La Voce della Valtrompia 2011 11

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11 La Voce della Valtrompia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO III - NOVEMBRE 2011

Gardone. Il dottor Coppini conferma la permanenza di ginecologia e ostetricia

Irrevocabile la scelta di chiudere il punto nascita Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

La direzione degli Spedali civili, nonostante le vibranti proteste della popoloazione valtrumplina, non pare in discussione. Il 1° dicembre fissato un incontro pubblico con il consigliere regionale Gianni Girelli

Il servizio a pag. 13

I bilanci dei Comuni

Chi pagherà la crisi?

Il futuro dei servizi comunali nelle parole di tre sindaci della Valle: Stefano Retali (Concesio), Sergio Richiedei (Pezzaze), Silverio Vivenzi (Lumezzane)

Il servizio a pag. 2-3

Lumezzane

Cultura

Un “guanto” di sfida targato Idrogenet per fronteggiare la crisi

La “Torre delle favole” aperta a Lumezzane fino al 26 febbraio

•• pag. 7

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Editoriale

Vediamo come va di Adriano Bianchi

J La prudenza è d’obbligo. Potrebbe essere l’adagio che accompagna le dichiarazioni dei sindaci valtrumplini alla domanda su chi pagherà la crisi nel momento in cui sono in elaborazione i bilanci per il prossimo anno. La prudenza è d’obbligo, forse per non allarmare troppo i cittadini. Cercare di mantenere tutti servizi possibili pur con minori risorse a disposizione è il sogno di ogni amministratore, ma il giorno in cui i conti non torneranno i tagli non saranno più prorogabili. L’aria che tira non è certo delle migliori. È ancor più d’obbligo essere prudenti nel momento in cui prende il via il nuovo Governo presieduto da Mario Monti: un esecutivo che nasce per gestire la difficile congiuntura economica e che inizia il suo cammino consapevole, ha dichiarato il premier, di chiedere “sacrifici, ma non lacrime e sangue”. Un’affermazione, questa, che tiene aperta qualche speranza dei primi cittadini disposti a dare, almeno ora, un’apertura di credito al Professore, in attesa di probabili, comunque, decisioni impopolari. Ma quali capitoli cadranno sotto la scure della minore possibilità di spesa dei Comuni? È facile pensare che i primi a cadere saranno i capitoli della cultura e dei servizi sociali. Soppratutto sui secondi, la Valtrompia ha sviluppato negli anni una vasta rete di servizi alla persona e si troverà davanti al dilemma di mantenerne alta la qualità o sacrificarli sull’altare del pareggio di bilancio. Silverio Vivenzi, sindaco di Lumezzane, pone la questione invitando i suoi cittadini a considerare la necessità di “abbassare il tenore di vita e a rimboccarci le maniche”. Giusto invito. L’importante, però, è che a pagare la crisi non sia chi già si trova in difficoltà per mancanza di lavoro o chi è più povero e debole.


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La Voce della Valtrompia novembre 2011

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Primo piano

L'inchiesta sui tagli al bilancio dei Comuni In questo numero l’inchiesta che abbiamo condotto ha cercato di capire, allo stato attuale dell'economia, quali potranno essere i tagli che andranno ad operare ai propri bilanci i Comuni della Valtrompia. Abbiamo sentito un sindaco per ogni zona della Valle, partendo da Stefano Retali, primo cittadino di Concesio. Poi l'intervento di Silverio Vivenzi, che guida l'amministrazione comunale del paesepiù grande, ossia Lumezzane. Quindi l'opinione di un piccolo centro dell'Alta Valle come Pezzaze e le parole del sindaco Sergio Richiedei, in amministrazione da 50 anni. Infine, il parere giocoforza abbottonato (visto il recente cambio di Governo) da parte di Ettore Monaco, presidente dell'Associazione Comuni Bresciani.

Concesio. Il primo cittadino concesiano parla di sacrifici che devono essere affrontati da parte di tutti

“Ora servono scelte importanti e va creata una nuova cultura” Retali: “Nell’immediato futuro quello che inciderà di più saranno i vincoli posti dal patto di stabilità e i tagli ai trasferimenti, che per Concesio saranno di 550mila euro nel 2012 di Andrea Alesci

J Nei tagli cui i Comuni sono chiamati per fare fronte alla grave situazione economica del Paese si può trovare la forza per cambiare la prospettiva futura. “Non è soltanto una possibilità – dice il sindaco di Concesio, Stefano Retali –, ma un dovere che ogni amministrazione e quindi ogni cittadino ha nel compiere sacrifici. Certo, in questo momento è giusto che chi ha di più sia chiamato a dare di più. D’altro canto, però, negli ultimi anni il Governo ha somministrato ai Comuni provvedimenti amari, non riuscendo a condividere progetti con

Il sindaco di Concesio Stefano Retali

enti e parti sociali. Adesso, quel che più andrà a incidere sono i tagli ai trasferimenti (intesi come ritorno di tributi devoluti) e i vincoli posti dal patto di stabilità. Riguardo al primo punto lo Stato ci ha tagliato 315mila euro di trasferimenti nel 2011, cifra che passerà a 550mila euro nel 2012. Il federalismo fiscale non ci ha ristorato come doveva essere nelle previsioni con conseguente smagrimento del bilancio: così, pur non avendo noi

né auto blu, né prebende e indennità molto basse, siamo costretti a manovrare sulle leve fiscali a dispsizione, tanto che quest’anno Concesio ha applicato un’aliquota dello 0.2% sull’Irpef, che prima non c’era”. Una posizione che, secondo il primo cittadino concesiano, si è dimostrata nel rapporto con lo Stato disequilibrata a sfavore dei Comuni. “Per il futuro sono messe a rischio le opere pubbliche, come afferma l’articolo

8 del patto di stabilità pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 14 novembre, il tasso d’indebitamento degli enti locali viene abbassato dall’8% al 4%. Concesio è sotto il 3%, ma questo non significa che il ricorso al credito sia un male. Il rischio è tagliare dal territorio le uniche leve di investimento e che tutto si blocchi: le imprese non lavorano, i servizi non crescono e l’economia si ferma. Quel che possiamo e vogliamo fare è difendere i servizi alla persona e trovare estremo rimedio nelle leve fiscali e tariffarie, che per adesso siamo riusciti a contenere. Io credo che i Comuni siano fondamentali, ma il Governo ha svilito il ruolo dei sindaci e allora mi chiedo provocatoriamente: i Comuni servono ancora?”. Di certo il nuovo governo Monti sarà chiamato a fare scelte difficili e dolorose, ma è importante che siano scelte condivise. “Questa è come una guerra – prosegue Retali –, stiamo parlando del futuro del nostro Paese; perciò siamo chiamati a scelte importanti, come la piena realizzazione della sussidiarietà, di un federalismo che prima d’essere applicato crei una cultura, un’architettura di principi e solo allora venga messo in opera sul lungo periodo”.

Sindaci. Ettore Monaco, presidente dell’Associazione comuni bresciani, prova a dare qualche indicazione

“Per dati certi, attendere l’assestamento del nuovo Governo” J Il Governo di Mario Monti muove i primi passi e il futuro del Paese, specie per quel che riguarda i procedimenti attuativi della Finanziaria, sta subendo una fisiologica fase di assestamento. “Ad oggi un bilancio concreto non riusciamo a farlo – spiega Ettore Monaco, presidente delll’Associazione comuni bresciani e sindaco di Dello –, perché siamo nella fase di transito da un esecutivo a un altro, anche se le linee guida del patto di stabilità contengono novità importanti già preannunciate dalla Finanziaria elaborata in esta-

te da Tremonti. Si deve rimettere in pista il pareggio di bilancio, si parla di reintroduzione dell’Ici, del tasso d’indebitamento da abbassare al 4%, pur se questo significherà che pochi Comune potranno aspirare a mettere in cantiere grandi opere pubbliche (serviranno idee innovative per reperire fonti di reddito, magari basate su una qualche convenzione). In ogni caso, da presidente dell’Associazione comuni bresciani – aggiunge Ettore Monaco – non posso ancora parlare di dati certi, bisogna attendere gli sviluppi di queste settimane per

capire quali siano i meccanismi che verranno adottati e come potranno incidere. Quel che posso dire personalmente è che ad oggi traballa tutto l’impianto del federalismo fiscale: la riforma fissava 42 leggi delega da tradurre in 8 decreti legislativi, ma la gran parte sono ancora mancanti. Un’opinione che cerca di guardare a quel che concretamente i sindaci potranno fare con l’avvento del nuovo anno: ossia salvaguardare i servizi essenziali, quelli di tipo sociale, cercando di fare sacrifici con l’adozione delle più svariate strategie”. (a.a)


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Un fronte comune sui servizi alla persona Dalla Bassa all'Alta Valle, dai Comuni più grandi sino a quelli che non raggiungono i 5.000 abitanti, l'unica certezza nel difficile momento che sta attraversando il Paese pare essere la volontà di mantenere attivi i servizi essenziali che si rivolgono alla persona. Un fronte comune che fa appello a tutti i cittadini, ricordando che Comuni, Province, Regioni e Stato sono comunque formati dagli stessi cittadini, chiamati in prima persona a fare dei sacrifici. Sul fronte concreto delle rinunce, le amministrazioni dovranno adeguarsi alle restrizioni dettate dai livelli più alti e sarà una certezza l'accantonamento delle grandi opere pubbliche per le quali sono necessarie risorse ingenti, limitate anche dai minori trasferimenti.

