ISSN 2283-7213
SERRAMENTO
Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media
SISTEMA
NUMERO 35 – MARZO 2022
LA RIVISTA TECNICA DEL SERRAMENTO E DEI MATERIALI: ACCIAIO, ALLUMINIO, COMPOSITO, LEGNO, OTTONE, PVC E VETRO
Franco Bulian: serramenti di legno “a norma” UNI 11717-1 “come da manuale” La sostenibilità visionaria: sintesi delle interviste al femminile di Patrizia Esposito Dario Poletti: in GU dal 16 marzo il Decreto prezzi MiTE e il nuovo allegato A Filippo Macigni: l’agevolazione combinata Sabatini TER e Credito d’imposta 4.0 Samuele Broglio: UNI 11673-1, la norma “Regina” della posa del serramento I meeting del settore fra etica ed estetica, strategie di anticipo, obiettivi e ideali Le interviste sul campo fra legni secolari, catene portacavo e green analysis
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numero 35 - marzo 2022 ISSN 2283-7213
SERRAMENTO
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NUMERO 35 – MARZO 2022 NUMERO
LA RIVISTA TECNICA DEL SERRAMENTO E DEI MATERIALI: ACCIAIO, ALLUMINIO, COMPOSITO, LEGNO, OTTONE, PVC E VETRO
Franco Bulian: serramenti di legno “a norma” UNI 11717-1 “come da manuale” La sostenibilità visionaria: sintesi delle interviste al femminile di Patrizia Esposito Dario Poletti: in GU dal 16 marzo il Decreto prezzi MiTE e il nuovo allegato A Filippo Macigni: l’agevolazione combinata Sabatini TER e Credito d’imposta 4.0
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EDITORIALE OBSOLESCENZA PROGRAMMATA di Sonia Maritan
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FINANCIAL EXPERT DOPPIA AGEVOLAZIONE COMBINATA di Filippo Macigni
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MADE IN ANFIT DECRETO PREZZI MITE E IL NUOVO ALLEGATO A di Dario Poletti
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CATAS WINDOW ACADEMY I SERRAMENTI DI LEGNO “A NORMA” UNI 11717-1 – I Parte di Franco Bulian
018
CONSULTING LA SOSTENIBILITÀ VISIONARIA di Patrizia Esposito
numero 35 marzo 2022
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UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A TUTTI I PARTECIPANTI DEL NUMERO PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONE: Luciano Alberto, Alex Alberto, David Alberto, Mauro Alberto, Serena Albini, Marirosa Amabile, Angela Amato, Giada Andreolli, Gabriele Battisti, Loris Bettinazzi, Giusy Bettoni, Alberto Bosoni, Gabriele Bosoni, Samuele Broglio, Franco Bulian, Chiara Burberi, Sergio Buzzotta, Stefania. Calcaterra, Marco Camisotti, Carolina Candelo, Laura Canever, Günther Casagrande, Silvia Casazza, José Colombo, Luciano Corbetta, Antonella Damiani, Elena David, Marinella de Simone, Patrizia Esposito, Vincenzo Fagiolo, Elisa Fedrigo, Viviana Ferrario, Valentina Frediani, Alessandra Gritti, Aldo Guardini, Elke Harreiss, Tomas Lorenzini, Filippo Macigni, Barbara Maggi, Marco Magi, Giorgio Marchesi, Mario Marciano, Claudio Mauri, Laura Mauri, Giovanni Mauri, Michelle Mauri, Alessandro Merlino, Laura Michelini, Alessandra Parmeggiani, Bruno Pernpruner, Paolo Perservati, Andrea Picciroli, Dario Poletti, Mimma Posca, Ilaria Profumi, Giovanni Rago, Margherita Rezzonico, Stefano Ruffa, Marina Salamon, Luca Santambrogio, Filippo Schegginetti, Stefano Schegginetti, Massimo Schiavetta, Lorenzo Sprocatti, Carlo Tenzon, Franco Tenzon, Ilaria Tiezzi, Chiara Tondini, Matteo Ward.
Summary www.webandmagazine.media - www.webandmagazine.com
022
OUTLOOK POSA IN OPERA - III Parte
045
MEETING UNIFORM L’AMBIZIONE DI UN TRENDSETTER
050
di Sonia Maritan e Pietro Ferrari
di Samuele Broglio
026
di Sonia Maritan
029
MEETING SIDEL IL LEGNO TRA ETICA ED ESTETICA di Mario Marciano
034 040
INTERVIEW BREVETTI STENDALTO LA BOUTIQUE DELLA CATENA INTERVIEW LETIZ F.LLI ALBERTO L’ESPRESSIONE PIÙ VERA DEL LEGNO 4.0 di Sonia Maritan e Pietro Ferrari
058
MEETING ROVERPLASTIK TENERE LA BARRA DIRITTA
PREVIEW FENSTERBAU FRONTALE LA SUMMER EDITION DEL FENSTERBAU FRONTALE di Pietro Ferrari
di Pietro Ferrari
ONLINE
TREND
INTERVIEW WORKING PROCESS LA GREEN ANALYSIS
063
INDIRIZZI UTILI
di Sonia Maritan e Pietro Ferrari
OBSOLESCENZA PROGRAMMATA
«In una delle sue ultime ricerche – ha sottolineato Matteo Ward, membro di Fashion Revolution Italia – la “Changing Markets Foun, in occasione di un confronto sul tema economia circolare lo scorso 30 marzo quando Carolina Candelo fondatrice di dixpari ha presentato i modelli più green della propria collezione, ossia oggetti di design non solo prodotti esclusivamente con materiale rigenerato da scarti industriali ma arricchiti anche di altri elementi riciclabili tra cui bottiglie di plastica, catrame prodotto dai macchinari, trucioli di ferro nel tempo, come un quadro d’arte che viene acquistato e che non soffre di obsolescenza: lampade destinate a diventare complementi d’arredo di lusso. «I nostri tessuti tecnici sono in pvc riciclabile, abbiamo tolto tutte le parti non green, però ora il tessuto dura la metà del tempo – afferma Margherita Rezzonico Quindi se da una
ambientale come ci racconta, fra queste pagine, Paolo Perservati non è “green” semplicemente perché è realizzata in legno, ma perché il processo produttivo del manufatto nel suo complesso ha rispettato determinate caratteristiche che portano a un’impronta ecologica pari a zero o addirittura a un saldo cessità di essere mitigata da azioni compensatorie come ad esempio piantare gli necessario fare una profonda analisi, capendo il nostro organismo aziendale sulla base dei dati prodotti per poi capire in che direzione muoverci – ha aggiunto Filippo Schegginetti –, Così si spiega l’ulteriore passo sulla strada della sostenibilità di cui ha parlato Aldo Guardini marchio italiano ed europeo dedicato ai materiali e manufatti ottenuti dalla valo-
soniamaritan@gmail.com
Sonia Maritan presso l’azienda F.lli Alberto a La Salle, in provincia di Aosta, il 24 settembre 2021.
di Sonia Maritan Editoriale
Io possiedo ancora una giacca di alta sartoria che mi regalò mio padre 30 anni fa: gli antichi atelier erano i luoghi in cui nasceva la vera eleganza e l’espressione di come la sostenibilità ambientale fosse praticata molto bene in passato, quando le cose si riparavano e acquisivano nuova vita, quando tutto era prezioso e non c’era spreco. Ancora oggi ai prodotti è richiesta qualità, estetica, resistenza e durabilità. Attributi che rappresentano i migliori ingredienti della sostenibilità per non creare scarti e che costituiscono la base dell’economia circolare. Elettrodomestici, strumenti elettronici, prodotti ‘uso e getta’ sono invece derivati “nocivi” della contemporaneità. Per questo ci sentiamo di condannare l’obsolescenza programmata su cui si basano la maggior parte dei modelli di business attuali, particolarmente in alcuni settori come il comparto moda, «i cui processi industriali – evidenzia Mario Marciano – sono secondi
altri circuiti post-consumo. Il nuovo concept presentato recentemente da Franco Tenzon riassume l’ambizione di essere motore di un’evoluzione del settore sia per quanto concerne l’innovazione tecnologica sia per l’espressione estetica. Evidenziando che l’estetica come valore culturale appartiene al momento storico mentre l’etica è una questione morale dal respiro più lungo, Mario Marciano ci ricorda che ferita dalla mostruosità degli attuali accadimenti verso cui siamo tutti impotenti, per combattere l’obsolescenza programmata che una visione apocalittica potrebbe estendere a territori e popolazioni in questo periodo tragico di guerra e pandemia. Dobbiamo provare a costruire piccoli scampoli di bellezza intorno a noi per inviare qualche bagliore di speranza verso quei luoghi di distruzione. Ad esempio, questi ‘pezzi’ di legno (in foto) che mi ha mostrato Mauro Alberto: hanno 300 anni e sono lavorati con maestria e amore!
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di Filippo Macigni FINANCIAL EXPERT
DOPPIA AGEVOLAZIONE COMBINATA Spingere l’investimento, grazie all’unione di due agevolazioni: Sabatini TER e Credito d’imposta 4.0. Con la legge di bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234) sono stati stanziati ulteriori 900 milioni di euro per assicurare la continuità operativa della misura “Nuova Sabatini”, che persegue l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle PMI, attraverso l’accesso al credito finalizzato all’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali o immateriali a uso produttivo. Sommato al Credito d’imposta sull’acquisto dei beni strumentali, le due agevolazioni creano una vantaggiosa efficacia combinata. Con la necessità di riprendere gli investimenti imprenditoriali per la propria crescita, diventa sempre più necessario trovare strumenti duraturi capaci di agevolare in maniera incisiva il costo di tali progetti. A ciò occorre aggiungere anche il fatto che spesso questi acquisti abbiano un costo molto elevato. Per riuscire a supportare le idee di sviluppo delle imprese, lo Stato Italiano ha creato e Credito d’imposta per gli acquisti in macchinari digitali (spesso chiamata ‘Industria 4.0’) ed entrambi age-
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Industria 4.0
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da compensare in 3 anni di pari importo; Sabatini-TER
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mento in cui l’impresa decida di incentivare la propria strumentali innovativi, autonomi e capaci di intercon. Si parla quindi -
di spingere l’Italia a compiere quel salto di qualità a livello competitivo nel campo manifatturiero e incendigitale, da intendersi come uno spettro di conoscen-
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prima uno strumento agevolativo che permetteva alle imprese di generare una maggiore quota di ammor-
sistema serramento - marzo 2022
Credito d’imposta, generato con un importo pari a una percentuale del costo di acquisto della o delle macchine acquistate. Oggi le imprese che decidono di investire in questi beni strumentali possono ottenere dallo Stato un CrePer convalidare il rispetto dei requisiti tecnici della macda parte di un tecnico indipendente (obbligatoria se -
Caso A: Investimento 100.000,00 €: 1. 2. Caso B: Investimento di 500.000,00 €: 1. 2.
che investono in beni strumentali che possono rientrare nel paradigma ‘4.0’ possono ottenere un contributo in -
acceso, ma in ogni caso la somma di questi due costi
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imprese sfruttino quanto più possibile il 2022 per avere il
DOUBLE COMBINED SUBSIDY
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Push investment, thanks to the combination of two subsidies: Sabatini TER and Tax Credit 4.0. With the budget law 2022 (law no. 234 of 30 December 2021), an additional 900 million euros were allocated to ensure the operational continuity of the “Nuova Sabatini” measure, which pursues the objective of strengthening the productive and competitive system of SMEs , through access to credit aimed at the purchase, or leasing acquisition, of tangible or intangible assets for productive use. Added to the tax credit on the purchase of capital goods, the two concessions create an advantageous combined effect.
