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La Voce della Valtrompia n.
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MENSILE D'INFORMAZIONE
ANNO II - NOVEMBRE 2010
Economia. L'intervista al 23enne Stefano Lucchini, che gestisce il comprensorio
Le novità del Maniva sulla scia dell’inverno Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS
Con la seggiovia Persole-Dasdana aumentano i chilometri di piste. Nel futuro l'apertura notturna e l'intenzione di sviluppare l'area dei radar: fra le ipotesi un centro sportivo d'allenamento in quota
Il servizio a pag. 17
Inchiesta
All’asilo si sta bene
Gli asili nido sono una risorsa indispensabile per la famiglia. Il panorama bresciano, anche la Valtrompia, è fatto di proficua sinergia tra pubblico e privato, comprese le aziende
Il servizio a pag. 2
Cultura
Media Valle
Lumezzane: La Torre delle favole fino al 28 febbraio
A Sarezzo il neonato Gruppo di acquisto solidale
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Editoriale
L’Adasm al servizio delle famiglie di Angelo Chiappa
Negli anni Novanta del secolo scorso si andava delineando la necessità di aprire e di chiudere le scuole d’infanzia tenendo conto degli orari di lavoro delle mamme; si profilava anche la necessità di abbassare l’età d’ingresso alla scuola. Remo Sissa, presidente dell’Adasm, sussurrava: “Poveri bambini, senza famiglia per tante ore. Possibile che non si capisca che costa meno pagare le mamme perché stiano a casa, piuttosto che riempire l’Italia di Asili Nido!; ma certo noi siamo al servizio della famiglia e dobbiamo essere attenti ai suoi bisogni!”. Così ci impegnammo a seguire sperimentazioni già in atto in varie scuole. Nel tempo, abbiamo dato organicità al nuovo attraverso: 1) la cooptazione delle nuove esperienze nell’unico progetto educativo delle scuole dell’infanzia a noi aderenti; 2) la formazione di personale qualificato; 3) l’avvio di uno specifico coordinamento pedagogico. Oggi l’Adasm bresciana traduce di nuovo in maniera corretta la sigla: Associazione degli asili e delle Scuole materne. Per i più grandicelli in tutti i paesi gli oratori da anni gestiscono i Grest: noi abbiamo progettato e avviato all’interno degli edifici scolastici i minigrest. La sigla dice tutto. Giusto? Sì, a partire dal fatto che la famiglia ci obbliga a darle tutto il sostegno possibile; anche se nel profondo del cuore ci resta la speranza che le politiche famigliari e la riorganizzazione dei tempi scuolafamiglia, faccia spuntare il giorno in cui “i piccoli possano stare per più tempo in famiglia”. Sarebbe un bene enorme e per i piccoli e per le famiglie.
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Primo piano
Il ruolo e l'azione dell'Adasm Fism Oggi sono quasi 1.300 i bambini che usufruiscono dei servizi offerti dai nido e micronido attivati dalle scuole dell’infanzia dell’Adasm Fism. Poco più di 400 sono invece i bambini delle sezioni primavera. Territorialmente i servizi per l’infanzia che fanno capo all’Adasm Fism coprono l’intera provincia, magari con una concentrazione maggiore nei centri di maggiori dimensioni. La nascita di tanti asili nido e micronido è stata per l’Adasm Fism un naturale prolungamento della “mission” affidata alle sue scuole materne. I servizi messi in campo implementano quanto offre il pubblico, soprattutto a Brescia e, in molti altri Comuni svolgono un vero e proprio ruolo di supplenza laddove il pubblico non ha le risorse .
Società. Il panorama bresciano è fatto di una proficua sinergia tra pubblico e privato e di progetti innovativi
Gli asili nido sono una risorsa indispensabile per la famiglia Sono soprattutto le mamme a pagare la carenza di servizi per la prima infanzia o a trarre i maggiori vantaggi in caso di una rete di servizi efficace
a cura di Massimo Venturellii
Sono, secondo i criteri più moderni, tra gli indicatori più significativi per accertare il livello di qualità della vita di una città. Non a caso in quelle realtà in cui è più efficiente il servizio degli asili nido e più capillare la loro distribuzione sul territorio diventa più alta la soddisfazione dei cittadini. Nelle scorse settimane “Io donna”, magazine del “Corriere della Sera”, ha pubblicato un ampio servizio dedicato alla città di Modena in cui spiccava proprio l’eccellenza dei servizi dedicati alla prima infanzia. La città emiliana
vanta il primato nazionale per numero di asili nido e bambini frequentanti (il 40,1% dei nati), cifre che la collocano al secondo posto in Italia per numero di donne che lavorano (62,2%). Modena, grazie a questa efficace rete di servizi, distanzia il resto del Paese per numero di donne che tornano al lavoro dopo la nascita del secondo figlio (+16% rispetto alla media nazionale). Oggi più che mai, per effetto della crisi economica in corso e dell’aumen-
to del costo della vita, appare chiaro che senza i dovuti supporti una donna con figli difficilmente può continuare a mantenere un ruolo attivo nel ciclo produttivo. Quando mancano i nonni a cui affidare i figli sino al raggiungimento dell’età per l’accesso alla scuola dell’infanzia (tre anni) il servizio di asilo nido diventa di primaria importanza. Le liste di attesa dei 36 nido che fanno capo al servizio del Comune di Brescia (ma il discorso vale anche per
tutto il resto della provincia) confermano l’importanza del servizio e una persistente insufficienza rispetto al bisogno. Quella della città, ma del Bresciano in generale è, però, una realtà abbastanza fortunata in cui l’integrazione tra pubblico e privato riesce a garantire risposte importanti in questo settore. Una realtà che, in termini di servizi all’infanzia, ha registrato negli ultimi anni la nascita di molti asili nido privati, sorti per l’intraprendenza di chi ha ravvisato in un servizio sociale anche un’opportunità professionale. Altrove l’inventiva è riuscita a produrre altri servizi. È il caso del Comune di Bolzano che, in collaborazione con alcune cooperative e operatori del privato sociale, ha pensato a un servizio ancora più capillare. Si tratta dei tagesmutter, microstrutture per i bambini tra gli zero e i tre anni pensate con l’obiettivo di favorire il loro benessere e la loro crescita armoniosa, assicurando alla famiglia un adeguato sostegno educativo e aiutandola a conciliare le esigenze lavorative e famigliari. L’assistenza domiciliare all’infanzia è un servizio svolto da persone, generalmente mamme, che accudiscono, presso le loro abitazioni, fino ad un massimo di sei bambini.
Adasm Fism. Sono 80 le scuole dell’infanzia associate che hanno attivato un servizio di asilo nido o micronido
Una risposta concreta ed efficace ai bisogni del territorio Sono 80 le scuole dell’infanzia associate all’Adasm Fism di Brescia ad avere attivato anche un servizio di asilo nido o micronido. Uno sviluppo cresciuto a forte ritmo sino a tre anni fa e che, negli ultimi mesi, probabilmente anche a causa della crisi economica, ha conosciuto un parziale rallentamento. I numeri, frutto di una ricerca condotta nei mesi scorsi, sono forniti da Piero Reghenzi, vicepresidente della stessa associazione e vera e propria autorità nel campo dei servizi alla prima infanzia essendo stato per 20 anni dirigenti degli asili nido del Comune di Brescia. Il servizio fornito dalle scuo-
le dell’Adasm Fism si completa anche con la presenza di 35 sezioni primavera, a cui possono accedere i bambini dai 24 ai 36 mesi. “Quello dei nido e dei micronido − afferma Piero Reghenzi − è un servizio che le nostre scuole dell’infanzia hanno voluto realizzare per rispondere alle esigenze di tante famiglie, ampliando la loro offerta sul territorio”. Anche questi servizi per l’infanzia rispondono al progetto educativo che il prof. Remo Sissa elaborò nei primi anni Novanta del secolo scorso per le scuole materne dell’Adasm e che, pur riveduto solo pochi anni fa, ancora oggi mantiene la sua attualità.
Un progetto che intende l’educazione come azione volta a promuovere il pieno sviluppo della persona attraverso la testimonianza dei valori, la parola, la competenza professionale del personale educativo, l’opera della famiglia e della comunità. Un progetto educativo che, anche per i nido e i micronido, rende esplicita l’ispirazione cristiana quale elemento costitutivo essenziale dell’identità delle realtà che fanno riferimento all’Adasm Fism.”Ogni scuola − prosegue al proposito Piero Reghenzi − fa proprio questo progetto educativo declinandolo in modo specifico sulla propria realtà”.
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Sono otto gli asili nidi associati in Valle In Valtrompia sono otto gli asili nidi associati all’Adasm Fism. Fra questi quattro sono a Lumezzane, tre a Sarezzo e uno a Gardone. Ma la realtà dell’associazione è molto più diffusa in Valle, se contiamo anche le scuole dell’infanzia che sono in tutto 24. A questa realtà fervida vanno aggiunte anche tutte quelle scuole, nidi e dell’infanzia, che sono riconosciuti e accreditati ma non legati all’Adasm e che svolgono regolarmente attività educativa. Abbiamo incontrato Silvia Ziletti, coordinatrice dell’asilo aziendale legato alla Beretta a Gardone, e Marisa Tedesco, coordinatrice dell’asilo nido Santa Gianna Beretta Molla di Lumezzane Promase.
Gardone Valtrompia. La coordinatrice Silvia Ziletti parla dell’esperienza dell’asilo nido aziendale Beretta
A misura di bambino e genitori: un investimento dell’azienda di Mauro Toninelli
Ci sono nel panorama delle proposte degli asili nido anche esperienze aziendali. A Gardone Valtrompia ne esiste uno legato all’azienda Beretta con la quale c’è una convenzione che garantisce un numero di posti ai dipendenti. L’asilo nido in via Parini 14 è convenzionato anche con il Comune che lo ospita sul proprio territorio all’interno della struttura della casa di riposo, con ingresso autonomo e spazi autonomi. “L’asilo nido può ospitare 28 bimbi dai 3 mesi ai 3 anni; sono già 3 anni che è stata attivata anche la sezione lattanti, quindi – racconta Silvia Ziletti responsabile del settore asili nido del gruppo Elefanti volanti Andropolis di Brescia, consorzio che gestisce la scuola e coordinatrice dell’asilo in questione – bambini molto piccoli. I posti disponibili sono pochi ancora e se qualcuno vuole visitare la struttura si può fare, previa prenotazione telefonica al 333.3557857”. L’asilo nido è certificato, il che vuol dire che lo standard di qualità sia elevato con il rispetto delle normative tanto
Un angolo dedicato ai giochi negli spazi del nido aziendale di Gardone
regionali che da accreditamento con un rapporto stabilito dalla legge: nel caso specifico è 1 a 8 “che vuol dire che al momento ci sono 3 operatori.” – aggiunge Silvia Ziletti – “Tutto il personale è altamente professionalizzato; due educatrici sono laureate e l’altra ha una qualifica superiore più master di formazione”. Spazi a misura di bambino, in base alle loro età e pensati per l’utilizzo che ne devono fare. C’è la sezione dei lattanti, lo spazio dedicato all’acquaticità, l’angolo del simbolico, lo spazio per la nanna e quello per la psicomotricità. “L’azienda Beretta, anche in un periodo di difficoltà, aiuta i propri dipendenti. Noi offriamo questo servizio proprio perché Beretta ci crede. C’è grande disponibilità da parte dell’azienda. I dipendenti sanno che ci sono posti riservati a loro e che noi garantiamo agevolazioni in base alle loro necessità lavorative: orari, turni…” sottolinea la responsabile. In concreto c’è una compartecipazione economica delle famiglie e una di Beretta. Le cifre della convenzione vanno da un minimo mensile di 150 euro a un massimo di 450. Il resto della retta viene pagato dell’azienda. Per capire quanto paga una famiglia si esegue un calcolo basato sul reddito della famiglia.
Lumezzane Promase. Un servizio nato e cresciuto con una forte identità cristiana: si vede anche nel nome
Educare all’asilo nido nel nome di S. Gianna Beretta Molla Tra le scuole che in Valtrompia sono legate all’Adasm Fism approfondiamo la conoscenza dell'asilo nido di Lumezzane Promase che fa parte dell’offerta di formazione per i bambini della Fondazione scuola e nido dell’infanzia Santa Gianna Beretta Molla. Il nido è dedicato alla santa “perché una figura legata alla contemporaneità di una mamma che lavorava, aveva una famiglia e un ruolo in parrocchia. Questa mamma con impegno sociale e in famiglia per stimolare e sostenere le nostre mamme” spiega la coordinatrice Marisa Tedesco. L’asilo nasce, con autorizzazione dell’Asl e della Comunità
montana di Valtrompia nel 2006 “per rispondere alle esigenze delle famiglie – racconta Marisa Tedesco – che per motivi di lavoro hanno la necessità di affidare i bambini a un ambiente che risponda ai loro bisogni”. La risposta della Fondazione si inserisce in un progetto educativo volto alla crescita del bambino dai 12 ai 36 mesi. Lo spazio dedicato al nido è nel piano sottostante il complesso che ospita la scuola dell’infanzia. Ci sono 8 posti del nido (fino ai 2 anni) e 10 nella sezione primavera (dai 2 anni ai 3). “Il nostro nido è di ispirazione cattolica – aggiunge Marisa Tedesco – e il presidente è il
Particolare di un interno della scuola
parroco don Tino Bergamaschi”. Mensa interna, con pasti preparati ad hoc per i più piccoli. Ambienti pensati a misura di bambino: il refettorio, il bagno, l’angolo per dormire. Nella scuola ci sono due maestre oltre alla coordinatrice e un inserviente. Forza della proposta è il coinvolgimento delle famiglie: “Incontriamo i genitori prima dell’inserimento dei propri figli – racconta la coordinatrice – verso giugno; a settembre c’è il colloquio preventivo per ogni singola famiglia”. Durante l’anno anche momenti di condivisione e convivialità: pranzi di Natale, la giornata della scuola aperta e la gita.