Pezzaze. Gli effetti dei tagli sono stati ammortizzati anche grazie alla gestione associata messa in campo da Civitas

“Sinora mantenuti tutti i servizi” di Edmondo Bertussi

J Il sindaco di Pezzaze Sergio Richiedei è in amministrazione comunale ininterrottamente da oltre 50 anni. Il paese ha circa 1.700 abitanti. La sua gente per lo più è occupata nelle fabbriche della Media Valle. Di giorno in paese di fatto rimangono anziani e bambini. I servizi soprattutto sociali (osserva il sindaco) hanno una rilevanza enorme, viste anche le otto frazioni sparse sul territorio. Tali servizi sono sempre più colpiti da tagli di risorse, anche se la gestione associata con capofila la Comunità montana attraverso Civitas ha ammortizzato finora gli effetti. Come è andato il 2011? “Stiamo facendo l’assestamento di bilancio: è difficile far quadrare i conti. Nel 2011 siamo riusciti a conservare tutti i servizi ai cittadini: spulciando ogni capitolo di spesa, racimoliamo anche le più piccole somme non utilizzate per poter arrivare a fine anno. Siamo un piccolo Comune senza grandi risorse proprie e senza possibilità di incrementarle, non avendo importanti insediamenti produttivi e commerciali. Inoltre, per ora non siamo sottoposti al famoso ‘patto di stabi-

Il sindaco pezzazeze Sergio Richiedei

lità’ (riguarda Comuni sopra i 5.000 abitanti), ma potrebbe succedere: per noi crescerebbero i problemi, obbligati a centellinare risorse. Vincola già enti erogatori come Regione, Provincia e Comunità montana: c’è stato, senza imputare loro responsabilità, un effetto a cascata dall’alto in basso con la riduzione di

risorse, a sostegno magari di progetti comunali già in atto. Si aggiunge il taglio netto delle risorse ordinarie dirette. Civitas, per conservare servizi e conti in ordine ha dovuto chiedere ai Comuni un adeguamento del contributo di capitale. L’onere per trasporti scolastici e assistenza ‘ad personam’ (ragazzi diversamen-

te abili) per la scuola dell’obbligo, grava interamente sui Comuni. Per le superiori sarebbe a carico della Provincia che però finora ha garantito solo il trasporto. Al riguardo abbiamo sollecitato un intervento collettivo dell’Associazione comuni bresciani. Per il resto abbiamo retto col contributo prezioso della rete di volontari e un po’ di fantasia come nel caso della riapertura della miniera Marzoli con la disponibilità della Ski-Mine”. Qual è la prospettiva per il 2012? “Non mi sento di anticipare valutazioni: tengo all’operato di squadra della mia amministrazione. Esamineremo tutte le spese con una scala di priorità: prima i servizi essenziali incomprimibili, da quello idrico, alle manutenzioni, interventi per al diritto allo studio (materna, elementari, trasporti), agli anziani. Poi si vedrà. Conto sul rafforzamento della ‘rete’ di protezione sociale dei volontari. Spero di non intervenire con aggravi per i cittadini”. Conclude Richiedei: “La mia comunità sente ancora forti le sue radici di storia civica e religiosa insieme. Si parla di ‘unità pastorali’, mi auguro che abbiano come nucleo le parrocchie di uno stesso Comune che sostiene i servizi collettivi, pure così ottimizzandoli”.

Lumezzane. Per il sindaco Silverio Vivenzi bisogna che tutti maturino una nuova consapevolezza nel fare sacrifici

“Dovremo abbassare il tenore di vita e rimboccarci le maniche” J La “Valle dell’oro”, così si usava chiamare Lumezzane, uno dei comuni più industrializzati d’Europa. Oggi anche la cittadina della Valgobbia soffre la crisi economica che, da qualche anno, imperversa sul nostro Paese. Per cercare di superare e gestire al meglio la difficile situazione economica, l’amministrazione comunale guidata da Silverio Vivenzi si è vista costretta ad effettuare importanti tagli al bilancio comunale. Sindaco, la sua amministrazione è giunta al giro di boa e si trova ad affrontare un contesto economico difficile. Anche per la sua giunta

(Pdl – Lega) il bilancio sarà caratterizzato da tagli consistenti? Il Patto di stabilità siglato tra Unione Europea e Stato ha imposto il blocco dell’aumento della spesa pubblica e quindi minori trasferimenti ai Comuni. Attraverso i nostri tecnici e l’assessore al Bilancio avevamo trovato risorse per 350mila euro da inserire nel bilancio 2012, in seguito all’estinzione di un mutuo consistente. Però, è giunta notizia che anche per il nuovo anno al verranno tagliati fondi per 400mila euro. Questo significa che avremo un’ulteriore perdita di 50mila euro da ripartire su tutti i livelli.

Ci sarà un assessorato che dovrà pagare di più rispetto agli altri? Dobbiamo considerare che l’assessorato che attrae più risorse è quello dei Servizi sociali e quindi è automatico che quando bisogna tagliare troviamo qualche euro lì; dalle altre parti è stato tagliato l’inverosimile. Qual è secondo lei la ricetta per superare questo periodo difficile? Per risolvere il problema dobbiamo avere la piena consapevolezza che la crisi c’è e cominciare a fare sacrifici, cercando ad abbassare il nostro tenore di vita e rimboccarci le maniche, come abbiamo sempre fatto. (a.an.)


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La parola ai lettori

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Pagina fotografica: mandate i vostri presepi A partire da questo numero di novembre de “La Voce della Valtrompia” è presente una pagina fotografica dedicata a un avvenimento, un’iniziativa, un progetto che nel mese precedente l’uscita del mensile è stato importante per la Valle: stavolta abbiamo scelto la 20ƅ Cronoscalata Sarezzo-Sant’Emiliano. Per il numero disponibile nelle edicole della Valtrompia a partire dal prossimo 8 dicembre il tema, invece, sarà tutto natalizio; per questo invitiamo tutti i lettori a inviare foto di presepi realizzati dalle abili mani dei valtrumplini: presepi grandi, piccoli, fatti con materiale di recupero o con tradizionali statuine. L’indirizzo e-mail è valtrompia@vocemedia.it.

L

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

La becera evidenza di un pensiero morente Quali parole usare contro una tale nefandezza dell’intelligenza umana che ancora oggi si manifesta? Così s’è presentato il 10 novembre agli occhi di studenti e insegnanti uno dei muri del liceo “Carlo Moretti” di Gardone Val Trompia. Una scritta subito fatta cancellare, perché certe macchie dell’animo umano non debbano più diventare squallide evidenze. Perché si serbi il ricordo del male che ha annerito le vite di tanti nostri nonni, e il turpe pensiero di chi ha imbrattato capisca che il fascismo non fu altro che morte.