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di Dario Poletti made in ANFIT
DECRETO PREZZI MITE E IL NUOVO ALLEGATO A L’ingegner Dario Poletti illustra ai lettori di Sistema Serramento i numeri, lo sviluppo e i contenuti del Decreto prezzi MiTE e il nuovo allegato A. Il Decreto 75/2022 è un documento snello di 8 pagine comprendenti 5 articoli e un allegato che contiene la nuova disciplina in materia di limiti economici all’incentivabilità dei beni soggetti a detrazioni fiscali in edilizia. Esso introduce fondamentali modifiche al Decreto Requisiti Tecnici Ecobonus del MiSE e, in particolare, soppianta il famoso Allegato I del MiSE attraverso il proprio Allegato A. La Legge di Bilancio 2022 ha “assorbito” e abrogato il testo del DL 157/2021, il famoso decreto anti-frodi, attraverso gli articoli 28-36, che ne hanno sostanzialmente trasfuso le disposizioni. Tra le varie indicazioni riprese dell’ex DL anti-frodi vi era anche quella che impegnava il MiTE a emanare un decreto in materia di valori massimi per talune categorie di beni entro 30 giorni dall’entrata in vigore del DL stesso. La Legge di Bilancio ha fatto proprio questo impegno, ma ne ha denza che è passata al 9 febbraio 2022. Il Ministero non ha rispettato questo paletto temporale e il Decreto Prezzi è uscito dal MiTE il 14 febbraio, per 16 marzo 2022. Il Decreto 75/2022 è un documento snello (in 8 pagine
sono compresi 5 articoli e un allegato) che contiene la nuova disciplina in materia di limiti economici all’increto Requisiti Tecnici Ecobonus del MiSE e, in particolare, soppianta il famoso Allegato I del MiSE attraverso il proprio Allegato A. I numeri È inevitabile partire dalle cifre e fare riferimento ai promq in caso di combinazione con chiusure oscuranti) con le cifre che variano a seconda della zona clima-
SS 35_made in ANFIT www.anfit.it
L’ingegner Dario Poletti illustra ai lettori di Sistema Serramento i numeri, lo sviluppo e i contenuti del Decreto prezzi MiTE e il nuovo allegato A. Il Decreto XX/2022 è un documento snello di 8 pagine comprendenti 5 articoli e un allegato che contiene la nuova disciplina in materia di limiti economici all’incentivabilità dei beni soggetti a detrazioni fiscali in edilizia. Esso introduce fondamentali tica e 276 al €/mq per leRequisiti schermature solari. Ecobonus In questa del MiSE e, in particolare, modifiche Decreto Tecnici tava particolarmente evidente già leggendo il titolo categoria rientrano tanto le porte (anche blindate) soppianta il famoso Allegato I del MiSE attraverso il proprio Allegato A. le garantita attraverso la frase “I costi esposti in tabella si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali Lo sviluppo LaL’idea Leggealla di base Bilancio ha “assorbito” DL 157/2021, il famoso e oneri complementari relative alla installazione e alla del 2022 documento è quella ediabrogato stabilire unil testo del decreto anti-frodi, attraverso gli articoli 28-36, che ne hanno sostanzialmente trasfuso le messa in opera delle tecnologie”, è sempre rimasto tetto unico di riferimento per TUTTE le tipologie di bonus disposizioni. Tra .leInvarie indicazioni riprese dell’ex DL anti-frodi vi era anche quella che altre parole, si è voluto fare in modo impegnava il MiTE a emanare un decreto in materia di per talune di per tipologia di interma ammissibile dellacategorie detrazione - valori massimi beni entroincentivi 30 giorni dall’entrata vigoreadel DL stesso. La Legge di Bilancio ha fatto proprio vento” cevere superiori ai 780in €/mq, prescindere
sistema serramento - marzo 2022
DECRETO PREZZI MITE E IL NUOVO ALLEGATO A
questo impegno, ma ne ha modificato l’arco temporale di riferimento, con la scadenza che è passata al 9 febbraio 2022. questo condivisibile obIl percorso per raggiungere Il Ministero non ha rispettato questo temporale Prezzi è uscitoall’idea dal MiTE La ferma contrarietà delleil cifre omnicomprenbiettivo è stato però travagliato. Unpaletto aspetto, in parti- e il Decreto 14colare, febbraio, per poi entrare in Gazzetta Ufficiale il XX XXXXXXX. Il Decreto XX/2022 è un sive deriva dal fatto che mentre i costi relativi a uno ha rappresentato un punto critico: l’omnicomdocumento snello (in 8 pagine sono compresi 5 articoli e un allegato) che contiene la nuova prensività dei costi. disciplina in materianon di limiti economici all’incentivabilità Questa tematica è affatto nuova ed era stata dei beni soggetti a detrazioni fiscali in edilizia. Esso introduce fondamentali modifiche al Decreto Requisiti Tecnici Ecobonus del dalle caratteristiche MiSE e, in particolare, soppianta il famoso Allegato I -del MiSEscindere attraverso il proprio Allegato del A. singolo intervento.
Per quanto riguarda l’IVA, profondamente variabile in
I numeri base al tipo di intervento e di bonus, non risulta neÈ valore inevitabile partirefossero dalle cifre e fare riferimento ai prodotti di interesse per il settore degli del bene, comprensive di infissi: l’Allegato A al. Decreto Prezzi fissa 660-780 €/mq come valore massimo per i serramenti (cui si aggiungono ulteriori 120 €/mq in caso con chiusure predeterminata. - di combinazione oscuranti) con le cifre che variano a seconda della zona climatica e 276 €/mq per le schermature solari. I contenuti
Di seguito gli aspetti più rilevanti, oltre a quelli già trattati, contenuti nel documento: • gruità delle spese/1: l’Alentra a gamba tesa su tali procedure. Infatti, a prescindere dal “listino” che ciascun tecnico adotcongruità, e dalle cifre in esso contenute, -
Lo sviluppo
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L’aggiornamento continuo e la ricerca di nuove soluzioni da parte di ANFIT giungono a un nuovo traguardo. Infatti, il “Corso per la posa in opera dei serramenti esterni” ero-
-
giornamento alla normativa di settore.
limite superiore, anche se nel listino in questione •
prodotto; tà delle spese/2 altre cose, che
•
made in ANFIT di
o di sconto in fattura. Quindi, non rientrano nel
• ; : l’articolo 2 del docu-
ai beni indicati nell’Allegato A, per interventi sog-
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e i prodotti che non hanno impatto termico;
-
cessivo all’entrata in vigore del decreto, prevista ovvero anche recenti (in riferimento al DL157/2021 è pu-
-
stabilisce
ta positivo e c’è da augurarsi che, a questo punto, il
to il blocco della cessione del credito derivante
dagli incentivi.
-
crediti, consentendo nuovi passaggi in plina della cessione del credito saranno l’oggetto del prossimo contenuto, che
-
.
Alcuni aspetti del Decreto Prezzi non sono risultati di immediata comprensione e hanno scatenato numerose interpretazioni contrastanti. Per
di ricorrere ai nuovi prezzi, la quinta il tema della coordinazione tra i massimali dell’Allegato A e le cifre contenute nei prezzari e la sesta
più nel dettaglio chiarendo che tali cifre sono da riferirsi all’insieme
dell’impianto elettrico. sostenuta deve prevedere un doppio controllo, sia rispetto ai prezzari, -
sistema serramento - marzo 2022
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ramente voluto), è profondamente logica e mira a consentire agli operatori di adeguarsi all’ennesimo nuovo quadro normativo con un minimo di tempo;
MASTRO GIUSEPPE INSEGNA Giuseppe Colombo non è solo un artigiano ma un consulente a tutto campo in grado di assistere i suoi clienti. Nella sua Falegnameria milanese, in Piazza Agrippa 4, insegna il mestiere con interventi reali su problemi riguardanti la falegnameria, come realizzare un tavolo, eliminare il tarlo e altri consigli pratici che nel corso delle sue presentazioni pone (anche attraverso la sua pagina facebook MastroGiuseppeinsegna). Dal 1992 è Perito accreditato presso il tribunale e la Camera di Commercio per perizie di serramenti esterni, persiane, porte e manufatti in legno. Chi entra nel suo laboratorio trova un artigiano, un falegname con una lunga esperienza alle spalle, ma anche un professionista che grazie alla sua attività peritale si aggiorna in modo permanente riguardo gli aspetti più generali concernenti materiali, costi, innovazioni, logiche costruttive, prestazioni professionali e dinamiche del mercato.
www.catas.com
di Franco Bulian CATAS WINDOW ACADEMY
MATERIALI LEGNO
I SERRAMENTI DI LEGNO “A NORMA” UNI 11717-1 – I PARTE Il Direttore del Catas Franco Bulian con la rubrica “Catas Window Academy”, che apriamo in occasione del primo numero 2022 di Sistema Serramento, ci illustra quale sia la qualità “misurabile” di un serramento di legno con tutti i vantaggi prestazionali che questa norma, un vero e proprio manuale, prescrive in termini di caratteristiche della materia prima legno, del processo produttivo e del ciclo di verniciatura. Applicando le indicazioni in essa contenute si ha la facoltà di dichiarare che la costruzione dei serramenti è “eseguita a norma” e quindi di aggiungere alla “misura” della qualità anche uno strumento di marketing. Esiste una norma italiana, la UNI 1171, che spiega chiaramente come deve essere fatto un serramento di legno per essere “fatto bene”. Ma perché è così poco conosciuta e così poco sfruttata, anche solo come strumento di marketing? Ci fa piacere cogliere l’opportunità offertaci da “Sistema Serramento” per affrontare questo tema: in questo nune, nella quale tratteggiamo i motivi che hanno portato a questa norma e soprattutto quale contributo offra nel sostenere e promuovere il mercato del serramento di legno. Il nostro intento è chiaro: suscitare almeno un poco di curiosità per questa norma che potrebbe portare concreti vantaggi a tutti gli addetti del settore. COSA STA SUCCEDENDO AL SERRAMENTO DI LEGNO? Studi recenti sull’andamento generale del mercato dei serramenti in Italia (Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio, UNICMI, 2021) evidenziano una certa ripresa (+ 3,9%), dopo il crollo causato dalla pandemia da Covid 19 registrato nel 2020 (- 7,7%). L’evidenza quotidiana, sottolineata comunque dai dati statistici, conferma che da circa dieci anni le quote di mercato si stanno pro-
014
serramenti realizzati in PVC a scapito soprattutto di quelli di legno, mentre la quota di mercato dei serramenti metallici pare sostanzialmente stabile. Le previsioni nel breve periodo non sono molto incoraggianti e indicano una ulteriore erosione della quota di mercato per i serramenti in legno,
in discesa sotto alla quota del 30% del valore totale dei serramenti venduti. Quali sono le ragioni che spingono il mercato verso altri materiali, diversi dal legno? L’aspetto economico sicuramente conta molto, ma non è questo l’unico punto che porta i potenziali acquirenti a considerare vantaggiosi i serramenti realizzati in PVC. Purtroppo – e sottolineiamo questo avverbio con tristezza e preoccupazione – vi sono spesso degli esempi negativi, in qualche caso anche particolarmente eclatanti, che inducono troppi a pensare che il serramento in legno abbia una scarsa durabilità, percezione oramai diffusa piuttosto pesantemente. “Il legno non lo vuole più nessuno, non dura…”: frasi come questa sono purtroppo abbastanza frequenti anche tra i progettisti e gli addetti ai lavori del settore edilizio. Tuttavia, i motivi del rapido degrado di una assoluta minoranza di serramenti costruiti in legno sono spesso legati a una progettazione o a una realizzazione non corretta, che determinano situazioni assai critiche e mamente negativa per l’intero settore. È dunque importante che il serramento di legno sia fatto “bene” per potersi innanzitutto confrontare con altri materiali, dimostrando poi tutti i propri punti di forza (bellezza, sostenibilità ambientale, adattabilità alle dimensioni e agli stili architettonici richiesti, manutenibilità) nei quali il legno può offrire indiscutibili vantaggi che potrebbero essere assolutamente vincenti nelle La tradizione, l’esperienza ma soprattutto studi e ricerche
COME FARE “BENE” UN SERRAMENTO DI LEGNO Proprio sulle base di queste esperienze si basa la norma italiana UNI 11717-1, pubblicata già nel 2018 ma ancora poco conosciuta e purtroppo poco sfruttata. La norma precisa in modo chiaro i requisiti per materiali e processi, per quanto il suo vero punto di forza sia rappresentato dalla dettagliata illustrazione dei motivi tecnici dispone. La norma, dunque, è di fatto un vero e proprio manuale che aiuta a prendere decisioni ed effettuare scelte operative in modo chiaro e soprattutto consapevole. Il documento tratta sostanzialmente tre temi: le caratteristiche della materia prima legno, il processo produttivo e il ciclo di verniciatura. In questa prima parte consideriamo brevemente i primi due, lasciando la verniciatura Il raggio di curvatura di 3 mm indicato dalla norma.
a un successivo approfondimento sul prossimo numero di “Sistema Serramento”. LE CARATTERISTICHE DEL LEGNO Un primo punto essenziale riguarda la considerazione, a volte sottovalutata, che la capacità di un serramento di durare nel tempo dipende dall’insieme di più fattori, a partire dalla scelta del legno. Qui si aprono due percorsi da tenere entrambi nella dovuta considerazione. Il primo riguarda la specie legnosa, che deve essere naturalmente adatta (o più adatta di altre) a resistere al degrado, in particolare a quello causato dalle aggressioni biologiche.
sistema serramento - marzo 2022
ve hanno portato nel corso degli anni alla quadro tecnico ben chiaro su come debba essere prodotto un serramento di legno, un “corpus” di indicazioni che permetterebbero, fra l’altro, di evitare rapidi degradi e la conseguente perdita di credibilità dell’intero comparto.