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Rotte letterarie
La parola ai lettori
Addentrarsi nel fitto mare notturno con una lanterna fatta d’inchiostro, come andare lungo strade dritte in un on the road scoprendo “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” fra le sottili domande di Robert M. Pirsig. Provare a capire e scoprire, percorrendo un passo dopo l’altro “Il mondo a piedi”, osservando il tempo dell’uomo dalla prospettiva del viaggiatore di david Le Breton che assapora lente riflessioni. E “Camminare” nei boschi, in quei posti della solitudine che ha saputo amare Henry David Thoreau per ritrovarsi vivi nei chiaroscuri del pensiero solitario, un piede dopo l’altro, in quella biblioteca che ha per soffitto il cielo.
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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA
Marcheno e i parcheggi da sistemare
LETTERE
Su questo tratto di strada che sale verso l’Alta Valle le macchine s’affastellano l’una all’altra in modo casuale, ogni volta costrette a scavallare con noia per i pneumatici il piccolo bordo di marciapiede rimasto a delimitare la zona di parcheggio. Certo, lo spazio non manca e per le auto in sosta si potrebbe studiare una soluzione (spina di pesce?) che riduca il rischio torcicollo/incidente ogni volta che si tenta di reimmettersi nel traffico della Sp 345.
Emozioni in internet Sono passati i tempi in cui ci si incontrava solo a casa di amici, mangiando un gelato o passeggiando per le vie del centro. Il principale “luogo” di ritrovo per i ragazzi oggi è diventato ilcomputer e qui va per la maggiore Facebook. Facebook, come ormai quasi tutti sanno, è stato ideato nel 2004 da uno studente in un college americano proprio per mantenere i contatti con i compagni. Non a caso le espressioni come: “Quanti amici hai su Facebook?” o: “Hai accettato l’amicizia di Francesco?” indicano proprio la funzione sociale/relazionale di questa possibilità della rete internet. Il computer permette di accedere a un enorme bacino di informazioni. Ogni ragazzo ammette che l’utilizzo prevalente del pc è di natura ludico-sociale: per divertirsi, coltivare interessi e per “incontrare” amici vecchi e nuovi. Su Messanger si comunica con gli amici, si possono esprimere le emozioni attraverso le emoticon, segni, immagini dei diversi stati emotivi. Il voler tutto e subito va a braccetto con la superficialità.
IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA
Gardone e l’isola di salvezza Come un’ancora di salvezza nel maremoto della strada provinciale che tronca in due la Valtrompia, questa isola pedonale pare un recondito sogno tramutatosi in realtà. Posta accanto alla fermata del bus dell’Ipsia “G. Zanardelli”, ben segnalata e illuminata anche di notte, diventa uno strumento fondamentale per i pedoni, che così possono esercitare il loro sacrosanto diritto ad attraversare, mettendo in pratica quell’articolo (art. 3, comma 1) del Codice della strada che impone agli automobilisti di rallentare in prossimità di attraversamenti pedonali.
Bollettini parrocchiali
“100% Brescia” è la trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle Rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Lumezzane con collegamenti dal Comunale e in trasferta. Spogliatoi anche di Rodengo Saiano, Montichiari e Feralpi Salò.
Lettera firmata
La legalità dei farisei Egr. direttore, a proposito della gru e dei suoi ospiti, devo confessare che mi ha stupito l’insistenza con cui gli esponenti della maggioranza che ci governa, a Roma e a Brescia, hanno fatto appello al rispetto della legalità. Infatti sono anni che questa maggioranza fa scempio della legalità in tutte le direzioni. Usando lo strumento della legge solo per cancellare i reati e garantirsi l’impunità. L’esempio più recente della mentalità di questi personaggi lo hanno offerto i ministri Bossi e Maroni (due massimi esponenti della Lega dura e pura) che hanno coperto le avventu-
Radio Voce
“Comunità saretina” è il giornale della comunità di Sarezzo. L’ultimo numero è dedicato all’arrivo del nuovo parroco don Camillo Pedretti. All’interno alcune notizie dallavita parrocchiale, riglessioni e esperienze. L’ultimo numero con questa veste grafica, visto che pare essere in previsione un cambio.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
re notturne del Presidente del Consiglio. Il ministro Bossi ha detto che Berlusconi non è stato furbo, doveva telefonare a lui, o a Maroni, non alla questura. Il quale Maroni ha dichiarato in Parlamento che tutto è stato fatto secondo le regole, mentre c’è un giudice che nega di aver autorizzato l’affido della presunta nipote di Mubarak alla Velina mandata da Belusconi a prelevare la ragazza minorenne e chiaccherona. Evidentemente abbiamo due ministri che si fanno beffe della legge e di ciò che è giusto o è sbagliato. Le regole le fa chi comanda, quando vuole e come vuole. I voti della Lega aumenteranno ancora, ma non perchè la Lega difende gli interessi della gente, ma perchè la gente non vuole vedere che accanto a Roma ladrona, sfruttata anche dai leghisti, c’è anche una Milano ladrona. Questo non giustifica mai l’illegalità dei deboli, ma evidenzia l’ipocrisia dei molti farisei in circolazione. Lettera firmata
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.
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Lumezzane
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Karate il corso di autodifesa personale L’assessorato alle Pari Opportunità propone una nuova edizione del corso di autodifesa personale. In collaborazione con la scuola “Shotokan Karate Club” si apre con il mese di novembre che proseguirà sino a maggio 2011. “Senso del corso – dice il maestri Erio Contenti – è fornire strumenti per affrontare con sicurezza le situazioni di pericolo, dotati di una corretta preparazione tecnica e psicologica, in modo da controllare ansie e paure del momento”. Il corso è gratuito e si tiene ogni mercoledì al Palafiera dal 24 novembre al 25 maggio (ore 20.30/21.45). Info al numero 030.8929225/226.
Confartigianato. Rinnovato il consiglio direttivo del mandamento di Lumezzane: 345 associati su 878 artigiani
Caldera: opportunità di crescita di Angelo Seneci
Il Mandamento di Lumezzane di Confartigianato ha rinnovato il proprio consiglio direttivo. Flavia Caldera, presidente, sarà accompagnata per i prossimi quattro anni da Giuliana Tamburini, Francesco Mario Beccalossi, Ivano Salvatti, Martino Bossini, Roberto Perotti ed Eridio Cavagna. Forte dell’esperienza avuta come presidente provinciale e regionale del gruppo Donne Impresa di Confartigianato, Caldera ha le idee chiare. “Crediamo che l’esperienza associativa offra una importante opportunità di crescita, per le persone e per le imprese, e che il confronto e la condivisione di idee e opinioni portino a una maggiore consapevolezza e forza per produrre cambiamenti, particolarmente in un periodo di difficoltà come quello che stiamo vivendo”. Un altro intendimento fortemente voluto è quello di costruire rapporti di collaborazione con l’amministrazione comunale e con altre realtà sul territorio lumezzanese. In particolare, l’Agenzia formativa “Don Angelo Tedoldi” è stata individuata come una preziosa risorsa, in collaborazione con la
Il nuovo consiglio direttivo del Mandamento di Lumezzane di Confartigianato
Chiude la stagione delle auto e moto storiche Il club di auto e moto storiche valgobbino Emmebi 70 Classic, ha chiuso la stagione agonistica con la vittoria di un suo equipaggio, quello formato da Rampello-Migliorati con la Innocenti Mini Cooper 1300 Export, al recente Circuito del Garda. Insieme a loro un ottimo risultato l’hanno avuto Pasotti-Pintossi con la Triumph Tr3 e Cavagna-Pasini, con Osca 750. Il dominio degli equipaggi lumezzanesi è stato poi confermato dalla vittoria nei diversi raggruppamenti, con Sala-Bacci su Fiat 1100 Tv. Proprio Ezio Sala è il vincitore del primo campionato
sociale che Emmebi 70 Classic, rinato nel 2010, ha organizzato per i soci. Le manifestazioni che hanno formato la classifica sono state quelle dei raduni organizzati. Infatti, il direttivo, presieduto da Roberto Danesi, ha affiancato alle partecipazioni alle gare maggiori, di livello nazionale, quattro passeggiate turistiche con prove di abilità, per determinare il campione sociale. Il sodalizio, con 67 soci, ha creato una squadra corse, che si è distinta in ogni partecipazione. La sede, in via Cavour 4, è aperta i giovedì sera dalle ore 20.30 (a.s.)
struttura formativa di Confartigianato Unione di Brescia, per una offerta di formazione professionale e anche personale per lavoratori e imprenditori. “A tale scopo – continua Caldera – desideriamo stimolare l’apporto degli artigiani lumezzanesi, affinché, segnalando le eventuali e specifiche necessità, permettano di indirizzare le proposte formative verso soluzioni e figure professionali realmente utili alle aziende locali; ricordiamo che a fronte di interventi formativi, attualmente, è possibile usufruire di contributi erogati da vari enti, regionali o comunitari”. Dal momento che l’unione fa la forza, l’invito ai 345 associati sul totale di 878 aziende artigiane presenti in Valgobbia è quello di partecipare non solo per i servizi ricevuti dalla struttura, ma concretamente, negli incontri che verranno organizzati o per presentarsi con un potere di contrattazione di fronte ad altre realtà. “Questo favorirebbe i rapporti con gli istituti di credito, che è un altro dei temi che non vogliamo trascurare. A fianco delle varie possibilità di finanziamenti e agevolazioni, anche tramite la nostra Cooperativa di Garanzia, verificheremo eventuali disponibilità per stipulare convenzioni”.
Opere. La proposta “Adotta un’aiuola” nata nel 2005 solo negli ultimi tre anni si è fatta conoscere da tutti
Quando si può personalizzare il suolo pubblico con un A4 Il Comune di Lumezzane intende valorizzare il progetto “Adotta un’aiuola” rendendolo più conveniente per le attività commerciali. La proposta iniziale venne lanciata nel 2005 dall’assessore ai Lavori pubblici Sandro Pasotti. Il successo non fu certo immediato, è solo negli ultimi tre anni infatti che l’iniziativa è riuscita a farsi conoscere. Il progetto annovera molti paesi della provincia di Brescia e nasce con l’intento di coinvolgere cittadini privati, associazioni e ditte nella cura delle aree verdi presenti sul territorio. Gli interessati possono ottenere gratuita-
mente l’affidamento di un’area a scelta alla quale dedicarsi per un periodo di tre anni, salvo diverse disposizioni o rescissione da parte del Comune, provvedendo all’abbellimento e alla manutenzione ordinaria. Dietro semplice richiesta è pertanto possibile creare sul suolo pubblico uno spazio personalizzato, il quale rimarrà interamente di dominio comunale, ma presenterà una targa in formato A4 con il nome del custode. Da quest’anno il progetto vuole aprirsi un varco per entrare nel mondo di imprese e negozi: ora vi è l’opportu-
nità di assicurarsi una convenzione per sponsorizzare il proprio esercizio, includendo nella zona interessata un piccolo pannello pubblicitario, previo rispetto del formato previsto. “Attualmente – spiega l’Ufficio Ambiente – i partecipanti sono soprattutto pensionati, contiamo di ricevere più adesioni con questa novità. Al di là della volontà di stimolare i cittadini, per il Comune rappresenterebbe un’ottima occasione di risparmio nella manutenzione urbana”. “Adotta un’aiuola” rappresenta perciò il pennello che decora il paesaggio urbano, il tappeto che lo rende più accogliente, la sensazione che ci aiuta finalmente a percepirlo come casa nostra: è il piccolo gesto che può fare la differenza. (d.f.)
