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EDITORIALE
IL SETTORE TESSILE RALLENTA: SFIDE E OPPORTUNITÀ ALL'ORIZZONTE
THE TEXTILE SECTOR SLOWS DOWN: CHALLENGES AND OPPORTUNITIES ON THE HORIZON di Beatrice Guidi
10 COVERSTORY
TORCITURA PADANA
RITRATTO DI GRUPPO
GROUP PORTRAIT di Beatrice Guidi e Pietro Ferrari
18 INCONTRI
RODOLFO MAGNOLFI
ROSSELLA MAGNOLFI
GIACINTO GELLI
FIL-3
UNA RIVOLUZIONE
LUNGA QUARANT’ANNI
A REVOLUTION FORTY YEARS LONG di Pietro Ferrari
26 PERCORSITESSILI
FILMAR
RIVALORIZZARE L’EREDITÀ DEL PASSATO
REVITALIZING THE HERITAGE OF THE PAST di Beatrice Guidi
32 PERCORSITESSILI
SERVIZI E SETA
NEL GIOCO DELLE STAGIONI IN THE GAME OF SEASONS di Beatrice Guidi
37 SPAZIOGREEN
BOTTO GIUSEPPE
BOTTO GIUSEPPE SOTTO IL SEGNO DELLA FANTASIA
BOTTO POALA UNDER THE SIGN OF IMAGINATION di Beatrice Guidi
41 SPAZIOGREEN MANTECO
TOCCARE CON MANO...
TOUCH WITH YOUR OWN HANDS... di Pietro Ferrari
45 AREAARREDAMENTO
VARASCHIN
SUNBRELLA
INCONTRO AL VERTICE
SUMMIT MEETING di Beatrice Guidi
47 AREADENIM
CASATI FLOCK
UNA POLVERE MAGICA A MAGICAL POWDER di Pietro Ferrari
51 PUBBLIREDAZIONALE
LINIFICIO
E CANAPIFICIO NAZIONALE
NEXUS: LA RIVOLUZIONE TESSILE FIRMATA LINIFICIO
E CANAPIFICIO NAZIONALE
NEXUS: THE TEXTILE REVOLUTION BY LINIFICIO
E CANAPIFICIO NAZIONALE
54 PUBBLIREDAZIONALE
TINTORIA SALA
INNOVAZIONE E SGUARDO ATTENTO AL FUTURO!
INNOVATION AND A CAREFUL LOOK TO THE FUTURE!
60 CULTURATESSILE DOLCE&GABBANA
NEL CUORE DELLA CREATIVITÀ AT THE HEART OF CREATIVITY
62 AREATECNOLOGIE
ASAHI KASEI
UN PASSO OLTRE... A STEP BEYOND di Beatrice Guidi
t e x tures
64 AREATECNOLOGIE COTONIFICIO ZAMBAITI VERSO IL FUTURO TOWARDS THE FUTURE di Beatrice Guidi
66 AREATESSUTO TECNICO ASAHI KASEI - LENZING DUE ASSI IN SCENA TWO ACES ON STAGE di Beatrice Guidi
70 ART AND TEXTILE SEGRETI INTRECCIATI PER LA NUOVA COLLEZIONE DI TAPPETI BATTILOSSI INTERWOVEN SECRETS FOR THE NEW BATTILOSSI CARPET COLLECTION di Paola Govoni
74 COLOURS
UNA CULTURA MILLENARIA NATURAL DYEING WITH ANIMAL-INSECT COLORS di Stefano Panconesi issue038 settembre 2024
@fadeoutlabel, Photographe Christophe Gateau, Model : Yukiko Yamane
writer Beatrice Guidi
IL SETTORE TESSILE RALLENTA: SFIDE E OPPORTUNITÀ ALL'ORIZZONTE
Le aziende italiane del settore tessile e abbigliamento stanno affrontando un contesto complesso, segnato da un clima di forte incertezza. Tuttavia, esistono fattori che stanno influenzando positivamente il comparto, segnalando un'importante evoluzione. A giugno e luglio scorso, abbiamo partecipato alle fiere Pitti Immagine e Milano Unica, dove i dati hanno evidenziato un aumento delle presenze estere, favorito anche dal valore del Made in Italy. Durante questi eventi e attraverso incontri con i nostri clienti, abbiamo osservato come le aziende stiano adottando un approccio differenziato per affrontare le sfide ambientali, economiche e sociali. Una delle principali strategie adottate è il miglioramento della trasparenza lungo la catena di fornitura, per garantire pratiche etiche e sostenibili. Questo comprende il monitoraggio delle condizioni di lavoro, l’impatto ambientale dei fornitori e una maggiore attenzione alla produzione lo-
cale. Tale scelta consente di ridurre i tempi di consegna, contenere i costi di trasporto e migliorare la tracciabilità dei prodotti.
Sempre più spesso assistiamo a collaborazioni e partnership tra aziende, designer e scuole di moda, con l'obiettivo di integrare tecnologie automatizzate e soluzioni digitali. Questi strumenti non solo migliorano
THE TEXTILE SECTOR SLOWS DOWN: CHALLENGES AND OPPORTUNITIES ON THE HORIZON
Italian textile and clothing companies are facing a complex environment, marked by a climate of great uncertainty. However, there are factors that are positively influencing the sector, signalling an important evolution.
Last June and July, we took part at the Pitti Immagine and Milano Unica trade fairs, where the data showed an increase in foreign attendance, also favored by the value of Made in Italy. During these events and through meetings with our clients, we observed how companies are adopting a differentiated approach to tackling environmental, economic and social challenges.
One of the main strategies adopted is improving transparency along the supply chain to ensure ethical and sustainable practices. This includes monitoring working conditions, the environmental impact of suppliers and an increased focus on local production.
l'efficienza energetica, ma contribuiscono anche a ridurre i costi di produzione.
In questo numero, diverse aziende evidenziano significativi progressi, dimostrando che l'adozione di queste pratiche porta a risultati concreti. L'impegno verso l'innovazione, infatti, sta premiando chi ha scelto di intraprendere questa strada.
This helps to reduce delivery times, contain transport costs and improve product traceability.
Increasingly, we see collaborations and partnerships between companies, designers and fashion schools, with the aim of integrating automated technologies and digital solutions. These tools not only improve energy efficiency, but also help to reduce production costs.
In this issue, several companies highlight significant progress, demonstrating that the adoption of these practices leads to concrete results. Indeed, commitment to innovation is rewarding those who have chosen to take this path.
writer Beatrice Guidi e Pietro Ferrari
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RITRATTO DI GRUPPO
UNA COLLEZIONE DI INDEFINITE TRANSIZIONI.
Incontriamo, nella sede della Torcitura Padana di Pieve
Porto Morone, Simona Pesaro, presidente del Gruppo
Padana: «Il Gruppo Padana a oggi – ci dice – è costituito da quattro società. Torcitura Padana s.p.a. che detiene il cento per cento delle azioni di InterfilTP e Ghezzi s.p.a., e il cinquanta per cento la COEX s.r.l., assieme alla Zanolo che ne detiene il restante cinquanta per cento. È un’architettura semplice e trasparente. Ogni azienda ha caratteristiche, personalità e dotazioni tecniche ben specifiche, ed è l’insieme di tutto questo patrimonio a rendere il gruppo solido e di riferimento per il mercato tessile».
Pietro Ferrari – La parola magica è sinergia?
Simona Pesaro – In effetti il percorso delle acquisizioni ha sempre avuto come obbiettivo la ricerca di sinergie.
UNA CONVERSAZIONE
CON SIMONA PESARO
SUI GRANDI TEMI
DEL SETTORE NELLA LETTURA
DI UN GRUPPO DINAMICO E CREATIVO.
In questo senso la ricerca della solidità aziendale ha sempre fatto da guida alle decisioni prese negli anni. Anche in tempi di grandi sfide cambiamenti ed eventi epocali, abbiamo sempre agito con chiari obbiettivi. Concetti come qualità , flessibilità servizio, innovazione, e sopra a tutto, sostenibilità, sono oggi quasi inflazionati. Con il consolidamento del nostro gruppo abbiamo tutte le intenzioni di dare a queste parole tanta concretezza e grande spinta. Una prima fondamentale esperienza di quanto sia importante avere le spalle larghe è stato il percorso fatto con il brevetto della tecnologia COEX®. Una tecnologia rivoluzionaria a cui non abbiamo mai smesso di credere ma il percorso della sua messa a punto e dell’introduzione sul mercato è stato lungo e faticoso.
La grande consapevolezza della validità del prodotto non sarebbe bastata se non avessimo avuto già allora una buona solidità. Anche durante il lock down abbiamo potuto giocare d’attacco con il rinnovo dei macchinari, mentre durante il periodo di folle aumento dei prezzi dell’energia elettrica abbiamo piazzato sul tetto un mega di impianto fotovoltaico. Il mercato è in forte cambiamento e vogliamo essere al passo non solo coi giochi ma coi tavoli su cui si gioca.
FOCUS SOSTENIBILITÀ
Pietro Ferrari – COEX® è stata una grande intuizione che vi ha portato a confrontarvi con i global player del settore, si è evoluto in che direzione, nella sua ormai lunga vita?
Simona Pesaro – Le richieste di innovazione si sono,
negli untimi anni quasi esclusivamente concentrate sulla sostenibilità, quindi quasi tutto quello che stiamo sviluppando va in quella direzione. Qualunque nuovo prodotto, effetto, colore, performance su cui si studia deve avere alle base sia una materia prima sostenibile sia la possibilità di ottenere certificazioni ambientali importanti, attualmente questo è il leitmotiv che guida il mercato. Oggi come gruppo operiamo in tutti i campi tessili, dall’abbigliamento all’arredamento, al variegato tessile tecnico, mantenendo ovviamente la sostenibilità come principio base. Il brevetto COEX®, su tutto, ha altissimi contenuti di innovazione e sostenibilità. Oggi viene applicato in campi che vanno dal militare all’abbigliamento per bambino, dal
tessuto per arredo a quello per materasso. Un mercato incredibilmente interessante ed appena partito è anche quello delle fibre vegetali per ovatte da isolamento. Brevettato in tutto il mondo, COEX®, viene ora applicato in tutto il mondo.
Pietro Ferrari – Proprio per la centralità di questo tema declinato dalle diverse aziende nei più diversi modi, qual è la vostra visione di questo concetto?
Simona Pesaro – Noi non dobbiamo avere una nostra visione di sostenibilità, è stato proprio una diversità di approccio e la personale interpretazione di questo concetto, a creare molta confusione e tanti ne hanno anche approfittato. Oggi esistono linee alcune linee guida della Comunità Europea che por-
tano un po’ di chiarezza, e che potrebbero mettere ordine sia alle varie certificazioni private sia alle dichiarazioni delle singole aziende. In ogni caso, quando si parla di sostenibilità si intende ormai ESG, Enviromental, Social e Governance. Sono tutti aspetti molto importanti e dove tutti abbiamo tanto da fare e tanto stiamo facendo, si tratta, tuttavia, di interventi molto onerosi, che faticano ad essere riconosciuti nei prezzi di vendita, aspetto molto pesante soprattutto per chi come noi opera a monte della filiera dove i margini sono già spesso troppo bassi. In ogni caso oggi è ben noto come il tessile sia ritenuto uno dei settori con impatto ambientale più elevato e percorrere la strada della sostenibilità rimane un must.
glio. Certamente acquistando prodotti europei dove vigono regole e controlli molto restrittivi si hanno capi più duraturi anche se un po’ più cari. www.torciturapadana.it - www.ghezzi.com - https://interfiltp.it - www.coex.pro
Pietro Ferrari – L’ecologia, se vogliamo tornare a questo vecchio termine, è la più difficile delle scienze.
Simona Pesaro – Cam-
biano i parametri nel tempo ma in fondo la vera sostenibilità parte da un consumo più contenuto, come si dice: comprare meno e comprare me-
Questo permette di diminuire i consumi premiando però le produzioni europee.
Pietro Ferrari – Abbiamo parlato della triplice natura della sostenibilità, questi tre binari voi come li percorrete?
Simona Pesaro – La gran parte degli sviluppi sono ormai fatte su materie prime ecosostenibili, riciclate, biodegradabili e provenienti da produzioni virtuose.
Il numero di certificazioni ottenute dal nostro gruppo ormai non si contano più. Inoltre, come già detto, in Torcitura Padana è partito da quest’anno un potente impianto fotovoltaico da un mega con un investimento di
un milione di euro, che copre circa il 35% del nostro fabbisogno.
All’interno dei reparti l’efficientamento energetico si raggiunge con illuminazioni a led, accensione luminosa con fotocellule inverter sui vari motori. In ogni caso per aziende energivore come Padana e Ghezzi il risparmio energetico è sempre stata una priorità. Argomenti importanti sono anche la sicurezza ed il benessere di chi lavora. Siamo sottoposti sempre più spesso ad audit sia da parte di grandi gruppi sia da parte di enti certificatori che normalmente valutano molto positivamente i nostri approcci.
LE FRONTIERE DELLA RICERCA
Pietro Ferrari – Come sta vedendo oggi le frontiere della ricerca nel vostro settore?
Simona Pesaro – Seguiamo diversi settori, ed oggi con il gruppo li seguiamo in modo sempre più capillare, che sia abbigliamento, arredamento o tecnico.
Come già detto la sostenibilità rimane un must, ma al di là di questo c’è una grande corsa alla ricerca di performance particolari sul filato. Ovviamente le richieste sono diverse a seconda del settore di riferimento.
In particolare, direi che per quanto riguarda l’abbigliamento e l’arredamento c’è una grande attenzione all’outdoor. L’abbigliamento sportivo si fonde con quello casual, nell’arredamento classico c’è tanta attenzione agli spazi all’aperto. Addirittura, note firme ora vestono gli arredi di intere spiagge nei luoghi di élite. Il settore tecnico è troppo vario per individuare una tendenza, certo le molteplici sfide che ci arrivano dai vari segmenti di questo mondo ci stimolano tantissimo.
Pietro Ferrari – Noi possiamo dire che la visione della ricerca e sviluppo che c’è nel gruppo Padana nasce dinamicamente dal continuo confronto coi clienti…
Simona Pesaro – Con l’allargamento del gruppo dopo l’acquisizione di Ghezzi spa abbiamo avuto modo di sfruttare all’ennesima potenza tutte le sinergie possibili tra le varie aziende, e sono tantissime. Quando si prospettava l’acquisizione eravamo ben coscienti di questo fatto ma mai avremmo immaginato che l’insieme e la collaborazione dei vari teams avrebbe potuto funzionare da subito così bene. Tante idee, tanto entusiasmo fanno sì che il momento di flessione di mercato, non solo non ci spaventa, ma viene preso come una opportunità per dedicare tempo ai tanti sviluppi. Pietro Ferrari – Al di la delle dinamiche ondivaghe del mercato, possiamo par-
A CONVERSATION WITH SIMONA PESARO ON THE MAJOR ISSUES OF THE SECTOR IN THE VIEW OF A DYNAMIC AND CREATIVE GROUP
A CONVERSATION WITH SIMONA PESARO ON THE MAJOR ISSUES OF THE SECTOR IN THE VIEW OF A DYNAMIC AND CREATIVE GROUP.
We meet, at the headquarters of Torcitura Padana in Pieve Porto Morone, Simona Pesaro, president of the Padana Group: “The Padana Group to date, she tells us, consists of four companies.
lare di una situazione che comunque premia la ricerca e la proposta per creare, assieme al cliente, il nuovo?
Simona Pesaro – Nel Gruppo questo travaso di conoscenze da un’azienda all’altra in modo molto aperto porta immediatamente a risultati positivi. Tutto questo non solo dal punto di vista della ricerca del nuovo prodotto ma anche dal punto di vista delle idee organizzative e commerciali.
Pietro Ferrari – Questo vi aiuta a confrontarvi con i global player che oggi sono i vostri competitor, anche se in Europa la parte maggiore e più qualitativa del tessile è targata Italia, pur concedendo le impressionanti perdite di volume e di aziende nel settore.
Simona Pesaro – Purtroppo il tessile è un settore che è stato abbandonato dalle politiche nazionali ed europee per troppi anni. Non abbiamo mai chiesto protezione, solo un po’ di reciprocità. Poco o niente è stato concesso e questo ha decretato la diminuzione del novanta per cento delle aziende tessili. Le speranze che l’Europa si ricordi di noi prima o poi, rimangono comunque vive.
Torcitura Padana s.p.a. which holds one hundred percent of the shares of InterfilTP and Ghezzi s.p.a., and fifty percent COEX s.r.l., together with Zanolo which holds the remaining fifty percent. It is a simple and transparent architecture. Each company has very specific characteristics, personalities, and technical endowments, and it is the combination of all these assets that makes the group solid and a benchmark for the textile market.
Pietro Ferrari – Is synergy the magic word?
Simona Pesaro – Effectively, the path of acquisitions has always had as its goal the search for synergies. In this sense, the search for corporate solidity has always guided
the decisions made over the years. Even in times of great challenges changes and epochal events, we have always acted with clear objectives. Concepts such as quality, flexibility service, innovation, and above all, sustainability, are almost inflated today. With the consolidation of our group, we have every intention of giving these words a lot of concreteness and great drive. A first fundamental experience of how important it is to have broad shoulders was the path taken with the patenting of COEX® technology. A revolutionary technology that we have never stopped believing in, but the path of its development and introduction to the market has been long and arduous. The great awareness of the product's validity would not have been enough if we did not have a good solidity even then. Even during the lock down, we were able to play offense with the renewal of machinery, while during the period of crazy increase in electricity prices we placed a mega photovoltaic system on the roof. The market is changing dramatically, and we want to be in step not only with the games but with the tables on which they are played.
SUSTAINABILITY FOCUS
Pietro Ferrari – COEX® was a great insight that led you to confront global players in the industry, has it evolved in what direction in its now long life?
Simona Pesaro – The demands for innovation have, in the last few years almost exclusively focused on sustainability, so almost everything we are developing is going in that direction. Any new product, effect, color, performance that is being studied must have at its basis both a sustainable raw material and the possibility of obtaining important environmental certifications, currently this is the leitmotif that drives the market. Today as a group we operate in all textile fields, from apparel to furniture, to the varied technical textiles, obviously keeping sustainability as a basic principle. The COEX® patent, overall, has very high innovation and sustainability content. Today it is being applied in fields ranging from military to children's clothing, from furniture fabric to mattress fabric. An incredibly interesting market and just getting off the ground is also that of plant fibers for insulation wadding. Patented worldwide, COEX®, is now being applied worldwide.
Pietro Ferrari – Precisely because of the centrality of this theme declined by different companies in the most different ways, what is your vision of this concept?
Simona Pesaro – We don't have to have our own vision of sustainability, it was precisely a diversity of approach and personal interpretation of this concept that created a lot of confusion and many also took advantage of it. Today there are lines some guidelines from the European Community that bring some clarity, and that could bring order to both the various private certifications and the declarations of individual companies. In any case, when we talk about sustainability, we now mean ESG, Enviromental, Social and
Governance. These are all very important aspects and where we all have so much to do and so much is being done, these are, however, very onerous interventions, which struggle to be recognized in the selling prices, a very heavy aspect especially for those like us who operate upstream in the supply chain where margins are already often too low. In any case, today it is well known that textiles is considered one of the sectors with the highest environmental impact, and going down the path of sustainability remains a must.
Pietro Ferrari – Ecology, if we want to return to this old term, is the most difficult of sciences.
Simona Pesaro – Parameters change over time but at the end of the day true sustainability starts with more restrained consumption, as they say: buy less and buy better. Certainly by buying European products where there are very restrictive rules and controls, you have longer lasting garments even if they are a bit more expensive. This makes it possible to decrease consumption while rewarding European production.
Pietro Ferrari – We talked about the threefold nature of sustainability, how do you travel these three tracks?
Simona Pesaro – Most developments are now made on environmentally sustainable raw materials, recycled, biodegradable and from virtuous productions. The number of certifications obtained by our group now cannot be counted. In addition, as already mentioned, a powerful onemega photovoltaic system with an investment of one million euros started in Torcitura Padana this year, covering about 35 percent of our needs. Within the departments, energy efficiency is achieved with LED lighting, light ignition with inverter photocells on the various motors. In any case, for energy-intensive companies like Padana and Ghezzi, energy conservation has always been a priority. Important topics are also the safety and well-being of those who work. We are increasingly subjected to audits both by large
Immagine reparto Ghezzi
www.
groups and by certifying bodies, which normally evaluate our approaches very positively.
RESEARCH FRONTIERS
Pietro Ferrari – How are you seeing the frontiers of research in your industry today?
Simona Pesaro – We follow different sectors, and today with the group we follow them more and more extensively, whether it is clothing, furniture or technical. As already mentioned, sustainability remains a must, but beyond that there is a big race to find performance on the yarn. Obviously, the demands are different depending on the sector in question.
In particular, I would say that as far as clothing and furnishings are concerned there is a great focus on the outdoors. Sportswear blends with casual wear, in classic furniture there is a lot of attention to outdoor spaces. Even, wellknown brands now dress the furnishings of entire beaches in elite places. The technical sector is too varied to single out one trend, certainly the many challenges that come to us from the various segments of this world stimulate us so much.
Pietro Ferrari – We can say that the vision of research and development that there is in the Padana group arises dynamically from the continuous confrontation with customers...
Simona Pesaro – With the enlargement of the group after the acquisition of Ghezzi s.p.a., we have been able to exploit to the nth degree all the possible synergies bet-
ween the various companies, and they are many. When the acquisition was being contemplated, we were well aware of this fact but never would we have imagined that the whole and the collaboration of the various teams could work so well right away. So many ideas, so much enthusiasm mean that the moment of market downturn, not only does not frighten us, but is taken as an opportunity to devote time to the many developments.
Pietro Ferrari – Beyond the ups and downs of the market dynamics, can we talk about a situation that nevertheless rewards research and proposal to create, together with the customer, the new?
Simona Pesaro – In the Group, this transfer of knowledge from one company to another in a very open way immediately leads to positive results. All this not only from the point of view of new product research but also from the point of view of organizational and commercial ideas.
Pietro Ferrari – This helps you to compare yourself with the global players that are your competitors today, even though in Europe the largest and most qualitative part of textiles is Italian-made, while conceding the impressive losses in volume and companies in the sector.