alla “durabilità naturale” delle varie specie legnose. Il secondo parametro da considerare è la “qualità” del legno, che dipende in particolare dalla presenza di nodi cadenti, di fessurazioni o sacche di resina. Anche per la qualità del legno la norma fornisce una guida, offrendo anche accurate istruzioni su come riparare eventuali vuoti lasciati – ad esempio – da sacche di resina eventualomogenea, adatta quindi alle lavorazioni successive. LE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Dopo aver trattato la materia prima legno la norma passa poi a considerare tutti quei i fattori progettuali e costruttivi del degrado del serramento. Tra le caratteristiche dimensionali, la prima a cui prestare la massima attenzione riguarda il raggio di curvatura degli spigoli del lato del serramento esposto alle intemperie. Questo parametro è ritenuto determinante per la qualità del successivo processo di verniciatura e, dunque, per la protezione dagli agenti atmosferici. Come mostrano le immagini riportate a corredo del testo, un raggio di curvaspessore continuo e omogeneo su tutto l’elemento, menvernice di svolgere il proprio ruolo, con la conseguenza di
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www.catas.com
di Franco Bulian CATAS WINDOW ACADEMY
ritrovarsi a fare i conti con rapidi spellamenti della vernice effetti negativi. Altri aspetti legati alla fase di progettazione e realizzazione riguardano le inclinazioni dei piani soggetti a possibili ristagni d’acqua, piuttosto che le dimensioni minime delle cave (sigillante e di scarico della condensa) o le caratteristiche del gocciolatoio, quando questo sia presente. Come già indicato, proseguiremo nell’analisi della norma UNI 11717 con un secondo intervento, sempre nell’ambito di questa rubrica, dedicato alla terza parte del documento, quella relativo alla verniciatura del serramento. Tornando comunque alla domanda che ci siamo posti sulzata, speriamo che queste prime brevi note possano aver almeno suscitato qualche curiosità e interesse. concepita proprio come strumento per aiutare a valorizzare concretamente e oggettivamente il serramento di legno, senza tralasciare che chiunque dovesse applicare
le indicazioni in essa contenute potrebbe dichiarare di costruire serramenti “eseguiti a norma”. THE DOORS AND WINDOWS UNI 11717-1 The Catas Director Franco Bulian with the “Catas Window Aca2022 of Sistema Serramento, illustrates the “measurable” quality of a wooden window with all the performance advantages that this standard, a a real manual, it prescribes in terms of the characteristics of the raw material wood, production process and painting cycle. By applying the indications contained therein, it is possible to declare that the construction of the doors and windows is “carried out in accordance with the law” and therefore to add a marketing tool to the “measure” of quality.The Italian standard UNI 117171, published in 2018 but still little known and unfortunately little used, essentially deals with three themes: the characteristics of the raw material wood, the production process and the painting cycle.
Cicli di verniciatura SIRCA EXTRA PLUS
PROTEGGI I TUOI INFISSI FINO A 20 ANNI I cicli di verniciatura Sirca Extra Plus raccolgono i migliori prodotti della linea IDROCOLOR: sono quindi un sistema di applicazione di vernici per legno notevolmente performanti, a base acqua, acriliche e monocomponenti, formulate con speciali additivi per conferire una particolare protezione contro l’ingrigimento e l’azione degenerativa delle radiazioni solari. Possono essere applicati nella versione laccata oppure trasparente e possono essere facilmente personalizzati a seconda del livello di opacità desiderato.
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di Patrizia Esposito CONSULTING
LA SOSTENIBILITÀ VISIONARIA Dal suo libro, pubblicato nel 2021, con il titolo “Business22 La Sostenibilità è la Vita in ogni sua Forma”, la Ph.D.Psychology Patrizia Esposito ci propone una sintesi delle sue interviste a imprenditrici e top manager di ambiti diversi che hanno dato la loro “definizione” di sostenibilità, tutte diverse ma accomunate dagli stessi fattori ritenuti indispensabili per raggiungere la meta: essere consapevoli di ciò che accade, accogliere la complessità e applicarla nel quotidiano. La sostenibilità visionaria è capace di trasformare le situazioni. La sostenibilità se condivisa e compresa nel suo pieno valore è visionaria, cioè diventa un processo inclusivo che riguarda tutti e tutto in una trasformazione globale e non frammentata. Ho intervistato imprenditrici e top manager di ambiti diversi raccogliendo i pensieri nel mio libro “Business22 La Sostenibilità è la Vita in ogni sua Forma”. Ciascuna mi ha espresso una propria idea sulla sostenibilità. L’obiettivo del libro è fermare sulla carta i pensieri perché altri possano condividerli. Di seguito un estratto di alcune interviste. Grazie per l’introduzione a Sonia Maritan con “Disegnare un Mondo Armonico” e a Marinella de Simone con “Una Sostenibilità condivisa l’Essere -in -Comune”. La Sostenibilità è Apertura Mentale all’Evoluzione - Alessandra Gritti: Tamburi Investment Partners S.p.A. L’argomento è complesso per le sue diverse sfaccettature nelle tre macro direzioni: ambientale, sociale e di governance. Oggi la sostenibilità ambientale è un impegno in cui il coinvolgimento è di tutta la comunità. Poi c’è la sostenibilità sociale in cui non ci sono regole o guide a cui far riferimento. Oggi dovremo razionalizzare le espressioni di bontà, guardando il nostro sistema sociale nel presente per il futuro prossimo dei giovani. L’altro ambito della sostenibilità è la cultura d’impresa. Abbiamo esempi di eccellenze e genialità nelle aziende familiari italiane che però mancano di governance, per svilupparsi in un mercato in continuo movimento.
Il benessere più concreto che possiamo pensare per i nostri ragazzi è creare loro un mondo in cui possano ben-vivere, grazie anche a una cultura d’impresa aperta e sostenibile. La Sostenibilità è Unione nella Diversità verso lo Stesso Scopo - Marina Salamon: President and Shareholder at Doxa La parola sostenibilità tende a subire interpretazioni individuali, si divide in tante dimensioni. Serve un’apertura di visione, unendo cuore e testa, per creare nuovi rapporti con le persone. La storia italiana è caratterizzata (ancora) dalla divisione fra gli ambienti accademici e quelli imprenditoriali: viaggiano su due binari paralleli senza incontrarsi, così come fra le stesse imprese, dove si sviluppa una concorrenza feroce, mentre sarebbe positivo per tutti avere un dialogo costruttivo. Molte persone con una formazione economica si limitano ad applicare le formule e si fanno poche domande. La Sostenibilità della Conciliazione - Elena David: Consigliere Indipendente Fideuram Intesa San Paolo Noi viviamo in una società ancora culturalmente chiusa alle donne, dove la carriera è limitata: la sostenibilità è data anche dalla libertà di ambire a un proprio sviluppo personale. Ma oggi le pari opportunità di accesso sono fortemente condizionate dal ruolo ancestralmente assegnato alla donna in ordine alla cura della famiglia e degli anziani, e da un sistema di welfare sociale che non favorisce la sostenibilità in questo senso. La sostenibilità etica nelle aziende è un altro gradino di
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non solo per pochi, evitando di alimentare la disuguaglianza e la povertà. La Sostenibilità è un Sentimento Imprenditoriale - Valentina Frediani: Colin & Partners La Sostenibilità è un Sentimento Imprenditoriale, che include equilibrio fra gli obiettivi e il benessere collettivo del team aziendale. Un approccio condiviso, disponibilità, elasticità, essere più vicini alle persone è un percorso di sostenibilità in cui abruolo molto importante dell’impresa: essa avrà un’Anima e una Personalità e assumerà una responsabilità educativa sociale. La Sostenibilità è Dare e Ricevere con Responsabilità in tutti gli Ambiti della Vita -Chiara Burberi: AD Redooc. Com parola “Educazione”, dal latino educere, “tirare fuori”, per dare l’opportunità ai nostri ragazzi e ragazze di scoprire e far emergere i propri talenti, piccoli o grandi. Purtroppo la scuola, malgrado l’obiettivo dell’Educazione di Qualità (Goal 4) segue il messaggio dell’”Istruzione”, tante materie studiate a cassetti indipendenti tra loro, senreale, concreto. Materie studiate, non imparate perché manca la curiosità, la passione. La Sostenibilità è Rendere Accessibili le Soluzioni nei ConLegal Counsel presso SLCG, MDisputes
accessibile, si tratta di un processo innovativo, che passa innanzitutto nella preparazione delle parti a una comunicuperare il concetto di Diritto come strumento al servizio delle relazioni e dell’essere umano per migliorare il ben-ese ragioni. Questa è la Sostenibilità nel Diritto: formare e guirelazioni commerciali. La Sostenibilità è Donna - Ilaria Profumi: EMEIA Il mio pensiero è sostenere il modello Work Life Integration: la sostenibilità innovativa e inclusiva, che riguarda tutti gli aspetti della vita sociale, ambientale e umana. Vivere felici nel senso profondo del vivere fecondi, generatrici di bene e benessere per sé e per gli altri. Con la mia attività di manager guido le persone di diversi paesi, entrando in contatto con culture diverse e questo mi dà modo di riscoprire il perché si fanno le cose, che è non cato del vivere e per quanto mi sia possibile per diffondere “fare fecondo”. Posca General Manager di Apoteca Srl La mia idea di sostenibilità è rappresentata dal Rispetto. Essere presenti, ma non invadenti. Possiamo decidere di vivere, non di sopravvivere. La sostenibilità è Umana, cioè si compone di quelle condizioni disposte a migliorarci. C’è
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VISIONARY SUSTAINABILITY From her book, published in 2021, with the title “Business22 Sustainability is Life in All Its Forms”, Ph.D. Psychology Patrizia
un antico “vizio” umano che è il potere a cui vorrei dare alcune nuove connotazioni. Potere delle relazioni, parte dal rendersi conto della loro presenza nella vita e nel lavoro. Potere della conoscenza: essere preparati, informati e istruiti sostiene la cultura ed educa a una migliore consapevolezza. C.L.A.S.S.srl Secondo l’Osservatorio Altagamma 2020 di Bain & Company, le giovani generazioni, che guideranno il 180% della crescita del mercato tra il 2019 e il 2025, pongono un’enfasi senza precedenti sulla questione della sostenibilità. Cosa Fare. • Per il consumatore: Chiediamo sempre chi produce i prodotti che acquistiamo, sono le aziende che fanno scelte di rispetto, e poi la produzione... non è solo l’ingrediente che fa la differenza. • Per la parte industria, brand e retailer: creiamo strategie di stile, produzione in linea con i valori di economia circolare e coscienti dell’impatto che produciamo sulle persone, sul territorio, sull’ambiente, e comunichiamo sempre in modo chiaro, semplice e circostanziato le nostre scelte di valore. La Sostenibilità è Farsi Domande e Non Dare per Scontato ciò che Avviene - Margherita Rezzonico: Tessilmare S.r.l. Mi sono fatta delle domande che vogliono mettere in evidenza l’altro lato della medaglia della sostenibilità: ad esempio, per imballare usiamo le buste di plastica green, ma sono leggere e si rompono con facilità, quindi dobbiamo usarne il doppio!
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di Patrizia Esposito CONSULTING
of what is happening, accepting complexity and applying it in everyday life.
I nostri tessuti tecnici sono in pvc riciclabile, abbiamo tolto tutte le parti non green, però ora il tessuto dura la metà del tempo. Quindi se da una parte si parla di non spreco, ci si dimentica di considerare il consumo superiore che si provoca e anche il costo del riciclo. Forse la consapevolezza delle sostenibilità è soltanto un modo di dire? La Sostenibilità Felice: Convivenza Generazionale e IncoragAlbini&Pitigliani S.p.A. Nel nostro gruppo, io sono l’unica donna in CDA e questo mi rende orgogliosa e anche responsabile delle scelte che facciamo insieme, perché da noi non c’è il passaggio generazionale, piuttosto la convivenza generazionale, dove i nostri padri sono presenti in azienda, noi ci confrontiamo con le loro esperienze, migliorando le nostre. Inoltre incoraggiamo i giovani talenti nella loro crescita lavorativa e anche personale: questa è un’altra scelta sostenibile verso le nuove generazioni. Accenture Interactive Credo che la sostenibilità sia una componente essenziale della nostra natura umana, oggi il suo valore sta diventando talmente rilevante da non essere più trascurabile. La sostenibilità oggi richiede quindi maggiore diversità. Molte professioni, in particolare con riferimento a ruoli executive, hanno una prevalenza schiacciante di membri maschili, con la conseguenza che la sensibilità rispetto a temi con forte impatto sul mondo femminile vengono sottostimati, se non ignorati.