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Odeon. Ha preso il via la stagione 2010/2011, che vedrà attori come Elio Germano, Lello Arena, Maria Paiato
Per il grande piacere di cultura Il 30 novembre un testo di Erri De Luca, poi il teatro-canzone di Luporini e Gaber, “Erodiade”, Covatta & Iacchetti, Saverio La Ruina e da Zelig la comicità di Teresa Mannino La nuova stagione del Teatro Odeon promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane spicca per importanza del cartellone e completezza della proposta culturale complessiva, non solo nell’ambito del comune valgobbino ma dell’intero territorio provinciale. Un risultato costruito su un impegno ultradecennale e che prosegue anche nei momenti di congiuntura, nella ferma convinzione che la cultura sia un bene prezioso da proteggere e coltivare, elemento di crescita d’ogni persona e testimonianza diffusa dello sviluppo della comunità tutta. La stagione è iniziata con il tutto esaurito regiastrato per “Urge” di Bergonzoni ma procede con altri nomi eccellenti del mondo teatrale. Novità in ambito musicale è “Odeon Classic”: tre appuntamenti per una sezione inedita, per dare risalto alla tradizione musicale del territorio. L’iniziativa nasce in collaborazione con Rotary Club
Erri De Luca, il 30 novembre all’Odeon con “In nome della madre”
Valtrompia, che cura una serata a scopo benefico (progetto internazionale End Polio Now) in cui sarà eseguita “La Nona Sinfonia di Beethoven” (21 novembre). Il giovane talento bresciano del pianoforte Mauro Bertoli e il violinista Wolfgang David propongono “Celebrando Schumann” (5 novembre). “O dolce incanto. Omaggio a Giacinto Prandelli” (14 giugno), curato da Roberta Pedrotti, celebra a un anno dalla scomparsa la figura e l’opera del grande tenore lumezzanese. La prosa, con un pacchetto di 11 spettacoli, affianca le produzioni dei teatri stabili e di compagnie a grande visibilità (agli
allestimenti delle leve più interessanti del momento o di outsider a tutto campo. Come Claudio Misculin (17 novembre) che con la sua Accademia della Follia mette in scena la malattia mentale nel segno di una espressività potente scaturita da autentica esperienza di vita, o Saverio La Ruina, (24 marzo) che in “La Borto” affronta un tema delicato e drammatico eguagliando gli esiti del suo pluripremiato “Dissonorata”. Sono attesi beniamini del vasto pubblico e nuove rivelazioni, a comporre un quadro come sempre in equilibrio tra impegno e intrattenimento. Per l’allestimento goldoniano
tratto dai “Rusteghi” (17 febbraio) il regista Gabriele Vacis, compone un cast in cui spiccano i nomi di Eugenio Allegri, Natalino Balasso e Jurij Ferrini. Una doppia coppia di attori noti assicura messinscene di richiamo: Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti danno vita a “Niente progetti per il futuro” (1 febbraio), mentre Lello Arena e Roberto Herlitzka contrassegnano il riadattamento del grande classico di Cervantes “Don Chisciotte” (18 marzo). Straordinaria la partecipazione dello scrittore Erri De Luca, in scena con la versione teatrale del suo romanzo “In nome della madre” (30 novembre), come pure quella di Elio Germano, nuovo astro del cinema italiano premiato a Cannes come miglior attore, che dà voce al capolavoro di Céline “Viaggio al termine della notte” (10 febbraio). Brillano le presenze femminili, rappresentative di percorsi diversi ma di successo: Maddalena Crippa in un cult di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, “E pensare che c’era il pensiero” (14 dicembre), Teresa Mannino, rivelazione televisiva di Zelig (13 aprile) e su tutte la stella Maria Paiato, Erodiade testoriana (18 gennaio). Da segnalare una incisiva presenza musicale anche nella prosa: il teatro-canzone di Gaber per Maddalena Crippa, Gianmaria Testa e Fabrizio De André per Erri De Luca, per Saverio La Ruina l’esecuzione dal vivo di Gianfranco De Franco e per Elio Germano le originali partiture di Teho Teardo, David di Donatello e Premio Morricone per “Il Divo” .
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Alta Valle
Bovegno, il recupero di Baita Prada Si è completato nei mesi scorsi il recupero della Baita Prada nel comune di Bovegno. Posta a quota 1709 metri, l’edificio rientra nel progetto di riqualificazione ambientale della Comunità montana che interessa anche il miglioramento in termini faunistici della località Craparo Basso nel comune di Collio (importo totale 70mila euro). La Baita Prada è stata ricostruita recuperando il più possibile materiale esistente in loco e rispettando la originaria tipologia costruttiva, compreso il manto di copertura del tetto in tavoloni di legno. Un fabbricato che sarà punto di appoggio per chi che transita sul sentiero Cai n. 339 che collega Valtrompia e Valcamonica.
Lodrino. Gli amici di Padre Remo, missionario salesiano nativo del paese valtrumplino, chiamano alla solidarietà
L’aiuto alle suore della Dottrina Cristiana che vivono all’Aquila Un attto di solidarietà, di affetto e riconoscenza verso le suore che hanno accompagnato il missionario nella sua missione in Bolivia, continuando anche dopo la sua scomparsa di Edmondo Bertussi
“Il nostro è un atto di solidarietà ma anche di affetto e riconoscenza verso le suore missionarie della Dottrina Cristiana dell’Aquila per il tanto fatto in Bolivia con il nostro padre Remo Prandini”. Così il presidente Vigilio Bettinsoli presenta la iniziativa lanciata nei giorni scorsi dalla Onlus lodrinese Amici di Padre Remo, nata nel nome del religioso salesiano nel 1993: una raccolta fondi per le Suore con Casa Madre in Abruzzo. Continua così un percorso segnato dal filo rosso della generosità iniziato quasi 25 anni fa. Era il 1986: Padre Remo Prandini, salesiano di Lodrino, giungeva ad Hardemann, in Bolivia, villaggio di campesinos bisognoso di tutto. Chiese aiuto alle suore della Dottrina Cristiana: arrivarono suor Albina, suor Ma-
suor Nazarena a Lodrino con Vigilio Bettinsoli e don Viatore
ria Grazia e suor Pierina. Pochi mesi dopo padre Remo scomparve nel pomeriggio di Natale mentre guadava un fiume portando sulla bicicletta i regali per i ragazzi dei villaggi. Le suore rimasero: dicono che lo sentono vicino in ogni momento ad aiutarle e proteggerle. Nasceva la onlus lodrinese. In Bolivia fiorivano i “miracoli” di Padre Remo: scuole, convitto, un intero villaggio (32 case unifamiliari), finanziate dai sosteni-
tori degli Amici, privati o associazioni come il Rotary, con il contributo (aree) dei campesinos. Ultimamente hanno aperto un ospedale aiutate dai locali. Sono all’Aquila dal 1890: vi hanno perso tutto, case e scuole. Sono come Padre Remo in quel 1986. Costrette a una diaspora in strutture distanti anche 30 chilometri dalla città, vi tornano ogni giorno perché non hanno mollato: operano già nelle scuole della pe-
riferia prefabbricata. Di tutto questo ha parlato a Lodrino la loro superiora suor Nazzarena: vogliono ricostituire la loro Comunità nella casa meno danneggiata nel centro dal terremoto, perché “l’Aquila torni a volare”. Gli Amici di Padre Remo hanno deciso di aiutarle e fanno appello a tutti i valtrumplini. Come partecipare? Ecco: Amici Padre Remo cod. IBAN per bonifico IT48C0839655520000000201495.
Brozzo: la riscoperta del vecchio asilo come scuola all’avanguardia in atmosfera fiabesca È all’insegna di un rinnovato e crescente interesse nei confronti dei bambini che si pone il progetto di risistemazione e ingrandimento della scuola dell’Infanzia di Brozzo “Don Luigi Fausti” che, esistente dagli anni Quaranta, negli ultimi tre anni ha finalmente assunto una nuova veste architettonica, sfruttando in modo più funzionale i vecchi spazi e allestendo nuove stanze più idonee ai vari progetti della scuola materna inerenti allo sviluppo della psicomotricità, l’educazione igienico-sanitaria, l’emotività, la scoperta dei mestieri e tano altro. Per permettere il normale sviluppo di queste attività l’asilo necessita ancora di migliorie e di spazi più vasti. Infatti, l’ammi-
nistrazione ha richiesto un contributo regionale per il rifacimento del tetto, del solaio sottotetto e delle solette di alcuni piani, per motivi di sicurezza e per sviluppare al massimo le attività che le varie sezioni della scuola materna prevede. Tra queste spicca la sezione Primavera, dedicata ai più piccoli, che è frutto di un progetto in itinere per favorire e far nascere fin dalla più tenera età una cultura orientata al rispetto e alla salvaguardia di ciò che ci circonda. Molte le idee, ma mancano i soldi e come afferma il presidente dell’Amministrazione Luigi Quagliarella “Le rette e i contributi del Comune e della Chiesa non bastano.” I precedenti lavori hanno permesso di far ri-
vivere una vecchia terrazza inutilizzata come una sala giochi e palestra per le attività più pratiche e legate allo sviluppo psicofisico dei bambini. Tutta la struttura, dalla mensa alle sezioni dedicate alle fasce di età trasuda di comodità e semplicità in un’atmosfera fiabesca, dove ogni particolare sembra adattarsi alle dimensioni e alle esigenze dei bambini. Molti sogni da realizzare, idee e consapevolezza che il destino dell’umanità sta proprio nell’instillare nelle future generazioni, fin dalla prima età, sentimenti e valori che ci rendono la specie vivente più intelligente e capace di creare in crescendo o ripristinare le migliori condizioni di vita sul pianeta. (a.m.)
Una veduta di Brozzo
La Voce della Valtrompia novembre 2010
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Storie. Il parroco di Cesovo che scriveva a don Luigi Sturzo per ottenere un aiuto nella costruzione della strada
Don Bernardo Butturini: il prete che pensa in grande per la gente Progetti e sostegno per la parrocchia dell’Alta Valle che ha ottenuto, grazie alle sue 115 lettere, la strada che porta da Marcheno al sagrato della chiesa di Edmondo Bertussi
Guarda fiero dal finestrino della Topolino arrivata sul sagrato della sua chiesa a Cesovo: è la sintesi emblematica di una “battaglia” di oltre dieci anni di don Bernardo Butturini il parroco dal 1932 di Cesovo, comunità di 300 fedeli a Marcheno e qui scomparso e sepolto nel 1964. Vivissima tra la gente la sua memoria, dopo quasi mezzo secolo: ha segnato la storia del paese garantendone il futuro con la strada carrozzabile che negli anni ’50 ha sostituito la mulattiera verso il capoluogo. Bresciano, nato a Milano nel 1904 perché lì lavorava il padre Bernardo, fu ordinato sacerdote nel 1929. Dopo due anni a Passirano come curato, nel 1932 era a Cesovo. “Quando arrivò – ricorda Antonietta Bertussi, sua domestica nel dopoguerra – cambiò
Don Bernardo Butturini sulla sua Topolino nel 1957
subito l’aria: era scomparso don Angelo Balduchelli santo uomo ma formale e scrupolosissimo. Don Bernardo diede il primo posto ai ragazzi in chiesa con le panche davanti ai banchi, coinvolse i giovanotti a portar su sabbia a piedi da Brozzo per dare mano al rifacimento interno della Chiesa ma era con loro nelle feste domenicali in gite o altro dopo Messa e Vespri”. Poi arrivò la guerra: dopo l’8 settembre del ’43 Cesovo divenne crocevia di partigiani, fuggiaschi sui monti verso Valcamonica e Svizzera. Nove giova-
ni renitenti erano nascosti in paese: rastrellamenti di fascisti e tedeschi erano continui. Don Bernardo aiutava, pregava e taceva. Convocato nella caserma di Brozzo alla risposta “Li ho visti quando sono partiti soldati e poi mai più” fu rilasciato dal comandante: “Lei è il padre di tutti...”. Un sacerdote straordinario e geniale brevettò anche una serranda per le case di montagna. Pastore dell’anima e del corpo sapeva bene che si prega meglio se lo stomaco non è vuoto: passata la buriana capì che una strada carrozzabile era essen-
ziale per la sopravvivenza del paese, per raggiungere le fabbriche in basso in pieno sviluppo. Cominciò la sua battaglia. Tra il ’48 e il ’50 spediva 115 lettere raccomandate alle diverse autorità di provincia e governo: dal senatore Angelo Buizza al sottosegretario Egidio Ariosto fino a don Luigi Sturzo (lo aiutò). Nel ’53, sindaco Davide Rizzinelli, segretario Dante Nassini, consiglieri di Cesovo Lia Bertussi e Vittorio Zanoletti, iniziavano i lavori: a marzo ’57 la strada arrivava alla Chiesa come don Butturini aveva sognato.
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Media Valle
Il libro "Valtrompia nell'altra storia" Mercoledì 24 novembre al teatro San Faustino di Sarezzo viene presentato “Valtrompia nell’altra storia. Donne, uomini, comunità, tradizioni”, quarto e ultimo volume che conclude il cammino aperto con arte, storia ed economia. Realizzato con il sostegno di Lions Club Valtrompia, Comunità montana e Fondazione civiltà bresciana, il libro è dedicato agli uomini e alle donne che hano abitato le terre valtrumpline tra ‘800 e ‘900, ai diversi modi di vivere, alle forme associative e di incontro. Per info e prenotazioni del volume rivolgersi a Virginio Novali (tel. 335.6816344, e-mail virginio.novali@mecnova.it) o Graziella Pedretti (tel. 030.833741, e-mail cultura@cm.valletrompia.it).