Simona Pesaro – Unfortunately, textiles is a sector that has been abandoned by national and European policies for too many years. We have never asked for protection, just some reciprocity. Little or nothing has been granted and this has decreed the decline of ninety percent of textile companies. Hopes that Europe will remember us sooner or later, however, remain alive.
writer Pietro Ferrari https://fil3.it/it
UNA RIVOLUZIONE LUNGA QUARANT’ANNI
Fil-3 nasce a Prato nel 1984, la mission che l’azienda si propone da sempre è quella di rinnovare e migliorare il modo di “fare cardato” nel distretto pratese, ma com’era il territorio di Prato cinquant’anni fa?
«Era costellato di lanifici – ci spiega Rodolfo Magnolfi, fondatore e memoria storica dell’azienda – in venti chilometri da Prato a Vernio c’erano decine di lanifici. Là dove il fiume Bisenzio entra in Prato, c'era una grossa pescaia e da li partivano le gore che attraversavano la città, portando l'acqua alle aziende anche per chilometri».
Pietro Ferrari – Ma tutti facevano tutte le operazioni o c’era già una divisione dei compiti?
Rodolfo Magnolfi – Tutti facevano tutte le operazioni: non c’era il conto terzi, le aziende erano a ciclo completo. C’era chi era più specializzato nelle coperte, chi nei tessuti per abbigliamento, ma la differenza era tutta nel tipo di prodotto, sostanzialmente tutti svolgevano il ciclo completo.
Pietro Ferrari – Quindi è dopo la guerra che c’è stata questa specializzazione?
Rodolfo Magnolfi – Dopo la guerra è nato questo distretto che ha potenziato l’industria, perché ciascuno si specializzava in una lavora-
Da sinistra Rossella Magnolfi, Rodolfo Magnolfi, Giacinto Gelli e Riccardo Magnolfi e il sito produttivo di Fil-3
https://fil3.it/it
zione, migliorando l’efficienza e tagliando i costi.
Pietro Ferrari – Voi festeggiate i vostri quarant’anni, quindi siete partiti negli anni Ottanta.
Rodolfo Magnolfi – Esattamente nell’84. Non c’è bisogno di andare molto indietro per dire che quarant’anni fa era un altro mondo. Fil-3 è nata dal padre di Giacinto, Edo Gelli, che purtroppo è deceduto e da me. Oggi l’amministratore delegato è Giacinto.
Pietro Ferrari – In questo caso è la seconda generazione che è già entrata in azienda da tempo.
Rodolfo Magnolfi – La terza, perché c’è anche il figlio di Giacinto, Francesco responsabile commerciale Italia. La continuità è assicurata, anche perché non sono arrivati in azienda da poco: Giacinto è qui da 24 anni, Rossella, mia figlia, è in azienda da quasi 31 anni,
poi c’è mio figlio Riccardo che si occupa delle gestioni informatiche e che è in azienda da vent’anni. Quindi sono tutti inseriti ormai da tempo. Diciamo
che ormai la ditta è capace di camminare con le proprie gambe. E dobbiamo dar merito anche alle nostre maestranze per l’affidabilità e l’impegno: molti sono con noi da decenni e insieme a chi è arrivato più recentemente, formiamo una grande famiglia allargata. Rossella Magnolfi – L’intuizione però nel 1984 è dovuta a te.
IDEE VINCENTI
Rodolfo Magnolfi –Un’intuizione che ha dato poi un risultato ottimo: quarant’anni fa i filati da maglieria erano prodotti da innumerevoli ditte ma i filati da tessitura venivano prodotti da ciascun lanificio partendo dalla materia prima, anche perché in massima parte si produceva cardato per lo più rigenerato. Erano presenti circa cinquecento impianti di filatura cardata che offrivano la lavorazione per conto terzi, era un mondo dove non esistevano problemi di produzione e si lavoravano molti filati basici che non si esaurivano in un’unica stagione. Quindi il lanificio poteva benissimo farsi delle scorte e conservarle perché erano in pratica filati classici nelle varie titolazioni più adatte ai diversi utilizzi (capo spalla, giacca, pantalone), partendo dal filato più grosso al filato più fine. Il lanificio, poi, si distingueva per le disegnature o per i finissaggi, ma i filati utilizzati erano pochi e semplici.
Quindi creare una ditta che proponesse filati per la tessitura era un azzardo perché tutti se li producevano in pro-
prio. Fil-3 però nacque con due idee ben precise.
La prima era di non fare il filato basico che già i lanifici potevano prodursi da soli, ma offrire filati con un po’ più di contenuto moda, con effetti tipo Tweed, Shetland e Supermelange, anche con effetto di marmorizzazione. Abbiamo inserito subito la lana vergine in mischia con Mohair, Alpaca e/o Seta, e anche, nella tipologia più economica, con il nylon, anche perché fare un filato effettato significa avere un filato di spessore variabile per cui serviva una fibra resistente come il nylon per legare e dare resistenza alle fibre nobili. Nacquero quindi filati misto lana 80-20 e 70-30 con alto contenuto di lana vergine, contrariamente al fatto che una volta era quasi tutto rigenerato.
La seconda idea è stata quella dello stock service: adesso è quasi scontato, non avere disponibilità sul pronto è quasi inutile, ma quarant’anni fa non esisteva, in questo campo siamo stati dei pionieri.
Questa impostazione è stata una nostra esclusiva per decenni, solo dopo si sono affacciati tutti.
Noi partimmo subito con lo stock service effettivo su tutti gli articoli e su tutti i colori della collezione e non solo su una parte di essa: se tutti i colori non sono in stock service è un servizio da poco. Abbiamo fatto della completezza di gamma un valore assoluto e così abbiamo avuto il successo che grazie a Dio ci siamo meritati.
Rossella Magnolfi – Infatti il nostro patrimonio non sono solo i macchinari e il know
how, ma soprattutto i filati pronti per essere spediti. Giacinto Gelli – Abbiamo tenuto i piedi per terra e abbiamo investito nel magazzino: invece di comprare la barca abbiamo comprato tanta lana e tanta seta. Anche perché è facile fare uno stock service su un filato basico ma fare uno stock service su un filato fantasia è un po’ più diffi-
cile, perché il filato col tempo va fuori moda, i colori cambiano e via dicendo. Pietro Ferrari – E con questi cambiamenti repentini nella moda, nel gusto, il vostro lavoro diventa sempre più difficile… Giacinto Gelli – Certo, diventa più difficile anche per il fatto che i lotti sono sempre più piccoli e la varietà di articoli sempre più grande. Ora con le esigenze opportune ma impegnative di certificazione sono diventati ancora più complessi.
QUARANT’ANNI
DI
STOCK SERVICE
Pietro Ferrari – Stiamo parlando di quarant’anni fa.
Rodolfo Magnolfi – Il primo prodotto creativo che presentammo era già stock service, avevamo una collezione ben mirata e realizzata con l’aiuto di uno stilista: era tutto ciò che poteva essere fattibile nelle condizioni della realtà di allora. Oggi ci sono mille complicazioni che i sistemi moderni ci aiutano a superare, allora c’erano molte meno variabili e non c’era il computer. Ciò nonostante, anche allora, la Fil-3 non ha mai risposto al telefono “Ti richiamo domani”, avevamo sempre la risposta pronta, pur non avendo computer chi rispondeva al telefono disponeva di tutte le informazioni necessarie. Avevamo uno schedario meticolosamente organizzato con schede cartacee per ogni cliente e per ogni articolo-colore e con aggiornamenti continui avevamo sia la situazione storica che quella attuale. Certamente non si aggiornava in automatico come
https://fil3.it/it
si fa oggi, però siamo sempre stati in grado di dare una risposta immediata al cliente.
Rossella Magnolfi – Infatti ricordo bene quando sono entrata in azienda, le schede in cartoncino rigido e gli schedari, la contabilità di magazzino cartacea e la fatturazione con la macchina da scrivere, però tutto tornava anche senza automatismi.
Certo la gamma di offerta era minore: la Fil-3 di allora e la Fil-3 di oggi differiscono in questo, non nella precisione ma nella grande varietà e differenziazione di articoli che abbiamo oggi.
Allora c’era solo cardato, oggi abbiamo filati cardati, pettinati, linieri e fantasia. Oggi non c’è più solo la collezione invernale, ma anche quella estiva, allora avendo solo il cardato avevamo tre, quattro mesi di calo di ordini che utilizzavamo per programmare e produrre in anticipo. Avevamo una decina di articoli, invece oggi oltre cento, ai quali si aggiungono spesso prototipi e campioni su richiesta del cliente.
Rodolfo Magnolfi – Comunque era tutto più semplice, ma era funzionale come oggi perché c’era una grande organizzazione: tutte le scatole di filato erano confezionate e numerate progressivamente calcolando preventivamente la sequenza numerica poiché potevamo prevedere i rientri dalle lavorazioni e assegnare i numeri al momento delle disposizioni di lavoro. Avevamo organizzato le cose in maniera che tutto filasse liscio. Poi esattamente vent’anni fa, nel 2004, è arrivato mio figlio e abbiamo cominciato a realizzare con specifici programmi informatici tutte le gestioni che
prima si svolgevano manualmente.
Pietro Ferrari – Sicuramente è stato un vantaggio partire da dati e procedure già codificate ed è stato più semplice tradurlo in linguaggio informatico.
Giacinto Gelli – Questo ti dà un grande vantaggio: il computer permette di mettere in comune le informazioni e automaticamente aggiorna le diverse voci.
Pietro Ferrari – Come sono cambiati i vostri fornitori?
Rodolfo Magnolfi – Sono affidabili e selezionati, vale sempre anche telefonicamente la parola data e il contratto può arrivare anche il giorno dopo, la parola vale ancora come contratto per gli acquisti della lana, della seta e in tutte le materie prime.
BATTAGLIE E VITTORIE
Pietro Ferrari – Nell’attua-
lità state sperimentando difficoltà di approvvigionamenti?
Giacinto Gelli – È tutto aumentato di prezzo, i trasporti navali e soprattutto quelli aerei, perché tutti hanno fatto ricorso a quest’ultima soluzione e hanno intasato gli aeroporti, così i prezzi sono più che raddoppiati e non si sa mai quando si potrà far conto sul volo come tempistica.
Pietro Ferrari – Dovete fare più magazzino a questo punto?
Giacinto Gelli – Sì perché gli imbarchi possono tardare di mesi, solo con un magazzino enorme puoi far fronte agli impegni, altrimenti no. Oltre a ciò non c’è stabilità sui prezzi, puoi avere una relativa previsione sui tempi però il prezzo dopo un mese può essere diminuito ma anche raddoppiato, non puoi contrattarlo a lungo termine, questo vale anche per i tra-
sporti, invece noi cerchiamo di tenere stabili i prezzi per i nostri clienti e la cosa non è semplice.
Gli inciampi cominciano a essere tanti ora. Finisce uno ne parte un altro. Bisogna avere la capacità di resistere, non soccombere ed essere forti in tutto, soprattutto a livello finanziario.
Pietro Ferrari – A parte la vostra capacità di avere le armi giuste, il mercato lo trovate meno tonico, in questo inizio del 2024?
Giacinto Gelli – Noi no, ma in generale ci sono magazzini pieni, i grandi Brand hanno molti prodotti da smaltire e chiedono offerte, ma mandano avanti pochi ordini. Noi ci difendiamo avendo tanti clienti, tanti articoli a stock service e tanta affidabilità.
VERSO IL FUTURO
Pietro Ferrari – Cosa proporrete in futuro come novità a grandi linee?
Rossella Magnolfi – Di solito le nostre offerte hanno sempre un forte contenuto di novità, siamo a Filo a settembre e a febbraio. La nostra attività di ricerca è sempre in
azione per offrire prodotti innovativi ad ogni collezione ma anche su richiesta del cliente.
Giacinto Gelli – Le ultime due collezioni sono state eccezionali, addirittura tanti clienti ci hanno detto: non mi manca nulla, potrei fare l’intera mia collezione solo con i vostri prodotti, in estate, primavera, autunno e inverno.
Rossella Magnolfi – Sicuramente c’è un mix di offerta così varia e completa che non c’è paragone a livello generale.
Giacinto Gelli – Come logica l’originale è sempre migliore della copia e noi siamo sempre stati e siamo sempre copiati: non ci lamentiamo di questo fatto, ci fanno un po’ di “pizzicorino” a fronte del gradimento dei clienti.
Rossella Magnolfi – Il cliente che si sente servito ci riconosce come fornitori affidabili ed è soddisfatto poiché cerchiamo di capire e rispondere alle sue necessità, senza dimenticare che noi “facciamo magazzino” per i nostri clienti, fornendo la quantità che serve al momento della richiesta, senza minimo ordinabile.
Giacinto Gelli – È anche
A REVOLUTION FORTY YEARS LONG
Fil-3 was founded in Prato in 1984, the company's mission has always been to renew and improve the way of “making carding” in the Prato district, but what was the Prato area like fifty years ago? “It was dotted with woolen mills,” Rodolfo Magnolfi, founder and historical memory of the company, explains, ”in twenty kilometers from Prato to Vernio there were dozens of woolen mills. There where the Bisenzio River enters Prato, there was a large fishery, and from there the gore would depart, carrying water to farms even for miles.”
Pietro Ferrari – But did everyone do all the operations or was there already a division of duties?
una sicurezza perché il prodotto arriva controllato e verificato, e questa reputazione che ci siamo fatti ci permette oggi di goderne i frutti.
Rossella Magnolfi – Qualche anno fa capitava ancora di avere qualche cliente incredulo davanti alle nostre tempistiche di consegna, che promettevamo e mantenevamo, adesso i nostri clienti ci conoscono e si aspettano spedizioni velocissime, anzi a volte non si parla di giorni ma di ore. Per concludere, come esprimono efficacemente nella loro presentazione gli uomini e le donne di Fil-3: “La nostra mission è essere efficienti e competitivi mantenendo alta la qualità dei nostri filati; questo è possibile grazie al nostro impegno di stock-service e alla collaborazione con un pool di stilisti per interpretare gusti e tendenze e lanciare idee che fanno moda.
La voglia di giocare con fibre e colori, tra eleganza e creatività, è il cuore delle nostre produzioni, facendo di un semplice filo un prodotto di grande valore.”….e questo da quarant’anni e per moltissimi ancora.
english text
Rodolfo Magnolfi – Everyone did all the operations: there was no contracting out, the companies were full-cycle. There were those who were more specialized in blankets, those who were more specialized in clothing fabrics, but the difference was all in the type of product, basically everyone did the full cycle.
Pietro Ferrari – So it was after the war that there was this specialization?
Rodolfo Magnolfi – After the war there was this district that enhanced the industry, because everyone specialized in one processing, improving efficiency and cutting costs.
Pietro Ferrari – You are celebrating your 40th anniversary, so you started in the 1980s.
Rodolfo Magnolfi – Exactly in '84. You don't need to
https://fil3.it/it
go very far back to say that forty years ago was another world. Fil-3 was started by Giacinto's father, Edo Gelli, who is unfortunately deceased, and by me. Today the CEO is Giacinto.
Pietro Ferrari – In this case it is the second generation that has already been in the company for some time. Rodolfo Magnolfi – The third, because there is also Giacinto's son, Francesco sales manager Italy. Continuity is assured, also because they have not just arrived in the company: Giacinto has been here for 24 years, Rossella, my daughter, has been in the company for almost 31 years, then there is my son Riccardo who is in charge of IT management and has been in the company for 20 years. So they've all been embedded for a long time now. Let's say that by now the company is able to stand on its own feet. And we must also give credit to our workers for their reliability and commitment: many have been with us for decades, and together with those who have arrived more recently, we form one big extended family. Rossella Magnolfi – The intuition though in 1984 was due to you.
WINNING IDEAS
Rodolfo Magnolfi – An intuition that later yielded a very good result: forty years ago knitting yarns were produced by countless firms but weaving yarns were produced by each woolen mill starting from the raw material, also because mostly regenerated carded yarn was produced. There were about five hundred carded spinning plants that offered contract processing; it was a world where there were no production problems and many basic yarns were processed that were not exhausted in a single season. So the woolen mill could very well make stocks and keep them because they were basically classic yarns in the various titrations most suitable for different uses (outerwear, jacket, pants), starting from the coarsest yarn to the finest yarn. The woolen mill, then, was distinguished by designs or finishes, but the yarns used were few and simple. So creating a company that offered yarns for weaving was a gamble because everyone was making their own. Fil-3, however, was born with two definite ideas. The first was not to make the basic yarn that woolen mills could already make themselves, but to offer yarns with a bit more fashion content, with effects like Tweed, Shetland and Super-melange, even with marbling effect. We immediately included virgin wool in blends with Mohair, Alpaca and/or Silk, and also, in the cheaper type, with nylon, partly because making an effected yarn means having a yarn of varying thickness so a strong fiber like nylon was needed to bind and give strength to the noble fibers. Thus 80-20 and 70-30 wool blend yarns with high virgin wool content were born, contrary to the fact that it used to be almost all regenerated.
The second idea was stock service: now it is almost taken
for granted, not having availability on the ready is almost useless, but forty years ago it did not exist; we were pioneers in this field.
This approach was exclusive to us for decades, only later did everyone come in.
We started right away with actual stock service on all items and all colors in the collection, not just a part of it-if all the colors are not in stock service, it is a cheap service. We made completeness of range an absolute value, and so we had the success that thank God we deserved.
Rossella Magnolfi – In fact, our assets are not only the machinery and know-how, but especially the yarns ready to be shipped.
Giacinto Gelli – We kept our feet on the ground and invested in the warehouse: instead of buying the boat we bought a lot of wool and a lot of silk. Also because it is easy to do stock service on a basic yarn but to do stock service on a fancy yarn is a bit more difficult, because the yarn over time goes out of fashion, colors change and so on.
Pietro Ferrari – And with these sudden changes in fashion, in taste, your work becomes more and more difficult...
Giacinto Gelli – Of course, it also becomes more difficult because of the fact that the batches are getting smaller and smaller and the variety of items bigger and bigger. Now with the appropriate but demanding certification requirements they have become even more complex.
FORTY YEARS OF STOCK SERVICE
Pietro Ferrari – We are talking about forty years ago. Rodolfo Magnolfi – The first creative product we presented was already stock service, we had a well-targeted collection made with the help of a stylist: it was all that could be feasible in the conditions of the reality of that time. Today there are a thousand complications that modern systems help us overcome, back then there were far fewer variables and there was no computer. Nevertheless, even then, Fil-3 never answered the phone “I'll call you back tomorrow,” we always had the answer ready, even though we did not have computers those who answered the phone had all the necessary information. We had a meticulously organized filing cabinet with paper sheets for each customer and for each item-color, and with continuous updates we had both the historical and current situation. Certainly it was not updated automatically as we do today, however, we were always able to give an immediate response to the customer.
Rossella Magnolfi – In fact, I remember well when I joined the company, hard-copy cards and filing cabinets, paper stock accounting and typewriter invoicing, but everything came back even without automation.
Certainly the range of offerings was less: the Fil-3 of then and the Fil-3 of today differ in this, not in precision but in
the great variety and differentiation of items that we have today. Back then there was only carded, today we have carded, worsted, linier and fancy yarns. Today there is no longer only the winter collection, but also the summer collection, back then having only carded we had three, four months of drop in orders that we used to plan and produce in advance. We had about ten items, instead today over a hundred, to which we often add prototypes and samples at the request of the customer.
Rodolfo Magnolfi – Everything was simpler anyway, but it was as functional as it is today because there was great organization: all the boxes of yarn were packed and numbered progressively by calculating the numerical sequence in advance because we could foresee the returns from processing and assign the numbers at the time of work arrangements.
We had organized things so that everything ran smoothly. Then exactly 20 years ago, in 2004, my son came along and we began to implement with specific computer programs all the management that was previously done manually.
Pietro Ferrari – Surely it was an advantage to start from already codified data and procedures and it was easier to translate it into computer language.
Giacinto Gelli – This gives you a great advantage: the computer allows you to pool information and automatically updates the different entries.
Pietro Ferrari – How have your suppliers changed?
Rodolfo Magnolfi – They are reliable and selected, the word always applies even by phone and the contract can arrive even the next day, the word still applies as a contract for purchases of wool, silk and in all raw materials.
BATTLES AND VICTORIES
Pietro Ferrari – In current events are you experiencing supply difficulties?
Giacinto Gelli – Everything has gone up in price, shipping and especially air freight, because everyone has resorted to the latter and clogged up the airports, so prices have more than doubled and you never know when you will be able to rely on flying as a timeline.
Pietro Ferrari – Do you have to do more warehousing at this point?
Giacinto Gelli – Yes because boardings can be months late, only with a huge warehouse can you meet the commitments, otherwise not.
In addition to that there is no stability on prices, you can have a relative forecast on timing however the price after a month can be decreased but also doubled, you cannot contract it in the long term, this also applies to transportation, instead we try to keep prices stable for our customers and it is not easy.
The stumbles are beginning to be many now. One ends another starts.
You have to have the ability to resist, not succumb and be strong in everything, especially financially.
Pietro Ferrari – Aside from your ability to have the right weapons, do you find the market less tonic as we enter 2024?
Giacinto Gelli – We don't, but in general there are full warehouses, the big Brands have many products to dispose of and ask for offers, but they send forward few orders. We defend ourselves by having a lot of customers, a lot of stock service items, and a lot of reliability.
TOWARDS THE FUTURE
Pietro Ferrari – What will you propose in the future as novelties in broad strokes?
Rossella Magnolfi – Usually our offerings always have a strong novelty content, we are at Filo in September and February. Our research activity is always in action to offer innovative products with each collection but also at the customer's request.
Giacinto Gelli – The last two collections have been outstanding, even many customers have told us: I don't miss anything, I could do my whole collection just with your products, in summer, spring, fall and winter.
Rossella Magnolfi – Surely there is such a varied and complete mix of offerings that there is no comparison on a general level.
Giacinto Gelli – As a matter of logic, the original is always better than the copy, and we have always been and are always copied: we don't complain about this fact, we get a bit of a “pinch” in the face of customer satisfaction.
Rossella Magnolfi – The customer who feels served recognizes us as reliable suppliers and is satisfied since we try to understand and respond to their needs, without forgetting that we “stock” for our customers, supplying the quantity they need at the time of the request, with no minimum order.
Giacinto Gelli – It is also a security because the product arrives checked and verified, and this reputation we have made allows us today to enjoy the benefits.
Rossella Magnolfi – A few years ago it still happened to have some customers in disbelief in front of our delivery times, which we promised and kept, now our customers know us and expect very fast shipments, in fact sometimes we are not talking about days but hours.