LEGNO INCOLLAGGI FINITURE
Qualità Certificata Catas, laboratorio prove e organismo di certificazione di prodotto, specializzato nel settore legno-arredo catas.com
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di Samuele Broglio OUTLOOK
POSA IN OPERA - III PARTE
Prosegue la trattazione dell’ampio parco norme relativo alla posa in opera dei serramenti. Terminata la sezione “FAQ” della prima parte, Samuele Broglio ha trattato nella seconda parte specificatamente le norme relative alla posa in opera, in particolare la UNI 11673-2 che fissa i requisiti di abilità e competenza degli operatori e la UNI 11673-3 che stabilisce il contenuto minimo dei corsi di qualificazione e fissa i requisiti degli enti formatori. La terza parte è dedicata alla norma “regina”: la UNI 11673-1 “Requisiti e criteri di verifica della progettazione della posa in opera”. UNI 11673-1
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I due livelli di lettura
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INSTALLATION - III part The discussion of the large set of standards relating to the installation of windows and doors continues. After the “FAQ” part of
un installatore
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un progettista
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isolamento termico
di Samuele Broglio OUTLOOK
pendice A
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resistenza al carico del vento e ai carichi propri -
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isolamento acustico
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emissione
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comportamento igrometrico e traspirabilità
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Al capitolo 6
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pitolo 5 • • • •
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Nel capitolo 7
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Appendice B
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MATERIALI LEGNO ALLUMINIO
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di Sonia Maritan MEETING UNIFORM
L’AMBIZIONE DI UN TRENDSETTER Il 5 aprile scorso è stato presentato thewindowmotiveTM a un pubblico esperto e di addetti ai lavori nello Spazio espositivo Understate in via Francesco Crispi 5b a Milano, un contenitore creativo che si arricchisce della sinergia con altri brand per ampliare il ruolo della finestra ad ambiti cruciali, quali le prestazioni, il design e la parete che come ha raccontato il Presidente dell’azienda Franco Tenzon è il “luogo” dove il manufatto esprime la sua funzionalità. magis40 che oggi è l’icona di Uniform è diventato un serramento minimale ideale per la casa passiva con il suo spessore di 40X120 mm. Una finestra che supera i confini per estendersi al sistema serramento nel suo complesso e a tutti gli attori che ne fanno parte: aziende produttrici, progettisti, serramentisti e clienti finali. Le strategie di un trendsetter thewindowmotiveTM riassume al meglio la strategia sviluppata da Uniform per i prossimi anni, testimonia la volontà dell’azienda di fare sistema seguendo i principi cardine dell’innovazione, della qualità tecnologica e dell’espressione estetica ricercata. Un obiettivo che nasce dalla consapevolezza di quanto cessi, dalla continua attività di ricerca per migliorare le proprie soluzioni. Ma thewindowmotiveTM è anche un nuovo modo di pensare e interpretare il serramento, non più come elemento a sé stante ma come parte integrante dell’interno e dell’esterno della casa, in costante dialogo con i volumi e con gli elementi architettonici che li compongono. Una vision chiara, nitida e condivisa, un percorso coerente niti, un payoff che rappresenta al meglio obiettivi e ideali di un’azienda che si vuole porre come punto di riferimento assoluto nel settore dei serramenti. Per questo motivo Uniform ha avviato collaborazioni con aziende importanti nel panorama italiano, sinergiche ri-
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del serramento e per alimentare la qualità a livello globale, sia che si tratti di estetica, di prestazioni, di integrazione -
Alcuni momenti della presentazione di Uniform, il 5 aprile scorso nello Spazio espositivo Understate di Milano, davanti alla platea della stampa tecnica il Presidente dell’azienda Franco Tenzon e il direttore artistico architetto Giorgio Marchesi hanno presentato alla stampa tecnica e generalista thewindowmotiveTM.
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scosto, dettaglio. Aziende diverse per tipologia di sistemi progettati ma accomunate da valori fondanti che sono anche nel DNA di Uniform. A partire dalla sostenibilità, dall’attenzione all’ambiente e all’uso responsabile delle risorse che per l’azienda si traduce nella realizzazione di sistemi performanti indispensabili di concorrere alla riduzione delle emissioni, di salvaguardare l’ambiente e contemporaneamente di assicurare maggior comfort e benessere per le persone. produttivi che, all’insegna dell’eccellenza, vengono condotti direttamente all’interno dell’azienda. In perenne movimento: thewindowmotiveTM Evoluzione costante dei prodotti e delle soluzioni grazie a tecnologia e qualità nei processi produttivi, trasformazione del concetto stesso di serramento da mero elemento tegrazione virtuosa grazie alla sinergia con altri importanti Uniform è sempre un passo avanti e oggi più che mai si nasce così, dal perenne movimento per costruire nuovi percorsi e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. TM
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di Sonia Maritan MEETING UNIFORM
Franco Tenzon / Presidente Uniform.
Giorgio Marchesi / art director Uniform.
ThewindowmotiveTM lità e la capacità progettuale di Uniform, che sviluppa in nestra, dalla concezione dell’idea alla creazione del progetto, dalla scelta del materiale al più piccolo particolare, tetture ambiziose. La competenza nel supportare committenti e progettisti nella scelta dell’involucro trasparente deche intercettando le principali tendenze riscontrate in altri soluzioni coordinate che possano essere inserite in contesti diversi per andare oltre alle mode, evocare un principio di
Marco Camisotti / Capo area di Palagina.
eternità, di desiderio, di estetica. Ma ThewindowmotiveTM va ben oltre il prodotto, supera i serramento nel suo complesso, a tutti gli attori che ne fanno parte a diverso titolo. È un concetto che vuole permeare la visione di tutti, dalle aziende produttrici ai progettisti, dai serramentisti ai clienti È un payoff che riassume in un unico termine l’ambizione di Uniform di essere motore di un’evoluzione del settore, di diventare un player che coordina, prevede e orienta il mercato del serramento nel suo insieme sia per quanto concerne l’innovazione tecnologica sia per l’espressione estetica.
THE AMBITION OF A TRENDSETTER On 5 April thewindowmotiveTM was presented to an expert public and professionals in the Understate exhibition space in via Francesco Crispi 5b in Milan, a creative container that is enriched by the synergy with other brands to expand the role of the window to crucial areas, such as the performance, the design and the wall which, as the President of the company Franco Tenzon said, is the “place” where the product expresses its functionality. magis40, which today is Uniform’s icon, has become an ideal minimal frame for the passive house with its thickness of 40X120 mm. A window that goes beyond borders to extend to the window system as a whole and to all the players who are part of it: manufacturing companies, designers, window and door manufacturers and end customers. The windowmotive best summarizes the strategy developed by Uniform for the next few years, demonstrates the company’s desire to create a system by following the key principles of innovation, technological quality payoff that summarizes in a single term Uniform’s ambition to be the engine of an evolution in the sector.
Luca Santambrogio/ Technical and sales consultant di Tre P Tre +.
José Colombo / Responsabile vendite Italia di Colombo & Design.
MATERIALI LEGNO
Nel contesto di Green Pea a Torino-Lingotto, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto, dove i prodotti sono creati in armonia con la Terra, l’Aria, l’Acqua e le Persone, il 17 novembre scorso Sidel ha partecipato con un talk a tema “Il legno tra etica ed estetica” esposto dal Responsabile Marketing Mario Marciano e arricchito dall’intervento del Direttore Unico Serramenti Lorenzo Sprocatti. “Gli affari che producono solo soldi sono affari poveri (Henry Ford)”, questo l’assunto di partenza per asserire che conciliare il profitto con la salvaguardia ambientale è possibile, con armonia ed equilibrio senza compromettere il progresso economico e sociale, evidenziando che se l’estetica come valore culturale appartiene al momento storico, l’etica è una questione morale dal respiro più lungo…
La stessa cottura dell’argilla, che ha dato origine alle terrecotte, passa dall’utilizzo dell’indispensabile legno. Il legno accom-
Il Responsabile Marketing di Sidel Mario Marciano durante l’intervento del 17 novembre 2021 presso Green Pea a Torino.
dalla sua comparsa sul pianeta, anzi lo anticipa perché le specie vegetali si sono sviluppate prima. Parliamo del legno come elemento essenziale non solo per essere utilizzato per la produzione di manufatti, ma per la stessa sopravvivenza della specie umana grazie al suo ruolo insostituibile che svolge nell’ecosistema. Ricordare le funzio-
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zienda, i suoi processi e i suoi prodotti come rispettosi dell’ambiente pur non essendolo affatto. Poi c’è la questione dell’estetica, l’altra parte di nostro interesse che va presa in considerazione. La società cambia continuamente e con essa cambiano i codici estetici, i cosiddetti stilemi. Quello che era considerato bello esteticamente nel rinascimento, potrebbe non esserlo ora. Cambiano i costumi, le immagini dei costumi che venivano considerate provocatorie all’inizio del ‘900, oggi ci sono indifferenti. Esplorare il rapporto tra etica ed estetica in senso universale, sarebbe un argomento abnorme, fuori dalla portata per la maggior parte delle persone. Nel nostro piccolo, invece, ci interessa occuparci di questo rapporto riferito al legno come materia prima per la produzione industriale. Il legno è la materia prima certamente più antica utilizzata dall’uomo per produrre utensili e manufatti.
È stato il materiale indispensabile per l’evoluzione della specie, come la scoperta del fuoco, senza la quale
SIDEL di Mario Marciano
Nel mondo della produzione industriale, parlando di etica si corre il rischio di essere guardati con sospetto. Per il semplice fatto che alcuni temi etici, come la salvaguardia dell’ambiente e la decarbonizzazione, oltre a essere maledettamente cogenti, oggi, sono sulla bocca di tutti e vanno di moda.
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IL LEGNO TRA ETICA ED ESTETICA
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I LEGNI di SIDEL presenta Sonia Maritan Incontro sul web prossimamente PROGRAMMA •
Introduzione: un breve dibattito sulla sostenibilità con Mario Marciano I saluti istituzionali di Antonella Damiani La voce dell'esperto: Samuele Broglio
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Dibattito e chiusura lavori.
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di Mario Marciano MEETING SIDEL
Il soggetto della campagna promozionale di Sidel.
ni degli alberi e delle foreste per l’equilibrio dell’anidride carbonica nell’atmosfera mi sembra scontato, addirittura pleonastico e inopportuno. Alcuni aspetti però, mi sembra giusto focalizzarli, seppur Mi riferisco alla riforestazione, alla rinnovabilità e al tracciamento del legno per la produzione industriale. Quando parliamo degli alberi che ci forniscono il legno, un conto è parlare del disboscamento in Amazzonia e un conto è parlare della produzione controllata e certiLA RIFORESTAZIONE La provenienza della materia prima legno per l’utilizzo mente, avviene mediante messa a dimora di piante giovani in aree dette di riforestazione, quindi niente a che vedere con le aree protette. Sfatiamo il primo luogo comune sulla provenienza del legno. Il ciclo di produzione, viene costantemente controllato da due organizzazioni: il PEFC, acronimo di Programme for the Endorsement of Forest Schemes, e l’FSC acronimo di Forest Stewardship Council. gano una risorsa per le generazioni future, il secondo LA RINNOVABILITÀ DEL LEGNO Il legno è l’unica materia prima al mondo che, mentre cresce, toglie anidride carbonica all’atmosfera e libera ossigeno. Per crescere infatti, tramite il processo di anidride carbonica. Una pianta giovane cresce molto in fretta e utilizza al massimo questi tre elementi, migliorando la qualità dell’aria. Una pianta vecchia, invece, ha crescita residua molto lenta. Pertanto, una strategia corretta suggerisce
che quando una pianta è matura venga abbattuta e sostituita con alberi più giovani. Si evince che questo processo rappresenta un ciclo di sostituzione e non di depauperamento delle piante. Abbiamo sfatato un secondo luogo comune sul consumo del legno. L’ESTETICA DEL LEGNO Il legno è per natura un materiale vivo che respira, entra in relazione igroscopica con il contesto in cui si trova. Si tratta di un materiale dalle texture disomogenee, questo è il suo principale tratto distintivo rispetto ai materiali sintetici. Non esiste un centimetro di legno che sia uguale a un altro. Il legno attiva i sensi, ha un suo profumo, una diversa matericità di specie riscontrabile al tatto. Un colore naturale sempre differente con ossidazioni e venature sempre diverse. Quando diventa oggetto d’arredo, oppure utensile, conserva la memoria dell’albero da cui proviene. Il legno è caldo e accogliente, è desiderabile, non a di riferimento. Il cosiddetto effetto legno. Torniamo ora al rapporto tra etica ed estetica nella produzione industriale, partendo dall’assunto che l’etica è una questione morale. Capita di sovente di leggere nelle mission (sarebbe meglio utilizzare l’italiano missione) e nelle vision (visioni) aziendali di attenzioni e propensioni ai valori etici. Buoni propositi che spesso non coincidono con i fatti concreti. Ora sembra arrivata l’ora di considerare concretamente il rispetto degli individui passando dall’approccio etico alla realizzazione dei propositi. Ecco cosa intendevo quando parlavo di moda. Parlare di etica L’etica in generale nella società dei consumi, ha conche è in armonia con il creato.
allora affermare che esiste un valore buono dell’etica che spesso confondiamo con l’estetica, vale a dire MA IL BELLO È ANCHE BUONO? La bellezza, che può essere considerata una virtù utile, deve essere perseguita a ogni costo oppure dobbiamo prendere in considerazione anche la sua convenienza sociale? Cicerone in una sua opera, tratta dei concetti di utile e honestum, una disamina di come la separazione dei due concetti arrechi danno all’uomo. Per Cicerone nulla deve essere considerato utile o vantaggioso se non strettamente virtuoso. Nessuna separazione tra i principi di virtù e opportunità. Quindi l’agire deve essere ispirato al raggiungimento del bene comune nell’interesse della Res publica. Se l’estetica come valore culturale appartiene al momento storico, l’etica è una questione morale dal respiro più lungo. Sarebbe opportuno non confondere le due cose. L’evoluzione ci porta a utilizzare lo sviluppo tecnologico per migliorare la nostra esistenza, l’etica ci consente di evitare forzature e aberrazioni che possono sortire effetti contrari e dannosi per il pianeta, per la sostenibilità dei processi produttivi e per la salvaguardia delle risorse naturali.
più illustri da prima di Cristo con Platone che tratta l’argomento sia nel Fedro che nel Simposio, passando per Socrate e Aristotele. er, ma anche il nostro Umberto Eco.
