Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160; Â&#x2018;Â?Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Ǥ Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â?Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;ÇŚ Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Âż Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x192;ÇĄ ° Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â?Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x201E;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Ǥ
Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x160; Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â? Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? 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Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;ÇĄ ° Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;
Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;
Â&#x192;Â&#x17D; Í&#x2122;Í? Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í Ç¤Í&#x203A;Í&#x2DC; ° Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2022;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192; Ǥ Ǥ Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020; Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2DC;Ǥ
Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Č&#x201A; Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Č&#x201A; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇŁ Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;
Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x153; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Č&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x192; Í&#x2122;Í Í&#x17E;Í?ÇŚÍ&#x2122;ÍĄÍ&#x203A;Í&#x2122;Č&#x152; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; ͥǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â?Ǥ
Â? Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192; Č&#x2039;Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x2122; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Č&#x152; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018;
Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Dz Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;dzǢ Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇŁ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Dz ÇŻÂ&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Ǣ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â? Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Dz Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;dzǢ Â&#x2039;Â&#x17D; Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D; Dz Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; DzÍ&#x153; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Çł ° Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192; Â&#x2021;ÇĄ
Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x192;Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2018; Č&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Č&#x152; ° Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;ÇĄ Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Ǥ Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â?Ǥ Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x203A; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í Ç˘ Â&#x2026;Â&#x153; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?Ǣ Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;Ǣ Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x161;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x160;Â&#x192;´Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; ͥǤ
Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Dz Â&#x17D; Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2039;dzǤ Dz Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;ÇŁ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x203A;ǤÍ&#x2DC;Í? Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í Ç¤Í&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2013;Í&#x161; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Ǣ Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2039;ĂŽ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í Ç˘ Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í Ç¤Í&#x2122;Í? Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2122;Â&#x2122;Â&#x2122;ǤÂ&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;ǤÂ&#x2013;Â&#x2DC; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â? Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Dz Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x192;Çł Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Ǥ
Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x17E;ǤÍ&#x203A;Í? Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Ǥ Â&#x2030;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Ǥ
Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x2122;ǤÍ&#x2122;Í? Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039; ° Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2013;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Ǥ
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Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇŁ Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ
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Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x203A;ǤÍ?Í&#x2DC; Í&#x161; Í&#x203A;Í&#x203A; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Ǥ
Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x2DC;ǤÍ&#x2122;Í?
Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2039;Ǥ
Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Í&#x153;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x161;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â? Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Ǥ Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â? Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2030; Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2019;Ǥ
Â&#x192;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x153;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;ÇŻ Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Ǥ Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; ° Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x153;ǤÍ?Í&#x2DC; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;ÇŁ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022; Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Ǥ
Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; ÇŻ Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍĄÍ&#x161;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x2026;Â? Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;ǤǤǤ
Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x203A;ǤÍ&#x161;Í? Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Ǥ Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;ÇŻ Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2018;Ǥ
Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í Ç¤Í&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2022;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Í&#x153;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x2122;Í?
Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;ÇŻÂ&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x2026;Â? Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2022;Ǥ Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĽ
Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x161;ǤÍ&#x153;Í? Č&#x201A; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2022; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Ǥ Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; ° Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2DC; Â?Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Í&#x153;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x203A;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Ǥ Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2022;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x203A; ° Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x201D;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;ÇŻÂ&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018;Ǥ
Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Í&#x153;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍ&#x;Í&#x17E;ÇĄ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Ǥ Â&#x2018;Â&#x2026;Â?Â&#x203A; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x192; ° Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;ÇŚÂ&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;ÇĽ
Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Í&#x153;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x153;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍĄÍ&#x2DC;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2013; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2122;Â&#x2018;Â&#x2018;Â&#x2020; Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2021;Â?Ǥ Â? Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2022; Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x192;ǤǤǤ
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Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2022;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â? Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2018;
Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x2018; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ
Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í? Â&#x160;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2DC;Í Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ Â? Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D; Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D; Â?Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2122; Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Ǥ Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ǤǤǤ
Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í? Č&#x201A;
Â&#x192;Â?Â&#x2030;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D; Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2DC;Í&#x17E; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2022; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â? Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2021;Â?Â&#x192;Â?Ǥ Â? Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2014;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x192;ǤǤǤ
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Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; ÇĽ Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍ&#x17E;Í&#x17E; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x203A; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x2026;Â? Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x160;Â&#x192;Â&#x2014;Ǥ Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D; Â&#x2014;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x192;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ǤǤǤ
Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2122;Í&#x2DC; ÇŻ Â&#x160;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2026;Â? Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍ?Í&#x17E;Ǥ Â? Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;ǤǤǤ Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í? Č&#x201A; ÇĄ
ÇĄ Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ǤǤǤ
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Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2DC; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;
6SHWWDWRUL LQ JUDQ QXPHUR SHU LO SUHWH GL *XEELR Per il 2011 lâ&#x20AC;&#x2122;autunno delle tv generaliste si prospetta piĂš freddo del previsto: a dirlo sono i numeri, in particolare i dati auditel, che dimostrano come i telespettatori italiani, ďŹ no a pochi anni fa ammucchiati davanti a un pugno di canali, oggi siano dispersi fra tv satellitare, neonati canali digitali e altre tecnologie dâ&#x20AC;&#x2122;intrattenimento, come per esempio i social forum e le piattaforme video di internet. Sky festeggia in questi giorni il traguardo dei cinque milioni di abbonamenti; dallâ&#x20AC;&#x2122;altra parte della barricata, nella trincea del digitale le decine di canali tematici di Rai, Mediaset e La7 hanno offerto la
possibilitĂ di bypassare le reti ammiraglie e seguire altri programmi, o gli stessi a orari diversi. Tanti canali in piĂš, insomma, ma come sempre se ne può guardare solo uno alla volta. Gli ascolti milionari delle trasmissioni di ďŹ ne anni Novanta sono ormai una chimera. Si calcola che Rai Uno e Canale 5 abbiano perso quasi due milioni di spettatori solo rispetto allo scorso anno. In questo contesto â&#x20AC;&#x153;a basso consumo di utentiâ&#x20AC;?, risulta quindi ancora piĂš clamoroso il grande successo che sta riscuotendo la ďŹ ction di Rai Uno â&#x20AC;&#x153;Don Matteo 8â&#x20AC;?, vero e proprio caso televisivo del periodo. La me-
dia di ascolti dagli inizi di settembre si assesta intorno ai sette milioni di spettatori per puntata. Negli anni passati, le avventure â&#x20AC;&#x201C; ordinarie e no â&#x20AC;&#x201C; del celebre prete di Gubbio, hanno sempre dimostrato di poter prevalere sulla concorrenza, ma questâ&#x20AC;&#x2122;anno la vittoria è schiacciante. Su Canale 5, il diretto concorrente â&#x20AC;&#x153;Io canto 3â&#x20AC;? (dei bambini mutanti in adulti abbiamo giĂ parlato la scorsa settimana) porta a casa poco piĂš di tre milioni di contatti. â&#x20AC;&#x153;Don Matteoâ&#x20AC;? è un patrimonio tutto italiano presente dal 2000 sui nostri schermi, ovviamente fra alti e bassi: le prime edizioni non potevano conta-
re su una produzione di qualitĂ , nonostante le storie e i personaggi fossero comunque accattivanti. A riscuotere il successo iniziale fu sicuramente la presenza di Terence Hill, attore amato in Italia grazie alla sua trentennale carriera al ďŹ anco di Bud Spencer. Negli anni la produzione si è rafďŹ nata tra trionďŹ e ďŹ&#x201A;op, ottenendo un racconto piĂš scorrevole e credibile. Ora tutti i personaggi sono ben studiati, vivono un buon equilibrio fra ďŹ ction e realtĂ , sono inseriti in un contesto familiare e molto diffuso in Italia, quello di una piccola cittadina di 30mila abitanti, e fanno i conti con i problemi di tutti i giorni. Il pubblico
ama immedesimarsi in queste storie ordinarie, stando al gioco del giallo da risolvere in ogni puntata. Il genere poliziesco era servito in principio per lanciare lâ&#x20AC;&#x2122;idea; ora, dopo sette fortunate edizioni, â&#x20AC;&#x153;Don Matteo 8â&#x20AC;? abbandona parzialmente il tono del giallo alla padre Brown per sconďŹ nare in una commedia in cui si dĂ piĂš spazio alle vite dei personaggi e al contesto propositivo in cui esse si sviluppano. Ă&#x2C6; infatti questa la sua forza: saper raccontare lâ&#x20AC;&#x2122;Italia agli italiani, mostrando un â&#x20AC;&#x153;Belpaeseâ&#x20AC;? fatto di giustizia, legalitĂ , caritĂ e amicizia, valori che normalmente in tv hanno ben poco spazio.