To conclude, as the men and women of Fil-3 effectively express in their presentation, “Our mission is to be efficient and competitive while maintaining the high quality of our yarns; this is possible thanks to our stock-service commitment and collaboration with a pool of designers to interpret tastes and trends and launch ideas that make fashion. The desire to play with fibers and colors, between elegance and creativity, is at the heart of our productions, making a simple yarn into a product of great value.”....and this for forty years and for many more.
writer Beatrice Guidi
RIVALORIZZARE L’EREDITÀ DEL PASSATO
Il tema dello stand è stato "Filmar Vintage Culture", portando in scena capi e teli tratti dalle collezioni passate del Pitti, rinnovati e reinventati per esaltarne la qualità intrinseca e la bellezza senza tempo. Questa rivalorizzazione è una testimonianza della capacità di Filmar di coniugare l'eredità del passato con le esigenze del presente, dimostrando l’eterna contemporaneità dei loro filati. I clienti hanno così potuto immaginare l’uso dei filati in nuovi contesti, apprezzando la versatilità e la qualità dei materiali.
La nuova collezione di filati Transeasonal Easy-care , è stata creata pensando alla versatilità e alla praticità, offrendo filati che si adattano perfettamente a diverse sta-
COME DA TRADIZIONE, FILMAR HA PARTECIPATO ALLA SCORSA EDIZIONE DI PITTI FILATI, PRESENTANDO LA NUOVA COLLEZIONE TRANSEASONAL EASY-CARE PER L’AUTUNNO-INVERNO 2025. L'EVENTO, UNA DELLE PRINCIPALI VETRINE INTERNAZIONALI PER L'INDUSTRIA DEI FILATI, HA VISTO FILMAR DISTINGUERSI CON UNA PROPOSTA CHE UNISCE INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ E UN RICHIAMO ALLA TRADIZIONE.
gioni e sono facili da mantenere. L'adesione alla filosofia "Transeasonal" ha dimostrato la capacità di Filmar di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, offrendo prodotti che uniscono praticità, estetica e rispetto per l'ambiente.
TRANSEASONAL EASYCARE COLLECTION: VERSATILITÀ E FLUIDITÀ
La “Transeasonal Easycare Collection” comprende filati ideali per realizzare capi d’abbigliamento che possono essere indossati in qualsiasi periodo dell’anno. I materiali usati sono studiati per essere
AW 24-25 Inspiration.
funzionali in varie condizioni climatiche, passando dalla primavera all’estate o dall’autunno all’inverno. Inoltre, questi filati facilitano la creazione di capi che sono semplici da curare: resistono alle pieghe, si lavano facilmente e non richiedono particolari attenzioni per la stiratura. Praticità e funzionalità sono le parole d’ordine di questa collezione.
Ready in Stock: questa sezione include articoli sempre disponibili in stock, offerti in una vasta gamma di colori.
Quiet Luxury: filati eleganti e preziosi, perfetti per tutte le stagioni. Sono organici, lisci e raffinati, ideali per creare capi di lusso.
Essential: filati versatili e confortevoli, adatti per tutte le stagioni. Sono lineari e sportivi, perfetti per un look casual e pratico.
Upcycle Qualities: filati sostenibili e a basso impatto ambientale, realizzati con materiali naturali e certificati
GRS (Global Recycled Standard).
Flufy Inspiration: filati leggeri e soffici, con texture mosse, bolle e garzose. Ideali per creare capi morbidi e accoglienti.
Fancy Mix: filati ciniglia voluminosi e vellutati, che combinano lusso e casualità con un tocco di vivacità.
ALCUNI HIGHLIGHT
DELLA COLLEZIONE
Cotton Tweed – 100% Cotone – 72 Colori – È un prodotto di alta qualità, realizzato interamente in cotone ritorto. Questo filato si distingue per il suo aspetto tweed, caratterizzato da un effetto melangiato arricchito da pun-
teggiature multicolori che creano sfumature uniche e un tessuto visivamente coinvolgente. Ciascun colore del filato nasce dall’unione di quattro diverse tonalità, risultando in una texture variegata e ricca di matericità. L’ampia gamma cromatica comprende 72 colori, dai neutri beige ai vivaci gialli, fino ai profondi neri.
Il tessuto realizzato con il filato Cotton tweed presenta punteggiature di colori contrastanti, sparse irregolarmente, che aggiungono profondità e dinamismo. questo conferisce al tessuto in maglia un’attrattiva visiva particolarmente interessante. La qualità al tatto del filato è morbida e leggermente
elasticizzata, migliorando notevolmente la vestibilità e il comfort dei capi creati. queste caratteristiche rendono il filato ideale per progetti che richiedono un mix di stile e comodità.
Cotton tweed è progettato per
durare nel tempo, grazie alla sua superficie leggermente ruvida e alla sua consistenza robusta che lo rendono resistente all’usura. sebbene sia tradizionalmente associato agli indumenti invernali per la sua pesantezza, le qualità traspiranti e isolanti del tweed permettono il suo uso in diverse stagioni. in conclusione, il filato Cotton tweed rappresenta una scelta eccellente per chi desidera un filato versatile e alla moda, perfetto per aggiungere colore e dinamismo a qualsiasi progetto di maglieria. la combinazione di qualità, stile e funzionalità lo rende adatto a una vasta gamma di applicazioni, dai semplici accessori ai capi di abbigliamento più elaborati. il filato Cotton tweed è un prodotto di alta qualità, realizzato interamente in cotone ritorto. In sintesi, il filato COTTON TWEED è ideale per chi cerca un materiale alla moda, resistente e adatto a una vasta gamma di applicazioni.
IRISH – 36 Colori 34% cotone superiore - 32% lana17% seta - 17% poliammide GRS. Il filato IRISH è la scelta perfetta per chi cerca qualità, stile e sostenibilità in un unico prodotto. Questo filato rappresenta una meravigliosa combinazione di innovazione e tradizione, ideale per creare una varietà di capi di abbigliamento e accessori che catturano l’attenzione e offrono un comfort eccezionale. Realizzato con una composizione pregiata che include cotone, lana, seta e poliammide riciclato, il filato IRISH unisce la resistenza e il comfort del cotone, la calda morbidezza della lana, il lusso della seta e la sostenibilità della poliammide riciclato. Questa combinazione rende ogni capo non solo piacevole da indossare, ma anche rispettoso dell’ambiente. La texture del filato IRISH è davvero unica. Presenta un aspetto tweed con un effetto melangiato, dove diverse tonalità si intrecciano per
creare un tessuto ricco di sfumature. Le piccole punteggiature di colori contrastanti aggiungono profondità e dinamismo, facendo risaltare ogni capo. Inoltre, è arricchito da microbottoni di varie dimensioni, che conferiscono un tocco distintivo e raffinato. Questi piccoli nodi o noduli, noti come “bottoni”, sono distribuiti lungo la lunghezza del filato. I nodi possono essere dello stesso colore del filato principale o di colori contrastanti, creando un effetto visivo interessante e distintivo. La presenza di questi bottoni aggiunge una texture irregolare e tridimensionale al tessuto, rendendolo visivamente e tatticamente interessante. Ogni pezzo di tessuto realizzato con un filato bottonato è unico grazie alla distribuzione casuale dei nodi, offrendo un effetto creativo e originale. Progettato specificamente per la maglieria di finezze grosse, il filato IRISH è ideale per creare maglioni robusti e ac-
coglienti, sciarpe e molti altri accessori. La mano del filato è piacevolmente morbida e leggermente elasticizzata, assicurando una vestibilità comoda e adattabile. La gamma di colori del filato IRISH è ampia e varia, spaziando dai toni neutri ed eleganti ai colori vivaci e accesi.
Questa varietà permette di realizzare capi che si adattano a qualsiasi stagione e stile personale. Grazie alla sua versatilità, il filato IRISH è perfetto per creare capi che possono essere indossati durante tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche. In sintesi, il filato IRISH rappresenta un’eccellente combinazione di tradizione e innovazione.
BLOW – 83% cotone, 10% cashmere,7% seta - 84 Color. Il filato Blow rappresenta l’eccellenza nel campo dei materiali tessili di alta gamma, offrendo un tocco di eleganza e sofisticatezza ai tessuti e alle maglie.
Composto per l’83% da cotone, per il 10% da cashmere e per il 7% da seta, questo filato si distingue per i suoi numerosi vantaggi tecnici e per il comfort impareggiabile. Il cotone, principale componente del filato, assicura resistenza e traspirabilità, rendendo i capi prodotti con Blow durevoli e perfetti per l’uso quotidiano. Il cashmere, rinomato per la sua straordinaria morbidezza, aggiunge un tocco di lusso, mentre la seta contribuisce con una lucentezza naturale e una finezza che esaltano ulteriormente la qualità del filato. La vera particolarità del filato Blow risiede nel suo aspetto mosso e multicolore. Questo effetto unico è ottenuto grazie a una lavorazione speciale che crea giochi di luci e ombre nel tessuto. Le sfumature irregolari e le punteggiature multicolore donano profondità e interesse visivo, rendendo ogni capo realizzato con questo filato un pezzo unico e accattivante.
Inoltre, i tessuti creati con il filato Blow presentano una ricca varietà di sfumature e una straordinaria profondità di colore.
L’effetto melangiato, arricchito dalla seta, crea un gioco di luci e ombre che aggiunge dimensione e fascino ai capi.
Il filato ha una tattilità incredibilmente morbida ma non eccessiva, mantenendo una struttura leggermente elastica che migliora la vestibilità e il comfort.
Le sue eccezionali proprietà tecniche, insieme all’aspetto
REVITALIZING THE HERITAGE OF THE PAST
As is tradition, Filmar participated in the last edition of Pitti Filati, presenting the new Transeasonal Easy-care collection for autumn-winter 2025. The event, one of the main international showcases for the yarn industry, saw Filmar standing out with a proposal that combined innovation, sustainability, and a nod to tradition.
multicolore e mosso, lo rendono perfetto per una vasta gamma di applicazioni, garantendo sempre risultati eccellenti. Disponibile in una vasta gamma di 84 colori, offre opzioni cromatiche per ogni esigenza.
The stand’s theme was ‘Filmar Vintage Culture’, showcasing garments and cloths from past Pitti collections, renewed and reinvented to enhance their intrinsic quality and timeless beauty. This reinterpretation is a testimony to Filmar's ability to combine the heritage of the past with the needs of the present, demonstrating the eternal contemporaneity of their yarns. Customers were thus able to imagine the use of the yarns in new contexts, appreciating the versatility and quality of the materials.
The new collection of Transeasonal Easy-care yarns was created with versatility and practicality in mind, offering yarns that are perfectly adapted to different seasons and are easy to maintain. Adherence to the ‘Transeasonal’ philosophy has demonstrated Filmar's ability to respond to the needs of a constantly evolving market, offering products that combine practicality, aesthetics, and respect for the environment.
TRANSEASONAL EASYCARE COLLECTION: VERSATILITY AND FLUIDITY
The ‘Transeasonal Easycare Collection’ comprises yarns ideal for making garments that can be worn at any time of year. The materials used are designed to be functional in various climatic conditions, from spring to summer or from autumn to winter. Moreover, these yarns facilitate the creation of garments that are easy to care for: they resist creasing, are easy to wash, and do not require any special care when ironing. Practicality and functionality are the watchwords of this collection.
Ready in Stock: This section includes items that are always in stock, offered in a wide range of colours. Quiet Luxury: Elegant and precious yarns, perfect for all seasons. They are organic, smooth, and refined, ideal for creating luxurious garments.
Essential: Versatile and comfortable yarns, suitable for all seasons. They are linear and sporty, perfect for a casual and practical look.
Upcycle Qualities: Sustainable yarns with a low environmental impact, made from natural materials and GRS (Global Recycled Standard) certified.
Flufy Inspiration: Light and soft yarns with wavy, bubbly, and gauzy textures. Ideal for creating soft and cosy garments.
Fancy Mix: Voluminous and velvety chenille yarns that combine luxury and casualness with a touch of liveliness.
SOME HIGHLIGHTS FROM THE COLLECTION
COTTON TWEED - 100% Cotton - 72 Colours: This is a high-quality product made entirely of twisted cotton. This yarn is distinguished by its tweed appearance, characterised by a melange effect enriched with multicoloured dots that create unique shades and a visually engaging fabric. Each colour of the yarn is created by the combination of four different shades, resulting in a variegated texture rich in materiality. The wide colour range includes 72 colours, from neutral beiges to vivid yellows and deep blacks. The fabric made from Cotton Tweed yarn features irregularly scattered dots of contrasting colours, which add depth and dynamism. This gives the knitted fabric a particularly interesting visual appeal. The touch quality of the yarn is soft and slightly stretchy, greatly enhancing the fit and comfort of the garments created. These characteristics make the yarn ideal for projects requiring a mix of style and comfort. Cotton Tweed is designed for durability due to its slightly rough surface and robust texture, making it resistant to wear and tear. Although traditionally associated with winter garments due to its heaviness, the breathable and insulating qualities of tweed allow it to be used in different seasons. In conclusion, Cotton Tweed yarn is an excellent choice for those who want a versatile and fashionable yarn, perfect for adding colour and dynamism to any knitting project. The combination of quality, style, and functionality makes it suitable for a wide range of applications, from simple accessories to more elaborate garments. Cotton Tweed yarn is a high-quality product, made entirely from twisted cotton. In summary, COTTON TWEED yarn is ideal for those looking for a fashionable, durable material suitable for a wide range of applications.
IRISH - 36 Colours 34% superior cotton - 32% wool17% silk - 17% polyamide GRS: The IRISH yarn is the perfect choice for those looking for quality, style, and sustainability in a single product. This yarn represents a wonderful combination of innovation and tradition, ideal for creating a variety of garments and accessories that catch the eye and offer exceptional comfort. Made from a fine composition of cotton, wool, silk, and recycled polyamide, the IRISH yarn combines the strength and comfort of cotton, the warm softness of wool, the luxury of silk, and the sustainability of recycled polyamide. This combination makes each garment not only pleasant to wear but also environmentally friendly.
The texture of the IRISH yarn is truly unique. It has a tweed look with a melangized effect, where different shades intertwine to create a richly nuanced fabric. Small dots of contrasting colours add depth and dynamism, making each garment stand out. In addition, it is enriched with
micro buttons of various sizes, giving it a distinctive and refined touch. These small knots or nodules, known as ‘buttons’, are distributed along the length of the yarn. The knots can be the same colour as the main yarn or in contrasting colours, creating an interesting and distinctive visual effect. The presence of these buttons adds an irregular, three-dimensional texture to the fabric, making it visually and tactilely interesting. Each piece of fabric made from a buttoned yarn is unique due to the random distribution of the knots, offering a creative and original effect.
Designed specifically for coarse knitting, the IRISH yarn is ideal for creating robust and cosy jumpers, scarves, and many other accessories. The hand of the yarn is pleasantly soft and slightly stretchy, ensuring a comfortable and adaptable fit. The colour range of the IRISH yarn is wide and varied, ranging from neutral and elegant tones to bright and vivid colours. This variety allows garments to be made to suit any season and personal style. Thanks to its versatility, IRISH yarn is perfect for creating garments that can be worn all year round, regardless of the weather conditions. In summary, the IRISH yarn represents an excellent combination of tradition and innovation.
BLOW - 83% cotton, 10% cashmere, 7% silk - 84 Colours: The Blow yarn represents excellence in the field of high-end textile materials, offering a touch of elegance and sophistication to fabrics and knits. Composed of 83% cotton, 10% cashmere, and 7% silk, this yarn stands out for its numerous technical advantages and unrivalled comfort.
Cotton, the main component of the yarn, ensures strength and breathability, making garments made from Blow durable and perfect for everyday wear. Cashmere, renowned for its extraordinary softness, adds a touch of luxury, while silk contributes a natural lustre and fineness that further enhance the quality of the yarn. The true speciality of the Blow yarn lies in its wavy, multi-coloured appearance. This unique effect is achieved by a special process that creates plays of light and shadow in the fabric. Irregular shades and multi-coloured speckles give depth and visual interest, making each garment made with this yarn a unique and eye-catching piece. Furthermore, fabrics created with Blow yarn present a rich variety of shades and an extraordinary depth of colour.
The melange effect, enhanced by the silk, creates a play of light and shadow that adds dimension and charm to the garments. The yarn has an incredibly soft but not excessive tactility, maintaining a slightly elastic structure that improves wearability and comfort. Its exceptional technical properties, together with its multi-coloured and wavy appearance, make it perfect for a wide range of applications, guaranteeing excellent results every time. Available in a wide range of 84 colours, it offers colour options for every need.
writer Beatrice Guidi
NEL GIOCO DELLE STAGIONI
In un mondo in cui le stagioni sembrano perdersi, l’adattabilità e la leggerezza dei filati della collezione autunno/inverno 2025-26 di Servizi e Seta diventano elementi fondamentali per confermare stile e comfort.
L’azienda biellese sempre più all’avanguardia nella sua ricerca e sviluppo esplora e sperimenta nuove combinazioni attraverso un’estetica in contrapposizione tra elementi sportivi e chic. Un viaggio tra fusioni di filati caldi, leggeri e freschi che si alternano in un dinamismo di materiali e processi produttivi eco-friendly.
Superfine Semi Worsted -
Si fa strada l’innovativa tecnologia di filatura Superfine
Semi Worsted che mette in evidenza la morbidezza del cardato con le prestazioni dei filati pettinati in sei nuovi articoli per maglie leggere e calde, ma con una confortevole elasticità per avvolgere il corpo in un comfort termico ottimale.
Tasmanian Nm 2/48 (100% Lana RWS Ultrafine mic. 17,5 mercerizzata) è il filato in lana organica soave, leggero e impalpabile destinato ad una maglieria leggera, calda e ultrasoft con una esplosione di colori melange, dalle declinazioni fuse e sofisticate e toni uniti profondi e vivi in una coloritura con ampio stock service.
Si aggiunge Cashmerino Nm 2/48 (70% Lana RWS Ultrafine mic. 17,5 mercerizzata 30% Cashmere White) formato da un Cashmere white proveniente dalla Cina e Lana Tasmanian per rimarcare l’effetto glam di questo filato. Il Cotone Organico certificato GOTS si inserisce in Bali Nm 2/28 e Nm 2/48 (50% Lana RWS Superfine mic. 18,5 mercerizzata 50% Cotone Organico GOTS) per una versione più sportiva di capi classici in Lana con pesantezze diverse e con la facilità di essere lavabili in lavatrice.
Megève Nm 2/60 (40% Cashmere White 30% Cotone Organico GOTS 30% Seta Mulberry) è il filato ideale per una maglieria sportiva e super chic in misto Cashmere e Seta Mulberry con una piccola percentuale di Cotone Organico, per una mano dall’ aspetto più pieno, ricco ma discreto.
Una composizione morbida con Lana e Cotone Organico e una piccola percentuale di Cashmere per una maglieria ultraleggera ma con performance sportive la troviamo in Morzine Nm 2/60 (60% Lana Ultrafine mic. 17,5 mercerizzata 30% Cotone Organico GOTS 10% Cashmere).
Infine, Royal Cashmere Nm 2/48 un incontro elegante tra il migliore Cashmere white cinese e la Seta dello Zhejiang
per la realizzazione di capi che avvolgono con infinita dolcezza e intenso calore. Air Brushed - Una stagione AI 25/26 che inaugura una nuova linea di filati trattati con il processo Air Brushed, per intensificare l’aspetto lanoso e aumentare la leggerezza, partendo dalle tradizionali miste di filati Superfine Semi Worsted Spinning in 100% Lana, Hobart Nm 2/24, Wellington Nm 8000, Collins Nm 5000 e Devon. Una versione in Seta e Cashmere, ideale per chi cerca delicatezza e un’eleganza senza tempo sceglie Royal Wind Nm 2/48 e Nm 2/24.
Tutti questi filati possono essere customizzati assecondando le scelte per look più sportivi o eleganti e aggiungendo lavorazioni creative come, Bouclè, Frise e Bouclè garzati, con effetti distintivi di texture calde e rustiche ma sempre raffinate e sofisticate. 4Season Eco-FriendlyNel contesto di una continua evoluzione delle collezioni per adeguarsi alle variazioni climatiche la linea 4Season mantiene un ruolo di primaria importanza, progettata per adattarsi a qualsiasi momento dell’anno e per soddisfare un approccio di responsabilità si impegna a utilizzare materiali e processi produttivi eco-friendly.
UNA COLLEZIONE DI INDEFINITE TRANSIZIONI.
Shappe Bioberry (100% Seta certificata GOTS) è la Seta più classica pettinata, soave e cascante che si distingue per la sua lucentezza, mentre Opacum (100% Seta certificata GRS) è sottoposto al processo Superfine Semi Worsted Spinning per ottenere una seta invernale, rotonda, dolce, dall’aspetto più sportivo e casual, ricca nelle sue gradazioni melange o in tinte unite. È lavabile in lavatrice. Tussah Purana (100% Seta selvaggia) si presenta come una Seta selvatica proveniente dal nord della Cina, un’area naturale ricca di gelsi, ideale per la trasformazione del baco da seta totalmente cruelty free. Ne emerge un filato dalla mano secca con nuance ricche di screziature che ben si inseriscono in produzioni di maglieria e tessili che ne enfatizzano l’unicità. Il filato sostenibile per eccellenza realizzato con scarti pre-consumer e in parte con prodotti post-consumer in 100% Seta dall’aspetto più rustico ma sempre piacevole, con tonalità ben declinate e ricercate è la Seta Bourette (100% Seta riciclata certificata GRS).
Si confermano inter-stagionali e sempre attuali anche le sete unite con fibre naturali. Nebraska e Setico, Seta e Cotone pettinati certificati GOTS e OCS, si distinguono per il loro carattere sportivo combinando l’informalità con un tocco di eleganza, per maglie e t-shirt impalpabili e confortevoli oltre a polo perfette per le giornate autunnali con uno stile discreto e distintivo. Cottonsilk 2/48 (55% Seta certificata GRS e 45% Cotone organico certificato GOTS) è il filato in mista intima prodotto con il processo Superfine Semi Worsted Spin-
ning, si riconosce per la piacevole leggerezza e luminosità, confermandosi seasonless sia per capi da indossare quotidianamente, sia per capi sportivi o come midlayer sulle piste da sci!