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Gli attributi tradizionali della bellezza sono la luminosità, la proporzione, l’integrità e la diversità (disomogeneità). GREEN può essere GLAM? Ci può essere un lusso sostenibile (Green&Glam)? Esiste un’etica dei materiali? È quello che si chiede il comparto moda, i cui processi ra del petrolio. A Berlino all’Ethical fashion show, molte aziende hanno attivato ricerche che conducono alla sostenibilità dei processi produttivi. La soluzione delle problematiche in questo settore risiede nella sperimentazione di nuove soluzioni, non nel romanticismo oscurantista. Il consumatore è più sensibile ai valori della sostenibilità e strizza l’occhio all’etica. Il consumatore è attento ai valori comuni (autenticità ideali), all’autenticità (il brand si pone con chiarezza rispetto questioni sociali/culturali/ambientali/ politiche e con trasparenza sui processi di produzione) e all’in-
bravo informatico può migliorare e velocizzare una procedura oppure può scegliere di diventare un haker e distruggere in un attimo il lavoro di milioni di persone.
di un brand su questioni di interesse pubblico ed è in-
L’APPROCCIO ALLA BELLEZZA Quale approccio vogliamo dare al concetto di bellezza, quello estetico artistico, quello estetico matema-
LA BELLEZZA SOSTENIBILE Non possiamo più produrre a danno dell’ambiente, senza alcuna preoccupazione di consumare risorse porta conseguenze non sempre prevedibili e poten-
possiamo dire che si tratta di uno degli argomenti più
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Le piantagioni e i boschi.
l’etica personale).
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suno non funziona più, perché questa logica si ritorce Cosa intendiamo per crescita? Non si può crescere
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di Mario Marciano MEETING SIDEL
il bene comune, possibilmente in un’ottica di solidasfumare le enormi disparità di ricchezza. Lo possiamo fare con armonia ed equilibrio solo se lo vogliamo veramente usando tecnologie pulite. I LIMITI DELLO SVILUPPO voluto dalle Nazioni Unite, un incontro che viene ritenuto come il primo che prende coscienza delle problematiche globali. Ma le cose stanno proprio così?
Agli inizi degli anni settanta, un gruppo di intellettuali illuminati si riunirono a Roma dopo aver commissionato una ricerca al prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Thecnology). la disponibilità e la durata delle risorse a disposizione nome di Club di Roma. I risultati furono sorprendenti, già allora lo studio facause che per gli effetti del riscaldamento globale a cui stiamo assistendo. Il Club diede alle stampe un testo che illustrava la ricerca che venne intitolata “I limiti dello sviluppo”. Aurelio Peccei, già dirigente Fiat poi amministratore Olivetti, ebbe a scrivere in un passaggio: «...Da tutto ciò sorgono domande angosciate. Che cosa succede effettivamen-
WOOD BETWEEN ETHICS AND AESTHETICS
te in questo mondo piccolo, sempre più dominato da interdipendenze che ne fanno un sistema globale integrato dove l’uomo, la società, la tecnologia e la Natura si condizionano reciprocamente mediante rapporti sempre più vincolanti? Riusciremo ad assorbire in tempo questi concetti di fondo? […]». Preoccupazioni sempre più vive che si ripropongono ogni volta che i potenti della terra si riuniscono nei G20 oppure nei Cop 26 (Conferenza delle parti). Ma una cosa è certa, non saranno i G20 a risolvere il problema da soli, lo faranno se cresce la coscienza collettiva, la consapevolezza in ognuno di noi, che viene dal basso, quella che si prende carico delle popolazioni che ora si affacciano al benessere, verso le quali abbiamo delocalizzato le produzioni più inquinanti. Spostare ipocritamente la problematica ambientale da qualche altra parte nel mondo, non risolve certo il problema. Sarà solo una grande contraddizione, è
come spostare la polvere sotto il tappeto del benessere apparente ed egoista. Bisognerà promuovere azioni con al centro la sovranità popolare. La gente che avverte la provvisorietà dello stare al mondo. Insieme a questa gente, il mondo delle arti e della cultura devono farsi corpo comune per indurre la politica a prendere decisioni risolutive. settimana l’Istituto di Ricerca Leone, per voce del suo direttore Carlo Stagnaro ha pubblicato dei dati che ci
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Green Retail Park to the world dedicated to the theme of Respect, where products are created in harmony with the Earth, Air, Water and People, last November 17 Sidel participated with a talk on “Wood between ethics and aesthetics” exhibited by the Marketing Manager Mario Marciano and enriched by the intervention of the Sole Director of Serramenti Lorenzo Sprocatti. “Businesses that only produce money are poor business (Henry Ford)”, this is the vironmental protection is possible, with harmony and balance without compromising economic and social progress, highlighting that if aesthetics as a cultural value belongs to the historical moment, ethics is a longer-term moral question ...
in opposizione a quello vuoto dei bla, bla, bla denunciati da Greta Thunberg. in qualche maniera hanno prodotto alcuni risultati non proprio del tutto deludenti: 1. 50 paesi hanno fatto propri gli obiettivi di neutralità climatica. 2 3. La Cina, responsabile del 26% delle emissioni nocive punta al 2060, l’India per il 2070. 4. Alcuni paesi produttori di petrolio, come l’Arabia Saudita hanno per la prima volta fatto delle aperture. 5. Nelle aree più ricche del mondo (USA e UE) il reddito nazionale tra il 1990 e il 2019 è cresciuto di ca. il 55% mentre le emissioni sono addirittura diminuite. 6. Sono in fase sperimentale tecnologie innovative in grado di catturare il carbonio. 7. Sono stati predisposti accordi per combattere la deforestazione. 8. 40 nazioni hanno programmato di abbandonare il carbone entro il 2030, tra cui l’Italia. 9. ULTIMORA la Cina e l’India esigono di cambiare il termine della risoluzione: da abbandono del carbone, a graduale riduzione del carbone. Una serie di immagini a corredo del testo e alcuni momenti del talk di Sidel che si è tenuto a Torino lo scorso 17 novembre, di cui sono stati riportati in questo articolo i contenuti salienti, in particolare Mario Marciano durante la sua relazione e una foto di gruppo che lo ritrae insieme ai titolari di Sidel, da sinistra a destra: Vincenzo Fagiolo, Antonella Damiani, Mario Marciano e Lorenzo Sprocatti.
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di Pietro Ferrari MEETING ROVERPLASTIK
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TENERE LA BARRA DIRITTA Roverplastik, a dispetto di una situazione generale di elevata criticità, riesce a incrementare i propri fatturati e a elaborare strategie di anticipo rispetto a dinamiche difficilmente leggibili e prevedibili. Abbiamo ascoltato il direttore generale Aldo Guardini in occasione della conferenza stampa che si è tenuta lo scorso 24 febbraio a Milano. Abbiamo avuto l’opportunità nel mese di febbraio di prendere parte alla conferenza stampa 2022 di Roverplastik che quest’anno ha avuto luogo a Milano con la partecipazione del direttore generale Aldo Guardini che ha dialogato con un gruppo di giornalisti. Lo scenario presentato alla stampa da Roverplastik, nonostante il susseguirsi di eventi traumatici dal punto
di vista geopolitico, è tutt’altro che negativo e vede un incremento del fatturato nel 2021 sul 2019 del 34%, in particolare nella tecnologia edilizia l’aumento è stato del 25% (con l’effetto Superbonus dal mese di settembre 2021 in poi); nel settore delle guarnizioni tecniche l’incremento è stato addirittura del 45%. In un contesto caratterizzato dalle ben note criticità
vo scenario, Roverplastik conosce il proprio punto di parte ri obiettivi. La via per raggiungerli deve essere definita camente in base alle evoluzioni future del contesto.
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e dalle evoluzioni a tratti drammatiche, Roverplastik fonda la sua strategia sull’approccio agile, sia sui proratterizzata da interdipendenze a valore aggiunto: nuove modalità per nuove necessità nell’attività di di uno scenario competitivo (agenti bimandatari e di settore che visitano i clienti giornalmente). Restano confermati i quattro punti cardine su cui si muoverà l’azienda: qualità e sostenibilità, digitalizzazione, competenza tecnica, servizio al cliente. Tra questi, la digitalizzazione e la sostenibilità saranno i driver determinanti per il futuro. La App Prowindow e il marchio Plastica Seconda Vita Mix Eco sono due declinazioni di questa strategia. App Prowindow, la cassetta degli attrezzi virtuale di Roverplastik La nuova App Prowindow mette in comunicazione diretta Roverplastik con la forza vendita e la clientela per fornire informazioni tecniche e commerciali in modo pratico, tempestivo e aggiornato in tempo reale. La nuova app Prowindow è una vera e propria cassetta degli attrezzi digitale in grado di fornire supporto sempre e ovunque, che conferma l’impegno dell’azienda nell’agevolare il lavoro quotidiano dei propri agenti e clienti. Roverplastik ha sviluppato l’app Prowindow a seguito della partecipazione a un’iniziativa di Trentino Sviluppo volta a promuovere la Trasformazione Digitale delle aziende. Roverplastik ha, infatti, vinto il bando che consentiva a 5 aziende trentine di collaborare con una Startup
specializzata in digitalizzazione, composta da professionisti e giovani laureati in questo settore. Sviluppata in continuità con il concept racchiuso nel marchio Prowindow, da cui prende il nome, la nuova mettendo a disposizione dei clienti know-how, soluzioni e valori maturati dall’azienda nel corso degli anni. Il marchio Prowindow, infatti, raccoglie l’ampia gamma di sistemi completi di Roverplastik così come le sue risposte e soluzioni per qualsiasi esigenza relativa al in modo diretto e promuovendo un rapporto privilegiato sia con l’azienda, sia con la sua rete di partner. base alle esigenze di due tipologie di utenti, gli agenti fornire loro accesso a informazioni personalizzate e adatte alle rispettive necessità. Per gli agenti, l’app è un pratico strumento di lavoro che permette di fornire risposte immediate e trovare facilmente informazioni sui prodotti. Per il serramentista, invece, l’app risulterà una porta sempre aperta per accedere facilmente a contenuti reale. L’app Prowindow è quindi uno spazio riservato in cui vengono depositate tutte le informazioni tecnico-commerciali necessarie all’utilizzo dei prodotti Roanteprima, schede tecniche dei prodotti, disegni, vighi. Insomma, uno strumento che riduce le distanze tra
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di Pietro Ferrari MEETING ROVERPLASTIK
un social network ed è così sempre a portata di mano, user friendly, veloce e tempestivo. All’interno dell’app, l’utente trova una bacheca organizzata come quella di un social network, dove può scorrere post, aggiornamenti, novità sui prodotti a cui può mettere “like” o commentare. Può inoltre accedere ai documenti caricati all’interno dell’area Hub, che contiene materiale commerciale, tecnico e video su ogni prodotto, ed eventualmente condividerli attraverso varie applicazioni di messaggistica – personale e di gruppo – come per esempio WhatsApp. scambiarsi foto, informazioni e soluzioni, in modo rapido e diretto. Gabriele Battisti, Direttore Commerciale di Roverplastik, commenta così il progetto: «Nell’ottica di ricerca continua in termini di innovazione e sviluppo, e dato il contesto ambientale globale caratterizzato dalla pandemia da Coronavirus che ha costretto le aziende a una digitalizzazione dei propri contatti abituali, in Roverplastik abbiamo cercato nuovi metodi e canali di interazione con i nostri clienti e potenziali tali. A questo scopo abbiamo avviato un progetto interno per la digitalizzazione dei processi legati all’ambito della relazione con il cliente, un’innovazione che non è dunque direttamente legata al prodotto in sé ma alle modalità di approccio e al rapporto con lui, e ai servizi offerti».
Tale ricetta prevede che la quantità di materia placolta differenziata, sia da scarto industriale, complessivamente incida sul totale almeno per il 30%. Inoltre, la presenza di guarnizioni Plastica Seconda Vita Mix Eco potrà essere segnalata anche dai clienti serramentisti di Roverplastik: questa opportunità riguarderà sia coloro che applicheranno ai propri serramenti le guarmarchio green per la propria azienda. La “ricetta” di Roverplastik viene attualmente impiegata per le guarnizioni coestruse, progettate e realizzate per durare a lungo nel tempo: già sostenibili in termini di durata di vita, queste soluzioni diventano
Il nuovo volto di Roverplastik Sostenibilità Digitalizzazione
Plastica Seconda Vita, un marchio green per Roverplastik Roverplastik, da sempre proiettata nella ricerca di innovazioni tecniche per migliorare il comfort abitativo con soluzioni in grado di ridurre i consumi e l’impatto ambientale, ha compiuto un ulteriore passo sulla straSeconda Vita Mix Eco”, il primo marchio italiano ed europeo dedicato ai materiali e manufatti ottenuti raccolta differenziata, scarto industriale o altri circuiti post-consumo.