LETTERE

Un attraversamento che sia civile Sono automobilista ormai da vent’anni e tutti i giorni percorro in macchina le nostre strade. Credo che nelle strade valtrumpline (con la trafficata Sp 345 e affluenti), così come in quelle del resto d’Italia, si rifletta un po’ la nostra società, dove esistono le regole ma troppo spesso non vengono rispettate. È come se quei nastri di asfalto nero fossero specchi dei nostri comportamenti deviati. Mentre guidiamo con lo sguardo fisso avanti, proiettato all’orizzonte, non ci accorgiamo quasi mai che sotto le nostre gomme, disseminate su quei lunghi tappeti bituminosi che collegano comuni e frazioni ci sono delle chiazze bianche. Ostacoli? No. Pitture postmoderne? Nemmeno. Strisce pedonali: quelle tinteggiature che intersecano trasversalmente le strade e consentono ai pedoni di attraversare sul lato opposto Recita il Codice della strada, articolo 3, comma 1 che l’attraversamento pedonale è quella “parte della carreggiata, opportunamente segnalata ed organizzata, sulla quale i pedoni in transito dall’uno all’altro lato della strada godono della precedenza rispetto ai veicoli”. Quindi, gli automobilisti hanno l’obbligo di rallentare in prossimità delle strisce pedonali, fermarsi e consentire l’attraversamento dei pedoni. Come dire, in origine fu il pedone, poi venne la macchina. Accade così in molti nei paesi del Nord, accade così in Germania, accade così in Inghilterra, accade così in Francia, accade così a Malta. Perché mai una cosa del genere non potrebbe accadere in Italia?

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

Caino e la bellezza di quei dipinti sulla strada Ammiccano agli automobilisti che si trovano a transitare sulla provinciale passante per Caino: proprio all'ingresso del paese, giungendo da Nave, occhieggiano dal muro cinque colorati dipinti. Si tratta di scene “tipiche”, che intendono rammentare agli abitanti, così come ai passanti o ai visitatori, le radici culturali e più profonde del piccolo paesino situato a nord della Valle del Garza. Commissionati anni fa dal Comune, vennero dipinti da quattro appassionati d'arte autoctoni.

Giornali della Comunità

Radio Voce Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì. Intrattenimento dalle 10.30 alle 13 con il contenitore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domenica le radiocronache del Basket Brescia.

Sabina Martinoni

Nel Paese dei mille premi letterari

Piero Zammarchi

C'era una volta il grande fiume Mella Mi ricordo quando da piccoli si andava giù al Mella, in quel fiume dove dileguavamo i nostri pomeriggi

fra giochi inventati, chiacchiere fragorose e schizzi irriverenti. Quanto era bello il fiume quando ci si poteva fare il bagno. Era come un parco di divertimento, era un sogno che viveva nel mondo reale, era come un amico con cui si parla e di cui si ha cura. Ma adesso è solo un fiume. Adesso lo trattiamo come un estraneo e sembra che non vogliamo più curarcene.

Il giornale della comunità di questo mese è “Lumensanum”, mensile della parrocchia di Lumezzane San Sebastiano. All’interno spicca l’approfondimento sul forum delle associaizoni d’ispirazione cattolica tenutosi il 16 e 17 ottobre a Todi. Per informazioni sul bollettino scrivere a lumensanum@libero.it.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

Nel prolifico paese dei premi letterari c’è un frutto per tutti, anche per chi arriva ultimo c’è un luccicante riconoscimento. Premiare tutti per non premiare nessuno. Sembra che basti scrivere qualcosa, qualsiasi cosa, per avere un posto nell’olimpo dei letterati. Ma se tutti sono premiati, che fine fa l’eccellenza? Chiara Festa

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.



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Lumezzane

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La pista di pattinaggio della Croce Bianca Ha riaperto la pista di pattinaggio al coperto della Croce Bianca di Lumezzane. Dopo i 10.000 accessi del 2010, la superficie è stata ampliata a 360 metri quadrati. “Per questa iniziativa – spiega il presidente della Croce Bianca Valerio Gobbi – possiamo contare su sponsor locali e sulla disposizione gratuita del ‘PalaTassone’ al secondo piano dello stabile di via Madre Lucia Seneci”. La pista sarà aperta dal lunedì al venerdì (ore 20/24), sabato, domenica e festivi (ore 15/24). Biglietto d’ingresso 5 euro, 3 euro per under 13 (al prezzo vanno aggiunti 2 euro per il noleggio dei pattini). Per prenotare lezioni telefonare al 340.3831334 (40 euro il costo per gli adulti, 32 euro per i bambini).

Idee. La società Idrogenet formata da 11 imprese valgobbine ha immesso “Gloreha” sul mercato biomedico

Un “guanto” di sfida alla crisi di Andrea Alesci

J Era l’8 luglio 2010 quando la laboriosità di undici imprese lumezzanesi presentò pubblicamente il prototipo di un progetto che aveva cominciato a sviluppare un anno prima. Undici imprese che già si erano unite, dando vita a una società di nome Idrogenet, unendo le singole forze industriali e artigiane per scoprire orizzonti più lontani, alla ricerca di nuovi prodotti e nuovi mercati. Una società che ha come presidente Carlo Seneci e nel corso di questo anno ha continuato a lavorare, arrivando allo sviluppo completo e alla commercializzazione di un innovativo prodotto. “Inizialmente – riferisce il presidente Seneci – volevamo concretizzare il nostro sforzo comune verso l’area delle energie rinnovabili, muovendoci verso tecnologie come fotovoltaico ed energia elettrica dall’idrogeno, da qui la scelta del nome ‘Idrogenet’; poi, il cambio di programma e il deciso ingresso nel campo della biomedicina con lo sviluppo di un’applicazione elettromeccanica a basso costo che fosse utile per la riabilitazione di pazienti con deficit alla mano”. Un’idea innovativa che dallo

L’applicazione “Gloreha” per chi ha deficit della mano

Aperte le iscrizioni al “Memorial Lucrezia” Si sono aperte proprio in questi giorni le iscrizioni alla prossima edizione dell’ormai noto concorso canoro interregionale “Memorial Lucrezia”. Organizzata dal coro “Voci in Canto” per ricordare la piccola Lucrezia Berna, che faceva parte dell’associazione valgobbina ed è scomparsa nel 2000 in un incidente stradale all’età di 8 anni, la rassegna è ormai un appuntamento imperdibile per ragazzi, giovani e adulti che vogliano mettere alla prova le proprie doti canore. Una 11ƅ edizione che

introduce una novità, con altre due categorie: i bimbi della scuola elementare e i ragazzini della scuola media. Nella terza sezione, invece, gareggeranno i ragazzi dalla prima superiore in su e gli adulti, senza alcun limite d’età. Serate conclusive dell’evento sabato 31 marzo e domenica 1 aprile. Per sostenere le audizioni (base musicale a carico del partecipante, quota d’iscrizione 30 euro), basta chiamare il numero di telefono 030.626653 o mandare un’email a paola@vociincanto.it.

scorso mese di ottobre si è trasformata in un prodotto vero e proprio, già entrato sul mercato. Soprattutto una società (Srl la forma scelta) nata dall’accorpamento di undici aziende valgobbine che anche in questa maniera stanno provando a rispondere alla crisi economica. “Durante questo anno – precisa Carlo Seneci – siamo cresciuti molto, anche grazie alla collaborazione continua con istituti di ricerca e con i migliori fisiatri ed esperti nella riabilitazione di arti offesi. Una ricerca che ci ha portato a realizzare ‘Gloreha’ (questo il nome del guanto, ndr) dopo uno studio e un perfezionamento durati all’incirca 24 mesi, arrivando a produrne 50 pezzi e vendendone già un paio, di cui uno al Centro di recupero e riabilitazione funzionale ‘Villa Beretta’ in provincia di Lecco e l’altro alla clinica ‘Habilita’ di Bergamo”. Berna Ernesto, Bonomi Eugenio, Gagitì di Seneci, Greiner, Ilcar, Mario Fernando, Omb Saleri, Omp-Tea, Sanicro, Serafino Zani, Urbani: questi i nomi che compongono Idrogenet, mani da lavoratori, teste da imprenditori, che si sono unite per un ‘guanto’ di sfida alla crisi, opportunità per Lumezzane e sviluppo ulteriore nel campo della biomedicina. Per maggiori informazioni visitare il sito web www.gloreha.com.