Winter+Summer - Non possono mancare filati che abbracciano mischie lussuose sfidando le convenzioni tradizionali, mescolando fibre tipicamente estive con quelle invernali, con un messaggio di
Ricercatezza e comfort per la collezione autunno/inverno 2025-26.
dal peso significativo ma piacevole e dalla mano compatta ma delicata. Lavorate a più fili sono i capi ideali per i primi freddi e le fresche serate di fine estate esaltando le proprietà di assorbimento dell’umidita e di regolazione termica di questo filato. Infine, pregevoli fantasie realizzate in seta e misti seta sono destinate a magnificare la tridimensionalità delle maglie e dei tessuti. Bouclé, frisé, soffiati e garzati, manifestano una vera esplosione di colori per ravvivare gli inverni freddi e donare calore. Lampur e Loft, Bouclè semplice e garzato in 100% Seta riciclata certificata www.servizi-e-seta.com
libertà e audacia senza limiti stagionali. Haramosh Nm 2/28 e 2/48 (55% Cashmere White 45% Lino) con una buona presenza di Lino dalle proprietà anallergiche, traspiranti e termoregolanti si fonde con l’isolamento termico e la morbidezza distintiva del Cashmere in una combinazione inusuale ma in grado di offrire sensazioni di comfort e calore avvolgente.
Gli effetti di screziatura delle diverse tonalità delle fibre donano poi una profondità cromatica e una ricchezza di sfumature da grande emozione.
Una mischia lussuosa caratterizzata da una predominanza di Cachemire per garantire quel caldo confortevole pur mantenendo elevate performance sportive la troviamo in Trivor Nm 2/28 e 2/48 (55% Cashmere 45% Cotone Organico certificato GOTS) con colori super melange abilmente mescolati per creare effetti eleganti e originali carichi di raffinatezza e unicità. Tobuche Nm 2/27 (52% Lino European Flax Certified 48% Cashmere SFA) è il filato frutto di una ricerca accurata delle sfumature perfette tra il Lino e il Cachemire melange. Un’unione per una maglieria
GRS, sono i filati ideali per creare movimento e tridimensionalità in una maglieria che vuole distinguersi per allure e classe con sorprendenti toni
pastello che aggiungono sofisticatezza ai capi realizzati con questi filati. Mentre Knotty si presenta come il nuovo filato fantasia in micro-nodi, in grande evidenza sia sulla superficie della maglia che del tessuto o nella lavorazione piena per un super effetto.
english text
IN THE GAME OF SEASONS
A COLLECTION OF INDEFINITE TRANSITIONS.
In a world where the seasons seem to get lost, the adaptability and lightness of the yarns from the Servizi e Seta Autumn/Winter 2025-26 Collection become fundamental elements to confirm style and comfort.
The Biella-based company, increasingly at the forefront of its research and development, explores and experiments with new combinations through an aesthetics contrasting sporty and chic elements. A journey through fusions of warm, light and fresh yarns that alternate in a dynamism of eco-friendly materials and production processes.
Superfine Semi Worsted - The innovative Superfine Semi Worsted spinning technology makes its way which highlights the softness of the carded with the performance of combed yarns in six new articles for light and warm sweaters, but with a comfortable elasticity to wrap the body in optimal thermal comfort. Tasmanian Nm 2/48 (100% RWS Ultrafine wool mic. 17.5 mercerized) is the soft, light and impalpable organic wool yarn intended for light, warm and ultrasoft knitwear with an explosion of melange colours, with blended and sophisticated declinations and deep and lively solid tones in a color with a large stock service. Cashmerino Nm 2/48 (70% RWS Ultrafine wool mic. 17.5 mercerized 30% Cashmere White) is added, made up of a white Cashmere from Chinese Mongolia with the addition of Tasmaniana to underline the glam effect of this yarn.
The GOTS certified Organic Cotton is included in Bali Nm 2/28 and Nm 2/48 (50% RWS Superfine wool mic. 18.5 mercerized 50% GOTS Organic Cotton) for a sportier version of classic wool garments with different weights and with the ease of being machine washable.
Megève Nm 2/60 (40% Cashmere White 30% GOTS Organic Cotton 30% Mulberry Silk) is the ideal yarn for sporty and super chic knitwear in a Cashmere and Mulberry Silk blend with a small percentage of Organic Cotton, for a hand with fuller, richer but discreet appearance.
A soft composition with Wool and Organic Cotton and a small percentage of Cashmere for ultra-light knitwear but with sporty performance can be found in Morzine Nm 2/60 (60% Ultrafine Wool mic. 17.5 mercerized 30% GOTS Organic Cotton 10% Cashmere) . Finally, Royal Cashmere Nm 2/48 an elegant meeting between the best white Chinese Cashmere and Zhejiang Silk for the creation of garments that envelop you with infinite sweetness and intense warmth.
Air Brushed - A FW 25/26 season which inaugurates a new line of yarns treated with the Air Brushed process, to intensify the woolly appearance and increase lightness, starting from the traditional blends
PERCORSITESSILI
www.servizi-e-seta.com
of Superfine Semi Worsted Spinning yarns in 100% Wool, Hobart Nm 2/24, Wellington Nm 8000, Collins Nm 5000 and Devon. A version in Silk and Cashmere, ideal for those seeking delicacy and timeless elegance, choose Royal Wind Nm 2/48 and Nm 2/24. All these yarns can be customized by following the choices for more sporty or elegant looks and adding creative processes such as Bouclè, Frize and brushed Bouclè, with distinctive effects of warm and rustic textures but always refined and sophisticated.
4Season Eco-Friendly - In the context of a continuous evolution of the collections to adapt to climatic variations, the 4Season line maintains a role of primary importance, designed to adapt to any moment of the year and to satisfy an approach of responsibility, it is committed to using materials and eco-friendly production processes. Shappe Bioberry (100% GOTS certified silk) is the most classic of the combed silks, soft and drooping and stands out for its shine, while Opacum (100% GRS certified silk) is subjected to the Superfine Semi Worsted Spinning process to obtain a winter silk , round, sweet, with a more sporty and casual appearance, rich in its melange or solid shades. It is machine washable. Tussah Purana (100% wild silk) presents itself as a wild silk coming from northern China, a natural area rich in mulberry trees, ideal for the transformation of totally cruelty free silkworms. The result is a yarn with a dry feel and richly mottled nuances that fit well into knitwear and textile productions that emphasize its uniqueness. The sustainable yarn par excellence made with pre-consumer waste and partly with post-consumer products in 100% silk with a more rustic but always pleasant appearance, with well-defined and refined shades is Bourette (100% GRS certified recycled silk).
Even silks combined with natural fibers are confirmed as inter-seasonal and always current. Nebraska and Setico, GOTS and OCS certified combed silk and cotton, stand out for their sporty character combining informality with a touch of elegance, for impalpable and comfortable sweaters and t-shirts as well as polo shirts perfect for autumn days with a style discreet and distinctive. Cottonsilk 2/48 (55% GRS certified silk and 45% GOTS certified organic cotton) is the yarn in an absolutely non-trivial blend produced with the Superfine Semi Worsted Spinning process, it is recognized for its pleasant lightness and brightness, confirming itself as seasonless for both garments for golf competitions or as a midlayer on the ski slopes! Winter+Summer - Yarns that embrace luxurious blends, challenging traditional conventions, mixing typically summer fibers with winter ones, with a message of freedom and audacity without seasonal limits, can not miss. Haramosh Nm 2/28 and 2/48 (55% Cashmere White 45% Linen) with a good presence of Linen with insulating and thermoregulating properties blends with the thermal insulation and distinctive softness of Cashmere in an unusual combination but capable of offer sensations of comfort and
enveloping warmth. The mottling effects of the different shades of the fibers then give a chromatic depth and a richness of shades of great emotion. A luxurious blend characterized by a predominance of Cashmere to guarantee that comfortable warmth whilst maintaining high sporting performance can be found in Trivor Nm 2/28 and 2/48 (55% Cashmere 45% GOTS certified Organic Cotton) with super melange colors skilfully mixed to create elegant and original effects full of refinement and uniqueness. Tobuche Nm 2/27 (52% Linen European Flax Certified 48% Cashmere SFA) is the yarn resulting from careful research into the perfect shades between Linen and Cashmere melange. A union for knitwear with a significant but pleasant weight and a compact but delicate feel. Knitted with multiple threads, they are the ideal garments for the first cold weather and cool evenings at the end of summer, enhancing the moisture absorption and thermal regulation properties of this yarn.
Finally, fine patterns made of silk and silk blends are intended to magnify the three-dimensionality of the knits and fabrics. Bouclé, frisé, blown and brushed, show a true explosion of colors to liven up cold winters and give warmth. Lampur and Loft, firm and brushed Bouclè in 100% GRS certified recycled silk, are the ideal yarns to create movement and three-dimensionality in knitwear that wants to stand out for allure and class with surprising pastel tones that add sophistication to the garments made with these yarns. While Knotty presents itself as the new fancy yarn in micro-knots, highly evident both on the surface of the knit and the fabric or in the full knit for a WOW effect.
writer Beatrice Guidi www.bottogiuseppe.com
BOTTO GIUSEPPE SOTTO IL SEGNO DELLA FANTASIA
Botto Giuseppe pubblica all’indomani della giornata mondiale dell’ambiente (5 giugno us), il 4° bilancio di sostenibilità, frutto tangibile degli sforzi e degli investimenti che l’azienda sta portando avanti per ridurre il proprio impatto, anche se ovviamente, di impatto zero non si può mai parlare.
L’azienda, attenta a soddisfare gli obiettivi ESG porta avanti costantemente azioni di miglioramento in ambito sostenibilità, tra cui le numerose certificazioni : i filati e i tessuti sono certificati Cradle to CradleTM e sono stati sottoposti a studi di Life Cycle Assessment (LCA). Con il risultato che negli ultimi tre anni la percentuale di materie prime certificate utilizzate è passata dal 25% al 68%.
Emissioni di CO2: grazie al calcolo del Life Cycle Assessment si è scoperto che il 90 % dell'impronta di CO2 si genera all’origine di tutto il processo, cioè dalle fattorie. Per questo motivo l'azienda ha avviato un progetto con i propri partner fornitori, per ridurre le emissioni già alla fonte.
Chimica: riduzione del nu-
mero di prodotti chimici utilizzati – da 850 a 530 – e aumento dell'utilizzo di prodotti ZDHC di livello 3 dal 40% al 55%, con l’obiettivo per i prossimi anni, di implementare un sistema di tracciabilità completamente digitalizzato.
Energia: aumento dell’efficienza energetica con il completamento dei pannelli solari sullo stabilimento di Valdilana, con l’ambizioso traguardo di portare il consumo al 90% di energia rinnovabile nel prossimo futuro, possibile con nuovi investimenti e politiche di risparmio, cioè l’aumento dell’efficienza energetica del
3% e l’aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili del 5% con l’installazione di una coclea sulla condotta di scarico della centrale di Tarcento e un impianto fotovoltaico da 250.000 kWh nello stabilimento di Valdilana.
Consumo di acqua: il Lanificio utilizza l’acqua come fonte primaria per le proprie lavorazioni e grazie agli investimenti, il consumo scende al 15% con un aumento del riciclo del 15% con l'obiettivo di arrivare al 30% entro il 2025.
«La tracciabilità sarà la parola d’ordine del prossimo decennio per la moda e il settore tes-
COLORO CHE SOGNANO DI GIORNO CONOSCONO MOLTE COSE CHE SFUGGONO A CHI SOGNA SOLTANTO DI NOTTE (E.A. POE).
La Vicuña, dalle Ande, una fibra unica e preziosa, leggerissima e morbidissima.
sile. Botto Giuseppe è trasparente riguardo all’ approvvigionamento delle materie prime – lana, seta e cachemire – alle lavorazioni della produzione verticalizzata ed è impegnato in iniziative di responsabilità sociale. Trasparenza e tracciabilità sono essenziali per prodotti che devono essere realizzati in modo etico e responsabile. Privilegiamo le fibre naturali, che sono il cuore della nostra azienda. Oggi dedichiamo energie e risorse per la ricerca della migliore qualità dei nostri filati, con attenzione e cura nella scelta dei partner in tutta la filiera» afferma Silvio Botto Poala, AD di Botto Giuseppe
GIOVANI TALENTI
PER LA CO-CREAZIONE
A testimonianza di un’attenzione privilegiata al mondo giovanile, Botto Giuseppe esprime il desiderio di rendere
FJORD 64% ALPACA 29% CASHMERE 7% SETA .
SLOWBISON 60% LANA MERINO SUPERFINE 160’S
il lavoro manifatturiero un’ambizione per i giovani, per pre-
servare e tramandare il patrimonio di cultura imprendito-
La collezione Autunno/Inverno 25-26 presentata a Pitti Immagine si esprime con le fibre naturali.
Ogni anno le collezioni di filati Naturalis Fibra si arricchiscono di filati straordinari come Flair, Fairwool, Slowool, i tessuti Slowoolly e Slowoolearth che rappresentano prodotti e soluzioni sostenibili, specchio della filosofia aziendale.
Le collezioni dei tessuti di matrice laniera si fondono e si mescolano con altre fibre naturali come la seta, prodotta nello stabilimento Cascami Seta di Tarcento di proprietà della famiglia, cui si aggiungono il cotone, il lino e il bamboo. Il desiderio di naturalità si esprime in materiali non tinti in cui i colori naturali del cashmere cardato si uniscono tra loro, formando tonalita melange e mouline delicati.
Le fibre nobili si trasformano, diventano più voluminose, ma sempre leggere.
I colori spaziano dalle sfumature dei verdi vegetali e lichenici ai pigmenti della terra, accenti floreali enfatizzano la presenza di un rilassante verde “celadon”, i gialli si spingono verso tonalità neutre quasi acquarellate astraendosi da influenze rosse e aranciate. Toni melange tradizionali e delicati si alternano e si integrano a tonalità chiare e luminose e a toni pastello intensi e ristorativi.
riale e il saper fare. La collaborazione con alcuni dei giovani talenti di IED del Corso in Fashion Design rappresenta un'opportunità vantaggiosa di formazione oltre ad un investimento sul futuro del settore.
La qualità dei filati sono il linguaggio universale che travalica le differenze di generazione e si intreccia con l'estro creativo di queste giovani appassionate di moda.
Chiara Monti con il progetto “Error 404", invita ad una riflessione critica sulla tecnologia e il suo impatto sulla vita quotidiana e le conseguenze che ne derivano.
Ginevra Discosti con il progetto “L’autunno del cuore” naviga in un delicato equilibrio tra la femminilità audace, matura e il desiderio di nostalgia, di proteggersi dalle complessità della vita, ritornando bambini.
Proposte della collezione A/I
The Autumn/Winter 25-26 collection presented at Pitti Immagine is expressed with natural fibre
Every year Naturalis Fibra's yarn collections are enriched with extraordinary yarns such as Flair, Fairwool, Slowoolly and Slowoolearth fabrics that represent sustainable products and solutions, mirroring the company's philosophy.
The collections of woollen fabrics are blended and mixed with other natural fibres such as silk, produced in the familyowned Cascami Seta factory in Tarcento, to which cotton, linen and bamboo are added.
The desire for naturalness is expressed in undyed materials in which the natural colours of carded cashmere combine to form mélange shades and delicate mouliné.
The noble fibres are transformed, become more voluminous, but always light.
Colours range from shades of plant and lichen greens to earthy pigments, floral accents emphasise the presence of a relaxing celadon green, yellows shift towards neutral almost pastel hues without the influences of red and orange. Traditional, delicate mélange tones alternate with and complement light, luminous shades and intense, restorative pastel tones.
A sinistra dall’alto in basso: Filato Sausalito 64% Cashmere – 36% Lino.
2025/26.
Chiara Monti.
Ginevra Discosti.
BOTTO POALA UNDER THE SIGN OF IMAGINATION
The day after World Environment Day (5 June 2024), Botto Giuseppe published its 4th sustainability report, the tangible result of the efforts and investments that the company is making to reduce its impact, even if, obviously, true zero impact is an impossibility.
With focus on satisfying the ESG goals, the company is constantly pursuing actions to improve its sustainability, including numerous certifications: yarns and fabrics are certified Cradle to CradleTM and have been subjected to Life Cycle Assessment (LCA), with the result that over the last three years, the percentage of certified raw material used has gone from 25% to68%.
CO2 emissions: Life Cycle Assessment has revealed that 90% of the CO2 footprint is generated at the origin of the entire process, in other words by the farms. For this reason, the company has put in place a project with its suppliers to reduce emissions directly at the source.
Chemicals: The number of chemicals used has decreased from 850 to 530 and the use of ZDHC Level 3 products has increased from 40% to 55%, with the goal for the next few years being to reach totally digitalised traceability.
Energy: energy efficiency has increased thanks to completion of the solar panel installation on the Valdilana factory and the ambitious short-term goal is to take consumption to 90% renewable, namely a 3% increase in energy efficiency and a 5% increase in the production of energy from renewable sources with the installation of an Archimedean screw on the drain pipe of the Tarcento power station and a 250,000 kWh photovoltaic system at the Valdilana plant.
Water consumption: The wool mill uses water as a primary source for its processes and, thanks to investments, consumption is down to 15% with a 15% increase in recycling and the aim of reaching 30% by the end of 2025. "Traceability will be the keyword for fashion and textiles over the next decade.
Botto Giuseppe is transparent in its supplies of raw materials
(wool, silk and cashmere) and the its vertical production processes and is involved in social responsibility initiatives. Transparency and traceability are essential for products that must be produced ethically and responsibly.
We prefer natural fibres, which are the core of our company. Today we are devoting energy and resources to the pursuit of the best quality for our yarns, our partners selected attentively and carefully along the entire supply chain,” says Silvio Botto Poala, CEO of Botto Giuseppe.
CO-CREATION: A NEW PROJECT WITH YOUNG TALENTS FROM THE IED
Confirming the special attention it reserves for the younger generation, Botto Giuseppe aspires to make manufacturing an ambition for young people, thus upholding and passing on the heritage of entrepreneurial culture and expertise. Partnerships with young talents on the Fashion Design course at the IED are a valuable training opportunity as well as an investment in the future of the industry.
The quality of the yarns is the universal language that narrows the generation gap and interweaves with the creative flair of these young aficionados of fashion.
Chiara Monti with the Error 404 project is an invitation for critical reflection on technology, its impact on our daily life and the consequences that ensue.
Ginevra Discosti with the project “ L’autunno del cuore” walks a delicate balance between daring, mature femininity and nostalgia, seeking refuge from the complexity of life through a return to childhood.
Sede Botto Giuseppe Tarcento.
Sede Botto Giuseppe Valdilana.
writer Pietro Ferrari
TOCCARE CON MANO...
«Abbiamo portato un pezzetto di Manteco qui a Milano» ci dice Marco Mantellassi, CoCeo dell’azienda iniziando il tour di quello spazio, adiacente allo stand a Milano Unica, che ci ha subito sorpresi per il suo allestimento molto particolare.
«Qui abbiamo voluto mostrare il lavoro artigianale che sta dietro alla produzione Manteco. Sono dei mestieri per i quali ci affidiamo moltissimo a persone che per noi sono preziose, mestieri che non si insegnano, per cui cerchiamo di motivare e appassionare i giovani a queste competenze, competenze che, se vanno perse, non vengono più recuperate. Questo vale in particolare per il distretto pratese in cui questa operatività si tramanda da generazioni».
Pietro Ferrari – Ho però visto che anche il Casentino non viene trascurato...
Marco Mantellassi – Tutt'altro, nel Casentino abbiamo fatto un'acquisizione all'inizio dell'anno, rilevando il cento per cento di una storica filatura, la Casentino Lane, che ci permette di andare a valorizzare ancora maggiormente i nostri prodotti di punta sia di lana sia di cashmere. Sono località, quelle del Casentino, meravigliose, patrimonio dell'Unesco e culla di una biodi-
versità che si sposa perfettamente con la filosofia di Manteco, con il rispetto della natura, senza contare il contenuto emozionale di questi siti che per noi sono molto importanti.
Quello che vediamo qui in fiera è un percorso visivo e tattile, in cui le persone possono capire le fasi più importanti
dei tessuti. Tra le macchine presenti i visitatori possono vedere in funzione una cardatrice il cui lavoro principale è rendere il colore omogeneo e parallelizzare e allungare le fibre in modo da essere più facilmente lavorabili nella fase di filatura. La fase successiva che presentiamo fa sempre parte del lavoro di filatura che prepara il filo che sarà tessuto. Il risultato è un tessuto molto grezzo, molto ruvido, va, però, tenuto presente che da un singolo rotolo di tessuto possiamo ottenere decine e decine di tessuti diversi, in accordo con l'aspetto che si vuole ottenere.
Sono in mostra i tessuti di lana e di cashmere realizzati da Manteco. Come dicevo il know-how delle persone che lavorano nel Casentino, un territorio che nella lana ha una storia incredibile, sono depositarie di una cultura produttiva notevolissima, con attività documentate da scritti del 1300, una cultura che ci permette di lavorare le fibre più nobili dei nostri tessuti, con finezze elevatissime che ci permettono di realizzare prodotti paragonabili a quelli in lana vergine, mantenendo però impatti ambientali molto ridotti.
DALLE DIFFICOLTÀ LE INTUIZIONI
delle lavorazioni della lana e del cashmere sia vergine sia riciclato. Qui realizziamo anche per il pubblico le nostre ricette colore per le quali non utilizziamo nessun additivo chimico, realizzando un grandissimo contenimento dell'impatto ambientale non rinunciando, nello stesso tempo, alla qualità e alle performance
Marco Mantellassi – Oltre allo storico tessuto del Casentino, realizziamo anche molti altri tipi di tessuto sempre nel Pratese, siamo, infatti un'azienda familiare nata a Prato nel 1943 sulla base dell'intuizione del nostro fondatore, Enzo Anacleto Mantellassi che, ancora in tempo di guerra, ha ovviato alla carenza di materia prima
Sede aziendale.
andando nel Sud Italia a recuperare grandissimi quantitativi di coperte e uniformi nei magazzini militari, portandoli a Prato e, utilizzando macchinari inglesi, nel 1941 a realizzare i primi filati. C'era freddo e necessità di coprirsi e nel 1943 sono nati i tessuti riciclati a marchio Manteco. A quei tempi i macchinari permettevano di produrre solo tessuti molto pesanti che non si vendevano tutto l'anno. Il risultato di un suo viaggio in Nordeuropa fu di aprire una rotta commerciale che univa il Sud al Nord. Il nostro fondatore è stato certamente un visionario tanto che nel 1960 l'azienda è stata premiata, anche per la sua attenzione per le maestranze che arrivava a diffondere musica accanto ai telai per dare comfort ai propri dipendenti, una sorta di primo welfare.