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Roverplastik ha ottenuto il marchio Plastica Seconda Vita Mix Eco per una parte della sua produzione, il che vuol dire che, a partire dal mese di aprile 2022, può nizioni per il settore porte. Entrambe queste soluzioni sono infatti realizzate con una ricetta in grado di soddisfare i requisiti richiesti dal-
Roverplasti
Quali soste
mercato più attuali e l’esigenza di prodotti green e a ridotto impatto ambientale è sempre più sentita. Il marchio Plastica Seconda Vita ci consente di immet-
tore della plastica da riciclo. Con loro, l’azienda ha creato delle sinergie anche per quanto riguarda lo studio di materie prime e mescole che, in termini prestazionali, siano equivalenti a quelle utilizzate in precedenza. L’azienda ha deciso di aderire a questo progetto perché in linea con i propri valori, che la spingono a produrre in un’ottica di economia circolare e sostenibilità, a vantaggio di un prodotto riciclato e riciclabile, dal ridotto impatto sull’ambiente e con inalterati livelli di prestazioni e qualità. Tale caratteristica risulta confermata dai risultati del-
più sostenibile, senza compromessi in termini di prestazioni. Inoltre, ci rende immediatamente riconoscibili nell’ambito degli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione (GPP - Green Public Procurement) e dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) nel settore dell’edilizia. In sostanza, questo marchio non conferma solo che produciamo con maggiore consapevolezza della questione ambientale ma anche che i prodotti sostenibili offrono vantaggi competitivi». Il cazione ambientale volontaria di prodotto, promossa e creata dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR), di cui Roverplastik è diventata socio ordinario, che attesta la percentuale in peso di riciclato e la rintracciabilità del materiale riciclato, in conformità alla UNI EN ISO 14021:2021- Etichette e dichiarazioni ambientali - Asserzioni ambientali auto-dichiarate (etichettatura ambientale di II tipo).
Recycled a cui Roverplastik ha sottoposto le proprie guarnizioni, che hanno evidenziato prestazioni equivalenti tra i due prodotti. Aldo Guardini, Direttore Generale di Roverplastik, afferma: «La nostra azienda è sempre attenta ai trend di
Prowindow – le origini ik e i suoi punti cardine
ità e enibilità
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sostenibili anche in termini di processi e materiali produttivi. Roverplastik, infatti, per raggiungere gli obiettivi di Plastica Seconda Vita Mix Eco si è rivolta a fornitori
Il progetto Servizio nasce nel 2019 con al cliente l’obiettivo di unire la filiera del foro finestra sotto un unico brand Aziende, istituti di ricerca e certificazione, associazioni di settore: un network di soluzioni e specialisti Competenza tecnica per offrire servizi, assistenza e consulenza al cliente Digitalizzazione
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vengono realizzati utilizzando polimeri derivanti da riminima del 30%.
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di Pietro Ferrari MEETING ROVERPLASTIK
portunità di apporre il marchio Plastica Seconda Vita Mix Eco sulle sue guarnizioni dopo l’audit ispettivo nello stabilimento dell’azienda da parte dell’Istituto Italiano dei Plastici (IIP), volto a valutare la coerenza del sistevo, già sottoposto al sistema di gestione della qualità Nelle foto, alcuni momenti del Press Day 2022 di Roverplastik che si è tenuto a Milano lo scorso 24 febbraio. I due relatori: il direttore tecnico Aldo Guardini e la referente marketing Giada Andreolli, hanno affrontato i due temi principali dell’App Prowindow e del marchio Plastica Seconda Vita Mix Eco.
Roverplastik, in spite of a highly critical general situation, succeded in increasing its turnover and in the development of strategies in advance with respect to dynamics that are We had the opportunity in February to take part in the Roverplastik 2022 press conference which this year took place in Milan with the participation of the general manager Aldo Guardini who spoke with a group of journalists. The scenario presented to the press by Roverplastik, despite the succession of traumatic events from a geopolitical point of view, is anything but negative and sees an increase in turnover in 2021 on 2019 of 34 percent, in particular in building technology, the increase was 25 per cent (with the Superbonus effect from September 2020 onwards), in the sector of technical seals, the increase was even 45 per cent.
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di Sonia Maritan e Pietro Ferrari INTERVIEW WORKING PROCESS
MATERIALI LEGNO
LA GREEN ANALYSIS Working Process, sempre un passo avanti, continua a porsi come capofila della tecnologia meccanica e meccatronica italiana grazie alle strategie che mette in campo a tutti i livelli che coinvolgono il “fare impresa”. In particolare, all’ultimo incontro dello scorso dicembre, questa volta digitale, Filippo Schegginetti in rappresentanza delle tre famiglie proprietarie e l’Operation Manager dell’azienda Paolo Perservati hanno portato la direttrice di Sistema Serramento Sonia Maritan e l’editore di Web and Magazine Pietro Ferrari nel cuore del prodotto-processo, trattando di ecosostenibilità secondo il “business model” di Working Process che si distingue per il suo approccio concreto e virtuoso attento all’organismo aziendale sia verso l’interno sia verso l’esterno.
Nell’ottica del maggior risparmio energetico possibile, un punto cruciale è dato dall’energia che i centri di lavoro producono. «Per quanto riguarda la parte macchina – esordisce Filippo Schegginetti -
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Cosa state testando all’interno del sistema fabbrica di Working Process? -
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Da sinistra a destra: Filippo Schegginetti, Paolo Perservati e Massimo Schiavetta di Working Process, un’azienda che ormai si connota come trendsetter nel suo settore. Nelle pagine successive altri loro ritratti, alcune foto di gruppo di parte del team aziendale e le tecnologie che producono.
Sono già iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo capannone? – risponde Paolo Perservati E invece rispetto all’interno dell’ecosistema?
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ge Filippo Schegginetti
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traccia migliore. -
genstein
Siemens, Bosch, HSD, Witt-
Il “business model” di Working Process con il suo approccio concreto e virtuoso verso il prodotto, il processo e l’azienda nel suo insieme è perfettamente coerente con il “Progetto Serramento Green”, presentato il 28 ottobre scorso a Bologna, il primo progetto nazionale del settore serramento sul tema sostenibilità ambientale, lanciato insieme ad alcuni partner di rifeil mercato ai serramenti di legno con prestazioni di sostenibilità ambientale! -
Partire dalle piccole cose è importante, credo che a livello aziendale la raccolta differenziata rappresenterebbe un passaggio concreto… riprende Paolo Perservati
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in leghe lignee al centro del mercato.
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in che modo andiamo ad agire e interagire con i no-
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Parametri realmente misurabili del serramento “green” per rappresentare la catena dei valori? aggiunge Filippo Schegginetti
grande soddisfazione riguardo le macchine che avete venduto in tutto il mondo!
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GREEN ANALYSIS Working Process, always one step ahead in the future, position itself as a leader in Italian mechanical and mechatronic technology thanks to the strategies it uses at all levels involving “doing business”. In the occasion of the last meeting in last December, this time in digital way, Filippo Schegginetti representing the owner family and the company’s Operation Manager Paolo Perservati invited the editor of Sistema Serramento Sonia Maritan and the publisher of Web and Magazine Pietro Ferrari at the heart of the product-process, dealing with eco-sustainability according to the Working Process “business model” which stands out for its concrete and virtuous approach, attentive to the corporate body both internally and externally. This model stats from the economic sustainability for the company to imagine as a circular sustainability, so all these “split sustainability” in the end must become somewhat the engine of its value chain. Strengthened by their supply chain because the main suppliers of Working Process, from Siemens, to Bosch, to HSD, to Wittgenstein are companies boasting a series of important awards that certify their regard to sustainability, through concrete behaviors: therefore this fact spurs Working Process to continue the journey with virtuous suppliers like these to create a value chain. The company closed the year 2021 by making a thorough analysis, and is keen to emphasize that this was not “” but green analysis!
cato si sta spostando verso l’alto, verso soluzioni globali e integrate dei processi produttivi. I nostri interlocutori tendenzialmente sono sempre più grandi aziende che devono andare a rinnovare sistemi vecchi, abbiamo diverse trattative in tutta Europa e stiamo colloquiando con alcuni grandi gruppi per delle forniture importanti, fra cui un paio sono realtà immense e una di queste rappresenta più del 50% del nostro fatturato».
complicati. I soci e i responsabili di funzione sono stati quindi caricati di un ulteriore onere di controllo, abbiamo premuto l’acceleratore sulla responsabilità che poi si sostanzia in un controllo di gestione più puntuale. Un atto dovuto, avendo una tipologia di clientela medabilità e stabilità di Working Process sul mercato per i prossimi anni, perché se veniamo meno noi anche i
Trattative così importanti prevederanno dei percorsi molto articolati ancor prima di prendere forma! «È così, siamo in fase di trattativa avanzata ma sono delle scelte che vanno misurate correttamente, fatte di scambi che partono con molti mesi d’anticipo rispetto la sigla contrattuale perché deve essere ben valutato tutto prima di prendere l’impegno. La valutazione deve essere certosina e avere tempi atti a poter assorbire l’eventuale imprevisto, escludendo consegne stringenti che non diano la possibilità all’azienda di poter esprimersi al meglio, anche perché in questo momento con i materiali è molto complicato fare una programmazione. tire la puntualità della Supply Chain e delle materie prime! La crescita aziendale richiede più maestranze con competenze elevate e perfettamente consapevoli della visione e mission aziendale. Per questo Paolo Perservati evidenziava come tutto debba essere studiato nel minimo dettaglio, considerando anche il cienze, come ritardi o altro».
continuare a utilizzare le nostre macchine: in quanto sistemi evoluti necessitano infatti di avere un partner di un certo livello. Noi ci abbiamo messo 20 anni a creare questa struttura che stiamo costantemente migliorando, perché sappiamo che non siamo ancora arrivati, ma siamo in una fase iniziale di scalata, e quindi tutto quello che va fatto, va fatto nell’ottica di preservare sia noi che i nostri clienti».
La complessità di un impianto evoluto come quello di Working Process è stimabile? «Realizzare una nostra macchina è come costruire una palazzina in centro a Milano perché si può trattare di diversi milioni di valore! Per una media azienda come la nostra, la gestione del rischio deve essere condivisa a tutti i livelli aziendali, motivo per il quale già da tempo abbiamo posto in essere dei sistemi di controllo e di gestione del rischio da parte di tutti i responsabili delle varie aree aziendali che concorrono alla stesura contrattuale e tecnica, che dopo l’avviamento stesso dell’impianto e tutte le azioni che ne derivano coinvolgono le persone che hanno un interesse diretto, allo scopo di gestire questi processi
capannone… «A oggi (31 marzo 2022 ndr) abbiamo ultimato i lavori di costruzione delle strutture del capannone; ora procederemo con la realizzazione degli impianti di a produrre le prime macchine a partire da Settembre 2023».
Riportiamo i contenuti emersi durante l’incontro con il fondatore di Brevetti Standalto Giovanni Mauri e il sales and marketing director Luciano Corbetta ma anche la visita alle due unità produttive di Monza e di Mesero dell’azienda diventata il marchio di riferimento nel campo delle catene portacavi, con il sales manager Italia Brevetti Stendalto Alessandro Merlino, dalla quale si evidenzia come le catene portacavo siano un elemento indispensabile nell’industria di innumerevoli settori.
dio e Laura.