Università. L’associazione di Premiano ha attivato una banca dati che mette in comunicazione laureandi e imprese

Un nuovo database online con “I lumi della ragione” J Sin dalla sua costituzione nel 2010 l’associazione “Il lume della ragione” aveva ben chiaro il suo obiettivo, ossia fornire a tutti i laureandi un luogo privilegiato dove potersi riunire e studiare nelle migliori condizioni. Un fine al quale si accompagnavano anche progetti in continuo divenire come organizzare incontri e visite culturali, offrire orientamento ai ragazzi delle superiori e quello da poco ufficialmente formalizzato: creare un database con tutti i dati degli studenti universitari associati. “Adesso – spiega

Riccardo Camossi, vicepresidente e responsabile delle comunicazioni –, dopo un primo anno di assestamento, il nostro proposito è diventato realtà attraverso la realizzazione di un database contenente tutti i curricula degli associati, accessibile mediante un’applicazione web integrata sul nostro sito (www.illumedellaragione.it, ndr). Questa applicazione permette non solo l’inserimento autonomo dei dati da parte degli studenti, ma anche la comunicazione bilaterale con le aziende: infatti, il sistema consente alle

imprese di consultare il database alla ricerca di un profilo e inserire annunci di lavoro”. Un sistema che dal punto di vista tecnico offre funzionalità diverse a seconda del profilo dell’utente che accede: lo studente può gestire curriculum e visibilità, attraverso l’inserimento, modifica ed eventuale cancellazione dello stesso, oltre che avere la facoltà di visionare gli annunci di lavoro inseriti dalle aziende. L’azienda può cercare un profilo nel database attraverso l’impostazione di un filtro (ramo di competenza, specializzazione, età, tipologia di titolo conseguito) scaricando poi il curriculum; oppure può inserire offerte di lavoro e subito notificare via e-mail agli studenti associati.


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La Voce della Valtrompia novembre 2011

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Alta Valle

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Bovegno e la neonata associazione Arcadia Dalla collaborazione tra il Comune di Bovegno e la nuova Associazione culturale Arcadia ha preso avvio una iniziativa rivolta soprattutto agli studenti ma anche agli adulti. Il Comune ha messo a disposizione un locale inutilizzato nell’edificio “Case Popolari” a Piano e la neonata associazione vi ha collocato la sua sede: i due laureati Cristian Rizzini di Gardone e Davide Gasparetti di Zanano insieme al laureando bovegnese Claudio Guizzetti offrono agli studenti lezioni con frequenza articolata a seconda delle esigenze da lunedì a venerdì dalle ore 14 alle 18. Per gli adulti è iniziato un primo corso base di inglese serale (19.30/21.30). Info all’e-mail ac.arcadia@libero.it. (e.b.)

Storie. La storia del carabiniere Luciano Zubani, da ottobre comandante della legione Friuli Venezia Giulia

Zubani, un generale triumplino Dal marzo a luglio 2004 è stato anche comandante di reggimento Msu a Nassiriya. Udine è ora la sua seconda casa di Edmondo Bertussi

J La Valtrompia ha un generale di brigata dei Carabinieri: Luciano Zubani, da ottobre comandante della legione Friuli Venezia Giulia. È di Marcheno: la sua famiglia col padre Peppino e la mamma Marisa abitava in un appartamento nell’ex “Casa Gitti”, ora ristrutturata e divenuta farmacia Ghidini. Nel 1959 si trasferirono a Gardone Val Trompia dove tuttora ha la mamma e i fratelli Cristina e Diego, mentre il padre è scomparso due anni fa. Diplomato all’Itis, brillante tenente all’Accademia di Modena, la sua è stata una corsa verso l’alto. Tenente a Sacile, Piacenza, Ozieri, dal 1992 al 1995 è al Comando provinciale di Sassari. Seguono tre anni a Roma al Comando generale, poi guida da tenente colonnello fino al 2001 il Gruppo a Udine, sua seconda ca-

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sa, anche se ricorda: “Sono sempre innamorato della mia Valtrompia”. Colonnello dal 2002 al settembre 2006 è al 13° reggimento Friuli Venezia Giulia, missioni internazionali. Poliglotta, lauree in Scienze politiche e in Scienza della Sicurezza

interna ed esterna, è in queste che dimostra le sue grandi doti a 360°: non solo di comandante ma anche umane, che l’hanno fatto apprezzare a tutti i livelli nazionali ed esteri. Dal marzo al luglio 2004 comanda il reggimento Msu a Nassiriya

(Iraq) dopo l’attentato che costò la vita a 17 militari e due civili italiani. Nel 2006 è Vicecomandante della missione internazionale al valico di Hebron (Cisgiordania), messa a supervisionare l’accordo di pace arabo-israeliano. Segue la parentesi italiana da ottobre 2006 all’aprile 2009 al comando della Provincia di Vicenza: la stampa locale salutandolo ne tesse le lodi. Dal maggio al dicembre 2009 guida a Bagdad il gruppo di istruttori per la formazione della Gendarmeria irachena. E non mancano i riconoscimenti nazionali ed esteri: Cavaliere della repubblica, Encomio solenne per la missione a Nassiriya. Al ritorno nel 2010 è Capo di stato maggiore della Regione Emilia Romagna e da ottobre a Chieti come direttore del Centro nazionale amministrativo. Generale, è tornato a Udine (con la moglie Elena e le due figlie Elisa ed Alessia) in servizio operativo, la sua vocazione.



La Voce della Valtrompia aprile 2011

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Collio. La Ski-Mine di Schilpario, dopo la Marzoli, ha preso in carico la S. Aloisio

I tesori della miniera e la rinnovata gestione È già stato predisposto il trekking minerario di un paio di chilometri dentro il ventre della montagna. A breve anche il percorso esterno “Miniera Avventura” di Edmondo Bertussi

J Neve e i tesori della miniera: quest’inverno in Alta Valle Trompia è possibile. “Un sogno che si rinnova: valorizzare l’Alta Valle a 360°”. Questo il commento di tutti (responsabili e pubblici amministratori) convenuti alla Miniera S. Aloisio, poco prima di Collio. Occasione la riapertura della struttura dell’Agenzia Parco minerario (in liquidazione) dopo un anno di chiusura. Un riavvio, come auspicato, con privati. È ancora la Ski-Mine di Schilpario con presidente Anselmo Agoni, protagonista con un contratto di affitto gemello di quello che ha portato alla riapertura da agosto della Marzoli di Pezzaze. Non ha perso tempo: è già pronto il trekking minerario nelle gallerie che si dipanano dal piazza-

L'interno della miniera S. Aloisio a Collio

le davanti agli uffici della S. Aloisio, fruibile tutto l’anno senza problemi. Vi è piacevole temperatura costante sui 14° gradi, bastano calzature sportive, caschi e tele cerate sono forniti col biglietto (10 euro per partecipante) con visita a gruppi da prenotare allo 030.8337495. Il percorso è di un paio di chilometri, adatto a tutti bambini compresi, sempre in piano ad anello, con alcuni raccordi su brevi

dislivelli che fanno capire come nascevano e si collegavano le miniere. Al resto ci pensano bellissime secrezioni multicolori, lo spettacolare formarsi di trine preziose (poi diventerebbero stalattiti), il gocciolio lento che cade a formare bianchi pisoliti che sembrano gemme. Più tardi toccherà a “Miniera avventura”, il percorso esterno con ponti tibetani e lanci nel vuoto.

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Marmentino, un sito di pompaggio acqua È finito e si sta fissando la festa di inaugurazione per l’impianto di pompaggio in Valle Poia, località Molino: 6 litri di acqua al secondo fino al serbatoio Pagherone dell’acquedotto municipale attraverso la dorsale (3.000 metri di tubo d’acciaio da 100 mm), via Ombriano. Acqua buonissima (come dicono le analisi) che affiora da spaccature verticali nella roccia scura delle “Acque Nere”, striscia d’argento incastonata nel verde. Un intervento da 800mila euro (contributo di 200mila euro della Provincia) progettato da Asm e realizzato da A2a. Sul fondo il Mella di Marmentino che alimentava anche l’antico Molino. L’intervento (captazione, adduzione, pompaggio) era delicato sia sotto il profilo paesaggistico sia tecnico: non è mai semplice intervenire in luogo di sorgenti. Una progettazione accurata, un’esecuzione attenta eseguita dalla camuna ditta Plona: i manufatti, finiti con opportuno materiale roccioso, sono già quasi scomparsi nel verde. La stessa stazione di pompaggio in Molino a fianco del Mella è quasi del tutto nascosta, alla vista di chi passa sulla strada agricola, dalla “piega” in quel punto del prato. Vi sono installate le quattro potenti pompe ad asse orizzontale accoppiate di “spinta”, alimentate da energia elettrica: i quadri di comando alloggiano apparecchiature di trasmissione dati per il controllo a distanza dell’impianto effettuato dalla sala di controllo di A2a a Brescia. La realizzazione contribuisce in maniera decisiva a risolvere i problemi di rifornimento idrico a Marmentino, dagli 810 metri di Ville ai 1.550 di Lesche. (e.b.)

di Marconi Manuela

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Media Valle

Villa Carcina e la Madonnina del Cai Una novitĂ sui monti della Media Valle. 1 quanto ha fatto la sezione Cai di Villa Carcina con la posa di una Madonnina in una nicchia lungo il “Sentiero della carrozzaâ€?, verso la Sella dell’Oca. “Stavamo lavorando alla pulizia straordinaria dei sentieri, dovuta a una morĂŹa di ceppaie di castagno secolare – racconta Francesco Casu, presidente della locale sezione Cai – e durante una rimozione il ceppo si è ribaltato fermandosi a valle sul ciglio del sentiero. All’interno si è creata una piccola nicchia e l’idea di porvi una Madonnina è nata spontaneamente. VenerdĂŹ 11 abbiamo effettuato i lavori di posa e sistemazione e ora la “Madonnina dei sentieriâ€? è visibile lungo il tratto di sentiero che sale da Zoadello verso Sella dell'Oca.