Mentre proseguiamo la nostra conversazione, passiamo accanto a una stracciatrice, macchina proveniente dal
Laboratorio di economia circolare della Manteco che, nella pratica, viene utilizzata per effettuare le prove richieste, e che come funzione serve a eliminare dalle maglie tutti quei componenti che non possono essere utilizzati e, assieme, strappare e sfibrare la maglia, riducendola a fibra. Questa fibra, opportunamente mischiata permette di ottenere un colore e una tessitura omogenea nella fase di cardatura. «Qui abbiamo due tipi di lana – ci dice Matteo Mantellassi Co-Ceo di Manteco insieme al fratello Marco, descrivendo le linee di prodotto di Manteco –la Mwool che rappresenta la nuova generazione della lana riciclata e Manteco ReviWool, una lana vergine a basso impatto, prodotta recuperando, dopo la lavorazione di pettinatura, i cascami che sono fibre nobilissime e che sarebbe un peccato non utilizzare e, difatti, le usiamo per produrre tessuti nuovi e molto qualitativi.
TOUCH WITH YOUR OWN HANDS...
“We have brought a little piece of Manteco here to Milan” says Marco Mantellassi, Co-Ceo of the company as we begin our tour of the space, adjacent to the stand at Milano Unica, which immediately surprised us with its very special layout.
“Here we wanted to show the craftsmanship behind Manteco's production. These are trades for which we rely heavily on people who are precious to us, trades that cannot be taught, so we try to motivate and enthuse young people in these skills, skills that, if they are lost, are never recovered. This is particularly true in the Prato district where this craftsmanship has been handed down for generations.”
Pietro Ferrari – However, I have seen that Casentino is not ignored either...
Marco Mantellassi – Absolutely not, in Casentino we made an acquisition at the beginning of the year, taking over one
Più in generale i risultati sono certificati dalla LCA che attesta che siamo stati la prima azienda al mondo ad aver raggiunto questo obiettivo sulle fibre riciclate, traguardo documentato e descritto anche in prestigiose pubblicazioni scientifiche negli Stati Uniti. Da questo punto di vista il 2023 è stato un anno particolare in cui abbiamo ricevuto ambiti riconoscimenti a livello italiano e mondiale, uno per tutti il premio della Camera Nazionale della Moda di Milano per il Climate Action Award, premi che solitamente vengono attribuiti a dei brand piuttosto che a produttori di tessuto».
«Potevamo utilizzare tutto questo spazio prezioso a Milano Unica per un grande stand commerciale – conclude Matteo Mantellassi – però ci premeva maggiormente "raccontare" ai visitatori cosa facciamo, e questo, già dai primi risultati ottenuti in fiera, ha pagato».
hundred per cent of a historic spinning mill, Casentino Lane, which allows us to further enhance the value of our leading wool and cashmere products. These locations, those of the Casentino, are marvellous, a Unesco heritage site and the cradle of a biodiversity that fits perfectly with Manteco's philosophy, with respect for nature, not to mention the emotional content of these sites that are very important to us. What we see here at the fair is a visual and tactile journey, where people can understand the most important stages in the processing of wool and cashmere, both virgin and recycled. Here, we also produce our colour recipes for the public, for which we use no chemical additives, achieving a great reduction in environmental impact while at the same time not sacrificing the quality and performance of the fabrics. Among the machines present, visitors can see in operation a carding machine whose main job is to make the colour homogeneous and to parallelise and lengthen the fibres so that they can be more easily processed in the spinning phase.
english text
The next step we present is always part of the spinning work that prepares the thread that will be woven. The result is a very coarse, very rough fabric, it should, however, be borne in mind that from a single roll of fabric we can obtain dozens and dozens of different fabrics, in accordance with the desired appearance. Wool and cashmere fabrics made by Manteco are on show. As I was saying, the know-how of the people who work in the Casentino area, an area that has an incredible history in wool, are custodians of a remarkable production culture, with activities documented in writings dating back to the 14th century, a culture that allows us to work the noblest fibres of our fabrics, with very high finenesses that allow us to make products comparable to those in virgin wool, while maintaining very low environmental impact.
FROM DIFFICULTIES TO INTUITIONS
Marco Mantellassi – In addition to the historical Casentino fabric, we also produce many other types of fabric in the Prato area. We are, in fact, a family business established in Prato in 1943 on the basis of the intuition of our founder, Enzo Anacleto Mantellassi who, still in wartime, obviated the shortage of raw materials by going to Southern Italy to recover large quantities of blankets and uniforms in military warehouses, bringing them to Prato and, using English machinery, in 1941 to produce the first yarns. There was cold and a need to cover oneself, and in 1943 recycled fabrics under the Manteco brand name were born. In those days, the machinery only allowed the production of very heavy fabrics that were not sold all year round. The result of one of his trips to Northern Europe was to open a trade route linking the South to the North. Our founder was certainly a visionary, so much so that in 1960 the company was rewarded for its attention to the workers, even going so far as to play music next to the looms to give comfort to its employees, a sort of first welfare. As we continue our conversation, we pass by a ragging machine, a machine from Manteco's Circular Economy Laboratory which, in practice, is used to carry out the required tests, and whose function is to remove all those components from the mesh that cannot be used and, at the same time, to tear and fray the mesh,
reducing it to fibre. This fibre, suitably blended, allows a homogenous colour and texture to be obtained in the carding stage.
‘Here we have two types of wool,' says Matteo Mantellassi, Manteco's Co-Coeo with his brother Marco, describing Manteco's product lines. “Mwool represents the new generation of recycled wool, and Manteco ReviWool is a lowimpact virgin wool, produced by recovering, after combing, the waste, which are very noble fibres and which it would be a shame not to use, and in fact we use them to produce new and very high quality fabrics. More generally, the results are certified by the LCA, which attests that we were the first company in the world to achieve this goal on recycled fibres, an achievement documented and described also in prestigious scientific publications in the United States. From this point of view, 2023 was a special year in which we received prestigious awards at both Italian and world level, one for all being the Milan National Chamber of Fashion's award for the Climate Action Award, awards that are usually given to brands rather than fabric manufacturers.”
“We could have used all this precious space at Milano Unica for a large sales stand,” concludes Matteo Mantellassi, “but we were more concerned with ‘telling’ visitors what we do, and this, already from the first results obtained at the fair, had paid off.”
Eleganza, funzionalità e versatilità: questi, i tratti distintivi della linea di sedie, poltroncine, sgabelli e daybed Emma, arricchita oggi con le tipologie poltrona bergère, icona della collezione, poltrona lounge, divano a due e tre posti, poggiapiedi e coffee table, nelle quali l’intreccio degli schienali si esprime al meglio.
La possibilità di vestire e configurare le sedute con la varietà di tessuti Sunbrella Heritage, rende Emma una proposta trasversale agli spazi e agli stili dell’abitare contemporaneo, declinata in una gamma di soluzioni in sintonia con qualsiasi mood, capace di soddisfare diverse esigenze formali mantenendo la sua identità.
Heritage fa parte della collezione Endless Stories, sviluppata da Sunbrella con tessuti composti con almeno il cinquanta per cento di fibre riciclate.
Le fibre riciclate provengono direttamente dagli stabilimenti di produzione, dove gli scarti sono divisi in gruppi di colori. Questi residui vengono in seguito mescolati con le fibre “vergini” Sunbrella. La miscela di fibre garantisce che il prodotto soddisfi i rigorosi standard qualitativi Sunbrella. La linea Heritage comprende 11 tessuti dalle tinte naturali Scopri la gamma Heritage e tutti i tessuti Endless Stories:
La presenza di fibre riciclate conferisce particolari e uniche sfumature cromatiche ai tessuti, alcuni fili screziati potranno apparire di tanto in tanto nella stoffa, aumentando l'interesse visivo del tessuto. Il
risultato è una stoffa dal fascino vintage, ricca di colori, morbida al tatto e dalle prestazioni eccellenti.
La collaborazione tra Sunbrella e Varaschin dura da anni, un sodalizio che unisce la grande esperienza di due colossi per offrire soluzioni abitative di alta qualità.
SUNBRELLA®, PRESTAZIONI E DESIGN
Da oltre sessant'anni, Sunbrella integra prestazioni e design per creare tessuti raffinati per interni ed esterni. Da diversi anni il marchio incoraggia la libertà di movimento tra gli spazi, giocando con le combinazioni di tessuti e gli effetti materici. Le collezioni nascono e si rinnovano in colori accattivanti, impreziositi da motivi grafici e audaci. Preoccupato per l'ambiente, Sunbrella presta molta attenzione anche al suo impatto ecologico, dalla produzione all'utilizzo dei tessuti. La materia prima è la fibra acrilica Sunbrella® tinta in massa. Grazie a questo processo, Sunbrella evita l'uso di coloranti e si impegna in un approccio industriale più rispettoso dell'ambiente, richiedendo molta meno energia, sostanze chimiche e acqua (fino a 5 volte meno rispetto a un processo di tintura convenzionale).
La collezione Emma di Varaschin si veste di una sobria eleganza con i tessuti Sunbrella®.
Di conseguenza, i tessuti durano più a lungo e richiedono meno rinnovi rispetto ai tessuti tradizionali.
VARASCHIN, ESTETICA E RELAX
Qualità totale, un’idea di design che coniuga estetica e relax e la capacità di offrire soluzioni in linea con le aspettative dei mercati globali: queste le qualità che hanno reso Varaschin uno dei più conosciuti e apprezzati brand internazionali di arredamento outdoor.
SUMMIT MEETING
A monte un’azienda che dal 1969 ha saputo mantenere la propria proposta sempre al passo con i tempi adattando un saper fare radicato nella tradizione alle esigenze d’arredo della contemporaneità. Puntando sulla specializzazione outdoor, Varaschin sviluppa soluzioni d’arredo per innumerevoli ambientazioni residenziali e contract: dalla zona pranzo all’area relax a bordo piscina. I materiali sono accuratamente selezionati per garantire performance al top
Elegance, functionality and versatility: these are the distinctive features of the Emma line of chairs, armchairs, stools and daybeds, enriched today with the types of bergère armchair, icon of the collection, lounge armchair, two and three seater sofa, footstool and coffee table, in which the weaving of the backrests is best expressed.
The possibility of dressing and configuring the seats with the variety of Sunbrella Heritage fabrics makes Emma a transversal proposal for the spaces and styles of contemporary living, available in a range of solutions in harmony with any mood, capable of satisfying different formal needs while maintaining his identity.
Heritage is part of the Endless Stories collection, developed by Sunbrella with fabrics composed of at least fifty percent recycled fibres. The recycled fibers come directly from the production plants, where the waste is divided into color groups. These residues are then mixed with “virgin” Sunbrella fibers.
The fiber blend ensures that the product meets Sunbrella's rigorous quality standards.
The Heritage line includes 11 fabrics with natural dyes Discover the Heritage range and all Endless Stories fabrics: https://www.dickson-constant.com/it/collezione-endlessstories
The presence of recycled fibers gives particular and unique chromatic shades to the fabrics, some mottled threads may appear from time to time in the fabric, increasing the visual interest of the fabric. The result is a fabric with a vintage charm, rich in colors, soft to the touch and with excellent performance. The collaboration between Sunbrella and Varaschin has lasted for years, a partnership that combines the great experience of two giants to offer high quality housing solutions.
in qualsiasi contesto, in questa ottica si inserisce la collaborazione con Sunbrella. Cifra stilistica per eccellenza è l’intreccio manuale, originariamente realizzato con fibre naturali e oggi con materiali sintetici, garanzia di grande durevolezza e leggerezza.
SUNBRELLA®, PERFORMANCE AND DESIGN
For over sixty years, Sunbrella has integrated performance and design to create refined indoor and outdoor fabrics. For several years the brand has been encouraging freedom of movement between spaces, playing with fabric combinations and material effects. The collections are created and renewed in captivating colors, embellished with graphic and bold motifs. Concerned about the environment, Sunbrella also pays close attention to its ecological impact, from production to the use of fabrics. The raw material is Sunbrella® solution-dyed acrylic fibre. Thanks to this process, Sunbrella avoids the use of dyes and engages in a more environmentally friendly industrial approach, requiring much less energy, chemicals and water (up to 5 times less than a conventional dyeing process). As a result, the fabrics last longer and require fewer renewals than traditional fabrics.
VARASCHIN, AESTHETICS AND RELAXATION
Total quality, a design idea that combines aesthetics and relaxation and the ability to offer solutions in line with the expectations of global markets: these are the qualities that have made Varaschin one of the most well-known and appreciated international outdoor furniture brands. Upstream, a company that since 1969 has been able to keep its proposal always in step with the times by adapting a knowhow rooted in tradition to the furnishing needs of the contemporary world. Focusing on outdoor specialization, Varaschin develops furnishing solutions for countless residential and contract settings: from the dining area to the poolside relaxation area. The materials are carefully selected to guarantee top performance in any context, and the collaboration with Sunbrella fits into this perspective. The stylistic feature par excellence is the manual weaving, originally made with natural fibers and today with synthetic materials, a guarantee of great durability and lightness.
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Colori senza tempo nella gamma Endless Stories di Sunbrella®.
UNA POLVERE MAGICA
https://casatiflock.it
Nel mondo del tessile, pochi conoscono il termine "flock", eppure questa polvere speciale è presente nella vita quotidiana di tutti. Cos'è esattamente il flock e da dove nasce? A svelare i segreti di questo materiale affascinante è Casati Flock, azienda italiana storica, fondata nel 1952 e oggi leader nel settore, con un board tutto al femminile. Le origini di questa realtà si trovano nel recupero degli scarti di vel-
luto, trasformati in una polvere tessile: il flock.
Il flock prende vita da fibre tessili di varia natura, che vengono ridotte in minuscoli peletti tramite processi di lavorazione avanzati. Si tratta di una polvere versatile, che può essere colorata secondo le richieste del cliente e trattata per ottenere effetti unici. La combinazione tra lunghezza e spessore del singolo pelo di flock offre infatti infinite possibilità di per-
sonalizzazione: il risultato può essere un materiale più morbido o più ruvido, più lucido o opaco, con una densità variabile a seconda delle esigenze di utilizzo. Il flock non è solo un effetto estetico: la sua versatilità rende possibili applicazioni che spaziano dalla moda, all’arredamento, all’automotive al packaging di lusso. Nel settore tessile, il flock è spesso impiegato per conferire un aspetto vellutato e ricercato
a tessuti di vario genere, grazie alla sua capacità di aderire a diverse superfici. Un esempio classico è il suo uso negli interni delle automobili, dove il flock viene applicato su tessuti e plastiche per dare un effetto soft-touch, oppure nei tessuti per l’arredamento, dove arricchisce i materiali con texture piacevoli al tatto e alla vista.
La versatilità del flock lo rende ideale anche per la moda: pensiamo ai dettagli in velluto che decorano abiti, accessori o calzature.
SOSTENIBILITÀ
E RICICLO:
IL DNA DI CASATI FLOCK Ciò che rende il flock particolarmente interessante oggi è la sua sostenibilità. Casati Flock ha fatto del riciclo tessile uno
tecnologia che permette di trasformare gli scarti di lavorazione dei tessuti in flock. Questa pratica, che era alla base della fondazione stessa dell’azienda, oggi si è evoluta nel marchio registrato Ecoflock, un insieme di proposte che include flock realizzati con materiali riciclati. L’azienda, con questa iniziativa, recupera fibre tessili che altrimenti verrebbero scartate, e spesso ne conserva anche il colore originale, riducendo l’impiego di tinture chimiche. Il flock rappresenta una soluzione concreta per il recupero degli scarti tessili. Grazie alla tecnologia proprietaria di Casati Flock, le fibre vengono ridotte in polvere e trasformate in nuovo materiale, pronto per essere riutilizzato. Questo processo permette di ridurre l’impatto ambientale del settore tessile, recuperando materie
che pos sono essere reintrodotte nel ciclo produttivo. Il DNA sostenibile di Casati Flock è radicato nella storia dell’azienda: l’idea di base era proprio il recupero degli scarti di velluto per creare flock, e da lì è nata una realtà che oggi, con l’iniziativa Ecoflock, continua a innovare, dimostrando che il riciclo può essere non solo una necessità ecologica, ma anche una fonte di ispirazione creativa. In un mondo dove la sostenibilità diventa sempre più centrale, il flock emerge come una tecnologia innovativa che fonde bellezza, funzionalità e rispetto per l’ambiente. Grazie alla sua capacità di essere personalizzato in mille modi diversi e alla sua origine riciclata, questo materiale ha tutte le carte in regola per diventare un protagonista del futuro tessile, pur restando, per molti, un segreto nascosto.
L’azienda prevede di sviluppare nuovi progetti volti all’introduzione e lavorazione di nuove materie prime, sfruttando i suoi 70 anni di espe-
I magici colori di Flock.
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rienza nella produzione di flock e la versatilità dei suoi processi produttivi. Inoltre, l’azienda sarà attivamente im-
pegnata in iniziative di riciclo tessile, mirate al recupero, polverizzazione e riutilizzo di scarti tessili in applicazioni in-
english text
A MAGICAL POWDER
In the world of textiles, few people know the term "flock", yet this special powder is present in everyone's daily life. What exactly is flock and where does it come from? Casati Flock, a historic Italian company founded in 1952 and now a leader in the sector, with an all-female board, reveals the secrets of this fascinating material. The origins of this company are found in the recovery of velvet waste, transformed into a textile powder: flock. Flock comes to life from textile fibers of various types, which are reduced to tiny threads through advanced manufacturing processes. It is a versatile powder, which can be colored according to the customer's requests and treated to obtain unique effects. The combination of length and thickness of the single flock pile offers infinite possibilities for customization: the result can be a softer or rougher material, shinier or opaque, with a variable density depending on the needs of use. Flock is not just an aesthetic effect: its versatility makes possible applications ranging from fashion to furniture, automotive to luxury packaging. In the textile sector, flock is often used to give a velvety and refined appearance to fabrics of various kinds, thanks to its ability to adhere to different surfaces. A classic example is its use in car interiors, where flock is applied to fabrics and plastics to give a soft-touch effect, or in fabrics for furniture, where it enriches the materials with textures that are pleasant to the touch and to the sight. The versatility of flock also makes it ideal for fashion: think of the velvet details that decorate clothes, accessories or footwear.
SUSTAINABILITY AND RECYCLING: THE DNA OF CASATI FLOCK
What makes flock particularly interesting today is its sustainability. Casati Flock has made textile recycling one of its strengths, developing an innovative technology that allows the transformation of fabric processing waste into flock. This practice, which was at the basis of the company's foundation, has now evolved into the registered trademark Ecoflock, a set of proposals that includes flock made with recycled materials. With this initiative, the company recovers textile fibers that would otherwise be discarded, and often also preserves their original color, reducing the use of chemical dyes.
Flock represents a concrete solution for the recovery of textile waste. Thanks to Casati Flock's proprietary technology,
novative con l’ambizione di affermarsi come leader e riferimento nel settore.
the fibers are reduced to powder and transformed into new material, ready to be reused. This process allows to reduce the environmental impact of the textile sector, recovering raw materials that can be reintroduced into the production cycle.
Casati Flock's sustainable DNA is rooted in the company's history: the basic idea was precisely the recovery of velvet waste to create flock, and from there a reality was born that today, with the Ecoflock initiative, continues to innovate, demonstrating that recycling can be not only an ecological necessity, but also a source of creative inspiration. In a world where sustainability is becoming increasingly central, flock emerges as an innovative technology that combines beauty, functionality and respect for the environment. Thanks to its ability to be customized in a thousand different ways and its recycled origin, this material has all the credentials to become a protagonist of the future of textiles, while remaining, for many, a hidden secret. The company plans to develop new projects aimed to introduce and process new raw materials, taking advantage of its 70 years of experience in flock production and the versatility of its production processes. In addition, the company will be actively involved in textile recycling initiatives, aimed at recovering, pulverising and reusing textile waste in innovative applications with the ambition of establishing itself as a leader and reference in the sector.
Tubo Casati
NEXUS: LA RIVOLUZIONE TESSILE FIRMATA LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE
Il mondo tessile si prepara ad accogliere una vera e propria rivoluzione: NEXUS, il nuovo filato innovativo di Linificio e Canapificio Nazionale. Questo prodotto all'avanguardia rappresenta una fusione audace tra la tradizione secolare del lino e la tecnologia più avanzata grazie alla collaborazione con Directa Plus, leader mondiale nella produzione di nanopiastrine di grafene.
NEXUS non è un semplice filato, ma un concentrato di innovazione che unisce la purezza naturale del lino alle proprietà del grafene. Questa combinazione unica permette di ottenere prestazioni superiori in una vasta gamma di applicazioni, dall'abbigliamento tecnico e sportivo all'arredamento, fino al settore automotive, per consentire la creazione di tessuti che si adattano perfettamente alle esigenze moderne e di garantire comfort e funzionalità senza comprometterne l’estetica.
Non a caso, l’eccezionalità delle sue performance lo rendono adatto a usi anche in tessile workwear.
Il nuovo filato NEXUS si distingue per le sue incomparabili proprietà: Termoregolazione avanzata: mantiene una temperatura corporea ottimale.
Proprietà antibatteriche e antivirali: ideale per l'uso quotidiano in diversi ambienti.
Antistatico: previene l'accumulo di cariche elettrostatiche. Resistente ai raggi UV: offre una protezione aggiuntiva contro i danni solari. Sostenibile: prodotto con un processo ecologico che minimizza l'impatto ambientale.
Linificio ha scelto la produzione di grafene di Directa Plus perché si basa su metodi brevettati che utilizzano esclusivamente processi termici e fisici, senza l'impiego di sostanze chimiche, garantendo il minimo impatto ambientale, la riduzione degli scarti e la massima efficienza produttiva.
Con NEXUS Linificio e Canapificio Nazionale apre le porte a un futuro in cui design, tecnologia e sostenibilità si intrecciano armoniosamente: la nuova pietra miliare della lunga tradizione di eccellenza e innovazione dell’azienda.
NEXUS: THE TEXTILE REVOLUTION BY LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE
The textile world is preparing to welcome a true revolution: NEXUS, the innovative new yarn created by Linificio e Canapificio Nazionale
This cutting-edge product represents a bold fusion between centuries-old linen tradition and the most advanced technology, thanks to the collaboration with Directa Plus, a world leader in the production of graphene nanoplatelets. NEXUS is not a simple yarn, but a concentration of innovation that combines the natural purity of linen with the properties of graphene. This unique combination allows for superior performance in a wide range of applications, from technical and sportswear to furnishings and the automotive sector, enabling the creation of fabrics that perfectly adapt to modern needs and guarantee comfort and functionality without compromising aesthetics. It's no coincidence that its exceptional performance makes it suitable for use in workwear textiles, as well.
The new NEXUS yarn stands out for its incomparable properties:
Advanced thermoregulation: maintains optimal body temperature.
Antibacterial and antiviral properties: ideal for daily use in various environments.