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di Sonia Maritan e Pietro Ferrari
Monza, mentre contemporaneamente, nel tempo libero, ho cominciato a disegnare. Allora si cominciava a vedere l’inizio dell’automazione. A metà degli anni Settanta, i cavi delle automazioni, sempre più diffuse, andavano sostenuti; esistevano già delle catene in
acciaio, io invece ho pensato di realizzarle in nylon. Visto il successo, mi sono concentrato sulla mia attività e mi sono organizzato con gli agenti, con i cataloghi, con la produzione e un capannone di 1250 metri quadrati; oggi siamo passati a 14mila metri quadrati, oltre i 3500 metri quadrati di Mesero dove si produce il com-
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La visita presso le due unità produttive di Brevetti Stendalto a Monza e a Mesero ha rilevato un mondo del tutto particolare e unico per livello di specializzazione raggiunto ormai a livello internazionale. Dopo l’incontro di Alessandro Merlino e Luciano Corbetta presso Working Process, pubblicato sul numero 32 di Sistema Serramento, la curiosità di conoscere da vicino Brevetti Stendalto è nata spontanea. Nella sede di Monza ritroviamo Luciano Corbetta e Alessandro Merlino con i quali creiamo un nuovo tavolo di lavoro, questa volta presieduto dal fondatore dell’azienda Giovanni Mauri al quale chiediamo come Brevetti Stendalto sia diventato il marchio di riferimento nel campo delle catene portacavi, preannunciando che si tratta di una di quelle realtà che hanno raccolto tutto il fascino di un inizio in sordina. «Questa azienda è nata con il nome Brevetti Stendalto proprio perché originariamente produceva stendibiancheria – esordisce Giovanni Mauri –, in quanto nel 1976 c’era una piccola azienda che produceva questo tipo di casalingo, dunque tutt’altro dalle catene portacavo. Sono partito dalla cantina e dalla cantina siamo passati al garage. I primi anni sono stati duri. Avevo 30 anni
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LA BOUTIQUE DELLA CATENA
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di Sonia Maritan e Pietro Ferrari INTERVIEW BREVETTI STENDALTO
ponente base. Una decina di anni fa abbiamo fatto linee automatiche che girano 24 ore al giorno, e abbiamo dovuto addirittura costruire stampi doppi per far fronte agli ordini. Oggi spaziamo a 360 gradi dal mobile d’arredamento alle macchinette del vending! Siamo partiti con “due catenelle” e oggi abbiamo un catalogo di 5500 articoli di base senza pensare alle varianti. I nostri colori, il giallo e il nero, sono diventati il logo dell’azienda». Pietro Ferrari chiede che problemi presentino le catene metalliche. «Soprattutto il peso – risponde Giovanni Mauri –, perché le catene d’acciaio ovviamente sono molto pesanti. Per certi impieghi ne produciamo anche noi, però in percentuale minore rispetto al nylon che ha una grande leggerezza e versatilità. Oggi la catena in nylon copre l’85% del mercato, mentre si utilizzano catene in acciaio per le macchine che svolgono compiti pesanti, per esempio nel settore petrolifero o nelle acciaierie». Pietro Ferrari domanda ancora se siano soggetti a crisi di settore data la varietà di utilizzi che propongono. «No, perché se non è trainante un settore ce n’è un altro che funziona». Chiediamo come si sia sviluppato il mercato delle catene portacavi in tutt’Italia e all’estero. «All’estero sono stati i nostri competitor a cercarci – risponde Giovanni Mauri a Sonia Maritan –, come Cavotec che si occupava della connessione tra macchiNel frattempo ci siamo consolidati qui a Monza, dove abbiamo assunto un management importante e ab-
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«È importante sottolineare che tutto viene prodotto di base a Mesero – sottolinea Alessandro Merlino – e da qui a Monza viene assemblato e distribuito un prodot-
to uguale in tutto il mondo». «Elemento fondamentale è lo stampo per il prodotto – aggiunge Giovanni Mauri – che deve essere programmato mesi e mesi prima». Come fate a mantenere riservato il vostro know-how? «Qualcuno ha tentato di copiarci – spiega Giovanni Mauri – ma oggi per avere il nostro grande parco di stampi servono degli investimenti ormai insostenibili». «Partire oggi è impossibile. I nostri concorrenti sono tedeschi – aggiunge Alessandro Merlino –, per quanto siano grandi non sono in grado di offrire prodotti speciali, come si è visto nel caso Working Process». «Certo, la mancanza o la speculazione sulla materia prima oggi è un grande problema – asserisce Giovanni Mauri –, anche se ci stiamo riprendendo dopo la pandemia, con dei ritmi straordinari, grazie anche alla legislazione 4.0». Quale sarà il futuro di Brevetti Stendalto?
darsi che le catene portacavi spariscano ma ci vorrà ancora molto tempo per non averne più bisogno, soprattutto quando le potenze in gioco sono alte». «La catena è una protezione: sul segnale la sensoristica le renderà meno necessarie – spiega Luciano Corbetta – sogno di catena portacavi. Tutto il mondo del wireless della cablatura. Noi possiamo anche fare in modo che la catena diventi un elemento più attivo, con segnali di diagnostica e predittività del funzionamento, un lavoro del genere l’abbiamo fatto recentemente su un carro ponte di Fincantieri. Prevenire i fermi macchina e i guasti e proporci al cliente come partner di sistemi e consulen-
ti, come devono essere i nostri venditori, è la chiave del successo in futuro». Con Alessandro Merlino visitiamo i due siti e nella sede di Monza ci troviamo nel cuore dell’assemblaggio e della logistica. Qui si trovano i reparti in cui si creano i confezionamenti: tutto viene stoccato in magazzino, dai magazzini automatici partono le catene che van-
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–, Claudio si occupa delle vendite e dei programmi interni, Laura di contabilità, e poi ci sono cinque nipoti che stanno studiando, e che sono benvenuti in azien-
o per quei clienti che acquistano gli spezzoni e poi li montano a seconda delle loro esigenze. O ancora, a seconda dell’ordine, si assemblano qui le catene che vanno poi direttamente al cliente! Qui c’è il reparto acciaio, il reparto nylon, il reparto Total Chain. «La Total Chain – spiega Alessandro Merlino – è un sistema “chiavi in mano” o “plug&play” per dirla in lingua inglese, per cui quello che arriva è un codice univoco, un sistema integrato che arriva oggi al cliente e domani quest’ultimo può montarlo in macchina. In questo modo il cliente ha un unico interlocutore, con abbattimento dei costi indiretti, attraverso un solo ordine con un unico codice di Brevetti Stendalto e con conseguente risposta diretta in caso di inconvenienti, senza nessun rimpallo di responsabilità. I componenti sono testati e approvati in ogni componente prima di uscire dallo stabilimento Stendalto, evitando anche la produzione di scarti. Un prodotto-sistema che incontra sempre più risposta sul mercato». Dopo la visita al quartier generale di Monza, ci portiamo a Mesero dove ha sede la produzione di base dei componenti delle catene portacavi partendo dal granulato di nylon. Dalla materia prima al semilavorato, qui ci fa da guida, con Alessandro Merlino, Andrea Picciroli, uno dei due responsabili della produzione, al quale chiediamo come si organizza il layout produttivo di questi articoli. «Noi siamo l’unità produttiva della Brevetti Stendalto nel settore plastica – esordisce Andrea Picciroli – ma
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di Sonia Maritan e Pietro Ferrari INTERVIEW BREVETTI STENDALTO
merciali richieste dalla clientela che vengono organizzate da Alberto Bosoni e da me. Una volta arrivate, le informazioni vengono elaborate in base a determinapo di acciaio sia di uno stampo termoplastico». Lo stampo ha una funzione fondamentale? «Ogni singolo stampo richiede la massima cura per catena – risponde Andrea Picciroli a Sonia Maritan –, cise per lavorare in ambienti sporchi e umidi ed è sottoposto a tensioni e ad accelerazioni fortissimi e spesso deve ospitare cavi pesanti, senza per di più assorbire acqua in eccesso». «Mi piace dire che dentro quei cassoni – interviene Alessandro Merlino, indicandoli – c’è una materia prima costituita da granuli di nylon, dai quali inizia il processo produttivo e quindi si parte davvero da zero. È importante anche sottolineare che lo stampo, che è l’elemento fondamentale, lo fabbrichiamo direttamente noi. C’è anche la linea dell’acciaio che però noi siamo in grado di assemblare». Chiediamo se abbiano un ciclo completo anche dal punto di vista manutentivo… «Disporre di un’attrezzeria interna ci permette di dare una risposta immediata anche su richieste molto particolari del cliente – risponde Andrea Picciroli a Pietro Ferrari –: siamo la boutique della catena! Abbiamo chi sa progettare, chi sa fare lo stampo, chi sa stampare e tutti danno un contributo reciproco tra i vari reparti. Soprattutto siamo in grado di lavorare od ottimizzare i disegni che ci vengono inviati da Monza».
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Quali sono le diverse fasi della lavorazione? «Partiamo dal granulato di nylon che va praticamente cotto per liberarlo dell’umidità – risponde Andrea Picciroli a Sonia Maritan –, più propriamente essicca-
fornitori leader ci forniscono un prodotto standard, particolari, questo in funzione delle dimensioni delle maglie. La bravura sta anche nella selezione della materia prima, perché la plastica è “viva”, non sta ferma, nel tempo si ritira e cambia dimensione e forma: noi combattiamo tutti i giorni con questi movimenti per garantire la qualità del prodotto. Le nostre caratteristiche possono cambiare anche in termini di colori, articoli trasparenti e quant’altro vuole il cliente, per questo dobbiamo lavorare quanto più possibile internamente. Utilizziamo anche tipi di nylon diversi, una tipologia strutturale, oppure possiamo impiegare resina acetalica che viene utilizzata per la sua resistenza ai liquidi e per le sue doti di scorrevolezza e in misura minore anche per le sue caratteristiche meccaniche. Possono essere realizzate anche catene autoestinguenti con determinate caratteristiche di comportamento ignifugo. Nei reattori il nylon diventa liquido a temperature molto alte in ciclo chiuso prima di passare alle presse a iniezione le cui dimensioni sono in funzione del quantitativo di nylon che devono lavorare. Lavoriamo su tre turni per cinque giorni ininterrottamente dal lunedì al venerdì, il procedimento di cambio lavorazione è quanto più possibile veloce e i cicli sono stati ormai da anni completamente automatizzati. Ottimizzare ci ha fatto diventare sempre più competitivi, così come lavorare autonomamente gli stampi. Nel reparto attrezzeria, infatti, vengono prodotti tutti gli stampi utilizzati, partendo da un pezzo d’acciaio squadrato dal quale si ricava quanto serve: il portadove la materia plastica entra e prende forma». «In questo reparto ci sono frese, macchine utensili generiche ed elettroerosori – interviene il responsabile del reparto attrezzeria Gabriele Bosoni –: qui tutto può essere gestito da remoto o da bordo macchina in funzione della complessità delle operazioni. Lo stampo può
«Questa indipendenza produttiva – conclude Andrea Picciroli – ci consente di essere sempre competitivi sul mercato in termini di prezzi e di garantire un servizio completo e tailor-made al cliente».
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essere multiplo e produrre ad esempio quattro pezzi assieme in funzione delle diverse esigenze, utilizzando sioni e la forma del componente da produrre».
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L’ESPRESSIONE PIÙ VERA DEL LEGNO 4.0 Il viaggio verso la F.lli Alberto richiama la natura, quella aostana che riempie tutti i sensi e come recita il loro slogan, “Siamo nati dove le case sono fatte di legno”, tutto il contesto racconta un linguaggio coerente: i serramenti sono fatti di legno, di storia, di bellezza e di benessere. E non solo serramenti e porte, perché in F.lli Alberto vengono progettati e realizzati anche tetti, balconi, scale, pavimenti e rivestimenti e qualsiasi tipo di opera si caratterizza con il legno vecchio di cui sono specialisti. Gli effetti espressivi della superficie dei legni lavorati per i montanti e i traversi delle loro finestre sono di una bellezza sbalorditiva, ma dietro questi risultati assolutamente unici c’è tutta la tecnologia degli utensili Leitz e di chi ha saputo integrare le lavorazioni più moderne con una materia antica e di memoria: i fratelli Mauro e Luciano Alberto. Questa visita di gruppo porta ai lettori la voce di Mauro Alberto, ma anche del direttore di produzione LEITZ Günther Casagrande e dell’Area Manager LEITZ Marco Magi che hanno organizzato l’incontro con Stefano Ruffa di STE.DA. Il 24 settembre scorso sul tavolo di lavoro presso la F.lli Alberto sono rimbalzati temi molto interessanti legati al settore del legno e del serramento, fra Mauro Alberto della F.lli Alberto, la direttrice di Sistema Serramento Sonia Maritan e l’editore di Web and Magazine Pietro Ferrari, il direttore di produzione LEITZ Günther Casagrande e l’Area Manager LEITZ Marco Magi, ma anche con Stefano Ruffa di STE.DA, uno storico rappresentante di macchinari e impianti per le lavorazioni di legno, plastica e alluminio. Inevitabilmente Mauro Alberto ha esordito raccontandoci del problema della materia prima [nel periodo di settembre 2021 ndr], che ha assunto accenti speculativi. «Ho appena sentito il fornitore storico e la segheria dalla quale si rifornisce dopo essere passata dai 500€ di partenza agli 850€ al metro cubo adesso fa un ulteriore incremento del 30%. Abbiamo annullato l’ordine». Il problema purtroppo generalizzato rimane, infatti, sponibile, tanto che sta marcendo nei piazzali, a dimostrazione di questo circolo vizioso creatosi… «Il problema è che dalla materia prima si va al prorisponde Mauro Alberto a Sonia Maritan
coinvolgendo tutto il tavolo di lavoro speculazione della materia prima ha rallentato tutta 30% mensilmente». «I primi ordini dei serramenti li prendiamo da giugno aggiunge Stefano Ruffa dal lavoro però non riusciamo a farlo».
Chiediamo a Stefano Ruffa se STE.DA srl abbia il polso del mercato in questo particolare frangente. «Nel settore del legno siamo rivenditori storici e in 60 anni nel massello di crisi ne abbiamo viste tante, ma è la prima volta in assoluto che ne capita una come questa in cui la materia prima è schizzata a prezzi as-
prezzo crea una pressione e una domanda esagerata e la novità è che la crisi è con il lavoro perché se ti serve personale non lo trovi». La formazione e la cultura “del fare” per appassionare i giovani sono due elementi cardine come il fatto che
in paesi Extra CEE perché garantivano prezzi più alti.