Ospedale. Irrevocabile la decisione di chiudere il punto nascita, si guarda al futuro

A fianco delle donne di Mauro Toninelli

J La chiusura del punto nascita all’ospedale di Gardone non pare essere messa in discussione dalla direzione generale degli Spedali civili che, nonostante le accorate proteste di molti valtrumplini (per la veritĂ c’è anche chi la questione non se la pone o è a favore della chiusura, piĂš o meno ampia, dell’ospedale) non ha emesso altri comunicati ufďŹ ciali. La raccolta ďŹ rme per protesta continua ďŹ no al 20 novembre, cosĂŹ come è costante la manifestazione d’affetto al reparto e la solidarietĂ , manifestata con l’afďŹ ssione di ďŹ occhi fuori dal presidio valtrumplino, cosĂŹ come il tam tam mediatico in facebook. In attesa che le iniziative della gente, mamme in particolare, e dei politici della Valle abbiano un effetto sulla decisione, la Sala parto dovrebbe chiudere nei primi mesi del 2012. Un incontro pubblico è ďŹ ssato per il primo dicembre a Gardone con il consigliere regionale Gianni Girelli, segretario della commissione sanitĂ

al Pirellone. Intanto si guarda al futuro. Il comunicato ufďŹ ciale ďŹ rmato dal dottor Coppini, dirigente generale del Civile, assicura la permanenza del reparto di ginecologia e ostetricia nel presidio triumplino. Questo indica che le donne della Valle potranno comunque trovare assistenza, consulto e cure medico-ostetriche per tutto quanto concerne la vita femminile (adolescenza, gravidanza e menopausa). Come questo sia concretamente realizza-

+UVKVWVQ FœKUVTW\KQPG UWRGTKQTG ³%CTNQ $GTGVVC´ COME CAMBIA LA NOSTRA SCUOLA CON LA RIFORMA

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bile è allo studio di chi, all’interno della struttura, dovrĂ immaginare la propria presenza sul territorio. Ne usciranno proposte che risponderanno, anche in maniera ambulatoriale, a molte situazioni, divenendo ancor piĂš braccio operativo territoriale tra la gente della struttura sanitaria. Trapelano conferme dagli interessati e poi dallo stesso Coppini. Forse non si potrĂ piĂš partorire, ma le triumpline potranno ancora essere donne in Valle.

Villa, "Storie in posa" Fermare la storia nel racconto di un’immagine, nell’immobile microcosmo di una stampa d’epoca per capire come si muoveva la societĂ . Questo l’intento della mostra “Storie in posaâ€?, aperta ďŹ no al 4 dicembre al polo espositivo di Villa Glisenti. Una mostra fotograďŹ ca che vuole indagare il periodo a cavallo del '900, attingendo al patrimonio fotograďŹ co del Fondo Bevilacqua e dell’archivio della ditta Glisenti. “Questa – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Villa Carcina, Giovanni Roselli – è una grande occasione per capire gli avvenimenti storici attraverso l’emergere della storia locale, di ediďŹ ci, paesaggi, opere d’arte, monumenti, sopratutto persone, grazie al fondo fotograďŹ co che il ricercatore Francesco Bevilacqua ha raccolto fino al 2005 (anno della sua scomparsa) e allora acquisito dall’amministrazione comunaleâ€?. Sostenuta anche da Sibca della ComunitĂ montana, Archivio di etnograďŹ a e storia sociale della Regione Lombardia e direttamente dalla ditta Fonderia Guido Glisenti, la mostra rimarrĂ aperta ďŹ no al 4 dicembre con aperture il sabato e la domenica dalle ore 15 alle 18 (ingresso libero). Per informazioni telefonare allo 030.8337491/492 oppure mandare un’e-mail a cultura@ comune.villacarcina.bs.it o archivi@ cm.valletrompia.it.

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Bassa Valle

Enzo Gabrieli, l'Islanda e un buon proposito Anche di questi tempi si possono aiutare gli altri persino andando in vacanza in bicicletta: è quello che pure quest’anno Enzo Gabrieli e Gigi Bianchetti di Concesio - con Franco, Milena e Tiziano - hanno dimostrato. Partiti per il freddo nord il 23 luglio e dopo aver circumnavigato l’Islanda, da cui mossero i Vichinghi, sono ritornati a casa dopo 35 giorni. L’intero ricavato della vendita delle 726 cartoline, spedite ai vari destinatari dall’Islanda, è stato devoluto al Comitato di solidarietà di San Vigilio per il “Progetto giovani”, per accogliere i giovani di ogni nazionalità e permettere loro un’esperienza di crescita umana e spirituale presso la Casa della Pace mons. Giulio Nicolini. (g.b.)

Nave. Il centro fa parte di quei 20 Comuni bresciani chiamati a combattere le elevate concentrazioni di Pm 10

Una nuova strategia d’azione nella battaglia alle polveri sottili Se le centraline dovessero registrare una concetrazione media giornaliera di 50 mg/m³ per 12 giorni consecutivi, il traffico domenicale e festivo sarà bloccato dalle ore 8 alle 20

Bovezzo e Nave per gli alluvionati

di Barbara Fenotti

J Anche Nave, insieme ad altri venti Comuni della provincia di Brescia, fa parte del protocollo d’intesa che mira a definire gli interventi nell’ambito dell’azione di contrasto al fenomeno dell’inquinamento atmosferico nei mesi invernali. In questo periodo dell’anno, infatti, le centraline di rilevamento della qualità dell’aria registrano un superamento dei limiti stabiliti dalla normativa vigente. Nave fa parte di un agglomerato urbano caratterizzato da elevate concentrazioni di Pm 10, alta densità abitativa, traffico e attività industriali, nonché di una situazione meteorologica avversa alla dispersione di inquinanti. Diverse le decisioni prese. Nel caso in cui le centraline registrassero il superamento della soglia di concen-

trazione media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo di Pm 10 per la durata di 12 giorni consecutivi, il traffico sarà totalmente bloccato dalle ore 8 alle ore 20 di ogni domenica e giorno festivo. Uniche eccezioni a cui sarà permesso circolare gli autoveicoli con motore elettrico o ad emissione nulla. Da ricordare che non è prevista la facoltà di avvalersi di autocertificazioni. Qualora si presentasse l’analoga situazione, ma per 18 giorni consecutivi, la viabilità sarebbe disposta su targhe alterne dalle ore 9 alle 18. Sono esclusi dal divieto di circolazione gli autoveico-

li di categoria euro 4 ed euro 5, quelli con motore elettrico o a metano, le auto con motore ibrido-elettrico e termico e quelle appartenenti al servizio car- sharing. Ovviamente esenti da tali prescrizioni saranno i mezzi di pronto soccorso e addetti alla pubblica sicurezza, ivi compresi i veicoli di trasporto pubblico e quelli utilizzati per il trasporto dei disabili. Per quanto riguarda i tratti di strade provinciali interessati, sarà necessario giungere a una condivisione e omogeneità di scelte tra i Comuni sottoscrittori dell’accordo, la Provincia di Brescia e la Prefettura.