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Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;
Dz Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2C6; Â&#x2039;Â? Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Çł ÇŻÂ&#x192;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2C6; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Dz Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2C6; Â&#x2039;Â? Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;dzǤ Â&#x192;Â&#x201D;Â? Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Č&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Č&#x152;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x201D;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x192; Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Ǥ Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?ÇĄ Ǥ Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;ÇĄ Ǥ Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;ÇĄ Ǥ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ 1 Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â?ÇŻÂ&#x2021;Â?Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;ĚťÂ&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2C6;ÇŚÂ&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013; Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Í&#x2DC;Í&#x203A;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x;Í?Í&#x161;Í&#x203A;Í&#x17E;ÍĄ Č&#x2039;° Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Č&#x152;Ǥ 1 Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2018;Ǥ
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Dz Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2022; Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2013; Â&#x201E;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2021;Çł Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â? Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x192;Â? Â&#x2021;Â?Â?
La musica pop e lâ&#x20AC;&#x2122;Olocausto, il rapporto padri-ďŹ gli e la caccia agli ex criminali nazisti. â&#x20AC;&#x153;This must be the placeâ&#x20AC;?, il ďŹ lm di Paolo Sorrentino applaudito a Cannes, annoda tematiche apparentemente inconciliabili. Riesce a cementarle con la forza di uno stile in crescente maturazione, capace â&#x20AC;&#x201C; soprattutto nella prima parte â&#x20AC;&#x201C; di sorprendere con inquadrature sempre inaspettate e dense. Corre certo il rischio del compiacimento estetizzante, che produce
Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Dz Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;
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Â&#x17D; Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x201E;Â&#x2014;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x2122; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2030;Â&#x192; Í?Í&#x2DC; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039;Ǥ Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;
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â&#x20AC;&#x2122;intitola â&#x20AC;&#x153;Vitamiaâ&#x20AC;?ed è il nuovo disco di Gianmaria Testa, un artista autentico, capace di conquistare consensi nella natia Italia ma prima ancora in terra di Francia, notoriamente sensibile al fascino di certi nostri chansonnier. Dopo aver condiviso per molti anni la sua attivitĂ di capostazione con quella di cantautore, Gianmaria a un certo punto della sua vita ha deciso di trasformare in professione la sua grande passione. Sono usciti cosĂŹ negli scorsi anni diversi dischi di valore assoluto come â&#x20AC;&#x153;Extra murosâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Lampoâ&#x20AC;&#x153;, â&#x20AC;&#x153;Il valzer di un giornoâ&#x20AC;?, che hanno creato attorno alla sua figura ampi consensi e stima da parte soprattutto del pubblico qualificato, italiano e non. Una fama che crediamo possa rafforzarsi dopo lâ&#x20AC;&#x2122;uscita di questo nuovo album e dopo il â&#x20AC;&#x153;Vitamia tourâ&#x20AC;?, che debutterĂ al Teatro Curci di Barletta il 9 novembre per svilupparsi poi attraverso varie cittĂ dâ&#x20AC;&#x2122;Italia e dâ&#x20AC;&#x2122;Europa, tra Austria, Svizzera, Germania e Francia, con due serate nella prestigiosa Lâ&#x20AC;&#x2122;Alhambra di Parigi. â&#x20AC;&#x153;Vitamiaâ&#x20AC;?, spinto dal singolo â&#x20AC;&#x153;Nuovoâ&#x20AC;?(in radio dal 29 settembre), arriva a cinque anni di distanza dallâ&#x20AC;&#x2122;uscita di â&#x20AC;&#x153;Da questa parte del mareâ&#x20AC;?, disco vincitore della
Targa Tenco 2007. â&#x20AC;&#x153;Vitamiaâ&#x20AC;? contiene 11 tracce che rappresentano una riflessione personale e sociale lunga 50 anni, 18mila giorni (come recita il titolo di una delle canzoni dellâ&#x20AC;&#x2122;album), un affresco sentimentale e umano che, come la vita, porta con sĂŠ diverse sfumature e diversi colori musicali. 11 canzoni che ribadiscono lâ&#x20AC;&#x2122;eleganza e la classe del cantautore di Cuneo, paragonato nel corso degli anni alternativamente a Paolo Conte, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, ma che oggi finalmente ha saputo smarcarsi da questi riferimenti fino a ritagliarsi un proprio spazio vitale, in bilico tra lâ&#x20AC;&#x2122;ereditĂ della grande canzone dâ&#x20AC;&#x2122;autore italiana e gli slanci di contaminazione spesso richiamati dalle sue canzoni. E proprio per confermare la propria sempre piĂš marcata personalitĂ â&#x20AC;&#x153;Vitamiaâ&#x20AC;? può essere il disco che non ti
Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; ÍĄ Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x192;
aspetti da Gianmaria Testa, un disco nel quale la veste musicale e il piacere di suonare assumono quasi un ruolo di protagonisti. Suonato tutto in diretta in studio in una settimana, si caratterizza per la presenza di un nucleo forte e compatto di musicisti che da molto tempo collaborano con Gianmaria: Claudio Dadone alle chitarre (autore anche di alcuni arrangiamenti e partecipante attivo al lavoro di pre-produzione artistica insieme a Gianmaria Testa e Paola Farinetti), Giancarlo Bianchetti sempre alle chitarre, Nicola Negrini al contrabbasso, Philippe Garcia alla batteria e Roberto Cipelli al pianoforte (autore dellâ&#x20AC;&#x2122;arrangiamento degli archi su â&#x20AC;&#x153;Leleâ&#x20AC;?). A questo forte gruppo di base si unisce un limitato numero di ospiti, ma tutti dâ&#x20AC;&#x2122;eccezione come Mario Brunello al violoncello (che sul finale di â&#x20AC;&#x153;Leleâ&#x20AC;? regala una meraviglia assoluta, un suono armeno che sa prendere allo stomaco e incantare), Gianluca Petrella al trombone (una versione piĂš â&#x20AC;&#x153;folleâ&#x20AC;&#x153; e immaginifica su â&#x20AC;&#x153;Cordiali salutiâ&#x20AC;? e unâ&#x20AC;&#x2122;altra piĂš melodica e intima su â&#x20AC;&#x153;Di niente, metĂ â&#x20AC;?), Luciano Biondini che sparpaglia la sua magistrale fisarmonica su ben tre canzoni e Carlo De Martini alla viola e al violino nel trio dâ&#x20AC;&#x2122;archi di â&#x20AC;&#x153;Leleâ&#x20AC;?.
Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Dz Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x2020; ° Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2039; Dz Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;dzǥ Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; ° Â&#x2022;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039;
Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Dz Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;dzǤ Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; ° Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? 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Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇŁ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â? 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Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2021;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Ǥ Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;ÇŁ Í&#x2DC;Í&#x203A;Í&#x2DC;Í&#x17E;ÍĄÍ&#x2122;Í&#x2DC;Í&#x153;Í&#x203A;Í&#x;ÇĄ Í&#x203A;Í&#x153;ÍĄÍ&#x161;Í?Í Í&#x153;Í&#x153;Í&#x2122;Í&#x; Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;ĚťÂ&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013; Â?Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;ÇŤ Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x192;ÇĄ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x160;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2014;Â? 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Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x153;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â? Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; ° Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ Â?Â&#x192; Â?Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192; Â?Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â? Â&#x192;Â?Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â?Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Ǥ Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2014;Â? Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;ÇŚ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x2014;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2014;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Č&#x201A; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Ă&#x2013; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2018; Č&#x201A; Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Ă&#x2013; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2014;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x192;Ǥ Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2020; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2039;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;ǤǤǤ Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x192;ÇĄ Â?Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Ǣ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â? Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D; ° Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇŤ Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Dz Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇŁ Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x160;Âą Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2014;Â? Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; ÇŽÂ&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x192;ÇŻ Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â?Â&#x2039;ÇŚ Â?Â&#x2018; Â&#x2014;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2018;Ǥ Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ
Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;
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qualche sequenza inutile: decisive nel racconto le canzoni di David Byrne, superflua la sua presenza. Il ďŹ lm vince però in gran parte la scommessa, grazie anche al talento inarrivabile di Sean Penn. Lâ&#x20AC;&#x2122;attore si trasforma in Cheyenne, una rockstar cinquantenne che ha mantenuto lâ&#x20AC;&#x2122;anima di bambino. Fluenti capelli neri, volto truccato, rossetto sulle labbra, Cheyenne continua a interpretare ďŹ sicamente il ruolo di un tempo, anche se si è
ritirato dalle scene e abita a Dublino con la moglie â&#x20AC;&#x201C; lâ&#x20AC;&#x2122;amabile Frances McDormand â&#x20AC;&#x201C; sprofondato in unâ&#x20AC;&#x2122;ironica malinconia. Il regista ci guida nel suo mondo: lâ&#x20AC;&#x2122;amicizia con una ragazza dal carattere spigoloso; la grande e fredda casa; la gentilezza e lâ&#x20AC;&#x2122;apparente catatonia del protagonista, rotta ogni tanto da battute taglienti (la sceneggiatura è di Sorrentino e Umberto Contarello). Il panorama cambia quando Cheyenne apprende che il padre â&#x20AC;&#x201C; con
cui non ha rapporti da anni â&#x20AC;&#x201C; sta per morire. Parte per gli Stati Uniti, dove scopre lâ&#x20AC;&#x2122;ossessione del genitore: internato in un lager, per tutta la vita ha dato la caccia al nazista che lâ&#x20AC;&#x2122;aveva umiliato, ora nascosto in qualche luogo sperduto degli States. Cheyenne prosegue la ricerca, con un viaggio tra i paesaggi americani che assimila lâ&#x20AC;&#x2122;ereditĂ di molti predecessori, tra cui vanno citati almeno â&#x20AC;&#x153;Paris, Texasâ&#x20AC;? di Wenders e â&#x20AC;&#x153;Una storia veraâ&#x20AC;? di Lynch; entrambi con Harry
Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201D; Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;
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Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2014;Â&#x160;
Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Č&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2014;Â?Č&#x152;
Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
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Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x2122;Í Ç¤Í&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x153; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;
Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í? Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?
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Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?
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Â&#x2014;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;
Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x2014;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;
Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x152;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2022;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;
Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x153;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x2122;Í&#x;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;
Â&#x2018;Â&#x161; Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;
Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;
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Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?
Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;
Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Č&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2014;Â?Č&#x152;
Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2018;
Â&#x2014;Â?Â&#x2030; Â&#x2C6;Â&#x2014; Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Í&#x161; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2014;Â&#x160;
Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;
Â&#x2019;Â&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Ǥ Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2019;Â&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â? Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;
Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x153; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í? Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;
Â&#x2014;Â?Â&#x2030; Â&#x2C6;Â&#x2014; Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Í&#x161; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2014;Â&#x160;
Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x152;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2022;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;
Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇŤ Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;
Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í&#x153; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?
Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2021;ÇŁ Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ ° Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;ǤǤǤ Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x2022;Â&#x2013; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Ǥ
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Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?
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Dean Stanton, che qui fa unâ&#x20AC;&#x2122;apparizione. La storia un poâ&#x20AC;&#x2122; si allenta, regalando ancora immagini e incontri signiďŹ cativi. Fino a una conclusione forse discutibile per eccesso di ambizione: il ricordo dello sterminio mal si accorda con le immagini e i monologhi platealmente soďŹ sticati. Oltre la superďŹ cie, però, il cerchio si chiude sulla maturazione del protagonista, per la quale era necessario il viaggio a ritroso verso il simbolo piĂš intollerabile del dolore.
Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2014;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;
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Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;
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Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x2014;Â?Â&#x2030; Â&#x2C6;Â&#x2014; Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Í&#x161; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2014;Â&#x160;
Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
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ÇŻ Â&#x17D;Â&#x201E; Â&#x2020; Â&#x17D; Â&#x2039; ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x201E;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013; Â&#x203A;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;
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Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x153; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;
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Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x152;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2022;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;
Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2018;
Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
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Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2022; Â&#x2026; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x160;
Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?Ǣ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;
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Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Í&#x161; Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;
Â&#x2014;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x152;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2022;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;
Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Ǣ Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x153; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;
Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â?ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x192;Â? Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201D; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â? Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Ǥ Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2014;Â?Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;ǤǤǤ
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Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;
Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â?
La cooperativa Tempo libero propone nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito del programma Leonardo da Vinci â&#x20AC;&#x201C; MobilitĂ (promosso dalla direzione generale educazione e cultura della Commissione europea per permettere di svolgere unâ&#x20AC;&#x2122;esperienza di tirocinio allâ&#x20AC;&#x2122;estero tramite lâ&#x20AC;&#x2122;inserimento temporaneo nella realtĂ lavorativa di un altro Paese il progetto Swan (Social work across nations). Grazie a questa iniziativa verranno erogate nel corso di due anni 100 borse di studio (50
Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;
per residenti in Lombardia e 50 per residenti in Puglia) a giovani che desiderano fare uno stage allâ&#x20AC;&#x2122;estero e che intendono lavorare nel settore sociale. Il progetto si rivolge a figure professionali che operano nel campo educativo/assistenziale. I requisiti per partecipare al progetto Swan sono i seguenti: essere maggiorenni (saranno privilegiate le candidature dei cittadini di etĂ inferiore ai 26 anni); essere regolarmente residenti in Lombardia e Puglia (verrĂ data
prioritĂ ai residenti nella provincia di Brescia e Bari); avere una discreta conoscenza della lingua inglese (o della lingua del Paese di destinazione); essere alla prima esperienza di mobilitĂ attraverso Leonardo da Vinci; non essere studenti alla data di partenza dello stage (gennaio/marzo 2012). Per partecipare è necessario compilare lâ&#x20AC;&#x2122;application form disponibile sul sito della cooperativa Tempo Libero allâ&#x20AC;&#x2122;indirizzo www. cooptempolibero.it.
Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â?