Antistatic: prevents the accumulation of electrostatic charges.
UV resistant: offers additional protection against sun damage.
Sustainable: produced with an eco-friendly process that minimizes environmental impact.
Linificio chose Directa Plus's graphene production because it is based on patented methods that exclusively use thermal and physical processes, without the use of chemicals, ensuring minimal environmental impact, waste reduction, and maximum production efficiency.
With NEXUS, Linificio e Canapificio Nazionale opens the doors to a future where design, technology, and sustainability intertwine harmoniously: the new milestone in the company's long tradition of excellence and innovation.
Vieni a scoprire NEXUS in occasion di FILO. 18-19 SEPTEMBER 2024 - MiCo - Milano Convention Center
E CANAPIFICIO – Stand A7-
Come and discover NEXUS at FILO. 18-19 SEPTEMBER 2024 - MiCo - Milano Convention Center
E CANAPIFICIO Stand A7
LINIFICIO
LINIFICIO
http://tintoriafilatisala.it
INNOVAZIONE E SGUARDO ATTENTO AL FUTURO!
Pietro Ferrari – Un'azienda dalla doppia anima - filatura e tintoria - come Tintoria Sala vede il proprio futuro e il futuro del settore da un osservatorio non usuale: qual è la visione di questo mercato e del ruolo che Tintoria Sala si propone di coprire in questo contesto?
Franco Sala – Quest’anno, Tintoria Sala compie 78 anni: guardando al futuro, l’obiettivo è di portare avanti la nostra storia e superare il centenario, magari organizzando anche una bella celebrazione. Siamo pronti ad affrontare con ottimismo le sfide del futuro, senza abbandonare la nostra tradizione. Parlando più in generale, è innegabile che il settore tessile abbia e stia affrontato sfide significative. Dopo la pandemia il nostro modo di lavorare è radicalmente cambiato: dopo i fermi produttivi ed il conseguente calo del fatturato nel 2020, abbiamo comunque rilevato forti segni di ricrescita che ci hanno accompagnato almeno fino alla fine dello scorso anno.
La domanda di prodotti sostenibili è in aumento ed è un trend in continua espansione. Tintoria Sala, grazie alla sua produzione di filati, sta da anni investendo in materie
prime riciclate fortificando la ricerca e sviluppo, che pensiamo sia il punto chiave del successo italiano all’estero. Anche per quanto riguarda la tintoria, grazie ad investimenti
continui, stiamo cercando sempre più di adottare pratiche più ecologiche e processi produttivi a minor impatto ambientale. Innegabile che questi interventi siano onerosi e talvolta tangibili a medio - lungo termine, ma le basi su cui vogliamo costruire sono in vista di una prosecuzione aziendale lungimirante e non limitata all’oggi.
È anche cambiato il modo di concepire il nostro lavoro a livello non solo produttivo: le aziende stanno investendo in tecnologie digitali per migliorare l’efficienza produttiva e la gestione della supply chain, oltre che l’adozione di piattaforme e-commerce e soluzioni di gestione integrata.
L’impronta che stiamo cercando di dare alla nostra azienda è sempre più verso una direzione di servizio veloce e preciso, dall’integrazione di gestionali più ricettivi ed outsource, fino alla gestione di molti incontri in conference call, sia italiani, sia esteri, in modo da essere il più snelli e ricettivi possibile. Stiamo anche inserendo nella nostra produzione di filati un sistema di stock service su alcuni articoli per essere più veloci nel servizio ai clienti.
Grazie al nostro staff e puntando su risorse giovani, stiamo cercando di crescere passo passo verso un servizio più digitalizzato che, per un’azienda storica come la nostra, può essere una grossa sfida, ma inevitabile.
Ritengo che la tradizione da sola non possa facilmente continuare, ma deve stare al passo con i tempi: adattarci al mercato, alle sue richieste, è un altro punto chiave del futuro che siamo pronti a perseguire.
Pietro Ferrari – Stiamo vivendo una stagione non proprio positiva, tanto più percepita come tale per il fatto di posizionarsi dopo un paio di anni di vivacità, quali sono le risposte che Tintoria Sala ha messo a punto per questa sfida?
Franco Sala – Il settore tessile sta attraversando una stagione difficile almeno dalla fine del 2023, con una flessione del fatturato e delle esportazioni.
Tintoria Sala sta investendo il più possibile in tecnologie sostenibili e processi di tintura mirati al risparmio energetico, puntando sia al tema green, sia a quello economico pur mantenendo alta la qualità dei propri prodotti. Principalmente, ci siamo concentrati sui nostri impianti, portando avanti il lavoro che il Sig. Carlo Sala ha iniziato già anni fa. Mio padre ha avuto intuito, ma anche grande lungimiranza. Nel 1980 ha costruito un impianto di depurazione all’avanguardia che, negli anni, è stato ampliato e oggi è in grado di trattare fino a 3000 mc. di acque reflue al giorno. Ad esso è stato implementato un sistema di recupero di acque di raffreddamento che ci aiuta ad
abbattere i consumi di gas, a cui stiamo ancora lavorando e investendo per ammodernare i filtri, così da permetterci un netto risparmio di acqua, energia ed emissioni di CO2. Per quanto riguarda invece la filatura, il nostro reparto R&D sta puntando l’attenzione alle fibre riciclate, ponendosi l’obiettivo di seguire sempre più un’economia circolare.
Ampliare la gamma di prodotti offerti, includendo filati speciali e tecnici (nel nostro caso molta attenzione al nostro principale partner Trevira CS), può aprire nuovi mercati e aumentare l’importanza della nostra azienda come polo di ricerca a livello nazionale ed internazionale.
Notevole è anche l’investimento in formazione continua del personale, soprattutto dei giovani, portando avanti insieme nuove sfide, soprattutto nel nostro laboratorio chimico interno. Non per ultimo, stiamo cercando di rafforzare le strategie di marketing e comunicazione per promuovere i nostri prodotti, soprattutto quelli sostenibili: questo può aiutare a costruire una reputazione positiva e attrarre nuovi clienti. Dal 2023 abbiamo aggiunto nuove partecipazioni a fiere nel nostro calendario, in totale
due edizioni di Filo a Milano ed una a Heimtextil a Francoforte con stand nostri in modo da essere facilmente raggiungibili da operatori del tessile e designers. Oltre a ciò stiamo lavorando con uffici esterni per migliorare la nostra immagine sul web e sui socials.
Pietro Ferrari – Il futuro del tessile: quali sono le mosse che un’azienda storica come Tintoria Sala sta apportando per la prosecuzione della sua tradizione?
Franco Sala – La continuità aziendale è cruciale per garantire che un’azienda storica come la nostra possa operare con successo nel lungo termine. Tintoria Sala è la storia della Famiglia Sala, ma non solo: da anni il nostro obiettivo è la formazione di un team interno che sia altamente specia-
lizzato e che possa continuare il lavoro che, sin da mio padre, la mia famiglia porta avanti.
Innovazione e Adattamento: le aziende storiche devono innovare e adattarsi ai cambiamenti mondiali e di mercato. Investire nella formazione continua, soprattutto dei giovani, può portare nuove idee e migliorare la produttività, un team ben formato è più capace di affrontare le sfide future. Non è facile oggi trovare personale, ma posso affermare che da questo punto di vista abbiamo avuto fortuna trovando figure serie e motivate alla crescita prendendo l’eredità di un’azienda tradizionale, con l’obiettivo di continuare questo percorso. Una nota importante è anche il valore e lo spazio che Tinto-
ria Sala dà alle donne, dalla direzione alle vendite, passando dal laboratorio fino ad arrivare alla produzione: , trovo che l’apporto femminile di figure altamente competenti dia un quid in più al nostro team.
Pietro Ferrari – Tema sostenibilità: risposte sostanziali a queste tematiche e alle richieste del consumatore sempre più cosciente e a quelle, qualche volta un po' stringenti, dei clienti diretti?
Franco Sala – L’aumento esponenziale dei costi energetici che abbiamo subito nel biennio 2021-2022 ha portato tutti noi ad una consapevolezza maggiore inerente la necessità di ridurre i consumi ed ottimizzare gli sprechi. Questa ricerca ha da sempre contraddistinto Tintoria Sala, e english text
INNOVATION AND A CAREFUL LOOK TO THE FUTURE!
Pietro Ferrari – How a company with a dual soulspinning and dyeing - like Tintoria Sala sees its future and the future of the sector from an unusual observatory: what is the vision of this market and the role that Tintoria Sala aims to cover in this context?
Franco Sala – Tintoria Sala turns 78 years old this year, looking to the future the goal is to carry forward our history and surpass the centenary perhaps also organizing a beautiful celebration. We are ready to face the challenges of the future with optimism, without abandoning our tradition. Speaking more generally, it is clear that the textile sector has and is facing significant challenges. Since the pandemic, our way of working has radically changed: after the
production stops and the consequent decrease in turnover in 2020, we have detected strong signs of regrowth which accompanied us at least until the end of last year.
The demand for sustainable products is increasing and is an ever-expanding trend. Thanks to its yarn production, Tintoria Sala has been investing in recycled raw materials for years, strengthening research and development which we think is the key to Italian success abroad.
Even with regards to the dyeing works, thanks to continuous investments, we are increasingly trying to adopt more ecological practices and production processes with lower environmental impact. It is sure that these interventions are costly and sometimes tangible in the medium - long term, but the bases on which we want to build now are with a view to a far-sighted business continuation that is not limited to today. The way of conceiving our work, not only at a production
oggi ne è diventata una delle colonne portanti.
Come citato sopra, il lavoro principale cui siamo impegnati da alcuni anni, è sugli impianti, sul risparmio energetico a favore dell’ambiente e sull’ottimizzazione dei costi produttivi: sicuramente un punto chiave del futuro. Gli interventi che stiamo pianificando ora, dalla sostituzione di macchinari tintoriali, di impianti automatizzati di centrifugazione fino a filtri per il trattamento delle acque, sono lavori enormi ed onerosi, ma indispensabili ad un’azienda che mira a rimanere molto a lungo sul mercato.
Collaborazioni e networking con laboratori esterni, inoltre, ci permettono di seguire anche la parte chimica e l’approvvigionamento di coloranti in un’ottica più green ed efficiente: oltre ad avere un laboratorio interno che si è arricchito di recente di nuove risorse, siamo seguiti da collaboratori esterni molto ricettivi e legati all’ottenimento e mantenimento di certificazioni di settore sempre più importanti quali Oeko-tex, Gots e Grs.
Pietro Ferrari – Poi ci sono i prodotti: quale sarà la novità 2025 più eclatante che Tintoria Sala ha preparato per il settore?
Franco Sala – Grazie al brand Trevira CS, stiamo sviluppando un nuovo progetto che intende promuovere il riciclo chimico e la depolimerizzazione di scarti di plastica (bottiglie, imballaggi, tessuti,…) per la filatura di nuovi filati per il tessile arredamento contract. Vi sarà una riduzione della produzione dei rifiuti già nella fase dell’approvvigionamento e avrà effetti anche sul fine vita del filato una volta tessuto: il prodotto finito, infatti, al termine del suo utilizzo, potrà essere interamente riciclato riportandolo allo stato di materia prima filabile grazie al nostro partner.
Per Tintoria Sala si tratta di una produzione nuova, mai sperimentata fino ad oggi: l’intervento mira ad apportare miglioramenti non solo all’offerta di prodotti interna, ma anche al mercato in generale. Ricordiamo che nel mondo dei filati a base PES flame re-
level, has also changed: companies are investing in digital technologies to improve production efficiency and supply chain management as well as the adoption of e-commerce platforms and integrated management solutions.
The imprint that we are trying to give to our company is shifting more and more towardrs a direction of fast and precise service, from the integration of more receptive and outsourced management systems to the sharing of many conference call meetings, both Italian and foreign, in order to be as quick and receptive as possible. We are also introducing a stock-service system into our yarn production on some items to be faster in customer service. Thanks to our staff and by focusing on young resources, we are trying to grow step by step towards a more digitalized service which for an historic company like ours can be a big challenge, but inevitable. I believe that tradition alone
tardant, quelli a marchio Trevira CS costituiscono i principali raccomandati ed usati nel mondo contract per gli arredamenti di spazi pubblici in quanto altamente controllati, sicuri e di qualità, ponendo la base per innumerevoli progetti in tutto il mondo (hotel, palazzi pubblici, yacht, …).
All’impronta green di questo progetto, Tintoria Sala aggiunge inoltre le proprie tecnologie tintoriali andando a proporre un filato non solo funzionale, ma anche esteticamente armonioso e d’aspetto naturale. La nuova collezione di filati greggi e tinti, con il nome “Circle” per richiamare l’economia circolare, verrà presentata a gennaio 2025 in occasione della fiera Heimtextil che si terrà a Francoforte.
cannot easily continue, but must keep up with the times: adapting to the market, to its demands, is another key point of the future that we are ready to pursue.
Pietro Ferrari – We are experiencing a season that is not exactly positive, overall because is positioned after a couple of years of liveliness. What are the responses that Tintoria Sala has developed for this challenge?
Franco Sala – The textile sector has been going through a difficult season since at least the end of 2023, with a decline in turnover and exports.
Tintoria Sala is investing as much as possible in sustainable technologies and dyeing processes aimed at energy saving and costs issues while maintaining the high quality of its products. We mainly concentrated on our inner structure, carrying forward the work that Mr. Carlo Sala had already started years ago: My father had intuition but also great fo-
resight. In 1980 he built an advanced purification plant. Over the years, the purifier has been expanded and today it is able to treat up to 3000 m3. of waste water per day. A cooling water recovery system has been implemented over time which helps us reduce gas consumption, till today where we are still working and investing on the modernization of the filters to allow us a net saving of water, energy and CO2 emissions. Talking about our spinning mill, our R&D department is focusing its attention on recycled fibers, setting the goal to follow a real circular economy. Expanding the range of products offered, including special and technical yarns (in our case, paying close attention to our main partner Trevira CS), can open up new markets and increase the importance of our company as a research hub at a national and international level.
Also noteworthy is the investment in continuous training of our staff, especially young people, pursuing new challenges all together, especially in our internal chemical laboratory department. Last but not least, we are trying to strengthen marketing and communication strategies to promote our products, especially sustainable ones; this can help to build a positive reputation and attract new customers. Since 2023 we added new participations in fairs in our calendar, in total two editions of Filo in Milan and one at Heimtextil in Frankfurt with our own stands in order to be easily reachable by textile operators and designers. In addition to this, we are working with external offices to improve our image on the web and on social media.
Pietro Ferrari – The future of textiles: what are the moves that an historic company like Tintoria Sala is making to continue its tradition?
Franco Sala – Business continuity is crucial to ensuring that an historic company like ours can operate successfully in the long term. Tintoria Sala is the story of the Sala family but not only that, for many years our goal has been the formation of an internal team that is highly specialized and can continue the work that my family has been carrying out since my father.
Innovation and Adaptation: Historical companies must innovate and adapt to the world and the market changes. Investing in continuous training, especially of young people, can bring new ideas and improve the productivity, a welltrained team is better able to face future challenges. It is not easy to find staff today but I can say that from this point of view we have been lucky by finding serious and growth-motivated figures by taking on the legacy of a traditional company with the aim of continuing this path. An important note is also the value and space that Tintoria Sala gives to women, from management to sales through the laboratory to the production. I find that the female contribution of highly competent figures gives an extra credit to our team.
Pietro Ferrari – Sustainability theme: substantial responses to these issues and to the demands of the increa-
singly conscious consumer and those, sometimes a little pressing, of direct customers?
Franco Sala – The exponential increase in energy costs that we suffered in the two-year period 2021-2022 has led all of us to a greater awareness of the need to reduce consumption and optimize waste. This research has always distinguished Tintoria Sala, and today it has become one of its cornerstones.
As mentioned above, the main work we have been carrying out in recent years is internal on our plants, energy saving for the benefit of the environment and the optimization of production costs: certainly a key point for the future. The interventions we are planning now, like the replacement of dyeing machinery, of the automated centrifugation system and filters for water treatment, are enormous and expensive works, but indispensable for a company that aims to remain on the market for a very long time.
Collaborations and networking with external laboratories also allow us to follow the chemical part and the supply of dyes from a greener and more efficient perspective: in addition to our internal laboratory, which has recently been enriched with new resources, we are followed by external collaborators very receptive and linked to obtaining and maintaining important textile certifications such as Oekotex, Gots and Grs.
Pietro Ferrari – Then there are the products: what will be the most striking 2025 news that Tintoria Sala has prepared for the sector?
Franco Sala – Thanks to the Trevira CS brand, we are developing a new project that intends to promote the chemical recycling and depolymerization of plastic waste (bottles, packaging, fabrics,...) for the spinning of new yarns for contract furnishing textiles.
There will be a reduction in production of waste already in the procurement phase and will also have effects on the end of life of the yarn once woven: the finished product, in fact, at the end of its use, can be entirely recycled, returning it to the state of spinnable raw material thanks to our partner.
For Tintoria Sala, this is a new production, never tested until now: the intervention aims to bring improvements not only to the internal product offering, but also to the market in general. We underline that in the world of flame retardant PESbased yarns, those under the Trevira CS brand are the main ones recommended and used in the contract world for furnishing public spaces as they are highly controlled, safe and of high quality, laying the basis for countless projects all over the world (hotels, public buildings, yachts, ...).
Tintoria Sala also adds its own dyeing technologies to the green imprint of this project, offering a yarn that is not only functional but also aesthetically harmonious and with a natural appearance.
The new collection of raw and dyed yarns, with the name "Circle" to recall the circular economy, will be presented in January 2025 at the Heimtextil in Frankfurt.
NEL DELLACUORECREATIVITÀ
Grande successo per la mostra
"Dal cuore alle mani" che celebra l'attività e il genio creativo di Dolce e Gabbana, aperta il 7 aprile 2024 e prorogata fino al 4 agosto.
Si tratta dell'anteprima mondiale, promossa dal Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale e IMG e curata da Florence Müller, docente e autrice di fama internazionale e già direttrice dell'Union Française des Arts Décoratifs di Parigi e curatrice Moda e Arte Tessile al Denver Art Museum. Milano, città che ha visto la nascita del marchio quarant'anni or sono, rappresenta la prima tappa di un itinerario internazionale che comprenderà
alcuni dei centri culturali più importanti del mondo.
UN SOGNO ITALIANO
Ma non è solo la legittima e auspicabile volontà di celebrare il lavoro di Domenico Dolce e Stefano Gabbana a dare un significato alla mostra: chi la visita percorre un magico tragitto dalle radici dei popoli italici della Penisola, attraverso la Magna Grecia, Roma e Bisanzio fino alle più recenti manifestazioni del genio popolare del nostro Paese, passando attraverso le icone dell'Opera Lirica, la rievocazione della Sicilia popolare e del mito del Gattopardo, le metamorfosi del culto dalle
grandi macchine sceniche della celebrazione liturgica, della devozione popolare e delle nobilissime forme del Barocco.
E Barocco è lo stile che sembra a un certo punto della visita dare un nome e un'identità alla mostra e alla lettura del nostro Paese attraverso l'arte di Dolce e Gabbana. In realtà è molto più di questo: è un popolo, un popolo fatto artista e artigiano attraverso la realtà del lavoro, di un lavoro paziente e alacre, un lavoro che si traduce in migliaia di punti, in migliaia di gesti ripetuti, di gesti creativi, di gesti dialoganti incessantemente con il tessuto del Paese...ed è com-
movente la celebrazione del lavoro quotidiano, non umile ma gesto creativo esso stesso che nella mostra troviamo all'incirca a metà cammino.
OLTRE IL BAROCCO
E se di tessuto vogliamo par-
lare - visto che ospitiamo la descrizione di questa mostra in una rivista di settore - il tessuto è il protagonista di questa creatività, un tessuto che si fa paesaggio totale e migra in continuazione dagli abiti agli scenari, dagli allestimenti alle luci, proprio come in quel "Gran teatro del mondo" di Calderòn de la Barca che ci rituffa nel Barocco. Sarebbe possibile solo a una figura mitologica che unisse memoria infinita, acribia critica minuziosa e acutezza visionaria scendere nel dettaglio
AT THE HEART OF CREATIVITY
MILAN HOSTS A MAJOR EXHIBITION FOR THE FORTY YEARS OF DOLCE&GABBANA
Great success for the "From the heart to the hands" exhibition which celebrates the activity and creative genius of Dolce and Gabbana, opened on 7 April 2024 and extended until 4 August. This is the world premiere, promoted by the Municipality of Milan and produced by Palazzo Reale and IMG and curated by Florence Müller, internationally renowned teacher and author and former director of the Union Française des Arts Décoratifs in Paris and curator of Fashion and Textile Art at Denver Art Museum. Milan, the city that saw the birth of the brand forty years ago, represents the first stop on an international itinerary that will include some of the most important cultural centers in the world.
AN ITALIAN DREAM
But it is not only the legitimate and desirable desire to celebrate the work of Domenico Dolce and Stefano Gabbana that gives meaning to the exhibition: those who visit it travel along a magical journey from the roots of the Italic peoples of the Peninsula, through Magna Graecia, Rome and Byzantium up to to the most recent manifestations of the popular genius of our country, passing through the icons of the Opera, the re-enactment of popular Sicily and the myth of the Leopard, the metamorphoses of the cult from the great stage machines of the liturgical celebration,
di un'analisi di tessuti, materiali e dei loro rapporti, senza trascurare le radici epiche, folcloriche e i rimandi alla cultura di massa. Per questo invitiamo il visitatore frettoloso (anche milanese, come chi scrive) a prendersi tempo per ripercorrere in questa mostra anche i propri ricordi e le proprie emozioni sintetizzati in questi quarant'anni di lavoro creativo di Dolce&Gabbana ma anche in questi millenni di cultura italica (senza traccia di provincialismo, si badi) che esplodono nel mondo intero.
of popular devotion and of the most noble forms of the Baroque.
And Baroque is the style that at a certain point of the visit seems to give a name and an identity to the exhibition and to the reading of our country through the art of Dolce and Gabbana. In reality it is much more than this: it is a people, a people made artists and craftsmen through the reality of work, of patient and diligent work, work that translates into thousands of points, thousands of repeated gestures, creative gestures. , of gestures in constant dialogue with the fabric of the country... and the celebration of daily work is moving, not humble but a creative gesture itself which in the exhibition we find approximately halfway.
BEYOND THE BAROQUE
And if we want to talk about fabric – given that we host the description of this exhibition in a sector magazine – fabric is the protagonist of this creativity, a fabric that becomes a total landscape and continuously migrates from clothes to scenarios, from installations to lights , just like in that "Great theater of the world" by Calderon de la Barca which plunges us back into the Baroque.