Nave e l'agricoltura biologica dell'azienda agricola "Il Cammino" Ora che il lavoro scarseggia, se si volesse tornare a lavorare la terra come i nostri nonni, quali requisiti servirebbero? Lo abbiamo chiesto a Roberto Simonelli, titolare dell’azienda agricola “Il Cammino” con sede a Nuvolera (stalle, campi, laboratori e negozio) e anche con uno spaccio a Nave. “La superficie da coltivare – meglio se di proprietà – dovrebbe consentire un certo numero di ore sufficienti a mantenere la famiglia”. Nei mesi scorsi si è assistito a una “campagna” diffamatoria nei confronti di prodotti e azien-

de biologiche europee sospettati di essere responsabili della proliferazione dell’escherichia coli “killer”; tutto si è poi sgonfiato, ma il danno d’immagine è rimasto. “Noi da più di 30 anni siamo dediti all’agricoltura biologica: oggi alleviamo bovini, trasformiamo il latte in formaggi freschi e stagionati, coltiviamo verdure e frutti usando nostre sementi, poi venduti freschi o trasformati in confetture, succhi, passate di pomodoro, sott’olio e sott’aceti. Oltre ai controlli di Asl e Nas siamo anche certificati da uno de-

gli enti preposti dalle normative europee, perciò i clienti possono essere sicuri della bontà e qualità dei nostri prodotti; ricordo un operatore dell’Asl che dopo i controlli di legge si è fermato a fare la spesa”. La signora Rosa Stefana, che col marito Carlo gestisce da 15 anni lo spaccio navense di via S. Cesario 127, ha aggiunto: “I nostri clienti vengono dai paesi vicini e da Brescia (alcuni anche a piedi o in bici) nei tre giorni in cui siamo aperti, martedì e giovedì pomeriggio e il sabato con orario continuato”. (g.b.)

Bovezzo. Il Comune bovezzese torna in campo con la Protezione civile per dare un particolare sostegno al Comune spezzino di Brugnato, uno dei centri liguri più colpiti dall'alluvione dello scorso 25 ottobre. Fino al 31 dicembre si possono fare donazioni in modo da consegnare quanto raccolto durante i primi giorni del prossimo gennaio. I fondi raccolti potranno essere versati alla Polizia locale di via Veneto dal lunedì al sabato (ore 11.30/12.30) oppure al gruppo comunale Protezione civile di via Faini, zona artigianale ogni lunedì sera (ore 20.30/22.30). Info al numero 030.2111228 oppure con e-mail ad alessandro.ronchi@comune.bovezzo.bs.it o protezione.civile@comune.bovezzo.bs.it. Nave. L’amministrazione navense si è attivata per dare un mano alle popolazioni liguri colpite dall’alluvione. Dall’ultimo consiglio comunale è uscita una voce unica e concorde circa l’approvazione di un documento nel quale l’intero stuolo di consiglieri ha espresso solidarietà alle persone colpite dall’alluvione; un documento col quale ci si impegna per offrire un aiuto concreto, devolvendo due gettoni di presenza ciascuno all’unità di crisi della Protezione civile.


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Economia

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Una misura per valorizzare le foreste castanili C’è tempo fino al prossimo 31 gennaio 2012 per presentare la richiesta presso la sede gardonese della Comunità montana di Valle Trompia circa la misura regionale 122 “Migliore valorizzazione economica delle foreste” che finanzia interventi atti a incrementare la redditività e il valore economico delle foreste, sviluppandone e potenziandone le funzioni dal punto di vista produttivo, ecologico, turistico-ricreativo ed energetico e promuovendo l’innovazione delle attrezzature forestali. Una possibilità rivolta ai conduttori di superfici forestali, con interventi che possono essere realizzati in zone svantaggiate di montagna in Lombadia secondo tre tipologie differenti e con riguardo alle aree castanili.

Ex Aato. L’azienda speciale ha destinato 227mila euro a interventi di sistemazione per tutta la Valtrompia

Un piano per le frane e il Mella di Marco Zemello

J Anche per quest’anno si rinnova la proficua collaborazione che si è instaurata negli ultimi anni tra la ormai ex Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale), oggi Azienda speciale provinciale per la regolazione e il controllo della gestione del Servizio idrico integrato, e le varie Comunità montane della provincia di Brescia. Nell’ultima seduta del Consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’ambito sono stati infatti assegnati i contributi per l’anno 2011 che, come per gli anni scorsi, sono finalizzati alla difesa e tutela dell’assetto idrogeologico, delle acque e degli ambienti connessi. Per la Valtrompia le somme concorreranno al finanziamento di opere per le quali è già stata approvata la progettazione definitiva, garantendo in questo modo il rapido completamento delle procedure per dare avvio ai lavori, che in alcuni casi risolvono problematiche connotate da carattere di urgenza. Sul totale dei 577mila euro che sono stati complessivamente assegnati

Il fiume Mella a Tavernole

a livello provinciale, 227.287 euro sono stati impegnati per la copertura di nove interventi ricadenti nel bacino della Valle Trompia, presentati nelle scorse settimane proprio dalla Comunità montana. Gli interventi in questione interessano tutto il territorio triumplino.

Si tratta di previste opere per la messa in sicurezza di versanti franosi che insistono su strade di collegamento a Pezzaze, Collio, Lodrino (6mila euro per la strada Valle Duppo) e Polaveno (7.500 euro per il consolidamento e riqualificazione della vecchia strada Bel-

tramelli), opere di difesa spondale sul fiume Mella (86.665,95 euro) in diversi tratti dell’asta fluviale, con particolare riferimento a Tavernole Sul Mella (10mila euro), opere di difesa del suolo a Marcheno, Nave (30mila euro) e Villa Carcina (16.500 euro). Con questa ulteriore iniziativa dell’Ufficio d’ambito i contributi complessivamente assegnati alla Comunità montana di Valle Trompia superano il milione di euro, un impegno concreto che si è già tradotto negli ultimi anni in opere che hanno contribuito a migliorare la protezione e la sicurezza ambientale del territorio, eliminando situazioni di rischio e garantendone una maggiore fruibilità. Fra i contributi assegnati, si segnalano in particolare: 10.621,05 euro per la manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza della strada da Pezzaze al Colle di San Zeno (Pisogne); 40mila euro per le opere di riassetto idrogeologico e di messa in sicurezza del versante e di un tratto della sede della strada Santelle-Fletti nel Comune di Collio; 20mila euro per le opere di difesa del suolo sul movimento franoso a Brozzo di Marcheno.

Consulenza. Servizio a cura di Sei2seiconsulting srl di Mazzano (tel. 030.2594020, sito www.sei2seiconsulting.it)

La dichiarazione di conformità per gli impianti elettrici J In Italia il 44% delle abitazioni non ha la dichiarazione di conformità di impianto elettrico: nonostante il 64% degli impianti presenti concreti rischi elettrici, l’81% degli occupanti è convinto che il proprio impianto non abbia problemi; inoltre, il 43% degli incendi in luoghi aperti o esercizi pubblici è dovuto a cause elettriche (fonte Ministero interni). Tali dati evidenziano una situazione piuttosto preoccupante. Sussiste inoltre, da parte degli utenti, una generale sottovalutazione del pericolo elettrico che non va oltre l’ansietà del rischio di una banale scossa elettrica. La legislazione e la normativa tecnica hanno avuto come obbiettivo la riduzione di tali rischi. Storicamente in Ita-

lia la sicurezza degli impianti elettrici è stata regolamentata in modo molto diverso a seconda che l’impianto elettrico si trovasse in un luogo di lavoro o in ambiente civile. In ambito civile si è dovuto attendere fino al 1990, con l’emanazione della legge 46/90 e il successivo regolamento d’attuazione Dpr 447/91. Con tutti i limiti dimostrati negli anni dalla legge 46/90, si è trattato di una svolta importante per la sicurezza degli impianti tecnologici. Per la prima volta si stabiliva chi poteva eseguire gli impianti, quali caratteristiche dovevano avere, l’obbligo del rilascio della dichiarazione di conformità. Legge fondamentale per l’impiantistica elettrica è la n. 186/68 Con tale legge si sanci-

sce l’obbligo del rispetto della “regola dell’arte” cioè di impianti “convenzionalmente sicuri”. Un impianto realizzato a regola dell’arte è un impianto con sicurezza a livello accettabile e nel quale le disfunzioni creano situazioni di rischio tollerabili. Gli impianti realizzati secondo le norme Cei (Comitato elettrico italiano ed ente preposto alla normazione e all’unificazione del settore elettrotecnico elettronico e delle telecomunicazioni) si presumono realizzati a regola dell’arte e quindi possiedono quei livelli di sicurezza accettabili stabiliti dal-la legge. In altre parole le norme Cei rappresentano un esempio di regola dell’arte anche se non sono da considerare quale unica regola dell’arte.