Sarezzo. Dopo una fase di sperimentazione è ora nato il primo Gruppo di acquisto solidale valtrumplino
Far acquisti in modo solidale con lo spirito del Gastrompia Sono diciotto le famiglie aderenti, da Gardone a Villa Carcina, per combattere lo spreco, sostenere l’economia dei piccoli produttori e mettere in pratica un nuovo stile di vita. di Andrea Alesci
Il facile gesto della spesa al supermercato è un ricordo per quelle famiglie che aderiscono a un Gruppo di acquisto solidale, i cosiddetti Gas. Anche in Valtrompia ce n’è uno in embrione e ora ha deciso di costituirsi ufficialmente per far conoscere l’esperienza maturata. “Il nostro Gas è giovane – dice Susanna Martinelli, una delle responsabili – e ha cercato di svilupparsi contando sull’appoggio del primo gruppo nato in provincia di Brescia nel 1997 (Gassoso) e di una realtà che ormai si avvia a compiere tre anni, ossia il Gaspiano di Mompiano. Anche se per ora non abbiamo ancora una sede, il centro della nostra associazione è a Sarezzo ma raccogliamo famiglie da Gardone sino a Villa Carcina: con le nuove adesioni siamo arri-
vati a 18 nuclei familiari, più altre persone interessate all’esperienza. Quella che cerchiamo di portare avanti è una modalità alternativa di acquisto mirata a valorizzare e sostenere la produzione locale, con il minor impatto possibile sull’ambiente”. Principio base dei Gas è la cooperazione attiva dei partecipanti. “L’impegno iniziale – puntualizza Susanna Martinelli – non è poco, però, la nostra è una scelta di vita, consapevole e valoriale.
Seguiamo un calendario con scadenze di ordini e ritiri, comunicazioni via mail e l’arrivo delle merci concentrato in un giorno”. Una filosofia d’acquisto che alla lunga porta un risparmio economico, ma più di tutto promuove un meccanismo che combatte lo spreco e sostiene l’economia dei piccoli produttori. “All’inizio – spiega Susanna Martinelli – si effettua una selezione dei produttori, orientando la scelta verso aziende vicine e a conduzione
La Croce Rossa di Gardone e il corso di disostruzione pediatrica La Croce Rossa Italiana non è soltanto l’emergenza del 118, ma un apparato di volontari pronti a mettersi a disposizione in progetti di prevenzione. Questo il senso del corso di “Manovre di disostruzione pediatriche” tenuto in Valtrompia dalla sezione locale di Gardone. “L’incontro del 29 ottobre a Inzino – dice il presidente locale, dottor Marino Appodia – ha registrato 150 presenze e anche per quello che si terrà venerdì 19 novembre (ore 17/19) al teatro S. Faustino di Sarezzo siamo già attorno alle 200 richieste. Si tratta di un corso rivolto a tutte quelle persone (insegnanti, genitori, educatori, corpi di polizia) che hanno a che
fare quotidianamente coi bambini. Ogni anno in Italia ci sono una cinquantina di famiglie distrutte da una tragedia senza confini: bambini che perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo o perché chi li assiste nei primi drammatici momenti non sa come comportarsi. Ecco perché questo corso è un’occasione importante per imparare poche manovre che possono salvare una vita”. Un progetto realizzato da Cri in collaborazione con Comunità montana, comuni di Gardone, Sarezzo, Lumezzane e l’appoggio del prof. Valentino Maffina, coordinatore degli istituti scolastici della Valle. “A proporre lo spunto per il corso è
stato Silvestro Cavagna – aggiunge Marino Appodia –, seguendo il lavoro condotto dal medico volontario e referente nazionale Marco Squicciarini. A Sarezzo così come nell’appuntamento di Lumezzane all’Odeon (26 novembre), sul palco ci sarà il referente regionale Domenico Brienza. Un corso – chiude il presidente Appodia – di vitale importanza, che abbiamo intenzione di ripetere per i ristoratori, mentre per la primavera ce n’è in previsione uno di 5 ore (teoria e pratica), oltre alla disponibilità a collaborare con gli enti provinciali interessati”. Info sui siti web www.cri.it e www.manovredisostruzionepediatriche.com.
familiare. Inoltre, un Gas è anche un laboratorio sociale, grazie al ritrovo mensile durante il quale discutiamo novità, cambiamenti, riflessioni”. Una realtà, quella dei Gas, che trasforma i clienti in co-produttori, mettendo in pratica stili di vita che rendono le famiglie una sorta di avanguardia del cambiamento. “Con il Gas – chiude Susanna Martinelli – sosteniamo direttamente i produttori, capiamo le dinamiche dei prezzi, possiamo instaurare un dialogo ed eventualmente chiedere che un prodotto venga modificato. Come Gastrompia ci riforniamo presso aziende locali come Pesei di Tavernole per marmellate, conserve, salse, Azienda agricola Zerma di Bovegno per formaggi, burro, carne di mucca e maiale e La Bottega del Mondo di Gardone per caffè, tè, cioccolato, cosmetici e detersivi; poi, prendiamo ortaggi e frutta dalla cremonese Iris, verdura, legumi e riso dall’Ambiente Naturale di Gambara, mentre latte e yogurt presso il Biocaseificio Tomasoni di Gottolengo. Il parmigiano reggiano arriva da Parma Bio, l’olio dal Lago di Garda, infine dalla siracusana Le Galline Felici ci facciamo spedire agrumi e prodotti tipici della Sicilia”. Per informazioni dettagliate e nuove adesioni a Gastrompia consultare il sito web www.gastrompia.ilbello.com o mandare un’e-mail a gastrompia@ gmail.com.
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Comunità Montana. Dal 17 al 19 novembre al Salone italiano dell’educazione
Il Sistema archivistico va incontro alla scuola Nell’ambito del progetto “Ardesia” l’invito alla manifestazione genovese. Fra i progetti rilevanti “Füzina”, banca dati online per la raccolta di ricerche scolastiche di Lia Micale
Il Sistema archivistico di Valle Trompia partecipa ad “ABCD – Salone italiano dell’educazione” che si tiene a Genova dal 17 al 19 novembre, nell’ambito di un progetto denominato “Ardesia” e promosso dal Sistema archivistico e dal Dipartimento di studio del territorio. “La nostra presenza – dice Graziella Pedretti, responsabile dell’Are Cultura in Comunità montana – è frutto del fertile rapporto tra archivi e scuole maturato a partire dagli anni Ottanta e sviluppatosi secondo numerose proposte: laboratori didattici, visite guidate agli archivi storici, incontri ludici in archivio, corsi di aggiornamento per insegnanti, consulenze archivistiche. Un rapporto che è in continua evoluzione e soprattutto sviluppato attorno un tavolo periodico
La sede del Sistema archivistico, bibliotecario e museale a Gardone Vt
di incontro tra docenti e operatori dei servizi culturali della Comunità montana (biblioteche, archivi, musei), che prende corpo periodicamente nel Dipartimento di studio del territorio”. Una possibilità di confronto e progettazione tra il mondo scolastico e quello dei beni culturali che ha permesso di realizzare vari progetti. “Ad esempio – aggiunge Graziella Pedretti – particolare rilevanza ha avuto il “Curriculum
locale”, modello di ricerca didattica in cui è previsto un approccio e un impiego fruttuoso delle fonti bibliografiche, archivistiche e museali, ma anche la realizzazione di “Füzina”, banca dati realizzata insieme all’Ufficio scolastico provinciale in cui è possibile raccogliere le ricerche scolastiche sulla storia, la cultura e l’ambiente riguardanti la Valle Trompia (http://escuola. provincia.brescia.it)”.
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Gli 'Alieni del Ponte' a Gorgonzola Siamo sul pianeta Terra nel 2300. Gli alieni, da tempo scoperti, sono una minaccia per il genere umano. Il governo decide di spedire una piccola navicella spaziale in esplorazione di pianeti limitrofi, ma gli abitanti di Marte, acerrimi nemici degli umani, sono pronti a tutto per distruggere l’equipaggio inviato. Questo scenario è descritto in un cortometraggio che i ragazzi della cooperativa Il Ponte, che ha sede a Cailina in via Toscana 7, hanno presentato al “festival del cinema nuovo” di Gorgonzola, concluso il 16 ottobre scorso, aggiudicandosi il primo premio come miglior scenografia. La cooperativa il Ponte opera, dagli inizi degli anni ’90, a sostegno di più di una ventina di ragazzi che presentano disabilità di livello medio-lievi e che provengono dai comuni di Villa Carcina, Concesio e limitrofi. La gestione è affidata a educatori professionali affiancati da una quarantina di volontari dell’ Associazione “Amici di Boo!”. Se qualcuno volesse dare una mano sarà bene accetto e potrebbe anche approfittare per apprendere o perfezionarsi in alcune delle tante attività che vengono svolte (pittura su vetro, découpage, giornalismo, teatro, cortometraggio, cucina, utilizzo del pc, musica, ippica, sport). Oltre al volontariato diurno c’è quello serale con esperienze divertenti e stimolanti per tutti (cinema, teatro, spettacoli, concerti, bowling, feste e sagre con allestimento di bancarelle o attività di animazione). Ogni anno si organizza una festa d’Estate, una di Natale e si prepara il carro di Carnevale. È bello raccontare come è nato il nome degli amici volontari. Una di loro, che lavora in una scuola elementare, vede, in un cestino, un simpatico pupazzetto, lo prende in mano e legge sul pigiamino il nome Boo! Da quel giorno il “pupazzo Boo!” divenne la mascotte dei volontari, ma si sta ancora cercando il bambino che l’ha dimenticato... roba da pazzi! (g.b.)
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Bassa Valle
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Muratello e il nuovo oratorio Domenica 28 novembre alle ore 18.30 scatterà l'inaugurazione ufficiale del nuovo oratorio di Muratello. Una ristrutturazione cominciata la scorsa estate e che ha riguardato gli spazi dedicati alle attività di catechismo e del Cag, con le stanze ampliate e rese comunicanti per mezzo dell’inserimento di porte a scorrimento. Anche l’edificio del vecchio teatro, un tempo diviso fra parrocchia e scuola materna, è stato rimesso a nuovo grazie al trasferimento dell’asilo in una nuova sede. i due piani sono stati riorganizzati: a pianterreno una cucina nuova, nel seminterrato due sale prove per i gruppi musicali; inoltre, ci sono un ascensore interno e un nuovo comparto di servizi.
Concesio. Investiti 800mila euro per ampliare la struttura. Termine dei lavori previsto per la primavera 2011
Più grande l’oratorio di Costorio di Andrea Alesci
Nella giovane frazione di Costorio già da qualche mese sono cominciati i lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’oratorio. “Distaccatosi nel 1953 dalla Pieve di Concesio e divenuta parrocchia indipendente – spiega il parroco don Gianluca Gerbino –, Costorio ebbe sin da subito strutture importanti come il teatro, dedicato alle attività culturali, e il campo sportivo, voluti dal parroco di allora don Armando Porteri. Con il passare degli anni il complesso oratoriale venne sistemato e adattato alle esigenze del tempo, ma adesso aveva bisogno di essere messo in regola con le nuove normative sulla sicurezza. Già quattro anni fa eravamo intervenuti per creare un nuovo blocco di spogliatoi, al quale oggi possiamo dare continuità con il rifacimento e l’ammodernamento di tutte le altre strutture”. Momentaneamente ristretto in lunghezza per dare agio alla gru di muoversi, il campo da calcio è circondato da una sorta di ‘C’ in cemento, che va a costituire il corpo dell’oratorio. “Dopo gli spogliatoi per i giocatori avremo quello per l’arbitro, una stanza per l’infermeria e una dedicata alle attività di
I lavori in corso all'oratorio di Costorio
Il convegno del "Progetto Atlantide" Dopo dieci anni di intenso lavoro sulle fonti e i documenti storici del territorio di Concesio, l’Associazione Culturale “Progetto Atlantide” porta alla superficie gli esiti delle proprie ricerche in un convegno che intende fare il bilancio dell’attività e interrogarsi sugli strumenti a disposizione dei ricercatori. Mercoledì 17 in biblioteca alle ore 20.30 interverrà il prof. Paolo Sorcinelli, docente di Storia Sociale all’Università di Bologna, su “Un archivio digitale di memorie (voci, volti, luoghi) per catturare la storia del Novecento”. Giovedì 18 novembre,
invece, alle ore 16.30 “Dalla traccia alla fonte. Un percorso didattico tra emozioni e cognizione a cura della dott.ssa Susanna Cancelli, supervisore di tirocinio all’Università Cattolica di Brescia; a seguire “La didattica dei beni culturali e ambientali: un modello di ricerca”, realizzato da Sibca e Dipartimento di Studio del Territorio rete istituzioni scolastiche di Valle Trompia e illustrato dalla formatrice didattica Maria Lilla Caccagni. Info sul sito web www.progettoatlantide.org o contattando Giovanni Boccingher (tel. 338.4849783, e-mail boccingher@tin.it).
segreteria; quindi il bar, la cucina con annessi locali di servizio e tre aule ricavate all’interno di un salone per mezzo di parete semovibili, in modo da poter disporre di uno spazio polifunzionale. Infine, nel progetto abbiamo previsto un piano interrato in parte adibito a magazzino e accessibile con una rampa sul lato ovest del campo”. Sempre foriero di molte iniziative, il centro sportivo parrocchiale di Costorio aveva bisogno di un intervento che lo rendesse più organico e funzionale. “Nelle nostre intenzioni – spiega don Gianluca – avremmo voluto alzarci di un piano, ma il vincolo volumetrico imposto dalla vicinanza al bacino del fiume Mella non ce l’ha permesso. Comunque, la struttura verrà costruita secondo l’ottica del risparmio energetico con l’installazione di pannelli fotovoltaici e pompe di calore, che consentiranno l’autonomia rispetto all’uso degli impianti d’illuminazione e di riscaldamento. I vecchi spogliatoi presenti sul lato libero del campo verranno abbattuti, e lo spazio liberato verrà probabilmente destinato ad area verde”. Elaborato e seguito dal geometra Enzo Soregaroli e oggetto di un investimento nell’ordine degli 800mila euro, il progetto del nuovo oratorio di Costorio dovrebbe divenire realtà ad aprile 2011.