It would only be possible for a mythological figure who combined infinite memory, meticulous critical criticism and visionary acuity to go into the detail of an analysis of fabrics, materials and their relationships, without neglecting the epic, folkloric roots and the references to mass culture. For this reason we invite the hurried visitor (even a Milanese one, like the writer) to take time to retrace in this exhibition their own memories and emotions summarized in these forty years of Dolce&Gabbana's creative work but also in these millennia of Italian culture ( without a trace of provincialism, mind you) that explode throughout the world.
writer Beatrice Guidi
www.asahi-kasei.co.jp/fibers/en/bemberg/
UN PASSO OLTRE...
BembergTM by Asahi Kasei presenta oggi il marchio VelutineTM Evo che rappresenta un'ulteriore scelta intelligente nella tecnologia di perfezionamento della finitura sviluppata dai laboratori giapponesi di Asahi Kasei per BembergTM. Offre infatti un nuovo modo di generare fibrillazione, caratterizzato da tessuti dall'aspetto più “tranquillo-rilassato” abbinati a un tocco delicato e sensibile! Inoltre, grazie al DNA di innovazione continua dell’azienda, VelutineTM Evo apporta profili ambientali, di riscaldamento globale (emissioni di CO2) e di acqua molto interessanti a beneficio dei partner BembergTM nella produzione delle loro gamme. Oggi possono scegliere la tecnologia di fibrillazione in base
all’aspetto, al tatto e agli elementi ambientali. A supporto della sua nuova tecnologia di fibrillazione, Asahi Kasei condivide anche il rapporto dello studio LCA - Life Cycle Assessment - realizzato per VelutineTM Evo. Lo studio ha valutato e quantificato gli indicatori di impatto ambientale associati ai processi tecnologici coinvolti nella produzione del tessuto tinto BembergTM attraverso l'applicazione della tradizionale tecnologia della fibrillazione. Lo studio LCA report realizzato dal Centro Tessile Serico Sostenibile conferma tutti i dati previsti.
VELUTINETM EVO
PRINCIPALI VANTAGGI
AMBIENTALI
Potenziale di riscaldamento
globale: riduzione del 30% delle emissioni di gas serra. Consumo di acqua per il processo di nobilitazione: riduzione del 40% con VelutineTM Evo Asahi Kasei è in grado di offrire nuovi valori e scelte intelligenti in grado di soddisfare la nuova generazione di mercato e le esigenze dei consumatori contemporanei, qualcosa di così importante per i partner BembergTM che vogliono fornire un prodotto veramente affidabile, uguale e preziosa soluzione innovativa e responsabile Il lancio della tecnologia evoluta VelutineTM Evo inizierà il suo viaggio e la sua attivazione con Infinity, un partner chiave di BembergTM, un produttore tessile situato a Rovereto, nel Trentino Alto Adige, in Italia, con una parti-
Prestazioni e sostenibilità in un magico compromesso frutto della ricerca Asahi Kasei
colare offerta creativa che contraddistingue l'azienda sul mercato, con grande attenzione ai dettagli e alla qualità. La ricerca e la sperimentazione di nuovi materiali e finiture fanno parte del lavoro quotidiano di Infinity e i risultati sono garantiti attraverso l’attenzione alla tracciabilità, l’utilizzo di certificazioni e il
A STEP BEYOND
controllo qualità durante tutto il processo. Ogni materiale è attentamente selezionato dal punto di vista della sostenibilità, mentre anche l'impatto chimico del trattamento dei tessuti è qualcosa che prendono molto sul serio.
Infinity garantisce la tracciabilità di ogni prodotto che rea-
ASAHI KASEI PRESENTS VELUTINETM EVO, AN ADDITIONAL FIBRILLATION FINISHING TECHNOLOGY CHOICE FOR BEMBERGTM FABRICS IN COLLABORATION WITH INFINITY
BembergTM by Asahi Kasei is presenting today its VelutineTM Evo brand representing an additional smart choice in finishing refinement technology developed by the Japanese laboratories of Asahi Kasei for BembergTM. In fact it offers a new way to generate fibrillation, featuring fabrics with a more “quiet- relaxed” appearance combined with a delicate and sensitive touch! On top of that, thanks to the company’s continuous innovation DNA, VelutineTM Evo brings very interesting environmental, global warming (CO2 emission) and water profiles for the benefit of BembergTM partners in the manufacture of their ranges.
lizza. Ogni fase del processo lavorativo può essere tracciata, grazie a una rete di fornitori fidati che ne condividono etica e valori. Queste sono le premesse perfette affinché BembergTM possa avviare l'attivazione di VelutineTM Evo sul mercato.
english text
VELUTINETM EVO
KEY ENVIRONMENTAL BENEFITS
Today they can choose their fibrillation technology based on look, touch and environmental elements. In order to support its new technology of fibrillation, Asahi Kasei is also sharing the LCA study report - Life Cycle Assessment - realized for VelutineTM Evo. The study evaluated and quantified the environmental impact indicators associated with the technological processes involved in the production of BembergTM dyed fabric through the application of the traditional technology of fibrillation. LCA report study made by Centro Tessile Serico Sostenibile confirms all the projected data
Global Warming Potential: 30% reduction in greenhouse gas emissions. Water consumption for ennobling process: 40% reduction With VelutineTM Evo Asahi Kasei is able to offer new values and smart choices that can meet new generation of market and contemporary consumer needs, something so important for BembergTM partners that want to deliver a truly reliable, equal and precious innovative and responsible solution. The roll out of the evolved VelutineTM Evo technology will start its journey and activation with Infinity, a key BembergTM partner, a textile manufacturer located in Rovereto, in the Trentino Alto Adige area of Italy with a particular creative offering that distinguishes the company on the market, with great attention to detail and quality. Research and experimentation with new materials and finishings are part of Infinity’s daily work and results are guaranteed through attention to traceability, the use of certifications, and quality control throughout the process. Each material is closely selected from a sustainability standpoint, while the chemical impact of treating textiles is something that they also take extremely seriously. Infinity guarantees the traceability of every product that they make. Every step of the working process can be traced, thanks to a network of trusted suppliers who share their ethos and values.
These are the perfect premises for BembergTM to start VelutineTM Evo activation in the market.
Il Cotonificio Zambaiti, attivo nell’industria tessile italiana da oltre cinquant’anni, ha recentemente rafforzato il suo impegno verso l’innovazione e la sostenibilità. Noto per essere un leader nel settore dei tessili per la casa, l’azienda ha continuato a distinguersi attraverso l’adozione di progetti pionieristici, come l’utilizzo di semilavorati in PET riciclato per le imbottiture, presentati a Lazio Innova.
In una recente iniziativa, Zambaiti ha collaborato con Baumer per integrare encoder avanzati nei processi produttivi, modernizzando le sue macchine industriali. Questo ha migliorato l’efficienza produttiva e ha consolidato il ruolo dell’azienda nell’avanguardia dell’Industria 5.0. Parallelamente, l’azienda ha rivisto il suo sistema gestionale (ERP), acquistato nuovi macchinari compatibili con le tecnolo-
gie 4.0 e sensorizzato quelli più datati per ottimizzare la gestione e il monitoraggio delle risorse.
Il contributo di partner come Zepoch Sagl, DeNani s.r.l. e IotaLab s.r.l., è stato cruciale nell’integrazione di sensori avanzati e hardware specifico, nonché nello sviluppo di un software per il monitoraggio e l’avanzamento della produzione costruito internamente. Questi miglioramenti abbrac-
ciano ogni fase della produzione, dal finissaggio alla tintura, alla stampa e al taglio dei tessuti, con un focus particolare sul risparmio energetico e l’ottimizzazione dei consumi.
Un altro pilastro del progetto è stato l’implementazione di un sistema fotovoltaico da 1 MW e un sistema di accu-
TOWARDS THE FUTURE
mulo da 294 kWh, che ha permesso all’azienda di raggiungere un livello di autoconsumo dell’83%, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e aumentando l’indipendenza energetica.
L’obiettivo è stato una dettagliata analisi dei costi di produzione per una gestione più accurata delle spese e dei tempi di lavoro, programmata in base ai picchi di consumo energetico.
Cotonificio Zambaiti, active in the Italian textile industry for over fifty years, has recently strengthened its commitment to innovation and sustainability. Known as a leader in the home textiles sector, the company has continued to distinguish itself through the adoption of pioneering projects, such as the use of semi-finished products in recycled PET for padding, presented at Lazio Innova.
In a recent initiative, Zambaiti collaborated with Baumer to integrate advanced encoders into production processes, modernizing its industrial machines.
This has improved production efficiency and consolidated the company's role at the forefront of Industry 5.0. At the same time, the company has revised its management system (ERP), purchased new machinery compatible with 4.0 technologies and sensorized older ones to optimize the management and monitoring of resources.
Questo approccio ha contribuito a una maggiore efficienza e a una riduzione delle emissioni, guadagnando al progetto il primo posto nel bando della Regione Lombardia per l’indipendenza energetica e la riduzione delle emissioni.
Questi sviluppi promuovono pratiche sostenibili e innovazioni che rispecchiano le nuove esigenze del mercato tessile italiano.
The contribution of partners such as Zepoch Sagl, DeNani s.r.l. and IotaLab s.r.l., was crucial
in integrating advanced sensors and specific hardware, as well as in developing in-house software for monitoring and progressing production. These improvements encompass every stage of production, from finishing to dyeing, printing and cutting of fabrics, with a particular focus on energy saving and consumption optimization. Another pillar of the project was the implementation of a 1 MW photovoltaic system and a 294 kWh storage system, which allowed the company to reach a self-consumption level of 83%, reducing dependence on the electricity grid and increasing energy independence.
The goal was a detailed analysis of production costs for a more accurate management of expenses and work times, scheduled according to energy consumption peaks. This approach contributed to greater efficiency and a reduction in emissions, earning the project first place in the Lombardy Region tender for energy independence and emission reduction.
These developments promote sustainable practices and innovations that reflect the new needs of the Italian textile market.
Le tecnologie Baumer, assieme alle soluzioni Zepoch Sagl, DeNani s.r.l. e IotaLab s.r.l., promuovono assieme innovazione e sostenibilità.
La partnership tra ROICATM di Asahi Kasei, pioniere nella fibra elasticizzata premium e TENCELTM di Lenzing, leader nelle fibre tessili cellulosiche a base di legno, continua con l'introduzione di un concetto di tessuti sostenibili e circolari, in diverse applicazioni dall'abbigliamento generale all'abbigliamento sportivo indoor o biancheria intima. Questa collaborazione stabilisce nuovi parametri di riferimento per la sostenibilità, le prestazioni e il design nel settore tessile, offrendo un passo avanti verso materiali di prossima genera-
zione circolari e prodotti in modo responsabile per fornire una composizione innovativa con opportunità creative, nuovo design del tessuto, prestazioni e qualità, nonché fine vita soluzioni. In occasione di Milano Unica sono andate in scena tre nuove collezioni che mirano a raggiungere la nuova generazione di guardaroba del consumatore contemporaneo attraverso questo progetto.
Mr. Hiroaki Shinohe, Chief Marketing Officer di ROICATM Europe presso Asahi Kasei sulla collaborazione ha dichiarato: «Con questa straordinaria partnership puntiamo sostenere l'economia circolare, condividendo la stessa visione e gli stessi obiettivi: fornire la qualità dei nostri materiali dal tocco, comfort e prestazioni unici combinati con un elevato livello di sostenibilità che porti a un impatto ambientale responsabile quando si tratta del fine vita di un Materiale».
Carlo Covini, Business Development Manager del settore tessile, Italia e Svizzera di Lenzing, commenta: «Combinando TENCELTM e ROICATM ci stiamo muovendo insieme verso un’industria tessile più sostenibile che DEVE sicuramente tendere a soluzioni ad
approccio circolare. Siamo orgogliosi di questa partnership e continuiamo a trovare nuove collaborazioni e partner per dare alle nostre fibre l’opportunità di esprimersi in collezioni innovative e attente al pianeta, pensando ai consumatori contemporanei che le cercano».
Tutto è iniziato con un'interessante proposta di performance wear in occasione degli ultimi Performance Days, e ora anche in occasione di Milano Unica, Brugnoli ha presentato Yogatime, una linea composta da tre articoli caratterizzati da tessuti innovativi che combinano TENCELTM Modal e il filato elasticizzato degradabile ROICATM V550, abbinando le esigenze di ogni capo pensato per lo yoga e il loungewear con un approccio consapevole.
E ora continuiamo questo viaggio con il supporto di Maglificio Maggia, azienda specializzata nella produzione di tessuti lavorati su telai circolari, che ha presentato il proprio tessuto realizzato con TENCELTM Modal e ROICATM V550 in occasione di Milano con due articoli finalizzati finiti da Tintoria Finissaggio 2000.E dopo lo sport e la moda, eccoci con un altro arti-
Yogatime di Brugnoli.
colo di assoluto rilievo per la vita e la salute di tutti i giorni, la lingerie e l'intimo con Maglificio Ripa. Seguendo l'innovazione e il trend produttivo legato alla circolarità e alla degradabilità nel settore tessile, il Maglificio Ripa ha presentato due nuovi
TWO ACES ON STAGE
articoli, ECO202AX 3 ed ECO 373AC 4 , in TENCELTM Lyocell con tecnologia Micro e ROICATM V550. Entrambi hanno una mano super morbida e sono importanti per applicazioni “fashion underwear” e per applicazioni di base-
ROICATM BY ASAHI KASEI AND TENCELTM BY LENZING TO CONTINUE THE JOINT EFFORTS TO CREATE A NEW GENERATION OF CIRCULAR DRIVEN INNOVATIONS SUPPORTED BY BRUGNOLI, MAGLIFICIO MAGGIA AND MAGLIFICIO RIPA.
Maglificio Maggia: semplice jersey elasticizzato con una composizione prestigiosa che unisce cashmere e TENCELTM Modal, due fibre capaci di lavorare insieme per fornire un'eccellente esperienza tattile, prodotto perfetto per t-shirt invernali e capi leggeri. Degno di nota è il componente ROICA™ V550 elasticizzato premium che conferisce al tessuto un elevato comfort ed è quindi in grado di seguire in modo ottimale movimenti muscolari, garantendo un'esperienza d'uso e prestazioni di alto livello.
SIMPLE ELASTIC JERSEY WITH A PRESTIGIOUS COMPOSITION THAT BLENDS CASHMERE AND TENCELTM MODAL, TWO FIBERS CAPABLE OF WORKING TOGETHER TO PROVIDE AN EXCELLENT TACTILE EXPERIENCE, PERFECT PRODUCT FOR WINTER T-SHIRTS AND LIGHT GARMENTS. WORTHY OF MENTION IS THE PREMIUM STRETCH COMPONENT WHICH GIVES THE FABRIC A HIGH WEARING COMFORT AND IS THEREFORE ABLE TO OPTIMALLY FOLLOW MUSCLE MOVEMENTS, GUARANTEEING A HIGH-LEVEL EXPERIENCE OF USE AND PERFORMANCE.
Maglificio Maggia: tessuto punto Milano elasticizzato , un punto di tessitura che lo rende strutturato e tattile con un'elevata compattezza e forma capace di esprimersi al meglio nella realizzazione di capi sostenuti come giacche e sovracamicie, piacevoli e confortevoli al tatto grazie alla perfetta combinazione tra cashmere e fibre TENCELTM Modal con ROICA™ V550. Resta fluido e scorrevole alla mano, posizionandosi così come un'ottima opzione per un prodotto dal gusto invernale ma che non rinuncia a quella freschezza, dovuta alla texture, sempre piacevole a contatto con la pelle.
ELASTIC MILAN STITCH FABRIC, A WEAVING STITCH THAT MAKES IT STRUCTURED AND TACTILE WITH A HIGH COMPACTNESS AND SHAPE CAPABLE OF BEST EXPRESSING ITSELF IN THE CREATION OF SUPPORTED GARMENTS SUCH AS JACKETS AND OVERSHIRTS, PLEASANT AND COMFORTABLE TO THE TOUCH THANKS TO THE PERFECT COMBINATION OF CASHMERE AND TENCELTM MODAL FIBERS AND ROICA™ V550 STRETCH, IT REMAINS FLUID AND SMOOTH TO THE HAND, THUS POSITIONING ITSELF AN EXCELLENT OPTION FOR A PRODUCT WITH A WINTER TASTE BUT WHICH DOES NOT GIVE UP THAT FRESHNESS, DUE TO THE TEXTURE, ALWAYS PLEASANT IN CONTACT WITH THE SKIN.
layer. Il jersey, con una sensazione di trasparenza e morbidezza sulla pelle, è caratterizzato da una leggerezza e da una lieve trasparenza, pur mantenendo la sensazione di calore del TENCELTM e le caratteristiche tecniche di ROICATM V550.
english text
The partnership between ROICATM by Asahi Kasei, a pioneer in premium stretch fiber and TENCELTM by Lenzing, a leader in wood-based cellulosic textile fibers continues in introducing a concept of sustainable and circular-driven textiles, to different applications from general apparel to indoor sportswear or lingerie. This collaboration sets new benchmarks for sustainability, performance and design in textiles, offering a step forward in circular and responsibly
produced next-generation materials to provide an innovative composition with creative opportunities, new fabric design, performance and quality, as well as end of life solutions. In occasion of Milano Unica were on stage three new collections aiming to reach contemporary consumer new generation of wardrobe through this project: Mr. Hiroaki Shinohe, Chief Marketing Officer of ROICA Europe at Asahi Kasei on the collaboration: “With this amazing partnership we are aiming to support the circular economy, sharing the same vision and goals: providing the quality of our materials of unique touch, comfort and performance combined with a high level of sustainability that leads to a responsible environmental impact when it comes to the end of life of a material”.
Mr. Carlo Covini, Business Development Manager of textiles business, Italy and Switzerland of Lenzing, comments: “Combining TENCELTM and ROICATM we are moving together towards a more sustainable textile industry which definitely HAS to tend to circular approach solutions. We are proud of this partnership and keep on finding new collaborations and partners to give our fibers the opportunity to express themselves in innovative and planet conscious collections with contemporary consumers looking for them in mind”.
All started with an interesting proposal for performance wear in occasion of last Performance Days, and now also in occasion of Milano Unica, Brugnoli introduces YOGATIME, a line made by three articles featuring innovative fabrics combining TENCELTM Modal and the degradable stretch yarn ROICATM V550, matching the needs of each garment designed for yoga and loungewear with a conscious approach.
And now we continue this journey with the support of Maglificio Maggia, a company specialized in the manufacturing of fabrics knitted on circular looms, that will introduce their fabric made with TENCELTM Modal and ROICATM V550 in occasion of Milano Unica with two articles finished by Tintoria Finissaggio 2000
And after sport and fashion, here we are with another article of absolute importance for everyday life and health, lingerie and underwear with Maglificio Ripa
Following the innovation and production trend linked to circularity and degradability in the textile sector, Maglificio Ripa presented two new articles, ECO202AX and ECO 373AC, in TENCELTM Lyocell with Micro and ROICATM V550 technology.
Both have a super soft hand and are desired for ‘fashion underwear’ applications and for base-layer applications. The jersey is characterized by its lightness and softness on the skin, while retaining the warm feel of TENCELTM and the technical characteristics of ROICATM V550.
Maglificio Ripa, variazioni sul tema sostenibilità.
writer Paola Govoni
SEGRETI INTRECCIATI PER LA NUOVA COLLEZIONE DI TAPPETI BATTILOSSI
La storia dell’azienda inizia nel 1959, quando Romolo Battilossi, dopo anni di gavetta come restauratore in una bottega torinese di tappeti, si appassiona al mondo dell’antiquariato e avvia una attività di mercante di tappeti antichi, coinvolgendo più tardi in questa sua passione anche i figli Maurizio e Marina. Il passaggio generazionale avvenuto negli anni Novanta segna nei figli il desiderio di esplorare nuovi territori, cre-
ando una nuova azienda, una nuova identità e un nuovo prodotto. È in quegli anni che nasce l’idea del tappeto contemporaneo, con l’intento di valorizzare e promuovere antiche tradizioni artigianali tessili per realizzare prodotti che rappresentano la sintesi di una esperienza maturata in anni di aste, viaggi, mercati e musei. L’idea è quella di realizzare tappeti da inserire in progetti di interior, adatti sia per il residenziale e sia per le aree co-
muni, concepiti come veri e propri elementi d’arredo in grado di valorizzare gli spazi e gli ambienti.
L’azienda Battilossi si avvale di due manifatture, che sono espressione della tradizione dei Paesi d’origine: a Kathmandu, in Nepal, vengono realizzati tappeti in lana, seta, lino, ortica e altri materiali naturali, annodati a mano e tessuti a telaio; a Lahore, in Pakistan, si realizzano intrecci originali realizzati con le lane pregiate di Ghazni, in Afghanistan, frutto di un raffinato incontro di creatività fra Oriente e Occidente.
Dall’idea iniziale al disegno, passando per la realizzazione e le finiture, ogni fase della produzione dei tappeti si svolge sotto il controllo diretto dell’azienda, che in tal modo può testare soluzioni stilistiche e tecniche esclusive di lavorazione.
LA COLLEZIONE MADE-IN-ITALY
La collezione nasce come sfida per produrre tappeti contemporanei fatti a mano, 100% progettati e realizzati in Italia
in edizione limitata, combinando il design Battilossi con le tecniche dell’alto artigianato tessile italiano. Un viaggio di andata e ritorno da Torino a Samugheo, in Sardegna, dove si è riusciti a recuperare antiche tecniche di annodatura, decori dipinti a mano, ricamati o serigrafati, con colori acquarellati.
Come sottolineato nella presentazione della collezione: “Made-in-Italy reinterpreta alcune tecniche arcane e misteriose di questo prezioso patrimonio tessile, caratterizzato dalla più o meno evi-
dente irregolarità del filato e da una tessitura a grani, mixandole con disegni originali Battilossi che fondono motivi classici, figurativi e naturalistici con elementi astratti ed essenziali, in un immaginario poetico e intrigante, con decorazioni progettate insieme per creare una unità armoniosa”.
Ogni pezzo della collezione
Made-in-Italy è composto da due tappeti a trama piatta tessuti secondo l’antica tradizione sarda dell’orbace e nella sua variante tecnica detta del s’aramu, con lane di
provenienza locale. Il tessuto superiore mostra l’uso dei pibiones, una antica tecnica di annodatura ad anelli, che spesso viene dipinta a mano e serigrafata, mentre il tessuto inferiore è dipinto a mano in uno stile più semplice.