8Q 3DHVH VHPSUH SL SRYHUR GL GLULWWL Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2022; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192;Â? Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;
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ono 8 milioni e 272mila le persone che vivono in povertĂ in Italia, pari al 13,8% della popolazione (nel 2010), per un totale di 2,73 milioni di famiglie povere. La povertà è in aumento: erano invece 7 milioni 810mila nel 2009, il 13,1%. Le donne e i giovani pagano il prezzo piĂš alto. Sono anche aumentate del 19,8% le persone che si rivolgono ai Centri di ascolto Caritas, con un incremento degli italiani del 42,5%. Il 70% delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto sono stranieri. I â&#x20AC;&#x153;nuovi poveriâ&#x20AC;? sono aumentati del 13,8% in quattro anni e del 74% nel Mezzogiorno. Il 20% ha meno di 35 anni. In soli cinque anni, dal 2005 al 2010, il numero di giovani è aumentato del 59,6%. Tra questi il 76,1% non studia e non lavora, percentuale che nel 2005 era del 70%. Sono alcuni dati dellâ&#x20AC;&#x2122;11° Rapporto su povertĂ ed esclusione sociale in Italia, intitolato â&#x20AC;&#x153;Poveri di dirittiâ&#x20AC;?, presentato nei giorni scorsi a Roma da
Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Caritas italiana e Fondazione Zancan, in occasione della Giornata mondiale contro la povertĂ . Il Rapporto sottolinea la negazione del â&#x20AC;&#x153;diritto alla casa, al lavoro, alla famiglia, allâ&#x20AC;&#x2122;alimentazione, alla salute, allâ&#x20AC;&#x2122;educazione, alla giustiziaâ&#x20AC;?. La crisi â&#x20AC;&#x201C; viene rilevato nel volume â&#x20AC;&#x201C; ha prodotto â&#x20AC;&#x153;un notevole incremento dei fenomeni di sottoccupazione e lavoro neroâ&#x20AC;? e, nel corso degli ultimi quattro/cinque anni, â&#x20AC;&#x153;sono fortemente aumentate le situazioni di povertĂ materialeâ&#x20AC;? incontrate dalla Caritas: nel 2004, il 75% dei bisogni erano di carattere primario e strutturale (bisogni abitativi, alimen-
tari, economici, sanitari ecc.). Nel 2010, questo valore raggiunge la quota dellâ&#x20AC;&#x2122;81,9%. Caritas e Zancan puntano il dito anche su una nuova â&#x20AC;&#x153;emergenza abitativaâ&#x20AC;?, aggravata dalle â&#x20AC;&#x153;scarse risposte delle amministrazioni centrali e localiâ&#x20AC;?: i problemi abitativi sono aumentati del 23,6%. Secondo Caritas e Fondazione Zancan le risorse per far fronte al fenomeno ci sono, ma sono male investite: negli ultimi due anni, rileva il volume, la spesa assistenziale dei Comuni è aumentata del 4%, la spesa per la povertĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;1,5% e quella per il disagio economico del 18%. Il perdurare della condizione di povertĂ di molte persone, dimostra però, secondo i curatori del volume, â&#x20AC;&#x153;che le politiche fin qui attuate non sono riuscite ad incidere sul fenomenoâ&#x20AC;?. Serve perciò un â&#x20AC;&#x153;cambiamento di rottaâ&#x20AC;?. Le strade indicate sono: â&#x20AC;&#x153;Incrementare il rendimento della spesa socialeâ&#x20AC;?, anche attraverso â&#x20AC;&#x153;la professionalizzazione dellâ&#x20AC;&#x2122;aiutoâ&#x20AC;?; recuperare i crediti di solidarietĂ ; investire in servizi
gli attuali 17/18 miliardi di euro oggi destinati a indennitĂ di accompagnamento e assegni al nucleo familiareâ&#x20AC;?. Solo un terzo dei giovani riesce a migliorare la propria condizione sociale rispetto a quella dei genitori; oltre la metĂ rimane ancorata al ceto sociale da cui proviene; e una parte è costretta, cosa mai accaduta in passato, addirittura a scendere a un gradino di benessere inferiore a quello dei propri genitori.
Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x192; Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2018;
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Brescia, come noto, continua a risentire degli effetti negativi di una crisi economica che, nonostante le piĂš rosee previsioni, non accenna ancora a mollare la presa. Il territorio a forte vocazione industriale sta tenacemente cercando tutte le mosse per uscire dalla situazione di stallo in cui versa da troppo tempo, ma da solo non può farcela. Parte da questa constatazione la proposta lanciata da Apindustria di un confronto con il Governo per la richiesta di misure concrete per rispondere alla crisi. La richiesta dellâ&#x20AC;&#x2122;associazione presieduta da Maurizio Casasco sarĂ formalizzata allâ&#x20AC;&#x2122;Esecutivo sabato 22 ottobre nel corso del convegno â&#x20AC;&#x153;Dallo statuto dei lavoratori allo statuto dei lavori. Quali politiche per rispondere alla crisi?â&#x20AC;? a cui prenderanno parte il ministro del
Lavoro Maurizio Sacconi e il presidente nazionale di Confapi Paolo Galassi. Nel corso della mattinata, in programma nella sala convegni di Apindustria in via Lippi, 30 a Brescia i rappresentanti della rete delle piccole industrie, che rappresentano lâ&#x20AC;&#x2122;asse portante del sistema economico bresciano, chiederanno allâ&#x20AC;&#x2122;Esecutivo misure certe per uscire da una crisi che dura da troppo tempo. Il convegno organizzato da Apindustria (che inizia alle 10) sarĂ anche occasione di confronto con il rappresentante del Governo per verificare la fattibilitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;annunciato piano per il rilancio dellâ&#x20AC;&#x2122;economia nazionale ma che ancora non ha visto la luce e per il quale, sono parole del premier Berlusconi, non sarebbero disponibili grandi risorse (m.v.)
Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Ǥ Dz Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x153;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Çł ° Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Ǥ 1 Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;dzǤ Dz Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Č&#x201A; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Č&#x201A; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2021;Â? Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ
Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â? Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;dzǤ Dz Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Č&#x201A; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Č&#x201A;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;dzǤ
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Â&#x2013;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;
Un premio a coronamento di una stagione da â&#x20AC;&#x153;sognoâ&#x20AC;?. Ă&#x2C6; questo il motivo che ha spinto lâ&#x20AC;&#x2122;Aiac (Associazione italiana allenatori calcio) di Brescia ad assegnare la â&#x20AC;&#x153;Panchina dâ&#x20AC;&#x2122;oroâ&#x20AC;? 2010/11 a Nazzarena Grilli, allenatrice del Brescia Calcio femminile che milita nel campionato di serie A. Il Gruppo provinciale di Brescia dellâ&#x20AC;&#x2122;Associazione italiana allenatori di calcio, ha consegnato il riconoscimento sabato 15 ottobre nellâ&#x20AC;&#x2122;aula del
Consiglio della Provincia di Brescia sita in Palazzo Broletto. Per la Grilli dopo un solo anno sulla panchina del Brescia un meritatissimo premio, non solo per la splendida stagione disputata dalle sue ragazze, ma anche per la costanza di risultati e traguardi raggiunti negli ultimi anni dalla trainer di CittĂ di Castello. A lei vanno i complimenti di tutto lo staff del Brescia femminile, dalle ragazze ai magazzinieri e nostro.
Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2020; Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;
&ROSLWR DO FXRUH H DIIRQGDWR LQ /HJD 3UR Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021; Í&#x2122;ÍĄÍ&#x;Í ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; ° Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x153;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Ǥ Dz Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Çł Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â?Â&#x192;
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imo Diana, classe 1978, dopo lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza in svizzera al Bellinzona ha deciso di ritornare nella sua terra in Lega Pro con il Lumezzane. Nella sua lunga e ricca carriera ha calcato i piĂš importanti campi della serie A e dâ&#x20AC;&#x2122;Europa, collezionando 10 presenze nella vecchia Coppa Uefa e 13 gettoni, impreziositi da un gol, con la Nazionale. In questi anni hai calcato palcoscenici importanti. A 33 anni hai deciso di tornare a Brescia e di provare lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza della LegaPro: cosa ti ha spinto ad accettare questa nuova avventura? Cosa mi ha spinto? Sicuramente il progetto del Lumezzane e della societĂ valgobbina. Avevo varie offerte e se avessi aspettato qualche giorno avrei avuto una sistemazione in Serie B. Lumezzane mi ha fatto una proposta concreta e fin da subito il ds Nember è stato chiaro. La societĂ rossoblu vuole fare e stupire e il fatto di lavorare puntando molto sui giovani mi ha colpito parecchio. La Lega Pro è un campionato nuovo e tutto da scoprire, quali sono state le sensazioni che hai avuto in queste prime partite? Questâ&#x20AC;&#x2122;inizio di campionato è stato una piacevole sorpresa perchĂŠ ho trovato squadre interessanti, Lume compreso, ricche di ottimi elemen-
Dz Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2018;Çł
ti. Alla fine che si parli di Lega Pro o Serie A il calcio è sempre calcio e la passione che si mette è sempre la stessa. Da questo punto di vista non ho trovato differenze con la massima serie; da un punto di vista tecnico la Prima Divisione è un campionato piÚ fisico e agonistico rispetto alla A, dove le squadre contano molto di piÚ sulla tecnica. Vestire la maglia rossoblÚ è stato
un modo per riavvicinarti a Flero. Quanto ha contato il fattore â&#x20AC;&#x153;casaâ&#x20AC;? sulla tua decisione? Principalmente ho deciso di venire a Lumezzane perchĂŠ il progetto e le ambizioni della societĂ sono accattivanti e interessanti. Poi devo ammettere che anche la possibilitĂ di avvicinarmi a casa ha condizionato la mia scelta. Certe sensazioni si possono respirare e vivere solo a casa!
Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â? Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; ° Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x2122;Í&#x2122; Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Č&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Č&#x152;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Č&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Č&#x152;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2018; Č&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Č&#x152; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â? Č&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Č&#x152;ÇĄ Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192; Č&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Č&#x152;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Č&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Č&#x152; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ
Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Č&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Č&#x152;ÇĄ Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Č&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Č&#x152;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x192;Ǥ
Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â? Č&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Č&#x152; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Ǥ
Qual è stato il tuo impatto con la Valtrompia e soprattutto con la Valgobbia? La Valgobbia è grande e con la Valtrompia ha un grande potenziale per avere una grande squadra di calcio. Mi trovo molto bene e spero con tutto il cuore che i lumezzanesi si possano avvicinare sempre di piĂš alla squadra e per permettere ciò dovremo impegnarci tantissimo sul campo. In poco tempo sei diventato, insieme gli altri â&#x20AC;&#x153;senatoriâ&#x20AC;? Gasparetto, Malagò e Antonelli, lâ&#x20AC;&#x2122;uomo spogliatoio e la domenica scendi in campo a fianco di molti giovani. Câ&#x20AC;&#x2122;è qualcuno che può ambire a palcoscenici molto importanti? I giovani della nostra squadra sono tutti di ottimo livello e se i ragazzi sono bravi a sfruttare questa occasione possono davvero puntare in alto. Lumezzane è unâ&#x20AC;&#x2122;ottima palestra per i giovani e lo dimostrano i numerodi osservatori che ogni domenica ci vengono a visionare.
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7XWWR DLXWD D FUHVFHUH Il Brescia ha subito uno stop in campionato contro il Pescara di Zeman, dimostrando i propri limiti e allo stesso tempo la propria forza in ciò che è venuto a mancare. Una lezione che fa crescere; una lezione che può essere educativa per un gruppo di giovani, tanto i bravi giocatori quanto lâ&#x20AC;&#x2122;allenatore, che pagano forse lâ&#x20AC;&#x2122;inesperienza, forse la stanchezza, forse la doccia fredda di situazioni che capita non girino proprio come
avevi pensato e avevi preparato. Una forza in piĂš questa squadra ce lâ&#x20AC;&#x2122;ha: i tifosi la amano. La gente, sempre piĂš numerosa allo stadio, tifa le rondinelle anche quando sono sotto di tre gol. Forza in piĂš, che forse da tempo non si vedeva attorno alla V bianca. Tornando al calcio, la notizia del reintegro di Cordova (nella foto) non può che fare piacere; due piedi di qualitĂ in piĂš a centrocampo; non propriamente il reparto piĂš bisognoso, ma
ben venga. La sconďŹ tta riporta con i piedi per terra il Brescia, quello che mostrava il miglior calcio, ma che deve imparare quanto lâ&#x20AC;&#x2122;essere belli a volte generi degli obblighi: se non sei bello, non vinci. Fuori dal campo nel frattempo continua lâ&#x20AC;&#x2122;operazione simpatia. MercoledĂŹ 19 presentazione dellâ&#x20AC;&#x2122;abbigliamento sportivo al Brescia calcio store di Erbusco, mentre la sera presenza di alcuni giocatori alla cena di Pontoglio con il Brescia club
del paese. Sabato Zambelli e company dovranno affrontare il Grosseto fuori casa; avversario scomodo che dĂ il via ad una serie di sďŹ de fondamentali: seguiranno in pochi giorni Reggina, Verona e Sampdoria il 5 novembre. Sul fronte recuperi la situazione è tuttâ&#x20AC;&#x2122;altro che rosea; Zoboli potrebbe avere bisogno di un intervento; Magli fuori ancora per diverse settimane, Martina Rini e Scaglia ancora in fase di recupero. Ma tutto aiuta a crescere.
Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;
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Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Basta un respiro per gonďŹ are il palloncino rosso della speranza. Ă&#x2C6; questo lo slogan della campagna mondiale promossa da Save the children, entrata nel vivo anche in Italia lo scorso 4 ottobre. Il Centro sportivo italiano è in prima linea a livello nazionale per la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con lo scopo di contrastare la mortalitĂ infantile nei paesi in via di sviluppo, dove ogni anno muoiono quasi 8 milioni di bambini che non possono accedere a quelle che in
Europa sono considerate banali cure mediche. Nei soli 90 minuti di una partita di calcio 1.500 piccole vite si spengono. Il prossimo ďŹ ne settimana su alcuni campi delle categorie giovanili bresciane i direttori di gara scenderanno in campo con un palloncino rosso e leggeranno il messaggio relativo alla campagna denominata â&#x20AC;&#x153;Save meâ&#x20AC;?. Chiunque può accendere un palloncino rosso virtuale inviando un sms al 45509. Il costo è di 2 euro, ma il suo valore è immenso.
Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;Č&#x20AC;Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x161; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x2122; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192; Í&#x;
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opo quattro giornate di campionato dellâ&#x20AC;&#x2122;open a 7 i numeri parlano. Partiamo da Brescia e dintorni, dove Roncadelle fa parlare di sĂŠ su due fronti, quello dellâ&#x20AC;&#x2122;Oratorio 04 che domina il girone B a punteggio pieno e quello dei cugini che dividono la vetta della classifica del girone A con la Badia. Il girone C è il piĂš affollato nei quartieri alti. Dietro al travolgente Orologio Cafè Gussago (12 punti in 4 gare) ci sono S. Zeno e Torricella appaiate a 9, ma attenzione alla Corticellese, che ha giĂ riposato e potrebbe aggregarsi al treno promozione. Nel girone D la squadra balzata agli onori delle cronache è Due Effe Liquori e Bevande, prima a punteggio pieno grazie al suo impressionante potenziale offensivo, con una media di quasi nove gol a partita. Sul lago di Garda Hotel Splendid Mayer e Mondo Giochi S. Felice dominano i rispettivi gironi con il massimo dei punti. Diverso il discorso sulle sponde del sebino, dove complici i turni di riposo e un maggiore equilibrio câ&#x20AC;&#x2122;è solo una capolista a punteggio pieno in quattro gironi. Ă&#x2C6; Sorredi Mura, che non ha nulla da invidiare a Due Effe Liquori e Bevande alla voce gol fatti: 35. In Valsabbia lo sprint iniziale fa ben sperare Aurora B e Tignale. La banda del 12 in Valtrompia è composta da Gl Costruzioni, Intrepida A e Real Valle, che hanno mandato un chiaro messaggio alle rivali. Stesso
Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; ° Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2018; discorso in Valverde, con Piazzetta Caminetti e Stufe che vuole tornare in Elite e Jack Tar che le lancia la sfida in ambito zonale. Chiudiamo con la Bassa. Nella parte occidentale Atletico Farfengo è lâ&#x20AC;&#x2122;unica compagine imbattuta del quintetto al comando del girone A, mentre nel gruppo B Berlingo ha una lunghezza di vantaggio su 18th Team, che ha una partita
Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;
Â&#x17D; Â&#x152;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2020; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? 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Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; DzÂ&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;dzǣ Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;ÇŚ Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2014;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x152;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2C6;ÇŚ Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192;ÇŚ Â&#x2022;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;ÇŚ Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2C6;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2019;ÇŚ Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2026;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Ǥ Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;
Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x192;Ǥ Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x152;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2021;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x192;Â?ÇŚ Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x17D;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2026;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â?Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Ǥ Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2013;Â? 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in meno. PiĂš a est Ponte S. Marco da una parte, Gambara e Calcio dallâ&#x20AC;&#x2122;altra sognano giĂ ad occhi aperti. Voltiamo pagina e passiamo al calcio femminile. Il Pavone non sbaglia un colpo e chiude il suo primo mese di campionato con la lode grazie al poker di vittorie e a un attacco devastante (25 gol fatti). Stessa situazione nel girone A della categoria inferiore, dove Rg S. Francesco guarda tutte dallâ&#x20AC;&#x2122;alto centrando la quarta vittoria consecutiva. Il girone B è il piĂš equilibrato, con Pompiano e Pontevichese che approfittano del passo falso di S. Angela Merici per balzare al comando a quota 10. Torricella e Brozzo, intanto, allungano nel gruppo C.
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Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; ° Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2014;ÇŚ Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; ° Â?Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;ÇŚ Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Č&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Í&#x161;ǤÍ?Í&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021;Č&#x152; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Ă&#x2013;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2122;Â&#x2122;Â&#x2122;ǤÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;Ǥ Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â? Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x192;Ǥ Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192; Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;dzǥ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Í&#x17E; ÇŚ Í&#x161;Í?Í&#x2122;Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;Ǥ
Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2022; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039; Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2021; ° Â?Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ
Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇŁ Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;dzǥ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Í&#x17E; ÇŚ Í&#x161;Í?Í&#x2122;Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;
La fiducia della gente è sotto attacco Egr. direttore, è passata unâ&#x20AC;&#x2122;altra settimana, altri sette giorni caratterizzati da una crisi sociale, economica e politica. In questo Paese non câ&#x20AC;&#x2122;è piĂš fiducia e a perderla, gradualmente, sono un poâ&#x20AC;&#x2122; tutti. Il problema maggiore che a diminuire non è solo la fiducia nelle persone ma soprattutto nel futuro. â&#x20AC;&#x153;Il Paese non cresce, perchĂŠ brucia il futuro dei giovaniâ&#x20AC;?, ha detto recentemente il governatore della Banca dâ&#x20AC;&#x2122;Italia, Mario Draghi, auspicando â&#x20AC;&#x153;riforme strutturaliâ&#x20AC;?. Ma dalla classe politica, tutta, non arriva nessuna risposta concreta, lâ&#x20AC;&#x2122;unica eccezione è rappresentata dal costante e accorato appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ribadisce insistentemente la necessitĂ di investire sui giovani e di â&#x20AC;&#x153;ridare dignitĂ alla politicaâ&#x20AC;?. Intanto i giovani, studenti in particolare, scendono in piazza per protestare, la gran parte in modo pacifico contro i tagli e le â&#x20AC;&#x153;classi-pollaioâ&#x20AC;?. La maggioranza e il Governo litigano sullâ&#x20AC;&#x2122;ennesimo condono e sulla nomina del successore di Draghi, mentre si ventila lâ&#x20AC;&#x2122;ipotesi del partito â&#x20AC;&#x153;Forza Gnoccaâ&#x20AC;?. Certo, la soluzione migliore sarebbe un Governo di â&#x20AC;&#x153;salvezzaâ&#x20AC;? nazionale, che cambi la legge elettorale e ci porti velocemente alle urne... ma questa classe politica ha paura di perdere la â&#x20AC;&#x153;poltronaâ&#x20AC;?. Mentre nel Paese accade tutto questo, sulle strade continuano a morire decine di persone senza che nessuno faccia nulla di concreto. Quello della sicurezza stradale continua ad essere un grave problema per una societĂ che si vuole definire â&#x20AC;&#x153;civileâ&#x20AC;?. Suggerirei agli amici parlamentari ed ai media di occupar-
Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;
si anche di questo, e non solo delle â&#x20AC;&#x153;intercettazioniâ&#x20AC;?. Mi piace ricordare, in chiusura, alcune delle frasi piĂš significative che Steve Jobs, fondatore di Apple recentemente scomparso, ha pronunciato nel suo discorso del 2005 allâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ di Stanford. â&#x20AC;&#x153;Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa piĂš importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondarioâ&#x20AC;?. Carmelo Lentino