«Concordo – sottolinea Mauro Alberto –, bisogna partire dalle scuole, come faceva la scuola Weinig che ‘si
merica della materia prima, dopo un rallentamento
i giovani pronti e formati per succedere agli operatori in odore di pensione.
ag-
«Un altro grosso problema sono le spedizioni – aggiunge Günther Casagrande
giunge Günther Casagrande i ragazzi che vogliono fare apprendistato».
e anche i costi in quel caso raddoppiano: 500/600€
«Secondo me sono due cose distinte – asserisce Marco Magi –, la cultura “del fare” è una mentalità che deve vorare in fabbrica con le macchine automatizzate è un mestiere totalmente diverso rispetto al falegname
clienti, soprattutto le pubbliche amministrazioni che prevedono delle penali se il materiale arriva in ritardo.
consegue gli esami impara il mestiere in azienda, con conclusa la formazione: uno stipendio che rende sapendo il ragazzo già operare con la macchina a cui è stato predestinato, ma il concetto di apprendistato
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creando le oscillazioni/speculazioni sul prezzo».
in queste scuole era quasi un vanto, una cosa che destava una certa ammirazione».
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In questa doppia pagina, le immagini dei serramenti dei F.lli Alberto e sotto il vivace scambio del tavolo di lavoro presso l’azienda aostana, da sinistra a destra: Stefano Ruffa, Mauro Alberto, Günther Casagrande, Sonia Maritan e Marco Magi.
un giovane da zero». Con la tecnologia odierna non è diminuito anche il numero di operatori? «Forse per il reparto produttivo – risponde Mauro Alber-
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di Sonia Maritan e Pietro Ferrari INTERVIEW F.LLI ALBERTO - LEITZ
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to tro di lavoro performante aumentando la produzione
gno grezzo in tavolame e facciamo noi anche il lamelstra boiserie e l’altra diventa un lamellare tradizionale.
operatori solo in prossimità del centro di lavoro. E poi la nostra è una struttura storica organizzata a -
nostro punto di forza è il legno vecchio: recuperiamo tavole vecchie per creare serramenti unici. E il restante 90% di legni che lavoriamo viene sottoposto a un trattamento al vapore che riprende un po’ la connotazione dei legni antichi ed esalta la naturalezza
studiando Economia & Commercio». Realizzate qualsiasi tipo di opera in legno: serramenti «Siamo tornati al concetto della falegnameria genedavano a tagliare le piante nel bosco e poi con la slitta trasportavano i tronchi. Adesso bisognerebbe ritornare alle vecchie abitudini c’è la cultura. quando cinque o sei anni fa ci ha chiamato il comu-
non siamo organizzati». sottolinea Pietro Ferrari abbiamo i boschi». Dalla slitta per portare i tronchi a casa a una email per avere il giorno dopo il camion di legno in consegna …e di quale materiale si tratta precisamente oggi? -
e non necessitano di nessun prodotto verniciante». sensibilità recuperare il materiale vecchio, lavorarlo enfatizzando la sua texture, apprezzare la differenza tra una tavola e l’altra, quella varietà continua e questi prodotti di pregio?
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cia e in Svizzera, anche se negli ultimi due anni sta crescendo tantissimo la domanda interna che stiamo assecondando anche perché eravamo troppo sbilanciati verso l’esterno. In Italia, adesso stiamo facendo tantissimo per la cantieristica e facciamo internamenzioni. All’estero ci appoggiamo ai nostri rivenditori e magazzini che poi si organizzano con delle squadre interne che fanno la posa oppure anche degli artigiani. Sarebbe problematico fornire dall’Italia la logistica, gestire e fare la programmazione della posa, padroneggiare le normative e avere la conoscenza del territorio».
Il cambiamento tecnologico della seconda generazione di macchine rende protagonista Leitz! «Nel secondo progetto il pacchetto completo comprendeva gli utensili – risponde Günther Casagrande – e Leitz ha fatto tutto il progetto a monte in collaborazione con Weinig, un impegno non indifferente, anche se tutti lo sottovalutano, perché non capiscono che biamento come questo! Si tratta del progetto che è stato fatto dalla Leitz con i F.lli Alberto per studiare la
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Quali tecnologie caratterizzano i vostri layout produttivi? «La Conturex Vario S di Weinig è entrata in funzione i primi di gennaio del 2021, quindi è l’ultima arrivata.
Abbiamo sempre avuto Weinig: nel ‘79/80 circa il primo “angolo” è andato in Sardegna e il secondo è arrivato a La Salle in provincia di Aosta ed è stato il nostro primo impianto! Successivamente abbiamo cambiato e abbiamo preso la Unicontrol 10 e dopo tre - quattro anni siamo passati alla prima Conturex che abbiamo tenuto 15 anni sfruttandola al massimo: anche questa è stata uno delle prime in Italia, e siamo stati fra i primi a credere in questi progetti, cioè abbiamo fatto il collaudo insieme alla Weinig perché era un macchinario nuovo... e adesso abbiamo preso questa ultima versione che ci è arrivata a dicembre 2020. Le tecnologie hanno segnato il passo dei cambiamenti più importanti: passare da un angolo a una Conturex ha cambiato il modo di lavorare e questo è successo 15 anni fa, ma la grande evoluzione è avvenuta passando dalla prima Conturex alla seconda. Con la seconda generazione è cambiato anche il modo di affrontare un simile cambiamento di tecnologia e la produttività: dai 6 ai 7 serramenti al giorno di prima, e di qualunque tipo come ad esempio gli archi, siamo passati a 15/16 pezzi al giorno aumentando più del doppio la media giornaliera, per inserire adesso un secondo turno e arrivare a fare circa 35 pezzi al giorno».
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In questa doppia pagina, le textures dei serramenti dei F.lli Alberto in primo piano realizzate con il legno vecchio: un “marchio di fabbrica”. Sonia Maritan al tavolo con Günther Casagrande e in produzione con Mauro Alberto.
il tecnico Leitz è stato in produzione per due mesi a da F.lli Alberto lavorando in stretta sinergia con Luciano Alberto, trasmettendo all’impianto la tipologia produttiva e tutti i passaggi. Penso che far le frese co-
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lo in simbiosi con chi deve produrre il centro di lavoro». Per ottenere produttività e qualità in contemporanea? «Si tratta di questo quando si parla di velocità di me-
mettere in pratica ciò che sapevano fare e soprattutto di farlo testare a loro: chi meglio del cliente?
sempre interfacciati stabilendo le velocità di lavora-
e per questo aspetto hanno interagito Weinig Leitz e Maico. Con la tecnologia di ultima generazione è indispensabile conoscere bene la macchina e interfacciarsi con essa. È diventato questo il grosso del lavoro
ma è che chi produce l’utensile non è mai cresciuto di
il vantaggio quando approccia i clienti di disporre di tutte le informazioni».
oggi è un’azienda in grado di accelerare la lavorazione del legno a livelli a cui gli altri ancora non arrivano. Sono due gli aspetti sostanziali: il progetto della macchina che dà la sicurezza della lavorazione e la sua tura: la velocità che attualmente stanno adoperando
«Risolve tutte le esigenze del cliente. Le problematiche che incontra F.lli Alberto possono essere quelle del no-
Come ha risposto Leitz in termini tecnici nel progetto degli utensili? di velocità maggiorata di rotazione e la possibilità di
canica dell’impianto. E non per ultimo il coltellino: il lescheggia molto facilmente. Una progettazione mirata prevede successivi svilupl’utensile deve tagliare bene ma non troppo altrimenti si strappa». Un’ottimizzazione che continua nel processo di rodaggio dell’impianto? -
un particolare legno ha già un background completo. cui mi sono trovato di fronte a nuovi progetti e mi sono
ai tecnici era già capitato un caso analogo. Siamo prebile che magari a un’altra azienda richiede di testare. nelle altre lavorazioni come plastica o alluminio». Invece qui da F.lli Alberto siamo immersi nel legno e trovo molto affascinante la restituzione dei tanti volti «Avevamo iniziato con la falegnameria generale del nonno per poi specializzarci per tanti anni nel serrariprende Mauro Alberto cambiare un po’ le tendenze abbiamo gradatamenme a Pozzi Legnami di Lecco il quale aveva iniziato in 30-40 tavole ci abbiamo creduto e abbiamo iniziato
In questa doppia pagina, una realizzazione dei F.lli Alberto e due foto di gruppo, da sinistra a destra: Stefano Ruffa, Luciano Alberto, David Alberto, Alex Alberto, Mauro Alberto e Günther Casagrande. Nell’altra immagine, da sinistra a destra: Pietro Ferrari, Günther Casagrande, Mauro Alberto, Stefano Ruffa e Marco Magi.
ternamente e abbiamo inserito anche il parquet: produciamo sulla stessa linea perline e parquet. Abbiamo però in programma di inserire una terza linea oggi il 60% della nostra produzione è dedicata a perli-
«Noi partiamo veramente dalla tavola grezza e andia-
vestendola completamente all’interno e anche all’eQuali legni usate? delle richieste particolari possiamo naturalmente soddisfarle». Con altre aziende del settore della zona dovreste creare un progetto boschivo locale e approvvigionarvi a km 0… tutta l’Italia avrebbe potuto attingere tranquillamencompletamente le strutture e le infrastrutture. Quindi non era vantaggioso economicamente ripulire zare il bosco locale è un tema che mi interessa molto».
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non sapevamo come chiamare il prodotto che poi è Raffaele
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Di Cecco
Vedere, annusare e toccare quel legno vecchio che nel reparto produttivo assaporando tutti i passaggi della genesi di quei prodotti fatti con cura e perizia.
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THE TRUEST EXPRESSION OF WOOD 4.0
biamo in programma di separare le due linee produt-
Siamo in una boutique attorniati da tavole vecchie, prese, ripulite e trasformate in lamellare, ci sono pezzi viene toccato con la carta vetrata perché si potrebbe
mantenuto la struttura.
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lamellare iniziamo l’ottimizzazione con la prima lavo-
suo carrellino. macchina va a prendersi il pezzo di legno se lo lavora -
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Se queste non sono opere d’arte, io non so quali lo siano in questo ambito di artigianalità 4.0, capace di valorizzare un materiale così antico e di estrapolare la sua espressione più vera conferendogli anche stabili-
possiamo fare sia il serramento sia il parquet cerato possiamo abbinare la cartellina di alluminio all’ester-
Gli oli Renner che 50€/Kg ma è un prodotto fantastico che non
Anche il processo produttivo cambia: per le perline è necessario il passaggio nell’impregnatrice e successivamente per la spazzolatura è possibile scegliere; se la vogliamo oliata le perline vengono convogliate in automatico nella macchina Giardina gestisce la catasta che arriva direttamente al polmone di scarico. Invece se il materiale non viene trattato viene snervato sotto e vengono realizzati gli incastri convogliati sulla rulliera dove il robot preleva i pezzi e viene trattato ma fornito grezzo».
un prodotto veramente prestante e sono anni che lo usiamo». Le tavole dell’altra linea produttiva cambiano secondo la destinazione applicativa a parquet o boiserie?
In questa doppia pagina, alcune realizzazioni dei F.lli Alberto in stile moderno o tradizionale secondo la tipologia del progetto.
aggiunge Stefano Ruffa di STE.
tendo dal magazzino tracciato e la catalogazione del Questa che vediamo è Conturex da quest’anno abbiamo apportato una rivoluzione importante nel processo produttivo. no dovuto cambiare mentalità e quindi tutti hanno zi e si avvia il processo produttivo nel quale tutto è tracciato». «Il risultato di una tecnologia spinta è eccelso. Quando parliamo di 4.0 non si tratta soltanto di una formula conclude l’Area Manager LEITZ Marco Mag reale processo produttivo automatizzato che rende noti quanti metri lineari può fare un utensile prima di essere lavato e rimesso in condizione di lavorare come
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produzione di perline però qui passa anche il parquet.
DA
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anche se alcuni clienti vogliono ancora la ceratura
e i metri a disposizione va in automatico in lavaggio. Questo è quello che succede in una falegnameria 4.0 gli aggiornamenti degli scarti di legno e il motivo per il sviluppi anche di altri utensili che servono per diminuire logicamente la quantità di scarto».
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di Pietro Ferrari PREVIEW FENSTERBAU FRONTALE 2022
LA SUMMER EDITION DEL FENSTERBAU FRONTALE Un Evento non comune, ma comunitario! In una conversazione con Eike Harreiss, direttore di Fensterbau Frontale il “vestito estivo” dell’appuntamento di Norimberga strutturato come una “Edizione estiva” con la collaudata combinazione di una mostra e un programma di eventi oltre la possibilità di riunirci finalmente di nuovo in presenza dopo una pausa di quattro anni causata dalla pandemia e con una buona rappresentazione del settore delle finestre, porte e facciate in questo 2022 che riapre le porte di una delle fiere più emblematiche del settore. Il Direttore FENSTERBAU FRONTALE Elke Harreiss
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le mostre si sono svolte di nuovo a Norimberga – afferma rappresentato e i tassi di infezione da Covid-19 erano a un -
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to potesse svolgersi nelle date di marzo originariamente
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il networking e il business possono svolgersi in un’atmosfera -
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aspetti insoliti imposti dalla pandemia
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