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Speciale Acl. Il presidente Eugenio Casella parla del libro “Capanni” che è stato edito in questo 2011

Scoprire il proprio territorio fra ricordi e storie dei capanni Edito dalla "Compagnia della Stampa" di Roccafranca, il volume ripercorre la storia di queste particolari costruzioni. In appendice un ricco apparato fotografico a cura di Marco Rapuzzi di Elisa Bassini

J “Sono riuscito a rivivere ancora oggi, con mio padre Pietro classe 1922, le emozioni che ho vissuto nella mia infanzia, quando, negli anni Sessanta, quando mi svegliava nel cuore della notte e insieme, con un carrettino costruito con le ruote di una vecchia bicicletta del nonno, caricavamo le gabbie degli uccelli, allora di legno, il vecchio fucile calibro 24, alcune cartucce caricate la sera prima, che come borraggio contenevano la crusca, e ci incamminavamo a piedi nel nostro capanno di frasche in località ‘Bornaghe’ di Calvagese della Riviera. Allora bambino di sette o otto anni, mi chiedevo perché quando ci incamminavamo verso il capanno non avessi paura del buio, perché non soffrissi né sonno né freddo, sensazioni che di solito pativo particolarmente; allora non capivo che stava nascendo in me una vera e propria passione, che avrebbe

Un roccolo, costruzione mimetizzata da piante, dove stanno i cacciatori durante l'attività di caccia

influito non poco nelle scelte della mia esistenza futura”. Questo è il ricordo di Eugenio Casella, autore del libro “Capanni” edito da La Compagnia della Stampa di Roccafranca. Un volume molto accurato che ripercorre la storia di queste particolari costruzioni destinate all’appostamento fisso che ancor oggi costellano le colline e le montagne di Brescia e della Valtrompia. “Il libro è nato perché a Brescia non è mai stata fatta una pubblicazione del genere. Sono usciti molti libri sulla caccia, ma nessuno mai si era occupato dell’appostamento. In provincia di Brescia ci sono più di 10mila cacciatori e oltre 7.000 capanni. Ho

scritto questo libro, perché ho pensato che un argomento così meritasse uno studio, oltre che essere la mia passione personale e quella di mio papà, entrambi capannisti. Questo lavoro vuole essere anzitutto un omaggio alle tradizioni popolari proprie del territorio bresciano e, allo stesso tempo un invito ai giovani perché non lascino morire una pratica venatoria tanto radicata nella nostra provincia da renderla unica. Il volume è composto da una parte tecnica, nella quale, capitolo dopo capitolo, vengono descritti i capanni, le loro origini e le tecniche di costruzione che si tramandano di padre in figlio. Un’altra parte del

libro è dedicata invece alla catalogazione delle specie cacciabili e al funzionamenti dei fucili, mentre in un capitolo vengono riportate le tabelle provinciali con il numero di cacciatori e degli appostamenti fissi del bresciano. Il dato significativo che emerge dalle indagini condotte è che questo tipo di caccia non ha subito cali rilevanti, segno di una tradizione che rimane ancora oggi viva, nonostante le crescenti limitazioni imposte ai cacciatori. In chiusura al volume è possibile consultare l’accurato apparato fotografico realizzato grazie ai suggestivi scatti fatti da Marco Rapuzzi, scorci di poesia tra le campagne del nostro territorio.


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Salute. Il peeling profondo determina una grande esfoliazione e solitamente si ha un ringiovanimento cutaneo

Una cute liscia e senza macchie grazie al trattamento di peeling a cura del dott. Fabio Torsello

J Passata l’estate, una volta andata via l’abbronzatura, si evidenziano macchie e imperfezioni della pelle. L’esposizione solare determina uno stress ossidativo per la cute che con il sole si disidrata apparendo così asfittica e disomogenea. Per migliorare la qualità della cute del volto si può intervenire nel periodo autunnale e invernale con i peelings. Esistono diversi tipi di peelings, ma sostanzialmente vengono classificati in base alla profondità con la quale determinano l’esfoliazione. Quindi i peelings si suddividono in superficiali, medi e profondi. L’obbiettivo dei peelings è legato al rinnovamento cutaneo, alla stimolazione e quindi produzione di neocollagene, e alla cancellazione delle macchie. Il peeling profondo determina una esfoliazione importante, di solito con un vero e proprio ringiovanimento cutaneo. La cute appare liscia, le piccole rughe spariscono e l’efficacia del trattamento si mantiene per molto tempo; di contro la cute si assottiglia e diventa più sensibile agli insulti atmosferici

quali il sole e le variazioni termiche, e inoltre blocca l’attività lavorativa e sociale della paziente per più settimane. Per il trattamento è necessaria la sedazione, dopo l’applicazione si

sviluppa un rossore molto intenso al quale segue una esfoliazione profonda con la necessità di medicazioni post-trattamento. Il peeling medio determina una buona esfoliazione e dopo l’appli-

cazione si sviluppa un rossore che dura un’intera giornata, il trattamento è fastidioso ma non necessita di sedazione. Con una singola seduta le rughe si riescono ad attenuare, la cute appare liscia e le macchie si cancellano, di solito l’attività lavorativa viene bloccata per due o tre giorni, non necessitano medicazioni, l’esfoliazione è di tipo compatto come avviene a fine estate sulle spalle quando l’epidermide in superficie si stacca in “foglietti”. In questa fase bisogna idratare bene la cute. Il trattamento si può effettuare un paio di volte l’anno. Il peeling superficiale è ben tollerato, non è fastidioso, il rossore dura un paio di ore, determina una esfoliazione di tipo forforoso quindi non blocca l’attività lavorativa e sociale. Solitamente le macchie si attenuano e migliora la texture. Si possono fare cicli di tre sedute circa e lo si può ripetere per più volte l’anno. Poi ci sono peelings specifici per l’acne, che di solito sono a base di acido salicilico oppure per le ipercromie cutanee e sono a base di acido tricloroacetico. È necessaria la visita medica per stabilire il peeling adatto al problema che si vuole risolvere.

Dott. G. Brunelli, Dott. Motta, F. Torsello



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Zanano e la mostra fotograďŹ ca di 4 autrici

Cultura

Si chiuderĂ il prossimo 26 novembre la mostra fotograďŹ ca organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Sarezzo. Un’esposizione allestita nella cornice di Palazzo Avogadro, personale di quattro diverse autrici: la varesina Carmen Palermo, la bellunese Paola Tegner e le bresciane Elisa Girelloni e Rosetta Zampedrini. Curata dal Gruppo FotograďŹ co Sarezzo, la mostra è costituita da una quarantina di immagini che offrono un panorama ampio sulla realtĂ femminile italiana, quattro storie completamente diverse tra loro che rivelano ďŹ gure emblematiche della nostra societĂ . La mostra sarĂ visitabile dal lunedĂŹ al venerdĂŹ (dalle ore 9 alle 12), il sabato e la domenica (ore dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18).

Lumezzane. Alla"Torre della favole" la storia dei fratelli Grimm ďŹ no al 26 febbraio

Programmazione

In strada verso Brema...

INZINO - INZINO Super 8 19 novembre ore 20.30, 20 novembre ore 20.30. Ex: amici come prima 26 novembre ore 20.30; 27 novembre ore 20.30. I pufďŹ 3 dicembre ore 20.30; 4 dicembre ore 15. SAN LUIGI - LODRINO L'alba del pianeta delle scimmie 19 novembre ore 20.30; 20 novembre ore 20.30. I pufďŹ 19 novembre ore 20.30; 20 novembre ore 20.30. Baciato dalla fortuna 26 novembre ore 20.30; 27 novembre ore 20.30. LUX - LUMEZZANE PIEVE L'amore all'improvviso 19 novembre ore 20.30; 20 novembre ore 15.30, 18, 20.30. This Must Be The Place 26 novembre ore 20.30; 27 novembre ore 15.30, 18, 20.30. Happy Feet 2 3 dicembre ore 20.30; 4 dicembre ore 15.30, 18.00, 20.30. ASTRA - LUMEZZANE S.A. Maga Martina 2 19 novembre ore 20.30; 20 novembre ore 14.30, 17.30, 20.30. Johnny English 2 26 novembre ore 20.30; 27 novembre ore 14.30, 17.30, 20.30. Le avventure di Tintin 27 novembre ore 20.30; 4 dicembre ore 14.30. 17.30, 20.30. SDC - LUMEZZANE S. S. Le avventure di Tintin 27 novembre ore 15.00 18, 20.45. SAN COSTANZO - NAVE Maga Martina 2 27 novembre ore 14.30, 17.