Valle del Garza. Il 20 novembre sarà inaugurato l’ambulatorio di medici di base in piazza Giovanni Paolo II
Nuova sede ambulatoriale per le esigenze dei navensi A partire dalla primavera del 2009 avevano avuto inizio i lavori per il trasferimento dei locali dell’ambulatorio navense, dall’area sottostante il municipio alla più centrale e innovativa piazza Giovanni Paolo II. L’inadeguatezza del precedente immobile ospitante gli ambulatori, derivante soprattutto dagli ambienti ormai obsoleti, ha spinto il Comune di Nave al trasferimento del polo in una località più facilmente raggiungibile e più funzionale, dove i diversi enti, comprensivi della fondamentale Guardia Medica, fossero meglio ripartiti.
L’idea, così come poi, passo dopo passo, è stata messa in atto, prevedeva l’ubicazione al primo piano del nuovo edificio del presidio Asl e della sottostante farmacia comunale. Nello stesso stabile hanno sede altri enti, destinati a erogare diverse prestazioni: specialistiche (dermatologia, cardiologia, oculistica, ortopedia), per quanto riguarda l’Azienda degli Spedali Civili di Brescia; a carattere minorile, da parte di Civitas non meno importante l’effettuazione di prelievi da parte di Eurolab. Di valore strategico, per la creazione di un polo socio-sanitario
La sede dell'ambulatorio di Nave
in grado di soddisfare i bisogni degli utenti, il 20 novembre alle ore 17.30 verranno inaugurati al secondo piano gli ambulatori - concessi in comodato gratuito dal Comune - dei medici di base facenti capo ai paesi di Nave, Bovezzo e Caino. L’obiettivo è quello di fornire la copertura dell’intera giornata grazie alla turnazione dei suddetti. Ad oggi i medici di base aderenti sono: Dott. Mauro Liberini, Dott. Bruno Roncoli, Dott.ssa Lidia Mazzardi, Dott. Dario Benerecetti, Dott. Ennio Zani, Dott.ssa Maria Caterina Graz, Dott. Giancarlo Galafassi, Dott.ssa Nidia Baroni, Dott. Fabio Pederzani, Dott. Flavio Bonafini e Dott. Camillo Maria Andreolli. Il progetto, costato 180mila euro, è stato finanziato dalla società Nave Servizi. (b.f.)
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Economia L’incontro
Stefano Lucchini Gli impianti e la sfida vinta dalla famiglia Lucchini
Il Maniva nel cuore fra passione e lavoro Il ventitreenne alla guida del comprensorio sciistico Stefano Lucchini
di Andrea Alesci
Sotto la cortina di nebbia che riempie come un morbido lago di nuvole lo spazio tra il Monte Maniva e le cime oltre il lago di Garda, incontriamo Stefano Lucchini, indaffarato negli ultimi accorgimenti alla nuova seggiovia Persole-Dasdana. Ventitré anni, responsabile del comprensorio al Maniva e con le idee molto chiare sul futuro. Che cosa ti ha portato quassù? Sin da piccolo venivo con i miei in questo riposante angolo della Valtrompia, quando ancora la nostra famiglia non era legata economicamente alla montagna. Ci è sempre dispiaciuto vedere come nel tempo fosse stata abbandonata a se stessa e, quando mio papà Imerio nel 2005 decise di affrontare quest’avventura in prima persona, fui contento di farne parte. Un impegno gravoso, non solo economicamente: com’è organizzato il lavoro? La sfida era impegnativa e finora gli investimenti sono stati nell’ordine dei 20 milioni di euro, dei quali 2,5 soltanto per l’ultima seggiovia che sale verso quota 2089 metri al Dasdana. Mio cugino Alberto cura insieme a me la gestione globale del comprensorio, però, avendo uno studio contabile non riesce a essere sempre presente, così io sono di fatto operativo sul campo, seguendo gli impianti sciistici e la direzione lavori. Anche i miei tre fratelli hanno deciso di abbracciare questa nuova impresa di famiglia: Massimo gestisce la Locanda Bonardi, mentre
Sergio e Lorenzo si occupano dello Chalet. Inoltre, possiamo contare su un nutrito e affiatato gruppo di dipendenti: 25 si occupano degli impianti, 11 per l’albergo e fino a 15 per lo chalet (a seconda dei periodi).
Che cosa significa gestire un comprensorio sciistico? Il settore turistico offre la grande possibilità del riscontro immediato con il pubblico, così se vediamo che la gente è contenta lo siamo pure noi.
Il Maniva e la stagione dello sci Con la stagione sciistica che aprirà i battenti il prossimo 4 dicembre, la Maniva Ski si prepara nel modo migliore per accogliere gli amanti della neve. “Abbiamo appena terminato la nuova seggiovia Persole-Dasdana – dice Stefano Lucchini – e ad oggi possiamo contare su un totale di diciassette piste (2 baby, 9 blu, 4 rosse e 2 nere). Abbiamo preservato il lato sinistro più panoramico della pista Dasdana per consentire agli scialpinisti di continuare a salire indisturbati anche con gli impianti. Da quest’anno (sempre in zona Dasdana) sarà in funzione anche lo Snow Park, completamente rinnovato da un pool di professionisti e con ostacoli predisposti secondo tre gradi di difficoltà (facile, medio, difficile). Per lo sci di fondo abbiamo un anello competitivo da 5,5 chilometri nella zona bassa dei Persek che gira tutt’attorno al laghetto e poi s’inoltra
La nuova seggiovia Persole-Dasdana
nel bosco; e un anello di 2 chilometri per principianti di fianco al Bonardi. Infine, vicino allo chalet ci sarà una zona dedicata a bob e slitte”. Un comprensorio che si è allargato e ha mantenuto salda la collaborazione con la scuola di sci Tre Valli guidata da Pierfranco Tanghetti (tel. 030.922506, cell. 334.675679), che può contare su una trentina di maestri e continua a lavorare di concerto con gli istituti scolastici abbinando la pratica della disciplina sciistica a visite di conoscenza del territorio montano. Iniziative come quella del 18 dicembre, quando si terrà la 5ª edizione di “Maniva di luna”, camminata notturna con partenza alle ore 18 dal piazzale antistante la Locanda Bonardi (termine iscrizioni 12 dicembre ore 16). Per informazioni sulla manifestazione e sul comprensorio visitare il sito web www.manivaski.it.
L’importante è lavorare sempre guardando con lungimiranza al futuro. Il bacino d’utenza abbraccia un po’ tutta la provincia di Brescia, poi Cremona, Milano e Mantova. Di recente abbiamo perfezionato anche una serie di pacchetti vacanza per chi viene da fuori con soggiorni al Bonardi e skipass sulle piste. Come si è evoluto il comprensorio? Da tre anni a questa parte siamo riusciti a trasformarlo con impianti di ultima generazione e possiamo competere con località come Colere e Montecampione. In totale abbiamo tre seggiovie, due sciovie e tre tappeti per un totale di quaranta chilometri di piste sciabili, potendo contare anche su un laghetto artificiale che arriva a fornire 60.000 metri cubi di neve. Quali sono i progetti futuri? Sul fronte sciistico vogliamo riuscire dal prossimo anno ad aprire una pista anche in notturna (dalle 17 alle 22 di sera). Ci stiamo impegnando molto sugli impianti, portando avanti al medesimo tempo una visione globale del territorio: infatti, godendo di una fortunata posizione paesaggistica, anche durante la bella stagione accogliamo i numerosi appassionati della pesca sportiva, i camminatori e i ciclisti di passaggio lungo strada e sentieri. Inoltre, stiamo portando avanti anche il discorso riguardante la zona dei radar, che abbiamo acquisito in società con Ghizzardi e Marchina e al momento sono al vaglio alcune ipotesi per lo sviluppo futuro dell’area, fra cui un progetto per un centro di comunicazione o la costruzione di un centro d’allenamento in quota per società sportive.
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Speciale caccia. Reazioni forti dei cacciatori alle posizioni prese dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla
Carlo Bravo: “La Lega e il Pdl hanno disatteso le promesse” Al centro della discussione il "Manifesto per la coscienza degli animali" sottoscritto da parte del Governo, dall'oncologo Veronesi e da alcuni personaggi dello spettacolo di Elisa Bassini
Le recenti posizioni dell’on. Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo, a favore dell’abolizione della pratica venatoria hanno scatenano numerose reazioni dal mondo politico e soprattutto da parte delle doppiette di tutta la Penisola. In occasione dell’apertura della stagione della caccia, infatti, l’onorevole del Pdl, insieme all’oncologo Umberto Veronesi e a numerosi personaggi della cultura e dello spettacolo, ha redatto un “Manifesto per la coscienza degli animali”, nel quale si condanna la caccia in quanto “un atto stupido, crudele e nocivo al sentimento morale”. Parte del Governo sembra condividere queste posizioni, tanto che il presidente del Consiglio, in un messaggio inviato alle associazioni ambientaliste del fronte anti-caccia, ha parlato con toni positivi di “battaglie condivise dalla maggior parte degli italiani”. Queste affermazioni hanno suscitato lo sdegno e la rabbia dei cacciatori che, in occasione delle ul-
Carlo Bravo con Roberto Formigoni
time elezioni, hanno destinato il loro voto al centrodestra o alla Lega, nella convinzione di veder protetta la pratica venatoria, espressamente difesa da alcuni membri di questi partiti durante la campagna elettorale. La notizia recentissima è che 92 senatori del Pdl hanno pubblicato un documento contro le proposte del ministro Brambilla, proprio nei giorni in cui, sul tavolo dei lavori alla Camera, si discute sull’abolizione dell’art. 842 del Codice civile, ovvero quello che permette di cacciare in terreni privati. “Stiamo valutando la nostra posizione durante le prossime tornate elettorali”, commenta Carlo Bravo, presidente regionale del movimento
politico dell’Acl. “Esponenti del Pdl e della Lega avevano promesso di modificare la legge nazionale 157 sulla caccia, allineandola con quella dei Paesi europei, nei quali la normativa è meno restrittiva. Questa promessa è stata disattesa e stiamo cercando di organizzarci a livello nazionale con un nostro partito insieme alle altre associazioni venatorie, sull’esempio di Paesi europei come la Francia. In Italia ci sono circa 800mila cacciatori, ai quali si aggiungono tutti coloro che lavorano nell’indotto della caccia.Siamo convinti di poter raggiungere un buon numero per far sentire le nostre ragioni”, continua Carlo Bravo. La protesta e l’organizzazione di un
movimento nazionale passa anche dal mondo di Internet: in questi giorni, i blog specializzati stanno raccogliendo numerose richieste dei cacciatori interessati alla formazione di un partito autonomo in tutta la Penisola. Un fattore tutt’altro che trascurabile riguarda l’intero indotto legato alla caccia: il settore delle armerie, eccellenza italiana e in particolare bresciana, quello dell’allevamento dei cani e degli animali e le aziende che producono dai mangimi al vestiario hanno già registrato un ribasso del 30% sulla produzione e le perdite potranno aumentare nel caso in cui il Governo adotti delle misure maggiormente restrittive.
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Cultura
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La "Biblioteca delle favole" in giro per la Valle Si ripete per la quarta volta la collaborazione tra Comune di Lumezzane e Sibca (Sistema dei Beni ambientali e culturali) per la realizzazione della mostra itinerante â&#x20AC;&#x153;La biblioteca delle favoleâ&#x20AC;?. Da marzo a novembre 2011 lâ&#x20AC;&#x2122;allestimento di â&#x20AC;&#x153;Aladino e la lampada magica girerĂ â&#x20AC;? per otto biblioteche della Valle. A Marcheno dal 3 al 16 marzo, a Bovezzo dal 19 al 30 marzo. Villa Carcina ospiterĂ la favola dal 2 al 16 aprile, mentre Nave dal 27 aprile allâ&#x20AC;&#x2122;11 maggio. A Lodrino dal 16 al 30 maggio e dopo la pausa estiva sarĂ a Tavernole dal 3 al 17 ottobre, prima di spostarsi ai conďŹ ni con la cittĂ : Collebeato dal 21 ottobre al 2 novembre e Ome dal 5 al 16 novembre.