Lâ&#x20AC;&#x2122;impudenza della politica non ha limiti Egr. direttore, ci sembrava che bastasse entrare nel palazzo reale e dire â&#x20AC;&#x153;non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello, ma lâ&#x20AC;&#x2122;impudenza della nostra classe politica non ha limiti: subito si sono schierati a dire che il monito del card. Bagnasco non era rivolto al Capo del Governo. Ă&#x2C6; vero: non era rivolto solo a lui, ma a tutta una casta che fa del mercimonio e della corruzione la propria ragione di esistere. Per evitare successivi equivoci, chiediamo alla nostra gerarchia ecclesiastica, qualora intendesse pronunciarsi sul livello etico e morale dei nostri governanti, di fare nomi e cognomi, ed anche appellativi, perchĂŠ noi, maggioranza, siamo con loro. Che dire poi della ministra Gelmini.? Lâ&#x20AC;&#x2122;ignoranza è stata grave, poichĂŠ la domanda non era nel questionario per lâ&#x20AC;&#x2122; abilitazione alla professione formulato dalla commissione di esame calabrese, ma ancor piĂš censurabile
Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇŁ Í&#x;Í?Í&#x2DC; Â&#x2030; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;ÇĄ Í&#x2122;Í?Í&#x2DC; Â&#x2030; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x203A;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2013;ÇĄ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Í&#x2122; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Í&#x2122; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;ÇĄ Í&#x153;Í&#x2DC; Â&#x2026;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇŁ Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2014;Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D;
Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x2039; Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â? Â?Â&#x192;Â&#x2039; Â?Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Č&#x2039; Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Č&#x152; ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; ° Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Č&#x2039; Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x160;Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Č&#x152; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039; Č&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018;Č&#x152;
cercare di scaricare sui propri collaboratori lâ&#x20AC;&#x2122;imprecisione. Ora da piĂš parti si leva il commento che i Vescovi intendono far rinascere il partito cattolico, una democrazia cristiana modello terzo millennio; questo mi farebbe piacere, ma non affidiamoci ai personaggi nati e cresciuti in questa atmosfera politica, e per fare nomi direi: Casini, Fini, Formigoni, Giovanardi, Buttiglione, Alfano...& company, sempre pronti a ricordare agli altri i doveri etici e morali; solo per inciso: le elezioni si vincono con le promesse ai poveri e con i soldi dei ricchi; poi eletti, ai primi, per giustificare le inadempienze, si invocano cause esterne e di forza maggiore, mentre i secondi pretendono ed ottengono di essere ricompensati per il loro appoggio, e quando non bastano piĂš appalti ed agevolazioni fiscali ci si rimette al condono. Non crogiolamoci, dunque, nellâ&#x20AC;&#x2122; idea o nella speranza di una rinascita di cattolici in politica, giĂ li conosciamo tutti, ma facciamo nascere un nuovo gruppo di credenti disponibili al buon governo per i cittadini . Il tempo lâ&#x20AC;&#x2122; abbiamo, cerchiamo di dedicarci al fare e non al disquisire. Giovanni Gozzini
Unâ&#x20AC;&#x2122;ora di adorazione Egr. direttore, dopo lâ&#x20AC;&#x2122;ultima prolusione del card. Bagnasco si è riaccesa la riflessione sul ruolo dei cattolici in politica. Le ricette sono tante come chi le propone ma, nessuna di quelle che ho avuto modo di leggere, tocca il primo e fondamentale tassello per una vera unitĂ . La propongo io: â&#x20AC;&#x153;Insieme, simpatizzanti di destra di sinistra di centro, una volta alla settimana, per unâ&#x20AC;&#x2122;ora di adorazione in ginocchio davanti al crocifis-
Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Í&#x;Í? Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ Â&#x17D;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2020;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x203A;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2013; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Ǣ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2026;ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ
soâ&#x20AC;?. Questa ricetta è infallibile! Bene comune, servizio, accoglienza, rispetto, impegno diverrebbero espressioni vive e concrete. Ă&#x2C6; in fondo la ricetta che la Beata madre Teresa (le sue suore tre ore al giorno) ha messo in atto per tutta la vita con risultati eccezionali! Meditiamoci sopra. Mauro Mazzoldi
Ancora sul Meeting Egr. direttore, mi permetta qualche riga di commento per completare il dibattito innescato da un corsivo apparso sul Suo giornale. Sotto attacco il Meeting per lâ&#x20AC;&#x2122;amicizia tra i popoli, evento culturale che si svolge a Rimini dal 1980. La critica nasce da una persona che evidentemente non conosce il Meeting, a differenza delle chiarificazioni di un laico e di un parroco bresciano che hanno invece gettato luce sulla portata dellâ&#x20AC;&#x2122;evento, in tutta la sua vitalitĂ ed originalitĂ . Il tema con cui confrontarsi era: â&#x20AC;&#x153;E lâ&#x20AC;&#x2122;esistenza diventa unâ&#x20AC;&#x2122;immensa certezzaâ&#x20AC;? . Ho 25 anni e, in tutta franchezza, non ritengo facile trovarmi in luoghi nei quali sia consentito porsi con intelligenza domande del tipo: Cosâ&#x20AC;&#x2122;è lâ&#x20AC;&#x2122;esistenza? Cosâ&#x20AC;&#x2122;è la certezza? E, ancora piĂš in profonditĂ : â&#x20AC;&#x153;Chi è colui che fonda questa certezza?â&#x20AC;? Il Meeting ha il coraggio di porre domande che scuotono lâ&#x20AC;&#x2122;Io. Non si tratta di risposte figlie di â&#x20AC;&#x153;Io entusiastiâ&#x20AC;? o di sentimentalismi. Don Stefano Alberto e Fabrice Hadjadj, due relatori che ho seguito con particolare interesse, non rientrano certo nella categoria di euforici sentimentalisti. â&#x20AC;&#x153;Ciò che soffoca la vita non è la certezza: è il dubbioâ&#x20AC;? ha detto Hadjadj nel corso del suo intervento. E non câ&#x20AC;&#x2122;è bisogno di scomodare Artistotele
Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇŁ Í&#x2122;Í&#x2DC;Í&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Í&#x2122;Í&#x2DC; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Í&#x2122; Â&#x201D;Â&#x192;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;ÇĄ Í?Í&#x2DC; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2039;ÇĄ Í&#x161; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;ÇĄ Í&#x2122;Č&#x20AC;Í&#x161; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x203A;ÇĄ Í&#x161; Â?Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇŁ Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2039;Â&#x161;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;ÇŚ
per ricordare che il dubbio è ciò che incatena e la certezza ciò che libera, fino ad arrivare alla recente enciclica Spe salvi di Benedetto XVI: â&#x20AC;&#x153;Solo quando il futuro è certo come realtĂ positiva, diventa vivibile anche il presenteâ&#x20AC;?. E questo non esclude affatto lâ&#x20AC;&#x2122;irrequietezza del cuore, il peccato e il tradimento. Anche il dubbio se questo è occasione di domanda, di paragone serio e profondo con la propria vita. Diventa invece disperazione se non parte da una certezza ben radicata. Il mese dâ&#x20AC;&#x2122;agosto non è stato solo la crisi dei mercati finanziari ed il valzer delle manovre governative. Ciò che di grande è emerso al Meeting e alla Giornata mondiale della gioventĂš ha reso evidente come sia possibile ripartire da unâ&#x20AC;&#x2122;ipotesi positiva sulla vita, da una speranza nel futuro incastonata in una certezza presente. Non mi interessa questionare se tra gli 800mila visitatori del Meeting e tra i 2 milioni di giovani accorsi a Madrid ci sono troppi sentimentalisti, integralisti ed ingenui. Ognuno conduce un cammino di fede personale e non è utile mettere su unâ&#x20AC;&#x2122;ipotetica bilancia di valori un giovane che frequenta un centro sociale e un oratorio. Il desiderio di felicità è lo stesso, il problema sta nellâ&#x20AC;&#x2122; incontrare dei veri Maestri. Qualcuno da poter seguire che non censuri o banalizzi le domande che un giovane si pone. E allora la sfida non si pone ogni due anni in occasione delle Gmg o a fine agosto ma ogni giorno nella quotidianitĂ . Sul lavoro, con gli amici e nella famiglia. Nel tentativo di non perdere quello che di grande abbiamo vissuto questa estate e di continuare il lavoro a cui ha richiamato Benedetto XVI: â&#x20AC;&#x153;I vostri amici vorranno sapere che cosa è cambiato in voi dopo essere sta-
Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2021;ÇĄ Â?Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Ǥ Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;ĆŽÂ&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;ÇĄ Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x203A;ÇĄ Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x17E;Í&#x2DC; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x201D;ÇŚ Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x203A; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2018;Ǥ
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ti in questa nobile cittĂ con il Papaâ&#x20AC;?. Alessio Mariotti
La morale cattolica Egr. direttore, lâ&#x20AC;&#x2122;idea che molti cristiani si fanno della morale cattolica è poco entusiasmante, non ci vedono che divieti, comandi e precetti. Appare autoritaria, in ritardo sul tempo che stiamo vivendo, mortificatrice della libertĂ , diffidente e sospettosa dei sentimenti umani. In altre parole: nemica della felicitĂ . Ma la morale cattolica è proprio questa? Sicuramente no. La morale non è un elenco di divieti, di peccati, ma è la morale della felicitĂ , naturalmente se teniamo conto della nostra complessa realtĂ , del valore che diamo al senso e al fine di questa nostra esistenza terrena. Se si riflettesse seriamente, si capirebbe che la morale è un dono, fonte di illuminazione, sicuro riferimento dellâ&#x20AC;&#x2122;agire umano perchĂŠ si fonda sul Vangelo, il quale insegna il senso autentico della vita, i valori che danno significato e orientamento al nostro vivere. GesĂš Cristo, incarnandosi, ci ha rivelato il pensiero di Dio Padre, perciò il vero credente non può vivere come se GesĂš non ci avesse detto niente e non avesse fatto niente per noi. P. Claudel esprime lo stesso concetto, dicendo: â&#x20AC;&#x153;Noi amiamo certamente GesĂš Cristo, ma non amiamo la morale; ma la causa è perchĂŠ non crediamo a quello che GesĂš Cristo ha detto e a quello che ha fatto, soprattutto la sua passione, morte e risurrezione, centro della nostra fedeâ&#x20AC;?. Dunque, la morale è per la felicitĂ perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;uomo è stato creato per essere felice. Ă&#x2C6; nota lâ&#x20AC;&#x2122;affermazione di B. Pascal: â&#x20AC;&#x153;Tutti gli uomini cercano di essere felici:, però, per riuscirvi è necessa-
ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;
rio che siano sapienti; se la felicità è la pienezza di umanitĂ , è necessario conoscere la strada che conduce alla pienezza di umanitĂ â&#x20AC;?. GesĂš Cristo è la pienezza di umanitĂ perchĂŠ è lâ&#x20AC;&#x2122;Uomo-Dio. E dove il soprannaturale si fa conoscere? Nel mistero di GesĂš Cristo. Ă&#x2C6; la soprannatura stessa che si fa incontro a noi per rivelarci la natura umana. CosĂŹ dice la Gaudium et spes al n. 22 : â&#x20AC;&#x153;Solamente nel mistero del Verbo incarnato trova luce il mistero dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo,... rivelando il mistero del Padre e del Suo Amore svela anche pienamente lâ&#x20AC;&#x2122;uomo allâ&#x20AC;&#x2122;uomo e gli fa nota la sua altissima vocazioneâ&#x20AC;?. Allora, il centro catalizzatore è GesĂš Cristo, è questa duplicitĂ di vero Dio e di vero uomo; è questa unitĂ di natura e di soprannatura che svela completamente allâ&#x20AC;&#x2122;uomo la natura umana. Ma chi è lâ&#x20AC;&#x2122;uomo? Chi sono io? Qual è il fine della mia esistenza? Il punto di partenza è GesĂš Cristo, ossia Colui che ha avuto coscienza di essere Figlio di Dio. Il credente, guardando a GesĂš Cristo, conoscendo il suo compito, la sua vocazione, conosce la strada che conduce alla pienezza di umanitĂ , che corrisponde allâ&#x20AC;&#x2122;autentica felicitĂ . Gianfranco Bertoglio
Ritrovato entusiasmo Egr. direttore, volevo esprimere la mia esperienza per la mia partecipazione al Movimento della Lega Nord, essendo partecipe dellâ&#x20AC;&#x2122;elezione del Segretario provinciale. Confesso che erano anni che non avvertivo lâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo di molti militanti di uomini e donne e soprattutto di molti giovani in una assise politica. La mia esperienza in campo politico parte dal socialismo italiano e drammaticamente lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza si è
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interrotta dallo scioglimento del mio partito nel 1994. Ho poi girovagato onestamente e correttamente dando una mano ad alcuni amici e amiche. Ma non riuscendo a trovare piĂš quellâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo e voglia di fare che ho trovato nel movimento Lega Nord. Tornando alla mia testimonianza del Congresso di domenica 2 ottobre, vi confido che ho notato una partecipazione democratica, rispettosa, cordiale e sincera di molti interventi che mi sono molto piaciuti per la loro spontaneitĂ e immediatezza, ma soprattutto per la loro passione, legati allâ&#x20AC;&#x2122;amore del proprio territorio e ai suoi problemi. La cosa che mi ha colpito di piĂš è che dichiaravano la loro preferenza per il candidato prescelto senza tanti giri di parole. E concludevano, con spirito democratico, che chiunque fosse stato piĂš votato, sarebbe stato il Segretario di tutti. Questa per me era musica di un vero movimento attento ai problemi e rispettoso della battaglia che un congresso deve avere. CosĂŹ alla fine è avvenuto. I due candidati avversari alla fine si sono ripromessi di lavorare insieme per il bene di tutti i rappresentanti del movimento e soprattutto nelle istituzioni in cui molte donne e molti uomini ci rappresentano onorevolmente in molti organismi nelle nostre molte cittĂ . Posso testimoniare che ho assistito ad un democratico Congresso, in cui ho percepito una battaglia di grande rispetto allâ&#x20AC;&#x2122;assise congressuale. Mi ha fatto piacere poi che lâ&#x20AC;&#x2122;on. Roberto Maroni, sia venuto personalmente a congratularsi per il buon lavoro svolto da parte del nuovo segretario Fabio Rolfi, che sarĂ , e ne sono convinto, il Segretario del fare e di tutti. Celso Vassalini
Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â?Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇŤ Ǥǣ Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Í&#x;Í&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ
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La Lega e la democrazia Egr. direttore, confesso che sono rimasto a dir poco sorpreso della lettura del novello leghista Celso Vassalini pubblicata sul vostro sito (riportata qui a fianco, ndr.). Entusiasta del congresso della Lega Nord per la maturitĂ democratica dimostrata? Con tutta evidenza il sig. Vassalini non legge la cronaca politica. GiacchĂŠ è a tutti noto che da Varese al Veneto è in corso una operazione purga per chi non la pensa come Bossi. Ma elemento che piĂš deve colpire è il sapere che non câ&#x20AC;&#x2122;è una vera democrazia nella Lega. Infatti se una persona si iscrive alla Lega, non può votare. Solo una ristretta cerchia di iscritti chiamati â&#x20AC;&#x153;militantiâ&#x20AC;? possono votare, selezionati secondo meccanismi ignoti. In democrazia in realtĂ dovrebbe funzionare il principio una testa un voto. Nella Lega no. Quindi un consiglio andrebbe dato alla Lega anzichĂŠ entusiasmarsi del nulla: democratizzate il movimento dallâ&#x20AC;&#x2122;interno. Questo mi auguro davvero. Chi vuole essere strumento di democrazia deve praticarla al proprio interno, difficile ma sempre piĂš indispensabile. Emilio Del Bono
Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Dz Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x201D;Çł Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2022; Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2018; Â&#x201D; Â&#x2030; Â&#x2039; Â&#x2018; Â&#x2014; Â&#x2C6; Â&#x2C6; Â&#x2018; Â&#x17D; Â&#x2018; Â&#x2026; Â&#x2018; Â?
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Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x192;Ǥ Dz Â&#x2018;Â? Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2014;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Çł Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;
Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;
Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x153;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2020; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x2C6; Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Í&#x2DC;Í&#x203A;Í&#x2DC; Í&#x161;Í&#x153; Í&#x2DC;ÍĄ Í Í Í&#x153;Ǥ
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Associato
UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI
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