di Andrea Alesci

J Sulla strada per Brema s’incrociano i destini di quattro musicanti particolari, che in una fredda notte teutonica s’ingegnarono per scacciare da una casa sperduta un manipolo di briganti e vivere la loro vita da ďŹ aba. Un quartetto animalesco che dalle pagine dei fratelli Grimm è divenuta realtĂ alla Torre Avogadro di Lumezzane con “I musicanti di Brema ‌ alle prese con la bandaâ€?. Questo il titolo della 9ÂŞ edizione della “Torre della favoleâ€?, magica rassegna dove si incontrano storie che hanno fatto diventare grande chi oggi è adulto e accompagnano i sogni di chi ancora è bambino. Un’iniziativa promossa dal Comune di Lumezzane e realizzata sotto la direzione artistica di Sonia Mangoni e Lauretta Staffoni. “Quello che da nove anni a questa parte proponiamo – dicono le due ideatrici – è un viaggio all’interno del mondo ďŹ abesco fatto con i piĂš svariati linguaggi, con le scenograďŹ e realizzate grazie alla collaborazione degli “Amici

dell’arteâ€? di Lumezzane, le rappresentazioni teatralizzate a cura dell’associazione ColChIdea di Lumezzane e seguite dalla regista Sara Poli, il momento del gioco con il ‘tappeto magico’ afďŹ dato al Tpo di Prato, la mostra bibliograďŹ ca itinerante allestita da Luigi Paladin del Sibca. E tutto fa perno intorno alla storia ridisegnata e immaginata ogni voltada un illustratore

diverso, quest’anno con il ritorno qui a Lumezzane di Sophie Fatus, che nel 2004 giĂ realizzò ‘Biancaneve’â€?. Una rassegna a tutto tondo che ha giĂ visto accreditarsi per la visita 227 classi (4.979 bambini in totale) provenienti da un po’ tutte le zone delle provincia. La mostra sarĂ aperta ďŹ no al 26 febbraio. Per maggiori informazioni visitare il sito web www.latorredellefavole.it.

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La Voce della Valtrompia novembre 2011

Sito: www.lavocedelpopolo.it

Montagna. Alcuni scatti per rivivere il ventennale della cronoscalata podistica organizzata dal Gam Sarezzo

Salendo al cielo di Sant’Emiliano Ad aggiudicarsi la gara Patrick Nicolini dell’Atletica Gavardo con il tempo di 36’ 26’’ (rimane in piedi il record di Bonzi, 33’ 35’’). La 1ª combinata saretina è andata invece a Federico Arrighini con 1h 35’ 31’’

J Un’ascesa

tutta di corsa

Gli scatti del fotografo Alberto Contessi immortalano alcuni momenti della 20ª cronoscalata Sarezzo-Sant’Emiliano dello scorso 16 ottobre. Un’ascesa di 5,8 km dai 243 metri della piazza ai 1.102 del santuario dei Santi Emiliano e Tirso, gestito dal Gruppo Autonomo Montano. In alto foto di gruppo e trofeo per i vincitori: tra le donne la skyrunner Cristina Bonacina e negli under 18 il 14enne Davide Bottarelli (qui accanto). Da sopra in senso orario Stefano Coccoli con la maglietta Avis Sarezzo, Giuseppe Fantinelli, Sergio Tavana sull’ultima rampa, l’azzurra di corsa in montagna Sara Bottarelli e il presidente Unione Atletica Valtrompia Domenico Quaresmini.


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Concesio e la”Caminàda de not en Palòss”

Sport

Sabato 26 novembre va in scena sui monti circostanti Concesio la tradizionale “Caminàda de not en Palòss”, un’escursione notturna non competitiva organizzata dal locale Gruppo Alpini con partenza alla ore 16.30 secondo tre tipologie differenti di percorso (6, 11 e 18 chilometri) con ritiro delle pettorine alle ore 14 presso la sede alpina. Le iscrizioni si possono effettuare fino a sabato 25 novembre tramite il sito web www.anaconcesio.it, presso la sede degli Alpini in via Mattei 95 il venerdì dalle ore 20 alle 22 oppure tutti i giorni alla tabaccheria caffetteria Snoopy di via Mattei 143. Le quote d’iscrizione sono variabili: 10 euro per gadget e ristoro, 20 euro comprendenti gadget, ristoro e la cena finale.

Calcio. Intervista al 19enne fantasista rossoblù, al primo anno da professionista

La promessa Baraye di Alessio Andreoli

J Il nome di Yves Baraye è sulla bocca di tutti i tifosi rossoblù e degli addetti ai lavori, anche perché è onestamente difficile non parlare di questo senegalese classe 1992 che, con la sua classe, sta piacevolmente incantando il Comunale. Scoperto dal d.s. Luca Nember e lanciato dai rossoblù, Baraye è alla prima stagione da professionista. Qual è stato l’impatto con la Valgobbia, la società e i compagni? Qui mi sono trovato benissimo fin da subito perché sia con i compagni di squadra che con tutta la società mi sono sentito a casa. Siamo uno splendido gruppo, compatto e deciso a raggiungere tutti gli obiettivi. Mi ritengo molto fortunato ad essere allenato da Nicola, perché lui per me è come un fratello maggiore sempre disposto ad ascoltare e dispensare consigli utili. Cosa vuol dire per un giovanissimo stare con giocatori come Diana? Sicuramente è una fortuna e ne devo

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fare tesoro per la mia crescita. Giocare con la stessa maglia di Diana, Gasparetto, Giosa, del capitano (Malagò, ndr) deve essere un onore per qualsiasi giocatore. Sono campioni e ce lo dimostrano ogni giorno sul campo e negli spogliatoi con l’entusiasmo e la positività che trasmettono ai noi giovani. Nicola ti ha inventato trequartista e con la maglia numero 10 stai atti-

rando su di te l’attenzione di molti estimatori. Ti senti a tuo agio nel ruolo di fantasista? Questo è il mio ruolo. Mi trovo bene in questa posizione, perché posso spaziare su tutto il fronte e sono libero di muovermi e andare al tiro. Voglio sottolineare che non solo io sto facendo bene ma tutta la squadra. Se continuiamo così possiamo sognare.

Moto: Botturi 6° nel Merzouga Rally Il lumezzanese Alessandro Botturi guarda avanti con un sogno: la Dakar 2012. A inizio novembre era partito per l’Africa, destinazione Merzouga Rally (5-10 novembre) come prima tappa di avvicinamento al grande appuntamento 2012 della Dakar. Un’esperienza in terra marocchina conclusasi positivamente per il 36enne valgobbino, con la conquista del 6° posto assoluto. “Sono molto contento – spiega l’endurista – per questa inattesa 6ƅ piazza in classifica generale, perché sono venuto al Merzouga Rally per perfezionare l’abilità di navigazione e prendere confidenza con la 450 Rally su terreni così infidi come quelli che troverò alla Dakar”. Nuovi stimoli dunque con in testa il grande sogno della Dakar per il 36enne Alessandro Botturi, che prenderà parte alla storica gara rallistica in una squadra (Team Bordone-Ferrari) della quale faranno parte anche i campioni Paolo Ceci e Gerard Farrés. “La Dakar – chiude Botturi – è un sogno che si realizza e in questi mesi cercherò di prepararmi al meglio per essere pronto a giocare le mie carte alla partenza l’1 gennaio da Lima e lungo tutto il percorso che arriverà dopo quasi 5.000 chilometri in Argentina. Spero sia un grande 2012, seguito un altro campionato italiano con la Ktm 450 4T”.


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EDICOLE: Ritira qui la tua copia gratuita BOVEZZO: Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Brede 18 – Bovezzo COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di

Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00

COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00 S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 Festivo: ore 8.00 – 10.30

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30

IRMA SS. Trinità: Festivo: 9.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00

ANNO III NUMERO 11 - novembre 2011 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Pre-

- Festivo: 8.00 – 11.00

festivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 19.00 Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

Festivo: 18.00

MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 Festivo: 10.00 – 18.30

Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festivo:

Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00 POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00

Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00

Ponte Zanano – Santuario Madre del redentore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo:

Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30

Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00 Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 Festivo: 9.30

NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festivo:

11.00 – 18.30

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita:

– 9.30 – 11.00 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30

Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30

8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

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