Lumezzane. Aperta ďŹ no al 28 febbraio la rassegna ďŹ abesca ideata da Sonia Mangoni e Laura Staffoni
Nella Torre la favola di Aladino di Rosa Casari
Come una grossa lampada magica, il 13 novembre la Torre Avogadro di Lumezzane sâ&#x20AC;&#x2122;è avvolta dâ&#x20AC;&#x2122;un fantasioso velo di magia per inaugurare lâ&#x20AC;&#x2122;ottava edizione de â&#x20AC;&#x153;La Torre delle favoleâ&#x20AC;?, iniziativa divenuta lieta tradizione nel comune valgobbino e organizzata con fervente passione dallâ&#x20AC;&#x2122;assessorato alla Cultura con il contributo di Regione Lombardia. Una torre da strofinare nel segno della favola scelta questâ&#x20AC;&#x2122;anno dalle ideatrici Sonia Mangoni e Laura Staffoni: Aladino e la lampada magica. â&#x20AC;&#x153;Da novembre a gennaio â&#x20AC;&#x201C; dicono le due curatrici della rassegna â&#x20AC;&#x201C; la Torre Avogadro si trasformerĂ in un luogo dove bambini e adulti potranno riscoprire i silenzi, le musiche, i colori di un giocoso mondo di fantasia. Questâ&#x20AC;&#x2122;anno ci siamo avvalsi della collaborazione dellâ&#x20AC;&#x2122;artista Fabian Negrin, 47enne argentino laureatosi in GraďŹ ca all'UniversitĂ Autonoma Metropolitana di CittĂ del Messico
e dal 1989 in Italia per conto di riviste e case editrici. Le dieci stanze del cinquecentesco ediďŹ cio lumezzanese ospiteranno il percorso allâ&#x20AC;&#x2122;interno di una favola che è uscita dalle Mille e una notte di Sherazade per farsi nuovo racconto nellâ&#x20AC;&#x2122;eclettica matita di Negrinâ&#x20AC;?. Giunta allâ&#x20AC;&#x2122;ottava edizione, â&#x20AC;&#x153;La Torre delle favoleâ&#x20AC;? fa registrare sempre
un numero di presenze molto alto, con lâ&#x20AC;&#x2122;adesione di giĂ 74 scuole provenienti da 38 comuni per un totale di 5.300 bambini. â&#x20AC;&#x153;Questo â&#x20AC;&#x201C; dicono le due responsabili â&#x20AC;&#x201C; è il riconoscimento migliore della riuscita di un progetto trasversale che porta grandi e piccini a compiere un viaggio speciale allâ&#x20AC;&#x2122;interno della ďŹ aba. E ad integrare il percorso ci sono come di
consueto il Tappeto magico, gioco interattivo multimediale creato dal Tpo di Prato, e le visite teatralizzate a cura della regista Sara Poli per gli alunni delle scuole dellâ&#x20AC;&#x2122;infanzia e primarie (dal lunedĂŹ al sabato) e per tutti i visitatori (la domenica con prenotazione al numero 030.8971245)â&#x20AC;?. Un vera e propria immersione nel mondo fatto di carta e colori in cui vive Aladino, che proseguirĂ grazie alla quarta collaborazione consecutiva tra Comune di Lumezzane e Sibca nella mostra itinerante â&#x20AC;&#x153;La biblioteca delle favoleâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;La mostra â&#x20AC;&#x201C; dicono Sonia Mangoni e Laura Staffoni â&#x20AC;&#x201C; sarĂ presente qui alla Torre ďŹ no al 28 novembre prima di cominciare il tour in altre otto biblioteche della Valle (vedi dettaglio box, ndr). Una mostra accompagnata da una bibliograďŹ a illustrata a cura di Luigi Paladin e Mila Pagani del Sistema Bibliotecario di Valle Trompia e ispirata alla favola di Aladino, per offrire alternativi percorsi di esplorazione della produzione libraria e nuove lettureâ&#x20AC;?. Informazioni sul sito web www.latorredellefavole.it.
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La Voce della Valtrompia novembre 2010
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Zanano. A Palazzo Avogadro “La forma del colore” di Cinzia Bevilacqua e opere grafiche di Sandro Luporini
La pittura come perno dell’arte Fino al 28 novembre insieme alle due mostre curate dall'Adac anche un omaggio a Giorgio Gaber. Sabato 20 l’incontro con Philippe Daverio e il 26 Alberto Angela di Andrea Alesci
Insieme fino al 28 novembre negli spazi di Palazzo Avogadro a Zanano: gli illuminati quadri di Cinzia Bevilacqua e i grigi tratti della grafica di Sandro Luporini. Due modi differenti di declinare la pittura in altrettante mostre che l’assessorato alla Cultura del Comune di Sarezzo ha organizzato con la partecipazione dell’Adac (Associazione Diffusione Arte e Cultura) e sostenuta da Provincia di Brescia e Comunità montana di Valle Trompia. “Gli oli su tela di Cinzia Bevilacqua – spiega il curatore don Giuseppe Fusari, direttore del Museo diocesano di Brescia – sono il frutto di una lunga ricerca che Cinzia ha messo in pratica nel corso degli anni, spostandosi verso l’uso del colore in senso quasi astratto. Gli oggetti e le figure divengono servitori del colore, che soltanto in quelle forme riesce a trovare citta-
Particolari di "Mele sospese" di Bevilacqua e "Struttura e figure" di Luporini
Omaggio a Giorgio Gaber e altri eventi Accanto alle due mostre principe di Cinzia Bevilacqua e Sandro Luporini ve n’è una terza che rende omaggio a Giorgio Gaber. Una serie di brani tratti da canzoni e pezzi teatrali di Gaber e del suo paroliere Luporini (insieme hanno composto testi dal “Signor G” in avanti), inseriti all’interno di dipinti del pittore viareggino, poi fotografati e predisposti in un ensemble di parole e immagini da Micaela Bonavia dell’Adac. “Inoltre – illustra l’assessore alla Cultura del Comune di Sarezzo, Valentina Pedrali –, abbiamo voluto mettere una cornice di rilievo alle mostre, con una serie di eventi collaterali: sabato 20 novembre avremo ospite a Palazzo Avogadro (ore 18) il critico letterario Philippe Daverio sul tema
‘L’arte per cambiare il mondo’. Domenica 21, invece, presso il Museo diocesano di Brescia (ore 18) la presentazione del libro di Mario Ventura ‘Momento di taglio’ e a seguire l’esibizione musicale del Trio Gabriel Fauré (soprano, flauto e pianoforte). Poi, venerdì 26 avremo fra noi Alberto Angela, che in anteprima nazionale (ore 18 a Palazzo Avogadro) presenterà il suo nuovo libro ‘Impero. Come si viveva nel mondo degli antichi romani’, con un'introduzione fatta da Roberto Armenia. Sabato 27 la chiusura alle ore 18 al teatro San Faustino di Sarezzo con il concerto-spettacolo di Giulio D’Agnello "Tributo a Giorgio Gaber e Sandro Luporini e alla canzone d'autore italiana-”.
dinanza alla vita. Il tocco del pennello entra discretamente nelle cose senza disturbarle, ne tira fuori gli elementi essenziali e li trasforma in qualcosa di assoluto”. Con la mostra “La forma del colore”, la 47enne pittrice originaria di Villa Carcina indaga con la viva forza della luce le cose di tutti i giorni, meditando sul rapporto tra visibile e il suo senso. Un’indagine che con stile completamente opposto esibiscono i quadri di Sandro Luporini, rappresentante di quel realismo esistenziale che abbraccia pittori come Ferroni, Banchieri, Cazzaniga. “I quadri dell’80enne Luporini – dice Adriano Primo Baldi, presidente dell’Adac di Modena – sono litografie per la maggior parte incise dagli anni Ottanta in poi. Quadri dove la luce scompare, quasi soffocata nei larghi spazi cinerini che stravolgono la quotidianità di piccoli uomini in cammino su spiagge, affacciati alle finestre, rivolti al mare, mentre s’interrogano su se stessi come faceva ‘Il Grigio’ di Gaber”. Due modi d’operare: la metafisica di Luporini che blocca il tempo nella dissolvenza degli oggetti e le tele di Cinzia Bevilacqua che sospendono il quotidiano nell’accensione dei suoi colori, entrambi visitabili nelle sale di Palazzo Avogadro a Zanano sino al 28 novembre: il venerdì dalle ore 20 alle 22, sabato dalle 15 alle 22 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22. Per informazioni visitare il sito web www.comune.sarezzo.bs.it.
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La Voce della Valtrompia novembre 2010
Sale della comunità. Cineforum e film di qualità nei fine settimana S
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Non solo per diletto
Le proposte d’essai caratterizzano la programmazione. “Uomini di Dio” sul martirio dei monaci in Algeria in programma a Inzino e Lumezzane di Mauro Toninelli
Il cinema di qualità. Questa è la sfida che percorre tutte le Sale della Comunità, in modo particolare quelle della Valtrompia. La presenza di cineforum in programmazione infrasettimanale in diverse sale stanno andando a chiudersi e hanno caratterizzato tutto il mese di novembre. Cineforum, o film d’essai, significa dialogare, discutere e riflettere partendo da un film. Riflessione su temi che toccano la vita, storie e vicende che dalla vita prendono spunto e alla vita riportano lo spettatore. La Sala della Comunità trova la propria identità tramite lo stimolo di interrogativi, questioni e pensieri. Non basta la programmazione ordinaria se viene tralasciato questo aspetto. Generare domande di senso è fare cultura; fare cultura è far crescere una comunità. Uno degli strumenti? I film d’essai. Questo
Un immagine del film “Uomini di Dio”
è l’impegno, uno dei tanti ma forse uno dei più importanti, che giustifica la presenza di spazi come le Sale della Comunità. In questo senso tanti complimenti alle Sale che hanno il coraggio di proporre questi film e, in modo particolare, se la proposta copre il fine settimana come nelle Sale di Inzino, Lumezzane Pieve e Lumezzane S. Apollonio. Proporranno “Uomini di Dio” di Xavier Beauvois, il film sulla vicenda del massacro in Algeria di otto monaci cistercensi francesi, che
vivono in armonia con la popolazione musulmana, occupandosi soprattutto delle loro esigenze mediche. Sette di loro verranno rapiti e uccisi; siamo nel 1996, nel pieno del periodo di violenze e terrore innescato dal colpo di stato di quattro anni prima. Una storia di fede, di martirio, di uomini e di dei, oltre che di Dio. Il film ha vinto il Gran premio della Giuria all’ultimo festival di Cannes e vale proprio la pena vederlo per tanti motivi. Da non perdere, grazie alla Sale della Comunità.
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La programmazione delle Sale INZINO – INZINO Cattivissimo me: sabato 20 novembre ore 20.30; domenica 21 novembre ore 15.00; Benvenuti al sud: sabato 27 novembre ore 20.30; domenica 28 novembre ore 15.00; Uomini di Dio: sabato 4 dicembre ore 20.30; domenica 5 dicembre ore 15.00. LODRINO – SAN LUIGI I mercenari: sabato 20 novembre ore 20.30; domenica 21 novembre ore 20.30. LUMEZZANE PIEVE – LUX 20 sigarette: giovedì 18 novembre ore 20.30 (cineforum); The Town: domenica 21 novembre ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedì 22 novembre ore 20.30. Innocenti bugie: sabato 27 novembre ore 20.30; domenica 28 novembre ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedì 29 novembre ore 20.30. Uomini di DIo: sabato 4 dicembre ore 20.30; domenica 5 dicembre ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedì 6 dicembre ore 20.30. LUMEZZANE S. APOLLONIO - ASTRA Cattivissimo me: sabato 20 novembre ore 20.30; domenica 21 novembre ore 14.30, 17.30, 20.30; Uomini di Dio: sabato 27 novembre ore 20.30; domenica 28 novembre ore 17.30, 20.30. Salt: sabato 4 dicembre ore 20.30; domenica 5 dicembre ore 17.30, 20.30. LUMEZZANE SAN SEBASTIANO - SALA DELLA COMUNITÀ Toy story 3 - La grande fuga domenica 21 novembre ore 15.00, 18.00, 20.45. La solitudine dei numeri primi: giovedì 25 novembre ore 20.30 (cineforum). Winx magica avventura: sabato 4 dicembre ore 20.45; domenica 5 dicembre ore 15.00, 18.00, 20.45. NAVE - SAN COSTANZO Basta che funzioni: giovedì 18 novembre ore 20.30 (cineforum) Benvenuti al Sud: sabato 20 novembre ore 20.30; domenica 21 novembre ore 17.00, 20.30. Cattivissimo me: domenica 5 dicembre ore 14.30, 17.00.