BATTILOSSI
TEXTURE LIBRARY
Tappeti della collezione Madein-Italy sono in mostra presso la Battistotti Texture Library di via dell’Orso 16 a Milano a partire dall’11 luglio 2024. Qui, all’interno di locali suggestivi che ne valorizzano l’immaginario poetico, sono state ambientate le tipologie di tappeti che costituiscono la collezione: Damasco, Dora 1, Dora 2, Lampasso, Rasodiseta e Ricamo.
1. Damasco
Tecnica: Annodato a mano a Samugheo, Sardegna. Materiale: Lana
Colorazioni: Grigio, celeste, viola - ricami granata e petrolio.
2. Dora 1
Tecnica: Annodato a mano a Samugheo, Sardegna. Materiale: Lana
Colorazioni: Nero, grigio e talpa
3. Dora 2
Tecnica: Annodato a mano a Samugheo, Sardegna. Materiale: Lana
Colorazioni: Talpa, celeste e borgogna
Lampasso
Tecnica: Annodato a mano a Samugheo, Sardegna.
Materiale: Lana
Colorazioni: Verde petrolio - ricami giallo e turchese
Rasodiseta
Tecnica: Annodato a mano a Samugheo, Sardegna.
Materiale: Lana
Colorazioni: Grigio e rosso – ricami rosso, arancio e viola
Ricamo
Tecnica: Annodato a mano a Samugheo, Sardegna.
Materiale: Lana
Colorazioni: Rosso, blue e crema - ricami senape, blue, viola e crema
Ricamo (particolare)-
english text
INTERWOVEN SECRETS FOR THE NEW BATTILOSSI CARPET COLLECTION
The history of the company begins in 1959, when Romolo Battilossi, after years of apprenticeship as a restorer in a Turin carpet shop, became passionate about the world of antiques and started a business as a merchant of antique carpets, later involving in this passion also his son Maurizio and his daughter Marina. The generational transition that occurred in the nineties marked their desire to explore new territories, creating a new company, a new identity and a new product. It was in those years that the idea of the contemporary carpet was born, with the aim of enhancing and promoting ancient textile artisan traditions to create products that represent the synthesis of experience gained over years of auctions, travel, markets and museums. Carpets to be included in interior projects, suitable for both residential and common areas, conceived as real furnishing elements capable of enhancing living spaces and environments.
The Battilossi company runs two factories, which are expression of the tradition of their countries of origin: in Kathmandu, Nepal, carpets are made in wool, silk, linen, nettle and other natural materials, hand-knotted and woven on a loom; in Lahore, Pakistan, original weaves are made with the fine wools of Ghazni, Afghanistan, the result of a refined meeting of creativity between East and West.
From the initial idea to the design, through production and finishing, each stage of carpet production takes place under the direct control of the company, which in this way can test stylistic solutions and exclusive manufacturing techniques.
THE MADE-IN-ITALY COLLECTION
The collection was born as a challenge to produce contemporary handmade carpets, 100% designed and made in Italy in limited edition, combining the Battilossi design with the techniques of high Italian textile craftsmanship. A round trip from Turin to Samugheo, in Sardinia, where it was possible to recover ancient knotting techniques, hand-painted, embroidered or silk-screened decorations with watercolor shades.
As underlined in the presentation of the collection: “Madein-Italy reinterprets some arcane and mysterious techniques of this precious textile heritage, characterized by the more or less evident irregularity of the yarn and a grain weave,
mixing them with original Battilossi designs that blend classic motifs, figurative and naturalistic with abstract and essential elements, in a poetic and intriguing imagery, with decorations designed together to create a harmonious unity".
Each piece of the Made-in-Italy collection is composed of two flat-weave carpets woven according to the ancient Sardinian tradition of orbace and in its technical variant called s'aramu, with wool of local origin. The upper fabric shows the use of pibiones, a loop knotting technique, which is often hand-painted and screen-printed, while the lower fabric is hand-painted in a simpler style.
BATTILOSSI TEXTURE LIBRARY
Carpets from the Made-in-Italy collection can be seen on display at the Battistotti Texture Library in via dell'Orso 16 in Milan starting from 11 July 2024. Here, the types of carpets that make up the collection: Damasco, Dora 1, Dora 2, Lampasso, Rasodiseta and Ricamo have been set in evocative rooms, thus enhancing their poetic and unique taste.
Battilossi Texture Library in via dell’Orso 16 a Milano
writer Stefano Panconesi www.pancolori.eu
UNA CULTURA MILLENARIA
TINTURA NATURALE
CON COLORI ANIMALI-INSETTI.
La cultura millenaria della tintura naturale non si è prodotta solamente con l’utilizzo di piante ma da sempre si sono utilizzati colori anche di derivazione minerale e animale come: secrezioni da ghiandole di molluschi, secrezioni di insetti, escrescenze delle piante dovute dalla puntuta di insetti, insetti interi.
A parte le galle che sono concentrati di tannino, tutti gli altri colori danno dal rosso al viola passando da molte e diverse sfumature. Questi coloranti sono presenti da tempi remoti in diversi continenti. Così come le piante, i molluschi o gli insetti non annunciano in nessun modo la presenza di alcun colorante:
solo il tintore sa che, attraverso la sua manipolazione, può ricavare colori brillanti e resistenti adatti al tessile da materiali spesso poco attraenti.
Per molti di questi coloranti la scoperta è legata a leggende tra cui la più famosa è quella dei tempi di Hiram, re di Tiro, che racconta che un cane cor-
TESSUTI VARI TINTI CON COLORI ANIMALI.
reva lungo la spiaggia dove trovò un mollusco portato dalle onde; quando lo morse il suo naso si sporcò e un pastore cercò di pulirlo con una stoffa di lana con cui successivamente si coprì il capo. Camminando al sole il suo copricapo bagnato dal mollusco produsse dei raggi luminosi e colorati.
Quando il re Hiram venne a conoscenza della storia fece chiamare il pastore e si stupì di ciò che vedette; fu l’inizio di quello che diventò il famoso colore “Porpora di Tiro”.
MUREX, PORPORA
Sotto il nome di porpora (purpura) gli antichi indicavano la preziosissima sostanza colorante più o meno rossa o violacea, ricavata da alcuni molluschi gasteropodi del Mediterraneo quale il Murex brandaris e simili.
Il colorante è contenuto in una vescichetta dell'animale sotto alla conchiglia. Il succo giallo pallido di cui è costituito non si altera al buio ma alla luce assume color porpora. Tale succo contiene un colorante a riduzione, identificato come dibromoindaco, che fornisce tinture solidissime su lana, su seta e anche su fibre cellulosiche. La scoperta della porpora è attribuita generalmente ai Fenici ma altri popoli la conobbero probabilmente prima di loro.
Sembra che attualmente anche alcuni indigeni d’America, Nord e Sud, usino ancora le conchiglie di Purpura patula e di Purpura lapillus per eseguire tinture.
Nell’antichità il colore dei vestiti era simbolo di prestigio; infatti le materie prime per colorare i tessuti erano rare e molto costose cosicché erano
riservate ai ricchi e potenti. In particolare la porpora era appannaggio solo dei re dato che per ottenere un grammo di colore erano necessarie molte migliaia di conchiglie.
Colori ottenuti: viola, porpora.
LACCA, GOMMA
LACCA, RESINA LACCA
La lacca è un colorante rosso ottenuto dalle secrezioni di al-
cune specie di insetti, dei quali la più diffusa è la Kerria lacca
Impropriamente è anche chiamata gomma lacca e viene importata in Europa, soprattutto dall’India.
La coltivazione inizia quando un contadino prova a prendere un bastoncino broodlac (coda di lacca) che contiene le uova di Kerria lacca e lo lega all'albero scelto per produrre
PORPORA.
LACCA.
la resina, specialmente il Ficus religiosa, il Ficus indica e la Butea frondosa. Migliaia di insetti della lacca colonizzano così i rami degli alberi ospitanti e secernono il pigmento resinoso.
I rami rivestiti degli alberi ospitanti vengono tagliati e raccolti come sticklac (bastoncini di lacca).
Per la produzione della tintura, gli insetti sono conservati nello sticklac che viene rapidamente esposto al sole prima che tutti gli insetti sfuggano, poiché il colore del pigmento viene dagli insetti oltre che dalla loro resina.
Le femmine, come quella della cocciniglia, si fissano sui rami giovani e in breve tempo li coprono di una secrezione resinosa violacea scura che viene usata anche per la preparazione di vernici.
Colori ottenuti: rosso, rosa, bordeaux.
GALLE, NOCE DI GALLA
Si dà il nome di galle o noci di galla alle escrescenze patolo-
giche di varia forma e grandezza, che si formano su alcune parti di piante, come foglie, gemme, ramoscelli, in seguito alla puntura di insetti della specie Cynips e Aphis, i quali in esse depongono le loro uova. Nella cavità delle galle si sviluppano le larve dell'insetto che, giunto a completa trasformazione, si sprigiona forando la galla. Queste escrescenze sono costituite da un tessuto più o meno spesso, legnoso o corneo e ricco di tannino; le galle hanno forma diversa e si distinguono in varie categorie secondo la qualità, la provenienza, ecc. Le più importanti sono quelle di quercia o Sumac (noce infectoria) detta anche quercia della galla o noce galla è una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Fagacee, diffusa nella parte orientale del bacino del Mediterraneo. Contengono dal 50% al 70% di tannino e si ottengono colori dal grigio al bronzo a seconda del mordente e della fibra che si tinge.
Le galle, usate in più bassa quantità, vengono utilizzate anche come mordente soprattutto sulle fibre vegetali. Infatti, con un bagno al 10% del peso del materiale da tingere, il colore è molto tenue ma aiuta a fissare il colore delle piante utilizzate come colorante. Colori ottenuti: beige, grigio, marrone.
KERMES, GRANA DI CHERMES
Il colore rosso assai spesso ricordato nella Bibbia è, senza dubbio, il colore che si ricava dal Kermes. Questo insetto è un parassita di una specie di quercia che cresce soprattutto in Medio Oriente, in Israele, in Libano. Prima che si importasse in Europa la cocciniglia, era il rosso più usato in tutto il bacino del Mediterraneo e in Europa. Le bellissime tappezzerie fiamminghe del 1400 e 1500 erano tessute e ricamate con filati tinti con il Kermes; così come alcuni colori utilizzati per dipingere i fiori dei pittori fiamminghi, luminosi ancora oggi, erano ricavati dal Kermes. Dopo che fu importata la cocciniglia dal Messico, forse perché il colore è più bello, o forse per ragioni di mercato, il Kermes fu abbandonato completamente. L'alchermes o alkermes (dall'arabo القرمز, al-qirmiz, attraverso lo spagnolo alquermes, che significa cocciniglia e che indica il color cremisi, termine che deriva dalla stessa parola) è un liquore italiano usato per dolci (tipicamente per la zuppa inglese) e preparazioni di vario genere, soprattutto per le creme di pasticceria. Era un liquore molto amato dalla famiglia Medici, infatti in Francia era chiamato "liquore dei Medici”.
NOCE GALLA.
Il principio colorante, solubile in acqua, dà soluzione gialla in ambiente acido e purpurea in ambiente alcalino.
Colore ottenuto: giallo, porpora.
COCCINIGLIA
Cristoforo Colombo dalle
Americhe, non riportò solo la patata e molti degli altri vegetali che si sono diffusi nella nostra cucina, ma anche i colori che utilizzava il popolo Maya. La cocciniglia è il principale e il più importante per tingere i manufatti tessili dell’epoca. Questo parassita nasce, vive e muore sulle pale del cactus, la Napalea coccinillifera. Dactylopius coccus è la classica "Cocciniglia del carminio", usata per estrarre il pigmento rosso carminio, largamente usato in tintoria con la denominazione di "grana fine", e nella trasformazione agroalimentare per la colorazione di bevande e derivati della carne.
L’utilizzo di questa specie soppiantò quello di altre cocciniglie (Kermes vermilio e Porphyrophora polonica), che fino alla scoperta dell’America, costituivano importanti fonti di coloranti.
L'insetto secerne un liquido molto denso e intensamente colorato che usa come involucro per proteggersi dai predatori. Per produrre un chilogrammo di colorante. Occorrono circa 80-100 mila insetti. Una volta ottenuta la polvere macinando l'esoscheletro degli insetti, questa viene trattata con acqua calda per estrarre l’acido carminico.
Dal principale sito di allevamento della cocciniglia (Messico), il D. coccus fu introdotto per ragioni economiche in altre regioni (Isole Canarie, re-
gioni mediterranee) ma, pur acclimatandosi, gli allevamenti non riuscirono o ebbero una dimensione marginale. In seguito l'importanza economica del D. coccus andò scemando a favore dei coloranti artificiali derivati dall'anilina. Attualmente il D. coccus viene ancora allevato in alcune aree del Messico, del Peru’ e nelle Isole Canarie per soddisfare un mercato di nicchia (cosmesi e, in misura minore, industria alimentare).
L'impiego del rosso cocciniglia si propone tuttora come alternativo ai coloranti artificiali per quei comparti di mercato che osteggiano l'impiego di additivi alimentari sintetici. Va detto però che la cocciniglia naturale (E 120) non è scevra da problemi di natura sanitaria, in quanto è possibile causa di reazioni allergiche, anche di contatto, soprattutto nei confronti dei bambini.
Dato l'elevato costo, ultimamente viene spesso sostituita da coloranti o miscele di coloranti di origine sintetica come E122-E124-E132 nei prodotti alimentari commerciali (obbligatoriamente elencati in etichetta come additivi alimentari
con la relativa sigla europea).
Prima dell'avvento di questi coloranti azoici, i prodotti rossi di pasticceria e molte altre bevande rosse come aperitivi, bitter, vermut e bevande gassate erano colorati con la cocciniglia.
Colore ottenuto: rosa, rosso carminio.
USO ATTUALE
DEI COLORANTI
DI ORIGINE ANIMALE
NEL TESSILE
Attualmente l’uso di alcuni di questi materiali tintori di origine animale per tingere i manufatti tessili, è andato a decadere sia per ragioni etiche – nella maggior parte dei
CACTUS CON COCCINIGLIA.
COCCINIGLIA.
COLORS
casi l’utilizzo prevede la morte dell’animale – ma anche per la non facile reperibilità e il conseguente alto costo.
Molti di questi coloranti oggi vengono utilizzati solo da alcuni appassionati per le loro proprie ricerche storiche, riedizioni ecc.
NATURAL DYEING WITH ANIMAL-INSECT COLORS
Un discorso a parte va fatto per le galle, che sono di facile reperibilità e come detto precedentemente sono usate anche come mordente o come prodotto naturale nelle concerie, e per la cocciniglia che ancora oggi viene utilizzata in forma di estratto per tingere materiali
The millenary culture of natural dyeing has not only been produced with the use of plants but also colors of mineral and animal origin have always been used such as: secretions from mollusk glands, secretions of insects, plant growths caused by insect bites, whole insects. Apart from the galls which are concentrated tannins, all the other colors range from red to purple passing through many different shades. These dyes have been present since remote times in different continents. Just as plants, mollusks or insects do not in any way announce the presence of any dye: only the dyer knows that, through its manipulation, he can obtain bright and resistant colors suitable for textiles from often unattractive materials. For many of these dyes, the discovery is linked to a legend, the most famous of which is that of the time of Hiram, king of Tyre, which tells of a dog running along the beach where he found a mollusk brought by the waves; when he bit it, his nose got dirty and a shepherd tried to clean it with a woolen cloth with which he subsequently covered his head. Walking in the sun, his headdress, wet from the mollusk, produced bright and colored rays. When King Hiram learned of the story, he called the shepherd and was astonished at what he saw; it was the beginning of what became the famous color "Tyrian Purple".
MUREX, PURPLE
Under the name of purple (purpura) the ancients indicated the very precious coloring substance, more or less red or violet, obtained from some gastropod molluscs of the Mediterranean such as the Murex brandaris and similar. The dye is contained in a small vesicle of the animal under the shell. The pale yellow juice that it is made of does not change in the dark but in the light it takes on a purple color. This juice contains a reduction dye, identified as dibromoindigo, which provides very solid dyes on wool, silk and even on cellulose fibers. The discovery of purple is generally attributed to the Phoenicians but other peoples probably knew it before them. It seems that even some natives of America, North and South, still use the shells of
tessili, con ottime solidità alla luce, ma ha avuto anche un importante momento quando nel secolo scorso alcuni dei coloranti chimici alimentari che davano il rosso sono risultati cancerogeni e sono stati sostituiti dall’acido carminico ottenuto proprio dalla cocciniglia.
Purpura patula and Purpura lapillus to make dyes. In ancient times the color of clothes was a symbol of prestige; in fact the raw materials for dying fabrics were rare and very expensive so they were reserved for the rich and powerful. In particular, Purple was the prerogative of kings only since to obtain a gram of color many thousands of shells were needed.
Colors obtained: violet, purple.
LAC, SHELLLAC, LAC RESIN
Lac is a red dye obtained from the secretions of some species of insects, of which the most widespread is Kerria lacca. It is also improperly called shellac and is imported into Europe, especially from India. Cultivation begins when a farmer tries to take a broodlac stick (lac tail) containing the eggs of Kerria lacca and ties it to the tree chosen to produce the resin, especially Ficus religiosa, Ficus indica and Butea frondosa. Thousands of lac insects colonize the branches of the host trees and secrete the resinous pigment. The coated branches of the host trees are cut and collected as sticklac (lac sticks).
To produce the dye, the insects are preserved in sticklac which is rapidly exposed to the sun before all the insects escape, since the color of the pigment comes from the insects as well as from their resin. The females, like that of the cochineal, attach themselves to the young branches and in a short time cover them with a dark purple resinous secretion that is also used for the preparation of paints. Colors obtained: red, pink, bordeaux.
GALLS, GALLNUTS
The name of galls or gallnuts is given to the pathological growths of various shapes andsizes, which form on some parts of plants, such as leaves, buds, twigs, following the bite of insects of the Cynips and Aphis species, which lay their eggs in them. The larvae of the insect develop in the cavity of the galls, which, having reached complete transformation, are released by piercing the gall. These growths are made up of a more or less thick, woody or horny tissue that is rich in tannin; the galls have different shapes and are divided into various categories according to quality, origin, etc.
The most important are those of oak and sumac. Quercus infectoria, also called gall oak or gall nut, is an arboreal plant belonging to the Fagaceae family, widespread in the eastern part of the Mediterranean basin. They contain 50% to 70% tannin and colors from gray to bronze are obtained depending on the mordant and the fibers that are dyed.
Galls, used in smaller quantities, are also used as a mordant especially on plant fibers. In fact, with a bath of 10% of the weight of the material to be dyed, the color is very light but helps to fix the color of the plants used as a dye.
Colors obtained: beige, grey, brown.
KERMES, CHERMES GRAINS
The red color often mentioned in the Bible is, without a doubt, the color that is obtained from Kermes. This insect is a parasite of a species of oak that grows especially in the Middle East, in Israel, in Lebanon. Before cochineal was imported into Europe, it was the most used red throughout the Mediterranean basin and in Europe. The beautiful Flemish tapestries of the 1400s and 1500s were woven and embroidered with threads dyed with Kermes; just as some colors used to paint the flowers of the Flemish painters, still bright today, were obtained from Kermes. After the cochineal was imported from Mexico, perhaps because the color is more beautiful, or perhaps for market reasons, Kermes was completely abandoned. Alchermes or alkermes (from the Arabic القرمز, al-qirmiz, through the Spanish alquermes, which means cochineal and indicates the crimson color, a term that derives from the same word) is an Italian liqueur used for desserts (typically for zuppa inglese) and preparations of various kinds, especially for pastry creams.
It was a liqueur much loved by the Medici family, in fact in France it was called "Medici liqueur".
The colouring principle, soluble in water, gives a yellow solution in an acid environment and a purple one in an alkaline environment.
Colour obtained: yellow, purple.
COCHINEAL
Cristoforo Colombo from the Americas, not only brought back the potato and many of the other vegetables that have spread in our cuisine, but also the colours used by the Mayan people. The cochineal is the main and most important for dyeing textile products. of the time. This parasite is born, lives and dies on the paddles of the cactus, the Napalea coccinillifera.
Dactylopius coccus is the classic "Carmine Cochineal", used to extract the carmine red pigment, widely used in dyeing with the name of "fine grain", and in agri-food processing for the colouring of drinks and derivatives of the meat. The use of this species supplanted that of other cochineal insects (Kermes vermilio and Porphyrophora po-
lonica), which until the discovery of America, were important sources of dyes.
The insect secretes a very dense and intensely colored liquid that it uses as a casing to protect itself from predators.
To produce one kilogram of dye, about 80-100 thousand insects are needed. Once the powder is obtained by grinding the exoskeleton of the insects, it is treated with hot water to extract carminic acid.
From the main breeding site of the cochineal (Mexico), D. coccus was introduced for economic reasons in other regions (Canary Islands, Mediterranean regions) but, although it acclimatized, the breeding was not successful or had a marginal size.
Subsequently, the economic importance of D. coccus began to decline in favor of artificial dyes derived from aniline.
Currently, D. coccus is still farmed in some areas of Mexico, Perù and the Canary Islands to satisfy a niche market (cosmetics and, to a lesser extent, the food industry).
The use of cochineal red is still proposed as an alternative to artificial colorants for those market segments that oppose the use of synthetic food additives.
It must be said, however, that natural cochineal (E 120) is not free from health problems, as it can cause allergic reactions, including contact reactions, especially in children. Given its high cost, lately it is often replaced by colorants or mixtures of synthetic colorants such as E122-E124E132 in commercial food products (mandatory listed on the label as food additives with the relative European acronym). Before the advent of these azo dyes, red pastry products and many other red drinks such as aperitifs, bitters, vermouth and carbonated drinks were colored with cochineal.
Color obtained: pink, carmine red.
TODAY’S USE OF ANIMAL DYES IN TEXTILES
Currently, the use of some of these animal-based dye materials to dye textile products has declined both for ethical reasons – in most cases the use requires the death of the animal – but also because they are not easily available and therefore expensive. Today, only a few enthusiasts use many of these dyes for their historical research, re-editions, etc.
A separate discussion must be made for the galls, which are easy to find and as previously mentioned are also used as a mordant or as a natural product in tanneries, and for the cochineal which is still used today in the form of an extract to dye textile materials, with excellent light fastness, but it also had an important moment when in the last century some of the chemical food dyes that gave red were found to be carcinogenic and were replaced by carminic acid obtained from the cochineal.