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Speciale Aato. Il punto del presidente Stefano Dotti: migliorie anche in Valtrompia
Naviga in acque agitate il futuro del servizio... “Abbiamo davanti poco più di due mesi di lavoro per programmare il futuro del servizio idrico integrato in provincia di Brescia” esordisce così Stefano Dotti, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità d’Ambito di Brescia. Il riferimento del Presidente è alla data del 31 dicembre prossimo, una data particolare perché segnerà l’ormai sempre più probabile conclusione delle attività dell’Aato con il passaggio delle sue competenze e funzioni a un altro soggetto. “In questi mesi non si sono registrati mutamenti del quadro normativo nazionale – prosegue Dotti – per cui allo stato attuale permane la disposizione introdotta lo scorso marzo che sopprime le Autorità d’Ambito alla fine dell’anno e assegna alle Regioni il compito di stabilire quale soggetto dovrà subentrare alle stesse Aato. Di recente la Regione Lombardia ha presentato un testo di legge (che intende approvare nel breve) nel quale viene disciplinata l’assegnazione alle Province delle competenze dell’Aato”. “Se da una parte ritengo corretto riconoscere anche su questa partita alle Province il ruolo di ente deputato alla pianificazione a scala sovracomunale (Dotti ricopre anche la carica di assessore all’Ambiente della Provincia, ndr), dall’altra non posso non rilevare che il passaggio delle competenze, alla luce anche delle attuali previsioni contenute nel progetto di legge della Regione Lombardia, può senza dubbio produrre una battuta d’arresto nel processo decisionale che riguarda il servizio idrico integrato. Intendiamo accelerare da qui alla fine dell’anno piuttosto che fermarci con il rischio di dilatare ulteriormente un rallentamento che sarà fisiologico”. E le cose da fare non mancano certo. “A partire dalla revisione del Piano d’Ambito – continua il Presidente Dotti – con la quale ci proponiamo
Stefano Dotti
di ridefinire la programmazione degli investimenti sulle infrastrutture del servizio idrico verificando la possibilità di anticipare quanto più possibile gli interventi più urgenti”. L’Autorità d’Ambito ha condotto una nuova e più puntuale ricognizione dello stato dei servizi idrici sull’intero territorio provinciale, identificando le maggiori criticità sia in termini infrastrutturali che igienico-sanitari e individuando in modo più preciso gli interventi che ne consentiranno il superamento. Così, a fronte di dotazioni idriche insufficienti o qualitativamente problematiche sono stati proposti interventi di miglioramento sulla rete di distribuzione, adeguamenti dei sistemi di potabilizzazione delle acque o ancora la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento per alimentare reti idriche al servizio di più Comuni. Sul fronte della fognatura e del collettamento delle acque reflue sono state messe a fuoco le si-
tuazioni più critiche, dove la copertura del servizio è percentualmente inferiore alla media provinciale. “Ma è ancora il servizio di depurazione delle acque il nodo più critico – sottolinea Dotti – ed è proprio sulla depurazione che abbiamo concentrato e concentreremo i nostri investimenti.Tra il 2007 e il 2010 sono giunti a completamento molti degli interventi che avevamo finanziato, oltre 100 milioni di euro di investimenti che oggi permettono a molti comuni di raggiungere un impianto di depurazione. Ora intendiamo porre le basi perché nel prossimo triennio vengano avviati i due interventi che ritengo strategicamente i più importanti per la nostra provincia: il completamento del sistema Verziano, che convoglierà al depuratore di Brescia le acque reflue della Valle Trompia e dell’hinterland e il nuovo sistema depurativo per il Garda, che sappiamo potrà rivelarsi decisivo”.
Tariffe ad hoc per utenti non depurati Rendere uniformi e omogenei su tutto il territorio provinciale i principi e i criteri per governare il sistema acqua: se in questa frase è riassunta la “mission” dell’Autorità d’Ambito non può stupire che ad essa ci si ispiri anche quando si parla di tariffe. Ecco perché di recente, approvando i corrispettivi tariffari per l’anno 2010 è stato da più parti sottolineata l’importanza delle decisioni assunte dall’Assemblea dell’Aato. Le nuove tariffe sono state calcolate a partire dai dati di volume erogato rilevati nell’ultimo anno e avendo cura di ricostruirne l’esatta distribuzione per usi e per consumi, come se fossimo in presenza di soli quattro grandi Comuni. I nuovi valori unitari rappresentano uno sforzo di omogeneizzazione territoriale dell’articolazione tariffaria e consentono di poter disporre di risorse per la realizzazione delle opere infrastrutturali. Tutti i comuni nei quali ha avuto avvio il Sii (160) sono stati inseriti in quattro diversi bacini tariffari. Ogni comune appartenente allo stesso bacino avrà uguali tariffe per tutti gli usi e tutti i consumi per garantire maggior equità e chiarezza per l’utente: un salto da 160 tariffe differenziate a sole 4, senza far venir meno le agevolazioni e le diversificazioni per le diverse categorie di utenza. La tariffa mantiene l’articolazione per usi e per consumi. Viene individuata una forma di riconoscimento per gli usi comunali, da intendersi come utenze destinate all’uso collettivo e intestate al Comune, prevedendo un quantitativo gratuito di acqua potabile sul consumo annuo effettivo fino a 3 metri cubi per abitante. Infine, viene confermata l’applicazione di agevolazioni tariffarie a particolari categorie di cittadini (anziani o situazioni di disagio economico), una sorta di fondo di solidarietà. Il provvedimento incide sulla quasi totalità della Valtrompia che, in attesa del completamento dei collettori verso il depuratore di Verziano, per il servizio di depurazione pagheranno 0,15 €/mc invece di circa 0,4 €/mc.
Conclusione del piano d’Ambito: 226 milioni di euro l’investimento sul servizio dal 2011 al 2013 L’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (Aato) di Brescia, autorità di regolazione dei servizi idrici a livello provinciale, sta concludendo in questo periodo la prima Revisione del proprio strumento pianificatorio di riferimento: il Piano d’Ambito. Il Piano d’Ambito dell’Aato di Brescia, approvato nel giugno del 2006, ha un orizzonte temporale che va dal 2007 al 2031. La normativa di settore prevede “correzioni in corsa” di quanto previsto nel Piano d’Ambito per ritarare le previsioni iniziali sulla base di ciò che realmente si è verificato in termini tecni-
ci ed economici nel corso del Triennio precedente, prevede cioè una Revisione Triennale. L’Autorità ha pertanto effettuato una nuova e puntuale ricognizione dello stato dei servizi idrici da cui sono emerse criticità in termini sia infrastrutturali che igienico-sanitari che sono state tradotte in interventi necessari al loro superamento e relativo monte investimenti. In breve, nel servizio acquedottistico sono stati rilevati problemi di qualità e quantità superabili attraverso interventi di interconnessione tra gli acquedotti esistenti, lo sviluppo di
acquedotti intercomunali, la realizzazione di nuovi impianti di potabilizzazione, la riduzione delle perdite di rete, la sostituzione di tratti di rete sottodimensionati o ammalorati e la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento. Per quanto riguarda la depurazione, aspetto forse ancora più importante nel territorio bresciano, occorre anzitutto dotare del servizio tutte le aree ancora oggi sprovviste, intervenendo in particolar modo, seppur per ragioni diverse, in Valle Trompia e nella Gardesana. Il monte investimenti necessario nel
solo triennio 2011-2013 per far fronte alle richieste più urgenti che sono state evidenziate, per le quali sono già anche pronte delle soluzioni progettuali, è pari a circa 226 milioni di Euro, una cifra così ingente da rendere necessaria, parallelamente alle verifiche tariffarie del caso, il ricorso ad ulteriori diverse modalità di finanziamento. Anche perché nel frattempo l’Unione Europea ha avviato due procedure d’infrazione contro l’Italia per i ritardi che sta accumulando nella depurazione delle acque reflue che potrebbero portare prossimamente a sanzioni particolarmente onerose.
La Voce della Valtrompia novembre 2010
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Gardone. Un ciclo di incontri su figure bibliche e tre incontri su poeti dimenticati
Figure dell’Occidente interrogando la Parola di Lia Micale
Le parole come luogo da interrogare per continuare a porsi quelle domande fondamentali che tornano in ogni tempo a riproporsi all’uomo. “Alle radici dell’Occidente. Figure e luoghi dell’Antico e del Nuovo Testamento” è il titolo della rassegna pensata e organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Gardone. “Filo conduttore dell’iniziativa – dice il sindaco Michele Gussago – è il ragionamento fatto nel rapporto tra fede e ragione, incrocio che percorre per secoli la vita degli uomini dell’Occidente. Con questi incontri vogliamo dare un contributo alla discussione civile e culturale, perché le figure del Testamento rappresentano la radice e il divenire stesso della nostra storia”. Cominciati lo scorso 12 novembre con l’intervento dell’avv. Alfredo Bazoli su “Uguaglianza e giustizia nella parabola dei vignaioli”, proseguiranno con cadenza settimanale ogni venerdì presso la sala conferenze della biblioteca comunale, indagando la parola di tre importanti figure bibliche. Il 19 novembre mons. Severino Chiari terrà la conferenza su “Giobbe: il dolore e la sopportazione”, mentre il 26 novembre l’onorevole Paolo Corsini
La biblioteca "Carlo Filippini" di Gardone Vt
farà luce sul profeta fuggito a Tarsis e poi inghiottito dal pescecane con la relazione “Giona: città e politica tra colpa e sentimento”. La chiusura, invece, toccherà al professore Paolo Pagani, con un intervento su “San Paolo: libertà e universalismo”. “Questo ciclo di incontri – dice l’assessore alla Cultura, William Fantini – costituisce una miniera di domande che ci permette di andare alle nostre radici ed è solo il primo passo di un approfondimento culturale e civile che intendiamo pro-
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seguire durante tutto l’arco del 2011, in un processo di rilettura dei pensieri classici e filosofici. Un percorso che svolgiamo sempre in stretta collaborazione con la biblioteca, dove martedì (ore 20.30) abbiamo avviato anche ‘Maestri in ombra del ‘900’ a cura del prof. Roberto Rizzini: un’incursione nei pensieri d’inchiostro di poeti troppo spesso dimenticati come Clemente Rèbora (16 novembre), Dino Campana (23 novembre) e Camillo Sbarbaro (30 novembre)”.
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La violenza sulle donne: un film Sarà la donna la protagonista del cineforum che si terrà il 25 novembre al Teatro Odeon. L’Assessore lumezzanese alle Pari Opportunità invita la cittadinanza in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: “È il secondo incontro promosso sulla base di questo tema e ci auguriamo di riscuotere nuovamente un discreto successo”. Il sindaco Silverio Vivenzi e l’assessore apriranno la serata e lasceranno la parola alla dott.ssa Cominacini, la psicologa che guiderà il dibattito prima e dopo la visione del film “Ti do i miei occhi” di Iciar Bollain. Nel 1999 l’Onu istituì la Giornata per ricordare le tre sorelle Mirabal. Private di ogni bene dalla dittatura di Trujillo, le tre Farfalle animarono un movimento democratico che infastidì il governo dominicano. Il 25 novembre 1960, mentre si recavano a visitare i mariti in carcere, furono catturate dai servizi segreti, bastonate e strangolate. Non possiamo dimenticare l’episodio, così come non possiamo dimenticare che esso rappresenta un semplice esempio: statisticamente si registra una violenza ogni tre giorni, solo tra quelle denunciate. Si stima che il numero cresca in maniera preoccupante se si includono quelle taciute. E non è unicamente di violenza carnale che si tratta: è violenza anche quella verbale, psicologica, lo stalking. A quante persone vengono calpestati o negati i diritti fondamentali dell’essere umano? Non è umano aggredire una donna poiché è lei a donare la vita. Farle violenza è fare violenza contro se stessi, contro la propria madre. “Non mi fermo qui, – sostiene la Dott.ssa Salvinelli – ho intenzione di risvegliare la coscienza attraverso iniziative di sensibilizzazione come questa. Un tema delicato e difficile da affrontare, che vuole trasmettere fiducia al mondo femminile: la legge ci aiuta, è fondamentale capire che è ora di denunciare”. (d.f.)
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Gardone. Parla il dottor Pierangelo Guizzi, direttore dell’Unità operativa di ortopedia e traumatologia
Un’eccellenza lunga vent’anni Attualmente nel reparto ci sono, oltre al pimario, 5 medici, e sono coinvolte in tutto una trentina di persone tra infermieri e personale di supporto. Ci sono 20 posti letto, 2 per attività di day-surgery e un letto per interventi a bassa intensità chirurgica di Mauro Toninelli
Sono 20 le candeline per il reparto di Ortopedia e traumatologia dell’Ospedale di Gardone. Questo reparto, aperto nel 1990, è nato dal desiderio dell’amministrazione di allora che voleva rispondere alle esigenze degli abitanti di questa zona per patologie di tipo ortopedico-traumatologicoco. In quegli anni ero aiuto, cioè viceprimario insieme al dottor Bartolaminelli, del dottor Brunelli agli Spedali Civili. Noi due abbiamo coordinato l’apertura del reparto in Valtrompia. Nel settembre del 1993 il dottor Libassi ha vinto il concorso come primario. Dal gennaio 2000 sono stato nominato responsabile del reparto. Vent’anni ricchi di cambiamenti.
Il dottor Pierangelo Guizzi
Molti. Abbiamo visto la trasformazione degli ospedali in aziende, dei pazienti in utenti o clienti; sono stati creati degli organismi di controllo come i Noc, i Nic e i Nas; si è evoluto il concetto della privacy. È entrato anche il concetto di budget, per cui noi primari ci dobbiamo occupare anche di economia, per una gestione oculata delle spese. Da qualche anno la Regione vuole che ci certifichiamo attraverso i requisiti della Joint Commission, requisiti di ospedali americani; questo implica lavori burocratici e amministrativi ulteriori. La Regione ha anche implementato il Sis (Sistema indormatico sanitario, ndr.) che collega i medici di base con gli ospedali. Non è l’unica novità informatica. La firma dei cartellini dei pazienti è stata digitalizzta; si parla di cartellino elettronico. Vengono avanti i concetti di dematerializzazione all’interno de-
gli ospedali: si parla di ospedali paper less, cioè senza carta. Ci siamo candidati per un lavoro sperimentale, solo pochi reparti in Regione hanno accesso al lavoro sperimentale per essere tra i primi che avranno la cartella elettronica. Tutto su un computer. Credo di poter dire che l’Unità operativa di ortopedia di Gardone si sia difesa, non solo non subendo il cambiamento ma governandolo. Quali numeri e attività? I numeri sono aggiornati all’inizio dell’anno. Più di 31mila ricoveri, con 155mila giorni di degenza; abbiamo superato i 22mila interventi chirurgici, con oltre 2mila interventi di protesi d’anca e di ginocchio. Abbiamo eseguito 160mila prestazioni ambulatoriali con quasi 40mila prime visite e 85mila prestazioni per pronto soccorso. Siamo radicati sul territorio con ambulatori a Villa Carcina e a Nave.
Facciamo chirurgia protesica, artroscopica, della spalla, della cuffia dei rotatori, del piede e tutta la traumatologia, con materiali innovativi, perché l’azienda ci supporta. Ci sono delle eccellenze? Siamo stati i primi in provincia a usare protesi per il ginocchio che preservano, se possibile, parte dello stesso favorendo la velocità di recupero. Siamo stati i primi in provincia a utillizare il cotile, parte di protesi che si inserisce nell’anca, in tantalio, un metallo nuovo che non tutti usano perché non conosciuto o costoso; ha una durata superiore, si integra meglio e ha un coefficiente di elasticità migliore rispetto ad altri metalli. Siamo stati i primi in Lombardia a impiantare una protesi di ginocchio in tantalio con piatto mobile modulare. Siamo stati il primo ospedale pubblico in provincia ad aderire alla banca dell’osso: grazie alla collaborazione degli anestesisti preleviamo la testa femorale, che nel trapianto dell’anca è scartata, la inviamo alla banca dell’osso a Milano che poi ridistribuisce agli ospedali per trapianti di osso. Siamo attenti anche alle tecniche mininvasive, con piccole incisioni si risolvono situazioni. Siamo attenti agli anziani: abbiamo operato una signora di 104 anni al femore e dopo 5 giorni camminava. Oggi ha 108 anni. Ci sono stati campioni dello sport che si sono rivolti a voi. Franco Battaini, in 250 con Valentino Rossi; Scalvini, motomondiale 125; Scovolo, campione del mondo di Enduro.
CENTRALINO 03089331 Via Giovanni, XXIII Gardone Val Trompia (BS) ORARIO VISITA PARENTI nei giorni feriali ore 13.00 - 14.00 e 18.45 - 20.00 nei giorni festivi ore 10.00 - 11.00, 14.30 - 16.00 e 18.45 - 20.00
ORARI VISITA PARENTI NEI REPARTI DI OSTETRICIA nei giorni feriali ore 13.15 - 14.15 e 19.00 - 20.00 nei giorni festivi ore 10.00 - 11.00, 14.30 - 15.30 e 19.00 - 20.00
PRENOTAZIONI ATTIVITA’ AMBULATORIALE - telefoniche 0308933500 da lunedi a venerdi ore 8,30 – 12,30 e 13,00 - 15,00 - allo sportello da lunedi a giovedi ore 7,30 – 17,00 e venerdi ore 7,30 – 16,00 - numero verde regionale 800.638.638 dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato Per disdire numero verde 800.620.760 (24 ore su 24)
SERVIZIO PRELIEVI I prelievi ematici vengono effettuati senza prenotazione dal Lunedì al Sabato dalle ore 7.00 alle ore 10.00 (escluso i festivi)
RICHIESTA CARTELLE CLINICHE Ufficio Accettazione – 2° piano – ingresso Ospedale dal lunedì al venerdi dalle ore 7,30 alle ore 16,00 tel. 030.8933.344
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Salute. In Italia sei milioni di persone (più del 10% della popolazione) sono colpiti dalla patologia tiroidea
Quando la tiroide non funziona Due le tipologie di scompenso ormonale che affliggono la ghiandola endocrina responsabile del metabolismo di base: l'ipertiroidismo e l'ipotiroidismo di Giampiero D'Addazio Specialista in otorinolaringoiatria
La patologia tiroidea colpisce in Italia sei milioni di persone, più del 10 per cento della popolazione, con pesanti ripercussioni sui costi per la diagnostica e la terapia. La tiroide è una ghiandola endocrina posta alla base del collo che produce ormoni per la regolazione del metabolismo di base e del calcio; T3 e T4 (trilodotironina e tiroxina) regolano la respirazione cellulare e la produzione di calore attraverso il consumo di ossigeno e il metabolismo degli zuccheri e dei grassi; sono costituiti per il 65% da iodio, assunto giornalmente come ioduro attraverso l’acqua e gli alimenti. Un’aumentata produzione di tali ormoni da parte della ghiandola, l’ipertiroidismo, provoca iperproduzione di calore, sudorazione, tremori, tachicardia, dimagrimento, insonnia, alterazione dell’umore, perdita di capelli; una ridotta pro-
duzione, l’ipotiroidismo, determina obesità, stanchezza, sonnolenza, gonfiore al volto e alle gambe, bradicardia. La patologia tiroidea è varia. Il gozzo è la patologia più diffusa; si manifesta come un ingrossamento della ghiandola e colpisce prevalentemente le popolazioni delle aree montane, a causa della carenza di iodio nell’acqua e negli alimenti; ha una incidenza del 15 per cento su tutta la popolazione; quando viene ad alterarsi la normale funzione della ghiandola si creano due situazioni che portano a un eccesso di produzione ormonale, l’ipertiroidismo
o a un difetto, l’ipotiroidismo. Esse hanno una incidenza del 5 per cento e scaturiscono da malattie della ghiandola che riconoscono cause genetiche, infiammatorie e immunologiche. L’ipertiroidismo è la patologia ormonale più frequente dopo il diabete mellito; predilige il sesso femminile nella fascia di età fra i 20 e i 40 anni. L’ipotiroidismo consegue in genere a malattie infiammatorie croniche; quando è congenito risulta fortemente invalidante per la crescita fisica e lo sviluppo psichico del bambino. I noduli tiroidei sono per il 95
per cento di natura benigna, colpiscono in maggior misura le donne e non creano particolari problemi se non di natura volumetrica; si calcola che il 50 per cento dei soggetti sani risulta portatore di alterazioni micronodulari. Il restante 5-6 per cento è di natura maligna, ed è alla ricerca precoce di questo tipo di lesione che mira la prevenzione. Un controllo periodico clinico e strumentale della tiroide permette di scoprire la patologia in fase iniziale, allorquando l’applicazione dei protocolli terapeutici - chirurgici, farmacologici, radiometabolici - risultano vantaggiosi.
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Calcio, Lega Pro 1: tolto un punto al Lumezzane
Sport
Dopo i tre punti tolti in classifica, il Lumezzane ne perde un altro. Si chiude così la vicenda legata alla punta Fausto Ferrari sceso in campo in occasione della vittoria 1-0 contro l’Alessandria nella terza giornata d’andata. L’ex bomber del Montichiari era stato schierato pur avendo da scontare una squalifica risalente alla precedente stagione. L’Alessandria aveva fatto ricorso con il giudice sportivo che, nell’accoglierlo, sanzionò lo 0-3 a tavolino e -3 punti ai valgobbini. A questi, va sommato un altro, in seconda battuta, oltre alla squalifica di due giornate al giocatore Ferrari e due mesi di inibizione rispettivamente ai dirigenti Luca Nember (direttore sportivo) e Giorgio Cavagna (Team manager).
Sport vari. Dal calcio al basket, ma anche rugby, tennis, sci e twirling. Oltre alla pallavolo femminile
Valtrompia: diciotto comuni e un’unica passione per lo sport di Alessio Andreoli
Da Collio a Concesio, da Polaveno a Lumezzane, passando per Sarezzo e Gardone la passione che accomuna i valtrumplini è sicuramente lo sport. Negli ultimi anni si sono stabilite molte società sportive che nei rispettivi campionati si stanno dimostrando ottime compagini in grado conquistare risultati importanti. Senza ombra di dubbio la disciplina più seguita e praticata è il calcio, con squadre di ottimo livello come l’Ac Lumezzane (Lega Pro 1) e il Concesio (Promozione), senza dimenticare club dal passato glorioso come il Valtrompia o formazioni più recenti come il Valgobbia Zanano e la Virtus Lumezzane. Non solo calcio in Valle, perché è molto diffuso il basket. Con l’abbandono dell’attività della Sil Lumezzane, team che militava in serie B, in Valgobbia si è affermata una nuova e promettente realtà quale la Virtus Lumezzane che sta letteralmente dominando il proprio girone in promozione. In Valtrompia esistono quintetti di buon livello come quelli della Gardonese e del Basket Sarezzo.Il popolo femminile predilige invece la pallavolo e le opportunità per cercare di sfondare in
questo mondo sono tante; infatti, sul territorio si sono radicati molto bene gruppi sportivi come la Pallavolo Lu-
mezzane, la Gardonese e il Villa Carcina. Il fenomeno del momento è quello della palla ovale che grazie al lavoro
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del Rugby Lumezzane si sta diffondendo tra i più piccoli con un progetto educativo rivolto a tutte le scuole della Valle. Tra le numerose discipline sportive anche l’atletica leggera, il twirling e la ginnastica artistica. Inoltre, la presenza di strutture all’avanguardia come le piscine di Gardone e Lumezzane permettono alle rispettive società di nuoto di sfornare talenti del calibro di Bossini e Pellizzari. Da non dimenticare il Tennis Club Lumezzane e il Tennis Club Gardone, conosciuti su tutto il territorio nazionale. Grazie alla vicinanza di importanti impianti sciistici, vedi Maniva e Pezzeda, è da segnalare la presenza di diversi sci club, che permettono agli amanti della neve di praticare gli sport invernali. Sul territorio valtrumplino la passione per i motori e i pedali è sempre stata profonda e questo è dimostrato dall’azione del Moto Club Lumezzane e delle numerose squadre di ciclismo che sfornano grandi campioni. Per gli amanti della lotta e del combattimento il punto di riferimento è la Boxe Lumezzane seguita dalle molteplici società di arti marziali. Tutto quello detto prima vuole essere la dimostrazione della passione e dell’amore che valtrumplini e valgobbini nutrono nei confronti di questo splendido mondo chiamato sport.
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COMUNI
BOVEZZO Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Brede 18 – Bovezzo COLLIO Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino
BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it
BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013
CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.it
COMUNITA’ MONTANA
MARCHENO Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno
Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it
GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia
GARDONE VAL TROMPIA
POLAVENO “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio
Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it
SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi
CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it
IRMA LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it
LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it
MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it
MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it
NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it
NAVE Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave
PEZZAZE
VILLA CARCINA Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina
Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it
CONCESIO Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio
Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it
ANNO II NUMERO 11 - Novembre 2010 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti
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POLAVENO SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it
TAVERNOLE SUL MELLA VILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it
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EMERGENZA
CONCESIO
118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)
Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141
LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519
NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753
SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539
VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224
SOCCORSO ALPINO Gardone V.T.: Cell. 3357853490
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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) –
Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30
Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00
18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30
Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo:
CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00
Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo:
19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00
9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00
8.00 – 10.30 – 18.30 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30
S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festi-
MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario
– 18.00
COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo:
vo: 15.30 (giugno/settembre)
della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30
CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo:
Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30
18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00
S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00
Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30
GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30
Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30
- Festivo: 10.00 – 18.30
Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festivo: 11.00 – 18.30
Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00
Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30
Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30
PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00
IRMA SS. Trinità: Festivo: 9.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-
Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00
vo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00
– 11.00
LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00
Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Fe-
– 19.00
S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista:
- Festivo: 18.00
POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00
stivo: 16.00 (maggio/settembre)
La chiesa di Zanano
Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30
SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30
Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00
Ponte Zanano – Santuario Madre del redentore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00
Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30
VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00
Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00
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